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A2a

Annual Report May 29, 2019

4202_rns_2019-05-29_ac0ef54f-ed71-4dfb-9dd7-7706b9d14251.pdf

Annual Report

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Si segnala che il tasso di attualizzazione applicato ai fini della determinazione dei valori attuali di attività e passività derivanti dai contratti di leasing è quello corrispondente al tasso medio di finanziamento del Gruppo.

Si segnala che, quale espediente pratico, il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

  • a) leasing a breve termine;
  • b) leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

Le analisi condotte hanno individuato gli impatti sulle situazioni economiche e patrimoniali. Si riporta nella tabella sottostante un dettaglio degli impatti stimati per il Gruppo:

milioni di euro 01/01/2019
Attività 74
Immobilizzazioni materiali 112,6
Imposte anticipate 0,3
Risconti attivi (0,1)
Passività
Altre passività correnti (3,0)
Passività per leasing 116,4
Impatto netto sul patrimonio (0,6)
milioni di euro 2019
Ammortamenti 19,9
Costi per leasing operativo (inclusi nelle spese amministrative) (20,7)
Risultato operativo 0,8
Oneri finanziari (0, 4)
Ante imposte 0,4
Imposte correnti (0,1)
Utile dell'esercizio 0,3

7) Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • q) rischio di default e non rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ ETS, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e non rispetto covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui il Gruppo A2A è esposto.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Eurelectric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commoditu, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando la proposta di PaR e VaR (elaborata in sede di Comitato Rischi) in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; Group Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti ove questi vengano superati.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.

1 Presnetti ceershili consolidati

2 Prospetti cantabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di curattere generale Palazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Arpa di consolidamento Crison o procedure di consolidamento Principi comabil: e criteri di valutszione Business Units .
Risultati per settore di atomià Note litustrative alle voci dalla Situazione patrimonialeficanziaria Indabitamento finanziario netto Note librariane alle vea di Conte economica Ris illard cercazione Nota sui cannorti con le parti correlate Comunicaziona $Consosh\alpha$ DEM/6064293 del 28 Iunlio 2006 Caranzie en impegin con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Pelazione finanziaria chrugae consolidata

S Pelazione della Società di Revisione Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy ed alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IFRS 9, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk - VaR, Stop Loss).

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX-EEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura con primari istituti di credito sui contratti di acquisto di carbone e di gas con la finalità di proteggere il margine proveniente dalle vendite e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 31 dicembre 2018 è pari a 10,2 milioni di euro (1,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.

Il fair value al 31 dicembre 2018 è pari a 0,0 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Derivati del Portafoglio di Trading

Il Gruppo A2A ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, ICE, Powernext) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. Il Gruppo ha stipulato inoltre contratti Future, Forward ed Option sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Sempre con riferimento all'attività di Trading, sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH).

Il fair value al 31 dicembre 2018 è pari a -2,7 milioni di euro (8,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaRc o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di

2 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 30 giugno 2018 risulta pari a 32,250 milioni di euro (28,839 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

milioni di euro 31 12 2018 31 12 2017
Profit at Risk (PaR) Worst case Best case Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (75, 530) 89,251 (28, 839) 35.046

Il Gruppo A2A si attende, pertanto, con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 31 dicembre 2018 superiori a 75,530 milioni di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities nei 12 mesi successivi.

Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR(3) o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 3 giorni e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 3 giorni, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2018 risulta pari a 0,251 milioni di euro (0,314 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

milioni di euro 31 12 2018 31 12 2017
Value at Risk (VaR) VaR Stop loss VaR Stop loss
Livello di confidenza 99%,
holding period 3 giorni
(0, 251) (0, 251) (0, 314) (0, 314)

b. Rischio di tasso di interesse

La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

3 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

1 Proson't decapili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annualo consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione Snanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consalidamento Criten e procedure di conselidamento Pencipi centabili a reitaci di valutazione Business Units Risultati per settore di actività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria iadebitamenta. finanziatio upto New Thistories alle voci di Conto economica Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 det 25 luglio 2006 Garanxie ed impegis von terzi

4 Allegati alle Note illustrative

alla Relazione finanziaria contra el

consolidata S Palazione della Società di Revisione

$\frac{1}{113}$

Al 31 dicembre 2018 la struttura del debito lordo è la seguente:

milioni di euro 31 DICEMBRE 2018 31 DICEMBRE 2017
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
Prima
della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
A tasso fisso 2.706 2.993 81% 3.076 3.236 82%
A tasso variabile 972 685 19% 862 702 18%
Totale 3.678 3.678 100% 3.938 3.938 100%

Al 31 dicembre 2018 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti:

milioni di euro
STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 31 DICEMBRE 2018 31 DICEMBRE 2017
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
IRS Finanziamenti a tasso variabile (0,6) 36,4 (0, 9) 19,4
IRS Leasing a tasso variabile (5,1) 31,4 (4,1) 26,2
Collar Finanziamenti a tasso variabile (8,0) 95,2 (10, 6) 114,3
Totale (13,7) 163,0 (15, 6) 159,9

Con riferimento al trattamento contabile i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

milioni di euro
TRATTAMENTO
CONTABILE
DERIVATI NOZIONALE FAIR VALUE ATTIVITÀ NOZIONALE FAIR VALUE PASSIVITÀ
аı at al I 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017 al
Cash flow hedge Collar 95,2 114,3 (3,0) (10, 6)
Cash flow hedge IR S 67.8 43,7 (5,7) (5,0)
Fair value hedge IRS ×
Fair value Capped IRS × ٠ ٠ 1,9 ×
Fair value Collar $\sim$ ٠ ٠
Totale ٠ (13,7) (15, 6)

I derivati su tasso di interesse esistenti al 31 dicembre 2018 in Cash flow hedge si riferiscono ai seguenti finanziamenti:

Finanziamento Derivato Accounting
Finanziamento A2A S.p.A. con BEI:
scadenza novembre 2023, debito
residuo al 31 dicembre 2018 di 95,2
milioni di euro, a tasso variabile.
Collar a copertura integrale del
finanziamento e medesima sca-
denza, con floor sul tasso Euribor
2,99% e cap 4,65%. Al 31 dicembre
2018 il fair value è negativo per 8,0
milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento di Linea Green con IRS sul 100% dell'importo del finan- Il finanziamento è valutato a costo
Unicredit: scadenza maggio 2021, ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
debito residuo al 31 dicembre 2018 stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu-
di 12,9 milioni di euro, a tasso varia- Al 31 dicembre 2018 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
bile. negativo per 0,4 milioni di euro. del Patrimonio netto.
Finanziamento di ACSM-AGAM con IRS sul 100% dell'importo del finan- Il finanziamento è valutato a costo
Intesa San Paolo: scadenza giugno ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
2021, debito residuo al 31 dicembre stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu-
2018 di 14,4 milioni di euro, a tasso Al 31 dicembre 2018 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
variabile. negativo per 0,1 milioni di euro. del Patrimonio netto.
Finanziamento di ACSM-AGAM con IRS sul 100% dell'importo del finan- Il finanziamento è valutato a costo
Unicredit: scadenza giugno 2023, ziamento fino alla scadenza dello ammortizzato.
debito residuo al 31 dicembre 2018 stesso. L'IRS è in cash flow hedge con impu-
di 9,0 milioni di euro, a tasso varia- Al 31 dicembre 2018 il fair value è tazione al 100% in apposita riserva
bile negativo per 0,1 milioni di euro. del Patrimonio netto.
n. 17 Leasing di A2A Rinnovabili con
diversi istituti di credito e diverse
scadenze, debito complessivo al
31 dicembre 2018 di 47,9 milioni di
euro, a tasso variabile.
dei
sull'85% dell'importo
IRS
leasing. Al 31 dicembre 2018 il fair
value è negativo per 5,1 milioni di
euro.
Gli IRS sono in cash flow hedge con
imputazione al 100% in apposita ri-
serva del Patrimonio netto.

Al fine di consentire una maggiore comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo, annualmente, al 31 dicembre, viene condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse

A seguire viene esposta un'analisi di sensitivity relativamente alle possibili variazioni del fair value dei derivati (escluso il cross currency swap) traslando la curva forward dei tassi di +50 bps e -50 bps:

milioni di euro 31 12 2018
$(base case: -15, 4)$
31 12 2017
$(base case: -15, 6)$
-50 bps $+50$ bps $-50$ bps $+50$ bps
Variazione fair value derivati (2,1) 2,0 (2, 8) 2,7

Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto di una variazione retrospettica della curva forward dei tassi sul fair value dei derivati, a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al rischio controparte - "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA) - introdotto nel calcolo del fair value in ottemperanza del principio contabile internazionale IFRS 13.

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, si segnala che al 31 dicembre 2018 esiste il sequente strumento di copertura:

milioni di euro

STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 31 DICEMBRE 2018 31 DICEMBRE 2017
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
7.7 1 111.2 (7, 9) 103.7

(*) il nozionale del CCS è valutato al cambio ECB di fine anno.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolinamento Critoria procedure di conselidamento Principi comabili e criteri di valutazione Business Units Risuliati per setiore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note Illustrative alla voci di Conia. есатетка

Risultato ner azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consobn. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed Гатреда: сон телет

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria ennuele. consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione Con riferimento al trattamento contabile, si precisa che il derivato di copertura sopra indicato è in cash flow hedge, con imputazione integrale nella riserva di Patrimonio netto.

In particolare, il sottostante del derivato Cross Currency IRS si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 31 dicembre 2018 il fair value della copertura è positivo per 7,7 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value migliorerebbe di 19.8 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/uen (apprezzamento dello uen) e peggiorerebbe di 16,2 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/uen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

milioni di euro Saldo Quote con Quote con Quota scadente entro il
contabile
31 12 2018
scadenza
entro
i 12 mesi
scadenza
oltre
i 12 mesi
31 12 2020 31 12 2021 31 12 2022 31 12 2023 Oltre
Obbligazioni 2.738 558 2.180 353 501 302 1.022
Debiti per leasing
finanziario
51 5 46 4 4 5 4 29
Debiti finanziari verso
parti correlate
2
Finanziamenti Bancari 887 129 758 147 97 86 84 344
TOTALE 3.678 694 2.984 153 454 592 390 1.395

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha a disposizione un totale di 1.284 milioni di euro, così composto: (i) linee di credito revolving committed per 540 milioni di euro, di cui 140 con scadenza nel 2021 e 400 con scadenza 2023, non utilizzate; (ii) finanziamenti a lungo termine non ancora utilizzati per un totale di 120 milioni di euro; (iii) disponibilità liquide per complessivi 624 milioni di euro, di cui 510 milioni a livello di capogruppo.

Inoltre il Gruppo mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui nominali 1.438 milioni di euro ancora disponibili.

La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali), nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi; sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse.

31 12 2018 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 45 557 2.516
Debiti e altre passività finanziarie 40 102 856
Totale flussi finanziari 85 659 3.372
Debiti verso fornitori 464
Totale debiti commerciali 464 9 $\sim$
$-1$
31 12 2017 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 45 354 3.066
Debiti e altre passività finanziarie 10 89 920
Totale flussi finanziari 55 443 3.986
Debiti verso fornitori 461 89
Totale debiti commerciali 461 89

e. Rischio credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adequate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equity

Il Gruppo A2A è esposto al rischio equity limitatamente al possesso delle azioni proprie detenute da A2A S.p.A. che al 31 dicembre 2018, risultano pari a n. 23.721.421 azioni corrispondenti allo 0,757% del Capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Dal punto di vista contabile, come disposto dagli IAS/IFRS, il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, avrà effetti sul Conto economico. L'acquisto di azioni proprie è stato effettuato per perseguire finalità di sviluppo come le operazioni connesse a progetti industriali coerenti con le linee strategiche che la società intende perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.

g. Rischio rispetto covenants

I prestiti obbligazionari, i finanziamenti, i leasing e le linee bancarie revolving committed presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società del Gruppo.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.562 milioni di euro (valore contabile) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 113 milioni di euro (valore contabile) relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade); (iii) 32 milioni di euro (valore contabile) relativi al prestito obbligazionario di Talesun Energy Solutions, con scadenza 2032 con una clausola di Change of Control Put nel caso di mutamento di 1 Prospetti contabili. consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione Snanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di cunsolidamento Crustia procedure di conselidamento Principi contabili e criten di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle vori della Situaziona oanimoniale. finanziaria Indebitamento finanziario netto: Note illustrative alle voci di Conta economica Risultato ner azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Cansob n. DEM/6064293 del 29 luglio 2006 Garanzie ed:

4 Allegati alla Note illustrative alla Relazione finanziaria chosae

impegn. con lerzi

5 Pelazione della Sacietà di Revisiona

consolidata

117

controllo della società e una serie di garanzie reali. Detto prestito obbligazionario prevede inoltre il rispetto di covenant finanziari, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 689 milioni di euro, di cui 344 milioni con scadenza oltre il 2023, prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), - e includono una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Con riferimento ai finanziamenti delle società controllate, il finanziamento di A2A gencogas S.p.A. del valore contabile di 20 milioni di euro è assistito da una garanzia reale (ipoteca) per un importo massimo di 120 milioni di euro e prevede due covenants finanziari, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Il finanziamento in essere tra Linea Green e Unicredit di 13 milioni di euro è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede un covenant finanziario, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Alcuni leasing finanziari di A2A Rinnovabili e alcuni finanziamenti bancari di ACSM-AGAM prevedono dei covenants finanziari, come evidenziato nella tabella riportata più avanti.

Con riferimento alle linee bancarie revolving committed disponibili, la linea da 400 milioni di euro con scadenza agosto 2023 e la linea bilaterale da 100 milioni di euro con scadenza febbraio 2021, prevedono una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato.

Al 31 dicembre 2018 non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

SOCIETÀ BANCA LIVELLO DI RIFERIMENTO LIVELLO
RILEVATO
DATA DI
RILEVAZIONE
A2A gencogas Intesa San Paolo Pfn/Mezzi propri <= 2
$Pfn/Mol < = 6$
0,0
0,3
31/12/2018
31/12/2018
Linea Green Unicredit Debito residuo/Mezzi Propri <= 1,4 0,2 31/12/2018
A2A Rinnovabili ICCREA ADSCR (Cash flow operativo/Canoni
$leasing) = 1,10$
2,34 31/12/2018
A2A Rinnovabili U BI ADSCR (Cash flow operativo/Canoni
$leasting) = 1,25$
2,79 31/12/2018
A2A Rinnovabili Leasint ADSCR (Cash flow operativo/Canoni
$leasing) = 51,20$
1,49 31/12/2018
Talesun Obbligazionisti Consoliated Annual Debt Service Coverage
$Ratio \Rightarrow 1.20$
Consoliated loan Life Coverage Ratio =>
1,20
2,04
1,96
31/12/2018
31/12/2018
ACSM-AGAM U8I Debt Service Coverage Ratio <= 4,50
Gearing $\epsilon$ = 1,50
1,41
0,15
31/12/2018
31/12/2018
ACSM-AGAM Intesa San Paolo Debt Service Coverage Ratio <= 4,35
Gearing $\leq$ = 1,10
1,41
0,15
31/12/2018
31/12/2018
Acsm Agam Reti Unicredit Debt Service Coverage Ratio <= 4,50
Gearing $<= 1,10$
1,41
0,15
31/12/2018
31/12/2018
Acsm Agam Reti Cassa DDPP Debt Service Coverage Ratio <= 4,50
Gearing $\epsilon$ = 1,20
1,41
0,15
31/12/2018
31/12/2013

A2A S.p.A. - Principali covenants finanziari al 31 dicembre 2018

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IFRS 9.

In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9, si dividono fra:
  • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
  • B. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IFRS 9 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • · il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • · il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

5 Perspany contabili conselidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera. Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di caratteria gorienale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Vanazioni di principi contabili imterna.nonali Area di consolidamento Crueri e procedure di consciidamento Pracipi comabili e colee di valuta.eme Business Units Risultat: per sahare di stumă Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialeheanziaria Indaba smeata Scanziado nator Mote Thistcative alla veci di Conto economica Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consobin. DENV6064293 dei 28 Iuglio 2006 Soundard impegit, con terz

4 Allegati alle Note illustrative alla Pelazione finanziaria chrituale. consolidata

5 Polazione della Sacietà di Revisione

119

Strumenti in essere al 31 dicembre 2018

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

was decoded and mentioned and reading an community
milioni di euro
Valore nozionale (a) Valore nozionale (a) Valore Valore
Situazione
scadenza patrimoniale
Effetto
progressivo
a Conto
finanziaria leconomico al
31 12 20 18
(c)
scadenza entro un anno scadenza tra 1 e 5 anni nozionale (a)
Da ricevere Da pagare Da ricevere Da pagare oltre 5 anni (b)
Gestione del rischio su tassi di interesse
- a copertura di flussi di cassa
ai sensi IFRS 9 (cash flow hedge)
28 93 19 (14)
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
$\overline{\phantom{a}}$ ٠
Totale derivati su tassi di interesse ٠ 28 ٠ 93 19 (14)
Gestione del rischio su tassi di cambio
- definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
111 8
- non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
Totale derivati su cambi ٠ 111 8

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale composizione dei contratti complessi.

(b)
(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della
valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

B) Su commodity

Ý.

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Valore
nozionale
milioni
di euro
Unità di
misura del
valore
nozionale
Valore
nozionale
scadenza
entro
un anno
Valore
nozionale
scadenza
entro
due anni
Valore
nozionale
scadenza
entro
cinque anni
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
$(*)$ milioni
di euro
Effetto
progressivo
a Conto
economico
$(*)$ milioni
di euro
Gestione del rischio prezzo di prodotti
energetici
A. A copertura di flussi di cassa (cash
flaw hedge) ai sensi IFRS 9 di cui:
10,2
- Elettricità 306,6 TWh 8,4 1,1 1.4
- Petrolio Bbl
- Carbone 32.9 Tonnellate 360.358 (2, 4)
- Gas Naturale 10,4 TWh 0,417 (1,3)
- Gas Naturale Milioni di
metri cubi
- Cambio Milioni di
dollari
- Diritti di Emissione CO 2 48,6 Tonnellate 2.464.000 12,5
B. Definibili di copertura (fair value
hedge) ai sensi IFRS 9
ä,
C. Non definibili di copertura ai sensi
IFRS 9 di cui:
(2,7) (10, 9)
C.1 Copertura del margine 0,0 0,1
- Elettricità TWh 0,1
- Petrolio
- Gas Naturale MWh
- Gas Naturale Milioni di
metri cubi
- Diritti di Emissione CO 2 1,3 Tonnellate 50.000
- Cambio Milioni di
dollari
C.2 Operazioni di trading (2,7) (11,0)
- Elettricità 1.318,5 TWh 19,8 2,8 (5, 5) (13,1)
- Gas Naturale 1.666,4 TWh 59,6 10,4 3,1 2,4
- Diritti di Emissione CO 2 22,0 Tonnellate 717.000 340.000 (0,3) (0,3)
- Certificati Ambientali MWh
- Certificati Ambientali Tep
Totale 7,5 (10, 9)

contabili consolidad

1 Prospetti

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi ji bilancio Criteri di redazione Variazioni di репсірі салғарі!! internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di conselidamente Principi contabili: e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di actività Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale finanziaria Іпа́вриателю finanziario netto Note liustrative alla veci di Conta economico Risultato per anone Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consobn. DEN/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegal con term

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

4 Allegati alle Note illustrative alla Pelazione Imanziaria conuele. consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

121

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati
al 31 dicembre 2018

Effetti patrimoniali

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2018, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro NOTE- TOTALE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI 8
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5 8
ATTIVITÀ CORRENTI 163
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 163
TOTALE ATTIVO 171
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 14
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 21 14
PASSIVITÀ CORRENTI 156
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 22 156
TOTALE PASSIVO 170

Effetti economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2018, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati
nell'esercizio
Variazione
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto economico
ç.
RICAVI
26
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 39 39
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 58 103 161
Totale ricavi di vendita 97 103 200
COSTI OPERATIVI 27
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodatti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 10 10
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (20) (114) (134)
Totale costi per materie prime e servizi (10) (114) (124)
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) 87 (11) 76
GESTIONE FINANZIARIA 33
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9
Totale
Totale proventi finanziari
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9 (3) ÷, (8)
- non definibili di copertura ai sensi dell'IFRS 9
Totale (8) C) (8)
Totale oneri finanziari (8) (8)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA (8) (8)

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

3 Prospetu centabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere qenerale Relazione finanziaria annuale consolidate Schemi di bilancio Criteri di redazione Vanazioni di pancipi contabili internazionali Area di consolidamento Criten e procedure di consolidamente Principi contabili e criteri di узіцізгіоне Business Units Riscitati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria indebitamento finanziario netto Nete Ilustrarive sile voci di Conto есопотко Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correiate Comunicazione

Consob n. DEM/6064293 del 26 luglio 2006 Garanzie ed

impegin con lara-

4 Allegati alle Note illustrative alla Pelazione finanziaria annuale. consolidata

5 Pelazione della Sacietà di Revisione

$\frac{1}{4}$ 123

$\tilde{\alpha}$

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2018 dello strumento finanziario.

milioni di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
Note Strumenti finanziari
valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo
iscritte a:
Strumenti
valutati
al costo
Valore
finanziari della Situa-
zione pa-
trimoniale
finanziaria
Fair value
al
31 12 2018
$(*)$
Conto
economico
Patrimonio netto ammortiz- zato consolidata
31 12 2018
(1) (2) (3) (4)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Attività finanziarie valutate a fair value di cui:
- non quotate $\overline{7}$ $\overline{\phantom{a}}$ n.d.
- quotate
Attività finanziarie possedute sino alla scadenza
Altre attività finanziarie non correnti 22 22 22
Totale altre attività finanziarie non correnti 3 29
Altre attività non correnti 5 12 12 12
Crediti commerciali 7 1.781 1.781 1.781
Altre attività correnti 8 145 18 150 313 313
Attività finanziarie correnti 9 16 16 16
Oisponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 624 624 624
Attività destinate alla vendita 12 112 112 112
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 18 e 23 111 2.627 2.738 2.738
Altre passività finanziarie non correnti e correnti 18 e 23 940 940 940
Altre passività non correnti 21 14 134 148 148
Debiti commerciali 22 1.413 1.413 1.413
Altre passività correnti 22 148 8 425 581 581

Criteri apolicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il

corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • · livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • · livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • · livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

milioni di euro NOTA LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Attività valutate a fair value 3 6 6
Altre attività non correnti 5 8 8
Altre attività correnti 8 163 163
TOTALE ATTIVITÀ 163 14 ٠ 177
Passività finanziarie non correnti 18 111 111
Altre passività non correnti 21 14 14
Altre passività correnti 22 153 2 156
TOTALE PASSIVITÀ 264 26 1 281

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

STRUMENTO FINANZIARIO PARAMETRO VARIAZIONE
PARAMETRO
SENSITIVITY
(MILIONI
DI EURO)
Derivati su Commoditu Probabilità di Default (PD) 1% 0,00
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% 0.14
Derivati su Commoditu Sottostante capacità interconnessione
zonale Italia
10 0 0,00

: Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobic, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Critene procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Urars Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indahitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conte economica Risultato per azrune

Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Cansab n. DEM/6064293 del 28 iuglio 2006

Garanzie ed чиредпі соплеги

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria scousta consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

8) Principali rifermenti normativi in materia di concessioni e convenzioni nei settori di attivita' in cui opera il gruppo A2A

Concessioni idroelettriche di grande derivazione (> 3 MW)

La disciplina nazionale in materia di concessioni idroelettriche è stata originariamente dettata dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, che si basava sul rilascio delle concessioni da parte dello Stato in una logica di lungo periodo, anche al fine di consentire ai concessionari l'ammortamento dei rilevanti investimenti necessari alla costruzione degli impianti. Nell'ottica di un passaggio allo Stato delle concessioni e della proprietà delle relative opere, l'art. 25 del R.D. 1775/1933 cit. ha previsto che:

  • · tutte le opere di raccolta, di regolazione e di condotta forzate ed i canali di scarico (cd. "opere bagnate") passassero gratuitamente nella proprietà dello Stato;
  • · ogni altro edificio, macchinario, impianto di utilizzazione, di trasformazione e di distribuzione inerente alla concessione (cd. "opere asciutte") potessero essere acquisite dallo Stato mediante il pagamento di un prezzo pari al valore di stima del materiale in opera, calcolato al momento dell'immissione in possesso, astraendo da qualsiasi valutazione del reddito da esso ricavabile.

Suddetto quadro normativo è stato successivamente superato prima dalla Legge di nazionalizzazione del settore elettrico n. 1643/1962 che ha determinato il subentro di Enel nella maggioranza(4) delle concessioni idroelettriche con il relativo riconoscimento di un affidamento a durata illimitata, poi dalla liberalizzazione del mercato elettrico per effetto del D.Lgs. n. 79/1999 (di recepimento della Direttiva 96/92/CE) che ha introdotto con l'art. 12 (e le sue successive modifiche) i principi di:

  • · temporaneità delle concessioni, stabilendo un termine di validità (2029) per le concessioni sprovviste di scadenza in quanto di titolarità dell'Enel ed assegnando il termine del 31 dicembre 2010 per le concessioni già scadute o in scadenza entro tale data;
  • · contendibilità delle concessioni in caso di scadenza, decadenza o rinuncia prevedendo, non oltre 5 anni antecedenti la scadenza. l'indizione di una gara da parte dell'amministrazione competente (ossia la Regione) per l'attribuzione a titolo oneroso della stessa.

Detta disciplina è stata successivamente modificata dall'art. 37, commi 4 e seguenti, del D.L. 83/2012 convertito con Legge 134/2012(5) che ha emendato in parte il D.Lgs. n. 79/1999. I requisiti, i parametri e i termini per lo svolgimento della procedura competitiva avrebbero dovuto essere indicati da uno specifico decreto ministeriale (cd. "DM Gare") mai emanato. Il limite temporale entro cui indire la gara per la riassegnazione della concessione era stabilito in 5 anni prima della scadenza della stessa.

Nelle more della riassegnazione delle concessioni, il D.Lgs. 79/1999 ha previsto (art. 12, comma 8bis) che il concessionario uscente prosegua nell'esercizio della concessione alle stesse condizioni stabilite dalla normativa e dal disciplinare vigenti.

In questo stallo della disciplina alcune Regioni hanno emanato leggi finalizzate a disciplinare la cosiddetta "prosecuzione temporanea dell'esercizio" per le concessioni scadute, prevedendo altresì l'imposizione di un canone aggiuntivo.

La recente Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "DL Semplificazioni") con l'art. 11-quater ha comportato per la normativa in materia di concessioni idroelettriche di grandi derivazioni una significativa spinta alla regionalizzazione.

È, infatti, attribuito alle Regioni il potere di disciplinare con proprie leggi le procedure e i criteri di assegnazione delle concessioni, il cui iter dovrà concludersi entro il 2023 con l'affidamento ad operatori economici tramite gara o a società miste pubblico/privato o tramite forme di partenariato. La durata delle nuove concessioni sarà compresa tra 20 e 40 anni, con la possibilità di estensione del termine massimo di ulteriori 10 anni in relazione alla complessità della proposta progettuale e all'importo dell'investimento.

Con specifico provvedimento regionale (sentita ARERA) sarà definito:

· un canone demaniale da corrispondere su base semestrale alle Regioni articolato in una componente fissa legata alla potenza nominale media di concessione e in una variabile calcolata come percentuale dei ricavi normalizzati;

4 Ad eccezione delle derivazioni nella titolarità di autoproduttori, aziende municipalizzate e Enti locali.

5 La Commissione Europea, nell'ambito della procedura d'infrazione n. 2011/2026, ha inviato all'Italia il 26 sep 2013 una lettera di messa in mora contestando la non compatibilità di parte dell'art. 37 della Legge 134 l'ordinamento comunitario. La procedura è ancora in corso.

· l'eventuale obbligo per i concessionari di fornire annualmente e gratuitamente 220 kWh per kW di potenza di concessione per almeno il 50% destinata a servizi pubblici dei territori provinciali interessati dalla derivazione.

Per le concessioni scadute o in scadenza al 31 dicembre 2023 in prosecuzione temporanea viene, inoltre, imposto il pagamento di un canone aggiuntivo.

In tema di indennizzo ai gestori uscenti, la norma prescrive:

  • · per le opere cd. "bagnate", il passaggio senza compenso in proprietà delle Regioni, e in caso di investimenti - purché definiti nell'atto di concessione o autorizzati dall'ente concedente - un importo pari al valore della parte di bene non ammortizzato;
  • · per le opere cd. "asciutte", il riconoscimento di un valore residuo desunto da atti contabili o perizia asseverata. In ipotesi di mancato utilizzo nel progetto di concessione, è previsto un diverso trattamento per i beni mobili e quelli immobili.

Le concessioni di grande derivazione idroelettrica in capo ad A2A S.p.A. ubicate in Valtellina (per una potenza nominale di concessione pari a circa 200 MW) sono per la maggior parte scadute: rispetto a queste concessioni, la Regione Lombardia con D.G.R. n. X/7693 del 12 gennaio 2018 ha consentito la prosecuzione temporanea dell'esercizio fino al 31 dicembre 2020, prevedendo il pagamento di un canone aggiuntivo impugnato dalla società(6), salvo più breve termine in ragione della riassegnazione. Le altre concessioni di A2A S.p.A. (impianti di Mese, Udine e della Calabria per una potenza nominale di concessione complessiva pari a 345 MW), originariamente in capo ad Enel, hanno scadenza al 2029.

Concessioni per le centrali termoelettriche

In materia di concessioni per le centrali termoelettriche, la normativa di riferimento ha avuto un'evoluzione molto eterogenea. A titolo esemplificativo, con riferimento alle concessioni per la derivazione di acque pubbliche ad uso industriale, la disciplina è stata inizialmente definita dalla Legge 10 agosto 1884, n. 2644 e dal R.D. 1775/1933 per arrivare successivamente ad una declinazione su base più locale anche per il tramite di convenzioni con specifici consorzi di bonifica ed irrigazione.

Gli Enti concedenti possono essere individuati alternativamente nella Regione e nella Provincia per le concessioni di derivazione d'acqua pubblica e per quelle relative all'occupazione di aree demaniali e nelle Autorità portuali per le concessioni relative all'occupazione di aree demaniali marittime.

A2A Energiefuture S.p.A. e A2A gencogas S.p.A. sono titolari delle seguenti tipologie di concessioni strumentali al funzionamento delle centrali termoelettriche di proprietà:

  • concessioni di derivazione d'acqua pubblica: i) ad uso raffreddamento delle centrali termoelettriche; ii) ad uso industriale; iii) per usi diversi;
  • · concessioni per occupazione di: i) aree demaniali; ii) aree demaniali marittime.

Distribuzione di gas naturale

La disciplina delle concessioni di distribuzione di gas naturale attraverso reti locali, inizialmente contenuta negli atti d'affidamento stipulati con i Comuni in esecuzione di leggi di principio dettate nei primi anni del 1900, è stata rivista dagli articoli 14 e 15 del D.Lgs. 164/2000 (di recepimento della direttiva 98/30/CE) che hanno definito i criteri in base ai quali uniformare il settore.

In particolare, è stata determinata (i) una durata delle concessioni a regime non superiore a 12 anni, (ii) l'affidamento del servizio da parte degli Enti locali disposto mediante gara ad evidenza pubblica e che (iii) il rapporto con il gestore sia regolato da un apposito contratto tipo approvato con decreto ministeriale contenente, in particolare, le modalità di espletamento del servizio, gli obiettivi qualitativi, gli aspetti economici e le condizioni di recesso anticipato dell'Ente per inadempimento del gestore.

È, inoltre, previsto un periodo transitorio finalizzato a porre fine anticipata ai rapporti concessori in corso alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 164/2000 così da consentire il concreto avvio della riforma

Successivamente, in attuazione del D.L. 159/2007, in base al quale le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas devono svolgersi non più per singolo Comune ma per Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), il DM MiSE del 19 gennaio 2011 ha individuato 177 ATEM, mentre il successivo DM del 18 ottobre 2011 ha definito i Comuni appartenenti a ciascun Ambito.

6 Per maggiori dettagli si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso".

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi. della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteria procedure di consolidamento Репсірі солғабій e criteri di valutszione Business Units Risultau per settore di attività Note illustrative alle vori della Situazione catricogusta. finanziaria indebusenema. finanziario netto Note illustrative alle van di Conto economica

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le conti correlate

Comunicazione Cansab n.

DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie en inpegmaan terz

4 Allegati alle Note illustrative alla Pelazione finanziaria zenie e consolidata

S Pelazione della Società di Revisione

Il percorso di riforma è stato completato con l'entrata in vigore del D.M. 226 del 12 novembre 2011, soggetto negli anni a plurime innovazioni estese anche al D.Lgs. 164/2000, che ha definito i criteri e le procedure di gara, nonché le modalità di determinazione del valore industriale residuo degli impianti esistenti e dedicati all'erogazione del servizio. Tale decreto ha, inoltre, indicato per ogni ATEM i termini entro cui la Stazione Appaltante ha l'obbligo di avviare la procedura di gara. Il Comune riveste il ruolo di ente concedente dell'affidamento, che prosegue anche se cessato per effetto della riferita anticipata cessazione, fino al completo svolgimento delle gare per ATEM(7).

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione del gas naturale sono in capo alle società Unareti S.p.A., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH), Acsm Agam Reti Gas e Acqua S.p.A., Lario Reti Gas S.r.l. e Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (tre società del Gruppo ACSM-AGAM): le principali riguardano l'ATEM di Milano (già assegnata ai sensi del D.M. 226/2011), con riferimento al quale è pendente un contenzioso con 2i Rete Gasia; ed i capoluoghi di provincia Brescia, Bergamo, Varese, Cremona, Lodi, Lecco e Sondrio (a cui si aggiungono numerosi comuni in provincia di Brescia, Bergamo, Chieti, Piacenza e Pavia).

Distribuzione di energia elettrica

L'attività di distribuzione di energia elettrica è svolta in esecuzione di una concessione di durata trentennale rilasciata, per ogni un ambito territoriale comunale, dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 79/1999. Il rapporto concessorio comprende la gestione delle reti di distribuzione e l'esercizio degli impianti connessi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la programmazione e individuazione degli interventi di sviluppo.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, le concessioni di distribuzione elettrica, tutte con scadenza al 2030, sono in capo alle società Unareti S.p.A., LD Reti S.p.A. (Gruppo LGH) e Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. (Gruppo ACSM-AGAM) e riguardano i comuni di Milano, Rozzano, Brescia, Cremona e Sondrio (a cui si aggiungono numerosi comuni in provincia di Brescia e di Sondrio).

Servizio Idrico Integrato (SII)

Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006 il SII è organizzato sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) definiti dalle Regioni e, di norma, coincidenti con il territorio provinciale. L'Ente di Governo dell'Ambito (EGA), nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità della gestione, delibera la forma di gestione (affidamento mediante gara, società mista pubblico-privata e in house providing) e, conseguentemente, provvede all'affidamento, per 30 anni, del SII nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L'affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ATO.

Al SII si applica l'art. 34 del D.L. 179/12 integrato dalla Legge 29 luglio 2015, n.115, art. 8, comma 1, che fissa principi cogenti per gli enti locali per l'affidamento dei servizi e detta la disciplina del periodo transitorio di affidamenti preesistenti validamente assentiti. In particolare, è previsto che gli affidamenti dei servizi effettuati da società quotate e controllate da quotate, quali quelli in capo alle società controllate da A2A S.p.A., cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto.

Il D.L. 133/2014 (cd. Decreto Sblocca Italia) ha disposto che, in sede di prima applicazione, gli EGA, al fine di garantire il conseguimento del principio di unicità della gestione all'interno dell'ATO, dispongano l'affidamento al gestore unico d'ambito alla scadenza delle gestioni esistenti, operanti in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege.

Il legislatore ha previsto talune deroghe alla costituzione del gestore unico da parte dell'EGA: in particolare, nel caso in cui l'ATO coincida con il territorio regionale, è consentito l'affidamento del SII in ambiti territoriali comunque non inferiori al territorio corrispondente alle province o alle città metropolitane

Il Gruppo A2A svolge il SII, mediante le sue società controllate e salvaguardate ai sensi del D.Lgs. 152/2006, a Brescia e in numerosi comuni della provincia attraverso A2A Ciclo Idrico S.p.A. e ASVT S.p.A. e attraverso Acsm Agam Reti Gas e Acqua S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) a Varese e a Como e nelle relative province.

7 Quando saranno completate le gare per ATEM, l'ente concedente potrà essere alternativamente identificato capoluogo di Provincia (in caso di ATEM con capoluogo), 2) comune più popoloso (in caso di ATEM senza capoli Società patrimoniale delle reti (in caso di ATEM i cui Comuni ne abbiano deliberato la costituzione).

8 Per maggiori dettagli si rimanda al Paragrafo "Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in

Teleriscaldamento

In Italia non è previsto un quadro legislativo organico che definisca le modalità di affidamento del servizio del teleriscaldamento dato che né il legislatore nazionale né la giurisprudenza amministrativa nei suoi pronunciamenti hanno considerato in modo univoco il teleriscaldamento come servizio pubblico locale. In Lombardia una disciplina embrionale è dettata dalla Legge Regionale 26/2003.

In un contesto normativo così scarsamente definito, l'Ente locale che consideri tale servizio come servizio pubblico locale disciplina il teleriscaldamento utilizzando schemi concessori e, negli anni passati, anche autorizzatori. In altri casi i comuni non assumono il teleriscaldamento come servizio pubblico e, quindi, disciplinano aspetti diversi quali l'uso del sottosuolo.

Nei casi di assunzione del teleriscaldamento come servizio pubblico, i rapporti tra il Comune e il gestore del servizio sono regolati da convenzioni o da contratti di servizio con i quali il concedente ha affidato la gestione del servizio in ambito comunale, prevedendo un canone e delle regole certe di erogazione del servizio, per un periodo ordinariamente lungo in considerazione degli investimenti sottesi, conferendo anche un'esclusiva di gestione.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A il servizio è gestito dalle società A2A Calore & Servizi S.p.A., Linea Green S.p.A. (Gruppo LGH), AEVV Impianti S.r.l., Como Calor S.p.A. e Varese Risorse S.p.A. (Gruppo ACSM-AGAM) nei comuni di Brescia, Milano, Bergamo, Cremona, Lodi, Varese, Como e Monza.

Illuminazione pubblica

Anche per l'illuminazione pubblica, come per il teleriscaldamento, non esiste un quadro normativo e regolatorio dettagliato. Gli enti locali che individuino anche tale servizio come servizio pubblico locale avente rilevanza economica devono rispettare l'art. 34 del D.L. 179/2012 e s.m.i. e, quindi, affidare il servizio nel rispetto dei principi comunitari.

Il servizio di illuminazione pubblica comprende la gestione degli impianti (conduzione, manutenzione e verifiche periodiche) nonché la fornitura di energia elettrica per l'alimentazione dei punti luce, così come la realizzazione di interventi di ammodernamento e di riqualifica energetica.

Come recentemente evidenziato dall'Allegato al D.M. 28 marzo 2018 che disciplina i "Criteri ambientali minimi dei servizi di illuminazione pubblica" (CAM), in attuazione di un principio generale dell'ordinamento, la durata del servizio oggetto di affidamento deve essere commisurata alle attività incluse nell'oggetto del contratto, al grado di esposizione economica prevista e, quindi, ai tempi necessari ad ammortizzare il piano di investimenti.

Il Gruppo A2A gestisce il servizio di illuminazione pubblica19) attraverso A2A Illuminazione Pubblica S.p.A. nei comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Cassano d'Adda, Lainate, Pieve Emanuele, Garbagnate Milanese, Cornaredo, San Giuliano Milanese e Stradella e, attraverso ACSM-AGAM S.p.A., nei comuni di Nova Milanese, Melzo e Messina.

Gestione del servizio di igiene urbana

I servizi ambientali sono riconducibili alla fattispecie dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e le modalità di affidamento sono regolate dall'art. 202 del D.Lgs. 152/2006 e dall'art. 34 del D.L. 179/2012.

I servizi di raccolta, trasporto, spazzamento e lavaggio delle strade, recupero e smaltimento dei rifiuti sono regolati da specifico contratto di servizio con il Comune concedente finalizzato a definire gli elementi essenziali dell'affidamento tra cui la durata della gestione, gli aspetti economici del rapporto contrattuale nonché le modalità organizzative e gestionali del servizio e i livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate. Nella definizione del rapporto concessorio, l'Ente concedente tiene conto del raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.

Con particolare riferimento alla Regione Lombardia va detto che:

  • · essa ha organizzato la gestione integrata dei rifiuti avvalendosi della previsione di cui all'art. 200, comma 7, del D.Lgs. 152/2006 senza l'istituzione di alcun Ambito Territoriale Ottimale;
  • le competenze per l'affidamento del servizio sono poste direttamente in capo ai Comuni che le esercitano singolarmente o in forma associata.

9 Inclusivo per alcuni comuni della gestione degli impianti semaforici e delle lampade votive.

129

* Preseatti contabili conselidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensidella Delibera Consob a 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere aenerale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Ci teri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Critene procedure di consolidamento Ретсірі сеттәбіlі e criteri di valutazione Business Units Risultations: settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Naro illustration alle von di Comm economica Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correiate Comunicazione Consobn. DEM/6064293 del 28 Iualio 2006 Garanzia ed. ітредін соп шілі

4 Adeqati alle Note illustrative alla Pelazione finanziaria smiusle. consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione In Lombardia il servizio di igiene urbana è svolto dalle società AMSA S.p.A., Aprica S.p.A., LA BI.CO DUE S.r.l. (controllate da A2A Ambiente S.p.A.) e da Linea Gestioni S.p.A. (Gruppo LGH) e Acsm Agam Ambiente S.r.l. (Gruppo ACSM-AGAM); i principali affidamenti riguardano i comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Como, Cremona e Lodi con scadenze differenziate sulla base degli atti regolanti il rapporto con i singoli comuni.

9) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in COFSO

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi.

Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Consult Latina/BAS S.p.A. (ora A2A S.p.A.)

Negli anni '90, l'acquisto della partecipazione in HISA da parte di BAS S.p.A. fu effettuato grazie alle prestazioni di una società di consulenza locale denominata Consult Latina.

Data la non univocità del testo contrattuale e la mancata acquisizione del 100% della partecipazione in HISA, BAS S.p.A. non pagò a Consult Latina il corrispettivo richiesto perché ritenne non applicabile la previsione contrattuale e quindi ingiustificata la richiesta di pagamento formulata. Consult Latina instaurò nel 1998 una causa legale per ottenere il pagamento del corrispettivo.

A2A S.p.A., subentrata nel contenzioso dopo l'incorporazione di BAS S.p.A. nel 2005, ha reiteratamente conferito ai legali mandato per addivenire a transazione anche manifestando una disponibilità ad incrementare le precedenti offerte per coprire le spese di lite nonché ad ascoltare e soppesare anche richieste incrementali.

Il Tribunale ha convocato le parti in plurime camere di consiglio a decorrere dal 18 dicembre 2014 e fino al 7 ottobre 2017 per verificare le condizioni di una conciliazione o transazione. In data 8 agosto 2018 il Tribunale di Buenos Aires ha approvato il testo della transazione (homologation) che è stato notificato ad A2A S.p.A., presso il domicilio eletto allo Studio Legale Garrido in data 10 agosto 2018. In conformità all'accordo transattivo che non contiene alcun riconoscimento del debito, A2A S.p.A. ha effettuato il pagamento pattuito convenzionalmente di 1.350.000 USD e ha imposto a Consult Latina di liberare le azioni di Redengas da ogni vincolo e pegno. È pervenuta certificazione da parte del tribunale dell'intervenuto adempimento della transazione.

Nel tempo, Redengas, società controllata da HISA le cui azioni sono state pignorate da Consult Latina in garanzia del pagamento da parte di A2A S.p.A., ha radicato azioni per chiedere l'eliminazione di tale gravame, preannunciando anche causa risarcitoria contro A2A S.p.A. e Consult Latina; a oggi non sono ancora stati richiesti danni in nessuna azione. Eventuali danni accertati a favore di Redengas costituirebbero ulteriore aggravio per A2A S.p.A..

Il Gruppo ha effettuato il pagamento della transazione con il fondo rischi precedentemente stanziato.

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.

Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di S.F.C. S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e, all'udienza del 19 dicembre 2012, ha dichiarato la necessità di espletare CTU, fissand

al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Dopo i rinvii chiesti dai periti, al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. L'udienza per esame elaborato peritale si è svolta dopo rinvio in data 1º aprile 2015 ed è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni. In tale udienza è stato ammesso il deposito del lodo emesso dalla Camera arbitrale di Milano nel marzo 2016 e sono stati fissati i termini per le memorie conclusionali e la replica prima di pervenire alla emissione della sentenza. L'udienza di precisazioni conclusioni è stata poi nuovamente fissata e rinviata più volte e da ultimo si è svolta il 31 ottobre 2018. Le parti hanno depositato le memorie nei termini assegnati; si resta pertanto in attesa di sentenza. Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa.

Inchiesta Centrale di Monfalcone

Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro - erano responsabili di un traffico illecito di rifiuti speciali, della falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.

Ciò implica un danno verso il Gruppo A2A ed in particolare verso A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.). Il rischio, qualificabile, allo stato, come possibile, può concretizzarsi in maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non. A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o Certificati Verdi contabilizzati in più rispetto a quelli reali. La società potrebbe aver presentato, senza colpa, con riferimento agli anni 2009 e 2010, dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti.

Ad oggi il GSE, così come ha bloccato l'emissione dei titoli per le annualità successive, non ha rivolto richieste di restituzione per le annualità precedenti di competenza del Gruppo A2A (secondo semestre 2009-intera annualità 2010). Nel caso il GSE dovesse agire nei confronti del Gruppo A2A, questo valuterà le azioni, anche risarcitorie, idonee, considerando anche quanto già trattenuto ai fornitori terzi. A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso (non di A2A) incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.

In sede penale, sono stati adottati alcuni provvedimenti di condanna nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.

Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia.

La causa è in corso. All'udienza del 22 febbraio 2018 sono stati sentiti alcuni testi e il processo è stato rinviato all'udienza del 22 marzo 2018 per l'audizione di ulteriori testi. Sono seguite le udienze istruttorie del 19 aprile, 17 maggio e 21 giugno e la causa è stata rinviata, sempre per incombenti istruttori, al 5 luglio 2018. Successivamente il processo è stato rinviato al 25 ottobre 2018 per sentire tre consulenti tecnici degli imputati. L'istruttoria prosegue; il 17 gennaio 2019, il 31 gennaio 2019 e il 21 febbraio 2019 si sono svolte altrettante udienze di prova; il processo è stato rinviato al 7 marzo 2019 per la requisitoria del Pubblico Ministero e, in caso vi fosse tempo, per le conclusioni delle parti civili.

Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo in quanto ritiene di essere parte lesa nel procedimento e ritiene che gli effetti economici a conclusione del procedimento saranno neutri.

Ispezione Centrale Monfalcone

Nei giorni 8 e 9 marzo 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Gorizia, la centrale di Monfalcone di A2A Energiefuture S.p.A. è stata oggetto di ispezione nel corso della quale sono stati effettuati rilievi e campionamenti (sul carbone in giacenza, sulle ceneri, sui residui di trattamento dei

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria agouale consolidata

Informazioni di carattere aenerale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteria pracedure di conselidamento Principi contabili e criten di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note Illustrative alle voci della Situazione patrimoniale finanziaria Indebramento finanziario netto Note illustrative alla voci di Comoeconomico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Goranzie ed

ітредпі сон шігі

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria conuale. consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

fumi, sulle emissioni dal camino) e acquisizioni documentali (sui server del sistema di monitoraggio delle emissioni, sui formulari di analisi del combustibile, ecc.).

I dipendenti indagati hanno provveduto a nominare i difensori di fiducia.

Successivamente, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, la Procura di Gorizia ha proceduto all'acquisizione di ulteriore documentazione presso la centrale. Anche in dicembre 2018 la procura ha proceduto all'acquisizione di ulteriori campionamenti.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari ed occorrerà attendere gli esiti degli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia che ha richiesto una proroga dei termini per le indagini.

Asm Novara S.p.A. contenzioso

Pessina Costruzioni nel marzo 2013 ha instaurato procedura arbitrale contro A2A per far dichiarare l'inadempimento rispetto al patto parasociale di Asm Novara e per far condannare A2A a un risarcimento danni. In data 30 giugno 2015 il collegio arbitrale, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e conseguentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato. La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Appello di Milano in data 23 novembre 2016 ha depositato la Sentenza 4337/16 che dichiara inammissibili ed infondate le ragioni di impugnativa del lodo depositato, con conseguente assorbimento delle richieste incidentali.

Nei termini, A2A ha notificato ricorso in Cassazione impugnando il capo della sentenza che ha rigettato il primo motivo di nullità del lodo e il capo che ha rigettato in modo unitario i capi 5, 6 e 7 relativi alla liquidazione del danno in via equitativa. Pessina Costruzioni si è costituita in giudizio rigettando tutti i motivi e chiedendo conferma della sentenza.

Efficacia ed esecuzione del lodo

In data 11 maggio 2016 dopo essere venuta meno la sospensione di efficacia del lodo disposta dalla Corte di Appello e ad esito di azioni esecutive, A2A ha pagato a Pessina Costruzioni 38.524.290,56 euro.

Vertenze canoni per derivazione acqua pubblica

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Con la Legge Regionale n. 22/2011 la Lombardia ha sostanzialmente raddoppiato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua pubblica, con ciò infrangendo i principi di gradualità e ragionevolezza nella determinazione dei canoni, già riconosciuti dalla giurisprudenza, e violando altresì il principio di parità di condizioni concorrenziali tra gli operatori sul territorio nazionale.

A fronte delle richieste di pagamento della Regione per gli anni 2012 e 2013, Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ha pertanto versato il canone considerando unicamente l'incremento riconducibile al tasso di inflazione programmato rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, per le annualità 2012 e 2013, la Regione ha emesso ingiunzioni di pagamento di quanto non versato dalla società; tali ingiunzioni sono state impugnate da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) avanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ("TRAP") di Milano, proponendo eccezione di incostituzionalità della norma regionale.

Identica condotta è stata adottata da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) per le annualità dei canoni 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, visto il consolidarsi di giurisprudenza sfavorevole e contraria alle tesi di Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) (cfr. sent. TSAP n. 138/2016 e sent. Corte cost. n. 158/2016), si è proceduto all'estinzione ex art. 309 c.p.c. della quasi totalità dei ricorsi instaurati da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) e al pagamento di quanto originariamente ingiunto, al fine di evitare l'incremento degli interessi legali e il rischio di condanna a ingenti spese legali, come accaduto ad altri operatori, pur mantenendo intatto il proprio diritto alla ripetizione di quanto risultasse pagato in eccesso. Sulla scorta di ciò, le ordinanze di ingiunzione di pagamento di ottobre 2016 relative alle annualità 2014-2015 non sono state opposte da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.), la quale ha proceduto a pagare, con riserva di ripetizione in caso di esito giudiziale favorevole, il quantum di canone demaniale non ancora versato. L'unico giudizio ("gilota") ancora pendente innanzi al TRAP Milano è quello afferente al canone demaniale 2013 relativo all'Asta Liro.

Nonostante l'andamento di contenziosi riferibili agli stessi temi radicati da altri operatori, la Società ha valutato la possibilità di insistere in relazione al riferito giudizio "pilota".

Identica questione concerne anche le grandi derivazioni in Lombardia di A2A, la quale sin dal principio, in considerazione di specifiche circostanze ad essa proprie, corrisponde integralmente, ma con riserva di ripetizione, il canone preteso dalla Regione e poi agisce in giudizio per la ripetizione dell'eccedenza. A dicembre 2016 si è peraltro concluso l'unico giudizio pendente per A2A innanzi al TRAP Milano concernente il "raddoppio" del canone demaniale, con la parziale soccombenza di A2A sotto questo profilo.

Inoltre, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione, fatta salva la richiesta di conguaglio all'esito delle valutazioni in corso da parte degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Si evidenzia che detto canone aggiuntivo è imposto retroattivamente sin dalla scadenza originaria di ciascuna concessione, e dunque per Grosotto, Lovero e Stazzona sin dal 1º gennaio 2011, per Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A, che ha sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità - in primis costituzionale - del citato comma 5, ha impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nonché la D.G.R. 7693-2018 e i provvedimenti conseguenti che ha ribadito la previsione dell'applicazione di un canone aggiuntivo sino al 2020 e, ove previste, la revoca della esenzione di quota parte del canone demaniale.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica la società ha stanziato alla data odierna fondi rischi per l'importo complessivo di 43 milioni di euro pari all'intera pretesa delle contronarti.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpig, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensidella Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criterie procedure di conselidamento Principi contabili e colendi valutazione Business Units Risultati per setrore di actività Note illustrative alle voci della Situazione gatrimonialefinanziaria

indebitamento finanziario netto Note Illustrative alla voci di Cento. economico

Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Cansab n FIFM/FII64293 del

28 luglio 2006 Garanzia ad

viipegni co.) terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione. finanziaria pentre-econsolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

133

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolarli (specificando che dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Dopo plurimi rinvii giustificati anche da modifiche del giudice, in data 17 ottobre 2018, il giudice ha respinto le istanze istruttorie degli attori, fissando al 19 marzo 2019 udienza di precisazione conclusioni. Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

Indagine relativa ai contratti di servizio di EPCG

A2A S.p.A. ha acquisito la partecipazione in EPCG mediante gara internazionale svoltasi nel 2009, e in forza del cd. "EPCG Agreement" del 3 settembre 2009 ha acquisito il diritto di gestire la società, nominando - sino al 30 giugno 2017 - l'Executive Director (CEO) e gli Executive Manager.

Nell'ambito della gestione di EPCG da parte di A2A S.p.A., anche al fine di rispettare gli specifici indicator previsti dall'EPCG Agreement, a far data dal 2010, A2A S.p.A. e, a far data dal 2011, Unareti S.p.A. (ex A2A Reti Elettriche S.p.A.), hanno prestato a favore di EPCG servizi miranti a migliorare l'organizzazione e le performance della stessa EPCG. Nell'ampio novero dei servizi erogati erano inclusi anche servizi di consulenza resi a beneficio di EPCG da società specializzate, esterne al Gruppo A2A, i costi dei quali venivano prima fatturati ad A2A S.p.A. nell'ambito di una più complessa e organica attività di consulenza prestata a favore dell'intero Gruppo A2A e, successivamente, da A2A S.p.A. addebitati a EPCG per le attività eseguite a favore della stessa.

In considerazione della rilevanza sinergica dei servizi infragruppo richiesti da EPCG ad A2A, EPCG ha richiesto e ottenuto, dalla Commissione statale per il Controllo delle Procedure di Public Procurement, una formale esenzione - datata 6 settembre 2010 - con la quale venne sancita la non necessità per EPCG di applicare le procedure previste dalla legge sul Public Procurement allo scopo di acquistare servizi da A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche e talune altre (nominativamente identificate) società controllate da A2A S.p.A..

Sotto un diverso profilo, i contratti di servizi tra EPCG e le società del Gruppo A2A - i quali, pur beneficiando della succitata esenzione, avrebbero necessitato dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di EPCG - non sarebbero stati esplicitamente approvati da tale organo, che ha comunque approvato il budget di ciascuna annualità in cui sono inclusi i costi summenzionati. Pertanto, i contratti di servizi relativi alle annualità 2010, 2011 e 2012 sono stati sottoscritti dal CEO pro tempore di EPCG. In esecuzione di tali contratti A2A S.p.A. ha fatturato con riferimento alle predette annualità un totale di 7,75 milioni di euro a carico di EPCG, la quale ne ha pagato solo una quota pari a 4,34 milioni di euro.

Per le annualità 2013, 2014, 2015, 2016 e per il 1º semestre 2017, in assenza di uno specifico accordo fra i soci in merito alla formalizzazione di uno specifico contratto di servizi, A2A non ha proceduto a fatturazioni, sebbene un ampio novero di servizi sia stato effettivamente reso a beneficio di EPCG anche in tali annualità, e A2A ne abbia sostenuto i relativi oneri.

Inoltre, verrebbero contestati taluni servizi di consulenza, relativi al periodo 2011 e 2012 e ammontanti a circa 2 milioni di euro, acquisiti da parte di EPCG direttamente da società di consulenza esterne al Gruppo A2A.

All'inizio del 2014 il locale "Partito dei Disabili e dei Pensionati" ha proposto un'interpellanza parlamentare e depositato un esposto al Procuratore Speciale in relazione ai contratti di servizi stipulati da EPCG con A2A e con società di consulenza esterne al Gruppo A2A. Successivamente, a novembre 2014 la Polizia montenegrina ha rivolto a EPCG una richiesta di documenti e dati che è stata pienamente riscontrata dal management di EPCG nel mese successivo. Due ulteriori richieste d'informazioni 600 TAIO documentazione integrativa furono poi sottoposte a EPCG direttamente dal Procuratore Speciale agosto 2015 e a febbraio 2016, e in entrambi i casi il management di EPCG ha risposto in mode stivo alle richieste degli inquirenti.

Sino a tal momento pertanto EPCG aveva registrato unicamente richieste di documentazione alle quali aveva tempestivamente replicato, ed EPCG così come A2A non avevano quindi - sino al 15 aprile 2016 - ritenuto che da tali richieste d'informazioni potessero derivare azioni tali da configurare un rischio se non remoto - personale o patrimoniale - a carico dei propri dipendenti e/o delle società stesse.

Il 15 aprile 2016 l'ex CFO italiano nominato da A2A in EPCG, dimessosi da tale incarico solo qualche giorno prima per ragioni del tutto estranee al tema in esame, è stato arrestato dalla Polizia montenegrina su ordine del Procuratore Speciale. Gli atti d'indagine sono tuttora coperti da segreto istruttorio. Sulla base di quanto attualmente noto, l'accusa concerne una ipotesi di abuso d'ufficio nella gestione dei contratti di servizi stipulati dalla stessa EPCG, e riguarda anche altri due manager italiani distaccati da A2A in EPCG nel periodo 2010-2012, nonché l'ex condirettore generale pro tempore di A2A, che sottoscrisse i contratti di servizi. In data 6 maggio 2016 l'ex CFO è stato liberato dietro versamento di una cauzione e il sequestro del passaporto. In data 7 dicembre 2016 ha potuto riavere il passaporto e fare ritorno in Italia. Tenuto conto del fatto che in Montenegro esiste una legge sulla responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi dai loro manager nell'interesse delle stesse, la società ha inoltre monitorato l'eventualità di una estensione delle indagini ad A2A S.p.A.. Al 30 giugno 2017 non risultava che si fosse verificato tale evento, ma nelle settimane successive è emerso da notizie di stampa in Montenegro, e da ultimo con la notifica avvenuta a Podgorica in data 25 luglio 2017, nelle mani del difensore all'uopo nominato da A2A, che le azioni detenute da A2A in EPCG sono state fatte oggetto di un provvedimento cautelare di sequestro. Detto provvedimento cautelare è stato impugnato giudizialmente da A2A S.p.A., ottenendone la completa revoca in data 29 settembre 2017. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2A in data 3 luglio 2017. Successivamente, a seguito di un accordo di natura civile/commerciale sottoscritto da A2A il 23 ottobre 2017 con EPCG, e dalla delibera assunta da quest'ultima il 17 novembre 2017 di non costituirsi parte lesa nel procedimento penale, non ravvisando la sussistenza di alcun pregiudizio a proprio danno, lo Special State Prosecutor ha disposto in data 28 dicembre 2017 il ritiro delle accuse e dunque l'archiviazione del procedimento nei confronti di A2A S.p.A. così come nei confronti di tre funzionari montenegrini originariamente indagati al pari dei manager italiani. Si è attualmente in attesa che il procedimento nei confronti delle persone fisiche rimaste indagate passi alla fase dibattimentale.

Sulla base delle valutazioni effettuate, di quanto precede e delle informazioni ad oggi disponibili, A2A ritiene che il rischio di potenziali sanzioni applicabili e/o di azioni risarcitorie o di manleva, possa essere valutato come "remoto". Allo stato degli atti e per gli stessi motivi qui esposti risulta inoltre impossibile quantificare in termini certi l'importo delle stesse azioni risarcitorie o sanzionatorie, dirette o indirette.

Solo in via del tutto approssimativa, e come riferimento di larga massima, è infatti possibile indicare che l'ammontare delle sanzioni contemplate dalla legge montenegrina sulla responsabilità delle persone giuridiche potrebbe teoricamente rivestire - nell'estrema variabilità tratteggiata dall'ordinamento locale con una disciplina di non chiara interpretazione - un ordine di grandezza sensibilmente superiore (da 2 a 100 volte l'importo del presunto danno, secondo quanto statuito nel provvedimento cautelare), ancorché vada adeguatamente considerato che non sussiste una giurisprudenza attendibile in materia, e che il procedimento nei confronti di A2A è stato archiviato.

In considerazione di quanto precede, la Società - in applicazione dello IAS 37 - ha ritenuto corretto trattare la fattispecie in questione fornendo adeguata informativa e non stanziando specifico fondo rischi.

Istruttoria AGCM A512-A2A per presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita di energia elettrica - violazione art. 102 TFUE

Nel corso del mese di maggio 2017, l'AGCM ha avviato nei confronti di A2A S.p.A. e A2A Energia S.p.A. un procedimento istruttorio per l'accertamento di presunte condotte in violazione dell'art. 102 TFUE, nell'ambito del quale ha disposto l'effettuazione di verifiche ispettive senza preavviso. Analoghi procedimenti sono stati contestualmente avviati nei confronti di altri due grandi operatori del settore.

Quanto ad A2A la contestazione attiene a presunte condotte mirate all'acquisizione a mercato libero di clienti serviti in maggior tutela, che sarebbero state poste in essere anche grazie alla disponibilità di informazioni e dati commercialmente sensibili di cui l'esercente avrebbe potuto disporre in quanto verticalmente integrato in un Gruppo che opera nella vendita in maggior tutela e nella distribuzione elettrica, nonché vantando specifiche caratteristiche (affidabilità/sicurezza), anch'esse derivanti dalla natura di operatore integrato.

$\mathcal{G}=\mathcal{G}$

E Prospetti compbili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Information di carattere generale Rolaziona finanziaria annuale cansolidata Schemi di bilancio Criteri di tedazione Variazioni di principi coritabili mtemazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi conrabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per setiore di attività Meter illustration allo voci dalla Sintaziona patrimonialefinanziaria indebitamento finanziario netto Note illustrative: alle vozi di Como estational of the Co. Ris, isang per agmun Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Cansab n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzia ed înipegni can telizi

4 Allenati alle Note illustrative alla Pelazione

Altre informazion

5 Polazione della Sacietà di Revisione

finanziaria chouale

consplidata

Secondo quanto indicato nel provvedimento di avvio, si tratterebbe di condotte non replicabili dai concorrenti non integrati e che ostacolerebbero un pieno sviluppo del mercato libero anche in vista della fine delle «tutele di prezzo». Inoltre, poiché è ravvisata l'esistenza di un pregiudizio al commercio tra stati membri, il procedimento inquadra la fattispecie quale infrazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza (art. 102 TFUE).

La società si è difesa nel merito, sia in sede di audizioni che con memorie, evidenziando di non aver utilizzato dati derivanti dall'esercizio né del servizio di maggior tutela, né tantomeno della distribuzione, a fini promozionali per lo sviluppo delle proprie attività di mercato libero.

Il termine per la conclusione di tutti i procedimenti avviati, anche nei confronti degli altri due operatori, è stato più volte prorogato sino al 31 dicembre 2018, e in data 8 gennaio 2019 è infine pervenuto il provvedimento dell'AGCM, la quale - prendendo atto delle argomentazioni difensive esposte - ha ravvisato la non sussistenza di elementi per l'applicazione di una sanzione nei confronti di A2A. Si continuerà comunque a monitorare la situazione, per l'eventualità che il provvedimento positivo per A2A possa essere impugnato innanzi al Giudice amministrativo da taluno dei concorrenti segnalanti.

Procura di Brescia - Gip di Brescia. Procedimento penale n. 25597/14 R.G.N.R. relativo alla ipotizzata "gestione abusiva di rifiuti speciali non pericolosi" da parte di A2A Ambiente S.p.A.

Lo scorso 11 luglio 2017 si è venuti a conoscenza che, nell'ambito di una indagine riguardante 33 persone fisiche e 14 diverse persone giuridiche (tra queste, come emerso dall'informazione di garanzia notificata al dipendente, anche A2A Ambiente per responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01), un dipendente di A2A Ambiente era indagato per il reato di cui agli artt. 110, 81 c.p. e 260 D.Lgs. 152/2006 perché "in concorso con altri, in difformità dalle prescrizioni e autorizzazioni" avrebbe "gestito abusivamente, non sottoponendoli alle previste attività di recupero, ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi" definiti contrattualmente frazione secca tritovagliata ed imballata, provenienti dagli stabilimenti di tritovagliatura di Giugliano e Tufino (NA).

Più precisamente al dipendente è stato contestato di aver omesso di verificare l'accettabilità (previo accertamento delle loro caratteristiche chimico-fisiche come prescritto dall'AIA) dei rifiuti presso il termoutilizzatore di A2A Ambiente di Brescia negli anni 2014 e 2015, "favorendo in tal modo lo smaltimento illecito".

Successivamente, in data 23 settembre 2017 è stato notificato ad A2A Ambiente decreto di fissazione di udienza ai sensi del D.Los. 231/01 per decidere sulla richiesta, formulata dal PM, di applicazione di misure cautelari consistenti nel sequestro di beni per un ammontare complessivo di circa 583.000 euro (considerato quale "profitto del reato") e nella interdizione temporanea dall'esercizio dell'attività.

Allo scopo è stata fissata l'udienza del 9 ottobre 2017 avanti il GIP di Brescia Dott.ssa Sabatucci. In tale udienza sono state esposte le difese della società rappresentandone l'assoluta estraneità rispetto a pretesi comportamenti illeciti ed in data 13 novembre 2017 è stata depositata memoria difensiva in cui si è ribadita l'assoluta infondatezza della richiesta di applicazione di misure interdittive nei confronti di A2A Ambiente per carenza dei presupposti previsti dalla legge.

Con provvedimento in data 27 dicembre 2017, depositato in cancelleria il successivo 28 dicembre, il GIP di Brescia non ha ritenuto sussistenti i presupposti che giustificassero l'adozione di misure cautelari nei confronti di A2A Ambiente ed ha dunque rigettato la richiesta della Procura.

In particolare il GIP ha osservato che A2A Ambiente è da tempo dotata di un articolato modello organizzativo "sulla cui adeguatezza lo stesso Pubblico Ministero non ha formulato specifici rilievi, essendosi limitato a constatare che il dipendente avrebbe operato eludendo i controlli predisposti, circostanza che tuttavia non vale di per sé sola a dimostrare la responsabilità amministrativa dell'ente".

Il GIP ha altresì sottolineato che lo stesso PM ha riscontrato che A2A Ambiente ha rimodulato, in epoca successiva ai fatti, il proprio MOG al fine di meglio prevenire la commissione di illeciti ambientali ed ha ritenuto questa circostanza da valutarsi in modo positivo ai fini del giudicare, così come ha sottolineato che dalle indagini non è emerso alcun concreto vantaggio per A2A Ambiente.

TAR Milano R.G. 2304/2018

2iRete Gas S.r.l. ha notificato ricorso contro il provvedimento di aggiudicazione del servizio di distribuzione del gas disposta dal Comune di Milano a favore di Unareti S.p.A., chiedendo sospensione cau. telare di aggiudicazione e formulando istanza istruttoria, preannunciando riserva di notifica di motivi aggiunti in esito alla soddisfazione dell'istanza di accesso agli atti. Dopo la consegna della parterde documenti di offerta non coperta da omissis, 2i Rete Gas S.r.l. ha notificato motivi aggiunti e ha m

dettagliato alcuni dei motivi di illegittimità del provvedimento già enunciati nel ricorso iniziale. Ad oggi i vizi dell'aggiudicazione possono essere catalogati sotto tre categorie di argomenti: motivi di esclusione di Unareti, motivi di rifacimento della commissione e motivi di ridefinizione della graduatoria. Unareti nei termini ha notificato ricorso incidentale in cui 2i Reti Gas si è costituita argomentando ulteriori criticità del procedimento.

Alla Camera di Consiglio del 22 novembre 2018, su richiesta congiunta delle parti, il TAR ha rinviato all'udienza di merito che non è stata fissata. Con Ordinanza del 26 novembre 2018 n. 1653/18 il TAR ha preso atto della rinuncia di 2i Rete Gas S.r.l. alla fase cautelare che ha dichiarato estinta.

Dopo la Camera di Consiglio del 7 febbraio 2019, dedicata alla discussione dell'istanza di accesso all'offerta integrale di Unareti S.p.A. formulata da 2i Rete Gas S.r.l., il TAR Milano ha emesso in data 13 febbraio 2019 l'Ordinanza nr. 300 con cui ha concesso in sola visione l'integrale accesso agli atti. La società ha notificato ricorso al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione cautelare dell'ordinanza.

Il rischio possibile è la modifica del provvedimento di aggiudicazione che potrebbe portare anche a un rifacimento della procedura di gara.

$\overline{a}$ and $\overline{a}$

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015

Il 19 gennaio 2016 la Guardia di Finanza - Nucleo Polizia Tributaria di Chieti - ha aperto nei confronti della società A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.), per i periodi di imposta 2014 e 2015, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 25 maggio u.s.. La società ha presentato osservazioni al processo verbale di constatazione elevato dai verificatori. Nel mese di dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate di Chieti ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2011 e 2012. La società ha proposto tempestivo ricorso avverso tutti gli atti notificati. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti ha emesso sentenze sfavorevoli. La società ha proposto appello. La CTR di Chieti ha accolto l'appello per IVA 2011 e 2012 e lo ha rigettato per IRES riferita alle medesime annualità. L'appello IRAP non è ancora stato discusso. Nel mese di agosto 2017, l'Agenzia delle Entrate di Chieti, ha notificato anche gli avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2013 e 2014, tutti impugnati dalla società. La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti ha respinto i ricorsi della società. La società ha proposto appello. È stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. - Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano - Ufficio Territoriale di Milano 1 - ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi. na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso con sentenza depositata il 7 luglio 2017. La società il 13 febbraio 2018 ha proposto appello. La CTR di Milano ha respinto l'appello. La società sta valutando la proposizione del giudizio per Cassazione. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

Unareti S.p.A. (già A2A Reti Gas S.p.A.) - COSAP Comune di Milano per gli anni dal 2003 al 2017

Il 27 dicembre 2011 il Comune di Milano ha notificato gli avvisi di pagamento del COSAP per gli anni dal 2003 al 2011. Avverso tali avvisi è stata presentata istanza di annullamento in autotutela degli avvisi in questione che il Comune ha respinto. Avverso tale diniego, l'11 luglio 2012 la società ha presentato atto di citazione avanti al Tribunale di Milano e il 25 settembre 2012 ha presentato ricorso al TAR. Nel mese di dicembre 2014, sono stati notificati avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014 e, nel mese di febbraio 2016, è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2015. Nel mese di febbraio 2015 è stato stipulato un accordo transattivo con il Comune di Milano a definitiva conclusione del contenzioso COSAP per gli anni dal 2003 al 2011 e presentato ricorso avanti al TAR di Milano avverso gli avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014. Nel mese di aprile 2016 è stato presentato ricorso al TAR per l'anno 2015. Nel mese di settembre 2016 è stato notificato l'avviso di pagamento per il 2016 avverso il quale la società ha proposto ricorso. Il 5 gennaio 2018 è stato notificato l'avviso

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere aerierale Relazione finanziaria annuala consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi cantabili internazionali Area di consolidamento Courin pracedure di consolidamento Pancipi comzbili e criten di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note lifustrative alle voci della Situazione natrimonale. finanziaria Indebitamenta finanziario netto Note Illustrative alle voci di Conto вгопетка Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consobio DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed.

тредпі соп Івль

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

137

di pagamento per il 2017. Il 7 febbraio 2018, la società ha iscritto a ruolo la causa presso il Tribunale di Milano. Il 20 novembre 2018, la società e il Comune di Milano hanno sottoscritto accordo transattivo a definizione delle annualità in contestazione per 2.127.888 euro. Il fondo rischi iscritto per 3,5 milioni di euro è stato utilizzato per il pagamento delle somme dovute per effetto della definizione e liberato per l'eccedenza.

A2A Ambiente S.p.A. (già Partenope Ambiente S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per il periodo di imposta 2011

Il 4 settembre 2014 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Brescia - ha aperto nei confronti della società Partenope Ambiente S.p.A. (ora A2A Ambiente S.p.A.), per il periodo di imposta 2011, una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 6 ottobre 2014. I rilievi emersi attengono a violazioni inerenti, prevalentemente, alle imposte dirette. Il 7 luglio 2015 è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2011. In data 5 ottobre 2015, la società ha presentato all'Ufficio accertatore istanza di accertamento con adesione. Il 22 dicembre 2015, la società e l'Ufficio hanno sottoscritto il verbale di contraddittorio definendo la pretesa tributaria. È stato iscritto un fondo rischi per 0,1 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. (già Aprica S.p.A.) - Verifica tecnica termovalorizzatore di Brescia

Il 7 marzo 2013 l'Agenzia delle Dogane di Brescia ha iniziato una verifica tecnica sul termovalorizzatore di Brescia di proprietà della società Aprica S.p.A. (ora di proprietà di A2A Ambiente S.p.A.). La verifica si è conclusa il 16 gennaio 2014 con la notifica del processo verbale di constatazione per gli anni dal 2008 al 2011. Per gli anni 2008 e 2009, l'Agenzia delle Dogane, il 7 e il 21 maggio 2014 ha notificato gli avvisi di pagamento e i relativi atti di irrogazione sanzioni. Nel mese di luglio 2014 la società ha presentato ricorso avverso i due procedimenti. Relativamente all'anno 2009, il 10 dicembre 2014, la società ha sottoscritto un atto di conciliazione con l'Agenzia delle Dogane di Brescia per la chiusura definitiva della controversia e conseguente estinzione del giudizio. Per il 2008 il contenzioso di primo grado si è chiuso favorevolmente per la società. In data 24 settembre 2015, l'Ufficio ha proposto appello. La società ha depositato le controdeduzioni in data 17 novembre 2015. Con sentenza del 6 giugno 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha accolto parzialmente le ragioni della società. L'Ufficio ha proposto ricorso per Cassazione e la società sta valutando le azioni consequenti. Il 5 agosto 2014, l'Agenzia delle Dogane ha notificato i processi verbali di constatazione per gli anni 2012 e 2013. Nel mese di marzo 2016, la società ha definito con l'Agenzia delle Dogane di Brescia gli anni dal 2010 al 2013 con il versamento delle somme dovute sulla base dei medesimi criteri individuati nell'atto di conciliazione per l'anno 2009. Per effetto degli accordi transattivi, il fondo è stato liberato per l'eccedenza e residua un fondo rischi di 0,3 milioni di euro per l'annualità 2008.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006, la Guardia di Finanza - Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano - ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la consequente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate - Ufficio di Milano 3 - per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.), il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso. All'udienza di trattazione del 12 dicembre 2018 la società ha chiesto la sospensione del giudizio per valutare la definizione agevolata della controversia.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, mag genzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 à discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Ti

Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. L'udienza di trattazione si è tenuta il 12 dicembre 2018 e, ad oggi, non risulta depositata alcuna decisione. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso.

È stato iscritto un fondo rischi per 1,4 milioni di euro.

Raccomandazione Consob n. 61493 del 18 luglio 2013

A seguito della Raccomandazione Consob n. 61493 pubblicata nel mese di luglio 2013, il Gruppo A2A ha effettuato approfondite analisi che hanno individuato nel settore della produzione idroelettrica l'ambito di applicazione per il Gruppo.

$***$

Per l'esercizio 2018 gli investimenti inerenti tale settore sono stati marginali e dovuti all'ordinaria manutenzione.

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Vaciazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criten e procedure di consolidamento Principi contebili e cateri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrarive alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Nato illastrative

alle vezi di Como economical Risultato per attoria

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 25 luglio 2006

Garanzie ed mpegal con terzi

4 Allegati alle ivote illustrative alla Relazione. finanziaria ennuale consolidata

5 Pelazione della Società di Revisione

139

4 Allegati alle Note
illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

$\overline{v}$

1 - Prospetto delle variazioni dei conti
delle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 113 3 1
Fabbricati 606 16 6 4
Impianti e macchinari 3.459 139 129 105
Attrezzature industriali e commerciali 36 1 8
Altri beni 98 25 21
Discariche 66 4
Immobilizzazioni in corso ed acconti 95 6 117 (136)
Migliorie beni di terzi 83 19 1
Beni in leasing 50 11
Totale immobilizzazioni materiali 4.606 177 305 $\blacksquare$
Immobilizzazioni materiali VALORE PRIMI VARIAZIONE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIDUO
AL 31 12 2016
Restated
CONSOLIDAMENTI METODO DI
CONSOLIDAMENTO
(EPCG)
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 235 (124) $\overline{2}$
Fabbricati 821 1 (194) 9 15
Impianti e macchinari 3.703 36 (207) 111 80
Attrezzature industriali e commerciali 33 (4) 9 2
Altri beni 72 (1) 26 12
Discariche 73
Immobilizzazioni in corso ed acconti 101 (29) 135 (116)
Migliorie beni di terzi 82 13
Beni in leasing 9 43 1
Totale immobilizzazioni materiali 5.129 80 (559) 306 (6)

E Prospetu contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale

consolidata

1. Prospetto
delle variazioni
dei conti delle

  1. Prospetio delle vanazioni dei conti delle immabilizzazioni immateriali 3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio. consolidato 4 Lienco delle рапесірагіюній. socială valutate coi metodo del Pammonio netto

  2. Elenco delle attività finanziarie 3-sponibili per la sendria.

Attesta.none del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154 bis cornina 5 del D.i.gs. 58-98

5 Relazione della Società di Revisione

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
RESIDUO
AL 31 12 2018
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
DELL'ESERCIZIO
(1) (1) ۰ 116
5 1 (1) 1 (14) (34) (32) 590
(3) $^{4}$ (28) 25 (99) (271) (138) 3.460
(3) 3 (2) 2 (7) 1 38
(4) 6 (18) 17 (26) 21 120
12 (16) $\overline{\phantom{a}}$ 66
5 (2) (16) 85
(2) 1 (11) 8 91
$\overline{7}$ (8) (6) (7) 54
17 $\overline{7}$ (49) 45 (116) (372) (163) 4.620

$\overline{\phantom{a}}$

VALORE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2017
TOTALE
VARIAZIONI
AMMORTAMENTI SVALUTAZIONI SMOBILIZZI/
CESSIONI
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
113 $\overline{2}$ (1) (1) 2
606 (22) (31) (2) (5) (8)
3.459 (73) (258) 6 (9) (3)
36 7 (8) 2 (2) 4
98 27 (21) 6 (6) (3) 13
66 (7) (7)
95 23 4
83 1 (9) 1 (2) (3)
50 (2) (3)
4.606 (44) (338) $\overline{\phantom{a}}$ 15 (22) (8) 9

$\bar{\alpha}$

i,

143

2 - Prospetto delle variazioni dei conti
delle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali
milioni di euro
VALORE PRIMI VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2017
CONSOLIDAMENTI INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 19 24 9
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.130 235 114 43
Avviamento 457 37
Immobilizzazioni in corso 40 56 (53)
Altre immobilizzazioni immateriali 217 56
Totale immobilizzazioni immateriali 1.863 333 195
Immobilizzazioni immateriali VALORE PRIMI
CONSOLIDAMENTI
VARIAZIONE
METODO DI
CONSOLIDAMENTO
(EPCG)
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
milioni di euro RESIOUO
AL 31 12 2016
Restated
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.
dell'ingegno
21 $\mathsf{q}$ $\overline{2}$
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
1.046 19 $\langle 1 \rangle$ 90 37
Avviamento 500
Immobilizzazioni in corso 26 (1) 48 (34)
Altre immobilizzazioni immateriali 111 õ 1
Totale immobilizzazioni immateriali 1.704 29 (2) 148 6

$\frac{1}{2}$ Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi
della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione .
finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Praspetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto
    delle variazioni
    dei conti delle

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio cansolidate 4 Elenco delle рагіесіралюві ім. società valutate col metodo dei Pammonio nerto 5. Elenco delle attività finanziaria disponibili per la vendita Attestazione del bilancio. consolidato al sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

5 Relazione
della Società di Revisione

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RESIDUO
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
AL 31 12 2018
VALORE
LORDO
FONOO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
DELL'ESERCIZIO
(19) 3 (12) 24
12 33 (19) 16 (62) 137 1.502
(6) (44) (64) 444
(4) (1) 44
26 4 (17) 29 288
9 40 (19) 16 (44) (91) 106 2.302
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
RESIDUO
AL 31 12 2017
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
DELL'ESERCIZIO
(13) (2) 19
(10) (10) 8 (49) 66 1.130
(9) (34) (43) 457
14 40
105 (10) 97 217
86 $\overline{\phantom{a}}$ (10) 8 (34) (72) 132 1.863

$\mathbb{R}^+$

$\label{eq:2.1} \begin{array}{llll} \omega & & & \ \omega & & & \ \omega & & & \ \omega & & & \ \end{array}$

$\bar{\rm g}$

$\alpha$

145

3 - Elenco delle Imprese
incluse nel bilancio consolidato

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 28.600
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.448
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 2.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
A2A gencogas S.p.A. Milano Euro 450.000
A2Abroad S.p.A. Milano Euro 300
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
A2A Alfa S.r.l. Milano Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 8.939
Consul System S.p.A. Milano Euro 2.000
Unareti Servizi Metrici S.r.l. Brescia Euro 100
LaboRAEE S.r.l. Milano Euro 90
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) Euro 60
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano Euro 13.515
Sicura S.c.L. Milano Euro 1.040
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey Island Essex
(Regno Unito)
GBP 250
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) Euro 2.582
Nicosiambiente S.r.l. Milano Euro 50
Bioase S.r.l. Sondrio Euro 677
Aprica S.p.A. Brescia Euro 21.000
Amsa S.p.A. Milano Euro 10.000
SED S.r.l.
BRf
Robassomero (TO) Euro 1.250
O
Bergamo Servizi S.r.l.
Brescia Euro 10
LA BI.CO DUE S.r.l. (*)
O
Lograto (BS) Euro 96
A2A Recycling S.r.I. Novate Milanese (MI) Euro 5.000

$\mathbf{1}$

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi deila Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1 Prosperto delle variazioni dei conti delle un-nobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle inimobilizzazioni mmateriali

3. Elenco delle
Imprese incluse
nel bilancio
consolidato

  1. Elenco delle partecipazioni in .
    società valutate cei metodo dei Patrimonio netto 5 Elenco delle рапесірагіоні іл. altre imprese Accstazione del bilancio. consolidato al sensi dell'art 154his comma 5 del D.Lgs 58/98

5 Relazione
della Società di Revisione

% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2018
QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{9}{6}$
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
93,63% 100,00% A2A S.p.A. (87%)
Linea Group Holding S.p.A. (13%)
Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
91,60% 91,60% A2A S.p.A. (87,27%)
Unareti S.p.A. (4,33%)
Consolidamento integrale
81,90% 89,00% A2A S.p.A. (74,50%)
Linea Green S.p.A. (14,50%)
Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
60,00% 60,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
67,00% 67,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
74,80% 74,80% A2A S.p.A. (74,55%)
Unareti S.p.A. (0,25%)
Consolidamento integrale
75,00% 75,00% A2A Energy Solution S.r.l. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Unareti S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Amsa S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
68,78% 68,78% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
96,80% 96,80% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00°c A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
80,00% 80,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
64,00% 64,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00 o c A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale

$\bar{z}$

147

$\alpha$

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
A2A Integrambiente S.r.l. Brescia Euro 10
A2A Security S.c.p.a. Milano Euro 50
LumEnergia S.p.A. Lumezzane (BS) Euro 300
A2A Energy Solution S.r.l. Milano Euro 4.000
A2A Rinnovabili S.p.A. Rovereto (TN) Euro 50
HELIOS 1 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 12
INTHE 1 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 10
INTHE 2 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 210
TFV 1 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 210
TFV 2 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 110
Fair Renew S.r.l. Milano Euro 10
renewA21 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA22 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 220
renewA23 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA24 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA25 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA26 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA27 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
renewA28 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 20
Bellariva Enertel 01 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 10
Bellariva Enertel 06 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 10
Bellariva Enertel 10 S.r.l. Rovereto (TN) Euro 10
Energy Infrastruct Group S.r.l. Rovereto (TN) Euro 100
Ts energy Italy S.p.A. Milano Euro 110
Trovosix S.r.l. Milano Euro 20
Sun Flower S.r.l. Milano Euro 10
Solar Sicily S.r.l. unipersonale Milano Euro 10
Onice S.r.l. Milano Euro 10
Des Energia Dieci S.r.l. Milano Euro 10
Des Energia Dodici S.r.l. Milano Euro 10
Des Energia Tredici S.r.l. Milano Euro 10
Des Energia Quattordici S.r.l. Milano Euro 10
CS Solar2 S.r.l. Milano Euro 15
I.Fotoguiglia S.r.l. Rovereto (TN) Euro 14
Free Energy S.r.l. Rovereto (TN) Euro 10
Linea Group Holding S.p.A. Cremona Euro 189.494
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) Euro 6.000
LD Reti S.r.l. Lodi Euro 32.976

148

% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2018
QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{0}{0}$
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. (74 0 o)
Aprica S.p.A. (1%)
Amsa S.p.A. (25%)
Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. (47,60%)
Unareti S.p.A. (19,10%)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,90%)
Amsa S.p.A. (9,50%)
A2A gencogas S.p.A. (4,10%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,10%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,70%)
A2A Energiefuture S.p.A. (2%)
Consolidamento integrale
94,41% 94,41% A2A Energia S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
60,00% 60,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00 o o 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Ts energy Italy S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Energy Infrastruct Group S.r.l. Consolidamento integrale
100,00 a c 100,00 o Energy Infrastruct Group S.r.l. Consolidamento integrale
51,00% 51,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
¥,
100,00%
100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
95,60% 93,35% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale

: Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz-aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1 Prospetto delle variazioni dei conti delle mmobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3 Elenco delle
Imprese incluse
nel bilancio
consolidato

  1. Elenco delle рапесіралюні ін sacierà velutate col metodo dei Patrimonio netto

  2. Flenco delle рактестрагісті т. altre imprese

Attestazione del bilancia consolidato al sensi dell'art 154 bis commo 5 del D.Lgs. 58/98

5 Relazione della Società di Revisione

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Linea Più S.p.A. Pavia Euro 5.000
Linea Green S.p.A. Cremona Euro 48.000
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) Euro 19.000
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) Euro 160
ACSM-AGAM S.p.A. Monza Euro 197.344
Acsm - Agam reti Gas Acqua S.p.A. Monza Euro 57.000
ComoCalor S.p.A. Como Euro 3.516
Lario Reti Gas S.r.l. Lecco Euro 5.500
Enerxenia S.p.A. Como Euro 6.769
Serenissima Gas S.p.A. Como Euro 9.230
Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. Sondrio Euro 2.000
Acel Energie S.r.l. Lecco Euro 6.000
Acsm Agam Ambiente S.r.l. Varese Euro 4.500
Varese Risorse S.p.A. Varese Euro 6.000
AEVV Impianti S.p.A. Monza Euro 800
AEVV Farmacie Sondrio Euro 100
Partecipazioni destinate alla vendita
Elektroprivreda Cnre Gore AD Nikśič (EPCG) Nikśič (Montenegro) Euro 855.285

$\hat{E}$

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

$\bar{\alpha}$

%DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2018
QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{q}{q}$
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
80,00% 80,00% Linea Ambiente S.r.l. Consolidamento integrale
41,34% 41,34% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
51,00% 51,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
93,95% 92,65% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
79,37% 78,44% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% ACSM-AGAM S.p.A. Consolidamento integrale
18,70% 18,70% A2A S.p.A. Patrimonio netto

$\hat{\mathcal{E}} = \infty$

E Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione tinanz aria annuale consolidate

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

i, Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle vanazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle
Imprese incluse
nel bilancio
consolidato

  1. Elenco della partecipazioni in .
    società valutate col metodo del Patrimonio netto

  2. Elenco delle partecipazioni in stue imprese

Attestazione del bilancio. consolidato ai sensi dell'art 154bis comina 5 del D Lgs. 58/98

5 Relazione
della Secietà di Revisione

ù.

4 - Elenco delle partecipazioni in società
valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Partecipazioni in società valutate col metodo
del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. in liquidazione Bergamo Euro 120
Ergosud S.p.A. Roma Euro 81.448
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
Metamer S.r.l. San Salvo (CH) Euro 650
SET S.p.A. Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Ge.S.I.S.r.l. Brescia Euro 1.000
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1,000
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.r.l. Brescia Euro 25
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) Euro 1.616
Futura S.r.l. Brescia Euro 2.500
COSMO Società Consortile a Responsabilità Limitata Brescia Euro 100
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) Euro 500
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo Euro 10
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) Euro 206
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) Euro 1.898
Gelsia Ambiente S.r.l. Desio (MB) Euro 4.671
CONAPI S.c.a.r.l. Milano Euro 68
758 AM S.r.l. Milano Euro 20 2
Como Energia S.c.a.r.l. in liquidazione Como Euro 20
SO.E.RA Energy Calor S.c.a.r.l. Como Euro 20
Prealpi Servizi S.r.l. Varese Euro 5.451
Partecipazioni destinate alla vendita
Commerciale Gas & Luce S.r.l. Gallarate Euro 2.750
Energy Trade S.p.A. Bologna Euro 2.000
Totale partecipazioni

l Prospetti
contabili consolidati

2 Prespetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle
Note illustrative
alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle vanazioni del conti delle immobilizzazioni iminateriali

  3. Elenca della Imprese incluse nei bilancio consolidato

.
Elenca dell

  1. Elenco delle рагіесірагіонні altre imprese Attestaziane

del bilancio consolidato a: sensi dell'art 154bis coninia 5 del 0.198 58.98

5 Relazione della Società di Revisione

QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{1}{2}$
AZIONISTA VALORE
DI CARICO
AL 31 12 2018
(MIGLIAIA)
CRITERIO DI VALUTAZIONE
50,00% A2A Alfa S.r.l. u, Patrimonio netto
50,00% A2A gencogas S.p.A. Patrimonio netto
50,00% A2A S.p.A. Patrimonio netto
50,00% A2A Energia S.p.A. 1.786 Patrimonio netto
49,00% A2A S.p.A. 788 Patrimonio netto
47,00% A2A S.p.A. 2.358 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 638 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 10 Patrimonio netto
24,29% A2A S.p.A. 735 Patrimonio netto
20,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 1.006 Patrimonio netto
52,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 95 Patrimonio netto
40,00% Aprica S.p.A. 2.723 Patrimonio netto
50,00% A2A Ambiente S.p.A. Patrimonio netto
25,00% A2A Ambiente S.p.A. 238 Patrimonio netto
49,00% Linea Più S.p.A. 3.002 Patrimonio netto
30,00% A2A Integrambiente S.r.l. 2.841 Patrimonio netto
22,22% A2A Recycling S.r.l. 15 Patrimonio netto
20,00% A2A Rinnovabili S.p.A. 109 Patrimonio netto
70,00% ACSM-AGAM S.p.A. 11 Patrimonio netto
50,00% ACSM-AGAM S.p.A. 10 Patrimonio netto
12,47% ACSM-AGAM S.p.A. Patrimonio netto
25,00% ACSM-AGAM S.p.A. 2.875 Patrimonio netto
21,29% ACSM-AGAM S.p.A. 636 Patrimonio netto
19.875

5 - Elenco delle partecipazioni in altre imprese

VALORE DI QUOTE CARICO AL AZIONISTA POSSEDUTE Denominazione 31 12 2018 $\frac{0}{0}$ (MIGLIAIA) A2A S.p.A. Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 1,21% A2A S.p.A. (7,52%) 7,80% AQM S.r.l. LumEnergia S.p.A. (0,28%) A2A S.p.A. 0,18% AvioValtellina S.p.A. A2A S.p.A. Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del $n.S.$ Serio s.c. Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A. A2A Ambiente S.p.A Consorzio Italiano Compostatori $n.S$ L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,57% A2A 5.p.A. 10,00% A2A S.p.A Consorzio Milano Sistema in liquidazione A2A Ambiente S.p.A. Consorzio Polieco $n.5$ A2A S.p.A. (10,00%) 17,89% E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione ACSM-AGAM S.p.A. (7,82%) 1,01% A2A Ambiente S.p.A. Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. Isfor 2000 S.c.p.a. 5,13% A2A S.p.A. (4,94%) Linea Gestioni S.r.l. (0,19%) 0,26% Aprica S.p.A. S.I.T. S.p.A. A2A S.p.A. Stradivaria S.p.A. $n.s$ 3,00% A2A Ambiente S.p.A. Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione A2A S.p.A. DI.T.N.E. S.c.a.r.l. 1,82% A2A Recycling S.r.l. COMIECO $\Pi$ . S. Linea Group Holding S.p.A. 27,51% Blugas Infrastrutture S.r.l. Linea Gestioni S.r.l. 13,88% Casalasca Servizi S.p.A. $4,470$ 0 Linea Gestioni S.r.l. SABB S.p.A. Crit S.c.a.r.l. 32,90% A2A Smart City S.p.A. Linea Group Holding S.p.A. 14,92% Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione A2A Smart City S.p.A. Cassa Padana S.c.a.r.l. $n.S.$ Linea Ambiente S.r.l. Confidi Toscana S.c.a.r.l. $n.S.$ Linea Ambiente S.r.l. Credito Valtellinese $n.s.$ Lomellina Energia S.r.l. Idroenergia S.c.a.r.l. $n.S.$ 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. MORINA S.r.l. ACSM-AGAM S.p.A. Comodepur S.c.p.A. 9,81% ACSM-AGAM S.p.A. 0,25% T.C.V.V.V. S.r.l. ACSM-AGAM S.p.A. Società Cooperativa Polo dell'Innovazione $n.5$ della Valtellina 5.796 Totale partecipazioni in altre imprese

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi. detla Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle variazioni. dei comi delle immobilizzazioni immateriali

  2. Elenco delle imprese incluse nel bilancio. consolidato 4. Elenco delle

partecipazioni in società valutate cal metado del Parrimonio netto

partecipazioni in

Attestazione del bilancio consolidato al sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs 58/98

5 Relazione della Società di Revisione

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'Innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a euro 50.

155

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

    1. I sottoscritti Luca Camerano, in nome e per conto dell'intero Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., e Andrea Crenna, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di A2A S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2018.

  1. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 2.2la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 3 aprile 2019

$Lurtz$ Luca Camerano (per il Consiglio di Amministrazione)

Yndrea Crenna

(Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari)

A2A S.p.A.

156

Sede legale: Via Lamarmora, 230 25124 Brescia Tel. +39 030 3553.1 Fax +39 030 3553.204 Sede direzionale e amministrativa: Corso di Porta Vittoria, 4 - 20122 Milano
Tel. +39 02 7720.1 Fax +39 02 7720.3920 E-mail [email protected] - PEC [email protected] Web www.a2a.eu

Capitale Sociale euro 1.629.110.744,04 i.v. codice fiscale, partita IVA e n. iscrizione Registro Imprese Brescia 11957540153 REA Brescia n.493995

5
Relazione
della Società
di Revisione

Relazione della Società di Revisione

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della A2A S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo A2A (il Gruppo A2A), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2018, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del conti di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Las. 28 febbraio 2005. n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità al principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla A2A S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A.
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Iscritta alis 5.0. del Registro delle Impresa presso la C.C.J.A.A. di Roma
Cadden fiscale a numero di iscrizione 00434000584 - numero R.

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetto chiave

Risposta di revisione

Stima dei ricavi maturati di energia e gas

I ricavi delle vendite comprendono la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti dalla data dell'ultima lettura periodica al 31 dicembre 2018, oltre al ricavi già fatturati ai clienti in base alla lettura del consumo effettivo dell'anno.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione di tali stime sono basati su assunzioni complesse che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio del management, in quanto i metodi utilizzati dal Gruppo A2A per stimare le quantità dei consumi tra la data dell'ultima lettura periodica di ciascun cliente e la data di chiusura del bilancio si basano su algoritmi di calcolo articolati che interessano diversi sistemi informativi. Inoltre, la stima dei consumi successivi all'ultima lettura periodica viene effettuata sulla base del consumo storico e del profilo di consumo di ciascun cliente, adeguato per recepire le variabili che possono influire sui consumi.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate per stimare i ricavi maturati, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa ai ricavi maturati per vendite di gas ed energia elettrica è riportata nel paragrafo "Uso di stime" delle note illustrative del bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla società in merito alla stima dei ricavi maturati. compresi quelli relativi ai presidi informatici;
  • l'esecuzione di sondaggi di conformità sui $\bullet$ controlli chiave:
  • l'analisi critica delle assunzioni utilizzate dal management;
  • le verifiche degli algoritmi e dei dati utilizzati nei sistemi informativi ERP per le stime, eseguite con il supporto di nostri specialisti in Information Technology:
  • l'analisi dell'andamento storico delle stime e della relativa incidenza sui ricavi;
  • le procedure di validità su un campione di $\bullet$ dati utilizzati dal management per determinare i ricavi maturati;
  • il confronto delle stime con i dati successivamente consuntivati.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio consolidato in relazione alla stima dei ricavi maturati di energia e gas.

2 Prespect contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consobio 1722) del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria. annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

Valutazione delle immobilizzazioni materiali e Risposta di revisione immateriali

Il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018 comprende immobilizzazioni materiali parl a Euro 4.620 milioni ed immobilizzazioni immateriali pari a Euro 2.302 milioni, inclusive dell'avviamento pari a Euro 444 milioni, suddivise in apposite CGU.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio del management, soprattutto con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo previsto nel business plan di Gruppo 2019-2023, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. Tali assunzioni sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, ai procedimenti autorizzativi in corso e agli scenari macroeconomici e regolamentari.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali è riportata nel paragrafo "Uso di stime", nella nota n.1 "Immobilizzazioni materiali" e nella nota n.2 "Immobilizzazioni immateriali" delle note illustrative del bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla società in merito alla valutazione della recuperabilità delle attività aziendali;
  • la verifica dell'adequatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU;
  • l'analisi della relazione dell'esperto che ha assistito il management nell'elaborazione del test di impairment, nonché la valutazione della sua competenza, capacità e obiettività;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri e la verifica della coerenza degli stessi con gli scenari energetici, macroeconomici, regolamentari e con i procedimenti autorizzativi;
  • la verifica della coerenza delle suddette previsioni dei flussi di cassa futuri di .
    ciascuna CGU con il business plan del Gruppo A2A per il periodo 2019-2023;
  • il confronto delle previsioni storiche, con i dati successivamente consuntivati;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio consolidato in relazione alla valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

di euro.

Informazioni - 3) Operazioni IFRS 3 Revised"

delle note illustrative del bilancio consolidato

completato il processo di allocazione del prezzo

potenziali rilevando un avviamento di 31 milioni

di acquisto alle attività, passività e passività

I processi e le modalità di contabilizzazione

assunzioni a volte complesse che per loro

management, anche in considerazione delle

natura implicano il ricorso al giudizio del

delle operazioni di acquisizione sono basate su

valutazioni ottenute da esperti indipendenti, in

complessità delle assunzioni utilizzate, abbiamo

particolare con riferimento all'allocazione del

prezzo di acquisto al fair value delle attività

acquisite e alle passività assunte.

aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa

bilancio consolidato.

$\overline{a}$

In considerazione della significatività dell'acquisizione, del giudizio richiesto e della

ritenuto che tale tematica rappresenti un

all'aggregazione descritta è riportata al paragrafo "Altre Informazioni - 3) Operazioni

IFRS 3 Revised" delle note illustrative del

Al 31 dicembre 2018 il management ha

chiuso al 31 dicembre 2018.

Aggregazioni aziendali Risposta di revisione
In data 1 luglio 2018 si è perfezionata Le nostre procedure di revisione in risposta
l'operazione di aggregazione denominata all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
"Multi-Utility del Nord", attuata mediante una
serie di operazioni descritte al paragrafo "Altre
· l'analisi del contratto sottoscritto tra le
  • · l'analisi del contratto sottoscritto tra le parti coinvolte nell'aggregazione ed i relativi patti parasociali;
  • la verifica del fair value attribuito alle attività e passività del Gruppo Acsm-Agam attraverso l'analisi della relazione dell'esperto indipendente che ha assistito il management nella stima del fair value, la ragionevolezza delle assunzioni alla base delle stime previsionali sviluppate e la verifica della corretta allocazione di tali flussi alle singole attività e passività indentificate del Gruppo Acsm-Agam, nonché la valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto indipendente:
  • la verifica della correttezza metodologica e aritmetica del processo di allocazione;
  • la verifica del trattamento contabile adottato nel bilancio consolidato di A2A S.p.A..

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione che hanno eseguito, tra l'altro, l'analisi delle assunzioni alla base della stima dei fair value determinati dall'esperto indipendente nominato dalla Società.

Infine, abbiamo verificato l'adequatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio consolidato in relazione all'operazione nel suo complesso.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sansi della Delibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria anouale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

Responsabilità degli Amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adequata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liguidazione della capogruppo A2A S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo A2A.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a $\bullet$ frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo A2A;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza

$\overline{5}$

delle stime contabili effettuate dagli Amministratori e della relativa informativa:

  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo A2A cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione:
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo A2A per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo A2A. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della A2A S.p.A. ci ha conferito in data 11 giugno 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

1 Prospetti diductors consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Defibera Consobin, 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanz aria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione. finanziaria annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

163

6

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli Amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli Amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 16 aprile 2019

EY S.p.A Paolo Zotchi

(Socio)

$\overline{7}$

$\mathcal{L}(\mathcal{A})$ ).

$\label{eq:K} \begin{split} \mathcal{K} & = \mathcal{K} \mathcal{K} \end{split}$

$\label{eq:2.1} \mathcal{L}(\mathcal{E})$

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