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Banca Popolare di Sondrio

Interim / Quarterly Report Sep 5, 2025

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Interim / Quarterly Report

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Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 202 5

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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025

Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2025

Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: ITALIA - 23100 Sondrio (SO) - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it – https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected] Codice Fiscale e iscrizione al Registro Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Intermediazione monetaria di istituti monetari diverse dalle banche centrali Società appartenente al Gruppo Bancario BPER Banca S.p.A. – Iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5387.6 Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di BPER Banca S.p.A. Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Società appartenente al GRUPPO IVA Banca Popolare di Sondrio 01086930144 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.740.955.502 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 30 aprile 2025)

Cariche sociali 6
Organizzazione Territoriale 7
Relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno 2025 12
Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025
Prospetti contabili consolidati
52
54
55
56
58

Note illustrative consolidate

Politiche contabili 61
Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato 106
Informazioni sul Conto economico consolidato 126
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 138
Informazioni sul patrimonio consolidato 164
Operazioni con parti correlate 167
Accordi di pagamento basati su azioni 169
Informativa di settore 171

Attestazioni e altre relazioni

Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis del
D. Lgs. n. 58/1998
179
Relazione della Società di revisione 180

Allegati 183

Cariche sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente MOLLA dott. PIERLUIGI
Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO*
Consigliere delegato PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO**
Consiglieri CREDARO LORETTA*
ERMETES avv. MARIA LETIZIA
GIAY dott. ROBERTO
MALAGUTI prof.ssa avv. MARIA CHIARA
MONTAUDO dott. CHRISTIAN
NEERVOORT dott.ssa SÉVERINE MÉLISSA HARMINE
PROVIDENTI prof. avv. SALVATORE
RECCHI cav. lav. dott. ing. GIUSEPPE
RIVA dott. FRANCO GIUSEPPE
STEFINI dott.ssa SILVIA
VENOSTA cav. prof. avv. FRANCESCO
ZAMBELLI dott.ssa ROSSANA
COLLEGIO SINDACALE
Presidente VAGO dott. CARLO MARIA
Sindaci effettivi DE BUGLIO dott. MASSIMO
VITALI dott.ssa LAURA
Sindaci supplenti CAPITANIO dott. MARCO FABIO

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO Vicedirettori generali ERBA cav. uff. rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ORIETTI rag. dott.ssa SIMONA

VIDO dott. PAOLO

* Membri del Comitato esecutivo

** Membro del Comitato esecutivo e Segretario del Consiglio di amministrazione

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Relazione intermedia sulla gestione

Organiz. Terr.

7

- -

-

Organiz . terr. 2

Relazione intermedia sulla gestione

Relazione intermedia sulla gestione

-

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- Gruppo Bancario 2

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Relazione intermedia sulla gestione

INFORMAZIONI SULLA GESTIONE

Avvertenza. Gli importi contenuti nella presente relazione intermedia sulla gestione sono rappresentati utilizzando come moneta di conto l'euro; i raffronti in termini percentuali sono riferiti per la parte patrimoniale ai dati omogenei di fine 2024 e per la parte economica a quelli omogenei del 30 giugno 2024; le eventuali eccezioni vengono esplicitate. Poiché nella relazione (testo e prospetti) gli importi sono per lo più arrotondati al milione o alle migliaia, i valori percentuali indicati possono presentare marginali scostamenti rispetto a quelli che risulterebbero dal raffronto fra gli importi espressi in unità di grandezza diverse.

Nella presente relazione, riferita al 30 giugno 2025, per Gruppo Bancario si intende il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, a quella data ancora in essere.

Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2025

PREMESSA

La relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 è stata predisposta in ottemperanza all'articolo 154 ter, commi 2, 3 e 4, del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea e oggi in vigore, come specificato nelle note illustrative.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in conformità al principio contabile internazionale IAS 34.

In attuazione della predetta disciplina, la relazione semestrale privilegia l'informazione a livello consolidato. Stante la rilevanza della Banca Popolare di Sondrio spa sono stati mantenuti ampi riferimenti all'attività della stessa.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Al 30 giugno 2025 il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risultava così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio spa - Sondrio.

Società del Gruppo Bancario:

  • Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH. La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA pari a 180.000.000 di franchi svizzeri.
  • Factorit spa - Milano. La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.
  • Sinergia Seconda srl - Milano La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.
  • Banca della Nuova Terra spa - Sondrio La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.
  • PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria - Roma Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.
  • Popso Covered Bond srl - Conegliano (Tv). La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE

Denominazione Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione
%
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 100
Sinergia Seconda srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa (1) Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl (1) Milano 75 100
PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria Roma 100(3) 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl (1) Milano 10(2) 100
Immobiliare San Paolo srl (1) Tirano 10(2) 100
Rent2Go srl (1) Monza 4.463 100
Rajna Immobiliare srl (1) Sondrio 20 100
Popso Covered Bond srl Conegliano V. 10 60
Centro delle Alpi SME srl (1) Conegliano V. 10 -

(1) partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

(2) partecipate da Sinergia Seconda srl

(3) partecipata da Banca della Nuova Terra spa

Come previsto dal principio contabile IFRS 10, anche il fondo Centro delle Alpi Real Estate è oggetto di consolidamento integrale.

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Denominazione Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Sgr spa Milano 5.200 19,600
Liquid Factory Sbrl Sondrio 88 9,057
NPLight S.p.a. Ravenna 300 40,000

A seguito dell'operazione di cartolarizzazione su un portafoglio di crediti deteriorati perfezionata a giugno 2025 è stata altresì costituita la società NPLight S.p.A., che agirà con il ruolo di special servicer, la cui maggioranza è detenuta da FBS S.p.A. ed è partecipata da Banca Popolare di Sondrio (40%) e Clessidra Capital Credit SGR S.p.A.

Per un maggior dettaglio sulle modalità di rappresentazione in bilancio delle partecipazioni, si rinvia alle note illustrative al paragrafo «area e metodi di consolidamento».

Relazione intermedia sulla gestione

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 30/06/2025 31/12/2024 Var. %
Finanziamenti verso clientela 36.593 35.027 4,47
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 36.371 34.792 4,54
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul
conto economico
222 235 -5,76
Finanziamenti verso banche 1.964 2.136 -8,06
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 13.297 12.768 4,14
Partecipazioni 409 403 1,51
Totale dell'attivo 56.574 56.629 -0,10
Raccolta diretta da clientela 45.034 44.500 1,20
Raccolta indiretta da clientela 54.646 52.149 4,79
Raccolta assicurativa 2.282 2.190 4,18
Massa amministrata della clientela 101.962 98.839 3,16
Altra provvista diretta e indiretta 13.556 16.345 -17,06
Patrimonio netto 4.329 4.156 4,15
Dati economici 30/06/2025 30/06/2024 Var. %
Margine di interesse 556 538 3,28
Margine di intermediazione* 854 813 5,10
Risultato dell'operatività corrente 492 387 27,16
Utile di periodo 336 264 27,56
Coefficienti patrimoniali 30/06/2025 31/12/2024
CET1 Capital ratio 14,97% 15,39%
Total Capital ratio 17,49% 18,18%
Altre informazioni Gruppo Bancario 30/06/2025 31/12/2024
Numero dipendenti 3.727 3.705
Numero filiali 382 381

* Il margine di intermediazione è rappresentato come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Indici di Bilancio 30/06/2025 31/12/2024
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 9,61% 9,34%
Patrimonio netto/Finanziamenti verso clientela 11,83% 11,87%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 32,56% 32,55%
Patrimonio netto/Totale attivo 7,65% 7,34%
Indicatori di Profittabilità 30/06/2025 30/06/2024
Cost/Income 38,95% 39,10%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 65,05% 66,19%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 39,57% 37,01%
Margine di interesse/Totale attivo 0,98% 0,95%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 1,45% 1,25%
Utile di periodo/Totale attivo 0,59% 0,46%
Indicatori della Qualità del Credito 30/06/2025 31/12/2024
NPL ratio 2,90% 2,93%
Texas ratio 9,25% 9,66%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 1,14% 1,06%
Sofferenze nette/Finanziamenti verso clientela 0,14% 0,13%
Finanziamenti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 81,26% 78,71%
Costo del credito 0,18% 0,53%

Note:

  • ˗ Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato.
  • ˗ Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.
  • ˗ Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali.
  • ˗ Costo del credito: rapporto delle Rettifiche di valore nette sul totale dei finanziamenti verso clientela.

CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO

RICHIAMI INTERNAZIONALI

Dall'inizio dell'anno sono state riviste al ribasso le previsioni di crescita a livello mondiale. Le cause sono ben note e un ruolo fondamentale lo ha certamente avuto la generale incertezza sull'evoluzione delle relazioni internazionali. I conflitti ancora in corso e la perdurante incertezza sulle politiche commerciali hanno infatti negativamente condizionato l'economia globale.

Il commercio internazionale ne ha a sua volta inevitabilmente risentito, tanto che le previsioni per l'esercizio in corso stimano un significativo rallentamento.

I prezzi del petrolio, in calo nei primi mesi dell'anno, hanno subito un'accelerazione in concomitanza dello scoppio del conflitto fra Israele e Iran, per poi rientrare nel periodo successivo.

Nell'area dell'euro, dopo la buona crescita del PIL nel primo trimestre, l'attività economica sembra aver mantenuto un'intonazione ancora abbastanza positiva, beneficiando in particolare dell'espansione del settore dei servizi. Tra i grandi Paesi, i migliori risultati sono ancora stati segnati dalla Spagna. Per fine anno è attesa nell'area una crescita appena al di sotto dell'1%.

L'inflazione al consumo ha segnato a giugno un incremento annuo del 2%, con previsioni di rallentamento nel 2026. La Banca Centrale Europea, nelle riunioni di aprile e giugno, ha nuovamente abbassato il tasso di interesse sui depositi presso l'Eurosistema per complessivi 50 punti base, portandolo al 2%.

LO SCENARIO DI RIFERIMENTO PER IL NOSTRO GRUPPO

L'Italia

In Italia il PIL, dopo un'espansione moderata nei primi tre mesi, ha subito un leggero rallentamento. Positivo l'apporto sia dei servizi e sia dell'industria. I consumi hanno evidenziato una dinamica modesta, mentre gli investimenti hanno risentito della perdurante situazione di incertezza. Nell'ambito dei servizi, buona in particolare la dinamica del settore del turismo.

Le più aggiornate previsioni indicano per fine anno un progresso del PIL attorno allo 0,6%. Nel secondo trimestre la dinamica dei prezzi si è mantenuta in media al di sotto del 2%.

La Confederazione Elvetica

Dopo un primo trimestre in cui il PIL svizzero si è sviluppato oltre le attese, si è avuto un rallentamento, tanto che per l'anno in corso la crescita dell'economia è prevista attorno all'1,3%, dunque su ritmi decisamente inferiori alla media. Ci si attende infatti che l'incertezza sulla politica commerciale ed economica a livello internazionale abbia a pesare sulla congiuntura economica della Confederazione. L'assenza di una dinamica inflazionistica ha permesso alla Banca Nazionale Svizzera di abbassare il tasso guida di 25 punti base, portandolo allo 0%.

MERCATO DEL CREDITO NAZIONALE

Mentre la BCE ha tagliato i tassi per poco più o poco meno di due punti percentuali, a seconda che si consideri il tasso sui depositi delle banche o quello di rifinanziamento principale, gli istituti italiani hanno visto contrarsi il rendimento dei propri attivi fruttiferi dal 4,18% di giugno 2024 al 3,54 di dodici mesi dopo. Ancor meno, tuttavia, hanno potuto comprimere il costo della propria raccolta (da famiglie e società non finanziarie, dall'1,26 allo 0,93%), subendo così un restringimento del differenziale d'intermediazione, dal 2,92 al 2,61%.

Riguardo a detta raccolta, l'appaiarsi del saggio di crescita annuale di depositi e obbligazioni sul modesto valore dell'1% sembra aver decretato la fine della previgente ricomposizione verso le forme a più lungo termine.

Ad analogo ritmo sono cresciuti gli impieghi ai medesimi settori di clientela, almeno nella misura rettificata per tener conto di fenomeni tecnici, quali le cartolarizzazioni.

Non si è per il momento palesato il temuto deterioramento della qualità del credito, con l'NPL ratio netto sostanzialmente stabile all'1,5% di fine 2024 e con previsioni per un suo picco diluite sia nel tempo sia nell'entità.

DATI PATRIMONIALI

RACCOLTA

Nel contesto sopra delineato, il nostro Gruppo ha registrato una dinamica leggermente positiva nella raccolta diretta che, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», si è attestata a 45.034 milioni di euro, in aumento dell'1,20% rispetto a fine 2024.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in aumento del 2,1% a 32.858 milioni di euro, hanno costituito il 72,95% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un incremento del 9,18% a 5.556 milioni di euro. I depositi a scadenza sono ammontati a 4.045 milioni di euro (-26,28% rispetto a fine 2024). I pronti contro termine hanno segnato 2.204 milioni di euro, +49,86%. Gli assegni circolari hanno cifrato 102 milioni di euro, +54,91%. La voce rappresentata dalle passività per leasing, riferiti a contratti di locazione rappresentati sulla base di quanto previsto dall'IFRS 16, è ammontata a 153 milioni di euro, mentre le altre forme di raccolta sono aumentate da 61 milioni di euro a 117 milioni di euro.

La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 54.646 milioni di euro in crescita del 4,79% rispetto a fine 2024, la raccolta assicurativa si è portata a 2.282 milioni di euro (+4,18%).

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 101.962 milioni di euro.

I depositi da banche sono ammontati a 4.528 milioni di euro, rispetto a 6.229 milioni di euro dell'esercizio precedente. I titoli in amministrazione affidatici dalle banche sono scesi da 10.116 milioni di euro a 9.028 milioni di euro.

La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 115.518 milioni di euro, +0,29%.

RACCOLTA GLOBALE CONSOLIDATA

(in migliaia di euro) 30/06/2025 Compos. % 31/12/2024 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 45.034.220 38,97 44.500.491 38,64 1,20
Totale raccolta assicurativa 2.281.831 1,98 2.190.375 1,90 4,18
Totale raccolta indiretta da clientela 54.646.097 47,31 52.148.558 45,27 4,79
- Risparmio gestito 8.922.488 16,33 8.311.642 15,94 7,35
- Risparmio amministrato 45.723.609 83,67 43.836.916 84,06 4,30
Totale 101.962.148 88,26 98.839.424 85,81 3,16
Debiti verso banche 4.527.745 3,92 6.228.550 5,41 -27,31
Raccolta indiretta da banche 9.028.254 7,82 10.116.411 8,78 -10,76
Totale generale 115.518.147 100,00 115.184.385 100,00 0,29

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro) 30/06/2025 Compos. % 31/12/2024 Compos. % Variaz. %
Conti correnti e depositi a vista 32.857.793 72,95 32.181.375 72,32 2,10
Depositi a scadenza 4.044.572 8,98 5.486.445 12,33 -26,28
Pronti contro termine 2.204.481 4,90 1.471.044 3,31 49,86
Passività Leasing 153.240 0,34 146.293 0,33 4,75
Obbligazioni 5.555.817 12,34 5.088.450 11,43 9,18
Assegni circolari e altri 101.673 0,23 65.633 0,15 54,91
Altri debiti 116.644 0,26 61.251 0,14 90,44
Totale 45.034.220 100,00 44.500.491 100,00 1,20

Risparmio gestito

Il 2025 è iniziato in maniera favorevole per l'industria del risparmio gestito in Italia. Infatti, sulla base dei dati elaborati da Assogestioni, a fine febbraio il sistema ha registrato una raccolta netta positiva che, grazie anche all'effetto mercato, ha spinto le masse amministrate al nuovo livello record. Per quanto concerne la tipologia di prodotti, è continuata la tendenza in atto nei mesi precedenti con una dinamica positiva dei fondi obbligazionari, favoriti dalla presenza di rendimenti a scadenza ancora relativamente interessanti. I comparti azionari, bilanciati e flessibili hanno invece mostrato un saldo negativo, riflettendo un'inclinazione più prudente degli investitori, anche alla luce dei nuovi fattori di incertezza presenti sullo scenario di fondo, dalla politica commerciale degli Stati Uniti al quadro geopolitico internazionale. Nel secondo trimestre la tendenza dei nuovi afflussi rimane positiva nonostante la battuta d'arresto del mese di maggio, quando gli investitori si sono mostrati più scettici a causa dell'incertezza sullo scenario di fondo scatenata dal "Liberation Day", incertezza peraltro metabolizzata dai mercati piuttosto velocemente. Per quanto concerne la tipologia di prodotti, si conferma la cautela su quelli con componente azionaria, mentre continua il buon andamento per i prodotti monetari ed obbligazionari.

Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme dal nostro Gruppo ha segnato 8.922 milioni di euro (+7,35% rispetto a fine 2024), di cui 6.694 milioni di euro (+8%) relativi a fondi comuni di investimento e Sicav (tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav) e a gestioni patrimoniali per 2.228 milioni di euro (+5,38%).

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

I finanziamenti a clientela hanno mostrato una crescita del 4,47% rispetto a fine 2024 e sono complessivamente ammontati a 36.593 milioni di euro. Il rapporto finanziamenti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è così portato all'81,26%, rispetto al 78,71%.

I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, costituiscono una riesposizione di quelli riportati negli schemi di stato patrimoniale e sono rappresentati dai finanziamenti e dai titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione. Sono pari alla somma dei finanziamenti e titoli ricompresi

nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico -c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

(in migliaia di euro) 30/06/2025 Compos. % 31/12/2024 Compos. % Variaz. %
Conti Correnti 3.131.357 8,56 3.247.989 9,27 -3,59
Mutui 21.696.453 59,29 20.946.893 59,80 3,58
Pronti contro termine 509.129 1,39 - - 100,00
Prestiti personali e cessioni del quinto 634.671 1,73 600.549 1,71 5,68
Factoring 4.281.040 11,70 4.501.801 12,85 -4,90
Altri finanziamenti 5.779.254 15,80 5.164.986 14,76 11,89
Titoli di Debito 560.871 1,53 565.205 1,61 -0,77
Totale 36.592.775 100,00 35.027.423 100,00 4,47

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

La voce principale è stata costituita dai mutui, ipotecari e chirografari, che, con un aumento del 3,58% a 21.696 milioni di euro, sono risultati pari al 59,29% dell'intero monte finanziamenti. Ricomprendono anche le attività cedute non cancellate in relazione alle operazioni di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) e all'operazione di autocartolarizzazione per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti

previsti dall'IFRS 9 per l'eliminazione contabile. Seguono gli altri finanziamenti (anticipi, sovvenzioni, ecc.) che si sono attestati a 5.779 milioni di euro (+11,89%), corrispondenti al 15,80% dei finanziamenti. Risultano in aumento i prestiti personali, +5,68% a 635 milioni di euro e sono in diminuzione i conti correnti, -3,59% a 3.131 milioni di euro. In riduzione il factoring, che risulta pari a 4.281 milioni di euro, e i titoli di debito, pari a 561 milioni di euro (-0,77%). Questi ultimi derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLs 2020, POP NPLs 2021, POP NPLs 2022, POP NPLs 2023, POP NPLs 2024 e Platinum 2025.

I crediti deteriorati netti si sono ridotti dello 0,38%, portandosi a 397 milioni di euro. Tale aggregato è pari all'1,08% (1,14% a fine 2024) della voce finanziamenti verso clientela. L'NPL Ratio lordo è sostanzialmente stabile, scendendo dal 2,93% al 2,90%.

Il livello di copertura si conferma elevato e si posiziona al 63,62% dal 62,28% di fine 2024. La tabella che segue riporta una sintetica esposizione dei crediti deteriorati e in bonis.

(in migliaia di euro) 30/06/2025 31/12/2024 Variazioni
assolute
Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 1.090.010 1.055.377 34.633 3,28
Rettifiche di valore 693.412 657.281 36.131 5,50
Esposizione netta 396.598 398.096 -1.498 -0,38
Sofferenze Esposizione lorda 313.638 303.557 10.081 3,32
Rettifiche di valore 264.073 259.448 4.625 1,78
Esposizione netta 49.565 44.109 5.456 12,37
Inadempienze probabili Esposizione lorda 709.216 646.868 62.348 9,64
Rettifiche di valore 415.098 378.259 36.839 9,74
Esposizione netta 294.118 268.609 25.509 9,50
Esposizioni scadute Esposizione lorda 67.156 104.952 -37.796 -36,01
e/o sconfinanti deteriorate Rettifiche di valore 14.241 19.574 -5.333 -27,25
Esposizione netta 52.915 85.378 -32.463 -38,02
Crediti in bonis Esposizione lorda 36.475.862 34.926.842 1.549.020 4,44
Rettifiche di valore 279.685 297.515 -17.830 -5,99
Esposizione netta 36.196.177 34.629.327 1.566.850 4,52
Totale crediti verso Esposizione lorda 37.565.872 35.982.219 1.583.653 4,40
clientela Rettifiche di valore 973.097 954.796 18.301 1,92
Esposizione netta 36.592.775 35.027.423 1.565.352 4,47
Crediti deteriorati classificati
tra le attività in via di
Esposizione lorda - 211.546 -211.546 n.s
Rettifiche di valore - 102.953 -102.953 n.s
dismissione Esposizione netta - 108.593 -108.593 n.s

FINANZIAMENTI A CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E IN BONIS

Le sofferenze, al netto delle rettifiche di valore, sono ammontate a 50 milioni di euro,

+12,37% e rappresentano lo 0,14% del totale dei crediti verso la clientela. Le rettifiche di valore sono pari a 264 milioni di euro (+1,78%), corrispondenti all'84,20% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto all'85,47% dell'anno precedente.

Le inadempienze probabili, al netto delle rettifiche di valore, sono aumentate del 9,5% e ammontano a 294 milioni di euro, corrispondenti allo 0,80% del totale dei crediti verso la clientela. Le relative rettifiche, con l'attuale grado di copertura del 58,53%, sono state pari a 415 milioni di euro, +9,74% rispetto a fine 2024; l'anno precedente il grado di copertura era del 58,48%.

I crediti scaduti deteriorati netti, determinati secondo la normativa di Vigilanza, sono stati pari a 53 milioni di euro -38,02% rispetto a fine 2024, e rappresentano lo 0,14% del totale dei crediti verso la clientela.

Il tasso di copertura relativo al credito in bonis si è attestato allo 0,77%, rispetto a quanto consuntivato al 31 dicembre 2024 (0,85%); il livello di accantonamenti delle posizioni classificate in stadio 2 è risultato pari a 5,10%, in riduzione rispetto al 6,03% del 31 dicembre 2024.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Al 30 giugno 2025 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 2.564 milioni di euro rispetto a un saldo negativo di 4.092 milioni di euro a fine 2024. Le disponibilità di cassa e liquidità ammontavano a 2.022 milioni di euro rispetto a 3.738 milioni di euro.

Nel periodo in esame l'operatività della Tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la Bce, remunerata al 2,00% al 30 giugno 2025 (2,25% fino al 10 giugno, 2,50% fino al 22 aprile, 2,75% fino all'11 marzo e 3%

fino al 4 febbraio) e priva di rischio. Sul lato della raccolta prosegue l'operatività sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali tramite MMF Money Market Facility, garantiti da Euronext Clearing con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie con sottostante titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate, titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione e l'autocartolarizzazione Centro delle Alpi Sme. L'attività di raccolta sopra descritta è risultata di importo significativo e in parte a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. Significativa anche l'attività relativa ai depositi interbancari; tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro a cui partecipiamo come controparte autorizzata.

L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata con riferimento sia al breve termine,

cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. L'indicatore di liquidità a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio) si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, ammonta al 30 giugno 2025 a 15,3 miliardi, di cui 11 miliardi liberi e 4,3 miliardi impegnati.

ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 30/06/2025 31/12/2024 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 278.734 174.038 60,16
- Titoli di stato esteri 130.243 - n.s.
- Titoli di capitale 14.816 34.540 -57,10
- Quote di O.I.C.R. 99.593 103.593 -3,86
- Prodotti derivati 34.082 35.905 -5,08
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
353.563 330.771 6,89
˗ Obbligazioni bancarie 34.908 34.532 1,09
˗ Obbligazioni altre 54.862 45.814 19,75
˗ Quote di O.I.C.R. 263.793 250.425 5,34
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.936.593 2.656.254 10,55
˗ Titoli di stato italiani 148.605 197.550 -24,78
˗ Titoli di stato esteri 1.999.676 1.705.880 17,22
˗ Titoli di capitale 98.024 93.484 4,86
˗ Obbligazioni bancarie 445.929 406.437 9,72
˗ Obbligazioni altre 244.359 252.903 -3,38
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.727.703 9.607.226 1,25
˗ Titoli di stato italiani 5.802.585 5.596.936 3,67
˗ Titoli di stato esteri 1.733.871 1.939.769 -10,61
˗ Obbligazioni bancarie 1.124.852 1.076.127 4,53
˗ Obbligazioni altre 1.066.395 994.394 7,24
Totale 13.296.593 12.768.289 4,14

Il portafoglio di attività finanziarie ammonta complessivamente a 13.297 milioni di euro, in aumento del 4,14% rispetto al 31 dicembre 2024.

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono in aumento del 60,16% rispetto al 31 dicembre 2024 e ammontano a 279 milioni di euro.

La dinamica è riconducibile all'operatività sui titoli di Stato statunitensi in dollari. La componente sui titoli di capitale è invece diminuita del 57,10%, mentre quella in O.I.C.R. del 3,86%.

L'operatività nel semestre si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di O.I.C.R., oltre che sui titoli di Stato italiani ed esteri. Le quote in O.I.C.R., che comprendono sia ETF che Fondi e Sicav, sono state utilizzate in alternativa all'esposizione diretta in equity in ottica

di diversificazione geografica, valutaria e settoriale.

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontano a 354 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 (+6,89%). Il portafoglio rimane concentrato prevalentemente sugli OICR in euro che fanno riferimento a fondi chiusi o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR).

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva hanno evidenziato un aumento del 10,55% rispetto a fine 2024, attestandosi a 2.937 milioni di euro. Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani che ora si attesta a 149 milioni (-24,78%). È invece aumentata l'esposizione ai titoli di Stato esteri, riferiti all'Eurozona (+17,22%), così come quella alle obbligazioni bancarie (+9,72%) e ai titoli di capitale (+4,86%). Le altre obbligazioni evidenziano invece una variazione negativa, pari a -3,38%, rispetto allo scorso esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 9.728 milioni, in aumento dell'1,25% rispetto al 31 dicembre 2024. Con riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia un aumento dei titoli di Stato italiani (+3,67%) e la diminuzione del 10,61% di quelli esteri. Di importo significativo restano gli investimenti in obbligazioni bancarie (+4,53% rispetto a fine 2024) e in altre obbligazioni corporate (+7,24%). Nel periodo è rimasto sostenuto il contributo derivante dal flusso cedolare che si è mantenuto su livelli elevati, nonostante il calo tendenziale dei tassi di interesse che ha interessato la parte a tasso variabile del portafoglio. Nel periodo è inoltre proseguito l'alleggerimento degli investimenti nel comparto dei Certificati di Credito del Tesoro (CCT) a vantaggio dei titoli a tasso fisso.

I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, ammontano a circa 2,1 miliardi.

La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo si attesta intorno a 5 anni, mentre la modified duration è al 2,70%, entrambi in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 e in leggero calo rispetto allo scorso trimestre. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è del 2,77%, in aumento rispetto a fine 2024.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 409 milioni di euro, in incremento dell'1,5% essenzialmente per effetto della valutazione al patrimonio netto delle partecipate.

Collegate alla Banca Popolare di Sondrio Collegate alle controllate
30/06/2025 31/12/2024 30/06/2025 31/12/2024
ATTIVITÀ 439.612 625.385 74.330 73.487
PASSIVITÀ 112.311 84.351 8.294 3.167
GARANZIE E IMPEGNI 261.859 72.162 1.597 910
Garanzie rilasciate 13.171 11.915 398 398
Impegni 248.688 60.248 1.198 512

RAPPORTI CON IMPRESE COLLEGATE

ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 910 milioni di euro, rispetto a 699 milioni di euro di fine 2024. Le prime hanno sommato complessivamente 871 milioni di euro, rispetto a 664 milioni di euro, +31,21%, +207 milioni di euro in termini assoluti; le seconde sono ammontate a 39 milioni di euro (+9,8%).

L'aumento delle attività materiali è riconducibile prevalentemente alla modifica del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare a seguito del passaggio dal modello del costo a quello di rideterminazione del valore. Il cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare ha comportato variazioni positive di fair value per 232,4 milioni, conseguenti all'allineamento dei valori di carico ai maggiori valori di fair value al 30 giugno 2025, rilevate in contropartita di una riserva da valutazione, e variazioni negative di fair value per 16,8 milioni, conseguenti all'allineamento dei valori di carico ai minor valori di fair value al 30 giugno 2025, iscritte nel conto economico alla voce "Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali".

Avviamento

Le attività immateriali comprendono circa 13 milioni di euro di avviamenti per i quali in caso di evidenza di indicatori di impairment, e comunque con cadenza annuale, viene effettuato un test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Alla data del 30 giugno 2025 non sono emersi indicatori di impairment.

Relazione intermedia sulla gestione

PATRIMONIO

Al 30 giugno 2025 il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 4.328,981 milioni di euro. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2024 pari a 4.156,325 milioni di euro, con un aumento di 172,656 milioni di euro (+4,2%). L'incremento deriva essenzialmente dalla contabilizzazione dell'utile del periodo e della variazione delle riserve. L'Assemblea dei Soci tenutasi il 30 aprile 2025, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2024 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo,

in pagamento dal 21 maggio 2025, di € 0,80 per ciascuna delle azioni in circolazione.

Il capitale sociale della Banca Popolare di Sondrio, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

I sovrapprezzi di emissione sono risultati pari a 79,037 milioni di euro, con un aumento di 103 mila euro per differenze positive tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

La voce riserve è salita a 2.402,089 milioni di euro; l'incremento di 241,136 milioni di euro è derivato essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2024.

La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti e dalla riserva da rivalutazione degli immobili, ha registrato un saldo positivo di 176,537 milioni di euro, in aumento di 170 milioni di euro rispetto a fine 2024, quando era positiva per 6,559 milioni di euro.

Tale aumento è riconducibile prevalentemente alla rivalutazione degli immobili al fair value (al netto dell'effetto fiscale) secondo lo IAS 16 come indicato precedentemente.

Le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,048 milioni di euro sono diminuite leggermente (-0,68%).

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali. Per il Gruppo tali limiti minimi sono rispettivamente pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio (somma dei requisiti minimi CRR e della riserva di conservazione del capitale o "Capital Conservation Buffer"). La Banca Centrale Europea, in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di

valutazione prudenziale (SREP), ha inoltre l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria.

In data 11 dicembre 2024, a conclusione del processo SREP 2024, è pervenuta dalla Banca Centrale Europea la notifica della nuova decisione di requisiti prudenziali da rispettare su base consolidata, con efficacia dal 1° gennaio 2025. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di secondo pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,75% (precedente 2,79%). Tale requisito deve essere detenuto sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%. Conseguentemente, in considerazione dei valori di riserva di capitale al 30 giugno 2025 – segnatamente, riserva di conservazione di capitale 2,5%, riserva anticiclica 0,05% e riserva di capitale a fronte del rischio sistemico 0,72% -, il livello minimo di Common Equity Tier1 Ratio richiesto è pari al 9,32%, il Tier1 Capital Ratio minimo richiesto è pari all'11,34%, mentre il Total Capital Ratio minimo richiesto è pari al 14,02%.

Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla Capogruppo una "Linea d'orientamento di secondo pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

Nell'ottica di allineare le modalità di misurazione e presidio dei requisiti patrimoniali tra i diversi istituti finanziari europei, il 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le nuove regole di vigilanza prudenziale (cd. Basilea 4). La nuova regolamentazione, che prevede l'aggiornamento del Regolamento (UE) n. 575/2023 e della Direttiva (UE) 2013/36, comporta variazioni sostanziali al computo dei Risk Weighted Asset (RWA) per i rischi di primo pilastro (rischio di credito, rischio di mercato, rischi operativi e rischio di Credit Value Adjustment - CVA).

I principali obiettivi della nuova regolamentazione europea (CRD6 / CRR3) riguardano principalmente tre macroaree:

  • Rischio di credito, ambito in cui è stata rivista la regolamentazione restringendo il perimetro di utilizzo dei modelli per i c.d. Low Default Portfolios, rimuovendo la possibilità di utilizzare approcci Advanced-IRB per i segmenti "Banche", "Financial Institutions" e "Large Corporate" e approcci IRB per le esposizioni del segmento "Equity". Parallelamente è stato rafforzato l'approccio Standard rendendolo maggiormente granulare e risksensitive;
  • Rischi operativi, per cui è stata abolita la possibilità di utilizzare modelli interni a fini regolamentari;
  • Rischio di mercato, ambito in cui è prevista una revisione delle regole sul portafoglio di negoziazione (Fundamental Review of the Trading Book, FRTB) con l'obiettivo di efficientare i modelli per la valutazione del rischio di mercato promuovendo, attraverso l'applicazione di regole comuni, maggiore standardizzazione.

L'applicazione della nuova normativa, unitamente alla positiva dinamica degli impieghi verso il settore Corporate, ha comportato una flessione dei ratios patrimoniali, che si mantengono comunque su livelli elevati anche grazie all'incremento dei fondi propri, con ampio margine rispetto ai requisiti regolamentari. In dettaglio, l'indice CET1 (Phased-in) si attesta al

Relazione intermedia sulla gestione

14,97% mentre il coefficiente Total Capital (Phased-in) si colloca al 17,49% 1 .

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile al 30 giugno 2025, si sono attestati a 4.628 milioni (Phased-in).

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2024:

  • patrimonio/raccolta diretta da clientela 9,61% rispetto al 9,34%;
  • patrimonio/crediti verso clientela 11,83% rispetto all'11,87%;
  • patrimonio/attività finanziarie 32,56% rispetto al 32,55%;
  • patrimonio/totale dell'attivo 7,65% rispetto al 7,34%;
  • sofferenze nette/patrimonio 1,14% rispetto all'1,06%.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATO

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Banca Popolare di Sondrio e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio netto di cui: Utile di
periodo
Patrimonio netto della Banca Popolare di Sondrio al 30.06.2025 3.569.624 342.229
Rettifiche di consolidamento -68.248 -68.248
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 647.375 42.128
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 180.230 20.100
Saldo al 30.06.2025 come da bilancio consolidato 4.328.981 336.209

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è diminuito da 32,6 milioni di euro a 31 milioni di euro, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 379 milioni di euro, -2,9% su fine 2024. In particolare, si sono registrati una diminuzione del fondo per impegni e garanzie rilasciate, sceso da 89 milioni di euro a 84 milioni di euro, e un decremento del fondo di quiescenza e obblighi simili, passato a 187,4 milioni di euro rispetto a 189,4 milioni di euro di fine 2024, mentre gli altri fondi per rischi e oneri sono diminuiti da 112,3 milioni di euro a 108 milioni di euro.

1 I coefficienti patrimoniali sono esposti tenendo conto della quota parte dell'utile di periodo destinabile ad autofinanziamento, la cui inclusione nei fondi propri è soggetta ad approvazione da parte del Supervisore.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Relazione intermedia sulla gestione

DATI ECONOMICI

Al 30 giugno 2025 il Gruppo ha realizzato un utile di 336,209 milioni di euro ancora in incremento rispetto al risultato del periodo di confronto (263,562 milioni di euro, +27,56%).

I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico», di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli rappresentati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005, le riclassifiche effettuate sono esposte nelle note in calce alle tabelle. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato, che evidenzia la dinamica dell'evoluzione del conto economico nell'arco dell'anno.

Il margine d'interesse ha registrato un aumento del 3,28%, attestandosi a 555,728 milioni di euro rispetto a 538,058 milioni di euro e si dimostra resiliente pure in un contesto che ha registrato una significativa contrazione dei tassi di mercato. Rimane elevato, seppur in calo, il contributo riveniente dal portafoglio di proprietà, mentre registra una crescita la componente relativa allo stock di crediti fiscali e dall'attività di factoring.

Le commissioni nette si attestano a 227,453 milioni di euro e mostrano un significativo incremento (+6,95%) rispetto ai 212,7 milioni di euro del periodo di confronto, rispecchiando il solido posizionamento commerciale del Gruppo nei servizi alla clientela. Spicca la crescita delle componenti riferite al collocamento titoli ed esecuzione ordini, distribuzione di prodotti assicurativi, garanzie rilasciate, operazioni di finanziamento, carte di credito. Si conferma importante il contributo riveniente dalle attività delle controllate Factorit e BPS (SUISSE).

Il risultato dell'attività finanziaria è stato positivo per 62,296 milioni di euro rispetto a 66,311 milioni di euro consuntivati nel periodo di confronto (-6,05%).

I dividendi incassati ammontano a 5,913 milioni di euro, in aumento rispetto a 3,222 milioni di euro del 30 giugno 2024. Il risultato dell'attività di negoziazione è pari a 41,088 milioni di euro rispetto a 56,484 milioni di euro del periodo di confronto. Gli utili da cessione o riacquisto si attestano a 21,059 milioni di euro rispetto a 12,356 milioni di euro di giugno 2024.

Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al fair value è stato positivo per 2,926 milioni di euro, in incremento rispetto a quanto registrato nel periodo di confronto (7,389 milioni di euro di minusvalenze). In tale ambito, la componente relativa ai crediti a clientela è negativa per 1,395 milioni di euro e si confronta con 6,781 milioni di euro di minusvalenze consuntivate a giugno 2024.

Il margine d'intermediazione si è quindi attestato a 854,316 milioni di euro, +5,10%.

Le rettifiche/ riprese di valore per rischio di credito riferite all'esposizione verso clientela, verso banche e in titoli, si sono attestate a 32,319 milioni di euro rispetto a 103,334 milioni di euro, -68,72%, beneficiando della positiva evoluzione del portafoglio crediti, del progressivo derisking attuato nel corso degli anni, così come delle riprese di valore relative ad alcune posizioni deteriorate. Gli overlays manageriali, in particolare connessi al futuro aggiornamento dei modelli AIRB e ai cosiddetti novel risks, si attestano a 52,2 milioni di euro, in leggero aumento rispetto a fine 2024 (50,2 milioni di euro).

Relazione intermedia sulla gestione

SINTESI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 30/06/2025 30/06/2024 Variazioni
assolute
Variazioni %
Margine di interesse 555.728 538.058 17.670 3,28
Dividendi 5.913 3.222 2.691 83,52
Commissioni nette 227.453 212.664 14.789 6,95
Risultato dell'attività finanziaria [a] 62.296 66.311 -4.015 -6,05
Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate al
FVTPL [b]
2.926 -7.389 10.315 -139,60
di cui FINANZIAMENTI -1.395 -6.781 5.386 -79,43
di cui ALTRO 4.321 -608 4.929 n.s.
Margine di intermediazione 854.316 812.866 41.450 5,10
Rettifiche di valore nette [c] -32.319 -103.334 71.015 -68,72
Risultato netto della gestione finanziaria 821.997 709.532 112.465 15,85
Spese per il personale [d] -161.537 -151.567 -9.970 6,58
Altre spese amministrative [e] -176.521 -149.243 -27.278 18,28
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 47.601 39.906 7.695 19,28
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -7.820 -22.507 14.687 -65,26
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -34.462 -34.424 -38 0,11
Costi operativi -332.739 -317.835 -14.904 4,69
Risultato della gestione operativa 489.258 391.697 97.561 24,91
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] - -21.295 21.295 -100,00
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti [g] 3.053 16.750 -13.697 -81,77
Risultato al lordo delle imposte 492.311 387.152 105.159 27,16
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -156.102 -123.590 -32.512 26,31
Risultato netto 336.209 263.562 72.647 27,56
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 336.209 263.562 72.647 27,56

Note:

[a] Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico al netto delle perdite da cessione di crediti per 0,241 milioni di euro.

[b] Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico.

[c] Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico comprensive delle perdite da cessione di crediti per 0,241 milioni di euro.

[d] Le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 3,546 milioni di euro.

[e] Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente.

[f] Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 200 b).

[g] Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti è costituito dalla somma delle voci 250 - 260 - 270 - 280 del conto economico.

Per una più agevole chiave di lettura dell'ammontare delle rettifiche di valore nette si precisa quanto segue:

˗ la voce 130 del conto economico, che si riferisce a esposizioni verso clientela e banche

sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, ammonta a 33,772 milioni di euro ed è costituita quasi completamente da rettifiche relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;

˗ la voce 140, relativa agli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, derivanti dalle variazioni apportate ai flussi di cassa contrattuali, nell'esercizio di riferimento è stata negativa per 3,055 milioni di euro.

Le rettifiche nette di valore ricomprendono anche una ripresa di valore su impegni e garanzie di 4,749 milioni di euro, rispetto ad una ripresa per 8,058 milioni di euro del periodo di raffronto e perdite da cessione di crediti per 0,241 milioni di euro.

Il rapporto rettifiche nette su finanziamenti verso clientela e finanziamenti netti verso clientela (costo del credito annualizzato), risulta pari allo 0,18% rispetto allo 0,60% consuntivato a fine giugno 2024.

Il risultato della gestione finanziaria è aumentato da 709,532 milioni di euro a 821,997 milioni di euro, +15,85%.

I costi operativi hanno registrato un aumento a 332,739 milioni di euro rispetto a 317,835 milioni di euro, +4,69%.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è pari al 38,95%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo si è attestato all'1,18%. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative hanno cifrato 338,058 milioni di euro, +12,38%. Di queste, le spese per il personale sono passate da 151,567 a 161,537 milioni di euro (+6,58%) principalmente per gli adeguamenti contrattuali e l'incremento del personale per le nuove assunzioni del periodo, mentre le altre spese amministrative sono aumentate da 149,243 a 176,521 milioni di euro (+18,28%), riflettendo principalmente le spese straordinarie connesse all'OPAS promossa da BPER Banca ed incorporando anche la crescita dei costi IT.

La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato accantonamenti di fondi per 7,820 milioni di euro, rispetto ad accantonamenti per 22,507 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2024. Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 34,462 milioni di euro rispetto a 34,424 milioni di euro. Gli altri proventi, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 47,601 milioni di euro, +19,28%.

Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, esposti separatamente, sono stati nulli, in virtù del venir meno della contribuzione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi rispetto a 21,295 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2024. L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo di 3,053 milioni di euro in diminuzione rispetto a 16,750 milioni di euro (-81,77%) rilevati nel primo semestre 2024 per effetto della modifica del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare che ha comportato variazioni negative di fair value per 16,8 milioni di euro.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 492,311 milioni di euro, +27,16%. Detratte infine le imposte sul reddito per 156,102 milioni di euro, si è determinato un utile netto di periodo di 336,209 milioni di euro, +27,56%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come rapporto fra imposte sul reddito e risultato al lordo delle imposte si è attestato al 31,7%.

Relazione intermedia sulla gestione

EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2025 2024
II I IV III II I
(in migliaia di euro) Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre
Margine di interesse 283.662 272.066 276.530 275.516 271.043 267.015
Dividendi 5.561 352 151 3.128 2.239 983
Commissioni nette 112.015 115.438 116.749 105.089 105.795 106.869
Risultato dell'attività finanziaria [a] 29.351 32.945 31.712 33.758 30.820 35.491
Risultato delle altre attività e passività finanziarie
valutate al FVTPL [b]
4.375 -1.449 -7 -356 -6.200 -1.189
di cui FINANZIAMENTI -127 -1.268 -238 -2.466 -4.770 -2.011
di cui ALTRO 4.502 -181 231 2.110 -1.430 822
Margine di intermediazione 434.964 419.352 425.135 417.135 403.697 409.169
Rettifiche di valore nette [c] -9.818 -22.501 -42.124 -39.435 -60.520 -42.814
Risultato netto della gestione finanziaria 425.146 396.851 383.011 377.700 343.177 366.355
Spese per il personale [d] -80.758 -80.779 -84.749 -78.073 -74.934 -76.633
Altre spese amministrative [e] -97.053 -79.468 -95.447 -72.931 -75.431 -73.812
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 24.731 22.870 27.587 25.047 22.578 17.328
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -3.636 -4.184 -2.038 -5.479 -21.424 -1.083
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
-18.068 -16.394 -23.972 -17.977 -17.834 -16.590
Costi operativi -174.784 -157.955 -178.619 -149.413 -167.045 -150.790
Risultato della gestione operativa 250.362 238.896 204.392 228.287 176.132 215.565
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] - - - -2 -1.294 -20.001
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri
investimenti [g]
-10.308 13.361 6.360 14.541 2.471 14.279
Risultato al lordo delle imposte 240.054 252.257 210.752 242.826 177.309 209.843
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -77.155 -78.947 -67.701 -74.497 -58.975 -64.615
Risultato netto 162.899 173.310 143.051 168.329 118.334 145.228
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 162.899 173.310 143.051 168.329 118.334 145.228

Note:

[a] Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico.

[b] Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico.

[c] Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico

[d], [e] e [f]I dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.

[g] Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti è costituito dalla somma delle voci 250 - 260 - 270 - 280 del conto economico.

RISORSE UMANE

A fine semestre l'organico del Gruppo bancario era composto di 3.727 unità, di cui 3.177 in forza presso la Capogruppo, 377 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 148 presso Factorit spa e 25 presso BNT spa. Rispetto al 30 giugno 2024 l'incremento è stato di 88 dipendenti, +2,36%. Dati significativi alla luce delle dinamiche di settore orientate in senso contrario.

Al 30 giugno 2025 il 66% del personale del Gruppo bancario operava presso la rete distributiva e il rimanente era occupato presso i servizi centrali delle rispettive società.

L'età media dei collaboratori era di 42 anni e 10 mesi, con un'anzianità media di servizio di 16 anni e 5 mesi. Al personale del Gruppo bancario si aggiungono quello della controllata Pirovano Stelvio spa, 25 risorse al 30 giugno 2025, 22 delle quali impiegate stagionalmente, e quello della controllata Rent2Go srl, 10 risorse al 30 giugno 2025.

LA GESTIONE DEI RISCHI

A livello internazionale domina la frammentazione geo-politica e si ampliano i teatri di guerra. Arretrano la cooperazione e il multilateralismo, favorendo la trasmissione di shock da un'economia all'altra. Se non fosse radicato su solide fondamenta, il sistema finanziario avrebbe potuto pagare pesanti conseguenze; invece fino ad ora non ha subìto destabilizzazioni, dando prova di grande tenacia. Malgrado tutto, le banche hanno continuato a segnare solide posizioni patrimoniali e di liquidità. La redditività di settore, dopo aver tratto giovamento da un lungo periodo di risalita nei tassi di interesse, ha saputo mantenersi su livelli più che appaganti. Nel complesso, la rischiosità rimane contenuta. Potrebbe essere però una fase destinata a modificarsi, anche rapidamente, laddove le condizioni generali dovessero mostrare evoluzioni non favorevoli.

L'innovazione digitale e l'adozione delle nuove tecnologie sono un volàno di sviluppo dei servizi finanziari. Il loro apporto li rende sempre più celeri, accessibili e prossimi ai bisogni da soddisfare, ma al contempo può aprire nuovi varchi all'infiltrazione criminale, ingigantendo i pericoli cibernetici e i casi di raggiri. Le aziende e le banche stesse ricorrono ormai sovente a strumenti di intelligenza artificiale per promuovere l'efficienza dei propri processi; tuttavia, il loro crescente utilizzo non è esente da rischi. Aumentano le statistiche relative alle minacce informatiche.

Le insidie dell'attuale contesto economico globale non vanno sottovalutate. È fondamentale rimanere vigili, analizzando regolarmente le implicazioni che i tanti fattori di rischio emergenti potrebbero avere per le strategie, l'operatività corrente e i profili di rischio

rilevanti. È inoltre essenziale investire negli assetti di resilienza operativa, al fine di potenziare la capacità degli intermediari di affrontare eventuali interruzioni del business provocate da traumi improvvisi.

Su tutto deve ergersi come un faro la "cultura del rischio". La sua presenza in un'organizzazione bancaria definisce il paradigma, l'attitudine, l'abilità collettiva di identificare, capire, discutere e governare i rischi correnti e futuri, allenando le persone che vi fanno parte a reagire bene ai cambiamenti e a gestire senza titubanze contesti fluidi, connotati da forte incertezza.

Rischi di credito e controparte

La qualità creditizia dei nostri attivi rimane soddisfacente, tuttavia occorre porre grande attenzione ai segnali lanciati dagli indicatori anticipatori della rischiosità e, di riflesso, alla gestione dei nuovi ingressi in stato critico, volta a evitare l'incremento delle masse di crediti patologici. Il presidio sul peggioramento della solvibilità dei crediti si conferma quindi priorità strategica.

A livello sistemico, non si attenuano i rischi legati all'evoluzione della situazione geopolitica internazionale, che potrebbero avere ricadute rilevanti anche sugli andamenti del quadro macroeconomico. Nonostante questo, il raggiungimento dei livelli di derisking dei nostri portafogli stabiliti dall'Amministrazione rimane uno dei principali obiettivi di medio termine da raggiungere. Risultano cruciali, al riguardo, le ripetute azioni di potenziamento degli strumenti di monitoraggio sull'insorgere delle difficoltà finanziarie delle controparti, tutte in qualche modo tendenti ad accrescere le performance di riconoscimento tempestivo delle posizioni non ancora deteriorate, ma che comunque presentano una rischiosità accresciuta, con conseguente esigenza di coerente riclassificazione contabile.

Quanto al calcolo collettivo delle perdite attese e delle relative svalutazioni di bilancio, si sono introdotte numerose evolutive di carattere metodologico, tra le quali spiccano la revisione delle logiche modellistiche adottate nella stima dei parametri di rischio e gli affinamenti ai processi di stage allocation e override di classificazione delle posizioni. I cambiamenti apportati hanno inoltre consentito una significativa diminuzione dell'incidenza dei cd. management overlays. Avuto riguardo allo scenario geo-politico si segnala, oltre alla quantificazione di specifici overlay di accantonamento su crediti connessi ai cd. "rischi emergenti" e alla politica economica americana in tema di dazi e tariffe, la prudenziale allocazione a Stadio 2 contabile delle esposizioni dirette verso i paesi potenzialmente coinvolti nel conflitto tra Israele, Iran e Hamas.

Con riferimento al sistema di rating interno, ad aprile ha preso avvio un accertamento ispettivo da parte della BCE, coadiuvata dalla Banca d'Italia, previsto dalle procedure di riconoscimento dell'utilizzo nel calcolo regolamentare degli assorbimenti patrimoniali dei modelli relativi al segmento di esposizioni verso debitori Corporate che rientrano nei portafogli tanto della Capogruppo – per cui sono stati introdotti affinamenti diretti a recepire indicazioni emerse da precedenti verifiche della Vigilanza – quanto della controllata Factorit – per cui è stata invece avanzata richiesta di prima validazione.

Rischi di mercato

L'esposizione del Gruppo ai rischi di mercato è sempre presidiata attraverso un monitoraggio giornaliero delle attività finanziarie detenute in impiego, basato su un'ampia struttura di metriche articolate su più livelli, suddivise per categorie di portafogli di investimento e fattori di rischio impattanti sul valore degli strumenti posseduti.

Dando uno sguardo generale alle dinamiche dei mercati finanziari, dopo i primi mesi dell'anno sostanzialmente positivi, in aprile si è registrata una caduta in reazione agli annunci della nuova politica sui dazi statunitense, cui ha fatto seguito un deciso rimbalzo; il semestre si è poi chiuso nel segno dell'aleatorietà derivante dai conflitti in Medio Oriente. Sullo sfondo ulteriori elementi di volatilità connessi all'evoluzione degli scenari geo-politici e la traiettoria incerta delle manovre di politica monetaria delle Banche Centrali.

Nonostante la difficile cornice di mercato, le misure di rischiosità degli investimenti in titoli che compongono i portafogli finanziari del Gruppo si sono costantemente mantenute entro i livelli massimi di tolleranza; non si sono neppure riscontrate tensioni nel sistema di indicatori di early warning posti a sentinella di improvvise minacce all'integrità del valore dei portafogli. Nessun elemento di criticità è altresì emerso dalle analisi di stress condotte con frequenza mensile per verificare la potenziale emersione di perdite sotto condizioni di ulteriore avversità.

Rischi di tasso di interesse e di differenziale creditizio

Il controllo dei profili di rischio legati a improvvise oscillazioni dei tassi di interesse di mercato («interest rate risk in the banking book») o a movimenti istantanei dei differenziali creditizi di mercato («credit spread risk in the banking book») si esplica attraverso regolari analisi di sensibilità del valore economico aziendale a variazioni inattese delle citate variabili e di sensibilità tanto degli utili complessivi quanto del solo reddito da interessi generati dai volumi di operazioni attive e passive, integrate all'occorrenza da mirati studi d'impatto. I dedicati sistemi di limiti interni all'esposizione sono stati interessati nel semestre dall'introduzione del nuovo concetto di "Scenario verosimile", volto a considerare ipotesi di mercato severe ma sufficientemente plausibili.

Le attività di verifica e aggiornamento dei principali modelli comportamentali in uso per la determinazione dell'esposizione al rischio sono continuate senza elementi di sostanziale novità, con l'unica eccezione riguardante i conti correnti con indicizzazione definita contrattualmente che sono stati esclusi dal perimetro di stima del modello tassi delle «poste a vista», poiché si è reso possibile un più preciso trattamento dell'informazione a livello contrattuale.

I parametri statistici su cui si basano i cosiddetti modelli comportamentali delle «poste a vista» – modelli che quantificano la persistenza delle giacenze attive e passive prive di scadenza e la loro elasticità di adattamento ai movimenti delle curve di mercato – saranno ricalibrati nei prossimi mesi, prevedendo l'inclusione di dati storici più recenti ed eventualmente testando ipotesi modellistiche differenti al fine di migliorare la rappresentazione statistica del fenomeno in esame. L'adeguatezza di tutti i modelli di natura comportamentale presenti nei sistemi di misurazione del rischio di tasso (modelli delle «poste a vista» e di «pre-payment») è appurata

tramite l'usuale processo di verifica retrospettiva dell'efficacia dei modelli statistici (cd. «backtesting»).

Rischio di liquidità

Nel corso del semestre i principali indicatori di rischio di liquidità del Gruppo si sono attestati su livelli ampiamente superiori ai limiti interni e regolamentari grazie anche ai risultati delle favorevoli iniziative promosse sul fronte del funding e al mantenimento di un notevole potenziale di riserva liquida disponibile, costituito dai titoli di debito in portafoglio – specie sovrani – prontamente cedibili sul mercato o conferibili in garanzia nelle operazioni di credito dell'Eurosistema.

Come di consueto, la situazione di liquidità di breve periodo (cd. «operativa») del Gruppo è stata monitorata con il supporto di quotidiane misurazioni sia delle dinamiche di cassa tipiche dell'operatività di tesoreria e sia delle movimentazioni nelle disponibilità di riserva costituite dalle giacenze giornaliere presso le Banche Centrali e dagli introiti potenzialmente ottenibili dallo smobilizzo di attività stanziabili in contropartita di operazioni di rifinanziamento. Con frequenza mensile è anche rilevato l'andamento della liquidità di medio-lungo termine (cd. «strutturale»), teso a garantire il bilanciamento tra le poste di raccolta e impiego su diversi intervalli di scadenza.

Gli indicatori regolamentari di liquidità, a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e strutturale (Net Stable Funding Ratio), costantemente monitorati e oggetto di analisi prospettiche utili alla relativa ottimizzazione, non hanno presentato nei primi sei mesi del 2025 segnali di turbolenza, con valori che si sono collocati sensibilmente al di sopra dei minimi previsti. Sono stati inoltre sotto costante osservazione l'evoluzione della liquidità infragiornaliera e i movimenti del funding infragruppo.

Rischi operativi e informatici

Nel solco del percorso di irrobustimento dell'impianto di controllo indipendente dell'esposizione ai rischi di natura informatica, avviato nel 2023 in osservanza dei requisiti posti dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia e del Regolamento comunitario in materia di resilienza operativa digitale (cd. DORA - Digital Operational Resilience Act), nonché su impulso degli esiti della verifica ispettiva di BCE conclusasi a gennaio 2024 circa la sostenibilità del modello imprenditoriale e la capacità di attuazione delle strategie di trasformazione digitale, nel semestre di riferimento si è proceduto allo sviluppo di strumenti analitici per l'identificazione e il monitoraggio dei rischi imputabili all'esecuzione di progetti ICT connessi all'implementazione delle direttrici strategiche del nuovo Piano industriale Our Way Forward per il triennio 2025- 2027, nonché alla realizzazione di interventi di cambiamento (change) rilevanti dei sistemi informativi aziendali.

In aggiunta, sono stati portati a termine interventi di potenziamento dei dispositivi di continuità operativa e di disaster recovery avviati nel 2024 con l'obiettivo di rafforzare la capacità di resilienza digitale in caso di evento rischioso di natura cibernetica, quale fenomenologia di rischio vieppiù rilevante, specie alla luce dell'attuale contesto geo-politico internazionale.

Il presidio dei rischi di origine informatica ha inoltre beneficiato nel semestre della

definizione di un dedicato processo aziendale, con identificazione di specifici ruoli e responsabilità con perimetro di Gruppo, finalizzato alla valutazione preliminare e al monitoraggio dei profili di rischio ascrivibili al ricorso a terze parti per la fornitura di servizi ICT, specie se di supporto a funzioni aziendali di connotazione critica per il business aziendale.

Rischi di reputazione e di riciclaggio

Nel semestre, con l'obiettivo di rafforzare presso l'intero ambito di Gruppo l'impianto di identificazione e controllo dei rischi di deterioramento della percezione della reputazione aziendale nei confronti dei propri stakeholder, gli indicatori di monitoraggio del volume di reclami, ricorsi stragiudiziali e controversie legali ascrivibili a carente, o solo apparente aderenza ai principi ESG (Environmental, Social e Governance) e dei correlati riverberi reputazionali, introdotti presso la Capogruppo nel corso del 2024 e oggetto di affinamenti nel periodo di riferimento, sono stati estesi anche al perimetro delle società controllate.

Sempre in tema di sostenibilità, nel quadro delle attività di stress testing di rischio climatico e ambientale, si significa lo sviluppo di dedicato approccio di analisi di scenario volto a stimare i potenziali danni reputazionali derivanti da contestate pratiche di greenwashing.

Per quanto riguarda il divieto di finanziamento di imprese produttrici di armi controverse (Legge n. 220/2021 e successive Istruzioni di Banca d'Italia, COVIP, IVASS e MEF), sono proseguiti i lavori dello specifico tavolo aziendale interfunzionale diretto a definire modalità operative per verificare tempo per tempo l'eventuale intrattenimento di rapporti d'affari con persone giuridiche rientranti nel perimetro di applicazione della normativa, nonché a implementare un sistema di controlli integrati a presidio dei potenziali profili di rischio operativo, reputazionale e di non conformità alle norme. Interventi che si sono concretizzati nell'emanazione nel semestre di dedicata regolamentazione interna descrittiva dell'impianto organizzativo e operativo di controllo.

Anche la preposta unità antiriciclaggio ha proseguito con prospettiva di Gruppo nell'attento monitoraggio dei rischi di coinvolgimento in fattispecie operative di riciclaggio di denaro e di finanziamento di attività terroristiche. Allo scopo di adeguarsi alle linee guida dell'EBA in tema di conformità alle misure restrittive dell'Unione Europea e nazionali, così come recepite dalla Banca d'Italia, la struttura è impegnata nel dare attuazione ai disposti normativi comunitari e del presidio nel continuo dell'applicazione operativa degli stessi. In questo contesto proseguono le attività di adeguamento al cosiddetto «AML Package» e, in particolare, alle previsioni del Regolamento (UE) 2024/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024 relativo alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La dedicata funzione di controllo ha inoltre provveduto all'effettuazione di un esercizio di risk assessment in materia di criptoattività finalizzato alla valutazione dell'effettivo grado di esposizione al rischio, atteso che a oggi la banca non è direttamente coinvolta nella gestione e/o proposizione di servizi di criptoasset.

Rischio di non conformità alle norme

Nel primo semestre dell'anno la Funzione di Compliance ha continuato a svolgere con rigore istituzionale il proprio mandato, rafforzando la promozione di una cultura aziendale etica e responsabile, ancorata ai principi di onestà, correttezza e trasparenza. In uno scenario normativo caratterizzato da crescente complessità e continuo mutamento, il presidio dei rischi di non conformità ha beneficiato di un potenziamento strutturale delle metodologie di monitoraggio e di un'integrazione sempre più pervasiva delle logiche di osservanza delle norme nei procedimenti aziendali, anche con riferimento alle valutazioni ex ante sui nuovi prodotti, servizi e processi.

Le articolate analisi condotte dalla Funzione hanno evidenziato un progressivo consolidamento, sotto il duplice profilo qualitativo e quantitativo, dell'attività consulenziale specialistica promossa a supporto delle unità operative. Un particolare rilievo è stato attribuito all'efficace prevenzione dei rischi di non conformità, principalmente riferibile all'adozione di procedure correlate al corretto recepimento delle variazioni regolamentari, nell'ottica di definire nel modo migliore tutti i profili organizzativi e operativi impattati dalle novità all'interno del perimetro normativo presidiato. In tale ambito, si è altresì rinsaldato il ruolo strategico della Funzione nei processi di validazione della normativa interna e dell'aggiornamento della contrattualistica aziendale.

Rischi ESG (Environmental, Social & Governance)

Valorizzando la volontà di ricoprire un ruolo centrale nella transizione verso un'economia maggiormente attenta alla sostenibilità, la Banca Popolare di Sondrio ha dato seguito all'adesione formalizzata nel dicembre 2023 a due importanti iniziative internazionali promosse dall'United Nations Environment Programme Finance Initiative (UNEPFI): la Net-Zero Banking Alliance (NZBA) e i Principles for Responsible Banking (PRB). In relazione a quest'ultima, è stato di recente pubblicato il primo Responsible Banking Progress Statement con cui sono stati stabiliti appositi obiettivi orientati allo sviluppo sostenibile, definiti in coerenza con le direttrici strategiche di Gruppo per il periodo 2025-2027, in termini di maggiore inclusività finanziaria e lotta al cambiamento climatico, due delle aree d'impatto indicate dai Principi e individuate dalla banca come prioritarie. Fra gli obiettivi sono stati ricompresi anche i target settoriali di decarbonizzazione del portafoglio creditizio pubblicati a dicembre dello scorso anno quale contributo tangibile all'alleanza NZBA.

Numerose poi le evolutive del periodo per quanto attiene ai sistemi di valutazione e gestione dei rischi ESG. Si segnalano affinamenti nel livello di accuratezza delle metodologie di stima della rischiosità associata a tali fattori e della trasmissione dei relativi effetti ai rischi tradizionali. Emblematici a questo proposito i progressi compiuti negli specifici esercizi di stress, inclusi nelle annuali analisi dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), aventi lo scopo di quantificare gli impatti prospettici dei drivers correlati all'ambiente e ai mutamenti del clima sulle metriche più rappresentative dei rischi aziendali: in particolare, è stato esteso il perimetro dei rischi bancari analizzati abbracciando tutte le principali categorie presenti nella mappa dei rischi aziendale, con

sviluppo di una gamma di nuove simulazioni degli effetti finanziari, diretti e indiretti, del cambiamento climatico sui profili di rischio di breve, medio e lungo periodo.

Si riconferma infine l'attenzione posta alla valutazione approfondita del profilo di rischiosità ambientale, sociale e di governance dei propri debitori, tramite svolgimento di dedicate attività di ESG Due Diligence e puntuale raccolta informativa mirata alla clientela considerata più strategica grazie alla compilazione di questionari qualitativi. Le informazioni acquisite a livello individuale hanno contribuito a rendere ancora più precisa la classificazione di rischiosità ESG associata alle singole controparti in portafoglio, andando ad affinare, mediante l'elaborazione di apposito punteggio, la metrica statistica calcolata dal modello interno di scoring ESG.

ALTRE INFORMAZIONI

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE MIB, ha chiuso il primo semestre del 2025 con una performance positiva del 44,96%, segnando un prezzo di riferimento al 30 giugno 2025 di 11,80 euro, contro gli 8,14 euro di fine 2024. L'indice FTSE MIB nello stesso periodo ha registrato un rialzo del 16,40%, mentre l'indice settoriale Ftse Italia All-Share Banks è avanzato del 32,49%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana nei primi sei mesi dell'anno è stato pari a 2,611 mln, in rialzo rispetto ai 2,128 mln dello stesso periodo del 2024.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO - Mercato Euronext Milan di Borsa

Italiana

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Relazione intermedia sulla gestione

Azioni proprie della Banca Popolare di Sondrio e delle imprese controllate

In merito alle azioni proprie detenute in proprietà, si segnala che al 30 giugno 2025 la Banca Popolare di Sondrio deteneva in portafoglio n. 3.565.256 azioni, in diminuzione di 31.959 azioni rispetto a fine 2024 per effetto delle assegnazioni eseguite in attuazione delle Politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio. Si aggiungono le n. 26.535 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,048 milioni.

La compagine sociale al 30 giugno 2025 risulta costituita da 121.153 soci.

COMPOSIZIONE DELL'AZIONARIATO

Il capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio è pari a € 1.360.157.331 e risulta composto da 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Composizione azionariato

Relazione intermedia sulla gestione

RATING

La solvibilità della Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating S&P Global Ratings, Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 21 luglio 2025 per quanto attiene a S&P Global Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings, rispettivamente in data 31 luglio 2025, 23 ottobre 2024 e 15 luglio 2025.

S&P GLOBAL RATINGS – rilasciato il 21/7/2025 GIUDIZIO
STAND ALONE CREDIT PROFILE BBB
LONG-TERM ISSUER CREDIT RATING BBB
SHORT-TERM ISSUER CREDIT RATING A-2
LONG-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING BBB+
SHORT-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING A-2
OUTLOOK Stabile
FITCH RATINGS – rilasciato il 31/7/2025 GIUDIZIO
LONG-TERM ISSUER DEFAULT RATING BBB
SHORT-TERM ISSUER DEFAULT RATING F3
VIABILITY RATING bbb
GOVERNMENT SUPPORT No Support
LONG-TERM DEPOSIT RATING BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING F3
SENIOR PREFERRED DEBT BBB
TIER 2 SUBORDINATED DEBT BB
OUTLOOK Positivo
Morningstar DBRS – rilasciato il 23/10/2024 GIUDIZIO
LONG-TERM ISSUER RATING BBB
SHORT-TERM ISSUER RATING R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT BBB
SHORT-TERM DEBT R-2 (high)
LONG-TERM DEPOSITS BBB (high)
SHORT-TERM DEPOSITS R-1 (low)
SUBORDINATED DEBT BB (high)
TREND Stabile

Scope Ratings – rilasciato il 15/7/2025 GIUDIZIO
ISSUER RATING BBB +
OUTLOOK Stabile

Rating ESG

Il livello di conformità raggiunto dalla Banca Popolare di Sondrio rispetto alle indicazioni internazionali sulla sostenibilità fissate da alcune delle principali istituzioni internazionali (Unione Europea, Nazioni Unite, OCSE) è assegnato dall'agenzia indipendente Standard Ethics.

Standard Ethics – rilasciato il 22/5/2025 GIUDIZIO
CORPORATE RATING EE+
OUTLOOK Positivo

ACCERTAMENTI E VERIFICHE ISPETTIVE

Attività di vigilanza BCE

Si riportano di seguito i principali accertamenti di vigilanza svolti dalla Banca Centrale Europea sulla Banca Popolare di Sondrio.

a) Nell'ambito del processo intrapreso dall'Emittente allo scopo di ottenere il riconoscimento del proprio sistema di rating interno nella determinazione del requisito di capitale a fronte del rischio di credito secondo l'approccio avanzato (Advanced Internal Rating Based Approach, AIRB) previsto dalla disciplina di vigilanza, tra i mesi di giugno e agosto del 2018, la BCE ha svolto, dietro istanza della Banca, con il supporto di un team ispettivo della Banca d'Italia, un accertamento in loco, diretto a verificare la robustezza e la conformità del sistema di rating ai requisiti normativi e alle migliori prassi di mercato.

Contestualmente al riconoscimento a fine maggio 2019 dell'approccio AIRB, l'Autorità, tenuto conto pure degli esiti dell'ispezione on-site del 2018, ha formalizzato alcuni risultati, comprendenti analisi e raccomandazioni tese a perfezionare ulteriormente la qualità e l'efficacia del sistema di rating interno, a fronte delle quali la Banca ha messo a punto un dedicato Piano d'Azione (Action Plan) che è stato completato. Il sistema di rating è stato oggetto di ulteriori accertamenti ispettivi, avviati ad ottobre 2021, finalizzati anche a verificare gli impatti dei cambiamenti determinati dall'entrata in vigore da inizio 2022 delle disposizioni dell'ABE in tema di modelli interni utilizzabili nel quadro degli approcci regolamentari per la misurazione dei requisiti minimi di capitale sul rischio di credito. All'Exit meeting tenutosi il 14 giugno 2022 ha fatto seguito la ricezione del Final Report in data 4 agosto 2022. L'Autorità in data 18 settembre 2023 ha inviato la Draft IMI Decision, documento riepilogativo delle azioni correttive richieste dall'indagine ispettiva e delle relative scadenze di adeguamento. A seguito del ricevimento della Final IMI Decision in data 12 ottobre 2023, la Banca ha provveduto ad approntare un nuovo Action Plan il cui programma di interventi di rimedio si è concluso ad ottobre 2024. Il 14 aprile 2025 ha preso avvio l'indagine sui modelli interni (IMI) avente a oggetto la revisione dei modelli AIRB PD e LGD di Capogruppo per il segmento "Corporate" e la validazione iniziale dell'impianto

AIRB di Factorit. L'accertamento ispettivo, tenutosi nell'arco di circa tredici settimane, per il quale si è in attesa del Final Report da parte del team ispettivo, si poneva i seguenti obiettivi:

  • ˗ verificare la positiva chiusura dei rilievi aperti dalle precedenti IMI sui modelli di Capogruppo, finalizzata a rimuovere l'attuale add-on di capitael RWA imposto dal Supervisore;
  • ˗ valutare le modifiche sostanziali ai modelli PD e LGD del segmento "Corporate" di Capogruppo volte a recepire le nuove linee guida normative emesse successivamente all'ultima IMI;
  • ˗ verificare, ai fini della validazione, il Sistema di Rating interno di Factorit, tramite l'analisi dei modelli PD e LGD della controllata, l'architettura IT e i processi del credito della controllata.

b) Come già riportato nella Relazione di bilancio al 31 dicembre 2024 (sezione "la gestione dei rischi"), la BCE ha condotto, da ottobre 2022 ad aprile 2023, una visita ispettiva sul Gruppo avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate&Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'accertamento rientra nell'ambito degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua con la finalità di effettuare una ricognizione della qualità degli attivi su portafogli selezionati e valutare i processi e le procedure interne di gestione del rischio di credito e i sistemi di controllo e di governance, ivi compresa l'implementazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio. In data 23 gennaio 2024 è stato trasmesso il Final Report seguito, in data 29 aprile 2025, dalla Decisione finale della BCE, che impone requisiti e impartisce raccomandazioni. I requisiti riguardano: il rafforzamento dell'efficacia del Consiglio di amministrazione, il potenziamento della struttura e del funzionamento del livello dirigenziale, delle funzioni di gestione dei rischi e di revisione interna, nonché il miglioramento dei processi della gestione del rischio di credito.

Con riferimento ai rilievi formulati dall'Autorità di Vigilanza, la Banca ha da tempo avviato azioni e misure di rimedio che completerà nei tempi previsti e che la BCE si è riservata di valutare nel tempo in ragione della loro concreta efficacia ed implementazione. Sulla base delle osservazioni ricevute dalla Vigilanza, la Banca ha già provveduto nel corso dell'esercizio 2023 a incrementare il rischio di credito relativo alle posizioni oggetto di verifica e a monitorare le esposizioni in relazione all'eventuale passaggio a non performing. Con riferimento a profili di potenziale riclassificazione a fini di segnalazioni di Vigilanza, che interessano solo una porzione del campione esaminato dall'Autorità di Vigilanza, la Banca ha proseguito nelle proprie interlocuzioni con BCE, anche in relazione agli eventi successivi all'avvio dell'ispezione e alle metodologie già aggiornate in seguito all'attività ispettiva. Al 30 giugno 2025 la Banca ha adeguato le classificazioni ai fini delle segnalazioni di vigilanza. Ad esito della comunicazione ricevuta da BCE in data 22 luglio 2025, permane una divergenza di classificazione su un campione di posizioni, che allo stato performano positivamente, con un'esposizione lorda per cassa pari a euro 82 milioni di euro (esposizione netta per cassa pari a euro 56 milioni) rappresentate come posizioni performing nell'ambito della Relazione finanziaria semestrale consolidata L'utilizzo della classificazione segnaletica nella determinazione dell'NPL ratio lordo porterebbe l'indicatore

dal 2,9% al 3,1%. Non si rileverebbero significativi effetti economici aggiuntivi rispetto a quelli già rilevati, con riferimento alle posizioni selezionate dalla BCE.

c) Tra i mesi di ottobre 2023 e gennaio 2024 la Banca è stata oggetto di esame ispettivo da parte della BCE sul tema del modello di business e della redditività con l'obiettivo di valutare la strategia di trasformazione digitale, il piano industriale e il bilancio preventivo nell'ambito di una più ampia analisi del modello imprenditoriale. Si segnala che la Banca ha ricevuto, in data 21 maggio 2024, il Final Report dal team ispettivo. A seguito del Closing meeting tenutosi in data 18 settembre 2024 e del ricevimento della Final follow-up letter con gli esiti dell'accertamento in data 30 ottobre 2024, la Banca ha provveduto alla stesura del piano di attività di remediation dei finding emersi. Le azioni di rimedio si concluderanno nel corso del 2025.

d) Tra i mesi di ottobre 2024 e gennaio 2025 la Banca è stata oggetto di ispezione in loco relativamente alla valutazione dell'aggregazione dei dati e della reportistica sul rischio (cd. Risk Data Aggregation and Risk Reporting - RDARR). A seguito dell'Exit meeting svoltosi il 18 aprile 2025, La Banca ha ricevuto il Final Report contenente i rilievi emersi e resta in attesa della Final follow-up letter.

Nell'ambito dell'ordinaria attività di vigilanza svolta dalla BCE, la Banca è inoltre sottoposta ad approfondimenti tematici promossi dall'Autorità, che di norma si focalizzano su specifici ambiti dell'operatività, anche riguardanti su base sistemica gruppi di enti bancari di varie giurisdizioni (es. "deep dive", "assessment", "thematic review", "targeted review").

Attività di vigilanza Consob

Con riferimento all'attività di vigilanza condotta dalla Consob:

  • dal 19 febbraio al 14 ottobre 2024 la Consob ha condotto un'ispezione di vigilanza presso la Banca, riguardante l'adeguatezza e l'efficacia del modello di product governance e valutazione di adeguatezza adottato per la prestazione dei servizi di investimento, con particolare riferimento ai nuovi assetti procedurali implementati a seguito della precedente visita ispettiva svolta nel 2019.

Con lettera del 7 aprile 2025, sono stati comunicati gli esiti ufficiali dell'ispezione, confermando un quadro di progressivo miglioramento delle modalità di prestazione dei servizi di investimento e di sostanziale conformazione al quadro normativo vigente, pur facendo salvi alcuni, più limitati, profili di attenzione, rassegnati in apposita Nota Tecnica. Contestualmente, l'Autorità ha richiesto alla Banca di elaborare le proprie considerazioni formali, accompagnandole da specifiche considerazioni della Funzione di Controllo di Conformità alle norme. Pertanto, in data 3 giugno 2025 la Banca ha trasmesso la propria articolata risposta, asseverata dalla Compliance.

Successivamente, è stato fissato un incontro tra gli esponenti aziendali (Ufficio Compliance di BPS e Servizio Finanza) per il 1° luglio 2025, nel corso del quale sono stati approfonditi e chiariti taluni aspetti, tra cui gli interventi che la Banca intende compiere per la definizione

del Budget 2026, gli sviluppi sul piano di emissione dei certificates, la possibilità di rivedere le soglie di concentrazione degli strumenti finanziari e i controlli di adeguatezza effettuati per l'acquisto di azioni BPS nell'ambito dell'operatività in iniziativa cliente rispetto a quelli effettuati in consulenza. Le diverse argomentazioni affrontate nel corso della riunione sono state rappresentate, su richiesta di Consob, in una lettera di integrazione della precedente risposta, trasmessa all'Autorità il 4 agosto 2025.

  • ˗ In data 16 giugno 2025 sono state avviate n. 2 verifiche ispettive Consob, riguardanti:
      1. le modalità di svolgimento dell'Assemblea del 30 aprile 2025, con specifico riguardo al rispetto della disciplina prevista in tema di sollecitazione e raccolta di deleghe di voto;
      1. l'Offerta Pubblica Acquisto e di Scambio volontaria promossa da BPER Banca S.p.A. sulla totalità delle azioni ordinarie di BPS, con specifico riferimento ai presidi adottati nella relazione con i clienti, all'eventuale esistenza di azioni preordinate a orientare le scelte dei clienti in relazione alle azioni BPS e al rispetto delle regole di correttezza in tema di offerte pubbliche.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

L'operatività con parti correlate è disciplinata dal "Regolamento operazioni con parti correlate" adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, a norma del quale si forniscono, di seguito, le previste informazioni, e dalla circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia.

I rapporti con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24 e dal predetto Regolamento Consob, rientrano nella normale operatività del Gruppo bancario e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato. Nel caso di società controllate o collegate, sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica.

Con riferimento agli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2025, sono state deliberate, da parte dei competenti Organi della Capogruppo, le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parte correlata:

  • ˗ Banca della Nuova Terra spa, società controllata; concessione di castelletto chirografari di € 30.000.000 a revoca e rinnovo affidamenti per complessivi € 440.014.500 a revoca; delibere del 31/01/2025;
  • ˗ Rent2go srl, società controllata; rinnovo affidamenti per complessivi € 130.104.000 a revoca ed € 17.030.032 con scadenza 01/03/2026; delibere del 31/01/2025;
  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; concessione di mutuo chirografario in valuta di € 896.500.000 con scadenza 27/12/2025 e rinnovo affidamenti per complessivi € 1.285.072.000 a revoca, € 188.500.000 con scadenza 01/07/2028, € 40.000.000 con scadenza 01/06/2028, € 25.000.000 con scadenza 01/11/2028 ed € 896.500.000 con scadenza 01/08/2025; delibere del 24/02/2025.

Nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2025 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate, né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla

situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo bancario. Inoltre, non si registrano modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate perfezionate nel 2024 - nessuna, comunque, atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto effetti rilevanti sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo bancario nel primo semestre 2025.

Si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo bancario. Nelle note illustrative, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti con parti correlate.

Non si segnalano, nel primo semestre del 2025 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali, per tali intendendosi, secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

ATTIVITA' PROMOZIONALI E CULTURALI

L'era digitale sta cambiando il mondo e il modo di comunicare, di lavorare. Il nostro Gruppo ne è consapevole e ha dedicato al settore virtuale tempo e denaro, anche nel primo semestre del corrente anno. L'impegno in tal senso ha tra l'altro indotto a rendere ancor più efficiente il portale SCRIGNObps, di cui la clientela si serve sempre più per le proprie esigenze bancarie.

Quanto agli aspetti culturali, tra quelli di maggiore rilievo si evidenziano l'impegno quotidiano per l'attività legata alla biblioteca di proprietà Luigi Credaro e l'edizione del Notiziario, rivista di qualità, ricca di accurati articoli sui più disparati argomenti. Non possiamo non accennare alla realizzazione della corposa monografia su Max Huber – talentuoso graphic designer svizzero del secolo scorso, vissuto a lungo in Italia dove ha trovato terreno fertile per esprimersi al meglio –, ospitata nella parte dedicata alla cultura della Relazione d'esercizio 2024 della controllata BPS (SUISSE) SA.

L'interesse e il sostegno per iniziative pubbliche nelle località dove siamo presenti non sono venuti meno. Un'importante manifestazione culturale, alla cui promozione abbiamo aderito insieme ad altri soggetti pubblici del capoluogo valtellinese, è "La Milanesiana" di Elisabetta Sgarbi, presente a Sondrio a giugno e a luglio in Alta Valle a luglio. Nella circostanza a Bormio è stata allestita una mostra fotografica di Carlo Verdone "Nuovi Silenzi" presso i locali della nostra dipendenza di via Roma 131.

Sensibili, come sempre, alle crescenti necessità in ambito sanitario e sociale, abbiamo contribuito con l'elargizione di diecimila euro alla dotazione all'Ospedale Civile di Sondrio di un mammografo 3D. Per il "Progetto Ancelia" a favore del Nucleo Alzheimer, gestito dalla Fondazione Casa di Riposo Città di Sondrio, abbiamo destinato quindicimila euro. Diversi, inoltre, i nostri interventi come main sponsor anche per avvenimenti sportivi.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2025

In data 1° agosto 2025 si è chiusa l'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria totalitaria, promossa da BPER banca sulle azioni Banca Popolare di Sondrio, con il pagamento del Corrispettivo in azioni agli azionisti di BP Sondrio che hanno aderito all'OPS durante la riapertura dei termini, mentre il pagamento dell'importo in contanti della parte frazionaria in favore dei predetti aderenti sarà effettuato entro il 18 agosto prossimo. Al termine dell'operazione BPER banca detiene complessivamente n. 365.843.545 azioni BP Sondrio, pari a circa l'80,69% del capitale sociale. Per ulteriori informazioni si rinvia ai comunicati stampa disponibili sul sito internet della Banca Popolare di Sondrio https://istituzionale.popso.it/it/investor-relations/ops-bper-su-azioni-banca-popolare-disondrio. Ulteriori informazioni, lato Offerente, sono reperibili sul sito internet aziendale di BPER banca S.p.A.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è stato sottoposto, insieme ad altre 44 banche dell'Eurozona, al biennale Stress Test di vigilanza condotto dalla BCE secondo una metodologia analoga a quella dell'esercizio svolto in contemporanea dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) su un campione composto dai 51 istituti di credito europei dimensionalmente più significativi.

I due scenari macroeconomici presi a riferimento per la simulazione di base e per quella avversa hanno coperto un orizzonte temporale di tre anni (2025-2027). Mentre il primo ipotizza uno sviluppo normale degli affari in un contesto previsionale ordinario, il secondo assume gravi escalation delle tensioni geo-politiche, accompagnate a livello globale da politiche commerciali frammentate e orientate all'interesse nazionale, con incrementi dei prezzi dell'energia e delle materie prime, interruzioni nelle catene di fornitura, marcati peggioramenti nei principali indici di andamento dell'economia.

I risultati finali della prova di stress sono stati pubblicati dalle Autorità, in forma aggregata e individuale per ogni istituto partecipante, in data 1° agosto.

Nell'ipotesi di base, il Gruppo continuerebbe a produrre utili significativi in grado sia di alimentare il patrimonio tramite flussi annui di autofinanziamento sia di remunerare il capitale di rischio apportato dagli azionisti mediante regolare distribuzione di dividendi. Nello scenario avverso, il Gruppo registrerebbe un'erosione massima di capitale primario nell'arco del triennio 2025-2027 di portata inferiore ai 300 punti base in termini di coefficiente CET1 ratio fully loaded. L'impatto è misurato rispetto a un quoziente CET1 di partenza al 31 dicembre 2024 rideterminato in accordo con il quadro regolamentare di applicazione delle riforme di Basilea 4 in vigore dal 1° gennaio 2025, con il fine di renderlo comparabile con le proiezioni patrimoniali stimate in base al nuovo regime.

Tali risultati, nonostante la marcata avversità nel contesto economico ipotizzato e dei relativi impatti, preservano eccedenze significative sui patrimoniali minimi richiesti dall'Autorità di Vigilanza e confermano la robustezza patrimoniale di Banca Popolare di Sondrio, caratterizzata peraltro da un rafforzamento rispetto ai precedenti Stress Test nella capacità di assorbire le potenziali perdite connesse a condizioni di scenario particolarmente severe.

È bene sottolineare che l'esercizio di stress è stato condotto assumendo un bilancio statico

al 31 dicembre 2024, pertanto non ha tenuto conto degli effetti evolutivi delle strategie aziendali e di eventuali altre iniziative gestionali future. I suoi esiti non rappresentano in alcun modo una previsione né sulla redditività futura né sui ratio patrimoniali attesi del Gruppo.

Il 15 luglio 2025 l'agenzia Scope Ratings ha migliorato alla Banca Popolare di Sondrio il rating emittente portandolo al livello investment grade "BBB+". L'outlook è stato rivisto a stabile da positivo.

Il 21 luglio 2025 l'agenzia S&P Global Ratings ha migliorato la valutazione del merito di credito. della Banca Popolare di Sondrio: il rating emittente è stato alzato al livello investment grade "BBB". L'agenzia ha rivisto l'outlook a stabile da positivo.

In data 31 luglio 2025 l'agenzia Fitch Ratings ha comunicato il miglioramento dell'outlook di Banca Popolare di Sondrio da stabile a positivo, confermando al contempo i rating in essere. In particolare, il rating emittente a lungo termine della Banca è stato confermato al livello investment grade "BBB-".

Relativamente alle tre decisioni sopra riportate sono stati emessi appositi comunicati stampa, disponibili sul sito internet della Banca Popolare di Sondrio all'indirizzo https://istituzionale.popso.it/it/comunicati-ed-eventi-societari/comunicati.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Relazione intermedia sulla gestione

LA PREVEDIBILE EVOLUZIONE

Nel secondo semestre, la prevedibile evoluzione della gestione sarà influenzata dall'attività di direzione e coordinamento esercitata dal Gruppo BPER Banca S.p.A. nel quale Banca Popolare di Sondrio è confluita a seguito dell'esito positivo dell'OPAS completata il 25 luglio u.s.. La Banca, potendo contare su un'elevata dotazione patrimoniale, eccellente efficienza operativa e solida posizione di liquidità si attende di poter conseguire per l'intero esercizio risultati positivi, con una performance superiore a quanto previsto dal Piano industriale 2025-2027 approvato nel marzo scorso.

Sondrio, 5 agosto 2025

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Schemi contabili consolidati

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2025

Schemi contabili consolidati

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI DELL'ATTIVO 30/06/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 2.022.352 3.738.224
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
853.827 739.876
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 278.734 174.038
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 575.093 565.838
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
30. redditività complessiva 2.936.593 2.656.254
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 46.937.873 45.459.416
a) Crediti verso banche 1.963.777 2.135.962
b) Crediti verso clientela 44.974.096 43.323.454
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
60. copertura generica (+/-) 1.575 2.139
70. Partecipazioni 408.844 402.758
90. Attività materiali 870.659 663.577
100. Attività immateriali 39.334 35.836
di cui:
- avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 191.734 190.030
a) correnti 1.310 1.776
b) anticipate 190.424 188.254
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - 108.593
130. Altre attività 2.311.547 2.631.879
TOTALE DELL'ATTIVO 56.574.338 56.628.582

Schemi contabili consolidati

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/06/2025 31/12/2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.561.965 50.729.041
a) Debiti verso banche 4.527.745 6.228.550
b) Debiti verso clientela 39.376.729 39.346.409
c) Titoli in circolazione 5.657.491 5.154.082
20. Passività finanziarie di negoziazione 42.940 16.561
40. Derivati di copertura 1.991 2.426
60. Passività fiscali 150.778 72.423
a) correnti 48.850 41.501
b) differite 101.928 30.922
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 3
80. Altre passività 2.077.354 1.228.645
90. Trattamento di fine rapporto del personale 30.976 32.577
100. Fondi per rischi e oneri 379.339 390.567
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
84.074
187.471
88.827
189.432
c) altri fondi per rischi e oneri 107.794 112.308
120. Riserve da valutazione 176.537 6.559
150. Riserve 2.402.089 2.160.953
160. Sovrapprezzi di emissione 79.037 78.934
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.048) (25.220)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 14 14
200. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 336.209 574.942
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 56.574.338 56.628.582

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Schemi contabili consolidati

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
905.707
865.475
1.087.047
1.068.007
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (349.979) (548.989)
30. MARGINE DI INTERESSE 555.728 538.058
40. COMMISSIONI ATTIVE 238.693 223.695
50. COMMISSIONI PASSIVE (11.240) (11.031)
60. COMMISSIONI NETTE 227.453 212.664
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 5.913 3.222
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 41.088 56.484
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA (92) 2
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 21.059 12.356
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12.385 7.668
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 8.673 4.012
c) passività finanziarie 1 676
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL 2.926 (7.389)
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
2.926 (7.389)
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 854.075 815.397
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: (33.772) (111.949)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (33.916) (111.833)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 144 (116)
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI (3.055) (1.974)
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 817.248 701.474
180. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA 817.248 701.474
190. SPESE AMMINISTRATIVE: (341.604) (326.644)
a) spese per il personale (165.083) (156.106)
b) altre spese amministrative (176.521) (170.538)
200. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (3.071) (14.449)
a) impegni per garanzie rilasciate 4.749 8.058
b) altri accantonamenti netti (7.820) (22.507)
210. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (25.208) (26.487)
220. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (9.254) (7.937)
230. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 51.147 44.445
240. COSTI OPERATIVI (327.990) (331.072)
250. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI 19.965 18.257
260. RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ (17.237) (1.640)
270. MATERIALI E IMMATERIALI
RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO
- -
280. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 325 133
290. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 492.311 387.152
300. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (156.102) (123.590)
310. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 336.209 263.562
330. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 336.209 263.562
340. (UTILE) PERDITA DI PERIODO DI PERTINENA DI TERZI - -
350. UTILE (PERDITA) DI PERIODO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 336.209 263.562
Utile base per azione (basic EPS) – euro 0,75 0,59
Utile diluito per azione (diluted EPS) – euro 0,75 0,59

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

Prospetto della redditività consolidata complessiva

VOCI 30/06/2025 30/06/2024
10. Utile (perdita) di periodo 336.209 263.562
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.271 11.618
40. Attività materiali 161.167 -
70. Piani a benefici definiti (1.706) 1.318
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (14) -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
120. Differenze di cambio (287) (1.485)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
6.377 (8.834)
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 170 2.202
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 169.978 4.819
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 506.187 268.381
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 506.187 268.381

Schemi contabili consolidati

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

precedente Allocazione
risultato esercizio
Variazioni dell'esercizio
Esistenze al 31.12.2024 Operazioni sul patrimonio netto
Modifica saldi apertura
Esistenze al 1.1.2025
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 30.06.2025 Patrimonio netto del Gruppo al 30.06.2025 Patrimonio netto di terzi al 30.06.2025
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.171 - 1.360.171 - - - - - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.934 78.934 103 79.037
Riserve
a) di utili 2.124.151 - 2.124.151 214.639 - 26.497 - - - - - - - - 2.365.287 -
b) altre 36.802 - 36.802 - - - - - - - - - - - 36.802 -
Riserve da valutazione 6.559 - 6.559 - - - - - - - - - - 169.978 176.537 -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.220) - (25.220) - - - 248 (76) - - - - - - (25.048) -
Utile di periodo 574.942 - 574.942 (214.639) (360.303) - - - - - - - - 336.209 336.209 -
Patrimonio netto del Gruppo 4.156.325 - 4.156.325 - (360.303) 26.497 351 (76) - - - - - 506.187 4.328.981 -
Patrimonio netto di Terzi 14 - 14 - - - - - - - - - - - - 14

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione
risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2023 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2024 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 30.06.2024 Patrimonio netto del Gruppo al 30.06.2024 Patrimonio netto di terzi al 30.06.2024
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.171 1.360.171 - - - - - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.949 - 78.949 - - - (15) - - - - - - - 78.934 -
Riserve
a) di utili 1.914.752 - 1.914.752 208.800 - (2.016) - - - - - - - - 2.121.536 -
b) altre 35.894 - 35.894 - - - - - - - - - - - 35.894 -
Riserve da valutazione (16.222) - (16.222) - - - - - - - - - - 4.819 (11.403) -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.418) - (25.418) - - - 292 (49) - - - - - - (25.175) -
Utile di periodo 461.162 - 461.162 (208.800) (252.362) - - - - - - - - 263.562 263.562 -
Patrimonio netto del Gruppo 3.809.274 - 3.809.274 - (252.362) (2.016) 277 (49) - - - - - 268.381 3.823.505 -
Patrimonio netto di Terzi 14 - 14 - - - - - - - - - - - - 14

Schemi contabili consolidati

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (metodo indiretto)

(in migliaia di euro)

30/06/2025 30/06/2024
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1.
Gestione
664.851 712.675
˗ risultato del periodo (+/-) 336.209 263.562
˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre 27.491 (28.819)
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 92 (2)
˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 34.813 114.461
˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 51.697 36.061
˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 20.165 51.186
˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) 156.102 123.592
˗ altri aggiustamenti (+/-) 38.282 152.634
2.
Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
(1.548.127) (1.019.184)
˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione (148.563) (36.215)
˗ attività finanziarie designate al fair value - -
˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (12.795) 1.123
˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (270.713) (610.510)
˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.417.683) (30.121)
˗ altre attività 301.627 (343.461)
3.
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
(493.441) (1.058.712)
˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.318.365) (1.117.599)
˗ passività finanziarie di negoziazione (23.512) (57.858)
˗ passività finanziarie valutate al fair value - -
˗ altre passività 848.436 116.745
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (1.376.717) (1.365.221)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1.
Liquidità generata da
43.710 49.613
˗
vendite di partecipazioni
- -
˗
dividendi incassati su partecipazioni
38.247 27.843
vendite di attività materiali
˗
5.463 21.770
vendite di attività immateriali
˗
- -
vendite di società controllate e di rami d'azienda
˗
- -
2.
Liquidità assorbita da
(18.918) (75.144)
˗
acquisti di partecipazioni
(1.443) (940)
˗
acquisti di attività materiali
(4.750) (64.535)
acquisti di attività immateriali
˗
(12.725) (9.669)
acquisti di società controllate o rami d'azienda
˗
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento 24.792 (25.531)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
emissioni/acquisti di azioni proprie (174) (243)
˗
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
˗
- -
distribuzione dividendi e altre finalità
˗
(360.303) (253.896)
vendita/acquisto di controllo di terzi
˗
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (360.477) (254.139)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (1.712.402) (1.644.891)

Legenda:

(+) generata (-) assorbita

RICONCILIAZIONE

(in migliaia di euro)

Voci di bilancio 30/06/2025 30/06/2024
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.738.224 4.546.559
Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio (1.712.400) (1.644.891)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (3.472) (30.299)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.022.352 2.871.369

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

NOTE ILLUSTRATIVE CONSOLIDATE

Politiche Contabili

Struttura e contenuto della relazione del primo semestre 2025

La relazione del primo semestre 2025 è stata predisposta a norma dell'art. 154-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 «Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ai sensi degli artt. 8 e 21 della legge 6/2/1996 n. 52» e delle disposizioni emanate dalla Consob in materia.

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2025 è stata predisposta in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale n. 34 e risulta costituita da:

  • ˗ relazione semestrale degli amministratori sulla gestione;
  • ˗ stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario;
  • ˗ note illustrative aventi la funzione di commentare i dati della relazione semestrale consolidata e di contenere le informazioni richieste dalla normativa vigente.

Parte Generale

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni dichiara che il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in conformità allo IAS 34.

Principi generali di redazione

Nella predisposizione del bilancio consolidato semestrale sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

  • 1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: attività, passività ed operazioni «fuori bilancio» sono state pertanto valutate secondo valori di funzionamento. Al riguardo si specifica che gli organi di amministrazione e controllo valutano con estrema attenzione la prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e non hanno rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale pur prendendo atto dell'attuale contesto macroeconomico di incertezza. Si ritiene al riguardo che la Banca Popolare di Sondrio e le sue controllate, nonostante possibili ripercussioni negative circa l'andamento di alcune tipologie di ricavi e del costo del credito, e la presenza degli elementi di alea e rischiosità di cui al paragrafo «La gestione dei rischi» possano continuare ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile.
  • 2) Contabilizzazione per competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
  • 3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno di variazioni richieste da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure se consente una presentazione o classificazione più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni.

Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile e richiesto dai principi, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica.

  • 4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
  • 5) Divieto di compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio ad eccezione di quando un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione consenta diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò favorisce una migliore comprensione del bilancio consolidato di riferimento.

Il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del Testo Unico della Finanza (TUF). Tutti i dati contenuti negli schemi e nella nota integrativa sono espressi in migliaia di euro qualora non diversamente specificato.

Area e metodi di consolidamento

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella seguente tabella sono elencate le partecipazioni in società controllate in via esclusiva. Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

Denominazione Sede Operativa Sede Legale Tipo di
Rapporto (1)
Capitale
Sociale (in
migliaia)
Rapporto di partecipazione
Impresa
partecipante
Quota % Disponibilità
voti % (2)
Banca Popolare di Sondrio
(SUISSE) SA
Lugano Lugano 1 (CHF) 180.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Factorit S.p.a. Milano Milano 1 85.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Sinergia Seconda S.r.l. Milano Milano 1 60.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Banca della Nuova Terra S.p.a. Sondrio Sondrio 1 31.315 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Pirovano Stelvio S.p.a. (3) Sondrio Sondrio 1 2.064 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Servizi Internazionali e
Strutture Integrate 2000 S.r.l.
(3)
Milano Milano 1 75 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
PrestiNuova S.r.l. - Agenzia in
Attività Finanziaria
Roma Roma 1 100 Banca della Nuova
Terra S.p.a.
100
Immobiliare Borgo Palazzo
S.r.l. (3)
Milano Milano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Immobiliare San Paolo S.r.l. (3) Tirano Tirano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Rajna Immobiliare S.r.l. (3) Sondrio Sondrio 1 20 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Rent2Go S.r.l. (3) Monza Monza 1 4.463 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Popso Covered Bond S.r.l. Conegliano V. Conegliano V. 1 10 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
60
Centro delle Alpi SME S.r.l. (4) Conegliano V. Conegliano V. 4 10 - 0
Centro delle Alpi RE (3) Milano Milano 4 69.913 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100

(1) 1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria. 4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, solo se diversa dalla quota partecipativa, distinguendo tra voti effettivi e potenziali.

(3) Partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario ai fini di vigilanza.

(4) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dalla Banca Popolare di Sondrio.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Banca Popolare di Sondrio e delle entità controllate direttamente e indirettamente; sono comprese le società controllate operanti in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Banca Popolare di Sondrio e le società veicolo (SPE/SPV), quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.

Come previsto dall'IFRS 10, il controllo si configura per le imprese nelle quali la Banca è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Il controllo può configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi:

  • il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui l'entità ottiene il controllo fino alla data in cui la stessa non esercita più il controllo sulla società.

Con il metodo del consolidamento integrale il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo patrimonio netto, assumendo la totalità delle attività e passività, delle garanzie, impegni e altri conti d'ordine, nonché dei proventi e degli oneri delle imprese partecipate.

Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari intrasocietari relativi a operazioni tra entità oggetto di consolidamento sono eliminati, salvo eventuali proventi e oneri d'importo irrilevante. I bilanci delle stesse sono stati opportunamente riclassificati e ove necessario rettificati per uniformarli ai principi contabili adottati dalla Banca.

Non sono oggetto di consolidamento le società non partecipate per le quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto poiché il pegno ha lo scopo di tutelare i crediti concessi e non di influire sulle politiche gestionali per usufruire dei benefici economici derivanti.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se la Banca perde il controllo di una società, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipazioni su cui la Banca Popolare di Sondrio esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta direttamente o indirettamente è superiore al 20%, oppure, pur nel caso di una interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • 1) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • 2) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • 3) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • 4) l'interscambio di personale dirigente;
  • 5) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo.

Nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, si rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Banca Popolare di Sondrio e le sue controllate e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment). Ad ogni data di bilancio viene valutato se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, si calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della partecipazione in una società collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, si valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value

della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. Le percentuali di possesso in società collegate sono specificate nella tabella seguente:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecipazione %
Alba Leasing S.p.a. Milano 357.953 19,264
Arca Vita S.p.a. Verona 208.279 14,837
Arca Holding S.p.a. Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria S.p.a. Milano 5.940 24,000
Polis SGR S.p.a. Milano 5.200 19,600
Liquid Factory S.b.r.l. Sondrio 88 9,057
Bormio Golf S.p.a. Bormio 317 25,237
Lago di Como GAL S.c.r.l. Canzo 22 14,606
Acquedotto dello Stelvio S.r.l. (1) Bormio 21 27,000
Sifas S.p.a. (1) Bolzano 1.209 21,614
NPLight S.p.a. Ravenna 300 40,000

(1) partecipata da Pirovano Stelvio S.p.a.

A seguito dell'operazione di cartolarizzazione su un portafoglio di crediti deteriorati perfezionata a giugno 2025 è stata altresì costituita la società NPLight S.p.A., che agirà con il ruolo di special servicer, la cui maggioranza è detenuta da FBS S.p.A. ed è partecipata anche da Banca Popolare di Sondrio (40%) e Clessidra Capital Credit SGR S.p.A.

Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati

Sulla base delle previsioni dell'IFRS 10, le Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l., Pop Npls 2020 S.r.l., Pop Npls 2021 S.r.l., Pop Npls 2022 S.r.l., Pop Npls 2023 S.r.l., Pop Npls 2024 S.r.l. e Platinum SPV S.r.l. appositamente costituite ai sensi della Legge 130/1999, non rientrano nel perimetro di consolidamento della Banca Popolare di Sondrio.

Al riguardo si rinvia all'apposito paragrafo della nota integrativa del bilancio al 31 dicembre 2024.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative

Al 30 giugno 2025, non sono presenti società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi ritenute significative.

Restrizioni significative

Nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento non sono presenti restrizioni significative di cui al paragrafo 13 dell'IFRS 12.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro

La valorizzazione in euro del bilancio della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre costi e ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta in data 5 agosto 2025, non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati patrimoniali ed economici.

Con riferimento all'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria promossa da BPER BANCA S.P.A.

sulla totalità delle azioni di Banca Popolare di Sondrio S.p.A. si segnala che BPER BANCA S.P.A., ad esito del periodo di riapertura dei termini, ha raggiunto l'80,69% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

Altri aspetti

Nuovi principi contabili internazionali omologati e applicati nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente dall'esercizio 2025:

  • Regolamento (UE) 2024/2862 del 12 novembre 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 21. Le modifiche specificano quando una valuta è scambiabile con un'altra valuta e, se non lo è, in che modo l'impresa determina il tasso di cambio da applicare, e le informazioni integrative che l'impresa deve fornire quando una valuta non è scambiabile. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti.

Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 30 giugno 2025.

  • Regolamento (UE) 2025/1047 del 27 maggio 2025 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda IFRS 9 e IFRS 7. Le modifiche precisano la classificazione delle attività finanziarie con caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) e caratteristiche analoghe come pure il regolamento delle passività mediante sistemi di pagamento elettronici. Impongono altresì obblighi di informativa volti ad accrescere la trasparenza nei confronti degli investitori in relazione agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale valutati al fair value (valore equo) rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo e in strumenti finanziari con caratteristiche contingenti, come le caratteristiche connesse a obiettivi ESG. Tali modifiche dovrebbero promuovere i prestiti con caratteristiche ESG, creando la possibilità, a seconda del modello di business, di valutarli al costo ammortizzato o al fair value (valore equo) rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a condizione che soddisfino il criterio SPPI («esclusivamente pagamenti di capitale e interessi»). In tal modo l'informativa finanziaria dovrebbe sostenere le misure di transizione economica che promuovono il Green Deal europeo. Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.

È consentita l'applicazione anticipata.

  • Regolamento (UE) 2025/1266 della commissione del 30 giugno 2025 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda IFRS 9 e IFRS 7. Il 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato talune modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7 intese ad aiutare le imprese a comunicare meglio gli effetti finanziari dei contratti collegati all'energia elettrica dipendente dalla natura, spesso strutturati come accordi di compravendita di energia elettrica. Le modifiche riguardano le modalità con cui si applicherebbero le esigenze di «uso proprio», consentono la contabilizzazione delle operazioni di copertura se tali contratti sono utilizzati come strumenti di copertura e aggiungono obblighi di informativa volti a consentire agli investitori di comprendere gli effetti di tali contratti sul risultato economico e sui flussi finanziari futuri dell'impresa.

Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata.

  • Regolamento (UE) 2025/1331 della commissione del 9 luglio 2025 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda gli IFRS 1, 7, 9 e 10 e lo IAS 7. Le modifiche hanno introdotto miglioramenti di lieve entità che mirano a razionalizzare e precisare i principi esistenti. Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.

Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione.

  • Ad aprile 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la rendicontazione delle performance finanziarie. IFRS 18 entrerà in vigore il 1° gennaio 2027 ma è consentita un'applicazione anticipata. In considerazione del contenuto della modifica e stante l'obbligo di applicare gli schemi previsti dalla Banca d'Italia l'applicazione sarà soggetta ad eventuali aggiornamenti della Circolare n. 262/05 della Banca d'Italia.
  • A maggio 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio consente alle controllate idonee, di utilizzare i principi contabili IFRS con un'informativa ridotta. Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027.
  • IFRS 14 Regulatory deferral accounts. L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Il processo di omologazione è sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". Non essendo la Banca un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • Modifiche allo IAS 28 e IFRS 10. Tali modifiche sono a volte a risolvere l'incoerenza tra i requisiti dell'IFRS 10 Bilancio consolidato e dello IAS 28 Investimenti in società collegate e joint venture (2011), nel trattare la perdita di controllo di una controllata che viene conferita ad una collegata o joint venture. Il processo di omologazione è sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method.

Modifica del criterio di valutazione degli immobili ad uso strumentale (IAS 16)

Nel corso del mese di giugno 2025 la Banca Popolare di Sondrio e le sue controllate hanno deliberato di modificare il criterio contabile di valutazione del patrimonio immobiliare classificato come ad uso strumentale come disciplinato dal principio contabile IAS 16. La citata modifica ha comportato il passaggio dal modello del costo al modello della rideterminazione del valore (c.d. Revaluation Model).

Il patrimonio immobiliare è rappresentato dagli immobili ad uso funzionale, ossia dagli immobili destinati all'esercizio dell'attività di impresa. Esso è costituito da alcuni edifici di pregio ubicati nei centri delle principali città italiane, nonché da un numero significativo di edifici adibiti all'attività tradizionale di filiale.

Nel caso di passaggio volontario dal modello del costo al Revaluation Model, l'applicazione del nuovo criterio di misurazione avviene, in base ai principi dello IAS 16 e alle regole generali dello IAS 8, con effetto prospettico. In particolare, come chiarito nelle Disposizioni Transitorie (IAS 16, par. 80 e in linea con quanto previsto dallo IAS 8), le regole relative alla misurazione iniziale e alla determinazione del fair value non comportano riesposizioni retroattive dei saldi pregressi, ma producono effetto a partire dalla data di adozione del nuovo criterio contabile. Di conseguenza, la base di costo rivalutata sostituisce il valore contabile preesistente solo per il futuro, mentre i dati comparativi non sono oggetto di restatement.

Alla data di transizione, 30 giugno 2025, per ciascun immobile funzionale è stato effettuato un confronto tra il fair value determinato tramite perizia e il valore contabile netto precedentemente iscritto secondo il criterio del costo.

Le differenze rilevate vengono contabilizzate nel seguente modo: qualora il fair value risultasse inferiore al valore contabile, la perdita è stata imputata al conto economico nella voce "Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali"; in caso contrario, ossia se il fair value superava il valore contabile precedente, la differenza positiva è stata imputata al patrimonio netto nella voce "Riserve da valutazione" (al netto di impairment precedenti).

Si conferma inoltre che, in sede di First Time Adoption, per quanto riguarda il trattamento

dell'ammortamento cumulato esistente alla data della rideterminazione del valore dell'attività, è stato adottato il cd. Elimination Approach in quanto tale metodo consente una gestione contabile lineare, garantisce la trasparenza dell'effetto patrimoniale della rivalutazione ed evita complicazioni derivanti da riproporzionamenti fra costo lordo e ammortamento accumulato, allineando direttamente il valore contabile netto al nuovo fair value determinato.

Impatti contabili correlati ai nuovi criteri contabili di valutazione degli immobili ad uso strumentale

Alla data del 30 giugno 2025, il valore di mercato del patrimonio immobiliare, misurato sulla base della perizia predisposta da un perito esterno indipendente, ammonta a 487 milioni (di cui 182 milioni di terreni). L'applicazione dei nuovi criteri di valutazione ha comportato un impatto sul patrimonio netto complessivamente positivo per 149,88 milioni al netto degli effetti fiscali (215,62 milioni, al lordo degli effetti fiscali).

La tabella di seguito riportata evidenzia i suddetti impatti ripartiti per tipologia di attività (immobili strumentali e terreni) e per voce di bilancio.

Impatti al lordo dell'impatto fiscale Impatti al netto dell'impatto fiscale
Dati in milioni di euro Conto
economico
Riserve Totale Conto
economico
Riserve Totale
IAS 16 – Immobili ad uso strumentale (11,27) 142,97 131,70 (7,54) 97,43 89,88
IAS 16 - Terreni (5,55) 89,47 83,92 (3,74) 63,74 60,00
Totale Patrimonio Immobiliare – IAS 16 (16,82) 232,44 215,62 (11,28) 161,17 149,88
Dati in milioni di euro Conto economico Stato Patrimoniale
Impatti rappresentanti nelle seguenti voci di conto economico e stato patrimoniale
Voce "260. Risultato netto della variazione al fair value delle
attività materiali e immateriali"
(16,82)
Voce "300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" 5,54
Voce "90. Attività materiali" 215,62
Voce "110. Attività fiscali" 5,54
Voce "60. Passività fiscali" 71,27
Voce "120. Riserve da valutazione" 161,17

Come in precedenza illustrato, il cambiamento del criterio di valutazione, che risulta essere prospettico, non ha comportato alcun impatto sulle quote di ammortamento del primo semestre 2025, che ammontano a 4,36 milioni.

Da ultimo si deve precisare che il passaggio ai nuovi criteri di valutazione degli immobili, differenziati in funzione del loro uso, è stato preceduto da una puntuale ricognizione del patrimonio immobiliare sulla base dell'effettiva destinazione come previsto da principio. In maggior dettaglio, in presenza di immobili destinati sia all'uso strumentale e sia a scopo di investimento, si è proceduto ad applicare la nuova metodologia solo per la parte di immobili destinati solo all'uso strumentale.

Cartolarizzazione Platinum 2025

Nel corso del mese di Giugno 2025, la Banca Popolare di Sondrio ha perfezionato la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo contabile complessivo pari a 197,6 milioni di euro al 30 giugno 2024. Si evidenzia che, dal 31 dicembre 2024, le esposizioni in oggetto erano state riclassificate fra le attività in via di dismissione.

L'operazione è stata strutturata mediante un veicolo di cartolarizzazione di nuova costituzione denominato Platinum SPV S.r.l., e ha previsto l'emissione di titoli suddivisi in tranche senior, mezzanine e junior. Clessidra Capital Credit SGR S.p.A. partecipa all'operazione tramite il fondo Clessidra Credit Recovery Fund, come principale investitore finanziario, mentre FBS S.p.A. interviene sia in qualità di investitore junior che come sub-servicer. La Banca ha reinvestito nell'operazione sottoscrivendo l'intera

tranche senior e parte delle note mezzanine e junior.

Nella tabella seguente sono riportate le posizioni verso la cartolarizzazione detenute dalla Banca Popolare di Sondrio alla data di riferimento del bilancio.

Seniority Scadenza Ammontare Nominale
Senior Ottobre 2032 68.958.000
Mezzanine Ottobre 2032 8.866.000
Junior Ottobre 2032 1.972.000
Totale 79.796.000

La totalità dei titoli senior è classificata nel portafoglio delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato» par un valore al netto delle perdite attese rilevate in base in base al modello di impairment IFRS9, di converso le quote di proprietà dei titoli mezzanine e junior sono state iscritte come «Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico».

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:

  • ˗ la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • ˗ l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • ˗ la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • ˗ la quantificazione del fair value degli immobili;
  • ˗ la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • ˗ le stime di recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La Banca Popolare di Sondrio e le altre società controllate hanno definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.

Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio consolidato delle presenti note illustrative consolidate.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 30 giugno 2025.

Revisione legale dei conti

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.

Note illustrative consolidate

Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.

Classificazione delle attività finanziarie

La classificazione delle attività finanziarie è guidata dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test») e dal modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Modelli di business

Held to Collect (HTC)

L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti, se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo.

La Banca Popolare di Sondrio e le sue controllate hanno associato al modello di business HTC:

  • ˗ la quasi totalità del portafoglio dei crediti verso clientela e banche in quanto la Banca svolge principalmente attività di banca tradizionale e detiene un portafoglio impieghi originati al fine di finanziare famiglie, privati e aziende;
  • ˗ i titoli di debito che possono essere assoggettati alle logiche gestionali di questo business model.

Held to Collect & Sell (HTC&S)

L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. Il modello di business HTC&S è utilizzato per i titoli.

Others (FVTPL)

Questo modello di business è adottato quando la Banca assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine del realizzo oppure il Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). Al modello Others sono stati associati:

  • gli strumenti finanziari detenuti con finalità di negoziazione (modello di business Trading).
  • gli strumenti finanziari detenuti con gestione su base Fair value.

Per l'area titoli è prevista un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio rispetto al modello di business HTC e HTC&S associato

SPPI Test - Solely Payment Principal Interest Test

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione

che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).

Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). Il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination).

Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di:

  • Prodotti standard (es. conti correnti o mutui); il test avviene a livello di prodotto. Al momento dell'erogazione del singolo finanziamento viene considerato l'esito del Test SPPI a livello di prodotto, aggiornato con la verifica della remunerazione del rischio di credito e del superamento del Benchmark Test, quando questo è necessario.
  • Contratti non standard; sono testati singolarmente per ciascun rapporto. Si specifica che tale categoria comprende altresì i prodotti aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono direttamente correlati alle variazioni dei rischi e dei costi dei cd. basic lending arramgements (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito), come ad esempio i Sustainability-Linked Loans (SLL) che prevedono l'aggiustamento dello spread contrattuale in funzione del raggiungimento di determinati Sustainability Performance Target (SPTs).

Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente. Sono qui compresi titoli aventi «contingent features» connessi a KPI ESG che non sono correlati direttamente alle variazioni dei rischi e dei costi base di concessione del credito (come il valore temporale del denaro o il rischio di credito); ad esempio Sustainabilty-Linked Bonds (SLBs) che prevedono che il tasso di interesse venga aggiustato in funzione del raggiungimento o meno di determinati Sustainable Performance Targets (SPTs) entro una data predeterminata prevista contrattualmente.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di classificazione

In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione avviene sull'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.

Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento non è applica la fair value option.

Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di OICR e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con tale business model.

Note illustrative consolidate

Criteri di iscrizione

Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, attualizzazione di flussi di cassa, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.

Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).

Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:

  • ˗ Discounted Cash Flow Model (DCF)
  • ˗ Modello per i Prestiti ipotecari vitalizi (PIV)
  • ˗ Modello per gli ABS

Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:

  • per i titoli di debito e i finanziamenti che siano gestiti attraverso un modello di business HTC&S e superino il Test SPPI;
  • per i titoli di capitale che sia esercitata l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per l'acquisto.

Relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna entità oggetto di consolidamento, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.

Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera la Banca. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono assoggettati a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito calcolate sulla base di un framework metodologico analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

Le variazioni di valore dei titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.

Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito». Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione».

Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 150).

I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:

  • a) i crediti verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.), diversi da quelli «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide». Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, distribuzione di prodotti finanziari) e i crediti verso Banche Centrali (ad esempio, riserva obbligatoria), diversi dai conti correnti e depositi «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide»;
  • b) i crediti verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, ecc.). Sono inclusi anche i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti, i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, attività di servicing).

Sono inoltre incluse:

  • le anticipazioni a fronte di cessione di crediti pro–solvendo ovvero in regime di pro–soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici e i crediti acquistati dalla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici in capo al cessionario;
  • le operazioni di leasing finanziario aventi ad oggetto i beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione nel caso di contratti «con trasferimento dei rischi», cioè nel caso in cui i rischi sono trasferiti sul locatario anteriormente alla presa in consegna del bene e alla decorrenza dei canoni di locazione;
  • i prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego previste e disciplinate da apposite leggi («crediti con fondi di terzi in amministrazione»), sempre che sui prestiti e sui fondi maturino interessi, rispettivamente, a favore e a carico dell'ente prestatore;
  • gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine (s.b.f.) o al dopo incasso e dei quali le banche stesse curano il servizio di incasso per conto dei soggetti cedenti (registrati solo al momento del regolamento di tali valori).

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.

Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.

Eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, sono limitati a rare circostanze e definiti dal Consiglio di amministrazione di ciascuna entità oggetto di consolidamento che stabilisce quindi l'eventuale riclassificazione.

Criteri di valutazione

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.

Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:

  • Stadio 1: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali non si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa a 12 mesi;
  • Stadio 2: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale. Le rettifiche/riprese di valore sono determinate collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento;
  • Stadio 3: sono ricomprese le posizioni deteriorate (posizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili, sofferenze). Le rettifiche/riprese di valore sono determinate analiticamente o collettivamente sulla base della perdita attesa sulla vita residua dello strumento.

La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD

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lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro–economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti il principio contabile.

Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stadi. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance, classificate a stadio 2, si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione a stadio 1.

Con riferimento ai rapporti in bonis (Stadio 1 e 2), la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).

La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea. Le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Nello specifico:

  • Le sofferenze sono date dalle esposizioni in essere nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate. Si prescinde, pertanto dall'esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni.
  • Le inadempienze probabili sono definite come le esposizioni, diverse dalle sofferenze, per le quali si giudica improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni.
  • Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono invece definite come le esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.

Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica.

La perdita di valore sulle singole attività valutate al costo ammortizzato si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

  • valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite previste calcolate tenendo conto sia della capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore delle eventuali garanzie reali o personali che assistono il credito;
  • del tempo atteso di recupero, stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero;
  • tasso interno di rendimento.

Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico statistica;

– tassi di attualizzazione originari o effettivi contrattuali in essere al momento della classificazione della posizione a sofferenza.

Per la valutazione delle inadempienze probabili sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • previsioni di recupero effettuate dagli uffici addetti;
  • tempi attesi di recupero stimati su base storico–statistica;
  • tassi di attualizzazione originari rappresentati dai tassi effettivi contrattuali in vigore al momento della classificazione della posizione a inadempienza probabile o, con specifico riferimento ai crediti oggetto di piano di ristrutturazione, in vigore antecedentemente la stipula dell'accordo con il debitore.

La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori–soglia» pro–tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi snelli, prevalentemente di carattere automatico, utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di mirate analisi quantitative.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente. Le rettifiche di valore sono determinate sulla base delle evidenze storiche di perdita rilevate su operazioni con tale tipologia di anomalia.

Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate determinate condizioni.

Le diverse strategie di recupero sono incorporate considerando le diverse probabilità di accadimento.

La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal risultato della seguente formula:

Perdita attesa Perdita attesa Scenario Cessione/accordo transattivo* Perdita attesa Scenario Gestione
Singola Posizione =
+
Probabilità di accadimento della Cessione/accordo
transattivo
Interna* Probabilità di accadimento della
Gestione Interna

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati». Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».

Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:

˗ Write-off di attività finanziarie: quando l'Entità non ha ragionevoli aspettative di recuperare i flussi

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finanziari contrattuali sull'attività finanziaria, integralmente o parte di essi, deve ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività finanziaria. Tale svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale dell'attività.

˗ Modifica dei flussi finanziari contrattuali: quando interviene una modifica sui flussi finanziari contrattuali, l'Entità deve valutare se l'attività originaria debba continuare ad esser rilevata in bilancio o se lo strumento originario debba esser cancellato e rilevato un nuovo strumento finanziario. Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria è sostanziale, l'Entità procede con l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria esistente e la successiva rilevazione dell'attività finanziaria modificata: l'attività modificata è considerata una «nuova» attività finanziaria ai fini del presente Principio (IFRS 9 B5.5.25). Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria non è sostanziale, l'Entità ridetermina se c'è stato un significativo incremento del rischio di credito e/o se l'attività finanziaria deve essere riclassificata nello stage 3. Al momento della modifica che non comporta la cancellazione, si rettifica il valore contabile al valore attuale dei flussi di cassa modificati al tasso d'interesse effettivo originale rilevando la differenza in contropartita di conto economico.

3.1 Impegni e garanzie rilasciate

Criteri di classificazione

Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.

Criteri di iscrizione e valutazione

I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».

4. Operazioni di copertura

Criteri di classificazione e iscrizione

I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nelle corrispondenti voci di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, si è ritenuto opportuno continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.

Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.

Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:

– coperture del fair value, per coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile a un particolare rischio; vi rientrano anche le coperture generiche di fair value («macro hedge») aventi l'obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività

finanziarie;

– coperture dei flussi di cassa, per coprire l'esposizione a variazioni di flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.

Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione. Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».

Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.

Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le relazioni di copertura del fair value sono valutate secondo i seguenti principi:

  • gli strumenti di copertura sono valutati al fair value; il fair value degli strumenti quotati in mercati attivi (efficienti) è dato dalle quotazioni di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati in mercati attivi corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi, determinato tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti oggetto di valutazione. Le conseguenti plusvalenze e minusvalenze vengono iscritte a conto economico alla voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura»;
  • le posizioni coperte sono valutate includendo le variazioni di valore attribuibili alla variazione del rischio coperto. Tali variazioni di valore sono rilevate a conto economico sempre nella voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» in contropartita al cambiamento di valore contabile dell'elemento coperto.

Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.

Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.

Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:

– gli strumenti derivati sono valutati al fair value. Le conseguenti plusvalenze o minusvalenze per la parte efficace della copertura vengono contabilizzate all'apposita riserva di patrimonio netto «Riserve da valutazione», al netto del relativo effetto fiscale differito, mentre sono rilevate a conto economico solo quando si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare o se la copertura risulta inefficace;

  • la posizione coperta rimane assoggettata agli specifici criteri di valutazione previsti per la categoria di appartenenza;
  • gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri previsti, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

Criteri di cancellazione

Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

5. Partecipazioni

Criteri di classificazione

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo congiunto o collegamento.

Criteri di iscrizione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di valutazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di rilevazione e valutazione delle componenti reddituali

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di cancellazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

6. Attività materiali

Criteri di classificazione

La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).

Sono compresi gli immobili strumentali detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento di rivendita.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e

direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione di patrimonio netto.

Con riferimento al leasing, l'IFRS 16 stabilisce che alla data iniziale i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use che prevede l'esistenza, per il locatario, di un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo il locatario rileva:

  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • la passività finanziaria per il leasing;
    • i pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • costi diretti iniziali;
    • eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario. Qualora un contratto di leasing contenga «componenti non leasing» (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente «componenti leasing» e «componenti non leasing» e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa;
  • periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certa.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, gli immobili ad uso funzionale sono valutati secondo il modello della rideterminazione del valore, che consiste nel determinare periodicamente il fair value di un immobile ed iscrivere come attività tale valore al netto del relativo fondo ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulatisi a partire dall'ultima data in cui è stato determinato il fair value. La rideterminazione del fair value deve essere eseguita ad intervalli regolari, per far sì che non vi sia mai una differenza significativa tra il fair value di un bene alla chiusura del bilancio ed il suo valore contabile alla stessa data; quest'ultimo, a sua volta, è frutto di una precedente valutazione al fair value, al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni accumulatisi.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

Gli ammortamenti dovranno essere basati sui nuovi valori di bilancio delle attività e, ove applicabile, sulla nuova vita utile rideterminata. Con il metodo della rideterminazione del valore occorre procedere alla valutazione dell'opportunità di rideterminazione della vita utile attesa delle attività materiali ad uso funzionale. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra-cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata.

Le restanti attività materiali ad uso funzionale sono invece valutate con il metodo del costo, al netto di eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le attività materiali "rimanenza" a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.

Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, viene adottato il metodo di valutazione del fair value, in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento. Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:

  • valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 «Riduzioni di valore delle attività», rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici vengono allocati a conto economico alla voce "rettifiche di valore nette su attività materiali". Gli incrementi di valore vengono registrati in una apposita riserva di patrimonio netto; se in precedenza risultano iscritte delle riduzioni di valore a conto economico, è necessario procedere prioritariamente al reversal fino a concorrenza di tale importo. Le variazioni negative di valore sono iscritte a conto economico nella voce "Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali"; qualora in precedenza si siano registrati degli incrementi di valore si procederà alla riduzione della riserva costituita nei limiti di capienza della stessa.

Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Informativa sul fair value».

Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.

7. Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali rilevate nel caso di aggregazioni aziendali nell'ambito del processo di allocazione del costo dell'acquisizione.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione aziendale secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore recuperabile, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o «Rettifiche di valore dell'avviamento». Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.

8. Attività non correnti in via di dismissione

Le attività non correnti e i gruppi in dismissione sono classificati come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. La classificazione in tale voce avviene unicamente quando la cessione è ritenuta molto

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

probabile, il cui completamento è previsto entro un anno dalla data della classificazione, e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione, eccetto che nel caso di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).

9. Fiscalità corrente e differita

Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio da recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.

Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Banca e dalle altre società consolidate data la complessità della normativa fiscale.

In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le passività fiscali differite derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • le attività per imposte anticipate collegate alle differenze temporanee deducibili derivano dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti.

Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione.

Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità

redditi imponibili positivi in capo alla Banca Popolare di Sondrio e alle sue controllate o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Eventuali attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva e al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

10. Fondi per rischi e oneri

Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:

  • nella sottovoce «impegni e garanzie rilasciate» vanno indicati i fondi per rischio di credito a fronte di impegni a erogare fondi e di garanzie finanziarie rilasciate che sono soggetti alle regole di determinazione delle perdite di valore per rischio di credito previste dall'IFRS 9 e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti a tali regole.
  • nella sottovoce «Fondi di quiescenza e obbligazioni simili» sono iscritti i fondi di previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita classificati come fondi interni ai sensi della vigente legislazione previdenziale e i restanti fondi di previdenza complementare «fondi esterni», solo se è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Tale voce ricomprende:
    • Fondo di quiescenza della Banca Popolare di Sondrio, classificato come fondo di previdenza «interno» che rientra nella categoria dei fondi a prestazioni definite. L'onere di una eventuale insufficienza delle attività del fondo rispetto alle relative obbligazioni è a carico della banca.
    • Passività attuariale in capo a BPS (Suisse) SA derivante dagli oneri per la previdenza integrativa per i dipendenti della stessa.
  • la sottovoce «Altri fondi per rischi e oneri» comprende, oltre al fondo «premio di fedeltà», che rappresenta l'onere derivante dalla corresponsione del premio ai dipendenti che raggiungono l'anzianità di servizio di 30 anni, i fondi accantonati a fronte di passività di ammontare o scadenza incerti, tra cui le controversie legali, che sono rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
    • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
    • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
    • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.

Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti

Note illustrative consolidate

di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio alla data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato non è calcolato nel caso di operazioni di breve termine laddove l'effetto del calcolo è ritenuto immateriale.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.

I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».

Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».

Gli interessi passivi relativi alla passività finanziaria in relazione al contratto di leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.

12. Passività finanziarie di negoziazione

La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.

13. Passività finanziarie designate al fair value

La voce ricomprende le passività finanziarie valutate al fair value, così definite al momento della rilevazione iniziale e nel caso in cui sussistano i presupposti previsti dall'IFRS 9. In particolare, si fa riferimento a passività la cui designazione al fair value con impatto a conto economico elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa (talvolta definita come "asimmetria contabile"). Attualmente non sono classificate passività finanziarie come designate al fair value.

14. Operazioni in valuta

Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.

Criteri di iscrizione

Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.

15. Trattamento di fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».

Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, per le società con sede in Italia e con un organico superiore a 50 unità, le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.

Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita pertanto i contributi da versare a un piano a contribuzione definita vengono rilevati per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo

INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.

Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

16. Altre informazioni

Pagamenti basati su azioni – Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Attualmente è in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo.

In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "190. a) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "150. Riserve").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».

Riconoscimento dei costi

I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.

Ricavi e costi relativi a strumenti finanziari

Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis in base al tasso di interesse contrattuale o a quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Le voci interessi attivi e interessi passivi comprendono anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a:
    • contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • contratti derivati classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value, secondo quanto previsto dall'IFRS 9;
    • contratti derivati connessi gestionalmente con attività e passività finanziarie classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con «altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value» e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze;
  • gli interessi di mora sulle sofferenze sono contabilizzati a conto economico nel momento dell'effettivo incasso;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui gli stessi servizi sono stati prestati, ad eccezione delle commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo;
  • i dividendi sono rilevati a Conto Economico nel momento del pagamento;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico, o a patrimonio netto nel caso di strumenti di capitale per i quali si è optato per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi.

Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio».

I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). La Banca Popolare di Sondrio, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.

Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:

  • la possibilità di utilizzo in compensazione di imposte e contributi con le limitazioni previste dalla normativa;
  • la cedibilità a terzi acquirenti;
  • la non rimborsabilità da parte dell'Erario in caso di mancato utilizzo nelle tempistiche previste.

La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.

Come rappresentato dal citato documento, i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie. La classificazione più appropriata è quindi quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.

Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.

La Banca in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e della nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS e quello del Trading.

Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Il business model Trading prevede invece che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita il conto economico. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss. Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti da eventuali frodi perpetrate ai danni della banca e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta, si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 – Accantonamenti, attività e passività potenziali, per quanto riguarda la misurazione e rilevazione dei rischi in oggetto. Sono stati quindi effettuati specifici accantonamenti nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

Trattamento contabile degli strumenti finanziari con clausole ESG

Con riferimento al 30 giugno 2025, si rileva la presenza nel portafoglio di:

  • sottoscrizione di titoli di debito emessi da primarie aziende nazionali operanti principalmente nel settore energetico nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Bonds - SLBs);
  • sottoscrizione di contratti di finanziamento (sia bilaterali che in pool) a imprese di rilevanza nazionale nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up o step down legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG (Sustainabilty-Linked Loans - SLLs);

– altri finanziamenti della campagna NEXT dalla banca, strumenti che si connotano per la caratteristica di essere collegati al sostegno di progetti di sostenibilità ma che non contengono clausole specifiche che generano tematiche ai fini della classificazione contabile IFRS 9.

Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data. Da un punto di vista contabile, durante l'esercizio oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, la banca ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. basic lending arrangement secondo i requisiti previsti dal Principio IFRS 9 e suoi emendamenti (Test SPPI con esito «superato»). Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potrebbero superare il test nel caso in cui sia stato verificato, mediante test quali/quantitativi, che i flussi finanziari contrattuali non sarebbero significativamente diversi dai flussi finanziari contrattuali relativi a uno strumento finanziario con condizioni contrattuali identiche, ma senza tale caratteristica contingente. È stata inoltre valutata la natura di qualsiasi evento contingente che modificherebbe la tempistica o l'ammontare dei flussi finanziari contrattuali, senza tenere conto della probabilità che l'evento si verifichi.

Per quanto riguarda i finanziamenti, la natura dell'evento contingente è associata al raggiungimento dei seguenti obiettivi ESG:

  • Riduzione emissioni, riduzione consumi energetici, livello di perdite idriche, miglioramento della percentuale di rifiuti destinata a riciclo/compostaggio/recupero, utilizzo di materiali riciclati;
  • Quote rosa, programmi di formazione per i dipendenti, livello di soddisfazione dei clienti, sicurezza sul lavoro;
  • Governance, redazione piano ESG, miglioramento rating di sostenibilità.

Per quanto riguarda i titoli di debito, le clausole di step-up contrattuali sono correlate principalmente alla riduzione delle emissioni e alla capacità installata di fonti di energia rinnovabile.

Le clausole contrattuali in funzione delle quali possono cambiare i flussi di cassa vengono inserite nel contratto dello strumento come incentivo al raggiungimento degli obiettivi ESG contrattualmente specificati e non come remunerazione per rischi e costi diversi da quelli di «basic lending arrangement». Pertanto, la natura dell'evento contingente non è riconducibile a un cambiamento nei costi e rischi tipici di un «basic lending arrangement».

Azioni proprie

Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.

Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».

Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle

Note illustrative consolidate

predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».

Aggregazioni aziendali

Un'aggregazione aziendale è un'operazione o altro evento in cui un acquirente acquisisce il controllo di un'attività aziendale costituita da fattori di produzione e processi applicati a tali fattori in grado di creare produzione. Sono da considerarsi aggregazioni aziendali, pertanto, le acquisizioni di partecipazioni in controllate, le operazioni di fusione, le acquisizioni di rami d'azienda.

Le aggregazioni di imprese che rientrano nel relativo campo di applicazione dell'IFRS 3 sono rilevate applicando il metodo dell'acquisizione. Per ogni aggregazione aziendale, una delle entità partecipanti all'aggregazione deve essere identificata come acquirente individuato nel soggetto che detiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività aziendali.

La data di acquisizione è la data in cui l'acquirente ottiene il controllo sull'acquisito e costituisce la data a decorrere dalla quale l'acquisita viene consolidata nel bilancio della società acquirente. Nel caso in cui un'operazione di aggregazione viene realizzata in un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con la data di acquisizione. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale deve essere valutato al fair value calcolato come la somma dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente.

Il corrispettivo che l'acquirente trasferisce in cambio dell'acquisita comprende qualsiasi attività o passività risultante da un accordo sul corrispettivo potenziale. I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale e sono contabilizzati conto economico ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dai principi contabili che definiscono le modalità di contabilizzazione degli strumenti finanziari.

Il metodo dell'acquisizione prevede che le attività identificabili acquisite, comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita, e le passività identificabili assunte, debbano essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. L'identificazione del fair value delle attività, passività e passività potenziali dell'impresa acquisita deve essere perfezionata entro un anno dalla data di acquisizione. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare a conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'acquirente, alla data di acquisizione, deve rilevare l'avviamento valutandolo come l'eccedenza della somma del corrispettivo trasferito, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita e, in una aggregazione aziendale realizzata in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente, sul valore netto degli importi, determinati alla data di acquisizione, delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte identificabili valutate sulla base di quanto sopra esposto. Qualora si rilevi una differenza negativa, la stessa viene imputata a conto economico.

Si specifica che, per ogni aggregazione aziendale, eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value, con conseguente incremento del corrispettivo trasferito, o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili della società acquisita.

Successivamente all'acquisizione del controllo di una società, la contabilizzazione di ulteriori quote partecipative è effettuata rilevando a patrimonio netto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore

contabile delle quote di minoranza acquisite. Allo stesso modo, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite a conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo.

Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate fra soggetti sottoposti a controllo comune non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3. In assenza di specifiche indicazioni in altri principi contabili internazionali IAS/IFRS, lo IAS 8 prevede che l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica delle operazioni. Tali tipologie di aggregazioni, normalmente realizzate all'interno di progetti di riorganizzazione aziendale, vengono contabilizzate preservando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente.

Strumenti finanziari (valutazioni di attività finanziarie, partecipazioni e modelli valutativi per la rilevazione del fair value per strumenti non quotati in mercati attivi)

Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di modelli di valutazione e/o parametri a non osservabili sul mercato. Tali valutazioni vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Illustrativa, «Informativa sul fair value».

Per quanto concerne gli investimenti partecipativi consolidati con il metodo del patrimonio netto, la Banca Popolare di Sondrio non ha identificato segnali di deterioramento del valore. Si evidenzia che l'eventuale indisponibilità, dei progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.

Attività per imposte anticipate e valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti

Tra le attività patrimoniali significative sono presenti attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo.

Tenuto conto delle aggiornate previsioni economiche per gli anni 2027-2030, elaborate esclusivamente al fine della completa verifica di iscrivibilità delle DTA dell'esercizio 2024, si possono considerare confermate, anche nel semestre in rassegna, le conclusioni del probability test svolto il 31 dicembre 2024 dal quale non emergeva alcuna criticità in merito alla recuperabilità delle Attività per imposte anticipate.

La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella sezione "Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato" delle presenti note illustrative per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio consolidato (ai sensi di quanto previsto dallo IAS 1 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010)

Come indicato precedentemente l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione semestrale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili la Banca Popolare di Sondrio e le società consolidate prendono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.

Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico, macroeconomico e dell'incertezza delle politiche sui dazi in seguito agli annunci da parte del governo statunitense.

In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche sono stati mantenuti i presidi già avviati nei precedenti trimestri.

ECL – Perdite attese su crediti

Con riferimento al framework metodologico utilizzato per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del primo semestre 2025 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.

Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di giugno 2025, una pluralità di scenari macroeconomici:

  • uno scenario baseline, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2025);
  • uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2025);
  • uno scenario di natura estremale, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2025);

In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 70%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 5%.

Con riferimento all'approccio metodologico per la determinazione delle perdite attese su crediti, si rappresentano di seguito le dinamiche evolutive delle principali metriche dei modelli IFRS9 utilizzati per le rettifiche di valore collettive del portafoglio crediti al 30 giugno 2025, che risultano principalmente imputabili:

  • alle usuali variazioni che hanno interessato la tassonomia del portafoglio ed il profilo di rischio delle controparti;
  • alle periodiche attività di aggiornamento delle parametrizzazioni di calcolo volte a recepire in modo esplicito gli aspetti di natura prospettica (Forward-Looking Information) e scenario-dependent, con particolare riferimento agli ultimi macro-scenari previsivi disponibili al momento delle elaborazioni

(rapporto di previsione del primo trimestre 2025);

  • all'usuale aggiornamento dei layer modellistico-metodologici che concorrono al computo finale delle svalutazioni collettive, con particolare riferimento alla componente geo-settoriale, a quella ESG nonché quella legata al watchlist model;
  • alle evolutive introdotte nel framework utilizzato per la modellazione dei fattori di rischio emergenti (novel risks), con particolare riferimento all'introduzione di una nuova fattispecie legata agli effetti delle recenti evoluzioni del contesto macro-economico e geopolitico in ambito dazi e tariffe.

In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2025.

Note illustrative consolidate

Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso del primo semestre 2025, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model», ossia delle modalità con cui vengono gestiti gli strumenti finanziari. Non sono quindi intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model.

Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Di seguito viene fornita l'informativa sul fair value come richiesto dall'IFRS 13. Il richiamato principio definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.

L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore dello strumento.

Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.

Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:

  • Strumenti derivati con profilo simmetrico, che hanno come sottostante una transazione che avverrà in modo certo alla data (o a più date) di scadenza determinata e che prevedono azioni contemporanee e posizioni identiche (in termini di valore e di rischio) per entrambe le controparti. Fanno parte di questa categoria gli strumenti futures, forward e swap di tipo plain vanilla su tutte le tipologie di sottostanti negoziati. Tali strumenti si valutano tipicamente con il ricorso a un modello Discounted Cash Flow, che prevede lo sconto, a un tasso risk-free, dei flussi di cassa impliciti nel contratto.
  • Strumenti derivati con profilo asimmetrico, che hanno come sottostante una transazione che potrà avvenire (o non avvenire) a discrezione di una delle controparti. In particolare, esiste una controparte che acquista il diritto e che potrà discrezionalmente attivare la transazione sottostante alla data (o alle date) di scadenza determinata, mentre l'altra controparte, che vende il diritto, subirà la decisione dell'acquirente. Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.

Finanziamenti e crediti

La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF (Discounted Cash Flow), dove i flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.

Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.

Fondi OICR

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.

Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.

Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:

  • OICR chiusi al contrario degli OICR aperti, non consentono agli investitori di ottenere (in qualunque momento) l'immediato smobilizzo delle proprie quote. Pertanto, tale smobilizzo è possibile soltanto rivendendo le proprie quote a terzi, il che comporta tempi normalmente lunghi e costi di transazione elevati.
  • OICR il cui NAV non rappresenta il fair value del patrimonio sottostante alcune tipologie di OICR, sulla base della legislazione di riferimento, possono adottare criteri valutativi del NAV che non corrispondono ai criteri valutativi che verrebbero utilizzati per determinare il fair value degli investimenti sottostanti. A tale categoria appartengono, a esempio, i fondi che investono in private equity (i cui investimenti sono spesso valutati al minore tra costo e mercato), quelli che investono in private debt (normalmente valutati al costo salvo impairment) e i fondi di NPEs che valorizzano talvolta i crediti sottostanti attualizzando i recuperi attesi rispetto a tassi lontani da quelli di mercato. In tutte queste situazioni, può essere opportuno effettuare un aggiustamento rispetto al NAV per riallinearlo al potenziale fair value.
  • OICR con pubblicazione del NAV poco frequente alcune tipologie di OICR, specialmente gli OICR chiusi e con asset sottostanti illiquidi forniscono il calcolo del NAV con una frequenza limitata. Conseguentemente, il valore espresso dall'ultimo NAV disponibile potrebbe essere anche significativamente diverso (in quanto non aggiornato) rispetto al valore effettivo a prezzi correnti del patrimonio dell'OICR stesso. Anche in questo caso, potrebbe essere opportuno procedere ad aggiustamenti del NAV per determinare il fair value.

Partecipazioni e altri titoli di capitale

Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi

valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.

Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.

Attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Per la Banca Popolare di Sondrio e le sue controllate le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà.

Come illustrato precedentemente il patrimonio immobiliare è misurato al fair value e più precisamente in base al criterio della rideterminazione di valore, disciplinato dallo IAS 16, per gli immobili detenuti ad uso funzionale e al criterio del fair value per gli immobili detenuti a scopo di investimento contabilizzati in base al principio IAS 40.

L'aggiornamento del fair value degli immobili, siano essi detenuti a uso funzionale o a scopo di investimento, viene condotto attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di società indipendenti qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.

Tali standard garantiscono che:

  • ˗ il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13, ossia rappresenti l'ammontare stimato a cui un'attività verrebbe ceduta e acquistata, alla data di valutazione, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni;
  • ˗ i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.

Le metodologie applicate dal valutatore sono definite in base alle caratteristiche, alle destinazioni d'uso ed alle potenzialità di utilizzo di ciascun immobile, tra cui:

  • metodo comparativo: il valore dell'immobile deriva dal confronto con le quotazioni correnti di mercato relative ad immobili assimilabili (i.e. comparable), attraverso un processo di aggiustamento che apprezza le peculiarità dell'immobile oggetto di stima rispetto alle corrispondenti caratteristiche dei comparable;
  • metodo dell'attualizzazione dei flussi di cassa (Discounted Cash Flow DCF): il valore dell'immobile deriva dall'attualizzazione dei cash flow attesi dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione, che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile in esame;
  • metodo della trasformazione: per valore di trasformazione si intende il valore di mercato del bene nell'ipotesi della sua trasformazione secondo l'utilizzo previsto dagli strumenti urbanistici. Il valore di trasformazione si ricava determinando il valore di mercato finale della proprietà dopo la trasformazione, dedotti i costi da sostenere per realizzare la trasformazione stessa, tenendo conto della componente di rischio correlata all'aleatorietà dei tempi di realizzazione dell'intervento ed al futuro andamento del mercato immobiliare;
  • metodo del costo: si basa sul costo che si dovrebbe sostenere per rimpiazzare la proprietà in esame con un nuovo bene avente le medesime caratteristiche e utilita della proprietà medesima. Tale costo deve essere diminuito in considerazione di vari fattori di deprezzamento derivanti dalle

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

condizioni osservate: utilita, stato d'uso, obsolescenza funzionale, vita utile, vita residua, ecc. in confronto a beni nuovi dello stesso tipo. Nella determinazione dei Costi di rimpiazzo vanno considerati: i prezzi correnti di mercato includendo materiali, manodopera, manufatti, spese indirette, profitti ed onorari; i costi d'installazione ed allacciamento; gli oneri finanziari relativi al periodo di costruzione.

Per gli immobili detenuti a scopo di investimento, se di importo rilevante o in caso di uno scostamento di valore significativo rispetto all'esercizio precedente, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.

Per gli immobili funzionali, è previsto un aggiornamento delle valutazioni in modalità "desktop". Viene invece effettuata una valutazione "full" solo per le unità immobiliari che registrano uno scostamento significativo fra il valore di bilancio alla data di valutazione ed il fair value stimato "desktop". Il perito esterno, ai fini della determinazione del fair value e della vita utile, tiene conto di tutte le eventuali spese di manutenzione straordinaria (e.g. costi sostenuti per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali dell'unità immobiliare).

Processi e sensibilità delle valutazioni

Il fair value delle attività e passività è determinato ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate. Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:

  • a) una stima dei flussi finanziari futuri per l'attività o la passività da valutare;
  • b) l'incertezza inerente ai flussi finanziari data dalle possibili variazioni dell'ammontare e della tempistica degli stessi;
  • c) il tasso applicato ad attività monetarie senza rischio con durate analoghe;
  • d) il premio per il rischio;
  • e) per le passività il rischio di inadempimento relativo a tale passività, compreso il rischio di credito del debitore stesso.

Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.

Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3 su base ricorrente, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.

Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle

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attività finanziarie è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.

In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente iscritti a bilancio.

Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.

Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:

  • a) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di PD (Probability of default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value complessivo minore dello 0,05% nello scenario avverso e minore dello 0,14% nello scenario estremo). Le variazioni risultano molto contenute, in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • b) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di LGD (Loss Given default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value minore dello 0,20% nello scenario avverso e minore dello 0,39% nello scenario estremo). Anche in questo caso, le variazioni risultano molto contenute in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • c) un'analisi di sensitivity alla variazione del tasso di attualizzazione utilizzato per lo sconto dei flussi di cassa, applicando uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–200 basis points. In questi casi le variazioni del fair value sono pari a -1,91% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,63% in caso di abbassamento delle medesime. In particolare, nei rapporti rateali a tasso fisso il valore del tasso di capitalizzazione non è impattato dallo «shock», che impatta invece in fase di attualizzazione dei flussi; al contrario, nei rapporti rateali indicizzati ad un tasso variabile il valore del tasso di capitalizzazione, con riferimento alla componente di spread, non è impattato dallo «shock», mentre lo «shock» impatta in fase di determinazione delle componenti variabili delle cedole e nella fase di attualizzazione dei flussi. Il fair value, con e senza l'applicazione dello «shock», può riflettere un effetto di attualizzazione da tasso negativo; questo è in linea con quanto calcolato correntemente in altre elaborazioni e con la prassi di mercato. La fase di capitalizzazione ha un limite naturale a zero, non vengono generate rate con quota interessi negativa. Le variazioni di fair value sono maggiori rispetto alle altre due sensitivity, ma rimangono comunque su livelli contenuti.
  • d) un'analisi di sensitivity volta a quantificare l'impatto della modellazione esplicita della componente di illiquidity and funding spread. Nell'ipotesi di non applicare una modellazione esplicita di tale componente la variazione del fair value è pari a +1,25% applicando invece uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–50 basis points, le variazioni del fair value sono pari a -2,24% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,36% in caso di abbassamento delle medesime.

Gerarchia del fair value

Si distinguono i seguenti livelli di gerarchia del fair value:

  • a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) input che non sono basati sui dati di mercato osservabili (livello 3). In questo caso il fair value viene determinato ricorrendo a tecniche di valutazione che si basano in modo consistente sul ricorso di stime e assunti.

L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.

I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.

Gerarchia del fair value del patrimonio immobiliare

Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento o ad uso funzionale è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.

A.4.4 Altre informazioni

Le informazioni fornite a commento in precedenza unitamente a quanto esposto nelle tabelle successive è coerente all'informativa richiesta dall'IFRS 13 paragrafi 91 e 92, e non ricorrono obblighi informativi di cui ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 del predetto principio.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

Gerarchia del fair value

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30/06/2025 31/12/2024
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
262.592 143.925 447.311 150.012 140.796 449.068
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 172.822 104.882 1.031 69.667 104.372 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
89.770 39.043 446.280 80.345 36.424 449.068
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.842.781 - 93.811 2.566.328 - 89.924
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - 566.961 - - 80.396
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 3.105.373 143.925 1.108.083 2.716.340 140.796 619.388
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 41 42.899 - 168 16.393 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 1.991 - - 2.426 -
Totale 41 44.890 - 168 18.819 -

Nell'esercizio non si sono registrati significativi trasferimenti di strumenti finanziari tra i tre livelli di fair value. L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).

Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

4. Rimanenze finali 447.311 1.031 - 446.280 93.811 - 566.961 -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
51.394 - - 51.394 1 - - -
3.4. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - - - - 931 - - -
- di cui minusvalenze 7.526 - - 7.526 - - 420 -
3.3.1. Conto Economico 7.572 - - 7.572 - - 420 -
3.3. Perdite imputate a: 7.572 - - 7.572 931 - 420 -
3.2. Rimborsi 16.944 - - 16.944 52 - - -
3.1. Vendite 1.233 - - 1.233 - - - -
3. Diminuzioni 77.143 - - 77.143 984 - 420 -
2.4. Altre variazioni in aumento 9.670 - - 9.670 95 - 486.985 -
2.3. Trasferimenti da altri livelli 996 996 - - - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - - - - 3.593 - - -
- di cui plusvalenze 10.397 35 - 10.362 - - - -
2.2.1. Conto Economico 11.292 35 - 11.257 - - - -
2.2. Profitti imputati a: 11.292 35 - 11.257 3.593 - - -
2.1. Acquisti 53.428 - - 53.428 1.183 - - -
2. Aumenti 75.386 1.031 - 74.355 4.871 - 486.985 -
1. Esistenze iniziali 449.068 - - 449.068 89.924 - 80.396 -
Totale negoziazione fair value value complessiva copertura materiali immateriali
la designate al valutate al fair redditività Derivati di Attività Attività
finanziarie
detenute per
attività
finanziarie
attività finanziarie
obbligatoriamente
con impatto
sulla
attività di cui: b) di cui: c) altre fair value
di cui: a) finanziarie
valutate al
Attività
economico
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

La variazione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso dell'esercizio, è in buona parte riconducibile al rimborso degli strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce. In questa stessa voce si sono invece incrementate le quote di OICR, non detenute ai fini di trading.

Al 30 giugno le attività materiali valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare. Nella sottovoce "2.4 Altre variazioni in aumento" è riportato il valore delle attività materiali ad uso funzionale in seguito alla modifica del criterio di valutazione, dal criterio del costo al criterio del fair value.

Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30/06/2025 31/12/2024
Attività/Passività non misurate al fair value o
misurate al fair value su base non ricorrente
Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
Bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
46.937.873 9.556.810 - 38.569.120 45.459.416 9.142.224 - 37.544.036
2. Attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - 108.593 - - 108.593
Totale 46.937.873 9.556.810 - 38.569.120 45.568.009 9.142.224 - 37.652.629
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
49.561.965 5.415.613 383.656 43.904.474 50.729.041 4.900.142 361.511 45.574.959
2. Passività associate ad attività in via di
dismissione
- - - - 3 - - 3
Totale 49.561.965 5.415.613 383.656 43.904.474 50.729.044 4.900.142 361.511 45.574.962

Informativa sul c.d. «day one profit/loss»

Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. Non sono in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».

Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Attivo

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 20

Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

30/06/2025 31/12/2024
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 130.242 - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 130.242 - - - - -
2. Titoli di capitale 13.786 - 1.031 34.540 - -
3. Quote di O.I.C.R. 28.412 71.181 - 34.398 69.196 -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 172.440 71.181 1.031 68.938 69.196 -
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 382 33.701 - 729 35.176 -
1.1 di negoziazione 382 33.701 - 729 35.176 -
1.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 382 33.701 - 729 35.176 -
Totale (A+B) 172.822 104.882 1.031 69.667 104.372 -

Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

30/06/2025 31/12/2024
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 89.770 - 23.644 80.345 - 14.409
1.1 Titoli strutturati 21.159 - 23.644 17.977 - 14.409
1.2 Altri titoli di debito 68.611 - - 62.368 - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - 39.043 224.752 - 36.425 214.000
4. Finanziamenti - - 197.884 - - 220.659
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - 197.884 - - 220.659
Totale 89.770 39.043 446.280 80.345 36.425 449.068

I titoli di debito classificati in questa voce sono strumenti rientranti in un business model di strumenti finanziari gestiti al fair value e non detenuti con finalità di negoziazione.

Le quote di O.I.C.R. sono costituite da: fondi e sicav azionari per euro 52,105 milioni, fondi obbligazionari per euro 178,846 milioni, fondi bilanciati e flessibili per euro 17,421 milioni e fondi

immobiliari per euro 15,423 milioni.

In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessioni di crediti ricompresi tra i fondi obbligazionari e immobiliari si rinvia allo specifico paragrafo presente nelle note illustrative Sezione «Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura», sottosezione «Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività».

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – voce 30

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

30/06/2025 31/12/2024
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 2.838.466 - 103 2.562.616 - 154
1.1 Titoli strutturati 360.512 - - 341.456 - -
1.2 Altri titoli di debito 2.477.954 - 103 2.221.160 - 154
2. Titoli di capitale 4.316 - 93.708 3.712 - 89.772
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 2.842.782 - 93.811 2.566.328 - 89.926

Il portafoglio dei titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi detenuti con l'intento sia di percepire flussi finanziari che di beneficiare di eventuali utili derivanti dalla cessione degli stessi.

Tra i titoli di capitale sono classificate anche partecipazioni detenute in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – voce 40

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

30/06/2025 31/12/2024
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso
Banche Centrali
314.159 - - - - 314.159 331.185 - - - - 331.185
1. Depositi a
scadenza
- - - - - - - - - - - -
2. Riserva
obbligatoria
314.159 - - - - - 331.185 - - - - -
3. Pronti contro
termine
- - - - - - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - - - - - -
B. Crediti verso
banche
1.645.760 3.858 - 1.114.914 - 545.276 1.804.777 - - 1.066.502 - 740.703
1. Finanziamenti 520.909 3.858 - - - 528.263 728.656 - - - - 731.345
1.1 Conti
correnti
- - - - - - - - - - - -
1.2. Depositi a
scadenza
349.923 - - - - - 639.060 - - - - -
1.3. Altri
finanziamenti:
170.986 3.858 - - - - 89.596 - - - - -
- Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - - - - - -
- Finanziamenti
per leasing
- - - - - - - - - - - -
- Altri 170.986 3.858 - - - - 89.597 - - - - -
2. Titoli di debito 1.124.851 - - 1.114.914 - 17.013 1.076.121 - - 1.066.502 - 9.358
2.1 Titoli
strutturati
721.065 - - 725.578 - 14.946 676.566 - - 685.203 - 7.290
2.2 Altri titoli di
debito
403.786 - - 389.336 - 2.067 399.555 - - 381.299 - 2.068
Totale 1.959.919 3.858 - 1.114.914 - 859.435 2.135.962 - - 1.066.502 - 1.071.888

I crediti sopra esposti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine, viene assunto pari al valore di bilancio.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

30/06/2025
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 35.366.930 376.156 90.934 509.129 - 36.584.663
1. Conti correnti 3.014.264 82.837 21.921 - - -
2. Pronti contro termine attivi 509.129 - - - - -
3. Mutui 21.218.007 244.601 67.716 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
625.195 7.215 328 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 4.275.364 5.676 - - - -
7. Altri finanziamenti 5.724.971 35.827 969 - - -
2. Titoli di debito 9.140.076 - - 7.932.767 - 1.125.022
1. Titoli strutturati 1.602.656 - - 480.546 - 1.125.022
2. Altri titoli di debito 7.537.420 - - 7.452.221 - -
Totale 44.507.006 376.156 90.934 8.441.896 - 37.709.685
31/12/2024
Valore di bilancio
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 33.782.628 364.316 94.614 - - 35.656.497
1. Conti correnti 3.136.669 80.147 19.558 - - -
2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
3. Mutui 20.447.774 238.390 71.331 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
592.004 6.070 357 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 4.496.934 4.866 - - - -
7. Altri finanziamenti 5.109.247 34.843 3.368 - - -
2. Titoli di debito 9.081.896 - - 8.075.722 - 815.651
1. Titoli strutturati 1.293.626 - - 463.345 - 815.651
2. Altri titoli di debito 7.788.270 - - 7.612.377 - -
Totale 42.864.524 364.316 94.614 8.075.722 - 36.472.148

I crediti per una parte non rilevante sono oggetto di copertura specifica e generica.

Tra i crediti sono ricompresi euro 2.331 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere dalla Banca Popolare di Sondrio. I titoli emessi nell'ambito del programma di covered bond in essere sono stati collocati presso clientela istituzionale. Mantenendo la Banca Popolare di Sondrio tutti i rischi e i benefici relativi a tali mutui non si è proceduto alla loro cancellazione contabile e pertanto sono stati mantenuti in bilancio.

A seguito dell'operazione di autocartolarizzazione posta in essere dalla Banca a partire da giugno 2023 tra i mutui sono ricompresi euro 2.325 milioni di mutui performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione. Parimenti all'operazione di covered bond, la Banca Popolare di Sondrio ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto alla

loro derecognition. La Banca Popolare di Sondrio ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto all'eliminazione contabile.

Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per euro 237,670 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2023 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2024 S.p.V., Platinum S.p.V.. Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività della Parte relativa alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
Secondo Terzo Impaired
acquisite o
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite o
Write-off
parziali
stadio credito stadio stadio originate stadio stadio stadio originate complessivi
Titoli di debito 10.268.544 159.750 - - - 3.614 - - - -
Finanziamenti 32.582.301 - 3.889.594 1.018.946 148.217 78.478 191.421 638.933 57.282 109.125
Totale 30/06/2025 42.850.845 159.750 3.889.594 1.018.946 148.217 82.092 191.421 638.933 57.282 109.125
Totale 31/12/2024 41.653.524 73.163 3.637.661 958.778 158.982 78.039 212.661 594.461 64.368 104.818

Derivati di copertura – voce 50

La Banca Popolare di Sondrio ha in essere quattro operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato, il cui fair value è negativo e pertanto riportate nei prospetti della sezione del Passivo.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – voce 60

Adeguamento di valore delle attività coperte / Componenti del gruppo 30/06/2025 31/12/2024
1. Adeguamento positivo 1.575 2.139
1.1 di specifici portafogli: 1.575 2.139
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.575 2.139
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo - -
2.1 di specifici portafogli: - -
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale 1.575 2.139

Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione la banca si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve-out».

Partecipazioni – voce 70

Partecipazioni: variazioni annue

30/06/2025 31/12/2024
A. Esistenze inziali 402.758 376.357
B. Aumenti 15.445 27.792
B.1 Acquisti 1.443 940
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 14.002 26.852
C. Diminuzioni 9.359 1.391
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni 92 241
C.4 Altre variazioni 9.267 1.150
D. Rimanenze finali 408.844 402.758
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali (539) (447)

Le altre variazioni in aumento e in diminuzione derivano principalmente dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate.

Attività materiali – voce 90

Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 30/06/2025 31/12/2024
1. Attività di proprietà 97.343 370.315
a) terreni - 75.634
b) fabbricati - 199.092
c) mobili 6.552 6.795
d) impianti elettronici 6.225 5.956
e) altre 84.566 82.838
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 148.198 141.437
a) terreni - -
b) fabbricati 147.900 141.098
c) mobili - -
d) impianti elettronici 136 176
e) altre 162 163
Totale 245.541 511.752
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Al fine di una corretta comprensione della variazione dei saldi si deve precisare che la riduzione della voce "attività di proprietà" è dovuta alla modifica del criterio di rappresentazione degli immobili ad uso funzionale; essi sono ora riportati nella successiva tabella "Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate", a seguito della citata modifica.

Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

30/06/2025 31/12/2024
Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività di proprietà - - 486.971 - - -
a) terreni - - 140.618 - - -
b) fabbricati - - 346.353 - - -
c) mobili - - - - - -
d) impianti elettronici - - - - - -
e) altre - - - - - -
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - -
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - - - - -
c) mobili - - - - - -
d) impianti elettronici - - - - - -
e) altre - - - - - -
Totale - - 486.971 - - -
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - -

Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

30/06/2025 31/12/2024
Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività di proprietà - - 79.990 - - 80.396
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - 79.990 - - 80.396
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - -
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - - - - -
Totale - - 79.990 - - 80.396
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - -

Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Attività/Valori 30/06/2025 31/12/2024
1. Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie
ricevute
58.017 58.784
a) terreni 4.970 4.970
b) fabbricati 53.047 53.814
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
2. Altre rimanenze di attività materiali 139 12.647
Totale 58.156 71.431
di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

Attività immateriali – voce 100

Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

30/06/2025 31/12/2024
Attività/Valori Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento - 12.632 - 12.632
A.1.1 di pertinenza del gruppo - 12.632 - 12.632
A.1.2 di pertinenza di terzi - - - -
A.2 Altre attività immateriali 26.700 - 23.204 -
di cui: software 26.685 - 23.188 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 26.700 - 23.204 -
a) Attività immateriali generate internamente 14 - 15 -
b) Altre attività 26.686 - 23.189 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 26.700 12.632 23.204 12.632

Le attività immateriali a via utile indefinita iscritte nel bilancio consolidato sono rappresentate da avviamenti rilevati nell'ambito di aggregazioni aziendali a seguito del completamento del processo di allocazione del costo dell'acquisizione effettuato come previsto dall'IFRS 3. In particolare, gli avviamenti iscritti riguardano:

  • Factorit S.p.a per un importo pari a euro 7,847 milioni, la società opera nel settore delle Anticipazioni, garanzie e gestione dei crediti commerciali delle imprese. L'acquisizione del controllo è avvenuta nel 2010, in data 1° marzo 2022 si è perfezionato l'acquisto delle quote di minoranza e l'interessenza detenuta dalla Banca Popolare di Sondrio è quindi salita dal 60,5% al 100%;
  • Prestinuova S.p.a. per un importo pari a euro 4,785 milioni, la società è stata acquisita il 23 luglio 2018. Operava nel settore delle concessioni di finanziamento rimborsabile mediante cessione del quinto dello stipendio o della pensione. In data 24 giugno 2019 è stata perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione di PrestiNuova S.p.A. in Banca della Nuova Terra S.p.A. («BNT») che svolge ora tale attività, società quest'ultima anch'essa interamente posseduta da Banca Popolare di Sondrio;

Secondo quanto disposto dallo IAS 36 le attività immateriali a vita utile indefinita devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment al fine di verificarne la recuperabilità. Il test viene effettuato al 31 dicembre di ogni anno e, comunque, ogni qualvolta sia rilevata la presenza di indicatori di perdita di valore. In assenza di tali indicatori, non si è ritenuto di effettuare l'impairment test.

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – voce 120 dell'attivo e voce 70 del passivo

La voce comprendeva, al 31 dicembre 2024, attività finanziarie per circa 109 milioni riconducibili all'operazione Platinum. L'operazione si è perfezionata nel corso del mese di giugno 2025, pertanto non sussistono alla data del 30 giugno 2025, attività classificate nella presente voce.

Altre attività – voce 130

Altre attività: composizione

30/06/2025 31/12/2024
Acconti versati al fisco 114.182 77.995
Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» 1.792.948 2.137.106
Crediti d'imposta e relativi interessi 17.116 5.417
Assegni di c/c tratti su terzi 17.401 16.318
Assegni di c/c tratti su banche del gruppo 631 545
Operazioni in titoli di clientela 9.865 23.738
Anticipi a fornitori 376 2.132
Anticipi a clienti in attesa di accrediti 19.965 24.720
Addebiti diversi in corso di esecuzione 38.658 38.294
Liquidità fondo quiescenza 34.348 24.965
Ratei attivi non riconducibili 43.643 59.568
Risconti attivi non riconducibili 45.374 46.261
Differenze di elisione 4.986 13.413
Poste residuali 172.054 161.407
Totale 2.311.547 2.631.879

La voce 130 «Altre attività» è costituita principalmente dai crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» pari a euro 1.792,948 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nelle presenti note illustrative alla Sezione 16. Altre Informazioni.

Passivo

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – voce 10

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

30/06/2025 31/12/2024
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 1.222 - - - 18.561 - - -
2. Debiti verso banche 4.526.523 - - - 6.209.989 - - -
2.1 Conti correnti e depositi a vista 462.618 - - - 716.218 - - -
2.2 Depositi a scadenza 1.099.466 - - - 1.045.779 - - -
2.3 Finanziamenti 2.941.154 - - - 4.426.467 - - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.508.476 - - - 3.953.993 - - -
2.3.2 Altri 432.678 - - - 472.474 - - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
2.5 Debiti per leasing - - - - - - - -
2.6 Altri debiti 23.285 - - - 21.525 - - -
Totale 4.527.745 - - 4.527.745 6.228.550 - - 6.228.550

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.

Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

30/06/2025 31/12/2024
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 32.857.792 - - - 32.181.375 - - -
2. Depositi a scadenza 4.044.572 - - - 5.486.445 - - -
3. Finanziamenti 2.204.481 - - - 1.471.044 - - -
3.1 Pronti contro termine passivi 2.204.481 - - - 1.471.044 - - -
3.2 Altri - - - - - - - -
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
5. Debiti per leasing 153.240 - - - 146.293 - - -
6. Altri debiti 116.644 - - - 61.252 - - -
Totale 39.376.729 - - 39.376.729 39.346.409 - - 39.346.409

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

30/06/2025 31/12/2024
Valore
Bilancio
Fair Value Valore Fair Value
Tipologia titoli/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. obbligazioni 5.555.817 5.415.613 281.983 - 5.088.450 4.902.669 295.879 -
1.1 strutturate 2.307.836 2.204.124 183.730 - 2.330.231 2.195.826 198.349 -
1.2 altre 3.247.981 3.211.489 98.253 - 2.758.219 2.706.843 97.530 -
2. altri titoli 101.674 - 101.673 - 65.632 - 65.632 -
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 101.674 - 101.673 - 65.632 - 65.632 -
Totale 5.657.491 5.415.613 383.656 - 5.154.082 4.902.669 361.511 -

Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.

I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi-mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).

Passività finanziarie di negoziazione – voce 20

Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

30/06/2025 31/12/2024
Fair Value Fair Value
Tipologia operazioni/Valori VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV* VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - - - -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 41 42.899 - - - 168 16.393 - -
1.1 Di negoziazione - 41 42.899 - - - 168 16.393 - -
1.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
1.3 Altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
2.3 Altri - - - - - - - - - -
Totale (B) - 41 42.899 - - - 168 16.393 - -
Totale (A+B) - 41 42.899 - - - 168 16.393 - -

FV* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale o nozionale

Derivati di copertura – voce 40

Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair value 30/06/2025 VN Fair value 31/12/2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3 30/06/2025 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2024
A. Derivati finanziari - 1.991 - 57.002 - 2.426 - 59.243
1) Fair value - 1.991 - 57.002 - 2.426 - 59.243
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.991 - 57.002 - 2.426 - 59.243

VN = Valore nominale

Altre passività – voce 80

Altre passività: composizione

30/06/2025 31/12/2024
Somme a disposizione di terzi 584.448 406.262
Imposte da versare al fisco c/terzi 440.725 158.292
Imposte da versare al fisco 482 9.420
Competenze e contributi relativi al personale 24.506 23.163
Fornitori 30.523 44.914
Transitori enti vari 42.019 17.004
Fatture da ricevere 33.429 21.287
Accrediti in corso per operazioni finanziarie 296 86
Scarti valuta su operazioni di portafoglio 519.708 240.257
Compenso amministratori e sindaci 168 34
Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela 5.620 5.260
Accrediti diversi in corso di esecuzione 88.553 67.033
Ratei passivi non riconducibili 44.471 34.541
Risconti passivi non riconducibili 17.623 17.496
Differenze di elisione 81.765 74.944
Poste residuali 163.018 108.652
Totale 2.077.355 1.228.645

La voce «scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e che vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.

Trattamento di fine rapporto del personale – voce 90

Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

30/06/2025 31/12/2024
A. Esistenze iniziali 32.577 33.459
B. Aumenti 5.412 11.974
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 5.363 10.921
B.2 Altre variazioni 49 1.053
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C. Diminuzioni 7.013 12.856
C.1 Liquidazioni effettuate 1.356 2.377
C.2 Altre variazioni 5.657 10.479
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
D. Rimanenze finali 30.976 32.577
Totale 30.976 32.577

Fondi per rischi e oneri – voce 100

Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 30/06/2025 31/12/2024
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
47.066 49.167
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 37.007 39.660
3. Fondi di quiescenza aziendali 187.471 189.432
4. Altri fondi per rischi ed oneri 107.795 112.308
4.1 controversie legali e fiscali 89.862 84.246
4.2 oneri per il personale 16.136 25.726
4.3 altri 1.797 2.336
Totale 379.339 390.567

I fondi di quiescenza, al 30 giugno 2025 pari a euro 187,471 milioni, sono costituiti dal fondo di quiescenza per il personale della Banca Popolare di Sondrio per euro 160,435 milioni e dalle passività attuariali legate alla previdenza integrativa per dipendenti della BPS Suisse SA per euro 27,036 milioni.

Il fondo di quiescenza per il personale della Banca Popolare di Sondrio è un fondo interno a prestazione definita con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla Banca e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del C.C.

La consistenza del fondo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/4/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 253 dipendenti e 351 pensionati. Agli assunti dal 28/04/1993, ai sensi dei vigenti accordi aziendali è stata data la possibilità di aderire a un fondo di previdenza complementare aperto individuato in Arca Previdenza F.P.A.

BPS Suisse SA ha aderito alla Fondazione collettiva LPP della Rentenanstalt che garantisce per il tramite di Swiss Life una previdenza professionale ai propri dipendenti.

La congruità della consistenza del fondo rispetto al valore attuale delle obbligazioni alla data di riferimento è verificata periodicamente mediante calcolo predisposto da un attuario esterno utilizzando

Analisi di sensitività

Banca Popolare di Sondrio Spa

  • variazione +0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività decresce per euro 3,313 milioni;
  • variazione -0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività cresce per euro 3,475 milioni;
  • variazione +0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività cresce per euro 2,289 milioni;
  • variazione -0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività decresce per euro 2,226 milioni.

Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA

  • variazione +0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività decresce per euro 7,934 milioni
  • variazione 0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività cresce per euro 8,906 milioni
  • variazione +0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività cresce per euro 0,648 milioni
  • variazione 0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività decresce per euro 0,648 milioni

Fondi per rischi e oneri - altri fondi

Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, in particolare a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria. Il fondo comprende anche un accantonamento del periodo a fronte di azioni giudiziarie in corso in relazione a crediti d'imposta acquisiti. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nelle presenti note illustrative nella sezione "16. Altre informazioni" sottosezione "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio»".

La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione. La voce aumenta di euro 5,616 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti.

Al 30 giugno 2025 risultavano pendenti numerose vertenze non di natura fiscale, con un petitum complessivo di circa 485 milioni di euro. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze in essere a prescindere dalla stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche vertenze con rischio remoto.

Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti, principalmente quelle con maggiore petitum nonché su casistiche considerate di rilievo.

Richieste di «indennizzo» relative ai crediti ceduti nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione denominate «Diana», «Pop NPLs 2020», «Pop NPLs 2021», «Pop NPLs 2022», «Pop NPLs 2023», «Pop NPLs 2024» e «Platinum». Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 131 richieste per un ammontare potenziale di euro 44,68 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 8,90 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "PopSo NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di euro 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,02 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 145 richieste per un ammontare potenziale di euro 9 milioni a fronte

delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,85 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 27 richieste per un ammontare potenziale di euro 3,99 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 0,77 milioni. Per le operazioni "POP NPLs 2023", "POP NPLs 2024" e "Platinum" al momento non sono pervenute richieste di indennizzo.

  • Contenziosi in materia di anatocismo e in materia di usura. Le vertenze rientranti in questo filone di contenzioso rappresentano da anni una parte rilevante del contenzioso promosso nei confronti del sistema bancario italiano. Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa a euro 3,77 milioni, con accantonamenti per euro 0,27 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a euro 3,16 milioni, con accantonamenti per euro 2,21 milioni.
  • Azioni revocatorie promosse nell'ambito di procedure concorsuali. Risultavano pendenti 10 vertenze per un petitum di € 6,50 milioni, con un accantonamento di € 2,63 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.
  • AMA – Azienda Municipale Ambiente s.p.a. Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per € 20,67 milioni. Il Tribunale di Roma ha respinto, con sentenza resa in data 23 febbraio 2025 la richiesta di AMA s.p.a. Dalla pubblicazione della sentenza decorrono 6 mesi entro i quali AMA s.p.a. potrà decidere di impugnare la decisione. Il rischio di soccombenza appare "possibile".
  • Fallimento Interservice s.r.l. in liquidazione. Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in euro 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre euro 7 milioni. È stato depositato un ricorso di impugnazione in Cassazione e si è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione. Il rischio di soccombenza appare "probabile", sebbene siano pendenti delle trattative per la chiusura a saldo e stralcio di ogni pendenza con la cessionaria che ha rilevato l'intera massa dei crediti dalla procedura di liquidazione giudiziale.
  • Ginevra s.r.l. Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la Banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in € 11,40 milioni, per responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali. Il Tribunale di Genova si è pronunciato a favore della Banca. I soccombenti hanno impugnato la decisione e la Banca si è costituita in giudizio richiedendo il rigetto dalla domanda di appello. All'udienza del 4 luglio 2025 il Consigliere Istruttore ha rimesso al Collegio la decisione della causa. Con sentenza n. 919/2025 la Corte d'Appello di Genova ha rigettato l'appello proposto dalle controparti, confermando integralmente la sentenza impugnata.
  • Società Italiana per le Condotte d'Acqua s.p.a. Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il danno derivato alla Società dalla banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, svolta in solido con altri Istituti di credito, è pari a euro 389 milioni. La banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. La prima udienza era stata fissata al 24 febbraio 2025 e poi rinviata al 18 novembre 2025.

Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Si riduce di euro 9,590 milioni, - 37,28%.

Tra gli altri fondi è compreso il fondo di beneficenza della Banca Popolare di Sondrio, costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare, che ammonta a euro 1,765 milioni e viene utilizzato per le erogazioni liberali deliberate. È aumentato di euro 0,500 milioni in sede di riparto dell'utile 2024.

Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170, 190 e 200

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale per complessivi euro 1.360,157 milioni. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2025.

Alla data di chiusura del periodo vi erano in portafoglio azioni di emissione della Banca Popolare di Sondrio per un valore di carico di euro 25,048 milioni. Al 30 giugno 2025 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a euro 4.329 milioni, contro gli euro 4.156 milioni del 31 dicembre 2024, con un incremento netto complessivo di euro 173 milioni. La variazione deriva principalmente dalla destinazione dell'utile 2024, dalla rilevazione dell'utile di periodo e dalla variazione delle riserve e delle riserve da valutazione.

Altre informazioni

Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
30/06/2025 31/12/2024
1. Impegni a erogare fondi 14.096.653 2.404.882 100.621 7.928 16.610.084 18.423.725
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 676.638 139.422 - - 816.060 916.002
c) Banche 99.805 58.452 - - 158.257 282.643
d) Altre società finanziarie 1.271.563 31.027 555 - 1.303.145 1.705.124
e) Società non finanziarie 10.170.291 1.915.736 94.537 7.343 12.187.907 13.071.181
f) Famiglie 1.878.356 260.245 5.529 585 2.144.715 2.448.775
2. Garanzie finanziarie rilasciate 806.887 96.352 11.537 - 914.776 924.600
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 5.965 184 - - 6.149 10.525
c) Banche 14.262 166 - - 14.428 17.811
d) Altre società finanziarie 78.433 41 121 - 78.595 71.852
e) Società non finanziarie 638.104 83.935 10.969 - 733.008 773.215
f) Famiglie 70.123 12.026 447 - 82.596 51.197

Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale Totale
30/06/2025 31/12/2024
Altre garanzie rilasciate 4.492.882 4.533.991
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 75.785 94.699
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 128.622 132.608
c) Banche 293.449 271.219
d) Altre società finanziarie 17.909 19.200
e) Società non finanziarie 3.869.933 3.922.395
f) Famiglie 182.969 188.569
Altri impegni 5.032.312 4.795.162
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 39.120 26.918
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 35.536 32.724
c) Banche 418.078 444.621
d) Altre società finanziarie 59.881 59.135
e) Società non finanziarie 4.404.044 4.163.381
f) Famiglie 114.773 95.301

Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 707.274
a) acquisti 455.960
1. regolati 452.217
2. non regolati 3.743
b) vendite 251.314
1. regolate 247.280
2. non regolate 4.034
2. Gestioni di portafogli 2.214.090
a) individuali 2.214.090
b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 85.235.304
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le
gestioni di portafogli)
4.779.768
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. altri titoli 4.779.768
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 29.621.164
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 1.792.010
2. altri titoli 27.829.154
c) titoli di terzi depositati presso terzi 34.435.788
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 16.398.584
4. Altre operazioni 7.587.050

Informazioni sul conto economico consolidato

Interessi – voci 10 e 20

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 30/06/2025 30/06/2024
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico:
3.766 3.836 - 7.602 8.621
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1.894 - - 1.894 772
1.2 Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - -
1.3 Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
1.872 3.836 - 5.708 7.849
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
26.878 - - 26.878 49.840
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
138.757 662.739 - 801.496 972.407
3.1 Crediti verso banche 17.082 36.948 - 54.030 106.650
3.2 Crediti verso clientela 121.675 625.791 - 747.466 865.757
4. Derivati di copertura - - 7 7 276
5. Altre attività - - 69.724 69.724 55.899
6. Passività finanziarie - - - - 4
Totale 169.401 666.575 69.732 905.707 1.087.047
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
- 24.491 - 24.491 27.240
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - -

Nelle Altre attività sono inclusi gli interessi sui crediti d'imposta connessi ai Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati (euro 69,435 milioni rispetto a euro 55,747 milioni del primo semestre 2024).

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 30/06/2025 30/06/2024
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(251.621) (98.184) - (349.805) (548.929)
1.1 Debiti verso banche centrali (768) - - (768) (71.243)
1.2 Debiti verso banche (66.248) - - (66.248) (87.242)
1.3 Debiti verso clientela (184.605) - - (184.605) (296.923)
1.4 Titoli in circolazione - (98.184) - (98.184) (93.521)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi - - - - -
5. Derivati di copertura - - (166) (166) (7)
6. Attività finanziarie - - - (8) (52)
Totale (251.621) (98.184) (166) (349.979) (548.988)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
(1.476) - - (1.476) (1.447)

In diminuzione gli interessi verso banche centrali a seguito dei rimborsi effettuati nel corso dell'esercizio 2024 sulle operazioni di rifinanziamento T-LTRO; nel semestre 2024 su tali operazioni erano maturati interessi passivi per euro 71 milioni.

Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 30/06/2025 30/06/2024
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 8 276
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (166) (7)
C. Saldo (A-B) (158) 269

Commissioni – voci 40 e 50

Commissioni attive: composizione

a) Strumenti finanziari
49.679
41.715
1. Collocamento titoli
27.676
22.110
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
-
-
1.2 Senza impegno irrevocabile
27.676
22.110
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei
13.060
10.932
clienti
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari
11.206
9.296
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
1.854
1.636
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
8.943
8.673
di cui: negoziazione per conto proprio
65
47
di cui: gestione di portafogli individuali
6.232
6.073
b) Corporate Finance
-
-
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
-
-
2. Servizi di tesoreria
-
-
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
-
-
c) Attività di consulenza in materia di investimenti
9
42
d) Compensazione e regolamento
-
-
e) Gestione di portafogli collettive
-
-
f) Custodia e amministrazione
9.689
9.559
1. Banca depositaria
2.997
3.307
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione
6.692
6.252
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive
-
-
h) Attività fiduciaria
-
-
i) Servizi di pagamento
76.606
77.165
1. Conti correnti
24.971
24.041
2. Carte di credito
9.214
8.087
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento
8.751
9.052
4. Bonifici e altri ordini di pagamento
27.415
29.750
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento
6.255
6.235
j) Distribuzione di servizi di terzi
17.582
16.497
1. Gestioni di portafogli collettive
-
-
2. Prodotti assicurativi
15.614
14.276
3. Altri prodotti
1.968
2.221
di cui: gestioni di portafogli individuali
-
-
k) Finanza strutturata
-
-
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
-
-
m) Impegni a erogare fondi
-
-
n) Garanzie finanziarie rilasciate
21.545
19.704
di cui: derivati su crediti
-
-
o) Operazioni di finanziamento
52.990
48.173
di cui: per operazioni di factoring
19.426
18.298
p) Negoziazione di valute
-
-
q) Merci
-
-
r) Altre commissioni attive
10.593
10.841
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
-
-
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
-
-
Totale
238.693
223.696
Tipologia servizi/Valori 30/06/2025 30/06/2024

Le commissioni attive sono in aumento del 6,71% e passano da euro 223,696 milioni a euro 238,693 milioni principalmente per effetto dell'aumento delle commissioni legate alla concessione di garanzie

finanziarie, quelle legate ad operazioni di finanziamento e di quelle legate agli strumenti finanziari.

Commissioni passive: composizione

Tipologia di servizi/valori 30/06/2025 30/06/2024
a) Strumenti finanziari (1.791) (1.654)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (1.791) (1.654)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Gestione di portafogli collettive - -
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi - -
d) Custodia e amministrazione (2.041) (1.879)
e) Servizi di incasso e pagamento (2.540) (2.504)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (1.334) (1.280)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute (2.478) (2.805)
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (2.390) (2.188)
Totale (11.240) (11.030)

Dividendi e proventi simili – voce 70

Dividendi e proventi simili: composizione

30/06/2025 30/06/2024
Voci/Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 327 17 913 69
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- 1.075 - 1.377
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
4.358 136 750 113
D. Partecipazioni - - - -
Totale 4.685 1.228 1.663 1.559

Risultato netto delle attività di negoziazione – voce 80

Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 6.118 67.622 (17.965) (2.502) 53.273
1.1 Titoli di debito - 516 (240) (14) 262
1.2 Titoli di capitale 220 2.628 (1.052) - 1.796
1.3 Quote di O.I.C.R. 1.100 1.431 (1.767) - 764
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre 4.798 63.047 (14.906) (2.488) 50.451
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
- - - - (13.822)
4. Strumenti derivati 1.644 9.644 (1.949) (7.846) 1.637
4.1 Derivati finanziari: 1.644 9.644 (1.949) (7.846) 1.637
- Su titoli di debito e tassi di interesse 947 1.355 (1.115) (1.174) 13
- Su titoli di capitale e indici azionari 225 6.347 (347) (4.785) 1.440
- Su valute e oro - - - - 144
- Altri 472 1.942 (487) (1.887) 40
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value
option
- - - - -
Totale 7.762 77.266 (19.914) (10.348) 41.088

Il risultato netto dell'attività di negoziazione, pari a euro 41,088 milioni, è in diminuzione rispetto a quanto rilevato nel primo semestre 2024 (euro 56,484 milioni).

Risultato netto dell'attività di copertura – voce 90

Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 30/06/2025 30/06/2024
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 467 1.209
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - 14
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 467 1.223
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value 23 (7)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (582) (1.214)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (559) (1.221)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (92) 2
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Utili (perdite) da cessione/riacquisto – voce 100

Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

30/06/2025 30/06/2024
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12.626 (241) 12.385 7.669 (1) 7.668
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 12.626 (241) 12.385 7.669 (1) 7.668
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
12.735 (4.061) 8.674 7.385 (3.373) 4.012
2.1 Titoli di debito 12.735 (103) 12.632 7.385 (183) 7.202
2.2 Finanziamenti - (3.958) (3.958) - (3.190) (3.190)
Totale attività (A) 25.361 (4.302) 21.059 15.054 (3.374) 11.680
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - 677 - 677
Totale passività (B) - - - 677 - 677

Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 110

Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Utili da realizzo Minusvalenze Perdite da Risultato netto
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) (B) (C) realizzo (D) [(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 19.735 1.676 (18.371) (411) 2.629
1.1 Titoli di debito 1.856 923 (1.353) (19) 1.407
1.2 Titoli di capitale 116 - (3) - 113
1.3 Quote di O.I.C.R. 7.980 - (5.429) (47) 2.504
1.4 Finanziamenti 9.783 753 (11.586) (345) (1.395)
2. Attività finanziarie: differenze di cambio - - - - 297
Totale 19.735 1.676 (18.371) (411) 2.926

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – voce 130

Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Crediti verso banche (1.145) (107) - (2.253) - -
- Finanziamenti (1.003) (107) - (2.253) - -
- Titoli di debito (142) - - - - -
B. Crediti verso clientela (34.683) (74.905) (16.214) (123.545) (163) (3.211)
- Finanziamenti (34.306) (74.905) (16.214) (123.545) (163) (3.211)
- Titoli di debito (377) - - - - -
Totale (35.828) (75.012) (16.214) (125.798) (163) (3.211)
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
30/06/2025 30/06/2024
A. Crediti verso banche 1.144 2 - - (2.359) 137
- Finanziamenti 939 2 - - (2.422) 925
- Titoli di debito 205 - - - 63 (788)
B. Crediti verso clientela 71.086 47.279 95.933 6.866 (31.557) (111.969)
- Finanziamenti 70.507 47.279 95.933 6.866 (31.759) (111.783)
- Titoli di debito 579 - - - 202 (186)
Totale 72.230 47.281 95.933 6.866 (33.916) (111.832)

Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1)
Secondo Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Titoli di debito (288) - - - - -
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale (288) - - - - -
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
30/06/2025 30/06/2024
A. Titoli di debito 373 59 - - 144 (117)
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale 373 59 - - 144 (117)

Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – voce 140

Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione

Le perdite per modifiche contrattuali senza cancellazioni ammontano a euro 3,055 milioni.

Spese amministrative – voce 190

Spese per il personale: composizione

30/06/2025 30/06/2024
Tipologia di spese/Valori
1) Personale dipendente (162.105) (153.379)
a) salari e stipendi (104.415) (98.590)
b) oneri sociali (25.588) (23.837)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali (4.029) (3.751)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (5.390) (5.156)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (4.305) (5.351)
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti (4.305) (5.351)
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (2.719) (2.541)
- a contribuzione definita (2.699) (2.522)
- a benefici definiti (20) (19)
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (453) (1.375)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (15.206) (12.778)
2) Altro personale in attività (517) (492)
3) Amministratori e sindaci (2.461) (2.235)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (165.083) (156.106)

Numero medio dei dipendenti per categoria

30/06/2025 31/12/2024
3.716 3.652
38 39
990 952
2.688 2.661
14 12
30/06/2025 31/12/2024
- Numero puntuale dei dipendenti 3.762 3.720
- Altro personale 14 13

Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/Valori 30/06/2025 30/06/2024
Telefoniche, postali, per trasmissione dati (8.413) (7.611)
Manutenzione su immobilizzazioni materiali (6.300) (5.483)
Fitti passivi su immobili (356) (313)
Vigilanza (3.027) (3.010)
Trasporti (1.733) (1.922)
Compensi a professionisti (44.333) (27.580)
Fornitura materiale uso ufficio (1.041) (1.224)
Energia elettrica, riscaldamento e acqua (3.598) (4.076)
Pubblicità e rappresentanza (2.652) (2.282)
Legali (6.170) (5.824)
Premi assicurativi (1.122) (1.087)
Informazioni e visure (5.260) (4.995)
Imposte indirette e tasse (39.857) (36.195)
Noleggio e manutenzione hardware e software (20.563) (18.142)
Registrazione dati presso terzi (1.328) (1.355)
Pulizia (3.554) (3.426)
Associative (1.134) (1.127)
Servizi resi da terzi (3.105) (3.113)
Attività in outsourcing (16.066) (14.473)
Oneri pluriennali (707) (566)
Beni e servizi destinati ai dipendenti (627) (586)
Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia (3) (21.296)
Altre (5.572) (4.852)
Totale (176.521) (170.538)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – voce 200

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

La voce è negativa per euro 3,071 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti del periodo, riattribuzioni e riprese di valore. Ricomprende riattribuzioni e riprese di valore per impegni e garanzie rilasciate per euro 4,749 milioni e altri accantonamenti netti per euro 7,820 milioni. Sono inclusi accantonamenti effettuati a fronte di rischi di eventuali frodi perpetrate ai danni della banca su crediti d'imposta acquistati.

Utili (Perdite) delle partecipazioni – voce 250

Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione

Componenti reddituali/Settori 30/06/2025 30/06/2024
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - 8
1. Rivalutazioni - 8
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - 8
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi 20.130 18.578
1. Rivalutazioni 20.130 18.578
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (165) (329)
1. Svalutazioni (73) (329)
2. Rettifiche di valore da deterioramento (92) -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 19.965 18.249
Totale 19.965 18.257

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali

– Voce 260

Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione

La voce, negativa per 17,2 milioni (1,6 milioni a giugno 2024), accoglie prevalentemente i risultati conseguenti alla valutazione al fair value delle "attività materiali ad uso funzionale rivalutate".

Per ulteriori dettagli si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Modifiche del criterio di valutazione degli immobili ad uso strumentale (IAS 16)" contenuto nella "Politiche contabili" delle presenti Note Illustrative.

Utili (Perdite) da cessione di investimenti – voce 280

Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Settori 30/06/2025 30/06/2024
A. Immobili 311 253
- Utili da cessione 311 253
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 14 (120)
- Utili da cessione 14 31
- Perdite da cessione - (151)
Risultato netto 325 133

Utile per azione

Nell'esercizio non si è provveduto ad alcuna significativa operazione sul capitale sociale o all'emissione di strumenti finanziari che potrebbero comportare l'emissione di azioni. Non ci sono strumenti in essere con potenziale effetto diluitivo.

30/06/2025 30/06/2024
336.209 263.562
0,75 0,59
0,75 0,59

(a) "EPS base" calcolato rapportando il risultato netto attribuibile agli azionisti con numero medio ponderato delle azioni in circolazione, escludendo le azioni proprie in portafoglio

(b) "EPS diluito" calcolato tenendo conto dell'eventuale effetto diluitivo di tutte le potenziali azioni ordinarie

Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere perfettamente con i dati patrimoniali ed economici riportati nelle tabelle.

Rischi del Gruppo bancario

Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Per l'informativa qualitativa riguardante il rischio di credito si rinvia in generale a quanto esposto nel bilancio al 31/12/2024. Con riferimento all'informativa sulle attività finanziarie deteriorate, si fa rinvio a quanto riportato nella relazione sulla gestione, paragrafo «Impieghi», e nelle Note illustrative, parte «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Di seguito una sintesi degli aspetti di maggior rilievo riferiti al primo semestre del 2025.

Metodi di misurazione delle perdite attese

Con riferimento all'approccio metodologico utilizzato per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing, nel corso del primo semestre 2025 sono da segnalare l'attività di revisione avente per oggetto il framework utilizzato per la modellazione dei c.d. fattori di rischio emergenti (c.d. novel risks), con particolare riferimento all'introduzione di una nuova fattispecie legata agli effetti delle recenti evoluzioni del contesto macro-economico e geopolitico in ambito dazi e tariffe.

Inoltre, al fine di continuare a recepire in modo adeguato nella quantificazione dei propri accantonamenti gli effetti attuali e prospettici sia della perdurante crisi innescatasi a partire dal manifestarsi della pandemia che del contesto geopolitico attuale e delle sue conseguenze a livello macroeconomico e di business, si è provveduto sia al consueto mantenimento e fine tuning che a introdurre una serie di specifiche evolutive all'interno della propria architettura metodologica e processuale per il calcolo delle svalutazioni collettive.

Più precisamente, nel corso del semestre si è provveduto a:

  • effettuare l'aggiornamento ed il fine tuning della specifica modellazione delle c.d. forward-looking information (FLI) ed aggiornamento dei forecast macroeconomici per una pluralità di scenari utilizzati in input ai modelli nonché dei coefficienti ponderali ad essi associati per il calcolo delle svalutazioni; degni di menzione in tale ambito risultano essere la definizione di c.d. in-model adjustment per la suite dei modelli statistico-econometrici, sviluppati secondo logiche datadriven, volti a modellare in modo esplicitamente prospettico le dinamiche evolutive dei parametri di rischio per tutti gli scenari macroeconomici che concorrono al computo delle rettifiche di valore collettive;
  • rafforzare ulteriormente il periodico set di analisi qualitative e quantitative atte ad asseverare la bontà, plausibilità e accuratezza delle previsioni macroeconomiche periodicamente fornite alla Banca dal provider incaricato, preventivamente al loro impiego nei procedimenti di determinazione delle rettifiche contabili con lo scopo di «condizionare» i fattori di stima dell'impairment collettivo all'andamento di scenari macroeconomici tra loro alternativi; rileva altresì, in tale ambito, l'ulteriore estensione della struttura di analisi e reportistica diretta a rendicontare le risultanze delle analisi svolte in occasione delle periodiche adunanze del dedicato comitato manageriale (Comitato Scenari), alla quale è stata affiancata una periodica e sistematica attività di presidio, analisi e rendicontazione (c.d. third party data analysis) delle pubblicazioni dei più autorevoli enti ed istituzione di ricerca nazionali ed internazionali quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la Banca d'Italia, la Banca Centrale Europea, la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale, Confindustria, l'Associazione Bancaria Italiana (ABI), Oxford Economics, l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), il Ministero dell'Economia e della Finanza (MEF) con riferimento non solamente alle variabili macro-economiche, ma altresì all'evoluzione dei mercati

finanziari, nonché dei tassi di decadimento geo-settoriali ed all'indagine e ricognizione di nuovi fattori di rischio (c.d. novel risk) da considerare nelle modellazioni atte a quantificare gli accantonamenti collettivi;

  • sottoporre a periodico aggiornamento e revisione sia le liste di controparti ritenuti «ad alto rischio» (c.d. high risk positions) per le quali si è valutata, in via temporanea, una riclassificazione a Stage 2, con particolare riferimento sia all'aggiornamento delle posizioni afferenti alle fattispecie di casistiche in essa già presenti, sia quella, introdotta a partire dalla chiusura del precedente esercizio contabile, delle controparti interessate da potenziali sub-ottimalità e/o deficienza nel processo di monitoraggio del credito, per le quali si provvede ad una classificazione a Stage 2 con un livello di copertura definito con specifiche valutazioni sulle singole posizioni (c.d. ECL target);
  • a svolgere specifiche attività di ricalibrazione ed affinamento delle componenti di overlay ed addon, che concorrono nella misura complessiva di circa euro 52 milioni alla determinazione/quantificazione del fondo collettivo, con particolare riferimento alla già citata revisione delle componenti di fattori di rischio emergenti (c.d. novel risks), che ha comportato inter alia l'introduzione di una nuova fattispecie dei medesimi legata agli effetti delle recenti evoluzioni del contesto macro-economico e geopolitico in ambito dazi e tariffe;
  • a garantire il consueto diretto e costante coinvolgimento del senior management in consessi manageriali mensili aventi per oggetto le parametrizzazioni delle componenti di scenariodependency ed ai loro effetti nella quantificazione delle svalutazioni collettive, nonché nelle attività di disamina e calibrazione delle componenti dai quali esso risulta essere costituito segnatamente ECL core e overlays/add-on(s) – al fine di ottenere un livello di svalutazioni collettive complessive ritenuto dai medesimi congruo all'attuale contesto e rappresentativo dell'effettivo profilo di rischiosità - attuale e prospettico - del portafoglio.

Per quanto riguarda la componente di overlay volta ad indirizzare aspetti di miglioramento che sono stati identificati nei processi di gestione e monitoraggio del credito (c.d. process deficiencies-related addon), è stato definito, nel corso dell'esercizio 2024 e mantenuto nel corrente periodo, un dedicato framework metodologico ad-hoc (c.d. "watchlist model") applicato ad un perimetro, reso oggetto di aggiornamento mensile, composto:

  • dalle controparti alle quali risulta associata alla data di reporting un indicatore gestionale rosa;
  • dai rapporti e/o controparti segnalati sulla base di analisi di funzioni di controllo interno od esterno.

Al 30 giugno 2025, l'applicazione di tale criterio ha dato origine a una componente di ECL pari a circa € 78 milioni.

In merito alla gestione dei crediti deteriorati, è stato effettuato un aggiornamento dell'NPL strategy nell'orizzonte 2025-2027. Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio nel mese di marzo 2025 per l'invio all'Organo di Vigilanza prevede l'utilizzo combinato di iniziative ordinarie e straordinarie, tra cui operazioni di cessione, finalizzate al raggiungimento dei valori obiettivo di NPL ratio. I crediti per cui si ipotizza una cessione vengono valutati sulla base del valore recuperabile quantificato sulla base delle recenti operazioni concluse dalla Banca, delle previsioni di mercato e remunerazione (i.e. discount factor) nonché della tipologia di asset. Con specifico riferimento ai crediti oggetto di potenziale cessione, in assenza di operazioni concluse dalla Banca su portafogli con caratteristiche analoghe, il valore recuperabile è stimato considerando le principali operazioni concluse sul mercato da Intermediari comparabili.

Metodi di misurazione delle perdite attese – analisi di sensitivity ECL

In linea generale, gli scenari adottati per il computo delle svalutazioni collettive contengono previsioni per le dinamiche evolutive di decine di variabili macroeconomiche, sviluppate su orizzonti temporali pluriennali e aggiornate su base tendenzialmente trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard2 e sono rese oggetti di specifiche analisi, discussione e approvazione in comitati manageriali dedicati. Essi risultano caratterizzati da diversi gradi di avversità / favore dell'evoluzione del contesto macroeconomico complessivo.

Ai fini della stima delle svalutazioni sono stati storicamente considerati uno scenario base, definito in funzione della tendenza evolutiva "centrale" delle variabili macro-economiche rispetto al loro valore osservato al momento iniziale della stima e che si dovrebbe pertanto configurare come quello la cui realizzazione sia in linea generale ritenuta come maggiormente probabile e futuribile, e due scenari c.d. "alternativi" – scenario "avverso" e "favorevole" – che sottendono invece evoluzioni in senso rispettivamente più sfavorevole / favorevole, entrambe ritenute comunque plausibili e non estreme, del contesto macroeconomico. La rilevanza con la quale detti singoli scenari vengono recepiti nel computo finale delle svalutazioni viene modulata sulla base di un opportuno insieme di coefficienti ponderali che, in linea generale, risultano dipendere dalla stima della severità assegnata a ogni scenario dal fornitore esterno opportunamente elaborati e resi oggetto di specifiche analisi interne.

Tuttavia, anche nel corso del primo semestre del 2025 si è mantenuto l'approccio prudenziale, adottato a partire dalla deflagrazione del conflitto russo-ucraino, che prevede la sostituzione dello scenario "favorevole" con quello denominato "avverso estremo", a fronte del perdurare del clima di complessiva incertezza che continua a caratterizzare il contesto macroeconomico e geo-politico a livello globale. Al fine di garantire un presidio ottimale di tali aspetti a fronte della particolare rilevanza acquisita dai medesimi, la Banca ha proseguito nell'attività di periodico svolgimento di analisi ad-hoc di natura sia qualitativa che quantitativa in tale ambito, anche attraverso la conduzione di regolari analisi di benchmarking con altre fonti informative disponibili, segnatamente sia provider alternativi che pubblicazioni dei principali enti e istituzioni nazionali ed esteri di acclarata reputazione (c.d. third party data).

Per quanto attiene infine la ponderazione con la quale i suddetti scenari concorrono al computo finale delle svalutazioni, allo scenario baseline – che, conformemente alla propria denominazione, configura l'evoluzione del contesto macro-economico ritenuta maggiormente plausibile e futuribile al momento della formulazione dei forecast – viene assegnato il più elevato coefficiente probabilistico, laddove ai cosiddetti scenari alternativi, in ragione della loro natura "residuale", vengono assegnati fattori ponderali inferiori.

A tale proposito, si precisa come la Banca Popolare di Sondrio abbia adottato, per il calcolo delle svalutazioni di giugno 2025, i seguenti tre differenti macro-scenari e i rispettivi fattori ponderali:

  • uno scenario baseline, corrispondente all'omologo rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 70%;
  • uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 25%;
  • uno scenario avverso estremo, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 5%.

In Tabella 1 vengono riportate le dinamiche evolutive delle principali variabili macroeconomiche per ognuno dei suddetti scenari con riferimento a un orizzonte previsivo triennale.

2 Suddette stime sono tuttavia suscettibili di aggiornamenti ad-hoc qualora il provider identifichi nel contesto generale macroeconomico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.

Variabile macro Scen. Base Giu. 2025 Scen. Avv. Giu. 2025 Scen. Estr. Giu. 2025
economica 2025 2026 2027 2025 2026 2027 2025 2026 2027
PIL Italia (% su base
annuale)
0,6% 0,7% 0,6% -0,1% 0,3% 0,3% -0,9% -1,2% 0,0%
Disoccupazione Italia 6,4% 6,3% 6,2% 6,6% 6,8% 7,0% 6,8% 7,7% 8,6%
Inflazione Italia
(% su base annuale)
1,7% 1,8% 1,5% 2,0% 2,0% 2,3% 2,1% 2,4% 2,2%
Indice azionario Italia
(% su base annuale)
14,7% 6,6% 4,6% -6,4% 6,1% 4,1% -14,0% -14,0% 3,2%
Tasso d'interesse
BTP a 10 anni (%)
3,9% 4,2% 4,4% 4,0% 4,4% 4,6% 4,0% 4,6% 4,4%
Indice dei prezzi degli
immobili residenziali
italiani (% su base
annuale)
2,2% 1,9% 2,1% 1,8% 0,0% 0,9% 0,2% -2,9% -0,8%
Tasso di cambio
euro/dollaro
0,95 0,98 0,99 0,95 0,98 0,99 1,00 1,02 1,03
Petrolio brent: \$ al barile 69 68 76 70 70 80 71 75 85
Euribor 3 mesi 2,2% 2,0% 2,4% 2,0% 1,7% 2,1% 1,8% 1,5% 1,4%

Tabella 1 - Forecast annuali per le principali variabili macro-economiche

Per maggiori informazioni circa l'inclusione delle c.d. forward-looking information (FLI) nel modello di impairment si rinvia al paragrafo 2.3 della Sezione 1 Rischio di credito della Parte E della Nota integrativa del bilancio al 31/12/2024.

Al fine di quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle svalutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, la Banca ha altresì provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza3 , a effettuare specifiche sensitivity analysis circa il livello di svalutazione delle proprie esposizioni performing, le cui risultanze risultano compendiate nelle tabelle sottostanti.

In particolare, in Tabella 2 vengono indicati, suddivisi per macro-segmento gestionale e stage, i diversi livelli di svalutazione che corrispondono ai tre singoli scenari – base, avverso ed estremo – utilizzati per il computo del valore ufficiale, oltre che a quello ponderato sulla base coefficienti probabilistici sopra menzionati.

3 Si veda ad esempio il paper ESMA32 -63 – 791 del 22 Ottobre 2019.

Tabella 2 - Svalutazioni [in €/milioni] al 30 giugno 2025 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Banca Popolare di Sondrio associati a differenti scenari macroeconomici

Macrosegmento gestionale Stage Scen. base Scen. avv. Scen. estr. Scen. pond.
Stage 01 62,1 64,6 66,9 63,0
Corporate & Large Corporate Stage 02 145,7 147,3 149,5 146,4
Totale 207,8 211,9 216,4 209,4
Stage 01 7,2 7,5 7,3
Small Business Stage 02 17,9
18,2
18,6 18,0
Totale 25,2 25,7 26,3 25,4
Stage 01 4,4 4,6 5,0 4,5
Piccoli Operatori Economici Stage 02 19,8
20,5
22,0 20,1
Totale 24,2 25,1 27,0 24,6
Privati Stage 01 6,8 7,2 7,8 7,0
Stage 02 30,5 31,9 34,5 31,3
Totale 37,4 39,1 42,3 38,2
Altro Stage 01 3,8 4,2 4,9 4,0
Stage 02 2,7 2,7 2,8 2,7
Totale 6,5 6,9 7,7 6,7
Totale Stage 01 84,4 88,0 92,2 85,7
Stage 02 216,6 220,7 227,4 218,5
Totale 301,0 308,7 319,6 304,2

Dualmente, in Tabella 3 viene fornita rappresentazione del valore di svalutazioni che si otterrebbero in corrispondenza di quattro differenti parametrizzazioni di coefficienti probabilistici4 rispetto a quella ufficiale adottata.

4 I valori dei fattori ponderali per gli scenari base, avverso e favorevole sono rispettivamente pari a 60%-30%-10% (scenario ponderato alternativo 1), 65%-30%-5% (scenario ponderato alternativo 2), 65%-25%-10% (scenario ponderato alternativo 3) e 80%-20%-0% (scenario ponderato alternativo 4).

Tabella 3 - Svalutazioni [in €/milioni] al 30 giugno 2025 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Banca Popolare di Sondrio associati a differenti ponderazioni degli scenari macro-economici

Macrosegmento gestionale Stage Scen. Pond. 1 Scen. Pond. 2 Scen. Pond. 3 Scen. Pond. 4
Stage 01 63,3 63,1 63,2 62,6
Corporate & Large Corporate Stage 02 146,7 146,5 146,6 146,1
Totale 210,0 209,6 209,8 208,7
Stage 01 7,3 7,3 7,3 7,3
Small Business Stage 02 18,1 18,1 18,1 18,0
Totale 25,4 25,4 25,4 25,3
Stage 01 4,5 4,5 4,5 4,4
Piccoli Operatori Economici Stage 02 20,2 20,1 20,2 19,9
Totale 24,8 24,6 24,7 24,4
Privati Stage 01 7,1 7,0 7,0 6,9
Stage 02 31,5 31,3 31,5 31,0
Totale 38,6 38,3 38,5 37,9
Stage 01 4,0 4,0 4,0 3,9
Altro Stage 02 2,7 2,7 2,7 2,7
Totale 6,7 6,7 6,7 6,6
Totale Stage 01 86,3 85,9 86,1 85,2
Stage 02 219,2 218,7 219,0 217,7
Totale 305,5 304,6 305,1 302,9

Infine, in Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6 trovano rappresentazione i differenti livelli di svalutazioni collettive corrispondenti rispettivamente agli scenari baseline, avverso e estremo nel caso le parametrizzazioni di queste ultime venissero utilizzate non solamente per il calcolo della ECL, ma anche nella stage allocation.

Tabella 4 - Svalutazioni [in €/milioni] al 30 giugno 2025 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Banca Popolare di Sondrio qualora le parametrizzazioni dello scenario baseline venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_base Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL base
Corporate & Large Corporate Stage 01 67.892 16.295,9 78,7% 84,0% 61,9
Stage 02 18.392 3.114,5 21,3% 16,0% 146,1
Totale 86.284 19.410,4 20,4% 60,7% 208,0
Stage 01 67.362 1.887,9 80,2% 81,3% 7,3
Small Business Stage 02 16.579 433,5 19,8% 18,7% 17,9
Totale 83.941 2.321,4 19,8% 7,3% 25,2
Piccoli Operatori Economici Stage 01 81.221 1.709,6 80,9% 80,8% 4,4
Stage 02 19.179 407,0 19,1% 19,2% 19,0
Totale 100.400 2.116,6 23,7% 6,6% 23,4
Privati Stage 01 135.605 4.231,1 90,8% 89,6% 6,9
Stage 02 13.770 492,8 9,2% 10,4% 27,5
Totale 149.375 4.723,9 35,2% 14,8% 34,4
Altro Stage 01 3.433 3.313,7 88,0% 97,3% 3,8
Stage 02 469 91,4 12,0% 2,7% 2,6
Totale 3.902 3.405,1 0,9% 10,6% 6,4
Totale Stage 01 355.513 27.438,2 83,9% 85,8% 84,3
Stage 02 68.389 4.539,3 16,1% 14,2% 213,1
Totale 423.902 31.977,5 100,0% 100,0% 297,4

Tabella 5 - Svalutazioni [in €/milioni] al 30 giugno 2025 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Banca Popolare di Sondrio qualora le parametrizzazioni dello scenario avverso venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_avv. Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL avv.
Corporate & Large Corporate Stage 01 66.845 16.186,5 77,5% 83,4% 64,9
Stage 02 19.439 3.223,9 22,5% 16,6% 147,2
Totale 86.284 19.410,4 20,4% 60,7% 212,1
Stage 01 65.966 1.861,4 78,6% 80,2% 7,4
Small Business Stage 02 17.975 460,0 21,4% 19,8% 18,5
Totale 83.941 2.321,4 19,8% 7,3% 25,9
Piccoli Operatori Economici Stage 01 77.346 1.620,7 77,0% 76,6% 4,3
Stage 02 23.054 495,9 23,0% 23,4% 22,1
Totale 100.400 2.116,6 23,7% 6,6% 26,4
Privati Stage 01 133.432 4.062,0 89,3% 86,0% 7,0
Stage 02 15.943 661,9 10,7% 14,0% 34,9
Totale 149.375 4.723,9 35,2% 14,8% 41,9
Stage 01 3.367 3.299,0 86,3% 96,9% 4,2
Altro Stage 02 535 106,1 13,7% 3,1% 2,7
Totale 3.902 3.405,1 0,9% 10,6% 6,9
Totale Stage 01 346.956 27.029,5 81,8% 84,5% 87,7
Stage 02 76.946 4.947,9 18,2% 15,5% 225,4
Totale 423.902 31.977,5 100,0% 100,0% 313,2

Tabella 6 - Svalutazioni [in €/milioni] al 30 giugno 2025 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Banca Popolare di Sondrio qualora le parametrizzazioni dello scenario estremo venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_estr. Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL estr.
Corporate & Large Corporate Stage 01 65.430 15.968,5 75,8% 82,3% 67,3
Stage 02 20.854 3.441,8 24,2% 17,7% 149,7
Totale 86.284 19.410,4 20,4% 60,7% 217,0
Stage 01 63.307 1.811,4 75,4% 78,0% 7,3
Small Business Stage 02 20.634 510,0 24,6% 22,0% 20,3
Totale 83.941 2.321,4 19,8% 7,3% 27,5
Piccoli Operatori Economici Stage 01 70.947 1.472,9 70,7% 69,6% 4,2
Stage 02 29.453 643,7 29,3% 30,4% 27,7
Totale 100.400 2.116,6 23,7% 6,6% 31,9
Privati Stage 01 121.775 3.560,7 81,5% 75,4% 6,5
Stage 02 27.600 1.163,2 18,5% 24,6% 53,2
Totale 149.375 4.723,9 35,2% 14,8% 59,7
Stage 01 3.150 3.225,6 80,7% 94,7% 5,0
Altro Stage 02 752 179,6 19,3% 5,3% 3,4
Totale 3.902 3.405,1 0,9% 10,6% 8,4
Totale Stage 01 324.609 26.039,2 76,6% 81,4% 90,2
Stage 02 99.293 5.938,3 23,4% 18,6% 254,3
Totale 423.902 31.977,5 100,0% 100,0% 344,5

Informazioni di natura quantitativa

Qualità del credito

Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze e rettifiche di valore

Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Esposizioni Altre
Esposizioni scadute esposizioni
Inadempienze scadute non non
Portafogli/qualità Sofferenze probabili deteriorate deteriorate deteriorate Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.565 287.025 56.273 187.889 46.357.122 46.937.874
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - 2.838.569 2.838.569
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- 7.096 502 200 303.500 311.298
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
30/06/2025 49.565 294.121 56.775 188.089 49.499.191 50.087.741
31/12/2024 51.231 370.076 85.381 534.514 47.404.990 48.446.192

Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.

Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.079.147 (686.284) 392.863 109.079 46.828.454 (283.443) 46.545.011 46.937.874
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 2.839.251 (682) 2.838.569 2.838.569
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
16.979 (9.381) 7.598 - - - 303.700 311.298
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - -
30/06/2025 1.096.126 (695.665) 400.461 109.079 49.667.705 (284.125) 49.687.280 50.087.741
31/12/2024 1.266.923 (760.234) 506.689 104.818 47.933.986 (302.189) 47.939.504 48.446.193

Per le attività finanziarie detenute per la negoziazione, quelle valutate al fair value e i derivati di copertura l'esposizione lorda viene presentata al valore risultante dalla valutazione di fine periodo.

Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 1.867.578 1.865.544 2.034 - -
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 1.867.578 1.865.544 2.034 - -
A.2 Altre 2.448.531 2.365.929 55.331 6.111 -
a) Sofferenze - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate 6.111 - - 6.111 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 6.330 6.330 - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 2.436.090 2.359.599 55.331 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
Totale (A) 4.316.109 4.231.473 57.365 6.111 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 7.293 - - - -
b) Non deteriorate 1.112.282 118.031 58.618 - -
Totale (B) 1.119.575 118.031 58.618 - -
Totale (A+B) 5.435.684 4.349.504 115.983 6.111 -
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
Write-off
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
Netta
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 115 110 5 - - 1.867.463 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 115 110 5 - - 1.867.463 -
A.2 Altre 3.914 1.536 126 2.253 - 2.444.617 -
a) Sofferenze - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate 2.254 - - 2.253 - 3.857 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 10 10 - - - 6.320 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 1.650 1.526 126 - - 2.434.440 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
Totale (A) 4.029 1.646 131 2.253 - 4.312.080 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - - 7.293 -
b) Non deteriorate 61 30 - - - 1.112.221 -
Totale (B) 61 30 - - - 1.119.514 -
Totale (A+B) 4.090 1.676 131 2.253 - 5.431.594 -

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40 a) e voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale).

Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 313.638 - - 307.599 6.039
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 89.323 - - 86.023 3.300
b) Inadempienze probabili 709.217 - - 639.135 53.740
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 274.495 - - 234.731 33.495
c) Esposizioni scadute deteriorate 67.157 - - 66.103 417
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.424 - - 2.101 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 184.486 140.232 43.590 - 464
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.091 - 1.849 - 241
e) Altre esposizioni non deteriorate 47.474.747 43.237.295 3.805.923 - 87.556
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 298.263 - 260.557 - 29.269
Totale (A) 48.749.245 43.377.527 3.849.513 1.012.837 148.216
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 221.190 - - 112.159 1.419
b) Non deteriorate 26.007.610 14.790.002 2.442.616 - 6.509
Totale (B) 26.228.800 14.790.002 2.442.616 112.159 7.928
Totale (A+B) 74.978.045 58.167.529 6.292.129 1.124.996 156.144
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Write-off
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 264.073 - - 258.672 5.401 49.565 106.363
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 76.588 - - 73.560 3.028 12.735 41.498
b) Inadempienze probabili 415.099 - - 363.951 41.901 294.118 2.716
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 178.129 - - 150.502 24.210 96.366 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 14.241 - - 14.058 48 52.916 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 816 - - 732 - 1.608 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 2.717 606 2.097 - 15 181.769 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 186 - 178 - 8 1.905 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 279.745 80.618 189.211 - 9.917 47.195.002 46
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 26.614 - 22.618 - 3.996 271.649 -
Totale (A) 975.875 81.224 191.308 636.681 57.282 47.773.370 109.125
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 38.381 - - 7.297 - 182.809 -
b) Non deteriorate 45.634 23.197 16.416 - 131 25.961.976 -
Totale (B) 84.015 23.197 16.416 7.297 131 26.144.785 -
Totale (A+B) 1.059.890 104.421 207.724 643.978 57.413 73.918.155 109.125

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40 b) nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20 c), 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale e quote di O.I.C.R.).

Grandi esposizioni

30/06/2025 31/12/2024
Numero posizioni 28 28
Esposizione 32.437.936 32.529.555
Posizione di rischio 9.410.491 9.264.155

Il limite di esposizione del 10% rispetto ai fondi propri – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni – viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono commisurati i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.

Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, euro 10.247 milioni; Posizione di rischio, euro 3 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, la Banca d'Italia (Esposizione nominale, euro 944 milioni; Posizione di rischio nulla), nonché esposizioni verso Spagna, Germania e Francia per nominali euro 3.572 milioni con posizione di rischio nulla.

In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.

Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.

Gruppo bancario - Rischi di mercato

Per l'informativa qualitativa riguardante i rischi di tasso di interesse, di prezzo e di cambio si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31/12/2024.

Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

Da giugno 2022 si utilizza la metodologia di Macro Fair Value Hedge (MFVH) applicata al rischio di tasso con l'obiettivo di neutralizzare la variazione di fair value di attività e passività iscritte in bilancio o porzioni di esse a seguito di variazioni del tasso d'interesse.

In tal senso è stata promossa la formalizzazione di processi operativi e di procedure volti a consentire:

  • la strutturazione di operazioni di copertura del rischio di tasso di interesse assunto tramite l'erogazione di impieghi a tasso fisso e altri assets a tasso fisso;
  • la rilevazione e la successiva gestione di tali transazioni nell'ambito del framework «Macro Fair Value Hedge», limitando così gli elementi di volatilità che sarebbero altrimenti determinati dal differente criterio di valorizzazione delle operazioni di copertura (esposte a fair value) e degli strumenti coperti (rilevati al costo ammortizzato);
  • l'inclusione di detta operatività nei processi di gestione e monitoraggio del rischio.

In sede di prima applicazione del principio IFRS 9 è stata esercitata l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per tutte le tipologie di coperture (micro e macro).

Nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:

  • disallineamento tra nozionale del derivato e del sottostante coperto rilevato al momento della designazione iniziale o generato successivamente, come nel caso di rimborsi parziali dei finanziamenti;
  • inclusione nel test di efficacia del valore della parte variabile del derivato di copertura.

Nel corso del periodo oggetto di analisi non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.

Derivati finanziari

Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

30/06/2025 31/12/2024
Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 330.454 - - - 371.958 -
a) Opzioni - - 89.718 - - - 97.845 -
b) Swap - - 240.736 - - - 274.113 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - 46.223 - - - 86.405 -
a) Opzioni - - 46.223 - - - 86.405 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 4.200.147 - - - 3.814.733 -
a) Opzioni - - 159.409 - - - 153.684 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 4.040.738 - - - 3.661.049 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - 47.759 - - - 26.479 -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 4.624.583 - - - 4.299.575 -

Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Totale 30/06/2025
Over the counter Over the counter
Controparti
centrali
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Tipologie derivati Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 5.667 - - - 3.597 -
b) Interest rate swap - - 2.863 - - - 4.240 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 24.517 - - - 27.520 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 1.035 - - - 548 -
Totale - - 34.082 - - - 35.905 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 5.331 - - - 3.018 -
b) Interest rate swap - - 2.285 - - - 3.500 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 34.320 - - - 9.512 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 1.003 - - - 531 -
Totale - - 42.939 - - - 16.561 -

Derivati finanziari di copertura

Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 30/06/2025 Totale 30/06/2024
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
- - 57.002 - - - 59.243 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - 57.002 - - - 59.243 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 57.002 - - - 59.243 -

Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia
della copertura
Totale 30/06/2025 Totale 31/12/2024
Over the counter Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Senza controparti centrali 31/12/2024
Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Fair value
positivo
a) Opzioni - -
-
- - - - - - -
b) Interest
rate swap
- -
-
- - - - - - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - - - - - -
d) Equity
swap
- -
-
- - - - - - -
e) Forward - -
-
- - - - - - -
f) Futures - -
-
- - - - - - -
g) Altri - -
-
- - - - - - -
Totale - -
-
- - - - - - -
Fair value
negativo
a) Opzioni - -
-
- - - - - - -
b) Interest
rate swap
- -
1.991
- - - 2.426 - - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - - - - - -
d) Equity
swap
- -
-
- - - - - - -
e) Forward - -
-
- - - - - - -
f) Futures - -
-
- - - - - - -
g) Altri - -
-
- - - - - - -
Totale - -
1.991
- - - 2.426 - - -

Gruppo bancario - Rischio di liquidità

Per l'informativa qualitativa riguardante il rischio di liquidità si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31 dicembre 2024.

Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività

Covered Bond

In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha autorizzato un Programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad € 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Banca stessa. In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma, recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), a modifica della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.

Per ciò che concerne la cessione di attivi funzionali al Programma, in data 1° giugno 2014 è stata effettuata la prima cessione pro-soluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi € 802 milioni di crediti in bonis. Le operazioni che si sono susseguite negli anni si sono articolate nella cessione alla società veicolo di nuovi portafogli di mutui residenziali contro contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in capo alla banca permangono tutti i rischi e benefici connessi ai crediti creduti, non si è proceduto alla cancellazione contabile di tali mutui.

L'iniziativa ha consentito di dotare la Banca di una nuova classe di strumenti di debito destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione del Programma consente:

  • di allungare le scadenze della raccolta e rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine;
  • di diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza;
  • di beneficiare delle condizioni favorevoli di questa classe di obbligazioni rispetto a quelle ottenibili tramite l'ordinaria raccolta obbligazionaria non garantita.

È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi che consente, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, la verifica del rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, di redigere la reportistica prevista dalla normativa e dalle agenzie di rating e di adempiere a tutte le attività di controllo. Tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, rileva la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, che in qualità di «asset monitor» è deputata alle verifiche dei test regolamentari.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo. Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità.

Di seguito si riportano le informazioni relative alle obbligazioni bancarie garantite emesse dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:

Note Illustrative consolidate

Serie e Classe Serie 3
Codice ISIN IT0005568529
Data di emissione 24/10/2023
Data di scadenza 24/10/2028
Scadenza estesa 24/10/2029
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 4,125%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 4
Codice ISIN IT0005580276
Data di emissione 22/01/2024
Data di scadenza 22/07/2029
Scadenza estesa 22/07/2030
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 3,250%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 5
Codice ISIN IT0005641763
Data di emissione 31/03/2025
Data di scadenza 31/03/2030
Scadenza estesa 31/03/2031
Valuta Euro
Importo 150.000.000
Tipo tasso Fisso
Parametro 3,071%
Cedola Semestrale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 6
Codice ISIN IT0005651382
Data di emissione 21/05/2025
Data di scadenza 21/05/2030
Scadenza estesa 21/05/2031
Valuta Euro
Importo 500.000.000

Cedola Annuale Legge applicabile Italiana

Tipo tasso Fisso Parametro 2,750%

Per quanto concerne le prime due serie di obbligazioni, sopra non richiamate, si informa che le stesse sono state integralmente rimborsate alla scadenza.

Cessione Crediti

Al 30 giugno 2025 l'esposizione in titoli Asset Backed Securities (ABS) derivanti da operazioni di cartolarizzazione ammonta a euro 560,872 milioni.

Con riferimento ai titoli ABS la composizione risulta essere la seguente:

  • euro 36,101 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Diana SPV, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Progetto Diana», perfezionata nel mese di giugno 2020 (tranche senior pari a euro 35,433 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,668 milioni);
  • euro 31,713 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo POP NPLs 2020 Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti», perfezionata nel mese di dicembre 2020 (tranche senior pari a euro 31,612 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,101 milioni);
  • euro 41,776 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2021 Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti II», perfezionata nel mese di dicembre 2021 (tranche senior pari a euro 41,682 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,094 milioni);
  • euro 29,919 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2022 Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti III», perfezionata nel mese di dicembre 2022 (tranche senior pari a euro 29,792 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,127 milioni);
  • euro 24,951 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti IV», perfezionata nel mese di dicembre 2023 (tranche senior pari a euro 24,835 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,116 milioni);
  • euro 5,390 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2024 Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti V», perfezionata nel mese di dicembre 2024 (tranche senior pari a euro 5,388 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 0,002 milioni);
  • euro 78,985 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Platinum SPV Srl, detenuti a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Platinum», perfezionata nel mese di giugno 2025 (tranche senior pari a euro 68,928 milioni; tranche mezzanine e junior pari a euro 10,057 milioni);
  • euro 312,037 milioni relativo ai titoli di operazioni di cartolarizzazione di terzi, emesse dalla società veicolo «BNT Portfolio SPV», costituita nell'esercizio 2014 al fine di perfezionare la cartolarizzazione dei crediti agrari di Banca della Nuova Terra, e dalla società veicolo «Alba 6 Spv».

Per maggiori dettagli si rimanda «Parte E - sezione 2 - C. Operazioni di Cartolarizzazione», del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

A livello consolidato sono presenti inoltre titoli strutturati di credito per euro 146,626 milioni relativi a quote di fondi comuni di investimento sottoscritte a seguito di cessioni multioriginator di portafogli creditizi deteriorati. Per una disamina dei fondi comuni di investimento rivenienti da operazioni di cessioni multi-originator si fa rinvio a quanto esposto nella «Parte E – Sezione 2 – D.3 Operazioni di cessione – Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente» del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.

Cartolarizzazione sintetica

A giugno 2022 la Banca ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese» (segmenti gestionali Smallbusiness, PMI e Grandi imprese) per un controvalore pari a euro 958 milioni. Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. Per maggiori dettagli si rimanda «Parte E - sezione 2 - C. Operazioni di Cartolarizzazione», del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Auto-cartolarizzazione

Note Illustrative consolidate

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla Banca un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito delle strategie di gestione delle fonti di raccolta e di valorizzazione degli attivi. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a PMI, garantiti o chirografari pari a € 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. In data 2 maggio 2024 e in data 3 giugno 2025, ai sensi del "Contratto di Cessione", sono state effettuate due ulteriori cessioni di crediti al veicolo, riguardanti portafogli granulari di crediti chirografari performing erogati a PMI, rispettivamente pari a € 1.528 milioni e € 562 milioni.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi sono quelli di diversificare le fonti di provvista, dotare la Banca di strumenti funzionali ad allungare le scadenze della raccolta anche in ottica di presidio dei rischi di liquidità, supportare l'efficiente gestione e valorizzazione degli attivi creditizi di elevata qualità.

La Banca svolge per conto della società veicolo Centro delle Alpi SME srl l'attività di «servicer», ossia il servizio di gestione, amministrazione e incasso dei mutui; agisce per conto della società veicolo ma rimane la sola controparte dei clienti e, a fronte di tale servizio, percepisce commissioni di servicing.

Al 30 giugno 2025, il valore dei titoli sottoscritti dalla Banca è pari a € 1.702,5 milioni per i titoli senior, a € 251,6 milioni per i titoli della classe mezzanine e a € 544,9 milioni per i titoli junior.

Gruppo bancario - Rischi operativi

Per l'informativa qualitativa riguardante i rischi operativi si rinvia a quanto esposto nel bilancio consolidato al 31/12/2024.

Informativa in merito all'esposizione verso debitori sovrani

La CONSOB con comunicazione n. DEM/11070007 del 05/08/2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva al 30 giugno 2025 ammontava a euro 10.981 milioni ed era così articolata:

a) Titoli di Stato italiano: euro 5.951 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: euro 4.288 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: euro 208 milioni;

d) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: euro 534 milioni.

Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio dell'esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta nei confronti degli Stati sovrani al 30 giugno 2025, per portafoglio.

Attività finanziarie Attività finanziarie
valutate al fair value valutate al fair value con Attività finanziarie
con impatto sul conto impatto sulla redditività valutate al costo
Emittente economico complessiva ammortizzato Valore di Bilancio
Titoli di Stato
Italia - 148.605 5.802.585 5.951.190
Francia - 599.312 483.199 1.082.512
Spagna - 997.341 655.501 1.652.842
Germania - 253.548 545.400 798.948
Austria - 149.475 49.771 199.246
Olanda - - - -
U.S.A. 130.242 - - 130.242
Altri Titoli verso
amministrazioni pubbliche:
- Italia - 20.385 111.520 131.904
- Altri 54.862 144.742 92.027 291.631
Totale 185.104 2.313.408 7.740.002 10.238.514

Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.

Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:

Fino ad 1 anno da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con 130.242 - - 130.242
impatto a conto economico (Voce 20)
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva (Voce 30) 1.248.088 600.970 299.223 2.148.281
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato (Voce 40) 50.245 2.765.160 4.721.050 7.536.456

Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

La Banca ha incorporato i rischi ESG (Environmental, Social and Governance) nei propri sistemi di gestione del rischio e nei propri processi produttivi quali fattori determinanti delle categorie di rischio esistenti (rischi di credito, mercato, operativo, ecc.). L'impatto dei fattori ESG può verificarsi in qualsiasi momento e innescare effetti su periodi di tempo molto diversi; essi possono generare conseguenze finanziarie negative attraverso una varietà di risk drivers e di meccanismi di trasmissione.

Le Autorità di Vigilanza sul sistema finanziario europeo sono state pioniere nell'incentivare l'adozione di buone prassi per la gestione e il governo delle fattispecie di rischio ESG, specialmente avuto riguardo dei rischi legati al cambiamento climatico e al degrado dell'ambiente, tematiche per le quali il mercato aveva già iniziato ad equipaggiarsi di strumenti per valutare concretamente la portata e la rilevanza degli associati profili di rischio. In risposta alle aspettative della Guida BCE sui rischi climatici e ambientali (Novembre 2020) nonché alla luce delle leading practices rilevate a livello di mercato, alla fine del 2023 la Banca ha elaborato e condiviso con il proprio Supervisore una pianificazione di attività di ampio respiro tese al generale rafforzamento dell'integrazione delle valutazioni di rischio climatico e ambientale nei principali processi aziendali. Tutt'oggi viene condotta una continuativa azione di monitoraggio e rendicontazione degli stati di avanzamento dei diversi cantieri del programma di interventi. Costante si dimostra altresì l'attenzione posta alle pratiche di mercato e al framework regolamentare, quest'ultimo recentemente arricchito da nuove linee guida sulla gestione dei rischi ESG emanate dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) a gennaio 2025.

In relazione al citato piano d'azione, gran parte delle iniziative ivi censite – aventi carattere di rimedio a debolezze e/o esigenze di affinamento di metodologie e processi impiegati per la complessiva gestione dei rischi ESG – sono ormai diventate parte delle attività regolarmente poste in essere all'interno degli ordinari processi interni operativi nonché di indirizzo a livello strategico. Di notevole rilievo è, ad esempio, l'annuale aggiornamento delle analisi di identificazione, mappatura e determinazione della rilevanza dei fattori di rischio climatici e ambientali (C&E) negli orizzonti di breve, medio e lungo periodo lungo tutta la value chain dell'istituto; analisi di rischio che risultano peraltro coerenti con le valutazioni richieste per l'individuazione dei temi materiali di carattere ambientale oggetto di rendicontazione di sostenibilità al pubblico tramite lo svolgimento del cosiddetto esercizio di "doppia materialità" condotto ai sensi della direttiva CSRD (Direttiva (UE) 2022/2464 - Corporate Sustainability Reporting Directive)

Le risultanze di tali valutazioni, in termini di cluster di indagine (es. settori economici, aree geografiche) potenzialmente esposti ai fattori di rischio C&E lungo differenti intervalli temporali, consentono di individuare le aree di operatività soggette a maggiore incidenza dei drivers di rischio fisico e di transizione green, sulle quali concentrare gli studi di materializzazione finanziaria. A questo proposito, nell'ambito dei processi di verifica di adeguatezza delle dinamiche patrimoniali (ICAAP) e di liquidità (ILAAP), si sono potenziate le dedicate simulazioni d'impatto dei rischi C&E sul complessivo profilo di rischio della Banca. Avuto riguardo all'esercizio ICAAP, quest'anno, oltre alle quantificazioni degli impatti prospettici dei fattori correlati all'ambiente e ai mutamenti del clima sulle metriche rappresentative dei rischi bancari di Primo Pilastro (credito, mercato e operativo), sono state introdotte specifiche simulazioni in relazione a possibili manifestazioni di effetti della transizione sui rischi di reputazione e sui rischi strategici/business.

Le risultanze ottenute dalle periodiche analisi di materialità dei fattori C&E condizionano inoltre gli indirizzi strategici di appetito al rischio, determinando l'aggiornamento degli schemi di Risk Appetite Framework con specifici indicatori, limiti e soglie di allerta volti a misurare l'esposizione della Banca alle fattispecie di rischio ESG che maggiormente potrebbero ripercuotersi sui principali rischi "tradizionali". Si segnala nel corso del semestre un'attività di messa a punto del quadro di metriche di monitoraggio dei fattori ESG che ha comportato vari interventi di aggiornamento e ricalibrazione dei parametri in uso.

Quanto invece alla valutazione della rischiosità ESG associata al portafoglio creditizio, per i segmenti corporate e retail, si rammenta come la Banca abbia negli anni affinato la propria metodologia interna di classificazione della clientela tramite un dedicato processo di ESG scoring attribution, il quale per ogni controparte affidata attribuisce un livello di rischiosità ESG. La metrica fattorizza con approccio statistico gli elementi di rischio ESG riferibili tanto alle controparti clienti (es. vulnerabilità di un'impresa all'aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, sensibilità ai temi sociali e di corretta governance) quanto agli

immobili a garanzia dell'esposizione creditizia, ove presenti. A essa si combina un punteggio assegnato grazie all'elaborazione delle informazioni puntuali reperite presso le singole aziende controparti nell'ambito delle attività di ESG Due Diligence, proseguite anche nell'ultimo semestre attraverso la somministrazione di dedicati questionari qualitativi rivolti in particolare ai debitori considerati più strategici.

Lo Score ESG riveste un prezioso ruolo nel complessivo framework di governo e mitigazione dei rischi ambientali, sociali e di governance. È integrato nelle analisi svolte in sede di istruttoria di una proposta creditizia, attivando pure sistemi di screening e verifiche approfondite laddove le controparti si rivelino significativamente sensibili ai rischi ESG; incide sugli schemi di politica creditizia e sugli indirizzi di attrattività settoriale nella concessione del credito, sul quadro di definizione della propensione al rischio aziendale tramite appositi indicatori, sulla determinazione degli organi facoltizzati alle delibere di affidamento; è compreso fra le variabili di formazione delle condizioni di tasso applicabili alle operazioni di prestito alla clientela e impatta mediante specifica quantificazione sul valore di Expected Credit Loss (ECL) funzionale al calcolo degli accantonamenti contabili con modello collettivo di impairment IFRS 9.

Su tutto, la "Policy del Credito ESG" detta specifici criteri di indirizzo a livello generale, settoriale e di operazione da adottare nelle ordinarie procedure di erogazione e monitoraggio dei crediti per orientarle verso canoni di sostenibilità, contribuendo a rendere più saldo il rapporto tra il presidio del rischio di credito e la valutazione del rispetto dei valori ambientali, sociali e di buon governo societario.

Anche nel corso di questo periodo è proseguito il percorso, intrapreso nel 2023 dalle società controllate con il supporto della Banca Popolare di Sondrio, finalizzato all'integrazione di elementi di valutazione ESG all'interno delle visioni strategiche e dei processi aziendali nevralgici, tra cui quelli di gestione del rischio. Di seguito viene riportata una panoramica di sintesi delle principali iniziative in corso e in programma presso ciascuna entità controllata.

Factorit

In linea con quanto previsto all'interno del Piano di azione pluriennale (2023-2025) per la gestione dei rischi climatici e ambientali di Factorit, trasmesso alla Banca d'Italia nel marzo 2023, risultano completate nel corso di questo periodo le attività previste per i cantieri "Governance & HR", "Credito", "Rischi e metodologie", "Informativa", "IT e Dati" e "Fornitori".

Sono degne di nota, in particolare, le seguenti attività:

  • − l'integrazione dei fattori di rischio ESG nei processi di concessione, definizione dell'organo deliberante, pricing e definizione delle politiche creditizie;
  • − l'aggiornamento dell'analisi di materialità dei rischi climatici e ambientali e l'integrazione di ulteriori indicatori RAF e del reporting sui rischi in ambito ESG;
  • − l'implementazione dell'architettura informatica per la ricezione e archiviazione dei nuovi flussi di dati ESG e del relativo impianto di Data Quality;
  • − il recepimento delle metodologie e delle modalità operative per la valutazione e il monitoraggio dei fornitori in ottica ESG.

Il prossimo semestre vedrà il completamento delle residuali attività relative al cantiere della "Strategia climatica" al fine di traguardare, inoltre, la conclusione del complessivo Piano di azione.

Banca della Nuova Terra

Nell'ultimo trimestre del 2023, anche per la controllata Banca della Nuova Terra è stato declinato un Piano di interventi pluriennale (2024-2025), in relazione agli ambiti nei quali i rischi connessi al clima e all'ambiente sono risultati di particolare portata. Nel corso del periodo le attività previste per i cantieri "Rischi e metodologie" e "Informativa" sono state portate a completamento secondo pianificazione, prevedendo quali principali interventi, l'aggiornamento dell'analisi di materialità dei rischi climatici e ambientali e l'integrazione di ulteriori indicatori RAF oltre che del reporting sui rischi in ambito ESG.

Il Piano complessivo verrà portato a completamento nel corso del prossimo semestre, finalizzando le attività, attualmente in corso, a supporto dell'integrazione del processo di valutazione ESG sui fornitori della Banca.

BPS Suisse

A fronte dell'ingresso nell'organico della Banca di una Corporate Social Responsibility Manager con forti competenze in materia ESG, le attività trasversali inerenti a tale tematica sono state centralizzate presso questa nuova figura, la quale ha il compito di identificare e implementare le strategie e i progetti di sostenibilità oltre che contribuire al loro sviluppo, nel rispetto delle disposizioni regolamentari svizzere e in coordinamento con la Banca Popolare di Sondrio.

Oltre alla regolare attività di contribuzione al consolidato dei dati propedeutici per la stesura della rendicontazione di sostenibilità (CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive), nel corso del periodo la controllata ha avviato specifiche attività progettuali volte alla definizione del proprio indirizzo strategico in relazione ai rischi climatico-ambientali, sociali e di governance, analizzando attivamente le disposizioni regolamentari emanate dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari svizzera (FINMA), tramite dedicati gruppi di lavoro interni. L'obiettivo è quello di incorporare progressivamente la valutazione dei rischi ESG nella formulazione e nell'attuazione delle proprie politiche creditizie, finanziarie e di investimento nonché nell'offerta di servizi alla clientela.

Inoltre, nell'ambito del Risk Appetite framework, sono stati introdotti nuovi indicatori volti a monitorare i rischi ESG nell'ambito dei rischi di concentrazione settoriale e del rischio di mercato, funzionali ad assicurare integrità patrimoniale e continuità aziendale nel lungo periodo e contribuire a un'ordinata transizione verso un'economia sostenibile.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

Informazioni sul patrimonio consolidato

Il patrimonio consolidato

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Le dimensioni patrimoniali sono costantemente verificate e portate periodicamente all'attenzione degli Amministratori e Organi di controllo.

E' stata sempre posta una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, la Banca Popolare di Sondrio ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'Amministrazione.

Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.

La storia della banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.

I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso un'espansione armonica della propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.

L'assemblea ordinaria del 30 aprile 2025, chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2024 e la destinazione dell'utile ha deliberato il pagamento di un dividendo complessivo pari a euro 362,709 milioni.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Elisioni e
aggiustamenti
Voci/Valori Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese da
consolidamento
Totale
1. Capitale 1.360.161 - 10 - 1.360.171
2. Sovrapprezzi di emissione 79.037 - - 79.037
3. Riserve 2.206.883 834 194.372 2.402.089
4. Strumenti di capitale -
5. Azioni proprie (25.048) - - (25.048)
6. Riserve da valutazione: 172.688 - 287 3.562 176.537
˗ Titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
68.714 - - - 68.714
˗ Copertura di titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
-
˗ Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.047 - - - 1.047
˗ Attività materiali 173.019 - 88 - 173.107
˗ Attività immateriali -
˗ Copertura di investimenti esteri -
˗ Copertura dei flussi finanziari -
˗ Strumenti di copertura (elementi non designati) -
˗ Differenze di cambio - - - 112 112
˗ Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
-
˗ Passività finanziarie designate al fair value con
impatto a conto economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
-
˗ Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti
(70.092) - 7 - (70.085)
˗ Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate al patrimonio netto
- - - 3.450 3.450
˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti
assicurativi emessi
-
˗ Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle
cessioni in riassicurazione
-
˗ Leggi speciali di rivalutazione - - 192 - 192
7. Utile (perdita) d'esercizio 354.361 - (560) (17.592) 336.209
Totale 4.148.082 - 571 180.342 4.328.995

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
Attività/valori Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 5.170 (7.145) - - - - - - 5.170 (7.145)
2. Titoli di capitale 73.192 (4.478) - - - - - - 73.192 (4.478)
3. Finanziamenti 3.022 - - - - - - - 3.022 -
30/06/2025 81.384 (11.623) - - - - - - 81.384 (11.623)
31/12/2024 77.326 (18.213) - - - - - - 77.326 (18.213)

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al FV con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (8.539) 64.443 3.209
2. Variazioni positive 10.483 5.219 -
2.1 Incrementi di fair value 9.666 5.219 -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - - -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 817 - -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (3.919) (948) (187)
3.1 Riduzioni di fair value (294) (948) (187)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (144) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (3.481) - -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (1.975) 68.714 3.022

Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per euro 70,085 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte.

I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico – Pillar 3 al 30 giugno 2025» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti. Il documento riporta un'informativa consolidata e verrà messo a disposizione sul sito aziendale all'indirizzo www.popso.it nella sezione «Investor Relations» del sito istituzionale.

Note Illustrative consolidate

Operazioni con parti correlate

Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.

Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2024 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.

Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla banca una influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.

Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:

    1. Le società controllate, controllanti oppure soggette a controllo congiunto.
    1. Le società che possono esercitare un'influenza notevole sulla società che redige il bilancio.
    1. Le società collegate e le loro controllate.
    1. Le joint venture cui partecipi la società che redige il bilancio.
    1. I dirigenti con responsabilità strategiche della società e della sua controllante.
    1. Gli stretti familiari di uno dei soggetti di cui al punto 5.
    1. Società controllate, controllate congiuntamente da uno dei soggetti di cui ai punti 5 e 6.
    1. Fondi pensionistici dei dipendenti o qualsiasi altra entità agli stessi correlata.

Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui conviventi.

Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.

I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Capogruppo sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.

Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.

Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento alle operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate deliberate dai competenti Organi della banca nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2025, nel rispetto degli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del citato Regolamento Consob, si rinvia al capitolo "Operazioni con parti correlate" della relazione degli amministratori.

Non si segnalano, per il periodo in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche o inusuali, per tali intendendosi, in relazione a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economico al 30 giugno 2025 riferiti a parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24:

Garanzie
Rilasciate e Garanzie
(in migliaia di euro) Attività Passività Proventi Oneri impegni ricevute
Amministratori 391 10.450 4 128 105 740
Sindaci 546 283 5 2 344 2.907
Direzione 0 1.791 0 18 540 0
Familiari 1.278 3.029 28 26 151 6.690
Collegate 513.942 120.605 4.222 959 263.456 612
Altre 119.619 67.958 2.310 457 1.711 352
Totali 635.777 204.117 6.569 1.592 266.307 11.300

I dati esposti nella tabella non includono i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche.

La voce "Altre" ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che, al 30 giugno 2025, esercita influenza notevole sulla banca.

Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 1,41% e dello 0,52%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono rispettivamente del 0,57% e dello 0,44%.

L'esposizione verso società collegate è riferibile per euro 137 ad Arca Holding spa ed euro 250 milioni ad Alba Leasing spa.

Accordi di pagamento basati su azioni

In data 30 aprile 2025 l'Assemblea dei Soci, previa delibera del Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2025, ha approvato le Politiche di remunerazione per l'esercizio 2025 contenenti indicazioni circa l'utilizzo dei Piani di remunerazione basati su strumenti patrimoniali (finanziari).

La circolare n. 285/2013 al fine di assicurare che i sistemi di remunerazione e incentivazione rispondano agli obiettivi fondamentali della regolamentazione: collegamento con i rischi, compatibilità con i livelli di capitale e liquidità, orientamento al medio-lungo termine, rispetto delle regole, prevede una serie di criteri che la componente variabile della remunerazione deve rispettare. In particolare, la componente variabile deve essere bilanciata, ovvero almeno il 50% della remunerazione variabile erogata al "Personale più rilevante" deve essere attribuita mediante l'assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse collegati (ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58) e corrisposta mediante sistemi di pagamento a pronti ("up-front") o differiti per un periodo non inferiore ai 4-5 anni in modo da tenere conto dell'andamento nel tempo dei rischi assunti dalla banca (c.d. meccanismi di malus). In ottemperanza delle sopraccitate disposizioni regolamentari, la Banca Popolare di Sondrio ha previsto:

  • ˗ Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2025: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. Il Piano 2025, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 20 marzo 2025. Quanto alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano 2024 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2024 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni. Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2024 si potrà concludere nel 2030. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
  • ˗ Piano dei compensi di Lungo Termine 2025-2027: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. In merito alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2023 - 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2031). Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2025) si potrà concludere nel 2031. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Per entrambi i piani (di breve e di lungo termine) l'assegnazione degli strumenti finanziari è funzionale all'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico. Il Piano incentivante 2025 e il Piano collegato al Sistema premiante di lungo periodo (2025-2027), previsti dalle Politiche retributive, sono stati deliberati dal Consiglio di amministrazione il 20 marzo 2025. Alla data del 20 marzo 2025, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 11,47 euro.

1. Variazioni annue

La determinazione della remunerazione variabile a breve termine riferita al 2024 ha comportato l'assegnazione, nel 2025, di n. 31.959 azioni Banca Popolare di Sondrio S.p.A.. Tenuto conto della pregressa giacenza di azioni proprie oltre alle consegne di azioni effettuate nel corso del 2025 avvenute nell'ambito

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Note illustrative consolidate

dell'attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione, al 30 giugno 2025 Banca Popolare di Sondrio possiede n. 3.565.256 azioni proprie.

Con riferimento al Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2025, la remunerazione variabile verrà deliberata ed erogata nel corso del 2026; in sede di presentazione del bilancio al 30 giugno 2025 si è provveduto ad effettuare una stima dell'esborso rilevando un accantonamento a conto economico in contropartita di patrimonio netto, per la parte attribuibile in azioni, per un importo pari a euro 0,45 milioni.

Con riferimento al Piano dei compensi di Lungo Termine 2025-2027 l'esatta individuazione delle azioni da assegnare è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e alle determinazioni del Consiglio di amministrazione. Per l'esercizio 2025 si è provveduto a stimare la quota costo di competenza dell'anno contabilizzando un accantonamento a conto economico al 30 giugno di euro 0,2 milioni in contropartita di patrimonio netto.

2. Altre informazioni

Per informazioni di dettaglio sui contenuti del Piano Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2025 e al Piano dei compensi di Lungo Termine 2025-2027 si rinvia ai Documenti informativi redatti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Banca www.popso.it – Sito Istituzionale > Investor relations > Assemblea dei Soci 2025.

Informativa di settore

L'informativa di settore è stata redatta in conformità al principio contabile IFRS 8 – Settori operativi. Ciascun comparto è individuato in considerazione della natura dei prodotti e dei servizi offerti e della tipologia della clientela di riferimento, in modo da presentare al proprio interno caratteristiche adeguatamente omogenee sotto il profilo di rischio e di redditività.

La classificazione, pur rifacendosi alle linee di business previste dal metodo Standardizzato per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, trova sostanziale riscontro nelle prassi interne di suddivisione delle attività, utilizzate al fine di impostare le politiche aziendali e valutarne a consuntivo i risultati.

La distribuzione geografica si basa sulla distribuzione degli sportelli sul territorio nazionale e sulla Svizzera.

Distribuzione per settori di attività

Distribuzione per settori di attività: dati economici

Vengono individuati e rendicontati i seguenti settori:

  • Imprese: sono ricomprese le «società non finanziarie» e le «famiglie produttrici», per le quali vengono esposti i risultati rivenienti dalle attività di finanziamento e di erogazione del credito di firma, di raccolta del risparmio, di leasing, di prestazione di servizi. Nell'ambito assumono particolare rilievo i ricavi connessi all'operatività in valuta con clientela residente e non residente.
  • Privati e altra clientela: sono ricomprese le «famiglie consumatrici», le «amministrazioni pubbliche», le «società finanziarie», le «istituzioni senza scopo di lucro»; vengono esposti i risultati rivenienti dallo svolgimento delle attività tipiche con tale tipologia di clientela, riconducibili alla raccolta e alla intermediazione del risparmio, al credito a medio-lungo termine e al consumo, agli incassi e ai pagamenti, al rilascio di carte di debito e di credito e a funzioni residuali collaterali.
  • Settore titoli: ricomprende i risultati rivenienti dalle attività con clientela relative alla negoziazione in titoli in contropartita diretta, alla raccolta ordini, al collocamento di strumenti finanziari e di prodotti assicurativi e previdenziali, alla gestione di patrimoni mobiliari.
  • Struttura centrale: espone i risultati rivenienti dalle attività di gestione del portafoglio di titoli di proprietà e delle partecipazioni, di cambi per conto proprio, di esercizio delle funzioni di tesoreria. Inoltre aggrega alcune attività residuali non allocate nei precedenti settori in quanto, avuto riguardo all'ammontare dei ricavi conseguiti, restano al di sotto dei limiti di rilevanza previsti dalla normativa di riferimento.

Gli schemi sottostanti riportano i risultati economici, al lordo delle imposte, riferiti agli esercizi 2025 e 2024 per ogni singolo settore. Gli interessi attivi e passivi sono comprensivi di una componente figurativa, necessaria al fine di rilevare il contributo al margine finanziario fornito dal singolo settore. La gestione di tale componente avviene mediante l'utilizzo di un tasso di trasferimento interno multiplo («pool di tesoreria»), differenziato in base a divisa e durata, che consente il riequilibrio tra attività e passività e che viene regolato all'interno del settore «struttura centrale».

Le spese amministrative di pertinenza dei vari settori, ove possibile, vengono attribuite direttamente; negli altri casi sono allocate mediante l'utilizzo di opportuni indicatori (driver), rappresentativi di massima della scala dimensionale dell'attività svolta.

Il raccordo con i dati di bilancio è ottenuto attraverso la colonna «riconciliazione».

Voci
Imprese
clientela
titoli
centrale
Totale
Riconciliazione
30/06/2025
Interessi attivi
514.528
571.284
-
651.994
1.737.806
-832.099
905.707
Interessi passivi
-315.754
-454.191
-
-412.133
-1.182.078
832.099
-349.979
Margine di interesse
198.774
117.093
-
239.861
555.728
-
555.728
Commissioni attive
107.234
43.837
75.532
11.916
238.519
174
238.693
Commissioni passive
-3.588
-4.702
-3.415
720
-10.985
-255
-11.240
Dividendi e proventi simili
-
-
-
5.913
5.913
-
5.913
Risultato netto attività
negoziazione
-
-2.621
-
43.709
41.088
-
41.088
Risultato netto attività
copertura
-
-
-
-92
-92
-
-92
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
-497
256
-
21.300
21.059
-
21.059
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate
13.222
-554
-
-9.742
2.926
-
2.926
al fair value
Margine di intermediazione
315.145
153.309
72.117
313.585
854.156
-81
854.075
Rettifiche di valore nette
attività finanziarie
-36.357
2.057
-
-2.527
-36.827
-
-36.827
Risultato netto della
gestione finanziaria
278.788
155.366
72.117
311.058
817.329
-81
817.248
Spese amministrative
-75.375
-111.310
-36.215
-79.971
-302.871
-38.733
-341.604
Accantonamenti netti e fondi
per rischi e oneri
3.707
-5.481
-
-1.297
-3.071
-
-3.071
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-5.272
-8.123
-2.686
-9.127
-25.208
-
-25.208
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-2.281
-3.570
-1.186
-2.217
-9.254
-
-9.254
Altri oneri/proventi di
gestione
1.796
1.539
15
8.983
12.333
38.814
51.147
Utile/perdite delle
partecipazioni
-
-
-
19.965
19.965
-
19.965
Risultato netto della
valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali
-
-
-
-17.237
-17.237
-
-17.237
Rettifiche di valore
dell'avviamento
-
-
-
-
-
-
-
Utile/perdite da cessione di
Privati e
altra Settore Struttura
investimenti - - - 325 325 - 325
Risultato lordo
201.363
28.421
32.045
230.482
492.311
-
492.311

Note Illustrative consolidate

Risultato lordo 101.726 -21.874 27.047 280.253 387.152 - 387.152
investimenti - - - 133 133 - 133
immateriali
Utile/perdite da cessione di
delle attività materiali e - - - -1.640 -1.640 - -1.640
valutazione al fair value
Risultato netto della
Utile/perdite delle
partecipazioni
- - - 18.257 18.257 - 18.257
gestione
Altri oneri/proventi di 1.946 -3.473 -33 9.733 8.173 36.272 44.445
attività immateriali
Rettifiche di valore nette su -1.948 -2.938 -979 -2.072 -7.937 - -7.937
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-5.285 -7.948 -2.644 -10.610 -26.487 - -26.487
Accantonamenti netti e
fondi per rischi e oneri
5.390 -19.505 - -334 -14.449 - -14.449
Spese amministrative -68.464 -98.725 -32.106 -91.248 -290.543 -36.101 -326.644
gestione finanziaria 701.645 -171 701.474
Risultato netto della 170.087 110.715 62.809 358.034
attività finanziarie -88.679 -21.282 - -3.962 -113.923 - -113.923
Rettifiche di valore nette
Margine di
intermediazione
258.766 131.997 62.809 361.996 815.568 -171 815.397
valutate al fair value
e passività finanziarie -6.353 -427 - -609 -7.389 - -7.389
Risultato netto delle attività
riacquisto 2.531 - - 9.825 12.356 - 12.356
Utili/perdite da cessione o
Risultato netto attività
copertura
- - - 2 2 - 2
negoziazione
Risultato netto attività - -3.208 - 59.692 56.484 - 56.484
Dividendi e proventi simili 38 - - 3.184 3.222 - 3.222
Commissioni passive -3.394 -4.918 -3.125 634 -10.803 -228 -11.031
Commissioni attive 100.732 43.261 65.934 13.711 223.638 57 223.695
Margine di interesse 165.212 97.289 - 275.557 538.058 - 538.058
Interessi passivi -428.849 -585.403 - -586.049 -1.600.301 1.051.312 -548.989
Interessi attivi 594.061 682.692 - 861.606 2.138.359 -1.051.312 1.087.047
Voci Imprese clientela titoli centrale Totale Riconciliazione 30/06/2024
altra Settore Struttura
Privati e

Di seguito viene fornito il dettaglio delle commissioni attive disaggregate in funzione dei servizi prestati, definiti in ottica gestionale, e del settore operativo IFRS 8, in linea con i requisiti informativi introdotti dall'IFRS 15.

Privati e
altra Settore Struttura
Tipologia di servizi Imprese clientela titoli centrale Riconciliazione 30/06/2025 30/06/2024
COMMISSIONI ATTIVE 106.482 44.588 75.532 11.917 174 238.693 223.695
Garanzie rilasciate 18.716 3.828 - - 22.544 20.603
Gestione, Intermediazione e Consulenza - - 75.532 - 75.532 65.934
di cui risparmio amministrato - - 23.429 - 23.429 21.562
di cui risparmio gestito - - 36.489 - 36.489 30.096
di cui raccolta assicurativa - - 15.614 - 15.614 14.276
Servizi incasso e pagamento 24.462 16.916 - 10.034 51.412 52.970
Tenuta e gestione dei conti correnti 18.737 6.372 - - 25.109 24.261
Altre commissioni 44.567 17.472 - 1.883 174 64.096 59.927
di cui finanziamenti 39.767 13.682 - - 53.449 48.655
di cui prodotti di terzi 1.787 1.076 - - 2.863 3.379
di cui altro 3.013 2.714 - 1.883 174 7.784 7.893
COMMISSIONI PASSIVE (3.581) (4.709) (3.415) 720 (255) (11.240) (11.031)
COMMISSIONI NETTE 102.901 39.879 72.117 12.637 (81) 227.453 212.664

Si precisa che la disaggregazione per servizi è effettuata secondo logiche gestionali e pertanto la suddivisione risulta differente rispetto alle singole voci di bilancio richieste dallo schema 262/2005 per la composizione delle commissioni attive.

Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali

Imprese Privati e altra Settore titoli Struttura
Voci clientela centrale 30/06/2025
Attività finanziarie 21.698.221 18.255.482 - 11.185.009 51.138.712
Altre attività - - - 4.525.633 4.525.633
Attività materiali 158.053 242.216 79.929 390.461 870.659
Attività immateriali 6.432 10.307 3.451 19.144 39.334
Passività finanziarie 12.056.938 33.032.527 - 4.517.431 49.606.896
Altre passività 19.373 10.011 - 2.198.748 2.228.132
Fondi 164.959 146.229 24.224 74.903 410.315
Garanzie rilasciate 4.615.554 484.226 - 474.258 5.574.038
Impegni 16.881.185 4.135.614 49.299 593.137 21.659.235
Privati e altra Struttura
Voci Imprese clientela Settore titoli centrale 31/12/2024
Attività finanziarie 20.802.244 18.295.358 - 10.162.841 49.260.443
Altre attività - - - 6.668.726 6.668.726
Attività materiali 114.947 167.574 54.537 326.519 663.577
Attività immateriali 5.575 8.843 2.936 18.482 35.836
Passività finanziarie 12.309.431 32.244.988 - 6.193.609 50.748.028
Altre passività 28.869 14.870 - 1.257.332 1.301.071
Fondi 174.111 147.774 26.112 75.147 423.144
Garanzie rilasciate 4.694.800 474.761 - 289.031 5.458.592
Impegni 17.542.283 4.899.905 49.466 727.232 23.218.886

Distribuzione per aree geografiche

La distribuzione geografica è stata effettuata sulla base all'ubicazione degli sportelli, la rappresentazione secondo il criterio alternativo, basato sulla residenza delle controparti, non comporta delle differenze significative.

Gli sportelli, per la Banca Popolare di Sondrio, vengono aggregati nelle aree geografiche corrispondenti al «Nord Italia» e al «Centro Italia» in quanto, tra le due zone, a fronte di una completa omogeneità dei prodotti e dei servizi offerti e delle politiche di vendita e gestionali, è possibile rilevare una significativa difformità nella composizione della clientela di riferimento.

Difatti, in termini di volumi intermediati, nel Nord Italia le quote di mercato maggiormente significative afferiscono alle «società non finanziarie» e alle «famiglie consumatrici e produttrici» mentre nel Centro Italia assume una particolare rilevanza il settore delle «amministrazioni pubbliche».

Le difformità esistenti tra la Banca Popolare di Sondrio e la controllata elvetica, in ordine alla tipologia di clientela servita, ai prodotti e ai servizi offerti, alle politiche di vendita e gestionali, rendono significativa la rappresentazione separata dell'area operativa «Svizzera».

Distribuzione per aree geografiche: dati economici

Voci Centro
Nord Italia Sud Italia Svizzera Totale Riconciliazione 30/06/2025
Interessi attivi 1.497.149 159.678 64.556 1.721.383 -815.676 905.707
Interessi passivi -1.003.114 -114.020 -49.299 -1.166.433 816.454 -349.979
Margine di interesse 494.036 45.657 15.257 554.950 778 555.728
Commissioni attive 193.807 32.016 15.248 241.071 -2.378 238.693
Commissioni passive -9.864 -1.625 -1.354 -12.843 1.603 -11.240
Dividendi e proventi simili 74.011 - 164 74.175 -68.262 5.913
Risultato netto attività
negoziazione 2.948 - 38.141 41.089 -1 41.088
Risultato netto attività copertura -97 - 7 -90 -2 -92
Utili/perdite da cessione o
riacquisto 19.869 1.190 - 21.059 - 21.059
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value 1.574 356 996 2.926 - 2.926
Margine di intermediazione 776.284 77.594 68.459 922.337 -68.262 854.075
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie -27.914 -6.391 -2.672 -36.977 150 -36.827
Risultato netto della gestione
finanziaria 748.369 71.204 65.787 885.360 -68.112 817.248
Spese amministrative -239.001 -23.382 -41.772 -304.155 -37.449 -341.604
Accantonamenti netti e fondi
per rischi e oneri -6.013 3.553 -15 -2.475 -596 -3.071
Rettifiche di valore nette su
attività materiali -22.488 -1.531 -3.155 -27.174 1.966 -25.208
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali -7.064 -659 -1.531 -9.254 - -9.254
Altri oneri/proventi di gestione 15.243 638 36 15.917 35.230 51.147
Utile/perdite delle partecipazioni -848 - - -848 20.813 19.965
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
materiali e immateriali -17.237 - - -17.237 - -17.237
Rettifiche di valore
dell'avviamento - - - - - -
Utile/perdite da cessione di
investimenti 325 - - 325 - 325
Risultato lordo 471.287 49.822 19.350 540.459 -48.148 492.311

Note Illustrative consolidate

Voci Centro
Nord Italia Sud Italia Svizzera Totale Riconciliazione 30/06/2024
Interessi attivi 1.870.060 193.622 78.383 2.142.065 -1.055.018 1.087.047
Interessi passivi -1.378.763 -160.292 -65.880 -1.604.935 1.055.946 -548.989
Margine di interesse 491.297 33.330 12.503 537.130 928 538.058
Commissioni attive 181.456 30.106 14.702 226.264 -2.569 223.695
Commissioni passive -9.875 -1.373 -1.362 -12.610 1.579 -11.031
Dividendi e proventi simili 58.379 - 136 58.515 -55.293 3.222
Risultato netto attività
negoziazione
20.823 - 35.656 56.479 5 56.484
Risultato netto attività copertura -5 - 9 4 -2 2
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
13.393 -1.037 - 12.356 - 12.356
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value
-9.116 -695 2.422 -7.389 - -7.389
Margine di intermediazione 746.352 60.331 64.066 870.749 -55.352 815.397
Rettifiche di valore nette attività
finanziarie
-103.400 -9.167 -2.435 -115.002 1.079 -113.923
Risultato netto della gestione
finanziaria
642.953 51.163 61.631 755.747 -54.273 701.474
Spese amministrative -232.017 -21.820 -37.962 -291.799 -34.845 -326.644
Accantonamenti netti e fondi per
rischi e oneri
-16.524 1.553 -38 -15.009 560 -14.449
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-23.480 -1.512 -3.412 -28.404 1.917 -26.487
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-5.844 -557 -1.286 -7.687 -250 -7.937
Altri oneri/proventi di gestione 11.115 546 205 11.866 32.579 44.445
Utile/perdite delle partecipazioni -241 - - -241 18.498 18.257
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
materiali e immateriali
-1.640 - - -1.640 - -1.640
Utile/perdite da cessione di
investimenti
133 - - 133 - 133
Risultato lordo 374.454 29.374 19.138 422.966 -35.814 387.152

Distribuzione per aree geografiche: dati patrimoniali

Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 30/06/2025
Attività finanziarie 40.825.933 4.137.824 6.174.955 51.138.712
Altre attività 3.376.274 - 1.149.359 4.525.633
Attività materiali 733.924 45.985 90.750 870.659
Attività immateriali 32.477 1.843 5.014 39.334
Passività finanziarie 34.242.793 8.569.802 6.794.301 49.606.896
Altre passività 2.162.088 7.839 58.205 2.228.132
Fondi 343.035 39.120 28.160 410.315
Garanzie rilasciate 4.386.992 902.156 284.890 5.574.038
Impegni 17.949.929 3.430.673 278.633 21.659.235
Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 31/12/2024
Attività finanziarie 39.249.808 3.919.373 6.091.262 49.260.443
Altre attività 5.662.126 - 1.006.600 6.668.726
Attività materiali 573.104 33.157 57.316 663.577
Attività immateriali 29.166 1.549 5.121 35.836
Passività finanziarie 34.579.986 9.586.937 6.581.105 50.748.028
Altre passività 1.237.945 10.165 52.961 1.301.071
Fondi 352.587 44.194 26.363 423.144
Garanzie rilasciate 4.325.576 891.818 241.198 5.458.592
Impegni 19.332.337 3.620.700 265.849 23.218.886

Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Mario Alberto Pedranzini in qualità di Consigliere Delegato e Simona Orietti in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca Popolare di Sondrio S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa,
    3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025.
    1. La valutazione dell'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 si basano su un modello, definito dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A., che fa riferimento ai principi dell'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)", emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, e, per la componente IT, a quelli definiti nel "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano frameworks di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting, generalmente accettati a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre che
    2. 3.1 il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    3. 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Sondrio, 5 agosto 2025

Il Consigliere Delegato Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mario Alberto Pedranzini Simona Orietti

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Attestazioni e altre relazioni

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative della Banca Popolare di Sondrio S.p.A. e sue controllate ("Gruppo Banca Popolare di Sondrio") al 30 giugno 2025. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio al 30 giugno 2025 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea.

Milano, 11 agosto 2025

EY S.p.A.

Mauro Iacobucci (Revisore Legale)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 Allegati

Allegato 1

SCHEMI DI BILANCIO DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO AL 30 GIUGNO 2025

Allegati

STATO PATRIMONIALE

(in euro)

Schemi del bilancio dell'impresa

Stato Patrimoniale VOCI DELL'ATTIVO 30/06/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 907.441.114 2.762.940.627
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
845.967.271 725.154.139
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 274.446.688 155.552.780
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
571.520.583 569.601.359
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.925.349.237 2.646.624.665
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 41.975.878.529 40.586.507.987
a) Crediti verso banche 4.207.525.491 4.362.880.258
b) Crediti verso clientela 37.768.353.038 36.223.627.729
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto
di copertura generica (+/-)
1.575.329 2.139.437
70. Partecipazioni 749.493.460 744.484.391
80. Attività materiali 535.588.850 381.185.443
90. Attività immateriali 21.465.119 17.805.997
100. Attività fiscali 161.974.888 160.722.326
a) correnti - -
b) anticipate 161.974.888 160.722.326
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- 108.592.679
120. Altre attività 2.249.947.525 2.561.568.064
TOTALE DELL'ATTIVO 50.374.681.322 50.697.725.755

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/06/2025 31/12/2024
10. Passività finanziarie valutate al costo 44.346.150.828 45.690.745.755
ammortizzato
a) Debiti verso banche
3.117.649.249 4.837.060.015
b) Debiti verso clientela 35.669.334.776 35.797.205.286
c) Titoli in circolazione 5.559.166.803 5.056.480.454
20. Passività finanziarie di negoziazione 28.464.705 15.832.393
40. Derivati di copertura 1.794.732 2.220.214
60. Passività fiscali 121.570.517 57.504.836
a) correnti 46.502.374 37.896.729
b) differite 75.068.143 19.608.107
70. Passività associate ad attività in via di
dismissione
- 2.871
80. Altre passività 1.927.818.601 1.074.340.080
90. Trattamento di fine rapporto del personale 28.633.765 30.189.152
100. Fondi per rischi e oneri 350.624.043 362.569.000
a) impegni e garanzie rilasciate 84.534.599 89.826.554
b) quiescenza e obblighi simili 160.434.970 164.175.315
c) altri fondi per rischi e oneri 105.654.474 108.567.131
110. Riserve da valutazione 156.879.192 34.031.038
140. Riserve 1.656.055.608 1.505.637.959
150. Sovrapprezzi di emissione 79.036.950 78.933.564
160. Capitale 1.360.157.331 1.360.157.331
170. Azioni proprie (-) (24.733.645) (24.955.358)
180. Utile (perdita) di periodo (+/-) 342.228.695 510.516.920
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 50.374.681.322 50.697.725.755

Allegati

CONTO ECONOMICO

(in euro)

VOCI 30/06/2025 30/06/2024
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 832.053.340 1.011.322.166
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 792.070.583 992.442.334
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (324.386.551) (513.027.865)
30. MARGINE DI INTERESSE 507.666.789 498.294.301
40. COMMISSIONI ATTIVE 202.002.657 189.809.965
50. COMMISSIONI PASSIVE (8.651.592) (8.555.601)
60. COMMISSIONI NETTE 193.351.065 181.254.364
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 73.967.589 58.342.305
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 3.294.875 20.769.500
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA (97.301) (4.581)
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 21.058.672 12.355.231
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12.384.839 7.667.544
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla 8.672.725 4.011.602
redditività complessiva
c) passività finanziarie 1.108 676.085
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ
FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO
1.930.489 (9.811.237)
ECONOMICO
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.930.489 (9.811.237)
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 801.172.178 761.199.883
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO
130. RELATIVO A: (28.213.197) (110.835.830)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (28.356.764) (110.719.946)
b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva 143.567 (115.884)
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA (3.054.892) (1.974.013)
CANCELLAZIONI
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 769.904.089 648.390.040
160. SPESE AMMINISTRATIVE: (284.368.157) (273.569.231)
a) spese per il personale (126.705.327) (120.454.419)
b) altre spese amministrative (157.662.830) (153.114.812)
170. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (2.305.427) (14.373.630)
a) impegni per garanzie rilasciate 5.291.956 7.413.616
b) altri accantonamenti netti (7.597.383) (21.787.246)
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (17.832.343) (17.287.398)
190. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ (7.669.847) (6.361.970)
200. IMMATERIALI
ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE
42.512.261 38.752.537
210. COSTI OPERATIVI (269.663.513) (272.839.692)
220. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI (756.181) -
RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE
230. ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI (16.354.589) -
250. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 2.878 22.826
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO
260. DELLE IMPOSTE 483.132.684 375.573.174
IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ
270. CORRENTE (140.903.989) (110.233.525)
280. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO 342.228.695 265.339.649
DELLE IMPOSTE
300. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 342.228.695 265.339.649

Allegati

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