Earnings Release • Nov 5, 2025
Earnings Release
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Data/Ora Ricezione : 5 Novembre 2025 13:01:10
Oggetto : Andamento gestionale al 30 settembre 2025 -
Trading update at 30 September 2025
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| Dati Consolidati | Gen-Set 2025 | Gen-Set 2024 | 25/24 | |
|---|---|---|---|---|
| Vendite di cemento | t/000 | 23.739 | 18.843 | +26,0% |
| Vendite di calcestruzzo | m3 /000 |
7.440 | 7.154 | +4,0% |
| Ricavi netti | €/m | 3.406 | 3.184 | +7,0% |
| Set 25 | Dic 24 | Var. | ||
| Posizione finanziaria netta positiva | €/m | 974 | 755 | 218 |
Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi SpA si è riunito in data odierna per esaminare l'andamento economico del gruppo da gennaio a settembre 2025 e la posizione finanziaria netta a fine settembre.
Nel terzo trimestre, le nostre vendite di cemento si sono confermate in forte aumento rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente grazie al contributo netto positivo delle variazioni di perimetro avvenute a partire da fine 2024. Si ricorda infatti che ad ottobre dello scorso anno, Buzzi ha acquisito il rimanente 50% del capitale nella joint venture brasiliana e ha ceduto i propri attivi in Ucraina. In gennaio 2025, l'esecuzione dell'accordo di partnership strategica in Alpe-Adria con il gruppo austriaco Wietersdorfer ha poi portato al deconsolidamento dello stabilimento di Fanna in Italia, mentre, nel corso del primo semestre, Buzzi ha fatto il suo ingresso nel mercato

degli Emirati Arabi attraverso l'acquisto di una partecipazione di controllo in Gulf Cement Company.
Tuttavia, anche escludendo tali effetti, le consegne del gruppo hanno registrato un andamento moderatamente favorevole sia nel cemento che nel calcestruzzo preconfezionato. I volumi, infatti, hanno continuato a recuperare terreno nei paesi dell'Europa Centrale, in Stati Uniti si è assistito ad un marginale miglioramento della domanda, mentre il calo delle spedizioni in Russia e la più sfidante base di confronto in Polonia hanno causato un rallentamento delle consegne in Europa Orientale. Guardando ai risultati consolidati, nei primi nove mesi dell'anno, i volumi di vendita sono cresciuti rispettivamente del 26,0% per il cemento e del 4,0% per il calcestruzzo preconfezionato, mentre i prezzi medi di vendita non hanno subito variazioni di rilievo nel trimestre.
Guardando al contesto congiunturale, l'ultima analisi del Fondo Monetario Internazionale ha evidenziato un ancora limitato impatto dei dazi americani sull'economia globale. Il settore privato ha reagito prontamente, anticipando le importazioni nella prima metà dell'anno e riorganizzando le catene di approvvigionamento per deviare i flussi commerciali verso nuove destinazioni. Inoltre, la conclusione dei diversi accordi tra gli Stati Uniti e altri paesi ha contribuito ad attenuare l'incertezza sui mercati, mentre la risposta del resto del mondo è rimasta nel complesso moderata, consentendo al sistema commerciale internazionale di mantenersi aperto. Il protrarsi dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente ha continuato a gravare sul contesto macroeconomico. Tuttavia, nonostante le più rigide sanzioni americane e i danni alle infrastrutture in Russia, il prezzo del petrolio è tornato in calo nel trimestre, riflettendo un sommesso sviluppo della domanda; un andamento analogo ha interessato anche il costo del gas naturale in Europa, in flessione durante l'estate. Tali evoluzioni hanno reso possibile una revisione al rialzo delle previsioni di crescita globale, attualmente stimate al 3,2% per il 2025, sebbene i rischi legati alle limitazioni degli scambi internazionali possano progressivamente intensificarsi, con il trasferimento dei maggiori costi sui consumatori e la stabilizzazione dei flussi commerciali su rotte alternative.
In Stati Uniti, numerosi sono i fattori che stanno ritardando la piena trasmissione delle politiche in atto, e che delineano un complesso scenario economico. Le restrizioni sull'immigrazione, infatti, stanno progressivamente riducendo la disponibilità di manodopera, ma il rallentamento ciclico della domanda ha finora compensato in parte tale contrazione, determinando un equilibrio piuttosto precario nel mercato del lavoro. Gli investimenti hanno mostrato una generalizzata debolezza, particolarmente marcata nell'edilizia commerciale e residenziale, tuttavia mascherata dal forte aumento della spesa in macchinari e in proprietà intellettuale, soprattutto nei settori legati all'intelligenza artificiale. Le condizioni finanziarie, con la svalutazione del dollaro, hanno fornito ulteriore supporto all'attività interna e, pur in presenza di un'inflazione nuovamente in crescita (2,9% in agosto), la Federal Reserve ha deciso di allentare la politica monetaria in

settembre, con l'obiettivo di sostenere l'occupazione. Le ultime proiezioni prevedono così un incremento del PIL nel 2025 pari al 2%.
Nell'area euro, i dati disponibili sul terzo trimestre segnalano una modesta espansione dell'attività economica, trainata principalmente dai servizi e da un ancora solido mercato del lavoro, seppur in raffreddamento. La spesa delle famiglie ha riportato una dinamica in miglioramento e il clima di fiducia, anche se con una sostenuta volatilità, si è rafforzato nei mesi estivi. Al contrario, gli indicatori relativi agli investimenti confermano una persistente fragilità. L'inflazione si è stabilizzata su valori in linea con i target di politica monetaria, inducendo la Banca Centrale Europea a mantenere invariati i tassi di riferimento nel periodo in esame. Nonostante i progressi sul fronte commerciale con gli Stati Uniti, l'apprezzamento della valuta, l'elevato livello di incertezza sui mercati e l'inasprirsi della concorrenza internazionale continuano a pesare sulle prospettive di crescita, soprattutto nel settore manifatturiero. Si stima pertanto che l'economia dell'area euro possa crescere dell'1,2% nel 2025.
In Italia, dopo la frenata primaverile, il prodotto è tornato in marginale ripresa nel terzo trimestre, beneficiando del recupero nel settore terziario e del buon andamento dell'attività edile. Il reddito disponibile delle famiglie è aumentato, ma il clima di forte incertezza ha causato una diffusa cautela nei consumi, che restano contenuti. Gli investimenti invece si sono rafforzati ulteriormente, spinti dalle meno stringenti condizioni di finanziamento oltre che dalle politiche fiscali in atto e dalle altre misure legate al PNRR. L'occupazione si è stabilizzata, come anche l'inflazione, che ha chiuso il trimestre con un tasso dell'1,6%. Sulla base di tali sviluppi, le più recenti previsioni indicano un incremento del PIL per il 2025 intorno allo 0,5%.
Per quanto riguarda le economie emergenti, in Brasile si stima una dinamica del prodotto in attenuazione sul trimestre estivo, comunque sostenuta da una certa resilienza nei comparti dell'agricoltura e delle costruzioni. L'inflazione di fondo è aumentata e le più aggiornate proiezioni indicano per il 2025 un'espansione del PIL del 2,1%. In Messico, invece, l'effetto combinato dei dazi, della contenuta spesa pubblica e della stagnazione degli investimenti ha gravato sull'evoluzione dell'attività economica nel periodo di riferimento.
In tale contesto, le vendite di cemento e clinker del gruppo, nei primi nove mesi del 2025, si sono attestate a 23,7 milioni di ton, in deciso aumento rispetto ai 18,8 milioni dello scorso anno. Anche la produzione di calcestruzzo preconfezionato si è espansa, raggiungendo quota 7,4 milioni di metri cubi (nel 2024: 7,2 milioni). Il fatturato consolidato è stato dunque pari a 3.406,2 milioni, in crescita del 7,0% rispetto ai 3.184,3 milioni nel 2024. L'effetto cambio ha inciso negativamente per 23,4 milioni, mentre le citate modifiche al perimetro di consolidamento hanno portato ad un

incremento dei ricavi di 205,7 milioni. Al netto di tali variazioni, il fatturato sarebbe cresciuto dell'1,2%.
La tabella seguente illustra la ripartizione del fatturato per mercati di presenza.
| milioni di euro | Gen-Set 2025 | Gen-Set 2024 | ∆ % | ∆ % lfl |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 591,0 | 607,6 | -2,7 | +3,1 |
| Stati Uniti d'America | 1.220,7 | 1.294,8 | -5,7 | -3,0 |
| Germania | 609,1 | 599,4 | +1,6 | +1,6 |
| Lussemburgo e Paesi Bassi | 146,4 | 133,2 | +9,9 | +12,0 |
| Polonia | 152,8 | 127,8 | +19,6 | +17,8 |
| Rep. Ceca e Slovacchia | 165,3 | 154,0 | +7,3 | +6,3 |
| Brasile | 265,0 | - | n.s. | n.s. |
| Emirati Arabi Uniti | 48,8 | - | n.s. | n.s. |
| Ucraina | - | 71,3 | n.s. | n.s. |
| Russia | 240,2 | 226,4 | +6,1 | +2,5 |
| Elisioni | (33,0) | (30,2) | ||
| 3.406,2 | 3.184,3 | +7,0 | +1,2 | |
| Messico (100%) | 693,5 | 786,5 | -11,8 | -0,4 |
La posizione finanziaria netta attiva a fine periodo ammonta a 973,6 milioni, rispetto a 755,2 milioni di fine 2024 e 691,2 milioni a fine giugno.
Anche nel terzo trimestre, l'esclusione dello stabilimento di Fanna dal perimetro di consolidamento ha causato una flessione delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, mentre la dinamica della domanda domestica ha dimostrato una sostanziale resilienza, grazie al favorevole sviluppo dell'edilizia nei mesi estivi, principalmente spinta dalla realizzazione dei progetti legati al PNRR. A parità di condizioni, infatti, le nostre consegne hanno registrato un andamento marginalmente positivo, mentre il settore del calcestruzzo preconfezionato ha continuato a crescere con tassi sostenuti. Anche i prezzi di vendita si sono confermati in lieve miglioramento anno su anno. Nei primi nove mesi, il fatturato si è dunque attestato a 591,0 milioni, in calo del 2,7% rispetto ai 607,6 milioni dello scorso anno, a seguito delle modifiche al perimetro di attività che hanno contribuito negativamente per 34,2 milioni. A parità di condizioni, il giro d'affari sarebbe aumentato del 3,1%.

Dopo la contrazione di inizio anno, le nostre vendite di cemento hanno lievemente recuperato terreno nei mesi estivi, ma il contesto di mercato resta piuttosto sfidante e ulteriormente aggravato dai recenti mutamenti intervenuti nel panorama competitivo. Si è protratto il rallentamento della domanda in Texas, dove anche il maltempo ha limitato le consegne nel mese di agosto e i volumi di calcestruzzo preconfezionato hanno confermato la debolezza osservata nella prima parte dell'anno. I prezzi medi di vendita di cemento in valuta locale si sono mantenuti stabili anno su anno nei primi nove mesi del 2025 e il fatturato è stato quindi pari a 1.220,7 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto ai 1.294,8 milioni realizzati nello scorso esercizio. La svalutazione del dollaro ha contribuito negativamente alla traduzione dei risultati in euro: al netto dell'effetto cambio, infatti, la flessione sarebbe stata pari al 3,0%.
Nel trimestre estivo, i nostri volumi di vendita di cemento e calcestruzzo preconfezionato hanno continuato a rafforzarsi rispetto ai livelli particolarmente depressi dello scorso anno, anche grazie alla favorevole evoluzione delle esportazioni verso i paesi limitrofi. La domanda domestica, tuttavia, evidenzia una persistente debolezza del settore residenziale e commerciale, in parte compensata dal positivo sviluppo delle infrastrutture. I prezzi medi di vendita non hanno subito variazioni di rilievo durante l'estate, ma il confronto tra i primi nove mesi del 2025 e lo stesso periodo dell'anno precedente evidenzia una variazione sfavorevole. Di conseguenza, il fatturato complessivo a tutto settembre è stato pari a 609,1 milioni, in marginale aumento (+1,6%) rispetto ai 599,4 milioni del 2024.
L'andamento delle consegne si è confermato in miglioramento nel terzo trimestre, ma con tassi di crescita in decelerazione, scontando un più difficile confronto con il periodo precedente che aveva già beneficiato di un iniziale, seppur lieve, recupero. L'aumento dei volumi ha caratterizzato sia il settore del cemento che del calcestruzzo preconfezionato, anche grazie ad un più vivace flusso verso l'estero, mentre i prezzi medi di vendita risultano in peggioramento anno su anno. Guardando ai primi nove mesi, il fatturato ha registrato un incremento del 9,9%, attestandosi a 146,4 milioni (rispetto ai 133,2 milioni del 2024), nonostante la riduzione di perimetro nel calcestruzzo avvenuta ad inizio dello scorso anno abbia inciso negativamente per 2,5 milioni. A parità di perimetro, infatti, i ricavi sarebbero aumentati del 12,0%.
Dopo il deciso rafforzamento osservato nella prima parte dell'anno, in estate le vendite di cemento si sono ridotte a causa di un generalizzato rallentamento del mercato, accentuato dal confronto con una più dinamica evoluzione delle consegne nella seconda metà del 2024. Anche

il settore del calcestruzzo preconfezionato ha seguito un andamento simile, mentre i prezzi medi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel trimestre, ma inferiori al 2024 nel confronto periodo su periodo. Il fatturato dei primi nove mesi è risultato così pari a 152,8 milioni, in forte aumento (+19,6%) rispetto all'esercizio precedente (127,8 milioni), compreso l'effetto cambio favorevole (+1,5%). Al netto delle oscillazioni del tasso di cambio, il fatturato ha mostrato una crescita del 17,8%.
Nonostante un calo nelle consegne oltreconfine e un più aggressivo contesto competitivo, il mercato domestico si è mantenuto solido e di sostegno alle nostre vendite di cemento e calcestruzzo preconfezionato, permettendo di confermare lo sviluppo favorevole già rilevato nel primo semestre. Anche i prezzi medi di vendita risultano in lieve rafforzamento anno su anno. Il fatturato si è attestato a 165,3 milioni, in crescita del 7,3% rispetto ai 154,0 milioni del 2024. Le oscillazioni nella valuta locale hanno contribuito in maniera limitata alla conversione del risultato in euro (+1,0%), infatti, a parità di cambio il fatturato è aumentato del 6,3%.
In linea con il mercato, i volumi di vendita di cemento hanno dimostrato una buona resilienza in estate, anche se i dati più aggiornati sul trimestre indicano qualche segnale di rallentamento nell'attività edilizia del paese. A tutto settembre, pertanto, l'andamento delle consegne si è mantenuto in moderata crescita e i prezzi medi di vendita in valuta locale hanno registrato un lieve miglioramento nel trimestre. Nei primi nove mesi del 2025, l'inclusione delle attività brasiliane nel perimetro di consolidamento ha contribuito ai ricavi netti per 265,0 milioni. La svalutazione della valuta locale ha penalizzato la traduzione dei risultati in euro. Infatti, guardando al confronto pro-forma con lo scorso esercizio, il giro d'affari risulta in contrazione dell'8,3% rispetto ai 288,9 milioni del 2024; peraltro, a parità di tasso di cambio, i ricavi nei primi nove mesi sono stati superiori dell'1,7% a quelli dello stesso periodo 2024.
Il gruppo ha iniziato ad operare in questa regione in seguito all'acquisizione della quota di controllo in Gulf Cement Company, una società per azioni quotata alla Borsa Valori di Abu Dhabi, con sede nell'Emirato di Ras Al Khaimah. Dopo il successo dell'Offerta Pubblica di Acquisto, tali attività sono state incluse nel nostro perimetro di consolidamento a partire dal mese di maggio e, nel periodo in esame, hanno contribuito per 48,8 milioni al fatturato del gruppo.
Il management locale, che presidia le attività, riporta che i volumi di vendita sono diminuiti nel trimestre, chiudendo i primi nove mesi dell'anno in sostanziale parità rispetto quanto registrato

nel 2024. La variazione dei prezzi di vendita in valuta locale, invece, si è confermata marginalmente in aumento, portando i ricavi ad attestarsi a 240,2 milioni rispetto ai 226,4 milioni del 2024. Il risultato ha anche beneficiato delle fluttuazioni nel tasso di cambio (+3,5%), al netto delle quali il giro d'affari avrebbe realizzato un incremento del 2,5%
Nei primi nove mesi dell'anno, i volumi di vendita della nostra joint venture sono risultati ancora in contrazione rispetto ai livelli dello scorso anno, sebbene la chiusura del trimestre estivo sia stata caratterizzata da una qualche accelerazione delle consegne. Perdurano i timori sul generale andamento di mercato, così come il rallentamento nel segmento del calcestruzzo preconfezionato. I prezzi in valuta locale, invece, si sono confermati in rafforzamento anno su anno, mentre la svalutazione del peso messicano ha inciso negativamente (-12,9%) sulla traduzione dei risultati in euro. Il fatturato, riferito al 100% della joint venture, è così stato pari a 693,5 milioni di euro, in calo dell'11,8% rispetto ai 786,5 milioni realizzati nel 2024; a parità di cambio, il fatturato è rimasto stabile (-0,4%).
In tutti i mercati di presenza, le previsioni formulate in sede di pubblicazione dei risultati semestrali hanno trovato riscontro nel trimestre estivo e ci attendiamo che possano confermarsi anche negli ultimi mesi dell'esercizio.
Per l'anno in corso, infatti, restiamo ottimisti sulla resilienza della domanda domestica in Italia, che dovrebbe permettere un andamento organico delle consegne sostanzialmente stabile. Nonostante un contesto di mercato piuttosto sfidante, in Stati Uniti ci aspettiamo che il lieve rialzo osservato nel terzo trimestre possa protarsi anche in chiusura d'anno, senza però consentire un pieno recupero dei volumi rispetto ai livelli 2024. In Europa Centrale, invece, riteniamo ragionevole che la più impegnativa base di confronto possa limitare un'ulteriore espansione dei consumi; anche in Polonia l'accelerazione delle consegne di fine 2024 renderà più difficile il paragone nell'ultimo trimestre, sebbene la domanda domestica resti solida. In Repubblica Ceca non prevediamo significative variazioni nella dinamica finora registrata. Le ultimi stime ufficiali in America Latina sembrano ribadire un'evoluzione moderatamente positiva della domanda in Brasile, mentre, in Messico, crediamo che l'attuale rallentamento di mercato possa perdurare.
In conclusione, i dati consuntivati, così come le più recenti aspettative sul settore nelle regioni di riferimento, presentano uno scenario coerente con le indicazioni già fornite al mercato. Pertanto, alla luce delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento, riteniamo di poter confermare per l'intero esercizio 2025 la previsione di un margine operativo lordo ricorrente compreso tra 1.100 - 1.200 milioni.

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Nel periodo dal 1 gennaio al 30 settembre 2025 non sono stati emessi prestiti obbligazionari.
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Buzzi utilizza nell'informativa finanziaria alcuni indicatori alternativi di performance che, pur essendo molto diffusi, non sono definiti o specificati dai principi contabili. Di seguito la definizione di quelli compresi nella presente informativa:
Posizione finanziaria netta: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria e corrisponde alla differenza tra le passività e le attività finanziarie, sia a breve sia a lungo termine. Quindi, comprende tutte le passività o attività fruttifere d'interesse e quelle a esse collegate, quali gli strumenti finanziari derivati e i ratei.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Elisa Bressan, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Casale Monferrato, 5 novembre 2025
Contatti societari: Segreteria Investor Relations Ileana Colla Tel. +39 0142 416 404
Email: [email protected]
Internet: www.buzzi.com


| Consolidated figures | Jan-Sep 2025 | Jan-Sep 2024 | 25/24 | |
|---|---|---|---|---|
| Cement sales | t/000 | 23,739 | 18,843 | +26.0% |
| Ready-mix concrete sales | m3 /000 |
7,440 | 7,154 | +4.0% |
| Net sales | €/m | 3,406 | 3,184 | +7.0% |
| Sep 25 | Dec 24 | Change | ||
| Positive net financial position | €/m | 974 | 755 | 218 |
The Board of Directors of Buzzi SpA has met today to examine the economic performance of the group during the first nine months of 2025 as well as the net financial position at the end of September.
In the third quarter, our cement sales continued to show a strong increase compared with the previous year, essentially driven by the net positive contribution from changes in the scope of consolidation that took place since the end of 2024. It should be recalled that in October last year, Buzzi acquired the remaining 50% stake in its Brazilian joint venture and disposed of its assets in Ukraine. In January 2025, the execution of the strategic partnership agreement in the Alpe-Adria region with the Austrian group Wietersdorfer resulted in the deconsolidation of the Fanna plant in Italy, while during the first half of the year, Buzzi entered the United Arab Emirates market through the acquisition of a controlling interest in Gulf Cement Company.
However, even excluding these effects, the group's deliveries showed a moderately positive performance in both cement and ready-mix concrete. As a matter of fact, volumes continued to recover in Central Europe; in the United States, demand showed a slight improvement, while lower shipments in Russia and a more challenging comparison base in Poland led to slower

deliveries in Eastern Europe. At consolidated level, in the first nine months of the year, sales volumes increased by 26.0% for cement and 4.0% for ready-mix concrete, while average selling prices remained broadly stable over the quarter.
Looking at the macroeconomic environment, the latest analysis from the International Monetary Fund highlighted that the impact of US tariffs on the global economy remains limited. The private sector responded promptly, front-loading imports in the first half of the year and reorganizing supply chains to redirect trade flows toward new destinations. Moreover, the conclusion of several agreements between the United States and other countries helped to ease market uncertainty, while the overall reaction of the rest of the world remained moderate, allowing the international trading system to stay broadly open. The ongoing conflicts in Ukraine and the Middle East continued to weigh on the macroeconomic outlook. However, despite tighter US sanctions and infrastructure damage in Russia, oil prices declined again during the quarter, reflecting subdued demand trends. A similar pattern was seen in Europe, where natural gas prices also fell over the summer. These developments allowed for an upward revision of global growth forecasts, now estimated at 3.2% for 2025. Nonetheless, risks related to restrictions on international trade may gradually intensify, potentially leading to higher costs for consumers and a stabilization of trade flows along alternative routes.
In the United States, several factors are delaying the full transmission of current policies, shaping a complex economic environment. Restrictions on immigration, as a matter of fact, are gradually reducing the availability of labor. However, the cyclical slowdown in demand has so far partly offset this contraction, resulting in a rather fragile balance in the labor market. Investment activity has shown broad-based weakness, particularly in the commercial and residential construction sectors, though this has been partly masked by a sharp increase in spending on machinery and intellectual property, especially in industries linked to artificial intelligence. Financial conditions, supported by the depreciation of the US dollar, have provided additional stimulus to domestic activity. Despite inflation rising again (2.9% in August), the Federal Reserve decided to ease monetary policy in September with the aim of supporting employment. The latest projections therefore point to a 2% increase of GDP in 2025.
In the euro area, available data for the third quarter indicate modest economic expansion, driven mainly by the services sector and a still solid, but cooling, labor market. Household spending showed signs of improvement, and the confidence climate, despite marked volatility, strengthened over the summer months. In contrast, investment indicators continue to point to persistent fragility. Inflation stabilized at levels broadly in line with monetary policy targets, prompting the European Central Bank to keep reference interest rates unchanged during the period under review. Despite progress on the trade front with the United States, currency

appreciation, elevated market uncertainty and intensifying international competition continue to weigh on growth prospects, particularly in the manufacturing sector. As a result, euro area GDP is projected to grow by 1.2% in 2025.
In Italy, after the spring slowdown, GDP returned to a marginal recovery in the third quarter, supported by a rebound in the services sector and strong performance in the construction industry. Household disposable income increased, but a climate of heightened uncertainty has led to widespread caution in consumption, which remains subdued. Investment, on the other hand, strengthened further, driven by easier financing conditions as well as ongoing fiscal policies and other measures linked to the National Recovery and Resilience Plan (PNRR). Employment stabilized, as did inflation, which closed the quarter at 1.6%. Based on these developments, the most recent forecasts indicate GDP growth of around 0.5% for 2025.
As regards emerging economies, in Brazil, economic activity is projected to weaken during the summer quarter, although it remains supported by resilience in the agricultural and construction sectors. Core inflation has risen, and the most recent projections indicate GDP growth of 2.1% for 2025. In Mexico, by contrast, the combined effect of tariffs, limited public spending, and stagnant investment has weighed on economic activity over the period under review.
In this context, our cement and clinker sales in the first nine months of 2025 reached 23.7 million tons, well above versus 18.8 million tons in the previous year. Ready-mix concrete output also expanded, reaching 7.4 million cubic meters (7.2 million in 2024). Consolidated net sales therefore amounted to €3,406.2 million, up 7.0% from €3,184.3 million in 2024. The foreign exchange effect had a negative impact of €23.4 million, while the aforementioned changes in the consolidation scope contributed an increase in turnover of €205.7 million. Excluding these changes, net sales would have grown by 1.2%.
Net sales breakdown by geographical area is as follows.

| million euro | Jan-Sep 2025 | Jan-Sep 2024 | ∆ % | ∆ % lfl |
|---|---|---|---|---|
| Italy | 591.0 | 607.6 | -2.7 | +3.1 |
| United States of America | 1,220.7 | 1,294.8 | -5.7 | -3.0 |
| Germany | 609.1 | 599.4 | +1.6 | +1.6 |
| Luxembourg and Netherlands | 146.4 | 133.2 | +9.9 | +12.0 |
| Poland | 152.8 | 127.8 | +19.6 | +17.8 |
| Czech Republic and Slovakia | 165.3 | 154.0 | +7.3 | +6.3 |
| Brazil | 265.0 | - | n.s. | n.s. |
| United Arab Emirates | 48.8 | - | n.s. | n.s. |
| Ukraine | - | 71.3 | n.s. | n.s. |
| Russia | 240.2 | 226.4 | +6.1 | +2.5 |
| Eliminations | (33.0) | (30.2) | +0.0 | +0.0 |
| 3,406.2 | 3,184.3 | +7.0 | +1.2 | |
| Mexico (100%) | 693.5 | 786.5 | -11.8 | -0.4 |
The positive net financial position at the end of the period amounts to €973.6 million, versus €755.2 million at 2024 year-end and €691.2 million at the end of June.
Also in the third quarter, the exclusion of the Fanna plant from the consolidation scope led to a decline in our hydraulic binders and clinker sales, while domestic demand showed substantial resilience, supported by favorable developments in the construction sector during the summer months, mainly driven by projects linked to the PNRR. On a like-for-like basis, as a matter of fact, our deliveries recorded a slightly positive trend, while the ready-mix concrete segment continued to grow at a solid pace. Selling prices also showed a slight year-on-year improvement. In the first nine months, net sales amounted to €591.0 million, down 2.7% compared to €607.6 million last year, due to changes in the scope of activities which negatively impacted by €34.2 million. On a like-for-like basis, turnover would have increased by 3.1%.
After the contraction at the beginning of the year, our cement sales slightly recovered during the summer months, but the market environment remains rather challenging and has been further exacerbated by recent changes in the competitive landscape. The slowdown in demand in Texas continued, where adverse weather also limited deliveries in August, and ready-mix concrete volumes confirmed the weakness observed in the first part of the year. Average selling prices of cement in local currency remained stable year-on-year in the first nine months of 2025, and net sales amounted to €1,220.7 million, down 5.7% compared to €1,294.8 million in the previous year.

The depreciation of the dollar negatively affected the translation of results into euro: excluding the currency effect, the decrease would have been 3.0%
During the summer quarter, our sales volumes of cement and ready-mix concrete continued to strengthen compared to the particularly low levels of last year, also supported by the favorable trend in exports to neighboring countries. Domestic demand, however, continues to show persistent weakness in the residential and commercial sectors, partly offset by the positive development of infrastructure. Average selling prices remained largely unchanged over the summer, but the comparison between the first nine months of 2025 and the same period of the previous year shows an unfavorable change. As a result, total revenue through September amounted to €609.1 million, slightly increasing (+1.6%) compared to €599.4 million in 2024.
Sales performance continued to improve in the third quarter, although growth rates slowed down, reflecting a more challenging comparison with the previous period, which had already benefited from an initial, albeit modest, recovery. The increase in volumes affected both the cement and ready-mix concrete sectors, thanks also to stronger export flows, while average selling prices declined year on year. Over the first nine months, net sales increased by 9.9%, reaching €146.4 million (compared with €133.2 million in 2024), although the reduction in the scope of consolidation of ready-mix concrete occurred at the beginning of last year had a negative impact of €2.5 million. On a like-for-like basis, revenue would have increased by 12.0%.
After the strong growth recorded in the first part of the year, cement sales declined during the summer due to a general market slowdown, further accentuated by comparison with the more dynamic performance of deliveries in the second half of 2024. The ready-mix concrete sector followed a similar trend, while average selling prices remained essentially stable over the quarter, but lower than in 2024 on a year-over-year basis. As a result, net sales for the first nine months amounted to €152.8 million, sharply increasing (+19.6%) compared with the previous year (€127.8 million), including the favorable foreign exchange effect (+1.5%). Excluding exchange rate fluctuations, net sales showed 17.8% growth.
Despite a decline in cross-border deliveries and a more competitive market environment, the domestic market remained solid and supportive of our cement and ready-mix concrete sales, allowing us to confirm the favorable trend already observed in the first half of the year. Average selling prices also showed a slight year-on-year improvement. Net sales amounted to €165.3

million, up 7.3% compared with €154.0 million in 2024. Fluctuations in the local currency had only a limited impact on the translation of results into euro (+1.0%); at constant exchange rates, net sales increased by 6.3%.
In line with the market, cement sales volumes showed good resilience over the summer, although the most recent quarterly data indicate some signs of a slowdown in the country's construction activity. As of September, deliveries therefore maintained a moderate growth trend, and average selling prices in local currency recorded a slight improvement during the quarter. In the first nine months of 2025, the inclusion of Brazilian operations within the consolidation scope contributed €265.0 million to the turnover. The depreciation of the local currency adversely affected the translation of results into euro. On a pro forma basis compared to the previous year, net sales decreased by 8.3% from €288.9 million in 2024; however, at constant exchange rates, in the first nine months they were 1.7% higher than the ones of the same period 2024.
The group began operating in this region following the acquisition of the controlling stake in Gulf Cement Company, a public joint-stock company listed on the Abu Dhabi Securities Exchange and based in the Emirate of Ras Al Khaimah. After the successful completion of the Public Tender Offer, these operations were included in our consolidation scope starting from May and contributed €48.8 million to the group's revenue during the reporting period.
The local management presiding over the business states that sales volumes decreased during the quarter, closing the first nine months of the year roughly in line with 2024 levels. Sales prices in local currency, however, showed a slight increase, bringing net sales to €240.2 million compared to €226.4 million in 2024. The result also benefited from exchange rate fluctuations (+3.5%); excluding this effect, revenue would have increased by 2.5%.
In the first nine months of the year, sales volumes of our joint venture remained below last year's levels, although the end of the summer quarter was marked by some acceleration in deliveries. Concerns about the overall market trend persist, as does the slowdown in the ready-mix concrete segment. Local currency prices, however, continued to strengthen year on year, while the depreciation of the Mexican peso had a negative impact (-12.9%) on the translation of results into euro. Net sales, with reference to 100% of the joint venture, amounted to €693.5 million, down 11.8% compared to €786.5 million in 2024; on a constant currency basis, net sales remained essentially stable (-0.4%).

In all the markets where the company operates, the forecasts made at the time of the half-year results publication were confirmed during the summer quarter, and we expect them to hold through the final months of the year.
For the current year, overall, we remain optimistic about the resilience of domestic demand in Italy, which should allow for a substantially stable organic trend in deliveries. Despite a rather challenging market environment, in the United States we expect the slight increase observed in the third quarter to continue through year-end, although it will not allow for a full recovery of volumes compared to 2024 levels. On the contrary, in Central Europe, the more demanding comparison base is likely to limit further growth in consumption; similarly, in Poland, the acceleration in deliveries at the end of 2024 will make benchmarking in the final quarter more challenging, although domestic demand remains solid. In the Czech Republic, no significant changes are expected in the trend observed so far. The latest official estimates in Latin America indicate a moderately positive evolution of demand in Brazil, while in Mexico, we believe the current market slowdown may persist.
In conclusion, the actual results, together with the most recent industry expectations in the regions of operation, present a scenario consistent with the guidance previously provided to the market. Therefore, in light of the changes occurred in the scope of consolidation, we believe we can confirm, for the full year 2025, the forecast of a recurring EBITDA in the range of €1,100– 1,200 million.
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In the period from January 1 to 30 September 2025, no new bonds were issued.
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Buzzi uses in its financial disclosure some alternative performance measures that, although widespread, are not defined or specified by the accounting principles. Set out below is the definition of the measures which have been used in this disclosure.
Net financial position: it is a measure of the capital structure determined by the difference between financial liabilities and assets, both short and long term; under such items are included

all interest-bearing liabilities or assets and those connected to them, such as derivatives and accruals.
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The manager responsible for preparing the company's financial reports, Elisa Bressan, declares, pursuant to paragraph 2 of Article 154 bis of the Consolidated Law on Finance, that the accounting information contained in this press release corresponds to the document results, books and accounting records.
Casale Monferrato, 5 November 2025
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