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Intesa Sanpaolo

Notice of Dividend Amount Oct 31, 2025

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Distribuzione da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2025 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Consiglio di Amministrazione 31 ottobre 2025

Questo documento contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come "è possibile," "si dovrebbe," "si prevede," "ci si attende," "si stima," "si ritiene," "si intende," "si progetta," "obiettivo" oppure dall'uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall'uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.

A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.

Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data di approvazione del presente documento. Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l'osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.

Distribuzione da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2025 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Sommario

Cariche Sociali 7
Relazione degli Amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi
dell'art. 2433-bis del Codice Civile
Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi
I risultati economici
Gli aggregati patrimoniali
Il presidio dei rischi
Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2025
Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso
11
14
22
32
34
37
Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 30 giugno 2025 predisposto ai sensi
dell'art. 2433-bis del Codice Civile
Schemi Contabili
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
42
44
45
46
48
Note illustrative
Criteri di redazione e politiche contabili
51
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 55
Allegati 57

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente Gian Maria GROS-PIETRO

Vice Presidente Paola TAGLIAVINI

Consigliere delegato e Chief Executive Officer Carlo MESSINA (a)

Consiglieri Maura CAMPRA (*)

Guido CELONA Franco CERUTI

Roberto FRANCHINI (**)

Anna GATTI

Paolo Maria Vittorio GRANDI

Liana LOGIURATO Fabrizio MOSCA (*)

Riccardo Secondo Carlo MOTTA (*)

Luciano NEBBIA Bruno Maria PARIGI Pietro PREVITALI

Maria Alessandra STEFANELLI

Mariarosaria TADDEO Mariella TAGLIABUE (*) Maria Angela ZAPPIA

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Elisabetta STEGHER

Società di Revisione EY S.p.A.

(a) Direttore Generale

(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

(**) Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

Relazione degli Amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi

Il Piano d'Impresa 2022-2025 ha confermato l'impegno del Gruppo per una creazione di valore crescente e sostenibile nell'arco di Piano ed una solida distribuzione di valore, prevedendo un dividend payout pari al 70% del risultato netto contabile consolidato per ciascun anno del Piano nonché ritorni di capitale addizionali per gli azionisti attraverso operazioni di buyback, ovvero acquisti di azioni proprie finalizzati al loro annullamento. Il primo di questi buyback, per complessivi 3,4 miliardi di euro, è stato realizzato in parte nel 2022 e completato nei primi mesi del 2023. Ad esso hanno fatto seguito ulteriori operazioni per 1,7 miliardi nel 2024 e per 2 miliardi nel 2025.

Nell'ambito della distribuzione di valore prevista, come già avvenuto per il quadriennio 2021-2024, anche nel 2025 il Consiglio di Amministrazione intende avvalersi della facoltà concessa dall'art. 29.5 dello Statuto Sociale di deliberare un acconto sui dividendi nei modi e nelle forme di legge.

L'art. 2433-bis del Codice Civile, commi 1 e 2, stabilisce che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita solo alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e deliberata dagli amministratori dopo il rilascio da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente e dopo la sua approvazione. È altresì previsto, al comma 3, che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

La distribuzione deve essere deliberata dagli amministratori sulla base di un prospetto contabile e di una relazione dai qual i risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

In merito alla quantificazione dell'importo dell'acconto sui dividendi, il comma 4 del citato articolo del Codice Civile stabilisce che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Le condizioni richieste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile risultano, nel caso di Intesa Sanpaolo S.p.A., integralmente soddisfatte. Lo Statuto, all'art. 29.5, prevede che Il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme di legge. Il Bilancio d'esercizio di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 31 dicembre 2024:

  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti;
  • è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY S.p.A. che ha rilasciato, in data 20 marzo 2025, un giudizio positivo;
  • è stato approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 29 aprile 2025.

La distribuzione dell'acconto è stata determinata sulla base del Prospetto contabile al 30 giugno 2025 di Intesa Sanpaolo S.p.A., predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards – Interpretations Committee (IFRS-IC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, utilizzati nella redazione del bilancio individuale al 31 dicembre 2024, al quale si rinvia per una più completa presentazione.

Il Prospetto contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 giugno 2025, dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 giugno 2025, dal Prospetto della redditività complessiva rilevata nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 giugno 2025, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 giugno 2025 e dalle relative Note illustrative.

I valori esposti sono confrontati con i corrispondenti valori riferiti al medesimo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale viene raffrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2024.

In merito alla quantificazione dell'acconto, si segnala che le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 giugno 2025 di Intesa Sanpaolo S.p.A. ammontano a 17.816 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile è pari a 3.889 milioni di euro, calcolato considerando tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

Ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice Civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pertanto pari a 3.889 milioni di euro.

Voce

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.

(milioni di euro) Utile di Intesa Sanpaolo S.p.A. del periodo 1° gennaio - 30 giugno 2025 4.232 Quota dell'utile di periodo da destinare a Riserva legale (a) - Quota dell'utile di periodo non distribuibile ai sensi dell'art. 6, c. 1, lett. a), del D.Lgs. n. 38/2005 343 Utile di periodo disponibile 3.889 Riserve disponibili 17.816

(a) La Riserva legale, pari a 2.125 milioni al 30 giugno 2025, rappresenta oltre il 20% del Capitale sociale.

(b) In seguito all'annullamento di tutte le azioni proprie acquistate in esecuzione del programma di buyback - comunicato al mercato il 26 maggio 2025, avviato il 2 giugno e concluso il 17 ottobre 2025 - il numero di azioni costituenti il capitale sociale è sceso a 17.413.389.613 a fronte di un capitale sociale rimasto invariato a 10.368.870.930,08 euro.

Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, Cod.Civ.) 3.889 Acconto dividendo proposto 3.239 Acconto dividendo proposto per azione (centesimi di euro) (b) 18,60

Si ricorda che l'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2025 ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) per un esborso massimo di 2 miliardi di euro ed un quantitativo non superiore a 1.000.000.000 di azioni – in linea con l'autorizzazione in proposito ricevuta dalla Banca Centrale Europea – con esecuzione degli acquisti ed annullamento delle azioni entro il 24 ottobre 2025. I relativi acquisti hanno preso avvio il 2 giugno 2025 e si sono conclusi il 17 ottobre 2025. Nel periodo sono state complessivamente acquistate n. 390.280.888 azioni, pari a circa il 2,19% del capitale sociale, ad un prezzo medio di acquisto pari a 5,1245 euro per azione, per un controvalore totale di 1.999.999.997,95 euro.

Le transazioni sono avvenute sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana per il tramite dell'intermediario terzo incaricato dell'esecuzione del programma, in piena indipendenza e senza alcun coinvolgimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, secondo le modalità e nei termini autorizzati dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2025.

L'annullamento delle azioni è avvenuto in data 22 ottobre 2025. A fronte di un capitale sociale rimasto invariato a 10.368.870.930,08 euro, le azioni ordinarie prive di valore nominale che lo compongono sono diminuite da n. 17.803.670.501 a n. 17.413.389.613. Lo Statuto sociale aggiornato in seguito a tale annullamento è stato depositato ed iscritto presso il Registro delle Imprese di Torino rispettivamente in data 27 e 29 ottobre 2025.

Alla luce di quanto sopra, l'acconto sui dividendi relativi all'esercizio 2025 verrà assegnato ad ognuna delle n. 17.413.389.613 azioni ordinarie che alla data del presente documento costituiscono il capitale sociale di Intesa Sanpaolo S.p.A.

Tenuto conto che le condizioni sopracitate previste dai commi da 1 a 3 dell'art. 2433-bis del Codice Civile risultano soddisfatte ed in considerazione:

  • a) dell'evoluzione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Intesa Sanpaolo S.p.A. nei primi sei mesi del 2025, così come illustrata nei successivi capitoli della presente Relazione, unitamente alle informazioni incluse nel capitolo "Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2025",
  • b) dell'andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi dell'esercizio 2025,
  • c) di quanto indicato nel capitolo "Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso",

il Consiglio di Amministrazione intende distribuire – nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433-bis del Codice Civile – un acconto sui dividendi complessivamente pari a 3.238.890.468,02 euro, risultante da un importo unitario di 18,60 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria, al lordo delle ritenute di legge, che verrà pagato alla prima data utile, ossia il 26 novembre 2025 (con stacco cedole il 24 novembre e record date il 25 novembre).

Si precisa che alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date del 25 novembre 2025 non spetta l'acconto sui dividendi e l'importo corrispondente verrà girato a Riserva Straordinaria.

A fronte della distribuzione dell'acconto sui dividendi in parola, i coefficienti patrimoniali del Gruppo Intesa Sanpaolo – sia quelli segnalati al 30 settembre 2025 sia quelli attesi a fine anno – si mantengono ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza e in particolare il Common Equity Tier 1 Ratio, che rispetta ampiamente anche l'obiettivo superiore al 12% fissato dal Gruppo nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025. Inoltre, non sussistono raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino alla distribuzione dell'acconto sui dividendi.

***

Nei capitoli che seguono vengono illustrati gli andamenti economici e patrimoniali di Intesa Sanpaolo S.p.A. nel primo semestre del 2025.

Per lo scenario di riferimento, nonché per il presidio dei principali aspetti di rischio correlati al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si fa rinvio al capitolo iniziale della Relazione intermedia sulla gestione contenuta nell'informativa semestrale consolidata al 30 giugno 2025, pubblicata sul sito istituzionale del Gruppo (www.group.intesasanpaolo.com).

Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi

Nel medesimo capitolo trovano altresì illustrazione gli altri eventi rilevanti che nel periodo hanno interessato Intesa Sanpaolo, ed in particolare: le deliberazioni dell'Assemblea del 29 aprile 2025, con il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2025-2027, la sottoscrizione ed il perfezionamento della partnership industriale nel noleggio operativo di beni strumentali con Grenke AG, nonché il rilascio del benestare ad alcune operazioni societarie, quali la fusione per incorporazione della banca rumena First Bank S.A. in Banca Comerciala Intesa Sanpaolo Romania S.A. (Intesa Sanpaolo Bank Romania) e la fusione transnazionale per incorporazione di Intesa Sanpaolo Bank Ireland Plc in Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg S.A. È inoltre presente un aggiornamento sull'ormai prossimo completamento del Piano d'Impresa 2022-2025, nel cui ambito trova concretizzazione anche l'impegno del Gruppo in termini di ESG e sostenibilità.

Ai fini di una migliore comprensione dell'evoluzione della gestione di Intesa Sanpaolo nel periodo in esame, nei commenti andamentali semestrali vengono utilizzati aggregati ed indicatori configurabili quali "Indicatori Alternativi di Performance". Per una definizione degli stessi e delle relative modalità di costruzione si rimanda allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione che accompagna il Bilancio consolidato 2024, confermando che nel presente documento non sono state apportate modifiche agli indicatori utilizzati.

I risultati economici

Premessa

Di seguito si riportano il Conto economico e lo Stato patrimoniale riclassificati al 30 giugno 2025 della Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A., corredati da un sintetico commento dei risultati economici e degli aggregati patrimoniali.

Aspetti generali

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, il Conto economico viene esposto secondo uno schema riclassificato sintetico. Al fine di garantire un raffronto in termini omogenei, i dati economici riferiti ai periodi precedenti vengono riesposti, ove necessario e se materiali, soprattutto in relazione alle variazioni intervenute nel perimetro di riferimento. Tale omogeneizzazione avviene tramite dati "riesposti", che accolgono/escludono i valori delle società entrate/uscite nel/dal perimetro di riferimento.

In proposito si rammenta che, nell'ambito della più ampia progettualità di creazione di una banca digitale prevista dal Piano d'Impresa 2022 – 2025 del Gruppo Intesa Sanpaolo, con efficacia giuridica 18 marzo 2024, è stato perfezionato il conferimento del secondo ramo d'azienda da Intesa Sanpaolo a Isybank S.p.A., con esecuzione della relativa wave di migrazione che ha interessato circa 78 mila clienti, per circa 436 milioni di raccolta diretta.

Stante l'esigua materialità degli impatti economici correlati, non sono state effettuate riesposizioni dei dati dell'esercizio a confronto.

Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni di voci effettuate nel Conto economico riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:

  • − i dividendi relativi a partecipazioni valutate al patrimonio netto, nonché quelli incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli, che sono riallocati nella voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value;
  • − i differenziali su derivati, classificati nel portafoglio di negoziazione, stipulati a copertura di operazioni in divisa, che, in funzione della stretta correlazione esistente, sono ricondotti tra gli interessi netti;
  • − le commissioni periodiche su rapporti di conto corrente con saldi attivi applicate alla clientela (ad esclusione del segmento clientela retail e PMI), in coerenza con quanto previsto dai fogli informativi, che vengono ricondotte nell'ambito degli interessi netti, in quanto volte a rifondere il costo finanziario sostenuto dalla Banca;
  • − il Risultato netto dell'attività di negoziazione, il Risultato netto dell'attività di copertura, il Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico nonché gli utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione o riacquisto di passività finanziarie, che sono riallocati nell'unica voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value, ad eccezione degli eventuali importi relativi a rettifiche di valore di quote di finanziamenti obbligatoriamente valutati al fair value che, in quanto attinenti a misurazioni di posizioni creditizie, vengono ricondotti nell'ambito della voce Rettifiche di valore nette su crediti per consentire una rappresentazione unitaria delle rettifiche di valore riferite alla medesima posizione;
  • − la quota del premio all'emissione dei certificates riconosciuta alle reti per il loro collocamento, che viene riclassificata dal Risultato netto dell'attività di negoziazione e dal Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico alle Commissioni nette;
  • − i recuperi di spese e di imposte indirette, che sono portati a riduzione delle Spese amministrative, anziché essere evidenziati tra gli Altri proventi (oneri) operativi netti;
  • − gli oneri relativi ad alcuni sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive del Gruppo, ove finanziati attraverso i ricavi commissionali generati dalle reti stesse sulla base di criteri di quantificazione di carattere deterministico correlati ai suddetti ricavi, che vengono riclassificati dalle Spese del personale alle Commissioni passive, in analogia al trattamento contabile previsto per i sistemi di incentivazione dei consulenti finanziari non dipendenti;
  • − gli Utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (finanziamenti e titoli di debito rappresentativi di finanziamenti), che sono appostati tra le Rettifiche di valore nette su crediti;
  • − le Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, gli effetti economici delle modifiche contrattuali nonché gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate, ricondotti nell'ambito dell'unica voce Rettifiche di valore nette su crediti. La voce include anche gli eventuali importi relativi a rettifiche di valore per rischio creditizio di quote di finanziamenti obbligatoriamente valutati al fair value che, in quanto attinenti a misurazioni di posizioni creditizie, vengono ricondotti nell'ambito della voce Rettifiche di valore nette su crediti per consentire una rappresentazione unitaria delle rettifiche di valore riferite alla medesima posizione;
  • − il rientro del time value del Trattamento di fine rapporto del personale e dei Fondi per rischi ed oneri, che è ricondotto tra gli Interessi netti, in quanto il fenomeno deriva direttamente dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato, in assenza di variazioni nella previsione dei flussi futuri attesi, coerentemente con il trattamento del time value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • − le Rettifiche di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti e le rettifiche di valore per deterioramento di partecipazioni nonché di attività materiali ed immateriali (inclusi gli

immobili e altri beni, anche derivanti dall'attività di escussione di garanzie o di acquisto in asta e destinati alla vendita sul mercato nel prossimo futuro), che sono riclassificate alla voce Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività, la quale recepisce dunque – oltre agli accantonamenti per rischi ed oneri diversi da quelli relativi a impegni e garanzie – gli effetti valutativi delle attività diverse dai crediti, con la sola eccezione delle svalutazioni delle attività intangibili che confluiscono, al netto degli effetti fiscali, nella voce Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili;

  • − gli utili (perdite) realizzati su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti, su partecipazioni e su altri investimenti, che vengono riclassificati alla voce Altri proventi (oneri) netti. La voce recepisce dunque sinteticamente, oltre ai proventi ed oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, gli effetti da realizzo delle attività diverse dai crediti. Fanno eccezione gli utili (perdite) realizzati su titoli di debito che, in considerazione del modello di business che prevede una gestione strettamente correlata con gli altri strumenti finanziari, vengono ricondotti nell'ambito del Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value;
  • − l'onere corrisposto da Intesa Sanpaolo al Fondo Nazionale di Risoluzione nell'ambito dell'accordo transattivo sottoscritto nel maggio 2024 da Intesa Sanpaolo (quale incorporante della ex UBI Banca) e dalla Banca d'Italia (in qualità di ente gestore del Fondo Nazionale di Risoluzione) - volto a disciplinare un aspetto del contratto sottoscritto il 18 gennaio 2017 tra UBI Banca e il Fondo Nazionale di Risoluzione per la cessione dal Fondo a UBI Banca dell'intero capitale sociale di Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti S.p.A. - che è stato ricondotto dalla voce Altri oneri/proventi di gestione ad Imposte sul reddito;
  • − gli Oneri di integrazione e di incentivazione all'esodo del personale, che sono riclassificati, al netto dell'effetto fiscale, a voce propria dalle voci Spese del personale, Spese amministrative e da altre voci di conto economico;
  • − gli Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione che, al netto dell'effetto fiscale, sono ricondotti a voce propria. Essi normalmente rappresentano le quote di ammortamento, nonché eventuali svalutazioni, delle attività e passività finanziarie e delle immobilizzazioni materiali e immateriali oggetto di valutazione al fair value nell'ambito dell'applicazione del principio IFRS 3;
  • − i Tributi e gli altri oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e assicurativo, quest'ultimo in relazione all'onere di contribuzione al Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita, che sono ricondotti, al netto delle imposte, alla specifica voce;
  • − le Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo, che sono esposte al netto delle imposte.

Conto economico riclassificato

30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Interessi netti 5.240 5.641 -401 -7,1
Commissioni nette 2.938 2.842 96 3,4
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 410 -40 450
Altri proventi (oneri) operativi netti 1.881 1.421 460 32,4
Proventi operativi netti 10.469 9.864 605 6,1
Spese del personale -2.444 -2.486 -42 -1,7
Spese amministrative -958 -982 -24 -2,4
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali -581 -548 33 6,0
Costi operativi -3.983 -4.016 -33 -0,8
Risultato della gestione operativa 6.486 5.848 638 10,9
Rettifiche di valore nette su crediti -559 -539 20 3,7
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -139 -26 113
Altri proventi (oneri) netti 30 12 18
Utile (Perdita) delle attività operative cessate - - - -
Risultato corrente lordo 5.818 5.295 523 9,9
Imposte sul reddito -1.463 -1.432 31 2,2
Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) -78 -69 9 13,0
Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) -29 -35 -6 -17,1
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle
imposte)
-4 -231 -227 -98,3
Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle
partecipazioni di controllo (al netto delle imposte)
-12 -11 1 9,1
Risultato netto 4.232 3.517 715 20,3

Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di riferimento.

Il conto economico del primo semestre 2025 di Intesa Sanpaolo S.p.A. si è chiuso con un utile netto di 4.232 milioni, rispetto ai 3.517 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente (+715 milioni; +20,3%) e il risultato corrente lordo, pari a 5.818 milioni, segna un incremento di 523 milioni (+9,9%) rispetto ai 5.295 milioni di giugno 2024.

Risultato netto

La variazione del risultato netto del primo semestre 2025 rispetto ai primi sei mesi del 2024 è attribuibile alle seguenti determinanti:

  • − all'incremento dei Proventi operativi netti per 605 milioni (+6,1%), riconducibile ai maggiori Altri proventi operativi netti (+460 milioni; +32,4%), prevalentemente Dividendi (+452 milioni, +35,4%), e al maggior contributo positivo del Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value (+450 milioni) e delle Commissioni nette (+96 milioni; +3,4%), che hanno compensato il minor apporto degli Interessi netti (-401 milioni; -7,1%);
  • − alla contrazione dei Costi operativi per 33 milioni (-0,8%), al cui interno si rileva l'incremento dell'Ammortamento di immobilizzazioni immateriali e materiali (+33 milioni; +6%), cui si contrappone il calo delle Spese del personale (-42 milioni; -1,7%) e delle Spese amministrative (-24 milioni; -2,4%);
  • − a maggiori Rettifiche di valore nette su crediti per 20 milioni (+3,7%);
  • − a maggiori Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività per circa 113 milioni, di cui 32 milioni per maggiori Altri accantonamenti netti, 25 milioni per maggiori rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli al fair value con impatto sulla redditività complessiva e 56 milioni per maggiori Rettifiche di valore nette su altre attività;
  • − a maggiori Altri proventi netti per 18 milioni;
  • − all'effetto fiscale connesso alle predette variazioni;
  • − a maggiori Oneri di integrazione (al netto delle imposte) per 9 milioni;
  • − a minori oneri connessi agli Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 6 milioni;
  • − a minori Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) per 227 milioni;
  • − a maggiori Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte) per 1 milione.

Interessi netti

(milioni di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024 Variazioni
assolute %
Rapporti con clientela 5.106 6.104 -998 -16,3
Titoli in circolazione -1.988 -2.185 -197 -9,0
Intermediazione con clientela 3.118 3.919 -801 -20,4
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 749 750 -1 -0,1
Altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
116 92 24 26,1
Altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
921 814 107 13,1
Attività e passività finanziarie 1.786 1.656 130 7,9
Rapporti con banche -449 -514 -65 -12,6
Differenziali su derivati di copertura 76 -208 284
Altri interessi netti 709 788 -79 -10,0
Interessi netti 5.240 5.641 -401 -7,1

Gli Interessi netti, pari a 5.240 milioni, segnano un decremento di 401 milioni (-7,1%) rispetto al primo semestre 2024 (5.641 milioni).

Il contributo dell'intermediazione derivante dall'operatività con la clientela è stato pari a 3.118 milioni, in calo di 801 milioni rispetto a giugno 2024 (-20,4%), di cui -998 milioni sui rapporti con clientela, cui si contrappongono minori interessi passivi su titoli in circolazione per 197 milioni.

Gli interessi sulle attività e passività finanziarie si sono attestati a 1.786 milioni, in aumento di 130 milioni (+7,9%), per l'incremento dell'apporto delle altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+107 milioni) e delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (+24 milioni).

Gli interessi netti sui rapporti con banche, pari a -449 milioni, hanno registrato una flessione di 65 milioni (-12,6%). Si ricorda che la dinamica dei rapporti con banche incorpora anche gli effetti dell'evoluzione, in termini sia di consistenze che di tassi di interesse applicati, delle operazioni con BCE. Tali rapporti nel primo semestre del 2025 hanno riguardato essenzialmente il deposito a vista della liquidità disponibile, essendo stati progressivamente rimborsati nel corso dei primi due trimestri del 2024 i fondi ottenuti con le operazioni TLTRO.

In sensibile miglioramento i differenziali su derivati di copertura, pari a 76 milioni, rispetto ai -208 milioni di giugno 2024. Infine, gli altri interessi netti, inclusivi di quelli maturati sulle attività deteriorate, hanno mostrato un apporto positivo pari a 709 milioni, con un decremento di 79 milioni.

Commissioni nette

Voci 30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Garanzie rilasciate / ricevute 63 80 -17 -21,3
Servizi di incasso e pagamento 250 249 1 0,4
Conti correnti 554 567 -13 -2,3
Servizio Bancomat e carte di credito 146 167 -21 -12,6
Attività Bancaria Commerciale 1.013 1.063 -50 -4,7
Intermediazione e collocamento titoli 942 832 110 13,2
Intermediazione valute 2 2 - -
Gestioni patrimoniali 45 45 - -
Distribuzione prodotti assicurativi 436 412 24 5,8
Altre commissioni intermediazione / gestione 152 129 23 17,8
Attività di gestione, intermediazione e consulenza 1.577 1.420 157 11,1
Altre commissioni nette 348 359 -11 -3,1
Commissioni nette 2.938 2.842 96 3,4

Le Commissioni nette, pari a 2.938 milioni, risultano in aumento di 96 milioni (+3,4%) rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (2.842 milioni). La crescita ha interessato in particolare l'attività di gestione, intermediazione e consulenza (+157 milioni; +11,1%), cui si contrappone il calo dell'attività bancaria commerciale (-50 milioni; -4,7%) e delle altre commissioni nette (-11 milioni; -3,1%).

Nell'ambito dell'attività bancaria commerciale, si evidenziano minori commissioni su garanzie rilasciate e ricevute (-17 milioni), su servizio bancomat e carte di credito (-21 milioni) e su conti correnti (-13 milioni).

Relativamente all'attività di gestione, intermediazione e consulenza, la crescita è principalmente dovuta al maggior apporto dell'intermediazione e collocamento dei fondi (+95 milioni), del comparto titoli e derivati (+18 milioni), del comparto assicurativo (+24 milioni) e all'incremento delle altre commissioni di intermediazione e gestione (+23 milioni).

Infine, per quanto riguarda le altre commissioni nette il decremento di 11 milioni è principalmente dovuto a minori commissioni su finanziamenti e a minori altre commissioni residuali.

Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value

Voci 30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option -58 -539 -481 -89,2
Risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting -16 -3 13
Risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto
economico
169 149 20 13,4
Risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato
362 350 12 3,4
Risultato netto da riacquisto di passività finanziarie -47 3 -50
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 410 -40 450

Nel primo semestre 2025 il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value, positivo per 410 milioni, ha evidenziato un aumento di 450 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024.

La crescita è principalmente ascrivibile al miglioramento del risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option, passato da -539 milioni nel primo semestre 2024 a -58 milioni nello stesso periodo del 2025. L'aggregato ha beneficiato in particolare della gestione dei rischi finanziari connessi all'operatività in certificates valutati al fair value, anche in relazione alla discesa dei tassi di mercato.

Il risultato netto da attività valutate al fair value con impatto a conto economico, pari a +169 milioni (+20 milioni rispetto al 2024) prevalentemente per i titoli di capitale, ha contribuito positivamente come anche il risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato di +362 milioni (+12 milioni rispetto al 2024). Per contro, hanno contribuito negativamente il risultato netto da riacquisto di passività finanziarie di -47 milioni (-50 milioni rispetto al 2024) ed il risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting di -16 milioni (-13 milioni rispetto al 2024).

Altri proventi (oneri) operativi netti

Gli Altri proventi operativi netti si attestano a 1.881 milioni e si confrontano con i 1.421 milioni del primo semestre 2024, evidenziando un incremento di 460 milioni (+32,4%). L'aggregato include i dividendi da società partecipate e, per la parte residua, gli altri proventi netti di natura operativa. La variazione della voce è pressoché integralmente ascrivibile alla componente dividendi, in aumento di 452 milioni (+35,4%). In particolare, nel primo semestre 2025 sono stati contabilizzati dividendi per complessivi 1.730 milioni, a fronte dei 1.278 milioni di giugno 2024. Gli Altri proventi netti di natura operativa, pari a 151 milioni, evidenziano un incremento di 8 milioni rispetto al primo semestre 2024 (+5,1%).

Proventi operativi netti

Per effetto delle predette dinamiche, i Proventi operativi netti assommano a 10.469 milioni, segnando un incremento di 605 milioni (+6,1%) rispetto al saldo del primo semestre dell'esercizio precedente, che era stato pari a 9.864 milioni.

Costi operativi

Voci 30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Salari e stipendi 1.632 1.663 -31 -1,9
Oneri sociali 442 452 -10 -2,2
Altri oneri del personale 370 371 -1 -0,3
Spese del personale 2.444 2.486 -42 -1,7
Spese per servizi informatici 272 280 -8 -2,9
Spese di gestione immobili 103 122 -19 -15,6
Spese generali di funzionamento 163 156 7 4,5
Spese legali e professionali 86 92 -6 -6,5
Spese pubblicitarie e promozionali 43 44 -1 -2,3
Oneri per outsourcing verso società del Gruppo 14 13 1 7,7
Costi indiretti del personale 71 68 3 4,4
Altre spese 142 141 1 0,7
Imposte indirette e tasse 73 75 -2 -2,7
Recupero di spese ed oneri -9 -9 - -
Spese amministrative 958 982 -24 -2,4
Immobilizzazioni materiali 199 202 -3 -1,5
Immobilizzazioni immateriali 382 346 36 10,4
Ammortamenti 581 548 33 6,0
Costi operativi 3.983 4.016 -33 -0,8

I Costi operativi ammontano a 3.983 milioni, in leggero calo rispetto a giugno 2024 (-33 milioni; -0,8%), grazie alla riduzione delle spese del personale, che passano da 2.486 milioni a 2.444 milioni (-42 milioni; -1,7%) e delle altre spese amministrative, che scendono da 982 milioni a 958 milioni (-24 milioni; -2,4%), parzialmente compensata dagli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali, che si attestano a 581 milioni a fronte dei 548 milioni di giugno 2024 (+33 milioni; +6%).

Con specifico riferimento alle spese del personale, il calo di 42 milioni è ascrivibile principalmente ai risparmi derivanti dalle uscite per accordi e dalla dinamica degli accantonamenti di parte variabile che hanno più che compensato gli aumenti di natura contrattuale del periodo.

Per quanto attiene alle altre spese amministrative, il decremento di 24 milioni è ascrivibile principalmente alle spese di gestione degli immobili (per 19 milioni), correlate alle misure di contenimento dei consumi, al piano di accorpamento di alcune filiali e alla dismissione di alcuni immobili, alle spese per servizi informatici (per 8 milioni) e alle spese legali e professionali (per 6 milioni), parzialmente compensate dalla crescita delle spese generali di funzionamento (per 7 milioni).

Infine, l'incremento di 33 milioni degli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali è ascrivibile per 36 milioni alle attività immateriali, a seguito degli investimenti tecnologici incentrati sul software che proseguono il percorso di sviluppo già rilevato nel corso del precedente esercizio.

Risultato della gestione operativa

L'andamento dei proventi e degli oneri operativi sopra illustrato ha determinato un Risultato della gestione operativa di 6.486 milioni, che si raffronta con i 5.848 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente, evidenziando un incremento di 638 milioni, pari al +10,9%.

Il cost/income ratio di giugno 2025 si attesta al 38%, in decremento rispetto a giugno 2024 (40,7%).

Rettifiche di valore nette su crediti

Voci 30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Sofferenze -89 -96 -7 -7,3
Inadempienze probabili -351 -341 10 2,9
Crediti scaduti / sconfinanti -120 -198 -78 -39,4
Crediti Stage 3 -560 -635 -75 -11,8
di cui titoli di debito -3 -1 2
Crediti Stage 2 18 22 -4 -18,2
di cui titoli di debito -2 - 2 -
Crediti Stage 1 -1 38 -39
di cui titoli di debito 1 11 -10 -90,9
Rettifiche/Riprese nette su crediti -543 -575 -32 -5,6
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -6 -3 3
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo
a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
-10 39 -49
Rettifiche di valore nette su crediti -559 -539 20 3,7

Le Rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 559 milioni, in aumento di 20 milioni (+3,7%) rispetto a giugno 2024 (539 milioni).

La dinamica della voce si sostanzia principalmente in una variazione negativa per 39 milioni sui crediti in Stage 1 (1 milione di rettifiche a giugno 2025 contro 38 milioni di riprese nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente) e in minori riprese di valore nette per 4 milioni sui crediti in Stage 2.

Hanno altresì agito in negativo sia gli accantonamenti netti relativi a impegni e garanzie rilasciate con maggiori rettifiche per 49 milioni, sia maggiori perdite nette da modifiche contrattuali senza cancellazioni per 3 milioni.

Tali incrementi sono stati parzialmente compensati da minori rettifiche di valore nette per 75 milioni sui crediti non performing in Stage 3, quale risultante del calo delle rettifiche su crediti scaduti/sconfinanti (-78 milioni) e su sofferenze (-7 milioni), a fronte di un aumento su inadempienze probabili (+10 milioni).

A giugno 2025 l'incidenza dei crediti deteriorati lordi sul complesso dei crediti si attesta al 2,4%, in lieve aumento rispetto al dato di giugno 2024 (2,2%) e di dicembre 2024 (2,3%). Il costo del credito annualizzato, espresso dal rapporto tra rettifiche di valore nette e crediti netti, a giugno 2025 si attesta a 32 punti base e si confronta con un valore di giugno 2024 di 30 punti base, e con un valore dell'esercizio 2024 di 33 punti base.

A giugno 2025 la copertura sui crediti deteriorati si attesta al 48,7%. Nel dettaglio, le sofferenze hanno richiesto rettifiche nette per 89 milioni, in calo rispetto al dato di giugno 2024 (96 milioni), con un livello di copertura pari al 65,3%. Le rettifiche nette sulle inadempienze probabili, pari a 351 milioni, risultano in lieve incremento (+2,9%) rispetto ai 341 milioni registrati nel corrispondente periodo del 2024; la copertura su tali posizioni si attesta al 39,5%. Le rettifiche su crediti scaduti e sconfinanti ammontano a 120 milioni (198 milioni il dato del primo semestre 2024) e la loro copertura è pari al 24,9%. La copertura sulle posizioni forborne nell'ambito delle attività deteriorate è del 42,4%. Infine, la copertura sui finanziamenti in bonis si attesta allo 0,4% ed incorpora il rischio fisiologico sul portafoglio crediti.

Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività

(milioni di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024 Variazioni
assolute %
Altri accantonamenti netti -61 -29 32
Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati
al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-36 -11 25
Rettifiche di valore nette su altre attività -42 14 -56
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -139 -26 113

Gli Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività ammontano a 139 milioni e si confrontano con i 26 milioni di giugno 2024, con un incremento di 113 milioni. Attengono a stanziamenti a fronte di controversie legali e oneri diversi (61 milioni), a rettifiche di valore nette su titoli di debito valutati al costo ammortizzato non assimilabili a finanziamenti e su titoli di debito valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (36 milioni) e a rettifiche di valore nette su altre attività (42 milioni).

Altri proventi (oneri) netti

Gli Altri proventi (oneri) netti, che comprendono gli utili e le perdite su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti, su partecipazioni e su altri investimenti nonché gli altri proventi ed oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, a giugno 2025 si attestano a 30 milioni di proventi, a fronte di 12 milioni rilevati nel medesimo periodo del 2024.

Risultato corrente lordo

Il Risultato corrente lordo si attesta pertanto a 5.818 milioni, in incremento di 523 milioni (+9,9%) rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (5.295 milioni).

Imposte sul reddito

Le Imposte sul reddito calcolate sulle componenti che contribuiscono al risultato corrente lordo ammontano a -1.463 milioni, a fronte dei -1.432 milioni del periodo a confronto.

Oneri di integrazione e di incentivazione all'esodo (al netto delle imposte)

Gli Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) ammontano a -78 milioni e sono principalmente riferiti ad ammortamenti su beni materiali e immateriali (-66 milioni), spese per il personale (-9 milioni) e altre spese amministrative (-6 milioni). Si confrontano con i -69 milioni di giugno 2024, principalmente riconducibili ad ammortamenti su beni materiali e immateriali (-59 milioni), spese per il personale (-7 milioni) e altre spese amministrative (-4 milioni).

Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte)

Gli Effetti economici derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto dell'effetto fiscale) sono risultati pari a -29 milioni, a fronte di -35 milioni di giugno 2024. La voce comprende gli effetti economici riconducibili alle valutazioni di crediti, debiti, immobili e all'iscrizione di nuove attività immateriali attuata, in applicazione del principio contabile IFRS 3, in sede di rilevazione delle operazioni di acquisizione di partecipazioni e/o aggregati patrimoniali.

Tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte)

La voce include i tributi imposti da disposizioni legislative e/o finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e assicurativo e di conseguenza al di fuori del governo aziendale.

Al 30 giugno la voce (al netto dell'effetto fiscale) ammonta a 4 milioni e si confronta con i 231 milioni consuntivati a giugno 2024, che includevano 211 milioni di oneri riferibili al fondo nazionale di garanzia dei depositi per il quale era stato previsto un richiamo anticipato in vista del raggiungimento del livello obiettivo stabilito dallo statuto.

L'aggregato include 3 milioni ascrivibili al Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita e le svalutazioni del Fondo Atlante e di Italian Recovery Fund.

Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte)

Le Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto del relativo effetto fiscale) ammontano a -12 milioni, riferibili per -6 milioni alla svalutazione di talune partecipazioni di controllo e per -6 milioni ad uno stanziamento effettuato per fronteggiare i rischi indiretti a fronte della partecipazione detenuta in Pravex Bank Joint-Stock Company, in relazione al conflitto in corso, allo scopo di allineare i valori al contributo della partecipata al Bilancio di Gruppo. A giugno 2024 la voce ammontava a -11 milioni, essenzialmente riferibili alla svalutazione di talune partecipazioni di controllo.

Gli aggregati patrimoniali

Aspetti generali

Per consentire una valutazione più immediata delle consistenze patrimoniali, viene predisposto uno Stato patrimoniale sintetico riclassificato.

Come già precisato con riferimento ai dati economici, per i dati patrimoniali riferiti al periodo precedente non si è reso necessario riesporre le risultanze numeriche su basi omogenee, stante l'esigua materialità degli impatti correlati al conferimento del secondo ramo d'azienda da Intesa Sanpaolo a Isybank S.p.A., perfezionati nell'ambito della più ampia progettualità di creazione di una banca digitale prevista dal Piano d'Impresa 2022 – 2025 del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici delle aggregazioni e delle riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le aggregazioni e riclassificazioni di voci dello Stato patrimoniale riclassificato riguardano:

  • − l'evidenza separata delle attività finanziarie che costituiscono Finanziamenti verso banche e Finanziamenti verso clientela, indipendentemente dai rispettivi portafogli contabili di allocazione;
  • − l'evidenza separata delle attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti, distinte tra attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al netto di quanto riclassificato nelle voci Finanziamenti verso banche e Finanziamenti verso clientela;
  • − l'aggregazione in un'unica voce delle Attività materiali ed immateriali, con articolazione nelle sottovoci Attività di proprietà e Diritti d'uso acquisiti con il leasing;
  • − l'inclusione del valore dei Derivati di copertura e dell'Adeguamento di valore delle attività/passività finanziarie oggetto di copertura generica tra le Altre voci dell'attivo/Altre voci del passivo;
  • − l'evidenza separata dei Debiti verso banche al costo ammortizzato;
  • − l'aggregazione in un'unica voce dell'ammontare dei Debiti verso clientela al costo ammortizzato e dei Titoli in circolazione;
  • − il raggruppamento in un'unica voce (Fondi per rischi e oneri) dei fondi aventi destinazione specifica (Trattamento di fine rapporto del personale e Fondi per rischi e oneri relativi a: impegni e garanzie rilasciate, quiescenza e obblighi simili, altri fondi per rischi e oneri);
  • − la riclassificazione dei Debiti per leasing in specifica sottovoce nell'ambito delle Altre voci del passivo;
  • − l'indicazione delle Riserve in modo aggregato, e al netto delle eventuali azioni proprie.

Stato Patrimoniale riclassificato

Attività 30.06.2025 31.12.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
Cassa e disponibilità liquide 31.816 26.201 5.615 21,4
Finanziamenti verso banche 39.855 36.462 3.393 9,3
Finanziamenti verso clientela 349.862 355.103 -5.241 -1,5
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 347.531 353.667 -6.136 -1,7
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con
impatto sul conto economico
2.331 1.436 895 62,3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 58.811 56.540 2.271 4,0
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 51.231 46.709 4.522 9,7
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 67.135 57.698 9.437 16,4
Partecipazioni 25.244 25.659 -415 -1,6
Attività materiali e immateriali 11.886 12.049 -163 -1,4
Attività di proprietà 10.955 11.121 -166 -1,5
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 931 928 3 0,3
Attività fiscali 10.398 11.617 -1.219 -10,5
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 652 577 75 13,0
Altre voci dell'attivo 26.333 29.915 -3.582 -12,0
Totale attività 673.223 658.530 14.693 2,2
Passività 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni
assolute %
Debiti verso banche al costo ammortizzato 87.949 70.452 17.497 24,8
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione 438.149 448.189 -10.040 -2,2
Passività finanziarie di negoziazione 43.054 44.291 -1.237 -2,8
Passività finanziarie designate al fair value 24.703 23.440 1.263 5,4
Passività fiscali 595 529 66 12,5
Passività associate ad attività in via di dismissione 10 5 5
Altre voci del passivo 20.989 13.383 7.606 56,8
di cui debiti per leasing 961 955 6 0,6
Fondi per rischi e oneri 3.017 3.872 -855 -22,1
di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate 435 427 8 1,9
Capitale 10.369 10.369 - -
Riserve 31.070 32.704 -1.634 -5,0
Riserve da valutazione 545 26 519
Acconti su dividendi - -3.022 -3.022
Strumenti di capitale 8.541 8.688 -147 -1,7
Risultato netto 4.232 5.604 -1.372 -24,5
Totale passività e patrimonio netto 673.223 658.530 14.693 2,2

Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di riferimento.

Si commentano di seguito i principali aggregati patrimoniali al 30 giugno 2025, confrontati con quelli al 31 dicembre 2024.

Finanziamenti verso clientela

Finanziamenti verso clientela: composizione

Voci 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni (milioni di euro)
Incidenza % Incidenza % assolute %
Conti correnti 8.623 2,5 8.489 2,4 134 1,6
Mutui 197.085 56,4 197.784 55,7 -699 -0,4
Anticipazioni e finanziamenti 114.390 32,7 120.742 34,0 -6.352 -5,3
Crediti da attività commerciale 320.098 91,6 327.015 92,1 -6.917 -2,1
Operazioni pronti c/termine 17.949 5,1 17.991 5,1 -42 -0,2
Crediti rappresentati da titoli 7.483 2,1 5.753 1,6 1.730 30,1
Crediti deteriorati 4.332 1,2 4.344 1,2 -12 -0,3
Finanziamenti verso clientela 349.862 100,0 355.103 100,0 -5.241 -1,5

Al 30 giugno 2025, i Finanziamenti verso clientela ammontano complessivamente a 349,9 miliardi, in decremento rispetto ai 355,1 miliardi di fine esercizio precedente (-5,2 miliardi; -1,5%).

Tale dinamica è stata prevalentemente determinata dal calo dei crediti commerciali (-6,9 miliardi; -2,1%), in particolare anticipazioni e finanziamenti (-6,4 miliardi; -5,3%) e, in misura meno rilevante, dei mutui (-0,7 miliardi; -0,4%), in un contesto di politica internazionale incerto e in presenza di una domanda di credito ancora debole da parte delle imprese.

Di contro, si rileva la crescita dei crediti rappresentati da titoli (+1,7 miliardi; +30,1%).

Infine, risultano stabili le operazioni pronti c/termine, pari a 17,9 miliardi (-42 milioni; -0,2%), e i crediti deteriorati, che si attestano a 4,3 miliardi (-12 milioni; -0,3%).

Finanziamenti verso clientela: qualità del credito

Voci 30.06.2025 31.12.2024
Esposizione
netta
Incidenza
%
Esposizione
netta
Incidenza
%
Esposizione
netta
Sofferenze 1.113 0,3 951 0,3 162
Inadempienze probabili 2.937 0,8 3.115 0,8 -178
Crediti Scaduti / Sconfinanti 282 0,1 278 0,1 4
Crediti Deteriorati 4.332 1,2 4.344 1,2 -12
Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) 4.303 1,2 4.315 1,2 -12
Crediti deteriorati valutati al fair value con contropartita il conto
economico
29 - 29 - -
Crediti in bonis 338.034 96,6 344.932 97,2 -6.898
Stage 2 23.549 6,7 24.047 6,8 -498
Stage 1 314.079 89,8 320.467 90,3 -6.388
Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto
economico
406 0,1 418 0,1 -12
Crediti in bonis rappresentati da titoli 7.483 2,2 5.753 1,6 1.730
Stage 2 202 0,1 155 - 47
Stage 1 7.281 2,1 5.598 1,6 1.683
Crediti detenuti per la negoziazione 13 - 74 - -61
Totale finanziamenti verso clientela 349.862 100,0 355.103 100,0 -5.241
di cui forborne performing 3.848 3.824 24
di cui forborne non performing 1.557 1.565 -8
Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via
di dismissione
103 42 61

Sotto il profilo della qualità degli impieghi, i crediti deteriorati risultano pari a 4,3 miliardi, stabili rispetto al 31 dicembre 2024. La dinamica delle singole componenti evidenzia:

  • − l'incremento delle sofferenze da 951 a 1.113 milioni, pari al +17%;
  • − la flessione delle inadempienze probabili, che passano da 3.115 a 2.937 milioni, pari al -5,7%;
  • − la leggera crescita dei crediti scaduti e/o sconfinanti, che ammontano a 282 milioni rispetto ai 278 milioni del 31 dicembre 2024 (+1,4%).

L'incidenza delle attività deteriorate sul totale dei crediti netti verso clientela si attesta all'1,2% (1% in base alla definizione EBA), in linea rispetto all'1,2% di dicembre 2024 (1,1% in base alla definizione EBA), con una copertura dei crediti deteriorati pari al 48,7%.

I crediti in bonis (non rappresentati da titoli) ammontano a 338 miliardi, contro i 344,9 miliardi del 31 dicembre 2024, evidenziando un calo di 6,9 miliardi (-2%). Il relativo coverage medio si attesta a 0,4% (Stage 1 pari a 0,11% e Stage 2 pari a 4,24%), sostanzialmente in linea rispetto a quello del 31 dicembre 2024 (0,41%, di cui Stage 1 pari a 0,11% e Stage 2 pari a 4,29%).

Le esposizioni forborne, relative a concessioni verso debitori in difficoltà nel far fronte ai propri impegni finanziari, nell'ambito delle attività deteriorate, si attestano a 1,6 miliardi, con una copertura del 42,4%; le esposizioni forborne presenti nei finanziamenti in bonis ammontano a 3,8 miliardi.

Altre attività e passività finanziarie: composizione

Tipologia di strumenti finanziari Attività finanziarie Attività finanziarie Titoli valutati al TOTALE (milioni di euro)
Passività
valutate al fair
value con impatto
a conto
economico
valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
costo
ammortizzato che
non costituiscono
finanziamenti
attività
finanziarie
finanziarie
di negoziazione
(*)
Titoli di debito emessi da Governi
30.06.2025 6.798 47.133 41.049 94.980 X
31.12.2024 3.204 41.391 39.495 84.090 X
Variazione assoluta 3.594 5.742 1.554 10.890 X
Variazione % 13,9 3,9 13,0 X
Altri titoli di debito
30.06.2025 5.633 18.640 17.762 42.035 X
31.12.2024 4.724 15.029 17.045 36.798 X
Variazione assoluta 909 3.611 717 5.237 X
Variazione % 19,2 24,0 4,2 14,2 X
Titoli di capitale
30.06.2025 4.954 1.362 X 6.316 X
31.12.2024 8.068 1.278 X 9.346 X
Variazione assoluta -3.114 84 X -3.030 X
Variazione % -38,6 6,6 X -32,4 X
Quote OICR
30.06.2025 4.147 X X 4.147 X
31.12.2024 4.159 X X 4.159 X
Variazione assoluta -12 X X -12 X
Variazione % -0,3 X X -0,3 X
Debiti verso banche e verso clientela
30.06.2025 X X X X -5.669
31.12.2024 X X X X -7.264
Variazione assoluta X X X X -1.595
Variazione % X X X X -22,0
Derivati finanziari
30.06.2025 24.452 X X 24.452 -22.834
31.12.2024 23.484 X X 23.484 -24.933
Variazione assoluta 968 X X 968 -2.099
Variazione % 4,1 X X 4,1 -8,4
Derivati creditizi
30.06.2025 5.247 X X 5.247 -5.316
31.12.2024 3.070 X X 3.070 -3.053
Variazione assoluta 2.177 X X 2.177 2.263
Variazione % 70,9 X X 70,9 74,1
TOTALE 30.06.2025 51.231 67.135 58.811 177.177 -33.819
TOTALE 31.12.2024 46.709 57.698 56.540 160.947 -35.250
Variazione assoluta 4.522 9.437 2.271 16.230 -1.431
Variazione % 9,7 16,4 4,0 10,1 -4,1

(*) L'importo della voce non comprende i "certificates", che sono inclusi nella tabella della raccolta diretta.

La tabella sopra riportata evidenzia la composizione delle altre attività e passività finanziarie, queste ultime al netto dei "certificates", in quanto ricompresi nell'aggregato della raccolta diretta.

Al 30 giugno 2025 le attività finanziarie complessive presentano una consistenza pari a 177,2 miliardi, in aumento di 16,2 miliardi rispetto a dicembre 2024 (+10,1%). L'incremento è principalmente ascrivibile all'incremento dello stock dei titoli di debito emessi da Governi (+10,9 miliardi; +13%), degli altri titoli di debito (+5,2 miliardi; +14,2%) e dei derivati finanziari (+1 miliardo; +4,1%) e creditizi (+2,2 miliardi; +70,9%), parzialmente compensato dal calo dei titoli di capitale (-3 miliardi; -32,4%).

Le passività finanziarie di negoziazione hanno mostrato un decremento di 1,4 miliardi (-4,1%), attestandosi a 33,8 miliardi; la dinamica è dovuta al calo degli scoperti tecnici verso banche (-1,6 miliardi) e dei derivati finanziari (-2,1 miliardi), solo in parte compensato dall'incremento dei derivati creditizi (+2,3 miliardi).

Più in dettaglio, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - che includono i derivati finanziari e creditizi e i titoli di debito e di capitale detenuti con finalità di negoziazione e obbligatoriamente valutati al fair value - ammontano a 51,2 miliardi, in incremento di 4,5 miliardi rispetto a dicembre 2024 (+9,7%), di cui +3,6 miliardi relativi a titoli di debito emessi da Governi e +2,2 miliardi a derivati creditizi (+70,9%), parzialmente compensati dal calo dei titoli di capitale per 3,1 miliardi (-38,6%).

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano a 67,1 miliardi. Lo stock, costituito da titoli di debito per 65,8 miliardi e da investimenti di natura partecipativa e da interessenze di private equity per 1,4 miliardi, evidenzia un incremento di 9,4 miliardi (+16,4%), dovuto principalmente a titoli di debito non strutturati. I titol i di debito HTCS risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (99,2%).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti ammontano a 58,8 miliardi, in incremento di +2,3 miliardi (+4%) rispetto a fine esercizio precedente, per effetto in particolare della crescita dei titoli di debito emessi da Governi (+1,6 miliardi) e da banche (+1,6 miliardi), cui si contrappone il calo dei titoli di debito emessi da altre società finanziarie (-0,9 miliardi). I titoli di debito HTC risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (94,3%).

Titoli di debito: stage allocation

Titoli di debito: stage allocation Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività
complessiva
Titoli valutati al costo
ammortizzato che non
costituiscono
finanziamenti
(milioni di euro)
TOTALE
Stage 1
30.06.2025 65.269 55.461 120.730
31.12.2024 56.120 52.756 108.876
Variazione assoluta 9.149 2.705 11.854
Variazione % 16,3 5,1 10,9
Stage 2
30.06.2025 505 2.645 3.150
31.12.2024 300 3.784 4.084
Variazione assoluta 205 -1.139 -934
Variazione % 68,3 -30,1 -22,9
Stage 3
30.06.2025 - 705 705
31.12.2024 - - -
Variazione assoluta - 705 705
Variazione % - - -
TOTALE 30.06.2025 65.774 58.811 124.585
TOTALE 31.12.2024 56.420 56.540 112.960
Variazione assoluta 9.354 2.271 11.625
Variazione % 16,6 4,0 10,3

Raccolta diretta

Voci 30.06.2025 31.12.2024 (milioni di euro)
Variazioni
Incidenza % Incidenza % assolute %
Conti correnti e depositi 298.630 63,3 305.635 63,6 -7.005 -2,3
Operazioni pronti c/termine e prestito titoli 18.689 4,0 15.637 3,3 3.052 19,5
Obbligazioni 91.111 19,3 98.003 20,4 -6.892 -7,0
Certificati di deposito 1.642 0,3 1.151 0,2 491 42,7
Passività subordinate 11.622 2,5 11.800 2,5 -178 -1,5
Altra raccolta 50.391 10,6 48.442 10,0 1.949 4,0
di cui: valutata al fair value (*) 33.936 7,2 32.479 6,8 1.457 4,5
Raccolta diretta 472.085 100,0 480.668 100,0 -8.583 -1,8
  • (*) Valori riferiti a Certificati di investimento (certificates) ed altre forme di raccolta inclusi nello schema di Stato patrimoniale nelle voci "Passività finanziarie di negoziazione" e "Passività finanziarie designate al fair value". In dettaglio:
  • al 30 giugno 2025 la voce risulta costituita per 9.235 milioni da certificates classificati fra le Passività finanziarie di negoziazione e per 24.701 milioni da certificates (24.695 milioni) e altre forme di raccolta (6 milioni) classificati fra le Passività designate al fair value;
  • al 31 dicembre 2024 la voce risultava costituita per 9.041 milioni da certificates classificati fra le Passività finanziarie di negoziazione e per 23.438 milioni da certificates (23.432 milioni) e altre forme di raccolta (6 milioni) classificati fra le Passività designate al fair value.

I titoli al portatore emessi sono convenzionalmente interamente ricondotti alla raccolta da clientela.

La raccolta diretta, costituita dai Debiti verso clientela e titoli in circolazione, compresi quelli valutati al fair value, nonché dai certificates, che rappresentano una forma di raccolta non al costo ammortizzato alternativa a quella obbligazionaria, assomma a 472,1 miliardi, in flessione rispetto al 31 dicembre 2024 (-1,8%, pari a 8,6 miliardi). La variazione è riconducibile essenzialmente al calo dei conti correnti e depositi (-2,3%, pari a -7 miliardi) e delle obbligazioni (-7%, pari a -6,9 miliardi), parzialmente compensato dalla dinamica positiva delle operazioni pronti c/termine e prestito titoli (+19,5%, pari a +3,1 miliardi), utilizzate nell'ambito delle politiche di gestione della tesoreria, e dell'altra raccolta (+4%, pari a +1,9 miliardi), grazie allo sviluppo dei certificates. L'evoluzione della raccolta diretta va letta in un contesto in cui le imprese hanno continuato ad utilizzare la propria liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e la clientela privata ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti verso prodotti di investimento più remunerativi, quali i certificates e i prodotti del risparmio gestito, nonché verso le emissioni di bond governativi e corporate.

Crediti e debiti verso banche - posizione interbancaria netta

Al 30 giugno 2025 la posizione interbancaria netta – calcolata considerando tutte le disponibilità a vista, sia presso Banche Centrali sia presso altre banche, contabilizzate nella voce Cassa e disponibilità liquide – presenta uno sbilancio negativo di 18 miliardi, rispetto ai -10,2 miliardi registrati a fine 2024, segnando un incremento di 7,8 miliardi, pari al +76,4%.

L'evoluzione riflette il significativo incremento che ha interessato sia l'insieme delle disponibilità liquide e dei finanziamenti verso banche (+16,1%, pari a 9,7 miliardi, di cui +6,3 miliardi relativi a conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali), sia i debiti verso banche (+24,8%, a 17,5 miliardi), quale effetto in particolare dell'incremento dei pronti contro termine passivi (+16,9 miliardi) a sostegno dell'acquisto di attività finanziarie del semestre.

Partecipazioni

Le Partecipazioni, che si attestano a 25,2 miliardi, comprendono quote societarie di controllo, di collegamento e di controllo congiunto, e sono in lieve decremento di 0,4 miliardi rispetto alla fine dell'esercizio precedente (-1,6%).

Attività materiali e immateriali

Le Attività materiali e immateriali ammontano a 11,9 miliardi, in leggera riduzione di 0,2 miliardi (-1,4%) rispetto ai circa 12 miliardi del 31 dicembre 2024.

Attività fiscali

Le Attività fiscali, al netto delle Passività fiscali, ammontano a 9,8 miliardi, in calo di 1,3 miliardi (-11,6%) rispetto al 31 dicembre 2024.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono pari a circa 3 miliardi, in flessione rispetto ai 3,9 miliardi di fine esercizio precedente (-0,9 miliardi; -22,1%), principalmente per effetto della riduzione degli Altri fondi per rischi ed oneri per il personale (-0,8 miliardi, pari al -40,6%).

Gli aggregati patrimoniali

Attività non correnti in via di dismissione e passività associate

Le Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e le correlate passività associate accolgono le attività e le relative passività non più riferite alla normale operatività in quanto oggetto di procedure di dismissione.

Al 30 giugno 2025 figurano attività in corso di cessione per 652 milioni, costituite prevalentemente da immobilizzazioni materiali (533 milioni) e da crediti destinati ad essere ceduti nel corso del 2025 (103 milioni). Le passività associate si attestano a 10 milioni.

Patrimonio netto

Il Patrimonio netto si è attestato a 54,8 miliardi, a fronte dei 54,4 miliardi rilevati al 31 dicembre 2024.

L'aggregato incorpora l'utile maturato nel periodo corrente (4.232 milioni) e sconta il saldo dividendi sugli utili del 2024 pagato a maggio 2025 (-3 miliardi), oltre alla chiusura dell'acconto dividendi a valere sull'utile netto 2024 pagato a novembre 2024 (+3 miliardi).

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2025 include anche l'aumento delle azioni proprie in portafoglio (-0,8 miliardi), in relazione all'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzate all'annullamento (buyback) comunicato al mercato il 26 maggio 2025 e avviato il 2 giugno 2025, l'assegnazione alla Riserva ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera a) del D.Lgs. n. 38/2005 (+0,3 miliardi), conformemente a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2025 in sede di riparto dell'utile dell'esercizio 2024, nonché la variazione positiva delle riserve da valutazione (+0,5 miliardi).

Per completezza si dà di seguito evidenza della composizione delle riserve al 30 giugno 2025, inclusiva delle informazioni previste dall'art. 2427, commi 7-bis e 22-septies, del Codice Civile.

Importo al
30.06.2025
Quota
capitale
Quota
utili
Quota in
sospensione
d'imposta
Possibilità
di
utilizzazione
(milioni di euro)
Riepilogo
utilizzi effettuati
negli ultimi tre
(a) esercizi
Patrimonio netto
– Capitale sociale 10.369 7.824 759 1.786 - -
– Strumenti di capitale 8.541 8.586 -45 - - -
– Sovrapprezzi di emissione - quota disponibile (b)
– Sovrapprezzi di emissione - quota indisponibile (c)
24.974
1.760
11.049
1.760
10.256
-
3.669
-
A, B, C
-
639
-
– Riserva legale 2.125 520 1.605 - A(1), B, C(1) -
– Riserva straordinaria 1.743 320 1.423 - A, B, C -
– Riserva da concentrazione (L. 30/07/1990) n. 218, art. 7 c.3) 302 - - 302 A, B(2), C(3) -
– Riserva da concentrazione (L. 30/07/1990) n. 218, art. 7 c.2) 366 - - 366 A, B(2), C(3) -
– Altre riserve di cui:
Riserva di legge Filiali Estere 12 - 12 - A, B, C -
Riserva contribuzione piani di incentivazione LECOIP 3.0 / PSP 472 461 11 - A -
Riserva IFRS 2 per piano incentivazione del personale 91 91 - - A -
Riserva su strumenti di capitale AT1 -2.477 - -2.477 - - -
Riserva in sospensione di imposta ex UBI Banca 421 - - 421 A, B,C -
Riserva utili indisponibili ex art.6 del D. Lgs. 38/2005 847 - 847 - B -
Riserva utili ex L. 9/10/2023, n. 136 (d) 1.991 - 1.991 - A(4), B(5) -
Riserva piani di stock option 42 - 42 - A -
Riserve: altre -771 - -775 4 - -
– Riserve da valutazione:
Riserva di rivalutazione (L. 2/12/1975, n. 576) 4 - - 4 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 19/3/1983, n. 72) 146 - - 146 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 29/12/1990, n. 408) 9 - - 9 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 30/12/1991, n. 413) 380 - - 380 A, B(2), C(3) -
Riserva di rivalutazione (L. 22/11/2000, n. 342) 460 - - 460 A, B(2), C(3) -
Riserva da valutazione FVOCI -1.703 - -1.703 - - -
Riserva da valutazione attività materiali e immateriali 1.770 - 1.770 - (6) -
Riserva da valutazione CFH -140 - -140 - - -
Riserva da valutazione piani a benefici definiti -165 - -165 - - -
Riserva da valutazione Passività finanziarie designate al fair value con impatto
a conto economico
-216 - -216 - - -
– Azioni proprie -828 -828 - - - -
– Acconti su dividendi - - - - - -
Totale Capitale e Riserve 50.525 29.783 13.195 7.547 (7) -
Quota non distribuibile (e) 12.101 - - - - -

(a) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.

(b) La riserva ha origine per 23.734 milioni dall'operazione di fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI per effetto dell'applicazione del Principio contabile IFRS 3 relativo alle operazioni di aggregazione.

In attesa di un intervento legislativo in merito alla qualificazione della riserva iscritta in applicazione del citato principio contabile, questa è considerata indisponibile sino a concorrenza dei valori di avviamento e intangibili iscritti in bilancio. Si evidenzia, limitatamente alla quota in sospensione di imposta, che in caso di utilizzazione della riserva a copertura di perdite non si può dare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata, o ridotta in misura corrispondente. Inoltre, qualora la quota in sospensione di imposta venga distribuita ai soci, la stessa concorre a formare il reddito di impresa. La quota di utili in sospensione, pari a 3.669 milioni comprende 1.685 milioni relativi al riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili di taluni cespiti immobiliari operato ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 948, della Legge n. 145/2018 e 1.473 milioni relativi al riallineamento dei valori fiscali del brand name e di altre attività immateriali ai maggiori valori contabili ai sensi dell'articolo 110, commi 8 e 8 bis del Decreto Legge 104/2020.

  • (c) La quota indisponibile della riserva straordinaria è afferente al programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento deliberato dall'Assemblea del 24 aprile 2024 per un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi. Il programma è stato autorizzato dalla Banca Centrale Europea con comunicazione pervenuta in data 11 marzo 2024 ed è stato avviato il 3 giugno 2024.
  • (d) La riserva trae origine dalla delibera di approvazione del Bilancio d'esercizio 2023 che ha previsto ai sensi dell'art.26 comma 5-bis Decreto Legge 10 agosto 2023 n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023 n. 136 - di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa 1.991 milioni di euro (corrispondente a 2,5 volte l'imposta straordinaria).
  • (e) La quota non distribuibile è principalmente riferibile alle riserve di rivalutazione, alle riserve da valutazione costituite in contropartita diretta della valutazione al fair value delle attività materiali, alla riserva costituita nell'ambito dei piani di incentivazione a lungo termine, a parte della riserva sovrapprezzo, alle altre riserve in sospensione di imposta, alla quota degli utili corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico dell'esercizio precedente, al netto del relativo onere fiscale, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value), ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, alla quota indisponibile della riserva straordinaria vincolata per il sopra citato acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento, alla quota della riserva legale corrispondente ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2430 del Cod.Civile, nonché alla riserva costituita ai sensi dell'art. 26 comma 5-bis del Decreto Legge 10 agosto 2023 n. 104, convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023 n. 136.
  • (1) Utilizzabile per aumento di capitale (A) e per la distribuzione ai soci (C) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.
  • (2) In caso di utilizzazione della riserva a copertura di perdite non si può dare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata, o ridotta in misura corrispondente. (3) La riserva, qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell'articolo 2445 del Codice
  • Civile. Qualora venga distribuita ai soci concorre a formare il reddito imponibile della società. (4) L'utilizzo della riserva per aumento gratuito di capitale e successivo rimborso del capitale ai soci, a qualsiasi titolo ed anche in misura minima, comporta il versamento dell'intera imposta straordinaria, maggiorata degli interessi nella misura prevista dal Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104.
  • (5) L'utilizzo della riserva a copertura delle perdite comporta, in presenza di altre riserve disponibili, il trasferimento del vincolo di indistribuibilità sulle altre riserve disponibili, di utili e/o di capitale, per un ammontare pari al suo utilizzo e, comunque, fino a capienza delle stesse; resta fermo che non si può dare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è reintegrata.
  • (6) La riserva è indisponibile ai sensi dell'articolo 6 del Decreto Legislativo n. 38/2005.
  • (7) Per effetto dell'applicazione dell'articolo 47, comma 1, del TUIR, nella quota utili sono comprese riserve di utili per 4.208 milioni fiscalmente qualificate come riserve di capitale. Le riserve da valutazione sono state ricomprese nell'ambito delle riserve di utili, stante che si tratta o di riserve destinate a confluire nel conto economico al momento del realizzo o estinzione delle corrispondenti attività o passività ovvero di riserve sostanzialmente assimilabili a riserve di utile.

I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI PATRIMONIALI

(milioni di euro)

Fondi propri e coefficienti patrimoniali 30.06.2025 31.12.2024
Fondi propri
Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari 34.915 33.587
Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) al netto delle rettifiche regolamentari 7.650 7.534
CAPITALE DI CLASSE 1 (TIER 1) 42.565 41.121
Capitale di Classe 2 (T2) al netto delle rettifiche regolamentari 9.462 9.454
TOTALE FONDI PROPRI 52.027 50.575
Attività di rischio ponderate
Rischi di credito e di controparte 213.999 267.600
Rischi di mercato e di regolamento 13.587 11.873
Rischi operativi 32.725 21.773
Altri rischi specifici (a) - -
ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 260.311 301.246
Coefficienti patrimoniali %
Common Equity Tier 1 ratio 13,4% 11,1%
Tier 1 ratio 16,4% 13,7%
Total capital ratio 20,0% 16,8%

I Fondi propri si attestano a 52 miliardi, mentre il Common Equity Tier 1 ratio si posiziona al 13,4%, valore ampiamente superiore a quello minimo previsto.

Il presidio dei rischi

L'informativa sul ruolo svolto dalla Capogruppo Intesa Sanpaolo per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto è riportata nel corrispondente capitolo delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025, al quale si fa rimando. Si rammenta che Intesa Sanpaolo, in qualità di Capogruppo, svolge nei confronti delle società del Gruppo un ruolo di indirizzo e di coordinamento1 , esercitando la responsabilità nella definizione delle linee guida e delle regole metodologiche inerenti al processo di gestione dei rischi.

In particolare, nelle richiamate Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato trovano trattazione i seguenti principali fattori di rischio:

  • il conflitto militare fra Russia e Ucraina, con l'illustrazione degli approcci valutativi adottati, che non riguardano soltanto il portafoglio crediti ma, seppur in misura contenuta, anche posizioni in titoli e immobili, nonché i dettagli riepilogativi delle esposizioni sia dirette, da parte cioè delle controllate nei due Paesi, sia cross-border, ovvero generate principalmente dall'attività di corporate ed investment banking della Capogruppo e delle banche estere della Divisione IMI C&IB. Il processo di progressivo de-risking avviato nella seconda parte del 2022 è proseguito nel primo semestre del 2025. A fine giugno le esposizioni complessive del Gruppo (clientela, banche e titoli) verso i due paesi in conflitto totalizzavano 868 milioni lordi e 664 milioni netti (rispettivamente 1.625 milioni e 1.421 milioni a dicembre 2024). La riduzione intervenuta è riconducibile a Banca Intesa Russia, in coerenza anche con le richieste dei regulator europei. A livello di Capogruppo le esposizioni verso clientela russa e ucraina si sono mantenute, come già a fine 2024 su livelli marginali. Permangono principalmente esposizioni per cassa verso controparti bancarie russe e bielorusse, per complessivi 85 milioni netti (123 milioni netti al 31 dicembre 2024), essenzialmente verso Banca Intesa Russia;
  • il rischio di credito, con gli aggiornamenti dello scenario macroeconomico di riferimento per il calcolo dell'Expected Credit Loss (ECL), declinato in tre versioni: base, migliorativo e peggiorativo. Tali scenari vengono applicati nella valutazione dei crediti secondo il modello "Most-Likely scenario + Add-On": il condizionamento macroeconomico di PD e LGD avviene cioè tramite uno scenario base ("Most Likely", coerente con quanto utilizzato per altre finalità aziendali quali, a titolo esemplificativo, budget e piani di impresa) e poi corretto con un Add-On calcolato in funzione della distanza tra scenario centrale e scenari alternativi. Agli esiti dei modelli di stima delle ECL vengono poi applicati degli aggiustamenti manageriali per tenere conto sia di rischi connessi agli scenari estremi (in-model adjustment), sia di specifiche vulnerabilità settoriali (post-model adjustment). Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni performing, sia per cassa che di firma, al 30 giugno 2025 Intesa Sanpaolo evidenziava elementi di prudenza per 0,8 miliardi (rispetto agli 0,9 miliardi presenti a livello di Gruppo), sostanzialmente invariati rispetto a dicembre, che non includono gli accantonamenti integrativi operati su esposizioni verso controparti russe e ucraine, relativamente alle posizioni cross-border;
  • il rischio di controparte, fattispecie particolare di rischio di credito riferita all'eventuale insolvenza della controparte prima della scadenza di un contratto, specifica dei contratti derivati e delle transazioni di strumenti finanziari. In merito, il Gruppo adotta tecniche di mitigazione basate su accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie. Intesa Sanpaolo è stata autorizzata ai fini segnaletici all'utilizzo di metodologie avanzate di misurazione. La fattispecie del rischio è presente solo in via residuale nelle altre banche del Gruppo che applicano comunque a livello gestionale le metriche avanzate in modalità semplificata;
  • i rischi di mercato, declinati con riferimento: (i) al portafoglio di negoziazione (rischi derivanti dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sulle diverse poste patrimoniali del Gruppo), che vede Intesa Sanpaolo rappresentare la quota prevalente a livello consolidato; (ii) al portafoglio bancario, relativamente al quale viene sinteticamente delineato il sistema di misurazione vigente che esamina il profilo di rischio di tasso di interesse delle poste di bilancio o fuori bilancio più strettamente connesse con l'attività di intermediazione creditizia sulla base di due prospettive distinte ma complementari, quella del valore economico, di medio-lungo periodo, e quella del margine di interesse, di più breve periodo;
  • il rischio di liquidità, ovvero il rischio di non riuscire a far fronte agli impegni di pagamento per incapacità di reperire fondi sul mercato e/o di smobilizzare i propri attivi. La Capogruppo svolge funzioni di presidio e gestione della liquidità con riferimento non solo alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e il rischio a cui è esposto attraverso un sistema interno di controllo e di gestione, descritto negli aspetti più qualificanti, che si sviluppa nel quadro del Risk Appetite Framework del Gruppo e delle soglie massime di tolleranza ivi approvate;
  • i rischi ESG (Environmental, Social and Governance) e il rischio di cambiamento climatico costituiscono i potenziali impatti negativi che una organizzazione o un'attività possono comportare sull'ambiente, sulle persone e sulle comunità, comprendendo i rischi connessi alla condotta aziendale (corporate governance), sulla redditività, sul profilo reputazionale e sulla qualità del credito con possibili conseguenze legali. Sono state illustrate le modalità attraverso le quali tali rischi sono stati integrati nell'ambito del framework di risk management. Sono in particolare previste analisi di materialità, presidi specifici (limiti e soglie di attenzione nell'ambito del Risk Management Framework - RAF), analisi di scenario e l'inclusione dei fattori di rischio ESG/climatici all'interno delle diverse famiglie di rischio (ad es. credito, mercato, liquidità);
  • i rischi operativi, ICT e di sicurezza (rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni), per i quali viene sinteticamente delineato il modello di governo che coinvolge, con responsabilità diretta, sia le unità organizzative della Capogruppo sia quelle delle altre Banche e Società del Gruppo, in coerenza con una strategia di assunzione e gestione prudente di tali rischi al fine di garantire solidità e

1 In proposito, si specifica che Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle società da questa controllate attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

continuità aziendale nel lungo periodo. Nella definizione dei rischi operativi sono ricompresi anche i rischi legali ai quali viene dedicata specifica informativa, con l'aggiornamento delle evoluzioni intervenute nel semestre per le vertenze più rilevanti in essere, comprese quelle di contenzioso fiscale.

L'informativa quali-quantitativa sul presidio dei rischi riportata nelle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 include anche, in quanto oggetto di attento monitoraggio da parte della Capogruppo:

  • una descrizione delle modalità con le quali il Gruppo ha dato attuazione ai tre pilastri nei quali si articola il processo delle valutazioni finanziarie al fair value, ovvero la misurazione del fair value di attività e passività finanziarie secondo i principi contabili internazionali (IFRS), la verifica indipendente dei prezzi (IPV - Independent Price Verification) e la misurazione del prudent value, questi ultimi stabiliti dalla CRR (Capital Requirement Regulation), unitamente alle correlate informazioni quantitative;
  • l'informativa in merito ad alcune tipologie di prodotti finanziari che gli Organismi di Vigilanza sovranazionali e nazionali considerano ad elevato rischio, auspicandone pertanto la massima trasparenza. Trattasi dei prodotti strutturati di credito, dell'operatività svolta attraverso Special Purpose Entities (SPE), delle leveraged transactions, degli investimenti in hedge fund e dell'operatività in derivati di negoziazione stipulati con la clientela.

Successivamente al 30 giugno 2025 non si sono rilevati eventi tali da modificare significativamente il profilo di rischio della Banca e del Gruppo.

Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2025

Successivamente alla chiusura del semestre non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla situazione economico patrimoniale inclusa nel Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 30 giugno 2025 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile, riportato nel seguito del presente documento.

In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2025 che presenta un risultato di periodo in miglioramento grazie al modello di business diversificato, confermando la patrimonializzazione solida e largamente superiore ai requisiti regolamentari del Gruppo, nonché la forte posizione di liquidità. Come evidenziato nel comunicato stampa dedicato, al quale si rimanda, i primi nove mesi del 2025 si sono chiusi con un utile netto consolidato in crescita del 5,9% a 7.588 milioni, sostenuto dalla stabilità del risultato della gestione operativa, con una crescita delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, un cost/income ai vertici del settore in Europa nonostante i forti investimenti in tecnologia, un costo del rischio sceso ormai ai minimi storici ed un posizionamento tra i migliori in Europa per stock ed incidenza di crediti deteriorati.

Anche per la Capogruppo Intesa Sanpaolo i primi nove mesi del 2025 si sono chiusi con un utile netto in miglioramento, sostenuto dal positivo andamento della gestione operativa e da diminuiti oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo. Tenendo conto del payout previsto nell'ambito del Piano d'impresa, pari al 70% dell'utile consolidato – e quindi di dividendi già maturati nei nove mesi per 5,3 miliardi – il Common Equity Tier 1 Ratio a livello consolidato si è attestato al 13,9%.

Di seguito si riepilogano gli altri principali eventi che hanno interessato la Capogruppo Intesa Sanpaolo dopo la chiusura del primo semestre 2025.

Il 28 luglio è avvenuta la cessione per cassa (true sale) di un portafoglio di prestiti personali e crediti al consumo classificati a sofferenza e UTP per un Gross Book Value di 0,1 miliardi. Il 20 ottobre è stato invece perfezionato il conferimento ad un fondo di crediti Corporate/SME, prevalentemente UTP, aventi un GBV di 0,1 miliardi.

In merito alla situazione che coinvolge il settore immobiliare milanese per effetto delle indagini in corso promosse dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, la cui notizia è stata diffusa dalla stampa nazionale nell'ultima decade di luglio e a cui si è fatto riferimento nell'ambito degli Eventi successivi della Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025, si segnala in aggiornamento che nel corso del mese di settembre il Tribunale del Riesame ha annullato i provvedimenti cautelari a carico dei principali indagati. Intesa Sanpaolo continua a monitorare l'evoluzione anche al fine di comprendere possibili riflessi sull'andamento dei rapporti commerciali con tale settore.

Il 1° agosto 2025 sono stati resi noti i risultati del 2025 EU-wide stress test condotto dall'Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con il Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU), la Banca d'Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS), cui è stata sottoposta anche Intesa Sanpaolo con riferimento al perimetro consolidato. Lo scenario di riferimento copre un orizzonte temporale di tre anni (2025-2027). Lo stress test è stato condotto in base a un'ipotesi di bilancio statico al dicembre 2024 e quindi non considera strategie aziendali e iniziative gestionali future. Non rappresenta una previsione della redditività del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il CET1 ratio fully loaded risultante dallo stress test al 2027, anno finale della simulazione, per il Gruppo Intesa Sanpaolo è pari al 13,95% nello scenario base e all'11,78% nello scenario avverso, rispetto al 12,40% riesposto per CRR3 (ex 13,26% effettivo) del 31 dicembre 2024. Tali risultati evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di confermare la propria solidità anche in scenari complessi, grazie al modello di business ben diversificato e resiliente.

È proseguito il programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) avviato il 2 giugno 2025. Come dettagliatamente illustrato nel capitolo iniziale della presente Relazione ("Considerazioni sulla distribuzione di un acconto sui dividendi"), al quale si fa rinvio, gli acquisti si sono conclusi il 17 ottobre 2025. Nel periodo sono state complessivamente acquistate n. 390.280.888 azioni, pari a circa il 2,19% del capitale sociale, ad un prezzo medio di acquisto pari a 5,1245 euro per azione, per un controvalore totale di 1.999.999.997,95 euro. L'annullamento è avvenuto in data 22 ottobre 2025.

Nei giorni dall'8 settembre al 15 settembre 2025 è stato inoltre realizzato un programma di acquisto di azioni proprie ordinarie Intesa Sanpaolo a servizio dei piani di assegnazione gratuita a dipendenti e Consulenti Finanziari del Gruppo riguardanti (i) principalmente, il sistema di incentivazione del Gruppo Intesa Sanpaolo basato su azioni relativo all'esercizio 2024 e in proporzione minore, i sistemi di incentivazione, sempre relativi al 2024, di alcune società controllate (Intesa Sanpaolo Private Banking, per quanto concerne la rete in Italia; Gruppo Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, relativamente ai Relationship Manager delle reti commerciali internazionali e ai Consulenti Finanziari non dipendenti); (ii) in proporzione minore, il completamento dell'attuazione dei Piani di Incentivazione, riferiti al 2023, del Gruppo Intesa Sanpaolo e delle società controllate sopra indicate.

Tali sistemi di incentivazione sono destinati ai Risk Taker che maturino un premio superiore alla c.d. "soglia di materialità" 2 , ai percettori di un importo "particolarmente elevato"3 e a coloro i quali, tra Middle Management o Professional non Risk Taker,

2 Pari a 50 mila euro o un terzo della remunerazione totale (salvo quanto diversamente previsto da specifiche normative locali).

3 Ai sensi delle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo, per il triennio 2022-2024 si considera "particolarmente elevata" la remunerazione variabile superiore a 400 mila euro.

maturino bonus di importo superiore sia alla c.d. "soglia di materialità"4 sia al 100% della retribuzione fissa. Le azioni acquistate sono altresì a servizio, qualora ricorrano determinate condizioni, della corresponsione di compensi riconosciuti in occasione della cessazione anticipata del rapporto di lavoro (c.d. Severance).

Gli acquisti sono avvenuti da parte di Intesa Sanpaolo secondo le modalità e nei termini autorizzati dall'Assemblea del 29 aprile 2025, anche per conto delle società controllate che avevano deliberato programmi analoghi a valere su azioni ordinarie della Capogruppo. Nei sei giorni di esecuzione del programma sono state complessivamente acquistate – tramite la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, incaricata dell'esecuzione – n. 23.800.000 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (delle quali n. 17.400.000 azioni a servizio dei Piani 2024 nonché della corresponsione di eventuali Severance, e n. 6.400.000 azioni a servizio dei Piani 2023), corrispondenti allo 0,13% del capitale sociale, ad un prezzo medio per azione pari a 5,4349 euro, per un controvalore totale di 129.350.330,52 euro. Relativamente alla sola Capogruppo, le azioni acquistate sono state n. 16.545.236 ad un prezzo medio unitario di 5,4347 euro, per un controvalore complessivo di 89.918.725,76 euro.

Le operazioni sono state effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli articoli 2357 e seguenti e 2359-bis e seguenti del Codice Civile nei limiti indicati dalle autorizzazioni dei rispettivi organi sociali competenti a deliberare.

Ai sensi dell'art. 132 del TUF e dell'art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Emittenti e successive modifiche, gli acquisti sono stati realizzati sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, secondo le modalità operative stabilite per tali operazioni nei regolamenti di organizzazione e gestione del mercato stesso.

Le modalità di esecuzione sono state inoltre conformi alle condizioni e restrizioni di cui all'art. 5 del Regolamento UE n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e agli artt. 2, 3, e 4 del Regolamento Delegato UE 2016/1052 della Commissione dell'8 marzo 2016, e successive modifiche ai sensi del Regolamento UE 2024/2809 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2024.

Il numero di azioni acquistate giornalmente non ha superato il 25% del volume medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di agosto 2025, che è stato pari a 53,7 milioni di titoli, nonché l'ulteriore limite, rispetto alle predette condizioni e restrizioni normative, del 15% del volume negoziato sul mercato Euronext Milan in ciascun giorno di esecuzione degli acquisti.

Si ricorda che l'Assemblea di Intesa Sanpaolo ha autorizzato, ai sensi dell'art. 2357-ter del Codice Civile, l'alienazione sul mercato regolamentato delle azioni proprie ordinarie eventualmente eccedenti il fabbisogno con le medesime modalità previste per gli acquisti e ad un prezzo non inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di alienazione diminuito del 10%, ovvero la loro conservazione a servizio di eventuali diversi piani di incentivazione e/o di compensi da corrispondere in occasione della cessazione anticipata del rapporto di lavoro (c.d. Severance).

Il 15 settembre 2025 Intesa Sanpaolo congiuntamente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, BPER Banca, UniCredit e Banca Progetto in amministrazione straordinaria hanno sottoscritto un term sheet vincolante per un'operazione di risanamento in favore di Banca Progetto. L'operazione prevede la partecipazione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi – mediante intervento di carattere preventivo ai sensi dell'art. 35 del suo Statuto – e delle cinque banche coinvolte al de-risking degli attivi di Banca Progetto, la ricapitalizzazione di Banca Progetto da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e la successiva cessione da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi alle cinque banche (per il tramite di una società partecipata pariteticamente dalle cinque banche) della quota di capitale di Banca Progetto da quest'ultimo sottoscritta, con il mantenimento in capo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi di una quota non superiore al 9,9%. Gli effetti dell'operazione decorreranno dal momento della sua finalizzazione che, fermo restando l'impegno delle parti di procedere nel più breve tempo possibile, è subordinata al completamento della due diligence, alla definizione degli accordi definitivi, all'ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza, all'approvazione dell'assemblea dei soci di Banca Progetto e al soddisfacimento delle ulteriori condizioni previste nel term sheet. Con l'intervento di sostegno, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fornirà a Banca Progetto la dotazione patrimoniale idonea a realizzare il risanamento della stessa, così consentendo di tutelare i depositanti di Banca Progetto.

Il 25 settembre 2025 l'agenzia internazionale Fitch Ratings ha migliorato di due notch il rating a lungo termine (Long-Term Issuer Default Rating) assegnato a Intesa Sanpaolo, portandolo da "BBB" ad "A-" con Outlook Stabile, ed il Viability Rating, passato da "bbb" ad "a-". Sono conseguentemente migliorati anche i rating sui depositi, sia a breve che a lungo termine, sul debito senior preferred a lungo termine e sulle emissioni subordinate (Senior non-preferred, Tier 2 e Additional Tier 1). Secondo l'agenzia, l'upgrade di due notch riflette la combinazione del miglioramento del rating a lungo termine dell'Italia (da "BBB" a "BBB+" con Outlook Stabile), reso noto il 19 settembre, e l'eccezionale posizione di forza di Intesa Sanpaolo rispetto ai concorrenti domestici, supportata dalla diversificazione di prodotti e ricavi e dallo status di "flight to quality". Il rating a lungo termine di Intesa Sanpaolo si colloca ora ad un livello superiore di un notch rispetto a quello dell'Italia.

Nel corso del terzo trimestre sono continuate a livello di Gruppo le uscite volontarie incentivate avviate il 1° gennaio 2025 ai sensi dell'Accordo sindacale del 23 ottobre 2024.

Complessivamente nei primi nove mesi dell'esercizio gli esodi sono stati 2.458 (492 nel terzo trimestre, dei quali 454 con decorrenza 1° luglio, 67 nel secondo trimestre e 1.899 nel primo trimestre, dei quali 966 con decorrenza 1° gennaio), a fronte dei 4.000 previsti entro fine 2027.

Da inizio 2025 le assunzioni definite nell'ambito dei medesimi accordi sono state circa 650 (delle quali circa 430 come Global Advisor per le attività commerciali della Rete), rispetto all'obiettivo di 3.500 (di cui 1.500 Global Advisor) entro il primo semestre 2028.

Con riferimento alle azioni sul turnover naturale parimenti comunicate al mercato il 23 ottobre 2024, a fine settembre risultavano avvenute circa 625 uscite in Italia (3.000 le uscite previste entro il 2027, delle quali 1.000 entro il 2025).

4 Ai sensi delle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo, per il Middle Management e i Professional non Risk Taker la soglia di materialità è di norma pari a 80 mila euro (salvo quanto diversamente previsto da specifiche normative locali). Tale soglia è innalzata a 150 mila euro al fine di ridurre significativamente un potenziale fattore di svantaggio competitivo nell'attraction e nella retention delle risorse migliori in Paesi diversi dal mercato domestico del Gruppo e business caratterizzati da alta pressione competitiva sulle risorse (i.e. elevato costo della vita, sostenuta dinamica retributiva e alti tassi di dimissioni) e, laddove extra UE, da un contesto normativo meno stringente (o assente) in materia di soglia di materialità.

Infine, il 23 ottobre 2025 anche l'agenzia internazionale Morningstar DBRS ha migliorato di un notch i rating a lungo termine di Intesa Sanpaolo, portandoli da "BBB (high)" ad "A (low)" con Trend Stabile. Sono conseguentemente migliorati anche i rating sulle varie tipologie di emissioni. Il rating a breve termine è stato invece confermato a "R-1 (low)" con trend stabile. L'azione, che segue quella analoga riguardante l'Italia resa nota dall'agenzia il 17 ottobre, riflette il modello di business diversificato ed il solido profilo di redditività, di qualità dell'attivo e di patrimonializzazione del Gruppo.

Informativa sulle prospettive economiche e sull'evoluzione prevedibile dell'esercizio in corso

La visibilità sulle prospettive dei mercati continua a essere offuscata da una elevata concentrazione di fattori di incertezza, legati sia alle politiche economiche, sia ai focolai internazionali di crisi. Il quadro delle politiche commerciali americane è ancora in evoluzione e non si può escludere l'emergere di nuove tensioni, anche nei confronti dell'Unione Europea.

In Italia, si prevede che l'attività economica resti debole nel trimestre finale dell'anno. Il miglioramento del potere d'acquisto delle famiglie, l'allentamento delle condizioni finanziarie e l'impatto del PNRR dovrebbero sostenere la domanda interna, poco più che compensando l'effetto negativo delle misure protezionistiche americane sull'export. La crescita media annua del PIL dovrebbe attestarsi intorno al mezzo punto percentuale.

L'inflazione è attesa stabilizzarsi su livelli prossimi al 2%. I mercati si aspettano che la BCE abbia quasi concluso la fase di allentamento monetario: i tassi a termine non scontano altri tagli dei tassi ufficiali prima di fine anno, pur considerando possibile una nuova mossa nel 2026.

Per il Gruppo Intesa Sanpaolo il Piano di Impresa 2022-2025 è prossimo al completamento, con una prospettiva di utile netto per il 2025 a ben oltre 9 miliardi di euro includendo le azioni gestionali nel quarto trimestre dell'anno per l'ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo.

Per la Capogruppo ci si attende nel quarto trimestre del 2025 un utile netto ancora sostenuto grazie alla crescita dei ricavi. A livello individuale i requisiti patrimoniali sono attesi ampiamente superiori a quelli minimi regolamentari.

Per il 2025 si prevede:

  • ricavi in crescita, gestiti in modo integrato, con: resilienza degli interessi netti (attesi per il 2025 a un livello ben oltre quello del 2023 e per il 2026 in aumento), grazie al maggior contributo dell'hedging sulle poste a vista; incremento delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, basato sulla leadership del Gruppo nell'attività di Wealth Management, Protection & Advisory; forte crescita degli utili da trading;
  • costi operativi in riduzione, con: diminuzione delle persone del Gruppo per uscite volontarie già concordate e turnover naturale; benefici addizionali derivanti dalla tecnologia (es., razionalizzazione delle filiali e snellimento dei processi informatici); razionalizzazione degli immobili;
  • basso costo del rischio, con: basso stock di crediti deteriorati; portafoglio crediti di elevata qualità; gestione proattiva del credito;
  • minori tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo, non essendoci più contribuzione al fondo di garanzia dei depositi.

Si prevede una forte distribuzione di valore:

  • payout ratio cash pari al 70% dell'utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all'importo relativo al 2024;
  • ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali.

Il Consiglio di Amministrazione

Milano, 31 ottobre 2025

* * *

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 31 ottobre 2025, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

Prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. al 30 giugno 2025 predisposto ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Schemi contabili

Stato Patrimoniale – Voci dell'Attivo

Voci dell'attivo 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni (milioni di euro)
assolute %
10. Cassa e disponibilità liquide 31.816 26.201 5.615 21,4
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 51.754 47.295 4.459 9,4
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 46.927 42.529 4.398 10,3
b) attività finanziarie designate al fair value 1 2 -1 -50,0
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 4.826 4.764 62 1,3
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 69.774 58.612 11.162 19,0
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 445.366 446.605 -1.239 -0,3
a) crediti verso banche 42.641 38.430 4.211 11,0
b) crediti verso clientela 402.725 408.175 -5.450 -1,3
50. Derivati di copertura 6.501 5.782 719 12,4
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -4.671 -3.572 1.099 30,8
70. Partecipazioni 25.244 25.659 -415 -1,6
80. Attività materiali 7.114 7.255 -141 -1,9
90. Attività immateriali 4.772 4.794 -22 -0,5
di cui:
- avviamento 67 67 - -
100. Attività fiscali 10.398 11.617 -1.219 -10,5
a) correnti 1.211 1.472 -261 -17,7
b) anticipate 9.187 10.145 -958 -9,4
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 652 577 75 13,0
120. Altre attività 24.503 27.705 -3.202 -11,6
Totale dell'attivo 673.223 658.530 14.693 2,2

Stato Patrimoniale – Voci del Passivo e del Patrimonio Netto

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni (milioni di euro)
assolute %
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 527.059 519.596 7.463 1,4
a) debiti verso banche 87.953 70.457 17.496 24,8
b) debiti verso la clientela 334.730 338.185 -3.455 -1,0
c) titoli in circolazione 104.376 110.954 -6.578 -5,9
20. Passività finanziarie di negoziazione 43.054 44.291 -1.237 -2,8
30. Passività finanziarie designate al fair value 24.703 23.440 1.263 5,4
40. Derivati di copertura 2.635 3.741 -1.106 -29,6
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -1.785 -1.803 -18 -1,0
60. Passività fiscali 595 529 66 12,5
a) correnti 170 107 63 58,9
b) differite 425 422 3 0,7
70. Passività associate ad attività in via di dismissione 10 5 5
80. Altre passività 19.178 10.490 8.688 82,8
90. Trattamento di fine rapporto del personale 597 652 -55 -8,4
100. Fondi per rischi e oneri 2.420 3.220 -800 -24,8
a) impegni e garanzie rilasciate 435 427 8 1,9
b) quiescenza e obblighi simili 47 60 -13 -21,7
c) altri fondi per rischi e oneri 1.938 2.733 -795 -29,1
110. Riserve da valutazione 545 26 519
120. Azioni rimborsabili - - - -
130. Strumenti di capitale 8.541 8.688 -147 -1,7
140. Riserve 5.164 5.024 140 2,8
145. Acconti su dividendi (-) - -3.022 -3.022
150. Sovrapprezzi di emissione 26.734 27.760 -1.026 -3,7
160. Capitale 10.369 10.369 - -
170. Azioni proprie (-) -828 -80 748
180. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 4.232 5.604 -1.372 -24,5
Totale del passivo e del patrimonio netto 673.223 658.530 14.693 2,2

Conto Economico

(milioni di euro) Voci 30.06.2025 30.06.2024 Variazioni assolute % 10. Interessi attivi e proventi assimilati 10.387 13.871 -3.484 -25,1 di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 9.001 11.351 -2.350 -20,7 20. Interessi passivi e oneri assimilati -5.063 -8.176 -3.113 -38,1 30. Margine di interesse 5.324 5.695 -371 -6,5 40. Commissioni attive 3.428 3.300 128 3,9 50. Commissioni passive -606 -549 57 10,4 60. Commissioni nette 2.822 2.751 71 2,6 70. Dividendi e proventi simili 1.943 1.445 498 34,5 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 696 -73 769 90. Risultato netto dell'attività di copertura -16 -3 13 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 157 212 -55 -25,9 a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71 73 -2 -2,7 b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 133 135 -2 -1,5 c) passività finanziarie -47 4 -51 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico -568 -329 239 72,6 a) attività e passività finanziarie designate al fair value -672 -384 288 75,0 b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 104 55 49 89,1 120. Margine di intermediazione 10.358 9.698 660 6,8 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: -589 -586 3 0,5 a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -582 -586 -4 -0,7 b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -7 - 7 - 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -6 -3 3 150. Risultato netto della gestione finanziaria 9.763 9.109 654 7,2 160. Spese amministrative: -3.866 -4.187 -321 -7,7 a) spese per il personale -2.498 -2.527 -29 -1,1 b) altre spese amministrative -1.368 -1.660 -292 -17,6 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -68 35 -103 a) impegni e garanzie rilasciate -9 40 -49 b) altri accantonamenti netti -59 -5 54 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -220 -225 -5 -2,2 190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -470 -421 49 11,6 200. Altri oneri/proventi di gestione 508 342 166 48,5 210. Costi operativi -4.116 -4.456 -340 -7,6 220. Utili (Perdite) delle partecipazioni -1 2 -3 230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - 1 -1 240. Rettifiche di valore dell'avviamento - - - - 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti -4 -1 3 260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 5.642 4.655 987 21,2 270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -1.410 -1.138 272 23,9 280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 4.232 3.517 715 20,3 290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - - - - 300. Utile (Perdita) di periodo 4.232 3.517 715 20,3

Prospetto della redditività complessiva

30.06.2025 30.06.2024 Variazioni (milioni di euro)
assolute %
10. Utile (Perdita) di periodo 4.232 3.517 715 20,3
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 93 18 75
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 108 115 -7 -6,1
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
-25 -118 -93 -78,8
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - -
50. Attività materiali -2 8 -10
60. Attività immateriali - - -
70. Piani a benefici definiti 12 13 -1 -7,7
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 426 -153 579
100. Copertura di investimenti esteri - - -
110. Differenze di cambio - - -
120. Copertura dei flussi finanziari 36 73 -37 -50,7
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
390 -226 616
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 519 -135 654
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 4.751 3.382 1.369 40,5

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 giugno 2025

30.06.2025 (milioni di euro)
Capitale
azioni
ordinarie
altre
azioni
Sovrap
prezzi
di
emissione
Riserve
di utili
altre Riserve
da
valutazione
Strumenti
di
capitale
Acconti
su
dividendi
Azioni
proprie
Utile
(Perdita)
di
periodo
Patrimonio
netto
ESISTENZE AL 31.12.2024 10.369 - 27.760 3.723 1.301 26 8.688 -3.022 -80 5.604 54.369
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - - -
ESISTENZE AL 1.1.2025 10.369 - 27.760 3.723 1.301 26 8.688 -3.022 -80 5.604 54.369
ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE (a)
Riserve - - - 307 - - - - - -307 -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - 3.022 - -5.297 -2.275
VARIAZIONI DEL PERIODO
Variazioni di riserve - - -240 -257 90 - - - - - -407
Operazioni sul patrimonio netto
Emissione nuove azioni - - 6 - - - - - 75 - 81
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - -823 - -823
Acconti su dividendi - - - - - - - - - - -
Distribuzione dividendi - - -792 - - - - - - - -792
Variazione strumenti di capitale - - - - - - -147 - - - -147
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - -
Stock option - - - - - - - - - - -
Redditività complessiva del periodo - - - - - 519 - - - 4.232 4.751
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2025 10.369 - 26.734 3.773 1.391 545 8.541 - -828 4.232 54.757

(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 giugno 2024

30.06.2024 (milioni di euro)
Capitale
azioni
ordinarie
altre
azioni
Sovrap
prezzi
di
emissione
Riserve
di utili
altre Riserve
da
valutazione
Strumenti
di
capitale
Acconti
su
dividendi
Azioni
proprie
Utile
(Perdita)
di
periodo
Patrimonio
netto
ESISTENZE AL 31.12.2023 10.369 - 28.162 3.677 1.130 175 7.925 -2.629 -61 7.292 56.040
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - - -
ESISTENZE AL 1.1.2024 10.369 - 28.162 3.677 1.130 175 7.925 -2.629 -61 7.292 56.040
ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE (a)
Riserve - - - 2.271 - - - - - -2.271 -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - 2.629 - -5.021 -2.392
VARIAZIONI DEL PERIODO
Variazioni di riserve - - - -418 96 - - - - - -322
Operazioni sul patrimonio netto
Emissione nuove azioni - - 4 - - - - - 33 - 37
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - -648 - -648
Acconti su dividendi - - - - - - - - - - -
Distribuzione dividendi - - -406 - - - - - - - -406
Variazione strumenti di capitale - - - - - - 709 - - - 709
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - -
Stock option - - - - - - - - - - -
Redditività complessiva del periodo - - - - - -135 - - - 3.517 3.382
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2024 10.369 - 27.760 5.530 1.226 40 8.634 - -676 3.517 56.400

(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo.

Rendiconto finanziario

30.06.2025 (milioni di euro)
30.06.2024
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 5.358 7.582
Risultato di periodo (+/-) 4.232 3.517
Plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value
con impatto a conto economico (-/+)
-53 2.865
Plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 16 3
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 703 696
Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 690 646
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 34 -66
Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 1.395 1.132
Rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
Altri aggiustamenti (+/-) -1.659 -1.211
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -10.414 -10.964
Attività finanziarie detenute per la negoziazione -4.122 -2.219
Attività finanziarie designate al fair value - -
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 90 -451
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -10.452 -9.017
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 464 6.308
Altre attività 3.606 -5.585
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (*) 13.114 -26.217
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.463 -30.212
Passività finanziarie di negoziazione -1.306 1.580
Passività finanziarie designate al fair value 920 1.684
Altre passività 6.037 731
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 8.058 -29.599
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 2.265 1.343
Vendite di partecipazioni 511 39
Dividendi incassati su partecipazioni 1.730 1.278
Vendite di attività materiali 24 26
Vendite di attività immateriali - -
Vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da -549 -1.606
Acquisti di partecipazioni -66 -1.176
Acquisti di attività materiali -18 -25
Acquisti di attività immateriali -465 -405
Acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 1.716 -263
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
Emissioni/acquisti di azioni proprie -743 -611
Emissione/acquisti di strumenti di capitale -351 517
Distribuzione dividendi e altre finalità -3.066 -2.798
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -4.160 -2.892
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 5.614 -32.754
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 26.201 72.829
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 5.614 -32.754
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 1 1
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO 31.816 40.076

LEGENDA: (+) generata (–) assorbita

(*) Con riferimento all'informativa prevista dal par. 44 B dello IAS 7, si precisa che le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento ammontano a +13.114 milioni (liquidità generata) e sono riferibili per +7.463 milioni a flussi finanziari, per -386 milioni a variazioni di fair value e per +6.038 milioni ad altre variazioni.

Note illustrative

Criteri di redazione e politiche contabili

Il presente prospetto contabile di Intesa Sanpaolo S.p.A. per il periodo chiuso al 30 giugno 2025, redatto ai sensi dell'art. 2433 bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti Note illustrative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2025, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

Le politiche contabili adottate per la predisposizione di tali prospetti contabili, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimaste invariate rispetto a quelle adottate per il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 di Intesa Sanpaolo, al quale si fa pertanto rinvio.

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.

L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

In presenza di incertezze più significative e/o di attività oggetto di misurazione di particolare materialità la valutazione è supportata, con il ricorso a periti/esperti esterni, da specifiche fairness opinion.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • − la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti, delle partecipazioni e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • − l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • − la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • − la quantificazione del fair value degli immobili e del patrimonio artistico di pregio;
  • − la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • − le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

L'aggiornamento della vita utile delle attività immateriali rappresentate da software determina, nel Conto economico dell'intero esercizio 2025, un impatto positivo conseguente ai minori ammortamenti stimati in circa 74 milioni.

Con riferimento alla recuperabilità dei valori delle attività immateriali a vita indefinita e delle imposte anticipate iscritte, non sono stati identificati, nel semestre, fattori che facciano supporre non più recuperabili i valori iscritti.

Con riferimento all'evoluzione della normativa contabile, trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2025 il Regolamento n. 2862/2024 del 12 novembre 2024, commentato di seguito, per il quale non si riscontrano aspetti di particolare rilievo per la Banca.

Regolamento n. 2862/2024 del 12 novembre 2024: modifiche allo IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere – Impossibilità di cambio

Con il Regolamento n. 2862/2024 del 12 novembre 2024 vengono introdotte alcune modifiche allo IAS 21 per specificare quando una valuta è scambiabile con un'altra valuta e, se non lo è, in che modo l'impresa determina il tasso di cambio da applicare e le informazioni integrative che deve fornire. Le modifiche riguardano, principalmente, l'introduzione della definizione di "scambiabilità"5 e di una guida applicativa per aiutare le entità a determinare se una valuta può essere convertita in un'altra (ad esempio fornendo chiarimenti su come valutare il lasso temporale necessario per ottenere la valuta).

Si segnala che gli emendamenti non forniscono indicazioni su come stimare i tassi di cambio quando la valuta non è scambiabile; viene invece richiesto di fornire una disclosure puntuale che consenta ai lettori di comprendere le metodologie adottate e gli impatti in bilancio.

Come evidenziato anche dallo IASB, la casistica oggetto di intervento normativo non è frequente e pertanto nell'attuale contesto non ci si aspetta che le modifiche assumano particolare rilevanza per Intesa Sanpaolo.

IAS 21.8: "Una valuta è scambiabile con un'altra valuta quando l'entità è in grado di ottenere l'altra valuta entro un lasso di tempo che ammetta un normale ritardo amministrativo e attraverso un mercato o un meccanismo di cambio in cui un'operazione di cambio creerebbe diritti e obbligazioni legalmente esercitabili."

Le principali tematiche contabili connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina e l'approccio di Intesa Sanpaolo

Nei paragrafi successivi vengono rappresentate sinteticamente le principali tematiche contabili conseguenti al conflitto ancora in corso tra la Federazione Russa e l'Ucraina, nonché l'approccio seguito dalla Banca per affrontarle.

Il contesto della crisi russo/ucraina è stato oggetto di stretta attenzione sin dallo scoppio delle ostilità a fine febbraio 2022. La Banca, infatti, tramite la sua Divisione IMI C&IB presentava significative esposizioni cross-border verso controparti residenti nella Federazione Russa, nonché due società controllate operanti nei paesi belligeranti, dunque particolarmente esposte alle conseguenze del conflitto: Pravex Bank e Banca Intesa Russia. A partire dal secondo semestre del 2022 la Banca ha dunque posto in essere significative manovre di de-risking volte a ridurre l'esposizione verso controparti russe. In conseguenza di tali attività, il business svolto nella Federazione Russa si è significativamente contratto, come anche richiesto dai regulator europei.

Al 30 giugno 2025, a seguito del citato de-risking, le esposizioni verso clientela (e titoli) russa ed ucraina si mantengono - come anche a fine 2024 - su livelli marginali. Permangono principalmente esposizioni per cassa a controparti bancarie russe e bielorusse, per complessivi 85 milioni netti (123 milioni netti al 31 dicembre 2024), essenzialmente riferibili a esposizioni verso Banca Intesa Russia.

Relativamente alle esposizioni creditizie verso controparti russe e ucraine, nel primo semestre del 2025 la Banca ha registrato, al lordo degli effetti fiscali, un impatto economico contenuto (positivo per 7 milioni di euro). Anche nel primo semestre 2024 si erano registrati impatti complessivamente contenuti (pari a -2 milioni di euro).

Per quanto riguarda le due partecipate (Pravex Bank e Banca Intesa Russia), il contesto di riferimento al 30 giugno 2025 è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2024. In particolare, Intesa Sanpaolo ha continuato a esercitare il controllo sulle due banche, che hanno operato sulla base delle indicazioni della Capogruppo nei rispettivi contesti. Pertanto, con riferimento alle partecipazioni di controllo detenute da Capogruppo in Pravex Bank e Banca Intesa Russia si è confermato, per la predisposizione delle risultanze contabili del primo semestre 2025, l'azzeramento del valore di ambedue le controllate, in continuità con quanto fatto in sede di Bilancio d'esercizio 2024, riflettendo in modo cautelativo la presente condizione di guerra che impone di considerare attentamente il già citato rischio Paese, con adeguata misurazione del rischio cui è esposto il capitale investito all'estero. Inoltre, relativamente a Pravex Bank, tenuto conto che il contributo al patrimonio netto al Bilancio consolidato di Gruppo al 30 giugno 2025 è negativo di circa 6 milioni, si è provveduto ad effettuare uno stanziamento a Fondi rischi ed oneri di tale importo, volto a fronteggiare i rischi indiretti a fronte della partecipazione in relazione al conflitto in corso.

Per maggiori dettagli si rinvia, inoltre, a quanto rappresentato nell'analoga sezione delle Note illustrative della Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025, nonché nella Relazione intermedia sulla gestione della semestrale consolidata al 30 giugno 2025.

Le principali tematiche contabili connesse all'applicazione delle metodologie IFRS 9 ai crediti

Scenario macroeconomico ai fini del condizionamento forward looking

La policy di Intesa Sanpaolo prevede, ai fini del condizionamento forward-looking dei parametri di stima della ECL - secondo la metodologia descritta nella Parte A – Politiche Contabili del Bilancio Consolidato 2024 ed in particolare nel paragrafo "Modalità di determinazione delle perdite di valore" - l'utilizzo dello scenario macroeconomico definito ed aggiornato dalla struttura Research di Area Chief Financial Officer su base almeno semestrale (giugno/dicembre). Nella tabella si dà evidenza delle principali variabili di scenario macroeconomico utilizzate per la determinazione delle perdite attese su crediti in prospettiva forward-looking, declinate per gli scenari base, migliorativo e peggiorativo. Tali scenari sono stati applicati nella valutazione dei crediti secondo il modello "Most-Likely scenario + Add-On".

Scenari macroeconomici Intesa Sanpaolo per il calcolo dell'ECL al 30 giugno 2025

Base Migliorativo Peggiorativo
2024 2025 2026 2027 2028 2024 2025 2026 2027 2028 2024 2025 2026 2027 2028
PIL Reale Area
euro (variazione
annua)
0,8% 0,9% 1,0% 1,5% 1,4% 0,8% 1,0% 1,4% 1,9% 1,9% 0,8% 0,5% 0,4% 1,1% 0,8%
Area
euro
Inflazione Area
euro (variazione
annua)
2,4% 2,1% 1,8% 2,0% 2,0% 2,4% 2,1% 1,7% 2,2% 2,4% 2,4% 2,4% 1,8% 1,8% 2,7%
Euribor 3M 3,57 2,07 1,78 2,04 2,62 3,57 2,14 2,13 2,55 3,31 3,57 2,02 1,37 1,33 1,57
EurIRS 10Y 2,58 2,61 2,90 3,06 3,32 2,58 2,66 3,11 3,38 3,84 2,58 2,55 2,71 2,96 3,02
Euro/USD 1,08 1,12 1,16 1,17 1,17 1,08 1,12 1,16 1,16 1,16 1,08 1,12 1,17 1,18 1,17
PIL Reale Italia
(variazione annua)
0,5% 0,7% 1,0% 0,8% 0,6% 0,5% 0,7% 1,1% 1,3% 1,3% 0,5% 0,3% 0,5% 0,6% -0,0%
Inflazione Italia
(variazione annua)
1,0% 1,9% 1,6% 1,8% 1,8% 1,0% 1,9% 1,5% 2,2% 2,4% 1,0% 2,1% 1,5% 1,3% 2,7%
Prezzi immobili
Italia (variazione
annua)
3,2% 1,7% 1,9% 1,6% 1,4% 3,2% 2,1% 3,5% 3,3% 3,2% 3,2% 1,3% -0,7% -1,3% -1,5%
Italia Rendimento BOT 6
mesi
3,36 2,03 1,81 2,08 2,67 3,36 2,01 2,08 2,48 3,19 3,36 1,90 1,38 1,35 1,57
Rendimento BTP
10 anni
BTP-Bund Spread
10 anni (basis
points)
3,70
136
3,65
100
4,04
108
4,46
145
4,80
163
3,70
136
3,61
92
3,87
71
4,11
79
4,97
128
3,70
136
3,65
107
3,96
120
4,48
158
4,72
185
Tasso % di
disoccupazione
6,5 6,1 6,5 6,7 6,9 6,5 6,1 6,4 6,6 6,6 6,5 6,1 6,7 7,0 7,3
Beni Prezzo gas
naturale (€/MWh)
32,2 38,4 28,2 22,3 18,9 32,2 38,4 27,6 22,9 19,9 32,2 39,6 27,6 19,3 19,9
Prezzo petrolio
(BRENT)
79,9 69,2 70,0 71,0 70,0 79,9 68,7 66,4 71,1 73,7 79,9 76,0 69,6 58,5 66,0
USA PIL Reale
(variazione annua)
2,8% 1,5% 1,6% 1,9% 1,3% 2,8% 1,7% 2,0% 2,5% 2,3% 2,8% 0,8% 0,8% 1,6% 1,2%
Tasso % di
disoccupazione
4,0 4,4 4,4 4,4 4,3 4,0 4,3 4,3 4,1 3,9 4,0 4,5 4,9 5,1 5,0

Scenari elaborati a giugno 2025 da CFO-Research. Dati previsionali per il primo trimestre 2025 (PIL, disoccupazione, prezzi immobiliari) o il mese di giugno 2025 (tassi di interesse, inflazione, cambio, indici di borsa, spread) e per gli anni 2026, 2027 e 2028.

Lo scenario 2025 registra due eventi negativi, ovvero l'innalzamento delle barriere commerciali americane – seppure in modo altalenante - e l'aggravamento transitorio delle tensioni in Medio Oriente.

L'assunzione sottostante lo scenario base è che i dazi 'reciproci' non verranno introdotti e, in sostanza, i dazi medi effettivi resteranno sui livelli attuali pure nel triennio 2026-28. In tale contesto, lo scenario assume l'applicazione di un dazio universale verso l'UE del 10% lungo tutto l'orizzonte di previsione, più tariffe specifiche più elevate per alcuni settori, con un dazio medio risultante nel 14%. Tale assunto è simile a quello adottato nello scenario base di giugno della Banca Centrale Europea. Per quanto concerne le implicazioni sullo scenario base del conflitto in Medio Oriente si ipotizza che tale conflitto non comprometta la disponibilità di combustibili fossili e che non impatti in modo più negativo rispetto a oggi sul clima di fiducia in Europa.

Nell'Area Euro la crescita del PIL è prevista a 0,9% nel 2025 e a 1% per il 2026. L'anticipo delle esportazioni verso gli Stati Uniti prima del Liberation Day ha sostenuto la crescita del PIL a inizio anno; tale effetto, tuttavia, dovrebbe invertirsi già dal secondo trimestre, come si evince dai primi dati sui flussi commerciali di aprile. L'impatto dell'inasprimento delle barriere commerciali e dell'aumento dell'incertezza dovrebbe farsi sentire a partire dal secondo semestre e incidere maggiormente nel 2026, ma, a meno di una nuova escalation, non dovrebbe bastare a portare l'economia in recessione.

In Italia la stima di crescita del PIL inclusa nello scenario base è pari allo 0,7% nel 2025 e all'1,0% l'anno prossimo. L'accelerazione nel 2026 è dovuta principalmente ai consumi privati, sostenuti dalla ripresa dei redditi reali delle famiglie (già in corso) e da una flessione della propensione al risparmio. Il contributo totale degli investimenti fissi sarà quasi nullo, malgrado l'attesa di un incremento dei flussi di spesa legati al PNRR a causa delle prospettive incerte della domanda. Il contributo della bilancia commerciale sarà negativo.

L'inflazione potrebbe scendere stabilmente all'obiettivo BCE già nel secondo semestre 2025, con dinamiche più moderate per beni industriali, energia e alimentari rispetto ai servizi. Si prevede che i prezzi degli immobili residenziali continuino a crescere a tassi vicini al 2% sia nel 2025, sia nel biennio 2026-27. In termini reali l'incremento sarà leggermente negativo. La dinamica del mercato, soprattutto in termini di crescita delle transazioni, è sostenuta dal calo dei tassi avvenuto a seguito dell'allentamento della politica monetaria BCE e dalla ripresa del reddito reale delle famiglie. Di contro, le dinamiche demografiche e le divergenze legate a localizzazione geografica e tipologia degli immobili incidono meno negativamente sulla dinamica aggregata dei prezzi.

Come previsto, a giugno, la Banca Centrale Europea ha ridotto di 25 punti base i tre tassi ufficiali di riferimento; si ipotizza che la fase di taglio dei tassi BCE sia ormai quasi conclusa e ci si attende al massimo un ultimo taglio di 25 punti base. Per quanto

concerne i tassi di interesse a lungo termine ci si attende un aumento della pendenza delle curve dovuto anche all'aumento dei tassi a lungo, non solo al calo di quelli a breve.

Per quanto riguarda i prezzi dei beni energetici, la proiezione del prezzo del petrolio è impattata, per tutto l'orizzonte previsionale, dai più elevati livelli di produzione OPEC e da una minore forza della domanda mondiale. Per il prezzo del gas naturale ci si attende una maggior volatilità. In Europa, sarà critico il processo di riempimento dei depositi di gas in vista del prossimo inverno, a fronte dell'assenza dei flussi dalla Russia attraverso l'Ucraina, dei rischi di temporanei cali dell'offerta dovuto al peggioramento delle condizioni di approvvigionamento.

Per gli Stati Uniti, il raggiungimento di un accordo-quadro con la Cina ha contribuito ad allentare, almeno temporaneamente, le tensioni sul clima di fiducia; tuttavia, l'incertezza rimane elevata, anche alla luce delle battaglie legali in corso. I dazi hanno causato una ampia volatilità sui dati di contabilità nazionale del primo semestre: nei primi tre mesi, l'anticipo delle importazioni finalizzato a evitare gli annunciati incrementi tariffari ha spinto in territorio negativo il PIL per la prima volta da tre anni; questo effetto però dovrebbe essersi invertito nel secondo trimestre, quando il PIL dovrebbe aver registrato un rimbalzo. Per il 2026 le indagini di fiducia segnalano un più tangibile rallentamento della domanda interna, che riguarda non solo l'industria ma anche i servizi, e non solo le imprese ma anche i consumatori (che continuano ad aspettarsi un ampio incremento dei prezzi). La conseguenza è una previsione di crescita del PIL all'1,5% nel 2025 e all'1,6% nel 2026.

La metodologia adottata dalla Banca prevede, come descritto nella Parte A - Politiche Contabili della presente Nota integrativa al Bilancio Consolidato 2024, in particolare nella sezione "Modalità di determinazione delle perdite di valore", di tenere in considerazione anche gli scenari alternativi (migliorativo/peggiorativo), per i quali si utilizzano principalmente informazioni esterne (tra le altre, le previsioni minime e massime di una variabile fondamentale come il PIL sulla base di quanto rilevato da Consensus Economics).

Gli scenari alternativi migliorativo e peggiorativo sono stati costruiti sulla base della metodologia standard, a partire dalle previsioni rispettivamente più elevate e meno elevate di crescita del PIL rilevate nel sondaggio di Consensus Economics pubblicato a maggio 2025.

Per lo scenario migliorativo si è ipotizzata una deviazione dallo scenario base a partire dal terzo trimestre 2025 guidata da sorprese positive sulla crescita economica. In aggiunta si ipotizza in coerenza con le ipotesi sottostanti lo scenario "mild" di BCE, che nel 2027 gli Stati Uniti riducano i dazi applicati sulle importazioni, fattore che contribuisce a sostenere la crescita economica globale. Tali ipotesi restituiscono uno scenario caratterizzato da tassi di crescita reale più elevati, inflazione moderatamente più elevata, tasso di disoccupazione più basso. La distanza dei tassi di crescita dallo scenario base per l'Italia è inizialmente nulla, poi stabilmente positiva e crescente. I tassi di interesse sono più elevati su tutte le scadenze: si ipotizza che la maggiore crescita induca la BCE a sospendere i tagli al 2,0% e poi a riprendere la fase di restrizione prima e più aggressivamente di quanto accade nello scenario base. L'andamento degli indici azionari e dei prezzi immobiliari è significativamente più robusto che nello scenario di base.

Per lo scenario peggiorativo si è ipotizzata una deviazione dallo scenario base, a partire dal terzo trimestre 2025, guidata da sorprese negative sulla crescita economica derivanti dall'imposizione di dazi 'reciproci' da parte degli Stati Uniti. Sono stati, inoltre, introdotti alcuni elementi di shock aggiuntivo, in coerenza con le ipotesi sottostanti lo scenario "severe" pubblicato da BCE, relativi a barriere commerciali, conflitto mediorientale e tensioni fra Cina e Taiwan. Sotto tali ipotesi, nell'Area Euro la crescita del PIL è stimata inferiore di mezzo punto percentuale rispetto allo scenario base nel triennio 2025-27. La stima di minor crescita è più ampia rispetto al solo impatto atteso dei maggiori dazi e include anche ricadute via effetto ricchezza e sfiducia connesse al calo degli indici azionari. L'Italia registra una crescita media annua nell'orizzonte di proiezione inferiore di circa mezzo punto percentuale rispetto allo scenario base. L'inflazione scende marginalmente sotto l'obiettivo BCE nel biennio 2026-27, inducendo la Banca Centrale a portare i tassi ufficiali in territorio espansivo (1,25-1,50%), con una significativa deviazione rispetto allo scenario base soprattutto alla fine del periodo previsivo. Le condizioni monetarie più accomodanti si trasferiscono in parte ai tassi a lungo termine: il tasso IRS decennale è più basso di circa 10 punti base rispetto allo scenario base nel periodo 2026-28. Il cambio euro/dollaro è più forte rispetto allo scenario base nel biennio 2026-27, il divario si riduce nel 2028. La bassa crescita del PIL si traduce in un andamento negativo del rapporto debito/PIL in diverse economie avanzate, tra le quali l'Italia, facendo allargare i premi per il rischio sovrano. Dopo lo shock transitorio del 2025, nel medio termine, la più bassa crescita dell'attività economica si riflette in un livello dei prezzi delle materie prime più basso rispetto allo scenario base, in particolare per il petrolio.

Aggiustamenti manageriali all'esito dei modelli (in-model e post-model)

Nel primo semestre 2025 non si rilevano modifiche rispetto agli approcci introdotti nel Bilancio 2024. Come previsto dalla normativa interna sono state effettuate le attività di rivalutazione delle scelte metodologiche (quali i rischi emergenti identificati, le vulnerabilità settoriali associate) dalle quali è emersa la conferma dei rischi emergenti identificati e una revisione dei pesi ad essi attribuiti nell'ambito dell'overlay risk sensitive. Si è, inoltre, proceduto all'ordinario aggiornamento dell'aggiustamento da "scenari estremi". Si ricorda che, a partire dal Bilancio 2023 e con affinamenti successivi a dicembre 2024, sono stati introdotti approcci basati su due elementi complementari:

  • l'aggiustamento agli esiti del modello di condizionamento forward-looking (in-model adjustment), per l'introduzione di un fattore derivante da "scenari estremi", volto a cogliere i riflessi di una maggior incertezza delle condizioni macroeconomiche (per effetto, ad esempio, di rischi geopolitici o di ricadute legate all'elevata inflazione superiore alle previsioni) non colta dall'attuale metodologia basata sullo scenario "Most Likely" e sugli scenari alternativi;
  • i "risk sensitive" post-model adjustments, volti a rafforzare il provisioning su portafogli selezionati in relazione a potenziali vulnerabilità e credit risk divergences non colti dai modelli applicati, soprattutto nell'attuale contesto congiunturale spesso caratterizzato da crisi che colpiscono in modo asimmetrico i singoli microsettori.

Gli approcci sono compiutamente descritti nella Parte E, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, della Nota integrativa al Bilancio consolidato 2024.

Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni performing, riferite sia a esposizioni per cassa che di firma, al 30 giugno 2025 insistono elementi di prudenza per 0,8 miliardi, sostanzialmente invariati rispetto a dicembre. In tale dato non sono compresi gli accantonamenti integrativi operati su esposizioni verso controparti russe e ucraine, relative alle posizioni cross-border, già rappresentati nel precedente paragrafo "Le principali tematiche contabili connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina e l'approccio di Intesa Sanpaolo".

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Elisabetta Stegher, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Milano, 31 ottobre 2025

Elisabetta Stegher Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegati

Raccordi tra prospetti contabili pubblicati e prospetti contabili modificati

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 modificato Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2024 modificato

Raccordo tra prospetti contabili pubblicati/modificati e prospetti contabili riesposti

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 riesposto Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2024 riesposto

Prospetti contabili

Stato patrimoniale di Intesa Sanpaolo

Conto economico di Intesa Sanpaolo

Raccordi tra prospetti contabili e schemi di bilancio riclassificati di Intesa Sanpaolo

Raccordo tra Stato patrimoniale e Stato patrimoniale riclassificato di Intesa Sanpaolo

Raccordo tra Conto economico e Conto economico riclassificato di Intesa Sanpaolo

Raccordi tra prospetti contabili pubblicati e prospetti contabili modificati

Allegati

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 modificato

Lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato non ha necessitato di modifiche.

Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2024 modificato

Il Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato non ha necessitato di modifiche.

Raccordo tra prospetti contabili pubblicati/modificati e prospetti contabili riesposti

Allegati

Raccordo tra Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato e Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 riesposto

Lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 pubblicato non ha necessitato di riesposizioni.

Raccordo tra Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2024 riesposto

Il Conto economico al 30 giugno 2024 pubblicato non ha necessitato di riesposizioni.

Prospetti contabili

Stato patrimoniale di Intesa Sanpaolo

Voci dell'attivo 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni (milioni di euro)
assolute %
10. Cassa e disponibilità liquide 31.816 26.201 5.615 21,4
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 51.754 47.295 4.459 9,4
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 46.927 42.529 4.398 10,3
b) attività finanziarie designate al fair value 1 2 -1 -50,0
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 4.826 4.764 62 1,3
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 69.774 58.612 11.162 19,0
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 445.366 446.605 -1.239 -0,3
a) crediti verso banche 42.641 38.430 4.211 11,0
b) crediti verso clientela 402.725 408.175 -5.450 -1,3
50. Derivati di copertura 6.501 5.782 719 12,4
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -4.671 -3.572 1.099 30,8
70. Partecipazioni 25.244 25.659 -415 -1,6
80. Attività materiali 7.114 7.255 -141 -1,9
90. Attività immateriali 4.772 4.794 -22 -0,5
di cui:
- avviamento 67 67 - -
100. Attività fiscali 10.398 11.617 -1.219 -10,5
a) correnti 1.211 1.472 -261 -17,7
b) anticipate 9.187 10.145 -958 -9,4
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 652 577 75 13,0
120. Altre attività 24.503 27.705 -3.202 -11,6
Totale dell'attivo 673.223 658.530 14.693 2,2

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2025 31.12.2024 Variazioni (milioni di euro)
assolute %
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
a) debiti verso banche
527.059
87.953
519.596
70.457
7.463
17.496
1,4
24,8
b) debiti verso la clientela 334.730 338.185 -3.455 -1,0
c) titoli in circolazione 104.376 110.954 -6.578 -5,9
20. Passività finanziarie di negoziazione 43.054 44.291 -1.237 -2,8
30. Passività finanziarie designate al fair value 24.703 23.440 1.263 5,4
40. Derivati di copertura 2.635 3.741 -1.106 -29,6
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -1.785 -1.803 -18 -1,0
60. Passività fiscali 595 529 66 12,5
a) correnti 170 107 63 58,9
b) differite 425 422 3 0,7
70. Passività associate ad attività in via di dismissione 10 5 5
80. Altre passività 19.178 10.490 8.688 82,8
90. Trattamento di fine rapporto del personale 597 652 -55 -8,4
100. Fondi per rischi e oneri 2.420 3.220 -800 -24,8
a) impegni e garanzie rilasciate 435 427 8 1,9
b) quiescenza e obblighi simili 47 60 -13 -21,7
c) altri fondi per rischi e oneri 1.938 2.733 -795 -29,1
110. Riserve da valutazione 545 26 519
120. Azioni rimborsabili - - -
130. Strumenti di capitale 8.541 8.688 -147 -1,7
140. Riserve 5.164 5.024 140 2,8
145. Acconti su dividendi (-) - -3.022 -3.022
150. Sovrapprezzi di emissione 26.734 27.760 -1.026 -3,7
160. Capitale 10.369 10.369 - -
170. Azioni proprie (-) -828 -80 748
180. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 4.232 5.604 -1.372 -24,5
Totale del passivo e del patrimonio netto 673.223 658.530 14.693 2,2

Conto economico di Intesa Sanpaolo

30.06.2025 30.06.2024 (milioni di euro)
Variazioni
assolute %
10. Interessi attivi e proventi assimilati 10.387 13.871 -3.484 -25,1
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 9.001 11.351 -2.350 -20,7
20. Interessi passivi e oneri assimilati -5.063 -8.176 -3.113 -38,1
30. Margine di interesse 5.324 5.695 -371 -6,5
40. Commissioni attive 3.428 3.300 128 3,9
50. Commissioni passive -606 -549 57 10,4
60. Commissioni nette 2.822 2.751 71 2,6
70. Dividendi e proventi simili 1.943 1.445 498 34,5
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 696 -73 769
90. Risultato netto dell'attività di copertura -16 -3 13
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 157 212 -55 -25,9
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71 73 -2 -2,7
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 133 135 -2 -1,5
c) passività finanziarie -47 4 -51
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
-568 -329 239 72,6
a) attività e passività finanziarie designate al fair value -672 -384 288 75,0
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 104 55 49 89,1
120. Margine di intermediazione 10.358 9.698 660 6,8
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: -589 -586 3 0,5
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -582 -586 -4 -0,7
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -7 - 7
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -6 -3 3
150. Risultato netto della gestione finanziaria 9.763 9.109 654 7,2
160. Spese amministrative: -3.866 -4.187 -321 -7,7
a) spese per il personale -2.498 -2.527 -29 -1,1
b) altre spese amministrative -1.368 -1.660 -292 -17,6
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
a) impegni e garanzie rilasciate
-68
-9
35
40
-103
-49
b) altri accantonamenti netti -59 -5 54
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -220 -225 -5 -2,2
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -470 -421 49 11,6
200. Altri oneri/proventi di gestione 508 342 166 48,5
210. Costi operativi -4.116 -4.456 -340 -7,6
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni -1 2 -3
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - 1 -1
240. Rettifiche di valore dell'avviamento - - -
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti -4 -1 3
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 5.642 4.655 987 21,2
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -1.410 -1.138 272 23,9
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 4.232 3.517 715 20,3
290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - - -
300. Utile (Perdita) di periodo 4.232 3.517 715 20,3

Raccordi tra prospetti contabili e schemi di bilancio riclassificati di Intesa Sanpaolo

Raccordo tra Stato patrimoniale e Stato patrimoniale riclassificato di Intesa Sanpaolo

(milioni di euro)
Attività 30.06.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 31.816 26.201
Voce 10 Cassa e disponibilità liquide 31.816 26.201
Finanziamenti verso banche 39.855 36.462
Voce 40 a) (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso banche 39.024 36.398
Voce 20 a) (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso banche - -
Voce 20 c) (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso banche 76 64
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso
Voce 30 (parziale) banche 755 -
Finanziamenti verso clientela 349.862 355.103
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 347.531 353.667
Voce 40 b) (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela 340.037 347.897
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie
Voce 40 b) (parziale) ed altri) 7.494 5.770
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico 2.331 1.436
Voce 20 a) (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso clientela 13 73
Voce 20 b) (parziale) Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso clientela - -
Voce 20 c) (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso clientela 434 449
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso
Voce 30 (parziale) clientela 1.884 914
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti 58.811 56.540
Voce 40 a) (parziale) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (banche) 3.617 2.032
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed
Voce 40 b) (parziale) assicurazioni) 55.194 54.508
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 51.231 46.709
Voce 20 a) (parziale) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 46.914 42.456
Voce 20 b) (parziale) Attività finanziarie designate al fair value 1 2
Voce 20 c) (parziale) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 4.316 4.251
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 67.135 57.698
Voce 30 (parziale) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 67.135 57.698
Partecipazioni 25.244 25.659
Voce 70 Partecipazioni 25.244 25.659
Attività materiali e immateriali 11.886 12.049
Attività di proprietà 10.955 11.121
Voce 80 (parziale) Attività materiali 6.183 6.327
Voce 90 Attività immateriali 4.772 4.794
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 931 928
Voce 80 (parziale) Attività materiali 931 928
Attività fiscali 10.398 11.617
Voce 100 Attività fiscali 10.398 11.617
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 652 577
Voce 110 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 652 577
Altre voci dell'attivo 26.333 29.915
Voce 50 Derivati di copertura 6.501 5.782
Voce 60 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -4.671 -3.572
Voce 120 Altre attività 24.503 27.705
Totale attività 673.223 658.530

(milioni di euro)

Passività 30.06.2025 31.12.2024
Debiti verso banche al costo ammortizzato 87.949 70.452
Voce 10 a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche 87.953 70.457
- Voce 10 a) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) -4 -5
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione 438.149 448.189
Voce 10 b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela 334.730 338.185
Voce 10 c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione 104.376 110.954
- Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (di cui debiti per leasing) -957 -950
Passività finanziarie di negoziazione 43.054 44.291
Voce 20 Passività finanziarie di negoziazione 43.054 44.291
Passività finanziarie designate al fair value 24.703 23.440
Voce 30 Passività finanziarie designate al fair value 24.703 23.440
Passività fiscali 595 529
Voce 60 Passività fiscali 595 529
Passività associate ad attività in via di dismissione 10 5
Voce 70 Passività associate ad attività in via di dismissione 10 5
Altre voci del passivo 20.989 13.383
Voce 40 Derivati di copertura 2.635 3.741
Voce 50 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -1.785 -1.803
Voce 80 Altre passività 19.178 10.490
+ Voce 10 a) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) 4 5
+ Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (di cui debiti per leasing) 957 950
Fondi per rischi e oneri 3.017 3.872
Voce 90 Trattamento di fine rapporto del personale 597 652
Voce 100 a) Fondi per rischi e oneri - Impegni e garanzie rilasciate 435 427
Voce 100 b) Fondi per rischi e oneri - Quiescenza e obblighi simili 47 60
Voce 100 c) Fondi per rischi e oneri - Altri fondi per rischi e oneri 1.938 2.733
Capitale 10.369 10.369
Voce 160 Capitale 10.369 10.369
Riserve 31.070 32.704
Voce 140 Riserve 5.164 5.024
Voce 150 Sovrapprezzi di emissione 26.734 27.760
Voce 170 Azioni proprie (-) -828 -80
Riserve da valutazione 545 26
Voce 110 Riserve da valutazione 545 26
Acconti su dividendi - -3.022
Voce 145 Acconti su dividendi (-) - -3.022
Strumenti di capitale 8.541 8.688
Voce 130 Strumenti di capitale 8.541 8.688
Risultato netto 4.232 5.604
Voce 180 Utile (Perdita) di periodo (+/-) 4.232 5.604
Totale passività e patrimonio netto 673.223 658.530

Raccordo tra Conto economico e Conto economico riclassificato di Intesa Sanpaolo

Voci 30.06.2025 (milioni di euro)
30.06.2024
Interessi netti
Voce 30 Margine di interesse 5.240
5.324
5.641
5.695
- Voce 30 (parziale) Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) 21 17
Componenti degli Interessi netti correlate al Risultato dell'attività di negoziazione (Dividendi incassati e pagati
- Voce 30 (parziale) nell'ambito dell'attività di prestito titoli) -6
+ Voce 60 (parziale) Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi))
Risultato netto dell'attività di negoziazione (Componenti del Risultato dell'attività di negoziazione correlate ad
2
+ Voce 80 (parziale) interessi netti) -86 -54
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto ed altri fondi del personale) -10 -14
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Rientro time value fondi rischi ed
oneri)
-5 -8
Commissioni nette 2.938 2.842
Voce 60 Commissioni nette 2.822 2.751
- Voce 60 (parziale) Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) -2
+ Voce 80 (parziale) Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) 50 42
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
+ Voce 110 a) (parziale) (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) 151 97
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) -31 -17
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Recuperi spese varie) -52 -29
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 410 -40
Voce 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 696 -73
Voce 90 Risultato netto dell'attività di copertura -16 -3
Voce 100 b) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
133 135
Voce 100 c) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie -47
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Voce 110 a) (a) attività e passività finanziarie designate al fair value
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
-672 -384
Voce 110 b) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 104 55
+ Voce 30 (parziale) Componenti degli Interessi netti correlate al Risultato dell'attività di negoziazione (Dividendi incassati e pagati
nell'ambito dell'attività di prestito titoli)
6
Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a -3
+ Voce 70 (parziale) conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (inclusi i dividendi su OICR)
213 168
Risultato netto dell'attività di negoziazione (Componenti del Risultato dell'attività di negoziazione correlate ad
- Voce 80 (parziale) interessi netti) 86 54
- Voce 80 (parziale)
- Voce 80 (parziale)
Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates)
Risultato netto dell'attività di negoziazione (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
-50 -42
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito -
+ Voce 100 a) (parziale) (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione 95 104
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(Banche) - Effetto correlato al risultato di negoziazione
6
- Voce 100 b) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
-
- Voce 100 b) (parziale) complessiva (Oneri riguardanti il sistema bancario) -
- Voce 100 c) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
-
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
- Voce 110 a) (parziale) (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates)
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
-151 -97
- Voce 110 b) (parziale) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario) - 26
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
- Voce 110 b) (parziale) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette
su crediti)
-
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti/Rilasci
+ Voce 170 b) (parziale) ricondotti al Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value) -
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) 7 10
Altri proventi (oneri) operativi netti 1.881 1.421
Voce 70 Dividendi e proventi simili 1.943 1.445
Voce 200 Altri oneri/proventi di gestione 508 342
Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a
conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività
- Voce 70 (parziale) complessiva (inclusi i dividendi su OICR) -213 -168
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese e imposte indirette) -350 -328
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Effetti valutativi altre attività) 2
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) -7 -10
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) 1
- Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese) -
- Voce 200 (parziale)
- Voce 200 (parziale)
Altri oneri/proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione)
Altri oneri/proventi di gestione (accordo transattivo Fondo Nazionale di Risoluzione)
-3
-
-2
+ Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Valutate al Patrimonio Netto) - 130

Voci 30.06.2025 (milioni di euro)
30.06.2024
Spese del personale -2.444 -2.486
Voce 160 a) Spese per il personale -2.498 -2.527
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) 13 10
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto ed altri fondi del personale) 10 14
- Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) 31 17
- Voce 160 a) (parziale)
+ Voce 200 (parziale)
Spese per il personale (Erogazione liberale a favore del personale)
Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese)
-
-
-
-
Spese amministrative -958 -982
Voce 160 b) Altre spese amministrative -1.368 -1.660
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri di integrazione)
Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al Fondo di Garanzia
8 6
- Voce 160 b) (parziale) Assicurativo dei Rami Vita) - 315
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Recuperi spese varie) 52 29
- Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri accessori de-risking) -
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Recuperi spese e imposte indirette) 350 328
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali -581 -548
Voce 180
Voce 190
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
-220
-470
-225
-421
- Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) 19 22
- Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) 2 1
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) 78 65
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) - -
- Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
10 10
Costi operativi -3.983 -4.016
Risultato della gestione operativa 6.486 5.848
Rettifiche di valore nette su crediti -559 -539
Voce 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -6 -3
Voce 170 a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate -9 40
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
-30 -44
+ Voce 100 a) (parziale) (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri)
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti
1 8
- Voce 100 a) (parziale) (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
13 25
+ Voce 110 b) (parziale) (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette
su crediti)
- -
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Finanziamenti -541 -579
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Finanziamenti (Importi ricondotti ad altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su
- Voce 130 a) (parziale) altre attività)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
3 -2
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con
-4 2
+ Voce 130 b) (parziale) impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti -2 5
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri accessori de-risking) - -
- Voce 170 a) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate (Accantonamenti per rischio
di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate)
-1 -1
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti per oneri non
ricorrenti)
17 10
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività -139 -26
Voce 170 b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti -59 -5
Voce 230 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - 1
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
-30 -10
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Titoli di debito (Banche)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
1 1
+ Voce 130 a) (parziale) ammortizzato - Finanziamenti (Importi ricondotti ad altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su
altre attività)
-3 2
- Voce 130 a) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Titoli di debito verso banche (Oneri riguardanti il sistema bancario)
- -
+ Voce 130 b) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - Titoli di debito
-5 -5
+ Voce 170 a) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (a) impegni e garanzie rilasciate (Accantonamenti per rischio
di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate)
1 1
- Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Rientro time value fondi rischi ed
oneri)
5 8
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Contributo al Fondo di Garanzia
- Voce 170 b) (parziale) Assicurativo dei Rami Vita) 5 4
- Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri di integrazione)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti/Rilasci
- -
- Voce 170 b) (parziale) ricondotti al Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Accantonamenti per oneri non
- -
- Voce 170 b) (parziale) ricorrenti)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Effetti economici dell'allocazione
-17 -10
- Voce 170 b) (parziale) dei costi di acquisizione)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri futuri su partecipazioni di
- -
- Voce 170 b) (parziale) controllo) 6 -27
+ Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) -2 -1
+ Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) - -
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Effetti valutativi altre attività) -2 -4
+ Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) -39 19

Voci 30.06.2025 (milioni di euro)
30.06.2024
Altri proventi (oneri) netti 30 12
Voce 220 Utili (Perdite) delle partecipazioni -1 2
Voce 250 Utili (Perdite) da cessione di investimenti -4 -1
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(governi, imprese finanziarie ed assicurazioni)
94 103
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(Banche)
6 6
- Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione
-95 -104
- Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito
(Banche) - Effetto correlato al risultato di negoziazione
-6 -6
+ Voce 130 a) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Effetto correlato a Utili (perdite) delle partecipazioni
-8 -
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Erogazione liberale a favore del personale) - -
+ Voce 200 (parziale)
- Voce 220 (parziale)
Altri oneri/proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica)
Utili (Perdite) delle partecipazioni (Valutate al Patrimonio Netto)
-1
-
-8
-
- Voce 220 (parziale)
- Voce 220 (parziale)
Utili (Perdite) delle partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate)
Utili (Perdite) delle partecipazioni (Impairment su partecipazioni di controllo)
39
6
-19
39
- Voce 250 (parziale) Utili (Perdite) da cessione di investimenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - -
Utile (Perdita) delle attività operative cessate - -
Voce 290 Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - -
Risultato corrente lordo 5.818 5.295
Imposte sul reddito -1.463 -1.432
Voce 270 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -1.410 -1.138
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (accordo transattivo Fondo Nazionale di Risoluzione) - -130
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) -37 -32
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
-15 -17
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento) - -
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Utile/Perdite delle partecipazioni - Impairment di
partecipazioni di controllo)
- -1
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al
Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita)
-1 -105
- Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore nette su attività finanziarie -
Investimenti per la stabilità del sistema bancario)
- -9
Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) -78 -69
+ Voce 160 a) (parziale) Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) -13 -10
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) -8 -6
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri di integrazione) - -
+ Voce 180 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) -19 -22
+ Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) -78 -65
+ Voce 200 (parziale) Altri oneri/proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) 3 2
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) 37 32
Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) -29 -35
+ Voce 30 (parziale) Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) -21 -17
+ Voce 80 (parziale) Risultato netto dell'attività di negoziazione (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - -
+ Voce 100 a) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti
(Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
-13 -25
+ Voce 100 b) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione)
- -
+ Voce 100 c) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
- -
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Effetti economici dell'allocazione
dei costi di acquisizione)
- -
+ Voce 190 (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
-10 -10
+ Voce 250 (parziale) Utili (Perdite) da cessione di investimenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - -
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di
acquisizione)
15 17

(milioni di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) -4 -231
+ Voce 100 b) (parziale) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (Oneri riguardanti il sistema bancario)
- -
+ Voce 110 b) (parziale) Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario)
- -26
+ Voce 130 a) (parziale) Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - Titoli di debito verso banche (Oneri riguardanti il sistema bancario)
- -
+ Voce 160 b) (parziale) Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al Fondo di Garanzia
Assicurativo dei Rami Vita)
- -315
+ Voce 170 b) (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Contributo al Fondo di Garanzia
Assicurativo dei Rami Vita)
-5 -4
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al
Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita)
1 105
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore nette su attività finanziarie -
Investimenti per la stabilità del sistema bancario)
- 9
Rettifiche di valore dell'avviamento, delle altre attività intangibili e delle partecipazioni di controllo (al netto delle imposte) -12 -11
Voce 240 Rettifiche di valore dell'avviamento - -
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (b) altri accantonamenti netti (Oneri futuri su partecipazioni di
+ Voce 170 b) (parziale) controllo) -6 27
+ Voce 220 (parziale) Utili (Perdite) delle partecipazioni (Impairment su partecipazioni di controllo) -6 -39
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento) - -
+ Voce 270 (parziale) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Utile/Perdite delle partecipazioni - Impairment di
partecipazioni di controllo)
- 1
Risultato netto 4.232 3.517

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