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Aeffe

Annual Report Apr 18, 2019

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2018

LETTERA DEL PRESIDENTE

In un contesto di rallentamento della zona euro, l'economia italiana ha subito una contrazione. Dopo una solida crescita del PIL reale dell'1,6 % nel 2017, l'attività economica ha subito un rallentamento nel corso del 2018. La crescita delle esportazioni, che ha contribuito in misura rilevante alla precedente espansione del PIL, ha registrato una flessione e i consumi delle famiglie hanno segnato il passo. La ripresa degli investimenti continua ad essere disomogenea ma nel complesso perde slancio. Ciò è dovuto in parte anche all'incertezza politica interna, che incide negativamente sulla fiducia delle imprese e sull'economia reale. La crescita reale del PIL è stata dell'1,0 % nel 2018 e si prevede che, a causa della forte incertezza sulle politiche interne e le prospettive globali, rallenti considerevolmente nel 2019 prima di registrare una ripresa nel 2020.

Le prospettive di crescita sono modeste e soggette all'incertezza e a un intensificarsi dei rischi di revisione al ribasso. La crescita del PIL reale dovrebbe attestarsi allo 0,2 % nel 2019 e allo 0,8 % nel 2020.

Secondo le previsioni la crescita potenziale dovrebbe aumentare moderatamente, ma continua a rimanere inferiore rispetto ai paesi comparabili. La debole crescita della produttività costituisce un grave ostacolo all'espansione economica. Il divario di produttività tra l'Italia e il resto dell'UE rimane considerevole.

Archiviati i buoni risultati dell'esercizio 2018, il Gruppo AEFFE continua l'impegno in termini di ricerca, creatività e manifattura di alta qualità con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento dei brand in portafoglio, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier.

In un mercato maturo e altamente competitivo come quello della moda e del lusso, l'elevata e costante attenzione alla qualità, creatività e distintività costituiscono i capisaldi della strategia di medio-lungo termine.

In termini di aree geografiche, AEFFE osserva con attenzione l'evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, con particolare riferimento all'area del Far East, valutando l'ottimizzazione del piano di sviluppo della rete di franchising e di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS). Inoltre, a seguito dell'internalizzazione della gestione degli store on-line dei brand di proprietà completata nel terzo trimestre del 2018, il Gruppo si aspetta ulteriori sinergie derivanti dall'approccio distributivo multi-channel, ovvero sull'integrazione tra i diversi canali di vendita, fisico e on-line, anche in ottica di personalizzazione della customer experience.

Alla luce degli ottimi risultati raggiunti nel 2018, ed alla luce della vitalità del Gruppo, siamo fiduciosi che anche il 2019 sarà all'insegna di un ulteriore sviluppo e consolidamento dei nostri brand.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2018 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 27
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 33
NOTE ILLUSTRATIVE 38
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 81
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 88
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE SULLA DNF 118
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2018 121
RELAZIONE SULLA GESTIONE 122
PROSPETTI CONTABILI 130
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 135
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 142
NOTE ILLUSTRATIVE 146
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 182

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato Simone Badioli

Consiglieri

Marcello Tassinari - Direttore Generale Roberto Lugano Daniela Saitta Sabrina Borocci Alessandro Bonfiglioli

Presidente

Angelo Miglietta

Sindaci Fernando Ciotti Carla Trotti

Sindaci Supplenti

Nevio Dalla Valle Daniela Elvira Bruno

Comitato per la Remunerazione

Presidente

Daniela Saitta

Consiglieri Roberto Lugano Sabrina Borocci

Comitato per il Controllo Interno

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Daniela Saitta Alessandro Bonfiglioli

Collegio sindacale

Consiglio di Amministrazione

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2018

Brand portfolio

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI – PHILOSOPHY - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

PARIGI

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

MILANO

(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia

PARIGI

(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Parigi Londra Shanghai

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2018 2017
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 352,0 316,5
Margine operativo lordo (EBITDA) * (Valori in milioni di Euro) 43,3 36,6
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 29,6 22,7
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 28,8 18,9
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 16,7 11,5
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,165 0,113
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 29,0 23,1
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 8,2 7,3

* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.

31 dicembre 31 dicembre
2018 2017
229,0
50,6
146,1
1,4
1,9
0,8
0,3
(Valori in percentuale) 13,0 9,9
(Valori in milioni di Euro)
(Valori in milioni di Euro)
(Valori in milioni di Euro)
(Valori in unità di Euro)
Quoziente
Quoziente
Quoziente
228,7
31,3
164,6
1,5
1,8
0,8
0,2

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell'economia mondiale, ma si sono manifestati segnali di deterioramento ciclico in molte economie avanzate ed emergenti; continuano a peggiorare le prospettive del commercio mondiale, dopo il rallentamento nella prima parte dello scorso anno. Le incertezze sul quadro congiunturale hanno avuto ripercussioni sui mercati finanziari internazionali, con una flessione dei rendimenti a lungo termine e la caduta dei corsi azionari. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi a un esito negativo del negoziato commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, al possibile riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con le quali avrà luogo la Brexit.

Nell'area dell'euro la crescita si è indebolita; in novembre la produzione industriale è diminuita significativamente in Germania, in Francia e in Italia. L'inflazione, pur restando su valori ampiamente positivi, è scesa per effetto del rallentamento dei prezzi dei beni energetici. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito l'intenzione di mantenere un significativo stimolo monetario per un periodo prolungato.

In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto. All'indebolimento dei mesi estivi ha contribuito la riduzione della domanda interna, in particolare degli investimenti e, in misura minore, della spesa delle famiglie. Secondo il consueto sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore, nel 2019 i piani di investimento delle imprese dell'industria e dei servizi sarebbero più contenuti a seguito sia dell'incertezza politica ed economica sia delle tensioni commerciali.

L'andamento delle esportazioni italiane è risultato ancora favorevole nella seconda metà dell'anno; il rallentamento del commercio globale ha però influenzato le valutazioni prospettiche delle imprese sugli ordinativi esteri.

Le condizioni di offerta del credito rimangono nel complesso distese; i tassi di interesse sui prestiti sono solo lievemente più elevati che in maggio, prima del manifestarsi delle tensioni sul mercato dei titoli di Stato. In prospettiva, però, il persistere dell'elevato livello dei rendimenti sovrani e del costo della raccolta bancaria continuerebbe a spingere al rialzo il costo del credito. Negli ultimi sondaggi le imprese indicano condizioni di accesso al credito meno favorevoli.

La proiezione centrale della crescita del PIL è pari allo 0,6 per cento quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. Alla revisione concorrono: dati più sfavorevoli sull'attività economica osservati nell'ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest'anno di 0,2 punti; il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di rallentamento del commercio mondiale. Sono invece moderatamente positivi gli effetti sulla crescita dell'accordo raggiunto dal Governo con la Commissione europea: l'impatto favorevole della diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine compensa ampiamente quello degli interventi correttivi apportati alla manovra. Le proiezioni centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 sono dello 0,9 e dell'1,0 per cento, rispettivamente. La dispersione della distribuzione di probabilità attorno a questi valori centrali è particolarmente ampia.

L'inflazione aumenterebbe gradualmente, dall'1,0 per cento quest'anno all'1,5 nella media del biennio successivo, a seguito dell'incremento delle retribuzioni private e del graduale allineamento delle aspettative di inflazione.

Oltre ai fattori globali di incertezza già ricordati, i rischi al ribasso per la crescita sono legati all'eventualità di un nuovo rialzo dei rendimenti sovrani, a un più rapido deterioramento delle condizioni di finanziamento del settore privato e a un ulteriore rallentamento della propensione a investire delle imprese. Un più accentuato rientro delle tensioni sui rendimenti dei titoli di Stato potrebbe invece favorire ritmi di crescita più elevati.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, nel 2018 si registra una performance solida del mercato personale dei beni di lusso, che cresce del +2% in Euro, e del +6% a tassi costanti: una crescita quindi in termini reali invariata in percentuale rispetto all'anno scorso. L'andamento è positivo in tutte le aree geografiche con l'eccezione del Medio Oriente, stabile; un trend particolarmente positivo si riscontra in Cina, trainata dal rimpatrio degli acquisti dovuti ai minori flussi turistici dei Cinesi in Europa, e nel resto dell'Asia, trainato sia da consumi locali che da un rinnovato acquisto dei Cinesi nei loro paesi limitrofi. Per quanto riguarda i canali, l'online si conferma in accelerazione, raggiungendo una penetrazione del 10% del mercato globale; fra i canali fisici, le performance migliori sono quelle di airport retail e outlet.

Le previsioni, per quanto sia complicato svolgerle nell'attuale contesto, rimangono positive: da qui al 2025 si stima una crescita del mercato del +3 / +5% medio annuo a tassi costanti, guidato da solidi fondamentali e attitudini del consumatore globale a questo tipo di consumi. Non si esclude che nel breve periodo non si possa incontrare qualche lieve turbolenza (inclusa una soft recession in USA, e un lieve rallentamento dell'economia Cinese), che non distoglie dalle solide potenzialità del mercato nel futuro.

Le previsioni per il 2019 confermano un solido +5%: crescita più alta per pelle, calzature e accessori (+7%) e per profumi e cosmetici (+ 5%). Buona crescita dell'Hard Luxury, più contenuta quella dell'abbigliamento (+2%). Stabile l'Art de la Table. Mercati: l'Asia è prevista essere il mercato in più rapida crescita (+10%), anche per via dell'abbassamento dei dazi in Cina. Seguono il Giappone (+5%) e il Nord America (+4%), quest'ultimo soprattutto nel primo semestre. Buone anche le prospettive per l'Europa (+3%).

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl Folies".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente sei boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe Shanghai

Aeffe Shanghai è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Shanghai che commercializza capi di abbigliamento e accessori per il marchio "Alberta Ferretti".

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Parigi.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York. Tale contratto si è concluso a settembre 2018.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2018 sui ricavi 2017 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 346.556.367 100,0% 312.604.739 100,0% 33.951.628 10,9%
Altri ricavi e proventi 5.450.452 1,6% 3.857.091 1,2% 1.593.361 41,3%
TOTALE RICAVI 352.006.819 101,6% 316.461.830 101,2% 35.544.989 11,2%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.529.177 1,3% 10.243.168 3,3% ( 5.713.991) (55,8%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 114.810.886) (33,1%) ( 106.306.060) (34,0%) ( 8.504.826) 8,0%
Costi per servizi ( 100.583.191) (29,0%) ( 91.038.590) (29,1%) ( 9.544.601) 10,5%
Costi per godimento beni di terzi ( 25.391.209) (7,3%) ( 23.340.025) (7,5%) ( 2.051.184) 8,8%
Costi per il personale ( 68.502.867) (19,8%) ( 65.376.702) (20,9%) ( 3.126.165) 4,8%
Altri oneri operativi ( 3.918.553) (1,1%) ( 4.071.124) (1,3%) 152.571 (3,7%)
Totale costi operativi ( 308.677.529) (89,1%) ( 279.889.333) (89,5%) ( 28.788.196) 10,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 43.329.290 12,5% 36.572.497 11,7% 6.756.793 18,5%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 6.474.744) (1,9%) ( 6.555.292) (2,1%) 80.548 (1,2%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.285.848) (1,5%) ( 5.004.115) (1,6%) ( 281.733) 5,6%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 1.921.681) (0,6%) ( 2.316.749) (0,7%) 395.068 (17,1%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 13.682.273) (3,9%) ( 13.876.156) (4,4%) 193.883 (1,4%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 29.647.017 8,6% 22.696.341 7,3% 6.950.676 30,6%
Proventi finanziari 744.006 0,2% 1.418.353 0,5% ( 674.347) (47,5%)
Oneri finanziari ( 1.594.204) (0,5%) ( 5.175.881) (1,7%) 3.581.677 (69,2%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 850.198) (0,2%) ( 3.757.528) (1,2%) 2.907.330 (77,4%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 28.796.819 8,3% 18.938.813 6,1% 9.858.006 52,1%
Imposte ( 11.598.783) (3,3%) ( 7.436.754) (2,4%) ( 4.162.029) 56,0%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 17.198.036 5,0% 11.502.059 3,7% 5.695.977 49,5%
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 471.935) (0,1%) ( 11.716) (0,0%) ( 460.219) 3.928,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 16.726.101 4,8% 11.490.343 3,7% 5.235.758 45,6%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2018 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 346.556 migliaia rispetto a Euro 312.605 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento del 10,9% (+11,2% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 265.638 migliaia con un incremento del 10,8% a cambi correnti (+11,2% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2017. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 118.305 migliaia con un incremento del 9,3%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 % 2017 % Δ %
Alberta Ferretti 32.117 9,3% 30.864 9,9% 1.253 4,1%
Philosophy 18.181 5,2% 16.324 5,2% 1.857 11,4%
Moschino 250.820 72,4% 220.739 70,6% 30.081 13,6%
Pollini 35.976 10,4% 34.363 11,0% 1.613 4,7%
Altri 9.462 2,7% 10.315 3,3% ( 853) (8,3%)
Totale 346.556 100,0% 312.605 100,0% 33.951 10,9%

Nell'esercizio 2018, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 4,1% (+4,4% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 9,3%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento dell'11,4% (+11,9% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,2%.

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 13,6% (+13,9% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 72,4%.

Il marchio Pollini ha registrato una crescita del 4,7% (+4,8% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 10,4%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento dell'8,3% (-7,2% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 2,7%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 % 2017 % Δ %
Italia 168.453 48,6% 152.116 48,7% 16.337 10,7%
Europa (Italia esclusa) 80.301 23,2% 76.865 24,6% 3.436 4,5%
Asia e Resto del mondo 80.092 23,1% 65.019 20,8% 15.073 23,2%
America 17.710 5,1% 18.605 5,9% ( 895) (4,8%)
Totale 346.556 100,0% 312.605 100,0% 33.951 10,9%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2018 le vendite in Italia, pari al 48,6% del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2017, un andamento positivo registrando una crescita del 10,7% a Euro 168.453 migliaia, grazie alla crescita organica sia del canale wholesale che del canale retail, che hanno entrambi beneficiato sia della clientela locale che dei flussi turistici internazionali.

Le vendite in Europa sono aumentate del 4,5% (+4,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 23,2%, trainate in particolare dal buon andamento di Inghilterra, Germania ed Europa orientale.

In Asia e nel Resto del mondo la crescita è stata del 23,2% (+23,6% a tassi di cambio costanti) a Euro 80.092 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 23,1%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 27,8%.

Le vendite in America hanno registrato una diminuzione pari al 4,8% (-1,3% a tassi di cambio costanti), pari al 5,1% del fatturato consolidato.

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 % 2017 % Δ %
Wholesale 247.827 71,5% 219.173 70,1% 28.654 13,1%
Retail 87.094 25,1% 83.310 26,7% 3.784 4,5%
Royalties 11.635 3,4% 10.122 3,2% 1.513 14,9%
Totale 346.556 100,0% 312.605 100,0% 33.951 10,9%

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2018 derivano:

  • per il 71,5%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 219.173 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 247.827 migliaia dell'esercizio 2018 con un incremento del 13,1% (+13,4% a tassi di cambio costanti);

  • per il 25,1%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 83.310 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 87.094 migliaia dell'esercizio 2018 con un incremento del 4,5% (+4,8% a tassi di cambio costanti);

  • per il 3,4%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 10.122 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 11.635 migliaia dell'esercizio 2018, crescendo del 14,9%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 68.503 migliaia dell'esercizio 2018, registrando un incremento pari a Euro 3.126 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 20,9% dell'esercizio 2017 al 19,8% dell'esercizio 2018.

La forza lavoro passa da una media di 1.307 unità dell'esercizio 2017 alle 1.350 unità dell'esercizio 2018.
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Operai 248 233 15 6,4%
Impiegati-quadri 1.080 1.051 29 2,8%
Dirigenti 22 23 ( 1) (4,3%)
Totale 1.350 1.307 43 3,3%

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2018, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 43.329 migliaia (con un'incidenza del 12,5% sul fatturato), registrando un incremento del 18,5% rispetto all'EBITDA del 2017 pari a Euro 36.572 migliaia (con un'incidenza dell'11,7% sul fatturato). Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi, a sua volta strettamente legata al modello di business del Gruppo tale per cui ad un aumento del fatturato corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

L'incremento della marginalità ha interessato principalmente la divisione prêt-à-porter.

In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2018 è stato pari a Euro 31.645 migliaia (pari all'11,9% del fatturato), rispetto a Euro 26.821 migliaia del 2017 (pari all'11,2% delle vendite), con un incremento di Euro 4.824 migliaia.

Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2018 l'EBITDA è stato di Euro 11.684 migliaia (pari al 9,9% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 9.751 migliaia del 2017 (pari al 9,0% del fatturato), con un incremento di Euro 1.933 migliaia.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 29.647 migliaia (pari all'8,6% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 6.951 migliaia, rispetto all'EBIT del 2017 pari a Euro 22.696 migliaia (pari al 7,3% del fatturato).

Risultato ante imposte

Grazie al miglioramento del risultato operativo, il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 28.797 migliaia, con un incremento pari a Euro 9.858 migliaia, rispetto all'utile di Euro 18.939 migliaia dell'esercizio 2017.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 17.198 migliaia, con un miglioramento di Euro 5.696 migliaia, rispetto all'utile di Euro 11.502 migliaia nell'esercizio 2017.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 16.726 migliaia, con un miglioramento di Euro 5.236 migliaia, rispetto all'utile di Euro 11.490 migliaia nell'esercizio 2017.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2018
2017
Δ
Crediti commerciali
43.138.560
42.064.915
1.073.645
Rimanenze
104.261.515
97.817.891
6.443.624
Debiti commerciali
( 76.949.819)
( 68.618.776)
( 8.331.043)
CCN operativo
70.450.256
71.264.030
( 813.774)
Altri crediti correnti
34.852.460
26.914.468
7.937.992
Crediti tributari
7.759.828
5.411.024
2.348.804
Attività per derivati
219.632
-
219.632
Altri debiti correnti
( 21.081.936)
( 17.642.193)
( 3.439.743)
Debiti tributari
( 6.452.612)
( 3.611.468)
( 2.841.144)
Passività per derivati
-
( 997.532)
997.532
Capitale circolante netto
85.747.628
81.338.329
4.409.299
Immobilizzazioni materiali
60.298.801
59.104.297
1.194.504
Immobilizzazioni immateriali
103.132.467
109.678.612
( 6.546.145)
Partecipazioni
131.558
131.558
-
Altre attività non correnti
2.810.046
3.564.214
( 754.168)
Attivo immobilizzato
166.372.872
172.478.681
( 6.105.809)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
( 5.491.570)
( 5.916.166)
424.596
Accantonamenti
( 2.558.544)
( 2.415.237)
( 143.307)
Attività disponibili per la vendita
436.885
436.885
-
Passività disponibili per la vendita
-
-
-
Passività non finanziarie
( 770.731)
( 787.692)
16.961
%
2,6%
6,6%
12,1%
(1,1%)
29,5%
43,4%
n.a.
19,5%
78,7%
(100,0%)
5,4%
2,0%
(6,0%)
n.a.
(21,2%)
(3,5%)
(7,2%)
5,9%
n.a.
n.a.
(2,2%)
Attività fiscali per imposte anticipate
15.073.001
14.335.779
737.222
5,1%
Passività fiscali per imposte differite
( 30.093.668)
( 30.436.700)
343.032
(1,1%)
CAPITALE INVESTITO NETTO
228.715.873
229.033.879
( 318.006)
(0,1%)
Capitale sociale
25.371.407
25.371.407
-
n.a.
Altre riserve
123.799.107
116.229.168
7.569.939
6,5%
Utili/(perdite) esercizi precedenti
( 1.287.069)
( 6.957.390)
5.670.321
(81,5%)
Risultato di periodo
16.726.101
11.490.343
5.235.758
45,6%
Patrimonio Netto del Gruppo
164.609.546
146.133.528
18.476.018
12,6%
Patrimonio Netto di Terzi
32.849.847
32.306.940
542.907
1,7%
Totale Patrimonio Netto
197.459.393
178.440.468
19.018.925
10,7%
Crediti finanziari correnti
( 1.420.000)
( 1.420.000)
-
n.a.
Disponibilità liquide
( 28.037.213)
( 22.808.913)
( 5.228.300)
22,9%
Passività finanziarie non correnti
16.408.975
22.079.795
( 5.670.820)
(25,7%)
Crediti finanziari non correnti
( 2.302.096)
( 2.591.605)
289.509
(11,2%)
Passività finanziarie correnti
46.606.814
55.334.134
( 8.727.320)
(15,8%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
31.256.480
50.593.411
( 19.336.931)
(38,2%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
228.715.873
229.033.879
( 318.006)
(0,1%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2017, il capitale investito netto è diminuito dello 0,1%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 85.748 migliaia (24,7% dei ricavi) rispetto a Euro 81.338 migliaia del 31 dicembre 2017 (26,0% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente dell'1,1% (Euro -814 migliaia), con un calo dell'incidenza sui ricavi, passando al 20,3% rispetto al 22,8% del 2017, grazie principalmente al miglioramento della gestione operativa.
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 4.498 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari diminuisce di complessivi Euro 492 migliaia. Tale incremento è dovuta principalmente all'incremento del credito IVA e del debito IRES.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2018 diminuiscono di Euro 6.106 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017.

Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:

  • la variazione in aumento delle Immobilizzazioni materiali di Euro 1.195 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
    • o incrementi relativi a investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche per Euro 6.750 migliaia;
    • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 5.286 migliaia.
  • La variazione in diminuzione delle Immobilizzazioni immateriali per Euro 6.546 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
    • o incrementi, pari a Euro 1.409 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
    • o decrementi per vendite e dismissioni pari a Euro 1.481 migliaia;
    • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 6.475 migliaia.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 31.256 migliaia al 31 dicembre 2018 rispetto a Euro 50.593 migliaia del 31 dicembre 2017. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 19.019 migliaia passando da Euro 178.440 migliaia al 31 dicembre 2017 a Euro 197.459 migliaia al 31 dicembre 2018. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 3,000%
Altri azionisti (*) 35,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2018 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al 31
dicembre 2018
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2018
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 152.315 8.781
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
13.298 13.461
Effetto riapertura business combinations 32.105 ( 1.412)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 4.336) ( 3.374)
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 2.390 ( 7)
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 1.687 ( 251)
Totale rettifiche di consolidamento 45.144 8.417
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 164.610 16.726
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 32.849 472
Patrimonio Netto e Utile Totale 197.459 17.198

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel luglio 2018) dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2018.

Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alla negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2018 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota "Operazioni con parti correlate".

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2018.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Archiviati i buoni risultati dell'esercizio 2018, il Gruppo AEFFE continua l'impegno in termini di ricerca, creatività e manifattura di alta qualità con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento dei brand in portafoglio, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier, con particolare attenzione a quelli di proprietà.

In un mercato maturo e altamente competitivo come quello della moda e del lusso, l'elevata e costante attenzione alla qualità, creatività e distintività costituiscono i capisaldi della strategia di medio-lungo termine.

In termini di aree geografiche, AEFFE osserva con attenzione l'evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, con particolare riferimento all'area del Far East, valutando l'ottimizzazione del piano di sviluppo della rete di franchising e di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS). Inoltre, a seguito dell'internalizzazione della gestione degli store on-line dei brand di proprietà completata nel terzo trimestre del 2018, il Gruppo si aspetta ulteriori sinergie derivanti dall'approccio distributivo multi-channel, ovvero sull'integrazione tra i diversi canali di vendita, fisico e on-line, anche in ottica di personalizzazione della customer experience.

13. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

Il Gruppo predispone la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs 254/2016 e della Delibera Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 in un documento separato, pubblicato sul sito internet, nella sezione Investor Relations, Bilanci e relazioni.

14. INFORMATIVA DI CUI ALL'ART. 1, COMMA 125, TERZO PERIODO, L. 124/2017

Relativamente alla disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si fornisce l'informativa riguardante "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti"

Natura Beneficio
Moschino SpA
Patent box 755.984
Credito per R&S 1.122.827
Aeffe SpA
Tariffa incentivante GSE 204.979
Credito
per
riqualificazione
energetica
60.000
TOTALE BENEFICI 2.143.790

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 23.556.467 26.852.574 ( 3.296.107)
Marchi 78.481.588 81.975.169 ( 3.493.581)
Altre attività immateriali 1.094.412 850.869 243.543
Totale attività immateriali (1) 103.132.467 109.678.612 ( 6.546.145)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 17.118.773 -
Fabbricati 23.436.161 22.167.805 1.268.356
Opere su beni di terzi 12.551.514 12.597.761 ( 46.247)
Impianti e macchinari 3.050.863 2.863.830 187.033
Attrezzature 260.569 260.126 443
Altre attività materiali 3.880.921 4.096.002 ( 215.081)
Totale attività materiali (2) 60.298.801 59.104.297 1.194.504
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558 -
Crediti finanziari non correnti (4) 2.302.096 2.591.605 ( 289.509)
Altre attività (5) 2.810.046 3.564.214 ( 754.168)
Imposte anticipate (6) 15.073.001 14.335.779 737.222
Totale altre attività 20.316.701 20.623.156 ( 306.455)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 183.747.969 189.406.065 ( 5.658.096)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 104.261.515 97.817.891 6.443.624
Crediti commerciali (8) 43.138.560 42.064.915 1.073.645
Crediti tributari (9) 7.759.828 5.411.024 2.348.804
Attività per derivati (10) 219.632 - 219.632
Disponibilità liquide (11) 28.037.213 22.808.913 5.228.300
Crediti finanziari correnti (12) 1.420.000 1.420.000 -
Altri crediti (13) 34.852.460 26.914.468 7.937.992
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 219.689.208 196.437.211 23.251.997
Attività disponibili per la vendita (14) 436.885 436.885 -
TOTALE ATTIVITA' 403.874.062 386.280.161 17.593.901

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017
PATRIMONIO NETTO (15)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Altre riserve 123.799.107 116.229.168 7.569.939
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 1.287.069) ( 6.957.390) 5.670.321
Risultato d'esercizio di gruppo 16.726.101 11.490.343 5.235.758
Patrimonio netto del gruppo 164.609.546 146.133.528 18.476.018
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 32.377.912 32.295.224 82.688
Risultato d'esercizio di terzi 471.935 11.716 460.219
Patrimonio netto di terzi 32.849.847 32.306.940 542.907
TOTALE PATRIMONIO NETTO 197.459.393 178.440.468 19.018.925
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (16) 2.558.544 2.415.237 143.307
Imposte differite (6) 30.093.668 30.436.700 ( 343.032)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (17) 5.491.570 5.916.166 ( 424.596)
Passività finanziarie (18) 16.408.975 22.079.795 ( 5.670.820)
Passività non finanziarie (19) 770.731 787.692 ( 16.961)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 55.323.488 61.635.590 ( 6.312.102)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (20) 76.949.819 68.618.776 8.331.043
Debiti tributari (21) 6.452.612 3.611.468 2.841.144
Passività per derivati (10) - 997.532 ( 997.532)
Passività finanziarie (22) 46.606.814 55.334.134 ( 8.727.320)
Altri debiti (23) 21.081.936 17.642.193 3.439.743
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 151.091.181 146.204.103 4.887.078
Passività disponibili per la vendita - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 403.874.062 386.280.161 17.593.901

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2018 2017
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (24) 346.556.367 312.604.739
Altri ricavi e proventi (25) 5.450.452 3.857.091
TOTALE RICAVI 352.006.819 316.461.830
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.529.177 10.243.168
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (26) ( 114.810.886) ( 106.306.060)
Costi per servizi (27) ( 100.583.191) ( 91.038.590)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 25.391.209) ( 23.340.025)
Costi per il personale (29) ( 68.502.867) ( 65.376.702)
Altri oneri operativi (30) ( 3.918.553) ( 4.071.124)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (31) ( 13.682.273) ( 13.876.156)
Proventi/(Oneri) finanziari (32) ( 850.198) ( 3.757.528)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 28.796.819 18.938.813
Imposte (33) ( 11.598.783) ( 7.436.754)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 17.198.036 11.502.059
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 471.935) ( 11.716)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 16.726.101 11.490.343
Utile base per azione (34) 0,165 0,113
Utile diluito per azione (34) 0,165 0,113

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2018 2017
Utile/(perdita) del periodo (A) 17.198.036 11.502.059
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
78.171 ( 43.304)
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) 78.171 ( 43.304)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge 1.155.887
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 586.837 ( 1.087.811)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) 1.742.724 ( 1.087.811)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 1.820.895 ( 1.131.115)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 19.018.931 10.370.944
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 19.018.931 10.370.944
Soci della controllante 18.476.618 10.362.198
Interessenze di pertinenza di terzi 542.313 8.746

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2018 2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 22.809 14.521
Risultato del periodo prima delle imposte 28.797 18.939
Ammortamenti / svalutazioni 13.682 13.876
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 281) ( 594)
Imposte sul reddito corrisposte ( 9.845) ( 12.230)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 850 3.757
Variazione nelle attività e passività operative ( 7.677) ( 6.509)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (35) 25.526 17.239
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.257) ( 1.102)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 6.657) ( 2.732)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) - -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (36) ( 7.914) ( 3.834)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1.820 ( 1.131)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 14.398) ( 2.241)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.044 2.013
Proventi e oneri finanziari ( 850) ( 3.758)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (37) ( 12.384) ( 5.117)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 28.037 22.809

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva da cash flow hedge Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2017 25.371 71.240 - 27.435 7.901 11.459 ( 8.883) ( 1.130) 3.641 ( 1.262) 135.772 32.298 168.070
Destinazione utile/(perdita) 2016
Distribuzione dividendi della Controllante
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.715
-
-
-
-
-
-
-
1.926
-
-
-
-
-
( 3.641)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale utile/(perdita) complessiva al 2017 - - - - - - ( 43) 11.490 ( 1.086) 10.361 9 10.370
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 25.371 71.240 - 29.150 7.901 11.459 ( 6.957) ( 1.173) 11.490 ( 2.348) 146.133 32.307 178.440
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva da cash flow hedge Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 25.371 71.240 - 29.150 7.901 11.459 ( 6.957) ( 1.173) 11.490 ( 2.348) 146.133 32.307 178.440
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 ( 998) 998 - -
SALDI AL 1 GENNAIO 2018 25.371 71.240 ( 998) 29.150 7.901 11.459 ( 5.959) ( 1.173) 11.490 ( 2.348) 146.133 32.307 178.440
Destinazione utile/(perdita) 2017 - - 4.673 - ( 11.490) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante
Acquisto azioni proprie
Totale utile/(perdita) complessiva al 2018
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.156
-
6.817
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
78
-
-
-
16.726
-
-
-
516
-
-
-
18.476
-
-
-
543
-
-
-
19.019
-

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazioni delle attività immateriali a vita utile definita

Nel bilancio consolidato del Gruppo Aeffe le attività immateriali a vita utile definita sono rappresentate da:

MARCHI per 78,5 milioni di euro, nello specifico "Pollini", "Moschino" ed "Alberta Ferretti", in ammortamento sulla base di una vita utile definita pari a 40 anni;

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona.

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omissions.

www.ria-grantthornton.it

KEY MONEY per 23,6 milioni di euro. Si tratta, prevalentemente, degli importi pagati per subentrare nelle posizioni contrattuali, riferiti ai punti vendita gestiti direttamente dalle controllate di Aeffe S.p.A. La vita utile è stimata sulla base della durata residua del contratto di locazione, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Sebbene il principio contabile IAS 36 preveda la verifica annuale (e quindi indipendente da indicatori di impairment) solo per gli avviamenti e per gli intangibili a vita utile indefinita, gli amministratori della Capogruppo sottopongono annualmente, in prossimità della chiusura del bilancio consolidato, i marchi ed i key money a test di impairment, al fine di confrontare i loro valori recuperabili con i loro valori contabili, in coerenza con le previsioni del principio IAS 36, come di seguito descritto.

MARCHI

Per determinare il valore recuperabile dei marchi oggetto di impairment test, il management ha applicato il metodo dell'attualizzazione delle royalties. Il metodo in esame consiste nell'attualizzazione, per un periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che il mercato sarebbe disposto a corrispondere (ovvero corrisponde) al proprietario di un asset intangibile per acquisirne la licenza d'uso.

L'informativa in bilancio sui marchi è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.

KEY MONEY

Per determinare il valore recuperabile dei key money gli amministratori della Capogruppo prendono a riferimento l'importo maggiore tra il "valore patrimoniale" dei negozi e il "valore economico" di ogni punto vendita.

Nel dettaglio, le modalità di calcolo sono di seguito illustrate:

  • nel metodo c.d. patrimoniale il valore recuperabile del key money è ottenuto con l'attualizzazione dei canoni previsti dai contratti di locazione in essere fino alla scadenza, incluso un rinnovo e dalla loro corrispondenza con i dati di mercato;
  • nel metodo c.d. finanziario, il valore recuperabile del key money è ottenuto dall'attualizzazione dei flussi di cassa prospettici conseguiti dai singoli punti vendita.

L'informativa in bilancio sui key money è inclusa nella nota 1 del bilancio consolidato, nonché nelle illustrazioni specifiche dei principi contabili adottati dal Gruppo e nel paragrafo relativo alle stime.

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei marchi e dei key money un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte, per ciascuna delle due tipologie di attività immateriali a vita utile definita.

MARCHI

  • Abbiamo accertato la ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test dei impairment sui marchi, approvato dagli amministratori della Capogruppo.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo di predisposizione del piano pluriennale del Gruppo a partire dall'esercizio 2019.
  • Abbiamo analizzato i criteri di calcolo delle royalties e la loro riconciliazione con il bilancio consolidato.

• Abbiamo svolto un riesame critico dei presupposti e delle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dei marchi e le eventuali perdite di valore. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

KEY MONEY

  • Abbiamo accertato la ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment sui key money approvato dagli amministratori della Capogruppo.
  • Abbiamo analizzato i criteri di calcolo dei key money e la loro pertinenza con i contratti di locazione del Gruppo in essere.
  • Abbiamo confrontato i valori di locazione annui del Gruppo con i dati relativi del mercato.
  • Abbiamo svolto un riesame critico dei presupposti e delle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dei key money e le eventuali perdite di valore. In particolare abbiamo effettuato il calcolo del valore recuperabile prendendo come base il differenziale tra condizioni economiche dei contratti in essere (ovvero canoni di locazione previsti) e condizioni ottenibili sulla base di parametri di mercato. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.

Bologna, 26 marzo 2019

Ria Grant Thornton S.p.A.

Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2017 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. È costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2018 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2018.

Società Sede Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 66.817.108 70%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Aeffe Shanghai Ltd. Shanghai (CN) CNY 10.000.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 70% (ii)
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail.

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio
31 dicembre 2018 2018 31 dicembre 2017 2017
Renminbi Cinese 7,8751 7,8081 7,8044 7,6264
Dollaro USA 1,1450 1,1810 1,1993 1,1293
Sterlina britannica 0,8945 0,8847 0,8872 0,8762
Yen Giapponese 125,8500 130,3959 135,0100 126,6545
Won Sudcoreano 1.277,9300 1.299,0713 1.279,6100 1.275,8300
Franco Svizzero 1,1269 1,1550 1,1702 1,1115

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria annuale sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2018.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1 gennaio 2018, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato del Gruppo AEFFE chiuso al 31 dicembre 2018

  • IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti": emesso a maggio 2014 introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti e sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi (IAS 18, IAS 11, IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31). L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente, con applicazione retrospettica piena o modificata.

Il Gruppo ha applicato il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria che, nel caso del Gruppo AEFFE è dal 1° gennaio 2018. Nel corso del 2017, il Gruppo ha svolto una valutazione sull'impatto dell'IFRS 15 simulando l'applicazione dello standard a contratti appartenenti ai principali flussi di ricavi identificati a livello di Gruppo; considerando la natura del business, gli impatti sono stati stimati come non materiali per il Gruppo. Si segnala inoltre che il Gruppo ha scelto, per la transizione, il metodo dell'applicazione retrospettica modificata e dunque non verranno modificati i dati comparativi (anno 2017).

Nell'applicazione dell'IFRS 15, il Gruppo ha considerato i seguenti punti:

Vendite Retail e Wholesale: l'applicazione dell'IFRS 15 ai contratti con i clienti nei quali la vendita dei beni è la sola obbligazione non ha avuto impatti sul Gruppo soprattutto con riguardo ai flussi retail. Il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene similmente a quanto accade secondo gli standards attualmente applicabili. Nell'ambito del processo di identificazione delle diverse obbligazioni di fare (performance obligation), si è infine identificato il diritto di reso quale elemento che potrebbe risultare in un differimento del riconoscimento dei ricavi rispetto al presente trattamento contabile. In particolare, quando un contratto con un cliente prevede un diritto di reso dei beni, il Gruppo attualmente contabilizza il diritto di reso (seppur di importo non materiale) utilizzando un approccio basato sulla previsione del reso, simile al metodo del valore atteso previsto dall'IFRS 15.

  • IFRS 9 "Strumenti finanziari": in data 22 novembre 2016 l'Unione Europea ha emesso il Regolamento n. 2016/2067 il quale ha omologato l'IFRS 9 (Financial Instruments), che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting.

Il gruppo ha deciso di adottare le disposizioni sull' hedge accounting relativamente ai contratti forward exchange previsto dall'IFRS 9. Tali operazioni non erano designate come di copertura per lo IAS 39 in quanto non rispettavano il rapporto di efficacia 80-125%. Il cambiamento di policy in virtù dell'adozione del nuovo IFRS 9 è stato applicato in modo prospettico dal 1 gennaio 2018, pertanto non ci saranno restatement sul bilancio chiuso al 31/12/2017. D'altro canto la perdita derivante dalla valutazione dei derivati aperti alla data di chiusura del bilancio, pari a Euro 998 migliaia, iscritta nel conto economico al 31/12/2017 (alimentando il risultato a nuovo), è stata trasferita, al 01/01/2018, in una apposita riserva di cash flow hedge.

  • Emendamento all'IFRS 4: "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Emendamenti emessi dallo IASB in data 12 settembre 2016, omologato dall'Unione Europea in data 3 novembre 2017 ed applicabile con data di efficacia prevista dal 1° gennaio 2018. L'emendamento tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione dell'IFRS 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard contrattuali assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che sottoscrivono contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un'opzione che permetta alle società di riclassificare dal conto economico al conto economico complessivo alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; ii) un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente è la sottoscrizione di contratti come descritti dall'IFRS 4. L'adozione di tale principio non ha prodotto impatti sul bilancio del Gruppo.
  • Emendamento all'IFRS 2: "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)". Emendamenti pubblicati dallo IASB in data 20 giugno 2016. Il documento contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cashsettled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settle a equity-settled. Le modifiche si

applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione di tale principio non ha prodotto impatti sul bilancio del Gruppo.

Nuovi principi contabili ed interpretazioni omologati dall'Unione Europea ed efficaci dagli esercizi successivi al 31 dicembre 2018

  • IFRS 16 "Leasing": in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi".

Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

Il gruppo ha deciso di non optare per l'applicazione anticipata del IFRS 16 pertanto gli effetti di tale principio saranno riflessi a partire da 01/01/2019.

Si è deciso pertanto di utilizzare una applicazione retrospettica, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo verrà rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'incremental borrowing rate sarà quello alla data di applicazione del principio escludendo i costi diretti iniziali dalla valutazione del diritto d'uso dell'attività. Al 31/12/2018 gli "operating lease commitments" ammontano a circa 125 mln di euro.

Assumendo che questi ultimi rimangano sostanzialmente in linea al 31/12/2018 l'effetto che sarà riflesso al 01/01/2019 (bilancio di apertura oggetto della transizione) riguarderà:

  • Passività per leasing con un incremento stimato pari a circa 113 mln di € (Passività finanziarie)
  • Attività derivanti dal diritto all'uso dell'attività con un incremento stimato pari a circa 106 mln di € (Immobilizzazioni)

L'applicazione del nuovo principio inoltre porterà alla cancellazione dei canoni per leasing operativi, rilevati come costi per servizi, che verranno riparametrati tra ammortamenti dei "Right of use Assets" e oneri finanziari legati alla valutazione del costo ammortizzato del debito finanziario per leasing. Questo comporterà pertanto un incremento dell'EBITDA, che per il 31/12/2018 è previsto approssimativamente pari a 15 mln di €.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Descrizione Data di efficacia prevista dal principio
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts (*)
IFRS 17 Insurance Contracts 01/01/2021
Interpretations 01/01/2019
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration 01/01/2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments 01/01/2019
Amendments 01/01/2019
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an
Investor and its Associate or Joint Venture
Differita fino al completamento del progetto
IASB sull'equity method
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment
Transactions
01/01/2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle 01/01/2019
Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property 01/01/2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures 01/01/2019
Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation 01/01/2019

(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2018, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Key money

Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono considerate attività immateriali a vita utile definita. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2018, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Strumenti finanziari derivati

Le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari derivati sono esposte nel paragrafo Strumenti finanziari derivati (Nota 10). Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per la copertura dei rischi legati all'esposizione in valuta derivanti dalla propria attività operativa, senza alcuna finalità speculativa o di trading. La contabilizzazione delle operazioni su derivati, essendo queste riferibili ad un rischio legato alla variabilità dei cash flow attesi (forecast transaction), avviene secondo le regole del cash flow hedge. Le regole dell'hedge accounting prevedono la rilevazione nello stato patrimoniale dei derivati al loro fair value;

la registrazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della tipologia di copertura alla data di valutazione:

• per i derivati che risultano a copertura di operazioni attese (i.e. cash flow hedge), le variazioni del fair value sono imputate direttamente alla apposita riserva di patrimonio netto, eccetto per la quota di variazione relativa alla parte inefficace della copertura che viene imputata a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari; le differenze di fair value già rilevate direttamente nella apposita riserva di patrimonio netto sono interamente imputate a conto economico, a rettifica dei margini operativi, al momento della rilevazione delle attività/passività relative alle poste coperte;

• per i derivati che risultano a copertura di attività e passività iscritte a bilancio (i.e. fair value hedge), le differenze di fair value sono interamente imputate a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari. In aggiunta, si provvede a rettificare il valore della posta coperta (attività/passività) per la variazione di valore imputabile al rischio coperto, utilizzando come contropartita la voce proventi e oneri finanziari.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.

La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio consolidato in quanto elise.

Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Key Money

Il Gruppo ha effettuato un'analisi volta a valutare l'esistenza di indicatori di impairment relativi alla recuperabilità degli asset immobilizzati immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta ("DOS"). Per queste tipologie di assets, è stato definito il valore recuperabile come l'ammontare maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione e il valore d'uso.

La valutazione è incentrata sia sul valore patrimoniale dei negozi (costo di rimpiazzo e buonuscite di mercato determinabili per ogni negozio), sia sul valore economico ricavabile da ogni punto vendita.

Il metodo delle buonuscite esprime il "fair value" basato su valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi del contratto di locazione (rilevazioni del I semestre 2018 dell'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate).

Il valore delle buonuscite viene calcolato sulla base della cessione a terzi del contratto di locazione rispetto alle condizioni di mercato, valorizzando la somma di:

  • attualizzazione dei canoni del contratto di locazione con i termini e le condizioni in essere;
  • confronto tra le condizioni in essere e quelle di mercato rilevate in Italia dall'osservatorio immobiliare dell'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate (I semestre 2018).

Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:

  • valore annuo dei contratti di locazione da consuntivo 2018;
  • aumento annuo ipotetico degli affitti pari a circa il 2,5 %;
  • possibilità di rinnovo alla scadenza di ciascun contratto per un periodo di eguale durata a quella prevista dal contratto in essere al 31 dicembre 2018;
  • tasso risk free per i contratti in essere pari al 3.48 %;
  • tasso per l'ipotesi di rinnovo dopo la prima scadenza 5 %.

Il metodo finanziario esprime il valore d'uso ("value in use") dei singoli punti vendita. La valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa generati dall'attività caratteristica dei singoli punti vendita.

Tali flussi di cassa vengono calcolati mediante una proiezione fino al Valore Terminale partendo dai conti economici delle singole locations e vengono attualizzati ad un tasso di sconto (Weighted Average Cost of Capital - WACC) che considera il rischio aziendale e l'indebitamento societario.

Il valore così trovato rappresenta l'effettiva capacità della rete di negozi analizzata di generare flussi finanziari.

Previsioni economiche per singolo punto vendita per l'esercizio 2019 elaborate dal Management del Gruppo Aeffe. Per questo esercizio sono stati considerati andamenti del fatturato che a seconda dei casi prevedono una variazione rispetto ai consuntivi 2018 tra il 3 % e il +67,5 %;

Previsione per gli esercizi 2020, 2021 e ipotesi a termine per ciascun locale secondo i seguenti criteri:

  • incremento del fatturato sull'esercizio precedente pari al 5%;
  • incidenza percentuale del costo del venduto sulla base dello storico degli esercizi precedenti;
  • crescita dei costi fissi pari alla stima dell'inflazione programmata (stimata al 2%);
  • Capitale Circolante Netto (CCN) sostanzialmente flat;
  • WACC pari al 6,39 % (5.63 % 31/12/2017).

Marchi

Il management valuta con cadenza almeno annuale le attività immateriali a vita utile definita (in prossimità di chiusura del bilancio di esercizio), in maniera stringente rispetto a quanto richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36 ed equiparandole alle attività a vita utile indefinita.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo ti tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2019. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") variabile dal 1,08% al 2,33%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,39% (5,63% al 31/12/2017).

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,55%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,13%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

  • (i) divisione prêt-à-porter;
  • (ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2018 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 68 migliaia su base annua (Euro 108 migliaia al 31 dicembre 2017).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2018 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
    • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
    • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 31.842 migliaia al 31 dicembre 2018, rappresenta il 74% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in forte aumento rispetto al 72% dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti commerciali 43.139 42.065 1.074 2,6%
Altri crediti correnti 34.852 26.914 7.938 29,5%
Altre attività 2.810 3.564 ( 754) (21,2%)
Totale 80.801 72.543 8.258 11,4%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 13 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni 2018 2017 Δ % Fino a 30 giorni 5.530 7.343 ( 1.813) (24,7%) 31 - 60 giorni 2.081 2.918 ( 837) (28,7%) 61 - 90 giorni 843 697 146 20,9% Superiore a 90 giorni 2.843 900 1.943 215,9% Totale 11.297 11.858 ( 561) (4,7%)

Al 31 dicembre 2018, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 11.297 migliaia di Euro (11.858 migliaia di Euro nel 2017). La composizione per scadenza è la seguente:

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.17 85.469 28.923 740 115.132
Incrementi - 865 490 1.355
- incrementi per acquisti - 865 490 1.355
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 253) - ( 253)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.494) ( 2.682) ( 379) ( 6.555)
Saldo al 31.12.17 81.975 26.853 851 109.679
Incrementi - 696 713 1.409
- incrementi per acquisti - 696 713 1.409
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 1.479) ( 2) ( 1.481)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 2.514) ( 468) ( 6.475)
Saldo al 31.12.18 78.482 23.556 1.094 103.132

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 1.409 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • decrementi, pari a Euro 1.481 migliaia, principalmente relativi alla chiusura di 3 negozi;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 6.475 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", "Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre
espressa in anni 2018 2017
Alberta Ferretti 24 3.023 3.149
Moschino 26 43.769 45.696
Pollini 22 31.690 33.130
Totale 78.482 81.975

La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.

Key money

Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.

In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) immobilizzazioni
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
macchinari
Impianti e
Attrezzature
industriali e
commerciali
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.17 17.119 22.659 14.465 2.666 311 4.156 61.376
Incrementi - 72 1.046 871 78 1.160 3.227
Decrementi - - ( 126) ( 22) ( 6) ( 67) ( 221)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 199) - ( 9) ( 66) ( 274)
Ammortamenti del periodo - ( 563) ( 2.589) ( 651) ( 114) ( 1.087) ( 5.004)
Saldo al 31.12.17 17.119 22.168 12.597 2.864 260 4.096 59.104
Incrementi - 1.835 2.961 916 124 914 6.750
Decrementi - - ( 262) ( 20) - ( 42) ( 324)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 38 - 2 15 55
Ammortamenti del periodo - ( 567) ( 2.783) ( 709) ( 125) ( 1.102) ( 5.286)
Saldo al 31.12.18 17.119 23.436 12.551 3.051 261 3.881 60.299

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 6.750 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 324 migliaia.
  • Incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 55 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.286 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

4. Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti passano da Euro 2.592 migliaia al 31 dicembre 2017 a Euro 2.302 migliaia al 31 dicembre 2018. La variazione è determinata principalmente dalla quota maturata nell'anno e riclassificata nei crediti correnti.

5. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2018 2017 2018 2017
Beni materiali 5 49 ( 19) ( 17)
Attività immateriali 46 3 ( 144) ( 144)
Accantonamenti 3.992 2.926 ( 1) ( 2)
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.637 6.224 ( 27) ( 35)
Proventi tassabili in esercizi futuri 1.195 360 ( 1.608) ( 1.565)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.121 3.684 - -
Altre 5 5 ( 87) ( 84)
Imposte da passaggio IAS 1.072 1.085 ( 28.208) ( 28.590)
Totale 15.073 14.336 ( 30.094) ( 30.437)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali 32 1 ( 47) - ( 14)
Attività immateriali ( 141) - 43 - ( 98)
Accantonamenti 2.924 13 1.047 7 3.991
Oneri deducibili in esercizi futuri 6.189 6 ( 577) ( 8) 5.610
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 1.205) ( 18) 810 - ( 413)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.684 88 ( 357) ( 294) 3.121
Altre ( 79) ( 4) 3 ( 2) ( 82)
Imposte da passaggio IAS ( 27.505) - 462 ( 93) ( 27.136)
Totale ( 16.101) 86 1.384 ( 390) ( 15.021)

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 14.412 14.563 ( 151) (1,0%)
Prodotti in corso di lavorazione 9.770 8.901 869 9,8%
Prodotti finiti e merci 79.830 74.328 5.502 7,4%
Acconti 250 26 224 861,5%
Totale 104.262 97.818 6.444 6,6%

La voce Rimanenze aumenta di Euro 6.444 migliaia principalmente riconducibile all'aumento del fatturato.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2019, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2018, primavera/estate 2019 e il campionario dell'autunno/inverno 2019.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
46.537
( 3.398)
45.796
( 3.731)
741
333
1,6%
(8,9%)
Totale 43.139 42.065 1.074 2,6%

Al 31 dicembre 2018 i crediti commerciali sono pari a Euro 46.537 migliaia, con un incremento dell'1,6% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2017.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
IVA 3.702 2.972 730 24,6%
IRES 1.133 846 287 33,9%
IRAP 196 292 ( 96) (32,9%)
Erario c/ritenute 4 4 - n.a.
Altri crediti tributari 2.725 1.297 1.428 110,1%
Totale 7.760 5.411 2.349 43,4%

Al 31 dicembre 2018 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 7.760 migliaia. La variazione di Euro 2.349 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente all'incremento del credito per IVA e alla rilevazione del credito di imposta nella controllata Moschino Spa per gli investimenti incrementali effettuati in attività di ricerca e sviluppo.

10. Attività e Passività per derivati

Il Gruppo AEFFE , caratterizzato da una importante presenza nei mercati internazionali, è esposto al rischio di cambio principalmente per gli acquisti della controllata Pollini in Dollari Americani (USD). Il Gruppo sottoscrive dei contratti derivati di acquisto di valuta (USD) a termine (Forward) con primari istituti di credito a copertura del suddetto rischio. Tali contratti sono posti in essere a copertura di una determinata percentuale di volumi di acquisti in USD attesi. Alla data di chiusura del bilancio, l'ammontare nozionale dei contratti a termine di valuta stipulati è pari a USD 26,000 migliaia (USD 24.000 migliaia al 01/01/2018). Tutti i contratti aperti al 31/12/2018 scadranno nel corso dell'anno 2019.

Di seguito si riepiloga la composizione degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2018 e al 01 gennaio 2018 con indicazione dei rispettivi valori contabili, correnti e non correnti, riferiti al fair value e al fair value della riserva di cash flow hedge, quest'ultima esposta al netto del relativo effetto fiscale differito:

31 dicembre
2018
1 gennaio
2018
(Valori in migliaia di Euro) Attività Passività Hedging
Reserve
Attività
Passività
Hedging
Reserve
Contratti forward per rischio cambio cash flow hedge - - - - - -
TOTALE NON CORRENTE - - - - - -
Contratti forward per rischio cambio cash flow hedge 220 - 158 - 998 ( 998)
TOTALE CORRENTE 220 - 158 - 998 ( 998)

La riserva di cash flow hedge relativa ai contratti forward a copertura del rischio di cambio sulle valute è pari a Euro 158 migliaia al netto del relativo effetto fiscale (Euro -62 migliaia).

Il trasferimento nel conto economico 2018 dell'effetto delle operazioni di copertura sul rischio di cambio è stato pari a Euro 569 migliaia portati ad incremento dei costi.

11. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Depositi bancari e postali 27.483 22.057 5.426 24,6%
Assegni 61 24 37 154,2%
Denaro e valori in cassa 493 728 ( 235) (32,3%)
Totale 28.037 22.809 5.228 22,9%

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 5.228 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

12. Crediti finanziari

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti Finanziari 1.420 1.420 - n.a.
Totale 1.420 1.420 - n.a.

13. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti per costi anticipati 26.851 20.549 6.302 30,7%
Acconti per royalties e provvigioni 191 235 ( 44) (18,7%)
Acconti da fornitori 235 186 49 26,3%
Ratei e risconti attivi 3.455 2.748 707 25,7%
Altri 4.120 3.196 924 28,9%
Totale 34.852 26.914 7.938 29,5%

Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 7.938 migliaia principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2019 e autunno/inverno 2019 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

14. Attività e passività disponibili per la vendita

La voce non si è movimentata nel corso del periodo.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Altre attività 437 437
Totale Attività 437 437

15. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2018, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Riserva da cash flow hedge 158 - 158
Altre riserve 35.967 29.150 6.817
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 11.459 11.459 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 1.286) ( 6.957) 5.671
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.095) ( 1.173) 78
Risultato d'esercizio di Gruppo 16.726 11.490 5.236
Riserva da conversione ( 1.832) ( 2.348) 516
Patrimonio netto di terzi 32.850 32.307 543
Totale 197.459 178.440 19.019

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2017.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2017.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2017 di Euro 78 migliaia.

Riserva da conversione

L'incremento pari a Euro 516 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire principalmente alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.

PASSIVITA' NON CORRENTI

16. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2017 2018
Trattamento di quiescenza 460 5 - 465
Altri 1.955 212 ( 73) 2.094
Totale 2.415 217 ( 73) 2.559

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti organizzativi.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

17. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2017 2018
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
5.916 248 ( 672) 5.492
Totale 5.916 248 ( 672) 5.492

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e la perdita attuariale.

18. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
16.337
72
22.008
72
( 5.671)
-
(25,8%)
n.a.
Totale 16.409 22.080 ( 5.671) (25,7%)

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2018 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 29.271 12.934 16.337
Totale 29.271 12.934 16.337

Si precisa che non ci sono importo in scadenza oltre i cinque anni.

19. Passività non finanziarie

La voce è rimasta sostanzialmente in linea con il periodo precedente.

PASSIVITA' CORRENTI

20. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti commerciali 76.950 68.619 8.331 12,1%
Totale 76.950 68.619 8.331 12,1%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

Il valore al 31 dicembre 2018 aumenta del 12,1% rispetto al precedente esercizio in seguito all'incremento del fatturato.

21. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti per Irap 374 382 ( 8) (2,1%)
Debiti per Ires 3.325 332 2.993 901,5%
Debiti verso Erario per ritenute 2.569 2.397 172 7,2%
Debiti verso Erario per IVA 165 390 ( 225) (57,7%)
Altri 20 110 ( 90) (81,8%)
Totale 6.453 3.611 2.842 78,7%

Al 31 dicembre 2018 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 6.453 migliaia. La variazione di Euro 2.842 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente all'incremento del debito IRES.

22. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso banche 46.607 55.334 ( 8.727) (15,8%)
Totale 46.607 55.334 ( 8.727) (15,8%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

23. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 4.442 4.221 221 5,2%
Debiti verso dipendenti 5.989 5.810 179 3,1%
Debiti verso clienti 2.162 1.608 554 34,5%
Ratei e risconti passivi 4.703 2.221 2.482 111,8%
Altri 3.786 3.782 4 0,1%
Totale 21.082 17.642 3.440 19,5%

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 21.082 migliaia al 31 dicembre 2017 in aumento di Euro 3.440 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl Folies", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl Folies".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2018 e 2017 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2018 pelletteria
Ricavi di settore 265.638 118.305 ( 37.387) 346.556
Ricavi infradivisione ( 8.902) ( 28.485) 37.387 -
Ricavi da clienti terzi 256.736 89.820 - 346.556
Margine operativo lordo (EBITDA) 31.645 11.684 - 43.329
Ammortamenti ( 8.902) ( 2.858) - ( 11.760)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.725) ( 197) - ( 1.922)
Margine operativo (EBIT) 21.018 8.629 - 29.647
Proventi finanziari 348 594 ( 198) 744
Oneri finanziari ( 1.043) ( 749) 198 ( 1.594)
Risultato ante imposte 20.323 8.474 - 28.797
Imposte ( 8.916) ( 2.683) - ( 11.599)
Risultato netto 11.407 5.791 - 17.198
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2017 pelletteria
Ricavi di settore 239.815 108.216 ( 35.426) 312.605
Ricavi infradivisione ( 7.785) ( 27.641) 35.426 -
Ricavi da clienti terzi 232.030 80.575 - 312.605
Margine operativo lordo (EBITDA) 26.821 9.751 - 36.572
Ammortamenti ( 8.746) ( 2.813) - ( 11.559)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 2.055) ( 262) - ( 2.317)
Margine operativo (EBIT) 16.020 6.676 - 22.696
Proventi finanziari 884 945 ( 411) 1.418
Oneri finanziari ( 1.714) ( 3.872) 411 ( 5.175)
Risultato ante imposte 15.190 3.749 - 18.939
Imposte ( 6.086) ( 1.351) - ( 7.437)
Risultato netto 9.104 2.398 - 11.502

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2018
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
ATTIVITA' DI SETTORE 308.635 120.993 ( 48.587) 381.041
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 67.305 35.827 - 103.132
Attività materiali 56.635 3.664 - 60.299
Altre attività non correnti 4.895 739 ( 390) 5.244
ALTRE ATTIVITA' 19.445 3.388 - 22.833
ATTIVITA' CONSOLIDATE 328.080 124.381 ( 48.587) 403.874

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato (*)
31 dicembre 2018
PASSIVITA' DI SETTORE 145.796 72.660 ( 48.587) 169.869
ALTRE PASSIVITA' 26.637 9.909 - 36.546
PASSIVITA' CONSOLIDATE 172.433 82.569 ( 48.587) 206.415
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Totale consolidato
31 dicembre 2017 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 300.470 118.309 ( 52.246) 366.533
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 71.743 37.936 - 109.679
Attività materiali 55.289 3.815 - 59.104
Altre attività non correnti 6.080 597 ( 390) 6.287
ALTRE ATTIVITA' 17.132 2.615 - 19.747
ATTIVITA' CONSOLIDATE 317.602 120.924 ( 52.246) 386.280

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2017 pelletteria
PASSIVITA' DI SETTORE 150.189 75.849 ( 52.246) 173.792
ALTRE PASSIVITA' 23.851 10.197 - 34.048
PASSIVITA' CONSOLIDATE 174.040 86.046 ( 52.246) 207.840

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 % 2017 % Δ %
Italia 168.453 48,6% 152.116 48,7% 16.337 10,7%
Europa (Italia esclusa) 80.301 23,2% 76.865 24,6% 3.436 4,5%
Asia e Resto del mondo 80.092 23,1% 65.019 20,8% 15.073 23,2%
America 17.710 5,1% 18.605 5,9% ( 895) (4,8%)
Totale 346.556 100,0% 312.605 100,0% 33.951 10,9%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

24. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Accounting Policy:

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.

Determinazione del prezzo della transazione:

La maggior parte dei ricavi del Gruppo derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio consolidato in quanto elise.

Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à
Div. calzature e
porter
pelletteria
Esercizio 2018
Area Geografica
265.638
118.305
Italia
129.197
74.795
Europa (Italia esclusa)
45.706
35.628
Asia e Resto del mondo
73.300
America
17.435
Marchio
265.638
118.305
Alberta Ferretti
32.244
Philosophy
18.181
Moschino
205.625
79.322
Pollini
80
35.946
Altri
9.508
Contratti con le controparti
265.638
118.305
Wholesale
181.526
96.790
Elisioni tra le
divisioni
6.848
1.034
2.446
462
( 37.387)
( 35.539)
( 1.033)
( 56)
( 759)
( 37.387)
( 2.573)
( 462)
Totale
Consolidato
346.556
168.453
80.301
80.092
17.710
346.556
32.117
18.181
( 34.127) 250.820
( 50) 35.976
129 ( 175) 9.462
( 37.387) 346.556
( 30.489) 247.827
Retail
65.639
21.455
- 87.094
Royalties
18.473
60 ( 6.898) 11.635
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi
265.638
118.305
( 37.387) 346.556
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
247.165
118.245
connessi alla propietà del bene)
( 30.489) 334.921
POINT IN TIME (Maturazione Royalties sul fatturato della
18.473
Licenziataria)
60 ( 6.898) 11.635

Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)

Nell'esercizio 2018 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 346.556 migliaia rispetto a Euro 312.605 migliaia dell'esercizio 2017, con un incremento del 10,9% (+11,2% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 265.638 migliaia con un incremento del 10,8% a cambi correnti (+11,2% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2017. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 118.305 migliaia con un incremento del 9,3%.

25. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Sopravvenienze attive 53 45 8 17,8%
Altri ricavi 5.397 3.812 1.585 41,6%
Totale 5.450 3.857 1.593 41,3%

La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, aumentano di Euro 8 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.

La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 5.397 migliaia nell'esercizio 2018, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.

26. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 114.811 106.306 8.505 8,0%
Totale 114.811 106.306 8.505 8,0%

La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 8.505 migliaia.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

27. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Lavorazioni esterne 31.768 30.046 1.722 5,7%
Consulenze 20.782 16.623 4.159 25,0%
Pubblicità e promozione 15.080 14.113 967 6,9%
Premi e provvigioni 8.469 7.099 1.370 19,3%
Trasporti 6.794 5.987 807 13,5%
Utenze 1.929 1.985 ( 56) (2,8%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 3.660 3.399 261 7,7%
Assicurazioni 627 618 9 1,5%
Commissioni bancarie 1.649 1.913 ( 264) (13,8%)
Spese di viaggio 2.338 2.061 277 13,4%
Altri servizi 7.487 7.195 292 4,1%
Totale 100.583 91.039 9.544 10,5%

I costi per servizi passano da Euro 91.039 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 100.583 migliaia dell'esercizio 2018, con un incremento del 10,5%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "Consulenze" e "Pubblicità e promozione" relativi sia all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini;
  • all'incremento dei costi per "Premi e provvigioni" sempre legati all'aumento di fatturato.

28. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Affitti passivi 22.488 21.202 1.286 6,1%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 1.826 1.256 570 45,4%
Noleggi ed altri 1.077 882 195 22,1%
Totale 25.391 23.340 2.051 8,8%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 2.051 migliaia passando da Euro 23.340 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 25.391 migliaia dell'esercizio 2018.

29. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 65.377 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 68.503 migliaia dell'esercizio 2018, registrando un incremento pari a Euro 3.126 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 20,9% dell'esercizio 2017 al 19,8% dell'esercizio 2018. Il Gruppo nel corso del 2018 ha investito principalmente nell'area Ricerca e Sviluppo, nella parte commerciale e comunicazione/marketing.

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Costi del personale 68.503 65.377 3.126 4,8%
Totale 68.503 65.377 3.126 4,8%

Nell'esercizio 2017, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Operai 248 233 15 6,4%
Impiegati-quadri 1.080 1.051 29 2,8%
Dirigenti 22 23 ( 1) (4,3%)
Totale 1.350 1.307 43 3,3%

30. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Imposte e tasse 821 816 5 0,6%
Omaggi 452 272 180 66,2%
Sopravvenienze passive 558 100 458 458,0%
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 90 506 ( 416) (82,2%)
Perdite su cambi 1.214 1.550 ( 336) (21,7%)
Altri oneri operativi 784 827 ( 43) (5,2%)
Totale 3.919 4.071 ( 152) (3,7%)

La voce altri oneri operativi, pari a Euro 3.919 migliaia è sostanzialmente in linea con il valore dell'esercizio precedente.

31. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 6.475 6.555 ( 80) (1,2%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.286 5.004 282 5,6%
Svalutazioni e accantonamenti 1.921 2.317 ( 396) (17,1%)
Totale 13.682 13.876 ( 194) (1,4%)

La voce rimane sostanzialmente in linea con il periodo precedente passando da Euro 13.876 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 13.682 migliaia dell'esercizio 2018.

32. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Interessi attivi 142 152 ( 10) (6,6%)
Differenze cambio 513 1.245 ( 732) (58,8%)
Sconti finanziari 89 21 68 323,8%
Proventi finanziari 744 1.418 ( 674) (47,5%)
Interessi passivi vs banche 445 1.045 ( 600) (57,4%)
Altri interessi passivi 277 288 ( 11) (3,8%)
Differenze cambio 396 3.025 ( 2.629) (86,9%)
Altri oneri 476 818 ( 342) (41,8%)
Oneri finanziari 1.594 5.176 ( 3.582) (69,2%)
Totale 850 3.758 ( 2.908) (77,4%)

La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.908 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato alle minori perdite su cambi e ai minori interessi passivi.

33. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Imposte correnti 12.934 9.213 3.721 40,4%
Imposte anticipate/differite ( 1.384) ( 1.632) 248 (15,2%)
Imposte relative ad esercizi precedenti 49 ( 144) 193 n.a.
Totale imposte 11.599 7.437 4.162 56,0%

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2018 e il 2017 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Risultato prima delle imposte 28.797 18.939
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 6.911 4.545
Effetto fiscale 211 1.891
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 2.567 1.667
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 9.689 8.103
IRAP (corrente e differita) 1.910 ( 666)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 11.599 7.437

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

34. Risultato per azione

Utile di riferimento

Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:

Effetti di diluizione
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione
-
16.726
-
11.490
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento 2018 2017
Utile netto dell'esercizio 16.726 11.490
Utili (perdite) da attività cessate - -
Utile per determinazione dell'utile base per azione 16.726 11.490
Effetti di diluizione - -

In entrambi i periodi, dicembre 2018 e dicembre 2017, non si rilevano elementi di diluizioni dell'utile netto consolidato.

Numero azioni di riferimento

Esercizio Esercizio
2018 2017
N° medio azioni per determinazione dell'utile base per azione 101.486 101.486
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile diluito per azione 101.486 101.486

Utile base per azione

L'utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari a 16.726 migliaia di euro (dicembre 2017: 11.940 migliaia di euro).

Utile diluito per azione

Il calcolo dell'utile diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2018, coincide con il calcolo dell'utile per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2018 è stato pari a Euro 5.228 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 22.809 14.521
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 25.526 17.239
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
( 7.914)
( 12.384)
( 3.834)
( 5.117)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 5.228 8.288
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 28.037 22.809

35. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2018 ha generato flussi di cassa pari a Euro 25.526 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Risultato del periodo prima delle imposte 28.797 18.939
Ammortamenti / svalutazioni 13.682 13.876
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 281) ( 594)
Imposte sul reddito corrisposte ( 9.845) ( 12.230)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 850 3.757
Variazione nelle attività e passività operative ( 7.677) ( 6.509)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 25.526 17.239

36. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2018 è di Euro 7.914 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.257) ( 1.102)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 6.657) ( 2.732)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) - -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 7.914) ( 3.834)

37. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2018 è di Euro 12.384 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1.820 ( 1.131)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 14.398) ( 2.241)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.044 2.013
Proventi e oneri finanziari ( 850) ( 3.758)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 12.384) ( 5.117)

ALTRE INFORMAZIONI

38. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

39. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2018 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2018 2017
A - Cassa 554 752
B - Altre disponibilità liquide 27.483 22.057
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 28.037 22.809
E - Crediti finanziari correnti 1.420 1.420
F - Debiti finanziari correnti ( 33.672) ( 44.488)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 12.934) ( 10.847)
H - Altri debiti finanziari correnti - -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 46.606) ( 55.335)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 17.149) ( 31.106)
K - Debiti bancari non correnti ( 16.337) ( 22.007)
L - Crediti finanziari non correnti 2.302 2.592
M - Altri debiti non correnti ( 72) ( 72)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 14.107) ( 19.487)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 31.256) ( 50.593)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 31.256 migliaia al 31 dicembre 2018 rispetto a Euro 50.593 migliaia al 31 dicembre 2017.

40. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2018 2017 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 751 Costo
Commerciale - 205 Debito
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 1.390 1.350 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 73 73 Costo
Commerciale 638 735 Credito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.805 1.789 Costo
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Affitto immobile 698 714 Costo
Proventi finanziari 118 123 Proventi finanziari
Commerciale 439 304 Credito
Commerciale 60 - Debito
Finanziario non corrente 1.882 1.752 Credito
Finanziario corrente 1.000 1.000 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. %
Correlate Correlate
Esercizio 2018 Esercizio 2017
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 346.556 1.390 0,4% 312.605 1.350 0,4%
Costi per servizi 100.583 1.073 1,1% 91.039 824 0,9%
Costi per godimento beni di terzi 25.391 2.553 10,1% 23.340 2.553 10,9%
Proventi/oneri finanziari 850 118 13,8% 3.758 123 3,3%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti finanziari non correnti 2.302 1.882 81,8% 2.592 1.752 67,6%
Crediti commerciali 43.139 1.077 2,5% 42.065 1.039 2,5%
Crediti finanziari correnti 1.420 1.000 70,4% 1.420 1.000 70,4%
Debiti commerciale 76.950 60 0,1% 68.619 205 0,3%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette dell'attività operativa 25.526 ( 2.301) n.a. 17.239 ( 1.760) n.a.
Disponibilità liquide nette dell'attività finanziaria ( 12.384) ( 130) 1,0% ( 5.117) 379 n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 31.256) ( 2.431) 7,8% ( 50.593) ( 1.381) 2,7%

41. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2018 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

42. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2018 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

43. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 12.523 migliaia (Euro 9.774 migliaia al 31 dicembre 2017).

44. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

È stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

45. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i

corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha Corrispettivi di competenza
erogato il servizio dell'esercizio 2018
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON 124
Revisione contabile BDO ITALIA 56
Revisione contabile WARD DIVECHA 8
Revisione contabile ARI AUDIT 3
Visto di conformità dichiarazione IVA RIA GRANT THORNTON 1
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO ITALIA 2
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 10
Assistenza Regolamento Europeo 679/2016 BDO ITALIA 51
Totale 255

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Stato Patrimoniale Attivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Passivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO V: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2017

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2018 correlate 2017 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 23.556.467 26.852.574
Marchi 78.481.588 81.975.169
Altre attività immateriali 1.094.412 850.869
Totale attività immateriali (1) 103.132.467 109.678.612
Immobilizzazioni materiali
Terreni 17.118.773 17.118.773
Fabbricati 23.436.161 22.167.805
Opere su beni di terzi 12.551.514 12.597.761
Impianti e macchinari 3.050.863 2.863.830
Attrezzature 260.569 260.126
Altre attività materiali 3.880.921 4.096.002
Totale attività materiali (2) 60.298.801 59.104.297
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 131.558
Crediti finanziari non correnti (4) 2.302.096 1.882.096 2.591.605 1.751.605
Altre attività (5) 2.810.046 3.564.214
Imposte anticipate (6) 15.073.001 14.335.779
Totale altre attività 20.316.701 20.623.156
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 183.747.969 189.406.065
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 104.261.515 97.817.891
Crediti commerciali (8) 43.138.560 1.077.496 42.064.915 1.039.292
Crediti tributari (9) 7.759.828 5.411.024
Attività per derivati (10) 219.632 -
Disponibilità liquide (11) 28.037.213 22.808.913
Crediti finanziari a breve (12) 1.420.000 1.000.000 1.420.000 1.000.000
Altri crediti (13) 34.852.460 26.914.468
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 219.689.208 196.437.211
Attività disponibili per la vendita (14) 436.885 436.885
TOTALE ATTIVITA' 403.874.062 386.280.161

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2018 correlate 2017 correlate
PATRIMONIO NETTO (15)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 123.799.107 116.229.168
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 1.287.069) ( 6.957.390)
Risultato d'esercizio di gruppo 16.726.101 11.490.343
Patrimonio netto del gruppo 164.609.546 146.133.528
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 32.377.912 32.295.224
Risultato d'esercizio di terzi 471.935 11.716
Patrimonio netto di terzi 32.849.847 32.306.940
TOTALE PATRIMONIO NETTO 197.459.393 178.440.468
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (16) 2.558.544 2.415.237
Imposte differite (6) 30.093.668 30.436.700
Benefici suc. alla cessazione del rapporto di (17) 5.491.570 5.916.166
Passività finanziarie (18) 16.408.975 22.079.795
Passività non finanziarie (19) 770.731 787.692
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 55.323.488 61.635.590
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (20) 76.949.819 59.971 68.618.776 204.906
Debiti tributari (10) 6.452.612 3.611.468
Passività per derivati (21) - 997.532
Passività finanziarie (22) 46.606.814 55.334.134
Altri debiti (23) 21.081.936 17.642.193
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 151.091.181 146.204.103
Passività disponibili per la vendita - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 403.874.062 386.280.161

ALLEGATO III

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2018 correlate 2017 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (24) 346.556.367 1.390.484 312.604.739 1.349.985
Altri ricavi e proventi (25) 5.450.452 3.857.091
TOTALE RICAVI 352.006.819 316.461.830
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 4.529.177 10.243.168
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (26) ( 114.810.886) ( 106.306.060)
Costi per servizi (27) ( 100.583.191) ( 1.072.936) ( 91.038.590) ( 823.840)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 25.391.209) ( 2.552.936) ( 23.340.025) ( 2.552.334)
Costi per il personale (29) ( 68.502.867) ( 65.376.702)
Altri oneri operativi (30) ( 3.918.553) ( 4.071.124)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (31) ( 13.682.273) ( 13.876.156)
Proventi/(Oneri) finanziari (32) ( 850.198) 117.358 ( 3.757.528) 122.731
RISULTATO ANTE IMPOSTE 28.796.819 18.938.813
Imposte (33) ( 11.598.783) ( 7.436.754)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 17.198.036 11.502.059
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 471.935) ( 11.716)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 16.726.101 11.490.343

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2018 correlate 2017 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 22.809 14.521
Risultato del periodo prima delle imposte 28.797 ( 2.118) 18.939 ( 1.904)
Ammortamenti / svalutazioni 13.682 13.876
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 281) ( 594)
Imposte sul reddito corrisposte ( 9.845) ( 12.230)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 850 3.757
Variazione nelle attività e passività operative ( 7.677) ( 183) ( 6.509) 144
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' OPERATIVA
(35) 25.526 17.239
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.257) ( 1.102)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 6.657) - ( 2.732) -
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) - -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(36) ( 7.914) ( 3.834)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 1.820 ( 1.131)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 14.398) ( 2.241)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.044 ( 130) 2.013 379
Proventi e oneri finanziari ( 850) ( 3.758)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA
(37) ( 12.384) ( 5.117)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 28.037 22.809

ALLEGATO V

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2017

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro) ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2016
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 86.926 127.574
Immobilizzazioni materiali 2.052.505 2.248.163
Partecipazioni 65.742.281 63.397.878
Attività non correnti 67.881.712 65.773.615
Crediti commerciali 1.051.210 1.391.856
Crediti tributari -
Disponibilità liquide 140.134 21.753
Altri crediti 3.966 3.308
Attività correnti 1.195.310 1.416.917
Totale attività 69.077.022 67.190.532
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 61.594.665 62.529.081
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti
Risultato d'esercizio ( 318.691) ( 934.416)
Patrimonio netto 61.391.012 61.709.703
Accantonamenti 160.625 184.132
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 160.625 184.132
Debiti commerciali 7.525.385 5.296.697
Passività correnti 7.525.385 5.296.697
Totale patrimonio netto e passività 69.077.022 67.190.532
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 357.701 366.894
Totale ricavi 357.701 366.894
Costi operativi ( 386.881) ( 305.149)
Costi per godimento beni di terzi ( 215.672)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 236.307) ( 165.803)
Oneri diversi di gestione ( 16.866) ( 15.112)
Proventi/(Oneri) finanziari 55.515 47.040
Rettifiche valore attività finanziarie ( 150.722) ( 717.550)
Risultato ante imposte ( 377.560) ( 1.005.352)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 58.869 70.936

Risultato netto dell'esercizio ( 318.691) ( 934.416)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

12 marzo 2019

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

1. NOTA METODOLOGICA

Per il secondo anno consecutivo il Gruppo Aeffe (di seguito anche Aeffe o il Gruppo) presenta agli Azionisti e ai propri stakeholder un'informativa di carattere non finanziario che comprende i risultati più significativi in ambito sociale ed ambientale.

Aeffe, infatti, rientra nell'ambito di applicazione del D.lgs. 254/2016 - emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 - che prevede l'obbligo di comunicazione di carattere non finanziario, riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Pertanto, la presente Dichiarazione costituisce l'impegno a rendicontare circa gli impatti sociali ed ambientali della propria azione, il rispetto dei diritti umani e le proprie politiche in questi campi ed in materia di diversità e lotta alla corruzione, in conformità a quanto previsto dallo stesso D.lgs. 254/2016.

Il Gruppo, con lo scopo di rispettare i criteri di rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario come previsto dal D.lgs. 254/2016, ha adottato come linee guida di riferimento i GRI Standard, emanati nel 2016 dal Global Reporting Initiative e che costituiscono il riferimento più diffuso a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità.

Al capitolo 7 della presente Dichiarazione è rappresentata, in forma sintetica, una tabella di correlazione tra le informazioni rendicontate dal Gruppo e gli indicatori del GRI, nel suo livello di applicazione alla modalità Referenced.

1.1. Analisi di materialità

Aeffe, per definire le tematiche significative oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione, ha analizzato il contenuto dell'art.3 del D.lgs. 254/2016, giungendo alle seguenti conclusioni:

  • utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione al capitolo 4 della presente Dichiarazione;

  • impiego di risorse idriche: il tema è considerato non materiale ai fini della corretta rappresentazione della natura di Aeffe, in quanto l'utilizzo di acqua è limitato al solo uso igienico-sanitario; nonostante ciò, il Gruppo ha sviluppato un processo interno per avviare la rendicontazione del consumo di acqua (capitolo 4);

  • emissioni di gas ad effetto serra ed emissioni inquinanti in atmosfera: il tema è considerato non materiale ai fini della corretta rappresentazione della natura di Aeffe in quanto nell'intero perimetro del Gruppo non sono presenti impianti che emettono emissioni considerate significative; nonostante ciò, il Gruppo ha sviluppato un processo interno per avviare la rendicontazione delle emissioni dirette di gas ad effetto serra (capitolo 4);

  • altri impatti ambientali: il tema dei rifiuti è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione al capitolo 4 della presente Dichiarazione;

  • aspetti sociali ed attinenti alla gestione del personale: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 3 della presente Dichiarazione;

  • non discriminazione e pari opportunità: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 2 della presente Dichiarazione;

  • rispetto dei diritti umani: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 5 della presente Dichiarazione;

  • lotta alla corruzione: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 5 della presente Dichiarazione.

A seguito di questa analisi preliminare, condotta a partire dalle richieste del Decreto, il Gruppo ha avviato un ulteriore processo per l'aggiornamento delle tematiche materiali.

L'analisi di materialità ha visto la partecipazione diretta dei referenti delle singole Società rientranti nel perimetro di riferimento per la Dichiarazione di carattere non finanziario, ai quali è stato distribuito un questionario finalizzato a valutare le tematiche rilevanti per il Gruppo e, indirettamente, per i propri stakeholder.

Le funzioni interne coinvolte nel processo di determinazione dei temi materiali sono state: Direzione Generale, Direzione Operativa, Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, Direzione Risorse Umane, RSPP.

Il Gruppo ha identificato e selezionato i propri stakeholder sulla base della consapevolezza del proprio ruolo sociale e del forte radicamento territoriale, suddividendoli nelle seguenti categorie: clienti, fornitori, azionisti e media.

Dall'analisi sopra descritta è emerso quanto segue:

  • compliance a leggi e regolamenti, standard etici e integrità del business, comportamento anticompetitivo, coinvolgimento e relazioni trasparenti con gli stakeholder: i temi sono considerati materiali e troveranno specifica rendicontazione all'interno del capitolo 2 della presente Dichiarazione;

  • gestione responsabile della supply chain: il tema è considerato materiale e troverà specifica rendicontazione all'interno del capitolo 6 della presente Dichiarazione;

  • riciclabilità dei prodotti e del packaging, qualità delle materie prime e sicurezza del prodotto, soddisfazione dei clienti, salute e sicurezza dei clienti, ricerca e sviluppo, marketing e comunicazione responsabili: i temi sono considerati materiali e troveranno specifica rendicontazione all'interno del capitolo 6 della presente Dichiarazione;

  • performance finanziaria, presenza territoriale e mercati serviti, impatto economico: distribuzione del valore aggiunto: i temi sono considerati materiali e troveranno specifica rendicontazione all'interno del capitolo 6 della presente Dichiarazione, con opportuni richiami alle altre sezioni del fascicolo di Bilancio.

Di seguito viene riportata la matrice di materialità del gruppo, così come risultata dall'aggiornamento dell'analisi condotta nel 2018.

1.2. Perimetro della dichiarazione di carattere non finanziario

L'immagine seguente raffigura la struttura societaria del Gruppo, inclusivo delle partecipazioni di controllo al 31 dicembre 2018.

Aeffe considera, all'interno del perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione di carattere non finanziario (di seguito anche DNF), le Società di seguito indicate:

  • Aeffe S.p.A.;
  • Aeffe Retail S.p.A.;
  • Aeffe USA Inc;
  • Velmar S.p.A.;
  • Pollini S.p.A.;
  • Pollini Retail Srl;
  • Moschino S.p.A.;
  • Moschino Korea Ltd.

Non rientrano all'interno del perimetro di rendicontazione della DNF le Società: Aeffe France Sarl; Aeffe UK Ltd; Aeffe Japan Inc; Aeffe Shanghai Ltd; Clan cafè Srl; Divè SA; Pollini Suisse Sagl; Pollini Austria Gmbh; Pollini France Sarl; Moschino France Sarl; Moschino USA Inc; Bloody Mary Inc; Moschino Japan Ltd; Fashoff UK Ltd.

Tali esclusioni sono motivate dal fatto che gli impatti socio-economici ed ambientali di tali Società non sono ritenuti significativi in ragione della bassa incidenza, rispetto al totale consolidato, in termini di fatturato e di dipendenti; tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, infatti, la Dichiarazione consolidata può portare ad escludere quelle Società controllate che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento, i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.

Nella seguente tabella viene indicato, per ciascuna tematica materiale, il perimetro di rendicontazione cui le informazioni fornite fanno riferimento.

Per "Gruppo" si intende l'insieme di Società rientranti nel perimetro di rendicontazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario elencate precedentemente.

TEMATICA MATERIALE PERIMETRO DI
RENDICONTAZIONE
RIFERIMENTO NOTE
Compliance a leggi e
regolamenti, standard etici e
integrità del business
Gruppo Capitolo 2,
Governance
Comportamento anti
competitivo
Gruppo Capitolo 2,
Governance
Coinvolgimento e relazioni
trasparenti con gli stakeholder
Gruppo Capitolo 2,
Governance
Pari opportunità e non
discriminazione
Gruppo Capitolo 3, Risorse
Umane
Attrazione, formazione e
sviluppo delle competenze
professionali
Gruppo Capitolo 3, Risorse
Umane
Salute e sicurezza e qualità della
vita professionale dei lavoratori
Aeffe S.p.A.
Aeffe Retail S.p.A.
Velmar S.p.A.
Pollini S.p.A.
Pollini Retail S.r.l.
Moschino S.p.A.
Capitolo 3, Risorse
Umane
Sono state considerate solo le
Società italiane rientranti nel
perimetro di rendicontazione.
Per le Società estere viene
garantito il rispetto delle
normative vigenti locali.
Produzione e gestione dei rifiuti Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 4,
Ambiente
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Consumi energetici Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 4,
Ambiente
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Consumi idrici Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 4,
Ambiente
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Emissioni dirette di gas ad
effetto serra
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 4,
Ambiente
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Anti-corruzione Gruppo Capitolo 5, Lotta
alla corruzione e
diritti umani
Tutela dei diritti umani Gruppo Capitolo 5, Lotta
alla corruzione e
diritti umani
Gestione responsabile della
supply chain
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 6, Altri
temi materiali
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Riciclabilità dei prodotti e del
packaging
Aeffe S.p.A. e
Pollini S.p.A.
Capitolo 6, Altri
temi materiali
La limitazione è giustificata dal
fatto che le altre Società
rientranti nel perimetro di
rendicontazione sono di tipo
commerciale e non produttivo.
Qualità delle materie prime e
sicurezza del prodotto
Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Soddisfazione dei clienti Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Salute e sicurezza dei clienti Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Ricerca e sviluppo Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Marketing e comunicazione
responsabili
Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Performance finanziaria Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Presenza territoriale e mercati
serviti
Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali
Impatto economico:
distribuzione del valore
aggiunto
Gruppo Capitolo 6, Altri
temi materiali

1.3. Processo di rendicontazione

I contenuti della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario hanno subìto un percorso di convalida ed approvazione che si è sviluppato nella modalità di seguito descritta:

  • È stato individuato un gruppo di lavoro ristretto in capo alla Direzione Generale del Gruppo Aeffe, rappresentato dalle seguenti figure:

  • Controllo di gestione operativo Aeffe S.p.A.

  • Direttore tecnico produttivo Aeffe S.p.A.
  • HR Manager Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe Retail S.p.A.
  • Responsabile bilancio consolidato Gruppo Aeffe
  • Direttore Generale Velmar S.p.A.
  • RSPP Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Moschino S.p.A., Aeffe Retail S.p.A.
  • Responsabile ufficio legale Gruppo Aeffe

  • Ciascuna Società rientrante nel perimetro di rendicontazione ha contribuito a fornire le informazioni richieste (siano esse di natura qualitativa che di natura numerica) identificando un data owner e facendo validare i contenuti di ciascuna scheda di raccolta dati dal responsabile diretto.

  • Le informazioni consolidate ed i dati sono stati, quindi, collezionati ed aggregati dai responsabili delle funzioni sopra indicate, ciascuno per la propria competenza.

  • Infine, i contenuti definitivi sono stati approvati dalla Direzione Generale del Gruppo e dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Aeffe S.p.A. nella seduta del 12 marzo 2019.

  • I contenuti della presente Dichiarazione sono stati rivisti e oggetto di verifica da parte del revisore designato, secondo le metodologie previste dallo standard ISAE 3000 R (Limited Assurance).

La presente Dichiarazione è pubblicata, congiuntamente alla Relazione di Bilancio 2018 del Gruppo Aeffe, nella sezione Investor Relation - Bilanci e Relazioni del sito internet http://www.aeffe.com.

2. GOVERNANCE

La Capogruppo Aeffe S.p.A. ha adottato un modello tradizionale di amministrazione e controllo strutturato su un Consiglio di Amministrazione e un Collegio Sindacale nominati dall'Assemblea degli azionisti; inoltre è stato individuato nel Codice di autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., lo schema di riferimento per la definizione del proprio sistema di governance.

Organo N.
Membri
Funzione
Consiglio di
Amministrazione
8 La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un
numero di amministratori esecutivi e non esecutivi, in cui gli esponenti di sesso
femminile sono almeno un terzo del totale.
La
nomina
dei
componenti
del
Consiglio
di
Amministrazione
spetta
all'Assemblea ordinaria dei soci sulla base di liste di candidati presentate dai
soci stessi, nel rispetto della normativa pro-tempore vigente inerente
all'equilibrio tra generi. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi
poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di
sorta, ed ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per
l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che
la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.
Collegio sindacale 5 Il controllo del collegio sindacale è un controllo di legalità perché i sindaci
verificano il rispetto della legge e dello statuto e possono impugnare dinanzi al
tribunale le delibere non conformi alla legge e allo statuto. Inoltre, essi
verificano l'adeguatezza dell'organizzazione amministrativa e contabile e la
corretta amministrazione della società segnalando all'assemblea eventuali fatti
rilevanti. I sindaci possono denunciare al tribunale eventuali irregolarità
riscontrate nella gestione.
Comitato per la
remunerazione
3 Il Comitato per la Remunerazione ha il compito di formulare proposte al
Consiglio, in assenza dei consiglieri interessati, per la remunerazione degli
amministratori delegati e di quelli che ricoprono particolari cariche, nonché, su
indicazione degli amministratori delegati, per la determinazione dei criteri per
la remunerazione dell'alta direzione della società, ivi compresi gli eventuali
piani di stock options o di assegnazione di azioni, nonché eventuali MBO a
breve e medio-lungo termine. Il comitato per la remunerazione valuta
periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con
responsabilità strategiche, vigila sulla loro applicazione sulla base delle
informazioni fornite dagli amministratori delegati e formula al Consiglio
raccomandazioni generali in materia.
Comitato per il
controllo interno
3 Il Comitato per il Controllo Interno ha funzioni consultive e propositive nei
confronti del Consiglio in materia di: (a) definizione delle linee di indirizzo del
sistema di controllo interno e gestione dei rischi in modo che i principali rischi
afferenti alla Società e al gruppo risultino correttamente identificati nonché
adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di
compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa; (b)
definizione delle decisioni relative alla nomina, revoca, remunerazione e
dotazione di risorse del responsabile della funzione di internal audit; (c)
individuazione dell'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla
funzionalità del sistema di controllo interno; (d) valutazione, con cadenza
almeno annuale, dell'adeguatezza, dell'efficacia e dell'effettivo funzionamento
del sistema di controllo interno; (e) descrizione, nella relazione sulla corporate
governance, degli elementi essenziali del sistema di controllo interno. Il
Comitato per il Controllo Interno, inoltre: (a) valuta, unitamente al dirigente
preposto alla redazione dei documenti contabili societari e alla società di
revisione, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini
della redazione del bilancio consolidato; (b) su richiesta del Presidente, esprime
pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi
aziendali, nonché alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di
controllo interno; (c) esamina il piano di lavoro preparato dal preposto al
controllo interno, nonché le relazioni periodiche dallo stesso predisposte; (d)
valuta le proposte formulate dalla società di revisione per ottenere
l'affidamento del relativo incarico, nonché valuta il piano di lavoro predisposto
per la revisione e i risultati esposti nella relazione e nella eventuale lettera di
suggerimenti (e) vigila sull'efficacia del processo di revisione contabile; (f) ove
ne ravvisi l'esigenza, chiede alla funzione di internala audit lo svolgimento di
verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al
Presidente del collegio sindacale.

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria, la cui rete distributiva si compone sia dal canale Retail sia dal canale Wholesale.

Le Società controllate sono raggruppate in 3 aree geografiche: Europa, Nord America, Far East pertanto, considerando l'intera struttura distributiva, la presenza del Gruppo Aeffe si estende in quasi 80 Paesi nel mondo.

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per i temi connessi alla governance.

TEMI MATERIALI

  • Compliance a leggi e regolamenti, standard etici e integrità del business
  • Comportamento anti-competitivo
  • Coinvolgimento e relazioni trasparenti con gli stakeholder

RISCHI CONNESSI

La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Tra i rischi vi sono:

  • Rischi derivanti dalla mancata compliance o violazione della normativa di riferimento quali, ad esempio la corresponsione di sanzioni pecuniarie e/o la citazione in cause giudiziarie;
  • Rischi di cause legate a tematiche di razzismo, disparità con conseguente perdita di reputazione;
  • Rischio di calo delle vendite e di diminuzione delle prestazioni economiche.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

  • Estendere a tutte le società appartenenti al perimetro di rendicontazione il processo di internal auditing adottato dalla Capogruppo;

  • Valutare la possibilità di implementare adeguati sistemi di gestione di natura volontaria (ISO Standards) per una gestione più completa dei rischi individuati.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Politica

Il Gruppo Aeffe si impegna a garantire pari opportunità di trattamento nei confronti di tutti i propri collaboratori. Tutte le decisioni del Gruppo sono basate sul merito, sulle competenze e sulle abilità.

Il Gruppo ripudia ogni possibile discriminazione diretta o indiretta in base ad età, stato di salute, sesso, religione, razza, opinioni politiche e culturali, nonché condizione personale o sociale.

Aeffe si impegna a prevedere tutte le azioni di sensibilizzazione al fine di diffondere la massima conoscenza possibile sui temi e a aiutare tutti i soggetti maggiormente esposti.

Modello di gestione

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi adottato da Aeffe permette di assicurare, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di sviluppo sostenibile del business. Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, ex D.lgs. 231/2001 si inserisce nel più ampio sistema di controllo già in essere e adottato al fine di fornire la ragionevole garanzia circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel rispetto delle leggi e dei regolamenti.

Per comprendere il modello di governance del Gruppo (ivi compresa l'adozione del modello 231 per le società italiane e la sua declinazione operativa in termini di sorveglianza e controllo) si rimanda alla lettura della Relazione sulla Corporate Governance disponibile sul sito www.aeffe.com.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel corso del 2018 non si è verificato alcun incidente significativo e confermato legato alla discriminazione di qualunque natura all'interno del perimetro di rendicontazione.

Per quanto concerne la diversità nelle più alte cariche di governo, la Capogruppo, Aeffe S.p.A. è conforme a quanto previsto dalla normativa vigente, garantendo che almeno un terzo del CdA sia formato da amministratori di genere femminile.

CdA per
fascia
d'età
2018 e 2017
<30anni 30-50anni >50 anni Totale
- 2 6 8

3. RISORSE UMANE

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per le tematiche materiali che afferiscono alla gestione del personale

TEMI MATERIALI

  • Pari opportunità e non discriminazione
  • Attrazione, formazione e sviluppo delle competenze professionali
  • Salute e sicurezza e qualità della vita professionale dei lavoratori

RISCHI CONNESSI

La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Tra i rischi vi sono:

  • Aumento del turnover e perdita di personale competente e rilevante nei processi cruciali;
  • Rafforzamento della concorrenza;
  • Aumento del tasso di infortuni;
  • Aumento dello stress da lavoro correlato;
  • Mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati a causa di una errata pianificazione e/o fallimento degli stessi a causa di una errata esecuzione di azioni, adeguatamente pianificate.

Vengono, inoltre identificati i seguenti rischi legati all'organizzazione, tra cui:

  • Cambiamento del modello organizzativo;
  • Mancata formazione;
  • Dispersione di know-how.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

La Direzione Risorse Umane di Aeffe ha l'obiettivo primario di migliorare le performance delle risorse e pianificare eventuali interventi di miglioramento sui relativi processi organizzativi. Premesso ciò, è necessario che ciascun individuo venga considerato nella sua globalità, non limitandosi alla sola valutazione di esperienze maturate, ma andando più a fondo nella conoscenza della persona, scoprendo attitudini, motivazione e, soprattutto, potenzialità.

• Impegni e obiettivi di miglioramento a breve termine:

  • mantenere un dialogo continuo e costruttivo con le risorse, perseguendo l'obiettivo comune di costruire valore per l'impresa, attraverso uno sportello di ascolto con tutto il personale dipendente;

  • decentrare in outsourcing attività di meno valore aggiunto per la funzione (come ad esempio assunzioni con agenzie di somministrazione per i lavoratori stagionali, ricerche e selezioni di profili junior);

  • erogare la formazione sulla compliance al personale dipendente su una piattaforma digitale in e-learning che consenta l'abbattimento dei costi e del tempo;

  • effettuare un'analisi dettagliata sulle classi di età di tutta l'organizzazione, al fine di verificare l'attuale equilibrio tra le diverse generazioni all'interno dell'organizzazione attraverso l'adattamento delle attività prevista dai ruoli. Questa indagine è necessaria nel breve al fine di identificare una buona pratica nella gestione dell'età dei collaboratori, che aiuterà l'organizzazione ad adeguarsi all'inevitabile invecchiamento della forza lavoro, e a contribuire al prolungamento della vita lavorativa, e a promuovere le pari opportunità tra lavoratori di diverse fasce d'età.

• Impegni e obiettivi di miglioramento a medio-lungo termine:

  • attrarre risorse di valore, garantendo l'efficacia delle attività di formazione per sviluppare le diverse competenze, pianificando percorsi di carriera che valorizzino il capitale umano. Tutto ciò senza distogliere mai l'attenzione dai costi del personale;

  • introdurre smart working (in via sperimentale verrà introdotto, solo per Aeffe S.p.A., nel prossimo contratto integrativo aziendale con validità per il triennio 2019-2021, una sperimentazione di questo modello solo in alcuni reparti/uffici). In prospettiva, la funzione HR di tutti i settori sarà chiamata ad implementarlo e consentirlo a tutto il personale dipendente (ove possibile), coniugando le esigenze e scadenze dell'azienda nel mantenimento dei processi e della stagionalità del business. Sviluppando una cultura del lavoro agile;

  • migliorare il flusso comunicativo verso l'esterno (attraverso social network, intranet aziendale, siti del Gruppo).

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Politica

Per Aeffe le persone rappresentano un vero e proprio asset strategico: perché venga preservato ed arricchito, le persone sono continuamente stimolate e condotte verso un percorso di crescita personale e professionale all'interno del quale le potenzialità e la creatività degli individui trovano piena realizzazione.

La Direzione del Gruppo Aeffe vuole garantire al proprio capitale umano un luogo di lavoro confortevole, ma anche sicuro: sono identificati e valutati i rischi cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Il Gruppo garantisce il rispetto del diritto, di tutto il personale, di formare, organizzare o di partecipare a sindacati di propria scelta e di contrattare collettivamente, senza che questo comporti alcuna conseguenza negativa o provochi ritorsioni.

Modello di gestione

Il sistema organizzativo per la salute e sicurezza aziendale delle Società del Gruppo è organizzato in ottemperanza alla legge nazionale vigente (D.lgs. 81/08 e s.m.i. o equipollenti per le Società estere).

L'organizzazione aziendale per la salute e la sicurezza dei lavoratori delle Società italiane è gestita internamente da un ufficio dedicato e copre l'intera popolazione lavorativa. La rappresentanza dei Lavoratori, per quanto concerne gli aspetti della Sicurezza sul lavoro, è quella prevista dalla normativa vigente in materia ed è assicurata attraverso la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza che ha la funzione di rapportarsi con il Datore di Lavoro e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale.

Al fine di mitigare i rischi associati, il Gruppo opera in conformità a tutte le leggi vigenti, garantendo un luogo di lavoro salubre, ma anche formando e incentivando i propri dipendenti, affinché accrescano le proprie competenze, si sentano ascoltati e vedano riconosciuto il proprio lavoro.

Dalla valutazione dei rischi aziendali, sviluppata in applicazione del D.lgs. 81/08, non risultano mansioni e attività professionali che espongano i lavoratori del Gruppo ad un elevato rischio di malattie specifiche, riconducibili al lavoro.

Ad oggi l'azienda è impegnata a creare una identità tra i vari siti del Gruppo, andando a ridefinire l'integrazione e i contenuti tra tutti canali digitali, al fine di trasmettere un'immagine aziendale coerente ed integrata, curando essenzialmente l'employer branding per attrarre le persone giuste. Tutto ciò al fine di migliorare il flusso comunicativo non solo verso l'esterno, mediante l'utilizzo di social network e siti "experience", ma anche verso l'interno grazie a un aggiornamento della intranet aziendale.

RISULTATI CONSEGUITI

Di seguito si riportano le principali attività svolte nel corso dell'esercizio dalla Capogruppo e le relative aree di intervento.

  • RISORSE UMANE

Nel 2018 Aeffe ha mantenuto gli impegni di implementare ed aprire, ad un livello parziale, il Sistema Informatico HR a tutta la popolazione: ad oggi tutti i dipendenti delle aziende Italiane del Gruppo, hanno la possibilità di ricevere il cedolino, le presenze e la Certificazione Unica, unitamente a tutte le comunicazioni e avvisi aziendali, attraverso una profilazione, che consente l'accesso individuale attraverso user name e password ad una library personale, contenente in alcuni casi diversi documenti, quali: policy, regolamenti, processi autorizzativi, etc.

Con lo stesso principio, nel 2019 Aeffe estenderà il sistema informatico Infinity anche al Dipartimento Safety, visto che, ad oggi le banche dati devono esser esportate e trasmesse tra gli uffici. Questa apertura dovrebbe consentirà l'interruzione di lavorare su banche dati replicate e porterà efficienza ed immediatezza nella fruizione dei dati tra i due dipartimenti.

Nel corso del 2018 sono stati definiti dei K-Client (Executive, Line Manager e Coordinator) che inizieranno ad avere accesso immediato ai dati HR (hard skills e soft skills) di tutta la loro popolazione in gestione. Il team HR dovrà necessariamente essere preparato nel formare questi profili sulla navigazione del sistema informatico e dovrà necessariamente rispondere al customer service di primo livello su tutte le esigenze di customizzazione, estrazione del dato, e relativo sviluppo del software, così da poter profilare il gestionale informatico a tutto il resto della popolazione.

Nel 2019 il portale Infinity di Zucchetti delle Risorse Umane incomincerà ad essere aperto a diversi attori dell'organizzazione.

- MARKETING

Il business digitale (e-commerce) è stato in parte internalizzato. Si sono sviluppate pertanto competenze in ambito digitale, attraverso shooting fotografici, sviluppo di competenze in ambito di customer care di 2° livello e customer experience. È stata sviluppata conoscenza e competenza in ambito spedizioni finali del prodotto finito e resi al cliente finale, che in passato veniva gestito da un fornitore terzo.

a. Risorse umane

- Composizione dell'organico

Numero totale di dipendenti, suddivisi per contratto di lavoro e genere
Tipo di contratto 2018 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Indeterminato 259 862 1.121 250 845 1.095
Determinato 26 130 156 14 115 129
Totale 285 992 1.277 264 960 1.224
Numero totale di dipendenti, suddivisi per tipo di impiego e genere
Tipo di impiego 2018 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Tempo pieno 271 830 1.101 252 814 1.066
Temo parziale 14 162 176 12 146 158
Totale 285 992 1.277 264 960 1.224

  • Tasso di assunzione e turnover del personale
Tasso di assunzione e turnover del personale 2018
Uomini Donne Totale <30anni 30-50anni >50anni Italia Extra-UE
Totale
dipendenti
285 992 1.277 184 758 335 1.182 95
Nuovi assunti 73 219 292 118 153 21 253 39
Totale
cessazioni
48 173 221 74 122 25 214 7
Tasso di
assunzione
26% 22% 23% 64% 20% 6% 21% 41%
Tasso di
turnover
17% 17% 17% 40% 16% 7% 18% 7%

L'attrazione di nuovi talenti è ritenuta da Gruppo Aeffe essenziale per il successo dei suoi Brand: il Gruppo si vede sempre più orientato verso il futuro, prediligendo l'assunzione di risorse giovani e di sesso femminile, registrando un aumento del personale in entrata complessivo pari al 21%.

- Accordi di contrattazione collettiva

Le politiche e le procedure seguite dal Gruppo, per la gestione dei rapporti di lavoro, rimandano a quanto indicato nei diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, cui le singole Società fanno riferimento e il 100% dei dipendenti delle Società italiane del Gruppo Aeffe sono coperti da Contratti Collettivi Nazionali, quali:

  • Industria abbigliamento (Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A.)
  • Industria calzature e pelletteria (Pollini S.p.A.)
  • Commercio (Aeffe Retail S.p.A., Pollini Retail S.r.l.)
  • Tessile (Moschino S.p.A.)
  • Federmanager (Dirigenti di tutte le aziende)

Inoltre, si evidenzia che per i plant produttivi Aeffe S.p.A., Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A., sono stati siglati anche dei contratti aziendali integrativi.

Nonostante la legislazione locale in materia di diritto del lavoro sia differente da quella vigente nello Stato italiano, si evidenzia che anche i dipendenti di Aeffe USA Inc (America) e di Moschino Korea Ltd (Korea) sono coperti da contratti equiparabili, normati dalle singole legislazioni.

A partire dal 1° gennaio 2018, per tutti i dipendenti di Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Pollini S.p.A., Aeffe Retail S.p.A. e Pollini Retail S.r.l. è stato introdotto dal CCNL UNISALUTE: tutto il personale (ad eccezione dei dirigenti) è stato iscritto al piano assicurativo che prevede la possibilità di accedere a prestazioni sanitarie a prezzi agevolati a copertura anche del nucleo famigliare.

b. Diversità dei dipendenti e pari opportunità*

* I dati riferiti alle "categorie" non corrispondono esattamente a quelli utilizzati per l'esposizione degli stessi nel Bilancio d'Esercizio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.; il Gruppo si impegna a fornire i dati in forma omogenea già a partire dal prossimo anno.

Di seguito si riportano i dati relativi la composizione del personale per categorie professionali per genere e per fasce d'età.

Membri del personale
Categorie 2018 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 15 8 23 15 8 23
Quadri 37 35 72 26 33 59
Impiegati 173 695 868 172 739 911
Operai 60 254 314 51 180 231
Totale 285 992 1.277 264 960 1224
Percentuale 22,1% 77,9% 100% 21,6% 78,4% 100%
Membri del personale, suddivisi per fasce d'età
Categorie 2018 2017
<30anni 30-50anni >50 anni Totale <30anni 30-50anni >50 anni Totale
Dirigenti - 8 15 23 - 7 16 23
Quadri 2 46 24 72 2 35 22 59
Impiegati 152 543 173 868 158 571 182 911
Operai 30 161 123 314 11 101 119 231
Totale 184 758 335 1.277 171 714 339 1.224
Percentuale 14,4% 59,4% 26,2% 100% 14% 58,3% 27,7% 100%

* I dati riferiti alle "categorie" non corrispondono esattamente a quelli utilizzati per l'esposizione degli stessi nel Bilancio d'Esercizio, che fanno invece riferimento alle categorie di inquadramento definite dai rispettivi C.C.N.L.; il Gruppo si impegna a fornire i dati in forma omogenea già a partire dal prossimo anno.

I dati riportati si riferiscono alle Società: Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A.

Numero di ore di formazione annue somministrate ai dipendenti, suddivise per
categoria d'impiego e genere
Categorie 2018 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 70 24 94 0 0 0
Quadri 42 74 116 33 42 75
Impiegati 368 2.024 2.392 634 3.455 4.089
Operai 65 645 710 38 338 376
Totale 545 2.767 3.312 705 3.835 4.540

I dati riportati sono stati calcolati rapportando l'effettiva formazione effettuata, utilizzando per la suddivisione di categoria e genere un rapporto percentuale rispetto alla popolazione della forza lavoro delle Società rientranti nel perimetro di rendicontazione.

d. Salute e sicurezza*

* I dati sotto riportati si riferiscono a: Aeffe S.p.A., Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.r.l, Moschino S.p.A. e Velmar S.p.A.

Gli infortuni nel corso del 2018 sono stati pari a 13 (coinvolti 2 uomini e 11 donne), 4 in meno rispetto al 2017. Di questi, 4 si sono verificati sul luogo di lavoro e 9 nel tragitto casa-lavoro.

Non si sono, invece, verificati casi di malattie professionali, mentre i giorni di assenza (per infortunio e malattia) tra i dipendenti totali pro-capite (valore medio) nel 2018 sono stati pari a 6,96.

2018 2017**
INDICI SALUTE E SICUREZZA Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Tasso di infortunio (indice di frequenza)
(n. infortuni/tot. Ore lavorate)*1000000
7,75 4,47 6,96 12,04 14,12 11,43
Tasso di giornate perse (indice di gravità)
(n. giornate perse per infortuni e malattie
professionali/tot. Ore lavorabili)*1000
0,10 0,07 0,09 0,27 0,08 0,23

**i dati relativi al 2017 vengono presentati includendo anche le Società Aeffe Retail S.p.A., Pollini Retail S.r.l., Moschino S.pA. e Velmar S.p.A. che non rientravano nel perimetro di rendicontazione del presente indicatore nella DNF 2017.

4. AMBIENTE

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per le tematiche materiali che afferiscono alla gestione delle risorse naturali e al rispetto dell'ambiente.

TEMI MATERIALI

  • Produzione e gestione dei rifiuti
  • Consumi energetici
  • Consumi idrici
  • Emissioni dirette di gas ad effetto serra

RISCHI CONNESSI

I rischi ambientali, generati dalle attività aziendali, sono chiaramente identificati nel modello gestionale implementato (ex D.Lgs. 231/01) e sono valutati secondo la tempistica stabilita allo scopo di assicurare, a tutti i livelli, il rispetto della legislazione vigente in materia.

La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Tra i rischi vi sono:

  • Procurare impatti ambientali negativi, soprattutto derivanti da una gestione scorretta dei rifiuti pericolosi;
  • Incorrere in sanzioni e multe di natura pecuniaria;
  • Perdita della reputazione.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

Oltre al rispetto della normativa e legislazione vigente, in materia ambientale, gli obiettivi del Gruppo AEFFE S.p.A., nel medio periodo, sono indirizzati a ridurre l'impatto ambientale delle attività, tramite specifici interventi mirati alla riduzione dei consumi ed all'efficientamento energetico, in ottemperanza a quanto è previsto dal D.Lgs. 102/14.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Politica

La Direzione del Gruppo è sensibile sui possibili impatti che i comportamenti delle singole persone possono avere sul contesto naturale in cui opera, al fine di contribuire a consegnare alle generazioni future un ambiente più sostenibile.

Per fare ciò, Aeffe si impegna ad adottare soluzioni che minimizzano gli impatti negativi che le proprie attività possono avere sull'ambiente, in particolare:

  • il consumo razionale delle risorse energetiche lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, anche grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici presso alcune sedi del Gruppo ritenute maggiormente impattanti;

  • la produzione di rifiuti attraverso una gestione attenta degli scarti e dei rifiuti prodotti;

  • la riduzione delle quantità utilizzate e l'utilizzo di materie prime provenienti da fonti certificate.

Modello di gestione

La gestione e mitigazione dei rischi ambientali individuati dal Gruppo viene garantita attraverso una gestione consapevole dell'attività d'impresa - sia dal punto di vista dell'utilizzo delle risorse che dei consumi - , sempre in conformità con la normativa vigente anche in ambito ambientale.

Presso gli stabilimenti di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. vengono prodotti rifiuti classificati come speciali che vengono trattati e smaltiti sulla base di quanto previste dalle vigenti leggi. Tutti i rifiuti, prodotti e stoccati presso le sedi aziendali, sono conferiti a smaltitori autorizzati e adeguatamente selezionati che provvedono al trattamento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione vigente in materia ambientale.

RISULTATI CONSEGUITI

AEFFE S.p.A., già proprietaria di un impianto fotovoltaico, installato sulla sede principale, che permette di ridurre l'approvvigionamento elettrico per le attività che vi sono svolte, a livello di gruppo, come indicato nel proprio Codice Etico, in applicazione del Sistema di Gestione, implementato nel rispetto del D.Lgs. 231/01, anche a seguito di quanto è indicato nell'Audit Energetico, sviluppato a dicembre 2015 in applicazione del D.Lgs. 102/14, ha definito ed intrapreso alcune iniziative, mirate alla riduzione dell'impatto ambientale delle attività aziendali, con particolare riferimento all'efficientamento energetico delle diverse sedi; l'iniziativa, partita nel 2017, con la ditta POLLINI S.p.A., con funzione di progetto pilota per tale tipologia di intervento, si è concretizzato nel 2018 in un congruo risultato positivo, ciò ha spinto l'azienda a definire un nuovo intervento, per la sede principale, mirato a ridurre l'impatto della propria richiesta energetica, attraverso una corretta gestione delle risorse necessarie allo svolgimento delle attività aziendali, presso la sede di AEFFE S.p.A.

Il nuovo progetto di efficientamento energetico di AEFFE S.p.A., si è attivato a fine 2018 ed è risultato in fase di definizione ad inizio del 2019, per cui, alla fine dell'anno in corso sarà, poi, possibile valutare l'effettivo beneficio che sarà tratto dalla nuova iniziativa, ora attuata.

A seguito di questa nuova iniziativa, dopo averne valutato gli effettivi risultati, AEFFE S.p.A. si propone di estendere questo tipo di interventi di efficientamento a tutte le ditte del Gruppo.

Consumi di combustibile Note Unità di
misura
Totale 2018 Totale 2017
POLLINI
Gas Naturale per riscaldamento Smc 192.848,00 201.688,00
Carburante per
autotrazione
per flotta aziendale

Consumi Energetici all'interno dell'organizzazione:

Diesel Litri 63.280,91 57.890,00
AEFFE
Gas Naturale per riscaldamento Smc 162.249,00 168.052,00
Carburante per
autotrazione
per flotta aziendale
Diesel Litri 117.085,00 120.063,00
Benzina Litri 1.952,00 1.197,00
Unità di
Consumo di energia acquistata misura Totale 2018 Totale 2017
Energia elettrica acquistata da fonti NON
rinnovabili
KWh 4.368.927,26 4.399.500,22
Totale energia elettrica autoprodotta kwh 589.185,39 657.101,71
kwh 490.563,39 540.119,71
kwh 98.622,00 116.982,00

Riduzione dei consumi:

Al fine di ridurre i consumi di gas naturale è stata intrapresa una nuova iniziativa utilizzando il tele-controllo dell'impianto di riscaldamento del sito produttivo di Pollini (palazzina uffici esclusa). Tale attività consiste nell'ottimizzazione dei calendari di accensione e delle temperature nei reparti produttivi della Pollini SpA. Nel corso del 2018 è stata ridotta l'energia per 6.661 GJ con un risparmio ottenuto di circa 75 Tonnellate di C02 equivalente.

Volume d'acqua prelevata:

Il consumo di acqua sotto riportato è desunto dalle bollette relative agli insediamenti produttivi aziendali, collegati all'acquedotto comunale delle sedi sopra indicate che sono ritenute essere quelle più rappresentative nell'ambito di riferimento del Gruppo Aeffe.

31.12.2018 31.12.2017
Prelievi d'acqua unità di
misura
Volume Unità di
misura
Volume
Acqua da acquedotto (AEFFE) mc 20.399,00 mc 24.492,00
Acqua da acquedotto (POLLINI) mc 2.145,00 mc 1.884,00
Totale mc 22.542,00 mc 26.376,00

Emissioni dirette di gas ad effetto serra:

Per il calcolo delle emissioni dirette (rappresentate nella tabella seguente) sono stati utilizzati i seguenti strumenti di calcolo e di conversione, riferibili a fonti autorevoli:

2018 2017
EMISSIONI
SCOPE 1
Note Totale GJ Tot emissioni
GHG
Totale GJ Tot emissioni
GHG
POLLINI
Gas Naturale per
riscaldamento
7.686,92 462,91 8.039,28 484,13
Carburante per
autotrazione
per flotta
aziendale
Diesel 2.429,99 172,12 2.352,07 172,51
AEFFE
Gas Naturale per
riscaldamento
6.392,61 384,96 6.621,25 398,76
Carburante per
autotrazione
per flotta
aziendale
Diesel 4.757,16 336,97 4.878,16 357,79
Benzina 79,31 5,82 48,63 3,57
TOTALE SCOPE 1
(include solo CO2)
21.345,99 1.362,78 21.939,39 1.416,76

Smaltimento dei rifiuti *:

* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto le altre Società non producono rifiuti, se non quelli assimilabili agi urbani.

Presso lo stabilimento di Aeffe S.p.A. non sono prodotti rifiuti pericolosi.

I rifiuti prodotti e stoccati, presso la Sede aziendale, rientrano nella classificazione di "rifiuti non pericolosi". Vengono gestiti per mezzo di smaltitori autorizzati e selezionati che provvedono allo smaltimento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione vigente in materia.

31.12.2018
Metodo di smaltimento Peso di rifiuti
pericolosi
(t)
Peso di rifiuti
non pericolosi
(t)
Totale % totale
Riciclo - POLLINI 0,0000 4,5800 4,5800 4%
Recupero, incl. rec. Energia -
POLLINI
0,0435 105,550 105,594 95%
Altro - POLLINI 0,5540 0,7830 1,3370 1%
TOTALE 0,5975 110,913 111,511 100%

5. LOTTA ALLA CORRUZIONE E DIRITTI UMANI

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per le tematiche materiali che afferiscono al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione.

TEMI MATERIALI

  • Anti-corruzione
  • Tutela dei diritti umani

RISCHI CONNESSI

La Direzione di Aeffe identifica e valuta i rischi connessi, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Tra i rischi vi sono:

  • Rischi derivanti dalla mancata compliance o violazione della normativa di riferimento quali, ad esempio la corresponsione di sanzioni pecuniarie e/o la citazione in cause giudiziarie;

  • Rischi di cause legate alla non tutela dei diritti umani, con conseguente perdita di reputazione;

  • Rischio di calo delle vendite e di diminuzione delle prestazioni economiche

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

  • Mantenimento ed implementazione del controllo del rispetto di tutti i diritti umani e costante presidio per evitare ogni possibilità di corruzione;

  • Inserire in ogni tipologia di contratto con terze parti una clausola relativa all'impegno del Gruppo Aeffe al rispetto dei diritti umani e contro la corruzione.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Politica

Uno dei fattori chiave della reputazione di Aeffe è la capacità di svolgere il proprio business con integrità, trasparenza, legalità, imparzialità, prudenza e nel rispetto delle leggi.

Aeffe si impegna a contrastare, combattere e condannare la corruzione in ogni sua forma, ivi comprese l'estorsione, le tangenti e il taglieggiamento: in nessun caso il perseguimento dell'interesse o del vantaggio delle Società, a livello di Gruppo, può giustificare una condotta non etica oppure non onesta o illecita. Per questo motivo la lotta alla corruzione, attiva e passiva, è considerata un impegno imprescindibile.

Aeffe promuove il rispetto del lavoro e dei lavoratori impegnandosi ad abolire il lavoro minorile, il lavoro forzato e assicurando a tutti i lavoratori le stesse opportunità di impiego e crescita professionale, oltre che un trattamento economico equo basato su criteri di meritocrazia.

Modello di gestione

Al fine di gestire i rischi legati alle tematiche afferenti ai diritti umani e alla lotta alla corruzione, le Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. hanno adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (cui si rimanda per opportuni approfondimenti) che copre, altresì, la gestione anche delle seguenti tematiche. Le altre Società del Gruppo incluse nel perimetro di rendicontazione sono comunque soggette a direzione e coordinamento della Capogruppo.

Tutte le atre Società appartenenti al perimetro di rendicontazione (sia italiane che estere) operano nel rispetto delle linee guida e del Codice Etico di Aeffe S.p.A., anche in materia di anti corruzione e tutela dei diritti umani, per la quale tutti i processi interni sono stati valutati. Si sottolinea che, a tutti i neo-assunti, viene consegnato il fascicolo relativo al modello organizzativo 231, comprensivo del Codice Etico della Capogruppo.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell'esercizio di riferimento non è stato riscontrato alcun caso di corruzione all'interno del perimetro di rendicontazione.

La totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, così come tutti i dipendenti, sono informati circa la politica ed i protocolli in uso in materia di anti corruzione.

6. ALTRI TEMI MATERIALI

Di seguito sono rappresentati i contenuti della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs. 254/2016, per le tematiche materiali di seguito specificate

TEMI MATERIALI - Gestione responsabile della supply chain - Riciclabilità dei prodotti e del packaging - Qualità delle materie prime e sicurezza del prodotto - Soddisfazione dei clienti - Salute e sicurezza dei clienti - Ricerca e sviluppo - Marketing e comunicazione responsabili - Performance finanziaria - Presenza territoriale e mercati serviti - Impatto economico: distribuzione del valore aggiunto

RISCHI CONNESSI

Valutazione dei rischi connessi:

  • Perdita di immagine e reputazione derivante dall'affidamento del processo a fornitori non in linea con il Codice Etico di Aeffe S.p.A. e nel rispetto delle normative vigenti;

  • Contrazione dei risultati economici e mancato raggiungimento degli obiettivi.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

  • Qualifica e selezione dei fornitori ispirata sempre di più a criteri meritocratici sulla base della professionalità, affidabilità, solidità, rispetto del codice etico di AEFFE e di tutte le normative vigenti;

  • Monitoraggio continuo ed audit della supply chain anche attraverso le visite periodiche del personale;

  • Costante aggiornamento del contratto quadro che regola il rapporto nelle forniture in base alle nuove normative internazionali.

POLITICA E MODELLO DI GESTIONE

Politica

Il Gruppo Aeffe si impegna a utilizzare materie prime che rispettino gli standard ecologici, puntando sempre alla qualità del prodotto commercializzato ed alla sicurezza dello stesso.

L'impegno è volto, inoltre, al rispetto dei requisiti internazionali, estesi anche ai propri fornitori, adottando un approccio precauzionale nei confronti delle sfide del nostro tempo, approfondendo la conoscenza degli impatti ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.

Modello di gestione

Il processo industriale del Gruppo Aeffe è governato dalle Società Operative in ambito Divisionale, di conseguenza le attività di ricerca, sviluppo, approvvigionamento, produzione e collaudo vengono coordinate dalla Divisioni che in questo modo ottimizzano e presidiano il rapporto con ogni singolo fornitore.

Uno degli elementi caratterizzanti l'attività di approvvigionamento delle materie prime è dato dal rigoroso controllo qualità: le merci vengono sempre consegnate dal fornitore presso le aziende del Gruppo e sono controllate da strutture interne a ciò dedicate, prima della spedizione ai laboratori esterni incaricati delle diverse fasi del processo produttivo. Gli acquisti vengono effettuati sulla base di proiezioni elaborate tenendo conto dei dati di avanzamento della campagna vendite, che vengono aggiornati settimanalmente. La capacità di selezione sta nella reperibilità dei fornitori più idonei per tipologia di materia prima, con un costante monitoraggio delle singole performance nel rispetto dei termini di consegna e nella qualità dei materiali.

Il Gruppo Aeffe, anche al fine di mitigare i rischi connessi, pone la qualità del prodotto alla base della propria strategia aziendale e ne assicura l'implementazione attraverso la soddisfazione delle differenti aspettative degli stakeholder beneficiando della competenza e professionalità delle proprie risorse.

Fondamentali risultano essere la sicurezza, l'affidabilità e le elevate prestazioni dei prodotti offerti, che si basano su una continua evoluzione ed innovazione del prodotto stesso al fine di garantire ai propri clienti la massima qualità e soddisfazione.

Il Gruppo mira alla promozione della cultura aziendale orientata alla qualità ed etica, attraverso un continuo dialogo con i propri stakeholder. Questo costante dialogo e la forte collaborazione con i fornitori e clienti risultano essere fondamentali in un'ottica di sviluppo condiviso e soddisfazione delle aspettative di mercato.

L'attività stilistica si sviluppa attraverso l'ideazione delle collezioni e la definizione degli aspetti chiave relativi all'immagine del brand alla scelta dei messaggi da comunicare al pubblico.

Uno dei principali punti di forza del Gruppo è rappresentato dall'indipendenza di ciascuna maison nella definizione degli aspetti creativi e stilistici: ricerca e sperimentazione sono infatti la parte essenziale della forma mentis di ogni stilista. Nell'ambito del Gruppo, tali attività sono svolte con continuità e consentono un costante rinnovamento, con l'obiettivo di captare e anticipare i desideri latenti e le nuove tendenze del mercato.

Lo sviluppo creativo del prodotto avviene ad opera dello stilista e dell'ufficio stile, i quali, sulla base delle proprie intuizioni ed esperienze, supportate dalle linee di tendenza del mercato rilevate dalle strutture interne al Gruppo procedono all'ideazione della collezione.

Tutti i prodotti, siano essi capi d'abbigliamento o calzature, sono forniti di un'etichetta contenente informazioni in merito alla composizione dei materiali tessili utilizzati, alle modalità di lavaggio cui il consumatore finale deve attenersi per preservare l'integrità del prodotto e l'informazione sul "Made in

RISULTATI CONSEGUITI

a. Gestione responsabile della filiera e approvvigionamento sostenibile*

* I dati che seguono si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

Forniture suddivise per Aree 31.12.2018 31.12.2017**
Geografiche in € % in € %
Totale 145.961.673 100% 140.600.224 100%
Ammontare speso per fornitori siti in
Italia
95.481.398 65,4% 94.145.774 67,0%
Ammontare speso per fornitori siti in
Europa
17.348.835 11,9% 16.149.158 11,5%
Ammontare speso per fornitori siti nel
Resto del Mondo
33.131.441 22,7% 30.305.291 21,6%

** I dati relativi al 2017 differiscono da quanto pubblicato nella DNF precedente, in quanto si è ritenuto di adottare una metodologia di calcolo più rappresentativa rispetto alle informazioni estratte dai sistemi informativi.

Nuovi Fornitori 31.12.2018 31.12.2017
TOTALE NUOVI FORNITORI 288 202
Nuovi fornitori selezionati con criteri ambientali 52 30
Nuovi fornitori selezionati con criteri sociali 20 10
Percentuale nuovi fornitori selezionati con criteri ambientali 18% 15%
Percentuale nuovi fornitori selezionati con criteri sociali 7% 5%

b. Gestione responsabile del prodotto*

* I dati si riferiscono solo alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

- Materiali

Volume di materiali acquistati e volumi di materiale proveniente da fonti riciclate o certificate
Materiale Volume totale (€) Volume di materiale
da fonti riciclate (€)
Volume di materiale da
fonti certificate OEKO-TEX (€)
Cotone 3.265.681 - 1.959.409
Lana 3.546.454 212.746,00 2.127.872
Fibre Sintetiche 2.622.142 - 1.048.857
Acrilico 165.794 - 66.318
Seta 2.071.307 - 1.242.784
Lino 137.072 - 82.243
Pelle 5.428.771 - 483.545
Gomma 471 - -
Metallo 3.395.985 - 172.164
Plastica 844.267 - -
Cartone 395.520 - -
Altro (viscosa,
acetato, triacetato e
cupro)
7.577.159 - 2.273.148
TOTALE 29.450.623 212.746,00 9.456.340

- Salute e sicurezza del prodotto

Nel periodo di riferimento non si sono riscontati episodi di non conformità riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti offerti dal Gruppo Aeffe.

c. Performance finanziaria

Di seguito viene riportato il prospetto di Conto Economico Riclassificato a Valore Aggiunto relativo all'intero Gruppo Aeffe. Per le altre informazioni si rimanda ai contenuti inseriti nel presente fascicolo di Bilancio.

Valore Economico 2018 2017
Ricavi 346.556.367 312.604.739
Altri proventi 4.230.653 2.627.363
Proventi finanziari 230.481 173.018
Valore Economico Generato 351.017.500 315.405.120
Ripartito fra:
1 Costi operativi 238.117.994 211.641.664
2 Remunerazione del personale 68.502.867 65.376.702
3 Remunerazione dei finanziatori 1.198.488 2.150.618
4 Remunerazione della Pubblica Amministrazione* 12.166.684 8.252.515
Totale Valore Economico Distribuito 319.986.033 287.421.499
Trattenuto dal Gruppo (Riserve, Ammortamenti, Svalutazioni, Differenze cambio) 31.031.468 27.983.622

*La remunerazione della Pubblica Amministrazione include anche le imposte differite

  • 1) La quota destinata ai costi operativi, è passata da 211,6 milioni a 238,1 milioni di € rispetto all'esercizio precedente, incrementando, in termini percentuali del 13% circa; come si può evincere dal grafico sottostante, la quota di valore economico globale destinatogli corrisponde al 75%;
  • 2) la quota destinata ai dipendenti, sotto forma di salari e stipendi e di oneri sociali, è passata da 65,4 milioni a 68,5 milioni di € rispetto all'esercizio precedente, incrementando, in termini percentuali del 5% circa; come si può evincere dal grafico sottostante, la quota di valore economico globale destinatogli corrisponde al 21%;
  • 3) i fornitori di capitale proprio e capitale di credito sono stati remunerati con 1,2 milioni di euro, rilevando un decremento rispetto al 2017 par a circa il 44%; essi hanno ricevuto una quota di valore aggiunto globale lordo pari allo 0,4%;
  • 4) alla Pubblica Amministrazione sono stati destinati 12,2 milioni di € come tasse e imposte, registrando un incremento pari al 47% rispetto all'esercizio precedente; analizzando il valore economico globale, si evidenzia un'attribuzione dello stesso alla Pubblica Amministrazione pari al 4%.
GRI Standard Title GRI
Disclosur
e
Number
GRI Disclosure Title Numero di pagina
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Profilo
Organizzativo
102-1 Nome dell'organizzazione p. 11
102-2 Attività, marchi, prodotti e
servizi.
pp. 6, 13-17, 38, 90
102-3 Luogo delle sedi principali p. 7
102-4 Paesi di operatività pp. 8-9
102-5 Assetto proprietario e forma
legale
Forma legale della Capogruppo:
Società per Azioni
102-6 Mercati serviti pp. 8-9
102-7 Dimensione
dell'organizzazione
pp. 10, 99
102-8 Informazioni su dipendenti e
lavoratori
pp. 99
102-9 Catena di fornitura pp. 109-110
102-10 Cambiamenti significativi
dell'organizzazione e della sua
catena di fornitura
Nel corso del 2018, rispetto al 2017,
non si sono registrate variazioni
significative nella struttura societaria.
102-12 Iniziative verso l'esterno Nell'esercizio 2018 il Gruppo ha
deciso di destinare gran parte delle
proprie donazioni ad iniziative
benefiche a favore della salute, in
particolare sui bambini (il porto dei

7. TABELLA DI CORRELAZIONE GRI STANDARD

piccoli), sulle malattie oncologiche
(Fondazione IEO) e sull'istruzione
universitaria (Fondazione RUI), per un
ammontare di circa 40K €. Inoltre, è
stato erogato un contributo pari a
160K € al MET GALA, cena benefica
annuale di raccolta fondi.
102-13 Partecipazione ad associazioni Presenza associativa in Confindustria
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Strategia
102-14 Dichiarazione del vertice
aziendale
p. 2
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Etica e integrità
102-16 Valori, principi, standard e
norme di comportamento
La Società persegue l'eccellenza nel
servire i propri clienti con l'obiettivo
di creare valore per gli azionisti e per
tutti gli altri stakeholders,
mantenendo e sviluppando relazioni
ispirate ai principi di integrità,
trasparenza, legalità, ed imparzialità e
prudenza.
Tali linee guida sono inserite nel
Codice Etico, parte integrante del
Modello di Organizzazione, Gestione
e Controllo ai sensi del Dl 231/01,
reperibile sul sito www.aeffe.com
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Governance
102-18 Struttura di governo pp. 93-94
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Coinvolgimento
degli stakeholder
102-40 Elenco dei gruppi di
stakeholder
p. 89
102-41 Accordi di contrattazione
collettiva
p. 100
102-42 Processo di identificazione e
selezione degli stakeholder
p. 89
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Processo di
reporting
102-45 Elenco delle società incluse nel
bilancio consolidato
p. 90
102-46 Definizione dei contenuti del
report e del perimetro di
ciascun aspetto.
pp. 89, 91-92
102-47 Elenco degli aspetti materiali pp. 91-92
102-48 Modifiche rispetto al
precedente bilancio
N.a.
102-49 Cambiamenti significativi N.a.
nell'attività di reporting
102-50 Periodo di rendicontazione. 01.01.2018 - 31.12.2018
102-51 Data di pubblicazione del
report più recente
21 marzo 2018
102-52 Periodicità di rendicontazione Annuale
102-54 Dichiarazione sull'opzione di
rendicontazione secondo i GRI
standard
p. 88
102-55 Tabella contenuti GRI pp. 112-116
102-56 Attestazione esterna pp. 118-120
GRI 103:
Approccio
gestionale 2016
103-1 Indicazione del perimetro di
consolidamento per ciascun
aspetto materiale
pp. 91-92
103-2 Approccio manageriale di
gesione e suoi componenti
pp. 95, 97, 104, 107-108, 109-110
GRI 201:
Performance
economiche 2016
201-1 Valore economico diretto
generato e distribuito
pp. 111-112
GRI 204: Pratiche
di acquisto 2016
204-1 Percentuale di spesa
concentrata su fornitori locali
pp. 110
Indicatore parziale, non sono state
fornite le definizioni e si è preferito
fornire il numero dei fornitori
piuttosto che la percentuale.
GRI 205: Anti
corruzione 2016
205-3 Episodi di corruzione
riscontrati e attività correttive
implementate
p. 108
GRI 301: Materiali
2016
301-1 Materiali utilizzati suddivisi per
peso e volume
p. 111
GRI 302: Consumi
energetici
all'interno
dell'organizzazione
2016
302-1 Consumi energetici all'interno
dell'organizzazione
pp. 105-106
GRI 302:
Riduzione del
consumo di energia
2018
302-4 Riduzione del consumo di
energia
pp. 105-106
GRI 303: Prelievo
di acqua per fonte
303-1 Prelievo di acqua per fonte p. 106
2016
GRI 305: Emissioni
2016
305-1 Emissioni dirette di gas ad
effetto serra (Scope 1)
p. 106
GRI 306: Scarichi e
rifiuti 2016
306-2 Rifiuti per tipologia e per
metodo di smaltimento
p. 106-107
GRI 308:
Valutazione
ambientale dei
fornitori 2016
308-1 Nuovi fornitori che sono stati
valutati secondo criteri
ambientali
p. 110
GRI 401:
Occupazione 2016
401-1 Tasso di assunzione e turnover
del personale
p. 100
GRI 403: Salute e
Sicurezza sul lavoro
2016
403-2 Tipologia e tasso di infortuni,
malattie professionali, giorni di
lavoro persi e assenteismo e
numero di incidenti mortali
collegati al lavoro
p. 103
403-3 Lavoratori ad alta incidenza o
ad alto rischio di infortunio o
di malattia professionale
p. 98
GRI 404:
Formazione ed
educazione 2016
404-1 Ore di formazione medie
annue per dipendente
pp. 102-103
GRI 405: Diversità
e pari opportunità
2016
405-1 Diversità dei dipendenti e
degli organi di governo
pp. 96, 101
GRI 406: Non
discriminazione
2016
406-1 Episodi di discriminazione e
azioni correttive implementate
p. 96
GRI 412:
Valutazione dei
diritti umani 2016
412-1 Attività sottoposte a
valutazione sul rispetto dei
diritti umani
Non sono state condotte attività
sistematiche di analisi del rischio per
quanto riguarda i diritti umani, in
quanto tutte le attività sono svolte in
Paesi in cui la tutela dei diritti umani è
garantita dalla normativa vigente
locale.
GRI 414:
Valutazione sociale
dei fornitori 2016
414-1 Nuovi fornitori valutati sulla
base di criteri sociali
p. 110
GRI 416: Salute e
Sicurezza del
consumatore 2016
416-2 Casi di non-conformità
riguardanti gli impatti sulla
salute e sicurezza dei prodotti
e servizi
p. 111
GRI 417:
Marketing ed
etichettatura 2016
417-1 Obbligo di informazioni su
prodotti e servizi ed
etichettatura
p. 109-110
GRI 419:
Conformità
normativa socio
economica 2016
419-1 Inosservanza di leggi e
regolamenti in campo sociale
ed economico
Nessun caso di inosservanza a leggi e
regolamenti in campo sociale ed
economico

* (In accordance al livello di applicazione alla modalità Referenced)

Tel: +39 051 27.15.54 Fax: +39 051 46.86.021 www.bdo.it

Corte Isolani, 1 40125 Bologna

Relazione della società di revisione indipendente

3, c. 10, CONSOB n. 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di AEFFE S.p.A.

20267/2018, siamo stati limited assurance engagement dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di AEFFE S.p.A. e sue controllate (di 8 predisposta ex art. 4 Decreto, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2019 (di seguito

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pescara, Potenza, Roma, Torino, Treviso, Trieste, Verona, Vicenza

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standard. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio ternational Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or (di seguito ), emanato International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato reasonable assurance engagement conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti,

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi de rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario incluse nella DNF ed i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo AEFFE;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. riferimento alla gestione dei del Decreto;
    3. del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a).

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di AEFFE S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere tere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo, a livello di Capogruppo:

a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste

e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;

b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo AEFFE 2018 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Bologna, 26 marzo 2019

BDO Italia S.p.A.

Gianmarco Collico Socio

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2018

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali Aeffe S.p.A. si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell'economia mondiale, ma si sono manifestati segnali di deterioramento ciclico in molte economie avanzate ed emergenti; continuano a peggiorare le prospettive del commercio mondiale, dopo il rallentamento nella prima parte dello scorso anno. Le incertezze sul quadro congiunturale hanno avuto ripercussioni sui mercati finanziari internazionali, con una flessione dei rendimenti a lungo termine e la caduta dei corsi azionari. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi a un esito negativo del negoziato commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, al possibile riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con le quali avrà luogo la Brexit.

Nell'area dell'euro la crescita si è indebolita; in novembre la produzione industriale è diminuita significativamente in Germania, in Francia e in Italia. L'inflazione, pur restando su valori ampiamente positivi, è scesa per effetto del rallentamento dei prezzi dei beni energetici. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito l'intenzione di mantenere un significativo stimolo monetario per un periodo prolungato.

In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto. All'indebolimento dei mesi estivi ha contribuito la riduzione della domanda interna, in particolare degli investimenti e, in misura minore, della spesa delle famiglie. Secondo il consueto sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore, nel 2019 i piani di investimento delle imprese dell'industria e dei servizi sarebbero più contenuti a seguito sia dell'incertezza politica ed economica sia delle tensioni commerciali.

L'andamento delle esportazioni italiane è risultato ancora favorevole nella seconda metà dell'anno; il rallentamento del commercio globale ha però influenzato le valutazioni prospettiche delle imprese sugli ordinativi esteri.

Le condizioni di offerta del credito rimangono nel complesso distese; i tassi di interesse sui prestiti sono solo lievemente più elevati che in maggio, prima del manifestarsi delle tensioni sul mercato dei titoli di Stato. In prospettiva, però, il persistere dell'elevato livello dei rendimenti sovrani e del costo della raccolta bancaria continuerebbe a spingere al rialzo il costo del credito. Negli ultimi sondaggi le imprese indicano condizioni di accesso al credito meno favorevoli.

La proiezione centrale della crescita del PIL è pari allo 0,6 per cento quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. Alla revisione concorrono: dati più sfavorevoli sull'attività economica osservati nell'ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest'anno di 0,2 punti; il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di rallentamento del commercio mondiale. Sono invece moderatamente positivi gli effetti sulla crescita dell'accordo raggiunto dal Governo con la Commissione europea: l'impatto favorevole della diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine compensa ampiamente quello degli interventi correttivi apportati alla manovra. Le proiezioni centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 sono dello 0,9 e dell'1,0 per cento, rispettivamente. La dispersione della distribuzione di probabilità attorno a questi valori centrali è particolarmente ampia.

L'inflazione aumenterebbe gradualmente, dall'1,0 per cento quest'anno all'1,5 nella media del biennio successivo, a seguito dell'incremento delle retribuzioni private e del graduale allineamento delle aspettative di inflazione.

Oltre ai fattori globali di incertezza già ricordati, i rischi al ribasso per la crescita sono legati all'eventualità di un nuovo rialzo dei rendimenti sovrani, a un più rapido deterioramento delle condizioni di finanziamento del settore privato e a un ulteriore rallentamento della propensione a investire delle imprese. Un più accentuato rientro delle tensioni sui rendimenti dei titoli di Stato potrebbe invece favorire ritmi di crescita più elevati.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, nel 2018 si registra una performance solida del mercato personale dei beni di lusso, che cresce del +2% in Euro, e del +6% a tassi costanti: una crescita quindi in termini reali invariata in percentuale rispetto all'anno scorso. L'andamento è positivo in tutte le aree geografiche con l'eccezione del Medio Oriente, stabile; un trend particolarmente positivo si riscontra in Cina, trainata dal rimpatrio degli acquisti dovuti ai minori flussi turistici dei Cinesi in Europa, e nel resto dell'Asia, trainato sia da consumi locali che da un rinnovato acquisto dei Cinesi nei loro paesi limitrofi. Per quanto riguarda i canali, l'online si conferma in accelerazione, raggiungendo una penetrazione del 10% del mercato globale; fra i canali fisici, le performance migliori sono quelle di airport retail e outlet.

Le previsioni, per quanto sia complicato svolgerle nell'attuale contesto, rimangono positive: da qui al 2025 si stima una crescita del mercato del +3 / +5% medio annuo a tassi costanti, guidato da solidi fondamentali e attitudini del consumatore globale a questo tipo di consumi. Non si esclude che nel breve periodo non si possa incontrare qualche lieve turbolenza (inclusa una soft recession in USA, e un lieve rallentamento dell'economia Cinese), che non distoglie dalle solide potenzialità del mercato nel futuro.

Le previsioni per il 2019 confermano un solido +5%: crescita più alta per pelle, calzature e accessori (+7%) e per profumi e cosmetici (+ 5%). Buona crescita dell'Hard Luxury, più contenuta quella dell'abbigliamento (+2%). Stabile l'Art de la Table. Mercati: l'Asia è prevista essere il mercato in più rapida crescita (+10%), anche per via dell'abbassamento dei dazi in Cina. Seguono il Giappone (+5%) e il Nord America (+4%), quest'ultimo soprattutto nel primo semestre. Buone anche le prospettive per l'Europa (+3%).

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2018 sui ricavi 2017 sui ricavi 2018/17
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 175.976.102 100,0% 157.527.014 100,0% 18.449.088 11,7%
Altri ricavi e proventi 5.875.841 3,3% 5.623.268 3,6% 252.573 4,5%
TOTALE RICAVI 181.851.943 103,3% 163.150.282 103,6% 18.701.661 11,5%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 503.416) (0,3%) 4.934.794 3,1% ( 5.438.211) (110,2%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 65.440.897) (37,2%) ( 62.094.018) (39,4%) ( 3.346.880) 5,4%
Costi per servizi ( 51.212.321) (29,1%) ( 47.770.721) (30,3%) ( 3.441.600) 7,2%
Costi per godimento beni di terzi ( 17.074.777) (9,7%) ( 15.700.433) (10,0%) ( 1.374.343) 8,8%
Costi per il personale ( 29.244.784) (16,6%) ( 27.363.982) (17,4%) ( 1.880.802) 6,9%
Altri oneri operativi ( 2.085.716) (1,2%) ( 1.750.622) (1,1%) ( 335.093) 19,1%
Totale costi operativi ( 165.561.911) (94,1%) ( 149.744.982) (95,1%) ( 15.816.929) 10,6%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 16.290.032 9,3% 13.405.300 8,5% 2.884.732 21,5%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 464.657) (0,3%) ( 404.459) (0,3%) ( 60.197) 14,9%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.553.832) (0,9%) ( 1.456.414) (0,9%) ( 97.419) 6,7%
Rivalutazione e Svalutazioni ( 215.000) (0,1%) ( 800.000) (0,5%) 585.000 (73,1%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 2.233.489) (1,3%) ( 2.660.873) (1,7%) 427.384 (16,1%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 14.056.543 8,0% 10.744.427 6,8% 3.312.116 30,8%
Proventi finanziari 156.023 0,1% 638.768 0,4% ( 482.745) (75,6%)
Oneri finanziari ( 993.085) (0,6%) ( 1.523.221) (1,0%) 530.136 (34,8%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 837.063) (0,5%) ( 884.453) (0,6%) 47.390 (5,4%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 13.219.481 7,5% 9.859.974 6,3% 3.359.507 34,1%
Imposte correnti ( 4.190.910) (2,4%) ( 3.388.387) (2,2%) ( 802.522) 23,7%
Imposte anticipate/(differite) ( 247.958) (0,1%) 345.963 0,2% ( 593.922) (171,7%)
Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio ( 4.438.868) (2,5%) ( 3.042.424) (1,9%) ( 1.396.444) 45,9%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 8.780.613 5,0% 6.817.550 4,3% 1.963.063 28,8%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2018 i ricavi passano da Euro 157.527 migliaia del 2017 a Euro 175.976 migliaia, con un incremento dell'11,7% a cambi correnti (12% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 48% sul mercato italiano e per il 52% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 27.364 migliaia del 2017 a Euro 29.245 migliaia del 2018, con un incremento del 6,9%.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'EBITDA del 2018 è stato pari ad Euro 16.290 migliaia rispetto al risultato del 2017 di Euro 13.405 migliaia.

In termini percentuali il MOL passa dal 8,5% del 2017 al 9,3% del 2018.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro 10.744 migliaia del 2017 ad Euro 14.057 migliaia del 2018.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro 9.860 migliaia del 2017 ad Euro 13.219 migliaia del 2018, registrando un miglioramento di Euro 3.359 migliaia. Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi e oneri finanziari, a sua volta strettamente legata al modello di business della società tale per cui ad un aumento del fatturato corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro 6.818 migliaia del 2017 ad Euro 8.781 migliaia del 2018, registrando un miglioramento di Euro 1.963 migliaia.

STATO PATRIMONIALE

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni %
2018 2017 2018/2017
Crediti commerciali 56.940.977 56.076.722 864.255 1,5%
Rimanenze 32.801.798 33.423.398 ( 621.600) (1,9%)
Debiti commerciali ( 77.254.483) ( 73.760.637) ( 3.493.846) 4,7%
CCN operativo 12.488.292 15.739.483 ( 3.251.191) (20,7%)
Altri crediti correnti 14.508.652 12.973.798 1.534.854 11,8%
Crediti tributari 4.247.159 3.571.420 675.739 18,9%
Altri debiti correnti ( 7.851.064) ( 7.682.293) ( 168.770) 2,2%
Debiti tributari ( 4.650.390) ( 1.824.903) ( 2.825.487) 154,8%
Capitale circolante netto 18.742.649 22.777.505 ( 4.034.855) (17,7%)
Immobilizzazioni materiali 43.463.022 42.230.144 1.232.878 2,9%
Immobilizzazioni immateriali 3.822.429 3.734.072 88.357 2,4%
Partecipazioni 141.182.870 139.858.853 1.324.017 0,9%
Altre attività non correnti 2.159.476 2.356.080 ( 196.604) (8,3%)
Attivo immobilizzato 190.627.797 188.179.149 2.448.648 1,3%
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 3.652.806) ( 3.942.800) 289.994 (7,4%)
Accantonamenti ( 118.715) ( 122.521) 3.806 (3,1%)
Altri debiti non correnti ( 620.289) ( 694.674) 74.386 (10,7%)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.577.452 2.565.163 12.289 0,5%
Passività fiscali per imposte differite ( 7.609.227) ( 7.483.304) ( 125.923) 1,7%
CAPITALE INVESTITO NETTO 199.946.861 201.278.517 ( 1.331.656) (0,7%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - 0,0%
Altre riserve
Utili/(perdite) esercizi precedenti
115.815.296
2.347.959
108.939.800
2.347.959
6.875.496
-
6,3%
0,0%
Risultato di esercizio 8.780.613 6.817.550 1.963.063 28,8%
Patrimonio netto 152.315.275 143.476.716 8.838.559 6,2%
Disponibilità liquide ( 4.560.795) ( 7.612.077) 3.051.282 (40,1%)
Passività finanziarie non correnti 18.926.237 22.667.879 ( 3.741.643) (16,5%)
Passività finanziarie correnti 33.266.144 42.745.999 ( 9.479.855) (22,2%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 47.631.586 57.801.801 ( 10.170.215) (17,6%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 199.946.860 201.278.517 ( 1.331.657) (0,7%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2017 il capitale investito è diminuito del 0,7%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 risulta pari a Euro 18.743 migliaia rispetto a Euro 22.778 migliaia del 31 dicembre 2017.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 20,7% pari ad Euro 3.251 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente all'incremento dei debiti verso fornitori a seguito dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2018;

  • la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 1.704 migliaia è principalmente dovuta all'incremento dei rinvii dei costi di campionario e stilismo;

  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 3.501 migliaia è riferibile principalmente all'incremento del debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale e dall'incremento del credito Iva di gruppo.

Attivo immobilizzato

Le attività immobilizzate sono aumentate di Euro 2.449 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali aumentano complessivamente di Euro 1.233 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
    • ammortamenti per Euro 1.553 migliaia;
    • dismissioni per Euro 15 migliaia in impianti e macchinari;
    • investimenti per Euro 2.802 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • le immobilizzazioni immateriali aumentano complessivamente di Euro 88 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
    • investimenti per Euro 553 migliaia in software;
    • ammortamenti per Euro 465 migliaia;

Le partecipazioni si movimentano per Euro 1.324 migliaia a seguito della sottoscrizione del 100% del capitale sociale della società Aeffe Shangai che gestisce la boutique sita in Shanghai che commercializza capi di abbigliamento e accessori per il marchio "Alberta Ferretti".

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 57.802 migliaia del 31 dicembre 2017 a Euro 47.632 migliaia del 31 dicembre 2018. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 8.839 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2018 e ammontano a Euro 19.726 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 8 marzo 2018, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 3,000%
Altri azionisti (*) 35,203%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2018 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 36 e 37 del Bilancio al 31 dicembre 2018.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2018.

9. INFORMATIVA DI CUI ALL'ART. 1, COMMA 125, TERZO PERIODO, L. 124/2017

Relativamente alla disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche si fornisce l'informativa riguardante "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti"

Natura Beneficio Importo
Tariffa incentivante GSE 204.979
Credito per riqualificazione energetica 60.000
TOTALE BENEFICI 264.979

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Archiviati i buoni risultati dell'esercizio 2018, la Società continua l'impegno in termini di ricerca, creatività e manifattura di alta qualità con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento dei brand in portafoglio, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Jeremy Scott e Cédric Charlier, con particolare attenzione a quelli di proprietà.

In un mercato maturo e altamente competitivo come quello della moda e del lusso, l'elevata e costante attenzione alla qualità, creatività e distintività costituiscono i capisaldi della strategia di medio-lungo termine.

In termini di aree geografiche, AEFFE osserva con attenzione l'evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, con particolare riferimento all'area del Far East, valutando l'ottimizzazione del piano di sviluppo della rete di franchising e di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS). Inoltre, a seguito dell'internalizzazione della gestione degli store on-line dei brand di proprietà completata nel terzo trimestre del 2018, la Società si aspetta ulteriori sinergie derivanti dall'approccio distributivo multi-channel, ovvero sull'integrazione tra i diversi canali di vendita, fisico e on-line, anche in ottica di personalizzazione della customer experience.

13. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2018

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 8.780.613 come segue:

  • alla riserva legale Euro 439.030;
  • alla riserva straordinaria Euro 8.341.583.

Per Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Massimo Ferretti

12 Marzo 2019

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale Attivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 2018/17
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.022.910 3.148.672 ( 125.762)
Altre attività immateriali 799.518 585.400 214.118
Totale attività immateriali (1) 3.822.429 3.734.072 88.357
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.944.871 16.944.871 -
Fabbricati 22.860.124 21.871.389 988.735
Opere su beni di terzi 1.049.585 1.206.481 ( 156.896)
Impianti e macchinari 1.797.330 1.528.038 269.292
Attrezzature 110.988 62.959 48.029
Altre attività materiali 700.124 616.406 83.718
Totale attività materiali (2) 43.463.022 42.230.144 1.232.879
Altre attività
Partecipazioni (3) 141.182.870 139.858.853 1.324.017
Altre attività (4) 2.159.476 2.356.080 ( 196.604)
Imposte anticipate (5) 2.577.452 2.565.163 12.289
Totale altre attività 145.919.797 144.780.096 1.139.701
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 193.205.248 190.744.312 2.460.937
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 32.801.798 33.423.398 ( 621.600)
Crediti commerciali (7) 56.940.977 56.076.722 864.255
Crediti tributari (8) 4.247.159 3.571.420 675.739
Disponibilità liquide (9) 4.560.795 7.612.077 ( 3.051.282)
Altri crediti (10) 14.508.652 12.973.798 1.534.854
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 113.059.381 113.657.415 ( 598.034)
TOTALE ATTIVITA' 306.264.630 304.401.727 1.862.903

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Stato Patrimoniale Passivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 2018/17
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251 -
Altre Riserve 33.034.754 26.558.081 6.476.673
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006 -
Riserva IAS 1.085.602 1.085.602 -
Riserva legale 3.335.678 2.994.800 340.878
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 622.995) ( 680.940) 57.945
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 -
Risultato di esercizio 8.780.613 6.817.550 1.963.063
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 152.315.275 143.476.716 8.838.559
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 118.715 122.521 ( 3.806)
Imposte differite (5) 7.609.227 7.483.304 125.923
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 3.652.806 3.942.800 ( 289.994)
Passività finanziarie (14) 18.926.237 22.667.879 ( 3.741.643)
Passività non finanziarie (15) 620.289 694.674 ( 74.386)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 30.927.274 34.911.178 ( 3.983.905)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 77.254.483 73.760.637 3.493.846
Debiti tributari (17) 4.650.390 1.824.903 2.825.487
Passività finanziarie (18) 33.266.144 42.745.999 ( 9.479.855)
Altri debiti (19) 7.851.064 7.682.293 168.770
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 123.022.081 126.013.832 ( 2.991.751)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 306.264.630 304.401.727 1.862.903

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2018 2017
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 175.976.102 157.527.014
Altri ricavi e proventi (21) 5.875.841 5.623.268
TOTALE RICAVI 181.851.943 163.150.282
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 503.416) 4.934.794
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 65.440.897) ( 62.094.018)
Costi per servizi (23) ( 51.212.321) ( 47.770.721)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 17.074.777) ( 15.700.433)
Costi per il personale (25) ( 29.244.784) ( 27.363.982)
Altri oneri operativi (26) ( 2.085.716) ( 1.750.622)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.233.489) ( 2.660.873)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 837.063) ( 884.453)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 13.219.481 9.859.974
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 4.438.868) ( 3.042.424)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 8.780.613 6.817.550

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Note
Esercizio
2018
Esercizio
2017
Utile/(perdita) del periodo (A) 8.780.613 6.817.550
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 57.945 ( 26.277)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale (B1) 57.945 ( 26.277)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale
(B2) - -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 57.945 ( 26.277)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 8.838.558 6.791.273

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2018 2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 7.610 2.633
Risultato del periodo prima delle imposte 13.219 9.860
Ammortamenti e svalutazioni 2.233 2.661
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 294) ( 501)
Imposte corrisposte sul reddito ( 1.365) ( 7.435)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 837 884
Variazione nelle attività e passività operative 786 2.083
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (30) 15.416 7.552
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 553) ( 380)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.787) ( 816)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 1.324) ( 450)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (31) ( 4.664) ( 1.646)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 58 ( 26)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 13.221) ( 4.551)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 197 4.533
Proventi e oneri finanziari ( 837) ( 884)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (32) ( 13.804) ( 929)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 4.558 7.610

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite)
precedenti
Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2017 25.371 71.240 24.930 7.742 1.086 2.909 ( 656) 2.348 1.715 136.685
Destinazione utile 31/12/16 1.629 86 ( 1.715) -
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/17 ( 26) ( 26)
Risultato al 31/12/17 6.818 6.818
SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 25.371 71.240 26.558 7.742 1.086 2.995 ( 681) 2.348 6.818 143.477
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite)
precedenti
Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2018 25.371 71.240 26.558 7.742 1.086 2.995 ( 681) 2.348 6.818 143.477
Destinazione utile 31/12/17 6.477 341 ( 6.818) -
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/18 58 58
Risultato al 31/12/18 8.781 8.781
SALDI AL 31 DICEMBRE 2018 25.371 71.240 33.034 7.742 1.086 3.336 ( 623) 2.348 8.781 152.315

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di AEFFE S.p.A. sul bilancio di esercizio 2018

ai sensi dell'articolo 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale di Aeffe S.p.A. (in seguito anche "Aeffe" o "Società"), ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998 (in seguito anche "TUF") è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti, convocata per l'approvazione del Bilancio, sull'attività di vigilanza svolta nell'esercizio e sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati.

La presente relazione riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale di Aeffe S.p.A. nell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018.

Premessa

Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018, il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza prevista dalla legge, tenuto conto dei principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

Delle attività di seguito descritte, è stato dato atto nei verbali delle n. 12 riunioni del Collegio Sindacale, tenutesi nel corso dell'esercizio 2018.

Il Collegio Sindacale ha sempre assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e, tramite il Presidente o membro delegato, alle adunanze del Comitato per il Controllo Interno.

Attività di vigilanza ai sensi dell'art. 149 del TUF

Ai sensi dell'art. 149 del TUF, il Collegio Sindacale vigila:

  • sull'osservanza della legge e dello statuto;
  • sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

  • sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;

  • sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati, cui la Società, mediante informativa al pubblico, dichiara di attenersi;

  • sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 del TUF.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto.

Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti, mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, audizioni del Management della Società e del Gruppo, incontri con la Società di revisione, analisi dei flussi informativi acquisiti dai corrispondenti Organi di Controllo delle Società del Gruppo e dalle competenti strutture aziendali, nonché ulteriori attività di controllo.

In particolare, il Collegio Sindacale:

  • ha ottenuto dagli Amministratori, con periodicità almeno trimestrale, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale realizzate dalla Società, nonché sulle linee guida strategiche di Gruppo. Il Collegio Sindacale può ragionevolmente assicurare che le operazioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge ed allo statuto e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, in conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Non risultano, altresì, operazioni atipiche o inusuali;

  • ai sensi dell'art. 151, commi 1 e 2, del D. Lgs. n. 58/1998 ha avuto scambi di informazioni con i Collegi Sindacali delle Società Controllate relativamente all'attività svolta nel corso del 2018;

  • ha tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della Società di Revisione al fine del reciproco scambio, come prescritto dall'art. 150, comma 3, del TUF, di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento del proprio compito. A tal proposito si fa presente che non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere segnalati nella presente Relazione;

Ulteriormente, il Collegio Sindacale, quanto agli Organi e alle funzioni sociali, segnala che:

  • il Consiglio di Amministrazione, nel 2018, si è riunito n. 6 volte;
  • il Comitato per il Controllo Interno, nel 2018, si è riunito n. 6 volte;
  • il Comitato per la Remunerazione, nel corso dell'esercizio 2018, si è riunito n. 1 volta;
  • l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001, nel corso dell'esercizio 2018 si è riunito n. 4 volte.

Non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ex articolo 2408 del Codice Civile, né tantomeno esposti di alcun genere;

Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2018, non ha rilasciato pareri.

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza della struttura organizzativa.

Il Collegio Sindacale:

  • ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e incontri con la Società di Revisione, ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti e, a tale riguardo, non ha osservazioni particolari da riferire, ritenendo la struttura organizzativa della Società sostanzialmente adeguata alle necessità della stessa e idonea a garantire il rispetto dei principi di corretta amministrazione;

  • ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dai Responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultai del lavoro svolto dalla Società di Revisione e, a tale riguardo, non ha osservazioni particolari da riferire.

Il Collegio Sindacale ha constatato che adeguata documentazione, a supporto degli argomenti oggetto di discussione nei Consigli di Amministrazione, è stata resa disponibile ad Amministratori e Sindaci con ragionevole anticipo.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale dà atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e che gli Amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

Il Collegio Sindacale non ha riscontrato operazioni significative atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con Parti Correlate.

Il Collegio ha, altresì, valutato l'adeguatezza delle informazioni rese all'interno della Relazione sulla Gestione circa la non esistenza di operazioni significative atipiche e/o inusuali.

Attività di vigilanza sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario.

In relazione a quanto previsto dall'art. 149, comma 1, lett. c-bis, del TUF in merito alla vigilanza da parte del Collegio Sindacale "sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria, cui la società, mediante informativa al pubblico, dichiara di attenersi", il Collegio Sindacale segnala di aver vigilato:

  • sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina al quale la Società, mediante l'informativa al pubblico, dichiara di attenersi. La Società ha redatto, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, l'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari relativa al 2018, approvata in data 12 marzo 2019, nella quale sono fornite informazioni circa (i) le pratiche di governo societario effettivamente applicate dalla Società; (ii) le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti, anche in relazione al processo di informativa finanziaria, anche consolidata; (iii) i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, i suoi principali poteri, i diritti degli Azionisti e le modalità del loro esercizio; (iv) la composizione e il funzionamento degli Organi di Amministrazione e Controllo e dei loro Comitati, nonché le altre informazioni previste dall'art. 123-bis del TUF;

  • sull'adozione della Politica per la Remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, in linea con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana S.p.A., nonché sulla susseguente Relazione sulla Remunerazione ex art. 123-ter del TUF.

Il Collegio Sindacale dà, inoltre, atto: (i) di aver verificato, secondo quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., il possesso da parte dei propri componenti dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli Amministratori dal predetto Codice; (ii) di aver riscontrato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare annualmente l'indipendenza dei propri Amministratori indipendenti, nonché l'effettuazione da parte del Consiglio di Amministrazione di una valutazione basata su profili sostanziali e di coerenza con le decisioni assunte in tema di identificazione delle Parti Correlate ad Aeffe e non ha osservazioni al riguardo da formulare.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Società Controllate.

Ai sensi dell'art. 114, comma 2 del TUF: (i) gli Emittenti quotati impartiscono le disposizioni occorrenti affinché le Società Controllate forniscano tutte le notizie necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge; (ii) le Società Controllate trasmettono tempestivamente le notizie richieste.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate, avendo constatato che la Società è in grado di adempiere tempestivamente e regolarmente agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. Ciò anche tramite la raccolta di informazioni dai Responsabili delle funzioni organizzative e incontri periodici con la Società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti. Al riguardo, non vi sono osservazioni particolari da riferire.

Inoltre, nei Consigli di Amministrazione delle Società Controllate sono presenti, con deleghe operative, Amministratori e/o Dirigenti della Capogruppo che garantiscono una direzione coordinata e un adeguato flusso di notizie, supportato anche da idonee informazioni contabili.

Operazioni infragruppo o con Parti Correlate.

Ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, recante "Regolamento operazioni con parti correlate", modificata con delibera Consob n. 19974 del 27 aprile 2017, in data 10 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione di Aeffe si è dotato della "Procedura per le operazioni con Parti Correlate".

Ai sensi dell'art. 4 del citato Regolamento, segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società (i) è coerente con i principi contenuti nel Regolamento stesso e (ii) è pubblicata sul sito internet della Società.

Nel corso dell'esercizio 2018, sulla base delle informazioni ricevute, risultano poste in essere una serie di operazioni con Parti Correlate. Tali operazioni sono state eseguite, per quanto ci consta, anche a seguito delle attività di vigilanza effettuate, in sostanziale aderenza alla suddetta procedura e al Regolamento adottati da Aeffe. Le operazioni infragruppo da noi esaminate risultano di natura ordinaria, in quanto essenzialmente costituite da prestazioni commerciali e da prestazioni reciproche di servizi amministrativi, finanziari e organizzativi. I summenzionati rapporti sono stati regolati applicando normali condizioni determinate con parametri standard, che rispecchiano l'effettiva fruizione dei servizi e sono state svolte nell'interesse della Società. Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle note di commento al Bilancio della Società e al Bilancio Consolidato, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici. A nostro parere tutte le anzidette operazioni risultano effettuate nell'interesse della Società.

Attività di Vigilanza ai sensi del Testo Unico della Revisione Legale dei Conti.

Ai sensi del Testo Unico della Revisione Legale dei Conti (art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010 così come modificato dal D. Lgs. 135/2016) il Collegio Sindacale (identificato dal Testo Unico quale "Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Legale") è incaricato:

(i) di informare l'Organo di Amministrazione dell'Ente sottoposto a revisione dell'esito della revisione legale e trasmettere a tale Organo la Relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo (Reg. EU n. 537/2014), corredata da eventuali osservazioni;

  • (ii) di monitorare il processo di informativa finanziaria;
  • (iii) di controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;
  • (iv) di monitorare la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;

(v) di verificare e monitorare l'indipendenza dei Revisori legali o delle Società di revisione legale, a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del citato Decreto e dell'art. 6 del Regolamento europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione all'Ente sottoposto a revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento;

(vi) della responsabilità della procedura volta alla selezione dei revisori legali o della società di revisione legale e raccomandare i revisori legali o le imprese di revisione legale da designare ai sensi dell'art. 16 del Regolamento europeo.

Il Collegio Sindacale ha interagito con il Comitato per il Controllo Interno costituito in seno al Consiglio di Amministrazione allo scopo di coordinare le rispettive competenze ed evitare sovrapposizioni di attività.

Con specifico riferimento alle attività previste dal Testo Unico sulla Revisione Legale dei Conti segnaliamo quanto di seguito.

Informativa all'Organo di Amministrazione sull'esito della revisione legale e sulla Relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo.

Ai sensi dell'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 il Collegio Sindacale ha informato l'Organo di Amministrazione dell'esito della revisione legale ed ha trasmesso la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537/2014, rilasciata dalla Società Revisione in data 26 marzo 2019.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'esistenza di norme e procedure a presidio del processo di formazione e diffusione delle informazioni finanziarie. A tale proposito, la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, definisce le linee guida di riferimento per l'istituzione e la gestione del sistema di procedure amministrative e contabili per Aeffe e le Società Consolidate, regolando le relative fasi e responsabilità.

Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure relative alla attività di formazione del Bilancio della Società e del Bilancio Consolidato, oltre che degli altri documenti contabili periodici. Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari al Presidente del Consiglio di Amministrazione di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

Il Collegio Sindacale è stato informato in merito alle procedure amministrative-contabili per la formazione del Bilancio e di ogni altra comunicazione finanziaria: tali procedure sono predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza ed effettiva applicazione in occasione del Bilancio di esercizio e Consolidato e della relazione finanziaria semestrale.

La Funzione di Internal Audit svolge interventi, sulla base di un piano approvato dal Comitato per il Controllo Interno, volti a verificare l'adeguatezza del disegno e l'operatività dei controlli su Società e processi.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio.

Il Collegio Sindacale, anche congiuntamente con il Comitato di Controllo Interno, ha incontrato periodicamente il Responsabile della Funzione di Internal Audit, ed è stato informato sui risultati degli interventi di audit finalizzati a verificare l'adeguatezza e l'operatività del sistema di controllo interno, il rispetto della legge, delle procedure e dei processi aziendali, nonché sull'attività di implementazione dei relativi piani di miglioramento. Ha, altresì, ricevuto il Piano di Audit per il triennio 2017-2019, il cui contenuto è stato valutato positivamente dal Comitato per il Controllo Interno e dal Collegio Sindacale in essere a tale data, nella riunione dell'8 novembre 2017 ed è stato periodicamente aggiornato sullo stato di avanzamento del Piano e sulle azioni correttive eventualmente individuate. Ha inoltre ricevuto la Relazione del Responsabile della Funzione di Internal Audit per l'anno 2018.

Inoltre, con periodicità semestrale, ha ricevuto dal Comitato per il Controllo Interno la relazione sulle attività svolte.

In merito all'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ai sensi del D.Lgs 231/01, si rappresenta che il Collegio Sindacale ha ricevuto adeguati flussi informativi dall'Organismo di Vigilanza ed ha monitorato le attività progettuali funzionali all'aggiornamento del Modello approvato, nella sua ultima versione aggiornata, dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 27 Luglio 2018. Ulteriori attività di aggiornamento del Modello, alla luce dell'evoluzione normativa, sono oggetto di monitoraggio da parte dell'Organismo di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di sostanziale adeguatezza del sistema di controllo interno nel suo complesso ed evidenzia che non sussistono rilievi significativi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati.

  • la contabilità è stata sottoposta ai controlli previsti dalla normativa da parte della Società di Revisione RIA GRANT THORNTON S.p.A., alla quale l'Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2017 ha conferito l'incarico di revisore legale dei conti per gli esercizi 2017-2024:

  • il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente la Società di Revisione RIA GRANT THORNTON S.p.A. e, dagli incontri svolti, non sono emersi fatti di rilievo meritevoli di segnalazione, concernenti l'attività di revisione, né carenze determinanti sull'integrità del sistema di controllo interno per ciò che concerne in particolare il processo di informativa finanziaria;

  • RIA GRANT THORNTON S.p.A. ha emesso, in data odierna, la propria Relazione contenente il giudizio sul Bilancio d'esercizio (in seguito anche "Bilancio") e sul Bilancio Consolidato predisposti in conformità agli International Accounting Standards/International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/05, nonché il giudizio di coerenza della Relazione sulla Gestione e delle informazioni della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari con il Bilancio. Detta Relazione non contiene rilievi né richiami di informativa. Nella suddetta Relazione, inoltre, si dà atto di aver verificato l'avvenuta approvazione, da parte degli Amministratori, della dichiarazione non finanziaria.

Indipendenza della Società di Revisione, in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi non di revisione.

Con riguardo alla conferma annuale dell'indipendenza ai sensi dell'art. 17, comma 9, lett. a) del D. Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale rappresenta di aver ricevuto dalla Società di Revisione conferma scritta con la trasmissione della Relazione aggiuntiva emessa in data odierna, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento europeo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione e, in particolare, ha ricevuto periodica evidenza degli incarichi diversi dai servizi di revisione da attribuire (o attribuiti in forza di specifiche disposizioni regolamentari) al revisore legale.

Come si evince dal Bilancio Consolidato del gruppo Aeffe, nel corso dell'esercizio 2018, la RIA GRANT THORNTON S.p.A. ha svolto a favore del Gruppo le attività di seguito riassunte:

Revisione contabile Euro 124.000
Apposizione visto di conformità dichiarazione IVA Euro 1.000

Il Collegio Sindacale considera che i summenzionati corrispettivi siano adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori effettuati e ritiene altresì che gli incarichi (e i relativi compensi) diversi dai servizi di revisione non siano tali da incidere sull'indipendenza del Revisore Legale. Il Collegio ha inoltre verificato che gli incarichi affidati alla Società di Revisione non rientrino fra quelli vietati per la società di revisione in carica, ai sensi del citato Regolamento

Il Collegio Sindacale, non ha riscontrato siano stati conferiti incarichi a soggetti legati alla Società incaricata della revisione legale da rapporti continuativi.

In relazione alla società di revisione, il Collegio Sindacale segnala che RIA GRANT THORNTON S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, la Relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo, dalla quale non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno e/o nel sistema contabile.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF).

Aeffe, in qualità di ente di interesse pubblico (EIP) e Gruppo di grandi dimensioni è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario, a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 254/2016 emanato in attuazione della Direttiva 2014/UE, entrato in vigore il 25 gennaio 2017.

In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Aeffe è stata redatta nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delleattività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto, coprendo i temi ritenuti rilevanti e previsti dall'art. 3 del D. Lgs. 254/2016, in conformità alle linee guida di riferimento GRI Standard, emanate nel 2016 dal Global Reporting Initiative.

In tal senso, la DNF contiene una descrizione di tematiche che riguardano: la corporate governance, le politiche societarie, il modello aziendale di gestione e organizzazione, i risultati conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di risorse umane, ambiente, lotta alla corruzione e diritti umani, altri temi materiali (Gestione responsabile della supply chain; Riciclabilità dei prodotti e del packaging; Qualità delle materie prime e sicurezza del prodotto; Soddisfazione dei clienti; Salute e sicurezza dei clienti; Ricerca e sviluppo; Marketing e comunicazioni responsabili; Performance finanziaria; Presenza territoriale e mercati serviti; Impatto economico: distribuzione del valore aggiunto).

Con specifico riguardo all'esame della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. 254/2016, nell'ambito delle competenze ad esso attribuite dall'ordinamento. A tal riguardo, si rappresenta che:

  • ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 20267, la Società ha incaricato BDO ITALIA S.p.A. di effettuare l'esame limitato della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo Aeffe;

  • il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario;

  • BDO ITALIA S.p.A. ha emesso in data 26 marzo 2019 la propria Relazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, attestando la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati;

  • RIA GRANT THORNTON S.p.A. ha emesso in data odierna la propria Relazione, contenente il giudizio sulla conformità del Bilancio d'esercizio e del Bilancio Consolidato, in cui si dà atto di aver verificato l'avvenuta predisposizione della Dichiarazione non finanziaria.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa non finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Bilancio d'esercizio, Bilancio Consolidato e Relazione sula Gestione.

Il progetto di Bilancio di Aeffe, approvato con delibera dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2019, è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Si precisa che, a decorrere dal 1° gennaio 2018 sono entrati in vigore, tra gli altri, i seguenti documenti, già precedentemente emessi dallo IASB e omologati dall'Unione Europea, che recano modifiche ai principi contabili internazionali: IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con clienti), IFRS 9 (Strumenti finanziari), Emendamento all'IFRS 4 (Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts), Emendamento all'IFRS 2 (Classification and measurement of share-based payment transactions).

Proposte all'Assemblea in ordine al bilancio di esercizio (art. 153, secondo comma, D.Lgs. 58/98

  1. Bilancio al 31 dicembre 2018.

Il Collegio Sindacale, considerati anche i risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione, esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018 e non ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione sulla destinazione dell'utile dell'esercizio.

  1. Politica di Remunerazione della Società.

Vi informiamo che il Collegio Sindacale non ha obiezioni da formulare in merito alla Politica di Remunerazione sottoposta alla consultazione dell'Assemblea.

Considerazioni finali

Il Collegio Sindacale non ha rilievi da segnalare in ordine alle informazioni ottenute e all'attività di vigilanza svolta; non ha costatato omissioni, fatti censurabili o irregolarità o circostanze tali da richiedere segnalazioni in questa Relazione o all'Autorità di Vigilanza.

San Giovanni in Marignano, 26 marzo 2019 Il Collegio Sindacale

Angelo MIGLIETTA (Presidente)

Fernando CIOTTI (Sindaco Effettivo)

Carla TROTTI (Sindaco Effettivo)

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazioni delle partecipazioni

Il bilancio d'esercizio include attività relative a partecipazioni in imprese controllate per 141,2 milioni di euro.

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Corso Vercelli n.40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli- Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona.

www.ria-grantthornton.it

Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omissions.

Come indicato in nota integrativa le partecipazioni sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Come nei precedenti esercizi, gli amministratori hanno svolto test di impairment per indentificare la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza, al fine di verificare la consistenza del valore contabile. Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse, con particolare riferimento alla stima:

  • dei flussi finanziari attesi delle singole società, la cui determinazione deve tener conto dei flussi di cassa prodotti in passato e dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché delle previsioni formulate dagli amministratori circa gli andamenti economici futuri del Gruppo;
  • dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi finanziari.

L'informativa in bilancio sulle partecipazioni è inclusa nella nota 3 del bilancio, nonché nelle illustrazioni dei principi contabili adottati e nel paragrafo relativo alle stime.

Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo considerato la valutazione delle partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Indichiamo di seguito le procedure di revisione svolte.

  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo adottato nella predisposizione dei test di impairment delle Società partecipate approvato dagli amministratori.
  • Abbiamo acquisito la comprensione del processo di predisposizione dei piani pluriennali delle società partecipate.
  • Abbiamo analizzato la correttezza e la veridicità dei dati dei bilanci delle partecipate più significative, che confluiscono nel bilancio consolidato di Gruppo, e la riconciliazione dei relativi valori economico patrimoniali con i dati assunti per la predisposizione dei test di impairment.
  • Ai fini delle nostre procedure abbiamo effettuato la stima del valore recuperabile prendendo come base l'enterprise value (valore operativo, al lordo dell'indebitamento finanziario), ottenuto mediante l'applicazione di un multiplo EV/Ebitda alle grandezze fondamentali delle società oggetto di test. In via prudenziale il multiplo preso a riferimento è stato applicato all'Ebitda conseguito nell'esercizio 2018. Il risultato ottenuto è stato rettificato per tenere conto della posizione finanziaria netta alla data di verifica. Tali verifiche sono stata svolte con il supporto di esperti del network Grant Thornton.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Bologna, 26 marzo 2019

Ria Grant Thornton S.p.A. Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Chitarrara 910 Monte Colombo (RN);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
  • 7) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
  • 8) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 9) Deposito in Via Santarcangiolese 6 Poggio Torriana (RN);
  • 10) Deposito in Via Pietro Colletta 31 Reggio Emilia (RE);
  • 11) Deposito in Via Chieri 107 Andenzeno (TO).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2018 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VI si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2017 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili adottati per la presente relazione finanziaria annuale sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2017, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2018.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1 gennaio 2018, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2018

  • IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti": emesso a maggio 2014 introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti e sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi (IAS 18, IAS 11, IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31). L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente, con applicazione retrospettica piena o modificata.

La Società ha applicato il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria che, nel caso della Società AEFFE è dal 1° gennaio 2018. Nel corso del 2017, la Società ha svolto una valutazione sull'impatto dell'IFRS 15 simulando l'applicazione dello standard a contratti appartenenti ai principali flussi di ricavi identificati per la Società; considerando la natura del business, gli impatti sono stati stimati come non materiali per la società. Si segnala inoltre che la Società ha scelto, per la transizione, il metodo dell'applicazione retrospettica modificata e dunque non verranno modificati i dati comparativi (anno 2017).

Nell'applicazione dell'IFRS 15, la Società ha considerato i seguenti punti:

Vendite Retail e Wholesale: l'applicazione dell'IFRS 15 ai contratti con i clienti nei quali la vendita dei beni è la sola obbligazione non ha avuto impatti sulla Società soprattutto con riguardo ai flussi retail. Il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene similmente a quanto accade secondo gli standards attualmente applicabili. Nell'ambito del processo di identificazione delle diverse obbligazioni di fare (performance obligation), si è infine identificato il diritto di reso quale elemento che potrebbe risultare in un differimento del riconoscimento dei ricavi rispetto al presente trattamento contabile. In particolare, quando un contratto con un cliente prevede un diritto di reso dei beni, la Società attualmente contabilizza il diritto di reso (seppur di importo non materiale) utilizzando un approccio basato sulla previsione del reso, simile al metodo del valore atteso previsto dall'IFRS 15.

  • IFRS 9 "Strumenti finanziari": in data 22 novembre 2016 l'Unione Europea ha emesso il Regolamento n. 2016/2067 il quale ha omologato l'IFRS 9 (Financial Instruments), che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting.
  • Emendamento all'IFRS 4: "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Emendamenti emessi dallo IASB in data 12 settembre 2016, omologato dall'Unione Europea in data 3 novembre 2017 ed applicabile con data di efficacia prevista dal 1° gennaio 2018. L'emendamento tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione dell'IFRS 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard contrattuali assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che sottoscrivono contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un'opzione che permetta alle società di riclassificare dal conto economico al conto economico complessivo alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; ii) un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente è la sottoscrizione di contratti come descritti dall'IFRS 4. L'adozione di tale principio non ha prodotto impatti sul bilancio della Società.
  • Emendamento all'IFRS 2: "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)". Emendamenti pubblicati dallo IASB in data 20 giugno 2016. Il documento contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cashsettled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settle a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione di tale principio non ha prodotto impatti sul bilancio della Società.

Nuovi principi contabili ed interpretazioni omologati dall'Unione Europea ed efficaci dagli esercizi successivi al 31 dicembre 2018

  • IFRS 16 "Leasing": in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato Patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi".

Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).

La Società ha deciso di non optare per l'applicazione anticipata del IFRS 16 pertanto gli effetti di tale principio saranno riflessi a partire da 01/01/2019.

Si è deciso pertanto di utilizzare una applicazione retrospettica, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo verrà rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'incremental borrowing rate sarà quello alla data di applicazione del principio escludendo i costi diretti iniziali dalla valutazione del diritto d'uso dell'attività. Al 31/12/2018 gli "operating lease commitments" ammontano a circa 16,9 mln di euro.

Assumendo che questi ultimi rimangano sostanzialmente in linea al 31/12/2018 l'effetto che sarà riflesso al 01/01/2019 (bilancio di apertura oggetto della transizione) riguarderà:

  • Passività per leasing con un incremento stimato pari a circa 15,5 mln di euro (Passività finanziarie);
  • Attività derivanti dal diritto all'uso dell'attività con un incremento stimato pari a circa 14,4 mln di euro (Immobilizzazioni).

L'applicazione del nuovo principio inoltre porterà alla cancellazione dei canoni per leasing operativi, rilevati come costi per servizi, che verranno riparametrati tra ammortamenti dei "Right of use Assets" e oneri finanziari legati alla valutazione del costo ammortizzato del debito finanziario per leasing. Questo comporterà pertanto un incremento dell'EBITDA, che per il 31/12/2018 è previsto approssimativamente pari a 2,1 mln di euro.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Descrizione Data di efficacia prevista dal principio
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts (*)
IFRS 17 Insurance Contracts 01/01/2021
Interpretations 01/01/2019
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration 01/01/2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments 01/01/2019
Amendments 01/01/2019
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an
Investor and its Associate or Joint Venture
Differita fino al completamento del progetto
IASB sull'equity method
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment
Transactions
1° gennaio 2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle 1° gennaio 2019
Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property 1° gennaio 2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures 1° gennaio 2019
Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation 1° gennaio 2019

(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2019. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") pari al 1,09%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,39% (5,63% al 31 dicembre 2017).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2018, la Società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2018 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell'attività, dedotti i costi per la sua vendita, ed il valore d'uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore d'uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività.

Per il calcolo del valore d'uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:

  • Piano economico redatto dal management (budget 2019 + proiezione dei successivi 4 anni) per la determinazione dei flussi di cassa;
  • Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all'attività svolta dall'impresa.

La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.

Il management utilizza come base di calcolo il budget (2019) e predispone sulla base di quest'ultimo ulteriori 4 anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 6,39%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.

Al fine di valutare il valore d'uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto del flusso di cassa dell'ultimo anno di piano.

Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando l'Equity value.

Per le società sottoposte ad impairment test Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., Aeffe Shanghai, non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio.

Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2019 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023 ad un tasso di crescita medio del 5%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2023. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 6,39% (5,63%lo scorso anno).

Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l, Aeffe Usa Inc. e Aeffe Shanghai: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2019 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2019. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2023. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 6,39% (5,63%lo scorso anno).

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 1,50%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,55%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,625%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,13%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(v) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(vi) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(vii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2018 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 45 migliaia su base annua (Euro 90 migliaia al 31/12/2017).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2018 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(viii) Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;

  • b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
    • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
    • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti commerciali
Altre voci attive correnti
56.941
14.509
56.077
12.974
864
1.535
1,5%
11,8%
Totale 71.450 69.051 2.399 3,5%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2018, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 24.863 migliaia di Euro (29.222 migliaia di Euro nel 2017). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Fino a 30 giorni 3.454 4.297 ( 843) (19,6%)
31 - 60 giorni 3.769 3.527 242 6,9%
61 - 90 giorni 915 647 268 41,4%
Superiore a 90 giorni 16.725 20.751 ( 4.026) (19,4%)
Totale 24.863 29.222 ( 4.359) (14,9%)

Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 4.359 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.17 3.274 484 3.758
Incrementi per acquisti 419 419
Decrementi ( 39) ( 39)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 279) ( 405)
Saldo al 01.01.18 3.149 585 3.734
Incrementi per acquisti 553 553
Decrementi -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 339) ( 465)
Saldo al 31.12.18 3.023 799 3.822

Marchi

La voce include il valore dei marchi di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 24 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

(Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.17 16.945 22.370 1.289 1.682 46 538 42.870
Incrementi 65 199 249 45 264 822
Decrementi ( 6) ( 6)
Ammortamenti del periodo ( 564) ( 276) ( 403) ( 28) ( 186) ( 1.457)
Saldo al 01.01.18 16.945 21.871 1.206 1.528 63 616 42.229
Incrementi 1.556 145 716 90 295 2.802
Decrementi ( 15) ( 15)
Ammortamenti del periodo ( 567) ( 301) ( 432) ( 42) ( 211) ( 1.553)
Saldo al 31.12.18 16.945 22.860 1.050 1.797 111 700 43.463

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 2.802 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Decrementi per Euro 15 migliaia in impianti e macchinari.
  • Ammortamenti per Euro 1.553 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 1.324 migliaia a seguito della sottoscrizione del 100% del capitale sociale della società Aeffe Shangai che gestisce la boutique sita in Shanghai che commercializza capi di abbigliamento e accessori per il marchio "Alberta Ferretti".

4. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

5. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Crediti Debiti Debiti
2018 2017 2018 2017
Beni materiali ( 17) ( 17)
Attività immateriali ( 130) ( 130)
Accantonamenti 369 440
Oneri deducibili in esercizi futuri 1.346 1.105
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 158) ( 132)
Perdite fiscali portate a nuovo 158
Imposte da passaggio IAS 863 863 ( 7.304) ( 7.204)
Totale 2.578 2.566 ( 7.609) ( 7.483)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 17) ( 17)
Attività immateriali ( 130) ( 130)
Accantonamenti 440 ( 78) 7 369
Oneri deducibili in esercizi futuri 1.105 248 ( 7) 1.346
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 132) ( 26) ( 158)
Perdite fiscali portate a nuovo 158 ( 158) -
Imposte da passaggio IAS ( 6.341) ( 82) ( 18) ( 6.441)
Totale ( 4.917) ( 96) ( 18) ( 5.031)

La variazione negativa in conto economico pari a Euro 96 migliaia è principalmente riferibile al rilascio della fiscalità differita attiva sulle perdite pregresse definitivamente utilizzate.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

6. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.463 4.584 ( 121) (2,6%)
Prodotti in corso di lavorazione 6.404 6.206 198 3,2%
Prodotti finiti e merci 21.909 22.611 ( 702) (3,1%)
Acconti 26 22 4 18,2%
Totale 32.802 33.423 ( 621) (1,9%)

Il decremento della voce Rimanenze pari a Euro 621 migliaia è legato principalmente alle vendite delle giacenze delle precedenti stagioni.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2019.

I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2019, autunno/inverno 2018 e il campionario dell'autunno/inverno 2019.

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.

7. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti verso clienti 9.892 12.671 ( 2.779) (21,9%)
Crediti verso imprese controllate 47.794 44.322 3.472 7,8%
Crediti verso controllanti 4 - 4 n.a.
(Fondo svalutazione crediti) ( 749) ( 916) 167 (18,2%)
Totale 56.941 56.077 864 1,5%

Al 31 dicembre 2018 i crediti commerciali sono pari a Euro 56.941 migliaia, con un incremento dell'1,5% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2017, determinato principalmente dall'aumento dei crediti verso imprese controllate per effetto del credito IVA e del credito per imposte di gruppo.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2017 è stato utilizzato per l'importo di Euro 382 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 215 migliaia.

8. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
IVA 3.063 2.722 341 12,5%
IRES 1.104 816 288 35,3%
IRAP 5 - 5 n.a.
Altri crediti tributari 75 33 42 125,2%
Totale 4.247 3.571 676 18,9%

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'incremento dei crediti IVA ed IRES.

9. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Depositi bancari e postali 4.512 7.594 ( 3.082) (40,6%)
Assegni 30 - 30 n.a.
Denaro e valori in cassa 18 18 - 2,2%
Totale 4.561 7.612 ( 3.051) (40,1%)

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.

La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

Il decremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, rispetto all'esercizio precedente, è di Euro 3.051 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

10. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 11.481 10.454 1.027 9,8%
Acconti per royalties e provvigioni 191 226 ( 35) (15,5%)
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 614 333 281 84,4%
Ratei e risconti attivi 517 597 ( 80) (13,4%)
Altri 1.706 1.364 342 25,1%
Totale 14.509 12.974 1.535 11,8%

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2019 e autunno inverno 2019 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

11. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva legale 3.336 2.995 341
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 33.034 26.558 6.476
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias 1.086 1.086 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 623) ( 681) 58
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348 -
Risultato di esercizio 8.781 6.818 1.963
Totale 152.315 143.477 8.838

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2018 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 3.336 migliaia. L'incremento di Euro 341 migliaia è determinato dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2017.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2018 per Euro 6.476 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2017 di Euro 58 migliaia.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2018 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2017.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 8.781 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi precedenti esercizi
Per Per Per
copertura aumento distribuzione ai
perdite capitale soci
sociale
Capitale sociale 25.371
Riserva legale 3.336 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.502 A,B,C 69.502
- di cui 1.738 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 32.630 A,B,C 32.630
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 1.086 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 623) B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Totale 143.534 104.480 - - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2018 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

12. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2017 2018
Trattamento di quiescenza 123 1 ( 5) 119
Totale 123 1 ( 5) 119

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

13. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 Incrementi Decrementi e altre
variazioni
31 dicembre 2018
TFR 3.943 94 ( 384) 3.653
Totale 3.943 94 ( 384) 3.653

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

14. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
15.834
3.092
20.548
2.120
( 4.714)
972
(22,9%)
45,8%
Totale 18.926 22.668 ( 3.742) (16,5%)

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

I "Debiti verso altri finanziatori" si riferiscono principalmente ai finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa nel corso degli esercizi 2016, 2017 e 2018.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2018 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 28.268 12.434 15.834
Totale 28.268 12.434 15.834

Si precisa che non ci sono scadenze oltre i cinque anni.

15. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie si riferiscono principalmente ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso imprese controllate 40.613 39.590 1.023 2,6%
Debiti verso fornitori 36.642 34.171 2.471 7,2%
Totale 77.254 73.761 3.493 4,7%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2018.

17. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti per Irap 90 137 ( 47) (34,3%)
Debiti per Ires 3.166 326 2.840 871,2%
Debiti verso Erario per ritenute 1.394 1.362 32 2,3%
Totale 4.650 1.825 2.825 154,8%

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'aumento dei debiti IRES maturati nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo.

18. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso banche 33.266 42.746 ( 9.480) (22,2%)
Totale 33.266 42.746 ( 9.480) (22,2%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso banche a breve termine
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine
20.832
12.434
33.330
9.416
( 12.498)
3.018
(37,5%)
32,1%
Totale 33.266 42.746 ( 9.480) (22,2%)

La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.

19. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2017:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 2.075 1.979 96 4,9%
Debiti verso dipendenti 2.556 2.445 111 4,5%
Debiti verso clienti 2.474 2.238 236 10,5%
Altri 747 1.020 ( 273) (26,8%)
Totale 7.851 7.682 169 2,2%

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2018 i ricavi passano da Euro 157.527 migliaia del 2017 a Euro 175.976 migliaia, con un incremento dell'11,7% a cambi correnti (12% a cambi costanti). Tale aumento ha riguardato il brand Moschino e i due marchi di proprietà Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

I ricavi sono stati conseguiti per il 48% sul mercato italiano e per il 52% sui mercati esteri.

Accounting Policy:

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Determinazione del prezzo della transazione:

La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature
pelletteria e
Totale
Aeffe SpA
Esercizio 2018 accessori
Area Geografica 149.187 26.790 175.976
Italia 73.427 11.402 84.829
Europa (Italia esclusa) 28.408 3.253 31.661
Asia e Resto del mondo 40.293 11.062 51.355
America 7.059 1.072 8.131
Marchio 149.187 26.790 175.976
Alberta Ferretti 24.173 2.546 26.719
Philosophy 17.544 1 17.545
Moschino 102.998 24.240 127.238
Pollini 17 - 17
Altri 4.455 2 4.457
Contratti con le controparti 149.187 26.790 175.976
Wholesale 149.187 26.790 175.976
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 149.187 26.790 175.976
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi connessi alla
propietà del bene)
149.187 26.790 175.976

21. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Affitti attivi 3.531 3.509 22 0,6%
Altri ricavi 2.345 2.114 231 10,9%
Totale 5.876 5.623 253 4,5%

La voce altri ricavi, pari ad Euro 2.345 migliaia nell'esercizio 2018, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.

22. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 65.441 62.094 3.347 5,4%
Totale 65.441 62.094 3.347 5,4%

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2018.

23. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Lavorazioni esterne 22.115 20.541 1.574 7,7%
Consulenze 9.053 7.694 1.359 17,7%
Pubblicità e promozione 4.756 4.512 244 5,4%
Premi e provvigioni 6.568 6.587 ( 19) (0,3%)
Trasporti 1.868 1.745 123 7,0%
Utenze 551 561 ( 10) (1,9%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.549 2.254 295 13,1%
Assicurazioni 196 193 3 1,6%
Commissioni bancarie 250 304 ( 54) (17,8%)
Spese di viaggio 988 1.006 ( 18) (1,8%)
Servizi industriali diversi 809 916 ( 107) (11,7%)
Altri servizi 1.509 1.457 52 3,6%
Totale 51.212 47.771 3.441 7,2%

I costi per servizi passano da Euro 47.771 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 51.212 migliaia dell'esercizio 2018, con un incremento del 7,2%.

La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "Consulenze" e "Pubblicità e promozione" relativi all'aumento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

24. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Affitti passivi 2.808 2.642 166 6,3%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 13.627 12.574 1.053 8,4%
Noleggi ed altri 640 484 156 32,2%
Totale 17.075 15.700 1.375 8,8%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 1.375 migliaia, passando da Euro 15.700 migliaia dell'esercizio 2017 a Euro 17.075 migliaia dell'esercizio 2018. Tale variazione è imputabile principalmente all'aumento dei costi per royalties a seguito dell'incremento di fatturato del brand Moschino.

25. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Costi per il personale 29.245 27.364 1.881 6,9%
Totale 29.245 27.364 1.881 6,9%

I costi del personale passano da Euro 27.364 migliaia del 2017 a Euro 29.245 migliaia del 2018 con un incremento di Euro 1.881 migliaia. La Società nel corso del 2018 ha investito principalmente nell'area Ricerca e Sviluppo, nella parte commerciale e comunicazione/marketing.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Luglio 2017.

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2018 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Operai 147 136 11 8,1%
Impiegati 402 389 13 3,3%
Dirigenti 13 13 - n.a.
Totale 562 538 24 4,5%

26. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Imposte e tasse 320 322 ( 2) (0,5%)
Omaggi 407 217 190 87,7%
Altri oneri operativi 1.358 1.211 147 12,1%
Totale 2.086 1.750 336 19,2%

La voce altri oneri operativi passa da Euro 1.750 migliaia del 2017 a Euro 2.086 migliaia dell'esercizio 2018.

27. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 465 405 60 14,9%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.554 1.456 98 6,7%
Svalutazioni e accantonamenti crediti 215 800 ( 585) (73,1%)
Totale 2.233 2.661 ( 427) (16,1%)

28. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Interessi attivi 146 341 ( 195) (57,2%)
Sconti finanziari 10 11 ( 1) (9,1%)
Utili su cambi finanziari - 287 ( 287) (100,0%)
Totale 156 639 ( 483) (75,6%)

La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Interessi passivi 629 1.069 ( 440) (41,2%)
Differenze cambio 122 - 122 n.a.
Altri oneri 243 454 ( 211) (46,5%)
Totale 993 1.523 ( 530) (34,8%)

La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche e alla riduzione dell'indebitamento bancario avvenuto nel corso dell'esercizio 2018.

29. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017 Δ %
Imposte correnti 4.191 3.388 803 23,7%
Imposte differite e anticipate 248 ( 346) 594 n.a.
Totale imposte sul reddito 4.439 3.042 1.397 45,9%

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2017 e il 2018 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Risultato prima delle imposte 13.219 9.860
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 3.173 2.366
Effetto fiscale 519 29
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 3.692 2.395
IRAP (corrente e differita) 747 647
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 4.439 3.042

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa impiegato nel 2018 è stato pari a Euro 3.052 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 7.610 2.633
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 15.416 7.552
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 4.664) ( 1.646)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 13.804) ( 929)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) ( 3.052) 4.978
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 4.558 7.610

30. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2018 ha generato flussi di cassa pari a Euro 15.416 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Risultato del periodo prima delle imposte 13.219 9.860
Ammortamenti e svalutazioni 2.233 2.661
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 294) ( 501)
Imposte sul reddito corrisposte ( 1.365) ( 7.435)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 837 884
Variazione nelle attività e passività operative 786 2.083
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 15.416 7.552

31. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2018 è di Euro 4.664 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 553) ( 380)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.787) ( 816)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 1.324) ( 450)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( 4.664) ( 1.646)

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2018 è di Euro 13.804 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2018 2017
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 58 ( 26)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 13.221) ( 4.551)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 197 4.533
Proventi e oneri finanziari ( 837) ( 884)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 13.804) ( 929)

ALTRE INFORMAZIONI

33. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

34. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2018 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017
A - Cassa 48 18 30
B - Altre disponibilità liquide 4.512 7.594 ( 3.082)
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 4.561 7.612 ( 3.051)
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 20.832) ( 33.330) 12.498
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 12.434) ( 9.416) ( 3.018)
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 33.266) ( 42.746) 9.480
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 28.705) ( 35.134) 6.429
K - Debiti bancari non correnti ( 18.926) ( 22.668) 3.742
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 18.926) ( 22.668) 3.742
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 47.631) ( 57.802) 10.171

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

35. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2018 2017
Risultato del periodo
Numero medio di azioni del periodo
8.781
101.486
6.818
101.486
Risultato base per azione 0,0865 0,0672

36. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2018 e 2017, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2018
Gruppo Moschino 23.200 659 107 3.341 13.092 7 ( 60)
Gruppo Pollini 642 2.606 20.862 31 6 4 125
Gruppo Aeffe Retail 18.256 810 75 175
Velmar S.p.A. 92 345 101 54 ( 1)
Aeffe Usa Inc. 5.005 3 353 3 ( 86)
Aeffe UK L.t.d. 1.019 3 60 250 10
Aeffe France S.a.r.l. 729 3 130 858 12 9
Aeffe Shanghai 589 370 7
Totale imprese del gruppo 49.533 4.427 21.335 5.433 13.098 43 ( 12)
Totale voce di bilancio 175.976 5.876 65.441 51.212 17.075 ( 2.086) ( 837)
Incidenza % sulla voce di bilancio 28,1% 75,3% 32,6% 10,6% 76,7% (2,0%) 1,5%
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di servizi godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
prestazioni merci
Anno 2017
Gruppo Moschino 15.464 668 246 3.504 12.020 6 ( 69)
Gruppo Pollini 693 2.621 20.422 36 5 308
Gruppo Aeffe Retail 14.505 830 123 177
Velmar S.p.A. 103 341 472 75
Aeffe Usa Inc. 5.542 3 886 3 ( 48)
Aeffe UK L.t.d. 1.007 11 55 250
Aeffe France S.a.r.l. 844 6 84 738 22
Totale imprese del gruppo 38.157 4.479 21.403 5.664 12.025 9 214
Totale voce di bilancio 157.527 5.623 62.094 47.771 15.700 ( 1.751) ( 884)
Incidenza % sulla voce di bilancio 24,2% 79,7% 34,5% 11,9% 76,6% (0,5%) (24,2%)

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti Passività
Commerciali Commerciali finanziarie non
correnti
Anno 2018
Gruppo Moschino 3.908 26.938
Gruppo Pollini 23.934 5.864 390
Gruppo Aeffe Retail 6.259 2.820
Velmar S.p.A. 2.181 1.374 1.636
Aeffe Usa Inc. 1.130 3.057
Aeffe UK L.t.d. 5.882 7
Aeffe France S.a.r.l. 1.411 3.653 850
Aeffe Japan Inc. 30 474
Aefe Shanghai 1.503
Totale imprese del gruppo 1.441 47.794 38.983 5.083
Totale voce di bilancio 2.159 56.941 77.254 18.926
Incidenza % sulla voce di bilancio 66,7% 83,9% 50,5% 26,9%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti Passività
Commerciali Commerciali finanziarie non
correnti
Anno 2017
Gruppo Moschino 3.201 28.451
Gruppo Pollini 27.202 7.775 390
Gruppo Aeffe Retail 4.868 218
Velmar S.p.A. 935 1.121 6
Aeffe Usa Inc. 1.336 2.085
Aeffe UK L.t.d. 4.896 250
Aeffe France S.a.r.l. 1.411 2.898 439
Aeffe Japan Inc. 30 322
Totale imprese del gruppo 1.441 44.322 39.590 2.481
Totale voce di bilancio 2.356 56.077 73.761 22.668
Incidenza % sulla voce di bilancio 61,2% 79,0% 53,7% 10,9%

37. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2018 2017 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 751 Costo
Commerciale - 205 Debito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.805 1.789 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 1.390 1.350 Ricavo
Costi per servizi 73 73 Costo
Affitto immobile 50 50 Costo
Commerciale 638 735 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
2018 2018 2017 2017
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 175.976 1.390 0,8% 157.527 1.350 0,9%
Costi per servizi 51.212 1.123 2,2% 47.771 874 1,8%
Costi per godimento beni di terzi 17.075 1.805 10,6% 15.700 1.789 11,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti commerciali 56.941 638 1,1% 56.077 735 1,3%
Debiti commerciali 77.254 0,0% 73.761 205 0,3%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa 15.416 ( 1.646) n.a. 7.552 ( 1.080) n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 47.632) ( 1.646) 3,5% ( 57.802) ( 1.080) 1,9%

38. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2018 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

39. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2018 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

40. Garanzie ed impegni

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2018 2017 Δ %
Fidejussioni
- nell'interesse di terzi 9.488 7.679 1.809 23,6%
Totale 9.488 7.679 1.809 23,6%

41. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.

È stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

42. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2018
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON S.p.A. 79
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario BDO ITALIA S.p.A. 10
Assistenza Regolamento Europeo 679/2016 BDO ITALIA S.p.A. 25
Totale 114

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate
  • ALLEGATO III: Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO V: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO VI: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2017

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/17 8.585.150 1.937.332 10.778.284 100% 8.585.150 26.593.345
Al 31/12/18 8.585.150 2.826.797 13.605.081 100% 8.585.150 26.593.345
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/17 66.817.108 ( 178.435) 71.194.304 70% 14.000.000 46.857.175
Al 31/12/18 66.817.108 ( 574.248) 70.620.056 70% 14.000.000 46.857.175
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/17 6.000.000 5.163.389 31.001.416 100% 6.000.000 41.945.452
Al 31/12/18 6.000.000 9.915.367 40.916.783 100% 6.000.000 41.945.452
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/17 120.000 2.139.325 2.595.718 100% 60.000 8.290.057
Al 31/12/18 120.000 3.853.318 6.449.037 100% 60.000 8.290.057
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/17 50.000 ( 174.840) 63.739 100% n.d. * 5.018.720
Al 31/12/18 50.000 ( 654.143) ( 590.404) 100% n.d. 5.018.720
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/17 GBP 310.000 ( 916.753) ( 2.537.526) 100% n.d. *
349.414 ( 1.033.310) ( 2.860.151) 100% n.d. * 478.400
Al 31/12/18 GBP 310.000 ( 1.221.368) ( 3.758.894) 100% n.d.
346.562 ( 1.365.420) ( 4.202.229) 100% n.d. 478.400
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/17 USD 600.000 ( 263.879) 11.663.163 100% n.d. *
500.292 ( 220.028) 9.724.975 100% n.d. * 10.664.812
Al 31/12/18 USD 600.000 ( 67.300) 11.595.863 100% n.d.
524.017 ( 58.777) 10.127.391 100% n.d. 10.664.812
Aeffe Japan Inc. Tokyo (Japan)
Al 31/12/17 JPY 3.600.000 ( 2.613.232) ( 281.241.809) 100% n.d. * -
26.665 ( 19.356) ( 2.083.118) 100% n.d. * -
Al 31/12/18 JPY 3.600.000 ( 3.095.264) ( 284.337.073) 100% n.d.
28.605 ( 24.595) ( 2.259.333) 100% n.d.
Aeffe Shanghai Shanghai (China)
Al 31/12/18 CNY 10.000.000 ( 6.532.798) 3.467.202 100% n.d. *
1.269.825 ( 829.551) 440.274 100% n.d. * 1.324.017
Totale partecipazioni in imprese controllate: 141.171.978

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/17 109
Al 31/12/18 109
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/17 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/18 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/17 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/18 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/17 2,100% n.d. * 516
Al 31/12/18 2,100% n.d. * 516
Effegidi
Al 31/12/17 6.000
Al 31/12/18 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.892
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 141.182.870

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2018 correlate 2017 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.023 3.149
Altre attività immateriali 800 585
Totale attività immateriali (1) 3.822 3.734
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.945 16.945
Fabbricati 22.860 21.871
Opere su beni di terzi 1.050 1.206
Impianti e macchinari 1.797 1.528
Attrezzature 111 63
Altre attività materiali 700 616
Totale attività materiali (2) 43.463 42.230
Altre attività
Partecipazioni (3) 141.183 141.172 139.859 139.848
Altre attività (4) 2.159 1.441 2.356 1.441
Imposte anticipate (5) 2.577 2.565
Totale altre attività 145.920 144.780
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 193.205 190.744
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 32.802 33.423
Crediti commerciali (7) 56.941 48.432 56.077 45.057
Crediti tributari (8) 4.247 3.571
Disponibilità liquide (9) 4.561 7.612
Altri crediti (10) 14.509 12.974
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 113.059 113.657
TOTALE ATTIVITA' 306.265 304.402

ALLEGATO III

Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 306.265 304.402
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 123.022 126.014
Altri debiti (19) 7.851 7.682
Passività finanziarie (18) 33.266 42.746
Debiti tributari (17) 4.650 1.825
Debiti commerciali (16) 77.254 38.983 73.761 39.795
PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 30.927 34.911
Passività non finanziarie (15) 620 695
Passività finanziarie (14) 18.926 5.083 22.668 2.481
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 3.653 3.943
Imposte differite (5) 7.609 7.483
Accantonamenti (12) 119 123
PASSIVITA' NON CORRENTI
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 152.315 143.477
Risultato di esercizio 8.781 6.818
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 623) ( 681)
Riserva legale 3.336 2.995
Riserva IAS 1.086 1.086
Riserva Fair Value 7.742 7.742
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
71.240
33.035
71.240
26.558
Capitale sociale 25.371 25.371
PATRIMONIO NETTO
2018 correlate 2017 correlate
(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti

ALLEGATO IV

Conto Economico con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2018 correlate 2017 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 175.976 50.923 157.527 39.507
Altri ricavi e proventi (21) 5.876 4.427 5.623 4.479
TOTALE RICAVI 181.852 163.150
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 503) 4.935
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 65.441) ( 21.335) ( 62.094) ( 21.403)
Costi per servizi (23) ( 51.212) ( 6.556) ( 47.771) ( 6.538)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 17.075) ( 14.903) ( 15.700) ( 13.814)
Costi per il personale (25) ( 29.245) ( 27.364)
Altri oneri operativi (26) ( 2.086) ( 43) ( 1.751) ( 9)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.233) ( 2.661)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 837) ( 12) ( 884) 214
RISULTATO ANTE IMPOSTE 13.219 9.860
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 4.439) ( 3.042)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 8.781 6.818

ALLEGATO V

Rendiconto Finanziario con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2018 correlate 2017 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 7.610 2.633
Risultato del periodo prima delle imposte 13.219 9.860
Ammortamenti e svalutazioni 2.233 2.661
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 294) ( 501)
Imposte corrisposte sul reddito ( 1.365) ( 7.435)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 837 884
Variazione nelle attività e passività operative 786 4.187 2.083 ( 5.555)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
OPERATIVA
(30) 15.416 7.552
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 553) ( 380)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 2.787) ( 816)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 1.324) ( 1.324) ( 450) ( 450)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' (31) ( 4.664) ( 1.646)
DI INVESTIMENTO
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 58 ( 26)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 13.221) ( 5.083) ( 4.551) ( 2.481)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 197 4.533 4.188
Proventi e oneri finanziari ( 837) ( 884)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
FINANZIARIA
(32) ( 13.804) ( 929)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 4.558 7.610

ALLEGATO VI

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2017

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro)
ESERCIZIO 2017
ESERCIZIO 2016
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 86.926 127.574
Immobilizzazioni materiali 2.052.505 2.248.163
Immobilizzazioni finanziarie 65.742.281 63.397.878
Attività non correnti 67.881.712 65.773.615
Crediti commerciali 1.051.210 1.391.856
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni -
Disponibilità liquide 140.134 21.753
Ratei e risconti 3.966 3.308
Attività correnti 1.195.310 1.416.917
Totale attività 69.077.022 67.190.532
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 61.594.665 62.529.081
Altre riserve 15.038 15.038
Arrotondamenti
Risultato d'esercizio ( 318.691) ( 934.416)
Patrimonio netto 61.391.012 61.709.703
Accantonamenti 160.625 184.132
Passività finanziarie
Passività non correnti 160.625 184.132
Debiti commerciali 7.525.385 5.296.697
Passività correnti 7.525.385 5.296.697
Totale patrimonio netto e passività 69.077.022 67.190.532
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 357.701 366.894
Totale ricavi 357.701 366.894
Costi per servizi ( 386.881) ( 305.149)
Costi per godimento beni di terzi ( 215.672)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 236.307) ( 165.803)
Oneri diversi di gestione ( 16.864) ( 15.112)
Proventi/(Oneri) finanziari 55.514 47.040
Proventi /(Oneri) da partecipazioni
Rettifiche valore attività finanziarie ( 150.722) ( 717.550)
Proventi /(Oneri) straordinari
Risultato ante imposte ( 377.560) ( 1.005.352)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 58.869 70.936
Risultato netto dell'esercizio ( 318.691) ( 934.416)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

12 marzo 2019

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

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