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Banco BPM SpA

Notice of Dividend Amount Nov 6, 2025

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Distribuzione da parte di Banco BPM S.p.A. di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2025 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Consiglio di Amministrazione 6 novembre 2025

Distribuzione da parte di Banco BPM S.p.A. di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2025 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE AL 30 SETTEMBRE 2025

Presidente Massimo Tononi Vice Presidente Maurizio Comoli Amministratore Delegato Giuseppe Castagna Consiglieri Mario Anolli

Sindaci Supplenti Sara Antonelli

Consiglio di Amministrazione

Paolo Boccardelli Paolo Bordogna Nadine Farida Faruque Paola Ferretti Marina Mantelli Chiara Mio Alberto Oliveti Mauro Paoloni Eugenio Rossetti Manuela Soffientini Luigia Tauro

Collegio Sindacale

Presidente Marcello Priori Sindaci Effettivi Elbano de Nuccio Maurizio Lauri Silvia Muzi Nadia Valenti

Marina Scandurra Mario Tagliaferri

Direzione Generale

Condirettore Generale Domenico De Angelis Condirettore Generale Edoardo Maria Ginevra

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianpietro Val

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

INDICE

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sui dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile 7
Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi
Fatti di rilievo del periodo
Risultati
Prospetti contabili riclassificati
Componenti non ricorrenti del conto economico consolidato riclassificato
Dati patrimoniali
Dati economici
Il presidio dei rischi
Eventi successivi alla chiusura del periodo
Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso 35
Prospetto contabile di Banco BPM S.p.A. al 30 settembre 2025 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile 37
Schemi di bilancio 39
Stato patrimoniale 40
Conto economico 42
Prospetto della redditività complessiva 43
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 44
Rendiconto finanziario 46
Note illustrative
Principi generali di redazione e politiche contabili
Aspetti rilevanti ai fini delle Politiche contabili 59
Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 63
Dictional actions and purishing in reposite and readzione del docomenti contabili societari
Allegati 67

Relazione degli Amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

CONSIDERAZIONI SULLA DISTRIBUZIONE DI UN ACCONTO SUI DIVIDENDI

Con la presentazione del Piano strategico 2023-2026 avvenuta il 12 dicembre 2023 ed il successivo aggiornamento al 2027 dell'11 febbraio 2025, la Banca si è impegnata, oltre che a perseguire significativi obiettivi di redditività e remunerazione degli azionisti, anche ad avvalersi della facoltà concessa dall'art. 39.2 dello Statuto Sociale di deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi in conformità a quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice Civile. L'intenzione di valutare la distribuzione di un acconto sui dividendi è stata da ultimo confermata in occasione dell'approvazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025.

La presente relazione viene pertanto predisposta dagli amministratori di Banco BPM S.p.A. con la finalità di deliberare in merito alla distribuzione di un acconto sui dividendi relativi all'utile che Banco BPM S.p.A. prevede di registrare al termine dell'esercizio 2025, sulla base dei dati al 30 settembre 2025.

Condizioni per la distribuzione di acconti dividendi

L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede, come condizioni necessarie per la distribuzione di acconti su dividendi, che:

  • la possibilità di distribuzione di acconti sia prevista dallo statuto;
  • il bilancio sia assoggettato per legge a revisione legale dei conti;
  • il bilancio dell'esercizio precedente sia stato approvato;
  • il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti abbia rilasciato un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente;
  • dal bilancio dell'esercizio precedente non risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Alla luce di quanto sopra illustrato, Banco BPM S.p.A. possiede tutti i requisiti richiesti per esercitare la facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi per l'esercizio in corso, stante la facoltà concessa dall'art. 39.2 dello Statuto Sociale. In particolare, il bilancio di esercizio di Banco BPM S.p.A. al 31 dicembre 2024:

  • è stato assoggettato per legge a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A. che ha rilasciato, in data 31 marzo 2025, un giudizio positivo;
  • è stato approvato dall'Assemblea dei Soci il 30 aprile 2025;
  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Ammontare distribuibile e modalità di distribuzione

In base a quanto disposto dal comma 4 dell'art. 2433-bis del Codice Civile, l'ammontare dell'acconto sui dividendi non può eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili. Il comma 5 del medesimo articolo prevede che la distribuzione debba essere deliberata dagli amministratori sulla base di un prospetto contabile e di una relazione dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società sia tale da consentire la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

A tale riguardo, la verifica del limite sopra indicato è stata effettuata sulla base dei valori risultanti dal Prospetto Contabile di Banco BPM S.p.A. al 30 settembre 2025, riportato nella successiva sezione dedicata del presente documento.

Il Prospetto contabile è composto dagli schemi di bilancio rappresentati dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2025, dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, dal Prospetto della redditività complessiva rilevata nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio – 30 settembre 2025, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2025.

I valori esposti sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2024.

Il Prospetto Contabile di Banco BPM è altresì composto da alcune note illustrative, relative ai criteri di redazione ed alle politiche contabili applicabili.

Al riguardo si precisa che i principi contabili adottati per la predisposizione del suddetto Prospetto Contabile al 30 settembre 2025, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali

IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2025, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 di Banco BPM, non essendo divenuti applicabili nuovi principi o modifiche di principi esistenti tali da comportare significativi impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Banca.

Per una panoramica sui principi contabili e sulle relative interpretazioni omologati dalla Commissione Europea, la cui applicazione è prevista per l'esercizio 2025 o per gli esercizi futuri, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Principi generali di redazione e politiche contabili" delle Note Illustrative al presente documento.

Ai sensi del citato comma 4 dell'art. 2433-bis del Codice Civile, sulla base del Prospetto Contabile al 30 settembre 2025, l'ammontare massimo distribuibile a titolo di acconto dividendo è pari a 1.530,5 milioni, ossia pari al minor valore tra:

  • l'utile di periodo disponibile per la distribuzione di dividendo, pari a 1.530,5 milioni;
  • le riserve disponibili pari a 2.395,4 milioni.

Ai fini della disponibilità del risultato di periodo e delle riserve si è tenuto conto delle previsioni contenute nel Codice Civile e nel D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Nella seguente tabella si riporta una sintesi dei dati rilevanti ai fini della verifica e determinazione dell'ammontare della distribuzione a titolo di acconto dividendi:

Prospetto di determinazione dell'acconto dividendi distribuibile (importi in Euro)
Utile netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2025 di Banco BPM S.p.A. 1.718.612.330,61
Quota da destinare a Riserva Legale (*) -
Quota da vincolare/liberare alla riserva indisponibile ex art.6, comma 2, D.Lgs 28 febbraio 2005 n. 38 (188.150.200,55)
(A) Utile netto di periodo disponibile per la distribuzione ai soci 1.530.462.130,06
(B) Riserve disponibili (**) 2.395.443.602,08
(C) Acconto teorico distribuibile ex art. 2433-bis comma 4 Codice Civile, pari al minor valore tra (A) e (B) 1.530.462.130,06
Acconto dividendo proposto per azione 0,46
Numero azioni esistenti al 30 settembre 2025 1.515.182.126
Acconto dividendi proposto, ammontare massimo 696.983.777,96

(*) Nessuna destinazione del risultato a riserva legale in quanto al 30 settembre 2025 la Riserva Legale, pari a Euro 1.420.000.000, risulta già costituita nella misura prevista dall'art. 2430 del Codice Civile, pari ad un quinto del capitale sociale.

Considerato quanto sopra evidenziato, il Consiglio di Amministrazione - tenuto anche conto di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Banco BPM nei primi nove mesi del 2025, unitamente alle informazioni sugli eventi successivi e sulla prevedibile evoluzione della gestione dell'esercizio in corso - intende distribuire un acconto sui dividendi per un importo unitario di 46 centesimi per ciascuna azione ordinaria, al lordo delle ritenute di legge. Considerato che il numero di azioni che alla data del 30 settembre 2025 costituiscono il capitale sociale di Banco BPM risulta pari a n. 1.515.182.126, l'ammontare complessivo dell'acconto dividendi ammonta a 697,0 milioni.

Tale distribuzione avrà luogo il giorno 26 novembre 2025, secondo le risultanze al termine della giornata contabile del 25 novembre 2025 (record date). Nel mercato di quotazione le azioni saranno negoziate ex dividendo dal 24 novembre 2025 (data di stacco cedola).

Tale acconto non spetterà alle eventuali azioni proprie di cui la Banca si dovesse trovare in possesso alla record date.

A tal proposito si segnala che alla data del 30 settembre 2025 il numero delle azioni proprie detenute da Banco BPM S.p.A., che risultano a servizio dei piani di compensi basati su azioni a favore dei dipendenti, ammonta a 11.809.673 (0,78% del capitale sociale); rispetto alle azioni proprie di inizio esercizio (n. 13.799.807), nel corso dei primi nove mesi sono stati acquistate n. 1.362.726 nuove azioni e vendute n. 3.352.860 azioni conseguenti all'assegnazione agli aventi diritto.

Qualora alla record date il numero delle azioni proprie detenute da Banco BPM S.p.A. dovesse risultare in linea con quello al 30 settembre 2025, la distribuzione dell'acconto sui dividendi ammonterebbe a 691,6 milioni, comportando una corrispondente riduzione del patrimonio netto rilevata nella voce "145. Acconti su dividendi (-)".

(**) Tale importo corrisponde alle riserve disponibili al 30 settembre 2025 per la distribuzione ai Soci, come evidenziato nel prospetto previsto dall'art. 2427 comma 7-bis del Codice Civile riportato nel presente documento.

Da ultimo si evidenzia che, a valle della distribuzione dell'acconto sui dividendi in oggetto, i coefficienti patrimoniali del Gruppo Banco BPM – sia registrati al 30 settembre 2025 sia attesi a fine anno – si mantengono ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza. Inoltre, alla data odierna, non sussistono raccomandazioni dei regolatori, in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Banco BPM, che ostino alla distribuzione dell'acconto sui dividendi.

FATTI DI RILIEVO DEL PERIODO

Nel seguito sono illustrati i principali eventi che hanno caratterizzato i primi nove mesi dell'esercizio 2025.

Offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Anima Holding

Nel corso del periodo si è conclusa l'offerta pubblica di acquisto volontaria da parte di Banco BPM Vita sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A., varata nel novembre 2024.

In maggior dettaglio, nel mese di febbraio 2025 si sono perfezionati gli impegni di adesione all'Offerta tra Banco BPM Vita, da un lato e Poste Italiane S.p.A., FSI SGR e alcuni top manager di Anima dall'altro, aventi ad oggetto azioni di Anima che, sommate alla partecipazione già detenuta da Banco BPM del 22% circa, rappresentavano complessivamente il 44,8% circa del capitale sociale di Anima.

In data 28 febbraio 2025, l'Assemblea dei soci di Banco BPM ha deliberato, con il 97,64% dei voti favorevoli, di autorizzare, ai sensi dell'art. 104, comma 1 del TUF, Banco BPM e per essa il Consiglio di Amministrazione a far sì che, in conformità alle direttive impartite da Banco BPM nell'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento, la controllata Banco BPM Vita, potesse: (i) incrementare da 6,20 euro (cum dividendo) a 7,00 euro (cum dividendo) il corrispettivo unitario offerto e (ii) esercitare la facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'offerta da Banco BPM Vita e non ancora soddisfatte alla data dell'assemblea. Si ricorda infatti che l'efficacia dell'Offerta era soggetta al verificarsi di una serie di condizioni, tra le quali, il riscontro positivo da parte della BCE circa l'applicabilità all'operazione del trattamento regolamentare del c.d. Danish Compromise. In esecuzione della deliberazione dell'assemblea, il corrispettivo unitario dell'Offerta è quindi stato incrementato a 7,00 euro (cum dividendo).

Inoltre, a seguito della comunicazione del 21 marzo 2025 con la quale la BCE ha espresso la propria visione in merito alla non applicabilità del c.d. Danish Compromise all'acquisizione di Anima Holding, gli organi di Banco BPM e Banco BPM Vita, convinti della forte valenza strategica dell'operazione, in data 27 marzo 2025 hanno deliberato, per quanto di rispettiva spettanza, la rinuncia all'applicazione del trattamento regolamentare del c.d. Danish Compromise e la prosecuzione dell'OPA su Anima Holding.

Per fare fronte agli impegni finanziari di Banco BPM Vita, la capogruppo Banco BPM ha effettuato in data 10 marzo 2025 un versamento in conto futuro aumento di capitale.

Ottenute tutte le autorizzazioni richieste dalla normativa di settore in relazione all'Offerta ai fini e per gli effetti dell'art. 102, comma 4 del TUF, Consob, con delibera del 13 marzo 2025, ha approvato il Documento di Offerta.

Il periodo di adesione all'Offerta concordato con Borsa Italiana S.p.A. ha avuto inizio il 17 marzo 2025 ed è terminato il 4 aprile 2025.

In data 9 aprile 2025 sono stati resi noti i dati definitivi dell'Offerta che si è conclusa con l'adesione di complessive n. 221.067.954 azioni, rappresentative del 67,976% del capitale sociale di Anima Holding S.p.A., per un controvalore complessivo pari a 1.547,5 milioni.

Pertanto, ad esito dell'Offerta, nonché al trasferimento della partecipazione già detenuta da Banco BPM in Anima Holding a favore di Banco BPM Vita (pari al 21,973%), con decorrenza 11 aprile 2025 il Gruppo detiene complessive n. 292.527.616 azioni, rappresentative dell'89,949% del capitale sociale di Anima Holding. Nell'ambito del modello di business delineato nel Piano Strategico del Gruppo, la partecipazione in Anima Holding1 è quindi interamente detenuta da Banco BPM Vita.

L'operazione si inserisce nel più ampio contesto del Piano Strategico del Gruppo Banco BPM, aggiornato in data 11 febbraio 2025 con un orizzonte triennale al 2027, come meglio illustrato nel seguito, che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. In maggior dettaglio il modello di business dell'intero Conglomerato Finanziario Banco BPM beneficerà della nuova fabbrica integrata Assicurazione Vita e Risparmio Gestito rafforzando lo sperimentato potenziale della rete distributiva del Gruppo.

1 Anima Holding a sua volta detiene le seguenti partecipazioni: Anima SGR S.p.A. (al 100%), Anima Alternative SGR S.p.A. (al 100%), Kairos Partners SGR S.p.A. (al 100%), Castello SGR S.p.A. (all'80%), che a sua volta detiene il 76,05% del capitale di Vita S.r.l.

Anima Holding e le sue controllate Anima SGR, Anima Alternative SGR, Kairos Partners SGR e Castello SGR sono entrate a far parte del Gruppo Bancario Banco BPM e sono state incluse nel perimetro di consolidamento integrale a partire dal 30 giugno 2025.

Aggiornamento Piano Strategico 2023-2026

Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, nella seduta dell'11 febbraio 2025, ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico del Gruppo 2023-2026 estendendo l'orizzonte triennale al 2027.

Gli eccellenti risultati conseguiti nello scorso esercizio, nonché le operazioni straordinarie e le iniziative realizzate nel corso del 2024, hanno reso opportuno un aggiornamento anticipato del Piano stesso, che prevede nuovi obiettivi di performance più ambiziosi e target di remunerazione agli azionisti più elevati.

L'aggiornamento, sviluppato incorporando le nuove prospettive macroeconomiche con ipotesi maggiormente conservative, si fonda sugli stessi 7 pilastri strategici del Piano Strategico 2023-2026, con l'aggiunta di un nuovo pilastro relativo all'integrazione di Anima, a partire dal secondo semestre 2025.

Rimandando alla lettura dei documenti pubblicati da Banco BPM (comunicato stampa del 12 febbraio 2025 e relativa presentazione al mercato) per maggiori dettagli, nel seguito viene sintetizzata la macro-strategia definita per il prossimo triennio che prevede:

  • il consolidamento della vocazione di banca vicina alle imprese e alle PMI;
  • il potenziamento del wealth management e del life insurance;
  • lo sviluppo delle fabbriche prodotto in ottica di rafforzamento di un modello di business maggiormente diversificato e a più alto valore aggiunto;
  • il potenziamento dell'omnicanalità per una banca sempre più digitale;
  • l'innovazione come priorità per rendere la banca più "lean" e più sicura in ambito cyber;
  • l'obiettivo di vicinanza alle persone e alla comunità, supportandone la crescita;
  • l'ulteriore rafforzamento del profilo patrimoniale del Gruppo.

Sono stati inoltre definiti obiettivi ambiziosi in ambito sostenibilità ESG che prevedono un forte impegno nelle azioni di supporto ai percorsi di sostenibilità ESG dei clienti, favorendo: i) la decarbonizzazione dei processi produttivi a sostegno della transizione verso un'economia a zero emissioni nette di gas serra, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, ii) il sostegno ai territori nei quali Banco BPM opera e alle comunità ivi presenti, anche attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione alle tematiche di sostenibilità e l'erogazione di contributi per lo sviluppo di progetti sociali e ambientali, iii) la promozione di interventi finalizzati ad assicurare la continuità produttiva e abitativa degli stakeholder e, infine, iv) l'attività di formazione in ambito ESG dei dipendenti del Gruppo, indispensabile veicolo di sviluppo e diffusione della cultura ESG.

Razionalizzazione delle attività del Gruppo

Scissioni parziali da scorporo di un portafoglio crediti leasing

Nel mese di marzo 2025 sono stati sottoscritti gli atti di scissione parziale di Banco BPM relativi alla dismissione del portafoglio leasing non performing della Banca, per un ammontare pari a circa 67 milioni (c.d. Progetto Toledo), a favore di due società di scopo costituite: Tago LeaseCo S.r.l. e Burgos Leasco S.r.l., a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni rilasciate dalla Banca Centrale Europea.

Successivamente Banco BPM e Finanziaria Internazionale S.p.A. hanno sottoscritto l'atto di trasferimento mediante il quale Banco BPM ha ceduto a Finanziaria Internazionale il 100% del capitale di Tago LeaseCo e Burgos Leasco.

Banco BPM pertanto non detiene più alcuna partecipazione nelle citate società veicolo.

Tale operazione ha avuto nel periodo impatti a conto economico sostanzialmente nulli.

Cessione partecipazioni

In data 14 marzo 2025 è stata perfezionata l'operazione di cessione a Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. della partecipazione detenuta da Banco BPM in SelmaBipiemme Leasing, pari al 40% del capitale della società, al prezzo di 17 milioni.

Preventivamente, SelmaBipiemme Leasing S.p.A. aveva distribuito ai soci un dividendo straordinario per complessivi 60 milioni, di cui 24 milioni di spettanza di Banco BPM.

Ad esito della descritta operazione, che è stata complessivamente pari a 41 milioni e che non ha avuto impatti sul conto economico del periodo, Banco BPM non detiene più alcuna partecipazione nella citata società.

In data 11 giugno 2025, Banco BPM ha perfezionato la cessione a Cober S.r.l. della partecipazione dell'84% nel capitale sociale di PMG S.r.l. in liquidazione, per un controvalore complessivo di 44 mila euro, dopo la compensazione dei rispettivi crediti commerciali e debiti fiscali e successiva remissione a PMG S.r.l. in liquidazione del residuo a credito dopo la compensazione.

Nella stessa data Banco BPM ha ceduto a Copernicus Servicing Italia S.p.A. i crediti finanziari non performing, del valore nominale di 35,4 milioni, vantati da Banco BPM nei confronti di PMG S.r.l. in liquidazione e quasi interamente svalutati, a un prezzo complessivo di circa 1 milione.

Tali operazioni non hanno avuto impatti significativi sul conto economico del periodo.

Ad esito delle suddette cessioni, Banco BPM non detiene più alcuna partecipazione in PMG S.r.l. in liquidazione, né possiede alcun credito né debito nei confronti della stessa.

Il perfezionamento di tali operazioni ha comunque generato un impatto complessivo netto positivo sul conto economico consolidato del periodo pari a circa 9,5 milioni, connesso alla cancellazione delle imposte differite precedentemente rilevate nel bilancio consolidato.

Acquisto del 40% del capitale sociale di BP Covered Bond S.r.l.

In data 31 luglio 2025, a seguito dello smontaggio anticipato del Programma di emissione di OBG Residenziale BP OBG1 con conseguente chiusura definitiva del patrimonio separato di BP Covered Bond S.r.l., società veicolo controllata da Banco BPM con una quota pari al 60% del capitale sociale e facente parte del Gruppo Bancario Banco BPM, Banco BPM ha sottoscritto l'atto di acquisto del 40% del capitale sociale della società veicolo, per un corrispettivo simbolico pari ad Euro 1,00, dal socio Stichting Barbarossa (fondazione di diritto olandese). L'operazione di acquisto è finalizzata alla successiva messa in liquidazione del veicolo stesso.

Ad esito dell'operazione, Banco BPM detiene il 100% del capitale sociale di BP Covered Bond S.r.l.

Altri eventi del periodo

Aumento di capitale Banco BPM Vita

In riferimento all'offerta pubblica di acquisto volontaria promossa da Banco BPM Vita sulla totalità delle azioni di Anima Holding S.p.A. sopra descritta, al fine di rendere disponibili a Banco BPM Vita le risorse finanziarie necessarie al pagamento del corrispettivo per ciascuna azione Anima Holding portata in adesione all'offerta ed all'acquisto della partecipazione detenuta da Banco BPM in Anima Holding ad esito del periodo di adesione, Banco BPM, in data 10 marzo 2025, ha effettuato nei confronti della compagnia un versamento in conto futuro aumento di capitale per un importo complessivo pari 2.276,5 milioni.

In data 27 maggio 2025 l'Assemblea straordinaria di Banco BPM Vita ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento per complessivi 1.920 milioni, mediante emissione di n. 384.000.000 azioni del valore nominale unitario di 5 euro, interamente sottoscritto dall'unico socio Banco BPM.

Pertanto, in data 17 giugno 2025, Banco BPM Vita ha provveduto alla restituzione a Banco BPM dell'importo di 356,5 milioni, corrispondente all'eccedenza tra l'importo del versamento effettuato in data 10 marzo 2025 e l'ammontare dell'aumento di capitale deliberato.

A seguito dell'ottenimento dell'autorizzazione da parte dell'IVASS, in data 1° luglio 2025 è stato iscritto presso il competente Registro Imprese l'aumento di capitale di Banco BPM Vita; il nuovo capitale sociale della compagnia è pertanto pari a 2.099,1 milioni, rappresentato da n. 419.825.000 azioni del valore nominale unitario di 5 euro, interamente detenute da Banco BPM.

Offerta pubblica di scambio volontaria promossa da UniCredit su azioni Banco BPM

In data 25 novembre 2024 UniCredit S.p.A. ha comunicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 102 del TUF e all'art. 37 del Regolamento emittenti (il "Comunicato 102"), la promozione di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria ("OPS"), non preventivamente concordata con la Banca, sulla totalità delle azioni di Banco BPM. In maggior

dettaglio, il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione di Banco BPM, che comportava alla data dell'annuncio un prezzo implicito di offerta pari a 6,657 euro per azione e un corrispettivo complessivo di circa 10,1 miliardi.

L'OPS era sottoposta a condizioni di efficacia dettagliate nello stesso Comunicato 102 di UniCredit (e nel successivo Documento di Offerta), tra cui alle circostanze che (i) entro la data di pagamento del corrispettivo dell'Offerta, Banco BPM e/o Banco BPM Vita non modifichino i termini e le condizioni dell'Offerta sulla totalità delle azioni Anima, rispetto a quanto comunicato al mercato in data 6 novembre 2024, ivi incluso la rinuncia in tutto o in parte alle condizioni sospensive all'Offerta Anima o una modifica del corrispettivo (la "Condizione OPA Anima"), (ii) tra la data del Comunicato 102 e il giorno di borsa aperta antecedente la data di pagamento del corrispettivo dell'Offerta, Banco BPM e/o le sue società direttamente o indirettamente controllate e/o società collegate non deliberino e comunque non compiano, anche qualora deliberati prima della data del Comunicato 102, né si impegnino a compiere, atti od operazioni che possano contrastare il conseguimento degli obiettivi dell'OPS ai sensi dell'articolo 104 del TUF, ancorché i medesimi siano stati autorizzati dall'assemblea ordinaria o straordinaria di Banco BPM o siano decisi e posti in essere autonomamente dall'assemblea ordinaria o straordinaria e/o dagli organi di gestione delle società controllate e/o collegate di Banco BPM (la "Condizione Misure Difensive"), nonché (iii) al rilascio delle Altre Autorizzazioni – come ivi definite, comprendenti anche «le necessarie comunicazioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 2 del D.L. 15 marzo 2012, n. 21 e successive modificazioni (Golden Power)» – senza prescrizioni, condizioni o limitazioni (la "Condizione Altre Autorizzazioni").

In data 28 febbraio 2025, a seguito della convocazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca, si è svolta l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Banco BPM, chiamata a deliberare in merito a: "Autorizzazioni, ai sensi dell'art. 104, comma 1, del D.lgs. 58/1998, come successivamente modificato e/o integrato, al Consiglio di Amministrazione della Società a far sì che, nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa dalla controllata Banco BPM Vita (l'"Offerta") sulle azioni ordinarie di Anima Holding, Banco BPM Vita possa: (i) incrementare da Euro 6,20 (cum dividendo) a Euro 7,00 (cum dividendo) il corrispettivo offerto; (ii) esercitare la facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia apposte nell'Offerta. Delibere inerenti e/o conseguenti".

La citata Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Banca ha approvato quasi all'unanimità entrambe le proposte all'ordine del giorno.

A seguito dell'autorizzazione ottenuta, come comunicato al mercato alla medesima data, il corrispettivo dell'Offerta Anima è stato incrementato da Euro 6,20 (cum dividendo) a Euro 7,00 (cum dividendo). In ragione di quanto precede, sia la Condizione OPA Anima che la Condizione Misure Difensive risultavano non avverate.

In data 28 marzo 2025, UniCredit ha reso noto al mercato l'avvenuto ottenimento, da parte di BCE e Banca d'Italia, dell'autorizzazione ad acquisire – all'esito dell'OPS – il controllo diretto di Banco BPM, il controllo indiretto e la partecipazione qualificata indiretta di banche, società finanziarie e società di gestione del risparmio del Gruppo Banco BPM e del Gruppo Anima.

In data 1° aprile 2025, Consob ha approvato il documento di offerta dell'OPS (il "Documento di Offerta"), il documento di registrazione, la nota informativa e la nota di sintesi (congiuntamente la "Documentazione sull'Offerta") relativi all'offerta al pubblico delle azioni ordinarie, rivenienti dall'aumento di capitale sociale di UniCredit a servizio dell'OPS, pubblicati il 2 aprile 2025. Il periodo di adesione dell'OPS è stato concordato tra UniCredit e Borsa Italiana in quaranta giorni di borsa aperta, dalle 8.30 del 28 aprile 2025 alle 17.30 del giorno 23 giugno 2025 (estremi inclusi).

In data 18 aprile 2025, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha notificato ad UniCredit e Banco BPM un provvedimento con il quale venivano esercitati i poteri speciali previsti dalla normativa c.d. Golden Power, mediante imposizione in capo a UniCredit delle specifiche prescrizioni di seguito riportate testualmente: "a. non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM S.p.a e UniCredit S.p.a in Italia, con l'obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e PMI nazionali; b. non ridurre il livello del portafoglio attuale di project finance di Banco BPM S.p.a e Unicredit S.p.a in Italia; c. per un periodo di almeno 5 anni: (i) non ridurre il peso attuale degli investimenti di Anima Holding S.p.a. in titoli di emittenti italiani; (ii) supportare lo sviluppo della Società; d. cessare tutte le attività in Russia (raccolta, impieghi, collocamento fondi prestiti transfrontalieri) entro nove mesi dalla data del presente provvedimento; e. nel caso in cui non sia possibile rispettare una o più delle prescrizioni sopra elencate, inviare immediata informativa all'Amministrazione competente del monitoraggio, comunicando i motivi che rendono impossibile l'adempimento delle prescrizioni.".

In ragione delle prescrizioni contenute nel Provvedimento Golden Power, anche la Condizione Altre Autorizzazioni risultava non avverata. Il 24 aprile 2025, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha approvato all'unanimità il comunicato redatto ai sensi dell'art. 103, comma 3 e 3-bis del TUF, e dell'art. 39 del Regolamento Consob 11971/1999 (il "Comunicato dell'Emittente"). Il Consiglio di Amministrazione, a seguito di un'attenta valutazione dei termini e delle condizioni descritti nel Documento di Offerta, tenuto conto altresì dei diversi elementi evidenziati

più compiutamente nel Comunicato dell'Emittente medesimo, ha ritenuto l'OPS non conveniente e il corrispettivo offerto non congruo.

A seguito dello stacco della cedola relativa al dividendo UniCredit, avvenuto in data 22 aprile 2025, e della cedola relativa al dividendo Banco BPM, avvenuto in data 19 maggio 2025, il rapporto di cambio del corrispettivo dell'OPS veniva automaticamente adeguato – secondo quanto previsto dal Documento di Offerta – ad un concambio di n. 0,166 azioni UniCredit di nuova emissione per ogni azione di Banco BPM portata in adesione all'OPS.

Con delibera n. 23562/2025 del 21 maggio 2025, Consob – ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4 del TUF – ha sospeso l'OPS per un periodo di 30 giorni di calendario a partire dal 22 maggio 2025, con ripresa del periodo di adesione all'OPS in data 23 giugno e relativa chiusura posticipato al 23 luglio 2025.

Successivamente, in data 23 maggio 2025, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha deliberato di rinunciare alla Condizione OPA Anima e alla Condizione Misure Difensive, quest'ultima con riferimento alle sole misure difensive autorizzate dalla predetta Assemblea degli azionisti della Banca del 28 febbraio 2025.

In data 3 luglio 2025, UniCredit ha pubblicato i supplementi al Documento di Offerta e alla Documentazione sull'Offerta.

In data 12 luglio 2025, il TAR Lazio, con sentenza n. 13748/2025, si è pronunciato sul ricorso presentato da UniCredit relativamente al Provvedimento Golden Power, confermando la sostanziale legittimità delle prescrizioni contenute nel predetto Provvedimento, ossia: (i) non ridurre il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM e UniCredit in Italia, con l'obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e PMI nazionali, (ii) non ridurre il livello del portafoglio attuale di project finance di Banco BPM e UniCredit in Italia, (iii) non ridurre il peso attuale degli investimenti di Anima in titoli di emittenti italiani e supportare lo sviluppo della Società, (iv) cessare tutte le attività in Russia (raccolta, impieghi, collocamento fondi prestiti transfrontalieri). Come reso noto dalla Banca al mercato in pari data, infatti, la sentenza è intervenuta esclusivamente in merito al profilo temporale della prescrizione sul rapporto impieghi/depositi e ha richiesto che venga fissato un orizzonte temporale rispetto alla prescrizione relativa al mantenimento del livello di portafoglio di project finance, confermando integralmente le prescrizioni relative al peso degli investimenti di Anima e alla cessazione di tutte le attività in Russia.

Successivamente, in data 14 luglio 2025, la Commissione Europea ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una nota con cui ha espresso una valutazione preliminare sulla contrarietà del Decreto Golden Power e delle prescrizioni ivi contenute rispetto all'articolo 21 del Regolamento CE/139/2004, e ai principi dell'ordinamento comunitario, concedendo al Governo italiano un termine di 20 giorni lavorativi, in scadenza l'11 agosto 2025, per presentare le proprie osservazioni in merito.

In considerazione di tutto quanto precede, con delibera n. 23640/2025 del 22 luglio 2025, Consob ha nuovamente sospeso l'OPS – ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4 del TUF – per un periodo di ulteriori 30 giorni di calendario. Nondimeno, tramite apposito comunicato stampa diffuso in pari data, UniCredit ha comunicato al mercato il ritiro dell'OPS, in quanto "la condizione relativa all'autorizzazione Golden Power non è soddisfatta".

Operazioni di provvista relative ad emissioni obbligazionarie verso istituzionali e di strumenti di capitale

Nel mese di gennaio 2025 Banco BPM ha concluso una emissione di titoli Social Senior Preferred riservata a investitori istituzionali per un ammontare pari a 500 milioni, cedola fissa del 3,375% e scadenza 5 anni.

Si tratta del primo Social Bond italiano del 2025 emesso nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bonds Framework che incrementa il totale delle emissioni ESG di Banco BPM a 6,25 miliardi. I proventi sono destinati al rifinanziamento di Eligible Social Loans; in particolare, la raccolta è finalizzata al rifinanziamento di prestiti erogati a PMI italiane, localizzate in aree economicamente svantaggiate.

Nel mese di febbraio 2025, Banco BPM ha concluso una emissione di Social Covered Bond, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare di 750 milioni, cedola fissa del 2,625% e scadenza 4,5 anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi.

I proventi di tale emissione sono destinati al rifinanziamento di Eligible Social Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bonds Framework della Banca. In particolare, la raccolta è principalmente finalizzata al rifinanziamento di mutui residenziali erogati a persone svantaggiate, con una garanzia statale maggiore o uguale all'80%.

Il Framework si integra nella strategia ESG di Banco BPM e rappresenta la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzano e caratterizzano le diverse aree di business della Banca.

Inoltre, nel mese di maggio 2025, Banco BPM ha concluso una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile "callable" a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a 400 milioni. Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 6,25% fino a novembre 2030; il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni.

Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 a livello consolidato o individuale scendesse al di sotto del 5,125%.

Infine, in data 24 giugno 2025, si è conclusa una nuova emissione subordinata Tier 2, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare pari a 500 milioni, cedola fissa del 4% fino a gennaio 2031, scadenza 10,5 anni e possibilità di rimborso anticipato a gennaio 2031.

Il titolo è emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes di Banco BPM.

Si segnala altresì che Banco BPM S.p.A. ha deciso di esercitare il diritto di rimborso del titolo Tier 2 emesso il 14 settembre 2020 per un ammontare pari a 500 milioni, scadenza dieci anni (settembre 2030) e rimborsabile anticipatamente a settembre 2025, come definito nelle Terms and Conditions del titolo.

A seguito dell'ottenimento delle previste autorizzazioni dell'Autorità Competente in conformità con la normativa bancaria vigente, la Banca ha provveduto al richiamo del titolo in data 14 settembre e al conseguente delisting dalla Borsa del Lussemburgo.

Avvio del programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti

L'Assemblea ordinaria dei Soci di Banco BPM S.p.A. del 30 aprile 2025 aveva approvato, tra le altre, l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un ammontare massimo complessivo di 17 milioni a servizio dei piani di compensi basati su azioni.

In forza dell'autorizzazione rilasciata dalla Banca Centrale Europea, Banco BPM, nel settembre 2025, ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie a sostegno di tutti i piani di incentivazione di breve e lungo termine in essere per i dipendenti. La durata del Programma è stata individuata nel periodo dal 24 settembre al 24 ottobre 2025. Nella giornata del 24 settembre 2025 sono state acquistate n. 1.362.726 azioni proprie (pari allo 0,09% delle azioni ordinarie in circolazione) al prezzo unitario medio di Euro 12,475, per un controvalore totale pari a 17 milioni. A seguito della descritta operazione, Banco BPM, tenuto conto delle assegnazioni avvenute nell'esercizio e delle altre azioni proprie già in portafoglio, alla data del 30 settembre 2025 possiede direttamente n. 11.809.673 azioni proprie, pari allo 0,78% del capitale sociale.

EU-wide stress test 2025

In data 1° agosto 2025 l'European Banking Authority ("EBA") ha comunicato gli esiti dell'EU-wide stress test 2025: per Banco BPM prosegue il trend positivo, con risultati migliori rispetto ai precedenti esercizi, pur a fronte di uno scenario macroeconomico che si conferma molto severo; viene inoltre confermata la capacità della Banca di generare valore nello scenario base e la forte resilienza a shock significativi nello scenario avverso con una depletion inferiore alla media europea.

RISULTATI

Prospetti contabili riclassificati

Stato Patrimoniale riclassificato

Voci dell'attivo riclassificate
(migliaia di euro)
30/09/2025 31/12/2024 Var. ass. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 11.698.539 11.967.877 (269.338) (2,3%)
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 102.393.068 102.673.650 (280.582) (0,3%)
- Finanziamenti verso banche 4.103.416 3.329.231 774.185 23,3%
- Finanziamenti verso clientela 98.289.652 99.344.419 (1.054.767) (1,1%)
Attività finanziarie e derivati di copertura 64.880.954 51.288.815 13.592.139 26,5%
- Valutate al fair value con impatto a conto economico 16.852.013 9.317.574 7.534.439 80,9%
- Valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 15.660.214 13.279.952 2.380.262 17,9%
- Valutate al costo ammortizzato 32.368.727 28.691.289 3.677.438 12,8%
Partecipazioni 4.736.670 2.804.332 1.932.338 68,9%
Attività materiali 2.358.562 2.417.894 (59.332) (2,5%)
Attività immateriali 1.196.195 1.166.375 29.820 2,6%
Attività fiscali 2.780.363 3.176.823 (396.460) (12,5%)
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 183.425 443.439 (260.014) (58,6%)
Altre voci dell'attivo 4.282.452 5.534.817 (1.252.365) (22,6%)
Totale attività 194.510.228 181.474.022 13.036.206 7,2%
Voci del passivo riclassificate
(migliaia di euro) 30/09/2025 31/12/2024 Var. ass. Var. %
Raccolta diretta 125.348.490 123.162.172 2.186.318 1,8%
- Debiti verso clientela 104.132.597 101.290.821 2.841.776 2,8%
- Titoli e passività finanziarie designate al fair value 21.215.893 21.871.351 (655.458) (3,0%)
Debiti verso banche 9.012.206 9.536.941 (524.735) (5,5%)
Debiti per leasing 609.278 637.626 (28.348) (4,4%)
Altre passività finanziarie valutate al fair value 37.987.871 28.728.111 9.259.760 32,2%
Fondi del passivo 777.080 940.462 (163.382) (17,4%)
Passività fiscali 358.049 307.378 50.671 16,5%
Passività associate ad attività in via di dismissione - 1.209 (1.209) n.s.
Altre voci del passivo 4.993.282 3.885.995 1.107.287 28,5%
Totale passività 179.086.256 167.199.894 11.886.362 7,1%
Patrimonio netto 15.423.972 14.274.128 1.149.844 8,1%

Conto Economico riclassificato

Voci del conto economico riclassificate
(migliaia di euro)
30/09/2025 30/09/2024 (*) Var. ass. Var. %
Margine di interesse 2.328.281 2.538.374 (210.093) (8,3%)
Dividendi e risultato delle partecipazioni 294.512 150.807 143.705 95,3%
Commissioni nette 1.439.078 1.401.970 37.108 2,6%
Proventi Core 4.061.871 4.091.151 (29.280) (0,7%)
Risultato netto finanziario 55.361 (46.730) 102.091 n.s.
Altri proventi netti di gestione (9.501) (7.595) (1.906) 25,1%
Proventi operativi 4.107.731 4.036.826 70.905 1,8%
Spese per il personale (1.204.441) (1.223.481) 19.040 (1,6%)
Altre spese amministrative (403.378) (422.422) 19.044 (4,5%)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (200.852) (194.949) (5.903) 3,0%
Oneri operativi (1.808.671) (1.840.852) 32.181 (1,7%)
Risultato della gestione operativa 2.299.060 2.195.974 103.086 4,7%
Costo del credito clientela (253.862) (302.128) 48.266 (16,0%)
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 2.671 (2.054) 4.725 n.s.
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali (447) (38.218) 37.771 (98,8%)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 6.270 (8.503) 14.773 n.s.
Totale rettifiche e accantonamenti (245.368) (350.903) 105.535 (30,1%)
Risultato lordo dell'operatività corrente 2.053.692 1.845.071 208.621 11,3%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (574.804) (576.813) 2.009 (0,3%)
Risultato netto dell'operatività corrente 1.478.888 1.268.258 210.630 16,6%
Utili (Perdite) su partecipazioni e investimenti al netto delle imposte 1.218 2.079 (861) (41,4%)
Impatto della purchase price allocation (PPA) al netto delle imposte (12.269) (14.674) 2.405 (16,4%)
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di
certificates (OCR) al netto delle imposte
3.943 (318) 4.261 n.s.
Oneri sistemici al netto delle imposte - (66.158) 66.158 n.s.
Oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte (25.171) - n.s.
Oneri relativi all'incentivazione all'esodo al netto delle imposte - (11.338) 11.338 n.s.
Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima al netto delle
imposte
272.002 - n.s.
Impatto Monetica al netto delle imposte - 493.125 (493.125) n.s.
Impatti Bancassurance al netto delle imposte - (5.883) 5.883 n.s.
Risultato netto 1.718.612 1.665.091 53.521 3,2%

(*) I dati riferiti al periodo precedente sono stati rideterminati per garantire un confronto omogeneo. Per maggiori dettagli sulla comparabilità dei dati si fa rinvio a quanto illustrato nella successiva nota metodologica.

Nota metodologica

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sopra esposti sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire in modo tempestivo indicazioni sull'andamento generale di Banco BPM S.p.A. fondate su dati economico-finanziari di rapida e facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione applicati in sede di predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, salvo quanto di seguito illustrato.

Al riguardo si precisa che, con riferimento al prospetto di conto economico riclassificato, nel corso del 2025 sono intervenute le seguenti modifiche:

  • le componenti reddituali costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi dei certificates, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, precedentemente esposte nella voce "Risultato netto finanziario", sono incluse nella voce "Commissioni nette";
  • gli oneri operativi sostenuti "una tantum" per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno un impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (come, ad esempio, l'operazione di acquisizione del controllo di Anima Holding, tramite OPA) o che si inseriscono nelle progettualità finalizzate

all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi – nonché gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit sono esposti nella voce denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte".

Infine, nel corso del 2025, la struttura del conto economico riclassificato è stata ulteriormente modificata con l'obiettivo garantire un maggior allineamento tra gli aggregati ivi evidenziati e quelli commentati nel presente documento. In dettaglio:

  • viene evidenziato un nuovo aggregato denominato "Proventi core", rappresentato da margine di interesse, dividendi e risultato delle partecipazioni, commissioni nette. I suddetti "Proventi core", unitamente al risultato netto finanziario e agli altri proventi netti di gestione, compongono l'aggregato, già esistente, dei "Proventi operativi". Conseguentemente, nell'ambito della contribuzione dei "Proventi operativi", non trovano più rappresentazione i risultati intermedi del "Margine finanziario" (sommatoria di margine di interesse e dividendi e risultato delle partecipazioni) e degli "Altri proventi operativi" (sommatoria di commissioni nette, altri proventi netti di gestione e risultato netto finanziario);
  • viene evidenziato l'aggregato del "Totale delle rettifiche e accantonamenti", rappresentato dal costo del credito verso clientela, dalle rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie, dalle rettifiche nette della valutazione al fair value delle attività materiali e dagli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri;
  • la voce "Utili (Perdite) su partecipazioni e investimenti", che in precedenza confluiva nel Risultato lordo dell'operatività corrente, viene ora esposta, al netto del relativo effetto fiscale, tra le voci al di fuori del risultato dell'operatività corrente;
  • le voci al di sotto del risultato dell'operatività corrente sono state conseguentemente riordinate.

Al fine di garantire un confronto su basi omogenee, i dati dei periodi precedenti sono stati conseguentemente riclassificati.

Tra le riclassifiche del conto economico riclassificato al 30 settembre 2024 esposto ai fini comparativi, si segnala altresì che l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates classificati nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione", precedentemente ricompreso nella voce "Risultato netto finanziario", viene esposto in una voce ad hoc del conto economico riclassificato denominata "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte". Tale scelta, già effettuata per il bilancio 2024, deriva dalla necessità di isolare gli effetti economici conseguenti alla volatilità del suddetto merito creditizio in quanto, in ottica gestionale, non sono ritenuti espressivi di un'effettiva redditività della Banca.

Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05, in conformità a quanto richiesto dalla Consob con la comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Ai fini della predisposizione dello stato patrimoniale, le voci dell'attivo sono state riclassificate come segue:

  • l'aggregato "Finanziamenti valutati al costo ammortizzato" è rappresentato dalla voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" con esclusione dei titoli di debito, ricompresi nelle "Altre attività finanziarie e derivati di copertura";
  • l'aggregato "Altre attività finanziarie e derivati di copertura" si compone delle voci 20, 30 e 50; include inoltre l'ammontare dei titoli di debito valutati al costo ammortizzato in precedenza citati;
  • l'aggregato "Altre voci dell'attivo" si compone delle voci residuali "60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" e "120. Altre attività".

Le principali voci del passivo dello stato patrimoniale sono state invece oggetto delle seguenti riclassifiche:

  • l'aggregato "Raccolta diretta" si compone delle voci "10. b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso clientela", con esclusione dei debiti per leasing verso clientela (esposti nella voce omonima dello stato patrimoniale riclassificato), "10. c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli in circolazione" e "30. Passività finanziarie designate al fair value", al netto dei certificates a capitale protetto, ricompresi nell'aggregato "Altre passività finanziarie valutate al fair value";
  • la voce "Debiti verso banche" si riferisce alla voce "10. a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso banche", con esclusione dei debiti per leasing verso banche (esposti nella voce omonima dello stato patrimoniale riclassificato);
  • nella voce "Debiti per leasing" sono rilevate le passività al costo ammortizzato verso banche e clientela relative alle operazioni di leasing, come in precedenza descritto;

  • l'aggregato "Altre passività finanziarie valutate al fair value" comprende le voci "20. Passività finanziarie di negoziazione", incrementata dell'importo dei certificates a capitale protetto come descritto in precedenza, e "40. Derivati di copertura";
  • nell'aggregato "Fondi del passivo" confluiscono le voci "90. Trattamento di fine rapporto del personale" e "100. Fondi per rischi ed oneri";
  • l'aggregato "Altre voci del passivo" si compone delle voci residuali "50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" e "80. Altre passività";
  • l'aggregato "Patrimonio netto" è rappresentato dalle voci "110. Riserve da valutazione", "130. Strumenti di capitale", "140. Riserve", ''145. Acconti su dividendi'', ''160. Capitale", "170. Azioni proprie (-)" e "180. Utile (Perdita) del periodo".

Per quanto concerne infine il conto economico riclassificato, sono state effettuate le seguenti principali riclassifiche:

  • il risultato delle rivalutazioni e svalutazioni delle partecipate valutate a patrimonio netto, che trovano rappresentazione nella voce 220, sono esposti nella voce "Dividendi e Risultato delle partecipazioni";
  • i dividendi su azioni detenute in società collegate (inclusi nella voce 70) sono ricondotti nella voce "Dividendi e Risultato delle partecipazioni";
  • i dividendi su azioni classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e sulla redditività complessiva (inclusi nella voce 70) sono ricondotti nell'ambito del "Risultato netto finanziario";
  • il risultato economico correlato all'emissione delle passività rappresentate dai certificates, che nello schema di conto economico redatto in base alla Circolare n. 262 è esposto nella voce "80. Risultato netto dell'attività di negoziazione", è parzialmente ricondotto nella voce di conto economico riclassificato "Commissioni nette". In maggior dettaglio, nelle commissioni nette figura, secondo un'ottica gestionale, la quota parte della redditività del prodotto che remunera le attività di collocamento, strutturazione e copertura dei rischi svolte dalla banca. Inoltre, le commissioni passive relative all'attività di collocamento svolta da reti terze sono ricondotte nell'ambito del risultato dell'attività di negoziazione;
  • la remunerazione dell'attività di vendita di contratti derivati di copertura alle imprese retail e corporate, che nel conto economico redatto in base alla Circolare n. 262 è esposta nella voce "80. Risultato netto dell'attività di negoziazione", figura nella voce del conto economico riclassificato tra le "Commissioni nette";
  • l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates classificati nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione" viene esposto nella voce ad hoc "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte";
  • i recuperi di imposte e tasse e di altre spese (compresi nella voce 200) sono portati a diretta riduzione delle "Altre spese amministrative", dove risulta contabilizzato il relativo costo, anziché essere indicati nell'aggregato riclassificato degli "Altri proventi netti di gestione";
  • gli utili e perdite da cessione di crediti, non rappresentati da titoli di debito (inclusi nella voce 100) e gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (iscritti nella voce 140), sono accorpati, insieme alle rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti, nella voce "Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (DGS), sono esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" e "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente";
  • gli oneri connessi al Piano di incentivazione all'esodo attivato dalla Banca, rilevati nella voce "Spese per il personale", sono ricondotti, al netto dei relativi effetti fiscali, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Oneri relativi all'incentivazione all'esodo al netto delle imposte";
  • gli oneri operativi sostenuti "una tantum" per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno un impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (come, ad esempio, l'operazione di acquisizione del controllo di Anima Holding, tramite OPA) o che si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi – nonché gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit sono esposti nella voce denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte";
  • gli effetti contabili riconducibili alle operazioni finalizzate alla riorganizzazione del comparto dei sistemi di pagamento sono esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico

  • riclassificato denominata "Impatto Monetica al netto delle imposte", anziché essere evidenziati nelle voci "Utili/Perdite delle partecipazioni" e "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente;
  • gli oneri operativi "una tantum" sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura del Gruppo (es. acquisizione del controllo del Gruppo Anima tramite OPA) o che si inseriscono nelle progettualità avviate a seguito di acquisizioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi (Vera Vita), così come gli oneri sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti relativi all'OPS UniCredit risultano esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte";
  • gli impatti derivanti dalle Purchase Price Allocation effettuate a seguito delle operazioni di aggregazione sono raggruppati in un'unica voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte". Tale voce raggruppa gli impatti che nello schema di bilancio del conto economico sono registrati negli interessi attivi (reversal effect della valutazione al fair value di crediti), negli ammortamenti di attività immateriali rilevati nella voce 190 (ammortamenti delle cosiddette "client relationship") e nella voce "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".

Negli allegati al presente documento viene altresì fornito un prospetto di raccordo tra le voci dei prospetti contabili riclassificati e quelle degli schemi predisposti in base alla Circolare n. 262 della Banca d'Italia.

Componenti non ricorrenti del conto economico riclassificato

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dalla Banca prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, addebiti/accrediti straordinari da parte dei Fondi di Risoluzione e del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

I suddetti criteri risultano in sostanziale continuità rispetto a quelli identificati nei precedenti esercizi, fatta eccezione per gli effetti relativi alle cessioni massive di portafogli deteriorati. In maggior dettaglio, nei precedenti esercizi erano considerate come componenti economiche non ricorrenti le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione sia per perdite effettive) che traevano origine da un cambio della NPE Strategy, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione, e consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti.

Al riguardo si evidenzia che nei precedenti esercizi la Banca aveva fatto ricorso ad operazioni di cessione massive di crediti deteriorati, per importi significativi, nell'ambito di una strategia di derisking, finalizzata al raggiungimento di determinati NPL ratio; tenuto conto della positiva evoluzione della qualità creditizia raggiunta dalla Banca, le cessioni massive hanno ormai assunto un carattere ricorrente, nell'ambito degli ordinari processi creditizi, e considerate quale alternativa di recupero rispetto al workout interno.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie, ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);

  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nei primi nove mesi del 2025 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • nella voce "Margine di interesse" è rilevato l'ammontare degli interessi riscossi a seguito della favorevole sentenza della Corte di Cassazione riguardante il contenzioso fiscale relativo alla pretesa indeducibilità dei costi connessi ai reati dell'ex Banca Popolare Italiana, pari a 35,9 milioni;
  • nella voce "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate svalutazioni nette per -0,4 milioni, per tenere conto degli aggiornamenti di valore peritali;
  • nella voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" è rilevato il rilascio di stanziamenti effettuati in precedenti esercizi relativi alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali per +5,4 milioni;
  • le "Imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli effetti fiscali delle citate componenti non ricorrenti, nonché l'impatto positivo, pari a +9,5 milioni, connesso alla cancellazione delle imposte differite conseguente alla cessione della partecipazione PMG. L'effetto complessivo sulla voce in esame è pari a - 3,8 milioni;
  • la voce "Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti al netto delle imposte" include l'impatto, positivo per 1,2 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali, al netto del correlato effetto fiscale;
  • nella voce "Oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte" sono rilevati alcuni oneri operativi "una tantum" in quanto specificamente sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi. La voce comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit. L'impatto complessivo, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a -25,2 milioni (-37,3 milioni lordi);
  • nella voce "Impatto rideterminazione quota Anima al netto delle imposte" è rilevato l'impatto positivo, derivante dalla rivalutazione della quota partecipativa detenuta in Anima Holding prima dell'acquisizione del controllo, conseguente al riallineamento del valore di bilancio al prezzo dell'OPA, pari a complessivi 272,0 milioni al netto del relativo effetto fiscale.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del periodo positivo e pari a +285,2 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano state invece rilevate se seguenti componenti non ricorrenti:

  • nella voce "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate svalutazioni nette per -38,2 milioni, per tenere conto degli aggiornamenti di valore peritali piuttosto che dei prezzi desunti da trattative di vendita in corso;
  • nella voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" era rilevato lo stanziamento, pari a 11,2 milioni, relativo alla stima degli oneri da rifondere all'acquirente con riferimento a due immobili inclusi nel portafoglio oggetto di cessione;
  • la voce "Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" includeva l'impatto, negativo per -4,3 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • le "Imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per +17,1 milioni;
  • nella voce "Oneri relativi all'incentivazione al pensionamento" era rilevato l'ammontare degli oneri da sostenere a fronte del Piano di Pensionamento Incentivato attivato da Banco BPM pari a -11,3 milioni al netto del relativo effetto fiscale (-16,9 milioni lordi);
  • nella voce del conto economico riclassificato denominata "Impatto Monetica al netto delle imposte" erano rilevati gli effetti, positivi e pari a complessivi 493,1 milioni, riconducibili alle operazioni di riorganizzazione del business della monetica.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi del 2024 erano quindi risultate positive per +445,2 milioni.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sulla situazione patrimoniale e finanziaria, nonché sui flussi finanziari della Banca, sono fornite nell'ambito delle specifiche sezioni delle Note illustrative al Prospetto contabile.

Nel seguito vengono illustrate le principali grandezze patrimoniali ed economiche al 30 settembre 2025.

Dati patrimoniali

Cassa e disponibilità liquide

La voce ammonta a 11,7 miliardi rispetto a 12,0 miliardi del 31 dicembre 2024.

La raccolta diretta

(migliaia di euro) 30/09/2025 Inc.% 31/12/2024 Inc.% Var. ass. Var. %
Conti correnti e depositi 101.457.522 80,9% 98.623.800 80,1% 2.833.722 2,9%
- conti correnti e depositi a vista 100.232.040 80,0% 97.174.188 78,9% 3.057.852 3,1%
- depositi a scadenza e c/c vincolati 1.225.482 1,0% 1.449.612 1,2% (224.130) (15,5%)
Titoli 21.200.879 16,9% 21.853.056 17,7% (652.177) (3,0%)
- obbligazioni e passività valutate al fair value 21.199.985 16,9% 21.851.909 17,7% (651.924) (3,0%)
- certificati di deposito e altri titoli 894 0,0% 1.147 0,0% (253) (22,1%)
Pronti contro termine 1.320.077 1,1% 1.160.918 0,9% 159.159 13,7%
Finanziamenti ed altri debiti 1.370.012 1,1% 1.524.398 1,2% (154.386) (10,1%)
Raccolta diretta 125.348.490 100,0% 123.162.172 100,0% 2.186.318 1,8%
Altra raccolta (Certificates a capitale
protetto e altre passività al fair value)
4.524.085 4.938.077 (413.992) (8,4%)
Totale raccolta diretta con certificates 129.872.575 128.100.249 1.772.326 1,4%

Al 30 settembre 2025 la raccolta diretta totale è pari a 129,9 miliardi, in aumento dell'1,4% rispetto al 31 dicembre 2024. Più in dettaglio, nel periodo si osserva un incremento dei conti correnti e depositi a vista di 3,1 miliardi pari al 3,1% e una contrazione della componente rappresentata dai titoli obbligazionari pari al 3% rispetto ad inizio anno. La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto e dalle altre passività al fair value al 30 settembre 2025 si attesta a 4,5 miliardi in diminuzione dell'8,4% rispetto al dato di 4,9 miliardi del 31 dicembre 2024.

La raccolta indiretta

(migliaia di euro) 30/09/2025 Inc.% 31/12/2024 Inc.% Var. ass. Var. %
Raccolta gestita 56.641.405 54,0% 54.625.664 54,6% 2.015.741 3,7%
fondi comuni e SICAV 39.644.782 37,8% 38.983.458 39,0% 661.324 1,7%
gestioni patrimoniali mobiliari e GPF 809.154 0,8% 736.221 0,7% 72.933 9,9%
polizze assicurative 16.187.469 15,4% 14.905.985 14,9% 1.281.484 8,6%
Raccolta amministrata 48.256.590 46,0% 45.455.233 45,4% 2.801.357 6,2%
Totale raccolta indiretta 104.897.995 100,0% 100.080.897 100,0% 4.817.098 4,8%
Raccolta sottostante certificates a capitale
protetto
3.429.257 4.004.145 (574.888) (14,4%)
Totale raccolta indiretta senza certificates 101.468.738 96.076.752 5.391.986 5,6%

La raccolta indiretta al netto dei certificates a capitale protetto1 al 30 settembre 2025 ammonta a 101,5 miliardi, in aumento del 5,6% rispetto a 96,1 miliardi del 31 dicembre 2024.

La componente della raccolta gestita ammonta a 56,6 miliardi, in aumento rispetto a 54,6 miliardi del 31 dicembre 2024 (+3,7%): la crescita è prevalentemente concentrata nel comparto delle polizze assicurative che evidenzia un incremento di 1,3 miliardi; in aumento anche la raccolta riferita ai fondi comuni e SICAV e alle gestioni patrimoniali. La raccolta amministrata è pari a 48,3 miliardi, evidenziando un aumento di 2,8 miliardi rispetto a fine 2024.

Finanziamenti al costo ammortizzato verso la clientela

(migliaia di euro) 30/09/2025 Inc.% 31/12/2024 Inc.% Var. ass. Var. %
Mutui 75.571.466 76,9% 76.430.662 76,9% (859.196) (1,1%)
Conti correnti 6.760.228 6,9% 7.201.901 7,2% (441.673) (6,1%)
Pronti contro termine 4.048.345 4,1% 2.997.838 3,0% 1.050.507 35,0%
Leasing finanziario 260.487 0,3% 311.026 0,3% (50.539) (16,2%)
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 378.514 0,4% 471.420 0,5% (92.906) (19,7%)
Altre operazioni 11.270.612 11,5% 11.931.572 12,0% (660.960) (5,5%)
Totale crediti netti verso la clientela 98.289.652 100,0% 99.344.419 100,0% (1.054.767) (1,1%)

Al 30 settembre 2025 i crediti verso clientela sono pari a 98,3 miliardi, registrando una contrazione del 1,1% rispetto al 2024.

La qualità del credito

Si precisa che le informazioni contenute nel successivo paragrafo relative alla qualità del credito si riferiscono ai finanziamenti verso clientela compresi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Finanziamenti al costo ammortizzato verso clientela

(migliaia di euro) 30/09/2 025 31/12/2 024 Variazior ne
Esposizione netta Inc.% Esposizione
netta
Inc.% ass. %
Sofferenze 403.664 0,4% 491.225 0,49% (87.561) (17,8%)
Inadempienze probabili 893.450 0,9% 979.745 1,0% (86.295) (8,8%)
Esposizioni scadute deteriorate 49.919 0,1% 110.021 0,1% (60.102) (54,6%)
Esposizioni deteriorate 1.347.033 1,4% 1.580.991 1,6% (233.958) (14,8%)
Finanziamenti non deteriorati 96.942.619 98,6% 97.763.428 98,4% (820.809) (0,8%)
Esposizioni in bonis 96.942.619 98,6% 97.763.428 98,4% (820.809) (0,8%)
Totale crediti verso la clientela 98.289.652 100,0% 99.344.419 100,0% (1.054.767) (1,1%)

Le esposizioni deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute deteriorate), al netto delle rettifiche di valore, ammontano al 30 settembre 2025 a 1,3 miliardi in calo rispetto ai 1,6 miliardi del 31 dicembre 2024, con una incidenza delle attività deteriorate nette in calo all'1,4%, rispetto all'1,6% del 2024.

<sup>1 Per uniformità con i criteri di rappresentazione dei risultati gestionali, l'aggregato della raccolta indiretta è rappresentato al netto della raccolta sottostante ai certificates a capitale protetto.

Finanziamenti al costo ammortizzato verso clientela

(migliaia di euro) 30/09/2025 31/12/2024
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore complessive Esposizione
netta
Copertura Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Copertura
Sofferenze 978.510 (574.846) 403.664 58,75% 1.158.745 (667.520) 491.225 57,61%
Inadempienze probabili 1.429.994 (536.544) 893.450 37,52% 1.587.312 (607.567) 979.745 38,28%
Esposizioni scadute deteriorate 66.876 (16.957) 49.919 25,36% 142.426 (32.405) 110.021 22,75%
Esposizioni deteriorate 2.475.380 (1.128.347) 1.347.033 45,58% 2.888.483 (1.307.492) 1.580.991 45,27%
Finanziamenti non deteriorati 97.393.961 (451.342) 96.942.619 0,46% 98.203.974 (440.546) 97.763.428 0,45%
Esposizioni in bonis 97.393.961 (451.342) 96.942.619 0,46% 98.203.974 (440.546) 97.763.428 0,45%
Totale crediti verso la clientela 99.869.341 (1.579.689) 98.289.652 1,58% 101.092.457 (1.748.038) 99.344.419 1,73%

Le sofferenze al lordo e al netto delle rettifiche di valore ammontano rispettivamente a 1,0 miliardi ed a 0,4 miliardi con una percentuale di copertura pari al 58,75%. Le inadempienze probabili al lordo e al netto delle rettifiche di valore ammontano rispettivamente a 1,4 miliardi ed a 0,9 miliardi con una percentuale di copertura pari al 37,52%.

Le esposizioni scadute deteriorate al lordo e al netto delle rettifiche di valore risultano pari rispettivamente a 66,9 milioni ed a 49,9 milioni con una percentuale di copertura pari al 25,36%.

La copertura dei crediti in bonis si attesta allo 0,46% (al 31 dicembre 2024 era pari allo 0,45%).

Le attività finanziarie

Le attività finanziarie ammontano complessivamente a 64,9 miliardi rispetto a 51,3 miliardi del 31 dicembre 2024; l'incremento si osserva principalmente nel comparto delle attività valutate al fair value con impatto a conto economico e in quelle valutate al costo ammortizzato.

Nella attività finanziarie sono ricompresi i finanziamenti che devono essere obbligatoriamente valutati al fair value per effetto delle risultanze dell'SPPI test (per 544,7 milioni) e le operazioni di pronti contro termine classificate nel portafoglio di negoziazione per 8.551,6 milioni. Al 31 dicembre 2024 ammontavano rispettivamente a 522,9 milioni e 2.003,4 milioni.

Esposizione al rischio sovrano

L'esposizione in titoli di debito nei confronti degli Stati sovrani al 30 settembre 2025 ammonta a 39,9 miliardi. I titoli di stato emessi da Italia, Francia, Spagna e Germania rappresentano oltre l'90% del totale. Da rilevare poi l'ammontare, tra le esposizioni verso paesi non UE, dei titoli USA per 2,6 miliardi.

Finanziamenti verso banche – debiti verso banche

I finanziamenti verso banche valutati al costo ammortizzato sono pari a 4,1 miliardi in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (pari a 3,3 miliardi).

I debiti verso banche sono pari a 9,0 miliardi in diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre2024 (pari a 9,5 miliardi).

Le partecipazioni

La voce ammonta a 4.736,7 milioni in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2024, pari a 2.804,3 milioni e comprende:

  • partecipazioni controllate in via esclusiva per 3.698,0 milioni in aumento rispetto al dato di fine 2024 (1.573,3 milioni) principalmente per effetto dell'operazione di versamento in conto capitale a favore di Banco BPM Vita S.p.A. (ammontante a 1.920,0 milioni) ai fini dell'offerta pubblica di acquisto volontaria di Anima Holding S.p.A.;
  • partecipazioni in società collegate per 1.038,7 milioni, in diminuzione rispetto al dato di fine 2024 (1.231,0 milioni) principalmente per effetto della cessione della partecipazione in Anima Holding a Banco BPM Vita S.p.A. (192,3 milioni).

Le attività materiali e immateriali

Le attività materiali sono complessivamente pari a 2.358,6 milioni in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2024 (- 59,3 milioni).

Le attività immateriali risultano pari a 1.196,2 milioni sostanzialmente in linea con il dato del 31 dicembre 2024 (pari a 1.166,4 milioni).

I fondi del passivo

Alla data del 30 settembre i fondi del passivo ammontano a 777,1 milioni (940,5 milioni il dato al 31 dicembre scorso) e includono il fondo trattamento di fine rapporto per il personale per 189,9 milioni (229,5 milioni alla fine dello scorso esercizio), i fondi di quiescenza per 75,2 milioni (83,5 milioni al 31 dicembre 2024), gli stanziamenti a fronte di impegni e garanzie rilasciate per 107,8 milioni (121,3 milioni alla fine dello scorso esercizio) ed altri fondi per rischi ed oneri per 404,1 milioni (506,2 milioni il dato di fine 2024).

Questi ultimi includono stanziamenti per oneri del personale per 284,2 milioni (340,6 milioni al 31 dicembre 2024) e fondi per controversie legali e fiscali per 57,4 milioni (58,7 milioni alla fine dello scorso esercizio).

Il patrimonio netto

Il patrimonio netto al 30 settembre 2025, comprensivo delle riserve da valutazione e del risultato del periodo, ammonta a 15.424,0 milioni rispetto ai 14.274,1 milioni del precedente esercizio.

L'incremento, pari a 1.149,8 milioni, deriva principalmente dal contributo della redditività complessiva registrata nel periodo. Quest'ultima è positiva per 1.954,7 milioni per effetto di un utile netto di periodo pari a 1.718,6 milioni e della variazione positiva delle riserve da valutazione pari a 236,1 milioni. Nel periodo sono state registrate altre variazioni per complessivi -804,9 milioni, riferite principalmente alla destinazione del risultato dell'esercizio 2024 deliberata dall'Assemblea dei Soci del 30 aprile 2025 per -907,3 milioni, al pagamento delle cedole sugli strumenti Additional Tier 1 per -62,7 milioni, alla variazione degli strumenti di capitale per +178,5 milioni e all'acquisto di azioni proprie effettuato dalla banca a servizio dei piani di incentivazione del personale, al netto delle assegnazioni effettuate nel periodo, per -2,6 milioni.

Per maggiori dettagli si rinvia al prospetto delle variazioni del patrimonio netto contenuto nel Prospetto contabile.

Nella seguente tabella si riporta l'informativa relativa al riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo la loro origine con l'indicazione della possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro utilizzazione nei tre precedenti esercizi.

Utilizzi negli ultimi tre
(in migliaia di euro) 30/09/2025 Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Copertura
perdite
esercizi
Altri utilizzi
(**)
Capitale 7.100.000
Strumenti di capitale 1.786.867
Azioni proprie (67.517)
Riserve 4.846.308 4.752.573 - -
- Riserva legale 1.420.000 B 1.420.000
- Riserva per azioni proprie 67.517
- Riserva indisponibile ex art. 6 D.Lgs. 38/2005 247.355 B(1) 247.355
- Riserva indisponibile ex art.26 D.L. 10/08/23 N.104
convertito nella legge 09/10/23 n.136 relativa
all'imposta straordinaria sull'incremento del margine di
interesse
378.334 A,B(1) 378.334
- Riserva indisponibile da valutazione Partecipazioni
valutate con il metodo del patrimonio netto
311.440 B(1) 311.440
- Riserva straordinaria disponibile (*) 1.979.268 A,B,C 1.621.440 - -
- Riserva First Time Adoption (FTA) - Rivalutazione
Immobili
13.675 A,B,C 13.675
- Riserva da aggregazioni aziendali 760.329 A,B,C 760.329
- Riserva per cedole strumenti AT1 (357.828)
- Altre riserve 26.218
Riserve da valutazione: 39.702
- Riserva da valutazione - Titoli di capitale designati al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
94.523 (2)
- Riserva da valutazione - Attività finanziarie (diverse
dai titoli di capitale) valutate a fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(330.506) (2)
- Riserva da valutazione - Partecipazioni valutate con il
metodo del patrimonio netto
56.019 (2)
- Riserva da valutazione - Cash Flow Hedge (7.066) (2)
- Riserva da valutazione - Attività materiali 346.430 (2)
- Riserva da valutazione - Utili(Perdite) attuariali (57.772) (2)
- Riserva da valutazione - Passività finanziarie designate
al fair value con impatto a conto economico (variazione
proprio merito creditizio)
(61.926) (2)
Totale 13.705.360 4.752.573 - -
- Risultato del periodo 1.718.612 (2.706.656)
Totale Patrimonio 15.423.972 4.752.573 - (2.706.656)

A = per aumento gratuito di capitale

Dal prospetto sopra riportato risulta che le riserve disponibili per la distribuzione agli azionisti, indicate con la lettera C nella colonna "Possibilità di utilizzazione", sono pari a 2.395,4 milioni.

Tale importo corrisponde a quello indicato nel prospetto riportato nella sezione "Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi" del presente documento alla voce "Riserve disponibili" per la distribuzione di un acconto sui dividendi come previsto dall'art. 2433-bis.

Riserva indisponibile ex art.26 D.L. 10/08/23 N.104 convertito nella legge 09/10/23 n.136 relativa all'imposta straordinaria sull'incremento del margine di interesse

Con riferimento all'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse ex art. 26 del D.L. 10 agosto 2023, n. 104, pari a 151 milioni, si ricorda che l'Assemblea annuale degli azionisti di Banco BPM S.p.A. del

B = per copertura perdite

C = per distribuzione ai soci

(1) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.

(2) Le riserve sono soggette a vincolo di indisponibilità ai sensi del art. 6 del D.Lgs. n. 38/05.

(*) La quota disponibile della Riserva Straordinaria è al netto della Riserva per le cedole pagate sugli strumenti AT1 negativa per -357,8 milioni.

(**) Trattasi dei dividendi distribuiti a valere sugli utili conseguiti negli ultimi tre esercizi 2024, 2023, 2022.

18 aprile 2024 aveva approvato la proposta di destinare una quota parte dell'utile dell'esercizio 2023 alla costituzione di una specifica riserva, pari a due volte e mezza l'ammontare dell'imposta straordinaria e quindi pari a 378,3 milioni.

L'eventuale utilizzo di tale riserva per la distribuzione di utili comporterebbe il pagamento dell'imposta straordinaria sopra indicata (maggiorata di un importo pari al tasso di interesse sui depositi presso la BCE).

Ai fini della redazione del presente Prospetto Contabile di Banco BPM S.p.A. al 30 settembre 2025 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, tenuto conto della normativa in vigore, conferma che non vi è alla data odierna alcuna intenzione di procedere alla distribuzione della suddetta riserva e, conseguentemente, non sussiste alcun "evento vincolante" a fronte del quale rilevare, ai sensi dell'IFRIC 21 e dello IAS 37, una passività ed il relativo onere, per un importo pari all'imposta da pagare.

Coerentemente a tale decisione, tale riserva non concorre alla determinazione delle riserve disponibili ai fini della distribuzione dell'acconto dividendi sopra indicate.

Si ricorda inoltre che:

  • a seguito della delibera assembleare del 15 aprile 2021, sulla "Riserva da aggregazioni aziendali" è stato posto un vincolo di sospensione di imposta ai fini fiscali per l'importo di Euro 414.085.450;
  • a seguito della delibera assembleare del 7 aprile 2022 è stato posto un vincolo di sospensione di imposta ai fini fiscali complessivo pari a Euro 605.612.303 sulla "Riserva Legale", originariamente pari a Euro 605.612.303 che, a seguito delle variazioni intervenute, è stato ridotto a Euro 470.468.776.

Tali vincoli conseguono alla decisione di riallineare i valori fiscali a quelli contabili per le attività immateriali costituite da marchi e client relationship (da cui discende il vincolo di 414,1 milioni) e sulle attività materiali costituite da immobili (da cui discende il vincolo di 470,5 milioni).

I fondi propri e i coefficienti di solvibilità

Fondi Propri e Coefficienti di Solvibilità
(milioni di euro)
30/09/2025 31/12/2024
Fondi Propri (*)
Capitale Primario di Classe 1 (CET1) 11.124 9.495
Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) 1.390 1.390
CAPITALE DI CLASSE 1 12.513 10.885
Capitale di Classe 2 2.474 1.865
TOTALE FONDI PROPRI 14.987 12.749
Attività di Rischio Ponderate
Rischi di Credito e di Controparte 51.695 51.333
Rischi di Mercato, CVA e Regolamento 1.719 1.373
Rischi Operativi 9.954 8.215
Altri Rischi dovuti ad art. 3 CRR 1.136 -
ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 64.504 60.921
Coefficienti di Solvibilità %
Common Equity Tier 1 Ratio 17,2% 15,6%
Tier 1 Ratio 19,4% 17,9%
Totale Capital Ratio 23,2% 20,9%

(*) I Fondi Propri al 30 settembre 2025 sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione nei primi nove mesi del 2025, al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile e delle altre destinazioni dell'utile. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

I ratio sono calcolati tenendo conto dell'esercizio da parte di Banco BPM dell'opzione prevista dall'art. 468 del CRR, che permette di sterilizzare in sede di calcolo del capitale primario di classe 1 (CET 1) le perdite e gli utili non realizzati derivanti dalla valutazione al Fair Value through Other Comprehensive Income (OCI) dei titoli di debito emessi da Amministrazioni Pubbliche classificati nella voce attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività (c.d ratio patrimoniali "phase in").

Dati economici

Nel seguito vengono illustrate le principali grandezze economiche dei primi nove mesi dell'esercizio 2025.

Proventi operativi

Margine di interesse

(migliaia di euro) 30/09/2025 30/09/2024 Var. ass. Var. %
Attività finanziarie (titoli) 959.684 820.451 139.233 17,0%
Interessi netti verso clientela 2.115.199 2.590.258 (475.059) (18,3%)
Interessi netti verso banche (29.669) (2.725) (26.944) n.s.
Titoli emessi e passività finanziarie valutate al fair value (564.504) (497.412) (67.092) 13,5%
Derivati di copertura (saldo netto) 12.654 26.041 (13.387) (51,4%)
Interessi netti su altre attività/passività (165.083) (398.239) 233.156 (58,5%)
Totale 2.328.281 2.538.374 (210.093) (8,3%)

Il margine di interesse del periodo si attesta a 2.328,3 milioni in calo dell'8,3% rispetto al dato del 30 settembre 2024, principalmente per effetto della contrazione dello spread commerciale, conseguente alla dinamica dei tassi di interesse che ha portato il tasso Euribor medio a 3 mesi dal 3,92% del primo trimestre 2024 al 2,00% del terzo trimestre 2025. L'incremento del margine di interesse relativo alle attività finanziarie è principalmente attribuibile all'aumento dei volumi del portafoglio.

Dividendi e risultato delle partecipazioni

La voce ammonta a 294,5 milioni, rispetto ai 150,8 milioni del 30 settembre 2024, ed è costituita dal risultato attribuibile alle partecipazioni di controllo valutate con il metodo del patrimonio netto per 208,0 milioni e dai dividendi percepiti dalle società collegate per 86,5 milioni.

Commissioni nette

(migliaia di euro) 30/09/2025 30/09/2024 (*) Var. ass. Var. %
Commissioni nette Prodotti di Risparmio 568.988 498.054 70.934 14,2%
- Indiretta upfront - gestionale 281.354 223.020 58.334 26,2%
- Indiretta running - gestionale 287.634 275.034 12.600 4,6%
Commissioni nette Altre 870.090 903.916 (33.826) (3,7%)
Investment Banking 1.207 5.028 (3.821) (76,0%)
Protezione Assicurativa 62.134 46.332 15.802 34,1%
Tenuta e gestione dei c/c 167.295 170.206 (2.911) (1,7%)
Finanziamenti (incluso credito al consumo e factoring) e
crediti di firma
438.672 419.548 19.124 4,6%
Servizi di incasso e pagamento e monetica 203.189 228.275 (25.086) (11,0%)
Altri servizi imprese 68.979 99.483 (30.504) (30,7%)
Commissioni passive su cartolarizzazioni sintetiche (62.058) (61.018) (1.040) 1,7%
Altri servizi (9.328) (3.938) (5.390) 136,9%
Totale 1.439.078 1.401.970 37.108 2,6%

(*) I dati riferiti al periodo precedente sono stati rideterminati per garantire un confronto omogeneo. Per maggiori dettagli sulla comparabilità dei dati si fa rinvio a quanto precedentemente illustrato nella Nota metodologica.

Le commissioni nette al 30 settembre 2025 ammontano a 1.439,1 milioni con un incremento del 2,6% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. In maggior dettaglio le commissioni su prodotti di risparmio e investimento evidenziano un incremento del 14,2%. In lieve calo l'apporto della banca commerciale e altri servizi (- 3,7% rispetto al 30 settembre 2024), che evidenzia una crescita delle commissioni dei prodotti assicurativi (+15,8 milioni, +34,1%) e dei finanziamenti e crediti di firma (+19,1 milioni, + 4,6%) a fronte del minor contributo delle commissioni dei servizi di monetica e di incasso e pagamento (-25,1 milioni, -11,0%) e degli altri servizi alle imprese (-30,5 milioni, -30,7%), questi ultimi in calo principalmente per effetto della riduzione delle operazioni di acquisto di nuovi crediti fiscali conseguente alle limitazioni previste dalla normativa vigente.

Risultato netto finanziario

Il risultato netto finanziario al 30 settembre 2025 è positivo e pari a 55,4 milioni, rispetto al dato negativo di - 46,7 milioni registrato al 30 settembre 20241 .

L'aggregato in esame include dividendi per 96,5 milioni2 (57,9 milioni nei primi nove mesi 2024) e il contributo dell'attività di negoziazione per 205,3 milioni (131,5 milioni al 30 settembre 2024) che hanno trovato compensazione nel risultato negativo derivante dalla cessione di attività finanziarie per -29,3 milioni (+20,6 milioni nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente) e nell'impatto negativo derivante dalla valutazione al fair value delle attività e passività finanziarie e relativi derivati per -217,2 milioni (-256,6 milioni nei primi nove mesi 2024).

Altri proventi/oneri netti di gestione

Il saldo degli altri proventi netti di gestione sono pari a -9,5 milioni rispetto a -7,6 milioni dei primi nove mesi 2024. La contrazione registrata da tale aggregato si riferisce prevalentemente alla riduzione dei fitti attivi (-10,1 milioni) conseguente alle cessioni di immobili perfezionate dal dicembre 2024 (progetto Square).

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta a 4.107,7 milioni, in leggero aumento con quanto registrato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio.

1 I dati riferiti al periodo precedente sono stati rideterminati per garantire un confronto omogeneo. Per maggiori dettagli sulla comparabilità dei dati si fa rinvio a quanto precedentemente illustrato nella Nota metodologica.

La voce comprende 54,2 milioni relativi all'interessenza detenuta in Banca Monte dei Paschi di Siena.

Oneri operativi

(migliaia di euro) 30/09/2025 30/09/2024 Var. ass. Var. %
Spese per il personale (1.204.441) (1.223.481) 19.040 (1,6%)
Altre spese amministrative (403.378) (422.422) 19.044 (4,5%)
- Imposte e tasse (236.297) (225.414) (10.883) 4,8%
- Servizi e consulenze (238.041) (239.801) 1.760 (0,7%)
- Immobili (47.427) (45.215) (2.212) 4,9%
- Postali, telefoniche e cancelleria (12.911) (14.404) 1.493 (10,4%)
- Manutenzioni e canoni su mobili, macchinari e impianti (74.029) (73.904) (125) 0,2%
- Pubblicità e rappresentanza (12.529) (12.268) (261) 2,1%
- Altre spese amministrative (50.414) (58.057) 7.643 (13,2%)
- Recuperi di spese 268.270 246.641 21.629 8,8%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (200.852) (194.949) (5.903) 3,0%
- Rettifiche di valore su attività materiali (115.661) (114.865) (796) 0,7%
- Rettifiche di valore su attività immateriali (83.648) (79.403) (4.245) 5,3%
- Rettifiche di valore nette per deterioramento (1.543) (681) (862) 126,6%
Totale (1.808.671) (1.840.852) 32.181 (1,7%)

Le spese per il personale, pari a 1.204,4 milioni, evidenziano un decremento del 1,6% rispetto a 1.223,5 milioni dei primi nove mesi 2024.

Alla data del 30 settembre 2025 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 17.728 risorse, rispetto alle n. 18.573 risorse in organico al 31 dicembre 2024.

Le altre spese amministrative1 ammontano a 403,4 milioni, in diminuzione del 4,5% nel confronto con il dato dei primi nove mesi del 2024, pari a 422,4 milioni.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a 200,9 milioni, rispetto a 194,9 milioni dei primi nove mesi del 2024.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a 1.808,7 milioni, con un decremento del 1,7% rispetto a 1.840,9 milioni del 30 settembre 2024.

Il risultato della gestione operativa dei primi nove mesi si attesta a 2.299,1 milioni contro i 2.196,0 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Rettifiche e accantonamenti

Il costo del credito verso clientela dei primi nove mesi, pari a 253,9 milioni, evidenzia una contrazione rispetto al dato del 30 settembre 2024, pari a 302,1 milioni (-16,0%), pur salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per 2,7 milioni (-2,1 milioni al 30 settembre 2024).

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 settembre 2025 è pari a -0,4 milioni (-38,2 milioni nei primi nove mesi del 2024).

1 L'aggregato è esposto al netto di alcuni oneri operativi "una tantum" sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi (Vera Vita). La voce non comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi dei propri azionisti in relazione all'OPS UniCredit. Tali costi risultano esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte".

La voce accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del periodo evidenzia riprese nette per 6,3 milioni, rispetto a -8,5 milioni rilevati al 30 settembre 2024.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a 2.053,7 milioni rispetto a 1.845,1 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+11,3%).

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a -574,8 milioni ( -576,8 milioni al 30 settembre 2024).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a 1.478,9 milioni e risulta in crescita del 16,6% rispetto al dato di 1.268,3 milioni dei primi nove mesi del 2024.

La voce utili/perdite su partecipazioni e investimenti al netto delle imposte1 al 30 settembre 2025 ammonta a +1,2 milioni (+2,1 milioni al 30 settembre 2024).

Al 30 settembre 2025 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a -12,3 milioni e si confronta con il dato dei primi nove mesi del 2024 pari a -14,7 milioni.

La voce oneri di ristrutturazione aziendale al netto delle imposte include oneri operativi "una tantum" in quanto specificamente sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi. La voce comprende inoltre gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi degli azionisti in relazione all'OPS UniCredit. L'impatto complessivo, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a -25,2 milioni (-37,3 milioni lordi).

Nella voce utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte è rilevato il risultato netto positivo, derivante dalla cessione a Banco BPM Vita della quota partecipativa del 21,973% detenuta da Banco BPM in Anima Holding, pari a complessivi 272,0 milioni al netto del relativo effetto fiscale (275,8 milioni lordi).

Per effetto delle dinamiche sopra esposte, i primi nove mesi del 2025 si chiudono con un risultato netto di periodo positivo pari a 1.718,6 milioni (1.665,1 milioni al 30 settembre 2024).

A livello adjusted il risultato netto dei primi nove mesi del 2025 si attesta a 1.433,4 milioni.

IL PRESIDIO DEI RISCHI

L'informativa qualitativa e quantitativa relativa al presidio dei rischi della Banca e del Gruppo è riportata nella "Parte E – Informativa sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025 e della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024, alle quali si fa rinvio.

Successivamente al 30 giugno 2025 non si sono manifestati eventi tali da modificare significativamente il profilo di rischio della Banca e del Gruppo.

1 La voce non include il risultato netto positivo derivante dalla cessione a Banco BPM Vita della quota partecipativa del 21,973% detenuta da Banco BPM in Anima Holding, esposto, al netto del relativo effetto fiscale, nella voce separata del conto economico riclassificato denominata "Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte".

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO

Di seguito vengono evidenziati gli eventi significativi intervenuti nel periodo compreso tra la data di riferimento del presente documento (30 settembre 2025) e la data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione (6 novembre 2025).

Operazioni di provvista e di capitale

Nel mese di ottobre la Banca ha concluso l'emissione di un European Green Bond Senior Non Preferred, a valere sul Programma Euro Medium Term Notes, con scadenza sei anni e opzione di rimborso anticipato a ottobre 2030, per un ammontare pari a 500 milioni. Il titolo è stato emesso ad un prezzo pari a 99,799% e paga una cedola fissa del 3,125%.

Banco BPM è stata la prima istituzione finanziaria ad emettere un European Green Bond in Italia e la seconda in Europa. I proventi raccolti sono destinati al finanziamento o rifinanziamento di Eligible Green Loans allineati alla Tassonomia Europea, come definiti nel Factsheet stesso. In particolare, la raccolta è finalizzata principalmente al rifinanziamento di mutui per l'acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di edifici allineati agli standard della Tassonomia Europea. L'emissione di questo nuovo strumento di raccolta green incrementa il totale delle emissioni ESG di Banco BPM a 7,5 miliardi.

Inoltre, sempre in ottobre, Banco BPM S.p.A. ha deliberato un'offerta di riacquisto per cassa del proprio prestito obbligazionario Senior Non-Preferred, emesso nell'ambito dell'EMTN Programme per un ammontare pari a 500 milioni e scadenza settembre 2026.

Tale operazione è condizionata al completamento e buon esito dell'offerta di nuovi titoli Senior Non-Preferred a valere sul Programma EMTN, per un importo nominale indicativo di 500 milioni.

Il riacquisto si è concluso in data 23 ottobre per un ammontare nominale di 216,4 milioni.

Requisiti patrimoniali fissati dalla BCE

In data 30 ottobre 2025 Banco BPM ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea la notifica della decisione prudenziale ("SREP decision"), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP).

Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate dall'Autorità di Vigilanza, la BCE ha determinato per il 2026 un "Pillar 2 Requirement (P2R)" complessivo pari al 2,25%, confermando così il valore valido per il 2025. Il requisito a livello di Common Equity Tier 1 ratio da rispettare su base consolidata dal 1° gennaio 2026 sarà pertanto pari al 9,511%; esso comprende:

  • il requisito minimo di Pillar 1 pari al 4,50%;
  • un requisito di capitale Pillar 2 (P2R) all'1,266%;
  • la riserva di conservazione del capitale al 2,50%;
  • la riserva O-SII buffer1 allo 0,50%;
  • la riserva di capitale anticiclica allo 0,056%;
  • la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB)2 pari allo 0,689%, in aumento rispetto al valore dell'anno precedente (0,378%) per effetto dell'entrata a regime del meccanismo di phasing previsto, in sede di introduzione di tale buffer, dall'Autorità di Supervisione.

Gli ulteriori requisiti che Banco BPM deve rispettare sono i seguenti:

  • 11,433% in termini di Tier 1 capital ratio;
  • 13,995% in termini di Total capital ratio.

1 Banca d'Italia, con comunicazione del 22 ottobre 2025 ha identificato il gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) autorizzata in Italia anche per il 2026. Il Gruppo si colloca all'interno della seconda classe e dovrà mantenere, dal 1° gennaio 2026, un buffer O-SII pari allo 0,50 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio.

2 La Banca d'Italia, con comunicazione del 26 aprile 2024, ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia un SyRB pari all'1,0 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia.

INFORMATIVA SULLE PROSPETTIVE ECONOMICHE E SULL'EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELL'ESERCIZIO IN CORSO

Lo scenario per l'ultimo trimestre 2025 è ancora caratterizzato da un certo grado di incertezza del quadro geopolitico, sebbene gli accordi commerciali recentemente siglati tra USA e UE e il parziale "cessate il fuoco" nel conflitto tra Israele e Palestina abbiano contribuito a ridurla. L'inflazione UEM si mantiene ormai poco al di sopra del target della BCE anche grazie all'andamento favorevole dei prezzi dei prodotti energetici: per il nostro Paese le stime indicano nel 2025 un dato medio del CPI all'1,6%. L'economia italiana, dopo un primo trimestre vivace, ha attraversato una fase di debolezza nei due quarter successivi sulla scorta di consumi delle famiglie stazionari e di un contributo altalenante dell'export netto; la crescita acquisita per l'anno in corso si attesta allo 0,5% e le stime per l'ultimo trimestre porterebbero il progresso del PIL al +0,6%.

La BCE, dopo i quattro tagli da 25 b.p. dei tassi ufficiali nel primo semestre 2025, continua a monitorare l'evoluzione della congiuntura che risente delle nuove barriere commerciali: già dal secondo trimestre si osserva un rallentamento del commercio internazionale. Le attese dei mercati finanziari, pertanto, indicano una stabilità della politica monetaria fino a fine anno, con il tasso sui depositi presso la BCE fermo al livello attuale del 2,0%. Sul fronte della raccolta diretta, lo stock è atteso sostanzialmente stabile nell'ultima parte dell'anno consolidando il vantaggio acquisito nei primi nove mesi, mentre gli impieghi verso clientela continueranno a beneficiare di un passo sostenuto delle erogazioni, più per effetto di un livello dei tassi di interesse favorevole al rifinanziamento del debito che per l'andamento dell'economia che, come sopra detto, rimane poco vivace. Nel complesso, nel quarto trimestre il margine di interesse è atteso assestarsi sulla scia del trimestre appena chiuso, sia in virtù della stabilità dei tassi di mercato, sia per effetto delle azioni manageriali, in continuità con quanto avvenuto nel corso del 2025.

Sul fronte delle commissioni, il quarto trimestre è previsto in crescita rispetto al terzo trimestre, beneficiando sia del venir meno dell'effetto negativo di stagionalità del periodo estivo, sia delle rafforzate sinergie commerciali e di prodotto con Anima, che costituiscono elemento di sostegno alla dinamica dei collocamenti di prodotti di risparmio gestito e amministrato, inclusa la componente assicurativa.

In relazione agli oneri operativi, per il quarto trimestre si prevede che la componente relativa alle spese per il personale rimanga sostanzialmente invariata rispetto al terzo trimestre; sull'intero esercizio, a parità di perimetro (ovvero escludendo il contributo di Anima), è atteso un miglioramento delle spese per il personale rispetto all'anno precedente, attribuibile all'effetto dell'implementazione degli accordi sindacali sottoscritti a dicembre 2024. Per quanto concerne le spese amministrative, l'incremento dei costi legato all'attuazione delle iniziative previste nell'aggiornamento del Piano Strategico risulterà ampiamente compensato dalle azioni di ottimizzazione introdotte e dalla positiva evoluzione delle spese di funzionamento; sempre tra gli obiettivi di Piano, nell'ultimo trimestre saranno portate avanti le attività finalizzate alla razionalizzazione degli sportelli; tali interventi non determineranno oneri significativi nell'esercizio corrente, ma genereranno benefici a partire dal 2026.

Con riferimento al credito, in un contesto di eccellente tenuta dell'asset quality, lo scenario macroeconomico delineato induce ad una proiezione prudente del tasso di default atteso. In tale scenario, le politiche creditizie rimangono improntate a criteri di selezione rigorosi della clientela; si prevede inoltre che i livelli di copertura, sia sulle esposizioni performing sia su quelle non performing, si mantengano su valori cautelativi.

Nel complesso, la solidità e resilienza dei risultati conseguiti nei primi nove mesi, frutto di un modello di business rafforzato e diversificato con l'integrazione di Anima nel perimetro del Gruppo, consentono di confermare la guidance sul risultato netto atteso per il 2025, nonché gli obiettivi di distribuzione delineati dal management, nonostante le incertezze legate agli impatti derivanti dalle modifiche alla normativa fiscale contenute nel testo di legge di bilancio per il 2026 approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025 e oggi all'esame del Parlamento.

* * *

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2025, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

Prospetto contabile di Banco BPM S.p.A. 30 settembre 2025 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Schemi di bilancio

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'attivo
(euro) 30/09/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 11.698.539.117 11.967.877.483
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico 15.984.116.084 8.284.926.230
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 13.589.766.538 6.012.948.132
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value 2.394.349.546 2.271.978.098
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 15.660.214.488 13.279.952.353
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 134.761.795.020 131.364.938.779
a) crediti verso banche 6.773.197.466 5.802.016.758
b) crediti verso clientela 127.988.597.554 125.562.922.021
50. Derivati di copertura 867.897.204 1.032.647.945
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) (83.547.978) (1.450.463)
70. Partecipazioni 4.736.669.336 2.804.331.760
80. Attività materiali 2.358.561.767 2.417.894.231
90. Attività immateriali 1.196.194.821 1.166.374.508
di cui:
- avviamento 42.968.000 42.968.000
100. Attività fiscali 2.780.363.219 3.176.823.015
a) correnti 131.615.168 167.897.800
b) anticipate 2.648.748.051 3.008.925.215
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 183.424.682 443.439.113
120. Altre attività 4.366.000.180 5.536.266.912
Totale dell'attivo 194.510.227.940 181.474.021.866

Voci del passivo e del patrimonio netto 30/09/2025 31/12/2024
(euro)
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 134.954.958.749 133.318.444.201
a) debiti verso banche 9.012.648.593 9.537.453.943
b) debiti verso clientela 104.741.431.639 101.927.934.180
c) titoli in circolazione 21.200.878.517 21.853.056.078
20. Passività finanziarie di negoziazione 32.723.874.006 22.929.416.566
30. Passività finanziarie designate al fair value 4.539.099.017 4.956.372.275
40. Derivati di copertura 739.912.461 860.617.357
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) (410.427.952) (403.870.293)
60. Passività fiscali 358.048.695 307.377.953
a) correnti 53.952.174 10.805.947
b) differite 304.096.521 296.572.006
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 1.208.730
80. Altre passività 5.403.710.148 4.289.866.637
90. Trattamento di fine rapporto del personale 189.857.720 229.511.579
100. Fondi per rischi e oneri 587.222.847 710.949.168
a) impegni e garanzie rilasciate 107.841.339 121.315.712
b) quiescenza e obblighi simili 75.250.161 83.460.849
c) altri fondi per rischi e oneri 404.131.347 506.172.607
110. Riserve da valutazione 39.701.594 (205.386.876)
130. Strumenti di capitale 1.786.867.112 1.608.370.532
140. Riserve 4.846.307.989 4.588.240.478
145. Acconti su dividendi - (600.552.928)
160. Capitale 7.100.000.000 7.100.000.000
170. Azioni proprie ( - ) (67.516.777) (66.711.758)
180. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 1.718.612.331 1.850.168.245
Totale del passivo e del patrimonio netto 194.510.227.940 181.474.021.866

CONTO ECONOMICO

Voci del conto economico
(euro) 30/09/2025 30/09/2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 4.163.090.841 5.325.571.475
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 3.775.206.943 4.788.380.387
20. Interessi passivi e oneri assimilati (1.837.121.560) (2.791.351.859)
30. Margine di interesse 2.325.969.281 2.534.219.616
40. Commissioni attive 1.497.090.969 1.484.641.799
50. Commissioni passive (172.533.245) (178.714.830)
60. Commissioni nette 1.324.557.724 1.305.926.969
70. Dividendi e proventi simili 183.095.132 130.506.823
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 269.291.983 160.020.362
90. Risultato netto dell'attività di copertura 12.090.631 (2.394.164)
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: (45.504.783) 12.326.168
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.521.889 (6.627.844)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (94.537.338) 17.344.005
c) passività finanziarie (489.334) 1.610.007
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico (172.888.006) (187.218.495)
a) attività e passività finanziarie designate al fair value (189.109.632) (214.130.216)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 16.221.626 26.911.721
120. Margine di intermediazione 3.896.611.962 3.953.387.279
130. Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di: (232.955.083) (296.533.423)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (232.313.130) (295.007.811)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (641.953) (1.525.612)
140. Utili / perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1.989.118) 598.007
150. Risultato netto della gestione finanziaria 3.661.667.761 3.657.451.863
160. Spese amministrative: (1.916.637.194) (2.007.894.317)
a) spese per il personale (1.203.963.582) (1.237.545.223)
b) altre spese amministrative (712.673.612) (770.349.094)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 6.270.222 (8.502.641)
a) impegni e garanzie rilasciate 13.474.373 12.270.148
b) altri accantonamenti netti (7.204.151) (20.772.789)
180. Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (115.667.956) (114.938.882)
190. Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (101.201.459) (97.777.161)
200. Altri oneri / proventi di gestione 262.026.943 239.441.982
210. Costi operativi (1.865.209.444) (1.989.671.019)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 483.789.650 95.494.078
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali (447.318) (38.217.938)
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1.753.434 478.367.202
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 2.281.554.083 2.203.424.186
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (562.941.752) (538.333.422)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 1.718.612.331 1.665.090.764
300. Utile (Perdita) del periodo 1.718.612.331 1.665.090.764

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Voci
(euro) 30/09/2025 30/09/2024
10. Utile (Perdita) del periodo 1.718.612.331 1.665.090.764
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 42.965.730 7.899.860
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto
economico (variazione del proprio merito creditizio) (32.035.083) (14.377.454)
50. Attività materiali 433.052 61.004
70. Piani a benefici definiti 1.587.675 3.133.996
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto 57.791.000 232.000
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
120. Copertura flussi finanziari (6.402.660) 20.179.942
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva 174.420.992 66.775.420
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto (2.674.000) (16.911.000)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 236.086.706 66.993.768
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 1.954.699.037 1.732.084.532

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

AII 10.0 Variazioni de l periodo
aa 110 sultato esercizio
edente
0 perazioni su patı
(euro) Esistenze al
31/12/2024
Modifica
saldi
apertura
Esistenze
all'1/01/2025
Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissione
nuove azioni
Acquisto
azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati
su azioni
proprie
Stock
options
Redditività
complessiva
esercizio 2025
Patrimonio netto
al 30/09/2025
Capitale sociale: 7.100.000.000 - 7.100.000.000 - - - - - - 7.100.000.000
a) azioni ordinarie 7.100.000.000 - 7.100.000.000 - - - - - - 7.100.000.000
b) altre azioni - - ē - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
- - - - - - - - - -
Riserve: 4.588.240.478 - 4.588.240.478 342.266.612 - (82.419.509) (1.779.592) - - 4.846.307.989
a) di utili 3.972.596.810 - 3.972.596.810 342.266.612 - (66.777.936) (1.779.592) - - 4.246.305.894
b) altre 615.643.668 - 615.643.668 - - (15.641.573) - - - 600.002.095
Riserve da valutazione (205.386.876) - (205.386.876) - - 9.001.764 - - - - 236.086.706 39.701.594
Strumenti di capitale 1.608.370.532 - 1.608.370.532 - - - - - - 178.496.580 1.786.867.112
Acconti su dividendi (600.552.928) - (600.552.928) - 600.552.928 - - - -
Azioni proprie (66.711.758) - (66.711.758) - - - 16.208.573 (17.013.592) - (67.516.777)
Utile (Perdita) del
periodo
1.850.168.245 - 1.850.168.245 (342.266.612) (1.507.901.633) - - - 1.718.612.331 1.718.612.331
Patrimonio netto 14.274.127.693 14.274.127.693 (907.348.705) (73.417.745) 14.428.981 (17.013.592) 178.496.580 - 1.954.699.037 15.423.972.249

Allocazione risu Iltato esercizio Variazioni del periodo
Modific preced Op erazioni su patri monio netto
(euro) Esistenze al
31/12/2023
saldi
apertura
Esistenze
all'1/01/2024
Riserve altro Emissione
nuove azioni
Acquisto azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
azioni
proprie
Stock
options
Redditività
complessiva
esercizio 2024
Patrimonio netto
al 30/09/2024
Capitale sociale: 7.100.000.000 - 7.100.000.000 - - - - - - - 7.100.000.000
a) azioni ordinarie 7.100.000.000 7.100.000.000 - - - - - - 7.100.000.000
b) altre azioni - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - -
Riserve: 4.091.483.393 - 4.091.483.393 599.175.600 - (88.033.978) (3.448.662) - - 4.599.176.353
a) di utili 3.468.787.798 3.468.787.798 599.175.600 - (75.373.501) (3.448.662) - - - - 3.989.141.235
b) altre 622.695.595 622.695.595 - - (12.660.477) - - - - - 610.035.118
Riserve da valutazione (278.829.710) (278.829.710) - - 11.333.927 - - - , 66.993.768 (200.502.015)
Strumenti di capitale 1.465.440.813 1.465.440.813 - - - - - 142.929.719 - 1.608.370.532
Azioni proprie (22.935.531) (22.935.531) - - - 6.230.372 (50.039.990) - - (66.745.149)
Utile (Perdita) del periodo 1.447.274.488 1.447.274.488 (599.175.600) (848.098.888) - - 1.665.090.764 1.665.090.764
Patrimonio netto 13.802.433.453 13.802.433.453 (848.098.888) (76.700.051) 2.781.710 (50.039.990) 142.929.719 , . 1.732.084.532 14.705.390.485

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto (in euro)

A. ATTIVITA' OPERATIVA 30/09/2025 30/09/2024 (*)
1. Gestione 2.432.275.905 1.833.537.165
- risultato del periodo (+/-) 1.718.612.331 1.665.090.764
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
379.855.732 (95.227.467)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 13.508.345 (435.082.643)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 244.246.133 525.330.863
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 216.869.000 212.418.042
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (4.409.241) 10.672.991
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 697.229.689 616.420.345
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) (833.636.084) (666.085.730)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (13.401.805.558) (4.092.890.962)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (8.252.616.576) (444.935.641)
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (131.854.303) (125.072.175)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.350.361.287) (2.405.067.229)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.584.303.355) 1.621.538.285
- altre attività 917.329.963 (2.739.354.202)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 13.023.444.781 (7.434.722.799)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.519.717.547 (7.599.275.936)
- passività finanziarie di negoziazione 10.023.904.469 (929.534.194)
- passività finanziarie designate al fair value (506.428.991) 1.091.991.104
- altre passività 1.986.251.756 2.096.227
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 2.053.915.128 (9.694.076.596)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: 619.440.434 633.607.043
- vendite di partecipazioni 468.104.001 500.500.000
- dividendi incassati su partecipazioni 148.158.432 132.822.043
- vendite di attività materiali 3.178.001 285.000
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da: (2.110.325.000) (938.916.000)
- acquisti di partecipazioni (1.920.000.000) (772.000.000)
- acquisti di attività materiali (59.303.000) (82.232.000)
- acquisti di attività immateriali (131.022.000) (84.684.000)
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (1.490.884.566) (305.308.957)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA (832.368.928) (839.444.241)
- emissioni/acquisti di azioni proprie (17.013.592) (50.039.989)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 91.993.370 62.694.636
- distribuzione dividendi e altre finalità (907.348.706) (852.098.888)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (832.368.928) (839.444.241)
Liquidità netta generata/assorbita nel periodo (269.338.366) (10.838.829.794)

(*) I dati relativi all'esercizio precedente sono stati riesposti per un confronto omogeneo.

_______________________________________________________________________________________________________________________ SCHEMI DI BILANCIO 47

Riconciliazione 30/09/2025 30/09/2024
- Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 11.967.877.483 19.768.619.148
- Liquidità netta generata/assorbita nel periodo (269.338.366) (10.838.829.794)
- Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -
Cassa e disponibilità liquide alla fine del periodo 11.698.539.117 8.929.789.354

Note illustrative

Principi generali di redazione e politiche contabili

La presente sezione che nel suo complesso è definita "Prospetto Contabile" è composta da:

  • stato patrimoniale al 30 settembre 2025 comparato con lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024;
  • conto economico al 30 settembre 2025 comparato con il conto economico del corrispondente periodo del precedente esercizio;
  • prospetto della redditività complessiva al 30 settembre 2025 comparato con l'analogo prospetto del corrispondente periodo del precedente esercizio;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2025 e al 30 settembre 2024;
  • rendiconto finanziario al 30 settembre 2025 comparato con l'analogo prospetto del corrispondente periodo del precedente esercizio;
  • specifiche note illustrative che includono, tra l'altro, le politiche contabili utilizzate.

I principi contabili adottati per la predisposizione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2025, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli conformi ai principi contabili internazionali IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2025, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, non essendo divenuti applicabili nuovi principi o modifiche di principi esistenti tali da comportare significativi impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Banca. Al riguardo si precisa che, con riferimento all'informativa finanziaria ivi contenuta, la stessa non è stata redatta ai sensi del principio contabile sui bilanci intermedi IAS 34.

Il Prospetto Contabile è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:

  • continuità aziendale: sono redatti nella prospettiva della continuità dell'attività della Banca: come successivamente illustrato in modo più analitico, gli amministratori, alla luce dei principali indicatori economici e finanziari, hanno la ragionevole aspettativa che la Banca possa continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile;
  • rilevazione per competenza economica: sono redatti secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari;
  • coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci negli schemi di bilancio viene mantenuta costante da un esercizio all'altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un'altra presentazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest'ultimo caso nelle note illustrative viene fornita l'informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all'esercizio precedente;
  • rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i "di cui" delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d'Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
  • l'importo delle sottovoci sia irrilevante;
  • il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento.

Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il Prospetto Contabile né per quello precedente;

  • prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
  • compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla citata Circolare n. 262;
  • informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l'informazione comparativa relativa all'esercizio precedente, a meno che un principio contabile o

un'interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all'esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all'esercizio in corso. L'eventuale non comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di quest'ultimo sono segnalati e commentati nelle note illustrative.

Il Prospetto Contabile al 30 settembre 2025 è redatto nel presupposto della continuità aziendale: gli Amministratori ritengono, infatti, che non siano emersi rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale, avendo valutato che la Banca abbia la ragionevole aspettativa di continuare ad operare in un futuro prevedibile.

Gli schemi utilizzati per la redazione del Prospetto Contabile e le relative regole di compilazione sono conformi a quelli definiti nella Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti, da ultimo l'8° aggiornamento pubblicato in data 17 novembre 2022. In linea con la citata Circolare, negli schemi non sono riportate le voci che non presentano importi per il corrente periodo e per il corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Il Prospetto Contabile è redatto adottando l'Euro come moneta di conto; gli importi sono espressi in Euro.

Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del Prospetto Contabile

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nello stato patrimoniale e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali.

Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del Prospetto Contabile nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare.

Al riguardo si precisa che al 30 settembre 2025 gli scenari macroeconomici assunti a riferimento nei processi valutativi e gli approcci metodologici seguiti per fattorizzare le incertezze intrinseche nel contesto geopolitico sono sostanzialmente allineati a quelli utilizzati per le valutazioni di giugno 2025, in quanto ritenuti ancora adeguati.

Tali incertezze influenzano le stime adottate nel Prospetto Contabile, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima.

I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini del presente Prospetto Contabile e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, ad oggi non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.

Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente rilevanti al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca, sia per la materialità dei valori da iscrivere nel Prospetto Contabile impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management.

Determinazione dell'impairment dei crediti erogati iscritti nell'attivo patrimoniale

I crediti rappresentano una delle poste valutative maggiormente esposte alle scelte effettuate dalla Banca in materia di erogazione, gestione e monitoraggio del rischio.

Nel dettaglio, la Banca gestisce il rischio di inadempimento delle controparti finanziate, seguendo nel continuo l'evoluzione dei rapporti con la clientela al fine di valutarne le capacità di rimborso, sulla base della loro situazione economico-finanziaria. Tale attività di monitoraggio è indirizzata ad intercettare i segnali di deterioramento dei crediti anche al fine di una tempestiva classificazione nel perimetro delle esposizioni deteriorate e di una puntuale stima delle relative rettifiche di valore complessive. Tale stima può avvenire, in funzione di una soglia di rilevanza dell'esposizione oggetto di valutazione, su base analitica tenendo conto dei flussi recuperabili o su base forfettaria prendendo in considerazione le perdite registrate storicamente su crediti aventi caratteristiche omogenee.

Relativamente ai crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, basato sulle perdite attese, richiede di implementare adeguati sistemi di monitoraggio volti ad individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione. Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate facendo riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del merito creditizio rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dell'attività finanziaria qualora si riscontri un significativo deterioramento (Stage 2).

Sulla base di quanto sopra illustrato ne deriva che le perdite sui crediti devono essere registrate facendo riferimento non solo alle oggettive evidenze di perdite di valore già manifestatesi alla data di reporting, ma anche sulla base delle aspettative di perdite di valore future non ancora palesate, che devono riflettere:

  • la probabilità del verificarsi di diversi scenari;
  • l'effetto di attualizzazione mediante l'utilizzo del tasso di interesse effettivo;
  • le esperienze storiche e le valutazioni correnti e future.

Ne consegue che la determinazione delle perdite attese è un esercizio complesso che richiede significativi elementi di giudizio e di stima. Nel dettaglio:

  • la determinazione del significativo deterioramento del merito creditizio rispetto alla data di iscrizione iniziale dell'esposizione (cosiddetto "SICR") è basata sull'identificazione di adeguati criteri qualitativi e quantitativi, che considerano anche informazioni prospettiche (cosiddette informazioni "forward looking"). Non è quindi possibile escludere che il ricorso a differenti criteri possa condurre a definire un diverso perimetro delle esposizioni da classificare nello Stage 2, con conseguente impatto sulle perdite attese da rilevare in bilancio;
  • il risultato del modello di impairment deve riflettere una stima obiettiva della perdita attesa, ottenuta valutando una gamma di possibili risultati. Ciò implica la necessità di identificare possibili scenari, basati su assunzioni in merito alle future condizioni economiche, a cui associare le relative probabilità di accadimento. La selezione di differenti scenari e probabilità di accadimento, nonché le modifiche nel set di variabili macroeconomiche da considerare nell'orizzonte temporale di previsione, potrebbero avere effetti significativi sul calcolo delle perdite attese;
  • la determinazione delle perdite attese richiede di ricorrere a modelli di stima:
  • dei flussi di cassa che si prevede i singoli debitori (o portafogli di debitori omogenei in termini di rischio) siano in grado di corrispondere al fine di soddisfare, in tutto o in parte, le obbligazioni assunte nei confronti della Banca, tenendo anche in considerazione i possibili scenari di cessione);
  • dei tempi di recupero;
  • del valore di presumibile realizzo degli immobili e delle garanzie collaterali.

Nell'ambito di un ventaglio di possibili approcci relativi ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso ad una metodologia o la selezione di taluni parametri estimativi possono influenzare in modo significativo la valutazione dei crediti. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

In aggiunta, nei contesti di incertezza anche legata allo scenario macroeconomico, stante la limitata disponibilità di informazioni prospettiche ragionevoli e dimostrabili, la misurazione delle perdite attese può essere influenzata da alcuni aggiustamenti manageriali (c.d. management overlay/post model adjustment), introdotti con la finalità di considerare quei fattori di rischio ritenuti non adeguatamente colti dai modelli in uso, quali i rischi climatici e geopolitici.

Alla luce di quanto sopra esposto, non si può escludere che criteri di monitoraggio alternativi o differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie della Banca - influenzati peraltro anche da possibili strategie alternative di recupero delle stesse deliberate dai competenti organi aziendali nonché dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento - possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2025.

Incorporazione dei rischi climatici ed ambientali nella determinazione delle perdite attese

Ai fini della stima delle perdite attese delle esposizioni creditizie, uno degli aspetti più complessi da valutare è l'effettiva rilevanza dei rischi climatici ed ambientali, considerata l'incertezza che inevitabilmente circonda le previsioni di eventi che, per natura, si potranno verificare in un orizzonte temporale di lungo periodo.

In maggior dettaglio, gli impatti correlati al rischio fisico - quali incendi, inondazioni – o al rischio di transizione – legato al processo di transizione verso un'economia low-carbon - potrebbero influire negativamente sulla capacità del debitore di adempiere alle obbligazioni assunte. Allo stesso modo il verificarsi di eventi ambientali potrebbe comportare un deterioramento delle attività a garanzia del credito (es. immobili, impianti), con conseguenti implicazioni sulla stima dei flussi di cassa recuperabili dall'escussione del collateral.

In aggiunta, nella valutazione delle perdite attese su crediti si deve tenere conto di quelle informazioni ragionevoli e supportabili, disponibili senza costi eccessivi, relative sia ad eventi passati sia a condizioni attuali e previsioni economiche future (forward looking). In questo contesto, assumono rilievo anche i fattori inerenti i rischi climatici, che potrebbero influenzare, ad esempio, gli scenari macroeconomici futuri utilizzati ai fini IFRS 9, la valutazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e, più in generale, il calcolo delle perdite attese.

Riconoscendo la crescente importanza dei fattori climatici, Banco BPM ha introdotto, fin dal 2022, una metodologia finalizzata ad incorporare i rischi climatici nella misurazione delle perdite attese delle esposizioni creditizie non deteriorate, che è stata oggetto di successivi affinamenti.

In maggior dettaglio, a partire dall'esercizio 2024 sono stati introdotti modelli satellite per la stima del parametro PD, in grado di fattorizzare gli impatti dovuti al rischio di transazione e fisico, attraverso l'introduzione di KPI finanziari sensibili agli scenari climatici.

In aggiunta, al 30 settembre 2025 l'applicazione di overlay per tenere conto dei rischi climatici, ulteriormente affinati rispetto allo scorso esercizio, ha comportato maggiori rettifiche di valore pari a 26,4 milioni rispetto ai 25,1 milioni al 31 dicembre 2024.

Nell'ambito del continuo processo di revisione dei modelli e delle metodologie di calcolo, non si può escludere che lo sviluppo di modelli e metodologie alternativi, in grado di fattorizzare più compiutamente i rischi climatici ed ambientali, possa determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2025.

Per un'illustrazione di come la Banca si stia adoperando per valutare i fattori ambientali nell'ambito delle politiche creditizie si fa rinvio a quanto illustrato nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della Relazione finanziaria semestrale consolidata del Gruppo Banco BPM al 30 giugno 2025.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali a vita utile indefinita

Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità del valore. In aggiunta, il principio stabilisce che i risultati del test annuale possano essere considerati validi ai fini delle successive valutazioni infrannuali, purché sia considerata remota la probabilità che il valore recuperabile delle attività immateriali sia inferiore rispetto al valore contabile. Tale giudizio può basarsi sull'analisi dei fatti intervenuti e delle circostanze modificatesi successivamente al più recente test di impairment annuale condotto.

Sulla base delle disposizioni contenute nel citato principio, Banco BPM ha scelto di effettuare una verifica di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita con riferimento al 31 dicembre di ogni anno: gli esiti delle suddette verifiche possono considerarsi validi per le successive situazioni infrannuali, a meno che dovessero emergere evidenze tali da richiedere una conduzione anticipata di un test di impairment volto ad accertare la recuperabilità del valore delle suddette attività immateriali a vita utile indefinita. In linea con quanto previsto dal principio contabile IAS 36, al 30 settembre 2025 è stata condotta una ricognizione volta ad escludere l'eventuale esistenza di indicatori di impairment, tali da mettere in dubbio la recuperabilità dei relativi valori di carico.

Al 30 settembre 2025 le attività in esame ammontano complessivamente a 528,6 milioni, invariati rispetto allo scorso esercizio e fanno riferimento:

  • per 485,6 milioni da marchi rilevati a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale con l'ex Gruppo Banca Popolare Italiana (222,2 milioni) e con l'ex Gruppo BPM (263,4 milioni) tutti allocati alla Cash Generation Unit (di seguito anche CGU) Retail;
  • per 42,9 milioni agli avviamenti attribuiti alla CGU Bancassurance Protezione.

Al 30 settembre 2025 è stata effettuata una ricognizione dei potenziali trigger di impairment (interni ed esterni), basata sulla verifica dell'andamento dei flussi finanziari e del tasso di attualizzazione, tenuto conto delle ipotesi e delle assunzioni utilizzate nel test condotto per la redazione del bilancio 2024 e delle relative analisi di sensitività sviluppate; ad esito delle suddette verifiche non sono emersi elementi tali da mettere in dubbio la recuperabilità dei relativi valori di carico, che sono quindi confermati ai fini della redazione della situazione contabile al 30 settembre 2025.

Al riguardo si deve segnalare che la verifica della recuperabilità delle attività immateriali in esame è un esercizio complesso i cui risultati risentono delle metodologie valutative adottate, nonché dei parametri e delle assunzioni sottostanti, che potrebbero dover essere modificati per tenere conto delle nuove informazioni o di evoluzioni non prevedibili alla data di redazione del presente documento.

Determinazione del fair value di attività e passività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da significativi elementi di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

La Banca presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo. L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone un giudizio di probabilità in merito al recupero delle stesse, il quale deve peraltro considerare le disposizioni normative fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Nel dettaglio, le attività per imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Il mantenimento della convertibilità in crediti di imposta è subordinato al pagamento di un canone - introdotto con il D.L. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 30 giugno 2016 - di cui la Banca ha deciso di avvalersi con un versamento di un corrispettivo annuo fino al 2030.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità di recupero deve essere fondato su ragionevoli previsioni reddituali desumibili da piani strategici e previsionali approvati, tenendo altresì conto, per la sola imposta IRES, delle disposizioni fiscali che prevedono di riportare a nuovo le perdite fiscali, senza alcun limite temporale. Tale giudizio è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test) caratterizzato da significativi elementi di complessità, in particolar modo se riferito alle DTA sulle perdite fiscali riportabili a nuovo, la cui stessa esistenza potrebbe essere un indicatore del fatto di non poter disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti per il loro recupero. In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Ai fini della predisposizione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2025 non è stato condotto alcun aggiornamento formale rispetto all'ultimo probability test condotto al 30 giugno 2025 finalizzato a verificare il mantenimento in bilancio delle "Attività per imposte anticipate". La ricognizione degli eventi che hanno caratterizzato il terzo trimestre – con particolare riferimento all'evoluzione dei risultati conseguiti ed all'aggiornamento del fattore correttivo dei flussi finanziari per fattorizzare le incertezze sul conseguimento degli stessi - non ha infatti evidenziato aspetti tali da mettere in dubbio il giudizio di recuperabilità delle DTA iscritte in bilancio rispetto agli orizzonti temporali di recuperabilità stimati al 30 giugno 2025.

Da ultimo, si deve segnalare che la recuperabilità di tutte le DTA potrebbe essere negativamente influenzata da modifiche nella normativa fiscale vigente, i cui termini e condizioni di dettaglio non sono allo stato prevedibili.

Stima dei fondi per rischi e oneri

Banco BPM è soggetto passivo in una vasta tipologia di cause legali e contenziosi fiscali ed è altresì esposto a numerose tipologie di passività potenziali. La complessità delle situazioni ed operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, richiedono significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della

definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria. La peculiarità dell'oggetto del contendere e la conseguente assenza di giurisprudenza riferita a vertenze paragonabili, nonché i diversi orientamenti espressi dagli organi giudicanti - sia ai vari livelli del procedimento contenzioso, sia da organi del medesimo livello a distanza di tempo - rendono difficile la valutazione delle passività, anche qualora siano disponibili le sentenze provvisorie emesse a seguito dei primi gradi di giudizio. L'esperienza storica dimostra che, in diversi casi, le decisioni assunte dai giudici nei primi gradi di giudizio sono state completamente sovvertite nei giudizi di appello o di cassazione e ciò sia a favore che a sfavore della Banca. In tale contesto, la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima talvolta estremamente complessi. Non si può quindi escludere che, a seguito dell'emissione delle sentenze definitive, gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri stanziati a fronte delle passività connesse alle vertenze legali e fiscali possano rivelarsi carenti od eccedenti.

In aggiunta, lo stanziamento ai fondi rischi ed oneri potrebbe rendersi necessario a seguito degli impegni assunti dalla Banca in occasione della cessione di partecipazioni, rami d'azienda, portafogli creditizi deteriorati e correlati accordi di partnership. In particolare, i suddetti impegni si sostanziano nella previsione di meccanismi di protezione e garanzia dell'investimento effettuato dalle controparti acquirenti. Tali meccanismi prevedono il riconoscimento, a favore dell'acquirente, di un indennizzo nell'ipotesi di mancato raggiungimento di determinati obiettivi commerciali, piuttosto che nell'ipotesi di dichiarazioni difformi sulla bontà delle informazioni e della documentazione dei crediti rispetto a quelle fornite in sede di cessione. A fronte dei suddetti impegni si rende necessario stimare il probabile esborso di risorse finanziarie, in funzione della ragionevole evoluzione degli obiettivi commerciali, tenuto anche conto dell'orizzonte temporale a disposizione affinché la Banca possa intraprendere le azioni correttive volte ad evitare il pagamento delle penali. Per gli impegni correlati alla cessione di crediti deteriorati, la quantificazione del fondo deve invece considerare l'evoluzione attesa degli esborsi correlati ai claims ricevuti dagli acquirenti a fronte di presunte violazioni delle garanzie contrattuali.

Determinazione del fair value degli immobili

Le politiche contabili della Banca prevedono che il patrimonio immobiliare sia valutato al fair value, secondo i criteri di misurazione stabiliti dal principio contabile IAS 40 per gli immobili detenuti a scopo di investimento o dal principio IAS 16 – ed in particolare del criterio del valore rideterminato - per gli immobili a uso funzionale, ossia per quelli utilizzati per le attività amministrative e/o commerciali. L'aggiornamento del fair value, in conformità ai requisiti stabiliti dal principio contabile IFRS 13, è supportato da apposita perizia rilasciata da primaria società, sulla base degli standard "RICS Valuation"1 .

In maggior dettaglio, per gli immobili ad uso investimento, le politiche contabili della Banca prevedono che l'aggiornamento del fair value sia condotto con frequenza annua, in occasione del bilancio al 31 dicembre, a meno di evidenze che rendano necessario un aggiornamento anticipato o per gli immobili con un valore di bilancio superiore a 10 milioni ove l'aggiornamento avviene con cadenza semestrale.

Per gli immobili ad uso funzionale è invece possibile rideterminare il fair value con frequenza superiore all'anno; detta frequenza potrà dipendere dall'eventuale rilevazione di scostamenti significativi nelle quotazioni del mercato immobiliare, desunti sulla base di un'analisi di scenario, dalla rilevanza o dalle peculiarità distintive degli immobili. In particolare, per gli immobili ad uso strumentale l'aggiornamento peritale ricorre ogni due o tre anni a seconda che l'immobile abbia un valore rispettivamente superiore o inferiore a 3 milioni, a meno che l'analisi di scenario sia tale da imporre una revisione anticipata.

In linea con la policy aziendale, nel corso del primo semestre del 2025 gli aggiornamenti hanno riguardato tutti gli immobili ad uso investimento con un valore di bilancio superiore a 10 milioni2 . In aggiunta, nel corso dei primi nove mesi del 2025, l'aggiornamento di valore ha riguardato quegli immobili interessati da alcuni eventi di potenziale impatto sul fair value (quali, ad esempio, revisioni contratti di locazione, accertamenti stato manutentivo, cambio di destinazione dell'immobile...). Salvo le suddette fattispecie, l'evoluzione registrata nel mercato immobiliare nel corso

1 Standard contenuti nel documento "RICS Valuation – Global Standard" della Royal Institution of Chartered Surveyors del Regno Unito (anche detto "Red Book").

2 La soglia dei 10 milioni è applicata anche per gli immobili avente una destinazione mista, ossia utilizzata sia per scopo di investimento sia per uso funzionale.

dei primi nove mesi non è stata ritenuta tale da richiedere un aggiornamento di valore del patrimonio immobiliare in essere al 30 settembre 2025.

In maggior dettaglio, nel corso del periodo sono stati complessivamente periziati n. 42 immobili per un valore di bilancio ante valutazione pari a circa 400 milioni. Gli immobili periziati rappresentano circa il 23% del patrimonio immobiliare della Banca, tenuto anche conto degli immobili classificati in via di dismissione, il cui valore è stato rivisto per allinearlo ai prezzi di vendita pattuiti, come risultanti dalle delibere degli Organi e/o delle funzioni aziendali facoltizzati alla cessione. Se si considera il perimetro dei soli immobili ad uso investimento, il grado di copertura assicurato dall'aggiornamento peritale è di circa il 55%.

I suddetti aggiornamenti hanno sostanzialmente confermato i valori di bilancio al 31 dicembre 2024: -0,4 milioni è il risultato negativo rilevato nel corso dei primi nove mesi del 2025 (38,2 milioni era l'effetto negativo registrato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio).

Nell'ambito di un ventaglio di possibili approcci valutativi consentiti dal citato principio, la selezione di una determinata metodologia valutativa, così come la selezione di determinati parametri e/o assunzioni di stima, possono influenzare, in modo significativo, la determinazione del fair value, tenuto anche conto delle specificità e delle caratteristiche distintive dell'oggetto da valutare.

Con particolare riferimento ai terreni e alle iniziative di sviluppo immobiliare, il loro valore è tradizionalmente molto volatile e suscettibile di rapidi cambiamenti. Tali asset si rivolgono, infatti, ad una specifica tipologia di acquirenti e possono subire impatti significativi dovuti a diversi fattori, quali variazioni dei costi di costruzione, disponibilità e costo dei finanziamenti per lo sviluppo, fluttuazione di domanda e offerta del prodotto, a loro volta significativamente influenzati dalla volatilità dello scenario macroeconomico di riferimento.

Tra le assunzioni significative, ai fini della misurazione del fair value, vi è la valutazione su quale sia il massimo e migliore utilizzo degli immobili (highest and best use), definito come la condizione che tra tutti gli usi ragionevolmente fattibili sia in grado di conferire il massimo valore alla proprietà. A tal riguardo, la valutazione al fair value degli immobili strumentali ha assunto a riferimento una continuità del loro utilizzo da parte delle società del Gruppo in un prevedibile futuro, in quanto strettamente funzionali alle attività commerciali ed amministrative. In maggior dettaglio, è stato ipotizzato che le società del Gruppo continuino ad occupare gli immobili sulla base di un contratto di locazione conforme alle ordinarie prassi di mercato, avente durata di 12 anni (6+6 anni), con decorrenza coincidente con la data di valutazione.

Margini di soggettività esistono inoltre nell'individuazione del perimetro degli immobili ad uso strumentale per i quali si ritiene necessario aggiornare le perizie, in funzione della capacità di cogliere eventuali significativi scostamenti di valore nelle quotazioni del mercato immobiliare che rendano opportuna la richiesta di una valutazione aggiornata.

Alla luce di quanto sopra esposto, non si può escludere che l'utilizzo di metodologie o parametri di stima differenti influenzati dalle previsioni relative agli scenari di riferimento del mercato immobiliare rilevanti per la Banca nonché dalle strategie con cui la stessa potrà gestire il patrimonio immobiliare, anche attraverso dismissioni di portafogli possa condurre a valutazioni differenti rispetto a quelle effettuate ai fini della redazione dei Prospetto Contabile al 30 settembre 2025, con conseguenti impatti negativi sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca.

Stima delle obbligazioni relative ai benefici a favore dei dipendenti

La determinazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti, con particolare riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine, implica un certo grado di complessità; le risultanze delle valutazioni dipendono, in larga misura, dalle ipotesi attuariali utilizzate di natura sia demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) sia finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Risulta pertanto fondamentale il giudizio espresso dal management nella selezione delle basi tecniche più opportune per la valutazione della fattispecie, che risulta influenzato dal contesto socioeconomico in cui la Banca si trova ad operare, nonché dall'andamento dei mercati finanziari.

Attività ispettive in corso da parte dell'Organo di vigilanza

Nell'ambito dell'ordinario ciclo ispettivo da parte dell'Organo di Vigilanza, alla data del presente documento sono in corso alcune attività ispettive su specifici ambiti. Per le ispezioni terminate, a fronte delle raccomandazioni o

decisioni contenute nelle cosiddette "Decision" o "Final follow-up letter" sono in corso, da parte della Banca, le opportune azioni di rimedio.

Sebbene gli elementi informativi acquisiti nelle ispezioni in corso siano stati attentamente considerati dalla Banca al fine di valutare eventuali implicazioni sulle stime a valere sul Prospetto Contabile al 30 settembre 2025, non è possibile escludere che le modifiche dei processi che potrebbero essere implementate a fronte delle eventuali richieste o raccomandazioni finali dell'Organo di Vigilanza, così come l'emersione di nuovi elementi informativi non noti alla data della predisposizione del presente Prospetto Contabile, siano tali da incidere prospetticamente sulle valutazioni delle esposizioni espresse alla data. Lo stesso dicasi in relazione alle azioni di rimedio in corso, in quanto gli eventuali affinamenti nelle metodologie e/o nei processi valutativi potrebbero impattare prospetticamente sulle stime dei valori di bilancio.

§§§

L'illustrazione dei processi valutativi sopra indicati viene fornita al solo fine di consentire al lettore una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, possano essere più appropriate.

Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti approvati dallo IASB/IFRIC

Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2025 e di quelli applicabili negli esercizi successivi.

Principi contabili IFRS e relative interpretazioni SIC/IFRIC omologati, da applicare obbligatoriamente ai fini del presente Prospetto Contabile

Regolamento (UE) n. 2862 del 12 novembre 2024 - Modifiche allo IAS 21 "Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere"

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 21 con l'obiettivo di specificare le situazioni in cui una valuta è convertibile in un'altra, le modalità di determinazione del tasso di cambio da applicare quando una valuta non è scambiabile con le altre e la disclosure che deve essere fornita in tal caso.

La modifica in esame non ha comportato alcun impatto sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Banca.

Principi contabili IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC omologati, la cui applicazione decorre successivamente al 30 settembre 2025

Regolamento (UE) n. 1047 del 27 maggio 2025 - Modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Modifiche alla classificazione e alla valutazione degli strumenti finanziari"

In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 9 (e di riflesso all'IFRS 7), applicabili a partire dal 1° gennaio 2026, con l'obiettivo di indirizzare alcuni aspetti critici emersi dalla Post Implementation Review del principio IFRS 9.

In particolare, le modifiche riguardano principalmente:

  • la classificazione degli strumenti finanziari, i cui flussi di cassa contrattuali siano dipendenti da clausole ESG. Poiché la presenza delle suddette clausole potrebbe influenzare la valutazione dei finanziamenti al costo ammortizzato o al fair value, le modifiche in esame forniscono indicazioni ed esempi per valutare se i flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria siano coerenti o meno con un accordo base di finanziamento;
  • l'estinzione di una passività mediante sistemi di pagamento elettronico. La modifica prevede che si possa estinguere una passività in contanti, utilizzando un sistema di pagamento elettronico, prima della data di regolamento, in deroga a quanto attualmente previsto, se vengono rispettati specifici criteri.

Sono stati altresì introdotti specifici requisiti di informativa per gli strumenti di capitale per i quali è stata esercitata l'opzione per la rilevazione nel prospetto della redditività complessiva delle variazioni di fair value e per gli strumenti finanziari con caratteristiche contingenti, ad esempio caratteristiche legate a obiettivi ESG.

Gli impatti per Banco BPM saranno relativi alla definizione di una policy per la classificazione dei prodotti con clausole ESG ed all'individuazione del perimetro dei prodotti i cui flussi dipendono da eventi contingenti, ai fini della disclosure. Dai citati emendamenti non sono tuttavia attesi impatti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Banca.

Regolamento (UE) n. 1266 del 30 giugno 2025 - Modifiche all'IFRS 7 e all'IFRS 9 "Contratti collegati all'energia elettrica dipendente dalla natura"

In data 18 dicembre 2024, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti finalizzati ad una migliore rappresentazione degli effetti dei contratti di fornitura di energia elettrica dipendenti dalla natura, spesso strutturati sotto forma di accordi di acquisto di energia (PPA). La quantità di elettricità generata nell'ambito di questi contratti può variare in base a fattori non controllabili, come ad esempio le condizioni meteorologiche. Gli attuali requisiti contabili, infatti, potrebbero non cogliere adeguatamente le modalità con le quali questi contratti influenzano le prestazioni di un'azienda. Le modifiche comprendono: i) chiarimenti sull'applicazione dei requisiti per l'uso proprio (cosiddetto "own use"); ii) la possibilità di utilizzare l'hedge accounting qualora tali contratti siano utilizzati come strumenti di copertura; iii) l'aggiunta di nuovi requisiti di informativa per consentire agli investitori di comprendere l'effetto di questi contratti sulla performance finanziaria e sui flussi di cassa di una società.

Per le modifiche in esame, che saranno in vigore per i bilanci dal 1° gennaio 2026, con possibilità di applicazione anticipata, non si prevedono impatti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di Banco BPM.

Regolamento (UE) n. 1331 del 9 luglio 2025 - Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 7, all'IFRS 9, all'IFRS 10 e allo IAS 7 "Ciclo annuale di miglioramenti ai Principi contabili IFRS — Volume 11"

In data 18 luglio 2024, lo IASB ha emanato le consuete modifiche annuali agli IFRS "Annual Improvements to IFRS Accounting Standards - Volume 11". Il documento racchiude chiarimenti, semplificazioni, correzioni e modifiche volte a migliorare l'efficacia dei principi in essere. Nello specifico tali perfezionamenti riguardano l'IFRS 1, l'IFRS 7, l'IFRS 9, l'IFRS 10 e lo IAS 7.

Le modifiche saranno in vigore per i bilanci dal 1° gennaio 2026, con possibilità di applicazione anticipata.

Tenuto conto della minor portata di tali modifiche non sono previsti impatti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Banca.

Principi contabili IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione

Si riepilogano di seguito i principi, le interpretazioni o modifiche che sono stati approvati dallo IASB, ma in attesa di omologazione.

IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements"

In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato il nuovo principio contabile IFRS 18 "Presentazione e informative di bilancio", in sostituzione dello IAS 1 "Presentazione del bilancio".

Il nuovo standard ha come obiettivi quelli di migliorare il modo in cui le aziende rappresentano al mercato le informazioni del bilancio, con particolare attenzione a quelle relative al conto economico, e di fornire agli utilizzatori di bilancio una base migliore per analizzare e comparare le performance aziendali.

Come il vigente IAS 1, l'IFRS 18 non prescrive degli schemi obbligatori di bilancio o una struttura specifica per le informazioni di nota integrativa, ma indica le informazioni minime richieste, lasciando al redattore del bilancio la discrezionalità in merito alle informazioni da fornire che meglio siano in grado di rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un'entità.

Il nuovo principio, applicabile a partire dal 1° gennaio 2027, con richiesta di presentare l'informativa comparativa dell'esercizio precedente, si basa sui seguenti tre principi ispiratori:

  • migliorare la comparabilità delle informazioni di conto economico introducendo specifiche categorie di presentazione dei risultati;
  • raggruppare in maniera più utile le informazioni di bilancio;
  • favorire una maggiore trasparenza delle misure di performance definite dal management.

Le suddette modifiche, intervenendo sulla presentazione del conto economico e sulla disclosure di bilancio, dovranno trovare opportuno coordinamento con le regole di compilazione del bilancio bancario, disciplinato nella Circolare n. 262 redatta dalla Banca d'Italia.

Oltre agli impatti in termini di una diversa rappresentazione dell'informativa, dall'introduzione del principio in esame non sono attesi impatti sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di Banco BPM.

IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures"

Con l'emissione dell'IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures", pubblicato dallo il 9 maggio 2024, si conclude la Disclosure Initiative, progetto lanciato dallo IASB nel 2014 e indirizzato, insieme a quello relativo ai Primary Financial Statements, al miglioramento dell'informativa finanziaria. L'IFRS 19 ha l'obiettivo di semplificare gli adempimenti in termini di informativa da riportare nelle note esplicative per un'ampia platea di società controllate da gruppi che applicano i principi contabili internazionali, favorendo in questo modo anche la transizione a questi standards di società che applicano i principi contabili locali per la redazione dei loro bilanci d'esercizio.

Tale agevolazione è applicabile alle sole controllate che non abbiano "responsabilità pubblica", ossia alle società che non abbiano strumenti ammessi alla negoziazione in un mercato pubblico o che non detengano attività, a titolo fiduciario, per un ampio gruppo di persone come invece si verifica per banche, cooperative di credito, compagnie di assicurazioni, intermediari di valori mobiliari, fondi comuni di investimento e banche d'investimento.

Le entità che presentano le caratteristiche di cui sopra possono, ma non sono obbligate, ad applicare l'IFRS 19 nel proprio bilancio consolidato, separato o individuale.

Amendments to IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures

Lo IASB ha pubblicato in data 21 agosto 2025 le modifiche all'IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures", principio che consente alle controllate eligible di applicare gli IFRS usufruendo dell'agevolazione di presentare una disclosure ridotta per i principi e le modifiche emanati tra febbraio 2021 e maggio 2024. Si tratta in maggior dettaglio dei seguenti principi/amendments: IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements", "Supplier Finance Arrangements (Amendments to IAS 7 and IFRS 7)", "International Tax Reform—Pillar Two Model Rules (Amendments to IAS 12)", "Lack of Exchangeability (Amendments to IAS 21)", "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7)". Con tali modifiche l'IFRS 19 riflette i cambiamenti ai principi contabili internazionali che entrano in vigore fino al 1° gennaio 2027, ovvero la data in cui l'IFRS 19 sarà applicabile.

Si ricorda che il principio IFRS 19, emanato a maggio 2024, consentiva di avvalersi di una disclosure limitata per I principi e le modifiche emanate fino al febbraio 2021.

Il principio IFRS 19 e gli Amendments non saranno applicabili al bilancio separato della capogruppo Banco BPM; anche in relazione alle altre società del Gruppo, non si prevedono impatti significativi.

Aspetti rilevanti ai fini delle Politiche contabili

Contribuzione ai sistemi di garanzia bancari e assicurativi

Le contribuzioni in oggetto sono rilevate nella voce di conto economico "160. b) Altre spese amministrative", in applicazione dell'interpretazione IFRIC 21 "Tributi", in base alla quale la passività relativa al pagamento di un tributo - ed il correlato onere - nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "fatto vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento della quota annuale o della contribuzione straordinaria.

Oneri sistemici bancari

A seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive –"DGSD") del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive – "BRRD") del 15

maggio 2014, a partire dall'esercizio 2015, gli enti creditizi sono stati obbligati a fornire le risorse finanziarie necessarie per il finanziamento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e del Fondo di Risoluzione Unico (FRU) a partire dal 2016), tramite il versamento di contributi ordinari ex ante da versare annualmente, fino al raggiungimento del livello obiettivo.

Qualora i mezzi finanziari disponibili del FITD e/o del FRU non dovessero risultare sufficienti, rispettivamente per garantire il rimborso ai depositanti protetti o per finanziare la risoluzione, è previsto che gli enti creditizi debbano provvedere mediante versamento di contributi straordinari.

Alla luce della disciplina sopra richiamata, nel corso dei primi nove mesi del 2025 non risultano addebitati oneri sistemici derivanti da contributi, ordinari e straordinari, non sussistendo alcun "fatto vincolante" al relativo pagamento. Per il FRU, il periodo di contribuzione è terminato nel corso del 2023 e nessuna richiesta di contribuzione straordinaria è pervenuta nei primi nove mesi del 2025.

Per il FITD il periodo di contribuzione è terminato nell'esercizio 2024, ove nei primi nove mesi era stata addebitata la contribuzione di 98,0 milioni; nessuna richiesta di contribuzione straordinaria è pervenuta nei primi nove mesi del 2025.

Oneri sistemici assicurativi (Fondo di garanzia assicurativa dei rami vita)

Con la Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 è stato introdotto il "Fondo di garanzia assicurativa dei rami vita", organismo associativo privato tra le imprese di assicurazione e gli intermediari aderenti, attraverso il quale compagnie assicurative sono obbligate a fornire le risorse finanziarie necessarie per il finanziamento dello stesso, tramite il versamento di contributi ordinari ex ante da versare annualmente, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2035, fino al raggiungimento del livello obiettivo, ovvero lo 0,4% delle riserve tecniche dei rami vita calcolate in base a Solvency II.

La contribuzione annuale dovrà essere pari allo 0,4 per mille delle riserve tecniche dei rami vita detenute dalle compagnie assicurative aderenti riferite al 31 dicembre dell'esercizio precedente.

Per gli intermediari aderenti il contributo a regime sarà calcolato in funzione del volume complessivo dei prodotti vita intermediati e dei ricavi ad esso associati; nel regime transitorio è invece pari allo 0,1 per mille delle riserve tecniche intermediate.

Al riguardo si segnala che per il fondo in oggetto, nel conto economico dei primi nove mesi del 2025 non risulta addebitato alcun onere. La disciplina di dettaglio in merito alle contribuzioni dovute dovrà infatti essere definita dallo Statuto del Fondo, attualmente in corso di predisposizione; tale disciplina, come confermato dalla comunicazione IVASS del 18 dicembre 2024, consentirà di individuare il fatto vincolante che, ai sensi di quanto previsto dalla suddetta interpretazione IFRIC 21 "Tributi", farà sorgere in capo al Gruppo un'obbligazione al pagamento dei contributi, con conseguente addebito nel conto economico della quota dovuta.

Parte relativa alle principali voci di bilancio

I principi contabili utilizzati nella redazione del presente Prospetto Contabile, con particolare riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono allineati a quelli seguiti per la predisposizione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024, a cui pertanto si fa rinvio. Rispetto a quanto ivi riportato si deve segnalare che, nel corso del periodo, sono intervenuti alcuni affinamenti nei criteri e nelle metodologie di rilevazione e di valutazione di alcune poste contabili, come di seguito illustrato.

Criteri di rilevazione delle attività immateriali rappresentate da software

In base alla disciplina prevista dallo IAS 38, un'attività immateriale per poter essere rilevata in bilancio deve essere identificabile, l'entità che intende rilevarla ne deve avere il controllo, deve essere in grado di generare dei benefici economici futuri e il relativo costo deve essere determinabile in modo attendibile.

Il costo relativo all'attività immateriale ricomprende tutte quelle spese che sono necessarie al fine di creare, produrre e preparare l'attività per l'uso che ne ha stabilito l'entità.

Per le attività immateriali rappresentate dai software, i costi da capitalizzare sono riconducibili alle spese sostenute per l'acquisto dei materiali e dei servizi utilizzati, nonché alle spese del personale coinvolto nel progetto di creazione. Restano invece escluse le spese amministrative e generali non direttamente attribuibili alla creazione dell'attività e altre spese quali la formazione del personale.

Alla luce di quanto sopra illustrato, nel corso del 2024 Banco BPM ha intrapreso una specifica progettualità finalizzata a definire un framework organizzativo e operativo per estendere la capitalizzazione dei costi di sviluppo software anche alle spese del personale coinvolto nella progettazione, sviluppo e implementazione di software, nel rispetto dei criteri di rilevazione stabiliti dal citato principio IAS 38.

A partire dal 1° gennaio 2025 la Banca si è quindi dotata di processi e di procedure in grado di rendicontare, in modo attendibile, i tempi ed i costi del personale della funzione Information Technology direttamente coinvolto nell'attività di sviluppo del software, mediante la compilazione di apposite schede tempi. Al 30 settembre 2025, il valore di bilancio dei costi interni capitalizzati tra i software, al netto degli ammortamenti di competenza, è pari a 8,8 milioni.

Modalità di determinazione delle perdite di valore sugli strumenti finanziari IFRS 9 (impairment)

In relazione a quanto in oggetto, nel seguente paragrafo si illustrano le metodologie seguite per la determinazione delle perdite sugli strumenti finanziari deteriorati, in sostituzione di quanto riportato nel corrispondente paragrafo della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 di Banco BPM.

Perdite di valore su strumenti finanziari deteriorati

Per le attività finanziarie deteriorate, alle quali è associata una probabilità di default del 100%, l'ammontare delle rettifiche di valore, per le perdite attese relative a ciascun credito, è pari alla differenza tra i) il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed ii) il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario o una sua ragionevole approssimazione, laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile. I flussi finanziari sono stimati sulla base delle previsioni di recupero attese lungo l'intera durata dell'attività (lifetime), tenuto conto del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie. Al fine della stima dei previsti flussi incassati e relativa tempistica, i crediti in esame sono oggetto di un processo di valutazione analitica.

In maggior dettaglio, la determinazione del valore di recupero viene effettuata prendendo come riferimento un approccio "going concern" piuttosto che "gone concern", selezionato in funzione dello status di deterioramento e della tipologia di esposizione.

L'approccio going concern trova applicazione qualora si ritenga che l'attività operativa del debitore possa continuare a generare, in un futuro prevedibile, flussi di cassa da utilizzare per il pagamento dei debiti finanziari verso tutti i creditori, sulla base dei piani di rimborso previsti. L'approccio in esame prevede, quale fonte di rimborso, la redditività disponibile proveniente dall'attività operativa del cliente o da altre fonti finanziarie, nonché il corrispettivo stimato derivante dall'escussione delle eventuali garanzie reali o personali (per la quota parte non coperta dalla redditività disponibile). La valutazione della redditività disponibile deve essere condotta in modo prudenziale mediante analisi differenti, in funzione della tipologia di clientela e dei dati acquisiti dalla stessa.

L'approccio gone concern viene utilizzato qualora si riscontri o si profili la cessazione dell'attività operativa del cliente e prevede, quale principale fonte di rimborso, il corrispettivo derivante dell'escussione delle garanzie reali (pegno o ipoteca), come avviene per tutte le esposizioni classificate nello status di sofferenza. In aggiunta, devono essere valutati i possibili flussi di rimborso rivenienti da beni aggredibili di proprietà del soggetto debitore o degli eventuali garanti fideiussori.

Per alcune categorie omogenee di crediti deteriorati, come sotto meglio definito, i processi valutativi contemplano che le previsioni di perdita siano basate su metodologie di calcolo di tipo "forfettario", da ricondurre in modo analitico ad ogni singola posizione. Al 30 settembre 2025, in linea con il 31 dicembre 2024, il perimetro delle esposizioni assoggettate ad un processo di valutazione forfettaria è rappresentato dalle sofferenze, dalle inadempienze probabili e dai past due deteriorati, che presentano un'esposizione lorda inferiore o uguale ad una soglia di rilevanza stabilita pari a 1 milione (di seguito anche perimetro "sotto soglia").

Per il suddetto perimetro, il modello "forfettario" di stima delle perdite (c.d. modello "gone automatizzato") aveva fatto emergere alcuni profili di debolezza che avevano richiesto l'attivazione, fin dall'esercizio 2024, di un processo di adeguamento con specifici interventi di forzatura delle rettifiche di valore, al fine di replicare gli esiti del modello regolamentare ELBE (Expected Loss Best Estimate) opportunamente adattato ai requisiti IFRS 9, sulla base di un opportuno scaling factor, nelle more di uno sviluppo integrale della metodologia.

Nel corso del primo semestre 2025 è stata quindi avviata una specifica progettualità finalizzata a rafforzare il complessivo framework di riferimento per il calcolo della perdita ELBE contabile, anche al fine di indirizzare, in

maniera esaustiva, le osservazioni formulate dall'Autorità di Vigilanza e dalle funzioni di controllo interne rispetto al precedente modello "gone automatizzato".

A partire dal 30 giugno 2025 è stato quindi definito un nuovo modello di calcolo forfettario, denominato "ELBE contabile", di cui si elencano di seguito, in estrema sintesi, le principali caratteristiche:

  • introduce nella stima l'uso della "campata unica", ossia il tasso di perdita è quantificato dall'ingresso a default fino alla chiusura del ciclo;
  • specializza le perdite (LGD ELBE) in base al vintage di riferimento della pratica da valutare;
  • integra gli effetti delle condizioni correnti (point in time), assumendo a riferimento gli ultimi cinque anni storici di chiusure di default;
  • fattorizza gli effetti prospettici (forward looking), mediante applicazione di modelli satellite LGD default, assumendo i medesimi scenari macroeconomici di riferimento per la quantificazione delle perdite attese sulle esposizioni performing;
  • considera gli effetti legati alle potenziali perdite delle cessioni;
  • tiene conto delle tempistiche di recupero, mediante attualizzazione dei flussi ritenuti recuperabili.

Nel nuovo framework di misurazione dell'ELBE contabile, l'effetto delle cessioni è quantificato considerando sia il valore "ELBE work out", determinato assumendo il recupero mediante attività interna, sia il valore "ELBE cessioni", calcolato assumendo a riferimento il recupero del solo perimetro delle cessioni.

In maggior dettaglio, i suddetti valori sono ponderati in funzione della probabilità che la posizione deteriorata sia oggetto di un'operazione di cessione (cosiddetta PoD "Probability Of Disposal").

Al 30 settembre 2025 il suddetto parametro POD è quantificato combinando la probabilità di cessione storica, stimata sulla base del tasso di cessioni osservato negli ultimi tre anni di storia, con la probabilità forward looking, basata sulle previsioni del piano triennale di cessione approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Tale modello rappresenta un'evoluzione della metodologia utilizzata fino al 31 dicembre 2024, basata su un approccio multiscenario derivato dagli obiettivi futuri di cessione, che risulta quindi non più applicabile. Quest'ultimo approccio prevedeva che la quantificazione delle perdite attese sulle esposizioni classificate come sofferenze o inadempienze probabili, oltre a considerare i flussi di recupero dello scenario workout, dovesse prevedere i flussi recuperabili da uno scenario di cessione, ponderati in funzione delle rispettive probabilità ricavate dagli obiettivi di cessione, di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.

In base a quanto sopra illustrato, rispetto alla metodologia utilizzata fino al 2024, il nuovo modello ELBE contabile è in grado di anticipare l'effetto delle cessioni, in funzione delle osservazioni storiche, anche qualora i piani della Banca non prevedano nel breve periodo alcuna cessione o il target delle cessioni previste a piano dovesse risultare esaurito. In coerenza con la scelta metodologia dei crediti "sotto soglia" di incorporare l'effetto delle cessioni storiche, facendo così evolvere il precedente modello multiscenario basato solo sulle previsioni del piano, a partire da giugno 2025 è stato introdotto un framework simile anche per i crediti sopra soglia, ossia per i crediti deteriorati con un'esposizione superiore a 1 milione ma inferiore a 3 milioni.

Per le esposizioni deteriorate di ammontare superiore a 3 milioni non è invece previsto alcun fattore correttivo delle cessioni, in quanto dette posizioni non verranno ragionevolmente inserite nei portafogli di cessioni massive, ma saranno gestite tramite workout interno o cessioni single name.

In ottica prudenziale, per tutte le esposizioni deteriorate, qualora venga individuato un probabile portafoglio da cedere - cluster cosiddetto delle "vendite programmate" – il valore della probabilità di cessione forward looking, da bilanciare con quella storica, è posto pari all'85%.

Da ultimo, si ritiene opportuno precisare che la metodologia in precedenza illustrata non trova applicazione agli eventuali crediti che, alla data di redazione del bilancio, sono già identificati analiticamente come destinati alla vendita, in relazione ai quali ricorrono le condizioni previste dal principio contabile IFRS 5 per la classificazione nel portafoglio delle attività in via di dismissione. La valutazione di tali crediti è effettuata considerando il solo scenario di cessione, a cui è assegnata una probabilità del 100% ed assumendo a riferimento i prezzi di vendita o comunque le informazioni contenute negli accordi perfezionati con le controparti (offerte vincolanti).

Per l'illustrazione della stima degli impatti correlati alle revisioni metodologiche sopra descritte si fa rinvio nell'apposito paragrafo "Stima della perdita attesa (Expected Credit Loss) – Stage 3" contenuto nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" contenuto nelle Note illustrative della Relazione semestrale consolidata del Gruppo Banco BPM al 30 giugno 2025.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Gianpietro Val, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Milano, 6 novembre 2025

Gianpietro Val

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegati

Raccordo tra le voci dello stato patrimoniale e lo schema dello stato patrimoniale riclassificato al 30 settembre 2025

Voci dell'attivo
(migliaia di euro) 30/09/2025
10. Cassa e disponibilità liquide 11.698.539
Cassa e disponibilità liquide 11.698.539
40. a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche 6.773.197
meno: titoli di debito verso banche al costo ammortizzato (2.669.781)
Finanziamenti valutati al CA: finanziamenti verso banche 4.103.416
40. b) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela 127.988.598
meno: titoli di debito verso clientela al costo ammortizzato (29.698.946)
Finanziamenti valutati al CA: finanziamenti verso clientela 98.289.652
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 15.984.116,00
50. Derivati di copertura 867.897
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al FV con impatto a CE 16.852.013
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 15.660.214
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al FV con impatto su OCI 15.660.214
titoli di debito verso banche e clientela al costo ammortizzato 32.368.727
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al CA 32.368.727
70. Partecipazioni 4.736.670
Partecipazioni 4.736.670
80. Attività materiali 2.358.562
Attività materiali 2.358.562
90. Attività immateriali 1.196.195
Attività immateriali 1.196.195
100. Attività fiscali 2.780.363
Attività fiscali 2.780.363
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 183.425
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 183.425
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (83.548)
120. Altre attività 4.366.000
Altre voci dell'attivo 4.282.452
Totale dell'attivo 194.510.228

Voci del passivo e del patrimonio netto
(migliaia di euro) 30/09/2025
10. b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso clientela 104.741.432
meno: debiti verso clientela per leasing (608.835)
10. c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli in circolazione 21.200.879
30. Passività finanziarie designate al fair value 4.539.099
meno: certificates a capitale protetto (4.524.085)
Raccolta diretta 125.348.490
10. a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso banche 9.012.649
meno: debiti verso banche per leasing (443)
Debiti verso banche 9.012.206
Debiti verso clientela per leasing 608.835
Debiti verso banche per leasing 443
Debiti per Leasing 609.278
20. Passività finanziarie di negoziazione 32.723.874
più: certificates a capitale protetto 4.524.085
40. Derivati di copertura 739.912
Altre passività finanziarie valutate al FV 37.987.871
90. Trattamento di fine rapporto del personale 189.858
100. Fondi per rischi e oneri 587.222
Fondi del passivo 777.080
60. Passività fiscali 358.049
Passività fiscali 358.049
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (410.428)
80. Altre passività 5.403.710
Altre voci del passivo 4.993.282
Totale passività 179.086.256
Patrimonio netto 15.423.972
Totale passività e del patrimonio netto 194.510.228

Raccordo tra le voci dello stato patrimoniale e lo schema dello stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2024

Voci dell'attivo 31/12/2024
(migliaia di euro)
10. Cassa e disponibilità liquide 11.967.877
Cassa e disponibilità liquide 11.967.877
40. a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche 5.802.017
meno: titoli di debito verso banche al costo ammortizzato (2.472.786)
Finanziamenti valutati al CA: finanziamenti verso banche 3.329.231
40. b) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela 125.562.922
meno: titoli di debito verso clientela al costo ammortizzato (26.218.503)
Finanziamenti valutati al CA: finanziamenti verso clientela 99.344.419
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 8.284.926,00
50. Derivati di copertura 1.032.648
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al FV con impatto a CE 9.317.574
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 13.279.952
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al FV con impatto su OCI 13.279.952
titoli di debito verso banche e clientela al costo ammortizzato 28.691.289
Attività finanziarie e derivati di copertura valutate al CA 28.691.289
70. Partecipazioni 2.804.332
Partecipazioni 2.804.332
80. Attività materiali 2.417.894
Attività materiali 2.417.894
90. Attività immateriali 1.166.375
Attività immateriali 1.166.375
100. Attività fiscali 3.176.823
Attività fiscali 3.176.823
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 443.439
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 443.439
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (1.450)
120. Altre attività 5.536.267
Altre voci dell'attivo 5.534.817
Totale dell'attivo 181.474.022

Voci del passivo e del patrimonio netto
(migliaia di euro)
31/12/2024
10. b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso clientela 101.927.934
meno: debiti verso clientela per leasing (637.113)
10. c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli in circolazione 21.853.056
30. Passività finanziarie designate al fair value 4.956.372
meno: certificates a capitale protetto (4.938.077)
Raccolta diretta 123.162.172
10. a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso banche 9.537.454
meno: debiti verso banche per leasing (513)
Debiti verso banche 9.536.941
Debiti verso clientela per leasing 637.113
Debiti verso banche per leasing 513
Debiti per Leasing 637.626
20. Passività finanziarie di negoziazione 22.929.417
più: certificates a capitale protetto 4.938.077
40. Derivati di copertura 860.617
Altre passività finanziarie valutate al FV 28.728.111
90. Trattamento di fine rapporto del personale 229.512
100. Fondi per rischi e oneri 710.950
Fondi del passivo 940.462
60. Passività fiscali 307.378
Passività fiscali 307.378
70. Passività associate ad attività in via di dismissione 1.209
Passività associate ad attività in via di dismissione 1.209
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (403.870)
80. Altre passività 4.289.865
Altre voci del passivo 3.885.995
Totale passività 167.199.894
Patrimonio netto 14.274.128
Totale passività e del patrimonio netto 181.474.022

Raccordo tra le voci del conto economico e lo schema del conto economico riclassificato al 30 settembre 2025

30/09/2025 Conto
economico
Riclassifiche lett Conto
economico
riclassificato
Margine di interesse 2.328.281
10 Interessi attivi e proventi assimilati 4.163.091 2.312 a)
20 Interessi passivi ed oneri assimilati (1.837.122)
Dividendi e Risultato delle partecipazioni 294.512
70 Dividendi e proventi simili 86.561 b)
207.951 l)
Commissioni nette 1.439.078
40 Commissioni attive 1.497.091 58.070 c)
56.450 p)
50 Commissioni passive (172.533)
Proventi Core 4.061.871
Risultato netto finanziario 55.361
70 Dividendi e proventi simili 183.095 (86.561) b)
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 269.292 (58.070) c)
(5.891) n)
90 Risultato netto dell'attività di copertura 12.091
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo
100 a) ammortizzato 65.769 f)
100 b) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(94.537)
100 c) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (489)
110 a) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico - designate al fair value
(189.110) (56.450) p)
110 b) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico - obbligatoriamente valutate al fair value
16.222
Altri proventi netti di gestione (9.501)
200 Altri oneri / proventi di gestione 262.026 (268.270) d)
(3.257) e)
Proventi operativi 4.107.731
Spese per il personale (1.204.441)
160 a) Spese per il personale (1.203.964)
160 b) Altre spese amministrative (3.734) g)
200 Altri oneri / proventi di gestione 3.257 e)
Altre spese amministrative (403.378)
160 b) Altre spese amministrative (712.674) 3.734 g)
200 Altri oneri / proventi di gestione 268.270 d)
37.292 h)
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali (200.852)
180 Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (115.668)
190 Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (101.201) 16.017 a)
Oneri operativi (1.808.671)

Risultato della gestione operativa 2.299.060
Costo del credito verso clientela (253.862)
100 a) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
49.522 (65.769) f)
130 a) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
(232.313) (3.313) i)
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1.989)
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 2.671
130 a) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
3.313 i)
130 b) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
(642)
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali (447)
230 Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali (447)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 6.270
170 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 6.270
Totale delle rettifiche e accantonamenti (245.368)
Risultato lordo dell'operatività corrente 2.053.692
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (574.804)
270 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (562.942) (12.121) h)
(6.060) a)
3.792 m)
580 o)
1.948 n)
Risultato netto dell'operatività corrente 1.478.888
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti, al netto delle imposte 1.218
220 Utili (Perdite) delle partecipazioni 483.790 (207.951) l)
(275.794) m)
250 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1.753 (580) o)
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte (12.269) a) (12.269)
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates
(OCR), al netto delle imposte
3.943 n) 3.943
Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte (25.171) h) (25.171)
Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte 272.002 m) 272.002
Risultato netto 1.718.612 - 1.718.612

Le lettere in corrispondenza della colonna "Riclassifiche" hanno l'obiettivo di consentire una più immediata comprensione delle riclassifiche effettuate rispetto allo schema di conto economico ufficiale previsto dalla circolare 262/2005 di Banca d'Italia:

  • la voce "Margine di interesse" corrisponde al margine del conto economico ufficiale dello schema civilistico al netto del reversal PPA dei crediti in bonis, per 2,3 milioni (a), iscritta nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte";
  • la voce "Dividendi e Risultato delle partecipazioni" include i dividendi su partecipazioni, collegate e sottoposte ad influenza notevole (voce 70 dello schema di conto economico ufficiale) per 86,6 milioni (b) e il risultato della valutazione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per 208,0 milioni (l) iscritti nella voce 220 "Utile (perdite) delle Partecipazioni";
  • la voce "Commissioni nette" include commissioni attive relative al collocamento dei certificates attraverso le rete propria per 58,1 milioni (c) ricondotte nel conto economico riclassificato nella voce risultato netto finanziario. Nell'aggregato in esame sono altresì ricondotte le componenti reddituali, per 56,4 milioni (p), costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dalla Banca, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, rilevate nella voce 110 dello schema ufficiale "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • il "Risultato netto finanziario" include i dividendi su attività finanziarie diverse dalle partecipazioni (voce 70), pari a 86,6 milioni (b), il "Risultato netto dell'attività di negoziazione" (voce 80), al netto sia della riclassifica degli importi relativi alle commissioni sul collocamento di certificates per 58,1 milioni (c), ricondotti tra le "Commissioni nette", sia dell'impatto derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates per 5,9 milioni (n), ricondotto nella voce ad hoc del conto economico

riclassificato denominata "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte". L'aggregato in esame comprende inoltre il "Risultato netto dell'attività di copertura" (voce 90), il "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (voce 110) e gli "Utili (perdite) da cessione o riacquisto" (voce 100) ad esclusione del risultato negativo di 65,8 milioni (f) relativo alla cessione di crediti non rappresentati da titoli di debito, ricondotto nella voce "Costo del credito verso clientela". Sono altresì escluse le componenti reddituali, per 56,4 milioni (p), costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dalla Banca, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, ricondotte tra le "Commissioni nette";

  • la voce gli "Altri proventi netti di gestione" è rappresentata dalla voce di bilancio 200 "Altri oneri/proventi di gestione" depurata dai recuperi per imposte indirette, spese legali ed altre spese pari complessivamente a 268,3 milioni (d), esposti nella voce "Altre spese amministrative" e depurata dai recuperi di costi per la formazione pari a 3,3 milioni (e) classificata nelle "Spese per il personale";
  • la voce "Spese per il personale" è rappresentata dalla voce di bilancio 160 a) "Spese per il personale", da alcuni oneri funzionalmente connessi con il personale, pari a 3,7 milioni (g), rilevati in bilancio nella voce 160 b) "Altre spese amministrative" e dai recuperi di costi per la formazione pari a 3,3 milioni (e) compresi nella voce 200 "Altri oneri/proventi di gestione";
  • la voce "Altre spese amministrative" corrisponde alla voce di bilancio 160 b) "Altre spese amministrative" al netto dei recuperi per imposte indirette, spese legali ed altre spese, pari a 268,3 milioni (d), comprese nella voce 200 "Altri oneri/proventi di gestione" come in precedenza descritto e di alcuni oneri funzionalmente connessi con il personale, pari a 3,7 milioni (g), rilevati nella voce "Spese per il personale". Sono inoltre esclusi alcuni oneri operativi "una tantum", pari a 37,3 milioni (h), sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario che hanno impatto sulla struttura organizzativa del Gruppo (es. acquisizione del controllo di Anima Holding tramite OPA) o si inseriscono nelle progettualità finalizzate all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi, nonché gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi degli azionisti in relazione all'OPS UniCredit. Tali costi risultano esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte";
  • le "Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali" corrispondono alle voci di bilancio 180 e 190 al netto dell'ammortamento sugli intangibili a vita definita (client relationship) raccordate nell'aggregato riclassificato "Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte" per 16,0 milioni (a);
  • la voce "Costo del credito verso clientela" prende avvio dalle voci del conto economico 100 a) "Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" e 140 "Utile/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni". In particolare, l'aggregato comprende le rettifiche di valore su esposizioni classificate nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso la clientela - finanziamenti (per 232,3 milioni), il risultato negativo delle cessioni di crediti, pari a 65,8 milioni (f) (compreso nella voce 100), nonché gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (voce 140 del conto economico). Sono invece escluse le rettifiche nette su titoli e crediti verso banche, per 3,3 milioni (i), rappresentate nella voce "Rettifiche nette su titoli ad altre attività finanziarie";
  • la voce "Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie" corrisponde alla voce di bilancio 130 b) "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle rettifiche su crediti verso banche e verso titoli di debito presenti nella voce 130 a) "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 3,3 milioni (i);
  • la voce "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" corrisponde alla voce di bilancio 230 "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali;
  • la voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" è pari alla voce 170 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri";
  • la voce "Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente" corrisponde alla voce 270 "Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente", depurata degli effetti fiscali relativi agli oneri di ristrutturazione per 12,1 milioni (h), alla PPA per 6,1 milioni (a) e all'impatto della variazione del merito creditizio sui certificates emessi per 1,9 milioni (n). L'aggregato in esame non comprende inoltre l'effetto fiscale relativo all'utile derivante dalla cessione a Banco BPM Vita della quota partecipativa detenuta da Banco BPM in Anima Holding, pari a 3,8 milioni (m), esposta in una voce ad hoc del conto economico

riclassificato, denominata "Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte", nonché quello relativo alla voce "Utili/perdite da cessione di investimenti", evidenziato in una voce separata del conto economico riclassificato, denominata "Utili (perdite) da cessione di investimenti, al netto delle imposte" per 0,6 milioni (o);

  • gli "Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti, al netto delle imposte" corrispondono alle voci 220 "Utili (Perdite) delle Partecipazioni" e 250 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti", al netto del relativo effetto fiscale, pari a 0,6 milioni (o), come in precedenza descritto. L'aggregato in esame non comprende inoltre l'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni controllate in via esclusiva, pari a 208,0 milioni (l), che trova rappresentazione nella voce "Dividendi e Risultato delle partecipazioni", nonché l'utile derivante dalla cessione a Banco BPM Vita della quota partecipativa detenuta da Banco BPM in Anima Holding, pari a 275,8 milioni (m), rilevato, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte;
  • nella voce "Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte" sono rilevati gli effetti della PPA relativa ai crediti, pari a -2,3 milioni (a) e alla client relationship per -16,0 milioni (a), al netto dei relativi effetti fiscali, pari a 6,1 milioni (a);
  • nella voce "Impatto della Variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte" è esposto l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates, rilevato contabilmente nella voce 80 del conto economico ufficiale per 5,9 milioni (n), al netto del relativo effetto fiscale, pari a -1,9 milioni (f);
  • nella voce "Oneri di ristrutturazione aziendale, al netto delle imposte" sono ricompresi gli oneri operativi "una tantum", pari a 37,3 milioni (h), sostenuti per la realizzazione di operazioni di carattere straordinario o relativi all'integrazione di aggregazioni aziendali perfezionate nei precedenti esercizi, nonché gli oneri non ricorrenti sostenuti a tutela degli interessi degli azionisti in relazione all'OPS UniCredit, rilevati contabilmente nella voce 160 b) del conto economico ufficiale, al netto del correlato effetto fiscale, pari a 12,1 milioni (h);
  • infine, la voce "Utile da cessione a Banco BPM Vita della quota Anima, al netto delle imposte" comprende l'utile relativo alla cessione a Banco BPM Vita della quota partecipativa detenuta da Banco BPM in Anima Holding, originariamente rilevato nella voce 220 del conto economico ufficiale per 275,8 milioni (m), al netto dell'effetto fiscale di 3,8 milioni (m), come in precedenza illustrato.

Raccordo tra le voci del conto economico e lo schema del conto economico riclassificato al 30 settembre 202411

30/09/2024 Conto economico Riclassifiche lett Conto economico riclassificato
Margine di inte resse 2.538.374
10 Interessi attivi e proventi assimilati 5.325.572 4.154 a)
20 Interessi passivi ed oneri assimilati (2.791.352)
Dividendi e Risu ultato delle partecipazioni 150.807
70 Dividendi e proventi simili 72.649 b)
78.158 i)
Commissioni ne tte 1.401.970
40 Commissioni attive 1.484.642 28.567 c)
67.476 р)
50 Commissioni passive (178.715)
Proventi Core 4.091.151
Risultato netto f inanziario (46.730)
70 Dividendi e proventi simili 130.507 (72.649) b)
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 160.020 (28.567) c)
475 q)
90 Risultato netto dell'attività di copertura (2.394)
100 a) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie va
ammortizzato
lutate al costo 1.618 f)
100 b) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie
valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
17.344
100 c) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di passività
finanziarie
1.610
110 a) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico -
designate al fair value
(214.130) (67.476) р)
110 b) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico -
obbligatoriamente valutate al fair value
26.912
Altri proventi n (7.595)
200 Altri oneri / proventi di gestione 239.442 (246.641) d)
(396) e)
Proventi operat ivi 4.036.826
Spese per il per sonale (1.223.481)
160 a) Spese per il personale (1.237.545) 16.937 m)
160 b) Altre spese amministrative (3.269) g)
200 Altri oneri / proventi di gestione 396 e)
Altre spese amı (422.422)
160 b) Altre spese amministrative (770.349) 3.269 g) · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·
200 Altri oneri / proventi di gestione · · · 246.641 d)
· 98.017 h)
Rettifiche di val ore nette su attività materiali ed immateriali (194.949)
180 Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (114.939) · · · · ·
190 Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (97.777) 17.767 a)
Oneri operativi · (1.840.852)

<sup>11 Si precisa che i saldi comparativi sono stati rideterminati rispetto ai dati originariamente pubblicati per garantire un confronto su basi omogenee con i criteri di predisposizione del conto economico riclassificato applicati al 30 settembre 2025, come più dettagliatamente illustrato nella sezione Risultati della Relazione degli Amministratori.

___________________________________________________________________________________________________________________________________ ALLEGATI 77

Risultato della gestione operativa 2.195.974
Costo del credito verso clientela (302.128)
100 a) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
(6.628) (1.618) f)
130 a) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(295.008) 528 i)
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 598
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie (2.054)
130 a) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
(528) i)
130 b) Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito di
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(1.526)
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali (38.218)
230 Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali (38.218)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (8.503)
170 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (8.503)
Totale rettifiche e accantonamenti (350.903)
Risultato lordo dell'operatività corrente 1.845.071
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (576.813)
270 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (538.333) (31.859) h)
(7.247) a)
(5.599) m)
788 o)
(1.281) k)
6.875 l)
(157) q)
Risultato netto dell'operatività corrente 1.268.258
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti, al netto delle imposte 2.079
220 Utili (Perdite) delle partecipazioni 95.494 (78.158) j)
(24.500) l)
7.164 k)
250 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 478.367 (475.500) l)
(788) o)
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte (14.674) a) (14.674)
(OCR), al netto delle imposte Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (318) q) (318)
Oneri sistemici, al netto delle imposte (66.158) h) (66.158)
Oneri relativi all'incentivazione all'esodo, al netto delle imposte (11.338) m) (11.338)
Impatto Monetica al netto delle imposte 493.125 l) 493.125
Impatti Bancassurance al netto delle imposte (5.883) k) (5.883)
Risultato netto 1.665.091 - 1.665.091

Le lettere in corrispondenza della colonna "Riclassifiche" hanno l'obiettivo di consentire una più immediata comprensione delle riclassifiche effettuate rispetto allo schema di conto economico ufficiale previsto dalla circolare 262/2005 di Banca d'Italia:

  • la voce "Margine di interesse" corrisponde al margine del conto economico ufficiale dello schema civilistico al netto del reversal PPA dei crediti in bonis, per 4,2 milioni (a), iscritta nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte";
  • la voce "Dividendi e Risultato delle partecipazioni" include i dividendi su partecipazioni, collegate e sottoposte ad influenza notevole (voce 70 dello schema di conto economico ufficiale) per 72,6 milioni (b) e il risultato della valutazione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per 78,2 milioni (j) iscritti nella voce 220 "Utile (perdite) delle Partecipazioni";
  • la voce "Commissioni nette" include commissioni attive relative al collocamento dei Certificates attraverso le rete propria per 28,6 milioni (c) ricondotte nel conto economico riclassificato nella voce risultato netto finanziario. Nell'aggregato in esame sono altresì ricondotte le componenti reddituali, per 67,5 milioni (p), costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dalla Banca, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle

imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, rilevate nella voce 110 dello schema ufficiale "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico"

  • il "Risultato netto finanziario" include i dividendi su attività finanziarie diverse dalle partecipazioni (voce 70), pari a 72,6 milioni (b), il "Risultato netto dell'attività di negoziazione" (voce 80), al netto sia della riclassifica degli importi relativi alle commissioni sul collocamento di certificates per 28,6 milioni (c), ricondotti tra le "Commissioni nette", sia dell'impatto derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates per 0,5 milioni (q), ricondotto nella voce ad hoc del conto economico riclassificato denominata "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte". L'aggregato in esame comprende inoltre il "Risultato netto dell'attività di copertura" (voce 90), il "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (voce 110). Comprende gli "Utili (perdite) da cessione o riacquisto" (voce 100) ad esclusione del risultato negativo di 1,6 milioni (f) relativo alla cessione di crediti non rappresentati da titoli di debito, ricondotto nella voce "Costo del credito verso clientela". Sono state riclassificate inoltre nelle "Commissioni nette" le commissioni, implicite negli strumenti finanziari, relative al collocamento dei Certificates rete propria per 28,6 milioni (c). Sono altresì escluse le componenti reddituali, per 67,5 milioni (p), costituenti la remunerazione dell'attività di strutturazione e di copertura dei rischi sui certificates emessi, collocati o strutturati dalla Banca, nonché quelle relative alla remunerazione dell'attività di vendita alle imprese retail e corporate di contratti derivati di copertura, ricondotte tra le "Commissioni nette";
  • la voce gli "Altri proventi netti di gestione" è rappresentata dalla voce di bilancio 200 "Altri oneri/proventi di gestione" depurata dai recuperi per imposte indirette, spese legali ed altre spese pari complessivamente a 246,6 milioni (d), esposti nella voce "Altre spese amministrative" e depurata dai recuperi di costi per la formazione pari a 0,4 milioni (e) classificati nelle "Spese per il personale";
  • la voce "Spese per il personale" è rappresentata dalla voce di bilancio 160 a) "Spese per il personale", da alcuni oneri funzionalmente connessi con il personale, pari a 3,3 milioni (g), rilevati in bilancio nella voce 160 b) "Altre spese amministrative" e dai recuperi di costi per la formazione pari a 0,4 milioni (e) compresi nella voce 200 "Altri oneri/proventi di gestione". Da tale aggregato è invece escluso l'ammontare degli oneri da sostenere a fronte del Piano di Pensionamento Incentivato attivato dalla Banca pari a 16,9 milioni (m) esposti, al netto del relativo effetto fiscale, nella voce del conto economico riclassificato "Oneri relativi all'incentivazione al pensionamento";
  • la voce "Altre spese amministrative" corrisponde alla voce di bilancio 160 b) "Altre spese amministrative" al netto dei recuperi per imposte indirette, spese legali ed altre spese, pari a 246,6 milioni (d), comprese nella voce 200 "Altri oneri/proventi di gestione" come in precedenza descritto e di alcuni oneri funzionalmente connessi con il personale, pari a 3,3 milioni (g), rilevati nella voce "Spese per il personale". Sono inoltre esclusi gli oneri "sistemici" per complessivi 98,0 milioni (h) rappresentati dall'ultima quota del contributo ordinario al FITD esposto, al netto del relativo effetto fiscale, nella voce separata del conto economico riclassificato "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte";
  • le "Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali" corrispondono alle voci di bilancio 180 e 190 al netto dell'ammortamento sugli intangibili a vita definita (client relationship) raccordate nell'aggregato riclassificato tra gli "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" per 17,8 milioni (a);
  • la voce "Costo del credito verso clientela" prende avvio dalle voci del conto economico 100 a) "Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" e 140 "Utile/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni". In particolare, l'aggregato comprende le rettifiche di valore su esposizioni classificate nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso la clientela - finanziamenti (per 295,0 milioni), il risultato negativo delle cessioni di crediti, pari a 1,6 milioni (f) (compreso nella voce 100), nonché gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (voce 140 del conto economico). Sono invece escluse le rettifiche nette su titoli e crediti verso banche, per 0,5 milioni (i), rappresentate nella voce "Rettifiche nette su titoli ad altre attività finanziarie";
  • la voce "Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie" corrisponde alla voce di bilancio 130 b) "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle rettifiche su crediti verso banche e verso titoli di debito presenti nella voce 130 a) "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 0,5 milioni (i);
  • la voce "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" corrisponde alla voce di bilancio 230 "Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali;
  • la voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" è pari alla voce 170 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri";

agli impatti derivanti dal riassetto del comparto del bancassurance, pari a -1,2 milioni (k), esposti nella voce

"Impatti Bancassurance al netto delle imposte";

  • gli "Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti, al netto delle imposte" corrispondono alle voci 220 "Utili (Perdite) delle Partecipazioni" e 250 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti", al netto del relativo effetto fiscale, pari a 0,8 milioni (o), come in precedenza descritto. Tale aggregato è depurato dell'impatto della valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni controllate in via esclusiva, pari a 78,2 milioni (j), che trovano rappresentazione nei "Dividendi e Risultato delle partecipazioni". E' inoltre esclusa la plusvalenza realizzata dalla Banca a seguito del perfezionamento delle operazioni di riorganizzazione del business della monetica, pari a 500,0 milioni (l), esposta, al netto del relativo effetto fiscale, in una nuova voce separata del conto economico riclassificato denominata "Impatto Monetica al netto delle imposte". Tale voce non comprende infine gli effetti riconducibili alla revisione delle stime condotte nel bilancio 2023, conseguenti alla definizione dei prezzi delle transazioni di acquisto e di vendita correlate al riassetto dell'attività di bancassurance, esposti nella voce del conto economico riclassificato denominata "Impatti Bancassurance, al netto delle imposte" per 7,2 milioni (k),
  • nella voce "Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte" sono rilevati gli effetti della PPA relativa ai crediti, pari a -4,2 milioni (a) e alla client relationship per -17,8 milioni (a), al netto dei relativi effetti fiscali, pari a 7,2 milioni (a);
  • nella voce "Impatto della Variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte" è esposto l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates, rilevato contabilmente nella voce 80 del conto economico ufficiale per 0,5 milioni (q), al netto del relativo effetto fiscale, pari a -0,2 milioni (q);
  • nella voce "Oneri sistemici al netto delle imposte" sono ricompresi gli oneri per complessivi 98,0 milioni (h), rilevati contabilmente nella voce 190 b) del conto economico ufficiale, al netto del correlato effetto fiscale, pari a 31,9 milioni (h);
  • nella voce "Oneri relativi all'incentivazione all'esodo, al netto delle imposte" è rilevato l'ammontare degli oneri da sostenere a fronte del Piano di Pensionamento Incentivato attivato dalla Banca pari a 16,9 milioni (m) al netto del relativo effetto fiscale, pari a 5,6 milioni (m);
  • la voce "Impatto Monetica al netto delle imposte" comprende gli effetti riconducibili alle operazioni perfezionate in data 30 settembre 2024 per la riorganizzazione del business della monetica rilevati nelle voci 250. e 270. del conto economico ufficiale, come in precedenza illustrato (l);
  • infine, la voce "Impatti Bancassurance al netto delle imposte" comprende gli effetti riconducibili al riassetto dell'attività di bancassurance originariamente rilevati nelle voci 220 e 250 del conto economico ufficiale, come in precedenza illustrato (k).

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