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Annual Report Apr 7, 2021

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2020 Bilancio Consolidato

Relazione finanziaria annuale consolidata

2020

il presente Bilancio è consultabile sul sito www.a2a.eu

Indice

1
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
Prospetti contabili consolidati
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
Conto economico consolidato
Conto economico complessivo consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato
Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza
dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020
Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020
6
8
9
10
12
14
16
2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
2.1 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 20
2.2 Conto economico consolidato ai sensi
della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 22
3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata
3.1 Informazioni di carattere generale 24
3.2 Relazione finanziaria annuale consolidata 25
3.3 Schemi di bilancio 26
3.4 Criteri di redazione 27
3.5 Variazioni di principi contabili internazionali 28
3.6 Area di consolidamento 30
3.7 Criteri e procedure di consolidamento 31
3.8 Principi contabili e criteri di valutazione 35
3.9 Business Units 47
3.10 Risultati per settore di attività 48
3.11
3.12
Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
Indebitamento finanziario netto
52
80
3.13 Note illustrative alle voci di Conto economico 81
3.14 Risultato per azione 90
3.15 Nota sui rapporti con le parti correlate 91
3.16 Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 94
3.17 Garanzie ed impegni con terzi 95
3.18 Altre informazioni 96
4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata
4.1 1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 128
4.2 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali 130
4.3 Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato 132
4.4 Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto 138
4.5 Elenco delle partecipazioni in altre imprese 141
4.6 Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98 142
5 Relazione della Società di Revisione 143

Prospetti contabili consolidati

1

1.1 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (1-2) Attività

milioni di euro Note 31 12 2020 31 12 2019
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 5.162 4.869
Immobilizzazioni immateriali 2 2.737 2.379
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 17 38
Altre attività finanziarie non correnti 3 36 27
Attività per imposte anticipate 4 265 277
Altre attività non correnti 5 28 25
Totale attività non correnti 8.245 7.615
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 139 184
Crediti commerciali 7 2.030 1.852
Altre attività correnti 8 685 567
Attività finanziarie correnti 9 11 10
Attività per imposte correnti 10 76 63
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.012 434
Totale attività correnti 3.953 3.110
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 28 -
TOTALE ATTIVO 12.226 10.725

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Patrimonio netto e passività

milioni di euro Note 31 12 2020 31 12 2019
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 13 1.629 1.629
(Azioni proprie) 14 (54) (54)
Riserve 15 1.598 1.325
Risultato d'esercizio 16 364 389
Patrimonio netto di Gruppo 3.537 3.289
Interessi di minoranze 17 579 362
Totale Patrimonio netto 4.116 3.651
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 18 3.909 3.307
Benefici a dipendenti 19 278 307
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 752 676
Altre passività non correnti 21 146 149
Totale passività non correnti 5.085 4.439
Passività correnti
Debiti commerciali 22 1.552 1.481
Altre passività correnti 22 866 844
Passività finanziarie correnti 23 588 304
Debiti per imposte 24 5 6
Totale passività correnti 3.011 2.635
Totale passività 8.096 7.074
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ NON
CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
14 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 12.226 10.725

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

1.2 Conto economico consolidato (1-2)

milioni di euro Note 01 01 2020
31 12 2020
01 01 2019
31 12 2019
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 6.668 7.122
Altri ricavi operativi 194 202
Totale ricavi 26 6.862 7.324
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 4.690 5.156
Altri costi operativi 263 234
Totale costi operativi 27 4.953 5.390
Costi per il personale 28 705 700
Margine operativo lordo 29 1.204 1.234
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 30 654 547
Risultato operativo netto 31 550 687
Risultato da transazioni non ricorrenti 32 - 4
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 12 16
Oneri finanziari 93 130
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione secondo il
Patrimonio netto delle partecipazioni
- 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni - -
Totale gestione finanziaria 33 (81) (110)
Risultato al lordo delle imposte 469 581
Oneri per imposte sui redditi 34 99 189
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 370 392
Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita 35 (2) 1
Risultato netto 368 393
Risultato di pertinenza di terzi 36 (4) (4)
Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo 37 364 389
Risultato per azione (in euro):
- di base 0,1171 0,1249
- di base da attività di funzionamento 0,1175 0,1247
- di base da attività destinate alla vendita (0,0005) 0,0002
- diluito 0,1171 0,1249
- diluito da attività di funzionamento 0,1175 0,1247
- diluito da attività destinate alla vendita (0,0005) 0,0002

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 39.

(2) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 40 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

1.3 Conto economico complessivo consolidato

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Risultato d'esercizio (A) 368 393
Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto 11 (7)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali (3) 2
Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) 8 (5)
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti
finanziari ("cash flow hedge")
34 (32)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) (10) 9
Totale Altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale delle società
consolidate integralmente (C)
24 (23)
Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del Patrimonio
netto al netto dell'effetto fiscale (D)
- -
Totale risultato complessivo (A) + (B) +(C) +(D) 400 365
Totale risultato d'esercizio complessivo attribuibile a:
- Soci della controllante 396 361
- Interessenze di pertinenza di terzi (4) (4)

Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

1.4 Rendiconto finanziario consolidato

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019 (**)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO
DELL'ESERCIZIO
434 624
Attività operativa
Risultato netto 368 393
Imposte di competenza dell'esercizio 99 189
Interessi netti di competenza dell'esercizio 81 114
Plusvalenze/minusvalenze dell'esercizio 4 -
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 413 379
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 142 123
Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali 16 18
Accantonamenti netti dell'esercizio 94 36
Risultato di partecipazioni valutate ad equity - (4)
Interessi netti pagati (80) (100)
Imposte nette pagate (123) (235)
Dividendi pagati dalla capogruppo (241) (218)
Dividendi pagati dalle controllate (15) (14)
Variazione crediti verso clienti (123) (76)
Variazione debiti verso fornitori 25 61
Variazione rimanenze 53 3
Altre variazioni del capitale circolante netto (116) 31
Flussi finanziari netti da attività operativa 597 700
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (451) (380)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento (287) (247)
Investimenti in partecipazioni e titoli (*) (139) (56)
Apporto disponibilità liquide primi consolidamenti 36 3
Cessioni di immobilizzazioni e partecipazioni 38 -
Dividendi incassati da partecipazioni valutate ad equity e altre partecipazioni 1 -
Flussi finanziari netti da attività di investimento (802) (680)
FREE CASH FLOW (205) 20

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

(**) I valori al 31 dicembre 2019 sono stati riclassificati rispetto al bilancio pubblicato per adeguarli alla nuova esposizione del Rendiconto finanziario adottata a partitre dal 31 dicembre 2020.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019 (**)
Attività di finanziamento
Variazioni delle attività finanziarie
Nuovi finanziamenti - -
Incasso rimborso finanziamenti 1 7
Altre variazioni (1) 1
Variazione delle attività finanziarie (*) - 8
Variazioni delle passività finanziarie
Nuovi finanziamenti/bond 1.079 491
Rimborso finanziamenti/bond (228) (657)
Rimborso leasing (34) (17)
Altre variazioni (34) (35)
Variazione delle passività finanziarie (*) 783 (218)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento 783 (210)
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE 578 (190)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
ALLA FINE DELL'ESERCIZIO
1.012 434

1.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Descrizione
milioni di euro
Capitale
sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Nota 13 Nota 14 Nota 15
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.629 (54) (7)
Destinazione del risultato 2018
Dividendi distribuiti
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) (23)
Altre variazioni
Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo
e di Terzi
Patrimonio netto al 31.12.2019 1.629 (54) (30)
Destinazione del risultato 2019
Dividendi distribuiti
Riserva IAS 19 (*)
Riserve Cash Flow Hedge (*) 24
Altre variazioni
Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo
e di Terzi
Patrimonio netto al 31.12.2020 1.629 (54) (6)

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

Totale
Patrimonio
netto
Interessi
di minoranze
Totale
Patrimonio netto
di Gruppo
Risultato
d'esercizio
di Gruppo
Altre
Riserve
e utili a nuovo
Nota 17 Nota 16 Nota 15
3.523 388 3.135 344 1.223
(344) 344
(232) (14) (218) (218)
(5) (5) (5)
(23) (23)
(5) (16) 11 11
393 4 389 389
3.651 362 3.289 389 1.355
(389) 389
(256) (15) (241) (241)
8 8 8
24 24
321 228 93 93
368 4 364 364
4.116 579 3.537 364 1.604

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

1.6 Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020 (NO GAAP MEASURES)

milioni di euro Note Consolidato
al 31 12 2019
Gruppo A2A
Rinnovabili
Asm Energia
S.p.A.
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 4.869 10 0
Immobilizzazioni immateriali 2 2.379 11 11
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 38 0 0
Altre attività finanziarie non correnti 3 27 1 0
Attività per imposte anticipate 4 277 0 1
Altre attività non correnti 5 25 0 0
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 7.615 22 12
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 184 0 0
Crediti commerciali 7 1.852 1 20
Altre attività correnti 8 567 0 3
Attività finanziarie correnti 9 10 0 0
Attività per imposte correnti 10 63 0 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 434 1 5
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 3.110 2 29
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 0 0 0
TOTALE ATTIVO 10.725 24 41
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie non correnti 18 3.307 9 0
Passività per imposte differite 0 0 3
Benefici a dipendenti 19 307 0 0
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 20 676 0 2
Altre passività non correnti 21 149 1 3
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 4.439 10 8
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali 22 1.481 0 9
Altre passività correnti 22 844 1 2
Passività finanziarie correnti 23 304 1 0
Debiti per imposte 24 6 0 0
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 2.635 2 11
TOTALE PASSIVITÀ 7.074 12 19
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
25 0 0 0
PASSIVITÀ 7.074 12 19

Si segnala che nella Business Unit Ambiente sono stati acquistati 2 rami d'azienda il cui valore risulta inferiore al milione di euro.

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione

patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

Consolidato
al 31 12 2020
Variazioni
del periodo
Totale
effetto primo
consolidamento
acquisizioni
2020
Gruppo AEB Fragea S.r.l. Tre Stock S.r.l. Agritre S.r.l.
5.162 101 192 87 9 3 83
2.737 110 248 226 0 0 0
17 (21) 0 0 0 0 0
36 6 3 1 0 0 1
265 (28) 16 14 0 0 1
28 (3) 6 6 0 0 0
8.245 165 465 334 9 3 85
139 (53) 8 6 0 0 2
2.030 93 85 53 1 1 9
685
11
82
1
36
0
27
0
0
0
0
0
6
0
76 12 1 0 0 0 0
1.012 542 36 21 0 0 9
3.953 677 166 107 1 1 26
28 28 0 0 0 0 0
12.226 870 631 441 10 4 111
521 81 13 8 1 50
(24) 24 17 0 0 4
278 (33) 4 4 0 0 0
752 51 25 20 0 0 3
146 (12) 9 5 0 0 0
5.085 503 143 59 8 1 57
1.552 25 46 32 1 0 4
866 (2) 24 20 0 0 1
588 278 6 4 1 0 0
(2) 1 1 0 0 0
3.011 299 77 57 2 0 5
8.096 802 220 116 10 1 62
14 0 0 0 0 0

Si segnala che nella Business Unit Ambiente sono stati acquistati 2 rami d'azienda il cui valore risulta inferiore al milione di euro.

1.7 Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020 (NO GAAP MEASURES)

milioni di euro Note Effetto primo
consolidamento
Gruppo A2A
Rinnovabili
Effetto primo
consolidamento
ASM Energia
S.p.A.
Effetto primo
consolidamento
Agritre S.r.l.
RICAVI
Ricavi di vendita e prestazioni - 29 15
Altri ricavi operativi 1 - 8
TOTALE RICAVI 27 1 29 23
COSTI OPERATIVI
Costi per materie prime e servizi 1 25 11
Altri costi operativi - 1 1
TOTALE COSTI OPERATIVI 28 1 26 12
COSTI PER IL PERSONALE 29 - 1 2
MARGINE OPERATIVO LORDO 30 2 9
AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI 31 - - 4
RISULTATO OPERATIVO NETTO 32 2 5
RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICORRENTI 33 - - -
GESTIONE FINANZIARIA
Proventi finanziari - - -
Oneri finanziari - - 1
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione secondo il
Patrimonio netto delle partecipazioni
- - -
Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) - - -
TOTALE GESTIONE FINANZIARIA 34 (1)
RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE - 2 4
ONERI PER IMPOSTE SUI REDDITI 35 - 1 -
RISULTATO DI ATTIVITÀ OPERATIVE IN ESERCIZIO
AL NETTO DELLE IMPOSTE
- 1 4
RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ
OPERATIVE CESSATE/DESTINATE ALLA VENDITA
36 - - -
RISULTATO NETTO - 1 4
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI 37 - - -
RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 38 - 1 4

A2A Relazione finanziaria annuale consolidata 2020

1 Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

Conto economico consolidato

Conto economico complessivo consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2020

Dettaglio effetto economico consolidamento nuove acquisizioni 2020

Consolidato
al 31 12 2019
Consolidato
al 31 12 2020
Vecchio
perimetro
31 12 2020
Totale effetto
consolidamento
nuove
acquisizioni
2020
Effetto primo
consolidamento
Gruppo AEB
Effetto primo
consolidamento
Fragea S.r.l.
Effetto primo
consolidamento
Trestock S.r.l.
7.122 6.668 6.558 110 65 1 -
202 194 181 13 4 - -
7.324 6.862 6.739 123 69 1 -
5.156 4.690 4.601 89 50 1 1
234
5.390
263
4.953
259
4.860
4
93
2
52
-
1
-
1
- 705 695 10 7 - -
1.234 1.204 1.184 20 10 - (1)
547 654 644 10 6 - -
687 550 540 10 4 - (1)
4 - - - - - -
16 12 11 1 1 - -
130 93 92 1 - - -
4 - - - - - -
- - - - - - -
(110) (81) (81) - 1 - -
581 469 459 10 5 - (1)
189 99 97 2 1 - -
392 370 362 8 4 - (1)
1 (2) (2) - - - -
393 368 360 8 4 - (1)
(4) (4) (1) (3) (3) - -
389 364 359 5 1 - (1)

2

Prospetti contabili consolidati ai sensi della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

2.1 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Attività

milioni di euro 31 12 2020 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2019 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 5.162 4.869
Immobilizzazioni immateriali 2.737 2.379
Partecipazioni valutate col metodo del
Patrimonio netto
17 17 38 38
Altre attività finanziarie non correnti 36 4 27 4
Attività per imposte anticipate 265 277
Altre attività non correnti 28 25
Totale attività non correnti 8.245 7.615
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 139 184
Crediti commerciali 2.030 126 1.852 107
Altre attività correnti 685 2 567 1
Attività finanziarie correnti 11 1 10 1
Attività per imposte correnti 76 63
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.012 434
Totale attività correnti 3.953 3.110
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE
ALLA VENDITA
28 -
TOTALE ATTIVO 12.226 10.725

Patrimonio netto e passività

milioni di euro 31 12 2020 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
31 12 2019 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1.629 1.629
(Azioni proprie) (54) (54)
Riserve 1.598 1.325
Risultato d'esercizio 364 389
Patrimonio netto di Gruppo 3.537 3.289
Interessi di minoranze 579 362
Totale Patrimonio netto 4.116 3.651
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.909 3.307
Benefici a dipendenti 278 307
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 752 1 676 1
Altre passività non correnti 146 149
Totale passività non correnti 5.085 4.439
Passività correnti
Debiti commerciali 1.552 56 1.481 29
Altre passività correnti 866 7 844 7
Passività finanziarie correnti 588 304
Debiti per imposte 5 6
Totale passività correnti 3.011 2.635
Totale passività 8.096 7.074
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE
AD ATTIVITÀ NON CORRENTI
DESTINATE ALLA VENDITA
14 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITÀ
12.226 10.725

2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimonialefinanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Conto economico consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

2.2 Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

milioni di euro 01 01 2020
31 12 2020
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
01 01 2019
31 12 2019
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 39)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 6.668 452 7.122 444
Altri ricavi operativi 194 202
Totale ricavi 6.862 7.324
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 4.690 8 5.156 5
Altri costi operativi 263 55 234 30
Totale costi operativi 4.953 5.390
Costi per il personale 705 1 700 2
Margine operativo lordo 1.204 1.234
Ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
654 547
Risultato operativo netto 550 687
Risultato da transazioni non ricorrenti - 4
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 12 6 16 7
Oneri finanziari 93 130
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
- 4 4
Risultato da cessione di altre partecipazioni - -
Totale gestione finanziaria (81) (110)
Risultato al lordo delle imposte 469 581
Oneri per imposte sui redditi 99 189
Risultato di attività operative in esercizio al
netto delle imposte
370 392
Risultato netto da attività operative cessate/
destinate alla vendita
(2) 1
Risultato netto 368 393
Risultato di pertinenza di terzi (4) (4)
Risultato d'esercizio di pertinenza del gruppo 364 389

Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

3

3.rmazioni di carattere generale

A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana che opera, anche attraverso le sue controllate ("Gruppo"), sia sul territorio nazionale che estero.

Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori:

  • della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica anche da fonti rinnovabili;
  • della vendita e distribuzione del gas;
  • della produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento;
  • della gestione dei rifiuti (dalla raccolta e spazzamento allo smaltimento) e nella realizzazione, gestione e messa a disposizione ad altri operatori di impianti e sistemi integrati per lo smaltimento dei rifiuti;
  • della gestione del ciclo idrico integrato;
  • della consulenza tecnica relativa ai titoli di efficienza energetica.

3.2 Relazione finanziaria annuale consolidata

La Relazione finanziaria annuale consolidata (di seguito "Relazione annuale") al 31 dicembre 2020 del Gruppo A2A è presentata in milioni di euro; tale valuta coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

La Relazione annuale del Gruppo A2A al 31 dicembre 2020 è stata redatta:

  • in osservanza del Decreto Legislativo 58/1998 (art. 154-ter) e successive modifiche, nonché del Regolamento emittenti emanato dalla Consob;
  • in conformità ai Principi Contabili Internazionali, International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Nella predisposizione della Relazione annuale sono stati applicati gli stessi principi utilizzati per la Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per i principi e le interpretazioni adottate per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2020 e illustrati dettagliatamente nel successivo paragrafo "Variazioni di principi contabili internazionali".

Nel presente fascicolo sono stati utilizzati alcuni Indicatori Alternativi di Performance (AIP) che sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dal Gruppo, per il dettaglio di tali indicatori si rimanda allo specifico paragrafo "Indicatori Alternativi di Performance (AIP)" nel fascicolo della "Relazione sulla gestione".

La presente Relazione annuale al 31 dicembre 2020 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione il 18 marzo 2021, che ne ha autorizzato la pubblicazione ed è assoggettata a revisione legale da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con Delibera dell'Assemblea dell'11 giugno 2015 per il novennio 2016-2024.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.3 Schemi di bilancio

Con riferimento alla Situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".

Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il Rendiconto finanziario è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo "IAS 7" ed accoglie le modifiche informative introdotte dall'integrazione allo "IAS 7" omologate in data 9 novembre 2017.

Il Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono gli stessi adottati nella predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2019, ad eccezione dello schema di Rendiconto Finanziario per il quale i valori al 31 dicembre 2019 sono stati riclassificati rispetto al bilancio pubblicato per adeguarli ad una nuova esposizione delle voci adottata a partire dal 31 dicembre 2020.

3.4 Criteri di redazione

La Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2020 è stata redatta in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al fair value.

I principi di consolidamento, i principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione della Relazione annuale sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2019, fatto salvo quanto di seguito specificato relativamente ai principi di nuova emanazione.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.5 Variazioni di principi contabili internazionali

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2020.

Nel paragrafo a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea" vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, non ancora omologati dall'Unione Europea, e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2020, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili nel presente esercizio

A decorrere dal 1° gennaio 2020 risultano applicabili al Gruppo le seguenti integrazioni a specifici paragrafi dei Principi contabili internazionali già adottati dalle società del Gruppo nei precedenti esercizi:

  • IAS 1 e IAS 8: omologata in data 10 dicembre 2019 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione fornisce una nuova definizione di rilevanza dell'informazione, introducendo anche il concetto di occultamento delle informazioni. In particolare, secondo tale integrazione, un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento possano influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base dei bilanci stessi, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. Tale integrazione non ha prodotto alcun effetto sulle informazioni fornite all'interno della Relazione Finanziaria ne sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: omologata in data 16 gennaio 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione ai principi in oggetto fornisce perimetro di applicabilità alla "reforming major interest rate benchmarks" con cui il Consiglio Europeo per la stabilità finanziaria ha emanato delle raccomandazioni volte a rafforzare gli indici di riferimento esistenti e altri potenziali tassi di riferimento basati sui mercati interbancari e a elaborare tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 3 "Business Combination": omologata in data 22 aprile 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione mira a chiarire il concetto di "Attività aziendale", fondamentale nella definizione di un'operazione di aggregazione aziendale. Si chiarisce che i concetti chiave di un'attività aziendale sono: a) fattori di produzione, ossia qualsiasi risorsa economica che crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione quando le vengono applicati uno o più processi; b) il processo, ossia qualsiasi sistema, standard, protocollo, convenzione o regola che, se applicato ai fattori di produzione, crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione; c) la produzione, ossia il risultato di fattori di produzione e processi applicati ai fattori di produzione che forniscono beni o servizi ai clienti, generano proventi dell'investimento (quali dividendi o interessi) o generano altri proventi da attività ordinarie. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 16 "Leases": omologata in data 12 ottobre 2020 ed applicabile a tutti i bilanci chiusi a partire dal 1° giugno 2020, l'integrazione mira a neutralizzare gli effetti contabili conseguenti a variazioni nel pagamento dei canoni (cancellazione o riduzione dei canoni) derivanti da accordi tra le parti in considerazione degli effetti negativi del COVID-19. In assenza di tale intervento da parte dell'ente regolatore, tali modifiche avrebbero comportato la rideterminazione della passività finanziaria e il valore contabile dell'attività consistente del diritto di utilizzo, comportando un notevole aggravio amministrativo. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo in quanto non sono stati variati i pagamenti relativi ai contratti oggetto di IFRS 16.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 18 maggio 2017 e sarà applicabile alle imprese che emettono contratti assicurativi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2023. Non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 23 gennaio 2020 e 15 luglio 2020, ha emesso due integrazioni al principio IAS 1 "Presentation of the financial statements" che mirano a definire meglio il concetto di passività e la relativa classificazione tra breve e medio lungo termine. Nello specifico si dà enfasi al concetto temporale di trasferimento di denaro o altre risorse alla controparte, per estinguere la passività. L'integrazione sarà applicabile ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2022 e non si prevede comporterà impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 22 ottobre 2018, ha rilasciato un'integrazione al principio IFRS 3 "Business Combination", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022, che aiuta le imprese a comprendere se un'acquisizione è definibile come un'aggregazione di asset oppure un business. In particolare chiarisce

che, per definire un'acquisizione effettuata come un business, ci deve essere la capacità di fornire beni o servizi a clienti, diversamente da quanto indicato dal principio originario che ha un focus sulla capacità di produrre dividendi o benefici economici agli stakeholder. Non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo. Lo IASB in data 14 maggio 2020, ha emesso emendamenti ai principi IAS 16 "Propery Plant ed Equipment" e IAS 37 "Provisions, Contingent liabilities and Contingent assets" applicabili entrambi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022. Nell'emendamento al principio IAS 16 si chiarisce il divieto di dedurre dal costo di iscrizione dell'immobilizzazione materiale eventuali ricavi derivanti dalla vendita di materiali utilizzati durante il periodo di produzione e messa in funzione dell'immobilizzazione stessa. Tali ricavi vanno imputati a Conto economico quando realizzati. Nell'emendamento al principio IAS 37, si dettagliano specificatamente quali costi vanno inclusi nel considerare l'obbligazione nata in seguito alla conclusione di un contratto oneroso. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo.

  • Lo IASB in data 26 settembre 2019, ha emesso un emendamento ai principi IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7, applicabile a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2021, in cui chiarisce quando poter definire e trattare come di copertura un contratto derivato in periodi di riforma degli interest rate bechmark da parte delle banche centrali. Non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 24 giugno 2020 ha emesso, all'interno del dossier miglioramenti 2018-2020, un'integrazione al principio contabile IFRS 9 che chiarisce le fees che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.6 Area di consolidamento

La Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2020 include i dati della capogruppo A2A S.p.A. e quelli delle società controllate sulle quali A2A S.p.A. esercita direttamente o indirettamente il controllo. Sono altresì consolidate, con il metodo del Patrimonio netto, le società sulle quali la capogruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci (joint ventures) e quelle sulle quali esercita un'influenza notevole.

Si segnalano le seguenti variazioni al perimetro di consolidamento del Gruppo A2A:

  • acquisizione da parte di LGH S.p.A. e consolidamento integrale delle società Agritre S.r.l., Tre Stock S.r.l. e Fragea S.r.l., società attive nel settore della generazione a biomassa;
  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. e consolidamento integrale del 100% di Flabrum S.r.l. e di Solar Italy V S.r.l., società operanti nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
  • consolidamento integrale di ASM Energia S.p.A., società operante nel mercato della vendita di gas ed energia elettrica, a partire dal 1° febbraio 2020;
  • costituzione da parte di A2A S.p.A. e consolidamento integrale di A2A Telecommunications S.r.l., società di servizi di telecomunicazioni;
  • consolidamento integrale del Gruppo AEB a partire dal 1° novembre 2020. Si evidenzia che i valori consolidati recepiscono gli effetti della Purchase Price Allocation, prevista dall'IFRS 3.

Si segnalano, infine, le riclassificazioni nella voce "Attività non correnti destinate alla vendita" delle seguenti partecipazioni:

  • la partecipazione detenuta da A2A Energy Solutions S.r.l. nella società Consul System S.p.A., in precedenza consolidata integralmente, è stata riclassificata, in conseguenza della cessione, deliberata a dicembre 2020, del 26% delle quote, che si è perfezionata a fine gennaio 2021;
  • la partecipazione detenuta da A2A S.p.A. nella società Ge.S.I. S.r.l. in precedenza consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto, è stata riclassificata in previsione dell'esercizio dell'opzione di vendita, sottoscritta in data 23 novembre 2020, dell'intera partecipazione.

Per maggiori dettagli in merito alle attività di Purchase Price Allocation prevista dall'IFRS 3 si rimanda al paragrafo "Altre informazioni" del presente fascicolo.

3.7 Criteri e procedure di consolidamento

Criteri di consolidamento

Società controllate

Sono controllate le società in cui la capogruppo A2A S.p.A. esercita il controllo, anche in virtù di patti parasociali, e quelle in cui ha il potere, così come definito dall'IFRS 10, di determinare direttamente o indirettamente le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere benefici dalle loro attività. Le imprese controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo e cessano di essere consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene ceduto a società esterne al Gruppo.

Società collegate, joint ventures e Attività a controllo congiunto

Le partecipazioni in società collegate, nelle quali cioè il Gruppo A2A detiene una partecipazione rilevante ed è in grado di esercitare un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Gli utili o le perdite di competenza del Gruppo sono riconosciuti nel bilancio dalla data in cui ha avuto inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto sulla società.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore di carico della partecipazione, quest'ultimo è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, ad effettuare pagamenti per suo conto.

L'adozione del principio IFRS 11 da parte del Gruppo richiede una nuova classificazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto tra partecipazioni in joint ventures (se il Gruppo vanta diritti sulle attività nette dell'accordo) e "Attività a controllo congiunto" (se il Gruppo ha diritti sulle attività e obblighi sulle passività relative all'accordo).

Diritti di voto potenziali

Qualora il Gruppo A2A detenga delle opzioni di acquisto (Call) su azioni o strumenti rappresentativi di capitale (Warrant) che sono convertibili in azioni ordinarie, o altri strumenti simili che hanno la potenzialità, se esercitati o convertiti, di dare al Gruppo diritti di voto o ridurre i diritti di voto di terzi ("diritti di voto potenziali"), tali diritti di voto potenziali sono presi in considerazione al fine di valutare se il Gruppo abbia il potere o meno di governare o influenzare le politiche finanziarie e gestionali di un'altra società.

Trattamento delle opzioni put su azioni di imprese controllate

A livello generale lo IAS 32, paragrafo 23, stabilisce che un contratto che contiene un'obbligazione per un'entità di acquisire azioni per cassa o a fronte di altre attività finanziarie, dia luogo a una passività finanziaria per il valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione.

Pertanto, qualora l'entità non abbia il diritto incondizionato a evitare la consegna di cassa o di altri strumenti finanziari al momento dell'eventuale esercizio di una opzione put su azioni d'imprese controllate, si deve procedere all'iscrizione del debito.

In assenza di specifiche indicazioni da parte dei principi contabili di riferimento, il Gruppo A2A: (i) considera già acquisite dal Gruppo le azioni oggetto di opzioni put, anche nei casi in cui restino in capo ai soci terzi i rischi e i benefici connessi alla proprietà delle azioni e continuino a rimanere esposti al rischio di equity; (ii) iscrive in contropartita delle riserve di Patrimonio netto il debito derivante dal sorgere dell'obbligazione e le eventuali successive variazioni dello stesso non dipendenti dal semplice trascorrere del tempo (unwinding dell'attualizzazione del prezzo d'esercizio); (iii) imputa queste ultime a Conto economico.

Effetti sulle procedure di consolidamento di alcuni contratti aventi ad oggetto azioni/ quote di società del Gruppo

a) Clausole di earn-out e earn-in sul prezzo di acquisto delle azioni di LGH S.p.A.

Nel corso dell'esercizio 2016 A2A S.p.A., ha perfezionato l'acquisizione del 51% del capitale sociale di LGH S.p.A..

Il controvalore dell'operazione è risultato pari a 98,9 milioni di euro, corrisposti per 51,7 milioni di euro in denaro e in azioni proprie di A2A S.p.A. per un controvalore di 47,2 milioni di euro, di cui 37,2 milioni di euro relativi ad azioni acquistate nel corso del primo semestre 2016 e 10 milioni di euro riferiti ad azioni proprie già detenute in portafoglio al 31 dicembre 2015.

Incluso nel valore dell'acquisizione, A2A S.p.A., ha versato un ammontare pari a 9,6 milioni di euro, ai soci di minoranza di LGH S.p.A., legati a specifiche clausole di earn-in fissate in sede di closing dell'operazione.

Sulla base degli iniziali accordi contrattuali sottoscritti da A2A S.p.A. con i soci di minoranza di LGH S.p.A., è stato pattuito che A2A S.p.A., entro il terzo anno a decorrere dalla data del closing dell'opera3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

zione, all'avverarsi di precise condizioni, avrebbe proceduto a versare un massimo di 13,9 milioni di euro inclusi nel controvalore dell'acquisizione di LGH S.p.A. pari a 112,8 milioni di euro, regolati da specifiche e ben identificate clausole di earn-out.

Sulla base della Purchase Price Allocation che si è conclusa a giugno 2017, le probabilità percentuali di raggiungimento di alcune clausole di earn-out sono state riviste al ribasso, determinando un massimo da versare ai soci di minoranza pari a 7 milioni di euro con un conseguente controvalore dell'acquisizione che ammonta a 106,4 milioni di euro.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha contabilizzato gli effetti degli earn-out contrattuali, pari a 2,1 milioni di euro, tra i debiti a lungo termine, con contropartita il valore della partecipazione, a fronte dell'esborso che procederà a versare ai soci di minoranza di LGH S.p.A. all'avverarsi delle condizioni previste in sede contrattuale, in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche sono ancora ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

b) Earn-in/out sul prezzo di acquisto di A2A Recycling S.r.l. (ex Gruppo RI.ECO – RESMAL)

Gli accordi contrattuali che regolano l'acquisizione di A2A Recycling S.r.l. (Ex Gruppo RI.ECO – RESMAL) prevedono, tra l'altro, una clausola di earn-in in favore di A2A Ambiente S.p.A., legata sia ad un eventuale mancato rinnovo della concessione dell'impianto di Cernusco per cause non imputabili ad A2A Ambiente S.p.A., sia ad eventuali esborsi ed oneri sostenuti per l'ottenimento del rinnovo della concessione stessa. Tale clausola avrà un eventuale effetto a decorrere dal terzo anno e, non oltre, il quinto anno dal closing dell'operazione.

Il Gruppo conformemente al disposto dai paragrafi 65B, 65C e 65D dell'IFRS 3 ha considerato la somma pagata a titolo di earn-in quale valore della partecipazione in quanto alla data di acquisizione tali rettifiche non sono ritenute probabili ed attendibilmente determinate.

c) Earn-out sull'acquisto degli "special purpose vehicle" da Novapower S.p.A., Impax limited e Flabrum S.r.l.

Sono presenti contrattualmente degli aggiustamenti prezzo ed earn-out, di importi non rilevanti, sia a favore del venditore che a favore del compratore al verificarsi di determinate condizioni.

In conformità con quanto stabilito dall'IFRS 3 il Gruppo ha completato i processi di Purchase Price Allocation, relativi alle acquisizioni di Novapower S.p.A. e Impax Limited, allocando sulle altre immobilizzazioni immateriali la differenza tra il corrispettivo trasferito, valutato in conformità all'IFRS 3, ed il valore netto del fair value attribuito alle attività acquisite ed alle passività assunte. Per quanto riguarda l'acquisizione di Flabrum S.r.l., il Gruppo completerà il processo di Purchase Price Allocation nei tempi previsti dal principio IFRS 3.

e) Opzioni sulle azioni di Suncity Group S.r.l.

In data 16 aprile 2019 si è perfezionata la costituzione di Suncity Group S.r.l., holding di partecipazioni attive nel campo dell'efficienza energetica, e contestuale aumento di capitale per il 26%. L'operazione è stata perfezionata dalla controllata A2A Energy Solutions S.r.l., ESCo (Energy Service Company) del Gruppo A2A, per un valore di 1,3 milioni di euro, interamente regolato per cassa al closing.

È stato inoltre stabilito che, entro 30 giorni dal termine previsto per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, A2A Energy Solutions S.r.l. avrà il diritto di esercitare l'opzione di acquisto del restante 74% del capitale sociale della NewCo costituita. È parimenti previsto il diritto di esercitare l'opzione di vendita del 74% da parte di Suncity Partner ad A2A Energy Solutions S.r.l. con le medesime condizioni.

Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti il valore attuale dell'esborso stimato in 4,1 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

f) Opzioni sulle azioni di Electrometal S.p.A.

In data 20 dicembre 2019 A2A Ambiente S.p.A. ha acquisito il 90% della società Electrometal S.r.l.. Per effetto del punto 9) dell'accordo di acquisto della partecipazione è prevista un'opzione di acquisto da parte di A2A Ambiente S.p.A. ed una corrispettiva opzione di vendita da parte di GAE S.r.l. (il venditore) del rimanente 10%, esercitabile dal 1° gennaio 2025 sino al 31 dicembre 2025.

Nel corso dell'esercizio 2020 sono stati corrisposti a titolo di aggiustamento prezzo sulla Posizione finanziaria netta 0,5 milioni di euro.

La valutazione di tale opzione è proporzionale al valore finale del 90% delle azioni della Electrometal S.r.l.. Il Gruppo pertanto, conformemente al disposto del paragrafo 23 dello IAS 32, ha contabilizzato tra i debiti il valore attuale dell'esborso stimato in 2,1 milioni di euro, cui non potrà sottrarsi in caso d'esercizio della citata opzione.

Procedure di consolidamento

Procedura generale

I bilanci delle controllate, collegate e joint ventures consolidate dal Gruppo A2A sono redatti adottando, per ogni chiusura contabile, gli stessi principi contabili della capogruppo. Eventuali rettifiche vengono apportate in fase di consolidamento in modo da rendere omogenee le voci che sono interessate dall'applicazione di principi contabili differenti. Tutti i rapporti e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati.

Nella preparazione della Relazione vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico la quota del Patrimonio netto e del risultato del periodo di loro spettanza.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di Patrimonio netto comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la differenza emergente è trattata ai sensi dell'IFRS 3.

Le operazioni con soci di minoranza che non comportano la perdita del controllo in imprese consolidate sono trattate secondo l'approccio dell'entità economica (economic entity view).

Adozione del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese"

A partire dal 2014 il Gruppo A2A ha adottato, tra l'altro, le disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 12 "Informazioni aggiuntive su partecipazioni in altre imprese", emanato dallo IASB nel 2011 e omologato dalla Commissione Europea l'11 dicembre 2012.

Sulla base di quanto disposto al paragrafo 7 e seguenti del principio in esame, il Gruppo ha provveduto a fornire l'informativa sulle valutazioni e sulle assunzioni significative adottate per stabilire:

  • i. che la capogruppo detiene il controllo di un'altra entità ai sensi dell'IFRS 10;
  • ii. conformemente con l'IFRS 11, il tipo di accordo a controllo congiunto (attività a controllo congiunto o joint venture) allorché l'accordo sia stato strutturato attraverso un veicolo separato;
  • iii. che la capogruppo esercita un'influenza notevole su un'altra entità (partecipazioni in imprese collegate).

Partecipazioni detenute in joint ventures (IFRS 11): Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A.

L'IFRS 11 individua, sulla base dei diritti e delle obbligazioni in capo ai partecipanti, due tipologie di accordi, le joint operations e le joint ventures, e disciplina il conseguente trattamento contabile da adottare per la loro rilevazione in bilancio.

L'impatto più significativo del nuovo principio è rappresentato dal fatto che alcune entità controllate congiuntamente da A2A, fino ad oggi valutate con il metodo del Patrimonio netto, potrebbero rientrare nella definizione di accordo a controllo congiunto (joint operations) in base alle disposizioni dell'IFRS 11. Il trattamento contabile di tale tipologia di accordo a controllo congiunto prevede la rilevazione delle attività/passività e dei costi/ricavi connessi all'accordo sulla base dei diritti/obblighi spettanti ad A2A, indipendentemente dall'interessenza partecipativa posseduta.

Con particolare riferimento alle partecipazioni detenute in due società a controllo congiunto operanti nella Business Unit Generazione e Trading, Ergosud S.p.A. e PremiumGas S.p.A., il Gruppo A2A ha ritenuto che le stesse rientrano, in quanto a forma giuridica e natura degli accordi contrattuali, nella categoria "joint venture".

In particolare per quanto attiene la partecipazione detenuta in PremiumGas S.p.A., il Gruppo vanta diritti esclusivamente legati ai risultati conseguiti dalla società.

Si segnala che, in data 26 settembre 2018, PremiumGas S.p.A. è stata posta in liquidazione volontaria.

In riferimento alla partecipazione in Ergosud S.p.A. si segnala che pur in presenza di un contratto di Tolling la partecipata potrebbe dispacciare l'energia autonomamente garantendo la propria continuità aziendale anche al termine del contratto stesso. Si precisa inoltre che il Gruppo A2A non procede alla nomina di figure direttive rilevanti della società.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate, il Gruppo A2A ha valutato le partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto in continuità con quanto già effettuato nei precedenti esercizi.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Ultimi dati di sintesi disponibili delle joint ventures (consolidate ad equity)

Dati di sintesi al 31 dicembre 2020
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Metamer
50%
(dati al
31 12 2019)
(*)
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2019)
(*)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,08 0,1 31,0 18,1
Margine Operativo Lordo (0,01) 0,04 0,9 12,5
% sui ricavi netti n.s. n.s. 2,8% 69,1%
Ammortamenti e svalutazioni - 0,01 0,2 7,8
Risultato Operativo Netto (0,01) 0,03 0,7 4,7
Risultato dell'esercizio (0,01) 0,03 0,5 1,4
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 5,06 8,4 8,2 147,8
Patrimonio netto 0,17 3,0 2,1 71,4
(Indebitamento) finanziario netto 0,06 1,5 0,5 (57,4)

(*) Dati dell'ultimo bilancio disponibile.

Dati di sintesi al 31 dicembre 2019
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Metamer
50%
(dati al
31 12 2018)
(*)
Ergosud
50%
(dati al
31 12 2018)
(*)
CONTO ECONOMICO
Ricavi di vendita 0,07 0,01 30,9 21,9
Margine Operativo Lordo (0,05) - 0,3 14,9
% sui ricavi netti n.s. n.s. 1,0% 68,0%
Ammortamenti e svalutazioni - - 0,1 8,9
Risultato Operativo Netto (0,05) - 0,2 6,0
Risultato dell'esercizio (0,50) - 0,1 3,6
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Totale attività 5,48 8,7 8,8 153,2
Patrimonio netto 0,19 3,0 1,6 70,0
(Indebitamento) finanziario netto 0,03 1,9 0,3 (66,2)

(*) Dati dell'ultimo bilancio disponibile.

Procedura di consolidamento delle attività e passività detenute per la vendita (IFRS 5)

Nel solo caso di valori particolarmente significativi ed esclusivamente in relazione alle attività e passività non correnti detenute per la vendita, in ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 5 i crediti e debiti finanziari verso le altre società del Gruppo (rapporti infragruppo) non vengono eliminati, in modo da evidenziare chiaramente l'impatto finanziario dell'eventuale possibile dismissione.

3.8 Principi contabili e criteri di valutazione

Conversione delle poste espresse in valuta estera

La valuta di presentazione della Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo A2A è l'euro, che coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

Le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite in euro al cambio della data di chiusura della Relazione annuale.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione dell'operazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Immobilizzazioni materiali

Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali", mentre quelli non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".

Nel bilancio sono rilevati al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e collaudo, spese notarili e catastali e l'eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all'acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione.

Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l'attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach).

I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell'attività produttiva che sono soggetti a deperimento nel corso del tempo (ad esempio: discariche, cave).

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L'ammortamento è calcolato a decorrere dall'entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso.

Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente autorizzata.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

fabbricati___________ 1% - 23,1%
impianti di produzione ____________ 1% - 33,3%
linee di trasporto __________ 2,1% - 7,4%
stazioni di trasformazione _________ 2,5% - 10%
reti di distribuzione ____________ 0,9% - 12,5%
reti a fibra ottica ___________5%
attrezzature diverse________ 4% - 33,3%
telefoni cellulari _________ 100%
mobili ed arredi ____________ 6% - 20%
macchine per ufficio elettriche ed elettroniche __________ 5% - 33,3%
mezzi di trasporto _________ 10% - 20%
e-moving__________ 10% - 16,9%
migliorie su beni in locazione_______ 2% - 26,1%
beni in leasing_____________5,6% - 7,7%

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.

Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Leasing

Le attività per diritti d'uso vengono riconosciute alla data di inizio del leasing, ossia la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso.

Le attività per diritti d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rideterminazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per diritti d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio del contratto stesso. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing.

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del contratto o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, l'attività consistente nel diritto d'uso viene ammortizzata dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Le passività di leasing sono iscritte al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di bilancio. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento, quando acquisito a titolo oneroso.

L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'immobilizzazione immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l'immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni.

Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita, vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'immobilizzazione immateriale sono conseguiti dall'entità, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'immobilizzazione immateriale.

In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno condotto alla loro svalutazione. Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore, secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni". Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico e sono rilevati a Conto economico al momento della cessione.

Per le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita si applicano le seguenti percentuali di ammortamento:

diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno___ 20% - 33,3%
concessioni, licenze e marchi ____________1,6% - 33,3%
altre immobilizzazioni immateriali _________ 2,1% - 60%

Accordi per servizi in concessione

L'IFRIC 12 dispone che in presenza di determinate caratteristiche dell'atto di concessione, le infrastrutture asservite all'erogazione di servizi pubblici in concessione siano iscritte nelle attività immateriali e/o nelle attività finanziarie a seconda se rispettivamente il concessionario abbia diritto a un corrispettivo da parte del cliente per il servizio fornito e/o abbia diritto a riceverlo dall'ente pubblico concedente.

Perdita/Ripristino di valore delle immobilizzazioni materiali e delle immobilizzazioni immateriali

In presenza di indicatori tali da far supporre l'esistenza di una perdita duratura di valore, le immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test").

Nel caso dell'avviamento, di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita o di immobilizzazioni non disponibili per l'uso, l'Impairment Test è effettuato almeno annualmente o più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore.

La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione.

Il valore recuperabile di un'immobilizzazione è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'immobilizzazione la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, sulla base di piani aziendali predisposti dal management al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'immobilizzazione. Se il valore recuperabile di un'immobilizzazione è inferiore al valore contabile viene rilevata una perdita a Conto economico. Quando successivamente una perdita registrata su un'attività, diversa dall'avviamento, dovesse venir meno o ridursi, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto economico.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari (CGU - Cash Generating Unit) o all'insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente.

Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.

Titoli ambientali: quote di emissione e Certificati Bianchi

Si applicano criteri di valutazione differenziati tra quote/certificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno ("Portafoglio Industriale") e quelli detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading").

Le quote/certificati detenuti per own-use ("Portafoglio Industriale") eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio ("surplus"), sono iscritte tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma ad Impairment Test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio ("deficit"), si procede allo stanziamento in bilancio dell'onere necessario per far fronte all'obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d'acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.

Le quote/certificati detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading") vengono invece iscritte tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d'acquisto e il valore di presumibile realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. I certificati assegnati gratuitamente sono iscritti ad un valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, alle quotazioni di mercato.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures

Sono imprese controllate le imprese su cui la capogruppo "è esposta, ovvero ha diritto, a risultati variabili derivanti dal proprio coinvolgimento nell'entità ed è in grado di influenzare tali risultati attraverso il proprio potere sull'entità stessa", così come definito dall'IFRS 10. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.

Le società controllate vengono consolidate con il metodo dell'integrazione globale.

Sono imprese collegate quelle su cui la capogruppo esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando A2A S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate e joint ventures sono valutate nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del Patrimonio netto.

Contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione

I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati in base ai dettami dell'IFRS 15. In particolare vengono riconosciuti i ricavi "over the time" se può essere dimostrato che: a) il cliente simultaneamente riceve e consuma i benefici derivanti del contratto in essere nel momento stesso in cui la prestazione è erogata, b) la prestazione fornita migliora.

I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento e la metodologia denominata "cost to cost", così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra il valore dei contratti e gli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell'attivo o nel passivo della Situazione patrimoniale-finanziaria.

I ricavi di commessa oltre ai corrispettivi contrattuali includono le varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materiali e combustibili sono valutate al minore tra il costo medio ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio ponderato include gli oneri accessori di competenza (ad esempio: noli navi, oneri doganali, assicurazioni, stallie e controstallie nell'acquisto di combustibili). Le rimanenze di magazzino vengono costantemente monitorate e, qualora necessario, si procede alla svalutazione delle rimanenze obsolete con imputazione a Conto economico.

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) o disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti e le altre attività finanziarie non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'operatività dell'impresa e le altre attività finanziarie correnti, come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste ultime si riferiscono ai depositi bancari e postali, ai titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e ai crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Infine gli strumenti finanziari includono anche i debiti finanziari (finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari), i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie vengono rilevate contabilmente all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

Le attività e le passività finanziarie sono contabilizzate secondo quanto stabilito dall'IFRS 9 "Strumenti finanziari".

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie: al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value.

Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value.

L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti non possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.

Viene modificata, inoltre, la metodologia delle perdite attese su crediti, passando ad un modello di impairment che porta ad un riconoscimento anticipato delle perdite "forward looking".

Valutazione successiva

La valutazione successiva alla rilevazione iniziale dipende dalla classificazione dello strumento in una delle seguenti categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel Conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e perdite sono rilevate a Conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilevato in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel Conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel Conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a Impairment Test.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel Conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a Conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a Conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel Conto economico sono iscritti nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati e le partecipazioni quotate che il Gruppo non ha scelto irrevocabilmente di classificare al fair value rilevato in OCI. I dividendi su partecipazioni quotate sono inoltre rilevati come altri proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando è stato stabilito il diritto al pagamento.

Il derivato incorporato contenuto in un contratto ibrido non derivato, in una passività finanziaria o in un contratto non finanziario principale, è separato dal contratto principale e contabilizzato come derivato separato, se: le sue caratteristiche economiche ed i rischi ad esso associati non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale; uno strumento separato con gli stessi termini del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e il contratto ibrido non è valutato al fair value rilevato nel conto economico. I derivati incorporati sono valutati al fair value, con le variazioni di fair value rilevate nel Conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a Conto economico.

Un derivato implicito incluso in un contratto ibrido che contiene un'attività finanziaria non è scorporato dal contratto ospite. L'attività finanziaria insieme al derivato implicito è classificata interamente come un'attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico.

Cancellazione

Un'attività finanziaria è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto un obbligo contrattuale a trasferirli. Nella sostanza il trasferimento si perfeziona quando: la società ha trasferito tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività oppure ha trasferito il controllo della stessa pur mantenendo rischi e benefici connessi.

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti oppure tra i derivati designati come di copertura. I costi di transazione direttamente attribuibili sono aggiunti nella valutazione.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali ed altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

La valutazione successiva dipende dalla classificazione dello strumento principale:

  • passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a Conto economico, tipicamente con natura di negoziazione (estinzione e trasferimento nel breve termine). Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati detenuti per negoziazione (speculativi);
  • finanziamenti e crediti: valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso l'ammortamento.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta o annullata.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Sono rilevati inizialmente al fair value alla data in cui il contratto è sottoscritto e anche la valutazione successiva è a valore equo.

Per classificare un derivato come di copertura, la società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.

A partire dal 1° gennaio 2018, si deve identificare: a) lo strumento di copertura b) la natura del rischio oggetto di copertura c) il modo in cui la società valuterà l'efficacia della copertura. La relazione di copertura è efficace se:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Le operazioni che soddisfano i criteri sopra riportati sono contabilizzate come segue: Coperture di fair value

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività attribuibili ad un particolare rischio, l'utile o la perdita derivante dalle successive variazioni del fair value dello strumento di copertura è rilevato a Conto economico. L'utile o la perdita derivante dall'adeguamento al fair value della posta coperta, per la parte attribuibile al rischio coperto, modifica il valore contabile di tale posta e viene rilevato a Conto economico. Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile, la porzione efficace degli utili o delle perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dello strumento derivato è rilevata in una specifica riserva di Patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulato è stornato dalla riserva di Patrimonio netto e contabilizzato a Conto economico negli stessi esercizi in cui gli effetti dell'operazione oggetto di copertura vengono rilevati a Conto economico. L'utile o la perdita associato a quella parte della copertura inefficace è iscritto a Conto economico immediatamente. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati contabilizzati nella riserva di Patrimonio netto sono rilevati immediatamente a Conto economico.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.

Gli importi accumulati tra le altre componenti di Conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel Patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del Patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a Conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il Conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5

Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell'ambito di un'unica operazione. Le attività 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

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operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del gruppo, quale ad esempio un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci della Situazione patrimoniale-finanziaria: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita; l'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a Conto economico come svalutazione.

Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e i corrispondenti dati comparativi dell'esercizio/periodo precedente vengono presentati in una specifica voce del Conto economico: utile/(perdita) netto da attività cessate/destinate ad essere cedute. Per quanto, invece, riguarda le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o dalla dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, è stata creata una voce specifica di Conto economico denominata "Risultato da transazioni non ricorrenti", come meglio descritto nel precedente paragrafo schemi di bilancio.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al Conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi/(oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a Conto economico tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

A seguito della Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutato ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, attraverso programmi a benefici definiti (sconto energia, assistenza sanitaria, altri benefici) o benefici a lungo termine (premio di fedeltà), sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata da attuari indipendenti sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.

Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

Operazioni di reverse factoring

Il Gruppo ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione, i crediti vantati verso la società ad un istituto finanziatore. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore e il Gruppo; tali dilazioni possono essere sia di natura onerosa che non onerosa.

In presenza di dilazioni, viene eseguita un'analisi quantitativa finalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali. In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l'eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.

Fondi per rischi, oneri e passività per discariche

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell'esercizio, sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'im-

presa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del Patrimonio netto. In particolare, il valore delle azioni proprie è contabilizzato in una specifica voce evidenziata in negativo all'interno del Patrimonio netto.

Contributi

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati a diretta riduzione delle immobilizzazioni stesse e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono.

I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità.

Ricavi e costi

La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("overtime"), oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time"). Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • i ricavi per vendita e trasporto di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura dei consumi. Tali ricavi si basano, ove applicabili, sulle tariffe e i relativi vincoli tariffari in vigore nel corso dell'esercizio e previsti dai provvedimenti di legge e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente italiana e organismi analoghi esteri;
  • i contributi di allacciamento versati dagli utenti, qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a Conto economico al momento del loro incasso alla voce "ricavi per prestazioni di servizi";
  • i ricavi fatturati agli utenti a fronte di estensione della rete di gas sono contabilizzati a riduzione del valore delle immobilizzazioni e vengono riconosciuti a Conto economico a riduzione del valore degli ammortamenti in relazione alla vita utile del costo capitalizzato per l'estensione della rete;
  • i ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita;
  • i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • i ricavi per la vendita di certificati sono contabilizzati al momento delle cessioni.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi, sono riconosciuti ed imputati direttamente a Conto economico.

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Risultato da transazioni non ricorrenti

La voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.

Proventi ed oneri finanziari

Sono rilevati come proventi finanziari a seguito dell'accertamento gli interessi attivi di competenza registrati utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario.

Gli oneri finanziari si rilevano a Conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento e sono classificati nel Conto economico tra i proventi finanziari.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio sono determinate sulla base della stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti. Si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione nell'ambito del Gruppo del consolidato fiscale nazionale.

Imposte anticipate e differite

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le aliquote applicate sono quelle stimate che saranno in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile dei crediti per imposte anticipate viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati.

Quando i risultati sono rilevati direttamente a Patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al Patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte sono compensabili quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi sia un diritto legale di compensazione e sia attesa la liquidazione del saldo netto.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività che nella valutazione delle attività e passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono state utilizzate nella valutazione della recuperabilità degli attivi, per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefici ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a Conto economico.

Di seguito vengono illustrate le principali assunzioni utilizzate dal management nel processo di valutazione delle predette stime contabili. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

Impairment Test

Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è soggetto all'applicazione del giudizio professionale da parte del management e si basa su assunzioni che includono: l'individuazione della Cash Generating Unit, la stima dei flussi di cassa operativi futuri associati a tali CGU nel periodo di riferimento del piano industriale 2021 – 2030, la stima dei flussi di cassa successivi a tale orizzonte temporale, il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile degli assets, i tassi di attualizzazione utilizzati ("Wacc"). Tali assunzioni sono complesse per loro natura ed implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, che sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, degli scenari macroeconomici, e alle delibere dell'ARERA.

Ai fini della predisposizione del test di impairment la società si avvale del supporto di un esperto indipendente, esterno al Gruppo A2A.

Nell'ipotesi in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di carico, quest'ultimo è svalutato fino a concorrenza. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, seppur soggetti a variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'Impairment Test si rinvia allo specifico paragrafo.

Rilevazione dei ricavi

I ricavi delle vendite comprendono la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti e non ancora oggetto di lettura periodica al 31 dicembre 2020 e la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti e non ancora fatturati al 31 dicembre 2020, oltre ai ricavi già fatturati ai clienti in base alle letture periodiche dei consumi effettuate nel corso dell'anno. I processi e le modalità di valutazione e della determinazione di tali stime sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento al riconoscimento dei ricavi maturati, in quanto i metodi utilizzati dal Gruppo A2A per stimare le quantità dei consumi tra la data dell'ultima lettura e il 31 dicembre, e quindi per valorizzare i ricavi maturati nell'anno, si basano su assunzioni ed algoritmi di calcolo articolati che interessano diversi sistemi informativi. Inoltre, la stima dei consumi non oggetto di lettura periodica viene effettuata prendendo come riferimento il profilo storico di ciascun utente, adeguato in base a fattori climatici di correzione forniti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (anche "ARERA"), per recepire altre variabili che possono influire sui consumi.

Fondi rischi e oneri

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management della società. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.

Passività per discariche

Il fondo passività per discariche rappresenta quanto stanziato per far fronte ai costi che dovranno essere sostenuti per la gestione del periodo di chiusura e post chiusura delle discariche attualmente in uso. Gli esborsi futuri, desunti per ciascuna discarica da una specifica perizia di stima aggiornata annualmente, sono stati attualizzati in ottemperanza a quanto disposto dallo IAS 37.

Fondo rischi su crediti

L'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9 ha prodotto sul Gruppo una modifica nella rilevazione delle perdite su crediti. L'approccio adottato è di tipo prospettico, incentrato sulla probabilità di perdite future su crediti, anche in assenza di eventi che facciano presagire la necessità di svalutare una posizione creditoria (Expected Losses).

Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.

Ammortamenti

L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per la società. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni della società è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Valutazione degli strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati utilizzati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente alla società. Gli effetti a consuntivo dei derivati potrebbero tuttavia differire dalle valutazioni effettuate.

Si segnala che le forti turbolenze sui mercati di riferimento delle commodities energetiche trattate dalla società, dei cambi e dei tassi di interesse potrebbero determinare maggiore volatilità nei cash flows e nei risultati attesi.

Benefici ai dipendenti

I calcoli delle spese e delle passività associate, stimate da esperti indipendenti, sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a Conto economico. Nel processo di attribuzione A2A S.p.A. si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

Imposte correnti e recupero futuro di imposte anticipate

Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte della società l'assunzione in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria.

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

3.9 Business Units

Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell'ambiente e del ciclo idrico integrato.

Tali settori sono a loro volta riconducibili alle "Business Units" precisate nel seguente schema individuate a seguito della riorganizzazione effettuata dal management:

Generazione e Trading

  • Impianti termoelettrici, idroelettrici ed altre rinnovabili
  • Energy Management

Mercato

  • Vendita Energia Elettrica e Gas
  • Efficienza energetica
  • Mobilità elettrica
  • Illuminazione pubblica

Ambiente

  • Raccolta e spazzamento
  • Trattamento
  • Smaltimento e recupero energetico

La suddivisione in Business Units riflette la struttura della reportistica che periodicamente viene analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione al fine di gestire e pianificare il business del Gruppo.

Reti

  • Reti elettriche
  • Reti gas
  • Ciclo idrico integrato
  • Servizi di Teleriscaldamento
  • Servizi di gestione calore
  • Sviluppo e gestione di infrastrutture tecnologiche per servizi digitali integrati

Corporate

• Servizi corporate

valutazione Business Units

3

Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.10 Risultati per settore di attività

GENERAZIONE
E TRADING
MERCATO
milioni di euro 01 01 2020
31 12 2020
01 01 2019
31 12 2019
01 01 2020
31 12 2020
01 01 2019
31 12 2019
Ricavi 3.828 4.399 2.598 2.724
- di cui intersettoriali 1.213 1.343 102 158
Costi per il personale 86 88 56 55
Margine Operativo Lordo 270 301 220 229
% sui Ricavi 7,1% 6,8% 8,5% 8,4%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (170) (36) (63) (60)
Risultato operativo netto 100 265 157 169
% sui Ricavi 2,6% 6,0% 6,0% 6,2%
Risultato da transazioni non ricorrenti
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria
Risultato al lordo delle imposte
Oneri per imposte sui redditi
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte
Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita
Risultato di pertinenza di terzi
Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo
Investimenti lordi (1) 76 88 64 35
(1) Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni

materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria. Si segnala che i dati economici dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 sono stati riallocati per renderli omogenei ai risultati per "Business Unit" dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazioni

01 01 2020
01 01 2019
01 01 2020
01 01 2019
01 01 2020
01 01 2019
01 01 2020
01 01 2019
01 01 2020
01 01 2019
31 12 2020
31 12 2019
31 12 2020
31 12 2019
31 12 2020
31 12 2019
31 12 2020
31 12 2019
31 12 2020
31 12 2019
1.111
1.050
1.101
1.143
264
244
(2.040)
(2.236)
6.862
133
144
343
361
249
230
(2.040)
(2.236)
326
312
106
109
131
136
705
282
268
456
472
(24)
(36)
1.204
25,4%
25,5%
41,4%
41,3%
(9,1%)
(14,8%)
17,5%
(171)
(160)
(209)
(261)
(41)
(30)
(654)
111
108
247
211
(65)
(66)
550
10,0%
10,3%
22,4%
18,5%
(24,6%)
(27,0%)
8,0%
-
(81)
469
(99)
370
(2)
(4)
(4)
364
389
174
97
378
368
51
45
(5)
(6)
738
627
CONTO
ECONOMICO
ELISIONI CORPORATE RETI AMBIENTE
7.324
700
1.234
16,8%
(547)
687
9,4%
(110)
581
(189)
392

(1) Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

ai risultati per "Business Unit" dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

Si segnala che i dati economici dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 sono stati riallocati per renderli omogenei

GENERAZIONE
E TRADING
MERCATO
milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019 31 12 2020 31 12 2019
Immobilizzazioni materiali 2.099 2.091 92 52
Immobilizzazioni immateriali 85 79 311 210
Crediti commerciali e attività finanziarie correnti 1.014 706 887 815
Debiti commerciali e passività finanziarie correnti 1.003 838 570 514

Si segnala che i dati patrimoniali al 31 dicembre 2019 sono stati riallocati per renderli omogenei con i risultati per "Business Unit" al 31 dicembre 2020.

3

Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazioni

TOTALE GRUPPO ELISIONI CORPORATE RETI AMBIENTE
31 12 2020
31 12 2019
31 12 2019 31 12 2020 31 12 2019 31 12 2020 31 12 2019 31 12 2020 31 12 2019 31 12 2020
5.162
4.869
(114) (146) 207 229 1.906 1.980 727 908
2.737
2.379
(51) (68) 148 146 1.938 2.197 55 66
2.041
1.862
(672) (934) 217 232 433 429 363 413
2.140
1.785
(677) (932) 380 697 422 448 308 354

GENERAZIONE

Si segnala che i dati patrimoniali al 31 dicembre 2019 sono stati riallocati per renderli omogenei con i risultati per

"Business Unit" al 31 dicembre 2020.

3.11 Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Si segnala che il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2020 è variato rispetto al 31 dicembre 2019 per le seguenti operazioni:

  • acquisizione da parte di LGH S.p.A. e consolidamento integrale delle società Agritre S.r.l., Tre Stock S.r.l. e Fragea S.r.l., società attive nel settore della generazione a biomassa;
  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. e consolidamento integrale del 100% di Flabrum S.r.l. e di Solar Italy V S.r.l., società operanti nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
  • consolidamento integrale di ASM Energia S.p.A., società operante nel mercato della vendita di gas ed energia elettrica, a partire dal 1° febbraio 2020;
  • costituzione da parte di A2A S.p.A. e consolidamento integrale di A2A Telecommunications S.r.l., società di servizi di telecomunicazioni;
  • consolidamento integrale del gruppo AEB a partire dal 1° novembre 2020. Si evidenzia che i valori consolidati recepiscono gli effetti della Purchase Price Allocation, prevista dall'IFRS 3.

Si segnalano, infine, le riclassificazioni nella voce "Attività non correnti destinate alla vendita" delle seguenti partecipazioni:

  • la partecipazione detenuta da A2A Energy Solutions S.r.l. nella società Consul System S.p.A., in precedenza consolidata integralmente, è stata riclassificata, in conseguenza della cessione del 26% delle quote, che si è perfezionata a fine gennaio 2021;
  • la partecipazione detenuta da A2A S.p.A. nella società Ge.S.I. S.r.l. in precedenza consolidata secondo il metodo del Patrimonio netto, è stata riclassificata in seguito all'esercizio dell'opzione di vendita, sottoscritto in data 23 novembre 2020, dell'intera partecipazione.

ATTIVITÀ ATTIVITÀ NON CORRENTI

1) Immobilizzazioni materiali

milioni di euro Valore al Effetto Variazioni dell'esercizio Valore al
31 12 2019 primo
consolid.
Investim. Altre
variazioni
Dismis. e
cessioni
Svalutaz./
Ripristino
valori
Ammort. Totale
variazioni
31 12 2020
Terreni 112 13 3 (1) 2 127
Fabbricati 594 22 10 4 (2) (31) (19) 597
Impianti e macchinari 3.591 138 165 191 (2) (295) 59 3.788
Attrezzature industriali e
commerciali
45 2 11 1 (9) 3 50
Altri beni 127 4 17 6 (1) (31) (9) 122
Discariche 28 3 (2) (3) (2) 26
Immobilizzazioni in corso e acconti 131 3 221 (127) (2) 92 226
Migliorie su beni di terzi 101 24 4 (16) 12 113
Attività per diritti d'uso 140 10 (10) (27) (37) 113
Totale 4.869 192 451 72 (5) (4) (413) 101 5.162
di cui:
Costo storico 11.065 192 451 34 (39) 446 11.703
Fondo ammortamento (5.376) 38 34 (413) (341) (5.717)
Svalutazioni (820) (4) (4) (824)

Le "Immobilizzazioni materiali" al 31 dicembre 2020 sono pari a 5.162 milioni di euro (4.869 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono l'effetto dei primi consolidamenti pari a 192 milioni di euro.

Le variazioni dell'esercizio, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un incremento pari a 101 milioni di euro così composto:

  • incremento di 451 milioni di euro per investimenti effettuati nell'esercizio così come meglio descritti in seguito;
  • incremento netto per altre variazioni pari a 72 milioni di euro dovuto ad incrementi del fondo decommissioning e spese chiusura e post chiusura discariche per 46 milioni di euro, ad incrementi dei diritti d'uso in applicazione del principio contabile IFRS 16 per 20 milioni di euro, anticipi acconti a fornitori per 3 milioni di euro, riclassifiche da immobilizzazioni immateriali ad immobilizzazioni materiali per 4 milioni di euro ed a decrementi, per 1 milione di euro, a seguito di riclassifiche ad altre poste di bilancio;
  • diminuzione di 5 milioni di euro a seguito di smobilizzi dell'esercizio al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • diminuzione di 4 milioni di euro per svalutazioni effettuate nel corso dell'esercizio;
  • riduzione di 413 milioni di euro imputabile agli ammortamenti dell'esercizio.

Gli investimenti risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Reti gli investimenti sono pari a 176 milioni di euro ed hanno riguardato: per 110 milioni di euro interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione di energia elettrica, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione, nonché l'installazione dei nuovi contatori elettronici; per 50 milioni di euro lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento; per 12 milioni di euro interventi sulla rete ed apparati in fibra ottica, nonché 2 milioni di euro per interventi sulla rete di trasporto gas e 2 milioni di euro per investimenti sul fabbricato di Lecco;
  • per la Business Unit Ambiente gli investimenti sono pari a 168 milioni di euro e si riferiscono: per 140 milioni di euro ad interventi sugli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti del Gruppo; per 21 milioni di euro all'acquisizione di mezzi mobili per la raccolta dei rifiuti e per 7 milioni di euro all'acquisizione di attrezzature per la raccolta;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è stato di 70 milioni di euro ed ha riguardato: per 52 milioni di euro gli investimenti sulle centrali termoelettriche, per 14 milioni di euro gli investimenti sulle centrali idroelettriche, nonché per 4 milioni di euro gli investimenti sugli impianti di energia da fonti rinnovabili;

Note illustrative

3

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  • per la Business Unit Mercato l'incremento è stato di 24 milioni di euro ed ha riguardato: per 10 milioni di euro il Piano di efficientamento con nuove sorgenti luminose a tecnologia led, per 11 milioni di euro il piano di efficienza energetica presso clienti, nonché per 3 milioni di euro interventi sulla rete di ricarica veicoli elettrici;
  • per la Business Unit Corporate gli investimenti, pari a 13 milioni di euro, hanno riguardato principalmente interventi sui fabbricati nelle aree di Milano, Como, Brescia ed il nuovo Polo Tecnologico di Cremona.

Tra le immobilizzazioni materiali sono comprese "Attività per diritti d'uso" per complessivi 113 milioni di euro (140 milioni di euro al 31 dicembre 2019), iscritti con la metodologia prevista dal principio IFRS 16 e per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 31 dicembre 2020 risulta pari a 110 milioni di euro (141 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Si riporta di seguito un dettaglio delle "Attività per diritti d'uso" derivanti da leasing operativi e finanziari al 31 dicembre 2020:

Attività consistenti in diritti di utilizzo Valore al Effetto Variazioni dell'esercizio Valore al
milioni di euro 31 12 2019 primi
consolid.
2020
Altre
variazioni
Ammort. Totale
variazioni
31 12 2020
Terreni 17 2 1 (3) (2) 17
Fabbricati 44 7 (22) (10) (32) 19
Impianti e macchinari 34 (1) (1) 33
Attrezzature industriali, commerciali e altri beni 24 1 6 (3) 3 28
Automezzi 21 5 (10) (5) 16
Totale 140 10 (10) (27) (37) 113

Si precisa che il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

a) Leasing a breve termine;

b) Leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

Si fa presente che l'emendamento dell'IFRS 16, emesso a giugno 2020 con l'obiettivo di neutralizzare l'effetto della rideterminazione del valore del diritto d'uso e della relativa passività finanziaria a seguito di sospensione/riduzione di canoni di affitto/noleggio in conseguenza della pandemia da COVID-19, non ha prodotto impatti per il Gruppo in quanto non è stato necessario raggiungere accordi in tale senso.

In relazione alle Concessioni idroelettriche di grande derivazione si segnala che, in sede di conversione in legge (Legge n. 12/2019) con modificazioni del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. D.L. Semplificazioni), il Legislatore è intervenuto all'art. 11-quater con un riordino complessivo della disciplina inerente le concessioni idroelettriche di grande derivazione (> 3 MW), come meglio descritto al paragrafo "Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A – Business Unit Generazione e Trading". Il Gruppo sta continuando l'analisi degli impatti derivanti dall'evoluzione normativa, anche alla luce delle nuove norme emanate nell'anno 2020, e conferma, ad oggi, che i valori iscritti a bilancio delle opere asciutte e bagnate legate alle concessioni idroelettriche sono prudenti e recuperabili anche in applicazione delle nuove norme.

2) Immobilizzazioni immateriali

milioni di euro Valore al Effetto Variazioni dell'esercizio Valore al
31 12 2019 primo
consolid.
Investim. Ricl./Altre
variazioni
Smobiliz./
Cessioni
Svalutaz. Ammort. Totale
variazioni
31 12 2020
Diritti di brevetto industriale e
utilizzazione opere dell'ingegno
31 14 14 (19) 9 40
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
1.616 131 195 39 (6) (1) (98) 129 1.876
Avviamento 374 61 (9) (9) 426
Immobilizzazioni in corso 62 70 (58) 12 74
Altre immobilizzazioni immateriali 296 56 8 (14) (25) (31) 321
Totale 2.379 248 287 (28) (6) (1) (142) 110 2.737

Le "Immobilizzazioni immateriali" al 31 dicembre 2020 sono pari a 2.737 milioni di euro (2.379 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprendono l'effetto dei primi consolidamenti pari a 248 milioni di euro.

Si segnala che, in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione relativi alla distribuzione gas e al ciclo idrico integrato.

Le variazioni dell'esercizio, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un incremento complessivo pari a 110 milioni di euro così composto:

  • incremento di 287 milioni di euro per investimenti effettuati nell'esercizio così come meglio descritti in seguito;
  • decremento netto di 28 milioni di euro per altre variazioni, dovute al decremento dei certificati ambientali del portafoglio industriale per 15 milioni di euro ed al decremento per 13 milioni di euro per riclassifica ad altre poste di bilancio;
  • diminuzione per 6 milioni di euro (al netto del relativo fondo di ammortamento) dovuti per 2 milioni di euro alla cessione a Italgas Reti S.p.A. del ramo d'azienda relativo alla gestione della rete e del servizio di distribuzione di gas naturale nei comuni ricadenti nell'ambito territoriale (Atem) "Alessandria 4" e per 4 milioni di euro relativi agli smobilizzi dell'esercizio;
  • diminuzione per 1 milione di euro riguardante svalutazioni effettuate nel corso dell'esercizio;
  • riduzione di 142 milioni di euro imputabile agli ammortamenti dell'esercizio.

Gli investimenti delle "Immobilizzazioni immateriali" risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Reti gli investimenti pari a 197 milioni di euro sono dovuti: ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti dell'area distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 98 milioni di euro; a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 69 milioni di euro; ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti dell'area distribuzione elettricità per 2 milioni di euro; ad oneri di contrattazione Centrali Calore dell'area Milano e sviluppo rete teleriscaldamento dell'area di Varese per 2 milioni di euro, nonché ad implementazione di sistemi informativi per 26 milioni di euro;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 40 milioni di euro dovuti per 34 milioni di euro ad implementazione di sistemi informativi, per 4 milioni di euro all'acquisizione del portafoglio clienti iscritti nella società Yada Energia S.r.l. e per 2 milioni di euro alla capitalizzazione di oneri sostenuti per la gestione di contratti con i clienti a seguito dell'applicazione del principio IAS IFRS 15;
  • per la Business Unit Corporate l'incremento è pari a 38 milioni di euro dovuti principalmente all'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è pari 6 milioni di euro e riguarda l'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Ambiente l'incremento è pari 6 milioni di euro e riguarda principalmente l'implementazione di sistemi informativi.

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" accoglie anche il valore delle Customer List riferite alle acquisizioni di portafogli clienti effettuate dalle società del Gruppo. Tali valori vengono ammortizzati in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri tenendo conto degli indicatori quali i retention rate e churn rate relativi alle specifiche tipologie di clientela. In particolare l'importo presente in bilancio, pari a 232 milioni di euro, è riconducibile per 106 milioni di euro al Gruppo AC-SM-AGAM, per 43 milioni di euro al Gruppo AEB, per 40 milioni di euro alla società A2A Energia S.p.A., per 15 milioni di euro alla società A2A Recycling S.r.l., per 11 milioni di euro ad Electrometal S.r.l., per 10 milioni di euro ad ASM Energia S.p.A., per 7 milioni di euro alle società Yada Energia S.r.l., Suncity Energy S.r.l., Aprica S.p.A. e LumEnergia S.p.A..

Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell'avviamento e delle immobilizzazioni materiali e immateriali

La finalità dell'impairment test, prevista dal principio contabile internazionale IAS 36, è quella di garantire che le attività siano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile.

L'impairment test è svolto ogni qual volta si manifesti la presenza di indicatori di una potenziale perdita del valore delle immobilizzazioni, mentre l'avviamento che non è soggetto ad ammortamento sistematico viene sottoposto a impairment test con cadenza almeno annuale, indipendentemente dal manifestarsi di indicatori di perdita di valore.

La Cash Generating Unit (CGU) è definita come il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti da altre attività o gruppi di attività. La definizione di CGU è sostanzialmente legata alla tipologia di attività operative svolte dalla CGU stessa, al settore industriale in cui opera ed alla struttura organizzativa della società.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

L'impairment test consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit). Il valore recuperabile di un'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è il maggiore tra il valore equo (fair value), dedotti i costi di vendita, e il valore d'uso.

Per "valore equo", dedotti i costi di vendita, di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si intende il valore determinato facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili per riflettere l'importo ottenibile dalla dismissione della immobilizzazione/Cash Generating Unit in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Per "valore d'uso" di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si è considerato il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati, che si suppone deriveranno dall'uso continuativo della immobilizzazione/Cash Generating Unit e dalla dismissione della stessa al termine della sua vita utile. Il valore d'uso è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (Discounted Cash Flow), il quale prevede la stima dei futuri flussi di cassa e la loro attualizzazione sulla base di un appropriato tasso di attualizzazione.

La proiezione dei flussi di cassa inerenti ciascuna immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è stata effettuata dal management aziendale basandosi su presupposti ragionevoli e sostenibili, tali da riflettere il valore della immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) nelle sue condizioni attuali e nell'ottica di mantenimento delle normali condizioni di operatività aziendale.

In data 19 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di A2A ha approvato un piano decennale, che indica la nuova strategia funzionale sia al riposizionamento di A2A da multyutility a "Life Company" che al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU.

In particolare, il Piano poggia su due linee di tendenza principali, Economia Circolare e Transizione Energetica, a cui contribuiscono tutte le business units del Gruppo: nei prossimi anni verranno perseguiti obiettivi principalmente finalizzati al recupero del calore disperso, riduzione delle perdite idriche, chiusura del ciclo dei rifiuti, decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi.

Si riportano di seguito i principali elementi di discontinuità del nuovo Piano decennale rispetto alla precedente strategia di business:

  • 16 miliardi di investimenti in 10 anni di cui 6 miliardi per l'Economia Circolare e 10 miliardi per la Transizione Energetica;
  • 90% degli investimenti in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite;
  • EBITDA più che raddoppiato a oltre 2,5 miliardi a fine piano;
  • utile netto in crescita di oltre l'8% medio annuo (CAGR 2020-2030);
  • dividendi minimi attesi in crescita costante;
  • riduzione del 47% del fattore emissivo di CO2 ;
  • triplicata la capacità installata da fonti rinnovabili, pari a 5,7 GW a fine piano;
  • potenziamento e valorizzazione della generazione di energia elettrica a gas, anche tramite l'avvio di almeno un nuovo impianto CCGT ad alta efficienza, già predisposto al blending con idrogeno;
  • incremento del recupero di materia e di energia;
  • 6.000 assunzioni dirette;
  • riduzione delle perdite idriche;
  • recupero calore di scarto tramite collegamento della centrale di Cassano d'Adda alla rete teleriscaldamento di Milano;
  • l'installazione di oltre 6.000 punti di ricarica per i veicoli elettrici;
  • l'attivazione di 200 mila contratti per servizi di ricarica;
  • la vendita di oltre 50 mila punti di ricarica domestica per l'utilizzo domestico;
  • Incremento della base clienti grazie alla liberalizzazione, digitalizzazione ed espansione a livello nazionale.

Ai soli fini dell'impairment test, il Piano Strategico 2021-2030, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36 paragrafo 331 , è stato opportunamente modificato per escludere gli impatti derivanti da miglioramenti e ottimizzazioni future, come meglio descritto più avanti. In particolare, nel calcolo del valore d'uso sono stati esclusi gli importi di EBITDA e CAPEX relativi ad operazioni straordinarie/M&A e sviluppi in via di definizione progettuale quali, a solo titolo esemplificativo e non esaustivo, i miglioramenti delle reti elettriche e gas, la realizzazione di nuovi impianti WtE, il nuovo collegamento tra la centrale di Cassano d'Adda e la rete di teleriscaldamento di Milano e l'incremento della potenza degli impianti CCGT.

1 Che richiede di "b) basare le proiezioni dei flussi finanziari sul più recente budget/previsione approvato dalla direzione aziendale, ma deve escludere eventuali flussi finanziari in entrata o in uscita futuri che si stima derivino da future ristrutturazioni o miglioramenti o ottimizzazioni dell'andamento dell'attività. Le proiezioni fondate su questi budget/previsioni devono coprire un periodo massimo di cinque anni, a meno che un arco temporale superiore possa essere giustificato".

Inoltre, sempre in ottemperanza allo IAS 36 paragrafo 33, si precisa che:

  • alcune Cash Generating Unit oggetto di test, essendo soggette a concessioni pluriennali ovvero ad autorizzazioni AIA (Cash Generating Unit Reti Elettriche, Cash Generating Unit Calore, Cash Generating Unit Ambiente, Cash Generating Unit Reti Gas, Cash Generating Unit Monfalcone, Cash Generating Unit San Filippo), già in passato sono state valutate utilizzando anche, o esclusivamente, un orizzonte temporale superiore ai 5 anni, coerente con la vita residua della concessione o dell'asset inclusi nella singola Cash Generating Unit. L'esistenza di un piano decennale approvato dalla direzione aziendale, ha permesso quindi di ottenere una stima del valore d'uso di tali Cash Generating Unit maggiormente ancorato alle effettive attese del management anziché basata su un'estrapolazione dei flussi finanziari oltre il periodo di previsione esplicita che negli anni passati era di 5 anni;
  • per quelle Cash Generating Unit che vengono valutate considerando un orizzonte di vita indefinito (o esclusivamente come per la Cash Generating Unit Energia Elettrica, Cash Generating Unit Gas, o affiancandolo allo scenario a vita utile definita come per Cash Generating Unit Calore e Cash Generating Unit Reti Elettriche), la presenza di un piano decennale consente di apprezzare meglio i trend di lungo periodo (es. elettrificazione dei consumi, decarbonizzazione) e il relativo impatto sui flussi attesi: infatti, grazie al piano decennale è possibile avere maggiore visibilità sia sul periodo esplicito che sulla stima del flusso sostenibile di lungo periodo da utilizzare per la stima della perpetuity. Anche in questo caso, ne deriva quindi un valore d'uso che rispecchia meglio le previsioni della direzione e gli andamenti macro-economici in atto.

In aggiunta, per le CGU Energia Elettrica, Gas, Calore, Reti Elettriche, Reti Gas è stata effettuata anche una sensitivity utilizzando un orizzonte di piano quinquennale (2021-2025), senza rilevare significative differenze rispetto ai risultati ottenuti utilizzando il Piano decennale.

Inoltre, come meglio specificato nel paragrafo della Relazione sulla gestione "Emergenza Sanitaria Virus COVID-19 ed Effetti della pandemia sui risultati annuali e sul valore delle attività (IAS 36)" a cui si rimanda, ai fini dell'applicazione del principio contabile IAS 36, in aggiunta agli indicatori di impairment interni ed esterni normalmente monitorati, coerentemente con quanto effettuato già in corso d'anno, il Gruppo ha proceduto a valutare, sulla base delle informazioni disponibili l'effetto della diffusione della pandemia CO-VID-19 sul valore recuperabile delle CGU oggetto di impairment test al 31 dicembre 2020. L'incarico per l'impairment test è stato affidato ad un esperto indipendente che ha, tra l'altro, analizzato le componenti e le ipotesi rilevanti delle proiezioni economico-finanziarie redatte dal management della Società, effettuato le comparazioni e le verifiche circa la correttezza delle fonti e delle ipotesi utilizzate, elaborato le ipotesi circa il tasso di crescita oltre l'orizzonte di piano per la determinazione dei flussi normalizzati fino a fine vita utile degli impianti. Coerentemente con le indicazioni dello IAS 36, il management terrà monitorato l'evolversi delle condizioni macro-economiche e di ogni altro impairment indicator recependo prontamente le variazioni sul valore delle CGU o degli asset, come peraltro fatto nel corso degli ultimi anni.

Infine, il tasso di attualizzazione coerente con i flussi di cassa considerati, ossia costo medio ponderato del capitale (WACC) post-tax. Nel dettaglio, il tasso WACC utilizzato, stimato al fine di riflettere le valutazioni correnti del mercato con riferimento al valore attuale del denaro e ai rischi specifici connessi all'attività, deriva dall'approccio "unconditional", secondo i criteri considerati dal centro studi del Prof. Damodaran, ampiamente utilizzati nella prassi valutativa e in coerenza con l'esercizio di impairment dello scorso anno.

La metodologia del WACC unconditional prevede l'utilizzo di un tasso risk-free che incorpori il rischio Paese.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Avviamento

L'avviamento al 31 dicembre 2020 ammonta a 426 milioni di euro:

milioni di euro Valore al Valore al
31 12 2019 Riclassif. Primo
consolid.
acquis.
2020
Effetto
PPA
Svalutaz. Totale
variazioni
31 12 2020
CGU:
A2A Reti Elettriche - - -
A2A Ambiente 264 5 5 269
A2A Reti Gas 41 - 41
A2A Gas 31 - 31
A2A Calore 22 - 22
Energia Elettrica 1 - 1
Totale 359 - - 5 - 5 364
Effetti primo Consolidamento
Gruppo AEB - 50 50 50
Flabrum e Solar Italy V - 12 12 12
Electrometal 15 (10) (5) (15) -
Totale 15 (10) 62 (5) - 47 62
Totale Avviamento 374 (10) 62 - - 52 426

L'effetto del primo consolidamento riferito all'acquisizione delle società Flabrum S.r.l. e Solar Italy V S.r.l., società operanti nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha determinato l'iscrizione provvisoria di un avviamento pari a 12 milioni di euro in attesa del completamento della Purchase Price Allocation come meglio descritto al paragrafo "Altre informazioni" 3) Operazioni IFRS 3 Revised.

L'operazione di aggregazione del Gruppo AEB avvenuta in data 1° novembre 2020 ha determinato al termine del completamento del processo di Purchase Price Allocation, con conseguente valutazione delle poste dell'attivo e del passivo, tra cui una Customer List per 43 milioni di euro, una posta residua non allocabile che è stata iscritta come avviamento per un importo pari a 50 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2021 tale avviamento sarà allocato alle diverse CGU e sarà testato in fase di impairment test nel prossimo esercizio.

In conformità con quanto stabilito dall'IFRS 3 il Gruppo, con riferimento all'acquisizione della società Electrometal S.r.l., avvenuta nel precedente esercizio, ha completato il processo di Purchase Price Allocation allocando una parte dell'avviamento provvisoriamente iscritto al 31 dicembre 2019, pari a 15 milioni di euro, alle altre immobilizzazioni immateriali per 10 milioni di euro. La parte residuale, pari a 5 milioni di euro, è stata allocata quale avviamento alla CGU Ambiente.

Si rimanda al paragrafo "Altre informazioni" per ulteriori dettagli su acquisizioni disciplinate dall'IFRS 3 e processi di Purchase Price Allocation.

Poiché l'avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente, l'impairment test degli avviamenti iscritti in bilancio è svolto in via residuale facendo riferimento alla Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) cui gli stessi sono ragionevolmente allocabili.

Di seguito sono riportati gli avviamenti attribuiti alle singole Cash Generating Unit, specificando per ciascuna la tipologia di valore recuperabile e i tassi di attualizzazione e crescita utilizzati, raffrontati con le corrispondenti informazioni del passato esercizio.

CGU con Avviamento Valore in Valore
milioni di
recuperabile
euro al
31 12 2020
WACC 2020
post-tax
(1)
Tasso di
crescita
g 2020
Scenario di equilibrio (2)
WACC di
riferimento
(3)
Tasso di
crescita
g
A2A Ambiente 269 Valore d'uso 6,0% 1,0% 9,9% 1,0%
A2A Reti gas 41 Valore d'uso 5,6% 0,0% 5,8% 0,0%
A2A Gas 31 Valore d'uso 6,2% 0,0% 25,3% 0,0%
A2A Calore 22 Valore d'uso 5,3% 1,0% 5,5% 1,0%
Energia Elettrica 1 Valore d'uso 6,4% 0,0% 6,4% 0,0%
Totale 364

(1) Tasso di attualizzazione nominale post imposte applicato ai flussi finanziari futuri.

(2) Tassi risultanti dalle valutazioni di sensitività effettuate dal perito al fine di raggiungere l'equilibrio tra i valori d'uso e i valori contabili sottoposti a impairment test.

(3) La simulazione è stata eseguita sul tasso WACC di riferimento, con contestuale adeguamento del tasso per il flusso terminal (se applicabile).

CGU con Avviamento Valore in
milioni di
euro al
31 12 2019
Valore
recuperabile
WACC 2019
post-tax
(1)
Tasso di
crescita
g 2019
Scenario di equilibrio (2)
WACC di
riferimento
(3)
Tasso di
crescita
g
A2A Reti Elettriche - Valore d'uso 5,3% 0,0% 4,7% 0,9%
A2A Ambiente 264 Valore d'uso 6,2% 1,0% 13,3% 0,0%
A2A Reti gas 41 Valore d'uso 5,6% 0,0% 8,3% 0,0%
A2A Gas 31 Valore d'uso 6,4% 0,0% 25,9% 0,0%
A2A Calore 22 Valore d'uso 5,6% 1,0% 5,9% 0,6%
Energia Elettrica 1 Valore d'uso 6,6% 0,0% 7,2% 0,0%
Totale 359

(1) Tasso di attualizzazione nominale post imposte applicato ai flussi finanziari futuri.

(2) Tassi risultanti dalle valutazioni di sensitività effettuate dal perito al fine di raggiungere l'equilibrio tra i valori d'uso e i valori contabili sottoposti a impairment test.

(3) La simulazione è stata eseguita sul tasso WACC di riferimento, con contestuale adeguamento del tasso per il flusso terminal (se applicabile).

Con riferimento alle CGU già comprese nel perimetro di consolidamento del Gruppo A2A al 31 dicembre 2020, e precisamente CGU "A2A Calore", CGU "A2A Reti Gas", CGU "A2A Reti Elettriche", CGU "A2A Ambiente", CGU "A2A Gas" e la CGU "Energia Elettrica" l'analisi condotta ha permesso di giungere alla stima del valore recuperabile al 31 dicembre 2020 calcolato con il metodo finanziario. In particolare, l'analisi in merito al mantenimento del valore delle CGU è stata effettuata nel modo seguente:

• per le CGU "A2A Calore" e "A2A Reti Elettriche" è stata condotta confrontando il valore recuperabile determinato come media equi-ponderata dei valori d'uso dello scenario a vita utile definita (coerente con la durata media delle concessioni in essere) e dello scenario a vita utile indefinita;

  • per le CGU "A2A Reti Gas" e la CGU "A2A Ambiente" l'analisi è stata condotta confrontando il valore recuperabile per il solo scenario a vita utile definita;
  • per la CGU "A2A Gas" e per la CGU "Energia Elettrica" l'analisi è stata condotta confrontando il valore recuperabile per il solo scenario a vita utile indefinita.

Sono state inoltre condotte ulteriori analisi e sensitivity considerando i potenziali effetti delle variazioni dei parametri di riferimento del tasso di crescita e del WACC che non hanno evidenziato particolari criticità per tutte le CGU oggetto di impairment test.

Cash Generating Unit "A2A Reti Elettriche"

La CGU "A2A Reti Elettriche" racchiude le attività di distribuzione e misura dell'energia elettrica del Gruppo. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione di reti elettriche, dell'esercizio e della manutenzione delle stesse, nonché della gestione delle richieste di connessione e controllo della qualità e continuità del servizio.

Si ricorda che l'avviamento associato a tale CGU al 31 dicembre 2019 era pari a 85 milioni di euro ed era stato oggetto di svalutazione a seguito di impairment test. L'avviamento derivava dalle operazioni di acquisizione dei rami d'azienda di Enel Distribuzione S.p.A. avvenuta nel 2002 da parte di A2A Reti Elettriche S.p.A. (pari a 81 milioni di euro) e dalle convenzioni per le attività sugli impianti di illuminazione 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

pubblica del Comune di Bergamo (pari a 4 milioni di euro), a seguito della fusione avvenuta tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A..

Il valore d'uso di tale CGU è stato determinato come media dei valori d'uso desunti da due scenari: uno basato su una stima di vita utile definita (posta pari alla scadenza delle concessioni in essere) e l'altro basato su una stima di vita utile indefinita (in ipotesi quindi di rinnovo perpetuo delle concessioni).

Al 31 dicembre 2020 nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto.

Le analisi di sensitività effettuate hanno evidenziato che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in meno dello 0,1% di WACC e/o del tasso di crescita g, per quelle CGU dove quest'ultimo parametro è positivo, confermano valori recuperabili superiori ai valori contabili, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36.

Cash Generating Unit "A2A Ambiente"

La Cash Generating Unit "A2A Ambiente" è attiva sia nel segmento dei rifiuti solidi urbani (RSU), sia in quello dei rifiuti speciali, anche pericolosi, effettua il servizio di raccolta e spazzamento nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo e Como ed in alcuni comuni delle relative province, è proprietaria di 7 impianti di termovalorizzazione (nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Filago, Corteolona, Cremona e Parona) e gestisce l'impianto di termovalorizzazione di Acerra. Dispone infine di diversi impianti per il trattamento dei rifiuti e di alcune discariche.

Nel Bilancio consolidato del Gruppo A2A è associato a tale CGU un avviamento il cui valore residuo al 31 dicembre 2020 è pari a 269 milioni di euro e che è stato oggetto di impairment test come previsto dallo IAS 36. Tale avviamento deriva, per 227 milioni di euro, dall'operazione di acquisizione del Gruppo Ecodeco, avvenuta nel periodo tra il 2005 ed il 2008 (ex Cash Generating Unit Ecodeco), per 5 milioni di euro dalla fusione tra ASM Brescia S.p.A. (successivamente incorporata in AEM S.p.A., con contemporanea modifica della propria denominazione in A2A S.p.A.) e BAS S.p.A., per 30 milioni di euro come valore residuale dell'avviamento del Gruppo LGH a conclusione del processo di PPA per l'acquisizione del 51% del Gruppo stesso, per 2 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota residuale dell'avviamento iscritto in conseguenza del consolidamento del Gruppo ACSM–AGAM e per 5 milioni di euro come avviamento residuale a conclusione dell'attività di PPA per l'acquisizione della società Electrometal S.r.l..

Nella determinazione del valore d'uso si è considerato, a fini prudenziali, un orizzonte temporale corrispondente alla media ponderata della vita utile residua dei principali asset/attività.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Le analisi di sensitività effettuate hanno evidenziato che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in meno dello 0,1% di WACC e/o del tasso di crescita g, per quelle CGU dove quest'ultimo parametro è positivo, confermano valori recuperabili superiori ai valori contabili, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36.

Cash Generating Unit "A2A Reti Gas"

La CGU "A2A Reti Gas" racchiude le attività di distribuzione e misura di gas del Gruppo. In particolare si occupa della progettazione e realizzazione di reti gas, dell'esercizio e della manutenzione delle stesse, nonché della gestione delle richieste di connessione e controllo della qualità e continuità del servizio.

Il valore dell'avviamento associato alla CGU "A2A Reti Gas", pari a 41 milioni di euro, deriva da diverse acquisizioni effettuate da parte di A2A Reti Gas S.p.A. (ora Unareti S.p.A.) nel corso degli ultimi anni, relative a società che operano quali distributori di gas in circa 200 comuni italiani (l'attività è concentrata prevalentemente in Lombardia e Piemonte) per 38 milioni di euro nonché per 3 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del consolidamento del Gruppo ACSM–AGAM.

Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit "A2A Reti Gas", è stato determinato facendo riferimento al valore d'uso della stessa.

Nella determinazione del valore d'uso si è considerato, a fini prudenziali, un orizzonte temporale corrispondente alla scadenza anticipata prevista dall'attuale normativa per le concessioni in essere.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Le analisi di sensitività effettuate hanno evidenziato che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in meno dello 0,1% di WACC e/o del tasso di crescita g, per quelle CGU dove quest'ultimo parametro è positivo, confermano valori recuperabili superiori ai valori contabili, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36.

Cash Generating Unit "A2A Gas"

L'avviamento risultante dal consolidamento della Business Unit "A2A Gas", pari a 31 milioni di euro, si riferisce al settore della vendita di gas a clienti finali (sia civili che industriali) e grossisti ed è stato sottoposto ad impairment test. Si precisa che la Cash Generating Unit "A2A Gas" è costituita dalla quota parte dell'avviamento emerso a seguito della fusione tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A. per 7 milioni di euro e per 24 milioni di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del consolidamento del Gruppo ACSM–AGAM.

Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla CGU, in sede di impairment test, è stato determinato considerando uno scenario a vita utile indefinita.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Le analisi di sensitività effettuate hanno evidenziato che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in meno dello 0,1% di WACC e/o del tasso di crescita g, per quelle CGU dove quest'ultimo parametro è positivo, confermano valori recuperabili superiori ai valori contabili, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36.

Cash Generating Unit "A2A Calore"

L'avviamento derivante dal consolidamento della Business Unit "A2A Calore", pari a 22 milioni di euro, è suddiviso in più società del Gruppo A2A che operano nel settore della produzione, distribuzione e vendita del teleriscaldamento. In particolare, nella Cash Generating Unit in esame è compresa, per 18 milioni di euro, una parte dell'avviamento conseguente all'operazione di fusione tra BAS S.p.A. e A2A S.p.A. e per 1 milione di euro all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del consolidamento del Gruppo ACSM–AGAM.

Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla Cash Generating Unit "A2A Calore", in sede di impairment test, è stato determinato come media di uno scenario a vita utile indefinita e uno a vita utile definita il cui orizzonte temporale è stato calcolato sulla vita utile residua degli impianti.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta superiore al capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.

Le analisi di sensitività effettuate hanno evidenziato che, a parità di ogni altro fattore, una variazione in meno dello 0,1% di WACC e/o del tasso di crescita g, per quelle CGU dove quest'ultimo parametro è positivo, confermano valori recuperabili superiori ai valori contabili, non evidenziando dunque perdite di valore così come definite dallo IAS 36.

Cash Generating Unit "Energia Elettrica"

La Cash Generating Unit "Energia Elettrica" afferisce alle Business Unit Generazione e Trading e Business Unit Mercato di A2A, la cui attività è finalizzata alla generazione e alla vendita sui mercati all'ingrosso e al dettaglio dell'energia elettrica. Il supporto alle aree commerciali è assicurato dalle attività di approvvigionamento combustibili, programmazione e dispacciamento impianti di generazione elettrica nonché dall'ottimizzazione della gestione del portafoglio industriale.

L'avviamento derivante dal consolidamento della Cash Generating Unit "Energia Elettrica", pari a 1 milione di euro, si riferisce all'allocazione alla CGU, effettuata nell'esercizio 2019, di una quota dell'avviamento iscritto in conseguenza del consolidamento del Gruppo ACSM–AGAM.

In particolare, le attività relative alla Cash Generating Unit "Energia Elettrica" includono:

  • produzione di energia elettrica: attività di gestione delle centrali attraverso un parco di generazione composto da centrali idroelettriche, termoelettriche e fotovoltaiche con potenza installata pari a circa 6,8 GW;
  • energy management: attività di compravendita di energia elettrica e di combustibili, gassosi e non gassosi, sui mercati all'ingrosso nazionali e internazionali; approvvigionamento dei combustibili necessari e gestione dei titoli ambientali per coprire i fabbisogni delle centrali termoelettriche e dei clienti; pianificazione, programmazione e dispacciamento degli impianti di produzione di energia elettrica;
  • vendite di energia elettrica: attività di commercializzazione di energia elettrica ai clienti del mercato libero.

L'impairment test della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" si riferisce esclusivamente alle attività correlate all'energia elettrica, escludendo pertanto le attività relative alla Cash Generating Unit "A2A Gas" oggetto di impairment test specifico, così come precedentemente descritto.

Si segnala inoltre che il perimetro della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" non comprende:

  • la centrale di San Filippo del Mela, di proprietà di A2A Energiefuture S.p.A., operante in regime di Unità Essenziale, che costituisce autonoma CGU;
  • la centrale di Monfalcone, di proprietà di A2A Energiefuture S.p.A., che costituisce autonoma CGU;
  • l'attività del servizio di Maggior Tutela* , erogato dalla società A2A Energia S.p.A.;2
  • le opzioni di sviluppo, in linea con le prescrizioni dello IAS 36;
  • l'attività di trading svolta da A2A S.p.A..
    • * Il servizio di Maggior Tutela si applica ai clienti con utenze domestiche, con utenze per usi diversi dalle abitazioni o per illuminazioni pubblica (ossia piccole imprese connesse in bassa tensione aventi meno di 50 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro) alimentate in bassa tensione. Tale categoria include tutti gli utenti che non hanno optato per il cd. Mercato Libero o sono rimasti senza fornitore. Il servizio di Maggior Tutela garantisce la fornitura di energia a prezzi stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Il valore della Cash Generating Unit "Energia Elettrica" oggetto di impairment test è risultato pari a 2.208 milioni di euro.

Lo scenario di Piano del Gruppo A2A è stato elaborato prendendo a riferimento, per il 2021, le curve forward. Per gli anni successivi e, quindi, dal 2022 al 2030, le previsioni sono basate su un modello proprietario interno ad A2A e la stima dei diversi parametri (PUN; gas; prezzo petrolio; etc.) è stata determinata sulla base dell'andamento dei fondamentali di domanda ed offerta e delle principali commodities di riferimento, nonché sulle analisi dei principali operatori di mercato ed istituti di ricerca. Lo scenario così elaborato ha portato a valori che risultano in aumento per tutto l'orizzonte di pianificazione fino al 2030. In particolare, al 2030 i principali valori di riferimento sono i seguenti:

  • Prezzo petrolio: 71,8 €/bbl;
  • PUN medio: 74,8 €/MWh;

• Gas al PSV (mercato spot di riferimento del gas in Italia): 24,5 €/MWh.

Inoltre, nei flussi economici futuri della CGU Energia Elettrica è inclusa la previsione di incremento, previsto dalla Legge 12/19, dei canoni di concessione per gli impianti idroelettrici. Tale incremento è suddiviso in tre principali driver:

  • canone aggiuntivo, di importo unitario pari a 20 €/KW, applicabile solo alle concessioni scadute e gestite in prorogatio;
  • aggiornamento della modalità di calcolo della componente fissa legata alla potenza di concessione e tariffa unitaria pari ad almeno 30 €/KW (circa +50% rispetto alle regole correnti);
  • fornitura gratuita obbligatoria di una quota di energia elettrica alle Regioni.

L'impatto complessivo, calcolato a partire dal 2021, è pari a circa 20 milioni di euro all'anno.

È stato altresì considerato l'impatto della piena liberalizzazione del mercato elettrico e della conclusione del servizio di Maggior Tutela.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta in linea con il capitale investito netto comprensivo del valore dell'avviamento iscritto. Nella tabella che segue sono riportati il capitale investito netto al 31 dicembre 2020, il tasso di attualizzazione utilizzato, i tassi di crescita oltre l'orizzonte temporale esplicito, il valore recuperabile ottenuto.

CGU Energia Elettrica Capitale investito
netto in milioni di
euro al 31 12 2020
WACC
Post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico
e valore d'uso
31 12 2020 2.208 6,4% 0,0% 2.208 -
CGU Energia Elettrica Capitale investito
netto in milioni di
euro al 31 12 2019
WACC
Post-tax
Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico
e valore d'uso
31 12 2019 2.037 6,6% 0,0% 2.164 127

Sono state inoltre condotte ulteriori analisi e sensitivity considerando i potenziali effetti delle variazioni dei parametri di riferimento del tasso WACC: a parità di ogni altro fattore, una variazione in più/meno 0,2% di WACC determina una variazione del valore d'uso di più/meno circa 19 milioni di euro.

Immobilizzazioni diverse dall'avviamento

Cash Generating Unit "Monfalcone"

In continuità con l'esercizio precedente e per le stesse motivazioni evidenziate nel Bilancio 2019, il management di A2A ha mantenuto la Centrale di Monfalcone in una CGU separata rispetto alla CGU Energia Elettrica.

Per tutto l'esercizio 2020 sono stati registrati valori molto negativi di Clean Spark Spread (mediamente negativi per circa 14 €/MWh) per effetto sia dei valori costantemente alti di CO2 sia della riduzione della quotazione PUN, che hanno impattato in maniera significativa sul profilo di funzionamento della Centrale continuando la traiettoria negativa già registrata nel corso dell'esercizio 2019. Valori così bassi di Clean Dark Spread non consentono la piena copertura dei costi di funzionamento così come già successo nel corso dell'esercizio 2019 causando lunghi periodi di fermata della centrale.

Focus prioritario per la Centrale è identificare una prospettiva che mantenga la connotazione industriale del sito, valorizzando al meglio le competenze distintive di A2A (che detiene conoscenze ingegneristiche e know-how tecnico e gestionale nelle filiere dell'energia e dell'ambiente) con soluzioni che rispondano a esigenze di sistema in termini di energia pulita, flessibilità e soluzioni ambientali per l'economia circolare.

Ai fini della determinazione del Valore d'Uso è stato considerato uno scenario a vita utile definita, coerente con le ipotesi di funzionamento dell'impianto allo stato attuale.

L'Impairment Test condotto ha comportato una svalutazione pari a 1 milione di euro.

Nella tabella che segue sono riportati il tasso di attualizzazione e il tasso di crescita utilizzati.

CGU Centrale termoelettrica
di Monfalcone
Valore contabile
pre impairment
test in milioni di
euro al 31 12 2020
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Svalutazione
31 12 2020 4 6,4% 0,0% 3 (1)
CGU Centrale termoelettrica
di Monfalcone
Valore contabile
pre impairment
test in milioni di
euro al 31 12 2019
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Svalutazione
31 12 2019 3 6,6% 0,0% 1 (2)

Cash Generating Unit "San Filippo del Mela"

La centrale di San Filippo del Mela comprende due impianti: SFM 150 kV (gruppo 1) e SFM 220 kV (gruppi 2, 5 e 6).

Con la Delibera 803/2016 del 28 dicembre 2016, l'Autorità ha riconosciuto l'impianto di San Filippo del Mela tra gli impianti essenziali ammessi al reintegro dei costi per il periodo di contrattualizzazione con Terna che riguarderà il quinquennio 2017-2021; dal punto di vista impiantistico, la richiesta del Gruppo per l'ammissione al reintegro ha riguardato solo l'impianto a 220 kV (UP SF2, UP SF5, UP SF6) con la messa a disposizione dell'impianto 150 kV (UP SF1) come riserva dell'UP SF2. Nel corso del 2020, con Delibera 269/2020, ARERA ha accolto l'istanza per il riconoscimento di essenzialità dell'impianto nel 2022.

Per la CGU "San Filippo del Mela", non sono state effettuate ipotesi specifiche sull'andamento dei ricavi da Capacity Payment in considerazione della incompatibilità tra il meccanismo vigente di reintegro dei costi e il meccanismo potenziale del Capacity Market.

Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile risulta in linea con il capitale investito netto.

Il risultato dell'impairment test effettuato sulla CGU nel 2020 non ha comportato alcuna rettifica di valore.

CGU Centrale termoelettrica
San Filippo del Mela
Valore contabile
pre impairment
test in milioni di
euro al 31 12 2020
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico
e valore d'uso
31 12 2020 54 6,4% 0,0% 54 -
CGU Centrale termoelettrica
San Filippo del Mela
Valore contabile
pre impairment
test in milioni di
euro al 31 12 2019
WACC Tasso di
crescita g
Valore
Recuperabile
(valore d'uso)
Differenza tra
valore di carico
e valore d'uso
31 12 2019 77 6,6% 0,0% 78 1

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
31 12 2019 31 12 2020
Partecipazioni in imprese valutate con il
metodo del Patrimonio netto
38 (21) 17 - -
Altre attività finanziarie non correnti 27 3 6 36 20 21
Totale partecipazioni e altre attività
finanziarie non correnti
65 3 (15) 53 20 21

La tabella seguente evidenzia il dettaglio delle variazioni del valore delle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto":

Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto
milioni di euro
TOTALE
Valori al 31 dicembre 2019 38
Effetto primo condolidamento acquisizioni 2020 -
Variazioni dell'esercizio:
- acquisizioni ed aumenti di capitale
- valutazioni a Patrimonio netto
- svalutazioni
- incassi dividendi di partecipazioni valutate ad equity (1)
- cessioni
- altre variazioni (3)
- riclassificazioni (17)
Totale variazioni dell'esercizio (21)
Valori al 31 dicembre 2020 17

La variazione in diminuzione intervenuta nelle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto" risulta pari a 21 milioni di euro ed è riconducibile alla variazione del metodo di consolidamento di ASM Energia S.p.A., in virtù della sottoscrizione dei patti parasociali, e Gelsia Ambiente S.r.l., in conseguenza dell'operazione di partnership industriale con AEB S.p.A., per 17 milioni di euro, alla riclassificazione, per 3 milioni di euro, nelle "Attività non correnti destinate alla vendita" della partecipazione in Ge.S.I. S.r.l. e all'incasso di dividendi per 1 milione di euro.

Il dettaglio delle partecipazioni è riportato nell'allegato n. 4 "Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto".

Le "Altre attività finanziarie non correnti" presentano al 31 dicembre 2020 un saldo pari a 36 milioni di euro, con un incremento di 9 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2019 riferibile per 3 milioni di euro agli effetti derivanti dai primi consolidamenti e per 7 milioni di euro ad investimenti effettuati in start-up innovative tramite progetti di Corporate Venture Capital, al netto di altre variazioni in diminuzione pari ad 1 milione di euro.

Al 31 dicembre 2020 le "Altre attività finanziarie non correnti" si riferiscono per 20 milioni di euro a crediti finanziari a medio/lungo termine, di cui 9 milioni di euro relativi a finanziamenti verso terzi e a crediti da leasing in applicazione dell'IFRS 16, 4 milioni di euro verso il Comune di Brescia, avente come oggetto la gestione dell'illuminazione pubblica in applicazione dell'IFRIC 12, e 7 milioni di euro derivanti dalla gestione dell'impianto biocubi di Cedrasco da parte della controllata Bioase in applicazione dell'IFRIC 12, per 8 milioni di euro a partecipazioni in altre imprese, per il cui dettaglio si rimanda all'allegato n. 5 "Elenco delle partecipazioni in altre imprese" e per 7 milioni di euro ad investimenti effettuati in start-up innovative tramite progetti di Corporate Venture Capital.

4) Attività per imposte anticipate

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni nette
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Attività per imposte anticipate 277 (8) (4) 265

Le "Attività per imposte anticipate" ammontano a 265 milioni di euro (277 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e presentano un decremento di 12 milioni di euro.

La voce accoglie l'effetto netto, dettagliato nella tabella che segue a cui si rimanda, delle passività per imposte differite e delle attività per imposte anticipate a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo delle attività fiscali differite.

I valori al 31 dicembre 2020 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Si indicano di seguito, in apposita tabella, le principali attività e passività per imposte anticipate/differite.

Bilancio
consolidato
31 12 2019
Effetti
primi
consolid.
Acc.ti
(A)
Utilizzi
(B)
Adeg.
Aliquote
(C)
Totale
(A+B+C)
IFRS 9 a
Patrimonio
netto
IAS 19
Revised a
Patrimonio
netto
Altri
movim./
Riclass
Bilancio
consolidato
31 12 2020
Dettaglio imposte
anticipate/differite
(attive/passive)
Passività per imposte
differite
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
522 5 8 (49) - (41) - - - 486
Applicazione del principio del
leasing finanziario (IFRS 16)
1 - - 4 - 4 - - - 5
Applicazione del principio
degli strumenti finanziari
(IFRS 9)
- - - - - - - - - -
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
71 17 1 (7) - (6) - - (3) 79
Plusvalenze rateizzate - - - - - - - - - -
Trattamento di fine rapporto 2 - - - - - - - - 2
Avviamento 6 - - - - - - - - 6
Altre imposte differite 2 - - - - - - - - 2
Totale passività per
imposte differite (A)
604 22 9 (52) - (43) - - (3) 580
Attività per imposte
anticipate
Fondi rischi tassati 98 5 28 (17) - 11 - (3) - 111
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
570 8 11 (63) - (52) - - - 526
Applicazione del principio
degli strumenti finanziari
(IFRS 9)
4 - - - - - (9) - - (5)
Fondo rischi su crediti 8 2 5 (4) - 1 - - - 11
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
5 - - - - - - - - 5
Contributi 17 - - (1) - (1) - - - 16
Avviamento 179 - - (6) - (6) - - - 173
Altre imposte anticipate - 1 9 (2) - 7 - - - 8
Totale attività per imposte
anticipate (B)
881 16 53 (93) - (40) (9) (3) - 845
EFFETTO NETTO
IMPOSTE DIFFERITE
ATTIVE/PASSIVE (B-A)
277 (6) 44 (41) - 3 (9) (3) 3 265

5) Altre attività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Strumenti derivati non correnti 2 (2) - 2 -
Altre attività non correnti 23 6 (1) 28 - -
Totale altre attività non correnti 25 6 (3) 28 2 -

La voce in esame al 31 dicembre 2020 presenta, al netto dell'effetto dei primi consolidamenti per 6 milioni di euro, un decremento di 3 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.

Gli "Strumenti derivati non correnti" non presentano alcun valore al 31 dicembre 2020 e risultano in riduzione di 2 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.

Le "Altre attività non correnti" ammontano a 28 milioni di euro. La voce risulta composta da depositi cauzionali e da costi già sostenuti, ma di competenza di esercizi futuri.

ATTIVITÀ CORRENTI

6) Rimanenze

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
- Materiali 75 3 (1) 77
- Fondo obsolescenza materiali (18) (2) (20)
Totale materiali 57 3 (3) 57
- Combustibili 112 2 (41) 73
- Altre 4 3 2 9
Materie prime, sussidiarie e di consumo 173 8 (42) 139
Combustibili presso terzi 11 (11) -
Totale rimanenze 184 8 (53) 139

Le "Rimanenze" sono pari a 139 milioni di euro (184 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al netto del relativo fondo obsolescenza per 20 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le rimanenze, al netto degli effetti dei primi consolidamenti pari a 8 milioni di euro, presentano un decremento complessivo pari a 53 milioni di euro così di seguito dettagliato:

  • 41 milioni di euro riconducibili alla riduzione delle giacenze di combustibili (che comprendono le rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica e le rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio dello stesso);
  • 11 milioni di euro alla riduzione delle rimanenze di carbone presso magazzini di terzi;
  • 3 milioni di euro alla riduzione delle giacenze di materiali comprensiva dell'accantonamento al fondo obsolescenza materiali;
  • 2 milioni di euro all'incremento delle rimanenze di certificati bianchi di trading.

7) Crediti commerciali

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Crediti commerciali fatture emesse 756 77 (2) 831
Crediti commerciali fatture da emettere 1.204 24 101 1.329
(Fondo rischi su crediti) (108) (16) (6) (130)
Totale crediti commerciali 1.852 85 93 2.030

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Al 31 dicembre 2020 i "Crediti commerciali" risultano pari a 2.030 milioni di euro (1.852 milioni di euro al 31 dicembre 2019), con un incremento di 93 milioni di euro al netto dell'effetto dei primi consolidamenti pari a 85 milioni di euro. Nel dettaglio le variazioni hanno riguardato:

  • per 154 milioni di euro, l'aumento dei crediti commerciali verso clienti che al 31 dicembre 2020 presentano un saldo di 1.912 milioni di euro (1.758 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • per 23 milioni di euro l'aumento dei crediti verso società collegate, che presentano un saldo pari a 29 milioni di euro (6 milioni di euro al termine del precedente esercizio);
  • per 1 milione di euro, l'aumento dei crediti verso i comuni di Milano e Brescia che evidenziano un saldo complessivo pari a 85 milioni di euro (84 milioni di euro nell'esercizio precedente).

Il "Fondo rischi su crediti", calcolato in ottemperanza al principio IFRS 9, è pari a 130 milioni di euro e presenta un incremento netto di 22 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, di cui 16 milioni di euro riconducibili agli effetti derivanti dai primi consolidamenti. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.

La movimentazione dettagliata del Fondo rischi su crediti viene evidenziata nel seguente prospetto:

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2020
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2020
Fondo rischi su crediti 108 16 30 (23) (1) 130

Nel corso del 2020, non sono stati registrati significativi impatti negativi sul credito commerciale da clienti Retail a seguito della pandemia da COVID-19. I tempi di incasso ("DSO") al 31 dicembre 2020 sono infatti risultati allineati a quelli al 31 dicembre 2019. Le perdite su crediti realizzate nel 2020 non si discostano significativamente da quelle rilevate negli esercizi precedenti.

Il Gruppo, tuttavia, tenendo conto che gli impatti relativi all'emergenza sanitaria non si sono esauriti ma potrebbero essere solo posticipati nel tempo (riduzione degli ammortizzatori, possibili chiusure definitive di alcune attività nel corso dei prossimi mesi), in sede di valutazione dei rischi delle perdite attese su crediti per il bilancio 2020, come previsto dal principio IFRS 9, ha ritenuto opportuno introdurre un correttivo di "svalutazione specifica emergenza Coronavirus", in alcuni casi anche su fasce di scaduto inferiore a 270 giorni e procedendo conseguentemente ad incrementare gli stanziamenti a Fondo svalutazione crediti per circa 16 milioni di euro.

Si riporta di seguito l'aging dei crediti commerciali:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Crediti commerciali di cui: 2.030 1.852
Correnti 588 546
Scaduti di cui: 241 210
- Scaduti fino a 30 gg 55 41
- Scaduti da 31 a 180 gg 51 61
- Scaduti da 181 a 365 gg 40 34
- Scaduti oltre 365 gg 95 74
Fatture da emettere 1.331 1.204
Fondo rischi su crediti (130) (108)

8) Altre attività correnti

milioni di euro Valore al
Effetto
31 12 2019
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Strumenti derivati correnti (derivati commodity) 371 55 426 - -
Altre attività correnti di cui: 196 36 27 259
- crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali
69 8 35 112
- anticipi a fornitori 39 (12) 27
- crediti verso il personale 1 - 1
- crediti tributari 14 10 29 53
- crediti di competenza di esercizi/periodi futuri 23 2 (1) 24
- crediti verso Ergosud 2 - 2
- crediti verso enti previdenziali 3 (1) 2
- Ufficio del bollo 1 - 1
- crediti per risarcimenti danni 2 1 3
- crediti per anticipi COSAP 2 - 2
- crediti per depositi cauzionali 2 1 3
- crediti per canone RAI 3 - 3
- altri crediti diversi 35 16 (25) 26
Totale altre attività non correnti 567 36 82 685 - -

Le "Altre attività correnti", presentano un saldo pari a 685 milioni di euro rispetto ai 567 milioni di euro al 31 dicembre 2019, evidenziando, al netto dei primi consolidamenti per 36 milioni di euro, un incremento di 82 milioni di euro.

Gli "Strumenti derivati correnti" presentano un incremento di 55 milioni di euro correlato all'aumento dei derivati su commodity dovuto sia alla variazione della valutazione a fair value al termine dell'esercizio in esame sia alla variazione delle quantità coperte. Si segnala che tra le "Altre passività correnti" è iscritta la voce "Strumenti derivati correnti" per 403 milioni di euro.

I crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, pari a 112 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si riferiscono ai crediti per perequazioni pertinenti sia all'esercizio 2020 che a residui crediti per perequazioni inerenti precedenti esercizi e a crediti per componenti tariffarie al netto degli incassi effettuati nell'anno corrente.

I crediti tributari, pari a 53 milioni di euro, si riferiscono principalmente a crediti verso l'Erario per accise e ritenute.

I crediti verso Ergosud S.p.A., pari a 2 milioni di euro (invariati rispetto all'esercizio precedente) si riferiscono al credito spettante per gli impianti "nuovi entranti" (centrale di Scandale), inerente quote di diritti di emissione come previsto dalle Delibere dell'ARERA ARG/elt n.194/10 e n.117/10.

9) Attività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
31 12 2019 31 12 2020
Altre attività finanziarie 9 2 11 9 11
Attività finanziarie vs parti correlate 1 (1) - 1 -
Attività finanziarie vs attività destinate alla
vendita
- - - - -
Totale attività finanziarie correnti 10 - 1 11 10 11

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività Note illustrative

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Le "Attività finanziarie correnti" risultano pari a 11 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Tale voce si riferisce principalmente a crediti finanziari verso Soci di minoranza e terzi.

10) Attività per imposte correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Attività per imposte correnti 63 1 12 76

Al 31 dicembre 2020 tale posta risulta pari a 76 milioni di euro (63 milioni di euro al 31 dicembre 2019) ed è riferita ai crediti IRES ed IRAP per importi richiesti a rimborso su versamenti di esercizi precedenti, e al credito residuo per Robin Tax, versata nei precedenti esercizi, che sarà recuperato negli anni successivi.

11) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 434 36 542 1.012 434 1.012

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 31 dicembre 2020 rappresentano la somma dei saldi bancari e postali attivi del Gruppo; la variazione positiva relativa all'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del 2020 è pari a 36 milioni di euro.

I depositi bancari includono gli interessi maturati anche se non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.

12) Attività non correnti destinate alla vendita

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Attività non correnti destinate alla vendita - 28 28 - -

Al 31 dicembre 2020 le "Attività non correnti destinate alla vendita" risultano pari a 28 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2019) e si riferiscono per 25 milioni di euro alla riclassificazione secondo l'IFRS 5 delle attività della controllata Consul System S.p.A., in seguito alla cessione di una quota pari al 26%, perfezionata in data 28 gennaio 2021 e per 3 milioni di euro alla riclassificazione della partecipazione in Ge.S.I. S.r.l. in seguito all'esercizio dell'opzione di vendita dell'intera partecipazione detenuta effettuato in data 23 novembre 2020.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

PATRIMONIO NETTO

La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 31 dicembre 2020 risulta pari a 4.116 milioni di euro (3.651 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è dettagliata nella seguente tabella:

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Patrimonio netto di spettanza del Gruppo:
Capitale sociale 1.629 - 1.629
(Azioni proprie) (54) - (54)
Riserve 1.325 273 1.598
Risultato dell'esercizio di Gruppo 389 (25) 364
Totale Patrimonio del Gruppo 3.289 248 3.537
Interessi di minoranze 362 217 579
Totale Patrimonio netto 3.651 465 4.116

La movimentazione del Patrimonio netto è complessivamente positiva per 465 milioni di euro. Il risultato dell'esercizio ha prodotto un effetto positivo per 364 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo per 241 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, una variazione netta positiva dei derivati Cash flow hedge e delle riserve IAS 19 per 32 milioni di euro ed una variazione netta positiva degli interessi delle minoranze per 217 milioni di euro.

13) Capitale sociale

Il "Capitale sociale" ammonta a 1.629 milioni di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.

14) Azioni proprie

Le "Azioni proprie" sono pari a 54 milioni di euro, invariate rispetto al 31 dicembre 2019, e si riferiscono a n. 23.721.421 azioni proprie detenute dalla capogruppo A2A S.p.A..

15) Riserve

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Riserve 1.325 273 1.598
di cui:
- Variazione fair value derivati Cash flow hedge e fair value Bond (41) 34 (7)
- Effetto fiscale 11 (10) 1
Riserve di Cash flow hedge (30) 24 (6)
Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (77) 11 (66)
Effetto fiscale 20 (3) 17
Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (57) 8 (49)

Le "Riserve", che ammontano a 1.598 milioni di euro (1.325 milioni di euro al 31 dicembre 2019), comprendono la riserva legale, le riserve straordinarie, nonché gli utili portati a nuovo delle società controllate.

Tale voce comprende inoltre la riserva di Cash flow hedge, negativa per 6 milioni di euro, che si riferisce alla valorizzazione al termine dell'esercizio dei derivati che rispondono ai requisiti dell'Hedge accounting, nonché alla valutazione a fair value dei Bond in valuta al netto dell'effetto fiscale.

La posta in oggetto include riserve negative pari a 49 milioni di euro relative agli effetti dell'adozione dello IAS 19 Revised – Benefici a dipendenti che prevedono la rilevazione degli utili e delle perdite attuariali direttamente tra le riserve incluse nel Patrimonio netto.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

La voce comprende la riserva di Patrimonio netto derivante dalla prima applicazione dell'IFRS 9, ed in particolare l'impairment dei crediti commerciali secondo il modello cd. "expected losses".

Le Altre Riserve comprendono un incremento netto di 93 milioni di euro derivante principalmente dal primo consolidamento di AEB S.p.A. che ha portato un incremento di 139 milioni di euro al netto delle quote di patrimonio netto, già precedentemente controllate da A2A S.p.A., assegnate ai soci terzi.

Raccordo tra il risultato netto di A2A S.p.A. e il risultato netto di Gruppo
milioni di euro
2020 2019
Risultato d'esercizio di A2A S.p.A. 546 451
Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato (452) (378)
Risultati delle società controllate, collegate e a controllo congiunto
non recepiti nel bilancio di A2A S.p.A.
433 485
Ripristino di valore di partecipazioni in società controllate effettuate nel bilancio di
A2A S.p.A.
- (97)
Altre rettifiche di consolidato (163) (72)
Risultato dell'esercizio di Gruppo 364 389
Raccordo tra il Patrimonio netto di A2A S.p.A. e il Patrimonio netto di Gruppo
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019
Patrimonio netto di A2A S.p.A. 3.177 2.844
- Eliminazione della quota della riserva di patrimonio derivante da utili su operazioni
infragruppo per il conferimento dei rami d'azienda
(386) (390)
- Utili (perdite) portati a nuovo 736 819
- Dividendi infragruppo eliminati nel bilancio consolidato (452) (378)
- Risultati delle società controllate non recepiti nel bilancio di A2A S.p.A. 433 485
- Ripristino di valore di partecipazioni in società controllate effettuate nel bilancio
di A2A S.p.A.
- (97)
- Altre rettifiche di consolidato 29 6

16) Risultato dell'esercizio

Risulta positivo per 364 milioni di euro ed accoglie il risultato dell'esercizio in esame.

17) Interessi di minoranze

milioni di euro Valore al Variazioni Valore al
31 12 2019 dell'esercizio 31 12 2020
Interessi di minoranze 362 217 579

Gli "Interessi di minoranze" ammontano a 579 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (362 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e rappresentano, principalmente, le quote di capitale, di riserve e di risultato di spettanza degli azionisti di minoranza relativi ai Soci terzi.

L'incremento netto dell'esercizio risulta pari a 217 milioni di euro, di cui 215 milioni di euro relativi agli interessi di minoranza del gruppo AEB, consolidato a partire dal 1° novembre 2020.

PASSIVITÀ PASSIVITÀ NON CORRENTI

18) Passività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
Valore al
dell'esercizio
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Obbligazioni non convertibili 2.550 - 140 2.690 2.550 2.690
Debiti verso banche 638 69 221 928 638 928
Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti 117 10 (38) 89 117 89
Debiti verso altri finanziatori 2 2 198 202 2 202
Totale passività finanziarie non correnti 3.307 81 521 3.909 3.307 3.909

Le "Passività finanziarie non correnti", pari a 3.909 milioni di euro (3.307 milioni di euro al 31 dicembre 2019) presentano un incremento di 521 milioni di euro, al netto degli effetti relativi ai primi consolidamenti delle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio.

Le "Obbligazioni non convertibili" sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:

  • 499 milioni di euro, con scadenza gennaio 2022 e cedola del 3,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 300 milioni di euro, Private Placement con scadenza dicembre 2023 e cedola del 4,00%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 300 milioni di euro, Private Placement con scadenza marzo 2024 e cedola dell'1,25%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 298 milioni di euro, con scadenza febbraio 2025 e cedola dell'1,75%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 296 milioni di euro, con scadenza ottobre 2027 e cedola dell'1,625%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 110 milioni di euro, Private Placement in yen con scadenza agosto 2036 e tasso fisso del 5,405%, il cui valore nominale è pari a 14 miliardi di yen;
  • 394 milioni di euro, con scadenza luglio 2029 e cedola dell'1,00%, il cui valore nominale è pari a 400 milioni di euro;
  • 493 milioni di euro, con scadenza ottobre 2032 e cedola dell'0,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro.

L'incremento netto della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 140 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, è dovuto principalmente alla sottoscrizione del nuovo bond con scadenza 2032, in parte compensato dalla riclassificazione alla voce "Passività finanziarie correnti" del bond con scadenza 2021 e alla variazione in diminuzione del cambio ECB applicato al bond in yen.

I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 928 milioni di euro e presentano un incremento di 290 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, di cui 69 milioni di euro riconducibili agli effetti derivanti dai primi consolidamenti dell'esercizio e 221 milioni di euro riferibili alla sottoscrizione di nuovi finanziamenti con istituti bancari, al netto della riclassifica nella voce passività correnti delle quote di capitale in scadenza entro l'anno successivo.

I "Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti" risultano pari a 89 milioni di euro, in diminuzione di 28 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, in conseguenza del riscatto anticipato dei leasing afferenti gli impianti delle società rinnovabili e della riclassifica nella voce passività correnti delle quote in scadenza entro l'anno successivo.

I "Debiti verso altri finanziatori" risultano pari a 202 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e risultano in incremento a seguito dell'erogazione di un nuovo finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti pari a 200 milioni di euro nei confronti della capogruppo A2A S.p.A..

Nella seguente tabella è riportato il confronto, per ogni categoria di indebitamento a lungo termine, tra il valore contabile e il fair value, comprensivo della quota in scadenza nei 12 mesi successivi. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni di borsa, mentre per quelli non 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo A2A.

milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota non
corrente
Fair Value
Obbligazioni 3.049 3.088 398 2.690 3.237
Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 1.299 1.299 169 1.130 1.339
Totale 4.348 4.387 567 3.820 4.576

19) Benefici a dipendenti

Alla data di riferimento tale posta risulta pari a 278 milioni di euro (307 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e presenta le seguenti variazioni:

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2020
Accant. Utilizzi Altre
Variazioni
Valore al
31 12 2020
Trattamento di fine rapporto 159 4 32 (18) (29) 148
Benefici a dipendenti 148 (8) (10) 130
Totale benefici a dipendenti 307 4 32 (26) (39) 278

La movimentazione dell'esercizio è riconducibile per 32 milioni di euro agli accantonamenti dell'esercizio, per 26 milioni di euro al decremento dovuto alle erogazioni dell'esercizio e per 30 milioni di euro al decremento netto riferito principalmente ai versamenti dell'esercizio ai fondi previdenziali. Inoltre, le valutazioni attuariali dell'esercizio comprendono il decremento derivante dall'actuarial gains/losses per 9 milioni di euro. Gli effetti derivanti dai primi consolidamenti dell'esercizio risultano infine pari a 4 milioni di euro.

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

2020 2019
Tasso di attualizzazione da -0,3% a 0,3% da -0,1% a 0,8%
Tasso di inflazione annuo 0,8% 1,2%
Tasso annuo incremento dei premi anzianità 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento delle mensilità aggiuntive 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia elettrica 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento del costo del gas 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 2,1% 2,4%
Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative 1,1% 1,1%
Frequenze annue di turnover da 4,0% a 5,0% da 4,0% a 5,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR da 2,0% a 2,5% da 2,0% a 2,5%

Si segnala che:

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:
  • per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle AS62 ( Sconto energia elettrica e Sconto gas), RG48 (TFR ed altri piani) e TG62 (Premungas);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
consolid.
acquisizioni
2020
Accant. Rilasci Utilizzi Altre
Variazioni
Valore al
31 12 2020
Fondi decommissioning 264 3 2 (15) 47 301
Fondi spese chiusura e post-chiusura
discariche
196 2 (1) (13) 184
Fondi fiscali 36 3 12 (3) 48
Fondi cause legali e contenziosi del
personale
42 9 (1) (3) 1 48
Altri fondi rischi 138 19 50 (6) (20) (10) 171
Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
676 25 75 (11) (51) 38 752

I fondi rischi, oneri e passività per discariche ammontano al 31 dicembre 2020 a 752 milioni di euro e presentano un incremento pari a 76 milioni di euro.

I "Fondi decommissioning", che risultano pari a 301 milioni di euro accolgono gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi principalmente relativi alle centrali termoelettriche e agli impianti di termovalorizzazione. Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato utilizzi per 15 milioni di euro, a copertura degli oneri sostenuti nel corso dell'esercizio in esame, accantonamenti per 2 milioni di euro e altre variazioni in aumento per 47 milioni di euro, che si riferiscono ad alcune nuove perizie nonché agli effetti dell'aggiornamento delle perizie esistenti e dei tassi di attualizzazione utilizzati per la stima degli oneri futuri di smantellamento e ripristino dei siti aventi come contropartita le "Immobilizzazioni materiali". Gli effetti derivanti dai primi consolidamenti risultano pari a 3 milioni di euro.

I "Fondi spese chiusura e post-chiusura discariche", che risultano pari a 184 milioni di euro, si riferiscono all'insieme dei costi che dovranno essere sostenuti in futuro per la sigillatura delle discariche in coltivazione alla data di chiusura del bilancio e per la successiva gestione post-operativa, trentennale e cinquantennale, prevista dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato utilizzi per 13 milioni di euro, che rappresentano gli esborsi effettivi nell'esercizio in esame, ed accantonamenti netti pari a 1 milione di euro.

I "Fondi fiscali", che risultano pari a 48 milioni di euro, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per imposte dirette e indirette, tributi e accise. Tale posta risulta in incremento rispetto al 31 dicembre 2019 per 12 milioni di euro a seguito degli accantonamenti dell'esercizio.

I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 48 milioni di euro e si riferiscono a cause con terzi per 43 milioni di euro e con dipendenti per 3 milioni di euro, a fronte delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso, nonché a cause in essere con Istituti Previdenziali per 2 milioni di euro, relative a contributi previdenziali che il Gruppo ritiene di non dover versare e per i quali sono in essere specifici contenziosi.

Gli "Altri fondi", che risultano pari a 171 milioni di euro, di cui 19 milioni di euro derivanti dagli effetti dei primi consolidamenti, si riferiscono ai fondi relativi ai canoni di derivazione d'acqua pubblica per 46 milioni di euro, al fondo mobilità per gli oneri derivanti dal piano di ristrutturazione aziendale per 6 milioni di euro, nonché ad altri fondi per 119 milioni di euro che comprendono anche il fondo legato al contenzioso sulla Discarica di Grottaglie.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

21) Altre passività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Altre passività non correnti 140 9 (22) 127 - -
Strumenti derivati non correnti 9 10 19 9 19
Totale altre passività non correnti 149 9 (12) 146 9 19

La voce in esame presenta al 31 dicembre 2020 un decremento di 3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Le "Altre passività non correnti", che presentano un saldo pari a 127 milioni di euro, si riferiscono a depositi cauzionali da clienti per 72 milioni di euro, a passività di competenza di esercizi futuri per 12 milioni di euro, a debiti verso fornitori a medio/lungo termine per 3 milioni di euro, nonché ad altre passività non correnti per 40 milioni di euro, che comprendono i debiti a lungo termine contratti per le acquisizioni portate a termine nel corso degli ultimi esercizi, in particolare nel settore fotovoltaico da parte della controllata A2A Rinnovabili S.p.A..

Gli "Strumenti derivati non correnti" risultano pari a 19 milioni di euro e presentano una variazione positiva per 10 milioni di euro derivante dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari a chiusura dell'esercizio.

PASSIVITÀ CORRENTI

22) Debiti commerciali e altre passività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Acconti 3 - 3
Debiti verso fornitori 1.478 46 25 1.549
Totale debiti commerciali 1.481 46 25 1.552 - -
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza
sociale
43 1 - 44
Strumenti derivati correnti (derivati commodity) 380 23 403
Altre passività correnti di cui: 421 23 (25) 419
- Debiti verso il personale 85 2 9 96
- Debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali
105 2 (26) 81
- Debiti tributari 66 15 (36) 45
- Debiti per trasparenza fiscale 7 - 7
- Debiti per componenti tariffarie sull'energia 73 (7) 66
- Debiti per A.T.O. 3 - 3
- Debiti verso clienti per lavori da eseguire 17 (2) 15
- Debiti verso clienti per interessi su depositi
cauzionali
2 - 2
- Debiti verso soci terzi 4 (3) 1
- Debiti per acquisto partecipazioni 1 19 20
- Debiti per servizi ausiliari 10 5 15
- Debiti per incassi da destinare 10 1 11
- Debiti verso assicurazioni 4 1 5
- Debiti per compensazioni accise - - -
- Debiti per compensazioni ambientali 3 - 3
- Debiti per canone RAI 7 1 8
- Altri debiti diversi 24 4 13 41
Totale altre passività correnti 844 24 (2) 866 - -
Totale debiti commerciali e altre passività
correnti
2.325 70 23 2.418 - -

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazioni

I "Debiti commerciali e altre passività correnti" risultano pari a 2.418 milioni di euro (2.325 milioni di euro al 31 dicembre 2019), con un incremento di 93 milioni di euro.

I "Debiti commerciali" risultano pari a 1.552 milioni di euro e presentano, rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, un incremento pari a 71 milioni di euro, di cui 46 milioni di euro riferibili agli effetti derivanti dai primi consolidamenti dell'esercizio.

I "Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" risultano pari a 44 milioni di euro, in incremento di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2019 e riguardano la posizione debitoria del Gruppo nei confronti di Istituti Previdenziali e Assistenziali, relativi ai contributi della mensilità di dicembre 2020 non ancora liquidati.

Gli "Strumenti derivati correnti" risultano pari a 403 milioni di euro (380 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si riferiscono alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity. L'incremento è dovuto sia all'aumento delle valutazioni a fair value dell'esercizio, sia alla variazione delle quantità coperte. Si segnala che tra le "Altre attività correnti" è iscritta la voce "Strumenti derivati correnti" per 426 milioni di euro.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Le "Altre passività correnti" si riferiscono principalmente a:

  • debiti verso il personale per 96 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 dicembre 2019) relativi ai debiti verso i dipendenti per il premio di produttività maturato nell'esercizio, nonché all'onere per le ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2020;
  • debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 81 milioni di euro (105 milioni di euro al 31 dicembre 2019) inerenti il debito relativo alle componenti tariffarie fatturate e non ancora versate, nonché il debito per le perequazioni passive relative sia a esercizi precedenti sia all'esercizio in esame;
  • debiti tributari per 45 milioni di euro (66 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riferiti ai debiti verso l'Erario per accise, ritenute e Iva;
  • debiti per trasparenza fiscale per 7 milioni di euro nei confronti della società collegata Ergosud S.p.A., invariati rispetto al 31 dicembre 2019;
  • debiti per componenti tariffarie sull'energia elettrica per 66 milioni di euro (73 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • debiti per A.T.O. per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019), relativi al pagamento del canone per le concessioni della gestione del servizio idrico;
  • debiti verso clienti per lavori da eseguire per 15 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2019), riferiti a preventivi già incassati dai clienti per lavori che non sono ancora stati completati;
  • debiti verso compagnie assicurative per 5 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • debiti per acquisto partecipazioni per 20 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019) relativi all'acquisto di nuove partecipazioni nel settore fotovoltaico.

23) Passività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Obbligazioni non convertibili 46 352 398 46 398
Debiti verso banche 233 5 (70) 168 233 168
Debiti finanziari per diritti d'uso correnti 25 1 (5) 21 25 21
Debiti finanziari verso parti correlate - - - - -
Debiti verso altri finanziatori - 1 1 - 1
Totale passività finanziarie correnti 304 6 278 588 304 588

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 588 milioni di euro, a fronte di 304 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2019 e presentano un incremento pari a 284 milioni di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" presentano un incremento netto di 352 milioni di euro. L'incremento netto risulta principalmente riconducibile alla riclassifica a breve termine del bond di valore nominale pari a 351 milioni di euro e cedola del 4,375% rimborsato a gennaio 2021.

I "Debiti verso banche" correnti ammontano a 168 milioni di euro e presentano un decremento di 65 milioni di euro, principalmente riconducibile ai rimborsi delle linee di credito e delle quote di finanziamenti effettuati nell'esercizio, al netto della riclassifica da medio-lungo termine a breve termine dei finanziamenti in essere.

24) Debiti per imposte

milioni di euro Valore al
31 12 2019
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2020
Debiti per imposte 6 1 (2) 5

I "Debiti per imposte" risultano pari a 5 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e presentano un decremento di 2 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, al netto degli effetti relativi ai primi consolidamenti delle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio.

25) Passività direttamente associate ad attività non correnti destinate alla vendita

milioni di euro
Valore al
31 12 2019
Effetto
primo
Variazioni
Valore al
dell'esercizio
31 12 2020
di cui comprese
nella PFN
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019 31 12 2020
Passività direttamente associate ad attività
non correnti destinate alla vendita
- - 14 14 - -

Al 31 dicembre 2020 le "Passività direttamente associate ad attività non correnti destinate alla vendita" risultano pari a 14 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2019) e si riferiscono interamente alla riclassificazione secondo l'IFRS 5 delle passività della controllata Consul System S.p.A., in seguito alla cessione di una quota pari al 26%, perfezionata in data 28 gennaio 2021.

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.12 Indebitamento finanziario netto

26) Indebitamento finanziario netto (ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e ESMA/2013/319)

Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:

milioni di euro Note 31 12 2020 Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2020
31 12 2019
Obbligazioni-quota non corrente 18 2.690 2.550
Finanziamenti bancari non correnti 18 928 69 638
Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti 18 89 10 117
Debiti verso altri finanziatori non correnti 18 202 2 2
Altre passività non correnti 21 19 9
Totale indebitamento a medio e lungo termine 3.928 81 3.316
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 3 (4) (4)
Attività finanziarie non correnti 3 (17) (2) (16)
Altre attività non correnti 5 - (2)
Totale crediti finanziari a medio e lungo termine (21) (2) (22)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 3.907 79 3.294
Obbligazioni-quota corrente 23 398 46
Finanziamenti bancari correnti 23 168 5 233
Debiti finanziari per diritti d'uso correnti 23 21 1 24
Debiti verso altri finanziatori correnti 23 1 1
Passività finanziarie correnti verso parti correlate 23 - -
Totale indebitamento a breve termine 588 6 304
Altre attività finanziarie correnti 9 (11) (9)
Attività finanziarie correnti verso parti correlate 9 - (1)
Totale crediti finanziari a breve termine (11) - (10)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 (1.012) (36) (434)
Totale indebitamento finanziario corrente netto (435) (30) (140)
Indebitamento finanziario netto 3.472 49 3.154

La posizione finanziaria netta del Gruppo si attesta a 3.472 milioni di euro.

Di seguito si riportano, ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario", le variazioni della attività e passività finanziarie:

milioni di euro 31 12 2019 Flusso Flusso non monetario 31 12 2020
monetario Effetto
primo
consolid.
acquisiz.
2020
Variazione
fair value
Altre
variazioni
Obbligazioni 2.596 500 (5) (3) 3.088
Debiti finanziari 1.015 288 87 19 1.409
Altre passività 9 10 19
Attività finanziarie (30) (1) (2) 1 (32)
Altre attività (2) 2 -
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento
3.588 787 85 7 17 4.484
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (434) (542) (36) (1.012)
Indebitamento finanziario netto 3.154 245 49 7 17 3.472

3.13 Note illustrative alle voci di Conto economico

Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2020 è variato rispetto al precedente esercizio per effetto delle seguenti operazioni:

  • acquisizione da parte di LGH S.p.A. e consolidamento integrale delle società Agritre S.r.l., Tre Stock S.r.l. e Fragea S.r.l., società attive nel settore della generazione a biomassa;
  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. e consolidamento integrale del 100% di Flabrum S.r.l. e di Solar Italy V S.r.l., società operanti nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
  • consolidamento integrale di ASM Energia S.p.A., società operante nel mercato della vendita di gas ed energia elettrica, a partire dal 1° febbraio 2020;
  • costituzione da parte di A2A S.p.A. e consolidamento integrale di A2A Telecommunications S.r.l., società di servizi di telecomunicazioni;
  • consolidamento integrale del gruppo AEB a partire dal 1° novembre 2020. Si evidenzia che i valori consolidati recepiscono gli effetti della Purchase Price Allocation, prevista dall'IFRS 3;
  • si segnala, infine, che la partecipazione detenuta da A2A Energy Solutions S.r.l. nella società Consul System S.p.A., in precedenza consolidata integralmente, è stata riclassificata alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita", in previsione della cessione del 26% delle quote, perfezionata a fine gennaio 2021.

Inoltre, i dati economici al 31 dicembre 2020 risultano non omogenei rispetto all'esercizio precedente per effetto delle seguenti contribuzioni:

  • in data 4 marzo 2019, A2A Rinnovabili S.p.A., detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha portato a termine l'acquisizione della società di progetto Bellariva 07 S.r.l., proprietaria di un impianto fotovoltaico;
  • in data 16 aprile 2019, A2A Energy Solutions S.r.l, detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha acquisito il 100% di Suncity Energy S.r.l., società attiva nel settore dell'efficienza energetica e dispacciamento;
  • in data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A., detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha completato l'acquisizione del 90% di Electrometal S.r.l. e del 100% di Areslab S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

26) Ricavi

I ricavi dell'esercizio risultano pari a 6.862 milioni di euro (7.324 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e presentano quindi un decremento di 462 milioni di euro (-6,3%).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Ricavi
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Ricavi di vendita 5.551 6.046 (495) (8,2%)
Ricavi da prestazioni 1.117 1.076 41 3,8%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 6.668 7.122 (454) (6,4%)
Altri ricavi operativi 194 202 (8) (4,0%)
Totale ricavi 6.862 7.324 (462) (6,3%)

La riduzione ha riguardato prevalentemente il mercato energetico all'ingrosso a seguito sia dei minori prezzi dell'energia elettrica e del gas sia della diminuzione dei volumi venduti del portafoglio industriale gas, i mercati retail gas e teleriscaldamento per il calo dei prezzi unitari e per le minori quantità vendute ai grandi clienti gas e i ricavi relativi alla cessione/gestione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Si segnala invece il contributo positivo delle maggiori vendite retail ai grandi clienti elettricità e l'apporto delle società acquisite nel corso del 2020.

I ricavi del Gruppo AEB, consolidato a partire dal 1° novembre 2020, risultano pari a 69 milioni di euro.

Per maggiore informativa si riporta il dettaglio delle voci più significative:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Vendita e distribuzione di energia elettrica 3.290 3.405 (115) (3,4%)
Vendita e distribuzione di gas 1.796 2.152 (356) (16,5%)
Vendita calore 175 185 (10) (5,4%)
Vendita materiali 41 38 3 7,9%
Vendita acqua 83 88 (5) (5,7%)
Vendite di certificati ambientali 136 147 (11) (7,5%)
Contributi di allacciamento 30 31 (1) (3,2%)
Totale ricavi di vendita 5.551 6.046 (495) (8,2%)
Prestazioni a clienti 1.117 1.076 41 3,8%
Totale ricavi per prestazioni 1.117 1.076 41 3,8%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 6.668 7.122 (454) (6,4%)
Reintegro costi centrale S. Filippo del Mela
(impianto Unità essenziale)
51 67 (16) (23,9%)
Risarcimenti danni 10 8 2 25,0%
Contributi Cassa Servizi Energetici ed Ambientali 5 7 (2) (28,6%)
Affitti attivi 4 3 1 33,3%
Sopravvenienze attive 34 34 - 0,0%
Incentivi alla produzione da fonti rinnovabili
(feed-in tariff)
59 53 6 11,3%
Altri ricavi 31 30 1 3,3%
Altri ricavi operativi 194 202 (8) (4,0%)
Totale ricavi 6.862 7.324 (462) (6,3%)

I ricavi per vendita di calore diminuiscono di 10 milioni di euro principalmente in seguito al calo dei prezzi nell'esercizio in esame rispetto al 2019.

La riduzione dei ricavi per la vendita dei certificati ambientali, pari a 11 milioni di euro, è prevalentemente riconducibile a minori contributi tariffari per l'annullamento degli obblighi di risparmio energetico (TEE) dei distributori.

La voce "Altri ricavi operativi" presenta un decremento pari a 8 milioni di euro per effetto di minori ricavi per il reintegro dei costi di generazione sostenuti per la centrale di San Filippo del Mela (Impianto essenziale) ai sensi della Delibera 803/2016 per 16 milioni di euro, di maggiori ricavi legati agli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili per 6 milioni di euro, di maggiori altri ricavi per 6 milioni di euro e di minori sopravvenienze attive per 2 milioni di euro.

Per un maggior dettaglio delle motivazioni riferibili all'andamento dei ricavi relativi alle varie Business Units, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Risultati per settore di attività".

27) Costi operativi

I "Costi operativi" sono pari a 4.953 milioni di euro (5.390 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e registrano pertanto un decremento di 437 milioni di euro.

Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:

Costi operativi
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Costi per materie prime e di consumo 3.407 4.004 (597) (14,9%)
Costi per servizi 1.283 1.152 131 11,4%
Totale costi per materie prime e servizi 4.690 5.156 (466) (9,0%)
Altri costi operativi 263 234 29 12,4%
Totale costi operativi 4.953 5.390 (437) (8,1%)

I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 4.690 milioni di euro (5.156 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e presentano un decremento di 466 milioni di euro di cui 52 milioni di euro, al lordo delle elisioni intercompany, riferibili al primo consolidamento del Gruppo AEB.

Tale decremento è dovuto all'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • i minori acquisti di materie prime e di consumo per 628 milioni di euro, riconducibili al decremento dei costi per acquisti di energia e combustibili per 597 milioni di euro, al decremento degli oneri correlati all'acquisto di certificati ambientali per 27 milioni di euro, alla diminuzione degli acquisti di materiali per 3 milioni di euro ed all'effetto netto degli oneri/proventi da copertura su derivati operativi che si decrementano di 1 milione di euro;
  • l'incremento degli oneri di vettoriamento, appalti e prestazioni di servizi per 131 milioni di euro;
  • la variazione in aumento delle rimanenze di combustibili e materiali per 31 milioni di euro.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Per maggiore informativa, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Acquisti di energia e combustibili 2.993 3.590 (597) (16,6%)
Acquisti di materiali 130 133 (3) (2,3%)
Acquisti di acqua 2 2 - 0,0%
Oneri da coperture su derivati operativi 9 15 (6) (40,0%)
Proventi da coperture su derivati operativi (13) (18) 5 (27,8%)
Acquisti di certificati e diritti di emissione 241 268 (27) (10,1%)
Totale costi per materie prime e di consumo 3.362 3.990 (628) (15,7%)
Oneri di vettoriamento e trasmissione 663 567 96 16,9%
Manutenzioni e riparazioni 177 176 1 0,6%
Altri servizi 443 409 34 8,3%
Totale costi per servizi 1.283 1.152 131 11,4%
Variazione delle rimanenze di combustibili e
materiali
45 14 31 n.s.
Totale costi per materie prime e servizi 4.690 5.156 (466) (9,0%)
Godimento beni di terzi 100 74 26 35,1%
Canoni concessioni 85 80 5 6,3%
Contributi a enti territoriali, consortili e ARERA 10 10 0 0,0%
Imposte e tasse 35 35 0 0,0%
Danni e penalità 3 4 (1) (25,0%)
Sopravvenienze passive 10 12 (2) (16,7%)
Altri costi 20 19 1 5,3%
Altri costi operativi 263 234 29 12,4%
Totale costi operativi 4.953 5.390 (437) (8,1%)

Margine attività di trading

La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading che si riferiscono alle attività di negoziazione sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.

Margine attività di trading
milioni di euro
Note 31 12 2020 31 12 2019 Variazione
Ricavi 26 1.368 2.169 (801)
Costi operativi 27 (1.358) (2.161) 803
Totale margine attività di trading 10 8 2

La marginalità delle attività di trading risulta in aumento di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. A causa degli effetti dell'epidemia sui mercati mondiali, l'anno 2020 è stato caratterizzato da molteplici dinamiche dei prezzi delle commodity con variazioni repentine ed estreme delle quotazioni e momenti di scarsità di liquidità dei prezzi per consegne sia a pronti che a termine. L'attività di Market Making ha avuto quindi un ruolo primario per garantire il Pricing dei prodotti meno liquidi e ha contribuito in modo sostanziale al profitto e ai volumi intermediati.

28) Costi per il personale

Al 31 dicembre 2020 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 705 milioni di euro (700 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di cui 7 milioni di euro riferiti al consolidamento del Gruppo AEB.

Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:

Costi per il personale
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Salari e stipendi 533 527 6 1,1%
Oneri sociali 179 179 - 0,0%
Trattamento di fine rapporto 31 31 - 0,0%
Altri costi 44 42 2 4,8%
Totale costi per il personale al lordo delle
capitalizzazioni
787 779 8 1,0%
Costi per il personale capitalizzati (82) (79) (3) 3,8%
Totale costi per il personale 705 700 5 0,7%

Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti per qualifica:

31 12 2020 31 12 2019 Variazione
Dirigenti 203 204 (1)
Quadri 765 698 67
Impiegati 5.499 5.205 294
Operai 6.440 6.091 349
Totale 12.907 12.198 709

Al 31 dicembre 2020 il costo del lavoro medio pro-capite, non considerando gli effetti derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB, è risultato pari a 56,79 migliaia di euro. Nel precedente esercizio risultava pari a 57,38 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2020 i dipendenti del Gruppo risultano pari a 12.978, di cui 729 derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB. Al 31 dicembre 2019 i dipendenti del Gruppo risultavano pari a 12.186 unità.

Nella voce altri costi del personale sono compresi circa 2 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2019) inerenti l'onere complessivo relativo al piano di ristrutturazione aziendale correlato alle future uscite dei dipendenti per mobilità.

Con riferimento all'emergenza COVID-19, il Gruppo ha fatto ricorso, nel corso dell'esercizio in esame, all'istituto della Cassa Integrazione Guadagni che ha prodotto una riduzione dei costi del personale di circa 2 milioni di euro.

29) Margine operativo lordo

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il "Margine operativo lordo" consolidato al 31 dicembre 2020 è pari a 1.204 milioni di euro (1.234 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di cui 10 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB.

Per un maggiore approfondimento si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Analisi per settore di attività".

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

30) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 654 milioni di euro (547 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 6 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB, e presentano un decremento di 107 milioni di euro.

Nella successiva tabella si evidenziano le poste di dettaglio:

Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali
142 123 19 15,4%
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 413 379 34 9,0%
Svalutazioni nette delle immobilizzazioni 5 9 (4) (44,4%)
Totale ammortamenti e svalutazioni
immobilizzazioni
560 511 49 9,6%
Accantonamenti per rischi 64 21 43 n.s.
Accantonamento per rischi su crediti compresi
nell'attivo circolante
30 15 15 100,0%
Totale ammortamenti, accantonamenti e
svalutazioni
654 547 107 19,6%

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" risultano pari a 560 milioni di euro (511 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di cui 5 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB e registrano un incremento complessivo di 49 milioni di euro.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 142 milioni di euro (123 milioni di euro al 31 dicembre 2019). La voce rileva maggiori ammortamenti per 19 milioni di euro di cui 3 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB , 3 milioni di euro relativi al servizio idrico integrato e 13 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali presentano un aumento di 34 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 e riguardano:

  • maggiori ammortamenti per 2 milioni di euro derivanti dal consolidamento del Gruppo AEB;
  • maggiori ammortamenti per 9 milioni di euro correlati al piano di sostituzione contatori elettrici;
  • maggiori ammortamenti per 2 milioni di euro per diritti d'uso;
  • maggiori ammortamenti per 10 milioni di euro riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 31 dicembre 2019;
  • maggiori ammortamenti per 11 milioni di euro conseguenti il ripristino di valore a seguito di Impairment Test a fine esercizio 2019 per gli asset relativi agli impianti di Chivasso, Sermide e Mincio;
  • maggiori ammortamenti per 4 milioni di euro riferiti al consolidamento, a partire dall'esercizio 2020, di Agritre S.r.l. e Trestock S.r.l., e di Biofor consolidata a partire dal secondo semestre 2019;
  • minori ammortamenti per 4 milioni di euro, relativi per 3 milioni di euro alla rivisitazione delle vite utili degli impianti di Corteolona, Giussago, Lacchiarella e Cascina Maggiore a seguito del rinnovo delle autorizzazioni e per 1 milione di euro relativo alla rivisitazione della vita utile della Linea 1 del Termovalorizzatore di Parona che verrà sostituita dalla nuova Linea 3.

In relazione alle Concessioni idroelettriche di grande derivazione si rimanda alla nota 1) Immobilizzazioni materiali per un maggior dettaglio derivante dall'evoluzione normativa del settore.

Le svalutazioni dell'esercizio risultano pari a 5 milioni di euro, di cui 1 milione di euro derivante dal consolidamento del Gruppo AEB, 2 milioni di euro dalla svalutazione effettuata sulla centrale di Monfalcone e 2 milioni di euro dalla svalutazione effetuata sulla discarica di Grottaglie in considerazione delle ridotte capacità reddituali future, a seguito del rigetto del ricorso da parte del Consiglio di Stato verso la Sentenza del T.A.R. di Lecce n. 143/2019 e la conseguente conferma dell'annullamento del DD 45/18 che aveva permesso una modifica sostanziale dell'AIA relativa alla discarica con conseguente ripresa dell'attività di smaltimento.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 64 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2019) dovuto agli accantonamenti dell'esercizio per 75 milioni di euro, rettificati dalle eccedenze per 11 milioni di euro, a seguito del venir meno di alcuni contenziosi in essere.

Gli accantonamenti dell'esercizio hanno riguardato per 8 milioni di euro l'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica, per 12 milioni di euro accantonamenti a fondi fiscali, per 2 milioni di euro accantonamenti a fondi spese chiusura e post-chiusura su discariche, per 9 milioni di euro accantonamenti per fondi cause legali e contenziosi del personale, per 44 milioni di euro accantonamenti principalmente relativi al contenzioso sulla Discarica di Grottaglie e da altri accantonamenti per contenziosi in essere. Le eccedenze di fondi rischi ammontano a 11 milioni di euro e si riferiscono per 5 milioni di euro al rilascio di fondi per sovraccanoni di derivazione idroelettrica, per 3 milioni di euro al rilascio di fondi per contenziosi fiscali e ad altri rilasci per 3 milioni di euro.

Per maggiori informazioni si rimanda alla nota 20) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 30 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di cui 1 milione di euro derivante dal consolidamento del Gruppo AEB, determinato dall'accantonamento dell'esercizio. L'incremento dell'accantonamento per rischi su crediti risente degli effetti della pandemia COVID-19, infatti il Gruppo, tenendo conto che gli impatti relativi all'emergenza sanitaria non si sono esauriti ma potrebbero essere solo posticipati nel tempo (riduzione degli ammortizzatori, possibile chiusure definitive di alcune attività nel corso dei prossimi mesi), nella valutazione dei rischi delle perdite attese su crediti, ha ritenuto opportuno introdurre il correttivo "svalutazione specifica emergenza Coronavirus", non solo considerando come rischioso il credito scaduto da oltre 270 giorni ma anche lo scaduto da 90 giorni a 270 giorni e procedendo conseguentemente con un aumento degli accantonamenti per rischi su crediti per circa 16 milioni di euro.

31) Risultato operativo netto

Il "Risultato operativo netto" risulta pari a 550 milioni di euro (687 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

32) Risultato da transazioni non ricorrenti

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" non presenta alcun valore al 31 dicembre 2020 mentre nel precedente esercizio risultava pari a 4 milioni di euro e si riferiva interamente al badwill derivante dall'acquisizione della partecipazione in Biofor da parte del Gruppo LGH e successivamente fusa in Linea Ambiente S.r.l..

33) Gestione finanziaria

La "Gestione finanziaria" presenta un saldo negativo di 81 milioni di euro (negativo per 110 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Gestione finanziaria
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Proventi finanziari 12 16 (4) (25,0%)
Oneri finanziari (93) (130) 37 (28,5%)
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
- 4 (4) (100,0%)
Totale gestione finanziaria (81) (110) 29 (26,4%)

I "Proventi finanziari" ammontano a 12 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono così composti:

Proventi finanziari
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Plusvalenze da alienazione di attività finanziarie - 4 (4) (100,0%)
Altri proventi finanziari di cui: 12 12 - 0,0%
- Proventi finanziari verso Comune di Brescia
(IFRIC 12)
6 6 - 0,0%
- Utili su cambi 1 1 - 0,0%
- Altri proventi 5 5 - 0,0%
Totale proventi finanziari 12 16 (4) (25,0%)

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Gli "Oneri finanziari", che ammontano a 93 milioni di euro presentano un decremento di 37 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 e sono così composti:

Oneri finanziari
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione % 2020/2019
Interessi su prestiti obbligazionari 73 94 (21) (22,3%)
Interessi verso istituti di credito 3 4 (1) (25,0%)
Realized su derivati finanziari 6 7 (1) (14,3%)
Oneri da Decommissioning - 1 (1) (100,0%)
Altri oneri finanziari di cui: 11 24 (13) (54,2%)
- Oneri di attualizzazione 2 8 (6) (75,0%)
- Oneri finanziari (IFRS 16) 1 1 - 0,0%
- Oneri finanziari (IFRIC 12) 3 3 - 0,0%
- Perdite su cambi 2 1 1 100,0%
- Altri oneri 3 11 (8) (72,7%)
Totale oneri finanziari al lordo delle
capitalizzazioni
93 130 (37) (28,5%)
Oneri finanziari capitalizzati - - - 0,0%
Totale oneri finanziari 93 130 (37) (28,5%)

La diminuzione degli interessi su prestiti obbligazionari pari a 21 milioni di euro è principalmente riconducibile al rifinanziamento di obbligazioni scadute avvenuto nel corso del 2019 a tassi inferiori.

Nel 2019 la voce comprendeva gli oneri complessivamente sostenuti per l'estinzione anticipata del bond in essere nel Gruppo Talesun per 9 milioni di euro.

La valutazione secondo il metodo del Patrimonio netto delle partecipazioni non presenta alcun valore al 31 dicembre 2020 mentre risultava positiva per 4 milioni di euro ed era riconducibile principalmente alla valutazione positiva della partecipazione detenuta dal Gruppo LGH nella società Asm Codogno.

34) Oneri per imposte sui redditi

Oneri per imposte sui redditi
milioni di euro
31 12 2020 31 12 2019 Variazione
Ires corrente 130 147 (17)
Irap corrente 28 30 (2)
Effetto differenze imposte esercizi precedenti (56) 5 (61)
Totale imposte correnti 102 182 (80)
Imposte anticipate 39 71 (32)
Imposte differite (42) (64) 22
Totale oneri/proventi per imposte sui redditi 99 189 (90)

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nell'esercizio in esame sono risultati pari a 99 milioni di euro (189 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Si segnala che la capogruppo A2A determina le imposte IRAP di esercizio sulla base dell'applicazione dell'art. 6, co. 9, del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (metodo cd. delle "holding industriali"), in base al quale l'imponibile è determinato tenendo conto anche dei proventi e oneri finanziari (esclusi quelli relativi a partecipazioni).

Le imposte di esercizi precedenti comprendono l'effetto della deduzione della minusvalenza sulla cessione della partecipazione nella società EPCG.

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto a Bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia è la seguente:

milioni di euro 2020 2019
Risultato prima delle imposte 469 581
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 5 9
Risultato prima delle imposte rettificato dalle svalutazioni e dal risultato delle
attività destinate alla vendita
474 590
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (1) 114 142
Effetto fiscale del ripristino di valore delle immobilizzazioni - -
Effetto fiscale delle svalutazioni (1) (2)
Rettifiche imposte di esercizi precedenti (56) -
Differenze permanenti 14 19
Totale imposte a Conto economico (esclusa IRAP) 71 159
IRAP corrente 28 30
Totale imposte a Conto economico 99 189

(1) le imposte sono state calcolate considerando un'aliquota teorica IRES del 24%.

35) Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita

Il "Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita" risulta negativo e pari a 2 milioni di euro e si riferisce alla cessione delle quote azionarie, pari al 4,16% del capitale sociale di Ascopiave S.p.A., al netto dei dividendi incassati. Nel precedente esercizio la voce era pari ad 1 milione di euro e si riferiva all'incasso di dividendi ed al provento di attualizzazione per adeguare il valore al fair value della partecipazione che era detenuta in EPCG.

36) Risultato di pertinenza di terzi

Il "Risultato di pertinenza di terzi" risulta negativo per il Gruppo per 4 milioni di euro e comprende principalmente la quota di competenza di terzi del Gruppo LGH, del Gruppo ACSM-AGAM e del Gruppo AEB. Nel precedente esercizio la posta presentava un saldo negativo per il Gruppo per 4 milioni di euro.

37) Risultato d'esercizio di pertinenza del Gruppo

Il "Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo" risulta positivo e pari a 364 milioni di euro (positivo per 389 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.14 Risultato per azione

38) Risultato per azione

01 01 2020
31 12 2020
01 01 2019
31 12 2019
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base 0,1171 0,1249
- di base da attività in funzionamento 0,1175 0,1247
- di base da attività destinate alla vendita (0,0005) 0,0002
- diluito 0,1171 0,1249
- diluito da attività in funzionamento 0,1175 0,1247
- diluito da attività destinate alla vendita (0,0005) 0,0002
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile
(perdita) per azione
- di base 3.109.183.856 3.109.183.856
- diluito 3.109.183.856 3.109.183.856

3.15 Nota sui rapporti con le parti correlate

39) Nota sui rapporti con le parti correlate

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).

Rapporti con gli Enti controllanti e con le imprese controllate da questi ultimi

I Comuni di Milano e Brescia hanno sottoscritto in data 5 ottobre 2007 il Patto parasociale che disciplina gli assetti proprietari di A2A S.p.A., dando luogo a un controllo congiunto paritetico dei Comuni sulla società.

Nello specifico, pertanto, l'operazione di fusione in vigore a partire dal 1° gennaio 2008, a prescindere dalla struttura legale seguita, risultava nella realizzazione di una joint venture, il cui controllo congiunto era esercitato dal Comune di Brescia e dal Comune di Milano, che detenevano ciascuno una partecipazione pari al 27,5%.

In data 13 giugno 2014 l'Assemblea degli Azionisti ha modificato il sistema di governance della società passando dall'originario sistema dualistico, adottato dal 2007, ad un sistema di amministrazione e controllo cd. "tradizionale" mediante la nomina del Consiglio di Amministrazione.

Nel corso del mese di dicembre 2014 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una quota azionaria complessiva di A2A S.p.A. pari allo 0,51%, mentre nel corso dei primi due mesi dell'esercizio 2015 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una ulteriore quota azionaria di A2A S.p.A. pari al 4,5%.

In data 4 ottobre 2016 i Comuni di Milano e di Brescia hanno rinnovato per un ulteriore triennio, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, il Patto parasociale sottoscritto in data 30 dicembre 2013, avente ad oggetto n. 1.566.452.642 azioni ordinarie rappresentative del 50% più due azioni del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 20 maggio 2016 i due Comuni avevano proceduto a sottoscrivere un'appendice al Patto che prevedeva di accorciare da sei mesi a tre mesi il termine della scadenza dell'accordo entro il quale è possibile disdettare lo stesso.

In data 26 ottobre 2016 il Comune di Milano ha ricevuto da parte del Comune di Brescia la proposta, approvata dalla Giunta del predetto Comune in data 25 ottobre 2016, di modificare parzialmente gli accordi parasociali relativi ad A2A S.p.A. esistenti tra i due Comuni. Tale proposta prevede in particolare l'impegno dei due Comuni a mantenere sindacato e vincolato, nel nuovo patto, un numero di azioni, detenute in misura paritetica dagli stessi, complessivamente pari al 42% del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 4 novembre 2016 la Giunta del Comune di Milano, dopo avere esaminato favorevolmente la proposta del Comune di Brescia di una parziale modifica del Patto parasociale, ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta del nuovo Patto parasociale per le determinazioni finali di competenza.

In data 23 gennaio 2017 il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo Patto parasociale tra il Comune di Milano e il Comune di Brescia in merito alla partecipazione detenuta in A2A S.p.A. e ha fatto proprio l'impegno di non procedere all'alienazione di alcuna delle quote di proprietà del Comune di Milano.

In data 2 agosto 2019, il Comune di Milano, anche per conto del Comune di Brescia, ha comunicato che il predetto Patto parasociale non è stato oggetto di disdetta conseguentemente l'accordo deve intendersi rinnovato con decorrenza dal 1° febbraio 2020 al 31 gennaio 2023.

Alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 i due azionisti detengono una quota partecipativa pari al 50% più due azioni che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla Società.

Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia intercorrono rapporti di natura commerciale relativi alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua potabile, ai servizi di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, ai servizi di gestione degli impianti di depurazione e fognatura, ai servizi di raccolta e spazzamento, nonché ai servizi di videosorveglianza.

Analogamente le società del Gruppo A2A intrattengono rapporti di natura commerciale con le società controllate dai Comuni di Milano e Brescia, quali a titolo esemplificativo Metropolitana Milanese S.p.A., ATM S.p.A., Brescia Mobilità S.p.A., Brescia Trasporti S.p.A. e Centrale del Latte di Brescia S.p.A., fornendo alle stesse energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione alle medesime tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura e svolgendo le prestazioni dei servizi richiesti dalle stesse. Si sottolinea che tali società sono state considerate come parti correlate nella predisposizione dei prospetti riepilogativi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

I rapporti tra i Comuni di Milano e Brescia e il Gruppo A2A, relativi all'affidamento dei servizi connessi all'illuminazione pubblica, ai semafori, alla gestione e distribuzione di energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione, sono regolati da apposite convenzioni e da specifici contratti.

I rapporti intercorsi con i soggetti controllati dai Comuni di Milano e Brescia, che si riferiscono alla fornitura di energia elettrica, sono gestiti a normali condizioni di mercato.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Il 12 aprile 2017 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la gestione dei servizi preordinati alla tutela ambientale per il periodo 1° gennaio 2017 – 8 febbraio 2021 prorogato fino al 31 maggio 2021. In data 1° marzo 2021, il Comune di Milano ha pubblicato sul proprio sito avviso di sospensione della procedura di gara nei termini che seguono: "Si comunica che con Ordinanze n. 226/2021 e n. 227/2021, pubblicate il 26 febbraio 2021 il TAR Lombardia, Milano, Sezione I, ha accolto le istanze cautelari proposte da due operatori economici e per l'effetto ha sospeso la procedura di gara fissando per la trattazione del merito del ricorso l'udienza pubblica del 21 ottobre 2021. Sulla piattaforma Sintel Aria verrà attivata la funzione Sospensione della Procedura". Amsa attende le ulteriori disposizioni del Comune di Milano per assicurare l'ordinato svolgimento del servizio.

Rapporti con le società controllate e collegate

La capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate.

I rapporti tra le società sono regolati attraverso conti correnti, intrattenuti tra la controllante e le controllate su cui si applicano tassi, a condizioni di mercato, a base variabile Euribor, con specifici spread per società. Anche per l'anno 2020 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo.

Ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate. A tal fine, con ciascuna società controllata aderente è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Tali contratti disciplinano anche il trasferimento di eventuali eccedenze di ROL come previsto dalla normativa vigente.

La capogruppo fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente. A2A S.p.A. mette inoltre a disposizione delle proprie controllate e delle collegate, presso proprie sedi, spazi per uffici e aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo, a condizioni di mercato.

Le società A2A gencogas S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A., a fronte di un corrispettivo mensile correlato alla effettiva disponibilità degli impianti termoelettrici, offrono alla capogruppo il servizio di generazione elettrica.

I servizi di telecomunicazione sono forniti dalla società controllata A2A Smart City S.p.A..

A partire dal 1° luglio 2018 sono evidenziati come Parti Correlate i rapporti economici e patrimoniali che il Gruppo ACSM-AGAM detiene verso le Parti Correlate del Gruppo A2A.

Si evidenzia infine che a seguito della comunicazione Consob emanata il 24 settembre 2010 e recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, in data 11 novembre 2010 il Gruppo aveva approvato la Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate, entrata in vigore il 1° gennaio 2011, volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere da A2A S.p.A. direttamente, ovvero per il tramite di società controllate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24 revised. Il Consiglio di Amministrazione del 20 giugno 2016 ha deliberato, previo parere favorevole del Comitato di Controllo Rischi, la revisione della procedura "Disciplina delle operazioni con Parti Correlate". La revisione della Procedura prevede in particolare la riduzione, introdotta in via facoltativa, della soglia per le operazioni con le controllate dei Comuni di Milano e Brescia, al di sopra della quale prevedere l'applicazione della Procedura stessa. Da ultimo la procedura è stata aggiornata in data 22 giugno 2017, a fronte della Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017.

Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:

Situazione
patrimoniale-finanziaria
Totale
31 12 2020
Di cui verso parti correlate
milioni di euro Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Controllate
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Controllate
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
TOTALE ATTIVITÀ DI CUI: 12.226 28 22 75 10 15 - - 150 1,2%
Attività non correnti 8.245 2 15 - - 4 - - 21 0,3%
Partecipazioni 17 2 15 17 100,0%
Altre attività finanziarie non
correnti
36 4 4 11,1%
Attività correnti 3.953 26 7 75 10 11 - - 129 3,3%
Crediti commerciali 2.030 26 5 75 10 10 - - 126 6,2%
Altre attività correnti 685 2 2 0,3%
Attività finanziarie correnti 11 1 1 9,1%
TOTALE PASSIVITÀ DI CUI: 8.096 51 2 3 1 7 - - 64 0,8%
Passività non correnti 5.085 1 - - - - - - 1 0,0%
Fondi rischi ed oneri 752 1 1 0,1%
Passività correnti 3.011 50 2 3 1 7 - - 63 2,1%
Debiti commerciali 1.552 43 2 3 1 7 - - 56 3,6%
Altre passività correnti 866 7 7 0,8%
Conto economico
milioni di euro
Totale
31 12 2020
Di cui verso parti correlate
Imprese
collegate
Imprese
correlate
Comune
di Milano
Controllate
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Controllate
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
RICAVI 6.862 28 22 326 36 38 2 - 452 6,6%
Ricavi di vendita e prestazioni 6.668 28 22 326 36 38 2 452 6,8%
COSTI OPERATIVI 4.953 44 3 3 5 8 - - 63 1,3%
Costi per materie prime e servizi 4.690 3 5 8 0,2%
Altri costi operativi 263 44 3 8 55 20,9%
COSTI PER IL PERSONALE 705 - - - - - - 1 1 0,1%
GESTIONE FINANZIARIA (81) - - - - 6 - - 6 (7,4%)
Proventi finanziari 12 6 6 50,0%

Nella sezione "Prospetti contabili consolidati" del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

* * *

Relativamente ai compensi percepiti dagli organi di governo societario si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla remunerazione – 2021" disponibile sul sito www.a2a.eu.

3

Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.16 Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

40) Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

In data 1° novembre 2020 ha avuto efficacia l'operazione di partnership industriale tra il Gruppo A2A ed il Gruppo AEB come meglio descritto al paragrafo "Eventi di rilievo dell'esercizio" della Relazione sulla gestione.

A partire dal 1° novembre il Gruppo A2A ha consolidato integralmente il Gruppo AEB.

3.17 Garanzie ed impegni con terzi

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Garanzie ricevute 918 837
Garanzie prestate 1.265 1.274

Garanzie ricevute

L'entità delle garanzie ricevute è pari a 918 milioni di euro (837 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono costituite per 342 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 499 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti, nonché a garanzie ricevute dal Gruppo ACSM-AGAM per 41 milioni di euro e a garanzie ricevute dal Gruppo AEB per 36 milioni di euro.

Garanzie prestate ed impegni con terzi

L'entità delle garanzie prestate è pari a 1.265 milioni di euro (1.274 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 66 milioni di euro. Tali garanzie sono state rilasciate da banche per 862 milioni di euro, da assicurazioni per 50 milioni di euro e dalla capogruppo A2A S.p.A., quali parent company guarantee, per 261 milioni di euro, nonché a garanzie prestate dal Gruppo ACSM-AGAM per 89 milioni di euro ed a garanzie prestate dal Gruppo AEB per 3 milioni di euro.

* * *

Si segnala che le società del Gruppo hanno in concessione beni di terzi, relativi principalmente al ciclo idrico integrato, il cui valore originario ammonta a 66 milioni di euro.

* * *

Si segnala, come meglio descritto nel paragrafo 8) Aggiornamento vertenze giudiziarie e fiscali in corso, Linea Ambiente S.r.l. – Discarica Grottaglie, che parte delle azioni detenute dalla società Linea Ambiente S.r.l. in Lomellina Energia sono sottoposte a sequestro giudiziario.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria

annuale consolidata Informazioni di

carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3.18 Altre informazioni

1) Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020

Per la descrizione degli eventi si rinvia al paragrafo "Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2020" della Relazione sulla gestione.

2) Informazioni relative alle azioni proprie

Al 31 dicembre 2020 A2A S.p.A. possiede n. 23.721.421 azioni proprie, pari allo 0,757% del Capitale sociale composto da n. 3.132.905.277 azioni, invariate rispetto alla chiusura del 31 dicembre 2019. Al 31 dicembre 2020 non sono detenute azioni proprie per il tramite di società controllate, società finanziarie o per interposta persona.

3) Operazioni IFRS 3 revised

Nel corso del 2020 il Gruppo A2A ha perfezionato le seguenti operazioni di acquisizione di partecipazioni, che rientrano nei dettami dell'IFRS3:

  • in data 1° novembre 2020, consolidamento integrale del Gruppo AEB;
  • in data 2 e 4 dicembre 2020, acquisizione e consolidamento integrale da parte di A2A Rinnovabili S.p.A., detenuta al 100% da A2A S.p.A., rispettivamente di Flabrum S.r.l., primo parco eolico del Gruppo A2A, e Solar Italy V S.r.l., società che detiene l'autorizzazione a costruire un parco fotovoltaico;
  • in data 27 febbraio 2020, acquisizione e consolidamento integrale da parte di LGH S.p.A., delle società Agritre S.r.l. e Trestock S.r.l., società attive nella produzione di energia da biomasse;
  • in data 19 ottobre 2020, acquisizione e consolidamento integrale da parte di LGH S.p.A., della società Fragea S.r.l..

Nel corso del 2020, inoltre, si è concluso il processo di Purchase Price Allocation conseguente all'acquisizione del 90% di Electrometal S.r.l. e del 100% di Areslab S.r.l., società attive nel mercato del trattamento ed analisi dei rifiuti industriali, portato a termine da A2A Ambiente S.p.A..

Le operazioni sopra sintetizzate sono classificabili come business combination ai sensi del principio internazionale IFRS 3 "Aggregazioni aziendali"; il Gruppo ha proceduto a consolidare integralmente le società, mediante l'applicazione dell'acquisition method previsto dall'IFRS 3, in virtù del controllo ottenuto sulle entità acquisite.

L'IFRS 3 stabilisce che tutte le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate, entro dodici mesi dall'acquisizione, applicando il metodo dell'acquisto. L'acquirente, pertanto, rileva tutte le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisto ai relativi fair value alla data di acquisizione ed evidenzia l'eventuale iscrizione di un avviamento.

Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico al momento del relativo sostenimento. Alla data di acquisizione del controllo, il Patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a Conto economico.

Business combination Gruppo AEB

In data 27 ottobre 2020, A2A S.p.A. ha conferito la partecipazione in A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. alla controllata Unareti S.p.A. per 19 milioni di euro, con contestuale scissione parziale del ramo di distribuzione gas relativo ad alcuni comuni della provincia di Bergamo e Milano e della partecipazione in A2A Illuminazione Pubblica S.r.l a favore di AEB S.p.A., con efficacia dal 1° novembre 2020.

Per effetto di tale operazione AEB ha riconosciuto ad A2A quote azionarie del proprio Capitale Sociale pari al 33,5%.

Tale aggregazione è identificabile come una business combination ai sensi del principio internazionale IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", in capo ad A2A S.p.A. che ha proceduto a consolidare integralmente il Gruppo AEB , a partire dal 1° novembre 2020.

In conseguenza dell'operazione sopra descritta il Gruppo AEB è stato consolidato con metodo integrale e il Gruppo A2A ha ritenuto di effettuare immediatamente la Purchase Price Allocation (PPA) affidando la valutazione ad un perito esterno indipendente che ha ridefinito tutti i valori dell'attivo e del passivo del Gruppo AEB. La conclusione del processo di PPA ha determinato un maggior valore di competenza di A2A pari a 11 milioni di euro. A fronte di tale allocazione il Patrimonio netto consolidato della quota del Gruppo AEB in A2A è risultato pari a 109 milioni di euro mentre i fair value degli interessi ceduti da A2A ad AEB, sono stati pari a 159 milioni di euro quale valutazione di concambio della partecipazione. Tale differenza, pari a 50 milioni di euro risulta iscritta come avviamento residuale dell'operazione.

Business combination LGH S.p.A.

In data 27 febbraio 2020, LGH S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione di Agritre S.r.l. e Trestock S.r.l., due società attive nella produzione di energia da biomassa.

L'operazione di acquisizione si è perfezionata per un controvalore di 53,4 milioni di euro, di cui 52,4 milioni di euro per acquisto quote partecipazioni e 1 milione di euro per subentro finanziamento ex soci. Il prezzo è stato interamente regolato al closing dell'operazione.

In sede di closing è emerso un avviamento pari a 10,2 milioni di euro, allocato direttamente al valore degli assets acquisiti per 14,4 milioni di euro e relative imposte differite per 4,2 milioni di euro.

In data 5 novembre 2020 LGH S.p.A. ha, inoltre, concluso l'operazione di acquisizione della partecipazione in Fragea S.r.l. e del ramo d'azienda relativo ad un impianto attivo nella produzione di energia da biomassa, ubicato nel Comune di San Fiorano (Lodi).

L'acquisizione della partecipazione è stata definita per un controvalore di 0,3 milioni di euro, interamente regolati al closing ed ha generato un badwill iscritto a Conto economico per 0,1 milioni di euro.

L'acquisizione del ramo d'azienda si è concluso per un valore di 3,7 milioni di euro, interamente regolati al closing dell'operazione, ed ha generato un avviamento pari a 1,2 milioni di euro allocato interamente a maggior valore dell'impianto di San Fiorano.

Business combination Gruppo Rinnovabili

Nel mese di dicembre 2020 A2A Rinnovabili S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione del 100% di Flabrum S.r.l., proprietaria di un parco eolico, e Solar Italy V S.r.l., società che detiene l'autorizzazione a costruire un parco fotovoltaico.

L'operazione di acquisizione di Flabrum S.r.l. è stata conclusa per un valore di 13,7 milioni di euro di cui 12 milioni di euro per acquisto quote partecipazioni e 1,7 milioni di euro per subentro finanziamento ex soci. Il prezzo è stato interamente regolato al closing dell'operazione.

In sede di closing l'operazione ha generato un avviamento pari a 11,1 milioni di euro che sarà allocato con il processo di Purchase Price Allocation nei tempi previsti dall'IFRS 3.

L'operazione di acquisizione di Solar Italy V S.r.l. è stata conclusa per un valore di 0,3 milioni di euro di cui 0,2 milioni di euro per acquisto quote e 0,1 milioni di euro per subentro finanziamento ex soci. Il prezzo è stato interamente regolato al closing dell'operazione.

In sede di closing l'operazione ha generato un avviamento pari a 0,2 milioni di euro che è stato allocato alle altre immobilizzazioni immateriali.

Business combination A2A Ambiente S.p.A.

In data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A., società detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha completato l'acquisizione del 100% di Areslab S.r.l. e del 90% di Electrometal S.r.l.; società attive nello smaltimento di rifiuti industriali e relative analisi di laboratorio.

L'operazione è stata conclusa per un controvalore di 17,6 milioni di euro interamente per acquisto quote partecipazioni. Contestualmente al closing, in data 20 dicembre 2019, A2A Ambiente S.p.A. ha versato 15,8 milioni di euro; nel corso del 2020 la restante parte, pari a 1,8 milioni di euro, è stata versata al venditore oltre ad un aggiustamento prezzo di 0,3 milioni di euro che ha portato il controvalore complessivo dell'operazione pari a 17,9 milioni di euro.

In sede di closing l'operazione ha generato un avviamento pari a 13,6 milioni di euro che è stato riespresso alle altre immobilizzazioni immateriali per un totale di 11,6 milioni di euro e relative imposte differite per 3,2 milioni di euro. A conclusione dell'operazione rimane un avviamento residuale pari a 5,2 milioni di euro.

4) Informazioni relative alle attività non correnti possedute per la vendita e alle attività operative cessate (IFRS 5)

Al 31 dicembre 2020 le "Attività non correnti destinate alla vendita" risultano pari a 28 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2019) e si riferiscono per 25 milioni di euro alla riclassificazione secondo l'IFRS 5 delle attività della controllata Consul System S.p.A., in seguito alla cessione di una quota pari al 26%, perfezionata in data 28 gennaio 2021 e per 3 milioni di euro alla riclassificazione della partecipazione in Ge.S.I. S.r.l. in seguito all'esercizio dell'opzione di vendita dell'intera partecipazione detenuta effettuato in data 23 novembre 2020.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Di seguito si riportano i principali valori patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2019 di Consul System:

Dati al 31 dicembre 2019
milioni di euro
Consul System
S.p.A.
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Attività non correnti 1
Attività correnti 36
Totale attività 37
Patrimonio netto 11
Passività non correnti 2
Passività correnti 24
Totale Patrimonio netto e passività 37
CONTO ECONOMICO
Ricavi 47
Margine operativo lordo 4
Risultato d'esercizio 2

5) Disciplina delle erogazioni pubbliche (Adempimenti art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17)

Ai sensi dell'art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17 considerato che le società del Gruppo non hanno percepito "sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria", la presente nota è negativa.

Resta fermo che altre informazioni sono (anche nel solco del principio ex art. 18 L. 241/1990) reperibili altrove, incluso il Registro degli Aiuti di Stato, anche in forza del criterio di cui al comma 127 del medesimo art. 1 L. 124/17, che prescrive di "evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti".

Si consideri ancora che le società del Gruppo A2A operano (in massima parte) in settori regolati. Sicchè alcune somme sono riconosciute da enti pubblici, ma non a titolo di sovvenzioni/contributi, bensì come riconoscimento delle attività dalle stesse prestate o come forme di compensazione dei costi sostenuti per l'adempimento di specifici obblighi normativi e/o comunque in forza di un regime generale (e.g. incentivi energetici). Anche tutte queste forme di corresponsione non sono state indicate: sempre in ossequio sia al tenore letterale delle norme sia ai criteri interpretativi che le società del Gruppo hanno individuato (v. sopra).

6) Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • g) rischio di default e non rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodities energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ETS, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e non rispetto covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui il Gruppo A2A è esposto.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities Il Gruppo è esposto al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Eurelectric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando la proposta di PaR e VaR (elaborata in sede di Comitato Rischi) in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; Group Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti ove questi vengano superati.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa. Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy ed alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IFRS 9, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX-EEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura relativi alla compravendita di gas con la finalità di proteggere i margini e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 31 dicembre 2020 è pari a 24,0 milioni di euro (-17,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili. Il fair value al 31 dicembre 2020 è pari a -0,5 milioni di euro (0,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Derivati del Portafoglio di Trading

Il Gruppo A2A ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, ICE) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. Il Gruppo ha stipulato inoltre contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Sempre con riferimento all'attività di Trading, sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH, PEGAS).

Il fair value al 31 dicembre 2020 è pari a -0,6 milioni di euro (8,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR1 o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2020 risulta pari a 54,970 milioni di euro (98,735 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Profit at Risk (PaR) Worst case Best case Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (54,970) 74,029 (98,735) 120,612

Il Gruppo A2A si attende, pertanto, con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 31 dicembre 2020 superiori a 54,970 milioni di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities nei 12 mesi successivi. Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR2 o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 3 giorni e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 3 giorni, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2020 risulta pari a 0,315 milioni di euro (0,159 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Value at Risk (VaR) VaR Stop Loss VaR Stop Loss
Livello di confidenza 99%, holding period 3 giorni (0,315) (0,315) (0,159) (0,159)

b. Rischio di tasso di interesse

La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2020 il valore contabile e la tipologia del debito lordo sono riportati nella tabella seguente:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
A tasso fisso 3.143 3.333 74% 2.649 2.892 80%
A tasso variabile 1.355 1.165 26% 962 719 20%
Totale 4.498 4.498 100% 3.611 3.611 100%

2 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

3

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Al 31 dicembre 2020 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
STRUMENTO DI
COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA Fair value Nozionale Fair value Nozionale
IRS Finanz. tasso var. (0,3) 16,4 (0,3) 23,7
IRS Leasing e fin. tasso var. - - (3,2) 19,1
Collar Finanz. tasso var. (3,5) 57,1 (5,6) 76,2
Totale (3,8) 73,5 (9,1) 119,0

Con riferimento al trattamento contabile i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

milioni di euro

TRATTAMENTO
CONTABILE
DERIVATI NOZIONALE FAIR VALUE
ATTIVITÀ
NOZIONALE FAIR VALUE
PASSIVITÀ
al
31/12/2020
al
31/12/2019
al
31/12/2020
al
31/12/2019
al
31/12/2020
al
31/12/2019
al
31/12/2020
al
31/12/2019
Cash flow hedge Collar - - - - 57,1 76,2 (3,5) (5,6)
Cash flow hedge IRS - - - - 16,4 42,8 (0,3) (3,5)
Totale - - - - 73,5 119,0 (3,8) (9,1)

I derivati su tasso di interesse esistenti al 31 dicembre 2020 in Cash flow hedge si riferiscono ai seguenti finanziamenti:

Finanziamento coperto Derivato Accounting
Finanziamento A2A S.p.A. con BEI:
scadenza novembre 2023, debito
residuo al 31 dicembre 2020 di 57,1
milioni di euro, a tasso variabile.
Collar a copertura integrale del
finanziamento e medesima scadenza,
con floor sul tasso Euribor 2,99% e cap
4,65%. Al 31 dicembre 2020 il fair value
è negativo per 3,5 milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita riserva
del Patrimonio netto.
Finanziamento di Linea Green con
Unicredit: scadenza maggio 2021,
debito residuo al 31 dicembre 2020 di
2,4 milioni di euro, a tasso variabile.
IRS sul 100% dell'importo del
finanziamento fino alla scadenza dello
stesso.
Al 31 dicembre 2020 il fair value è
negativo per 33 mila euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita riserva
del Patrimonio netto.
Finanziamenti di ACSM- AGAM con
Intesa San Paolo: scadenza giugno 2021,
debito residuo al 31 dicembre 2020 di
2,9 milioni di euro, a tasso variabile.
IRS sul 100% dell'importo del
finanziamento fino alla scadenza dello
stesso.
Al 31 dicembre 2020 il fair value è
negativo per 9 mila euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita riserva
del Patrimonio netto.
Finanziamento di ACSM-AGAM con
Unicredit: scadenza giugno 2023,
debito residuo al 31 dicembre 2020 di
5,0 milioni di euro, a tasso variabile.
IRS sul 100% dell'importo del
finanziamento fino alla scadenza dello
stesso.
Al 31 dicembre 2020 il fair value è
negativo per 63 mila euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita riserva
del Patrimonio netto.
Finanziamento di Flabrum con
Mediocredito Italiano: scadenza
dicembre 2026, debito residuo al 31
dicembre 2020 di 7,5 milioni di euro, a
tasso variabile.
IRS sul 100% dell'importo del
finanziamento fino alla scadenza dello
stesso.
Al 31 dicembre 2020 il fair value è
negativo per 224 mila euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita riserva
del Patrimonio netto.

Il Gruppo A2A effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari derivanti da variazioni nel livello dei tassi di interesse. In particolare l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto sul Conto economico e sul Patrimonio netto di diversi scenari di mercato che determinerebbero la variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati e la variazione degli oneri finanziari relativi alla quota di indebitamento lordo non coperto. Tali scenari di mercato sono ottenuti mediante la traslazione parallela, in aumento e in diminuzione, della curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di chiusura del bilancio.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato dalle variazioni nel livello dei tassi di interesse nel modo seguente.

milioni di euro Effetto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Effetto a Patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
-50 bps +50 bps -50 bps +50 bps
Variazione degli oneri finanziari sul debito lordo a tasso
variabile dopo le coperture
0,8 (2,9) - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
- - - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
classificati di copertura (escluso BCVA ex IFRS 13)
Cash flow hedge - - (0,6) 0,6
Fair value hedge - - - -

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, si segnala che al 31 dicembre 2020 esiste il seguente strumento di copertura:

milioni di euro 31 12 2020 31 12 2019
STRUMENTO DI
COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Fin.a tasso fisso in val.estera (14,7) 98,0 2,4 98,0
Totale (14,7) 98,0 2,4 98,0

Con riferimento al trattamento contabile, si precisa che il derivato di copertura sopra indicato è in cash flow hedge, con imputazione integrale nella riserva di Patrimonio netto.

In particolare, il sottostante del derivato Cross Currency IRS si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet, emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 31 dicembre 2020 il fair value della copertura è negativo per 14,7 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value e, di conseguenza, l'effetto sul Patrimonio netto migliorerebbe di 12,3 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 14,6 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value, a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

milioni di euro Saldo Quote con Quote con
scadenza
oltre
12 mesi
Quote con scadenza entro il:
contabile
31 12 2020
scadenza
entro
12 mesi
31 12 2021 31 12 2022 31 12 2023 31 12 2024 Oltre
Obbligazioni 3.088 398 2.690 499 300 300 298 1.293
Deb.fin.per diritti
d'uso (*)
112 22 90 16 12 9 8 45
Finanziamenti
bancari e da altri
finanziatori
1.298 169 1.129 96 147 79 84 723
Totale 4.498 589 3.909 611 459 388 390 2.061

(*) compresi leasing finanziari.

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha a disposizione un totale di 1.802 milioni di euro, così composto:

  • (i) linee di credito revolving committed per 740 milioni di euro, di cui 140 milioni con scadenza nel 2021 e 600 milioni con scadenza 2023, non utilizzate;
  • (ii) finanziamenti BEI a lungo termine non ancora utilizzati, per un totale di 50 milioni di euro;
  • (iii) disponibilità liquide per complessivi 1.012 milioni di euro, di cui 947 milioni a livello di capogruppo.

Inoltre A2A mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui 1.049 milioni di euro disponibili al 31 dicembre 2020 e 1.400 milioni disponibili alla data di redazione della presente relazione.

La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (esclusi i debiti per diritti d'uso e compresi i debiti commerciali), nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi. Sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse. Infine le eventuali linee finanziarie a revoca utilizzate e i c/c passivi sono fatti scadere entro l'esercizio successivo.

31 12 2020 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI TOTALE
Obbigazioni 397 27 2.947 3.371
Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 61 111 1.148 1.320
Totale flussi finanziari 458 138 4.095 4.691
Debiti verso fornitori 476 19 2 497
Totale flussi commerciali 476 19 2 497
31 12 2019 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI TOTALE
Obbigazioni 45 24 2.833 2.902
Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 90 153 694 937
Totale flussi finanziari 135 177 3.527 3.839
Debiti verso fornitori 491 8 2 501
Totale flussi commerciali 491 8 2 501

e. Rischio credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equity

Il Gruppo A2A è esposto al rischio equity limitatamente al possesso delle azioni proprie detenute da A2A S.p.A. che al 31 dicembre 2019, risultano pari a n. 23.721.421 azioni corrispondenti allo 0,757% del Capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Dal punto di vista contabile, come disposto dagli IAS/IFRS, il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, avrà effetti sul Conto economico.

g. Rischio rispetto covenants

I prestiti obbligazionari, i finanziamenti, i leasing e le linee bancarie revolving committed presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società del Gruppo.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.951 milioni nominali di euro (valore contabile al 31 dicembre 2020 pari a 3.088 milioni di euro) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 98 milioni nominali di euro (valore contabile al 31 dicembre 2020 pari a 111 milioni di euro) relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade).

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 812 milioni di euro, di cui 420 milioni di euro con scadenza oltre 5 anni, prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), e includono una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

I finanziamenti delle controllate Linea Green, Flabrum e Fragea, il cui valore contabile al 31 dicembre 2020 è pari a 14 milioni di euro, sono assistiti da garanzie reali sugli immobili e gli impianti finanziati. Inoltre quello di Linea Green prevede un covenant finanziario, come riportato più avanti nell'apposita tabella.

Anche alcuni finanziamenti bancari di ACSM-AGAM prevedono dei covenants finanziari, come riportato più avanti nell'apposita tabella.

Le linee bancarie revolving committed disponibili, pari complessivamente a 740 milioni di euro, prevedono una clausola di Change of Control, che attribuisce la facoltà alle banche concedenti di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato.

Al 31 dicembre 2020 non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

SOCIETÀ LENDER LIVELLO DI RIFERIMENTO LIVELLO
RILEVATO
DATA DI
RILEVAZIONE
Linea Green Unicredit Debito residuo/Mezzi Propri <= 0,3 0,02 31/12/2020
ACSM-AGAM UBI Debt Service Coverage Ratio <= 4,5
Gearing <= 1,5
1,96
0,30
31/12/2020
31/12/2020
ACSM-AGAM Intesa San Paolo Debt Service Coverage Ratio <= 4,35
Gearing <= 1,1
1,96
0,30
31/12/2020
31/12/2020
ACSM-AGAM BEI Flusso di cassa disponibile/Indebitamento
Finanziario Netto => 14,0%
Indebitamento Finanziario/Mezzi Propri <= 75,0%
Indebitamento Finanziario Netto/Ebitda <= 3,0
28,4%
31,3%
2,03
31/12/2020
31/12/2020
31/12/2020
ACSM-AGAM Unicredit Debt Service Coverage Ratio <= 3,0
Gearing <= 1,0
1,96
0,30
31/12/2020
31/12/2020
Acsm-Agam Reti Cassa DDPP Debt Service Coverage Ratio <= 4,5
Gearing <= 1,2
1,96
0,30
31/12/2020
31/12/2020

Gruppo A2A - Covenants finanziari al 31 dicembre 2020

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IFRS 9.

  • In particolare:
  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9, si dividono fra:
    • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
    • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IFRS 9 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2020

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

Nel seguito sono evidenziate le analisi quantitative che riportano, come grandezze, l'outstanding dei contratti derivati stipulati e non scaduti entro la data di bilancio, analizzato per scadenza.

milioni di euro Valore nozionale (a) Valore Effetto
Scadenza entro un anno Scadenza tra 1 e 5 anni Scadenza oltre 5 anni Situazione
Patrimoniale
progressivo
a Conto
da ricevere da pagare da ricevere da pagare da ricevere da pagare e finanziaria
(b)
economico al
31 12 2020
(c)
Gestione del rischio su tassi di
interesse
a copertura di flussi di cassa ai sensi
IFRS 9 (cash flow hedge)
27 45 2 (4)
non definibili di copertura ai sensi
IFRS 9
Totale derivati su tassi di interesse 27 45 2 (4)
Gestione del rischio su tassi di
cambio
definibili di copertura per IFRS 9
- su operazioni commerciali
- su operazioni non commerciali 98 (15)
non definibili di copertura per IFRS 9
- su operazioni commerciali
- su operazioni non commerciali
Totale derivati su tassi di cambio 98 (15) -

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale composizione dei contratti complessi.

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Volume per Maturity Valore Fair Value
Scadenza
entro un
anno
Scadenza
entro due
anni
Scadenza
entro
cinque anni
Nozionale Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*)
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**)
Gestione del rischio prezzo di prodotti
energetici
Unità di misura Quantità Milioni di euro
A. a copertura di flussi di cassa (cash
flow hedge) ai sensi IFRS 9 di cui:
24,0 -
- Elettricità TWh 11,2 0,4 162,4 0,2
- Petrolio Bbl -
- Carbone Tonnellate -
- Gas Naturale TWh 2,7 0,2 45,8 7,2
- Gas Naturale Milioni di mc 13,0 2,2 (0,1)
- Cambio Milioni di dollari -
- Diritti di Emissione Tonnellate 1.898.000 153.000 50,4 16,7
B. definibili di copertura (fair-value
hedge) ai sensi IFRS 9
- -
C. non definibili di copertura ai sensi
IFRS 9 di cui:
(1,2) (9,9)
C.1 copertura del margine (0,5) (0,5)
- Elettricità TWh
- Petrolio Bbl
- Gas Naturale Gradi giorno
- Gas Naturale Milioni di mc
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 75.000 2,0 (0,5) (0,5)
- Cambio Milioni di dollari
C.2 operazioni di trading (0,7) (9,4)
- Elettricità TWh 37,3 7,4 0,3 2.236,8 (4,8) (9,1)
- Gas Naturale TWh 121,3 29,2 2,4 2.272,6 4,1 (0,8)
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 120.000 3,7 - 0,5
- Certificati Ambientali MWh
- Certificati Ambientali Tep
Totale 22,8 (9,9)

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati al 31 dicembre 2020

Effetti patrimoniali

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro NOTE TOTALE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI -
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5 -
ATTIVITÀ CORRENTI 426
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 426
TOTALE ATTIVO 426
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 19
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 20 19
PASSIVITÀ CORRENTI 403
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 21 403
TOTALE PASSIVO 422

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

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Garanzie ed impegni con terzi

Effetti economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2020, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati
nell'esercizio
Variazione
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti
a Conto
economico
RICAVI 25
RICAVI DI VENDITA
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici e
gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 36 - 36
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 34 (770) (736)
Totale ricavi di vendita 70 (770) (700)
COSTI OPERATIVI 26
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici e
gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (88) - (88)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (60) 761 701
Totale costi per materie prime e servizi (148) 761 613
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) (78) (9) (87)
GESTIONE FINANZIARIA 31
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale - - -
Totale Proventi finanziari - - -
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (6) - (6)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 - - -
Totale (6) - (6)
Totale Oneri finanziari (6) - (6)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE
FINANZIARIA
(6) - (6)

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2020 dello strumento finanziario.

milioni di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
Note Strumenti finanziari valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo iscritte a:
Strumenti
finanz.valutati
Valore della
Situazione
Fair value al
31 12 2020
Conto
Patrimonio netto
economico
al costo
ammortizzato
patrimoniale
finanziaria
consolidata
31 12 2020
(*)
(1) (2) (3) (4)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Attività finanziarie valutate a fair value di cui:
- non quotate 7 7 n.d.
- quotate - -
Attività finanziarie possedute sino alla
scadenza
1 1 1
Altre attività finanziarie non correnti 28 28 28
Totale altre attività finanziarie non
correnti
3 36
Altre attività non correnti 5 27 27 27
Crediti commerciali 7 2.030 2.030 2.030
Altre attività correnti 8 396 30 259 685 685
Attività finanziarie correnti 9 11 11 11
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.012 1.012 1.012
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 17 e 22 112 2.976 3.088 3.088
Altre passività finanziarie non correnti e
correnti
17 e 22 1.409 1.409 1.409
Altre passività non correnti 20 19 127 146 146
Debiti commerciali 21 1.552 1.552 1.552
Altre passività correnti 21 6 397 463 866 866

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

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3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso. In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerachia di fair value".

milioni di euro NOTA LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Attività valutate a fair value 3 7 7
Altre attività correnti 8 426 - 426
TOTALE ATTIVITÀ 426 7 - 433
Passività finanziarie non correnti 17 110 110
Altre passività non correnti 20 19 19
Altre passività correnti 21 403 - - 403
TOTALE PASSIVITÀ 513 19 - 532

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

STRUMENTO
FINANZIARIO
PARAMETRO VARIAZIONE
PARAMETRO
SENSITIVITY
(MILIONI DI
EURO)
Derivati su Commodity Probabilità di Default (PD) 1% 0,00
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% 0,00
Derivati su Commodity Sottostante capacità interconnessione zonale Italia
(CCC)
1% 0,02

7) Principali riferimenti normativi in materia di concessioni e convenzioni nei settori di attività in cui opera il Gruppo A2A

Concessioni idroelettriche di grande derivazione (> 3 MW)

La disciplina nazionale in materia di concessioni idroelettriche è stata originariamente dettata dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, che si basava sul rilascio delle concessioni da parte dello Stato in una logica di lungo periodo, anche al fine di consentire ai concessionari l'ammortamento dei rilevanti investimenti necessari alla costruzione degli impianti. Nell'ottica di un passaggio allo Stato delle concessioni e della proprietà delle relative opere, l'art. 25 del R.D. 1775/1933 cit. ha previsto che:

  • tutte le opere di raccolta, di regolazione e di condotta forzate ed i canali di scarico (c.d. "opere bagnate") passassero gratuitamente nella proprietà dello Stato;
  • ogni altro edificio, macchinario, impianto di utilizzazione, di trasformazione e di distribuzione inerente alla concessione (c.d. "opere asciutte") potessero essere acquisiti dallo Stato mediante il pagamento di un prezzo pari al valore di stima del materiale in opera, calcolato al momento dell'immissione in possesso, astraendo da qualsiasi valutazione del reddito ricavabile.

Suddetto quadro normativo è stato successivamente superato prima dalla Legge di nazionalizzazione del settore elettrico n. 1643/1962 che ha determinato il subentro di Enel nella maggioranza3 delle concessioni idroelettriche con il relativo riconoscimento di un affidamento a durata illimitata, poi dalla liberalizzazione del mercato elettrico per effetto del D.Lgs. n. 79/1999 (di recepimento della Direttiva 96/92/CE) che ha introdotto con l'art. 12 (e le sue successive modifiche) i principi di:

  • temporaneità delle concessioni, stabilendo un termine di validità (2029) per le concessioni sprovviste di scadenza in quanto di titolarità dell'Enel ed assegnando il termine del 31 dicembre 2010 per le concessioni già scadute o in scadenza entro tale data;
  • contendibilità delle concessioni in caso di scadenza, decadenza o rinuncia prevedendo, non oltre 5 anni antecedenti la scadenza, l'indizione di una gara da parte dell'amministrazione competente (ossia la Regione) per l'attribuzione a titolo oneroso della stessa.

Nelle more della riassegnazione delle concessioni, il D.Lgs. 79/1999 ha previsto (art. 12, comma 8bis) che il concessionario uscente prosegua nell'esercizio della concessione alle stesse condizioni stabilite dalla normativa e dal disciplinare vigenti. In questo stallo della disciplina alcune Regioni hanno emanato leggi finalizzate a disciplinare la cosiddetta "prosecuzione temporanea dell'esercizio" per le concessioni scadute, prevedendo altresì l'imposizione di un canone aggiuntivo.

La Legge di conversione n. 12/2019 del DL 14 dicembre 2018, n. 135 (c.d. "DL Semplificazioni") all'art. 11-quater ha attribuito alle Regioni il potere di disciplinare con proprie leggi, da adottare entro il 31 marzo 2020, le procedure e i criteri di assegnazione delle concessioni, il cui iter dovrà concludersi entro il 2023 con l'affidamento ad operatori economici tramite gara o a società miste pubblico/privato o tramite forme di partenariato. La durata delle nuove concessioni sarà compresa tra 20 e 40 anni, con la possibilità di estensione del termine massimo di ulteriori 10 anni in relazione alla complessità della proposta progettuale e all'importo dell'investimento.

La nuova norma, inoltre, prevede che con specifico provvedimento regionale (sentita l'ARERA) vengano definiti:

  • un canone demaniale da corrispondere su base semestrale alle Regioni articolato in una componente fissa legata alla potenza nominale media di concessione e in una variabile calcolata come percentuale dei ricavi normalizzati;
  • l'eventuale obbligo per i concessionari di fornire annualmente e gratuitamente 220 kWh per kW di potenza di concessione per almeno il 50% destinata a servizi pubblici dei territori provinciali interessati dalla derivazione.

Per le concessioni scadute o in scadenza al 31 dicembre 2023 in prosecuzione temporanea viene, inoltre, imposto il pagamento di un canone aggiuntivo.

In tema di indennizzo ai gestori uscenti, la norma prescrive:

  • per le opere c.d. "bagnate", il passaggio senza compenso in proprietà delle Regioni, e in caso di investimenti – purché definiti nell'atto di concessione o autorizzati dall'ente concedente – un importo pari al valore della parte di bene non ammortizzato;
  • per le opere c.d. "asciutte", il riconoscimento di un valore residuo desunto da atti contabili o perizia asseverata. In ipotesi di mancato inserimento nel progetto del concessionario entrante, è previsto un diverso trattamento per i beni mobili e quelli immobili.

3 Ad eccezione delle derivazioni nella titolarità di autoproduttori, aziende municipalizzate e Enti locali.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

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Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

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Note illustrative alle voci di Conto economico

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Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

In considerazione di questo nuovo quadro normativo, la Commissione Europea ha inviato in data 7 marzo 2019 una seconda lettera di costituzione in mora complementare4 all'Italia, lamentando in particolare il fatto che le autorità italiane avrebbero operato continue proroghe delle concessioni scadute, ed imposto al concessionario subentrante l'obbligo di versare per le opere "asciutte" un indennizzo superiore al valore non ammortizzato dei beni, in asimmetria di trattamento in caso di subentro da parte delle Regioni nella titolarità di tali cespiti.

In data 10 maggio 2020, con riferimento alle criticità sollevate dalla Commissione Europea, il Governo italiano ha inviato specifica lettera di risposta.

ARERA, ai sensi dell'art. 12, comma 1-quinquies, della Legge n. 12/2019, con Delibera 490/2019/I/eel ha approvato le Linee Guida propedeutiche al rilascio del parere non vincolante sugli schemi di legge regionali in merito ai canoni demaniali, che dovrà essere emanato entro 20 giorni dalla data di ricevimento del suddetto schema (nel caso in cui siano state rispettate le indicazioni di ARERA) ed entro 40 giorni negli altri casi. L'Autorità, al fine di garantire uniformità normativa, ha espresso indicazioni in relazione alla parte variabile5 del canone demaniale e alla cessione gratuita di energia alle Regioni6 .

In ottemperanza a quanto previsto dal quadro legislativo in vigore e in linea con il disposto della suddetta Delibera ARERA, la Regione Lombardia, con l'art. 31 della L.R. 23/2019 di Assestamento al Bilancio 2020- 22, ha definito, a decorrere dal 2020, l'obbligo di fornitura alla Regione di energia gratuita da parte di tutti i titolari di concessioni di grande derivazione, siano esse esercite prima o dopo la scadenza, prevedendone sia la consegna fisica sia una sua monetizzazione (anche integrale) da calcolarsi in base ad un prezzo zonale orario medio ponderato sulla quantità di energia elettrica immessa in rete dalla centrale.

Inoltre, la Regione Lombardia, ad aprile 2020, ha approvato la L.R n. 5/2020 che disciplina la modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e determina il canone demaniale in base alla nuova struttura bi-componente7 , oltre al corrispettivo aggiuntivo a carico del concessionario uscente ai fini della prosecuzione temporanea per le concessioni scadute fino al completamento delle procedure di aggiudicazione (e, comunque, non oltre il 31 luglio 2024).

In termini di modalità di assegnazione delle concessioni è previsto in via ordinaria il ricorso alla procedura ad evidenza pubblica mentre sono ammesse in subordine e previo provvedimento motivato la società a capitale misto pubblico-privato e forme di partenariato. La durata delle concessioni è fissata pari a un periodo compreso tra i 20 e i 40 anni, incrementabili fino ad un massimo di 10 anni in relazione alla complessità della proposta progettuale presentata e all'importo dell'investimento.

La Legge definisce i criteri di acquisizione dei beni afferenti la concessione (cfr. "opere asciutte" e "opere bagnate") da parte della Regione e l'attività di ricognizione finalizzata alla successiva messa a gara, come l'eventuale indennizzo spettante al gestore uscente con particolare riferimento alla quota parte del valore residuo dei cespiti non ancora ammortizzato.

Le concessioni di grande derivazione idroelettrica in capo ad A2A S.p.A. ubicate in Valtellina (per una potenza nominale di concessione pari ad oltre 200 MW) sono per la maggior parte scadute: la Regione Lombardia con D.G.R. n. XI/4182 del 30 dicembre 2020 ne ha consentito la prosecuzione temporanea dell'esercizio fino al 31 dicembre 20218 , stabilendo il pagamento di un canone aggiuntivo e la disapplicazione dell'esenzione parziale dal canone demaniale sugli impianti di Premadio 19 , Grosio, Lovero e Stazzona (entrambe le previsioni impugnate dalla società10). Le altre concessioni di A2A S.p.A. (impianti di Mese, Udine e della Calabria per una potenza nominale di concessione complessiva pari a circa 345 MW), originariamente in capo ad Enel, hanno scadenza al 2029. Si aggiungono, inoltre, le tre grandi derivazioni di Linea Green S.p.A. (Resio, scaduta e in regime di prosecuzione temporanea fino al 31 dicembre 2020, Mazzuno e Darfo non ancora scadute), nonché la concessione di Gravedona di ACSM-AGAM S.p.A. con scadenza al 2029.

  • 4 Sempre il 7 marzo 2020 la Commissione ha messo in mora anche Austria, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Regno Unito e Svezia al fine di "garantire che gli appalti pubblici nel settore dell'energia idroelettrica siano aggiudicati e rinnovati in conformità del diritto dell'UE".
  • 5 La componente variabile del canone dovrebbe essere pari ad una percentuale, comunque definita dalle Regioni, della somma dei prodotti tra la quantità oraria dell'energia elettrica immessa in rete e il corrispondente prezzo zonale orario registrato sul Mercato del Giorno Prima (MGP), mentre quella fissa dovrebbe derivare da valutazioni di tipo ambientale e/o correlate all'utilizzo della risorsa idrica che esulano dalle competenze dell'Autorità.
  • 6 Su questo tema, l'Autorità ha suggerito di preferire la monetizzazione dell'energia gratuita invece della sua fornitura fisica, basando la valorizzazione sul prezzo zonale orario riconosciuto all'impianto, da determinarsi a consuntivo, sull'anno solare, come media dei prezzi zonali orari che si formano sul MGP, ponderata sulla quantità di energia immessa in rete su base oraria.
  • 7 Con riferimento alla componente fissa, la Delibera di Giunta ha previsto 35 €/kW a partire dal 2021.
  • 8 Solo per l'impianto di Sernio-Stazzona l'esercizio della concessione è stato prorogato fino al 30 giugno 2021.
  • 9 Su tale tema, si segnala la Sentenza n. 15990/2020 della Corte di Cassazione, che ha rigettato i motivi proposti da A2A S.p.A., tra cui, in particolare, quello relativo alla revoca – disposta dalla Regione – del beneficio dell'esenzione parziale dai canoni demaniali goduto in precedenza per Premadio 1.
  • 10 Per maggiori dettagli si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso".

Concessioni per le centrali termoelettriche

In materia di concessioni per le centrali termoelettriche, la normativa di riferimento ha avuto un'evoluzione molto eterogenea. A titolo esemplificativo, con riferimento alle concessioni per la derivazione di acque pubbliche ad uso industriale, la disciplina è stata inizialmente definita dalla Legge 10 agosto 1884, n. 2644 e dal R.D. 1775/1933 per arrivare successivamente ad una declinazione su base più locale anche per il tramite di convenzioni con specifici consorzi di bonifica ed irrigazione.

Gli Enti concedenti possono essere individuati alternativamente nella Regione e nella Provincia per le concessioni di derivazione d'acqua pubblica e per quelle relative all'occupazione di aree demaniali e nelle Autorità portuali per le concessioni relative all'occupazione di aree demaniali marittime.

A2A Energiefuture S.p.A. e A2A gencogas S.p.A. sono titolari delle seguenti tipologie di concessioni strumentali al funzionamento delle centrali termoelettriche di proprietà:

  • concessioni di derivazione d'acqua pubblica: i) ad uso raffreddamento delle centrali termoelettriche; ii) ad uso industriale; iii) per usi diversi;
  • concessioni per occupazione di: i) aree demaniali; ii) aree demaniali marittime.

Distribuzione di gas naturale

La disciplina delle concessioni di distribuzione del gas naturale attraverso reti locali, inizialmente contenuta negli atti d'affidamento stipulati con i Comuni in esecuzione di leggi risalenti ai primi anni del 1900, è stata rivista dagli articoli 14 e 15 del D.Lgs. 164/2000 (di recepimento della Direttiva 98/30/CE) che hanno definito i criteri in base ai quali uniformare il settore.

In particolare, è stata determinata (i) una durata delle concessioni a regime non superiore a 12 anni, (ii) l'affidamento del servizio da parte degli Enti locali disposto mediante gara ad evidenza pubblica e che (iii) il rapporto con il gestore sia regolato da un apposito contratto tipo approvato con decreto ministeriale contenente, in particolare, le modalità di espletamento del servizio, gli obiettivi qualitativi, gli aspetti economici e le condizioni di recesso anticipato dell'Ente per inadempimento del gestore.

È, inoltre, previsto un periodo transitorio finalizzato a porre fine anticipata ai rapporti concessori in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 164/2000 così da consentire il concreto avvio della riforma.

Successivamente, in attuazione del DL 159/2007, in base al quale le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas devono svolgersi non più per singolo Comune ma per Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), il DM MiSE del 19 gennaio 2011 ha individuato 177 ATEM mentre il successivo DM del 18 ottobre 2011 ha definito i Comuni appartenenti a ciascun ATEM.

Il percorso di riforma è stato completato con l'entrata in vigore del DM 226 del 12 novembre 2011, soggetto negli anni a plurime innovazioni estese anche al D.Lgs. 164/2000, che ha definito i criteri e le procedure di gara, nonché le modalità di determinazione del valore industriale residuo degli impianti esistenti e dedicati all'erogazione del servizio. Tale decreto ha, inoltre, indicato per ogni ATEM i termini entro cui la Stazione Appaltante ha l'obbligo di avviare la procedura di gara. Il Comune riveste il ruolo di ente concedente dell'affidamento, che prosegue anche se cessato per effetto della riferita anticipata cessazione, fino al completo svolgimento delle gare per ATEM11.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione del gas naturale sono in capo alle società Unareti S.p.A., Azienda Servizi Valtrompia S.p.A., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH), Le Reti S.p.A.12, Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. e Serenissima Gas S.p.A. (tre società del Gruppo ACSM-AGAM) e Reti-Più S.r.l.13 (Gruppo AEB): i principali affidamenti riguardano l'ATEM di Milano 1 - Città e Impianto di Milano (la cui assegnazione ad Unareti S.p.A. è avvenuta il 5 settembre 2018 tramite gara ai sensi del DM 226/201114) ed i capoluoghi di provincia Brescia, Bergamo, Varese, Cremona, Lodi, Lecco, Sondrio e Monza-Brianza (oltre a numerosi comuni, ubicati soprattutto in provincia di Brescia, Bergamo, Chieti, Como, Cremona, Lecco, Monza-Brianza, Piacenza, Pavia, Salerno, Trento, Treviso, Udine, Varese e Venezia).

alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

di attività

3

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Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

11 Quando saranno completate le gare per ATEM, l'ente concedente potrà essere alternativamente identificato in: 1) capoluogo di Provincia (in caso di ATEM con capoluogo), 2) comune più popoloso (in caso di ATEM senza capoluogo), 3) Società patrimoniale delle reti (in caso di ATEM i cui Comuni ne abbiano deliberato la costituzione).

12 La società è nata il 1° gennaio 2020 dalla fusione tra Acsm-Agam Reti Gas-Acqua S.p.A. e Lario Reti Gas S.r.l..

13 A seguito dell'operazione di integrazione industriale con A2A, i comuni presenti negli ATEM di Milano 4, Bergamo 1, Bergamo 2, Bergamo 3 e Bergamo 5 (circa 78 mila PDR) sono stati oggetto di cessione da parte di Unareti S.p.A. a favore di RetiPiù S.r.l., con efficacia dal 1° novembre 2020.

14 Per dettagli sul ricorso presentato da 2i Reti Gas innanzi al TAR Lombardia e sulla Sentenza 05370/2020 del Consiglio di Stato (pubblicata il 7 settembre 2020), che ha sancito la legittimità dell'aggiudicazione della gara da parte di Unareti S.p.A., si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso".

Distribuzione di energia elettrica

L'attività di distribuzione di energia elettrica è svolta in esecuzione di una concessione di durata trentennale rilasciata, per ogni ambito territoriale comunale, dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 79/1999. Il rapporto concessorio comprende la gestione delle reti di distribuzione e l'esercizio degli impianti connessi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la programmazione e individuazione degli interventi di sviluppo.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione elettrica, tutte con scadenza al 2030, sono in capo alle società Unareti S.p.A., Camuna Energia S.r.l., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH), Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (Gruppo ACSM-AGAM) e RetiPiù S.r.l. (Gruppo AEB) e riguardano i comuni di Milano, Rozzano, Brescia, Cremona, Sondrio e Seregno, a cui si aggiungono numerosi comuni in provincia di Brescia e di Sondrio.

Servizio Idrico Integrato (SII)

Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006 il SII è organizzato sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) definiti dalle Regioni e, di norma, coincidenti con il territorio provinciale. L'Ente di Governo dell'Ambito (EGA), nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità della gestione, delibera la forma di gestione (affidamento mediante gara, società mista pubblico-privata o in house providing) e, conseguentemente, provvede all'affidamento, per 30 anni, del SII nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L'affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ATO.

Al SII si applica l'art. 34 del DL 179/12 integrato dalla Legge 29 luglio 2015, n. 115, art. 8, comma 1, che fissa principi cogenti per gli enti locali per l'affidamento dei servizi e detta la disciplina del periodo transitorio di affidamenti preesistenti validamente assentiti. In particolare, è previsto che gli affidamenti dei servizi effettuati da società quotate e controllate da quotate (quali quelli in capo alle società controllate da A2A S.p.A.) cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto.

Il DL 133/2014 (c.d. Decreto Sblocca Italia) ha disposto che, in sede di prima applicazione, gli EGA, al fine di garantire il conseguimento del principio di unicità della gestione all'interno dell'ATO, dispongano l'affidamento al gestore unico d'ambito alla scadenza delle gestioni esistenti, operanti in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege.

Il legislatore ha previsto talune deroghe alla costituzione del gestore unico da parte dell'EGA: in particolare, nel caso in cui l'ATO coincida con il territorio regionale, è consentito l'affidamento del SII in ambiti territoriali comunque non inferiori al territorio corrispondente alle province o alle città metropolitane. Il Gruppo A2A svolge il SII, mediante le sue società controllate e salvaguardate ai sensi del D.Lgs. 152/2006, a Brescia e in numerosi comuni della provincia attraverso A2A Ciclo Idrico S.p.A. e Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. e attraverso Le Reti S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) a Varese e a Como e nelle relative province.

Teleriscaldamento

In Italia non è previsto un quadro legislativo organico che definisca le modalità di affidamento del servizio del teleriscaldamento dato che né il legislatore nazionale né la giurisprudenza amministrativa nei suoi pronunciamenti hanno considerato in modo univoco il teleriscaldamento come servizio pubblico locale. In Lombardia una disciplina embrionale è dettata dalla Legge Regionale 26/2003.

In un contesto normativo così scarsamente definito, l'Ente locale che consideri tale servizio come servizio pubblico locale disciplina il teleriscaldamento utilizzando schemi concessori e, negli anni passati, anche autorizzatori. In altri casi i comuni non assumono il teleriscaldamento come servizio pubblico e, quindi, disciplinano aspetti diversi quali l'uso del sottosuolo.

Nei casi di assunzione del teleriscaldamento come servizio pubblico, i rapporti tra il Comune e il gestore del servizio sono regolati da convenzioni o da contratti di servizio con i quali il concedente ha affidato la gestione del servizio in ambito comunale, prevedendo un canone e delle regole certe di erogazione del servizio, per un periodo ordinariamente lungo in considerazione degli investimenti sottesi, conferendo anche un'esclusiva di gestione.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A il servizio è gestito dalle società A2A Calore & Servizi S.r.l., Linea Green S.p.A. (Gruppo LGH), Como Calor S.p.A., Varese Risorse S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) e Gelsia S.r.l (Gruppo AEB) a Bergamo, Brescia, Milano, Cremona (oltre che in alcuni comuni nelle relative province), Lodi, Varese, Como, Monza, Seregno e Giussano.

Illuminazione pubblica

Anche per l'illuminazione pubblica, come per il teleriscaldamento, non esiste un quadro normativo e regolatorio dettagliato. Gli enti locali che individuino anche tale servizio come servizio pubblico locale avente rilevanza economica devono rispettare l'art. 34 del DL 179/2012 e s.m.i. e, quindi, affidare il servizio nel rispetto dei principi comunitari.

Il servizio di illuminazione pubblica comprende la gestione degli impianti (conduzione, manutenzione e verifiche periodiche) nonché la fornitura di energia elettrica per l'alimentazione dei punti luce, così come la realizzazione di interventi di ammodernamento e di riqualifica energetica.

Come recentemente evidenziato dall'Allegato al DM 28 marzo 2018 che disciplina i "Criteri ambientali minimi dei servizi di illuminazione pubblica" (CAM), in attuazione di un principio generale dell'ordinamento, la durata del servizio oggetto di affidamento deve essere commisurata alle attività incluse nell'oggetto del contratto, al grado di esposizione economica prevista e, quindi, ai tempi necessari ad ammortizzare il piano di investimenti.

Il Gruppo A2A gestisce il servizio di illuminazione pubblica15 attraverso A2A Illuminazione Pubblica S.p.A.16 a Milano e in otto comuni della sua provincia, Brescia e Bergamo, a cui si aggiungono i comuni di Bisignano, Busto Arsizio, Casalmaggiore, Castelletto sopra Ticino, Crevoladossola, Fiorenzuola d'Arda, Stradella e Volpiano, mentre, attraverso alcune società del Gruppo ACSM-AGAM, nei comuni di Cantello, Costa Masnaga, Melzo, Nova Milanese, Pero, Robbiate, Zibido San Giacomo e Messina (Varese Risorse S.p.A.), oltre che nei comuni di Sernio, Sondrio, Tirano, Valdisotto e in parte a Sondalo (Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l.). Inoltre, RetiPiù S.r.l. (Gruppo AEB) gestisce in concessione il servizio di illuminazione pubblica nel comune di Seregno17.

Gestione del servizio di igiene urbana

I servizi ambientali sono riconducibili alla fattispecie dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e le modalità di affidamento sono regolate dall'art. 202 del D.Lgs. 152/2006 e dall'art. 34 del DL 179/2012.

I servizi di raccolta, trasporto, spazzamento e lavaggio delle strade, recupero e smaltimento dei rifiuti sono regolati da specifico contratto di servizio con il Comune concedente finalizzato a definire gli elementi essenziali dell'affidamento tra cui la durata della gestione, gli aspetti economici del rapporto contrattuale nonché le modalità organizzative e gestionali del servizio e i livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate. Nella definizione del rapporto concessorio, l'Ente concedente tiene conto del raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.

La Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) ha affidato ad ARERA le competenze di regolazione e controllo nel settore dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati: con delibera 443/2019/R/rif ARERA è intervenuta sulla definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021, adottando il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR).

Con particolare riferimento alla Regione Lombardia va detto che:

  • essa ha organizzato la gestione integrata dei rifiuti avvalendosi della previsione di cui all'art. 200, comma 7, del D.Lgs. 152/2006 senza l'istituzione di alcun Ambito Territoriale Ottimale;
  • le competenze per l'affidamento del servizio sono poste direttamente in capo ai Comuni che le esercitano singolarmente o in forma associata.

In Lombardia il servizio di igiene urbana è svolto dalle società Amsa S.p.A., Aprica S.p.A., LA BI.CO DUE S.r.l. (controllate da A2A Ambiente S.p.A.), da Linea Gestioni S.p.A. (Gruppo LGH), da Acsm Agam Ambiente S.r.l. (Gruppo ACSM-AGAM) e da Gelsia Ambiente S.r.l. (Gruppo AEB); i principali affidamenti riguardano i comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Varese18, Como, Cremona e Lodi con scadenze differenziate sulla base degli atti regolanti il rapporto con i singoli comuni.

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

15 Inclusivo per alcuni comuni della gestione degli impianti semaforici e delle lampade votive.

16 La società è controllata da Ambiente Energia Brianza S.p.A. (Gruppo AEB) dal 1° novembre 2020 a seguito del perfezionamento dell'operazione di integrazione industriale con A2A S.p.A..

17 A ciò si aggiunge un contratto di manutenzione ordinaria di oltre 5.000 punti luce nel Comune di Desio (MB).

18 Attualmente la gestione del servizio di igiene urbana nel Comune di Varese è in regime di proroga tecnica dell'originario Contratto di Servizi in attesa della pronuncia del TAR Milano in un contenzioso per la riassegnazione ad un operatore economico della prima gara a seguito dell'intervenuta decretazione di cessazione anticipata ex lege dello stesso Contratto da parte di una sentenza del Consiglio di Stato emessa lo scorso 21 luglio 2020, in merito all'applicazione dell'art. 34, comma 22, L. n. 221/2012 e s.m.i..

8) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi. Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio. Si precisa che alcuni contenziosi illustrati nei precedenti Bilanci di esercizio e ancora in corso non sono ulteriormente riferiti per assenza di aggiornamenti o per la cessazione della precedente situazione di rischio.

A2A S.p.A.

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

Dopo un lungo procedimento, in data 13 ottobre 2020 è stata depositata la Sentenza n. 13961 che ha rigettato il ricorso e condannato gli attori al pagamento delle spese di lite, dopo aver accertato in modo documentale e tramite CTU l'adempimento contrattuale di Ergosud e l'inadempimento del Consorzio. La sentenza ha invece rigettato la domanda di Ergosud e A2A di condannare SFC al risarcimento danni conseguente all'inadempimento del Consorzio.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolare i danni (specificando che essi dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Dopo plurimi rinvii giustificati anche da modifiche del giudice, in data 17 ottobre 2018, il giudice ha respinto le istanze istruttorie degli attori, fissando al 19 marzo 2019 l'udienza di precisazione conclusioni. La Società ha depositato le memorie nei termini e si resta in attesa della sentenza. Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Sono tuttora pendenti numerosi ricorsi con cui A2A e Linea Green hanno contestato i provvedimenti emessi dalla Regione Lombardia per disciplinare la continuazione della derivazione di acqua ad uso idroelettrico anche dopo la scadenza delle rispettive concessioni.

In particolare, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione e si è riservata la richiesta di conguaglio all'esito di valutazioni degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Il canone aggiuntivo è stato imposto retroattivamente a partire dalla scadenza originaria di ciascuna concessione; pertanto, per le concessioni di Grosotto, Lovero e Stazzona decorrerebbe dal 1° gennaio 2011, per la concessione di Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per la concessione di Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A e Linea Green, che hanno sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità anche costituzionale del citato comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003, hanno impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, i provvedimenti connessi e conseguenti che hanno disciplinato le condizioni per la prosecuzione temporanea di ogni concessione, e che, ove prevista, hanno disposto la revoca della esenzione di quota parte del canone demaniale.

A2A ha impugnato nelle sedi competenti la Sentenza n. 65/2020 con cui il TSAP ha respinto il ricorso promosso da A2A in relazione alle prime delibere con cui la Regione Lombardia ha disciplinato la prosecuzione temporanea della concessione di Grosotto, Lovero e Stazzona, con ciò inducendo A2A ad una prudente valutazione dei rimedi esperibili presso le sedi competenti. Anche altri contenziosi connessi ad altre concessioni e altre delibere regionali sono tuttora in corso.

Le disposizioni delle Regioni in materia di prosecuzione temporanea delle concessioni scadute o in scadenza potrebbero, a partire dal 2019, trovare legittimazione nelle previsioni introdotte dalla Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. n. 135/2018 la cui compatibilità costituzionale è tuttavia controversa. A quest'ultimo proposito, va evidenziato che A2A e Linea Green hanno da ultimo promosso innanzi al TSAP l'annullamento della D.D.G. n. 10544/2019, con cui la Regione Lombardia ha provveduto ad accertare e determinare gli importi asseritamente dovuti dai concessionari a titolo di canone aggiuntivo anche per l'anno 2019, contenziosi successivamente integrati con riferimento al canone aggiuntivo per l'anno 2020, e con tali ricorsi hanno, inoltre, proposto il rinvio alla Corte Costituzionale di questione di legittimità costituzionale in relazione alle citate previsioni introdotte dalla legge di conversione del D.L. Semplificazioni in merito alle concessioni idroelettriche.

Anche la L.R. 5/20 emessa dalla regione Lombardia in attuazione della Legge 12/2019 è stata sottoposta al giudizio di costituzionalità dal Governo e l'udienza è fissata all'11 maggio 2021.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica la società ha stanziato al 31 dicembre 2020 fondi rischi congrui secondo considerazioni di prudenza, e tenendo altresì conto dell'avvenuto pagamento - con riserva di eventuale successiva ripetizione all'esito definitivo dei rispettivi giudizi - di talune posizioni, al mero scopo di evitare procedimenti di esazione coattiva e così realizzare una deflazione del contenzioso.

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

A2A Energiefuture S.p.A.

Ispezione Centrale Monfalcone (RNR 195/17 Procura della Repubblica di Gorizia)

Nei giorni 8 e 9 marzo 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Gorizia, la centrale di Monfalcone di A2A Energiefuture S.p.A. è stata oggetto di ispezione nel corso della quale sono stati effettuati rilievi e campionamenti (sul carbone in giacenza, sulle ceneri, sui residui di trattamento dei fumi, sulle emissioni dal camino) e acquisizioni documentali (sui server del sistema di monitoraggio delle emissioni, sui formulari di analisi del combustibile, ecc.). In pari data, tre dipendenti hanno ricevuto notifica di informazione di garanzia in merito ad un'indagine per i reati di cui all'art. 452 bis c.p. Inquinamento ambientale per comportamenti asseritamente tenuti fino a ottobre 2016. I dipendenti indagati hanno provveduto a nominare i difensori di fiducia.

Successivamente, tra dicembre 2017 e gennaio 2018 e poi a dicembre 2018, la Procura di Gorizia ha proceduto all'acquisizione di ulteriore documentazione presso la centrale.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari ed occorrerà attendere gli esiti degli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia che ha richiesto una proroga dei termini per le indagini. Allo stato non è stato, infatti, notificato alcun ulteriore provvedimento da parte della Procura.

Linea Ambiente S.r.l. – Discarica Grottaglie

Tribunale di Taranto – Procedimento penale RGNR 2785/18

In data 14 marzo 2019, un dipendente di A2A Ambiente S.p.A., distaccato in Linea Ambiente S.r.l. con funzioni di Direttore Operativo della società, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere nell'ambito di indagini in merito ai reati di cui agli artt. 319 e 321 c.p. con riferimento ad una ipotesi di corruzione connessa al rilascio della Determina dirigenziale n. 45 del 5 aprile 2018 da parte della Provincia di Taranto per l'ottimizzazione orografica della discarica di Grottaglie di Linea Ambiente S.r.l.. Con provvedimento del 1° agosto 2019 il Tribunale di Taranto – Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari – su richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato, cioè senza lo svolgimento dell'udienza preliminare, nei confronti degli imputati soggetti a custodia cautelare, tra i quali il dipendente di A2A Ambiente, nei cui confronti è stata sostituita la misura della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari e, successivamente, con l'obbligo di dimora nel comune di residenza, fissando allo scopo la prima udienza del 4 novembre 2019. Tale processo è attualmente nella fase dell'istruttoria dibattimentale.

Tribunale di Taranto N. 5400/19 R.G. Responsabilità Amministrativa

In data 7 maggio 2020 la Guardia di Finanza ha notificato a Linea Ambiente S.r.l. decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Taranto in data 12 marzo 2020 nell'ambito dei procedimenti n. 2785/18 R.G.N.R. e 5400/19 R.G. Resp. Amm., nonché atto di esecuzione di sequestro preventivo ex art. 53 D.Lgs. 231/01, valevole anche quale informazione di garanzia ex art. 369 c.p.p..

Per la prima volta, Linea Ambiente è stata informata dell'esistenza del Procedimento penale n. 5400/19 R.G. Resp. Amm. degli Enti per i reati di corruzione di cui all'art. 25 comma 2 D.Lgs. 231/01.

Il sequestro preventivo, in data 7 maggio 2020, è stato disposto fino alla concorrenza di euro 26.273.298 (pari al supposto profitto del reato). In data 13 maggio 2020 è stata notificata la nomina di un amministratore giudiziario dei beni posti sotto sequestro, tra cui sono comprese quote societarie e crediti.

In data 21 maggio 2020 Linea Ambiente ha proposto istanza di riesame del provvedimento di sequestro, discussa nella Camera di Consiglio del 9 giugno 2020, e rigettata. Le istanze cautelari sono state confermate.

In data 11 giugno 2020 è stato notificato decreto di dissequestro delle quote di Linea Ambiente. In data 10 settembre 2020 è stato notificato alla società avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p.. La notifica è stata ripetuta, con parziali variazioni, in data 21 gennaio 2021. In data 21 gennaio 2021 la Procura di Taranto ha notificato al difensore di Linea Ambiente provvedimento di dissequestro e restituzione del 95,004% delle quote di Lomellina Energia possedute da Linea Ambiente e già poste sotto sequestro preventivo. Ciò è avvenuto sulla base di una nuova stima del valore delle quote stesse fatto dall'Amministratore Giudiziario e sul fatto che dopo i sequestri operati dalla Guardia di Finanza residuavano da porre sotto sequestro somme pari a tale valore delle quote.

Allo stato attuale, la società ritiene il rischio di confisca possibile e non ha appostato fondo di importo pari al sequestro in considerazione di plurimi fattori concomitanti quali: i) la fase ancora preliminare del Procedimento n. 5400/19 R.G. Resp. Amm.; ii) l'esorbitanza della somma determinata nel decreto di sequestro preventivo quale profitto derivante dall'ipotetico reato presupposto rispetto a quella allo stato ritenuta possibile oggetto di un futuro effettivo provvedimento di confisca; iii) l'indeterminabilità del momento, comunque considerevolmente lontano nel tempo, in cui lo stesso sequestro potrà essere disposto, data la necessità della definitività delle eventuali sentenze di condanna.

Linea Ambiente c/Provincia di Taranto – Discarica di Grottaglie

Nel mese di gennaio 2021, la Provincia di Taranto ha inviato una diffida alla rimozione dei rifiuti abbancati durante la vigenza della DD 45/18 che costituisce anche risposta alle istanze che la società aveva formulato negli anni precedenti in merito alle modalità di esecuzione degli adempimenti conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato n. 5985/2019, che aveva annullato la variante sostanziale n. 45/2018. La Provincia, da quanto si legge nella scarna comunicazione che non dà evidenza dell'istruttoria provinciale, non apre il richiesto procedimento autorizzativo ed indica alla società: (i) di rimuovere i rifiuti conferiti in esubero rispetto alle quantità autorizzate, (ii) di ripristinare i profili della discarica in coerenza all'autorizzazione 426/08 e (iii) di attivare le attività di chiusura.

Linea Ambiente, in data 9 febbraio, ha riscontrato la Provincia, formulando esplicita riserva di impugnazione della diffida, per tratteggiare un percorso tecnico necessario per intervenire con adeguatezza; in particolare, la società ha illustrato un percorso istruttorio da cui potranno emergere tutte le soluzioni possibili, tra cui anche una nuova richiesta di autorizzazione di variante sostanziale dell'attuale autorizzazione in coerenza con la Sentenza del Consiglio di Stato 5986/2019.

L'incertezza delle soluzioni tecniche disponibili e l'imprevedibilità delle autorità competenti che non hanno effettuato alcuna istruttoria tecnica impediscono di prevedere la durata dell'iter autorizzativo e la tipologia di provvedimento che sarà emanato per permettere alla società di risolvere lo stallo in cui verte.

In considerazione dei vizi dell'atto la società ha notificato ricorso al TAR Puglia per far annullare la diffida. Il Gruppo ha stanziato un congruo fondo a copertura dell'eventuale rischio.

Procura di Lecce - Procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R.

Il 26 febbraio 2020 presso la sede di Rovato di Linea Ambiente S.r.l. la Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito il "Decreto di perquisizione e sequestro" emesso, in data 5 febbraio 2020, dalla Procura di Lecce (P.M. dott.ssa Mignone) in relazione al procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R..

La Guardia di Finanza ha quindi acquisito la copia del Modello Organizzativo della società e gli atti ed i documenti inerenti i flussi informativi destinati all'Organismo di Vigilanza di Linea Ambiente S.r.l. dal novembre 2014 al mese di gennaio 2019.

Il procedimento penale è stato iscritto nei confronti della società Linea Ambiente S.r.l. e del legale rappresentante pro tempore per i reati di cui agli artt. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) e 256, commi 1 e 3 del D.Lgs. 152/2006 (rispettivamente attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione/iscrizione e realizzazione e gestione di discarica non autorizzata) da cui deriva la responsabilità amministrativa della società ai sensi degli artt. 24 e 25 undecies del D.Lgs. 231/2001 e ciò – si legge nel detto provvedimento – "per avere, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative ed organizzate, gestito e smaltito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti urbani, realizzando una discarica abusiva, al fine di conseguire un ingiusto profitto". Tali ipotizzati illeciti sarebbero stati commessi in "Roma e Grottaglie dal 1° novembre 2014 al 28 gennaio 2019 con permanenza".

Unitamente al "Decreto di perquisizione e sequestro" la Guardia di Finanza ha notificato alla società "Informazione di Garanzia e sul diritto di difesa", dalla quale emerge che nell'ambito dello stesso procedimento è stata iscritta con le medesime ipotesi anche la società AMA S.p.A. di Roma, "proprietaria degli impianti TMB Rocca Cencia e Salario in Roma".

La società è stata informata che persone fisiche riconducibili alle funzioni di legali rappresentanti o amministratori di Linea Ambiente S.r.l. e di AMA S.p.A. nel periodo di interesse abbiano ricevuto richiesta di proroga delle indagini preliminari nel medesimo procedimento.

Amsa S.p.A.

Procura di Milano – Procedimento penale n. 33490/16 R.G.N.R.

In data 7 maggio 2019 i carabinieri del nucleo investigativo di Monza si sono presentati presso la sede di Amsa S.p.A. per notificare un ordine di esibizione di atti e documenti emesso dalla Procura di Milano, relativo alla documentazione concernente tre gare bandite da Amsa S.p.A. nel 2017-2018, nonché alle forniture alla stessa effettuate da uno specifico fornitore. In relazione a tale procedimento sono stati indagati il Responsabile Operativo della società ed altri dipendenti oltre a tre componenti di una commissione giudicatrice di gara bandita da Amsa S.p.A..

Nessuna contestazione in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche è stata sollevata nei confronti di Amsa S.p.A. che si ritiene "persona offesa" e che, infatti, ha proceduto a depositare costituzione di persona offesa in Procura a mezzo di un legale di fiducia.

In data 23 dicembre 2019 al difensore di Amsa - quale "parte offesa"- è stato notificato avviso di fissazione dell'udienza preliminare per il 17 febbraio 2020. In esito a tale udienza il Giudice per le indagini preliminari ha rinviato l'udienza al 25 maggio 2020 fissando un calendario provvisorio per la prosecuzione. Nel provvedimento in questione non sono contemplati i componenti della commissione di gara per i quali si 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

attende richiesta di archiviazione. Si sono costituite parte civile Amsa e A2A Calore & Servizi, risultata parte offesa nell'ambito dello stesso procedimento in relazione ad accordi presi in suo danno da alcune società concorrenti alle gare di posa del teleriscaldamento, tendenti ad alterare la libera concorrenza.

Il processo è stato rinviato all'udienza del 12 novembre 2020 e, successivamente, all'udienza del 19 marzo 2021.

In data 18 gennaio 2021 al legale di Amsa S.p.A. è stato notificato avviso di fissazione dell'udienza preliminare relativa al secondo filone di indagine, rubricato col numero 34213/19 R.G.N.R. – 21296/19 R.G.G.I.P. connesso al primo. L'udienza preliminare di tale secondo filone è fissata al 19 marzo 2021 per la riunione dei procedimenti.

Anche rispetto a tale ulteriore filone, in relazione ad alcuni imputati e rispetto ad alcuni capi di imputazione, Amsa si è costituita parte civile.

Unareti S.p.A.

2i Rete Gas S.r.l./Unareti S.p.A - gara servizio distribuzione gas Atem Milano 1

Nel 2018, 2i Rete Gas S.r.l. ha notificato al TAR Milano ricorso contro il provvedimento di aggiudicazione del servizio di distribuzione del gas disposto dal Comune di Milano a favore di Unareti S.p.A., chiedendo la sospensione cautelare del provvedimento di aggiudicazione e formulando istanza istruttoria, preannunciando riserva di notifica di motivi aggiunti in esito alla soddisfazione dell'istanza di accesso agli atti. Dopo la consegna della parte dei documenti di offerta non coperta da omissis, 2i Rete Gas S.r.l. ha notificato motivi aggiunti e ha meglio dettagliato alcuni dei motivi di illegittimità del provvedimento già enunciati nel ricorso iniziale. Le istanze istruttorie sono state rigettate dal Consiglio di Stato. I vizi dell'aggiudicazione lamentati potevano essere catalogati sotto tre categorie di argomenti: motivi di esclusione di Unareti S.p.A., motivi di rifacimento della commissione e motivi di ridefinizione della graduatoria. Unareti S.p.A. nei termini ha notificato ricorso incidentale in cui 2i Rete Gas si è costituita argomentando ulteriori criticità del procedimento.

Dopo la Camera di Consiglio del 22 novembre 2018, in cui su richiesta congiunta delle parti il TAR ha rinviato all'udienza di merito, successivamente fissata al 21 novembre 2019, il TAR ha emesso la Sentenza n. 2598 in data 5 dicembre 2019 con cui ha accolto tre motivi del ricorso di 2i Rete Gas e un motivo del ricorso incidentale proposto da Unareti e ha disposto l'annullamento dell'aggiudicazione, salvo provvedimenti dell'Amministrazione.

2i Rete Gas S.r.l. ha notificato la Sentenza in data 17 gennaio 2020 e tutte le parti hanno notificato il ricorso in appello al Consiglio di Stato; 2i Rete Gas S.r.l. e Unareti S.p.A. hanno riproposto in appello i motivi assorbiti e non esaminati in primo grado. Il Comune e 2i Rete Gas S.r.l. hanno chiesto anche sospensione cautelare della sentenza, poi rinunciata; pertanto, a seguito della Camera di Consiglio fissata al 2 aprile, tutti e tre gli appelli sono stati discussi all'unica udienza di merito fissata al 9 luglio 2020. In data 7 settembre 2020 il Consiglio di Stato ha depositato la Sentenza n. 5370 che ha accolto l'appello

di Unareti, confermando così la legittimità dell'aggiudicazione alla stessa della gara. Il Consiglio di Stato, in riforma della sentenza di primo grado, ha altresì reputato conforme a legge l'avvalimento a favore di 2iRG dei requisiti di 2iRG S.p.A., con conseguente erroneità della sentenza di primo grado nella parte in cui aveva escluso 2iRG dalla gara. Il Consiglio di Stato ha esaminato e formulato i relativi giudizi di rigetto o improcedibilità anche tutti gli altri motivi del ricorso di primo grado di 2iRG e di Unareti.

In data 18 febbraio 2021 2i Rete Gas S.r.l. ha presentato ricorso in Cassazione ai sensi dell'art. 111 Costituzione, dell'art. 362, comma 1 c.p.c. e dell'art. 110 c.p.a. per chiedere alla Cassazione, che dovrà decidere a Sezioni Unite, di accertare la carenza di giurisdizione del Consiglio di Stato allorchè ha emesso la Sentenza n. 5370 in data 7 settembre 2020. Allo stato non è stata notificata una istanza di sospensione di efficacia della sentenza, istanza che dovrebbe essere comunque esperita presso il Consiglio di Stato, quindi, Unareti ed il Comune di Milano, nella sua funzione di ATEM Milano 1, possono procedere alla sottoscrizione del contratto di servizio. Nei termini la Società si costituirà (mediante notifica di controricorso) per poter partecipare al dibattimento che ragionevolmente si svilupperà per alcuni anni, considerando anche che la Cassazione potrebbe attendere esito di un ricorso in materia, pendente davanti alla Corte di Giustizia.

La società Unareti S.p.A. sta continuando ad esercitare la normale attività in prorogatio.

ACSM-AGAM S.p.A.

Acsm Agam Ambiente S.r.l. c/Comune di Varese in merito alla riorganizzazione del servizio di igiene urbana

Acsm Agam Ambiente S.r.l. (beneficiaria per effetto delle operazioni straordinarie dell'affidamento del servizio di igiene urbana nel comune di Varese assentito ad Aspem S.p.A. nel 1999 e fino al 31 dicembre 2030) ha proposto ricorso avanti il TAR Milano, integrato con successivi motivi aggiunti, contro i numerosi atti comunali che hanno accertato l'intervenuta cessazione al 31 dicembre 2018 dell'affidamento e che hanno disposto l'indizione della gara per il servizio di igiene urbana nel Comune di Varese. Il ricorso è stato discusso in data 20 giugno 2019 e il TAR il 16 luglio 2019 ha depositato Sentenza n. 1633 che rigetta il quarto motivo di ricorso introdotto da Acsm Agam Ambiente S.r.l. (anticipata scadenza al 31 dicembre 2018) ed afferma la carenza di interesse della società in merito ai motivi di ricorso legati agli atti di gara, dato che il loro eventuale accoglimento non determinerebbe reviviscenza dell'affidamento del servizio cessato al 31 dicembre 2018.

La società ha notificato ricorso in appello al Consiglio di Stato per chiedere la caducazione della sentenza perché questa si è limitata ad accogliere le tesi del Comune, che la società non condivide. L'udienza di merito, inizialmente fissata al 26 marzo 2020, è stata poi rinviata al 2 luglio 2020, a seguito della quale il Consiglio di Stato in data 21 luglio ha depositato le motivazioni della Sentenza n. 4469 che ha rigettato il ricorso. Secondo il Consiglio di Stato, il Comune di Varese avrebbe applicato la Legge 115/15, emanata per prevenire il rischio di un contenzioso davanti alla Corte di Lussemburgo. Inoltre, secondo il Consiglio di Stato, la società non poteva pretendere di restare gestore per gli anni successivi al 2018 per le peculiarità del procedimento di vendita delle azioni di Aspem S.p.A. avvenuto nel 2009.

Nel frattempo, il servizio è gestito dalla società per effetto di provvedimenti di proroga reiterati fino al 1° maggio 2021.

Per effetto dell'esecuzione del servizio in proroga, Acsm Agam Ambiente S.r.l. ha notificato ricorso al TAR Milano contro la delibera del Comune di Varese che approva il PEF 2020 per ripristinare l'equilibrio economico finanziario di gestione.

Acsm Agam Ambiente S.r.l., senza prestare acquiescenza, ha partecipato alla gara bandita dal Comune per assegnare il servizio e ha impugnato al TAR Milano il provvedimento di aggiudicazione definitiva che la vede classificata al terzo posto in graduatoria. Il Comune di Varese, con provvedimento del 31 dicembre 2020 ha annullato la determina di aggiudicazione. Il TAR, nell'udienza del 22 dicembre 2020, ha fissato udienza pubblica al 21 aprile 2021 impartendo prescrizioni istruttorie al Comune. L'aggiudicatario ha impugnato la revoca di aggiudicazione con richiesta di misure cautelari che sono state solo parzialmente accolte con conservazione degli effetti della revoca di aggiudicazione.

Il Comune di Varese, in data 4 febbraio 2021, ha disposto l'aggiudicazione al secondo in graduatoria e sia Acsm Agam Ambiente S.r.l. sia l'originario aggiudicatario poi revocato hanno impugnato tale delibera con richiesta di sospensione di efficacia a titolo cautelare, decisione per la quale è stata fissata Camera di Consiglio al 3 marzo 2021. Acsm Agam Ambiente S.r.l. ha rinunciato alla sospensiva evidenziando esigenza che il passaggio di gestione avvenga successivamente al deposito della sentenza di merito, dopo l'udienza del 21 aprile 2021.

Il Gruppo ha stanziato un congruo fondo a copertura dell'eventuale rischio.

ACSM-AGAM S.p.A. e Acsm Agam Ambiente S.r.l.: causa per danni contro il Comune di Varese sulla concessione di Igiene Urbana

ACSM-AGAM S.p.A. e Acsm Agam Ambiente S.r.l., nel 2020, hanno radicato, davanti al Tribunale Speciale delle Imprese di Milano, causa per veder accertato un inadempimento contrattuale ed extracontrattuale da parte del Comune di Varese, con conseguente condanna risarcitoria. Il Comune di Varese avrebbe arrecato un pregiudizio diretto al patrimonio del Gruppo ACSM-AGAM disponendo la cessazione anticipata del contratto di servizio sottoscritto con Acsm Agam Ambiente. Acsm Agam Ambiente ha infatti ridotto i flussi reddituali collegati al contratto e ha sopportato oneri imprevisti e altrimenti evitabili per la prosecuzione transitoria del contratto a condizioni più onerose e ACSM-AGAM S.p.A. ha subito una riduzione significativa del valore della partecipazione della controllata, nonostante e dopo la sottoscrizione dell'Accordo Quadro che ha caratterizzato l'operazione straordinaria del 2018. Dopo l'udienza del 9 marzo 2021 è stata fissata al 24 giugno 2021 l'udienza per escussione testi.

AEB S.p.A.

Giudizi sull'operazione di integrazione tra A2A e AEB S.p.A.

Con due iniziali ricorsi muniti di istanza cautelare (R.G. 971/2020 presentato da CST Centro Servizi Termici, Decabo S.r.l. e dal consigliere regionale della Lombardia Marco Fumagalli; R.G. 983/2020 presentato dal consigliere comunale di Seregno Tiziano Mariani) depositati al TAR Milano, è stata impugnata la Delibera del Consiglio comunale di Seregno che ha approvato l'operazione di integrazione tra A2A e AEB.

A seguito della Camera di Consiglio del 24 giugno 2020, con le Ordinanze n. 868/2020 e n. 869/2020, il TAR ha accolto le istanze cautelari presentate dai ricorrenti e ha sospeso l'efficacia della Delibera del Consiglio comunale di Seregno, fissando l'udienza di merito al 2 dicembre 2020. Il TAR, nonostante la fase 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

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Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

cautelare, non ha apprezzato le questioni pregiudiziali e riferite al pericolo e ha effettuato un sommario apprezzamento sugli asseriti vizi dell'operazione rappresentati dai ricorrenti; in esito a tale disanima ha ritenuto che l'operazione violi le norme sulle società pubbliche perché sussisterebbero condizioni di applicazione di procedure ad evidenza pubblica.

Successivamente è stato depositato un terzo ricorso (R.G. 1095/2020 presentato da Idrotech ed Eco Term S.r.l.s.), per il quale è fissata la Camera di Consiglio del 15 luglio 2020 in esito alla quale anche per tale ricorso è stata fissata l'udienza al 2 dicembre 2020.

A2A, il Comune di Seregno e AEB hanno promosso separati appelli cautelari avanti il Consiglio di Stato al fine di ottenere l'annullamento e/o la riforma delle ordinanze. Il Consiglio di Stato, all'esito della Camera di Consiglio fissata al 27 agosto 2020, in data 28 agosto 2020, ha accolto le impugnazioni «in ragione della manifesta carenza di legittimazione e di interesse dei ricorrenti in primo grado e della conseguente chiara carenza del presupposto del pregiudizio diretto ed immediato che deriva agli stessi ricorrenti dagli atti impugnati, in considerazione della natura di vicenda modificativa societaria e dell'infungibilità dell'operazione oggetto dell'impugnazione di prime cure».

La delibera del Comune di Seregno, pertanto, ha ripreso efficacia anche ai fini degli atti societari che infatti sono stati posti in essere. La società ha valutato il contenuto delle ordinanze del Consiglio di Stato e dei ricorsi e, anche alla luce della posizione dei legali incaricati, ha considerato la prevalenza dei principi di certezza del diritto e di affidamento del mercato in considerazione del compimento di atti societari.

Dopo l'udienza di merito del 2 dicembre 2020, in data 15 febbraio 2021 sono state pubblicate dal TAR Milano le sentenze di accoglimento dei tre ricorsi presentati rispettivamente da (i) CST Centro Servizi Termici di Calzolari Maurizio, Depositi Carboni Bovisa DE.CA.BO. S.r.l. e Marco Fumagalli (Consigliere Regione Lombardia) Sentenza n. 412/21, (ii) Tiziano Mariani (Consigliere Comune di Seregno) Sentenza n. 413/21 e (iii) Idrotech di Corno Irwin Maria Sentenza n. 414/21. Le sentenze non producono effetti sugli atti societari nel frattempo intervenuti e produttivi di effetti.

Per l'esecuzione della Sentenza 413 è stato notificato anche ricorso al TAR Milano per giudizio di ottemperanza per il quale è stata fissata udienza il 28 aprile 2021. In data 2 marzo il TAR, su istanza del ricorrente, ha pubblicato decreto cautelare in cui ha negato misure cautelari monocratiche, ma ha fissato camera di consiglio al 24 marzo 2021. AEB e il Comune di Seregno hanno notificato appello in Consiglio di Stato chiedendo sospensione degli effetti della sentenza. Il Consiglio di Stato, in data 22 marzo 2021, ha negato la sospensiva perché ha ritenuto che la sentenza non pregiudichi la stabilità della operazione di integrazione societaria e, data la peculiarità e delicatezza della materia, ha fissato una udienza di merito già al 1° luglio 2021.

Le due Sentenze 412 e 414 qualificano l'operazione di aggregazione come trasformazione di AEB S.p.A. in società mista eseguita in asserita violazione dell'art. 17 D.Lgs. 175/16 e dell'art. 3 D.Lgs. 50/16 e ritengono che non sussistano le condizioni esimenti le procedure ad evidenza dettate dall'art. 10 del medesimo D.Lgs. n. 175/16. A2A, così come AEB e il Comune di Seregno, ha notificato appello in Consiglio di Stato per chiedere l'annullamento delle sentenze e si è costituita nel ricorso in ottemperanza.

* * *

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015

Il 19 gennaio 2016 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Chieti – ha aperto nei confronti della società A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.), per i periodi di imposta 2014 e 2015, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 25 maggio 2016. La società ha presentato osservazioni al processo verbale di constatazione elevato dai verificatori. Nel mese di dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate di Chieti ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2011 e 2012 e, nel mese di agosto 2017, ha notificato gli avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2013 e 2014. La società ha proposto tempestivo ricorso avverso tutti gli atti notificati. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti e la CTR di Pescara hanno emesso sentenze sfavorevoli per IRES e IRAP. I ricorsi avverso gli avvisi di accertamento IVA per gli anni 2011-2014 sono stati respinti dalla CTP di Chieti e accolti dalla CTR di Pescara. L'8 maggio 2019 la società ha proposto ricorso per Cassazione per IRES 2011 e 2012. Nel mese di febbraio 2020 la società ha proposto ricorso per Cassazione per IRES 2013 e 2014 e IRAP 2011-2014 e controricorso per Cassazione per IVA 2011 e 2012. Il 5 maggio 2020, la società ha presentato controricorso per Cassazione per IVA 2013-2014. È stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. – Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano – Ufficio Territoriale di Milano 1 – ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi.na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso con sentenza depositata il 7 luglio 2017. La società acquirente il 13 febbraio 2018 ha proposto appello, respinto dalla CTR di Milano. La società, in data 8 aprile 2019, ha proposto ricorso per Cassazione. Il 21 febbraio 2020 l'Ufficio ha notificato controricorso e ricorso incidentale per Cassazione. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

A2A Ambiente S.p.A. (già Aprica S.p.A.) - Verifica tecnica termovalorizzatore di Brescia

Il 7 marzo 2013 l'Agenzia delle Dogane di Brescia ha iniziato una verifica tecnica sul termovalorizzatore di Brescia di proprietà della società Aprica S.p.A. (ora di proprietà di A2A Ambiente S.p.A.). La verifica si è conclusa il 16 gennaio 2014 con la notifica del processo verbale di constatazione per gli anni dal 2008 al 2011. Per gli anni 2008 e 2009, l'Agenzia delle Dogane il 7 e il 21 maggio 2014 ha notificato gli avvisi di pagamento e i relativi atti di irrogazione sanzioni. Nel mese di luglio 2014 la società ha presentato ricorso avverso i due procedimenti. Relativamente all'anno 2009, il 10 dicembre 2014, la società ha sottoscritto un atto di conciliazione con l'Agenzia delle Dogane di Brescia per la chiusura definitiva della controversia e conseguente estinzione del giudizio. Per il 2008 il contenzioso di primo grado si è chiuso favorevolmente per la società. In data 24 settembre 2015, l'Ufficio ha proposto appello. La società ha depositato le controdeduzioni in data 17 novembre 2015. Con sentenza del 6 giugno 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha accolto parzialmente le ragioni della società. L'Ufficio ha proposto ricorso per Cassazione e la società ha resistito con controricorso e ricorso incidentale notificato il 20 febbraio 2017. La Corte di Cassazione ha rinviato il giudizio in Commissione Tributaria Regionale e la società, in data 8 giugno 2020, ha proposto ricorso in riassunzione. Il 5 agosto 2014 l'Agenzia delle Dogane ha notificato i processi verbali di constatazione per gli anni 2012 e 2013. Nel mese di marzo 2016, la società ha definito con l'Agenzia delle Dogane di Brescia gli anni dal 2010 al 2013 con il versamento delle somme dovute sulla base dei medesimi criteri individuati nell'atto di conciliazione per l'anno 2009. Per effetto degli accordi transattivi, il fondo è stato liberato per l'eccedenza e residua un fondo rischi di 0,3 milioni di euro per l'annualità 2008.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006 la Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano – ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate – Ufficio di Milano 3 – per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.), il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso. All'udienza di trattazione del 12 dicembre 2018 la società ha chiesto la sospensione del giudizio per valutare la definizione agevolata della controversia. Il 24 maggio 2019, la società ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie fiscali pendenti chiudendo definitivamente la pretesa tributaria.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le 3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale

Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento

Criteri e procedure di consolidamento

Principi contabili e criteri di valutazione

Business Units

Risultati per settore di attività

Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. L'udienza di trattazione si è tenuta il 12 dicembre 2018 con accoglimento del ricorso e cassato la sentenza con rinvio alla CTR. Il 23 dicembre 2019 la società ha presentato ricorso per riassunzione in CTR e ricorso per revocazione in Cassazione. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso.

Non sono iscritti fondi rischi.

A2A Ciclo Idrico S.p.A. – Avvisi di accertamento IMU Comune di Montichiari per gli anni 2013-2018

Il 4 dicembre 2019 il Comune di Montichiari (BS) ha notificato avvisi di accertamento ai fini IMU per gli anni dal 2013 al 2018 relativamente all'impianto di depurazione che insiste sul territorio del medesimo Comune. Il 29 gennaio 2020 la società ha proposto ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. È stato iscritto un fondo rischi di 0,7 milioni di euro.

A2A Energia S.p.A. incorporante di Linea Più S.p.A. - Verifica generale IRES/IRAP/ IVA per i periodi di imposta 2013 e 2014

Il 17 settembre 2019 la Direzione Regionale della Lombardia – Settore Soggetti di rilevanti dimensioni Ufficio Grandi Contribuenti – ha aperto nei confronti della società A2A Energia S.p.A. (incorporante di Linea Più S.p.A.) una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA per i periodi di imposta 2013 e 2014. La verifica si è conclusa il 22 ottobre 2019. Il 24 dicembre 2019 la Direzione Regionale della Lombardia ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, ROBIN TAX, IRAP e IVA per i periodi di imposta verificati. Il 24 luglio 2020, la Società ha proposto ricorso in Commissione Tributaria Provinciale avverso tutti gli atti di accertamento. È stato iscritto un fondo rischi di 10,3 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. - Verifica Tassa sulle Emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto SO2 NOx per i periodi di imposta 2014 e 2019

Il 24 ottobre 2019 l'Agenzia delle Dogane di Napoli 2 – Reparto Verifiche e Controlli Settore Accise – ha aperto nei confronti della società A2A Ambiente S.p.A. una verifica tecnica amministrativa, a carico del Termovalorizzatore di Acerra, volta al recupero della Tassa sulle Emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto per gli anni 2014-2019. La verifica si è conclusa il 27 febbraio 2020. Il 24 aprile 2020 la società ha presentato le proprie osservazioni al Processo Verbale redatto dai verificatori. L'Agenzia delle Dogane di Napoli, l'11 dicembre 2020, ha notificato avviso di pagamento e irrogazione sanzioni per gli anni 2015- 2019. La Società sta valutando le azioni conseguenti. È stato iscritto un fondo rischi di 0,5 milioni di euro.

Raccomandazione Consob n. 61493 del 18 luglio 2013

A seguito della Raccomandazione Consob n. 61493 pubblicata nel mese di luglio 2013, il Gruppo A2A ha effettuato approfondite analisi che hanno individuato nel settore della produzione idroelettrica l'ambito di applicazione per il Gruppo.

* * *

Per l'esercizio 2020 gli investimenti inerenti tale settore sono stati marginali e dovuti all'ordinaria manutenzione.

Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4.1 1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Immobilizzazioni materiali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
AL 31 12 2019
PRIMI
CONSOLIDAMENTI
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 112 13 3
Fabbricati 594 22 10 3
Impianti e macchinari 3.591 138 165 117
Attrezzature industriali e commerciali 45 2 11 1
Altri beni 127 4 17 6
Discariche 28 2
Immobilizzazioni in corso ed acconti 131 3 221 (133)
Migliorie beni di terzi 101 24 5
Attività per diritti d'uso 140 10
Totale immobilizzazioni materiali 4.869 192 451 1
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Immobilizzazioni materiali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
AL 31 12 2018
PRIMI
CONSOLIDAMENTI
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 116 2
Fabbricati 590 1 15 9
Impianti e macchinari 3.460 3 144 87
Attrezzature industriali e commerciali 38 12 3
Altri beni 120 24 12
Discariche 66 1
Immobilizzazioni in corso ed acconti 85 161 (114)
Migliorie beni di terzi 91 24
Attività per diritti d'uso 54
Totale immobilizzazioni materiali 4.620 4 380 -

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
VALORE
RESIDUO
TOTALE SMOBILIZZI/CESSIONI RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
AL 31 12 2020 VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
127 2 (1)
597 (19) (31) (2) (1) 2
3.788 59 (295) 24 (26) (13) 87
50 3 (9) 2 (2)
122 (9) (31) 7 (8)
26 (2) (3) (2) 1
226 92 (2) 6
113 12 (16) 1 (1) 13 (14)
113 (37) (27) 39 (49)
5.162 101 (413) (4) 34 (39) 38 33
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
VALORE
RESIDUO
TOTALE SMOBILIZZI/CESSIONI RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
AL 31 12 2019 VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
112 (4) (1) (6) 1
594 3 (33) 2 6 (7) 11
3.591 128 (264) 121 28 (31) (2) 45
45 7 (8) 1 (1)
127 7 (29) 5 (6) 1
28 (38) (4) (40) 5
131 46 (1)
101 10 (13) (1)
140 86 (27) 10 103
4.869 245 (379) 76 40 (45) 8 165

4.2 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Immobilizzazioni immateriali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
AL 31 12 2019
PRIMI
CONSOLIDAMENTI
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 31 14 14
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.616 131 195 36
Avviamento 374 61
Immobilizzazioni in corso 62 70 (51)
Altre immobilizzazioni immateriali 296 56 8
Totale immobilizzazioni immateriali 2.379 248 287 (1)
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Immobilizzazioni immateriali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
AL 31 12 2018
PRIMI
CONSOLIDAMENTI
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 24 10 12
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.502 184 20
Avviamento 444 15
Immobilizzazioni in corso 44 51 (33)
Altre immobilizzazioni immateriali 288 3 2 1
Totale immobilizzazioni immateriali 2.302 18 247 -

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
CONSOLIDAMENTI RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/CESSIONI TOTALE VALORE
RESIDUO
VARIAZIONI
INVESTIMENTI
DI CATEGORIA
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2020
14
14
(19) 9 40
131
195
36
(38) 41 (24) 18 (1) (98) 129 1.876
61 (9) (9) 426
70
(51)
(7) 12 74
8 (18) 4 (25) (31) 321
287
(1)
(72) 45 (24) 18 (1) (142) 110 2.737
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
VALORE
RESIDUO
TOTALE SMOBILIZZI/CESSIONI RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
AL 31 12 2019 VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
31 7 (14) (1)
1.616 114 (86) 27 (31)
374 (85) (85)
62 18
296 5 (23) 25
2.379 59 (123) (85) 27 (31) - 24

4.3 3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.448
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 3.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
A2A gencogas S.p.A. Milano Euro 450.000
A2Abroad S.p.A. Milano Euro 500
A2A Telecommunications S.r.l. Milano Euro 10
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
A2A Alfa S.r.l. in liquidazione Milano Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 8.939
Yada Energia S.r.l. Milano Euro 2.400
LaboRAEE S.r.l. Milano Euro 90
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) Euro 60
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano Euro 13.515
Sicura S.r.l. Milano Euro 1.040
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey Island Essex (Regno
Unito)
GBP 250
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) Euro 2.582
Nicosiambiente S.r.l. Milano Euro 50
Bioase S.r.l. Sondrio Euro 677
Aprica S.p.A. Brescia Euro 10.000
Amsa S.p.A. Milano Euro 10.000
SED S.r.l. Robassomero (TO) Euro 1.250
Bergamo Servizi S.r.l. Brescia Euro 10
A2A Recycling S.r.l. Novate Milanese (MI) Euro 5.000
A2A Integrambiente S.r.l. Brescia Euro 10
Electrometal S.r.l Castegnato (BS) Euro 200
Areslab S.r.l. Brescia Euro 10

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

CRITERIO DI VALUTAZIONE AZIONISTA QUOTE
POSSEDUTE
%
% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA DI
GRUPPO
AL 31 12 2020
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (87%)
Linea Group Holding S.p.A. (13%)
100,00% 93,63%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (87,20%)
Linea Group Holding S.p.A. (12,80%)
100,00% 93,73%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Smart City S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (87,27%)
Unareti S.p.A. (4,33%)
91,60% 91,60%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (74,50%)
Linea Green S.p.A. (14,50%)
89,00% 81,90%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 70,00% 70,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 70,00% 70,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 60,00% 60,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 67,00% 67,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. (74,55%)
Unareti S.p.A. (0,25%)
74,80% 74,80%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Amsa S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 68,78% 68,78%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 96,80% 96,80%
Consolidamento integrale A2Abroad S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 70,00% 70,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 99,90% 99,90%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 70,00% 70,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Aprica S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. (74%)
Aprica S.p.A. (1%)
Amsa S.p.A. (25%)
100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 90,00% 90,00%
Consolidamento integrale A2A Ambiente S.p.A. 100,00% 100,00%

4 Allegati alle note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)

A2A Security S.c.p.a. Milano Euro 52 100,00% 100,00%

% DI PARTECIPAZIONE CONSOLIDATA DI GRUPPO AL 31 12 2020

QUOTE POSSEDUTE %

AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE

Consolidamento integrale

A2A S.p.A. (45,77%) Unareti S.p.A. (18,37%) A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,49%)

Amsa S.p.A. (9,14%) A2A gencogas S.p.A. (3,95%) A2A Ambiente S.p.A. (3,95%) A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,60%) A2A Energiefuture S.p.A. (1,93%) A2A Energia S.p.A. (0,19%)

S.p.A. (0,19%)

Linea Gestioni S.r.l. (0,19%) LD Reti S.r.l. (0,19%) Linea Ambiente S.r.l. (0,19%) A2A Recycling S.r.l. (0,19%) A2A Smart City S.p.A. (0,19%) ACSM-AGAM S.p.A. (0,19%) Aprica S.p.A. (0,19%) Lomellina Energia S.r.l. (0,19%) Retragas S.r.l. (0,19%) Lereti S.p.A. (0,19%)

Acel Energie S.r.l. (0,19%) Serenissima Gas S.p.A. (0,19%) Varese Risorse S.p.A. (0,19%) Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (0,19%) AEVV Farmacie S.r.l. (0,19%)

A2A Energy Solutions S.r.l. (0,19%) Linea Group Holding S.p.A. (0,19%) Linea Green

Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. (0,19%)

LumEnergia S.p.A. Villa Carcina (BS) Euro 300
A2A Energy Solutions S.r.l. Milano Euro 4.000
Suncity Energy S.r.l. Milano Euro 100
ES Energy S.r.l. Jesi (AN) Euro 10
A2A Rinnovabili S.p.A. Milano Euro 50
INTHE 2 S.r.l. Milano Euro 210
Fair Renew S.r.l. Milano Euro 10
renewA21 S.r.l. Milano Euro 20
renewA22 S.r.l. Milano Euro 220
renewA23 S.r.l. Milano Euro 20
renewA24 S.r.l. Milano Euro 20
renewA25 S.r.l. Milano Euro 20
renewA26 S.r.l. Milano Euro 20
renewA27 S.r.l. Milano Euro 20
renewA28 S.r.l. Milano Euro 20
Trovosix S.r.l. Milano Euro 20
Des Energia Tredici S.r.l. Milano Euro 10
CS Solar2 S.r.l. Milano Euro 15
I.Fotoguiglia S.r.l. Milano Euro 14
Free Energy S.r.l. Milano Euro 10
Flabrum S.r.l. Milano Euro 100
Solar italy V S.r.l. Milano Euro 10
Linea Group Holding S.p.A. Cremona Euro 189.494
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) Euro 6.000
LD Reti S.r.l. Lodi Euro 32.976
Linea Green S.p.A. Cremona Euro 48.000
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) Euro 19.000
Fragea S.r.l. società agricola Sesto ed Uniti (CR) Euro 20.000
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) Euro 358

4

% DI
QUOTE PARTECIPAZIONE
CRITERIO DI VALUTAZIONE AZIONISTA POSSEDUTE
%
CONSOLIDATA DI
GRUPPO
A2A S.p.A. (45,77%) AL 31 12 2020
Unareti S.p.A. (18,37%)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,49%)
Amsa S.p.A. (9,14%)
A2A gencogas S.p.A. (3,95%)
A2A Ambiente S.p.A. (3,95%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,60%)
A2A Energiefuture S.p.A. (1,93%)
A2A Energia S.p.A. (0,19%)
A2A Energy Solutions S.r.l. (0,19%) Linea
Group Holding S.p.A. (0,19%) Linea Green
S.p.A. (0,19%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
Consolidamento integrale LD Reti S.r.l. (0,19%) 100,00% 100,00%
Linea Ambiente S.r.l. (0,19%)
A2A Recycling S.r.l. (0,19%)
A2A Smart City S.p.A. (0,19%)
ACSM-AGAM S.p.A. (0,19%)
Aprica S.p.A. (0,19%)
Lomellina Energia S.r.l. (0,19%)
Retragas S.r.l. (0,19%)
Lereti S.p.A. (0,19%)
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. (0,19%)
Acel Energie S.r.l. (0,19%)
Serenissima Gas S.p.A. (0,19%)
Varese Risorse S.p.A. (0,19%)
Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (0,19%)
AEVV Farmacie S.r.l. (0,19%)
Consolidamento integrale A2A Energia S.p.A. 94,72% 94,72%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
Suncity Energy S.r.l.
A2A S.p.A.
50,00%
100,00%
50,00%
100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 60,00% 60,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale
Consolidamento integrale
A2A Rinnovabili S.p.A.
A2A Rinnovabili S.p.A.
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A Rinnovabili S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale A2A S.p.A. 51,00% 51,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 95,60% 95,60%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
Consolidamento integrale Linea Group Holding S.p.A. 100,00% 100,00%
A2A Ambiente S.p.A. 64,30% 82,51%
Consolidamento integrale Linea Ambiente S.r.l. 35,70% 100,00%

4 Allegati alle note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Asm Energia S.p.A. Vigevano (PV) Euro 2.511
ACSM-AGAM S.p.A. Monza Euro 197.344
Lereti S.p.A. Como Euro 86.450
ComoCalor S.p.A. Como Euro 3.516
Serenissima Gas S.p.A. Como Euro 9.230
Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. Sondrio Euro 2.000
Acel Energie S.r.l. Lecco Euro 17.100
Acsm Agam Ambiente S.r.l. Varese Euro 4.500
Varese Risorse S.p.A. Monza Euro 6.000
AEVV Impianti S.r.l. Monza Euro 21.800
AEVV Farmacie S.r.l. Sondrio Euro 100
A2A IDROGEN2 S.r.l. Milano Euro 10
Ambiente Energia Brianza S.p.A. Seregno (MB) Euro 119.496
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 19.000
Gelsia S.r.l. Seregno (MB) Euro 20.345
RetiPiù S.r.l. Seregno (MB) Euro 110.000
Gelsia Ambiente S.r.l. Desio (MB) Euro 4.671
Partecipazioni destinate alla vendita
Consul System S.p.A. Milano Euro 2.000

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA DI
GRUPPO
AL 31 12 2020
QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
45,00% 45,00% A2A Energia S.p.A. Consolidamento integrale
41,34% 41,34% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
51,00% 51,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
79,37% 78,44% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
99,75% 99,75% ACSM-AGAM S.p.A. 98,68%
Serenissima Gas 1,07%
Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
33,52% 33,52% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A. (70%)
A2A Integrambiente S.r.l. (30%)
Consolidamento integrale

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Consul System S.p.A. Milano Euro 2.000 75,00% 75,00% A2A Energy Solution S.r.l. Consolidamento integrale

Partecipazioni destinate alla vendita

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

137

4.4 4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Partecipazioni in società valutate col metodo
del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. in liquidazione Bergamo Euro 120
Ergosud S.p.A. Roma Euro 81.448
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
Metamer S.r.l. San Salvo (CH) Euro 650
SET S.r.l. Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Messina in Luce S.c.a r.l. Monza Euro 20
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1.000
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.r.l. Brescia Euro 25
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) Euro 1.616
COSMO Società Consortile a Responsabilità Limitata Brescia Euro 100
Crit S.c.a.r.l. Cremona Euro 310
Suncity Group S.r.l. Pescara Euro 14
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) Euro 500
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo Euro 10
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) Euro 206
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) Euro 1.898
758 AM S.r.l. Milano Euro 20
Como Energia S.c.a.r.l. in liquidazione Como Euro 20
SO.E.RA Energy Calor in Liquidazione Como Euro 20
Prealpi Servizi S.r.l. Varese Euro 5.451
Totale partecipazioni
Partecipazioni destinate alla vendita
Ge.S.I. S.r.l. Brescia Euro 1.000

4

Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE
DI CARICO
AL 31 12 2020
(MIGLIAIA)
CRITERIO DI VALUTAZIONE
50,00% A2A Alfa S.r.l. in liquidazione - Patrimonio netto
50,00% A2A gencogas S.p.A. - Patrimonio netto
50,00% A2A S.p.A. - Patrimonio netto
50,00% A2A Energia S.p.A. 2.249 Patrimonio netto
49,00% A2A S.p.A. 831 Patrimonio netto
70,00% Varese Risorse S.p.A. (55%)
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. (15%)
11 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 649 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 10 Patrimonio netto
24,29% A2A S.p.A. 748 Patrimonio netto
52,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 118 Patrimonio netto
32,90% A2A Smart City S.p.A. 104 Patrimonio netto
26,00% A2A Energy Solution S.r.l. 5.696 Patrimonio netto
40,00% Aprica S.p.A. 2.992 Patrimonio netto
50,00% A2A Ambiente S.p.A. 84 Patrimonio netto
25,00% A2A Ambiente S.p.A. 246 Patrimonio netto
49,00% Linea Gestioni S.r.l. 3.651 Patrimonio netto
20,00% A2A Rinnovabili S.p.A. 109 Patrimonio netto
70,00% ACSM-AGAM S.p.A. 11 Patrimonio netto
50,00% ACSM-AGAM S.p.A. 10 Patrimonio netto
12,47% ACSM-AGAM S.p.A. - Patrimonio netto
17.519
A2A S.p.A.
-
Patrimonio netto

Pagine_Riempitive.indd 1 17/03/21 18:33

4.5 5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA VALORE DI
CARICO
AL 31 12 2020
(MIGLIAIA)
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 0,90% A2A S.p.A.
AQM S.r.l. 7,80% A2A S.p.A. (7,52%)
LumEnergia S.p.A. (0,28%)
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del
Serio s.c.
n.s. A2A S.p.A.
Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A.
Consorzio Italiano Compostatori n.s. A2A Ambiente S.p.A.
L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,29% A2A S.p.A.
Consorzio Polieco n.s. A2A Ambiente S.p.A.
Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. 1,01% A2A Ambiente S.p.A.
Isfor 2000 S.c.p.a. 5,13% A2A S.p.A. (4,94%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
S.I.T. S.p.A. 0,26% Aprica S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione 3,00% A2A Ambiente S.p.A.
IBF Servizi S.p.A. 14,50% A2A Smart City S.p.A.
DI.T.N.E. S.c.a.r.l. 1,86% A2A S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
COMIECO 7,50% A2A Recycling S.r.l. (2,89%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,61%)
CONAPI S.c.a.r.l. 18,18% A2A Recycling S.r.l.
Blugas Infrastrutture S.r.l. 27,51% Linea Group Holding S.p.A.
Casalasca Servizi S.p.A. 13,88% Linea Gestioni S.r.l.
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 22,10% Linea Group Holding S.p.A. (14,92%)
Ambiente Energia Brianza S.p.A. (7,18%)
Cassa Padana S.c.a.r.l. n.s. A2A Smart City S.p.A.
Confidi Toscana S.c.a.r.l. n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Credito Valtellinese n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Futura S.r.l. 1,00% A2A Calore & Servizi S.r.l.
MORINA S.r.l. 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
Comodepur S.c.p.a. 9,81% ACSM-AGAM S.p.A.
T.C.V.V.V. S.p.A. 0,25% ACSM-AGAM S.p.A.
Società Cooperativa Polo dell'Innovazione della
Valtellina in liquidazione
n.s. ACSM-AGAM S.p.A.
A2A S.p.A.
Totale partecipazioni in altre imprese 7.485

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a euro 50.

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

5. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art, 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

4.6 Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

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Relazione della Società di Revisione

5 Relazione della Società di Revisione

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