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Aeffe

Annual Report Mar 25, 2015

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014

LETTERA DEL PRESIDENTE

Le previsioni pubblicate dalla Commissione europea a fine 2014 hanno annunciano per il 2015 una ripresa della crescita delle economie di tutti gli Stati membri dell'Unione europea, che era ferma dal 2007. Nel corso dell'anno, l'economia dovrebbe ripartire a velocità moderata nell'UE e nella zona euro, per poi registrare un'ulteriore accelerazione nel 2016. Quest'anno il tasso di crescita dovrebbe salire all'1,7% per l'intera UE e all'1,3% per la zona euro. Nel 2016 la crescita annua dovrebbe raggiungere rispettivamente il 2,1% e l'1,9% grazie all'aumento della domanda interna ed estera, a una politica monetaria molto accomodante e a un orientamento sostanzialmente neutro della politica di bilancio dell'Europa.

Le prospettive di crescita in tutta Europa sono ancora frenate da un contesto poco favorevole agli investimenti e da un'elevata disoccupazione. Gli sviluppi fondamentali verificatisi dall'autunno scorso hanno tuttavia migliorato le prospettive a breve termine: i prezzi del petrolio sono scesi più rapidamente che in passato, l'euro si è notevolmente deprezzato, la BCE ha annunciato un allentamento quantitativo (quantitative easing) e la Commissione europea ha presentato il suo piano di investimenti per l'Europa. Tutti questi fattori avranno certamente effetti positivi sulla crescita.

Il 2014 è stato un anno cruciale per il Gruppo, che ha intrapreso un percorso strategico atto a valorizzare i brand in portafoglio. Le scelte adottate in ottica di rinnovamento stilistico, organizzazione ed efficientamento gestionale hanno dato già buoni risultati, che andranno a regime nei prossimi esercizi. In particolare, il ritorno all'utile del Gruppo è sicuramente una conferma ed un'ulteriore motivazione per guardare al futuro con ottimismo. Riteniamo che i brand del Gruppo abbiano un notevole potenziale di sviluppo, sia nei mercati maturi sia nei mercati emergenti, anche attraverso la crescita nel segmento accessori.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2014 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2014 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 28
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 33
NOTE ILLUSTRATIVE 35
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 77
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 86
RELAZIONE SULLA GESTIONE 87
PROSPETTI CONTABILI 95
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 100
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 108
NOTE ILLUSTRATIVE 110
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 146

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato

Simone Badioli

Consiglieri

  • Marcello Tassinari Direttore Generale Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani
  • Marco Salomoni Sabrina Borocci

Presidente

Pier Francesco Sportoletti

Sindaci

Fernando Ciotti Daniela Saitta

Sindaci Supplenti

Barbara Ceppellini Luca Sapucci

Presidente Sabrina Borocci

Consiglieri Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani

Comitato per il Controllo Interno

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Sabrina Borocci Pierfrancesco Giustiniani

Consiglio di Amministrazione Collegio sindacale la Remunerazione

Comitato per

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2014

Brand portfolio

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI - POLLINI – CEDRIC CHARLIER – UNGARO) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

PARIGI

(FERRETTI – MOSCHINO – POLLINI – CEDRIC CHARLIER) 6, Rue Caffarelli 75003 - Parigi Francia

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

MILANO

(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia

PARIGI

(UNGARO) 2, Avenue Montaigne 75008 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese Verona

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Berlino Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2013 2014
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 258,6 255,9
Margine operativo lordo (EBITDA) (Valori in milioni di Euro) 20,6 25,7
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 6,0 12,0
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) ( 0,7) 6,1
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) ( 3,2) 2,7
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) ( 0,032) 0,027
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 10,8 16,3
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 4,2 6,4
31 dicembre 31 dicembre
2013 2014
Capitale Investito Netto (Valori in milioni di Euro) 232,0 231,5
Indebitamento Finanziario Netto (Valori in milioni di Euro) 88,6 83,6
Patrimonio netto di Gruppo (Valori in milioni di Euro) 126,8 130,1
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,2 1,2
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 2,2 2,1
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 1,0 1,0
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 0,6 0,6
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 2,6 5,2

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2014

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

L'attività economica ha accelerato nettamente negli Stati Uniti, crescendo oltre le attese. Le prospettive a breve e a medio termine per l'economia mondiale restano tuttavia incerte, per la persistente debolezza nell'area dell'euro e in Giappone, per il prolungarsi del rallentamento in Cina e per la brusca frenata in Russia. La forte caduta del prezzo del petrolio, determinata sia dall'ampliamento dell'offerta sia dalla debolezza della domanda, può contribuire a sostenere la crescita, ma non è priva di rischi per la stabilità finanziaria dei paesi esportatori.

Le proiezioni dell'OCSE diffuse in novembre, hanno nuovamente corretto al ribasso la crescita del prodotto mondiale. Le condizioni cicliche globali resterebbero eterogene: la crescita si manterrebbe solida negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in India, acquisirebbe lentamente vigore in Giappone, nell'area dell'euro e in Brasile. Proseguirebbero per contro lo strutturale rallentamento cinese. Su tali prospettive continuano a prevalere rischi al ribasso: pesano negativamente i problemi strutturali di alcune economie emergenti e l'incertezza sui tempi e sull'intensità della ripresa nell'area dell'euro.

In Italia negli ultimi trimestri i consumi hanno ripreso a crescere in misura contenuta, in linea con l'andamento del reddito disponibile sostenuto dalle misure adottate dal Governo. Il loro contributo alla crescita dell'economia è stato controbilanciato dalla flessione degli investimenti, frenati dagli ampi margini di capacità inutilizzata, dall'elevata incertezza sulle prospettive della domanda e dalle difficoltà dell'edilizia. Secondo le indicazioni disponibili, nel quarto trimestre dello scorso anno il prodotto sarebbe marginalmente sceso.

La dinamica dei prezzi al consumo resta debole: in dicembre è stata pari a -0,2 per cento nell'area Euro e a - 0,1 in Italia; potrebbe continuare a ridursi per effetto del calo dei prezzi dei prodotti energetici. Sulla base del recente sondaggio Banca d'Italia-Il Sole 24 Ore, le imprese prevedono di mantenere sostanzialmente stabili nel 2015 i prezzi di vendita dei propri prodotti.

Secondo le rilevazioni più recenti, le condizioni di offerta di credito alle imprese sono migliorate ma restano più stringenti per quelle di minore dimensione; i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti sono scesi gradualmente, pur mantenendosi superiori a quelli dell'area dell'euro (di circa 30 punti base per imprese e famiglie). Fattori di domanda legati alla debolezza degli investimenti, unitamente alla percezione di un alto rischio di credito per alcune categorie di imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti.

Le proiezioni pubblicate nel Bollettino della Banca D'Italia prefigurano per l'economia italiana una crescita modesta quest'anno, più sostenuta il prossimo: nello scenario centrale risulterebbe attorno allo 0,4 e all'1,2 per cento, rispettivamente. Resta ampia l'incertezza attorno a questi valori. Sarà cruciale l'intensità della ripresa della spesa per investimenti; un rapido miglioramento delle prospettive di domanda e delle condizioni finanziarie potrebbe accrescerla, nonostante l'elevato grado di capacità produttiva inutilizzata. Un andamento più favorevole dell'attività si avrebbe se il prezzo del petrolio si mantenesse sui valori registrati negli ultimi giorni.

Nel complesso l'attività economica, oltre a trarre vantaggio dalla caduta del prezzo del petrolio e dalla graduale accelerazione degli scambi internazionali, verrebbe sostenuta dall'orientamento espansivo della politica monetaria, riflesso anche nel deprezzamento dell'euro, e dalle misure di riduzione del cuneo fiscale disposte con la legge di stabilità. Rischi per l'attività economica possono derivare dal riacutizzarsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali, per il peggioramento della situazione politica in Grecia e della crisi in Russia, nonché per l'indebolimento della congiuntura nelle economie emergenti. I rischi che l'inflazione rimanga troppo bassa troppo a lungo derivano dal persistere di ampi margini di capacità produttiva inutilizzata, il cui impatto sulla dinamica dei prezzi sembra essere aumentato negli ultimi anni, e dalla possibilità di un ulteriore peggioramento delle aspettative.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Il mercato globale del lusso punta a raggiungere i 223 miliardi di euro nel 2014, in crescita del 5% a tassi di cambio costanti (+2% a tassi correnti), un risultato di poco inferiore al +7% registrato nel 2013 (+3% a tassi di cambio correnti). Una domanda stabile da parte dei consumatori cinesi e un rinnovato interesse per il lusso da parte dei consumatori dei mercati maturi (Stati Uniti e Giappone in primis) hanno aiutato a controbilanciare quello che poteva essere un declino significativo del mercato, colpito dalle fluttuazioni delle valute, dalla persistente debolezza economica in Europa e da altri eventi esterni. Sono questi i temi principali evidenziati da Bain & Company nella tredicesima edizione del "Monitor Altagamma sui Mercati Mondiali 2014".

L'Altagamma Consensus 2015, realizzato da Fondazione Altagamma con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati, fornisce poi previsioni di crescita anche sul prossimo anno sull'andamento dell'industria dei beni di lusso per la persona nel 2015 attorno ad un tasso di crescita complessivo intorno al 5%.

Sono gli acquisti dei turisti - fondamentali in tutti i mercati ad esclusione di Giappone, Cina e sud America - a guidare la crescita, "a dimostrazione di come oggi assuma più importanza chi compra rispetto a dove compra", sottolinea Bain. I cinesi rappresentano la nazionalità principe e in più rapida ascesa per il lusso, con una spesa effettuata fuori dai confini nazionali pari al triplo di quella locale.

In termini di geografie, Usa e Giappone sono i motori della crescita, mentre rallentano i mercati di Asia Pacifico. L'Europa presenta andamenti diversi al suo interno, con l'Italia che soffre e l'Est Europa in crisi. I consumatori cinesi restano i protagonisti del mercato mondiale con una quota del 29%.

Nel mercato dei beni personali di lusso gli accessori rappresentano il 29% del totale e sono cresciuti del 4% nel 2014 (a tassi di cambio correnti), registrando una performance migliore di abbigliamento e hard luxury, rispettivamente seconda e terza categoria per dimensioni. Per la prima volta dal 2007 la crescita delle calzature di lusso ha superato quella della pelletteria.

Dall'Altagamma Consensus 2015 emergono poi segni positivi per tutte le categorie di prodotto nel 2015, con pelletteria, scarpe e accessori che mostrano il più alto tasso di crescita.

Riguardo ai mercati, tutti sono previsti in espansione con un maggior tasso di crescita per Resto del Mondo, Asia e Medio Oriente.

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Ungaro". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Moschino Cheap and Chic" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Ungaro"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente sette boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, tre delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri, una a Torino e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan. Aeffe Usa gestisce, inoltre, una boutique monomarca a West Hollywood Los Angeles.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Nuova Stireria Tavoleto

Nuova Stireria Tavoleto, società con sede a Tavoleto (PU), controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 il ramo d'azienda relativo alla attività industriale di stiro ad una società terza.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese.

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per le collezioni Aeffe, Pollini, Forall (uomo) e Falc (scarpe uomo/bimbo) e l'attività d'importazione per le altre collezioni (jeans, ombrelli, guanti, foulard e collezioni Velmar).

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.

Moschino Gmbh

Moschino Gmbh gestisce direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Berlino.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestirà direttamente, da inizio 2015, boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino nel Paese.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2014 sui ricavi 2013 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 251.537.973 100,0% 251.071.029 100,0% 466.944 0,2%
Altri ricavi e proventi 4.341.829 1,7% 7.483.859 3,0% ( 3.142.030) (42,0%)
TOTALE RICAVI 255.879.802 101,7% 258.554.888 103,0% ( 2.675.086) (1,0%)
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.835.783 4,3% ( 171.986) (0,1%) 11.007.769 (6.400,4%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 88.728.702) (35,3%) ( 79.028.390) (31,5%) ( 9.700.312) 12,3%
Costi per servizi ( 68.644.632) (27,3%) ( 66.937.748) (26,7%) ( 1.706.884) 2,5%
Costi per godimento beni di terzi ( 21.245.319) (8,4%) ( 25.452.578) (10,1%) 4.207.259 (16,5%)
Costi per il personale ( 58.563.102) (23,3%) ( 63.077.684) (25,1%) 4.514.582 (7,2%)
Altri oneri operativi ( 3.847.835) (1,5%) ( 3.287.898) (1,3%) ( 559.937) 17,0%
Totale costi operativi ( 230.193.807) (91,5%) ( 237.956.284) (94,8%) 7.762.477 (3,3%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 25.685.995 10,2% 20.598.604 8,2% 5.087.391 24,7%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 6.990.167) (2,8%) ( 7.216.319) (2,9%) 226.152 (3,1%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.332.336) (2,1%) ( 5.573.473) (2,2%) 241.137 (4,3%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 1.334.748) (0,5%) ( 1.781.095) (0,7%) 446.347 (25,1%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 13.657.251) (5,4%) ( 14.570.887) (5,8%) 913.636 (6,3%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 12.028.744 4,8% 6.027.717 2,4% 6.001.027 99,6%
Proventi finanziari 551.124 0,2% 240.655 0,1% 310.469 129,0%
Oneri finanziari ( 6.466.682) (2,6%) ( 6.985.732) (2,8%) 519.050 (7,4%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 5.915.558) (2,4%) ( 6.745.077) (2,7%) 829.519 (12,3%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.113.186 2,4% ( 717.360) (0,3%) 6.830.546 (952,2%)
Imposte ( 2.107.267) (0,8%) ( 1.253.908) (0,5%) ( 853.359) 68,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.005.919 1,6% ( 1.971.268) (0,8%) 5.977.187 (303,2%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 1.264.249) (0,5%) ( 1.226.460) (0,5%) ( 37.789) 3,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 2.741.670 1,1% ( 3.197.728) (1,3%) 5.939.398 (185,7%)

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2014 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 251.538 migliaia rispetto a Euro 251.071 migliaia dell'esercizio 2013, con un incremento dello 0,2% (invariato a tassi di cambio costanti). Si evidenzia che il fatturato si sarebbe incrementato del 7,6% a tassi di cambio costanti, al netto degli effetti delle licenze già terminate e della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, ad oggi esclusivamente wholesale.

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 192.151 migliaia con un decremento del 2,4% a cambi correnti e un decremento del 2,7% a cambi costanti rispetto all'esercizio 2013. Al netto degli effetti delle licenze già terminate e dell'effetto derivante dalla riorganizzazione della distribuzione in Giappone, il fatturato della divisione prêt-à-porter si sarebbe incrementato del 7,3% a tassi di cambio costanti.

I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 85.960 migliaia con un incremento del 19,5%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 % 2013 % %
Alberta Ferretti 20.456 8,1% 20.076 8,0% 380 1,9%
Philosophy 13.917 5,5% 21.574 8,6% ( 7.657) (35,5%)
Moschino 163.439 65,0% 152.532 60,8% 10.907 7,2%
Pollini 32.924 13,1% 32.714 13,0% 210 0,6%
Altri 20.802 8,3% 24.175 9,6% ( 3.373) (14,0%)
Totale 251.538 100,0% 251.071 100,0% 467 0,2%

Nell'esercizio 2014, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento dell'1,9% (+1,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato dell'8,1%, mentre il marchio Philosophy ha registrato un decremento del 35,5% (-35,7% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,5%.

Si evidenzia che, al netto della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, ad oggi esclusivamente wholesale, il fatturato del marchio Alberta Ferretti si sarebbe incrementato del +10,4% a tassi di cambio costanti, mentre il marchio Philosophy si sarebbe decrementato del -26,4% a tassi di cambio costanti,

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 7,2% (+6,9% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 65,0%.

Al netto della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, il fatturato del marchio Moschino si sarebbe incrementato del +14,5% a tassi di cambio costanti.

Il marchio Pollini ha registrato una crescita dello 0,6% (+0,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 13,1%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 14,0% (-13,9% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato dell'8,3%.

Al netto della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, il fatturato del marchio Pollini si sarebbe incrementato del +2,5% a tassi di cambio costanti, mentre il fatturato relativo agli altri brand in licenza al netto delle licenze terminate si sarebbe decrementato di -6,8%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 % 2013 % %
Italia 113.591 45,2% 104.504 41,6% 9.087 8,7%
Europa (Italia e Russia escluse) 55.858 22,2% 50.043 19,9% 5.815 11,6%
Russia 16.614 6,6% 19.351 7,7% ( 2.737) (14,1%)
Stati Uniti 16.109 6,4% 17.072 6,8% ( 963) (5,6%)
Giappone 7.038 2,8% 21.926 8,7% ( 14.888) (67,9%)
Resto del mondo 42.328 16,8% 38.175 15,3% 4.153 10,9%
Totale 251.538 100,0% 251.071 100,0% 467 0,2%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2014 le vendite in Italia hanno registrato un andamento molto positivo aumentando dell'8,7% a Euro 113.591 migliaia pari al 45,2% del fatturato consolidato.

Le vendite in Europa sono aumentate dell'11,6% (+11,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 22,2%, grazie al buon recupero dei principali mercati di riferimento.

Il mercato russo, pari al 6,6% del fatturato consolidato, è diminuito del 14,1% (-14,1% a tassi di cambio costanti) unicamente per effetto dell'attuale difficile congiuntura economica che lo caratterizza.

Le vendite negli Stati Uniti sono diminuite del 5,6% (-5,6% a tassi di cambio costanti) principalmente per la diminuzione del fatturato dei brand i cui contratti di licenza sono terminati.

Il Giappone, pari al 2,8% del fatturato di Gruppo, ha registrato un decremento del 67,9% in seguito alla riorganizzazione strategica della distribuzione in tale mercato, con effetti a partire dall'inizio del 2014. In particolare, in virtù di un accordo di distribuzione e franchising in esclusiva con Woollen Co. Ltd. e Mitsubishi Corporation Fashion Co., Ltd., dall'inizio dell'anno le vendite delle collezioni dei marchi Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Moschino Cheap and Chic e Love Moschino, vengono realizzate esclusivamente tramite il canale wholesale e non più anche tramite il canale retail.

Nel Resto del mondo la crescita è stata del 10,9% (+10,4% a tassi di cambio costanti) a Euro 42.328 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 16,8%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 25,8%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio
Esercizio
Variazioni
2014 % 2013 % %
Wholesale 170.817 67,9% 159.544 63,6% 11.273 7,0%
Retail 69.816 27,8% 79.667 31,7% ( 9.851) (12,4%)
Royalties 10.905 4,3% 11.860 4,7% ( 955) (8,1%)
Totale 251.538 100,0% 251.071 100,0% 467 0,2%

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2014 derivano:

  • per il 67,9%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 159.544 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 170.817 migliaia dell'esercizio 2014 con un incremento del 7,0% (+7,0% a tassi di cambio costanti);

Al netto della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, le vendite del canale wholesale si sarebbero incrementate del +7,9% a tassi di cambio costanti.

  • per il 27,8%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 79.667 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 69.816 migliaia dell'esercizio 2014 con un decremento del 12,4% (-12,9% a tassi di cambio costanti);

Al netto della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, le vendite del canale retail si sarebbero incrementate del +4,7% a tassi di cambio costanti.

  • per il 4,3%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 11.860 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 10.905 migliaia dell'esercizio 2014, diminuiscono dell'8,1%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 63.078 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 58.563 migliaia dell'esercizio 2014, registrando un decremento pari a Euro -4.515 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 25,1% dell'esercizio 2013 al 23,3% dell'esercizio 2014.

Tale decremento è principalmente determinato dall'operazione di riorganizzazione della rete distributiva in Giappone.

La forza lavoro passa da una media di 1.393 unità dell'esercizio 2013 alle 1.258 unità dell'esercizio 2014.

Totale 1.258 1.393 ( 135) (9,7%)
Dirigenti 23 26 ( 3) (11,5%)
Impiegati-quadri 987 1.032 ( 45) (4,4%)
Operai 248 335 ( 87) (26,0%)
2014 2013 %
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2014, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 25.686 migliaia (con un'incidenza del 10,2% sul fatturato), registrando un incremento del 24,7% rispetto all'EBITDA del 2013 pari a Euro 20.599 migliaia (con un'incidenza dell'8,2% sul fatturato).

A livello consolidato, la crescita dell'EBITDA ha beneficiato in modo significativo degli effetti positivi derivanti dalla minore incidenza dei costi operativi in seguito alle politiche di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza attuate dal gruppo.

Il miglioramento della marginalità ha interessato entrambe le divisioni.

Per la divisione prêt-à-porter, l'EBITDA del 2014 è stato pari a Euro 18.597 migliaia (pari al 9,7% del fatturato), rispetto al risultato di Euro 18.396 migliaia dell'esercizio 2013 (pari al 9,3% del fatturato).

Per la divisione calzature e pelletteria, l'EBITDA si è attestato a Euro 7.089 migliaia (pari all'8,2% del fatturato), rispetto al risultato di Euro 2.203 migliaia (pari allo 3,1% del fatturato) dello scorso esercizio.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 12.029 migliaia (pari al 4,8% del fatturato), registrando un miglioramento pari a Euro 6.001 migliaia, rispetto all'EBIT del 2013 pari a Euro 6.027 migliaia (pari al 2,4% del fatturato).

Tale miglioramento è determinato dal miglioramento dell'EBITDA, sopra commentato, e dai minori ammortamenti a seguito dell'operazione di riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e dalle minori svalutazioni crediti.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 6.113 migliaia, con un miglioramento pari a Euro 6.830 migliaia, rispetto alla perdita di Euro 717 migliaia dell'esercizio 2013.

Tale variazione positiva ha inoltre beneficiato del miglioramento degli oneri finanziari pari a circa 1 milione di Euro.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 4.006 migliaia, con un miglioramento di Euro 5.977 migliaia, rispetto alla perdita di Euro 1.971 migliaia nell'esercizio 2013.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 2.742 migliaia, con un miglioramento di Euro 5.939 migliaia, rispetto alla perdita di Euro 3.198 migliaia nell'esercizio 2013.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti commerciali 36.884.748 35.796.691 1.088.057 3,0%
Rimanenze 83.867.256 74.085.293 9.781.963 13,2%
Debiti commerciali ( 55.052.139) ( 45.448.082) ( 9.604.057) 21,1%
CCN operativo 65.699.865 64.433.902 1.265.963 2,0%
Altri crediti correnti 24.881.205 23.311.361 1.569.844 6,7%
Crediti tributari 8.531.445 7.159.456 1.371.989 19,2%
Altri debiti correnti ( 14.319.321) ( 14.430.223) 110.902 (0,8%)
Debiti tributari ( 3.124.892) ( 4.045.012) 920.120 (22,7%)
Capitale circolante netto 81.668.302 76.429.484 5.238.818 6,9%
Immobilizzazioni materiali 63.770.590 64.554.791 ( 784.201) (1,2%)
Immobilizzazioni immateriali 127.926.760 132.788.262 ( 4.861.502) (3,7%)
Partecipazioni 80.268 30.252 50.016 165,3%
Altre attività non correnti 4.701.444 4.793.840 ( 92.396) (1,9%)
Attivo immobilizzato 196.479.062 202.167.145 ( 5.688.083) (2,8%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Accantonamenti
( 7.457.710)
( 2.047.384)
( 7.535.522)
( 1.166.839)
77.812
( 880.545)
(1,0%)
75,5%
Attività disponibili per la vendita 436.885 516.885 ( 80.000) (15,5%)
Passività disponibili per la vendita - ( 329.200) 329.200 (100
,0%)
Passività non finanziarie ( 14.080.132) ( 14.045.132) ( 35.000) 0,2%
Attività fiscali per imposte anticipate 13.368.052 13.156.227 211.825 1,6%
Passività fiscali per imposte differite ( 36.828.733) ( 37.173.257) 344.524 (0,9%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 231.538.342 232.019.791 ( 481.449) (0,2%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - n.a.
Altre riserve 115.285.814 118.800.400 ( 3.514.586) (3,0%)
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 13.341.832) ( 14.199.499) 857.667 (6,0%)
Risultato di periodo 2.741.670 ( 3.197.728) 5.939.398 n.a.
Patrimonio Netto del Gruppo 130.057.059 126.774.580 3.282.479 2,6%
Patrimonio Netto di Terzi 17.914.722 16.644.316 1.270.406 7,6%
Totale Patrimonio Netto 147.971.781 143.418.896 4.552.885 3,2%
Crediti finanziari correnti ( 1.000.000) ( 1.000.000)
( 7.524.153)
-
832.485
n.a.
(11,1%)
Disponibilità liquide
Passività finanziarie non correnti
( 6.691.668)
12.752.273
15.559.284 ( 2.807.011) (18,0%)
Crediti finanziari non correnti ( 1.718.063) ( 1.574.143) ( 143.920) 9,1%
Passività finanziarie correnti 80.224.019 83.139.907 ( 2.915.888) (3,5%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 83.566.561 88.600.895 ( 5.034.334) (5,7%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 231.538.342 232.019.791 ( 481.449) (0,2%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2013, il capitale investito netto è diminuito dello 0,2%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 81.668 migliaia (32,5% dei ricavi) rispetto a Euro 76.429 migliaia del 31 dicembre 2013 (30,4% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 2,0% (Euro +1.266 migliaia). Tale variazione è da imputarsi principalmente all'incremento delle rimanenze di magazzino per far fronte alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del 15%.
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 1.681 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per maggiori crediti per costi anticipati;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari aumenta di complessivi Euro 2.292 migliaia. Tale incremento è da attribuire principalmente all'incremento del credito IVA.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2014 diminuiscono di Euro 5.688 migliaia rispetto al 31 dicembre 2013.

Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:

  • il decremento delle Immobilizzazioni materiali di Euro 784 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi relativi a investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche per Euro 4.301 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 5.332 migliaia.
  • il decremento delle Immobilizzazioni immateriali per Euro 4.861 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi, pari a Euro 4.827 migliaia, principalmente relativi a key money, per la nuova boutique Alberta Ferretti e il nuovo showroom a Parigi in Rue de Fabourg, e a software;
  • o decrementi per cessioni pari a Euro 2.698 migliaia, principalmente relativi alla cessione della boutique Alberta Ferretti a Parigi in Rue St. Honoré;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 6.990 migliaia;

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 83.567 migliaia al 31 dicembre 2014 rispetto a Euro 88.601 migliaia del 31 dicembre 2013. Il decremento rispetto a dicembre 2013 è riferibile principalmente al miglioramento del cash flow gestionale grazie al miglioramento del risultato economico dell'esercizio 2014.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 4.553 migliaia passando da Euro 143.419 migliaia al 31 dicembre 2013 a Euro 147.972 migliaia al 31 dicembre 2014. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 2% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Psquared Master Sicav Ltd 2,936%
Highclere International Investors Llp 2,060%
Altri azionisti (*) 28,207%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2014 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al 31
dicembre 2014
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2014
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 133.449 35
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
( 21.817) 5.730
Effetto riapertura business combinations 34.961 ( 988)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 916) -
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 1.323 455
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 972 ( 1.226)
Totale rettifiche di consolidamento 14.523 3.971
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 130.057 2.742
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 17.915 1.264
Patrimonio Netto e Utile Totale 147.972 4.006

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel marzo 2010) dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., provvedendo altresì a tenere in considerazione anche le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel dicembre del 2011 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Assogestioni, Assonime e Confindustria. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2006.

Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2014 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2014 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Aeffe S.p.A. ha adottato piani di stock options (i "Piani") con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Società riunitosi in data 23 ottobre 2007, su proposta del Comitato per la Remunerazione in attuazione di quanto deliberato – e in adempimento di conforme delega conferita in questo senso - dall'Assemblea Straordinaria della Società in data 26 marzo 2007.

I Piani adottati sono legati al raggiungimento di obiettivi che sono stati fissati con riferimento agli anni 2008, 2009, 2010.

I Piani differiscono tra loro unicamente per la qualifica dei beneficiari, amministratori esecutivi o dipendenti della Società (collettivamente, i "Beneficiari"): sono invariate le altre condizioni.

I Piani rivestono "particolare rilevanza" ai sensi dell'art. 114-bis, comma 3 del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 84 bis, comma 2 del Regolamento Emittenti e sono disciplinati da due separati regolamenti (i "Regolamenti") approvati con le modalità di cui sopra dal Consiglio di Amministrazione.

I Beneficiari sono stati individuati dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per la Remunerazione tra i soggetti investiti, all'interno delle strutture della società, di funzioni ritenute strategicamente più rilevanti per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

I Piani adottati dalla Società si sono basati sull'assegnazione gratuita ai Beneficiari di opzioni che consentono la successiva sottoscrizione, a un prezzo già fissato, di azioni di nuova emissione della società. Ciascuna opzione attribuisce il diritto alla sottoscrizione di n. 1 azione. Il termine finale per l'esercizio delle opzioni è fissato nel 31 dicembre 2015; decorso tale termine le opzioni non ancora esercitate non potranno più, in ogni caso, essere esercitate.

Avendo i Piani di assegnazione trovato scadenza al 31/12/2010, non sono maturate opzioni nell'anno 2014.

Nella definizione dei Piani è stata considerata la normativa fiscale pro tempore vigente, in particolare per quanto attiene la determinazione del prezzo di esercizio delle opzioni, pari a un ammontare non inferiore al "valore normale" delle azioni determinato in base alle disposizioni normative applicabili come correntemente interpretate.

Il prezzo delle azioni è stato quindi determinato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per la Remunerazione in Euro 4,10, tenuto conto di quanto sopra, nonché delle disposizioni del Codice Civile in materia di aumenti del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione e dell'opportunità (valutata e ritenuta opportuna dall'Assemblea degli Azionisti del 26 marzo 2007) di prevedere un corrispettivo non inferiore al prezzo di collocamento delle azioni della società in sede di IPO, pari, appunto, a Euro 4,10.

Il prezzo di sottoscrizione che i Beneficiari dei Piani dovranno quindi versare nelle casse sociali a seguito del valido esercizio delle opzioni è pari a Euro 4,10. Le opzioni sono personali e non trasferibili per atto tra vivi né possono essere assoggettate a vincoli o costituire oggetto di altri atti di disposizione a qualsiasi titolo.

L'esercizio delle opzioni è condizionato al permanere del rapporto di lavoro subordinato ovvero di amministrazione in essere tra la società e i Beneficiari. In particolare, ferma la facoltà per il Consiglio di Amministrazione della Società di diverse determinazioni come previsto nei relativi Regolamenti, in caso di cessazione del rapporto intervenuta tra la data di assegnazione delle opzioni e la data di esercizio delle opzioni medesime:

  • in ogni caso di cessazione del rapporto per rinuncia del Beneficiario non dovuta a giusta causa, il Beneficiario potrà esercitare quelle opzioni maturate per le quali siano decorsi almeno 24 mesi dalla data in cui le stesse siano divenute opzioni maturate, fermo in ogni caso il termine iniziale di cui al precedente paragrafo;

  • in ogni caso di cessazione del rapporto per revoca o mancato rinnovo dell'incarico da parte della società in assenza di giusta causa e giustificato motivo soggettivo (e quand'anche per giustificato motivo oggettivo), ovvero per rinuncia del Beneficiario dovuta a giusta causa, il Beneficiario conserverà il diritto di esercitare le opzioni maturate alla data del ricevimento da parte del destinatario della comunicazione della revoca o della rinuncia, nonché il diritto di esercitare il 50% (cinquanta per cento) delle altre opzioni attribuite, che dovessero maturare successivamente;

  • in ogni caso di cessazione del rapporto per revoca o mancato rinnovo dell'incarico da parte della società in presenza di giusta causa e giustificato motivo soggettivo, il Beneficiario perderà definitivamente, contestualmente al ricevimento da parte del destinatario della comunicazione della revoca o della rinuncia, il diritto di esercitare tutte le opzioni attribuite (fatto salvo il diritto di esercitare le opzioni maturate a tale data)

  • nelle ipotesi di pensionamento, sopravvenuta invalidità permanente del Beneficiario tale da impedire la prosecuzione del rapporto, ovvero per decesso del Beneficiario – il Beneficiario, ovvero i suoi eredi o successori legittimi, manterranno il diritto di esercitare (fermi i termini di esercizio sopra indicati) le opzioni attribuite.

Per ulteriori informazioni relative ai Piani, si rimanda al documento informativo disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione investor relations/ documenti societari/ stock options.

9. PARTECIPAZIONI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE

(art. 79 regolamento Consob n. 11971/99)

Cognome e Nome Società
Partecipata
N. azioni
Possedute al
31/12/13
N. azioni
acquistate nel
2014
N. azioni
vendute nel
2014
Variazioni n.
azioni per
Componenti
entrati/(usciti)
N. azioni
Possedute al
31/12/14
Ferretti Alberta Aeffe S.p.A 40.000 - - - 40.000
Ferretti Massimo Aeffe S.p.A 63.000 - - - 63.000
Badioli Simone Aeffe S.p.A 26.565 - - - 26.565

10. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 40 del Bilancio consolidato.

11. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dal nostro Gruppo, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dal nostro Gruppo non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e di contro un'ulteriore riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, il Gruppo non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stato dichiarato colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

12. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

13. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

14. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il 2014 è stato un anno cruciale per il Gruppo, che ha intrapreso un percorso strategico atto a valorizzare i brand in portafoglio. Le scelte adottate in ottica di rinnovamento stilistico, organizzazione ed efficientamento gestionale hanno dato già buoni risultati, che andranno a regime nei prossimi esercizi. In particolare, il ritorno all'utile del Gruppo è sicuramente una conferma ed un'ulteriore motivazione per guardare al futuro con ottimismo. Riteniamo che i brand del Gruppo abbiano un notevole potenziale di sviluppo, sia nei mercati maturi sia nei mercati emergenti, anche attraverso la crescita nel segmento accessori.

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 34.916.804 36.273.469 ( 1.356.665)
Marchi 92.455.759 95.949.341 ( 3.493.582)
Altre attività immateriali 554.197 565.452 ( 11.255)
Totale attività immateriali (1) 127.926.760 132.788.262 ( 4.861.502)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.828.413 16.176.219 652.194
Fabbricati 23.688.050 24.163.170 ( 475.120)
Opere su beni di terzi 16.177.831 16.025.208 152.623
Impianti e macchinari 2.953.095 3.647.099 ( 694.004)
Attrezzature 308.741 339.479 ( 30.738)
Altre attività materiali 3.814.460 4.203.616 ( 389.156)
Totale attività materiali (2) 63.770.590 64.554.791 ( 784.201)
Altre attività
Partecipazioni (3) 80.268 30.252 50.016
Crediti finanziari non correnti (4) 1.718.063 1.574.143 143.920
Altre attività (5) 4.701.444 4.793.840 ( 92.396)
Imposte anticipate (6) 13.368.052 13.156.227 211.825
Totale altre attività 19.867.827 19.554.462 313.365
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 211.565.177 216.897.515 ( 5.332.338)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 83.867.256 74.085.293 9.781.963
Crediti commerciali (8) 36.884.748 35.796.691 1.088.057
Crediti tributari (9) 8.531.445 7.159.456 1.371.989
Disponibilità liquide (10) 6.691.668 7.524.153 ( 832.485)
Crediti finanziari correnti (11) 1.000.000 1.000.000 -
Altri crediti (12) 24.881.205 23.311.361 1.569.844
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 161.856.322 148.876.954 12.979.368
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 516.885 ( 80.000)
TOTALE ATTIVITA' 373.858.384 366.291.354 7.567.030

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013
PATRIMONIO NETTO (14)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Altre riserve 115.285.814 118.800.400 ( 3.514.586)
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 13.341.832) ( 14.199.499) 857.667
Risultato d'esercizio di gruppo 2.741.670 ( 3.197.728) 5.939.398
Patrimonio netto del gruppo 130.057.059 126.774.580 3.282.479
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 16.650.473 15.417.856 1.232.617
Risultato d'esercizio di terzi 1.264.249 1.226.460 37.789
Patrimonio netto di terzi 17.914.722 16.644.316 1.270.406
TOTALE PATRIMONIO NETTO 147.971.781 143.418.896 4.552.885
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (15) 2.047.384 1.166.839 880.545
Imposte differite (6) 36.828.733 37.173.257 ( 344.524)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 7.457.710 7.535.522 ( 77.812)
Passività finanziarie (17) 12.752.273 15.559.284 ( 2.807.011)
Passività non finanziarie (18) 14.080.132 14.045.132 35.000
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 73.166.232 75.480.034 ( 2.313.802)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (19) 55.052.139 45.448.082 9.604.057
Debiti tributari (20) 3.124.892 4.045.012 ( 920.120)
Passività finanziarie (21) 80.224.019 83.139.907 ( 2.915.888)
Altri debiti (22) 14.319.321 14.430.223 ( 110.902)
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 152.720.371 147.063.224 5.657.147
Passività disponibili per la vendita - 329.200 ( 329.200)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 373.858.384 366.291.354 7.567.030

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2014 2013
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 251.537.973 251.071.029
Altri ricavi e proventi (24) 4.341.829 7.483.859
TOTALE RICAVI 255.879.802 258.554.888
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.835.783 ( 171.986)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 88.728.702) ( 79.028.390)
Costi per servizi (26) ( 68.644.632) ( 66.937.748)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 21.245.319) ( 25.452.578)
Costi per il personale (28) ( 58.563.102) ( 63.077.684)
Altri oneri operativi (29) ( 3.847.835) ( 3.287.898)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 13.657.251) ( 14.570.887)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 5.915.558) ( 6.745.077)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.113.186 ( 717.360)
Imposte (32) ( 2.107.267) ( 1.253.908)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.005.919 ( 1.971.268)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 1.264.249) ( 1.226.460)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 2.741.670 ( 3.197.728)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2014 2013
Utile/(perdita) del periodo (A) 4.005.919 ( 1.971.268)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 408.436) 210.648
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) ( 408.436) 210.648
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 955.389 ( 717.163)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) 955.389 ( 717.163)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 546.953 ( 506.515)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 4.552.872 ( 2.477.783)
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 4.552.872 ( 2.477.783)
Soci della controllante 3.282.478 ( 3.584.359)
Interessenze di pertinenza di terzi 1.270.394 1.106.576

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2014 2013
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 7.524 5.362
Risultato del periodo prima delle imposte 6.113 ( 717)
Ammortamenti / svalutazioni 13.657 14.571
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 507 ( 1.099)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.584) ( 3.029)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 5.916 6.745
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.651) ( 499)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (33) 16.958 15.972
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.129) ( 2.185)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.468) ( 5.044)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) ( 50) -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (34) ( 6.647) ( 7.229)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 547 ( 507)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 5.723) 227
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 51) 444
Proventi e oneri finanziari ( 5.916) ( 6.745)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (35) ( 11.143) ( 6.581)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 6.692 7.524

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate"..

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2013 25.371 71.240 30.605 7.901 11.459 ( 10.010) ( 1.039) ( 3.028) ( 2.140) 130.359 15.538 145.897
Destinazione utile/(perdita) 2012 - - 1.160 - - ( 4.188) - 3.028 - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2013 - - - - - - 206 ( 3.198) ( 593) ( 3.585) 1.106 ( 2.479)
Altre variazioni - - - - - - - - - - - -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2013 25.371 71.240 31.765 7.901 11.459 ( 14.198) ( 833) ( 3.198) ( 2.733) 126.774 16.644 143.418
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2014 25.371 71.240 31.765 7.901 11.459 ( 14.198) ( 833) ( 3.198) ( 2.733) 126.774 16.644 143.418
Destinazione utile/(perdita) 2013 - - ( 5.284) - - 2.086 - 3.198 - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2014 - - - - - - ( 396) 2.742 937 3.283 1.271 4.554
Altre variazioni - - - - - - - - - - - -

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Ungaro".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VII si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2013 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2014 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2014 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2014.

Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 20.000.000 70%
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. Tavoleto (PU) Italia EUR 10.400 100%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 99,9%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 70% (ii)
Moschino Retail G.m.b.h. Berlino (D) EUR 306.500 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 400.000 70% (ii)
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail.

Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:

  • a) incremento del capitale sociale di Moschino Retail G.m.b.h. di Euro 31.500;
  • b) Moschino S.p.A. ha fondato una nuova società Moschino USA posseduta al 100%;
  • c) Ozbek (london) Ltd è stata posta in liquidazione.

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio
31 dicembre 2014 2014 31 dicembre 2013 2013
Dollaro USA 1,2141 1,3285 1,3791 1,3281
Sterlina britannica 0,7789 0,8061 0,8337 0,8493
Yen Giapponese 145,2300 140,3061 144,7200 129,6597
Won Sudcoreano 1.324,8000 1.398,1424 1.450,9300 1.453,8550
Franco Svizzero 1,2024 1,2146 1,2276 1,2309

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs - 2010- 2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, l'informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell'IFRS 8 – Segmenti operativi, l'identificazione e l'informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una società di servizi fornisce il servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello IAS 24 – Informativa sulle parti correlate, l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (così come definiti nell'IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all'applicazione dell'IFRS 13 – Misurazione del fair value. Gli emendamenti sono applicabili per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° febbraio 2015.

Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016 ed è consentita l'applicazione anticipata.

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Il 12 agosto 2014 lo IASB ha ha pubblicato il documento "Equity Method in Separate Financial Statements" (emendamenti allo IAS 27). Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la rilevazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, un'entità potrà rilevare tali partecipazioni nel proprio bilancio separato alternativamente: al costo o secondo quanto previsto dallo IFRS 9 (o dallo IAS 39) o utilizzando il metodo del patrimonio netto. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (emendamenti all'IFRS 10 e allo IAS 28). Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipende dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentano un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, l'entità deve rilevare la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 25 settembre lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Il documento introduce modifiche ai seguenti principi: IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendità e attività operative cessate; IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative; IAS 19 – Benefici per i dipendenti; IAS 34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative" (emendamenti allo IAS 1) che contiene delle modifiche limitate al principio contabile internazionale IAS 1. L'obiettivo delle modifiche è fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception" (emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28) contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione delle consolidation exceptions concesse alle investment entities. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2014, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Key money

Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono state considerate sino al bilancio dell'esercizio 2008, attività immateriali a vita utile indefinita e, pertanto, non sono state assoggettate ad ammortamento. Vita utile indefinita, in conformità a quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 38, non significa vita utile infinita bensì a scadenza non definita.

Il Gruppo, fino all'esercizio 2008, anche sulla scorta di valutazioni redatte da esperti indipendenti, ha evidenziato la scarsa rilevanza del termine temporale riconducibile alla durata dei contratti di locazione. Infatti, sono sempre state considerate a tale riguardo le tutele fornite al conduttore dalla prassi di mercato e da specifiche previsioni giuridiche cui si affianca una strategia di progressiva ulteriore espansione della rete portata avanti dalle aziende del Gruppo che è solito rinnovare i contratti di locazione prima della loro naturale scadenza e a prescindere dalla volontà di mantenere in seguito tali posizioni quali punti vendita del gruppo, in considerazione del valore attribuibile alle posizioni commerciali stesse.

A seguito del cambiamento del mercato dei key money il Gruppo ha ritenuto corretto effettuare un cambiamento di stima sulla vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile finita.

A partire dal 2009 si è notata una inversione di tendenza, anche se non generalizzata, che ha portato alcuni dei principali locatori del mercato a chiedere la risoluzione del contratto in prossimità della scadenza. Anche se le più recenti contrattazioni effettuate dal Gruppo confortano sulla intera recuperabilità del valore originario dei key money, in virtù della nuova impostazione del mercato gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2014, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2% - 2,56%
Macchinari e Impianti 10% - 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Key Money

Il valore recuperabile dei key money è stato determinato utilizzando l'importo di maggior valore tra il valore corrente ed il valore determinabile tramite l'uso.

Valore corrente: tale valore è stato determinato stimando sia il costo di realizzazione del network delle boutique oggetto di impairment test a valori correnti, sia come valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi dei contratti d'affitto delle singole boutique (considerate quali "cash generating unit").

Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:

  • − valore annuo dei contratti di locazione da consuntivo 2014;
  • − aumento annuo ipotetico degli affitti pari a circa il 2,5%;

  • − possibilità di rinnovo alla scadenza di ciascun contratto per un periodo di eguale durata a quella prevista dal contratto in essere al 31 dicembre 2014;

  • − valore terminale dopo il primo rinnovo.

I tassi utilizzati per l'attualizzazione sono i seguenti:

  • − Tasso risk free per i contratti in essere pari al 3%;
  • − Tasso per l'ipotesi di rinnovo dopo la prima scadenza 5%;
  • − Tasso per il valore terminale 20%.

Valore determinabile tramite l'uso: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'attività caratteristica delle singole boutique ("cash generating unit"). I flussi di cassa delle "cash generating unit" attribuibili a ciascun key money sono stati desunti per l'anno 2015 da una simulazione di budget, che, a seconda della boutique, prevede incrementi di fatturato intorno ad un range che va dal +24% nelle ipotesi più ottimistiche al -1% in quelle più pessimistiche. Si precisa che tali stime non sono indicative dell'andamento del retail per l'esercizio 2015 ma sono state utilizzate al fine di procedere ad un calcolo prudenziale per il test in oggetto. Per gli anni 2016 e 2017 e per il calcolo del terminal value è stato in genere considerato un tasso di crescita del fatturato del 5%. Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 5,23%.

Marchi

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto si è utilizzato per l'esercizio 2015 il budget di gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Aeffe. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 5,23%.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 2,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,25%;
  • − * I tassi attesi di incrementi retributivi (comprensivi d'inflazione) sono così suddivisi: (i) Dirigenti 1,50%; (ii) Impiegati/Quadri 0,50%; (iii) Operai 0,50%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,00%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • * Le stime dei tassi attesi degli incrementi retributivi, sono utilizzate solamente per le Società con 50 o meno dipendenti.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,25%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

  • (i) divisione prêt-à-porter;
  • (ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Il Gruppo non utilizza strumenti finanziari derivati.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio, l'apertura di finanziamenti in valuta.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2014 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 531 migliaia su base annua (Euro 641 migliaia al 31 dicembre 2013).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2014 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 22.442 migliaia al 31 dicembre 2014, rappresenta il 61% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale si mantiene sostanzialmente stabile rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che garantiscano di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti commerciali 36.885 35.797 1.088 3,0%
Altri crediti correnti 24.881 23.311 1.570 6,7%
Altre attività 4.701 4.794 ( 93) (1,9%)
Totale 66.467 63.902 2.565 4,0%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 12 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2014, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 14.443 migliaia di Euro (14.058 migliaia di Euro nel 2013). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Fino a 30 giorni 4.757 5.170 ( 413) (8,0%)
31 - 60 giorni 1.811 1.120 691 61,7%
61 - 90 giorni 1.053 984 69 7,0%
Superiore a 90 giorni 6.822 6.784 38 0,6%
Totale 14.443 14.058 385 2,7%

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.13 99.442 37.587 1.044 138.073
Incrementi - 1.982 454 2.436
- incrementi per acquisti - 1.982 454 2.436
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 25) ( 265) ( 290)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 215) ( 215)
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 3.270) ( 453) ( 7.216)
Saldo al 31.12.13 95.949 36.274 565 132.788
Incrementi - 4.507 320 4.827
- incrementi per acquisti - 4.507 320 4.827
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 2.698) - ( 2.698)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 3.166) ( 331) ( 6.990)
Saldo al 31.12.14 92.456 34.917 554 127.927

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 4.827 migliaia, principalmente relativi a key money, per la nuova boutique Alberta Ferretti e il nuovo showroom a Parigi in Rue de Fabourg, e a software;
  • decrementi, pari a Euro 2.698 migliaia, principalmente relativi alla cessione della boutique Alberta Ferretti a Parigi in Rue St. Honorè;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 6.990 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Moschino Cheap and Chic", "Love Moschino", " Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre
espressa in anni 2014 2013
Alberta Ferretti 28 3.526 3.652
Moschino 30 51.478 53.405
Pollini 26 37.452 38.892
Totale 92.456 95.949

La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.

Key money

Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.

Il Gruppo, fino all'esercizio 2008, anche sulla scorta di valutazioni redatte da esperti indipendenti, ha evidenziato la scarsa rilevanza del termine temporale riconducibile alla durata dei contratti di locazione. Infatti, sono sempre state considerate a tale riguardo le tutele fornite al conduttore dalla prassi di mercato e da specifiche previsioni giuridiche cui si affianca una strategia di progressiva ulteriore espansione della rete portata avanti dalle aziende del Gruppo che è solito rinnovare i contratti di locazione prima della loro naturale scadenza e a prescindere dalla volontà di mantenere in seguito tali posizioni quali punti vendita del Gruppo, in considerazione del valore attribuibile alle posizioni commerciali stesse.

A seguito di alcuni segnali provenienti dal mercato dei key money il Gruppo ha ritenuto corretto effettuare un cambiamento di stima sulla vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile finita.

A partire dal 2009 si è notata una inversione di tendenza, anche se non generalizzata, che ha portato alcuni locatori a chiedere la risoluzione del contratto in prossimità della scadenza. Anche se le più recenti contrattazioni effettuate dal Gruppo confortano sulla intera recuperabilità del valore originario dei key money, in virtù della nuova impostazione del mercato gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.13 16.176 24.689 13.956 6.044 302 4.224 65.391
Incrementi - 24 3.657 283 176 1.364 5.504
Decrementi - - ( 344) ( 73) ( 13) ( 234) ( 664)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 1.456 ( 1.553) ( 3) ( 3) ( 103)
Ammortamenti del periodo - ( 550) ( 2.700) ( 1.053) ( 123) ( 1.147) ( 5.573)
Saldo al 31.12.13 16.176 24.163 16.025 3.648 339 4.204 64.555
Incrementi 731 76 2.458 275 94 667 4.301
Decrementi ( 79) - ( 111) ( 41) ( 4) ( 14) ( 249)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 459 80 ( 7) ( 36) 496
Ammortamenti del periodo - ( 551) ( 2.653) ( 1.009) ( 113) ( 1.006) ( 5.332)
Saldo al 31.12.14 16.828 23.688 16.178 2.953 309 3.815 63.771

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 4.301 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 249 migliaia.
  • Incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 496 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.332 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

4. Crediti finanziari non correnti

Il valore in essere al 31 dicembre 2014 è relativo alla quota a lungo del credito finanziario in valuta generato dalla vendita degli immobili di proprietà di Aeffe USA alla società Ferrim USA, società controllata al 100% da Ferrim Srl. La variazione rispetto all'anno precedente è determinata dall'incasso del credito più che compensato dall'effetto delle variazioni che ha subito il dollaro. Su tale credito maturano interessi.

5. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2014 2013 2014 2013
Beni materiali - - ( 88) ( 139)
Attività immateriali 3 3 ( 169) ( 177)
Accantonamenti 1.720 1.499 - -
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.046 2.916 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri 579 549 ( 1.292) ( 1.297)
Perdite fiscali portate a nuovo 4.090 6.280 - -
Altre 6 - ( 63) ( 63)
Imposte da passaggio IAS 1.924 1.909 ( 35.217) ( 35.497)
Totale 13.368 13.156 ( 36.829) ( 37.173)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 139) ( 10) 61 - ( 88)
Attività immateriali ( 174) - 8 - ( 166)
Accantonamenti 1.499 21 200 - 1.720
Oneri deducibili in esercizi futuri 2.916 3 2.237 ( 110) 5.046
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 748) - 35 - ( 713)
Perdite fiscali portate a nuovo 6.280 85 918 ( 3.193) 4.090
Altre ( 63) ( 5) 241 ( 230) ( 57)
Imposte da passaggio IAS ( 33.588) - 490 ( 195) ( 33.293)
Totale ( 24.017) 94 4.190 ( 3.728) ( 23.461)

La variazione in diminuzione pari a Euro 3.728 migliaia della colonna "Altro" si riferisce principalmente alla compensazione del debito per IRES dell'esercizio maturato in alcune società del Gruppo con il credito per imposte differite generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale.

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri riguardanti le controllate di Moschino Spa, Moschino Japan Ltd. e BloodyMary Inc; e la controllata di Aeffe Spa, Aeffe Japan Inc.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 14.556 14.800 ( 244) (1,6%)
Prodotti in corso di lavorazione 8.339 5.827 2.512 43,1%
Prodotti finiti e merci 60.969 53.250 7.719 14,5%
Acconti 3 208 ( 205) (98,6%)
Totale 83.867 74.085 9.782 13,2%

L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 9.782 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del +15%.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2015, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2014, primavera/estate 2015 e il campionario dell'autunno/inverno 2015.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
38.487
( 1.602)
37.426
( 1.629)
1.061
27
2,8%
(1,7%)
Totale 36.885 35.797 1.088 3,0%

Al 31 dicembre 2014 i crediti commerciali sono pari a Euro 38.487 migliaia, con un incremento del 2,8% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2013.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
IVA 4.274 2.185 2.089 95,6%
IRES 1.660 1.879 ( 219) (11,7%)
IRAP 288 706 ( 418) (59,2%)
Erario c/ritenute 985 1.122 ( 137) (12,2%)
Altri crediti tributari 1.324 1.267 57 4,5%
Totale 8.531 7.159 1.372 19,2%

Al 31 dicembre 2014 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 8.531 migliaia. La variazione di Euro 1.372 migliaia rispetto al 31 dicembre 2013 è dovuta principalmente all'incremento del credito per IVA.

10. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Depositi bancari e postali 6.087 7.001 ( 914) (13,1%)
Assegni 31 33 ( 2) (6,1%)
Denaro e valori in cassa 574 490 84 17,1%
Totale 6.692 7.524 ( 832) (11,1%)

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

Il decremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 832 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

11. Crediti finanziari

La voce è così composta:

Totale 1.000 1.000 - n.a.
Crediti Finanziari 1.000 1.000 - n.a.
2014 2013 %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

Il valore in essere al 31 dicembre 2014 è relativo alla quota a breve del credito finanziario generato dalla vendita degli immobili di proprietà di Aeffe USA alla società Ferrim USA, società controllata al 100% da Ferrim Srl. Su tale credito maturano interessi.

12. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti per costi anticipati 17.749 17.079 670 3,9%
Acconti per royalties e provvigioni 761 548 213 38,9%
Acconti da fornitori 618 537 81 15,1%
Ratei e risconti attivi 2.421 1.775 646 36,4%
Altri 3.332 3.372 ( 40) (1,2%)
Totale 24.881 23.311 1.570 6,7%

Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 1.570 migliaia principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2015 e autunno/inverno 2015 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

13. Attività e passività disponibili per la vendita

La variazione delle voci attività e passività disponibili per la vendita si riferisce alla cessione del ramo d'azienda della controllata Nuova Stireria Tavoleto ad una società terza che si è perfezionato a gennaio 2014.

In sintesi, le voci comprese nelle attività e nelle passività disponibili per la vendita sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2014
31 dicembre
2013
Impianti e macchinari
Altre attività
-
437
80
437
Totale Attività 437 517
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Debiti verso istituti previdenziali
-
-
296
33
Totale Passività - 329

14. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio netto al 31 dicembre 2014, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 26.481 31.765 ( 5.284)
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 11.459 11.459 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 12.112) ( 14.198) 2.086
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.229) ( 833) ( 396)
Risultato d'esercizio di Gruppo 2.742 ( 3.198) 5.940
Riserva da conversione ( 1.796) ( 2.733) 937
Patrimonio netto di terzi 17.915 16.644 1.271
Totale 147.972 143.418 4.554

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2014, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2014 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2013.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è decrementata per la copertura della perdita dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2013.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è diminuita rispetto al 31 dicembre 2013 di Euro 396 migliaia.

Riserva da conversione

L'incremento pari a Euro 937 migliaia relativo a tale riserva è dovuto agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.

PASSIVITA' NON CORRENTI

15. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2013 2014
Trattamento di quiescenza
Altri
955
212
55
940
-
( 115)
1.010
1.037
Totale 1.167 995 ( 115) 2.047

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

La voce Altri comprende accantonamenti per oneri e rischi futuri.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

16. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso questa ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2013 2014
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro 7.536 332 ( 410) 7.458
Totale 7.536 332 ( 410) 7.458

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 973 migliaia, parzialmente compensato da un utile attuariale di Euro 563 migliaia.

17. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
12.680
72
15.488
71
( 2.808)
1
(18,1%)
1,4%
Totale 12.752 15.559 ( 2.807) (18,0%)

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce si riferisce principalmente ad un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2014 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 15.488 2.808 12.680
Totale 15.488 2.808 12.680

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 5.092 migliaia.

18. Passività non finanziarie

Tale voce pari a Euro 14.080 migliaia si riferisce principalmente al debito della controllata Moschino S.p.A. nei confronti del socio Sinv a titolo di versamento infruttifero soci. Il debito ha natura di versamento in conto capitale ed è sorto all'atto dell'acquisizione della Moschino S.p.A. nei confronti della Capogruppo e della Sinv S.p.A. nel 1999, ripartito in quote proporzionali rispetto alle quote di partecipazione detenute dalla Capogruppo e dalla Sinv nei confronti della stessa società Moschino S.p.A..

PASSIVITA' CORRENTI

19. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti commerciali 55.052 45.448 9.604 21,1%
Totale 55.052 45.448 9.604 21,1%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento pari a Euro 9.604 migliaia è principalmente riferibile ai maggiori acquisti legati alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del 15%.

20. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti per Irap 222 362 ( 140) (38,7%)
Debiti verso Erario per ritenute 2.364 2.663 ( 299) (11,2%)
Debiti verso Erario per IVA 399 598 ( 199) (33,3%)
Altri 140 422 ( 282) (66,8%)
Totale 3.125 4.045 ( 920) (22,7%)

21. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso banche 80.224 83.140 ( 2.916) (3,5%)
Totale 80.224 83.140 ( 2.916) (3,5%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante. I finanziamenti a breve termine (entro 12 mesi) sono finanziamenti concessi dal sistema bancario alla Capogruppo e alle altre società del Gruppo.

22. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso Istituti previdenziali 3.015 3.466 ( 451) (13,0%)
Debiti verso dipendenti 5.011 4.958 53 1,1%
Debiti verso clienti 1.529 1.543 ( 14) (0,9%)
Ratei e risconti passivi 2.163 2.198 ( 35) (1,6%)
Altri 2.601 2.265 336 14,8%
Totale 14.319 14.430 ( 111) (0,8%)

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 14.319 migliaia al 31 dicembre 2014 rimanendo sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Moschino Cheap and Chic" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier"" e "Ungaro"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2014 pelletteria
Ricavi di settore 192.151 85.960 ( 26.573) 251.538
Ricavi infradivisione ( 6.261) ( 20.312) 26.573 -
Ricavi da clienti terzi 185.890 65.648 - 251.538
Margine operativo lordo (EBITDA) 18.597 7.089 - 25.686
Ammortamenti ( 9.469) ( 2.853) - ( 12.322)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.140) ( 195) - ( 1.335)
Margine operativo (EBIT) 7.988 4.041 - 12.029
Proventi finanziari 1.435 35 ( 919) 551
Oneri finanziari ( 5.523) ( 1.863) 919 ( 6.467)
Risultato ante imposte 3.900 2.213 - 6.113
Imposte ( 1.008) ( 1.099) - ( 2.107)
Risultato netto 2.892 1.114 - 4.006

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2014 e 2013 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2013 pelletteria
Ricavi di settore 196.926 71.924 ( 17.779) 251.071
Ricavi infradivisione ( 5.722) ( 12.057) 17.779 -
Ricavi da clienti terzi 191.204 59.867 - 251.071
Margine operativo lordo (EBITDA) 18.396 2.203 - 20.599
Ammortamenti ( 9.935) ( 2.855) - ( 12.790)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.256) ( 525) - ( 1.781)
Margine operativo (EBIT) 7.205 ( 1.177) - 6.028
Proventi finanziari 1.008 38 ( 805) 241
Oneri finanziari ( 5.877) ( 1.914) 805 ( 6.986)
Risultato ante imposte 2.336 ( 3.053) - ( 717)
Imposte ( 1.751) 497 - ( 1.254)
Risultato netto 585 ( 2.556) - ( 1.971)

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni
31 dicembre 2014 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 295.549 109.518 ( 53.108) 351.959
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 84.097 43.830 - 127.927
Attività materiali 60.553 3.218 - 63.771
Altre attività non correnti 10.338 604 ( 4.442) 6.500
ALTRE ATTIVITA' 18.819 3.080 - 21.899
ATTIVITA' CONSOLIDATE 314.368 112.598 ( 53.108) 373.858

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2014
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato (*)
PASSIVITA' DI SETTORE 167.711 71.330 ( 53.108) 185.933
ALTRE PASSIVITA' 26.040 13.914 - 39.954
PASSIVITA' CONSOLIDATE 193.751 85.244 ( 53.108) 225.887
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2013 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 291.825 103.384 ( 49.234) 345.975
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 86.902 45.886 - 132.788
Attività materiali 60.913 3.642 - 64.555
Altre attività non correnti 10.284 1.583 ( 5.469) 6.398
ALTRE ATTIVITA' 16.966 3.350 - 20.316
ATTIVITA' CONSOLIDATE 308.791 106.734 ( 49.234) 366.291

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2013
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
PASSIVITA' DI SETTORE 165.102 65.786 ( 49.234) 181.654
ALTRE PASSIVITA' 26.607 14.611 - 41.218
PASSIVITA' CONSOLIDATE 191.709 80.397 ( 49.234) 222.872

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 % 2013 % %
Italia 113.591 45,2% 104.504 41,6% 9.087 8,7%
Europa (Italia e Russia escluse) 55.858 22,2% 50.043 19,9% 5.815 11,6%
Russia 16.614 6,6% 19.351 7,7% ( 2.737) (14,1%)
Stati Uniti 16.109 6,4% 17.072 6,8% ( 963) (5,6%)
Giappone 7.038 2,8% 21.926 8,7% ( 14.888) (67,9%)
Resto del mondo 42.328 16,8% 38.175 15,3% 4.153 10,9%
Totale 251.538 100,0% 251.071 100,0% 467 0,2%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

23. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2014 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 251.538 migliaia rispetto a Euro 251.071 migliaia dell'esercizio 2013, con un incremento dello 0,2% (invariato a tassi di cambio costanti). Si evidenzia che il fatturato si sarebbe incrementato del 7,6% a tassi di cambio costanti, al netto degli effetti delle licenze già terminate e della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone, ad oggi esclusivamente wholesale.

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 192.151 migliaia con un decremento del 2,4% a cambi correnti e un decremento del 2,7% a cambi costanti rispetto all'esercizio 2013. Al netto degli effetti delle licenze già terminate e dell'effetto derivante dalla riorganizzazione della distribuzione in Giappone, il fatturato della divisione prêt-à-porter si sarebbe incrementato del 7,3% a tassi di cambio costanti.

24. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Sopravvenienze attive
Altri ricavi
1.052
3.290
915
6.569
137
( 3.279)
15,0%
(49,9%)
Totale 4.342 7.484 ( 3.142) (42,0%)

La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, aumenta di Euro 137 rispetto al valore dell'esercizio precedente.

La voce Altri ricavi, si decrementa di Euro 3.279 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.

Tale decremento è principalmente determinato dall'iscrizione nell'esercizio 2013 di un provento di complessivi Euro 3.500 migliaia riconosciuti da Woollen Co., Ltd. ad Aeffe Japan Inc. e Moschino Co., Ltd, società controllate, rispettivamente, da Aeffe S.p.A. e Moschino S.p.A., in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone.

25. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 88.729 79.028 9.701 12,3%
Totale 88.729 79.028 9.701 12,3%

L'incremento della voce Materie prime e di consumo pari a Euro 9.701 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del +15%.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

26. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Lavorazioni esterne 22.414 19.773 2.641 13,4%
Consulenze 13.290 13.235 55 0,4%
Pubblicità e promozione 9.321 9.961 ( 640) (6,4%)
Premi e provvigioni 4.740 4.384 356 8,1%
Trasporti 4.452 4.469 ( 17) (0,4%)
Utenze 2.098 2.458 ( 360) (14,6%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.888 2.646 242 9,1%
Assicurazioni 586 700 ( 114) (16,3%)
Commissioni bancarie 1.541 1.558 ( 17) (1,1%)
Spese di viaggio 2.016 2.088 ( 72) (3,4%)
Altri servizi 5.299 5.666 ( 367) (6,5%)
Totale 68.645 66.938 1.707 2,5%

I costi per servizi passano da Euro 66.938 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 68.645 migliaia dell'esercizio 2014, con un incremento del 2,5%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per le lavorazioni esterne legate all'aumento degli ordinativi della primavera/estate 2015;
  • al decremento delle altre voci determinato principalmente dalla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone.

27. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Affitti passivi 18.409 21.415 ( 3.006) (14,0%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 2.040 3.116 ( 1.076) (34,5%)
Noleggi ed altri 796 922 ( 126) (13,7%)
Totale 21.245 25.453 ( 4.208) (16,5%)

La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 4.208 migliaia passando da Euro 25.453 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 21.245 migliaia dell'esercizio 2014. Tale decremento è principalmente determinato da minori affitti a seguito dell'operazione di riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e dalle minori royalties legate a licenze terminate.

28. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 63.078 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 58.563 migliaia dell'esercizio 2014, registrando un decremento pari a Euro -4.515 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 25,1% dell'esercizio 2013 al 23,3% dell'esercizio 2014.

Tale decremento è principalmente determinato dall'operazione di riorganizzazione della rete distributiva in Giappone.

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Costi del personale 58.563 63.078 ( 4.515) (7,2%)
Totale 58.563 63.078 ( 4.515) (7,2%)
Nell'esercizio 2014, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Operai 248 335 ( 87) (26,0%)
Impiegati-quadri 987 1.032 ( 45) (4,4%)
Dirigenti 23 26 ( 3) (11,5%)
Totale 1.258 1.393 ( 135) (9,7%)

29. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Imposte e tasse 644 829 ( 185) (22,3%)
Omaggi 268 192 76 39,6%
Sopravvenienze passive 491 318 173 54,4%
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 295 198 97 49,0%
Perdite su cambi 1.462 1.209 253 20,9%
Altri oneri operativi 688 542 146 26,9%
Totale 3.848 3.288 560 17,0%

La voce altri oneri operativi, pari a Euro 3.848 migliaia, aumenta in valore assoluto di Euro 560 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente, in particolare per l'incremento delle sopravvenienze passive e delle perdite su cambi.

30. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 6.990 7.216 ( 226) (3,1%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.332 5.574 ( 242) (4,3%)
Svalutazioni e accantonamenti 1.335 1.781 ( 446) (25,0%)
Totale 13.657 14.571 ( 914) (6,3%)

Il decremento della voce da Euro 14.571 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 13.657 migliaia dell'esercizio 2014 è sostanzialmente generato da minori ammortamenti a seguito dell'operazione di riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e da minori svalutazioni crediti.

31. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Interessi attivi 203 167 36 21,6%
Differenze cambio 324 29 295 1.017,2%
Sconti finanziari 24 44 ( 20) (45,5%)
Altri proventi - 1 ( 1) (100,0%)
Proventi finanziari 551 241 310 128,6%
Interessi passivi vs banche 5.044 6.181 ( 1.137) (18,4%)
Altri interessi passivi 306 366 ( 60) (16,4%)
Differenze cambio 726 8 718 8.975,0%
Altri oneri 391 431 ( 40) (9,3%)
Oneri finaziari 6.467 6.986 ( 519) (7,4%)
Totale 5.916 6.745 ( 829) (12,3%)

La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 829 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato ai minori interessi passivi in seguito alla diminuzione dell'indebitamento medio del Gruppo rispetto all'esercizio 2013 e alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche, parzialmente compensato da maggiori perdite su cambio.

32. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Imposte correnti 6.309 4.547 1.762 38,8%
Imposte anticipate/differite ( 4.190) ( 3.409) ( 781) 22,9%
Imposte relative ad esercizi precedenti ( 12) 116 ( 128) n.a.
Totale imposte 2.107 1.254 853 68,1%

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2014 e il 2013 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Risultato prima delle imposte 6.113 ( 717)
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 1.681 ( 197)
Effetto fiscale ( 1.589) ( 1.858)
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 1.384 1.782
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 1.476 ( 273)
IRAP (corrente e differita) 631 1.527
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 2.107 1.254

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa impiegato nell'esercizio 2014 è stato pari a Euro 832 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 7.524 5.362
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 16.958 15.972
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
( 6.647)
( 11.143)
( 7.229)
( 6.581)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) ( 832) 2.162
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 6.692 7.524

33. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2014 ha generato flussi di cassa pari a Euro 16.958 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Risultato del periodo prima delle imposte 6.113 ( 717)
Ammortamenti / svalutazioni 13.657 14.571
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 507 ( 1.099)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.584) ( 3.029)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 5.916 6.745
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.651) ( 499)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 16.958 15.972

34. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2014 è di Euro 6.647 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 6.647) ( 7.229)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) ( 50) -
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.468) ( 5.044)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.129) ( 2.185)
2014 2013
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

35. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2014 è di Euro 11.143 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 547 ( 507)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 5.723) 227
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 51) 444
Proventi e oneri finanziari ( 5.916) ( 6.745)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 11.143) ( 6.581)

ALTRE INFORMAZIONI

36. Piani di stock options

Relativamente alle informazioni sui piani di stock-options si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Per il dettaglio delle stock-options attribuite ad amministratori, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia alla tabella VI.

37. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

38. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2014 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2014 2013
A - Cassa 604 523
B - Altre disponibilità liquide 6.087 7.001
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 6.691 7.524
E - Crediti finanziari correnti 1.000 1.000
F - Debiti finanziari correnti ( 77.416) ( 78.210)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 2.808) ( 4.930)
H - Altri debiti finanziari correnti - -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 80.224) ( 83.140)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 72.533) ( 74.616)
K - Debiti bancari non correnti ( 12.680) ( 15.488)
L - Crediti finanziari non correnti 1.718 1.574
M - Altri debiti non correnti ( 72) ( 71)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 11.034) ( 13.985)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 83.567) ( 88.601)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 83.567 migliaia al 31 dicembre 2014 rispetto a Euro 88.601 migliaia del 31 dicembre 2013.

39. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2014 2013
Risultato consolidato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo
Numero medio di azioni del periodo
2.742
101.486
( 3.198)
101.486
Risultato base per azione 0,027 ( 0,032)

Si precisa che a seguito dell'aumento di capitale di 19 milioni di nuove azioni, avvenuto in data 24 Luglio 2007, interamente sottoscritte, il numero di azioni attualmente in circolazione è pari a 107.362,5 migliaia.

40. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2014 2013 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 494 235 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 74 72 Costo
Commerciale 986 926 Credito
Società Montegridolfo S.p.a. con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 888 - Debito
Acquisto terreno 727 - Terreni
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.771 1.433 Costo
Anticipo canoni di affitto 412 290 Altri crediti
Società Ferrim con Società Moschino S.p.a.
Affitto immobile 864 859 Costo
Società Aeffe France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile 311 305 Costo
Commerciale 163 - Debito
Commerciale - 96 Altri crediti
Società Moschino France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile 384 375 Costo
Commerciale 51 508 Debito
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Indennizzo per buonauscita - 2.259 Ricavi
Affitto immobile 602 678 Costo
Proventi finanziari 105 112 Proventi finanziari
Finanziario non corrente 1.718 1.574 Credito
Finanziario corrente 1.000 1.000 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. %
Correlate Correlate
Esercizio 2014 Esercizio 2013
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 251.538 494 0,2% 251.071 2.494 1,0%
Costi per servizi 68.645 374 0,5% 66.938 372 0,6%
Costi per godimento beni di terzi 21.245 3.982 18,7% 25.453 3.700 14,5%
Proventi/oneri finanziari 5.916 105 1,8% 6.745 112 1,7%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 16.828 727 4,3% 16.176 - 0,0%
Crediti finanziari non correnti 1.718 1.718 100,0% 1.574 1.574 100,0%
Crediti commerciali 36.885 986 2,7% 35.797 926 2,6%
Crediti finanziari correnti 1.000 1.000 100,0% 1.000 1.000 100,0%
Altri crediti 24.881 412 1,7% 23.311 386 1,7%
Debiti commerciale 55.052 1.102 2,0% 45.448 508 1,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 16.958 ( 3.460) n.a. 15.972 ( 1.607) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento( 6.647) ( 727) 10,9% ( 6.647) - 0,0%
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria ( 11.143) ( 144) 1,3% ( 6.581) 116 n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 83.567) ( 4.331) 5,2% ( 88.601) ( 1.491) 1,7%

41. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2014 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

42. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2014 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

43. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2014 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 2.253 migliaia (Euro 2.087 migliaia al 31 dicembre 2013) e ha ricevuto garanzie per Euro 150 migliaia (Euro 150 migliaia al 31 dicembre 2013).

44. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000), con sentenza passata in giudicato.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

E' attualmente in corso un procedimento di accertamento con adesione.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

Pollini Retail S.r.l.: la causa relativa alla controversia afferente il mancato riconoscimento del credito IVA sorto nel 2001 pari a circa Euro 505 migliaia, è stata discussa presso la Commissione Tributaria Regionale di Bologna in data 12 dicembre 2008; in data 12 febbraio 2009 è stata depositata l'ordinanza della commissione regionale di Bologna che intima all'ufficio di Rimini di fornire le necessarie informazioni ai fini dell'accertamento della spettanza del credito IVA maturato dalla società nel corso dell'anno 2001; con sentenza n. 106/01/09 depositata il 19 novembre 2009, la Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado. La società ha impugnato la predetta sentenza con specifico ricorso in Cassazione, proposto nei termini di legge ed è in attesa della fissazione dell'udienza.

Il contenzioso fiscale instaurato con il ricorso avverso il silenzio rifiuto dell'Ufficio di Rimini all'istanza avanzata dalla società, volta al riconoscimento del credito Iva per il 2001 oggetto del contenzioso indicato al punto precedente, è stato discusso il 26 febbraio 2010 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini, la quale, con sentenza depositata in data 5 settembre 2011, ha rigettato il ricorso della società; avverso tale sentenza, la società ha proposto tempestivo appello alla competente Commissione Tributaria Regionale di Bologna ed è in attesa della fissazione dell'udienza.

Pollini S.p.A.: in relazione al contenzioso fiscale relativo al recupero dell'IVA relativi all'anno 2002 per omessa fatturazione di operazioni imponibili in capo alla Società (anche in qualità di incorporante della già Pollini Industriale S.r.l.), si ricorda che:

  • l'Ufficio delle Entrate di Cesena nel 2008 aveva presentato appello avverso la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Forlì che accoglieva integralmente il ricorso della società, e l'appellata Società si era costituita, nei termini di legge, presso la competente Commissione Tributaria Regionale di Bologna;

  • la società nel gennaio 2009 aveva presentato appello avverso la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Forlì, che su tale specifico punto aveva rigettato le ragioni della difesa.

Le cause sono state discusse il 25 gennaio 2010 dalla Commissione Tributaria Regionale di Bologna, che, con sentenze n. 27/13/10 e n. 23/13/10, depositate il 17 febbraio 2010, ha confermato la legittimità degli avvisi di accertamento emessi a carico della società.

Poiché l'Ufficio ha proceduto a notificare la sentenza n. 23/13/10 in data 23 settembre 2010, il 22 novembre 2010 è stato presentato ricorso in Cassazione. La società è in attesa della fissazione dell'udienza.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

45. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha Corrispettivi di competenza dell'esercizio
erogato il servizio 2014
Revisione contabile MAZARS 202
Revisione contabile WARD DIVECHA 15
Revisione contabile ARI AUDIT 2
Totale 219

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Attivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Passivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO V: Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO VI: Stock options attribuite agli amministratori, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO VII: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2013

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti
correlate
31 dicembre di cui Parti
correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI 2014 2013
Immobilizzazioni immateriali
Key money 34.916.804 36.273.469
Marchi 92.455.759 95.949.341
Altre attività immateriali 554.197 565.452
Totale attività immateriali (1) 127.926.760 132.788.262
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.828.413 727.000 16.176.219
Fabbricati 23.688.050 24.163.170
Opere su beni di terzi 16.177.831 16.025.208
Impianti e macchinari 2.953.095 3.647.099
Attrezzature 308.741 339.479
Altre attività materiali 3.814.460 4.203.616
Totale attività materiali (2) 63.770.590 64.554.791
Altre attività
Partecipazioni (3) 80.268 30.252
Crediti finanziari non correnti (4) 1.718.063 1.718.063 1.574.143 1.574.143
Altre attività (5) 4.701.444 4.793.840
Imposte anticipate (6) 13.368.052 13.156.227
Totale altre attività 19.867.827 19.554.462
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 211.565.177 216.897.515
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 83.867.256 74.085.293
Crediti commerciali (8) 36.884.748 986.072 35.796.691 926.412
Crediti tributari (9) 8.531.445 7.159.456
Disponibilità liquide (10) 6.691.668 7.524.153
Crediti finanziari a breve (11) 1.000.000 1.000.000 1.000.000 1.000.000
Altri crediti (12) 24.881.205 412.408 23.311.361 386.000
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 161.856.322 148.876.954
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 516.885
TOTALE ATTIVITA' 373.858.384 366.291.354

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2014 correlate 2013 correlate
PATRIMONIO NETTO (14)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 115.285.814 118.800.400
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 13.341.832) ( 14.199.499)
Risultato d'esercizio di gruppo 2.741.670 ( 3.197.728)
Patrimonio netto del gruppo 130.057.059 126.774.580
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 16.650.473 15.417.856
Risultato d'esercizio di terzi 1.264.249 1.226.460
Patrimonio netto di terzi 17.914.722 16.644.316
TOTALE PATRIMONIO NETTO 147.971.781 143.418.896
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (15) 2.047.384 1.166.839
Imposte differite (6) 36.828.733 37.173.257
Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 7.457.710 7.535.522
Passività finanziarie (17) 12.752.273 15.559.284
Passività non finanziarie (18) 14.080.132 14.045.132
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 73.166.232 75.480.034
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (19) 55.052.139 1.102.806 45.448.082 508.209
Debiti tributari (20) 3.124.892 4.045.012
Passività finanziarie (21) 80.224.019 83.139.907
Altri debiti (22) 14.319.321 14.430.223
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 152.720.371 147.063.224
Passività disponibili per la vendita - 329.200
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 373.858.384 366.291.354

ALLEGATO III

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2014 correlate 2013 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 251.537.973 494.240 251.071.029 2.494.278
Altri ricavi e proventi (24) 4.341.829 7.483.859
TOTALE RICAVI 255.879.802 258.554.888
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 10.835.783 ( 171.986)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 88.728.702) ( 79.028.390)
Costi per servizi (26) ( 68.644.632) ( 373.780) ( 66.937.748) ( 371.948)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 21.245.319) ( 3.982.376) ( 25.452.578) ( 3.699.148)
Costi per il personale (28) ( 58.563.102) ( 63.077.684)
Altri oneri operativi (29) ( 3.847.835) ( 3.287.898)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 13.657.251) ( 14.570.887)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 5.915.558) 105.294 ( 6.745.077) 112.266
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.113.186 ( 717.360)
Imposte (32) ( 2.107.267) ( 1.253.908)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 4.005.919 ( 1.971.268)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 1.264.249) ( 1.226.460)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 2.741.670 ( 3.197.728)

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2014 correlate 2013 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 7.524 5.362
Risultato del periodo prima delle imposte 6.113 ( 3.968) ( 717) ( 1.690)
Ammortamenti / svalutazioni 13.657 14.571
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 507 ( 1.099)
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.584) ( 3.029)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 5.916 6.745
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.651) 508 ( 499) ( 142)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
(33) 16.958 15.972
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.129) ( 2.185)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.468) ( 727) ( 5.044)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) ( 50) -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO
(34) ( 6.647) ( 7.229)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 547 ( 507)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 5.723) 227
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 51) ( 144) 444 116
Proventi e oneri finanziari ( 5.916) ( 6.745)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
(35) ( 11.143) ( 6.581)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 6.692 7.524

ALLEGATO V

Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche (art.78 regolamento Consob n 11971/99)

Nome e Cognome Carica ricoperta nel 2014 Periodo di carica Scadenza
carica *
Emolumenti
per la carica
Bonus ed
altri
Altri
compensi
Totale
AMMINISTRATORI *** incentivi
Massimo Ferretti Presidente 01/01-31/12/2014 2017 608 256 864
Alberta Ferretti Vice-Presidente e Amministratore Esecutivo 01/01-31/12/2014 2017 453 110 563
Simone Badioli Amministratore Delegato e Amministratore esecutivo 01/01-31/12/2014 2017 254 200 142 596
Marcello Tassinari Amministratore esecutivo e Direttore Generale 01/01-31/12/2014 2017 335 ** 200 87 622
Roberto Lugano Amministratore non esecutivo e indipendente 01/01-31/12/2014 2017 27 3 30
Pierfrancesco Giustiniani Amministratore non esecutivo e indipendente 01/01-31/12/2014 2017 30 30
Marco Salomoni Amministratore non esecutivo e indipendente 01/01-31/12/2014 2017 30 30
Sabrina Borocci Amministratore non esecutivo e indipendente 16/04-31/12/2014 2017 21 21
SINDACI
Pierfrancesco Sportoletti Presidente del Collegio Sindacale 01/01-31/12/2014 2017 10 10
Romano Del Bianco Sindaco effettivo 01/01-16/04/2014 2014 3 6 9
Fernando Ciotti Sindaco effettivo 01/01-31/12/2014 2017 10 14 24
Daniela Saitta Sindaco effettivo 16/04-31/12/2014 2017 7 7
Totale 1.788 400 618 2.806
(1) (2)

(*) anno in cui si tiene l'assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato

(**) di cui euro 30 migliaia quali compensi per la carica di amministratore e i restanti quale retribuzione come dirigente della Società

(***) in ottemperanza a quanto previsto dall'art.21 dello Statuto Sociale e dall'art.2389 del c.c., i compensi spettanti agli amministratori

esecutivi indicati nella tabella sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente in data 28 luglio 2014

(1) include le retribuzioni da lavoro dipendente, i compensi per comitato di Vigilanza e i compensi per cariche ricoperte in società controllate

(2) non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

ALLEGATO VI

Stock options attribuite agli amministratori, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Nome e Cognome Carica ricoperta nel
2014
Opzioni detenute al 31/12/13 Opzioni assegnate nel 2014 Opzioni esercitate nel 2014 Opzioni
scadute
Opzioni detenute alla fine del 2014
(A) (B) Nr.opzio
ni (1)
Prezzo
medio di
esercizio
(2)
Scadenz
a media
(3)
Nr.opzio
ni (4)
Prezzo
medio di
esercizio
(5)
Scadenz
a media
(6)
Nr.opzio
ni (7)
Prezzo
medio di
esercizio
(8)
Scadenz
a media
(9)
Nr.opzio
ni (10)
Nr.opzio
ni (11) =
1+4-7-
10
Prezzo
medio di
esercizio
(12)
Scadenz
a media
(13)
Massimo Ferretti Presidente 198.244 4,1 2015 198.244 4,1 2015
Alberta Ferretti Vice-Presidente e
Amministratore
Esecutivo
198.244 4,1 2015 198.244 4,1 2015
Simone Badioli Amministratore
Delegato e
Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 4,1 2015
Marcello Tassinari Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 4,1 2015
Altri dipendenti della società 66.081 4,1 2015 66.081 4,1 2015
Totale 840.177 0 840.177

ALLEGATO VII

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2013

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro) ESERCIZIO 2013 ESERCIZIO 2012
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 150.017 126.073
Immobilizzazioni materiali 1.665.110 1.706.455
Partecipazioni 68.614.657 68.070.374
Attività non correnti 70.429.784 69.902.902
Crediti commerciali 1.309.541 1.260.514
Crediti tributari 1.975.239 2.396.418
Disponibilità liquide 41.736 58.790
Altri crediti 297.961 408.018
Attività correnti 3.624.477 4.123.740
Totale attività 74.054.261 74.026.642
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.720.595 64.635.873
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti
Risultato d'esercizio ( 92.980) ( 915.278)
Patrimonio netto 63.742.653 63.835.633
Accantonamenti 230.526 230.526
Passività finanziarie
Passività non correnti 230.526 230.526
Debiti commerciali 10.081.082 9.960.483
Passività correnti 10.081.082 9.960.483
Totale patrimonio netto e passività 74.054.261 74.026.642
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 396.867 497.011
Totale ricavi 396.867 497.011
Costi operativi ( 451.927) ( 495.862)
Costi per godimento beni di terzi ( 460.558) ( 458.805)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 59.766) ( 48.491)
Accantonamenti ( 19.250) ( 281.555)
Proventi/(Oneri) finanziari 463.449 1.420
Proventi /(Oneri) da partecipazioni 23.101.899
Rettifiche valore attività finanziarie ( 23.101.899)
Proventi /(Oneri) straordinari ( 1) 2
Risultato ante imposte ( 131.186) ( 786.280)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 38.206 ( 128.998)
Risultato netto dell'esercizio ( 92.980) ( 915.278)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2014.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

11 marzo 2015

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali la nostra Società si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

L'attività economica ha accelerato nettamente negli Stati Uniti, crescendo oltre le attese. Le prospettive a breve e a medio termine per l'economia mondiale restano tuttavia incerte, per la persistente debolezza nell'area dell'euro e in Giappone, per il prolungarsi del rallentamento in Cina e per la brusca frenata in Russia. La forte caduta del prezzo del petrolio, determinata sia dall'ampliamento dell'offerta sia dalla debolezza della domanda, può contribuire a sostenere la crescita, ma non è priva di rischi per la stabilità finanziaria dei paesi esportatori.

Le proiezioni dell'OCSE diffuse in novembre, hanno nuovamente corretto al ribasso la crescita del prodotto mondiale. Le condizioni cicliche globali resterebbero eterogenee: la crescita si manterrebbe solida negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in India, acquisirebbe lentamente vigore in Giappone, nell'area dell'euro e in Brasile. Proseguirebbero per contro lo strutturale rallentamento cinese. Su tali prospettive continuano a prevalere rischi al ribasso: pesano negativamente i problemi strutturali di alcune economie emergenti e l'incertezza sui tempi e sull'intensità della ripresa nell'area dell'euro.

In Italia negli ultimi trimestri i consumi hanno ripreso a crescere in misura contenuta, in linea con l'andamento del reddito disponibile sostenuto dalle misure adottate dal Governo. Il loro contributo alla crescita dell'economia è stato controbilanciato dalla flessione degli investimenti, frenati dagli ampi margini di capacità inutilizzata, dall'elevata incertezza sulle prospettive della domanda e dalle difficoltà dell'edilizia. Secondo le indicazioni disponibili, nel quarto trimestre dello scorso anno il prodotto sarebbe marginalmente sceso.

La dinamica dei prezzi al consumo resta debole: in dicembre è stata pari a (0,2) per cento nell'area Euro a (0,1) in Italia; potrebbe continuare a ridursi per effetto del calo dei prezzi dei prodotti energetici. Sulla base del recente sondaggio Banca d'Italia-Il Sole 24 Ore, le imprese prevedono di mantenere sostanzialmente stabili nel 2015 i prezzi di vendita dei propri prodotti.

Secondo le rilevazioni più recenti le condizioni di offerta di credito alle imprese sono migliorate, ma restano più stringenti per quelle di minore dimensione; i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti sono scesi gradualmente, pur mantenendosi superiori a quelli dell'area dell'euro (di circa 30 punti base per imprese e famiglie). Fattori di domanda legati alla debolezza degli investimenti, unitamente alla percezione di un alto rischio di credito per alcune categorie di imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti.

Le proiezioni pubblicate nel Bollettino della Banca D'Italia prefigurano per l'economia italiana una crescita modesta quest'anno, più sostenuta il prossimo: nello scenario centrale risulterebbe attorno allo 0,4 e all'1,2 per cento, rispettivamente. Resta ampia l'incertezza attorno a questi valori. Sarà cruciale l'intensità della ripresa della spesa per investimenti; un rapido miglioramento delle prospettive di domanda e delle condizioni finanziarie potrebbe accrescerla, nonostante l'elevato grado di capacità produttiva inutilizzata. Un andamento più favorevole dell'attività si avrebbe se il prezzo del petrolio si mantenesse sui valori registrati negli ultimi giorni.

Nel complesso l'attività economica, oltre a trarre vantaggio dalla caduta del prezzo del petrolio e dalla graduale accelerazione degli scambi internazionali, verrebbe sostenuta dall'orientamento espansivo della politica monetaria, riflesso anche nel deprezzamento dell'euro, e dalle misure di riduzione del cuneo fiscale disposte con la legge di stabilità. Rischi per l'attività economica possono derivare dal riacutizzarsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali, per il peggioramento della situazione politica in Grecia e della crisi in Russia, nonché per l'indebolimento della congiuntura nelle economie emergenti. I rischi che l'inflazione rimanga troppo bassa troppo a lungo derivano dal persistere di ampi margini di capacità produttiva inutilizzata, il cui impatto sulla dinamica dei prezzi sembra essere aumentato negli ultimi anni, e dalla possibilità di un ulteriore peggioramento delle aspettative.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Il mercato globale del lusso punta a raggiungere i 223 miliardi di euro nel 2014, in crescita del 5% a tassi di cambio costanti (+2% a tassi correnti), un risultato di poco inferiore al +7% registrato nel 2013 (+3% a tassi di cambio correnti). Una domanda stabile da parte dei consumatori cinesi e un rinnovato interesse per il lusso da parte dei consumatori dei mercati maturi (Stati Uniti e Giappone in primis) hanno aiutato a controbilanciare quello che poteva essere un declino significativo del mercato, colpito dalle fluttuazioni delle valute, dalla persistente debolezza economica in Europa e da altri eventi esterni. Sono questi i temi principali evidenziati da Bain & Company nella tredicesima edizione del "Monitor Altagamma sui Mercati Mondiali 2014".

L'Altagamma Consensus 2015, realizzato da Fondazione Altagamma con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati, fornisce poi previsioni di crescita anche sul prossimo anno sull'andamento dell'industria dei beni di lusso per la persona nel 2015 attorno ad un tasso di crescita complessivo intorno al 5%.

Sono gli acquisti dei turisti - fondamentali in tutti i mercati ad esclusione di Giappone, Cina e sud America - a guidare la crescita, "a dimostrazione di come oggi assuma più importanza chi compra rispetto a dove compra", sottolinea Bain. I cinesi rappresentano la nazionalità principe e in più rapida ascesa per il lusso, con una spesa effettuata fuori dai confini nazionali pari al triplo di quella locale.

In termini di geografie, Usa e Giappone sono i motori della crescita, mentre rallentano i mercati di Asia Pacifico. L'Europa presenta andamenti diversi al suo interno, con l'Italia che soffre e l'Est Europa in crisi. I consumatori cinesi restano i protagonisti del mercato mondiale con una quota del 29%.

Nel mercato dei beni personali di lusso gli accessori rappresentano il 29% del totale e sono cresciuti del 4% nel 2014 (a tassi di cambio correnti), registrando una performance migliore di abbigliamento e hard luxury, rispettivamente seconda e terza categoria per dimensioni. Per la prima volta dal 2007 la crescita delle calzature di lusso ha superato quella della pelletteria.

Dall'Altagamma Consensus 2015 emergono poi segni positivi per tutte le categorie di prodotto nel 2015, con pelletteria, scarpe e accessori che mostrano il più alto tasso di crescita.

Riguardo ai mercati, tutti sono previsti in espansione con un maggior tasso di crescita per Resto del Mondo, Asia e Medio Oriente.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2014 sui ricavi 2013 sui ricavi 2014/13
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 123.261.454 100,0% 114.806.060 100,0% 8.455.394 7,4%
Altri ricavi e proventi 5.452.827 4,4% 5.615.574 4,9% ( 162.747) (2,9%)
TOTALE RICAVI 128.714.281 104,4% 120.421.634 104,9% 8.292.647 6,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 3.892.338 3,2% 1.606.990 1,4% 2.285.348 142,2%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 47.095.929) (38,2%) ( 38.724.564) (33,7%) ( 8.371.365) 21,6%
Costi per servizi ( 37.877.416) (30,7%) ( 37.778.612) (32,9%) ( 98.804) 0,3%
Costi per godimento beni di terzi ( 14.667.480) (11,9%) ( 12.854.082) (11,2%) ( 1.813.398) 14,1%
Costi per il personale ( 24.541.169) (19,9%) ( 23.939.118) (20,9%) ( 602.051) 2,5%
Altri oneri operativi ( 1.837.865) (1,5%) ( 2.617.796) (2,3%) 779.931 (29,8%)
Totale costi operativi ( 122.127.521) (99,1%) ( 114.307.182) (99,6%) ( 7.820.339) 6,8%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 6.586.760 5,3% 6.114.452 5,3% 472.308 7,7%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 434.430) (0,4%) ( 398.357) (0,3%) ( 36.073) 9,1%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 2.087.083) (1,7%) ( 2.118.519) (1,8%) 31.436 (1,5%)
Rivalutazione e Svalutazioni ( 150.000) (0,1%) ( 4.054.856) (3,5%) 3.904.856 (96,3%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 2.671.513) (2,2%) ( 6.571.732) (5,7%) 3.900.219 (59,3%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 3.915.247 3,2% ( 457.280) (0,4%) 4.372.527 (956,2%)
Proventi finanziari 866.694 0,7% 1.299.099 1,1% ( 432.405) (33,3%)
Oneri finanziari ( 4.559.695) (3,7%) ( 6.020.933) (5,2%) 1.461.238 (24,3%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 3.693.001) (3,0%) ( 4.721.834) (4,1%) 1.028.833 (21,8%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 222.246 0,2% ( 5.179.114) (4,5%) 5.401.360 (104,3%)
Imposte correnti ( 881.519) (0,7%) ( 557.613) (0,5%) ( 323.906) 58,1%
Imposte anticipate/(differite) 694.011 0,6% 452.314 0,4% 241.697 53,4%
Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio ( 187.508) (0,2%) ( 105.299) (0,1%) ( 82.209) 78,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 34.738 0,0% ( 5.284.413) (4,6%) 5.319.151 (100,7%)

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2014 i ricavi passano da Euro 114.806 migliaia del 2013 a Euro 123.261 migliaia del 2014 con un incremento del 7,4% a cambi correnti. Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Alberta Ferretti, Moschino e Cédric Charlier.

I ricavi sono stati conseguiti per il 33% sul mercato italiano e per il 67% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 23.939 migliaia del 2013 a Euro 24.541 migliaia del 2014 con un incremento del 2,5%.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'Ebitda del 2014 è stato pari ad Euro 6.586 migliaia rispetto al risultato del 2013 di Euro 6.114.

In termini percentuali il MOL rimane in linea rispetto all'esercizio precedente al 5,3%.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da un risultato negativo di Euro 457 migliaia del 2013 ad un risultato positivo di Euro 3.915 migliaia del 2014 registrando un miglioramento pari ad Euro 4.372 migliaia.

Tale incremento è riferibile principalmente alle minori svalutazioni effettuate nel 2014 rispetto al 2013, quando fu operata la svalutazione per la partecipazione e i crediti nei confronti della società controllata Aeffe Japan Inc..

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da un risultato negativo di Euro 5.179 migliaia del 2013 ad un risultato positivo di Euro 222 migliaia del 2014 registrando un miglioramento di Euro 5.401 migliaia.

Tale risultato è principalmente riconducibile ai minori oneri finanziari sostenuti e alle minori svalutazioni effettuate come sopra commentate.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da un risultato negativo di Euro 5.284 migliaia del 2013 ad un risultato positivo di Euro 35 migliaia del 2014 registrando un miglioramento di Euro 5.319 migliaia.

Tale risultato è principalmente riconducibile ai minori oneri finanziari sostenuti e alle minori svalutazioni effettuate come sopra commentate.

STATO PATRIMONIALE

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni %
2014 2013 2014/13
Crediti commerciali 57.742.693 59.405.859 ( 1.663.166) (2,8%)
Rimanenze 28.143.686 24.865.452 3.278.234 13,2%
Debiti commerciali ( 73.066.753) ( 62.020.810) ( 11.045.943) 17,8%
CCN operativo 12.819.626 22.250.501 ( 9.430.875) (42,4%)
Altri crediti correnti 13.419.182 12.533.986 885.196 7,1%
Crediti tributari 6.187.591 4.553.135 1.634.456 35,9%
Altri debiti correnti ( 5.480.011) ( 5.247.806) ( 232.205) 4,4%
Debiti tributari ( 1.232.621) ( 1.230.899) ( 1.722) 0,1%
Capitale circolante netto 25.713.767 32.858.917 ( 7.145.150) (21,7%)
Immobilizzazioni materiali 43.850.295 44.629.877 ( 779.582) (1,7%)
Immobilizzazioni immateriali 4.046.346 4.172.442 ( 126.096) (3,0%)
Partecipazioni 105.098.457 103.018.424 2.080.033 2,0%
Altre attività non correnti 41.649.516 41.779.863 ( 130.347) (0,3%)
Attivo immobilizzato 194.644.614 193.600.606 1.044.008 0,5%
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 4.696.709) ( 4.421.815) ( 274.894) 6,2%
Accantonamenti ( 366.878) ( 357.728) ( 9.150) 2,6%
Altri debiti non correnti ( 2.452.441) ( 4.812.128) 2.359.687 (49,0%)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.195.179 3.791.991 ( 1.596.812) (42,1%)
Passività fiscali per imposte differite ( 7.680.195) ( 8.033.749) 353.554 (4,4%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 207.357.337 212.626.094 ( 5.268.757) (2,5%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - 0,0%
Altre riserve 105.868.341 111.413.258 ( 5.544.917) (5,0%)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.174.878 2.174.878 - 0,0%
Risultato di esercizio 34.738 ( 5.284.413) 5.319.151 (100,7%)
Patrimonio netto 133.449.364 133.675.130 ( 225.766) (0,2%)
Disponibilità liquide ( 578.803) ( 309.572) ( 269.231) 87,0%
Passività finanziarie non correnti 12.679.940 15.488.129 ( 2.808.189) (18,1%)
Passività finanziarie correnti 61.806.836 63.772.407 ( 1.965.571) (3,1%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 73.907.973 78.950.964 -
( 5.042.991)
(6,4%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 207.357.337 212.626.094 ( 5.268.757) (2,5%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2013 il capitale investito è diminuito del 2,5%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2014 risulta pari a Euro 25.713 migliaia rispetto a Euro 32.858 migliaia del 31 dicembre 2013.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 42,4% pari ad Euro 9.430 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente all'incremento dei debiti verso fornitori che ha più che compensato l'aumento delle giacenze di magazzino. Entrambe le variazioni sono conseguenza dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2014. Il valore dei crediti commerciali registra invece una diminuzione a seguito di una sempre più attenta gestione della tesoreria di gruppo;

  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 652 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per maggiori crediti per costi anticipati;

  • la variazione dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 1.632 migliaia è riferibile principalmente all'incremento del credito IVA.

Attivo immobilizzato

Le attività immobilizzate sono incrementate di Euro 1.044 migliaia rispetto al 31 dicembre 2013. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 779 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • ammortamenti per Euro 2.087 migliaia;
  • dismissioni per Euro 6 migliaia;
  • investimenti per Euro 1.314 migliaia in terreni, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica;
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 126 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 308 migliaia in software;
  • ammortamenti per Euro 434 migliaia;
  • le partecipazioni si movimentano per Euro 2.080 migliaia a seguito di versamenti in conto capitale e di rinuncia a crediti commerciali nei confronti delle nostre società controllate Aeffe Retail S.p.A. e Velmar S.p.A..

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 78.950 migliaia del 31 dicembre 2013 a Euro 73.907 migliaia del 31 dicembre 2014. La diminuzione dell'indebitamento è riferibile principalmente al miglioramento del capitale circolante netto operativo.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si decrementa di Euro 225 migliaia. I motivi di questa diminuzione sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2014 e ammontano a Euro 16.773 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in

equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2015 che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 2% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Psquared Master Sicav Ltd 2,936%
Highclere International Investors Llp 2,060%
Altri azionisti (*) 28,207%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2014 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di Euro 0,25 ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2014 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. PARTECIPAZIONI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, DEI DIRETTORI GENERALI E DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE

(art. 79 regolamento Consob n. 11971/99)

Nome e Cognome N. azioni
Possedute al
31/12/13
N. azioni
acquistate nel
2014
Variazioni n. azioni
per Componenti
entrati/(usciti)
N. azioni Possedute al
31/12/14
Alberta Ferretti 40.000 - -
40.000
Massimo Ferretti 63.000 -
-
63.000
Simone Badioli 26.565 - - 26.565

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38 del Bilancio al 31 dicembre 2014.

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dalla nostra Società, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dalla nostra Società non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e di contro un'ulteriore riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, la Società non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stata dichiarata colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il 2014 è stato un anno cruciale per il Gruppo, che ha intrapreso un percorso strategico atto a valorizzare i brand in portafoglio. Le scelte adottate in ottica di rinnovamento stilistico, organizzazione ed efficientamento gestionale hanno dato già buoni risultati, che andranno a regime nei prossimi esercizi. In particolare, il ritorno all'utile del Gruppo è sicuramente una conferma ed un'ulteriore motivazione per guardare al futuro con ottimismo. Riteniamo che i brand del Gruppo abbiano un notevole potenziale di sviluppo, sia nei mercati maturi sia nei mercati emergenti, anche attraverso la crescita nel segmento accessori.

13. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2014

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 34.738 come segue:

  • alla riserva legale Euro 1.737;
  • alla riserva straordinaria Euro 33.001.

11 Marzo 2015

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Massimo Ferretti

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale Attivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 2014/13
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.525.957 3.651.718 ( 125.761)
Altre attività immateriali 520.389 520.724 ( 335)
Totale attività immateriali (1) 4.046.346 4.172.442 ( 126.096)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.534.871 15.803.400 731.471
Fabbricati 23.009.314 23.478.235 ( 468.921)
Opere su beni di terzi 1.807.852 2.089.390 ( 281.538)
Impianti e macchinari 1.981.839 2.670.753 ( 688.914)
Attrezzature 24.593 20.574 4.019
Altre attività materiali 491.826 567.525 ( 75.699)
Totale attività materiali (2) 43.850.295 44.629.877 ( 779.582)
Altre attività
Partecipazioni (3) 105.098.457 103.018.424 2.080.033
Altre attività (4) 41.649.516 41.779.863 ( 130.347)
Imposte anticipate (5) 2.195.179 3.791.991 ( 1.596.812)
Totale altre attività 148.943.152 148.590.278 352.874
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 196.839.793 197.392.597 ( 552.804)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 28.143.686 24.865.452 3.278.234
Crediti commerciali (7) 57.742.693 59.405.859 ( 1.663.166)
Crediti tributari (8) 6.187.591 4.553.135 1.634.456
Disponibilità liquide (9) 578.803 309.572 269.231
Altri crediti (10) 13.419.182 12.533.986 885.196
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 106.071.955 101.668.004 4.403.951
TOTALE ATTIVITA' 302.911.748 299.060.601 3.851.147

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Stato Patrimoniale Passivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 2014/13
PATRIMONIO NETTO -
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251 -
Altre riserve 26.480.892 31.765.305 ( 5.284.413)
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006 -
Riserva IAS 405.192 665.696 ( 260.504)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.174.878 2.174.878 -
Risultato di esercizio 34.738 ( 5.284.413) 5.319.151
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 133.449.364 133.675.130 ( 225.766)
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 366.878 357.728 9.150
Imposte differite (5) 7.680.195 8.033.749 ( 353.554)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.696.709 4.421.815 274.894
Passività finanziarie (14) 12.679.940 15.488.129 ( 2.808.189)
Passività non finanziarie (15) 2.452.441 4.812.128 ( 2.359.687)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 27.876.163 33.113.549 ( 5.237.386)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 73.066.753 62.020.810 11.045.943
Debiti tributari (17) 1.232.621 1.230.899 1.722
Passività finanziarie (18) 61.806.836 63.772.407 ( 1.965.571)
Altri debiti (19) 5.480.011 5.247.806 232.205
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 141.586.221 132.271.922 9.314.299
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 302.911.748 299.060.601 3.851.147

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2014 2013
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 123.261.454 114.806.060
Altri ricavi e proventi (21) 5.452.827 5.615.574
TOTALE RICAVI 128.714.281 120.421.634
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 3.892.338 1.606.990
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 47.095.929) ( 38.724.564)
Costi per servizi (23) ( 37.877.416) ( 37.778.612)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 14.667.480) ( 12.854.082)
Costi per il personale (25) ( 24.541.169) ( 23.939.118)
Altri oneri operativi (26) ( 1.837.865) ( 2.617.796)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.671.513) ( 6.571.732)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 3.693.001) ( 4.721.834)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 222.246 ( 5.179.114)
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 187.508) ( 105.299)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 34.738 ( 5.284.413)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio
2014
Esercizio
2013
Utile/(perdita) del periodo (A) 34.738 ( 5.284.413)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 260.505) 111.670
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
- -
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale (B1) ( 260.505) 111.670
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale
(B2) - -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 260.505) 111.670
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) ( 225.767) ( 5.172.743)

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2014 2013
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 309 40
Risultato del periodo prima delle imposte 222 ( 5.179)
Ammortamenti e svalutazioni 2.672 5.462
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 284 ( 847)
Imposte corrisposte sul reddito ( 880) ( 693)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.693 4.722
Variazione nelle attività e passività operative 6.571 ( 2.382)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (30) 12.561 1.084
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 308) ( 437)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.308) ( 357)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 2.080) 2.042
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (31) ( 3.696) 1.248
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 261) 112
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.774) 2.471
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 130 77
Proventi e oneri finanziari ( 3.693) ( 4.722)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (32) ( 8.596) ( 2.063)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 578 309

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2013 25.371 71.240 30.606 7.742 1.086 ( 532) 2.175 1.160 138.848
Destinazione utile 31/12/12 1.160 ( 1.160) -
Totale utile/perdita complessiva al
31/12/13 111 111
Risultato al 31/12/13 ( 5.284) ( 5.284)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2013 25.371 71.240 31.766 7.742 1.086 ( 421) 2.175 ( 5.284) 133.675
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2014 25.371 71.240 31.766 7.742 1.086 ( 421) 2.175 ( 5.284) 133.675
Copertura perdita 31/12/13
Totale utile/perdita complessiva al
( 5.284) 5.284 -
31/12/14 ( 261) ( 261)
Risultato al 31/12/14 35 35
SALDI AL 31 DICEMBRE 2014 25.371 71.240 26.482 7.742 1.086 ( 682) 2.175 35 133.449

Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli azionisti della AEFFE S.p.A., sul bilancio di esercizio 2014, emessa ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2429, comma 3 del codice civile.

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, il Collegio Sindacale della AEFFE S.p.A. (di seguito la "Società") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitale con azioni quotate nei mercati regolamentati, raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché alle comunicazioni CO.N.SO.B. in materia di controlli societarie di attività dell'organo di controllo.

* * *

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dalla assemblea del 16 aprile 2014, che, con la nomina della dottoressa Daniela SAITTA, si è uniformato al dettato normativo contenuto nella Legge 12 luglio 2011, n. 120 (G.U. 28 luglio 2011, n. 174), concernente la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati, la quale ha modificato il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF o DLgs. 24 febbraio 1998, n. 58) ed è entrata in vigore il 12 agosto 2011, nonché alla delibera CO.N.SO.B. del 8 febbraio 2012, n. 18098, con la quale è stato inserito il "Capo I-bis Equilibrio tra generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo", che ha introdotto l'art. 144-undecies (equilibrio tra generi) nel regolamento emittenti 11971/99.

Il Collegio Sindacale terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, della Società.

Si dà atto che i componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello statuto della Società e dall'articolo 144-terdecies del D.Lgs. 58/98, del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera CO.N.SO.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.

Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'assemblea degli azionisti del 26 marzo 2007 ha conferito l'incarico alla società di revisione MAZARS S.p.A., a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alle cui relazioni rimanda. L'incarico alla società di revisione ha durata di 9 esercizi (2007 – 2015), come previsto dalle attuali disposizioni.

La presente relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione CO.N.SO.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2014 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.

* * *

In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, diamo atto di avere, tra l'altro:

partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, tenutesi nel corso dell'esercizio, ottenendo dagli Amministratori, in ossequio all' art. 150, primo comma, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 19.2 dello Statuto Sociale, tempestive ed idonee informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e sue controllate;

  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di nostra competenza sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazione con la società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati, con l'Organismo di Vigilanza e la partecipazione delle riunioni del Comitato di Controllo Interno;
  • verificato il funzionamento e l'efficacia dei sistemi di controllo interno, essendoci intrattenuti ripetutamente con il responsabile dell'internal audit, e puntando la propria attenzione sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, sotto il profilo, in particolare, dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare i fatti di gestione;
  • svolto le funzioni di competenza del Collegio Sindacale, di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010. In tale contesto abbiamo: i) recepito quanto riferitoci in relazione alle verifiche trimestrali sulla corretta tenuta della contabilità sociale svolte dalla società incaricata della revisione legale dei conti; ii) ricevuto dalla medesima società la Relazione prevista dall'art. 14 e 16 D.Lgs. n 39/2010; iii) ricevuto la "Conferma annuale dell'indipendenza" ai sensi dell'art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010, dalla società di revisione; vi) analizzato, ai sensi del medesimo art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010, i rischi relativi all'indipendenza della società di revisione legale dei conti e le misure da essa adottate per limitare tali rischi, prendendo visione della relazione di trasparenza rilasciata il 31 agosto 2014, pubblicata sul sito internet istituzionale;
  • monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998;
  • preso atto della avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123 ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ed ex art. 84 quater del Regolamento CONSOB 11971/1999 ("Regolamento Emittenti"), senza osservazioni particolari da segnalare;
  • accertato la coerenza degli adeguamenti statutari alle disposizioni di legge e regolamentari, ivi inclusa la Legge 12 luglio 2011, n. 120 che, come anticipato in premessa, ha introdotto nel D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 agli articoli 147 ter e 148 la disciplina inerente l'equilibrio dei generi negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana SpA, che ha appreso la Raccomandazione UE n. 208/2014, nonché la comunicazione CO.N.SO.B. n. DCG/DSR/0051400 del 19 giugno 2014;
  • vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, comma 6, del medesimo regolamento; a tale fine si ricorda che la Società ha predisposto ed applicato, sin dallo scorso 10 novembre 2010, la procedura per le operazioni con parti correlate;
  • verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio della Società e del bilancio consolidato, nonché dei relativi documenti di corredo.

Il bilancio della Società e quello consolidato, sono accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dal Consigliere Delegato il quale è anche dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;

verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2014 risulti conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti, coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio della Società e da quello consolidato. La Relazione semestrale consolidata, non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale; si dà atto che tanto le Relazioni trimestrali, quanto la Relazione semestrale, hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti.

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Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.

    1. Sulla base delle informazioni ricevute e dalle analisi condotte dal Collegio Sindacale, non sono state rilevate operazioni di particolare rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate, esaminate ed approvate dal Consiglio d'Amministrazione, per ciò che riguarda fattualità avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.
    1. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nel corso del 2014, dai soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nella sezione "Operazioni infragruppo e con parti correlate" del Bilancio Consolidato 2014, a cui il Collegio rinvia.

Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.

In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.

Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento CO.N.SO.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, Vi confermiamo di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.

    1. Le informazioni rese, nella relazione sulla gestione degli amministratori, in ordine alle operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate, appaiono adeguate e complete.
    1. La società di revisione Mazars S.p.A., all'esito delle verifiche e dei controlli effettuati, in data odierna, ha rilasciato la relazione sul bilancio di esercizio, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. n. 39, del 27 gennaio 2010, attestanti che: i) i bilanci della società - ordinario e consolidato - al 31 dicembre 2014, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto: la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e le altre componenti di conto economico complessivo, le variazioni del patrimonio netto ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo; ii) la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui all'art. 123 bis, comma 4 del D.Lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.

Nella relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio 2014 rilasciata dalla società di revisione, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.

    1. Nel corso dell'esercizio 2014 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.
    1. Non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti da parte di terzi.
    1. Nel corso del 2014 non sono stati conferiti alla società di revisione Mazars S.p.A., da parte della Società, ulteriori incarichi oltre quello della revisione per le società del gruppo.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, accertando il rispetto delle disposizioni normative in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società ed alle sue controllate, rilevando che nel corso dell'esercizio non sono stati conferiti incarichi ai soggetti appartenenti alla medesima rete della società di revisione.
    1. Nel corso del 2014 il Collegio Sindacale non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.
  • 10.Nell'esercizio delle proprie funzioni, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:
  • si e' riunito con frequenza regolare ed ha redatto n. 7 verbali relativi attività effettuata;
  • ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio d'Amministrazione, in numero di 5 adunanze, ottenendo dagli Amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;
  • ha partecipato, tramite il Presidente del Collegio o membro delegato, a tutte le riunioni del Comitato di Controllo Interno;
  • ha partecipato all'Assemblea della Società del 16 aprile 2014, la sola tenutasi;
  • ha avuto rapporti con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998, con periodiche consultazione e attraverso una riunione congiunta, con gli stessi;
  • ha partecipato con la presenza istituzionale di uno dei suoi componenti in qualità di membro permanente, alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello Organizzativo ex lege 231/2001.
  • 11.Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti od azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale, ritenendo che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società, rappresentino un valido presidio rispetto ai principi di corretta amministrazione nella prassi operativa.
  • 12.In merito all'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, la vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta attraverso la conoscenza della struttura organizzativa e mediante raccolta di informazioni dai vari centri di competenza preposti; incontri con i responsabili delle diverse funzioni aziendali; incontri con il responsabile del Controllo Interno e con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni.

A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che :

  • al Consiglio d'Amministrazione, anche attraverso gli organi da esso delegati, spetta la gestione della Società;
  • al Presidente ed all'Amministratore Delegato spettano, per statuto, la legale rappresentanza nei confronti dei terzi ed in giudizio;
  • al Presidente sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali, di indirizzo e di controllo;
  • all'Amministratore Delegato sono stati attribuiti ampi poteri per la gestione della Società.

13.Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con il preposto all'internal audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione dei propri membri alle relative riunioni, con il Comitato Controllo Interno e l'Organismo di Vigilanza del Modello 231/2001.

Il sistema di controllo interno della Società è costituito da un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).

Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, cui spetta anche l'esecuzione alle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.

Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).

Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi operativi e degli obiettivi di compliance, tra cui un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, una struttura di governance dei rischi finanziari.

La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.

Il Collegio Sindacale - come riferito in precedenza - ha partecipato, tramite propri membri, alle riunioni del Comitato Controllo Interno ed a quelle dell'Organismo di Vigilanza ed ha analizzato le relative relazioni periodiche indirizzate al Consiglio d'Amministrazione.

14.Il Collegio ha inoltre vigilato sull'adeguatezza e affidabilità del sistema amministrativo-contabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante osservazioni dirette, l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai quali sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del decreto legislativo n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.

  • 15.Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98, affinché le stesse forniscano le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla Legge, senza rilevare eccezioni.
  • 16.Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, non sono emersi aspetti che si ritiene debbano essere evidenziati nella presente Relazione.
  • 17.Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza del responsabile dell'Ufficio di Corporate Governance.

Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 16 aprile 2014, è composto da 8 membri, di cui 3 amministratori non esecutivi, 2 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni. Nella cooptazione dei consiglieri è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli organi societari le c.d. "quote rosa".

Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nella sua collegialità.

Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione. A tal fine si attesta che nel corso del 2014 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto effettuare tali dichiarazioni.

Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.

La società aderisce al codice di autodisciplina del Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.

18.Infine il Collegio Sindacale ha svolto verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio della Società e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2014, delle rispettive note illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla società di revisione.

In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli organi societari.

19.In particolare, si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di gruppo al 31 dicembre 2014, sono quelli internazionali dell' IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.

In relazione al secondo comma dell'articolo 153, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non ha particolari proposte da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti.

L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli organi di vigilanza e controllo.

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza in ordine al bilancio e delle relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, concorda con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea in merito al trattamento del risultato d'esercizio.

San Giovanni in Marignano lì 25 marzo 2015

Il Collegio sindacale

Pier Francesco SPORTOLETTI Presidente

Daniela Saitta Sindaco effettivo

Fernando CIOTTI Sindaco effettivo

Elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale alla data del 25 marzo 2015, data di emissione della Relazione del Collegio per l'Assemblea

Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti, redatto sulla base delle istruzioni contenute nell'Allegato 5-bis, Schema 4 del citato Regolamento

Denominazione

Denominazione Incarico ricoperto Scadenza mandato (approvazione bilancio del)

Dottor Pier Francesco SPORTOLETTI
Incarichi in altre emittenti: 0
Aeffe S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Equilybra Capital Partners S.p.A. Consigliere di Amministratore 31 dicembre 2017
Telse S.r.l. Amministratore Unico fino a revoca
Numeralia S.r.l. Amministratore Unico fino a revoca
DMT System S.r.l. in liquidazione Liquidatore fino a revoca
Dottoressa Daniela SAITTA
Incarichi in altre emittenti: 1
Aeffe S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2016
Atac S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2015
Impresa S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Dirpa S.C. a r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Aeffe S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2016
Atac S.p.A. Sindaco Effettivo 31 dicembre 2015
Impresa S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Dirpa S.C. a r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Impresa P.I. Giuseppe Rabbiosi S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
S.a.f. S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Eutelia S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Equiter S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Di Pietro Real estate S.p.A. Amministratore Giudiziario fino a revoca
Dottor Fernando CIOTTI
Incarichi in altre emittenti: 0
Aeffe S.p.A Sindaco Effettivo 31 dicembre 2016
Pollini Retail S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2014

Velmar S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2014 Fratelli Ferretti Holding S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2015 Aeffe Retail S.r.l Sindaco Effettivo 31 dicembre 2014

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Chitarrara 910 Monte Colombo (RN);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Deposito in Via Erbosa II tratto n.92 Gatteo (FC).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2014 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Mazars S.p.A..

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VIII si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2013 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del D.Lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art. 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di Stato Patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di Conto Economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del Rendiconto Finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA'

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs - 2010- 2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, l'informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell'IFRS 8 – Segmenti operativi, l'identificazione e l'informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una società di servizi fornisce il servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello IAS 24 – Informativa sulle parti correlate, l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (così come definiti nell'IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all'applicazione dell'IFRS 13 – Misurazione del fair value. Gli emendamenti sono applicabili per i periodi annuali che avranno inizio dal 1° febbraio 2015.

Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio dal 1° gennaio 2016, è consentita l'applicazione anticipata.

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Il 12 agosto 2014 lo IASB ha ha pubblicato il documento "Equity Method in Separate Financial Statements" (emendamenti allo IAS 27). Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la rilevazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, un'entità potrà rilevare tali partecipazioni nel proprio bilancio separato alternativamente: al costo o secondo quanto previsto dallo IFRS 9 (o dallo IAS 39) o utilizzando il metodo del patrimonio netto. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (emendamenti all'IFRS 10 e allo IAS 28). Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipende dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentano un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, l'entità deve rilevare la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 25 settembre lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Il documento introduce modifiche ai seguenti principi: IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendità e attività operative cessate; IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative; IAS 19 – Benefici per i dipendenti; IAS 34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative" (emendamenti allo IAS 1) che contiene delle modifiche limitate al principio contabile internazionale IAS 1. L'obiettivo delle modifiche è fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception" (emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28) contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione delle consolidation exceptions concesse alle investment entities. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Le immobilizzazioni immateriali contengono quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda l'unico marchio detenuto dalla Società, ossia il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile di tale marchio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto si è utilizzato per l'esercizio 2015 il budget di gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Aeffe. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quale tasso delle royalties è stato utilizzato quello medio del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 5,23%.

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2014, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2014 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che la situazione causata dalla attuale crisi economica e finanziaria internazionale, seppure in ripresa, ha indotto la società a procedere con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Per le società Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., il valore recuperabile è stato sviluppato utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF). Da tale analisi non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I fondi per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio.

Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2015 dal budget di gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Aeffe. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 ad un tasso di crescita costante del 9%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2019. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) specificamente calcolato per il Gruppo Pollini e pari all' 6,89%.

Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2015 dal budget di gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Aeffe. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2015. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2019. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) del Gruppo pari al 5,23%.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 2,0%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,25%;
  • − I tassi attesi di incrementi retributivi (comprensivi di inflazione) sono così suddivisi: (i) Dirigenti 1,50%; (ii) Impiegati/Quadri 0,50%; (iii) Operai 0,50%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,0%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,25%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(v) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(vi) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(vii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2014 un ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 441 migliaia su base annua (Euro 478 migliaia al 31/12/2013).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2014 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(viii) Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che garantiscano di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti commerciali
Altre voci attive correnti
57.743
13.419
59.406
12.534
( 1.663)
885
(2,8%)
7,1%
Totale 71.162 71.940 ( 778) (1,1%)

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2014, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 37.016 migliaia di Euro (45.143 migliaia di Euro nel 2013). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Fino a 30 giorni 3.763 4.825 ( 1.062) (22,0%)
31 - 60 giorni 719 2.599 ( 1.880) (72,3%)
61 - 90 giorni 2.277 2.328 ( 51) (2,2%)
Superiore a 90 giorni 30.257 35.391 ( 5.134) (14,5%)
Totale 37.016 45.143 ( 8.127) (18,0%)

Il decremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 8.127 migliaia è il risultato di una sempre più attenta gestione finanziaria di gruppo.

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.13 3.777 356 4.133
Incrementi per acquisti 440 440
Decrementi ( 3) ( 3)
Altre variazioni -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 272) ( 398)
Saldo al 01.01.14 3.651 521 4.172
Incrementi per acquisti 308 308
Decrementi -
Altre variazioni -
Ammortamenti del periodo ( 125) ( 309) ( 434)
Saldo al 31.12.14 3.526 520 4.046

Marchi

La voce include il valore del marchio di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy". Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 28 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
macchinari
Impianti e
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.13 15.804 23.998 2.511 3.441 24 614 46.392
Incrementi 24 216 28 17 167 452
Decrementi ( 74) ( 21) ( 95)
Ammortamenti del periodo ( 544) ( 638) ( 725) ( 20) ( 192) ( 2.119)
Saldo al 01.01.14 15.804 23.478 2.089 2.670 21 568 44.630
Incrementi 731 76 328 41 20 118 1.314
Decrementi ( 5) ( 1) ( 6)
Ammortamenti del periodo ( 545) ( 609) ( 724) ( 15) ( 194) ( 2.087)
Saldo al 31.12.14 16.535 23.009 1.808 1.982 25 492 43.851

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 1.314 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a terreni, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Decrementi per Euro 6 migliaia. Essi si riferiscono alla chiusura di alcuni impianti e macchinari obsoleti.
  • Ammortamenti per Euro 2.087 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 2.080 migliaia a seguito di versamenti in conto capitale e di rinuncia a crediti commerciali nei confronti delle nostre società controllate Aeffe Retail S.p.A. e Velmar S.p.A..

4. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

5. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
2014 2013 2014 2013
Beni materiali ( 20) ( 20)
Attività immateriali ( 149) ( 149)
Accantonamenti 415 251
Oneri deducibili in esercizi futuri 842 667
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 83) ( 407)
Perdite fiscali portate a nuovo 508 2.443
Imposte da passaggio IAS 431 431 ( 7.428) ( 7.458)
Totale 2.196 3.792 ( 7.680) ( 8.034)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto Altro Saldo finale
economico
Beni materiali ( 20) - ( 20)
Attività immateriali ( 149) - ( 149)
Accantonamenti 251 164 415
Oneri deducibili in esercizi futuri 667 231 ( 56) 842
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 407) 407 ( 83) ( 83)
Perdite fiscali portate a nuovo 2.443 ( 1.863) ( 72) 508
Imposte da passaggio IAS ( 7.027) 30 ( 6.997)
Totale ( 4.242) ( 1.031) ( 211) ( 5.484)

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e crediti riguardanti la controllata Aeffe Japan Inc..

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

6. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 3.685 4.184 ( 499) (11,9%)
Prodotti in corso di lavorazione 5.887 3.958 1.929 48,7%
Prodotti finiti e merci 18.556 16.593 1.963 11,8%
Acconti 15 130 ( 115) (88,5%)
Totale 28.143 24.865 3.278 13,2%

L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 3.278 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del 18%.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2015.

I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2015, autunno/inverno 2014 e il campionario dell'autunno/inverno 2015.

7. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti verso clienti 9.664 7.146 2.518 35,2%
Crediti verso imprese controllate 48.229 52.510 ( 4.281) (8,2%)
(Fondo svalutazione crediti) ( 150) ( 250) 100 (40,0%)
Totale 57.743 59.406 ( 1.663) (2,8%)

Al 31 dicembre 2014 i crediti commerciali sono pari a Euro 57.743 migliaia, con un decremento del 2,8% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2013. Tale variazione è correlabile principalmente alla riduzione dei crediti verso le imprese controllate a seguito di una sempre più attenta gestione della tesoreria di gruppo.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2013 è stato utilizzato per l'importo di Euro 250 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 150 migliaia.

8. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
IVA 3.502 1.592 1.910 120,0%
IRES 1.626 1.626 - n.a.
Erario c/ritenute subite 927 1.037 ( 110) (10,6%)
Altri crediti tributari 60 101 ( 41) (40,6%)
IRAP 73 197 ( 124) (62,9%)
Totale 6.188 4.553 1.635 35,9%

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'incremento del credito IVA.

9. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Depositi bancari e postali 556 263 293 111,4%
Assegni 1 18 ( 17) (94,4%)
Denaro e valori in cassa 22 28 ( 6) (21,4%)
Totale 579 309 270 87,4%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.

La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 270 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

10. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 9.654 9.199 455 4,9%
Acconti per royalties e provvigioni 873 544 329 60,5%
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 1.016 1.029 ( 13) (1,3%)
Ratei e risconti attivi 382 270 112 41,5%
Altri 1.494 1.492 2 0,1%
Totale 13.419 12.534 885 7,1%

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2015 e autunno inverno 2015 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

11. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2014.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva legale 2.861 2.861 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 23.620 28.904 ( 5.284)
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias 1.086 1.086 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 681) ( 420) ( 261)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.175 2.175 -
Risultato di esercizio 35 ( 5.284) 5.319
Totale 133.449 133.675 ( 226)

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2014, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2014 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro 2.861 migliaia.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2013.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della copertura perdite 2013. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2014 ammontano a Euro 2.175 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2013.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2013 di Euro 261 migliaia.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 35 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi precedenti esercizi
Per
copertura
perdite
Per
aumento
capitale
sociale
Per
distribuzione ai
soci
Capitale sociale 25.371
Riserva legale 2.861 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.028 A,B,C 69.028
- di cui 2.212 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 23.620 A,B,C 23.620
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 405 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.175 A,B,C 2.175
Totale 133.414 94.823 - -

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2014 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

12. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2013 2014
Trattamento di quiescenza 358 9 - 367
Totale 358 9 - 367

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

13. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso questa ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2013 Incrementi Decrementi e altre
variazioni
31 dicembre 2014
TFR 4.422 65 210 4.697
Totale 4.422 65 210 4.697

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

14. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso banche 12.680 15.488 ( 2.808) (18,1%)
Totale 12.680 15.488 ( 2.808) (18,1%)

La voce si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2014 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

Importo totale Quota a breve Quota a lungo
15.488 2.808 12.680
15.488 2.808 12.680

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 5.092 migliaia.

15. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie si riferiscono ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

Tale voce registra un decremento di Euro 2.359 relativo all'utilizzo delle perdite fiscali pregresse da parte della Capogruppo Aeffe S.p.A. con conseguente riduzione del debito che per effetto di tale utilizzo diventa un debito liquidabile.

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso imprese controllate 47.927 39.584 8.343 21,1%
Debiti verso fornitori 25.140 22.437 2.703 12,0%
Totale 73.067 62.021 11.046 17,8%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento di tale voce è principalmente riconducibile all'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2014.

17. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso Erario per ritenute 1.233 1.231 2 0,2%
Totale 1.233 1.231 2 0,2%

18. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

Totale 61.807 63.772 ( 1.965) (3,1%)
Debiti verso banche 61.807 63.772 ( 1.965) (3,1%)
2014 2013 %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante. I finanziamenti a breve termine (entro 12 mesi) sono finanziamenti concessi dal sistema bancario alla Società.

La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso banche a breve termine
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine
58.999
2.808
58.842
4.930
157
( 2.122)
0,3%
(43,0%)
Totale 61.807 63.772 ( 1.965) (3,1%)

19. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2013:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.183 1.676 ( 493) (29,4%)
Debiti verso dipendenti 2.102 1.638 464 28,3%
Debiti verso clienti 1.684 1.650 34 2,1%
Ratei e risconti passivi - - - n.a.
Altri 511 284 227 79,9%
Totale 5.480 5.248 232 4,4%

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2014 i ricavi passano da Euro 114.806 migliaia del 2013 a Euro 123.261 migliaia del 2014 con un incremento del 7,4% a cambi correnti. Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Alberta Ferretti, Moschino e Cédric Charlier.

I ricavi sono stati conseguiti per il 33% sul mercato italiano e per il 67% sui mercati esteri.

La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 % 2013 % %
Italia 41.446 33,6% 35.021 30,5% 6.425 18,3%
Europa (Italia e Russia escluse) 28.039 22,7% 27.547 24,0% 492 1,8%
Stati Uniti 7.255 5,9% 6.975 6,1% 280 4,0%
Russia 11.591 9,4% 13.810 12,0% ( 2.219) (16,1%)
Giappone 6.283 5,1% 5.896 5,1% 387 6,6%
Resto del mondo 28.647 23,2% 25.557 22,3% 3.090 12,1%
Totale 123.261 100,0% 114.806 100,0% 8.455 7,4%

21. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Affitti attivi 3.332 2.812 520 18,5%
Sopravvenienze attive 726 380 346 91,1%
Altri ricavi 1.395 2.424 ( 1.029) (42,5%)
Totale 5.453 5.616 ( 163) (2,9%)

Nell'esercizio 2014 la voce sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti per istanze di fallimento e stralcio di debiti a seguito di contestazioni legali, incrementa per Euro 346 migliaia.

La voce altri ricavi, che ha un valore di Euro 1.395 migliaia nell'esercizio 2014, include principalmente utili su cambi di natura commerciale e vendite di materie prime ed imballaggi.

22. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 47.096 38.725 8.371 21,6%
Totale 47.096 38.725 8.371 21,6%

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

L'incremento della voce Materie prime e di consumo pari a Euro 8.371 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2015 in aumento del 18%.

23. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Lavorazioni esterne 14.497 15.082 ( 585) (3,9%)
Consulenze 5.956 6.563 ( 607) (9,2%)
Pubblicità e promozione 3.283 2.819 464 16,5%
Premi e provvigioni 7.123 6.360 763 12,0%
Trasporti 1.466 1.471 ( 5) (0,3%)
Utenze 582 650 ( 68) (10,5%)
Compensi amministratori e collegio sindacale 1.762 1.529 233 15,2%
Assicurazioni 166 164 2 1,2%
Commissioni bancarie 360 334 26 7,8%
Spese di viaggio 914 896 18 2,0%
Servizi industriali diversi 652 669 ( 17) (2,5%)
Altri servizi 1.116 1.243 ( 127) (10,2%)
Totale 37.877 37.779 96 0,3%

Per il dettaglio dei compensi amministratori e collegio sindacale si rinvia alla tabella II.

I costi per servizi passano da Euro 37.779 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 37.877 migliaia dell'esercizio 2014, con un incremento dello 0,3%.

24. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Affitti passivi 2.499 2.064 435 21,1%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 11.710 10.258 1.452 14,2%
Noleggi ed altri 459 532 ( 73) (13,7%)
Totale 14.668 12.854 1.814 14,1%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 1.814 migliaia passando da Euro 12.854 migliaia dell'esercizio 2013 a Euro 14.668 migliaia dell'esercizio 2014, imputabile principalmente all'incremento degli affitti passivi e delle royalties.

25. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Costi per il personale 24.541 23.939 602 2,5%
Totale 24.541 23.939 602 2,5%

I costi del personale passano da Euro 23.939 migliaia del 2013 a Euro 24.541 migliaia del 2014.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Dicembre 2013.

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2014 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Operai 135 143 ( 8) (5,6%)
Impiegati 378 385 ( 7) (1,8%)
Dirigenti 13 14 ( 1) (7,1%)
Totale 526 542 ( 16) (3,0%)

26. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Imposte e tasse 284 281 3 1,1%
Omaggi 231 144 87 60,4%
Sopravvenienze passive 35 81 ( 46) (56,8%)
Altri oneri operativi 1.289 2.112 ( 823) (39,0%)
Totale 1.839 2.618 ( 779) (29,8%)

La voce altri oneri operativi passa da Euro 2.618 migliaia del 2013 a Euro 1.839 migliaia dell'esercizio 2014 per effetto prevalentemente della riduzione delle perdite su cambi.

27. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 434 398 36 9,0%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 2.087 2.119 ( 32) (1,5%)
Svalutazioni e accantonamenti 150 4.055 ( 3.905) (96,3%)
Totale 2.671 6.572 ( 3.901) (59,4%)

Tale decremento è riferibile principalmente alle minori svalutazioni effettuate nel 2014 rispetto al 2013, quando fu operata la svalutazione per la partecipazione e i crediti nei confronti della società controllata Aeffe Japan Inc..

28. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Interessi attivi 828 728 100 13,7%
Sconti finanziari 7 30 ( 23) (76,7%)
Differenze cambio 32 541 ( 509) (94,1%)
Totale 867 1.299 ( 432) (33,3%)

La voce "Oneri finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Interessi passivi 4.451 5.403 ( 952) (17,6%)
Interessi per leasing - - - n.a.
Differenze cambio - 532 ( 532) (100,0%)
Altri oneri 109 86 23 26,7%
Totale 4.560 6.021 ( 1.461) (24,3%)

La variazione in diminuzione della voce oneri finanziari è sostanzialmente correlato ai minori oneri finanziari in seguito alla diminuzione dell'indebitamento medio della Società rispetto all'esercizio 2013 e alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche.

Gli interessi passivi sono così dettagliati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Interessi passivi verso controllate 431 487 ( 56) (11,5%)
Interessi passivi verso istituti di credito 3.743 4.576 ( 833) (18,2%)
Interessi passivi verso altri 278 340 ( 62) (18,2%)
Totale 4.452 5.403 ( 951) (17,6%)

29. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2014 2013 %
Imposte correnti
Imposte differite e anticipate
882
( 694)
557
( 452)
325
( 242)
58,3%
53,5%
Totale imposte sul reddito 188 105 83 79,0%

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2013 e il 2014 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Risultato prima delle imposte 222 ( 5.179)
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 61 ( 1.424)
Effetto fiscale ( 381) 972
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) ( 320) ( 452)
IRAP (corrente e differita) 507 557
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 187 105

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nel 2014 è stato pari a Euro 269 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 309 40
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 12.561 1.084
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 3.696) 1.248
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 8.596) ( 2.063)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 269 269
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 578 309

30. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2014 ha generato flussi di cassa pari a Euro 12.561 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Risultato del periodo prima delle imposte 222 ( 5.179)
Ammortamenti e svalutazioni 2.672 5.462
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 284 ( 847)
Imposte sul reddito corrisposte ( 880) ( 693)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.693 4.722
Variazione nelle attività e passività operative 6.571 ( 2.382)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 12.561 1.084

31. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2014 è di Euro 3.696 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 308) ( 437)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.308) ( 357)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 2.080) 2.042
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( 3.696) 1.248

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria nel 2014 è di Euro 8.596 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2014 2013
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 261) 112
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.774) 2.471
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 130 77
Proventi e oneri finanziari ( 3.693) ( 4.722)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 8.596) ( 2.063)

ALTRE INFORMAZIONI

33. Piani di stock-options

Per il dettaglio delle stock-options attribuite ad amministratori e direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia alla tabella III.

34. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

35. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2014 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013
A - Cassa 23 46 ( 23)
B - Altre disponibilità liquide 556 263 293
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 579 309 270
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 58.999) ( 58.842) ( 157)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 2.808) ( 4.930) 2.122
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 61.807) ( 63.772) 1.965
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 61.228) ( 63.463) 2.235
K - Debiti bancari non correnti ( 12.680) ( 15.488) 2.808
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 12.680) ( 15.488) 2.808
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 73.908) ( 78.951) 5.043

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

36. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2014 2013
Risultato del periodo 35 ( 5.284)
Numero medio di azioni del periodo 101.486 101.486
Risultato base per azione 0,0003 ( 0,052)

37. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2014 e 2013, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di servizi godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
Anno 2014 prestazioni merci
Gruppo Moschino 8.933 266 151 3.351 11 2 ( 431)
Gruppo Pollini 856 2.435 15.217 24 731
Gruppo Aeffe Retail 6.728 871 111 137
Velmar S.p.A. 82 207 30 1
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 3 5 17
Aeffe Usa Inc. 5.081 7 866
Aeffe UK L.t.d. 732 13 55 251 15
Aeffe France S.a.r.l. 331 5 86 1.021 68
Fashoff UK 882 1 10 937
Totale imprese del gruppo 23.628 3.810 15.660 6.605 11 2 383
Totale voce di bilancio 123.261 5.453 47.096 37.877 14.667 ( 1.838) ( 3.693)
Incidenza % sulla voce di bilancio 19,2% 69,9% 33,3% 17,4% 0,1% (0,1%) (10,4%)
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di servizi godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
Anno 2013 prestazioni merci
Gruppo Moschino 10.773 38 127 3.471 8.293 ( 487)
Gruppo Pollini 986 2.442 7.568 19 2 659
Gruppo Aeffe Retail 6.921 567 58 141
Velmar S.p.A. 74 198 15 12
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 5 10 281 528
Aeffe Usa Inc. 4.598 8 260
Aeffe UK L.t.d. 24 55 218 14
Aeffe France S.a.r.l. 544 5 24 873
Aeffe Japan Inc. 1.569 8 2 57
Fashoff UK 1.036 765
Totale imprese del gruppo 26.506 3.300 8.128 6.287 8.307 4 229
Totale voce di bilancio 114.806 5.616 38.725 37.779 12.854 ( 2.618) ( 4.722)
Incidenza % sulla voce di bilancio 23,1% 58,8% 21,0% 16,6% 64,6% (0,2%) (4,8%)

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti
Commerciali Commerciali
Anno 2014
Gruppo Moschino 32.772 9.081 36.299
Gruppo Pollini 4.000 30.251 6.585
Gruppo Aeffe Retail 3.979 1.858
Velmar S.p.A. 10 3.010
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 44 1.097
Aeffe Usa Inc. 1.079 739
Aeffe UK L.t.d. 481 2.563 90
Aeffe France S.a.r.l. 3.350 1.023 700
Ozbek London L.t.d.
Aeffe Japan Inc. 200
Totale imprese del gruppo 40.603 48.230 50.378
Totale voce di bilancio 41.650 57.743 73.067
Incidenza % sulla voce di bilancio 97,5% 83,5% 68,9%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti
Commerciali Commerciali
Anno 2013
Gruppo Moschino 32.772 8.198 30.983
Gruppo Pollini 4.000 28.732 4.427
Gruppo Aeffe Retail 6.749 3.916
Velmar S.p.A. 283 2.517
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 199 1.528
Aeffe Usa Inc.
Aeffe UK L.t.d.
450 1.728
1.710
170
30
Aeffe France S.a.r.l. 2.575 3.151 620
Ozbek London L.t.d. 205
Aeffe Japan Inc. 1.942 1.760
Totale imprese del gruppo 41.739 52.510 44.396
Totale voce di bilancio 41.780 59.406 62.021

38. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2014
31 dicembre
2013
Natura
dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.771 1.433 Costo
Anticipo canoni di affitto 412 290 Altri crediti correnti
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 494 235 Ricavo
Costi per servizi 124 122 Costo
Commerciale 986 926 Credito
Società Montegridolfo con Società Aeffe S.p.a.
Acquisto terreno 727 Terreni

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013.

Commerciale 888 Debito

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. %
Correlate Correlate
2014 2014 2013 2013
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 123.261 494 0,4% 114.806 235 0,2%
Costi per servizi 37.877 424 1,1% 37.779 422 1,1%
Costi per godimento beni di terzi 14.667 1.771 12,1% 12.854 1.433 11,1%
Altri oneri operativi 1.838 - 0,0% 2.618 - 0,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 16.535 727 4,4% 15.803 - 0,0%
Altri crediti correnti 13.419 412 3,1% 12.534 290 2,3%
Crediti commerciali 57.743 986 1,7% 59.406 926 1,6%
Debiti commerciali 73.067 888 1,2% 62.021 - 0,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa 12.561 ( 995) n.a. 1.084 ( 1.668) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di
investimento ( 3.696) ( 727) 19,7% 1.248 - 0,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 73.908) ( 1.722) 2,3% ( 78.951) ( 1.668) 2,1%

39. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2014 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2014 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

41. Garanzie ed impegni

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2014 2013 %
Fidejussioni
- nell'interesse di terzi 1.357 1.044 313 30,0%
Totale 1.357 1.044 313 30,0%

42. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000), con sentenza passata in giudicato.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

E' attualmente in corso un procedimento di accertamento con adesione.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la Società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no.40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

43. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO III: Stock-Options attribuite ad amministratori e direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO IV: Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate
  • ALLEGATO V: Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate
  • ALLEGATO VI: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO VII: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO VIII: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2013.

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

S ocietà S ede Valuta
Cap. sociale
(euro)
Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
Valore
contabile
(Valori in unità di E uro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/13 8.585.150 ( 711.846) 9.043.251 100% 8.585.150 25.493.345
Al 31/12/14 8.585.150 ( 626.432) 9.216.819 100% 8.585.150 26.293.345
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/13 20.000.000 ( 7.078.186) 30.601.864 70% 14.000.000 14.085.199
Al 31/12/14 20.000.000 1.315.012 31.916.877 70% 14.000.000 14.085.199
Nuova Stireria
Tavoleto S.r.l. Tavoleto (PU) Italia
Al 31/12/13 10.400 ( 223.372) 920.666 100% n.d. * 773.215
Al 31/12/14 10.400 183.572 1.104.238 100% n.d. * 773.215
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/13 6.000.000 312.291 12.590.091 100% 6.000.000 41.945.452
Al 31/12/14 6.000.000 4.439.104 17.029.195 100% 6.000.000 41.945.452
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/13 120.000 106.456 443.870 100% 60.000 5.448.395
Al 31/12/14 120.000 ( 1.463.824) 260.078 100% 60.000 6.728.427
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/13 50.000 ( 1.003.560) ( 871.904) 100% n.d. * 4.118.720
Al 31/12/14 50.000 881.399 9.495 100% n.d. * 4.118.720
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/13 GBP 310.000 ( 216.539) 548.804 100% n.d. *
371.836 ( 259.733) 658.275 100% n.d. * 478.400
Al 31/12/14 GBP 310.000 ( 825.248) ( 276.444) 100% n.d. *
397.997 ( 1.059.504) ( 354.916) 100% n.d. * 478.400
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/13 USD 600.000 502.266 12.318.949 100% n.d. *
435.066 364.198 8.932.600 100% n.d. * 10.664.812
Al 31/12/14 USD 600.000 ( 91.369) 12.227.580 100% n.d. *
494.193 ( 75.257) 10.071.312 100% n.d. * 10.664.812
Aeffe Japan Inc. Tokyo (Japan)
Al 31/12/13 JPY 3.600.000 ( 11.088.932) ( 251.596.621) 100% n.d. * -
24.876 ( 76.623) ( 1.738.506) 100% n.d. * -
Al 31/12/14 JPY 3.600.000 ( 27.969.947) ( 265.969.925) 100% n.d. * -
24.788 ( 192.591) ( 1.831.370) 100% n.d. * -

Totale partecipazioni in imprese controllate: 105.087.570

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale
(euro)
Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
Valore
contabile
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/13 103
Al 31/12/14 103
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/13 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/14 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/13 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/14 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/13 2,100% n.d. * 517
Al 31/12/14 2,100% n.d. * 517
Effegidi
Al 31/12/13 6.000
Al 31/12/14 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.887
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 105.098.457

ALLEGATO II

Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche (art. 78 regolamento Consob n. 11971/99)

Nome e Cognome Carica ricoperta nel 2014 Periodo di carica Scadenza
carica *
Emolumenti
per la carica
Bonus ed
altri incentivi
Altri
compensi
Totale
AMMINISTRATORI ***
Massimo Ferretti Presidente 01/01-31/12/2014 2017 608 256 864
Alberta Ferretti Vice-Presidente e Amministratore
Esecutivo
01/01-31/12/2014 2017 453 110 563
Simone Badioli Amministratore Delegato e
Amministratore esecutivo
01/01-31/12/2014 2017 254 200 142 596
Marcello Tassinari Amministratore esecutivo e Direttore
Generale
01/01-31/12/2014 2017 335 ** 200 87 622
Roberto Lugano Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2014 2017 27 3 30
Pierfrancesco
Giustiniani
Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2014 2017 30 30
Marco Salomoni Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2014 2017 30 30
Sabrina Borocci Amministratore non esecutivo e
indipendente
16/04-31/12/2014 2017 21 21
SINDACI
Pierfrancesco
Sportoletti
Romano Del Bianco
Presidente del Collegio Sindacale
Sindaco effettivo
01/01-31/12/2014
01/01-16/04/2014
2017
2014
10
3
6 10
9
Fernando Ciotti Sindaco effettivo 01/01-31/12/2014 2017 10 14 24
Daniela Saitta Sindaco effettivo 16/04-31/12/2014 2017 7 7
Totale 1.788 400 618 2.806
(1) (2)

Valori in migliaia di Euro

(*) anno in cui si tiene l'assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato

(**) di cui euro 30 migliaia quali compensi per la carica di amministratore e i restanti quale retribuzione come dirigente della Società

(***) in ottemperanza a quanto previsto dall'art.21 dello Statuto Sociale e dall'art.2389 del c.c., i compensi spettanti agli amministratori esecutivi indicati nella tabella sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente in data 28 luglio 2014

(1) include le retribuzioni da lavoro dipendente, i compensi per comitato di Vigilanza e i compensi per cariche ricoperte in società controllate

(2) non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

ALLEGATO III

Stock-options attribuite agli amministratori ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche (art. 78 regolamento Consob n. 11971/99)

Nome e Cognome Carica ricoperta nel
2014
Opzioni detenute al 31/12/13 Opzioni assegnate nel 2014 Opzioni esercitate nel 2014 Opzioni
scadute
Opzioni detenute alla fine del 2014
(A) (B) Nr.opzio
ni (1)
Prezzo
medio di
esercizio
(2)
Scadenz
a media
(3)
Nr.opzio
ni (4)
Prezzo
medio di
esercizio
(5)
Scadenz
a media
(6)
Nr.opzio
ni (7)
Prezzo
medio di
esercizio
(8)
Scadenz
a media
(9)
Nr.opzio
ni (10)
Nr.opzio
ni (11) =
1+4-7-
10
Prezzo
medio di
esercizio
(12)
Scadenz
a media
(13)
Massimo Ferretti Presidente 198.244 4,1 2015 198.244 4,1 2015
Alberta Ferretti Vice-Presidente e
Amministratore
Esecutivo
198.244 4,1 2015 198.244 4,1 2015
Simone Badioli Amministratore
Delegato e
Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 4,1 2015
Marcello Tassinari Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 4,1 2015
Altri dipendenti della società 66.081 4,1 2015 66.081 4,1 2015
Totale 840.177 840.177

ALLEGATO IV

Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2014 correlate 2013 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.526 3.652
Altre attività immateriali 520 521
Totale attività immateriali (1) 4.046 4.172
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.535 727 15.803
Fabbricati 23.009 23.478
Opere su beni di terzi 1.808 2.089
Impianti e macchinari 1.982 2.671
Attrezzature 25 21
Altre attività materiali 492 568
Totale attività materiali (2) 43.850 44.630
Altre attività
Partecipazioni (3) 105.098 105.088 103.018 103.007
Altre attività (4) 41.650 40.603 41.780 41.739
Imposte anticipate (5) 2.195 3.792
Totale altre attività 148.943 148.590
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 196.840 197.393
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 28.144 24.865
Crediti commerciali (7) 57.743 49.216 59.406 53.436
Crediti tributari (8) 6.188 4.553
Disponibilità liquide (9) 579 310
Altri crediti (10) 13.419 412 12.534 290
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 106.072 101.668
TOTALE ATTIVITA' 302.912 299.061

ALLEGATO V

Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2014 correlate 2013 correlate
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371 25.371
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240
Altre riserve 26.481 31.765
Riserva Fair Value 7.742 7.742
Riserva IAS 405 666
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.175 2.175
Risultato di esercizio 35 ( 5.284)
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 133.449 133.675
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 367 358
Imposte differite (5) 7.680 8.034
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.697 4.422
Passività finanziarie (14) 12.680 15.488
Passività non finanziarie (15) 2.452 4.812
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 27.876 33.114
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 73.067 51.266 62.021 44.396
Debiti tributari (17) 1.233 1.231
Passività finanziarie (18) 61.807 63.772
Altri debiti (19) 5.480 5.248
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 141.586 132.272
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 302.912 299.061

ALLEGATO VI

Conto Economico con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2014 correlate 2013 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 123.261 24.122 114.806 26.741
Altri ricavi e proventi (21) 5.453 3.810 5.616 3.300
TOTALE RICAVI 128.714 120.422
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(22) 3.892
( 47.096)
( 15.660) 1.607
( 38.725)
( 8.128)
Costi per servizi (23) ( 37.877) ( 7.029) ( 37.779) ( 6.709)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 14.667) ( 1.782) ( 12.854) ( 9.740)
Costi per il personale (25) ( 24.541) ( 23.939)
Altri oneri operativi (26) ( 1.838) ( 2) ( 2.618) ( 4)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.672) ( 6.572)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 3.693) 383 ( 4.722) 229
RISULTATO ANTE IMPOSTE 222 ( 5.179)
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 188) ( 105)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 35 ( 5.284)

ALLEGATO VII

Rendiconto Finanziario con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2014 correlate 2013 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 309 40
Risultato del periodo prima delle imposte 222 ( 5.179)
Ammortamenti e svalutazioni 2.672 5.462
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 284 ( 847)
Imposte corrisposte sul reddito ( 880) ( 693)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.693 4.722
Variazione nelle attività e passività operative 6.571 10.968 ( 2.382) ( 742)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
OPERATIVA
(30) 12.561 1.084
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 308) 727 ( 437)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.308) ( 357)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 2.080) ( 2.081) 2.042 933
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO (31) ( 3.696) 1.248
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 261) 112
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 4.774) 2.471
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 130 1.136 77 81
Proventi e oneri finanziari ( 3.693) ( 4.722)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
FINANZIARIA
(32) ( 8.596) ( 2.063)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 578 309

ALLEGATO VIII

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2013

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI BILANCIO DI
STATO PATRIMONIALE ESERCIZIO 2013 ESERCIZIO 2012
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 150.017 126.073
Immobilizzazioni materiali 1.665.110 1.706.455
Partecipazioni 68.614.657 68.070.374
Attività non correnti 70.429.784 69.902.902
Crediti commerciali 1.309.541 1.260.514
Crediti tributari 1.975.239 2.396.418
Disponibilità liquide 41.736 58.790
Altri crediti 297.961 408.018
Attività correnti 3.624.477 4.123.740
Totale attività 74.054.261 74.026.642
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.720.595 64.635.873
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti
Risultato d'esercizio ( 92.980) ( 915.278)
Patrimonio netto 63.742.653 63.835.633
Accantonamenti 230.526 230.526
Passività finanziarie
Passività non correnti 230.526 230.526
Debiti commerciali 10.081.082 9.960.483
Passività correnti 10.081.082 9.960.483
Totale patrimonio netto e passività 74.054.261 74.026.642
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 396.867 497.011
Totale ricavi 396.867 497.011
Costi operativi ( 451.927) ( 495.862)
Costi per godimento beni di terzi ( 460.558) ( 458.805)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 59.766) ( 48.491)
Accantonamenti ( 19.250) ( 281.555)
Proventi/(Oneri) finanziari 460.274 1.420
Proventi /(Oneri) da partecipazioni - 23.101.899
Rettifiche valore attività finanziarie - ( 23.101.899)
Proventi /(Oneri) straordinari 3.175 2
Risultato ante imposte ( 131.185) ( 786.280)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 38.206 ( 128.998)
Risultato netto dell'esercizio ( 92.979) ( 915.278)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2014.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

11 marzo 2015

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

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