Annual Report • Apr 12, 2017
Annual Report
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BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016
L'Italia prosegue nella sua crescita "stabile, ma modesta", in cui i bassi tassi di interesse e la rafforzata domanda esterna agiscono da fattori positivi, mentre le "debolezze strutturali", "l'incertezza politica" e il "lento aggiustamento del settore bancario" sono di ostacolo a una più solida ripresa.
A fronte di una crescita dello 0.9% in Italia nel 2016, la progressione del Pil nei principali paesi della zona euro è più rapida e consistente: Germania +1,6% e +1,8%, Spagna +2,3% e +2,1%, Francia +1,4% e +1,7%. Solo la Grecia è cresciuta meno dell'Italia.
La Commissione europea ha recentemente corretto al rialzo la stima di crescita del Pil nella zona euro a 1,6% nel 2017 e a 1,8% nel 2018 rispetto alla stima precedente, risalente all'autunno scorso, che indicava rispettivamente a 1,5% e 1,7%. Nel 2016 il Pil è cresciuto dell'1,7%. Per la prima volta in almeno un decennio, scrive Bruxelles, tutte le economie dei Paesi europei sono previste in crescita per il triennio 2016-2018, anche se l'outlook è circondato da una crescente incertezza. Ci sono infatti "rischi eccezionali" sul futuro altrimenti positivo dell'Eurozona. Il macroeconomico e finanziario per l'Eurozona è infatti "fortemente messo alla prova" e l'incertezza che circonda le previsioni d'inverno è "eccezionale" a causa "del brusco cambio di politiche negli Usa, per l'incerto risultato del negoziato sulla Brexit, per le crescenti divergenze in politica monetaria a livello globale e per le imminenti elezioni in grandi Stati membri".
Quanto al nostro Gruppo, siamo soddisfatti della continua crescita che sta registrando e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017-2018 in corso.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Massimo Ferretti
| ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO | 4 |
|---|---|
| STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2016 | 5 |
| BRAND PORTFOLIO | 6 |
| SEDI | 7 |
| SHOWROOM | 8 |
| PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA | 9 |
| PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI | 10 |
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 | 11 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 12 |
| PROSPETTI CONTABILI | 26 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE | 31 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 33 |
| ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE | 75 |
| BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016 | 82 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 83 |
| PROSPETTI CONTABILI | 91 |
| RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | 96 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE | 103 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 105 |
| ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE | 140 |
Massimo Ferretti
Alberta Ferretti
Simone Badioli
Fernando Ciotti
Luca Sapucci
Barbara Ceppellini
la Remunerazione
Consiglieri Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani
Comitato per il Controllo Interno
Comitato per
Consiglieri Sabrina Borocci Pierfrancesco Giustiniani
Consiglio di Amministrazione Collegio sindacale
Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia
Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia
Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia
Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia
(FERRETTI - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia
(FERRETTI – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra
(FERRETTI – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia
(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti
(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia
(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia
(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia
Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles
Milano Venezia Bolzano Varese Verona
Firenze Venezia
Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| 2015 | 2016 | ||
| Totale ricavi | (Valori in milioni di Euro) | 274,0 | 287,5 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | (Valori in milioni di Euro) | 19,3 | 25,2 |
| Risultato operativo (EBIT) | (Valori in milioni di Euro) | 5,9 | 10,1 |
| Risultato ante imposte | (Valori in milioni di Euro) | 2,9 | 8,3 |
| Risultato d'esercizio per il gruppo | (Valori in milioni di Euro) | 1,5 | 3,6 |
| Risultato base per azione | (Valori in unità di Euro) | 0,015 | 0,036 |
| Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) | (Valori in milioni di Euro) | 14,4 | 16,3 |
| Cash Flow/Totale ricavi | (Valori in percentuale) | 5,2 | 5,7 |
| 31 dicembre | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|
| 2015 | 2016 | ||
| Capitale Investito Netto | (Valori in milioni di Euro) | 230,2 | 227,6 |
| Indebitamento Finanziario Netto | (Valori in milioni di Euro) | 80,5 | 59,5 |
| Patrimonio netto di Gruppo | (Valori in milioni di Euro) | 131,7 | 135,8 |
| Patrimonio netto di gruppo per azione | (Valori in unità di Euro) | 1,2 | 1,3 |
| Attività a breve/Passività a breve | Quoziente | 2,0 | 1,8 |
| Attività a breve-magazzino/Passività a breve | Quoziente | 0,9 | 0,8 |
| Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto | Quoziente | 0,5 | 0,4 |
| ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto | (Valori in percentuale) | 2,6 | 4,4 |
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.
La crescita globale si è andata gradualmente rafforzando dall'estate, ma non si è tradotta, come atteso, in una solida ripresa del commercio mondiale. Un sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma di espansione fiscale da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche sono tuttavia ancora incerte; è emerso il rischio che la ripresa dell'economia globale sia frenata dall'innescarsi e dal diffondersi di spinte protezionistiche, nonché da possibili turbolenze nelle economie emergenti.
Secondo le valutazioni del Fondo monetario internazionale, il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,1 per cento nel 2016; accelererebbe al 3,4 nel 2017 e al 3,6 nel 2018, dove le stime sono state riviste leggermente al rialzo per quasi tutte le maggiori economie avanzate (a eccezione dell'Italia) e marginalmente al ribasso per la media dei paesi emergenti, per i quali è comunque prevista un'accelerazione nel prossimo biennio. Le revisioni per le economie avanzate riflettono le sorprese positive registrate nel terzo trimestre e i benefici attesi dalle politiche di bilancio espansive annunciate negli Stati Uniti e in Giappone. La crescita nelle economie emergenti risentirebbe di condizioni finanziarie meno favorevoli: in Brasile si prospetta un miglioramento più modesto di quanto anticipato in precedenza; in India la crescita subirebbe un temporaneo rallentamento; la Cina continuerebbe nel breve periodo a beneficiare dell'espansione fiscale e monetaria attuata dalle autorità; si conferma il miglioramento delle prospettive per la Russia e per gli altri paesi produttori di materie prime.
Dopo aver dato prova di saper reagire alle sfide globali lo scorso anno, la ripresa economica europea dovrebbe continuare quest'anno e l'anno prossimo: per la prima volta in quasi dieci anni, le economie di tutti gli Stati membri dell'UE dovrebbero crescere per tutto il periodo di previsione (2016, 2017 e 2018). Tuttavia le prospettive sono avvolte da un'incertezza più fitta del solito.
Il PIL reale della zona euro è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, l'occupazione aumenta a ritmo sostenuto e la disoccupazione continua a calare, anche se resta al di sopra dei livelli pre-crisi. I consumi privati sono ancora il motore della ripresa e la crescita degli investimenti continua, pur restando modesta.
I rischi che gravano su tali proiezioni sono eccezionalmente ampi e, benché siano aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso, il bilancio complessivo punta verso il basso.
Le prospettive di crescita per le economie avanzate non appartenenti all'UE sono migliorate negli ultimi mesi, in gran parte grazie alle aspettative di incentivi di bilancio negli Stati Uniti che hanno generato tassi di interesse a lungo termine più alti e un apprezzamento del dollaro statunitense. Anche la crescita nelle economie di mercato emergenti è destinata a consolidarsi fino al 2018, benché in misura diversa a seconda dei paesi e delle regioni. Nel complesso, questo scenario potrebbe rilanciare le esportazioni europee di beni e servizi dopo un 2016 fiacco.
Il grado di incertezza particolarmente elevato che avvolge queste previsioni d'inverno è dovuto alle intenzioni ancora poco chiare della nuova amministrazione statunitense in alcuni settori strategici fondamentali, come pure alle numerose elezioni che si terranno in Europa quest'anno e ai prossimi negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50.
La bilancia dei rischi continua a pendere verso il basso, anche se sono aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso. A breve termine, gli incentivi di bilancio negli Stati Uniti potrebbero avere un impatto più incisivo sulla crescita rispetto a quello previsto attualmente. A medio termine, i rischi per le prospettive di crescita derivano dagli strascichi delle crisi recenti, dal voto del Regno Unito per uscire dall'Unione europea, da potenziali perturbazioni degli scambi commerciali, da una stretta monetaria negli Stati Uniti che potrebbe avere ricadute negative sulle economie di mercato emergenti e dalle potenziali conseguenze di livelli di debito elevati e in aumento in Cina.
Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL dovrebbe essere aumentato dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno allo 0,9 per cento anche nell'anno in corso e all'1,1 sia nel 2018 sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera. Il livello del PIL nel 2019 sarebbe ancora inferiore di circa quattro punti percentuali rispetto al 2007.
Il quadro economico presuppone il mantenimento di un livello contenuto dei rendimenti a lungo termine e condizioni del credito, in termini di costo e disponibilità, complessivamente distese. Ciò riflette l'ipotesi che non si verifichino tensioni sui mercati finanziari e bancari nell'area dell'euro e in Italia, né episodi di significativo aumento dei premi per il rischio e della volatilità; rispecchia altresì l'ipotesi, incorporata nelle quotazioni di mercato, che nel nostro paese non si interrompa la realizzazione del processo di riforma avviato negli ultimi anni.
Nel complesso si valuta che, rispetto a queste proiezioni, i rischi per la crescita siano ancora orientati prevalentemente al ribasso. I principali fattori di incertezza provengono, oltre che dalle condizioni finanziarie, dal contesto mondiale. È in particolare elevato il rischio che l'espansione dell'economia globale, rispetto a quanto incorporato nelle proiezioni, possa risentire del manifestarsi e del diffondersi di spinte protezionistiche, oltre che di possibili turbolenze nelle economie emergenti.
Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso dovrebbe chiudere il 2016 con un calo dell'1% a tassi di cambio correnti, attestandosi a 249 miliardi di euro contro i 253 miliardi del 2015, soprattutto a causa delle fluttuazioni monetarie e dell'impatto negativo degli attentati in Europa. Nel 2015 la crescita era stata del 12%.
Un duro colpo arriva dagli acquirenti cinesi che, pur continuando a comprare beni di lusso a livello locale, hanno diminuito gli acquisti all'estero: il loro contributo al mercato globale del lusso è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016. A Hong Kong e Macao il settore continua a calare, con una diminuzione prevista del 16% a tassi di cambio correnti.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il mercato accusa un calo del 3% a tassi di cambio correnti su un anno: "i brand del lusso presenti sul territorio continuano a subire la diminuzione del turismo, a causa del dollaro forte e dei consumi locali deboli". In Europa, dove l'indebolimento dell'euro ha avuto come conseguenza una crescita dello shopping da parte dei turisti, Francia e Germania in particolare hanno subito l'effetto degli attentati.
L'analisi prevede che entro il 2020 il mercato del lusso potrebbe raggiungere i 280/285 miliardi di euro, con una crescita annuale dal 3% al 4% a partire dal 2017, anche se potrebbero emergere nuove difficoltà.
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).
L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.
La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl".
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".
L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.
La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.
In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".
Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".
Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.
Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.
Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.
La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.
La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.
La società gestisce, inoltre, direttamente sei boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.
Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.
Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.
Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.
Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.
Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.
Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".
Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.
Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".
Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.
Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.
Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.
La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan. Aeffe Usa gestisce, inoltre, una boutique monomarca a West Hollywood Los Angeles.
Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.
Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.
Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".
Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese.
Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.
Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, e Aeffe, e l'attività d'importazione per le altre collezioni jeans.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.
Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.
Moschino Gmbh, società che gestiva direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Berlino, dal 1 gennaio 2016 è in fase di liquidazione.
Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.
Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.
Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.
Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).
Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.
Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.
Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.
Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..
Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.
Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.
Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.
Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.
| (Valori in unità di Euro) | Esercizio | % | Esercizio | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | sui ricavi | 2015 | sui ricavi | |||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 280.690.885 | 100,0% | 268.824.621 | 100,0% | 11.866.264 | 4,4% |
| Altri ricavi e proventi | 6.816.595 | 2,4% | 5.213.423 | 1,9% | 1.603.172 | 30,8% |
| TOTALE RICAVI | 287.507.480 | 102,4% | 274.038.044 | 101,9% | 13.469.436 | 4,9% |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 913.774) | (0,3%) | 5.085.669 | 1,9% | ( 5.999.443) | (118,0%) |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | ( 89.794.049) | (32,0%) | ( 91.297.185) | (34,0%) | 1.503.136 | (1,6%) |
| Costi per servizi | ( 81.289.495) | (29,0%) | ( 79.178.229) | (29,5%) | ( 2.111.266) | 2,7% |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 22.847.255) | (8,1%) | ( 23.537.688) | (8,8%) | 690.433 | (2,9%) |
| Costi per il personale | ( 63.490.261) | (22,6%) | ( 61.088.027) | (22,7%) | ( 2.402.234) | 3,9% |
| Altri oneri operativi | ( 3.978.106) | (1,4%) | ( 4.679.511) | (1,7%) | 701.405 | (15,0%) |
| Totale costi operativi | ( 262.312.940) | (93,5%) | ( 254.694.971) | (94,7%) | ( 7.617.969) | 3,0% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 25.194.540 | 9,0% | 19.343.073 | 7,2% | 5.851.467 | 30,3% |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | ( 6.805.687) | (2,4%) | ( 7.152.791) | (2,7%) | 347.104 | (4,9%) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | ( 5.149.208) | (1,8%) | ( 5.502.233) | (2,0%) | 353.025 | (6,4%) |
| Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti | ( 3.153.669) | (1,1%) | ( 804.250) | (0,3%) | ( 2.349.419) | 292,1% |
| Totale Ammortamenti e Svalutazioni | ( 15.108.564) | (5,4%) | ( 13.459.274) | (5,0%) | ( 1.649.290) | 12,3% |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) | 10.085.976 | 3,6% | 5.883.799 | 2,2% | 4.202.177 | 71,4% |
| Proventi finanziari | 1.523.856 | 0,5% | 976.300 | 0,4% | 547.556 | 56,1% |
| Oneri finanziari | ( 3.278.335) | (1,2%) | ( 4.007.510) | (1,5%) | 729.175 | (18,2%) |
| Totale Proventi/(Oneri) finanziari | ( 1.754.479) | (0,6%) | ( 3.031.210) | (1,1%) | 1.276.731 | (42,1%) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 8.331.497 | 3,0% | 2.852.589 | 1,1% | 5.478.908 | 192,1% |
| Imposte | ( 3.955.128) | (1,4%) | ( 1.143.861) | (0,4%) | ( 2.811.267) | 245,8% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 4.376.369 | 1,6% | 1.708.728 | 0,6% | 2.667.641 | 156,1% |
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 735.125) | (0,3%) | ( 186.632) | (0,1%) | ( 548.493) | 293,9% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 3.641.244 | 1,3% | 1.522.096 | 0,6% | 2.119.148 | 139,2% |
Nell'esercizio 2016 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 280.691 migliaia rispetto a Euro 268.825 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento del 4,4% (+4,7% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 215.855 migliaia con un incremento del 4,2% a cambi correnti (+4,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2015. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.962 migliaia con un incremento dello 0,2%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | ∆ | % | |
| Alberta Ferretti | 23.964 | 8,5% | 23.939 | 8,9% | 25 | 0,1% |
| Philosophy | 13.140 | 4,7% | 10.561 | 3,9% | 2.579 | 24,4% |
| Moschino | 197.647 | 70,4% | 186.579 | 69,4% | 11.068 | 5,9% |
| Pollini | 29.604 | 10,5% | 29.305 | 10,9% | 299 | 1,0% |
| Altri | 16.336 | 5,9% | 18.441 | 6,9% | ( 2.105) | (11,4%) |
| Totale | 280.691 | 100,0% | 268.825 | 100,0% | 11.866 | 4,4% |
Nell'esercizio 2016, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento dello 0,1% (+1,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato dell'8,5%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento del 24,4% (+25,0% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 4,7%.
Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 5,9% (+6,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 70,4%.
Il marchio Pollini ha registrato una crescita dell'1,0% (+1,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 10,5%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento dell'11,4% (-11,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,8%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | ∆ | % | |
| Italia | 126.079 | 44,9% | 119.754 | 44,5% | 6.325 | 5,3% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 59.934 | 21,4% | 56.842 | 21,1% | 3.092 | 5,4% |
| Russia | 9.107 | 3,2% | 9.172 | 3,4% | ( 65) | (0,7%) |
| Stati Uniti | 22.941 | 8,2% | 22.248 | 8,3% | 693 | 3,1% |
| Resto del mondo | 62.630 | 22,3% | 60.809 | 22,7% | 1.821 | 3,0% |
| Totale | 280.691 | 100,0% | 268.825 | 100,0% | 11.866 | 4,4% |
Nell'esercizio 2016 le vendite in Italia hanno registrato un andamento molto positivo aumentando del 5,3% a Euro 126.079 migliaia pari al 44,9% del fatturato consolidato.
Le vendite in Europa sono aumentate del 5,4% (+6,4% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 21,4%, trainate dal buon andamento di Germania, Spagna e Paesi dell'Est Europa.
Il mercato russo, pari al 3,2% del fatturato consolidato, è diminuito dello 0,7% e ha mostrato timidi segni di recupero rispetto al calo avvenuto lo scorso esercizio.
Le vendite negli Stati Uniti hanno registrato un aumento pari al 3,1% (+2,9% a tassi di cambio costanti), pari all'8,2% del fatturato consolidato.
Nel Resto del mondo la crescita è stata del 3,0% (+3,2% a tassi di cambio costanti) a Euro 62.630 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 21,3%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 7,1%.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | ∆ | % | |
| Wholesale | 201.271 | 71,7% | 185.859 | 69,1% | 15.412 | 8,3% |
| Retail | 70.334 | 25,1% | 74.272 | 27,6% | ( 3.938) | (5,3%) |
| Royalties | 9.086 | 3,2% | 8.694 | 3,3% | 392 | 4,5% |
| Totale | 280.691 | 100,0% | 268.825 | 100,0% | 11.866 | 4,4% |
I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2016 derivano:
per il 71,7%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 185.859 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 201.271 migliaia dell'esercizio 2016 con un incremento dell'8,3% (+8,3% a tassi di cambio costanti);
per il 25,1%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 74.272 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 70.334 migliaia dell'esercizio 2016 con un decremento del 5,3% (-4,5% a tassi di cambio costanti);
per il 3,2%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 8.694 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 9.086 migliaia dell'esercizio 2016, crescendo del 4,5%.
Il costo del personale passa da Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016, registrando un incremento pari a Euro 2.402 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,7% dell'esercizio 2015 al 22,6% dell'esercizio 2016.
| La forza lavoro passa da una media di 1.276 unità dell'esercizio 2015 alle 1.301 unità dell'esercizio 2016. | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- |
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Operai | 229 | 226 | 3 | 1,3% |
| Impiegati-quadri | 1.049 | 1.027 | 22 | 2,1% |
| Dirigenti | 23 | 23 | - | 0,0% |
| Totale | 1.301 | 1.276 | 25 | 2,0% |
Nell'esercizio 2016, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 25.195 migliaia (con un'incidenza del 9,0% sul fatturato), registrando un incremento del 30,3% rispetto all'EBITDA del 2015 pari a Euro 19.343 migliaia (con un'incidenza del 7,2% sul fatturato). Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi, a sua volta strettamente legata al modello di business del Gruppo tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.
L'incremento della marginalità ha interessato principalmente la divisione prêt-à-porter.
In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2016 è stato pari a Euro 18.925 migliaia (pari al 8,8% del fatturato), rispetto a Euro 12.187 migliaia del 2015 (pari al 5,9% delle vendite), con un incremento di Euro 6.738 migliaia.
Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2016 l'EBITDA è stato di Euro 6.270 migliaia (pari al 6,5% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 7.156 migliaia del 2015 (pari al 7,5% del fatturato), con un decremento di Euro 886 migliaia, riferibile principalmente alla diminuzione del fatturato.
L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 10.086 migliaia (pari al 3,6% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 4.202 migliaia, rispetto all'EBIT del 2015 pari a Euro 5.884 migliaia (pari al 2,2% del fatturato).
Grazie al miglioramento del risultato operativo e al calo degli oneri finanziari netti, il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 8.331 migliaia, con un incremento pari a Euro 5.478 migliaia, rispetto all'utile di Euro 2.853 migliaia dell'esercizio 2015.
Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 4.376 migliaia, con un miglioramento di Euro 2.667 migliaia, rispetto all'utile di Euro 1.709 migliaia nell'esercizio 2015.
Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 3.641 migliaia, con un miglioramento di Euro 2.119 migliaia, rispetto all'utile di Euro 1.522 migliaia nell'esercizio 2015.
| (Valori in unità di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti commerciali | 40.711.059 | 38.256.285 | 2.454.774 | 6,4% |
| Rimanenze | 89.389.833 | 89.988.199 | ( 598.366) | (0,7%) |
| Debiti commerciali | ( 61.880.670) | ( 61.428.950) | ( 451.720) | 0,7% |
| CCN operativo | 68.220.222 | 66.815.534 | 1.404.688 | 2,1% |
| Altri crediti correnti | 25.082.908 | 26.254.111 | ( 1.171.203) | (4,5%) |
| Crediti tributari | 4.094.261 | 7.229.775 | ( 3.135.514) | (43,4%) |
| Altri debiti correnti | ( 16.958.605) | ( 14.963.436) | ( 1.995.169) | 13,3% |
| Debiti tributari | ( 7.376.339) | ( 3.015.292) | ( 4.361.047) | 144,6% |
| Capitale circolante netto | 73.062.447 | 82.320.692 | ( 9.258.245) | (11,2%) |
| Immobilizzazioni materiali | 61.376.021 | 63.260.612 | ( 1.884.591) | (3,0%) |
| Immobilizzazioni immateriali | 115.131.885 | 122.820.750 | ( 7.688.865) | (6,3%) |
| Partecipazioni | 131.558 | 131.558 | - | n.a. |
| Altre attività non correnti | 3.961.836 | 4.265.083 | ( 303.247) | (7,1%) |
| Attivo immobilizzato | 180.601.300 | 190.478.003 | ( 9.876.703) | (5,2%) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | ( 6.366.872) | ( 6.551.605) | 184.733 | (2,8%) |
| Accantonamenti | ( 2.558.786) | ( 1.068.715) | ( 1.490.071) | 139,4% |
| Attività disponibili per la vendita | 436.885 | 436.885 | - | n.a. |
| Passività disponibili per la vendita | - | - | - | n.a. |
| Passività non finanziarie | ( 469.000) | ( 14.330.132) | 13.861.132 | (96,7%) |
| Attività fiscali per imposte anticipate | 13.856.302 | 11.089.214 | 2.767.088 | 25,0% |
| Passività fiscali per imposte differite | ( 30.985.927) | ( 32.207.692) | 1.221.765 | (3,8%) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 227.576.349 | 230.166.650 | ( 2.590.301) | (1,1%) |
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | n.a. |
| Altre riserve | 115.641.684 | 114.336.595 | 1.305.089 | 1,1% |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 8.883.005) | ( 9.486.229) | 603.224 | (6,4%) |
| Risultato di periodo | 3.641.244 | 1.522.096 | 2.119.148 | 139,2% |
| Patrimonio Netto del Gruppo | 135.771.330 | 131.743.869 | 4.027.461 | 3,1% |
| Patrimonio Netto di Terzi | 32.298.194 | 17.884.148 | 14.414.046 | 80,6% |
| Totale Patrimonio Netto | 168.069.524 | 149.628.017 | 18.441.507 | 12,3% |
| Crediti finanziari correnti | ( 2.235.854) | ( 1.815.854) | ( 420.000) | 23,1% |
| Disponibilità liquide | ( 14.521.334) | ( 9.992.726) | ( 4.528.608) | 45,3% |
| Passività finanziarie non correnti | 23.840.201 | 18.393.626 | 5.446.575 | 29,6% |
| Crediti finanziari non correnti | ( 3.390.633) | ( 2.031.138) | ( 1.359.495) | 66,9% |
| Passività finanziarie correnti | 55.814.445 | 75.984.725 | ( 20.170.280) | (26,5%) |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 59.506.825 | 80.538.633 | ( 21.031.808) | (26,1%) |
| PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 227.576.349 | 230.166.650 | ( 2.590.301) | (1,1%) |
Rispetto al 31 dicembre 2015, il capitale investito netto è diminuito dell'1,1%.
Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 73.062 migliaia (26,0% dei ricavi) rispetto a Euro 82.321 migliaia del 31 dicembre 2015 (30,6% dei ricavi).
L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:
Le attività fisse al 31 dicembre 2016 diminuiscono di Euro 9.877 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.
Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto a Euro 80.539 migliaia del 31 dicembre 2015. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 18.442 migliaia passando da Euro 149.628 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 168.070 migliaia al 31 dicembre 2016. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
| Azionisti rilevanti | % |
|---|---|
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | 37,387% |
| I.M. Fashion S.r.l. | 24,410% |
| Tullio Badioli | 6,000% |
| Altri azionisti (*) | 32,203% |
(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2016 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:
| (Valori in migliaia di Euro) | Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 |
Utile d'esercizio al 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe | 136.685 | 1.715 |
| Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni |
( 11.614) | 3.891 |
| Effetto riapertura business combinations | 34.820 | ( 1.394) |
| Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale |
( 963) | - |
| Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo | 2.289 | 51 |
| Effetto netto di altre scritture di consolidamento | 6.853 | 113 |
| Totale rettifiche di consolidamento | 31.385 | 2.661 |
| Patrimonio Netto e Utile di Gruppo | 135.771 | 3.641 |
| Patrimonio Netto e Utile di Terzi | 32.299 | 735 |
| Patrimonio Netto e Utile Totale | 168.070 | 4.376 |
L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel luglio 2015) dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2015.
Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.
L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.
In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 39 del Bilancio consolidato.
In relazione all'attività svolta dal nostro Gruppo, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.
Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dal nostro Gruppo non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, il Gruppo non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stato dichiarato colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.
Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.
Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.
Siamo soddisfatti della continua crescita del Gruppo e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017-2018 in corso.
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | ||||
| Key money | 28.923.062 | 33.208.388 | ( 4.285.326) | |
| Marchi | 85.468.751 | 88.962.178 | ( 3.493.427) | |
| Altre attività immateriali | 740.072 | 650.184 | 89.888 | |
| Totale attività immateriali | (1) | 115.131.885 | 122.820.750 | ( 7.688.865) |
| Immobilizzazioni materiali | ||||
| Terreni | 17.118.773 | 16.958.413 | 160.360 | |
| Fabbricati | 22.658.662 | 23.134.692 | ( 476.030) | |
| Opere su beni di terzi | 14.465.641 | 15.979.003 | ( 1.513.362) | |
| Impianti e macchinari | 2.665.840 | 2.583.550 | 82.290 | |
| Attrezzature | 311.406 | 358.278 | ( 46.872) | |
| Altre attività materiali | 4.155.699 | 4.246.676 | ( 90.977) | |
| Totale attività materiali | (2) | 61.376.021 | 63.260.612 | ( 1.884.591) |
| Altre attività | ||||
| Partecipazioni | (3) | 131.558 | 131.558 | - |
| Crediti finanziari non correnti | (4) | 3.390.633 | 2.031.138 | 1.359.495 |
| Altre attività | (5) | 3.961.836 | 4.265.083 | ( 303.247) |
| Imposte anticipate | (6) | 13.856.302 | 11.089.214 | 2.767.088 |
| Totale altre attività | 21.340.329 | 17.516.993 | 3.823.336 | |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 197.848.235 | 203.598.355 | ( 5.750.120) | |
| ATTIVITA' CORRENTI | ||||
| Rimanenze | (7) | 89.389.833 | 89.988.199 | ( 598.366) |
| Crediti commerciali | (8) | 40.711.059 | 38.256.285 | 2.454.774 |
| Crediti tributari | (9) | 4.094.261 | 7.229.775 | ( 3.135.514) |
| Disponibilità liquide | (10) | 14.521.334 | 9.992.726 | 4.528.608 |
| Crediti finanziari correnti | (11) | 2.235.854 | 1.815.854 | 420.000 |
| Altri crediti | (12) | 25.082.908 | 26.254.111 | ( 1.171.203) |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 176.035.249 | 173.536.950 | 2.498.299 | |
| Attività disponibili per la vendita | (13) | 436.885 | 436.885 | - |
| TOTALE ATTIVITA' | 374.320.369 | 377.572.190 | ( 3.251.821) |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |||
| PATRIMONIO NETTO | (14) | |||
| Del gruppo | ||||
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | |
| Altre riserve | 115.641.684 | 114.336.595 | 1.305.089 | |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 8.883.005) | ( 9.486.229) | 603.224 | |
| Risultato d'esercizio di gruppo | 3.641.244 | 1.522.096 | 2.119.148 | |
| Patrimonio netto del gruppo | 135.771.330 | 131.743.869 | 4.027.461 | |
| Di terzi | ||||
| Capitale e riserve di terzi | 31.563.069 | 17.697.516 | 13.865.553 | |
| Risultato d'esercizio di terzi | 735.125 | 186.632 | 548.493 | |
| Patrimonio netto di terzi | 32.298.194 | 17.884.148 | 14.414.046 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 168.069.524 | 149.628.017 | 18.441.507 | |
| PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Accantonamenti | (15) | 2.558.786 | 1.068.715 | 1.490.071 |
| Imposte differite | (6) | 30.985.927 | 32.207.692 | ( 1.221.765) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (16) | 6.366.872 | 6.551.605 | ( 184.733) |
| Passività finanziarie | (17) | 23.840.201 | 18.393.626 | 5.446.575 |
| Passività non finanziarie | (18) | 469.000 | 14.330.132 | ( 13.861.132) |
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 64.220.786 | 72.551.770 | ( 8.330.984) | |
| PASSIVITA' CORRENTI | ||||
| Debiti commerciali | (19) | 61.880.670 | 61.428.950 | 451.720 |
| Debiti tributari | (20) | 7.376.339 | 3.015.292 | 4.361.047 |
| Passività finanziarie | (21) | 55.814.445 | 75.984.725 | ( 20.170.280) |
| Altri debiti | (22) | 16.958.605 | 14.963.436 | 1.995.169 |
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 142.030.059 | 155.392.403 | ( 13.362.344) | |
| Passività disponibili per la vendita | - | - | - | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 374.320.369 | 377.572.190 | ( 3.251.821) |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (23) | 280.690.885 | 268.824.621 |
| Altri ricavi e proventi | (24) | 6.816.595 | 5.213.423 |
| TOTALE RICAVI | 287.507.480 | 274.038.044 | |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 913.774) | 5.085.669 | |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (25) | ( 89.794.049) | ( 91.297.185) |
| Costi per servizi | (26) | ( 81.289.495) | ( 79.178.229) |
| Costi per godimento beni di terzi | (27) | ( 22.847.255) | ( 23.537.688) |
| Costi per il personale | (28) | ( 63.490.261) | ( 61.088.027) |
| Altri oneri operativi | (29) | ( 3.978.106) | ( 4.679.511) |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti | (30) | ( 15.108.564) | ( 13.459.274) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (31) | ( 1.754.479) | ( 3.031.210) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 8.331.497 | 2.852.589 | |
| Imposte | (32) | ( 3.955.128) | ( 1.143.861) |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 4.376.369 | 1.708.728 | |
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 735.125) | ( 186.632) | |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 3.641.244 | 1.522.096 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Utile/(perdita) del periodo (A) | 4.376.369 | 1.708.728 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Rimisurazione sui piani a benefici definiti | ( 115.249) | 133.260 | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) | ( 115.249) | 133.260 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio: | |||
| Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge | |||
| Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere | 135.260 | ( 185.765) | |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) | 135.260 | ( 185.765) | |
| Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) | 20.011 | ( 52.505) | |
| Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) | 4.396.380 | 1.656.223 | |
| Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: | 4.396.380 | 1.656.223 | |
| Soci della controllante | 4.027.466 | 1.686.797 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 368.914 | ( 30.574) |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO | 9.993 | 6.692 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 8.331 | 2.853 | |
| Ammortamenti / svalutazioni | 15.110 | 13.459 | |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | 1.305 | ( 1.885) | |
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 3.583) | ( 3.596) | |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.754 | 3.031 | |
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 12.195) | ( 1.097) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | (33) | 10.722 | 12.765 |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | 883 | ( 2.047) | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 3.265) | ( 4.992) | |
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) | 77 | ( 51) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (34) | ( 2.305) | ( 7.090) |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | 20 | ( 52) | |
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - | |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 679) | 1.402 | |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | ( 1.476) | ( 693) | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.754) | ( 3.031) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | (35) | ( 3.889) | ( 2.374) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO | 14.521 | 9.993 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni | Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Utili/(perdite) esercizi precedenti |
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Risultato d'esercizio di Gruppo |
Risserva da conversione | Patrimonio netto del Gruppo | Patrimonio netto di Terzi | Totale Patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDI AL 1 GENNAIO 2015 | 25.371 | 71.240 | 26.481 | 7.901 | 11.459 | ( 12.112) | ( 1.229) | 2.742 | ( 1.796) | 130.057 | 17.915 | 147.972 |
| Destinazione utile/(perdita) 2014 | - | - | 35 | - | - | 2.707 | - | ( 2.742) | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi della Controllante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale utile/(perdita) complessiva al 2015 | - | - | - | - | 131 | 1.522 | 34 | 1.687 | ( 31) | 1.656 | ||
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | ( 81) | 81 | - | - | - | - | - |
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 | 25.371 | 71.240 | 26.516 | 7.901 | 11.459 | ( 9.486) | ( 1.017) | 1.522 | ( 1.762) | 131.744 | 17.884 | 149.628 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni | Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Utili/(perdite) esercizi precedenti |
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti |
Risultato d'esercizio di Gruppo |
Risserva da conversione | Patrimonio netto del Gruppo | Patrimonio netto di Terzi | Totale Patrimonio netto |
| SALDI AL 1 GENNAIO 2016 | 25.371 | 71.240 | 26.516 | 7.901 | 11.459 | ( 9.486) | ( 1.017) | 1.522 | ( 1.762) | 131.744 | 17.884 | 149.628 |
| Destinazione utile/(perdita) 2015 | - | - | 919 | - | - | 603 | - | ( 1.522) | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi della Controllante | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale utile/(perdita) complessiva al 2016 | - | - | - | - | - | - | ( 113) | 3.641 | 500 | 4.028 | 369 | 4.397 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.045 | 14.045 |
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Ria Grant Thornton S.p.A Via San Donato, 197 40127 Bologna Italy
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Agli azionisti della Aeffe S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio consolidato della società Aeffe S.p.A. e delle sue controlla (di seguito anche il "Gruppo Aeffe"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità gli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato non contenga errori significativi.
La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio consolidato dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni di rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio consolidato dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio consolidato nel suo complesso.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
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A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 22 marzo 2016, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.
Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio consolidato
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4 del D.Lgs. 58/98, la cui responsabilità compete agli amministratori della Aeffe S.p.A., con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016.
Bologna, 21 marzo 2017
Ria Grant Thornton S.p.A.
Sandro Gherardini Socio
Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.
Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".
Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).
L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.
La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2015 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.
In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.
L'area di consolidamento al 31 dicembre 2016 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:
Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.
Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.
Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.
Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.
Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2016.
| Società | Sede | Valuta | Cap. sociale | Part.diretta | Part.indiretta |
|---|---|---|---|---|---|
| Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale | |||||
| Società italiane | |||||
| Aeffe Retail S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 8.585.150 | 100% | |
| Clan Cafè S.r.l. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 100.000 | 62,9% (iii) | |
| Moschino S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 66.817.108 | 70% | |
| Pollini S.p.A. | Gatteo (FC) Italia | EUR | 6.000.000 | 100% | |
| Pollini Retail S.r.l. | Gatteo (FC) Italia | EUR | 5.000.000 | 100% (i) | |
| Velmar S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | EUR | 120.000 | 100% | |
| Società estere | |||||
| Aeffe France S.a.r.l. | Parigi (FR) | EUR | 50.000 | 100% | |
| Aeffe UK Ltd. | Londra (GB) | GBP | 310.000 | 100% | |
| Aeffe USA Inc. | New York (USA) | USD | 600.000 | 100% | |
| Divè S.a. | Galazzano (RSM) | EUR | 260.000 | 75% | |
| Fashoff UK Ltd. | Londra (GB) | GBP | 1.550.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Japan Ltd. | Tokyo (J) | JPY | 120.000.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Korea Ltd. | Seoul (ROK) | KRW | 6.192.940.000 | 70% (ii) | |
| Moschino France S.a.r.l. | Parigi (FR) | EUR | 1.612.000 | 70% (ii) | |
| Moschino Retail G.m.b.h. | Berlino (D) | EUR | 395.500 | 70% (ii) | |
| Moschino USA Inc. | New York (USA) | USD | 10.000 | 70% (ii) | |
| Aeffe Japan Inc. | Tokyo (J) | JPY | 3.600.000 | 100% | |
| Bloody Mary Inc. | New York (USA) | USD | 100.000 | 70% (ii) | |
| Pollini Suisse S.a.g.l. | Chiasso (CH) | CHF | 20.000 | 100% (i) | |
| Pollini Austria G.m.b.h. | Vienna (A) | EUR | 35.000 | 100% (i) | |
Note (dettaglio partecipazioni indirette):
a) incremento del capitale sociale di Moschino S.p.A. di Euro 46.817.108;
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.
I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:
(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;
(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;
(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.
| Descrizione delle valute | Cambio puntuale | Cambio medio | Cambio puntuale | Cambio medio |
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2016 | 2016 | 31 dicembre 2015 | 2015 | |
| Dollaro USA | 1,0541 | 1,1069 | 1,0887 | 1,1095 |
| Sterlina britannica | 0,8562 | 0,8195 | 0,7340 | 0,7259 |
| Yen Giapponese | 123,4000 | 120,1967 | 131,0700 | 134,3140 |
| Won Sudcoreano | 1.269,3600 | 1.284,1811 | 1.280,7800 | 1.256,5444 |
| Franco Svizzero | 1,0739 | 1,0902 | 1,0835 | 1,0679 |
Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.
Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:
• Classificazione e valutazione
L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.
• Passività finanziarie e merito creditizio proprio
Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.
L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.
Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.
• Impairment
La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.
Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.
L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.
L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.
• Hedge accounting
Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.
L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.
L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).
In febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 12- Income taxes on Recognition of deferred tax assets for unrealised losses. Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 25 febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 7- Statement of cash flows on disclosure initiative. Le modifiche riguardano l'introduzione di una migliore informativa tesa a permettere ai lettori di bilancio di comprendere meglio i cambiamenti delle passività derivanti dalla gestione finanziaria. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportati:
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.
Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.
Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.
Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono considerate attività immateriali a vita utile definita. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.
Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 33% |
| Marchi | 2,5% |
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Fabbricati industriali | 2% - 2,56% |
| Macchinari e Impianti | 10% - 12,5% |
| Attrezzature industriali e commerciali | 25% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Autoveicoli | 20% |
| Autovetture | 25% |
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.
Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.
I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.
Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.
• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".
Il valore recuperabile dei key money è stato determinato utilizzando l'importo di maggior valore tra il valore corrente ed il valore determinabile tramite l'uso.
Valore corrente: tale valore è stato determinato stimando sia il costo di realizzazione del network delle boutique oggetto di impairment test a valori correnti, sia come valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi dei contratti d'affitto delle singole boutique (considerate quali "cash generating unit").
Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:
I tassi utilizzati per l'attualizzazione sono i seguenti:
Valore determinabile tramite l'uso: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'attività caratteristica delle singole boutique ("cash generating unit"). I flussi di cassa delle "cash generating unit" attribuibili a ciascun key money sono stati desunti per l'anno 2017 da una simulazione di budget, che, a seconda della boutique, prevede una variazione di fatturato intorno ad un range che va dal +48% nelle ipotesi più ottimistiche al -18% in quelle più pessimistiche. Si precisa che tali stime non sono indicative dell'andamento del retail per l'esercizio 2017 ma sono state utilizzate al fine di procedere ad un calcolo prudenziale per il test in oggetto. Per gli anni 2018 e 2019 e per il calcolo del terminal value è stato in genere considerato un tasso di crescita del fatturato del 5%. Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06%.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2017 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06%.
All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:
In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".
I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.
L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.
Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.
Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.
Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2016 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 223 migliaia su base annua (Euro 345 migliaia al 31 dicembre 2015).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:
La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 25.125 migliaia al 31 dicembre 2016, rappresenta il 62% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in leggera diminuzione rispetto al 65% dell'esercizio precedente.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti commerciali | 40.711 | 38.256 | 2.455 | 6,4% |
| Altri crediti correnti | 25.083 | 26.254 | ( 1.171) | (4,5%) |
| Altre attività | 3.962 | 4.265 | ( 303) | (7,1%) |
| Totale | 69.756 | 68.775 | 981 | 1,4% |
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 12 per gli "Altri crediti correnti".
Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2016, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 15.586 migliaia di Euro (13.399 migliaia di Euro nel 2015). La composizione per scadenza è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Fino a 30 giorni | 7.036 | 4.665 | 2.371 | 50,8% |
| 31 - 60 giorni | 3.662 | 1.034 | 2.628 | 254,2% |
| 61 - 90 giorni | 913 | 1.124 | ( 211) | (18,8%) |
| Superiore a 90 giorni | 3.975 | 6.576 | ( 2.601) | (39,6%) |
| Totale | 15.586 | 13.399 | 2.187 | 16,3% |
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.
Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Marchi | Key money | Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.15 | 92.456 | 34.917 | 554 | 127.927 |
| Incrementi | - | 1.588 | 485 | 2.073 |
| - incrementi per acquisti | - | 1.588 | 485 | 2.073 |
| - incrementi per aggregazioni aziendali | - | - | - | - |
| Decrementi | - | - | ( 56) | ( 56) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | 30 | 30 |
| Ammortamenti del periodo | ( 3.494) | ( 3.296) | ( 363) | ( 7.153) |
| Saldo al 31.12.15 | 88.962 | 33.209 | 650 | 122.821 |
| Incrementi | - | 938 | 482 | 1.420 |
| - incrementi per acquisti | - | 938 | 482 | 1.420 |
| - incrementi per aggregazioni aziendali | - | - | - | - |
| Decrementi | - | ( 2.278) | - | ( 2.278) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | ( 25) | ( 25) |
| Ammortamenti del periodo | ( 3.493) | ( 2.946) | ( 367) | ( 6.806) |
| Saldo al 31.12.16 | 85.469 | 28.923 | 740 | 115.132 |
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:
La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", " Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:
| (Valori in migliaia di Euro) | Vita residua del marchio | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|---|
| espressa in anni | 2016 | 2015 | |
| Alberta Ferretti | 26 | 3.275 | 3.400 |
| Moschino | 28 | 47.623 | 49.551 |
| Pollini | 24 | 34.571 | 36.011 |
| Totale | 85.469 | 88.962 |
La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.
Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.
Gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile definita.
In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.
La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opere su beni di | immobilizzazioni | ||||||
| Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
||||||
| Fabbricati | materiali | ||||||
| Terreni | terzi | Altre | Totale | ||||
| Saldo al 01.01.15 | 16.828 | 23.688 | 16.178 | 2.953 | 309 | 3.815 | 63.771 |
| Incrementi | 130 | 8 | 2.478 | 531 | 133 | 1.487 | 4.767 |
| Decrementi | - | - | ( 79) | ( 16) | ( 1) | ( 100) | ( 196) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | 197 | ( 6) | 44 | 186 | 421 |
| Ammortamenti del periodo | - | ( 561) | ( 2.795) | ( 878) | ( 127) | ( 1.141) | ( 5.502) |
| Saldo al 31.12.15 | 16.958 | 23.135 | 15.979 | 2.584 | 358 | 4.247 | 63.261 |
| Incrementi | 161 | 86 | 1.796 | 791 | 95 | 1.055 | 3.984 |
| Decrementi | - | - | ( 357) | ( 10) | ( 7) | ( 133) | ( 507) |
| Diff. di traduzione / Altre variazioni | - | - | ( 277) | ( 3) | 2 | 65 | ( 213) |
| Ammortamenti del periodo | - | ( 562) | ( 2.676) | ( 696) | ( 137) | ( 1.078) | ( 5.149) |
| Saldo al 31.12.16 | 17.119 | 22.659 | 14.465 | 2.666 | 311 | 4.156 | 61.376 |
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.
I crediti finanziari non correnti passano da Euro 2.031 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 3.391 migliaia al 31 dicembre 2016. La variazione è determinata principalmente dalla quota a lungo del credito finanziario generato dalla vendita di una boutique.
La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre | 31 dicembre | 31 dicembre | 31 dicembre | |
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |
| Beni materiali | 35 | - | ( 26) | ( 32) |
| Attività immateriali | 3 | 3 | ( 144) | ( 163) |
| Accantonamenti | 2.425 | 1.625 | - | - |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 5.958 | 4.849 | - | - |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | 399 | 443 | ( 1.638) | ( 1.658) |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 4.174 | 3.557 | - | - |
| Altre | 5 | 5 | ( 156) | ( 59) |
| Imposte da passaggio IAS | 857 | 607 | ( 29.022) | ( 30.296) |
| Totale | 13.856 | 11.089 | ( 30.986) | ( 32.208) |
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Saldo iniziale | Differenze di traduzione |
Rilevate a conto economico |
Altro | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Beni materiali | ( 32) | 2 | 39 | - | 9 |
| Attività immateriali | ( 160) | - | 19 | - | ( 141) |
| Accantonamenti | 1.625 | 12 | 788 | - | 2.425 |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 4.849 | 9 | 1.100 | - | 5.958 |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 1.215) | - | ( 24) | - | ( 1.239) |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 3.557 | 97 | 1.116 | ( 596) | 4.174 |
| Altre | ( 54) | ( 6) | ( 76) | ( 15) | ( 151) |
| Imposte da passaggio IAS | ( 29.689) | - | 1.468 | 56 | ( 28.165) |
| Totale | ( 21.119) | 114 | 4.430 | ( 555) | ( 17.130) |
La variazione in diminuzione pari a Euro 555 migliaia della colonna "Altro" si riferisce sostanzialmente alla parziale compensazione del debito per IRES dell'esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo
Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 15.887 | 15.649 | 238 | 1,5% |
| Prodotti in corso di lavorazione | 6.696 | 6.752 | ( 56) | (0,8%) |
| Prodotti finiti e merci | 66.787 | 67.506 | ( 719) | (1,1%) |
| Acconti | 20 | 81 | ( 61) | (75,3%) |
| Totale | 89.390 | 89.988 | ( 598) | (0,7%) |
La voce Rimanenze diminuisce di Euro 598 migliaia.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2017, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2016, primavera/estate 2017 e il campionario dell'autunno/inverno 2017.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti verso clienti (Fondo svalutazione crediti) |
43.499 ( 2.788) |
40.215 ( 1.959) |
3.284 ( 829) |
8,2% 42,3% |
| Totale | 40.711 | 38.256 | 2.455 | 6,4% |
Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali sono pari a Euro 43.499 migliaia, con un incremento dell'8,2% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2015.
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| IVA | 1.917 | 3.636 | ( 1.719) | (47,3%) |
| IRES | 844 | 1.234 | ( 390) | (31,6%) |
| IRAP | 150 | 975 | ( 825) | (84,6%) |
| Erario c/ritenute | 17 | 33 | ( 16) | (48,5%) |
| Altri crediti tributari | 1.166 | 1.352 | ( 186) | (13,8%) |
| Totale | 4.094 | 7.230 | ( 3.136) | (43,4%) |
Al 31 dicembre 2016 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 4.094 migliaia. La variazione di Euro 3.136 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuta principalmente alla riduzione del credito per IVA.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Depositi bancari e postali | 13.489 | 9.200 | 4.289 | 46,6% |
| Assegni | 34 | 25 | 9 | 36,0% |
| Denaro e valori in cassa | 998 | 768 | 230 | 29,9% |
| Totale | 14.521 | 9.993 | 4.528 | 45,3% |
La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 4.528 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti Finanziari | 2.236 | 1.816 | 420 | 23,1% |
| Totale | 2.236 | 1.816 | 420 | 23,1% |
La variazione di periodo è determinata dalla quota a breve del credito finanziario generato dalla vendita di una boutique.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti per costi anticipati | 18.506 | 19.068 | ( 562) | (2,9%) |
| Acconti per royalties e provvigioni | 774 | 741 | 33 | 4,5% |
| Acconti da fornitori | 79 | 203 | ( 124) | (61,1%) |
| Ratei e risconti attivi | 2.646 | 3.167 | ( 521) | (16,5%) |
| Altri | 3.078 | 3.075 | 3 | 0,1% |
| Totale | 25.083 | 26.254 | ( 1.171) | (4,5%) |
Gli altri crediti a breve termine diminuiscono di Euro 1.171 migliaia principalmente per il decremento dei crediti per costi anticipati.
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2017 e autunno/inverno 2017 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
La voce non si è movimentata nel corso del periodo.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre 2016 |
31 dicembre 2015 |
|---|---|---|
| Altre attività | 437 | 437 |
| Totale Attività | 437 | 437 |
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2016, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | - |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | - |
| Altre riserve | 27.435 | 26.516 | 919 |
| Riserva Fair Value | 7.901 | 7.901 | - |
| Riserva IAS | 11.459 | 11.459 | - |
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | ( 8.883) | ( 9.486) | 603 |
| Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti | ( 1.130) | ( 1.017) | ( 113) |
| Risultato d'esercizio di Gruppo | 3.641 | 1.522 | 2.119 |
| Riserva da conversione | ( 1.262) | ( 1.762) | 500 |
| Patrimonio netto di terzi | 32.298 | 17.884 | 14.414 |
| Totale | 168.070 | 149.628 | 18.442 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2016, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.
La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.
Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.
La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.
La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2015.
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2015 di Euro 113 migliaia.
L'incremento pari a Euro 500 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.
La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale di Moschino Spa da parte dei soci di minoranza e alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.
Il patrimonio attribuito ai terzi rappresnta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi | Decrementi | 31 dicembre |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2016 | |||
| Trattamento di quiescenza | 818 | 85 | ( 171) | 732 |
| Altri | 251 | 1.623 | ( 47) | 1.827 |
| Totale | 1.069 | 1.708 | ( 218) | 2.559 |
L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
| Totale | 6.552 | 220 | ( 405) | 6.367 |
|---|---|---|---|---|
| lavoro | 6.552 | 220 | ( 405) | 6.367 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di | ||||
| 2015 | 2016 | |||
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi Decrementi / Altre | variazioni | 31 dicembre |
La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 515 migliaia, e per un utile attuariale di Euro 152 migliaia.
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso banche Debiti verso altri finanziatori |
23.768 72 |
18.322 72 |
5.446 - |
29,7% n.a. |
| Totale | 23.840 | 18.394 | 5.446 | 29,6% |
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.
Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo totale | Quota a breve | Quota a lungo |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari | 32.378 | 8.610 | 23.768 |
| Totale | 32.378 | 8.610 | 23.768 |
Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 2.495 migliaia.
Tale voce si riduce per Euro 14.045 migliaia in seguito alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Moschino Spa da parte della Capogruppo e del socio Sinv S.p.A..
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti commerciali | 61.881 | 61.429 | 452 | 0,7% |
| Totale | 61.881 | 61.429 | 452 | 0,7% |
I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
Il valore al 31 dicembre 2016 rimane sostanzialmente in linea con il precedente esercizio.
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti per Irap | 271 | - | 271 | n.a. |
| Debiti per Ires | 4.235 | - | 4.235 | n.a. |
| Debiti verso Erario per ritenute | 2.556 | 2.549 | 7 | 0,3% |
| Debiti verso Erario per IVA | 287 | 453 | ( 166) | (36,6%) |
| Altri | 27 | 13 | 14 | 107,7% |
| Totale | 7.376 | 3.015 | 4.361 | 144,6% |
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso banche | 55.814 | 75.985 | ( 20.171) | (26,5%) |
| Totale | 55.814 | 75.985 | ( 20.171) | (26,5%) |
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso Istituti previdenziali | 3.993 | 3.715 | 278 | 7,5% |
| Debiti verso dipendenti | 5.501 | 4.662 | 839 | 18,0% |
| Debiti verso clienti | 1.921 | 1.693 | 228 | 13,5% |
| Ratei e risconti passivi | 2.052 | 2.194 | ( 142) | (6,5%) |
| Altri | 3.492 | 2.699 | 793 | 29,4% |
| Totale | 16.959 | 14.963 | 1.996 | 13,3% |
Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 16.959 migliaia al 31 dicembre 2016 in aumento di Euro 1.996 migliaia rispetto all'esercizio precedente, principalmente per l'incremento dei debiti verso dipendenti.
Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.
La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. La distribuzione delle collezioni avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl".
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2016 e 2015 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | pelletteria | |||
| Ricavi di settore | 215.855 | 95.962 | ( 31.126) | 280.691 |
| Ricavi infradivisione | ( 7.258) | ( 23.868) | 31.126 | - |
| Ricavi da clienti terzi | 208.597 | 72.094 | - | 280.691 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 18.925 | 6.270 | - | 25.195 |
| Ammortamenti | ( 9.090) | ( 2.865) | - | ( 11.955) |
| Altre voci non monetarie: | ||||
| Svalutazioni | ( 2.873) | ( 281) | - | ( 3.154) |
| Margine operativo (EBIT) | 6.962 | 3.124 | - | 10.086 |
| Proventi finanziari | 529 | 1.425 | ( 431) | 1.523 |
| Oneri finanziari | ( 2.505) | ( 1.204) | 431 | ( 3.278) |
| Risultato ante imposte | 4.986 | 3.345 | - | 8.331 |
| Imposte | ( 2.626) | ( 1.329) | - | ( 3.955) |
| Risultato netto | 2.360 | 2.016 | - | 4.376 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | pelletteria | |||
| Ricavi di settore | 207.221 | 95.751 | ( 34.147) | 268.825 |
| Ricavi infradivisione | ( 7.668) | ( 26.479) | 34.147 | - |
| Ricavi da clienti terzi | 199.553 | 69.272 | - | 268.825 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 12.187 | 7.156 | - | 19.343 |
| Ammortamenti | ( 9.815) | ( 2.840) | - | ( 12.655) |
| Altre voci non monetarie: | ||||
| Svalutazioni | ( 530) | ( 274) | - | ( 804) |
| Margine operativo (EBIT) | 1.842 | 4.042 | - | 5.884 |
| Proventi finanziari | 1.288 | 228 | ( 539) | 977 |
| Oneri finanziari | ( 3.313) | ( 1.234) | 539 | ( 4.008) |
| Risultato ante imposte | ( 183) | 3.036 | - | 2.853 |
| Imposte | ( 1.224) | 80 | - | ( 1.144) |
| Risultato netto | ( 1.407) | 3.116 | - | 1.709 |
Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e pelletteria |
Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2016 | |||||||
| ATTIVITA' DI SETTORE | 296.856 | 117.117 | ( 57.604) | 356.369 | |||
| di cui attività non correnti (*) | |||||||
| Attività immateriali | 74.990 | 40.142 | - | 115.132 | |||
| Attività materiali | 58.308 | 3.068 | - | 61.376 | |||
| Altre attività non correnti | 11.260 | 666 | ( 4.442) | 7.484 | |||
| ALTRE ATTIVITA' | 15.322 | 2.629 | - | 17.951 | |||
| ATTIVITA' CONSOLIDATE | 312.178 | 119.746 | ( 57.604) | 374.320 | |||
| (*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e |
| (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2016 |
Div. prêt-à porter | Div. calzature e pelletteria |
Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato (*) |
|---|---|---|---|---|
| PASSIVITA' DI SETTORE | 148.916 | 76.577 | ( 57.604) | 167.889 |
| ALTRE PASSIVITA' | 27.609 | 10.753 | - | 38.362 |
| PASSIVITA' CONSOLIDATE | 176.525 | 87.330 | ( 57.604) | 206.251 |
diritti derivanti da contratti assicurativi
| (Valori in migliaia di Euro) | Div. prêt-à porter | Div. calzature e | Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2015 | pelletteria | |||
| ATTIVITA' DI SETTORE | 301.369 | 114.482 | ( 56.598) | 359.253 |
| di cui attività non correnti (*) | ||||
| Attività immateriali | 80.812 | 42.009 | - | 122.821 |
| Attività materiali | 60.115 | 3.146 | - | 63.261 |
| Altre attività non correnti | 10.207 | 663 | ( 4.442) | 6.428 |
| ALTRE ATTIVITA' | 15.902 | 2.417 | - | 18.319 |
| ATTIVITA' CONSOLIDATE | 317.271 | 116.899 | ( 56.598) | 377.572 |
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
| (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2015 |
Div. prêt-à porter | Div. calzature e pelletteria |
Elisioni tra le divisioni | Totale consolidato |
|---|---|---|---|---|
| PASSIVITA' DI SETTORE | 174.107 | 75.212 | ( 56.598) | 192.721 |
| ALTRE PASSIVITA' | 23.973 | 11.250 | - | 35.223 |
| PASSIVITA' CONSOLIDATE | 198.080 | 86.462 | ( 56.598) | 227.944 |
La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 suddivisi per area geografica:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | ∆ | % | |
| Italia | 126.079 | 44,9% | 119.754 | 44,5% | 6.325 | 5,3% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 59.934 | 21,4% | 56.842 | 21,1% | 3.092 | 5,4% |
| Russia | 9.107 | 3,2% | 9.172 | 3,4% | ( 65) | (0,7%) |
| Stati Uniti | 22.941 | 8,2% | 22.248 | 8,3% | 693 | 3,1% |
| Resto del mondo | 62.630 | 22,3% | 60.809 | 22,7% | 1.821 | 3,0% |
| Totale | 280.691 | 100,0% | 268.825 | 100,0% | 11.866 | 4,4% |
Nell'esercizio 2016 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 280.691 migliaia rispetto a Euro 268.825 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento del 4,4% (+4,7% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 215.855 migliaia con un incremento del 4,2% a cambi correnti (+4,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2015. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.962 migliaia con un incremento dello 0,2%.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Sopravvenienze attive | 867 | 1.253 | ( 386) | (30,8%) |
| Altri ricavi | 5.950 | 3.960 | 1.990 | 50,3% |
| Totale | 6.817 | 5.213 | 1.604 | 30,8% |
La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, diminuisce di Euro 386 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.
La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 5.950 migliaia nell'esercizio 2016, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi ed una plusvalenza relativa alla vendita di due boutique.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 89.794 | 91.297 | ( 1.503) | (1,6%) |
| Totale | 89.794 | 91.297 | ( 1.503) | (1,6%) |
La voce Materie prime e di consumo diminuisce di Euro 1.503 migliaia.
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Lavorazioni esterne | 25.369 | 26.336 | ( 967) | (3,7%) |
| Consulenze | 14.896 | 14.951 | ( 55) | (0,4%) |
| Pubblicità e promozione | 12.883 | 11.514 | 1.369 | 11,9% |
| Premi e provvigioni | 6.787 | 5.232 | 1.555 | 29,7% |
| Trasporti | 5.358 | 5.494 | ( 136) | (2,5%) |
| Utenze | 1.967 | 2.170 | ( 203) | (9,4%) |
| Compensi amministratori e collegio sindacale | 2.958 | 2.675 | 283 | 10,6% |
| Assicurazioni | 569 | 560 | 9 | 1,6% |
| Commissioni bancarie | 1.717 | 1.720 | ( 3) | (0,2%) |
| Spese di viaggio | 2.048 | 2.244 | ( 196) | (8,7%) |
| Altri servizi | 6.737 | 6.282 | 455 | 7,2% |
| Totale | 81.289 | 79.178 | 2.111 | 2,7% |
I costi per servizi passano da Euro 79.178 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 81.289 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento del 2,7%. La variazione è riferibile principalmente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Affitti passivi | 20.028 | 20.806 | ( 778) | (3,7%) |
| Royalties su licenze, brevetti e marchi | 1.960 | 1.939 | 21 | 1,1% |
| Noleggi ed altri | 859 | 793 | 66 | 8,3% |
| Totale | 22.847 | 23.538 | ( 691) | (2,9%) |
La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 691 migliaia passando da Euro 23.538 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 22.847 migliaia dell'esercizio 2016.
Il costo del personale passa da Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 63.490 migliaia dell'esercizio 2016, registrando un incremento pari a Euro 2.402 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,7% dell'esercizio 2015 al 22,6% dell'esercizio 2016. L'incremento è relativo principalmente allo sviluppo del reparto produttivo e ricerca e sviluppo
Di seguito il confronto con l'anno precedente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio 2016 |
Esercizio 2015 |
∆ | Variazioni % |
|---|---|---|---|---|
| Costi del personale | 63.490 | 61.088 | 2.402 | 3,9% |
| Totale | 63.490 | 61.088 | 2.402 | 3,9% |
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Operai | 229 | 226 | 3 | 1,3% |
| Impiegati-quadri | 1.049 | 1.027 | 22 | 2,1% |
| Dirigenti | 23 | 23 | - | 0,0% |
| Totale | 1.301 | 1.276 | 25 | 2,0% |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Imposte e tasse | 773 | 700 | 73 | 10,4% |
| Omaggi | 313 | 162 | 151 | 93,2% |
| Sopravvenienze passive | 573 | 633 | ( 60) | (9,5%) |
| Svalutazione crediti dell'attivo circolante | 180 | 344 | ( 164) | (47,7%) |
| Perdite su cambi | 1.583 | 2.128 | ( 545) | (25,6%) |
| Altri oneri operativi | 556 | 713 | ( 157) | (22,0%) |
| Totale | 3.978 | 4.680 | ( 702) | (15,0%) |
La voce altri oneri operativi, pari a Euro 3.978 migliaia, diminuisce di Euro 702 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente per le minori perdite su cambi di natura commerciale, generati dalla variazione del dollaro e della sterlina.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 6.806 | 7.153 | ( 347) | (4,9%) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 5.149 | 5.502 | ( 353) | (6,4%) |
| Svalutazioni e accantonamenti | 3.154 | 804 | 2.350 | 292,3% |
| Totale | 15.109 | 13.459 | 1.650 | 12,3% |
L'incremento della voce da Euro 13.459 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 15.109 migliaia dell'esercizio 2016 è sostanzialmente generato da accantonamenti a fondi per oneri e rischi futuri nel 2016 prevalentemente legati a cambiamenti organizzativi che avverranno all'interno del Gruppo.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Interessi attivi | 173 | 225 | ( 52) | (23,1%) |
| Differenze cambio | 1.291 | 731 | 560 | 76,6% |
| Sconti finanziari | 60 | 20 | 40 | 200,0% |
| Proventi finanziari | 1.524 | 976 | 548 | 56,1% |
| Interessi passivi vs banche | 2.033 | 3.186 | ( 1.153) | (36,2%) |
| Altri interessi passivi | 241 | 310 | ( 69) | (22,3%) |
| Differenze cambio | 473 | 145 | 328 | 226,2% |
| Altri oneri | 531 | 366 | 165 | 45,1% |
| Oneri finanziari | 3.278 | 4.007 | ( 729) | (18,2%) |
| Totale | 1.754 | 3.031 | ( 1.277) | (42,1%) |
La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 1.277 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche, e da maggiori utili su cambi.
Nel corso del 2016 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine per un controvalore in USD pari a Euro 15.410 migliaia. I contratti non hanno i connotati di copertura e pertanto si è provveduto a valutarli al fair value. La valutazione dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2016 ha fatto registrare un effetto positivo per Euro 1.192 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 17.500 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Imposte correnti | 8.532 | 4.719 | 3.813 | 80,8% |
| Imposte anticipate/differite | ( 4.430) | ( 3.644) | ( 786) | 21,6% |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | ( 147) | 69 | ( 216) | n.a. |
| Totale imposte | 3.955 | 1.144 | 2.811 | 245,8% |
La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.
La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2016 e il 2015 è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato prima delle imposte | 8.331 | 2.853 |
| Aliquota fiscale applicata | 27,5% | 27,5% |
| Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) | 2.291 | 785 |
| Effetto fiscale | ( 828) | ( 3.037) |
| Effetto aliquote fiscali di altri paesi | 1.239 | 2.210 |
| Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) | 2.702 | ( 42) |
| IRAP (corrente e differita) | 1.253 | 1.186 |
| Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) | 3.955 | 1.144 |
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.
Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2016 è stato pari a Euro 14.521 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) | 9.993 | 6.692 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) |
10.722 ( 2.305) |
12.765 ( 7.090) |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) |
( 3.889) 4.528 |
( 2.374) 3.301 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) | 14.521 | 9.993 |
La gestione operativa dell'esercizio 2016 ha generato flussi di cassa pari a Euro 10.722 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 8.331 | 2.853 |
| Ammortamenti / svalutazioni | 15.110 | 13.459 |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | 1.305 | ( 1.885) |
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 3.583) | ( 3.596) |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.754 | 3.031 |
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 12.195) | ( 1.097) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | 10.722 | 12.765 |
Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2016 è di Euro 2.305 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
( 2.305) | ( 7.090) |
|---|---|---|
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) | 77 | ( 51) |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 3.265) | ( 4.992) |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | 883 | ( 2.047) |
| 2016 | 2015 | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2016 è di Euro 3.889 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | 20 | ( 52) |
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 679) | 1.402 |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | ( 1.476) | ( 693) |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.754) | ( 3.031) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | ( 3.889) | ( 2.374) |
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2016 è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| A - Cassa | 1.032 | 793 |
| B - Altre disponibilità liquide | 13.489 | 9.200 |
| C - Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D - Liquidità (A) + (B) + (C) | 14.521 | 9.993 |
| E - Crediti finanziari correnti | 2.236 | 1.816 |
| F - Debiti finanziari correnti | ( 47.205) | ( 71.142) |
| G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente | ( 8.610) | ( 4.843) |
| H - Altri debiti finanziari correnti | - | - |
| I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | ( 55.815) | ( 75.985) |
| J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) | ( 39.058) | ( 64.176) |
| K - Debiti bancari non correnti | ( 23.768) | ( 18.322) |
| L - Crediti finanziari non correnti | 3.391 | 2.031 |
| M - Altri debiti non correnti | ( 72) | ( 72) |
| N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | ( 20.449) | ( 16.363) |
| O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | ( 59.507) | ( 80.539) |
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 59.507 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto a Euro 80.539 migliaia al 31 dicembre 2015.
| Risultato base per azione | 0,036 | 0,015 |
|---|---|---|
| Risultato consolidato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo Numero medio di azioni del periodo |
3.641 101.486 |
1.522 101.486 |
| 2016 | 2015 | |
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
Si precisa che a seguito dell'aumento di capitale di 19 milioni di nuove azioni, avvenuto in data 24 Luglio 2007, interamente sottoscritte, il numero di azioni attualmente in circolazione è pari a 107.362.504.
Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Natura |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | dell'operazione | |
| Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica | 300 | 300 | Costo |
| Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Commerciale | 1.247 | 733 | Ricavo |
| Affitto immobile | 50 | 50 | Costo |
| Costi per servizi | 74 | 72 | Costo |
| Commerciale | 763 | 893 | Credito |
| Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Affitto immobile | 1.779 | 1.783 | Costo |
| Acquisto terreno | - | 130 | Terreni |
| Società Aeffe USA con Ferrim USA | |||
| Affitto immobile | 723 | 721 | Costo |
| Proventi finanziari | 126 | 125 | Proventi finanziari |
| Commerciale | 468 | 325 | Credito |
| Commerciale | 253 | 184 | Debito |
| Finanziario non corrente | 2.131 | 2.031 | Credito |
| Finanziario corrente | 1.000 | 1.000 | Credito |
| Società Ferrim con Società Moschino S.p.a. | |||
| Affitto immobile | - | 734 | Costo |
| Società Aeffe France con Società Solide Real Estate France | |||
| Affitto immobile | - | 225 | Costo |
| Commerciale | - | 284 | Debito |
| Società Moschino France con Società Solide Real Estate France | |||
| Affitto immobile | - | 274 | Costo |
| Commerciale | - | 7 | Debito |
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015.
| (Valori in migliaia di Euro) | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | 2016 | Esercizio | 2015 | |||
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico | ||||||
| Ricavi delle vendite | 280.691 | 1.247 | 0,4% | 268.825 | 733 | 0,3% |
| Costi per servizi | 81.289 | 374 | 0,5% | 79.178 | 372 | 0,5% |
| Costi per godimento beni di terzi | 22.847 | 2.552 | 11,2% | 23.538 | 3.787 | 16,1% |
| Proventi/oneri finanziari | 1.754 | 126 | 7,2% | 3.031 | 125 | 4,1% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale | ||||||
| Terreni | 17.119 | - | 0,0% | 16.958 | 130 | 0,8% |
| Crediti finanziari non correnti | 3.391 | 2.131 | 62,8% | 2.031 | 2.031 | 100,0% |
| Crediti commerciali | 40.711 | 1.231 | 3,0% | 38.256 | 1.218 | 3,2% |
| Crediti finanziari correnti | 2.236 | 1.000 | 44,7% | 1.816 | 1.000 | 55,1% |
| Debiti commerciale | 61.881 | 253 | 0,4% | 61.429 | 475 | 0,8% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari | ||||||
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa | 10.722 | ( 1.788) | n.a. | 12.765 | ( 3.999) | n.a. |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento( 2.305) | - | 0,0% | ( 7.090) | ( 130) | 1,8% | |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria | ( 3.889) | ( 100) | 2,6% | ( 2.374) | ( 313) | 13,2% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento | ||||||
| Indebitamento finanziario netto | ( 59.507) | ( 1.888) | 3,2% | ( 80.539) | ( 4.442) | 5,5% |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2016 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Nel corso del 2016 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 6.944 migliaia (Euro 2.736 migliaia al 31 dicembre 2015) e non ha ricevuto garanzie (0 anche al 31 dicembre 2015).
Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:
Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.
In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.
L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.
La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.
E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.
In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.
In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.
La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.
In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia.
L'avviso di accertamento n. TGB0CC700083/2016 (IRAP) è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
Per l'avviso di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) è ancora in corso il procedimento di accertamento con adesione.
In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.
Velmar S.p.A.: in data 30 novembre 2015, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per l'anno di imposta 2011, da parte dell'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini, è stato emesso un processo verbale di constatazione nel quale è stata contestata, ai fini IRES, IRAP e IVA, la deduzione di costi afferenti alcuni contratti di licenza in esito ad un giudizio di non congruità dei medesimi.
La società ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.
In data 14 dicembre 2016 sono stati notificati, dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Rimini, l'avviso di accertamento n. THU0ES104990/2016 (IRES), unitamente alla società consolidante Aeffe SpA, con un recupero di imposte pari ad Euro 35 migliaia e l'avviso di accertamento n. THU03S105024/2016 (IVA e IRAP) con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 13 migliaia.
La società intende opporsi alla contestazione tributaria in sede contenziosa.
A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.
Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.
| (Valori in migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Revisione contabile | RIA GRANT THORNTON | 170 |
| Revisione contabile | WARD DIVECHA | 8 |
| Revisione contabile | ARI AUDIT | 4 |
| Revisione contabile | MAZARS KOREA | 3 |
| Attestazione dei costi R&S | BDO ITALIA | 7 |
| Visto di conformità dichiarazione IVA | BDO ITALIA | 1 |
Totale 193
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | di cui Parti | 31 dicembre | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Immobilizzazioni immateriali | |||||
| Key money | 28.923.062 | 33.208.388 | |||
| Marchi | 85.468.751 | 88.962.178 | |||
| Altre attività immateriali | 740.072 | 650.184 | |||
| Totale attività immateriali | (1) | 115.131.885 | 122.820.750 | ||
| Immobilizzazioni materiali | |||||
| Terreni | 17.118.773 | 16.958.413 | 130.000 | ||
| Fabbricati | 22.658.662 | 23.134.692 | |||
| Opere su beni di terzi | 14.465.641 | 15.979.003 | |||
| Impianti e macchinari | 2.665.840 | 2.583.550 | |||
| Attrezzature | 311.406 | 358.278 | |||
| Altre attività materiali | 4.155.699 | 4.246.676 | |||
| Totale attività materiali | (2) | 61.376.021 | 63.260.612 | ||
| Altre attività | |||||
| Partecipazioni | (3) | 131.558 | 131.558 | ||
| Crediti finanziari non correnti | (4) | 3.390.633 | 2.130.633 | 2.031.138 | 2.031.138 |
| Altre attività | (5) | 3.961.836 | 4.265.083 | ||
| Imposte anticipate | (6) | 13.856.302 | 11.089.214 | ||
| Totale altre attività | 21.340.329 | 17.516.993 | |||
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 197.848.235 | 203.598.355 | |||
| ATTIVITA' CORRENTI | |||||
| Rimanenze | (7) | 89.389.833 | 89.988.199 | ||
| Crediti commerciali | (8) | 40.711.059 | 1.230.887 | 38.256.285 | 1.217.814 |
| Crediti tributari | (9) | 4.094.261 | 7.229.775 | ||
| Disponibilità liquide | (10) | 14.521.334 | 9.992.726 | ||
| Crediti finanziari a breve | (11) | 2.235.854 | 1.000.000 | 1.815.854 | 1.000.000 |
| Altri crediti | (12) | 25.082.908 | 26.254.111 | ||
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 176.035.249 | 173.536.950 | |||
| Attività disponibili per la vendita | (13) | 436.885 | 436.885 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 374.320.369 | 377.572.190 |
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | di cui Parti | 31 dicembre | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| PATRIMONIO NETTO | (14) | ||||
| Del gruppo | |||||
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | |||
| Altre riserve | 115.641.684 | 114.336.595 | |||
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | ( 8.883.005) | ( 9.486.229) | |||
| Risultato d'esercizio di gruppo | 3.641.244 | 1.522.096 | |||
| Patrimonio netto del gruppo | 135.771.330 | 131.743.869 | |||
| Di terzi | |||||
| Capitale e riserve di terzi | 31.563.069 | 17.697.516 | |||
| Risultato d'esercizio di terzi | 735.125 | 186.632 | |||
| Patrimonio netto di terzi | 32.298.194 | 17.884.148 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 168.069.524 | 149.628.017 | |||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Accantonamenti | (15) | 2.558.786 | 1.068.715 | ||
| Imposte differite | (6) | 30.985.927 | 32.207.692 | ||
| Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro | (16) | 6.366.872 | 6.551.605 | ||
| Passività finanziarie | (17) | 23.840.201 | 18.393.626 | ||
| Passività non finanziarie | (18) | 469.000 | 14.330.132 | ||
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 64.220.786 | 72.551.770 | |||
| PASSIVITA' CORRENTI | |||||
| Debiti commerciali | (19) | 61.880.670 | 252.981 | 61.428.950 | 474.823 |
| Debiti tributari | (20) | 7.376.339 | 3.015.292 | ||
| Passività finanziarie | (21) | 55.814.445 | 75.984.725 | ||
| Altri debiti | (22) | 16.958.605 | 14.963.436 | ||
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 142.030.059 | 155.392.403 | |||
| Passività disponibili per la vendita | - | ||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 374.320.369 | 377.572.190 |
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | di cui Parti | Esercizio | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (23) | 280.690.885 | 1.246.673 | 268.824.621 | 733.499 |
| Altri ricavi e proventi | (24) | 6.816.595 | 5.213.423 | ||
| TOTALE RICAVI | 287.507.480 | 274.038.044 | |||
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 913.774) | 5.085.669 | |||
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (25) | ( 89.794.049) | ( 91.297.185) | ||
| Costi per servizi | (26) | ( 81.289.495) | ( 373.703) | ( 79.178.229) | ( 372.393) |
| Costi per godimento beni di terzi | (27) | ( 22.847.255) | ( 2.552.042) | ( 23.537.688) | ( 3.786.815) |
| Costi per il personale | (28) | ( 63.490.261) | ( 61.088.027) | ||
| Altri oneri operativi | (29) | ( 3.978.106) | ( 4.679.511) | ||
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti | (30) | ( 15.108.564) | ( 13.459.274) | ||
| Proventi/(Oneri) finanziari | (31) | ( 1.754.479) | 125.558 | ( 3.031.210) | 124.921 |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 8.331.497 | 2.852.589 | |||
| Imposte | (32) | ( 3.955.128) | ( 1.143.861) | ||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 4.376.369 | 1.708.728 | |||
| Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie | ( 735.125) | ( 186.632) | |||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO | 3.641.244 | 1.522.096 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | di cui Parti | Esercizio | di cui Parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO | 9.993 | 6.692 | |||
| Risultato del periodo prima delle imposte | 8.331 | ( 1.553) | 2.853 | ( 3.551) | |
| Ammortamenti / svalutazioni | 15.110 | 13.459 | |||
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | 1.305 | ( 1.885) | |||
| Imposte sul reddito corrisposte | ( 3.583) | ( 3.596) | |||
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.754 | 3.031 | |||
| Variazione nelle attività e passività operative | ( 12.195) | ( 234) | ( 1.097) | ( 447) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA |
(33) | 10.722 | 12.765 | ||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | 883 | ( 2.047) | |||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 3.265) | - | ( 4.992) | ( 130) | |
| Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) | 77 | ( 51) | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
(34) | ( 2.305) | ( 7.090) | ||
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | 20 | ( 52) | |||
| Distribuzione dividendi della controllante | - | - | |||
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 679) | 1.402 | |||
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | ( 1.476) | ( 100) | ( 693) | ( 313) | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.754) | ( 3.031) | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA |
(35) | ( 3.889) | ( 2.374) | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO | 14.521 | 9.993 |
| (Valori in unità di euro) | BILANCIO DI | BILANCIO DI |
|---|---|---|
| ESERCIZIO 2015 | ESERCIZIO 2014 | |
| STATO PATRIMONIALE | ||
| ATTIVO | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 162.405 | 131.596 |
| Immobilizzazioni materiali | 1.547.778 | 1.623.765 |
| Partecipazioni | 60.695.372 | 66.639.155 |
| Attività non correnti | 62.405.555 | 68.394.516 |
| Crediti commerciali | 1.381.624 | 1.416.374 |
| Crediti tributari | 341.690 | 1.905.720 |
| Disponibilità liquide | 83.161 | 91.924 |
| Altri crediti | 87.280 | 188.356 |
| Attività correnti | 1.893.755 | 3.602.374 |
| Totale attività | 64.299.310 | 71.996.890 |
| PASSIVO | ||
| Capitale sociale | 100.000 | 100.000 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 63.195.446 | 63.627.616 |
| Altre riserve | 15.038 | 15.038 |
| Utili (perdite) esercizi precedenti | - | |
| Risultato d'esercizio | ( 666.366) | ( 432.169) |
| Patrimonio netto | 62.644.118 | 63.310.485 |
| Accantonamenti | 195.885 | 230.526 |
| Passività finanziarie | - | |
| Passività non correnti | 195.885 | 230.526 |
| Debiti commerciali | 1.459.307 | 8.455.879 |
| Passività correnti | 1.459.307 | 8.455.879 |
| Totale patrimonio netto e passività | 64.299.310 | 71.996.890 |
| CONTO ECONOMICO | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | ||
| Altri ricavi e proventi | 343.594 | 373.892 |
| Totale ricavi | 343.594 | 373.892 |
| Costi operativi | ( 393.855) | ( 727.332) |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 489.341) | ( 478.179) |
| Ammortamenti e Svalutazioni | ( 76.175) | ( 59.766) |
| Accantonamenti | ( 24.894) | ( 14.873) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | 213.695 | 310.615 |
| Proventi /(Oneri) straordinari | 232 | |
| Risultato ante imposte | ( 717.892) | ( 595.411) |
| Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | 51.526 | 163.242 |
| Risultato netto dell'esercizio | ( 666.366) | ( 432.169) |
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2016.
Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
9 marzo 2017
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Marcello Tassinari
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali la nostra Società si è trovata ad operare.
La crescita globale si è andata gradualmente rafforzando dall'estate, ma non si è tradotta, come atteso, in una solida ripresa del commercio mondiale. Un sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma di espansione fiscale da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche sono tuttavia ancora incerte; è emerso il rischio che la ripresa dell'economia globale sia frenata dall'innescarsi e dal diffondersi di spinte protezionistiche, nonché da possibili turbolenze nelle economie emergenti.
Secondo le valutazioni del Fondo monetario internazionale, il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,1 per cento nel 2016; accelererebbe al 3,4 nel 2017 e al 3,6 nel 2018, dove le stime sono state riviste leggermente al rialzo per quasi tutte le maggiori economie avanzate (a eccezione dell'Italia) e marginalmente al ribasso per la media dei paesi emergenti, per i quali è comunque prevista un'accelerazione nel prossimo biennio. Le revisioni per le economie avanzate riflettono le sorprese positive registrate nel terzo trimestre e i benefici attesi dalle politiche di bilancio espansive annunciate negli Stati Uniti e in Giappone. La crescita nelle economie emergenti risentirebbe di condizioni finanziarie meno favorevoli: in Brasile si prospetta un miglioramento più modesto di quanto anticipato in precedenza; in India la crescita subirebbe un temporaneo rallentamento; la Cina continuerebbe nel breve periodo a beneficiare dell'espansione fiscale e monetaria attuata dalle autorità; si conferma il miglioramento delle prospettive per la Russia e per gli altri paesi produttori di materie prime.
Dopo aver dato prova di saper reagire alle sfide globali lo scorso anno, la ripresa economica europea dovrebbe continuare quest'anno e l'anno prossimo: per la prima volta in quasi dieci anni, le economie di tutti gli Stati membri dell'UE dovrebbero crescere per tutto il periodo di previsione (2016, 2017 e 2018). Tuttavia le prospettive sono avvolte da un'incertezza più fitta del solito.
Il PIL reale della zona euro è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, l'occupazione aumenta a ritmo sostenuto e la disoccupazione continua a calare, anche se resta al di sopra dei livelli pre-crisi. I consumi privati sono ancora il motore della ripresa e la crescita degli investimenti continua, pur restando modesta.
I rischi che gravano su tali proiezioni sono eccezionalmente ampi e, benché siano aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso, il bilancio complessivo punta verso il basso.
Le prospettive di crescita per le economie avanzate non appartenenti all'UE sono migliorate negli ultimi mesi, in gran parte grazie alle aspettative di incentivi di bilancio negli Stati Uniti che hanno generato tassi di interesse a lungo termine più alti e un apprezzamento del dollaro statunitense. Anche la crescita nelle economie di mercato emergenti è destinata a consolidarsi fino al 2018, benché in misura diversa a seconda dei paesi e delle regioni. Nel complesso, questo scenario potrebbe rilanciare le esportazioni europee di beni e servizi dopo un 2016 fiacco.
Il grado di incertezza particolarmente elevato che avvolge queste previsioni d'inverno è dovuto alle intenzioni ancora poco chiare della nuova amministrazione statunitense in alcuni settori strategici fondamentali, come pure alle numerose elezioni che si terranno in Europa quest'anno e ai prossimi negoziati con il Regno Unito a norma dell'articolo 50.
La bilancia dei rischi continua a pendere verso il basso, anche se sono aumentati sia i rischi di revisione al rialzo che quelli di revisione al ribasso. A breve termine, gli incentivi di bilancio negli Stati Uniti potrebbero avere un impatto più incisivo sulla crescita rispetto a quello previsto attualmente. A medio termine, i rischi per le prospettive di crescita derivano dagli strascichi delle crisi recenti, dal voto del Regno Unito per uscire dall'Unione europea, da potenziali perturbazioni degli scambi commerciali, da una stretta monetaria negli Stati Uniti che potrebbe avere ricadute negative sulle economie di mercato emergenti e dalle potenziali conseguenze di livelli di debito elevati e in aumento in Cina.
Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL dovrebbe essere aumentato dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno allo 0,9 per cento anche nell'anno in corso e all'1,1 sia nel 2018 sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera. Il livello del PIL nel 2019 sarebbe ancora inferiore di circa quattro punti percentuali rispetto al 2007.
Il quadro economico presuppone il mantenimento di un livello contenuto dei rendimenti a lungo termine e condizioni del credito, in termini di costo e disponibilità, complessivamente distese. Ciò riflette l'ipotesi che non si verifichino tensioni sui mercati finanziari e bancari nell'area dell'euro e in Italia, né episodi di significativo aumento dei premi per il rischio e della volatilità; rispecchia altresì l'ipotesi, incorporata nelle quotazioni di mercato, che nel nostro paese non si interrompa la realizzazione del processo di riforma avviato negli ultimi anni.
Nel complesso si valuta che, rispetto a queste proiezioni, i rischi per la crescita siano ancora orientati prevalentemente al ribasso. I principali fattori di incertezza provengono, oltre che dalle condizioni finanziarie, dal contesto mondiale. È in particolare elevato il rischio che l'espansione dell'economia globale, rispetto a quanto incorporato nelle proiezioni, possa risentire del manifestarsi e del diffondersi di spinte protezionistiche, oltre che di possibili turbolenze nelle economie emergenti.
Secondo lo studio annuale realizzato da Bain and Company in collaborazione con Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso dovrebbe chiudere il 2016 con un calo dell'1% a tassi di cambio correnti, attestandosi a 249 miliardi di euro contro i 253 miliardi del 2015, soprattutto a causa delle fluttuazioni monetarie e dell'impatto negativo degli attentati in Europa. Nel 2015 la crescita era stata del 12%.
Un duro colpo arriva dagli acquirenti cinesi che, pur continuando a comprare beni di lusso a livello locale, hanno diminuito gli acquisti all'estero: il loro contributo al mercato globale del lusso è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016. A Hong Kong e Macao il settore continua a calare, con una diminuzione prevista del 16% a tassi di cambio correnti.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il mercato accusa un calo del 3% a tassi di cambio correnti su un anno: "i brand del lusso presenti sul territorio continuano a subire la diminuzione del turismo, a causa del dollaro forte e dei consumi locali deboli". In Europa, dove l'indebolimento dell'euro ha avuto come conseguenza una crescita dello shopping da parte dei turisti, Francia e Germania in particolare hanno subito l'effetto degli attentati.
L'analisi prevede che entro il 2020 il mercato del lusso potrebbe raggiungere i 280/285 miliardi di euro, con una crescita annuale dal 3% al 4% a partire dal 2017, anche se potrebbero emergere nuove difficoltà.
| (Valori in unità di Euro) | Esercizio | % | Esercizio | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | sui ricavi | 2015 | sui ricavi | 2016/15 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 145.903.311 | 100,0% | 137.380.089 | 100,0% | 8.523.222 | 6,2% |
| Altri ricavi e proventi | 5.244.463 | 3,6% | 6.689.275 | 4,9% | ( 1.444.812) | (21,6%) |
| TOTALE RICAVI | 151.147.774 | 103,6% | 144.069.364 | 104,9% | 7.078.410 | 4,9% |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 2.421.624) | (1,7%) | 1.860.217 | 1,4% | ( 4.281.841) | (230,2%) |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | ( 52.763.256) | (36,2%) | ( 53.739.047) | (39,1%) | 975.791 | (1,8%) |
| Costi per servizi | ( 42.807.543) | (29,3%) | ( 42.477.050) | (30,9%) | ( 330.493) | 0,8% |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 16.350.282) | (11,2%) | ( 15.619.367) | (11,4%) | ( 730.915) | 4,7% |
| Costi per il personale | ( 27.659.494) | (19,0%) | ( 25.491.649) | (18,6%) | ( 2.167.845) | 8,5% |
| Altri oneri operativi | ( 1.680.642) | (1,2%) | ( 2.092.760) | (1,5%) | 412.118 | (19,7%) |
| Totale costi operativi | ( 143.682.842) | (98,5%) | ( 137.559.656) | (100,1%) | ( 6.123.186) | 4,5% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 7.464.931 | 5,1% | 6.509.708 | 4,7% | 955.223 | 14,7% |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | ( 410.416) | (0,3%) | ( 439.765) | (0,3%) | 29.349 | (6,7%) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | ( 1.492.381) | (1,0%) | ( 1.866.583) | (1,4%) | 374.202 | (20,0%) |
| Rivalutazione e Svalutazioni | ( 300.000) | (0,2%) | ( 300.000) | (0,2%) | - | 0,0% |
| Totale Ammortamenti e Svalutazioni | ( 2.202.797) | (1,5%) | ( 2.606.348) | (1,9%) | 403.551 | (15,5%) |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) | 5.262.135 | 3,6% | 3.903.360 | 2,8% | 1.358.775 | 34,8% |
| Proventi finanziari | 395.773 | 0,3% | 510.990 | 0,4% | ( 115.217) | (22,5%) |
| Oneri finanziari | ( 2.188.671) | (1,5%) | ( 2.971.544) | (2,2%) | 782.873 | (26,3%) |
| Totale Proventi/(Oneri) finanziari | ( 1.792.898) | (1,2%) | ( 2.460.554) | (1,8%) | 667.656 | (27,1%) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 3.469.237 | 2,4% | 1.442.806 | 1,1% | 2.026.431 | 140,5% |
| Imposte correnti | ( 2.346.303) | (1,6%) | ( 799.662) | (0,6%) | ( 1.546.641) | 193,4% |
| Imposte anticipate/(differite) | 591.613 | 0,4% | 275.728 | 0,2% | 315.885 | 114,6% |
| Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | ( 1.754.690) | (1,2%) | ( 523.934) | (0,4%) | ( 1.230.756) | 234,9% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 1.714.547 | 1,2% | 918.872 | 0,7% | 795.675 | 86,6% |
Nell'esercizio 2016 i ricavi passano da Euro 137.380 migliaia del 2015 a Euro 145.903 migliaia del 2016 con un incremento del 6,2% a cambi correnti (6,8% a cambi costanti). Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Moschino e il brand di Philosophy di Lorenzo Serafini.
I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.
I costi del personale passano da Euro 25.492 migliaia del 2015 a Euro 27.659 migliaia del 2016, con un incremento del 8,5% determinato prevalentemente dal potenziamento della struttura produttiva e ricerca e sviluppo.
L'Ebitda del 2016 è stato pari ad Euro 7.465 migliaia rispetto al risultato del 2015 di Euro 6.510.
In termini percentuali il MOL passa dal 4,7% del 2015 al 5,1% del 2016.
Il risultato operativo passa da Euro 3.903 migliaia del 2015 ad Euro 5.262 migliaia del 2016.
Il risultato ante imposte passa da Euro 1.443 migliaia del 2015 ad Euro 3.469 migliaia del 2016 registrando un miglioramento di Euro 2.026 migliaia. Tale miglioramento è stato determinato sia dall'incremento dei ricavi sia dalla minore incidenza dei costi operativi e oneri finanziari, a sua volta strettamente legata al modello di business della società tale per cui ad un aumento del fatturati corrisponde una progressione più che proporzionale dei margini per il pieno sfruttamento di economie di scala.
Il risultato di esercizio passa da Euro 919 migliaia del 2015 ad Euro 1.715 migliaia del 2016 registrando un miglioramento di Euro 796 migliaia.
| (Valori in unità di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016/15 | ||
| Crediti commerciali | 63.925.587 | 59.353.105 | 4.572.482 | 7,7% |
| Rimanenze | 28.351.623 | 30.919.627 | ( 2.568.004) | (8,3%) |
| Debiti commerciali | ( 71.790.444) | ( 70.443.766) | ( 1.346.678) | 1,9% |
| CCN operativo | 20.486.766 | 19.828.966 | 657.800 | 3,3% |
| Altri crediti correnti | 11.699.317 | 12.603.459 | ( 904.142) | (7,2%) |
| Crediti tributari | 2.425.764 | 4.466.667 | ( 2.040.903) | (45,7%) |
| Altri debiti correnti | ( 7.277.490) | ( 5.879.318) | ( 1.398.172) | 23,8% |
| Debiti tributari | ( 5.871.625) | ( 1.363.372) | ( 4.508.253) | 330,7% |
| Capitale circolante netto | 21.462.732 | 29.656.402 | ( 8.193.670) | (27,6%) |
| Immobilizzazioni materiali | 42.870.488 | 43.290.666 | ( 420.178) | (1,0%) |
| Immobilizzazioni immateriali | 3.758.530 | 3.886.799 | ( 128.269) | (3,3%) |
| Partecipazioni | 139.408.853 | 105.936.877 | 33.471.976 | 31,6% |
| Altre attività non correnti | 6.889.259 | 40.928.739 | ( 34.039.480) | (83,2%) |
| Attivo immobilizzato | 192.927.130 | 194.043.081 | ( 1.115.951) | (0,6%) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | ( 4.284.423) | ( 4.292.867) | 8.444 | (0,2%) |
| Accantonamenti | ( 281.528) | ( 310.722) | 29.194 | (9,4%) |
| Altri debiti non correnti | ( 761.303) | ( 1.316.021) | 554.718 | (42,2%) |
| Attività fiscali per imposte anticipate | 2.279.104 | 1.686.821 | 592.283 | 35,1% |
| Passività fiscali per imposte differite | ( 7.325.777) | ( 7.350.043) | 24.266 | (0,3%) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 204.015.935 | 212.116.651 | ( 8.100.716) | (3,8%) |
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | 0,0% |
| Altre riserve | 107.251.531 | 106.402.179 | 849.352 | 0,8% |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | 2.347.959 | 2.347.959 | - | 0,0% |
| Risultato di esercizio | 1.714.547 | 918.872 | 795.675 | 86,6% |
| Patrimonio netto | 136.685.444 | 135.040.417 | 1.645.027 | 1,2% |
| Disponibilità liquide | ( 2.634.547) | ( 1.339.797) | ( 1.294.750) | 96,6% |
| Passività finanziarie non correnti | 25.118.429 | 17.917.927 | 7.200.502 | 40,2% |
| Passività finanziarie correnti | 44.846.608 | 60.498.104 | ( 15.651.496) | (25,9%) |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 67.330.491 | 77.076.234 | - ( 9.745.743) |
(12,6%) |
| PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 204.015.935 | 212.116.651 | ( 8.100.716) | (3,8%) |
Rispetto al 31 dicembre 2015 il capitale investito è diminuito del 3,8%.
Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2016 risulta pari a Euro 21.463 migliaia rispetto a Euro 29.656 migliaia del 31 dicembre 2015.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 3,3% pari ad Euro 658 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente all'incremento dei crediti commerciali e alla riduzione delle giacenze di magazzino. Entrambe le variazioni sono conseguenza dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2016;
la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 2.302 migliaia è principalmente dovuta all'incremento dei debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali;
Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 1.116 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 77.076 migliaia del 31 dicembre 2015 a Euro 67.330 migliaia del 31 dicembre 2016. La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 1.645 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.
L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2016 e ammontano a Euro 15.596 migliaia.
Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.
L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2017, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.
I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:
| Azionisti rilevanti | % |
|---|---|
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | 37,387% |
| I.M. Fashion S.r.l. | 24,410% |
| Tullio Badioli | 6,000% |
| Altri azionisti (*) | 32,203% |
(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
Al 31 dicembre 2016 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2016 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 36 e 37 del Bilancio al 31 dicembre 2016.
In relazione all'attività svolta dalla nostra Società, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.
Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dalla nostra Società non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, la Società non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stata dichiarata colpevole, né è stata oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.
Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.
Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.
Siamo soddisfatti della continua crescita della Società e, in particolare, del forte impulso impresso alla redditività. La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e ai mercati ad elevato potenziale, unitamente ad un'ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell'efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite Autunno/Inverno 2017/2018 in corso.
Signori Azionisti,
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 1.714.547 come segue:
9 Marzo 2017
Per Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Massimo Ferretti
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016/15 | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | ||||
| Marchi | 3.274.434 | 3.400.195 | ( 125.761) | |
| Altre attività immateriali | 484.096 | 486.604 | ( 2.508) | |
| Totale attività immateriali | (1) | 3.758.530 | 3.886.799 | ( 128.269) |
| Immobilizzazioni materiali | ||||
| Terreni | 16.944.871 | 16.944.871 | - | |
| Fabbricati | 22.370.366 | 22.846.130 | ( 475.764) | |
| Opere su beni di terzi | 1.288.435 | 1.386.230 | ( 97.795) | |
| Impianti e macchinari | 1.682.299 | 1.550.611 | 131.688 | |
| Attrezzature | 46.406 | 25.572 | 20.834 | |
| Altre attività materiali | 538.111 | 537.252 | 859 | |
| Totale attività materiali | (2) | 42.870.488 | 43.290.666 | ( 420.178) |
| Altre attività | ||||
| Partecipazioni | (3) | 139.408.853 | 105.936.877 | 33.471.976 |
| Altre attività | (4) | 6.889.259 | 40.928.739 | ( 34.039.480) |
| Imposte anticipate | (5) | 2.279.104 | 1.686.821 | 592.283 |
| Totale altre attività | 148.577.216 | 148.552.437 | 24.779 | |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 195.206.234 | 195.729.902 | ( 523.668) | |
| ATTIVITA' CORRENTI | ||||
| Rimanenze | (6) | 28.351.623 | 30.919.627 | ( 2.568.004) |
| Crediti commerciali | (7) | 63.925.587 | 59.353.105 | 4.572.482 |
| Crediti tributari | (8) | 2.425.764 | 4.466.667 | ( 2.040.903) |
| Disponibilità liquide | (9) | 2.634.547 | 1.339.797 | 1.294.750 |
| Altri crediti | (10) | 11.699.317 | 12.603.459 | ( 904.142) |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 109.036.839 | 108.682.655 | 354.184 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 304.243.073 | 304.412.557 | ( 169.484) |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 304.243.073 | 304.412.557 | ( 169.484) | |
|---|---|---|---|---|
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 129.786.168 | 138.184.560 | ( 8.398.392) | |
| Altri debiti | (19) | 7.277.490 | 5.879.318 | 1.398.172 |
| Passività finanziarie | (18) | 44.846.608 | 60.498.104 | ( 15.651.496) |
| Debiti tributari | (17) | 5.871.625 | 1.363.372 | 4.508.253 |
| Debiti commerciali | (16) | 71.790.444 | 70.443.766 | 1.346.678 |
| PASSIVITA' CORRENTI | ||||
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 37.771.461 | 31.187.580 | 6.583.881 | |
| Passività non finanziarie | (15) | 761.303 | 1.316.021 | ( 554.718) |
| Passività finanziarie | (14) | 25.118.429 | 17.917.927 | 7.200.502 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (13) | 4.284.423 | 4.292.867 | ( 8.444) |
| Imposte differite | (5) | 7.325.777 | 7.350.043 | ( 24.266) |
| Accantonamenti | (12) | 281.528 | 310.722 | ( 29.194) |
| PASSIVITA' NON CORRENTI | ||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | (11) | 136.685.444 | 135.040.417 | 1.645.027 |
| Risultato di esercizio | 1.714.547 | 918.872 | 795.675 | |
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | 2.347.959 | 2.347.959 | - | |
| Riserva da misurazione piani a benefici definiti | ( 654.663) | ( 585.143) | ( 69.520) | |
| Riserva legale | 2.909.073 | 2.863.130 | 45.943 | |
| Riserva IAS | 1.085.602 | 1.085.602 | - | |
| Riserva Fair Value | 7.742.006 | 7.742.006 | - | |
| Altre Riserve | 24.929.262 | 24.056.333 | 872.929 | |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240.251 | 71.240.251 | - | |
| Capitale sociale | 25.371.407 | 25.371.407 | - | |
| PATRIMONIO NETTO | - | |||
| 2016 | 2015 | 2016/15 | ||
| (Valori in unità di Euro) | Note | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in unità di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (20) | 145.903.311 | 137.380.089 |
| Altri ricavi e proventi | (21) | 5.244.463 | 6.689.275 |
| TOTALE RICAVI | 151.147.774 | 144.069.364 | |
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 2.421.624) | 1.860.217 | |
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (22) | ( 52.763.256) | ( 53.739.047) |
| Costi per servizi | (23) | ( 42.807.543) | ( 42.477.050) |
| Costi per godimento beni di terzi | (24) | ( 16.350.282) | ( 15.619.367) |
| Costi per il personale | (25) | ( 27.659.494) | ( 25.491.649) |
| Altri oneri operativi | (26) | ( 1.680.642) | ( 2.092.760) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | ( 2.202.797) | ( 2.606.348) |
| Proventi/(oneri) finanziari | (28) | ( 1.792.898) | ( 2.460.554) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 3.469.237 | 1.442.806 | |
| Imposte dirette sull'esercizio | (29) | ( 1.754.690) | ( 523.934) |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 1.714.547 | 918.872 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in unità di Euro) Note |
Esercizio 2016 |
Esercizio 2015 |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo (A) | 1.714.547 | 918.872 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente | ||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio: | ||
| Rimisurazione sui piani a benefici definiti | ( 69.520) | 95.267 |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno | ||
| successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno | ||
| successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto | ||
| dell'effetto fiscale (B1) | ( 69.520) | 95.267 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge | - | - |
| Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere | - | - |
| Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente | ||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio | - | - |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | ||
| riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale | ||
| (B2) | - | - |
| Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) | ( 69.520) | 95.267 |
| Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) | 1.645.027 | 1.014.139 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO | 1.339 | 578 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 3.469 | 1.443 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.203 | 2.606 | |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 38) | ( 460) | |
| Imposte corrisposte sul reddito | 2.162 | ( 669) | |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.793 | 2.461 | |
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.506 | ( 5.056) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | (30) | 12.095 | 325 |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 282) | ( 280) | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 1.072) | ( 1.307) | |
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni | ( 400) | ( 838) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (31) | ( 1.754) | ( 2.426) |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 70) | 672 | |
| Distribuzione dividendi | - | - | |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 8.451) | 3.929 | |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 1.267 | 721 | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.793) | ( 2.461) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | (32) | ( 9.047) | 2.862 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO | 2.633 | 1.339 |
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 36 e 37.
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Riserva legale | rimisurazione piani a benefici definiti Riserva da |
Utili/(perdite) a nuovo | Risultato esercizio | Totale Patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDI AL 1 GENNAIO 2015 | 25.371 | 71.240 | 23.620 | 7.742 | 1.086 | 2.861 | ( 681) | 2.175 | 35 | 133.449 |
| Destinazione utile 31/12/14 Altre variazioni fusione Nuova |
33 | 2 | ( 35) | - | ||||||
| Stireria Tavoleto S.r.l. | 404 | 173 | 577 | |||||||
| Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/15 |
95 | 95 | ||||||||
| Risultato al 31/12/15 | 919 | 919 | ||||||||
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 | 25.371 | 71.240 | 24.057 | 7.742 | 1.086 | 2.863 | ( 586) | 2.348 | 919 | 135.040 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Capitale sociale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Altre riserve | Riserva Fair Value | Riserva IAS | Riserva legale | rimisurazione piani a benefici definiti Riserva da |
Utili/(perdite) a nuovo | Risultato esercizio | Totale Patrimonio netto |
| SALDI AL 1 GENNAIO 2016 | 25.371 | 71.240 | 24.057 | 7.742 | 1.086 | 2.863 | ( 586) | 2.348 | 919 | 135.040 |
| Destinazione utile 31/12/15 Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/16 Risultato al 31/12/16 |
873 | 46 | ( 70) | ( 919) 1.715 |
- ( 70) 1.715 |
|||||
| SALDI AL 31 DICEMBRE 2016 | 25.371 | 71.240 | 24.930 | 7.742 | 1.086 | 2.909 | ( 656) | 2.348 | 1.715 | 136.685 |
Signori Azionisti,
ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1988, n. 58, Vi riferiamo sull'attività svolta dal Collegio Sindacale.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale della AEFFE S.p.A. (di seguito la "Società") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitale con azioni quotate nei mercati regolamentati, raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nella versione approvata con delibera del 15 aprile 2015, nonché alle comunicazioni CO.N.SO.B., in materia di controlli societari e di attività dell'organo di controllo.
* * *
Il Collegio Sindacale nominato dalla assemblea del 16 aprile 2014, terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del presente bilancio.
Si dà atto che i componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello statuto della Società e dall'articolo 148 bis del D.Lgs. 58/98, del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera CO.N.SO.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.
Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'assemblea degli azionisti del 13 aprile 2016 ha conferito l'incarico alla società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alle cui relazioni si rimanda. L'incarico alla società di revisione ha durata di 9 esercizi (2016 – 2025) come previsto dalle attuali disposizioni.
La presente relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione CO.N.SO.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2016 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.
* * *
In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, diamo atto di avere, tra l'altro:
rappresentare i fatti di gestione ed estendendo la nostra attività alla verifica di talune procedure interne;
* * *
Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.
Per ciò che riguarda ulteriori operazioni avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.
Nella relazione sulla gestione degli amministratori, viene evidenziato che, giusta comunicazione inviata alla CO.N.SO.B. n. DEM/6064293, la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate.
Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nel corso del 2016, dai soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nella sezione "Operazioni infragruppo", al paragrafo 36 della relazione sulla gestione, mentre le "Operazioni con parti correlate", sono rappresentate nel successivo paragrafo. Ulteriori informazioni sulle operazioni infragruppo sono contenute nel Bilancio Consolidato 2016, a cui il Collegio rinvia.
Gli effetti economici delle operazioni infragruppo si riepilogano di seguito:
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite | 145.903 | 1.247 | 0.9% | 137.380 | 733 | 0.5% | ||
| Costi per servizi | 42.808 | 424 | 1.0% | 42 477 | 422 | $1,0\%$ | ||
| Costi per godimento beni di terzi | 16.350 | 1 779 | 10.9% | 15.619 | L.783 | 11.4% |
Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.
I soggetti coinvolti sono riferibili a società partecipate e/o controllate e loro partecipate e/o controllate.
In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.
Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento CO.N.SO.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, Vi confermiamo di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.
Nella relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio 2016 rilasciata dalla società di revisione legale, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.
Nel corso dell'esercizio 2016 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.
Non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti da parte di terzi.
Nel corso del 2016 non sono stati conferiti alla società di revisione RIA Grant Thornton S.p.A., da parte della Società, ulteriori incarichi oltre quello della revisione legale per le società del gruppo.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, accertando il rispetto delle disposizioni normative in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società ed alle sue controllate, rilevando che nel corso dell'esercizio non sono stati conferiti incarichi ai soggetti appartenenti alla medesima rete della società di revisione.
Nel corso del 2016 il Collegio Sindacale non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.
Nell'esercizio delle proprie funzioni, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:
si e' riunito con frequenza regolare ed ha redatto n. 6 verbali relativi attività effettuata;
ha partecipato con la presenza istituzionale di uno dei suoi componenti in qualità di membro permanente, alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello Organizzativo ex lege 231/2001.
Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti od azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale, ritenendo che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società, rappresentino un valido presidio rispetto ai principi di corretta amministrazione nella prassi operativa.
In merito all'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, la vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta attraverso la conoscenza della struttura organizzativa e mediante raccolta di informazioni dai vari centri di competenza preposti; incontri con i responsabili delle diverse funzioni aziendali; incontri con il responsabile del Controllo Interno e con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni.
A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che:
all'Amministratore Delegato sono stati attribuiti i più ampi poteri per la gestione della Società.
Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con il preposto all'internal audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione dei propri membri alle relative riunioni, con il Comitato Controllo Interno e l'Organismo di Vigilanza del Modello 231/2001.
Il sistema di controllo interno della Società è costituito da un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).
Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, cui spetta anche l'esecuzione alle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.
Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).
Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi: operativi e di compliance, tra i quali un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting e una struttura di governance dei rischi finanziari.
La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'aggiornamento degli schemi di risk assessment, atti ad accogliere i reati presupposti introdotti in corso d'anno.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.
Il Collegio Sindacale - come riferito in precedenza - ha partecipato, tramite propri membri, alle riunioni del Comitato Controllo Interno ed a quelle dell'Organismo di Vigilanza ed ha analizzato le relative relazioni periodiche indirizzate al Consiglio d'Amministrazione, circa le quali non ha rilievi da opporre.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, al quale sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.
La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del decreto legislativo n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98, affinché le stesse forniscano le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla Legge, senza rilevare eccezioni.
Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, non sono emersi aspetti che si ritiene debbano essere evidenziati nella presente Relazione.
Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza del responsabile dell'Ufficio di Corporate Governance.
Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 16 aprile 2014, è composto da 8 membri, di cui 4 amministratori non esecutivi, 3 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni.
Nella cooptazione, quanto dei consiglieri che dei membri del Collegio sindacale, è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli organi societari le c.d. "quote rosa".
Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nella sua collegialità.
Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, inviando al Consiglio medesimo i relativi report. A tal fine si attesta che nel corso del 2016 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano avuto necessità di effettuare tali dichiarazioni.
Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.
La società aderisce al codice di autodisciplina del Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.
In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli organi societari.
Si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di gruppo al 31 dicembre 2016, sono quelli internazionali dell'IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.
L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli organi di vigilanza e controllo.
Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza, in ordine al bilancio e relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, concordando con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea in merito al trattamento del risultato d'esercizio.
San Giovanni in Marignano 21 marzo 2017 Per il Collegio sindacale
Il Presidente Dott. Fernando Ciotti
| Dottoressa Daniela SAITTA | ||
|---|---|---|
| Incarichi in altre emittenti: 1 | ||
| Aeffe S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2016 |
| Zucchi S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2018 |
| Impresa S.p.A. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Dirpa S.C. a r.l. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Impresa P.I. Giuseppe Rabbiosi S.p.A. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| S.a.f. S.r.l. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Consorzio Stabile T.& T. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Eutelia S.p.A. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Equiter S.r.l. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Capodarco Soc. Coop. Sociale Integrata Amministratore Giudiziario | 30 marzo 2017 | |
| Ist.to Vigilanza Partenopea Combattenti | ||
| e Reduci S.r.l. | Commissario Straordinario | fino a revoca |
| Voxson S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Aerolinee Itavia S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Nova Soc. Coop. a r.l. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Soc. Generale Progettazioni Consulenze | ||
| e Partecipazioni S.p.A. (ex Italconsult) | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| SIOG Soc. Italiana Oleodotti Gaeta S.p.A Commissario Liquidatore | fino a revoca | |
| S.I.C.I.E.T. S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| G4 S.r.l. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Domenico Bosi & Figli S.n.c. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Gitran S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Smet S.r.l. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Impresa Mario Genghini | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Sime S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Sofir S.p.A. | Commissario Liquidatore | fino a revoca |
| Dottor Luca Sapucci | ||
| Incarichi in altre emittenti: 0 | ||
| Aeffe S.p.A | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2016 |
| Pollini S.p.A | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Pollini Retail S.r.l. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Velmar S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2018 |
| Aeffe Retail S.r.l | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Montegridolfo S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Badioli S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
| Dottor Fernando CIOTTI | ||
| Incarichi in altre emittenti: 0 | ||
| Aeffe S.p.A | Presidente del Collegio Sindacale | 31 dicembre 2016 |
| Pollini Retail S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | 31 dicembre 2017 |
| Velmar S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | 31 dicembre 2017 |
| Fratelli Ferretti Holding S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | 31 dicembre 2018 |
| Aeffe Retail S.r.l | Presidente del Collegio Sindacale | 31 dicembre 2017 |
| Moschino S.p.A. | Sindaco Effettivo | 31 dicembre 2017 |
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Ria Grant Thornton S.p.A Via San Donato, 197 40127 Bologna Italy
T 0039 (0) 51 – 6045911 F 0039 (0) 51 – 6045999 E [email protected] W www.ria-grantthornton.it
Agli azionisti della Aeffe S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile dell'allegato bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A., costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi.
La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni di rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso.
Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Sede Legale: Corso Vercelli n. 40 - 20145 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420 Registro dei revisori legali n.157902 , già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato
Uffici:Ancona-Bari-Bologna-Firenze-Genova-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Pescara-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento-Verona
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate, one another and are not liable for one another's acts or omissions.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso al tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Il bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 22 marzo 2016, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.
Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4 del D.Lgs. 58/98, la cui responsabilità compete agli amministratori della Aeffe S.p.A., con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2016.
Bologna, 21 marzo 2017
Ria Grant Thornton S.p.A.
Sandro Gherardini Socio
Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.
La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.
La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:
Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.
Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2016 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VI si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2015 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.
In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.
Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:
• Classificazione e valutazione
L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.
• Passività finanziarie e merito creditizio proprio
Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.
L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.
Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.
• Impairment
La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.
Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.
L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.
L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.
• Hedge accounting
Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.
L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.
L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo IFRS 16 – Leases. Il documento andrà a sostituire il precedente principio IAS 17 non più adatto alla rappresentazione del leasing nell'attuale contesto economico. ll nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello Stato patrimoniale come attività e passività siano essi "finanziari" o "operativi". Rimangono esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 i contratti di leasing con durata pari o inferiore a 12 mesi e quelli che hanno per oggetto beni di modico valore. L'IFRS 16 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019. È consentita un'applicazione anticipata per le imprese che adottano pure l'IFRS 15 (Revenue from contracts with customers).
In febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 12- Income taxes on Recognition of deferred tax assets for unrealised losses. Il documento mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 25 febbraio 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IAS 7- Statement of cash flows on disclosure initiative. Le modifiche riguardano l'introduzione di una migliore informativa tesa a permettere ai lettori di bilancio di comprendere meglio i cambiamenti delle passività derivanti dalla gestione finanziaria. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.
In data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato alcune ulteriori modifiche all'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers, "Clarifications to IFRS 15″, chiarendo alcune disposizioni e fornendo ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicano per la prima volta il nuovo principio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 – "Share based payments" fornendo alcuni chiarimenti in merito ai criteri di misurazione dei "cash-settled share-based payment" ed alla contabilizzazione di alcune particolari tipologie di pagamenti basati su azioni. Viene inoltre introdotta un'eccezione all'IFRS 2 richiedendo di trattare interamente come share-based payment i premi per i quali la normativa fiscale prevede una trattenuta e quindi un successivo versamento all'erario. Le modifiche si applicano per gli esercizi che avranno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche al principio IAS 40,'Investment Property' chiarendo i requisiti necessari per effettuare cambi di classificazione da e verso la voce Investment Properties e precisando che gli stessi avvengono in presenza di un effettivo cambio di destinazione del bene in questione, opportunamente documentato. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs 2014- 2016 Cycle). Le disposizioni approvate hanno apportato modifiche: (i) al principio IFRS 1,'First-time adoption of IFRS' relativamente all'eliminazione di alcune esenzioni relative ai principi IFRS 7, IAS 19 ed IFRS 10 in caso di first-time adoption; (ii) al principio IFRS 12,'Disclosure of interests in other entities' relativamente al perimetro di applicazione del principio; (iii) al principio IAS 28,'Investments in associates and joint ventures' relativamente alla valutazione al fair value di società collegate o di joint venture. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
In Dicembre 2016, lo IASB ha emesso il documento IFRIC 22 'Foreign currency transactions and advance consideration'. Il documento fornisce chiarimenti in relazione alla contabilizzazione di transazioni o di parti di transazioni che prevedono un prezzo determinato in valuta estera. L'applicazione delle modifiche ha efficacia a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.
La società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportati:
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.
La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Per quanto riguarda gli unici marchi detenuti dalla Società, ossia il marchio Alberta Ferretti e Philosophy, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2017 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR del 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,06% (4,13% lo scorso anno).
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 33% |
| Marchi | 2,5% |
I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2016, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
| Categoria | % |
|---|---|
| Fabbricati industriali | 2% |
| Macchinari e Impianti | 12,5% |
| Attrezzature industriali e commerciali | 25% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Mobili e arredi | 12% |
| Autoveicoli | 20% |
| Autovetture | 25% |
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.
Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.
Alla data del 31 dicembre 2016 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.
Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Si segnala che la situazione causata dalla attuale crisi economica e finanziaria internazionale, seppure in ripresa, ha indotto la società a procedere con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.
Per le società Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., il valore recuperabile è stato sviluppato utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF). Da tale analisi non sono emerse riduzioni durevoli di valore.
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I fondi per imposte differite si riferiscono a:
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio.
Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.
• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".
In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:
Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2017 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 ad un tasso di crescita costante del 10%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2021. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) specificamente calcolato per il Gruppo Pollini e pari all' 6,78% (6,02% lo scorso anno).
Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2017 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2017. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2021. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) del Gruppo pari al 4,06% (4,13% lo scorso anno).
− E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.
L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.
Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.
Al 31/12/2016 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 167 migliaia su base annua (Euro 270 migliaia al 31/12/2015).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | ||
| Crediti commerciali | 63.925 | 59.353 | 4.572 | 7,7% | |
| Altre voci attive correnti | 11.699 | 12.603 | ( 904) | (7,2%) | |
| Totale | 75.624 | 71.956 | 3.668 | 5,1% |
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".
Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2016, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 31.595 migliaia di Euro (39.468 migliaia di Euro nel 2015). La composizione per scadenza è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Fino a 30 giorni | 4.003 | 2.776 | 1.227 | 44,2% |
| 31 - 60 giorni | 1.495 | 2.483 | ( 988) | (39,8%) |
| 61 - 90 giorni | 964 | 1.738 | ( 774) | (44,5%) |
| Superiore a 90 giorni | 25.133 | 32.471 | ( 7.338) | (22,6%) |
| Totale | 31.595 | 39.468 | ( 7.873) | (19,9%) |
Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 7.873 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.
Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Marchi | Altre | Totale |
|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.15 | 3.526 | 520 | 4.046 |
| Incrementi per acquisti | 336 | 336 | |
| Decrementi | ( 56) | ( 56) | |
| Ammortamenti del periodo | ( 126) | ( 314) | ( 440) |
| Saldo al 01.01.16 | 3.400 | 486 | 3.886 |
| Incrementi per acquisti | 298 | 298 | |
| Decrementi | ( 16) | ( 16) | |
| Ammortamenti del periodo | ( 126) | ( 284) | ( 410) |
| Saldo al 31.12.16 | 3.274 | 484 | 3.758 |
La voce include il valore del marchio di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".
Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 26 anni.
La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
| (Valori in migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Opere su beni di terzi |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
immobilizzazioni materiali Altre |
Totale | |
| Saldo al 01.01.15 | 16.535 | 23.009 | 1.808 | 1.982 | 25 | 492 | 43.851 |
| Incrementi Decrementi |
130 | 5 | 89 ( 14) |
39 | 17 ( 2) |
271 ( 22) |
551 ( 38) |
| Ammortamenti del periodo Altre variazioni fusione NST S.r.l. |
280 | ( 561) 393 |
( 497) | ( 589) 119 |
( 15) 1 |
( 205) 1 |
( 1.867) 794 |
| Saldo al 01.01.16 | 16.945 | 22.846 | 1.386 | 1.551 | 26 | 537 | 43.291 |
| Incrementi | 86 | 222 | 560 | 36 | 193 | 1.097 | |
| Decrementi Ammortamenti del periodo |
( 562) | ( 24) ( 295) |
( 429) | ( 16) | ( 1) ( 191) |
( 25) ( 1.493) |
|
| Saldo al 31.12.16 | 16.945 | 22.370 | 1.289 | 1.682 | 46 | 538 | 42.870 |
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.
Le partecipazioni si movimentano per Euro 33.472 migliaia a seguito di:
Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | Crediti | Debiti | ||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |
| Beni materiali | ( 17) | ( 20) | ||
| Attività immateriali | ( 130) | ( 149) | ||
| Accantonamenti | 510 | 317 | ||
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 988 | 806 | ||
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 39) | ( 82) | ||
| Perdite fiscali portate a nuovo | 158 | 181 | ||
| Imposte da passaggio IAS | 623 | 383 | ( 7.140) | ( 7.100) |
| Totale | 2.279 | 1.687 | ( 7.326) | ( 7.351) |
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Saldo iniziale | Rilevate a conto economico |
Altro | Saldo finale |
|---|---|---|---|---|
| Beni materiali | ( 20) | 3 | ( 17) | |
| Attività immateriali | ( 149) | 19 | ( 130) | |
| Accantonamenti | 317 | 193 | 510 | |
| Oneri deducibili in esercizi futuri | 806 | 182 | 988 | |
| Proventi tassabili in esercizi futuri | ( 82) | 43 | ( 39) | |
| Perdite fiscali portate a nuovo | 181 | ( 23) | 158 | |
| Imposte da passaggio IAS | ( 6.717) | 178 | 22 | ( 6.517) |
| Totale | ( 5.664) | 595 | 22 | ( 5.047) |
La variazione in conto economico pari a Euro 595 migliaia è principalmente riferibile alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione magazzino e alle perdite su cambi non realizzate.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 4.452 | 4.562 | ( 110) | (2,4%) |
| Prodotti in corso di lavorazione | 4.725 | 4.795 | ( 70) | (1,5%) |
| Prodotti finiti e merci | 19.157 | 21.509 | ( 2.352) | (10,9%) |
| Acconti | 17 | 54 | ( 37) | (68,5%) |
| Totale | 28.352 | 30.920 | ( 2.568) | (8,3%) |
Il decremento della voce Rimanenze pari a Euro 2.568 migliaia è legato alle maggiori vendite realizzate della stagione primavera/estate 2017.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2017.
I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2017, autunno/inverno 2016 e il campionario dell'autunno/inverno 2017.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti verso clienti | 12.420 | 8.724 | 3.696 | 42,4% |
| Crediti verso imprese controllate | 51.838 | 50.929 | 909 | 1,8% |
| (Fondo svalutazione crediti) | ( 333) | ( 300) | ( 33) | 11,0% |
| Totale | 63.925 | 59.353 | 4.572 | 7,7% |
Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali sono pari a Euro 63.925 migliaia, con un incremento del 7,7% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2015 determinato principalmente dall'incremento di fatturato realizzato nel corso dell'esercizio 2016.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.
In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2015 è stato utilizzato per l'importo di Euro 267 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.
L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 300 migliaia.
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| IVA | 1.604 | 2.955 | ( 1.351) | (45,7%) |
| IRES | 799 | 1.190 | ( 391) | (32,8%) |
| Altri crediti tributari | 22 | 43 | ( 21) | (48,1%) |
| IRAP | 279 | ( 279) | (100,0%) | |
| Totale | 2.426 | 4.467 | ( 2.041) | (45,7%) |
La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale oltre alla riduzione del credito IVA.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Depositi bancari e postali | 2.606 | 1.317 | 1.289 | 97,9% |
| Assegni | 4 | - | 4 | n.a. |
| Denaro e valori in cassa | 25 | 22 | 3 | 13,6% |
| Totale | 2.635 | 1.339 | 1.296 | 96,8% |
La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.
La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 1.296 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni | 8.856 | 9.666 | ( 810) | (8,4%) |
| Acconti per royalties e provvigioni | 808 | 740 | 68 | 9,2% |
| Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori | 414 | 380 | 34 | 8,9% |
| Ratei e risconti attivi | 513 | 340 | 173 | 50,9% |
| Altri | 1.108 | 1.477 | ( 369) | (25,0%) |
| Totale | 11.699 | 12.603 | ( 904) | (7,2%) |
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2017 e autunno inverno 2017 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | |
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | - |
| Riserva legale | 2.909 | 2.863 | 46 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | - |
| Altre riserve | 24.929 | 24.057 | 872 |
| Riserva Fair value | 7.742 | 7.742 | - |
| Riserva Ias | 1.086 | 1.086 | - |
| Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti | ( 655) | ( 586) | ( 69) |
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | 2.348 | 2.348 | - |
| Risultato di esercizio | 1.715 | 919 | 796 |
| Totale | 136.685 | 135.040 | 1.645 |
Il capitale sociale al 31 dicembre 2016, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2016 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.
La riserva legale al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 2.909 migliaia. L'incremento di Euro 46 migliaia è determinata dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.
La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.
La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2015 per Euro 872 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.
La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2015 di Euro 69 migliaia.
Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2016 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2015.
La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 1.715 migliaia.
Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo | Possibilità di utilizzo |
Quota disponibile |
Utilizzi precedenti esercizi | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Per copertura perdite |
Per aumento capitale sociale |
Per distribuzione ai soci |
||||
| Capitale sociale | 25.371 | |||||
| Riserva legale | 2.909 | B | ||||
| Riserva sovrapprezzo azioni: | ||||||
| - di cui | 69.075 | A,B,C | 69.075 | |||
| - di cui | 2.165 | B | ||||
| Altre riserve: | ||||||
| - di cui riserva straordinaria | 24.526 | A,B,C | 24.526 | |||
| Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) | 1.086 | B | ||||
| Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) | 7.742 | B | ||||
| Riserva da fusione (NST) | 404 | B | ||||
| Utili/(Perdite) esercizi precedenti | 2.348 | A,B,C | 2.348 | |||
| Totale | 135.626 | 95.949 | - | - | - |
LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)
In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2016 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.
Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | Incrementi | Decrementi | 31 dicembre |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2016 | |||
| Trattamento di quiescenza | 311 | 30 | ( 59) | 282 |
| Totale | 311 | 30 | ( 59) | 282 |
Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
| 77 | ( 86) | 4.284 |
|---|---|---|
| variazioni | ||
| Incrementi | Decrementi e altre 31 dicembre 2016 |
La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso banche | 22.712 | 17.883 | 4.829 | 27,0% |
| Debiti verso altri finanziatori | 2.407 | 35 | 2.372 | 6.777,1% |
| Totale | 25.119 | 17.918 | 7.201 | 40,2% |
La voce "Debiti verso banche" si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario avvenuta a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.
Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.
I "Debiti verso altri finanziatori", si incrementano di Euro 2.372 migliaia per effetto di finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa nel corso dell'esercizio 2016. L'importo di Euro 35 migliaia, derivante dalla fusione per incorporazione avvenuta in data 18 novembre 2015 con la società controllata Nuova Stireria Tavoleto S.r.l, è relativo ad un finanziamento diretto a sostenere lo sviluppo di un software per il miglioramento dell'attività di pianificazione e controllo della produzione (Quick-Response).
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2016 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
| (Valori in migliaia di Euro) | Importo totale | Quota a breve | Quota a lungo |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari | 30.435 | 7.723 | 22.712 |
| Totale | 30.435 | 7.723 | 22.712 |
Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 2.495 migliaia.
Le passività non finanziarie si riferiscono ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.
Tale voce registra un decremento di Euro 555 relativo all'utilizzo delle perdite fiscali pregresse da parte della Capogruppo Aeffe S.p.A. con conseguente riduzione del debito verso le società controllate.
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso imprese controllate | 41.784 | 42.886 | ( 1.102) | (2,6%) |
| Debiti verso fornitori | 30.006 | 27.558 | 2.448 | 8,9% |
| Totale | 71.790 | 70.444 | 1.346 | 1,9% |
I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2016.
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso Erario per ritenute | 5.872 | 1.363 | 4.509 | 330,8% |
| Totale | 5.872 | 1.363 | 4.509 | 330,8% |
L'incremento di tale voce è riconducibile principalmente al debito IRES e IRAP maturato nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo.
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
| Totale | 44.847 | 60.498 | ( 15.651) | (25,9%) |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 44.847 | 60.498 | ( 15.651) | (25,9%) |
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso banche a breve termine Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine |
37.124 7.723 |
55.778 4.720 |
( 18.654) 3.003 |
(33,4%) 63,6% |
| Totale | 44.847 | 60.498 | ( 15.651) | (25,9%) |
La diminuzione dell'indebitamento è riconducibile principalmente al miglioramento del cash flow operativo.
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2015:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Debiti verso Istituti previdenziali | 1.994 | 1.808 | 186 | 10,3% |
| Debiti verso dipendenti | 2.503 | 1.833 | 670 | 36,6% |
| Debiti verso clienti | 2.078 | 1.835 | 243 | 13,2% |
| Altri | 701 | 403 | 298 | 73,9% |
| Totale | 7.276 | 5.879 | 1.397 | 23,8% |
I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.
Nell'esercizio 2016 i ricavi passano da Euro 137.380 migliaia del 2015 a Euro 145.903 migliaia del 2016 con un incremento del 6,2% a cambi correnti (6,8% a cambi costanti). Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Moschino e il brand di Philosophy di Lorenzo Serafini.
I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.
La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | ∆ | % | |
| Italia | 59.504 | 40,8% | 54.058 | 39,3% | 5.446 | 10,1% |
| Europa (Italia e Russia escluse) | 29.439 | 20,2% | 26.693 | 19,4% | 2.746 | 10,3% |
| Stati Uniti | 10.563 | 7,2% | 10.967 | 8,0% | ( 404) | (3,7%) |
| Russia | 5.496 | 3,8% | 5.777 | 4,2% | ( 281) | (4,9%) |
| Giappone | 3.651 | 2,5% | 6.057 | 4,4% | ( 2.406) | (39,7%) |
| Resto del mondo | 37.250 | 25,5% | 33.828 | 24,6% | 3.422 | 10,1% |
| Totale | 145.903 | 100,0% | 137.380 | 100,0% | 8.523 | 6,2% |
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Affitti attivi | 3.523 | 3.803 | ( 280) | (7,4%) |
| Sopravvenienze attive | 363 | 828 | ( 465) | (56,2%) |
| Altri ricavi | 1.358 | 2.037 | ( 679) | (33,3%) |
| Totale | 5.244 | 6.668 | ( 1.424) | (21,4%) |
La voce altri ricavi, che ha un valore di Euro 1.358 migliaia nell'esercizio 2016, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.
La voce è così composta:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 52.763 | 53.739 | ( 976) | (1,8%) |
| Totale | 52.763 | 53.739 | ( 976) | (1,8%) |
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Lavorazioni esterne | 17.128 | 16.786 | 342 | 2,0% |
| Consulenze | 7.206 | 7.838 | ( 632) | (8,1%) |
| Pubblicità e promozione | 3.857 | 3.814 | 43 | 1,1% |
| Premi e provvigioni | 6.858 | 6.443 | 415 | 6,4% |
| Trasporti | 1.871 | 1.874 | ( 3) | (0,2%) |
| Utenze | 545 | 597 | ( 52) | (8,7%) |
| Compensi amministratori e collegio sindacale | 1.823 | 1.580 | 243 | 15,4% |
| Assicurazioni | 154 | 142 | 12 | 8,5% |
| Commissioni bancarie | 310 | 376 | ( 66) | (17,6%) |
| Spese di viaggio | 965 | 1.057 | ( 92) | (8,7%) |
| Servizi industriali diversi | 754 | 681 | 73 | 10,7% |
| Altri servizi | 1.337 | 1.289 | 48 | 3,7% |
| Totale | 42.808 | 42.477 | 330 | 0,8% |
I costi per servizi passano da Euro 42.477 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 42.808 migliaia dell'esercizio 2016, con un incremento dello 0,8%.
La variazione è riferibile principalmente all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" e costi per "premi e provvigioni" legate all'aumento di fatturato.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Affitti passivi | 2.557 | 2.556 | 1 | 0,0% |
| Royalties su licenze, brevetti e marchi | 13.332 | 12.646 | 686 | 5,4% |
| Noleggi ed altri | 461 | 417 | 44 | 10,6% |
| Totale | 16.350 | 15.619 | 731 | 4,7% |
La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 731 migliaia passando da Euro 15.619 migliaia dell'esercizio 2015 a Euro 16.350 migliaia dell'esercizio 2016, imputabile principalmente all'incremento delle royalties conseguentemente all'aumento di fatturato.
Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Costi per il personale | 27.659 | 25.492 | 2.167 | 8,5% |
| Totale | 27.659 | 25.492 | 2.167 | 8,5% |
I costi del personale passano da Euro 25.492 migliaia del 2015 a Euro 27.659 migliaia del 2016 con un incremento di Euro 2.167 migliaia determinato prevalentemente dal potenziamento della struttura produttiva e ricerca e sviluppo.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Dicembre 2013.
| Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Operai | 134 | 133 | 1 | 0,8% |
| Impiegati | 383 | 382 | 1 | 0,3% |
| Dirigenti | 12 | 13 | ( 1) | (7,7%) |
| Totale | 529 | 528 | 1 | 0,2% |
Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2016 è il seguente:
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Imposte e tasse | 276 | 302 | ( 26) | (8,6%) |
| Omaggi | 276 | 119 | 157 | 131,9% |
| Sopravvenienze passive | 74 | 114 | ( 40) | (35,1%) |
| Altri oneri operativi | 1.055 | 1.558 | ( 503) | (32,3%) |
| Totale | 1.681 | 2.093 | ( 412) | (19,7%) |
La voce altri oneri operativi passa da Euro 2.093 migliaia del 2015 a Euro 1.681 migliaia dell'esercizio 2016 principalmente per le minori perdite su cambi di natura commerciale, generati dalla variazione del dollaro e della sterlina e per le minori perdite su crediti.
La voce comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 411 | 440 | ( 30) | (6,7%) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 1.492 | 1.867 | ( 375) | (20,1%) |
| Svalutazioni e accantonamenti | 300 | 300 | - | n.a. |
| Totale | 2.203 | 2.607 | ( 405) | (15,5%) |
La voce "Proventi finanziari" comprende:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Interessi attivi | 347 | 509 | ( 162) | (31,8%) |
| Sconti finanziari | 49 | 2 | 47 | 2.350,0% |
| Totale | 396 | 511 | ( 115) | (22,5%) |
Il decremento della voce "Interessi attivi" di Euro 162 migliaia è relativo principalmente alla riduzione degli interessi su finanziamenti concessi alle società del gruppo per effetto del decremento del credito medio dell'anno 2016 e dell'allineamento dei tassi di interesse ai tassi di mercato.
| Totale | 2.189 | 2.972 | ( 783) | (26,3%) |
|---|---|---|---|---|
| Altri oneri | 178 | 117 | 61 | 52,1% |
| Differenze cambio | 191 | 111 | 80 | 72,1% |
| Interessi passivi | 1.820 | 2.744 | ( 924) | (33,7%) |
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni |
La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:
La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche e alla riduzione dell'indebitamento bancario avvenuto nel corso dell'esercizio 2016.
| Totale imposte sul reddito | 1.755 | 524 | 1.231 | 234,9% |
|---|---|---|---|---|
| Imposte relative ad esercizi precedenti | 3 | 63 | ( 60) | (95,2%) |
| Imposte differite e anticipate | ( 594) | ( 339) | ( 255) | 75,2% |
| Imposte correnti | 2.346 | 800 | 1.546 | 193,3% |
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio | Variazioni |
La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".
La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2015 e il 2016 è illustrata nella tabella seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato prima delle imposte | 3.469 | 1.443 |
| Aliquota fiscale applicata | 27,5% | 27,5% |
| Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) | 954 | 397 |
| Effetto fiscale | 291 | ( 239) |
| Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) | 1.245 | 158 |
| IRAP (corrente e differita) | 509 | 366 |
| Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) | 1.754 | 524 |
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.
Il flusso di cassa generato nel 2016 è stato pari a Euro 1.294 migliaia.
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) | 1.339 | 578 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) | 12.095 | 325 |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) | ( 1.754) | ( 2.426) |
| Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) | ( 9.047) | 2.862 |
| Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) | 1.294 | 761 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) | 2.633 | 1.339 |
La gestione operativa del 2016 ha generato flussi di cassa pari a Euro 12.095 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato del periodo prima delle imposte | 3.469 | 1.443 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.203 | 2.606 |
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 38) | ( 460) |
| Imposte sul reddito corrisposte | 2.162 | ( 669) |
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.793 | 2.461 |
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.506 | ( 5.056) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA | 12.095 | 325 |
Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2016 è di Euro 1.754 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 282) | ( 280) |
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 1.072) | ( 1.307) |
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni | ( 400) | ( 838) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ( 1.754) | ( 2.426) |
Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2016 è di Euro 9.047 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
| (Valori in migliaia di Euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 70) | 672 |
| Distribuzione dividendi | - | - |
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 8.451) | 3.929 |
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 1.267 | 721 |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.793) | ( 2.461) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA | ( 9.047) | 2.862 |
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2016 è la seguente:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| A - Cassa | 29 | 22 | 7 |
| B - Altre disponibilità liquide | 2.606 | 1.317 | 1.289 |
| C - Titoli detenuti per la negoziazione | |||
| D - Liquidità (A) + (B) + (C) | 2.635 | 1.339 | 1.296 |
| E - Crediti finanziari correnti | |||
| F - Debiti finanziari correnti | ( 37.123) | ( 55.778) | 18.655 |
| G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente | ( 7.723) | ( 4.720) | ( 3.003) |
| H - Altri debiti finanziari correnti | |||
| I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | ( 44.846) | ( 60.498) | 15.652 |
| J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) | ( 42.211) | ( 59.159) | 16.948 |
| K - Debiti bancari non correnti | ( 25.119) | ( 17.918) | ( 7.201) |
| L - Obbligazioni emesse | |||
| M - Altri debiti non correnti | |||
| N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | ( 25.119) | ( 17.918) | ( 7.201) |
| O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | ( 67.330) | ( 77.076) | 9.746 |
I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
Risultato base per azione
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato del periodo | 1.715 | 919 |
| Numero medio di azioni del periodo | 101.486 | 101.486 |
| Risultato base per azione | 0,0169 | 0,009 |
Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2016 e 2015, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:
| (Valori in migliaia di Euro) | ricavi delle | altri ricavi e | costi materie | costi per servizi | costi per | altri oneri | proventi |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| vendite e | proventi | prime, mat. di | godimento | operativi | (oneri) | ||
| delle | consumo e | beni di terzi | finanziari | ||||
| prestazioni | merci | ||||||
| Anno 2016 | |||||||
| Gruppo Moschino | 15.843 | 574 | 272 | 3.488 | 12.219 | 1 | ( 75) |
| Gruppo Pollini | 388 | 2.590 | 17.628 | 28 | 307 | ||
| Gruppo Aeffe Retail | 9.839 | 885 | 105 | 147 | |||
| Velmar S.p.A. | 131 | 244 | 121 | 43 | |||
| Aeffe Usa Inc. | 6.701 | 12 | 440 | ( 28) | |||
| Aeffe UK L.t.d. | 996 | 15 | 65 | 251 | 1 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 636 | 4 | 95 | 761 | 34 | ||
| Totale imprese del gruppo | 34.534 | 4.322 | 18.286 | 5.158 | 12.219 | 1 | 238 |
| Totale voce di bilancio | 145.903 | 5.244 | 52.763 | 42.808 | 16.350 | ( 1.681) | ( 1.793) |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 23,7% | 82,4% | 34,7% | 12,0% | 74,7% | (0,1%) | (13,3%) |
| (Valori in migliaia di Euro) | ricavi delle | altri ricavi e | costi materie | costi per servizi | costi per | altri oneri | proventi |
| vendite e | proventi | prime, mat. di | godimento | operativi | (oneri) | ||
| delle | consumo e | beni di terzi | finanziari | ||||
| prestazioni | merci | ||||||
| Anno 2015 | |||||||
| Gruppo Moschino | 14.816 | 575 | 316 | 3.533 | 11.530 | ( 166) | |
| Gruppo Pollini | 1.226 | 2.898 | 19.999 | 26 | 414 | ||
| Gruppo Aeffe Retail | 8.342 | 864 | 103 | 145 | |||
| Velmar S.p.A. | 89 | 330 | 107 | 1 | 3 | ||
| Aeffe Usa Inc. | 7.237 | 9 | 806 | ||||
| Aeffe UK L.t.d. | 1.020 | 16 | 56 | 250 | 7 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 696 | 4 | 65 | 1.012 | 54 | ||
| Totale imprese del gruppo | 33.426 | 4.698 | 20.645 | 5.772 | 11.533 | - | 309 |
| Totale voce di bilancio | 137.380 | 6.689 | 53.739 | 42.477 | 15.619 | ( 2.093) | ( 2.461) |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 24,3% | 70,2% | 38,4% | 13,6% | 73,8% | 0,0% | (12,6%) |
| (Valori in migliaia di Euro) | Altre attività | Crediti Commerciali |
Debiti Commerciali |
Passività finanziarie non correnti |
|---|---|---|---|---|
| Anno 2016 | ||||
| Gruppo Moschino | 10.646 | 30.442 | ||
| Gruppo Pollini | 4.000 | 26.977 | 8.435 | |
| Gruppo Aeffe Retail | 5.899 | 37 | ||
| Velmar S.p.A. | 507 | 784 | ||
| Aeffe Usa Inc. | 783 | 1.356 | 2.371 | |
| Aeffe UK L.t.d. | 4.009 | 250 | ||
| Aeffe France S.a.r.l. | 2.079 | 2.499 | 480 | |
| Aeffe Japan Inc. | 518 | |||
| Totale imprese del gruppo | 6.079 | 51.838 | 41.784 | 2.371 |
| Totale voce di bilancio | 6.889 | 63.926 | 71.790 | 25.118 |
| Incidenza % sulla voce di bilancio | 88,2% | 81,1% | 58,2% | 9,4% |
| (Valori in migliaia di Euro) | Altre attività | Crediti Commerciali |
Debiti Commerciali |
Passività finanziarie non correnti |
| Anno 2015 | ||||
| Gruppo Moschino | 32.772 | 8.261 | 29.317 | |
| Gruppo Pollini | 4.000 | 29.184 | 7.351 | |
| Gruppo Aeffe Retail | 7.228 | 2.621 | ||
| Velmar S.p.A. | 16 | 1.589 | ||
| Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. | 319 | 568 | ||
| Aeffe Usa Inc. | 3.702 | 305 | ||
| Aeffe UK L.t.d. | 3.230 | 1.835 | 1.134 | |
| Aeffe France S.a.r.l. | 385 | |||
| Aeffe Japan Inc. | ||||
| Totale imprese del gruppo | 50.930 | 42.885 | - | |
| Totale voce di bilancio | 40.002 40.929 |
59.353 | 70.444 | 17.918 |
Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Natura |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | dell'operazione | |
| Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica | 300 | 300 | Costo |
| Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Affitto immobile | 1.779 | 1.783 | Costo |
| Acquisto terreno | - | 130 | Terreni |
| Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a. | |||
| Vendita prodotti | 1.247 | 733 | Ricavo |
| Costi per servizi | 74 | 72 | Costo |
| Affitto immobile | 50 | 50 | Costo |
| Commerciale | 763 | 893 | Credito |
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015.
| (Valori in migliaia di Euro) | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% | Bilancio | Val. Ass. Correlate |
% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2016 | 2015 | 2015 | |||
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico | ||||||
| Ricavi delle vendite | 145.903 | 1.247 | 0,9% | 137.380 | 733 | 0,5% |
| Costi per servizi | 42.808 | 424 | 1,0% | 42.477 | 422 | 1,0% |
| Costi per godimento beni di terzi | 16.350 | 1.779 | 10,9% | 15.619 | 1.783 | 11,4% |
| Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale | ||||||
| Terreni | 16.945 | 0,0% | 16.945 | 130 | 0,8% | |
| Altri crediti correnti | 11.699 | 0,0% | 12.603 | 0,0% | ||
| Crediti commerciali | 63.926 | 763 | 1,2% | 59.353 | 893 | 1,5% |
| Debiti commerciali | 71.790 | 0,0% | 70.444 | 0,0% | ||
| Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari | ||||||
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività | ||||||
| operativa | 12.095 | ( 826) | n.a. | 325 | ( 1.855) | n.a. |
| Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di | ||||||
| investimento | ( 1.754) | 0,0% | ( 2.426) | ( 130) | 5,4% | |
| Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento | ||||||
| Indebitamento finanziario netto | ( 67.330) | ( 826) | 1,2% | ( 77.076) | ( 1.985) | 2,6% |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2016 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Nel corso del 2016 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
| (Valori in migliaia di Euro) | 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ∆ | % | |
| Fidejussioni | ||||
| - nell'interesse di terzi | 5.261 | 1.719 | 3.542 | 206,1% |
| Totale | 5.261 | 1.719 | 3.542 | 206,1% |
Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.
In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.
L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.
La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000). Il giudizio è stato riassunto dalla Sezione 1 della Commissione Tributaria Regionale di Bologna con la fissazione dell'udienza nel merito il 26/05/2016, poi rinviata al 01/12/2016 e nuovamente rinviata al 15/12/2016.
E' stata nuovamente disposta la sospensione del processo in attesa della pronuncia della Cassazione.
In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. In data 13 settembre 2016 la Società ha formulato una proposta di conciliazione giudiziale volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che qualora raggiunto non comporterebbe alcun esborso a carico della Società.
In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.
La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.
In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.
Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
In data 06 giugno 2016 sono stati notificati, per l'anno 2011, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) e n. TGB0CC700083/2016 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 299 migliaia.
L'avviso di accertamento n. TGB0CC700083/2016 (IRAP) è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.
Per l'avviso di accertamento n. TGB0EC700080/2016 (IRES) è ancora in corso il procedimento di accertamento con adesione.
In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.
A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalla società e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.
Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
| (Valori in migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Revisione contabile | RIA GRANT THORNTON S.p.A. | 76 |
| Attestazione dei costi R&S | BDO ITALIA S.p.A. | 4 |
| Totale | 80 |
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
| Società | Sede Valuta |
Cap. sociale (euro) |
Risultato ultimo esercizio (euro) |
Patrimonio netto (euro) |
Partec. diretta |
Numero azioni | Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Valori in unità di Euro) | |||||||
| In imprese controllate: | |||||||
| Società italiane | |||||||
| Aeffe Retail S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | ||||||
| Al 31/12/15 | 8.585.150 | ( 404.473) | 8.812.346 | 100% | 8.585.150 | 26.293.345 | |
| Al 31/12/16 | 8.585.150 | ( 271.393) | 8.840.952 | 100% | 8.585.150 | 26.593.345 | |
| Moschino S.p.A. Al 31/12/15 |
S.G. in Marignano (RN) Italia | 20.000.000 | ( 8.060.269) | 23.856.608 | 70% | 14.000.000 | 14.085.199 |
| Al 31/12/16 | 66.817.108 | 699.024 | 71.372.739 | 70% | 14.000.000 | 46.857.175 | |
| Pollini S.p.A. | Gatteo (FC) Italia | ||||||
| Al 31/12/15 | 6.000.000 | 3.824.048 | 20.853.243 | 100% | 6.000.000 | 41.945.452 | |
| Al 31/12/16 | 6.000.000 | 4.853.842 | 25.838.027 | 100% | 6.000.000 | 41.945.452 | |
| Velmar S.p.A. | S.G. in Marignano (RN) Italia | ||||||
| Al 31/12/15 | 120.000 | ( 1.497.199) | ( 75.491) | 100% | 60.000 | 7.890.057 | |
| Al 31/12/16 | 120.000 | 131.844 | 456.393 | 100% | 60.000 | 8.290.057 | |
| Società estere | |||||||
| Aeffe France S.a.r.l. | Parigi (FR) | ||||||
| Al 31/12/15 | 50.000 | ( 317.616) | 55.255 | 100% | n.d. * | 4.568.720 | |
| Al 31/12/16 | 50.000 | ( 266.676) | ( 211.421) | 100% | n.d. * | 4.568.720 | |
| Aeffe UK L.t.d. | Londra (GB) | ||||||
| Al 31/12/15 | GBP | 310.000 | ( 542.707) | ( 819.153) | 100% | n.d. * | |
| 422.343 | ( 739.383) | ( 1.116.012) | 100% | n.d. * | 478.400 | ||
| Al 31/12/16 | GBP | 310.000 | ( 801.623) | ( 1.620.776) | 100% | n.d. * | |
| 362.065 | ( 936.257) | ( 1.892.988) | 100% | n.d. * | 478.400 | ||
| Aeffe USA Inc. | New York (USA) | ||||||
| Al 31/12/15 | USD | 600.000 | ( 195.437) | 12.032.143 | 100% | n.d. * | |
| 551.116 | ( 179.514) | 11.051.844 | 100% | n.d. * | 10.664.812 | ||
| Al 31/12/16 | USD | 600.000 | ( 105.101) | 11.927.042 | 100% | n.d. * | |
| 569.206 | ( 99.707) | 11.314.906 | 100% | n.d. * | 10.664.812 | ||
| Aeffe Japan Inc. | Tokyo (Japan) | ||||||
| Al 31/12/15 | JPY | 3.600.000 | ( 3.020.276) | ( 268.990.201) | 100% | n.d. * | - |
| 27.466 | ( 23.043) | ( 2.052.264) | 100% | n.d. * | - | ||
| Al 31/12/16 | JPY | 3.600.000 | ( 9.638.376) | ( 278.628.577) | 100% | n.d. * | - |
Totale partecipazioni in imprese controllate: 139.397.961
29.173 ( 78.107) ( 2.257.930) 100% n.d. * -
* trattasi di quote
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
| Società | Sede | Valuta | Cap. sociale (euro) | Risultato ultimo | Patrimonio | Partec. | Numero azioni | Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esercizio (euro) | netto (euro) | diretta | ||||||
| (Valori in unità di Euro) | ||||||||
| In altre imprese | ||||||||
| Conai | ||||||||
| Al 31/12/15 | 109 | |||||||
| Al 31/12/16 | 109 | |||||||
| Caaf Emilia Romagna | ||||||||
| AI 31/12/15 | 0,688% | 5.000 | 2.600 | |||||
| AI 31/12/16 | 0,688% | 5.000 | 2.600 | |||||
| Assoform | ||||||||
| Al 31/12/15 | 1,670% | n.d. * | 1.667 | |||||
| Al 31/12/16 | 1,670% | n.d. * | 1.667 | |||||
| Consorzio Assoenergia Rimini | ||||||||
| Al 31/12/15 | 2,100% | n.d. * | 516 | |||||
| Al 31/12/16 | 2,100% | n.d. * | 516 | |||||
| Effegidi | ||||||||
| Al 31/12/15 | 6.000 | |||||||
| Al 31/12/16 | 6.000 | |||||||
| Totale partecipazioni in altre imprese: | 10.892 | |||||||
| * trattasi di quote | ||||||||
| Totale partecipazioni | 139.408.853 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | 31 dicembre 2016 |
Di cui parti correlate |
31 dicembre 2015 |
Di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Immobilizzazioni immateriali | |||||
| Marchi | 3.274 | 3.400 | |||
| Altre attività immateriali | 484 | 487 | |||
| Totale attività immateriali | (1) | 3.759 | 3.887 | ||
| Immobilizzazioni materiali | |||||
| Terreni | 16.945 | 16.945 | 130 | ||
| Fabbricati | 22.370 | 22.846 | |||
| Opere su beni di terzi | 1.288 | 1.386 | |||
| Impianti e macchinari | 1.682 | 1.551 | |||
| Attrezzature | 46 | 26 | |||
| Altre attività materiali | 538 | 537 | |||
| Totale attività materiali | (2) | 42.870 | 43.291 | ||
| Altre attività | |||||
| Partecipazioni | (3) | 139.409 | 139.398 | 105.937 | 105.926 |
| Altre attività | (4) | 6.889 | 6.079 | 40.929 | 40.002 |
| Imposte anticipate | (5) | 2.279 | 1.687 | ||
| Totale altre attività | 148.577 | 148.552 | |||
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 195.206 | 195.730 | |||
| ATTIVITA' CORRENTI | |||||
| Rimanenze | (6) | 28.352 | 30.920 | ||
| Crediti commerciali | (7) | 63.926 | 52.601 | 59.353 | 51.823 |
| Crediti tributari | (8) | 2.426 | 4.467 | ||
| Disponibilità liquide | (9) | 2.635 | 1.340 | ||
| Altri crediti | (10) | 11.699 | 12.603 | ||
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 109.037 | 108.683 | |||
| TOTALE ATTIVITA' | 304.243 | 304.413 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | 31 dicembre 2016 |
Di cui parti correlate |
31 dicembre 2015 |
Di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 25.371 | 25.371 | |||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 71.240 | 71.240 | |||
| Altre riserve | 24.929 | 24.056 | |||
| Riserva Fair Value | 7.742 | 7.742 | |||
| Riserva IAS | 1.086 | 1.086 | |||
| Riserva legale | 2.909 | 2.863 | |||
| Riserva da misurazione piani a benefici definiti | ( 655) | ( 585) | |||
| Utili/(perdite) esercizi precedenti | 2.348 | 2.348 | |||
| Risultato di esercizio | 1.715 | 919 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | (11) | 136.685 | 135.040 | ||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | |||||
| Accantonamenti | (12) | 282 | 311 | ||
| Imposte differite | (5) | 7.326 | 7.350 | ||
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (13) | 4.284 | 4.293 | ||
| Passività finanziarie | (14) | 25.118 | 2.371 | 17.918 | |
| Passività non finanziarie | (15) | 761 | 1.316 | ||
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 37.771 | 31.188 | |||
| PASSIVITA' CORRENTI | |||||
| Debiti commerciali | (16) | 71.790 | 41.784 | 70.444 | 42.885 |
| Debiti tributari | (17) | 5.872 | 1.363 | ||
| Passività finanziarie | (18) | 44.847 | 60.498 | ||
| Altri debiti | (19) | 7.277 | 5.879 | ||
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 129.786 | 138.185 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 304.243 | 304.413 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Di cui parti | Esercizio | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | (20) | 145.903 | 35.781 | 137.380 | 34.159 |
| Altri ricavi e proventi | (21) | 5.244 | 4.322 | 6.689 | 4.698 |
| TOTALE RICAVI | 151.148 | 144.069 | |||
| Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. | ( 2.422) | 1.860 | |||
| Costi per materie prime, mat.di cons. e merci | (22) | ( 52.763) | ( 18.286) | ( 53.739) | ( 20.645) |
| Costi per servizi | (23) | ( 42.808) | ( 5.582) | ( 42.477) | ( 6.194) |
| Costi per godimento beni di terzi | (24) | ( 16.350) | ( 13.998) | ( 15.619) | ( 13.316) |
| Costi per il personale | (25) | ( 27.659) | ( 25.492) | ||
| Altri oneri operativi | (26) | ( 1.681) | ( 1) | ( 2.093) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (27) | ( 2.203) | ( 2.606) | ||
| Proventi/(oneri) finanziari | (28) | ( 1.793) | 238 | ( 2.461) | 309 |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 3.469 | 1.443 | |||
| Imposte dirette sull'esercizio | (29) | ( 1.755) | ( 524) | ||
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 1.715 | 919 |
| (Valori in migliaia di Euro) | Note | Esercizio | Di cui parti | Esercizio | Di cui parti |
|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | correlate | 2015 | correlate | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO | 1.339 | 578 | |||
| Risultato del periodo prima delle imposte | 3.469 | 1.443 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.203 | 2.606 | |||
| Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR | ( 38) | ( 460) | |||
| Imposte corrisposte sul reddito | 2.162 | ( 669) | |||
| Proventi (-) e oneri finanziari (+) | 1.793 | 2.461 | |||
| Variazione nelle attività e passività operative | 2.506 | ( 1.879) | ( 5.056) | ( 10.576) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' OPERATIVA |
(30) | 12.095 | 324 | ||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali | ( 282) | ( 280) | |||
| Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali | ( 1.072) | ( 130) | ( 1.307) | 130 | |
| Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) | ( 400) | ( 400) | ( 838) | ( 838) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' | |||||
| DI INVESTIMENTO | (31) | ( 1.754) | ( 2.426) | ||
| Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto | ( 70) | 672 | |||
| Distribuzione dividendi | - | - | |||
| Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari | ( 8.451) | ( 2.371) | 3.929 | ||
| Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari | 1.267 | 851 | 721 | 601 | |
| Proventi e oneri finanziari | ( 1.793) | ( 2.461) | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA' FINANZIARIA |
(32) | ( 9.047) | 2.863 | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO | 2.633 | 1.339 |
| BILANCIO DI | BILANCIO DI | |
|---|---|---|
| (Valori in unità di euro) | ESERCIZIO 2015 | ESERCIZIO 2014 |
| STATO PATRIMONIALE | ||
| ATTIVO | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 162.405 | 131.596 |
| Immobilizzazioni materiali | 1.547.778 | 1.623.765 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 60.695.372 | 66.639.155 |
| Attività non correnti | 62.405.555 | 68.394.516 |
| Crediti commerciali | 1.381.624 | 1.416.374 |
| Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni | 341.690 | 1.905.720 |
| Disponibilità liquide | 83.161 | 91.924 |
| Ratei e risconti | 87.280 | 188.356 |
| Attività correnti | 1.893.755 | 3.602.374 |
| Totale attività | 64.299.310 | 71.996.890 |
| PASSIVO | ||
| Capitale sociale | 100.000 | 100.000 |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 63.195.446 | 63.627.616 |
| Altre riserve | 15.038 | 15.038 |
| Arrotondamenti | ( 1) | |
| Risultato d'esercizio | ( 666.366) | ( 432.169) |
| Patrimonio netto | 62.644.118 | 63.310.484 |
| Accantonamenti | 195.885 | 230.526 |
| Passività finanziarie | ||
| Passività non correnti | 195.885 | 230.526 |
| Debiti commerciali | 1.459.307 | 8.455.880 |
| Passività correnti | 1.459.307 | 8.455.880 |
| Totale patrimonio netto e passività | 64.299.310 | 71.996.890 |
| CONTO ECONOMICO | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | ||
| Altri ricavi e proventi | 343.594 | 373.893 |
| Totale ricavi | 343.594 | 373.893 |
| Costi per servizi | ( 393.855) | ( 727.332) |
| Costi per godimento beni di terzi | ( 489.341) | ( 478.179) |
| Ammortamenti e Svalutazioni | ( 76.175) | ( 59.766) |
| Oneri diversi di gestione | ( 24.894) | ( 14.873) |
| Proventi/(Oneri) finanziari | 213.695 | 312.592 |
| Proventi /(Oneri) da partecipazioni | ||
| Rettifiche valore attività finanziarie | ( 290.916) | |
| Proventi /(Oneri) straordinari | ( 1.746) | |
| Risultato ante imposte | ( 717.892) | ( 595.411) |
| Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio | 51.526 | 163.242 |
| Risultato netto dell'esercizio | ( 666.366) | ( 432.169) |
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2016.
Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:
La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
9 marzo 2017
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Marcello Tassinari
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