Interim / Quarterly Report • Sep 29, 2025
Interim / Quarterly Report
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Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025


Tel: +39 02 58.20.10 www.bdo.it
Viale Abruzzi, 94 20131 Milano

Agli Azionisti della Italian Wine Brands S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative esplicative della Italian Wine Brands S.p.A. e controllate (Gruppo IWB) al 30 giugno 2025. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo IWB al 30 giugno 2025 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea.
Milano, 29 settembre 2025
BDO Italia S.p.A. Giovanni Rovelli Socio
Bari, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Roma, Torino, Verona

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-Italia
1 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
1 |

|


| Composizione degli Organi Sociali di e Controllo | 4 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Principali dati economici, patrimoniale e finanziari | 5 | ||||
| Relazione degli Amministratori sulla gestione | 6 | ||||
| 1. | L'analisi della situazione del mercato, della società, dell'andamento e del | ||||
| risultato della gestione | 6 | ||||
| 1.1 | Mercati | 6 | |||
| 1.1.1 | Mercato internazionale | 6 | |||
| 1.1.2 | Mercato domestico | 7 | |||
| 1.1.3 | Tendenze | 8 | |||
| 1.1.4 | Vendemmia 2025 | 10 | |||
| 1.2 | Gruppo IWB | 12 | |||
| 1.2.1 | Strategia e risultati | 12 | |||
| 1.2.2 | Andamento del Titolo | 15 | |||
| 1.2.3 | Struttura del Gruppo | 16 | |||
| 1.2.4 | Sintesi dei risultati economico -finanziari | 18 | |||
| 1.2.5 | Situazione economica e patrimoniale della Capogruppo | 26 | |||
| 1.2.6 | Posizione finanziaria Netta consolidata | 28 | |||
| 1.3 | Ricavi e marginalità | 29 | |||
| 2. | Fatti di rilievo | 39 | |||
| 3. | Evoluzione prevedibile della gestione | 41 41 |
|||
| 4. | Codice etico e Modello organizzativo | ||||
| 5. | Rapporti con imprese correlate | ||||
| 6. | Informazioni relative a sicurezza alimentare, ambiente e sostenibilità, | ||||
| salute e sicurezza etica | 42 | ||||
| 7. | Azioni proprie | 49 | |||
| 8. | Rischi | 50 | |||
| 9. | Attestazione di responsabilità | 52 | |||
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato | |||||
| Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata | 55 | ||||
| Conto economico complessivo | 56 | ||||
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 57 Rendiconto finanziario 58 Forma e contenuto del bilancio consolidato semestrale abbreviato 59 Note esplicative 90

Alessandro Mutinelli (Presidente e Amministratore Delegato)
Giorgio Pizzolo (Vice Presidente)
Simone Strocchi
Sofia Barbanera
Antonella Lillo (Amministratore Indipendente)
Massimiliano Mutinelli
Marta Pizzolo
David Reali (Presidente del Collegio sindacale)
Debora Mazzaccherini (Sindaco effettivo)
Eugenio Romita (Sindaco effettivo)
BDO Italia S.p.A.
Value Track SIM S.p.A.

| Valori in migliaia di euro | 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | 30.06.2023 |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 185.133 | 401.937 | 191.202 | 196.778 |
| Adjusted EBITDA | 21.885 | 50.382 | 21.923 | 17.254 |
| % | 11,8% | 12,5% | 11,5% | 8,8% |
| Adjusted EBIT | 17.098 | 39.557 | 15.633 | 10.920 |
| EBIT | 16.188 | 35.795 | 14.019 | 9.889 |
| % | 8,7% | 8,9% | 7,3% | 5,0% |
| Risultato Netto Adjusted | 10.992 | 25.319 | 10.279 | 5.355 |
| % | 5,9% | 6,3% | 5,4% | 2,7% |
| Risultato Netto | 10.336 | 22.607 | 9.116 | 4.612 |
| % | 5,6% | 5,6% | 4,8% | 2,3% |
| Valori in migliaia di euro | 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | 30.06.2023 |
|---|---|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 8.154 | 6.820 | 13.121 | 37.369 |
| Capitale Investito Netto | 316.423 | 315.851 | 321.248 | 351.834 |
| Patrimonio Netto | 225.968 | 226.534 | 213.151 | 197.606 |
| Posizione finanziaria netta | 90.455 | 89.316 | 108.097 | 154.228 |
| Indebitamento finanziario netto escluso IFRS 16 | 78.404 | 75.951 | 93.568 | 138.576 |
| Posizione finanziaria netta - finanziatori terzi | 78.010 | 75.506 | 92.136 | 134.114 |
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA Adjusted LTM | 50.344 | 50.382 | 48.999 | 40.216 |
| Posizione finanziaria netta / Ebitda Adjusted (LTM) | 1,80 | 1,77 | 2,21 | 3,83 |
| Posizione finanziaria netta /Patrimonio Netto | 0,40 | 0,39 | 0,51 | 0,78 |
| EPS | 1,11 | 2,42 | 0,97 | 0,49 |
Gli indicatori alternativi di performance sopra riportati sono descritti a pag. 22-25

1. L'analisi della situazione del mercato, della Società, dell'andamento e del risultato della gestione
Nella prima parte del 2025 l'export del vino italiano presenta dati in contrazione scontando gli effetti del calo dei consumi solo in parte attutiti dalla corsa statunitense alle scorte pre-dazi. Secondo Unione italiana vini, l'export verso i Paesi extra Ue ha chiuso il primo trimestre con volumi in calo tendenziale di quasi il 9% (-0,1% il valore) nonostante il +4% degli Usa (che però chiude marzo in frenata). Le elaborazioni dell'Osservatorio Unione italiana vini su base Nielsen presso la grande distribuzione e il retail nei primi tre mercati al mondo (Usa, Germania e UK) nel primo trimestre registrano infatti cali tendenziali a volume dell'8% (-5,5% a valore), con Stati Uniti a -5,4%, Germania a -11,8% e UK a -6,4%.
Segnali negativi anche dai principali mercati dell'est Europa dove la Russia riduce di oltre due terzi le importazioni di vino italiano con appena 7,9 milioni di litri acquistati da gennaio a marzo 2025, rispetto ai 27,8 mln del 2024 (-64% a valore) e dal Far East: (i) la Cina lascia sul terreno il 23% dei volumi (-22% a valori) e il Giappone arretra del 12% (-10% a valore) con la sola eccezione della Corea del sud +4,7 % a volume (+6,5% a valore).
In difficoltà, quasi tutte le principali denominazioni: dal Pinot Grigio delle Venezie al Chianti, dal Lambrusco ai rossi piemontesi ai bianchi siciliani.
Unica eccezione rilevante il prosecco Dop, che con 387 milioni di euro fa segnare un incremento del 5% nei valori sul corrispondente trimestre di un anno fa, a fronte di volumi che crescono oltre il 6%, a 88,6 milioni di litri. Una denominazione che conferma il suo ruolo determinante per le esportazioni nazionali.
In termini di prospettive:
Gli Stati Uniti continuano a rappresentare il mercato principale ma anche, in conseguenza dei dazi, l'area di maggiore incertezza in considerazione di un potenziale danno per le imprese italiane pari a c.a. 317 milioni di euro cumulati nei prossimi 12 mesi qualora si confermino i dazi al 15% aggravato dall'evoluzione del rapporto di cambio Euro/USD. Sarà fondamentale che UE e governo italiano premano sulla promozione diretta e indiretta coordinata con le imprese, per sostenere i brands in un contesto di aumento generale dei prezzi e dei costi.
Il mercato del vino in Europa presenta prospettive contrastanti. Se da un lato si registra un calo dei consumi e delle esportazioni, dall'altro si osservano segnali di crescita nel segmento premium e in mercati esteri specifici. La tendenza generale vede una diminuzione del consumo pro capite, con una maggiore attenzione alla qualità e alla diversificazione dei prodotti.
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Diverse e positive le prospettive per il consumo di vino nell'Europa dell'Est che, per il 2025 indicano una crescita moderata, con un'attenzione particolare all'aumento della domanda di vini di qualità e di provenienza di specifiche regioni. In particolare alcuni Paesi quali la Polonia, la Romania e la Turchia hanno mostrato, negli ultimi anni un aumento delle importazioni di vino italiano.
Prospettive positive potrebbero arrivare dalla diversificazione dei mercati e dagli accordi di libero scambio, Mercosur in testa, con l'auspicio che possa essere ratificato a breve.
Attualmente, il mercato del Mercosur rappresenta una piccola percentuale dell'export vinicolo italiano, ma il potenziale di crescita è significativo, soprattutto in Brasile, un paese con una crescente classe media e un crescente interesse per il vino importato.
Più articolata la situazione in Far east dove:
Si intravede tuttavia un potenziale di crescita per i vini di alta qualità e per quelli che si adattano a stili di consumo più informali, come gli aperitivi.
Dopo un avvio d'anno che aveva evidenziato un mercato ancora in difficoltà, nel secondo trimestre 2025 il vino nella GDO italiana torna a mostrare segnali positivi spinti anche dalla presenza delle feste pasquali: i volumi attenuano le perdite (-1%), con le vendite complessive che recuperano terreno e tornano ad evidenziare un incremento del +3,5% a valore.
Complessivamente nel primo semestre tengono le vendite a valore (+1,1%), sostenute da incrementi nei prezzi medi (+3,5%), mentre i volumi complessivi continuano a presentare un trend negativo (-2,4%).
A penalizzare le vendite complessive sono soprattutto i vini fermi & frizzanti, che mostrano le flessioni più mercate nei volumi (-3,8%) e – nonostante la risalita dei prezzi - non riescono a far tornare in terreno positivo neppure i valori (-0,4%). Gli spumanti, invece, si riconfermano la

categoria più dinamica, con crescite diffuse e superiori ai sei punti percentuali sia a valore che a volume.
Sul fronte dei format distributivi, i risultati migliori si registrano in ipermercati, supermercati e discount, che si dimostrano più resilienti soprattutto nelle vendite di spumanti; diversa la tendenza del Cash & Carry che , in continuità con i mesi precedenti , fatica ancora a risollevarsi, con contrazioni sia a valore (-4,2%) sia a volume (-6,2%), tendenze che riflettono consumi fuori casa tuttora instabili.
Il 2025 si prospetta quindi come un anno di significativo cambiamento per il vino, guidato da innovazione, benessere e sostenibilità:
Un altro elemento centrale del 2025 sarà l'esperienza legata al vino. Le cantine stanno superando il tradizionale concetto di degustazione per offrire momenti immersivi. Eventi che uniscono il vino a narrazioni più ampie, come installazioni artistiche o serate, stanno guadagnando terreno, soprattutto tra Millennials e Gen Z. Si osservano inoltre i seguenti fenomeni:
La tendenza alla moderazione nel consumo di alcol, in essere da alcuni anni, sta diventando un fenomeno culturale trasversale a tutte le fasce d'età e ai diversi mercati globali. Secondo IWSR1 , i consumatori adottano sempre più spesso strategie di moderazione che comprendono:
1 Registro internazionale di vini e liquori
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In questo contesto, il segmento no/low-alcohol continua la sua espansione, con un tasso di crescita atteso annuo composto (CAGR) del +4% tra il 2024 e il 2028. Il no-alcohol, in particolare, crescerà a un ritmo del +7%, generando un incremento di valore stimato oltre i 4 miliardi di dollari entro il 2028.
Se nei mercati maturi la crescita sarà marginale o addirittura negativa, il futuro del settore sarà trainato dalle economie emergenti. Paesi come India, Cina, Brasile, Messico, Sudafrica, Vietnam e Nigeria stanno registrando incrementi significativi nella domanda di bevande alcoliche, grazie a popolazioni più giovani, redditi in crescita e classi medie in espansione.
Alcuni esempi concreti:
Le occasioni di consumo stanno cambiando, spostandosi verso contesti e situazioni più informali. Questo sta avvantaggiando categorie come vini rosé, prosecco, bitter e aperitivi a base di spirit.
Alcuni esempi:

Tendenze positive sul fronte della qualità del consumo e sulla "premiumization". Uno studio di Unione italiana vini ribalta i luoghi comuni: in Italia e USA (pari, insieme, al 60% del fatturato complessivo delle vendite di vino italiano) gli under 44 arginano il calo dei consumi e vedono il vino come status symbol: sono disposti a spendere per etichette super Premium ma senza affezionarsi ai brands.
Il digitale sta assumendo un ruolo cruciale nel processo decisionale d'acquisto: secondo IWSR, il 63% degli acquirenti online di alcolici svolge ricerche approfondite prima di comprare, e questo comportamento si sta diffondendo anche per gli acquisti in negozio. Le principali fonti di informazione includono siti web di brands, recensioni di prodotti e app di consegna, con il confronto prezzi e la scoperta di nuovi prodotti tra i driver principali.
Secondo le previsioni di Coldiretti si attende una vendemmia da 45 milioni di ettolitri con una qualità tra il buono e l'ottimo. grazie ad un inverno non troppo freddo, che ha seguito un decorso nella norma e una primavera (fresca ad aprile) che ha favorito una fioritura progressiva. Le piogge nel complesso hanno punteggiato la penisola senza mai essere eccessive, contribuendo a costituire buone riserve idriche senza ostacolare le lavorazioni in vigna. Giugno è stato caratterizzato da un'ondata di calore che ha accelerato lo sviluppo vegetativo, senza però causare stress eccessivi proprio grazie alle riserve idriche accumulate nei mesi precedenti. Il risultato è stato un ciclo vegetativo in linea o leggermente anticipato, con vigneti in ottima forma e un buono stato sanitario diffuso. A partire da luglio, molte zone hanno beneficiato di nette escursioni termiche tra giorno e notte che stanno favorendo un'invaiatura regolare e una buona maturazione fenolica. Ad oggi, lo stato sanitario delle uve è generalmente molto buono, con grappoli ben conformati. Le rese attese sono in linea con le medie e le aspettative qualitative sono alte; in assenza di eventi estremi, la raccolta 2025 potrebbe restituire vini di precisione, freschezza e grande espressività territoriale.
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La raccolta è già iniziata in Sicilia per concludersi non prima di novembre con le uve di Nerello. Un avvio anticipato legato alle alte temperature, che hanno accelerato la maturazione delle uve. In generale, siccità e maltempo hanno condizionato le rese in alcuni territori ma senza recare pregiudizio alla qualità, così come i problemi legati a malattie come peronospora e oidio sono risultati inferiori rispetto alle preoccupazioni iniziali, analogamente per gli attacchi degli insetti alieni. Fenomeni che hanno pesato comunque sui costi di produzione, dall'acqua alle strategie di protezione delle uve.
Il problema principale potrebbe derivare dai volumi (già lo scorso anno si è arrivati a 44 milioni di ettolitri), viste le tante giacenze ancora nelle cantine italiane, ma una qualità elevata, dopo anni complicati, è un'importante aspetto positivo per tutto il settore. Le difficoltà riguardano soprattutto i vini rossi, al punto che Unione italiana vini ha proposto il blocco dell'autorizzazione di nuovi impianti almeno per un anno: l'Italia è l'unico Paese che cresce di superficie vitata a fronte di una discesa in tutti gli altri Paesi nel mondo.

In questo contesto IWB rimane il principale esportatore quotato di vino italiano con un primo semestre 2025 caratterizzato da:
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Dal punto di vista economico il Gruppo conferma nel semestre la performance in termini di Ebitda Adj e realizza un nuovo record a livello di Risultato netto pari euro 10,3 milioni.

Le vendite sono realizzate principalmente attraverso un portafoglio di marchi di proprietà. Particolare rilievo è assunto dai TOP BRANDS individuati nei seguenti marchi:













La performance del titolo è ancora lontana dalle valutazioni espresse dagli analisti finanziari (consensus) e la capitalizzazione che ne consegue, di circa euro 210 milioni, è pari a circa:
nonostante il costante percorso di crescita della redditività in termini assoluti e percentuali e una capacità di generazione di cassa pari al 50-55% dell'Ebitda Adjusted confermata da una serie storica decennale grazie a:

che hanno consentito al Gruppo di realizzare un percorso continuo di crescita di redditività e generazione di cassa pur a fronte di un mercato del vino che presenta andamenti non sempre lineari.
Dal punto di vista societario, nel 2023 il Gruppo ha avviato una significativa riorganizzazione, completata nel 2024, che ha portato (x) alla creazione di due poli a presidio dei diversi canali di vendita e (y) all'ottimizzazione della struttura industriale che ha realizzato importanti sinergie con effetti economico-finanziari di lungo periodo portando alla seguente struttura:
La struttura produttiva del Gruppo consta (i) di n. 3 cantine di proprietà situate rispettivamente a Calmasino (VR), a Montebello (VI) e a Cetona (SI) e (ii) di n. 8 linee di imbottigliamento di cui una situata a Cetona (SI), tre a Montebello (VI), quattro a Calmasino (VR).
IWB S.p.A. mantiene l'attività di direzione e coordinamento per le società del Gruppo detenendo direttamente le partecipazioni di controllo nelle principali società: Giordano Vini S.p.A., IWB Italia S.p.A., Enovation Brands Inc., e IWB UK Ltd oltre al controllo indiretto di Raphael Dal Bo Ag (controllata da IWB Italia S.p.A.) che:

Di seguito viene fornito l'organigramma societario del Gruppo Italian Wine Brands.


Di seguito si riporta la sintesi dei risultati economico - finanziari consolidati semestrali ottenuti dal Gruppo Italian Wine Brands nel periodo ricompreso tra il primo semestre 2025 e i corrispondenti periodi 2024 e 2023 con dati espressi in migliaia di euro.
| (migliaia di Euro) | 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24/25 |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite | 185.133 | 191.202 | 196.778 | (3,17%) |
| Variazione delle rimanenze | 9.244 | (2.809) | 2.269 | (429,05%) |
| Altri Proventi | 1.505 | 1.715 | 1.628 | (12,22%) |
| Totali Ricavi | 195.882 | 190.108 | 200.675 | 3,04% |
| Costi per acquisti | (129.968) | (122.558) | (135.732) | 6,05% |
| Costi per servizi | (30.352) | (31.914) | (34.613) | (4,89%) |
| Costo del Personale | (13.086) | (13.149) | (12.537) | (0,48%) |
| Altri costi operativi | (590) | (563) | (539) | 4,79% |
| Totale costi operativi | (173.997) | (168.184) | (183.420) | 3,46% |
| Margine Operativo Lordo Adjusted (1) | 21.885 | 21.923 | 17.254 | (0,17%) |
| Margine Operativo Lordo | 20.975 | 20.309 | 16.224 | 3,28% |
| Risultato Netto Adjusted (2) | 10.992 | 10.279 | 5.355 | 6,94% |
| Risultato Netto | 10.336 | 9.116 | 4.612 | 13,39% |
| Indebitamento finanziario netto | 90.455 | 108.097 | 154.228 | |
| di cui Indebitamento finanziario netto - finanziatori terzi |
78.010 | 92.136 | 134.114 | |
| di cui Indebitamento finanziario netto - prezzo differito acquisizioni |
394 | 1.432 | 4.462 | |
| di cui Indebitamento finanziario netto - passività per leasing |
12.051 | 14.530 | 15.652 |
(1) Il Margine Operativo Lordo Adjusted indica l'Ebitda al netto dei management adjustments come dettagliati a pagina 21.
(2) Il Risultato Netto Adjusted indica il Risultato netto dedotti i management adjustments e il relativo effetto fiscale come dettagliato a pag. 21.

| (migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | |
| Altre Immobilizzazioni immateriali | 38.341 | 38.469 | 38.365 |
| Avviamento | 215.969 | 215.969 | 215.969 |
| Immobilizzazioni materiali | 41.605 | 40.856 | 39.272 |
| Attività per diritti d'uso | 12.047 | 13.399 | 13.904 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 3 | 5 | 5 |
| Totale Immobilizzazioni | 307.964 | 308.698 | 307.515 |
| Magazzino | 76.652 | 65.264 | 76.655 |
| Crediti commerciali netti | 31.698 | 50.613 | 48.842 |
| Debiti commerciali | (86.063) | (94.698) | (101.929) |
| Altre attività (passività) | (14.133) | (14.359) | (10.447) |
| Capitale Circolante Netto | 8.154 | 6.820 | 13.121 |
| Debiti per benefici ai dipendenti | (1.433) | (1.548) | (1.648) |
| Netto Imposte differite e anticipate attive (passive) | (7.901) | (7.694) | (7.845) |
| Altri Fondi | (100) | (166) | (154) |
| Attività (passività) non correnti possedute per la vendita | 9.740 | 9.740 | 10.259 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 316.423 | 315.851 | 321.248 |
| Patrimonio Netto | 225.968 | 226.534 | 213.151 |
| Utile (Perdita) di periodo | 10.124 | 22.336 | 8.971 |
| Capitale Sociale | 1.124 | 1.124 | 1.124 |
| Altre Riserve | 214.445 | 203.012 | 203.120 |
| Patrimonio netto di terzi | 275 | 6 3 | (64) |
| Indebitamento finanziario netto - finanziatori terzi | 78.010 | 75.506 | 92.136 |
| Prezzo differito acquisizioni | 394 | 445 | 1.432 |
| Passività per leasing | 12.051 | 13.365 | 14.530 |
| TOTALE FONTI | 316.423 | 315.851 | 321.248 |

| (migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
| Ricavi delle vendite | 185.133 | 191.202 | 196.778 |
| Variazione delle rimanenze | 9.244 | (2.809) | 2.269 |
| Altri proventi | 1.505 | 1.715 | 1.628 |
| Totale ricavi | 195.882 | 190.108 | 200.675 |
| Costi per acquisti | (129.968) | (122.558) | (135.732) |
| Costi per servizi | (30.352) | (31.914) | (34.613) |
| Costo del personale | (13.086) | (13.149) | (12.537) |
| Altri costi operativi | (590) | (563) | (539) |
| Costi operativi | (173.997) | (168.184) | (183.420) |
| Margine Lordo operativo Adjusted | 21.885 | 21.923 | 17.254 |
| Svalutazioni | (111) | (574) | (828) |
| Ammortamenti | (4.676) | (5.717) | (5.506) |
| Rilasci (Accantonamenti) netti fondi per rischi | 0 | 0 | 0 |
| Risultato operativo Adjusted | 17.098 | 15.633 | 10.920 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (2.283) | (1.731) | (3.642) |
| Risultato prima delle imposte | 14.815 | 13.901 | 7.278 |
| Imposte | (3.823) | (3.622) | (1.923) |
| Risultato netto ante oneri non ricorrenti e relativo effetto fiscale | 10.992 | 10.279 | 5.355 |
| Oneri di natura non ricorrente | (910) | (1.614) | (1.030) |
| Effetto fiscale oneri non ricorrenti | 254 | 450 | 287 |
| Risultato Netto | 10.336 | 9.116 | 4.612 |

| (migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Reported | Management | adjustments | Adjusted | |
| 30.06.2025 | (1) | (2) | 30.06.2025 | |
| Ricavi delle vendite | 185.133 | 185.133 | ||
| Variazione delle rimanenze | 9.244 | 9.244 | ||
| Altri proventi | 1.505 | 0 | 1.505 | |
| Totale ricavi | 195.882 | 0 | 0 | 195.882 |
| Costi per acquisti | (129.968) | (129.968) | ||
| Costi per servizi | (30.469) | 117 | 0 | (30.352) |
| Costo del personale | (13.804) | 718 | 0 | (13.086) |
| Altri costi operativi | (665) | 7 5 | (590) | |
| Costi operativi | (174.906) | 910 | 0 | (173.997) |
| Margine operativo lordo | 20.975 | 910 | 0 | 21.885 |
| Svalutazioni | (111) | (111) | ||
| Ammortamenti | (4.676) | (4.676) | ||
| Rilasci (Accantonamenti) netti fondi per rischi | 0 | 0 | ||
| Risultato operativo | 16.188 | 910 | 0 | 17.098 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (2.283) | (2.283) | ||
| Risultato prima delle imposte | 13.905 | 910 | 0 | 14.815 |
| Imposte | (3.569) | (254) | 0 | (3.823) |
| Risultato Netto | 10.336 | 656 | 0 | 10.992 |
Dati contabili adjusted al 30 giugno 2025 (con riferimento a Margine Operativo Lordo Adjusted e Risultato Netto Adjusted) rappresentati al lordo dei ricavi e costi non ricorrenti, pari complessivamente a euro 910 migliaia e ascrivibili a:
Nella presente relazione finanziaria semestrale consolidata abbreviata sono presentati e commentati alcuni indicatori economico-finanziari, che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IAS-IFRS, ma che permettono di commentare l'andamento del business del Gruppo. Queste grandezze, di seguito definite, sono utilizzate per commentare l'andamento del business del Gruppo in ottemperanza a quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 (DEM 6064293) e successive modifiche ed integrazioni (Comunicazione Consob n.0092543 del 3 dicembre 2015 che recepisce gli orientamenti ESMA/2015/1415). Gli indicatori alternativi di performance elencati di seguito dovrebbero essere usati come un supplemento informativo a quanto previsto dagli IAS-IFRS per assistere gli utilizzatori della relazione finanziaria ad una migliore comprensione dell'andamento economico, patrimoniale, finanziario del Gruppo. Si sottolinea che il criterio utilizzato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi ed il saldo ottenuto potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.
Di seguito la definizione degli indicatori alternativi di performance utilizzati nella Relazione finanziaria semestrale abbreviata e il relativo utilizzo:
Risultato Netto ante oneri non ricorrenti e relativo effetto fiscale o Risultato Netto Adjusted rappresenta l'utile/perdita al netto (i) dei costi e dei proventi aventi natura non ricorrente, (ii) dei costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management in coerenza con quanto previsto nei "Termini e Condizioni" del prestito obbligazionario (iii) e delle relative imposte. L'indicatore fornisce un utile ed immediato riscontro sull'andamento reddituale dell'esercizio non influenzato dalle componenti non ricorrenti.
Risultato ante imposte (EBT): è pari al risultato netto al lordo delle imposte o prima dell'effetto fiscale; è utilizzato per valutare la redditività della società indipendentemente dall'effetto delle imposte.
Risultato operativo o EBIT rappresenta il risultato netto escluso l'effetto fiscale, gli oneri e proventi finanziari, gli oneri e proventi da partecipazioni. È utilizzato per misurare la capacità della società /Gruppo di generare un "utile" incluso l'impatto economico derivante dagli investimenti.

Risultato operativo Adjusted o Adjusted EBIT: è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) al netto dei costi e dei proventi aventi natura non ricorrente e dai costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management in coerenza con quanto previsto nei "Termini e Condizioni" del prestito obbligazionario. È utilizzato per misurare la capacità della società /Gruppo di generare un "utile" incluso l'impatto economico derivante dagli investimenti e al netto degli oneri e proventi non ricorrenti e del Piano di incentivazione.
Margine Operativo Lordo o EBITDA", è pari al risultato operativo dedotto l'impatto di (iii) "Rivalutazioni/Svalutazioni" comprendente la svalutazione dei crediti commerciali, (iv) "Accantonamenti e rilasci per rischi" e la voce (v) "Ammortamenti". È utilizzato per misurare la capacità di generare un risultato gestionale, escluso l'impatto economico derivante dagli investimenti.
Margine Operativo Lordo Adjusted o EBITDA Adjusted", rispetto al Margine operativo lordo o EBITDA è depurato dei costi e proventi aventi natura non ricorrente e dei costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management in coerenza con quanto previsto nei "Termini e Condizioni" del prestito obbligazionario. È utilizzato per misurare la capacità di generare un risultato gestionale, escluso l'impatto economico derivante dagli investimenti e degli oneri non ricorrenti.
Margine Operativo Lordo Adjusted o EBITDA Adjusted" LTM è costruito sommando l'Ebitda Adjusted di Gruppo del semestre di riferimento con quello del secondo semestre dell'esercizio precedente. È utilizzato per misurare il rapporto Posizione Finanziaria Netta /Ebitda Adjusted relativo ai semestri per rendere coerente il rapporto tra un indicatore YTD (PFN) e un Indicatore di periodo (Ebitda Adjusted).
Totale immobilizzazioni: è calcolato come somma algebrica delle seguenti voci: Avviamento; Altre immobilizzazioni Immateriali, Immobilizzazioni materiali, Attività per diritti d'uso; Immobilizzazioni finanziarie comprensive delle partecipazioni. L'indicatore è utilizzato per dare evidenza del totale dell'attivo fisso e dell'eventuale necessità di "fonti" a lungo termine.

Capitale circolante: è calcolato come somma algebrica delle Rimanenze (o Magazzino), dei Crediti commerciali netti, Debiti commerciali. L'indicatore rappresenta le attività e le passività gestionali di breve periodo e contribuisce a spiegare la generazione di cassa di breve periodo.
Capitale circolante netto: è calcolato come somma algebrica del Capitale Circolante, delle Altre attività e passività. L'indicatore rappresenta le attività e le passività gestionali e operative di breve periodo e contribuisce a spiegare la generazione di cassa di breve periodo.
Altri crediti e debiti (o Altre Attività e Passività) è dato dalla somma algebrica delle seguenti voci: altre attività correnti e non correnti, attività per imposte correnti, altre passività correnti e passività per imposte correnti. Da tali voci sono esclusi eventuali fair value di derivati di copertura, delle attività finanziarie correnti. È utilizzato per il calcolo del capitale circolante netto.
Capitale investito netto (CIN): è calcolato come somma algebrica di: Capitale circolante netto, Totale immobilizzazioni, Debito per benefici a dipendenti, Imposte differite e anticipate e Altri Fondi. Questo indicatore rappresenta e spiega il "fabbisogno" di capitale necessario per la conduzione dell'azienda alla data del bilancio, finanziato nelle due componenti (x) (Patrimonio netto e (y) Indebitamento finanziario netto; Prezzo differito acquisizioni; Passività per leasing).
Posizione finanziaria netta (PFN) o anche Indebitamento Finanziario Netto nella definizione ESMA: è calcolata come somma algebrica delle seguenti voci: disponibilità liquide e mezzi equivalenti, passività finanziarie non correnti/correnti che comprendono anche i debiti legati al prezzo su acquisizioni ancora da pagare ed i valori di fair value positivi/negativi su derivati di copertura e le attività finanziarie correnti e non correnti, debiti per leasing.
Si suddivide in:
24 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
Il presente APM è utilizzato per valutare (a) le risorse di terzi, diverse dal patrimonio netto di terzi di cui necessita il gruppo (b) è necessario per la valutazione dei covenant.
Posizione finanziaria netta o anche Indebitamento Finanziario Netto esclusi gli effetti dell'IFRS 16 indica la Posizione finanziaria netta dedotti i debiti per leasing calcolati ai sensi dell'IFRS 16 è utilizzata per valutare la posizione finanziaria di origine bancaria e per effetto di acquisizioni.
Posizione finanziaria netta o indebitamento finanziario netto – finanziatori terzi (o bancario) indica la Posizione finanziaria netta dedotti (i) i debiti per leasing calcolati ai sensi dell'IFRS 16 (ii) eventuali earn out e/o prezzo differito relativo ad acquisizioni è utilizzata per valutare la posizione finanziaria di origine bancaria.
EPS: utile per azione indica l'utile/perdita per azione; è calcolato dividendo l'utile/perdita dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo di riferimento, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni che comportano un effetto diluitivo. Viene utilizzato per valutare la redditività della società/Gruppo.
Dividend Yield rappresenta il dividendo per azione diviso per il prezzo per azione. È anche il totale dei pagamenti annuali dei dividendi di una società diviso per la sua capitalizzazione di mercato, supponendo che il numero di azioni sia costante. È spesso espresso come percentuale ed è utilizzato per valutare il rendimento dell'investimento in un titolo azionario.

La situazione di IWB S.p.A. al 30 giugno 2025 qui esposta rappresenta il bilancio separato di IWB S.p.A., e presenta:
Si espongono di seguito i prospetti sintetici della situazione patrimoniale e finanziaria e del conto economico della Capogruppo.
| (migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | |
| Altre Immobilizzazioni immateriali | 9 6 | 102 | 121 |
| Avviamento | 0 | 0 | 0 |
| Immobilizzazioni materiali | 5 2 | 6 1 | 7 2 |
| Attività per diritti d'uso | 482 | 497 | 3 0 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 292.576 | 292.576 | 271.720 |
| Totale Immobilizzazioni | 293.206 | 293.236 | 271.942 |
| Magazzino | 0 | 0 | 0 |
| Crediti commerciali netti | 813 | 1.274 | 4.163 |
| Debiti commerciali | (530) | (356) | (227) |
| Altre attività (passività) | (5.036) | (470) | 1.832 |
| Capitale Circolante Netto | (4.754) | 447 | 5.768 |
| Debiti per benefici ai dipendenti | (72) | (86) | (70) |
| Netto Imposte differite e anticipate attive (passive) | 0 | 217 | 2 4 |
| Altri Fondi | 0 | 0 | 0 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 288.380 | 293.814 | 277.663 |
| Patrimonio Netto | 177.814 | 180.416 | 183.409 |
| Utile (Perdita) di periodo | 8.128 | 5.760 | 8.371 |
| Capitale Sociale | 1.124 | 1.124 | 1.124 |
| Altre Riserve | 168.561 | 173.531 | 173.913 |
| Patrimonio netto di terzi | 0 | 0 | 0 |
| Indebitamento finanziario netto - finanziatori terzi | 109.684 | 112.453 | 92.786 |
| Prezzo differito acquisizioni | 394 | 445 | 1.432 |
| Passività per leasing | 487 | 500 | 3 7 |
| TOTALE FONTI | 288.380 | 293.814 | 277.663 |
In relazione alla sopra esposta situazione patrimoniale si segnala che:
| (migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
| Ricavi delle vendite | 1.018 | 1.174 | 1.165 |
| Variazione delle rimanenze | 0 | 0 | 0 |
| Altri proventi | 1 5 | 230 | 2 |
| Totale ricavi | 1.033 | 1.404 | 1.167 |
| Costi per acquisti | 0 | 0 | (0) |
| Costi per servizi | (1.021) | (1.002) | (888) |
| Costo del personale | (378) | (674) | (650) |
| Altri costi operativi | (83) | (130) | (80) |
| Costi operativi | (1.482) | (1.806) | (1.618) |
| Margine Lordo operativo Adjusted | (449) | (402) | (451) |
| Svalutazioni | 0 | 0 | 0 |
| Ammortamenti | (83) | (60) | (74) |
| Rilasci (Accantonamenti) netti fondi per rischi | 0 | 0 | 0 |
| Risultato operativo Adjusted | (532) | (462) | (525) |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (1.612) | (1.352) | (1.277) |
| Dividendi da imprese controllate | 10.000 | 10.000 | 11.360 |
| Risultato prima delle imposte | 7.856 | 8.186 | 9.558 |
| Imposte | 375 | 307 | 363 |
| Risultato netto ante oneri non ricorrenti e relativo effetto fiscale | 8.230 | 8.494 | 9.921 |
| Oneri di natura non ricorrente | (142) | (170) | (348) |
| Effetto fiscale oneri non ricorrenti | 4 0 | 4 7 | 9 7 |
| Risultato Netto | 8.128 | 8.371 | 9.670 |
In relazione alla sopra esposta situazione di conto economico si segnala che:

Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025 confrontato con l'indebitamento al 31 dicembre 2024 al 30 giugno 2024 e al 31 dicembre 2023 esposto sulla base del nuovo schema previsto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021.
La posizione finanziaria netta si conferma al di sotto dei 100 milioni e presenta una generazione di cassa pari a euro 18 milioni nel corso degli ultimi 12 mesi (già al netto di pagamenti dividendi per euro 9,4 milioni e acquisto azioni proprie per euro 2,5 milioni).
| (migliaia di Euro) | 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | 1 3 | 1 8 | 2 0 | 2 3 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | 53.571 | 59.482 | 48.977 | 70.878 |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 550 | 529 | 720 | 524 |
| D. Liquidità (A) + (B) + (C) | 54.134 | 60.029 | 49.718 | 71.424 |
| E. Debito Finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito ma | ||||
| esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) | 5 1 | 303 | 4.896 | 27.927 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 4.302 | 5.464 | 4.746 | 3.985 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) | 4.354 | 5.767 | 9.641 | 31.912 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G) - (D) | (49.781) | (54.262) | (40.076) | (39.512) |
| I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli | ||||
| strumenti di debito) | 811 | 1.254 | 5.867 | 7.217 |
| J. Strumenti di debito | 129.967 | 131.487 | 129.730 | 131.248 |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | 9.459 | 10.837 | 12.577 | 16.980 |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) | 140.236 | 143.578 | 148.174 | 155.444 |
| M. Indebitamento finanziario netta (H) + (L) | 90.455 | 89.316 | 108.097 | 115.932 |
| di cui | ||||
| Prezzo differito acquisizioni | 394 | 445 | 1.432 | 4.405 |
| Debiti correnti per leasing | 3.292 | 3.317 | 3.867 | 3.106 |
| Debiti non correnti per leasing | 8.760 | 10.049 | 10.662 | 12.108 |
| Posizione finanziaria netta senza effetto IFRS 16 e prezzo | ||||
| differito acquisizioni | 78.010 | 75.506 | 92.136 | 96.313 |

Italian Wine Brands S.p.A. si conferma quale primo Gruppo italiano quotato del vino consolidando nel primo semestre 2025 euro 185,1 milioni di ricavi nonostante il contesto macroeconomico dove si sono ulteriormente acuite le incertezze in particolare sul fronte dei consumi conseguenti alla volatilità degli annunci sui dazi ed una conseguente maggiore propensione al risparmio da parte delle famiglie.
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale Ricavi delle Vendite | 185.133 | 191.202 | 196.778 | (3,17%) | (3,00%) |
| Ricavi divisione wholesale | 130.584 | 135.377 | 140.089 | (3,54%) | (3,45%) |
| Ricavi distance selling | 24.470 | 28.125 | 29.222 | (13,00%) | (8,49%) |
| Direct Mailing | 11.375 | 13.225 | 14.279 | (13,99%) | (10,75%) |
| Teleselling | 4.344 | 5.630 | 6.244 | (22,85%) | (16,59%) |
| Digital / WEB | 8.751 | 9.270 | 8.699 | (5,59%) | 0,30% |
| Ricavi ho.re.ca | 30.035 | 27.612 | 26.957 | 8,77% | 5,55% |
| Altri ricavi | 45 | 88 | 510 | (49,40%) | (70,39%) |
Valori in migliaia di euro
In questo contesto l'andamento dei ricavi per canale riflette la strategia di IWB volta a migliorare il presidio dei canali / segmenti a maggiore redditività nonché le nuove abitudini di consumo e la maggiore attenzione alla spesa derivante dal più generale contesto macroeconomico. In sintesi si evidenzia:
29 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

Di seguito viene fornito il dettaglio dei ricavi di vendita del canale ho.re.ca per paese.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi divisione ho.re.ca - Italia | 1.231 | 1.021 | 1.514 | 20,59% | (9,85%) |
| Ricavi divisione ho.re.ca - Estero | 28.804 | 26.592 | 25.443 | 8,32% | 6,40% |
| Inghilterra | 17.306 | 15.061 | 12.416 | 14,90% | 18,06% |
| USA | 4.033 | 3.885 | 4.170 | 3,81% | (1,66%) |
| Canada | 1.434 | 1.414 | 1.653 | 1,41% | (6,88%) |
| Germania | 964 | 1.411 | 1.577 | (31,68%) | (21,82%) |
| Olanda | 633 | 344 | 542 | 83,79% | 8,09% |
| Cina | 311 | 333 | 509 | (6,62%) | (21,89%) |
| Belgio | 256 | 209 | 82 | 22,53% | 76,47% |
| Irlanda | 240 | 355 | 504 | (32,38%) | (30,99%) |
| Polonia | 207 | 268 | 363 | (22,65%) | (24,50%) |
| Svizzera | 205 | 282 | 168 | (27,41%) | 10,43% |
| Francia | 161 | 99 | 163 | 63,50% | (0,71%) |
| Danimarca | 48 | 60 | 510 | (18,80%) | (69,21%) |
| Austria | 25 | 24 | 68 | 1,26% | (39,63%) |
| Svezia | - | 0 | 441 | (100,00%) | (100,00%) |
| Altri paesi | 2.983 | 2.848 | 2.275 | 4,75% | 14,50% |
| Totale ricavi div. ho.re.ca | 30.035 | 27.612 | 26.957 | 8,77% | 5,55% |
Il Gruppo IWB è entrato nel canale Ho.re.ca nel 2021 con l'acquisizione di Enoitalia e la successiva acquisizione di Barbanera nel 2022. Da allora si è realizzata una progressiva crescita organica che ha fatto leva su paesi di riferimento quali UK e USA e su una accelerata capacità di penetrare nuovi mercati che ha portato ai risultati sopra indicati.
Nel primo semestre 2025 l'Inghilterra si conferma per IWB il primo mercato on-trade con ricavi in crescita del 14,9% grazie ad un ampio assortimento vini focalizzato in particolare sul prosecco e sugli sparkling wines. La nazione è in fatti il secondo importatore al mondo di vino in termini di volumi e la prima negli sparkling.
Il presidio degli Stati Uniti è assicurato dalla presenza diretta sul mercato tramite Enovation Brands Inc., acquisita nel 2022 che, nella strategia del Gruppo IWB, costituisce e costituirà un fattore di accelerazione delle vendite nel mercato US per tutti i brand in portafoglio. Un analogo sviluppo commerciale è previsto nel mercato canadese. Per quanto riguarda gli USA il canale on-trade svolge per il Gruppo un doppio ruolo strategico: sia di vendita sia di visibilità per i marchi storici (come Voga Italia e Ca Montini) che sono commercializzati anche nel canale wholesale. Nel primo semestre del 2025 è stato lanciato Luna Pops il primo prodotto "Ready to drink" e a bassa gradazione alcolica del Gruppo finalizzato al presidio di un nuovo segmento di mercato in costante crescita e ad incrementare la penetrazione nelle fasce della Gen Z sempre più attenta a consumi sostenibili. Prosegue inoltre molto positivamente la crescita dei ricavi dei due brands premium del gruppo proposti negli USA nel 2023: Poggio del Concone e Ronco di Sassi riservati, nella fase di introduzione, al canale Ho.re.ca. e che nel primo semestre

2025 hanno realizzato ricavi complessivamente a USD 569 migliaia con un incremento del 36% rispetto al primo semestre 2024.
I ricavi del canale Wholesale risentono sia del calo generalizzato dell'export sia della sempre maggiore attenzione della GDO a tutelare la competitività dei propri prodotti e la capacità di spesa delle famiglie.
Di seguito viene fornito il dettaglio dei ricavi di vendita del canale wholesale per Paese.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi divisione wholesale - Italia | 21.281 | 24.191 | 18.624 | (12,03%) | 6,90% |
| Ricavi divisione wholesale - Estero | 109.302 | 111.186 | 121.466 | (1,69%) | (5,14%) |
| Inghilterra | 25.064 | 23.323 | 28.334 | 7,46% | (5,95%) |
| Svizzera | 16.624 | 18.647 | 17.355 | (10,85%) | (2,13%) |
| Germania | 16.419 | 15.534 | 19.161 | 5,70% | (7,43%) |
| USA | 11.729 | 12.339 | 10.944 | (4,95%) | 3,52% |
| Polonia | 5.537 | 5.616 | 5.470 | (1,41%) | 0,61% |
| Austria | 4.334 | 5.729 | 6.518 | (24,34%) | (18,46%) |
| Olanda | 3.531 | 2.678 | 2.894 | 31,87% | 10,45% |
| Danimarca | 2.775 | 2.710 | 3.187 | 2,39% | (6,68%) |
| Canada | 2.363 | 2.292 | 2.453 | 3,08% | (1,87%) |
| Belgio | 2.100 | 2.039 | 2.541 | 3,02% | (9,09%) |
| Irlanda | 2.067 | 2.016 | 2.321 | 2,50% | (5,64%) |
| Francia | 2.063 | 3.431 | 6.491 | (39,87%) | (43,62%) |
| Svezia | 938 | 1.232 | 1.134 | (23,88%) | (9,04%) |
| Cina | 340 | 423 | 410 | (19,55%) | (8,91%) |
| Altri paesi | 13.419 | 13.177 | 12.253 | 1,84% | 4,65% |
| Totale ricavi div. wholesale | 130.584 | 135.377 | 140.089 | (3,54%) | (3,45%) |
Nonostante il contesto di mercato i ricavi di IWB in questo canale presentano alcuni aspetti positivi

Nel mercato della Vendita Diretta prosegue il riposizionamento dei consumi avviato nel periodo post-pandemico a favore di altri canali in particolare dell'ho.re.ca. Il canale risente inoltre del diverso appeal delle modalità di vendita tradizionali (mailing e teleselling) e sconta la maggior competitività sui canali digitali che consentono al consumatore di valorizzare al meglio le offerte commerciali. Il risultato annuo cumulato delle vendite on line rilevato dal panel Nielsen è negativo sia a valore (-1,2%) sia a volume (-1,7%) per i vini fermi e frizzanti mentre indica un valore positivo per gli spumanti (+6,9% a volume) per quanto supportati da un prezzo medio in significativo decremento (-6,5%).
In questo contesto è estremamente positiva la performance del Market place Svinando che sui canali digitali realizza crescite del 4,3% nel semestre (+14,3% sui portali esteri).
Di seguito vengono rappresentati i ricavi di vendita della divisione distance selling suddivisi per paese.
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi distance selling Italia | 9.300 | 11.025 | 11.174 | (15,65%) | (8,77%) |
| Ricavi distance selling Estero | 15.170 | 17.099 | 18.048 | (11,28%) | (8,32%) |
| Germania | 9.469 | 10.831 | 11.116 | (12,58%) | (7,71%) |
| Inghilterra | 2.050 | 2.216 | 2.438 | (7,53%) | (8,31%) |
| Francia | 1.421 | 1.709 | 1.927 | (16,84%) | (14,12%) |
| Svizzera | 1.002 | 1.068 | 1.237 | (6,11%) | (9,98%) |
| Austria | 840 | 934 | 1.006 | (10,06%) | (8,62%) |
| Olanda | 224 | 196 | 176 | 13,97% | 12,78% |
| Belgio | 150 | 128 | 133 | 17,37% | 6,25% |
| Altri paesi | 14 | 17 | 15 | (17,46%) | (2,62%) |
| Totale ricavi div. distance selling | 24.470 | 28.125 | 29.222 | (13,00%) | (8,49%) |
Valori in migliaia di euro
Da segnalare il contributo delle vendite realizzate attraverso piattaforme digitali che sono arrivate a rappresentare il 35,7% delle vendite complessive della divisione rispetto al 19% del 2019.
Nel 1° semestre 2025 IWB ha annunciato che la sua controllata Giordano Vini S.p.A., attraverso la piattaforma italiana Svinando, leader internazionale nella vendita online di prodotti enogastronomici, ha lanciato "Nando", il primo enologo virtuale basato su intelligenza artificiale sviluppato internamente per offrire un'esperienza di navigazione e consulenza accattivante e funzionale rispetto alle esigenze dei propri clienti. Grazie a un motore avanzato basato su tecnologia AI, "Nando" è in grado di guidare gli utenti su ampi temi, dalle caratteristiche dei prodotti a catalogo, agli abbinamenti, alle occasioni di consumo, al budget di spesa. Si tratta di una vera e propria guida esperta, capace di comprendere e anticipare i bisogni del cliente, che offre consigli personalizzati con precisione e affidabilità favorendo lo sviluppo dei consumi che su Svinando Italia sono cresciuti del 4,3%.

La tabella di seguito esposta riporta le evidenze dei ricavi della divisione distance selling suddivisi per canale di vendita.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi distance selling - Italia | 9.300 | 11.025 | 11.174 | (15,65%) | (8,77%) |
| Direct Mailing | 3.518 | 4.251 | 4.407 | (17,25%) | (10,65%) |
| Teleselling | 2.669 | 3.529 | 3.731 | (24,36%) | (15,42%) |
| Digital / WEB | 3.113 | 3.245 | 3.036 | (4,08%) | 1,26% |
| % Direct Mailing sul totale Italia | 37,83% | 38,56% | 39,44% | ||
| %Teleselling sul totale Italia | 28,70% | 32,01% | 33,39% | ||
| % Digital / WEB sul totale Italia | 33,47% | 29,43% | 27,17% | ||
| Ricavi distance selling - Estero | 15.170 | 17.099 | 18.048 | (11,28%) | (8,32%) |
| Direct Mailing | 7.857 | 8.973 | 9.872 | (12,44%) | (10,79%) |
| Teleselling | 1.675 | 2.102 | 2.512 | (20,32%) | (18,36%) |
| Digital / WEB | 5.639 | 6.025 | 5.664 | (6,41%) | (0,22%) |
| % Direct Mailing sul totale Estero | 51,79% | 52,48% | 54,70% | ||
| %Teleselling sul totale Estero | 11,04% | 12,29% | 13,92% | ||
| % Digital / WEB sul totale Estero | 37,17% | 35,23% | 31,38% | ||
| Totale Ricavi div. distance selling | 24.470 | 28.125 | 29.222 | (13,00%) | (8,49%) |
Complessivamente il Gruppo consolida nel primo semestre una solida posizione di mercato nei segmenti ad alta marginalità e nei Paesi di riferimento in particolare in Europa.

Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24 / 25 | Cagr 23 / 25 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle Vendite - Italia | 31.812 | 36.237 | 31.312 | (12,21%) | 0,80% |
| Ricavi delle Vendite - Estero | 153.277 | 154.877 | 164.956 | (1,03%) | (3,61%) |
| Inghilterra | 44.419 | 40.601 | 43.188 | 9,40% | 1,42% |
| Germania | 26.851 | 27.775 | 31.854 | (3,33%) | (8,19%) |
| Svizzera | 17.831 | 19.997 | 18.760 | (10,83%) | (2,51%) |
| USA | 15.761 | 16.224 | 15.114 | (2,85%) | 2,12% |
| Polonia | 5.744 | 5.884 | 5.833 | (2,38%) | (0,76%) |
| Austria | 5.199 | 6.687 | 7.592 | (22,26%) | (17,25%) |
| Olanda | 4.387 | 3.218 | 3.612 | 36,34% | 10,21% |
| Canada | 3.796 | 3.706 | 4.107 | 2,44% | (3,85%) |
| Francia | 3.646 | 5.239 | 8.582 | (30,41%) | (34,82%) |
| Danimarca | 2.824 | 2.770 | 3.697 | 1,94% | (12,60%) |
| Belgio | 2.506 | 2.376 | 2.757 | 5,51% | (4,65%) |
| Irlanda | 2.307 | 2.371 | 2.825 | (2,72%) | (9,64%) |
| Svezia | 938 | 1.233 | 1.575 | (23,90%) | (22,83%) |
| Cina | 651 | 755 | 919 | (13,85%) | (15,86%) |
| Altri paesi | 16.417 | 16.042 | 14.543 | 2,33% | 6,25% |
| Altri ricavi | 45 | 88 | 510 | (49,40%) | (70,39%) |
| Totale Ricavi delle Vendite | 185.133 | 191.202 | 196.778 | (3,17%) | (3,00%) |
Parallelamente all'incremento del "portafoglio Paesi" prosegue l'allargamento della base clienti. A questo proposito si segnala che il fatturato relativo ai due clienti principali ammonta rispettivamente a (i) euro 28.331 migliaia rispetto a euro 31.025 migliaia al 30 giugno 2024 per il primo cliente e (ii) euro 23.227 migliaia rispetto a euro 24.108 migliaia al 30 giugno 2024 per il secondo cliente; il decremento è ascrivibile alla strategia di sviluppo delle vendite a marchio proprio e diminuzione della dipendenza da singoli clienti in particolare a marchio privato.

Valori in migliaia di euro
Di seguito vengono rappresentate in dettaglio le componenti di costo che, dedotte dalla voce Totale Ricavi, hanno contribuito alla formazione del Margine Operativo Lordo Adjusted del Gruppo Italian Wine Brands.
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24/25 | Cagr ∆ % 23/25 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e altri ricavi | 186.638 | 192.917 | 198.405 | (3,25%) | (3,01%) |
| Consumi di materie prime | (120.725) | (125.367) | (133.463) | (3,70%) | (4,89%) |
| % su totale ricavi | (64,68%) | (64,99%) | (67,27%) | ||
| Costi per servizi | (30.352) | (31.914) | (34.613) | (4,89%) | (6,36%) |
| % su totale ricavi | (16,26%) | (16,54%) | (17,45%) | ||
| Personale | (13.086) | (13.149) | (12.537) | (0,48%) | 2,17% |
| % su totale ricavi | (7,01%) | (6,82%) | (6,32%) | ||
| Altri costi operativi | (590) | (563) | (539) | 4,79% | 4,66% |
| % su totale ricavi | (0,32%) | (0,29%) | (0,27%) | ||
| Margine Lordo operativo Adjusted | 21.885 | 21.923 | 17.254 | (0,17%) | 12,62% |
| % su totale ricavi | 11,73% | 11,36% | 8,70% |
Nel primo semestre 2025 la marginalità del Gruppo si è confermata ai massimi storici.
Dalla tabella sopra riportata emerge:

Di seguito si fornisce il dettaglio dei costi per servizi sostenuti dal Gruppo nel corso del primo semestre 2025 confrontati con le stesse voci del primo semestre 2024 e 2023.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
|---|---|---|---|
| Servizi da terzi | 5.898 | 5.805 | 5.949 |
| Dazi e accise | 2.727 | 2.801 | 3.088 |
| Trasporti | 6.278 | 7.211 | 8.418 |
| Spese di postalizzazione | 1.857 | 1.629 | 1.726 |
| Canoni ed affitti | 815 | 994 | 1.028 |
| Consulenze | 1.223 | 1.310 | 1.648 |
| Costi di pubblicità | 685 | 397 | 593 |
| Utenze | 1.361 | 1.216 | 1.596 |
| Compensi amministratori sindaci e ODV | 996 | 763 | 810 |
| Manutenzioni | 1.243 | 1.067 | 958 |
| Costi per outsourcing | 2.684 | 3.358 | 3.576 |
| Provvigioni | 1.176 | 1.339 | 1.723 |
| Altri costi per servizi | 3.524 | 4.133 | 4.351 |
| Oneri di natura non ricorrente | (117) | (108) | (851) |
| Totale | 30.352 | 31.914 | 34.613 |
Il Costo del Personale ha registrato una leggera diminuzione a valori assoluti da euro 13,2 milioni del 2024 a euro 13,1 milioni del 2025 da ascrivere alle nuove condizioni contrattuali che hanno in parte assorbito l'effetto delle sinergie derivanti dall'integrazione industriale.
Le dinamiche di ricavi e costi sopra descritte hanno consentito di ottenere nel 2025 un Margine Operativo Lordo adjusted pari a euro 21,9 milioni (11,8% sui ricavi delle vendite) in miglioramento in termini percentuali rispetto al primo semestre 2024 e a conferma di un record storico per il Gruppo.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci di costo che dal Margine Operativo Lordo portano alla formazione del Reddito prima delle imposte del Gruppo Italian Wine Brands.
| Valori in migliaia di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ∆ % 24/25 | Cagr ∆ % 23/25 |
|
| Margine Lordo operativo Adjusted | 21.885 | 21.923 | 17.254 | (0,17%) | 12,62% |
| Svalutazioni | (111) | (574) | (828) | (80,63%) | (63,36%) |
| % su totale ricavi | (0,06%) | (0,30%) | (0,42%) | ||
| Ammortamenti | (4.676) | (5.717) | (5.506) | (18,20%) | (7,85%) |
| % su totale ricavi | (2,51%) | (2,96%) | (2,78%) | ||
| Oneri di natura non ricorrente | (910) | (1.614) | (1.030) | (43,63%) | (6,04%) |
| % su totale ricavi | (0,49%) | (0,84%) | (0,52%) | ||
| Risultato Operativo | 16.188 | 14.019 | 9.889 | 15,47% | 27,94% |
| % su totale ricavi | 8,67% | 7,27% | 4,98% | ||
| Oneri finanziari | (2.283) | (1.731) | (3.642) | 31,86% | (20,83%) |
| % su totale ricavi | (1,22%) | (0,90%) | (1,84%) | ||
| Risultato Prima delle imposte | 13.905 | 12.288 | 6.248 | 13,16% | 49,19% |
| % su totale ricavi | 7,45% | 6,37% | 3,15% |
Dalla tabella sopra riportata, emerge come il conto economico del Gruppo Italian Wine Brands sia stato caratterizzato nel primo semestre 2025 da un significativo miglioramento del risultato operativo.
In miglioramento tutte le voci di costo in particolare:
Nel corso del primo semestre 2025 gli investimenti in Capitale Fisso ammontano a complessivi euro 3,6 milioni ripartiti tra immobilizzazioni materiali (euro 1,9 milioni, principalmente per impianti presso il sito produttivo di Montebello, Calmasino e Cetona) e immobilizzazioni immateriali (euro 1,7 milioni, principalmente acquisizioni di indirizzi e clientela per euro 1,4 milioni, costi di sviluppo IT per euro 0,2 milioni).
La differenza rispetto al primo semestre 2024 è relativa alla cessione, perfezionata il 20 giugno 2024, dello stabilimento di Torricella, con contestuale accordo di partnership con cantine Ermes relativo alla produzione, su specifiche IWB di referenze pugliesi a marchio proprio.
Il Capitale Circolante Netto evidenzia un ulteriore miglioramento attestandosi a euro 8,2 milioni rispetto a euro 13,1 milioni al 30 giugno 2024 per effetto:
Le sopra descritte dinamiche di i) limitati volumi di investimenti in capitale fisso ii) consistenti flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa, hanno consentito il pagamento di un doppio dividendo ed un incremento significativo del buy back, assorbendo l'incremento del magazzino senza pregiudizio dell'indebitamento bancario netto che, unitamente alla riduzione dei debiti calcolati ai sensi dell'IFRS16 consente di raggiungere un rapporto PFN /EBITDA Adjusted LTM pari a 1,80.


Il 28 gennaio 2025 presso la sede di Borsa italiana si sono tenuti:
Il 18 febbraio 2025 Italian Wine Brands S.p.A. ha annunciato che la sua controllata Giordano Vini S.p.A., attraverso la piattaforma italiana Svinando, leader internazionale nella vendita online di prodotti enogastronomici, ha lanciato "Nando", il primo assistente virtuale basato su intelligenza artificiale sviluppato internamente per offrire un'esperienza di navigazione e
consulenza confacente alle esigenze dei propri clienti. Grazie a un motore avanzato basato su tecnologia AI, "Nando" è in grado di guidare gli utenti su ampi temi, dalle caratteristiche dei prodotti a catalogo, agli abbinamenti, alle occasioni di consumo, al budget di spesa. Si tratta di una vera e propria guida esperta, capace di comprendere e anticipare i bisogni del cliente, che offre consigli personalizzati con precisione e affidabilità. "Nando" garantisce risposte rapide, accurate e mirate, abbatte le barriere tra tecnologia e utente, utilizza un'interazione fluida, naturale, sempre più vicina al linguaggio umano, dando consigli, proprio come un vero enotecario. Svinando è il primo player italiano di e-commerce nel mondo del vino a proporre una soluzione di questo livello.
In data 26 febbraio 2025 il Consiglio di amministrazione della società ha approvato una integrazione del piano di incentivazione con l'obbiettivo di rafforzare ulteriormente l'allineamento degli obbiettivi del Gruppo e del management e consentire al Gruppo di proseguire nel percorso di crescita di ricavi, margini e generazione di cassa volto alla massimizzazione degli interessi di tutti gli stakeholder.
Il 28 luglio 2025 si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 13 maggio 2025 – come da comunicato diffuso in pari data al quale si rinvia per ogni maggiore informazione di dettaglio – in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di IWB del 12 maggio 2025.
Nel contesto di tale programma, nel periodo compreso tra il 13 maggio 2025 e il 28 luglio 2025 sono state acquistate complessivamente n. 60.000 azioni proprie IWB, per un prezzo medio di euro 20,84 per azione ed un controvalore complessivo di euro 1.250.329 in conformità e nei termini di quanto deliberato dalla richiamata Assemblea e di quanto comunicato lo scorso 13 maggio 2025.
Contestualmente IWB ha comunica l'avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie sempre in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea ordinaria del 12 maggio 2025 come utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni. Gli acquisti avranno ad oggetto massime numero 60.000 azioni ordinarie della Società, prive di indicazione del valore nominale, per un controvalore massimo stabilito in euro 1.800.000,00.

Nel secondo semestre 2025 il Gruppo IWB forte (i) del nuovo record di risultato netto (ii) di una situazione finanziaria che consente di affrontare con fiducia sia la crescita organica sia quella per linee esterne proseguirà:
È inoltre previsto un rafforzamento dell'organico commerciale e di marketing atto a supportare in misura ancora più proattiva l'espansione nei mercati internazionali e lo sviluppo dei Top Brands.
In data 12 settembre 2025 il CDA ha aggiornato il modello 231 per migliorare l'adeguamento della policy whistleblowing alle normative.
Le operazioni poste in essere rientrano nella normale gestione d'impresa, nell'ambito dell'attività tipica di ciascun soggetto interessato, e sono regolate a condizione standard.
In sintesi si segnala:
I sopra descritti rapporti sono regolati a condizioni in linea con quelle di mercato.
Si ricorda che la Capogruppo IWB ha adottato e segue la relativa Procedura Parti Correlate nel rispetto delle previsioni generali del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.
Italian Wine Brands ha accompagnato da sempre la sua significativa crescita sui mercati con l'impegno concreto al miglioramento continuo perseguendo man mano importanti obiettivi di certificazione in linea con le richieste dei clienti internazionali serviti e in coerenza alla crescita interna dell'organizzazione.
L'adesione, pertanto, agli standard di certificazione è sempre stata progressiva e concretamente supportata dalla crescita interna dell'organizzazione con lo scopo di mantenersi in linea con le aspettative della clientela internazionale servita.

I siti operativi di Gruppo (Calmasino, Montebello Vicentino e Cetona) operano e sono certificati secondo la Global Food Safety Initiative (GFSI) in maniera allineata ai requisiti definiti dagli standard per la sicurezza alimentare:
BRCGS food;
IFS food (International Featured Standard).
Le aziende vi aderiscono per ciascun sito nella modalità audit "non annunciata", come richiesto dalla GDO internazionale servita, confidenti dell'impegno di tutta l'organizzazione al rispetto delle regole definite.
I sistemi adottati garantiscono audit indipendenti sui sistemi di sicurezza alimentare per validare e certificare gli standard elevati della sicurezza alimentare applicati anche col coinvolgimento della supply chain e per soddisfare i requisiti dei clienti. Inoltre, queste certificazioni costituiscono prerequisito per l'accesso al mercato globale in coerenza alla mission del Gruppo.
Obiettivo delle certificazioni GFSI è quindi assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari proposti ai consumatori dai fornitori e dai rivenditori della GDO: si tratta quindi di strumenti operativi utilizzati per la due diligence e per selezionare i fornitori della filiera agroalimentare.
Questo approccio consente di ridurre i costi complessivi della gestione della supply chain e di accrescere e garantire nello stesso tempo il livello di sicurezza per l'intera filiera fino ai consumatori finali.
Inoltre, le certificazioni GFSI rappresentano una grande opportunità per dimostrare l'impegno continuo delle aziende del Gruppo nei confronti della sicurezza, della qualità e del rispetto delle norme che regolano il settore agroalimentare, garantendo la selezione e qualifica dei fornitori e fornendo un quadro di riferimento per gestire la sicurezza, l'integrità, la legalità e la qualità dei prodotti.
I requisiti degli standard sono relativi al sistema di gestione della qualità, al sistema HACCP e ai programmi di prerequisiti pertinenti, compresi i requisiti GMP (Good Manufacturing Practice), GLP (Good Laboratory Practice) e GHP (Good Hygiene Practice).
Le certificazioni comprendono la valutazione di idoneità dei reparti produttivi inclusi i siti di magazzinaggio, dei sistemi operativi e delle procedure e dei piani di controllo applicati dalle aziende.
Questo standard offre alle aziende l'opportunità di:
Le certificazioni secondo gli standard GFSI per la sicurezza agroalimentare favoriscono anche la gestione efficiente della supply chain, riducendo la necessità di auditing esterno e accrescendo l'affidabilità complessiva della catena di fornitura.
IWB Italia ha mantenuto anche la certificazione IFS Broker con lo scopo di garantire sicurezza e qualità degli articoli commercializzati, che, come tali, non sono prodotti all'interni dei nostri siti produttivi. Lo standard favorisce una corretta comunicazione tra clienti e fornitori con lo scopo che i requisiti di prodotto e le specifiche siano rispettati e garantiti.
Lo standard controlla le parti coinvolte per garantire che siano attive appropriate misure in modo che i fornitori operino in conformità ai requisiti di qualità e sicurezza stabiliti. La certificazione garantisce anche il monitoraggio della conformità dei fornitori affinché forniscano prodotti nel rispetto dei regolamenti e delle specifiche ed offre benefici in termini
43 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

di eccellenza nella qualità e soddisfazione del cliente per ottenere un vantaggio competitivo sui mercati.

I siti di Calmasino, Montebello e Cetona sono certificati secondo lo standard ambientale UNI EN ISO 14001:2015.
La certificazione secondo la ISO 14001 è frutto della scelta volontaria di IWB di stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il proprio sistema di gestione ambientale.
La certificazione ISO 14001 dimostra che IWB ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerca sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. La ISO 14001 non è quindi una certificazione di prodotto, bensì una certificazione di processo.
In virtù di tale certificazione, IWB si impegna a:
Il sistema di gestione ambientale certificato consente:
44 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025


L'impegno dell'organizzazione verso il tema della sostenibilità, sempre più rilevante anche per i mercati internazionali viene certificato attraverso l'adozione dello standard di certificazione VIVA la sostenibilità nella vitivinicoltura.
Con l'impegno dell'intera organizzazione, dalle maestranze all'alta Direzione, oltre ai siti operativi di Calmasino e Montebello anche il sito di Cetona è stato incluso nel programma e tutte le unità produttive sono oggi coperte dalla certificazione di sostenibilità con validità 2024-2026.
VIVA è il Programma del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano. Il Programma è finalizzato a creare un modello produttivo che rispetti l'ambiente e valorizzi il territorio, per tutelare la qualità dei vini italiani e offrire opportunità sul mercato internazionale. VIVA rappresenta lo standard pubblico per la misura e il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità della vitivinicoltura in Italia.
Il Programma VIVA è pensato per le aziende perché permette di valutare l'uso ottimale delle risorse e misurare i miglioramenti nel tempo. È pensato per i consumatori, perché mette a disposizione un sistema trasparente e tracciabile per verificare l'impegno dei produttori sia in campo ambientale che socio-economico. VIVA, infatti, è anche un'innovativa etichetta di organizzazione, che rende accessibili i dati di sostenibilità, espressi in tre indicatori: Aria, Acqua e Territorio, validati da un ente di verifica e garantiti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. L'applicazione degli indicatori, sviluppati sulla base dei principali standard e norme internazionali e l'utilizzo dei "Piani di Miglioramento" previsti dal Programma, consentono ai produttori di elaborare effettive strategie per la riduzione degli impatti generati.
45 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
Nel 2024 si è perfezionato il terzo rinnovo (validità biennale) della certificazione di sostenibilità VIVA a cui IWB aderisce come Organizzazione, che mira a migliorare e comunicare ai consumatori e a tutti gli stakeholder del settore vitivinicolo l'impegno nell'ottica di una transizione verso modelli di produzione e consumo sempre più sostenibili.
Vantaggi:

Dal 2024 tutti i siti operativi del Gruppo Italian Wine Brands (incluso il sito di Cetona) adottano ed implementano un Sistema di Gestione delle Salute e Sicurezza sul Lavoro conforme allo standard UNI-ISO 45001:2018.
Il capitale umano del Gruppo IWB costituisce la risorsa principale: la salute e il benessere dei dipendenti, sono alcune delle chiavi principali per il successo delle aziende del Gruppo.
L'organizzazione è impegnata a fornire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e sano, anticipando in modo proattivo il possibile miglioramento delle procedure operative e degli ambienti di lavoro.

Con l'adesione alla norma ISO 45001 IWB si pone l'obiettivo di creare un Sistema di Gestione in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, basato sulla consapevolezza dell'organizzazione, sul miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza e delle condizioni di lavoro a livello globale e sulla minimizzazione dei rischi professionali. Il sistema si pone come obiettivo un monitoraggio continuo in grado di individuare, analizzare e valutare i rischi che riguardano il personale, al fine di adottare le misure appropriate che migliorano l'ambiente di lavoro e le condizioni operative.
Si tratta quindi di una decisione strategica e operativa che conferma l'impegno a:
Con questa certificazione, l'ente esterno accreditato SGS ITALIA S.p.A., ha riconosciuto a tutti i siti operativi del Gruppo di aver implementato un sistema di gestione in linea con i più elevati standard di sicurezza e di aver inoltre perseguito i propri obiettivi in maniera continuativa, apportando miglioramenti misurabili alle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.

L'head office di IWB ITALIA all'interno del gruppo è certificato ISO 9001:2015. La norma è intesa come il riferimento per pianificare, attuare, monitorare e migliorare sia i processi operativi che quelli di supporto. Il sistema di gestione qualità è implementato e attuato come mezzo per raggiungere gli obiettivi. Il cliente e la sua soddisfazione sono al centro delle logiche aziendali; ogni attività, applicazione e monitoraggio delle attività/processi è infatti volta a determinare il
massimo soddisfacimento del cliente. Le fasi di applicazione della norma partono dalla definizione delle procedure e registrazioni per ogni singolo processo o macro-processo identificato all'interno dell'organizzazione aziendale in coerenza ad una attenta analisi delle opportunità aziendali e della missione e della visione aziendale espresse attraverso la politica della qualità.

SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange) è un'organizzazione no profit con sede a Londra impegnata nel fare crescere la diffusione dei principi etici lungo le catene di fornitura globali e costituisce la più ampia piattaforma in Europa che raccoglie ed elabora dati sul comportamento etico delle catene di fornitura. Sedex è un sistema Web progettato per aiutare le organizzazioni a gestire i dati sulle prassi di lavoro nella catena di fornitura. La piattaforma collaborativa mondiale SEDEX fornisce una soluzione efficace per la condivisione di dati etici tra partner commerciali, sostenendo un'efficace gestione della catena di approvvigionamento e il miglioramento delle procedure da seguire all'interno di essa.
Sedex SMETA (Sedex Member Ethical Trade Audit) è una metodologia comune di audit e di reportistica elaborata dai membri Sedex al fine di soddisfare le molteplici esigenze dei clienti. Oltre ai principi contenuti nel codice di base ETI (Ethical Trade Initiative) integrandoli con le leggi nazionali e locali applicabili, il servizio SMETA verifica anche le performance a fronte del diritto al lavoro dei lavoratori immigrati, i sistemi di gestione, l'implementazione e i temi ambientali.
Tutti i siti produttivi di Calmasino, Montebello e Cetona sono registrati all'interno del portale che attraverso un "self assesment questionnaire" aggiornato periodicamente valuta il rispetto dei requisiti etici definiti e con trasparenza rende disponibile il profilo aziendale alla filiera e ai clienti e partner commerciali.
Da settembre 2024 anche il sito di Cetona è stato incluso nel sistema di auditing a frequenza biennale secondo lo schema Sedex Smeta 2 pillar (verifica di condizioni di lavoro e salute e sicurezza) certificato da Bureau Veritas per convalidare ulteriormente l'impegno al rispetto delle regole etiche definite internamente ed attese anche dai clienti.

Si espone di seguito il numero puntuale e medio per categoria al 30 giugno 2025, al 30 giugno 2024 e al 30 giugno 2023.
| N. puntuale 30.06.2025 |
N. medio 30.06.2025 |
N. puntuale 30.06.2024 |
N. medio 30.06.2024 |
N. puntuale 30.06.2023 |
N. medio 30.06.2023 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 7 | 8 | 7 | 7 | 8 | 8 |
| Quadri | 20 | 20 | 21 | 21 | 22 | 23 |
| Impiegati | 188 | 183 | 184 | 202 | 210 | 209 |
| Operai | 135 | 134 | 127 | 136 | 142 | 142 |
| Totale | 350 | 344 | 339 | 366 | 382 | 383 |

Al 30 giugno 2025 la società Capogruppo detiene n. 131.678 azioni ordinarie, rappresentative dell'1,39% del capitale sociale ordinario. Nel corso del primo semestre 2025:

Il Gruppo è esposto principalmente a rischi derivanti da variazione dei cambi, rischi derivanti da variazione dei tassi, al rischio di credito e al rischio di liquidità oltre che ai rischi operativi afferenti al mercato di riferimento.
Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi, in quanto opera in contesto internazionale, con transazioni condotte in diverse valute pur mantenendo una prevalenza molto significativa delle vendite in euro. L'esposizione al rischio deriva principalmente dai rapporti intercompany tra IWB Italia S.p.A. ed Enovation Brands Inc.
Anche se l'indebitamento finanziario è in prevalenza regolato da un tasso di interesse fisso, il Gruppo è comunque esposto al rischio della loro fluttuazione. L'evoluzione dei tassi di interesse è costantemente monitorata dalla Società e in rapporto alla loro evoluzione potrà essere valutata l'opportunità di procedere ad un'adeguata copertura del rischio di tasso d'interesse. Attualmente il Gruppo non effettua operazioni di copertura, tenuto conto dell'impatto poco significativo sul conto economico derivante dalle variazioni dei tassi, ad eccezione di un IRS-OTC su in finanziamento di modesta entità.
Gli strumenti finanziari derivati in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo, sono iscritti al fair value e sono inclusi nelle voci di attività e passività finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione delle società del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.
I crediti esposti sono costituiti essenzialmente da crediti nei confronti di consumatori finali per i quali il rischio di mancato incasso è moderato e comunque di importo individuale minimo. Le Società del Gruppo sono dotate di strumenti di controllo preventivo della solvibilità di ogni singolo cliente, nonché di strumenti di monitoraggio e sollecito dei crediti attraverso analisi dei flussi di incasso, dei ritardi di pagamento e di altri parametri statistici.
I crediti verso la GDO e il canale ho.re.ca sono assicurati; per le spedizioni verso paesi ad alto indice di rischiosità viene richiesto il pagamento anticipato.

Rischio di liquidità
Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, rappresentato dal fatto che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo sono controllati considerando la scadenza delle attività finanziarie (crediti commerciali e altre attività finanziarie) ed i flussi finanziari attesi dalle relative operazioni. Il Gruppo dispone sia di linee di credito garantite, sia di non garantite, costituite da linee a breve termine revocabili nelle forme di finanziamento caldo, scoperti di conto corrente e credito di firma.
Il rischio in esame attiene alla presenza nei contratti di finanziamento di disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.
IWB (i) non è un Gruppo energivoro (ii) è un "Gruppo asset light" ovvero non possiede terreni quindi la sua produzione e i suoi ricavi non sono strettamente legati alla raccolta di un territorio "specifico".
Il valore strategico del Gruppo è la capacità dei suoi enologi di creare blend di alta qualità a partire da vini sfusi acquistati in Italia e di proporli al mercato con un ottimo rapporto qualità/prezzo e in confezioni di alto valore commerciale e di marketing.
In uno scenario estremo a lungo termine che attualmente non è ipotizzabile, se il riscaldamento globale, gli incendi o un periodo di siccità influissero sulla produzione o sul raccolto in Italia, IWB potrebbe prendere in considerazione la produzione e la vendita di vino sfuso acquistato al di fuori dell'Italia "allargando" la propria ragione sociale e il proprio ambito di applicazione e in caso di eventuali condizioni diverse applicate dai fornitori IWB potrebbe in ogni caso rivedere i propri accordi con i clienti come fatto nel 2022 quando la mancanza di materiale secco e l'inflazione incidevano sui costi di produzione. Gli eventuali effetti negativi da cambiamento climatico sarebbero quindi temporanei.
Il rischio "vendemmia" è monitorato attraverso il costante rapporto con i fornitori e le Associazioni vitivinicole
L'investimento nell'impianto fotovoltaico (x) è parte del percorso di sostenibilità che IWB ha intrapreso su base volontaria ottenendo la certificazione Viva per la controllata IWB Italia (y) sta contribuendo a ridurre i costi energetici e il rischio di eventuali oscillazioni impreviste del costo del KwH.
51 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

Per le sopraindicate ragioni il rischio relativo al cambiamento climatico non è incluso nelle valutazioni di impairment.
Le tensioni commerciali internazionali e le politiche tariffarie adottate dagli Stati Uniti nel corso di questo anno rappresentano un potenziale fattore di rischio per l'attività del Gruppo, in particolare per Enovation Brands Inc.
L'introduzione o l'aumento di dazi doganali su prodotti importati dall'Italia potrebbe incidere negativamente sui costi di approvvigionamento e sulla competitività dei nostri prodotti nel mercato statunitense.
Gli amministratori sono responsabili della redazione della relazione e del bilancio in conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili. Gli Amministratori devono redigere rendiconti finanziari per ciascun esercizio finanziario, che forniscano una rappresentazione veritiera e corretta delle attività, delle passività e della posizione finanziaria della Società e del Gruppo, nonché dell'utile o della perdita del Gruppo per quel periodo. Gli Amministratori hanno scelto di redigere il bilancio del Gruppo e il bilancio della holding in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS"). Nella redazione del bilancio gli Amministratori sono tenuti a:
– redigere il bilancio nel presupposto della continuità aziendale a meno che non sia appropriato presumere che il Gruppo continuerà la sua attività.
Gli Amministratori hanno la responsabilità di garantire che la Società tenga registrazioni contabili adeguate che spieghino e registrino correttamente le operazioni della Società, consentendo in qualsiasi momento di determinare le attività, le passività, la posizione finanziaria e i profitti o le perdite della Società con ragionevole accuratezza e garantendo che il bilancio è redatto in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.
Gli Amministratori sono inoltre responsabili della salvaguardia del patrimonio della Società e quindi dell'adozione di misure ragionevoli per la prevenzione e l'individuazione di frodi e altre irregolarità. Gli Amministratori sono responsabili del mantenimento e dell'integrità delle informazioni societarie e finanziarie incluse nel sito web del Gruppo italianwinebrands.it.
La legislazione che disciplina la preparazione e la diffusione dei rendiconti finanziari può differire dalla legislazione di altre giurisdizioni. Gli Amministratori sono tenuti comunque a includere una relazione sulla gestione contenente una corretta analisi dell'attività e una descrizione dei principali rischi e incertezze a cui deve far fronte il Gruppo. Inoltre,sono tenuti,
52 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
ai sensi della legge applicabile e delle Norme di Quotazione emanate da Euronext Dublino, a predisporre una Relazione degli Amministratori e una relazione relativa alla Corporate governance.
Ciascuno degli Amministratori, i cui nomi e funzioni sono elencati a pagina 4, conferma che, per quanto di propria conoscenza e convinzione:
Milano, 12 settembre 2025
Alessandro Mutinelli
Presidente e Amministratore Delegato



| Note | 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|---|
| Valori in euro | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni immateriali | 5 | 38.341.034 | 38.469.167 |
| Avviamento | 6 | 215.968.880 | 215.968.880 |
| Terreni, immobili, impianti e macchinari | 7 | 41.604.658 | 40.856.412 |
| Attività per diritti d'uso | 7 B | 12.046.929 | 13.398.871 |
| Partecipazioni | 9 | 2.759 | 5.109 |
| Altre attività non correnti | 10 | 223.015 | 222.324 |
| Attività finanziarie non correnti | - | - | |
| Attività fiscali differite | 11 | 1.200.446 | 1.686.119 |
| Totale attività non correnti | 309.387.721 | 310.606.882 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 12 | 76.651.689 | 65.264.485 |
| Crediti commerciali | 13 | 31.698.416 | 50.612.573 |
| Altre attività correnti | 14 | 2.065.000 | 2.631.151 |
| Attività per imposte correnti | 15 | 1.381.382 | 721.156 |
| Attività finanziarie correnti | 550.373 | 528.760 | |
| Disponibilità liquide e strumenti equivalenti | 16 | 53.584.110 | 59.500.216 |
| Totale attività correnti | 165.930.969 | 179.258.341 | |
| Attività non correnti possedute per la vendita | 8 | 9.740.033 | 9.740.033 |
| Totale attivo | 485.058.723 | 499.605.256 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 1.124.468 | 1.124.468 | |
| Riserve | 170.578.372 | 155.125.347 | |
| Riserva piani a benefici definiti | 30.958 | 30.958 | |
| Riserva per stock grant | - 43.835.538 |
794.385 47.061.082 |
|
| Utile (perdite) portate a nuovo Risultato netto del periodo |
10.123.547 | 22.335.624 | |
| Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 225.692.882 | 226.471.864 | |
| Patrimonio netto di terzi | 275.029 | 62.505 | |
| Totale patrimonio netto | 17 | 225.967.911 | 226.534.369 |
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 18 | 131.476.806 | 133.529.737 |
| Passività per leasing | 18 | 8.759.618 | 10.048.538 |
| Fondo per altri benefici ai dipendenti | 19 | 1.433.249 | 1.548.228 |
| Fondo per rischi ed oneri futuri | 20 | 100.000 | 165.610 |
| Imposte differite passive | 11 | 9.101.686 | 9.379.847 |
| Altre passività non correnti Totale passività non correnti |
22 | - 150.871.359 |
- 154.671.959 |
| Passività correnti | |||
| Debiti finanziari | 18 | 1.061.817 | 2.450.424 |
| Passività per leasing | 18 | 3.291.701 | 3.316.648 |
| Debiti commerciali | 21 | 86.063.073 | 94.697.725 |
| Altre passività correnti | 22 23 |
9.626.074 | 10.093.388 |
| Passività per imposte correnti | 8.176.788 | 7.840.742 | |
| Fondo per rischi ed oneri futuri Totale passività correnti |
20 | - 108.219.452 |
- 118.398.928 |
| Passività direttamente correlate ad attività possedute per la vendita | - | - | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 485.058.723 | 499.605.256 | |

| Note | 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|---|
| Valori in euro | |||
| Ricavi delle vendite | 24 | 185.133.337 | 191.202.129 |
| Variazione delle rimanenze | 12 | 9.243.526 | (2.809.130) |
| Altri proventi | 25 | 1.505.050 | 1.714.531 |
| Totale ricavi | 195.881.913 | 190.107.530 | |
| Costi per acquisti | 26 | (129.968.360) | (122.558.236) |
| Costi per servizi | 27 | (30.469.036) | (32.021.740) |
| Costo del personale | 28 | (13.804.208) | (14.654.989) |
| Altri costi operativi | 29 | (664.815) | (563.187) |
| Costi operativi | (174.906.419) | (169.798.152) | |
| Margine operativo lordo | 20.975.493 | 20.309.379 | |
| Ammortamenti | 5-7 | (4.676.214) | (5.716.644) |
| Accantonamenti per rischi | 20 | - | - |
| Rivalutazioni / (svalutazioni) | 30 | (111.132) | (573.829) |
| Risultato operativo | 16.188.147 | 14.018.906 | |
| Proventi finanziari | 1.014.921 | 1.511.540 | |
| Oneri finanziari | (3.297.780) | (3.242.814) | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | 31 | (2.282.859) | (1.731.274) |
| Risultato prima delle imposte | 13.905.288 | 12.287.631 | |
| Imposte | 32 | (3.569.221) | (3.172.101) |
| (Perdita) utile connesso ad attività cessate ed in dismissione | - | - | |
| Risultato netto (A) | 10.336.067 | 9.115.531 | |
| Attribuibile a: | |||
| (Utile)/ perdita di pertinenza dei terzi | (212.520) | (144.568) | |
| Risultato di pertinenza del Gruppo | 10.123.547 | 8.970.962 | |
| Altri utili/(perdite) del risultato economico complessivo: | |||
| Altre componenti del conto economico complessivo del | |||
| periodo che saranno successivamente rilasciate a conto | |||
| economico | (178.670) | (285.741) | |
| Altre componenti del conto economico complessivo del | |||
| periodo che non saranno successivamente rilasciate a conto economico |
|||
| Utili/(perdite) attuariali relative ai "piani a benefici definiti" | 19 | - | - |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) | - | - | |
| Totale altri utili/(perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | (178.670) | (285.741) | |
| Totale utile/(perdita) complessiva (A) + (B) | 10.157.397 | 8.829.790 |

Valori in Euro
| Riserva di | Riserva per stock | Riserva piani a | Patrimonio Netto di | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Riserve di capitale | traduzione | grant | benefici definiti Riserve di risultato | Terzi | Totale | |||
| Saldo al 1 gennaio 2024 | 1.124.468 | 144.878.513 | 465.766 | 789.694 | (63.762) | 62.504.369 | (208.671) | 209.490.377 |
| Aumento capitale | - | |||||||
| Acquisto azioni proprie | (504.730) | (504.730) | ||||||
| Cessione azioni proprie | - | |||||||
| Dividendi | (4.713.414) | (4.713.414) | ||||||
| Assegnazione azioni proprie | 692.132 | (789.694) | 97.562 | - | ||||
| Riserva legale | 15.641 | (15.641) | - | |||||
| Riclassifiche e altre variazioni | 10.856.858 | (10.808.001) | 48.858 | |||||
| Totale Utile/(Perdita) complessiva | (285.741) | 8.970.962 | 144.568 | 8.829.790 | ||||
| Saldo al 30 giugno 2024 | 1.124.468 | 155.938.414 | 180.025 | - | (63.762) | 56.035.838 | (64.103) | 213.150.881 |
Valori in Euro
| Riserva di | Patrimonio Netto di | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale Riserve di capitale | traduzione | Riserva per stock grant |
Riserva piani a | benefici definiti Riserve di risultato | Terzi | Totale | ||
| Saldo al 1 gennaio 2025 | 1.124.468 | 154.839.495 | 285.852 | 794.385 | 30.958 | 69.396.706 | 62.505 | 226.534.369 |
| Aumento capitale Acquisto azioni proprie |
(1.375.277) | - (1.375.277) |
||||||
| Cessione azioni proprie | - | |||||||
| Dividendi | (9.355.064) | (9.355.064) | ||||||
| Assegnazione azioni proprie | 838.695 | (794.385) | (44.310) | - | ||||
| Riserva legale | - | - | - | |||||
| Riclassifiche e altre variazioni | 16.168.277 | (16.161.794) | 4 | 6.486 | ||||
| Totale Utile/(Perdita) complessiva | (178.670) | 10.123.547 | 212.520 | 10.157.397 | ||||
| Saldo al 30 giugno 2025 | 1.124.468 | 170.471.190 | 107.181 | - | 30.958 | 53.959.085 | 275.029 | 225.967.911 |

| Valori in Euro | |||
|---|---|---|---|
| Note | 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
| Utile (perdita) di periodo prima delle imposte | 13.905.288 | 12.287.631 | |
| Rettifiche per: | |||
| - elementi non monetari - stock grant | - | - | |
| - accantonamenti al fondo svalutazione crediti al netto degli utilizzi | 111.132 | 573.829 | |
| - elementi non monetari - accantonamenti / (rilasci) | - | - | |
| - elementi non monetari - ammortamenti | 4.676.214 | 5.716.644 | |
| Utile di periodo (perdita) prima delle imposte rettificato | 18.692.634 | 18.578.104 | |
| Disponibilità liquide generate dalle operazioni | |||
| Imposte sul reddito pagate | (1.846.834) | (1.143.287) | |
| Altri (proventi)/oneri finanziari senza flusso monetario (c. Amm. Fin) | 1.729.735 | 1.732.038 | |
| Totale | |||
| (117.099) | 588.751 | ||
| Variazioni del capitale circolante | |||
| Variazione crediti verso clienti | 18.803.025 | 2.713.514 | |
| Variazione debiti verso fornitori | (8.634.653) | (11.860.764) | |
| Variazione delle rimanenze | (11.156.062) | 1.437.985 | |
| Variazione altri crediti e altri debiti | (1.948.420) | 3.664.511 | |
| Altre variazioni | (176.330) | 444.325 | |
| Variazione TFR e altri fondi | (180.588) | (153.318) | |
| Variazioni altri fondi e imposte differite | 207.513 | 1.048.226 | |
| Totale | (3.085.515) | (2.705.522) | |
| Cash flow da attività operativa (1) | 15.490.021 | 16.461.333 | |
| Investimenti: | |||
| - Materiali | (1.949.900) | (11.580) | |
| - Immateriali | (1.666.482) | (1.427.851) | |
| - Finanziari | 2.350 | - | |
| Cash flow da attività di investimento (2) | (3.614.032) | (1.439.431) | |
| Attività finanziarie | |||
| Incassi / (rimborsi) prestito obbligazionario | (3.250.000) | (3.250.000) | |
| Accensioni di finanziamenti a breve | - | - | |
| (Rimborsi) di finanziamenti a breve | - | (2.344.000) | |
| Incassi / (rimborsi) finanziamento revolving | - | (20.000.000) | |
| Incassi / (rimborsi) altri debiti finanziari | (1.580.045) | (1.349.194) | |
| Variazione altre attività finanziarie | (21.613) | (195.935) | |
| Variazione altre passività finanziarie | (2.037.913) | (4.330.471) | |
| Acquisto azioni proprie | (1.375.277) | (504.730) | |
| Cessione azioni proprie | - | - | |
| Dividendi erogati | (9.355.064) | (4.713.414) | |
| Aumenti di capitale sociale di natura monetaria | - | - | |
| Variazione riserva per Stock Grant | - | - | |
| Altre variazioni di patrimonio netto | (172.184) | (236.883) | |
| Cash flow da attività di finanziamento (3) | (17.792.096) | (36.924.627) | |
| Cash flow da attività in funzionamento | (5.916.107) | (21.902.725) | |
| Variazione disponibilità liquide (1+2+3) | (5.916.107) | (21.902.725) | |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 59.500.216 | 70.900.191 | |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 53.584.110 | 48.997.466 |

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è stato redatto ai sensi del Regolamento EGM e nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Con "IFRS" si intendono anche gli International Accounting Standards ("IAS") tuttora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall'Interpretation Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") e ancor prima Standing Interpretations Committee ("SIC").
Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato preparato in conformità allo IAS 34 Bilanci Intermedi: in applicazione della facoltà concessa dal principio contabile IAS 34 – Bilanci intermedi, i contenuti informativi previsti in tale bilancio sono redatti in forma sintetica e pertanto non comprendono l'informativa completa prevista per il bilancio annuale, in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, sui fatti e sulle circostanze intercorsi nel semestre di riferimento - se ritenuti rilevanti - oltre che su alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, per questo motivo, tale documento, deve essere letto congiuntamente al Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024.
I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati, nonché i metodi di consolidamento applicati al presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato sono uniformi a quelli utilizzati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione, a eccezione di quanto riportato nella sezione 2.2 - Principi contabili e interpretazioni di nuova applicazione. Nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato i valori patrimoniali sono confrontati con quelli relativi alla chiusura del precedente esercizio, mentre i valori economici sono comparati con quelli di chiusura del corrispondente semestre 2024.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione BDO Italia S.p.A.
Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è costituito dagli schemi della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni di Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note esplicative, ed è corredato dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.
Lo schema adottato per la Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata prevede la distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.
Il Gruppo ha optato per la presentazione delle componenti dell'utile/perdita d'esercizio in un unico prospetto di Conto economico complessivo, che include il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto. Lo schema di Conto economico adottato prevede la classificazione dei costi per natura.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto include, oltre agli utili / perdite complessivi del periodo, gli importi delle operazioni con i possessori di capitale e i movimenti intervenuti durante l'esercizio nelle riserve.
Nel rendiconto finanziario, i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono presentati utilizzando il metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile o la perdita d'esercizio sono rettificati dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi ai flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o dall'attività finanziaria.
L'area di consolidamenti include (i) Italian Wine Brands S.p.A.società italiana quotata sull'EGM attiva nella produzione e vendita di vino principalmente sui mercati internazionali attraverso tutti i canali di vendita (wholesale, ho.re.ca, vendita diretta); (ii) le società controllate.
Sono considerate società controllate tutte le società partecipate sulle quali il Gruppo ha contemporaneamente:
potere decisionale, ossia la capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, cioè quelle attività che hanno un'influenza significativa sui risultati della partecipata stessa;
diritto a risultati (positivi o negativi) variabili rivenienti dalla partecipazione nell'entità consolidata;
capacità di utilizzare il proprio potere decisionale per determinare l'ammontare dei risultati rivenienti dalla partecipazione nell'entità consolidata.
I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente, rispettivamente nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico consolidati.
Vengono di seguito elencate le entità incluse nell'area di consolidamento e le relative percentuali di possesso diretto o indiretto da parte del Gruppo:

| Capitale Sociale | Percentuale di | Percentuale di | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società | Nazione | Valuta | Importo | Società Controllante | possesso | possesso diretta | |
| IWB S.p.A. | Italia | EUR | 1.124.469 | - | Capogruppo | ||
| Giordano Vini S.p.A. | Italia | EUR | 500.000 | IWB S.p.A. | 100% | 100% | |
| IWB Italia S.p.A. | Italia | EUR | 1.453.055 | IWB S.p.A. | 100% | 100% | |
| Enovation Brands Inc | Stati Uniti | USD | 1.000 | IWB S.p.A. | 85% | 85% | |
| Italian Wine Brands Uk Ltd | Inghilterra | GBP | 1 | IWB S.p.A. | 100% | 100% | |
| Provinco Deutschland GmbH* | Germania | EUR | 25.000 | IWB Italia S.p.A. | 100% | - | |
| Raphael Dal Bo AG | Svizzera | CHF | 100.000 | IWB Italia S.p.A. | 100% | - |
* in liquidazione
La società Provinco Deutschland GmbH in liquidazione è stata definitivamente cancellata dal registro delle imprese nel corso del mese di agosto 2025.
Dal 1° gennaio 2024 è efficace il progetto di fusione che ha realizzato l'aggregazione di Enoitalia S.p.A., Provinco Italia S.p.A., Barbanera S.r.l., Fossalto S.r.l. e del ramo B2B e produttivo di Giordano Vini S.p.A.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale, con valuta di presentazione costituita dall'Euro e gli importi esposti sono arrotondati all'unità, compresi, se non diversamente indicato, gli importi evidenziati nelle note di accompagnamento.
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è quello del costo, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati valutati a fair value.
I più rilevanti principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono:
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l'acquirente deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale
relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) possedute per la vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento.
Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione e classificato secondo le disposizioni dello IAS 32.
L'avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di pertinenza delle interessenze di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri utili (perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, vengono riportati nel bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute
su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono transazioni con i soci e pertanto i relativi effetti devono essere riconosciuti a patrimonio netto: non vi saranno rettifiche al valore dell'avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico.
Gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze possano aver determinato una riduzione durevole di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.
Al fine di verificare la presenza di riduzioni durevoli di valore, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione alle singole unità generatrici di flussi o ai gruppi di unità generatrici di flussi che dovrebbero beneficiare delle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell'acquisita siano assegnate a tali unità o raggruppamenti di unità.
Ogni unità o Gruppo di unità a cui l'avviamento è allocato rappresenta il livello più basso a cui l'avviamento è monitorato ai fini di gestione interna.
L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso il confronto fra il valore contabile dell'unità generatrice di cassa ed il suo valore recuperabile. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell'unità generatrice di flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che la hanno generata.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Con effetto dal 1° gennaio 2014, gli Amministratori della Giordano Vini S.p.A., anche con il supporto di un esperto indipendente, hanno attribuito al marchio acquisito nell'ambito di un'operazione di aggregazione una vita utile indefinita. Nell'ambito dell'aggregazione aziendale realizzata nel 2015, per quanto riguarda Provinco Italia S.p.A. parte del relativo prezzo di acquisto è stata allocata sui marchi di proprietà della Provinco stessa, attribuendo anche ad essi vita utile indefinita.
Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è commisurato al periodo della prevista vita utile dell'immobilizzazione e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.
Ogniqualvolta vi siano ragioni che lo rendano opportuno, le attività immateriali a vita utile definita sono sottoposte ad impairment test.
Le altre attività immateriali sono iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori.
Il valore contabile lordo delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le aliquote di ammortamento utilizzate sono stabilite in base alla vita utile dei relativi beni.
Le vite utili utilizzate ai fini della predisposizione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono le seguenti.
| CATEGORIA | VITA UTILE |
|---|---|
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 10 anni |
| Diritti di brevetto industriale e di utilizzo opere di ingegno | 3 anni |
| Progetto di adeguamento del controllo di gestione | 3 anni |
| Software e altre attività immateriali | 3-4 anni |
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I contratti di lease sono contabilizzati come diritti d'uso nell'attivo non corrente con contropartita una passività finanziaria. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto economico nel periodo di durata del contratto, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione della passività finanziaria. Il diritto d'uso è ammortizzato su base mensile a quote costanti nel periodo minore fra vita utile del bene e durata del contratto. Diritti d'uso e passività finanziarie sono inizialmente valutati al valore attuale dei futuri pagamenti attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate).
Le attività materiali sono composte da:
Sono iscritte al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari alla messa in funzione del bene per l'uso a cui è stato destinato.
Il costo è ridotto degli ammortamenti, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati in quanto aventi vita utile indefinita, e delle eventuali perdite di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati linearmente attraverso percentuali che riflettono il deterioramento economico e tecnico del bene e sono computati a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l'uso.
Le parti significative delle attività materiali che hanno differenti vite utili, sono contabilizzate separatamente e ammortizzate sulla base della loro vita utile.
Le vite utili e i valori residui sono rivisti annualmente in occasione della chiusura del bilancio di esercizio. Le vite utili utilizzate ai fini della predisposizione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono le seguenti.
| CATEGORIA | VITA UTILE | |
|---|---|---|
| Terreni | Indefinita | |
| Fabbricati | 18-50 anni | |
| Impianti e macchinari: | ||
| - Mezzi di trasporto interni | 10-12 anni | |
| - Impianti generici | 8-18 anni | |
| - Macchinari | 6-15 anni | |
| - Vasche e serbatoi | 4-20 anni | |
| Attrezzature industriali e commerciali: |

| - Automezzi | 5-8 anni |
|---|---|
| - Attrezzature | 8-12 anni |
| - Macchine elettroniche | 4-8 anni |
| - Mobili e macchine ordinarie d'ufficio | 15 anni |
| - Beni in comodato d'uso | 4 anni |
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di attività materiali sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al Conto Economico dell'esercizio.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.
Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono sostenuti.
Almeno una volta all'anno viene verificato se le attività e/o le unità generatrici di cassa ("CGU") cui le attività sono attribuibili possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività/CGU. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per perdita di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore fra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il valore d'uso. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dall'utilizzo del bene, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto che riflette le variazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell'attività.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.
Nell'eventualità in cui il valore recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) fosse inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità
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generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.
Le partecipazioni in imprese controllate escluse dal consolidamento sono iscritte al costo rettificato per riduzioni del valore. La differenza positiva, emergente dall'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e l'entità abbia l'obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
Sono considerate società collegate tutte le società per le quali il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto. Tale influenza si presume esistere di norma qualora il Gruppo detenga una percentuale dei diritti di voto compresa tra il 20% e il 50%, o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – abbia il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali in virtù di particolari legami giuridici quali, a titolo di esempio, la partecipazione a patti di sindacato congiuntamente ad altre forme di esercizio significativo dei diritti di governance.
Gli accordi a controllo congiunto (joint arrangements) sono accordi in base ai quali due o più parti hanno il controllo congiunto in base ad un contratto. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita tramite accordo, del controllo di un'attività economica, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative a tale attività, è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Tali accordi possono dare origine a joint ventures o joint operations.
Una joint-venture è un accordo a controllo congiunto su un'entità in base al quale le parti, che detengono il controllo congiunto, vantano dei diritti sulle attività nette dell'entità stessa. Le joint ventures si distinguono dalle joint operations che si configurano invece come accordi che danno alle parti dell'accordo, che hanno il controllo congiunto dell'iniziativa, diritti sulle singole attività e obbligazioni per le singole passività relative all'accordo. In presenza di joint operations, è obbligatorio rilevare le attività e passività, i costi e ricavi dell'accordo in base ai principi contabili di riferimento. Il Gruppo non ha in essere accordi di joint operations.

Gli strumenti finanziari sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte. La voce Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti include (i) le partecipazioni in imprese controllate, (ii) Altre attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie correnti includono (a) i crediti commerciali e (b) le disponibilità e mezzi equivalenti. In particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari. Le passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su ordini, cessione di crediti, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo o positivo degli strumenti finanziari derivati).
Le attività finanziarie non correnti diverse dalle partecipazioni, così come le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dall' IFRS 9. I finanziamenti e i crediti non detenuti a scopo di negoziazione, le attività detenute con l'intento di mantenerle in portafoglio sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un'attività finanziaria possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo. Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.
I crediti commerciali sono inizialmente iscritti al costo ammortizzato che coincide con il valore nominale rettificato, per adeguarlo al presunto valore di realizzo, tramite l'iscrizione di un fondo svalutazione. Tale fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.
I debiti commerciali e gli altri debiti sono iscritti al valore nominale, ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I crediti ed i debiti in valute estere sono allineati ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio e gli utili o le perdite derivanti da tale conversione sono imputati a conto economico.
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo patrimoniale se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario, configurandosi pertanto una cessione pro-soluto. La quota di oneri della cessione, certa nel quantum, è iscritta tra le passività finanziarie.

Gli incassi ricevuti per conto della società di factoring e non ancora trasferiti, generati dalle condizioni contrattuali che prevedono il trasferimento periodico e predeterminato, sono classificati tra le passività finanziarie.
La voce relativa a disponibilità liquide e strumenti equivalenti include cassa, conti correnti bancari, conti correnti postali, depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per le parti di prezzo differito riferite alla cessione dei crediti pro-soluto, nonché altre passività finanziare.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, iscritti al fair value, sono inizialmente iscritte al valore di mercato (fair value) ridotto dei costi dell'operazione; successivamente sono valutate al costo ammortizzato e cioè al valore iniziale, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all'ammortamento (utilizzando il metodo dell'interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla scadenza.
Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore fra il costo di acquisto o di produzione e il valore di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'entità si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata è il costo medio specifico ponderato. I costi di acquisto comprendono i prezzi corrisposti ai fornitori aumentati dalle spese accessorie sostenute fino all'ingresso nei magazzini, al netto di sconti ed abbuoni. I costi di produzione comprendono sia i costi diretti dei materiali e della mano d'opera, sia i costi indiretti di produzione ragionevolmente attribuibili. Nella ripartizione delle spese generali di produzione, per l'imputazione del costo dei prodotti si tiene conto della normale capacità produttiva degli impianti.
A fronte del valore delle rimanenze così determinato sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle giacenze considerate obsolete o a lenta rotazione.
Le rimanenze includono anche il costo di produzione relativo ai resi attesi nei periodi futuri connessi a consegne già effettuate, stimato sulla base del valore di vendita dedotto del margine medio applicato.
Le attività non correnti e passività possedute per la vendita e discontinued operation sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la

vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del Gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.
Quando l'entità è coinvolta in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come possedute per la vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, l'entità continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.
Le attività non correnti possedute per la vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
I premi pagati a fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata nell'esercizio.
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività che rappresenta il beneficio dovuto ai dipendenti in base ai piani a prestazioni definite è iscritta in bilancio al valore attuariale della stessa.
L'iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata nell'esercizio corrente e in quelli precedenti e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni dell'entità. La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da un attuario indipendente con il "metodo della proiezione unitaria" ("Projected Unit Credit Method"). Tale metodo considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità

complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto metodo prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera, rinnovi contrattuali etc.), fino all'epoca di cessazione del rapporto di lavoro.
Il costo per i piani a prestazioni definite maturato nell'anno e iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata nell'esercizio, e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni dell'entità ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.
L'ammontare delle perdite e degli utili attuariali, derivanti da variazioni nelle stime effettuate, è imputato a conto economico.
Si segnala che la valutazione del TFR in base allo IAS 19 ha riguardato IWB S.p.A., Giordano Vini S.p.A. ed IWB Italia S.p.A. i cui bilanci e reporting package sono rispettivamente redatti in base agli IAS/IFRS.
Il Gruppo retribuisce il proprio top management anche attraverso piani di stock grant. In tali casi, il beneficio teorico attribuito ai soggetti interessati è addebitato a conto economico negli esercizi presi a riferimento dal piano con contropartita a riserva di patrimonio netto e a debiti verso dipendenti e/o amministratori per la componente da riconoscere in denaro. Tale beneficio viene quantificato misurando alla data di assegnazione il fair value dello strumento assegnato attraverso tecniche di valutazione finanziaria, includendo nella valutazione eventuali condizioni di mercato ed adeguando ad ogni data di bilancio il numero dei diritti che si ritiene verranno assegnati.
Si tratta di stanziamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o implicite) e relativi ad un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse il cui ammontare può essere stimato in maniera attendibile. Qualora le attese di impiego di risorse vadano oltre l'esercizio successivo, l'obbligazione è iscritta al valore attuale determinato attraverso l'attualizzazione dei flussi futuri attesi scontati ad un tasso che tenga anche conto del costo del denaro e del rischio della passività.
Gli accantonamenti sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
71 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono menzionati nelle note esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che all'entità affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rilevati al netto di sconti, abbuoni e resi.
I ricavi relativi divisione distance selling sono rilevati al momento della consegna al cliente da parte del vettore. I ricavi per vendite di vino, prodotti alimentari e gadget sono rilevati unitariamente.
La divisione distance selling accetta, per ragioni commerciali, resi da parte dei clienti per vendita a distanza secondo i termini previsti dalle condizioni di vendita. In relazione a tale prassi, gli importi fatturati al momento della spedizione della merce sono rettificati degli ammontari per i quali, anche in base all'esperienza storica, si può ragionevolmente prevedere che alla data di bilancio non tutti i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni siano stati trasferiti. I resi così determinati sono iscritti nel conto economico a riduzione dei ricavi.
Gli interessi attivi sono registrati a conto economico in base a criteri di competenza secondo il metodo del tasso effettivo di rendimento. Si riferiscono principalmente a conti correnti bancari.
I contributi pubblici sono registrati quando vi è la ragionevole certezza che gli stessi possano essere ricevuti (tale momento coincide con la delibera formale degli enti pubblici eroganti) e siano stati soddisfatti tutti i requisiti dettati dalle condizioni per ottenerli.
I ricavi per contributi pubblici sono iscritti a conto economico in base al sostenimento dei costi per i quali sono stati concessi.
La distribuzione dei dividendi agli azionisti, qualora deliberata, genera la nascita di un debito al momento dell'approvazione dell'Assemblea degli azionisti.
Le spese di vendita e di marketing sono riconosciute a conto economico nel momento in cui sono sostenute o il servizio viene reso.
72 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

I costi per le campagne promozionali, mailing o altri mezzi sono spesate al momento della spedizione del materiale.
I costi di ricerca e di sviluppo non capitalizzabili, costituiti esclusivamente dal costo del personale, sono spesati nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.
Le imposte dell'esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.
Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data di bilancio, o qualora conosciute, quelle che saranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività.
Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.
Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività.
Le imposte differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.
73 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

Rientrano in questa categoria valutativa gli strumenti di equity per i quali il Gruppo - al momento della rilevazione iniziale oppure alla transizione - ha esercitato l'opzione irrevocabile di presentare gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value nel patrimonio netto (FVOCI).
I dividendi derivanti da tali attività finanziarie sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto all'incasso.
Rientrano in questa categoria valutativa:
Sono inizialmente rilevate al fair value. I costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati in conto economico. Sono successivamente valutate al fair value, e gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value sono riconosciuti a conto economico.

Coerentemente con quanto stabilito da IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando:
Tali strumenti derivati sono valutati al fair value.
A seconda della tipologia di copertura, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
• Fair value hedge – se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività attribuibili ad un particolare rischio, l'utile o la perdita derivante dalle successive variazioni di fair value dello strumento di copertura è rilevato a Conto economico. L'utile o la perdita sull' elemento coperto, per la parte attribuibile al rischio coperto, modifica il valore contabile di tale attività o passività (basis adjustment) e viene anch'esso rilevato a Conto economico;
• Cash flow hedge - se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un'attività o passività iscritta in Bilancio o di una transazione futura altamente probabile, la porzione efficace della variazione di fair value del derivato di copertura viene rilevata direttamente a patrimonio netto, mentre la parte inefficace viene rilevata immediatamente a Conto economico. Gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono riclassificati nel Conto economico nell'esercizio in cui l'elemento coperto produce un effetto sul Conto economico.
Se la copertura di una transazione futura altamente probabile comporta successivamente la rilevazione di un'attività o passività non finanziaria, gli importi che sono sospesi a patrimonio netto vengono inclusi nel valore iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo è determinato in base ai prezzi di mercato alla data di chiusura del bilancio. Il prezzo di mercato di riferimento per le attività finanziarie detenute è il prezzo corrente di vendita (prezzo d'acquisto per le passività finanziarie).
Il fair value degli strumenti finanziari che non sono trattati in un mercato attivo è determinato attraverso varie tecniche valutative e delle ipotesi in base alle condizioni di mercato esistenti alla data di chiusura del bilancio. Per le passività a medio e lungo termine si confrontano i prezzi di strumenti finanziari similari quotati, per le altre categorie di strumenti finanziari si attualizzano i flussi finanziari.
Il fair value degli IRS è determinato attualizzando i flussi finanziari stimati da esso derivanti alla data di bilancio. Per i crediti s'ipotizza che il valore nominale al netto delle eventuali rettifiche apportate per tenere conto della loro esigibilità, approssimi il fair value. Il fair value delle passività finanziarie ai fini dell'informativa è determinato attualizzando i flussi finanziari da contratto ad un tasso d'interesse che approssima il tasso di mercato al quale l'entità si finanzia.
In relazione agli strumenti finanziari valutati al fair value, si riporta di seguito la classificazione di tali strumenti sulla base della gerarchia di livelli prevista dall'IFRS 13, che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1 – quotazioni non rettificate rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili sul mercato, direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè, in quanto derivati dai prezzi);
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

| Valori in migliaia di euro | 30.06.2025 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie derivate | 3,9 | 3,9 | ||
| Valori in migliaia di euro | 31.12.2024 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie derivate | 12,0 | 12,0 |
Al 30 giugno 2025 è iscritto in bilancio un contratto derivato IRS-OTC per la copertura del rischio tasso per l'intera durata del finanziamento; tale contratto prevede uno scambio di flussi tra la Società e Credit Agricole definiti in base all'ammontare residuo del finanziamento sottostante in ogni dato periodo; il valore Mark To Model del derivato è positivo di euro 3,9 migliaia. (vedi Nota 18).
Il Gruppo ritiene che il valore contabile delle seguenti attività finanziarie e passività finanziarie sia una ragionevole approssimazione del loro fair value:
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |||
|---|---|---|---|---|
| Valore contabile |
Fair Value | Valore contabile |
Fair Value | |
| Attività finanziarie | ||||
| Crediti commerciali | 31.698 | 31.698 | 50.613 | 50.613 |
| Disponibilità liquide e strumenti equivalenti | 53.584 | 53.584 | 59.500 | 59.500 |
| Crediti finanziari | 550 | 550 | 529 | 529 |
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti commerciali | 86.063 | 86.063 | 94.698 | 94.698 |
| Debiti finanziari | 132.539 | 132.539 | 135.980 | 135.980 |
La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza, su altri fattori considerati rilevanti e sulle informazioni disponibili. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni possono variare da un esercizio all'altro e, pertanto sono riviste periodicamente; gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. Le principali stime, per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della Direzione, vengono utilizzate tipicamente per:
Alla data del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 non si prevedono impatti ulteriori rispetto a quelli rappresentati nel conto economico, nello stato patrimoniale e nel rendiconto finanziario.

Il Gruppo è esposto principalmente a rischi derivanti da variazione dei cambi, rischi derivanti da variazione dei tassi, al rischio di credito e al rischio di liquidità oltre che ai rischi operativi afferenti al mercato di riferimento.
Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi, in quanto opera in contesto internazionale, con transazioni condotte in diverse valute pur mantenendo una prevalenza molto significativa delle vendite in euro. L'esposizione al rischio deriva principalmente dai rapporti intercompany tra IWB Italia S.p.A. ed Enovation Brands Inc.;
Anche se l'indebitamento finanziario è in prevalenza regolato da un tasso di interesse fisso, il Gruppo è comunque esposto al rischio della loro fluttuazione. L'evoluzione dei tassi di interesse è costantemente monitorata dalla Società e in rapporto alla loro evoluzione potrà essere valutata l'opportunità di procedere ad un'adeguata copertura del rischio di tasso d'interesse. Attualmente il Gruppo non effettua operazioni di copertura, tenuto conto dell'impatto poco significativo sul conto economico derivante dalle variazioni dei tassi, ad eccezione di un IRS-OTC su un finanziamento di modesta entità.
Gli strumenti finanziari derivati in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo, sono iscritti al fair value e sono inclusi nelle voci di attività e passività finanziarie e altre attività e passività. Il fair value relativo è stato determinato attraverso tecniche di valutazione basate su dati di mercato, in particolare avvalendosi di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione delle società del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.
I crediti esposti sono costituiti essenzialmente da crediti nei confronti di consumatori finali per i quali il rischio di mancato incasso è moderato e comunque di importo individuale minimo. Le Società del Gruppo sono dotate di strumenti di controllo preventivo della solvibilità di ogni singolo cliente, nonché di strumenti di monitoraggio e sollecito dei crediti attraverso analisi dei flussi di incasso, dei ritardi di pagamento e di altri parametri statistici.
I crediti verso la GDO e il canale ho.re.ca sono assicurati; per le spedizioni verso paesi ad alto indice di rischiosità viene richiesto il pagamento anticipato.

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa che tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne ed è dunque esposto al rischio di liquidità, rappresentato dal fatto che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo sono controllati considerando la scadenza delle attività finanziarie (crediti commerciali e altre attività finanziarie) ed i flussi finanziari attesi dalle relative operazioni. Il Gruppo dispone sia di linee di credito garantite, sia di non garantite, costituite da linee a breve termine revocabili nelle forme di finanziamento caldo, scoperti di conto corrente e credito di firma.
Il rischio in esame attiene alla presenza nei contratti di finanziamento di disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.
IWB (i) non è un Gruppo energivoro (ii) è un "Gruppo asset light" ovvero non possiede terreni quindi la sua produzione e i suoi ricavi non sono strettamente legati alla raccolta di un territorio "specifico".
Il valore strategico del Gruppo è la capacità dei suoi enologi di creare blend di alta qualità a partire da vini sfusi acquistati in Italia e di proporli al mercato con un ottimo rapporto qualità/prezzo e in confezioni di alto valore commerciale e di marketing.
In uno scenario estremo a lungo termine che attualmente non è ipotizzabile, se il riscaldamento globale, gli incendi o un periodo di siccità influissero sulla produzione o sul raccolto in Italia, IWB potrebbe prendere in considerazione la produzione e la vendita di vino sfuso acquistato al di fuori dell'Italia "allargando" la propria ragione sociale e il proprio ambito di applicazione e in caso di eventuali condizioni diverse applicate dai fornitori IWB potrebbe in ogni caso rivedere i propri accordi con i clienti come fatto nel 2022 quando la mancanza di materiale secco e l'inflazione incidevano sui costi di produzione. Gli eventuali effetti negativi da cambiamento climatico sarebbero quindi temporanei.
Il rischio "vendemmia" è monitorato attraverso il costante rapporto con i fornitori e le Associazioni vitivinicole.
L'investimento nell'impianto fotovoltaico (x) è parte del percorso di sostenibilità che IWB ha intrapreso su base volontaria ottenendo la certificazione Viva per la controllata IWB Italia (y) sta contribuendo a ridurre i costi energetici e il rischio di eventuali oscillazioni impreviste del costo del KwH.
80 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

Per le sopraindicate ragioni il rischio relativo al cambiamento climatico non è incluso nelle valutazioni di impairment.
Le tensioni commerciali internazionali e le politiche tariffarie adottate dagli Stati Uniti nel corso di questo anno rappresentano un potenziale fattore di rischio per l'attività del Gruppo, in particolare per Enovation Brands Inc.
L'introduzione o l'aumento di dazi doganali su prodotti importati dall'Italia potrebbe incidere negativamente sui costi di approvvigionamento e sulla competitività dei nostri prodotti nel mercato statunitense.
Principi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2025:
• Modifiche allo IAS 21 – Gli effetti delle variazioni dei tassi di cambio: mancanza di exchangeability
Tali modifiche chiariscono quando una valuta è scambiabile con un'altra valuta e, di conseguenza, quando non lo è. Quando una valuta non è scambiabile con un'altra, tali modifiche definiscono le modalità di determinazione del tasso di cambio da applicare. Le modifiche precisano inoltre l'informativa che deve essere fornita quando una valuta non è scambiabile.
Tali modifiche non hanno comportato alcun impatto sulle disclosure fornite in merito ai principi contabili applicati al bilancio consolidato di Gruppo.
Come richiesto dallo IAS 8 - "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", vengono di seguito indicati i nuovi Principi o le Interpretazioni già emessi, ma non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall'Unione Europea al 30 giugno 2025 e pertanto non applicabili, e i prevedibili impatti sul Bilancio Consolidato.
Nessuno di tali Principi e Interpretazioni è stato adottato dal Gruppo in via anticipata.

• Modifiche a IFRS9 e IFRS7 - modifiche alla classificazione e valutazione degli strumenti finanziari
Le modifiche proposte sono connesse:
Il documento propone inoltre modifiche o integrazioni ai requisiti di informativa per:
Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
• Modifiche a IFRS9 e IFRS7 - la classificazione delle attività finanziarie con caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG)
Le modifiche hanno l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
82 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.
• IFRS18 Presentazione e informativa di bilancio
Il nuovo principio introduce tre serie di nuovi requisiti per migliorare la rendicontazione delle prestazioni finanziarie delle società e fornire agli investitori una base migliore per analizzare e confrontare le società: migliore comparabilità nel conto economico, maggiore trasparenza delle misure di performance definite dal management, raggruppamento più utile delle informazioni nel bilancio. L'IFRS 18 sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio, è stato emanato il 9 aprile 2024 e sarà in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2027 o successivamente, ma le società potranno applicarlo in via anticipata. Sono in corso approfondimenti in merito a eventuali impatti sull'informativa finanziaria.
• IFRS19 Società controllate senza responsabilità pubblica Informativa;
Il nuovo principio è dedicato alle società controllate di soggetti che redigono un bilancio consolidato conforme ai principi contabili IFRS; tali soggetti, secondo alcuni requisiti, potranno, nell'ambito dei rispettivi bilanci individuali, fornire un'informativa ridotta più adatta alle esigenze degli utilizzatori dei loro bilanci. L'IFRS 19 Società controllate senza responsabilità pubblica Informativa è stato emanato il 9 maggio 2024, sarà in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2027 e non è ancora stato omologato. Non si prevedono impatti sul bilancio consolidato di gruppo derivanti dall'adozione del presente principio.
Il nuovo principio consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un firsttime adopter, tale principio non risulta applicabile.
Un settore operativo è una componente di un'entità:
a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.
L'IFRS 8 richiede che un'entità fornisca informazioni finanziarie e descrittive sui suoi settori oggetto di informativa. I segmenti oggetto di informativa sono segmenti operativi o un'aggregazione di segmenti operativi che soddisfano criteri specifici:
(i) i segmenti operativi sono componenti di un'entità per i quali sono disponibili informazioni finanziarie separate che vengono valutate regolarmente dal Chief Operating Decision Maker (CODM) per prendere decisioni sulle risorse da allocare al settore e valutarne la performance;
(ii) in generale, le informazioni devono essere presentate sugli stessi criteri utilizzati internamente per valutare l'andamento dei segmenti operativi e per decidere come allocare le risorse ai segmenti operativi.
Sino al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha redatto informazioni periodiche relative alla situazione economica e patrimoniale delle società e un'analisi dei ricavi netti per area geografica e per canale di distribuzione che vengono sottoposte al CODM che le utilizza per allocare le risorse e valutare la performance del gruppo nel suo insieme.
Il paragrafo 11 dell'IFRS 8 definisce il settore oggetto di informativa e, in particolare, prevede che l'entità debba fornire separatamente informazioni su ciascun settore operativo che:
A fronte della riorganizzazione del Gruppo, efficace dal 1° gennaio 2024 come descritta in dettaglio al paragrafo 1.2 pag. 16 è possibile concludere che dal 1° gennaio 2024 il Gruppo ha un due settori oggetto di informativa ai sensi dell'IFRS 8. In ogni caso si precisa che:

Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|---|
| Italia | 277.817 | 278.423 | 277.178 |
| Stati Uniti | 17.503 | 17.629 | 17.687 |
| Svizzera | 12.867 | 12.869 | 12.872 |
| Totale attività non correnti * | 308.187 | 308.921 | 307.737 |
* Il saldo totale non include:
Attività finanziarie non correnti
Attività fiscali differite
A partire dalla Relazione al 30 giugno 2024 stante l'intervenuta riorganizzazione il Gruppo ha predisposto il segment reporting individuando come segmenti significativi:
A livello di conto economico l'attribuzione per Segment è valorizzata sino all'Ebit in quanto la gestione della finanza e della tesoreria è centralizzata e le società italiane sono parte di un accordo di consolidato fiscale.
Per le stesse ragioni non sono attribuite ai segmenti le poste finanziarie, fiscali, e il patrimonio.

Segment Reporting
| CONTO ECONOMICO | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| HOLDING | B2B | B2C | Elisioni | Consolidato | |
| Valori in migliaia di euro | |||||
| Wholesales | 137.438 | (6.854) | 130.584 | ||
| Ho.re.ca. | 30.035 | 30.035 | |||
| Distance selling | 24.639 | (169) | 24.470 | ||
| Others | 1.018 | 139 | (1.112) | 45 | |
| Ricavi delle vendite | 1.018 | 167.473 | 24.778 | (8.136) | 185.133 |
| Variazione delle rimanenze | - | 8.653 | 590 | - | 9.244 |
| Altri proventi | 15 | 1.161 | 389 | (60) | 1.505 |
| Totale ricavi | 1.033 | 177.287 | 25.757 | (8.195) | 195.882 |
| Costi per acquisti | - | (125.261) | (11.755) | 7.048 | (129.968) |
| Costi per servizi | (1.021) | (18.000) | (12.479) | 1.148 | (30.352) |
| Costo del personale | (378) | (11.368) | (1.341) | - | (13.086) |
| Altri costi operativi | (83) | (453) | (54) | (0) | (590) |
| Costi operativi | (1.482) | (155.081) | (25.629) | 8.195 | (173.997) |
| Margine Lordo operativo Adjusted | (449) | 22.207 | 128 | 0 | 21.885 |
| Ammortamenti | (83) | (2.443) | (2.150) | - | (4.676) |
| Accantonamenti per rischi | - | - | - | - | - |
| Rivalutazioni / (svalutazioni) | - | (42) | (69) | - | (111) |
| Risultato operativo Adjusted | (532) | 19.722 | (2.092) | 0 | 17.098 |
| Oneri di natura non ricorrente | (142) | (665) | (103) | (910) | |
| Risultato operativo | (674) | 19.057 | (2.195) | 0 | 16.188 |
| Proventi finanziari | 1.015 | ||||
| Oneri finanziari | (3.298) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (2.283) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 13.905 | ||||
| Imposte | (3.569) | ||||
| (Perdita) utile connesso ad attività cessate ed in dismissione | - | ||||
| Risultato netto (A) | 10.336 | ||||
| Attribuibile a: | |||||
| (Utile)/ perdita di pertinenza dei terzi | (213) | ||||
| Risultato di pertinenza del Gruppo | 10.124 | ||||

| HOLDING | B2B | B2C | Elisioni | Consolidato | |
|---|---|---|---|---|---|
| Valori in migliaia di euro | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni immateriali | 96 | 23.410 | 6.250 | 8.586 | 38.341 |
| Avviamento | - | 44.166 | - | 171.803 | 215.969 |
| Terreni, immobili, impianti e macchinari | 52 | 40.836 | 717 | - | 41.605 |
| Attività per diritti d'uso | 482 | 6.757 | 4.808 | - | 12.047 |
| Partecipazioni | 291.258 | 13.826 | 1 | (305.082) | 3 |
| Altre attività non correnti | 19 | 202 | 2 | - | 223 |
| Attività finanziarie non correnti | - | ||||
| Attività fiscali differite | - | 514 | 679 | 8 | 1.200 |
| Totale attività non correnti | 309.388 | ||||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | - | 69.232 | 7.419 | - | 76.652 |
| Crediti commerciali | 813 | 33.468 | 4.039 | (6.622) | 31.698 |
| Altre attività correnti | 3.675 | 1.842 | 2.499 | (5.950) | 2.065 |
| Attività per imposte correnti | 1.370 | 12 | 1.381 | ||
| Attività finanziarie correnti | - | - | 550 | ||
| Disponibilità liquide e strumenti equivalenti | 53.584 | ||||
| Totale attività correnti | 165.931 | ||||
| Attività non correnti possedute per la vendita | - | 9.740 | - | - | 9.740 |
| Totale attivo | 485.059 | ||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.124 | ||||
| Riserve | 170.578 | ||||
| Riserva piani a benefici definiti | 31 | ||||
| Riserva per stock grant | - | ||||
| Utile (perdite) portate a nuovo | 43.836 | ||||
| Risultato netto del periodo | 10.124 | ||||
| Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 225.693 | ||||
| Patrimonio netto di terzi | 275 | ||||
| Totale patrimonio netto | 225.968 | ||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 131.477 | ||||
| Passività per leasing | 395 | 4.359 | 4.007 | - | 8.760 |
| Fondo per altri benefici ai dipendenti | 72 | 1.165 | 197 | - | 1.433 |
| Fondo per rischi ed oneri futuri | - | 100 | - | - | 100 |
| Imposte differite passive | - | 6.706 | - | 2.395 | 9.102 |
| Altre passività non correnti | - | - | - | - | - |
| Totale passività non correnti | 150.871 | ||||
| Passività correnti | |||||
| Debiti finanziari | 1.062 | ||||
| Passività per leasing | 93 | 1.954 | 1.245 | 3.292 | |
| Debiti commerciali | 530 | 76.027 | 16.058 | - | 86.063 |
| (6.552) | |||||
| Altre passività correnti | 2.981 | 11.528 | 1.136 | (6.020) | 9.626 |
| Passività per imposte correnti | 5.748 | 1.792 | 636 | - | 8.177 |
| Fondo per rischi ed oneri futuri | - | - | - | - | - |
| Totale passività correnti | 108.219 | ||||
| Passività direttamente correlate ad attività possedute per la vendita | - | - | - | - | - |
| Totale patrimonio netto e passivo | 485.059 | ||||

Di seguito si riportano i dati per il periodo dal 01 gennaio 2024 al 30 giugno 2024.
| HOLDING | B2B | B2C | Elisioni | Consolidato | |
|---|---|---|---|---|---|
| Valori in migliaia di euro | |||||
| Wholesales | 142.984 | (7.607) | 135.377 | ||
| Ho.re.ca. | 27.612 | 27.612 | |||
| Distance selling | 29.380 | (1.255) | 28.125 | ||
| Others | 1.174 | 304 | (1.389) | 88 | |
| Ricavi delle vendite | 1.174 | 170.596 | 29.684 | (10.252) | 191.202 |
| Variazione delle rimanenze | - | (1.892) | (918) | - | (2.809) |
| Altri proventi | 230 | 1.036 | 652 | (204) | 1.715 |
| Totale ricavi | 1.404 | 169.740 | 29.418 | (10.455) | 190.108 |
| Costi per acquisti | - | (117.948) | (13.573) | 8.963 | (122.558) |
| Costi per servizi | (1.002) | (18.702) | (13.703) | 1.492 | (31.914) |
| Costo del personale | (674) | (10.832) | (1.642) | - | (13.149) |
| Altri costi operativi | (130) | (382) | (51) | 0 | (563) |
| Costi operativi | (1.806) | (147.865) | (28.969) | 10.455 | (168.184) |
| Margine Lordo operativo Adjusted | (402) | 21.876 | 449 | - | 21.923 |
| Ammortamenti | (60) | (3.442) | (2.214) | - | (5.717) |
| Accantonamenti per rischi | - | - | - | - | - |
| Rivalutazioni / (svalutazioni) | - | (76) | (497) | - | (574) |
| Risultato operativo Adjusted | (462) | 18.358 | (2.263) | - | 15.633 |
| Oneri di natura non ricorrente | (170) | (579) | (864) | (1.614) | |
| Risultato operativo | (632) | 17.778 | (3.127) | - | 14.019 |
| Proventi finanziari | 1.512 | ||||
| Oneri finanziari | (3.243) | ||||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (1.731) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 12.288 | ||||
| Imposte | (3.172) | ||||
| (Perdita) utile connesso ad attività cessate ed in dismissione | - | ||||
| Risultato netto (A) | 9.116 | ||||
| Attribuibile a: | |||||
| (Utile)/ perdita di pertinenza dei terzi | (145) | ||||
| Risultato di pertinenza del Gruppo | 8.971 | ||||

| SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA |
|---|
| Valori in migliaia di euro Attività non correnti |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 121 | 2.718 | 26.940 | 8.586 | 38.365 |
| Avviamento | - | 44.166 | - | 171.803 | 215.969 |
| Terreni, immobili, impianti e macchinari | 72 | 38.321 | 879 | - | 39.272 |
| Attività per diritti d'uso | 30 | 8.327 | 5.547 | - | 13.904 |
| Partecipazioni | 270.402 | 13.828 | 1 | (284.227) | 5 |
| Altre attività non correnti | 19 | 202 | 2 | - | 222 |
| Attività finanziarie non correnti | - | ||||
| Attività fiscali differite | 27 | 736 | 790 | 8 | 1.562 |
| Totale attività non correnti | 309.299 | ||||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | - | 68.338 | 8.317 | - | 76.655 |
| Crediti commerciali | 4.163 | 49.477 | 5.844 | (10.643) | 48.842 |
| Altre attività correnti | 5.290 | 1.859 | 2.282 | (7.074) | 2.358 |
| Attività per imposte correnti | - | 607 | 9 | - | 616 |
| Attività finanziarie correnti | 720 | ||||
| Disponibilità liquide e strumenti equivalenti | 48.997 | ||||
| Totale attività correnti | 178.189 | ||||
| Attività non correnti possedute per la vendita | - | 10.259 | - | - | 10.259 |
| Totale attivo | 497.747 | ||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.124 | ||||
| Riserve | 156.118 | ||||
| Riserva piani a benefici definiti | (64) | ||||
| Riserva per stock grant | - | ||||
| Utile (perdite) portate a nuovo | 47.065 | ||||
| Risultato netto del periodo | 8.971 | ||||
| Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 213.215 | ||||
| Patrimonio netto di terzi | (64) | ||||
| Totale patrimonio netto | 213.151 | ||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 137.511 | ||||
| Passività per diritti d'uso | - | 5.801 | 4.861 | - | 10.662 |
| Fondo per altri benefici ai dipendenti | 70 | 1.406 | 172 | 1.648 | |
| Fondo per rischi ed oneri futuri | 154 | - | 154 | ||
| - | - | - | |||
| Imposte differite passive | 4 | 1.117 | 5.891 | 2.395 | 9.407 |
| Altre passività non correnti | - | - | - | - | - |
| Totale passività non correnti | 159.382 | ||||
| Passività correnti | |||||
| Debiti finanziari | 5.774 | ||||
| Passività per diritti d'uso | 37 | 2.685 | 1.145 | - | 3.867 |
| Debiti commerciali | 227 | 97.388 | 14.885 | (10.571) | 101.929 |
| Altre passività correnti | 2.720 | 13.427 | 939 | (7.145) | 9.941 |
| Passività per imposte correnti | 757 | 2.031 | 914 | - | 3.702 |
| Fondo per rischi ed oneri futuri | - | - | - | - | - |
| Totale passività correnti | 125.214 | ||||
| Passività direttamente correlate ad attività possedute per la vendita | - | - | - | - | - |
| Totale patrimonio netto e passivo | 497.747 |

Si segnala preliminarmente che il Gruppo protegge i suoi asset e le sue attività attraverso polizze assicurative atte a garantire in particolare:
Le immobilizzazioni immateriali fanno per la quasi totalità riferimento ai marchi di proprietà del Gruppo. La movimentazione è esposta di seguito.
| Valori in migliaia di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI | |||||||
| Valore netto contabile | |||||||
| Valore netto contabile | 01.01.2025 | incrementi | alienazioni | ammortamenti | riclassifiche/altre variazioni |
incrementi da aggregazioni aziendali |
30.06.2025 |
| Marchi e Brevetti | 31.922 | 49 | - | (191) | (55) | - | 31.726 |
| Software | 726 | 56 | - | (242) | 20 | - | 558 |
| Spese di impianto | 57 | 6 | - | (9) | 4 | - | 58 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 5.332 | 1.169 | - | (1.297) | 349 | - | 5.553 |
| Immob. immateriali in corso e acconti | 432 | 387 | - | - | (372) | - | 446 |
| Valore netto contabile imm. immateriali | 38.469 | 1.666 | - | (1.740) | (55) | - | 38.341 |
La voce marchi e brevetti indicata è rappresentata principalmente:
Si segnala che suddetti marchi sono identificati come aventi vita utile indefinita e, conseguentemente non sono assoggettati ad ammortamento bensì ad impairment test alla stregua dell'avviamento (si rimanda alla nota 6). Il valore di iscrizione è invariato rispetto a quello della Relazione Finanziaria Annuale consolidata al 31 dicembre 2024, in linea con quanto effettuato ai fini dell'avviamento per cui si rimanda al paragrafo successivo.

Gli incrementi dell'esercizio 2025 sono relativi principalmente a:
L'avviamento complessivo è dettagliato nella seguente tabella:
Valori in migliaia di euro
| Società | 30.06.2025 | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|---|
| Provinco Italia S.p.A. | ||||
| Giordano Vini S.p.A. | ||||
| Enoitalia S.p.A. | IWB Italia S.p.A. | 186.077 | 186.077 | |
| Barbanera S.r.l. | ||||
| Fossalto S.r.l. | ||||
| Enovation Brands Inc | 17.038 | 17.038 | ||
| Raphael Dal Bo AG | 12.854 | 12.854 | ||
| Totale Avviamento | 215.969 | 215.969 |
Il 1° gennaio 2024, per effetto della fusione intervenuta tra: Provinco Italia S.p.A., Enoitalia S.p.A., Barbanera S.r.l. e Fossalto S.r.l gli avviamenti facenti capo alle rispettive società sono confluiti nella società risultante dalla fusione ovvero in IWB Italia S.p.A.
Al 31 dicembre 2024, l'avviamento e le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono stati sottoposti a test di impairment, che consiste nella stima del valore recuperabile delle CGU, costituite dalle società controllate, e nel confronto con il valore netto contabile dei relativi beni, incluso l'avviamento ai sensi dello IAS 36.
Il valore d'uso corrisponde al valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati alle attività oggetto di impairment, utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole CGU alla data di valutazione.
Le assunzioni chiave utilizzate dal management sono la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei flussi di cassa operativi, del tasso di crescita dei valori terminali e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto).
Al 31 dicembre 2024 il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa è stato sottoposto a test di impairment al fine di verificare l'esistenza di eventuali perdite di valore, attraverso il confronto fra il valore contabile dell'unità (inclusivo dell'avviamento, delle attività immateriali a vita utile definita e delle altre attività operative nette) e il valore d'uso, ovvero il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si suppone deriveranno dall'uso continuativo e dalla eventuale dismissione della medesima alla fine della sua vita utile.
Il valore d'uso è stato determinato attualizzando i flussi di cassa coerentemente alle previsioni economiche e finanziarie predisposte dalle Società. Al fine di determinare il valore d'uso della CGU sono considerati i flussi finanziari attualizzati dei cinque anni di proiezione esplicita sommati ad un valore terminale, per determinare il quale è stato utilizzato il criterio dell'attualizzazione della rendita perpetua.
Tali piani sono stati redatti sia riflettendo l'esperienza passata delle società e sia valutando opportunamente l'attuale situazione economica di riferimento. Le assunzioni operate nella previsione dei flussi di cassa nel periodo di proiezione esplicita sono state effettuate su presupposti prudenziali. Per le società Enovation Brands Inc. e Raphael Dal Bo AG nelle more della finalizzazione del piano, ai fini dell'impairment, è stato ipotizzato come ipotesi minima che ciascuna società reiteri i risultati economici e finanziari per i cinque anni di previsione esplicita mentre è stato applicato il tasso g per la determinazione del Terminal Value.
Il tasso di attualizzazione (WACC, costo medio ponderato del capitale) applicato ai flussi di cassa prospettici, rivisto per tenere conto dell'evoluzione dei tassi e della composizione geografica dei ricavi i è pari è indicato per ogni CGU nella tabella sottostante, calcolato tenendo in considerazione il settore in cui opera la società, i mercati di sblocco del prodotto, la struttura di indebitamento a regime e l'attuale situazione congiunturale.
Per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al periodo di proiezione esplicita, è stato ipotizzato un tasso g pari a 2.
Coerentemente con quanto richiesto dallo IAS 36 è stata effettuata un'analisi di sensitività per verificare se un cambiamento ragionevolmente possibile in un assunto di base su cui la Direzione ha fondato la determinazione del valore recuperabile della CGU, potrebbe far sì che il valore contabile della CGU stessa superi il valore recuperabile.
Al 31 dicembre 2024 non sono emerse perdite di valore, fra il valore contabile ed il relativo valore d'uso (determinato secondo la metodologia del Discounted Cash Flow) come da tabella sottostante

| Reportable Segment | CGU's 2023 | Goodwill 2023 |
Carrying Amount |
Recoverable amount/VIU |
Headroom | WACC |
|---|---|---|---|---|---|---|
| IWB Group | IWB Italia S.p.A. | 186.077 | 265.686 | 324.504 | 58.818 | 6,6% |
| IWB Group | Giordano Vini S.p.A | 28.457 | 35.893 | 7.436 | 7,2% | |
| IWB Group | Raphael Dal Bo AG | 12.854 | 11.957 | 104.990 | 93.033 | 6,2% |
| IWB Group | Enovation Brands Inc | 17.038 | 11.817 | 26.391 | 14.573 | 6,6% |
| IWB GROUP TOTAL | 215.969 | 317.917 | 491.778 | 173.861 | ||
| Reportable Segment | CGU's 2024 | Goodwill 2024 |
Carrying Amount |
Recoverable amount/VIU |
Headroom | WACC |
| IWB Group | IWB Italia S.p.A. | 186.077 | 322.848 | 1.132.438 | 809.590 | 5,3% |
| IWB Group | Giordano Vini S.p.A | 0 | 9.468 | 21.289 | 11.821 | |
| IWB Group | Raphael Dal Bo AG | 12.854 | 11.772 | 97.950 | 86.178 | 7,5% 5,8% |
| IWB Group | Enovation Brands Inc | 17.038 | 14.328 | 42.505 | 28.177 | 5,8% |
Al 30 giugno 2025 il Management non ha rilevato indicatori di perdite durevoli di valore.
A fronte dell'aumento dei dazi doganali sui prodotti importati dall'Italia negli Stati Uniti, non si è ritenuto necessario rivedere l'impairment test della controllata Enovation Brands Inc. in quanto era già stato considerato un possibile aumento del costo prodotto nel corso dell'anno.

La variazione delle immobilizzazioni materiali è di seguito esposta.
Valori in migliaia di euro
| 01.01.2025 | incrementi | alienazioni | riclassifiche/altre variazioni |
incrementi da aggregazioni aziendali |
30.06.2025 |
|---|---|---|---|---|---|
| 25.356 | 120 | - | - | - | 25.476 |
| 41.162 | 843 | 26 | - | 41.773 | |
| 13.466 | 200 | - | - | - | 13.665 |
| 5.028 | 59 | - | (21) | - | 5.066 |
| 130 | 859 | - | - | 963 | |
| 27.919 | 106 | - | (658) | - | 27.367 |
| 113.060 | 2.187 | (257) | (679) | - | 114.311 |
| 01.01.2025 | ammortamenti | alienazioni | altre variazioni | incrementi da aggregazioni aziendali |
30.06.2025 |
| - | - | - | (5.600) | ||
| (26.372) | (668) | 126 | (0) | - | (26.915) |
| (7.957) | (202) | - | - | - | (8.159) |
| (4.618) | (69) | - | 22 | - | (4.665) |
| 0 | 0 | - | - | - | 0 |
| (14.520) | (1.735) | - | 935 | - | (15.320) |
| (58.804) | (2.937) | 126 | 956 | - | (60.659) |
| 01.01.2025 | incrementi | alienazioni | ammortamenti | altre variazioni | 30.06.2025 |
| 19.876 | |||||
| 14.858 | |||||
| 5.506 | |||||
| 400 | |||||
| 963 | |||||
| 13.399 | 106 | - | (1.735) | 277 | 12.047 |
| 54.255 | 2.187 | (131) | (2.937) | 277 | 53.652 |
| (5.337) 20.019 14.789 5.508 409 130 |
(263) 120 843 200 59 859 |
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Valore lordo (257) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Fondi ammortamento IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Valore netto - (131) - - - |
(26) (263) (668) (202) (69) 0 |
- 26 - 1 (26) |
Gli incrementi dell'esercizio 2025 sono principalmente:

La variazione delle attività per diritti d'uso suddivisa per tipologia sottostante, confrontata con la situazione al 31 dicembre 2024, è di seguito esposta:
| Valore netto contabile | 01.01.2025 | incrementi | ammortamenti | altre variazioni | 30.06.2025 |
|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 9.613 | (1.059) | (0) | 8.554 | |
| Impianti e macchinari | 2.890 | (455) | 277 | 2.712 | |
| Attrezzature | 338 | (93) | 245 | ||
| Altre immobilizzazioni materiali | 557 | 106 | (128) | 535 | |
| Totale valore netto contabile | 13.399 | 106 | (1.735) | 277 | 12.047 |
| Valori in migliaia di euro Valore netto contabile |
01.01.2024 | incrementi | ammortamenti | altre variazioni | 31.12.2024 |
| Terreni e fabbricati | 11.247 | 467 | (2.044) | (58) | 9.613 |
| Impianti e macchinari | 3.570 | 138 | (1.065) | 247 | 2.890 |
| Attrezzature | 598 | (215) | (45) | 338 | |
| Altre immobilizzazioni materiali | 49 | 342 | (233) | 398 | 557 |
Gli incrementi dell'esercizio 2025 sono principalmente:
Di seguito sono riportate le poste finanziarie relative ai contratti di leasing in essere suddivise per tipologia e confrontate con la situazione al 31 dicembre 2024:
| 30.06.2025 |
|---|
| ------------ |
| Valori in migliaia di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Breve termine Medio/lungo termine (entro 5 anni) |
Lungo termine (oltre 5 anni) |
Totale | Cash Out | ||
| Terreni e fabbricati | (2.283) | (7.198) | (194) | (9.675) | (1.182) |
| Impianti e macchinari | (709) | (886) | (61) | (1.655) | (487) |
| Attrezzature | (98) | (57) | - | (155) | (96) |
| Altre immobilizzazioni materiali | (202) | (359) | (6) | (566) | (157) |
| Totale | (3.292) | (8.499) | (260) | (12.051) | (1.921) |

| Valori in migliaia di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Breve termine Medio/lungo termine (entro 5 anni) |
Lungo termine (oltre 5 anni) |
Totale | Cash Out | ||
| Terreni e fabbricati | (2.199) | (8.182) | (328) | (10.709) | (2.072) |
| Impianti e macchinari | (737) | (1.007) | (77) | (1.821) | (1.162) |
| Attrezzature | (166) | (80) | - | (246) | (320) |
| Altre immobilizzazioni materiali | (214) | (364) | (11) | (589) | (263) |
| Totale | (3.317) | (9.632) | (416) | (13.365) | (3.817) |
Di seguito sono riportati gli interessi passivi imputati a conto economico sulle passività del leasing confrontati con la situazione al 30 giugno 2024:
| Interessi | 30.06.2025 | 30.06.2024 |
|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | (148) | (161) |
| Impianti e macchinari | (44) | (35) |
| Attrezzature | (5) | (17) |
| Altre immobilizzazioni materiali | (28) | (3) |
| Totale | (225) | (215) |
Infine, si segnalano:

Come descritto nella Relazione finanziaria 2024 in data 24 aprile 2024 IWB Italia S.p.A. ha annunciato la chiusura delle attività produttive del Gruppo presso il sito di Valle Talloria e il contestuale trasferimento presso il sito produttivo di Calmasino di Bardolino.
Il Gruppo ritiene la vendita altamente probabile, ha avviato tutte le attività necessarie per individuare un acquirente e ha in corso di valutazione alcune opzioni; in ogni caso il Gruppo si impegna ad attuare il suo programma di cessione dell'attività nel più breve tempo possibile.
L'attività produttiva è cessata in data 31 maggio 2024 rendendo disponibili per la vendita gli asset di Valle Talloria che vengono qui esposti ai sensi dell'IFRS 5.
Le attività non correnti possedute per la vendita sono composte dalle seguenti voci:
| 30.06.2025 | |||
|---|---|---|---|
| Valori in migliaia di euro | |||
| Costo storico | FondI ammortamento | Valore netto contabile | |
| Terreni e fabbricati | 14.301 | (6.920) | 7.381 |
| Impianti e macchinari | 17.169 | (15.241) | 1.928 |
| Attrezzature | 7.300 | (6.933) | 367 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 2.968 | (2.904) | 64 |
| Totale | 41.738 | (31.998) | 9.740 |
I suddetti assets erano funzionali all'attività produttiva e quindi al risultato economico della controllata Giordano Vini S.p.A. che ne ha detenuto la proprietà fino al 31 dicembre 2023 realizzando ricavi pari ad euro 81.528 migliaia con un ebitda adjusted pari ad euro 1.982 migliaia.

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue.
Valori in euro
| Paese | 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|---|
| Altre imprese | |||
| BCC di Alba e Roero | Italia | 258 | 258 |
| Consorzio Conai | Italia | 675 | 675 |
| Unione Italiana Vini Scarl | Italia | 516 | 516 |
| Consorzio Natura è Puglia | Italia | 500 | 500 |
| Consorzio Granda Energia | Italia | 517 | 517 |
| Banca Alpi Marittime C.C. Carrù Scpa | Italia | 293 | 293 |
| Banca Valdichiana | Italia | - | 1.100 |
| Banca Tema | Italia | - | 1.250 |
| Totale | 2.759 | 5.109 |
La voce Altre attività non correnti è dettagliata come segue.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 223 | 222 |
| Totale | 223 | 222 |
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La tassazione differita, attiva e passiva, è originata dalle seguenti differenze temporanee.
| Valori in migliaia di euro | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Imponibile | Aliquota | Saldo |
| Interessi passivi indeducibili | 18 | 24,00% | 4 |
| Fondi per rischi e oneri | 247 | 24,00% | 59 |
| Fondi per resi e svalutazione magazzino | 2.070 | 27,90% | 577 |
| Oneri pluriennali non capitalizzabili ai fini IFRS | 235 | 27,90% | 65 |
| Fondo svalutazione crediti | 1.811 | 24,00% | 435 |
| Compensi amministratori | 153 | 24,00% | 37 |
| Manutanzioni | 85 | 24,00% | 20 |
| Altre | 8 | 24,00% | 2 |
| Totale crediti per imposte anticipate | 1.200 | ||
| Descrizione | |||
| Aggregazioni di imprese / Marchi | 24.923 | 27,90% | 6.954 |
| Immobilizzazioni materiali e immateriali | 7.699 | 27,90% | 2.148 |
| Totale fondo imposte differite | 9.102 |
Valori in migliaia di euro
| Descrizione | Imponibile | Aliquota | Saldo |
|---|---|---|---|
| Interessi passivi indeducibili | 21 | 24,00% | 5 |
| Fondi per rischi e oneri | 301 | 24,00% | 72 |
| Fondi per resi e svalutazione magazzino | 2.377 | 27,90% | 663 |
| Oneri pluriennali non capitalizzabili ai fini IFRS | 235 | 27,90% | 66 |
| Fondo svalutazione crediti | 2.544 | 24,00% | 611 |
| Compensi amministratori | 1.066 | 24,00% | 256 |
| Manutanzioni | - | 24,00% | - |
| Altre | 58 | 24,00% | 14 |
| Totale crediti per imposte anticipate | 1.686 | ||
| Descrizione | |||
| Aggregazioni di imprese / Marchi | 24.923 | 27,90% | 6.954 |
| Immobilizzazioni materiali e immateriali | 8.697 | 27,90% | 2.426 |
| Totale fondo imposte differite | 9.380 |

La composizione è esposta di seguito.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Materie prime e materiale di consumo | 10.925 | 4.353 |
| Semilavorati | 30.920 | 32.876 |
| Prodotti finiti | 28.828 | 24.584 |
| Acconti | 5.979 | 3.451 |
| Totale | 76.652 | 65.264 |
Le singole voci includono:
L'incremento rispetto al 2024 è determinato dalla stagionalità che implica un incremento delle scorte nella prima parte dell'anno a servizio delle principali campagne di vendita concentrate nel secondo semestre oltre all'evoluzione degli acconti necessari ad assicurarsi le migliori selezioni della nuova vendemmia.
Il valore di iscrizione delle rimanenze è esposto al netto di un fondo svalutazione di euro 1.249 migliaia, la cui movimentazione nel periodo è di seguito esposta.
Valori in migliaia di euro
| Fondo all' 01.01.2025 | 1.730 |
|---|---|
| Accantonamenti | 128 |
| Utilizzi | (609) |
| Fondo alla fine del periodo | 1.249 |
Gli utilizzi sono riferiti principalmente a smaltimento di prodotti alimentari giunti a scadenza e pedane.

I crediti commerciali al 30 giugno 2025 e al 31 dicembre 2024 sono di seguito dettagliati.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 34.602 | 54.248 |
| Fondo svalutazione | (2.903) | (3.635) |
| Totale | 31.698 | 50.613 |
Nel corso dell'esercizio 2025 il fondo svalutazione crediti ha avuto la seguente movimentazione.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | |
|---|---|
| Fondo all' 01.01.2025 | 3.635 |
| Accantonamenti | 111 |
| Utilizzi | (843) |
| Fondo alla fine del periodo | 2.904 |
Gli accantonamenti sono stati effettuati in base alla stima del presumibile valore di realizzo dei crediti, anche alla luce dei possibili rischi di inesigibilità totale o parziale dei medesimi e secondo criteri economico-statistici, in conformità al principio della prudenza. Inoltre, i fondi sono portati contabilmente in deduzione, forfettaria ed indistinta, dal totale della voce.
Nello specifico, per la svalutazione dei crediti relativi alla divisione "distance selling", il Gruppo applica un approccio semplificato, calcolando le perdite attese lungo tutta la vita dei crediti a partire dal momento della rilevazione iniziale. Il Gruppo utilizza una matrice basata sull'esperienza storica e legata all'aging dei crediti stessi, rettificata per tenere conto di fattori previsionali specifici ad alcuni creditori.
I crediti della divisione Wholesale e Ho.re.ca sono coperti da assicurazione.
Non esistono crediti di durata contrattuale superiore a cinque anni.

Le altre attività al 30 giugno 2025 e al 31 dicembre 2024 sono dettagliate come da tabella seguente:
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 70 | 71 | |
| Altri | 704 | 1.917 | |
| Anticipi a fornitori | 32 | 131 | |
| Ratei e Risconti attivi | 1.258 | 512 | |
| Totale | 2.065 | 2.631 |
La voce ratei e risconti attivi include principalmente risconti attivi per contributi consorzi di tutela, spese per mostre e fiere, premi assicurati e manutenzioni.
La voce Altri include principalmente crediti vs factor di IWB Italia S.p.A. pari a euro 212 migliaia, la riduzione rispetto al valore al 31 dicembre 2024 pari a euro 1.516 migliaia è parte del processo di ottimizzazione della gestione finanziaria derivante dall'integrazione societaria efficace dal 1° gennaio 2024 che ha consentito come effetto ulteriore l'ottimizzazione dell'utilizzo delle linee di cessione accordate.
I crediti tributari al 30 giugno 2025 e al 31 dicembre 2024 sono dettagliati come da tabella seguente:
| 30.06.2025 | 31.12.2024 |
|---|---|
| 1.103 | 0 |
| 169 | 623 |
| 109 | 98 |
| 1.381 | 721 |
La diminuzione del Credito di imposta è dovuta ad utilizzi in compensazione nell'anno in corso.
Con effetto dall'esercizio 2016 la Capogruppo (insieme alle controllate Giordano Vini S.p.A., e IWB Italia S.p.A.) ha optato per il regime di Consolidato fiscale nazionale Ires, i cui effetti sono riportati anche nelle risultanze economiche e patrimoniali al 30 giugno 2025.
L'adesione al consolidato fiscale è disciplinata da apposito regolamento che vige per tutto il periodo di validità dell'opzione.
I rapporti economici del consolidato fiscale, in sintesi, sono definiti come segue:
IWB Italia S.p.A. è entrata a far parte del consolidato di Gruppo a partire dalla dichiarazione dei redditi al 31 dicembre 2023.
Le disponibilità liquide al 30 giugno 2025 e al 31 dicembre 2024 sono dettagliate come da tabella seguente.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|
| Depositi bancari | 52.796 | 58.239 | |
| Depositi postali | 776 | 1.243 | |
| Cassa | 12 | 18 | |
| Totale | 53.584 | 59.500 |
L'integrazione societaria efficace dal 1° gennaio 2024 ha consentito una ottimizzazione dell'uso della cassa con contestuale riduzione del debito finanziario a breve e dei relativi oneri finanziari.

Il patrimonio netto del Gruppo è costituito come segue:
Valori in euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 1.124.468 | 1.124.468 |
| Riserva legale | 224.894 | 224.894 |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 136.137.071 | 136.137.071 |
| Riserva da traduzione | 107.181 | 285.852 |
| Riserva per acquisto azioni proprie | (2.754.209) | (2.217.628) |
| Altre riserve | 36.863.434 | 20.695.158 |
| Riserve | 170.578.372 | 155.125.347 |
| Riserva per utili attuariali su piani a benefici definiti | 30.958 | 30.958 |
| Riserva per stock grant | - | 794.385 |
| Utili / (perdite) pregresse | 43.835.538 | 47.061.082 |
| Utile / (perdita) del periodo | 10.123.547 | 22.335.624 |
| Totale riserve | 224.568.414 225.347.395 | |
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 225.692.882 226.471.864 | |
| Patrimonio netto di terzi | 275.029 | 62.505 |
| Totale patrimonio netto | 225.967.911 226.534.369 |
Al 30 giugno 2025 il capitale sociale di Italian Wine Brands è pari a euro 1.124.468 suddiviso in n. 9.459.983 azioni ordinarie, tutte senza indicazione del valore nominale.
La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015 ed incrementata per effetto degli aumenti di capitale come descritti nel precedente paragrafo.
La riserva per piani a benefici definiti è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione del trattamento di fine rapporto ai sensi del principio IAS 19 accumulati.
Al 30 giugno 2025 la società Capogruppo detiene n. detiene n. 131.678 azioni ordinarie, rappresentative dello 1,39% del capitale sociale ordinario che hanno contribuito ad incrementare:
Il patrimonio netto di terzi è relativo alle quote di terzi di Enovation Brands Inc. detenute rispettivamente da Giovanni Pecora (10%) e Alberto Pecora (5%).

L' Assemblea ordinaria degli azionisti IWB riunitasi in data 27 aprile 2023 ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998, il nuovo piano di incentivazione denominato "Piano di incentivazione 2023- 2025 di IWB S.p.A." destinato a coloro che ricoprono la carica di amministratore delegato di IWB o delle società controllate direttamente o indirettamente da IWB ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile o comunque sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di IWB, nonché ad altre risorse ritenute chiave per particolari responsabilità e/o competenze, tra cui dirigenti e dipendenti della Società o delle società controllate. Il Piano prevede ai soggetti individuati dal Consiglio di Amministrazione tra i destinatari del Piano medesimo nel rispetto delle disposizioni della "Procedura per le operazioni con parti correlate" adottata da IWB, ove applicabili, siano assegnati a titolo gratuito diritti che (ove maturati all'avveramento delle condizioni, nonché alle modalità e ai termini previsti dal Piano) attribuiscono il diritto di ricevere, sempre a titolo gratuito, un premio che verrà erogato per il 50% mediante la consegna di azioni ordinarie proprie in portafoglio della Società e per il restante 50% mediante l'attribuzione di c.d. phantom shares da liquidarsi in denaro. Per maggiori informazioni in merito al Piano, si rinvia alla Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di cui all'art. 114-bis del TUF, e al relativo Documento Informativo redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999, disponibile sul sito internet della Società (www.italianwinebrands.it, sezione Investors / Documenti finanziari / Report-Assemblee) nonché sul sito internet di Borsa Italiana www.borsaitaliana.it.
La società su base annuale misura il raggiungimento dell'obbiettivo che determina l'assegnazione dei diritti e, in coerenza con quanto disciplinato dal Documento informativo e dal Regolamento (approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 luglio 2023) nel caso di raggiungimento totale o parziale dell'obbiettivo stesso, accantona:
(a) le azioni ordinarie di competenza dell'esercizio valorizzandole al "prezzo di mercato alla data di assegnazione" ovvero il 5 luglio 2023 e il 26 febbraio 2025 come descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".
(b) le phantom share al valore di mercato delle azioni ordinarie IWB calcolato sulla base del valore normale delle stesse azioni ai sensi dell'art. 9 D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917.
Il programma di acquisto delle azioni proprie è descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre".

Il prospetto di riconciliazione tra il patrimonio e il risultato della capogruppo e quelli consolidati è di seguito esposto.
| Valori in euro | 30.06.2025 | |
|---|---|---|
| Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto |
|
| Patrimonio netto IWB SpA - Principi IFRS | 8.128.163 | 177.813.881 |
| Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate: | ||
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | (291.257.562) | |
| Pro-quota del patrimonio delle partecipazioni consolidate al netto di differenze di consolidamento |
16.347.780 | 339.603.286 |
| Dividendi da controllate | (14.215.230) | - |
| Rettifiche di consolidamento per operazioni compiute tra società consolidate | (137.166) | (466.723) |
| Patrimonio netto e risultato d'esercizio di competenza del Gruppo | 10.123.547 | 225.692.882 |
| Quota di competenza di terzi | 212.520 | 275.029 |
| Patrimonio netto e risultato consolidati | 10.336.067 | 225.967.911 |

| Valori in migliaia di euro | 30.06.2025 | |||
|---|---|---|---|---|
| Breve termine | Medio/lungo termine (entro 5 anni) |
Lungo termine (oltre 5 anni) |
Totale | |
| Prestito Obbligazionario | - | 129.967 | - | 129.967 |
| Altri finanziamenti oltre es. chirografari | 1.010 | 811 | - | 1.821 |
| Ratei passivi fin. e oneri da liquidare | 51 | - | - | 51 |
| Totale Banche | 1.062 | 811 | - | 1.872 |
| Debiti verso società di factoring | - | - | - | - |
| Prezzo differito acquisizioni | 1.000 | (606) | - | 394 |
| Altri debiti finanziari | - | 305 | - | 305 |
| Totale altri finanziatori | - | 699 | - | 699 |
| Totale | 1.062 | 131.477 | - | 132.539 |
I flussi di rimborso previsti per gli anni successivi sono descritti a pagina 108.
La situazione dei debiti finanziari di Gruppo al 31 dicembre 2024 è riportata qui di seguito a titolo di raffronto.
| Valori in migliaia di euro | 31.12.2024 | |||
|---|---|---|---|---|
| Breve termine | Medio/lungo termine (entro 5 anni) |
Lungo termine (oltre 5 anni) |
Totale | |
| Prestito Obbligazionario | - | 131.487 | - | 131.487 |
| Altri finanziamenti oltre es. chirografari | 2.147 | 1.254 | - | 3.401 |
| Ratei passivi fin. e oneri da liquidare | 191 | - | - | 191 |
| Totale Banche | 2.339 | 1.254 | - | 3.592 |
| Debiti verso società di factoring | 112 | - | - | 112 |
| Prezzo differito acquisizioni | - | 445 | - | 445 |
| Altri debiti finanziari | - | 344 | - | 344 |
| Totale altri finanziatori | 112 | 789 | - | 901 |
| Totale | 2.450 | 133.530 | - | 135.980 |

Valori in migliaia di euro
| 31.12.2024 | Erogazioni / Altre variazioni |
Rimborsi / Altre variazioni |
30.06.2025 | |
|---|---|---|---|---|
| Prestito Obbligazionario | 131.487 | 1.730 | (3.250) | 129.967 |
| Altri finanziamenti oltre es. chirografari | 3.401 | (1.580) | 1.821 | |
| Ratei passivi fin. e oneri da liquidare | 191 | 51 | (191) | 51 |
| Totale Banche | 3.592 | 51 | (1.771) | 1.872 |
| Debiti verso società di factoring | 112 | (112) | - | |
| Prezzo differito acquisizioni | 445 | (51) | 394 | |
| Altri debiti finanziari | 344 | (39) | 305 | |
| Totale altri finanziatori | 901 | - | (201) | 699 |
| Totale | 135.980 | 1.781 | (5.223) | 132.539 |
L'indebitamento bancario alla data del 30 giugno 2025 è costituto dai seguenti finanziamenti:
A fronte del suddetto finanziamento è stato stipulato un contratto derivato IRS-OTC per la copertura del rischio tasso per l'intera durata del finanziamento; tale contratto prevede uno scambio di flussi tra la Società e Credit Agricole definiti in base all'ammontare residuo del finanziamento sottostante in ogni dato periodo; il valore Mark To Model del derivato è positivo di euro 3,9 migliaia.
• 2 Finanziamenti per complessivi euro 861 migliaia concessi a Giordano S.p.A. da Simest su progetti di sviluppo:

| Valori in migliaia di euro | ||
|---|---|---|
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
| SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA | 3,9 | 12,0 |
| CONTO ECONOMICO | (8,1) | (30,7) |
I debiti finanziari sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del costo ammortizzato, determinato come fair value iniziale delle passività al netto dei costi sostenuti per l'ottenimento dei finanziamenti, incrementato dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo laddove l'applicazione del metodo del costo ammortizzato non risulti non rilevante rispetto al valore nominale.
I suddetti contratti di finanziamento presentano clausole simili e di prassi per questo genere di operazioni, quali, ad esempio: (i) previsione di un covenant finanziario (calcolo previsto a livello Gruppo Italian Wine Brands) in funzione dell'andamento di taluni parametri finanziari a livello consolidato di Gruppo; (ii) obblighi informativi in relazione al verificarsi di eventi di rilievo in capo alla Società, nonché di informativa societaria; (iii) impegni ed obblighi, usuali per operazioni di finanziamento di tal genere, quali a titolo esemplificativo, limiti all'assunzione di indebitamento finanziario ed alla cessione dei propri beni, divieto di distribuire dividendi o riserve ove taluni parametri finanziari non siano rispettati.
Le 'Passività per leasing' sono relative all'entrata in vigore dal 01 gennaio 2019 del principio contabile IFRS 16 il quale ha previsto l'iscrizione in contabilità dei contratti di locazione indicandone nell'attivo non corrente l'importo corrispondente al "Diritto d'uso" in contropartita ad una passività calcolata come valore attuale degli esborsi di cassa futuri inerenti al contratto stesso.
Per i dettagli si rimanda al paragrafo 7 B. Attività per diritti d'uso.

Nei "Terms and Conditions" relative al bond è definito che su base annuale il Gruppo determini il "Rapporto di leva finanziaria netto consolidato" ovvero il rapporto tra:
Tale rapporto che costituisce il così detto "covenant finanziario" deve essere pari a 3,5X (o 4 nel caso in cui nell'esercizio il Gruppo abbia perfezionato acquisizioni per un Enterprise value pari almeno a 30 milioni di euro).
| a) | La posizione finanziaria netta è stata pari a: | euro 89,3 milioni |
|---|---|---|
| b) | L'Ebitda adjusted è stato pari a: | euro 50,4 milioni |
c) Covenant è stato pari a: 1,77
Nel primo semestre 2025 i parametri finanziari sono sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2024.
L'eventuale mancato raggiungimento dei parametri non costituirebbe un Evento di default ovvero non comporterebbe un obbligo di restituzione anticipata del prestito obbligazionario.
Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi il Gruppo adempie a tutti i suoi obblighi.
I debiti per contributi da versare alla data di chiusura sono inclusi nella voce "Altre passività correnti"; il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato nella voce "Costi per il personale" nell'area di appartenenza.
I piani a favore dei dipendenti, configurabili come piani a benefici definiti, sono rappresentati dal trattamento di fine rapporto (TFR); la passività viene invece determinata su base attuariale con il metodo della "proiezione unitaria del credito". Gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste, vengono esposti in una specifica riserva di Patrimonio netto. Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR alla data del 30 giugno 2025.
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Fondo all'inizio del periodo | 1.548 | 1.654 |
| Accantonamenti | 2 8 | 176 |
| Indennità liquidate nel periodo | (143) | (234) |
| (utile) / perdita attuariale | 0 | (95) |
| Oneri finanziari | 0 | 4 7 |
| Fondo alla fine del periodo | 1.433 | 1.548 |
La componente "accantonamento costi per benefici ai dipendenti", "contribuzione / benefici pagati" sono iscritte a conto economico nella voce "Costi per il personale" nell'area di appartenenza. La componente "oneri / (proventi) finanziari è rilevata nel conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari", mentre la componente "utili/(perdite) attuariali" viene esposta tra gli other comprehensive income e confluita in una Riserva di Patrimonio netto denominata "Riserva piani a benefici definiti".
Al 30 giugno 2025 non si è provveduto ad aggiornare la valutazione del TFR secondo lo IAS19 in quanto non materiale.
È stato mantenuto il valore al 31 dicembre 24 e verrà aggiornato nuovamente a fine di questo esercizio.

Nel corso dell'esercizio la voce si è movimentata come segue.
| Valori in migliaia di euro | 30.06.2025 | ||
|---|---|---|---|
| Non correnti | Correnti | Totale | |
| Fondo all' 01.01.2025 | 166 | 0 | 166 |
| Accantonamenti | 0 | 0 | 0 |
| Rilasci | 0 | 0 | 0 |
| Utilizzi | (66) | 0 | (66) |
| Fondo alla fine del periodo | 100 | 0 | 100 |
| Valori in migliaia di euro | 31.12.2024 | ||
|---|---|---|---|
| Non correnti | Correnti | Totale | |
| Fondo all' 01.01.2024 | 301 | 0 | 301 |
| Accantonamenti | 0 | 0 | 0 |
| Rilasci | 0 | 0 | 0 |
| Utilizzi | (135) | 0 | (135) |
| Fondo alla fine del periodo | 166 | 0 | 166 |
Tra le passività non correnti è incluso un fondo pari a euro 135 migliaia a fronte una causa legale nei confronti di un ex "agente" accantonato da IWB ITALIA S.p.A.
Tale voce accoglie tutti i debiti di natura commerciale che hanno la seguente distribuzione geografica.
| Valori in migliaia di euro | ||
|---|---|---|
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
| Fornitori Italia | 82.302 | 90.249 |
| Fornitori Estero | 3.761 | 4.449 |
| Totale | 86.063 | 94.698 |

Le Altre passività sono costituite come segue.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| Verso personale dipendente | 4.916 | 4.318 |
| Verso enti previdenziali | 1.366 | 1.503 |
| Verso amministratori | 218 | 1.066 |
| Ratei e Risconti passivi | 2.494 | 2.895 |
| Altri | 633 | 311 |
| Totale | 9.626 | 10.093 |
Il debito verso il personale dipendente accoglie principalmente le retribuzioni del mese di giugno 2025 liquidate nel mese di luglio 2025 e le competenze differite per ferie e festività maturate e non ancora godute.
La voce Ratei e Risconti passivi è prevalentemente costituita dalla quota di competenza degli esercizi futuri dei contributi in conto impianti ottenuti a fronte di progetti Industry 4.0 e crediti di imposta afferente a IWB Italia S.p.A. La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2024 è dovuta all'imputazione a conto economico della quota di competenza 2025 di crediti d'imposta e contributi su investimenti.
La voce Altri include principalmente: anticipi da clienti per euro 227 migliaia, debiti vs collegio sindacale per euro 71 migliaia ed euro 155 migliaia relativi a contenziosi in corso.
Sono costituite come segue.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 31.12.2024 | |
|---|---|---|
| IVA | 0 | 1.009 |
| IRES | 6.408 | 4.976 |
| Ritenute IRPEF | 772 | 914 |
| IRAP | 1.096 | 996 |
| Accise | 69 | 127 |
| Altre imposte | (167) | (181) |
| Totale | 8.177 | 7.841 |
L'incremento del debito Ires deriva principalmente da un maggiore reddito imponibile rispetto all'anno precedente.

I ricavi delle vendite al 30 giugno 2025, confrontati con quelli del periodo precedente sono di seguito dettagliati.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Ricavi delle Vendite - Italia | 31.812 | 36.237 |
| Ricavi delle Vendite - Estero | 153.277 | 154.877 |
| Inghilterra | 44.419 | 40.601 |
| Germania | 26.851 | 27.775 |
| Svizzera | 17.831 | 19.997 |
| USA | 15.761 | 16.224 |
| Polonia | 5.744 | 5.884 |
| Austria | 5.199 | 6.687 |
| Olanda | 4.387 | 3.218 |
| Canada | 3.796 | 3.706 |
| Francia | 3.646 | 5.239 |
| Danimarca | 2.824 | 2.770 |
| Belgio | 2.506 | 2.376 |
| Irlanda | 2.307 | 2.371 |
| Svezia | 938 | 1.233 |
| Cina | 651 | 755 |
| Altri paesi | 16.417 | 16.042 |
| Altri ricavi | 45 | 88 |
| Totale Ricavi delle Vendite | 185.133 | 191.202 |
A questo proposito si segnala che il fatturato relativo ai due clienti principali ammonta rispettivamente a (i) euro 28.331 migliaia (ii) euro 23.227 migliaia. Si precisa che i clienti del Gruppo sono prevalentemente clienti internazionali con vendite riferite ad una molteplicità di Paesi; i Ricavi sono attribuiti ai Paesi in funzione della destinazione dei prodotti. Si segnala che le vendite per prodotto a livello complessivo cliente non sono significative, in quanto il Gruppo vende sostanzialmente vino e il costo del report al momento sarebbe eccessivo.

Gli Altri Proventi al 30 giugno 2025, confrontati con quelli del periodo precedente sono di seguito dettagliati.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Plusvalenze | 10 | 410 |
| Contributi e crediti d'imposta | 421 | 335 |
| Affitti attivi | 243 | 230 |
| Riaddebiti | 74 | 52 |
| Sopravvenienze attive | 515 | 438 |
| Altri | 241 | 251 |
| Totale Altri proventi | 1.505 | 1.715 |
I costi per acquisti fanno riferimento sono così suddivisi.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 |
|---|---|
| 4.967 | 6.020 |
| 122.719 | 114.270 |
| 1.114 | 972 |
| 1.168 | 1.296 |
| 0 | 0 |
| 129.968 | 122.558 |

I costi per servizi al 30 giugno 2025, confrontati con quelli del periodo precedente, sono di seguito dettagliati.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Servizi da terzi | 8.625 | 8.607 |
| Trasporti | 6.278 | 7.211 |
| Spese di postalizzazione | 1.857 | 1.629 |
| Canoni ed affitti | 815 | 994 |
| Consulenze | 1.223 | 1.310 |
| Costi di pubblicità | 685 | 397 |
| Utenze | 1.361 | 1.216 |
| Compensi amministratori sindaci e ODV | 996 | 763 |
| Manutenzioni | 1.243 | 1.067 |
| Costi per outsourcing | 2.684 | 3.358 |
| Provvigioni | 1.176 | 1.339 |
| Altri costi per servizi | 3.524 | 4.133 |
| Totale | 30.469 | 32.022 |
I compensi ad amministratori, sindaci e organismo di controllo, sono dettagliati come segue.
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Amministratori | 891 | 660 |
| Sindaci | 68 | 70 |
| ODV | 37 | 34 |
| Totale | 996 | 763 |
Si segnala che, nel corso del 2025, i compensi per la Società di Revisione sono così ripartiti.
| Revisione | Consulenza | ||
|---|---|---|---|
| Capogruppo | 36 | 0 | |
| Controllate | 78 | 3 | |
| Totale | 114 | 3 | |
Valori in migliaia di euro
Valori in migliaia di euro

I costi del personale al 30 giugno 2025, confrontati con quelli dell'esercizio precedente, sono di seguito dettagliati.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 9.348 | 10.460 |
| Oneri sociali | 2.509 | 2.639 |
| Trattamento di fine rapporto | 464 | 501 |
| Stock Grant | 0 | 0 |
| Costo di somministrazione | 1.337 | 1.025 |
| Altri costi | 146 | 31 |
| Totale | 13.804 | 14.655 |
La tabella che segue espone il numero dei dipendenti.
| N. puntuale | N. medio | N. puntuale | N. medio | |
|---|---|---|---|---|
| 30.06.2025 | 30.06.2025 | 30.06.2024 | 30.06.2024 | |
| Dirigenti | 7 | 8 | 7 | 7 |
| Quadri | 20 | 20 | 21 | 21 |
| Impiegati | 188 | 183 | 184 | 202 |
| Operai | 135 | 134 | 127 | 136 |
| Totale | 350 | 344 | 339 | 366 |
Gli altri costi operativi al 30 giugno 2025, confrontati con quelli del periodo precedente, sono di seguito dettagliati.
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Minusvalenze | 102 | 0 |
| Imposte e Tasse | 167 | 179 |
| Danni, sanzioni/multe | 101 | 26 |
| Concessioni e Licenze | 144 | 146 |
| Sopravvenienze passive | 66 | 92 |
| Altri | 84 | 120 |
| Totale | 665 | 563 |
Valori in migliaia di euro

La voce è sostanzialmente relativa alla controllata Giordano Vini S.p.A. e riguarda la svalutazione di crediti commerciali contabilizzata nel periodo.
I proventi e gli oneri finanziari sono dettagliati nelle seguenti tabelle.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Su conti correnti | 224 | 236 |
| Differenze cambio | 649 | 701 |
| Altri | 142 | 574 |
| Totale | 1.015 | 1.512 |
La voce Altri include nel 2025 interessi attivi diversi.
Valori in migliaia di euro
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
|---|---|---|
| Su prestito obbligazionario | (1.730) | (1.732) |
| Su finanziamenti | (18) | (219) |
| Su passività per leasing | (225) | (215) |
| Su conti correnti bancari | 0 | (5) |
| Su strumenti finanziari | (8) | (13) |
| Su Factoring | (380) | (460) |
| Commissioni e spese bancarie | (224) | (282) |
| Differenze cambio | (661) | (23) |
| Altri | (53) | (294) |
| Totale | (3.298) | (3.243) |
Nel dettaglio, gli interessi su finanziamenti includono:

La significativa diminuzione degli oneri finanziari è correlata al miglior utilizzo della cassa conseguente la fusione delle società italiane finalizzate al business B2B e alla produzione che oltre ai benefici operativi e societari ha consentito di realizzare una significativa riduzione dei debiti finanziari a breve termine.
Le imposte al 30 giugno 2025 confrontate con quelle dell'esercizio precedente sono di seguito dettagliate.
| Valori in migliaia di euro | ||
|---|---|---|
| 30.06.2025 | 30.06.2024 | |
| IRES | (2.573) | (1.739) |
| IRAP | (614) | (545) |
| Imposte di esercizi precedenti | (0) | (0) |
| Totale imposte correnti | (3.187) | (2.284) |
| Imposte anticipate | (328) | (597) |
| Imposte differite | (54) | (291) |
| Totale fiscalità differita | (382) | (888) |
| Totale | (3.569) | (3.172) |
Le operazioni poste in essere rientrano nella normale gestione d'impresa, nell'ambito dell'attività tipica di ciascun soggetto interessato, e sono regolate a condizione standard.
In sintesi si segnala:
I sopra descritti rapporti sono regolati a condizioni in linea con quelle di mercato.
Si ricorda che la Capogruppo Italian Wine Brands S.p.A. ha adottato e segue la relativa Procedura Parti Correlate nel rispetto delle previsioni generali del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.
Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del periodo il Gruppo non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definito dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.
In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si segnalano di seguito i contributi incassati nel corso del primo semestre 2025:
Il 28 gennaio 2025 presso la sede di Borsa italiana si sono tenuti:
Il 18 febbraio 2025 Italian Wine Brands S.p.A. ha annunciato che la sua controllata Giordano Vini S.p.A., attraverso la piattaforma italiana Svinando, leader internazionale nella vendita online di prodotti enogastronomici, ha lanciato "Nando", il primo assistente virtuale basato su intelligenza artificiale sviluppato internamente per offrire un'esperienza di navigazione e consulenza confacente alle esigenze dei propri clienti. Grazie a un motore avanzato basato su tecnologia AI, "Nando" è in grado di guidare gli utenti su ampi temi, dalle caratteristiche dei prodotti a catalogo, agli abbinamenti, alle occasioni di consumo, al budget di spesa. Si tratta di una vera e propria guida esperta, capace di comprendere e anticipare i bisogni del cliente, che offre consigli personalizzati con precisione e affidabilità. "Nando" garantisce risposte rapide, accurate e mirate, abbatte le barriere tra tecnologia e utente, utilizza un'interazione fluida, naturale, sempre più vicina al linguaggio umano, dando consigli, proprio come un vero enotecario. Svinando è il primo player italiano di e-commerce nel mondo del vino a proporre una soluzione di questo livello.
In data 26 febbraio 2025 il Consiglio di amministrazione della società ha approvato una integrazione del piano di incentivazione con l'obbiettivo di rafforzare ulteriormente l'allineamento degli obbiettivi del Gruppo e del management e consentire al Gruppo di proseguire nel percorso di crescita di ricavi, margini e generazione di cassa volto alla massimizzazione degli interessi di tutti gli stakeholder.
Il 28 luglio 2025 si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 13 maggio 2025 – come da comunicato diffuso in pari data al quale si rinvia per ogni maggiore informazione di dettaglio – in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di IWB del 12 maggio 2025.
Nel contesto di tale programma, nel periodo compreso tra il 13 maggio 2025 e il 28 luglio 2025 sono state acquistate complessivamente n. 60.000 azioni proprie IWB, per un prezzo medio di euro 20,84 per azione ed un controvalore complessivo di euro 1.250.329 in conformità e nei termini di quanto deliberato dalla richiamata Assemblea e di quanto comunicato lo scorso 13 maggio 2025.
Contestualmente IWB ha comunica l'avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie sempre in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea ordinaria del 12 maggio 2025 come utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni. Gli acquisti avranno ad oggetto massime numero 60.000 azioni ordinarie della Società, prive di indicazione del valore nominale, per un controvalore massimo stabilito in euro 1.800.000,00.
Nel secondo semestre 2025 il Gruppo IWB forte (i) del nuovo record di risultato netto (ii) di una situazione finanziaria che consente di affrontare con fiducia sia la crescita organica sia quella per linee esterne proseguirà:
È inoltre previsto un rafforzamento dell'organico commerciale e di marketing atto a supportare in misura ancora più proattiva l'espansione nei mercati internazionali e lo sviluppo dei Top Brands.
Milano, 12 settembre 2025
*****
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente e Amministratore Delegato
Alessandro Mutinelli
122 | RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025
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