Annual / Quarterly Financial Statement • Apr 29, 2016
Annual / Quarterly Financial Statement
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| 3 | Sintesi economica, patrimoniale e finanziarie |
|---|---|
| 0.1 Prospetti di bilancio | |
| 10 | Situazione patrimoniale-finanziaria |
| 12 | Conto economico |
| 13 | Conto economico complessivo |
| 14 | Rendiconto finanziario |
| 16 | Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto |
| 0.2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera | |
| Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 | |
| 20 | Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 17221 |
| del 12 marzo 2010 | |
| 22 | Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 |
| 0.3 Note illustrative | |
| 24 | Informazioni di carattere generale relative ad A2A S.p.A. |
| 26 | Schemi di bilancio |
| 27 | Criteri di redazione |
| 28 | Variazioni di principi contabili internazionali |
| 35 | Principi contabili e criteri di valutazione |
| 53 | Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
| 78 | Indebitamento finanziario netto |
| 79 | Note illustrative alle voci di Conto economico |
| 97 | Nota sui rapporti con le parti correlate |
| 101 | Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 |
| 102 | Garanzie ed impegni con terzi |
| 103 | Altre informazioni |
| 136 | 1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali |
|---|---|
| 138 | 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali |
| 140 | 3/a. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese controllate |
| 142 | 3/b. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese collegate |
| 144 | 3/c. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in altre imprese (AFS) |
| 146 | 4/a. Elenco delle partecipazioni in società controllate |
| 148 | 4/b. Elenco delle partecipazioni in società collegate |
| 150 | Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate |
| redatti secondo la normativa IAS/IFRS (ai sensi dell'art. 2429 comma 4° | |
| del codice civile) | |
| 152 | Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate |
| redatti secondo la normativa ITALIAN GAAP (ai sensi dell'art. 2429 comma 4° | |
| del codice civile) | |
| 154 | Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art 154-bis comma 5 |
| del D.Lgs. 58/98 | |
| 155 | 0.5 Relazione della Società di Revisione |
| 159 | 0.6 Relazione del Collegio Sindacale |
La Capogruppo è responsabile dell'indirizzo strategico, della pianificazione, del controllo, della gestione finanziaria e del coordinamento delle attività del Gruppo A2A. Fornisce inoltre alle società del Gruppo servizi a supporto del business e delle attività operative (servizi amministrativi, legali, di approvvigionamento, di gestione del personale, di information technology e di comunicazione) al fine di ottimizzare le risorse disponibili e utilizzare, in modo efficiente, il know-how esistente. Tali servizi sono regolati da appositi contratti di servizio intercompany.
Infine, A2A S.p.A. mette a disposizione delle società controllate l'uso di spazi per uffici e per aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo.
A2A S.p.A. è proprietaria delle centrali termoelettriche di Cassano d'Adda, Ponti sul Mincio e Monfalcone, di alcuni impianti idroelettrici situati in Valtellina e del nucleo idroelettrico della Calabria.
Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria
| Milioni di euro | 01 01 2015 31 12 2015 |
01 01 2014 31 12 2014 |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ricavi | |||
| Ricavi di vendita e prestazioni | 466,0 | 553,6 | (87,6) |
| Altri ricavi operativi | 28,0 | 24,5 | 3,5 |
| Totale ricavi | 494,0 | 578,1 | (84,1) |
| Costi operativi | (290,9) | (353,1) | 62,2 |
| Costi per il personale | (119,7) | (131,5) | 11,8 |
| Margine operativo lordo | 83,4 | 93,5 | (10,1) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (85,8) | (115,6) | 29,8 |
| Accantonamenti | (46,2) | (92,3) | 46,1 |
| Risultato operativo netto | (48,6) | (114,4) | 65,8 |
| Risultato da transazioni non ricorrenti | - | 24,8 | (24,8) |
| Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria | (71,8) | 70,9 | (142,7) |
| Risultato al lordo delle imposte | (120,4) | (18,7) | (101,7) |
| Oneri per imposte sui redditi | 46,9 | 27,0 | 19,9 |
| Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte |
(73,5) | 8,3 | (81,8) |
| Risultato netto da attività operative cessate | - | - | - |
| Risultato d'esercizio | (73,5) | 8,3 | (81,8) |
Nell'esercizio in esame A2A S.p.A. evidenzia ricavi per complessivi 494,0 milioni di euro (578,1 milioni di euro nell'esercizio precedente). Il decremento, pari a 84,1 milioni di euro, è principalmente attribuibile ai minori ricavi da vendita di Certificati Verdi per effetto sia delle minori produzioni degli impianti idroelettrici, che nel 2014 avevano beneficiato di una idraulicità straordinaria, sia della minore attività di compravendita di titoli ambientali effettuata dalla società nell'esercizio in esame.
I costi operativi evidenziano una riduzione pari a 62,2 milioni di euro, passando da 353,1 milioni di euro nel 2014 a 290,9 milioni di euro nel 2015, sostanzialmente per effetto della minore attività di compravendita di Certificati Verdi sopra menzionata, nonché dei minori costi di acquisto di energia elettrica verso la controllata A2A Energia S.p.A. connessi al risparmio energetico derivante dal progetto di sostituzione degli apparati luminosi con nuove lampade a led avviato nel Comune di Milano nel corso del 2014.
Il costo del personale è risultato pari a 119,7 milioni di euro, in diminuzione di 11,8 milioni di euro rispetto al 2014. Tale decremento è prevalentemente riconducibile alla riduzione dell'organico derivante dal piano di ristrutturazione aziendale già avviato nei precedenti esercizi, nonché ai minori oneri di mobilità ed incentivazione all'esodo sostenuti nell'esercizio 2015.
Per le dinamiche sopra evidenziate il "Margine Operativo Lordo" si attesta a 83,4 milioni di euro, in riduzione di 10,1 milioni di euro rispetto al 2014.
Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" dell'esercizio ammontano a 132,0 milioni di euro (207,9 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e includono gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali e materiali per 85,8 milioni di euro (115,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e accantonamenti per 46,2 milioni di euro (92,3 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
La posta risulta complessivamente in riduzione per 75,9 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio, per effetto delle minori svalutazioni effettuate a seguito dei risultati degli impairment test al 31 dicembre 2015, della diminuzione degli accantonamenti per fondi rischi, nonché dei minori ammortamenti delle immobilizzazioni materiali.
Il "Risultato Operativo Netto" risulta negativo per 48,6 milioni di euro (negativo per 114,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" non presenta alcun valore mentre risultava pari a 24,8 milioni di euro nel precedente esercizio e recepiva il provento derivante dal perfezionamento del contratto di permuta tra A2A S.p.A. e Dolomiti Energia S.p.A..
La gestione finanziaria presenta un saldo negativo pari a 71,8 milioni di euro in peggioramento per 142,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente a causa di maggiori svalutazioni di partecipazioni. Tale posta accoglie dividendi da partecipate per circa 235 milioni di euro, in linea rispetto al 2014 e la svalutazione delle partecipazioni detenute in Edipower S.p.A., per 117 milioni di euro, in EPCG, per 97 milioni di euro, ed in Rudnik Uglja Ad Pljevlja, per 7 milioni di euro, effettuate in seguito ai risultati dell'Impairment Test (nel 2014 le svalutazioni di partecipazioni ammontavano a 51 milioni di euro).
Il "Risultato al lordo delle imposte" risulta negativo per 120,4 milioni di euro (negativo per 18,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Gli "Oneri per imposte sui redditi", risultano positivi per 46,9 milioni di euro (positivi per 27 milioni di euro al 31 dicembre 2014). La fiscalità positiva deriva essenzialmente dalla iscrizione di i) imposte correnti positive a titolo di remunerazione per il trasferimento al consolidato fiscale di interessi passivi, ii) imposte positive per l'adeguamento delle imposte anticipate già in bilancio al 31 dicembre 2014 a seguito della previsione di cui all'art. 1, comma 20, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (cd. "Legge di stabilità 2015"), che consente, dal corrente periodo d'imposta, la deduzione dall'IRAP dell'intero costo del lavoro relativo al personale dipendente con contratto a tempo indeterminato, iii) imposte positive per l'adeguamento delle imposte degli esercizi precedenti al nuovo criterio di calcolo, basato sull'applicazione dell'art. 6, co. 9, del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (metodo cd. delle "holding industriali"), introdotto a seguito di conferma positiva, da parte dell'Agenzia delle entrate, alla specifica richiesta di interpello presentata da A2A.
Tali effetti più che compensano le imposte correnti del periodo e le maggiori imposte derivanti dall'adeguamento, sempre delle imposte anticipate, alla previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione del 3,50% dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.
A seguito delle dinamiche sopra esposte il "Risultato d'esercizio" è negativo per 73,5 milioni di euro (positivo per 8,3 milioni di euro nell'esercizio precedente).
Gli investimenti dell'esercizio sono risultati pari a 45,4 milioni di euro e hanno riguardato in particolare interventi sugli impianti idroelettrici, sulle centrali termoelettriche, migliorie su beni di terzi, nonché investimenti sui sistemi informativi del Gruppo.
| Milioni di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|
| CAPITALE INVESTITO | ||
| Capitale immobilizzato netto | 4.992,4 | 5.162,3 |
| - Immobilizzazioni materiali | 1.266,7 | 1.302,8 |
| - Immobilizzazioni immateriali | 52,6 | 54,3 |
| - Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti (*) | 3.894,7 | 4.085,8 |
| - Altre attività/passività non correnti (*) | 0,4 | (13,3) |
| - Attività/passività per imposte anticipate/differite | 48,3 | 34,8 |
| - Fondi rischi, oneri e passività per discariche | (144,3) | (164,5) |
| - Benefici a dipendenti | (126,0) | (137,6) |
| di cui con contropartita il Patrimonio netto | (16,4) | (15,6) |
| Capitale di funzionamento | (32,2) | 16,4 |
| - Rimanenze | 4,8 | 5,5 |
| - Crediti commerciali e altre attività correnti (*) | 235,6 | 261,3 |
| - Debiti commerciali e altre passività correnti (*) | (269,7) | (302,4) |
| - Attività per imposte correnti/debiti per imposte | (2,9) | 52,0 |
| Attività/Passività destinate alla vendita (*) | 0,5 | - |
| di cui con contropartita il Patrimonio netto | - | - |
| TOTALE CAPITALE INVESTITO | 4.960,7 | 5.178,7 |
| FONTI DI COPERTURA | ||
| Patrimonio netto | 2.161,6 | 2.324,7 |
| Totale posizione finanziaria oltre l'esercizio successivo | 2.599,6 | 3.387,6 |
| Totale posizione finanziaria entro l'esercizio successivo | 199,5 | (533,6) |
| Totale Posizione finanziaria netta | 2.799,1 | 2.854,0 |
| di cui con contropartita il Patrimonio netto | (27,2) | (50,6) |
| TOTALE FONTI | 4.960,7 | 5.178,7 |
(*) Al netto dei saldi inclusi nella Posizione finanziaria netta.
Al 31 dicembre 2015 il "Capitale Investito" è pari a 4.960,7 milioni di euro, alla cui copertura contribuiscono il "Patrimonio netto" per 2.161,6 milioni di euro e l'indebitamento finanziario netto per 2.799,1 milioni di euro.
L'ammontare del "Capitale Investito" è diminuito di 218,0 milioni di euro. Tale decremento è dovuto per 169,9 milioni di euro alla diminuzione del "Capitale immobilizzato netto", principalmente a seguito della riduzione delle partecipazioni e delle immobilizzazioni materiali a seguito delle svalutazioni effettuate, nonché alla diminuzione dei fondi rischi e benefici a dipendenti, per 48,6 milioni di euro alla riduzione del "Capitale di funzionamento" e per 0,5 milioni di euro all'incremento delle "Attività/Passività destinate alla vendita" relativo alla riclassificazione della partecipazione detenuta da A2A S.p.A. in SEASM S.r.l., pari al 67% del capitale sociale della società, a seguito della decisione del management di cedere tale partecipazione.
La "Posizione finanziaria netta", pari a 2.799,1 milioni di euro, è in miglioramento di 54,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 a seguito della positiva generazione di cassa della gestione operativa, parzialmente compensata dalle risorse assorbite dalle attività di investimento in immobilizzazioni materiali e immateriali e in partecipazioni per 76,5 milioni di euro e dai dividendi pagati per 112,7 milioni di euro.
| Milioni di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | (2.854,0) | (2.939,0) |
| APPORTO DA OPERAZIONI STRAORDINARIE | - | 4,5 |
| Risultato d'esercizio (**) | (73,5) | (16,6) |
| Ammortamenti | 80,8 | 86,3 |
| Imposte nette pagate/crediti per imposte cedute | 44,0 | 17,3 |
| Svalutazioni di partecipazioni e immobilizzazioni | 227,1 | 80,6 |
| Variazioni delle attività e delle passività (*) | (57,7) | 88,1 |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 220,7 | 255,7 |
| Flussi finanziari netti impiegati nell'attività di investimento | (76,5) | (52,9) |
| Utile distribuito | (112,7) | (102,5) |
| Variazione delle attività/passività finanziarie con contropartita il Patrimonio netto |
23,4 | (19,8) |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | (2.799,1) | (2.854,0) |
(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto.
(**) Al netto delle plusvalenze per cessioni di partecipazioni.
| Milioni di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|
| Indebitamento a medio e lungo termine | 3.001,1 | 3.824,3 |
| Crediti finanziari a medio e lungo termine | (401,5) | (436,7) |
| Totale indebitamento finanziario non corrente netto | 2.599,6 | 3.387,6 |
| Indebitamento a breve termine | 1.408,0 | 607,2 |
| Crediti finanziari a breve termine | (621,5) | (730,3) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (587,0) | (410,5) |
| Totale indebitamento finanziario corrente netto | 199,5 | (533,6) |
| Indebitamento finanziario netto | 2.799,1 | 2.854,0 |
| Valori all'euro | Note | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 1.266.693.752 | 1.302.782.636 |
| Immobilizzazioni immateriali | 2 | 52.605.327 | 54.356.697 |
| Partecipazioni | 3 | 3.890.927.319 | 4.081.644.308 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 3 | 405.362.171 | 406.342.569 |
| Attività per imposte anticipate | 4 | 48.261.061 | 34.807.533 |
| Altre attività non correnti | 5 | 452.429 | 34.927.876 |
| Totale attività non correnti | 5.664.302.059 | 5.914.861.619 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Rimanenze | 6 | 4.777.441 | 5.526.617 |
| Crediti commerciali | 7 | 146.947.980 | 219.459.293 |
| Altre attività correnti | 8 | 104.703.500 | 41.864.763 |
| Attività finanziarie correnti | 9 | 605.367.617 | 730.268.721 |
| Attività per imposte correnti | 10 | 38.987.274 | 51.955.092 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 587.049.592 | 410.501.055 |
| Totale attività correnti | 1.487.833.404 | 1.459.575.541 | |
| ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA | 12 | 469.000 | - |
| TOTALE ATTIVO | 7.152.604.463 | 7.374.437.160 |
(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio separato sono evidenziati nei prospetti contabili della sezione 0.2 e commentati nella Nota 35. Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio separato sono evidenziati alla Nota 36 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Situazione patrimoniale-finanziaria
| Valori all'euro | Note | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 13 | 1.629.110.744 | 1.629.110.744 |
| (Azioni proprie) | 14 | (60.891.196) | (60.891.196) |
| Riserve | 15 | 666.859.220 | 748.270.204 |
| Risultato d'esercizio | 16 | (73.487.107) | 8.257.733 |
| Patrimonio netto | 2.161.591.661 | 2.324.747.485 | |
| PASSIVITÀ | |||
| Passività non correnti | |||
| Passività finanziarie non correnti | 17 | 2.973.930.319 | 3.755.898.126 |
| Benefici a dipendenti | 18 | 125.996.516 | 137.616.852 |
| Fondi rischi, oneri e passività per discariche | 19 | 144.313.123 | 164.494.146 |
| Altre passività non correnti | 20 | 27.231.315 | 82.081.615 |
| Totale passività non correnti | 3.271.471.273 | 4.140.090.739 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 21 | 162.012.623 | 122.949.653 |
| Altre passività correnti | 21 | 115.139.335 | 179.425.157 |
| Passività finanziarie correnti | 22 | 1.400.512.790 | 607.224.126 |
| Debiti per imposte | 23 | 41.876.781 | - |
| Totale passività correnti | 1.719.541.529 | 909.598.936 | |
| Totale passività | 4.991.012.802 | 5.049.689.675 | |
| PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA |
- | - | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 7.152.604.463 | 7.374.437.160 |
| Valori all'euro | Note | 01 01 2015 31 12 2015 |
01 01 2014 31 12 2014 |
|---|---|---|---|
| Ricavi | |||
| Ricavi di vendita e prestazioni | 465.963.699 | 553.616.259 | |
| Altri ricavi operativi | 28.044.921 | 24.539.144 | |
| Totale ricavi | 25 | 494.008.620 | 578.155.403 |
| Costi operativi | |||
| Costi per materie prime e servizi | 221.374.062 | 274.555.494 | |
| Altri costi operativi | 69.493.703 | 78.542.149 | |
| Totale costi operativi | 26 | 290.867.765 | 353.097.643 |
| Costi per il personale | 27 | 119.732.850 | 131.530.088 |
| Margine operativo lordo | 28 | 83.408.005 | 93.527.672 |
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 29 | 132.013.925 | 207.946.812 |
| Risultato operativo netto | 30 | (48.605.920) | (114.419.140) |
| Risultato da transazioni non ricorrenti | 31 | - | 24.839.349 |
| Gestione finanziaria | |||
| Proventi finanziari | 299.498.071 | 315.873.923 | |
| Oneri finanziari | 371.305.323 | 245.014.787 | |
| Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) | - | (404) | |
| Totale gestione finanziaria | 32 | (71.807.252) | 70.858.732 |
| Risultato al lordo delle imposte | (120.413.172) | (18.721.059) | |
| Oneri per imposte sui redditi | 33 | (46.926.065) | (26.978.792) |
| Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte | (73.487.107) | 8.257.733 | |
| Risultato netto da attività operative cessate | - | - | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 34 | (73.487.107) | 8.257.733 |
(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio separato sono evidenziati nei prospetti contabili della sezione 0.2 e commentati nella Nota 35. Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio separato sono evidenziati alla Nota 36 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
| Valori all'euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|
| Risultato d'esercizio (A) | (73.487.107) | 8.257.733 |
| Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto | 6.086.047 | (15.548.584) |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali | (1.544.790) | 2.272.511 |
| Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) | 4.541.257 | (13.276.073) |
| Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti finanziari ("cash flow hedge") |
23.443.082 | (19.719.727) |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) | (5.052.274) | 3.967.092 |
| Totale altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale (C) | 18.390.808 | (15.752.635) |
| Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita ("available for sale") |
(248) | - |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) | 145.942 | - |
| Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita ("available for sale") (D) |
145.694 | - |
| Totale risultato d'esercizio complessivo (A) + (B) + (C) + (D) | (50.409.348) | (20.770.975) |
Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.
| Valori all'euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | 410.501.055 | 186.891.718 |
| Apporto da operazioni straordinarie | - | 4.479.300 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | 410.501.055 | 191.371.018 |
| Attività operativa | ||
| Risultato d'esercizio (**) | (73.487.107) | (16.581.616) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 74.160.540 | 80.477.097 |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 6.664.143 | 5.783.225 |
| Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali | 5.716.663 | 29.390.367 |
| Svalutazioni/smobilizzi di partecipazioni | 221.372.219 | 51.160.894 |
| Imposte nette pagate/crediti per imposte cedute (a) Variazione delle attività e delle passività al lordo delle imposte pagate (b) |
44.053.403 (57.747.217) |
17.271.485 88.197.744 |
| Totale variazione delle attività e delle passività (a+b) (*) | (13.693.814) | 105.469.229 |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 220.732.644 | 255.699.196 |
| Attività di investimento | ||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (39.532.919) | (45.658.411) |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento | (5.908.823) | (7.284.981) |
| Investimenti in partecipazioni e titoli (*) | (35.802.787) | - |
| Cessione di immobilizzazioni e partecipazioni | 4.788.391 | - |
| Flussi finanziari netti da attività di investimento | (76.456.138) | (52.943.392) |
| FREE CASH FLOW | 144.276.506 | 202.755.804 |
| Attività di finanziamento | ||
| Variazione delle attività finanziarie (*) | 96.644.887 | 344.919.413 |
| Variazione delle passività finanziarie (*) | 150.497.221 | (152.979.788) |
| Interessi finanziari netti pagati | (102.122.725) | (73.067.800) |
| Dividendi pagati | (112.747.352) | (102.497.592) |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | 32.272.031 | 16.374.233 |
| VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE | 176.548.537 | 219.130.037 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | 587.049.592 | 410.501.055 |
(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
(**) Al netto delle plusvalenze nette per cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni.
(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.
(**) Di cui soggetto a sospensione moderata di imposta pari a euro 198.270.129.
Bilancio separato – Anno 2015
Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto
| Totale Patrimonio netto |
Risultato d'esercizio nota 16 |
Riserva available for sale nota 15 |
Riserva Cash flow hedge nota 15 |
Riserve nota 15 |
|---|---|---|---|---|
| 2.448.016.052 | 5.419.854 | (607.840) | (23.316.322) | 898.300.812 |
| (5.419.854) | 5.419.854 | |||
| (102.497.592) | (102.497.592) | |||
| (15.752.635) | (15.752.635) | |||
| (13.276.073) | (13.276.073) | |||
| 8.257.733 | 8.257.733 | |||
| 2.324.747.485 | 8.257.733 | (607.840) | (39.068.957) | 787.947.001 |
| (8.257.733) | 8.257.733 | |||
| (112.747.352) | (112.747.352) | |||
| 18.536.502 | 145.694 | 18.390.808 | ||
| 4.541.257 | 4.541.257 | |||
| 876 | 876 | |||
| (73.487.107) | (73.487.107) | |||
| 2.161.591.661 | (73.487.107) | (462.146) | (20.678.149) | 687.999.515 |
| D | A-B-C | |||
0.2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
| Valori all'euro | 31 12 2015 | di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
31 12 2014 | di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 1.266.693.752 | 1.302.782.636 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 52.605.327 | 54.356.697 | ||
| Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto | 3.890.927.319 | 3.890.927.319 | 4.081.644.308 | 4.081.644.308 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 405.362.171 | 401.596.232 | 406.342.569 | 402.075.856 |
| Attività per imposte anticipate | 48.261.061 | 34.807.533 | ||
| Altre attività non correnti | 452.429 | 34.927.876 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 5.664.302.059 | 5.914.861.619 | ||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||
| Rimanenze | 4.777.441 | 5.526.617 | ||
| Crediti commerciali | 146.947.980 | 144.179.706 | 219.459.293 | 218.275.427 |
| Altre attività correnti | 104.703.500 | 78.456.910 | 41.864.763 | 32.141.672 |
| Attività finanziarie correnti | 605.367.617 | 605.367.617 | 730.268.721 | 730.268.721 |
| Attività per imposte correnti | 38.987.274 | 51.955.092 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 587.049.592 | 410.501.055 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 1.487.833.404 | 1.459.575.541 | ||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA | 469.000 | 469.000 | - | |
| TOTALE ATTIVO | 7.152.604.463 | 7.374.437.160 |
Situazione patrimoniale-finanziaria
| Valori all'euro | 31 12 2015 | di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
31 12 2014 | di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | ||||
| Capitale sociale | 1.629.110.744 | 1.629.110.744 | ||
| (Azioni proprie) | (60.891.196) | (60.891.196) | ||
| Riserve | 666.859.220 | 748.270.204 | ||
| Risultato d'esercizio | (73.487.107) | 8.257.733 | ||
| Patrimonio netto | 2.161.591.661 | 2.324.747.485 | ||
| PASSIVITÀ | ||||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||
| Passività finanziarie non correnti | 2.973.930.319 | 3.755.898.126 | ||
| Benefici a dipendenti | 125.996.516 | 137.616.852 | ||
| Fondi rischi, oneri e passività per discariche | 144.313.123 | 33.350.586 | 164.494.146 | 99.434.624 |
| Altre passività non correnti | 27.231.315 | 82.081.615 | ||
| Totale passività non correnti | 3.271.471.273 | 4.140.090.739 | ||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||
| Debiti commerciali | 162.012.623 | 83.737.545 | 122.949.653 | 46.756.325 |
| Altre passività correnti | 115.139.335 | 46.948.578 | 179.425.157 | 74.446.271 |
| Passività finanziarie correnti | 1.400.512.790 | 732.742.345 | 607.224.126 | 477.809.072 |
| Debiti per imposte | 41.876.781 | - | ||
| Totale passività correnti | 1.719.541.529 | 909.598.936 | ||
| Totale passività | 4.991.012.802 | 5.049.689.675 | ||
| PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA |
- | - | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 7.152.604.463 | 7.374.437.160 |
ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
| Valori all'euro | 01 01 2015 31 12 2015 |
di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
01 01 2014 31 12 2014 |
di cui Parti Correlate (nota n. 35) |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | ||||
| Ricavi di vendita e prestazioni | 465.963.699 | 459.633.982 | 553.616.259 | 526.259.096 |
| Altri ricavi operativi | 28.044.921 | 7.320.088 | 24.539.144 | 10.130.429 |
| Totale ricavi | 494.008.620 | 578.155.403 | ||
| Costi operativi | ||||
| Costi per materie prime e servizi | 221.374.062 | 127.195.934 | 274.555.494 | 194.420.693 |
| Altri costi operativi | 69.493.703 | 7.651.241 | 78.542.149 | 458.395 |
| Totale costi operativi | 290.867.765 | 353.097.643 | ||
| Costi per il personale | 119.732.850 | 2.461.994 | 131.530.088 | 1.508.732 |
| Margine operativo lordo | 83.408.005 | 93.527.672 | ||
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 132.013.925 | 207.946.812 | 99.434.624 | |
| Risultato operativo netto | (48.605.920) | (114.419.140) | ||
| Risultato da transazioni non ricorrenti | - | 24.839.349 | ||
| Gestione finanziaria | ||||
| Proventi finanziari | 299.498.071 | 273.920.071 | 315.873.923 | 301.868.583 |
| Oneri finanziari | 371.305.323 | 226.017.077 | 245.014.787 | 58.052.969 |
| Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) | - | (404) | ||
| Totale gestione finanziaria | (71.807.252) | 70.858.732 | ||
| Risultato al lordo delle imposte | (120.413.172) | (18.721.059) | ||
| Oneri per imposte sui redditi | (46.926.065) | (26.978.792) | ||
| Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte | (73.487.107) | 8.257.733 | ||
| Risultato netto da attività operative cessate | - | - | ||
| RISULTATO D'ESERCIZIO | (73.487.107) | 8.257.733 |
A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana.
A2A S.p.A. e le sue controllate ("Gruppo") operano sia sul territorio nazionale che estero. All'estero, in particolare, il Gruppo A2A è presente in Montenegro a seguito dell'acquisizione di una partecipazione di controllo nella società EPCG avvenuta nel 2009.
In particolare la società, definita "Capogruppo", è responsabile dell'indirizzo strategico, dell'amministrazione, pianificazione e controllo, della gestione finanziaria e del coordinamento delle attività del Gruppo A2A.
Pertanto le società direttamente controllate usufruiscono di servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, di gestione del personale, degli approvvigionamenti e di comunicazione, al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito del Gruppo e utilizzare, in modo efficiente, il know how esistente in una logica di convenienza economica.
Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori della:
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La valuta di presentazione del bilancio separato di A2A S.p.A. è l'euro, che coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui la società opera. In particolare, le seguenti Note illustrative sono presentate in migliaia di euro.
Il bilancio separato di A2A S.p.A. al 31 dicembre 2015 è stato predisposto in ipotesi di funzionamento e continuità aziendale ed è composto dai prospetti della Situazione patrimoniale - finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, Rendiconto finanziario, dal Prospetto dei movimenti del Patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.
Tale bilancio è stato redatto in conformità con i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) promulgati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, includendo tra questi sia gli "International Accounting Standards" (IAS) che gli "International Financial Reporting Standards" (IFRS), oltre alle interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretation Committee" (IFRIC) nonché i provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Le presenti Note illustrative, esplicative ed integrative, includono anche l'informativa complementare richiesta dalla normativa civilistica, dalle Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e dalla comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Il bilancio separato al 31 dicembre 2015 è oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 5 aprile 2016, che ne ha autorizzato la pubblicazione, ed è assoggettato a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea del 26 aprile 2007 per il novennio 2007-2015.
La società A2A S.p.A. ha adottato per la "Situazione patrimoniale-finanziaria" la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".
Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.
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Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni (AFS)". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.
Il "Rendiconto finanziario" è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo IAS 7.
Il "Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto" è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".
Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono invariati rispetto a quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio separato al 31 dicembre 2014.
Il Bilancio separato al 31 dicembre 2015 è stato redatto in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value), come meglio indicato nei criteri di valutazione.
I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del Bilancio separato sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione del Bilancio separato al 31 dicembre 2014, fatto salvo quanto di seguito specificato.
Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2015.
Nei paragrafi a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2015" e "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea", vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, ma non ancora entrati in vigore, oppure non ancora omologati dall'Unione Europea e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2015, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.
A decorrere dal 1° gennaio 2015 sono state applicate alcune integrazioni conseguenti a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalla società nei presedenti esercizi, nessuna delle quali ha determinato un effetto significativo sui risultati economici e finanziari della società.
Le variazioni principali sono di seguito illustrate.
che rientrano nella definizione di strumento di Patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a Conto economico;
f) IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate": il principio viene modificato al fine di includere, in qualità di parte correlata, un'entità che fornisca servizi relativi alla gestione del management (cosiddetta management company).
IAS 19 Revised "Benefici a dipendenti": le modifiche apportate allo IAS 19 in data 21 novembre 2013 consentono (ma non rendono obbligatoria) la contabilizzazione in diminuzione del "current service cost" del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell'allocazione di tali contributi lungo l'arco temporale cui il servizio è reso. Tali contributi devono presentare le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano; (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente; (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione, oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente).
imposti dai governi che non rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 12 "Imposte sul reddito". Lo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali" stabilisce i criteri relativi al riconoscimento di una passività, uno dei quali è rappresentato dalla presenza di una obbligazione presente per l'entità quale risultato di un evento passato. L'interpretazione in esame chiarisce che l'obbligazione che fa sorgere la passività per il tributo da pagare è l'attività descritta nella legislazione dell'attività stessa da cui scaturisce il pagamento del tributo.
Potranno essere adottati nei prossimi esercizi, qualora ne dovessero ricorrere i presupposti, i seguenti principi contabili ed interpretazioni già omologati dall'Unione Europea e attualmente non applicati dalla società:
• IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto": emesso dallo IASB in data 6 maggio 2014, l'emendamento al principio in esame fornisce le linee guida relative al trattamento contabile da adottare in caso di acquisizioni di partecipazioni in accordi a controllo congiunto, la cui attività incontri la definizione di "business" così come definito dall'IFRS 3 "Aggregazioni di imprese". La modifica in oggetto è applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2016;
(ad esempio volumi e prezzi di vendita) che non rappresentano l'effettivo consumo dei benefici economici dell'attività sottostante. Il divieto sopra indicato è stato incluso anche nello IAS 38, in base al quale le attività immateriali potranno essere ammortizzate sulla base dei ricavi solo se si riesce a dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici dell'attività immateriale sono altamente correlati;
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Per quanto riguarda il primo punto, la modifica chiarisce che non si deve ricorrere alla riesposizione dei dati di bilancio qualora una attività o un gruppo di attività disponibili per la vendita venga riclassificata come "detenuta per essere distribuita", o viceversa.
Con riferimento all'IFRS 7, l'emendamento in oggetto stabilisce che qualora un'entità trasferisca un'attività finanziaria a condizioni tali da consentire la "derecognition" dell'attività stessa, viene richiesta l'informativa riguardante il coinvolgimento residuo dell'entità stessa nell'attività trasferita, qualora abbia sottoscritto dei contratti di servizio che evidenziano una interessenza dell'entità nella futura performance delle attività finanziarie trasferite.
La modifica dello IAS 19 proposta, chiarisce che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, sia determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e, nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" di tali titoli, siano utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici.
• L'emendamento proposto allo IAS 34 richiede l'indicazione di riferimenti incrociati tra i dati riportati nel bilancio intermedio e l'informativa ad essi associata.
I seguenti principi ed emendamenti a principi preesistenti sono tuttora in corso di omologazione da parte dell'Unione Europea e pertanto non risultano applicabili da parte della società. Le date indicate riflettono la data di efficacia attesa e statuita nei principi stessi; tale data è tuttavia soggetta all'effettiva omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea:
• IFRS 9 "Strumenti finanziari": il presente principio rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le principali novità introdotte dall'IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie - al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". Scompaiono quindi le categorie dei "loans and receivables", delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie "held to maturity". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell'attività finanziaria che lo "ospita".
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Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo).
L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.
L'IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell'entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente.
Infine l'informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di
valutazione introdotte dall'IFRS 9. In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda principalmente i seguenti aspetti:
Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l'introduzione, in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate. L'emendamento in esame è applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2018;
L'IFRS 15 include anche obblighi di informativa significativamente più estesi rispetto al principio esistente, in merito alla natura, agli ammontari, alle tempistiche e all'incertezza dei ricavi e dei flussi di cassa derivanti dai contratti con la clientela.
In data 11 settembre 2015 lo IASB ha emesso una modifica al principio in oggetto, posticipandone la data di applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2018;
Le operazioni espresse in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere il giorno della data della transazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite in euro al cambio della data di chiusura del bilancio.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione dell'operazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali", mentre quelli non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".
Nel bilancio sono rilevati al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e collaudo, spese notarili e catastali e l'eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all'acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione.
Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l'attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach).
Bilancio separato – Anno 2015 Principi contabili e criteri di valutazione
I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell'attività produttiva che sono soggetti a deperimento nel corso del tempo (ad esempio: discariche, cave).
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.
I beni acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria vengono contabilizzati in conformità alle disposizioni dello IAS 17 "Leasing", che comporta l'iscrizione dei beni oggetto del contratto tra le "Immobilizzazioni materiali" e la rilevazione nel passivo dello stato patrimoniale di un debito finanziario di pari importo. Il debito viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote capitale incluso nei canoni contrattualmente previsti mentre il valore del bene viene sistematicamente ammortizzato in funzione della vita economico-tecnica del bene stesso oppure, solo nel caso in cui non vi è una ragionevole certezza sul passaggio di proprietà dei beni alla scadenza del contratto, il periodo di ammortamento sarà il minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene.
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Con riferimento ai beni detenuti in leasing dalle società del Gruppo, trovano applicazione le indicazioni dell'interpretazione IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", che regola gli accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario, prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi connessi alla proprietà dei beni oggetto dell'accordo.
L'applicazione dell'interpretazione in oggetto comporta lo stesso trattamento contabile previsto dallo IAS 17 "Leasing".
Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L'ammortamento è calcolato a decorrere dall'entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso. Nel corso dell'esercizio in esame sono state riviste le vite utili degli impianti CCGT, come meglio descritto alla nota "1) Immobilizzazioni materiali".
Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente autorizzata.
Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:
| • | fabbricati _________ | 1,7 % | - | 33,3 % | |
|---|---|---|---|---|---|
| • | impianti di produzione __________ | 1,7 % | - | 50,0 % | |
| • | linee di trasporto ________ | 1,4 % | - 100,0 % | ||
| • | stazioni di trasformazione ______ | 6,7 % | |||
| • | reti di distribuzione ______ | 1,4 % | - | 10,0 % | |
| • | attrezzature diverse ___________ | 4,8 % - | 14,3 % | ||
| • | telefoni cellulari _________ | 100,0 % | |||
| • | mobili ed arredi _________ | 10,0 % - | 12,5 % | ||
| • | macchine per ufficio elettriche ed elettroniche ______ | 10,0 % | |||
| • | mezzi di trasporto________ | 10,0 % - | 12,5 % | ||
| • | migliorie su beni in locazione __________ | 5 % - | 10,9 % |
In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.
Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento, quando acquisito a titolo oneroso.
L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'immobilizzazione immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l'immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni.
Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita, vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'immobilizzazione immateriale sono conseguiti dall'entità, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'immobilizzazione immateriale.
In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno condotto alla loro svalutazione.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore, secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni". Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico e sono rilevati a Conto economico al momento della cessione.
Per le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita si applicano le seguenti percentuali di ammortamento:
| • | diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno _ 12,5 % - 33,3 % | |
|---|---|---|
| • | concessioni, licenze e marchi ______ 6,7 % - 33,3 % |
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L'IFRIC 12 dispone che in presenza di determinate caratteristiche dell'atto di concessione, le infrastrutture asservite all'erogazione di servizi pubblici in concessione siano iscritte nelle attività immateriali e/o nelle attività finanziarie a seconda se rispettivamente il concessionario abbia diritto a un corrispettivo da parte del cliente per il servizio fornito e/o abbia diritto a riceverlo dall'ente pubblico concedente.
In presenza di indicatori tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test").
Nel caso dell'avviamento, di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita o di immobilizzazioni non disponibili per l'uso, l'Impairment Test è effettuato almeno annualmente o più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'immobilizzazione possa aver subìto una perdita di valore.
La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione.
Il valore recuperabile di un'immobilizzazione è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'immobilizzazione la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, sulla base di piani aziendali predisposti dal management al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'immobilizzazione. Se il valore recuperabile di un'immobilizzazione è inferiore al valore contabile viene rilevata una perdita a Conto economico. Quando successivamente una perdita registrata su un'attività, diversa dall'avviamento, dovesse venir meno o ridursi, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto economico.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari (CGU - Cash Generating Unit) o all'insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente.
Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.
Si applicano criteri di valutazione differenziati tra quote/certificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno ("Portafoglio Industriale") e quelli detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading").
Bilancio separato – Anno 2015 Principi contabili e criteri di valutazione
Le quote/certificati detenuti per own-use ("Portafoglio Industriale") eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio ("surplus"), sono iscritte tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma ad Impairment Test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio ("deficit"), si procede allo stanziamento in bilancio dell'onere necessario per far fronte all'obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d'acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.
Le quote/certificati detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading") vengono invece iscritte tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d'acquisto e il valore di presumibile realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. I certificati assegnati gratuitamente sono iscritti ad un valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, alle quotazioni di mercato.
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Sono controllate le società in cui A2A S.p.A. esercita il controllo in quanto "è esposta, ovvero ha diritto, a risultati variabili derivanti dal proprio coinvolgimento nell'entità ed è in grado di influenzare tali risultati attraverso il proprio potere sull'entità stessa", così come definito dall'IFRS 10.
Sono imprese collegate le imprese su cui la società esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando A2A S.p.A. detiene, direttamente e indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.
Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint ventures sono valutate nel bilancio separato al costo di acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate effettuando l'Impairment Test.
Qualora l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo nel caso in cui la società abbia l'obbligo di risponderne.
Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento e la metodologia denominata cost to cost, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra valore dei contratti e gli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell'attivo o nel passivo della Situazione patrimoniale-finanziaria.
I ricavi di commessa oltre ai corrispettivi contrattuali includono le varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.
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Le rimanenze di magazzino di materiali e combustibili sono valutate al minore tra il costo medio ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio ponderato include gli oneri accessori di competenza (ad esempio: noli navi, oneri doganali, assicurazioni, stallie e controstallie nell'acquisto di combustibili). Le rimanenze di magazzino vengono costantemente monitorate e, qualora necessario, si procede alla svalutazione delle rimanenze obsolete con imputazione a Conto economico.
Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) o disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'operatività dell'impresa e le altre attività finanziarie correnti, come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste ultime si riferiscono ai depositi bancari e postali, ai titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e ai crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Infine gli strumenti finanziari includono anche i debiti finanziari (finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari), i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.
Le attività e le passività finanziarie vengono rilevate contabilmente all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.
Le attività e le passività finanziarie sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione".
Inizialmente tutte le attività e passività finanziarie sono rilevate al fair value aumentato, nel caso di attività e passività diverse da quelle valutate al fair value a Conto economico, degli oneri accessori (costi d'acquisizione/emissione).
La valutazione successiva alla rilevazione iniziale dipende dalla classificazione dello strumento in una delle seguenti categorie:
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Di seguito vengono descritti in dettaglio i criteri di valutazione applicati nella valutazione successiva alla rilevazione iniziale per ognuna delle categorie summenzionate:
Bilancio separato – Anno 2015 Principi contabili e criteri di valutazione
regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subìto una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore vengono rilevate come costo nel Conto economico del periodo. In tale categoria rientrano gli investimenti detenuti con l'intento e la capacità di essere mantenuti sino alla scadenza, i crediti e finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dalle attività dell'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie;
• le attività disponibili per la vendita sono rappresentate da attività finanziarie, esclusi gli strumenti derivati, che non sono classificate come attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico o altre attività finanziarie; sono quindi una posta residuale. Sono valutate al valore corrente (fair value) e gli utili o le perdite che si determinano sono iscritti direttamente a Patrimonio netto fino al momento della svalutazione o dell'effettivo realizzo allorché si riversano a Conto economico. Le perdite rilevate nel Patrimonio netto vengono comunque stornate e contabilizzate a Conto economico, anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata, quando sussistono evidenze obiettive che l'attività abbia subìto una riduzione di valore. Le partecipazioni non quotate e con fair value non misurabile attendibilmente sono invece valutate al costo ridotto per perdite di valore. Le svalutazioni vengono stornate negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che le avevano originate, fatta eccezione per le svalutazioni riguardanti strumenti rappresentativi di capitale. Tale categoria comprende essenzialmente le altre partecipazioni (non di controllo anche congiunto o di collegamento), ad eccezione di quelle detenute per la negoziazione (partecipazioni di trading);
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• gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono valutati al valore corrente (fair value) con iscrizione delle variazioni a Conto economico qualora non soddisfino le condizioni per essere qualificati come di copertura. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (cash flow hedge), la porzione efficace delle variazioni del fair value dei derivati viene rilevata direttamente a Patrimonio netto, mentre quella inefficace viene rilevata a Conto economico. Gli importi che sono stati rilevati direttamente nel Patrimonio netto vengono riflessi nel Conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a Conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura sui tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di Conto economico "Proventi/oneri finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di Conto economico "Altri proventi/oneri operativi".
Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie) viene cancellata quando:
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Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata in bilancio nella misura del coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende forma di una garanzia sull'attività trasferita, viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività ed il valore massimo del corrispettivo che la società potrebbe essere tenuta a corrispondere. Vengono altresì eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria i crediti commerciali considerati definitivamente irrecuperabili dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.
Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.
Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni significativamente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a Conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.
Il fair value di strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione. In particolare, ai fini della valutazione del fair value dei derivati finanziari relativi a energia elettrica si segnala che, in assenza di una curva forward di mercato, sono state effettuate stime interne utilizzando modelli basati sulla best practice di settore.
Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell'ambito di un'unica operazione. Le attività operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del gruppo, quale ad esempio un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.
In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci della Situazione patrimoniale-finanziaria: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita.
Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita; l'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a Conto economico come svalutazione.
Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e i corrispondenti dati comparativi dell'esercizio/periodo precedente vengono presentati in una specifica voce del Conto economico: utile (perdita) netto da attività cessate/destinate ad essere cedute.
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al Conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a Conto economico tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
A seguito della Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutato ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, attraverso programmi a benefici definiti (sconto energia, assistenza sanitaria, altri benefici) o benefici a lungo termine (premio di fedeltà), sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata da attuari indipendenti sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.
Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati in una specifica riserva di Patrimonio netto.
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I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell'esercizio, sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del Patrimonio netto. In particolare, il valore delle azioni proprie è contabilizzato in una specifica voce evidenziata in negativo all'interno del Patrimonio netto.
I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi.
I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati a diretta riduzione delle immobilizzazioni stesse e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono.
I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrivibilità.
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I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti, con il trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:
riduzione del valore degli ammortamenti in relazione alla vita utile del costo capitalizzato per l'estensione della rete;
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi, sono riconosciuti ed imputati direttamente a Conto economico.
La voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.
Sono rilevati come proventi finanziari, a seguito dell'accertamento, gli interessi attivi di competenza registrati utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario.
Gli oneri finanziari si rilevano a Conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.
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I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento e sono classificati nel Conto economico tra i proventi finanziari.
Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio sono determinate sulla base della stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti. Si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione nell'ambito del Gruppo del consolidato fiscale nazionale.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le aliquote applicate sono quelle stimate che saranno in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile dei crediti per imposte anticipate viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati.
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Quando i risultati sono rilevati direttamente a Patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al Patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte sono compensabili quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi sia un diritto legale di compensazione e sia attesa la liquidazione del saldo netto.
La redazione del bilancio e delle note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività che nella valutazione delle attività e passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono state utilizzate nella valutazione dell'Impairment Test, per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi rischi su crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefici ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a Conto economico.
Di seguito vengono illustrate le principali assunzioni utilizzate dal management nel processo di valutazione delle predette stime contabili. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
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Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è svalutato fino a concorrenza del relativo valore recuperabile, stimato con riferimento al suo utilizzo o alla cessione futura, in relazione a quanto precisato nei più recenti piani aziendali. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, tuttavia possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'Impairment Test si rinvia allo specifico paragrafo.
I ricavi delle vendite ai clienti al dettaglio o all'ingrosso sono rilevati secondo il principio della competenza. I ricavi delle vendite di energia elettrica e gas ai clienti sono rilevati al momento della fornitura, in base a letture periodiche; comprendono, inoltre, una stima del valore dei consumi di energia elettrica e gas dalla data di ultima lettura alla fine dell'esercizio di riferimento. I ricavi tra la data di ultima lettura e la fine dell'esercizio si basano su stime del consumo giornaliero del cliente, fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.
L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management della società. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.
Il fondo passività per discariche rappresenta quanto stanziato per far fronte ai costi che dovranno essere sostenuti per la gestione del periodo di chiusura e post chiusura delle discariche attualmente in uso. Gli esborsi futuri, desunti per ciascuna discarica da una specifica perizia di stima, sono stati attualizzati in ottemperanza a quanto disposto dallo IAS 37.
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Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.
Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.
L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per la società. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni della società è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/ chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Gli strumenti finanziari derivati utilizzati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente alla società. Gli effetti a consuntivo dei derivati potrebbero tuttavia differire dalle valutazioni effettuate.
Si segnala che le forti turbolenze sui mercati di riferimento delle commodities energetiche trattate dalla società, dei cambi e dei tassi di interesse potrebbero determinare maggiore volatilità nei cash flows e nei risultati attesi.
I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.
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La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a Conto economico. Nel processo di attribuzione A2A S.p.A. si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.
Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte della società l'assunzione, in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio, di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria.
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
La partecipazione in SEASM S.r.l. detenuta al 67% da A2A S.p.A. è stata riclassificata, in quanto trattasi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5, alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita" a seguito della decisione del management di cedere la partecipazione, come meglio descritto alla nota n. 12 "Attività non correnti destinate alla vendita".
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| Migliaia di euro | Valore | Variazioni dell'esercizio | Valore | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31 12 2014 |
Investi- menti |
Altre variazioni |
Dismis sioni al netto fondo |
Ammorta menti e svaluta zioni |
Totale variazioni |
al 31 12 2015 |
|
| Terreni | 29.635 | 39 | (2) | 37 | 29.672 | ||
| Fabbricati | 275.293 | 704 | 1.177 | (758) | (13.088) | (11.965) | 263.328 |
| Impianti e macchinario | 947.228 | 475 | 24.726 | (62.474) | (37.273) | 909.955 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 1.549 | 161 | (337) | (176) | 1.373 | ||
| Altri beni | 2.349 | 362 | 160 | (2) | (585) | (65) | 2.284 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 26.669 | 31.377 | (22.800) | 8.577 | 35.246 | ||
| Migliorie su beni di terzi | 20.059 | 6.454 | (1.677) | 4.777 | 24.836 | ||
| Totale immobilizzazioni materiali | 1.302.782 | 39.533 | 3.302 | (762) | (78.161) | (36.088) | 1.266.694 |
| di cui: | |||||||
| Costo storico | 3.414.001 | 39.533 | 3.302 | (3.041) | 39.794 | 3.453.795 | |
| Fondo ammortamento | (1.972.158) | 2.279 | (74.161) | (71.882) (2.044.040) | |||
| Svalutazioni | (139.061) | (4.000) | (4.000) | (143.061) |
Le "Immobilizzazioni materiali" al 31 dicembre 2015 sono pari a 1.266.694 migliaia di euro (1.302.782 migliaia di euro nel precedente esercizio).
Le "Immobilizzazioni materiali" presentano un decremento di 36.088 migliaia di euro risultante dalle seguenti operazioni:
chiarimenti sull'attività svolta ai fini dell'Impairment Test si rimanda alla Relazione finanziaria annuale consolidata (nota 2);
• ammortamenti di competenza dell'esercizio per 74.161 migliaia di euro.
Per una dettagliata analisi delle movimentazioni avvenute nell'esercizio si rimanda all'allegato "1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali".
Gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio si riferiscono a:
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Nel valore complessivo delle "Immobilizzazioni materiali" sono comprese, per 35.246 migliaia di euro (26.669 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), "Immobilizzazioni in corso e acconti", che presentano un incremento pari a 8.577 migliaia di euro risultante dall'effetto contrapposto delle seguenti voci:
• l'incremento di 31.377 migliaia di euro è riconducibile: per 865 migliaia di euro a opere su fabbricati (principalmente sulla centrale di Monfalcone, sulla sede di Via Lamarmora a Brescia e sulla centrale di Grosio); per 30.512 migliaia di euro ad interventi su impianti e macchinari della centrale di Monfalcone (22.548 migliaia di euro), sulle centrali idroelettriche della Calabria (3.031 migliaia di euro), sugli impianti di Premadio (2.464 migliaia di euro), sulla centrale di Cassano d'Adda (1.035 migliaia di euro), sugli impianti di Grosio e Lovero (792 migliaia di euro), su altri impianti della Valtellina (142 migliaia di euro) nonché interventi sulle reti dati, elettriche e telefoniche in Valtellina per 500 migliaia di euro;
Bilancio separato – Anno 2015 Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
| Migliaia di euro | Valore | Variazioni dell'esercizio | Valore | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31 12 2014 |
Investi- menti |
Altre variazioni |
Svaluta zioni |
Ammorta menti |
Totale variazioni |
al 31 12 2015 |
|
| Diritti di brevetto e ut. opere dell'ingegno | 5.555 | 1.940 | (38) | (3.318) | (1.416) | 4.139 | |
| Concessioni, licenze marchi e diritti simili | 9.710 | 2.247 | 868 | (3.296) | (181) | 9.529 | |
| Avviamento | 38.435 | (955) | (955) | 37.480 | |||
| Immobilizzazioni in corso | 473 | 1.722 | (872) | 850 | 1.323 | ||
| Altre Immobilizzazioni immateriali | 184 | (50) | (50) | 134 | |||
| Totale immobilizzazioni immateriali | 54.357 | 5.909 | (42) | (955) | (6.664) | (1.752) | 52.605 |
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Le "Immobilizzazioni immateriali" alla data di bilancio sono pari a 52.605 migliaia di euro (54.357 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). Si segnala che in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione.
Il decremento netto di 1.752 migliaia di euro risulta dall'effetto combinato delle seguenti componenti:
In particolare, gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio si riferiscono:
Nel valore complessivo delle "Immobilizzazioni immateriali" sono comprese per 1.323 migliaia di euro (473 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) "Immobilizzazioni in corso", che presentano un incremento pari a 850 migliaia di euro risultante dall'effetto contrapposto delle seguenti voci:
Per una disamina più completa si rinvia all'allegato "2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali".
| Migliaia di euro | Valore | Variazioni dell'esercizio | Valore | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31 12 2014 |
Investi- menti |
Altre variazioni |
Riclassifi cazioni |
Smobil./ svaluta zioni |
Ammorta menti |
Totale variazioni |
al 31 12 2015 |
|
| Avviamento | 38.435 | - | - | - | (955) | - | (955) | 37.480 |
| Totale avviamento | 38.435 | - | - | - | (955) | - | (955) | 37.480 |
Lo IAS 36 prevede che il valore dell'avviamento, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortizzato ma soggetto ad una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente (cd. "Impairment Test"). Poiché l'avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano i complessi aziendali cui esso appartiene: le Cash Generating Unit (CGU).
Per la quota di avviamento, pari a 37.480 migliaia di euro, formatasi per effetto di operazioni straordinarie con soggetti terzi, il valore iscritto nel bilancio separato risulta quota parte di quello iscritto nella Relazione finanziaria annuale consolidata. Pertanto l'approccio metodologico seguito ai fini dell'identificazione delle CGU, dell'allocazione dell'avviamento e della determinazione dei valori recuperabili risulta coerente con quello adottato nella Relazione finanziaria annuale consolidata a cui si rinvia per ulteriori approfondimenti (nota 2).
Per la quota di avviamento pari a 955 migliaia di euro, formatasi per effetto di operazioni straordinarie con soggetti del Gruppo, si è proceduto alla predisposizione degli Impairment Test che hanno determinato una svalutazione complessiva di tale quota al 31 dicembre 2015.
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
|
|---|---|---|---|---|---|
| 31 12 2014 | 31 12 2015 | ||||
| Partecipazioni in imprese controllate | 4.025.496 | (186.169) | 3.839.327 | - | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 56.149 | (4.549) | 51.600 | - | - |
| Altre attività finanziarie non correnti | 406.342 | (980) | 405.362 | 402.171 | 401.554 |
| Totale partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti | 4.487.987 | (191.698) 4.296.289 | 402.171 | 401.554 |
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Le "Partecipazioni in imprese controllate" sono pari a 3.839.327 migliaia di euro (4.025.496 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
| Partecipazioni in imprese controllate - Migliaia di euro | Totale |
|---|---|
| Valori al 31 dicembre 2014 | 4.025.496 |
| Variazioni dell'esercizio: | |
| - effetto operazioni straordinarie | - |
| - acquisizioni ed aumenti di capitale | - |
| - cessioni e decrementi | (4.798) |
| - rivalutazioni | - |
| - svalutazioni da Impairment Test | (214.000) |
| - altre variazioni | 33.098 |
| - riclassificazioni | (469) |
| Totale variazioni dell'esercizio | (186.169) |
| Valori al 31 dicembre 2015 | 3.839.327 |
Il valore delle partecipazioni in imprese controllate presenta un decremento complessivo di 186.169 migliaia di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente ed è riconducibile:
5, della partecipazione in SEASM S.r.l. detenuta al 67% da A2A S.p.A., alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita" a seguito della decisione del management di cedere la partecipazione stessa.
Si rimanda all'allegato n. 3/a per il dettaglio delle movimentazioni che hanno interessato le partecipazioni in società controllate e all'allegato n. 4/a per il confronto tra il valore di carico delle partecipazioni e le corrispondenti frazioni di Patrimonio netto.
Le "Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures" sono pari a 51.600 migliaia di euro (56.149 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Si espongono di seguito le movimentazioni avvenute nell'esercizio:
| Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures - Migliaia di euro | Totale |
|---|---|
| Valori al 31 dicembre 2014 | 56.149 |
| Variazioni dell'esercizio: | |
| - effetto operazioni straordinarie | - |
| - acquisizioni ed aumenti di capitale | 2.451 |
| - cessioni e decrementi | - |
| - rivalutazioni | - |
| - svalutazioni da Impairment Test | (7.000) |
| - riclassificazioni | - |
| Totale variazioni dell'esercizio | (4.549) |
| Valori al 31 dicembre 2015 | 51.600 |
Le partecipazioni in imprese collegate al 31 dicembre 2015 presentano, rispetto al precedente esercizio, un decremento complessivo di 4.549 migliaia di euro riconducibile all'effetto delle seguenti operazioni di segno opposto:
Si rimanda agli allegati n. 3/b e n. 4/b per il dettaglio delle partecipazioni in società collegate.
Il valore recuperabile delle partecipazioni è stato determinato sulla base del valore attuale dei corrispondenti flussi di cassa netti attesi attribuibili alle partecipate da A2A S.p.A.. I flussi di cassa utilizzati sono coerenti con quelli utilizzati per l'Impairment Test delle CGU nell'ambito del Bilancio consolidato. Altrettanto dicasi per l'approccio metodologico e i tassi di attualizzazione adottati meglio dettagliati nella Relazione finanziaria annuale consolidata (nota 2).
Di seguito sono riportati i valori di carico delle singole partecipazioni sottoposte a Impairment Test, effettuato da un perito esterno, specificando per ciascuna la tipologia e i tassi di attualizzazione utilizzati. Si ricorda che l'Impairment Test viene svolto per tutte le partecipazioni che presentano un valore di carico superiore rispetto alla corrispondente frazione di Patrimonio netto di competenza e/o in presenza di impairment indicators specifici.
| Partecipazioni Milioni di euro |
Valori pre Impair ment Test al 31 12 2015 |
Valore recu perabile (va lore d'uso) al 31 12 2015 |
Svalutazione | WACC | Tasso di crescita g |
|---|---|---|---|---|---|
| Edipower S.p.A. | 854,6 | 737,6 | (117,0) | 9,0% | 1,0% |
| EPCG | 376,0 | 279,0 | (97,0) | 10,3% | 1,0% |
| Rudnik Uglja Ad Pljevlja | 19,1 | 12,1 | (7,0) | 12,7% | 1,0% |
| Partecipazioni Milioni di euro |
Valori pre Impair ment Test al 31 12 2014 |
Valore recu perabile (va lore d'uso) al 31 12 2014 |
Svalutazione | WACC | Tasso di crescita g |
|---|---|---|---|---|---|
| Ergosud S.p.A. | 50,3 | - | (50,3) | 6,6% | da 0,0% a 1,0% |
| Edipower S.p.A. | 854,6 | 857,8 | - | 6,6% | da 0,0% a 1,0% |
Le altre partecipazioni non hanno evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione.
| Partecipazioni Milioni di euro |
Valori pre Impairment Test al 31 12 2015 |
Valore recuperabile (valore d'uso) al 31 12 2015 |
WACC | Tasso di crescita g |
|---|---|---|---|---|
| Aspem S.p.A. | 26,5 | 49,0 | 7,3% - 8,3% - 6,2%(*) | 1,0% |
| A2A Ciclo Idrico S.p.A. | 167,0 | 295,0 | 6,3% | 1,0% |
| Ergosud S.p.A. | - | - | 9,0% | 1,0% |
(*) I valori inseriti si riferiscono rispettivamente alle tre filiere in cui opera la società (reti gas-ambiente-idrico).
Bilancio separato – Anno 2015
Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
| Partecipazioni Milioni di euro |
Valori pre Impairment Test al 31 12 2014 |
Valore recuperabile (valore d'uso) al 31 12 2014 |
WACC | Tasso di crescita g |
|---|---|---|---|---|
| Aspem S.p.A. | 26,5 | 35,0 | 4,7% - 5,5% - 7,1% (*) | da 0,5% a 1,0% |
| A2A Ciclo Idrico S.p.A. | 167,0 | 238,0 | 7,1% | 2,0% |
| EPCG | 376,0 | 402,0 | 8,7% | da 1,0% a 3,0% |
| Rudnik Uglja Ad Pljevlja | 19,1 | 20,0 | 8,7% | da 1,0% a 3,0% |
(*) I valori inseriti si riferiscono rispettivamente alle tre filiere in cui opera la società (reti gas-ambiente-idrico).
Le "Altre attività finanziarie non correnti" presentano un saldo pari a 405.362 migliaia di euro (406.342 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) di cui:
61
• attività finanziarie disponibili per la vendita pari a 3.808 migliaia di euro (4.171 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), presentano un decremento di 363 migliaia di euro dovuto alle svalutazioni dell'esercizio in esame.
| Migliaia di euro | Valore al | Variazioni | Valore al |
|---|---|---|---|
| 31 12 2014 | dell'esercizio | 31 12 2015 | |
| Attività per imposte anticipate | 34.808 | 13.453 | 48.261 |
La voce, pari a 48.261 migliaia di euro, accoglie l'effetto netto delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo delle attività fiscali differite.
Le imposte anticipate sono state determinate, per quanto attiene all'IRAP utilizzando l'aliquota fiscale vigente. Per quanto riguarda l'IRES, a seguito della previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione di 3,5 punti percentuali dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, nel presente bilancio si è provveduto ad adeguare la consistenza della fiscalità anticipata e differita alla nuova aliquota (24%).
I valori al 31 dicembre 2015 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.
Migliaia di euro Valore al 31 12 2015 Valore al 31 12 2014 Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali 81.922 95.450 Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) 5.592 6.235 Differenze di valore delle Immobilizzazioni immateriali 5.633 6.455 Trattamento di fine rapporto 187 509 Importi da riversare nell'esercizio 2016 1.571 - Altre imposte differite 3.976 5.574 Passività per imposte differite (A) 98.881 114.223 Perdite fiscali pregresse - - Fondi rischi tassati 62.196 48.885 Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni 31.808 37.375 Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) 6.889 412 Fondo rischi su crediti 1.816 1.889 Contributi 2.654 2.908 Avviamento 31.039 39.696 Importi da riversare nell'esercizio 2016 5.259 - Altre imposte anticipate 5.481 17.866 Attività per imposte anticipate (B) 147.142 149.031 Effetto netto attività per imposte anticipate (B-A) 48.261 34.808
Di seguito si riporta la tabella di dettaglio della composizione della voce:
Le previsioni aziendali confermano la recuperabilità dei crediti mediante il futuro realizzo di adeguati risultati positivi.
Per maggiori dettagli ed informazioni, si rinvia alla posta di Conto economico "Oneri/Proventi per imposte sui redditi".
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'eser |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
|
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Strumenti derivati non correnti | 34.476 | (34.476) | - | 34.476 | - |
| Altre attività non correnti | 452 | 1 | 453 | - | - |
| Totale altre attività non correnti | 34.928 | (34.475) | 453 | 34.476 | - |
Le "Altre attività non correnti" rilevano per 453 migliaia di euro (34.928 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 34.475 migliaia di euro e risultano così composte:
| Migliaia di euro | Valore al Variazioni 31 12 2014 dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
|
|---|---|---|---|
| Rimanenze | 5.527 | (750) | 4.777 |
Le rimanenze al 31 dicembre 2015 sono pari a 4.777 migliaia di euro (5.527 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) con una variazione negativa di 750 migliaia di euro. Tale posta comprende le rimanenze di materiali per 4.732 migliaia di euro, al netto del relativo fondo obsolescenza pari a 4.290 migliaia di euro (3.605 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), nonché di combustibili per 45 migliaia di euro.
64
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 224.134 | (73.439) | 150.695 |
| Fondo rischi su crediti | (4.675) | 928 | (3.747) |
| Totale Crediti commerciali | 219.459 | (72.511) | 146.948 |
Al 31 dicembre 2015 i crediti commerciali risultano pari a 146.948 migliaia di euro (219.459 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento di 72.511 migliaia di euro relativo:
Alla data del bilancio il fondo rischi su crediti ammonta a 3.747 migliaia di euro e presenta un decremento netto pari a 928 migliaia di euro. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.
La movimentazione dettagliata dei fondi rettificativi dei valori dei crediti per vendite di energia e prestazioni di servizi viene evidenziata nel seguente prospetto:
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Accantona menti |
Utilizzi | Altre variazioni |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi su crediti | 4.675 | (188) | (740) | - | 3.747 |
| Migliaia di euro | 31 12 2014 | 31 12 2015 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali di cui: | 219.459 | 146.948 |
| Correnti | 48.304 | 28.753 |
| Scaduti di cui: | 11.701 | 11.748 |
| - Scaduti fino a 30 gg | 1.091 | 618 |
| - Scaduti da 31 a 180 gg | 457 | 5 |
| - Scaduti da 181 a 365 gg | 2.652 | 3.068 |
| - Scaduti oltre 365 gg | 7.501 | 8.057 |
| Fatture da emettere | 164.129 | 110.194 |
| Fondo rischi su crediti | (4.675) | (3.747) |
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni Valore al dell'eser 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
||
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Strumenti derivati correnti | - | 16.096 | 16.096 | - | 16.096 |
| Altre attività correnti di cui: | 41.864 | 46.744 | 88.608 | - | - |
| - anticipi a fornitori | 281 | (9) | 272 | - | - |
| - crediti verso il personale | 285 | 23 | 308 | - | - |
| - crediti tributari | 1.234 | 740 | 1.974 | - | - |
| - crediti di competenza di esercizi futuri | 1.460 | 366 | 1.826 | - | - |
| - crediti verso controllate per consolidato fiscale | 32.142 | 46.315 | 78.457 | - | - |
| - crediti verso enti previdenziali | 1.006 | (25) | 981 | - | - |
| - crediti per canoni derivazione acqua | 1.617 | (637) | 980 | - | - |
| - Ufficio del bollo | 162 | (32) | 130 | - | - |
| - altri crediti diversi | 3.677 | 3 | 3.680 | - | - |
| Totale altre attività correnti | 41.864 | 62.840 | 104.704 | - | 16.096 |
Le "Altre attività correnti" presentano un saldo pari a 104.704 migliaia di euro (41.864 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) con un incremento rispetto all'esercizio precedente di 62.840 migliaia di euro. Tale voce si riferisce a strumenti derivati di copertura finanziaria correnti per 16.096 migliaia di euro il cui incremento è correlato alla riclassificazione dalla voce "Altre attività non correnti" delle attività per "Strumenti derivati" di copertura finanziaria, riferibili principalmente a contratti di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del rischio di variazione sfavorevole dei tassi di interesse sui prestiti obbligazionari in scadenza nell'esercizio successivo, a crediti per consolidato fiscale verso le società controllate, per 78.457 migliaia di euro, a crediti per IVA e altri crediti verso l'Erario, per 1.974 migliaia di euro, ad anticipi a fornitori per 272 migliaia di euro e ad altri crediti diversi per 7.905 migliaia di euro.
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'eser |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
|
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Attività finanziarie vs parti correlate | 730.269 | (124.902) | 605.367 | 730.269 | 605.367 |
| Totale attività finanziarie correnti | 730.269 | (124.902) | 605.367 | 730.269 | 605.367 |
Le "Attività finanziarie correnti" ammontano a 605.367 migliaia di euro e si riferiscono:
Il decremento risulta pari a 124.902 migliaia di euro e si riferisce principalmente ai minori crediti maturati sul conto corrente di corrispondenza intrattenuto con le società controllate.
| Migliaia di euro | Valore al Variazioni 31 12 2014 dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
|
|---|---|---|---|
| Attività per imposte correnti | 51.955 | (12.968) | 38.987 |
Al 31 dicembre 2015 tale posta risulta pari a 38.987 migliaia di euro (51.955 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) ed è riferita ai crediti IRAP (12.674 migliaia di euro), nonché a crediti IRES (19.627 migliaia di euro), riferiti a importi richiesti a rimborso su versamenti di esercizi precedenti, e al credito residuo per Robin Tax (6.686 migliaia di euro) versata nei precedenti esercizi che sarà recuperato negli anni successivi.
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'eser |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
|
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 410.501 | 176.549 | 587.050 | 410.501 | 587.050 |
Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 31 dicembre 2015 risultano pari a 587.050 migliaia di euro (410.501 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), con un incremento di 176.549 migliaia di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente. I depositi bancari includono gli interessi maturati ma non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.
| Migliaia di euro | Valore al | Variazioni | Valore al |
|---|---|---|---|
| 31 12 2014 | dell'esercizio | 31 12 2015 | |
| Attività non correnti destinate alla vendita | - | 469 | 469 |
La voce comprende la riclassificazione della partecipazione detenuta da A2A S.p.A. in SEASM S.r.l., pari al 67% del capitale sociale della società, a seguito della decisione del management di cedere tale partecipazione. La società SEASM S.r.l. detiene e gestisce una sottostazione elettrica da 380 kV denominata "Voghera" e destinata a connettere alla rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) la centrale termoelettrica di Voghera Energia.
La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 31 dicembre 2015 risulta pari a 2.161.592 migliaia di euro (2.324.748 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), è dettagliata nella seguente tabella:
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 1.629.111 | - | 1.629.111 |
| (Azioni proprie) | (60.891) | - | (60.891) |
| Riserve | 748.270 | (81.411) | 666.859 |
| Risultato netto dell'esercizio | 8.258 | (81.745) | (73.487) |
| Totale Patrimonio netto | 2.324.748 | (163.156) | 2.161.592 |
Al 31 dicembre 2015 il "Capitale sociale" ammonta a 1.629.111 migliaia di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.
Al 31 dicembre 2015 le "Azioni proprie" sono pari a 60.891 migliaia di euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2014) e si riferiscono a n. 26.917.609 azioni proprie detenute dalla società.
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|
| Riserve | 748.270 | (81.411) | 666.859 |
| di cui: | |||
| Variazione fair value derivati Cash flow hedge | (50.651) | 23.443 | (27.208) |
| Effetto fiscale | 11.582 | (5.052) | 6.530 |
| Riserve di Cash flow hedge | (39.069) | 18.391 | (20.678) |
| Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti | (35.665) | 6.086 | (29.579) |
| Effetto fiscale | 9.056 | (1.545) | 7.511 |
| Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti | (26.609) | 4.541 | (22.068) |
| Variazione riserve Available for sale | (608) | - | (608) |
| Effetto fiscale | - | 146 | 146 |
| Variazione Available for sale | (608) | 146 | (462) |
Le variazioni delle "Riserve", che al 31 dicembre 2015 presentano un saldo pari a 666.859 migliaia di euro (748.270 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), sono risultate negative per 81.411 migliaia di euro principalmente per effetto della distribuzione del dividendo.
La posta in esame comprende le seguenti riserve non disponibili:
Si segnala che nel corso del 2015 sono stati distribuiti dividendi per 112.747 migliaia di euro che corrispondono a 0,0363 euro per azione, così come approvato dall'Assemblea dell'11 giugno 2015.
Risulta negativo per 73.487 migliaia di euro ed accoglie il risultato dell'esercizio in esame.
Si precisa che il totale degli accantonamenti e rettifiche di valore effettuati ai sensi dell'art. 109 co. 4 lett. B del T.U.I.R. ammontano a 141.956 migliaia di euro, al netto del fondo imposte differite correlato agli importi dedotti.
70
| Migliaia di euro | Valore al Variazioni 31 12 2014 dell'eser |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
||
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Obbligazioni non convertibili | 2.936.757 | (505.804) | 2.430.953 | 2.936.757 | 2.430.953 |
| Debiti verso banche | 819.141 | (276.164) | 542.977 | 819.141 | 542.977 |
| Totale passività finanziarie non correnti | 3.755.898 | (781.968) 2.973.930 | 3.755.898 | 2.973.930 |
Le "Passività finanziarie non correnti" ammontano a 2.973.930 migliaia di euro (3.755.898 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), con un decremento pari a 781.968 migliaia di euro.
Le "Obbligazioni non convertibili" sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:
Il decremento della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 505.804 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2014, è principalmente dovuto alla riclassificazione del bond con scadenza 2016 alla voce "Passività finanziarie correnti" in parte compensato dagli effetti dell'operazione di Liability Management avvenuta a febbraio 2015 e alle conseguenti variazioni di costi ammortizzati.
I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 542.977 migliaia di euro e presentano un decremento di 276.164 migliaia di euro, principalmente dovuto al rimborso anticipato volontario di un finanziamento di 200.000 migliaia di euro.
Alla data di chiusura dell'esercizio i "Benefici a dipendenti" risultano pari a 125.997 migliaia di euro (137.617 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) con le seguenti variazioni nella composizione:
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Accantona menti |
Utilizzi | Altre variazioni |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento fine rapporto | 33.804 | 4.739 | (2.800) | (5.183) | 30.560 |
| Benefici a dipendenti | 103.813 | - | (4.999) | (3.377) | 95.437 |
| Totale benefici a dipendenti | 137.617 | 4.739 | (7.799) | (8.560) | 125.997 |
71
Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:
| 2015 | 2014 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | da 0,24% a 2,03% | da 0,29% a 1,49% |
| Tasso di inflazione annuo | da 1,5% a 2,0% | da 0,6% a 2,0% |
| Tasso annuo incremento salariale | 1,0% | 1,0% |
| Tasso annuo incremento TFR | da 2,6% a 3,0% | da 1,9% a 3,0% |
| Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative | 1,5% | 1,5% |
| Frequenze annue di turnover | da 2,0% a 5,0% | da 2,0% a 5,0% |
| Frequenze annue di anticipazioni TFR | da 2,0% a 2,5% | da 2,0% a 2,5% |
così come riportato in tabella. Tale ipotesi è stata desunta dal "Documento di Economia e Finanza 2015 – Aggiornamento Settembre 2015 Sez. II-Tab II.2" emanato dal MEF e da "Le tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 16" pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato;
Di seguito si riportano, come previsto dallo IAS 19, le sensitivity per i benefici a dipendenti post-employment:
| Migliaia di euro | Tasso di | Tasso di | Tasso di | Tasso di | Tasso di | Tasso di |
|---|---|---|---|---|---|---|
| turnover | turnover | inflazione | inflazione | attualizzazione | attualizzazione | |
| + 1% | - 1% | + 0,25% | - 0,25% | + 0,25% | - 0,25% | |
| TFR | 30.406 | 30.671 | 30.868 | 30.201 | 30.003 | 31.077 |
| Migliaia di euro | Tasso di attualizzazione + 0,25% |
Tasso di attualizzazione - 0,25% |
Tavola di mortalità aumentata del 10% |
Tavola di mortalità ridotta del 10% |
|---|---|---|---|---|
| Premungas | 27.225 | 28.208 | 26.477 | 29.097 |
| Sconto energia elettrica e gas | 59.470 | 62.809 | 59.614 | 62.770 |
| Mensilità aggiuntive | 3.565 | 3.781 | n.s. | n.s. |
73
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Accantona menti al net to di rilasci |
Utilizzi | Altre variazioni |
Valore al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi decommissioning | 22.812 | - | (782) | 3.414 | 25.444 |
| Fondi fiscali | 5.044 | (553) | (1.822) | (657) | 2.012 |
| Fondi cause legali e contenziosi del personale | 23.845 | 44.032 | (617) | (48) | 67.212 |
| Altri fondi rischi | 112.793 | 3.016 | (66.585) | 421 | 49.645 |
| Fondi rischi, oneri e passività per discariche | 164.494 | 46.495 | (69.806) | 3.130 | 144.313 |
I "Fondi decommissioning", che risultano pari a 25.444 migliaia di euro, accolgono gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi relativi alle centrali termoelettriche. Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato utilizzi per 782 migliaia di euro, a copertura degli oneri sostenuti nel corso dell'esercizio; le altre variazioni per 3.414 migliaia di euro, che si riferiscono prevalentemente agli effetti degli addendum alle perizie a supporto del fondo decommissioning, come meglio specificato alla nota 1.
I "Fondi fiscali", che risultano pari a 2.012 migliaia, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per tributi e per imposte dirette e indirette. Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato rilasci per 553 migliaia di euro, relativi al contenzioso ICI/IMU con alcuni enti territoriali. Gli utilizzi, per 1.822 migliaia di euro, si riferiscono agli esborsi dell'esercizio derivanti dalla chiusura di alcuni contenziosi per i quali la società è risultata soccombente. Le altre variazioni, negative per 657 migliaia di euro, si riferiscono alla riclassificazione alla voce "Altri debiti correnti" delle quote di fondo che verranno utilizzate nei primi mesi dell'esercizio successivo per le quali sono già stati ricevuti gli avvisi di pagamento.
I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 67.212 migliaia di euro e si riferiscono prevalentemente a cause in essere con Istituti Previdenziali, per 15.221 migliaia di euro, per contributi non corrisposti, a cause con terzi, per 51.889 migliaia di euro, e con dipendenti, per 102 migliaia di euro, a copertura delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso. Gli accantonamenti dell'esercizio, per 44.032 migliaia di euro, si riferiscono principalmente all'accantonamento conseguente al deposito del Lodo relativo al risarcimento danni a favore di Pessina Costruzioni in relazione al contenzioso per Asm Novara S.p.A.. Per maggiori informazioni si rimanda allo specifico paragrafo nelle "Altre informazioni – Asm Novara S.p.A. contenzioso".
Gli "Altri fondi rischi", pari a 49.645 migliaia di euro, si riferiscono principalmente ai fondi relativi ai canoni derivazione d'acqua pubblica, per 9.268 migliaia di euro; al fondo mobilità relativo all'onere derivante dal piano di ristrutturazione aziendale correlato alle future uscite Bilancio separato – Anno 2015
Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
dei dipendenti per mobilità, per 2.315 migliaia di euro; al fondo relativo a future perdite di valore di alcune partecipazioni per 33.351 migliaia di euro; ad altri fondi rischi per 4.711 migliaia di euro. Gli accantonamenti netti dell'esercizio sono risultati pari a 3.016 migliaia di euro e si riferiscono ad accantonamenti ai fondi relativi ai canoni derivazione d'acqua pubblica. Gli utilizzi, pari a 66.585 migliaia di euro, sono riferibili principalmente al ripianamento delle perdite dell'esercizio 2014 della società controllata A2A Trading S.r.l., nonché agli esborsi dell'esercizio per canoni di derivazione d'acqua pubblica e fondo mobilità dipendenti.
74
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni Valore al di cui comprese dell'eser 31 12 2015 nella PFN |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Altre passività non correnti | 24 | (1) | 23 | - | - |
| Strumenti derivati non correnti | 82.058 | (54.850) | 27.208 | 68.326 | 27.208 |
| Totale altre passività non correnti | 82.082 | (54.851) | 27.231 | 68.326 | 27.208 |
Le "Altre passività non correnti" ammontano a 27.231 migliaia di euro e si riferiscono principalmente alla valutazione al fair value dei derivati a fronte del rischio di tasso di interesse su mutui a tasso variabile e su prestiti obbligazionari.
Il decremento di 54.851 migliaia di euro è dovuto:
| Migliaia di euro | Valore al 31 12 2014 |
Variazioni dell'eser |
Valore al 31 12 2015 |
di cui comprese nella PFN |
|
|---|---|---|---|---|---|
| cizio | 31 12 2014 | 31 12 2015 | |||
| Acconti | 207 | 112 | 319 | - | - |
| Debiti verso fornitori | 76.173 | 1.909 | 78.082 | - | - |
| Debiti commerciali verso parti correlate: | 46.569 | 37.043 | 83.612 | - | - |
| - verso controllate | 46.137 | 36.939 | 83.076 | - | - |
| - verso controllanti | 20 | 436 | 456 | - | - |
| - verso collegate | 412 | (332) | 80 | - | - |
| Totale debiti commerciali | 122.949 | 39.064 | 162.013 | - | - |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 13.734 | 222 | 13.956 | - | - |
| Strumenti derivati correnti | - | 7.474 | 7.474 | - | 7.474 |
| Altri debiti: | 165.691 | (71.982) | 93.709 | - | - |
| - debiti per consolidato fiscale | 65.542 | (27.794) | 37.748 | - | - |
| - debiti per trasprenza fiscale | 8.438 | - | 8.438 | - | - |
| - debiti verso il personale | 22.600 | (4.724) | 17.876 | - | - |
| - debiti verso CCSE | 3 | - | 3 | - | - |
| - debiti tributari | 37.319 | (24.698) | 12.621 | - | - |
| - debiti per passività di competenza dell'esercizio successivo |
1.957 | 1 | 1.958 | - | - |
| - debiti verso Dolomiti Energia S.p.A. per permuta azioni Edipower S.p.A. |
12.000 | (12.000) | - | - | - |
| - debiti per incassi da destinare | 5.101 | (1.621) | 3.480 | - | - |
| - debiti verso assicurazioni | 1.437 | (37) | 1.400 | - | - |
| - debiti verso clienti per lavori da eseguire | 3.871 | (735) | 3.136 | - | - |
| - debiti per canoni derivazione acqua | 106 | 10 | 116 | - | - |
| - debiti verso comuni rivieraschi | 1.147 | 103 | 1.250 | - | - |
| - altri | 6.170 | (487) | 5.683 | - | - |
| Totale altre passività correnti | 179.425 | (64.286) | 115.139 | - | 7.474 |
| Totale debiti commerciali e altre passività correnti | 302.374 | (25.222) | 277.152 | - | 7.474 |
I "Debiti commerciali e le altre passività correnti" risultano pari a 277.152 migliaia di euro (302.374 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento complessivo di 25.222 migliaia di euro. Tale posta comprende l'effetto derivante dall'applicazione del contratto di trasparenza fiscale stipulato con una società collegata.
Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 1.400.513 migliaia di euro, a fronte di 607.224 migliaia di euro rilevati alla data di chiusura del precedente esercizio.
In particolare, le "Obbligazioni non convertibili" presentano un incremento di 519.822 migliaia di euro dovuto alla riclassificazione, dalla voce "Passività finanziarie non correnti" del bond con scadenza novembre 2016 e cedola del 4,50%, parzialmente riacquistato a febbraio 2015 per 258.179 migliaia di euro nominali. Il valore nominale di tale bond risulta attualmente pari a 503.412 migliaia di euro. La contabilizzazione è al fair value hedge; il bond è quindi valutato al costo ammortizzato, rettificato dalla variazione del fair value del rischio coperto. Il rischio di variazione del fair value del bond, dovuto all'oscillazione dei tassi d'interesse, è stato coperto mediante la sottoscrizione di un derivato IRS fix to variable. Tale copertura è documentata e attualmente efficace (come dimostrato dai risultati dei test di efficacia svolti). La rettifica del valore di carico del bond per effetto delle variazioni del fair value del rischio coperto è imputata a Conto economico dove si compensa con le variazioni del fair value del derivato di copertura.
Al 31 dicembre 2015 sui prestiti obbligazionari sono maturate cedole per interessi pari a 52.861 migliaia di euro (51.764 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
I "Debiti verso le banche" correnti sono incrementati nell'esercizio di 18.533 migliaia di euro principalmente per la riclassificazione della quota scadente entro l'esercizio successivo dalla voce "Passività finanziarie non correnti".
I "Debiti finanziari verso parti correlate" presentano un incremento pari a 254.934 migliaia di euro; si segnala che i tassi di interesse sui conti correnti infragruppo sono ottenuti applicando uno spread all'Euribor a tre mesi.
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| Migliaia di euro | Valore al | Variazioni | Valore al |
|---|---|---|---|
| 31 12 2014 | dell'esercizio | 31 12 2015 | |
| Debiti per imposte | - | 41.876 | 41.876 |
Al 31 dicembre 2015 tale posta risulta pari a 41.876 migliaia di euro (nessun valore al 31 dicembre 2014) e si riferiscono al debito per IRES corrente.
Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:
| Migliaia di euro | Note | 31 12 2015 | 31 12 2014 |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni-quota non corrente | 17 | 2.430.953 | 2.936.757 |
| Finanziamenti bancari non correnti | 17 | 542.977 | 819.141 |
| Altre passività non correnti | 20 | 27.208 | 68.326 |
| Totale indebitamento a medio e lungo termine | 3.001.138 | 3.824.224 | |
| Attività finanziarie verso parti correlate non correnti | 3 | (401.458) | (402.075) |
| Altre attività finanziarie non correnti e altre attività non correnti |
3-5 | (96) | (34.572) |
| Totale crediti finanziari a medio e lungo termine | (401.554) | (436.647) | |
| Totale indebitamento finanziario non corrente netto | 2.599.584 | 3.387.577 | |
| Obbligazioni-quota corrente | 22 | 571.586 | 51.764 |
| Finanziamenti bancari correnti | 22 | 96.184 | 77.651 |
| Altre passività correnti | 21 | 7.474 | - |
| Passività finanziarie verso parti correlate correnti | 22 | 732.743 | 477.809 |
| Totale indebitamento a breve termine | 1.407.987 | 607.224 | |
| Altre attività correnti | 8 | (16.096) | - |
| Attività finanziarie verso parti correlate correnti | 9 | (605.367) | (730.269) |
| Totale crediti finanziari a breve termine | (621.463) | (730.269) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | (587.050) | (410.501) |
| Totale indebitamento finanziario corrente netto | 199.474 | (533.546) | |
| Indebitamento finanziario netto | 2.799.058 | 2.854.031 |
I ricavi dell'esercizio 2015 risultano pari a 494.009 migliaia di euro (578.155 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), presentando un decremento pari a 84.146 migliaia di euro.
| Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti di ricavo più significative: | |
|---|---|
| Ricavi - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 121.554 | 211.015 | (89.461) |
| Ricavi da prestazioni | 344.410 | 342.601 | 1.809 |
| Totale ricavi di vendita e prestazioni | 465.964 | 553.616 | (87.652) |
| Altri ricavi operativi | 28.045 | 24.539 | 3.506 |
| Totale ricavi | 494.009 | 578.155 | (84.146) |
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I "Ricavi di vendita e prestazioni" ammontano complessivamente a 465.964 migliaia di euro (553.616 migliaia di euro nel 2014) e presentano un decremento di 87.652 migliaia di euro. Tale variazione è dovuta alla diminuzione dei ricavi di vendita, per 89.461 migliaia di euro, relativi principalmente alle minori vendite di Certificati Verdi, sia alla controllata A2A Trading S.r.l. sia a terzi per effetto delle minori produzioni degli impianti idroelettrici, che nel 2014 avevano beneficiato di una idraulicità straordinaria. I ricavi da prestazioni di servizi sono aumentati per complessivi 1.809 migliaia di euro, a seguito essenzialmente dell'incremento dei ricavi derivanti dai contratti di tolling agreement e power purchase agreement stipulati con A2A Trading S.r.l. e dell'incremento dei ricavi verso il Comune di Milano a seguito del progressivo completamento del piano di sostituzione di tutti gli impianti tradizionali di Illuminazione Pubblica con lampade a LED.
Gli "Altri ricavi operativi", pari a 28.045 migliaia di euro (24.539 migliaia di euro nel precedente esercizio), si riferiscono ad affitti verso società controllate e collegate, a sopravvenienze attive contabilizzate a seguito della differenza di stanziamenti di esercizi precedenti, a rimborsi per danni e penalità ricevuti da clienti, enti assicurativi e privati, nonché alla vendita di apparecchi e materiali.
| Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Vendita energia elettrica di cui: | 7.664 | 13.440 | (5.776) |
| - clienti terzi | 551 | 905 | (354) |
| - controllate | 7.113 | 12.535 | (5.422) |
| Vendite calore di cui: | 303 | 258 | 45 |
| - controllate | 303 | 258 | 45 |
| Vendita materiali di cui : | 3.486 | 2.830 | 656 |
| - clienti terzi | 329 | 439 | (110) |
| - controllate | 3.120 | 2.369 | 751 |
| - collegate | 37 | 22 | 15 |
| Vendita di certificati e diritti di emissione di cui: | 110.101 | 194.487 | (84.386) |
| - clienti terzi | 263 | 20.212 | (19.949) |
| - controllate | 109.838 | 174.275 | (64.437) |
| Totale ricavi di vendita | 121.554 | 211.015 | (89.461) |
| Prestazioni di servizi di cui: | |||
| - clienti terzi | 5.201 | 5.831 | (630) |
| - controllate | 299.230 | 297.705 | 1.525 |
| - Comuni di Milano e Brescia | 38.629 | 37.688 | 941 |
| - collegate | 1.350 | 1.377 | (27) |
| Totale ricavi per prestazioni di servizi | 344.410 | 342.601 | 1.809 |
| Totale ricavi di vendita e prestazioni | 465.964 | 553.616 | (87.652) |
| Altri ricavi operativi di cui: | |||
| - controllate | 7.320 | 10.131 | (2.811) |
| - collegate | - | - | - |
| Altri ricavi diversi | 20.725 | 14.408 | 6.317 |
| Totale altri ricavi operativi | 28.045 | 24.539 | 3.506 |
| Totale ricavi | 494.009 | 578.155 | (84.146) |
I "Costi operativi" risultano pari a 290.868 migliaia di euro (353.097 migliaia di euro nel 2014), con un decremento di 62.229 migliaia di euro.
Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:
| Costi operativi - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per materie prime e di consumo | 100.442 | 166.325 | (65.883) |
| Costi per servizi | 120.932 | 108.230 | 12.702 |
| Totale costi per materie prime e servizi | 221.374 | 274.555 | (53.181) |
| Altri costi operativi | 69.494 | 78.542 | (9.048) |
| Totale costi operativi | 290.868 | 353.097 | (62.229) |
I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 221.374 migliaia di euro (274.555 migliaia di euro nel 2014), presentando una diminuzione di 53.181 migliaia di euro.
Tale decremento è dovuto all'effetto combinato di minori costi sostenuti per l'acquisto di materie prime e di consumo, per 65.883 migliaia di euro, relativi principalmente ai minori acquisti di Certificati Verdi e energia dalle società controllate e di maggiori costi per servizi per 12.702 migliaia di euro relativi ad appalti e lavori, prestazioni di servizi vari da terzi e dalle società controllate e collegate.
Per permettere una maggiore analisi, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:
| Acquisti di energia e combustibili di cui: 19.612 32.114 (12.502) - fornitori terzi 1.181 1.382 (201) - controllate 18.431 30.732 (12.301) Variazione delle rimanenze di combustibili 68 (17) 85 Acquisti di acqua industriale demineralizzata 303 156 147 Acquisti di materiali di cui: 7.593 7.261 332 - fornitori terzi 7.505 7.167 338 - controllate 88 94 (6) Variazione delle rimanenze di materiali 681 125 556 Acquisti di certificati e diritti di emissione di cui: 72.185 126.686 (54.501) - fornitori terzi 432 256 176 - controllate 71.753 126.430 (54.677) Totale costi per materie prime e di consumo 100.442 166.325 (65.883) Oneri di vettoriamento e trasmissione 8 2 6 Trasporto da controllate - - - Appalti e lavori 25.095 18.557 6.538 Prestazioni di servizi di cui: 95.829 89.671 6.158 - fornitori terzi 59.639 52.937 6.702 - controllate 35.881 36.398 (517) - collegate 309 336 (27) Totale costi per servizi 120.932 108.230 12.702 Totale costi per materie prime e servizi 221.374 274.555 (53.181) Godimento beni di terzi: 13.005 29.922 (16.917) - fornitori terzi 12.861 29.512 (16.651) - controllate 144 410 (266) Oneri diversi di gestione 48.981 48.572 409 Altri oneri da controllate 7.508 48 7.460 Minusvalenze da dismissione di immobilizzazioni materiali - - - Altri costi operativi 69.494 78.542 (9.048) Totale costi operativi 290.868 353.097 (62.229) |
Costi per materie prime e servizi - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|---|
Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati stanziati contributi alle fondazioni AEM e ASM per un totale di 2.000 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2015 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 119.733 migliaia di euro (131.530 migliaia di euro nel precedente esercizio). La diminuzione, rispetto al precedente esercizio, è riconducibile principalmente al decremento dell'organico ed ai minori costi per mobilità, parzialmente compensati dagli aumenti contrattuali.
Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:
| Costi per il personale - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 75.391 | 77.845 | (2.454) |
| Oneri sociali | 26.386 | 27.113 | (727) |
| Trattamento di fine rapporto | 4.740 | 4.947 | (207) |
| Altri costi | 13.216 | 21.625 | (8.409) |
| Totale costi per il personale | 119.733 | 131.530 | (11.797) |
La posta esaminata comprende anche i compensi corrisposti da A2A S.p.A. ai componenti del Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio per complesivi 2.513 migliaia di euro, per un maggior dettaglio si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla Remunerazione - 2016". Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti rilevato nell'esercizio in esame ripartito per qualifica:
| 2015 | 2014 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 75 | 76 | (1) |
| Quadri | 189 | 187 | 2 |
| Impiegati | 912 | 937 | (25) |
| Operai | 200 | 224 | (24) |
| Totale | 1.376 | 1.424 | (48) |
Alla luce delle dinamiche sopra delineate, il "Margine operativo lordo" è pari a 83.408 migliaia di euro (93.528 migliaia di euro nel 2014).
Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 132.014 migliaia di euro (207.947 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento di 75.933 migliaia di euro.
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 6.664 | 5.783 | 881 |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 74.161 | 80.477 | (6.316) |
| Altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 4.955 | 29.336 | (24.381) |
| Totale ammortamenti e svalutazioni | 85.780 | 115.596 | (29.816) |
| Accantonamento per rischi su crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide |
(261) | 686 | (947) |
| Accantonamenti per rischi | 46.495 | 91.665 | (45.170) |
| Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 132.014 | 207.947 | (75.933) |
In particolare, gli "Ammortamenti" risultano pari a 80.825 migliaia di euro (86.260 migliaia di euro nel 2014), registrando un decremento netto di 5.435 migliaia di euro derivante principalmente dalla diminuzione, per 10.000 migliaia di euro, degli ammortamenti relativi alla sezione produttiva da 230 MW della centrale termoelettrica di Cassano d'Adda, che ha completato l'ammortamento nell'esercizio 2014, in parte compensati da maggiori ammortamenti, per 4.565 migliaia di euro, derivanti sia dagli ammortamenti sugli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio in esame sia dalla revisione della vita utile residua di un impianto termoelettrico. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote economico-tecniche ritenute rappresentative delle residue possibilità di utilizzazione delle immobilizzazioni materiali.
Le svalutazioni di immobilizzazioni sono risultate pari a 4.955 migliaia di euro e riguardano principalmente la svalutazione degli impianti termoelettrici della centrale di Cassano D'Adda, nonché la svalutazione di alcuni avviamenti iscritti in precedenti esercizi per effetto di operazioni straordinarie, mentre nel precedente esercizio risultavano pari a 29.336 migliaia di euro e riguardavano la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Ponti sul Mincio e di alcuni avviamenti iscritti in precedenti esercizi per effetto di operazioni straordinarie. Le svalutazioni sono state effettuate a seguito dei risultati emersi in fase di Impairment Test, eseguito sugli stessi da un perito esterno indipendente nominato dal Gruppo, a seguito del prolungarsi della crisi economica in Italia con la conseguente riduzione del fabbisogno energetico, oltre all'ulteriore incremento della produzione da fonti rinnovabili non programmabili, che ha determinato una notevole riduzione della produzione di tutti gli impianti termoelettrici. Per maggiori chiarimenti sull'attività svolta ai fini dell'Impairment Test si rimanda alla Relazione finanziaria annuale consolidata (nota 2).
Per quanto attiene il recepimento di quanto disposto dal cd. Decreto Sviluppo, volto alla determinazione del valore di riscatto relativo alle cosiddette "opere bagnate" delle concessioni idroelettriche, si segnala che ad oggi non sono stati ancora fissati dalle autorità competenti i parametri di calcolo (coefficienti di rivalutazione e vite utili) necessari per quantificare il valore di riscatto a fine concessione di tali beni. In tale contesto di vacatio normativa, la società aveva proceduto, a partire dal mese di giugno 2012, ad effettuare alcune simulazioni utilizzando i coefficienti ISTAT, che risultano essere gli unici dati utilizzabili, e le vite economico-tecniche stimate dei beni. I risultati delle simulazioni hanno evidenziato un range di variabilità piuttosto ampio, confermando che al momento non è possibile effettuare una stima attendibile dei valori di riscatto alla fine delle concessioni. Tuttavia per le concessioni prossime alla scadenza il valore netto contabile delle cd. "opere bagnate" è risultato significativamente inferiore rispetto al range dei risultati ottenuti. Pertanto, solo per le concessioni prossime alla scadenza la società ha bloccato gli ammortamenti al 30 giugno 2012, mentre per le restanti concessioni si è proceduto in continuità di criteri di valutazione rispetto al passato.
L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore negativo per 261 migliaia di euro (686 migliaia di euro nel 2014), registrando un decremento di 947 migliaia di euro.
Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 46.495 migliaia di euro (91.665 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) dovuto agli accantonamenti dell'esercizio per 48.245 migliaia di euro, rettificati dal rilascio di fondi rischi accantonati nei precedenti esercizi per 1.750 migliaia di euro, a seguito del venir meno di alcuni contenziosi in essere. Gli accantonamenti dell'esercizio hanno riguardato, per 44.032 migliaia di euro accantonamenti ai "Fondi cause legali e contenziosi del personale", incluso l'accantonamento per il contenzioso Asm Novara S.p.A.; per 3.017 migliaia di euro accantonamenti agli "Altri fondi rischi" riguardanti i canoni di derivazione d'acqua pubblica; rilasci per 553 migliaia di euro riferiti ai "Fondi fiscali" riguardanti principalmente il contenzioso ICI/IMU. Per un maggior dettaglio si rimanda alla nota 19) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.
Per maggiori informazioni sul contenzioso con Pessina Costruzioni per Asm Novara S.p.A. si rimanda allo specifico paragrafo nelle "Altre informazioni – Asm Novara S.p.A. contenzioso".
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Il "Risultato operativo netto" risulta negativo per 48.606 migliaia di euro (negativo per 114.419 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
La voce in oggetto non presenta alcun valore al 31 dicembre 2015 mentre risultava pari a 24.839 migliaia di euro nel precedente esercizio e recepiva il provento derivante dal perfezionamento del contratto di permuta tra A2A S.p.A. e Dolomiti Energia S.p.A. che prevedeva la cessione ad A2A S.p.A. delle azioni Edipower S.p.A. di proprietà di Dolomiti Energia in cambio della cessione delle azioni Dolomiti Energia detenute da A2A S.p.A. maggiorate di un conguaglio in denaro o asset per un totale di 16 milioni di euro. Tale provento derivava dalla differenza tra il valore attribuito alla partecipazione in Dolomiti Energia S.p.A. nell'ambito della permuta e il valore di carico della stessa nel bilancio di A2A S.p.A..
La "Gestione finanziaria" presenta un saldo negativo di 71.807 migliaia di euro (positivo per 70.859 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:
| Proventi finanziari - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Proventi su derivati | 23.550 | 12.561 | 10.989 |
| Proventi da attività finanziarie: | 275.948 | 303.313 | (27.365) |
| Proventi da dividendi: | 236.559 | 244.908 | (8.349) |
| - in imprese controllate | 234.946 | 240.676 | (5.730) |
| - in imprese collegate | 1.392 | 4.146 | (2.754) |
| - in altre imprese | 221 | 86 | 135 |
| Proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività non correnti: | 2 | 2 | - |
| - da altri | 2 | 2 | - |
| Proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività correnti: | 39.302 | 58.397 | (19.095) |
| - da imprese controllate | 34.309 | 53.845 | (19.536) |
| - da imprese collegate | 74 | 2 | 72 |
| - da imprese controllanti | 3.200 | 3.200 | - |
| - da altri: | 1.719 | 1.350 | 369 |
| a) su c/c bancari | 918 | 1.334 | (416) |
| b) su altri crediti | 801 | 16 | 785 |
| Utili su cambi | 85 | 6 | 79 |
| Totale proventi finanziari | 299.498 | 315.874 | (16.376) |
I "Proventi finanziari" presentano un valore complessivo di 299.498 migliaia di euro (315.874 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e sono relativi ai proventi da attività finanziarie.
In particolare, i Proventi su derivati evidenziano un valore pari a 23.550 migliaia di euro (12.561 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e comprendono il positivo andamento dei fair value e del realized dei contratti sui derivati finanziari ed il provento derivante dall'annullamento del derivato correlato al contratto di opzione tra A2A S.p.A. e Società Elettrica Altoatesina S.p.A. (SEL) avente ad oggetto una parte delle azioni di Edipower S.p.A. da essa detenute per 13.732 migliaia di euro; nel precedente esercizio tale voce era stata iscritta negli oneri finanziari e l'onere era stato determinato dalla valutazione a fair value delle azioni oggetto dell'opzione, come meglio descritto alla nota 19) Altre passività non correnti.
I Proventi da attività finanziarie risultano pari a 275.948 migliaia di euro (303.313 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e riguardano:
| Oneri finanziari - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Oneri su attività finanziarie possedute per essere negoziate |
221.372 | 51.161 | 170.211 |
| - Svalutazioni di partecipazioni | 221.372 | 51.161 | 170.211 |
| Oneri su derivati | 5.174 | 21.431 | (16.257) |
| Oneri da passività finanziarie | 144.759 | 172.423 | (27.664) |
| - da imprese controllate | 5.016 | 6.889 | (1.873) |
| - da imprese collegate | - | - | - |
| - da controllante | - | - | - |
| - altri: | 139.743 | 165.534 | (25.791) |
| a) interessi su prestito obbligazionario | 124.514 | 135.014 | (10.500) |
| b) banche | 12.822 | 25.102 | (12.280) |
| c) diversi | 2.407 | 5.311 | (2.904) |
| d) perdite su cambi | - | 107 | (107) |
| Totale oneri finanziari | 371.305 | 245.015 | 126.290 |
Gli "Oneri finanziari" ammontano complessivamente a 371.305 migliaia di euro (245.015 migliaia di euro nel 2014) e si riferiscono:
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La natura ed il contenuto dei derivati sono descritti al paragrafo "Altre Informazioni".
| Oneri/proventi per imposte sui redditi - Migliaia di euro | 31 12 2015 | 31 12 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | (27.322) | (26.463) | (859) |
| Imposte anticipate | (4.263) | 37.349 | (41.612) |
| Imposte differite passive | (15.341) | (37.865) | 22.524 |
| Totale oneri/proventi per imposte sui redditi | (46.926) | (26.979) | (19.947) |
Si premette che ai fini dell'IRES la società ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86, con le principali società controllate.
A tal fine, con ciascuna società controllata, è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti.
Le imposte anticipate e differite calcolate in sede di determinazione del reddito delle controllate, sempre ai soli fini IRES, non vengono trasferite alla controllante A2A S.p.A. ma vengono fatte transitare nel Conto economico della singola controllata ogni qualvolta vi è un'effettiva divergenza tra imponibile fiscale e risultato civilistico, dovuta alla presenza di eventuali differenze temporanee. Le imposte anticipate e differite indicate sul Conto economico di A2A S.p.A. sono, pertanto, calcolate esclusivamente con riferimento alle divergenze tra il proprio reddito imponibile fiscale e il proprio utile civilistico.
L'IRES corrente di A2A S.p.A., in ossequio al disposto dell'appendice E del principio contabile OIC 25 dell'agosto 2014, è calcolato sul proprio reddito imponibile, al netto delle rettifiche di consolidamento fiscale.
Sempre nel rispetto del principio contabile OIC 25, i "proventi/oneri da consolidato" che costituiscono, rispettivamente la remunerazione/contropartita per il trasferimento alla controllante A2A S.p.A. di una perdita fiscale o di un reddito imponibile positivo sono rilevati a stato patrimoniale.
L'ammontare complessivo dell'IRAP è stato determinato assoggettando il valore netto della produzione, opportunamente rettificato tramite le variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale.
Le imposte anticipate e differite ai fini IRAP sono iscritte a Conto economico al fine di rappresentare il carico fiscale di competenza dell'esercizio, tenuto conto degli effetti fiscali relativi alle differenze temporanee nella tassazione.
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Sia ai fini IRES che IRAP non sono state escluse voci dal computo della fiscalità differita e le imposte differite e anticipate vengono rilevate secondo il metodo dello stato patrimoniale.
A seguito della previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione del 3,50% dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, nel presente bilancio si è provveduto ad adeguare la consistenza della fiscalità anticipata e differita alla nuova aliquota (24%). L'effetto netto è pari a 315 migliaia di euro di maggiori imposte.
Segnaliamo che in conseguenza della Sentenza 10/2015 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'incostituzionalità dell'addizionale IRES del 6,50% (cd. "Robin Hood Tax"), a decorrere dal 12 febbraio 2015, in questo bilancio non è presente alcun effetto relativo a tale imposta, dal momento che le imposte anticipate e differite stanziate sulle differenze temporanee generate in precedenti esercizi sono state interamente riversate nell'esercizio 2014. Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 recepiva, invece, gli effetti dell'addizionale.
Segnaliamo altresì che, a seguito della previsione di cui all'art. 1, comma 20, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (cd. "Legge di stabilità 2015"), dal corrente periodo d'imposta viene dedotto dall'IRAP l'intero costo del lavoro relativo al personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e che, sempre con riferimento all'IRAP, le imposte degli esercizi precedenti e quelle di periodo recepiscono il nuovo criterio di calcolo, basato sull'applicazione dell'art. 6, co. 9, del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (metodo cd. delle "holding industriali"), introdotto a seguito di conferma positiva, da parte dell'Agenzia delle entrate, alla specifica richiesta di interpello presentata da A2A.
La consistenza della fiscalità anticipata e differita è stata conseguentemente adeguata alla nuova aliquota IRAP prevista per lo specifico settore (5,57%).
Al 31 dicembre 2015 le imposte sul reddito dell'esercizio (IRES e IRAP) sono pari a -46.926 migliaia di euro (-26.979 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente) e sono così distinte:
Tra le principali variazioni in aumento ai fini IRES di carattere permanente si segnalano le svalutazioni di partecipazioni per 221.362 migliaia di euro, le sopravvenienze passive non deducibili per 1.801 migliaia di euro, nonché l'IMU per 12.688 migliaia di euro.
Presentiamo nel seguito i prospetti di riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo ai fini IRES e IRAP.
| Risultato al lordo delle imposte | (120.413.172) | |
|---|---|---|
| Onere fiscale teorico | (33.113.622) | |
| Differenze permanenti | 90.449.442 | |
| Risultato prima delle imposte rettificato dalle differenze permanenti | (29.963.730) | |
| Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 60.582.264 | |
| Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi | - | |
| Rigiro differenze temporanee | (8.893.204) | |
| Imponibile fiscale | 21.725.330 | |
| Imposte correnti sul reddito lordo dell'esercizio | 5.974.466 | |
| a dedurre altri proventi da consolidato fiscale | (21.711.850) | |
| a dedurre imposte a Patrimonio netto | (299.679) | |
| Totale imposte correnti sul reddito dell'esercizio | (16.037.063) |
| 33.365.494 | |
|---|---|
| 79.210.206 | |
| (45.844.712) | |
| (2.553.550) | |
| 58.239.001 | |
| - | |
| (12.394.289) | |
| - | |
| - | |
Di seguito si illustra la situazione analitica delle imposte differite attive e passive che, nel rispetto dei principi contabili internazionali, evidenzia la relativa movimentazione anche nelle riserve di patrimonio.
| Descrizione della fattispecie Valori all'unità di euro |
Imposte differite anno precedente | Rettifiche | Utilizzi anno in corso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | ||
| Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali | 319.292.468 | 27,5% | 87.805.429 | 8.301.863 | 27,5% | 2.283.012 | 17.867.231 | 27,5% | 4.913.489 | |
| Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) | 20.171.593 | 27,5% | 5.547.188 | - | 27,5% | - | 267.751 | 27,5% | 73.632 | |
| Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Differenze di valore delle immobilizzazioni immateriali | 23.470.724 | 27,5% | 6.454.449 | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Plusvalenze rateizzate | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Trattamento di fine rapporto | 1.850.053 | 27,5% | 508.765 | (1.071.412) | 27,5% | (294.638) | - | 27,5% | - | |
| Importi da riversare nell'esercizio 2016 | 5.400.580 | 27,5% | 1.485.160 | 313.394 | 27,5% | 86.183 | - | 27,5% | - | |
| Altre imposte differite | 18.298.757 | 27,5% | 5.032.158 | (5.277.657) | 27,5% | (1.451.356) | 146.138 | 27,5% | 40.188 | |
| Totale | 388.484.175 | 106.833.148 | 2.266.188 | 623.202 | 18.281.120 | 5.027.308 |
| Descrizione della fattispecie Valori all'unità di euro |
Imposte anticipate anno precedente | Rettifiche | Utilizzi anno in corso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | ||
| - | - | - | - | - | - | |||||
| Fondi rischi tassati | 171.464.995 | 27,5% | 47.152.874 | (1.826.441) | 27,5% | (502.271) | 6.062.171 | 27,5% | 1.667.097 | |
| Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni | 110.249.667 | 27,5% | 30.318.658 | - | 27,5% | - | 7.923.311 | 27,5% | 2.178.911 | |
| Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) | 1.497.250 | 27,5% | 411.744 | 50.651.173 | 27,5% | 13.929.073 | - | 27,5% | - | |
| Fondo svalutazione crediti | 6.868.891 | 27,5% | 1.888.945 | 696.890 | 27,5% | 191.645 | - | 27,5% | - | |
| Costi per aggregazioni aziendali | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Contributi | 9.644.123 | 27,5% | 2.652.134 | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Avviamento | 114.465.871 | 27,5% | 31.478.115 | - | 27,5% | - | 12.188.842 | 27,5% | 3.351.932 | |
| Importi da riversare nell'esercizio 2016 | 19.126.094 | 27,5% | 5.259.676 | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | |
| Altre imposte anticipate | 64.929.847 | 27,5% | 17.855.708 | (41.509.309) | 27,5% | (11.415.060) | 1.015.923 | 27,5% | 279.379 | |
| Totale | 498.246.739 | 137.017.853 | 8.012.313 | 2.203.386 | 27.190.247 | 7.477.318 |
Bilancio separato – Anno 2015
Note illustrative alle voci di Conto economico
| Imposte differite anno precedente Rettifiche Utilizzi anno in corso |
Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a Patrimonio netto | Totale imposte differite | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta |
Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta Imponibile |
Aliquota | Imposta |
| 27,5% 87.805.429 8.301.863 27,5% 2.283.012 17.867.231 27,5% 4.913.489 |
309.727.100 | 27,5% | 85.174.952 309.727.100 | 24,0% | 74.334.504 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - 309.727.100 | 24,0% | 74.334.504 | |
| 27,5% - 267.751 27,5% 73.632 |
19.903.842 | 27,5% | 5.473.556 | 19.903.842 | 24,0% | 4.776.922 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - 19.903.842 |
24,0% | 4.776.922 |
| - 27,5% - |
- | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - - |
24,0% | - |
| - | 23.470.724 | 27,5% | 6.454.449 | 23.470.724 | 24,0% | 5.632.974 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - 23.470.724 |
24,0% | 5.632.974 |
| - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - - |
24,0% | - |
| - | 778.641 | 27,5% | 214.126 | 778.641 | 24,0% | 186.874 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - 778.641 |
24,0% | 186.874 |
| - | 5.713.974 | 27,5% | 1.571.343 | 5.713.974 | 27,5% | 1.571.343 | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - 5.713.974 |
27,5% | 1.571.343 |
| 27,5% 40.188 |
12.874.963 | 27,5% | 3.540.615 | 12.874.963 | 24,0% | 3.089.991 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - 12.874.963 |
24,0% | 3.089.991 |
| 5.027.308 | 372.469.243 | 102.429.042 372.469.243 | 89.592.607 | - | - | - | - 372.469.243 | 89.592.607 |
| Rettifiche Utilizzi anno in corso |
Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a Patrimonio netto | Totale imposte anticipate | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta |
Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta |
| - - - - |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||
| (502.271) 6.062.171 27,5% 1.667.097 |
163.576.383 | 27,5% | 44.983.505 | 163.576.383 | 24,0% | 39.258.332 | 53.938.955 | 24,0% | 12.945.349 | (4.996.306) | 24,0% | (1.199.113) | 212.519.032 | 24,0% | 51.004.568 |
| 27,5% 2.178.911 |
102.326.356 | 27,5% | 28.139.748 | 102.326.356 | 24,0% | 24.558.325 | 4.961.553 | 24,0% | 1.190.773 | - | 24,0% | - 107.287.909 | 24,0% | 25.749.098 | |
| 27,5% - |
52.148.423 | 27,5% | 14.340.816 | 52.148.423 | 24,0% | 12.515.622 | - | 24,0% | - (23.443.082) | 24,0% | (5.626.340) | 28.705.341 | 24,0% | 6.889.282 | |
| - | 7.565.781 | 27,5% | 2.080.590 | 7.565.781 | 24,0% | 1.815.787 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 7.565.781 | 24,0% | 1.815.787 |
| - | - 27,5% |
- | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |
| 27,5% - |
9.644.123 | 27,5% | 2.652.134 | 9.644.123 | 24,0% | 2.314.590 | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 9.644.123 | 24,0% | 2.314.590 |
| 3.351.932 | 102.277.029 | 27,5% | 28.126.183 | 102.277.029 | 24,0% | 24.546.487 | 901.756 | 24,0% | 216.421 | - | 24,0% | - | 103.178.785 | 24,0% | 24.762.908 |
| - | 19.126.094 | 27,5% | 5.259.676 | 19.126.094 | 27,5% | 5.259.676 | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 19.126.094 | 27,5% | 5.259.676 |
| 279.379 | 22.404.615 | 27,5% | 6.161.269 | 22.404.615 | 24,0% | 5.377.108 | 780.000 | 24,0% | 187.200 | (1.089.492) | 24,0% | (261.478) | 22.095.123 | 24,0% | 5.302.830 |
| 7.477.318 | 479.068.805 | 131.743.921 479.068.805 | 115.645.926 | 60.582.264 | 14.539.743 (29.528.880) | (7.086.931) | 510.122.189 | 123.098.739 |
| Descrizione della fattispecie Valori all'unità di euro |
Imposte differite anno precedente | Rettifiche | Utilizzi anno in corso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | ||
| Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali | 148.433.998 | 4,20% | 6.234.228 | - | 4,20% | - | 12.211.789 | 4,20% | 512.895 | |
| Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) | 14.629.909 | 4,20% | 614.456 | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | |
| Differenze di valore delle immobilizzazioni immateriali | 6.778 | 4,20% | 285 | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | |
| Altre imposte differite | 12.855.252 | 4,20% | 539.921 | 3.337.600 | 4,20% | 140.179 | 286.418 | 4,20% | 12.030 | |
| Totale | 175.925.937 | 7.388.889 | 3.337.600 | 140.179 | 12.498.207 | 524.925 |
| Descrizione della fattispecie Valori all'unità di euro |
Imposte anticipate anno precedente | Rettifiche | Utilizzi anno in corso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | ||
| Fondi rischi tassati | 41.251.585 | 4,20% | 1.732.567 | 117.301.016 | 4,20% | 4.926.643 | 6.062.171 | 4,20% | 254.611 | |
| Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni | 111.415.099 | 4,20% | 4.679.434 | - | 4,20% | - | 6.641.483 | 4,20% | 278.942 | |
| Costi per aggregazioni aziendali | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | |
| Contributi | 6.087.924 | 4,20% | 255.693 | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | |
| Avviamento | 126.175.505 | 4,20% | 5.299.371 | - | 4,20% | - | 12.188.842 | 4,20% | 511.931 | |
| Altre imposte anticipate | 1.083.992 | 4,20% | 45.528 | - | 4,20% | - | - | 4,20% | - | |
| Totale | 286.014.105 | 12.012.592 | 117.301.016 | 4.926.643 24.892.496 | 1.045.485 |
Note illustrative alle voci di Conto economico
| Utilizzi anno in corso | Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a Patrimonio netto | Totale imposte differite | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Aliquota Imposta |
Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta |
| 4,20% 512.895 |
136.222.209 | 4,20% | 5.721.333 | 136.222.209 | 5,57% | 7.587.577 | - | 5,57% | - | - 5,57% |
- | 136.222.209 | 5,57% | 7.587.577 | |
| 4,20% - |
14.629.909 | 4,20% | 614.456 | 14.629.909 | 5,57% | 814.886 | - | 5,57% | - | - 5,57% |
- | 14.629.909 | 5,57% | 814.886 | |
| - | 6.778 | 4,20% | 285 | 6.778 | 5,57% | 378 | - | 5,57% | - | - 5,57% |
- | 6.778 | 5,57% | 378 | |
| 12.030 | 15.906.434 | 4,20% | 668.070 | 15.906.434 | 5,57% | 885.988 | - | 5,57% | - | - 5,57% |
- | 15.906.434 | 5,57% | 885.988 | |
| 524.925 | 166.765.330 | 7.004.144 166.765.330 | 9.288.829 | - | - | - | - 166.765.330 | 9.288.829 |
| Rettifiche Utilizzi anno in corso |
Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a Patrimonio netto | Totale imposte anticipate | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta |
Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile Aliquota |
Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta |
| 117.301.016 4,20% 4.926.643 6.062.171 4,20% 254.611 |
152.658.217 | 4,20% | 6.411.645 | 152.658.217 | 5,57% | 8.503.063 | 53.260.789 | 5,57% | 2.966.626 | (4.996.306) | 5,57% | (278.294) 200.922.700 | 5,57% | 11.191.394 |
| - 6.641.483 4,20% 278.942 |
104.773.616 | 4,20% | 4.400.492 | 104.773.616 | 5,57% | 5.835.890 | 4.000.000 | 5,57% | 222.800 | - | 5,57% | - 108.773.616 |
5,57% | 6.058.690 |
| 4,20% - |
- | 4,20% | - | - | 5,57% | - | - | 5,57% | - | - | 5,57% | - - |
5,57% | - |
| - | 6.087.924 | 4,20% | 255.693 | 6.087.924 | 5,57% | 339.097 | - | 5,57% | - | - | 5,57% | - 6.087.924 |
5,57% | 339.097 |
| 4,20% 511.931 |
113.986.663 | 4,20% | 4.787.440 | 113.986.663 | 5,57% | 6.349.057 | 901.756 | 5,57% | 50.228 | - | 5,57% | - 114.888.419 |
5,57% | 6.399.285 |
| 4,20% - |
1.083.992 | 4,20% | 45.528 | 1.083.992 | 5,57% | 60.378 | 76.456 | 5,57% | 4.259 | - | 5,57% | - 1.160.448 |
5,57% | 64.637 |
| 1.045.485 | 378.422.625 | 15.893.750 378.422.625 | 21.078.140 | 58.239.001 | 3.243.912 (4.996.306) | (278.294) 431.665.320 | 24.043.758 |
96
Il risultato al netto delle imposte dell'esercizio, risulta negativo per 73.487 migliaia di euro (positivo per 8.258 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).
97
I Comuni di Milano e Brescia hanno sottoscritto in data 5 ottobre 2007 il Patto Parasociale che disciplina gli assetti proprietari di A2A S.p.A., dando luogo a un controllo congiunto paritetico dei Comuni sulla società.
Nello specifico, pertanto, l'operazione di fusione in vigore a partire dal 1° gennaio 2008, a prescindere dalla struttura legale seguita, risultava nella realizzazione di una joint venture, il cui controllo congiunto era esercitato dal Comune di Brescia e dal Comune di Milano, che detenevano ciascuno una partecipazione pari al 27,5%.
In data 13 giugno 2014 l'Assemblea degli Azionisti ha modificato il sistema di governance della società passando dall'originario sistema dualistico, adottato dal 2007, ad un sistema di amministrazione e controllo cd. "tradizionale" mediante la nomina del Consiglio di Amministrazione.
Nel corso del mese di dicembre 2014 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una quota azionaria complessiva di A2A S.p.A. pari allo 0,51%, mentre nel corso dei primi due mesi dell'esercizio 2015 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una ulteriore quota azionaria di A2A S.p.A. pari al 4,5%. Alla data di approvazione del presente Bilancio Separato i due azionisti detengono una quota partecipativa pari al 50% più due azioni che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla società.
Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia intercorrono rapporti di natura commerciale relativi alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua potabile, ai servizi di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, ai servizi di gestione degli impianti di depurazione e fognatura, ai servizi di raccolta e spazzamento, nonché ai servizi di videosorveglianza.
Analogamente le società del Gruppo A2A intrattengono rapporti di natura commerciale con le società controllate dai Comuni di Milano e Brescia, quali a titolo esemplificativo Metropolitana Milanese S.p.A., ATM S.p.A., Brescia Mobilità S.p.A., Brescia Trasporti S.p.A. e Centrale del Latte di Brescia S.p.A., fornendo alle stesse energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione alle medesime tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura e svolgendo le prestazioni dei servizi richiesti dalle stesse. Si sottolinea che tali società sono state considerate come parti correlate nella predisposizione dei prospetti riepilogativi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.
I rapporti tra i Comuni di Milano e Brescia e il Gruppo A2A, relativi all'affidamento dei servizi connessi all'illuminazione pubblica, ai semafori, alla gestione e distribuzione di energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione, sono regolati da apposite convenzioni e da specifici contratti.
I rapporti intercorsi con i soggetti controllati dai Comuni di Milano e Brescia, che si riferiscono alla fornitura di energia elettrica, sono gestiti a normali condizioni di mercato.
Il 3 aprile 2014 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la fornitura dei servizi di Raccolta Rifiuti, Pulizia Stradale e delle Aree Verdi, Servizi Speciali e Servizi a Richiesta (ad esempio: rimozione discariche abusive, bonifiche e servizio neve) per il periodo 1° gennaio 2014 – 31 dicembre 2016.
98
La capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate.
I rapporti tra le società avvengono attraverso conti correnti, intrattenuti tra la controllante e le controllate, regolati al tasso Euribor a tre mesi incrementato per le posizioni creditorie (di A2A S.p.A.) o diminuito per quelle debitorie da un margine in linea con quanto applicato dal mercato finanziario.
Anche per l'anno 2015 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo.
Ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate. A tal fine, con ciascuna società controllata aderente è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Tali contratti disciplinano anche il trasferimento di eventuali eccedenze di ROL come previsto dalla normativa vigente.
La capogruppo fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente. A2A S.p.A. mette inoltre a disposizione delle proprie controllate e delle collegate, presso proprie sedi, spazi per uffici e aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo, a condizioni di mercato.
La capogruppo, a fronte di un corrispettivo mensile correlato alla effettiva disponibilità degli impianti termoelettrici ed idroelettrici, offre ad A2A Trading S.r.l. il servizio di generazione elettrica.
I servizi di telecomunicazione sono forniti dalla società controllata Selene S.p.A..
Si evidenzia infine che a seguito della comunicazione Consob emanata il 24 settembre 2010 e recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, in data 11 novembre 2010 il Gruppo aveva approvato la Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate, entrata in vigore il 1° gennaio 2011, volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere da A2A S.p.A. direttamente, ovvero per il tramite di società controllate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24 revised. Il Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2015 ha deliberato, previo parere favorevole del Comitato di Controllo Rischi, l'adeguamento della procedura al sistema di Governance tradizionale.
Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:
| Situazione | Totale | Di cui verso parti correlate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| patrimonale-finanzaria Migliaia di euro |
31 12 2015 | Imprese control late |
Imprese collegate |
Comune di Milano |
Control late Comune di Milano |
Comune di Brescia |
Control late Comune di Brescia |
Persone fisiche correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
| TOTALE ATTIVITÀ DI CUI: | 7.152.604 5.045.684 | 61.086 | 11.192 | 3 | 2.889 | 142 | - 5.120.996 | 71,6% | ||
| Attività non correnti | 5.664.302 | 4.238.130 | 51.600 | - | - | 2.655 | 139 | - 4.292.524 | 75,8% | |
| Partecipazioni | 3.890.927 | 3.839.327 | 51.600 | - | - | - | - | - 3.890.927 | 100,0% | |
| Altre attività finanziarie non correnti |
405.362 | 398.803 | - | - | - | 2.655 | 139 | - | 401.597 | 99,1% |
| Attività correnti | 1.487.833 | 807.085 | 9.486 | 11.192 | 3 | 234 | 3 | - | 828.003 | 55,7% |
| Crediti commerciali | 146.948 | 129.648 | 3.099 | 11.192 | 3 | 234 | 3 | - | 144.179 | 98,1% |
| Altre attività correnti | 104.704 | 78.457 | - | - | - | - | - | - | 78.457 | 74,9% |
| Attività finanziarie correnti | 605.367 | 598.980 | 6.387 | - | - | - | - | - | 605.367 | 100,0% |
| Attività non correnti destinate alla vendita |
469 | 469 | - | - | - | - | - | - | 469 | 100,0% |
| TOTALE PASSIVITÀ DI CUI: | 4.991.012 | 886.444 | 9.449 | 456 | 126 | - | - | 305 | 896.780 | 18,0% |
| Passività non correnti | 3.271.471 | 33.351 | - | - | - | - | - | - | 33.351 | 1,0% |
| Fondi rischi, oneri e passività per discariche |
144.313 | 33.351 | - | - | - | - | - | - | 33.351 | 23,1% |
| Passività correnti | 1.719.541 | 853.093 | 9.449 | 456 | 126 | - | - | 305 | 863.429 | 50,2% |
| Debiti commerciali | 162.013 | 83.076 | 80 | 456 | 126 | - | - | - | 83.738 | 51,7% |
| Altre passività correnti | 115.139 | 38.206 | 8.438 | - | - | - | - | 305 | 46.949 | 40,8% |
| Passività finanziarie correnti | 1.400.513 | 731.811 | 931 | - | - | - | - | - | 732.742 | 52,3% |
| Conto economico | Totale | Di cui verso parti correlate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | 31 12 2015 | Imprese control late |
Imprese collegate |
Comune di Milano |
Control late Comune di Milano |
Comune di Brescia |
Control late Comune di Brescia |
Persone fisiche correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
| RICAVI | 494.009 | 426.924 | 1.387 | 38.398 | - | 231 | 14 | - | 466.954 | 94,5% |
| Ricavi di vendita e prestazioni | 465.964 | 419.604 | 1.387 | 38.398 | - | 231 | 14 | - | 459.634 | 98,6% |
| Altri ricavi operativi | 28.045 | 7.320 | - | - | - | - | - | - | 7.320 | 26,1% |
| COSTI OPERATIVI | 290.868 | 133.805 | 309 | - | 493 | - | - | 240 | 134.847 | 46,4% |
| Costi per materie prime e servizi | 221.374 | 126.153 | 309 | - | 493 | - | - | 240 | 127.195 | 57,5% |
| Altri costi operativi | 69.494 | 7.652 | - | - | - | - | - | - | 7.652 | 11,0% |
| COSTI PER IL PERSONALE | 119.733 | - | - | - | - | - | - | 2.462 | 2.462 | 2,1% |
| GESTIONE FINANZIARIA | (71.807) | 50.239 | (5.535) | - | - | 3.200 | - | - | 47.904 | n.s. |
| Proventi finanziari | 299.498 | 269.255 | 1.466 | - | - | 3.200 | - | - | 273.921 | 91,5% |
| Oneri finanziari | 371.305 | 219.016 | 7.001 | - | - | - | - | - | 226.017 | 60,9% |
Nella sezione 0.2 del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.
101
L'esercizio in esame non è stato interessato da operazioni atipiche e/o inusuali.
| Migliaia di euro | 2015 | 2014 |
|---|---|---|
| Garanzie ricevute | 81.725 | 83.777 |
| Garanzie prestate | 169.358 | 195.601 |
L'entità delle garanzie ricevute è pari a 81.725 migliaia di euro (83.777 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e sono costituite per 75.115 migliaia di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 6.610 migliaia di euro da fidejussoni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti.
L'entità delle garanzie prestate è pari a 169.358 migliaia di euro (195.601 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 133.830 migliaia di euro. Tali garanzie comprendono fidejussioni bancarie per 37.103 migliaia di euro, assicurative per 13.152 migliaia di euro e parent company guarantee relative a società collegate per 119.103 migliaia di euro.
Per la descrizione degli eventi si rinvia alla Relazione sulla gestione.
Al 31 dicembre 2015 A2A S.p.A. possiede n. 26.917.609 azioni proprie (invariate rispetto all'esercizio precedente), pari allo 0,859% del capitale sociale composto da n. 3.132.905.277 azioni. Alla data del presente Bilancio d'esercizio non sono detenute azioni proprie per il tramite di società controllate, società finanziarie o per interposta persona.
103
Le voci "Attività non correnti destinate alla vendita" al 31 dicembre 2015 presentano un saldo pari a 649 migliaia di euro e si riferiscono alla riclassificazione della partecipazione in SEASM S.r.l., detenuta al 67% da A2A S.p.A., in quanto trattasi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5 a seguito della decisione del management di cedere la partecipazione, come meglio descritto alla nota n. 12 "Attività non correnti destinate alla vendita".
La Capogruppo A2A S.p.A. gestisce centralmente i rischi anche per le controllate facenti parte del Gruppo.
Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui A2A S.p.A. è esposta.
104
A2A S.p.A. è esposta al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.
Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Euroeletric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria approvati nel giugno 2004 (cd. Basilea 2) e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.
Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.
Annualmente A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo approvando PaR e VaR proposti in sede di Comitato Rischi, in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; il Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti.
Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.
Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.
Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.
105
Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy e alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IAS 39, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.
Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.
I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa di Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).
Nel corso dell'esercizio A2A S.p.A. non ha stipulato contratti derivati su commodity.
Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti da A2A S.p.A. ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR(1) o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2015 risulta nulla (perdita nulla al 31 dicembre 2014).
Ciò significa che A2A S.p.A. si attende con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 31 dicembre 2015 sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities.
La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.
Al 31 dicembre 2015 la struttura dei finanziamenti bancari e da altri finanziatori è la seguente:
| Milioni di euro | 31 dicembre 2015 | 31 dicembre 2014 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senza derivati |
Con derivati |
% con derivati |
Senza derivati |
Con derivati |
% con derivati |
|||
| A tasso fisso | 3.003 | 3.155 | 87% | 2.988 | 3.360 | 86% | ||
| A tasso variabile | 639 | 487 | 13% | 897 | 525 | 14% | ||
| Totale | 3.642 | 3.642 | 100% | 3.885 | 3.885 | 100% |
(1) Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.
| Finanziamento | Derivato | Accounting |
|---|---|---|
| Finanziamento A2A S.p.A. con BEI: scadenza novembre 2023, debito residuo al 31 dicembre 2015 di 152,4 milioni di euro, a tasso variabile. |
Collar a copertura integrale del fi nanziamento e medesima scadenza, con floor sul tasso Euribor 2,99% e cap 4,65%. Al 31 dicembre 2015 il fair value è negativo per 17,2 milioni di euro. |
Il finanziamento è valutato a costo ammortizzato. Il collar è in cash flow hedge con im putazione al 100% in apposita riser va del Patrimonio netto. |
| Prestito obbligazionario A2A S.p.A. del valore nominale di 503,4 milioni di euro scadenza 2016 con cedola fissa al 4,5%. |
IRS ("Fix to Float") sull'intero importo nominale con durata pari a quella del prestito. Al 31 dicembre 2015 il fair value è positivo per 16,2 milioni di euro. |
Fair value hedge La valutazione al fair value hedge è pari al costo ammortizzato della pas sività finanziaria aumentato del rateo interessi. Il costo ammortizzato in clude la quota parte di competenza del disaggio e dei costi di emissione. A tale valore è aggiunto il fair value del derivato. A Conto economico la variazione del fair value della passivi tà finanziaria è controbilanciata dalla variazione del fair value del derivato, essendo la copertura del rischio effi cace al 100%. |
| Collar su 3,4 milioni di euro con stessa durata del prestito, con floor su tasso Euribor 2,25% e cap 4,50%. Al 31 dicembre 2015 il fair value è ne gativo per 0,1 milioni di euro. |
Il collar è valutato al fair value con variazioni imputate a Conto econo mico. |
|
| Collar su 350 milioni di euro scadenza novembre 2016, con floor su tasso Euribor 1,54% e cap 3,25%. Al 31 dicembre 2015 il fair value è negativo per 5,6 milioni di euro. |
Il collar è valutato al fair value con variazioni imputate a Conto econo mico. |
|
| Collar su 150 milioni di euro scaden za novembre 2016, con floor sul tas so Euribor 1,20% e doppio cap 2,80% e 5%. Al 31 dicembre 2015 il fair value è negativo per 1,9 milioni di euro. |
Il collar è valutato al fair value con variazioni imputate a Conto econo mico. |
Per l'analisi e la gestione dei rischi relativi al tasso di interesse è stato sviluppato internamente alla società un modello che permette di determinare l'esposizione al rischio tramite il metodo Montecarlo, valutando l'impatto che le oscillazioni dei tassi di interesse hanno sui flussi finanziari prospettici. L'impianto metodologico prevede la simulazione di almeno diecimila scenari per ogni variabile rilevante, in funzione delle volatilità e delle correlazioni ad essi associate, utilizzando come livelli prospettici le curve forward dei tassi di mercato. Si ottiene in questo modo una distribuzione di probabilità dei risultati dalla quale è possibile estrapolare il massimo scostamento negativo atteso (worst case scenario) e il massimo scostamento positivo atteso (best case scenario), con un intervallo di confidenza pari al 99%.
Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate (worst case e best case scenario) per l'anno 2016 ed il confronto con l'anno 2015:
| Milioni di euro | Anno 2016 (base case: -117,6) |
Anno 2015 (base case: -132,4) |
||
|---|---|---|---|---|
| Worst case | Best case | Worst case | Best case | |
| Variazione flussi finanziari attesi (inclusi flussi coperture) Livello di confidenza del 99% |
(0,3) | 0,3 | (0,3) | 0,2 |
Inoltre viene esposta un'analisi di sensitivity relativamente alle possibili variazioni del fair value dei derivati traslando la curva forward dei tassi di +50 bps e -50 bps:
| Milioni di euro | 31 12 2015 (base case: -8,5) |
31 12 2014 (base case: -4,1) |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| -50 bps | +50 bps | -50 bps | +50 bps | |||
| Variazione fair value derivati | (3,3) | 3,0 | (9,6) | 8,1 | ||
| (di cui derivati Cash Flow Hedge) | (3,3) | 3,0 | (4,2) | 3,9 | ||
| (di cui derivati Fair Value Hedge) | 1,4 | (1,4) | 4,0 | (3,9) |
Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward dei tassi sul fair value dei derivati a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al rischio controparte – "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA) – introdotto nel calcolo del fair value in ottemperanza del principio contabile internazionale IFRS13.
In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, A2A non ritiene attualmente necessario attivare delle coperture specifiche in quanto si tratta di importi modesti, i cui incassi e i cui pagamenti avvengono con scadenza ravvicinata e l'eventuale sbilancio viene immediatamente compensato attraverso una vendita o un acquisto di divisa estera.
L'unico caso di copertura sul rischio di oscillazione del tasso di cambio non connesso a commodity riguarda il prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet emesso nel 2006.
Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro. Tale derivato è contabilizzato come Cash Flow Hedge con imputazione integrale nella riserva del Patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2015 il fair value della copertura è negativo per 10,1 milioni di euro. Si evidenzia infine che tale fair value migliorerebbe di 18,2 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 14.9 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/ yen (deprezzamento dello yen).
Anche in questo caso, tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.
A presidio di tale rischio la società garantisce il mantenimento di adeguate disponibilità finanziarie nonché di un liquidity buffer sufficiente a far fronte agli impegni inattesi. Al 31 dicembre 2015 la società ha contrattualizzato linee di credito revolving committed per 800 milioni di euro, non utilizzate. Inoltre ha a disposizione finanziamenti a lungo termine, non ancora utilizzati per un totale di 120 milioni di euro e disponibilità liquide per complessivi 587 milioni di euro.
La gestione del rischio liquidità è perseguita anche accedendo direttamente al mercato dei capitali, in particolare tramite il Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) ampliato a 4 miliardi di euro, come approvato dal Consiglio di Amministrazione il 6 novembre 2014 e tramite la programmazione di un'adeguata distribuzione delle scadenze finalizzata a mitigare il rischio di rifinanziamento.
La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali) nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi; sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse.
I finanziamenti sono inclusi sulla base della scadenza contrattuale per il rimborso, salvo quelli a revoca che sono riportati come esigibili a vista.
| Anno 2015 Milioni di euro | 1-3 mesi | 4-12 mesi | Oltre 12 mesi |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni | 48 | 566 | 3.004 |
| Debiti e altre passività finanziarie | 50 | 54 | 601 |
| Totale flussi finanziari | 98 | 620 | 3.605 |
| Debiti verso fornitori | 40 | 1 | - |
| Totale debiti commerciali | 40 | 1 | - |
| Anno 2014 Milioni di euro | 1-3 mesi | 4-12 mesi | Oltre 12 mesi |
|---|---|---|---|
| Obbligazioni | 44 | 78 | 3.533 |
| Debiti e altre passività finanziarie | 5 | 89 | 920 |
| Totale flussi finanziari | 49 | 167 | 4.453 |
| Debiti verso fornitori | 41 | - | - |
| Totale debiti commerciali | 41 | - | - |
Il Rischio di Credito è connesso all'eventualità che una controparte sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.
Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.
I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del Tasso di Mora ex D.Lgs. 231/2002).
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del fair value del monte crediti commerciali.
Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota 7) Crediti commerciali.
Al 31 dicembre 2015 A2A S.p.A. non è esposta al rischio equity.
In particolare, si segnala che A2A S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2015, n. 26.917.609 azioni proprie pari allo 0,859% del capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.
Come disposto dagli IAS/IFRS le azioni proprie non costituiscono un rischio equity in quanto il loro costo di acquisto è portato in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul Conto economico.
Di seguito vengono riepilogati i debiti bancari e verso altri finanziatori (escluse società controllate e collegate) ad esclusione dei debiti finanziari relativi ai derivati:
111
| Migliaia di euro | Saldo | Quote con | Quote con | Quota scadente al | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| contabile 31 12 2015 |
scadenza entro i 12 mesi |
scadenza oltre i 12 mesi |
31 12 2017 | 31 12 2018 | 31 12 2019 | 31 12 2020 | Oltre | |||
| Obbligazioni | 3.002.539 | 571.586 | 2.430.953 | - | - | 746.139 | - | 1.684.814 | ||
| Finanziamenti Bancari | 639.161 | 96.184 | 542.977 | 48.366 | 46.324 | 51.504 | 57.681 | 339.102 | ||
| TOTALE | 3.641.700 | 667.770 | 2.973.930 | 48.366 | 46.324 | 797.643 | 57.681 | 2.023.916 |
Al 31 dicembre 2015 A2A S.p.A. ha in essere prestiti obbligazionari per un valore contabile complessivo di 3.002 milioni di euro.
Le obbligazioni emesse presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per tale tipologia di strumenti di finanziamento.
I prestiti obbligazionari emessi da A2A S.p.A. nell'ambito del Programma EMTN (complessivamente pari a 2.350 milioni di euro al 31 dicembre 2015) prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub investment grade. Se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile.
Il prestito obbligazionario privato in yen (valore contabile di 100 milioni di euro) con scadenza 2036 contiene una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade).
Nei finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti (valore contabile di 603 milioni di euro) è prevista una clausola di Credit Rating nel caso di rating inferiore a BBB- o Bilancio separato – Anno 2015 Altre informazioni
equivalente livello (sub-investment grade). In caso di mutamento di controllo di A2A S.p.A. i contratti di finanziamento BEI con scadenza successiva al 2024 per complessivi 449 milioni di euro al 31 dicembre 2015 prevedono per la banca il diritto di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.
Per il finanziamento sottoscritto da A2A S.p.A. con Unicredit S.p.A., intermediato BEI, per un valore di 18 milioni di euro, con scadenza giugno 2018 è prevista una clausola di Credit Rating che prevede l'impegno della società a mantenere per tutta la durata del finanziamento un rating pari ad "investment grade". Nel caso in cui tale impegno non venga rispettato è previsto il rispetto, su base annuale, di alcuni covenants finanziari relativi al rapporto tra indebitamento ed equity, tra indebitamento e MOL, tra MOL ed oneri finanziari.
Le linee di credito revolving committed in Club Deal di 600 milioni di euro con scadenza novembre 2019, e le linee di credito revolving committed bilaterali per complessivi 200 milioni di euro con scadenza 2017, attualmente non utilizzate, prevedono una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della società tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato. Inoltre la linea revolving in Club Deal è soggetta al covenant finanziario PFN/EBITDA consolidati non superiore a 4,4 x nel 2015. Il livello del parametro al 31 dicembre risulta pari a 2,8 x.
112
Relativamente ai prestiti obbligazionari, ai finanziamenti sopra indicati e alle linee revolving committed sono previste: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali A2A S.p.A. si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/ acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società controllate direttamente.
Al 31 dicembre non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants di A2A S.p.A..
Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IAS 39. In particolare:
1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si annullano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).
113
Gli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2015 sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.
Nella valutazione del fair value, A2A S.p.A. utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IAS 39, è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.
In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A S.p.A. ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.
Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di en-
trambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):
Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.
L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.
Nel seguito sono evidenziate le analisi quantitative che riportano, come grandezze, l'outstanding dei contratti derivati stipulati e non scaduti entro la data di bilancio, analizzato per scadenza.
| Migliaia di euro | Valore nozionale (a) scadenza entro un anno |
Valore nozionale (a) scadenza tra 1 e 5 anni |
Valore nozionale (a) |
Valore Situazione |
Effetto progressivo |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Da ricevere | Da pagare | Da ricevere | Da pagare | scadenza oltre 5 anni |
patrimoniale finanziaria (b) |
a Conto economico al 31 12 2015 (c) |
|
| Gestione del rischio su tassi di interesse |
|||||||
| - a copertura di flussi di cassa ai sensi IAS 39 (cash flow hedge) |
19.048 | 76.190 | 57.143 | (17.157) | |||
| - non definibili di copertura ai sensi IAS 39 |
503.412 (d) | 8.622 (e) | 8.622 (e) | ||||
| Totale derivati su tassi di interesse |
- | 522.460 | - | 76.190 | 57.143 | (8.535) | 8.622 |
| Gestione del rischio su tassi di cambio |
|||||||
| - definibili di copertura ai sensi IAS 39 su operazioni commerciali su operazioni finanziarie |
98.000 | (10.051) | |||||
| - non definibili di copertura ai sensi IAS 39 su operazioni commerciali su operazioni finanziarie |
|||||||
| Totale derivati su cambi | - | - | - | - | 98.000 | (10.051) | - |
(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi.
(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.
(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.
(d) Comprendono strumenti derivati con sottostante il Bond da 503 milioni di euro, scadenza 2016, di cui un IRS con nozionale 503 milioni di euro, senza effetto economico, in conseguenza della valutazione a fair value hedge e tre collar con nozionale complessivo 503 milioni di euro non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39.
(e) Comprendono l'effetto sui collar, con nozionale complessivo di 503 milioni di euro, non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39.
Al 31 dicembre 2015 non sono in essere contratti derivati su commodity.
Al 31 dicembre 2015 non sussistono derivati su partecipazioni, mentre al 31 dicembre 2014 era iscritto nel Bilancio separato un derivato correlato al contratto di opzione tra A2A. S.p.A. e Società Elettrica Altoatesina S.p.A. (SEL) avente ad oggetto una parte delle azioni di Edipower S.p.A., per 13.732 migliaia di euro. Tale derivato è stato cancellato nel corso dell'esercizio in esame a seguito della sottoscrizione dell'accordo tra A2A S.p.A. e Cellina Energy, società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina S.p.A., che ha approvato il progetto di scissione non proporzionale di Edipower S.p.A. avente come obiettivo la riorganizzazione complessiva degli assetti proprietari della società cosicché ad esito dell'operazione A2A S.p.A. venga a detenere il 100% di Edipower S.p.A..
Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2015, inerenti la gestione dei derivati.
| Migliaia di euro | Note | Totale |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | - | |
| Altre attività non correnti - Strumenti derivati | 5 | - |
| ATTIVITÀ CORRENTI | 16.096 | |
| Altre attività correnti - Strumenti derivati | 8 | 16.096 |
| TOTALE ATTIVO | 16.096 | |
| PASSIVITÀ | ||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | 27.208 | |
| Altre passività non correnti - Strumenti derivati | 20 | 27.208 |
| PASSIVITÀ CORRENTI | 7.474 | |
| Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati | 21 | 7.474 |
| TOTALE PASSIVO | 34.682 |
La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2015, inerenti la gestione dei derivati.
| Migliaia di euro | Realizzati | Variazione fair value dell'esercizio |
Valori iscritti a Conto economico |
|---|---|---|---|
| 32) GESTIONE FINANZIARIA | |||
| Gestione del rischio su tassi di interesse e equity di cui: | |||
| PROVENTI FINANZIARI | |||
| Proventi su derivati | |||
| - definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | - | - | - |
| - non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | 8.950 | 14.600 | 23.550 |
| Totale proventi su derivati | 8.950 | 14.600 | 23.550 |
| ONERI FINANZIARI | |||
| Oneri su derivati | |||
| - definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | (4.836) | - | (4.836) |
| - non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | (5.233) | 4.895 | (338) |
| Totale oneri su derivati | (10.069) | 4.895 | (5.174) |
| TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA | (1.119) | 19.495 | 18.376 |
A completamento delle analisi richieste dall'IFRS7 e dall'IFRS13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2015 dello strumento finanziario.
| Migliaia di euro | Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note di bilancio |
Strumenti finanziari valutati a fair value con variazioni di quest'ultimo iscritte a: |
Strumenti finanziari valutati al costo ammortiz |
Partecip./ Titoli con vertibili in parteci paz. non |
Valore di bilancio al 31 12 2015 |
Fair value al 31 12 2015 (*) |
|||
| Conto economico |
Situazione patrimoniale-finanziaria |
zato | quotate valutate al costo |
|||||
| (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | ||||
| ATTIVITÀ | ||||||||
| Altre attività finanziarie non correnti: | ||||||||
| Partecipazioni / Titoli convertibili in partecip. | ||||||||
| disponibili per la vendita di cui: | ||||||||
| - non quotate | 3.808 | 3.808 | n.d. | |||||
| - quotate | - | - | ||||||
| Attività finanziarie possedute sino alla scadenza | 96 | 96 | 96 | |||||
| Altre attività finanziarie non correnti | 401.458 | 401.458 | 401.458 | |||||
| Totale altre attività finanziarie non correnti | 3 | 405.362 | ||||||
| Altre attività non correnti | 5 | 453 | 453 | 453 | ||||
| Crediti commerciali | 7 | 146.948 | 146.948 | 146.948 | ||||
| Altre attività correnti | 8 | 16.096 | 88.608 | 104.704 | 104.704 | |||
| Attività finanziarie correnti | 9 | 605.367 | 605.367 | 605.367 | ||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 587.050 | 587.050 | 587.050 | ||||
| Attività destinate alla vendita | 12 | 469 | 469 | 469 | ||||
| PASSIVITÀ | ||||||||
| Passività finanziarie | ||||||||
| Obbligazioni non correnti (**) | 17 | 2.430.953 | 2.430.953 | 2.430.953 | ||||
| Obbligazioni correnti (**) | 22 | 522.387 (a) | 49.199 | 571.586 | 571.586 | |||
| Altre passività finanziarie non correnti e correnti | 17 e 22 | 1.371.904 | 1.371.904 | 1.371.904 | ||||
| Altre passività non correnti | 20 | 27.208 | 23 | 27.231 | 27.231 | |||
| Debiti commerciali | 21 | 162.013 | 162.013 | 162.013 | ||||
| Altre passività correnti | 21 | 7.474 | 107.665 | 115.139 | 115.139 |
(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.
(**) Compreso il valore delle cedole in scadenza.
(a) Costo ammortizzato + fair value risk hedge come meglio specificato alla nota 22) Passività finanziarie correnti.
(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.
(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).
(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.
(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
(5) Attività finanziarie disponibili per la vendita costituite da partecipazioni non quotate per cui il fair value non è misurabile in modo attendibile, sono valutate al costo eventualmente ridotto per perdite di valore.
L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.
In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:
Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata.
| Migliaia di euro | Nota | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività valutate a fair value available for sale | 3 | 3.808 | 3.808 | ||
| Altre attività correnti | 8 | 16.096 | 16.096 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ | - | 19.904 | - | 19.904 | |
| Altre passività non correnti | 20 | 27.208 | 27.208 | ||
| Passività finanziarie correnti | 22 | 522.387 (a) | 522.387 | ||
| Altre passività correnti | 21 | 7.474 | 7.474 | ||
| TOTALE PASSIVITÀ | - | 557.069 | - | 557.069 |
(a) Costo ammortizzato + fair value risk hedge come meglio specificato alla nota 22) Passività finanziarie correnti.
La seguente tabella riporta le principali concessioni ottenute da A2A S.p.A.:
| Numero | Scadenze | Note | ||
|---|---|---|---|---|
| da | a | |||
| Concessioni Idroelettriche | 20 | 2016 | 2043 | di cui: - 7 Concessioni già scadute gestite in prorogatio. |
| Convenzioni gestione rete Illuminazione Pubblica e Semaforica |
7 | 2024 | 2029 | di cui: - 2 Concessioni gestite in tacito rinnovo. - 2 Concessioni la cui scadenza è coerente con la durata della società A2A S.p.A |
| Altre concessioni | 3 | 2020 | 2039 |
Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi. Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo la società ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi di bilancio.
Relativamente alla procedura di infrazione comunitaria, si segnala che la società ha già provveduto, come di seguito descritto, al versamento di tutte le somme dovute. Eventuali evoluzioni nel contenzioso potrebbero pertanto esclusivamente portare un beneficio.
In data 5 giugno 2002 la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2003/193/CE dichiarando l'incompatibilità con il diritto comunitario dell'esenzione triennale dall'imposta sul reddito disposta dall'art. 3, comma 70 della Legge 549/95, dall'art. 66, comma 14 del Decreto Legge 331/1993, convertito con Legge 427/93, in quanto ritenuta "aiuto di Stato" vietato dall'art. 87.1 del Trattato CE.
La società ha impugnato tale decisione davanti alle giurisdizioni comunitarie, ma i ricorsi proposti sono stati rigettati. Lo Stato italiano ha proceduto al recupero degli aiuti in tre diverse fasi, notificando diversi provvedimenti impositivi per i vari periodi d'imposta interessati.
L'iter delle varie impugnative, comunitarie e nazionali è stato dettagliatamente descritto nei bilanci fino al 2012 e nelle relazioni trimestrali, fino alla terza trimestrale 2013, cui per brevità si fa rinvio. Tutte le somme richieste, per capitale e interessi, per 289,3 milioni di euro sono state versate, per evitare l'avvio di azioni esecutive.
La situazione del contenzioso ancora in essere è la seguente:
Bilancio separato – Anno 2015 Altre informazioni
Europea, che hanno assunto una posizione in contrasto con quella della società. Il relativo procedimento è iscritto a ruolo con il numero C-89/14.
Ad oggi, dunque, è ancora pendente in cassazione la questione relativa alla quantificazione degli interessi sulle somme da recuperare (se da calcolare con anatocismo, o no), relativamente al Secondo e al Terzo recupero. Sul punto, l'interpretazione resa dalla Corte di Giustizia UE è vincolante per i giudici nazionali. L'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia Melchior Wathelet ha presentato il 26 marzo 2015 le proprie conclusioni non vincolanti alla Corte. Secondo l'Avvocato Generale, la normativa europea non osta a che una normativa nazionale preveda l'applicazione degli interessi composti ad una azione di recupero di aiuti vietati. Lo stesso Avvocato Generale ha però constatato che prima del 2008, né la normativa europea, né quella nazionale prevedevano per l'attività di recupero l'applicazione di interessi composti.
Con sentenza pronunciata il 3 settembre 2015, la Corte UE ha nella sostanza recepito il parere dell'Avvocato Generale, ritenendo che una normativa nazionale in materia di interessi sul recupero di aiuti di Stato, che prevede l'applicazione dell'anatocismo, non è in contrasto con il diritto europeo. La stessa Corte ha tuttavia evidenziato che – anteriormente al 2008 – nessuna normativa (europea e nazionale) prevedeva l'applicazione di interessi composti per il recupero di aiuti di Stato relativamente a Decisioni emesse – come nel caso di specie – prima dell'entrata in vigore del Reg. n. 794/2004.
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A seguito di tale sentenza vincolante per il giudice a quo, il procedimento in cassazione relativo al Terzo recupero sospeso a seguito del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, riprenderà il suo corso. L'udienza di trattazione è stata fissata per il prossimo 18 marzo 2016.
L'acquisto della partecipazione in HISA da parte di BAS S.p.A. fu effettuato attraverso una società di consulenza locale denominata Consult Latina.
In presenza della non univocità del testo contrattuale e della non acquisizione del 100% della partecipazione in HISA da parte della sola BAS S.p.A., quest'ultima ritenne non applicabile la previsione contrattuale e quindi ingiustificata la richiesta di pagamento formulata da Consult Latina e non pagò il corrispettivo richiesto a Consult Latina che, per ottenere il pagamento del corrispettivo, instaurò nel 1998 una causa legale.
I legali confermano che è finita la fase istruttoria e che si deve solo attendere l'emissione della sentenza.
A2A S.p.A. nel tempo ha sempre conferito ai legali mandato per addivenire a transazione e da ultimo ha manifestato una disponibilità ad incrementare le precedenti offerte per coprire le spese di lite, attendendo però una specifica quantificazione da poter valutare, manifestando Bilancio separato – Anno 2015 Altre informazioni
disponibilità ad ascoltare e soppesare anche richieste incrementali. Ad oggi si è in attesa di precise richieste, considerando che anche il Tribunale negli ultimi mesi ha invitato le parti a trovare soluzione transattiva. Redengas, società controllata da HISA le cui azioni sono state pignorate da Consult Latina ha radicato una nuova azione per chiedere l'eliminazione del sequestro delle azioni che tuttora permane a garanzia di Consult Latina; i legali hanno fatto sapere che i legali di Redengas hanno preannunciato anche una causa risarcitoria contro A2A S.p.A. e Consult Latina, ma a distanza di molti mesi essa non è stata notificata. Il 3 giugno 2014 il Tribunale ha rigettato il ricorso radicato da A2A S.p.A. per far cessare il sequestro disposto dal giudice su richiesta di Consult Latina sulle azioni presenti e future di Redengas e A2A S.p.A. ha notificato appello.
Il Tribunale ha convocato le parti in una camera di consiglio che si è svolta il 18 dicembre 2014 per verificare le condizioni di una conciliazione o transazione; in esito alla discussione il Tribunale ha fissato una nuova sessione di discussione al 19 febbraio 2015 per ricevere le indicazioni dalle parti; in considerazione di successivi rinvii richiesti da Consult Latina, le parti stanno continuando a coltivare ipotesi transattive senza che si siano svolti atti processuali formali.
La società ha stanziato un fondo rischi di 1,3 milioni di euro.
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Rispettivamente in data 2 e 3 maggio 2011, la Camera Arbitrale di Milano ha trasmesso alla società A2A S.p.A. (titolare di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Ergosud S.p.A.) e ad E.ON Europa S.L. una domanda di arbitrato a mezzo della quale Société Financière Cremonese S.A. congiuntamente ad Eurosviluppo Industriale S.p.A. hanno instaurato un procedimento arbitrale avverso le suddette società, chiedendo (i) di accertare l'inadempimento contrattuale di E.ON Europa S.L. e di A2A S.p.A. alle obbligazioni assunte nei contratti del 16 dicembre 2004, del 15 ottobre 2004 e del 25 luglio 2007 inter partes e, (ii) per l'effetto, condannarle al pagamento della parte residua del prezzo della cessione delle azioni costituenti l'intero capitale sociale di Ergosud S.p.A. pari a 10.000.000 di euro, nonché al risarcimento dei danni subiti da Société Financière Cremonese S.A. e da Eurosviluppo Industriale S.p.A., sotto il duplice profilo del danno emergente e del lucro cessante, pari a 126.496.496 euro salva migliore specificazione, oltre al danno per fermo da cantiere, interessi e rivalutazione.
E.ON Europa S.L. ed A2A S.p.A. si sono regolarmente costituite in giudizio chiedendo l'integrale rigetto dell'avversa domanda e spiegando domanda riconvenzionale, chiedendo la condanna delle controparti al risarcimento dei danni subiti dalle convenute in conseguenza dei numerosi inadempimenti contrattuali occorsi, quantificati in via iniziale in 30.500.000 euro, ovvero, nella maggiore o minore somma ritenuta di giustizia, quantificata anche ai sensi dell'art. 1226 c.c., oltre interessi, anche ex art. 1283 c.c. e rivalutazione monetaria, anche ex art. 1224, 2° comma.
In data 7 settembre 2011, la Camera Arbitrale ha dichiarato la sospensione dell'arbitrato a causa del mancato pagamento delle spese processuali da parte dell'attore.
I legali di A2A S.p.A. e E.ON Europa S.L. hanno verificato la possibilità di far procedere l'arbitrato solo con riferimento alla domanda riconvenzionale, senza quindi bisogno di surrogarsi nel pagamento delle spese all'attore.
In esito al pagamento degli oneri processuali da parte dei convenuti A2A S.p.A. e E.ON Europa S.L. e del mancato pagamento da parte degli attori S.F.C. S.A. e Eurosviluppo Industriale S.p.A., in data 2 dicembre 2011, la segreteria della Camera Arbitrale ha notificato l'estinzione delle domande degli attori e la continuazione del procedimento con riferimento alle sole domande proposte da A2A S.p.A. e E.ON Europa S.L.; in pari comunicazione la segreteria ha comunicato la trasmissione degli atti agli arbitri così da dare inizio al procedimento.
Il Collegio è composto dall'Avv. Prof. Giuseppe Portale (presidente), Avv. Prof. Vincenzo Mariconda (arbitro individuato da A2A S.p.A. e E.ON Europa S.L.) e Avv. Giovanni Frau (arbitro individuato da S.F.C. S.A. e Eurosviluppo Industriale S.p.A.).
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In data 1° febbraio 2012 si è svolta la prima udienza dopo la regolare costituzione del Collegio ed è stata ribadita la decadenza di S.F.C. S.A. ed Eurosviluppo Industriale S.p.A. dalle domande originariamente proposte. Sono inoltre stati assegnati alle parti i termini per la presentazione di memorie e repliche e per la formulazione dei mezzi istruttori. In particolare E.ON Europa S.L. ed A2A S.p.A., essendo diventate attrici in via sostanziale (volendo proseguire il giudizio per la domanda riconvenzionale a seguito della sopra citata decadenza delle controparti) sono state invitate a precisare i quesiti ed indicare i mezzi di prova, entro il termine del 15 marzo 2012; i successivi termini di deposito delle memorie erano fissati al 16 aprile 2012, all'8 maggio 2012 e al 31 maggio 2012.
È stata altresì fissata la data dell'udienza per il 12 giugno 2012 per la comparizione personale delle parti al fine di esperire il tentativo di conciliazione e per l'eventuale interrogatorio libero. All'udienza, rinviata al 19 giugno 2012, il Collegio Arbitrale ha preso atto del fallimento intervenuto di Eurosviluppo Industriale S.p.A. e ha fissato il termine del 30 ottobre 2012 per la costituzione della curatela fissando al 20 novembre 2012 l'udienza per il tentativo di conciliazione e l'eventuale interrogatorio libero delle parti.
In considerazione dell'intervenuta costituzione del fallimento di Eurosviluppo Industriale S.p.A. e delle tematiche processuali sollevate nella costituzione, con ordinanza 13 novembre 2012, il Collegio ha disposto che l'udienza del 20 novembre 2012 non fosse dedicata al tentativo di conciliazione e quindi non vedesse la presenza delle parti; all'udienza del 20 novembre 2012, il Collegio ha fissato al 4 luglio 2013 il termine di deposito del lodo; ha fissato al 20 dicembre 2012 e al 31 gennaio 2013 termine alle parti per memorie e al 20 febbraio 2013 presso lo studio del presidente del Collegio data di udienza di discussione. Nell'udienza del 22 febbraio 2013 (per impegno del Presidente del Collegio Arbitrale l'udienza è stata differita dal 20 al 22), il Collegio ha emesso ordinanza in cui ha chiesto ad A2A S.p.A. e E.ON Europa S.L. di integrare, entro il 20 marzo 2013, le rispettive procure alle liti ai difensori per sanare ogni possibile vizio e ha fissato al 20 marzo e al 5 aprile 2013 un nuovo termine per il deposito di memorie e repliche per chiarire e precisare le rispettive posizioni. Successivamente a tali incombenti istruttori, il Collegio si è riservato ogni ulteriore deliberazione. In data 5 giugno 2013, il Collegio ha depositato ordinanza in cui fissa al 22 luglio 2013 l'udienza per tentativo di conciliazione e eventuale interrogatorio libero delle parti; in considerazione del termine precedentemente fissato per il deposito del lodo al 4 luglio 2013, il Collegio ha formulato istanza alla Camera di avere concessione di congrua proroga del termine.
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Al termine dell'udienza del 22 luglio 2013 in cui si è svolto l'interrogatorio libero delle parti e si è confermata la non sussistenza delle condizioni di transazione, il Collegio ha disposto termine al 30 settembre 2013 per deposito documenti e per formulazione istanze istruttorie e al 21 ottobre 2013 per eventuali memorie di replica da parte dei legali. In data 2 ottobre 2013 la Camera Arbitrale ha segnalato che S.F.C. S.A. e i fallimenti non avevano pagato i contributi chiesti in luglio e a oggi il procedimento risulta sospeso. In data 22 ottobre 2013, S.F.C. S.A., in violazione dei termini processuali e delle domande poste dal Collegio Arbitrale ha depositato una perizia di parte avente contenuto tecnico. Con ordinanza 27 novembre 2013 il Collegio ha disposto CTU per verificare la cogeneratività della centrale nominando CTU il Prof. Ing. L. Guizzi. La società ha nominato il Prof. Massardo come proprio CTP, S.F.C. S.A. il Prof. Ambrogio e l'Ing. Lazzeri. Dopo l'udienza del 22 gennaio 2014 per gli adempimenti connessi alla nomina del CTU, il Collegio ha fissato il termine al 16 giugno 2014 per il deposito di CTU. La perizia è stata depositata nei termini e da essa traggono conferma le tesi di A2A S.p.A. ed E.ON Europa S.L.. La prosecuzione dell'arbitrato potrebbe essere condizionata dal mancato pagamento delle spese arbitrali da parte di S.F.C. S.A., Eurosviluppo Industriale S.p.A. e Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l.. In data 4 febbraio 2015, il Collegio Arbitrale ha fissato nuovi termini al CTU e alle parti per repliche successivamente al deposito di un'ulteriore memoria tecnica di S.F.C. S.A. per poi fissare al 23 aprile 2015 udienza. La Camera Arbitrale ha disposto il differimento del termine di deposito del lodo. Nell'udienza del 23 aprile 2015, il Collegio ha fissato nuovi termini per memorie e una data di udienza se richiesta dalle parti al 23 settembre. Non è stata richiesta udienza quindi si deve attendere il deposito del lodo. La Camera Arbitrale ha concesso nuovo termine per il deposito del lodo al 1° febbraio 2016, poi prorogato al 2 marzo 2016. In data 1° marzo 2016 la Camera Arbitrale ha dato notizia del deposito del lodo sottoscritto dagli arbitri in data 29 febbraio 2016. Il lodo è stato deliberato all'unanimità e, dopo aver respinto la questione di costituzionalità sollevata da SFC e Eurosviluppo Industriale e le eccezioni preliminari svolte dal Fallimento Eurosviluppo Industriale, ha accertato l'inadempimento di SFC e Eurosviluppo Industriale agli obblighi delle scritture private firmate con A2A e EON, ha dichiarato che EON e A2A non sono tenute al pagamento della terza rata del prezzo stabilita per l'acquisto delle azioni di Ergosud (pari a 10 milioni di euro) e ha condannato SFC e Eurosviluppo Industriale a pagare in via solidale il risarcimento danni complessivo verso A2A e EON di 8,1 milioni di euro oltre interessi legali, respinge o dichiara assorbita ogni altra domanda e dichiara integralmente compensate tra le parti le spese di arbitrato.
La società non ha stanziato nessun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa in corso.
In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro ancora una volta come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.
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Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto attualmente in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro ed i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.
La prima udienza è stata fissata al 30 ottobre 2011. Tale giudizio è stato assegnato alla Seconda Sezione Civile del Tribunale, G.U. Dott. Lorenzo Pontecorvo. La prima udienza di comparizione è stata fissata al 30 novembre 2011, il giudice si è riservato in merito alla legittimazione del Consorzio fallito a radicare causa.
In questa sede, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. non avrebbero potuto formulare domanda riconvenzionale in quanto la competenza era del Giudice Fallimentare.
S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.
La legittimazione di S.F.C. S.A. è autonoma rispetto a quella del Consorzio, originario attore, e, qualora la domanda dello stesso Consorzio dovesse essere dichiarata improcedibile per difetto di un presupposto (ovvero per intervenuto fallimento), il giudizio continuerebbe tra S.F.C. S.A. ed Ergosud S.p.A.. In questo scenario, A2A S.p.A. potrebbe chiedere di essere estromessa in quanto verso la stessa non risulterebbe proposta alcuna domanda, ma probabilmente il giudice, per economia, rinvierebbe la questione alla sentenza definitiva.
Nel termine della prima udienza i legali hanno formulato conclusioni per conto di Ergosud S.p.A. in relazione alla domanda proposta da S.F.C. S.A. per poi controdedurre più compiutamente nelle successive memorie istruttorie ex art. 183, VI comma c.p.c..
Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di SFC S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e all'udienza del 19 dicembre 2012 ha dichiarato la necessità di espletare CTU su una serie di punti indicando i quesiti da impartire al CTU, fissando al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. L'inizio delle operazioni peritali era previsto al 18 giugno 2013 e il termine a 180 giorni da tale data. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Il termine per il deposito della CTU è stato rinviato. Entro il nuovo termine fissato per le osservazioni dei consulenti tecnici di parte i periti Pompili e Caroli hanno depositato perizia in cui confermano le tesi difensive di Ergosud S.p.A. e A2A S.p.A.; i periti di parte avevano termine al 30 giugno 2014 per le osservazioni e al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. È stata fissata al 22 gennaio 2015 data di udienza per esame elaborato peritale, poi rinviata al 1° aprile 2015. In tale udienza è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni.
La società non ha stanziato nessun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa in corso.
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Nel novembre 2011, l'Autorità Giudiziaria di Trieste ha emesso, nelle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, provvedimenti restrittivi nei confronti di più persone, tra cui un dipendente della Centrale Termoelettrica di Monfalcone, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ai danni del privato e falso ideologico, nonché attività organizzata al traffico illecito di rifiuti.
Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro garantivano lo smaltimento di un traffico illecito di rifiuti speciali, la falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.
A2A S.p.A., proprietaria del sito produttivo, ha disposto la sospensione cautelare del dipendente coinvolto nonché il blocco dei pagamenti delle fatture emesse dalle società fornitrici di biomasse che, a sua conoscenza, sono coinvolte nelle indagini.
In ogni caso si evidenzia il danno a carico esclusivo del Gruppo A2A ed in particolare della società A2A Trading S.r.l. per quanto riguarda le difformità qualitative e quantitative delle biomasse, in quanto quest'ultima, in qualità di toller e di responsabile del dispacciamento dell'impianto, ha un rischio possibile che a conclusione della fase istruttoria ne possa risultare impattata in termini di maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e di maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non.
A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o dei titoli ambientali contabilizzati in più rispetto a quelli reali (ci si riferisce ai Certificati Verdi). Infatti la società potrebbe aver presentato, con riferimento agli anni 2009 e 2010, delle dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti, in quanto il conteggio avrebbe potuto essere affetto dall'errore di considerare un rapporto energia da biomassa su energia da fonte convenzionale superiore rispetto al reale.
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In tal caso la società dovrebbe presentare delle rettifiche alle suddette dichiarazioni pregresse, nonché restituire i proventi o i titoli ambientali che potrebbero esserle stati riconosciuti in più. Ad oggi il GSE, così come ha bloccato l'emissione dei titoli per le annualità successive, non ha rivolto richieste di restituzione per le annualità precedenti di competenza del Gruppo A2A (secondo semestre 2009-intera annualità 2010). Nel caso il GSE dovesse agire nei confronti del Gruppo A2A lo stesso valuterà le azioni, anche risarcitorie, idonee, considerando anche quanto già trattenuto ai fornitori terzi.
Inoltre, A2A Trading S.r.l. ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi però i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.
Sono stati adottati alcuni provvedimenti nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.
Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia. Il dibattimento è iniziato.
La società non ha stanziato nessun fondo in quanto ritiene di essere parte lesa nel procedimento.
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In data 29 marzo 2013, Pessina Costruzioni ha notificato ad A2A S.p.A. nomina di arbitro e quesito arbitrale per radicare arbitrato, in esecuzione dei patti parasociali sottoscritti tra i soci nell'agosto del 2007, al fine di vedere condannata A2A S.p.A. al risarcimento danni per inadempimento obbligazioni parasociali.
La società A2A S.p.A., nel termine di 20 giorni, ha effettuato la nomina del proprio arbitro rigettando le richieste.
Dopo discussione sulle nomine e dopo una richiesta di nomina di un Arbitro Unico al Tribunale di Novara da parte di Pessina, le Parti hanno sottoscritto una scrittura in merito alla formazione del Collegio Arbitrale.
Gli arbitri così nominati sono gli Avvocati Bruna Gabardi Vanoli, Marco Praino (di nomina Pessina) e Salvatore Sanzo (di nomina A2A); è intervenuta al 1° luglio 2013 l'udienza di costituzione formale del collegio. Successivamente a tale adempimento preliminare le parti preciseranno le domande di arbitrato. In esito a tale udienza, con ordinanza il collegio ha adempiuto gli adempimenti connessi alla costituzione del collegio ed all'inizio delle attività fissando i termini per le memorie e le istanze istruttorie e la data della prima udienza. I termini sono 15 ottobre e 20 dicembre 2013 e 21 febbraio 2014 per il deposito delle memorie e 5 marzo 2014 per la prima udienza. Con ordinanza 8 ottobre 2013, il Collegio Arbitrale ha posticipato i termini per il deposito delle memorie rispettivamente al 9 ottobre 2013, al 21 gennaio 2014 e al 25 marzo 2014. Conseguentemente l'udienza fissata in marzo 2014 è stata rinviata al 10 aprile 2014. La sede dell'arbitrato è posta nello studio del Presidente del Collegio Arbitrale in Milano. All'udienza del 10 aprile 2014, preceduta dal deposito delle memorie di parte, il collegio ha fissato tre nuovi termini per memorie (20 maggio per A2A, 17 giugno per Pessina e 26 giugno per A2A) e l'udienza di merito all'11 luglio 2014. Durante l'udienza l'attore ha chiesto di fissare udienza di precisazione conclusioni che con ordinanza fuori udienza depositata il 22 luglio è stata fissata per il 16 settembre 2014. In tale udienza, il collegio ha fissato i termini per il deposito delle comparse conclusionali e la data di udienza finale; su richiesta delle parti tali termini sono stati posticipati al 3 dicembre e 7 gennaio 2015 per le memorie e al 3 febbraio 2015 per l'udienza. In tale udienza il collegio ha disposto un allungamento del termine per il deposito del lodo a 120 giorni. Alla fine del mese di maggio 2015, A2A, avendo avuto notizie di elementi di familiarità e commensalità abituale tra il Presidente del Collegio arbitrale e il legale dell'attore, ha depositato al tribunale di Milano istanza di ricusazione del Presidente del Collegio Arbitrale.
In considerazione della notizia del ricorso il collegio con Ordinanza 6 emessa fuori udienza in data 3 giugno 2015 ha sospeso il deposito del lodo fino al termine del procedimento, ovvero fino al giorno successivo alla notifica dell'esito del procedimento effettuata dalla parte più diligente.
Il Presidente Delegato ha emesso ordinanza di rigetto dell'istanza condannando A2A a spese di lite verso il Presidente del Collegio e verso Pessina.
In data 30 giugno 2015, Pessina ha notificato al collegio, in esecuzione dell'Ordinanza 6/15, l'ordinanza chiedendo al collegio di riassumere il processo arbitrale sospeso.
In data 30 giugno 2015 il collegio, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e conseguentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato.
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La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano. L'impugnazione riguarda: 1) nullità del Lodo per violazione dell'art. 829, 1° comma, n. 2, c.p.c., alla luce della mancanza di terzietà del Presidente del Collegio Arbitrale, Avv. Bruna Gabardi Vanoli; 2) nullità del Lodo, ai sensi dell'art. 829, n. 4, c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale pronunciato al di fuori dei limiti della convenzione d'arbitrato; 3) nullità del Lodo per violazione del principio del contraddittorio, ai sensi dell'art. 829, n. 9 c.p.c., nella parte in cui il Collegio Arbitrale ha fondato la propria decisione sull'art. III del Patto Parasociale; 4) omessa motivazione ex art. 829, n. 5 e 823, n. 5 c.p.c., e violazione del principio del contraddittorio ex art. 829, n. 9 c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale preso la propria decisione, escludendo, senza alcuna motivazione, la valutazione della documentazione depositata in giudizio da A2A; 5) nullità del Lodo per violazione del principio del contraddittorio, ai sensi dell'art. 829, n. 9 c.p.c., nella parte in cui il Collegio Arbitrale ha deciso sulla base dell'accoglimento del rilievo d'ufficio della liquidazione equitativa del danno, senza porre la questione al contraddittorio delle parti; 6) nullità del Lodo ex art. 829, n. 5 e 823, n. 5 c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale quantificato i danni in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c., senza motivare la sussistenza del presupposto per l'applicabilità di tale norma, e senza motivare la sussistenza del danno; 7) nullità del Lodo ex art. 829, n. 3, per aver il Collegio Arbitrale quantificato i danni in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c., senza i necessari presupposti, in violazione dell'ordine pubblico. Dopo la prima udienza svoltasi il 16 dicembre 2015, è stata fissata udienza di precisazione conclusioni per il prossimo 3 maggio 2016.
Contestualmente, in luglio 2015, A2A ha depositato ricorso per la sospensione dell'efficacia esecutiva del Lodo. La Corte di Appello con decreto, emesso dal Presidente della Sezione 1^ Civile in data 10 luglio 2015, senza sentire le parti, ha sospeso l'esecutività del Lodo fino all'udienza davanti al Collegio fissata al 15 settembre 2015. Su istanza congiunta delle parti dell'11 settembre 2015, tale udienza è stata differita al 10 novembre 2015. Con ordinanza emessa fuori udienza in data 19 novembre 2015 è stato revocato il decreto emesso in data 10 luglio. Con provvedimento 3378 del 18 dicembre, il Tribunale di Milano ha concesso la esecutorietà del lodo richiesta da Pessina, subito sospesa in pari data da provvedimento emesso dal Presidente della Prima Sezione di Corte di Appello su istanza di A2A, fissando l'udienza al 19 gennaio 2016. Con ordinanza 26 gennaio 2016 notificata in data 4 febbraio 2016, la Corte di Appello ha revocato il decreto presidenziale 18 dicembre 2015 e ha rigettato l'istanza di sospensione del provvedimento impugnato. In data 24 febbraio 2016, Pessina ha notificato atto di precetto e in data 7 marzo 2016 ha notificato atto di pignoramento presso terzi (presso un primario istituto bancario su cui A2A ha aperto specifico conto corrente dedicato), con contestuale assunzione in capo al terzo pignorato degli obblighi che la legge impone al custode. In data 23 marzo 2016, il pignoramento è stato iscritto a ruolo e l'udienza per la dichiarazione del terzo è stata fissata dal Tribunale di Brescia al 23 maggio 2016.
La società, ha tenuto conto dell'esito del Lodo nella determinazione degli stanziamenti a fondi oneri e rischi futuri, stanziando integralmente l'importo del Lodo più le spese, pur nel fermo convincimento delle proprie posizioni.
130
In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.
Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).
Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.
Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).
Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.
Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.
Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.
Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.
131
L'atto di citazione non quantifica i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni, rinviando per la loro determinazione a quanto risulterà in corso di causa.
Nel corso della prima udienza, tenutasi il giorno 1° dicembre 2015, sono state discusse le eccezioni pregiudiziali e preliminari (principalmente, l'improcedibilità e l'ammissibilità dell'azione nonché il difetto di legittimazione attiva di Tassara).
Alla successiva udienza del 26 gennaio 2016 di precisazione delle conclusioni, dedicate prettamente a sviluppare le citate eccezioni, il giudice ha trattenuto la causa in decisione assegnando alle parti i termini per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica.
La società, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato nessun fondo.
* * *
In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:
Il 20 gennaio 2014 la Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia - Ufficio Grandi Contribuenti di Milano - ha aperto nei confronti della società A2A S.p.A., per il periodo di imposta 2010, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 15 dicembre 2014. I rilievi emersi attengono a violazioni inerenti, esclusivamente, alle imposte dirette. Il 14 gennaio 2015 la società ha inoltrato istanza di adesione al processo verbale di constatazione e, a seguito di notifica degli avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate il 31 marzo 2015 ha aderito alla pretesa tributaria. Al 31 dicembre 2015 non risulta iscritto nessun fondo rischi in quanto la società nel corso dell'esercizio ha già regolato le cartelle fiscali ricevute.
132
A inizio 2006, la Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano – ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.
La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.
Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate – Ufficio di Milano 3 – per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.
In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.
Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A., il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso.
Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso. Per le annualità 2001 e 2002 non risultano ancora fissate le udienze di trattazione avanti la Corte di Cassazione. La società si è iscritta un fondo rischi per 1,6 milioni di euro.
A2A S.p.A. non presenta al 31 dicembre 2015 un'eccedenza di certificati ambientali.
Con riferimento all'articolo 2427 16-bis del Codice Civile, si segnala che nel corso dell'esercizio la società ha corrisposto alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali e gli altri servizi di verifica svolti un corrispettivo pari a 321,8 migliaia di euro, invariato rispetto all'esercizio 2014.
La sede legale della società è a Brescia in Via Lamarmora 230.
| Immobilizzazioni materiali Migliaia di euro |
Valori al 31 12 2014 | Variazioni dell'esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
Valore residuo |
Acquisi zioni |
Variazioni di categoria |
Riclassificazioni Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
||
| Terreni | 34.805 | (5.170) | 29.635 | 39 | ||||
| Fabbricati | 540.290 | (264.997) | 275.293 | 704 | 1.177 | |||
| Impianti e macchinario | 2.598.382 | (1.651.154) | 947.228 | 475 | 21.387 | |||
| Attrezzature industriali e commerciali | 21.923 | (20.374) | 1.549 | 161 | ||||
| Altri beni | 31.634 | (29.285) | 2.349 | 362 | 160 | |||
| Immobilizzazioni in corso ed acconti | 26.669 | 26.669 | 31.377 | (22.763) | ||||
| Migliorie su beni di terzi | 21.237 | (1.178) | 20.059 | 6.454 | ||||
| Totale Immobilizzazioni materiali | 3.274.940 | (1.972.158) | 1.302.782 | 39.533 | - | - | - |
| Immobilizzazioni materiali Migliaia di euro |
Valori al 31 12 2013 | Variazioni dell'esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fondo | Valore | Acquisi | Variazioni | Riclassificazioni | |||
| lordo | Ammorta mento |
residuo | zioni | di categoria |
Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
||
| Terreni | 34.999 | (5.170) | 29.829 | 56 | ||||
| Fabbricati | 539.756 | (253.042) | 286.714 | 977 | 1.223 | (17) | 1 | |
| Impianti e macchinario | 2.618.303 | (1.584.785) | 1.033.518 | 3.899 | 1.966 | |||
| Attrezzature industriali e commerciali | 21.568 | (20.007) | 1.561 | 355 | 16 | (1) | ||
| Altri beni | 31.941 | (29.058) | 2.883 | 176 | ||||
| Immobilizzazioni in corso ed acconti | 10.696 | 10.696 | 19.586 | (3.189) | ||||
| Migliorie su beni di terzi | 627 | (600) | 27 | 20.609 | 1 | |||
| Totale Immobilizzazioni materiali | 3.257.890 | (1.892.662) | 1.365.228 | 45.658 | - | - | - |
Bilancio separato – Anno 2015
1 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali
| Valori al 31 12 2014 Variazioni dell'esercizio |
Variazioni dell'esercizio | Valori al 31 12 2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Fondo Valore Acquisi Variazioni Riclassificazioni |
Altre | Smobilizzi | Svaluta | Ammorta | Totale | Valore | Fondo | Valore | |
| lordo Ammorta residuo zioni di Valore Fondo mento categoria lordo Ammorta mento |
variazioni | Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
zioni | menti | variazioni dell'eser cizio |
lordo | Ammorta mento |
residuo |
| 34.805 (5.170) 29.635 39 |
(2) | 37 | 34.842 | (5.170) | 29.672 | ||||
| (264.997) 275.293 704 1.177 |
(1.362) | 604 | (284) | (12.804) | (11.965) | 540.525 | (277.197) | 263.328 | |
| (1.651.154) 947.228 475 21.387 |
3.339 | (1.228) | 1.228 | (3.716) | (58.758) | (37.273) | 2.618.639 | (1.708.684) | 909.955 |
| 1.549 161 |
(8) | 8 | (337) | (176) | 22.076 | (20.703) | 1.373 | ||
| 362 160 |
(441) | 439 | (585) | (65) | 31.715 | (29.431) | 2.284 | ||
| (22.763) | (37) | 8.577 | 35.246 | - | 35.246 | ||||
| (1.677) | 4.777 | 27.691 | (2.855) | 24.836 | |||||
| - - - |
3.302 | (3.041) | 2.279 | (4.000) | (74.161) | (36.088) | 3.310.734 | (2.044.040) | 1.266.694 |
| Variazioni dell'esercizio | Valori al 31 12 2014 |
|---|---|
| Altre Smobilizzi Svaluta Ammorta Totale Valore |
Fondo Valore |
| variazioni zioni menti variazioni lordo Valore Fondo dell'eser lordo Ammorta cizio mento |
Ammorta residuo mento |
| (250) (194) 34.805 |
(5.170) 29.635 |
| (1.649) (11.956) (11.421) 540.290 |
(264.997) 275.293 |
| (456) (513) 511 (24.817) (66.880) (86.290) 2.598.382 |
(1.651.154) 947.228 |
| (8) 8 (8) (374) (12) 21.923 |
(20.374) 1.549 |
| (465) 462 (18) (689) (534) 31.634 |
(29.285) 2.349 |
| 37 (461) 15.973 26.669 |
- 26.669 |
| (578) 20.032 21.237 |
(1.178) 20.059 |
| (419) (986) 981 (27.203) (80.477) (62.446) 3.274.940 |
(1.972.158) 1.302.782 |
| Immobilizzazioni immateriali Migliaia di euro |
Valori al 31 12 2014 | Variazioni dell'esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
Valore residuo |
Acquisizioni | Variazioni di categoria |
Valore lordo |
Riclassificazioni Fondo Ammorta mento |
||
| Diritti di brevetto industriale e ut. op. dell'ingegno | 81.285 | (75.730) | 5.555 | 1.940 | ||||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 31.846 | (22.136) | 9.710 | 2.247 | 872 | |||
| Avviamento | 38.435 | 38.435 | ||||||
| Immobilizzazioni in corso | 473 | 473 | 1.722 | (872) | ||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.307 | (1.123) | 184 | |||||
| Totale immobilizzazioni immateriali | 153.346 | (98.989) | 54.357 | 5.909 | – | – | – |
| Immobilizzazioni immateriali Migliaia di euro |
Valori al 31 12 2013 | Effetto operazione straordinaria acquisizione ramo d'azienda da Edipower |
Variazioni dell'esercizio | Valori al 31 12 2014 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
Valore residuo |
Acquisizioni | Variazioni di categoria |
Altre Svalutazioni variazioni |
Ammorta Totale menti variazioni dell'esercizio |
Valore Fondo lordo Ammorta mento |
|||
| Diritti di brevetto industriale e ut. op. dell'ingegno | 78.315 | (71.749) | 6.566 | 1.900 1.084 |
(14) | (3.981) (1.011) |
81.285 (75.730) |
|||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 22.991 | (20.384) | 2.607 | 2.294 6.561 |
(1.752) 7.103 |
31.846 (22.136) |
||||
| Avviamento | 39.612 | 39.612 | 955 | (2.132) | (2.132) | 38.435 - |
||||
| Immobilizzazioni in corso | 5.064 | 5.064 | 3.091 (7.645) |
(37) | (4.591) | 473 - |
||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.307 | (1.073) | 234 | (50) (50) |
1.307 (1.123) |
|||||
| Totale immobilizzazioni immateriali | 147.289 | (93.206) | 54.083 | 955 | 7.285 - |
(51) (2.132) |
(5.783) (681) |
153.346 (98.989) |
Bilancio separato – Anno 2015
2 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali
| Variazioni dell'esercizio | Valori al 31 12 2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Smobilizzi/Cessioni | Svalutazioni | Ammorta | Totale | Valore | Fondo | Valore | |
| variazioni | Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
menti | variazioni dell'esercizio |
lordo | Ammorta mento |
residuo | |
| (38) | (3.318) | (1.416) | 83.187 | (79.048) | 4.139 | |||
| (4) | (3.296) | (181) | 34.961 | (25.432) | 9.529 | |||
| (955) | (955) | 37.480 | - | 37.480 | ||||
| 850 | 1.323 | - | 1.323 | |||||
| (50) | (50) | 1.307 | (1.173) | 134 | ||||
| (42) | – | – | (955) | (6.664) | (1.752) | 158.258 | (105.653) | 52.605 |
| Effetto operazione Valori al 31 12 2013 straordinaria acquisizione ramo d'azienda da Edipower |
Variazioni dell'esercizio | Valori al 31 12 2014 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Fondo Valore lordo Ammorta residuo mento |
Acquisizioni | Variazioni di categoria |
Altre variazioni |
Svalutazioni | Ammorta menti |
Totale variazioni dell'esercizio |
Valore lordo |
Fondo Ammorta mento |
Valore residuo |
| (71.749) 6.566 |
1.900 | 1.084 | (14) | (3.981) | (1.011) | 81.285 | (75.730) | 5.555 | |
| 2.294 | 6.561 | (1.752) | 7.103 | 31.846 | (22.136) | 9.710 | |||
| (2.132) | (2.132) | 38.435 | - | 38.435 | |||||
| 3.091 | (7.645) | (37) | (4.591) | 473 | - | 473 | |||
| (50) | (50) | 1.307 | (1.123) | 184 | |||||
| 7.285 | - | (51) | (2.132) | (5.783) | (681) | 153.346 | (98.989) | 54.357 |
| Partecipazioni | Valore | Variazioni dell'esercizio 2015 | Variazioni dell'esercizio 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | a bilancio 31 12 2014 |
Incrementi | Decrementi | Effetto Operazioni Straordinarie |
Svalutazioni | Altre variazioni |
|
| IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE | |||||||
| Imprese controllate: | |||||||
| Edipower S.p.A. | 854.552 | (117.000) | |||||
| A2A Reti Gas S.p.A. | 696.280 | ||||||
| A2A Reti Elettriche S.p.A. | 668.333 | ||||||
| A2A Ambiente S.p.A. | 634.894 | ||||||
| Elektroprivreda Cnre Gore AD Nikšic´ (EPCG) | 376.017 | (97.000) | |||||
| A2A Calore & Servizi S.r.l. | 334.477 | ||||||
| A2A Ciclo Idrico S.p.A. | 167.000 | ||||||
| Abruzzoenergia S.p.A. | 98.971 | ||||||
| A2A Energia S.p.A. | 98.743 | ||||||
| Retragas S.r.l. | 30.105 | ||||||
| Aspem S.p.A. | 26.508 | ||||||
| A2A Logistica S.p.A. | 17.268 | ||||||
| Selene S.p.A. | 9.222 | ||||||
| Assoenergia S.p.A. in liquidazione | 5.050 | (4.788) | (10) | (252) | |||
| Proaris S.r.l. | 3.557 | ||||||
| Camuna Energia S.r.l. | 1.467 | ||||||
| A2A Trading S.r.l. | 1.099 | 33.350 | |||||
| Ecofert S.r.l. in liquidazione | 802 | ||||||
| Plurigas S.p.A. in liquidazione | 560 | ||||||
| SEASM S.r.l. | 469 | (469) | |||||
| A2A Montenegro d.o.o. | 102 | ||||||
| Mincio Trasmissione S.r.l. | 10 | ||||||
| A3A S.r.l. | 10 | ||||||
| Ostros Energia S.r.l. in liquidazione | - | ||||||
| Totale imprese controllate | 4.025.496 | - | (4.788) | - | (214.010) | 32.629 | |
| Partecipazioni destinate alla vendita | |||||||
| SEASM S.r.l. | - | 469 |
Bilancio separato – Anno 2015
3/a - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese controllate
| Quota di Patrimonio netto | Valore | Variazioni dell'esercizio 2015 | |
|---|---|---|---|
| % di possesso |
a bilancio 31 12 2015 |
Altre variazioni |
Svalutazioni |
| 79,50% | 737.552 | (117.000) | |
| 100,00% | 696.280 | ||
| 100,00% | 668.333 | ||
| 100,00% | 634.894 | ||
| 41,75% | 279.017 | (97.000) | |
| 100,00% | 334.477 | ||
| 100,00% | 167.000 | ||
| 100,00% | 98.971 | ||
| 100,00% | 98.743 | ||
| 87,27% | 30.105 | ||
| 90,00% | 26.508 | ||
| 100,00% | 17.268 | ||
| 100,00% | 9.222 | ||
| 97,76% | - | (252) | (10) |
| 60,00% | 3.557 | ||
| 74,50% | 1.467 | ||
| 100,00% | 34.449 | 33.350 | |
| 47,00% | 802 | ||
| 70,00% | 560 | ||
| - | (469) | ||
| 100,00% | 102 | ||
| 100,00% | 10 | ||
| 100,00% | 10 | ||
| 80,00% | - | ||
| 3.839.327 | 32.629 | (214.010) | |
| 67,00% | 469 | 469 |
| Partecipazioni | Valore | Variazioni dell'esercizio 2015 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | a bilancio 31 12 2014 |
Incrementi | Decrementi | Effetto Operazioni Straordinarie |
|
| IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE | |||||
| Imprese collegate: | |||||
| ACSM-AGAM S.p.A. (*) | 31.600 | 2.451 | |||
| Rudnik Uglja Ad Pljevlja (*) | 19.067 | ||||
| Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. | 3.383 | ||||
| Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. (*) | 837 | ||||
| SET S.p.A. | 466 | ||||
| Serio Energia S.r.l. (*) | 400 | ||||
| Ge.S.I. S.r.l. | 380 | ||||
| Visano Società Trattamento Reflui S.c.a.r.l. (*) | 10 | ||||
| Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l. | 6 | ||||
| Ergon Energia S.r.l. in liquidazione (*) | - | ||||
| Ergosud S.p.A. (*) | - | ||||
| Totale imprese collegate | 56.149 | 2.451 | - | - |
(*) Dati del bilancio al 31 dicembre 2014
Bilancio separato – Anno 2015
3/b- Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese collegate
| Valore Variazioni dell'esercizio 2015 a bilancio |
Variazioni dell'esercizio 2015 | Valore | Quota di Patrimonio netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incrementi Decrementi Effetto Operazioni Straordinarie |
Svalutazioni | Altre variazioni |
a bilancio 31 12 2015 |
% di possesso |
Patrimonio netto al 31 12 2015 |
Ammontare pro quota |
|
| 34.051 | 23,94% | 130.110 | 31.148 | ||||
| (7.000) | 12.067 | 39,49% | 19.517 | 7.707 | |||
| 3.383 | 48,77% | 11.842 | 5.775 | ||||
| 837 | 24,29% | 3.167 | 769 | ||||
| 466 | 49,00% | 1.276 | 625 | ||||
| 400 | 40,00% | 1.975 | 790 | ||||
| 380 | 44,50% | 4.155 | 1.849 | ||||
| 10 | 40,00% | 26 | 10 | ||||
| 6 | 45,00% | 9 | 4 | ||||
| - | 50,00% | 142 | 71 | ||||
| - | 50,00% | 176.197 | 88.099 | ||||
| (7.000) | - | 51.600 | 348.416 | 136.847 |
| Denominazione Migliaia di euro |
Quote possedute % |
Azionista | Valore di carico al 31 12 2015 |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) | |||
| Infracom S.p.A. | 0,44% | A2A S.p.A. | 155 |
| Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. | 5,83% | A2A S.p.A. | 280 |
| Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna S.p.A. (AEVV) | 9,39% | A2A S.p.A. | 1.846 |
| Altre: | |||
| AQM S.r.l. | 7,52% | A2A S.p.A. | |
| AvioValtellina S.p.A. | 0,18% | A2A S.p.A. | |
| Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del Serio S.C. | n.s. | A2A S.p.A. | |
| Brescia Mobilità S.p.A. | 0,25% | A2A S.p.A. | |
| Consorzio DIX.IT in liquidazione | 14,28% | A2A S.p.A. | |
| Consorzio L.E.A.P. | 10,53% | A2A S.p.A. | |
| Consorzio Milano Sistema in liquidazione | 10,00% | A2A S.p.A. | |
| Emittenti Titoli S.p.A. | 1,85% | A2A S.p.A. | |
| E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione | 10,00% | A2A S.p.A. | |
| INN.TEC. S.r.l. | 11,45% | A2A S.p.A. | |
| Isfor 2000 S.c.p.A. | 4,94% | A2A S.p.A. | |
| Stradivaria S.p.A. | n.s. | A2A S.p.A. | |
| Totale altre attività finanziarie | 1.527 | ||
| Totale attività finanziarie disponibili per la vendita | 3.808 |
Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a 50 euro.
| Società Migliaia di euro |
Sede | Valuta | Capitale sociale al 31 12 2015 |
|
|---|---|---|---|---|
| Imprese controllate: | ||||
| Edipower S.p.A. | Milano | Euro | 1.139.312 | |
| A2A Reti Gas S.p.A. | Brescia | Euro | 445.000 | |
| A2A Reti Elettriche S.p.A. | Brescia | Euro | 520.000 | |
| A2A Ambiente S.p.A. | Brescia | Euro | 220.000 | |
| Elektroprivreda Cnre Gore AD Nikšic´ (EPCG) | Nikšic´ (Montenegro) | Euro | 907.108 | |
| A2A Calore & Servizi S.r.l. | Brescia | Euro | 150.000 | |
| A2A Ciclo Idrico S.p.A. | Brescia | Euro | 70.000 | |
| Abruzzoenergia S.p.A. | Gissi (CH) | Euro | 130.000 | |
| A2A Energia S.p.A. | Milano | Euro | 2.000 | |
| Retragas S.r.l. | Brescia | Euro | 34.495 | |
| Aspem S.p.A. | Varese | Euro | 174 | |
| A2A Logistica S.p.A. | Brescia | Euro | 250 | |
| Selene S.p.A. | Brescia | Euro | 3.000 | |
| Proaris S.r.l. | Milano | Euro | 1.875 | |
| Camuna Energia S.r.l. | Cedegolo (BS) | Euro | 900 | |
| A2A Trading S.r.l. | Milano | Euro | 1.000 | |
| Ecofert S.r.l. in liquidazione | S.Gervasio Bresciano (BS) | Euro | 100 | |
| Plurigas S.p.A. in liquidazione | Milano | Euro | 800 | |
| A2A Montenegro d.o.o. | Podgorica (Montenegro) | Euro | 100 | |
| Mincio Trasmissione S.r.l. | Brescia | Euro | 10 | |
| A3A S.r.l. | Brescia | Euro | 10 | |
| Ostros Energia S.r.l. in liquidazione | Brescia | Euro | 350 | |
| Partecipazioni destinate alla vendita | ||||
| SEASM S.r.l. | Brescia | Euro | 700 |
Bilancio separato – Anno 2015
4/a - Elenco delle partecipazioni in società controllate
| Delta | Valore a bilancio |
Ammontare pro quota |
% di possesso |
Risultato al 31 12 2015 |
Patrimonio netto al |
|---|---|---|---|---|---|
| (a-b) | (b) | (a) | 31 12 2015 | ||
| 22.429 | 737.552 | 759.981 | 79,50% | (101.234) | 955.951 |
| 13.262 | 696.280 | 709.542 | 100,00% | 48.971 | 709.542 |
| 66.231 | 668.333 | 734.564 | 100,00% | 42.950 | 734.564 |
| (49.843) | 634.894 | 585.051 | 100,00% | 83.242 | 585.051 |
| 102.658 | 279.017 | 381.675 | 41,75% | 21.874 | 914.191 |
| 22.121 | 334.477 | 356.598 | 100,00% | 25.030 | 356.598 |
| 4.357 | 167.000 | 171.357 | 100,00% | 7.781 | 171.357 |
| 883 | 98.971 | 99.854 | 100,00% | (6.710) | 99.854 |
| 71.992 | 98.743 | 170.735 | 100,00% | 54.659 | 170.735 |
| 4.960 | 30.105 | 35.065 | 87,27% | 1.486 | 40.180 |
| (17.431) | 26.508 | 9.077 | 90,00% | 2.993 | 10.086 |
| 266 | 17.268 | 17.534 | 100,00% | 125 | 17.534 |
| 2.681 | 9.222 | 11.903 | 100,00% | 1.837 | 11.903 |
| 95 | 3.557 | 3.652 | 60,00% | 205 | 6.087 |
| (660) | 1.467 | 807 | 74,50% | 26 | 1.083 |
| 52.252 | 34.449 | 86.701 | 100,00% | 88.727 | 86.701 |
| 802 | 802 | 47,00% | - | 1.706 | |
| 12.344 | 560 | 12.904 | 70,00% | 869 | 18.434 |
| 16 | 102 | 118 | 100,00% | 10 | 118 |
| 236 | 10 | 246 | 100,00% | 51 | 246 |
| 10 | 9 | 100,00% | - | 9 | |
| (3.423) | - | (3.423) | 80,00% | (24) | (4.279) |
| 464 | - | 464 | 67,00% | 11 | 692 |
| Società Migliaia di euro |
Sede | Valuta | Capitale sociale al 31 12 2015 |
|
|---|---|---|---|---|
| ACSM-AGAM S.p.A. (*) | Monza | Euro | 76.619 | |
| Rudnik Uglja Ad Pljevlja (*) | Pljevlja (Montenegro) | Euro | 21.493 | |
| Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. | Gardone Val Trompia (BS) | Euro | 6.000 | |
| Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. (*) | Iseo (BS) | Euro | 1.616 | |
| SET S.p.A. (*) | Toscolano Maderno (BS) | Euro | 104 | |
| Serio Energia S.r.l. (*) | Concordia sulla Secchia (MO) | Euro | 1.000 | |
| Ge.S.I. S.r.l. | Brescia | Euro | 1.000 | |
| Visano Società Trattamento Reflui S.c.a.r.l. (*) | Brescia | Euro | 25 | |
| Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l. | Ponti sul Mincio (MN) | Euro | 11 | |
| Ergon Energia S.r.l. in liquidazione (*) | Milano | Euro | 600 | |
| Ergosud S.p.A. (*) | Roma | Euro | 81.448 |
(*) Dati del bilancio al 31 dicembre 2014
Bilancio separato – Anno 2015
4/b - Elenco delle partecipazioni in società collegate
| Sede Valuta Capitale sociale al 31 12 2015 |
Patrimonio netto al 31 12 2015 |
Risultato al 31 12 2015 |
% di possesso |
Ammontare pro quota (a) |
Valore a bilancio (b) |
Delta (a-b) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Monza Euro 76.619 |
130.110 | 6.630 | 23,94% | 31.148 | 34.051 | (2.903) |
| Pljevlja (Montenegro) Euro 21.493 |
19.517 | (19.840) | 39,49% | 7.707 | 12.067 | (4.360) |
| Gardone Val Trompia (BS) Euro 6.000 |
11.842 | 2.189 | 48,77% | 5.775 | 3.383 | 2.392 |
| Euro 1.616 |
3.167 | (16) | 24,29% | 769 | 837 | (68) |
| 104 | 1.276 | 570 | 49,00% | 625 | 466 | 159 |
| 1.000 | 1.975 | 627 | 40,00% | 790 | 400 | 390 |
| 4.155 | 288 | 44,50% | 1.849 | 380 | 1.469 | |
| 25 | 26 | - | 40,00% | 10 | 10 | - |
| 11 | 9 | 2 | 45,00% | 4 | 6 | (2) |
| 600 | 142 | 178 | 50,00% | 71 | - | 71 |
| 176.197 | 6.065 | 50,00% | 88.099 | - | 88.099 |
| CONTROLLATE | A2A TRADING S.r.l. | SELENE S.p.A. | RETRAGAS S.r.l. | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale: | Euro | 1.000.000 | Euro | 3.000.000 | Euro | 34.494.650 |
| % di partecipazione: | A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. A2A Reti Gas S.p.A. |
87,27% 4,33% |
| Descrizione - Migliaia di euro | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 |
| Ricavi | 2.475.129 | 2.583.802 | 22.706 | 24.346 | 7.787 | 8.657 |
| Margine operativo lordo | 142.184 | (153.938) | 5.174 | 4.452 | 4.469 | 5.780 |
| Risultato operativo netto | 141.172 | (154.840) | 2.970 | 3.100 | 2.349 | 3.682 |
| Utile ante imposte | 135.190 | (165.888) | 2.845 | 2.894 | 2.356 | 3.718 |
| Risultato dell'esercizio | 88.727 | (118.509) | 1.837 | 2.004 | 1.486 | 2.193 |
| Attività | 840.490 | 983.927 | 23.177 | 30.968 | 44.187 | 44.421 |
| Passività | 753.789 | 1.093.474 | 11.274 | 21.024 | 4.007 | 3.648 |
| Patrimonio netto | 86.701 | (109.547) | 11.903 | 9.944 | 40.180 | 40.773 |
| Posizione finanziaria netta | (26.122) | (147.418) | (639) | (8.574) | 8.406 | 9.357 |
| COLLEGATE | ERGON ENERGIA S.r.l. in liquidazione |
GE.S.I. S.r.l. | AZIENDA SERVIZI VALTROMPIA S.p.A. |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale: | Euro | 600.000 | Euro | 1.000.000 | Euro | 6.000.000 | |
| % di partecipazione: | A2A S.p.A. | 50,00% | A2A S.p.A. | 44,50% | A2A S.p.A. | 48,77% | |
| Descrizione - Migliaia di euro | 31 12 14 (*) |
31 12 13 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | |
| Ricavi | 547 | - | 5.087 | 4.665 | 15.850 | 14.639 | |
| Margine operativo lordo | 234 | (107) | 688 | 514 | 4.810 | 2.221 | |
| Risultato operativo netto | 280 | 143 | 339 | 245 | 3.350 | 1.399 | |
| Utile ante imposte | 205 | (153) | 366 | 237 | 3.250 | 1.375 | |
| Risultato dell'esercizio | 178 | (153) | 288 | 116 | 2.189 | 916 | |
| Attività | 8.146 | 14.408 | 6.673 | 5.659 | 28.602 | 29.879 | |
| Passività | 8.004 | 14.445 | 2.518 | 1.738 | 16.760 | 20.247 | |
| Patrimonio netto | 142 | (37) | 4.155 | 3.921 | 11.842 | 9.632 | |
| Posizione finanziaria netta | (1.837) | (7.666) | 931 | 353 | (7.525) | 1.394 |
(*) Ultimo bilancio approvato disponibile.
Bilancio separato – Anno 2015
Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa IAS/IFRS
| A2A TRADING S.r.l. SELENE S.p.A. RETRAGAS S.r.l. |
ABRUZZOENERGIA S.p.A. | EPCG | EDIPOWER S.p.A. | A2A AMBIENTE S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro 1.000.000 Euro 3.000.000 Euro 34.494.650 |
Euro | 130.000.000 | Euro | 907.107.720 | Euro | 1.139.311.954 | Euro | 220.000.000 |
| A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 87,27% A2A Reti Gas S.p.A. 4,33% |
A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 41,75% | A2A S.p.A. | 79,50% | A2A S.p.A. | 100,00% |
| 31 12 15 31 12 14 31 12 15 31 12 14 31 12 15 31 12 14 |
31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 |
| 2.475.129 2.583.802 22.706 24.346 7.787 8.657 |
34.512 | 37.735 | 241.806 | 239.619 | 519.271 | 609.152 | 382.849 | 402.515 |
| 142.184 (153.938) 5.174 4.452 4.469 5.780 |
19.491 | 16.838 | 52.618 | 65.940 | 174.229 | 200.164 | 133.730 | 154.624 |
| 141.172 (154.840) 2.970 3.100 2.349 3.682 |
(1.309) | 5.246 | 18.899 | 27.850 | (101.414) | 24.653 | 96.998 | 78.493 |
| 135.190 (165.888) 2.845 2.894 2.356 3.718 |
(6.861) | (554) | 24.588 | 34.085 | (110.403) | 1.199 | 115.407 | 142.215 |
| 88.727 (118.509) 1.837 2.004 1.486 2.193 |
(6.710) | (3.310) | 21.874 | 31.085 | (101.234) | (55.769) | 83.242 | 110.705 |
| 840.490 983.927 23.177 30.968 44.187 44.421 |
278.911 | 288.512 | 1.154.218 | 1.130.270 | 1.770.782 | 1.831.555 | 933.300 | 985.063 |
| 1.093.474 11.274 21.024 4.007 3.648 |
179.057 | 181.969 | 240.027 | 203.228 | 814.831 | 778.186 | 348.249 | 378.567 |
| (109.547) 11.903 9.944 40.180 40.773 |
99.854 | 106.543 | 914.191 | 927.042 | 955.951 | 1.053.369 | 585.051 | 606.496 |
| (147.418) (639) (8.574) 8.406 9.357 |
(160.620) | (172.623) | 147.408 | 105.679 | (219.435) | (350.014) | 343.365 | 315.029 |
| METAMER S.r.l. | ||
|---|---|---|
| Euro 650.000 |
||
| A2A Energia S.p.A. 50,00% |
||
| 31 12 15 31 12 14 |
||
| 24.212 24.522 |
||
| 1.387 | 1.340 | |
| 999 | 1.015 | |
| 1.119 | 1.176 | |
| 713 | 657 | |
| 11.151 | 11.128 | |
| 8.122 | 8.122 | |
| 3.119 | 3.006 | |
| 4.306 3.295 |
| CONTROLLATE | PROARIS S.r.l. | A2A RETI ELETTRICHE S.p.A. |
A2A RETI GAS S.p.A. |
A2A CALORE & SERVIZI S.r.l. |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale: | Euro | 1.875.000 | Euro | 520.000.000 | Euro | 445.000.000 | Euro | 150.000.000 | |
| % di partecipazione: | A2A S.p.A. | 60,00% | A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 100,00% | |
| Descrizione - Migliaia di euro | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | |
| Volume d'affari | 2.728 | 3.341 | 338.353 | 363.068 | 211.177 | 210.591 | 231.828 | 237.920 | |
| Margine operativo lordo | 295 | 356 | 133.417 | 151.099 | 104.142 | 103.444 | 71.443 | 58.290 | |
| Risultato operativo | 260 | 321 | 75.778 | 96.615 | 77.453 | 68.040 | 40.866 | 23.355 | |
| Utile ante imposte | 269 | 343 | 66.816 | 86.842 | 77.403 | 67.921 | 34.997 | 16.502 | |
| Risultato dell'esercizio | 205 | 227 | 42.950 | 44.381 | 48.971 | 31.003 | 25.030 | 9.535 | |
| Attività | 7.139 | 7.157 | 1.208.187 | 1.234.493 | 856.416 | 832.288 | 688.397 | 689.592 | |
| Passività | 1.052 | 1.059 | 473.623 | 500.799 | 146.874 | 142.317 | 331.799 | 349.024 | |
| Patrimonio netto | 6.087 | 6.098 | 734.564 | 733.714 | 709.542 | 689.971 | 356.598 | 340.568 | |
| Posizione finanziaria netta | 2.312 | 1.784 | (151.104) | (171.380) | 49.314 | 40.768 | (194.468) | (189.519) |
| COLLEGATE | ERGOSUD S.p.A. | PREMIUMGAS S.p.A. | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale: | Euro | 81.447.964 | Euro | 120.000 | |||
| % di partecipazione: | A2A S.p.A. | 50,00% | A2A Alfa S.r.l. | 50,00% | |||
| Descrizione - Migliaia di euro | 31 12 14 (*) |
31 12 13 | 31 12 15 | 31 12 14 | |||
| Volume d'affari | 63.986 | 66.893 | 11.558 | 7.549 | |||
| Margine operativo lordo | 38.619 | 36.294 | (890) | (1.119) | |||
| Risultato operativo | 17.868 | 16.034 | (898) | (1.127) | |||
| Utile ante imposte | 12.176 | 10.052 | (898) | 490 | |||
| Risultato dell'esercizio | 6.065 | 6.114 | (831) | 589 | |||
| Attività | 446.344 | 488.345 | 20.756 | 9.925 | |||
| Passività | 270.147 | 318.214 | 14.916 | 3.254 | |||
| Patrimonio netto | 176.197 | 170.131 | 5.840 | 6.671 | |||
| Posizione finanziaria netta | (214.026) | (249.406) | 244 | 976 |
(*) Ultimo bilancio approvato disponibile.
Bilancio separato – Anno 2015
Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa ITALIAN GAAP
| A2A RETI A2A CALORE GAS S.p.A. & SERVIZI S.r.l. |
A2A ENERGIA S.p.A. | PLURIGAS S.p.A. in liquidazione |
A2A CICLO IDRICO S.p.A. |
ASPEM S.p.A. | A2A LOGISTICA S.p.A. | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro 445.000.000 Euro 150.000.000 |
Euro | 2.000.000 | Euro | 800.000 | Euro | 70.000.000 | Euro | 173.785 | Euro | 250.000 |
| A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00% |
A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 70,00% | A2A S.p.A. | 100,00% | A2A S.p.A. | 90,00% | A2A S.p.A. | 100,00% |
| 31 12 14 31 12 15 31 12 14 |
31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 | 31 12 15 | 31 12 14 |
| 237.920 | 1.300.743 | 1.449.076 | 2.375 | 38.956 | 76.494 | 70.647 | 41.378 | 38.254 | 28.134 | 31.059 |
| 58.290 | 99.482 | 84.592 | 905 | (157) | 24.247 | 14.437 | 6.288 | 4.801 | 414 | 208 |
| 80.437 | 62.370 | 905 | (157) | 11.800 | 3.089 | 4.986 | 3.352 | 376 | 160 | |
| 81.407 | 63.960 | 1.146 | 94 | 9.893 | 1.167 | 4.413 | 3.258 | 390 | 231 | |
| 9.535 | 54.659 | 35.240 | 869 | 18 | 7.781 | 175 | 2.993 | 1.891 | 125 | 95 |
| 616.070 | 640.754 | 20.951 | 36.570 | 298.065 | 289.726 | 38.509 | 47.451 | 27.464 | 30.044 | |
| 445.335 | 489.478 | 2.517 | 4.005 | 126.708 | 126.150 | 28.423 | 38.467 | 9.930 | 12.635 | |
| 170.735 | 151.276 | 18.434 | 32.565 | 171.357 | 163.576 | 10.086 | 8.984 | 17.534 | 17.409 | |
| 48.929 | (19.928) | 18.735 | 32.501 | (60.271) | (56.343) | 2.906 | 4.093 | 17.023 | 19.196 |
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98
Bilancio separato – Anno 2015
Relazione della Società di Revisione
Bilancio separato – Anno 2015 Relazione della Società di Revisione
0.6 Relazione del Collegio Sindacale
Bilancio separato – Anno 2015 Relazione del Collegio Sindacale
Bilancio separato – Anno 2015 Relazione del Collegio Sindacale
Bilancio separato – Anno 2015 Relazione del Collegio Sindacale
Bilancio separato – Anno 2015 Relazione del Collegio Sindacale
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