Ediliziacrobatica

Earnings Release • Jun 28, 2021

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Ristrutturazioni e imbiancature di facciate ma senza ponteggi o piattaforme. Il gruppo di Iovino ha fatto la «disruption» di un settore tradizionale. Oggi corre e guarda all'estero

Vokl Riccardo lovino, fondatore e amministratore delegato di EdiliziAcrobatica. Al centro, un lavoratore all'opera in un cantiere

EDILIZIACROBATICA I\ CORDA DOPPIA SUI TETTI D'EUROPA

L a vera impresa non è salire sui tetti del mondo ma scendere, in corda doppia con l'imbragatura da scalatore e lavorare appesi alla facciata di case o palazzi. Aggiustare i cornicioni pericolanti, sostituire le vetrate, effettuare opere di restauro o risanamento delle pareti come dei marcapiani. E poi ancora, imbiancature, lavori di impermeabilizzazione, cappotti termici. Lo fanno i muratori e gli imbianchini di EdiliziAcrobatica, la società quotata al mercato Aim delle piccole e medie imprese italiane che ha un forte progetto di espansione in l'Europa. Già, perché il modello operativo funziona e il business sta correndo.

Che cosa fa EdiliziAcrobatica? Per dirla con un termine di moda nella Silicon Valley tech, ha creato una disruption dei cantieri edili: adesso si può lavorare senza un ponteggio piazzato davanti alla facciata. Perché gli Spidermen con martello, cazzuola, secchio o pennello, scendono dal tetto, non salgono dal basso. Quindi, impalcature, piattaforme e trabatelli non servono più. Questo cambio nel modo di operare porta vantaggi evidenti. Anzitutto, un risparmio economico: ad esempio, per il lavoro di una giornata sul palazzo ne occorrevano almeno quattro

di preparazione, tra montaggio del ponte e chiusura del cantiere. Costi che salgono anche per la tassa di occupazione del suolo pubblico, che qui non è più dovuta. Aumenta la sicurezza visto che nessun ladro di appartamenti può approfittare della struttura per salire ai piani alti.

Tendenza

«Ma oggi è ancora più attrattivo un fattore non misurabile economicamente: l'operatore acrobatico è un servizio di tendenza e lo apprezzano i condomini che già subiscono i disagi dei lavori», racconta Riccardo Iovino, l'imprenditore genovese che nel 1994 ha avuto l'idea di portare il cantiere su una corda (doppia). Tutto nasce dalla sua passione per il mare: lovino faceva lo skipper oceanico e quando c'era da sistemare un danno alle barche in alto mare si calava lungo le fiancate agganciato alle corde. «Poi un giorno a Genova un amico mi parla della grondaia di casa sua, alta 25 metri, che andava sistemata. Ci provo io, gli dico». Iovino la sostituisce e si accende la lampadina del business. «Ho trascorso mesi a

scrivere con la mia Olivetti Lettera 22 il progetto, spedito a 65o amministratori di condominio, finché un giorno

di Fabio Sottocornola

un'anziana signora mi dà l'incarico. Siamo partiti e non ci siamo fermati più)>.

Oggi l'azienda corre e si apre a varie possibilità di affari: servizi come la app per la gestione del condominio (assemblee, pagamenti), dal franchising all'estero. Per non parlare dei bonus sulle ristrutturazioni edilizie. Ma anzitutto, ci sono i numeri: a partire dal fatturato chiuso, nel pandemico 2020, a quota 46,1 milioni con una crescita del 10,5% e un ebitda a 5 milioni (più 18,7%). Difficile avere da Iovino previsioni sull'anno in corso. «Un dato lo posso fornire: nel solo mese di aprile l'incremento di ordini e contratti è stato del 460% sull'anno».

11 bonus

EdiliziAcrobatica sta sfruttando al massimo il bonus del 9o% sulle facciate e molto si attende dal superbonus del no%, «se soltanto riuscissimo ad uscire dal delirio burocratico» afferma deciso. Due sono le strade intraprese: anzitutto un accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo che mette a disposizione un plafond fino a otto milioni di euro per la cessione alla banca di crediti fiscali in arrivo dai lavori di ristrutturazione: supporto considera-

28-06-2021 Economia ²⁵ del CORRIERE DELLA SERA

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to necessario da Iovino per affrontare con serenità i lavori. A fine marzo (ultimi dati) erano avviati 33o cantieri per oltre 22 milioni di euro. Seconda novità: la nascita della Energy Acrobatica no, controllata all'So% (il resto è della torinese Buildings, ingegneristica edile) che sarà main contractor: un unico centro di gestione dell'iter dal condominio alle aziende edili fino ai consulenti che rilasciano le certificazioni energetiche.

Lo scorso anno EdilizAcrobatica è arrivata a 50o mila ore lavorate: la crescita dell'attività porta alla ricerca di operatori, tutti assunti, nessun interinale. «All'inizio prendevo alpinisti e rocciatori, gente capace di stare sospesa sulle corde», racconta Iovino, «ma era sbagliato. Avevo bisogno di muratori, imbianchini, persone del mondo edile. Così abbiamo fatto partire uri Arademy interna per il reclutamento e la formazione». A maggio hanno inserito 53 persone. Dopo la rete in franchising italiana (94 aree), si punta all'estero. A Barcellona c'è un'alleanza con la società che cura la manutenzione della Sagrada Familia ma l'ambizione è Madrid. Lo stesso vale per la Francia: dopo Marsiglia e alcune città del Midì, l'obiettivo sono i tetti di Parigi. Poi Londra e la Germania. «In cinque anni puntiamo a venti acquisizioni, monitoriamo 40o aziende». Sul fronte finanziario, la società ha un dual listing tra Milano e Parigi, con il pacchetto di controllo nella holding di famiglia che fa capo a Iovino e alla compagna Anna Marras.

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«All'inizio assumevo scalatori e rocciatori. Sbagliavo. O i cerco muratori e imbianchini. Da formare per lavorare nel vuoto»

«All'estero puntiamo su Madrid. Poi ai tetti di Parigi. In cinque anni vogliamo arrivare a Londra e a chiudere venti acquisizioni»

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