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Ascopiave

Annual Report Mar 30, 2018

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Annual Report

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Relazione Finanziaria Annuale

al 31 dicembre 2017

INFORMAZIONI GENERALI 6
Organi sociali ed informazioni societarie 6
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 7
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
PREMESSA 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 11
Il quadro economico di riferimento 11
Il mercato del gas: scenario italiano 14
La vendita del gas 16
La distribuzione del gas 16
Il quadro normativo 17
Legislazione nazionale 17
Normativa di settore 19
Obblighi di efficienza e di risparmio energetico 32
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 35
Controllo della società 37
Corporate Governance e Codice Etico 37
Rapporti con parti correlate e collegate 38
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2017 39
Altri fatti di rilievo 44
Vendita di gas naturale e di energia elettrica 44
Distribuzione di gas naturale 46
Efficienza e risparmio energetico 51
Contenziosi 53
Distribuzione dividendi 62
Azioni proprie 62
Evoluzione prevedibile della gestione 63
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 63
Risorse Umane 67
Ricerca e sviluppo 68
Altre informazioni 69
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai
dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute 69
Sicurezza dei dati personali 70
Sostenibilità 70
Elenco sedi della società 70
Sedi in proprietà 70
Sedi in locazione 71
Indicatori di performance 73
Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2017 74
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 74
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 76
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 78
Andamento della gestione – Gli investimenti 80
Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato 82
Prospetti di Bilancio Consolidato 83
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 84
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 85
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 86
Rendiconto finanziario consolidato 87
NOTE ESPLICATIVE 88
Informazioni societarie 88
L' attività del gruppo Ascopiave 88
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 88
Schemi di Bilancio 89
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2017 89
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi
che iniziano dopo il 1 gennaio 2017 90
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed applicabili ai
bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017 91
Principi di consolidamento 93
Area e criteri di consolidamento 95
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto 96
Criteri di valutazione 96
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 110
Attività non correnti 110
Attività correnti 121
Patrimonio netto consolidato 126
Passività non correnti 127
Passività correnti 133
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 139
Ricavi 139
Costi 140
Proventi e oneri finanziari 145
Imposte 146
Componenti non ricorrenti 147
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 147
ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017 . 148
Aggregazioni aziendali 148
Impegni e rischi 150
Fattori di rischio ed incertezza 150
Gestione del Capitale 154
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 155
Compensi alla Società di revisione 156
Informativa di settore 156
Utile per azione 157
Rapporti con parti correlate 157
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 160
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 162
Fatti di rilievo intervenuti dopo l'approvazione del progetto di bilancio 163
Obiettivi e politiche del Gruppo 163
Dati di sintesi al 31 dicembre 2017 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio
netto 163

Allegati:

  • Bilancio individuale di Ascopiave S.p.A. dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

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Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;
  • Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari;
  • Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017.

Collegio Sindacale:

  • Relazione del Collegio Sindacale al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.

Società di Revisione:

  • Relazione della società di revisione al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017;
  • Relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017;
  • Relazione della società di revisione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

























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(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.



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Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Esercizio 2017 % dei ricavi Esercizio 2016 % dei ricavi
532.792 100,0% 497.689 100,0%
84.409 15,8% 95.255 19,1%
59.939 11,3% 72.137 14,5%
49.252 9,2% 56.942 11,4%

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Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali



31.12.2017 31.12.2016
Capitale circolante netto 66.380 63.905
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 553.397 522.574
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (49.411) (48.151)
Capitale investito netto 570.367 538.328
Posizione finanziaria netta (119.867) (94.119)
Patrimonio netto Totale (450.500) (444.209)
Fonti di finanziamento (570.367) (538.328)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

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Dati dei flussi monetari







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RELAZIONE SULLA GESTIONE

PREMESSA

Il Gruppo Ascopiave chiude l'esercizio 2017 con un utile netto consolidato di 49,3 milioni di Euro (56,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016), con una diminuzione pari a 7,7 milioni di Euro, -13,5% rispetto all'esercizio precedente.

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Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 ammonta a 450,5 milioni di Euro, (444,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016) ed il capitale investito netto a 570,4 milioni di Euro (538,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2016).

Nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo ha realizzato investimenti per 23,6 milioni di Euro (20,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2016), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di misuratori elettronici.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni, (208 comuni al 31 dicembre 2016) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.780 chilometri1 , (oltre 8.380 chilometri al 31 dicembre 2016) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 939 milioni di metri cubi1 di gas venduti nell'esercizio 2017 (934 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2016) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nell'esercizio 2017 sono stati pari a 938,7 milioni di metri cubi2 , evidenziando una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso all'esercizio precedente.

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I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 440,5 GWh2 , con una crescita del 12,1% rispetto all'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti gestito al termine dell'esercizio è pari a 741,3 mila clienti, in crescita dello 0,8% rispetto all'esercizio precedente.

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.020,4 milioni di metri cubi, con un incremento del 16,8% rispetto all'esercizio 2016 (105,0 milioni di mc relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.). La rete di distribuzione al 31 dicembre 2017 ha una lunghezza di 9.780 chilometri2 , in aumento di 1.398 chilometri rispetto all'anno precedente (1.370 chilometri relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.).

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dell'esercizio 2017 si attestano a 532,8 milioni di Euro, contro i 497,7 milioni di Euro registrati nell'esercizio precedente. L'incremento del fatturato è determinato principalmente dalla crescita dei ricavi iscritti per contributi correlati agli obiettivi di risparmio energetico (+22,4 milioni di Euro) e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento (14,3 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 59,9 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 72,1 milioni di Euro dell'esercizio 2016. La flessione registrata è principalmente spiegata dalla maturazione, nell'esercizio precedente, della compensazione spettante al Gruppo per l'adesione al meccanismo per la promozione della rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento di lungo termine previsto dalla delibera ARERA 447/2013/R/gas (11,1 milioni di Euro).

Il risultato netto, pari a 49,3 milioni di Euro, evidenzia una diminuzione rispetto ai 56,9 milioni di Euro dell'esercizio 2016 . Il minor carico fiscale per imposte sui redditi ha in parte compensato la riduzione del risultato ante imposte.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2017 è pari a 119,9 milioni di Euro, in aumento di 25,7 milioni di Euro rispetto ai 94,1 milioni di Euro del 31 dicembre 2016.

La crescita dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dell'esercizio (+73,7 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha impiegato risorse finanziarie per Euro 23,2 milioni. L'attività si investimento ha assorbito risorse finanziarie per 39,3 milioni di Euro, mentre la gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 37,0 milioni di Euro.

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2 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Gruppo Ascopiave – Relazione Finanziaria Annuale 2017 9

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 è risultato pari a 0,27 (0,21 al 31 dicembre 2016).

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La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 dicembre 2017.

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Il quadro economico di riferimento

L'economia globale nel 2017 ha proseguito con una espansione solida e diffusa, nonostante sia perdurata una generale debolezza di fondo dell'inflazione. Le prospettive nel breve periodo sono rimaste favorevoli anche se una eventuale correzione al ribasso dei prezzi delle attività finanziarie potrebbe rappresentare un rischio per la crescita dell'attività economica, così come un'improvvisa intensificazione delle tensioni geopolitiche (in particolare con la Corea del Nord) e l'incertezza sulle politiche economiche potrebbe incidere negativamente sulla fiducia di famiglie e imprese. Inoltre, la riforma fiscale applicata negli Stati Uniti a partire dallo scorso dicembre, che prevede una riduzione delle aliquote fiscali per famiglie e imprese, potrebbe costituire un fattore di stimolo per la crescita dell'economia globale.

Alcune recenti proiezioni dell'OCSE stimano che nel 2017 il prodotto interno mondiale sia aumentato nella media del 3,6% rispetto all'anno precedente, e che nel 2018 possa evidenziare un lieve trend positivo crescendo del 3,7%.

Nel 2017 le principali economie avanzate hanno proseguito la loro crescita, contribuendo in maniera significativa all'accelerazione del prodotto mondiale dell'ultimo biennio: negli Stati Uniti i dati più recenti indicano una crescita sostenuta (+2,2% nel 2017, si stima +2,5% nel 2018), nel Regno Unito i consumi privati mostrano segnali di ripresa (+1,5% nel 2017, +1,2% la previsione del 2018) ed in Giappone i dati congiunturali più aggiornati indicano una accelerazione dell'attività economica (+1,5% nel 2017, si stima +1,2% nel 2018). Al contempo è proseguita anche la ripresa economica nei paesi emergenti, caratterizzata da una crescita stabile in Cina (+6,8% nel 2017, si stima +6,6% nel 2018) ed una accelerazione dell'attività economica in India (+6,7% nel 2017, si attende +7,0% nel 2018) e Brasile (+0,7% nel 2017, +1,9% la previsione del 2018).

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Nel 2017 l'andamento dell'economia nell'area dell'euro è proseguita ad un tasso sostenuto (+2,4% nel 2017, si stima 2,3% nel 2018), trainata da una domanda estera piuttosto vivace ed in misura minore dai consumi. La politica monetaria applicata dalla BCE, che ha preservato condizioni di finanziamento molto favorevoli, è proseguita con l'intento di riportare l'inflazione attorno a valori prossimi al 2%. La media dell'inflazione del 2017 è stata pari all'1,5%, rispetto allo 0,2% del 2016. La dinamica di fondo dei prezzi è rimasta contenuta anche a causa della moderata crescita salariale presente in molte economie dell'area.

Per quanto concerne il quadro congiunturale dell'economia italiana, nell'anno 2017 l'attività economica ha continuato il trend di crescita favorevole (+1,5% la crescita complessiva del PIL nel 2017), sebbene al di sotto della media europea. All'espansione del prodotto hanno contribuito sia la domanda nazionale, stimolata principalmente dagli investimenti i in beni strumentali, sia la domanda estera.

In miglioramento anche le aspettative sul mercato del lavoro. La crescita dell'occupazione ha rispecchiato principalmente l'andamento favorevole dell'attività economica e il tasso di disoccupazione in dicembre, pari a +10,8% al netto dei fattori stagionali, ha evidenziato una diminuzione rispetto all'esercizio precedente (+12,8% nel 2016), mentre su base annua si rileva un decremento dei disoccupati (-8,9%, -273 mila) ed un contestuale aumento del numero degli occupati (+0,8% +173 mila rispetto a dicembre 2016).

L'inflazione al consumo è rimasta debole, nonostante vi sia stato un recupero dei prezzi all'origine e vi siano alcuni segnali positivi che hanno interessato il mercato del lavoro. Nella media del 2017 l'inflazione è stata pari all'1,3% (- 0,1% nel 2016) e ci si attende valori attorno all'1,1% per il 2018.

Evoluzione dei prezzi internazionali dell'energia

Il tasso di cambio euro/dollaro nel 2017 ha registrato una media annua di 1,13 USD per Euro ( in linea con la media del 2016), raggiungendo un massimo di 1,21 USD per Euro (settembre 2017) e un minimo di 1,04 USD per Euro (gennaio 2017). Il cambio euro/dollaro ha visto un progressivo apprezzamento della moneta comunitaria sino al mese di settembre, per poi stabilizzarsi entro la forchetta degli 1,15 – 1,20 USD per Euro nei mesi finali dell'esercizio 2017.

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Grafico andamento cambio Euro/US \$, anno 2016 e 2017

Fonte: Banca d'Italia, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Nel 2017 i costi del greggio hanno subito una crescita rispetto all'esercizio precedente. L'andamento del prezzo del petrolio (Brent) ha registrato una flessione nel corso della prima metà del 2017, raggiungendo il suo valore minimo nel mese di giugno (43,98 \$/Barile), per poi proseguire con un trend di crescita positivo sino alla fine dell'anno, raggiungendo la sua quotazione massima a fine dicembre (66,8 \$/Barile).

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Per quanto concerne le quotazioni in euro, il decremento è stato più contenuto in seguito al deprezzamento della valuta comune nei confronti del dollaro.

Quotazioni 2017 2016 2015 2014
Quotazione media annua brent (dollari / barile) 54,12 43,64 52,32 98,97
Media annua cambio dollaro / euro 1,13 1,11 1,11 1,33
Quotazione media annua brent (euro / barile) 47,91 39,31 47,13 74,41

Fonte: Banca d'Italia ed EIA, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Nel secondo semestre del 2017 si è assistito all'aumento dei costi petroliferi, sostenuti dalla crescita della domanda globale e dalla riuscita intesa riguardante il contenimento dell'offerta fra i principali paesi produttori di greggio. Inoltre, anche il riassorbimento delle scorte globali di petrolio e il manifestarsi di alcune tensioni geopolitiche in Medio Oriente e in Venezuela hanno contribuito alla crescita dei valori del Brent.

Nonostante l'OPEC e la Russia abbiano annunciato l'estensione del loro accordo in termini di produzione anche per il 2018, in seguito alle decisioni statunitensi di proseguire con un nuovo aumento della produzione da fonti non convenzionali (ai massimi storici nello scorso novembre) si prevedono prezzi del petrolio in lieve calo nel medio periodo.

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Andamento Brent anno 2017

Fonte: EIA, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

I prezzi di vendita del gas applicati al mercato tutelato sono determinati in funzione delle quotazioni della Borsa del gas olandese (TTF). D'altra parte, i prezzi di acquisto dei contratti di approvvigionamento del Gruppo, per una quota significativa e prevalente, indicizzati all'andamento del medesimo mercato.

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Fonte: elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Il mercato del gas: scenario italiano

La domanda di gas in Italia e le sue fonti di copertura

Nell'anno solare 2017 il consumo interno lordo di gas in Italia è aumentato del 6,0% rispetto al 2016, toccando i 75,91 miliardi di metri cubi (fonte: Ministero dello Sviluppo Economico).

La domanda evidenzia una ripresa rispetto all'anno precedente, con un incremento di 4,24 miliardi di metri cubi, influenzata in modo sensibile dall'effetto indiretto della lieve ripresa economica e trainata dalla crescita della domanda del settore termoelettrico e del settore industriale e in via residuale dai consumi del settore residenziale.

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La copertura della domanda di gas è avvenuta prevalentemente mediante il ricorso a fonti di importazione, che nel 2017 hanno raggiunto il livello di 69,65 miliardi di metri cubi, in aumento di 4,37 miliardi di metri cubi rispetto al 2016 (+6,7%). Il fornitore più significativo rimane la Russia, con una crescita dei quantitativi transitati nel punto di interconnessione Tarvisio (+6,8%), a seguire l'Algeria (Mazara del Vallo), con volumi transitati in linea con l'esercizio precedente, ed il Nord Europa (Passo Gries) con un aumento dei quantitativi transitati (+8,2%).

In crescita anche il contributo del gas immesso dal terminale GNL di Panigaglia (+204,9% rispetto al 2016) e dal terminale GNL di Livorno (+85,2% rispetto al 2016).

La produzione nazionale di gas naturale

Nel 2017 la produzione italiana di gas, pari a 5,54 miliardi di metri cubi, ha subito un decremento del 4,3% rispetto al 2016, coprendo il 7,4% dei consumi nazionali.

I giacimenti di gas in Italia sono in via di esaurimento e il contributo della produzione nazionale alla copertura dei fabbisogni è destinata a diventare sempre più marginale.

Il sistema gas infrastrutture di importazione e rigassificazione

Nello scenario mondiale attuale, vi sono due progetti in via di sviluppo. Il TAPI, gasdotto che avrà una capacità di oltre 30 mld Smc, il quale condurrà il gas dai giacimenti del Turkmenistan verso il Pakistan e l'India attraverso l'Afghanistan, e il TANAP (Trans-Anatolian), che approvvigionerà di gas proveniente dai giacimenti dell'Azerbaigian, la Turchia e l'Europa (oltre 30 mld Smc, si stima sarà ultimato nel 2020).

Il TANAP introdurrà il gas turkmeno in Europa allacciandosi al TAP (Trans Adriatic Pipeline). Quest'ultimo gasdotto trasporterà 10 mld di smc ed attraverserà la Grecia settentrionale, l'Albania e l'Adriatico per approdare sulla costa meridionale italiana collegandosi alla rete nazionale (a fine 2017 il progetto aveva uno stato di avanzamento pari al 95%). Altro progetto rilevante in ambito europeo è "East Med", gasdotto che attraverserà Israele, Cipro, Creta, il Peloponneso, la Grecia e l'Italia divenendo il gasdotto più lungo al mondo con i suoi 1.300 chilometri offshore e 600 chilometri onshore. La porzione italiana del progetto è rappresentata dall'ITGI, sezione sottomarina che collegherà la stazione di compressione situata sulla costa greca con la cabina di misura di Otranto, consentendo di trasportare in Italia 10 mld di smc con un possibile aumento sino ai 15 mld di smc di gas naturale annui.

Per quanto riguarda le attuali infrastrutture di importazione, nel dicembre 2017 vi è stata una criticità che ha interessato il gasdotto Transaustriaco (TAG). Il giorno 12 dicembre 2017, a seguito dell'esplosione avvenuta a Baumgarten, il gasdotto che si connette al sistema di trasporto nazionale italiano al punto di ingresso di Tarvisio ha interrotto i flussi di gas verso l'Italia. L'ordinarietà è stata però ristabilita sin dal giorno seguente.

Per quanto riguarda invece i rigassificatori, fonte alternativa e concorrenziale di approvvigionamento rispetto ai tradizionali metanodotti in grado di supplire agli ostacoli derivanti dalla limitata capacità di trasporto disponibile sulle reti dei gasdotti di importazione, la situazione italiana vede tre impianti in funzione: Panigaglia a La Spezia, Porto Levante a Rovigo e Livorno Offshore a Livorno. Il nostro Paese dispone di almeno una dozzina di progetti riguardanti la realizzazione di nuovi terminali, tuttavia, a causa delle difficoltà burocratiche, dei contenziosi giurisdizionali promossi dagli enti locali, degli imprevisti tecnici e soprattutto delle decisioni degli stessi potenziali investitori

proponenti alla luce delle prospettive di sviluppo del settore e della redditività degli investimenti, si prevede che solo alcuni potranno essere realizzati.

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La vendita del gas

La vendita di gas naturale rappresenta la principale attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale. Si tratta di una attività svolta in regime di libero mercato, caratterizzata da un confronto concorrenziale diretto tra gli operatori, che diverrà in prospettiva sempre più intenso. Nella fase attuale di liberalizzazione del mercato la crescita esterna si sta concretizzando attraverso un modello organizzativo che privilegia la territorialità ed il miglioramento dei costi operativi aziendali, ricercando nuovi modelli che leghino i principali attori del territorio stesso affinché possano valorizzare i propri elementi distintivi nei confronti dei competitors. I modelli descritti sono accompagnati dall'introduzione di piani industriali volti all'ottenimento di una maggiore efficienza operativa ed organizzativa, attraverso una reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi che determinano un miglioramento del cost to serve aziendale.

La distribuzione del gas

La distribuzione del gas naturale rappresenta la seconda attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale.

Si tratta di un'attività svolta in regime di concessione o affidamento diretto e, in quanto tale, è soggetta ad una forte regolamentazione da parte dell'Autorità pubblica, con riguardo sia agli standard minimi di gestione e qualità, sia ai livelli tariffari.

Come noto, il D.Lgs. n. 164/2000, ha introdotto l'obbligo di assegnazione del servizio di distribuzione del gas mediante gara ad evidenza pubblica, sul presupposto che un meccanismo concorrenziale di selezione del gestore dovrebbe favorire un contenimento dei costi per il cliente finale, uno sviluppo efficiente degli impianti ed un miglioramento della qualità del servizio erogato.

Il D.L. 159/2007 (Legge 222/2007) ha introdotto, per la prima volta, il concetto di Ambito Territoriale Minimo (Atem) per la gestione del servizio, stabilendo che le gare di affidamento debbano essere bandite con riferimento ad esso. La gara per Atem è stata definitivamente assunta a regola base del settore con il D.Lgs. 93/2011 che, fra l'altro, ha sancito, a far data da giugno 2011, il divieto di bandire gare riferite a singoli Comuni, imponendo l'obbligo di procedere esclusivamente con gare per Atem.

Anche in conseguenza di ciò, la maggioranza degli analisti del settore prevede, nel medio termine, una forte concentrazione dell'offerta, con una riduzione del numero degli operatori ed una crescita della loro dimensione media.

A partire dal 2011, la normativa delle gare d'Ambito, è stata ulteriormente definita e precisata con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali.

In particolare:

  • 1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas;
  • 2) con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 (c.d. Decreti Ambiti) sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito;
  • 3) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale) sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali

connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;

4) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), successivamente integrato con il DM 106/2015, è stato approvato il regolamento relativo ai criteri di gara e per la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

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L'emanazione di detta disciplina ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo, ponendo le premesse affinché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro normativo e regolamentare, in quanto adatto a favorire importanti opportunità di investimento e di sviluppo per gli operatori qualificati di medie dimensioni, in un'ottica di positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013, con il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in Legge 9/2014, il Legislatore ha apportato modifiche sostanziali all'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 in tema di determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

A giugno 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico contenente le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale", il quale, pur formalmente volto all'esplicazione dei criteri di valorizzazione degli impianti di cui all'art. 5 del DM 226/2011, sostanzialmente, detta una disciplina del tutto peculiare, solo in minima parte attuativa dello stesso art. 5. (nella sua versione originaria, vigente al momento dell'emanazione delle Linee Guida).

Successivamente, con il D.L. 91/2014, convertito con modificazioni in Legge 116/2014 è stata attuata un'ulteriore modifica sostanziale del medesimo art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000. I contenuti del novellato testo e l'evoluzione dello stesso sono riportati nei paragrafi "Legislazione nazionale" ed "Obbiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi" di questa relazione finanziaria.

Infine, a metà 2015, è intervenuto il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 106 del 20 maggio 2015, che ha modificato il precedente DM 226/2011, riformulando l'art. 5, concernente i criteri per la valorizzazione degli impianti. Il nuovo provvedimento regolamentare, nella sostanza, ha "traslato" la disciplina propria delle Linee Guida (sopra citate) nel testo, cioè, in estrema sintesi, ha reso detta ultima disposizione compatibile con quel Provvedimento (le Linee Guida) che, pure, avrebbe dovuto costituirne specificazione/puntualizzazione.

Il quadro normativo

Legislazione nazionale

La Legge annuale per il mercato e la concorrenza del 4 agosto 2017, n. 124 ha introdotto una serie di disposizioni aventi la finalità promuovere lo sviluppo della concorrenza e garantire la tutela dei consumatori in applicazione dei principi di diritto dell'Unione Europea in materia di circolazione ed apertura dei mercati.

Le principali novità previste dalla Legge, relativamente al settore energetico, sono le seguenti:

  • completa liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e del gas, a decorrere dal 01.07.2019;
  • realizzazione di un portale pubblico per la confrontabilità delle offerte vigenti sul mercato rivolte alle utenze domestiche, alle imprese connesse in BT e alle imprese con consumi annui non superiori a 200.000 Smc;

• obbligo per i venditori di inviare all'Autorità di Regolazione per l'Energia Reti e Ambiente (ARERA) almeno un'offerta di energia elettrica e di gas naturale a prezzo fisso e a prezzo variabile per le utenze di cui al punto precedente;

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  • obbligo per l'Autorità di definire l'insieme delle informazioni minime, almeno pari alle clausole essenziali del contratto ed i requisiti che gli operatori devono rispettare al fine di garantire la confrontabilità delle offerte e la loro omogeneità;
  • adozione da parte dell'Autorità di linee guida per promuovere offerte commerciali a favore di gruppi di acquisto;
  • monitoraggio dei mercati energetici da parte dell'Autorità e trasmissione dei relativi rapporti al MISE;
  • adozione da parte del MISE di misure atte a garantire la cessazione della disciplina dei prezzi e l'ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali;
  • obbligo per i venditori di fornire ai clienti specifiche ed adeguate informative in relazione al superamento delle tutele di prezzo;
  • semplificazioni delle modalità di cambio fornitore da parte del cliente;
  • riforma del bonus per le famiglie in disagio economico e persone che versano in gravi condizioni di salute;
  • rateizzazione delle cd. maxi bollette dovute a ritardi o interruzioni della fatturazione o alla prolungata indisponibilità dei dati di consumo reali, nei casi in cui il conguaglio non sia imputabile al cliente finale;
  • creazione dell'"Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica" istituito presso il MISE, la cui inclusione e permanenza sono condizione necessaria per lo svolgimento dell'attività di vendita stessa;
  • partecipazione obbligatoria dei venditori al sistema di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo (cd. Scipafi);
  • validità ed efficacia delle clausole di "close-out netting" previste nei prodotti energetici all'ingrosso anche in caso di apertura di una procedura di risanamento, ristrutturazione economico-finanziaria o di liquidazione, di natura concorsuale o pre-concorsuale, con o senza spossessamento del debitore, nei confronti di una delle parti, ad eccezione dei contratti conclusi con clienti finali, a prescindere dalla loro capacità di consumo;
  • revisione delle procedure di rilascio dei titoli di efficienza energetica.

Con il Regolamento UE 2016/679, che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, il legislatore europeo ha modificato la disciplina relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei loro dati personali.

Entro tale data, come previsto dalla "Legge di delega europea 2016-2017", il Governo dovrà emanare uno o più decreti legislativi per adeguare la disciplina nazionale al nuovo Regolamento Europeo in materia di privacy.

Le norme nazionali dovranno essere conformi ai seguenti principi e criteri direttivi:

  • abrogazione delle disposizioni del Codice privacy incompatibili con quelle del Regolamento Europeo;
  • modifica del Codice privacy limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni del Regolamento non direttamente applicabili;
  • coordinamento delle disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati personali con quelle del Regolamento;
  • previsione del ricorso a specifici provvedimenti attuativi e integrativi adottati dal Garante privacy nell'ambito e per le finalità di cui al Regolamento;
  • previsione di sanzioni penali e amministrative efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione delle disposizioni del Regolamento.

Con il Decreto Legge n. 50 del 24.04.2017, convertito con modificazioni dalla Legge n. 96 del 24.06.2017, è stato esteso l'ambito di applicazione del cd. "Split Payment" ovvero del meccanismo di scissione dei pagamenti, introdotto dalla Legge di Stabilità per l'anno 2015 (L. 190/2014) con il quale si prevede che per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti di taluni soggetti, l'I.V.A. debba essere versata dagli stessi direttamente all'Erario.

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A partire dalle operazioni fatturate dal 01.07.2017, lo "Split Payment" si applica nei confronti della Pubblica Amministrazione, di società controllate dallo Stato e dagli enti locali territoriali e da quelle controllate da queste ultime e delle società quotate incluse nell'indice FTSE MIB della Borsa Italiana.

Con successivo Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 13 luglio 2017, che ha modificando il Decreto del 27 giugno 2017 di attuazione della normativa sulla scissione dei pagamenti, sono state individuate le Pubbliche Amministrazioni tenute ad applicare la normativa dello "Split Payment".

Inoltre è stato stabilito che, a decorrere dal 01.01.2018, l'elenco definitivo delle società destinatarie dello "Split Payment" viene pubblicato dal Dipartimento delle finanze entro il 15 novembre di ciascun anno con effetti a valere per l'anno successivo.

Da ultimo, con Decreto Legge n. 148 del 16 ottobre 2017, convertito con modificazioni in Legge. n. 172 del 4 dicembre 2017, la disciplina dello "Split Payment" è stata estesa anche a tutte le società controllate dalle P.A..

Pertanto, con effetto dal 01.01.2018, le Società di Vendita del Gruppo, ad esclusione di Etra Energia S.r.l., sono soggette alla disciplina dello "Split Payment".

Normativa di settore

Disposizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA)

I principali provvedimenti emessi dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente nel corso dell'anno 2017 sono stati i seguenti:

Aggiornamenti delle condizioni economiche di fornitura

II° trimestre 2017

Gas naturale

Con Delibera 203/2017/R/gas del 30.03.2017 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre aprile – giugno 2017.

Con Delibera 200/2017/R/com del 30.03.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali di sistema e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° aprile 2017, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 73,23 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 33,44 % per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività ad esso connesse; 0,78 % per la gradualità nell'applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela; 6,90 % per la vendita al dettaglio; 17,10 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 2,95 % per gli oneri generali di sistema, fissati per legge e imposte per il

38,83 %. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2017, il costo del gas per il cliente tipo è diminuito del -2,7%.

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Energia elettrica

Con Delibera 202/2017/R/eel del 30.03.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre aprile – giugno 2017, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai clienti in maggior tutela.

Con Delibera 200/2017/R/com del 30.03.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° aprile 2017, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 19,183 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 38,55 % per i costi di approvvigionamento dell'energia, 8,65 % per la commercializzazione al dettaglio, 20,61 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità, 18,89 % per gli oneri generali di sistema ed imposte per 13,30 %, comprensive di IVA e le accise. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2017, il costo dell'elettricità per il cliente tipo è aumentato del +2,9%.

III° trimestre 2017

Gas naturale

Con Delibera 492/2017/R/gas del 28.06.2017, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre luglio – settembre 2017.

Con Delibera 480/201//R/com del 28.06.2016 sono stati invece aggiornati i valori delle componenti destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° luglio 2017, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 71,08 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 30,99 % per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 0,80 % per la gradualità nell'applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela; 7,11 % per la vendita al dettaglio; 18,52 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 3,04 % per gli oneri generali di sistema; 39,54% per imposte. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2017, il costo del gas per il cliente tipo è diminuito del -2,9%.

Energia elettrica

Con Delibera 493/2017/R/eel del 28.06.2016, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre luglio – settembre 2016, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai clienti in maggior tutela.

Con Delibera 480/2017/R/com del 28.06.2016, l'Autorità ha invece approvato l'aggiornamento, dal 1° luglio 2017, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° luglio 2017, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 19,723 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 39,99 % per i costi di approvvigionamento dell'energia;

8,41 % per la commercializzazione al dettaglio; 20,05 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 18,37 % per gli oneri generali di sistema; 13,18 % per imposte.

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Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2017, il costo dell'elettricità per il cliente tipo è aumentato del +2,8%.

IV° trimestre 2017

Gas naturale

Con Delibera 658/2017/R/gas del 28.09.2017, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre ottobre – dicembre 2017.

Con la Delibera 656/2017/R/com del 28.09.2016 sono stati invece aggiornati i valori delle componenti destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° ottobre 2017, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 73,05 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 31,65 % per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 0,78 % per la gradualità nell'applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela; 6,92 % per la vendita al dettaglio; 18,39 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 3,38 % per gli oneri generali di sistema; 38,88 % per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° ottobre 2017, il costo del gas per il cliente tipo è aumentato del +2,8%.

Energia elettrica

Con delibera 657/2017/R/eel del 28.09.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre ottobre – dicembre 2017, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai clienti in maggior tutela.

Con delibera 656/2017/R/com del 28.09.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° ottobre 2017, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° ottobre 2017, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 19,589 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 39,18 % per i costi di approvvigionamento dell'energia; 8,47 % per la commercializzazione al dettaglio; 20,18 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 18,96 % per gli oneri generali di sistema; 13,21 % per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° ottobre 2017, il costo dell'elettricità per il cliente tipo è diminuito del - 0,7%.

I° trimestre 2018

Gas naturale

Con Delibera 925/2017/R/gas del 28.12.2016, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre gennaio – marzo 2018.

Con Delibera 923/2017/R/com del 28.12.2017 sono stati invece aggiornati i valori delle componenti destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

Con decorrenza 1° gennaio 2018, inoltre, trovano applicazione gli aggiornamenti della componente QVD previsti dalla delibera 916/2017/R/gas del 28.12.2017.

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L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° gennaio 2018, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 76,69 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 34,23 % per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,62 % per la vendita al dettaglio; 18,17 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 3,22 % per gli oneri generali di sistema; 37,76 % per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il costo del gas per il cliente tipo è aumentato del + 5%.

Energia elettrica

Con Delibera 924/2017/R/eel del 28.12.2017, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre gennaio – marzo 2018, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai clienti in maggior tutela.

Con Delibera 923/2017/R/com del 28.12.2017 sono stati aggiornati i valori delle componenti destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

Con Delibera 927/2017/R/eel del 28.12.2017 sono state invece aggiornate, per l'anno 2018, le componenti tariffarie a copertura dei costi sostenuti dagli esercenti la maggior tutela e la componente relativa al dispacciamento (DISPbt).

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° gennaio 2018, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 20,626 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 40,48 % per i costi di approvvigionamento dell'energia; 8,12 % per la commercializzazione al dettaglio; 18,75 % per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 19,65 % per gli oneri generali di sistema; 13,00% per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il costo dell'elettricità per il cliente tipo è aumentato del + 5,3%.

Altri provvedimenti riguardanti le Condizioni economiche

Con Delibera 108/2017/R/gas del 03.03.2017 - Modalità di determinazione delle condizioni economiche del servizio di tutela del gas naturale, a partire dal 1 gennaio 2018 - sono state determinate le condizioni economiche del servizio di tutela gas naturale valide a partire dall'1 gennaio 2018, prevedendo il mantenimento dei criteri già utilizzati per i precedenti anni termici. In particolare, è stato individuato il mercato di riferimento per la determinazione della componente CMEM, a copertura del costo di approvvigionamento del gas, a partire dall'1 gennaio 2018 e sono stati definiti i livelli della componente CCR, a copertura dei costi delle attività e dei relativi rischi connessi alle modalità di approvvigionamento del gas.

Con Delibera 126/2017/R/eel del 09.03.2017 - Conferma dei valori delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali alle utenze non domestiche nel 2016 e nel primo trimestre 2017, a seguito della conversione in legge del Decreto legge 244/16 – l'Autorità, sulla base di quanto previsto dal decreto legge 244/16, che ha modificato la decorrenza della riforma degli oneri generali di sistema per le utenze non domestiche, fissandola al 1 gennaio 2018 invece che al 1 gennaio 2016, ha confermato in via definitiva le aliquote degli oneri generali di sistema per le medesime utenze già deliberati nel corso del 2016 e a partire dal 1 gennaio 2017.

Con Delibera 227/2017/R/gas del 06.04.2017 - Adempimenti successivi al conferimento della capacità di stoccaggio per l'anno termico 2017/2018 - determinazione della componente CCR e del corrispettivo unitario variabile CRVOS sono stati definiti i livelli della componente CCR e del corrispettivo CRVOS per l'anno termico 2017/2018.

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Con Delibera 481/2017/R/eel del 28.06.2017 - Struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per il settore elettrico applicabile dal 1 gennaio 2018. Definizione dei raggruppamenti degli oneri generali di sistema - è stata definita la struttura tariffaria degli oneri generali per il settore elettrico a decorrere dal 1 gennaio 2018.

Con Delibera 656/2017/R/com del 28.09.2017 - Aggiornamento, dal 1 ottobre 2017, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas. Aggiornamento, dal 1 gennaio 2018, di una componente tariffaria di cui alla RTTG - sono stati aggiornati, con decorrenza 01.10.2017, i valori delle componenti destinate alla copertura degli oneri generali di sistema ed ulteriori componenti tariffarie ed è stato anticipato l'aggiornamento della componente CVFG.

Con Delibera 867/2017/R/eel del 14.12.2017 - Differimento del completamento della riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica, di cui alla deliberazione dell'Autorità 582/2015/R/eel – l'Autorità ha posticipato l'attuazione della riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali per i clienti domestici di energia elettrica, prevedendo di mantenere fino al 31 dicembre 2018 le strutture tariffarie attualmente vigenti per le componenti a copertura degli oneri generali e per la componente DISPBT, applicata ai clienti aventi diritto alla maggior tutela.

Con Delibera 882/2017/R/eel del 21.12.2017 - Aggiornamento, per l'anno 2018, delle tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti non domestici e delle condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione – sono state definite le tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti finali non domestici, per l'anno 2018, e sono state aggiornate le condizioni economiche per il servizio di connessione alle reti elettriche.

Con Delibera 907/2017/R/eel del 27.12.2017 - Aggiornamento, per l'anno 2018, delle tariffe relative all'erogazione dei servizi di rete (trasmissione, distribuzione e misura) dell'energia elettrica, per i clienti domestici – sono state aggiornate per l'anno 2018 le tariffe per il servizio di trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti domestici.

Con Delibera 922/2017/R/eel del 27.12.2017 - Completamento della riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per le utenze non domestiche del settore elettrico e coordinamento con il nuovo sistema di riconoscimento delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica. Modifiche e integrazioni del Tit, anche con riferimento alle utenze domestiche – l'Autorità ha completato la riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per i clienti non domestici del settore elettrico, coordinandola con il nuovo meccanismo di riconoscimento delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia ed ha approva il nuovo Testo integrato delle disposizioni per l'erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica (TIT) efficace dal 1 gennaio 2018.

Altri provvedimenti

Settore Gas naturale ed Energia Elettrica

Con Delibera 94/2017/R/com del 03.03.2017 - "Modifiche e integrazioni al Testo integrato delle modalità applicative dei regimi di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici disagiati per le forniture di energia elettrica e gas naturale" – l'Autorità, in attuazione a quanto previsto dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 29 dicembre 2016, ha modificato il testo del TIBEG con decorrenza 01.06.2017.

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In particolare è stata eliminata la condizione per cui può essere agevolata solo la fornitura attiva presso la residenza anagrafica del soggetto che ha i requisiti per l'accesso al bonus, fermo restando comunque il principio per cui ciascun nucleo familiare può ottenere il bonus per una sola fornitura. Inoltre è stata confermata definitivamente la previsione che consente ai cittadini di presentare la domanda di rinnovo del bonus entro il 28 febbraio di ogni anno qualora il periodo di agevolazione in corso scada il 31 gennaio o il 28 febbraio.

Con Delibera 129/2017/R/com del 09.03.2017 - "Bolletta 2.0: modifiche e integrazioni alle deliberazioni dell'Autorità 501/2014/R/com e 200/2015/R/com per clienti non domestici alimentati in bassa tensione" – l'Autorità ha modificato la disciplina relativa alla Bolletta 2.0 disponendo in particolare che i dati della potenza impegnata e della potenza massima prelevata negli ultimi 12 mesi e per ciascun mese, vengano resi disponibili non più solo ai clienti domestici, ma anche a quelli non domestici. Inoltre il provvedimento ha escluso l'indicazione della potenza disponibile dal ventaglio delle informazioni minime previste dalla Bolletta 2.0 ed ha aggiornato i testi del Glossario al fine di tener conto delle nuove disposizioni introdotte, ad iniziare dalla nuova definizione di "Potenza impegnata e Livello massimo di potenza prelevata".

La disciplina della Bolletta 2.0 è stata successivamente integrata con Delibera 279/2017/R/com del 18.04.2017"Bolletta 2.0: meccanismo incentivante per una maggiore diffusione delle bollette in formato elettronico dirette ai clienti serviti in regimi di tutela e modifiche alla Bolletta 2.0" - con la quale è stato introdotto un meccanismo incentivante, rivolto ai Venditori, finalizzato a favorire l'attivazione delle bollette in formato elettronico e la reintegrazione del differenziale tra lo sconto applicato ai clienti serviti in tutela (con bolletta in formato elettronico e domiciliazione bancaria) ed il costo evitato dal venditore per la mancata emissione della bolletta.

Infine con Delibera 532/2017/R/com del 13.07.2017 - Bolletta 2.0: disposizioni urgenti in merito all'evidenza in bolletta del rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato e obblighi informativi relativi al mancato versamento del canone - sono state apportate ulteriori modifiche relative alle modalità di rappresentazione della voce di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato ed introdotti specifici obblighi informativi a favore dei clienti finali che non hanno provveduto al pagamento del canone con la bolletta dell'energia elettrica.

Con Delibera 228/2017/R/com del 06.04.2017 – "Adozione del Testo integrato in materia di misure propedeutiche per la conferma del contratto di fornitura di energia elettrica e/o di gas naturale e procedura ripristinatoria volontaria – TIRV" – è stata introdotta la nuova disciplina, valida a partire dal 01.05.2017, applicabile nei casi di contratti conclusi attraverso forme di comunicazione a distanza e al di fuori dei locali commerciali dell'esercente.

Tale delibera ha riunito in un unico testo organico le disposizioni di cui alle previgenti delibere 153/2012/R/com e 266/2014/R/com introducendo uno strumento complementare e preventivo rispetto a quello già garantito dal Codice del

Consumo. Inoltre è stata approvata la procedura ripristinatoria ad adesione volontaria, sia per il cliente che per il venditore, attivabile quando in fase di conferma del contratto non siano state rispettate le misure preventive obbligatorie introdotte dal TIRV.

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Il Testo integrato ha, nello specifico: distinto le misure applicabili in relazione alla tipologia di cliente finale; individuato i requisiti e le tempistiche di accesso per il cliente alla procedura a carattere risolutivo; introdotto degli obblighi informativi rafforzati in capo ai venditori; confermato l'applicazione automatica delle misure ripristinatorie a favore dei clienti non domestici in caso di accoglimento del relativo reclamo da parte dei venditori aderenti; subordinato l'applicazione di tali misure per i clienti domestici ad una adesione espressa.

Tale disciplina è stata successivamente modificata a decorrere dal 01.09.2017 dalla Delibera 543/2017/R/com del 20.07.2017 con la quale è stato stabilito che, in caso di accoglimento del reclamo di un cliente finale domestico, il venditore è tenuto ad informare preliminarmente il cliente, all'interno della risposta al reclamo, anche in merito alle misure che lo stesso intende adottare nell'ipotesi in cui decorrano inutilmente i termini per l'adesione alla procedura ripristinatoria, qualora il cliente non manifesti la sua adesione.

Con riferimento ai clienti non domestici, è stato invece stabilito che la lettera di conferma possa essere inviata anche all'indirizzo e-mail del cliente, qualora quest'ultimo abbia dato il proprio consenso e qualora il venditore indichi nel testo della e-mail la data di invio della stessa.

Con Delibera 375/2017/R/com del 25.05.2017 – "Avvio di un procedimento per la definizione di un quadro degli strumenti regolatori esistenti e per la promozione di nuovi strumenti regolatori per l'informazione e la capacitazione dei clienti finali domestici e piccole imprese nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica e del gas naturale"- è stato avviato un procedimento per la definizione di un progetto atto a sviluppare iniziative informative e di capacitazione dei clienti domestici e delle piccole imprese nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica e del gas naturale.

Con Delibera 376/2017/R/com del 25.05.2017"Affinamenti della disciplina relativa alla morosità nei mercati retail dell'energia elettrica, in ottemperanza alla sentenza del Tar Lombardia, Sez. II., 1629/16, nonché integrazioni della medesima disciplina nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale"- è stata modificata disciplina relativa alla morosità nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale.

Le modifiche introdotte al TIMOE e al TIMG riguardano in particolare l'estensione della disciplina degli indennizzi a carico dell'impresa di distribuzione e della sospensione della fatturazione del servizio di trasporto in presenza di inadempimenti ritenuti più gravi, nonché alla successiva fatturazione per il periodo di ritardo nell'esecuzione dell'intervento.

É stata inoltre definita la disciplina dell'intervento di "Interruzione dell'alimentazione del punto di prelievo sulle richieste di attivazione della fornitura", stabilendo che l'eventuale attivazione di un punto di riconsegna nella titolarità del cliente per il quale è stato eseguito un intervento di interruzione è subordinata al pagamento dei costi non ancora pagati. Infine è stata rivista la modalità di applicazione degli indennizzi in caso di mancata comunicazione degli esiti dell'intervento di chiusura, con particolare riferimento ai punti di prelievo serviti in maggior tutela e sono stati introdotti nuovi obblighi informativi da inserire nei contratti dei clienti finali.

Con Delibera 495/2017/R/com del 28.06.2017 - Semplificazione degli oneri informativi del monitoraggio retail: primi interventi - l'Autorità, considerato il livello di consolidamento dei dati presenti nel Sistema Informativo Integrato (SII), ha dato avvio al percorso di aggiornamento del sistema di monitoraggio retail sgravando gli operatori dall'attività di

comunicazione annuale funzionale all'identificazione dei soggetti obbligati e del numero degli switching elettrici a partire dal secondo semestre 2017.

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Con Delibera 504/2017/E/com del 06.07.2017 - Avvio di un'indagine conoscitiva in tema di obblighi informativi sull'attivazione e la disponibilità di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie per gli esercenti la vendita dei settori dell'energia elettrica e del gas naturale - è stata avviata l'indagine in tema di obblighi informativi sull'attivazione e la disponibilità di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie per gli esercenti la vendita, di cui agli articoli 3, comma 3.5 e 11, comma 11.1, lettera j) del Codice di condotta commerciale, prevalentemente attraverso il monitoraggio dei siti web dei venditori che servono più di 50.000 punti di prelievo e/o punti di riconsegna.

Con Delibera 555/2017/R/com del 27.07.2017 - Offerte "A Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela" (offerte P.L.A.C.E.T.) e condizioni contrattuali minime per le forniture ai clienti finali domestici e alle piccole imprese nei mercati liberi dell'energia elettrica e del gas naturale – confermando gli orientamenti illustrati nel DCO 204/2017, l'Autorità ha approvato la disciplina delle Offerte a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela (Offerte PLACET) e delle condizioni contrattuali inderogabili applicabili nel mercato libero per le offerte commerciali diverse dalle PLACET rivolte ai medesimi clienti destinatari.

Il provvedimento ha introdotto l'obbligo per tutti i venditori del Mercato Libero di inserire nel proprio pacchetto offerte anche le cd. Offerte PLACET, di cui almeno una a prezzo fisso e una a prezzo variabile, che verranno applicate ai clienti domestici e non domestici connessi in BT (EEL) e ai clienti domestici e non domestici con consumi inferiori a 200.000 Smc/anno (GAS), ad esclusione delle utenze delle P.A..

Tali offerte, al fine di garantirne la massima confrontabilità, saranno caratterizzate da condizioni generali di fornitura definite dall'Autorità con l'eccezione delle condizioni economiche, i cui livelli, seppur in accordo ad una struttura predefinita di corrispettivi, saranno liberamente definiti tra le parti.

Le Offerte PLACET non potranno contemplare servizi aggiuntivi, né essere di tipo dual fuel, né potrà essere fatta alcuna discriminazione di prezzo a livello territoriale e tra clienti appartenenti alla stessa tipologia contrattuale.

Il provvedimento dispone altresì che i contratti di Tutela SIMILE che giungono al loro naturale termine, in assenza di una diversa opzione da parte del cliente, verranno rinnovati per un altro anno alle medesime condizioni contrattuali ed economiche, senza l'applicazione dello sconto definito una tantum e che, al termine del secondo anno, in mancanza di diversa scelta del cliente finale, verrà applicata una Offerta PLACET secondo modalità che saranno definite dall'Autorità.

Per quanto riguarda la definizione delle condizioni contrattuali minime inderogabili per tutte le offerte del mercato libero diverse dalle offerte PLACET, il provvedimento ha individuato il medesimo ambito di applicazione dei clienti di piccola dimensione.

L'entrata in vigore della disciplina delle Offerte PLACET inizialmente prevista per il 01.01.2018, è stata poi prorogata con Delibera 848/2017/R/com del 05.12.2017 - Individuazione dello strumento per la comparazione delle offerte a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela (Offerte PLACET) e chiarimenti della deliberazione dell'Autorità 555/2017/R/com.

La data di entrata in vigore è stata allineata a quella di approvazione da parte dell'Autorità del modulo delle condizioni generali di fornitura delle Offerte PLACET.

La citata delibera ha inoltre individuato il Portale web, previsto dalla Legge annuale per la concorrenza ed il mercato (L. n. 124/2017), quale strumento per la raccolta e la pubblicazione delle offerte vigenti sul mercato retail e per la comparazione delle Offerte PLACET, ponendo in carico ai Venditori l'obbligo di trasmettere ad Acquirente Unico (AU) le informazioni sulle Offerte PLACET.

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Sono stati inoltre forniti dei chiarimenti sulle modalità per dare corretta attuazione a talune disposizioni della delibera 555/2017/R/com che riguardano in particolare: l'ambito di applicazione della disciplina; le modalità di calcolo del prezzo di fornitura in caso di rinnovo dello stesso; le modalità di applicazione del parametro ; le modalità di applicazione e il livello dello sconto in caso di bolletta elettronica e domiciliazione bancaria; gli elementi che devono obbligatoriamente comparire nella denominazione commerciale delle offerte PLACET, nell'ottica di favorire la loro confrontabilità; il divieto di introdurre prodotti e/o servizi aggiuntivi nei contratti di offerta PLACET; l'obbligo in capo ai venditori di effettuare una comunicazione al cliente separatamente dalla bolletta, entro tre mesi dalla scadenza delle condizioni economiche.

Con Delibera 610/2017/R/com del 30.08.2017 - Avvio di tre procedimenti per l'attuazione dei primi interventi previsti dalla legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) relativi all'ulteriore sviluppo del mercato retail e alla cessazione della tutela di prezzo per i clienti domestici e le piccole imprese nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale – sono stati avviati i primi tre procedimenti funzionali alla rimozione della tutela di prezzo dei mercati energetici retail prevista per il 1° luglio 2019.

Detti procedimenti sono funzionali alla realizzazione ed alla gestione da parte di Acquirente Unico (AU) del portale informatico per la raccolta e pubblicazione in modalità open data delle offerte vigenti sul mercato retail che i venditori sono tenuti a trasmettere per la loro pubblicazione; alla definizione delle linee guida per promuovere le offerte commerciali di energia elettrica e gas a favore dei gruppi di acquisto; alla formulazione della proposta da parte dell'Autorità al Ministro dello Sviluppo Economico, relativa all'individuazione dei criteri, delle modalità e dei requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità per l'iscrizione all'Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica a clienti finali.

Con Delibera 639/2017/E/com del 21.09.2017 - Approvazione della disciplina della procedura decisoria per la risoluzione delle controversie tra clienti o utenti finali e operatori o gestori nei settori regolati dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico - è stata approvata la disciplina, valida a decorrere dal 01.01.2018, per la risoluzione delle controversie tra clienti o utenti finali e operatori o gestori, non risolte in sede conciliativa (c.d. Terzo livello di tutela) nella quale la definizione della controversia avviene con una decisione amministrativa, assunta dall'Autorità.

Tale procedura prevede che, almeno in sede di prima attuazione, la presentazione delle istanze all'Autorità sia limitata ai soli casi di mancata partecipazione dell'operatore o del gestore al tentativo obbligatorio di conciliazione, in cui per i medesimi fatti e tra le stesse parti, non sia già stata adita l'Autorità giudiziaria, nei quali la controversia non riguardi né il tema del recupero crediti, né quello dei profili tributari o fiscali. L'istanza deve essere presentata entro trenta giorni dalla data di conclusione del tentativo obbligatorio di conciliazione.

Il provvedimento si conclude con la decisione della controversia da parte del Collegio dell'Autorità e fa sempre salva la possibilità per le parti di far valere in sede giurisdizionale il maggior danno.

Con Delibera 746/2017/R/com del 10.11.2017 - Obblighi di informazione, in capo ai venditori, disposti dalla Legge Concorrenza 2017 in relazione al superamento delle tutele di prezzo al 2019, nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale. Ulteriori iniziative di capacitazione a vantaggio dei clienti finali di piccole dimensioni - sono stati definiti gli obblighi di informazione previsti della Legge Concorrenza (Legge 4 agosto 2017 n. 124) a carico dei venditori nei confronti dei clienti serviti nell'ambito dei regimi di tutela.

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In particolare, è stato stabilito che vengano inseriti nelle bollette sintetiche i tre testi delle informative relative al superamento dei regimi di tutela di prezzo pubblicati dall'Autorità. Il primo testo dovrà essere riportato in due fatture emesse nel primo semestre 2018, il secondo in tutte le bollette del secondo semestre 2018, il terzo in tutte le fatture del primo semestre 2019.

È stato infine introdotto l'obbligo per i Venditori di pubblicare sulla home page del proprio sito internet il link alla pagina web dell'Autorità "Evoluzione dei mercati al dettaglio" e di indirizzare il cliente che chiami il Call center per richiedere informazioni sul superamento delle tutele di prezzo al sito web dell'Autorità ed al call center dello sportello del consumatore, fornendogli gli specifici riferimenti.

Con Delibera 783/2017/R/com del 24.11.2017 - Disposizioni in materia di revisione delle modalità implementative relative alla disciplina del recesso dai contratti di fornitura di energia elettrica e gas - sono state approvate le disposizioni funzionali alla gestione del processo di recesso per cambio fornitore tramite il Sistema Informativo Integrato (SII) con riferimento sia al settore elettrico che al settore gas.

Il recesso verrà esercitato attraverso l'invio, da parte del venditore entrante della richiesta di switching al Sistema Informativo Integrato (SII), mentre nel caso di recesso per cessazione della fornitura, lo stesso può essere esercitato direttamente dal cliente nei confronti del venditore uscente.

La delibera ha previsto che, nei casi in cui lo switching non vada a buon fine, viene mantenuto il venditore corrente, a differenza della previgente regolazione che in questi casi prevedeva l'attivazione dei servizi di ultima istanza.

Con Delibera 849/2017/R/com del 05.12.2017 - Modifiche alla Bolletta 2.0 e al Codice di condotta commerciale, conseguenti alla nuova struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per il settore elettrico, applicabile ai clienti finali dal 1 gennaio 2018 – sono state apportate delle modifiche alla Bolletta 2.0 ed al relativo Glossario, nonché al Codice di condotta commerciale per tenere conto della riforma della tariffa a copertura dei servizi di rete e della nuova struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per il settore elettrico.

Con la stessa delibera è stato aggiornato il testo informativo previsto dalla Delibera 256/2016/R/eel, promosso dal Garante per la protezione dei dati personali a seguito della previsione del D. MISE 13 maggio 2016 (Decreto Canone TV), in merito al fatto che i dati acquisiti in sede di stipula del contratto sono utilizzati anche ai fini dell'addebito del canone TV.

Con Delibera 920/2017/a del 27.12.2017 – "Modifica della denominazione dello "Sportello per il consumatore di energia" in "Sportello per il consumatore Energia e Ambiente", è stata modificata la denominazione dello Sportello per il consumatore energia, in quanto restrittiva rispetto alle materie trattate dal servizio, in considerazione della loro estensione anche al settore idrico. La nuova denominazione dello sportello è "Sportello per il consumatore Energia e Ambiente".

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Settore Gas naturale

Con Delibera 434/2017/R/gas del 15.06.2017 - Disposizioni in merito alla gestione dei dati di misura nell'ambito del Sistema Informativo Integrato, con riferimento al settore gas – sono state stabilite le disposizioni in merito all'avvio della sperimentazione concernente la messa a disposizione dei dati di misura al Sistema Informativo Integrato (SII) con riferimento al settore gas.

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Con Delibera 574/2017/R/gas del 03.08.2017 - Avvio di procedimento per la definizione dei costi standard inclusivi dei costi di installazione e messa in servizio da applicare ai gruppi di misura del gas, per gli anni 2018 e 2019 – è stato avviato un procedimento per la definizione dei costi standard inclusivi dei costi di installazione e messa in servizio da applicare ai gruppi di misura del gas per gli anni 2018 e 2019. Il provvedimento prevede che, nell'ambito di tale procedimento, possa essere ridefinita la percentuale di sharing dei maggiori/minori costi di investimento sostenuti dalle imprese rispetto al costo standard.

Con Delibera 850/2017/R/gas del 05.12.2017 - Disposizioni in merito all'estensione e all'aggiornamento dei dati contenuti nel registro centrale ufficiale del Sistema Informativo Integrato, con riferimento al settore del gas naturale – sono stati estesi ed aggiornati i dati contenuti nel RCU del Sistema Informativo Integrato (SII) con riferimento al settore gas.

Scopo di tale provvedimento è di semplificare le informazioni funzionali alla risoluzione contrattuale, alla messa a disposizione dei dati funzionali all'inizio della fornitura ed all'attivazione dei servizi di tutela e default gestiti nei processi di voltura e switching nell'ambito del Sistema Informativo Integrato (SII).

Tra tutti si ricorda in particolare l'implementazione, con decorrenza gennaio 2018, dei dati relativi alla distinzione tra PdR serviti nel mercato libero e nel servizio di tutela, al fine di supportare gli adempimenti di cui alla legge 124/17.

Settore Energia Elettrica

Con Delibera 01/2017/R/eel del 12.01.2017 - Rideterminazione delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai clienti economicamente svantaggiati, applicabili dal 1 gennaio 2017 in attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 29 dicembre 2016 - l'Autorità, in attuazione delle disposizioni emanate con decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 29 dicembre 2016, ha rideterminato per l'anno 2017 gli ammontari delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai clienti economicamente svantaggiati (cd. Bonus sociale elettrico). Il valore dello sconto praticato a favore di questi clienti è aumentato in misura tale da consentire una riduzione della spesa dell'utente medio, al lordo delle imposte, pari al 30%.

Il provvedimento ha altresì aggiornato il valore ISEE, fissato in € 8.107,5, per l'accesso al bonus da parte delle famiglie con meno di quattro figli a carico ed eliminato la condizione per la quale l'agevolazione può essere richiesta solo per la fornitura attiva presso la residenza anagrafica del soggetto.

Infine, in attuazione del medesimo decreto, sono state apportate le prime modifiche e integrazioni al testo del TIBEG.

Con Delibera 130/2017/R/eel del 09.03.2017 - Disposizioni funzionali all'aggiornamento delle informazioni contenute nel Registro centrale ufficiale del Sistema Informativo Integrato, conseguenti alla riforma tariffaria di cui alla deliberazione dell'Autorità 782/2016/R/eel – sono state definite le disposizioni in merito all'aggiornamento delle informazioni contenute nel RCU del Sistema Informativo Integrato (SII) conseguenti alla riforma tariffaria di cui alla

deliberazione 782/2016/R/eel del 22.12.2016 (Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica), nonché riviste le procedure di aggiornamento dei medesimi dati, al fine di consentire una corretta applicazione della struttura tariffaria "TD" ai punti di prelievo.

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Con Delibera 229/2017/R/eel del 06.04.2017 - Disposizioni in merito alla prima configurazione dei misuratori 2G per la loro messa in servizio e relativi obblighi informativi a vantaggio dei clienti finali – l'Autorità ha definito la prima configurazione dei misuratori di energia in BT di seconda generazione (misuratori 2G) per la loro messa in servizio ed ha introdotto l'obbligo in capo ai venditori di riportare nella Bolletta 2.0, che contabilizza i consumi riferibili al misuratore 2G, un'apposita comunicazione che verrà definita dall'Autorità.

Con Delibera 248/2017/R/eel 13.04.2017 - Sistemi di misura 2G: adeguamento degli obblighi di rilevazione e messa a disposizione dei dati di misura 2G e disposizioni relative all'aggiornamento dei dati nel registro centrale ufficiale del sistema informativo integrato – sono state definite le modalità e le tempistiche di messa a disposizione al Sistema Informativo Integrato (SII) e agli utenti del trasporto dei dati di misura 2G, nonché le modalità di aggiornamento del RCU a seguito dell'installazione di un sistema di smart metering 2G.

Con Delibera 291/2017/R/eel del 28.04.2017 - Criteri di ripartizione del contributo forfetario a carico dell'Agenzia delle entrate, a copertura degli oneri sostenuti dai venditori di energia elettrica per l'addebito del canone contestuale alle fatture, per gli anni 2016 e 2017- sono stati definiti i criteri di ripartizione del contributo forfetario a copertura degli oneri sostenuti dalle imprese elettriche per l'addebito del canone contestuale alla fattura, per gli anni 2016 e 2017.

Con Delibera 594/2017/R/eel del 03.08.2017 - Disposizioni in merito alla gestione dei dati di misura nell'ambito del Sistema informativo integrato, con riferimento al settore elettrico – sono state introdotte nuove disposizioni necessarie ad implementare il processo di messa a disposizione dei dati di misura nell'ambito del Sistema Informativo Integrato (SII), compresi quelli scambiati in occasione di voltura e switching.

Con Delibera 762/2017/R/eel del 16.11.2017 - Proposta al Ministro dello Sviluppo Economico in merito all'Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica ai clienti finali – è stata approvata la proposta al Ministro dello Sviluppo Economico in merito ai criteri, requisiti e modalità per l'ammissione dei soggetti esercenti l'attività di vendita dell'energia elettrica nell'Elenco previsto dalla Legge concorrenza.

Con Delibera 921/2017/R/eel del 28.12.2017 - Disposizioni attuative per il riconoscimento delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica di cui al decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 21 dicembre 2017. Aggiornamento del TISDC e del TISSPC in relazione alla nuova disciplina delle imprese a forte consumo di energia elettrica – l'Autorità ha disposto le misure necessarie ad attuare il nuovo meccanismo di agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica, valido a decorrere dal 01.01.2018, in coerenza con la struttura tariffaria dei nuovi raggruppamenti degli oneri generali di sistema elettrico definita dalla deliberazione 481/2017/R/eel.

Altri provvedimenti

Con la Delibera 905/2017/R/gas del 27.12.2017- Attuazione delle disposizioni della legge 124/2017 (legge annuale per il mercato e la concorrenza), in materia di semplificazione dell'iter di valutazione dei valori di rimborso e dei

bandi di gara relativi all'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale – è stato approvato l'Allegato A, disposizioni dell'Autorità in materia di determinazione e verifica del valore di rimborso delle reti di distribuzione, e l'Allegato B, contenete le disposizioni dell'Autorità in materia di bandi di gara per il servizio di distribuzione del gas naturale ai fini delle gare d'ambito.

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Con la Delibera 904/2017/R/gas del 27.12.2017 - Disposizioni in materia di riconoscimento di costi relativi all'attività di misura sulle reti di distribuzione di gas naturale e in materia di decorrenza dell'applicazione di criteri di valutazione degli investimenti sulla base di costi standard – l'Autorità ha delineato le modalità di riconoscimento dei costi relativi ai sistemi di telemisura/telegestione e dei costi dei concentratori, ed ha revisionato le modalità di riconoscimento dei costi relativi alle verifiche metrologiche per gli anni tariffari 2018-2019.

Con la Delibera 859/2017/R/gas del 14.12.2017- Aggiornamento delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2018 – l'Autorità ha approvato, per l'anno 2018, le tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione, misura e commercializzazione del gas naturale; le opzioni tariffarie gas diversi; e gli importi di perequazione bimestrale d'acconto relativi al servizio di distribuzione del gas naturale.

Con la Delibera 670/2017/R/gas del 05.10.2017 - Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas – l'Autorità ha approvato le disposizioni in materia di settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dal 2013 sino all'avvio della nuova disciplina.

Con la Delibera 625/2017/R/gas del 13.09.2017 – l'Autorità ha aggiornato dei valori percentuali necessari alla definizione dei profili di prelievo standard per l'anno termico 2017-2018, ai sensi del comma 5.3 del TISG.

Con la Delibera 522/2017/R/gas del 13.07.2017 - Regolazione della performance di misura per i punti di riconsegna connessi alle reti di distribuzione di gas naturale (modifiche alla deliberazione 574/2013/R/gas) – l'Autorità ha aggiornato la regolazione in merito alla performance del servizio di misura per i punti di riconsegna connessi alle reti di distribuzione alla effettiva rilevazione del dato di misura.

Con la Delibera 521/2017/E/gas del 13.07.2017 – l'Autorità ha comunicato i controlli tecnici della qualità del gas per il periodo 1 ottobre 2017 – 30 settembre 2018.

Con la Delibera 389/2017/R/gas del 01.06.2017 - Riconoscimento dei costi operativi per il servizio di misura del gas naturale, relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e ai concentratori per gli anni 2011-2013, sostenuti da imprese distributrici di gas naturale che hanno adottato soluzioni buy – l'Autorità ha stabilito il riconoscimento dei costi operativi relativi ai sistemi di telelttura/telegestione e ai concentratori, sostenuti negli anni 2011-2013 dalle imprese distributrici che hanno adottato soluzioni di tipo buy.

Con la Delibera 239/2017/R/gas del 13.04.2017 – l'Autorità ha avviato il procedimento per l'aggiornamento delle direttive per le connessioni di impianti di biometano alle reti del gas naturale.

Con la Delibera 138/2017/E/gas del 16.03.2017 – l'Autorità ha approvato il programma di controlli telefonici e di verifiche ispettive nei confronti di imprese distributrici di gas, in materia di pronto intervento, per l'anno 2017.

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Obblighi di efficienza e di risparmio energetico

Il Decreto Letta, all'articolo 16, comma 4, stabilisce che le imprese di distribuzione di gas naturale devono perseguire obiettivi di risparmio energetico e sviluppo di fonti rinnovabili.

La definizione degli obiettivi quantitativi nazionali e dei principi di valutazione dei risultati ottenuti è stata demandata al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha provveduto ad emanare il Decreto Ministeriale 20 luglio 2004.

Con il Decreto 21 dicembre 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rivisto e aggiornato il Decreto 20 luglio 2004 nei seguenti punti:

  • sono stati rivisti gli obiettivi per gli anni 2008 e 2009, alla luce dell'eccesso di offerta di titoli di efficienza energetica registratasi sul mercato;

  • sono stati definiti gli obiettivi per il triennio 2010-2012, tenuto conto del target di riduzione dei consumi energetici fissato dal piano d'azione al 2016, pari a 10,86 MTEP;

  • gli obblighi di efficienza e di risparmio energetico per ciascuno degli anni successivi al 2007 sono stati estesi ai distributori che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d'obbligo, abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali.

Gli obiettivi di risparmio energetico (che valgono sia per i distributori di gas naturale che di energia elettrica) previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, sono pari a:

  • 0,10 Milioni di TEP per il 2005;
  • 0,20 Milioni di TEP per il 2006;
  • 0,40 Milioni di TEP per il 2007;
  • 1,00 Milioni di TEP per il 2008;
  • 1,40 Milioni di TEP per il 2009;
  • 1,90 Milioni di TEP per il 2010;
  • 2,20 Milioni di TEP per il 2011;
  • 2,50 Milioni di TEP per il 2012.

Il conseguimento di risparmi energetici viene attestato attraverso l'assegnazione di titoli di efficienza energetica, i c.d. Certificati Bianchi. Per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, e vedersi così riconosciuti i Certificati Bianchi, i distributori possono:

  • realizzare interventi diretti a migliorare l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative modalità di utilizzo;
  • acquistare direttamente i Certificati Bianchi da terzi, mediante contrattazione bilaterale oppure tramite negoziazione in un apposito mercato istituito presso il Gestore del mercato elettrico (GME).

Con il Decreto del 28 dicembre 2012 sono stati definiti i nuovi obiettivi di risparmio di energia primaria annua nel periodo 2013-2016 per i distributori obbligati e in particolare:

  • -4,6 Mtep al 2013;
  • -6,2 Mtep al 2014;
  • -6,6 Mtep al 2015;
  • -7,6 Mtep al 2016;

Per i distributori di gas naturale la quota dei suddetti obblighi corrisponde ai seguenti certificati bianchi:

  • -3,04 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2014
  • -3,49 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2015
  • -4,28 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2016

Per gli anni 2013 e 2014 il soggetto obbligato ha dovuto consegnare una quota almeno superiore al 50% del suo obbligo annuale che deve compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni. Per gli anni 2015 e 2016 il valore minimo è fissato nel 60% dell'obbligo di competenza sempre con la possibilità di compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni.

________________________________________________________________________________________________

Inoltre il Decreto 28 dicembre 2012 ha dato attuazione a quanto previsto nel decreto 28/2011 per cui l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica condotti nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi vengono trasferiti al GSE – Gestore dei Servizi Energetici.

Il Decreto ha anche ampliato ad altri soggetti diversi dalle imprese distributrici e dalle Energy Saving Company (le c.d. ESCO), la possibilità di presentare progetti ai fini dell'ottenimento di certificati bianchi.

Con il Decreto 11 gennaio 2017 (GU n. 78 del 3-4-2017) sono stati definiti gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per i distributori obbligati nel periodo 2017-2020. In particolare per i distributori di gas naturale tali obiettivi sono quantificabili nel seguente numero di certificati bianchi:

  • -2,95 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2017
  • -3,08 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2018
  • -3,43 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2019
  • -3,92 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2020

Inoltre il decreto 11 gennaio 2017 definisce le nuove linee guida per la presentazione dei progetti di efficienza energetica rivedendo il vecchio meccanismo con l'eliminazione del coefficiente "tau", l'allungamento della vita utile dei progetti, l'eliminazione delle schede standardizzate.

Le società del Gruppo Ap Reti Gas S.p.A., Ap reti Gas Vicenza S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.r.l., soggette agli obblighi definiti dai Decreti 20 luglio 2004, 21 dicembre 2007 e 28 dicembre 2012, sono tenute al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico determinati annualmente dal GSE.

Il GSE ha il compito di verificare che ciascun distributore possegga i titoli di efficienza energetica corrispondenti all'obiettivo annuo assegnato (maggiorato di eventuali quote aggiuntive per compensazioni o aggiornato in seguito all'introduzione di nuovi obiettivi quantitativi nazionali) e di informare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore del Mercato Elettrico dei titoli ricevuti e degli esiti delle verifiche.

Qualora un distributore non raggiunga l'obiettivo stabilito, potrà essere destinatario di una sanzione amministrativa irrogata dall' Autorità per l'energia elettrica e il gas, in attuazione della Legge n. 481 del 14 novembre 1995 e alle indicazioni del decreto del 28 dicembre 2012.

________________________________________________________________________________________________

Per quanto concerne l'approfondimento della tematica relativa all'efficienza energetica ed il risparmio energetico per le società del Gruppo, si rimanda al paragrafo relativo alla "Efficienza e risparmio energetico".

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 29 dicembre 2017 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,546 Euro per azione, con un incremento di 28,2 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2017 (2,724 Euro per azione, riferita al 31 dicembre 2016).

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La capitalizzazione di Borsa al 29 dicembre 2017 risultava pari a 840,37 milioni di Euro3 (638,10 milioni di Euro al 31 dicembre 2016).

La quotazione del titolo nel corso dell'esercizio 2017 ha registrato una performance positiva (+28,2%), superiore rispetto all'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+19,9%) ed all'indice FTSE Italia All Share (+13,6%). Migliore invece la performance dell'indice FTSE Italia Star (+32,1%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2017:

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3 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 29 dicembre 2017 risultava pari a 15,6 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

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Controllo della società

Alla data del 31 dicembre 2017 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

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La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dell'esercizio 2017 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

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La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Oneri da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Proventi da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A..

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Altri debiti Costi Ricavi
commerciali crediti commerciali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 1 9.601 3.539 0 0 0 34 0
Totale controllanti 1 9.601 0 3.539 0 0 0 0 34 0
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 53 0 76 0 0 585 0 323 81 57
SEVEN CENTER S.R.L. 40 0 45 0 1 117 1 0 28 0
MIRANT ITALIA S.R.L. 0 0 0 0 0 0 0
Totale consociate 94 0 121 0 1 702 1 323 109 57
Società collegate
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 44 7.510 0 58.238 53 0 0 61 0
Totale collegate 44 7.510 0 0 58.238 53 0 0 61 0
Totale 138 17.111 121 3.539 58.239 755 1 323 203 57

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Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2017

Esito in primo grado del contenzioso sul DM 22.05.2014 (Linee Guida per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas)

La società, unitamente alle altre co-ricorrenti in primo grado, in data 16 gennaio 2017 ha presentato appello al Consiglio di Stato.

Il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave sottoscrivono una lettera di intenti per lo sviluppo di una futura operazione di aggregazione industriale

In data 31 gennaio 2017, nell'ambito del percorso di possibile aggregazione industriale previsto nella lettera di intenti sottoscritta tra il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave in data 12 Luglio 2016, le Parti avevano condiviso di prorogare i termini del periodo di esclusiva nelle trattative al 30 Aprile 2017.

Ascopiave perfeziona l'acquisto del 100 % del capitale di Pasubio Group S.p.A..

In data 3 aprile 2017 Ascopiave S.p.A. ha perfezionato l'operazione di acquisto del 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A. Il perfezionamento dell'operazione ha fatto seguito all'aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Schio, anche per conto degli altri Comuni proprietari delle azioni della Pasubio Group S.p.A., per la cessione dell'intero pacchetto azionario della società.

La società Pasubio Group S.p.A. è a capo di un gruppo attivo nella distribuzione del gas naturale operante in 22 comuni nelle province di Vicenza e Padova a favore di circa 88.000 utenti.

Secondo stime elaborate da Ascopiave aggregando i dati delle società appartenenti al Gruppo, Pasubio Group S.p.A. ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati pari a 12,6 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel 2014), un margine operativo lordo di 4,7 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2014), un margine operativo netto di 2,7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2014) e un utile netto di 1,5 milioni di euro (0,7 ,milioni di euro nel 2014).

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo aveva un patrimonio netto di 21,1 milioni di euro e presentava un indebitamento finanziario netto (aggiustato per tenere conto dell'ammontare di fatture da ricevere per canoni concessori dovuti ai comuni concedenti di competenza di esercizi precedenti al 2015) pari a 6,9 milioni di euro.

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Le concessioni gestite dal Gruppo sono state affidate nella quasi totalità (20 su 22) mediante gare indette ai sensi del Decreto Legislativo n. 164/2000 (cosiddetto Decreto Letta) e avranno scadenza tra il 2018 e il 2024 (oltre il 70% degli utenti serviti sono relativi a concessioni a scadenza dicembre 2024).

Le condizioni economiche offerte da Ascopiave S.p.A. per l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario prevedevano principalmente:

  • 1) l'acquisto delle azioni di Pasubio Group ad un prezzo (equity value) di 16,3 milioni di euro;
  • 2) l'impegno da parte di Pasubio Distribuzione S.r.l., società interamente controllata da Pasubio Group S.p.A., a corrispondere ai comuni che sono attualmente soci di Pasubio Group S.p.A. e che sono anche concedenti del servizio di distribuzione, un canone integrativo una tantum pari a 5,1 milioni di euro;
  • 3) l'impegno da parte di Pasubio Distribuzione S.r.l. a ripristinare a favore dei comuni anzidetti, a partire dal 2017, il pagamento dei canoni annui nella misura originaria, ossia precedente alle modifiche novative intervenute fra le parti;
  • 4) l'impegno di Pasubio Distribuzione S.r.l. a versare anticipatamente ai comuni anzidetti un importo pari alle annualità di canone dovute per gli anni 2017 e 2018.

Facendo riferimento ai dati dell'anno 2016, Ascopiave stima che i maggiori canoni annualmente dovuti in conseguenza dell'impegno indicato al precedente punto 3) dovrebbero comportare maggiori costi e una conseguente riduzione dei risultati operativi per i prossimi anni di circa 1,6 milioni di euro all'anno.

L'offerta presentata da Ascopiave prevede inoltre l'impegno al mantenimento del personale attualmente impiegato, un miglioramento della pianta organica della società, oltre che un potenziamento degli attuali presidi operativi territoriali.

Con l'operazione Ascopiave S.p.A. ha pagato ai soci che hanno ceduto il 100% del capitale della società il 90% del prezzo pattuito per la cessione delle azioni, pari ad Euro 14,7 milioni, mentre il saldo (10%) è stato corrisposto all'esito della determinazione dell'aggiustamento prezzo previsto contrattualmente e basato sul confronto della posizione finanziaria netta alla data del 31 dicembre 2015 e quella alla data di trasferimento delle azioni. In esecuzione degli accordi Pasubio Distribuzione S.r.l. ha corrisposto ai comuni che hanno ceduto le quote, quota parte dell'importo dell'una tantum ad essi spettanti, pari a Euro 5,1 milioni.

Ascopiave S.p.A. ha effettuato i pagamenti per cassa e finanziato l'operazione mediante ricorso al debito bancario.

In data 27 luglio 2017 Ascopiave S.p.A. ha effettuato il pagamento del saldo prezzo relativo all'acquisizione della partecipazione in Pasubio Group, pari a 1,6 milioni di Euro, in seguito all'esito della determinazione dell'aggiustamento prezzo previsto contrattualmente.

Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2017

Il 28 aprile 2017 si è riunita, sotto la presidenza del dott. Fulvio Zugno, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede straordinaria e in sede ordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., convocata in sede straordinaria, ha esaminato e approvato le seguenti modifiche agli articoli 14, 15 e 18 dello Statuto sociale:

  • aumento del numero dei membri del Consiglio di amministrazione da cinque a sei;
  • aumento da quattro a cinque del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti;

  • previsione del casting vote del Presidente in caso di parità di voti;

  • rinumerazione dei commi dell'art. 15.

L'Assemblea degli Azionisti, convocata in sede ordinaria, ha approvato il bilancio d'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,18 per azione, pagato il 10 maggio 2017 con stacco cedola l'8 maggio 2017 (record date il 9 maggio 2017).

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L'Assemblea ha altresì provveduto alla nomina dei nuovi organi sociali, per il periodo 2017 – 2019.

Dalla lista per la nomina degli amministratori, presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., che ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti i Signori Dimitri Coin, Nicola Cecconato, Enrico Quarello, Greta Pietrobon e Antonella Lillo.

Dalla lista presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto amministratore il Signor Giorgio Martorelli, primo candidato della lista stessa.

L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare il Signor Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea è stato eletto sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti. Ai sensi dell'articolo 22.5 dello statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., che ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti sindaci effettivi il Signor Luca Biancolin e la Signora Roberta Marcolin e sindaco supplente il Signor Achille Venturato.

Dalla lista presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto sindaco effettivo e presidente del Collegio Sindacale il Signor Antonio Schiro e sindaco supplente il Signor Pierluigi De Biasi.

L'Assemblea degli Azionisti ha altresì approvato la Politica di Remunerazione, corrispondente alla Sezione I della Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998, e approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie della durata di 18 mesi, previa revoca della precedente autorizzazione del 28 aprile 2016.

Percorso per lo sviluppo di una futura operazione di aggregazione industriale tra il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave

Nell'ambito del percorso di possibile aggregazione industriale previsto nella lettera di intenti sottoscritta tra il Gruppo Aeb-Gelsia e Ascopiave in data 12 Luglio 2016, in data 28 aprile 2017, le Parti avevano condiviso di prorogare i termini del periodo di esclusiva nelle trattative al 30 Settembre 2017.

Dal 28 aprile 2017 Pasubio Group S.p.A. diventa AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

Dal 28 aprile 2017, in ottemperanza alla normativa dell'ARERA in materia di separazione funzionale (unbundling), Pasubio Group S.p.A., società del Gruppo Ascopiave operante nel settore della distribuzione gas, su delibera dell'Assemblea dei Soci di Pasubio Group S.p.A., ha assunto la denominazione di AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

Nicola Cecconato nominato Amministratore Delegato. Costituiti i Comitati interni.

Il Consiglio di Amministrazione del 9 maggio 2017 ha affidato al Presidente, dott. Nicola Cecconato, il ruolo di Amministratore Delegato, affidandogli altresì deleghe per dare attuazione alle strategie della Società e del Gruppo Ascopiave, con efficacia immediata.

Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno il Comitato Controllo e Rischi individuando, quali componenti del medesimo:

________________________________________________________________________________________________

  • Enrico Quarello (Presidente), amministratore indipendente
  • Greta Pietrobon, amministratore indipendente
  • Giorgio Martorelli, amministratore indipendente

Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno il Comitato per la Remunerazione individuando, quali componenti del medesimo:

  • Dimitri Coin (Presidente), amministratore indipendente
  • Enrico Quarello, amministratore indipendente
  • Antonella Lillo, amministratore non esecutivo

Inoltre, sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati nonché delle informazioni in proprio possesso, il Consiglio ha infine accertato, ai sensi dell'art. 144-novies, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi del Criterio Applicativo 3.C.4 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, che gli amministratori Dimitri Coin, Greta Pietrobon, Enrico Quarello e Giorgio Martorelli sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del Testo Unico della Finanza e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina per le Società Quotate e che pertanto la composizione del Consiglio di Amministrazione è conforme a quanto previsto dall'art. 147-ter del Testo Unico della Finanza e dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana in materia di emittenti STAR. In pari data, inoltre, il Collegio Sindacale ha accertato il possesso, in capo ai propri componenti, dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 comma 3, del Testo Unico della Finanza sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati. La composizione del Collegio Sindacale è pertanto conforme a quanto previsto dallo stesso articolo 148 del Testo Unico della Finanza.

Nuovo Consiglio di Amministrazione di Ascotrade S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi il 16 giugno 2017 sotto la Presidenza di Nicola Cecconato, ha deliberato di richiedere la convocazione dell'Assemblea Ordinaria dei soci della controllata Ascotrade S.p.A. con all'ordine del giorno la revoca del Consiglio di Amministrazione nominato in data 20 aprile 2017 e la nomina di un nuovo organo amministrativo che, per quanto di competenza Ascopiave S.p.A. è stato individuato nelle persone di Stefano Busolin (Presidente e Amministratore Delegato), Giovanni Zoppas (Consigliere), Quirinio Biscaro (Consigliere) e Stefano Varnerin (Consigliere).

Rettifica calendario annuale degli eventi societari, ex articolo 2.6.2 del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.

Ascopiave S.p.A. ha reso noto, in data 20 giugno 2017, che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2017, inizialmente previsto per il giorno 1 agosto 2017, si tenesse il 31 luglio 2017 e che la Presentazione analisti, inizialmente prevista per il giorno 2 agosto 2017, al 1 agosto 2017.

Fusione per incorporazione di Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. Unipersonale e Pasubio Rete Gas S.r.l. Unipersonale in AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

In data 26 luglio 2017 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di "Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. Unipersonale e Pasubio Rete Gas S.r.l. Unipersonale in AP Reti Gas Vicenza S.p.A.. L'atto è stato iscritto presso il Registro delle imprese in data 31 luglio 2017.

Ai fini contabili e fiscali le operazioni effettuate dalle società incorporate sono state imputate al bilancio della società incorporante a decorrere dal 1° gennaio 2017; ai fini giuridici, ossia nei confronti dei terzi, la fusione ha avuto effetto a decorrere dal 1° settembre 2017.

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Sottoscrizione finanziamento a lungo termine con Banca Nazionale del Lavoro (BNL)

In data 2 agosto 2017 la Capogruppo ha sottoscritto con BNL un finanziamento a lungo termine, con durata di 12 anni, per un importo di Euro 30.000 migliaia, con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti.

Assemblea di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Ascotrade S.p.A.

L'Assemblea ordinaria dei soci della controllata Ascotrade S.p.A., riunitasi in data 7 agosto 2017, ha revocato il Consiglio di Amministrazione nominato in data 20 aprile 2017.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Ascotrade S.p.A., per quanto di competenza di Ascopiave S.p.A., è stato individuato nelle persone del sig. Stefano Busolin (Presidente e Amministratore Delegato), sig. Giovanni Zoppas (Consigliere), sig. Quirino Biscaro (Consigliere) e sig. Stefano Varnerin (Consigliere).

Il socio di minoranza, Bim Gestione Servizi Pubblici S.p.A., ha altresì designato il sig. Giuseppe Vignato quale quinto componente del nuovo Consiglio di Amministrazione di Ascotrade S.p.A..

Partecipazione alla gara per l'affidamento della concessione per la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nell'ambito territoriale minimo di Belluno

In data 1° settembre è stata presentata l'offerta per la gara per il servizio di distribuzione del gas naturale nell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno.

Sentenza conclusiva del ricorso relativo alla delibera ARG/GAS 367/2014

Ascopiave, con atto del 18 gennaio 2016 aveva promosso ricorso in appello al Consiglio di Stato nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento della Sentenza n. 2221 del 19 ottobre 2015, con la quale il TAR Lombardia – Milano aveva respinto il precedente ricorso per l'annullamento della Delibera ARG/gas 367/2014. Tale Delibera prevede una regolamentazione difforme delle modalità di riconoscimento tariffario del delta V.I.R.-R.A.B. a seconda che l'aggiudicatario della Gara d'Ambito sia (nessun ristoro tariffario) o meno (pieno ristoro tariffario) "incumbent".In data 8 febbraio 2016 il C.d.S. ha fissato l'udienza cautelare al 31 marzo 2016. Nell'ambito della stessa i legali della società hanno chiesto una celere fissazione dell'udienza di merito (scopo primario dell'istanza cautelare era infatti quello di imprimere la maggiore accelerazione possibile al procedimento).

Con Sentenza n. 4198/2017, pubblicata il 5 settembre 2017 il C.d.S. ha respinto l'appello, con ciò confermando la precedente Sentenza del TAR e quindi la valenza della Delibera impugnata, la quale prevede che, per ciascun impianto comunale, il capitale investito netto di località (RAB), riconosciuto all'aggiudicatario della gara d'ambito territoriale, sarà pari:

  • al valore di rimborso del suddetto impianto, nel caso in cui il gestore entrante sia diverso dall'uscente;
  • al valore attualmente riconosciuto in vigenza dell'attuale concessione comunale, nel caso in cui vi sia coincidenza tra entrante ed uscente.

Si precisa che la regolazione asimmetrica si applicherà esclusivamente per il periodo di durata della prima concessione d'ambito.

Il Gruppo Ascopiave e il Gruppo Aeb/Gelsia interrompono il percorso di aggregazione

In data 25 settembre 2017, il Gruppo Ascopiave e il Gruppo Aeb hanno convenuto di interrompere consensualmente il percorso finalizzato all'aggregazione delle proprie attività di vendita e di distribuzione di gas ed energia nel territorio lombardo.

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Le Parti, dopo aver svolto un'intensa e impegnativa attività di confronto contraddistinta da trasparenza e collaborazione, hanno constatato che al momento non sussistono le condizioni per perfezionare l'operazione, anche alla luce dei nuovi scenari normativi per quanto attiene alla regolamentazione delle società a partecipazione pubblica non quotate.

I due Gruppi riconoscono l'affinità dei valori da cui sono guidati così come le analogie in termini di storia, modello di business e approccio al mercato, caratterizzato, per entrambi, dal forte legame con il territorio di riferimento e dall'eccellenza nei servizi forniti; intendono pertanto mantenere rapporti all'insegna del dialogo e del confronto sulle future sfide che il mercato dell'energia presenterà, non escludendo, qualora vi fossero le condizioni, lo sviluppo di nuove iniziative di collaborazione e partnership in futuro.

Altri fatti di rilievo

Vendita di gas naturale e di energia elettrica

Il Gruppo opera nel settore della vendita di gas e di energia elettrica attraverso le società Ascotrade S.p.A., ASM Set S.r.l., Estenergy S.p.A., Blue Meta S.p.A., Veritas Energia S.p.A. Pasubio Servizi S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Amgas Blu S.r.l..

Le società ASM Set S.r.l. ed Estenergy S.p.A. sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.

Il mercato del gas e dell'energia elettrica

Nel 2017 il consumo di gas in Italia ha raggiunto i 75 mld di smc circa (+4,3 mld di smc rispetto al 2016) sostenuto dalla domanda delle centrali elettriche, destinate a sopperire la bassa produzione idroelettrica e la riduzione delle importazioni, dai consumi del comparto industriale, e dall'incremento dei consumi nel comparto civile, ai quali hanno giovato temperature medie invernali che si sono attestate su valori minori rispetto all'esercizio precedente.

Con l'avvicinarsi del superamento del regime della Maggior Tutela previsto dalla Legge sulla Concorrenza, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) sta procedendo con gli adempimenti del dettato normativo al fine di agevolarne e preparane il passaggio a partire dal 1° luglio 2019. Il rapporto sul monitoraggio Retail dell'Autorità per l'Energia evidenzia che una quota ancora significativa di consumatori (circa il 68% dei consumatori domestici), sia per quanto riguarda il gas che l'energia elettrica, si approvvigiona ancora a prezzi tutelati, nonostante ormai vi sia la possibilità di scegliere tra diverse proposte di acquisto (dal 2003 per il mercato del gas e a dal 2007 per l'energia elettrica).

Nel mercato della vendita del gas e dell'energia elettrica, esiste oggi un ampio ventaglio di offerte sul mercato libero, valutate ed apprezzate dai clienti non domestici ed invece prese ancora poco in considerazione dai clienti domestici. A tal proposito, vi è la necessità di comprendere quanto questo fattore dipenda da una certa "pigrizia" nell'interessarsi a queste nuove proposte, spesso dettata da una scarsa abitudine nell'approfondire diverse offerte e valutarne la convenienza in termini economici, o piuttosto dipenda da un mancato raggiungimento da parte del cliente finale di un adeguato livello di comprensione del mercato.

In questa direzione è da interpretarsi il provvedimento dell'Autorità per l'Energia (Delibera 555/2017/R/com, e successiva 848/2017/R/com), che al fine di rafforzare la capacità di scelta dei consumatori di piccole dimensioni, ha introdotto delle offerte a prezzo libero e condizioni contrattuali minime sia per il mercato dell'energia elettrica che per il gas naturale (offerte Placet). Queste offerte, caratterizzate da condizioni generali di fornitura fissate dall'Autorità per l'Energia ad eccezione delle condizioni economiche, dovranno essere offerte da ogni operatore ai propri clienti finali sin dai primi mesi del 2018 e si prevede che incentiveranno l'uscita dei consumatori dal mercato tutelato, daranno la possibilità alle imprese di acquisire rilevanti porzioni di mercato adottando politiche di pricing aggressive, ed al contempo favoriranno l'ingresso di nuovi player sul mercato.

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Possiamo dunque ritenere che in un mercato sempre più competitivo, in cui la dimensione aziendale è sempre più importante al fine di migliorare il "cost to serve" aziendale e caratterizzato da una contrazione dei margini aziendali, sarà necessario attuare politiche di vendita legate al territorio, in grado di offrire ai propri clienti nuovi prodotti e servizi, quali ad esempio i servizi post contatore, che con l'avvento dei nuovi misuratori 2G per l'elettrico e smart meter per il gas si presume sia destinata ad ampliarsi e arricchirsi sempre più. Ci si attende che il cliente svolgerà un ruolo attivo nei confronti del l'azienda, e non più solo passivo, fornendo informazioni sui propri bisogni energetici e non solo. Le utility dovranno adattarsi rapidamente ad un nuovo sistema energetico che sta avanzando sempre più velocemente e che porterà ad una progressiva affermazione di veicoli elettrici, scambi di energia tra clienti finali, nuovi sistemi di gestione dei consumi domestici e utilizzo e gestione sempre più massiccio di energie rinnovabili.

Nel 2017, rispetto al 2016, vi è stato un incremento dei prezzi del gas naturale nei principali hub europei. I prezzi spot al Title Transfer Facility (TTF) sono cresciuti di circa il 24% rispetto al periodo precedente , mentre i prezzi spot al Punto di Scambio Virtuale italiano (PSV) sono cresciuti mediamente del 25%. Anche il valore del TTF DA MID Heren è aumentato, passando dai 17,63 €/MWh nel mese di dicembre 2016 ai 20,75 €/MWh nel mese di dicembre 2017, valore più elevato dal luglio 2015.

Per quanto riguarda il PSV DA MID Heren l'aumento è stato ancora più rilevante, dai 19,54 €/MWh di dicembre 2016 ai 25,81 €/MWh di dicembre 2017, anche se quest'ultimo valore tiene conto della criticità a seguito di quanto accaduto a Baumgarten in dicembre. A seguito dell'esplosione avvenuta a Baumgarten, il gasdotto Transaustriaco (TAG) che si connette al sistema di trasporto di SnamReteGas presso il punto di entrata nazionale di Tarvisio e copre nel periodo invernale circa il 30% del fabbisogno di consumo giornaliero italiano, ha interrotto i flussi di gas verso l'Italia con la definizione di "Stato di Emergenza" da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

La società del Gruppo Ascotrade, importando presso il punto di entrata di Tarvisio, è stata direttamente interessata da quanto accaduto. In seguito a tale evento eccezionale, i prezzi del mercato italiano, per paura che tale criticità potesse perdurare nel tempo, hanno raggiunto livelli pari a circa 80 €/MWh. Fortunatamente, visto il celere ripristino della normalità, i prezzi sono ritornati ai livelli ante incidente già a partire dal giorno successivo all'accaduto.

I prezzi di mercato dell'energia elettrica nell'anno 2017 hanno evidenziato un incremento di circa il 27% rispetto all'andamento del Prezzo unico nazionale dell'energia elettrica (PUN) del 2016. Tale aumento è da ricondursi principalmente ad un apprezzamento del prezzo del gas naturale al PSV (ritornato sopra i 20 € /MWh), alle difficoltà del mercato nucleare francese che hanno condizionato il mercato fino a febbraio 2017 (mese in cui sono stati riavviati tutti gli impianti) e infine alla crisi del settore idroelettrico italiano dovuto alle minori disponibilità idriche.

Anche il mercato all'ingrosso dell'energia elettrica ha ripreso a crescere nell'anno 2017 (PUN a 54 euro/MWh), riallineandosi ai valori del biennio 2014-2015.

Segnaliamo infine che l'Autorità, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10, è intervenuta con la Delibera 737/2017/R/gas per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 –settembre 2012.

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Nella deliberazione ARG/GAS 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti in tariffa. Con quest'ultima Delibera invece l'Autorità ha aggiornato il valore del coefficiente K portandolo ad un valore pari a 0,952, (maggiore rispetto ai valori precedentemente definiti), e ciò comporterà quindi un aumento della componente materia prima riconosciuta in tariffa. Le modalità di erogazione degli importi relativi alle differenze economiche derivanti dall'applicazione della Delibera sopra indicata saranno definite con un altro provvedimento entro il mese di luglio del corrente anno.

Gruppo Ascopiave: andamento dei volumi di gas naturale e di energia elettrica venduti

Nel 2017, i volumi di gas venduti al mercato finale dalle società consolidate al 100% sono stati pari a 803,8 milioni di metri cubi, segnando un incremento dello 0,4% rispetto al 2016 (800,3 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2016). A questi si aggiungono i volumi delle società consolidate proporzionalmente (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che nel 2017 hanno venduto complessivamente 275,2 milioni di metri cubi di gas registrando un incremento dello 0,4% rispetto all'esercizio precedente (274,1 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2016).

Per quanto concerne l'attività di vendita di energia elettrica, nel 2017 il quantitativo di elettricità venduto dalle società consolidate al 100% è stato pari a 383,4 GWh, evidenziando una crescita del 12,8% rispetto al 2016 (339,9 GWh al 31 dicembre 2016). A questo si aggiunge il quantitativo venduto dalle società consolidate proporzionalmente (Estenergy S.p.A. e Asm Set S.r.l.), che nel 2017 è stato pari a 116,6 GWh con un incremento del 7,7% rispetto al 2016 (108,2 GWh al 31 dicembre 2016).

Gruppo Ascopiave: andamento del portafoglio clienti gas ed energia elettrica

Al 31 dicembre il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 546,6 mila clienti e registra una contrazione di 5,8 mila unità rispetto all'esercizio precedente (552,4 migliaia al 31 dicembre 2016). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che al termine dell'esercizio, e proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nelle società, hanno un portafoglio pari a 114,3 mila clienti registrando una diminuzione dell'1,2% rispetto all'esercizio precedente (115,6 milioni di unità al 31 dicembre 2016).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, attestandosi a 68,3 mila clienti, hanno evidenziato un incremento pari 10,9 mila unità. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, al termine dell'esercizio di riferimento, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 12,2 migliaia proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nelle società, evidenziando una crescita pari a 2,4 migliaia di unità.

Distribuzione di gas naturale

Il Gruppo opera nel settore della distribuzione del gas attraverso le società Ap Reti gas S.p.A., Ap Reti gas Vicenza S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Unigas Distribuzione S.r.l.. La società Unigas Distribuzione S.r.l. è consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'attività di distribuzione del gas naturale

AP Reti Gas S.p.A.

Lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica nonché l'efficace e flessibile organizzazione delle risorse e dei processi, ha consentito ad AP Reti Gas di evolversi verso obiettivi di efficienza ed economicità di gestione riducendo i costi operativi e confermando, allo stesso tempo, una qualità del servizio offerto a livelli di eccellenza migliorativi rispetto agli standard stabiliti dal regolatore.

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A supporto di tale percorso di efficienza è stata avviata una revisione della struttura organizzativa con l'introduzione di nuove risorse, volta a semplificare i processi operativi e ad implementare un nuovo modello di gestione territoriale con l'obbiettivo di incrementare l'ottimizzazione dell'impiego delle risorse e le azioni sinergiche con le altre aziende di distribuzione del gruppo.

Continuano i benefici indotti dall'utilizzo del sistema di Work Force Management, per l'esecuzione delle attività in campo della forza lavoro, che ha contribuito ad un significativo miglioramento degli standard qualitativi del servizio. L'efficientamento ha evidenziato una riduzione dei tempi medi di esecuzione delle prestazioni rispetto ai livelli minimi fissati dal regolatore.

Nel 2017 AP Reti Gas ha continuato ad investire in interventi di estensione e ammodernamento della rete di distribuzione con la posa di circa 33 km di nuova rete. Al contempo sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria necessari per superare la progressiva obsolescenza degli impianti e migliorare le capacità di trasporto delle reti con la sostituzione di 62 gruppi di riduzione e di 4 km di rete vetusta completamente ammortizzata. Tutte le attività di progettazione e direzione lavori per la realizzazione delle reti e degli impianti sono state effettuate con risorse interne.

La struttura di pronto intervento ha effettuato circa 4.300 interventi, assicurando un tempo medio di arrivo sul luogo di chiamata largamente inferiore ai 60 minuti previsti dal regolatore. Nel corso dell'anno l'azienda ha provveduto ad ispezionare il 74% della rete distributiva con mezzo cercafughe allo scopo di individuare fuoriuscite incontrollate di gas conseguenti a deterioramenti o danneggiamenti degli impianti. L'attività è stata svolta con risorse interne, superando gli standard minimi richiesti.

Risponde alla particolare attenzione posta al tema della sicurezza del servizio anche il monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas. Nel 2017 sono stati effettuati controlli del grado di odorizzazione pari ad al triplo di quanto previsto dall'Autorità. Tutti gli impianti di primo salto utilizzano sistemi di iniezione elettronica telecontrollata che consentono il dosaggio diretto e puntuale del contenuto di odorizzante.

Sono stati rispettati i programmi previsti per le attività di conduzione e manutenzione, svolti quasi esclusivamente da personale interno e solo in minima parte avvalendosi di aziende terze.

Nel corso del 2017 è proseguito il processo di rinnovo del parco contatori con il raggiungimento di tutti i principali obbiettivi previsti dalla regolazione vigente, in particolare per i contatori mass market si registra la messa in servizio di oltre il 33% di smart meter.

Infine nel corso dell'esercizio 2017 è continuato il lavoro necessario per assecondare le richieste dei comuni per la messa a disposizione degli stati di consistenza degli impianti e per la determinazione dei valori industriali residui (VIR) e dei valori di rimborso. Tutte le richieste pervenute sono state processate entro i termini previsti dalle normative vigenti.

AP Reti Gas Rovigo S.r.l.

AP Reti Gas Rovigo S.r.l. gestisce la rete di distribuzione di gas naturale nel comune di Rovigo grazie all'utilizzo di strumenti gestionali e di procedure messe a disposizione dalla capogruppo e dalle altre società del Gruppo, in primis AP

Reti Gas S.p.A., con importanti sinergie in tutte le attività amministrative, tecniche, di controllo dei processi e di gestione delle risorse umane.

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Nel 2017 gli investimenti realizzati per la manutenzione della rete di distribuzione sono stati significativi, provvedendo alla sostituzione di numerosi vecchi tratti di rete cittadina ormai obsoleti ed al rifacimento di allacciamenti d'utenza datati o vetusti. Importanti investimenti sono stai sostenuti per spostare i punti di riconsegna all'esterno dei fabbricati o in punti accessibili ai luoghi pubblici.

Al fine di mantenere la continuità del servizio con adeguati livelli di sicurezza e qualità, l'attività di manutenzione della rete e degli impianti è svolta in parte attraverso l'intervento di personale interno ed in parte avvalendosi di servizi di aziende terze.

Gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il servizio idrico.

La struttura di pronto intervento ha effettuato circa 450 interventi, assicurando un tempo medio di arrivo sul luogo di chiamata largamente inferiore ai 60 minuti previsti dal regolatore. Nel corso dell'anno l'azienda ha provveduto ad ispezionare il 100% della rete distributiva con mezzo cercafughe allo scopo di individuare fuoriuscite incontrollate di gas conseguenti a deterioramenti o danneggiamenti degli impianti.

Risponde alla particolare attenzione posta al tema della sicurezza del servizio anche il monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas. Nel 2017 sono stati effettuati controlli del grado di odorizzazione pari ad al triplo di quanto previsto dall'Autorità. Tutti gli impianti di primo salto utilizzano sistemi di iniezione elettronica telecontrollata che consentono il dosaggio diretto e puntuale del contenuto di odorizzante.

Sono stati rispettati i programmi previsti per le attività di conduzione e manutenzione, svolti quasi esclusivamente da personale interno e solo in minima parte avvalendosi di aziende terze.

Nel corso del 2017 è proseguito il processo di rinnovo del parco contatori con il raggiungimento di tutti i principali obbiettivi previsti dalla regolazione vigente con l'introduzione di smart meter comunicanti in radio frequenza allo scopo di ridurre i costi operativi conseguenti ad un minor consumo atteso delle batterie.

Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.

Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. gestisce l'attività di distribuzione del gas in 27 comuni, nelle regioni Lombardia, Piemonte e Liguria grazie all'utilizzo di strumenti gestionali e di procedure messe a disposizione dalla capogruppo e dalle altre società del Gruppo, in primis AP Reti Gas S.p.A. con importanti sinergie in tutte le attività amministrative, tecniche, di controllo dei processi e di gestione delle risorse umane.

Al fine di mantenere la continuità del servizio con adeguati livelli di sicurezza e qualità, l'attività di manutenzione della rete e degli impianti è svolta in parte attraverso l'intervento di personale interno ed in parte avvalendosi di servizi di aziende terze.

Gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il servizio idrico.

La struttura di pronto intervento ha effettuato circa 400 interventi, assicurando un tempo medio di arrivo sul luogo di chiamata largamente inferiore ai 60 minuti previsti dal regolatore. Nel corso dell'anno l'azienda ha provveduto ad

ispezionare il 100% della rete distributiva con mezzo cercafughe allo scopo di individuare fuoriuscite incontrollate di gas conseguenti a deterioramenti o danneggiamenti degli impianti.

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Risponde alla particolare attenzione posta al tema della sicurezza del servizio anche il monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas. Nel 2017 sono stati effettuati controlli del grado di odorizzazione pari ad al triplo di quanto previsto dall'Autorità.

Sono stati rispettati i programmi previsti per le attività di conduzione e manutenzione, svolti quasi esclusivamente da personale interno e solo in minima parte avvalendosi di aziende terze.

Nel corso del 2017 è proseguito il processo di rinnovo del parco contatori con il raggiungimento di tutti i principali obbiettivi previsti dalla regolazione vigente con l'introduzione di smart meter anche per il mercato mass market.

Unigas Distribuzione gas S.r.l.

Nel 2017 gli investimenti realizzati per l'estensione, il potenziamento e la manutenzione della rete di distribuzione sono stati significativi. Nel corso dell'anno sono stati posati circa 6,4 chilometri di rete distributiva, interventi relativi a potenziamenti, rinnovi e nuove estensioni.

Unigas Distribuzione S.r.l. effettua l'attività di manutenzione della rete e degli impianti al fine di mantenere adeguati livelli di sicurezza, di qualità e di continuità del servizio, in parte attraverso l'intervento di personale interno, in parte avvalendosi di servizi di aziende terze. Sugli impianti di decompressione di primo salto (Re.Mi.), riduzione finale (GRF) e di riduzione e misura (GRM) l'attività di manutenzione preventiva, e correttiva, prevista dalla normativa vigente viene svolta prevalentemente da personale interno. Allo scopo di accertare il corretto funzionamento degli impianti viene svolta l'attività di manutenzione ordinaria relativa alle operazioni di manutenzione preventiva programmata (MPP) consistenti nello smontaggio parziale o totale degli apparati, pulizia, controllo delle parti componenti e sostituzione dei particolari soggetti ad usura e degrado e di verifica funzionale.

Gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas. Nel corso dell'anno la struttura di pronto intervento aziendale, operativa 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno e attivabile tramite un numero verde dedicato per tutto il territorio gestito, ha effettuato 933 interventi, con tempo di arrivo medio sul luogo di chiamata largamente inferiore rispetto ai 60 minuti previsti dagli standard dell'Autorità. Complessivamente le chiamate pervenute al call center sono state 2.955 (in diminuzione del 10% rispetto all'esercizio precedente) di cui gestite 1.019 e le restanti 1.936 non riguardanti cause riconducibili al pronto intervento.

Nel corso del 2017 si è provveduto ad ispezionare circa il 50% della rete distributiva, allo scopo di ridurre i rischi derivanti da fuoriuscite incontrollate di gas determinate da deterioramenti o danneggiamenti degli impianti. Il programma di ispezione realizzato è superiore agli standard minimi richiesti dall'AEEG per impianto di distribuzione e corrisponde alla particolare attenzione prestata da Unigas al tema della sicurezza del servizio.

In particolare sono stati ispezionati 124 Km di rete in media pressione e 462 Km di rete in bassa pressione, e sono state localizzate complessivamente 40 dispersioni tutte eliminate nel corso dell'anno.

L'odorizzazione del gas è stata verificata in due sessioni, una estiva ed una invernale, tramite apposito incarico a soggetto esterno che ha realizzato circa 234 analisi gascromatografiche (misure previste del grado di odorizzazione del gas) con risultato conforme alle norme tecniche vigenti.

Le attività sui misuratori, erogate a esclusivo servizio delle società di vendita accreditate, sono interamente assoggettate agli standard specifici di qualità della carta del servizio, e sono così identificate: nuove attivazioni, subentri fornitura, disattivazioni, sospensioni per morosità, riattivazioni. Le prestazioni erogate sono state in linea con gli esercizi precedenti e sono state eseguite in conformità e in sintonia con gli standard previsti dalla carta del servizio aziendale. Nell'anno è proseguito il piano di adeguamento dei misuratori di calibro G10 relativamente alla delibera 631/13 mediante l'installazione di apparecchiature e sistemi di tele lettura con modem dedicato e alimentazione a batteria. Al 31 dicembre 2017 risultava adeguato il 93% dei misuratori installati. Per quanto riguarda i misuratori di calibro G4 nel 2017 ne sono stati installati circa 5.300, mentre per quanto riguarda quelli di calibro G6 ne sono stati installati circa 400. Complessivamente, il totale dei misuratori elettronici di classe fino alla G6 compresa installati ad oggi risultano essere circa 6.200, risultato che avvicina sensibilmente l'obiettivo minimo dei 10.500 misuratori da installare entro il 31.12.18.

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AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

AP Reti Gas Vicenza S.p.A. gestisce la rete di distribuzione di gas naturale già del gruppo Pasubio acquisito da Asco Piave nei primi mesi del 2017. Con l'avvio della nuova gestione è operato per individuare le possibili sinergie in tutte le attività, amministrative, tecniche, di controllo dei processi e di gestione delle risorse umane. Introducendo anche per AP Reti gas Vicenza i sistemi e le procedure in uso presso le altre Aziende del gruppo. Particolare enfasi è stata volta alla formazione del personale e al miglioramento delle dotazioni in mezzi e attrezzature allo scopo di garantire gli stessi standard di qualità e sicurezza già presenti nelle altre aziende del gruppo Asco Piave.

Gruppo Ascopiave: andamento dei volumi di gas naturale distribuiti ed estensione della rete

I volumi di gas naturale distribuiti nel 2017 attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.020,4 milioni di metri cubi (801,7 milioni di mc nel 2016, +18,1%), dei quali 105,0 milioni di mc relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento alla società Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. e 73,5 milioni di mc relativi a Unigas Distribuzione S.r.l. (i volumi distribuiti da quest'ultima sono proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nella società (48,86%)). La rete distributiva nel 2017 ha un'estensione di 9.780 chilometri (oltre 8.380 chilometri nel 2016), della quale 1.370 chilometri sono relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento alla società Ap Reti Gas Vicenza S.p.A..

Gruppo Ascopiave: andamento del numero di punti di riconsegna gestiti

Al 31 dicembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 489,2 migliaia e registra un incremento pari a 90,8 mila unità rispetto all'esercizio precedente (398,5 migliaia al 31 dicembre 2016). L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'aumento dei PDR gestiti di 88,5 mila unità. A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine dell'esercizio 2017 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nella società pari a 46,2 migliaia (46,2 al termine del 2016).

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Cogenerazione

Nel 2017 l'attività di gestione degli impianti di cogenerazione è stata svolta dalla Divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo Ascopiave per conto di Veritas Energia S.p.A.

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Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici in cogenerazione, nel corso del 2017 è stato gestito il funzionamento di quattro impianti:

  • l'impianto "Le Cime a Mirano (VE)" ha subito un estendimento della rete di teleriscaldamento per allacciare un nuovo condominio di 51 appartamenti che ha permesso di portare il grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati dal 93% al 120%. Sull'impianto è attivo un contratto di leasing. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti;
  • l'impianto "Bella Mirano a Mirano (VE)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati (115%). Il superamento della quota di saturazione 100% è dovuto al fatto che, in aggiunta al progetto originario, nel corso del 2014 sono stati allacciati due nuovi condomini alla rete di teleriscaldamento, non facenti parte del progetto originario, ma allacciati a seguito di contributo a copertura totale dei costi, corrisposto dai costruttori dei due nuovi condomini. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica a uso riscaldamento;
  • l'impianto "Cà Tron a Dolo (VE)" ha fatto registrare un aumento dal 33% al 35% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Si sottolinea il fatto che ad oggi è stato realizzato solo il primo stralcio (circa il 50%) dell'intera lottizzazione oggetto di Convenzione. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati;
  • l'impianto "Ponte Tresa a Ponte Tresa (VA)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti allacciati alla rete di teleriscaldamento. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati. Tale impianto verrà gestito fino ad ottobre 2018, data nella quale scadrà la convenzione in essere per la gestione dell'impianto stesso.

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici, il Gruppo, nel corso del 2017, ha gestito il funzionamento di sei impianti.

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico hanno ricevuto comunicazione dal GSE della quantificazione dell'obiettivo stesso. Il numero di titoli di efficienza energetica da consegnare entro il 31 maggio 2016 per l'obbiettivo 2015 è stato pari a 98.487 certificati bianchi (di cui n.14.430 di competenza Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.).

Tale obbligo è stato conseguito per una percentuale pari al 75%. Nel maggio 2017 è stato annullato un ulteriore 19% dell'obiettivo 2015 e consegnato circa il 73% dell'obiettivo 2016 che ammontava a complessivi 120.551 titoli. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2017 sono quantificati in 85.274 TEE.

A fine novembre 2017 il Gruppo ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2017 (circa 34%) ed ha quasi completato il residuo dell'obiettivo 2016 (89%).

Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto, l'obiettivo del 2015 è stato quantificato dal GSE in 19.116 TEE consegnato per il 61% entro il 31 maggio 2016. Nel 2016 la società ha un obbligo

di 22.737 TEE a cui si è adempiuto consegnando poco più del 60% dell'obbligo a maggio 2017, a fine novembre 2017 la Società ha consegnato nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2015-2016-2017 quantificato in 15.535 titoli. L'obiettivo 2017 è stato quantificato in 15.334 TEE.

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Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

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Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;

per complessivi Euro 40.495 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti degli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, , applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa.

L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

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CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore).

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni).

Si è in attesa delle definizione di una compiuta intesa transattiva.

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale.

All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società.

Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia).

Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

E' tuttora pendente il termine per l'eventuale impugnazione del Lodo.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs.

164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

In proposito, va evidenziato che, rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

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ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Sono in corso le valutazioni giuridico/processuali per l'impugnazione di detto ultimo Provvedimento (con "motivi aggiunti").

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i.

Quest'ultima ha quindi presentato appello al C.d.S.. Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato di 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group.

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Un giudizio civile c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) successivo all'Accertamento Tecnico Preventivo, conclusosi con la relazione del CTU (nominato dal Tribunale), ed avviato da Ascopiave S.p.A. (atto di citazione del 22 agosto 2013) al fine di ottenere il risarcimento del danno per la rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia

(stima CTU per ripristino integrale) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza per rifacimento integrale).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU, nominando un consulente d'ufficio. L'incarico è stato confermato nell'udienza del 13 marzo 2015. Ascopiave S.p.A. ha nominato proprio CTP.

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Il CTU, a conclusione dell'incarico, ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, nell'ambito del quale la società ha richiesto, oltre alla somma fissata dal CTU, anche il rimborso dei costi patiti per il contenzioso. Il tentativo è fallito essenzialmente perché non vi è accordo sulla ripartizione della somma tra i soggetti debitori.

Il 10 giugno 2016, il Giudice, a scioglimento della riserva, ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 26 gennaio 2017. Successivamente sono state depositate le comparse conclusionali e le relative repliche.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali SRL) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (e di conseguenza, la compagnia assicuratrice) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Il termine per l'eventuale appello è tuttora pendente.

ASCOPIAVE – SIDERA/FAJ COMPONENTS:

Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti delle ditte Sidera e Faj Components, conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A. in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.

Il Giudice ha disposto la CTU.

Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva. In proposito è stata redatta una bozza di accordo, allo stato non formalizzata per l'assenza di una adeguata garanzia assicurativa a favore di Ascopiave S.p.A.

Le operazioni peritali si sono concluse il 11 luglio 2016.

Il CTU ha depositato la propria relazione il 31 marzo 2017, analizzata nell'udienza del 17 ottobre 2016.

Nella successiva del 10 novembre 2016, inaspettatamente, il Giudice, ritenendo non esaustivi alcuni riscontri, ha disposto la rinnovazione della consulenza tecnica, affidandone il relativo incarico ad un nuovo C.T.U.

A metà marzo 2017, dopo un primo sopraluogo del collegio peritale, è pervenuta la notizia del fallimento della Faj Components, con conseguente interruzione del procedimento giudiziale.

Il 23 giugno 2017 si è tenuta l'udienza di riassunzione, nel corso della quale è intervenuta il curatore del fallimento, dichiarando di avere chiesto al Giudice Delegato l'autorizzazione per costituirsi in giudizio e di non averla ancora ottenuta. Ha poi fatto presente che l'impianto per cui è causa è acquisito alla massa fallimentare e che la procedura provvederà quanto prima all'esperimento delle procedura di vendita.

A dicembre 2017 il manufatto oggetto della vertenza è stato rimosso. Pertanto, la causa verrà abbandonata per la

sopravvenuta cessazione della materia del contendere.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A., in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

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I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

A tal proposito, Ascopiave S.p.A., ha conferito una Procura Generale alle liti (limitata ai ricorsi d'urgenza e alla relativa fase di esecuzione), formalizzata il 12 gennaio 2015, rinnovata da AP Reti Gas S.p.A. in data 27 luglio 2016 e pervenuta a scadenza il 31 dicembre 2017.

E' stata avviata la procedura di selezione per il rinnovo dell'incarico sino al 31 dicembre 2020, attualmente in corso.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (ASM DG, ora AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.r.l.).

Allo stato sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 0 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 2 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 27 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 4 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 148 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 40 (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2017, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 163 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 93 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

Un Ricorso in appello al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, promosso (con atto del 4 dicembre 2017) da Ascotrade S.p.A. nei confronti dell'ARERA per l'annullamento della delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, con la quale il regolatore ha disposto in merito alle effettuazioni delle

sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas, e al completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazioni delle sessioni di aggiustamento.

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Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Nel corso dell'esercizio 2008 la società Ascopiave S.p.A. è stata assoggettata a verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale. Ad esito della stessa è stato emesso un Processo Verbale di Constatazione con rilievi in merito alle imposte indirette ed a quelle dirette. Nel corso del mese di luglio 2008 la locale Agenzia delle Entrate ha emesso avviso di accertamento riprendendo interamente i contenuti del suddetto Processo Verbale di Constatazione.

La società in data 5 febbraio 2010 ha provveduto a presentare ricorso in Commissione Tributaria Provinciale oltre versare la somma di Euro 243 migliaia a seguito iscrizione a ruolo in pendenza di giudizio.

In data 30 settembre 2010 la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha pronunciato la sentenza 131/03/10 depositata in data 14 dicembre 2010 accogliendo il ricorso e riconoscendo il corretto comportamento tributario adottato da parte della società.

Successivamente l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello avverso la sentenza di primo grado emessa dalla Commissione Provinciale di Treviso.

In data 24 settembre 2012 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso la sentenza n. 109/30/12, depositata il 20 dicembre 2012 che ha respinto l'appello presentato dall'Agenzia delle Entrate confermando la sentenza di primo grado.

In data 26 giugno 2013 la società Ascopiave S.p.A. ha avuto evidenza del ricorso in Cassazione presentata da parte dell'Agenzia delle Entrate ed ha provveduto a costituirsi parte nel giudizio in ragione dell'esito dei precedenti giudizi. Gli amministratori, confortati dal giudizio dei professionisti incaricati, confidano nell'esito positivo della lite per la quale risulta ancora da fissare l'udienza di discussione.

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave. Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo unipersonale, Asm set, Blue Meta, Ediga esercizio distribuzione gas unipersonale, Pasubio servici, Unigas distribuzione, Veritas Energia unipersonale.

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Alla data odierna sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Pasubio Servizi S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A, Edigas DG S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporate Edigas Due S.p.A. e sono già fissate le altre udienze per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito. In relazione a quest'ultima società in data 04

aprile 2017 è stata emessa da parte della Commissione tributaria provinciale di Bergamo la sentenza di rigetto del ricorso presentato da parte della società.

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Le Commissioni tributarie, che alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione hanno rigettato il ricorso presentato, hanno condannato alcune società del Gruppo al pagamento delle spese di giudizio per complessivi 42 migliaia di Euro.

Nel corso dell'esercizio 2017 la società è stata oggetto di verifica fiscale (accesso breve) da parte dell'Agenzia Entrate di Treviso in relazione all'esercizio 2014 relativamente ai settori Ires, Irap e Iva. Le attività di verifica si sono concluse in data 06 aprile 2017 con l'emissione di un Processo Verbale di Constatazione che ha evidenziato rilievi ai fini Ires e Irap per l'annualità 2014 relativi a generiche riprese di costi deducibili per complessivi Euro 263 migliaia.

Nel mese di agosto 2017 la società ha definito integralmente la pretesa provvedendo al pagamento degli importi dovuti per un ammontare complessivo, comprensivo di sanzioni ridotte ed interessi, di Euro 238 migliaia.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

2) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);

3) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati

dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

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La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011).

Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine

ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

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Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

1) le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".

2) l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;

3) la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle

offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

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Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;

  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;

  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito regolarmente l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Distribuzione dividendi

In data 28 aprile 2017, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,18 per azione con diritto di stacco della cedola in data 8 maggio 2017, record date il 9 maggio 2017 e pagamento dei dividendi il 10 maggio 2017.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 dicembre 2017 possiede per un valore pari ad Euro 17.521 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2016), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2018 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartengono ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2018, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2018.

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Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, al netto dell'aggregazione di Pasubio Group S.p.A. (denominata AP Reti Gas Vicenza S.p.A. dal 28 aprile 2017) e dell'eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno qualora l'esito pervenisse nel 2018.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2018 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2017.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica si segnala come la perdurante significativa volatilità dai prezzi dei titoli di efficienza energetica rende difficile prevedere i relativi effetti economici nel corso dell'intero esercizio, pertanto il margine positivo conseguito nell'esercizio 2017 (3,6 milioni di Euro) potrebbe non essere ripetibile nel 2018. Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, si prevedono margini commerciali in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2017, a causa della pressione competitiva sul mercato retail, dei provvedimenti tariffari di ARERA (modulazione della componente di gradualità).

Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2018 potrebbe confermare i risultati del 2017.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2018 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a

circa il 6,8% (10,7% al 31 dicembre 2016) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

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Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 31 dicembre 2017 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 dicembre 2017, con l'acquisizione delle società del Gruppo Pasubio, il Gruppo Ascopiave detiene 230 concessioni (208 al 31 dicembre 2016) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni precedentemente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara. Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo

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eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

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Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 dicembre 2017 pari ad Euro 64.541 migliaia e scadenze comprese tra il 1° dicembre 2018 ed il 2 agosto 2029.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2018 ed il 2026, ed al 31 dicembre 2017 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 34.541 migliaia (2016 Euro 43.828 migliaia).

I finanziamenti a medio - lungo termine a tasso variabile sono principalmente rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo al 31 dicembre 2017 di Euro 31.000 migliaia, e dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al termine del 2017 di Euro 2.857 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante.

Non risulta invece esposto al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con una durata di 12 ed un debito residuo al 31 dicembre 2017 di Euro 30.000 migliaia, in quanto prevede l'applicazione del tasso fisso.

Tutti i finanziamenti sono soggetti a covenants che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.


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Posizione Finanziaria Netta 2017 (98.975) (71.302) (55.735) (15.272) (67.980) (67.109) (88.802) (102.369) (90.315) (96.403) (126.302) (119.867)
T asso medio attivo 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,02% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,00%
T asso medio passivo 0,32% 0,31% 0,29% 0,29% 0,28% 0,27% 0,27% 0,62% 0,62% 0,69% 0,67% 0,59%
T asso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,02% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,00%
T asso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,32% 2,31% 2,29% 2,29% 2,28% 2,27% 2,27% 2,62% 2,62% 2,69% 2,67% 2,59%
T asso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
T asso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,12% 0,12% 0,19% 0,17% 0,09%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (99.143) (71.416) (55.830) (15.297) (68.095) (67.220) (88.953) (102.543) (90.463) (96.567) (126.510) (120.071)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (98.933) (71.274) (55.712) (15.266) (67.951) (67.082) (88.764) (102.326) (90.277) (96.362) (126.250) (119.816) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (168) (113) (95) (25) (115) (110) (151) (174) (148) (164) (208) (204) (1.675)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 42 28 24 6 29 28 38 43 37 41 52 51 419

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un

peggioramento di Euro 1.675 migliaia (2016: Euro 1.532 migliaia) ed un miglioramento di Euro 419 migliaia (2016: Euro 383 migliaia).

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Rischio di prezzo delle materie prime

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determinerà il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciameto (Snam Rete Gas).

La sessione di aggiustamento per gli anni 2013-2016 è prevista entro giugno 2018.

L'alta percentuale di letture dei contatori raccolta nei periodi oggetto di ricalcolo da parte di Snam Rete Gas S.p.A. rende peraltro confidente il management in merito alla stima dei costi di acquisto del gas naturale negli stessi periodi.

In ragione dell'evoluzione regolamentare in materia di settlement intervenuta nell'ultima parte dell'esercizio il Gruppo ha ritenuto di dover salvaguardare i propri interessi non accettando la retroattività delle future allocazioni di quantità di gas che comportino maggiori o minori costi di acquisto presentando un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia come meglio descritto nel paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria.

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo potrebbe essere esposto agli effetti economici negativi o positivi derivanti dalla modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui gas naturale è oggetto di misurazione. Non essendo disponibili alle società di vendita i parametri necessari per il calcolo del possibile conguaglio e ritenendo fondati gli elementi di appello rispetto ai contenuti regolamentari gli amministratori sono impossibilitati ad eseguire qualsiasi valutazione di stima in merito ai futuri esiti del ricalcolo dei volumi di gas naturale consumati negli esercizi che vanno dal 2013 al 2016.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 671 dipendenti4 , ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

________________________________________________________________________________________________

Società consolidate integralmente 31/12/2017 31/12/2016 Var.
Ascopiave S.p.A. 91 92 -1
AP Reti Gas S.p.A. 166 170 -4
Ascotrade S.p.A. 87 83 4
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 18 18 0
Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A. 27 26 1
Pasubio Servizi S.r.l. 15 17 -2
Etra Energia S.r.l. 6 6 0
Veritas Energia S.p.A. 44 40 4
Blue Meta S.p.A. 25 22 3
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 47 0 47
Amgas Blu S.r.l. 8 8 0
Totale Società consolidate integralmente 534 482 52
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31/12/2017 31/12/2016 Var.
Estenergy S.p.A. 81 81 0
ASM Set S.r.l. 11 10 1
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 45 45 0
Totale Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 137 136 1
Totale di Gruppo 671 618 53

Rispetto al 31 dicembre 2016 l'organico del Gruppo Ascopiave è cresciuto di 53 unità, di cui +47 unità per l'ampliamento dell'area di consolidamento (AP Reti Gas Vicenza e Pasubio Rete Gas) e +6 unità per la variazione dell'organico sulla precedente area di consolidamento.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società consolidate integralmente 31/12/2017 31/12/2016 Var.
Dirigenti 17 17 0
Impiegati 393 362 31
Operai 124 103 21
Totale Società consolidate integralmente 534 482 52
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31/12/2017 31/12/2016 Var.
Dirigenti 3 3 0
Impiegati 116 115 1
Operai 18 18 0
Totale Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 137 136 1
Totale di Gruppo 31/12/2017 31/12/2016 Var.
Dirigenti 20 20 0
Impiegati 509 477 32
Operai 142 121 21
Totale dipendenti di Gruppo 671 618 53

4 I dati relativi alle società consolidate proporzionalmente, ovvero Estenergy (48,999%), ASM Set (49%) e Unigas Distribuzione (48,86%), sono rappresentati al 100%.

Ricerca e sviluppo

Sistemi informativi

Nel corso del 2017, i Sistemi Informativi sono stati coinvolti in modo significativo nell'integrazione della società AP Reti Gas Vicenza S.p.A nel modello applicativo delle società di Distribuzione gas del Gruppo Ascopiave. Il progetto, la cui fase principale si è conclusa a settembre 2017, ha comportato una cospicua serie di attività, relative alle modifiche all'infrastruttura dei sistemi, alla creazione delle nuove istallazioni o istanze applicative, ad attività di migrazione e verifica dati, test ed avviamento delle applicazioni. Particolare attenzione è stata dedicata alla definizione di un modulo per la gestione dell'importazione dei dati gestionali che possa essere eventualmente riutilizzato in futuro.

________________________________________________________________________________________________

Nel corso dell'esercizio è stato poi ulteriormente sviluppato il sistema di Work Force Management, estendendone l'utilizzo anche alle altre società di Distribuzione del Gruppo. Il sistema di WFM ha sostanzialmente modificato i processi di pianificazione, e realizzazione degli interventi in campo, migliorando il processo di esecuzione delle attività sul territorio grazie all'introduzione di sistemi automatici di schedulazione delle operazioni finalizzate all'ottimizzazione nell'impiego delle risorse che prevedono logiche di saturazione della giornata lavorativa e di minimizzazione dei percorsi.

Sono altresì proseguite le attività per permettere il dialogo con il Sistema Informativo Integrato (SII), compresa la realizzazione di una Porta di Comunicazione secondo le specifiche emanate da Acquirente Unico, e le modifiche necessarie per rispondere agli aggiornamenti normativi, alle esigenze di miglioramento dei processi interni ed agli standard di comunicazione definiti dall'AEEGSI.

Sempre per quanto riguarda gli applicativi gestionali per le società di Distribuzione, nel 2017 è stato completato il progetto di migrazione dei database utilizzati all'ultima release disponibile.

A supporto delle società di vendita del Gruppo sono stati sviluppati su infrastruttura SAP BPC alcuni nuovi moduli a supporto della gestione ETRM, in particolare i moduli per il supporto alle attività di gestione Deal, Trasporto, Stoccaggio e Logistica. A fianco della tradizionale architettura client server l'infrastruttura SAP BPC è stata poi resa disponibile su piattaforma virtualizzata per migliorarne le performance e la disponibilità.

A Marzo 2017 è stata rilasciata la nuova versione della mobile App e dello sportello web per i clienti finali, che rendono disponibili nuove funzionalità quali ad esempio la possibilità di pagare le bollette con carta di credito e la possibilità di scegliere la modalità di notifica sulla App, oltre che tramite SMS, per una serie di eventi (emissione bolletta, suggerimento autolettura, bollette in scadenza ecc.).

E' proseguito lo sviluppo del sistema CRM, in particolare con funzionalità dedicate alla gestione delle offerte business e mass market, all'integrazione con il sistema di gestione del programma Loyalty ed alla nuova reportistica di supporto alle attività di call center. E' stato poi realizzato un progetto di rinnovo dello strumento di simulazione delle offerte business integrato con il sistema di sales force automation.

Per quanto riguarda i software gestionali delle società di vendita è entrato in produzione il primo modulo del nuovo applicativo per la gestione delle attività di sportello (front office e back office). Sono inoltre stati realizzati gli adeguamenti richiesti ai software gestionali per ottemperare alle modifiche normative ed alle delibere emanate dall'Autorità.

Tramite l'utilizzo di un nuovo sistema di gestione delle informazioni, e nuove funzionalità sviluppate sugli applicativi gestionali, è stato inoltre possibile migliorare ulteriormente il flusso di attività di gestione dei crediti vantati nei confronti dei clienti finali ed il relativo recupero degli insoluti.

Nel corso del 2017 è stato ampliato l'utilizzo della piattaforma realizzata per recepire le fatture fornitori secondo il tracciato xml, previsto per la fattura elettronica della PA, automatizzando quindi l'inserimento delle fatture nel sistema contabile.

________________________________________________________________________________________________

In termini di sicurezza dei sistemi informatici del Gruppo, è stato portato a termine un progetto di upgrade. In particolare sono stati migliorati i sistemi di anti virus e anti malware, introducendo sistemi di sandboxing ed analisi preventiva dei codici eseguibili in ingresso sulla rete. Il progetto ha previsto inoltre l'introduzione di un sistema di virtual patching per impedire l'utilizzo malevolo di vulnerabilità note nei sistemi per i quali non sia possibile applicare immediatamente tutti gli aggiornamenti di sicurezza per problemi applicativi. A questo progetto sono seguite delle attività di Vulnerability Assessment su alcune aree applicative ed infrastrutturali per valutarne il livello di sicurezza e la validità delle misure introdotte.

Sempre per quanto riguarda le attività infrastrutturali, è proseguito il progetto di upgrade ed aggiornamento delle piattaforme Microsoft, tra cui si è rivelata particolarmente impegnativa l'attività relativa alla piattaforma di gestione della posta elettronica.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute

Le informazioni sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle partecipazioni dagli stessi detenute, sono fornite nella Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF) e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2015, cui si rinvia.

Il compenso aggregato che gli Amministratori, Sindaci e Alta dirigenza del Gruppo hanno percepito nell'esercizio 2017 sono rispettivamente di Euro 471 migliaia per gli Amministratori, Euro 98 migliaia per il collegio Sindacale per ed Euro 1.234 migliaia per l'Alta Dirigenza per un totale pari ad Euro 1.803 migliaia rispetto ad Euro 1.628 migliaia dell'esercizio precedente, la variazione è principalmente spiegata dall'applicazione del piano management by objectives.

Si specifica che non sono state concesse anticipazioni o crediti ad Amministratori o Sindaci del Gruppo, né sono stati assunti impegni per loro conto per effetto di garanzie prestate.

Sicurezza dei dati personali

Il Gruppo Ascopiave è attento alla tutela dei dati personali e all'adozione di idonee misure di sicurezza per la loro protezione. A maggior tutela di questi dati, il Gruppo continua anche ad impegnarsi nell'aggiornamento annuale del Documento Programmatico sulla Sicurezza, nonostante non sia più obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in legge n. 35 del 4 aprile 2012.

________________________________________________________________________________________________

Dichiarazione ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003

Il Presidente, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali della Società, dichiara l'adeguatezza alla normativa sulla "privacy" prevista dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e successive integrazioni, tramite il servizio curato da Ascopiave quale responsabile del trattamento delle banche dati gestite con o senza l'ausilio di strumenti elettronici.

Sostenibilità

Il modello di business sostenibile del Gruppo Ascopiave è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 254 del 2016, contenuta nella Relazione Finanziaria 2017.

Elenco sedi della società

Sedi in proprietà











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Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

________________________________________________________________________________________________

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2017

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 12M 2017 12M 2016 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 198 176 22 12,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.240 7.843 1.397 17,8%
Numero di PDR 489.217 398.452 90.765 22,8%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 946,9 801,7 145,2 18,1%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.105 1.103 2 0,2%
Numero di PDR 94.640 94.532 108 0,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 150,5 146,7 3,8 2,6%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 214 192 22 11,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.780 8.382 1.398 16,7%
Numero di PDR 535.458 444.640 90.818 20,4%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.020,4 873,4 147,0 16,8%

________________________________________________________________________________________________

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI GAS NATURALE 12M 2017 12M 2016 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di clienti 546.608 552.435 -5.827 -1,1%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 803,8 800,3 3,5 0,4%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di clienti 233.227 235.991 -2.764 -1,2%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 275,2 274,1 1,2 0,4%
Gruppo Ascopiave*
Numero di clienti 660.887 668.069 -7.181 -1,1%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 938,7 934,6 4,1 0,4%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 12M 2017 12M 2016 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 68.259 57.327 10.932 19,1%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 383,4 339,9 43,5 12,8%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 24.880 20.093 4.787 23,8%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 116,6 108,2 8,4 7,7%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 80.450 67.172 13.278 19,8%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 440,5 393,0 47,6 12,1%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 12M 2017 12M 2016 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 19,9 0,0 19,9 n.a.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nell'esercizio 2017 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 946,9 milioni di metri cubi (dei quali 105,0 milioni di mc relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.), in crescita dell'18,1% rispetto all'esercizio precedente.

________________________________________________________________________________________________

La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 150,5 milioni di metri cubi, con un incremento dell'2,6% rispetto all'esercizio 2016.

Nell'esercizio 2017 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 803,8 milioni di metri cubi, in crescita dello 0,4% rispetto all'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 275,2 milioni di metri cubi di gas (-0,4% rispetto all'esercizio precedente).

Nell'esercizio 2017 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 383,4 GWh, in crescita del 12,8% rispetto all'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 116,6 GWh di energia elettrica (+7,7% rispetto all'esercizio precedente).

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Esercizio 2017 % dei ricavi Esercizio 2016 % dei ricavi


Ricavi 532.792 100,0% 497.689 100,0%
Costi operativi 448.382 84,2% 402.434 80,9%
Margine operativo lordo 84.409 15,8% 95.255 19,1%
Ammortamenti e svalutazioni 22.585 4,2% 20.227 4,1%
Accantonamento rischi su crediti 1.885 0,4% 2.891 0,6%
Risultato operativo 59.939 11,3% 72.137 14,5%
Proventi finanziari 287 0,1% 247 0,0%
Oneri finanziari 755 0,1% 791 0,2%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 7.398 1,4% 7.750 1,6%
Utile ante imposte 66.869 12,6% 79.343 15,9%
Imposte dell'esercizio 17.617 3,3% 22.401 4,5%
Utile/perdita dell'esercizio 49.252 9,2% 56.942 11,4%
Risultato del periodo del Gruppo 47.135 8,8% 53.635 10,8%
Risultato dell'esercizio di Terzi 2.117 0,4% 3.307 0,7%

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Nell'esercizio 2017 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 532.792 migliaia, in crescita del 7,1% rispetto all'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.



Esercizio
2017
Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio
2016
Ricavi da trasporto del gas 34.084 8.675 25.409 28.968
Ricavi da vendita gas 382.951 382.951 379.730
Ricavi da vendita energia elettrica 56.840 56.840 58.691
Ricavi per servizi di allacciamento 200 29 171 276
Ricavi da servizi di fornitura calore 42 42 66
Ricavi da servizi di distribuzione 6.949 765 6.184 4.866
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 3.663 9 3.654 1.330
Ricavi per contributi ARERA 39.496 4.219 35.277 17.066
Ricavi per vendite materie prime a termine 1.941 1.941
Altri ricavi 6.625 616 6.009 6.696
Ricavi 532.792 14.313 518.479 497.689

I ricavi di vendita gas passano da Euro 379.730 migliaia ad Euro 382.951 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 3.221 migliaia (+0,8%) rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 58.691 migliaia ad Euro 56.840 migliaia, registrando un decremento di Euro 1.851 migliaia (-3,2%), principalmente per effetto delle minori tariffe di vendita unitarie.

Il risultato operativo dell'esercizio 2017 ammonta ad Euro 59.939 migliaia, registrando un decremento di Euro 12.197 migliaia (-16,9%) rispetto all'esercizio precedente.

________________________________________________________________________________________________

L'ampliamento dell'area di consolidamento ha determinato un aumento del risultato operativo per Euro 814 migliaia, compensando parzialmente il decremento registrato a parità di perimetro che è stato pari ad Euro 13.012 migliaia (- 18,0%).

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 8.348 migliaia (di cui Euro 8.675 migliaia dovuti all'ampliamento dell'area di consolidamento);
  • decremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 17.706 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 836 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 3.676 migliaia (di cui Euro 7.861 migliaia dovuti all'ampliamento del perimetro di consolidamento);

L'incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 61.488 migliaia ad Euro 69.836 migliaia) è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di 8.675 migliaia di Euro di maggiori ricavi. La flessione registrata a parità di perimento è spiegata dall'iscrizione nell'esercizio 2016, del provento non ricorrente dovuto al differenziale positivo riscontrato in sede di comunicazione del saldo di perequazione tra tariffe provvisorie e definitive dell'anno 2015, pari a 1.174 migliaia

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 78.517 migliaia ad Euro 60.811 migliaia) è principalmente spiegato dall'iscrizione nell'esercizio 2016, del provento non ricorrente dovuto alla compensazione spettante al Gruppo per l'adesione al meccanismo per la promozione della rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento di lungo termine previsto dalla delibera ARERA 447/2013/R/gas (11,1 milioni di Euro). Al netto dell'effetto descritto, la diminuzione registrata è pari ad Euro 6.585 migliaia ed è stata determinata dalla minore marginalità unitaria, a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi di gas venduti.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dell'esercizio è risultato pari a Euro 63 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - marzo 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

Le componenti di ricavo e costo correlati a consegne fisiche intervenute nel periodo ottobre 2017 - dicembre 2017 nonché il relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo gennaio 2018 – marzo 2018 e al servizio di trasporto per il periodo gennaio 2018 – settembre 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 5.178 migliaia ad Euro 6.175 migliaia è principalmente riconducibile ai maggiori volumi di energia elettrica venduti.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 3.676 migliaia, è dovuta a:

  • ampliamento del perimetro di consolidamento: variazione negativa per Euro 7.861 migliaia;
  • maggiori altri ricavi per Euro 22.977 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 18.518 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 193 migliaia;
  • maggiori ammortamenti e svalutazioni su immobilizzazioni per Euro 1.088 migliaia;
  • minori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 1.006 migliaia;

L'utile netto consolidato dell'esercizio 2017 ammonta ad Euro 49.252 migliaia, registrando una diminuzione di Euro 7.690 migliaia (-13,5%) rispetto all'esercizio precedente.

________________________________________________________________________________________________

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 12.197 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 352 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 40 migliaia;
  • decremento degli oneri finanziari per Euro 36 migliaia;
  • decremento delle imposte per Euro 4.784 migliaia, come conseguenza della diminuzione dell'aliquota IRES vigente nell'esercizio 2017, che ha visto passare la tassazione dal 27,5% al 24%, nonché la minor base imponibile del periodo di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 31,3% al 29,6%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:



31.12.2017 Valori da nuove
società acquisite
Valori al netto
delle società
acquisite
31.12.2016
A Cassa 17 1 17 19
B Altre disponibilità liquide 15.538 503 15.034 8.803
D Liquidità (A) + (B) + (C) 15.555 504 15.051 8.822
E Crediti finanziari correnti 0 0 0
F Debiti bancari correnti (70.123) (1) (70.122) (55.110)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (10.181) (10.181) (9.287)
H Altri debiti finanziari correnti (480) 0 (480) (3.645)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (80.785) (1) (80.784) (68.042)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (65.230) 503 (65.733) (59.220)
K Debiti bancari non correnti (54.360) (54.360) (34.541)
M Altri debiti non correnti (277) (277) (357)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (54.637) 0 (54.637) (34.899)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (119.867) 503 (120.370) (94.119)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato

____________________________________________________________________________________________

al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si segnala che la Posizione finanziari netta e la Posizione finanziari netta ESMA coincidono.

________________________________________________________________________________________________

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 94.119 migliaia del 31 dicembre 2016 ad Euro 119.867 migliaia del 31 dicembre 2017, registrando una aumento di Euro 25.748 migliaia.

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:





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Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 50.549 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 73.722 migliaia che è stato parzialmente compensato da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 23.174 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 15.403 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 7.771 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha assorbito risorse finanziarie per Euro 15.403 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha impiegato risorse finanziarie per Euro 333 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha impiegato risorse finanziarie per Euro 1.526 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che ha impiegato risorse finanziarie per Euro 7.441 migliaia. La variazione del capitale circolante netto operativo ha generato risorse finanziarie per Euro 3.587 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nell'esercizio:

(migliaia di Euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Rimanenze 586
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L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 39.276 migliaia. Gli stessi sono stati impiegati per Euro 22.976 migliaia per investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali, ed Euro 16.300 migliaia per investimenti in partecipazioni.

________________________________________________________________________________________________

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 6.706 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 43.252 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'aumento della posizione finanziaria netta del Gruppo di Euro 1.121 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nell'esercizio 2017:

(migliaia di Euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. 5)\$6 588)86
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 58)86 5)6
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto \$)\$ 1)#8
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Altre variazioni della posizione finanziaria #" &"

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti per Euro 23.587 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di 2.750 migliaia di Euro principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento. A parità di perimetro di consolidamento gli investimenti realizzati registrano un incremento pari ad Euro 664 migliaia spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+828 migliaia di Euro) compensati dalla diminuzione degli altri investimenti (-164 migliaia di Euro).

A parità di perimetro di consolidamento gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 20.542 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete, e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 6.298 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 4.837 migliaia, e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 9.407 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione degli investimenti realizzati nel corso degli ultimi nove mesi dell'esercizio da AP Reti Gas Vicenza S.p.A.; gli stessi sono risultati pari ad Euro 1.916 migliaia.

INVESTIMENTI (migliaia di Euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Allacciamenti 4.837 4.952
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.117 6.361
Misuratori 9.407 7.036
Manutenzioni e Impianti di riduzione 2.181 1.365
Investimenti nuove società acquisite 1.916 0
Investimenti metano 22.458 19.714
Terreni e Fabbricati 486 534
Attrezzature 37 21
Arredi 21 21
Automezzi 251 310
Hardware e Software 149 198
Altri investimenti 16 39
Investimenti nuove società acquisite 169 0
Altri investimenti 1.129 1.123
Investimenti 23.587 20.837

________________________________________________________________________________________________

Prospetto di raccordo PN e Utile
31.12.2017 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2016


Risultato
dell'esercizio
di Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Risultato
dell'esercizio di
Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Patrimonio netto e risultato d'esercizio come
riportati nel bilancio d'esercizio della società
controllante
43.618 398.437 33.700 394.246
Quota del patrimonio netto e del risultato netto
delle controllate al netto del valore di carico delle
partecipazioni
49.203 (20.675) 48.933 (22.985)
Variazioni
Avviamenti
Valore delle liste dei contratti e dei rapporti con la
(0) 56.176 (0) 56.176
clientela, al netto del relativo effetto fiscale
Plusvalore delle reti di distribuzione, al netto del
(1.488) 4.183 (1.384) 5.704
relativo effetto fiscale
Eliminazione dei dividendi infragruppo
Effetti della valutazione delle collegate col metodo del
(891)
(42.939)
9.846
(0)
(810)
(24.980)
10.737
(0)
patrimonio netto 564 (3.941) 1.157 (4.505)
Effetti della valutazione delle società a controllo
congiunto col metodo del patrimonio netto
128 5.514 650 5.242
Effetti derivanti da altre scritture 1.057 960 (323) (406)
Totale variazioni rilevate, al netto degli effetti
fiscali (43.568) 72.738 (25.691) 72.948
Risultato netto d'esercizio e Patrimonio netto
come riportati nel bilancio consolidato 49.252 450.500 56.942 444.209
Quote di terzi di patrimonio netto e risultato 2.117 4.989 3.307 6.154
Risultato d'esercizio e Patrimonio netto del
Gruppo come riportati nel bilancio consolidato
47.135 445.511 53.635 438.055

____________________________________________________________________________________________

Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato

Gruppo Ascopiave

________________________________________________________________________________________________

Prospetti di Bilancio Consolidato

al 31 dicembre 2017

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata



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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio 2017 Esercizio 2016


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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo Relazione Finanziaria Annuale

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.




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Rendiconto finanziario consolidato

Esercizio 2017 Esercizio 2016
( mig liaia d i Eur o )
Utile netto dell'esercizio di gruppo 47.135 53.635
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 2.117 3.307
Ammortamenti 22.585 20.227
Svalutazione dei crediti 1.885 2.891
Variazione del trattamento di fine rapporto (15) 214
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 271 (2.012)
Variazione netta altri fondi (735) 789
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (7.398) (7.750)
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (373) 0
Interessi passivi pagati (414) (579)
Imposte pagate (29.097) (20.420)
Interessi passivi di competenza 618 678
Imposte di competenza 17.617 22.401
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino 411 (734)
Crediti commerciali (3.333) 20.947
Altre attività correnti (4.309) (689)
Debiti commerciali (4.317) (19.770)
Altre passività correnti 5.679 (9.763)
Altre attività non correnti 561 2.361
Altre passività non correnti 1.662 2.728
Totale rettifiche e variazioni 3.414 14.827
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 50.549 68.461
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investim ento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (22.458) (19.674)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 609 1.574
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.129) (1.164)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 2 2
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (9.655) 0
Altri movimenti di patrimonio netto 648 914
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investim ento (31.983) (18.348)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (80) (64)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (7.754) (71.256)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (3.165) 2.863
Accensioni finanziamenti e mutui 345.000 151.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (309.287) (122.500)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) (33.347)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (3.237) (2.222)
Dividendi società a controllo congiunto 6.706 5.934
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (11.833) (69.593)
Variazione delle disponibilità liquide 6.733 (19.479)
Disponibilità correnti esercizio precedente 8.822 28.301
Disponibilità correnti esercizio corrente 15.555 8.822

________________________________________________________________________________________________

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

________________________________________________________________________________________________

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata al 31 dicembre 2017 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2018. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni (208 Comuni nell'esercizio 2016) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.780 chilometri (8.946 chilometri al 31 dicembre 2016) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. Nel segmento della vendita di gas, Ascopiave, con circa 939 milioni di metri cubi5 di gas venduto (935 milioni nell'esercizio 2016) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

____________________________________________________________________________________________ 5 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017. A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2016.

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La revisione legale del Bilancio consolidato è affidata alla PricewatherhouseCoopers SpA, società incaricata della revisione legale dei conti della Capogruppo e delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio Consolidato è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017

Di seguito sono brevemente descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2017 ed entrati in vigore a partire dal 1 gennaio 2017. L'applicazione di tali principi non ha avuto particolare impatto nel bilancio consolidato del Gruppo, in quanto disciplinano fattispecie non presenti, oppure interessano la sola informativa finanziaria:

IAS 7 - Disclosure initiative

In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 7 - Disclosure initiative. Lo scopo è quello di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune criticità segnalate dagli operatori.

IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate.

In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate. Tali modifiche hanno lo scopo di chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.

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Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ed omologati dall'Unione Europea ma applicabili comunque ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017.

IFRS 15Ricavi da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1 gennaio 2018. E' prevista la facoltà di adozione anticipata a cui però Ascopiave non ha aderito.

Da un'analisi preliminare sui principali contratti di vendita in essere, il Gruppo non si aspetta un impatto significativo derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

IFRS 9 - strumenti finanziari del consolidato come di seguito:

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche apportate dal nuovo principio sostituiscono le disposizioni dello IAS 39 ed introducono un approccio logico per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business secondo cui l'attività è detenuta, un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l'hedge accounting. Con particolare riferimento al business della vendita esercitato dal Gruppo, il principio introduce una nuova modalità di valutazione dei crediti che tiene conto delle perdite attese e che comporta la rilevazione della svalutazione degli stessi sulla base di un approccio predittivo, basato sulla previsione di default della controparte e della capacità di recupero nel caso in cui l'evento di default si verifichi. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018. E' prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1 gennaio 2016 a cui però il Gruppo non ha aderito. Il Gruppo sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo principio sul proprio bilancio consolidato. Da un'analisi preliminare con particolare riferimento alla svalutazione dei crediti e all'hedge accounting, non si prevedono impatti significativi sul bilancio di Gruppo.

Amendments to IFRS 4 - Regarding the implementation of IFRS 9 Financial Instruments

In settembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'Amendments to IFRS 4: Regarding the implementation of IFRS 9 Financial Instruments, volto a risolvere le problematiche derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9, il nuovo standard sugli strumenti finanziari, prima dell'implementazione dello standard che sostituirà l'IFRS 4 per i contratti assicurativi, in corso di sviluppo da parte dello IASB. Tale emendamento, omologato a novembre 2017, è applicabile a partire dal 1 gennaio 2018.

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IFRS 15Ricavi da contratti con i clienti

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 15 – Ricavi da contratti con i clienti – allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Le modifiche, omologate a ottobre 2017, si applicano a partire dal 1 gennaio 2018.

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IFRS 16 - Leases

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio IFRS 16 - Leases, che sostituisce lo IAS 17 sul leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario ed introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio è stato omologato in data 31 ottobre 2017 ed è valido dal 1 gennaio 2019, ma l'applicazione anticipata è consentita per le aziende che applicano anche l'IFRS 15 - Ricavi da contratti con Clienti.

IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità. Quando la partecipazione in una controllata, joint venture o società collegata è classificata come posseduta per la vendita secondo quanto stabilito dall'IFRS 5, non è necessario esporre in bilancio il riepilogo dei dati economicofinanziari per tale controllata, joint venture o società collegata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora omologati dall'Unione Europea ma applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts

In gennaio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 14 "Regulatory Deferral Accounts" entrato in vigore dal 1° gennaio 2016. La Commissione Europea ha comunque deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.

IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi – il quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. Tale interpretazione è applicabile a partire dal 1 gennaio 2018 ma ad oggi non risulta ancora omologato.

IFRIC 23Uncertainty over income tax treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 la quale fornisce delle indicazioni su come contabilizzare e misurare le imposte differite e correnti nell'ipotesi in cui ci si trovi in una situazione di incertezza nel trattamento fiscale in ragione dello IAS 12. L'interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2019.

IFRS 10Bilancio consolidato e IAS 28Partecipazioni in società collegate e joint ventures.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10 – Bilancio consolidato e allo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint ventures. L'obiettivo è quello di chiarire la modalità di contabilizzazione dei risultati legati alle cessioni di asset tra le società di un gruppo e le società collegate e joint ventures. Il processo di omologazione di tali emendamenti è stato sospeso e la relativa data di applicazione è stata rinviata a data futura da definirsi.

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IFRS 2Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 2 – Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2018, l'omologazione è prevista per il I° trimestre 2018.

Annual Improvements 2014-2016

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards volte a chiarire alcune disposizioni riguardanti l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28, applicabili a partire dal 1 gennaio 2018.

IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1 gennaio 2018.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB a ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation and modifications of financial liabilities (Amendments to IFRS 9)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB a ottobre 2017, ha scopo di coprire due punti principali. Il primo, definire quali attività finanziarie devono essere misurate al costo ammortizzato, permettendo di misurare al costo ammortizzato un numero di attività superiore rispetto a quanto consentito dal IFRS 9. Il secondo, interessa la contabilizzazione delle modifiche ad un debito finanziario. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato

Con riferimento alle informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 22-quinquies e sexies Codice Civile, si precisa che la società Ascopiave S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più piccolo di cui la società fa parte in quanto controllata e che lo stesso risulta essere

disponibile presso la propria sede legale. Inoltre la società Asco Holding S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più grande di cui la società fa parte e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale.

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Principi di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

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I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate, in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di acquisizione è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di capitale emessi. Le attività identificabili acquisite, le passività e le passività potenziali assunte sono iscritte al relativo valore corrente alla data di acquisizione, fatta eccezione per le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti e le attività destinate alla vendita che sono iscritte in base ai relativi principi contabili di riferimento. La differenza tra il costo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali come avviamento, ovvero, se negativa, dopo aver riverificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, è contabilizzata direttamente a Conto economico, come provento. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Il costo di acquisizione include anche il corrispettivo potenziale, rilevato a fair value alla data di acquisto del controllo. Variazioni successive di fair value vengono riconosciute nel Conto economico complessivo se il corrispettivo potenziale è un'attività o passività finanziaria. Corrispettivi potenziali classificati come Patrimonio netto non vengono ricalcolati e la successiva estinzione è contabilizzata direttamente nel Patrimonio netto. Se le operazioni di aggregazioni attraverso le quali viene acquisito il controllo avvengono in più fasi, il Gruppo ricalcola l'interessenza che deteneva in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rileva nel Conto economico un eventuale Utile o Perdita risultante. Le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità per le quali esiste già il controllo o la cessione di quote di minoranza che non comportano la perdita del controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; pertanto, l'eventuale differenza fra il costo di acquisizione/cessione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita/ceduta è contabilizzata a rettifica del Patrimonio netto di Gruppo.

In caso di acquisto di partecipazioni di controllo non totalitarie l'avviamento è iscritto solo per la parte riconducibile alla Capogruppo. Il valore delle partecipazioni di minoranza è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita. Gli oneri accessori legati all'acquisizione sono rilevati a Conto economico alla data in cui i servizi sono resi.

Area e criteri di consolidamento

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

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Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di pertinenza
del gruppo
Quota di controllo
diretto
Quota di controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 80,00% 80% 0%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 100% 0%
Pasubio Servizi S.r.l. Schio (VI) 250.000 100,00% 100% 0%
Veritas Energia S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. 56 Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. 56 Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 48,999% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. 586 Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 48,86% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con Hera Comm S.r.l.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 si segnala che in data 3 aprile 2017 Ascopiave S.p.A. ha formalizzato l'acquisto del 100% del capitale sociale di Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. (Ex Pasubio Group S.p.A.) che deteneva a sua volta il 100% delle quote di Pasubio Distribuzione Gas che detiene il 100% delle quote di Pasubio Rete S.r.l..

In data 26 luglio 2017 con atto notarile di Treviso, Rep. n. 111617, Racc. n. 34831, atto iscritto presso le C.C.I.A.A. di Vicenza e di Treviso in data 31 luglio 2017, le società Pasubio Rete Gas S.r.l. Unipersonale e Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. Unipersonale sono state fuse per incorporazione nella società AP Reti Gas Vicenza S.p.A. con effetto civilistico dalla data del 1 settembre 2017

Per una maggiore informativa sono state esposti nelle tabelle della nota esplicativa i valori apportati dalle nuove società consolidate e i valori al 31 dicembre 2017.

Descrizione Ricavi delle vendite
Risultato netto
e delle prestazioni
Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili
di riferimento
Amgas Blu S.r.l. 19.273 1.815 2.080 673 Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 93.829 19.289 318.021 (18.006) IFRS
Ascopiave S.p.A. 61.732 43.618 398.437 139.969 IFRS
Ascotrade S.p.A. 299.368 14.484 29.737 (2.083) IFRS
Blue Meta S.p.A. 64.744 4.634 9.475 (8.547) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 4.771 1.203 11.509 (1.211) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 127.521 11.384 24.923 (12.821) IFRS
Etra Energia S.r.l. 7.385 453 1.138 (1.229) Ita Gaap
Pasubio Group S.p.A. 18.757 (135) 16.848 14.900 Ita Gaap
Pasubio Servizi S.r.l. 34.470 3.037 5.918 (7.319) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.431 1.470 15.526 (1.231) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 26.560 1.937 2.206 (942) Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 19.930 2.200 41.573 6.215 Ita Gaap
Veritas Energia S.p.A. 82.188 2.953 4.929 3.600 Ita Gaap

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

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Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati dal Gruppo:

Avviamento: l'avviamento derivante dall'acquisizione di rami d'azienda esercenti l'attività di distribuzione e vendita di gas è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del valore equo netto riferito ai valori identificabili delle attività e passività attuali e potenziali. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità, con cadenza annuale o anche più breve, nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore.

Ai fini di tali analisi di recuperabilità, l'avviamento acquisito con aggregazioni aziendali è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna delle unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari del Gruppo che si ritiene beneficeranno degli effetti sinergici dell'acquisizione, a prescindere dall'allocazione di altre attività o passività a queste stesse unità (o gruppi di unità).

Tali unità generatrici di flussi finanziari:

  • (i) rappresentano il livello più basso all'interno del Gruppo in cui l'avviamento è monitorato a fini di gestione interna;
  • (ii) non sono maggiori di un settore, come definito nello schema di segnalazione primario o secondario del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 "settore segmenti operativi".

La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al

valore contabile, viene rilevata una perdita di valore. Nei casi in cui l'avviamento è attribuito a una unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità) il cui attivo viene parzialmente dismesso, l'avviamento associato all'attivo ceduto viene considerato ai fini della determinazione dell'eventuale plus(minus)-valenza derivante dall'operazione. In tali circostanze l'avviamento ceduto è misurato sulla base dei valori relativi dell'attivo alienato rispetto all'attivo ancora detenuto con riferimento alla medesima unità.

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Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative agli accordi per servizi in concessione tra settore pubblico e privato (c.d. service concession arrangements) relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione in cui:

  • (i) il concedente controlla o regolamenta i servizi forniti dall'operatore tramite l'infrastruttura e il relativo prezzo da applicare;
  • (ii) il concedente controlla attraverso la proprietà, la titolarità di benefici o in altro modo qualsiasi interessenza residua significativa nell'infrastruttura al termine della concessione.

Le altre immobilizzazioni immateriali includono inoltre l'iscrizione del valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi piuttosto che, l'iscrizione degli oneri riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. Per quanto riguarda il periodo di ammortamento:

  • (i) le liste clienti sono ammortizzate in quote costanti, in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri e determinati in sede di Purchase Price Allocation. In particolare, la vita utile associata alle liste clienti è stata determinata dagli Amministratori pari a dieci anni, in ragione del basso tasso di turnover della clientela, rappresentata soprattutto da utenti civili;
  • (ii) le concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale sono ammortizzate in quote costanti sulla base della durata del periodo concessorio o lungo la vita utile stimata. In particolare, il periodo di ammortamento delle concessioni acquisite dal Gruppo Ascopiave è pari a dodici anni in accordo con il quadro normativo di riferimento.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

I beni assunti in leasing finanziario sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto, tra le attività immateriali in contropartita al debito finanziario verso il locatore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave al massimo entro il 31

dicembre 2012 o negli esercizi successivi in caso di proroga della scadenza originariamente prevista) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale.

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In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

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Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

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Partecipazioni:

Le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole derivanti da:

  • partecipazioni valutate al patrimonio netto;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni valutate al patrimonio netto: tali partecipazioni si distinguono a loro volta in due categorie:

(i) partecipazioni in imprese a controllo congiunto: le partecipazioni in imprese a controllo congiunto, nelle quali cioè il Gruppo esercita un controllo sull'entità unitamente ad altri soci, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società a controllo congiunto. Secondo il metodo del patrimonio netto le partecipazioni sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della società alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment.

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(ii) partecipazione in imprese collegate: le partecipazioni in imprese collegate, nelle quali cioè il Gruppo ha un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite della partecipata, o, comunque a coprirne le perdite, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore, nei limiti del costo.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali.

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

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Attività Finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività al fair value con contropartita il Conto Economico;
  • crediti e finanziamenti;
  • attività finanziarie detenute fino a scadenza;
  • attività finanziarie disponibili per la vendita.

Attività finanziarie al fair value con contropartita al conto economico: tale categoria include le attività finanziarie acquisite a scopo di negoziazione a breve termine, oltre agli strumenti derivati, per i quali si rimanda allo specifico paragrafo successivo. Il fair value di tali strumenti viene determinato facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. Le variazioni di fair value degli strumenti appartenenti a tale categoria vengono immediatamente rilevate a conto economico. La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese degli amministratori circa la loro negoziazione.

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Crediti e finanziamenti: in tale categoria sono inclusi i crediti non rappresentati da strumenti derivati e non quotate in un mercato attivo, dalle quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value e, successivamente, valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un'obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a conto economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stato effettuato l'impairment. Tali attività sono classificate come attività correnti, salvo che per le quote con scadenza superiore ai 12 mesi, che vengono incluse tra le attività non correnti.

Attività finanziarie detenute fino a scadenza: sono inclusi in tale categoria gli strumenti finanziari, diversi dagli strumenti derivati, aventi scadenza prefissata e per le quali il Gruppo ha l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio sino alla scadenza stessa. Sono classificate tra le attività correnti quelle la cui scadenza contrattuale è prevista entro i 12 mesi successivi. Qualora vi sia un'obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a conto economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato se non fosse stato effettuato l'impairment.

Attività finanziarie disponibili per la vendita: in tale categoria sono incluse le attività finanziarie, non rappresentate da strumenti derivati, designate appositamente come rientranti in tale voce o non classificate in nessuna delle precedenti voci. Tali attività sono valutate al fair value, quest'ultimo determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio, o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziaria, rilevandone le variazioni di valore con contropartita in una specifica riserva di patrimonio netto. La classificazione, quale attività corrente o non corrente, dipende dalle intenzioni del management e dalla reale negoziabilità del titolo stesso: sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso nei successivi 12 mesi.

Rimanenze: le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di presumibile realizzo o di sostituzione. Il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

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Rimanenze di gas naturale in stoccaggio

Le rimanenze di gas naturale stoccato, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del costo medio ponderato, ed il valore di mercato a pronti evidenziatosi alla data di chiusura dell'esercizio.

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Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico. Inoltre, il Gruppo cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti delle società del Gruppo ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni del Gruppo sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • (i) le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • (ii) i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a conto economico;
  • (iii) gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a conto economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

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Il gruppo ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione(approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a conto economico.

Nel corso dell'esercizio 2016 sono maturati parte dei piani retributivi riferiti al triennio 2015 - 2017, che hanno comportato lo stanziamento di riserve per le quote da liquidarsi in azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2016, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

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Altre passività finanziarie correnti sono valutate al costo ammortizzato e sono eliminate quando sono estinte, ovvero quanto l'obbligazione specifica nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato. I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Altre passività correnti: Si riferiscono a rapporti di varia natura e sono iscritte al valore nominale, corrispondente al costo ammortizzato.

Strumenti finanziari derivati: Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei prezzi del gas metano e dell'energia elettrica. In relazione a tale attività il Gruppo deve gestire i rischi legati al disallineamento tra le formule di indicizzazione relative all'acquisto di gas ed energia elettrica e le formule di indicizzazione legate alla vendita delle medesime commodity. Gli strumenti utilizzati per la gestione del rischio legato alla volatilità del prezzo delle merci, si sostanziano in contratti di commodity-swap, finalizzati a prefissare gli effetti sui margini di vendita indipendentemente dalle variazioni delle condizioni di mercato di cui sopra. Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui, come previsto dallo Ias 39, il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 29 dicembre 2017; in particolare per l'esercizio 2017 sono stati utilizzati i seguenti dati:

· curva di tasso EUR 6 mesi utilizzata per il discounting dei flussi di cassi attesi degli strumenti oggetto di valutazione (Fonte: Thomson Reuters);

· prezzi a consuntivo, rilevati sul mercato OTC, della commodity 'TTF Natual Gas' (Fonte: Report ICIS Heren);

· prezzi a termine, rilevati sul mercato OTC, della commodity 'TTF Natual Gas' (Fonte: Report Argus Media Ltd).

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Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • (i) livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • (ii) livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • (iii) livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Il Gruppo al 31 dicembre 2017 possiede esclusivamente una tipologia di strumenti finanziari su commodity riconducibile alla gerarchia di livello 2.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti, con il trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • (i) i ricavi per trasporto di gas naturale sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati durante l'esercizio in base alle c.d. tariffe di riferimento al fine di determinare il Vincolo dei Ricavi Totale come previsto dai provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente;
  • (ii) i ricavi per vendita di gas sono riconosciuti al momento dell'erogazione e dipendono anche dalla tipologia del cliente. In particolare la normativa di settore prevede che, in relazione ai clienti che non si sono avvalsi della facoltà di negoziare direttamente le condizioni di fornitura con la società di vendita del gas, principalmente costituiti dalle utenze civili, le tariffe di vendita del gas naturale vengano disciplinate e aggiornate trimestralmente sulla base delle delibere ("ARERA").
  • (iii) i contributi ricevuti dagli utenti a fronte di lavori di lottizzazione qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a conto economico;
  • (iv) i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • (v) i ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse;

In merito alla quantificazione dei consumi si segnala a decorrere dal 1° gennaio 2013 l'ARERA ha modificato, con delibera 229/2012/R/GAS del 31 maggio 2012, il Codice di Rete individuando Snam Rete Gas S.p.A. quale soggetto

incaricato dell'attività di allocazione del gas naturale alle società di vendita. La delibera ha altresì modificato le tempistiche per la pubblicazione delle allocazioni provvisorie e definitive, le quali, sino all'esercizio precedente, erano svolte dai distributori locali nell'arco temporale di tre mensilità successive a quelle dei consumi, al termine delle quali, l'allocazione risultava definitiva.

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A partire dal 1° gennaio 2013 le modalità di allocazione prevedono la pubblicazione di una prima allocazione nel corso del mese successivo a quello dei consumi che sarà oggetto di una prima sessione di aggiustamento entro il mese di maggio dell'esercizio successivo e oggetto di ulteriori affinamenti nell'ambito delle sessioni di aggiustamento pluriennali che saranno eseguite negli esercizi a seguire sino al limite del quinquennio.

Le sessioni di aggiustamento modificano le prime allocazioni effettuate considerando le maggiori informazioni recepite dai distributori locali e trasmesse a Snam Rete Gas S.p.A..

Le modifiche regolamentari sopradescritte, pertanto, inducono uno scenario nel quale è possibile che le quantità allocate in una prima fase vengano aggiustate in una fase successiva rispetto ai termini di approvazione del progetto di bilancio.

Ai fini della valorizzazione dei ricavi conseguiti per la somministrazione del gas naturale a clienti finali, considerata la modifica regolamentare e gli aggiustamenti che si producono nel corso dell'esercizio successivo, il Gruppo ha ritenuto ragionevole, ai fini della determinazione dei ricavi di competenza, provvedere al bilanciamento dei metri cubi venduti (a meno dei metri cubi consumati dai clienti oggetto di lettura mensile) con i metri cubi allocati dal responsabile del bilanciamento.

Le quantità fisiche allocate nel corso delle sessioni di aggiustamento sono oggetto di valorizzazione nel corso dell'esercizio successivo a seguito della pubblicazione dei dati resi disponibili da Snam Rete Gas S.p.A..

Si segnala altresì che con la delibera 250/2014/R/GAS del 29 maggio 2014 l'ARERA ha approvato la richiesta avanzata da Snam Rete Gas S.p.A. di effettuare la sessione di aggiustamento annuale dell'esercizio 2013 entro il mese di maggio 2015 nell'ambito della prima sessione di aggiustamento pluriennale che interesserà gli esercizi 2013 e 2014.

A seguito della stessa l'ARERA, con delibera 276/2015/R/GAS del 9 giugno 2015, ha sospeso il pagamento delle fatture emesse in esito alla sessione prima sessione di aggiustamento pluriennale nonché il conteggio delle medesime nell'ambito delle attività di monitoraggio dell'esposizione potenziale del sistema nei confronti dell'utente, per il tempo necessario all'effettuazione delle verifiche del caso e, comunque, con tempistiche atte a garantire la corretta esecuzione della prossima sessione di aggiustamento. La recente delibera ha conseguentemente disegnato uno scenario che espone il Gruppo ad incamerare gli effetti economici negativi e positivi derivanti dalla probabile modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione. In merito si segnala che gli effetti economici che il Gruppo ha registrato a causa della mancata esecuzione della sessione di aggiustamento interessano pertanto gli esercizi 2013 e 2014 nonché gli effetti maturati del corso dell'esercizio 2015. Al fine di rappresentare coerentemente i risultati conseguiti dal Gruppo, mantenendo un approccio conservativo e salvaguardando la correlazione dei costi sostenuti e dei ricavi conseguiti, gli amministratori hanno ritenuto opportuno bilanciare i metri cubi venduti nel corso dell'esercizio di riferimento ai metri cubi allocati dal responsabile del bilanciamento ma di conteggiare gli effetti economici dei differenziali di misurazione degli esercizi precedenti. Il coefficiente utilizzato per lo scorporo dei ricavi derivanti dal differenziale di misurazione è rappresentato dal rapporto tra metri cubi immessi nella rete del preminente distributore ed i metri cubi letti al punto di riconsegna dal distributore stesso. Tale percentuale è stata considerata una modalità di stima maggiormente rappresentativa del fenomeno in ragione della significativa quantità di letture effettuate nel corso degli esercizi oggetto di analisi; che vedono misurazioni reali della quasi totalità dei punti di riconsegna forniti.

Scorporato l'effetto derivante dal fattore di misurazione si è ritenuto che, il residuo differenziale emergente tra volumi allocati dal responsabile del bilanciamento e volumi venduti al cliente finale (fatturati in base a misurazioni reali), verrà inciso da futuri probabili conguagli. Gli stessi perverranno quando sarà effettuata la prima sessione di aggiustamento corretta valida.

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Si segnala che non vi sono evidenze regolamentari o pattizie che permettano di stabilire quando saranno resi pubblici i risultati della prima sessione di aggiustamento valida.

Alla data di chiusura dell'esercizio 2017, così come degli esercizi 2015 e, 2016, le quantità di gas naturale valorizzato in acquisto e in vendita potrebbero essere inferiori alle quantità di gas effettivamente venduto.

Contributi pubblici: i contributi pubblici sono rilevati quanto sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi pubblici sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato ad un'attività, l'attività ed il contributo sono rilevati per i loro valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento in quote costanti.

Contributi privati: si segnala che i contributi privati ricevuti fino al 31 dicembre 2013 per la realizzazione delle derivazioni d'utenza sono stati iscritti integralmente a conto economico nel momento in cui risultavano sostenuti i costi per la realizzazione dello stesso e l'opera messa in funzione. I contributi ricevuti per la realizzazione di queste opere che non risultavano correlati ai costi sostenuti per la realizzazione della stessa erano sospesi nel passivo e imputati a conto economico nel momento in cui le condizioni risultavano realizzate. I contributi privati ricevuti per la realizzazione delle derivazioni d'utenza sono rilevati a partire dal 1° gennaio 2014 nelle passività all'atto della corresponsione e imputati a conto economico, a partire dalla data di costruzione dell'allacciamento, coerentemente con la rilevazione dei costi cui afferiscono le opere e della vita utile delle stesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) Ascopiave S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) rispettivamente Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l. e AP Reti Gas S.p.A per il triennio 2016 – 2018 ed Edigas Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.r.l. per il triennio 2015 – 2017. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che

partecipano al consolidato. Asco Holding S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

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Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • (i) l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • (ii) con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio consolidato, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici

anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa;

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  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. Al 31 dicembre 2017 il valore contabile dell'avviamento ammonta ad Euro 80.758 migliaia (2016: Euro 80.758 migliaia). Maggiori dettagli sono esposti alla nota 1;
  • la valorizzazione dei ricavi per consumi di gas erogato per i quali non è ancora disponibile una lettura effettiva;
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti, i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option) gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. Nell'applicare i principi contabili di gruppo, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Impairment di attività

Il Gruppo effettua almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. Al 31 dicembre 2017 il valore contabile dell'avviamento ammonta ad Euro 80.758 migliaia (2016: Euro 80.758 migliaia).

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi per la vendita di energia elettrica e gas sono riconosciuti e contabilizzati al momento della fornitura e comprendono lo stanziamento per le prestazioni effettuate, intervenute tra la data dell'ultima lettura e il termine dell'esercizio, ma non ancora fatturate. Tale stanziamento si basa su stime del consumo giornaliero del cliente, fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.

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Ammortamenti

Gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

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Durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa.

Accantonamento per rischi

Tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti

Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte anticipate differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale di Gruppo negli esercizi futuri. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Benefici ai dipendenti

I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 31 dicembre 2017, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2016. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

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L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2016 Incrementi Decrementi 31.12.2017
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

La verifica della perdita di valore dell'avviamento è stata condotta confrontando il valore recuperabile delle attività di distribuzione e di vendita del gas naturale con il loro valore contabile, incluso l'avviamento allocato. Poiché non sussistono criteri attendibili per valutare il valore di vendita tra parti consapevoli e disponibili delle attività di distribuzione e di vendita del gas naturale, se non i criteri proposti dalla letteratura per la valutazione dei rami d'azienda, il valore recuperabile delle attività oggetto di verifica viene determinato utilizzando il valore d'uso.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari della CGU distribuzione gas e della CGU vendita gas è stato stimato mediante la metodologia del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi finanziari operativi generati dalle attività ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale.

I flussi finanziari utilizzati per il calcolo del valore recuperabile recepiscono le previsioni formulate dal management nel piano economico-finanziario 2018-2020 approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 febbraio 2018.

L'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato attraverso delle procedure di gara da svolgersi per ambiti territoriali minimi secondo dei termini temporali predefiniti.

Le procedure di gara per l'affidamento degli ambiti territoriali in cui è ricompresa la maggioranza delle concessioni attualmente detenute dal Gruppo – se fossero state rispettate le tempistiche massime per la pubblicazione dei bandi previste dalla normativa – avrebbero dovuto già essere state avviate nel 2017. Alla data odierna non è stata bandita nessuna gara da parte delle stazioni appaltanti degli ambiti territoriali minimi in cui sono ricomprese le concessioni attualmente detenute dal Gruppo Ascopiave. Il piano economico-finanziario, e di conseguenza anche la metodologia

valutativa adottata per la determinazione del valore d'uso della CGU distribuzione gas, ipotizza che il Gruppo, nel triennio 2018-2020, mantenga la gestione dell'attuale portafoglio di concessioni comunali.

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Con riferimento all'attività di distribuzione del gas naturale, si è ipotizzato che negli anni 2018-2020 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2018-2020 mentre, in considerazione dell'aleatorietà che grava circa il rinnovo delle concessioni, si è ritenuto di stimare il valore terminale della CGU ipotizzando due scenari alternativi:

  • scenario 1: prevede che il Gruppo ottenga nel 2020 il rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2017;
  • scenario 2: prevede che il Gruppo nel 2020 termini l'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando il valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'articolo 15 del D.Lgs. n 164/2000.

Nello scenario 1, il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dall'ultimo anno esplicitato nelle proiezioni finanziarie e considerando le condizioni economiche di rinnovo delle concessioni.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,40% (1,15% al 31 dicembre 2016) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU distribuzione gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta unlevered medio di settore, come indicato dall'ARERA nell'Allegato A della Del. 583/2015/R/com del 2 dicembre 2015;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) in linea con la struttura finanziaria di riferimento indicata dall'ARERA nell'Allegato A della Del. 583/2015/R/com del 2 dicembre 2015;
  • c) un equity risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2016), sulla base di fonti accademiche autorevoli, della prassi professionale, del consensus di mercato e delle indicazioni fornite dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV);
  • d) un tasso risk free pari alla media a 12 mesi dei rendimenti dei titoli di stato italiani con scadenza decennale calcolata al 31 dicembre 2017;
  • e) un costo del debito pari al valore medio a 12 mesi dell'Interest Rate Swap a 10 anni sull'Euribor, calcolato al 31 dicembre 2017, aumentato di uno spread del 3% (3% al 31 dicembre 2016);
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) pari all'1% (1% al 31 dicembre 2016).

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 5,20% (4,73% al 31 dicembre 2016). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2018-2020.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 5,82% (5,36% al 31 dicembre 2016) ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 2% (2% al 31 dicembre 2016) per tener conto dell'incertezza sull'eventuale rinnovo delle concessioni e delle relative condizioni di proroga.

Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU distribuzione gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

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I risultati ottenuti sono stati sottoposti a test di sensitività, al fine di riscontrare come il risultato di tale processo valutativo potrebbe cambiare in funzione della modifica dei parametri di redditività ipotizzati nei flussi di cassa futuri del tasso di crescita considerato nella determinazione del terminal value oppure del tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi stessi. Tale analisi ha portato gli Amministratori a valutare che i flussi di cassa attesi siano tali da poter assorbire normali variazioni dei parametri evidenziati rispetto alle analisi di sensitività generalmente effettuate nella prassi valutativa.

Gli Amministratori hanno quindi identificato – nello scenario 1 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione del Margine Operativo Lordo, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi di sensitività ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 7,3% (7,0% al 31 dicembre 2016), ovvero con una contrazione media del Margine Operativo Lordo del 23,1% (24,7% al 31 dicembre 2016).

Gli Amministratori hanno infine identificato – nello scenario 2 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione dei valori di rimborso degli impianti, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 11,6% (12,5% al 31 dicembre 2016), ovvero con una riduzione dei valori di rimborso del 23,4% (27,1% al 31 dicembre 2016).

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto normativo potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Con riferimento all'attività di vendita del gas naturale, si è ipotizzato che negli anni 2018-2020 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2018-2020. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2020.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,40% (1,15% al 31 dicembre 2016), in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU vendita gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta unlevered determinato sulla base di un panel di società multiservizi quotate italiane; i prezzi di borsa sono stati osservati su un orizzonte temporale di due anni con frequenza settimanale;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) in linea con la media delle strutture finanziarie delle peer companies, rappresentate dalle local utilities italiane quotate;

c) un equity risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2016), sulla base di fonti accademiche autorevoli, della prassi professionale, del consensus di mercato e delle indicazioni fornite dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV);

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  • d) un tasso risk free pari alla media a 12 mesi dei rendimenti dei titoli di stato italiani con scadenza decennale, calcolata al 31 dicembre 2017;
  • e) un costo del debito pari al valore medio a 12 mesi dell'Interest Rate Swap a 10 anni sull'Euribor, calcolato al 31 dicembre 2017, aumentato di uno spread del 3% (3% al 31 dicembre 2016);
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) pari al 2% (2% al 31 dicembre 2016).

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 5,84% (5,24% al 31 dicembre 2016). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2018-2020.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 6,46% (5,82% al 31 dicembre 2016), ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 3% (3% al 31 dicembre 2016), per tener conto dell'inasprimento dello scenario competitivo.

Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU vendita gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a test di sensitività, al fine di riscontrare come il risultato di tale processo valutativo potrebbe cambiare in funzione della modifica dei parametri di redditività ipotizzati nei flussi di cassa futuri, del tasso di crescita considerato nella determinazione del terminal value oppure del tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi stessi. Tale analisi ha portato gli Amministratori a valutare che i flussi di cassa attesi siano tali da poter assorbire normali variazioni dei parametri evidenziati rispetto alle analisi di sensitività generalmente effettuate nella prassi valutativa.

Gli Amministratori hanno quindi identificato quale valore del tasso di sconto e quale variazione del Margine Operativo Lordo, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU vendita gas. Tale analisi di sensitività ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 28,0% (29,0% al 31 dicembre 2016), ovvero con una contrazione media del Margine Operativo Lordo dell'80,1% (82,3% al 31 dicembre 2016).

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Con l'operazione di conferimento in AP Reti Gas S.p.A. delle attività di distribuzione gas, Ascopiave S.p.A. si è trasformata in una società holding di partecipazioni che svolge attività di direzione e coordinamento strategico del

Gruppo Ascopiave. Nel rispetto del principio contabile IAS 36 si è proceduto a verificare la recuperabilità dei cosiddetti "corporate assets" di Ascopiave S.p.A., ossia le attività e le passività relative alle attività centrali di Ascopiave S.p.A. che non sono state allocate alle CGU nell'ambito del test d'impairment di primo livello. Il test è stato effettuato in un'ottica consolidata (test di secondo livello), così come previsto dal principio contabile IAS 36, ed oggetto di verifica è stato quindi il capitale investito netto consolidato di Ascopiave, al netto delle partecipazioni non consolidate. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato come somma (i) dei recoverable amount delle CGU distribuzione gas, vendita gas e altre attività determinati nel test d'impairment di primo livello e (ii) del recoverable amount della società Ascopiave, entrambi nella configurazione di valore del Value in use.

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Con riferimento al recoverable amount della società Ascopiave, i flussi di cassa utilizzati recepiscono le previsioni formulate dal management per la società per il periodo 2018-2020. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2020.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato assunto pari all'1,40% (1,15% al 31 dicembre 2016), in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale e comunque inferiore al target di inflazione della Banca Centrale Europea.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato stimato come media ponderata dei WACC calcolati per ciascuna CGU, dove i fattori di ponderazione sono l'incidenza percentuale del Risultato Operativo di ciascuna CGU sul totale del Risultato Operativo realizzato nel 2017.

In conclusione, il valore recuperabile così determinato risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2016
Costo Fondo Valore Costo Fondo Valore
storico ammortamento netto storico ammortamento netto


contabile contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.579 (5.366) 213 4.910 (4.524) 386
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (8.302) 6.954 9.933 (4.835) 5.098
Altre immobillizzazioni immateriali 25.632 (19.398) 6.234 25.632 (17.300) 8.332
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 599.302 (271.714) 327.589 544.096 (243.789) 300.307
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 5.945 0 5.945 2.783 0 2.783
Altre immobillizzazioni immateriali 651.714 (304.780) 346.934 587.353 (270.448) 316.905

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel esercizio considerato:

Gruppo Ascopiave

31.12.2016 31.12.2017


Valore
netto
contabile
Valori nuove
società acquisite
Variazione
dell'esercizio
Decremento Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 386 0 0 173 213
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.098 2.593 180 917 6.954
Altre immobillizzazioni immateriali 8.332 - (0) 24 2.074 6.234
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 300.307 25.145 18.469 2.024 15.724 (1.416) 327.589
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 2.783 378 2.786 2 5.945
Altre immobillizzazioni immateriali 316.905 28.116 21.436 2.050 18.889 (1.416) 346.934

________________________________________________________________________________________________

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio 2017 risultano pari a 21.436 migliaia e sono relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali pari ad Euro 28.116 migliaia.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dell'esercizio la voce ha registrato un aumento pari ad Euro 27.281 migliaia principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento e dagli investimenti realizzati. Gli stessi, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 18.469 migliaia, mentre gli ammortamenti sono pari ad Euro 15.724 migliaia. Le dismissioni nette, pari ad Euro 609 migliaia, sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 2.786 migliaia (Euro 378 migliaia correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento).

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3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2016
Costo Fondo Fondo Valore Costo Fondo Valore
storico ammortamento svalutazione da netto storico ammortamento netto


impairment contabile contabile
Terreni e fabbricati 40.108 (11.775) 28.333 37.169 (9.708) 27.461
Impianti e macchinari 2.737 (1.396) (995) 346 2.599 (1.129) 1.470
Attrezzature industriali e commerciali 3.428 (2.929) 499 3.192 (2.673) 519
Altri beni 17.107 (14.684) 2.423 15.871 (13.195) 2.676
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 733 0 733 238 0 238
Immobilizzazioni materiali 64.113 (30.784) (995) 32.334 59.071 (26.706) 32.364

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel esercizio considerato:

31.12.2016 31.12.2017
Va lore
ne tto
conta bile
Valori nuove
società acquisite
Va riazione
dell'esercizio
Am mortam enti
de ll'e sercizio
Sva luta zioni Valore
netto
conta bile


Terreni e fabbricati 27.461 1.987 99 1.214 28.333
Impianti e macchinari 1.470 2 1 132 995 346
Attrezzature industriali e commerciali 519 14 48 82 499
Altri beni 2.676 217 409 879 2.423
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 238 0 494 733
Immobilizzazioni materiali 32.364 2.220 1.051 2.307 995 32.334

Al termine dell'esercizio le immobilizzazioni materiali risultano pari ad Euro 32.334 migliaia e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

Si segnala che le svalutazioni effettuate sono correlate al test di impairment effettuato sul flusso finanziario generato dalla gestione degli impianti di cogenerazione e fornitura calore i cui esiti hanno evidenziato una riduzione permanente del valore gli impianti stessi, per complessivi 995 mila Euro.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce ha evidenziato, al netto della modificazione del perimetro di consolidamento, incrementi pari ad Euro 99 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai costi sostenuti per l'ammodernamento di sedi aziendali.

Impianti e macchinario

La voce impianti e macchinari non ha registrato incrementi significativi nel corso dell'esercizio e la variazione è principalmente spiegata dalle svalutazioni operate a seguito degli esiti del test di impairment per Euro 995 migliaia. Il costo medio ponderato del capitale post-tax (WACC) utilizzato per scontare i flussi di cassa generati dal piano industriale degli impianti, ed i parametri per la determinazione dello stesso, sono descritti nello scenario 1 della SBU distribuzione del paragrafo "Avviamenti" di questa relazione finanziaria annuale.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 48 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di Euro 14 migliaia.

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Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio risultano pari ad Euro 409 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali (Euro 251 migliaia), hardware e telefonia (Euro 149 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 494 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2016


Valore netto Incremento Decremento Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.737 6.834 6.700 68.871
Partecipazioni in altre imprese 1 6 7
Partecipazioni 68.738 6.840 6.700 68.878

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.738 migliaia ad Euro 68.871 migliaia con un incremento di Euro 133 migliaia principalmente spiegato dalla distribuzione dei dividendi delle società a controllo congiunto per Euro 6.706 di cui Estenergy S.p.A. Euro 4.883 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 943 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 880 migliaia parzialmente compensato dai risultati conseguiti nell'esercizio 2017 per Euro 6.834 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 4.991 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 879 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 964 migliaia al netto degli oneri di attualizzazione sul TFR per Euro 6 migliaia.

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 31 dicembre 2017 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

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Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

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Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2016-2017, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima ed, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno nel triennio termico 2015/2016 – 2017/2018.

Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2016-2017, come approvato dall'assemblea dei soci in data 18 dicembre 2017 e dei dati operativi preconsuntivi dell'esercizio 2016-2017 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 11.737 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 3.631 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2016 ammontava ad Euro 13.561 migliaia, di cui Euro 4.196 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 564 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 1.157 migliaia al 31 dicembre 2016).

Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 30 settembre 2017, al 31 dicembre 2016 e al 30 settembre 2016:

5A


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7\$ #7 \$7


5876 5786 57816

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7 7 7

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7 7\$8 7
0
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1#7 178\$ 1878
51786 576 51786
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7# 71 7#

-

576 576 576
0


7#8 78 7

7 78 7


.


7#8 71 7#

I valori al 30 settembre 2017 si discostano rispetto a quelli pubblicati nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 per modifiche intervenute in sede di chiusura ed approvazione del bilancio al 30 settembre 2017 della collegata, i dati al 31 dicembre 2017 non sono pervenuti in tempo utile per la loro inclusione nel risultato consolidato.

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Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono relative a Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e alle nuove società acquisite riconducibili alle quote nella società Pedemontana Distribuzione Gas S.r.l. (9,09%) per Euro 5 migliaia e a quote minoritarie sulla Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia. Si segnala che l'acquisizione della partecipazione di minoranza è dovuto all'aggregazione con le società del cosiddetto "Gruppo Pasubio".

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Depositi cauzionali 8.877 10 8.867 9.438
Altri crediti 4.138 4.138 4.128
Altre attività non correnti 13.015 10 13.005 13.566

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza russa e depositi versati al Gestore Mercati Energetici per l'acquisto di titoli di efficienza energetica. La voce in esame passa da Euro 13.566 migliaia ad Euro 13.015 migliaia con un decremento di Euro 551 migliaia (Euro 561 migliaia a parità di perimetro di consolidamento) principalmente dovuta alla restituzione di parte del deposito cauzionale da parte di Sinergie Italiane in liquidazione S.r.l. per Euro 683 migliaia il cui saldo al 31 dicembre 2017 è pari ad Euro 7.510.

  • Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" che diminuisce per Euro 10 migliaia risulta principalmente così composta:
  • il credito vantato nei confronti del comune di Creazzo, pari ad Euro 1.678 migliaia, il quale risulta svalutato per Euro 464 migliaia rispetto al 31 dicembre 2006. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia. Si segnala che è in essere un contenzioso giudiziale con lo stesso Comune, volto a definire il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato a nuovi distributori, la cui evoluzione è riportata al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo, corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle

infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

________________________________________________________________________________________________

  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.

Alla data del 31 dicembre 2017 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Conenziosi" di questa Relazione Finanziaria Annuale.

6. Attività non correnti su strumenti derivati

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività non correnti su strumenti derivati al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 31.12.2016
Attività su derivati materia prima oltre 12 mesi 485
Attività non correnti su strumenti finanz.derivati 485

Non risultano attività su derivati oltre i 12 mesi al 31 dicembre 2017.

7. Crediti per Imposte Anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Crediti per imposte anticipate 11.479 1.180 10.299 9.758
Crediti per imposte anticipate 11.479 1.180 10.299 9.758

Le imposte anticipate passano da Euro 9.758 migliaia ad Euro 11.479 migliaia con un incremento di Euro 1.721 migliaia (Euro 541 migliaia a parità di perimetro di consolidamento).

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2017 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono indicati di seguito:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Descrizione Differenze Aliquota Effetto totale Differenze Aliquota Effetto
temporanee fiscale temporanee fiscale totale
Svalutazione crediti 2.442 24,0% 586 3.180 24,0% 763
Svalutazione crediti 0 27,5% 0 0 27,5% 0
Fondi svalutazione magazzino 33 28,2% 9 33 28,2% 9
Ammortamenti IRES 24%+IRAP 4,2% 1.343 28,2% 379 1.355 28,2% 382
Accantonamento fondi rischi 1.417 24,0% 340 1.588 24,0% 381
Ammortamenti eccedenti oltre 2013 6.967 28,2% 1.965 6.838 28,2% 1.928
Altro IRES 24%+IRAP 4,2% 1.037 28,2% 292 1.058 28,2% 298
Accanton.stoccaggio GAS naturale 0 31,4% 0 0 31,4% 0
PILT-Phatom stock option-F.di personale 2.349 24,0% 564 1.386 24,0% 333
Accantonamenti fondi rischi 120 27,9% 33 59 27,9% 17
Altro IRES 24% 4.291 24,0% 1.030 522 24,0% 125
Ammortamenti eccedenti IRES 24% 25.770 24,0% 6.185 22.290 24,0% 5.349
Altro vendita gas IRES 24%+3,9% 338 27,9% 94 579 27,9% 161
Altro distrib.gas IRES 24% irap 4,2% 5 28,2% 2 36 28,2% 10
Totale Imposte anticipate 46.111 11.479 38.922 9.758

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2016


Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Gas in stoccaggio 1.608 0 1.608 1.945 0 1.945
Combustibili e materiale a magazzino 2.246 (33) 2.213 2.399 (33) 2.366
Valori nuove società acquisite 257 (6) 252
Totale Rimanenze 4.111 (39) 4.072 4.344 (33) 4.311

Al termine dell'esercizio 2017 le rimanenze risultano pari ad Euro 4.072 migliaia registrando un decremento pari ad Euro 239 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Il decremento è principalmente spiegato dal minore gas naturale stoccato (-337 migliaia di Euro), dal decremento delle giacenze di materiale in magazzino (-153 migliaia di Euro) e dalle rimanenze di materiali delle nuove società acquisite (+252 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia (di cui Euro 6 migliaia delle nuove società acquisite), al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

La valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (31 dicembre 2017 pari a 20,00 €/MWh fonte MGS; 31 dicembre 2016 pari a 20,55 €/MWh fonte MGS). Al termine dell'esercizio non è stato necessario deprezzare il valore del gas naturale stoccato in quanto il prezzo di mercato risultava superiore al valore di carico del gas naturale stoccato.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove società
acquisite
31.12.2016
Crediti verso clienti 78.998 1.700 77.298 66.882
Crediti per fatture da emettere 83.245 3.026 80.219 88.345
Fondo svalutazione crediti (5.358) (232) (5.127) (7.148)
Crediti commerciali 156.884 4.495 152.390 148.079

I crediti commerciali passano da Euro 148.079 migliaia ad Euro 152.390 migliaia con un incremento pari ad Euro 4.311 migliaia a parità di perimetro di consolidamento.

________________________________________________________________________________________________

I crediti verso clienti sono vantati tutti verso debitori nazionali, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 2.021 migliaia a parità di perimetro di consolidamento, tenuto conto della situazione al netto delle nuove società acquisite, è principalmente spiegato dalla buona capienza del fondo già esistente, che non ha richiesto ingenti nuovi accantonamenti, nonostante gli utilizzi effettuati nell'esercizio 2017, oltre ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio 2017 è riportata nella tabella seguente:



31.12.2017 31.12.2016
Fondo svalutazione crediti iniziale 7.148 12.052
Fondo svalutazione crediti da acquisizioni 232 (0)
Accantonamenti 1.885 2.891
Utilizzo (3.906) (7.796)
Fondo svalutazione crediti finale 5.358 7.148

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, dimostrando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:

(migliaia di Euro) 31.12.2017 31.12.2016
"! " "!("" 78.998 66.882

! # "! "
(5.358) (7.148)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 73.640 59.734
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 72.284 51.710
- scaduti entro 6 mesi 548 6.574
- scaduti da 6 a 12 mesi 1.945 3.047
- scaduti oltre 12 mesi 4.221 5.550

10. Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società
acquisite
31.12.2016
Crediti per consolidato fiscale 9.601 9.601 4.777
Risconti attivi annuali 435 1 435 275
Anticipi a fornitori 7.589 787 6.802 9.837
Ratei attivi annuali 19 19 0 0
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 29.362 7.626 21.736 25.819
Credito IVA 7.183 1.893 5.290 4.096
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 912 912 2.353
Attività per vendite a termine 597 597
Altri crediti 2.167 310 1.857 50
Altre attività correnti 57.865 10.635 47.230 47.207

________________________________________________________________________________________________

Le altre attività correnti passano da Euro 47.207 migliaia ad Euro 57.865 migliaia con un incremento di Euro 10.658 migliaia. La variazione è sostanzialmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento, mentre a parità di perimetro si rileva un decremento pari ad Euro 23 migliaia.

La variazione registrata a parità di perimetro è principalmente spiegata dall'incremento dei crediti da consolidato fiscale verso la controllante Asco holding per Euro 4.824 migliaia, dalla diminuzione degli anticipi a fornitori per Euro 3.035 migliaia, dall'aumento dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per Euro 4.083 migliaia, dall'incremento per Euro 1.194 migliaia dei crediti IVA, dalla diminuzione dei crediti sulle accise del gas e dell'energia elettrica per Euro 1.441 migliaia, dalla valorizzazione delle attività per vendite a temine della materia prima gas per Euro 597 migliaia e dall'incremento degli altri crediti per Euro 1.807 in relazione agli oneri di gara versati agli enti per le gare sulle concessioni delle reti di distribuzione.

Si segnala che nel mese di novembre le società del Gruppo Ascopiave hanno consegnato titoli di efficienza energetica per un valore complessivo di Euro 14.640 migliaia per i quali è stato incassato un contributo da parte della Cassa Servizi Energetici e Ambientali pari ad Euro 9.264 migliaia. Come da normativa vigente il contributo erogato nel mese di dicembre risulta pari al contributo previsionale, lo stesso sarà oggetto di conguaglio al 31 maggio 2018 a valle della determinazione del contributo definitivo 2017.

Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - marzo 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

La voce attività per vendite a termine al termine rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il periodo gennaio 2018 – marzo 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e gennaio - ottobre 2018 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

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11. Crediti Tributari



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Crediti IRAP 1.467 76 1.391 655
Crediti IRES 888 628 260 0
Altri crediti tributari 290 47 244 352
Crediti tributari 2.645 751 1.894 1.007

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

________________________________________________________________________________________________

I crediti tributari passano da Euro 1.007 migliaia ad Euro 2.645 migliaia e, al netto della modifica del perimetro di consolidamento si incrementano per Euro 887 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2017, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo. Il significativo aumento è spiegato dalla elevata capienza degli anticipi di imposta versati nel corso dell'esercizio 2017 rispetto alla diminuzione del risultato prima delle imposte nei due esercizi comparati.

12. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Depositi bancari e postali 15.538 503 15.034 8.803
Denaro e valori in cassa 17 1 17 19
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.555 504 15.051 8.822

Le disponibilità liquide passano da Euro 8.822 migliaia ad Euro 15.555 migliaia e, al netto della modifica del perimetro di consolidamento, registrano un incremento di Euro 6.229 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio 2017 si rimanda al rendiconto finanziario.

____________________________________________________________________________________________

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni esercizio considerato è il seguente:



31.12.2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto delle
nuove società
acquisite
31.12.2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.555 504 15.051 8.822
Attività finanziarie correnti 0 0 0
Passività finanziarie correnti (406) 0 (406) (3.552)
Debiti verso banche e finanziamenti (80.304) (1) (80.304) (64.397)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (74) (74) (93)
Posizione finanziaria netta a breve (65.230) 503 (65.733) (59.220)
Finanziamenti a medio e lungo termine (54.360) (54.360) (34.541)
Passività finanziarie non correnti (277) (277) (357)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (54.637) 0 (54.637) (34.899)
Posizione finanziaria netta (119.867) 503 (120.370) (94.119)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2017" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Relazione Finanziaria Annuale.

13. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 31.12.2016
Attiività su derivati materia prima 1.510 1.304
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.510 1.304

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 dicembre 2017, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 19513462 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 14-apr-16 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 180.912 MWh 698
2 22531817 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 10-apr-17 1-ott-17 31-mar-18 Long/Buy 17.040 MWh 34
3 22540592 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 11-apr-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 41.520 MWh 70
4 22743649 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 39.168 MWh 90
5 22753473 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-mag-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 63.912 MWh 116
6 22795284 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 11.616 MWh 22
7 22795714 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 9.420 MWh 19
8 22843947 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 26-mag-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 43.668 MWh 81
9 21422501 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 16-mag-17 1-ott-17 31-mar-18 Long/Buy 14.566 MWh 16
10 399474425 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-lug-17 1-nov-17 31-dic-17 Long/Buy 14.760 MWh 3
11 399474825 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-lug-17 1-feb-18 31-mar-18 Long/Buy 18.220 MWh 49
12 23087709 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-lug-17 1-apr-18 30-set-18 Long/Buy 33.480 MWh 71
13 23145776 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 20.016 MWh 47
14 23170149 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-apr-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 9.084 MWh 21
15 23197768 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 7.284 MWh 14
16 21625708 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 7-lug-17 1-ott-17 30-apr-18 Long/Buy 12.264 MWh 24
17 23302956 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 1-ago-17 1-ott-17 31-dic-17 Long/Buy 22.090 MWh 27
18 404653234 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-ott-17 1-gen-18 31-mar-18 Long/Buy 72.210 MWh 74
19 23681386 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 5-ott-17 1-mar-18 31-mar-18 Long/Buy 14.860 MWh 13
20 406645041 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 7-nov-17 1-gen-18 31-mar-18 Long/Buy 24.955 MWh 6
21 21923394 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-ott-17 1-gen-18 30-giu-18 Long/Buy 12.960 MWh 13
Totali 684.005 1.510

Patrimonio netto consolidato

14. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2017 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

________________________________________________________________________________________________

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine degli esercizi considerati:



31.12.2017 31.12.2016
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (17.521) (17.521)
Riserve e utili a nuovo 134.603 120.648
Risultato dell'esercizio di Gruppo 47.135 53.635
Patrimonio netto di Gruppo 445.511 438.055
Capitale e Riserve di Terzi 2.872 2.847
Risultato dell'esercizio di Terzi 2.117 3.307
Patrimonio Netto di Terzi 4.989 6.154
Patrimonio netto Totale 450.500 444.209

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio 2017, ad esclusione del risultato conseguito, sono relativi alla distribuzione di dividendi per un totale di Euro 43.253 migliaia ad una variazione negativa per Euro 356 migliaia relativa a una riserva di Cash Flow Hedge a fronte della valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 31 dicembre 2017 parzialmente compensata dalla contabilizzazione dei valori attuariali sul TFR e dei piani di incentivazione per un totale di Euro 647 migliaia come meglio evidenziato nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto di questa Relazione Finanziaria Annuale.

Gli effetti di copertura maturati nell'anno e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso dell'esercizio 2017 sono:

(migliaia di Euro)
Saldo di apertura al 1° gennaio 2017 1.592
Efficacia maturata nel corso dell'esercizio -1.091
Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio 1.002
Saldo di chiusura 1.503

Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2017 fa riferimento a flussi di approvvigionamento attesi che saranno oggetto di imputazione a costo (e quindi di manifestazione economica) nel corso dei prossimi 12 mesi.

________________________________________________________________________________________________

Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Month Ahead) al 31 dicembre 2017, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un miglioramento e un peggioramento di circa Euro 990 migliaia del saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura esistenti.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l. e Amgas Blu S.r.l..

Passività non correnti

15. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine degli esercizi considerati:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.740 17 1.724 1.089
Altri fondi rischi ed oneri 4.172 4.172 5.903
Fondi rischi ed oneri 5.913 17 5.896 6.992

I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 6.992 migliaia ad Euro 5.913 migliaia e, al netto della modifica del perimetro di consolidamento, registra un decremento di Euro 1.096 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dall'utilizzo degli accantonamenti rischi relativi a cause Jus-lavoriste della società controllata Veritas Energia S.p.A. per Euro 1.166 migliaia (rilasciato tra le sopravvenienze attive del conto economico) e alla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione per Euro 601 migliaia. L'utilizzo relativo a Veritas Energia S.p.A. è dovuto all'esito positivo per desistenza dell'Istituto della Previdenza Sociale a valle della positiva sentenza del Tribunale addito.

____________________________________________________________________________________________

La tabella che segue mostra la movimentazione nell' esercizio 2017:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2017 6.992
Valori da nuove società acquisite 17
Rilascio fondo rischi copertura perdite società
collegate (564)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 648
Utilizzo fondi rischi e oneri (1.180)
Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2017 5.913

Si segnala che nel periodo 1 aprile – 31 dicembre 2017, i fondi rischi ed oneri iscritti dalle nuove società acquisite hanno registrato un incremento pari ad Euro 17 migliaia relativo ai fondi di quiescenza del personale.

________________________________________________________________________________________________

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:



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Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accolgono gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai PILT per i quali si rinvia la paragrafo "Costi del personale" delle presenti note esplicative.

16. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.077 migliaia al 1 gennaio 2017 ad Euro 4.836 migliaia al 31 dicembre 2017 con un incremento pari ad Euro 759 migliaia.



Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2017 4.077
Valori da nuove società acquisite 653
Liquidazioni (1.297)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.418
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) (16)
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 4.836

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' ')

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli a reddito fisso di elevata qualità per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2017 è pari al 1,30% (1,31% al 31 dicembre 2016).

____________________________________________________________________________________________

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza ANIA IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 1,00%
  • tasso di anticipazione: 2,00%

L'analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio

________________________________________________________________________________________________

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre, l'interest cost, pari ad Euro 32 migliaia, è rilevato tra gli altri oneri finanziari.

17. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Mutui passivi Prealpi 610 610 684
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 26.250 26.250 31.000
Mutui passivi Unicredit Spa 2.857
Mutui passivi BNL 27.500 27.500
Finanziamenti a medio e lungo termine 54.360 54.360 34.541
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 10.181 10.181 9.287
Finanziamenti a medio-lungo termine 64.541 64.541 43.828

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2017 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 31.000 migliaia e nei confronti di BNL per Euro 30.000 migliaia, passano complessivamente da Euro 43.828 migliaia ad Euro 64.541 migliaia con un incremento di Euro 20.713 migliaia, spiegato dalla sottoscrizione nel mese di agosto 2017 di un nuovo finanziamento a 12 anni con BNL e dal pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio 2017.

In particolare il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2017 pari a 31.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il rimborso della prima tranche, il cui debito originario era di Euro 35.000 migliaia, avverrà mediante n. 12 rate residue semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2018 e il 28 agosto 2023, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 95,5 punti base, mentre, quanto alla seconda, il cui debito originario era di Euro 10.000 migliaia, verrà rimborsata in 16 rate semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2018 e il 27 agosto 2025, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 71,5 punti base oltre al costo annuo di 135 punti base relativo alla garanzia rilasciata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, la Capogruppo ha ceduto a Banca Europea per gli Investimenti una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A., come da integrazione contrattuale sottoscritta nel mese di dicembre 2016.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

________________________________________________________________________________________________

  • a) rapporto Ebitda / oneri finanziari netti superiore a 5;
  • b) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore a 3,5.

Resta inoltre nella facoltà dell'istituto bancario la richiesta del rimborso anticipato del finanziamento rispetto alle date di scadenza previste dai piani di ammortamento nei seguenti casi:

  • a) riduzione dei costi del progetto al di sotto di quanto originariamente stabilito dal contratto;
  • b) rimborso anticipato di altri finanziamenti non BEI (senza considerare le linee rotative);
  • c) mutamento del controllo di Ascopiave S.p.A. o di Asco Holding S.p.A.;
  • d) mutamento normativo, che possa pregiudicare la capacità di Ascopiave S.p.A. di adempiere ai propri obblighi;
  • e) perdita delle concessioni, tale da portare la RAB consolidata al di sotto dei 300 milioni di Euro.

Al termine dell'esercizio 2017 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto Ebitda / oneri finanziari netti è pari a 180,36, calcolato come rapporto tra l'Ebitda consolidato a tale data, pari ad Euro 84.409 migliaia, e gli oneri finanziari netti consolidati, pari ad Euro 468 migliaia;
  • b) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda era pari a 1,42, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 119.867 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 84.409 migliaia.

Nel mese di agosto 2017 la Capogruppo ha sottoscritto un finanziamento a 12 anni con BNL S.p.A. per un importo di Euro 30.000 migliaia, con rimborso, a partire dal 2 febbraio 2018 e sino al 2 agosto 2029, tramite quote capitali semestrali costanti e interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,92%.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento con BNL, la controllata AP Reti Gas S.p.A. ha ceduto all'istituto di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle proprie Concessioni Distribuzione Gas.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

  • a) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore o uguale a 3,5;
  • b) RAB maggiore o uguale ad Euro 300.000 migliaia.

Al termine dell'esercizio 2017 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda è pari a 1,42, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 119.867 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 84.409 migliaia;
  • b) la RAB consolidata è pari ad Euro 433.932 migliaia.

Il finanziamento a medio - lungo termine con Unicredit S.p.A. è stato acceso dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2011 per finanziare importanti operazioni di aggregazione aziendale. L'importo originario del finanziamento era pari ad Euro 40.000 migliaia, con durata di sette anni e rimborso a mezzo di rate semestrali posticipate a partire dal 31 dicembre 2011 sino al 30 giugno 2018.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state rimborsate due rate con quota capitale pari ad Euro 2.857 migliaia cadauna che hanno portato ad una riduzione del finanziamento stesso per Euro 5.714 migliaia e ad un debito residuo al termine dell'esercizio pari ad Euro 2.857 migliaia.

Il tasso di interesse che regola il finanziamento è di tipo variabile, ed è formato da un parametro di indicizzazione individuato nell'Euribor a tre mesi ed un margine fisso da sommare al parametro detto "spread". La misura del margine

fisso è soggetta a variazione in base al valore assunto, al termine di ogni esercizio, dal rapporto fra la posizione finanziaria netta consolidata ed il margine operativo lordo consolidato, come riportato nella tabella seguente:

________________________________________________________________________________________________

A (*)=)+) A
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' C71
1

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D:
' D71
#

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:
' D
1

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Oltre alle condizioni previste per la quantificazioni del tasso di interesse da applicare al capitale finanziato, il mantenimento in essere del contratto di finanziamento è soggetto al rispetto delle seguenti condizioni finanziarie ed operative:

  • a) il valore dell'indice sopra descritto non può superare un valore pari a 3,5 (covenant modificato con atto notarile del 22 dicembre 2014, precedentemente tale limite era pari a 2,75);
  • b) il valore di R.A.B. (Regulatory Asset Base ovvero il Valore della Rete del Gas) non può essere inferiore ad Euro 270.000 migliaia;
  • c) la partecipazione di ASCOHOLDING S.p.A. detenuta in ASCOPIAVE S.p.A. non potrà scendere al di sotto del 51%.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni collegate con il finanziamento, la Capogruppo ha ceduto ad Unicredit una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.

In seguito ad un accordo raggiunto con Unicredit S.p.A. il 20 novembre 2015, la verifica annuale del rispetto dei parametri finanziari (financial covenant) ed operativi riportati ai punti a) e b) a partire dall'esercizio 2015 viene effettuata non più sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, ma sui dati consolidati pro-forma derivanti dalla somma dei dati del bilancio consolidato e del pro-quota delle società a controllo congiunto.

Alla data del 31 dicembre 2017, avendo rispettato l'indice di cui alla lettera a), pari a 1,19, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto pro-forma a tale data, pari ad Euro 116.160 migliaia, e l'Ebitda pro-forma, pari ad Euro 97.822 migliaia e quello di cui alla lettera b), risultato pari ad Euro 465.904 migliaia, lo spread applicato a partire dal 1° gennaio 2018 sarà pari a 75 punti base.

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

Migliaia di Euro 31/12/2017
Esercizio 2018 10.181
Esercizio 2019 7.326
Esercizio 2020 7.328
Esercizio 2021 7.329
Oltre 31 dicembre 2021 32.377
Totale finanziamenti a medio-lungo termine 64.541

18. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Depositi cauzionali 11.599 92 11.508 12.052
Risconti passivi pluriennali 11.330 1.164 10.166 8.215
Altre passività non correnti 22.930 1.256 21.674 20.267

Le altre passività non correnti passano, da Euro 20.267 migliaia ad Euro 22.930 migliaia con un incremento, al netto della modifica del perimetro di consolidamento, pari ad Euro 1.407 migliaia.

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi da privati su allacciamenti alla rete del gas e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione e su contributi per la realizzazione di rete di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

19. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 31.12.2016
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi 277 357
Passività finanziarie non correnti 277 357

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 357 migliaia al 31 dicembre 2016 ad Euro 277 migliaia, con un decremento di Euro 80 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi, la relativa quota corrente è classificata tra le Passività finanziarie correnti.

____________________________________________________________________________________________

La tabella che segue evidenzia le scadenze delle rate della locazione finanziaria:



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8
3


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20. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Debiti per imposte differite 15.733 15.733 16.814
Debiti per imposte differite 15.733 15.733 16.814

I debiti per imposte differite passano da Euro 16.814 migliaia ad Euro 15.733 migliaia con un decremento di Euro 1.081 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti e degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2017 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Descrizione Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Ammortamenti eccedenti 26.751 24,0% 6.420 27.954 24,0% 6.709
Trattamento di fine rapporto 28 24,0% 7 31 24,0% 7
Ammortamenti eccedenti 14.612 28,2% 4.121 15.598 28,2% 4.399
Deducibilità avviamento ai fini fiscali vendita gas 2.458 27,9% 686 2.236 27,9% 624
Altro 305 24,0% 73 266 24,0% 64
Liste clienti oltre 2016 5.826 28,2% 1.643 7.900 28,2% 2.228
Deducibilità avviamento ai fini fiscali 9.872 28,2% 2.784 9.872 28,2% 2.784
Totale debiti per imposte differite 15.733 16.814

Passività correnti

21. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Debiti verso banche 70.123 1 70.122 55.110
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 10.181 10.181 9.287
Debiti verso banche e finanziamenti 80.304 1 80.304 64.397

I debiti verso banche passano da Euro 64.397 migliaia ad Euro 80.304 migliaia con un incremento pari ad Euro 15.907 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito del Gruppo utilizzate e disponibili ed i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2017.

Istituto di credito Tipologia di Linea di credito Affidamento al
31/12/2017
Tasso al
31/12/2017
Utilizzo al
31/12/2017
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Crediti per cassa 5.000 n.d. -
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 684 2,10% 684
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 21.000 0,68% 21.000
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 10.000 0,44% 10.000
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 20.0
00
0,30% 9.700
Banca Nazionale del Lavoro Crediti per cassa 20.000 0,00% -
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 30.000 1,92% 30.000
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 10.000 0,30% 1.190
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Crediti per cassa 10.000 n.d. -
Banca Popolare Friuladria Crediti per cassa 11.000 n.d. -
Banca Popolare Friuladria Crediti di firma 2.000 n.d. -
Banca Sella Crediti per cassa 5.000 n.d. -
Banco BPM Crediti per cassa 20.000 n.d. -
Banco BPM Crediti di firma 9.485 0,40% 3.012
Banco di Desio e della Brianza Crediti per cassa 5.00
0
n.d. -
Credito Emiliano Crediti per cassa 25.000 0,00% 25.000
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 80.500 0,00% 30.000
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.500 n.d. -
Large Corporate One Mutui 2.857 0,75% 2.857
Unicredit Crediti per cassa 48.702 0,00% 15.000
Unicredit Crediti di firma 42.000 0,30% 13.860
Unione di Banche Italiane Crediti per cassa 30.000 n.d. -
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 1.000 0,30% 202
Banco BPM Crediti di firma 515 0,40% 515
Intesa SanPaolo Crediti di firma 200 0,30% 200
Unicredit Crediti per cassa 1.801 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 10.800 0,30% 7.700
Unicredit Derivati finanziari 3 n.d. 3
Banca Alto Vicentino Crediti di firma 1.527 2,00% 1.527
Cassa di Risparmio del Veneto Crediti per cassa 150 n.d. -
Cassa di Risparmio del Veneto Crediti di firma 300 0,50% 150
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 50 n.d. -
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.599 1,00% 2.307
Unione di Banche Italiane Crediti di firma 50 n.d. -
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 32 n.d. -
Cassa di Risparmio del Veneto Crediti di firma 189 0,40% 189
Unicredit Crediti per cassa 1.100 n.d. -
Unicredit Crediti di firma 1.410 n.d. -
Banca Popolare Friuladria Crediti di firma 2.000 0,40% 1.996
BNP Paribas Lease Group Crediti per cassa 351 n.d. 351
434.805 177.443

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/banche in quanto l'utilizzo della linea per rilascio fideiussioni non determina l'accensione di debiti bancari

I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione del finanziamento a medio/lungo termine con Banca Nazionale del Lavoro e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

22. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Debiti vs/ fornitori 44.843 157 44.685 25.100
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 72.810 12.153 60.657 77.952
Debiti commerciali 117.653 12.310 105.342 103.052

I debiti commerciali passano da Euro 103.052 migliaia ad Euro 105.342 migliaia con un incremento, al netto della modifica del perimetro di consolidamento, pari ad Euro 2.290 migliaia.

________________________________________________________________________________________________

23. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016
Debiti IRAP 625 625 1.029
Debiti IRES 202
Debiti tributari 625 625 1.231

I debiti tributari passano da Euro 1.231 migliaia ad Euro 625 migliaia con un decremento pari ad Euro 606 migliaia ed includono i debiti maturati al 31 dicembre 2017 per IRAP.

24. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
31.12.2016



Anticipi da clienti
3.386 22 3.364 2.519
Debiti per consolidato fiscale 4.550 4.550 6.382
Debiti verso enti previdenziali 1.604 114 1.490 1.451
Debiti verso il personale 5.240 244 4.996 4.679
Debiti per IVA 4.694 4.694 2.650
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 1.119 74 1.045 936
Risconti passivi annuali 988 32 957 627
Ratei passivi annuali 471 471 368
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 3.534 3.534 6.500
Passività per impegni di acquisto a breve termine 611 611
Altri debiti 12.114 2.449 9.665 7.579
Altre passività correnti 38.312 2.935 35.377 33.691

Le altre passività correnti passano da Euro 33.691 migliaia ad Euro 38.312 migliaia con un incremento, al netto della modifica del perimetro di consolidamento, pari ad Euro 1.686 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data di chiusura del 31 dicembre 2017.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al

debito IRES maturato al 31 dicembre 2017 e presenta un decremento di Euro 1.832 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016.

________________________________________________________________________________________________

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 dicembre 2016 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

I debiti verso il personale includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2017 non liquidati alla stessa data l'incremento per Euro 317 migliaia è principalmente spiegato dai debiti maturati al 31 dicembre 2017 relativi ai piani di incentivazione.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano al netto della modifica del perimetro di consolidamento per Euro 2.044 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 31 dicembre 2017 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 3.534 migliaia rispetto ad Euro 6.500 migliaia dell'esercizio precedente.

Passività per vendite a termine

Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - marzo 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

Al termine dell'esercizio la voce rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il periodo gennaio 2018 – marzo 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e gennaio - ottobre 2018 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

Altri debiti

Gli altri debiti rilevano un incremento per Euro 2.086 migliaia al netto della modifica del perimetro di consolidamento. L'incremento è principalmente relativo ai maggiori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale per Euro 2.001 migliaia , e dai maggiori debiti iscritti nei confronti dell'Erario per il canone RAI addebitato nelle bollette degli utenti domestici per Euro 44 migliaia.

________________________________________________________________________________________________

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligati del personale maturati al 31 dicembre 2017.

Benefici basati su strumenti finanziari

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati in parte su strumenti finanziari (cd. "piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017"). In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati.

25. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:



31.12.2017 31.12.2016
Debiti finanziari entro 12 mesi 406 3.552
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 74 93
Passività finanziarie correnti 480 3.645

Le passività finanziare correnti passano da Euro 3.645 migliaia ad Euro 480 migliaia con un decremento di Euro 3.165 migliaia e sono principalmente composte dal saldo del conto corrente di corrispondenza verso la società a controllo congiunto ASM Set S.r.l. per Euro 279 migliaia e debiti della società controllata Bluemeta Spa verso la regione Lombardia.

Il debito verso società di leasing corrisponde alla quota correte del debito verso società di Leasing relativo all'acquisizione di impianti di cogenerazione come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa Relazione Finanziaria Annuale.

26. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni considerato:



31.12.2017 31.12.2016
Passività su derivati materia prima 7 29
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 7 29

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 dicembre

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 396355849 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 16-mag-17 1-ott-17 31-dic-17 Long/Buy 50.508 MWh 2
2 409554449 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 22-dic-17 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 10.800 MWh 1
3 22076671 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-dic-17 1-gen-18 31-gen-18 Long/Buy 7.440 MWh 4
Totali 68.748 7
2017, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita tra il 1° gennaio 2018 ed il 31 dicembre 2018:

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

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Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività negli esercizi considerati:



Esercizio
2017
Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio
2016
Ricavi da trasporto del gas 34.084 8.675 25.409 28.968
Ricavi da vendita gas 382.951 382.951 379.730
Ricavi da vendita energia elettrica 56.840 56.840 58.691
Ricavi per servizi di allacciamento 200 29 171 276
Ricavi da servizi di fornitura calore 42 42 66
Ricavi da servizi di distribuzione 6.949 765 6.184 4.866
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 3.663 9 3.654 1.330
Ricavi per contributi ARERA 39.496 4.219 35.277 17.066
Ricavi per vendite materie prime a termine 1.941 1.941
Altri ricavi 6.625 616 6.009 6.696
Ricavi 532.792 14.313 518.479 497.689

Al termine dell'esercizio 2017, i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave si attestano ad Euro 532.792 migliaia, rispetto ad Euro 497.689 migliaia dell'esercizio precedente; a parità di perimetro di consolidamento, i ricavi sono pari ad Euro 518.479 migliaia in aumento di Euro 20.790 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dai maggiori ricavi conseguiti per contributi ARERA (Euro +18.211 migliaia), parzialmente compensati dalla diminuzione dei ricavi relativi alla vendita di energia elettrica (Euro – 1.801 migliaia)

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito a parità di perimetro di consolidamento, ricavi pari ad Euro 25.409 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 3.558 migliaia, interessando il vettoriamento della quota di 946,9 milioni di metri cubi distribuiti a società di vendita (801,7 milioni del 31 dicembre 2016). Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dal regolatore.

I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 382.951 migliaia, rilevano un incremento pari ad Euro 3.221 migliaia rispetto all'esercizio 2016. Nel corso del 2017 volumi di gas naturale commercializzati sono stati pari a 803,8 milioni di metri cubi a fronte di 800,3 milioni dell'esercizio di confronto.

Al termine dell'esercizio 2017 risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 60.521 migliaia (Euro 50.623 migliaia a dicembre 2016). Gli stessi sono principalmente relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed all'efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima.

Al termine dell'esercizio di riferimento i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 56.890 migliaia (Euro 58.691 migliaia nel 2016). I gigawattora commercializzati nel corso dell'esercizio 2017 risultano

pari a 383,4 milioni (339,9 milioni nel 2016).

I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione, a parità di perimetro di consolidamento, risultano pari ad Euro 171 migliaia, in diminuzione di Euro 106 migliaia rispetto all'esercizio 2016. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

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A parità di perimetro di consolidamento, i ricavi conseguiti da servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 6.184 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 1.317 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

I contributi erogati dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il Servizio Idrico si attestano, al termine del 2017, ad Euro 35.277 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 18.211 migliaia rispetto all'esercizio di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 dicembre 2017 sono conteggiati valorizzando al fair value al 31 dicembre 2017 i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2017 (periodo regolamentare giugno 2017-maggio 2018). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica degli adempimenti è pari al fair value del contributo previsionale comunicato dal GSE misurato al 31 dicembre 2017 e pari ad Euro 302,48 fonte STX (Euro 166,7 al 31 dicembre 2017; fonte GSE).

I ricavi derivanti dall'attività di trading del gas al termine dell'esercizio è risultato pari a Euro 1.941 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - marzo 2018. Le componenti di ricavo correlate a consegne fisiche intervenute nel periodo ottobre 2017 - dicembre 2017 sono state iscritte in base ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo gennaio 2018 – marzo 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio, sono state valutate al valore corrente.

La voce altri ricavi passa da Euro 6.696 migliaia del 2016, ad Euro 6.009 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 687 migliaia per effetto delle maggiori sopravvenienze attive rilevate nel corso del 2016. Si segnala che nell'esercizio 2017, nella voce, trova accoglimento il contributo riconosciuto per le attività svolte ed atte a garantire la sicurezza degli impianti di distribuzione del gas naturale; il contributo, pari ad Euro 689 migliaia di Euro, è stato erogato da CSEA nel mese di febbraio.

Costi

28. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Esercizio 2016
Costi acquisto materia prima gas 252.492 231.029
Costi acquisto materia prima gas 252.492 231.029

Al termine dell'esercizio 2017, i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 252.492 migliaia rilevando un incremento, rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 21.463 migliaia. L'aumento dei costi sostenuti è in parte spiegato dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata nonché dai consumi registrati nell'esercizio di riferimento. L'attività di approvvigionamento della materia prima destinata al mercato finale ha interessato l'acquisto di 803,8 milioni di metri cubi (800,3 milioni nell'esercizio 2016).

Si segnala che al termine dell'esercizio 2017 risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 1.036 migliaia rispetto ad Euro 1.945 migliaia del 31 dicembre 2016.

I costi derivanti dall'attività di trading del gas al termine dell'esercizio è risultato pari a Euro 1.897 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - marzo 2018. Le componenti di costo correlate a consegne fisiche intervenute nel periodo ottobre 2017 - dicembre 2017 sono state iscritte in base alle clausole contrattuali all'uopo sottoscritte, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo gennaio 2018 – marzo 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio, sono state valutate al valore corrente.

La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso dell'esercizio di riferimento ha determinato l'iscrizione di minori costi per complessivi Euro 1.182 migliaia con un significativo incremento rispetto ai 34 mila Euro dell'esercizio precedente.

Si segnala altresì che nel corso dell'esercizio le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

29. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto delle
nuove società
acquisite
Esercizio 2016
Acquisti di energia elettrica 16.060 16.060 16.894
Acquisti di altri materiali 2.025 92 1.934 1.991
Costi acquisto altre materie prime 18.085 92 17.994 18.887

Al termine dell'esercizio 2017 i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 18.085 in diminuzione di Euro 802 migliaia rispetto all'esercizio precedente. A parità di perimetro di consolidamento, i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime rilevano una diminuzione pari ad Euro 893 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per gli approvvigionamenti di energia elettrica.

I costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica registrano un decremento pari ad Euro 834 migliaia, passando da

Euro 16.894 migliaia del 2016, ad Euro 16.060 migliaia del 2017. I gigawattora commercializzati hanno registrato un incremento pari a 43,5 gigawattora passando dai 339,9 dell'esercizio 2016 a 383,4 dell'esercizio 2017 (+12,8%). I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un aumento pari ad Euro 34 migliaia (a parità di perimetro la variazione è di Euro 57 migliaia), passando da Euro 1.991 migliaia del 2016, ad Euro 2.025 migliaia dell'esercizio di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.

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30. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Costi di vettoriamento su reti secondarie 70.049 70.049 73.821
Costi di lettura contatori 706 91 614 675
Spese invio bollette 1.374 1.374 563
Spese postali e telegrafiche 119 1 118 1.164
Manutenzioni e riparazioni 3.484 308 3.176 2.253
Servizi di consulenza 5.659 457 5.202 4.982
Servizi commerciali e pubblicità 3.129 3.129 2.061
Utenze varie 1.706 105 1.601 1.436
Compensi ad amministratori e sindaci 1.304 2 1.301 1.303
Assicurazioni 619 89 530 1.182
Spese per il personale 1.003 39 963 999
Altre spese di gestione 7.877 65 7.812 6.533
Costi per godimento beni di terzi 15.879 5.685 10.194 9.902
Servizi di stoccaggio 571 571 629
Costi trasporto materie prime a termine (19) (19)
Costi per servizi 113.457 6.843 106.614 107.503

I costi per servizi sostenuti nel corso del 2017 passano da Euro 107.503 migliaia del 2016 ad Euro 113.457 migliaia del 2017, rilevando un aumento pari ad Euro 5.954 migliaia (a parità di perimetro di consolidamento diminuiscono di Euro 889 migliaia).

A parità di perimetro di consolidamento, la variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale e dell'energia elettrica su reti secondarie e primarie (Euro – 3.772 migliaia) e dal contestuale aumento dei costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicitari (Euro + 1.068 migliaia), per altre spese di gestione (Euro + 1.279 migliaia) e per manutenzioni e riparazioni (Euro + 922 migliaia).

I costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie dell'esercizio 2017 sono pari ad Euro 34.734 migliaia e sono riferiti a 803,8 milioni di metri cubi di volumi di gas naturale immessi nella rete di società di distribuzione di proprietà o gestite da società non appartenenti al Gruppo (800,3 milioni nel 2016).

I costi sostenuti, invece, per il trasporto di energia elettrica sono pari ad Euro 35.315 migliaia e si riferiscono a quantitativi di energia elettrica commercializzati nel corso dell'esercizio di riferimento pari a 383,4 gigawattora (339,9 nel 2016).

Al termine dell'esercizio 2017 i servizi di consulenza risultano pari ad Euro 5.659 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 676 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro

di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di 457 migliaia di Euro. La variazione registrata a parità di perimetro di consolidamento, pari ad Euro 219 migliaia, è principalmente spiegata ai maggiori costi iscritti nel corso dell'esercizio di riferimento ai fini della partecipazione alla gara d'ambito dell'ATEM di Belluno e per l'acquisizione di Pasubio Group (attuale AP Reti Gas Vicenza), gli stessi sono stati parzialmente compensati dai costi sostenuti nel 2016 ai fini dell'adempimento all'unbundling funzionale.

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Al termine dell'esercizio 2017, i costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità hanno registrato un incremento pari ad Euro 1.068 migliaia passando da Euro 2.061 migliaia del 2016 ad Euro 3.129 migliaia 2017.

A parità di perimetro di consolidamento, i costi sostenuti per altre spese di gestione registrano un aumento pari ad Euro 1.279 migliaia principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per servizi svolti da distributori (Euro + 309 migliaia), per bollettazione (Euro + 421 migliaia), per call center e sportello (Euro + 212 migliaia) e per il servizio di incasso fatture (Euro + 106 migliaia).

I costi di trasporto delle materie prime derivanti dall'attività di trading del gas, al termine dell'esercizio, sono risultati pari a Euro -19 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati sottoscritti dei contratti relativi alla capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti per il servizio di trasporto erano relativi al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18). Le componenti di ricavo e costo correlati ai costi di trasporto sottoscritti nel corso del quarto trimestre sono stati iscritti in base ai prezzi contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate al servizio di trasporto per il periodo gennaio 2018 – settembre 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio, sono stati valutati al valore corrente. Si segnala che la valutazione delle a termine ha evidenziato un saldo positivo superiore ai costi sostenuti nel periodo ottobre-dicembre 2017.

31. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società
acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Salari e stipendi 22.650 1.184 21.466 21.040
Oneri sociali 6.607 382 6.225 6.294
Trattamento di fine rapporto 1.510 91 1.418 1.375
Altri costi 61 61 28
Totale costo del personale 30.827 1.657 29.170 28.737
Costo del personale capitalizzato (5.972) (1.228) (4.744) (4.504)
Costi del personale 24.855 429 24.426 24.233

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 28.737 migliaia dell'esercizio 2016 ad Euro 30.827 migliaia dell'esercizio 2017, rilevando un aumento pari ad Euro 2.090 migliaia. L'effetto a parità di periodo di consolidamento è un aumento di Euro 433 migliaia.

In osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 584 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 659 migliaia per la parte in contanti. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono all'ultimo anno del triennio 2015-2017, periodo definito dai piani per la maturazione del premio. Al termine dell'esercizio 2016 erano stati iscritti i costi maturati nel corso dei primi due anni e che avevano complessivamente determinato l'iscrizione di Euro 1.452 migliaia.

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Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2017, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF). Il residuo incremento è determinato dagli aumenti retributivi corrisposti nel corso dell'esercizio di riferimento e dovuti a riconoscimenti individuali ed a trascinamenti contrattuali.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 1.468 migliaia passando da Euro 4.504 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 5.972 migliaia dell'esercizio di riferimento; mentre a parità di perimetro di consolidamento l'aumento dei costi del personale capitalizzati risulta pari ad Euro 240 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria negli esercizi a confronto:

Descrizione 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Dirigenti (medio) 17 17 0
Impiegati (medio) 377 362 15
Operai (medio) 114 103 11
Totale personale dipendente 507 483 26

32. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Accantonamento rischi su crediti 1.885 1.885 2.891
Altri accantonamenti 0 (0)
Contributi associativi e ARERA 741 49 692 697
Minusvalenze 599 599 886
Sopravvenienze caratteristiche 324 123 200 819
Altre imposte 1.001 38 964 948
Altri costi 756 24 731 681
Costi per appalti 391 (47) 438 641
Titoli di efficienza energetica 36.412 5.087 31.325 16.705
Altri costi di gestione 42.109 5.274 36.835 24.269

Gli altri costi di gestione passano da Euro 24.269 dell'esercizio 2016, ad Euro 42.109 dell'esercizio 2017 e, a parità di perimetro di consolidamento, rilevano una variazione aumento di Euro 12.566 migliaia.

Tale variazione è principalmente determinata dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +14.620 migliaia), il quale è stato solo parzialmente compensato dalla diminuzione degli accantonamenti per rischi su crediti (Euro -1.006 migliaia), reso possibile dall'adeguata capienza del fondo svalutazione crediti, e dai minori

costi per appalti (Euro -250 migliaia).

I costi iscritti al 31 dicembre 2017 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando l'obbligo totale al 31 dicembre 2017 al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al termine del 2017, stimato pari ad Euro 347,51 fonte STX (Euro 156,70 alla data del 31 dicembre 2016).

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33. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Altri proventi 731 409 322 596
Altri proventi 731 409 322 596

Al termine dell'esercizio 2017, a parità di perimetro di consolidamento, gli altri proventi operativi rilevano una diminuzione pari ad Euro 274 migliaia, passando da Euro 596 migliaia del 2016, ad Euro 322 migliaia. Tra i valori delle nuove società acquisite si rileva il plusvalore realizzato per Euro 373 migliaia dalla prima iscrizione dell'avviamento negativo maturato sull'acquisizione di Ap Reti Gas Vicenza S.p.A..

34. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Immobilizzazioni immateriali 19.443 1.196 18.247 17.830
Immobilizzazioni materiali 2.338 74 2.265 2.397
Ammortamenti e svalutazioni 22.585 1.270 21.315 20.227

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 2.358 migliaia, passando da Euro 20.227 migliaia del 2016, ad Euro 22.585 migliaia dell'esercizio di riferimento.

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Proventi e oneri finanziari

35. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari negli esercizi considerati:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Interessi attivi bancari e postali 43 0 43 11
Altri interessi attivi 239 9 229 232
Altri proventi finanziari 5 0 5 4
Proventi finanziari 287 9 277 247
Interessi passivi bancari 5 0 4 90
Interessi passivi su mutui 549 34 515 511
Altri oneri finanziari 201 39 163 190
Oneri finanziari 755 73 682 791
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i 564 564 1.157
Quota risultato da società controllo congiunto 6.834 6.834 6.593
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 7.398 7.398 7.750
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 6.930 (64) 6.994 7.206

Al termine dell'esercizio 2017, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 468 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 76 migliaia.

La voce valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 564 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. - in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nell'esercizio come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 593 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso dell'esercizio 2017; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 241 migliaia, attestandosi ad Euro 6.834 migliaia.

Imposte

36. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:



Esercizio 2017 Valori nuove
società acquisite
Valori al netto
delle nuove
società acquisite
Esercizio 2016
Imposte correnti IRES 16.418 52 16.366 20.870
Imposte correnti IRAP 2.825 8 2.817 2.714
Imposte (anticipate)/differite (1.626) 6 (1.632) (1.182)
Imposte dell'esercizio 17.617 66 17.551 22.401

Le imposte maturate, a parità di perimetro di consolidamento, passano da Euro 22.401 migliaia dell'esercizio 2016, ad Euro 17.551 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 4.850 migliaia. Lo stesso è principalmente spiegato dalla diminuzione della base imponibile generata nonché dalle aliquote IRES vigenti nell'esercizio 2107 che hanno visto passare la tassazione dal 27,5% al 24%.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte negli esercizi considerati:

Gruppo Ascopiave



Esercizio 2017 Esercizio 2016
Utile ante imposte 66.869 79.343
Imposte dell'esercizio 17.617 22.401
Incidenza sul risultato ante imposte 26,3% 28,2%

Il tax-rate registrato al 31 dicembre 2017 risulta pari al 26,3% e registra una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2016 del 1,8%. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dell'aliquota IRES che è stata parzialmente compensata dalle componenti di reddito non deducibili.

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Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nella relazione finanziaria al 31 dicembre 2017.

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2016 il Gruppo ha iscritto a diminuzione della voce "Costi di acquisto della materia prima gas" Euro 11.122 migliaia riconosciuti alla controllata Ascotrade S.p.A. dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente in relazione alla consuntivazione del meccanismo APR.

Si segnala inoltre che, sempre nell'esercizio 2016, i ricavi conseguiti da Ap Reti Gas S.p.A. per il servizio di distribuzione del gas naturale hanno beneficiato dell'effetto positivo, pari a Euro 1.173 migliaia, derivante dal differenziale tra stime preliminari e valutazione consuntiva del vincolo dei ricavi 2015.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017

Aggregazioni aziendali

Acquisto delle società Pasubio Group S.p.A. (ora AP Reti Gas Vicenza S.p.A.), Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. e Pasubio Rete gas S.r.l..

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In data 3 aprile 2017 Ascopiave S.p.A. ha perfezionato l'operazione di acquisto del 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A. (ora AP Reti Gas Vicenza S.p.A.). Il perfezionamento dell'operazione ha fatto seguito all'aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Schio, anche per conto degli altri Comuni proprietari delle azioni di Pasubio Group S.p.A., per la cessione dell'intero pacchetto azionario della società.

La società Pasubio Group S.p.A. è a capo di un gruppo attivo nella distribuzione del gas naturale operante in 22 comuni nelle province di Vicenza e Padova a favore di circa 88.000 utenti e controlla il 100% delle quote di Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. che controlla a sua volta il 100% delle quote della società Pasubio Rete Gas S.r.l..

A seguito dell'acquisizione del controllo con il bilancio abbreviato al 31 dicembre 2017 le società sono state consolidate integralmente dal Gruppo Ascopiave, gli Amministratori, anche in base alla natura degli accordi esistenti preliminarmente al perfezionamento dello scambio di azioni, hanno ritenuto di dover rappresentare l'acquisto del controllo a partire dal 1° aprile 2017.

Con l'acquisizione, la società Ascopiave S.p.A. ha pagato ai soci che hanno ceduto il 100% del capitale della società il 90% del prezzo pattuito per la cessione delle azioni, pari ad Euro 14.670 migliaia, mentre il saldo (10%) è stato corrisposto all'esito della determinazione dell'aggiustamento prezzo previsto contrattualmente e basato sul confronto della posizione finanziaria netta alla data del 31 dicembre 2015 e quella alla data di trasferimento delle azioni. A seguito definizione del prezzo in data 27 luglio 2017 Ascopiave S.p.A. ha corrisposto il saldo prezzo derivante dal confronto tra la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 e la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2017 per un importo pari ad Euro 1.630 migliaia pari al 10% in quanto le differenze riscontrate sono al disotto della soglia prevista per l'eventuale aggiustamento.

I costi dell'acquisizione ai sensi dello "IFRS 3 Revised - Aggregazioni aziendali" sono stati contabilizzati nel conto economico consolidato per un valore di Euro 100 migliaia.

La quota di partecipazione acquistata è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un soggetto indipendente per la determinazione dell'allocazione del minor valore di Euro 373 migliaia pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto al 31 marzo 2017 che gli Amministratori hanno ritenuto prudenziale rilevare tra gli altri ricavi del conto economico consolidato del Gruppo Ascopiave.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2017 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili nelle società Pasubio Group S.p.A. (ora AP Reti Gas Vicenza S.p.A.), Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. e Pasubio Rete gas S.r.l. alla data di acquisizione sono i seguenti:





Valori contabili Valori equi riscontrati all'acquisizione
(in migliaia di Euro) Pasubio
Group
S.p.A.
Pasubio
Distribuzion
e srl
Pasubio
Rete Srl
aggregato Pasubio
Group
S.p.A.
Pasubio
Distribuzion
e srl
Pasubio
Rete Srl
aggregato
100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Altre immobillizzazioni immateriali 20.383 7.048 0 27.431 20.383 7.048 0 27.431
Immobilizzazioni materiali 2.090 0 86 2.176 2.090 0 86 2.176
Partecipazioni 56 1.375 0 1.431 6 0 0 6
Altre attività non correnti 8 2 0 10 8 2 0 10
Crediti per imposte anticipate 1.058 108 20 1.186 1.058 108 20 1.186
Totale attivita non correnti 23.595 8.533 106 32.234 23.545 7.158 106 30.809
Rimanenze 0 0 172 172 0 0 172 172
Crediti commerciali 1.532 3.713 2.410 7.655 1.532 3.713 2.112 7.357
Altre attività correnti 784 6.352 25 7.161 784 4.947 13 5.744
Crediti tributari 773 20 41 834 773 20 41 834
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.816 1.825 5 6.646 4.816 1.825 5 6.646
Totale attività correnti 7.904 11.911 2.653 22.468 7.904 10.506 2.344 20.754
Totale attività 31.499 20.444 2.759 54.702 31.449 17.664 2.450 51.563
Fondi rischi ed oneri 220 0 0 220 220 0 0 220
Trattamento di fine rapporto 248 0 525 773 248 0 525 773
Finanziamenti a medio e lungo termine 3.441 0 0 3.441 3.441 0 0 3.441
Altre passività non correnti 472 529 0 1.001 472 529 0 1.001
Totale passività non correnti 4.381 529 525 5.434 4.381 529 525 5.434
Debiti verso banche e finanziamenti 4.326 0 0 4.326 4.326 0 0 4.326
Debiti commerciali 913 17.461 543 18.917 913 17.461 543 18.917
Debiti tributari 15 0 0 15 15 0 0 15
Altre passività correnti 5.096 5.908 408 11.412 2.198 3.586 414 6.198
Totale passività correnti 10.350 23.369 950 34.670 7.452 21.047 957 29.456
Totale passività 14.731 23.898 1.475 40.104 11.833 21.576 1.481 34.890
Totale attività/passività delle società acquisite 16.768 3.454 1.284 14.598 19.617 3.912 968 16.673
Differenza tra i valori patrimoniali e il prezzo dell'acquisizione 373
Costo totale dell'acquisizione 16.300
Liquidità netta delle società 6.646
Pagamenti 16.300
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione al 31 dicembre 2017 9.655

Il minor valore pari ad Euro 373 migliaia è stato iscritto tra gli altri ricavi, per maggiori informazioni sull'acquisizione si rinvia la paragrafo "Fatti avvenuti nell'esercizio 2017" di questo Relazione Finanziaria Annuale.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 dicembre 2017:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Patronage su linee di credito 8.400 6.400
Fidejussioni su linee di credito 127 231
Su esecuzione lavori 1.128 903
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 0 43
Ad uffici UTF regioni per imposte sul gas 5.737 4.157
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 319 119
Su concessione distribuzione 6.097 3.414
Su compravendite quote societarie 500 0
Su contratti di vettoriamento 10.010 12.841
Su contratto di trasporto di energia elettrica 17.751 16.751
Su contratti di acquisto gas 22 22
Su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 2.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 410 410
Totale 53.501 47.290

________________________________________________________________________________________________

L'incremento delle garanzie rilasciate è principalmente collegato con la maggior copertura richiesta dall'operatore nazionale che si occupa di distribuzione di energia elettrica, oltre dalle maggiori fideiussioni rilasciate a favore delle società di vettoriamento del gas, esterne al Gruppo.

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Patronage su linee di credito 26.665 26.665
Su esecuzione lavori 142 8
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012495 495
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 928 928
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 68 68
Su concessione distribuzione 210 180
Su contratti di vettoriamento 872 1.128
Su contratto di trasporto di energia elettrica 100 216
Su contratti di locazione 117 114
Totale 29.597 29.801

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 dicembre 2017 ad Euro 26.665 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2016.

____________________________________________________________________________________________

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

________________________________________________________________________________________________

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 dicembre 2017 pari ad Euro 64.541 migliaia e scadenze comprese tra il 1° dicembre 2018 ed il 2 agosto 2029.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2018 ed il 2026, ed al 31 dicembre 2017 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 34.541 migliaia (2016 Euro 43.828 migliaia).

I finanziamenti a medio - lungo termine a tasso variabile sono principalmente rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo al 31 dicembre 2017 di Euro 31.000 migliaia, e dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al termine del 2017 di Euro 2.857 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante.

Non risulta invece esposto al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con una durata di 12 ed un debito residuo al 31 dicembre 2017 di Euro 30.000 migliaia, in quanto prevede l'applicazione del tasso fisso.

Tutti i finanziamenti sono soggetti a covenants che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.


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Posizione Finanziaria Netta 2017 (98.975) (71.302) (55.735) (15.272) (67.980) (67.109) (88.802) (102.369) (90.315) (96.403) (126.302) (119.867)
T asso medio attivo 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,02% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,00%
T asso medio passivo 0,32% 0,31% 0,29% 0,29% 0,28% 0,27% 0,27% 0,62% 0,62% 0,69% 0,67% 0,59%
T asso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,02% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,01% 2,00%
T asso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,32% 2,31% 2,29% 2,29% 2,28% 2,27% 2,27% 2,62% 2,62% 2,69% 2,67% 2,59%
T asso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
T asso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,12% 0,12% 0,19% 0,17% 0,09%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (99.143) (71.416) (55.830) (15.297) (68.095) (67.220) (88.953) (102.543) (90.463) (96.567) (126.510) (120.071)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (98.933) (71.274) (55.712) (15.266) (67.951) (67.082) (88.764) (102.326) (90.277) (96.362) (126.250) (119.816) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (168) (113) (95) (25) (115) (110) (151) (174) (148) (164) (208) (204) (1.675)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 42 28 24 6 29 28 38 43 37 41 52 51 419

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.675 migliaia (2016: Euro 1.532 migliaia) ed un miglioramento di Euro 419 migliaia (2016: Euro 383 migliaia).

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Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

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In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2017 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 13 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 26 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro +1.503 migliaia (Euro 1.760 migliaia al 31 dicembre 2016), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dello IAS 39, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

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Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.



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Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 dicembre 2017 risulta pari a 0,27, in aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2016, quando era risultato pari a 0,21.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 25.748 migliaia nel corso dell'esercizio 2017, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 6.284 migliaia.

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Il peggioramento della posizione finanziaria netta è spiegato dall'investimento eseguito nell'acquisto di società nell'ambito della distribuzione gas.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2017 e del 31 dicembre 2016 risultano essere le seguenti:

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Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

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C - Investimenti posseduti fino a scadenza

D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E - Attività disponibili per la vendita

F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Compensi alla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenziamo i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla stessa società di revisione.

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Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dell'esercizio 2017 e dell'esercizio 2016.

Esercizio 2017 Distribuzione Vendita gas Trading gas Vendita Altro 31.12.2017 Elisioni To tale
(Migliaia di Euro) ്ലേഷ energia valori da
elettrica היהודו
acquis izioni
Ricavi netti a clienti terzi 40 493 406 431 1 941 56 840 3.773 14.313 532 792
Ricavi intragruppo tra segmenti 53 538 5 237 36978 8 604 52 (104.409) 0
Ricavi del segmento 103.031 411.668 1.941 93.818 12.377 14.365 (104.409) 532.792
Risultato operativo prima degli ammortamenti 45 648 33.334 63 5767 (4.396) 2.136 (20) 82.524
Ammorta men ti 16.253 3.252 0 0 1.800 1.270 22.585
Risultato operativo 20.394 30.082 03 5.767 (6.205) 867 (20) 59.030
Risultato ante imposte 30.936 36.256 63 5.767 (6.768) 614 66.869
Attivitā 400 179 244 528 0 10927 155 995 63.689 (83-389) 701 929
Passivitā (101 408) (124.297) 0 (11.915) (168.659) (18.539) 83 389 (341.430)

Gruppo Ascopiave





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Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

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Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Altri debiti Costi Ricavi
commerciali crediti commerciali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 1 9.601 4.550 0 0 0 34 0
Totale controllanti 1 9.601 0 4.550 0
0
0 0 34 0
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 53 0 76 0 0
585
0 323 81 57
SEVEN CENTER S.R.L. 40 0 45 0 1
117
1 0 28 0
MIRANT ITALIA S.R.L. 0 0 0 0 0 0 0
Totale consociate 94 0 121 0 1
702
1 323 109 57
Società collegate
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 44 7.510 0
58.238
53 0 0 61 0
Totale collegate 44 7.510 0 0
58.238
53 0 0 61 0
Totale 138 17.111 121 4.550 58.239 755 1 323 203 57

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
    • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da Ascopiave S.p.A e in seguito AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Veritas Energia S.p.A.;
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
    • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Gli oneri od i proventi tributari iscritti in relazione all'adesione del contratto di consolidato fiscale nazionale con la controllante Asco Holding S.p.A. sono rilevati rispettivamente nella voce costi per altro o ricavi per altro.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

________________________________________________________________________________________________

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2017 ad Euro 26.665 migliaia (Euro 34.333 migliaia al 30 settembre 2016).

I costi per servizi verso la controllante Asco Holding S.p.A. si riferiscono principalmente a servizi assicurativi di Gruppo riaddebitati mentre i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l in liquidazione si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale.

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-parti-correlate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

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Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto D altri parti correlate

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A Cassa 17 0 0 0 0 0 0,0% 19 0 0 0 0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 15.538 0 0 0 0 0 0,0% 8.803 0 0 0 0 0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 15.555 0 0 0 0 0 0,0% 8.822 0 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 0 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
F Debiti bancari correnti (70.123) 0 0 0 0 0 0,0% (55.110) 0 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (10.181) 0 0 0 0 0 0,0% (9.287) 0 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (480) 0 0 (279) 0 (279) 58,1% (3.645) 0 0 (3.412) 0 (3.412) 93,6%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (80.785) 0 0 (279) 0 (279) 0,3% (68.042) 0 0 (3.412) 0 (3.412) 5,0%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (65.230) 0 0 (279) 0 (279) 0,4% (59.220) 0 0 (3.412) 0 (3.412) 5,8%
K Debiti bancari non correnti (54.360) 0 0 0 0 0 0,0% (34.541) 0 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti (277) 0 0 0 0 0 0,0% (357) 0 0 0 0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (54.637) 0 0 0 0 0 0,0% (34.899) 0 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (119.867) 0 0 (279) 0 (279) 0,2% (94.119) 0 0 (3.412) 0 (3.412) 3,6%

________________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Seven Center S.r.l. in liquidazione

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017

In data 25 gennaio 2018 la Capogruppo Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto con Cassa Centrale Banca, in pool con Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, un mutuo chirografario di Euro 10.000 migliaia della durata di 12 anni con

applicazione di un tasso fisso pari all'1,83%. Il finanziamento non prevede la verifica di covenants finanziari.

________________________________________________________________________________________________

Con la Delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha approvato la riforma della disciplina in materia di settlement gas, la cui efficacia decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020. Con questo provvedimento l'Autorità ha introdotto una semplificazione delle procedure per la determinazione delle partite attribuibili all'utente del bilanciamento, il quale sarà tenuto ad approvvigionare al Remi i quantitativi determinati in base alle misure effettive per i punti di riconsegna della rete di distribuzione con frequenza di rilevazione mensile o con dettaglio giornaliero dei consumi attesi, e in base all'applicazione del profilo di prelievo atteso con correzione climatica per i punti di prelievo con frequenza di rilevazione inferiore alla mensile. Ha assegnato inoltre al responsabile del bilanciamento il compito di approvvigionare la differenza tra i quantitativi prelevati ai Remi e la somma dei consumi attesi riferibili agli utenti del bilanciamento per i Remi serviti e ha posto in capo al SII (Sistema Informativo Integrato) la responsabilità di mettere a disposizione del responsabile del bilanciamento i dati di prelievo dei PDR (Punti di riconsegna per i clienti finali).

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie di acquisizione aziendale e/o di partnership.

Dati di sintesi al 31 dicembre 2017 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

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Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

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Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

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Il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione, da effettuarsi nei termini di Legge, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 14 marzo 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato il Presidente ad apportare al bilancio quelle modifiche che risultassero necessarie od opportune per il perfezionamento della forma del documento nel periodo di tempo intercorrente tra il 14 marzo 2018 e la data di approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti.

____________________________________________________________________________________________

Pieve di Soligo, 14 marzo 2018

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

Premessa 3
Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016 4
Conto economico complessivo dell'esercizio 2017 e dell'esercizio 2016 5
Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016 6
Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 7
PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL
31 DICEMBRE 2017 8
Criteri di valutazione 12
INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO 19
Attività non correnti 20
Attività correnti 25
Patrimonio netto 28
Passività non correnti 29
Passività correnti 34
NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO
ECONOMICO 38
Ricavi 38
Costi operativi 38
ALTRE NOTE DI COMMENTO 42
Componenti non ricorrenti 42
Informativa su parti correlate 42
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 44
Utile per azione 47
Compensi alla Società di Revisione 48
Impegni e rischi 48
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 51
Contenziosi 51
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 57

Premessa

In conformità a quanto consentito dal D.lgs. 2 febbraio 2007, n. 32, con il quale si è provveduto al recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Comunitaria 2003/51/CE, la Società si avvale della possibilità di redigere la Relazione sulla Gestione della Capogruppo Ascopiave S.p.A. e la Relazione sulla Gestione consolidata in un unico documento, inserito all'interno del fascicolo del Bilancio consolidato.

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Pertanto, la Relazione sulla Gestione consolidata contiene anche tutte le informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile, con riferimento al bilancio di esercizio di Ascopiave S.p.A..

ASCOPIAVE S.p.A.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria



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Conto economico complessivo dell'esercizio 2017 e dell'esercizio 2016

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria


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Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016

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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017

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Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2017 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017. A fini comparativi i prospetti presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2016.

La revisione legale del Bilancio è affidata a PricewatherhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

Il presente Bilancio al 31 dicembre 2017 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018.

Schemi di bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di Patrimonio Netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del Patrimonio Netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del Patrimonio Netto.

Lo schema di Rendiconto Finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

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Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017

Di seguito sono brevemente descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. L'applicazione di tali principi non ha avuto particolare impatto nel bilancio, in quanto disciplinano fattispecie non presenti, oppure interessano la sola informativa finanziaria:

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IAS 7 - Disclosure initiative

In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 7 - Disclosure initiative. Lo scopo è quello di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune criticità segnalate dagli operatori.

IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate.

In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 12 – Iscrizione delle imposte anticipate sulle perdite non realizzate. Tali modifiche hanno lo scopo di chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ed omologati dall'Unione Europea ma applicabili comunque ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2017.

IFRS 15Ricavi da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018. E' prevista la facoltà di adozione anticipata a cui però Ascopiave non ha aderito.

Da un'analisi preliminare sui principali contratti di vendita in essere, il Gruppo non si aspetta un impatto significativo derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

Amendments to IFRS 4 - Regarding the implementation of IFRS 9 Financial Instruments

In settembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'Amendments to IFRS 4: Regarding the implementation of IFRS 9 Financial Instruments, volto a risolvere le problematiche derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9, il nuovo standard sugli strumenti finanziari, prima dell'implementazione dello standard che sostituirà l'IFRS 4 per i contratti assicurativi, in corso di sviluppo da parte dello IASB. Tale emendamento, omologato a novembre 2017, è applicabile a partire dal 1 gennaio 2018.

IFRS 9 - Strumenti finanziari

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche apportate dal nuovo principio sostituiscono le disposizioni dello IAS 39 ed introducono un approccio logico per la classificazione

e la valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business secondo cui l'attività è detenuta, un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l'hedge accounting. Con riferimento ai crediti della Società, il principio introduce una nuova modalità di valutazione degli stessi che tiene conto delle perdite attese e che comporta la rilevazione della svalutazione degli stessi sulla base di un approccio predittivo, basato sulla previsione di default della controparte e della capacità di recupero nel caso in cui l'evento di default si verifichi. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2018. E' prevista la facoltà di adozione anticipata a partire dal 1 gennaio 2016 a cui però la Società non ha aderito. La Società sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo principio sul proprio bilancio di esercizio. Da un'analisi preliminare con particolare riferimento alla svalutazione dei crediti e all'hedge accounting, non si prevedono impatti significativi sul bilancio di Esercizio.

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IFRS 15Ricavi da contratti con i clienti

In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 15 – Ricavi da contratti con i clienti – allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Le modifiche, omologate a ottobre 2017, si applicano a partire dal 1 gennaio 2018.

IFRS 16 - Leases

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il principio IFRS 16 - Leases, che sostituisce lo IAS 17 sul leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario ed introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio è stato omologato in data 31 ottobre 2017 ed è valido dal 1 gennaio 2019, ma l'applicazione anticipata è consentita per le aziende che applicano anche l'IFRS 15 - Ricavi da contratti con Clienti.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora omologati dall'Unione Europea ma applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla società.

IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts

In gennaio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 14 "Regulatory Deferral Accounts" entrato in vigore dal 1° gennaio 2016. La Commissione Europea ha comunque deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.

IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi – il quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o

ricevuto in anticipo. Tale interpretazione è applicabile a partire dal 1 gennaio 2018 ma ad oggi non risulta ancora omologato.

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IFRIC 23Uncertainty over income tax treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 la quale fornisce delle indicazioni su come contabilizzare e misurare le imposte differite e correnti nell'ipotesi in cui ci si trovi in una situazione di incertezza nel trattamento fiscale in ragione dello IAS 12. L'interpretazione è applicabile dal 1 gennaio 2019.

IFRS 10Bilancio consolidato e IAS 28Partecipazioni in società collegate e joint ventures.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 10 – Bilancio consolidato e allo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint ventures. L'obiettivo è quello di chiarire la modalità di contabilizzazione dei risultati legati alle cessioni di asset tra le società di un gruppo e le società collegate e joint ventures. Il processo di omologazione di tali emendamenti è stato sospeso e la relativa data di applicazione è stata rinviata a data futura da definirsi.

IFRS 2Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti sull'IFRS 2 – Classificazione e valutazione delle transazioni basate su azioni. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2018, l'omologazione è prevista per il I° trimestre 2018.

Annual Improvements 2014-2016

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards volte a chiarire alcune disposizioni riguardanti l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28, applicabili a partire dal 1 gennaio 2018.

IAS 40Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1 gennaio 2018.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB a ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation and modifications of financial liabilities (Amendments to IFRS 9)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB a ottobre 2017, ha scopo di coprire due punti principali. Il primo, definire quali attività finanziarie devono essere misurate al costo ammortizzato, permettendo di misurare al costo ammortizzato un numero di attività superiore rispetto a quanto consentito dal IFRS 9. Il secondo, interessa la contabilizzazione delle modifiche ad un debito finanziario. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

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Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti.
  • i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option).
  • le imposte gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico. Nell'applicare i principi contabili di Gruppo, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati da Ascopiave S.p.A.:

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative ai diritti di brevetto e software.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

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I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

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Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Partecipazioni: le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole, che vengono classificate nelle seguenti categorie:

  • partecipazioni in società controllate
  • partecipazioni in società a controllo congiunto
  • partecipazioni in società collegate;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni in società controllate, partecipazioni in società a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate:

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, controllo congiunto e collegate e la quota di pertinenza della Società potrebbe far emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio può differire rispetto al valore del patrimonio netto complessivo delle partecipata alla data di chiusura del blancio.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, in imprese a controllo congiunto e collegate gli Amministratori procedono alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

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Il calcolo del valore d'uso viene effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economicofinanziari delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni si procede quindi ad iscrivere eventuali rettifiche di valore. I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali.

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie- Crediti e Finanziamenti :in tale categoria sono inclusi i crediti non rappresentati da strumenti derivati e non quotate in un mercato attivo, dalle quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value e, successivamente, valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia un'obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a conto economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stato effettuato l'impairment. Tali attività sono classificate come attività correnti, salvo che per le quote con scadenza superiore ai 12 mesi, che vengono incluse tra le attività non correnti.

Attività finanziarie detenute fino a scadenza: sono inclusi in tale categoria gli strumenti finanziari, diversi dagli strumenti derivati, aventi scadenza prefissata e per le quali si ha l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio sino alla scadenza stessa. Sono classificate tra le attività correnti quelle la cui scadenza contrattuale è prevista entro i 12 mesi successivi. Qualora vi sia un'obiettiva evidenza di indicatori di perdite di valore, il valore delle attività viene ridotto in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro: le perdite di valore determinate attraverso impairment test sono rilevate a Conto Economico. Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato se non fosse stato effettuato l'impairment.

Attività finanziarie disponibili per la vendita: in tale categoria sono incluse le attività finanziarie, non rappresentate da strumenti derivati, designate appositamente come rientranti in tale voce o non classificate in nessuna delle precedenti voci. Tali attività sono valutate al fair value, quest'ultimo determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio, o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziaria, rilevandone le variazioni di valore con contropartita in una specifica riserva di patrimonio netto. La classificazione, quale attività corrente o non corrente, dipende dalle intenzioni del management e dalla reale negoziabilità del titolo stesso: sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso nei successivi 12 mesi.

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Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che non si sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a Conto Economico. Inoltre, vengono ceduti alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti della società ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il TFR si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni della Società sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;

  • i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico;

  • gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a Conto Economico nei periodi successivi.

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Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

La Società ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione (approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a Conto Economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a Conto Economico.

Nel corso dell'esercizio 2015 sono stati liquidati i piani retributivi riferiti al precedente triennio, che hanno portato all'assegnazione di 99.078 azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2015, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati. Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

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Altre passività finanziarie correnti: sono valutate al costo ammortizzato e sono eliminate quando sono estinte, ovvero quanto l'obbligazione specifica nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato. I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a Conto Economico.

Altre passività correnti: si riferiscono a rapporti di varia natura e sono iscritte al valore nominale, corrispondente al costo ammortizzato.

Gerarchia del fair value: le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti, con il trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse;

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

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Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) Ascopiave S.p.A. esercita per il triennio 2016 -2018, l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Asco Holding S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

La società aderente trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a Conto Economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Impairment di attività: viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Ammortamenti: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

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Accantonamento per rischi: tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti: il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

Imposte differite attive: la contabilizzazione delle imposte anticipate differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Benefici ai dipendenti: i calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Ascopiave S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Asco Holding S.p.A. in quanto opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante. Asco Holding S.p.A. si avvale di alcuni servizi erogati da Ascopiave S.p.A. e da altre società da questa controllate, a condizioni di mercato, motivati da ragioni di opportunità organizzativa ed economica.

NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

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Attività non correnti

1. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali negli esercizi considerati:



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Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato variazioni significative e la quota di ammortamento è pari ad Euro 127 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie i costi relativi a un sistema di Business Intelligence per il reporting evoluto di dati.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine degli esercizi considerati:



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La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle immobilizzazioni materiali intervenuta nel corso dell'esercizio considerato:

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Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce non ha evidenziato incrementi.

Impianti e macchinario

La voce Impianti e macchinario passa da Euro 542 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 490 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è spiegata dalle quote di ammortamento rilevate nel corso dell'esercizio.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 2 migliaia.

Altri beni

La voce "Altri beni" ha registrato investimenti nel corso dell'esercizio per Euro 43 migliaia, principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva pari ad Euro 475.

3. Partecipazioni

Si riassume nella tabella seguente l'elenco delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.A. alla data del 31 dicembre 2017:

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Si segnala che il patrimonio netto ed il risultato di esercizio delle società controllate o a controllo congiunto rappresentati nelle tabelle sopra riportate sono relativi ai progetti di bilancio di esercizio chiusi al 31 dicembre 2017 ed approvati dai Consigli di Amministrazione delle società partecipate.

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e a controllo congiunto e la quota di pertinenza della Società fa emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio risulta superiore al patrimonio netto complessivo della partecipata al 31 dicembre 2017.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e in imprese a controllo congiunto si è proceduto alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso è stato effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economicofinanziari 2017-2019 delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione del 7 marzo 2018. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni non si è proceduto ad iscrivere alcuna svalutazione.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

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Ascopiave S.p.A. perfeziona l'acquisto del 100 % del capitale di Pasubio Group S.p.A.

In data 3 aprile 2017 Ascopiave S.p.A. ha perfezionato l'operazione di acquisto del 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A. Il perfezionamento dell'operazione ha fatto seguito all'aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Schio, anche per conto degli altri Comuni proprietari delle azioni della Pasubio Group S.p.A., per la cessione dell'intero pacchetto azionario della società.

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La società Pasubio Group S.p.A. è a capo di un gruppo attivo nella distribuzione del gas naturale operante in 22 comuni nelle province di Vicenza e Padova a favore di circa 88.000 utenti.

Secondo stime elaborate da Ascopiave S.p.A. aggregando i dati delle società appartenenti al Gruppo, Pasubio Group S.p.A. ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati pari a 12,6 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel 2014), un margine operativo lordo di 4,7 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2014), un margine operativo netto di 2,7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2014) e un utile netto di 1,5 milioni di euro (0,7 ,milioni di euro nel 2014).

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo aveva un patrimonio netto di 21,1 milioni di euro e presentava un indebitamento finanziario netto (aggiustato per tenere conto dell'ammontare di fatture da ricevere per canoni concessori dovuti ai comuni concedenti di competenza di esercizi precedenti al 2015) pari a 6,9 milioni di euro.

Le concessioni gestite dal Gruppo sono state affidate nella quasi totalità (20 su 22) mediante gare indette ai sensi del Decreto Legislativo n. 164/2000 (cosiddetto Decreto Letta) e avranno scadenza tra il 2018 e il 2024 (oltre il 70% degli utenti serviti sono relativi a concessioni a scadenza dicembre 2024).

Le condizioni economiche offerte da Ascopiave S.p.A. per l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario prevedevano principalmente:

  • 1) l'acquisto delle azioni di Pasubio Group ad un prezzo (equity value) di 16,3 milioni di euro;
  • 2) l'impegno da parte di Pasubio Distribuzione S.r.l., società interamente controllata da Pasubio Group S.p.A., a corrispondere ai comuni che sono attualmente soci di Pasubio Group S.p.A. e che sono anche concedenti del servizio di distribuzione, un canone integrativo una tantum pari a 5,1 milioni di euro;
  • 3) l'impegno da parte di Pasubio Distribuzione S.r.l. a ripristinare a favore dei comuni anzidetti, a partire dal 2017, il pagamento dei canoni annui nella misura originaria, ossia precedente alle modifiche novative intervenute fra le parti;
  • 4) l'impegno di Pasubio Distribuzione S.r.l. a versare anticipatamente ai comuni anzidetti un importo pari alle annualità di canone dovute per gli anni 2017 e 2018.

Facendo riferimento ai dati dell'anno 2016, Ascopiave S.p.A. stima che i maggiori canoni annualmente dovuti in conseguenza dell'impegno indicato al precedente punto 3) dovrebbero comportare maggiori costi e una conseguente riduzione dei risultati operativi per i prossimi anni di circa 1,6 milioni di euro all'anno.

L'offerta presentata da Ascopiave S.p.A. prevede inoltre l'impegno al mantenimento del personale attualmente impiegato, un miglioramento della pianta organica della società, oltre che un potenziamento degli attuali presidi operativi territoriali.

Con l'operazione la società ha pagato ai soci che hanno ceduto il 100% del capitale della società il 90% del prezzo pattuito per la cessione delle azioni, pari ad Euro 14,7 milioni, mentre il saldo (10%) è stato corrisposto all'esito della determinazione dell'aggiustamento prezzo previsto contrattualmente e basato sul confronto della posizione finanziaria netta alla data del 31 dicembre 2015 e quella alla data di trasferimento delle azioni. In esecuzione degli accordi Pasubio Distribuzione S.r.l. ha corrisposto ai comuni che hanno ceduto le quote, quota parte dell'importo dell'una tantum ad essi spettanti, pari a Euro 5,1 milioni.

Ascopiave S.p.A. ha effettuato i pagamenti per cassa e finanziato l'operazione mediante ricorso al debito bancario.

In data 27 luglio 2017 Ascopiave S.p.A. ha effettuato il pagamento del saldo prezzo relativo all'acquisizione della partecipazione in Pasubio Group, pari a 1,6 milioni di Euro, in seguito all'esito della determinazione dell'aggiustamento prezzo previsto contrattualmente.

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Dal 28 aprile 2017, in ottemperanza alla normativa dell'ARERA in materia di separazione funzionale (unbundling), Pasubio Group S.p.A., società del Gruppo Ascopiave operante nel settore della distribuzione gas, su delibera dell'Assemblea dei Soci di Pasubio Group S.p.A., ha assunto la denominazione di AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

In data 26 luglio 2017 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di "Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. Unipersonale e Pasubio Rete Gas S.r.l. Unipersonale in AP Reti Gas Vicenza S.p.A.. L'atto è stato iscritto presso il Registro delle imprese in data 31 luglio 2017.

Ai fini contabili e fiscali le operazioni effettuate dalle società incorporate sono state imputate al bilancio della società incorporante a decorrere dal 1° gennaio 2017; ai fini giuridici, ossia nei confronti dei terzi, la fusione ha avuto effetto a decorrere dal 1° settembre 2017.

4. Altre attività non correnti

Il dettaglio delle voci che compongono le Altre attività non correnti negli esercizi considerati, viene riassunto nella tabella che segue:

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Le Altre attività non correnti passano da Euro 4.462 migliaia dell'esercizio 2016 ad Euro 4.466 migliaia dell'esercizio 2017 registrando un incremento di 4 migliaia di Euro.

La descrizione delle voci che compongono gli "Altri crediti" è riportata di seguito:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Creazzo, originariamente iscritto per Euro 2.141 migliaia, pari al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nel giugno 2005 per la scadenza naturale della concessione, che corrisponde, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, al valore industriale della rete in base alla valutazione indicata in un'apposita perizia. Nel corso dell'esercizio 2014, il contenzioso giudiziale con il Comune circa il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato si è concluso con la sentenza del Tribunale di Vicenza che ha sancito in Euro 1.678 migliaia il valore del rimborso, comportando una svalutazione del credito per Euro 463 migliaia. La Società mantiene valide ragioni per ritenere di poter recuperare il minor riconoscimento del credito nei successivi stati della lite, che tuttavia non viene mantenuto iscritto, divenendo, per effetto della sentenza citata, un'attività potenziale.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

• il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011 al Comune stesso, in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione. Il valore del credito corrisponde al valore contabile netto del bene ceduto che si ritiene inferiore al valore di ricostruzione a nuovo oggetto di richiesta all'Ente Locale.

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Alla data del 31 dicembre 2017 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Si rinvia al paragrafo "Contenziosi " di questa relazione finanziaria annuale per maggiori dettagli.

5. Crediti per imposte anticipate

Le imposte anticipate passano da Euro 1.858 migliaia, ad Euro 2.039 migliaia, con un incremento pari Euro 181 migliaia come riportato nella seguente tabella:

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La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte anticipate relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio in quanto ritiene probabile che gli imponibili futuri possano assorbire tutte le differenze temporanee che le hanno generate. Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 3,9% come previsto dalla legge di conversione 111 del 15 luglio 2011 all'articolo 23 comma 5 del decreto legge 98 del 6 luglio 2011.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono indicati di seguito:

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Attività correnti

6. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

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I crediti commerciali sono esposti al netto degli acconti ricevuti e sono principalmente relativi alla fatturazione di servizi di varia natura che Ascopiave S.p.A. intrattiene con le altre società del Gruppo.

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La voce crediti commerciali passa da Euro 7.412 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 6.420 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando decrementi pari ad Euro 992 migliaia.

I crediti verso i clienti sono interamente rappresentati da crediti iscritti nei confronti di debitori italiani.

Al termine dell'esercizio non sono state riscontrate posizioni in sofferenza che determinassero la necessità di effettuare accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Si segnala, infine, che i crediti commerciali saranno esigibili entro l'esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

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7. Altre attività correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle altre attività correnti al termine di ogni esercizio considerato:

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Le Altre attività correnti rilevano un decremento pari ad Euro 3.330 migliaia, passando da Euro 9.067 migliaia

dell'esercizio 2016, ad Euro 5.737 migliaia dell'esercizio 2017. Il decremento è principalmente spiegato dai minori crediti IRES per il consolidato fiscale nazionale, riferito a crediti verso la controllante Asco Holding S.p.A. avendo aderito a tale opzione., e alla riduzione degli altri crediti, tra i quali sono contabilizzati i crediti verso imprese controllate relativi alla quota azioni per piani incentivanti dei dipendenti.

________________________________________________________________________________

8. Attività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

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Le attività finanziarie correnti ammontano ad Euro 21.071 migliaia registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 18.537 migliaia. La voce accoglie principalmente i saldi attivi dei conti correnti intercompany mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo, erogando i finanziamenti necessari alle società controllate e a controllo congiunto affinché possano adempiere ai propri fabbisogni finanziari.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dei saldi attivi dei conti correnti con le società controllate ed a controllo congiunto nei due esercizi:

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La variazione, pari ad Euro 18.537 migliaia, è spiegata dall'aumento dei finanziamenti erogati alle società controllate i cui fabbisogni finanziari sono risultati maggiori rispetto all'esercizio precedente nella totalità delle società.

9. Crediti tributari

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

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I crediti tributari passano da Euro 757 migliaia dell'esercizio 2016 ad Euro 664 migliaia dell'esercizio 2017 rilevando un decremento pari ad Euro 93 migliaia.

10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione delle disponibilità liquide al termine di ogni esercizio considerato:

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La voce accoglie i conti correnti aperti presso gli istituti di credito e la disponibilità liquide presso le casse sociali. Le disponibilità liquide al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 9.330 migliaia e registrano un aumento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 4.819 migliaia. Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Patrimonio netto

11. Patrimonio netto

La tabella che segue mostra la composizione del patrimonio netto al termine degli esercizi considerati:

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Si evidenzia di seguito la composizione del patrimonio netto:

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Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta ad Euro 398.437 migliaia, in aumento di Euro 4.191 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Si rinvia alla movimentazione del patrimonio netto per maggiori dettagli.

Nel corso dell'esercizio 2017 l'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 28 aprile ha deliberato la distribuzione di dividendi pari ad Euro 40.016 migliaia corrispondenti a 0,18 Euro per azione.

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2017 si compone di 234.411.575 azioni del valore nominale di Euro 1,00 cadauna.

____________________________________________________________________________________________

Si segnala, inoltre, che nel corso dell'esercizio 2017 non sono state acquistate azioni proprie

Le movimentazioni del capitale nell'esercizio 2017 sono riportate nelle tabelle sottostanti:

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Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto

Al 31 dicembre 2017 sono iscritte perdite a patrimonio netto per Euro 40 migliaia, con una variazione positiva di Euro 5 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016.

________________________________________________________________________________

Tale riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei piani a benefici definiti in essere, che non saranno mai riclassificati a Conto Economico.

Con riferimento a quanto previsto dall'art. 2427-bis del Codice Civile si riportano di seguito i prospetti indicanti l'origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità delle voci del patrimonio netto:

Descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre
esercizi precedenti
Per copertura perdite Per altre ragioni
Capitale 234.411.575 - -
RISERVE DI CAPITALE
Riserva da sovrapprezzo azioni 50.171.613 A, B, C 50.171.613
Azioni proprie (17.521.332) - -
RISERVE DI UTILE
Riserva legale 46.882.315 B -
Riserva straordinaria da conferimento
Riserva libera
Altre riserve 40.875.186 A, B, C 40.875.186
Totale 120.407.782 91.046.799
Quota non disponibile
Residua quota disponibile 91.046.799

Legenda: "A" per aumento di capitale, "B" per copertura delle perdite, "C" per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni risulta disponibile considerato che la riserva legale ha raggiunto un valore pari al quinto del capitale sociale, come previsto dalla normativa civilistica.

Passività non correnti

12. Fondi per rischi e oneri

La tabella che segue mostra la composizione dei fondi per rischi ed oneri al termine degli esercizi considerati:

Ascopiave S.p.A.

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L'incremento del fondo per rischi e oneri è spiegato dai fondi quiescenza dipendenti settore del gas e per piani di incentivazione dei dipendenti.

________________________________________________________________________________

Gli altri accantonamenti sono relativi a liti in essere con dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro con la Società.

13. Trattamento di fine rapporto

La tabella che segue mostra la movimentazione del trattamento fine rapporto nell'esercizio considerato:

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La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal Trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli corporate di elevata qualità (con rating pari almeno a AA) per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2017 è pari al 1,49%.

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di probabilità annua di anticipazione del TFR: 2,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 1,00%

L' analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre l'interest cost è registrato nella voce Proventi ed oneri finanziari.

14. Finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione dei finanziamenti a medio lungo termine al termine degli esercizi considerati:

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I finanziamenti a medio e lungo termine rilevano un incremento pari ad Euro 20.713 migliaia, spiegato dall'accensione del nuovo mutuo con BNL e dal pagamento delle rate nel corso dell'esercizio.

In particolare il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2017 pari a 31.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il rimborso della prima tranche, il cui debito originario era di Euro 35.000 migliaia, avverrà mediante n. 12 rate residue semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2018 e il 28 agosto 2023, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 95,5 punti base, mentre, quanto alla seconda, il cui debito originario era di Euro 10.000 migliaia, verrà rimborsata in 16 rate semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2018 e il 27 agosto 2025, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 71,5 punti base oltre al costo annuo di 135 punti base relativo alla garanzia rilasciata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, la controllata AP Reti Gas S.p.A. ha ceduto a Banca Europea per gli Investimenti una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle proprie Concessioni Distribuzione Gas, come da integrazione contrattuale sottoscritta nel mese di dicembre 2016.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

  • a) rapporto Ebitda / oneri finanziari netti superiore a 5;
  • b) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore a 3,5.

Resta inoltre nella facoltà dell'istituto bancario la richiesta del rimborso anticipato del finanziamento rispetto alle date di scadenza previste dai piani di ammortamento nei seguenti casi:

  • a) riduzione dei costi del progetto al di sotto di quanto originariamente stabilito dal contratto;
  • b) rimborso anticipato di altri finanziamenti non BEI (senza considerare le linee rotative);
  • c) mutamento del controllo di Ascopiave S.p.A. o di AscoHolding S.p.A.;
  • d) mutamento normativo, che possa pregiudicare la capacità di Ascopiave S.p.A. di adempiere ai propri obblighi;
  • e) perdita delle concessioni, tale da portare la RAB consolidata al di sotto dei 300 milioni di Euro.

Al termine dell'esercizio 2017 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

a) il rapporto Ebitda / oneri finanziari netti è pari a 180,36 (175,10 al 31 dicembre 2016), calcolato come rapporto tra l'Ebitda consolidato a tale data, pari ad Euro 84.409 migliaia, e gli oneri finanziari netti consolidati, pari ad Euro 468 migliaia;

________________________________________________________________________________

b) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda era pari a 1,42, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 119.867 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 84.409 migliaia.

Il finanziamento a medio - lungo termine con Unicredit S.p.A. è stato acceso da Ascopiave S.p.A. nel corso dell'esercizio 2011 per finanziare importanti operazioni di aggregazione aziendale. L'importo originario del finanziamento era pari ad Euro 40.000 migliaia, con durata di sette anni e rimborso a mezzo di rate semestrali posticipate a partire dal 31 dicembre 2011 sino al 30 giugno 2018.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state rimborsate due rate con quota capitale pari ad Euro 2.857 migliaia cadauna che hanno portato ad una riduzione del finanziamento stesso per Euro 5.714 migliaia e ad un debito residuo al termine dell'esercizio pari ad Euro 2.857 migliaia.

Il tasso di interesse che regola il finanziamento è di tipo variabile, ed è formato da un parametro di indicizzazione individuato nell'Euribor a tre mesi ed un margine fisso da sommare al parametro detto "spread". La misura del margine fisso è soggetta a variazione in base al valore assunto, al termine di ogni esercizio, dal rapporto fra la posizione finanziaria netta consolidata ed il margine operativo lordo consolidato, come riportato nella tabella seguente:

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Oltre alle condizioni previste per la quantificazioni del tasso di interesse da applicare al capitale finanziato, il mantenimento in essere del contratto di finanziamento è soggetto al rispetto delle seguenti condizioni finanziarie ed operative:

  • a) il valore dell'indice sopra descritto non può superare un valore pari a 3,5 (covenant modificato con atto notarile del 22 dicembre 2014, precedentemente tale limite era pari a 2,75);
  • b) il valore di R.A.B. (Regulatory Asset Base ovvero il Valore della Rete del Gas) non può essere inferiore ad Euro 270.000 migliaia;
  • c) la partecipazione di ASCOHOLDING S.p.A. detenuta in ASCOPIAVE S.p.A. non potrà scendere al di sotto del 51%.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni collegate con il finanziamento, la Società ha ceduto ad Unicredit una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.

In seguito ad un accordo raggiunto con Unicredit S.p.A. il 20 novembre 2015, la verifica annuale del rispetto dei parametri finanziari (financial covenant) ed operativi riportati ai punti a) e b) a partire dall'esercizio 2015 viene effettuata non più sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, ma sui dati consolidati pro-forma derivanti dalla somma dei dati del bilancio consolidato e del pro-quota delle società a controllo congiunto.

Alla data del 31 dicembre 2017, avendo rispettato l'indice di cui alla lettera a), pari a 1,19, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto pro-forma a tale data, pari ad Euro 116.160 migliaia, e l'Ebitda pro-forma, pari ad Euro 97.822 migliaia e quello di cui alla lettera b), risultato pari ad Euro 465.904 migliaia, lo spread applicato a partire dal 1° gennaio 2018 sarà pari a 75 punti base.

Nel mese di agosto 2017 Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto un finanziamento a 12 anni con BNL S.p.A. per un importo di Euro 30.000 migliaia, con rimborso, a partire dal 2 febbraio 2018 e sino al 2 agosto 2029, tramite quote capitali semestrali costanti e interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,92%.

________________________________________________________________________________

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento con BNL, la controllata AP Reti Gas S.p.A. ha ceduto all'istituto di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle proprie Concessioni Distribuzione Gas.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

  • a) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore o uguale a 3,5;
  • b) RAB maggiore o uguale ad Euro 300.000 migliaia.

Al termine dell'esercizio 2017 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda è pari a 1,42, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 119.867 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 84.409 migliaia;
  • b) la RAB consolidata è pari ad Euro 433.932 migliaia.

La tabella seguente mostra le scadenze per esercizio dei finanziamenti a medio-lungo termine:

Migliaia di Euro 31/12/2017
Esercizio 2018 10.181
Esercizio 2019 7.326
Esercizio 2020 7.328
Esercizio 2021 7.329
Oltre 31 dicembre 2021 32.377
Totale finanziamenti a medio-lungo termine 64.541

15. Altre passività non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

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Le altre passività non correnti passano da Euro 44 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 46 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 2 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

16. Debiti per imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

Ascopiave S.p.A.

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Le imposte differite sono pari ad Euro 21 migliaia.

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte differite relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio. Nella determinazione delle imposte differite si è fatto riferimento all'aliquota IRES (imposte sul reddito delle società) e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2% come previsto dalla legge di conversione 111 del 15 luglio 2011 all'articolo 23 comma 5 del decreto legge 98 del 6 luglio 2011.

________________________________________________________________________________

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

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Passività correnti

17. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce debiti verso banche e finanziamenti al termine di ogni esercizio considerato:

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Al termine dell'esercizio 2017 il debito bancario a breve è composto dai finanziamenti bancari a breve termine e dai saldi passivi di conto corrente aperti presso gli istituti di credito per Euro 70.000 migliaia e dalla quota a breve dei mutui per Euro 10.181 migliaia. L'incremento complessivo, pari ad Euro 15.894 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori utilizzi degli affidamenti disponibili.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito di Ascopiave S.p.A. utilizzate e disponibili e i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2017:

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I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione del finanziamento a medio/lungo termine con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

18. Debiti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei debiti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

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I debiti commerciali passano da Euro 1.779 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.774 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 995 migliaia. L'aumento è principalmente spiegato dai maggiori saldi debitori iscritti nei confronti di fornitori per fatture ricevute pari ad Euro 690 migliaia. Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo.

19. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Altre passività correnti" al termine di ogni esercizio considerato:

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Al termine dell'esercizio considerato le altre passività correnti ammontano ad Euro 3.285 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 333 migliaia rispetto all'esercizio 2016.

________________________________________________________________________________

I "Debiti verso enti previdenziali" si riferiscono ai debiti per oneri contributivi di competenza dei mesi di novembre e dicembre versati nei primi mesi dell'esercizio 2018, mentre i "Debiti verso il personale" includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2017 e non ancora liquidate alla stessa data.

20. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Passività finanziarie correnti" al termine degli esercizi considerati:

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Le passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 35.829 migliaia, in diminuzione di Euro 7.327 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dei saldi iscritti nei conti correnti intercompany in essere con le società controllate mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo.

Le stesse sono rappresentate dai debiti finanziari iscritti nei confronti di AP Reti Gas S.p.A. per Euro 17.952 migliaia, di AP Reti Gas Rovigo S.r.l. per Euro 1.139 migliaia, di Asm Set S.r.l. per Euro 279 migliaia, di Blue Meta S.p.A. per Euro 7.691 migliaia, di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. per Euro 1.029, di Etra Energia S.r.l. per Euro 865 migliaia e di Pasubio Servizi S.r.l. per Euro 6.875 migliaia.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

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La posizione finanziaria netta di Ascopiave S.p.A. rileva un incremento pari ad Euro 5.029 migliaia rispetto all'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 139.969 migliaia.

________________________________________________________________________________

Si evidenzia che nei finanziamenti bancari a breve termine non sono previsti covenants o negative pledges, mentre i finanziamenti erogati da UniCredit Banca S.p.A., dalla Banca Europea per gli Investimenti e da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. sono sottoposti a covenants – da verificarsi sulla base delle risultanze del bilancio consolidato - descritti nel paragrafo "Finanziamenti a medio-lungo termine" di questa relazione finanziaria annuale.

NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

________________________________________________________________________________

Ricavi

21. Ricavi

La seguente tabella evidenzia i ricavi negli esercizi considerati:

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Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti ammontano ad Euro 61.732 migliaia, in aumento di Euro 5.360 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi conseguiti da servizi generali resi a società del Gruppo rilevano un incremento pari ad Euro 2.522 migliaia, passando da Euro 9.057 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 11.579 migliaia dell'esercizio di riferimento.

I ricavi derivanti dalla distribuzione dei dividenti delle società partecipate rilevano un incremento pari ad Euro 18.721 migliaia, passando da Euro 30.923 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 49.644 migliaia dell'esercizio di riferimento.

La voce altri ricavi passa da Euro 16.392 migliaia dell'esercizio 2016 a 509 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un decremento per Euro 15.883 migliaia; la variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei ricavi iscritti a seguito della cessione di "Certificati di efficienza energetica TEE" alla società controllata AP Reti Gas S.p.A. vincolata al conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico. Tali obbiettivi prima in carico ad Ascopiave S.p.A. sono traslati in Ap Reti Gas S.p.A. a seguito del conferimento del ramo distribuzione gas e ai ricavi relativi alla commercializzazione dell'energia termica, frigorifera ed elettrica prodotta dagli impianti di cogenerazione e fornitura calore degli impianti ceduti alla controllata Veritas Energia S.p.A.. nel corso dell'esercizio 2016.

Costi operativi

22. Costi per acquisto materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di materie prime negli esercizi considerati:

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I costi per l'acquisto di altre materie prime passano da Euro 22 migliaia dell'esercizio 2016 ad Euro 1 migliaia dell'esercizio 2017 registrando un decremento pari ad Euro 21 migliaia.

35. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:

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Al termine dell'esercizio i costi per servizi ammontano ad Euro 8.467 migliaia, rilevando un decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 749 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione delle spese postali e telegrafiche, nonché dalla diminuzione dei costi assicurativi e dei servizi di consulenza.

________________________________________________________________________________

Le spese per il personale includono costi per viaggio e missione dei dipendenti, costi per il servizio mensa e costi per addestramento e formazione e rilevano un incremento di Euro 105 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

La voce costi per godimenti beni di terzi accoglie principalmente i costi relativi a diritti e licenze software e i costi per gli affitti delle sedi. Al termine dell'esercizio la voce registra un incremento pari ad Euro 347 migliaia.

24. Costo del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

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Il costo del personale è iscritto al netto dei costi capitalizzati a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti parzialmente in economia direttamente imputati alla realizzazione di nuove infrastrutture.

I costi del personale passano da Euro 7.655 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 7.455 migliaia dell'esercizio

2017 registrando un decremento pari ad Euro 201 migliaia.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 1 migliaia passando da Euro 8 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 9 migliaia del 2017 diminuendo il costo complessivo del personale di pari importo.

________________________________________________________________________________

La tabella sotto riportata evidenzia il numero di dipendenti per categoria al termine dell'esercizio 2017 ed al termine dell'esercizio 2016:

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Si segnala che alcuni dipendenti della società sono titolari di piani di incentivazione pluriennali.

25. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi operativi negli esercizi considerati:

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Gli altri costi operativi registrano decrementi per Euro 13.893 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dei costi iscritti nell'esercizio 2016 per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per la controllata AP Reti Gas S.p.A..

26. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

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Al termine dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 78 migliaia, rilevando un incremento per Euro 22 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

27. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

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Gli ammortamenti rilevati al termine dell'esercizio ammontano ad Euro 1.756 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 23 migliaia.

________________________________________________________________________________

28. Proventi ed oneri finanziari netti

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari negli esercizi considerati:

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Totale oneri/(proventi) finanziari netti 514 733

La voce proventi ed oneri finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 514 migliaia, inferiore rispetto al dato dell'esercizio precedente per Euro 219 migliaia. La variazione è dovuta alla riduzione dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito alle linee di credito e al miglioramento della situazione finanziaria, che ha consentito un minor utilizzo delle linee stesse.

29. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

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Le imposte dell'esercizio passano da Euro 4.550 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 764 migliaia dell'esercizio

di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 3.786 migliaia.

La tabella che segue evidenzia l'incidenza delle imposte sul reddito:

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Il tax-rate effettivo passa dal 20,3% dell'esercizio 2016 all'1,8% dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari al 18,5%. La significativa diminuzione del tax-rate è spiegata dalla quasi totale detassazione dei dividendi incassati da società partecipate.

________________________________________________________________________________

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ALTRE NOTE DI COMMENTO

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che non ci sono componenti economiche non ricorrenti rilevate nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2017.

Informativa su parti correlate

Si segnala che la Società è controllata da Asco Holding S.p.A. che detiene il 61,562% delle azioni.

Tutte le operazioni con le società del Gruppo fanno parte dell'ordinaria gestione dell'impresa e sono regolate a condizioni di mercato. Non vi sono altre operazioni effettuate nell'esercizio 2017 con società e entità riconducibili a Soci o amministratori della società o delle società controllanti e controllate.

31.12.2017
Società Crediti
Altri crediti
commerciali
Costi Ricavi
Debiti
Altri debiti
commerciali
Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 1 3.164 212 34 800
Totale controllanti
Società controllate e sottoposte a controllo
congiunto
1 3.164 212 34 800
AP Reti Gas S.p.A. 1.521 15 17.952 296 48 3.470 98
Ascotrade S.p.a.
Blue Meta S.p.A.
1.431
330
637 41
4
7.691 192
7
66
33
3.493
812
1
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
Etraenergia S.r.l.
141
62
4 1.029
865
4 3
4
356
159
0
Pasubio Group S.p.A.
Pasubio Servizi S.r.l.
24
186
15.403 1 6.875 1 25 490 170
AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
Veritas Energia S.r.l.
97
319
4.224 18 1.139 35
0
5
0
238
765
31
Amministratori Sindaci e Alta Dirigenza 569 1.234
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L.
Amgas Blu S.r.l.
11
169
807 11 3 61
412
1
ASM SET S.R.L.
Unigas Distribuzione Gas S.r.l.
92
16
6 279 15 7 251
59
1
Totale società controllate e sottoposte a controllo
congiunto
Società sottoposte al controllo della controllante
4.400 21.071 90 35.829 1.108 1.429 10.564 302
ASCO TLC S.P.A. 12 70 585 75 57
SEVEN CENTER S.R.L. 39 28
Totale Società sottoposte al controllo della
controllante 51 70 585 103 57
Totale 4.451 24.235 160 35.829 1.693 1.641 10.701 1.158

________________________________________________________________________________

I rapporti con parti correlate che Ascopiave S.p.A. intrattiene con le altre società del Gruppo interessano principalmente le seguenti tipologie:

  • l'acquisto gas di gas naturale ed energia elettrica da Ascotrade S.p.A.;
  • l'acquisto di prestazioni di call center da Ascotrade S.p.A. effettuato al prezzo di mercato parametrizzato al numero chiamate;
  • al riaddebito di alcuni costi assicurativi da parte della controllante Asco Holding S.p.A.;
  • all'acquisto di alcuni servizi amministrativi, call center, gestione del credito;
  • la vendita di servizi di sportello, di gestione del personale, del servizio informatico, di gestione del servizio immobiliare, di archiviazione ottica, di servizi di staff come la qualità, la privacy e la sicurezza dei lavoratori;
  • la vendita del servizio di contabilità e di gestione degli adempimenti normativi;
  • la vendita del servizio di amministrazione e finanza;
  • il riaddebito alle società del Gruppo dei servizi di contabilità e informatici, delle eventuali spese esterne sostenute;
  • l'accordo per la regolamentazione dei rapporti di tesoreria finalizzato a compensare le eccedenze e deficienze di cassa fra le imprese del gruppo.
  • l'accordo di adesione al consolidato di gruppo con la controllante Asco Holding S.p.A..

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-parti-correlate-

GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

________________________________________________________________________________

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

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____________________________________________________________________________________________

Situazione patrimoniale-finanziaria

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società sottoposte al controllo delle controllanti

C altri parti correlate

Conto economico

Esercizio "%
Esercizio "%
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________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto

C altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto

"%
"%
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31.12.2017
;
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,

3
31.12.2016
;
! ,
3
A Cassa 7 0 0
0
0
0,0%
5 0
0
0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 9.324 0 0
0
0
0,0%
4.506 0 0 0 0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
0
0
0,0%
0
0
0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 9.330 0 0
0
0
0,0%
4.511 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 21.071 0
21.071
0 21.071 100,0% 2.534 0 2.534 0 2.534 100,0%
F Debiti bancari correnti (70.000) 0 0
0
0
0,0%
(55.000) 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (10.181) 0 0
0
0
0,0%
(9.287) 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (35.829) 0
(35.829)
0 (35.829) 100,0% (43.156) 0 (39.744) (3.412) (43.156) 100,0%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (116.011) 0
(35.829)
0 (35.829) 30,9% (107.443) 0 (39.744) (3.412) (43.156) 40,2%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (85.610) 0
(14.758)
0 (14.758) 17,2% (100.398) 0 (37.210) (3.412) (40.622) 40,5%
K Debiti bancari non correnti (54.360) 0 0
0
0
0,0%
(34.541) 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 0 0
0
0
0,0%
0
0
0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti 0 0
0
0
0,0%
0
0
0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (54.360) 0 0
0
0
0,0%
(34.541) 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (139.969) 0
(14.758)
0 (14.758) 10,5% (134.940) 0 (37.210) (3.412) (40.622) 30,1%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto C altri parti correlate

Rendiconto Finanziario

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________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti B Società controllate e a controllo congiunto C altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • Asco TLC S.p.A.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Pasubio Servizi S.r.l.
  • Seven Center S.r.l. in liquidazione
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Veritas Energia S.p.A.

Gruppo C – altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2017 e del 31 dicembre 2016 risultano essere le seguenti:

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Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

C - Investimenti posseduti fino a scadenza

D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E - Attività disponibili per la vendita

F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero

delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

________________________________________________________________________________

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

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Compensi alla Società di Revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, la tabella sottostante evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

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Impegni e rischi

Garanzie prestate

La società ha erogato le seguenti garanzie potenziali al 31 dicembre 2017:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Patronage su linee di credito 33.065 33.065
Patronage su contratti di acquisto energia elettrica 5.000 2.000
Fidejussioni su linee di credito 127 231
Su esecuzione lavori 953 903
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 22 43
Ad uffici UTF regioni per imposte sul gas 4.237 4.157
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 119 119
Su concessione distribuzione 2.194 2.134
Su contratti di vettoriamento 4.494 6.132
Su contratto di trasporto di energia elettrica 14.755 14.755
Su contratti di acquisto gas 22 22,06
Su compravendite quote societarie 500 -
Totale 65.489 63.560

________________________________________________________________________________

Si segnala che nelle voci "Patronage su linee di credito" risultano iscritti patronage rilasciati da Ascopiave S.p.A. nei confronti di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione per complessivi Euro 26.665 migliaia (Euro 26.665 migliaia al 31 dicembre 2016).

Politiche di copertura dei rischi

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Le principali passività finanziarie di Ascopiave S.p.A. comprendono i finanziamenti bancari, contratti di noleggio con opzione d'acquisto, saldi bancari negativi a breve termine. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative. Ascopiave S.p.A. ha diverse attività finanziarie quali cassa e depositi bancari a breve, che derivano direttamente dall'attività operativa.

I rischi principali generati dagli strumenti finanziari di Ascopiave S.p.A. sono il rischio di tasso di interesse ed il rischio di liquidità. Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.

Rischio di tasso

L'esposizione di Ascopiave S.p.A. al rischio di variazioni dei tassi di mercato è connesso principalmente ai finanziamenti accesi verso istituti di credito, con tassi di interesse variabile, essendo la Società incaricata di gestire i fabbisogni finanziari delle società controllate.

La politica di Ascopiave S.p.A., che dipende dalla stagionalità del ciclo d'affari del gas naturale, mira a gestire le necessità di liquidità a mezzo di linee di affidamento a breve termine con tasso variabile, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, oltre a presentare dei finanziamenti a medio-lungo termine, sempre a tasso variabile, con rimborso compreso tra il 2018 ed il 2026, che al 31 dicembre 2017 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 64.541 migliaia (2015 Euro 43.828 migliaia).

I finanziamenti a medio - lungo termine a tasso variabile sono principalmente rappresentati dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al 31 dicembre 2017 di Euro 2.857 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante, e dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla

Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo di Euro 31.000 migliaia, entrambi soggetti a covenants che risultano rispettati.

________________________________________________________________________________

Non risulta invece esposto al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, in quanto prevede l'applicazione del tasso fisso.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Finanziamenti a medio - lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella mostra la sensitività dell'utile della Società ante imposte, in seguito a variazioni ragionevolmente possibili dei tassi di interesse, mantenendo costanti tutte le altre variabili.

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2017 (131.431) (132.885) (134.562) (127.348) (142.182) (138.416) (136.420) (138.040) (138.908) (140.057) (138.491) (139.969)
Tasso medio attivo 0,33% 0,26% 0,10% 0,03% 0,26% 0,52% 0,60% 0,58% 0,64% 0,67% 0,76% 0,95%
Tasso medio passivo 0,31% 0,30% 0,28% 0,28% 0,28% 0,27% 0,27% 0,50% 0,51% 0,54% 0,54% 0,53%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,33% 2,26% 2,10% 2,03% 2,26% 2,52% 2,60% 2,58% 2,64% 2,67% 2,76% 2,95%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,31% 2,30% 2,28% 2,28% 2,28% 2,27% 2,27% 2,50% 2,51% 2,54% 2,54% 2,53%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,10% 0,08% 0,14% 0,17% 0,26% 0,45%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,04% 0,04% 0,03%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (131.655) (133.089) (134.791) (127.558) (142.424) (138.644) (136.651) (138.274) (139.137) (140.295) (138.719) (140.207)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (131.375) (132.834) (134.505) (127.296) (142.122) (138.359) (136.362) (137.981) (138.851) (139.997) (138.434) (139.910) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (223) (204) (229) (209) (242) (228) (232) (234) (228) (238) (228) (238) (2.732)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 56 51 57 52 60 57 58 59 57 59 57 59 683

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito della Società pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 2.732 migliaia (2016: Euro 2.447 migliaia) ed un miglioramento di Euro 683 migliaia (2016: Euro 612 migliaia).

Politiche inerenti il rischio di credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario della Società.

Vista la tipologia di attività di Ascopiave S.p.A., tale rischio non desta particolare importanza.

Rischio di liquidità

Ascopiave S.p.A. persegue costantemente il mantenimento dell'equilibrio e della flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, fungendo da gestore della tesoreria del Gruppo.

I due principali fattori che influenzano la liquidità di Ascopiave S.p.A. sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

La ripartizione per scadenza, al 31 dicembre 2017, dei debiti finanziari a medio – lungo termine è riportata alla nota n. 14.

I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalla funzione tesoreria di Ascopiave S.p.A. nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie od un adeguato investimento delle eventuali disponibilità liquide.

Gli amministratori ritengono che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelle che saranno generate dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza naturale.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale di Ascopiave S.p.A. è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Ascopiave S.p.A. può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

________________________________________________________________________________

Ascopiave S.p.A. verifica il proprio capitale mediante un rapporto debito/capitale, ovvero rapportando il debito netto al totale del capitale più il debito netto. Ascopiave S.p.A. include nel debito netto finanziamenti onerosi, debiti commerciali ed altri debiti, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

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Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse

La Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse principalmente in relazione ai debiti a breve termine e per la parte dei finanziamenti a medio – lungo termine a tasso variabile verso gli istituti bancari.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017

In data 25 gennaio 2018 Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto con Cassa Centrale Banca, in pool con Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, un mutuo chirografario di Euro 10.000 migliaia della durata di 12 anni con applicazione di un tasso fisso pari all'1,83%. Il finanziamento non prevede la verifica di covenants finanziari.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019. Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro

3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore).

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In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni).

Si è in attesa delle definizione di una compiuta intesa transattiva.

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale.

All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società.

Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia).

Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

È tuttora pendente il termine per l'eventuale impugnazione del Lodo.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

____________________________________________________________________________________________

Si è in attesa della calendarizzazione del procedimento.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

________________________________________________________________________________

In proposito, va evidenziato che, rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il Consiglio di Stato ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Sono in corso le valutazioni giuridico/processuali per l'impugnazione di detto ultimo Provvedimento (con "motivi aggiunti").

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i.

Quest'ultima ha quindi presentato appello al C.d.S.. Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato di 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group.

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2017 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Un giudizio civile c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) successivo all'Accertamento Tecnico Preventivo, conclusosi con la relazione del CTU (nominato dal Tribunale), ed avviato da Ascopiave S.p.A. (atto di citazione del 22 agosto 2013) al fine di ottenere il risarcimento del danno per la rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", nei confronti di diversi professionisti incaricati originariamente.

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU per ripristino integrale) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza per rifacimento integrale).

________________________________________________________________________________

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU, nominando un consulente d'ufficio. L'incarico è stato confermato nell'udienza del 13 marzo 2015. Ascopiave S.p.A. ha nominato proprio CTP.

Il CTU, a conclusione dell'incarico, ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, nell'ambito del quale la società ha richiesto, oltre alla somma fissata dal CTU, anche il rimborso dei costi patiti per il contenzioso. Il tentativo è fallito essenzialmente perché non vi è accordo sulla ripartizione della somma tra i soggetti debitori.

Il 10 giugno 2016, il Giudice, a scioglimento della riserva, ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 26 gennaio 2017. Successivamente sono state depositate le comparse conclusionali e le relative repliche.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando un professionista e l'impresa esecutrice al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (e di conseguenza, la compagnia assicuratrice) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Il termine per l'eventuale appello è tuttora pendente.

ASCOPIAVE – SIDERA/FAJ COMPONENTS:

Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti di confinanti con la proprietà di Ascopiave S.p.A., conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A. in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.

Il Giudice ha disposto la CTU.

Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva. In proposito è stata redatta una bozza di accordo, allo stato non formalizzata per l'assenza di una adeguata garanzia assicurativa a favore di Ascopiave S.p.A.

Le operazioni peritali si sono concluse il 11 luglio 2016.

Il CTU ha depositato la propria relazione il 31 marzo 2017, analizzata nell'udienza del 17 ottobre 2016.

Nella successiva del 10 novembre 2016, inaspettatamente, il Giudice, ritenendo non esaustivi alcuni riscontri, ha disposto la rinnovazione della consulenza tecnica, affidandone il relativo incarico ad un nuovo C.T.U.

A metà marzo 2017, dopo un primo sopraluogo del collegio peritale, è pervenuta la notizia del fallimento della Faj Components, con conseguente interruzione del procedimento giudiziale.

Il 23 giugno 2017 si è tenuta l'udienza di riassunzione, nel corso della quale è intervenuta il curatore del fallimento, dichiarando di avere chiesto al Giudice Delegato l'autorizzazione per costituirsi in giudizio e di non averla ancora ottenuta. Ha poi fatto presente che l'impianto per cui è causa è acquisito alla massa fallimentare e che la procedura provvederà quanto prima all'esperimento delle procedura di vendita.

A dicembre 2017 il manufatto oggetto della vertenza è stato rimosso. Pertanto, la causa verrà abbandonata per la sopravvenuta cessazione della materia del contendere.

________________________________________________________________________________

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A., in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

A tal proposito, Ascopiave S.p.A., ha conferito al legale una Procura Generale alle liti (limitata ai ricorsi d'urgenza e alla relativa fase di esecuzione), formalizzata il 12 gennaio 2015, rinnovata da AP Reti Gas S.p.A. in data 27 luglio 2016 e pervenuta a scadenza il 31 dicembre 2017.

È stata avviata la procedura di selezione per il rinnovo dell'incarico sino al 31 dicembre 2020, attualmente in corso.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (ASM DG, ora AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.r.l.).

Il costo medio, per singola pratica (presupponendo l'accoglimento, in prima istanza, del ricorso, è stimabile tra i 2.500 ed i 3.500 euro, al netto dei costi interni). Per tali spese è previsto il parziale ristoro tariffario (sino al limite di Euro 5.000).

Allo stato, per Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. sono:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 0 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 2 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 27 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 4 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 148 pratiche.

L'entità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 40 (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2017, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 163 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 93 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

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Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Nel corso dell'esercizio 2008 la società Ascopiave S.p.A. è stata assoggettata a verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale. Ad esito della stessa è stato emesso un Processo Verbale di Constatazione con rilievi in merito alle imposte indirette ed a quelle dirette. Nel corso del mese di luglio 2008 la locale Agenzia delle Entrate ha emesso avviso di accertamento riprendendo interamente i contenuti del suddetto Processo Verbale di Constatazione.

________________________________________________________________________________

La società in data 5 febbraio 2010 ha provveduto a presentare ricorso in Commissione Tributaria Provinciale oltre versare la somma di Euro 243 migliaia a seguito iscrizione a ruolo in pendenza di giudizio.

In data 30 settembre 2010 la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha pronunciato la sentenza 131/03/10 depositata in data 14 dicembre 2010 accogliendo il ricorso e riconoscendo il corretto comportamento tributario adottato da parte della società.

Successivamente l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello avverso la sentenza di primo grado emessa dalla Commissione Provinciale di Treviso.

In data 24 settembre 2012 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso la sentenza n. 109/30/12, depositata il 20 dicembre 2012 che ha respinto l'appello presentato dall'Agenzia delle Entrate confermando la sentenza di primo grado.

In data 26 giugno 2013 la società Ascopiave S.p.A. ha avuto evidenza del ricorso in Cassazione presentata da parte dell'Agenzia delle Entrate ed ha provveduto a costituirsi parte nel giudizio in ragione dell'esito dei precedenti giudizi. Gli amministratori, confortati dal giudizio dei professionisti incaricati, confidano nell'esito positivo della lite per la quale risulta ancora da fissare l'udienza di discussione.

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Ascopiave S.p.A. a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Alla data odierna sono stati discussi i soli ricorsi e sono già fissate le altre udienze per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito. In relazione a quest'ultima società in data 04 aprile 2017 è stata emessa da parte della Commissione tributario provinciale di Bergamo la sentenza di rigetto del ricorso presentato da parte della società.

Nel corso dell'esercizio 2017 la società è stata oggetto di verifica fiscale (accesso breve) da parte dell'Agenzia Entrate di Treviso in relazione all'esercizio 2014 relativamente ai settori Ires, Irap e Iva. Le attività di verifica si sono concluse in data 06 aprile 2017 con l'emissione di un Processo Verbale di Constatazione che ha evidenziato rilievi ai fini Ires e Irap per l'annualità 2014 relativi a generiche riprese di costi deducibili per complessivi Euro 263 migliaia.

Nel mese di agosto 2017 la società ha definito integralmente la pretesa provvedendo al pagamento degli importi dovuti per un ammontare complessivo, comprensivo di sanzioni ridotte ed interessi, di Euro 238 migliaia.

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., in considerazione del risultato dell'esercizio e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria della Società, proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,18 Euro per azione, per un totale di 40,0 milioni migliaia di Euro.

________________________________________________________________________________

Ascopiave S.p.A. comunica che, se approvato, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 9 maggio 2018 con stacco della cedola in data 7 maggio 2018 (record date 8 maggio 2018).

Il Consiglio di Amministrazione non proporrà di destinare a riserva legale alcun importo in quanto la stessa è già pari al quinto del capitale sociale.

Pieve di Soligo, 14 marzo 2018

Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione dott. Nicola Cecconato

ATTESTAZIONE

del bilancio consolidato 2017 ai sensi dell'articolo 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  • 1) Il sottoscritto dott. Nicola Cecconato, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e dott. Cristiano Belliato, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Ascopiave S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del periodo 01 gennaio 2017, 31 dicembre 2017.
  • 2) Si attesta inoltre che:
  • 2.1 il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui sono esposti.

Pieve di Soligo, 14 marzo 2018

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
dott. Nicola Cecconato dott. Cristiano Belliato

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi degli artt. 123 bis TUF Emittente: Ascopiave S.p.A. Sito Web: www.gruppoascopiave.it Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2017 Data di approvazione della Relazione: 14 marzo 2018

GLOSSARIO
1. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123 BIS, COMMA 1, TUF)
ALLA DATA DEL 31/12/2015
a) Struttura del capitale sociale
b) Restrizioni al trasferimento di titoli
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale
d) Titoli che conferiscono diritti speciali
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 7
f) Restrizioni al diritto di voto
g) Accordi tra Azionisti………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
i) Deleghe ad aumentare il capitale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie 8
l) Attività di direzione e coordinamento
3. COMPLIANCE
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE
4.2. COMPOSIZIONE
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
4.4. ORGANI DELEGATI
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE
5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI
PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL PUBBLICO E PER LA
GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO ALLE
INFORMAZIONI PRIVILEGIATE
5.2. INTERNAL DEALING
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO
7. COMITATO PER LE NOMINE
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
10.
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E
DELLA GESTIONE DEI RISCHI
11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING
11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001
11.4. SOCIETA' DI REVISIONE
11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI
11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE
13.
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE
15.
16.
17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO
18.
19.
DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
TABELLE
Tab. 1: Informazioni sugli assetti proprietari

Tab. 2: Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati

Tab. 3: Struttura del Collegio Sindacale

Tab. 4: Incarichi ricoperti dai sindaci in altre società

Tab. 5: Incarichi ricoperti dagli amministratori in altre società

GLOSSARIO

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABT, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Cod. civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Emittente: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.

Market Abuse Regulation o MAR: Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 16 aprile 2014 e relativi Regolamenti di esecuzione.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Regolamento Borsa: il Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Istruzioni Regolamento Borsa: Istruzioni al Regolamento in materia di mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.

Testo Unico della Finanza: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche.

PROFILO DELL'EMITTENTE

Il Gruppo Ascopiave opera nel settore della distribuzione di gas naturale e della vendita di gas ed energia elettrica ed è attivo nel campo della cogenerazione.

Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, Ascopiave è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività di distribuzione in 230 Comuni, fornendo il servizio ad un bacino di utenza multiregionale di 1,5 milioni di abitanti, attraverso una rete di distribuzione che si estende per oltre 10.000 chilometri.

L'attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica è svolta attraverso diverse società, alcune delle quali a controllo congiunto.

La società Ascopiave dal 12 dicembre 2006 è quotata sul segmento Star di Borsa Italiana.

L'Emittente è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380 his e seguenti c.c., con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale nonché, a parte, la società di revisione (organo esterno).

La Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e lo Statuto sono consultabili sul sito della società (www.gruppoascopiave.it).

1. INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF) alla data del 31/12/2015

a) Struttura del capitale sociale

Ammontare in euro del capitale sociale sociale sottoscritto e versato: 234.411.575,00

Categorie di azioni che compongono il capitale sociale:

Nº Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non Diritti e Obblighi
Quotato
Azioni 234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
Ordinarie un voto.
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod. civ. e dallo
statuto sociale

Le azioni sono indivisibili e attribuiscono ai titolari uguali diritti, ad eccezione delle azioni proprie possedute che sono prive di tale diritto.

Alla data di approvazione della presente Relazione non risultano assegnati diritti di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Sebbene non rappresenti un piano di incentivazione che comporti aumenti, anche gratuiti del capitale sociale, si segnala che l'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2015 ha approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2015-2017, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse di Ascopiave S.p.A. e delle società controllate. In merito a tale piano di incentivazione si rimanda alla Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art.123ter TUF.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data del 31 dicembre 2017 le azioni proprie in portafoglio dell'Emittente sono pari a 12.100.873'. In tale data, le partecipazioni rilevanti nel capitale dell'Emittente, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, sono le seguenti:

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 61,562% 61,562%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,162%(1) 5,162%(1)

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

1 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

g) Accordi tra Azionisti

Non sussistono accordi tra azionisti che siano resi noti all'Emittente ai sensi dell'art. 122 TUF.

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa

L'Emittente e le sue controllate non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente.

In materia di Offerta pubblica di acquisto, l'Emittente non ha previsto nello Statuto deroghe alle disposizioni previste nel TUF. Nello Statuto dell'Emittente non è inoltre prevista l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione non ha ottenuto da parte dell'Assemblea alcuna delega all'aumentare il capitale sociale.

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea dei soci ha deliberato l'adozione di un Piano di acquisto di azioni proprie (di seguito anche "Il Piano 2017"), in sostituzione all'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2016, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Il Piano 2017 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a porre in essere atti di acquisto e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero massimo di n. 46.882.315 azioni ordinane ovvero il diverso numero che rappresenti una porzione non superiore al limite massimo del 20% del capitale sociale, tenendo anche conto delle azioni già possedute dalla Società e di quelle che potranno essere di volta in volta possedute dalle società controllate dalla Società e comunque nel rispetto dei limiti di legge. Le azioni potranno essere acquistate per una durata di 18 mesi a decorrere dalla data della relativa deliberazione dell'Assemblea dei soci del 28 aprile 2017.

L'acquisto di azioni proprie, nel rispetto dell'art. 2357, 1 c., codice civile, è consentito nel limite dell'ammontare degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dal bilancio del 31 dicembre 2016, pari ad Euro 70.758.233,50.

Le operazioni di acquisto sono eseguite nei tempi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione o dal Presidente e Amministratore Delegato. Le operazioni di acquisto possono essere eseguite sul mercato, in una o più volte, su base rotativa, secondo modalità operative stabilite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, in conformità a quanto indicato nell'art. 132 del TUF, nell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti e nell'art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014.

In particolare potranno essere effettuate operazioni di acquisto mediante una delle seguenti modalità: (i) acquisti effettuati sui mercati regolamentati, secondo le modalità operative stabilite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; (ii) acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti e alle condizioni stablite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; nonché (iii) attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita a condizioni coerenti con quanto sarà stabilito dall'Assemblea dei Soci di Ascopiave; (v) acquisti effettuati con le modalità stabilite da prassi di mercato ammesse dalla Consob; nonché (v) acquisti effettuati alle condizioni indicate dall'art.5 del Regolamento (UE) n. 596/2014.

Gli atti di disposizione potranno avvenire, in una o più volte, mediante di qualunque modalità risulti opportuna in relazione alle finalità che saranno perseguite, ivi compresa: (i) la vendita da effettuarsi sul mercato anche per attività di trading o ai blocchi; (ii) la cessione a favore di amministratori, dipendenti, e/o collaboratori della Società da essa controllate e/o della controllante in attuazione di piani di incentivazione; (ii) ogni altro di disposizione, nell'ambito di operazioni in relazione alle quali si renda opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari, anche mediante permuta o conferimento, oppure, infine, in occasione di operazioni sul capitale che implichino l'assegnazione o disposizione di azioni proprie (quali, a titolo esemplificativo, fusioni, scissioni, emissione di obbligazioni convertibili o warrant serviti da azioni proprie).

Si precisa, infine, che a norma dell'esenzione di cui all'articolo 132, comma 3, del TUF, le modalità operative di cui sopra non si applicano in ipotesi di azioni proprie da dipendenti della Società, di società controllate o della società controllante che siano state ai medesimi assegnate o sottoscritte a norma degli articoli 2349 e 2441 del Codice Civile, ovvero rivenienti da piani di compenso già approvati, o che saranno approvati dall'Assemblea ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF.

Il numero di azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2017 risulta pari a 12.100.873', pari al 5,162% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 17.521.332.

l) Attività di direzione e coordinamento

Nonostante l'Emittente partecipi alla tassazione consolidata in capo alla consolidante Asco Holding S.p.A. e sussistano alcuni rapporti di natura economica con la controllante Asco Holding S.p.A., l'Emittente di non essere soggetto ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., poiché Asco Holding S.p.A. non impartisce direttive alla propria controllata e non sussiste alcun collegamento organizzativo-funzionale tra le due società. Conseguentemente, Ascopiave S.p.A. rittene di aver sempre operato in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante Asco Holding S.p.A..

Si precisa che:

  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i) ("gli accordi tra la società e gli amministratori ... che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza gusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata alla remunerazione degli amministratori (Sez. 9);

***

  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera I) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori ... nonché alla modifica dello statuto, se diverse da

2 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE

L'Emittente ha aderito al Codice di Autodisciplina, adeguandosi ai principi e criteri applicativi ivi previsti; l'eventuale mancato adeguamento sarà motivato della presente Relazione.

Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

L'Emittente non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stessa.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE

Le disposizioni dello Statuto dell'Emittente che regolano la composizione e nomina del Consiglio (artt. 14 e 15) sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni introdotte in materia dalla Legge 262/2005 (art. 147-ter del TUF), dal D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303, dalla legge 11 luglio 2011 n. 120.

Lo Statuto Sociale è stato modificato dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria in data 28 aprile 2017.

Le modifiche approvate dall'Assemblea dei soci riguardano una variazione degli artt. 14 (con riferimento alla composizione del consiglio di amministrazione) e 15 dello Statuto sociale (con riferimento alla nomina del consiglio di amministrazione) al fine di introdurre l'incremento del numero degli amministratori da 5 (cinque) a 6 (se), una riformulazione dell' art. 18 (con riferimento alla validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione) al fine di introdurre il principio del c.d. asting vote del Presidente in caso di parità di voti, nonché una rinumerazione dei commi dell'art. 15.

Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto Sociale, i membri del Consiglio di Amministrazione vengono nominati mediante il c.d. voto di lista sulla base di liste presentate dai soci che, da soli o insieme ad altri soci, detengano alla data di presentazione della lista un numero di azioni aventi diritto di voto nelle deliberazioni assembleari relative alla nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ("azioni rilevanti") che rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari ("quota di partecipazione"). La quota di partecipazione viene indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'art. 15 dello Statuto Sociale prevede che le liste presentate dai soci siano depositate presso la sede della Società nei termini previsti dalla normativa di volta in volta vigente.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza delle cause di ineleggibilità, e decadenza, nonché il possesso degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa di volta applicabile. Il primo candidato di ciascuna lista dovrà essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (e successive modifiche) e dai codici di comportamento redatti da società di gestione del mercato cui la Società abbia aderito.

Le liste con almeno 3 candidati non possono essere composte solo da candidati appartenenti al medesimo genere (maschile o femminile). I candidati del genere meno rappresentato non possono essere inferiori a un terzo (con arrotondamento per eccesso) di tutti i candidati presenti in lista, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto.

All'esito della votazione da parte dell'Assemblea, in caso di presentazione di due o più liste:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti saranno tratti e risulteranno eletti amministratori, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nella lista stessa, tutti i candidati sino a un massimo di cinque, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, sarà tratto e risulterà eletto amministratore il primo candidato della lista stessa;
  • (ii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento.

Si ricorda che per il primo mandato successivo al rinnovo integrale del Consiglio di Amministrazione eletto dall'Assemblea del 28 aprile 2011, in deroga a quanto stabilito dall'art. 15, la quota riservata al genere meno rappresentato è stata pari a un quinto (arrotondamento per eccesso all'unità superiore). La quota di un quinto è stata rispettata sia con riferimento alla presentazione delle liste con almeno tre candidati sia nella composizione finale del Consiglio di Amministrazione, come risultante a seguito dell'elezione da parte dell'Assemblea, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto.

Invece, nell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, per la nomina del secondo mandato del Consiglio di Amministrazione successivo all'entrata in vigore della norma, la quota riservata al genere meno rappresentato è stato pari a un terzo (arrotondamento per eccesso all'unità superiore).

Il meccanismo di nomina tramite il c.d. "voto di lista" garantisce trasparenza nonché tempestiva ed adeguata informazione sulle caratteristiche personali dei candidati alla carica.

Il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione ed indicazione dei candidati.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti ("Amministratori di Maggioranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministraton eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione degli Amministratori di Maggioranza cessati mediante cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., fermo restando che, ove uno o più degli Amministratori di Maggioranza cessati siano amministratori indipendenti, devono essere cooptati altri amministratori indipendenti, e devono essere altresi rispettate le applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Gli amministratori così cooptati restano in carica sino alla successiva Assemblea, che procederà alla loro conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista precedentemente indicato.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla prima lista successiva per numero di voti alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (l'"Amministratore di Minoranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Amministrazione provvede a sostituire gli Amministratori di Minoranza cessati con i primi candidati non eletti appartenenti alla medesima lista, purché siano ancora eleggibili e disposti ad accettare la carica, ovvero, in difetto, alla prima lista successiva per numero di voti tra quelle che abbiano raggiunto un numero di voti pari ad almeno la soglia minima prevista al paragrafo 15.10 dello Statuto, fermo restando il rispetto, in entrambi i casi alternativi, delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. I sostituiti scadono insieme con gli Amministratori in carica al momento del loro ingresso nel Consiglio, in deroga a quanto previsto all'articolo 2386 primo comma cod. civ; nel caso in cui uno o più degli Amministratori di Minoranza cessati siano amministratori indipendenti, questi devono essere sostituiti con altri amministratori indipendenti; ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, per incapienza delle liste o per indispombilità dei candidati, il Consiglio di Amministrazione procede alla cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, di un amministratore da esso prescelto secondo i criteri stabiliti dalla legge, in modo da rispettare le prescrizioni normative e regolamentari relativa alla presenza del numero minimo di amministratori indipendenti, nel rispetto degli equilibri tra generi, nonché, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza. L'amministratore così cooptato resterà in carca sino alla successiva Assemblea, che procede alla sua conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista.

Piani di successione

In considerazione dell'attuale assetto della gwernane, del sistema decisionale e dei poteri, nonché dell'articolazione organizzativa adottata dall'Emittente e dal Gruppo Ascopiave, mirate a garantire un'adeguata separazione tra funzioni di indirizzo, gestione e controllo, favorendo anche l'effettiva attuazione di modalità di bilanciamento dei poteri tra le figure apicali, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi, ai sensi del criterio applicativo 5.C.2 del Codice di Autodisciplina.

Inoltre si rinvia alle modalità di sostituzione dei Consiglieri di Amministrazione già previste dalle disposizioni statutarie vigenti. In particolare, la durata triennale del mandato di tutti i Consiglieri di Amministrazione, stabilita dall'art. 15 dello Statuto della Società, rende necessario provvedere periodicamente alla relativa nomina secondo quanto previsto dalle relative disposizioni statutare. Inoltre, la sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione cessati prima della scadenza del termine è disciplinata dalle disposizioni del sopra richiamato art. 15 dello Statuto.

4.2. COMPOSIZIONE

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione è composto da sei (6) membri, anche non soci, nominati dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017, in seduta straordinaria, ha esaminato e approvato le seguenti modifiche agli articoli 14, 15 e 18 dello Statuto sociale:

  • aumento del numero dei membri del Consiglio di amministrazione da 5 (cinque) a 6 (sei); aumento da 4 (quattro) a 5 (cinque) del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti;
  • previsione del "casting vote" del Presidente in caso di parità di voti;
  • rinumerazione dei commi dell'art. 15.

I componenti il Consiglio di Amministrazione rimangono in carca per tre esercizi e scadono alla data della riunione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica; non sono previste scadenze differenziate dei componenti del Consiglio. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono rieleggibili.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nominato nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2017 è composto da 6 (sei) membri che rimarranno in carica sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

In tale Assemblea, sono state presentante n. 2 liste, tra le quali non sussistono rapporti di collegamento. Gli amministratori, ad eccezione di Giorgio Martorelli, sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A. L'amministratore Giorgio Martorelli è stato invece tratto dalla lista di minoranza n. 2 presentata conguntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A. (titolare di una partecipazione pari al 1,04% del capitale sociale), AMBER CAPITAL UK LLP (titolare di una partecipazione pari al 2,93% del capitale sociale) e ASM Rovigo S.p.A. (titolare di una partecipazione pari al 4,399% del capitale sociale).

Di seguito si riporta la sintesi delle liste presentate e gli esiti delle votazioni:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI CANDIDATI ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI
OTTENUTI
IN RAPPORTO
AL CAPITALE
VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding
S.p.A.
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
81,24%
Lista n. 2
presentata
congiuntamente
da: AMBER
1. Giorgio Martorelli
2. Claudio Paron
1. Giorgio Martorelli 18,75%
CAPITAL
ITALIA SGR
S.P.A.,
AMBER
CAPITAL UK
LLP e
ASM Rovigo
S.p.A.

Per la composizione dettagliata del Consiglio di Amministrazione, si rimanda alla Tabella 2, in calce alla Relazione. In linea con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1., lett. i) del Codice, vengono presentate le principali caratteristiche professionali degli Amministratori e l'anzianità di carica dalla prima nomina:

  • Dott. Nicola Cecconato, Presidente e Amministratore Delegato, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato: professionista in materie economiche, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti, al Registro dei Revisori Legali, all'Albo dei Consulenti e Tecnici di Ufficio presso il Tribunale di Treviso e al Collegio degli Economisti di Barcellona. Esercita l'attività di Dottore Commercialista presso lo studio professionale "Cecconato & corporate જિ tax firm". partners Ha maturato una lunga esperienza come Amministratore di società pubbliche e private, componente di Collegi Sindacali, Revisore Legale, Curatore Fallimentare, Commissario Giudiziale e consulente fiscale e societario in diverse società pubbliche e private. Ha ricoperto la carica di Assessore al bilancio, finanza e tributi in un ente pubblico locale dal 2004 al 2014.
  • Sig. Dimitri Coin, Amministratore indipendente, in carica dal 28 aprile 2011, al terzo mandato: svolge l'attività di imprenditore nel settore agro-vivaistico e nel settore immobiliarecommerciale.
  • Sig. Enrico Quarello, Amministratore indipendente, al terzo mandato (in carica dal 14 febbraio 2012): svolge attività direzionali in imprese della distribuzione organizzata; ha ricoperto incarichi di amministratore in imprese nazionali.
  • Dott.ssa Greta Pietrobon, Amministratore indipendente, al secondo mandato, in carica dal 24 aprile 2014: è libero professionista nelle materie del diritto privato e del diritto penale.
  • Avv. Antonella Lillo, Amministratore non esecutivo, al primo mandato, in carica dal 4 maggio 2017. E' iscritta all'Ordine degli Avvocati, ammessa al patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori. credito. Ha svolto attività didattica in corsi organizzati da Ordini Professionali e Associazioni Imprenditoriali e ha pubblicato articoli in materia di diritto bancario e finanziario. E' consulente di fondi di investimento immobiliare e dal 2014 è membro di STEP (Society of and Trust Estate Practitioners). E' iscritta all'elenco degli arbitri della Corte Nazionale Arbitrale.
  • Dott. Giorgio Martorelli, Amministratore indipendente, al primo mandato, in carica dal 4 maggio 2017: ha maturato esperienze come Analyst sul mercato azionario italiano e nell'Area Equity derivatives, segue il fondo Amber negli investimenti nei settori Oil & Gas,

Infrastructures e Food&Beverage. Ricopre la carica di consigliere di Amministrazione dal 2014 e Amministratore Delegato di Amber Capital SGR S.p.A. dal 2017.

I curricula professionali degli Amministratori sono depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations.

Politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità con riferimento alla composizione del Consiglio di Amministrazione, si informa che, ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Consiglio di Amministrazione deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge.

Inoltre, ad esito delle valutazioni sul proprio assetto e funzionamento svolte in data 7 marzo 2017, alla luce dello sviluppo della Società il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto proporre l'incremento del numero dei Consiglieri da 5 (cinque) a 6 (se), provvedendo alle necessarie modifiche statutarie, al fine di introdurre all'interno dello stesso Consiglio maggiori competenze individuali nonché al fine di arricchire la dialettica all'interno dell'organo amministrativo. Tale proposta di modifica statutaria è stata formulata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 marzo 2017 ed è stata approvata dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, riunitasi in sede straordinaria.

Si rinvia ai curviula professionali degli Amministratori depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio non ha ritenuto di definire criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo in altre società che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di amministratore dell'Emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del Consiglio, fermo restando il dovere di ciascun consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di amministratore e sindaco, rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, o di rilevanti dimensioni, con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come Consigliere dell'Emittente.

Nel corso della seduta tenutasi il 7 marzo 2017 il Consiglio, all'esito della verifica degli incarichi ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivesti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore nell'Emittente.

Nella Tabella 4 in calce alla presente Relazione è riportato l'elenco delle principali società in cui ciascun Consigliere ricopre incarichi di amministrazione o controllo, in particolare in società quotate in mercati regolamentati, anche estere, in società finanziarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, con evidenza se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo cui fa capo o di cui è parte l'Emittente.

Induction Programme

Nel corso dell'esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Consiglio di Amministrazione sono stati adeguatamente informati novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, sui temi di business, sui principi di corretta gestione dei rischi, sull'esercizio delle funzioni degli organi sociali, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa preconsiliare.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel corso dell'Esercizio 2017 si sono tenute 18 (diciotto) riunioni del Consiglio nelle seguenti date: 19 gennaio 2017; 7 febbraio 2017; 21 febbraio 2017; 7 marzo 2017; 14 marzo 2017; 5 aprile 2017; 28 aprile 2017; 9 maggio 2017; 23 maggio 2017; 8 giugno 2017; 16 giugno 2017; 25 luglio 2017; 31 luglio 2017; 29 agosto 2017; 3 ottobre 2017; 7 novembre 2017; 29 novembre 2017 e 20 dicembre 2017.

La durata delle riunioni consiliari è stata mediamente di 2 ore e quaranta minuti.

Alla data della presente relazione, dall'inizio del 2018, si sono già tenute n. 6 (sei) tiunioni in data 17 gennaio 2018, 31 gennaio 2018, 12 febbraio 2018, 21 febbraio 2018, 7 marzo 2018 e 14 marzo 2018.

Il calendario dei principali eventi societari 2018 (già comunicato al Mercato e a Borsa Italiana S.p.A. secondo le prescrizioni regolamentari) prevede altre (3) riunioni nelle seguenti date:

  • 14 maggio 2018 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018;
  • 1 agosto 2018 approvazione Relazione Semestrale al 30 giugno 2018;
  • -

Nel corso dell'esercizio 2017, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, compatibilmente con le esigenze organizzative e con il contenuto dei temi trattati e al fine di garantire una completa e tempestiva informativa pre-consiliare, alla trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio con anticipo almeno di tre giorni lavorativi rispetto alla data fissata, fatti salvi i casi di necessità e urgenza.

Ove, in casi specifici, non sia stato possibile formire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente ha curato che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Inoltre, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato che agli argomenti posti all'ordine del giorno possa essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando, nello svolgimento delle riunioni, contributi da parte dei Consiglieri.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.6, nel corso del 2017, il Direttore Generale della Società ha partecipato a 17 (diciasette) riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, in relazione agli

argomenti trattati, sono stati invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, su istanza del Presidente o degli altri amministratori, i dirigenti dell'Emittente responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, o consulenti esterni, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

***

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo primario nell'ambito del sistema di governo societario di Ascopiave, in quanto determina gli obiettivi strategici di Ascopiave e delle società del gruppo ad essa facenti capo e ne assicura il raggiungimento, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbunding),

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. a) del Codice di Autodisciplina, rientrano tra le funzioni proprie del Consiglio di Amministra zione:

  • l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente e del Gruppo di cui esso sia a capo; il monitoraggio periodico della relativa attuazione;
  • e la definizione del sistema di governo societario dell'Emittente e della struttura del Gruppo.

Ai sensi delle "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte di Ascopiave S.p.A.", adottate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nel 2012 e aggiornate in data 16 giugno 2016, la capogruppo Ascopiave S.p.A. predispone i piani industriali e i budget di gruppo e stabilisce le linee guida che devono essere recepte nel processo di formazione dei piani e budget da parte delle singole società del gruppo, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

Ai fini di consentire la predisposizione dei piani e dei budget di gruppo, in coerenza con le procedure, gli strumenti e le tempistiche di pianificazione e programmazione implementati e diffusi dalla capogruppo, è responsabilità del Consiglio di Amministrazione di ciascuna società controllata inviare alla capogruppo informazioni e dati previsionali che recepiscono le suddette linee guida, nonché di operare sulla base di piani industriali e budget annuali approvedendo a periodiche verifiche attraverso la redazione di consuntivi di periodo. La Capogruppo verifica preventivamente la corrispondenza dei piani industriali e dei budget annuali delle società controllate con le linee guida date e gli scostamenti con i consuntivi di periodo.

Le linee guida di pianificazione e budgeting stabilite dalla Capogruppo per le società del gruppo soggette agli obblighi di separazione funzionale, tengono conto dei poteri e delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling).

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione svolge una funzione rilevante in relazione alla corretta gestione delle informazioni societarie e ai rapporti con gli azionisti.

A tal fine, lo Statuto Sociale, all'art. 19, riconosce al Consiglio di Amministrazione i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, e la facoltà di compere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.

Inoltre, sempre ai sensi dell'art. 19 dello Statuto Sociale, sono di competenza, non delegabile, del Consiglio di Amministrazione le deliberazioni, da assumere nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., relative a:

  • fusioni o scissioni ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso del socio;
  • adeguamento dello Statuto Sociale a disposizioni normative imperative,

fermo restando che dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

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Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. c), ha valutato in data 7 marzo 2017, con riferimento all'esercizio 2016 e in data 14 marzo 2018, con riferimento all'esercizio 2017 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Emittente, con particola re riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei rischi dell'Emittente e delle società controllate. Nell'ambito di tale attività il Consiglio si è avvalso del Comitato Controllo e Rischi, del Responsabile della Funzione Internal Audit e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché delle procedure e delle verifiche implementate anche ai sensi della L. 262/2005, nonché sull'interazione con il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza e la Società di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012 il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", documento aggiornato con l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 16 giugno 2016, con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate. Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate

e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Si ricorda che nel 2013, è stata altresì completata l'adozione di modelli di organizzazione, gestione e controllo conformi ai requisiti di cui al d.lgs. n. 231/2001 presso tutte le società controllate dall'Emittente. Ciascuna di tali società ha adottato un proprio "modello 231", si è dotata di un organismo deputato a vigilare sull'attuazione e l'efficacia del Modello 231, e ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

Nel 2016 anche il Consiglio di Amministrazione della società neocostituita AP Reti Gas S.p.A., società conferitaria del ramo distribuzione gas della società conferente Ascopiave S.p.A., con efficacia 1º luglio 2016, ha adottato un proprio "modello 231", nonché ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave del 14 maggio 2013.

Nel corso del 2017 l'Amministratore Unico della società AP Reti Gas Vicenza S.p.A. (ex Pasubio Group S.p.A., società acquisita da Ascopiave S.p.A. in data 3 aprile 2017) ha aggiornato il "modello 231" ed ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. e), ha valutato, con cadenza trimestrale, il generale andamento della gestione, verificando i risultati economici, patrimoniali e finanziari della Società e consolidati. I risultati, e gli indicatori di performance, sono stati raffrontati con i dati di pianificazione.

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In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. f) del Codice di Autodisciplina, spetta al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, stante il sistema dei poteri delegati in vigore, la deliberazione sulle operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente.

Qualora tali operazioni siano svolte dalle società controllate, nel summenzionato documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento" è previsto che, nel rispetto della normativa di settore in materia di separazione amministrativa e contabile, gli organi amministrativi delle società controllate sottopongano le operazioni rilevanti al preventivo esame del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Sono ritenute, a titolo non esaustivo, quali operazioni di rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario, le seguenti:

  • accordi con competitors e partners del Gruppo che per l'oggetto, gli impegni, i condizionamenti, i limiti che ne possono direttamente o indirettamente derivare, possono incidere durevolmente sulla libertà delle scelte strategiche imprenditoriali (ad esempio partnership, joint venture, ecc.);
  • atti e operazioni che comportano ingresso in (oppure uscita da) mercati geografici e/o merceologici;
  • atti di investimento in immobilizzazioni materiali ed immateriali;
  • atti di acquisto e disposizione di aziende o rami di azienda;
  • atti di acquisto e disposizione di partecipazioni di controllo e collegamento ed interessenze in altre società, nonché la stipula di accordi sull'esercizio dei diritti inerenti a tali partecipazioni;
  • assunzione di finanziamenti di importo rilevante, nonché l'erogazione di finanziamenti e il rilascio di garanzie nell'interesse di società del Gruppo;
  • atti di acquisto di beni e servizi che impegnino le società per una durata pluriennale;
  • decisione di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del Codice Civile;
  • istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
  • adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative.

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In linea con il Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g), in data 7 marzo 2017, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato l'autovalutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati interni. Il processo di valutazione è stato svolto sulla base di criteri qualitativi, confrontando la composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati interni rispetto alle best prattes di riferimento e alla disciplina vigente. Per la valutazione, il Consiglio non si è avvalso dell'opera di consulenti esterni, ma delle professionalità interne alla Società.

Nell'ambito di tale riunione è stata svolta un'autovalutazione anche con riferimento alla componente rappresentata dagli amministratori indipendenti (Cfr. paragrafo "4.6. Amministratori indipendenti"), nonché con riferimento al cumulo massimo agli incarchi ricoperti dagli amministratori in altre società (Cfr. paragrafo "Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società").

Il Consiglio di Amministrazione, ad esito delle valutazioni sul proprio assetto e funzionamento svolte in data 7 marzo 2017, alla luce della Società, ha ritenuto opportuno proporre l'incremento del numero dei Consiglieri da 5 (cinque) a 6 (sei), provvedendo alle necessarie modifiche statutarie, al fine di introdurre all'interno dello stesso Consiglio maggiori competenze individuali nonché al fine di arricchire la dialettica all'interno dell'organo amministrativo.

Al fine di evitare che a seguito dell'ampliamento dell'organo amministrativo, la presenza di un numero pari di Consiglieri, possa determinare situazioni di stallo che potrebbero rallentare la normale operatività dell'organo amministrativo e la tempestività delle proprie determinazioni, è stato ritenuto opportuno proporre l'introduzione statutaria del c.d. "casting vote" del Presidente, ossia la prevalenza del voto del Presidente del Consiglio di Amministrazione in caso di parità di voti.

Tale previsione, a giudizio dell'organo amministrativo, deve ritenersi di per sé sufficiente ad assicurare l'impossibilità che si verifichino eventuali situazioni di stallo decisionale in seno al Consiglio di Amministrazione.

Tale proposta di modifica statutaria è stata formulata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 marzo 2017 ed è stata approvata dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, riunitasi in sede straordinaria.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2017, in data 14 marzo 2018, in conformità al Codice di Autodisciplina che prevede l'effettuazione almeno una volta all'autovalutazione, il nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha proceduto a svolgere l'autovalutazione sul proprio funzionamento ai sensi dal Criterio Applicativo 1.C.1 lettera g, anche svolgendo la valutazione del requisito di indipendenza in capo ai propri amministratori non esecutivi (Cfr. paragrafo "4.6. Amministratori indipendenti"), nonché esprimendo il proprio orientamento al numero massimo di incarichi in altre società (Cfr. paragrafo "Cumulo massimo agli incarichi incoperti in altre società".).

Dall'attività di autovalutazione svolta è emersa nel complesso una positiva percezione che il Consiglio di Amministrazione ha di sé stesso, e una volontà generale verso l'implementazione di azioni migliorative a tendere relativamente ai prossimi due anni di mandato.

Gli esiti della board evaluation, riferita all'esercizio 2017, mostrano un quadro del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati complessivamente positivo, dal quale emerge che tali organi operano in stretta aderenza alle best practive in materia di corporate governance.

Con riferimento alla componente rappresentata dagli Amministratori Indipendenti, gli esiti dell'attività di board evaluation risultano sostanzialmente in linea con quanto emerso dall'autovalutazione complessiva di tutti i membri del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c..

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratore Delegato

Con delibera del 9 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2017, ha deliberato di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Nicola Cecconato, l'incarico di Amministratore Delegato; al dott. Nicola Cecconato, sono state assegnate le seguenti attribuzioni principali:

  • coordinare l'attività del Consiglio di Amministrazione e dare attuazione, anche con l'ausilio del Direttore Generale alle deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione;
  • curare i rapporti con gli azionisti;
  • gestire i rapporti istituzionali e promuovere l'immagine della Società;
  • elaborare le strategie di medio-lungo periodo, sottoponendo i contenuti al Consiglio di Amministrazione
  • contratti di acquisto e vendita di merci, materie prime, beni mobili, servizi il cui contenuto economico non superi l'importo di Euro 1.500.000 per ogni singola operazione e serie di operazioni tra loro collegate, nei limiti del budget;
  • acquistare, anche mediante contratti di locazione finanziaria, vendere o permutare impianti, , macchinari, attrezzature, marchi e brevetti di valore non eccedente Euro 500.000 per ogni singola operazione, nei limiti del budget.

L'assetto dei poteri viene completato dalla figura del Direttore Generale, nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2012, nella persona del dott. Roberto Gumirato. Il Direttore Generale, risponde direttamente al Presidente e Amministratore Delegato, secondo l'assetto dei poteri definiti nel 2012 dal Consiglio di Amministrazione e confermati dall'attuale Organo di amministrazione.

In virtù della ripartizione dei poteri in vigore, si ritiene che il Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, non sia qualificabile come il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer).

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cfr. supra, paragrafo "Amministratore Delegato".

Informativa al Consiglio

All'art. 19.5 dello Statuto Sociale, si prevede che gli organi delegati riferiscano con periodicità almeno trimestrale al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul proprio operato, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate; in particolare, è previsto che il Presidente dia informativa sulle operazioni nella quali abbia un interesse per conto proprio o di terzi.

Rispetto alle previsioni statutarie, si segnala che i soggetti delegati riferiscono e coinvolgono l'organo di amministrazione in merito all'attività svolta in occasione di cascuna riunione del Consiglio di Amministrazione. Con periodicità trimestrale, in occasione dell'approvazione del bilancio annuale e semestrale e dei resoconti intermedi di gestione vengono invece comunicati i risultati della gestione e i relativi indicatori di performance.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Non sono presenti altri consiglieri esecutivi oltre al Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Nel corso dell'esercizio 2017 nella composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati presenti quattro amministratori itre amministratori indipendenti nel precedente organo amministrativo), in linea con il Criterio Applicativo 3.C.3 del Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti sono per numero ed autorevolezza tali da garantire che il loro gudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari dell'Emittente. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Il numero di Amministratori Indipendenti (4 su un Consiglio di 6) risulta adeguato sia sulla base di quanto previsto dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni di Borsa, sia in relazione alle dimensioni del Consiglio e all'attività dell'Emittente; esso è infine sufficiente alla costituzione dei comitati, interni al Consiglio, che la Società ha ritenuto di adottare.

Si precisa che nel corso dell'esercizio 2017, il Consiglio di Amministrazione ha svolto di di indipendenza dei propri consiglieri in data 07/03/2017 e successivamente la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione in data 09/05/2017. Nell'ambito delle valutazioni è stato applicato il Criterio Applicativo 3.C.1 del Codice di Autodisciplina.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi il 7 marzo 2017 ha valutato, con riferimento alla data della valutazione stessa, la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori non esecutivi Dimitri Coin, Claudio Paron, Greta Pietrobon e Enrico Quarello, come previsto dal Principio 3.P.2., nel quale si raccomanda di effettuare la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori con cadenza annuale, ed in linea con il Criterio Applicativo 3.C.4. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza anche ai sensi dell'art. 148 del Testo Unico della Finanza. Si precisa che il consigliere sig. Enrico Quarello, è stato valutato amministratore indipendente nella riunione del 7 marzo 2017, in quanto, a valle del progetto di conferimento del ramo distribuzione gas conferito da Ascopiave S.p.A. a AP Reti Gas S.p.A., è stato revocato, con efficacia 1º luglio 2016, l'incarico quale Gestore Indipendente di Ascopave S.p.A., che ha ricoperto fino al 30 giugno 2016 conguntamente al Chief Technology Officer di Ascopiave S.p.A., ai sensi della disciplina in tema di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

Inoltre, in linea con quanto previsto dal Principio Applicativo 3.P.2 del Codice di Autodisciplina, nel quale si raccomanda di effettuare la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, ed in linea con il Criterio Applicativo 3.C.4, si precisa che nella riunione del 9 maggio 2017, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha valutato, con riferimento alla data della valutazione stessa, la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori non esecutivi Dimitti Coin, Greta Pietrobon, Enrico Quarello e Giorgio Martorelli.

Nel corso di tale riunione, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha deliberato di ritenere insussistenti in capo al proprio amministratore non esecutivo Antonella Lillo i requisti necessari per qualificarlo come amministratore indipendente, coerentemente con quanto dichiarato dallo stesso amministratore in sede di accettazione preventiva della carica di consigliere.

Inoltre, ai sensi di quanto raccomandato nel Criterio Applicativo 3.C.4, il Consiglio di Amministrazione ha reso noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, anche mediante un comunicato diffuso al mercato.

Nell'effettuare tali verifiche, il Consiglio di Amministrazione ha applicato i Criteri Applicativi 3.C.1. e 3.C.2. previsti dal Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori Indipendenti risultano pertanto in possesso dei requisti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e previsti dall'art. 148, comma 3, lett. a), b) e c) del TUF, in quanto ciascuno di essi:

  • (i) non controlla l'Emittente, direttamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, né è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole;
  • (i) non partecipa, direttamente, ad alcun patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (ii) non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (per tale intendendosi il presidente, il rappresentante legale, il presidente del consiglio di amministrazione, un amministratore esecutivo ovvero un dirigente con responsabilità strategiche) dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica, di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, di una società o di un ente che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente o sia in grado di esercitare sulla stesso un'influenza notevole;
  • (iv) non intrattiene, ovvero non ha intrattenuto nell'esercizio precedente, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale ovvero rapporti di lavoro subordinato: (a) con l'Emittente, con una sua controllata, ovvero con alcuno degli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi; (b) con un soggetto che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente, ovvero - trattandosi di società o ente - con gli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi;
  • (v) fermo restando quanto indicato al punto (v) che precede, non intrattiene rapporti di lavoro autonomo o subordinato, ovvero altri rapporti di natura patrimoniale o professionale tali da comprometterne l'indipendenza: (a) con l'Emittente, con sue controllate o controllanti o con le società sottoposte a comune controllo; (b) con gli Amministratori dell'Emittente; (c) con

soggetti che siano in rapporto di connugio, parentela o affinità entro il quarto grado degli Amministratori delle società di cui al precedente punto (a);

  • (vi) non riceve, né ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo della Società e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal presente Codice, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
  • (vi)
  • (viii) non riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (ix) non è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla società incaricata della revisione contabile dell'Emittente;
  • (x) non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti e comunque non è coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli Amministratori dell'Emittente, delle società da questo controllate, delle società che lo controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
  • (xi) non si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382 del codice civile.

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Il Collegio Sindacale ha verificato, nell'ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, in linea con il Criterio Applicativo 3.C.5, nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2017, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo è stato reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci all'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 ai sensi dell'art. 2429 c.c..

Parmenti, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, il nuovo Collegio Sindacae ha verificato, in linea con il Criterio Applicativo 3.C.5, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal nuovo Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo verrà reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci all'Assemblea dei Soci ai sensi dell'art, 2429 c.c.,

Gli amministratori indipendenti non si sono incontrati nel corso dell'esercizio 2017 in assenza degli altri amministratori in quanto non si è ravvisata alcuna circostanza che richiedesse la necessità di tali riunioni. Varie sono le ragioni che hanno contribuito a non rendere necessaria la convocazione di apposite riunioni degli amministratori indipendenti. Ad esempio, determinante è stato il fatto che gli amministratori hanno ricevuto sempre con congruo anticipo tutte le informazioni pre-consiliari necessarie a garantire la loro effettiva, approfondita e non formale partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Ciò ha permesso loro di formulare tempestivamente eventuali rilievi sull'opportunità e la correttezza di ogni singola decisione proposta. Inoltre, l'adozione del Codice sulle Operazioni con Parti Correlate, la sua puntuale applicazione, la previa dichiarazione, in sede di apertura dei lavori consiliari, dell'eventuale esistenza di conflitti di interessi ai sensi dell'art. 2391 del cod. civ. e la conseguente astensione degli amministratori eventualmente in conflitto sono elementi sintomatici di un corretto modus operandi che garantisce l'assenza di conflitti di interesse e spiega perché non si è mai presentata nel corso dell'esercizio la necessità di affrontare tali questioni senza la presenza degli amministratori c.d. non indipendenti.

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario individuare al proprio interno un Amministratore indipendente quale Lead Independent Director, non ricorrendo i presupposti previsti dal Criterio Applicativo 2.C.3. del Codice. Tale figura, infatti, è espressamente prevista dal Criterio Applicativo 2.C.3. del Codice di Autodisciplina nel caso in cui il Presidente del Consiglio sia il principale responsabile della gestione dell'Emittente - chief executive officer - ovvero il Presidente sia l'azionista di controllo dell'Emittente, ovvero l'Emittente appartenga all'indice FTSE-Mib, per cui, la nomina del Lead independent director pottebbe essere richiesta dalla maggioranza degli amministratori indipendenti.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aggiornato il precedente codice di comportamento in materia di informazione societaria al mercato, deliberando nella riunione del 19 ottobre 2016 l'adozione della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che informazioni privilegiate" a fronte dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR"), applicabile dal 3 luglio 2016, nonché in conformità a quanto previsto dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Emittenti, nella misura in cui compatibili con la "MAR", dai Regolamenti di esecuzione di fonte europea e dal Criterio Applicativo 1.C.1 lett. ¡) del Codice di Autodisciplina.

La "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" contiene le disposizioni relative a:

  • gestione e trattamento delle Informazioni Privilegiate;
  • modalità da osservare per la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate riguardanti direttamente Ascopiave S.p.A. e/o le Società Controllate, con riferimento, nel caso queste ultime, a informazioni rilevanti ai fini della price sensitivity di Ascopiave;
  • gestione del Registro delle persone che hanno accesso alle Informazioni Privilegiate.

La Funzione Affari Legali è responsabile della tenuta e dell'aggiornamento del Registro la cui gestione avviene secondo i criteri e le modalità indicate nella suddetta Procedura.

Inoltre, ai sensi dell'art. 2.6.1 del Regolamento di Borsa, il Consiglio del 23 giugno 2015 ha nominato la dott.ssa Irene Rossetto e il dott. Giacomo Bignucolo, come suo sostituto, quale Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., attribuendo il compito di adempiere alle prescrizioni normative e regolamentari a carico del predetto Referente Informativo, con particolare riferimento a quelle in tema di informativa societaria obbligatoria (cfr. paragrafo 8 della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate") e di diffusione al mercato delle informazioni relative alle operazioni soggette al "Codice di Internal dealing" (cfr. paragrafo 5.2).

Si precisa che la "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" è consultabile nel sito internet del Gruppo Ascopiave (http://www.gruppoascopiave.it/corporate-governance/sistema-e-regole/proceduragestioneinformazioni-privilegiate).

5.2. INTERNAL DEALING

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha deliberato nella riunione del 19 ottobre 2016 l'aggiornamento del "Codice di Internal Dealing", ai sensi del nuovo Regolamento UE n. 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR") e, in particolare, del relativo art. 19, del Regolamento Delegato (UE) 2016/522, del Regolamento di esecuzione (UE) 2016/523 e della normativa e regolamentazione nazionale applicabile in materia.

Il "Codice di Internal Dealing" è stato nuovamente aggiornato in data 21 febbraio 2018, in allineamento con quanto disciplinato dalla Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2017), che ha introdotto modifiche all'art. 152-septies del Regolamento Emittenti, con riferimento alla soglia di importo inerente alle operazioni soggette ad obbligo di comunicazione.

Il "Codice internal dealing" disciplina le modalità e i tempi di comunicazione ad Ascopiave S.p.A., alla Consob e al mercato delle informazioni relative alle operazioni compiute direttamente dai cd. soggetti rilevanti e dalle persone strettamente legate ai soggetti rilevanti sulle azioni ordinarie di Ascopiave S.p.A. o di titoli di credito, strumenti derivati finanziari a essi collegati.

Si precisa che che tale codice è consultabile nel sito internet dell'Emittente (http://www.gruppoascopiave.it/corporate-governance/sistema-e-regole/codice-internal-dealing).

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

All'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati costituiti il Comitato per la Remunerazione e il Comitato Controllo e Rischi.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente non ha ritenuto necessario costituire al proprio interno un Comitato per le Nomine, come previsto dal Principio 5.P.1., alla luce delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo, riservando nell'ambito delle sedute consiliari adeguati spazi all'espletamento del compito di individuare le figure più idonee a ricoprire gli incarichi all'interno dei vari organi di arporate governance della Società, in linea con quanto previsto dal Criterio Applicativo 4.C.2.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità a quanto previsto dal Principio 6.P.3. del Codice, ha istituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione.

Composizione e funzionamento del comitato per la remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione dell'Emittente è composto da tre Amministratori.

Fino al 4 maggio 2017 il Comitato era composto dal Consigliere indipendente Dimitti Coin, con funzioni di Presidente, e dai Consiglieri indipendenti Enrico Quarello e Claudio Paron (cfr. Tabella 2). Conformente al Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina, il Consigliere Dimitti Coin, ha acquisito una adeguata esperienza in materia di politiche retributive, sia quale imprenditore, sia quale componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per la Remunerazione di Ascopiave dal 2011 ad oggi.

A seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, conformemente a quanto previsto dal Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina, sono stati nominati, quali membri del Comitato per la Remunerazione, il Consigliere indipendente Dimitri Coin, con funzioni di Presidente, e il Consigliere indipendente Enrico Quarello e il Consigliere non esecutivo Antonella Lillo (cfr. Tabella 2).

Il Consigliere Dimitri Coin ha acquisito una adeguata esperienza in materia di politiche retributive, sia quale imprenditore, sia quale componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per la Remunerazione di Ascopiave dal 2011 ad oggi, conformemente al Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina.

Nel corso dell'esercizio 2017 si è tenuta una riunione del Comitato per la Remunerazione, in data 7 marzo 2017, 5 aprile 2017 e 9 maggio 2017. La durata delle riunione è risultata pari a circa venti minuti. Il Comitato si è inoltre riunito, successivamente alla chiusura dell'esercizio, il giorno 7 marzo 2018 e il giorno 12 marzo 2018. Alla data attuale, per l'esercizio 2018 non sono state programmate altre riunioni del Comitato.

Alla riunione del Comitato hanno partecipato, su invito del Comitato, il Presidente e gli altri due membri del Collegio Sindacale e, per approfondimenti sulle materie all'ordine del giorno, alcuni dipendenti della Società.

In conformità al Criterio Applicativo 6.C.6, il Regolamento del Comitato per la Remunerazione prevede che nessun amministratore prenda parte alle nunioni del Comitato in cui vengano formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

Funzioni del comitato per la remunerazione

Per il dettaglio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione, si rimanda alla Sezione I, capitolo 2.4 della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza. Si precisa che il Regolamento del Comitato per la Remunerazione, adottato nella sua versione originaria in data 12 settembre 2006, è stato modificato il 19 dicembre 2011.

In data 7 marzo 2017, il Comitato si è riunito per discutere, tra gli altri, i seguente temi:

  • Politica di Remunerazione adottata dalla Società ed elaborazione della Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter TUF;
  • Esiti del piano "Management by Objectives 2016";
  • Definizione Piano monetario di incentivazione a lungo termine riservato ai Gestori Indipendenti.

Successivamente alla fine dell'esercizio, in data 7 marzo 2018 e in data 12 marzo 2018, il Comitato si è riunito per discutere, tra i temi, della verifica dell'adeguatezza, coerenza e applicazione della Politica di Remunerazione e la stesura della Relazione sulla Remunerazione 2018, per monitorare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance previsti nel piano "Management by Objectives 2017".

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Il Comitato ha avuto accesso, nell'esercizio dei propri compiti, alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per l'espletamento dei propri compiti, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1, lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per la Remunerazione in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Politica generale per la remunerazione

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato, nella riunione del 19 dicembre 2011, la "Politica di Remunerazione del Gruppo Ascopiave" (o "Politica di Remunerazione"), successivamente aggiornata su base annuale, in conformità alle raccomandazioni dell'Articolo 6 del Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice di Autodisciplina"), al quale la Società aderisce, nonché ai fini dell'Articolo 3.2 lettera (b) della "Procedura per le Operazioni con Parti Correlate" approvata da Ascopiave in data 24 novembre 2010.

La Politica di Remunerazione è stata presentata all'Assemblea del 28 aprile 2017 in occasione dell'approvazione del bilancio 2016 e sottoposta con esito favorevole al voto consultivo dei soci ai sensi dell'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998.

Per i contenuti della Politica di Remunerazione si rimanda alla Sezione I della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Piani di remunerazione basati su azioni

L'Assemblea ordinaria dei Soci del 23 aprile 2015, che ha approvato il bilancio dell'esercizio 2014, ha approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria, il cd. "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria 2015-2017" (o "Piano 2015-2017"), elaborato su proposta del Comitato per la Remunerazione e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2015. Il Piano 2015-2017, in conformità alle raccomandazioni dell'Articolo 6 del Codice di Autodisciplina, prevede, per l'erogazione del premio, un periodo di vesting pari a 3 anni, e il raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance e di rendimento delle azioni della Società, anche in relazione ad un paniere di titoli di società comparabili. In caso di erogazione del premio, che avverrà nel corso dell'esercizio 2018 per il 50% in denaro e per il 50% mediante l'attribuzione di azioni Ascopiave, per le quali è previsto un periodo di retention delle stesse azioni pari a 2 (anni).

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., ha provveduto a dare attuazione al suddetto Piano, individuando i beneficiari dello stesso, tra i potenziali destinatari previsti nel Regolamento.

Il documento è disponibile sul sito istituzionale dell'Emittente alla sezione Corporate Governance (http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/03/Ascopiave Documento-informativo-PILT-2015.pdf).

Si precisa che, come previsto dalla Politica di Remunerazione di Ascopiave S.p.A., di cui alla Sezione I della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza, a cui si rimanda, tali piani di remunerazione basati su azioni non potranno includere i componenti del Gestore Indipendente, i quali in base alla normativa in tema di unbundling funzionale non possono detenere, neanche indirettamente, interessi economici tra i quali strumenti partecipativi o titoli azionari nelle attività di vendita svolte dall'impresa verticalmente integrata o da altre impresse del Gruppo societario di appartenenza di questa.

In coerenza con tale previsione, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato, in data 26 febbraio 2016, di procedere alla revisione della lista dei "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2015-2017", escludendo i componenti del Gestore Indipendente.

Coerentemente con la Politica sulla Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 14 marzo 2017, su raccomandazione del Comitato per la Remunerazione, il "Piano monetario di incentivazione a lungo termine 2015-2017" (PMILT 2015-2017), riservato ai componenti del Gestore Indipendente esclusi dalla lista dei beneficiari del "Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017", i cui eventuali benefici saranno erogati successivamente all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Il "PMILT 2015-2017" si basa su indicatori specifici del business della distribuzione, escludendo qualsiasi correlazione con l'attività della vendita, e prevede l'erogazione di un premio per il 100% in denaro.

Remunerazione degli amministratori esecutivi

Per la composizione della remunerazione degli amministratori destinatari di deleghe gestionali, si rinvia alla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Remunerazione del Direttore Generale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Per la composizione della remunerazione del Direttore Generale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, si rinvia alla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Meccanismi di incentivazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

I meccanismi di incentivazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è coerente con i compiti assegnati, in linea con il Criterio Applicativo 6.C.3. Il Dirigente Preposto è stato individuato quale destinatario, nel corso del 2015, del "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria 2015-2017", che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., su proposta del Comitato per la Remunerazione, il 16 marzo 2015 ed approvato successivamente dall'Assemblea dei soci il 23 aprile 2015.

Il Dirigente Preposto, in quanto dirigente con responsabilità strategiche, è stato inoltre destinatario del piano di incentivazione "Management by Objectives 2017", per i cui esiti si rinvia alla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Remunerazione degli amministratori non esecutivi

Per la composizione della remunerazione degli amministratori non esecutivi, si rimanda alla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, in linea con quanto previsto dal Criterio Applicativo 6.C.4. del Codice, non risulta legata ai risultati economici conseguiti dall'Emittente. Gli Amministratori non esecutivi non risultano destinatari di incentivazione a base azionaria.

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Per il dettagio delle indennità previste, si rimanda alla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

In linea con quanto previsto dal Principio 7.P.3., lett. a), n. (ii) e 7.P.4. il Consiglio ha costituto al proprio interno un Comitato Controllo e Rischi.

In data 11 settembre 2006, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato il Regolamento del Comitato Controllo e Rischi, in conformità con il Codice di Autodisciplina, successivamente modificato in data 23 febbraio 2011 e in data 24 gennaio 2013.

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi

Il Comitato Controllo e Rischi dell'Emittente è composto da tre membri.

Fino al 4 maggio 2017 il Comitato è stato composto dal Consigliere indipendente Dimitri Coin, con funzioni di Presidente, e dai Consiglieri indipendenti Claudio Paron e Enrico Quarello.

Conformente al Principio 7.P.4 del Codice di Autodisciplina, il Consigliere Dimitri Coin dispone di competenze in materia di gestione del rischio, acquisite nell'attività imprenditoriale e nell'esperienza di componente del Comitato di Controllo e Rischi di Ascopiave S.p.A., di cui è stato componente dal 2011 al 4 maggio 2017.

A seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, avvenuta in occasione dell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, è stato nominato il nuovo Comitato Controllo e Rischi nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, che risulta composto dal Consigliere Indipendente Enrico Quarello, con funzioni di Presidente, e dai Consiglieri Indipendenti Greta Pietrobon e Giorgio Martorelli.

Conformente al Principio 7.P.4 del Codice di Autodisciplina, il Comitato Controlo e Rischi è composto da amministratori indipendenti. Il Consigliere Enrico Quarello dispone di competenze in materia di gestione del rischio, acquisite nell'esperienza di componente del Comitato di Controllo e Rischi di Ascopiave S.p.A., di cui è componente dal 2012; inoltre, il Consigliere Giorgio Martorelli, possiede una rilevante esperienza in materia finanziaria, nonchè di gestione del rischio, acquisita nel corso di esperienze professionali.

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 7 (sette) riunioni del Comitato Controllo e Rischi in data 19 gennaio 2017, 7 marzo 2017, 14 marzo 2017, 5 aprile 2017, 31 luglio 2017, 26 ottobre 2017 e 7 novembre 2017. La durata media delle riunioni è stata pari a circa quaranta minuti. Per il dettaglio della partecipazione dei membri alle riunioni del Comitato si rimanda ai contenuti della Tabella 2 allegata.

Per l'anno 2018, sono previste riunioni del Comitato in occasione delle n. 4 (quattro) nunioni del Consiglio di Amministrazione fissate per l'approvazione dei risultati annuali, semestrali e trimestrali della Società. Dopo la fine dell'esercizio, si sono tenute n. 2 (due) tiunioni del Comitato in data 31 gennaio 2018 e 14 marzo 2018.

Alle riunioni del Comitato hanno partecipato, su invito, i membri del Collegio Sindacale, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.3 del Codice, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Responsabile della Funzione Internal Auditing.

Funzioni attribuite al comitato controllo e rischi

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.1, il Comitato per il Controllo e Rischi, nel ruolo di supporto al Consiglio di Amministrazione, esprime il proprio parere con riferimento a:

  • (i) modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (ii) la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischi assunto, nonché la sua efficacia;
  • (ii) il piano di lavoro predisposto con cadenza almeno annuale della Funzione Internal Auditing;
  • la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema (iv) di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti;

(v) questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Comitato Controllo e Rischi, inoltre, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

  • (i) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societan, sentiti il revisore legale ed il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali; (11)
  • (ii) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle predisposte dalla Funzione Internal Auditing;
  • (iv) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficienza della Funzione Internal Auditing;
  • può chiedere alla Funzione Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree (v) operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (vi) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (vii) esprime un preventivo parere motivato sull'interesse della Società al compimento di operazioni con parti correlate, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, nei termini di cui alla Procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 24 novembre 2010;
  • (vii) esprime parere preventivo sulle proposte formulate dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al Consiglio di Amministrazione in merito a provvedimenti di nomina e revoca del Responsabile della Funzione Internal Auditing, all'attribuzione allo stesso di adeguate risorse per l'espletamento delle proprie responsabilità, nonché alla determinazione della relativa remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • (ix) svolge gli ulteriori compiti che, di volta in volta, gli verranno attributi dal Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'esercizio il Comitato Controllo e Rischi ha espresso il proprio parere favorevole al Consiglio di Amministrazione in merito all'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato ha esaminato le relazioni periodiche predisposte dalla funzione internal andit in merito all'avanzamento del piano di lavoro in materia di internal anditing, con particolare riguardo alle attività di risk analysis e all'implementazione delle misure necessarie a formire ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie, secondo il dettato della Legge n. 262/2005.

Nel corso delle proprie sedute il Comitato ha inoltre discusso le più opportune iniziative in relazione all'attività di auditing per l'anno 2017, nell'ottica di un progressivo miglioramento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato ha avuto la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e). Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per il controllo e rischi in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Ascopiave S.p.A. ha adottato un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi conforme alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e allineato alle best practive di riferimento. Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b).

Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinandone la compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1., lett. a).

Si ricorda che nel corso del 2014 sono state avviate le attività relative al progetto di implementazione e sviluppo del modello di gestione dei rischi Enterprise Risk Management, volto all'adozione di strumenti metodologici ed operativi finalizzati a una migliore valutazione dei rischi e all'effettuazione di verifiche di monitoraggio sul sistema di controllo relativo ai rischi identificati.

Nel corso dell'anno 2017 sono prosegute, sotto il coordinamento del Chief Financial Officer, le seguenti attività in materia di gestione dei rischi:

· applicazione della Procedura "Adempimenti regolamento EMIR" adottata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, nonché da parte delle altre società controllate, che disciplina le modalità con cui adempiere alle richieste del Regolamento Europeo EMIR in merito all'utilizzo di strumenti derivati (i.e. conferma tempestiva delle operazioni, niconciliazione periodica del portafoglio con la controparte, segnalazione di tutti i derivati stipulati a specifici trade repository approvati dall'ESMA), rispettando anche un adeguato framework contabile in linea con l'Hedge Accounting;

· applicazione in Ascopiave S.p.A., nonché nelle altre società controllate, della Policy "Gestione e controllo dei rischi energetici", che definisce ruoli e responsabilità connessi alla gestione del rischio relativo alla stipula di contratti di fornitura e di somministrazione sia in vendita nei business del gas e dell'energia elettrica e della Policy "Gestione e controllo dei rischi finanzian".

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si sostanzia nell'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, l'identificazione, la gestione

e il monitoraggio dei principali rischi. In linea con il Principio 7.P.1. del Codice, tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall'Emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practives esistenti in ambito nazionale e internazionale. Il sistema è finalizzato ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'attidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Ruoli e Funzioni

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finanziari di Ascopiave coinvolge soggetti differenti cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità:

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • Comitato Controllo e Rischi;
  • Organismo di Vigilanza ex D.lgs. n. 231/2001;
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Responsabile della Funzione di Internal Auditing,
  • Collegio Sindacale;
  • Società di Revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo chiamato a definire la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostembilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente stesso. Spetta al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, fissare le linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e valutarne, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione si avvale del lavoro svolto dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato Controllo e Rischi supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziane periodiche. Al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato di verificare che il sistema di

controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Inoltre, i responsabili di cascuna business unit e direzione aziendale della Società hanno la responsabilità, nell'ambito delle linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi stabilite dal Consiglio di Amministrazione e delle direttive ricevute nel dare esecuzione a tali linee guida, di definire, gestire e monitorare l'efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi con riferimento alla propria sfera di responsabilità.

Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave.

In conformità a quanto previsto dagli artt. 2.2.3, comma 3, lettera (1) del Regolamento di Borsa, Ascopiave si è dotata in data 27 marzo 2008 del modello di organizzazione, gestione e controllo di cui all'art. 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, individuando altresi un Organismo deputato a vigilare sull'adeguatezza e effettiva attuazione del Modello; per i relativi approfondimenti si rimanda al paragrafo 11.3 del presente documento.

Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi in relazione al processo di informativa è volto a fornire la ragionevole certezza che l'informativa diffusa fornisca agli utilizzatori una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione, consentendo il rilascio delle attestazioni e dichiarazioni richieste dalla legge sulla corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa finanziaria anche infrannuale, nonché sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo a cui si riferiscono i documenti (relazione finanziaria annuale, semestrale, resoconto intermedio di gestione) e sulla redazione degli stessi in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Al riguardo va richiamato che, come precisato nelle precedenti Relazioni, Ascopiave, in quanto società italiana con azioni negoziate in un mercato regolamentato italiano, è tenuta alla nomina di un Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il Dirigente Preposto), al quale la legge attribuisce specifiche competenze, responsabilità e obblighi di attestazione e dichiarazione.

In conseguenza di ciò, dal 19 luglio 2007 il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Dirigente Preposto, cui ha affidato il compito di predisporre adeguate amministrative e contabili per la formazione dell'informativa finanziaria diffusa al mercato, nonché di vigilare sull'effettivo rispetto di tali procedure, attribuendogli adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

Il Consiglio ha affidato tale incarico, al dott. Cristiano Belliato, Chiff Finanial Officer dell'Emittente, cui ha attribuito adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Dirigente Preposto ha avviato il "Progetto 262" con obiettivo di accertare l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi a fornire una ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie.

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • un corpo di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa finanziaria, costituito tra gli altri da istruzioni operative di bilancio e reporting;
  • un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informazione finanziaria e dei controlli chiave a presidio dei rischi individuati (risk assessment finanziario), che ha portato alla individuazione, per ogni area rilevante, dei processi/flussi finanziari ritenuti critici e le attività di controllo a presidio di tali processi/flussi finanziari, nonché alla elaborazione di apposite matrici di controllo, che descrivono, per ciascun processo individuato come critico e/o sensibile in ottica 262, le attività standard di controllo (i controlli chiave) e i relativi processi aziendali e le relative matrici, sono oggetto di periodica valutazione e, se del caso, aggiornamento;
  • process ovners cui spetta l'aggiornamento delle matrici dei controlli; il Chief Financial Officer è responsabile della verifica e dell'aggiornamento periodico delle procedure amministrativo-contabili di Gruppo;
  • un processo di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione dei controlli chiave individuati. La valutazione viene effettuata ogni sei mesi in occasione della predisposizione del bilancio e della relazione semestrale ed è svolta dalla funzione internal audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto. I test sui controlli semestrali sono svolti sulla base delle priorità individuate in fase di rick assessment, inoltre, con il supporto della funzione internal andit vengono svolte anche attività di verifica con cadenza mensile con il strumenti informatici di continuous auditing,
  • un processo di attestazione verso l'esterno basato sulle relazioni e dichiarazioni rese dal Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del decreto legislativo 58/1998, nell'ambito del generale processo di predisposizione del bilancio annuale o della relazione finanziaria semestrale e del resoconto intermedio di gestione, anche in base ai controlli effettuati ed oggetto del modello di controllo contabile, il cui contenuto viene condiviso con il Presidente e Amministratore Delegato, che presenta la relazione o la dichiarazione al Consiglio di Amministrazione, unitamente al documento contabile corredato, per la relativa approvazione da parte di quest'ultimo. In ottica di reporting interno, il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni o delle dichiarazioni rilasciate.

***

Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia, nel rispetto di quanto previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 lett. b).

La valutazione è stata condotta, in occasione della presentazione dei risultati economico-finanziari di periodo, nonché, nell'ambito delle riunioni periodiche del Consiglio, attraverso il flusso informativo costantemente garantito dagli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato nella persona del dott. Nicola Cecconato (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato) l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con il Principio 7.P.3., lett. a), n. (i). Si precisa che tale carica era ricoperta dal dott. Fulvio Zugno fino al 4 maggio 2017.

Tale scelta si motiva sulla base della rilevanza che il dott. Cecconato riveste nell'ambito della struttura societaria di Ascopiave.

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.4. del Codice, l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi:

  • cura l'identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di amministrazione;
  • da esecuzione, nell'ambito dei poteri allo stesso delegati, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama , legislativo e regolamentare;
  • può chiedere alla Funzione di Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali;
  • . attiva, ove si presentino le circostanze, un flusso informativo costante con il Comitato Controllo e Rischi e con il Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse, affinché il Comitato (o il Consiglio) possa assumere le opportune iniziative.

11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING

La Responsabilità della Funzione di Internal Auditing è affidata dal mese di giugno 2015 al dott. Sandro Piazza, consulente dotato di adeguati requisiti di professionalità e indipendenza, che ha maturato ampia esperienza in materia di Internal Auditing e attività compliance. Precedentemente, fino a maggio 2015, la Funzione faceva capo al dott. Cristiano Ceresatto.

La nomina del dott. Sandro Piazza è avvenuta su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, preso atto del parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio sindacale, sulla base delle conoscenze tecniche e dell'adeguatezza delle esperienze professionali, ai fini dello svolgimento dell'incarico.

In linea con il Principio 7.C.3., lett. b), al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di rischi sia funzionante e adeguato.

Per l'esecuzione dei compiti attribuiti, la Funzione di Internal Auditing si compone, oltre al Responsabile, di due risorse che hanno maturato specifiche competenze in materia di attività di controllo interno e su tematiche economico-finanziarie. In particolare la Funzione Internal Auditing è stata integrata nel corso del 2016 con l'inserimento di una risorsa con ampia esperienza maturata in ambito amministrativo e contabile, dedicata prevalentemente alle attività di monitoraggio dei processi amministrativo-contabili della Società e del Gruppo.

La Funzione di Internal Auditing non è responsabile di alcuna area operativa e dipende organizzativamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Il Consiglio di Amministrazione è competente, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, per nomina e revoca del responsabile della Funzione di Internal Auditing, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione è competente per l'approvazione, con cadenza annuale, del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Auditing, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, in conformità con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 7.C.5. del Codice:

***

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; l'attività è regolata da un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e rischi, al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai Presidenti . del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Per lo svolgimento delle attività, qualora ritenuto opportuno e previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione o dei soggetti delegati, il Responsabile della Funzione Internal Auditing può avvalersi dell'ausilio di professionisti esperti in materia o di strumenti che supportino l'attività.

***

Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile della Funzione Internal Anditing ha verificato continuativamente l'efficacia del sistema di Controllo interno e di gestione dei rischi dell'Emittente sulla base degli strumenti di controllo implementati nei precedenti esercizi (anche con l'ausilio di strumenti di antinuous audiing), e ulteriormente sviluppati nel 2016, in coerenza con le indicazioni delle migliori prassi disponibili.

In particolare, le verifiche hanno riguardato l'attuazione del quadro normativo e dispositivo di cui alla L. 262/2005 e al D. Lgs. 231/2001, le procedure di gestione degli approvvigionamenti, la gestione dei rischi di impresa e l'attuazione delle procedure di controllo amministrativo.

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing ha altresi partecipato, con ruolo esclusivamente consultivo, al processo di monitoraggio continuo degli strumenti operativi di corporate governance del Gruppo Ascopiave, sia presso Ascopiave che presso le società controllate, anche ai fini dell'efficace attuazione dell'attività di direzione e coordinamento.

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, nel corso dell'esercizio, ha assicurato e periodici flussi informativi in merito alle risultanze dell'attività svolta indirizzati ai Presidenti del Comitato Controllo e Rischi e del Collego Sindacale, nonché all'amministratore incarcato di sovraintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per consentire loro l'adempimento dei compiti assegnati in materia di presidio e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001

L'Emittente ha adottato, in data 27 marzo 2008, il modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopave S.p.A., nella riunione del 22 dicembre 2016, su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha approvato l'aggiornamento della parte generale del Modello, nonché l'aggiornamento di alcune parti speciali del Modello, a seguito di modifiche normative introdotte dal legislatore nel d.lgs. 231/2001.

Contestualmente all'adozione del modello, la Società ha nominato l'Organismo di Vigilanza quale organo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, tenendo in considerazione i requisti richiesti dalla normativa di riferimento e le indicazioni derivanti dalle linee guida delle associazioni di categoria rilevanti nonché dalle best practives di settore.

In data 8 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha nominato il nuovo Organismo di Vigilanza di Ascopiave S.p.A., composto dall'avv. Fabio Pavone (Presidente dell'Organismo), dal dott. Luca Biancolin - che ricopre anche la carica di componente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A. e dall'avv. Elisa Pollesel.

Nel corso del precedente mandato, l'Organismo di Vigilanza era composto dall'avv. Elisa Pollesel (Presidente dell'Organismo), dal dott. Ruggero Paolo Ortica - professionista in materie economicofinanziarie e dalla dott.ssa Irene Rossetto, della Funzione Internal Auditing (componente interno, nominato in data 10 novembre 2016, a seguito delle dimissioni del dott. Cristiano Ceresatto).

Nel corso del periodo oggetto della presente relazione, nell'assolvimento dei compiti attribuiti dalla legge e dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave all'Organismo di Vigilanza, si sono tenute n. 12 (dodici) riunioni e nel corso del 2018 si sono tenute due riunioni, tutte documentate da appositi verbali conservati a cura del Presidente.

Il documento di sintesi del modello è costituito da una parte generale in cui viene illustrato il sistema normativo di riferimento, il processo di definizione del modello e gli elementi costitutivi del modello stesso; sono inoltre documentate diverse parti speciali in relazione alle fattispecie di reato che il modello intende prevenire, tra le quali:

  • reati contro la Pubblica Amministrazione
  • reati societari
  • market abuse
  • salute e sicurezza sul lavoro
  • reati ambientali
  • reati informatici
  • reati di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio
  • reati di corruzione tra privati

L'Organismo di Vigilanza ha attivato, già nel corso dei precedenti esercizi, una raccolta strutturata di flussi informativi da parte dei soggetti aziendali c.d. Apicali, finalizzata ad ottenere informazioni su fatti significativi accaduti nel corso della gestione, che possano essere riconducibili alle aree a rischio individuate dal Modello 231.

Ai fini della diffusione del Modello la parte generale dello stesso è presente sul sito internet dell'Emittente (http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Ascopiave-Modello-231-Parte-Generale-CdA-2016-12-22.pdf).

Inoltre, anche il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. del 14 maggio 2013, è presente sul sito internet dell'Emittente (http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/sites/12/2015/01/Codice-etico-GruppoAscopiave-201305141.pdf).

11.4. SOCIETA' DI REVISIONE

L'attività di revisione contabile è affidata alla società PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

L'incarico è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2015. L'incarico scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari dell'Emittente è il dott. Cristiano Belliato, Chief Financial Officer dell'Emittente dal 19 luglio 2012, in precedenza Direttore Amministrativo della Società.

Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto dell'Emittente, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve possedere oltre ai requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione, requisiti di professionalità quali (i) aver conseguito la laurea in discipline economiche, finanziarie o attinenti alla gestione e organizzazione aziendale; (i) aver maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi con funzioni dirigenziali presso società di capitali, ovvero funzioni amministrative o dirigenziali oppure incarichi di revisore contabile o di consulente quale dottore commercialista presso enti operanti nei settori creditizio, finanziario o assicurativo o comunque in settori strettamente connessi o merenti all'attività esercitata dalla Società, che comportino la gestione di risorse economico - finanziarie.

Inoltre, non possono essere nominati alla carica di Dirigente Preposto e, se già nominati, decadono dall'incarico medesimo, coloro che non sono in possesso dei requisiti di cui all'articolo 147- quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, obbligatorio ma non vincolante, provvede alla nomina del Dirigente Preposto, stabilendone il relativo compenso.

Il Consiglio di Amministrazione provvede a conferire al Dirigente Preposto adeguati poten e mezza per l'esercizio dei compiti allo stesso attribuiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

L'Emittente ha attuato meccanismi di interazione tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finalizzati a garantire il coordinamento e l'efficace svolgimento delle relative attribuzioni. Tra questi, si segnala lo svolgimento di incontri periodici tra gli organi e le funzioni competenti in materia di controllo interno e gestione dei rischi, la partecipazione del Collegio Sindacale e del Responsabile Internal Auditing alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

Inoltre, su richiesta del Presidente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A., dott. Antonio Schiro, in data 6 dicembre 2017 si è svolta una riunione ai fini di uno scambio di informazioni ai sensi dell'art. 151 TUF con gli organi di controllo di Ascopiave e delle società controllate del Gruppo Ascopiave.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento").

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-perle-operazioni-con-parti-correlate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

13. NOMINA DEI SINDACI

La nomina e la sostituzione dei sindaci è disciplinata dalla normativa di legge e regolamentare e dall'art. 22 dello Statuto dell'Emittente.

Il Collegio Sindacale è composto di tre sindaci effettivi e due supplenti, che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Almeno uno dei sindaci effettivi deve essere: (i) di genere femminile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere maschile; (ii) di genere maschile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere femminile.

Ai sensi dell'art. 22 dello Statuto dell'Emittente l'intero Collegio Sindacale viene nominato sulla base di liste presentate dai soci. Hanno diritto a presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci, al momento della presentazione delle stesse, detengano almeno una Quota di Partecipazione che rappresenti almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle disposizioni legislative e regolamentari. La Quota di Partecipazione sarà indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Le liste devono indicare almeno un candidato alla carica di sindaco effettivo e un candidato alla carica di sindaco supplente. Ogni candidato può candidarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità. Nelle liste con complessivamente tre o più candidati, almeno un terzo (con arrotondamento per eccesso) dei candidati alla carica di sindaco effettivo e dei candidati alla carica di sindaco supplente deve essere di genere diverso dagli altri candidati.

Le liste, sottoscritte dai soci che le presentano, ovvero dal socio che ha avuto la delega a presentarle e corredate dalla documentazione prevista dallo statuto e dalle disposizioni legislative e regolamentari in vigore, dovranno essere depositate presso la sede sociale nei termini di cui alle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. Nel caso in cui alla scadenza dei termini stabiliti dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili sia stata presentata una sola lista di candidati ovvero non ne sia stata presentata alcuna, l'assemblea delibera a maggioranza relativa degli aventi diritto al voto presenti. In caso di parità di voti tra più candidati si procede a ballottaggio tra i medesimi, mediante ulteriore votazione assembleare.

Qualora, invece, vengano presentate due o più liste, all'elezione del Collegio Sindacale si procederà come segue:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) due sindaci effettivi e (b) un sindaco supplente, fermo restando quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) un sindaco effettivo, il quale assumerà anche la carica di Presidente del Collegio Sindacale, e (b) un sindaco supplente e, ove disponibili, ulteriori sindaci supplenti, destinati a

sostituire il componente di minoranza, sino ad un massimo di tre. In mancanza, verrà nominato sindaco supplente il primo candidato a tale carica tratto dalla prima lista successiva per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci, che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti;

(ii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti sindaci i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, sempre nel rispetto della applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più sindaci effettivi tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (i "Sindaci di Maggioranza") subentra – ove possibile - il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3º, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista indicato precedentemente e sempre nel rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Qualora nel corso dell'esercizio venga a mancare, per qualsiasi motivo, il sindaco effettivo tratto dalla prima lista successiva alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (il "Sindaco di Minoranza"), subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra genen. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinatie, in deroga al sistema di voto di lista, in modo da rispettare, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza.

L'Assemblea tenuta a deliberare sull'integrazione del Collegio Sindacale procede in ogni caso alla nomina o alla sostituzione dei componenti di detto Collegio ferma restando la necessità di assicurare che la composizione del Collegio Sindacale sia conforme alle prescrizioni normative e regolamentari vigenti nonché allo Statuto dell'Emittente.

Fermo quanto previsto al paragrafo precedente, qualora l'Assemblea debba provvedere all'integrazione del Collegio Sindacale, essa delibera con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, sistema che trova applicazione solo nel caso di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2017 e in carca fino all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è così composto:

Nominativo Carica
Antonio Schiro Presidente del Collegio Sindacale
I uca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Achille Venturato Sindaco supplente
Pierluigi De Biasi Sindaco supplente

I Sindaci Effettivi Luca Biancolin e Roberta Marcolin e il Sindaco Supplente Achille Venturato sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. Il Presidente del Collegio Sindacale Antonio Schiro e il Sindaco Supplente Pierluigi De Biasi sono stati invece tratti dalla lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A..

In relazione alle due liste presentate non esistono rapporti di collegamento.

Per la composizione dettagliata del Collegio Sindacale con riferimento all'intero esercizio 2017, si rimanda alla Tabella 3, in calce alla Relazione.

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI
CANDIDATI
ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI OTTENUTI IN
RAPPORTO AL
CAPITALE VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
2. Roberta Marcolin
Sindaco supplente
1. Achille Venturato
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
2. Roberta Marcolin
Sindaco supplente
1. Achille Venturato
81,15%
Lista n. 2
presentata
congiuntamente da
AMBER CAPITAL
ITALIA SGR
S.P.A., AMBER
CAPITAL UK LLP
e ASM Rovigo
S.p.A.
Sindaco effettivo
1. Antonio Schiro
Sindaco supplente
1. Pierluigi De Biasi
Sindaco effettivo
1. Antonio Schiro
Sindaco supplente
1. Pierluigi De Biasi
18,73%

Di seguito si riportano le n. 2 liste presentate:

Si rimanda inoltre alla Tabella 5 per l'elenco delle altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, diverse dall'Emittente in cui i sindaci in carica ricoprono incarichi di amministrazione o controllo.

Vengono illustrate di seguito le caratteristiche personali di ciascun Sindaco:

  • Presidente, Antonio Schiro: è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Rovigo e all'Albo dei mediatori creditizi presso l'UIC. Esercita l'attività di libero professionista quale advisor indipendent nel proprio studio "Studio Schiro & Partners" a Rovigo. E' stato membro di diversi consigli di amministrazione di società ed enti privati e pubblici, di banche, società finanziarie, industriali e di servizi, sia in Italia che all'estero
  • Sindaco Effettivo, Luca Biancolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Conegliano (TV). Ricopre incarichi di sindaco presso varie società ed enti privati e pubblici.

  • Sindaco Effettivo, Roberta Marcolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Treviso. Ricopre incarichi di sindaco presso varie società di diritto pubblico e privato.Sindaco Supplente, Pierluigi De Biasi: ha conseguito il titolo di Avvocato ed è ammesso al patrocinio avanti le giurisdizioni superiori. E' stato sindaco e amministratore di alcune società, anche quotate.

I curricula professionali dei sindaci ai sensi degli artt. 144-deize del Regolamento Emittenti Consob sono disponibili sul sito Internet dell'Emittente nella sezione "investor relations".

Nel corso dell'Esercizio, si sono tenute 12 (dodici) riunioni del Collegio Sindacale nelle seguenti date: 7 marzo 2017, 14 marzo 2017, 31 marzo 2017, 9 maggio 2017, 24 luglio 2017, 31 luglio 2017, 31 luglio 2017, 22 settembre 2017, 26 ottobre 2017, 7 novembre 2017, 29 novembre 2017 e 6 dicembre 2017. La durata media delle riunioni è stata mediamente pari a tre ore.

Per il dettaglio della partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale si rimanda ai contenuti della Tabella 3 allegata.

Nel corso dell'esercizio 2018, il Collegio Sindacale si riunirà almeno ogni novanta giorni, come previsto dall'art. 2404 del codice civile. Successivamente alla fine dell'esercizio, fino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si è riunito in data 31 gennaio 2018 e 21 febbraio 2018. Le riunioni programmate per l'anno 2018 sono 12 (dodici).

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Collegio a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

***

Politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità con riferimento alla composizione del Collegio Sindacale, si informa che ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Collegio Sindacale deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge.

Si rinvia ai curicula professionali dei Sindaci depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

***

Gli organi delegati hanno riferito adeguatamente e tempestivamente al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche effettuate dall'Emittente e dalle sue controllate, come prescritto ai sensi di legge e di Statuto e quindi con periodicità almeno trimestrale.

Il Collegio Sindacale in carica fino al 28 aprile 2017, nella seduta del 21 febbraio 2017, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, in conformità alle previsioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1. del Codice di Autodisciplina. Dalla verifica non sono emersi elementi che determinino il venir meno di tali requisiti.

Successivamente, il nuovo Collegio Sindacale, in carica dal 28 aprile 2017, nella seduta del 9 maggio 2018, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, in conformità alle previsioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1. del Codice di Autodisciplina. Dalla verifica non sono emersi elementi che determinino il venir meno di tali requisiti.

Nel corso dell'Esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Collegio Sindacale sono stati adeguatamente informati novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa pre-consiliare.

***

L'Emittente prevede che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è regolarmente coordinato con il Responsabile della Funzione Internal Auditing e con il Comitato Controllo e Rischi, in linea con i Criteri Applicativi 8.C.4 e 8.C.5. del Codice.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse - oltre che ad un dovere nei confronti del mercato - instaurare fin dal momento della quotazione un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti; dialogo destinato comunque a svolgersi nel rispetto della procedura per la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni aziendali. L'art. 2.2.3 comma 3 lett. k) del Regolamento di Borsa prevede, inoltre, con specifico riferimento alle società che intendono ottenere l'ammissione delle proprie azioni con la qualifica di "STAR", l'obbligo per le stesse di individuare all'interno della propria struttura organizzativa un soggetto professionalmente qualificato (investor relator) che abbia come incarco specifico la gestione dei rapporti con gli investitori.

Avuto riguardo a quanto sopra e in conformità alle raccomandazioni contenute nel Principio 9 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 24 luglio 2006, ha individuato il dott. Giacomo Bignucolo, quale Imestor Relator, responsabile delle relazioni con gli investitori.

Infine, Ascopiave ha istituito un'apposita sezione "investor relations" nell'ambito del proprio sito internet (www.gruppoascopiave.it), nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti la Società che rivestono rilievo per i propri azionisti.

16. ASSEMBLEE

Ai sensi dell'art. 11.1 dello Statuto dell'Emittente possono intervenire all'Assemblea i soggetti che abbiano ottenuto dall'intermediario abilitato l'attestazione della loro legittimazione ad intervenire ai sensi della normativa di volta in volta vigente.

Ogni soggetto legittimato ad intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta da un'altra persona anche non socio, con l'osservanza delle disposizioni di legge. La delega può essere altresì conferita in via elettronica, con le modalità stabilite dalla normativa di volta vigente. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, in conformità a quanto indicato di convocazione, mediante l'utilizzo di apposita sezione del sito internet della Società ovvero mediante invio del documento all'indirizzo di posta elettronica certificata della Società (art. 11, comma 2 dello Statuto).

Si evidenzia che la normativa applicabile alle società quotate in tema di svolgimento delle attività assembleari è stata oggetto di significativi cambiamenti a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010, di recepimento della Direttiva 2007/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007 avente ad oggetto l'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate (la cosidetta "Shareholders' Rights Directive" o "SHRD").

Ciò premesso, si precisa che l'Assemblea Straordinaria dei soci del 28 aprile 2011 ha deliberato in merito all'integrazione dell'art. 11 dello Statuto Sociale inserendo 11.3 che prevede la facoltà per la Società di designare per clascuna assemblea un soggetto al quale gli aventi diritto al voto possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Per agevolare la partecipazione degli Azionisti alle adunanze Assembleari, lo Statuto prevede altressi che l'Assemblea possa svolgersi con intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati a condizione che siano rispettati il metodo collegiale ed il principio di buona fede e di parità di trattamento dei soci (art. 12, comma 1 dello Statuto).

***

Con riferimento al Criterio 9.C.3. del Codice di Autodisciplina, l'Assemblea della Società del 5 luglio 2006 ha deliberato, in sede ordinaria, di adottare un regolamento assembleare (successivamente modificato dall'Assemblea del 28 aprile 2008 e dall'Assemblea del 28 aprile 2011), che è entrato in vigore dalla data di inizio delle negoziazioni (http://www.gruppoascopiave.it/investorrelations/assemblee). Detto regolamento, in particolare, è volto a disciplinare lo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti, garantendo il corretto e ordinato funzionamento della stessa ed, in particolare, il diritto di ciascun socio di intervenire sugli argomenti in discussione e costituisce un valido strumento per garantire la tutela dei diritti di tutti i soci e la corretta formazione della volontà assembleare.

Il regolamento prevede, tra l'altro, che il Presidente regoli la discussione dando la parola ai Legittimati all'Intervento (ovvero coloro che hanno diritto di partecipare all'assemblea in base alla legge e allo statuto) che ne abbiano fatta richiesta.

I Legittimati all'Intervento che intendono parlare devono farne richiesta al Presidente, dopo che sia stata data lettura dell'argomento posto all'ordine del giorno al quale si riferisce la domanda di

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017

intervento e che sia stata aperta la discussione e prima che il Presidente abbia dichiarato la chiusura della discussione sull'argomento in trattazione.

La richiesta deve essere formulata per alzata di mano, qualora il Presidente non abbia disposto che si proceda mediante richieste scritte. Nel caso si proceda per alzata di mano, il Presidente concede la parola a chi abbia alzato la mano per primo; ove non gli sia possibile stabilirlo con esattezza, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dallo stesso stabilito insindacabilmente. Qualora si proceda mediante richieste scritte, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dei richiedenti.

Il Presidente e/o, su suo invito, gli amministratori ed i sindaci, per quanto di loro competenza o ritenuto utile dal Presidente in relazione alla materia da trattare, rispondono ai Legittimati all'Intervento dopo l'intervento di ciascuno di essi, ovvero dopo esauriti tutti gli interventi su ogni materia all'ordine del giorno, secondo quanto disposto dal Presidente.

I Legittimati all'Intervento, gli amministratori ed i sindaci hanno il diritto di ottenere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione e di formulare proposte attinenti gli stessi.

I legittimati all'Intervento possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, con le modalità stabilite nell'avviso di convocazione.

Alle domande pervenute prima dell'Assemblea da parte del Legittimati all'Intervento è data risposta durante la stessa Assemblea, salvo che le informazioni richieste siano state rese disponibili conformente alla normativa applicabile e ferma restando la facoltà del Presidente di rispondere in via unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

***

Alla luce delle modifiche normative intervenute in materia di operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) nonché alle novità introdotte dal D. Lgs. n. 27/2010 in attuazione della Direttiva 2007/36/CE (cosidetta Direttiva Azionisti), l'Assemblea dei 28 aprile 2011 ha delberato l'integrazione dello Statuto Sociale mediante l'inserimento di un nuovo articolo rubricato "Operazioni con parti correlate". Tale disposizione prevede la possibilità che il Consiglio di Amministrazione possa approvare le operazioni di maggiore rilevanza, nonostante l'avviso contrano degli amministratori indipendenti a condizioni che l'Assemblea ordinaria autorizzi il compimento dell'operazione e l'Assemblea medesima deliberi, oltre che con le maggioranze di legge, con il voto favorevole della maggioranza dei soci non correlati votanti e a condizione che i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10 % del capitale sociale con diritto di voto.

***

Il Consiglio ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assemblea del 28 aprile 2017 sono intervenuti 5 (cinque) amministratori.

Le modalità di esercizio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione sono state illustrate agli azionisti, nell'ambito dell'assemblea del 28 aprile 2017, mediante la pubblicazione della Relazione sulla Remunerazione e attraverso la discussione in merito ai contenuti della stessa.

Si segnala nel corso del 2017 non sono pervenute comunicazioni ai sensi dell'art. 120 TUF.

L'Emittente ha ritenuto che non si siano verificate variazioni significative nella capitalizzazione di mercato dell'Emittente o nella composizione della sua compagine sociale tali da rendere necessario proporre all'Assemblea degli Azionisti modifiche statutarie in relazione alle percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutela delle minoranze. In proposito, si precisa che in applicazione dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 per la presentazione delle liste per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale gli art. 15.2 e 22.2 dello Statuto dell'Emittente richiedono la soglia percentuale del 2,5% del capitale con diritto di voto o la diversa percentuale eventualmente stabilita o richiamata da disposizioni di legge o regolamentari.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012, e successivamente aggiornato in data 16 giugno 2016, il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate, nel rispetto delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling). Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

18.CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dalla chiusura dell'esercizio di riferimento non sono intervenuti cambiamenti nel sistema di governo societario adottato dall'Emittente.

19.CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 13 DICEMBRE 2017 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni del Presidente del Comitato per la Corporate Governance formulate nella comunicazione del 13 dicembre 2017 sono state esaminate nel Consiglio di Amministrazione del 17 gennaio 2018.

Al fine di garantire nel continuo l'allineamento alle raccomandazioni in materia di vorporate gwernane, anche tenuto conto delle indicazioni fornite dal Comitato per la Corporate Governance, il Comitato per la Remunerazione di Ascopiave ha valutato, in data 7 marzo 2018, una proposta di revissone dei sistemi di incentivazione variabile, successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2017, orientata a incrementare il peso della retribuzione variabile di lungo termine nella politica di remunerazione della Società.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI

Nº Azioni
% rispetto al C.S.
Quotato/Non Quotato
Diritti e Obblighi
234.411.575
Azioni Ordinarie
100%
STAR
voto.
I diritti e gli obblighi degli
e dallo statuto sociale
Ogni azione dà diritto ad un
azionisti sono quelli previsti
dagli artt. 2346 e ss. cod.civ.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE AL 31 DICEMBRE 2017 (ai sensi dell'art. 120 TUF)

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 61,562% 61,562%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,162%(1) 5,162%(i)

Dato relativo alle azioni effettivamente detenute da Ascopiave S.p.A. in data 31 dicembre 2017, comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,0





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NOTE

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

-Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).

(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

Collegio sindacale
Carica Componenti Anno di nascita Data di prima
nomina*
In carica dal In carica fino a Lista
(M/m)**
Indipendenza
da Codice
Partecipazione
a riunioni ***
Numero altri
incarichi
****
Presidente Antonio Schiro 1970 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 m X 10/10 1
Sindaco
effettivo
Luca Biancolin 1952 24/04/2014 28/04/2017 Bilancio 2019 M X 12/12 0
Sindaco
effettivo
Roberta Marcolin 1968 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 M X 10/10 2
Sindaco
supplente
Achille Venturato 1966 24/04/2014 28/04/2017 Bilancio 2019 M X
Sindaco
supplente
Pierluigi De Biasi 1956 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 m X
Sindaci cessati durante l'esercizio di riferimento
Presidente Marcellino
Bortolomiol
1945 24/04/2014 24/04/2014 Bilancio 2016 m X 2/2
Sindaco
effettivo
Flvira Alberti 1954 28/04/2011 24/04/2014 Bilancio 2016 M X 2/2 0
Numero riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 12
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUP): 2,5%

NOTE

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017

* Per data di prima nomina di ciscun sintende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (m assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

** In questa colonna è indicata la partecipaione dei C.S. (n. di presenze la. di ninioni svole dirante l'effettro periodo di carica del soggetto interessato).

** In questa colona è incaciti di amministratore o sindao norpedi al sagetto nitresson derant i i sosi dell'art. 148 in "U e celler clapsione in l'atuazione contente el Regio Consob. L'elenco completo degli incarchi è pubblicato dalla consol at 144-quinquiezatio del Regolamento Emitenti Consob.

TABELLA 4: INCARICHI RICOPERTI DAGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETA'

Nicola Cecconato
Presidente e Amministratore
Delegato
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(dal 18/05/2017)
Pasta Zara S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Veneto Sviluppo S.p.A.
Antonella Lillo
Amministratore non esecutivo
Carica Società
(in carica dal 04/05/2017) Amministratore
(dal 05 / 12 / 2017)
IWB S.p.A.
Giorgio Martorelli
Amministratore indipendente
Carica Società
(in carica dal 04/05/2017) Amministratore Amber Capital Italia SGR
S.p.A.
Amministratore
(fino al 09/09/2017)
SAVE S.p.A.
Antonio Schiro
Presidente Collegio Sindacale
Carica TABELLA 5: INCARICHI RICOPERTI DAI SINDACI IN ALTRE SOCIETA'
Società
(dal 28/04/2017) Presidente Collegio Sindacale
(da luglio 2017)
Guerrato S.p.A.
Roberta Marcolin
Membro Collegio Sindacale
(dal 28/04/2017)
Carica Società
Membro Collegio Sindacale
(fino al 01/06/2017)
REGIA S.R.L.
Membro Collegio Sindacale Sangemini Acque S.p.A.

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017

(fino al 02/01/2018)

Marcellino Bortolomiol
Presidente Collegio Sindacale
(cessato il 28/04/2017)
Carica Società
Presidente Collegio Sindacale
Presidente Collegio Sindacale
Presidente Collegio Sindacale
Presidente Collegio Sindacale
Beni Stabili SIIQ S.p.A.
Sipa S.p.A.
Zoppas Industries S.p.A.
Central Sicav S.p.A.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 2017 Redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE
NOTA METODOLOGICA
IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ
IL GRUPPO ASCOPIAVE NEL TERRITORIO
MISSIONE, VALORI E OBIETTIVI STRATEGICI
GOVERNANCE DELLA CAPOGRUPPO
MODELLO 231 E CODICE ETICO
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI
Possibili fattori di Rischio Associati alle Tematiche di Sostenibilità
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDER E ANALISI DI MATERIALITÀ
SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARIHUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
LA FILERA DEL GAS E LA SUPPLY CHAIN DEL GRUPPO ASCOPIAVE
SOSTENIBILITÀ SOCIALE
LE PERSONE DLASCOPIAVE
CARATTERISTICHE DELPERSONALE
SVILUPPO E CRESCITA DEL CAPITALE UMANO
PARI OPPORTUNITÀ E WELFARE AZIENDALE
SALUTE E SICUREZA SUL LAVORO
CLIENTI E CITTADIN SERVITI
CLENTI E MERCATI SERVITI
AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE
ASCOLTO E SODDISFAZIONE DEI CLIENTI
QUALITÀ, SICUREZZA E CONTINUITÀ DEL SERVIZIO
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
POLITICA E SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
MATERIE PRIME
PARCO VEICOL AZIENDAL
ENERGY MANAGEMENT ED EMISSION
GESTIONE DEI RFIVTI …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
ALLEGATO: TABELLE DELLO STANDARD GRI ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
TABELLA CONFINI DEGLI ASPETTI DI SOSTENIBILITÀ
TABELLA DI RACCORDO AMBITI D. LGS. 254 E RFERMENTI DOCUMENTAL
TABELLA DEGLI INDICATORI GRI

Messaggio del Presidente

I risultati ottenuti nel 2017 dal Gruppo Ascopiave, che trovate dettagliati e trasparenti all'interno delle pagine di questo Bilancio di Sostenibilità, sono la dimostrazione tanqibile della capacità di generare valore. Valore per gli azionisti, ma anche valore per le persone, valore per il territorio. Non si tratta soltanto di catalogare 12 mesi di attività e di valutare in termini economici qli esiti che hanno prodotto, si tratta invece di leggere in maniera chiara una rendicontazione che abbraccia tutte le dimensioni che vanno dall'eccellenza e dalla qualità dei servizi offerti, al rispetto per l'ambiente, alla sicurezza, benessere e sviluppo del personale, all'attenzione alle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui opera il Gruppo.

Oqni azienda deve sapersi interfacciare con il territorio, l'ambiente, i lavoratori, in pratica con quelli che vengono chiamati stakeholder o portatori di interesse: il Gruppo Ascopiave lo fa anche attraverso il bilancio di sostenibilità, un documento che si rivolge a tutti, azionisti, clienti, fornitori, dipendenti, associazioni, autorità, enti e amministrazioni comunali.

Ascoltare le esigenze della comunità dando risposte alle aspettative ed ai bisogni è uno dei principi di base per concretizzare il concetto di sostenibilità, per generare e distribuire valore a tutti i portatori di interesse; e i valori su cui fonda Ascopiave sono: la soddisfazione del cliente, la salvaguardia ambientale e l'uso razionale dell'energia, lo sviluppo sostenibile e la cooperazione con la comunità, la sicurezza dell'ambiente di lavoro e la salute dei lavoratori, il miglioramento continuo di processi e sistemi, il rispetto e la valorizzazione delle persone, l'innovazione e il cambiamento.

Come evidenziano i numeri del Bilancio di Sostenibilità, il Gruppo Ascopiave anche nel 2017 ha saputo creare ricchezza ed ha proseguito il suo importante percorso di crescita contribuendo nello stesso tempo a produrre benessere e sviluppo per il territorio. Tutto questo garantendo un'adequata remunerazione degli azionisti ma contribuendo anche a creare valore per i portatori di interesse: il mantenimento dei livelli di occupazione dei dipendenti, l'accesso ai servizi energetici da parte dei clienti, l'indotto creato per i fornitori e i contributi versati alla pubblica amministrazione. Senza dimenticare poi l'aiuto dato alle famiqlie in condizioni di disagio economico e gli interventi per un sostenere altro dei motori della comunità formato dall'associazionismo e dal volontariato: il finanziamento di iniziative nel/per il territorio nel 2017 ha sfiorato i 2,3 milioni di Euro comprendendovi eventi sociali, culturali e sportivi e qli sconti e le agevolazioni sulle vendite di gas alle fasce più deboli della popolazione.

Grazie a tutte queste iniziative e ai valori che l'azienda ha da sempre espresso e che sono stati determinanti per l'importante cammino fin qui svolto, il Gruppo Ascopiave crede profondamente, confidando di poter continuare a contare sul responsabile e professionale impegno dei propri dipendenti, nelle possibilità di poter raggiungere altri traquardi e di continuare nel suo percorso di ulteriore crescita al servizio delle comunità.

Il Presidente Nicola Cecconato

Nota metodologica

Il presente documento del Gruppo Ascopiave (di sequito anche "Ascopiave", il "Gruppo Ascopiave" o il "Gruppo") costituisce la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche "Dichiarazione non finanziaria" o "DNF") predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16.

Il presente documento relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto in merito ai temi rilevanti e previsti dall'Art 3 del D.Lgs. 254/16 con riferimento all'esercizio 2017 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). In particolare la definizione degli aspetti rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder, è avvenuta in base a un processo strutturato di analisi di materialità.

Si evidenzia che il sistema di rilevazione degli indicatori fondamentali di prestazione è stato implementato secondo i principi del GRI (Global Reporting Initiative) Sustainability Reporting Guidelines (versione G4) e della Sector Disclosures - Utility del Settore Elettrico - G4 Sector Disclosures, secondo l'opzione «Core». La scelta degli indicatori di prestazione è stata effettuata tenendo conto, ove opportuno, degli orientamenti delle Linee Guida CE.

Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l'andamento delle attività del Gruppo, è stato proposto il confronto con l'anno precedente, laddove possibile. Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.

Il perimetro dei dati e delle informazioni economiche e finanziarie è il medesimo del Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017.

Il perimetro dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle Società facenti parte del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017 consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato di Gruppo e, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A., ASM SET S.r.l. e Unigas Distribuzione Gas S.r.l.).

Con riferimento alle variazioni significative relative all'assetto proprietario intervenute nel corso del 2017 si segnala che:

• nel mese di aprile è stata finalizzata l'acquisizione della società AP Reti Gas Vicenza da parte del Gruppo Ascopiave.

Si segnala che il Gruppo Ascopiave ha intrapreso di miglioramento continuo nell'ambito dei temi e delle politiche praticate rispetto alla riduzione degli impatti ambientali, allo sviluppo di politiche sociali e attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura e all'impegno costante alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.

LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

Tale tema è già presidiato nell'ambito del Modello Organizzativo 231/01 adottato dalla Capogruppo e dalle Società controllate.

AMBIENTE, ASPETTI SOCIALI, ATTINENTI AL PERSONALE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

La Capogruppo ha adottato nel mese di febbraio 2018 di una politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza con l'obiettivo di formalizzare i principi di riferimento alle norme internazionali ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Tale politica era già stata recepita dalle società controllate AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A.. Il Gruppo si impegna a implementare tale politica in un'ottica di continuo impegno e miglioramento verso obiettivi verificabili, di rispetto di leggi e regolamenti e di tutela dell'ambiente e delle proprie persone.

Il Gruppo inoltre ha previsto l'implementazione di raccolta delle informazioni relative alla formazione erogata al personale, al fine di monitorare la gestione dei corsi pianificati, in ottica di continuo miglioramento.

Si prevede infine nel corso del 2018 la definizione di una procedura di reporting dei temi di sostenibilità al fine di garantire l'adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l'implementazione di un adequato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le Società controllate.

La Dichiarazione Non Finanziaria di Ascopiave è redatta a cadenza annuale: la presente DNF 2017 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 14 marzo 2018.

Il Rapporto è stato inoltre oggetto di un esame limitato ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di PwC che, al termine del lavoro svolto, ha rilasciato un'apposita relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta da Ascopiave ai sensi del D.Lgs. n. 254/16.

La DNF è pubblicata nella sezione "Investor Relations" del Sito Internet della Società www.gruppoascopiave.it.

IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ

HIGHLIGHT 2017

1996 nasce l'Azienda Speciale Consorzio del Piave (A.S.CO. Piave)

2001 A.S.CO. Piave assume la denominazione di Ascopiave S.p.A.

15 Società attraverso le quali opera il Gruppo

2006 anno di quotazione alla Borsa di Milano, segmento STAR

671 dipendenti (534 sono relativi alle società consolidate integralmente)

938,7 milioni di m³ di gas venduto 1.020,4 milioni di m³ di gas distribuito

Quasi 10.000 km lunghezza della rete di distribuzione

Oltre un milione cittadini serviti

Sistemi integrati e certificati UNI EN ISO 9001 Certificazione qualità, UNI EN ISO 14001 Certificazione ambientale, OHSAS 18001 Certificazione salute e sicurezza

Il gruppo Ascopiave nel territorio

Il Gruppo Ascopiave, attraverso le progressive acquisizioni societarie, ha visto aumentare le aree geografiche in cui opera ed è presente, con un totale di oltre 60 uffici commerciali attivi in 7 regioni.

Nel 2017 gli uffici commerciali hanno garantito il servizio ai cittadini serviti con 68.185 ore di apertura al pubblico considerando anche le ore di outsourcing.

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, con sede operativa a Pieve di Soligo (TV), dispongono di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura e danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Missione, valori e obiettivi strategici

La Missione

Il Gruppo Ascopiave vuole continuare a essere leader nell'area del Nord Est, mantenendo al contempo la posizione di rillevo a livello nazionale, nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica e la cogenerazione.

Il Gruppo persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, sia obiettivi di sviluppo sostenibile sociale e ambientale, allo scopo di essere motore di sviluppo del territorio che serve, nel rispetto dell'ambiente e delle istanze sociali, per valorizzare il contesto in cui opera.

La strategia del Gruppo è focalizzata sulla soddisfazione dei propri stakeholder, sul mantenimento dei livelli di eccellenza dei servizi offerti e su un'efficace e flessibile organizzazione delle competenze manageriali e tecniche, di cui cura costantemente la valorizzazione e l'accrescimento.

Attraverso l'impiego di tecnologie efficienti qarantisce qualità, continuità e sicurezza del servizio ai propri clienti.

I Valori

I valori fondamentali su cui II Gruppo Ascopiave orienta la propria strategia sono:

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice Etico ispirano quotidianamente l'attività di tutti coloro che operano, internamente o dall'esterno, nella sfera di azione del Gruppo.

Obiettivi strategici

La strategia di Ascopiave è fortemente integrata con i temi di sostenibilità e si basa sul perseguimento di macro-obiettivi relativi a quattro dei principali ambiti di interesse dell'azienda: la qualità dei servizi, le persone, l'ambiente e le istanze sociali.

Attenzione alle istanze sociali per i valorizzare il contesto in cui il Gruppo Ascopiave opera |

Il Gruppo ha una forte attenzione nei confronti della comunità locale ed esprime il i suo impegno anche attraverso il supporto a iniziative nel territorio relativamente a 6 aree¦ di intervento: cultura, comunità e assistenza, sport, emergenze, salute e prevenzione ei ambiente (cfr. capitolo: Territorio e comunità).

Rispetto dell'ambiente

L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente e la riduzione degli impatti ambientali del Gruppo Ascopiave sono quidati dalla politica integrata di qualità, ambiente e sicurezza e continuamente monitorati per tutte le attività dell'organizzazione (cfr. capitolo: Sostenibilità ambientale).

Eccellenza e qualità dei servizi offerti

Il perseguimento di elevanti standard di qualità del servizio offerto è obiettivo primario del Gruppo Ascopiave e si applica sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per quanto concerne le attività di natura tecnica, come ad esempio il pronto intervento e le ispezioni alla rete (cfr. capitolo: Clienti e cittadini serviti).

Sicurezza, benessere e sviluppo del personale

Promozione di interventi finalizzati a minimizzare i rischi per la salute e la sicurezza delle proprie persone (cfr. capitolo: Salute e sicurezza sul lavoro) e sviluppo di pratiche e condizioni di lavoro adeguate ad assicurare pari opportunità, attraverso la rimozione di ogni forma di discriminazione (cfr. capitolo: Pari opportunità e welfare aziendale). Offerta di programmi di sviluppo e di formazione volti a potenziare le competenze delle proprie persone e consolidare la professionalità richiesta dal ruolo ricoperto (cfr. capitolo: Sviluppo e crescita del capitale umano).

Governance della capogruppo

Il sistema e le regole per la gestione e il controllo della società costituiscono un elemento fondante del modello di business del Gruppo Ascopiave e, affiancando la strategia d'impresa, sono volti a sostenere il rapporto di fiducia fra l'azienda e i propri stakeholder, contribuendo al raggiungimento dei risultati economici e creando valore sostenibile nel lungo periodo.

Trasparenza e correttezza sono i principi a cui il Gruppo Ascopiave si ispira per definire il proprio sistema di Corporate Governance, che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, al proprio Statuto, al Codice Etico nonché alle best practice in materia.

Il sistema di Governance così strutturato risulta orientato alla miglior interpretazione degli impulsi provenienti dal settore e il territorio di riferimento, consentendo un dialogo aperto e trasparente con le Amministrazioni. Ascopiave S.p.A. adotta un sistema di Governance "tradizionale" che si caratterizza per la presenza dei sequenti organi societari:

  • · Assemblea dei Soci a cui spettano le decisioni sui supremi atti di governo della società;
  • · Consiglio di Amministrazione incaricato di gestire l'impresa sociale con l'attribuzione di poteri operativi a organi e soggetti delegati;
  • · Presidente: oltre alla rappresentanza legale e ai poteri previsti dalla Legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli orqani sociali (Assemblea e CdA), ha un ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, nell'ambito di quei poteri fiduciari che ne fanno garante, nei confronti di tutti gli azionisti, della legalità e della trasparenza dell'attività sociale;
  • · Direttore Generale al quale sono stati attribuiti tutti i poteri per il compimento degli atti relativi alla Direzione, Coordinamento e Controllo delle funzioni e servizi aziendali, esercitabili nel rispetto degli indirizzi del Consiglio di Amministrazione;
  • Collegio Sindacale chiamato a vigilare sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre che a controllare l'adequatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della società;
  • · Società di Revisione iscritta al Registro dei Revisori Legali a cui è affidato il servizio di revisione legale dei conti;
  • Organismo di Vigilanza istituito per vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 (Modello 231) e prevenire i reati rilevanti ai fini del medesimo decreto;
  • · Comitato per la Remunerazione che interviene sul tema della remunerazione deqli amministratori e valuta i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un'adeguata attività . istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Consiglio di amministrazione - componenti al 31.12.2017
Nicola Cecconato
Presidente e Amministratore Delegato
Dimitri Coin Consigliere indipendente
Enrico Quarello Consigliere indipendente
Greta Pietrobon
Consigliere indipendente
Antonella Lillo Consigliere non esecutivo
Giorgio Martorelli Consigliere indipendente
Collegio sindacale - componenti
Antonio Schiro Presidente del collegio sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Direttore generale
Roberto Gumirato

Modello 231 e codice etico

Il Gruppo Ascopiave adotta il Modello 231 finalizzato ad assicurare che esponenti aziendali a ogni livello dell'organizzazione non possano porre in essere comportamenti illeciti nell'interesse o a vantaggio della Società.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, prevede che tutte le attività debbano essere svolte nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale, onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto degli interessi legittimi di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività in cui la società partecipa con le proprie attività.

Il Modello viene periodicamente aggiornato rispetto all'evoluzione normativa e giurisprudenziale, per meglio rispondere ai cambiamenti organizzativi della società e come ulteriore garanzia dell'efficienza e della trasparenza dell'operato dell'azienda.

Inoltre, il Codice Etico del Gruppo Ascopiave dispone che in nessun caso è consentito utilizzare i beni aziendali e, in particolare, le risorse informatiche e di rete per finalità contrarie a norme imperative di legge, all'ordine pubblico o al buon costume, nonché per commettere reati, quali la pedopornografia, o indurre alla commissione di reati o comunque all'odio razziale, all'esaltazione della violenza o alla violazione di diritti umani.

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, adottato in conformità alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e in linea con le best practice di riferimento. Tale organo definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici del Gruppo, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono influenzare nel breve, medio e lunqo periodo le attività del Gruppo e gli interessi dei propri stakeholder.

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave si avvale, ciascuno per le proprie competenze, dei seguenti soggetti, che operando in modo sinergico, presidiano il monitoraggio e la gestione di potenziali criticità per il Gruppo.

  • · Consiglio di Amministrazione: svolge un ruolo di indirizzo e valutazione dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, fissandone le linee guida e valutandone i risultati con cadenza annuale. Il Consiglio di Amministrazione nomina, al suo interno, un Comitato Controllo e Rischi e un Amministratore incaricato del sistema di controllo;
  • · Comitato Controllo Rischi: supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e decisioni del Consiglio di Amministrazione ed esamina le relazioni periodiche predisposte dalla funzione di internal audit in merito all'avanzamento del piano di lavoro, con particolare riquardo alle attività di risk analysis;
  • · Funzione di internal audit: verifica l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; l'attività è regolata da un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • · Collegio Sindacale: vigila sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Sistema amministrativo - contabile;
  • · Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari: in ottica di reporting interno, il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni o delle dichiarazioni rilasciate;
  • Organismo di vigilanza istituito per vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 (Modello 231) e prevenire i reati rilevanti ai fini del medesimo decreto;
  • · Responsabili di ciascuna business unit e direzione aziendale della Società: si occupano della definizione, della gestione e del monitoraggio del corretto funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi per la propria funzione
  • · Le persone del Gruppo: tutti i dipendenti, ciascuno secondo le rispettive funzioni, contribuiscono personalmente e collaborano per assicurare un efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave.

Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità

Nel corso del 2017 si è proceduto ad approfondire i possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità, ritenute materiali dall'attività di stakeholder engagement e dall'analisi di materialità.

In particolare si riportano di sequito i principali fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità identificate come materiali.

FATTORI DI RISCHIO LEGATT ALLA RESPONSARII TTA DI PRODOTTO e VERSO I CLIENTI

Rischi connessi a possibili sospensioni dell'esercizio degli impianti e delle infrastrutture di rete, malfunzionamenti, disallineamenti o temporanea indisponibilità dei sistemi informativi dedicati al Customer Relationship Management (CRM), possibili rischi sulla disponibilità, integrità e riservatezza delle informazioni.

FATTORI DI RISCHIO LEGATI ALLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

Rischi connessi a possibili infortuni, incidenti rilevanti e malattie professionali che coinvolgono il personale che opera nelle sedi e presso siti operativi

In seguito all'analisi si è proceduto a individuare i relativi presidi in essere per i temi materiali, rafforzando il progressivo inserimento della responsabilità sociale negli ambiti gestionali e strategici del Gruppo.

Il Gruppo si impegna ad attuare una gestione efficace dei fattori di rischio sopraelencati, implementando procedure e sistemi atti a prevenire eventuali criticità e con l'obiettivo di tutelare e accrescere il proprio valore nel tempo e quello dei propri stakeholder. In particolare il Gruppo si è dotata dei seguenti strumenti:

· Modello 231: Ascopiave S.p.A. e tutte le società controllate adottano un Modello di Organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. 8 giungo 2001 n. 231, che si pone come finalità, tra le altre, quelle di predisporre un sistema di prevenzione e controllo finalizzato alla riduzione del rischio di commissione dei reati connessi all'attività aziendale; Il Modello 231 prevede una sezione specifica dedicata ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, reati ambientali e delitti informatici e trattamento illecito dei dati.

Nel corso del 2017 non sono pervenute segnalazioni.

Per approfondimenti sul Modello 231 del Gruppo Ascopiave, consultare la sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

= Codice Etico: Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, costituisce uno strumento per definire l'insieme dei valori etici aziendali che Ascopiave S.p.A. riconosce, accetta e condivide, e l'insieme di responsabilità che assume nei rapporti interni ed esterni. Il Codice Etico afferma che tutto il personale del Gruppo Ascopiave è tenuto, nell'ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell'ambiente e di tutela della salute e della sicurezza propria, di colleghi e di terzi.

Le società controllate hanno aderito al Codice Etico della Capogruppo e si impegnano a condividerne i valori tra i propri dipendenti.

Per approfondimenti sul Codice Etico del Gruppo Ascopiave, consultare la sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • = Sistema Integrato di Gestione Qualità e Ambiente conforme alle norme ISO 14001 e ISO 9001, in comune alla capogruppo e alle società controllate certificate (Ascopiave è certificata dal 12 marzo 2018, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza hanno una loro certificazione integrata, mentre le altre società di distribuzione utilizzano prassi e procedure delle due Distribuzioni certificate). Il Sistema prevede un'analisi di significatività svolta attraverso una specifica analisi ambientale, aggiornata periodicamente, e una procedura formalizzata che ha come obiettivo l'identificazione e valutazione degli impatti ambientali di Ascopiave S.p.A. e delle società controllate certificate. L'analisi ambientale prevede specifici indicatori di monitoraggio, essenziali per la gestione di potenziali rischi;
  • · Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza, in applicazione alla norma BS OHSAS 18001, in comune alla capogruppo e alle società controllate certificate (Ascopiave è certificata dal 12 marzo 2018, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza hanno una loro certificazione, mentre le altre società di distribuzione hanno adottato prassi e procedure conformi al D.lgs. 81/08 e un modello attinente alle due Distribuzioni certificate). Definisce il modello di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Si configura come una quida e uno strumento per tenere sotto controllo i rischi e qli adempimenti di legge e per vigilare e verificare periodicamente e in modo sistematico la conformità aziendale e sugli obiettivi di miglioramento. Il modello si pone come obiettivi quelli di garantire la conformità legislativa, gestire i rischi sui luoghi di lavoro a livelli considerati accettabili o conformi ai limiti di legge e la riduzione del livello di rischio a parità di condizioni di lavoro.
  • Policy e procedure formalizzate come la policy "Gestione e controllo dei rischi energetici" che si pone come obiettivo quello di contenere la volatilità indotta dai rischi energetici (variabilità di prezzi del gas e dell'energia elettrica sul mercato, variabilità dei volumi di gas ed energia elettrica negoziati in acquisto e/o in vendita ecc.) sulla marginalità complessiva in modo da garantire la stabilità dei flussi di cassa. A tal proposito, il Comitato Rischi Energetici, con il supporto dell'Unità di Controllo Rischi, valuta e identifica, con cadenza annuale, i limiti di rischio da attribuire per l'anno solare successivo al Portafoglio Commerciale e al Portafoglio Trading.

Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Miglioramento continuo di processi e sistemi

Il miglioramento continuo è condizione necessaria, sia per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo, che per la qualificazione dell'immagine istituzionale e la soddisfazione delle esigenze nascenti degli stakeholder. Tutto ciò viene realizzato attraverso l'individuazione di aree di miglioramento, la definizione di parametri e obiettivi misurabili e l'applicazione puntuale delle norme internazionali per le certificazioni in materia di qualità, sicurezza e ambiente.

Certificazioni

Il Gruppo Ascopiave ha deciso di integrare nelle proprie strategie e nelle proprie attività, in un percorso progressivo e organico, gli aspetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale, in coerenza con gli obiettivi di business dell'organizzazione. Con queste decisioni il Gruppo ha inteso rendere manifesta un'inclinazione alla sostenibilità che ha da sempre contraddistinto la Società.

Infatti, sin dalla sua fondazione, Ascopiave ha prestato un'attenzione crescente ad aspetti quali:

  • Qualità, affidabilità, sicurezza e accessibilità ai servizi per i clienti finali e la collettività;
  • · Implementazione di iniziative a favore dei dipendenti in tema di salute e sicurezza, clima aziendale e formazione;
  • · Rispetto della collettività e promozione di iniziative a favore della comunità locale;
  • Tutela dell'ambiente e delle risorse energetiche;
  • Ricerca di soluzioni d'avanguardia volte a rafforzare il sistema economico a favore non solo dei cittadini e delle Istituzioni servite, ma dell'intera collettività, attraverso investimenti in infrastrutture e progetti innovativi.

Le Certificazioni dei Sistemi di Gestione, progressivamente acquisite e mantenute, attestano l'esistenza di un sistema interno affidabile e strutturato, che permette di presidiare e gestire al meglio la qualità dei servizi erogati, la salute e sicurezza sul lavoro e la tutela dell'ambiente.

A dimostrazione del suo impegno continuo, alla data del 31.12.2017 il Gruppo Ascopiave disponeva delle seguenti tipologie di certificazioni di sistema:

  • · ISO 9001:2008 ISO 9001:2015 Sistema di gestione per la qualità: garantisce il miglioramento dello standard qualitativo nel tempo e dell'affidabilità del Gruppo nei confronti dei clienti;
  • · BS OHSAS 18001:2007 Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro: attesta il rispetto dei requisiti in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro e consente di valutare in maniera continuativa i rischi e migliorare le prestazioni dell'organizzazione;
  • · ISO 14001:2004 Sistema di gestione ambientale: certifica l'impegno concreto nel minimizzare l'impatto ambientale dei processi, prodotti e servizi.
  • · UNI CEI 11352 Gestione dell'energia: Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali, liste di controllo per la verifica dei requisiti dell'organizzazione e dei contenuti dell'offerta di servizio. Nella tabella seguente sono evidenziate le Certificazioni di Sistema al 31 dicembre 2017, associate alle singole società del Gruppo:
Tipo di certificazione Società del Gruppo Campo di applicazione Scadenza
UNI EN ISO 9001:2008 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 15/09/2018
UNI EN ISO 14001:2004 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 15/09/2018
BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2020
UNI EN ISO 9001:2008 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 15/09/2018
UNI EN ISO 14001:2004 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 15/09/2018
BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 03/12/2020
UNI EN ISO 9001:2015 UNIGAS Distribuzione S.r.l. Distribuzione gas metano 27/11/2019
UNI EN ISO 9001:2008 Ascotrade S.p.A. Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 Veritas Energia S.p.A. Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 Veritas Energia S.p.A. Gestione Calore/Serv. Energia 14/09/2018
UNI CEI 11352:2014 Veritas Energia S.p.A ESCO Erogazione servizi energetici 15/10/2020
UNI EN ISO 9001:2008 Etra Energia S.r.l. Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 Blue Meta S.p.A. Unipersonale Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 Pasubio Servizi S.r.l. Unipersonale Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 AMGAS Blu S.r.l. Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018
UNI EN ISO 9001:2008 ASM SET S.r.l. Commercializzazione di gas ed EE 15/09/2018

Rispetto all'anno 2016 sono state acquisite nuove certificazioni di sistema, quali:

  • Certificazione integrata QSA per la nuova Società di Distribuzione acquisita: AP Reti Gas Vicenza;
  • Certificazione ISO 9001 `Gestone Calore/Cogenerazione" e "UNI CEI 11352 ESCO": Veritas Energia;
  • Adeguamento ISO 9001 all'edizione 2015 per la Società di Distribuzione UNIGAS Distribuzione.

Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità

Nella formulazione delle proprie strategie, il Gruppo Ascopiave considera le indicazioni e le aspettative delle principali categorie di stakeholder: per ciascuna di esse è stata identificata la composizione specifica, gli argomenti e materiali (si definiscono "materiali" tutte le questioni che influenzano le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e/o dei suoi stakeholder) e le attività di ascolto e dialogo in corso. Di seguito sono elencate le principali iniziative di dialogo, consultazione ed engagement svolte nel corso del 2017, con le diverse categorie di stakeholder collegate:

Stakeholder Modalità di ascolto e dialogo
Azionisti e investitori Conferenze,
incontri
periodici,
roadshow,
reportistica periodica
Personale (lavoratori e loro famiglie, organizzazioni
sindacali )
Incontri aziendali, incontri one-to-one, Comitati
interni, corsi di formazione, colloqui, valutazioni,
indagini interne, intranet
Istituzioni e Comunità (es. Enti, Associazioni,
Scuole, ecc.)
Tavoli tecnici, incontri con i Sindaci del territorio e
altre autorità, focus group, conferenze stampa,
visite di audit, eventi sul territorio, collaborazione
con le Authority, incontri con le Associazioni,
Rapporti con Scuole e Università
Clienti (famiglie e cittadini privati, Imprese, enti
locali, Associazioni di consumatori e di categoria)
Call center, incontri, conferenze di servizio, indagini
di soddisfazione, focus-group, aree web dedicate,
confronto con Comitati e Associazioni
rappresentanza, attività di Conciliazione Paritetica
Fornitori (fornitori di materie prime, fornitori di beni
e di servizi, fornitori locali, fornitori a valenza
sociale - coop. Sociali - altri partner d'impresa )
Dialogo per la valutazione della qualità, Incontri
periodici, audit presso i fornitori, portale di e-
procurement

Si è protratta anche nel corso del 2017 l'attività di ufficio stampa a sostegno delle diverse campagne e iniziative lanciate per tutte le aziende di vendita del Gruppo.

Nel corso dell'anno sono state organizzate le conferenze stampa di presentazione delle attività commerciali corredate dai relativi comunicati stampa, le interviste e le eventuali partecipazioni in trasmissioni televisive sulle emittenti locali.

Questi strumenti sono fondamentali per tenere alta l'attenzione sulle attività aziendali e per comunicare argomenti di interesse per la collettività, anche con dettagli e specifiche.

Nel 2017 sono stati diffusi 19 comunicati stampa da parte del Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., in adempimento agli obblighi di informativa societaria, e la società quotata Ascopiave S.p.A. ha partecipato a 10 eventi dedicati agli incontri con gli investitori.

L'Investor relator è il soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori e intermediari e rappresenta, unitamente al Direttore Generale, il Gruppo Ascopiave presso la comunità finanziaria nazionale: tale figura è indispensabile per mantenere e alimentare la fiducia per l'azienda da parte degli stakeholder.

Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi di sostenibilità

Per individuare le tematiche magqiormente rilevanti per gli stakeholder sia interni che esterni del Gruppo, è stata condotta un'analisi sui principali temi di sostenibilità, la quale ha permesso l'elaborazione della matrice di materialità. Tale analisi evidenzia i temi di natura sociale, ambientale, economica e di governance di maggior rilievo per l'azienda e i suoi stakeholder. L'analisi ha seguito il principio di materialità così come richiesto dallo standard GRI di reporting adottato (GRI-G4) e ha previsto:

  • · Identificazione delle tematiche potenzialmente rilevanti attraverso analisi di fonti sia interne sia esterne;
  • Valutazione della rilevanza di ciascuna tematica per gli stakeholder e per il Gruppo Ascopiave, sulla base di interviste condotte con gli stakeholder interni responsabili delle tematiche oggetto di rendicontazione. La materialità di ogni tematica inserita nella matrice di materialità è stata calcolata come media pesata delle valutazioni degli stakeholder interni ed esterni;
  • · Validazione della matrice di materialità da parte del Management e definizione della soglia di materialità al di sopra della quale rendicontare qli aspetti materiali.

Il grafico riportato di seguito si concentra sulle tematiche valutate come molto rilevanti per il Gruppo Ascopiave e per gli stakeholder.

Rilevanza per Ascopiave

La tematica "Pratiche di buona governance e anticorruzione" raccoglie diversi temi di forte rilevanza per il Gruppo, quali: compliance a leggi e regolamenti, comportamento competitivo e rispetto dei diritti umani.

Principali considerazioni:

  • · Si evince una forte focalizzazione sui temi legati alla creazione di valore condiviso per il territorio e per i mercati serviti, come l'accesso a servizi di qualità e affidabili, la soddisfazione per i clienti e la gestione delle emergenze. L'approccio seguito dal Gruppo Ascopiave coniuga un'efficiente allocazione delle risorse economiche con i bisogni e le attese delle comunità;
  • · La creazione di valore economico-finanziario è una priorità sia per gli stakeholder sia per l'Azienda. La strategia industriale del Gruppo punta a una crescita dimensionale sostenibile (anche tramite acquisizioni e joint venture), all'efficienza di servizio (riduzione del cost to serve), al miqlioramento del processo di approvvigionamento del gas, come strumento per ampliare la base clienti gas e allo sviluppo del mercato elettrico come strumento per mantenere l'attuale base clienti e per il raggiungimento di obiettivi di creazione del valore. Governance, correttezza e rispetto di leggi e regolamenti accompagnano tale crescita industriale;
  • · Le tematiche legate alla missione di servizio per il territorio (sostegno alle famiglie in difficoltà economiche, chiarezza e correttezza commerciale, informazioni accessibili e

chiare, tutela della privacy, prezzo dei servizi) fanno da cornice a tutte le altre tematiche, a voler confermare l'impegno del Gruppo a garantire il servizio e la soddisfazione delle comunità servite;

  • · Grande attenzione viene posta sul tema dell'occupazione e al rispetto delle persone e dei diritti umani. Il modello organizzativo del Gruppo Ascopiave è fondato su responsabilità e merito, che costituiscono le basi per la selezione dei talenti e delle competenze;
  • · La salute e la sicurezza rimangono una priorità per il Gruppo Ascopiave, mentre la gestione responsabile della catena di fornitura si attesta nella parte centrale della matrice. Tali processi presuppono un miglioramento costante dell'organizzazione che li presidia, in quanto sono determinanti per abbassare la vulnerabilità al rischio e soprattutto per creare valore nel medio-lungo periodo;
  • · Il gruppo Ascopiave crede nel dialogo con il territorio e aderisce a molteplici organizzazioni che tutelano i medesimi interessi; di seguito si riportano le principali associazioni a cui partecipa il gruppo: Assonime, Utilitalia, Unindustria, APCE, Federazione Iitaliana per l'uso razionale dell'energia, Anigas, Assolombarda, Assogas, Confservizi e Cispel Lombardia;
  • · La matrice di materialità così definita (sono state riportate solamente le tematiche caratterizzate da rilevanza alta/molto alta) non evidenzia tematiche relative alla responsabilità ambientale; la ragione va ricercata nel fatto che il Gruppo Ascopiave, nonostante l'altissima attenzione rivolta alle tematiche di sostenibilità ambientale, costituisce un'attività di fornitura di servizi e per questo non prevede processi produttivi impattanti dal punto di vista del consumo di risorse naturali, di energia e che generino pressioni significative sull'ambiente circostante. Il Gruppo Ascopiave tuttavia riporta con dettaqlio gli impatti ambientali generati dalle proprie attività e servizi in ottica di monitoraggio e miglioramento continuo.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

HIGHLIGHT 2017

532,8 milioni di Euro di ricavi

49,2 milioni di Euro di risultato netto (-13,5% sul 2016)

23,6 milioni di Euro in investimenti

141,7 milioni di Euro di valore aggiunto

3,546 euro per azione al 29 dicembre 2017

40 milioni di Euro di dividendi distribuiti

1.807 fornitori e partner d'impresa

61% fornitori locali

Principali risultati economico-finanziari

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità

Tutte le attività di Ascopiave e delle società del Gruppo sono svolte nella consapevolezza della Responsabilità Sociale verso i propri stakeholder: dipendenti, fornitori, comunità, clienti, istituzioni, Associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Ascopiave adotta pertanto una strategia di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa sia obiettivi di sviluppo e impatto sociale.

Come testimoniano i numeri sotto riportati, il Gruppo Ascopiave ha saputo creare ricchezza, mettendo al centro il capitale umano, valorizzando le risorse e le professionalità, adottando pratiche virtuose di gestione del personale e facendo innovazione. Un'azienda che negli anni ha allargato il proprio raggio d'azione, che continua ad avere tutte le carte in regola per proseguire in un percorso di crescita importante per essere ancora parte integrante del territorio, contribuendo alla creazione di benessere e sviluppo.

Il mantenimento di redditività nel medio e lungo periodo, quindi, garantisce un'adeguata remunerazione degli azionisti ma contribuisce anche alla creazione di valore per numerosi portatori di interesse: il mantenimento dei livelli di occupazione dei dipendenti, l'accesso ai servizi energetici da parte dei clienti, il finanziamento di iniziative nel territorio, l'indotto creato per i fornitori e i contributi versati alla pubblica amministrazione ecc.

In quest'ottica, i risultati del Gruppo Ascopiave nell'esercizio 2017 sono particolarmente positivi, tra i quali un utile netto consolidato di oltre 49,2 milioni di euro (-13,5% rispetto al 2016).

Principali risultati economici (in milioni di euro) 2016 2017
Ricavi 497,7 532,8
Margine operativo lordo 95,3 84,4
Risultato operativo 72,1 59,9
Risultato ante imposte 79,3 66.9
Risultato netto consolidato 56,9 49,3
Risultato netto del Gruppo 53,6 47,1

938,7 milioni di m³ di gas venduti: +0,4% rispetto al 2016

440,5 GWh di energia elettrica venduti: +12,1% rispetto al 2016

1.020,4 milioni di m³ di gas distribuiti: +16,8% rispetto al 2016

Il dividendo che il Consiglio di Amministrazione ha proposto è pari a 0,18 euro per azione.

Questi numeri, uniti all'andamento e alle ottime performance del titolo sin dalla quotazione, alla fiducia che gli investitori ripongono nella Società e al basso livello di indebitamento, rappresentano come il Gruppo Ascopiave sia una realtà che, oltre a creare valore e occupazione per il territorio, rappresenta anche valore per i suoi azionisti. I risultati della

gestione permettono al gruppo di cogliere l'opportunità di effettuare operazioni straordinarie per crescere nella fase terminale della filiera attraverso acquisizioni societarie o la costituzione di partnership o joint venture sia nella distribuzione che nella vendita di gas naturale, oltre che attraverso la partecipazione alle prossime gare d'ambito.

Produzione e distribuzione del valore aggiunto

Il Valore Aggiunto rappresenta la ricchezza prodotta dal Gruppo Ascopiave nell'esercizio ed è la risultante della differenza fra ricavi, da una parte, e costi intermedi, componenti accessorie e straordinarie, dall'altra.

Questo indicatore permette di misurare l'andamento economico della gestione e la capacità del Gruppo Ascopiave di creare ricchezza per i propri stakeholder. Il modello di determinazione e distribuzione del Valore Agqiunto utilizzato fa riferimento a quello predisposto dal GBS (Gruppo per il Bilancio Sociale) opportunamente adattato alla realtà aziendale.

Il Gruppo Ascopiave ha generato nel corso del 2017 un Valore Aggiunto Globale Lordo pari a 141,725 milioni di euro (-0,5% sul 2016). La sua determinazione è riassunta nella tabella seguente:

Prospetto di calcolo del Valore Aggiunto Globale Lordo
(în migliaia di euro)
2016 2017
A) Valore della produzione 502.935 539.925
B) Costi intermedi della Produzione 368.901 406.416
(A-B) Valore Aggiunto caratteristico lordo 134.034 133.510
C) Saldo della gestione accessoria e straordinaria 8.403 8.215
(A-BFC) Valore Aggiunto Globale Lordo 14 2 4 37 1 121 7745

Il Valore Aggiunto generato è stato ripartito, in un'ottica di sostenibilità economica e condivisione dei risultati, tra gli stakeholder. Una parte del valore economico viene trattenuto dal Gruppo sotto forma di ammortamenti e riserve. La ripartizione è stata effettuata attraverso un procedimento contabile e riassunto nello schema sotto riportato:

Prospetto di distribuzione del Valore Aggiunto 2017
(in migliaia di euro) 2016
A. Risorse Umane 30.901 33.580
Personale dipendente (Salari e Stipendi, TFR, Altri costi) 29.489 32.187
Personale non dipendente (organi sociali, consulenti, collaborazioni) 1.411 1.393
B. Azionisti-Prestatori di Capitale di Rischio 40.016 40.016
Dividendi distribuiti sull'utile d'esercizio 40.016 40.016
C. Finanziatori a titolo di Capitale di Credito 601 554
Oneri per capitali a breve e lungo termine 601 554
D. Pubblica Amministrazione 32.452 33.452
Tasse e Imposte Locali 12.107 18.195
Tasse e imposte Statali 20.345 15.256
E. Sistema Impresa 37.153 31.821
Ammortamenti 20.227 22.585
Accantonamenti a Riserva 16.926 9.236
F. Collettività 1.315 2.303
Liberalità e/o sponsorizzazioni, contributi associativi 1.315 2.303
Totale valore aggiunto globale lordo 142-437 141.725

Il calcolo del valore aggiunto è stato prodotto secondo lo standard GBS.

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Per meglio comprendere l'importo del Valore Aggiunto, si riporta una tabella di riconciliazione tra il Conto Economico del Bilancio Consolidato ed il calcolo del valore aggiunto:

Riconciliazione prospetto di calcolo del Valore Aggiunto Globale 2017
Lordo con il Bilancio Consolidato (in migliaia di euro)
Ricavi da Conto Economico complessivo consolidato 532.792
Costo del personale capitalizzato 5.972
Rettifiche effetto degli Sconti su vendite gas famiglie 1.600
Rettifiche Contributi e/o finanziamenti pubblici ricevuti (438)
A) Valore della produzione in DNF 539.925
Totale costi operativi da Conto Economico consolidato 450.268
Rettifiche costo del personale, altri proventi, variazione rimanenze (27.134)
Rettifiche costi sponsorizzazioni (446)
Rettifiche canoni comunali e licenze (14.759)
Rettifiche tasse ed imposte locali (1.513)
B) Costi intermedi della Produzione in DNF 406.416
(A-B) Valore Aggiunto caratteristico lordo 133.510
Altri proventi da Conto Economico consolidato 731
Proventi finanziari da Conto Economico consolidato 287
Oneri finanziari da Conto Economico consolidato (755)
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
Patrimonio Netto da Conto Economico consolidato 7.398
Rettifiche oneri finanziari a titolo di Capitale di Credito 554
C) Saldo della gestione accessoria e straordinaria 8.215
(A-B+C) Valore Aggiunto Globale Lordo in DNF 141.725

Distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder

Il valore aggiunto globale lordo del Gruppo risulta quindi così distribuito:

  • · 28,2% agli Azionisti: è la quota destinata agli azionisti sotto forma di dividendo;
  • · 23,7% alle Risorse umane: è la quota di valore aggiunto costituita da salari e stipendi, oneri e altri costi del personale, a cui sono stati destinati 33,6 milioni di euro;
  • · 23,6% alla Pubblica Amministrazione: la remunerazione, distribuita sotto forma di imposte dirette e indirette, ammonta per l'anno 2017 a 33,5 milioni di euro, al netto dei contributi ricevuti;
  • 22,5% all'Azienda: tale quota riguarda la parte di ricchezza mantenuta all'interno del Gruppo sotto forma di ammortamenti e accantonamenti;
  • 1,6% alla Collettività: è la quota elargita a titolo di liberalità. Nel 2017 sono stati infatti sponsorizzati eventi sociali, culturali e sportivi e versate quote associative per un totale di 2,3 milioni di euro. Il dato comprende anche gli sconti sulle vendite di gas per le famiglie;
  • 0,4% ai Finanziatori e Istituti bancari: questa rappresenta la remunerazione riservata al capitale di credito a breve e a lungo termine.

Nel 2017 il valore economico distribuito agli stakeholder del territorio è di circa 141,3 milioni di euro. Questa cifra comprende anche il totale delle spese sostenute per le forniture provenienti da aziende locali (cfr. paragrafo: Valore distribuito ai fornitori).

La suddivisione del valore creato e distribuito a favore del territorio, nel biennio di riferimento, è la seguente:

Costi per il territorio (in milioni di euro) 2016 2017
Stipendi ai lavoratori 30,9 33,6
Imposte, tasse e canoni agli enti del territorio 12,1 18.2
Dividendi agli azionisti locali
La quota di maqqioranza è detenuta con il 61,562% da Asco Holding
S.p.A., società quasi interamente posseduta da 91 Comuni delle
24,6 24,6
province di Treviso, Belluno, Pordenone e Venezia.
Risorse reinvestite nell'azienda (ammortamenti e
accantonamenti a riserva)
37,1 31,8
Liberalità 1,3 2,3
Acquisti per beni e servizi da fornitori locali 73,9 30,8
Totale valore economico per il territorio 179,00 141 3

Investimenti

A conferma dell'impegno nella creazione di un business sostenibile a lungo termine e per offrire un servizio di eccellenza ai propri clienti, il Gruppo Ascopiave nel 2017 ha realizzato investimenti per 23,6 milioni di euro (20,8 milioni nel 2016), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di apparecchiature di misura.

2017
Tipologia di investimento Migliaia di euro
Allacciamenti 4.837
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.117
Misuratori 9.407
Manutenzione e impianti di riduzione 2.181
Investimenti nuove società acquisite 1.916
Investimenti metano 22.458
Terreni e fabbricati 486
Attrezzature 37
Arredi 21
Automezzi 251
Hardware e software 149
Altri investimenti 16
Investimenti nuove società acquisite 169
Altri investimenti 1.129
Totale 23.587

La filiera del gas e la supply chain del gruppo Ascopiave

All'interno della filiera del gas e dell'energia, l'attività di Ascopiave si posiziona a valle, ovvero nella parte finale della supply chain: Ascopiave non si occupa di produzione e/o stoccaggio di gas ed energia ma solamente della distribuzione (solo per il gas) e vendita.

Nello svolgimento delle proprie attività di distribuzione e vendita di gas ed energia, il Gruppo Ascopiave fa affidamento su numerosi fornitori e/o esecutori, e imposta le proprie collaborazioni sulla base dei principi di correttezza, equità, trasparenza e reciproca collaborazione. Oltre ai fornitori delle materie prime energetiche, le due principali categorie con le quali intrattiene relazioni sono i fornitori di beni e servizi e gli esecutori d'opera.

Il Gruppo Ascopiave opera con il primario intento di raggiungere la massima efficacia, razionalizzazione e celerità nell'azione contrattuale, garantendo allo stesso tempo elevati standard di qualità nell'erogazione del servizio.

Per assicurare il raggiungimento di questi obiettivi, ha predisposto un processo di qualificazione dei fornitori, attraverso l'iscrizione all'albo aziendale, e un processo di selezione basato su criteri oggettivi per l'attribuzione dell'incarico di fornitura.

Qualificazione dei fornitori

Presupposto per l'instaurazione di un rapporto contrattuale con il Gruppo Ascopiave è l'assunzione della preventiva qualifica di "fornitore e/o esecutore", attraverso l'iscrizione all'albo fornitori.

Per potersi candidare a essere partner del Gruppo Ascopiave, i fornitori devono possedere e mantenere i requisiti fissati dal Codice Appalti e ulteriori criteri fissati dall'azienda, in linea con i propri valori:

  • · Il rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e dell'ambiente;
  • · La scrupolosa osservanza della normativa giuslavorista, con particolare riguardo agli obblighi in tema di tutela del lavoro minorile e delle donne, condizioni igienico sanitarie

e di sicurezza, diritti sindacali e di impiego di lavoratori stranieri, contrasto ed emersione del "lavoro nero";

  • · Il corretto e puntuale adempimento degli obblighi retributivi, assicurativi e fiscali;
  • · Il rispetto dei principi legalità, trasparenza e correttezza negli affari;
  • · Il più elevato grado di professionalità e diligenza, nonché la massima onestà, buona fede nei rapporti con il Gruppo Ascopiave.

Ogni fornitore ed esecutore deve garantire il mantenimento dei suddetti requisiti fino al termine del contratto, osservare il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, le prescrizioni e le procedure fissate nel Modello di Orqanizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, adempiere regolarmente a tutti gli obblighi concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro e non porre in essere comportamenti o pratiche anticoncorrenziali, lesive di leggi, regolamenti e diritti di terzi.

Infine, il sistema di qualificazione adottato, si basa anche sulle certificazioni UNI EN ISO 9001 (certificazione di qualità), UNI EN ISO 14001 (certificazione ambientale) e OHSAS 18001 (certificazione salute e sicurezza sul lavoro), che dotano il Gruppo Ascopiave di uno strutturato e completo sistema di procedure che anche gli esecutori di opera devono rispettare.

Selezione dei fornitori

La scelta dei fornitori e degli esecutori avviene sia nel rispetto dei principi di concorrenza e pariteticità, sia sulla base di valutazioni obiettive relativamente alla competitività, alla qualità, all'utilità e al prezzo. Il Gruppo Ascopiave non intrattiene rapporti con aziende in relazione alle quali emergano situazioni di dubbia legittimità o di conflitto di interessi e, ove economicamente compatibile, predilige l'impiego di esecutori locali rafforzando i legami con il territorio, favorendone lo sviluppo economico, ritenendo che le realtà imprenditoriali locali garantiscano una maggiore capacità di dialogo e si sentano partecipi dello sviluppo dell'offerta di servizi pubblici alla cittadinanza.

Relativamente alle attività di esecuzione di opere e al fine di garantire un adeguato livello di specializzazione del processo di qualifica, le tipologie di incarico sono raggruppate in Gruppi Merceologici suddivisi per livelli di criticità. A ogni livello corrispondono differenti criteri di valutazione dei candidati.

Eventuali ulteriori verifiche possono essere effettuate per esaminare aspetti di professionalità, affidabilità, solvibilità ecc. del fornitore preso in considerazione, allo scopo di accertare la corrispondenza di quanto dichiarato dallo stesso.

Numero di fornitori certificati

Il dato include le Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto.

Il Gruppo Ascopiave pone attenzione alle certificazioni in ambientale, qualità e salute e sicurezza in possesso dei propri fornitori, ovvero più in linea con le scelte di sostenibilità dell'Azienda.

Con specifico riferimento agli esecutori, anche nel 2017 tutti i nuovi fornitori sono inseriti in un processo di valutazione secondo i criteri sociali e ambientali sopra descritti. Già in sede di selezione viene chiesta evidenza circa l'esistenza di sistemi di gestione adottati e l'impegno a osservarne i principi in caso di assenza di certificazioni specifiche. In aggiunta, per le opere di rilevante importo (qeneralmente superiori ai 500 mila euro), il Gruppo verifica direttamente presso le Autorità e/o enti preposti, la correttezza e la veridicità di requisiti e qualifiche dei fornitori, soprattutto con riferimento al rispetto di leggi e regolamenti.

L'utilizzo sistematico delle procedure elettroniche ha l'obiettivo di rispondere meglio alle esigenze del mercato, incrementando allo stesso tempo il collaborazione tra il Gruppo e i propri partner.

Portale di e-procurement

Durante il 2017 sono state espletate sul portale di e-procurement 48 gare e 9 aste elettroniche per l'acquisto di beni, servizi e lavori per un totale di circa 14,5 Milioni di Euro, a cui si affiancano le numerose richieste di offerta, per acquisti di importo meno significativo, che avvengono con le procedure "tradizionali".

Nell'albo fornitori online sono iscritti e abilitati ad oggi circa 1.000 soggetti.

Le soluzioni dell'Albo fornitori on-line aiutano il Gruppo Ascopiave a identificare - in un mercato molto ampio - le migliori alternative di fornitura per le proprie esigenze a condizioni sostenibili (in termini di tempo di ricerca e valutazione, gestione del rischio, costo ecc.). Le informazioni possono essere raccolte, qualificate, valutate in base a parametri oggettivi e aggiornate sistematicamente in modalità pressoché automatica in modo da garantire lo scambio informativo sia con i mercati di fornitura, sia tra i diversi referenti aziendali coinvolti. Il sistema di e-procurement permette il miglioramento delle prestazioni aziendali anche sul fronte dei costi di gestione dello stock di magazzino.

Valore distribuito ai fornitori

In termini di volumi di acquisto, nel corso del 2017 il gruppo Ascopiave ha collaborato con 1.807 fornitori, per un totale di 4.901 ordini di acquisto e circa 52 milioni di euro fatturati, con esclusione degli acquisti di gas ed energia elettrica.

Numero fornitori e ordini di acquisto / 2016 2017
N. fornitori 1.739 1.807
N. ordini di acquisto 3.876 4.901
Valore degli acquisti 54.165.511. 51.992.131

Società consolidate integralmente

Numero fornitori e ordini di acquisto 2016 2017
N. fornitori 1.246 1.302
. N. ordini di acquisto 3.252 4.192
Valore degli acquisti 42.466.781 39,234,418

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Numero fornitori e ordini di acquisto 2016 2017
N. fornitori 493 505
N. ordini di acquisto 624 709
Valore degli acquistI 11.698.730 19 717 749
F T 47 10/15)

Analizzando la ricchezza distribuita ai propri fornitori in modo da valutare il proprio impatto sull'economia locale, risulta che più della metà del valore fatturato 2017 è riferito a fornitori locali (ovvero provenienti dall'area Nord-Est). Sebbene non si intenda privilegiare specifiche categorie di fornitori (con riferimento alla provenienza geografica), è tuttavia evidente l'impatto del Gruppo sul territorio di maggiore presenza. Nel 2017 il Gruppo Ascopiave ha infatti collaborato con 1.110 fornitori locali, che rappresentano il 61,4% del totale, per un valore complessivo fatturato pari a circa 31 milioni di euro.

Società consolidate integralmente

N. fornitori per area geografica 2016 2017
Nord-est 725 810
Nord-ovest 416 391
Centro 31 38
Sud e isole 62 51
Estero 12 12

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

N. fornitori per area geografica 2016 2017
Nord-est 294 300
. Nord-ovest 153 165
Centro 43 36
Sud e isole (
Estero

Società consolidate integralmente

Acquisti per area geografica 2016 2017
Nord-est 22.370 23.592
Nord-ovest 13.422 10.596
Centro 5.829 4.237
Sud e isole 600 550
Estero 246 259

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Acquisti per area geografica 2016 2017
Nord-est 7.062 7.163
Nord-ovest 3.500 3.911
Centro 983 1.530
. Sud e isole 154 154
Estero 0 0

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

HIGHLIGHT 2017

  • 671 dipendenti (534 sono relativi alle società consolidate integralmente)
  • 98,2% dipendenti assunti a tempo indeterminato
  • 30-50 anni età media dei dipendenti
  • 5% tasso di turnover in entrata
  • 3% tasso di turnover in uscita

Le persone di Ascopiave

Politiche del personale

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Rispetto e la valorizzazione delle persone

Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, assicura il rispetto dei diritti umani, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale delle persone in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

Il Gruppo Ascopiave considera le persone come la risorsa principale per il raggiungimento degli obiettivi strategici e valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del business e del servizio alle comunità servite.

Elemento fondamentale dell'approccio gestionale è la responsabilizzazione a tutti i livelli, che si concretizza nel rispetto dei ruoli, nel rapporto tra responsabile e collaboratore e nel lavoro dei team interfunzionali. Come riportato nel proprio Codice Etico (consegnato a tutti i dipendenti all'atto dell'assunzione), Ascopiave si impegna a mettere in atto iniziative che permettono di valorizzare e accrescere le competenze, la creatività e la partecipazione attiva del personale, per aumentarne la motivazione e favorirne la crescita personale.

Il Gruppo riconosce nelle prestazioni di lavoro e nelle potenzialità professionali i criteri determinanti per qli sviluppi retributivi e di carriera. Le politiche di selezione, assunzione, formazione, gestione, sviluppo e retribuzione sono strettamente improntate a criteri di merito e di competenza, con valutazione esclusivamente professionale, senza discriminazione alcuna. Il gruppo è attivamente impegnato ad assicurare pari opportunità al lavoro femminile sviluppando progetti di protezione delle esigenze familiari.

Le attività del Gruppo Ascopiave sono gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di impiego di lavoratori, di obblighi contributivi, fiscali e assicurativi, di prevenzione e protezione dagli infortuni e di sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo si impegna a diffondere e consolidare la cultura della sicurezza sul lavoro, a sviluppare la consapevolezza dei rischi, utilizzando le risorse necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei destinatari, dei clienti e delle collettività in cui opera.

Ascopiave e le società del Gruppo si attendono che i dipendenti, a ogni livello, collaborino a mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto dell'onore e della reputazione di ciascuno.

Caratteristiche del personale

Al 31 dicembre 2017 le risorse umane impiegate nel Gruppo Ascopiave con contratto di dipendenti risultano pari a 671 unità.

Il Gruppo non fa ricorso a forme contrattuali atipiche in quanto valorizza il contributo professionale di ogni sua persona e si impegna a costruire relazioni durature nel tempo e basate sui principi di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione.

Società consolidate integralmente

Dipendenti suddivisi per genere 2016 2017
Uomini 305 343
Donne 177 191
Totale 482 534

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Dipendenti suddivisi per genere 2016 2017
Uomini 72 73
Donne 64 64
Totale 136 137

Il 98,2% del personale è assunto a tempo indeterminato, a conferma dell'impegno del Gruppo Ascopiave nel garantire un rapporto di lavoro stabile e quindi valorizzare il contributo professionale di ogni persona all'interno dell'azienda. Inoltre, l'86,4% dei dipendenti è impiegato con orario full time.

Società consolidate integralmente

Scomposizione per tipologia contrattuale e
genere 2017
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
Uomini 341
Donne 187
Totale e 528

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Scomposizione per tipologia contrattuale e
genere 2017
Tempo
determinato
lempo
indeterminato
Uomini 70
Donne 3 61
Totale 6 131

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei dipendenti, emerge come il 77% operi presso le sedi del Gruppo presenti in Veneto (44% in provincia di Treviso e 33% nelle altre province del Veneto), seguiti da Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Puglia.

I dati sono comprensivi delle Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto.

Per quanto concerne la presenza femminile all'interno delle Società va segnalato che l'orqanico è maqqiormente popolato da donne per la categoria degli impiegati, per quanto riguarda invece la categoria degli operai il numero ridotto di donne (n. 2) si spiega a causa della specificità del settore e dell'attività svolta.

Società consolidate integralmente

Operal / Impiegati Quadri Dirigenti Totale
əsindən cinsinə aid bitki növü. İstinadlar Respublikasının fəsiləsinin cinsinə aid bitki növü. İstinadlar Respublikasının Filmin Filmin Filmin Filmin Filmin Fil 122 178 26 343
Donne 180 191

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Operai lmpıegatı Quadri Dirigenti Totale
üm və qalınmışdır. Bu mənist 18 47 73
Donne 62 64

La popolazione presente ha un'età media medio-alta, compresa tra i 30 e i 50 anni nel 61,1% dei casi; i dipendenti con un'età minore di 30 anni rappresentano 7% dell'organico mentre gli over 50 sono il 31,9%.

Società consolidate integralmente

Uomini Donne Totale
30 anni
<
23 12 35
30-50 anni 186 135 321
> 50 anni 134 44 178
Totale 343 191 534

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

uomini Donne Totale
< 30 anni 0 0 12
30-50 anni 47 42 89
> 50 anni 20 16 36
Totale 73 64 137

Tasso di assunzione e di turnover del personale

Un elemento che mette in evidenza la solidità del Gruppo e l'impegno a offrire occupazione stabile e continuativa è il tasso di turnover che si attesta su valori bassi e fisiologici. Nel 2017 il tasso di turnover è stato pari al 3%.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha attuato 31 assunzioni nel 2017, raggiungendo un tasso di assunzioni pari al 5%. In termini di fasce di età, le assunzioni hanno riguardato soprattutto personale tra i 30 e i 50 anni.

N. lavoratori entrati ed usciti nell'anno
Assunzioni Cessazioni lasso di
assunzione
assunti sul totale al
31.12)
lurnover
(cessati sul totale al
31.12)
Genere 2016 2017 2016 2017 2016 2017 20115 2017
Uomini 25 20 17 11 7% 5% 5% 3%
Donne 10 11 16 8 4% 4% 7% 3%
TOTALE 35 31 33 19 6% 5% 5% 3%
Età 2016 20117 2016 2017 2016 20117 2016 2017
< 30 anni ರಿ 11 1 27% 23% 9% 2%
30-50 anni 25 15 15 8% 4% 5% 2%
> 50 anni 1 5 15 g 1% 2% 12% 4%
TOTALE 35 31 33 19 7% 5% 7% 3%

Società consolidate integralmente

Assunzioni Cessazioni lasso di
assunzione
(assunti sul totale al
31.12)
Turnover
(cessati sul totale al
31.12)
Genere 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
Uomini 18 18 12 10 6% 5% 4% 3%
Donne 6 g 12 3% 5% 7% 2%
TOTALE 24 27 24 14 5% 5% 5% 3%
EP 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
< 30 anni 7 7 2 O 21% 20% 6% 0%
30-50 anni 16 15 10 5 5% 5% 3% 2%
> 50 anni 1 5 12 1% 3% 10% 5%
TOTALE 24 27 24 14 5% 5% 5% 3%

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Assunzioni luessazioni llasso di
assunzione
(assunti sul totale al
31.12)
lurnover
cessati sul totale al
31.12)
Gemere 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
Uomini 7 2 5 1 10% 3% 7% 1%
Donne 2 6% 3% 6% 6%
TOTALE 11 9 5 8% 3% 7% 4%
EP 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
< 30 anni 2 1 1 15% 33% 8% 8%
30-50 anni 9 O 5 4 10% 0% 5% 4%
> 50 anni O O 3 0 0% 0% 9% 0%
TOTALE 11 9 5 8% 3% 7% 4%

Il personale dell'intero Gruppo, che raggiungerà l'età pensionabile entro 5 anni (ipotesi 61-62 anni) si stima sarà il 17% del totale dei dipendenti al 31.12.17; coloro che la raggiungeranno entro 10 anni saranno invece il 31%.

La percentuale di senior manager² (dirigenti) assunti dalla comunità locale risulta essere pari al 95% dei dirigenti dell'intero Gruppo.

² II senior manager deve risiedere nella regione in cui opera per essere considerato assunto localmente

Sviluppo e crescita del capitale umano

La valorizzazione delle risorse umane è uno degli obiettivi fondamentali del Gruppo Ascopiave che viene realizzato attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti per lo sviluppo di piani formativi in occasione di:

  • Inserimenti in azienda; .
  • Trasferimenti in altre posizioni di lavoro;
  • · Variazioni organizzative e/o innovazioni tecniche/tecnologiche che modificano significativamente i contenuti professionali;
  • · Percorsi di crescita professionale.

Politiche di incentivazione e remunerazione

Il Gruppo Ascopiave promuove la gestione e la motivazione delle persone attraverso politiche e strumenti di incentivazione e di sviluppo. A questo scopo vengono annualmente definiti e pianificati interventi aggiuntivi a quelli derivanti da modificazioni organizzative e/o automatismi contrattuali, interventi "non contrattualmente dovuti", che valorizzano le professionalità individuali.

Ascopiave si è dotata di un sistema di valutazione snello ed efficiente attraverso il quale la maggior parte del personale riceve periodicamente una valutazione. Al riguardo, nel 2015 è stato approvato un piano di incentivazione a lungo termine, basato su indicatori di performance e sul rendimento delle azioni del Gruppo, a favore degli amministratori esecutivi e del personale direttivo con funzioni strategicamente rilevanti. L'adozione del Piano, denominato "Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017", è finalizzata all'incentivazione e alla fidelizzazione degli amministratori e dei dipendenti del Gruppo Ascopiave che occupano le posizioni di maggiore responsabilità.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha realizzato un sistema di incentivazione per obiettivi (c.d. MBO), che rappresenta un meccanismo di remunerazione che collega l'erogazione di un premio variabile al raggiungimento di obiettivi aziendali e individuali. Il sistema mira a consolidare l'impegno dell'intera organizzazione alle linee strategiche e promuovere lo sviluppo individuale, valorizzando responsabilizzazione e crescita di tutto il personale, secondo criteri oggettivi ed equi.

Pari opportunità e welfare aziendale

DAL CODICE ETICO

"Deve essere evitata ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi."

Il Gruppo Ascopiave non effettua discriminazioni di alcun tipo ed è sensibile alle tematiche delle pari opportunità sia per quanto riguarda la selezione e gestione del personale, sia nell'organizzazione del lavoro. Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, infatti, richiama espressamente l'impeqno delle Società verso la non discriminazione e le pari opportunità e qualsiasi violazione a questo diritto è riconosciuta come violazione del Codice Etico.

Ascopiave riserva particolare alla conciliazione vita/lavoro dei propri lavoratori: in particolare, con un accordo contrattuale di 2º livello, l'azienda prevede flessibilità all'ingresso

e all'uscita della giornata lavorativa e, per le lavoratrici madri con figli fino a 11 anni, consente alle stesse di ottenere il part time e/o avere un'articolazione dell'orario di lavoro più conciliante.

I dipendenti possono inoltre richiedere il contratto part time e, al 31 dicembre 2017, 91 contratti erano stati attivati (13,6% sul totale), richiesti nel 92,3% dei casi da lavoratrici. Il Gruppo inoltre offre l'opportunità di fruire del servizio mensa aziendale anche in caso di orario lavorativo part time.

Società consolidate integralmente

Tipologia contrattuale Part time Full Time
Uomini 338
Donne 61 130
Totale રેણ 468

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Tipologia contrattuale Part time Full Time
Uomini 71
Donne 23 41
Totale 25 112

Nel 2017, il Gruppo Ascopiave ha definito con le sigle sindacali delle sinqole società degli accordi di 2º livello che prevedono l'assegnazione ai dipendenti di un premio di risultato, commisurato al raggiungimento di un sistema di indicatori di redditività, efficienza, produttività e qualità. Gli accordi prevedono la possibilità del beneficiario di ricevere il premio nella forma di servizi di Welfare Aziendale, beneficiando di ulteriori vantaggi di carattere fiscale e contributivo. Inoltre, al fine di rendere efficace la gestione dell'erogazione dei servizi, nel 2017 il Gruppo ha completato il progetto di implementazione della piattaforma interna di Welfare Aziendale, resa disponibile per la fruizione di servizi Welfare in relazione al premio di risultato per l'anno 2016. La piattaforma offre un'ampia gamma di servizi, che spaziano dall'educazione e istruzione, alle prestazioni previdenziali e sanitarie, sino all'acquisto di altri beni e servizi da fornitori accreditati presso la piattaforma. L'adesione ai servizi da parte del personale è stata consistente nel 2017: circa il 25% del personale ha convertito una quota del premio di risultato 2016 nel proprio conto Welfare.

Nel 2017, sono stati concessi 40 conqedi parentali, di cui il 72% a donne. Tutte le persone, tranne una, sono rientrate al lavoro al termine dello stesso.

Congedi parentali e tassi di rientro
2016 2017
N. dipendenti Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
N. congedi parentali concessi 00 30 38 11 29 40
N. di lavoratori che sono tornati
al lavoro dopo aver usufruito di
congedo parentale
8 29 37 11 27 38

Società consolidate integralmente

2016 2017
IN. dipendenti Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
N. congedi parentali concessi 18 25 19 26
N. di lavoratori che sono tornati
al lavoro dopo aver usufruito di
congedo parentale
17 24 17 24

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2016 2017
N. dipendenti Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
N. congedi parentali concessi 12 13 10 14
N. di lavoratori che sono tornati
al lavoro dopo aver usufruito di
congedo parentale
12 13 10 14

Quali ulteriori misure di welfare aziendale, il Gruppo offre la possibilità ai propri dipendenti di aderire a:

  • Fondi di previdenza integrativa contrattuali (Pegaso, Solidarietà Veneto, Previndai Negri);
  • · Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa, con contributo del Gruppo per il personale del contratto gas-acqua;
  • Piano di welfare per tutte le società escluse AsmSet e Unigas che prevede che i dipendenti possano disporre dell'importo del loro premio risultato 2017, aumentato del 15%, con servizi welfare (previdenza complementare, servizi sanitari, servizi culturali, baby sitting ecc.).

Salute e sicurezza sul lavoro

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITA DI GRUPPO:

Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori

Ascopiave e le società del Gruppo, ritengono di primaria importanza la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori: si pongono quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. L'integrazione della sicurezza è promossa in tutte le attività aziendali.

Per il Gruppo la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è un obiettivo imprescindibile della propria attività imprenditoriale.

Gli elementi cardine della politica sul tema della salute e sicurezza sono:

· Perseguimento di obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, nel pieno rispetto della sicurezza;

  • · Svolgimento di attività nel pieno rispetto di norme e regolamenti, della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • · Perseguimento della formazione continua del personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle consequenze che possono influire sulla propria sicurezza;
  • · Definizione e riesamina degli obiettivi per la qualità, per la sicurezza e l'ambiente, per mantenere un adeguato sistema di controllo e fornire le risorse per il loro ragqiunqimento.

Certificazione BS OHSAS 18001

Il Gruppo Ascopiave ha definito linee quida comuni a tutte le società del Gruppo per promuovere un Sistema di Gestione della Sicurezza rispondente ai criteri della norma OHSAS 18001, sempre più efficace ed efficiente, in grado di garantire non solo il rispetto delle norme cogenti ma anche un miglioramento continuo, in linea con qli obiettivi della politica aziendale per la sicurezza.

La certificazione BS OHSAS 18001 è stata ottenuta nel 2011 e riconfermata anche nel 2017. Il sistema è pienamente integrato con quelli per la Qualità e l'Ambiente, a garanzia di una cultura lavorativa condivisa, improntata alla professionalità e all'efficienza.

Grazie al Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro certificato, Ascopiave è in grado di tenere sotto controllo i rischi relativi all'attività lavorativa, di perfezionare le prestazioni, di rendere l'ambiente di lavoro più sicuro, di rispettare e applicare correttamente le norme di legge in materia e di assicurarne la conformità in caso di verifiche.

Particolare attenzione viene posta dal Gruppo Ascopiave all'analisi degli infortuni, riuscendo a dettagliare ogni tipologia di attività che ha causato l'evento.

Nel 2017 gli infortuni sul luogo di lavoro sono stati complessivamente 6 e hanno riquardato il personale operativo. Si è verificato solamente un infortunio in itinere e, rispetto ai valori del 2016, il loro numero è diminuito di 2 unità. Di seguito sono riportati i due principali indici infortunistici:

  • · Indice di frequenza: dà evidenza della frequenza degli infortuni, ovvero del numero di infortuni per milione di ore lavorate (maggior è l'indice, maggiore è la frequenza di infortuni avvenuti per ore lavorate);
  • · Indice di gravità: dà evidenza del numero di giorni persi per mille ore lavorate, ovvero della gravità degli infortuni avvenute (maggiore è l'indice, maggior è la gravità degli infortuni).

Il continuo impegno del Gruppo Ascopiave emerge dal netto miglioramento nella diminuzione delle giornate perse per infortunio nonostante sostanzialmente numero degli infortuni resti costante.

Giornate di lavoro perse e infortuni 20115 201 7
N. Infortuni sul lavoro
N. Infortuni in itinere
N. decessi a seguito infortuni O O
N. giorni persi per infortuni 410 238
N. casi di malattia professionale O O
N. giorni persi per malattia professionale O
Monte totale di ore lavorate 870.444 921.899,06
Indice di infortunio* 3,45 5,42
Indice di gravità* 0-47 0,26

* Il calcolo degli indici esclude qli infortuni in itinere

Società consolidate integralmente

Giornate di lavoro perse e infortuni 2016 2 0 1 7
N. Infortuni sul lavoro
N. Infortuni in itinere
N. decessi a seguito infortuni 0 0
N. giorni persi per infortuni 410 238
N. casi di malattia professionale O 0
N. giorni persi per malattia professionale 0 0
Monte totale di ore lavorate 698.521 803.271
Indice di infortunio* 4,299) 6,222
Indice di gravità* 0,59 0,30

* Il calcolo degli indici esclude gli infortuni in itinere

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Giornate di lavoro perse e infortuni 2016 20117
N. Infortuni sul lavoro O 0
N. Infortuni in itinere O
N. decessi a seguito infortuni O O
N. giorni persi per infortuni O O
N. casi di malattia professionale O O
N. giorni persi per malattia professionale O O
Monte totale di ore lavorate 171.923,48 118.627,94
Indice di infortunio*
Indice di gravità*

* Il calcolo degli indici esclude gli infortuni in itinere

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2017 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state circa 3.336, con una media di 9,9 ore per lavoratore. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e della tutela della salute.

Sicurezza nei cantieri per le ditte terze

Al fine di garantire un miglioramento delle condizioni di sicurezza anche per il personale delle aziende fornitrici operanti all'interno delle proprie sedi e negli impianti, il Gruppo Ascopiave ha predisposto apposite procedure che ne regolano l'accesso e l'operatività. Le ditte terze comunicano al Gruppo Ascopiave gli infortuni che avvengono al proprio personale durante l'attività lavorativa presso i cantieri della società.

Dal 2016, il Foglio Condizioni per gli appalti prevede che le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete forniscano la statistica relativa agli infortuni occorsi durante l'anno nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave.

Per l'anno 2017 non risultano casi di infortunio in cantiere.

Il Gruppo Ascopiave inoltre, coinvolge i fornitori che operano presso i propri cantieri anche attraverso la formazione per la sicurezza: corsi, aggiornamenti, riunioni sono rivolti ai datori di lavoro/responsabili in occasione dell'inizio lavori e ogni qualvolta le specificità dell'opera lo richiedono

CLIENTI E CITTADINI SERVITI

HIGHLIGHT 2017

Oltre 741.000 clienti serviti

Oltre 2,6 milioni di euro erogati per bonus gas e energia elettrica

96,9% la soddisfazione dei clienti

4.038 richieste per gas e energia elettrica

1 call center interno

Oltre 285.000 contatti evasi dal call center

Oltre 7.200 pronti intervento gas generati

Quasi 69.000 contatori elettronici posati

Clienti e mercati serviti

I clienti del Gruppo sono prevalentemente famiglie a cui si aggiunqono enti e condomini, imprese e professionisti, commercianti, artigiani e grandi aziende. Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, il Gruppo è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Società consolidate integralmente

2016 2017
Gas milioni di m³ venduti 800.3 803.8
Gas milioni di m³ distribuiti 801.7 946.9
Energia elettrica GWh venduti 339.9 383.4

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2016 2017
Gas milioni di m³ venduti 134.3 134.9
Gas milioni di m³ distribuiti 71.7 73.5
Energia elettrica GWh venduti 53.10 57.10

Il Gruppo Ascopiave continua ad operare per garantire il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di qualità del servizio offerto ai clienti finali, alle società di vendita ed ai Comuni concedenti; si tratta di operazioni e prestazioni complesse sia in fase di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, che richiedono alta professionalità e un attento monitoraggio delle condizioni di svolgimento del servizio, oltre a periodici interventi di manutenzione per garantire nel tempo condizioni di sicurezza ed efficienza nel rispetto delle normative.

Il Gruppo Ascopiave pone tra gli obiettivi primari:

Mantenere il massimo livello di qualità del servizio di fornitura di gas e di energia, nel rispetto delle prescrizioni dettate dall'AEEGSI;

Garantire una rete di distribuzione gas efficiente e sicura e un servizio continuo;

Alla base di questi impegni c'è la volontà di guidare l'azienda verso un servizio d'eccellenza che la porti a essere un interlocutore di elevata qualità, dinamico e capace di soddisfare le specifiche esigenze dei diversi segmenti di clientela. Per questo motivo, l'operato aziendale è costantemente orientato al miglioramento della propria attività con investimenti basati su servizi innovativi e rivolti verso il futuro, a beneficio della comunità.

In questo senso è considerato prioritario assicurare una comunicazione commerciale onesta e chiara, basata sulla correttezza della condotta commerciale del personale interno e dei partner commerciali esterni e sulla predisposizione di offerte sul mercato libero trasparenti e competitive, abbinate a campagne dedicate per le famiglie.

Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, Ascopiave è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività di distribuzione in 230 Comuni, fornendo il servizio ad un bacino di utenza di 1,5 milione di abitanti, attraverso una rete di distribuzione che si estende per oltre 10.000 chilometri. L'attività di gas naturale è svolta attraverso diverse società, alcune delle quali a controllo congiunto. Complessivamente considerate, le società del Gruppo nel 2017 hanno venduto ai clienti finali oltre 1 miliardo di metri cubi di gas.

Il Gruppo Ascopiave valorizza il rapporto con il cliente attraverso diversi canali, operando sul fronte della qualità del servizio, della sicurezza, delle offerte commerciali adeguate con particolare attenzione alle esigenze dell'aiuto verso la comunità di riferimento.

Grazie a valori condivisi e determinanti per la sua crescita, il Gruppo Ascopiave è vicino al territorio, alle amministrazioni comunali e alle associazioni locali contribuendo al loro sviluppo sostenibile, sociale e ambientale. Con questo bagaglio di intenti, l'azienda ambisce a garantire una crescita del territorio nel rispetto della sostenibilità e delle soluzioni ecocompatibili al fine di sensibilizzare la collettività nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del rispetto per l'ambiente.

Molto attento al volontariato, il Gruppo supporta anche iniziative di grande valenza sociale, portando un sostegno tangibile alla cittadinanza e cercando di favorire le fasce più deboli attraverso strumenti concreti di riconoscimento delle agevolazioni.

Il Gruppo Ascopiave rappresenta una realtà industriale importante, attenta alle persone, al sociale ed alle esigenze del territorio.

Lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica inoltre hanno portato l'Azienda a evolversi verso obiettivi di efficienza e economicità di gestione confermando una qualità del servizio offerto a livelli di eccellenza migliorativi rispetto agli standard stabiliti dall' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI).

Al 2017 il Gruppo Ascopiave serve oltre 740 mila clienti tra servizi gas ed energia elettrica. L'89% dei clienti usufruisce di servizi gas mentre l'11% di quelli elettrici.

Società consolidate integralmente

N. totale clienti (cas Energia elettrica
Domestici 507.061 56.162
Non domestici 39.547 12.097
Clienti totali 546.608 68.259

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

/ N. totale clienti (cas Energia elettrica
Domestici 108.959 8.391
Non domestici 5.320 3.800
Clienti totali 114.279 12.191

Codice di condotta commerciale

L'apertura del mercato è stata accompagnata da nuove forme di tutela del cliente, soprattutto per quanto concerne la trasparenza delle offerte commerciali nel mercato libero.

In particolare l'AEEGSI, con deliberazione ARG/com 104/10 del 08.07.2010, ha approvato il Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e di gas naturale ai clienti finali che, in accordo alle previsioni del Codice del consumo e delle direttive comunitarie in materia energetica, detta le regole che gli esercenti la vendita di energia elettrica e/o gas naturale devono osservare nei loro rapporti commerciali con i clienti finali, domestici e piccole e medie imprese.

Il Codice si applica ai contratti di fornitura proposti e conclusi con i clienti finali di energia elettrica alimentati in bassa tensione e/o con clienti finali gas naturale con consumi non superiori a 200.000 Smc/anno.

Il controllo della qualità del servizio e il rigoroso rispetto delle norme di comportamento volte a garantire la trasparenza e la correttezza delle offerte commerciali nel libero mercato e a prevenire eventuali pratiche commerciali scorrette sono da sempre temi centrali della politica commerciale aziendale.

Tutto il personale esterno che opera per conto delle Società viene formato e aggiornato periodicamente direttamente dal personale interno e viene dotato di un cartellino identificativo, allo scopo di renderlo immediatamente riconoscibile dal Cliente.

Le Società di Vendita del Gruppo hanno altresì aderito volontariamente, dapprima alla procedura di ripristino prevista dalla delibera AEEGSI 153/2012/R/com del 19.04.2012 e successivamente a quella prevista dalla delibera 228/2017/R/com del 07.04.2017, impegnandosi, nei casi di contratto o attivazione non richiesti o di contatto o attivazione contestati, a fornire al distributore e al venditore precedente tutte le informazioni utili per consentire, senza alcun onere a carico del Cliente, il ritorno alle vecchie condizioni di fornitura.

Grazie alla sensibilità e all'impegno delle Società di Vendita del Gruppo, nell'anno 2017, su alcune migliaia di clienti acquisiti, non è stato registrato alcun contratto non richiesto e/o contestato

Codice Etico

GUIDA AI DIRITTI DEL CONSUMATORE

In aggiunta al Codice di Condotta Commerciale, il Gruppo, a conferma degli impegni presi con le associazioni dei consumatori e a tutela dei propri clienti, ha realizzato, in collaborazione con Adiconsum e Federconsumatori, uno specifico opuscolo titolato "Il nostro Codice Etico".

Questa guida spiega il funzionamento del MERCATO LIBERO DI GAS ED ENERGIA ELETTRICA, informando il cittadino sui suoi diritti e tutele. E uno strumento semplice, in grado di garantire chiarezza e trasparenza. L'obiettivo è quello di riepilogare ai Clienti domestici alcune informazioni che possono risultare utili ai fini di una scelta consapevole del proprio fornitore: diritti, tutele, livelli di qualità, informazioni sulla liberalizzazione del mercato dei servizi energetici.

La guida diventa dunque anche uno strumento di trasparenza messo a disposizione della propria clientela. La presenza delle

associazioni dei consumatori avvalla bontà e qualità delle scelte aziendali.

Tale documento rappresenta un importante strumento informativo rivolto ai consumatori e ai clienti sui diritti, le tutele e i livelli di qualità del servizio.

Per approfondimenti sul Codice di Condotta Commerciale consulta la sezione Diritti e Tutela Cliente del sito www.ascotrade.it

Agevolazioni per le famiglie in difficoltà economiche

La vicinanza al territorio è una delle peculiarità che distingue il Gruppo: ne sono un esempio concreto le tante iniziative messe in atto, sotto varie forme, per dare sostegno alle famiglie in difficoltà.

A partire dal 2008, a seguito delle prime avvisaglie della crisi economico finanziaria, il Gruppo ha elaborato, unica azienda in Italia, un progetto per dare alle famiglie economicamente più svantaggiate un sostegno sociale, aggiuntivo al "bonus gas governativo" previsto per legge e alla possibilità di dilazione o rateizzazione delle bollette.

L'iniziativa Amici, nasce dall'accordo tra il Gruppo Ascopiave e le organizzazioni sindacali più rappresentative del Veneto per la raccolta e l'inoltro delle richieste atte a garantire sconti nella bolletta del gas alle famiglie in difficoltà economica. L'accordo coinvolge, Ascotrade, Pasubio Servizi, Veritas Energia, Etra Energia, i sindacati confederali (CGIL, CISL, UIL) delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza, i CAF CGN dei professionisti del Veneto, i Caf Acli di Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, CUPLA Veneto (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) e UNSIC provinciale di Belluno (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori).

Un'alleanza per il sociale che poggia sulla rete regionale dei CAF, i centri di assistenza fiscale attraverso i quali i clienti delle società di vendita del Gruppo Ascopiave, certificando il proprio reddito ISEE, possono presentare domanda per accedere alle agevolazioni.

Progressivamente, nel corso degli anni, la soglia del reddito ISEE per avere diritto allo sconto è aumentata, permettendo sempre a più famiglie di usufruire dell'agevolazione. Per finanziare l'iniziativa, il Gruppo Ascopiave ha stanziato un investimento complessivo di 1.200.000 euro.

Nel 2017 la soglia massima di reddito ISEE per accedere agli sconti è stata mantenuta a 25mila euro annui, con l'importante differenza che in questa occasione le richieste sono state ripartite in due diversi scaglioni di riduzione: 15 eurocent di sconto per ogni standard metro cubo di gas (Smc) ai clienti con ISEE fino a 15mila euro, 8 eurocent, invece, nel caso di clienti con ISEE superiore a 15mila e fino a 25mila euro totali.

Sconto famiglie
----------------- -- -- -- -- --
Numero Media pro-capite
Anno I clienti Smc quantità Smc importo e
2016 10.152 9.437.975 943.798 930 ਰੇਤੇ
2017 12.181 9.875.477 1.305.278 811 107

Importo sconto famiglie in situazione di disagio economico (€)

L'iniziativa denominata "Sconto famiglie" riguarda interamente le società consolidate integralmente.

La società ASM SET ha invece istituito l'iniziativa denominata "Energia per il sociale", che si rivolge a nuclei familiari con ISEE inferiore a 15 mila Euro. Nell'anno 2017 la società ha erogato lo sconto a 669 clienti per un importo complessivo di Euro 60.135.

Lo sconto istituito dal Gruppo per le famiglie in difficoltà, dal 2017 è stato suddiviso in due fasce: clienti con ISEE fino ad € 15.000 €/smc 0,15 e clienti con ISEE superiore ad € 15.000 e fino ad € 25.000 €/smc 0,08; si aggiunqe al bonus sociale stabilito dal Governo per qli intestatari di fornitura di gas naturale e/o energia elettrica nell'abitazione di residenza che abbiano un ISEE inferiore o uguale a 8.107,50€ ovvero 20.000€ nel caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.

BONUS Gas 2017 BONUS Energia elettrica
2017
Totale
Alumero/ Importo
erogato (3)
Numero Importo
erogato (e)
Clienti Importo
erogato (3)
22.028 2.332.866 4.303 352.802 26.316 2.685.668

Società consolidate integralmente

BONUS Gas 2017 BONUS Energia elettrica
2017
Totale
Numero Importo
erogato (3)
Numero Importo
erogato (C)
Clienti Importo
erogato (3
16.626 1.767.729 3.489 289.875 21.727 2.235.422

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

BONUS Gas 2017 BONUS Energia elettrica
2017
Totale
Numero Importo
erogato (3)
Numero Importo
erogato (e)
Clienti / Importo
erogato (3)
5.402 565.137 814 62.927 6.201 628.064

Ascolto e soddisfazione dei clienti

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Soddisfazione del cliente

Ascopiave eroga servizi di pubblica utilità secondo standard di qualità elevati, consolidate competenze del personale, tecnologie avanzate e a prezzi competitivi. Nello svolgimento della propria attività, le offerte sono formulate per soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti gli stakeholder.

Il servizio al cliente è un obiettivo primario per il Gruppo Ascopiave: la società si posiziona costantemente ai primi posti dei sondaggi che analizzano il grado di soddisfazione dei

clienti nei confronti della loro azienda. Di anno in anno il punteggio sul giudizio complessivo collegato ai servizi telefonici al cliente offerti dall'azienda risulta in costante aumento, come confermato anche dalle graduatorie di merito regolarmente pubblicate dall'ARERA sulla qualità dei servizi offerti dai maggiori venditori nazionali di gas ed energia elettrica.

Nell'ultima indagine pubblicata, il risultato per il Gruppo, relativamente alle società soggette all'indagine, è eccellente con un voto relativo alla soddisfazione del cliente pari al 96,9%.

Dal 2010 inoltre, il Gruppo svolge periodicamente delle indagini di Customer Satisfaction e di posizionamento nell'ambito del mercato di riferimento commissionate a società esterne specializzate nel settore. Nel corso del 2014 è stato aggiunto anche lo strumento dei focus group su alcune tematiche specifiche, con la finalità di migliorare il rapporto con la clientela e riuscire a coglierne le reali esigenze in termini di servizi e prodotti offerti, in un'ottica

customer oriented. L'ultima indagine di Customer Satisfaction effettuata nel 2017, svolta su un campione di clienti sia del segmento retail che business, ha confermato positivamente i risultati delle precedenti in cui è emerso un indice di soddisfazione complessivo di 8 punti su 10, in linea rispetto all'anno precedente (Fonte: SWG).

Gestione dei reclami e delle segnalazioni

Tutti i reclami ricevuti dall'azienda vengono accolti, presi in carico e risolti. Ogni mese vengono scrupolosamente monitorati i reclami ricevuti e risolti, per i quali vengono prodotti specifici report. In molti casi, a seguito dell'analisi del reclamo, vengono predisposte specifiche azioni di miglioramento su aspetti organizzativi al fine di prevenire lo sviluppo delle anomalie e di migliorare il servizio reso ai clienti.

Attualmente vengono assicurati alti livelli di qualità commerciale del servizio vendita gas naturale, ampiamente migliorativi rispetto agli standard previsti dall'ARERA, che stabilisce un termine di 40 giorni solari per una risposta motivata ai reclami scritti anche di rettifica fatturazione, 90 giorni solari per una rettifica di fatturazione, 20 giorni solari per una rettifica di doppia fatturazione e 30 giorni solari per una risposta motivata a richieste scritte di informazioni.

Ascopiave supera gli obiettivi di qualità commerciale del servizio vendita gas con un livello di risposte entro standard superiore al 95%

Nel 2017 il tempo medio di risposta è stato pari a 9,3 giorni solari per i reclami e 3,7 giorni per le richieste di informazioni, mentre il tempo medio di fatturazione è stato di giorni 33,5.

Tipologia richieste (Gas + Energia Elettrica
anno 2017
Totale richieste Numero risposte
entro standard
Numero
rettifiche entro
standard
Reclami scritti 4.073 4.058
Reclami scritti con rettifica di fatturazione 422 422 421
Rettifica di doppia fatturazione 6
Intormazioni 2.622 2.600 0

Società consolidate integralmente

Tipologia richieste (Gas + Energia Elettrica)
anno 2017
Totale richieste Numero risposte
entro standard
Numero
rettifiche entro/
standard
Reclami scritti ਦਰਪ 686
Reclami scritti con rettifica di fatturazione 282 282 281
Rettifica di doppia fatturazione 0 0
Informazioni 627 625 O

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Tipologia richieste (Gas + Energia Elettrica)
anno 2017
Totale richieste Numero risposte
entro standard
Numero
rettifiche entro/
standard
Reclami scritti 3.382 3372
Reclami scritti con rettifica di fatturazione 140 140 140
Rettifica di doppia fatturazione 6
Informazioni 1.995 1975 O

Call Center

Il Call Center del Gruppo durante l'anno 2017 ha evaso più di 285.000 contatti di clienti che hanno chiesto di parlare con un operatore (chiamate connesse con operatore), raggiungendo un livello di servizio da un minimo del 91,83% a un massimo del 98,84%.

Per il 99,9% del tempo in cui i Numeri Verdi sono stati attivi almeno una linea è risultata libera per poter permettere ai clienti di mettersi in contatto con qli operatori, e il tempo medio di attesa prima di iniziare la conversazione è risultato essere compreso tra 31,2 e 158,3 secondi.

Questi risultati collocano il Gruppo al di sopra degli standard minimi richiesti dall'ARERA, che ha fissato come standard generali di qualità dei Call Center per il 2017 un livello di servizio almeno dell'85%, l'accessibilità al servizio con un valore minimo al 95% e un tempo di attesa massimo di 180 secondi.

2016 2017 Valore
DT
Riferimento
ACCESSIBILITÀ' AL SERVIZIO Uguale
O
Vengono analizzati dal Log di tutte le chiamate ricevute 99,96% 99,91% superiore
a
ed effettuate dal Call Center 95%
TEMPO MEDIO DI ATTESA (sec.) Minore
O
Vengono conteggiati tutti i secondi di attesa presenti nel 97,6 67,06 uquale a 180
log delle chiamate ricevute secondi
LIVELLO DI SERVIZIO
Vengono conteggiate le chiamate ricevute, distinte tra 89,94% 94,44% Uguale
O
quelle con avvenuta conversazione con l'operatore di Call superiore
a
85%
Center e quelle abbandonate

Il dato non include le Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto.

Tutela della privacy del consumatore

Il Gruppo Ascopiave rispetta la privacy dei clienti e degli utenti dei servizi on line garantendo che il trattamento dei dati raccolti avvenga nel pieno rispetto del codice in materia. Il trattamento viene effettuato attraverso strumenti automatizzati (ad es. utilizzando procedure e supporti elettronici) e/o manualmente (ad es. su supporto cartaceo) per il tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per i quali i dati sono stati raccolti; specifiche misure di sicurezza sono osservate per prevenire la perdita dei dati, usi illeciti o non corretti e accessi non autorizzati.

Nel corso del 2017 non sono pervenuti reclami dei clienti relativi al tema Tutela della Privacy e perdite di dati.

Qualità, sicurezza e continuità del servizio

Gli indicatori di qualità del servizio rappresentano in termini qualitativi i livelli di prestazione del servizio erogato. Sono relativi:

  • Alla qualità di tipo commerciale (afferenti prevalentemente alla tempestività di effettuazione di attività quali la preventivazione e l'esecuzione dei lavori presso i clienti finali, l'attivazione e la disattivazione della fornitura, la puntualità per appuntamenti personalizzati);
  • · Alla qualità di tipo tecnico (tempi di pronto intervento, numero di controlli effettuati per l'odorizzazione e percentuale di rete ispezionata).

Di seguito sono riportati i risultati ritenuti soddisfacenti dal Gruppo Ascopiave nel corso del 2017 per ognuno degli indicatori di qualità stabiliti:

Indicatori qualità del servizio GAS 2017 Cause di mancato
rispetto dello standard
Indicatore e standard specific N.
prestazioni
eseguite
Cause
imputabili a
terzi
Cause
imputabili
ad
Ascopiave
23
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori semplici -
15 gg lav
3.739 0 7
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori complessi -
30 gg lav.
264 1 4
Tempo massimo di esecuzione di lavori semplici - 10 gg lav. 2.483 162 ਰ 1
Tempo massimo di attivazione della fornitura - 10 gg lav 20.081 O 25
Tempo massimo di disattivazione della fornitura su richiesta del Cliente
- 5 gg lav
14.175 0 29
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in sequito a sospensione
per morosità - 2 gg. Feriali
5.649 0 83
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in sequito a sospensione
per situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità a valle
del punto di riconsegna - 2 gg. feriali
581 O 6
Tempo massimo di verifica del gruppo di misura su richiesta del Cliente
- 20 gg lav.
ರಿ8 O 6
Tempo massimo d sostituzione del gruppo di misura quasto - 5 gg lav. 10 0 0
Tempo massimo di verifica della pressione di fornitura - 10 gg lav. б 0 1
Fascia di puntualità per appuntamenti con il Cliente - 2 ore 46.945 বা 16
Messa a disposizione del Venditore di dati tecnici acquisibili con lettura
di un gruppo di misura - 10 gg lav.
68 0 0
Messa a disposizione del Venditore di altri dati tecnici - 15 gg lav. 311 0 3

* sulle quali Ascopiave ha pagato un indennizzo

Società consolidate integralmente

Indicatori qualità del servizio GAS 2017 Cause di mancato
rispetto dello standard
Indicatore e standard specific N.
prestazioni
eseguite
Cause
imputabili a
terzi
Cause
imputabili
ad
Ascopiave
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori semplici -
15 gg lav
3.298 0 7
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori complessi -
30 gg lav.
226 O 4
Tempo massimo di esecuzione di lavori semplici - 10 gg lav. 2.135 162 82
Tempo massimo di attivazione della fornitura - 10 gg lav 17.221 O 16
Tempo massimo di disattivazione della fornitura su richiesta del Cliente
- 5 gg lav
12.042 O 29
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in seguito a sospensione
per morosità - 2 gg. Feriali
4.703 0 81
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in seguito a sospensione
per situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità a valle
del punto di riconsegna - 2 gg. Feriali
507 O 6
Tempo massimo di verifica del gruppo di misura su richiesta del Cliente
- 20 gg lav.
88 O 6
Tempo massimo d sostituzione del gruppo di misura quasto - 5 gg lav. 0 0 0
Tempo massimo di verifica della pressione di fornitura - 10 gg lav. б O 1
Fascia di puntualità per appuntamenti con il Cliente - 2 ore 40.424 2 ਹ ਦ
Messa a disposizione del Venditore di dati tecnici acquisibili con lettura
di un gruppo di misura - 10 gg lav.
48 0 0
Messa a disposizione del Venditore di altri dati tecnici - 15 gg lav. 276 O 3

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Indicatori qualità del servizio GAS 2017 Cause di mancato
rispetto dello standard
Indicatore e standard specific N.
prestazioni
eseguite
Cause
imputabili a
terzi
Cause
imputabili
ad
Ascopiave
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori semplici -
15 gg lav
441 0 0
Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di lavori complessi -
30 gg lav.
38 1 0
Tempo massimo di esecuzione di lavori semplici - 10 gg lav. 348 O 9
Tempo massimo di attivazione della fornitura - 10 gg lav 2.860 O 9
Tempo massimo di disattivazione della fornitura su richiesta del Cliente
- 5 gg lav
2.133 0 0
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in sequito a sospensione
per morosità - 2 gg. Feriali
946 O 2
Tempo massimo di riattivazione della fornitura in sequito a sospensione
per situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità a valle
del punto di riconsegna - 2 gg. Feriali
74 O 0
Tempo massimo di verifica del gruppo di misura su richiesta del Cliente
- 20 gg lav.
10 O 0
Tempo massimo d sostituzione del gruppo di misura quasto - 5 gg lav. 10 0 0
Tempo massimo di verifica della pressione di fornitura - 10 gg lav. 0 O 0
Fascia di puntualità per appuntamenti con il Cliente - 2 ore 6.521 2 1
Messa a disposizione del Venditore di dati tecnici acquisibili con lettura
di un gruppo di misura - 10 gg lav.
20 0 0
Messa a disposizione del Venditore di altri dati tecnici - 15 gg lav. 35 O 0

Per quanto riguarda il numero di disattivazioni per morosità con esito positivo nel 2017 sono state circa 8.800 considerando sia le disattivazioni richieste da società del Gruppo (5.704 disattivazioni) che da società non appartenenti al Gruppo Ascopiave (3.162 disattivazioni).

Numero di disattivazioni della fornitura per
morosità
Esito positivo * Esito Negativo
Emilia Romagna 143
Friuli Venezia Giulia 102 24
Liguria 169 440
Lombardia 2.030 396
Piemonte 243 27
Veneto 6.179 2.983
Totale 8 866 3.914

* Esito positivo = Il servizio di fornitura è stato sospeso

Società consolidate integralmente

Numero di disattivazioni della fornitura per
morosità
Esito positivo * Esito Negativo
Emilia Romagna 143 44
Friuli Venezia Giulia 102 24
Liguria 169 440
Lombardia 504 138
Piemonte 243 27
Veneto 6.179 2.983
Totale 7.340 3.656

* Esito positivo = Il servizio di fornitura è stato sospeso

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Numero di disattivazioni della fornitura per Esito positivo * Esito Negativo
morosita
Lombardia 1526 258

* Esito positivo = Il servizio di fornitura è stato sospeso

Piano di ispezione mensile degli impianti

L'attenzione del Gruppo per la sicurezza degli impianti e la continuità del servizio è dimostrata dal sempre più concreto impegno di prevenzione, attraverso ispezioni sulla rete di distribuzione come riepilogato nella seguente tabella:

Ispezioni e dispersioni della Rete Gas
2016 2017
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione ਰੇਰੇ ਦ 1.275
N. di dispersioni sulla rete di distribuzione localizzate a seguito di
ispezione o localizzate su segnalazione di terzi
70 58
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 88.6% 74,6%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 87,4% 72,4%

Società consolidate integralmente

2016 2017
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 736 1041
N. di dispersioni sulla rete di distribuzione localizzate a sequito di
ispezione o localizzate su segnalazione di terzi
33 ਤੇਰੇ
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 91.1% 75.7%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 93,9% 75,5%

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2016 2017
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 259 234
N. di dispersioni sulla rete di distribuzione localizzate a seguito di
ispezione o localizzate su segnalazione di terzi
37 19
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 56,8% 58,0%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 50.2% 52,0%

Nel corso del 2017 non si sono verificati incidenti collegati agli impianti aziendali e che abbiano coinvolto la popolazione e la comunità.

Piano degli interventi

Fin dal 1969, anno in cui è iniziata la metanizzazione del territorio da parte del Gruppo Ascopiave, un gruppo altamente qualificato di ingegneri e tecnici applica le più avanzate tecnologie per garantire elevati standard qualitativi nella realizzazione delle reti e degli impianti di distribuzione.

La fase di progettazione è caratterizzata dall'utilizzo di strumenti informatici tecnologicamente avanzati e di sofisticate apparecchiature per l'effettuazione di simulazioni dell'assetto fluidodinamico dell'intera rete. Ciò permette di:

  • Garantire l'utilizzo ottimale delle reti, attraverso il corretto assetto delle pressioni dimensionare i componenti dell'intera rete, in modo da garantire la continuità dell'erogazione anche in eventuali situazioni di "fuori servizio" di alcuni impianti;
  • · Prevenire le necessità di adeguamento della capacità di erogazione delle condotte;
  • · Programmare efficaci interventi di sostituzione delle reti per adeguarle alle nascenti necessità di sviluppo urbanistico/industriale del territorio.

In fase di realizzazione degli impianti, il Gruppo Ascopiave ha inoltre sempre adottato le soluzioni costruttive, le tecnologie e le attrezzature più avanzate e affidato la costruzione delle opere ad appaltatori di comprovata esperienza nel settore e proporzionate capacità. Continuità nell'erogazione del servizio, opere di by-pass e tecniche no-dig sono solamente alcuni degli accorgimenti che vengono adottati per garantire un servizio efficace ed efficiente e una gestione sicura dei cantieri.

Pronto intervento

Il Gruppo dispone di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura, danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Tutte le chiamate ricevute vengono registrate e il loro esito monitorato.

Pronto Intervento GAS 2016 2017
N. Chiamate ricevute 18.947 18.785
N. pronti intervento generate 6.747 7.213
% risposte entro 120 sec. 99,70% 99,79%
% Chiamate con intervento entro lo standard* 98,10% 99,43%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 38 36

* Mediamente 60 minuti, ma per alcuni impianti lo standard prevede tempistiche diverse

Società consolidate integralmente

Pronto Intervento GAS 2016 2017
N. Chiamate ricevute 15.666 15.830
N. pronti intervento generati 5.620 6.194
% risposte entro 120 sec. 99,70% 99,82%
% Chiamate con intervento entro lo standard 98,10% 98,66%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) ਤਰੇ 37,5

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Pronto Intervento GAS 2016 2017
N. Chiamate ricevute 3.281 2.955
N. pronti intervento generati 1.127 1.019
% risposte entro 120 sec. 99,70% 99,83%
% Chiamate con intervento entro lo standard 99,78% 99,78%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 31 30,9

Piano di gestione delle emergenze

Il Gruppo Ascopiave si è dotata di un "Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas" col quale definisce le responsabilità, gli obiettivi, la struttura organizzativa e le modalità di raccolta, registrazione e trasmissione delle informazioni necessarie per assicurare una rapida ed efficace gestione di situazioni di emergenza o di incidente, che riguardano il servizio di distribuzione del gas. Per emergenza si intende un evento che interessi il gas combustibile a mezzo rete, in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e per la continuità del servizio di distribuzione.

Si applica inoltre a qualunque evento che provochi l'interruzione senza preavviso dell'erogazione del gas ad almeno 250 Clienti finali e per il quale l'erogazione non venga riattivata entro 24 ore dall'inizio dell'interruzione.

Nel 2017 non si sono verificate emergenze o incidenti gas.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

HIGHLIGHT 2017 Certificazione ISO 14001 "Gestione Ambientale" dal 2011 Certificazione energetica Classe A per il nuovo edificio 28.000 m² verde esterno 104.000 TEE certificati bianchi 5 impianti termici in cogenerazione 232.000 kWh energia prodotta da fotovoltaico 3.244 mila kWh consumi di energia elettrica 3.304 mila m³ consumi di gas naturale 106 cabine Re.Mi silenziate

Politica e sistema di gestione ambientale

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione e il controllo dei propri aspetti ambientali, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche. Ascopiave è una grande impresa attiva sul territorio nazionale che si pone quotidianamente l'obiettivo di distribuire energia, oltre che di fornire servizi alla collettività minimizzando al massimo l'impatto ambientale delle sue attività anche attraverso una seria e attenta attività di ricerca, sviluppo tecnologico e investimenti.

La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale"

La sensibilità alle tematiche ecologiche, correlate a benefici economici indiretti di scelte che limitino l'impatto sull'ambiente delle attività e dei servizi resi, sono stati elementi determinanti per la scelta di adottare un Sistema di Gestione Ambientale, in primis per l'attività di distribuzione gas metano.

L'esperienza consolidata decennale del Sistema di Gestione per la Qualità ha motivato Il Gruppo Ascopiave all'obiettivo della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale e di quello per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: la certificazione congiunta di Ascopiave per l'attività di distribuzione gas metano è stata conseguita nell'ottobre 2011. La Certificazione integrata è stata poi trasferita alla controllata AP Reti Gas S.p.A. in data 01.07.2016 per trasferimento di ramo d'azienda.

In data 03.04.2017 Ascopiave ha acquisito il 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A. e successivamente ha cambiato la propria denominazione in "AP Reti Gas Vicenza S.p.A." acquisendo le certificazioni integrate QSA preesistenti.

In data 03.12.2017 I'Ente di certificazione, previo superamento dell'iter di verifica (Audit), ha volturato le certificazioni Qualità, Ambiente e Sicurezza, adeguando il campo di applicazione alla nuova Società di Distribuzione (scopo di certificazione comune tra AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza).

Il Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001, integrato con quello per la Qualità e guello per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, è garanzia di un'orqanizzazione impegnata giornalmente su queste tematiche: tale scelta garantisce il costante impegno per il miglioramento delle performance ambientali e la costante revisione dei principali documenti di analisi e di valutazione dei rischi ambientali da parte delle due Società certificate della Distribuzione gas metano: AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

Tali prassi e modalità operative sono puntualmente applicate dalle altre tre (3) Società di Distribuzione del Gruppo: AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., UNIGAS Distribuzione S.r.l.

Il 12 marzo 2018 Ascopiave S.p.A. ha conseguito le Certificazioni di conformità dei propri Sistemi di Gestione alle norme di riferimento UNI EN ISO 9001:2015, BS OHSAS 18001:2007, UNI EN ISO 14001:2015, in relazione al seguente "campo d'applicazione": Erogazione di servizi per le società del Gruppo Ascopiave negli ambiti: amministrazione, personale e organizzazione, finanza e controllo di gestione, approvvigionamento, patrimonio immobiliare e sistemi informativi.

Per la nuova Certificazione ambientale (ISO 14001:2015) Ascopiave ha adottato un'Analisi Ambientale semplificata, per effetto dei ridotti impatti ambientali di pertinenza (suolo, idrico, emissioni, rifiuti speciali, consumi di energia e di combustibile).

I Valori fondamentali e la Politica ambientale

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice etico orientano costantemente l'attività di coloro che operano, internamente o esternamente, nella sfera di azione del Gruppo Ascopiave.

La Politica ambientale (integrata su Qualità e Sicurezza), adottata dalla Capogruppo e da due società di distribuzione, esprime i principi e i valori in campo ambientale adottati da Ascopiave e così delineati:

  • · La sensibilità alle tematiche ecologiche che limitino l'impatto sull'ambiente di attività e servizi;
  • La ricerca e lo sviluppo di tecnologie volte alla salvaguardia delle risorse ed alla riduzione dell'impatto ambientale e dei rischi connessi.
  • L'assicurazione di pieno rispetto dell'ambiente nell'erogazione del servizio, ottimizzando la gestione dei rifiuti speciali prodotti e il consumo delle risorse impiegate (acqua, combustibili ed energia);
  • La garanzia del costante rispetto delle norme e dei requisiti di legge in materia ambientale e la prevenzione dei rischi alla salvaguardia dell'ambiente nei processi diretti (dipendenti) e in quelli indiretti, affidati a fornitori e appaltatori;
  • · Persequire la formazione continua del proprio personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare sequendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle consequenze che possono influire sia sulla propria sicurezza che dell'ambiente circostante;
  • La definizione e il riesame degli obiettivi specifici in materia di ambiente, mantenendo un adequato sistema di controllo e fornendo le risorse per il loro raggiungimento.

Materie prime

Il Gruppo Ascopiave, nella gestione responsabile dei propri impatti ambientali, valuta anche l'utilizzo delle materie prime e dei materiali al fine di rendere più efficiente il loro utilizzo e intervenire in caso di rischio per l'ambiente. Le principali materie consumate dal Gruppo Ascopiave sono le seguenti:

Consumo di materie prime 2016 2017
Odorizzante immesso (ton) 26 33
Gas vettoriato dal Gruppo Ascopiave (migliaia m³) 940.555 1.097.369
Carta uso uffici (q.li)* 398 150

* il dato riportato è frutto di una stima

L'utilizzo della carta non rappresenta di per sé un aspetto particolarmente critico per Ascopiave: tuttavia, si registra un sempre maggior impegno della Società a limitarne l'impiego, grazie a progetti legati alla digitalizzazione e alla fatturazione elettronica.

Società consolidate integralmente

Consumo di materie prime 2016 2017
Odorizzante immesso (ton) 23 30
Gas vettoriato dal Gruppo Ascopiave (migliaia m³) 801.717 946.868
Carta uso uffici (q.li) * 398 150

* il dato riportato è frutto di una stima

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Consumo di materie prime 2016 2017
Odorizzante immesso (ton)
Gas vettoriato dal Gruppo Ascopiave (migliaia m³) 146.724 150.501

Parco veicoli aziendali

Il Gruppo Ascopiave dispone di 287 automezzi aziendali, alimentati con gasolio e benzina. In considerazione della dimensione territoriale in cui opera Ascopiave, l'incidenza sul traffico veicolare legato alla propria flotta aziendale, può essere considerata trascurabile: ciononostante, il Gruppo monitora costantemente il consumo di carburante. Complessivamente i consumi sono stati di circa 346 mila litri, registrando una diminuzione dei consumi rispetto all'anno precedente.

Consumi di carburante (in migliaia di litri) 2016 2017
Benzina 21 17
Gasolio 329 329
GPI
Totale 351 346

Società consolidate integralmente

Consumi di carburante (in migliaia di litri) 2016 2017
Benzina 17 13
Gasolio 299 294
GPI
Totale 317 307

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Consumi di carburante (in migliaia di litri) 2016 2017
Benzina
Gasolio 30 35
GPL
Totale 34 39

Per quanto riguarda il parco veicoli del gruppo nel 2017, è diminuita, rispetto all'anno precedente, del 5% la quota di veicoli in categoria efficiente E 6/5/4, dei quali è diminuita dell'1% la quota di veicoli alimentati a doppio combustibile benzina/gpl, metano. Diminuisce rispetto al 2016 del 2,5% la quota del parco circolante rientrante in una categoria inefficiente E 3/2/1/0.

DI Nº % CATEGORIA FURO
TIPO
VETCOLOT
AVEI(0011 % Euro 67 % Euro 5, Euro 4 % Euro 3, Euro 2,
Euro 1, Euro O
Gasolio/Benzina 258 19% (52 veicoli) 71% (194 veicoli) 4% (12 veicoli)
Bifuel 18 0% 6% (18 veicoli) 0%
Totale 276 100%

Società consolidate integralmente

No
VEIGOLI
% CATEGORIA EURO
IPO DI
VETCOLO
% Euro 67 % Euro 5, Euro 4 % Euro 3, Euro 2,
Euro 1, Euro 0
Gasolio/Benzina 229 17,6% (42 veicoli) 73,9% (176 veicoli) 4,6% (11 veicoli)
Bifuel ರಿ 0% 3,9% (9 veicoli) 0%
Totale 238 100%
No
VETCOLI
% CATEGORIA EURO
IPO DI
VEI COLOT
% Euro 67 % Euro 5, Euro 4 % Euro 3, Euro 2,
Euro 1, Euro 0
Gasolio/Benzina 29 26,3% (10 veicoli) 47,4% (18 veicoli) 2,6% (1 veicolo)
Bifuel 0% 23,7% (9 veicoli) 0%
Totale 38 100%

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Energy management ed emissioni

Nel corso del 2017 l'attività di EGE (esperto per la gestione dell'energia), è proseguita con la raccolta e rendicontazione dei dati energetici del gruppo, ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 102/2014 art. 7-8. Nell'ambito dello studio degli efficentamenti possibili è stata individuata l'opportunità di raddoppiare la quantità di energia elettrica autoprodotta dall'impianto fotovoltaico della sede di Pieve di Soligo ed è stato predisposto un progetto di massima sottoposto al vaglio degli amministratori. Le principali fonti energetiche impiegate dal Gruppo Ascopiave sono il gas metano, l'enerqia elettrica e il carburante per autotrazione. L'energia elettrica è approvvigionata da terzi ed è impiegata sia per l'illuminazione e il funzionamento delle apparecchiature (edifici civili e magazzini) che per uso tecnologico (cabine REMI e protezione catodica). Il gas metano è utilizzato come combustibile negli edifici civili e tecnologici di proprietà.

Anche nel corso del 2017 sono stati monitorati i consumi di gas metano degli impianti tecnologici efficentando la regolazione delle centrali termiche a servizio degli stessi. Sono stati tarate le apparecchiature in modo di garantire il buon funzionamento dell'impianto quindi la sicurezza e la continuità del servizio avendo comunque registrato un'ulteriore riduzione dei consumi di gas di preriscaldo per unità di qas immesso in rete.

In vista della prossima diagnosi energetica pianificata nel 2019 è stato predisposto e approvato un progetto di misura e monitoraggio puntuale dei consumi energetici del gruppo, distinguendone le quantità e tipologie per singolo processo. Il monitoraggio puntuale verrà attivato nei primi due mesi del 2018, riguarderà il sito produttivo principale, Pieve di Soligo, per gli altri siti produttivi invece è già attivo un sistema di monitoraggio dei consumi. Lo scopo della rendicontazione per singolo processo permetterà di razionalizzare/ efficientare, tutti i processi sia produttivi che passivi.

* 2016 2017
Totale Totale
Energia Elettrica (kWh) 3.599.549 3.483.170
Gas Naturale (m³) 2.809.529 3.314.336
Carburante (litri) 382.534 370.298

* I dati sui consumi energetici interni all'organizzazione includono i valori di AP Reti Gas Vicenza per l'interno anno 2017, incluso il periodo precedente la rispettiva l'acquisizione da parte del Gruppo Società consolidate integralmente

Sucietà Consolluate integrantiente
× 2016 2017
Totale Totale
Energia Elettrica (kWh) 3.221.828 3.092.148
Gas Naturale (m³) 2.729.589 3.240.252
Carburante (litri) 317.339 306.655

* I dati sui consumi energetici interni all'organizzazione includono i valori di AP Reti Gas Vicenza per l'interno anno 2017, incluso il periodo precedente la rispettiva l'acquisizione da parte del Gruppo

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2016 2017
Totale Totale
Energia Elettrica (kWh) 377.721 391.022
Gas Naturale (m³) 79.940 74.084
Carburante (litri) 65.195 63.643

Energia Elettrica da fotovoltaico

In linea con il proprio impegno di riduzione degli impatti ambientali, nel giugno 2011 il Gruppo ha attivato un impianto fotovoltaico, integrato nella copertura dell'edificio adibito a magazzino/archivio a uso esclusivo della sede legale.

Nel 2017 la quantità di energia elettrica autoprodotta è stata pari a 232 mila kWh (+ 1,7% sul 2016). La percentuale di energia elettrica auto consumata nell'anno 2017 risulta circa il 95%, in decremento rispetto al 2016 (97%) e in linea con gli standard produttivi attesi. L'energia autoprodotta è aumentata, grazie alla maggior efficienza nell'attività manutentiva dell'impianto, l'auto consumo è diminuito del 2% a seguito di ulteriori efficentamenti impiantistici della sede ove è ubicato l'impianto.

Teleriscaldamento/Cogeneratori

Nel corso del 2017 i consumi di metano totali relativi agli impianti di Lavena Ponte Tresa (VA) e di Dolo/Mirano (VE), sono stati pari a circa 527 mila Sm3, rilevando una produzione elettrica totale di 1.706 mila kWh, una produzione termica totale di 2.313 kWh, permettendo una produzione in modalità cogenerativa ad alta efficienza di energia termica ed elettrica, mantenendo un rapporto tra gas consumato ed energia prodotta ≥ al 70%.

Consumi di metano [migliaia di Sm3] 2016 2017
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 125 130
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 66 75
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) ਦੇ ਤੋ 56
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 238 266
Energia elettrica prodotta [migliaia di kWhe] 2016 2017
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 400 413
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 203 227
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 164 169
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 809 894
Energia termica prodotta [migliaia di kWht] 2016 2017
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 511 516
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 283 377
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 267 286
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 978 1.134
Efficienza di produzione [(kWhe+ kWht' kWh comb.] % 2016 2017
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 75 73
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 75 82
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 84 83
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 77 78

L'efficienza dei cogeneratori abbinati al teleriscaldamento, ha permesso di risparmiare 39 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) permettendo l'ottenimento di 39 certificati bianchi prodotti da iniziative aziendali.

Iniziative di efficienza energetica

L'efficientamento della Sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo

Con l'obiettivo di rendere più efficiente a livello energetico la sede del Gruppo, nel 2015 è stata effettuata un'opera di estensione del verde aziendale con copertura dei tetti in giardini, per un totale di 28 mila m² di verde esterno. Questa tipologia costruttiva, che consiste nel creare giardini sulle coperture dei fabbricati, ha creato un eccellente isolamento naturale contribuendo a ridurre in maniera significativa i consumi sia in climatizzazione estiva che invernale riducendo quindi sia il consumo energetico sia le emissioni di CO2 in atmosfera.

Inoltre, il Gruppo si è dotata di un impianto di irrigazione all'avanguardia, completamente autoregolato a seconda delle effettive condizioni ambientali. Questo impianto è stato programmato per ridurre al massimo i consumi d'acqua. Infine, per ridurre ulteriormente i consumi, è stato installato un impianto di raccolta delle acque meteoriche che vengono convogliate in due vasche di accumulo e utilizzate per l'irrigazione.

Tutta l'acqua utilizzata per usi civili viene scaricata in pubblica fognatura. Quella di irrigazione della Sede viene invece smaltita direttamente dal terreno dell'area verde esterna.

Con l'obiettivo di rendere più efficiente a livello energetico la sede del Gruppo, nel 2017 sono stati eseguiti i seguenti interventi:

    1. Sostituzione degli infissi al piano seminterrato del corpo A con nuovi ad elevato isolamento termico;
    1. Installazione di tende frangisole al piano seminterrato del corpo A lato sud in grado di schermare dalla calura del sole nei mesi estivi;
    1. Sostituzione di 19 apparecchi illuminanti esistenti aventi potenza 4x14W con apparecchi LED da 33W (risparmio del 41%).

Il Gruppo Ascopiave ha persequito qli obiettivi prefissati di risparmio energetico tramite interventi sui clienti, iniziative aziendali, sui propri impianti e tramite l'acquisto di Titoli di Efficienza Energetica (TEE), continuando a promuovere l'efficienza. Anche nel 2017 ha attivato alcuni progetti di efficienza energetica:

  • · Acquisizione di un progetto di efficientamento relativo alla riqualificazione dell'involucro esterno di due case di riposo, una sita in comune di Treviso e una a Pieve di Soligo.
  • · Acquisizione di un progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Vidor (TV) 2017;
  • · Sostituzione di 25 corpi illuminanti con lampade a led presso la sede di Pieve di Soligo 2017.
  • · Efficientamento dell'impianto di preriscaldo in due impianti di ricezione, decompressione e misura gas, di proprietà del gruppo e site nel Comune di Maser e Altavilla Vicentina 2017;
DESCRIZIONE INIZIATIVA IMPLEMENTATA VANTAGGIO ANNUO QUANTIFICATO
TEP e/o emissioni di C02 equivalente
Efficientamento case di riposo 60 TEP/140 ton CO2 equivalente
Efficientamento impianto di illuminazione
pubblica
86 TEP
Sostituzione corpi illuminanti sede 1,1 TEP
Efficientamento impianti di preriscaldo gas 1,2 TEP/2,35 ton CO2 equivalente

I dati sono relativi unicamente alle Società consolidate integralmente.

Certificati bianchi (TEE - Titoli di Efficienza Energetica) 2016 2017
Obiettivi previsti – IEE 104.000 I 103.000
Risultati raggiunti – TEE 103.000 62.000
Certificati ottenuti attraverso iniziative aziendali senza ricorrere
all'acquisto sul mercato
38 217

Il dato relativo alle Società con il metodo del Patrimonio Netto non è disponibile.

La società intende consegnare 62.000 TEE, ottemperando così all'obbligo minimo richiesto dalla normativa applicabile.

Il Gruppo sta lavorando all'implementazione della struttura Ricerca e Sviluppo in modo da poter ridurre la quantità di titoli da acquistare nel mercato. Allo scopo di favorire le iniziative di efficienza energetica e al fine di poter operare direttamente nei progetti di efficientamento energetico è stata certificata ESCO secondo la norma UNI CEI 11352:2014 Veritas Energia S.p.A. L'attività anche in virtù della normativa attuale, verrà sempre focalizzata sull'individuazione di progetti di efficientamento in modalità EPC (Energy Performance Contractor).

Nel 2017 la Divisione Ricerca e sviluppo ha acquisito un progetto di efficientamento della pubblica illuminazione, insistente nel territorio limitrofo alla sede di Pieve di Soligo. Il progetto è stato approvato dal GSE dando modo di ottenere circa 86 TEE anno, equivalenti a 430 TEE in un quinquennio. Nel corso del 2017 è stato rivisto il progetto, in merito alla produzione locale e immissione in rete di biometano, estratto dal conferimento della "forsu" (frazione organica del rifiuto solido urbano). Il progetto rivisto e riproposto prevede l'ottimizzazione della filiera locale di raccolta dei rifiuti urbani, tramite recupero e produzione di biocombustibile in ottemperanza a quanto già anticipato dal DM 05.12.2013. Il progetto originario prevedeva il trattamento, presso il sito di raccolta, di 43.000 ton di "forsu", tali da ipotizzare una produzione annua pari a 2.000.000 Smc di biometano. La revisione del progetto prevede la produzione di 4.000.000 Smc di biometano di quali circa la metà da immettere direttamente nelle reti di distribuzione urbana, i rimanenti 2.000.000 Smc, verrebbero destinati alla produzione di bio-GNL (gas naturale liquido), da cedere all'autotrazione dedicata al trasporto merci locale, riducendo al minimo le esternalità negative (CO2) prodotte a livello locale.

Il Gruppo, tramite la controllata Veritas Energia S.p.A., ha contrattualizzato con un condominio composto da 60 unità immobiliari in Comune di Martellago (VE), nell'ottica di promuovere il risparmio energetico, l'installazione di un sistema di contabilizzazione individuale dell'energia termica. L'intervento si inquadra nell'ambito del D.Lgs. 102/2014, il quale prevede che tutti i condomini dotati di impianto termico centralizzato, installino un sistema di contabilizzazione individuale del calore, distinto per singolo termosifone e per singola unità immobiliare. L'iniziativa è stata completata con successo nel marzo del 2017, completerà il suo primo ciclo di monitoraggio dei risparmi ad aprile 2018.

Cogenerazione/Teleriscaldamento

Il Gruppo ha gestito gli impianti di cogenerazione con annesse reti di teleriscaldamento al servizio di circa 700 clienti civili, commerciali e pubblici e alcuni impianti termici a servizio di condomini.

Questi impianti contribuiscono al miqlioramento della qualità dell'aria nei centri urbani in cui sono collocati in quanto, grazie alla loro realizzazione viene evitata la costruzione di impianti termici individuali, certamente meno efficienti sia in termini di consumi che di emissioni di CO₂ Con il teleriscaldamento la produzione di calore è centralizzata in impianti più efficienti e meglio controllati rispetto alle caldaie domestiche. Il controllo è continuo, sia nei processi di combustione sia riguardo alle emissioni in atmosfera.

Gli impianti di teleriscaldamento significativi, sotto il profilo ambientale, gestiti nel corso del 2017 sono stati cinque:

  • · L'impianto "Le Cime" a Mirano (VE): è un impianto di trigenerazione, acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti. L'impianto ha beneficiato dell'incentivo derivante dai Certificati Verdi che nel 2014, ultimo anno di incentivi, ha prodotto 294 certificati verdi. All'impianto alla fine del 2016 sono stati altri 51 clienti facenti parte di un nuovo complesso immobiliare sorto nei pressi dell'impianto, permettendo nel 2017 di migliorarne l'efficienza complessiva, evitando l'installazione di 51 nuove caldaie monofamiliari e le loro relative emissioni di CO2.
  • L'impianto "Bella Mirano" a Mirano (VE): fornisce energia termica in teleriscaldamento e energia elettrica alla rete. L'impianto nel 2015 ha fatto registrare un aumento dall' 89% all' 100% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Nel corso del 2017, il grado di riempimento è rimasto invariato. La gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento come per il 2016, di 17 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 17 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio);
  • · L'Impianto "Cà Tron" a Dolo (VE): L'impianto di cogenerazione abbinato alla rete di teleriscaldamento, rispetto allo scorso 2016 è aumentato il grado di saturazione dell'utenza del 2%. Nel corso del 2017, grazie alla gestione efficiente dell'impianto, conformente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento di 22 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 22 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio) aumentando del 90% la quantità di TEP risparmiate;
  • L'impianto "Ponte Tresa" a Ponte Tresa (VA): fornisce energia termica agli edifici pubblici comunali (la scuola elementare, la scuola media, la palestra, il municipio), nell'ambito del 2017 non vi sono state novità significative;
  • · L'impianto "S. Silvestro" a Vetrego di Mirano (VE): in funzione dal 2014, è il primo impianto termico in dotazione, completamente alimentato da fonte rinnovabile. Nel 2017 l'impianto ha prodotto circa 90 MWh termici permettendo un risparmio di circa 9 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), grazie all' utilizzo del combustibile "rinnovabile" comunque il bilancio delle emissioni di Co2 è pari a zero.
Nome impianto
gestito nel
2017
Descrizione Quantità totale di
energia prodotta
(kwh)
Certificati
bianchi ottenuti
Le Cime Mirano Impianto di trigenerazione
abbinato a teleriscaldamento
2.028.000 0
Bella Mirano Impianto di cogenerazione
abbinato a teleriscaldamento
455.000 17
Ca Tron Dolo Impianto di cogenerazione
abbinato a teleriscaldamento
604.000 22
Ponte Tresa Impianto di cogenerazione
abbinato a teleriscaldamento
929.000 0

I dati sono relativi unicamente alle Società consolidate integralmente.

Impianto di energia geotermica

Visto l'impegno del Gruppo nel settore energetico e la sensibilità del management verso l'impiego di fonti energetiche rinnovabili, è stata valutata l'opportunità di sfruttare l'energia geotermica, utilizzando il sottosuolo come mezzo di scambio per l'impiego di impianti di riscaldamento e raffreddamento del tipo a pompa di calore reversibile. E' stato quindi effettuato un test preliminare che ha fornito risultati positivi e a seguito dei quali si è deciso di alimentare gli impianti di termocondizionamento con pompa di calore geotermica, al fine di ridurre l'inquinamento ambientale e di ridurre i consumi energetici complessivi.

Questa tipologia di energia costituisce una fonte totalmente rinnovabile, poiché rappresenta una cessione di energia termica al sottosuolo durante il periodo estivo e un prelievo energetico sostanzialmente equivalente durante il ciclo di funzionamento invernale, nel 2018 inizierà la rendicontazione dei risparmi di energia primaria.

Emissioni

La tabella seguente riporta le principali emissioni di CO₂ generate nel 2017 dal Gruppo Ascopiave:

2016 2017
EMISSIONI DIRETTER
INDIRETTE - Scope 1 e
Scope 2
Tonnellate
CO2 eq
Quantità Tonnelate
CO2 eq
Quantita Fi
(Fattore di
Emissione)
Emissioni indirette derivanti dal
consumo di energia elettrica
1.081 3.378,7
mila kWh
1.079 3.263 mila
kWh
0,3306
ton/ kWh
(1)
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di gas naturale
5.507 2.809 mila
Smc
6.496 3.314 mila
Smc
0,00196
ton/Smc
(2)
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile diesel
per autotrazione
g4g 358.102 928 350.238 I 0,00265
ton/l (3)
Emissioni dirette derivanti dal
di
combustibile
consumo
benzina per autotrazione
53 23.045 46 20.060 I 0,00230
ton/l (3)
Fmissioni dirette derivanti
dal
consumo di combustibile
gpl
per autotrazione
2 1.386 O 0 I 0,00161
ton/l (3)
Emissioni dirette derivanti dal
di
combustibile
consumo
metano per autotrazione
O 93 kg O 0 kg 0,00275
ton/kg (3)
Emissioni indirette evitate
per
produzione
di
energia
da
impianto fotovoltaico
-73 228 mila
kWh
-77 232 mila
kWh
0,3306
ton/kWh
(1)
101 annuo emissioni CO- 7519 8.472
  1. Dato rilevato dalla pubblicazione ISPRA n.257 2017 "fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas effetto serra nel settore elettrico" www.isprambiente.gov.it;

  2. Dato rilevato dalla pubblicazione del 28/02/2017 da parte del MISE "Monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo (2013-2020) per gli impianti stazionari" http://www.minambiente.it/pagina/monitoraggio-delle-emissioni-di-gas-ad-effettoserra-il-periodo-2013-2020-gli-impianti¿

  3. Dato rilevato da pubblicazione su mensile Quattroruote del 11/01/2017 "Consumi ed emissioni: i dati aggiornati e tutto ciò che c'è da sapere" http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_pi%C3%B9.html; 4. Dato rilevato dalla pubblicazione ISPRA n.212 2015 "fattori di emissione atmosferica di CO2 e sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore elettrico;

Società consolidate integralmente

EMISSIONI DIRETTE E 2016 2017
INDIREITE - Scope 1 e Scope 2 Tonnellate
CO2 eq
Quantità Tonnelate
CO2 eq
Quantità
Emissioni indirette derivanti dal
consumo di energia elettrica
960 3.001 mila
kWh
950 2.872 mila
kWh
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di gas naturale
5.350 2.730 mila
Smc
6.351 3.240 mila
Smc
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile diesel per
autotrazione
793 299.208 I 778 293.516
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile benzina
per autotrazione
ਤੇਰੇ 16.745 30 13.139
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile gpl per
autotrazione
2,2 1.386 O 0
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile metano
per autotrazione
0,3 93 kg O 0 kg
Emissioni indirette evitate per
produzione di energia da impianto
fotovoltaico
-73 228 mila
kWh
-77 232 mila
kWh
101 annuo emissioni CO2 7.0771 8.032

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

EMISSIONI DIRETTE E
INDIRETTE - Scope 1 e Scope 2
2016 2017
Tonnellate
CO2 eq
Quantità Tonnelate
CO2 eq
Quantita
Emissioni indirette derivanti dal
consumo di energia elettrica
121 377,7 mila
kWh
129 391 mila
kWh
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di gas naturale
157 79,9 mila
Smc
145 74,1 mila
Smc
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile diesel per
autotrazione
156 58.894 I 150 56.722 I
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile benzina
per autotrazione
14 6.300 I 16 6.921
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile gpl per
autotrazione
O 0 O 0
Emissioni dirette derivanti dal
consumo di combustibile metano
per autotrazione
O 0 kg O 0 kg
Emissioni indirette evitate per
produzione di energia da impianto
fotovoltaico
O O O O
101 annuo emissioni CO- 448 440

Riduzione dell'inquinamento acustico

Il Gruppo Ascopiave monitora anche le emissioni sonore: oltre all'ordinaria manutenzione ed efficientamento della rete di distribuzione, infatti, pone forte attenzione alla riduzione dell'inquinamento acustico creato dalle cabine di ricezione (le cabine Re.mi. - regolazione e misura).

Queste cabine sono gli impianti di ricezione e di prima riduzione dove avviene la consegna del gas al distributore da parte dell'impresa di trasporto, a esclusione dell'eventuale parte di impianto destinata alla produzione di energia elettrica dalla decompressione del gas naturale (turboespansore) e delle relative strutture accessorie e di servizio (cabina di trasformazione ecc.)

Nel corso del 2017, il Gruppo è arrivato ad effettuare interventi per il silenziamento di circa il 63% delle cabine Re.mi gestite.

Cabine remi silenziate 2016 2017
N. Re.mi gestite 140 168
N. Re.mi silenziate 84 106

Società consolidate integralmente

Cabine remi Silenziate 2016/ 2017
. N. Re.mi gestite 106 134
N. Re.mi silenziate 79 88

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Cabine remi Silenziate 2016 2017
. N. Re.mi gestıte 34 34
N. Re.mi silenzıate 18

Gestione dei rifiuti

Produzione e stoccaggio dei Rifiuti Speciali

Il Gruppo Ascopiave ha adottato dal 2015 un software specifico per supportare e standardizzare l'attività di gestione dei Rifiuti Speciali, per tutte le Gruppo che hanno in gestione Rifiuti Speciali (Capogruppo e Società di distribuzione). Tale gestione ha raggiunto l'obiettivo sia di uniformare la prassi di registrazione e archiviazione documentale, che la standardizzazione delle dichiarazioni MUD annuali.

I rifiuti generati nelle diverse fasi di produzione sono raccolti in appositi contenitori, scelti a seconda della loro tipologia (fusti, cassonetti, scatoloni, ecc.), adeguatamente identificati e stoccati in aree appositamente definite per evitarne la dispersione nell'ambiente (Deposito temporaneo).

Dove applicabile il Gruppo ha esteso l'iscrizione del Sistema SISTRI a tutte le Sedi che producono rifiuti pericolosi, che coincidono con tutti i siti in cui viene gestita l'attività di produzione e smaltimento di Rifiuti speciali (anche in minima quantità), sia della Capogruppo che delle società di distribuzione.

Nel 2017 sono state completate le convenzioni con i Centri per la Raccolta Differenziata (CERD) intercomunali per lo smaltimento ecologico delle cartucce di toner esauste dei fotocopiatori aziendali.

Dove non è stato possibile stipulare convenzioni, Ascopiave ha definito una prassi che prevede il prelievo del rifiuto da parte di un'azienda privata al trasporto dei rifiuti

(contratto). A differenza della prassi con le Cooperative locali (convenzioni) il ritiro avviene con la redazione del formulario (FIR).

L'utilizzo di ECOBOX e la standardizzazione del servizio anche agli sportelli commerciali (negozi vendita) evita alle sedi locali di gestire i due codici CER (080318 - 160216) come "Rifiuto speciale", consentendo la "non applicabilità" del Registro di carico e scarico per tutte le società di vendita del Gruppo2.

Operazioni di Recupero e smaltimento dei Rifiuti Speciali

I rifiuti sono raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento nel rispetto della scadenza temporale del Deposito temporaneo a scelta del rifiuti: frequenza trimestrale o annuale.

Attualmente solo il Magazzino della Sede di AP Reti Gas ha la necessità di rispetto di una scadenza trimestrale per il proprio Deposito temporaneo.

I restanti Depositi, tra i quali Ascopiave, mantengono invece una frequenza annuale.

Le Società del Gruppo, identificate in Ascopiave e nelle società di distribuzione, conferiscono il Rifiuto speciale all'Impianto di smaltimento o di recupero autorizzato mediante Trasportatori abilitati: una volta che i fornitori sono stati qualificati con la verifica delle abilitazioni prescritte, il rinnovo periodico delle autorizzazioni è monitorato e aggiornato utilizzando il software dedicato per la gestione dei rifiuti speciali.

Sia AP Reti Gas che AP Reti Gas Vicenza sono in possesso di un'autorizzazione all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto in autonomia dei propri rifiuti speciali non pericolosi verso l'Impianto di recupero autorizzato. Nel 2017 AP Reti Gas ha conferito direttamente all'Impianto di recupero autorizzato (12 viaggi) un totale di 1.600 kg di imballaggi di carta e cartone (CER 150101) prodotti nel Sito di Sandrigo nel 2017 (su un totale di produzione annua pari a 20.540 Kq). La stessa ha conferito direttamente all'Impianto di recupero autorizzato (1 viaqqio) un totale di 20 kg di imballaggi di plastica (CER 150102) prodotti nel Sito di Marchirolo. Il trasporto delle restanti quantità di rifiuto speciale (pericoloso e non pericoloso) agli Impianti di Destino abilitati, in territorio esclusivamente italiano, è avvenuto attraverso Ditte abilitate (Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto).

Nel triennio 2015-2017 non si sono registrati reclami/segnalazioni delle parti interessate riconducibili a questo aspetto ambientale, come pure criticità di smaltimento dei rifiuti stessi.

Rifiuti prodotti per tipologia 2016 2017
Totale % Totale Totale % Totale
Pericolosi kg 3.415 1,3% 2.950 1.0%
Non pericolosı kq 265.289 98,7% 291.947 99,0%
Totale 268.704 100% 294.897 100%

Società consolidate integralmente

Rifiuti prodotti per tipologia 20167 2017
Totale % Totale Totale % Totale
Pericolosi kq 3.415 1,3% 2.870 1,1%
Non pericolosi kg 253.434 98.7% 265.917 98,9%
Totale 256.849 100% 268.787 100%

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2016 2017
Rifiuti prodotti per tipologia Totale % Totale Totale % Totale
, Pericolosi kq O 0% 80 0.3%
Non pericolosi kg 11.855 100% 26.030 99.7%
Totale 11.855 100% 26-110 1 (00%

Per quanto riguarda l'obbligo di registrazione, essendo questi rifiuti NON PERICOLOSI e derivanti da attività d'ufficio, e visto che questa attività non rientra tra quelle artigianali, industriali e di recupero rifiuto, non sussiste l'obbligo di registrazione né della produzione, né dello scarico del rifiuto.

Rifiuti gestiti per modalità di smaltimento (kg)
Pericolosi Non pericolosi Totale % totale/
2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
Recupero 2.920 2.775 264.976 275.899 267.896 278.674 99,7% 99,6%
Riciclo 120 C 0 0 120 0 0% 0%
Smaltimento 375 132 313 1.051 688 1.183 0.3% 0.4%
Totale 3.415 2.907 265,289 276,950 268,704 279,857 100% 100%

Società consolidate integralmente

Rifiuti gestiti per modalità di smaltimento (kg)
Pericolosi Non pericolosi Totale % totale /
2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
Recupero 2.920 2.695 253.121 250.229 256.041 252.924 99,7% 99,7%
Riciclo 120 0 0 0 120 0 0.0% 0,0%
Smaltimento 375 132 313 691 688 823 0.3% 0,3%
Totale 3.415 2.827 253.434 250.920 256.849 253.747 100% 100%

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Rifiuti gestiti per modalità di smaltimento (kg)
Pericolosi Non pericolosi Totale % totale
2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017
Recupero 0 80 11.855 25.670 11.855 25.750 100% 98,6%
Riciclo O O O 0 0 0 0% 0,0%
Smaltimento O O O 360 O 360 0% 1.4%
Totale (0) 30 11.855 26.030 11.855 26.1.10 100% 100%

Tra i rifiuti speciali prodotti dalle società consolidate integralmente e dalla società Unigas S.p.A., le categorie principali sono:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale 2016 2017
150101 - 200101 Imballaggi in carta cartone / carta e cartone 12,9% 8,9%
150103 - 170201 Imballaggi in legno / Legno 2,3% 5,0%
150106 Imballaggi in materiali misti 9.7% 5.0%
170402 Alluminio 33,7% 45.4%
170405 Ferro e acciaio 35.8% 32,2%

Tutti i Rifiuti speciali pericolosi derivanti dall'utilizzo di prodotti acquistati per attività di manutenzione e/o derivanti da dismissioni di apparecchiature, sono attribuibili ad Ascopiave ed alle società di distribuzione.

Tra i rifiuti speciali pericolosi prodotti dalle società consolidate integralmente e dalla società Unigas S.p.A, le categorie più rilevanti sono qui rappresentate:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale (kg) 2016 2017
150110 - 15011 Mix imballaggi contenenti sostanze pericolose 281 378
160213* Apparecchiature fuori uso con componenti pericolose 307 1.049
160601* Batterie al piombo 938 1.311

Allegato: TABELLE DELLO STANDARD GRI

Tabella confini degli aspetti di sostenibilità

La tabella seguente riporta il perimetro di ciascun aspetto materiale individuato (cfr. capitolo: ascolto degli stakeholder e analisi di materialità): il concetto di perimetro si riferisce ai confini entro i quali gli impatti relativi a ciascun «Material Aspect» si verificano, siano essi all'interno o all'esterno del Gruppo Ascopiave.

Confini
Aspetto Materiale Confini interni Confini esterni Indicatore GRI
Performance economica - finanziaria Gruppo Ascopiave G4 FC-1
Efficienza di servizio Gruppo Ascopiave Clienti G4 PR9; EU25;
Gestione responsabile della catena di
fornitura
Gruppo Ascopiave Fornitori G4 HR10; EC9;
FN32
Occupazione Gruppo Ascopiave Comunità e territorio G4 LA1; EU15
Salute e sicurezza dei lavoratori Gruppo Ascopiave Fornitori G4 LA6; LA16
Pratiche di buona governance e anti-
corruzione (anti-corruzione,
comportamento competitivo, compliance Gruppo Ascopiave
a leggi e regolamenti e rispetto dei
diritti umani)
Clienti, Fornitori,
Comunità e territorio
G4 SO3; SO7;
SO8; HR3; HR3;
HR12
Gestione delle emergenze Gruppo Ascopiave Clienti, Comunità e
territorio
DMA (ex EU21)
Sicurezza e affidabilità dei servizi qas ed
energia elettrica
Gruppo Ascopiave Clienti G4 PR2; G4
S011; G4 PR9
Informazioni sui prodotti e servizi,
accessibilità
Gruppo Ascopiave Clienti EU27
Soddisfazione del cliente Gruppo Ascopiave Clienti G4 PR5
Tutela della privacy dei clienti Gruppo Ascopiave Clienti G4 PR8
Efficienza e risparmio energetico Gruppo Ascopiave Comunità
locale/Territorio
G4 EN-3

Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali

Ambiti del D.Lgs. 254/2016 Richieste del D. Lgs. 254/2016 Riferimento a documenti 2017
Modello di gestione aziendale Art. 3.1, comma a) Descrizione del modello
aziendale di gestione ed organizzazione
delle attività dell'impresa, ivi inclusi i
modelli eventualmente adottati ai sensi del
D. Lgs. 231/2001
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Politiche Art. 3.1, comma b) Descrizione delle
politiche praticate dall'impresa, comprese
quelle di dovuta diligenza
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:NOTA MEDOTOLOLCA, IDENTITA' E
RESPONSABILITA, 'SOSTENIBILITA',
SOCIALE, SOSTENIBILITÀ' AMBIENTALE
Politica per la qualità, l'ambiente e
la sicurezza sul lavoro
Modello di gestione dei rischi Art. 3.1, comma b) Descrizione dei principali
rischi, generati o subiti, e che derivano dalle
attività dell'impresa
RCG: 11. SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Persone Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti
la gestione del personale, incluse la parità di
genere, l'attuazione di convenzioni di
organizzazioni internazionali e il dialogo con
le parti sociali
RG: Risorse Umane
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Art 3.2, comma c) Informazioni riguardanti
l'impatto sulla salute e sicurezza
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Ambiente Art 3.2, comma a, b, c) utilizzo di risorse
energetiche, distinguendo fra quelle
prodotte da fonti rinnovabili e non
rinnovabili, l'impiego di risorse idriche; le
emissioni di gas ad effetto serra e le
emissioni inquinanti in atmosfera; l'impatto
sull'ambiente
DNF: SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Sociale Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti
aspetti sociali
DNF: SOSTENIBILITÀ' SOCIALE E
CLIENTI E CITTADINI SERVITI
Rispetto dei diritti umani Art 3.2, comma e) Informazioni riguardanti
il rispetto dei diritti umani e misure adottate
per prevenirne le violazioni e comportamenti
discriminatori
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Lotta contro la corruzione Art 3.2, comma f) Informazioni riguardanti
la lotta contro la corruzione attiva e passiva
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'

RG – Relazione sulla Gestione

RGC – Relazione sulla Corporate Governance

DNF – Dichiarazione non Finanziaria

Tabella degli indicatori GRI

La tabella che segue contiene le informazioni utili per valutare la copertura dei requisiti informativi previsti dallo standard di rendicontazione GRI-G4. La tabella è composta da quattro colonne. Nella terza colonna viene indicato, con un asterisco, il commento al requisito o l'eventuale assenza dell'informazione: la relativa motivazione è espressa in nota sotto l'indicatore corrispondente.

Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
GENERAL STANDARD DISCLOSURE
STRATEGIA E ANALISI
G4-1 Dichiarazione del presidente 2
G4-3 Nome dell'organizzazione
G4-4 Principali marchi, prodotti e/o servizi 6
G4-5 Luogo
in
cui
ha sede il
quartier
generale
dell'organizzazione
б
G4-6 Numero di paesi in cui l'organizzazione opera 6
G4-7 Assetto proprietario e forma legale 5
G4-8 Mercati serviti 6; 42-43
G4-9 Dimensione dell'organizzazione 5; 19;
30; 41;
55
G4-10 Numero di dipendenti per tipo di contratto, regione e
genere
32-34 Il dettaglio per
regione e genere
non è stato
rendicontato in
quanto non
significativo in
considerazione
dell'effettiva
presenza
geografica del
Gruppo e delle
politiche sul
personale
adottate.
G4-11 Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi
di contrattazione
Il 100%
dell'organizzazione
è coperta da
accordi collettivi di
contrattazione
G4-12 Descrizione della catena di fornitura 25
G4-13 Modifiche
significative
-
di
durante
periodo
rendicontazione
3
G4-14 Spiegazione dell'applicazione dell'approccio prudenziale 10-13
G4-15 Adozione di codici e principi esterni La società non
adotta codici e
principi esterni.
G4-16 Appartenenza ad associazioni 18
EU 1 Capacità installata per fonte di energia 59-63
EU 2 Energia netta prodotta per tipologia di impianto 60-64
EU 3 Numero di clienti dei servizi energetici 41-42
EU 4 Lunghezza della rete di distribuzione energia elettrica /
Gas
42-43
EU 5 Allocazione delle quote di emissione 61-62
ASPETTI MATERIALI E PERIMETRO DI RENDICONTAZIONE
G4-17 Elenco delle società incluse e indicazione delle società
non comprese nel report
3
G4-18 Processo di definizione dei contenuti del bilancio 16-17
G4-19 Elenco degli aspetti identificati come materiali 17
G4-20 Perimetro di consolidamento per ciascun aspetto
materiale (all'interno dell'organizzazione)
ਦਰ
G4-21 Perimetro di consolidamento per ciascun aspetto
materiale (all'esterno dell'organizzazione)
ਦਰ
G4-22 Spiegazione degli effetti di modifiche nei calcoli Trattandosi del
primo anno di
reporting, non vi
sono restatement
rispetto all'anno
precedente.
G4-23 Modifiche significative rispetto al precedente periodo di
rendicontazione.
Trattandosi del
primo anno di
reporting, non vi
sono variazioni
significative
rispetto all'anno
precedente.
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
G4-24 Elenco di gruppi di stakeholder con cui l'organizzazione
intrattiene attività di coinvolgimento
15
G4-25 Principi per identificare e selezionare i principali
stakeholder per attività
15
G4-26 Approccio di stakeholder engagement 15-16
G4-27 Tematiche emerse dallo stakeholder engagement 17-18
PROFILO DEL REPORT
G4-28 Periodo di rendicontazione 3-4
G4-29 Data di pubblicazione del bilancio più recente Trattandosi della
prima edizione del
documento, non
risulta applicabile
il dato.
G4-30 Periodicità di rendicontazione 3-4
G4-31 Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul
bilancio e i suoi contenuti
[email protected]
G4-32 Indicazione dell'opzione "In accordance" scelta e
tabella dei contenuti GRI
3
G4-33 Assurance esterna del report In allegato
GOVERNANCE
G4-34 Struttura di governo dell'organizzazione
ETICA E INTEGRITÀ
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURE Pagina Commenti
e
omissioni
CATEGORIA: ECONOMICA
PERFORMANCE ECONOMICHE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 20-21
G4-EC 1 Valore economico diretto generato e distribuito 21-22 Per esprimere
al meglio la
distribuzione
del valore
economico
generato
verso gli
stakeholder,
a
metodologia
dell'indicatore
è stata
adattata al
business della
Società.
PRESENZA SUL MERCATO
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 31-34
G4-EC 6 Percentuale dei senior manager assunti dalla comunità
locale
35 Tutti i
dirigenti del
Gruppo sono
residenti in
una delle
regioni in cui
è presente
Ascopiave
IMPATTI ECONOMICI INDIRETTI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 23
G4-EC 8 Principali impatti economici indiretti considerando le
esternalità generate
22-23
PRATICHE DI APPROVVIGIONAMENTO
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 28-29
G4-EC 9 Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali 29
CATEGORIA: AMBIENTALE
MATERIALI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 57
G4-EN 1 Materiali utilizzati suddivisi per peso e volume 57
ENERGIA
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale ਦਰੇ
G4-EN 3 Consumi di energia all'interno dell'organizzazione 57-60;
64-65
I consumi
energetici non
sono riportati
in GJ come
richiesto dal
GRI. La
società di
impegna a
rendicontarli
secondo le
linee guida a
partire dal
prossimo
esercizio.
EMISSIONI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 64
G4-EN
15
Emissioni di gas serra dirette 57-60
G4-EN
16
Emissioni di gas serra indirette 64-65
SCARICHI E RIFIUTI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 66-68
G4-EN
23
Peso totale dei rifiuti per tipo e modalità di smaltimento 66-68
PRODOTTI E SERVIZI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 66
G4-EN
27
Dimensione della riduzione degli impatti ambientali dei
prodotti e dei servizi
66
COMPLIANCE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 56-57
G4-EN
29
Multe significative e numero di sanzioni per non rispetto
di leggi e regolamenti ambientali
Nessuna
multa di
questo tipo
VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI FORNITORI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 26-27
G4-EN
32
Percentuale dei nuovi fornitori valutati sulla base di
criteri ambientali
26-27 L'indicatore si
riferisce
soltanto ai
fornitori
classificabili
come
esecutori.
MECCANISMI DI RECLAMO DOVUTI AD ASPETTI AMBIENTALI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 48
G4-EN
34
Numero di reclami relativi agli impatti ambientali
pervenuti, affrontati e risolti attraverso meccanismi
formali di gestione dei reclami
Nessun
reclamo di
questo tipo
CATEGORIA: SOCIALE
PRATICHE DI LAVORO E CONDIZIONI DI LAVORO DECENTI
OCCUPAZIONE
DMA
G4-LA 1
Informativa generale sull'approccio manageriale
Numero totale e di assunzioni e tasso di turnover per
gruppi di età, genere e regione
31-36
34-35
Il dettaglio per
regione non è
stato
rendicontato in
quanto non
significativo in
considerazione
dell'effettiva
presenza
EU 15 Percentuale di dipendenti che raggiungeranno l'età
pensionabile nei prossimi 5 e 10 anni
35 geografica del
Gruppo.
Il dettaglio per
categoria
professionale e
genere non è
stato
rendicontato. La
società di
impegna a
rendicontarlo a
partire dal
prossimo
esercizio.
LAVORO/RELAZIONI INDUSTRIALI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 31
G4-LA 4 Periodo minimo di preavviso per i cambiamenti operativi Ascopiave
applica quanto
previsto dal
contratto
nazionale di
riferimento
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 39-40
G4-LA 6 Infortuni e assenteismo 39-40 I) non sono
attualmente
disponibili il
tasso di
assenteismo e il
numero di
malattie
professionali per
i contrattisti.
II) il dettaglio
per genere e
regione non è
stato
rendicontato. La
società di
impegna a
rendicontarlo a
partire dal
prossimo
esercizio.
DIVERSITA E PARI OPPORTUNITA
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 9
G4-LA Composizione degli organi di governo e dipendenti per
12 indicatori di diversità 9
MECCANISMI PER I RECLAMI IN MATERIA DI CONDIZIONI DI LAVORO
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 12
G4-LA Numero di reclami relativi agli impatti riguardanti il Nessun
16 lavoro reclamo di
questo tipo
DIRITTI UMANI
DMA NON DICRIMINAZIONI
Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
G4-HR3 Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie Nessun
reclamo di
e azioni intraprese questo tipo
VALUTAZIONE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
Il 100% delle
aree sono state
G4-HR9 Aree di operatività sottoposte a verifiche in materia di sottoposte a
diritti umani verifica tramite
l'applicazione
del Modello 231
MECCANISMI DI RISOLUZIONE DEI RECLAMI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
Nessun
G4- Numero di reclami relativi agli impatti riguardanti i diritti reclamo di
HR12 umani questo tipo
ANTI-CORRUZIONE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
Il 100% delle
aree sono state
G4-SO3 Aree di operatività analizzate rispetto ai rischi di sottoposte a
corruzione e altri relativi rischi identificati verifica tramite
l'applicazione
del Modello 231
CONCORRENZA SLEALE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
Azioni legali per comportamento anti-competitivo, Nessuna
G4-S07 antitrust e pratiche monopolistiche
COMPLIANCE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
G4-S08 Multe significative e sanzioni non monetarie per non Nessuna
rispetto di leggi o regolamenti
DMA MECCANISMI PER I RECLAMI RELATIVI AGLI IMPATTI SULLA SOCIETA
G4- Informativa generale sull'approccio manageriale 48 Nessun
SO11 Numero di reclami relativi agli impatti sulla società reclamo
RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO
SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 54
Non-conformità a regolamenti e codici sugli impatti sulla Nessuna
G4-PR2 salute e sicurezza dei prodotti
ETICHETTATURA DI PRODOTTI E SERVIZI
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale
G4-PR5 Risultati delle indagini di soddisfazione dei clienti 47
PRIVACY DEL CONSUMATORE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 49
G4-PR8 Reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a
perdita dei dati dei consumatori
Nessun
reclamo
COMPLIANCE
DMA Informativa generale sull'approccio manageriale 10-12
G4-PR9 Principali multe per non conformità a leggi o regolamenti
riguardanti i servizi
Nessuna
ACCESSIBILITA' AL SERVIZIO
EU 27 Numero di disattivazioni della fornitura per mancato
pagamento
52 Il dettaglio
sulla durata
delle
disattivazioni
non è
attualmente
disponibile. La
società di
impegna a
rendicontarlo a
partire dal
prossimo
esercizio.

ASCOPIAVE S.P.A.

Sede in Pieve di Soligo (TV), Via Verizzo nr.1030 Capitale sociale 234.411.575,00 interamente versato Iscritta R.E.A. di Treviso - Codice Fiscale nr. 03916270261

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ASCOPIAVE S.P.A.

(ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429 del codice civile)

oOo

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 58/1998 (TUF) e dell'art. 2429, comma 2, del codice civile, è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti sull'attività di vigilanza svolta e sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati. Il Collegio Sindacale può altresì fare osservazioni e proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione e alle materie di propria competenza.

Nel corso dell'esercizio sono stati svolti i compiti di vigilanza attribuiti al Collegio Sindacale dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.

In conformità al dettame di cui all'art. 2403 del codice civile ("Doveri del collegio"), il Collegio Sindacale ha svolto la propria funzione vigilando sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.

Il compito della revisione legale dei conti di cui all'art. 14 del D. Lgs. 39/2010 risulta demandato alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. (PWC).

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale ha svolto le

attività di vigilanza previste dalla legge, secondo le norme di comportamento del Collegio Sindacale suggerite e raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Con riguardo alle attività svolte nel corso dell'esercizio, anche in osservanza delle indicazioni fornite dalla CONSOB con la comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni e delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, riferiamo quanto segue.

  • l) Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto rispettando la periodicità prevista dall'articolo 23, comma 3, dello Statuto sociale ed abbiamo ottenuto dagli Amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio, anche per il tramite delle società controllate e collegate. A tale riguardo, possiamo ragionevolmente sostenere che tali operazioni sono conformi alla legge e allo statuto e che non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dagli organi sociali o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Inoltre, dalle informazioni rese al Collegio Sindacale dagli Amministratori ai sensi di legge, non risultano poste in essere dagli Amministratori stessi operazioni in potenziale conflitto d'interessi con la Società.
  • 2) Abbiamo valutato adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella relazione sulla gestione, in ordine alle operazioni atipiche elo inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate. Abbiamo, inoltre, valutato le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nelle note al bilancio relative alle operazioni infragruppo e con le parti correlate di natura ordinaria e riteniamo tali operazioni congrue e rispondenti all'interesse della Società.
  • 3) La società di revisione PWC S.p.A., esercente l'attività di revisione legale, ha rilasciato le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D. Lgs. 39/2010 per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, redatte in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati

dall'Unione Europea. Da tali relazioni risulta quanto segue:

  • "il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Stardards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D Lgs nº 38/05";
  • "il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Stardards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D Lgs nº 38/05";
  • "La relazione sulla gestione e alcune speficifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio di esercizio della Ascopiave SpA al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge".

Nel corso degli incontri intercorsi con la Società di Revisione sono stati oggetto di specifico approfondimento la corretta applicazione dei criteri utilizzati nella redazione del bilancio e nelle determinazioni delle principali voci dello stato patrimoniale e del conto economico.

  • 4) La società di revisione PWC S.p.A., esercente l'attività di revisione legale, ha rilasciato la relazione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'articolo 3, comma 10, D. Lgs. 254/2016 e dell'articolo 5 Regolamento CONSOB nr. 20267 di Ascopiave S.p.A. e sue controllate relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, predisposta ex articolo 4 del Decreto ed apporvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2018.
  • 5) Nel corso dell'esercizio non sono pervenute denuncie di cui all'art. 2408 del codice

civile.

  • 6) Nel corso dell'esercizio non risultano presentati nei confronti della Società. esposti di cui all'art. 2409 del codice civile. Per quanto di competenza dell'esercizio 2017, i compensi spettanti alla società di revisione PWC S.p.A., esercente la revisione legale, ammontano a Euro 392.000 (trecentonovantaduemila), di cui Euro 97.000 (novantasettemila) per l'attività di revisione contabile ed Euro 7.000 (settemila) per l'attività di revisione legale dei conti annuali separati della Capogruppo; Euro 215.000 (duecentoquindicimila) per l'attività di revisione contabile ed Euro 59.000 (cinquantanovemila) per l'attività di revisione legale dei conti annuali separati delle società controllate. Nonché Euro 13.000 (tredicimila) per altri servizi resi ad Ascopiave S.p.A..
  • 7) Alla società di revisione PWC S.p.A. non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 160, comma 1 ter del TUF e dalle norme CONSOB di attuazione.
  • 8) Tenuto conto delle dichiarazioni di indipendenza rilasciate dalla PWC S.p.A. ai sensi dell'art. 17, comma 9, lettera a) del D.Lgs. 39/2010 e degli incarichi conferiti alla stessa da Ascopiave S.p.A. e dalle società del Gruppo, come sopra indicati in dettaglio, il Collegio non ritiene che sussistano motivi per escludere l'indipendenza della società di revisione.
  • 9) La società di revisione PWC S.p.A. ha confermato, nella propria relazione al bilancio, quanto segue: "Siamo indipendenti rispetto alla società Ascopiave SpA (la Società) in conformità alle norme ed ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio".
  • 10) Per lo svolgimento della propria attività di vigilanza, il Collegio si è riunito nr. 11 volte.
  • 11) Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le nr. 18 riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha partecipato all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28

aprile 2017.

  • 12) Il Collegio Sindacale ha partecipato altresì a tutte le nr. 07 riunioni del Comitato per il Controllo e Rischi e a tutte le nr. 03 riunioni del Comitato per la Remunerazione.
  • 13) Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti.
  • 14) Abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno incontrando nel corso delle nostre riunioni il Responsabile Internal Auditing della Società, approfondendo le azioni correttive proposte e ricevendo gli opportuni aggiornamenti, con periodicità almeno trimestrale, sul relativo stato, con particolare riguardo agli aspetti di compliance. In tale ambito abbiamo preso atto delle attività svolte nel 2017 da parte della Funzione di controllo interno.
  • 15) Dall'attività svolta non sono emerse anomalie che possano essere considerate indicatori di inadeguatezza o criticità del sistema di controllo interno.
  • 16) Abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
    • (i) l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari aventi ad oggetto l'Assetto Amministrativo e Contabile ed il Sistema di Controllo Interno, nonché l'Informativa Societaria prodotta:
    • (ii) l'ottenimento di informazioni puntuali e periodiche dai responsabili delle rispettive funzioni;
    • (iii) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 del D. Lgs. 58/98;
    • (iv) la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo e Rischi;
    • (v) il ricevimento di adeguati aggiornamenti in merito all'attività svolta

dall'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società in conformità alle disposizioni di cui al D. Lgs. 231/2001.

Dall'attività svolta non sono emerse anomalie che possano essere considerate indicatori di inadeguatezza del sistema amministrativo-contabile.

  • 17) Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione e con i Collegi Sindacali delle società controllate, ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti.
  • 18) Abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione, anche ai sensi dell'art. 150, comma 2, del D. Lgs. 58/98, nel corso delle quali non sono emersi fatti o situazioni che debbano essere evidenziati nella presente relazione.
  • 19) Abbiamo vigilato sulle modalità di adesione e di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina e del Codice Etico e di condotta di Ascopiave S.p.A., ai sensi dell'art. 149, comma 1, lett. C-bis, del TUF.

Il Collegio ha preso atto della verifica effettuata dal Consiglio di Amministrazione in merito all'indipendenza dei consiglieri, verificando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati. Il Collegio ha verificato altresì il permanere delle caratteristiche di indipendenza dei propri componenti, ai sensi di quanto disposto dal Codice di Autodisciplina vigente.

  • 20) Abbiamo preso visione e ottenuto informazioni sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi dei D. Lgs. 231/2001 e 61/2002 riguardanti la responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti da tali normative. L'Organismo di Vigilanza, istituito dal Consiglio di Amministrazione, ha relazionato al Collegio in merito alle attività svolte nel corso dell'esercizio 2017, senza evidenziare fatti di rilievo.
  • 21) In ottemperanza alle disposizioni dell' "International Accounting Standards IAS

24" concernente l'individuazione della nozione di parti correlate, segnaliamo che le stesse risultano compiutamente indicate al paragrafo "Rapporti con parti correlate" nel capitolo "Altre note di commento alla relazione finanziaria annuale 2017".

  • 22) Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ha rilasciato la dichiarazione prevista dall'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato di Ascopiave S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2017 esprimendo una valutazione complessiva positiva.
  • 23) Il Collegio Sindacale rammenta che, dopo il conferimento del ramo distribuzione gas in Ap Reti Gas S.p.A. per dare attuazione alle disposizioni della delibera AEEGSI 296/15/R/com (articolo 17) in materia di separazione funzionale tra le attività di distribuzione e di vendita di gas naturale ed elettricità, Ascopiave S.p.A. continua a detenere il proprio ruolo di holding e di riferimento del Gruppo per il mercato azionario, focalizzando le proprie attività sull'erogazione di servizi alle altre società del Gruppo.
  • 24) Il Collegio Sindacale evidenzia tra i fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio che in data 03 aprile 2017 Ascopiave Spa ha perfezionato l'operazione di acquisto del 100% del capitale sociale di PASUBIO GROUP Spa; l'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2017.
  • 25) Ai sensi delle disposizioni CONSOB in materia, riferiamo che il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio ha ricevuto una richiesta di informativa da parte della CONSOB ai sensi dell'articolo 115, comma1) del D. Lgs. 58/1998.

Non siamo a conoscenza di altri fatti od elementi rilevanti e/o meritevoli di essere portati all'attenzione dell'Assemblea.

In considerazione di quanto evidenziato, sulla base dell'attività di controllo svolta nel corso dell'esercizio, non rileviamo motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 ed alla proposta di delibera formulata dal Consiglio di Amministrazione,

con riguardo alla destinazione del risultato dell'esercizio. Vall Antonio Schiro - Presidente Luca Biancolin - Sindaco effettivo Roberta Marcolin - Sindaco effettivo O Pieve di Soligo, 30 marzo 2018

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº537/2014

Agli azionisti della Ascopiave SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo Ascopiave (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2017, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Ascopiave SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale e amministrativa: Milano 2014 Via Monte Rosa 91 Tel. 027785240 Cap. Soc. Euro 6.800.000,00 i.v., C. F. e P.VA e Reg. Imp. Milano 12970880155 Iscritta al nº 119644 del Registro dei Revisori Legali - Altri Uffici: Ancona 60131 Via Sundro Totti 1 Tel. 0712132311 - Bari 7012 Via Abte Gimma 72 Tel. 08054021 - Bologia 40126 Yie Nel 6 - 12. 0313621 - Brescia 25129 Yia Borge rato v maint 25, 2017 - 19:00 Phale 1972 Via dei Mille 16, 2013 - 18:00 13 35.28 Via Views 4 Tel. 0497348
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Aspetti chiave

Procedure di revisione in risposta agli aspetti chiave

Recuperabilità dell'Avviamento iscritto in bilancio

Nota 1 del bilancio consolidato "Avviamento"

Il Gruppo Ascopiave iscrive al 31 dicembre 2017 un avviamento, per Euro 80.758 migliaia, pari al 10% del totale attivo, riferito in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita del gas.

Ci siamo focalizzati su tale posta di bilancio in quanto la valutazione della recuperabilità dell'avviamento allocato alle unità generatrici di flussi finanziari costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale ("Distribuzione gas") e dall'attività di vendita del gas naturale ("Vendita gas") implica un grado di valutazione e giudizio elevati prevedendo l'uso da parte della direzione aziendale di assunzioni ed un certo grado di discrezionalità nello sviluppo del modello valutativo.

La valutazione del valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari è stata condotta dalla direzione aziendale della società mediante la metodologia del flusso monetario scontato ("Discounted Cash Flow" o "DCF"), attualizzando ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale i flussi finanziari operativi generati dalle attività, così come previsti dal piano economico-finanziario 2018-2020, ed il valore terminale determinato in funzione della stima di una redditività sostenibile in perpetuo sulla base della redditività attesa per l'esercizio 2020.

In particolare va evidenziato che l'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato sulla base di procedure di gara da svolgersi secondo dei termini temporali predefiniti. Poiché il rinnovo delle concessioni presenta una certa aleatorietà, con riferimento alla valutazione della unità generatrice di flussi finanziari "Distribuzione gas" la direzione aziendale ha ipotizzato due scenari alternativi:

a) Ottenimento nel 2020 del rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2017;

Abbiamo indirizzato le nostre procedure di revisione sulla recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio svolgendo le seguenti verifiche.

E' stata effettuata la comprensione e valutazione della metodologia adottata dalla direzione aziendale per lo svolgimento dei test sulla recuperabilità dei valori allocati alle due unità generatrici di flussi finanziari costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale ("Distribuzione gas") e dall'attività di vendita del gas naturale ("Vendita gas").

Sono quindi state svolte delle procedure al fine di acquisire elementi probativi sulla stima delle proiezioni dei flussi di cassa e sui dati inclusi nel piano industriale per il periodo 2018-2020 utilizzato, anche con riferimento ai diversi scenari ipotizzati per la valutazione della unità generatrice di flussi finanziari "Distribuzione gas".

Sono stati condotti colloqui con la direzione aziendale al fine di comprendere ed approfondire le strategie di business pianificate ed effettuato un'analisi critica delle assunzioni ritenute maggiormente significative alla base del nuovo piano industriale, anche attraverso riferimenti di settore e confronto tra risultati preventivati e consuntivati dei precedenti esercizi.

Sono stati coinvolti gli esperti, facenti parte del network PwC, con la finalità di condurre un esame critico sul modello utilizzato e sul calcolo del Costo medio ponderato del capitale (Wacc) e del tasso di crescita di lungo periodo atteso (g) adottati nello sviluppo del test.

E' stata sviluppata un'analisi di sensitività indipendente sui tassi Wacc e g applicati per la determinazione dei valori recuperabili delle due unità generatrici di flussi finanziari, ricalcolando quindi i valori di recupero

b) Termine nel 2020 dell'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando un valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'art. 15 del DLgs nº164/2000.

Con riferimento alla unità generatrice di flussi finanziari "Vendita gas", la direzione aziendale ha ipotizzato che negli anni 2018-2020 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario.

Complessità delle stime per i ricavi di fine anno non ancora fatturati

Nota 27 del bilancio consolidato "Ricavi"

Ci siamo focalizzati su questo rischio in quanto, come indicato nella sezione relativa ai "Criteri di valutazione" del bilancio, date le caratteristiche del business, il Gruppo si trova a fine anno a stimare i ricavi gas maturati nell'esercizio, ma non ancora oggetto di bollettazione, attraverso sistemi che utilizzano algoritmi complessi.

Il Gruppo infatti effettua un calcolo delle bollette da emettere per i ricavi a cavallo d'esercizio utilizzando una bollettazione simulata dai sistemi informativi aziendali che tiene conto dei contratti in essere, dei profili di consumo degli utenti determinati su base storica o prospettica e delle tariffe in vigore.

Va evidenziato che, nel caso in cui vi fosse una non corretta stima dei consumi del periodo, si potrebbe generare un'errata rappresentazione dei ricavi di periodo e quindi dei crediti commerciali (stanziamento bollette da emettere).

attraverso tassi che si discostano di mezzo punto percentuale rispetto a quelli utilizzati.

Si è infine valutata la completezza e l'accuratezza dell'informativa fornita in bilancio tenendo in considerazione il quadro informativo di riferimento.

E' stata effettuata una comprensione ed una valutazione dei flussi procedurali del ciclo ricavi, sono stati rilevati i controlli rilevanti e sono stati eseguiti dei test per acquisire evidenza circa l'operatività degli stessi.

Con il supporto degli specialisti informatici del network PwC è stata effettuata una comprensione e valutazione dei sistemi informativi utilizzati per la bollettazione e sono stati condotti alcuni test a campione al fine di ottenere evidenze circa il corretto l'utilizzo delle anagrafiche clienti, i controlli sulle letture, la correttezza delle tariffe applicate e la valorizzazione delle bollette.

Sono state quindi condotte alcune procedure per acquisire elementi probativi sui ricavi contabilizzati nell'esercizio 2017 relativamente alla vendita di gas naturale, attraverso un'analisi comparativa rispetto ai volumi di fatturato degli esercizi precedenti e rispetto a quanto atteso dal budget aziendale.

E' stata effettuata la quadratura dei volumi di gas naturale acquistati, venduti e vettoriati nel periodo al fine di valutare la natura di eventuali scostamenti e l'attendibilità del processo di stima dei ricavi di competenza dell'esercizio.

E' stato eseguito un esame campionario circa la correttezza di alcune bollette selezionate attraverso la verifica delle quantità consumate e della corretta applicazione delle tariffe di riferimento.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liguidazione della capogruppo Ascopiave SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di

continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Ascopiave SpA ci ha conferito in data 23 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori della Ascopiave SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Treviso, 30 marzo 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Alessandro Mazzetti (Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº537/2014

Agli azionisti della Ascopiave SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della società Ascopiave SpA (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale e amministrativa: Milano 20149 Via Monte Rosa 91 Tel. 027785240 Cap. Soc. Euro 6.800.000,00 i.v., C. F. e P.IVA e Re, Imi 7022 Via Alat Gimma 72 Loobqan - Bolenia (100 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - Palerno 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 001349737 - Parma 43121 Viale Tanara 20/A Tel. 0521275911 - Pescara 65127 Piaza Ettore Troilo 8 Tel. 08545711 - Roma 00154 Largo Fochetti 29 Tel. 06570251 - Torino 10122 Corso Palestro 10 Tel. 01155677 - Trento 38122 Vide della Costituzione 33 Tel. 0461237004 - Treviso 31100 Viale Felissent 90 Tel. 0422696911 - Trieste 34125 Via Cesare Battisti 18 Tel. 0403480781 -Udine 33100 Vie Poscolle 43 Tel. 04322578 - Varese 2110 Via Albuzzi 43 Tel. 0332285039 - Versona 27135 Via 17135 Via 1426

Aspetti chiave

Procedure di revisione in risposta agli aspetti chiave

Recuperabilità del valore delle partecipazioni

Nota 3 del bilancio d'esercizio "Partecipazioni"

La società Ascopiave SpA iscrive al 31 dicembre 2017 partecipazioni per complessivi Euro 498.078 migliaia, pari al 86% del totale attivo.

Ci siamo focalizzati su tale posta di bilancio in quanto la verifica della recuperabilità del valore delle partecipazioni iscritte in bilancio implica un grado di valutazione e giudizio elevati prevedendo l'uso da parte della direzione aziendale di assunzioni ed un certo grado di discrezionalità nello sviluppo del modello valutativo.

La valutazione del valore recuperabile delle partecipazioni è stata condotta dalla direzione aziendale della società mediante la metodologia del flusso monetario scontato ("Discounted Cash Flow" o "DCF"), attualizzando ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale i flussi finanziari operativi generati dalle società, così come previsti dai piani economico-finanziari 2018-2020 delle singole partecipate, ed il valore terminale determinato in funzione della stima di una redditività sostenibile in perpetuo sulla base della redditività attesa per l'esercizio 2020.

A tale proposito, va evidenziato che l'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato secondo procedure di gara da svolgersi secondo dei termini temporali predefiniti. Poiché il rinnovo delle concessioni presenta una certa aleatorietà, con riferimento alla valutazione delle partecipazioni appartenenti al business della distribuzione del gas, quali AP Reti Gas SpA, AP Reti Gas Rovigo Srl, Edigas Esercizio Distribuzione Gas SpA, Unigas Distribuzione Srl e AP Reti Gas Vicenza SpA, il management ha ipotizzato due scenari alternativi:

  • a) Ottenimento nel 2020 del rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2017;
  • b) Termine nel 2020 dell'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando un valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'art. 15 del DLgs nº164/2000.

Abbiamo svolto le nostre procedure di revisione sulla recuperabilità del valore delle partecipazioni iscritte in bilancio svolgendo le verifiche che seguono.

E' stata effettuata la comprensione e valutazione della metodologia adottata dalla direzione aziendale per lo svolgimento di test sulla recuperabilità dei valori di iscrizione delle partecipazioni esercenti attività di distribuzione o di vendita del gas naturale.

Sono quindi state svolte delle procedure al fine di acquisire elementi probativi sulla stima delle proiezioni dei flussi di cassa e sui dati inclusi nei piani industriali per il periodo 2018-2020 utilizzati per le singole partecipazioni, anche con riferimento ai diversi scenari ipotizzati per la valutazione di quelle appartenenti all'attività di distribuzione del gas.

Sono stati condotti colloqui con la direzione aziendale al fine di comprendere le strategie di business pianificate ed effettuato un'analisi critica delle assunzioni ritenute maggiormente significative alla base dei nuovi piani industriali, anche attraverso riferimenti di settore e confronto tra i risultati preventivati e consuntivati dei precedenti esercizi.

Sono stati coinvolti gli esperti, facenti parte del network PwC, con la finalità di condurre un esame critico sul modello utilizzato e sul calcolo del Costo medio ponderato del capitale (Wacc) e del tasso di crescita di lungo periodo atteso (g) adottati nello sviluppo del test

E' stata sviluppata un'analisi di sensitività indipendente sui tassi Wacc e g applicati per la determinazione dei valori recuperabili delle partecipazioni, ricalcolando quindi i valori di recupero attraverso tassi che si discostano di mezzo punto percentuale rispetto a quelli utilizzati.

Con riferimento alle società partecipate appartenenti al business della vendita del gas, quali Ascotrade SpA, EstEnergy SpA, Asm Set Srl, Etra Energia Srl, Pasubio Servizi Srl, Blue Meta SpA, Veritas Energia SpA e Amgas Blu Srl, il management ha ipotizzato che negli anni 2018-2020 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economicofinanziario.

Si è infine valutata la completezza e l'accuratezza dell'informativa fornita in bilancio tenendo in considerazione il quadro informativo di riferimento.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore

significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società:
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del 'esercizio in esame e che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Ascopiave SpA ci ha conferito in data 23 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori della Ascopiave SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Ascopiave SpA al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio d'esercizio della Ascopiave SpA al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Ascopiave SpA al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Treviso, 30 marzo 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Alessandro Mazzetti (Revisore legale)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 3 DEL DLGS 254 /2016 E DELL'ARTICOLO 5 DEL REGOLAMENTO CONSOB 20267

ASCOPIAVE SPA

ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi dell'art. 3, c. 10, D.Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 Regolamento CONSOB n. 20267

Al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave SpA

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Ascopiave SpA e sue controllate (di seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposta ex art. 4 del Decreto e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2018 (di seguito "DNF").

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto, alle linee guida "Sustainability Reporting Guidelines" versione G4, definite nel 2013 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "Linee Guida GRI G4") e al G4 Sector Disclosure - Electric Utilities del 2013, da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale,

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale e amministrativa: Milano 20149 Via Monte Rosa 91 Tel. 027785240 Cap. Soc. Euro 6.800.000,00 i.y., C. F. e P. VA e Settere Millino 2070 v x 2001 x 300 cm - 10, 00 km - 1. 00, 000 cmm - 0.000 coline Teli - Teli - Teli - Teli - Teli - Teli - Teli - Teli - America - Mici. - Caraca - Parada - Ocellern 10 Marchese Ugo 60 Tel. 001349737 - Parma 43121 Viel. 05227501 - Personra 65127 Pizzaz Eltone Itolion Eliolie Italia - Iroli o Tel. 009-971 - Tresso 3100 Vile Felisene (1) Tel. 04250501 - Trieste 3425 Ya Centre Battisti 18 Tel. 040348078 Costinuione 33100 Via Perso 3100 Via Felises 21100 Vi 0458263001 - Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 Tel. 0444393311

riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto, dalle Linee Guida GRI G4 e dal G4 Sector Disclosure - Electric Utilities del 2013. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance e ngagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche dell'impresa rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
  • analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di 2.
    Ai riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
  • comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario incluse nella DNF 3. ed i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave;
  • comprensione dei seguenti aspetti: 4.
    • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
    • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto; relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);
    1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Ascopiave SpA e con il personale di AP Reti Gas SpA e Ascotrade SpA e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle

informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di capogruppo:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche b) che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati:
  • per le seguenti società, Ascopiave SpA, AP Reti Gas SpA e Veritas Energia SpA, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato visite in loco nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Ascopiave relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto, dalle Linee Guida GRI G4 e dal G4 Sector Disclosure - Electric Utilities.

Altri aspetti

I dati comparativi presentati nella DNF in relazione all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2016, non sono stati sottoposti a verifica.

Treviso, 30 marzo 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Alessandro Mazzetti (Revisore legale)

Paolo Bersani (Procuratore)

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