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Banca Mediolanum

Quarterly Report Nov 7, 2025

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Quarterly Report

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Gruppo Mediolanum

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2025

Banca Mediolanum S.p.A.

Capogruppo del Gruppo Bancario Mediolanum iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari Banca iscritta all'Albo delle Banche - Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Capitale sociale euro 600.698.453,40 i. v. - Codice Fiscale - Iscr. Registro Imprese di Milano n. 02124090164 - P. IVA 10540610960 del Gruppo IVA Banca Mediolanum

Sede Legale

Palazzo Meucci – Via Ennio Doris 20079 Basiglio (MI) – T +39 02 9049 1 [email protected] Bancamediolanum.it

INDICE

CARICHE SOCIALI 4
AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 30 SETTEMBRE 2025 5
HIGHLIGHTS CONSOLIDATI 2025 7
PROFILO DEL GRUPPO 16
RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 22
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 69
NOTE ILLUSTRATIVE 76
ACCONTO DIVIDENDO 2025 95
PROSPETTI CONTABILI BANCA MEDIOLANUM S.p.A 10
NOTE ILLUSTRATIVE 110
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMEN SOCIETARI
GLOSSARIO 117

CARICHE SOCIALI

CARICHE SOCIALI

Giovanni Pirovano Presidente

Massimo Antonio Doris Amministratore Delegato

Annalisa Sara Doris Vice Presidente

Anna Gervasoni

Francesco Maria Frasca Consigliere

Giovanni Lo Storto Consigliere

Consigliere

Paolo Gibello Ribatto Consigliere

Francesca Reich Consigliere

Patrizia Giangualano Consigliere

Roberta Pierantoni Consigliere

Carlo Vivaldi Consigliere

Giovanna Luisa Maria Redaelli Consigliere

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Giacinto Gaetano Sarubbi Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

Francesco Schiavone
Panni
Presidente
del Collegio Sindacale
Teresa Naddeo Sindaco Effettivo
Gian Piero Sala Sindaco Effettivo

DIRETTORE GENERALE

Igor Garzesi

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

Luca Maria Rovere

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Angelo Lietti

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 30 SETTEMBRE 2025

(*) la società August Lenz & Co. AG in liquidazione non fa più parte del Gruppo Bancario Mediolanum

HIGHLIGHTS CONSOLIDATI 2025

I principali risultati del Gruppo Mediolanum al 30 settembre 2025

L'ANDAMENTO ECONOMICO

Il Gruppo Mediolanum chiude il periodo al 30 settembre 2025 con un utile netto pari a 726,0 milioni di euro rispetto a 674,3 milioni di euro del periodo di confronto.

Il margine operativo del periodo in esame cresce del +5,1% rispetto al 30 settembre 2024, attestandosi a 891,4 milioni di euro. Il margine di contribuzione registra una crescita di +71,8 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, principalmente riconducibile a una crescita delle commissioni nette per +93,8 milioni di euro, a maggiori proventi da altri investimenti per +5,3 milioni di euro e minori rettifiche di valore nette su crediti per +2,7 milioni di euro, e alla contrazione del margine di interesse per -31,7 milioni di euro.

I costi del periodo risultano in crescita di -28,3 milioni di euro rispetto al periodo di confronto.

Le spese generali e amministrative del periodo si incrementano del +5,4%, attestandosi a -564,7 milioni di euro (30.09.2024: -535,6 milioni di euro), principalmente per maggiori costi operativi di funzionamento; in crescita anche gli accantonamenti netti per rischi e oneri che passano da -38,6 milioni di euro del 30 settembre 2024 a -57,8 milioni di euro del periodo in esame.

Nel periodo si registrano effetti di mercato positivi per +25,6 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, riconducibili sia all'incremento dei profitti/perdite netti da investimenti al fair value per +13,1 milioni di euro che a maggiori commissioni di performance per +12,4 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024.

Le voci contributi e fondi di garanzia ordinari e straordinari registrano un decremento di +29,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto.

I contributi ordinari registrano un decremento di +18,7 milioni di euro rispetto al periodo precedente e accolgono principalmente lo stanziamento del contributo al Fondo di Garanzia Vita per -12,4 milioni di euro. Il periodo di confronto comprendeva sia l'ultima tranche del DGS per -18,9 milioni di euro, che il primo stanziamento al fondo di Garanzia Vita per -12,8 milioni di euro.

I contributi straordinari (presenti nella voce "effetti straordinari") risultano anch'essi in diminuzione per +10,3 milioni di euro; principalmente per la contribuzione al salvataggio di istituti bancari in difficoltà per -11,1 milioni di euro non più dovuto nel 2025; mentre nei 9 mesi del 2025 si sono registrati costi per -0,8 milioni di euro afferenti alla svalutazione dei Fondi Atlante.

DATI ECONOMICI CONSOLIDATI

Principali voci del conto economico consolidato

Le commissioni attive: dettaglio per natura

I costi: dettaglio per natura

Gli effetti mercato: dettaglio per natura

DATI PATRIMONIO E RACCOLTA NETTA AMMINISTRATO E GESTITO

Il Patrimonio Amministrato e Gestito

La Raccolta Netta Amministrato e Gestito

I CLIENTI

L'andamento della Base Clienti

(*) Totale Clienti di Banca e Banco Mediolanum

(**) 1.417K Clienti Bancarizzati di cui 69% Prima Banca di cui 39% Unica Banca

Il Patrimonio medio per Cliente1

Patrimonio medio per Cliente

1 Clienti primi intestatari di conto corrente di Banca Mediolanum

INDICI REGOLAMENTARI DI PATRIMONIALIZZAZIONE

Coefficienti patrimoniali consolidati al 30 settembre 2025

COMMON EQUITY
TIER 1
TIER 1 TOTAL CAPITAL RATIO
TIER 1
23,2%
23,2% 23,2%

TIER 1 TOTAL CAPITAL RATIO

Evoluzione del Common Equity Tier 1 Ratio

Valori espressi in %

Altri indici regolamentari di patrimonializzazione e liquidità

Altri indici regolamentari di patrimonializzazione e liquidità 30/09/2025 31/12/2024
MREL TREA 25,3% 25,9%
Leverage Ratio 8,6% 7,8%
Liquidity Coverage Ratio 399,5% 386,6%

Adeguatezza patrimoniale del Conglomerato Finanziario2

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024
Conglomerato finanziario a prevalenza bancaria
Mezzi patrimoniali 4.220 4.189
Requisiti patrimoniali bancari 1.804 1.628
Requisiti patrimoniali assicurativi 1.465 1.592
Eccedenza (deficit) patrimoniale 951 969

Evoluzione dell'Eccedenza patrimoniale del Conglomerato Finanziario a prevalenza bancaria

2 Si precisa che l'adeguatezza patrimoniale al 30 settembre 2025 è stata calcolata secondo i limiti di capitalizzazione ad esito del periodico processo di revisione e di valutazione prudenziale (SREP) comunicati da Banca Centrale Europea. I requisiti assicurativi sono relativi all'ultima segnalazione semestrale (30 giugno 2025) del Gruppo Assicurativo Mediolanum inviata all'Organo di Vigilanza. I valori indicati potrebbero essere oggetto di aggiornamento in fase di segnalazione agli organi di Vigilanza, a tal riguardo si segnala che a far data dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo framework normativo bancario denominato Basilea IV, che introduce numerose novità in tema di vigilanza prudenziale.

ALTRI INDICATORI

Informazioni sul titolo azionario

30/09/2025 31/12/2024
Numero azioni ordinarie (Unità) 745.386.391 745.278.391
Quotazione alla fine del periodo (Euro) 17,05 11,49
Capitalizzazione di borsa (milioni di Euro) 12.709 8.563
Patrimonio netto (milioni di Euro) 4.434 4.026

Utile per azione

Euro 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024
Utile base per azione (basic EPS) 0,983 1,515 0,912
Utile diluito per azione (diluited EPS) 0,975 1,498 0,902

Indicatori del credito

Indicatori del credito 30/09/2025 31/12/2024
Gross NPL 1,49% 1,47%
Net NPL 0,78% 0,79%
Cost of risk 0,15% 0,18%

Indicatori di costo

Indicatori di costo 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024
Cost/Income ratio 37,2% 39,0% 38,3%
Acquisition costs/Gross Commission income Ratio 34,3% 34,1% 33,4%

Struttura operativa

Struttura Operativa (Unità) 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024
Organico puntuale 3.956 3.825 3.802
Numero dei consulenti finanziari 6.682 6.415 6.352

Per le definizioni utilizzate nella presente sintesi dei risultati si rimanda alla sezione Glossario in calce al documento.

PROFILO DEL GRUPPO

PROFILO DEL GRUPPO

Vision e Mission

Vision

Crediamo in un mondo migliore, costruito ogni giorno per le persone e per il pianeta. Crediamo nel rapporto umano e in una relazione profonda, improntata alla libertà. Crediamo che la nostra visione consapevole e positiva del mondo e della vita faccia davvero la differenza.

Mission

Costruire con le persone relazioni di profonda conoscenza, che durano nel tempo, fondate su lealtà, fedeltà e trasparenza.

Dedicare una consulenza personalizzata unica, con soluzioni efficaci che coprono tutto l'arco della vita delle persone.

Agire in modo innovativo e sostenibile per il benessere della persona, delle famiglie e della collettività.

… i nostri valori

Non c'è valore più grande della LIBERTA'

È il valore con il quale Mediolanum ha cambiato l'idea stessa di banca.

La libertà di una relazione sincera e vera con le persone.

È sentirsi davvero liberi di poter raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni.

La persona è al centro

Il rapporto umano è il fondamento di ogni persona che lavora in Mediolanum. Costruire una RELAZIONE ci aiuta a comprendere i progetti della persona, accompagnarla nella gestione dei suoi risparmi e nel raggiungimento del suo benessere. Diventare un riferimento personale nel tempo significa crescere insieme.

RESPONSABILITA' Siamo persone per le persone

Abbiamo piena consapevolezza del ruolo sociale che rivestiamo.

Sappiamo agire con eticità e trasparenza, anche con decisioni controcorrente.

Ci impegniamo nella solidarietà e in progetti di educazione e di sviluppo, con interventi tangibili e ad alto impatto sociale.

Crediamo nel costante MIGLIORAMENTO

Anticipiamo e rispondiamo alle esigenze delle persone, forti della nostra storia e delle nostre radici. Sviluppiamo soluzioni innovative per favorire comportamenti sostenibili nell'interesse della collettività.

L'INNOVAZIONE SOSTENIBILE è il nostro impegno.

La POSITIVITA' è rendere possibile quello che sembra impossibile

Alla base di questa filosofia di vita e di business c'è la conoscenza acquisita, la nostra esperienza e la certezza del nostro operato.

È restare sempre fedeli a questo valore e trasferire questo spirito alle persone.

È essere capaci di cogliere opportunità dove nessuno le vede.

MODELLO DI BUSINESS COMMERCIALE DEL GRUPPO MEDIOLANUM

Il modello di business commerciale di Banca Mediolanum è costruito per soddisfare le esigenze estrinseche e intrinseche di ciascun Cliente. Il cliente, grazie ai numerosi canali di comunicazione, può scegliere come "usare" la "sua" banca, decidendo i tempi e le modalità di relazione che di volta in volta preferisce. Banca Mediolanum offre in modo semplice e facilmente accessibile prodotti e servizi che rispondono alle esigenze delle persone e delle famiglie, le quali sono il target di riferimento principale.

Attraverso i Family Banker®, iscritti all'Albo unico dei consulenti finanziari, Banca Mediolanum offre ai suoi Clienti assistenza nella gestione del risparmio e consulenza in materia di investimenti, in abbinamento ai prodotti e ai servizi offerti dalla banca stessa. Banca Mediolanum non vende semplicemente prodotti, ma offre soluzioni. Questo principio permette di operare nelle diverse aree di business dei servizi finanziari, con la competenza e la flessibilità necessarie per meglio rispondere ai costanti mutamenti economici, fiscali, finanziari e normativi. La strategia d'investimento è frutto di un attento studio dei mercati mondiali e di elevate competenze che Mediolanum ha sviluppato nella gestione del risparmio, con il risultato di contenere i rischi di concentrazione degli investimenti.

LA BANCA COSTRUITA INTORNO AL CLIENTE

Modello integrato di Business

RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Relazione sulla gestione del Gruppo Mediolanum

Il Gruppo Mediolanum chiude il periodo al 30 settembre 2025 con un utile netto pari a 726,0 milioni di euro rispetto a 674,3 milioni di euro del periodo di confronto.

LO SCENARIO MACROECONOMICO

Nel terzo trimestre del 2025 l'economia globale ha confermato una sorprendente resilienza, nonostante le molteplici fonti di incertezza geopolitica e commerciale. Al netto delle tensioni internazionali, la crescita mondiale ha continuato a superare le attese, sostenuta da una domanda ancora solida e da politiche economiche generalmente espansive.

Negli Stati Uniti, la congiuntura ha mostrato una dinamica robusta: il PIL del secondo trimestre è cresciuto del +3,8% annualizzato, in netto recupero dopo la lieve contrazione dei primi mesi dell'anno. I consumi privati restano sostenuti, mentre gli investimenti in conto capitale si confermano in accelerazione, spinti dal ciclo di spesa legato all'intelligenza artificiale e alle infrastrutture tecnologiche. Permangono tuttavia segnali di raffreddamento del mercato del lavoro e una dinamica dei prezzi in lieve risalita, con il PCE — l'indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve — al +2,9% a/a ad agosto.

In questo contesto, la Fed ha avviato a settembre il primo taglio dei tassi del 2025 (-25 pb, portando il corridoio al 4-4,25%), motivandolo con l'esigenza di preservare la crescita in un contesto di rallentamento dell'occupazione. Il mercato sconta la possibilità di ulteriori due interventi entro fine anno, anche se aumentano le preoccupazioni sull'indipendenza della banca centrale, oggetto di forti pressioni politiche.

Sul piano fiscale, la nuova legge "One Big Beautiful Bill Act" (OBBBA) include misure di stimolo all'economia ma solleva interrogativi sulla sostenibilità dei conti pubblici; tuttavia, l'aumento delle entrate legate ai dazi dovrebbe mitigare, almeno in parte, l'impatto sul deficit.

Nell'area euro, il quadro resta stabile ma privo di slanci significativi. La crescita si mantiene moderata, ma gli indicatori congiunturali non segnalano un deterioramento del ciclo economico, grazie anche agli effetti dell'allentamento monetario portato avanti nei trimestri precedenti. La BCE, nella riunione di settembre, ha mantenuto i tassi invariati al 2%, ritenendo l'inflazione ormai vicina all'obiettivo di medio termine. L'istituto ha lievemente rivisto al rialzo le stime di crescita per il 2025 (+1,2%), mentre sul fronte fiscale si profila un contributo più espansivo, soprattutto in Germania, dove i maggiori investimenti pubblici e la spesa per la difesa dovrebbero offrire un sostegno aggiuntivo all'economia nei prossimi anni.

In Cina, l'export ha mostrato una buona tenuta nonostante l'innalzamento dei dazi USA, tuttavia, la domanda interna rimane piuttosto debole, mentre le pressioni deflazionistiche si sono intensificate. L'impulso fiscale, più forte nella prima parte dell'anno, si è attenuato, ma il target di crescita intorno al 5% appare ancora raggiungibile. Sul fronte dei mercati, la borsa cinese si conferma tra le migliori da

inizio anno, sostenuta da valutazioni contenute e da un clima politico più favorevole al mercato, con il governo impegnato in un graduale riequilibrio tra sostegno pubblico e disciplina fiscale.

I MERCATI FINANZIARI

Mercati obbligazionari Variazione (pb) Rendimento
RENDIMENTI GOVERNATIVI Dal 31/12/2024
al 30/09/2025
3° trim. 30/09/2025 31/12/2024
Stati Uniti
2 anni (63,33) (11,09) 3,61% 4,24%
5 anni (64,12) (5,63) 3,74% 4,38%
10 anni (41,87) (7,77) 4,15% 4,57%
30 anni (5,02) (4,33) 4,73% 4,78%
Germania
2 anni (6,30) 15,80 2,02% 2,08%
5 anni 15,50 13,90 2,31% 2,15%
10 anni 34,40 10,40 2,71% 2,37%
30 anni 68,30 18,00 3,28% 2,60%
Italia
2 anni (17,80) 17,50 2,24% 2,42%
5 anni (10,40) 6,40 2,76% 2,87%
10 anni 1,20 5,80 3,53% 3,52%
30 anni 25,60 12,00 4,46% 4,21%
Mercati obbligazionari Variazione (pb) Rendimento
SPREAD Dal 31/12/2024
al 30/09/2025
3° trim. 30/09/2025 31/12/2024
Italia - Germania
2 anni (11,54) 1,68 0,22% 0,34%
10 anni (33,16) (4,62) 0,82% 1,15%
Spagna - Germania
2 anni (7,97) (4,45) 0,09% 0,17%
10 anni (14,75) (8,88) 0,55% 0,69%
SPREAD DI CREDITO
Societari
US IG (6,00) (9,00) 0,74% 0,80%
US HY (20,00) (23,00) 2,67% 2,87%
Euro IG (23,00) (13,00) 0,79% 1,02%
Euro HY (44,00) (38,00) 2,65% 3,09%
Emergenti
EM valuta forte (21,00) (21,00) 1,99% 2,20%

Nel comparto obbligazionario, nonostante l'elevato livello di debito pubblico su entrambe le sponde dell'Atlantico, i rendimenti si sono mantenuti contenuti e l'indice Bloomberg Global Aggregate ha chiuso in positivo (+0,7% nel mese e +0,6% nel trimestre).

Negli Stati Uniti, dopo l'approvazione del "One Big Beautiful Bill Act", il debito nazionale è aumentato di 1,3 trilioni di dollari, raggiungendo i 37,5 trilioni. Un'ulteriore esplosione del debito appare tuttavia

remota, anche grazie alle entrate derivanti dai dazi, che compensano parzialmente l'aumento della spesa pubblica.

Il MOVE index, barometro della volatilità obbligazionaria, è sceso di circa il 20% da inizio anno, segnalando fiducia nella tenuta dei conti federali.

Tra i fattori chiave per il mercato dei Treasury figurano da un lato i timori per l'indipendenza della Fed, dall'altro le attese di una linea più accomodante da parte della stessa banca centrale – attese rafforzate dall'approssimarsi della scadenza del mandato di Powell, prevista per maggio, quando dovrebbe subentrare una figura più vicina alla visione di Trump.

A fine settembre, i rendimenti si attestavano al 3,61% sul biennale, al 4,15% sul decennale (dal 4,23% di giugno) e al 4,73% sul trentennale (dal 4,77% di giugno). La curva USA resta ripida, anche se leggermente meno rispetto a un mese fa, riflettendo aspettative di inflazione più sostenuta e deficit in crescita.

In Europa, l'attenzione resta concentrata sulla Francia, dove le tensioni politiche si intrecciano a quelle fiscali: secondo la Commissione Europea, il deficit/PIL dovrebbe attestarsi al 5,6% nel 2025 e 5,7% nel 2026, ben oltre il limite del 3%. Fitch ha ridotto il rating del Paese da "AA-" ad "A+", e DBRS da "AA high" ad "AA". In controtendenza, l'Italia ha ottenuto un upgrade da Fitch (da BBB a BBB+, outlook stabile). Di conseguenza, a fine trimestre il rendimento dell'OAT decennale francese si è attestato al 3,53% (dal 3,28% di giugno), in linea con quello del BTp decennale (3,53%).

Il Bund tedesco è rimasto stabile al 2,71% (dal 2,61% di giugno), mentre lo spread BTp-Bund è sceso a 82 punti base (dagli 87 di fine giugno).

Nel trimestre si è inoltre osservata una ulteriore compressione degli spread creditizi, ai minimi dal 1998 negli Stati Uniti e dal 2007 in Europa per il segmento investment grade, con dinamiche positive anche per l'obbligazionario emergente in valuta forte.

Mercati azionari Variazione %
Indici Mondiali Dal 31/12/2024 al
30/09/2025
3° trim.
MSCI All Country World (in USD) 17,05% 7,29%
MSCI World (in USD) 16,15% 6,96%
Indici Statunitensi
Dow Jones I.A. 9,06% 5,22%
S&P 500 13,72% 7,79%
Nasdaq Comp. 17,34% 11,24%
Indici Europei
STOXX Europe 600 9,96% 3,11%
EURO STOXX 15,50% 3,89%
FTSE MIB 24,98% 7,37%
DAX 19,95% (0,12%)
CAC 40 6,98% 3,00%
AEX 7,30% 3,23%
IBEX 35 33,46% 10,60%
SMI 4,38% 1,58%
FTSE 100 14,41% 6,73%
Indici Asiatici
NIKKEI 225 12,63% 10,98%
S&P/ASX 200 8,45% 3,59%
CSI 300 17,94% 17,90%
Hang Seng 33,88% 11,56%
Indici Emergenti
MSCI Emerging Markets (in USD) 25,16% 10,08%

Il terzo trimestre del 2025 si è chiuso in territorio positivo per i mercati azionari globali, sostenuti dall'allentamento delle tensioni sui dazi – il cui impatto si è rivelato finora più contenuto del previsto – dalla solidità dell'economia mondiale e da un atteggiamento ancora generalmente accomodante delle banche centrali.

L'indice MSCI World All Country ha registrato un progresso del +7,3% tra luglio e settembre (+3,5% nel solo mese di settembre).

Negli Stati Uniti, l'S&P 500 ha superato per la prima volta nella storia i 6.600 punti, spinto dalla decisione della Fed di tornare a tagliare i tassi di interesse. L'indice ha chiuso il trimestre con un rialzo del +7,8% (+3,5% nel mese), mentre il VIX si è mantenuto su livelli contenuti, riflettendo un clima di fiducia tra gli investitori.

Le stime sugli utili continuano a migliorare (+10% nel 2025 e +13% nel 2026, secondo Bloomberg), con prospettive positive anche sui margini di profitto. La crescita è ormai diffusa a gran parte dei settori, non più concentrata solo nelle cosiddette Magnifiche 7.

Il Nasdaq, favorito dall'intensa attività di partnership e accordi strategici nel comparto dell'intelligenza artificiale, ha guadagnato il +5,6% a settembre e il +11,2% nel trimestre.

In Europa, i mercati hanno reagito con relativa calma alle incertezze politiche. Complici il calo dei costi energetici, l'indice Stoxx Europe 600 ha archiviato un rialzo del +3,1% nel trimestre (+1,5% a settembre). Tra i principali listini, spiccano il FTSE MIB (+1,3% a settembre, +7,4% nel trimestre) e l'IBEX 35 spagnolo (+3,6% e +10,6% rispettivamente), mentre il CAC 40 francese ha mostrato una buona tenuta (+2,5% nel mese, +3% nel trimestre). Più debole invece il DAX tedesco (-0,1% sia nel mese sia nel trimestre). In Asia, il Nikkei giapponese ha registrato un incremento dell'+11% nel trimestre (+5,2% a settembre). L'azionario cinese ha chiuso in rialzo sia nel mese (+3,2% per il CSI 300) sia nel trimestre (+17,9%), grazie al sostegno delle autorità, ai risparmi elevati delle famiglie confluiti sui mercati e all'ottimismo legato all'IA. Nel complesso, anche l'indice MSCI Emerging Markets ha mostrato un solido andamento (+10,1% nel trimestre, +7% a settembre).

A livello settoriale, Telecomunicazioni e Tecnologia si sono confermati tra i comparti più brillanti, trainati dal fermento legato all'intelligenza artificiale.

Variazione % Livello
Materie Prime Dal 31/12/2024
al 30/09/2025
3° trim. 30/09/2025 31/12/2024
Bloomberg Commodity Index 5,94% 2,56% 104,63 98,76
Petrolio (Brent) (8,38%) (0,10%) 67,90 74,11
ORO 47,04% 16,83% 3.858,96 2.624,50
Variazione % Livello
Valute Dal 31/12/2024
al 30/09/2025
3° trim. 30/09/2025 31/12/2024
Eur Usd 13,33% (0,45%) 1,17 1,04
Eur Gbp 5,47% 1,68% 0,87 0,83
Eur Jpy 6,60% 2,21% 173,53 162,78
Dollar Index (9,87%) 0,93% 97,78 108,49

Nel comparto delle materie prime, l'indice Bloomberg Commodity ha guadagnato il +1,8% nel mese e il +2,6% nel trimestre, sostenuto dai metalli preziosi (oro, argento, platino) e dai metalli industriali, in particolare il rame, favorito dalle prospettive legate alla transizione energetica. Il petrolio Brent ha chiuso il trimestre pressoché invariato, intorno ai 67 dollari al barile, dopo che i Paesi OPEC+ hanno deciso di aumentare la produzione a un ritmo più graduale del previsto a causa della domanda debole.

Prosegue invece il rally dell'oro, che si è attestato a 3.850 dollari l'oncia, segnando il miglior mese dal 2020 (+16,8% nel trimestre, +47% da inizio anno). A sostenerlo, una combinazione di fattori geopolitici, aspettative di politica monetaria più espansiva, timori inflazionistici e indebolimento del dollaro, oltre agli acquisti delle banche centrali.

Il dollaro USA continua infatti a indebolirsi, con l'US Dollar Index in calo di quasi il 10% da inizio anno.

IL MERCATO BANCARIO3 LA RACCOLTA BANCARIA

Secondo le prime stime del SI-ABI a settembre 2025 la raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia – rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in c/c, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine; i depositi sono al netto delle operazioni con controparti centrali) e dalle obbligazioni (al netto di quelle riacquistate da banche) – era pari a 2.103 miliardi di euro in aumento del 2,8% rispetto ad un anno prima (+2,7% il mese precedente).

Ad agosto 2025, rispetto ad un anno prima, sono risultati in aumento i depositi dall'estero: in dettaglio, quelli delle banche operanti in Italia risultavano pari a 496,4 miliardi di euro, +17,7% rispetto ad un anno prima. La quota dei depositi dall'estero sul totale della raccolta era pari al 16,9% (15,1% un anno prima). Il flusso netto di provvista dall'estero nel periodo compreso fra agosto 2024 e agosto 2025 è stato positivo per 74,6 miliardi di euro.

Ad agosto 2025 la raccolta netta dall'estero (depositi dall'estero meno prestiti sull'estero) è stata pari a 140,1 miliardi di euro (-8,6% la variazione tendenziale). Sul totale degli impieghi sull'interno è risultata pari a 8,3% (9,1% un anno prima), mentre i prestiti sull'estero – sempre alla stessa data - sono ammontati a 356,3 miliardi di euro. Il rapporto prestiti sull'estero/depositi dall'estero è risultato pari al 71,8% (63,7% un anno prima).

Secondo le prime stime del SI-ABI il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dello stock di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie) si è collocato, a settembre 2025, allo 0,91% (0,90% nel mese precedente). In particolare, il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è risultato pari allo 0,63% (come nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022) e quello delle obbligazioni al 2,88% (2,83% nel mese precedente). Il tasso sui soli depositi in conto corrente era pari allo 0,27%, tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento.

Con riferimento alle nuove operazioni, le stime del SI-ABI indicano che il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei flussi di depositi in conto corrente, depositi a durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso, obbligazioni e pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie) si è collocato, a settembre 2025, all'1,85% (0,60% a giugno 2022, ultimo mese prima dell'inizio dei rialzi dei tassi d'interesse ufficiali). In particolare, il tasso sui depositi con durata prestabilita in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è stimato a 1,97% (0,29% a giugno 2022 con un incremento di 168 punti base).

Ad agosto tale tasso era il 2,00% in Italia, superiore a quello medio dell'area dell'euro (1,84%). Il tasso sulle nuove obbligazioni a settembre 2025 è pari al 2,50% (1,31% a giugno 2022 con un incremento di 119 punti base).

3 Fonte: ABI MONTHLY OUTLOOK – Ottobre 2025 - Sintesi

Sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato si è collocato, a settembre 2025, al 3,05%, in aumento di 4 punti base rispetto al mese precedente e in calo di 10 punti base rispetto al valore di un anno prima (3,15%). Ad agosto il rendimento lordo sul mercato secondario dei CCT è risultato pari a 2,91% (2,91% anche il mese precedente e 4,72% un anno prima). Con riferimento ai BTP, il rendimento medio è risultato pari a 3,27% (3,24% il mese precedente; 3,42% un anno prima). Il rendimento medio lordo annualizzato dei BOT, infine, si è collocato a 1,93% (1,91% nel mese precedente; 3,20% un anno prima).

IMPIEGHI BANCARI

Sulla base di prime stime del SI-ABI il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pronti contro termine con controparti centrali) a settembre 2025 si è collocato a 1.647,4 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +0,9% (+0,9% nel mese precedente), calcolata includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

I prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati, nello stesso mese, pari a 1.420 miliardi di euro in crescita dell'1,5% rispetto ad un anno prima.

I prestiti a famiglie e società non finanziarie erano pari a 1.281 miliardi di euro in aumento dell'1,8% su base annua11 (+1,6% nel mese precedente).

Secondo i dati ufficiali di Banca d'Italia, ad agosto 2025 il tasso di variazione dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultato pari a +1,2% (+0,7% nel mese precedente).

Il totale dei prestiti alle famiglie è aumentato del 2,0% (come nel mese precedente). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata stabile rispetto al mese precedente per i prestiti per l'acquisto di abitazioni (+2,9% come nel mese precedente) mentre per il credito al consumo si è registrata una lieve accelerazione (+4,7% rispetto a +4,5% del mese precedente).

Nel secondo trimestre del 2025 la quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario si è attestata al 63,1% (63,9% nel trimestre precedente). Il rapporto fra l'entità del prestito e il valore dell'immobile è pari al 77,7% (77,8% nel trimestre precedente).

Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a settembre 2025 il tasso sui nuovi prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni - che sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – era pari a 3,25% (3,28% nel mese precedente; 2,05% a giugno 2022; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui il 90,1% erano a tasso fisso (86,5% il mese precedente). Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è sceso al 3,33% dal 3,38% del mese precedente (1,44% a giugno 2022; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è pari al 3,92% come nel mese precedente (2,21% a giugno 2022; 6,16% a fine 2007).

DIFFERENZIALE TASSI

Con riferimento ai flussi, il margine calcolato come differenza tra i tassi attivi e passivi sulle nuove operazioni, con famiglie e società non finanziarie, a settembre 2025, in Italia risulta pari a 196 punti base (143 punti a giugno 2022, prima del rialzo dei tassi di interesse ufficiali).

Il differenziale fra tasso medio dell'attivo fruttifero denominato in euro nei confronti di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta in euro da clientela (rappresentata da famiglie e società non finanziarie), nello stesso mese, si è posizionato a 2,54 punti percentuali in Italia (2,55 nel mese precedente).

Il margine sui prestiti concessi alle famiglie dalle banche nei principali paesi europei (calcolato come differenza tra i tassi di interesse sui nuovi prestiti e un tasso medio ponderato di nuovi depositi delle famiglie e società non finanziarie) è risultato, ad agosto 2025, pari a 128 punti base in Italia, un valore inferiore ai 185 punti della Germania, e superiore ai 90 punti della Spagna e ai 95 punti della Francia.

PORTAFOGLIO TITOLI

Sulla base di prime stime del SI-ABI a settembre 2025, il totale dei titoli nel portafoglio delle banche operanti in Italia è risultato pari a 558,2 miliardi di euro, in calo rispetto al mese precedente (562,2 miliardi).

Secondo i dati ufficiali di Banca d'Italia, aggiornati ad agosto 2025, il valore dei titoli di Stato nei bilanci bancari era pari a 385,6 miliardi, corrispondente al 68,6% del portafoglio complessivo.

TASSI DI INTERESSE ARMONIZZATE IN ITALIA E NELL'AREA EURO

Gli ultimi dati disponibili relativi ai tassi di interesse applicati nell'area dell'euro, indicano che il tasso sui nuovi crediti bancari di importo fino ad un milione di euro concessi alle società non finanziarie era pari al 3,77% ad agosto 2025 (3,77% il mese precedente; 5,10% un anno prima), un valore che si confronta con il 3,94% rilevato in Italia (4,01% nel mese precedente; 5,49% un anno prima).

I tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad un milione di euro erogati alle società non finanziarie sono risultati, nello stesso mese, pari al 3,18% nella media dell'area dell'euro (3,31% nel mese precedente; 4,86% un anno prima), mentre in Italia era pari al 3,08% (3,26% nel mese precedente; 4,91% un anno prima).

Nello stesso mese, infine, il tasso sui conti correnti attivi e prestiti rotativi alle famiglie si è posizionato al 7,28% nell'area dell'euro (7,29% nel mese precedente e 8,16% un anno prima) e al 4,61% in Italia (4,77% nel mese precedente; 6,09% un anno prima).

IL MERCATO ASSICURATIVO

PREMI VITA4

Nel mese di agosto la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a 5,2 miliardi di euro, pressoché stazionaria (+0,3%) rispetto all'analogo mese del 2024, quando il volume

4 Fonte: ANIA TRENDS Nuova produzione vita –– dati relativi ad agosto 2025

di nuovi affari registrava un incremento annuo del 25,6%. Da gennaio i nuovi premi vita emessi sono stati pari a 64,3 miliardi di euro, il 10,5% in più rispetto ai primi otto mesi del 2024, quando si osservava una crescita del 20,9%.

Nel mese di agosto il 61% delle imprese - che rappresentano a loro volta il 39% del mercato in termini di premi - ha registrato una raccolta superiore a quella dello stesso mese del 2024 e il 58% delle imprese, per una quota premi pari al 34%, ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+0,3%).

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a 0,7 miliardi di euro, in aumento del 26,3% rispetto al corrispondente mese del 2024, i nuovi affari vita complessivi nel mese di agosto sono stati pari a 6,0 miliardi di euro (+3,0%) mentre da inizio anno hanno raggiunto 71,6 miliardi di euro, il 10,4% in più rispetto ai primi otto mesi del 2024.

Relativamente ai premi distinti per ramo, nel mese di agosto, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a 3,6 miliardi di euro (il 69% dell'intera nuova produzione vita), in aumento del 4,9% rispetto all'analogo mese del 2024; di tale importo, il 41% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume in crescita del 43,0% rispetto all'analogo mese del 2024. Tenuto conto anche dell'emesso da inizio anno, i premi complessivi di ramo I sono ammontati a 43,2 miliardi di euro, il 2,2% in più rispetto all'analogo periodo del 2024 (quando si registrava una variazione pari a +13,6%).

Negativa la variazione della raccolta dei nuovi premi di agosto afferenti a polizze di ramo V che da gennaio è stata pari a 455 milioni di euro, il 55,9% in più rispetto ai primi otto mesi del 2024.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 31% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva di unit-linked, collegate prevalentemente a fondi di tipo "classico", senza forme di protezione finanziaria o di garanzia di rendimento minimo) per 1,6 miliardi di euro, l'8,4% in meno rispetto ad agosto 2024 (la prima variazione negativa da inizio anno); il 34% dei nuovi premi di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo del 45,4% rispetto all'analogo mese del 2024. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata dunque pari a 20,5 miliardi di euro, il 31,9% in più rispetto all'analogo periodo del 2024, quando si registrava un aumento del 46,7%.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), a tutto agosto 2025 si osserva un volume di nuovi premi pari a 48 milioni di euro e un calo dell'1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2024, mentre i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti, con un importo pari a 101 milioni di euro, sono risultati in crescita del 27,9%.

Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,1 milioni, in aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, si osserva come da inizio anno i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino pari a 1,0 miliardi di euro il 18,2% in più rispetto al corrispondente periodo del 2024; il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui il 58% sottoscritto tramite prodotti multiramo.

Nello stesso periodo la raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio ha raggiunto un importo pari a 759 milioni di euro (di cui quasi il 60% è afferente a polizze non abbinate a mutui o credito al consumo), con un incremento del 5,8% rispetto ai primi otto mesi del 2024.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari nel mese di agosto a 2,1 miliardi di euro, sostanzialmente in linea (-0,3%) rispetto all'analogo mese del 2024 e pari al 39% del totale new business del mese (stessa incidenza ad agosto 2024), di cui il 73% afferente al ramo I. Da gennaio tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a 25,5 miliardi di euro, il 43,8% in più rispetto all'analogo periodo del 2024.

Il volume di nuovi premi afferenti a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, da gennaio è stato pari a 570 milioni di euro (di cui oltre il 70% afferente a prodotti multiramo), valore triplicato rispetto ai primi otto mesi del 2024.

Relativamente ai premi distinti per tipologia di premio e per canale distributivo, sempre con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 96% del totale in termini di premi e al 61% in termini di numero di polizze; sempre nello stesso periodo, l'importo medio dei premi unici è stato di 48.668 euro, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di 612 euro e 4.921 euro.

Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l'85% dei nuovi premi emessi.

PREMI DANNI5

Alla fine del II trimestre 2025 i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono stati pari a 25,7 miliardi, in aumento del 7,6% rispetto alla fine del II trimestre del 2024, quando il settore aveva registrato una crescita del 7,9%. Si tratta della diciottesima variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta i 25 miliardi nei primi sei mesi dell'anno. L'incremento complessivo dei premi danni alla fine di giugno 2025 è riconducibile sia alla crescita dei premi del settore Non-Auto (+ 7,6%), sia a quella del comparto Auto (+7,5%), per effetto soprattutto della crescita dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri (+11,6%) e, in parte, anche dei premi del ramo R.C. Auto (+6,1%).

I premi lordi del portafoglio diretto italiano contabilizzati nel settore danni sono forniti trimestralmente dalle imprese di assicurazione operanti in Italia e dalle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei. A questa rilevazione ha partecipato la totalità delle imprese nazionali e circa 50 rappresentanze di imprese europee che, in termini di quota mercato, rappresentano oltre il 95% del totale dei premi contabilizzati. Relativamente alla totalità delle imprese italiane, rappresentanze di imprese UE ed extra UE, i premi rilevati alla fine del II trimestre 2025 sono stati pari a 25.722 milioni, in aumento del 7,6% rispetto alla fine del II trimestre del 2024 quando i premi contabilizzati erano stati pari a 23.810 milioni, in crescita del 7,9% su base annua. In particolare, le

5 Fonte: ANIA TRENDS Premi trimestrali danni - dati II trimestre 2025

compagnie nazionali ed extra europee hanno registrato un incremento del 7,1% mentre le rappresentanze di imprese europee hanno evidenziato una crescita più sostenuta e pari al 10%. Ha contribuito alla variazione positiva dei premi di fine giugno 2025:

  • ➢ una crescita significativa nei rami danni diversi dal settore Auto, con premi in aumento del 7,6%, in accelerazione rispetto alle variazioni registrate a fine 2024 (+6,2%) ma in rallentamento rispetto a marzo 2025 (+9,9%);
  • ➢ un incremento del 7,5% nel settore Auto, in diminuzione rispetto alle variazioni di fine 2024 (+10,5%) e di marzo 2025 (+8,2%).

Più specificatamente, nel comparto Auto, alla fine del primo semestre 2025, si è rilevato un incremento del 6,1% dei premi del ramo R.C. Auto e si è confermato l'andamento particolarmente positivo (+11,6%) dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri. La crescita del ramo R.C. Auto è coerente sia con l'aumento del numero dei veicoli assicurati (si stima che nel primo semestre 2025 siano cresciuti di circa il 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) sia con la crescita del premio medio stimata, alla fine di giugno 2025, intorno al 4%. Il ramo Corpi veicoli terrestri (che comprende le garanzie incendio/furto, kasko, eventi naturali e cristalli), con 2,8 miliardi di raccolta premi a fine giugno 2025, è cresciuto dell'11,6% rispetto all'anno precedente. Questo risultato, seppur lievemente inferiore rispetto al +15,8% e al +13,1% registrati rispettivamente alla fine del 2024 e alla fine di marzo 2025, conferma un trend positivo, nonostante una riduzione del 5% nelle immatricolazioni di autovetture nei primi sei mesi dell'anno, come riportato da ACI. La crescita dei premi potrebbe essere legata ai possibili adeguamenti tecnici delle tariffe della garanzia furto, a causa della ripresa del fenomeno negli ultimi anni, e quelli delle coperture per eventi naturali e cristalli, resi necessari dalla maggior frequenza di calamità naturali in Italia e dal conseguente rialzo anche dei costi della riassicurazione per le imprese.

Gli altri rami danni hanno registrato a fine giugno 2025 una crescita complessiva dei premi del 7,6%, trainata principalmente dai rami Malattia e Incendio. Nel dettaglio:

  • ➢ il ramo Malattia con 2,7 miliardi di premi e con un aumento del 12,5% conferma il trend positivo degli ultimi trimestri;
  • ➢ il ramo Incendio con circa 2,1 miliardi di premi aumenta di circa il 22% su base annua. Ha contribuito a questa dinamica il recepimento dell'obbligo assicurativo per le imprese/aziende di assicurarsi entro la fine del 2025.

In crescita, anche se al di sotto della media, i rami Infortuni (con 2,5 miliardi di premi e un incremento del 4,1%), Altri danni ai beni (con 2,4 miliardi di premi, in crescita del 2,0%) e R.C. Generale che ha contabilizzato a fine giugno 2,8 miliardi di premi, in aumento dell'1,5%.

Prosegue a fine giugno l'espansione dei rami Perdite pecuniarie, Tutela legale e Assistenza con variazioni, rispettivamente, del +11,7%, +5,1%, +13,0%. In crescita anche i rami Credito e Cauzioni (rispettivamente +3,2% e + 7,4%).

Le sole rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nel corso del primo semestre 2025 hanno contabilizzato premi per 4,1 miliardi, in aumento del 10,0% rispetto alla fine di giugno 2024 (+10,5% a dicembre 2024). Queste imprese hanno contribuito per il 16,0% alla raccolta premi complessiva: il 12,0% nel settore Auto e il 18,7% negli altri rami Danni. Per alcuni rami l'incidenza ha superato il 40%, come Merci trasportate (46,2%), R.C. aeromobili (54,5%) e Credito (oltre l'83%). Al contrario, è risultata molto bassa nei rami Corpi veicoli ferroviari (assente) e Malattia (6,3%). La raccolta del settore Auto è risultata in aumento del 23,2%, in linea con quanto rilevato negli ultimi trimestri. Sono

cresciuti in modo pronunciato sia i premi R.C. Auto (+25,4%) sia quelli del ramo Corpi veicoli terrestri (+16,8%), mentre quelli del comparto Non Auto sono aumentati del 5,0%. In particolare, il ramo R.C. Generale, la cui raccolta da parte di imprese rappresentanze (801 milioni) costituisce circa un terzo del totale, ha registrato un lieve aumento dello 0,3% a fine giugno 2025. Tra i rami più rappresentativi che hanno contabilizzato oltre 300 milioni, si è registrata la crescita del ramo Infortuni (324 milioni, +8,3%) e la contrazione dei premi del ramo Altri danni ai beni (324 milioni, -4,9%) e del ramo Credito (370 milioni, -0,6%).

IL MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO6

I dati presenti nella "Mappa Trimestrale Q2 2025 di Assogestioni" evidenziano che il mercato italiano del risparmio gestito ha archiviato la prima metà del 2025 in positivo, sull'onda di una raccolta netta di quasi 16 miliardi di euro (+15,9 miliardi euro), di cui 7,6 miliardi di euro confluiti nel secondo trimestre, e un patrimonio complessivo pari a 2.535 miliardi di euro a fine giugno, equamente suddiviso tra gestioni collettive e gestioni individuali.

Dal Rapporto Trimestrale di Assoreti del 1 semestre 2025 si evidenzia che nei primi sei mesi del 2025 le Reti di consulenza finanziaria realizzano volumi di raccolta netta pari a 28,7 miliardi di euro; il risultato osservato è in aumento rispetto a quello registrato nel primo semestre dell'anno precedente, quando si attestava a 25,3 miliardi di euro (+13,6% a/a). Nella fattispecie, la dinamica di crescita è determinata dal ritrovato interesse rivolto verso i prodotti del risparmio gestito sui quali, nel periodo di riferimento, confluiscono risorse nette di importo pari a 18,5 miliardi di euro, più che raddoppiate rispetto a quelle rilevate per il primo semestre del 2024 (+132%).

In particolare le disponibilità destinate ai fondi comuni di investimento raggiungono i 9,4 miliardi di euro (+136,1% a/a), le gestioni patrimoniali presentano volumi di raccolta netta pari a quasi 3 miliardi di euro (+33,9% a/a), i volumi di raccolta netta sui prodotti assicurativi e previdenziali sono pari a quasi 6,2 miliardi di euro, le risorse investite sugli strumenti finanziari amministrati, sono state pari, nel semestre, a 11,8 miliardi di euro ed infine le movimentazioni su conti correnti e depositi risultano invece negative per 1,6 miliardi di euro.

A fine giugno 2025 la valorizzazione patrimoniale dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento distribuiti dalle imprese associate tramite le Reti di consulenti abilitati all'offerta fuori sede raggiunge i 942,7 miliardi di euro, segnando un nuovo record storico con una crescita del 2,8% rispetto all'ammontare complessivo del mese di marzo e del 10,1% rispetto a quanto rilevato nel mese di giugno dell'anno precedente.

6 Fonte: Assoreti "l'Attività delle reti di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede" II° trimestre 2025; Assogestioni "Mappa trimestrale del Risparmio Gestito" II° trimestre 2025.

Il patrimonio riconducibile ai prodotti del risparmio gestito si attesta 581,7 miliardi di euro, in aumento del 3,2% rispetto al trimestre precedente e del 9,7% su base annua. Le masse relative al comparto amministrato raggiungono i 361,0 miliardi di euro, con una crescita del 2,2% rispetto a quella rilevata alla fine di marzo e del 10,8% rispetto al valore raggiunto a giugno 2024.

Nell'ambito delle scelte di investimento nel primo semestre dell'anno la raccolta netta sui prodotti del risparmio gestito, emessi da imprese appartenenti allo stesso gruppo della società distributrice, è positiva per 13,1 miliardi di euro, valore più che raddoppiato rispetto al medesimo periodo del 2024 (+118,6% a/a), mentre gli investimenti netti che coinvolgono i prodotti emessi da società esterne al gruppo registrano una crescita percentuale più rilevante (+172% a/a) raggiungendo i 5,4 miliardi di euro.

Le valutazioni in termini patrimoniali, invece, evidenziano alla fine del trimestre una valorizzazione pari a 411,7 miliardi di euro per i prodotti del gruppo d'appartenenza, per una quota corrispondente al 70,8% del patrimonio associato al comparto gestito; il 29,2% è invece rappresentato dai prodotti di terzi, per un ammontare pari a 170 miliardi di euro.

Nuovi prodotti e principali iniziative del periodo

SERVIZI BANCARI

Conti Correnti

Nel corso del terzo trimestre 2025, alla luce dello scenario di mercato di tassi in discesa e della volontà di promuovere la conversione delle masse in valore, le offerte tassi sono state rimodulate come segue:

  • ➢ unitamente al mancato rinnovo del tasso sulle masse libere pari a 0,20% annuo lordo per i clienti Elite e Black, l'offerta tassi sulle masse vincolate a 6 mesi differenziata per profili è stata oggetto, fino al 30 settembre 2025, di una lieve diminuzione del tasso offerto: 1,75% annuo per i clienti con profilo Privilege, Elite e Black, mentre viene offerto un tasso del 1,25% annuo lordo per tutti gli altri profili; invariato il tasso pari a 1,50% annuo lordo per i clienti SelfyConto.
  • ➢ in coerenza con una maggiore attenzione al Risparmio Gestito, l'offerta tassi standard legata al servizio "Double Chance" è stata mantenuta e rinnovata per tutto il periodo dal 1° luglio al 30 settembre 2025, senza modifiche ai tassi creditori. Nello specifico: tasso 2,50% annuo lordo per il comparto Azionario durata 3/6/12, tasso 1,25% annuo lordo per il comparto Azionario durata 18/24, tasso 1,00% annuo lordo per il comparto Obbligazionario durata 3/6/12 mesi e tasso 0,50% annuo lordo per il comparto Obbligazionario durata 18/24 mesi.

Per quanto riguarda i servizi di gestione del contante disponibili per clientela di Banca Mediolanum, al Maxiprelievo Unicredit sono state aggiunte due nuove funzioni attive presso gli ATM Evoluti Unicredit in Italia. Utilizzando la carta di debito internazionale Mastercard è possibile:

  • ➢ dal 30 luglio 2025, versare contanti (banconote da 5 euro, senza limiti di importo se non nella capienza del singolo ATM);
  • ➢ dal 23 settembre 2025, versare assegni circolari e bancari emessi in Italia.

In riferimento ai servizi di mobilità, l'iniziativa in scadenza al 7 settembre 2025 è stata rinnovata fino al 9 novembre con qualche ritocco rispetto alla precedente. La gratuità del canone è di 3 mesi dall'attivazione per i nuovi sottoscrittori del Telepass Family, oltre alla spedizione gratis dell'apparato e al riconoscimento del cashback fino a 100 euro sui transiti autostradali effettuati in Italia (è sempre possibile prorogare di ulteriori 6 mesi la gratuità del canone, a discrezione del Family Banker).

Carte

Nell'ottica di servire al meglio anche la clientela professional, a luglio 2025 Banca Mediolanum ha integrato l'offerta prodotti con due nuove carte di credito dedicate ai liberi professioni e alle ditte individuali: Carta Oro Business American Express e Carta Platino Business American Express. Grazie ai due nuovi prodotti, che si affiancano a corrispettivi prodotti già in collocamento rivolti ai consumatori, i benefici e servizi a valore aggiunto tipici delle carte premium sono estesi anche alla clientela professional.

A livello di iniziative commerciali proseguono, anche nel terzo trimestre, le attività volte ad incentivare la penetrazione e l'utilizzo dei pagamenti digitali all'interno di tutta la base Clienti attraverso campagne promozionali attuate in collaborazione con Nexi e American Express.

Trading

Il 15 luglio 2025, con scadenza fissata al 31 dicembre 2025 salvo proroghe, è stata portata in produzione la nuova promozione di pricing dedicata alla negoziazione titoli.

Il pricing promozionale, destinato a clienti che effettuano più di 10 operazioni nel corso del mese, ai nuovi clienti e ai clienti con meno di 30 anni di età, prevede una commissione flat a 7 euro (contro la commissione percentuale dello 0,19%, con minimo 7 euro e massimo 29 euro) su tutti i mercati finanziari italiani ed esteri raggiungibili tramite Banca Mediolanum. L'attuale pricing promozionale, rispetto alle precedenti agevolazioni, prevede quindi l'equiparazione delle commissioni di negoziazione su tutti i mercati, senza distinzioni tra i diversi strumenti finanziari, per agevolare e rendere il trading online più appetibile e accessibile.

CREDITO

Servizi del Credito

Banca Mediolanum ha proposto iniziative commerciali volte ad arricchire la proposizione in ambito Prodotti del Credito con l'obiettivo di migliorare il posizionamento dei prodotti a seguito della riduzione graduale dei tassi di interessi definiti da BCE.

Mutui

  • ➢ Sono state confermate le promozioni per il "Mutuo Tasso Misto Passo 10" e l'azzeramento delle spese di istruttoria per il mutuo "Mediolanum Eco+".
  • ➢ Nel mese di luglio 2025, Banca Mediolanum ha effettuato un repricing del listino per l'intera gamma mutui, con variazioni dello spread a favore della clientela.
  • ➢ È stata attivata su tutta la gamma mutui l'opzione "post vendita", che prevede uno sconto di 15 bps se l'immobile finanziato, durante la durata del mutuo, migliora di almeno una classe energetica.
  • ➢ Con l'obiettivo di migliorare il posizionamento sul mercato, nel corso del secondo trimestre 2025 Banca Mediolanum ha intrapreso una serie di interventi di repricing a favore della clientela. In particolare, sono stati effettuati adeguamenti sul listino dei prestiti destinati agli enti del Terzo Settore e introdotte promozioni temporanee, anche durante il terzo trimestre, sul prestito digitale "SelfyCredit Instant" e prestito "Mediolanum Credit".
  • ➢ Con l'obiettivo di creare un differenziale di servizio per i clienti con Grandi Patrimoni, nel mese di giugno è stato introdotto:
  • Nuovo mutuo a Tasso Fisso con spread e spese d'istruttoria agevolate;
  • Promozione mutuo a tasso variabile con Cap a condizioni agevolate;
  • Pricing agevolato e dedicato del Fido Mediolanum.

SERVIZI DI INVESTIMENTO

Fondi Comuni

Nel corso del 2025, a fronte della mutata situazione macroeconomica registrata a partire dalla fine del 2022, il segmento obbligazionario è stato in grado di offrire rendimenti interessanti per la Clientela, e tale opportunità è stata colta da Banca Mediolanum che ha avviato, già a fine 2024 la commercializzazione del fondo Mediolanum Obbligazionario Italia di Mediolanum Gestione Fondi. Tale strumento, che investe principalmente in obbligazioni societarie di imprese italiane, mira a conseguire una crescita del capitale investito su un orizzonte temporale di 5 anni. Inoltre, il prodotto, se mantenuto

almeno 5 anni, consente di ottenere i benefici fiscali previsti dalla Legge di Bilancio per il 2017 (e successive modifiche). In riferimento a ciò, ed a seguito dell'interesse riscontrato dai clienti nel primo semestre del 2025, anche nel III trimestre è proseguita la vendita del fondo Mediolanum Obbligazionario Italia.

Nel corso del II trimestre del 2025, il Fondo di diritto irlandese Mediolanum Best Brands di Mediolanum International Funds, distribuito da Banca Mediolanum, si è arricchito del nuovo comparto Mediolanum World Innovative Leaders. Tale strumento ha l'obiettivo di conseguire una crescita del capitale nel lungo termine, concentrandosi su aziende che, attraverso l'innovazione e l'ottimizzazione dei propri processi, sono in grado di generare una crescita sostenibile, nonché in aziende che, attraverso investimenti tecnologici, promuovono le caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG), ottimizzando l'uso delle risorse, migliorando la gestione della catena di approvvigionamento e le condizioni dei lavoratori. Tale strumento, inoltre, è classificato come Articolo 8 secondo il Reg. europeo 2019/2088 ("SFDR").

Contestualmente, nell'ottica di un costante monitoraggio dell'offerta e con l'obiettivo di cogliere sempre le migliori opportunità offerte dal mercato, il fondo European Small Cap Equity di Mediolanum Best Brands ha modificato la politica di investimento passando da fondo azionario europeo a fondo azionario globale, con la conseguente ridenominazione in Global Small Cap Equity.

Nel corso del III trimestre, Banca Mediolanum ha avviato la commercializzazione di Private Markets Italia III di Mediolanum Gestione Fondi. Il fondo segue il successo dei fondi PMI I e II, e consente alla Clientela di accedere al mercato non quotato, che rappresenta un importante strumento di diversificazione e offre interessanti potenzialità di crescita. L'Investimento nel fondo ha un orizzonte temporale di lungo termine e permette di partecipare in investimenti alternativi, principalmente nelle piccole medie imprese italiane. Il prodotto infine beneficia anche dei tipici vantaggi fiscali previsti dalla normativa per i PIR alternativi, come ad esempio l'esenzione d'imposta sulle plusvalenze, dopo cinque anni, e di successione.

POLIZZE UNIT LINKED

Nel corso del mese di maggio 2025, la polizza commercializzata da Banca Mediolanum denominata Mediolanum Intelligent Life Plan di Mediolanum Vita S.p.A si è arricchita di un nuovo Fondo interno assicurativo denominato Conservative Bond Fund.

Tale soluzione di investimento consente, sia ai nuovi che già assicurati, la possibilità di avere una maggiore diversificazione dell'investimento, scegliendo anche strumenti a più basso rischio, con l'obiettivo di sfruttare al meglio le opportunità offerte dai mercati. Il nuovo Fondo interno assicurativo si caratterizza per una composizione del portafoglio orientata verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario (fino al 100% dello stesso) e con facoltà per il Gestore di investire in via residuale in strumenti finanziari rappresentativi del capitale di rischio.

Inoltre, nel corso del I semestre del 2025, la nuova soluzione Mediolanum World Innovative Leaders di Mediolanum International Funds è stata inserita all'intero della polizza unit linked Mediolanum MyLife di Mediolanum Vita.

GESTIONI PATRIMONIALI MEDIOLANUM MYSTYLE E MY STYLE WEALTH

Nel corso del I semestre del 2025, la nuova soluzione Mediolanum World Innovative Leaders è stata inserita all'intero del Servizio di Gestione di Portafogli "Mediolanum My Style" e "Mediolanum My Style Wealth.

MEDIOLANUM MEDPLUS CERTIFICATE

Nel corso del 2025 è proseguita la commercializzazione di Certificate, caratterizzati da diversi payoff e diverse durate, e con l'obiettivo di offrire alla Clientela la possibilità di ricevere una prestazione definita in un tempo altrettanto definito. Inoltre, nel corso del primo trimestre dell'anno è stata commercializzata una nuova struttura a capitale condizionatamente protetto – la cui barriera è osservata solo a scadenza – denominata "Coupon Memory Opportunity" che prevede cedole condizionate trimestrali con effetto memoria.

PROTEZIONE

Nel corso dei mesi Banca Mediolanum ha alimentato la valorizzazione dell'importanza della Protezione a tutela dei progetti di vita dei Clienti e delle loro famiglie.

Oltre alle consuete iniziative commerciali e di comunicazione avviate dalla Banca, le Compagnie Italiane del Gruppo Assicurativo Mediolanum hanno operato un importante rebranding di segmento sulle polizze stand alone. L'offerta è stata quindi ridefinita attraverso parole che rappresentano una radice comune a tutte le coperture ossia "Mediolanum" per mantenere l'identità del brand, e "Protezione", per trasferire in modo concreto e immediato i valori di cura, tutela e serenità.

Polizze per la tua persona

Iniziative commerciali e di comunicazione hanno alimentato presso la Clientela l'attenzione alla tutela dei progetti di vita.

La "Promozione Personal Life Serenity ed. Gennaio 2025" si è rivolta a Clienti sottoscrittori nell'ultimo trimestre del 2024 di un prodotto di investimento, anche assicurativo, con piano di accumulo e successivamente della polizza temporanea caso morte "Mediolanum Personal Life Serenity (ora "Mediolanum Protezione Vita") di Mediolanum Vita S.p.A..

La "Promo Protezione ed. Maggio 2025" ha premiato i Clienti che abbiano sottoscritto contestualmente almeno due polizze tra "Mediolanum Personal Life Serenity" (ora "Mediolanum Protezione Vita") di Mediolanum Vita S.p.A., "Mediolanum Capitale Umano" (ora "Mediolanum Protezione Persona") e "Mediolanum Capitale Casa e Famiglia" (ora "Mediolanum Protezione Casa e Famiglia"), tutte emesse da Mediolanum Assicurazioni S.p.A..

In supporto alla tutela della "salute" Banca Mediolanum ha rinnovato più volte nel corso dell'anno il "Concorso Mediolanum health corner" che prevede l'estrazione di premi tra i Clienti partecipanti agli eventi sul territorio "Health Corner".

Mediolanum Protezione Casa e Famiglia (già "Mediolanum Capitale Casa e Famiglia")

Il tema "casa" riveste un'importanza particolare e crescente negli ultimi anni, anche in considerazione degli effetti del cambiamento climatico che rappresentano una "nuova normalità" di cui tenere conto. Nel corso del primo semestre Banca Mediolanum ha quindi proposto la "Promozione-Capitale Casa e Famiglia" per sensibilizzare i Clienti alla sottoscrizione della polizza "Mediolanum Protezione Casa e Famiglia" di Mediolanum Assicurazioni S.p.A., attivando la garanzia Immobili – Incendio all risks, Immobili Responsabilità Civile, Immobili Tutela Legale della sezione Casa e la garanzia aggiuntiva opzionale Immobili - Terremoto e alluvione.

SelfyCare

La "Promo Self ed. Marzo 2025" ha premiato la sottoscrizione di specifiche tipologie di prodotti, quali prodotti assicurativi, anche d'investimento, fondi comuni di investimento e servizi di gestione individuale di portafogli; nel periodo estivo un'iniziativa commerciale ha sollecitato la Clientela sull'importanza di affrontare anche i momenti di svago come i viaggi con maggiore serenità attraverso le coperture assicurative offerte dalla polizza SelfyCare Travel.

Inoltre, nell'ottica di rispondere sempre meglio alle esigenze della propria Clientela, Banca Mediolanum ha esteso ai Clienti Selfy la possibilità di sottoscrivere, in abbinamento al prestito non garantito erogato da Santander Consumer Bank e distribuito da Banca Mediolanum S.p.A., la polizza individuale facoltativa Credit Life, sempre offerta da Santander, che prevede la copertura dai rischi di decesso e di invalidità totale permanente da infortunio e/o malattia per tutte le categorie lavorative così come la perdita di impiego o l'inabilità temporanea totale in funzione dello status lavorativo al momento della sottoscrizione.

SOSTENIBILITÀ DELL'OFFERTA

Durante il primo trimestre dell'anno 2025 sono state portate a termine le attività legate alla redazione della Dichiarazione sulla Sostenibilità 2024, rispondente ai requisiti espressi dalla normativa europea CSRD. In particolare, sono stati esposti i presidi nell'ambito dell'investimento e dell'assicurazione in ambito climatico e di governance.

In coerenza con l'entrata in vigore a febbraio 2025 delle "Istruzioni della Banca d'Italia, COVIP, IVASS e del Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'esercizio dei controlli rafforzati sulle attività degli intermediari autorizzati per contrastare il finanziamento delle aziende produttrici di mine antiuomo, munizioni e bombe a grappolo" (26 luglio 2024), sono stati potenziati i processi di gestione del divieto di finanziamento in oggetto.

Alla luce dell'affinamento di alcuni presidi e anche in considerazione del Richiamo di attenzione di CONSOB relativamente a "L'adeguamento agli obblighi in materia di "finanza sostenibile" nella prestazione dei servizi di investimento" (25 luglio 2024):

  • ➢ a marzo 2025 è stata rivista la "Policy sulla strategia di distribuzione dei prodotti finanziari di Banca Mediolanum";
  • ➢ a giugno 2025 sono stati aggiornati i contenuti della sezione "Informazioni sulla Sostenibilità" del sito pubblico della Banca dedicata alla trasparenza in materia di sostenibilità rispetto alle attività che la Banca svolge sia in qualità di partecipante ai mercati finanziari sia nel suo ruolo di consulente finanziario (adempimenti normativi ex SFDR).

Nell'ottica del continuo arricchimento dell'offerta con soluzioni attente alla sostenibilità, a marzo 2025 è stato lanciato un nuovo fondo d'investimento di Mediolanum Gestione Fondi conforme all'Articolo 8 del Reg. europeo 2088/2019 ("SFDR"): Mediolanum Obbligazionario Italia III: fondo obbligazionario, appartenente a Sistema Mediolanum Fondi Italia, focalizzato sul mercato domestico, che investe prevalentemente in titoli di qualità, di società quotate e non quotate.

Nel corso del primo semestre 2025 sono perseguite le attività connesse con gli "Orientamenti sull'utilizzo di termini ambientali, sociali e di governance o relativi alla sostenibilità nelle denominazioni dei fondi" emanati da ESMA ad agosto 2024 e sono state quindi portate a termine le attività di adeguamento dell'offerta di fondi d'investimento che hanno condotto in alcuni casi alla modifica della denominazione e in altri all'arricchimento dei presidi di sostenibilità (es.: introduzione della politica di esclusione PAB) della politica di investimento del prodotto.

A giugno 2025 è stata aggiornata la Politica di Investimento Responsabile di Banca Mediolanum, espressione dell'impegno dell'Istituto in ambito di finanza responsabile. In occasione di questo aggiornamento, sono state rese con maggior dettaglio le attività di due diligence ESG nei confronti delle società di gestione terze e i presidi relativi alla gestione del divieto di finanziamento delle imprese coinvolte nella produzione di mine antipersona e munizioni a grappolo stabilito dalla legge n. 220 del 2021.

Come previsto dalla normativa europea di riferimento (Reg. UE 2019/2088 e relative norme attuative), il 30 giugno 2025 è stata pubblicata l'annuale Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.

Si segnala, infine, la partecipazione della Banca a diversi incontri in sede associativa dedicati ai seguenti temi:

  • ➢ proposta di direttiva europea nota come "Omnibus" relativa alla semplificazione di alcune normative in tema di sostenibilità;
  • ➢ richiamo di attenzione n. 1/25 di Consob relativo all'adeguamento agli obblighi in materia di "finanza sostenibile" da parte dei gestori;
  • ➢ riesame del regolamento relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR).

Durante il terzo trimestre dell'anno 2025 è stato svolto l'aggiornamento semestrale periodico circa politiche, azioni, target e metriche relative a impatti, rischi e opportunità (IRO) individuati per l'area

degli investimenti dall'analisi di doppia materialità. Inoltre, in vista della Dichiarazione sulla Sostenibilità 2025, è stata eseguita una nuova analisi di materialità in relazione agli investimenti del Gruppo. Nel mese di settembre, è stata presentata al Comitato di Coordinamento di Gruppo e Sviluppo Strategico ESG l'analisi periodica degli indicatori climatici degli investimenti previsti dal Piano Strategico 2024-2026.

Il Gruppo Mediolanum è impegnato attualmente nella redazione di un Piano di Transizione, in accordo a quanto previsto dalla regolamentazione CSRD. A tal proposito, alcune delle Società della Gruppo, che svolgono il ruolo di Financial Markets Participant, stanno lavorando alla formulazione di un piano di riduzione delle emissioni indirette connesse all'attività di asset management.

Rispetto al contesto normativo nazionale, la Banca sta valutando alcuni interventi in materia di disclosure di sostenibilità in considerazione delle prassi evidenziate dall'Autorità CONSOB in occasione del Richiamo di attenzione al mercato n. 1 del 2025 ("L'adeguamento agli obblighi in materia di "finanza sostenibile" da parte dei gestori").

Nel continuo, il team di Finanza Responsabile della Banca collabora con i product manager di riferimento per le iniziative di evoluzione dell'offerta di investimento sostenibile.

Si segnala, infine, per il terzo trimestre del 2025, la partecipazione della Banca a diversi incontri in sede associativa sui temi di finanza sostenibile.

IL PATRIMONIO E LA RACCOLTA NETTA

Patrimonio Amministrato e Gestito di Gruppo

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024 Variaz. vs
dic-2024
Variaz.
% vs
dic
2024
ASSET MANAGEMENT 58.638,5 52.961,5 50.617,2 5.677,0 10,7%
Fondi Propri 43.999,3 40.596,2 39.030,6 3.403,1 8,4%
Fondi di Terzi 6.497,0 5.510,5 5.170,1 986,4 17,9%
Contenitori Finanziari 8.142,2 6.854,7 6.416,5 1.287,5 18,8%
INSURANCE 48.007,5 44.329,5 42.314,4 3.677,9 8,3%
Contenitori Assicurativi 45.785,9 42.204,8 40.140,2 3.581,1 8,5%
Altro Patrimonio Assicurativo 2.221,6 2.124,7 2.174,1 96,9 4,6%
ALTRO GESTITO 3.695,5 3.520,0 3.586,3 175,5 5,0%
Titoli strutturati di terzi 3.695,5 3.520,0 3.586,3 175,5 5,0%
TOTALE GESTITO 110.341,5 100.811,1 96.517,8 9.530,4 9,5%
TOTALE AMMINISTRATO 40.053,0 37.681,9 36.469,4 2.371,1 6,3%
Raccolta Diretta 28.860,9 27.995,1 26.828,4 865,7 3,1%
Raccolta Indiretta 11.192,2 9.686,8 9.641,1 1.505,3 15,5%
TOTALE PATRIMONIO AMMINISTRATO E
GESTITO
150.394,5 138.493,0 132.987,2 11.901,5 8,6%

Al 30 settembre 2025 il patrimonio amministrato e gestito dal Gruppo Mediolanum è pari a 150.394,5 milioni di euro, in aumento di 11.901,5 milioni di euro rispetto alla consistenza di fine 2024 (31.12.2024: 138.493,0 milioni di euro). L'incremento del patrimonio gestito per 9.530,4 milioni di euro è dovuto al

contributo positivo della raccolta netta del periodo, oltre che per l'effetto positivo dei mercati rilevato nel periodo di osservazione. La crescita del patrimonio amministrato per 2.371,1 milioni di euro è dovuta alla maggior raccolta conseguita tramite iniziative promozionali.

Patrimonio Amministrato e Gestito Italia

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024 Variaz. vs
dic-2024
Variaz. %
vs dic
2024
ASSET MANAGEMENT 49.169,4 44.759,5 43.089,0 4.409,9 9,9%
Fondi Propri 40.437,6 37.352,2 36.110,7 3.085,5 8,3%
Fondi di Terzi 6.497,0 5.510,5 5.170,1 986,4 17,9%
Contenitori Finanziari 2.234,9 1.896,8 1.808,2 338,0 17,8%
INSURANCE 45.961,0 42.493,6 40.612,5 3.467,4 8,2%
Contenitori Assicurativi 43.884,3 40.483,1 38.554,9 3.401,2 8,4%
Altro Patrimonio Assicurativo 2.076,7 2.010,5 2.057,6 66,2 3,3%
ALTRO GESTITO 3.692,6 3.520,0 3.586,3 172,6 4,9%
Titoli strutturati di terzi 3.692,6 3.520,0 3.586,3 172,6 4,9%
TOTALE GESTITO 98.823,1 90.773,2 87.287,8 8.049,9 8,9%
TOTALE AMMINISTRATO 36.400,4 34.318,9 33.177,7 2.081,4 6,1%
Raccolta Diretta 25.855,7 25.215,1 24.149,6 640,6 2,5%
Raccolta Indiretta 10.544,7 9.103,8 9.028,1 1.440,9 15,8%
TOTALE PATRIMONIO AMMINISTRATO E GESTITO
ITALIA
135.223,4 125.092,1 120.465,5 10.131,3 8,1%

Il totale delle masse relative al mercato italiano al 30 settembre 2025 ammonta a 135.223,4 milioni di euro in aumento di 10.131,3 milioni di euro rispetto alla consistenza di fine 2024 (31.12.2024: 125.092,1 milioni di euro).

Patrimonio Amministrato e Gestito Spagna

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024 Variaz.
vs dic
2024
Variaz. %
vs dic
2024
ASSET MANAGEMENT 9.254,8 7.970,8 7.303,1 1.284,0 16,1%
Fondi Propri 3.347,5 3.013,0 2.694,8 334,5 11,1%
Contenitori Finanziari 5.907,3 4.957,9 4.608,2 949,5 19,2%
INSURANCE 1.901,1 1.692,6 1.559,9 208,5 12,3%
Contenitori Assicurativi 1.756,3 1.578,4 1.443,3 177,9 11,3%
Altro Patrimonio Assicurativo 144,9 114,2 116,5 30,6 26,8%
ALTRO GESTITO 2,9 - - 2,9 ns
Titoli strutturati di terzi 2,9 - - 2,9 ns
TOTALE GESTITO 11.158,8 9.663,4 8.863,0 1.495,4 15,5%
TOTALE AMMINISTRATO 3.652,7 3.363,0 3.291,7 289,7 8,6%
TOTALE PATRIMONIO AMMINISTRATO E GESTITO
SPAGNA
14.811,5 13.026,4 12.154,6 1.785,0 13,7%

Il totale delle masse relative al mercato spagnolo al 30 settembre 2025 ammonta a 14.811,5 milioni di euro in aumento di 1.785,0 milioni di euro rispetto al saldo del 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 13.026,4 milioni di euro).

Patrimonio Amministrato e Gestito Germania

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024 Variaz.
vs dic
2024
Variaz. %
vs dic
2024
ASSET MANAGEMENT 214,3 231,1 225,1 (16,9) (7,3%)
Fondi Propri 214,3 231,1 225,1 (16,9) (7,3%)
INSURANCE 145,3 143,3 141,9 2,0 1,4%
Contenitori Assicurativi 145,3 143,3 141,9 2,0 1,4%
TOTALE GESTITO 359,6 374,5 367,1 (14,9) (4,0%)
TOTALE PATRIMONIO AMMINISTRATO E GESTITO
GERMANIA
359,6 374,5 367,1 (14,9) (4,0%)

Il totale delle masse relative al mercato tedesco al 30 settembre 2025 ammonta a 359,6 milioni di euro in diminuzione di 14,9 milioni di euro rispetto al saldo del 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 374,5 milioni di euro).

Raccolta Netta Gruppo

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz.
%
ASSET MANAGEMENT 3.969,5 3.293,0 676,6 20,5%
Fondi Propri 1.951,0 2.482,0 (531,0) (21,4%)
Fondi di Terzi 803,2 469,6 333,6 71,1%
Contenitori Finanziari 1.215,3 341,4 873,9 ns
INSURANCE 2.838,2 1.762,6 1.075,6 61,0%
Contenitori Assicurativi 2.829,4 1.817,7 1.011,7 55,7%
Altri Prodotti Assicurativi 8,8 (55,2) 63,9 ns
ALTRO GESTITO (225,3) 387,0 (612,3) ns
Titoli strutturati di terzi (225,3) 387,0 (612,3) ns
TOTALE GESTITO 6.582,4 5.442,5 1.139,8 20,9%
TOTALE AMMINISTRATO 1.573,0 1.714,2 (141,1) (8,2%)
Raccolta Diretta 883,8 641,0 242,8 37,9%
Raccolta Indiretta 689,2 1.073,2 (384,0) (35,8%)
TOTALE RACCOLTA NETTA AMMINISTRATO E GESTITO 8.155,4 7.156,7 998,7 14,0%

Il totale della raccolta netta al 30 settembre 2025 ammonta a 8.155,4 milioni di euro evidenziando una forte crescita rispetto al periodo di confronto +998,7 milioni di euro (30.09.2024: 7.156,7 milioni di euro). In particolare, la raccolta sul gestito ha registrato una crescita sia nell'Asset Management (+676,6 milioni di euro) che dell'Insurance (+1.075,6 milioni di euro) mentre la raccolta dell'amministrato ha evidenziato una contrazione di -141,1 milioni di euro, in particolare nella raccolta indiretta sui dossier titoli dei clienti, per un minor appeal dei rendimenti sui titoli di stato.

Raccolta Netta Italia

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz.
%
ASSET MANAGEMENT 2.865,4 2.505,2 360,2 14,4%
Fondi Propri 1.694,8 1.868,5 (173,7) (9,3%)
Fondi di Terzi 803,2 469,6 333,6 71,1%
Contenitori Finanziari 367,4 167,1 200,3 ns
INSURANCE 2.594,3 1.649,4 944,9 57,3%
Contenitori Assicurativi 2.608,2 1.665,1 943,1 56,6%
Altri Prodotti Assicurativi (13,9) (15,7) 1,8 (11,3%)
ALTRO GESTITO (228,3) 387,0 (615,2) ns
Titoli strutturati di terzi (228,3) 387,0 (615,2) ns
TOTALE GESTITO 5.231,5 4.541,6 689,9 15,2%
TOTALE AMMINISTRATO 1.401,0 1.726,3 (325,3) (18,8%)
Raccolta Diretta 645,6 625,8 19,80 3,2%
Raccolta Indiretta 755,4 1.100,5 (345,1) (31,4%)
TOTALE RACCOLTA NETTA AMMINISTRATO E GESTITO 6.632,5 6.267,9 364,6 5,8%

Raccolta Netta Spagna

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz.
%
ASSET MANAGEMENT 1.119,1 814,8 304,3 37,3%
Fondi Propri 271,2 640,5 (369,3) (57,7%)
Contenitori Finanziari 847,9 174,3 673,6 ns
INSURANCE 245,5 115,0 130,5 ns
Contenitori Assicurativi 222,8 154,4 68,3 44,2%
Altri Prodotti Assicurativi 22,7 (39,5) 62,1 ns
ALTRO GESTITO 2,9 - 2,9 ns
Titoli strutturati di terzi 2,9 - 2,9 ns
TOTALE GESTITO 1.367,4 929,8 437,7 47,1%
TOTALE AMMINISTRATO 172,0 (12,1) 184,2 ns
Raccolta Diretta 238,2 15,2 223,0 ns
Raccolta Indiretta (66,2) (27,3) (38,9) ns
TOTALE RACCOLTA NETTA AMMINISTRATO E GESTITO 1.539,5 917,6 621,8 67,8%

Raccolta Netta Germania

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz.
%
ASSET MANAGEMENT (15,0) (27,0) 12,0 (44,5%)
Fondi Propri (15,0) (27,0) 12,0 (44,5%)
INSURANCE (1,6) (1,8) 0,2 (13,4%)
Contenitori Assicurativi (1,6) (1,8) 0,2 (13,4%)
TOTALE GESTITO (16,6) (28,9) 12,3 (42,6%)
TOTALE RACCOLTA NETTA AMMINISTRATO E GESTITO (16,6) (28,9) 12,3 (42,6%)

DATI RACCOLTA PROTEZIONE

Gruppo

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz. %
Abbinabili 34,5 23,1 11,5 49,7%
Collettive RSM 0,2 0,2 - n.s.
Stand Alone 140,0 119,6 20,4 17,0%
Nuova Produzione Stand Alone 24,2 23,0 1,1 4,9%
Portafoglio Stand Alone 115,9 96,6 19,3 19,9%
TOTALE RACCOLTA PROTEZIONE 174,7 142,9 31,8 (22,3%)

Il totale della raccolta si attesta a 174,7 milioni di euro (30.09.2024: 142,9 milioni di euro) con un incremento di +31,8 milioni di euro. In particolare, si osservano risultati particolarmente positivi sul comparto delle polizze abbinabili +11,5 milioni di euro, legato alle dinamiche dei finanziamenti erogati del distributore Banca Mediolanum, e sul comparto Stand Alone +20,4 milioni di euro per effetto dell'incremento dei premi ricorrenti legati alla crescita del portafoglio polizze.

Italia

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz. %
Abbinabili 34,5 23,1 11,5 49,7%
Collettive RSM 0,2 0,2 - n.s.
Stand Alone 135,6 116,3 19,3 16,6%
Nuova Produzione Stand Alone 22,9 22,1 0,8 3,5%
Portafoglio Stand Alone 112,7 94,2 18,5 19,6%
TOTALE RACCOLTA PROTEZIONE 170,3 139,6 30,7 22,0%

Il totale della raccolta per il mercato Italia ammonta a 170,3 milioni di euro (30.09.2024: 139,6 milioni di euro).

DETTAGLIO IMPIEGHI

Erogato di Gruppo

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 1.521,5 1.027,6 493,9 48,1%
Prestiti Personali 764,9 542,6 222,3 41,0%
Prexta 503,1 464,1 39,0 8,4%
TOTALE EROGATO GRUPPO 2.789,5 2.034,2 755,3 37,1%

Il totale erogato nel periodo in esame evidenzia un aumento di +755,3 milioni di euro (+37,1%) attestandosi a 2.789,5 milioni di euro; incremento riconducibile principalmente ai mutui ipotecari +493,9

milioni di euro e ai prestiti personali +222,3 milioni di euro; tale incremento è dovuto a migliori condizioni di mercato in relazione alla diminuzione dei tassi d'interesse di cui beneficiano entrambe le linee di prodotto.

Erogato Italia

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 1.349,8 854,1 495,7 58,0%
Prestiti Personali 644,9 478,9 166,1 34,7%
Prexta 503,1 464,1 39,0 8,4%
TOTALE EROGATO ITALIA 2.497,9 1.797,0 700,8 39,0%

Erogato Spagna

Euro/milioni 30/09/2025 30/09/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 171,6 173,5 (1,8) (1,1%)
Prestiti Personali 120,0 63,7 56,3 88,3%
TOTALE EROGATO SPAGNA 291,6 237,2 54,4 23,0%

Portafoglio Gruppo

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 13.067,7 12.512,4 555,3 4,4%
Prestiti Personali 2.586,0 2.437,4 148,5 6,1%
Linee di credito 547,1 557,1 (10,0) (1,8%)
Prexta 2.240,7 2.111,6 129,1 6,1%
TOTALE PORTAFOGLIO GRUPPO 18.441,4 17.618,4 823,0 4,7%

Il totale dello stock di impiego del gruppo al 30 settembre 2025 si attesta a 18.441,4 milioni di euro in aumento di +823,0 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 17.618,4 milioni di euro); incremento principalmente attribuibile ai mutui ipotecari +555,3 milioni di euro, ai prestiti personali +148,5 milioni di euro e alla crescita degli impieghi della controllata Prexta +129,1 milioni di euro, risulta invece in riduzione l'utilizzo delle linee di credito -10,0 milioni di euro.

Portafoglio Italia

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 11.815,0 11.343,7 472,4 4,2%
Prestiti Personali 2.289,1 2.209,5 79,6 3,6%
Linee di credito 433,0 461,2 (28,2) (6,1%)
Prexta 2.240,7 2.112,6 129,1 6,1%
TOTALE PORTAFOGLIO ITALIA 16.777,8 16.124,9 652,9 4,0%

Portafoglio Spagna

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024 Variaz. Variaz. %
Mutui Ipotecari 1.252,6 1.169,7 83,0 7,1%
Prestiti Personali 296,9 227,9 68,9 30,2%
Linee di credito 114,1 95,9 18,2 19,0%
TOTALE PORTAFOGLIO SPAGNA 1.663,7 1.493,6 170,1 11,4%

LE RETI DI VENDITA

Unità 30/09/2025 31/12/2024 30/09/2024 Variaz. vs
sett-2024
Variaz. % vs
sett-2024
ITALIA - BANCA MEDIOLANUM 5.046 4.801 4.742 304 6,4%
SPAGNA 1.636 1.614 1.610 26 1,6%
Totale 6.682 6.415 6.352 330 5,2%

Complessivamente la rete di vendita al 30.09.2025 è composta da 6.682 unità (31.12.2024: 6.415 unità; 30.09.2024: 6.352 unità).

I consulenti finanziari di Banca Mediolanum sono n. 5.046 unità in aumento sia rispetto alla consistenza dello stesso periodo di confronto (30.09.2024: 4.742 unità) che alla consistenza di fine 2024 (31.12.2024: 4.801 unità).

IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO7

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazioni
valore %
a b c=a-b c/b
Commissioni di sottoscrizione fondi 46.252 42.311 3.941 9,3%
Commissioni di gestione 1.041.535 943.701 97.834 10,4%
Commissioni su servizi di investimento 198.795 186.063 12.732 6,8%
Risultato Gestione Assicurativa 164.389 149.482 14.907 10,0%
Commissioni e ricavi da servizi bancari 182.136 141.010 41.126 29,2%
Commissioni diverse 40.934 37.708 3.226 8,6%
Totale commissioni attive 1.674.041 1.500.275 173.766 11,6%
Commissioni passive rete (574.584) (500.411) (74.173) 14,8%
Altre commissioni passive (130.834) (125.035) (5.799) 4,6%
Totale commissioni passive (705.418) (625.446) (79.972) 12,8%
Commissioni nette 968.623 874.829 93.794 10,7%
Margine d'interesse 581.677 613.415 (31.738) (5,2%)
Proventi netti da altri investimenti 23.452 18.196 5.256 28,9%
Rettifiche di valore nette su crediti (20.675) (23.349) 2.674 (11,5%)
Altri proventi e oneri 567 (1.252) 1.819 n.s.
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 1.553.644 1.481.839 71.805 4,8%
Spese generali e amministrative (564.743) (535.604) (29.139) 5,4%
Contributi e Fondi di Garanzia ordinari (13.167) (31.897) 18.730 (58,7%)
Ammortamenti (26.509) (27.855) 1.346 (4,8%)
Accantonamenti netti per rischi e oneri (57.814) (38.622) (19.192) 49,7%
TOTALE COSTI (662.233) (633.978) (28.255) 4,5%
MARGINE OPERATIVO 891.411 847.861 43.550 5,1%
Commissioni di performance 63.323 50.907 12.416 24,4%
P&L netti da investimenti al fair value 23.404 10.266 13.138 n.s.
EFFETTI MERCATO 86.727 61.173 25.554 41,8%
Contributi e Fondi di Garanzia straordinari (776) (11.108) 10.332 (93,0%)
Altri effetti straordinari (4.956) - (4.956) n.s.
EFFETTI STRAORDINARI (5.732) (11.108) 5.376 (48,4%)
UTILE LORDO PRE IMPOSTE 972.406 897.926 74.480 8,3%
Imposte del periodo (246.357) (223.592) (22.765) 10,2%
UTILE NETTO 726.049 674.334 51.715 7,7%

Il presente conto economico riclassificato è stato elaborato secondo uno schema che rispecchia il sistema direzionale del Gruppo che prevede la riclassificazione delle componenti dell'utile prima delle imposte per natura. Si specifica, inoltre, che per una corretta lettura delle tabelle afferenti all'andamento economico, in merito alle voci di costo, un incremento di costi avrà una variazione assoluta di segno negativo ed una variazione percentuale di segno positivo; viceversa, un decremento di costi avrà una variazione assoluta di segno positivo ed una variazione percentuale di segno negativo.

SINTESI DELL'ANDAMENTO DEL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 30 SETTEMBRE 2025

Euro/milioni 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Variazione (%)
Utile netto del periodo 726,0 674,3 51,7 7,7%
di cui:
Commissioni attive 1.674,0 1.500,3 173,7 11,6%

Le Commissioni attive del periodo ammontano a 1.674,0 milioni di euro in crescita di +173,7 milioni di euro rispetto a 1.500,3 milioni di euro del periodo di confronto.

In particolare, le commissioni ricorrenti (Commissioni di gestione e Commissioni su servizi d'investimento) risultano in crescita di +110,6 milioni di euro rispetto al periodo di confronto per effetto di un aumento delle masse medie dei prodotti del risparmio gestito.

Le Commissioni di sottoscrizione fondi registrano un incremento di +3,9 milioni di euro rispetto al periodo di confronto attribuibile all'incremento dei volumi di raccolta.

Il Risultato Gestione Assicurativa riporta un incremento di +14,9 milioni di euro dovuto principalmente a maggiori ricavi netti rinvenienti dai prodotti assicurativi classificati ai sensi del principio contabile internazionale IFRS17.

L'incremento deriva principalmente dal maggior rilascio del CSM (+18,6 milioni di euro), legato all'andamento patrimoniale del Contractual Service Margin (CSM) relativo ai prodotti assicurativi che si è incrementato di +401 milioni di euro rispetto al dato del 30 settembre 2024 (30.09.2024: 2.572 milioni di euro), principalmente grazie alla nuova produzione e alla favorevole dinamica del mercato attestandosi al 30 settembre 2025 a 2.973 milioni di euro.

Le Commissioni e ricavi da servizi bancari riportano un incremento di +41,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto e sono da attribuire principalmente a maggiori commissioni di collocamento certificate (+28,0 milioni di euro) per maggiori volumi di collocato, maggiori commissioni da strumenti di monetica e pagamento (+9,6 milioni di euro), da maggiori commissioni per canoni conto (+2,3 milioni di euro) mentre diminuiscono le commissioni da operatività bancaria (-2,1 milioni di euro).

Da ultimo la voce residuale relativa alle Commissioni diverse evidenzia un incremento di +3,2 milioni di euro riconducibile principalmente a maggiori commissioni su altre masse in gestione per + 2,6 milioni di euro in funzione dell'incremento delle masse gestite.

Commissioni passive (705,4) (625,4) (80,0) 12,8%
di cui:
Commissioni passive rete (574,6) (500,4) (74,2) 14,8%
Altre commissioni (130,8) (125,0) (5,8) 4,6%

Le Commissioni passive ammontano a -705,4 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto al periodo di confronto (30.09.2024 -625,4 milioni di euro).

L'incremento della voce Commissioni passive rete per -74,2 milioni di euro è da ricondurre principalmente a:

  • ➢ maggiori commissioni ricorrenti (-46,0 milioni di euro) riconducibili alla crescita delle commissioni di gestione come sopra descritto;
  • ➢ maggiori provvigioni di incentivazione riconosciute alla rete di Family Banker (-18,8 milioni di euro) a fronte dei risultati di raccolta netta registrati;
  • ➢ maggiori commissioni upfront (-10,5 milioni di euro) coerentemente con quanto collocato.

La voce Altre commissioni passive registra un incremento di -5,8 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. Questo aumento è principalmente dovuto al maggior costo gestori per - 9,2 milioni di euro, riconducibile all'incremento delle masse cedute in delega. Al contrario, le commissioni passive sui prodotti e servizi di monetica diminuiscono per + 3,4 milioni di euro.

Margine d'interesse 581,7 613,4 (31,7) (5,2%)

Il Margine di interesse evidenzia una diminuzione netta di -31,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024 dovuta principalmente ad una riduzione dei tassi di mercato delle società che operano nel settore creditizio. Fra le principali variazioni segnaliamo:

gli interessi attivi che subiscono una riduzione di -185,6 milioni di euro di cui:

  • ➢ -113,0 milioni di euro legati a impieghi di tesoreria
  • ➢ -72,6 milioni di euro a impieghi verso la clientela.

gli interessi passivi che registrano un miglioramento di +157,4 milioni di euro così ripartito:

  • ➢ +120,2 milioni di euro legati alla raccolta di tesoreria
  • ➢ + 37,1 milioni di euro legati alla raccolta da clientela
Proventi netti da altri investimenti 23,5 18,2 5,3 29,1%

L'incremento della voce Proventi netti da altri investimenti per +5,3 milioni di euro è riconducile principalmente ad una minor svalutazione collettiva del portafoglio titoli per +4,2 milioni di euro in seguito al miglioramento del rating sui titoli di stato italiani e a maggiori dividendi su partecipazioni per 2,5 milioni di euro.

Rettifiche di valore nette su crediti
(20,7)
(23,3)
2,6
(11,2%)
-----------------------------------------------------------------------------

Le Rettifiche di valore nette su crediti ammontano a -20,7 milioni di euro con un miglioramento di +2,6 milioni di euro (30.09.2024: -23,3 milioni di euro); a fronte del contributo positivo riconducibile all'aggiornamento del modello di impairment delle esposizioni performing, in virtù di una minore rischiosità osservata del portafoglio creditizio, si assiste ad un incremento nelle rettifiche della controllata Prexta dovuto all'aumento dei prestiti personali non garantiti per -4,4 milioni di euro.

Le Spese generali e amministrative registrano un incremento di -29,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto e sono quasi totalmente riconducibili a maggiori costi operativi di funzionamento in ambito IT e all'aumento delle spese per il personale in funzione dell'incremento dell'organico medio.

Contributi e Fondi di Garanzia (14,0) (43,0) 29,0 (67,4%)
di cui:
Contributi ordinari (13,2) (31,9) 18,7 (58,6%)
Contributi straordinari (0,8) (11,1) 10,3 (92,8%)

La diminuzione della voce Contributi ordinari rispetto al periodo di confronto (+18,7 milioni di euro) è da imputare principalmente ai minori costi nel periodo in esame che includono lo stanziamento del contributo al Fondo di Garanzia Vita per -12,4 milioni di euro rispetto al periodo di confronto in cui lo stanziamento riguardava sia l'ultima tranche del DGS per -18,9 milioni di euro che il primo stanziamento del contributo al Fondo di Garanzia Vita per -12,8 milioni di euro.

La voce Contributi straordinari risulta in diminuzione per +10,3 milioni di euro; il periodo di confronto comprendeva lo stanziamento per il salvataggio di istituti bancari in difficoltà per -11,1 milioni di euro. I costi registrati nei nove mesi 2025 per complessivi -0,8 milioni di euro afferiscono alla svalutazione dei Fondi Atlante.

Accantonamenti netti per rischi e oneri (57,8) (38,6) (19,2) 49,7%

La voce Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri registra un aumento di -19,2 milioni di euro rispetto al periodo di confronto ascrivibile principalmente a maggiori accantonamenti per indennità alla rete di vendita (-8,1 milioni di euro) a cui si aggiungono maggiori accantonamenti al fondo estinzioni anticipate di Prexta per -4,7 milioni di euro e maggiori accantonamenti per cause legali per -4,2 milioni di euro.

Effetti Mercato 86,7 61,2 25,5 41,7%
di cui:
Commissioni di performance 63,3 50,9 12,4 24,4%
Profitti / Perdite netti da investimenti al fair
value
23,4 10,3 13,1 ns

Gli Effetti Mercato registrano un forte incremento (+25,5 milioni di euro) rispetto al periodo di confronto.

Le Commissioni di performance si attestano a 63,3 milioni di euro rispetto a 50,9 milioni di euro registrato nel periodo di confronto. Il valore conseguito al 30 settembre 2025 è riconducibile per 12,9 milioni di euro alla controllata irlandese Mediolanum International Fund (30.09.2024: 27,7 milioni di euro) e per 50,4 milioni di euro alla controllata italiana Mediolanum Gestione Fondi (30.09.2024: 23,2 milioni di euro).

La voce Profitti / Perdite netti da investimenti al fair value si incrementa di +13,1 milioni di euro riconducibile principalmente per +10,3 milioni di euro al titolo Nexi che nel periodo di confronto aveva fatto registrare una riduzione di valore di -9,7 milioni di euro mentre al 30 settembre 2025 si è registrato un effetto positivo di +0,6 milioni di euro conseguente alla vendita delle azioni avvenuta nel mese di maggio 2025. Si evidenzia inoltre un effetto positivo per +4,1 milioni di euro derivanti da maggiori profitti dall'attività di negoziazione titoli e dal positivo andamento degli OICR.

Altri Effetti straordinari (5,0) - (5,0) ns

La voce Altri Effetti straordinari ammonta a -5,0 milioni di euro e comprende i costi di transazione degli intermediari che hanno supportato l'operazione di vendita del titolo Mediobanca.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione successiva.

Il Conto Economico al 30 settembre 2025 per paesi e aree di attività

Di seguito si riporta il commento alle variazioni di conto economico per paesi e area di attività, con eventuale riclassificazione dei dati comparativi. Mentre i ricavi hanno un'allocazione originaria e diretta ai prodotti e, per aggregazione, alle AdR, i costi hanno subito un processo di allocazione in funzione di differenti gradi di attribuibilità ai prodotti stessi e alla natura dei processi sottostanti:

  • ➢ Costi Diretti: costi direttamente attribuiti ad un prodotto o ad una categoria omogenea di prodotti;
  • ➢ Costi Indiretti allocati; costi soggetti al processo di allocazione mediante l'utilizzo di driver che ripartiscano il costo tra prodotti diversi e/o categorie di prodotto diverse;
  • ➢ Costi non allocati: costi di natura strettamente amministrativa o legati a processi di Controllo o Infrastrutturali, per i quali, in base alle caratteristiche del modello di cost allocation, non si procede con alcuna allocazione

I dettagli dell'IFRS 8 sono riportati nell'apposita sezione Dati economici per aree di attività.

SEGMENTO ITALIA – BANKING

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni e ricavi da servizi bancari 173.208 133.224 39.984 30,0%
Commissioni diverse 577 463 114 24,6%
Totale Commissioni Attive 173.785 133.687 40.098 30,0%
Commissioni passive rete (77.922) (67.456) (10.466) 15,5%
Altre commissioni passive (55.172) (59.236) 4.064 (6,9%)
Totale Commissioni Passive (133.094) (126.692) (6.402) 5,1%
Commissioni Nette 40.691 6.995 33.696 n.s.
Margine interesse 497.974 507.452 (9.478) (1,9%)
Proventi netti da altri investimenti 5.469 797 4.672 n.s.
Rettifiche di valore nette su crediti (20.179) (22.746) 2.567 (11,3%)
Altri Proventi ed Oneri (4.974) (6.409) 1.434 (22,4%)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 518.981 486.089 32.892 6,8%
Costi diretti e indiretti allocati (174.753) (175.629) 876 (0,5%)
Contributi e Fondi di Garanzia ordinari (790) (19.124) 18.335 (95,9%)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 343.438 291.336 52.102 17,9%
MARGINE OPERATIVO 343.438 291.336 52.102 17,9%
Profitti / Perdite netti da investimenti al fair value 22.694 8.563 14.131 n.s.
EFFETTI MERCATO 22.694 8.563 14.131 n.s.
Contributi e Fondi di Garanzia straordinari (776) (11.108) 10.332 (93,0%)
EFFETTI STRAORDINARI (776) (11.108) 10.332 (93,0%)
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 365.356 288.790 76.565 26,5%

ll margine pre-imposte del Segmento Italia - Banking registra un saldo positivo di 365,4 milioni di euro rispetto ad un risultato positivo di 288,8 milioni di euro rilevati nel 2024. La crescita delle commissioni nette, la riduzione dei contributi e fondi garanzia ordinari e straordinari ed il buon andamento delle poste al fair value hanno ampiamente compensato la riduzione del margine di interesse.

I ricavi da Commissioni attive si attestano 173,8 milioni di euro, in crescita per +40,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, tale aumento è principalmente ascrivibile ad una crescita dei volumi di certificate collocati nei nove mesi del 2025.

Le Commissioni passive rete risultano in crescita per -10,5 milioni di euro, anche queste principalmente riconducibili ai collocamenti di Certificates.

Il Margine di interesse, che si attesta a 498,0 milioni di euro, risulta in diminuzione rispetto al periodo di confronto per effetto della dinamica dei tassi di interesse.

I Costi diretti e indiretti allocati risultano in linea con il periodo di confronto grazie alla riduzione dei costi della controllata Flowe.

La voce Contributi e Fondi di Garanzia ordinari registra un decremento di +18,3 milioni di euro. Nel 2024 si registrava l'accantonamento dell'ultima quota annuale di contribuzione al Sistema di Garanzia dei Depositi (cd. DGS).

Gli Effetti mercato si attestano a circa 22,7 milioni di euro in crescita per +14,1 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel 2024. L'aumento va attribuito principalmente alla variazione del valore del titolo di capitale NEXI per +10,3 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, ove si registrava una minusvalenza da valutazione di circa -9,7 milioni di euro. Si registrano inoltre +5,1 milioni di euro derivanti da maggiori profitti legati alle attività di trading e ad un buon andamento degli OICR di tesoreria compensati per -1,3 milioni di euro dalla chiusura delle posizioni in derivati IRS.

La voce Effetti straordinari è in crescita di +10,3 milioni di euro; il 2024 scontava lo stanziamento di -11,0 milioni di euro per i contributi straordinari versati a copertura di precedenti interventi di salvataggio di istituti bancari.

SEGMENTO ITALIA – ASSET MANAGEMENT

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni di sottoscrizione fondi 25.471 27.425 (1.954) (7,1%)
Commissioni di gestione 552.231 511.569 40.661 7,9%
Commissioni su servizi di investimento 104.850 99.379 5.471 5,5%
Commissioni diverse 22.689 21.354 1.335 6,3%
Totale commissioni attive 705.241 659.727 45.514 6,9%
Commissioni passive rete (254.628) (228.071) (26.557) 11,6%
Altre commissioni passive (30.830) (30.211) (619) 2,0%
Totale commissioni passive (285.457) (258.282) (27.176) 10,5%
Commissioni nette 419.784 401.446 18.338 4,6%
Margine d'interesse 997 7.817 (6.819) (87,2%)
Proventi netti da altri investimenti 88 43 46 n.s.
Altri proventi e oneri 584 464 120 25,9%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 421.454 409.769 11.685 2,9%
Costi diretti e indiretti allocati (84.230) (81.423) (2.806) 3,4%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 337.225 328.346 8.879 2,7%
MARGINE OPERATIVO 337.225 328.346 8.879 2,7%
Commissioni di performance 48.900 32.322 16.578 51,3%
P&L netti da investimenti al fair value (16) (87) 71 (81,3%)
EFFETTI MERCATO 48.884 32.235 16.648 51,6%
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 386.108 360.581 25.527 7,1%

Il margine pre-imposte del segmento Italia - Asset Management mostra un saldo di 386,1 milioni di euro in incremento di circa +25,5 milioni di euro rispetto al risultato del medesimo periodo dell'esercizio precedente pari a 360,6 milioni di euro. L'incremento del periodo è principalmente imputabile per +18,3 milioni di euro alle commissioni nette e per +16,6 milioni di euro alle commissioni di performance.

Le Commissioni attive del periodo ammontano a 705,2 milioni di euro in aumento rispetto al dato rilevato nel 2024 di 659,7 milioni di euro. L'incremento è imputabile in via prevalente alle maggiori commissioni ricorrenti, influenzate dai maggiori asset in gestione rispetto al periodo di confronto.

Le Commissioni passive rete sono in crescita per -26,6 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. L'incremento è legato alla crescita sia del management fee per -19,3 milioni di euro che delle commissioni di incentivazione per -8,6 milioni di euro, risultato della performance commerciale dei prodotti del segmento.

I Costi diretti e indiretti allocati crescono di -2,8 milioni di euro rispetto al periodo di confronto

Gli Effetti di mercato risultano in aumento rispetto al periodo di confronto per +16,6 milioni di euro e sono imputabili a maggiori commissioni di performance registrate nel periodo.

SEGMENTO ITALIA – INSURANCE

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni di gestione 387.630 342.671 44.960 13,1%
Commissioni su servizi di investimento 77.019 70.879 6.140 8,7%
Risultato Gestione Assicurativa 154.405 140.964 13.440 9,5%
Commissioni diverse 12.181 10.520 1.661 15,8%
Totale commissioni attive 631.234 565.034 66.200 11,7%
Commissioni passive rete (176.833) (151.105) (25.728) 17,0%
Altre commissioni passive (29.428) (23.659) (5.769) 24,4%
Totale commissioni passive (206.261) (174.764) (31.497) 18,0%
Commissioni nette 424.973 390.270 34.703 8,9%
Margine d'interesse 42.157 44.697 (2.540) (5,7%)
Proventi netti da altri investimenti 3.373 3.172 201 6,3%
Altri proventi e oneri (973) (61) (911) n.s.
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 469.530 438.077 31.453 7,2%
Costi diretti e indiretti allocati (92.223) (81.967) (10.256) 12,5%
Contributi e Fondi di Garanzia ordinari (12.377) (12.773) 395 (3,1%)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 364.930 343.338 21.592 6,3%
MARGINE OPERATIVO 364.930 343.338 21.592 6,3%
Commissioni di performance 12.555 16.651 (4.096) (24,6%)
P&L netti da investimenti al fair value 21 464 (443) (95,4%)
EFFETTI MERCATO 12.577 17.115 (4.538) (26,5%)
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 377.507 360.452 17.054 4,7%

Il margine pre-imposte del segmento Italia - Insurance registra un saldo di 377,5 milioni di euro in crescita di +17,1 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel 2024 pari a 360,5 milioni di euro. Tale incremento è attribuibile alla crescita delle commissioni nette (+34,7 milioni di euro).

Le Commissioni attive del periodo ammontano a 631,2 milioni di euro, in aumento di +66,2 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. L'incremento è da imputare per +51,1 milioni di euro alle commissioni ricorrenti, quale effetto dall'aumento delle masse in gestione, e per +13,4 milioni di euro al risultato della gestione assicurativa, in virtù dei maggiori ricavi netti su prodotti assicurativi classificati ai sensi del principio contabile internazionale IFRS17.

Le Commissioni passive rete risultano in crescita di -25,7 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel 2024. Tale incremento è da imputare principalmente alle maggiori commissioni di mantenimento, a fronte della crescita del portafoglio, per -19,2 milioni di euro, e alle maggiori commissioni di incentivazione, legate alla performance commerciale dei prodotti del segmento, per -6,2 milioni di euro.

Il Margine di interesse, che si attesta a 42,2 milioni di euro, lievemente inferiore al risultato del 2024.

I Costi diretti e indiretti allocati risultano in crescita (-10,3 milioni di euro). La variazione principale è dovuta all'aumento dei costi operativi, di marketing e di supporto alla Rete di vendita per -5,4 milioni di euro in coerenza con le dinamiche commerciali di periodo. Si registra inoltre un incremento dei costi della controllata in Irlanda per -2,3 milioni di euro e gli investimenti ICT in ambito Protezione, con la migrazione delle polizze di Mediolanum Assicurazioni su una nuova piattaforma gestionale (-1,9 milioni di euro).

La voce Contributi fondi e garanzia accoglie per -12,4 milioni di euro gli accantonamenti effettuati in ottemperanza alla normativa a tutela dei beneficiari e aventi diritto alle prestazioni assicurative dedotte in polizze sulla vita, nell'ipotesi in cui l'impresa assicurativa sia sottoposta a procedure concorsuali (cosiddetto Fondo di Garanzia Vita). La voce risulta in linea rispetto al periodo di confronto.

Gli Effetti mercato risultano in diminuzione di -4,5 milioni di euro imputabile principalmente a minori commissioni di performance.

SEGMENTO ITALIA – OTHER

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni diverse 2.014 2.413 (399) (16,5%)
Commissioni passive rete 1.695 (2.088) 3.784 n.s.
Commissioni nette 3.709 325 3.385 n.s.
Margine d'interesse 52 94 (42) (44,7%)
Proventi netti da altri investimenti 14.209 13.987 222 1,6%
Altri proventi e oneri 4.548 4.116 432 10,5%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 22.519 18.522 3.997 21,6%
Costi diretti e indiretti allocati (5.171) (4.955) (216) 4,4%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 17.347 13.567 3.780 27,9%
MARGINE OPERATIVO 17.347 13.567 3.780 27,9%
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 17.347 13.567 3.780 27,9%

Il Segmento Italia Other comprende diverse poste di bilancio non direttamente imputabili alle altre linee di business o relative ad attività comuni.

SEGMENTO SPAGNA

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni di sottoscrizione fondi 20.781 14.886 5.895 39,6%
Commissioni di gestione 97.965 85.440 12.525 14,7%
Commissioni su servizi di investimento 16.146 14.955 1.191 8,0%
Risultato Gestione Assicurativa 9.503 7.927 1.576 19,9%
Commissioni e ricavi da servizi bancari 8.928 7.786 1.142 14,7%
Commissioni diverse 3.304 2.779 525 18,9%
Totale commissioni attive 156.627 133.773 22.854 17,1%
Commissioni passive rete (65.437) (50.248) (15.189) 30,2%
Altre commissioni passive (15.000) (11.472) (3.528) 30,8%
Totale commissioni passive (80.437) (61.720) (18.717) 30,3%
Commissioni nette 76.189 72.053 4.137 5,7%
Margine d'interesse 39.863 52.221 (12.358) (23,7%)
Proventi netti da altri investimenti 313 198 115 58,3%
Rettifiche di valore nette su crediti (496) (603) 107 (17,7%)
Altri proventi e oneri 1.379 635 744 n.s.
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 117.248 124.504 (7.255) (5,8%)
Costi diretti ed indiretti allocati (60.356) (51.047) (9.309) 18,2%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 56.892 73.457 (16.564) (22,5%)
Ammortamenti (8.148) (6.160) (1.988) 32,3%
Accantonamenti netti per rischi e oneri (4.273) (2.020) (2.253) n.s.
MARGINE OPERATIVO 44.471 65.277 (20.805) (31,9%)
Commissioni di performance 1.739 1.797 (58) (3,2%)
P&L netti da investimenti al fair value 654 1.224 (570) (46,6%)
EFFETTI MERCATO 2.393 3.021 (628) (20,8%)
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 46.864 68.298 (21.433) (31,4%)

Il Margine pre-imposte del Segmento Spagna registra un saldo positivo di 46,9 milioni di euro rispetto al risultato del periodo di confronto, pari a 68,3 milioni di euro.

Le Commissioni attive risultano in crescita passando da 133,8 milioni di euro rilevato nel settembre 2024 a 156,6 milioni di euro del periodo in esame. Tale andamento è in gran parte riconducibile all'incremento delle commissioni ricorrenti (+13,7 milioni di euro) derivanti dall'aumento delle masse in gestione e per +5,9 milioni di euro alle commissioni di sottoscrizioni, grazie al buon andamento della raccolta.

Le Commissioni passive registrano un incremento pari a -18,7 milioni di euro e riflettono il buon andamento delle masse gestite e l'attività di collocamento dei prodotti gestiti.

Il Margine di interesse si attesta a circa 39,9 milioni di euro in riduzione di -12,4 milioni rispetto al periodo di confronto, in base alla dinamica dei tassi di mercato e ad una maggiore pressione commerciale esercitata con iniziative promozionali a beneficio della clientela.

I Costi diretti ed indiretti allocati, che rappresentano il totale delle spese generali ed amministrative del mercato, sono in aumento per -9,3 milioni di euro rispetto al trimestre di confronto. Tale differenza è principalmente imputabile per -3,6 milioni di euro ai maggiori costi del personale (+50 unità medie); per -2,1 milioni per costi di funzionamento (comunicazione alla clientela, consulenze progetti e costi IT); per -1,6 milioni di euro all'ampliamento della presenza territoriale; per -0,9 milioni di euro ad attività di sponsorizzazione, -0,4 milioni di euro per convention nazionale, -0,5 milioni di euro donazione per l'alluvione di Valencia.

SEGMENTO GERMANIA

Euro/migliaia 30.09.2025 30.09.2024 Variazione Var.%
Commissioni di gestione 3.709 4.021 (312) (7,8%)
Commissioni su servizi di investimento 780 850 (70) (8,2%)
Risultato Gestione Assicurativa 481 591 (110) (18,5%)
Commissioni diverse 169 179 (10) (5,6%)
Totale commissioni attive 5.139 5.641 (502) (8,9%)
Commissioni passive rete (1.459) (1.442) (17) 1,2%
Altre commissioni passive (404) (457) 53 (11,6%)
Totale commissioni passive (1.863) (1.899) 36 (1,9%)
Commissioni nette 3.276 3.742 (466) (12,4%)
Margine d'interesse 634 1.134 (500) (44,1%)
Altri proventi e oneri 2 2 - n.s.
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 3.912 4.878 (966) (19,8%)
Costi diretti ed indiretti allocati (376) (323) (53) 16,4%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 3.536 4.555 (1.019) (22,4%)
Ammortamenti (16) (14) (2) 14,3%
MARGINE OPERATIVO 3.520 4.541 (1.021) (22,5%)
Commissioni di performance 129 137 (8) (5,8%)
P&L netti da investimenti al fair value 51 102 (51) (50,0%)
EFFETTI MERCATO 180 239 (59) (24,7%)
MARGINE DI SEGMENTO PRE IMPOSTE 3.700 4.780 (1.080) (22,6%)

Il Margine pre-imposte del segmento Germania registra un saldo di 3,7 milioni di euro.

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ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO E DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE

Società operanti nel settore bancario e finanziario

BANCA MEDIOLANUM S.P.A.

La capogruppo chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 737,7 milioni di euro (30.09.2024: 685,3 milioni di euro).

La rete di vendita è composta da 5.046 unità (30.09.2024: n. 4.742 unità).

GRUPPO BANCO MEDIOLANUM S.A.

Il gruppo bancario spagnolo chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto consolidato di 23,9 milioni di euro (30.09.2024: 26,1 milioni di euro).

La rete di vendita è composta da n. 1.636 unità (30.09.2024: n. 1.610 unità).

Negli ultimi giorni del mese di ottobre Banco Mediolanum ha incassato dividendi da Mediolanum International Fund per 28,0 milioni di euro.

Per il dettaglio dell'operazione di conferimento della partecipazione in MIFL si rimanda ad apposito capitolo del presente rendiconto "Informativa sull'operazione di conferimento alla controllata Banco Mediolanum della partecipazione in MIFL".

PREXTA S.P.A.

La società chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 10,2 milioni di euro (30.09.2024: 4,4 milioni di euro).

FLOWE S.P.A. – S.B.

La società chiude al 30 settembre 2025 con una perdita netta pari a -7,2 milioni di euro (30.09.2024: -15,2 milioni di euro).

Società operanti nel settore gestioni patrimoniali

MEDIOLANUM INTERNATIONAL FUNDS LTD

La società di fondi irlandese chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 414,6 milioni di euro (30.09.2024: 426,4 milioni di euro).

Meglio ultimi giorni del mese di ottobre 2025, la società ha distribuito alla Capogruppo acconti sui dividendi per un totale di 372,0 milioni di euro, si precisa inoltre che la stessa controllata irlandese ha distribuito anche alla controllata spagnola – Banco Mediolanum acconti su dividendi per 28,0 milioni di euro.

MEDIOLANUM GESTIONE FONDI SGR P.A.

La società chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 58,3 milioni di euro (30.09.2024: 38,4 milioni di euro).

MEDIOLANUM FIDUCIARIA S.P.A.

La società chiude al 30 settembre 2025 con una perdita netta di -0,7 milioni di euro (30.09.2024: -0,7 milioni di euro). Banca Mediolanum ha deliberato, a favore della controllata, interventi a copertura delle perdite previste per l'esercizio 2025 fino ad un massimo di 900 migliaia di euro; il versamento è stato effettuato in due tranches nei mesi di aprile e luglio 2025.

Società operanti nel settore assicurativo

MEDIOLANUM VITA S.P.A.

La Compagnia chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 142,3 milioni di euro determinato secondo i principi contabili IAS/IFRS (30.09.2024: 123,6 milioni di euro).

L'utile netto del periodo, determinato sulla base dei principi contabili nazionali, risulta pari a 192,2 milioni (30.09.2024: 118,5 milioni di euro).

MEDIOLANUM INTERNATIONAL LIFE DAC

La Compagnia irlandese chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 10,7 milioni di euro, determinato secondo i principi contabili IAS/IFRS (30.09.2024: 12,8 milioni di euro).

L'utile netto del periodo, determinato sulla base dei principi contabili nazionali, risulta pari a 15,0 milioni di euro (30.09.2024: 19,2 milioni di euro).

MEDIOLANUM ASSICURAZIONI S.P.A.

La Compagnia chiude al 30 settembre 2025 con un utile netto di 17,5 milioni di euro, determinato secondo i principi contabili IAS/IFRS (30.09.2024: 15,7 milioni di euro)

L'utile netto del periodo, determinato sulla base dei principi contabili nazionali, risulta pari a 15,8 milioni di euro (30.09.2024: 16,3 milioni di euro).

Altre società

AUGUST LENZ & CO. AG – IN LIQUIDAZIONE

La società tedesca chiude al 30 settembre 2025 con una perdita netta pari a -0,5 milioni di euro (30.09.2024: -0,5 milioni di euro).

Al 30 settembre 2025, gli oneri sostenuti dalla società per fronteggiare i costi di dismissione sono stati pari a -1,0 milioni di euro e sono stati assorbiti dal fondo rischi ed oneri iscritto il cui valore residuo al 30 settembre 2025 è pari 9,1 milioni di euro e risulta coerente con gli scenari ipotizzati.

ALTRE INFORMAZIONI

Il patrimonio netto, le azioni proprie

Alla data del 30 settembre 2025 il capitale sociale di Banca Mediolanum risulta pari a euro 600.698.453,40, suddiviso in n. 745.386.391 azioni prive di valore nominale di cui 6.181.223 azioni proprie. Al 30 settembre 2025 la consistenza del patrimonio netto consolidato risulta pari a 4.434,0 milioni di euro rispetto a 4.025,7 milioni di euro del 31 dicembre 2024.

Per quanto riguarda la destinazione dell'utile dell'esercizio 2024 si ricorda che in data 16 aprile 2025 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio di Banca Mediolanum chiuso al 31 dicembre 2024 da cui emergeva un utile pari a 1.135.169.913,97 euro. La destinazione dell'utile ha previsto:

  • ➢ distribuzione agli azionisti di un dividendo per il 2024 pari a 1 euro, di cui 0,37 euro già distribuiti a titolo di acconto nel novembre 2024 da Banca Mediolanum S.p.A. e di 0,63 euro per azione distribuito nel mese di aprile;
  • ➢ la destinazione a Riserva Straordinaria della parte rimanente.

L'EPS (utile per azione) del periodo si attesta a 0,983 euro contro 0,912 euro relativo a settembre 2024.

Adeguatezza patrimoniale del conglomerato finanziario Mediolanum8

Con riferimento al Conglomerato finanziario Mediolanum, il calcolo dell'adeguatezza patrimoniale al 30 settembre 2025, secondo le disposizioni di vigilanza supplementari vigenti, evidenzia che, a fronte di esigenze patrimoniali del conglomerato pari a 3.269 milioni di euro, i mezzi patrimoniali del conglomerato a copertura del margine richiesto ammontano a 4.220 milioni di euro con un'eccedenza pari a 951 milioni di euro:

Euro/milioni 30/09/2025 31/12/2024
Conglomerato finanziario a prevalenza bancaria
Mezzi patrimoniali 4.220 4.189
Requisiti patrimoniali bancari 1.804 1.628
Requisiti patrimoniali assicurativi 1.465 1.592
Eccedenza (deficit) patrimoniale 951 969

I fondi propri ed i coefficienti patrimoniali al 30 settembre 20259

Il Gruppo Mediolanum ha determinato i Fondi Propri consolidati ai fini di vigilanza e i relativi ratio patrimoniali secondo la disciplina in vigore aggiornata dal Regolamento (UE) 2024/1623 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data 19 giugno 2024 (anche noto come CRR3) che introduce nel quadro legislativo europeo i principi di Basilea 4, modificando il Regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda i requisiti per il rischio di credito, il rischio di aggiustamento della valutazione del credito, il rischio operativo, il rischio di mercato. Le novità più rilevanti del nuovo framework normativo sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2025.

L'utile consolidato del periodo pari a 726,0 milioni di euro non è stato computato ai fini della determinazione dei Fondi Propri.

Alla luce di quanto precede il Common Equity Tier1 Ratio (CET1) al 30 settembre 2025 è pari a 23,2% rispetto al 23,7% del 31 dicembre 2024.

8 Si precisa che l'adeguatezza patrimoniale al 30 settembre 2025 è stata calcolata secondo i limiti di capitalizzazione ad esito del periodico processo di revisione e di valutazione prudenziale (SREP) comunicati da Banca Centrale Europea. I requisiti assicurativi sono relativi all'ultima segnalazione trimestrale (30 giugno 2025) del Gruppo Assicurativo Mediolanum inviata all'Organo di Vigilanza. I valori indicati potrebbero essere oggetto di aggiornamento in fase di segnalazione agli organi di Vigilanza, a tal riguardo si segnala che a far data dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo framework normativo bancario denominato Basilea IV, che introduce numerose novità in tema di vigilanza prudenziale.

9 Si precisa che tali dati potrebbero essere oggetto di aggiornamento in fase di segnalazione all'Organo di Vigilanza.

Il leverage ratio è pari a 8,6% (31.12.2024: 7,8%).

Controversia fiscale

Per quello che concerne l'informativa relativa alla Controversia Fiscale si rimanda a quanto riportato all'interno della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2024 e agli aggiornamenti riportati all'interno della Relazione Finanziaria Annuale Semestrale 2025. L'impatto a conto economico nei 9 mesi del 2025 è stato pari 0,9 milioni di euro.

Informativa Pillar Two

Per quello che concerne l'informativa relativa al Pillar Two si rimanda a quanto riportato all'interno della Relazione Finanziaria del 30 giugno 2025; precisiamo che il Gruppo ha provveduto ad iscrivere al 30.09.2025 un maggior onere a fronte dell'imposizione integrativa pari a circa 12,5 milioni di euro.

Fondo di garanzia per le polizze vita

In merito al contributo per il Fondo di Garanzia Vita come già riportato nel corso del 2024, il Gruppo ha proceduto all'accantonamento del contributo per il Fondo di Garanzia per le polizze vita. In attesa della pubblicazione dello Statuto del Fondo, l'accantonamento, pari a complessivi 12,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, è stato effettuato secondo quanto previsto dalla norma e aggiornando i parametri necessari al calcolo.

Imposta di bollo sulle polizze vita

La legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha introdotto una modifica alle modalità di versamento dell'imposta di bollo sulle polizze vita dei rami III e V.

La disposizione introdotta con la Finanziaria 2025 prevede invece il versamento dell'imposta ogni anno fermo restando che l'ammontare corrispondente all'imposta di bollo versato annualmente dall'impresa di assicurazione è computato e attribuito all'assicurato in diminuzione della prestazione erogata alla scadenza o al riscatto della polizza.

Viene poi prevista una disciplina transitoria, in base alla quale il bollo calcolato per ciascun anno fino al 2024, sarà versato:

  • ➢ per il 50% entro il 30.6.2025;
  • ➢ per il 20% entro il 30.6.2026;
  • ➢ per il 20% entro il 30.6.2027;
  • ➢ per il restante 10% entro il 30.6.2028.

Pertanto, nel mese di giugno 2025 le Compagnie assicurative del Gruppo operanti nel ramo vita, Mediolanum Vita e Mediolanum International Life, hanno provveduto al versamento della prima rata

dell'imposta di bollo maturata sulle polizze di ramo III e V in essere al 31 dicembre 2024 per un importo complessivo pari a 108,5 milioni di euro.

Informativa sull'operazione di vendita delle azioni Mediobanca

I Cda di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita tenuti in data 30 giugno 2025 hanno approvato la vendita della partecipazione detenuta in Mediobanca pari a complessivi 29,1 milioni di azioni.

La vendita è stata perfezionata mediante una procedura di accelerated bookbuilding (il "Collocamento") riservata a investitori istituzionali annunciata a mercato chiuso il 30 giugno 2025. Il collocamento ha visto l'acquisto delle azioni da parte di n. 77 controparti differenti ad un prezzo di euro 18,85 per azione per un controvalore lordo pari a euro 548,4 milioni. La data operazione (trade date) del Collocamento è stata il 1° luglio 2025 e il regolamento è stato perfezionato il 3 luglio 2025.

Il titolo era classificato a far data dal 1° gennaio 2020 tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva; i costi di transazione relativi all'operazione pari a 5,0 milioni di euro sono stati imputati a conto economico.

Informativa sull'operazione di conferimento alla controllata Banco Mediolanum della partecipazione in MIFL

Si rammenta che nella seduta consiliare dell'8 maggio era stato approvato l'ulteriore conferimento di una partecipazione pari al 2,46% del capitale sociale di Mediolanum International Funds Ltd. ("MIF") alla controllata spagnola Banco Mediolanum SA che già ne detiene il 4,54%.

In seguito al completamento degli adempimenti previsti, l'operazione si è perfezionata con efficacia a partire dal 30 luglio 2025.

Eventi di rilievo successivi alla chiusura del 30 settembre 2025

Dopo la data del 30 settembre 2025 non si sono verificati fatti che possano incidere in misura rilevante sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico del Gruppo.

Evoluzione prevedibile della gestione

A sei mesi dal "Liberation Day" di Trump, i timori di un forte rallentamento economico e di un ritorno dell'inflazione non si sono concretizzati. Nell'aggiornamento di settembre, l'OCSE ha rivisto al rialzo le stime di crescita globale per il 2025 (+3,2%), così come quelle per gli Stati Uniti (+1,8%) e per l'area euro (+1,2%). A sostenere questa resilienza ha contribuito anche l'effetto dei dazi, che hanno spinto consumatori e imprese ad anticipare gli acquisti.

Lo scenario resta tuttavia complesso, sia sul piano geopolitico sia su quello economico, con rischi legati all'effetto ritardato delle misure commerciali, a un eventuale nuovo rialzo dell'inflazione statunitense e al rallentamento del mercato del lavoro. Per il 2026, l'OCSE prevede un moderato rallentamento della crescita (+2,9%), pur riconoscendo che l'economia globale sta reagendo meglio del previsto.

L'aumento della spesa pubblica e i dubbi sull'indipendenza della Federal Reserve potrebbero influenzare l'andamento dei mercati obbligazionari statunitensi, mentre in Europa l'attenzione rimane concentrata sull'evoluzione delle politiche fiscali e sulla stabilità politica. Un orientamento eccessivamente espansivo della banca centrale americana potrebbe indurre i mercati a richiedere premi al rischio più elevati.

In questo contesto, l'investimento obbligazionario continua a presentare opportunità interessanti soprattutto in ottica di carry trade, grazie a rendimenti ancora favorevoli soprattutto sulle scadenze medio-lunghe. Tuttavia, la compressione degli spread suggerisce un approccio più prudente: strategie di ingresso graduale possono contribuire a mitigare il rischio di un eventuale ampliamento degli spread nei prossimi mesi.

Sul fronte azionario, nonostante i mercati si trovino su livelli record e le valutazioni risultino elevate in alcuni comparti – in particolare nell'ambito dell'intelligenza artificiale – permangono valide motivazioni per mantenere esposizione a questa asset class. Investire ai massimi storici non implica necessariamente rendimenti inferiori o un rischio più elevato di correzioni: l'analisi storica mostra che, su orizzonti di dodici mesi, i rendimenti successivi a un massimo sono stati in media superiori a quelli conseguiti in altre fasi di mercato; su periodi più lunghi, la performance tende inoltre a convergere.

Le aziende statunitensi continuano a mostrare fondamentali solidi, margini elevati e utili record, sostenuti anche da una politica monetaria più accomodante e da stimoli fiscali. Al momento non emergono segnali di un'inversione di tendenza imminente, ma la concentrazione del mercato e le valutazioni elevate invitano alla prudenza. Strategie basate su diversificazione e ingressi graduali restano strumenti efficaci per gestire il rischio di eventuali correzioni temporanee.

Questi approcci consentono anche di cogliere le opportunità offerte dai grandi megatrend globali, che stanno alimentando investimenti crescenti e aprendo nuove prospettive per l'azionario, anche al di fuori dei tradizionali comparti statunitensi e tecnologici. In questa prospettiva, la diversificazione rimane un elemento chiave per beneficiare appieno delle trasformazioni in atto e per intercettare le potenzialità di un progressivo allargamento dei settori e delle aree geografiche protagoniste del prossimo ciclo di crescita.

In tale contesto il Gruppo Banca Mediolanum conferma l'adozione di una strategia di servizio integrato alla clientela in quanto fattore critico di successo per consentirne il conseguimento di un crescente livello di soddisfazione e fidelizzazione con l'obiettivo di aumentare il numero di nuovi clienti acquisiti e di incrementare la share of wallet della clientela in essere. Inoltre, il modello di business diversificato è in grado di produrre risultati caratterizzati da un minore grado di variabilità e maggiormente decorrelati dall'andamento dei mercati finanziari. Banca Mediolanum detiene una quota di mercato delle Attività finanziarie detenute dalle famiglie italiane pari al 3,2% (Q4 2024 – Elaborazione Mediolanum su dati Prometeia).

Il Gruppo continuerà pertanto a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica mediante miglioramento del proprio posizionamento nel contesto competitivo sia grazie al miglioramento della qualità dei servizi offerti che all'efficienza dei processi. Da richiamare a tal proposito le iniziative volte al rafforzamento della rete di Family Banker (c.d. Progetto NEXT) mediante la creazione di una nuova generazione di professionisti - Banker Consultant – che consentiranno un ulteriore livello di miglioramento del servizio da parte dei Senior Private Banker e dei Wealth Advisor.

Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza e salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale che possano comportare un significativo deterioramento della situazione attuale (non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione e al momento non ipotizzabili) si prevede un positivo andamento della gestione per l'esercizio 2025.

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Voci dell'attivo

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 320.348 684.440
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 46.955.580 42.531.431
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.187.515 416.218
b) attività finanziarie designate al fair value 45.565.949 41.904.095
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 202.116 211.118
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.964.785 2.305.833
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 36.550.372 37.863.887
a) crediti verso banche 1.204.899 811.382
b) crediti verso clientela 35.345.473 37.052.505
80. Attività assicurative 73.616 70.997
b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività 73.616 70.997
90. Attività materiali 208.713 209.693
100. Attività immateriali 215.218 212.914
di cui:
- avviamento 125.625 125.625
110. Attività fiscali 688.834 834.297
a) correnti 511.466 664.392
b) anticipate 177.368 169.905
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - 823
130. Altre attività 1.181.200 1.439.957
TOTALE DELL'ATTIVO 88.158.666 86.154.272

Voci del passivo e del patrimonio netto

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.767.604 35.528.900
a) debiti verso banche 525.212 717.433
b) debiti verso clientela 32.932.263 34.497.838
c) titoli in circolazione 310.129 313.629
20. Passività finanziarie di negoziazione 139 3
30. Passività finanziarie designate al fair value 20.850.827 18.740.436
60. Passività fiscali 348.491 410.923
a) correnti 250.038 307.087
b) differite 98.453 103.836
80. Altre passività 1.060.601 1.289.681
90. Trattamento di fine rapporto del personale 12.121 12.228
100. Fondi per rischi e oneri 372.370 342.336
a) impegni e garanzie rilasciate 1.367 930
b) quiescenza e obblighi simili 25 105
c) altri fondi per rischi e oneri 370.978 341.301
110. Passività assicurative 27.312.469 25.804.045
a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività 27.312.469 25.804.045
120. Riserve da valutazione 6.559 119.833
150. Riserve 3.152.108 2.526.734
155. Acconti su dividendi - (272.832)
160. Sovrapprezzi di emissione 9.253 9.082
170. Capitale 600.698 600.688
180. Azioni proprie (-) (60.623) (77.414)
200. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 726.049 1.119.629
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 88.158.666 86.154.272

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 935.672 1.114.274
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 862.938 1.040.037
20. Interessi passivi e oneri assimilati (309.776) (456.455)
30. Margine di interesse 625.896 657.819
40. Commissioni attive 1.690.080 1.501.419
50. Commissioni passive (712.900) (625.869)
60. Commissioni nette 977.180 875.550
70. Dividendi e proventi simili 19.742 17.818
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 18.676 7.104
90. Risultato netto dell'attività di copertura - 10
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 1.596 351
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.521 -
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 75 351
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
345.213 1.919.792
a) attività e passività finanziarie designate al fair value 340.282 1.915.871
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 4.931 3.921
120. Margine di intermediazione 1.988.303 3.478.444
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (14.986) (21.612)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (15.286) (22.410)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 300 798
150. Risultato netto della gestione finanziaria 1.973.317 3.456.832
160. Risultato dei servizi assicurativi 165.780 144.489
a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi 372.441 325.844
b) costi per servizi assicurativi derivanti da contratti assicurativi emessi (199.371) (171.730)
c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione 22.587 20.402
d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione (29.877) (30.027)
170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa (516.451) (2.064.089)
a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi (516.853) (2.064.080)
b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione 402 (9)
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 1.622.646 1.537.232
190. Spese amministrative: (579.087) (579.622)
a) spese per il personale (248.092) (233.045)
b) altre spese amministrative (330.995) (346.577)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (55.563) (37.008)
a) impegni e garanzie rilasciate (436) 258
b) altri accantonamenti netti (55.127) (37.266)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (14.769) (13.548)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (21.483) (22.968)
230. Altri oneri/proventi di gestione 14.961 8.786
240. Costi operativi (655.941) (644.360)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1.252 2.047
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 967.957 894.919
300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (241.908) (220.585)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 726.049 674.334
330. Utile (Perdita) del periodo 726.049 674.334
350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della capogruppo 726.049 674.334

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024
10. Utile (Perdita) del periodo 726.049 674.334
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
132.354 112.242
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
131.499 111.882
70. Piani a benefici definiti 855 360
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
560 1.942
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
944 16.773
180. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi (678) (14.771)
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione 294 (60)
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 132.914 114.184
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 858.963 788.518
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
230. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo 858.963 788.518

Il saldo della voce 20 "Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva" è principalmente riconducibile alla cessione dell'interessenza detenuta in Mediobanca S.p.A. perfezionata in data 3 luglio 2025 per un controvalore di 548,4 milioni di euro. In particolare, ai fini della rilevazione dell'operazione di vendita nella suddetta voce è stata rappresentata la variazione positiva del fair value del titolo registrata nel corso del 2025 fino al momento della vendita (con segno positivo) pari a 131,4 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale.

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2025

Variazioni del periodo
Allocazione risultato
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio
Euro/migliaia Esistenze
al
31/12/2024
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01/01/2025
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivati su
proprie
azioni
Stock
options e
Performance
Shares
Redditività
complessiva
al
30/09/2025
netto al
30/09/2025
Capitale:
- azioni ordinarie 600.688 - 600.688 - - - 10 - - - - - - 600.698
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
9.082 - 9.082 - - - 171 - - - - - - 9.253
Riserve:
- di utili 2.445.472 - 2.445.472 381.106 - 246.188 - - - - - - - 3.072.766
- altre 81.262 - 81.262 - - (3.420) - - - - - 1.500 - 79.342
Riserve da valutazione 119.833 - 119.833 - - (246.188) - - - - - - 132.914 6.559
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (272.832) - (272.832) - 272.832 - - - - - - - - -
Azioni proprie (77.414) - (77.414) - - - 16.791 - - - - - - (60.623)
Utile (Perdita) del
periodo
1.119.629 - 1.119.629 (381.106) (738.523) - - - - - - - 726.049 726.049
Patrimonio netto del
gruppo
4.025.720 - 4.025.720 - (465.691) (3.420) 16.972 - - - - 1.500 858.963 4.434.044
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - -

La variazione della riserva da valutazione presente in corrispondenza della colonna "Redditività complessiva al 30/09/2025" è riconducibile principalmente alla cessione dell'interessenza detenuta in Mediobanca S.p.A. perfezionata in data 3 luglio 2025 per un controvalore di 548,4 milioni di euro. In particolare, ai fini della rilevazione dell'operazione di vendita è stato rappresentato i) la variazione positiva del fair value del titolo registrata nel corso del 2025 fino al momento della vendita, pari a 131,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, nella colonna "Redditività complessiva al 30/09/2025" ii) il trasferimento alla Riserva di utili della riserva da valutazione cumulata rispetto al valore di iscrizione iniziale, pari a 246,2 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, nella colonna "Variazioni di riserve".

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2024

Allocazio ne risultato Variazioni del periodo
Euro/migliaia esercizio precedente ( Operazioni sul p atrimonio ne tto Redditività Patrimonio
netto al
Euro/miglidid Esistenze
al
31/12/2023
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze
al
01/01/2024
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options e
Performance
Shares
complessiva
al
30/09/2024
30/09/2024
Capitale:
- azioni ordinarie 600.564 600.564 - - - 119 - - - - - - 600.683
- altre azioni - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
7.035 7.035 - - - 1.965 - - - - - - 9.000
Riserve:
- di utili 2.143.371 2.143.371 302.101 - - - - - - - - - 2.445.472
- altre 69.885 69.885 - - 1.366 - - - - - 2.673 - 73.924
Riserve da valutazione 39.315 39.315 - - - - - - - - - 114.184 153.499
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (207.519) (207.519) - 207.519 - - - - - - - - -
Azioni proprie (19.781) (19.781) - - - 8.221 (65.927) - - - - - (77.487)
Utile (Perdita) del periodo 821.870 821.870 (302.101) (519.769) - - - - - - - 674.334 674.334
Patrimonio netto del
gruppo
3.454.740 - 3.454.740 - (312.250) 1.366 10.305 (65.927) - - - 2.673 788.518 3.879.425
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - -

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

NOTE ILLUSTRATIVE

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo Mediolanum al 30 settembre 2025 è stato redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, secondo i principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, di cui al Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e successivi aggiornamenti.

Il presente Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025 non costituisce un bilancio infrannuale secondo quanto previsto dallo IAS 34.

Il Gruppo Mediolanum, in osservanza delle disposizioni del D.lgs. 30 maggio 2005 n. 142, si configura come un conglomerato finanziario a prevalente settore bancario.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

La situazione patrimoniale e il conto economico al 30 settembre 2025 sono stati redatti applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS, i criteri di valutazione ed i principi di consolidamento conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

In termini di nuovi requirement contabili applicabili dal 1° gennaio 2025, si segnala l'applicabilità delle modifiche allo IAS 21 – Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere (Lack of Exchangeability).

Le modifiche:

  • ➢ definiscono quando una valuta è considerata convertibile in un'altra, ossia quando l'altra valuta può essere ottenuta entro un normale lasso di tempo amministrativo tramite un mercato o un meccanismo di cambio che crei diritti e obbligazioni legalmente esercitabili;
  • ➢ individuano i casi in cui la convertibilità è assente, vale a dire quando si può ottenere soltanto un importo irrilevante dell'altra valuta rispetto allo scopo specifico;
  • ➢ impongono di stimare il tasso di cambio a pronti qualora la valuta non sia convertibile, al fine di riflettere il tasso al quale, alla data di valutazione, si realizzerebbe una regolare operazione di cambio tra operatori di mercato.

Alla luce delle analisi svolte, tali modifiche non hanno comportato impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo Mediolanum.

Per una dettagliata illustrazione dei principi contabili applicati nella predisposizione del presente Resoconto Intermedio di Gestione ed i contenuti delle voci degli schemi contabili si rimanda alla parte del bilancio consolidato annuale.

Per la determinazione di talune poste sono stati impiegati ragionevoli processi di stima, volti a salvaguardare la coerente applicazione del principio, che non hanno inficiato pertanto l'attendibilità dell'informativa infrannuale. La presente situazione dei conti è stata redatta utilizzando l'euro quale moneta di conto.

I Prospetti contabili consolidati e le Note illustrative presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti con riferimento ai dati patrimoniali al 31 dicembre 2024 e con riferimento ai dati economici al 30 settembre 2024. Ai fini di una migliore rappresentazione i saldi del periodo di confronto possono essere stati oggetto di riclassificazione ove opportuno.

I prospetti contabili consolidati sono stati redatti facendo riferimento alle istruzioni contenute nella Circolare Banca d'Italia n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Per quanto attiene al presupposto della continuità aziendale, gli Amministratori di Banca Mediolanum S.p.A. ritengono di avere la ragionevole aspettativa che il Gruppo continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e, di conseguenza, il Resoconto Intermedio di Gestione è stato predisposto in questa prospettiva di continuità, utilizzando criteri di funzionamento. Precisano altresì di non avere rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale.

SEZIONE 3 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025 include Banca Mediolanum S.p.A. e le società da questa direttamente o indirettamente controllate ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IFRS 10. Il requisito del controllo, così come definito dal principio, è alla base del consolidamento di tutti i tipi di entità e si realizza quando un investitore ha contemporaneamente:

  • ➢ il potere di decidere sulle attività rilevanti dell'entità;
  • ➢ è esposto o beneficia dei rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità;
  • ➢ ha la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti (collegamento tra potere e rendimenti).

L'IFRS 10 stabilisce quindi che, per detenere il controllo, l'investitore deve avere la capacità di dirigere le attività rilevanti dell'entità, per effetto di un diritto giuridico o per una mera situazione di fatto, ed essere altresì esposto alla variabilità dei risultati che derivano da tale potere.

Nel prospetto che segue sono indicate le partecipazioni inserite nell'area di consolidamento:

1. Elenco delle partecipazioni in società del Gruppo possedute direttamente da Banca Mediolanum S.p.A. incluse nel consolidamento con il metodo integrale:

Società Capitale
sociale
(Euro/migliaia)
Quota di
possesso
Sede Legale/ Operativa Tipo di
rapporto*
Attività
esercitata
Mediolanum Vita S.p.A. 207.720 100,00% Basiglio 1 Assicurazione Vita
Mediolanum Comunicazione S.p.A. 775 100,00% Basiglio 1 Produzione audiocinetelevisiva
PI Servizi S.p.A. 517 100,00% Basiglio 1 Attività immobiliare
Mediolanum International Life
dac
1.395 100,00% Dublino 1 Assicurazione Vita
Mediolanum Assicurazioni
S.p.A.
25.800 100,00% Basiglio 1 Assicurazione Danni
Mediolanum Gestione Fondi
SGR p.A.
5.165 100,00% Basiglio 1 Gestione fondi comuni
d'investimento
Mediolanum International
Funds Ltd**
165 93,00% Dublino 1 Gestione fondi comuni
d'investimento
Mediolanum Fiduciaria S.p.A. 240 100,00% Basiglio 1 Gestione fiduciaria
Prexta S.p.A. 2.040 100,00% Basiglio 1 Intermediazione
finanziaria
FloWe S.p.A. – SB 10.000 100,00% Basiglio 1 Servizi di pagamento
August Lenz & Co. AG- in liquidazione*** 20.000 100,00% Monaco di Baviera 1 Attività residuale
Banco Mediolanum S.A. 86.032 100,00% Valencia/Barcellona 1 Attività bancaria
  • (*) Tipo di rapporto: I = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39. comma I. del "decreto leaislativo 136/2015"
  • 6= direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015" (**) La restante quota del 7% è posseduta indirettamente da Banca Mediolanum tramite Banco Mediolanum. Nel corso del terzo trimestre del 2025

Banca Mediolanum ha trasferito alla controllata spagnola Banco Mediolanum S.A. una partecipazione pari al 2,46% del capitale sociale della controllata

irlandese Mediolanum International Funds LTD rappresentata da n. 4,064 azioni interamente liberate, mediante apporto non monetario a patrimonio (senza variazione del capitale sociale), non rimborsabile e liberamente disponibile. (***) La controllata tedesca ha rimesso la propria licenza bancaria in data 7 novembre 2022.

2. Elenco delle partecipazioni in società del Gruppo possedute indirettamente da Banca Mediolanum S.p.A., possedute tramite Banco Mediolanum S.A., incluse nel consolidamento con il metodo integrale:

Società Capitale sociale
(Euro/migliaia)
Quota di
possesso
Sede
Legale/Operativa
Tipo di
rapporto*
Attività
esercitata
Mediolanum Gestión S.A. S.G.I.I.C. 2.506 99,999% Valencia/Barcellona 1 Gestione fondi
comuni
d'investimento
Fibanc S.A. 301 100,00% Valencia/Barcellona 1 Consulenza
finanziaria
Mediolanum Pensiones S.A. S.G.F.P. 902 99,999% Valencia/Barcellona 1 Gestione fondi
pensione
Mediolanum International Funds Ltd** 165 7,00% Dublino 1 Gestione fondi
comuni
d'investimento
  • (*) Tipo di rapporto: I = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma I, del "decreto legislativo 136/2015"
  • 6= direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto leaislativo 136/2015"

(**) La restante quota del 7% è posseduta indirettamente da Banca Mediolanum tramite Banco Mediolanum. Nel corso del terzo trimestre del 2025 Banca Mediolanum ha trasferito alla controllata spagnola Banco Mediolanum S.A. una partecipazione pari al 2,46% del capitale sociale della controllata irlandese Mediolanum International Funds LTD rappresentata da n. 4.064 azioni interamente liberate, mediante apporto non monetario a patrimonio (senza variazione del capitale sociale), non rimborsabile e liberamente disponibile.

Metodi di consolidamento

Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale.

Consolidamento integrale

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle società controllate. Dopo l'attribuzione ai terzi, in voce propria, laddove presenti, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore residuo del patrimonio della controllata. Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata – come avviamento nella voce Attività immateriali o differenze di fair value su attività e passività ancora in bilancio rilevate alla data di primo consolidamento e, successivamente, tra le Altre riserve. Le differenze negative in sede di primo consolidamento sono imputate al conto economico.

Le attività, passività, proventi ed oneri tra imprese consolidate vengono integralmente eliminati.

Le entità controllate sono oggetto di consolidamento a partire dalla data in cui se ne acquisisce il controllo, secondo il metodo dell'acquisto ("purchase method"), e cessano di essere consolidate dal momento in cui viene a mancare una situazione di controllo.

Ai fini della predisposizione del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025, tutte le società controllate in via esclusiva hanno predisposto una situazione patrimoniale ed economica redatta in conformità ai principi ed alle politiche contabili del Gruppo.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Di seguito viene riportata una sintesi delle principali valutazioni effettuate nella determinazione dell'area di consolidamento.

Le motivazioni per le quali il Gruppo Mediolanum ritiene di non controllare i fondi interni assicurativi "Unit Linked" (per i quali detiene il 100% delle quote in circolazione) e i fondi promossi (mobiliari, immobiliari e Sicav) è il mancato rispetto contemporaneo di tutte le condizioni previste per il controllo dall'IFRS 10. In relazione alle Unit Linked il Gruppo Mediolanum ritiene di:

➢ non esercitare il pieno potere sull'entità oggetto di investimento (Unit Linked) in quanto limitato dalle prescrizioni previste nei regolamenti dei fondi in termini di asset allocation e politiche di gestione;

➢ non essere esposto in maniera significativa ai rendimenti variabili dell'entità oggetto di investimento.

Infatti, gli utili o le perdite relativi alla valutazione degli attivi inclusi nelle Unit Linked sono integralmente riconosciuti agli assicurati tramite la variazione delle relative passività, rimanendo in capo al Gruppo la sola variazione del relativo impatto commissionale (impatto rapportato alla variabilità dei flussi dell'entità e valutato non significativo).

In relazione ai fondi, il Gruppo Mediolanum ritiene di:

  • ➢ non possedere la maggioranza delle quote in circolazione e supportarne direttamente il rischio di investimento (per esempio fondi unit che detengono quote di fondi gestiti il cui rischio è sopportato dagli assicurati);
  • ➢ non esercitare il pieno potere sull'entità oggetto di investimento (fondi) in quanto limitato dalle prescrizioni previste nei regolamenti dei fondi in termini di asset allocation e politiche di gestione;
  • ➢ non essere esposto in maniera significativa ai rendimenti variabili dell'entità oggetto di investimento in quanto non detiene o detiene quote marginali dei fondi stessi o detiene quote per le quali non sopporta il rischio di investimento.

L'esposizione alle variazioni di valore dei fondi, ossia gli utili o le perdite relative alla valutazione degli attivi, sono di pertinenza dei sottoscrittori, rimanendo in capo al Gruppo la sola variazione del relativo impatto commissionale. In particolare, il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità delle commissioni di sottoscrizione e dei caricamenti sui premi, legati all'andamento della raccolta, delle commissioni di gestione relative alle masse in gestione e delle commissioni di incentivo legate alle performance dei fondi gestiti, nonché ai rischi operativi, di compliance e reputazionali tipici del settore in cui il Gruppo opera.

Business Combination

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate usando il metodo dell'acquisto. Non sono state effettuate business combination nel corso del 2025.

SEZIONE 4 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL 30 SETTEMBRE 2025

Dopo la data del 30 settembre non si sono verificati fatti che possano incidere in misura rilevante sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico del Gruppo.

SEZIONE 5 – ALTRI ASPETTI

Uso di stime

Il presente Resoconto Intermedio di Gestione ha comportato la necessità di effettuare stime e valutazioni complesse che hanno prodotto effetti sulle attività, passività, costi e ricavi iscritti nonché sull'individuazione e quantificazione delle attività e passività potenziali.

L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

In presenza di incertezze più significative e/o di attività oggetto di misurazione di particolare materialità la valutazione è supportata, con il ricorso a periti/esperti esterni.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive sono:

  • ➢ la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti, delle partecipazioni e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ➢ l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • ➢ la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • ➢ la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • ➢ la stima di passività di natura fiscale e valutazione del relativo rischio di soccombenza;
  • ➢ le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ➢ le ipotesi non finanziarie (ad es. ipotesi demografiche legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata, aspettative di evoluzione dei sinistri) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate per la valutazione dei prodotti assicurativi secondo le previsioni dell'IFRS 17

Per talune delle fattispecie appena elencate possono essere identificati i principali fattori che sono oggetto di stime da parte del Gruppo e che quindi concorrono a determinare il valore di iscrizione in bilancio di attività e passività.

Si segnala che:

  • ➢ per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi, qualora sia necessario l'utilizzo di parametri non desumibili dal mercato, le principali stime riguardano, da un lato, lo sviluppo dei flussi finanziari futuri (o anche flussi reddituali, nel caso di titoli azionari), eventualmente condizionati a eventi futuri e, dall'altro, il livello di determinati parametri in input non quotati su mercati attivi;
  • ➢ per l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con

impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, le principali stime riguardano: o la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle probabilità di default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio; o l'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD "lifetime"; o la determinazione delle probabilità di vendita di attività finanziarie deteriorate;

  • ➢ per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati, sono presi in considerazione alcuni elementi: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia;
  • ➢ per la determinazione del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita in riferimento alle Cash Generating Units (CGU) di cui si compone il Gruppo, sono oggetto di stima, separatamente ed opportunamente attualizzati, i flussi finanziari futuri nel periodo di previsione analitica e i flussi utilizzati per determinare il c.d. "terminal value", generati dalla CGU. Rientra tra gli elementi oggetto di stima anche il costo del capitale;
  • ➢ per la predisposizione delle perizie relative agli immobili sono oggetto di stima i canoni di locazione, i prezzi di vendita, i tassi di attualizzazione e i tassi di capitalizzazione;
  • ➢ per la quantificazione dei fondi per rischi e oneri si presuppone un processo di stima che ove possibile – include l'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni nonché delle relative probabilità di accadimento e delle tempistiche di manifestazione;
  • ➢ per la determinazione delle poste relative alla fiscalità differita è stimata la probabilità di un futuro effettivo sostenimento di imposte (differenze temporanee tassabili) ed il grado di ragionevole certezza – se esistente – di ammontari imponibili futuri al momento in cui si manifesterà la deducibilità fiscale (differenze temporanee deducibili e perdite fiscali riportate a nuovo);
  • ➢ per la determinazione delle poste assicurative e la quantificazione del Fulfilment Cashflow ossia la stima dei flussi di cassa contrattuali attesi attualizzati (Present value future cash flow – "PVFCF"), che include la componente esplicita di Risk Adjustment ("RA") che tiene conto dei rischi di tipo non finanziario, nonché per la quantificazione del CSM che rappresenta il valore attuale degli utili futuri attesi derivanti dal contratto, si fa ricorso a stime per la valutazione dei flussi di cassa futuri per l'adempimento dei contratti, per la definizione delle ipotesi non finanziarie sui tassi di mortalità e di evoluzione dei sinistri, come ad esempio tassi di riscatto e sinistri accaduti. Assumono inoltre particolare rilevanza le assunzioni utilizzate per la determinazione dei tassi di sconto e i metodi utilizzati per misurare l'aggiustamento per il rischio non finanziario

Gli Amministratori monitorano periodicamente le stime e le valutazioni effettuate in base all'andamento storico, all'attuale contesto macro-economico e geo-politico e ad altri fattori ritenuti ragionevoli. A causa dell'incertezza che caratterizza queste poste di bilancio, i relativi valori effettivi potrebbero differire dalle stime effettuate per il sopraggiungere di elementi inattesi non conosciuti alla data di elaborazione delle stime.

INFORMAZIONI SUI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
46.955.580 42.531.431
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.187.515 416.218
b) attività finanziarie designate al fair value 45.565.949 41.904.095
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 202.116 211.118
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.964.785 2.305.833
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 36.550.372 37.863.887
a) crediti verso banche 1.204.899 811.382
b) crediti verso clientela 35.345.473 37.052.505
Attività assicurative 73.616 70.997
Totale 85.544.353 82.772.148
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.767.604 35.528.900
a) debiti verso banche 525.212 717.433
b) debiti verso clientela 32.932.263 34.497.838
c) titoli in circolazione 310.129 313.629
Passività finanziarie di negoziazione 139 3
Passività finanziarie designate al fair value 20.850.827 18.740.436
Passività assicurative 27.312.469 25.804.045
Totale 81.931.039 80.073.384

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione registrano un incremento pari a +771,3 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. Tale crescita è principalmente riconducibile all'aumento dei titoli di debito, che segnano una variazione positiva di +817,7 milioni di euro rispetto al periodo di confronto, conseguente agli acquisti di titoli sovrani. I titoli di capitale hanno invece registrato una diminuzione pari a -46,2 milioni di euro, riconducibile alla dismissione delle partecipazioni in Nexi e Visa detenute in portafoglio alla data del 31 dicembre 2024.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
1. Titoli di debito 1.956.532 1.887.783
1.1 Titoli strutturati - -
1.2 Altri titoli di debito 1.956.532 1.887.783
2. Titoli di capitale 8.253 418.050
3. Finanziamenti - -
TOTALE 1.964.785 2.305.833

La voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ammonta al 30 settembre 2025 a 1.964,8 milioni di euro, in diminuzione di -341,0 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. La variazione è legata principalmente alla vendita del titolo di capitale Mediobanca per la quale si rimanda allo specifico paragrafo "Informativa sull'operazione di vendita delle azioni Mediobanca".

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Crediti verso banche

Totale Totale
30/09/2025 31/12/2024
Euro/migliaia Valore di bilancio Valore di bilancio
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite
o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
A. Crediti verso Banche Centrali 296.400 - - 282.338 - -
1. Depositi a scadenza - - - - - -
2. Riserva obbligatoria 296.400 - - 282.338 - -
3. Pronti contro termine - - - - - -
4. Altri - - - - - -
B. Crediti verso banche 908.499 - - 529.044 - -
1. Finanziamenti 282.892 - - 198.910 - -
1.1 Conti correnti - - - - - -
1.2. Depositi a scadenza 277.861 - - 193.031 - -
1.3. Altri finanziamenti: 5.031 - - 5.879 - -
-Pronti contro termine attivi - - - - - -
- Finanziamenti per leasing - - - - - -
- Altri 5.031 - - 5.879 - -
2. Titoli di debito 625.607 - - 330.134 - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 625.607 - - 330.134 - -
TOTALE 1.204.899 - - 811.382 - -

La voce crediti verso Banche ammonta al 30 settembre 2025 a 1.204,9 milioni di euro rispetto a 811,4 milioni di euro della fine dell'esercizio 2024. La crescita è sostanzialmente legata all'incremento dello stock dei titoli di debito classificati nel portafoglio Held to Collect (+295,5 milioni di euro rispetto al periodo di confronto) e dei depositi a scadenza detenuti presso altri istituti di credito (+84,8 milioni di euro rispetto al periodo di confronto).

Crediti verso clientela

Totale Totale
30/09/2025 31/12/2024
Euro/migliaia Valore di bilancio Valore di bilancio
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite
o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
1. Finanziamenti 18.750.603 142.926 3.082 18.578.064 137.576 3.025
1. Conti correnti 428.523 8.342 365 457.696 7.631 377
2. Pronti contro termine attivi - - - 90.148 - -
3. Mutui 12.999.508 66.483 - 12.445.133 65.267 -
4. Carte di credito, prestiti personali
e cessioni del quinto
3.249.585 40.637 2.627 3.195.167 37.807 2.546
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring - - - - - -
7. Altri finanziamenti 2.072.987 27.464 90 2.389.920 26.871 102
2. Titoli di debito 16.448.862 - - 18.333.840 - -
1. Titoli strutturati - - - - - -
2. Altri titoli di debito 16.448.862 - - 18.333.840 - -
TOTALE 35.199.465 142.926 3.082 36.911.904 137.576 3.025

I crediti verso clientela ammontano a 35.345,5 milioni di euro, rispetto a 37.052,5 milioni di euro della fine dell'esercizio 2024.

La variazione è dovuta essenzialmente ad una riduzione dello stock dei titoli di debito classificati nel portafoglio Held to Collect (-1.885,0 milioni di euro rispetto al periodo di confronto) giunti a scadenza. A fronte della suddetta diminuzione, nel periodo è aumentato lo stock dei mutui di +555,6 milioni di euro rispetto al periodo di confronto.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Debiti verso Banche

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
1. Debiti verso banche centrali - -
2. Debiti verso banche 525.212 717.433
2.1 Conti correnti e depositi a vista 49.882 717
2.2 Depositi a scadenza - -
2.3 Finanziamenti 473.499 713.157
2.3.1 Pronti contro termine passivi 473.499 713.157
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali
- -
2.5 Debiti per leasing - 784
2.6 Altri debiti 1.831 2.775
TOTALE 525.212 717.433

I debiti verso banche ammontano a 525,2 milioni di euro (31.12.2024: 717,4 milioni di euro). La variazione è da ricondurre principalmente alla riduzione delle operazioni di pronti contro termine passivi (-239,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024).

Debiti verso Clientela

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
1. Conti correnti e depositi a vista 27.217.957 24.892.832
2. Depositi a scadenza 1.940.873 3.445.935
3. Finanziamenti 3.454.751 5.837.342
3.1 Pronti contro termine passivi 3.443.825 5.823.922
3.2 Altri 10.926 13.420
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
5. Debiti per leasing 68.594 69.044
6. Altri debiti 250.088 252.685
TOTALE 32.932.263 34.497.838

Il saldo della voce debiti verso la clientela si attesta a 32.932,3 milioni, in diminuzione di -1.565,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 34.497,8 milioni di euro); tale variazione è da ricondurre principalmente alla diminuzione dei pronti contro termine passivi (-2.380,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto). La crescita dei conti correnti e depositi a vista (+2.325.1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto) risulta in parte bilanciata dalla riduzione dei depositi a scadenza (-1.505,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto)

Titoli in circolazione

Si rammenta che nel mese di novembre 2022 Banca Mediolanum ha emesso un "Green Senior Preferred" Bond per un importo di 300.000.000 di euro con un'operazione rientrante nel piano EMTN da 1 miliardo approvata dalla Banca stessa, con scadenza il 22/01/2027 e Rating "BBB" assegnato da Fitch e S&P. Il Bond emesso prevede una cedola anticipata a tasso fisso pari al 5,035%, un'opzione di estinzione anticipata prevista per il 22/01/2026 e non sono previsti meccanismi di repricing. I proventi raccolti vanno a finanziare o rifinanziare prestiti o progetti compresi nel ESG Bond Framework emesso nel luglio 2022. Per le caratteristiche dell'emissione il suddetto Bond è stato classificato nel comparto delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e presenta un valore contabile di 310,1 milioni di euro.

Passività assicurative

Tale voce accoglie le "Passività assicurative" determinate sulla base del principio contabile internazionale IFRS 17 ed ammonta a 27.312,5 milioni di euro (31.12.2024: 25.804,0 milioni di euro). In particolare, include la "Liability for remaining coverage - LRC" così composta:

  • ➢ i flussi finanziari relativi ai servizi futuri (Present Value Future Cash Flows PVFCF), cioè tutti i flussi finanziari futuri attesi collegati ai contratti assicurativi attualizzati e corretti per il valore temporale e per il rischio;
  • ➢ il margine sui servizi contrattuali (Contractual Service Margin CSM) che rappresenta il profitto atteso del gruppo di contratti rilasciato lungo la vita dei contratti;
  • ➢ il Risk Adjustment per tener conto dei rischi "non finanziari".

Di seguito si riporta la movimentazione del Contractual Service Margin – CSM avvenuta nei primi 9 mesi del 2025.

CSM iniziale all'01/01/2025 2.638
Movimenti 500
Rilascio (165)
CSM finale al 30/09/2025 2.973

Patrimonio Netto

Euro/migliaia 30/09/2025 31/12/2024
1. Capitale 600.698 600.688
2. Sovrapprezzi di emissione 9.253 9.082
3. Riserve 3.152.108 2.526.734
4. Acconti su dividendi (-) - (272.832)
5. Azioni proprie (60.623) (77.414)
6. Riserve da valutazione 6.559 119.833
8. Utile (perdita) del periodo 726.049 1.119.629
Totale 4.434.044 4.025.720

Il capitale sociale di Banca Mediolanum risulta pari a 600,7 milioni di euro suddiviso in n. 745.386.391 azioni prive di valore nominale. Le azioni proprie in portafoglio sono pari a n. 6.181.223 per un controvalore di 60,6 milioni di euro. Nel periodo in esame non si è proceduto all'acquisto di azioni proprie.

Al 30 settembre 2025 la consistenza del patrimonio netto consolidato risulta pari a 4.434,0 milioni di euro rispetto a 4.025,7 milioni di euro del 31 dicembre 2024.

INFORMAZIONI SUI PRINCIPALI AGGREGATI DI CONTO ECONOMICO

Margine di interesse

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
Interessi attivi e proventi assimilati 935.672 1.114.274 (178.602) (16,0%)
Interessi passivi e oneri assimilati (309.776) (456.455) 146.679 (32,1%)
Margine di interesse 625.896 657.819 (31.923) (4,9%)

Il margine di interesse si contrae per -31,9 milioni di euro principalmente per effetto sia della riduzione dei tassi di interesse che dei maggiori costi derivanti da iniziative promozionali.

Commissioni nette

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
Commissioni attive 1.690.080 1.501.419 188.661 12,6%
Commissioni passive (712.900) (625.869) (87.031) 13,9%
Commissioni nette 977.180 875.550 101.630 11,6%

L'incremento delle commissioni nette è da ricondurre alla crescita delle masse in gestione.

Margine di intermediazione

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
Margine di interesse 625.896 657.819 (31.923) (4,9%)
Commissioni nette 977.180 875.550 101.630 11,6%
Dividendi e proventi simili 19.742 17.818 1.924 10,8%
Risultato netto dell'attività di negoziazione 18.676 7.104 11.572 n.s.
Risultato netto dell'attività di copertura - 10 (10) n.s.
Utili/perdite da cessione/riacquisto 1.596 351 1.245 n.s.
Risultato netto delle altre attività/passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
345.213 1.919.792 (1.574.579) (82,0%)
Margine di intermediazione 1.988.303 3.478.444 (1.490.141) (42,8%)

La variazione del Margine di intermediazione (-1.490,1 milioni di euro) è riconducibile principalmente alla variazione della voce "Risultato netto delle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" (-1.574,6 milioni di euro) che ha risentito negativamente dell'andamento dei mercati osservato nel 2025 degli attivi sottostanti.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione ammonta alla fine del periodo in esame a 18,7 milioni di euro (30.09.2024: 7,1 milioni di euro); tale variazione è riconducibile principalmente al titolo Nexi, che nel periodo di confronto aveva fatto registrare una riduzione di valore di -9,7 milioni di euro, venduta nel mese di maggio 2025. Si rileva inoltre che nel mese di settembre si è proceduto alla vendita del titolo di capitale Visa, appartenente al portafoglio di trading, con un utile realizzato di 2,8 milioni di euro

Risultato dei servizi assicurativi

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
A. Ramo vita
a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi 372.441 325.844 46.597 14,3%
b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi (199.371) (171.730) (27.641) 16,1%
c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione 22.587 20.402 2.185 10,7%
d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione (29.877) (30.027) 150 (0,5%)
Totale 165.780 144.489 21.291 14,7%

La voce "Risultato dei servizi assicurativi" ammonta a 165,8 milioni di euro con un incremento di +21,3 milioni di euro rispetto al periodo di confronto.

Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi
emessi
(516.853) (2.064.080) 1.547.227 (75,0%)
b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in
riassicurazione
402 (9) 411 n.s.
Totale (516.451) (2.064.089) 1.547.638 (75,0%)

La voce ammonta a -516,5 milioni di euro ed include principalmente l'effetto "mirroring" delle variazioni del fair value delle attività sottostanti ai contratti assicurativi emessi valutati con l'approccio "Variable fee".

Spese amministrative

Euro/migliaia 30/09/2025 30/09/2024 Variazione Var.%
Spese per il personale (248.092) (233.045) (15.047) 6,5%
Altre spese amministrative (330.995) (346.577) 15.582 (4,5%)
Totale (579.087) (579.622) 535 (0,1%)

Le spese per il personale sono in crescita di -15,0 milioni di euro rispetto al periodo di confronto principalmente in relazione all'aumento dell'organico medio. La voce Altre spese amministrative registra un decremento di +15,6 milioni di euro rispetto al periodo di confronto principalmente dovuto ai minori accantonamenti per i contributi ordinari e straordinari.

La tabella sottostante rappresenta l'organico operante medio del Gruppo al 30 settembre 2025 e al 30 settembre 2024.

Unità 30/09/2025 30/09/2024 Variazione
1) Personale dipendente 3.645 3.426 219
a) dirigenti 158 158 -
b) quadri direttivi 748 714 34
c) restante personale dipendente 2.739 2.554 185
2) Altro personale 262 314 (52)
Totale 3.907 3.740 167

DATI ECONOMICI PER AREE DI ATTIVITÀ

Nella presente sezione vengono rappresentati i risultati consolidati di segmento che, in conformità a quanto disposto dallo IFRS 8, sono stati elaborati secondo uno schema che rispecchia il sistema direzionale del Gruppo Mediolanum (c.d. "management reporting approach") in coerenza con l'insieme delle informazioni fornite al mercato e ai diversi stakeholders.

La presente rappresentazione della ripartizione del risultato consolidato del periodo consente di valutare la qualità e la sostenibilità nel tempo del risultato economico prodotto dal Gruppo Mediolanum nei diversi segmenti operativi.

Il conto economico di segmento, in conformità a quanto disposto dallo IFRS 8, fornisce una rappresentazione dei risultati consolidati del Gruppo Mediolanum con riferimento ai seguenti segmenti operativi:

  • ➢ ITALIA BANKING
  • ➢ ITALIA ASSET MANAGEMENT
  • ➢ ITALIA INSURANCE
  • ➢ ITALIA OTHER
  • ➢ SPAGNA
  • ➢ GERMANIA

Il conto economico di segmento, o per Aree di Risultato (AdR), è stato predisposto ripartendo i costi ed i ricavi fra i diversi segmenti mediante l'applicazione di un modello ibrido, intermedio tra i modelli di Direct Costing e Full Costing, data la natura sostanzialmente indiretta delle attività operative in carico al Gruppo Mediolanum.

Mentre i ricavi hanno un'allocazione originaria e diretta ai prodotti e, per aggregazione, alle AdR, i costi hanno subito un processo di allocazione in funzione di differenti gradi di attribuibilità ai prodotti stessi e alla natura dei processi sottostanti:

  • ➢ Costi Diretti, attribuibili ai prodotti in funzione dei singoli pezzi lavorati.
  • ➢ Costi Indiretti allocati alle AdR, attribuiti ai prodotti in funzione della relativa correlazione con la produzione di Volumi Commerciali: costi legati ai processi di Marketing e Supporto Commerciale.
  • ➢ Costi Indiretti non allocati: costi di natura strettamente amministrativa o legati a processi di Controllo Infrastrutturali, la cui attribuzione ai prodotti/AdR avrebbe un elevatissimo grado di arbitrarietà.

Dati economici per aree di attività al 30 settembre 2025

ITALIA
GRUPPO MEDIOLANUM ESTERO TOTALE
Dati in Euro/migliaia BANKING ASSET MANAGEMENT INSURANCE OTHER TOTALE SPAGNA GERMANIA
Commissioni di sottoscrizione fondi - 25.471 - - 25.471 20.781 - 46.252
Commissioni di gestione - 552.231 387.630 - 939.861 97.965 3.709 1.041.535
Commissioni su servizi di investimento - 104.850 77.019 - 181.869 16.146 780 198.795
Risultato gestione assicurativa - - 154.405 - 154.405 9.503 481 164.389
Commissioni e ricavi da servizi bancari 173.208 - - - 173.208 8.928 - 182.136
Commissioni diverse 577 22.689 12.181 2.014 37.461 3.304 169 40.934
Commissioni attive 173.785 705.241 631.234 2.014 1.512.275 156.627 5.139 1.674.041
Commissioni passive rete (77.922) (254.628) (176.833) 1.695 (507.687) (65.437) (1.459) (574.584)
Altre commissioni passive (55.172) (30.830) (29.428) - (115.430) (15.000) (404) (130.834)
Commissioni passive (133.094) (285.457) (206.261) 1.695 (623.117) (80.437) (1.863) (705.418)
Commissioni nette 40.691 419.784 424.973 3.709 889.157 76.189 3.276 968.623
Margine di interesse 497.974 997 42.157 52 541.180 39.863 634 581.677
Proventi netti da altri investimenti 5.469 88 3.373 14.209 23.139 313 - 23.452
Rettifiche di valore nette su crediti (20.179) - - - (20.179) (496) - (20.675)
Altri Proventi e Oneri (4.974) 584 (973) 4.548 (814) 1.379 2 567
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 518.981 421.454 469.530 22.519 1.432.483 117.248 3.912 1.553.644
Costi diretti e indiretti allocati (174.753) (84.230) (92.223) (5.171) (356.377) (60.356) (376) (417.109)
Contributi e Fondi di Garanzia ordinari (790) - (12.377) - (13.167) - - (13.167)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 343.438 337.225 364.930 17.347 1.062.940 56.892 3.536 1.123.368
Costi non allocati - - - - (147.634) - - (147.634)
Ammortamenti - - - - (18.345) (8.148) (16) (26.509)
Accantonamenti netti per rischi ed oneri - - - - (53.541) (4.273) - (57.814)
MARGINE OPERATIVO 343.438 337.225 364.930 17.347 843.419 44.471 3.520 891.411
Commissioni di performance - 48.900 12.555 - 61.455 1.739 129 63.323
Profitti / Perdite netti da investimenti al fair value 22.694 (16) 21 - 22.699 654 51 23.404
EFFETTI MERCATO 22.694 48.884 12.577 - 84.154 2.393 180 86.727
Contributi e Fondi di Garanzia straordinari (776) - - - (776) - - (776)
Altri effetti straordinari - - - - (4.956) - - (4.956)
EFFETTI STRAORDINARI (776) - - - (5.732) - - (5.732)
UTILE LORDO PRE IMPOSTE 365.356 386.108 377.507 17.347 921.841 46.864 3.700 972.406
Imposte del periodo - - - - (237.942) (7.928) (487) (246.357)
UTILE NETTO DEL PERIODO 365.356 386.108 377.507 17.347 683.899 38.937 3.213 726.049

Dati economici per aree di attività al 30 settembre 2024

GRUPPO MEDIOLANUM ITALIA ESTERO
Dati in Euro/migliaia BANKING ASSET
MANAGEMENT
INSURANCE OTHER TOTALE SPAGNA GERMANIA TOTALE
Commissioni di sottoscrizione fondi - 27.425 - - 27.425 14.886 - 42.311
Commissioni di gestione - 511.569 342.671 - 854.240 85.440 4.021 943.701
Commissioni su servizi di investimento - 99.379 70.879 - 170.258 14.955 850 186.063
Risultato gestione assicurativa - - 140.964 - 140.964 7.927 591 149.482
Commissioni e ricavi da servizi bancari 133.224 - - - 133.224 7.786 - 141.010
Commissioni diverse 463 21.354 10.520 2.413 34.750 2.779 179 37.708
Commissioni attive 133.687 659.727 565.034 2.413 1.360.861 133.773 5.641 1.500.275
Commissioni passive rete (67.456) (228.071) (151.105) (2.088) (448.720) (50.248) (1.442) (500.411)
Altre commissioni passive (59.236) (30.211) (23.659) - (113.106) (11.472) (457) (125.035)
Commissioni passive (126.692) (258.282) (174.764) (2.088) (561.826) (61.720) (1.899) (625.446)
Commissioni nette 6.995 401.446 390.270 325 799.035 72.053 3.742 874.829
Margine di interesse 507.452 7.817 44.697 94 560.060 52.221 1.134 613.415
Proventi netti da altri investimenti 797 43 3.172 13.987 17.998 198 - 18.196
Rettifiche di valore nette su crediti (22.746) - - - (22.746) (603) - (23.349)
Altri Proventi e Oneri (6.409) 464 (61) 4.116 (1.889) 635 2 (1.252)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE I LIVELLO 486.089 409.769 438.077 18.522 1.352.458 124.504 4.878 1.481.839
Costi diretti e indiretti allocati (175.629) (81.423) (81.967) (4.955) (343.975) (51.047) (323) (395.345)
Contributi e Fondi di Garanzia ordinari (19.124) - (12.773) - (31.897) - - (31.897)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE II LIVELLO 291.336 328.346 343.338 13.567 976.586 73.457 4.555 1.054.597
Costi non allocati - - - - (140.259) - - (140.259)
Ammortamenti - - - - (21.681) (6.160) (14) (27.855)
Accantonamenti netti per rischi ed oneri - - - - (36.602) (2.020) - (38.622)
MARGINE OPERATIVO 291.336 328.346 343.338 13.567 778.044 65.277 4.541 847.861
Commissioni di performance - 32.322 16.651 - 48.973 1.797 137 50.907
Profitti / Perdite netti da investimenti al fair 8.563 (87) 464 - 8.940 1.224 102 10.266
value
EFFETTI MERCATO
8.563 32.235 17.115 - 57.913 3.021 239 61.173
Contributi e Fondi di Garanzia straordinari (11.108) - - - (11.108) - - (11.108)
Altri effetti straordinari - - - - - - - -
EFFETTI STRAORDINARI (11.108) - - - (11.108) - - (11.108)
UTILE LORDO PRE IMPOSTE 288.790 360.581 360.452 13.567 824.849 68.298 4.780 897.926
Imposte del periodo - - - - (209.168) (13.858) (566) (223.592)
UTILE NETTO DEL PERIODO 288.790 360.581 360.452 13.567 615.681 54.440 4.213 674.334

Banca Mediolanum S.p.A. ACCONTO DIVIDENDO 2025

Banca Mediolanum S.p.A. – Acconto Dividendo 2025

Relazione degli Amministratori ex art. 2433-bis del Codice Civile

La presente relazione viene presentata allo scopo di deliberare la distribuzione di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2025 secondo quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice Civile.

Banca Mediolanum S.p.A. possiede tutti i requisiti richiesti dal suddetto articolo del c.c. per esercitare la facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi dell'esercizio in corso. In particolare:

  • il bilancio della società è assoggettato, per legge, alla revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.;
  • la distribuzione di acconti sui dividendi è prevista dall'art. 31 dello statuto sociale;
  • la società di revisione ha rilasciato giudizio positivo relativamente al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024;
  • dal bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non risultano perdite relative all'esercizio medesimo e non risultano perdite relative agli esercizi precedenti.

In base a quanto disposto dal comma 4 dell'art. 2433-bis c.c., l'ammontare dell'acconto sui dividendi non può superare la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

A tale riguardo, come illustrato nella successiva sezione "Situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Banca Mediolanum S.p.A.", la verifica del suindicato limite è stata effettuata sulla base dei valori risultanti dal prospetto contabile al 30 settembre 2025.

In base a ciò, i suddetti parametri risultano i seguenti:

Euro/migliaia
Banca Mediolanum S.p.A. – Utile al 30.09.2025 risultante dalla situazione dei
conti al 30.09.2025
737.714
Utile netto 737.714
Ammontare delle "Riserve disponibili" al 30.09.2025
Riserve di capitale (Riserve di sovrapprezzo azioni) 9.253
Riserve di utili (Riserva Straordinaria – Riserva FTA) 1.595.220
Altre riserve 571.876
Riserve disponibili al 30.09.2025 2.176.349

Si precisa che l'utile netto al 30 settembre 2025 pari a 737.714 migliaia di euro include la voce di ricavo riveniente dalla valutazione a patrimonio netto delle società controllate (di seguito anche "contributo per la valutazione ad equity") per 649.157 migliaia di euro classificato nella voce "220 Utili (Perdite) delle partecipazioni". Si segnala, inoltre, che alla data di approvazione della presente relazione, sono stati incassati 372.000 migliaia di euro a titolo di acconto dividendo da parte della controllata Mediolanum International Funds che pertanto possono ritenersi disponibili ai fini della distribuzione dell'acconto dividendi a valere sugli utili dell'esercizio 2025. Conseguentemente il contributo della valutazione ad equity da considerarsi non ancora realizzato alla data odierna risulta pari a 277.157 migliaia di euro. Pertanto, sulla base di quanto sopra, l'acconto dividendi relativo all'esercizio 2025 sarà contenuto entro l'importo di 737.714 migliaia di euro dedotto il contributo della valutazione ad equity non ancora realizzato alla data della presente situazione dei conti pari a 277.157 migliaia di euro, attestandosi complessivamente a 460.557 migliaia di euro.

La distribuzione dell'acconto dividendi è consentita inoltre dalla presenza di congrue disponibilità finanziarie.

Considerato quanto sopra evidenziato, il Consiglio di Amministrazione, tenuto anche conto che per le principali poste economiche non ci si aspettano significative variazioni di contribuzione nel quarto trimestre dell'esercizio, in considerazione della attesa stabilità degli impieghi in attività finanziarie e delle caratteristiche della raccolta e alla luce di quanto riportato nella successiva sezione "Situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Banca Mediolanum S.p.A.", intende distribuire un acconto pari a euro 0,60 euro per ciascuna azione, al lordo delle ritenute di legge. Il dividendo potrà essere incassato dagli aventi diritto a partire dal 26 novembre 2025 – al lordo o al netto delle ritenute secondo il relativo regime fiscale – presso i propri intermediari, secondo le risultanze dei conti al termine della giornata contabile del 25 novembre 2025 (record date).

Nel mercato di quotazione le azioni saranno negoziate ex dividendo dal 24 novembre 2025 (data di stacco cedola).

Il numero di azioni in circolazione alla data del 30 settembre 2025, al netto delle azioni proprie, risulta pari a n. 739.205.168 azioni, pertanto, l'ammontare complessivo dell'acconto è indicativamente pari a 443,5 milioni di euro. L'ammontare complessivo definitivo sarà determinato sulla base del numero di azioni in circolazione alla data di stacco cedola.

I ratios patrimoniali del Gruppo Mediolanum che tengono in considerazione anche l'acconto dividendi si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti10. Di seguito si riportano i Ratios stimati.

Dati espressi in % CET1 Capital Ratio T1 Capital Ratio Total Capital Ratio
Banca Mediolanum 31,6% 31,6% 31,6%
Gruppo Mediolanum 23,2% 23,2% 23,2%

Situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Banca Mediolanum S.p.A.

In base a quanto disposto dall'art. 2433-bis c.c., comma 5, è stato predisposto un prospetto contabile alla data del 30 settembre 2025 che riporta un utile netto di 737.714 migliaia di euro. Il prospetto contabile è costituito da:

  • uno stato patrimoniale riferito alla data del 30 settembre 2025 e uno stato patrimoniale comparativo riferito alla chiusura dell'esercizio precedente (31.12.2024);
  • un conto economico del periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e la data del 30 settembre 2025 raffrontato al conto economico del corrispondente periodo intermedio dell'esercizio precedente (30.09.2024);
  • un prospetto della redditività complessiva del periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e la chiusura del 30 settembre 2025 raffrontato al conto economico complessivo del corrispondente periodo intermedio dell'esercizio precedente (30.09.2024);
  • un prospetto delle variazioni del patrimonio netto per il periodo che intercorre tra l'inizio dell'esercizio e la data del 30 settembre 2025, con un prospetto comparativo del corrispondente periodo intermedio dell'esercizio precedente (30.09.2024);
  • un rendiconto finanziario per il periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e la data del 30 settembre 2025, un prospetto comparativo del corrispondente periodo intermedio dell'esercizio precedente (30.09.2024).

Eventi di rilievo successivi alla data del 30 settembre 2025

Dopo la data del 30 settembre 2025 non si sono verificati fatti che possano incidere in misura rilevante sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico della Società.

Negli ultimi giorni del mese di ottobre sono stati incassati acconti sui dividendi per complessivi 372.000 migliaia di euro, a valere sugli utili al 30 settembre 2025, dalla controllata Irlandese Mediolanum International Funds Ltd. Si precisa inoltre che la stessa controllata irlandese ha distribuito alla controllata spagnola – Banco Mediolanum - per la quota di competenza, acconti su dividendi per 28.000 migliaia di euro.

10 I valori indicati potrebbero essere oggetto di aggiornamento in fase di segnalazione agli organi di Vigilanza.

Evoluzione prevedibile della gestione

A sei mesi dal "Liberation Day" di Trump, i timori di un forte rallentamento economico e di un ritorno dell'inflazione non si sono concretizzati. Nell'aggiornamento di settembre, l'OCSE ha rivisto al rialzo le stime di crescita globale per il 2025 (+3,2%), così come quelle per gli Stati Uniti (+1,8%) e per l'area euro (+1,2%). A sostenere questa resilienza ha contribuito anche l'effetto dei dazi, che hanno spinto consumatori e imprese ad anticipare gli acquisti.

Lo scenario resta tuttavia complesso, sia sul piano geopolitico sia su quello economico, con rischi legati all'effetto ritardato delle misure commerciali, a un eventuale nuovo rialzo dell'inflazione statunitense e al rallentamento del mercato del lavoro. Per il 2026, l'OCSE prevede un moderato rallentamento della crescita (+2,9%), pur riconoscendo che l'economia globale sta reagendo meglio del previsto.

L'aumento della spesa pubblica e i dubbi sull'indipendenza della Federal Reserve potrebbero influenzare l'andamento dei mercati obbligazionari statunitensi, mentre in Europa l'attenzione rimane concentrata sull'evoluzione delle politiche fiscali e sulla stabilità politica. Un orientamento eccessivamente espansivo della banca centrale americana potrebbe indurre i mercati a richiedere premi al rischio più elevati.

In questo contesto, l'investimento obbligazionario continua a presentare opportunità interessanti soprattutto in ottica di carry trade, grazie a rendimenti ancora favorevoli soprattutto sulle scadenze medio-lunghe. Tuttavia, la compressione degli spread suggerisce un approccio più prudente: strategie di ingresso graduale possono contribuire a mitigare il rischio di un eventuale ampliamento degli spread nei prossimi mesi.

Sul fronte azionario, nonostante i mercati si trovino su livelli record e le valutazioni risultino elevate in alcuni comparti – in particolare nell'ambito dell'intelligenza artificiale – permangono valide motivazioni per mantenere esposizione a questa asset class. Investire ai massimi storici non implica necessariamente rendimenti inferiori o un rischio più elevato di correzioni: l'analisi storica mostra che, su orizzonti di dodici mesi, i rendimenti successivi a un massimo sono stati in media superiori a quelli conseguiti in altre fasi di mercato; su periodi più lunghi, la performance tende inoltre a convergere.

Le aziende statunitensi continuano a mostrare fondamentali solidi, margini elevati e utili record, sostenuti anche da una politica monetaria più accomodante e da stimoli fiscali. Al momento non emergono segnali di un'inversione di tendenza imminente, ma la concentrazione del mercato e le valutazioni elevate invitano alla prudenza. Strategie basate su diversificazione e ingressi graduali restano strumenti efficaci per gestire il rischio di eventuali correzioni temporanee.

Questi approcci consentono anche di cogliere le opportunità offerte dai grandi megatrend globali, che stanno alimentando investimenti crescenti e aprendo nuove prospettive per l'azionario, anche al di fuori dei tradizionali comparti statunitensi e tecnologici. In questa prospettiva, la diversificazione rimane un elemento chiave per beneficiare appieno delle trasformazioni in atto e per intercettare le potenzialità di un progressivo allargamento dei settori e delle aree geografiche protagoniste del prossimo ciclo di crescita.

In tale contesto il Gruppo Banca Mediolanum conferma l'adozione di una strategia di servizio integrato alla clientela in quanto fattore critico di successo per consentirne il conseguimento di un crescente livello di soddisfazione e fidelizzazione con l'obiettivo di aumentare il numero di nuovi clienti acquisiti e di incrementare la share of wallet della clientela in essere. Inoltre, il modello di business diversificato è in grado di produrre risultati caratterizzati da un minore grado di variabilità e maggiormente decorrelati dall'andamento dei mercati finanziari. Banca Mediolanum detiene una quota di mercato delle Attività finanziarie detenute dalle famiglie italiane pari al 3,2% (Q4 2024 – Elaborazione Mediolanum su dati Prometeia).

In considerazione di quanto sopra illustrato, alla data di redazione della presente relazione, fatti salvi gli effetti del verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione (ad oggi comunque non ipotizzabili), si ritiene ragionevole prevedere per l'intero esercizio 2025, in ragione dell'andamento atteso del margine commissionale e del margine di interesse, un risultato positivo e tale da consentire – ad oggi – la distribuzione del suindicato acconto di dividendi in accordo con le disposizioni di legge.

Parere della società di revisione

Sulla presente relazione e sull'allegato "prospetto contabile" si acquisirà, dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. (in quanto soggetto incaricato della revisione contabile di cui all'art. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010) il parere previsto dal comma 5 dell'art. 2433-bis del Codice Civile.

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

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PROSPETTI CONTABILI BANCA MEDIOLANUM S.p.A.

Prospetti contabili Banca Mediolanum S.p.A.

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'attivo

Euro 30/09/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 112.333.082 387.350.698
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.252.597.447 491.840.128
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.118.557.351 347.633.428
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 134.040.096 144.206.700
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
27.313.587 345.675.202
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.190.949.928 32.528.504.310
a) Crediti verso banche 1.052.867.876 685.020.443
b) Crediti verso clientela 30.138.082.052 31.843.483.867
70. Partecipazioni 2.612.457.670 2.509.632.375
80. Attività materiali 101.555.307 101.973.082
90. Attività immateriali 56.488.560 58.767.824
100. Attività fiscali 196.226.217 276.595.948
a) correnti 124.061.851 206.437.133
b) anticipate 72.164.366 70.158.815
120. Altre attività 1.093.562.900 1.220.736.931
TOTALE DELL'ATTIVO 36.643.484.698 37.921.076.498

Voci del passivo e del patrimonio netto

Euro 30/09/2025 31/12/2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.940.717.241 32.624.194.110
a) Debiti verso banche 275.818.483 111.110.653
b) Debiti verso la clientela 30.354.769.487 32.199.454.563
c) Titoli in circolazione 310.129.271 313.628.894
20. Passività finanziarie di negoziazione 139.085 2.586
60. Passività fiscali 206.470.299 235.631.245
a) correnti 180.278.593 203.441.206
b) differite 26.191.706 32.190.039
80. Altre passività 669.371.723 680.382.005
90. Trattamento di fine rapporto del personale 9.408.937 9.419.324
100. Fondi per rischi e oneri 339.274.375 313.299.460
a) impegni e garanzie rilasciate 1.053.344 668.136
c) altri fondi per rischi e oneri 338.221.031 312.631.324
110. Riserve da valutazione 7.028.032 120.268.631
140. Riserve 3.184.031.730 2.543.185.629
145 Acconti su dividendi - (272.832.483)
150. Sovrapprezzi di emissione 9.253.352 9.082.256
160. Capitale 600.698.453 600.687.653
170. Azioni proprie (-) (60.622.552) (77.413.832)
180. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 737.714.023 1.135.169.914
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 36.643.484.698 37.921.076.498

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

CONTO ECONOMICO

Euro 30/09/2025 30/09/2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 694.665.345 881.430.515
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 661.055.616 840.004.125
20. Interessi passivi e oneri assimilati (280.745.027) (426.280.782)
30. Margine di interesse 413.920.318 455.149.733
40. Commissioni attive 854.614.044 738.742.029
50. Commissioni passive (663.599.735) (589.835.759)
60. Commissioni nette 191.014.309 148.906.270
70. Dividendi e proventi simili 14.179.251 11.823.409
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 17.870.825 5.350.993
90. Risultato netto dell'attività di copertura - 10.251
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 1.514.793 (128)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.514.793 (128)
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico
4.045.393 3.065.321
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 4.045.393 3.065.321
120. Margine di intermediazione 642.544.889 624.305.849
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (2.627.567) (13.840.105)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.629.277) (13.879.822)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.710 39.717
150. Risultato netto della gestione finanziaria 639.917.322 610.465.744
160. Spese amministrative: (432.242.555) (440.071.254)
a) spese per il personale (176.762.062) (168.659.633)
b) altre spese amministrative (255.480.493) (271.411.621)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (43.287.888) (30.021.236)
a) impegni e garanzie rilasciate (385.209) 289.638
b) altri accantonamenti netti (42.902.679) (30.310.874)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (9.355.274) (8.985.279)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (11.688.891) (10.658.191)
200. Altri oneri/proventi di gestione 23.577.436 18.284.465
210. Costi operativi (472.997.172) (471.451.495)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 649.156.999 626.886.000
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 61.896 173
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 816.139.045 765.900.422
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (78.425.022) (80.614.960)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 737.714.023 685.285.462
300. Utile (Perdita) del periodo 737.714.023 685.285.462

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA AL 30 SETTEMBRE 2025

Euro 30/09/2025 30/09/2024
10. Utile (Perdita) del periodo 737.714.023 685.285.462
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
132.354.008 112.242.114
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
102.615.838 87.426.982
70. Piani a benefici definiti 786.951 419.963
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
28.951.219 24.395.169
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
593.717 1.828.372
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(18.553) 361.585
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
612.270 1.466.787
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 132.947.725 114.070.486
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 870.661.748 799.355.948

Il saldo delle voci 20 "Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e 90 "Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto" è riconducibile principalmente alla cessione dell'interessenza detenuta in Mediobanca S.p.A. perfezionata in data 3 luglio 2025 per un controvalore di 548,4 milioni di Euro. In particolare, ai fini della rilevazione dell'operazione di vendita nelle suddette voci è stata rappresentata la variazione positiva del fair value del titolo registrata nel corso del 2025 fino al momento della vendita (con segno positivo) pari a 131,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale.

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 30 SETTEMBRE 2025

Alloco zione risultato Variazioni d del periodo
_ eserciz zio precedente Operazioni sul patrimonio netto Redditività Patrimonio netto al
Euro Esistenze al 31/12/2024 Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01/01/2025
Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
strumenti Derivati
su
proprie
azioni
Stock
options e
Performance
Share
complessiva
al
30/09/2025
30/09/2025
Capitale:
a) azioni
ordinarie
600.687.653 - 600.687.653 - - - 10.800 - - - - - - 600.698.453
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi
di emissione
9.082.256 - 9.082.256 - - - 171.096 - - - - - - 9.253.352
Riserve:
a) di utili 2.461.925.673 - 2.461.925.673 396.647.033 - 192.150.510 - - - - - - - 3.050.723.216
b) altre 81.259.956 - 81.259.956 - - 50.548.497 - - - - - 1.500.061 - 133.308.514
Riserve da valutazione 120.268.631 - 120.268.631 - - (246.188.324) - - - - - - 132.947.725 7.028.032
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Acconto
dividendi
(272.832.483) - (272.832.483) - 272.832.483 - - - - - - - - -
Azioni proprie (77.413.832) - (77.413.832) - - - 16.791.280 - - - - - - (60.622.552)
Utile (Perdita)
del periodo
1.135.169.914 - 1.135.169.914 (396.647.033) (738.522.881) - - - - - - - 737.714.023 737.714.023
PATRIMONIO
NETTO
4.058.147.768 - 4.058.147.768 - (465.690.398) (3.489.317) 16.973.176 - - - - 1.500.061 870.661.748 4.478.103.038

La variazione della riserva da valutazione presente in corrispondenza della colonna "Redditività complessiva al 30/09/2025" è riconducibile principalmente alla cessione dell'interessenza detenuta in Mediobanca S.p.A. perfezionata in data 3 luglio 2025 per un controvalore di 548,4 milioni di Euro. In particolare, ai fini della rilevazione dell'operazione di vendita è stato rappresentato i) la variazione positiva del fair value del titolo registrata nel corso del 2025 fino al momento della vendita, pari a 131,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, nella colonna "Redditività complessiva al 30/09/2025" ii) il trasferimento alla Riserva di utili e altre riserve della riserva da valutazione cumulata rispetto al valore di iscrizione iniziale, pari a 246,2 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, nella colonna "Variazioni di riserve".

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 30 SETTEMBRE 2024

Alloca Allocazione risultato Variazioni del periodo
Euro esercizi o precedente Operazioni sul patrimonio netto Redditività Redditività Patrimonio
netto al
Esistenze al
31/12/2023
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01/01/2024
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
missione Acquisto Distribuzione Variazione su options nuove azioni straordinaria strumenti proprie Performanc Stock
options e
Performance
Share
complessiva
al
30/09/2024
30/09/2024
Capitale:
a) azioni ordinarie 600.563.828 - 600.563.828 - - - 118.875 - - - - - - 600.682.703
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
7.035.428 - 7.035.428 - - - 1.964.974 - - - - - - 9.000.402
Riserve: - -
a) di utili 2.147.987.911 - 2.147.987.911 313.937.762 - - - - - - - 2.461.925.673
b) altre 69.892.742 - 69.892.742 - - 1.315.077 - - - - - 2.673.449 - 73.881.268
Riserve da valutazione 39.883.181 - 39.883.181 - - - - - - - - - 114.070.486 153.953.667
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Acconto dividendi (207.518.818) - (207.518.818) - 207.518.818 - - - - - - - - -
Azioni proprie (19.780.989) - (19.780.989) - - - 8.221.283 (65.927.055) - - - - - (77.486.761)
Utile (Perdita) del periodo 833.706.693 - 833.706.693 (313.937.762) (519.768.931) - - - - - - - 685.285.462 685.285.462
PATRIMONIO
NETTO
3.471.769.976 - 3.471.769.976 - (312.250.113) 1.315.077 10.305.132 (65.927.055) - - - 2.673.449 799.355.948 3.907.242.414

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

RENDICONTO FINANZIARIO - METODO INDIRETTO

Euro 30/09/2025 30/09/2024
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 818.209.025 721.999.026
-
risultato del periodo (+/-)
737.714.023 685.285.462
plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e
-
sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico (-/+)
(8.298.236) (8.650.007)
-
plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- (121.051)
-
rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-)
2.627.567 13.840.105
rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
-
immateriali (+/-)
21.044.165 19.643.470
-
accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
43.287.888 30.021.236
-
imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-)
20.333.557 (20.693.638)
-
altri aggiustamenti (+/-)
1.500.061 2.673.449
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 471.062.824 (760.231.045)
-
attività finanziarie detenute per la negoziazione
(766.603.183) 368.739.465
-
altre attività obbligatoriamente valutate al fair value
14.144.100 (4.726.532)
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
-
complessiva
421.747.561 13.435.093
-
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1.334.925.105 (547.677.888)
-
altre attività
(533.150.759) (590.001.183)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (1.680.818.765) 85.926.800
-
passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(1.683.476.869) 158.914.091
-
passività finanziarie di negoziazione
136.499 (7.772.887)
-
altre passività
2.521.605 (65.214.404)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (391.546.916) 47.694.781
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 577.159.311 349.742.407
-
dividendi incassati su partecipazioni
577.159.311 349.711.926
-
vendite di attività materiali
- 30.481
2. Liquidità assorbita da (12.417.657) (45.037.869)
-
acquisti di partecipazioni
(900.000) (31.900.000)
-
acquisti di attività materiali
(2.108.029) (3.079.385)
-
acquisti di attività immateriali
(9.409.628) (10.058.484)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento 564.741.654 304.704.538
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
-
emissioni/acquisti di azioni proprie
16.791.280 (57.705.772)
-
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
181.896 2.083.849
-
distribuzione dividendi e altre finalità
(465.185.530) (312.275.557)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (448.212.354) (367.897.480)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO (275.017.616) (15.498.161)

LEGENDA: (+) generata (-) assorbita

PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE

Euro 30/09/2025 30/09/2024
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 387.350.698 49.886.538
Liquidità totale netta generata /assorbita nel periodo (275.017.616) (15.498.161)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 112.333.082 34.388.377

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Massimo Antonio Doris

NOTE ILLUSTRATIVE

Note illustrative

Politiche contabili

La situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Banca Mediolanum al 30 settembre 2025 è stata redatta in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), e relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea, e che sono stati utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

Principi Contabili

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente documento redatto per l'Acconto Dividendo, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e i criteri di consolidamento, risultano conformi a quelli utilizzati per la predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 di Banca Mediolanum.

In termini di nuovi requirement contabili applicabili dal 1° gennaio 2025, si segnala l'applicabilità delle modifiche allo IAS 21 – Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere (Lack of Exchangeability).

Le modifiche:

  • ➢ definiscono quando una valuta è considerata convertibile in un'altra, ossia quando l'altra valuta può essere ottenuta entro un normale lasso di tempo amministrativo tramite un mercato o un meccanismo di cambio che crei diritti e obbligazioni legalmente esercitabili;
  • ➢ individuano i casi in cui la convertibilità è assente, vale a dire quando si può ottenere soltanto un importo irrilevante dell'altra valuta rispetto allo scopo specifico;
  • ➢ impongono di stimare il tasso di cambio a pronti qualora la valuta non sia convertibile, al fine di riflettere il tasso al quale, alla data di valutazione, si realizzerebbe una regolare operazione di cambio tra operatori di mercato.

Alla luce delle analisi svolte, tali modifiche non hanno comportato impatti significativi sul bilancio di Banca Mediolanum.

La relazione non include le note esplicative che sarebbero richieste per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di periodo di Banca Mediolanum S.p.A. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Commento alla situazione patrimoniale, economica e finanziaria

STATO PATRIMONIALE

Al 30 settembre 2025 il portafoglio di attività finanziarie detenute per la negoziazione riporta un saldo pari a 1.118.557,4 migliaia di euro, in aumento di +770.924,0 migliaia di euro rispetto al valore del 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 347.633,4 migliaia di euro). Tale crescita è principalmente riconducibile all'aumento dei titoli di debito, che segnano una variazione positiva di +817.370,6 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto, conseguente agli acquisti di titoli sovrani. I titoli di capitale hanno invece registrato una diminuzione pari a -46.190,2 migliaia di euro, riconducibile alla dismissione delle partecipazioni in Nexi e Visa detenute in portafoglio alla data del 31 dicembre 2024.

Il portafoglio Held To Collect & Sell presenta un saldo di 27.313,6 migliaia di euro e risulta in diminuzione di - 318.361,6 migliaia di euro rispetto al saldo di fine esercizio 2024 (31.12.2024: 345.675,2 migliaia di euro), principalmente per effetto della vendita del titolo di capitale Mediobanca il cui controvalore alla data del 31 dicembre 2024 era pari a 318.724,3 migliaia di euro.

I crediti verso banche al 30 settembre 2025 risultano pari a 1.052.867,9 migliaia di euro, rispetto ad un saldo pari a 685.020,4 migliaia di euro di fine esercizio precedente. Tale variazione è legata principalmente alla crescita dei titoli del debito (+301.642,1 migliaia di euro), alla crescita dei depositi a scadenza detenuti presso altri istituti di credito (+56.983,5 migliaia di euro) e dei crediti verso Banche Centrali (+8.767,2 migliaia di euro).

I crediti verso la clientela si attestano a 30.138.082,1 migliaia di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2024 (31.12.2024: 31.843.483,9 migliaia di euro). La variazione è legata principalmente alla riduzione del portafoglio titoli rientranti nel portafoglio Held To Collect (-1.980.231.2 migliaia di euro). alla chiusura dei PCT attivi (-90.148,1 migliaia di euro) e alla riduzione dei prestiti personali (-67.980,9 migliaia di euro). In crescita i mutui concessi alla clientela (+472.371,1 migliaia di euro).

I debiti verso banche al 30 settembre 2025 risultano pari a 275.818,5 migliaia di euro, rispetto ad un saldo pari a 111.110,7 migliaia di euro di fine esercizio precedente. L'incremento è riconducibile principalmente all'aumento dei pronti contro termine passivi (+122.200,9 migliaia di euro) e dei conti correnti a vista (+44.197,3 migliaia di euro).

I debiti verso la clientela ammontano a 30.354.769,5 migliaia di euro in diminuzione di -1.844.685,1 migliaia di euro rispetto alla fine dell'esercizio precedente (31.12.2024: 32.199.454,6 migliaia di euro). La diminuzione dei pronti contro termine passivi (-2.464.884,0 migliaia di euro) e dei depositi a scadenza (-1.577.216,4 migliaia di euro) risulta solo in parte compensata dall'aumento dei conti correnti e depositi a vista (+2.195.155,8 migliaia di euro).

Il prestito obbligazionario al 30 settembre 2025 ha un saldo di 310.129,3 migliaia di euro (31.12.2024: 313.628,9 migliaia di euro)

CONTO ECONOMICO

Il prospetto contabile alla data del 30 settembre 2025 riporta un utile netto di 737.714,0 migliaia di euro rispetto a 685.285,5 migliaia di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il margine di intermediazione del periodo è pari a 624.544,9 migliaia di euro e registra un aumento di +18.239,0 migliaia di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. A fronte di una crescita delle commissioni nette e del risultato netto dell'attività di negoziazione, si registra la contrazione del margine di interesse.

In particolare, il margine di interesse si attesta a 413.920,3 migliaia di euro registrando una contrazione di - 41.229,4 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto (30.09.2024: 455.149,7 migliaia di euro) principalmente a causa della riduzione dei tassi di mercato.

Il margine commissionale si attesta a 191.014,3 migliaia di euro in crescita rispetto al saldo del periodo precedente (30.09.2024: 148.906,3 migliaia di euro) in virtù dell'incremento delle masse e del positivo andamento dei mercati.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione si attesta a 17.870,8 migliaia di euro registrando un miglioramento di +12.519,8 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto.

Tale variazione è riconducibile principalmente al titolo Nexi, che nel periodo di confronto aveva fatto registrare una riduzione di valore di -9.710,0 migliaia di euro, venduta nel mese di maggio 2025 registrando un utile di realizzo di 643,9 migliaia di euro. Si rileva inoltre che nel mese di settembre si è proceduto alla vendita del titolo di capitale Visa, appartenente al portafoglio di trading, con un utile realizzato di 2.877,0 migliaia di euro.

La voce rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito registra un saldo negativo di -2.627,6 migliaia di euro, con un miglioramento di +11.212,5 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto (30.09.2024; -13.840,1 migliaia di euro). Tale variazione è riconducibile principalmente all'aggiornamento del modello di impairment delle esposizioni performing a fronte di una minore rischiosità osservata del portafoglio creditizio.

Le Spese amministrative si attestano a -432.242,6 migliaia di euro, in miglioramento di +7.828,7 migliaia di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (30.09.2024: -440.071,3 migliaia di euro). Nello specifico, le spese per il personale si attestano a -176.762,1 migliaia di euro, in crescita di -8.102,4 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto principalmente in relazione all'aumento dell'organico operante medio che passa da n. 2.676 risorse al 30 settembre 2024 a n. 2.787 risorse del periodo in esame. La voce Altre spese amministrative si attesta a -255.480,5 migliaia di euro e registra un miglioramento di +15.931,1 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto. Si sottolinea che il periodo a confronto comprendeva sia lo stanziamento dell'ultima tranche del DGS per -18.923,8 migliaia di euro che il contributo straordinario per il salvataggio di istituti bancari in difficoltà per -10.970,8 migliaia di euro la cui ultima tranche è stata versata nel 2024.

In crescita principalmente i costi operativi di funzionamento in ambito IT (-7.050,8 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto), i costi per servizi di infoproviders (-1.985,6 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto) ed i costi per consulenze e collaborazioni (-1.215,2 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto).

La voce Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri evidenzia un aumento di -13.266,7 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto da ascrivere principalmente all'incremento del costo relativo al Fondo per Illeciti della Rete di Vendita e all'incremento del costo per le Indennità Premiali alla Rete di Vendita.

La voce Utili/Perdite delle partecipazioni in controllate accoglie la valorizzazione delle partecipazioni totalitarie con il metodo del patrimonio netto. I risultati economici delle società controllate valutate secondo il metodo del patrimonio netto risulta pari a 649.157,0 migliaia di euro, in crescita rispetto al periodo di confronto (30.09.2024: 626.886,0 migliaia di euro). La variazione è da ricondurre principalmente al maggior risultato conseguito dalle controllate italiane Mediolanum Vita (+18.630,7 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto) e Mediolanum Gestione Fondi (+19.858,2 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto) compensato dal minor risultato della controllata irlandese Mediolanum International Funds (-21.450.8 migliaia di euro rispetto al periodo di confronto). Relativamente all'andamento della gestione delle società appartenenti al Gruppo Mediolanum si fa rimando al Resoconto Intermedio di gestione al 30 settembre 2025.

Basiglio, 6 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Massimo Antonio Doris

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Angelo Lietti,

DICHIARA

ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025 e nell'Acconto Dividendo di Banca Mediolanum corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Basiglio, 6 novembre 2025

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Angelo Lietti)

GLOSSARIO

Acquisition costs/ Gross commission income Ratio

Indicatore che esprime il rapporto tra l'ammontare della voce "Commissioni passive rete" e "Totale Commissioni Attive".

Assets Under Management (Masse in amministrazione)

Sono costituite da: - risparmio gestito, che include i patrimoni dei fondi comuni e dei fondi pensione, le gestioni patrimoniali e le riserve tecniche del ramo vita; - risparmio non gestito, che include i titoli in deposito (al netto delle quote dei fondi del Gruppo), le riserve tecniche del ramo danni ed i saldi debitori dei conti correnti.

Common Equity Tier 1 o CET 1

La componente di miglior qualità del capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve di sovrapprezzo, dall'utile di periodo computabile, dalle riserve, dal patrimonio di terzi (computabile entro determinati limiti), al netto di determinate rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e successivi aggiornamenti.

Common Equity Tier 1 Ratio o CET 1 Ratio

Coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Commom Equity Tier 1 e le Attività Ponderate per il Rischio (RWA come di seguito definito) calcolati sulla base della normativa di Basilea 3 in applicazione di quanto previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e successivi aggiornamenti.

Cost/Income Ratio

Indicatore che esprime il rapporto tra i costi operativi (Spese generali e amministrative e contributi e Fondi di Garanzia Ordinari) ed il margine di contribuzione.

Costo del rischio annualizzato

L'indicatore rappresenta il rapporto tra le rettifiche di valore ricomprese nella voce 130 di Conto Economico e il totale della Voce 40 "Attività Finanziarie Valutate al Costo ammortizzato" lettera b) crediti verso la clientela al lordo delle rettifiche di valore e al netto dei titoli di debito.

Family Banker

Si tratta del marchio di parola e figurativo, che contraddistingue i consulenti finanziari di Banca Mediolanum.

Fondi Propri

I fondi propri sono costituiti da una serie di elementi (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite determinati ai sensi della Parte DUE del Regolamento (UE) 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 e successivi aggiornamenti. I fondi propri sono costituiti dal capitale di classe 1 e dal capitale di classe 2.

Gross NPL Ratio

Esprime il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati lordi e il totale della Voce 40 "Attività Finanziarie Valutate al Costo ammortizzato" lettera b) crediti verso la clientela al lordo delle rettifiche di valore e al netto dei titoli di debito.

Leverage Ratio

Indicatore che rapporta il patrimonio costituito dal capitale di classe I, definito come somma del capitale primario di classe I e del capitale aggiuntivo di classe I dell'ente, all'ammontare totale delle esposizioni non ponderate per cassa e fuori bilancio.

Liquidity Coverage Ratio (LCR)

Indicatore di liquidità di breve periodo che misura l'effettiva disponibilità di asset altamente liquidi, non vincolati, di cui la banca può disporre per soddisfare i fabbisogni di liquidità nei successivi 30 giorni di calendario in uno scenario di stress.

Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL)

Coefficiente calcolato come l'importo di fondi propri e passività ammissibili, ossia con caratteristiche definite dalla normativa regolamentare, espresso in percentuale del totale di passività e fondi propri. Requisito introdotto con l'obiettivo di assicurare il buon funzionamento del meccanismo del bail-in aumentando la capacità di assorbimento delle perdite della banca.

Net NPL Ratio

Esprime il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti e il totale della Voce 40 "Attività Finanziarie Valutate al Costo ammortizzato" lettera b) crediti verso la clientela al netto dei titoli di debito.

Raccolta netta

Ammontare delle sottoscrizioni al netto dei disinvestimenti in prodotti di risparmio gestito (anche assicurativo) e amministrato.

RWA o Attivo ponderato per il Rischio

Rappresenta il valore ponderato per il rischio relativo alle attività in bilancio e fuori bilancio. A seconda delle tipologie di attività, gli attivi bancari vengono ponderati attraverso fattori che rappresentano la loro rischiosità e il loro potenziale di default in modo da calcolare un indicatore di adeguatezza patrimoniale.

Total Capital Ratio

Coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Total Capital e le attività ponderate per il rischio (RWA) calcolati sulla base della normativa di Basilea.

Utile base per azione (EPS)

Rapporto tra l'utile netto consolidato e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione.

Utile diluito per azione (EPS)

L'Utile per azione diluito è determinato dividendo l'utile netto per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementato del numero di azioni che potenzialmente potrebbero aggiungersi a quelle in circolazione per effetto dell'assegnazione o cessione di azioni proprie in portafoglio a fronte di Piani di Remunerazione in strumenti di capitale.

PARERE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE PER LA DISTRIBUZIONE DI ACCONTI SUI DIVIDENDI AI SENSI DELL'ARTICOLO 2433-BIS, COMMA 5, DEL CODICE CIVILE

Al Consiglio di Amministrazione di Banca Mediolanum SpA

Motivi, oggetto e natura dell'incarico

In qualità di soggetto incaricato della revisione legale del bilancio d'esercizio di Banca Mediolanum SpA (di seguito anche la "Società"), siamo chiamati a redigere il parere ai sensi dell'articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile, relativo alla distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2025 pari a Euro 0,6 per azione, a favore degli azionisti di Banca Mediolanum SpA.

A tal fine, abbiamo ricevuto dagli Amministratori di Banca Mediolanum SpA il prospetto contabile costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e relative note illustrative di Banca Mediolanum SpA al 30 settembre 2025 (di seguito il "Prospetto Contabile") e la relativa relazione degli Amministratori (di seguito la "Relazione"), predisposti ai sensi dell'articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile.

Il Prospetto Contabile è stato predisposto dagli Amministratori di Banca Mediolanum SpA in base ai criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea esclusivamente per le finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile.

La responsabilità della corretta redazione del Prospetto Contabile e della Relazione, inclusiva della formulazione delle previsioni economiche per l'esercizio 2025, nonché delle ipotesi e degli elementi posti alla base di tali previsioni, in conformità e per le finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile, compete agli Amministratori di Banca Mediolanum SpA.

È nostra la responsabilità della redazione del presente parere ai sensi del comma 5 dell'articolo 2433 bis del Codice Civile.

Il bilancio d'esercizio di Banca Mediolanum S.p.A. al 31 dicembre 2024, predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, è stato da noi assoggettato a revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e su di esso abbiamo emesso una relazione con giudizio positivo in data 24 marzo 2025.

Lavoro svolto

Il nostro lavoro è stato svolto in conformità all'International Standard on Review Engagements 2410, "Review of Interim Financial Information Performed by the Independent Auditor of the Entity". La revisione contabile limitata del Prospetto Contabile è consistita nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul Prospetto Contabile.

Abbiamo, altresì, svolto la lettura critica delle informazioni contenute nella Relazione predisposta ai sensi dell'articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile. La suddetta Relazione illustra le considerazioni svolte dagli Amministratori circa il rispetto delle condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'articolo 2433-bis del Codice Civile e le prospettive economiche per l'esercizio 2025 di Banca Mediolanum SpA. La nostra analisi è stata condotta basandoci sulla conoscenza della Società e del settore in cui questa opera acquisita nel corso della revisione contabile svolta sul bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, sui risultati dell'esame svolto sul Prospetto Contabile, nonché sulla discussione con la direzione della Società circa la ragionevolezza delle assunzioni effettuate dalla direzione stessa per la formulazione delle prospettive economiche.

Abbiamo, infine, raccolto attestazioni dalla Direzione della Società circa eventi avvenuti dal 30 settembre 2025 fino alla data di approvazione del Prospetto Contabile e della Relazione che possano avere un effetto significativo sulla situazione patrimoniale-finanziaria ed economica della Società e sulle considerazioni svolte dagli Amministratori per le determinazioni oggetto del presente parere.

Conclusioni

Sulla base delle procedure sopra descritte, tenuto conto della natura e della portata del nostro lavoro come illustrate nel presente parere, ferma restando l'aleatorietà insita in ogni assunzione circa le prospettive economiche per l'esercizio 2025 della Società, non siamo venuti a conoscenza di fatti o situazioni tali da farci ritenere che, alla data odierna, il Prospetto Contabile al 30 settembre 2025 e la Relazione degli Amministratori di Banca Mediolanum SpA non siano adeguati per le finalità informative di cui all'articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile.

Limitazioni alla distribuzione e all'uso

Il presente parere è indirizzato al Consiglio d'Amministrazione di Banca Mediolanum SpA ed è stato predisposto esclusivamente per le finalità informative di cui all' articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile. Tale parere non potrà pertanto essere divulgato a soggetti terzi, fatta eccezione per i soci di Banca Mediolanum SpA che ne facciano richiesta, purché per le finalità e nei limiti di cui al medesimo articolo 2433-bis, comma 5, del Codice Civile, o comunque utilizzato per altro scopo, senza il nostro preventivo consenso scritto.

Milano, 6 novembre 2025

PricewaterhouseCoopers SpA

Giovanni Ferraioli (Revisore legale)

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