Interim / Quarterly Report • Aug 12, 2025
Interim / Quarterly Report
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Relazione fnanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025
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Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. Capitale sociale: € 7.453.450.788,44 interamente versato Iscritta al Registro delle Imprese di Arezzo – Siena, numero di iscrizione e codice fiscale 00884060526 Gruppo IVA MPS – Partita IVA 01483500524 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Iscritta all'Albo delle banche al n. 5274 Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari

| Risultati in sintesi 5 | |
|---|---|
| Executive summary 8 | |
| Azionariato 10 | |
| Informazioni sul titolo BMPS 11 | |
| Contesto di riferimento 13 | |
| Eventi rilevanti del primo semestre 2025 16 | |
| Eventi rilevanti successivi alla chiusura del primù+o semestre 2025 17 | |
| Piano Industriale di Gruppo 2024-2028 18 | |
| BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 20 | |
| SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO21 | |
| Stato patrimoniale consolidato 22 | |
| Conto economico consolidato 24 | |
| Prospetto della redditività complessiva consolidata 25 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato – 30 giugno 2025 26 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato – 30 giugno 2024 27 | |
| Rendiconto fnanziario consolidato – metodo indiretto 28 | |
| NOTE ILLUSTRATIVE29 | |
| Politiche contabili 30 | |
| Criteri gestionali di riclassifcazione dei dati economici e patrimoniali 45 | |
| Conto economico riclassifcato 49 | |
| Stato Patrimoniale riclassifcato 58 | |
| Informativa sui rischi 79 | |
| Risultati per Segmento Operativo 117 | |
| Prospettive ed evoluzione prevedibile della gestione 130 | |
| Informazioni sulle transazioni con parti correlate 131 | |
| ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL |
| RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 139 |
|---|
| ALLEGATI 141 | |
|---|---|
| --------------- | -- |

Relazione Finanziaria Semestrale
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Di seguito sono rappresentati i principali valori economici e patrimoniali del Gruppo Montepaschi al 30 giugno 2025, calcolati sulla base dei prospetti contabili riclassificati, le cui modalità di costruzione sono illustrate nella sezione "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" della presente Relazione, e confrontati con quanto rilevato rispettivamente nello stesso periodo dell'anno precedente e a fine anno precedente. Sono, inoltre, rappresentati gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) individuati dagli amministratori per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo. Gli IAP, costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nei capitoli Conto economico riclassificato e Stato Patrimoniale riclassificato, sono basati sui dati di contabilità, corrispondenti a quelli utilizzati nei sistemi interni di performance management e di reporting direzionale e coerenti con le metriche maggiormente diffuse nel settore bancario, a garanzia della comparabilità dei valori presentati. Gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e, pur essendo calcolati su dati di bilancio, non sono soggetti a revisione contabile completa o limitata.
I suddetti indicatori tengono conto degli Orientamenti emessi dall'ESMA il 5 ottobre 2015, che Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza (Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015), e sono divenuti applicabili dal 3 luglio 2016. Con riferimento al contesto conseguente al conflitto militare fra Russia e Ucraina si segnala che, in coerenza con le indicazioni ESMA, non sono stati introdotti nuovi indicatori, né sono state apportate modifiche agli indicatori normalmente utilizzati. Si evidenzia che per ciascun IAP è fornita evidenza della definizione e dei metodi di calcolo; le grandezze utilizzate sono tracciabili attraverso le informazioni contenute nelle tabelle che seguono o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella presente Relazione intermedia sulla gestione. Detti schemi sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione adottati nell'esercizio precedente, fatto salvo l'utilizzo di una diversa forma tecnica per la rappresentazione di talune operazioni di funding all'interno dell'aggregato "Raccolta Diretta", come più dettagliatamente illustrato nella sezione "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" della presente Relazione intermedia di gestione. I dettagli analitici delle riclassificazioni effettuate rispetto agli schemi contabili stabiliti Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 vengono forniti con distinti prospetti di raccordo pubblicati tra gli allegati del presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
| VALORI ECONOMICI e PATRIMONIALI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | |||||
| VALORI ECONOMICI (mln di euro) | 30 06 2025 | 30 06 2024 | Var. | ||
| Margine di interesse | 1.094,1 | 1.172,2 | -6,7% | ||
| Commissioni nette | 802,5 | 735,8 | 9,1% | ||
| Altri ricavi della gestione finanziaria | 154,2 | 116,6 | 32,2% | ||
| Altri proventi e oneri di gestione | 3,2 | 6,1 | -47,5% | ||
| Totale Ricavi | 2.054,0 | 2.030,7 | 1,1% | ||
| Oneri operativi | (943,0) | (924,9) | 2,0% | ||
| Costo del credito clientela | (175,1) | (204,0) | -14,2% | ||
| Altre rettifiche di valore | 0,2 | (4,7) | n.s. | ||
| Risultato operativo netto | 936,1 | 897,1 | 4,3% | ||
| Componenti non operative | (79,3) | (191,3) | -58,5% | ||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 892,4 | 1.159,2 | -23,0% | ||
| UTILE (PERDITA) PER AZIONE (euro) | 30 06 2025 | 30 06 2024 | Var. | ||
| Utile (Perdita) base per azione (basic EPS) | 0,708 | 0,920 | -23,0% | ||
| Utile (Perdita) diluito per azione (diluted EPS) | 0,708 | 0,920 | -23,0% | ||
| DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI (mln di euro) | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Var. | ||
| Totale Attivo | 125.574,1 | 122.601,7 | 2,4% | ||
| Finanziamenti clientela | 80.530,0 | 77.309,6 | 4,2% | ||
| Raccolta Diretta | 94.508,6 | 93.971,9 | 0,6% | ||
| Raccolta Indiretta | 105.895,3 | 103.237,8 | 2,6% | ||
| di cui Risparmio Gestito | 60.681,3 | 59.924,0 | 1,3% | ||
| di cui Risparmio Amministrato | 45.214,0 | 43.313,8 | 4,4% | ||
| Patrimonio netto di Gruppo | 11.470,3 | 11.649,0 | -1,5% |

| STRUTTURA OPERATIVA | 30 06 2025 | 31 12 2024 | |
|---|---|---|---|
| Numero Dipendenti - dato puntuale | 16.633 | 16.727 | (94) |
| Numero Filiali Rete Commerciale Italia | 1.258 | 1.312 | (54) |
| INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | |||||
| INDICATORI DI REDDITIVITA' CONSOLIDATA (%) | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Var. | ||
| Cost/Income ratio | 45,9 | 46,3 | -0,4 | ||
| R.O.E. (su patrimonio medio) | 15,4 | 18,0 | -2,6 | ||
| Return on Assets (RoA) ratio | 1,4 | 1,6 | -0,2 | ||
| ROTE (Return on tangible equity) | 15,6 | 18,3 | -2,7 | ||
| INDICI DI QUALITA' DEL CREDITO (%) | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Var. | ||
| Net NPE ratio | 2,0 | 2,4 | -0,4 | ||
| Gross NPL ratio | 3,2 | 3,8 | -0,6 | ||
| Tasso di variazione dei finanziamenti deteriorati | (14,6) | 3,0 | -17,6 | ||
| Finanziamenti clientela in sofferenza / Finanziamenti clientela | 0,5 | 0,6 | -0,1 | ||
| Finanziamenti clientela al costo ammortizzato stadio 2 / Finanziamenti clientela performing al costo ammortizzato |
11,6 | 13,4 | -1,8 | ||
| Coverage finanziamenti clientela deteriorati | 49,3 | 48,5 | 0,8 | ||
| Coverage finanziamenti clientela in sofferenza | 66,1 | 66,5 | -0,4 | ||
| Provisioning | 0,43 | 0,53 | -0,10 | ||
| Texas ratio | 26,5 | 27,6 | -1,1 |
Cost/Income ratio: rapporto tra gli Oneri operativi (Spese amministrative e Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali) e Totale ricavi (per la composizione dell'aggregato cfr. schema del Conto economico riclassificato).
Return On Equity (ROE): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" e la media tra il Patrimonio netto di Gruppo (comprensivo dell'Utile e delle Riserve da valutazione) di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Return On Asset (ROA): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" ed il Totale attivo di fine periodo.
Return On Tangible Equity (ROTE): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" e la media tra il Patrimonio netto tangibile1 di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Net NPE Ratio: rapporto tra le esposizioni deteriorate nette verso la clientela e il totale delle esposizioni nette verso la clientela, entrambe al netto delle attività in via di dismissione (esclusi i titoli governativi).
Gross NPL Ratio2 : incidenza lorda dei crediti deteriorati calcolata come rapporto tra i Finanziamenti clientela e banche3 deteriorati lordi, al netto delle attività in via di dismissione, e il totale Finanziamenti clientela e banche lordi, al netto delle attività in via di dismissione.
Tasso di variazione dei finanziamenti clientela deteriorati: rappresenta il tasso di crescita annuale dei Finanziamenti clientela lordi non performing basato sulla differenza tra stock annuali.
Coverage finanziamenti clientela deteriorati e coverage finanziamenti clientela in sofferenza: il coverage ratio sui Finanziamenti clientela deteriorati e sui Finanziamenti clientela in sofferenza è calcolato come rapporto tra i relativi Fondi rettificativi e le corrispondenti Esposizioni lorde.
Provisioning: rapporto tra il Costo del credito clientela "annualizzato" e la somma dei Finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing.
Texas Ratio: rapporto tra i Finanziamenti clientela deteriorati lordi e la somma, al denominatore, dei relativi fondi rettificativi e del Patrimonio netto tangibile.
1 Patrimonio netto contabile del Gruppo comprensivo del risultato di periodo, depurato dell'avviamento e delle altre attività immateriali.
2 EBA Risk Dashboard.
3 I Finanziamenti banche includono i conti correnti e i depositi a vista presso banche e banche centrali classificati nella voce "Cassa" dell'attivo patrimoniale.

| INDICATORI REGOLAMENTARI | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | ||||||
| RATIO PATRIMONIALI (%) | 30 06 2025 31 12 2024 | Var. | ||||
| Common Equity Tier 1 (CET1) ratio - phase in | 19,6 | 18,3 | 1,3 | |||
| Common Equity Tier 1 (CET1) ratio - fully loaded | 19,6 | 18,2 | 1,4 | |||
| Total Capital ratio - phase in | 21,8 | 20,6 | 1,2 | |||
| Total Capital ratio - fully loaded | 21,8 | 20,5 | 1,3 | |||
| MREL-TREA (total risk exposure amount) | 27,9 | 28,5 | -0,6 | |||
| MREL-LRE (leverage ratio exposure) | 9,9 | 11,2 | -1,3 | |||
| INDICE DI LEVA FINANZIARIA (%) | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Var. | |||
| Indice di leva finanziaria - transitional definition | 6,9 | 7,2 | -0,3 | |||
| Indice di leva finanziaria - fully phased | 6,9 | 7,2 | -0,3 | |||
| RATIO DI LIQUIDITA' (%) | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Var. | |||
| LCR | 168,7 | 166,5 | 2,2 | |||
| NSFR | 131,6 | 134,1 | -2,5 | |||
| Asset encumbrance ratio | 25,0 | 22,6 | 2,4 | |||
| Loan to deposit ratio | 85,2 | 82,3 | 2,9 | |||
| Counterbalancing capacity a pronti (mld di euro) | 31,0 | 33,0 | -2,0 |
Nella determinazione dei ratios patrimoniali la versione "phase-in" (o "transitional") rappresenta l'applicazione delle regole di calcolo secondo il quadro normativo in vigore alla data di riferimento, mentre la versione "fully loaded" non incorpora nel calcolo gli effetti del filtro prudenziale relativo alla Riserva Other Comprehensive Income sui titoli di Stato. In ogni caso tale indicatore incorpora gli effetti del regime transitorio introdotto dalla CRR3 sulle attività ponderate per il rischio.
Common equity Tier 1 (CET1) ratio: rapporto tra Capitale primario di classe 1 e le Attività ponderate per il rischio complessive.
Total Capital ratio: rapporto tra Fondi propri e le Attività ponderate per il rischio complessive.
MREL-TREA: determinato come il rapporto tra la somma di Fondi propri e Passività ammissibili e l'importo delle Attività ponderate per il rischio complessive.
MREL-LRE: determinato come il rapporto tra la somma di Fondi propri e Passività ammissibili e l'importo delle esposizioni complessive di leva finanziaria.
Indice di leva finanziaria: calcolato come rapporto tra il Capitale di classe 1 (Tier 1) e le esposizioni complessive, secondo quanto previsto dall'art. 429 del Regolamento 575/2013.
Liquidity Coverage Ratio (LCR): indicatore di liquidità di breve termine corrispondente al rapporto tra l'ammontare degli High Quality Liquidity Asset (attività liquide di elevata qualità) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di riferimento.
Net Stable Funding Ratio (NSFR): indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi e corrisponde al rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
Asset encumbrance ratio: rapporto tra il totale del valore contabile delle attività vincolate e delle garanzie reali ricevute riutilizzate e il totale delle attività e garanzie totali ricevute disponibili.
Loan to deposit ratio: rapporto tra Finanziamenti clientela netti e la Raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli emessi).
Counterbalancing capacity a pronti: sommatoria di poste certe e libere da qualsiasi impegno utilizzabili dal Gruppo per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità, costituite da attivi finanziari e commerciali eligible ai fini delle operazioni di rifinanziamento con BCE e da attivi conferiti in MIC (mercato interbancario collateralizzato) e non utilizzati, cui viene prudenzialmente applicato lo scarto di garanzia (haircut) pubblicato giornalmente dalla BCE.

Si riepiloga qui di seguito la dinamica dei principali aggregati economici e patrimoniali del Gruppo registrata al 30 giugno 2025.
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La Raccolta complessiva si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2024 (+3,2 mld di euro) grazie alla crescita sia della Raccolta Indiretta (+2,7 mld di euro) sia, in misura minore, della Raccolta Diretta (+0,5 mld di euro). La crescita della Raccolta Diretta interessa i conti correnti (+0,6 mld di euro) e i depositi a scadenza (+0,4 mld di euro), mentre si pongono in lieve flessione i PCT (-0,2 mld di euro), le obbligazioni (-0,1 mld di euro) e le altre forme di raccolta (-0,1 mld di euro). La dinamica della Raccolta Indiretta rispetto al fine anno precedente è legata sia all'aumento del risparmio amministrato (+1,9 mld di euro), sia alla crescita del risparmio gestito (+0,8 mld di euro). Entrambe le componenti beneficiano di flussi netti positivi; positivo anche l'effetto mercato sulla componente del risparmio amministrato.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 giugno 2025 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato a 19,6% (rispetto al 19,7% del 31 marzo 2025 e al 18,3% del 31 dicembre 2024), e il Total Capital Ratio è risultato pari a 21,8% (rispetto al 22,1% del 31 marzo 2025 e al 20,6% del 31 dicembre 2024) deducendo dal capitale i dividendi maturati nel corso del primo semestre assumendo un payout ratio del 75% dell'utile ante imposte.
9

Al 30 giugno 2025 il capitale sociale della Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è pari a 7.453.450.788,44 euro, suddiviso in 1.259.689.706 azioni ordinarie.
Secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute ai sensi della normativa vigente in materia di partecipazioni rilevanti (art. 120 TUF), nonché sulla base delle informazioni a disposizione (*) e di quanto risultante al riguardo dal sito istituzionale della CONSOB, i soggetti che alla data del 30 giugno 2025 possiedono, direttamente e/o indirettamente, azioni ordinarie rappresentative di una percentuale superiore al 3% del capitale sociale dell'Emittente BMPS e che non ricadono nei casi di esenzione previsti dall'art. 119 bis del Regolamento Emittenti, sono i seguenti:
(*) Comunicazioni effettuate all'emittente BMPS dagli intermediari depositari abilitati ai fni dell'esercizio dei diritti di voto in occasione dell'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di BMPS tenuta il 17 aprile 2025.
(**) Partecipazioni detenute tramite: Ausonia S.r.l., Esperia 15 S.r.l., Istituto Finanziario 2012 S.p.A., Gamma S.r.l., Azufn S.p.A., VM 2006 S.r.l., Mantegna 87 S.r.l., Calt 2004 S.r.l., Finanziaria Italia 2005 S.p.A., Immako S.r.l., Romana Partecipazioni 2000 S.r.l., M.K. 87 S.p.A., Viapar S.r.l., Finced S.r.l., Pantheon 2000 S.p.A..
(***) Partecipazioni detenute anche tramite Anima Holding S.p.A. (3,992%).
Successivamente alla chiusura del secondo trimestre 2025, ai sensi di quanto previsto dall'art. 120 TUF, è stato reso noto che l'azionista G.G.G. S.p.A. ha incrementato la propria quota di partecipazione nel capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. sino al 3,001%, a seguito di operazione avvenuta in data 16 luglio 2025.

L'azione BMPS ha chiuso il secondo trimestre 2025 ad un valore pari a 7,22 euro con una crescita nel periodo pari al +10,7%, mentre l'indice di settore FTSE All Share Banks ha mostrato un aumento del +24,8% e il FTSE MIB ha registrato un incremento del +13,6%. Sempre nell'arco del trimestre, il volume medio di titoli MPS scambiati giornalmente si è attestato a circa 18,1 milioni di pezzi.
| RIEPILOGO STATISTICO QUOTAZIONI (dal 31/03/2025 al 30/06/2025) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 6,78 | |||||
| 5,27 | |||||
| 7,49 | |||||
Nel corso del secondo trimestre, il 27 maggio 2025, l'agenzia di rating Moody's ha migliorato i rating della Banca, portando il rating di lungo termine sul debito senior unsecured a "Ba1" (da "Ba2") e quello di lungo termine sui depositi a "Baa2" (da "Baa3"). Anche il Baseline Credit Assessment ("BCA") è stato migliorato a "ba1" (da "ba2"). L'outlook è stato confermato a positivo. L'upgrade dei rating riflette il miglioramento del merito creditizio della Banca grazie a migliorata redditività ricorrente ed asset quality e alla solidità patrimoniale.
Rating al 30 giugno 2025:
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short term Debt |
Long-term Debt (Senior Unsecured) |
Long-term Deposits |
Outlook (Senior Unsecured/ Deposits) |
Baseline Credit Assessment |
Subordinated Debt |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Moody's | 27/05/25 | (P) NP | Ba1 | Baa2 | Positivo | Ba1 | Ba2 |
Nel corso del secondo trimestre 2025 l'agenzia di rating non ha effettuato alcun aggiornamento dei rating della Banca.
Rating al 30 giugno 2025:
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short-term Issuer Default Rating |
Long-term Issuer Default Rating |
Outlook (Long term IDR) |
Long- term Deposits |
Viability rating | Subordinated Debt |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fitch | 25/10/24 | B | BB+ | Positivo | BBB- | bb+ | BB |
Successivamente, all'inizio del terzo trimestre 2025, il 4 luglio 2025, Fitch ha migliorato i rating della Banca portando in area Investment Grade il Long-term Issuer Default Rating da "BB+" a "BBB-" e il Viability Rating da "bb+" a "bbb-". L'outlook è stato cambiato a stabile da positivo.
L'upgrade riconosce i miglioramenti strutturali conseguiti nel rilancio del modello di business e del franchise, nell'ambito di un solido profilo di rischio, con la crescita sia nell'attività di banca commerciale tradizionale che nella distribuzione di prodotti di Wealth Management e assicurativi, con un conseguente miglior mix di ricavi che ha contribuito al miglioramento strutturale della redditività, portandola a livelli sostenibili nel medio termine. La decisione riflette anche gli elevati livelli di capitale, ampiamente al di sopra dei requisiti regolamentari, e l'adeguatezza del profilo di funding e di liquidità grazie alla stabilità dei depositi e all'accesso al mercato istituzionale.

Nel corso del secondo trimestre, il 3 aprile 2025, l'agenzia di rating Morningstar DBRS ha migliorato i rating della Banca, portando in area investment grade a "BBB (low)" il Long-Term Issuer rating e il Long-Term Senior Debt rating. La valutazione Intrinsic Assessment è ora a "BBB (low)". L'outlook è stato confermato in positivo.
La decisione di migliorare i rating considera i risultati raggiunti dalla Banca in tutti gli ambiti, tra cui il rafforzamento della capacità di generare capitale e i solidi buffer patrimoniali, punti di forza che, secondo l'agenzia, garantiscono alla Banca la flessibilità sia per attraversare le varie fasi del ciclo economico che per poter avere un ruolo attivo nel processo di consolidamento in corso nel sistema bancario italiano.
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short-term Issuer Rating |
Long-term Issuer Rating |
Long-term Deposits |
Subordinated Debt |
Outlook | Intrinsic Assessment |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Morningstar DBRS |
03/04/25 | R-2 (middle) | BBB (low) | BBB | BB | Positivo | BBB (low) |

Il ciclo globale continua ad essere condizionato dall'elevata incertezza circa le politiche tariffarie internazionali ed i possibili esiti dei negoziati tra USA e principali partner commerciali, oltre che dall'instabilità legata ai conflitti in corso. Il fenomeno di anticipazione degli acquisti in vista dell'avvio dei dazi che aveva consentito un'accelerazione del commercio mondiale nel primo trimestre 2025 si sta parzialmente riassorbendo. Le quotazioni petrolifere sono risalite soprattutto in giugno dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Iran, per poi tornare a comprimersi con il raggiungimento di una tregua. Il dollaro ha continuato a deprezzarsi nei confronti delle controparti e si è osservata una minore propensione degli investitori a detenere alcune attività denominate in dollari rispetto a precedenti episodi di tensione finanziaria. Le prospettive di crescita delle principali economie sono state progressivamente riviste al ribasso da inizio anno.
Negli Stati Uniti dopo la lieve contrazione dell'economia registrata nel primo trimestre (-0,5% t/t) e guidata dal forte aumento delle importazioni che ha reso negativo il contributo netto della domanda estera, il PIL ha registrato un deciso rimbalzo nel secondo trimestre, con una crescita del 3% t/t. Questo risultato riflette una dinamica interna più robusta del previsto, suggerendo che, almeno nel breve periodo, le misure tariffarie introdotte non stanno ostacolando in modo significativo la crescita dell'economia domestica. Maggiori le ricadute dei dazi sui prezzi, con l'inflazione complessiva che a giugno è salita come da attese al 2,7% a/a dal 2,4% di maggio; quella core4 è cresciuta al 2,9% a/a. Il mercato del lavoro ha mostrato tenuta. Gli accordi preliminari sui dazi raggiunti con UK, Cina e Vietnam hanno portato ad una parziale e temporanea sospensione degli aumenti tariffari annunciati, anche se le aliquote effettive rimarranno ben superiori ai livelli di fine 2024. In questo contesto, il recente accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sull'introduzione di dazi al 15% per la maggior parte delle esportazioni europee verso gli USA, pur rappresentando un incremento rispetto al regime precedente, fornisce un quadro di minore incertezza.
In Area Euro dopo la crescita superiore alle attese del primo trimestre (+0,6% t/t), favorita dall'anticipo delle esportazioni di beni verso gli USA e dal balzo del PIL irlandese5 , il PIL si è espanso ad un ritmo inferiore nel secondo trimestre registrando un incremento modesto dello 0,1% t/t sostenuto soprattutto dal rialzo di Francia e Spagna, mentre Italia e Germania hanno riportato un calo trimestrale. L'incertezza sulle tariffe ha accresciuto la cautela di famiglie e imprese, frenando la domanda interna. L'attività ha beneficiato del contributo positivo dei servizi ma ha risentito dell'indebolimento del valore aggiunto nella manifattura. Le esportazioni hanno reagito alla parziale sospensione dei dazi doganali da parte degli USA e all'evoluzione dei negoziati commerciali che solo a fine luglio hanno portato ad un'intesa su un unico dazio del 15% sulla maggior parte dei prodotti europei (a cui dovrebbe allinearsi anche il comparto auto) e la definizione di esenzioni tariffarie su alcuni prodotti cosiddetti "strategici". L'inflazione pur risalita lievemente al 2% a/a in giugno si è confermata sotto controllo; sostanzialmente stabile la componente di prezzo core. Sul mercato del lavoro, la disoccupazione rimane ai minimi storici (al 6,2% in giugno).
Tra i paesi emergenti, in Cina, nel secondo trimestre, il PIL ha mostrato crescita superiore alle attese (+5,2% a/a da +5,4% a/a del primo trimestre). I consumi delle famiglie sono saliti beneficiando delle festività primaverili e dell'anticipo dei saldi estivi. La produzione dei servizi è rimasta sostenuta; quella industriale è salita nonostante le restrizioni commerciali; l'export verso gli USA, si è contratto in primavera in favore di quello verso i principali paesi terzi, ma ha nuovamente accelerato in giugno dopo la tregua tariffaria con gli Stati Uniti. Gli investimenti hanno scontato le persistenti difficoltà del settore immobiliare. Con il livello dei prezzi che ha ristagnato intorno allo 0%, il governo di Pechino ha proseguito nelle misure di sostegno alla domanda interna. L'India è tornata a crescere a tassi superiori al 7% a/a ad inizio 2025, con l'economia che, in una fase di progressivo allontanamento dalla Cina, potrebbe beneficiare di nuovi investimenti esteri in entrata. La Russia ha registrato un deciso rallentamento del PIL.
In Italia, nel secondo trimestre 2025, l'economia italiana si è contratta a livello congiunturale per la prima volta in due anni segnando un calo del -0,1% t/t rispetto ad un primo trimestre in cui il PIL (+0,3% t/t) aveva beneficiato, così come in altri paesi, dell'aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti per anticipare l'entrata in vigore dei dazi. L'attività industriale ha decelerato rispetto a inizio anno a causa dell'incertezza legata alla fase di instabilità geopolitica e
4 Indice depurato dalle componenti di prezzo dei beni alimentari ed energetici (tipicamente più volatili).
5 Tale progresso è stato facilitato dall'operatività delle tante multinazionali con sede legale nel paese

commerciale. L'espansione dei consumi è rimasta contenuta mentre quella degli investimenti si è affievolita. L'attività nei servizi ha mostrato segnali di ripresa connessi soprattutto al turismo internazionale; le costruzioni hanno continuato a beneficiare della realizzazione delle opere previste dal PNRR. Il numero degli occupati è cresciuto, le retribuzioni contrattuali sono aumentate, pur subendo una moderazione nei mesi primaverili. L'inflazione è rimasta mediamente al di sotto del 2% (all'1,7% a/a in giugno); la componente di fondo si è collocata su valori non distanti. È proseguito il rafforzamento del mercato immobiliare.
L'attività del Governo nel secondo trimestre si è concentrata sullo snellimento delle procedure attuative di alcune normative adottate, sulla semplificazione, sul proseguimento delle azioni di sostegno a favore di famiglie e imprese.
I provvedimenti di nuova adozione/modifica hanno riguardato l'introduzione di agevolazioni tariffarie per i consumi energetici (legge n. 60/2025 di conversione del dl 19/2025), la proroga/modifica dei termini riguardanti la sottoscrizione di polizze catastrofali per le PMI (l n. 78/2025 di conversione del dl 39/2025), l'adesione al concordato preventivo biennale (dlgs 81/2025) il calcolo sugli acconti IRPEF per l'anno 2025 (l n. 86/2025, di conversione del dl 55/2025).
L'11 giugno 2025, è stato approvato definitivamente il disegno di legge recante "Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2024", che introduce tra l'altro, principi e criteri direttivi specifici di delega e disposizioni di adeguamento/attuazione regolamentare su tematiche quali: antiriciclaggio, rischio di credito, mercato dei capitali, vigilanza bancaria, credito ai consumatori e strumenti e servizi finanziari.
In merito al c.d. pacchetto Omnibus I, relativo alla sostenibilità e alla semplificazione di una serie di adempimenti ESG per le imprese, le proposte in esso contenute, sono state ritenute complessivamente conformi dal Senato che ha adottato una risoluzione positiva, apportando una serie di osservazioni e suggerimenti dedicati anche al settore creditizio. Sono stati inoltre esaminati il pacchetto Omnibus II (costituito da un'unica proposta di regolamento volta a modificare la legislazione vigente nel settore dei programmi di investimento dell'UE), Omnibus III (volto a semplificare il quadro giuridico dell'UE per la Politica Agricola Comune (PAC)) e Omnibus IV (finalizzato al risparmio di circa 400 mln di euro all'anno per le imprese dell'UE). In giugno è stato proposto il pacchetto Omnibus per la difesa, che introduce misure volte ad agevolare gli investimenti nelle capacità di difesa, garantire maggiore prevedibilità all'industria e facilitare l'accesso ai finanziamenti UE.
Nel pacchetto di primavera del semestre europeo pubblicato a giugno, la Commissione UE ha valutato positivamente l'avanzamento del percorso di rientro dal disavanzo eccessivo per l'Italia, ritenendo che i progressi compiuti siano risultati in linea con gli obiettivi concordati. Tra le raccomandazioni specifiche rivolte all'Italia sono stati richiesti: i) il rispetto del limite massimo di crescita della spesa netta consentito dalle raccomandazioni di gennaio del Consiglio UE; ii) l'accelerazione nell'attuazione del PNRR; iii) l'aumento delle spese per la difesa.
A giugno il Consiglio UE ha approvato la richiesta italiana di revisione del PNRR (la quinta dall'avvio del Piano) con modiche che non hanno alterato la dotazione complessiva del Piano e che si concentrano principalmente negli investimenti nel settore dei trasporti e nelle rimodulazioni degli interventi per favorire la transizione ecologica. A luglio la Commissione UE ha emesso una valutazione positiva per il pagamento della settima rata del PNRR che era stata richiesta lo scorso dicembre; contestualmente il Governo ha avanzato richiesta per il pagamento dell'ottava rata.
L'annuncio di dazi addizionali da parte degli Stati Uniti nei confronti delle controparti commerciali ad inizio aprile (ie. Liberation Day) ha determinato una forte correzione dei listini; la rapida sospensione di tali misure tariffarie e l'avvio di negoziati bilaterali con gli USA, ha successivamente comportato un deciso recupero dai minimi con i mercati che hanno chiuso prevalentemente il semestre in progresso. Da inizio anno sino al 30 giugno 2025 i listini europei hanno registrato performance migliori: oltre il +16% per il FTSE Mib ed oltre il +8% per l'Euro Stoxx; positivo anche l'S&P500 (oltre +5%) e marginalmente il Nikkei (poco più del +1%); lo Shanghai Shenzhen CSI 300 cinese ha chiuso il semestre praticamente invariato. Tuttavia, dallo scorso giugno, con l'approssimarsi della scadenza della sospensiva sui dazi, l'inasprimento delle tariffe americane su acciaio e alluminio (e successivamente sul rame), l'escalation bellica in Medio Oriente, i timori sulla tenuta del debito USA, i mercati hanno mostrato maggiore volatilità.
Nel secondo trimestre 2025 il rendimento del treasury decennale è risalito dai minimi di inizio aprile scontando l'incertezza sulle attese di politica monetaria ed il possibile deterioramento del debito USA confermato dal declassamento del rating da parte di Moody's dello scorso maggio (da AAA ad AA+). Dopo la crescita del primo trimestre, il rendimento sul Bund ha invece manifestato una compressione beneficiando di una certa tendenza degli investitori a spostare i propri capitali verso l'Area Euro percepita come economia più sicura (ie. flight to quality). Al 30

giugno 2025 il decennale USA si è attestato al 4,23%, quello tedesco al 2,61% e quello italiano al 3,48%, rispettivamente -34, +24 e -5 punti base rispetto ai livelli di fine 2024. Lo spread BTP-Bund ha proseguito il trend di restringimento attestandosi a ca. 87 punti base a fine semestre, in flessione di -29 punti rispetto alla chiusura 2024; tale discesa ha riflesso la maggiore solidità delle condizioni di bilancio italiano. In giugno Moody's ha rivisto l'outlook sul debito sovrano italiano da stabile a positivo, confermando il rating Baa3.
Nel meeting di luglio, la Federal Reserve ha mantenuto ancora invariati i tassi sui Fed funds nel range 4,25%-4,50% confermando un orientamento cauto e condizionato all'evoluzione del quadro macroeconomico nonostante gli inviti all'azione da parte del Governo. Nelle nuove proiezioni dei membri del FOMC6 il percorso di allentamento dei tassi è previsto più graduale rispetto a quello ipotizzato nelle stime di marzo in forza di una revisione al rialzo del quadro inflattivo domestico pur in presenza di una crescita attesa più debole. La maggioranza dei membri del FOMC ha previsto un ribasso complessivo dei tassi di riferimento di 50 pb dagli attuali livelli nel 2025, con tagli concentrati nell'ultima parte dell'anno.
A giugno la BCE ha ulteriormente ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base, portando così il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15%, quello sui depositi presso l'Eurosistema al 2,00% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,40%. Tali livelli sono stati confermati nel corso della riunione del 24 luglio, durante la quale è stata deliberata la decisione di mantenere invariati i tassi di riferimento, in linea con le attese del mercato. La ricomposizione del bilancio BCE è proseguita: i portafogli dell'APP (Asset Purchase Programme) e del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l'Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.
6 Federal Open Market Committee della FED.

In data 23 gennaio 2025, il Consiglio di Amministrazione di Banca MPS ha approvato il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria (l'Offerta) su tutte le azioni ordinarie di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario Società per Azioni ("Mediobanca"). L'Offerta è stata autorizzata dalle competenti Autorità e resta subordinata alle condizioni indicate nella comunicazione al mercato del 24 gennaio 2025 e ulteriormente precisate nel Documento di Offerta.
Nel dettaglio si segnala che, in data 1° aprile 2025 la Banca Centrale Europea ha autorizzato la computabilità quale capitale primario di classe 1, delle nuove azioni emesse al servizio dell'Offerta e le modifiche statutarie concernenti la delega al Consiglio di Amministrazione per il suddetto aumento di capitale, subordinatamente all'approvazione di tali modifiche statutarie da parte dell'Assemblea di BMPS. Inoltre, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il non esercizio dei poteri speciali ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012 n. 21, convertito nella Legge 11 maggio 2012, n. 56 (cosiddetto golden power).
In data 2 aprile 2025, la Capogruppo ha altresì depositato presso la Consob il Documento informativo, predisposto ai sensi dell'Art. 70 del Regolamento Emittenti.
In data 20 maggio 2025 è stata ricevuta, dall'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), l'autorizzazione preventiva all'acquisizione di una partecipazione qualificata indiretta, tramite Mediobanca, in Assicurazioni Generali S.p.A..
In data 25 giugno 2025 la Banca Centrale Europea ha rilasciato l'autorizzazione per l'acquisizione diretta di una partecipazione di controllo in Mediobanca e indiretta in Mediobanca Premier S.p.A. e Compass Banca S.p.A.
In data 26 giugno 2025 il Consiglio di Amministrazione di Banca MPS ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall'Assemblea straordinaria del 17 aprile 2025, l'aumento del capitale sociale a pagamento per complessivi 13.194.910.000 euro, oltre sovrapprezzo, con emissione di n. 2.230.000.000 azioni ordinarie, in una o più volte e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione, a servizio dell'Offerta.
Successivamente alla chiusura del semestre, in data 2 luglio 2025, la Consob ha approvato il Documento di Offerta: per ciascuna azione di Mediobanca portata in adesione all'Offerta, MPS riconoscerà un corrispettivo unitario rappresentato da n. 2,533 azioni ordinarie di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie di MPS già in circolazione, mentre il periodo di adesione avrà inizio il 14 luglio 2025 e terminerà l'8 settembre 2025.
Inoltre, sempre il data 2 luglio 2025, è stata ricevuta l'approvazione incondizionata all'acquisizione del controllo di Mediobanca da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Per maggiori informazioni si rinvia alla sezione dedicata disponibile sul sito della Capogruppo.
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Inoltre, nel corso del semestre sono intervenuti i seguenti eventi rilevanti:
In data 3 gennaio 2025 Banca MPS ha comunicato l'esercizio, in data 22 gennaio 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione subordinata Tier 2 denominata "€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes". Successivamente, il 10 febbraio 2025 ha comunicato l'esercizio, in data 2 marzo 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione di tipo senior denominata "€ 750.000.000 Fixed to Floating Rate Callable Senior Notes due 2 March 2026". Entrambe le azioni sono effettuate in coerenza con il funding plan e hanno ottenuto le autorizzazioni rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
In data 28 febbraio 2025 Standard Ethics ha elevato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Banca MPS a "EE+", dal precedente "EE". L'agenzia di rating ha confermato che l'upgrade a "EE+" (Very Strong) porta al raggiungimento del rating atteso di lungo periodo e l'outlook si mantiene positivo.

In data 17 aprile 2025 si è tenuta l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti nella quale sono stati deliberati l'approvazione del Bilancio d'esercizio 2024, il pagamento del dividendo, la relazione sulla politica in materia di remunerazione, il sistema incentivante 2025 e l'integrazione del Consiglio di Amministrazione con la nomina quali Consiglieri degli amministratori già cooptati in data 27 dicembre 2024. L'Assemblea ha altresì deliberato, con il voto favorevole dell'86% del capitale presente, il conferimento della delega al Consiglio di Amministrazione per l'aumento di capitale al servizio dell'offerta pubblica di scambio volontaria da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca. Sono state inoltre approvate le modifiche agli articoli 14 e 15 dello statuto aventi ad oggetto rispettivamente le modalità di svolgimento delle assemblee e le modalità di presentazione delle liste e di gestione della procedura di cooptazione di consiglieri in corso di mandato.
In data 21 maggio 2025 Banca MPS ha concluso con successo il collocamento di una nuova emissione obbligazionaria Senior Preferred Unsecured, a tasso fisso con durata 6 anni (scadenza 2031) e con opzione di rimborso anticipato dopo 5 anni, per un ammontare pari a 500 mln di euro.
In pari data (con data stacco 19 maggio e record date 20 maggio) è stato messo in pagamento il dividendo relativo all'esercizio 2024 per un importo di 1.083.333.147,16 euro, corrispondente a 0,86 centesimi di euro per ciascuna delle n. 1.259.689.706 azioni ordinarie prive di valore nominale in circolazione alla record date.
In data 11 giugno 2025 Banca MPS ha concluso con successo il collocamento di un'emissione di Conditional Pass Through European Covered Bond con scadenza 18 gennaio 2031 destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare pari a 750 mln di euro ed una cedola fissata al livello di 2,750% per annum.
In data 25 giugno 2025 Banca MPS ha concluso con successo il collocamento di un'emissione subordinata di tipo Tier 2 con scadenza ottobre 2035 e possibilità di rimborso anticipato a ottobre 2030, per un ammontare pari a 500 mln di euro.
Il 14 e 15 luglio 2025 sono stati sottoscritti in sede nazionale, rispettivamente, l'Accordo per il testo coordinato del CCNL 2023 per i quadri direttivi e le aree professionali e l'Accordo di rinnovo del CCNL per il personale dirigente: il primo ha l'obiettivo di armonizzare i contenuti dell'Accordo di rinnovo del 23 novembre 2023 con le previsioni del precedente contratto collettivo; il secondo rinnova il contratto nazionale dirigenti per l'adeguamento del trattamento economico minimo e l'aggiornamento della parte normativa.
In data 25 luglio 2025 sono stati sottoscritti in sede aziendale: l'Accordo per il Premio Aziendale 2025, erogabile in "Conto Welfare", strettamente correlato al raggiungimento degli obiettivi di redditività sostenibile, liquidità e patrimonio di Gruppo e l'Accordo di rinnovo della Contrattazione di II livello che aggiorna la contrattazione aziendale, in particolare su sviluppo professionale, welfare e mobilità territoriale. In materia di sviluppo professionale, più in dettaglio, l'accordo definisce i percorsi professionali in rete aggiornando i livelli di inquadramento, in coerenza con l'evoluzione dell'organizzazione.
In data 01 agosto 2025 l'EBA e la BCE hanno comunicato gli esiti dell'EU-wide stress test 2025 cui anche Banca MPS ha partecipato.
L'EU-wide stress test 2025 è stato condotto dall'EBA, in collaborazione con la BCE e il Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB). Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE e dall'ESRB e copre un orizzonte temporale di tre anni (2025-2027). Lo stress test è stato condotto assumendo un bilancio statico partendo dai dati di fine dicembre 2024 restated secondo quanto prescritto dalla CRR3, e pertanto non considera strategie aziendali e iniziative gestionali future.
Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1%) fully loaded al 2027 (anno che fa registrare la maggiore depletion del triennio) risultante dallo stress test è pari a:
I risultati, i migliori raggiunti ad oggi dal Gruppo negli esercizi di stress test, confermano la forte solidità patrimoniale del Gruppo Montepaschi e la sua capacità di generare capitale in modo sostenibile, evidenziata da risultati positivi
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nello scenario base e al termine anche dello scenario avverso, considerati i diversi shock macroeconomici previsti dall'esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 5 agosto 2024 ha approvato il Piano Industriale per il periodo 2024-2028, "A Clear and Simple Commercial Bank Revolving Around Costumers, Combining Technology With Human Touch" che mira ad una Banca in grado di soddisfare con successo le esigenze in termini di evoluzione dei clienti, attraverso un processo di innovazione aziendale e tecnologica sostenuto da un ampio piano di investimenti, valorizzando appieno le risorse talentuose, migliorando ulteriormente la sostenibilità del business, rafforzando il bilancio e concentrandosi su distribuzione e creazione di valore per tutti gli stakeholders. Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024.
In termini di target economici, il risultato del primo semestre del 2025 si pone al di sopra degli obiettivi di Piano grazie, in particolare, ai maggiori ricavi (migliori delle attese su tutte le componenti) e ai minori oneri operativi (in un contesto di rigoroso governo della spesa e continua focalizzazione sulle azioni di ottimizzazione dei costi). Sul fronte del credito, gli obiettivi sia di destocking ordinario, sia di ripristino in performing, in aggiunta ai contributi delle operazioni di cessione, hanno consentito di portare il Gross NPE ratio su livelli migliori del Piano, con un livello di costo al di sotto delle attese di Piano (nonostante il contesto di incertezza del quadro macroeconomico). In conseguenza delle dinamiche economiche sopra descritte, gli indicatori di redditività (Cost income, ROE, ROTE) sono risultati più che in linea al Piano. Il Gruppo ha altresì raggiunto al 30 giugno 2025 un CET1 ratio pari a 19,6%, al di sopra del Piano e tra i migliori livelli del sistema bancario.
Per la messa a terra delle azioni di Piano sono in corso le progettualità strategiche, nell'ambito di un rigoroso processo di governance, volto a monitorare attività e risultati.
La Liquidity and Funding Strategy di Gruppo 2025-2027, definisce le linee guida dell'attività di gestione della liquidità e del funding del Gruppo con un orizzonte temporale pluriennale, a supporto dello sviluppo e degli obiettivi delineati nel Piano. Essa delinea, per ciascuna delle scadenze prospettiche, a partire dal piano commerciale e dall'evoluzione attesa dello sbilancio da esso determinato, le modalità di reperimento della cassa e della counterbalancing capacity necessarie per la funzionalità dei processi nel breve termine, al contempo garantendo l'equilibrio strutturale nel profilo di funding e lo sviluppo del business nel medio/lungo termine. Il profilo delle scadenze nell'orizzonte temporale 2025-2027 è rappresentato principalmente dalle aste BCE che, al 30 giugno 2025, si sono mantenute stabili rispetto a marzo 2025 attestandosi a 8 mld di euro (8,5 mld di euro al 31 dicembre 2024, 13 mld di euro al 31 dicembre 2023) costituite da aste LTRO pari a 4 mld di euro e aste MRO pari a 4 mld di euro. Nel periodo 2025-2027, le altre scadenze sono rappresentate dai bond istituzionali, per circa 5 mld di euro da rimborsare, di cui:
Nel mese di gennaio 2025, è stata esercitata la call del titolo subordinato Tier 2 di nominale pari a 0,4 mld di euro emesso nel gennaio 2020, con scadenza originaria 2030; nel mese di marzo 2025, inoltre, è stata esercitata la call del titolo senior unsecured di nominale pari a 0,75 mld di euro emesso nel febbraio 2023, con scadenza originaria 2026. Nel mese di aprile è scaduto un titolo senior unsecured di 0, 75 mld di euro. Nel corso dell'anno potrà essere altresì esercitata la call di un ulteriore titolo subordinato Tier 2 emesso a settembre 2020, con scadenza originaria anch'essa fissata nel 2030, di nominale pari a 0,3 mld di euro; nel 2026 potrà infine essere esercitata la call di un senior unsecured di 0,5 mld di euro (la cui scadenza finale è nel 2027). L'esercizio delle call citate avrà luogo in funzione della convenienza economica in termini di spread/tasso di sostituzione e della situazione di liquidità/patrimoniale e sarà comunque soggetto alle autorizzazioni preventive da parte delle autorità di Vigilanza competenti (SRB/BCE).
A fronte delle scadenze previste, la strategia di funding del Gruppo si pone l'obiettivo di mantenere gli indicatori di liquidità su livelli adeguati, ampiamente superiori ai limiti normativi, nonché di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie pubbliche – il soddisfacimento dei requisiti MREL.
In tale ottica, nel corso del primo semestre 2025, sono state realizzate circa la metà delle emissioni di senior e covered bond previste nel 2025, in particolare:
Inoltre, al termine del mese di giugno, con data di regolamento 2 luglio, è stata perfezionata l'emissione di un prestito subordinato dell'importo di 0,5 mld di euro, con scadenza prevista nel 2035. La Liquidity and Funding Strategy di Gruppo 2025-2027 richiederà, comunque, una declinazione annuale, tempo per tempo, che rappresenterà con maggior livello di dettaglio le azioni effettive da intraprendere nel corso dell'anno di riferimento e le autorizzazioni alle strutture operative per la loro realizzazione.
L'informativa sui Commitment rivisti dalla Commissione Europea e resi pubblici in data 3 ottobre 2022 è riportata nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 a cui si fa rinvio.
Al 30 giugno 2025 la Capogruppo è in attesa della chiusura formale dei commitment da parte della Commissione Europea, a seguito del rilascio del report del Monitoring Trustee basato sui dati finanziari dell'ultimo trimestre del 2024. La Capogruppo risulta sostanzialmente conforme agli impegni assunti.
Relazione Finanziaria Semestrale

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| Voci dell'attivo | 30 06 2025 | 31 12 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 11.794,3 | 13.249,4 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
8.698,7 | 6.532,8 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.262,1 | 6.076,6 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 436,6 | 456,2 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.967,5 | 2.337,4 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 93.140,0 | 90.525,9 |
| a) crediti verso banche | 3.141,8 | 3.365,8 | |
| b) crediti verso clientela | 89.998,2 | 87.160,1 | |
| 50. | Derivati di copertura | 484,6 | 94,2 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(677,1) | (411,5) |
| 70. | Partecipazioni | 673,6 | 672,3 |
| 90. | Attività materiali | 2.073,5 | 2.109,1 |
| 100. | Attività immateriali | 131,4 | 156,1 |
| -di cui avviamento | 7,9 | 7,9 | |
| 110. | Attività fiscali | 2.659,7 | 2.536,9 |
| a) correnti | 93,2 | 104,3 | |
| b) anticipate | 2.566,5 | 2.432,6 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.176,0 | 1.128,7 |
| 130 | Altre attività | 3.451,9 | 3.670,4 |
| Totale dell'attivo | 125.574,1 | 122.601,7 |

| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30 06 2025 | 31 12 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 103.742,5 | 102.751,4 |
| a) debiti verso banche | 10.258,4 | 9.811,3 | |
| b) debiti verso la clientela | 83.328,4 | 82.632,2 | |
| c) titoli in circolazione | 10.155,7 | 10.307,9 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 3.345,3 | 2.605,7 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 124,6 | 119,7 |
| 40. | Derivati di copertura | 271,1 | 358,4 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
- | (0,7) |
| 60. | Passività fiscali | 13,4 | 5,6 |
| a) correnti | 9,0 | 1,3 | |
| b) differite | 4,4 | 4,3 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 978,7 | 976,7 |
| 80. | Altre passività | 4.658,7 | 3.132,0 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 69,3 | 69,7 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri: | 900,0 | 933,9 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 154,3 | 149,6 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 3,2 | 3,3 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 742,5 | 781,0 | |
| 120. | Riserve da valutazione | 66,9 | 60,4 |
| 150. | Riserve | 3.057,5 | 2.184,3 |
| 170. | Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 0,2 | 0,3 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 892,4 | 1.950,8 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 125.574,1 | 122.601,7 |

| Voci | 30 06 2025 | 30 06 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.971,1 | 2.427,2 |
| di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 1.655,0 | 1.989,9 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (889,3) | (1.273,2) |
| 30. | Margine di interesse | 1.081,8 | 1.154,0 |
| 40. | Commissioni attive | 919,0 | 842,8 |
| 50. | Commissioni passive | (120,6) | (112,5) |
| 60. | Commissioni nette | 798,4 | 730,3 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 12,9 | 17,0 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 66,2 | 78,1 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (0,5) | 1,6 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 37,8 | (10,9) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 43,2 | (10,4) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(5,2) | 0,1 | |
| c) passività finanziarie | (0,2) | (0,6) | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(10,0) | (6,3) |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 0,8 | 4,1 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (10,8) | (10,4) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 1.986,6 | 1.963,8 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (150,9) | (217,8) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (150,2) | (218,3) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(0,7) | 0,5 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (4,6) | (4,9) |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 1.831,1 | 1.741,1 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 1.831,1 | 1.741,1 |
| 190. | Spese amministrative: | (1.017,8) | (1.048,6) |
| a) spese per il personale | (646,8) | (613,3) | |
| 200. | b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(371,0) (30,4) |
(435,3) 11,0 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (4,6) | 24,5 | |
| b) altri accantonamenti netti | (25,8) | (13,5) | |
| 210. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (45,7) | (50,4) |
| 220. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (32,9) | (33,3) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 122,9 | 108,3 |
| 240. | Costi operativi | (1.003,9) | (1.013,0) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 32,7 | 23,8 |
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | (2,7) | (19,3) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6,1) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 857,2 | 726,5 |
| 300. 310. |
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte |
35,2 892,4 |
454,2 1.180,7 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | (0,1) | (21,6) |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 892,3 | 1.159,1 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | (0,1) | (0,1) |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 892,4 | 1.159,2 |
| 30 06 2025 | 30 06 2024 | ||
| Utile (Perdita) per azione base | 0,708 | 0,920 | |
| Dell'operatività corrente | 0,708 | 0,937 | |
| Delle attività operative cessate | - | (0,017) | |
| Utile (Perdita) per azione diluito | 0,708 | 0,920 | |
| Dell'operatività corrente | 0,708 | 0,937 |
Delle attività operative cessate - (0,017)

| Voci | 30 06 2025 | 30 06 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) di periodo | 892,3 | 1.159,1 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (6,7) | (2,2) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 0,2 | 2,0 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
(2,0) | (2,8) |
| 50. | Attività materiali | 1,0 | (9,7) |
| 70. | Piani a benefici definiti | - | 1,5 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | (5,5) | 2,4 |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | (0,4) | 4,4 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 13,2 | (24,5) | |
| 120. Differenze di cambio | (2,9) | 0,7 | |
| 130. Copertura dei flussi finanziari | (0,5) | (7,4) | |
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
17,7 | (6,7) | |
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | (1,1) | (11,1) | |
| 200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 6,5 | (26,7) | |
| 210. Redditività complessiva (Voce 10+200) | 898,8 | 1.132,4 | |
| 220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | (0,1) | (0,1) | |
| 230. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 898,9 | 1.132,5 |
Relazione Finanziaria Semestrale

| Allocazione risultato |
Variazioni del periodo | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esercizio precedente |
Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Esistenze al 31 12 2024 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01 01 2025 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione di nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva al 30 06 2025 |
Totale Patrimonio netto al 30 06 2025 |
Patrimonio netto del Gruppo al 30 06 2025 |
Patrimonio netto di terzi al 30 06 2025 |
|
| Capitale: | 7.454,0 | - | 7.454,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,0 | 7.453,5 | 0,5 |
| a) azioni ordinarie |
7.454,0 | - | 7.454,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,0 | 7.453,5 | 0,5 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riserve: | 2.183,0 | - | 2.183,0 | 867,2 | - | 5,8 | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.056,0 | 3.057,6 | (1,6) |
| a) di utili | 2.186,2 | - | 2.186,2 | 867,2 | - | 5,8 | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.059,2 | 3.060,8 | (1,6) |
| b) altre | (3,2) | - | (3,2) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (3,2) | (3,2) | - |
| Riserve da valutazione |
61,7 | - | 61,7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 6,5 | 68,2 | 66,9 | 1,3 |
| Utile (Perdita) di periodo |
1.950,6 | - | 1.950,6 | (867,2) | (1.083,4) | - | - | - | - | - | - | - | - | 892,3 | 892,3 | 892,4 | (0,1) |
| Totale Patrimonio netto |
11.649,3 | - | 11.649,3 | - | (1.083,4) | 5,8 | - | - | - | - | - | - | - | 898,8 | 11.470,6 | 11.470,4 | 0,1 |
| Patrimonio netto del Gruppo |
11.649,0 | - | 11.649,0 | - | (1.083,3) | 5,8 | - | - | - | - | - | - | - | 898,9 | 11.470,4 | 11.470,4 | X |
| Patrimonio netto di terzi |
0,3 | - | 0,3 | - | (0,1) | - | - | - | - | - | - | - | - | (0,1) | 0,2 | X | 0,1 |
Al 30 giugno 2025 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a 11.470,6 mln di euro, contro i 11.649,3 mln di euro del 31 dicembre 2024, con un decremento netto complessivo di 178,7 mln di euro. Tale andamento è principalmente dovuto: (i) all'utile di periodo pari a 892,3 mln di euro; (ii) alla distribuzione del dividendo 2024 da parte della Capogruppo per un importo pari a 1.083,4 mln di euro e (iii) alla variazione netta positiva delle riserve da valutazione pari a 6,5 mln di euro, le cui componenti di dettaglio sono rappresentate nel prospetto della redditività complessiva a cui si rinvia.

| Allocazione risultato | Variazioni del periodo | |||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||||||||||
| Esistenze al 31 12 2023 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01 01 2024 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione di nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva al 30 06 2024 |
Totale Patrimonio netto al 30 06 2024 |
Patrimonio netto del Gruppo al 30 06 2024 |
Patrimonio netto di terzi al 30 06 2024 |
||||||||
| Capitale: | 7.454,1 | - | 7.454,1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,1 | 7.453,5 | 0,6 | |||||||
| a) azioni ordinarie |
7.454,1 | - | 7.454,1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,1 | 7.453,5 | 0,6 | |||||||
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||
| Riserve: | 444,2 | - | 444,2 | 1.736,6 | - | (1,1) | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.179,7 | 2.181,0 | (1,3) | |||||||
| a) di utili | 576,3 | - | 576,3 | 1.608,6 | - | (2,0) | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.182,9 | 2.184,2 | (1,3) | |||||||
| b) altre | (132,1) | - | (132,1) | 128,0 | - | 0,9 | - | - | - | - | - | - | - | - | (3,2) | (3,2) | - | |||||||
| Riserve da valutazione |
29,2 | - | 29,2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (26,7) | 2,5 | 1,3 | 1,2 | |||||||
| Utile (Perdita) di periodo |
2.051,6 | - | 2.051,6 | (1.736,6) | (315,0) | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.159,1 | 1.159,1 | 1.159,2 | (0,1) | |||||||
| Totale Patrimonio netto |
9.979,1 | - | 9.979,1 | - | (315,0) | (1,1) | - | - | - | - | - | - | - | 1.132,4 | 10.795,4 | 10.795,0 | 0,4 | |||||||
| Patrimonio netto del Gruppo |
9.978,4 | - | 9.978,4 | - | (314,9) | (1,1) | - | - | - | - | - | - | - | 1.132,5 | 10.795,0 | 10.795,0 | X | |||||||
| Patrimonio netto di terzi |
0,7 | - | 0,7 | - | (0,1) | - | - | - | - | - | - | - | - | (0,1) | 0,4 | X | 0,4 |
Al 30 giugno 2024 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a 10.795,4 mln di euro, contro i 9.979,1 mln di euro del 31 dicembre 2023, con un incremento netto complessivo di 816,3 mln di euro. Tale andamento è dovuto principalmente: (i) all'utile di periodo pari a 1.159,1 mln di euro; (ii) alla distribuzione del dividendo 2023 da parte della Capogruppo per un importo pari a 314,9 mln di euro e (iii) alla variazione netta negativa delle riserve da valutazione pari a 26,7 mln di euro, le cui componenti di dettaglio sono rappresentate nel prospetto della redditività complessiva a cui si rinvia.
Relazione Finanziaria Semestrale
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 30 06 2025 | 30 06 2024 |
|---|---|---|
| 1. Gestione | 1.381,7 | 1.012,5 |
| Risultato di periodo | 892,3 | 1.159,1 |
| Plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) |
95,7 | (258,0) |
| Plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 0,5 | (1,6) |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) | 241,0 | 291,9 |
| Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immat.(+/-) | 81,4 | 103,0 |
| Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 35,8 | (6,8) |
| Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) | (35,2) | (454,2) |
| Rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | 0,5 | 3,3 |
| Altri aggiustamenti | 69,7 | 175,8 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (4.502,5) | (2.966,9) |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | (2.265,7) | (1.014,6) |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 5,6 | (57,0) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 445,4 | 15,2 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.804,9) | (1.587,5) |
| Altre attività | 117,1 | (323,0) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.747,7 | 4.927,1 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 966,7 | 4.515,1 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 736,4 | 1.148,7 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 2,8 | 2,3 |
| Altre passività | 1.041,8 | (739,0) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (373,1) | 2.972,7 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 30 06 2025 | 30 06 2024 |
| 1. Liquidità generata da | 7,4 | 36,0 |
| Dividendi incassati su partecipazioni | - | 35,5 |
| Vendite di attività materiali | 7,4 | 0,5 |
| 2. Liquidità assorbita da | (8,4) | (12,4) |
| Acquisti di attività materiali | (5,1) | (5,0) |
| Acquisti di attività immateriali | (3,3) | (7,4) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (1,0) | 23,6 |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | 30 06 2025 | 30 06 2024 |
| Distribuzione dividendi e altre finalità | (1.081,0) | (315,0) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (1.081,0) | (315,0) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA nel periodo | (1.455,1) | 2.681,3 |
| Riconciliazione | ||
|---|---|---|
| Voci di bilancio | 30 06 2025 | 30 06 2024 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 13.249,4 | 14.317,3 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | (1.455,1) | 2.681,3 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 11.794,3 | 16.998,6 |

29

La Relazione finanziaria semestrale del Gruppo Monte dei Paschi di Siena al 30 giugno 2025, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 agosto 2025, comprende la Relazione intermedia sulla gestione ed il Bilancio consolidato semestrale abbreviato ed è redatta in conformità agli obblighi di informativa finanziaria previsti dall'art. 154-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (T.U.F.) e in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e le relative interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee adottati dall'Unione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ed in vigore al 30 giugno 2025.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, predisposto utilizzando l'Euro quale moneta di conto, redatto in forma sintetica e in applicazione del principio IAS 34 "Bilanci intermedi", è composto dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note illustrative; gli schemi di Bilancio consolidato semestrale abbreviato e le Note Illustrative, salvo quanto diversamente indicato, sono redatti in milioni di euro.
Per la predisposizione degli schemi del Bilancio consolidato intermedio abbreviato sono state applicate le disposizioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti, da ultimo l'8° aggiornamento pubblicato in data 17 novembre 2022.
Gli schemi del Bilancio consolidato intermedio abbreviato presentano, oltre agli importi del periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto al 31 dicembre 2024 per lo stato patrimoniale consolidato e al primo semestre 2024 per:
Come illustrato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, cui si fa rinvio, a partire dal 30 giugno 2024 la controllata Monte Paschi Banque S.A è stata classificata come unità operativa in dismissione ("discontinued operations"), ai sensi del principio contabile IFRS 5. In particolare, nello stato patrimoniale al 30 giugno 2025 e nel corrispondente dato di raffronto al 31 dicembre 2024, le attività e correlate passività della controllata risultano esposte nelle voci di stato patrimoniale consolidato "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (1.058,5 mln di euro al 30 giugno 2025) e "Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione" (978,7 mln di euro al 30 giugno 2025). Con riferimento al conto economico, il contributo della partecipata è stato esposto nella voce 320 del conto economico "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" sia per i primi sei mesi del 2025 sia per il corrispondente periodo di raffronto al 30 giugno 2024. Sotto il profilo valutativo, l'applicazione del criterio di valutazione previsto dal principio IFRS 5 ha comportato sul patrimonio netto contabile e sul risultato economico del Gruppo al 30 giugno 2025 un impatto negativo rispettivamente di circa 40,4 mln di euro (di cui 36,4 mln di euro rilevati nell'esercizio 2024) e 4 mln di euro. Inoltre, si evidenzia che la controllata ha contribuito positivamente al risultato consolidato dei primi sei mesi del 2025 per circa 4 mln di euro, conseguentemente il saldo della suddetta voce 320 di conto economico è sostanzialmente nullo e il contributo al patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2025 è negativo per circa 22 mln di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2024, considerato altresì l'utile registrato da Monte Paschi Banque S.A. a tale data pari a 14,4 mln di euro.
Per completezza si precisa che la voce "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" al 30 giugno 2025 include altresì: i) portafogli di crediti deteriorati per un'esposizione lorda complessiva di 333,1 mln di euro, corrispondente a un'esposizione netta complessiva di 86,1 mln di euro, le cui cessioni sono attese completarsi entro il quarto trimestre 2025; ii) un titolo di capitale per 0,9 mln di euro; ed infine iii) immobili per complessivi 30,5 mln di euro. Si segnala che al 31 dicembre 2024 la voce "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" includeva, in aggiunta agli attivi della controllata Monte Paschi Banque S.A., quote partecipative in Bancomat Spa, per 7,6 mln di euro, e in Banca d'Italia, per 50,0 mln di euro, oltre a immobili e terreni per 7,0 mln di euro le cui relative dismissioni si sono perfezionate nel primo semestre 2025.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico del periodo, la variazione del patrimonio netto e i flussi di cassa generati.
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I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi sono rimasti invariati rispetto a quanto applicato al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è corredato dall'attestazione del Dirigente Preposto, ai sensi dell'art. 154 bis del TUF ed è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2025 e di quelli applicabili negli esercizi successivi.
Il Regolamento (UE) 2024/2862 del 12 novembre 2024 ha omologato l'emendamento allo IAS 21 "The effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability", pubblicato dallo IASB in data 15 agosto 2023. L'emendamento chiarisce quando una valuta è convertibile o meno in un'altra valuta, come stimare il tasso di cambio nel caso in cui la valuta non sia convertibile e l'informativa da fornire in nota integrativa.
La modifica entra in vigore dal 1° gennaio 2025 ed è consentita l'applicazione anticipata.
Dal citato emendamento non sono derivati impatti significativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Regolamento (UE) 2025/1047 del 28 maggio 2025 ha omologato l'emendamento all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments". Le modifiche ai due principi chiariscono alcuni degli aspetti critici su classificazione e valutazione degli strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS 9 emersi dalla post implementation review del principio. In particolare, i temi affrontati riguardano:
Con tali modifiche all'IFRS 9 – Strumenti fnanziari, lo IASB ha anche introdotto ulteriori requisiti di informativa, al fine di migliorare la trasparenza a beneficio degli investitori, per quanto concerne gli strumenti di capitale per i quali è stata esercitata l'opzione per la rilevazione nel prospetto della redditività complessiva delle variazioni di fair value (OCI election) e gli strumenti finanziari con caratteristiche contingenti, ad esempio caratteristiche legate a obiettivi ESGlinked. Le modifiche entrano in vigore per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2026.
Dai citati emendamenti non sono attesi impatti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo.
Il Regolamento (UE) 2025/1266 del 1° luglio 2025 ha omologato l'emendamento all'IFRS9 e all'IFRS7 "Contracts Referencing Nature dependent Electricity", pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2024 con l'obiettivo di includere nell'informativa di bilancio anche una disclosure specifica per questa tipologia di contratti.
I contratti dipendenti dalla natura riguardano l'approvvigionamento elettrico da fonti rinnovabili e sono caratterizzati da termini contrattuali che espongono l'azienda alla variabilità della quantità di elettricità sottostante poiché la fonte di generazione dell'elettricità dipende da condizioni naturali non controllabili (ad. esempio vento, sole, ecc..); può trattarsi sia di contratti "buy or sell" sia di strumenti finanziari che fanno riferimento all'elettricità. Tali contratti sono spesso strutturati come accordi di acquisto di energia a lungo termine ("Power Purchase Agreements - PPA") che:
Una caratteristica unica di questi PPA è che le fonti dipendenti dalla natura determinano se e quanta elettricità viene generata dall'impianto di riferimento in un dato momento. Gli emendamenti pubblicati dallo IASB riguardano:
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata. In particolare, le modifiche relative all'esenzione per "uso proprio" si applicano in modo retrospettivo ai sensi dello IAS 8 mentre le modifiche relative al trattamento dell'hedge accounting si applicano prospetticamente alle relazioni designate alla data prima applicazione o successivamente.
Dal citato emendamento non si attendono impatti significativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Infine, il Regolamento (UE) 2025/1331del 9 luglio 2025 ha omologato il documento "Annual Improvements Volume 11", pubblicato dallo IASB in data 18 luglio 2024, che contiene chiarimenti, semplificazioni, correzioni e modifiche minori ai principi contabili IFRS volti a migliorarne la coerenza. I principi contabili interessati sono:
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata.
Non è atteso un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo documento.

Lo IASB ha pubblicato in data 9 aprile 2024 l'IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statement", che sostituisce lo IAS 1 "Presentation of Financial Statements". Il nuovo principio stabilisce i requisiti per la presentazione e l'informativa nei bilanci con l'obiettivo di rendere le informazioni più trasparenti e comparabili e per far sì che rappresentino fedelmente le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e le spese dell'entità. Le principali novità rispetto allo IAS 1 sono:
Il nuovo principio comporta inoltre modifiche limitate ad altri principi, tra cui, allo IAS 7 "Statement of Cash Flows", allo IAS 33 "Earnings per Share" e allo IAS 34 "Interim Financial Reporting".
L'applicazione decorre dal 1° gennaio 2027; ai sensi dello IAS 34 l'entità sarà tenuta a presentare il proprio conto economico in conformità ai requisiti dell'IFRS 18 al primo semestre 2027.
Il Gruppo sta valutando gli impatti delle nuove disposizioni tenuto conto che le suddette modifiche, intervenendo sulla presentazione del conto economico e sulla disclosure di bilancio, dovranno trovare opportuno coordinamento con la Circolare n. 262 di Banca d'Italia, ossia la circolare che disciplina gli schemi di bilancio e le regole di compilazione del bilancio bancario.
Infine, lo IASB ha pubblicato in data 9 maggio 2024 l'IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures". Il nuovo principio consente alle società controllate che applicano i principi contabili internazionali, in costanza di determinate condizioni, di fornire un'informativa di bilancio ridotta alleggerendo in questo modo gli oneri per la preparazione del bilancio. Per poter applicare il principio la controllata: i) non deve avere "responsabilità pubblica" ossia non ha emesso strumenti di capitale o di debito quotati su un mercato regolamentato e non è in procinto di emetterli o non deve detenere attività, a titolo fiduciario, per un ampio gruppo di persone e ii) deve avere una controllante, finale o intermedia, che redige il bilancio consolidato ai sensi dei principi contabili internazionali. L'applicazione dell'IFRS 19 è facoltativa per le società controllate idonee e decorre dal 1° gennaio 2027.
Non è atteso un effetto significativo sul bilancio del Gruppo dall'adozione di questo principio.
Nel dare attuazione ai principi previsti dalla legge 9 agosto 2023 n. 111, il D.lgs. 27 dicembre 2023 n. 209 ha recepito nell'ordinamento italiano la Direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio del 15 dicembre 2022, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale (c.d. "Global Minimum Tax") per i grandi gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione.
Il Titolo II di tale decreto ha introdotto un regime di imposizione minima globale (c.d. "Global Minimum Tax") allineato alle c.d. Regole GloBE concepite a livello internazionale in seno all'OCSE al fine di contrastare la concorrenza fiscale dannosa tra Stati.
La normativa in oggetto si applica, in linea di principio, dagli esercizi che decorrono a partire dal 1° gennaio 2024, nei confronti di gruppi nazionali e multinazionali con ricavi risultanti da bilancio consolidato della controllante capogruppo superiori a 750 mln di euro in almeno due dei quattro esercizi precedenti a quello considerato.
La Global Minimum Tax mira a garantire un'imposizione effettiva almeno pari al 15% per ogni giurisdizione in cui i predetti gruppi sono localizzati, attraverso l'applicazione di un'imposta integrativa nei casi in cui il c.d. "Effective Tax Rate" in una data giurisdizione, a valle degli aggiustamenti previsti dalle regole di cui al citato Titolo II e ai rispettivi decreti attuativi, risulti inferiore alla suddetta aliquota di tassazione minima.

Relazione Finanziaria Semestrale
Nel corso del 2024 e nel primo semestre del 2025 la normativa è stata integrata ai vari livelli (OCSE, normativa UE e normativa italiana).
Il Gruppo MPS, configurando un Gruppo multinazionale (con Banca MPS nella veste di controllante capogruppo, o UPE "Ultimate Parent Company"), integra i presupposti soggettivi per l'applicazione del nuovo tributo, quindi, è potenzialmente impattato dallo stesso, in particolare, avendo riguardo, oltre all'Italia, alle ulteriori giurisdizioni, di seguito indicate, ove sono presenti società controllate o filiali/branch: Francia, Irlanda e Cina.
A tal proposito preme evidenziare che Francia, Irlanda e Italia, oltre ad aver implementato l'imposta minima integrativa (IIR) e l'imposta minima nazionale (DMTT), hanno anche ottenuto, in via transitoria, lo status "qualificato" e, con riferimento all'imposta minima nazionale, anche lo status di "safe harbour" (cfr. lista giurisdizioni qualificate pubblicata nel sito istituzionale OCSE in data 15 gennaio 2025 e relativo comunicato MEF del 23 gennaio 2025).
Ai fini del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025, in base alle stime svolte si ritiene che i potenziali impatti del nuovo tributo sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo possano considerarsi non significativi, potendosi evidenziare, in estrema sintesi, che:
Si precisa infine, che il Gruppo, ad oggi, sta monitorando i continui sviluppi della normativa sia a livello globale che nazionale, anche al fine di porre in essere i necessari processi di gestione della GMT.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della presente Relazione finanziaria semestrale nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. In particolare, si segnala che nello scenario macroeconomico di riferimento continuano a permanere significativi elementi di incertezza. Nel dettaglio, il quadro internazionale è gravato da una perdurante instabilità politica e dai conflitti in corso. L'annuncio da parte dell'amministrazione statunitense di un ampio e generalizzato incremento dei dazi, le successive decisioni ravvicinate di sospensione, l'introduzione di ulteriori nuove misure e l'esito non ancora pienamente prevedibile dei negoziati tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali hanno contribuito ad alimentare tale incertezza.
Ulteriore fonte di incertezza è rappresentata dagli effetti conseguenti al cambiamento climatico, le cui manifestazioni stanno diventando sempre più frequenti e di grave impatto.
Tali incertezze influenzano le stime del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini del bilancio consolidato abbreviato e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, ad oggi non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte.
Al riguardo si evidenzia che le stime potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, della disponibilità di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Infine, si segnala che per consentire un apprezzamento degli effetti sul bilancio correlati ai suddetti elementi di incertezza, nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, per le principali voci di bilancio soggette a stima (recuperabilità delle attività per imposte anticipate, perdite attese su finanziamenti non deteriorati) viene fornita l'informativa delle principali ipotesi ed assunzioni utilizzati nella stima, nonché un'analisi di sensitività rispetto ad ipotesi alternative.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia per la materialità dei valori da iscrivere in bilancio impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio insito nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management, rinviando alle specifiche sezioni di nota integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 per un'informativa di dettaglio sui processi valutativi condotti.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
In data 5 giugno 2025 la BCE ha pubblicato il periodico aggiornamento delle previsioni macroeconomiche per l'area Euro predisposto dal proprio staff con il contributo delle singole banche centrali nazionali. L'economia dell'area dell'euro è atteso che rallenti la prevista ripresa - dopo una crescita lievemente inferiore alle attese alla fine del 2024 - a causa dei livelli persistentemente elevati di incertezza sul piano geopolitico e delle politiche economiche e commerciali.
Nel dettaglio, si prevede che il tasso di incremento medio annuo del PIL in termini reali sia pari allo 0,9% nel 2025 e che salga all'1,1% nel 2026 e all'1,3% nel 2027. Rispetto alle proiezioni di marzo 2025, le tensioni commerciali e l'elevata incertezza globale non dovrebbero influire sulle stime per il 2025, grazie a una performance economica più robusta del previsto nel primo trimestre. Tuttavia, tali fattori, insieme all'apprezzamento del cambio, hanno comportato una lieve revisione al ribasso della crescita per il 2026 (-0,1 punti base), mentre le previsioni per il 2027 restano invariate.
L'inflazione complessiva misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC), è stimata al 2,0% nel 2025 e all' 1,4% nel 2026, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di marzo (2,3% e 1,7% rispettivamente) a causa di ipotesi di prezzi più contenuti delle materie prime energetiche; le stime per il 2027 restano invece invariate, riflettendo prospettive leggermente meno favorevoli per la componente energetica alla fine dell'orizzonte temporale considerato.
Le proiezioni macroeconomiche relative all'Italia, che sono parte dell'esercizio congiunto dell'Eurosistema, sono state rilasciate da Banca d'Italia nel documento "Proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana" pubblicato il 13 giugno e confermate nel Bollettino economico dell'11 luglio 2025. Le proiezioni di crescita del prodotto interno lordo, invariate rispetto a quelle di aprile, presuppongono aumenti in misura limitata nel corso del 2025, frenati dagli effetti diretti e indiretti dei dazi, e in misura lievemente più sostenuta in seguito, beneficiando soprattutto dell'andamento favorevole dei consumi; si prevede un aumento del PIL dello 0,6% nell'anno in corso, dello 0,8% e dello 0,7% rispettivamente nel 2026 e nel 2027.
Le previsioni di inflazione, pressoché invariate rispetto ad aprile, vedono un'inflazione al consumo - pari all' 1,1% nella media del 2024 - che si collocherebbe all'1,5% nell'anno in corso (1,6% ad aprile), ed all'1,5% e 2,0% rispettivamente nel 2026 e nel 2027 (dati invariati rispetto ad aprile).
Ciò premesso, nel seguito si riportano le informazioni relative ai principali indicatori macroeconomici e finanziari inclusi negli scenari "baseline", "severo ma plausibile" e "best", riferite al periodo 2025-2027, dei modelli IFRS 9 usati per la determinazione dello staging e le valutazioni contabili alla data del 30 giugno 2025.
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| Scenario | Anno | Prodotto Interno lordo |
Tasso di disoccupazione |
Indice dei prezzi al consumo |
Tasso d'interesse interbancario a 3 mesi |
Tasso d'interesse Eurirs 10y (%) |
Tasso d'interesse sui Btp a 10 anni |
Tasso d'interesse a breve termine sui prestiti a famiglie e imprese |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2025 | 0,65% | 5,96% | 2,01% | 2,05% | 2,17% | 3,34% | 4,10% | |
| 2026 | 0,71% | 5,81% | 2,07% | 2,02% | 2,37% | 3,52% | 3,81% | |
| Baseline | 2027 | 0,53% | 5,58% | 2,04% | 2,44% | 3,01% | 4,05% | 3,89% |
| AVG | 0,63% | 5,78% | 2,04% | 2,17% | 2,51% | 3,64% | 3,93% | |
| 2025 | 0,11% | 6,14% | 3,03% | 2,54% | 2,50% | 3,98% | 4,47% | |
| Severo | 2026 | 0,14% | 6,44% | 2,26% | 2,51% | 2,72% | 4,31% | 4,26% |
| plausibile | 2027 | 0,13% | 6,74% | 1,77% | 2,46% | 3,01% | 4,53% | 4,02% |
| AVG | 0,13% | 6,44% | 2,35% | 2,50% | 2,74% | 4,28% | 4,25% | |
| Best | 2025 | 1,32% | 5,86% | 1,69% | 2,06% | 2,30% | 3,35% | 4,10% |
| 2026 | 1,38% | 5,42% | 1,60% | 2,32% | 2,63% | 3,45% | 4,02% | |
| 2027 | 1,04% | 4,86% | 1,69% | 2,48% | 3,23% | 3,91% | 3,93% | |
| AVG | 1,25% | 5,38% | 1,66% | 2,29% | 2,72% | 3,57% | 4,01% |
Per riflettere la maggiore incertezza del contesto recente, il Gruppo ha proceduto all'aggiornamento degli scenari macroeconomici, rispetto a quelli adottati al 31 dicembre 2024, già a valere del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025.
Le previsioni macroeconomiche aggiornate a giugno 2025, relativamente allo scenario di base, presentano rispetto allo scenario attualmente in produzione, una variazione media cumulata del PIL che si mantiene all'interno delle soglie stabilite dalle regole contabile di Gruppo; nel dettaglio risulta sostanzialmente invariato nel triennio 2025-2028. Conseguentemente sono stati confermati per le valutazioni contabili al 30 giugno 2025 gli scenari utilizzati ai fini del Resoconto Intermedio di gestione al 31 marzo 2025, la cui stima è stata sviluppata internamente nel mese di gennaio 2025 assumendo a riferimento anche le previsioni fornite da provider esterni.
Inoltre, in continuità con quanto realizzato al 31 marzo 2025, per la stima dell'ECL è stato adottato il trattamento asimmetrico considerando i soli scenari "Baseline" e "Severo Ma Plausibile" - ponderati rispettivamente al 66,6% e 33,3% - in sostituzione dei 3 scenari "Best", "Baseline" e "Severo Ma Plausibile" -ponderati rispettivamente al 21,05%, 52,63% e 26,32% - utilizzati per le stime al 31 dicembre 2024 al fine di allineare maggiormente le previsioni triennali al mutato contesto macroeconomico. L'adozione di tale approccio ha comportato maggiori rettifiche per complessivi 12,4 mln di euro (12,9 mln di euro al 31 marzo 2025).
In tema di management overlay il Gruppo ha deciso di operare, ai fini del presente Bilancio consolidato semestrale, in sostanziale continuità metodologica rispetto a quanto agito nei precedenti esercizi. Si ricorda che, al 31 dicembre 2024, erano stati adottati dei "post-model adjustment" agli esiti delle metodologie di stima della ECL, nel quadro della flessibilità consentita dal principio IFRS 9 ed alla luce della maggiore prudenza necessaria per i rischi emergenti derivanti dal contesto corrente e prospettico. Gli overlays si sono resi necessari per integrare i risultati dei modelli in produzione, per meglio cogliere le incertezze e i rischi insiti nelle previsioni nonché gli scostamenti osservati/previsti rispetto alle serie storiche di lungo periodo.
Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni creditizie al 30 giugno 2025 insistono elementi di prudenza per circa 117,7 mln di euro, in incremento di 37,8 mln di euro e 48,5 mln di euro rispettivamente rispetto al 31 marzo 2025 ed al 31 dicembre 2024.
In particolare, la variazione in aumento sia rispetto al 31 marzo 2025 che al 31 dicembre 2024 è riconducibile prevalentemente a i) all'aggiornamento della serie storica utilizzata ai fini dell'analisi di backtesting che ha determinato, per alcuni cluster della LGD statistica, dei tassi di perdita effettivi leggermente più alti di quelli stimati nei periodi precedenti ed ii) all'introduzione a partire dal primo trimestre 2025 del management overlay riferito all'asimmetria degli

scenari sopra descritta. Si evidenzia invece una riduzione del correttivo applicato sui mutui retail a tasso variabile dovuta alla riduzione del tasso di default degli ultimi dodici mesi osservato nel corso del secondo trimestre 2025 rispetto alle osservazioni dei periodi precedenti.
Al 30 giugno 2025, il Gruppo ha mantenuto in essere i medesimi overlays adoperati per le valutazioni contabili al 31 dicembre 2024 ed ha introdotto, a partire dal 31 marzo 2025, l'overlay riferito all'asimmetria degli scenari. Gli overlays sono rappresentati dalle seguenti quattro categorie principali:
Resta fermo il carattere transitorio dei suddetti management overlays legati al recepimento in ambito IFRS 9 di fne tuning al framework modellistico, in aggiunta alla considerazione che i risultati derivanti dai citati modelli sono influenzati da scenari macroeconomici in buona parte dipendenti da fenomeni non del tutto consolidati e comunque ancora soggetti ad estrema variabilità ed incertezza.
La determinazione delle perdite attese sui crediti implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento al modello utilizzato per la misurazione delle perdite e dei relativi parametri di rischio, ai trigger ritenuti espressivi di un significativo deterioramento del credito, alla selezione degli scenari macroeconomici. In particolare, l'inclusione dei fattori forward looking risulta essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto richiede di formulare previsioni macroeconomiche, di selezionare scenari e relative probabilità di accadimento, nonché di definire un modello in grado di esprimere la relazione tra i citati fattori macroeconomici ed i tassi di inadempimento delle esposizioni oggetto di valutazione.
Al fine di valutare come i fattori forward looking possano influenzare le perdite attese si ritiene ragionevole effettuare un'analisi di sensitività nel contesto di differenti scenari basati su previsioni coerenti nell'evoluzione dei diversi fattori macroeconomici. Le innumerevoli interrelazioni tra i singoli fattori macroeconomici sono, infatti, tali da rendere scarsamente significativa un'analisi di sensitività delle perdite attese basata sul singolo fattore macroeconomico.
Di seguito viene pertanto presentata una tabella che evidenzia la sensitivity per i principali portafogli creditizi del Gruppo costituiti da crediti per cassa verso clientela appartenenti ai segmenti corporate e retail delle due banche

L'analisi mostra, in linea con il medesimo approccio adoperato per l'esercizio 2024, l'impatto per ogni stadio di rischio sulle esposizioni lorde, sulle rettifiche e sul coverage ratio nelle ipotesi di utilizzo di un peso pari al 100% rispettivamente degli scenari baseline, severo ma plausibile e best in luogo dello scenario definito ponderato - in quanto basato sulle ponderazioni che il Gruppo ha attribuito a ciascun scenario7 - utilizzato dal Gruppo ai fini della stima degli stadi di rischio e delle rettifiche di valore riferite al 30 giugno 2025:
L'analisi di sensitivity delle rettifiche delle esposizioni deteriorate vedrebbe un incremento nello scenario severo ma plausibile di 19,6 mln di euro circa (+1,27%), una leggera riduzione di circa 1,2 mln di euro (-0,08%) e una riduzione di 21,5 mln di euro (-1,39%) rispettivamente negli scenari baseline e best.
7 Lo scenario ponderato è stato determinato utilizzando una ponderazione del 21,05%, 52,6% e 26,32% rispettivamente per gli scenari Best, Baseline e Severo ma plausibile.

| Scenari (Delta in € /mln) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ponderato | Best | Severo Plausibile |
Baseline | |||
| STAGE 1 Esposizione lorda | 67.316,1 | 334,3 | (632,3) | 35,3 | ||
| di cui CORPORATE | 37.471,8 | 290,4 | (604,3) | 33,7 | ||
| di cui RETAIL | 29.844,3 | 43,9 | (28,0) | 1,6 | ||
| STAGE 1 Rettifiche | 107,1 | (2,5) | 0,2 | 0,2 | ||
| di cui CORPORATE | 77,4 | (1,2) | (0,5) | 0,1 | ||
| di cui RETAIL | 29,7 | (1,2) | 0,7 | 0,2 | ||
| STAGE 1 coverage ratio (%) | 0,16% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| di cui CORPORATE | 0,21% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| di cui RETAIL | 0,10% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| STAGE 2 Esposizione lorda | 9.821,1 | (334,3) | 632,3 | (35,3) | ||
| di cui CORPORATE | 7.156,9 | (290,4) | 604,3 | (33,7) | ||
| di cui RETAIL | 2.664,3 | (43,9) | 28,0 | (1,6) | ||
| STAGE 2 Rettifiche | 313,1 | (33,3) | 43,5 | (3,4) | ||
| di cui CORPORATE | 254,7 | (27,4) | 38,2 | (3,0) | ||
| di cui RETAIL | 58,3 | (5,9) | 5,3 | (0,3) | ||
| STAGE 2 coverage ratio (%) | 3,19% | -0,24% | 0,22% | -0,02% | ||
| di cui CORPORATE | 3,56% | -0,25% | 0,22% | -0,03% | ||
| di cui RETAIL | 2,19% | -0,19% | 0,18% | -0,01% | ||
| STAGE 3 Esposizione lorda | 3.335,5 | - | - | - | ||
| di cui CORPORATE | 2.565,8 | - | - | - | ||
| di cui RETAIL | 769,7 | - | - | - | ||
| STAGE 3 Rettifiche | 1.548,2 | (21,5) | 19,6 | (1,2) | ||
| di cui CORPORATE | 1.278,2 | (10,9) | 9,8 | (0,6) | ||
| di cui RETAIL | 270,0 | (10,7) | 9,8 | (0,6) | ||
| STAGE 3 coverage ratio (%) | 46,42% | -0,65% | 0,59% | -0,04% | ||
| di cui CORPORATE | 49,82% | -0,42% | 0,38% | -0,02% | ||
| di cui RETAIL | 35,09% | -1,38% | 1,27% | -0,08% | ||
| TOTALE Rettifiche | 1.968,4 | (57,3) | 63,4 | (4,4) | ||
| di cui CORPORATE | 1.610,3 | (39,5) | 47,5 | (3,5) | ||
| di cui RETAIL | 358,1 | (17,8) | 15,8 | (0,8) | ||
Non è tuttavia possibile escludere che un deterioramento della situazione creditizia dei debitori, anche in conseguenza dei possibili effetti negativi sull'economia correlati al contesto macroeconomico, possa comportare la rilevazione di ulteriori perdite, anche significative, rispetto a quelle considerate al 30 giugno 2025.
In conformità allo IAS 36, a ogni data di bilancio o relazione infrannuale, il Gruppo MPS verifica per gli investimenti partecipativi iscritti nell'attivo patrimoniale, che non esistano obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle suddette attività.
La metodologia adottata dal Gruppo MPS prevede in prima istanza il ricorso ad un set di indicatori di impairment in base a diversi fattori, riferiti alla partecipata, tra i quali la tipologia di business, la quotazione sul mercato ed obiettivi di budget. La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione. Il valore recuperabile ai sensi del principio IAS 36 è identificato come il valore più alto tra il suo fair value, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, pari al valore attuale dei flussi di cassa futuri che l'azienda si attende dall'uso continuativo dell'asset e dalla sua dismissione al termine della vita utile dello stesso.
Le valutazioni eseguite dal Gruppo alla data del 30 giugno 2025 hanno evidenziato la tenuta dei triggers, fatto salvo un investimento partecipativo per il quale il valore recuperabile è risultato essere comunque superiore al valore di bilancio. Non sono pertanto state eseguite rettifiche sul valore contabile delle partecipazioni.
Per quanto riguarda l'avviamento, invece, l'impairment test viene svolto con periodicità annuale, con riferimento al 31 dicembre di ogni anno, a meno che emergano evidenze tali da richiedere una conduzione anticipata del test. Poiché l'avviamento è allocato integralmente alla CGU della società controllata Widiba, la valutazione eseguita per la partecipazione fornisce indirettamente un riscontro come evidenza di assenza o presenza di un'eventuale riduzione di valore dell'avviamento. La verifica eseguita alla data del 30 giugno 2025 ha evidenziato la tenuta dei triggers e quindi l'assenza di evidenze di perdite anche per l'avviamento.
Il Gruppo adotta il criterio della rideterminazione di valore per la valutazione del patrimonio immobiliare ad uso funzionale ai sensi dello IAS 16 e del fair value per gli immobili di investimento ai sensi dello IAS 40, per la valutazione successiva all'iscrizione iniziale. Il metodo della rideterminazione del valore prevede che le attività ad uso funzionale, il cui fair value possa essere attendibilmente misurato, siano iscritte ad un valore rideterminato, pari al loro fair value alla data della rideterminazione di valore, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite per riduzione di valore accumulate. Per gli immobili detenuti a scopo di investimento, il Gruppo ha scelto il metodo di valutazione al fair value, secondo il quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value.
Il fair value degli immobili, siano essi ad uso funzionale che di investimento, viene determinato attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società qualificate ed operanti nello specifico settore in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation, che garantiscono che il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13 e che i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.
Il Gruppo esegue la valutazione del patrimonio immobiliare con periodicità semestrale sia per gli investimenti immobiliari sia per gli immobili ad uso funzionale. Al 30 giugno 2025 è stato sottoposto a valutazione l'intero portafoglio immobiliare di proprietà del Gruppo composto da n. 1.106 asset di proprietà di cui n. 666 immobili ad uso strumentale (IAS 16), n. 4 immobili merce (IAS 2), n. 284 immobili ad uso investimento (IAS 40), n. 138 immobili a classificazione mista e n. 14 immobili detenuti per la vendita (IFRS 5).
La valutazione eseguita al 30 giugno 2025 ha tenuto conto delle riclassifiche degli asset avvenute tra le diverse categorie nel corso del primo semestre.
Le metodologie valutative applicate dall'esperto valutatore sono in linea con la prassi internazionale IVS (International Valuation Standards) e con quanto prescritto nel Red Book del Royal Institute of Chartered Surveyors (RICS) e sono rimaste invariate rispetto alle precedenti valutazioni del patrimonio immobiliare, avvenute in data 31 dicembre 2024 e in data 30 giugno 2024. Per approfondimenti circa le metodologie valutative nonché l'approccio valutativo adottati dal Gruppo si rimanda al paragrafo A.4 - l'Informativa sul fair value contenuto nelle Politiche Contabili della Parte A del Bilancio consolidato 2024.
Le perizie sono state redatte in modalità full per n. 170 degli immobili rientranti nel perimetro (ossia per il 15,4% della numerosità complessiva e per il 27,9% del valore di bilancio complessivo al 30 giugno 2025) e sulla base di analisi in modalità desktop per i restanti immobili (ossia per l'84,6% della numerosità complessiva e per il 72,1% del valore di bilancio complessivo al 30 giugno 2025). Il valore di mercato del portafoglio è stato stimato complessivamente in 1.763,6 mln di euro che ha comportato una complessiva svalutazione del patrimonio immobiliare per 3,1 mln di euro di cui:
La svalutazione complessiva è stata rilevata in contropartita a:
Per completezza si evidenzia che nel corso del primo semestre sono stati classificati ad IFRS 5 n. 6 immobili della Capogruppo con un effetto economico complessivamente positivo di 2,1 mln di euro rilevato a voce 260 di conto economico.

Il Gruppo MPS ha conseguito in passato rilevanti perdite fiscali consolidate, in particolare negli esercizi 2016 e 2017, il cui ammontare residuo al 30 giugno 2025, pari a 10,9 mld di euro (11,5 mld di euro al 31 dicembre 2024), costituisce il presupposto per l'iscrizione nell'attivo del bilancio di corrispondenti DTA. In conformità alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 12 ed alla comunicazione dell'ESMA del 15 luglio 2019 l'iscrizione iniziale delle DTA ed il successivo mantenimento in bilancio richiedono un giudizio di probabilità in merito alla recuperabilità dei valori iscritti. Tale valutazione è stata effettuata in sostanziale continuità con le assunzioni adottate per il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024. Per maggiori informazioni, in generale, circa l'approccio metodologico utilizzato dal Gruppo nella valutazione delle imposte anticipate si rinvia al par. 11.8 "Altre informazioni" della Nota integrativa consolidata – Parte B del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo MPS.
L'esercizio valutativo condotto ha determinato una complessiva rivalutazione di DTA per 309,9 mln di euro con i seguenti impatti sui conti del Gruppo:
Per effetto della predetta valutazione il Gruppo presenta al 30 giugno 2025 DTA non iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale per complessivi 1.278,4 mln di euro (1.587,5 mln di euro al 31 dicembre 2024).
Tale ammontare costituisce per il Gruppo un asset potenziale, imprescrittibile secondo la normativa fiscale vigente, fatte salve le limitazioni alla riportabilità, in caso di operazioni straordinarie, previste agli artt. 172 e 173 del D.P.R. n. 917/1986; la relativa rilevazione nell'attivo dello stato patrimoniale sarà valutata alle future date di bilancio in funzione delle prospettive reddituali del Gruppo.
Nel grafico seguente si evidenzia, sulla base della metodologia utilizzata per il probability test, l'evoluzione prevista del rientro delle DTA iscritte in bilancio al 30 giugno 2025, sia quantitativamente che temporalmente, distinte tra DTA trasformabili ex L. 214/2011, DTA da perdite non trasformabili ed altre DTA non trasformabili.

Il modello di probability test in uso nel Gruppo MPS include alcuni dati di input le cui oscillazioni di valore possono incidere in misura rilevante sul risultato finale della valutazione delle DTA iscrivibili in bilancio. Si tratta, nello specifico, di:
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Di seguito si forniscono alcune indicazioni circa la sensitività dei risultati del modello di valutazione ipotizzando una variazione, sia in aumento che in diminuzione, di ciascuno dei dati di input sopra elencati. Gli effetti rappresentati in tabella si riferiscono allo scostamento che si sarebbe verificato sulla voce imposte del conto economico al 30 giugno 2025, rispetto a quanto effettivamente contabilizzato, modificando la singola variabile nella misura indicata.
| Impatto economico DTA della variazione in aumento (€/mln) |
Variazione in aumento |
Impatto economico DTA della variazione in diminuzione (€/mln) |
Variazione in diminuzione |
Dati di input variabili modello |
|---|---|---|---|---|
| 145,3 | +100 mln | (140,9) | -100 mln | Reddito medio tendenziale di Gruppo (cap) proiettato dal 2028 |
| (146,5) | +1% | 165,0 | -1% | Tasso di sconto dei risultati prospettici |
| 89,1 | +1% | (89,1) | -1% | Aliquota IRES |
Il principio IFRS 16, in analogia con quanto accade per gli asset di proprietà, indica che le attività per il diritto d'uso acquisiti mediante contratti di leasing devono essere sottoposti alla verifica dell'eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un'attività. In caso positivo, si procede al confronto tra il valore di carico dell'asset ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value ed il valore d'uso, quest'ultimo inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dall'asset. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico.
Al fine di individuare eventi o situazioni che potrebbero comportare perdite durevoli di valore, il principio IAS 36 richiede di far riferimento ad indicatori provenienti da:
Alla data del 30 giugno 2025 il Gruppo ha provveduto alle seguenti verifiche:
Le suddette verifiche non hanno evidenziato indicazioni di perdita di valore per le attività per i diritti d'uso iscritti in bilancio.
Per la quantificazione dei fondi per rischi e oneri ai sensi dello IAS 37 è oggetto di stima – ove possibile – l'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse. Per maggiori informazioni si veda dal paragrafo "Rischi Operativi" delle presenti Note illustrative. Per la quantificazione dei fondi di quiescenza e per obblighi simili ai sensi dello IAS 19, invece, è oggetto di stima il valore attuale delle obbligazioni, tenuto conto dei flussi, opportunamente attualizzati, derivanti dalle analisi storico statistiche e della curva demografica. Per maggiori informazioni si rinvia alla Parte A – Politiche contabili, Sezione 16 – Altre informazioni – della Nota Integrativa consolidata del Bilancio 2024.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è stato redatto ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale.
Dopo aver valutato l'evoluzione prospettica della posizione patrimoniale e della posizione di liquidità, con riferimento alle indicazioni fornite nell'ambito del Documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e del Documento n. 4 del 3 marzo 2010, emanati congiuntamente da Banca d'Italia, Consob e ISVAP e successivi aggiornamenti, gli Amministratori ritengono che vi sia la ragionevole aspettativa che il Gruppo continui ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile e pertanto ritengono appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Nella seguente tabella sono elencate le partecipazioni in società controllate in via esclusiva. Per le informazioni sugli immutati rapporti partecipativi in imprese sottoposte a controllo congiunto e ad influenza notevole da parte del Gruppo si fa rinvio a quanto contenuto nella Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale consolidato – Sezione 7 – Partecipazioni – della Nota Integrativa consolidata del Bilancio 2024.
| Denominazione imprese | Sede | Sede legale | Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione |
Disp Voti % |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | (*) | Impresa partecipante |
Quota % |
(**) | ||||
| A | Imprese | |||||||
| A.0 | BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.a. |
Siena | Siena | |||||
| Consolidate integralmente | ||||||||
| A.1 | MONTE PASCHI FIDUCIARIA S.p.a. | Siena | Siena | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.2 | WISE DIALOG BANK S.p.a. - WIDIBA | Milano | Milano | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.3 | MPS TENIMENTI POGGIO BONELLI E CHIGI SARACINI SOCIETA' AGRICOLA S.p.a. |
Castelnuovo Berardenga (SI) |
Castelnuovo Berardenga (SI) |
1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.4 | G.IMM ASTOR S.r.l. | Lecce | Lecce | 1 | A.0 | 52,00 | ||
| A.5 | MAGAZZINI GENERALI FIDUCIARI DI MANTOVA S.p.a. |
Mantova | Mantova | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.6 | MONTE PASCHI BANQUE S.A. (***) | Parigi | Parigi | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| 6.1 | MONTE PASCHI CONSEIL FRANCE SOCIETE PAR ACTIONS SEMPLIFIEE |
Parigi | Parigi | A.6 | 100,00 | |||
| 6.2 | IMMOBILIERE VICTOR HUGO S.C.I. | Parigi | Parigi | A.6 | 100,00 | |||
| A.7 | MPS COVERED BOND S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 90,00 | ||
| A.8 | MPS COVERED BOND 2 S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 90,00 | ||
| A.9 | CIRENE FINANCE S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 60,00 | ||
| A.10 | SIENA MORTGAGES 07-5 S.p.a. | Conegliano | Conegliano | 2 | A.0 | 7,00 | ||
| A.11 | SIENA PMI 2016 S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 2 | A.0 | 10,00 |
(*) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = altre forme di controllo
(**) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
(***) La partecipata Monte Paschi Banque S.A è classificata come unità operativa in dismissione (discontinued operations) ai sensi del principio contabile IFRS 5.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Capogruppo e delle sue controllate dirette e indirette. In particolare, l'area di consolidamento – come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS – include tutte le società controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall'operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo, dallo status di società in attività o in liquidazione, dal fatto che l'investimento sia costituito da un'operazione di merchant banking. Nell'area di consolidamento rientrano tutte le tipologie di entità, indipendentemente dalla loro natura, per le quali rileva il concetto di controllo introdotto dall'IFRS 10. Sono consolidate anche entità strutturate, quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.
Per quanto riguarda i metodi di consolidamento si fa rinvio alla "Nota integrativa consolidata" del Bilancio al 31 dicembre 2024, Parte A "Politiche contabili".
Le variazioni dell'area di consolidamento rispetto alla situazione al 31 dicembre 2024 sono riconducibili all'uscita della controllata AIACE REOCO S.r.l., di cui la Capogruppo deteneva il 100% del capitale sociale, già in liquidazione e cancellata in data 18 giugno 2025 dal Registro delle Imprese.
Come indicato nella Relazione finanziaria annuale 2024, a cui si rinvia, la partecipata Monte Paschi Banque S.A. è stata classificata, a partire dalla Relazione finanziaria semestrale 2024, quale unità operativa in dismissione (discontinued operations) ai sensi del principio contabile IFRS 5. A riguardo, si segnala che lo scorso 6 giugno, il Comité Social et Economique ("CSE") ha rilasciato il relativo parere in merito alla prospettata operazione. Successivamente, in data 20 giugno 2025, la Capogruppo ha sottoscritto il contratto di compravendita per la cessione della controllata francese, il cui perfezionamento è atteso entro la fine del 2025.

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economicifinanziari di rapida e facile determinazione.
Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05. I dettagli analitici di tali aggregazioni e riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Come indicato nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024, cui si fa rinvio, la controllata Monte Paschi Banque S.A. (nel seguito MP Banque) è stata classificata, a partire dal 30 giugno 2024, come un'unità operativa in dismissione e quindi valutata tenendo conto del prezzo di cessione atteso, inferiore al suo valore netto contabile, ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IFRS 5. Al 30 giugno 2025, per consentire la continuità con i commenti pubblicati e agevolare la comprensione degli andamenti economici e patrimoniali rispetto ai corrispondenti periodi di confronto, i costi ed i ricavi nonché gli attivi e i passivi riferiti alla contribuzione consolidata della controllata MP Banque, ancorché classificata come unità operativa in dismissione ai sensi del principio contabile IFRS 5, sono ricompresi linea per linea nelle singole voci economiche e patrimoniali di pertinenza.
Si segnala, inoltre, che nell'ambito della rappresentazione della raccolta diretta, a partire dalla presente Relazione finanziaria semestrale, vengono rappresentati all'interno della voce "Obbligazioni" anche i volumi riferiti alle operazioni di funding bilaterale, aventi come sottostante titoli di propria emissione, che in precedenza venivano rendicontati tra le altre forme di raccolta diretta. I dati dei periodi comparativi sono stati riesposti rispetto a quanto pubblicato alle rispettive date di riferimento al fine di consentire un confronto omogeneo.
Infine, si precisa che i dati patrimoniali ed economici del primo trimestre 2025 e i dati comparativi del primo e terzo trimestre del 2024 riferiti alle collegate assicurative AXA MPS Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA MPS Assicurazioni Vita S.p.A., sono da queste stimati utilizzando proxy o modelli di calcolo semplificati, stante la maggiore onerosità delle elaborazioni contabili in vigenza dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 rispetto alle valutazioni effettuate in regime dei previgenti principi contabili IFRS 4 e IAS 39.
45
La voce incorpora, inoltre, le imposte indirette e tasse e altre spese recuperate dalla clientela (117,2 mln di euro) e il recupero di oneri sostenuti per la formazione (0,2 mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 230 "Altri oneri/proventi di gestione", nonché la quota di costo relativa alla controllata MP Banque per 7,2 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte".
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impatto sulla redditività complessiva", 40 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". L'aggregato incorpora, inoltre, la quota pari a 0,9 mln di euro contabilizzati nella voce 120 "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione".

| Conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | 30 06 2025 | 30 06 2024 | Variazioni | |||||
| Ass. | % | |||||||
| Margine di interesse | 1.094,1 | 1.172,2 | (78,1) | -6,7% | ||||
| Commissioni nette | 802,5 | 735,8 | 66,7 | 9,1% | ||||
| Margine intermediazione primario | 1.896,6 | 1.908,0 | (11,4) | -0,6% | ||||
| Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni | 41,6 | 40,2 | 1,4 | 3,5% | ||||
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
113,2 | 74,8 | 38,4 | 51,3% | ||||
| Risultato netto dell'attività di copertura | (0,5) | 1,6 | (2,1) | n.s. | ||||
| Altri proventi/oneri di gestione | 3,2 | 6,1 | (2,9) | -47,5% | ||||
| Totale Ricavi | 2.054,0 | 2.030,7 | 23,3 | 1,1% | ||||
| Spese amministrative: | (863,8) | (840,6) | (23,2) | 2,8% | ||||
| a) spese per il personale | (640,4) | (608,2) | (32,2) | 5,3% | ||||
| b) altre spese amministrative | (223,4) | (232,4) | 9,0 | -3,9% | ||||
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali | (79,2) | (84,4) | 5,2 | -6,2% | ||||
| Oneri Operativi | (943,0) | (924,9) | (18,1) | 2,0% | ||||
| Risultato Operativo Lordo | 1.111,0 | 1.105,8 | 5,2 | 0,5% | ||||
| Costo del credito clientela | (175,1) | (204,0) | 28,9 | -14,2% | ||||
| Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche | 0,2 | (4,7) | 4,9 | n.s. | ||||
| Risultato operativo netto | 936,1 | 897,1 | 39,0 | 4,3% | ||||
| Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (25,8) | (14,8) | (11,0) | 74,3% | ||||
| Altri utili (perdite) da partecipazioni | - | (3,8) | 3,8 | n.s. | ||||
| Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum | (15,1) | (41,4) | 26,3 | -63,5% | ||||
| Oneri operazioni straordinarie | (6,9) | - | (6,9) | n.s. | ||||
| Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari | - | (75,4) | 75,4 | n.s. | ||||
| Canone DTA | (28,7) | (30,6) | 1,9 | -6,2% | ||||
| Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali | (2,7) | (19,3) | 16,6 | -86,0% | ||||
| Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6,0) | 6,0 | n.s. | ||||
| Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | 856,8 | 705,8 | 151,0 | 21,4% | ||||
| Imposte sul reddito di periodo | 35,5 | 453,3 | (417,8) | -92,2% | ||||
| Utile (Perdita) al netto delle imposte | 892,3 | 1.159,1 | (266,8) | -23,0% | ||||
| Utile (Perdita) di periodo | 892,3 | 1.159,1 | (266,8) | -23,0% | ||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | (0,1) | (0,1) | - | 0,0% | ||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 892,4 | 1.159,2 | (266,8) | -23,0% |

| Evoluzione trimestrale conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2025 | ||||||||||
| GRUPPO MONTEPASCHI | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | 3°Q 2024 | 2°Q 2024 | 1°Q 2024 | ||||
| Margine di interesse | 551,1 | 543,0 | 588,0 | 595,6 | 585,2 | 587,0 | ||||
| Commissioni nette | 404,6 | 397,9 | 373,5 | 356,0 | 370,5 | 365,3 | ||||
| Margine intermediazione primario | 955,7 | 940,9 | 961,5 | 951,6 | 955,7 | 952,3 | ||||
| Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni |
25,4 | 16,1 | 25,7 | 26,8 | 21,2 | 19,0 | ||||
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
63,6 | 49,6 | 14,8 | 25,6 | 40,3 | 34,4 | ||||
| Risultato netto dell'attività di copertura | (1,0) | 0,5 | (0,3) | (2,3) | 2,0 | (0,4) | ||||
| Altri proventi/oneri di gestione | 3,1 | 0,1 | (5,3) | 4,9 | (1,3) | 7,4 | ||||
| Totale Ricavi | 1.046,8 | 1.007,3 | 996,3 | 1.006,7 | 1.017,9 | 1.012,8 | ||||
| Spese amministrative: | (430,1) | (433,7) | (432,2) | (425,1) | (420,9) | (419,7) | ||||
| a) spese per il personale | (319,1) | (321,3) | (311,1) | (309,5) | (303,6) | (304,6) | ||||
| b) altre spese amministrative | (111,0) | (112,4) | (121,1) | (115,6) | (117,3) | (115,1) | ||||
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali |
(40,8) | (38,4) | (44,6) | (42,3) | (42,0) | (42,4) | ||||
| Oneri Operativi | (470,9) | (472,1) | (476,8) | (467,4) | (462,9) | (462,0) | ||||
| Risultato Operativo Lordo | 575,8 | 535,2 | 519,5 | 539,3 | 555,0 | 550,8 | ||||
| Costo del credito clientela | (84,1) | (91,0) | (109,3) | (96,3) | (98,3) | (105,7) | ||||
| Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
(3,4) | 3,6 | (1,1) | (0,9) | (3,9) | (0,8) | ||||
| Risultato operativo netto | 488,3 | 447,7 | 409,2 | 442,2 | 452,8 | 444,3 | ||||
| Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (1,1) | (24,7) | (31,9) | (21,7) | (10,8) | (4,0) | ||||
| Altri utili (perdite) da partecipazioni | - | - | 2,8 | 0,0 | (3,8) | 0,0 | ||||
| Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum | (8,5) | (6,7) | (14,2) | (16,5) | (33,7) | (7,7) | ||||
| Oneri operazioni straordinarie | (0,3) | (6,6) | - | - | - | - | ||||
| Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari | - | - | (2,2) | 0,1 | (0,4) | (75,0) | ||||
| Canone DTA | (14,3) | (14,4) | (15,3) | (15,3) | (15,3) | (15,3) | ||||
| Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali |
(4,7) | 2,0 | (9,1) | 1,0 | (19,3) | - | ||||
| Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | - | 8,9 | 0,8 | 0,1 | (6,1) | ||||
| Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | 459,5 | 397,3 | 348,2 | 390,5 | 369,6 | 336,2 | ||||
| Imposte sul reddito di periodo | 19,7 | 15,8 | 36,6 | 16,2 | 456,8 | (3,5) | ||||
| Utile (Perdita) al netto delle imposte | 479,2 | 413,1 | 384,8 | 406,7 | 826,4 | 332,7 | ||||
| Utile (Perdita) di periodo | 479,2 | 413,1 | 384,8 | 406,7 | 826,4 | 332,7 | ||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | (0,1) | - | (0,1) | - | (0,1) | - | ||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 479,3 | 413,1 | 384,9 | 406,7 | 826,5 | 332,7 |
50

Al 30 giugno 2025 il Gruppo ha realizzato Ricavi complessivi per 2.054 mln di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+1,1%).
Tale dinamica è stata determinata principalmente dalla crescita delle Commissioni Nette (+9,1%) e degli Altri Ricavi della Gestione Finanziaria (+32,2%), che più che compensano la dinamica del Margine di Interesse (-6,7%), che nel primo semestre 2024 aveva beneficiato di tassi di interesse su livelli più elevati, e la flessione degli Altri Proventi e Oneri di Gestione.
I Ricavi del secondo trimestre 2025, pari a 1.047 mln di euro, risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+3,9%) grazie alla positiva dinamica registrata su tutte le componenti e, in particolare, sul Margine di Interesse (+1,5%), sulle Commissioni Nette (+1,7%) e sugli Altri Ricavi della Gestione Finanziaria (+32,8%).
In merito alla rappresentazione dei ricavi per ciascuno dei segmenti operativi individuati secondo le previsioni del principio IFRS8 si rimanda al capitolo dei "Risultati per Segmento Operativo" della presente Relazione Finanziaria semestrale.
Il Margine di Interesse al 30 giugno 2025 è risultato pari a 1.094 mln di euro, in calo rispetto al corrispondente semestre del 2024 (-6,7%, pari a -78,1 mln di euro). Il margine di interesse sui rapporti con clientela ha risentito della diminuzione dei tassi di interesse da parte di BCE, solo in parte attenuata dai minori interessi passivi sui titoli in circolazione (per 16,2 mln di euro); nel dettaglio questi ultimi beneficiano del minor costo della raccolta istituzionale, in relazione a scadenze ed altre iniziative del Funding Plan, i cui effetti sono stati solo in parte bilanciati dalle nuove emissioni.
Il Margine di Interesse del secondo trimestre 2025 risulta in crescita rispetto al trimestre precedente (+1,5%, pari a +8,1 mln di euro), anche grazie all'efficace gestione del costo della raccolta commerciale e alla crescita dei volumi medi di impiego che hanno compensato gli effetti legati alla riduzione dei tassi attivi.
| 30 06 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30 06 2025 | ass. | % | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | ass. | % | ||
| Rapporti con la clientela al costo ammortizzato |
936,8 | 1.049,4 | (112,6) | -10,7% | 477,4 | 459,4 | 18,0 | 3,9% | |
| Rapporti con le banche al costo ammortizzato |
30,0 | 53,5 | (23,5) | -43,9% | 11,5 | 18,5 | (7,0) | -37,8% | |
| Rapporti con banche centrali | 65,4 | 66,8 | (1,4) | -2,1% | 30,3 | 35,1 | (4,8) | -13,7% | |
| Titoli di stato e altri emittenti non bancari al costo ammortizzato |
141,5 | 132,5 | 9,0 | 6,8% | 68,7 | 72,8 | (4,1) | -5,6% | |
| Titoli in circolazione emessi | (222,2) | (238,4) | 16,2 | -6,8% | (112,7) | (109,5) | (3,2) | 2,9% | |
| Derivati di copertura | 13,3 | 5,4 | 7,9 | n.s. | 10,5 | 2,8 | 7,7 | n.s. | |
| Portafogli di negoziazione | 50,4 | 25,7 | 24,7 | 96,1% | 26,9 | 23,5 | 3,4 | 14,5% | |
| Portafogli valutati al fair value | 4,6 | 3,7 | 0,9 | 24,3% | 2,6 | 2,0 | 0,6 | 30,0% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
19,6 | 21,0 | (1,4) | -6,7% | 9,5 | 10,1 | (0,6) | -5,9% | |
| Altre attività e passività | 54,7 | 52,6 | 2,1 | 4,0% | 26,4 | 28,3 | (1,9) | -6,7% | |
| Margine interesse | 1.094,1 | 1.172,2 | (78,1) | -6,7% | 551,1 | 543,0 | 8,1 | 1,5% | |
| di cui: interessi attivi su attività fnanziarie impaired |
42,6 | 50,7 | (8,1) | -16,0% | 20,9 | 21,7 | (0,8) | -3,7% |
Le Commissioni Nette al 30 giugno 2025, pari a 803 mln di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell'anno precedente (+9,1%, pari a +66,7 mln di euro). Il positivo andamento è stato registrato sia nell'ambito delle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+13,8%, pari a +50,2 mln di euro) sia nell'attività bancaria commerciale (+4,4%, pari a +16,4 mln di euro). Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l'apporto delle componenti di distribuzione e gestione portafogli (+41,8 mln di euro), di intermediazione e

collocamento titoli e valute (+5,0 mln di euro), di distribuzione prodotti assicurativi (+3,3 mln di euro) e delle altre commissioni di intermediazione/gestione e consulenza (+2,4 mln di euro). Nell'area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni su finanziamenti (+10,1 mln di euro), le commissioni relative a servizio bancomat e carte di credito (+4,1 mln di euro), le commissioni su garanzie (+3,9 mln di euro) e le altre commissioni nette (+2,8 mln di euro); sono risultate in flessione, invece, le commissioni sui conti correnti (-3,0 mln di euro) e quelle sui servizi di incasso e pagamento (-1,5 mln di euro). Il risultato del secondo trimestre dell'esercizio 2025 è superiore rispetto al trimestre precedente (+1,7%, pari a +6,7 mln di euro), grazie all'effetto combinato di maggiori proventi registrati sul comparto dell'attività bancaria commerciale (+9,9%, pari a +18,4 mln di euro) e di una flessione sull'attività di gestione/intermediazione e consulenza (-5,5%, pari a -11,7 mln di euro), concentrata sui proventi di intermediazione e collocamento titoli e valute.
| 30 06 2025 | 30 06 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Servizi / Valori | ass. | % | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | ass. | % | ||
| Finanziamenti | 132,8 | 122,7 | 10,1 | 8,2% | 68,6 | 64,2 | 4,4 | 6,9% |
| Conti correnti | 105,1 | 108,1 | (3,0) | -2,8% | 52,6 | 52,5 | 0,1 | 0,2% |
| Servizi di incasso e pagamento | 58,7 | 60,2 | (1,5) | -2,5% | 29,1 | 29,5 | (0,4) | -1,4% |
| Servizio Bancomat e carte di credito | 46,1 | 42,0 | 4,1 | 9,8% | 28,6 | 17,5 | 11,1 | 63,4% |
| Garanzie rilasciate e ricevute | 18,7 | 14,8 | 3,9 | 26,4% | 9,5 | 9,1 | 0,4 | 4,4% |
| Altre commissioni nette | 26,9 | 24,1 | 2,8 | 11,6% | 14,9 | 12,1 | 2,8 | 23,1% |
| Attività bancaria commerciale | 388,4 | 372,0 | 16,4 | 4,4% | 203,4 | 185,0 | 18,4 | 9,9% |
| Distribuzione e gestione portafogli | 275,2 | 233,4 | 41,8 | 17,9% | 136,5 | 138,7 | (2,2) | -1,6% |
| Distribuzione di prodotti assicurativi | 111,0 | 107,7 | 3,3 | 3,1% | 56,3 | 54,8 | 1,5 | 2,7% |
| Consulenti finanziari | (32,5) | (30,2) | (2,3) | 7,6% | (15,9) | (16,5) | 0,6 | -3,6% |
| Intermediazione e collocamento titoli e valute |
45,2 | 40,2 | 5,0 | 12,4% | 17,4 | 27,8 | (10,4) | -37,4% |
| Altre commissioni intermediazione/gestione e consulenza |
15,2 | 12,8 | 2,4 | 18,8% | 7,0 | 8,2 | (1,2) | -14,6% |
| Attività di gestione/intermediazione e consulenza |
414,1 | 363,9 | 50,2 | 13,8% | 201,2 | 212,9 | (11,7) | -5,5% |
| Commissioni nette | 802,5 | 735,8 | 66,7 | 9,1% | 404,6 | 397,9 | 6,7 | 1,7% |
Di seguito si riporta l'apertura delle commissioni attive per ciascuno dei segmenti operativi individuati.
| SEGMENT REPORTING | Segmenti Commerciali | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Principali settori di business | Retail Wealth banking Management |
Large Corp. & Corporate Investment banking Banking |
Corporate Center |
Totale Gruppo Montepaschi |
|||
| 30/06/25 | 30/06/25 | 30/06/25 | 30/06/25 | 30/06/25 | 30/06/25 | ||
| Attività bancaria commerciale | 227.078 | 6.320 | 195.825 | 34.380 | 5.243 | 468.846 | |
| Attività di gestione/intermediazione e consulenza |
358.711 | 60.128 | 14.378 | 10.844 | 10.294 | 454.354 | |
| Commissioni attive | 585.790 | 66.448 | 210.203 | 45.224 | 15.536 | 923.200 |
Le Commissioni Attive del Gruppo riferite ai segmenti commerciali derivano per il 51,1% dall'attività bancaria tradizionale e per il 48,9% da attività di gestione/intermediazione e consulenza.
Più in dettaglio, alle commissioni attive generate dall'attività bancaria commerciale contribuiscono per il 49,0% il Retail banking, per il 42,2% il Corporate banking, per il 7,4% il Large Corporate & Investment banking e per l'1,4% il Wealth Management.

Per quanto riguarda, invece, l'attività di gestione/intermediazione e consulenza contribuiscono per l'80,8% il Retail banking, per il 13,5% il Wealth Management, per il 3,2% il Corporate banking, e per il 2,4% il Large Corporate & Investment banking.
I Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 42 mln di euro e risultano in crescita di 1,4 mln di euro rispetto al 30 giugno 2024, grazie all'aumento della contribuzione delle collegate assicurative, parzialmente compensato dai minori dividendi su OICR e partecipazioni non di collegamento. Anche il risultato del secondo trimestre 2025, pari a 25 mln di euro, risulta in crescita rispetto al trimestre precedente (+9,3 mln di euro), grazie principalmente ai dividendi percepiti da Banca d'Italia nel mese di aprile 2025 (+7,1 mln di euro).
Il Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 30 giugno 2025 ammonta a 113 mln di euro, in aumento rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell'anno precedente (+38,4 mln di euro). Anche la dinamica del secondo trimestre 2025 risulta in crescita rispetto al trimestre precedente (+14,0 mln di euro). Dall'analisi dei principali aggregati emerge quanto segue:
| Voci | 30 06 2025 | 30 06 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | ass. | % | ||||
| Attività finanziarie di negoziazione | 29,6 | 4,2 | 25,4 | n.s. | 51,6 | (21,9) | 73,5 | n.s. | |
| Passività finanziarie di negoziazione | (9,0) | 24,9 | (33,9) | n.s. | (21,6) | 12,6 | (34,2) | n.s. | |
| Effetti cambio | 16,9 | 6,2 | 10,7 | n.s. | 11,9 | 5,0 | 6,9 | n.s. | |
| Strumenti derivati | 32,8 | 47,3 | (14,5) | -30,7% | (8,9) | 41,7 | (50,6) | n.s. | |
| Risultato di negoziazione | 70,3 | 82,6 | (12,3) | -14,9% | 33,0 | 37,4 | (4,4) | -11,8% | |
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
5,0 | 3,8 | 1,2 | 31,6% | 4,3 | 0,7 | 3,6 | n.s. | |
| Cessione/riacquisto (esclusi i finanziamenti clientela al costo ammortizzato) |
37,9 | (11,6) | 49,5 | n.s. | 26,3 | 11,5 | 14,8 | n.s. | |
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
113,2 | 74,8 | 38,4 | 51,3% | 63,6 | 49,6 | 14,0 | 28,2% |
Contribuiscono alla formazione dei Ricavi anche le voci:

Al 30 giugno 2025 gli Oneri Operativi sono risultati pari a 943 mln di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2024 (+2,0%, pari a 18,1 mln di euro), principalmente per gli effetti del rinnovo del CCNL dei bancari sulle spese del personale, parzialmente compensati dagli effetti di un'efficiente gestione delle altre spese amministrative; il contributo del secondo trimestre 2025 risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-0,3%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:
| 30 06 2025 | 30 06 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia | ass. | % | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | ass. | % | |||
| Salari e stipendi | (450,6) | (431,1) | (19,5) | 4,5% | (222,5) | (228,1) | 5,6 | -2,5% | |
| Oneri sociali | (122,3) | (116,8) | (5,5) | 4,7% | (60,1) | (62,2) | 2,1 | -3,4% | |
| Altri oneri del personale | (67,5) | (60,3) | (7,2) | 11,9% | (36,5) | (31,0) | (5,5) | 17,7% | |
| Spese per il personale | (640,4) | (608,2) | (32,2) | 5,3% | (319,1) | (321,3) | 2,2 | -0,7% | |
| Imposte | (117,6) | (105,0) | (12,6) | 12,0% | (60,8) | (56,8) | (4,0) | 7,0% | |
| Spese mobiliari, immobiliari e di sicurezza |
(37,3) | (40,0) | 2,7 | -6,8% | (15,4) | (21,9) | 6,5 | -29,7% | |
| Spese generali di funzionamento | (79,7) | (83,6) | 3,9 | -4,7% | (39,0) | (40,7) | 1,7 | -4,2% | |
| Spese per servizi ICT | (56,2) | (60,2) | 4,0 | -6,6% | (28,7) | (27,5) | (1,2) | 4,4% | |
| Spese legali e professionali | (28,4) | (28,3) | (0,1) | 0,4% | (13,6) | (14,7) | 1,1 | -7,5% | |
| Costi indiretti del personale | (2,9) | (2,6) | (0,3) | 11,5% | (1,5) | (1,4) | (0,1) | 7,1% | |
| Assicurazioni | (7,2) | (7,4) | 0,2 | -2,7% | (3,1) | (4,1) | 1,0 | -24,4% | |
| Pubblicità, sponsorizzazioni e promozioni |
(1,5) | (1,1) | (0,4) | 36,4% | (0,8) | (0,7) | (0,1) | 14,3% | |
| Altre | (10,1) | (6,3) | (3,8) | 60,3% | (7,9) | (2,2) | (5,7) | n.s. | |
| Recuperi spese | 117,4 | 102,1 | 15,3 | 15,0% | 59,8 | 57,6 | 2,2 | 3,8% | |
| Altre spese amministrative | (223,4) | (232,4) | 9,0 | -3,9% | (111,0) | (112,4) | 1,4 | -1,2% | |
| Immobilizzazioni materiali | (46,2) | (51,1) | 4,9 | -9,6% | (23,4) | (22,8) | (0,6) | 2,6% | |
| Immobilizzazioni immateriali | (33,0) | (33,3) | 0,3 | -0,9% | (17,4) | (15,6) | (1,8) | 11,5% | |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali |
(79,2) | (84,4) | 5,2 | -6,2% | (40,8) | (38,4) | (2,4) | 6,3% | |
| Oneri operativi | (943,0) | (924,9) | (18,1) | 2,0% | (470,9) | (472,1) | 1,2 | -0,3% |
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Lordo del Gruppo è pari a 1.111 mln di euro, in crescita rispetto al 30 giugno 2024 (pari a 1.106 mln di euro). Il contributo del secondo trimestre 2025, pari a 576 mln di euro, risulta in aumento del 7,6% rispetto al trimestre precedente (pari a 535 mln di euro).
Al 30 giugno 2025 il Gruppo ha contabilizzato un Costo del Credito Clientela pari a 175 mln di euro, in calo rispetto ai 204 mln di euro rilevati nello stesso periodo dell'anno precedente, grazie principalmente a flussi più contenuti di ingressi da bonis a crediti deteriorati. Il Costo del Credito Clientela del secondo trimestre 2025, pari a 84 mln di euro, risulta inferiore rispetto ai 91 mln di euro del trimestre precedente, principalmente per effetto del miglioramento della qualità del credito performing (minor stage2) e per i maggiori flussi di cura osservati nel secondo trimestre.
Al 30 giugno 2025 il Tasso di Provisioning, espresso come rapporto tra il Costo del Credito Clientela annualizzato e la somma dei Finanziamenti Clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un trend in miglioramento, attestandosi a 43 bps (46 bps al 31 marzo 2025 e 53 bps al 31 dicembre 2024).
| Voci | 30 06 2025 | 30 06 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | ass. | % | |||
| Finanziamenti verso clientela al costo ammortizzato |
(166,1) | (223,7) | 57,6 | -25,7% | (76,3) | (89,8) | 13,5 | -15,0% |
| Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
(4,6) | (4,9) | 0,3 | -6,1% | (3,6) | (1,0) | (2,6) | n.s. |
| Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti verso la clientela al costo ammortizzato |
- | 0,8 | (0,8) | -100,0% | - | - | - | |
| Variazione netta di valore finanziamenti valutati obbligatoriamente al fair value |
0,1 | (1,0) | 1,1 | n.s. | 0,8 | (0,7) | 1,5 | n.s. |
| Accantonamenti netti impegni e garanzie rilasciate |
(4,5) | 24,8 | (29,3) | n.s. | (5,0) | 0,5 | (5,5) | n.s. |
| Costo del credito clientela | (175,1) | (204,0) | 28,9 | -14,2% | (84,1) | (91,0) | 6,9 | -7,6% |
Il Risultato Operativo Netto del Gruppo al 30 giugno 2025 è pari a 936 mln di euro, in crescita rispetto al risultato di 897 mln di euro registrato nel primo semestre 2024. Il contributo del secondo trimestre 2025, pari a 488 mln di euro, si pone in aumento rispetto ai 448 mln di euro del trimestre precedente.
Alla formazione del Risultato di periodo concorrono anche le seguenti voci:
55
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l'Utile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo è pari a 857 mln di euro, in crescita di 151 mln di euro rispetto all'Utile ante imposte di 706 mln di euro registrato nel corrispondente periodo del 2024. Il risultato del secondo trimestre 2025 è pari a 460 mln di euro in aumento di 62 mln di euro rispetto al trimestre precedente.
Le Imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 36 mln di euro, imputabile principalmente alla rivalutazione delle DTA, al netto della fiscalità relativa al risultato economico del semestre. Il contributo al 30 giugno 2024, pari a +453 mln di euro, comprendeva l'effetto, sulla rivalutazione delle DTA, dell'aggiornamento delle proiezioni reddituali del Gruppo desunte dal Piano Industriale 2024-2028.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l'Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 892 mln di euro al 30 giugno 2025, rispetto all'utile di 1.159 mln di euro conseguito nel primo semestre del 2024. L'utile del secondo trimestre, pari a 479 mln di euro, risulta in crescita rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 413 mln di euro).
8 Con riferimento al contributo annuale dovuto al Fondo di Risoluzione Unico, il Single Resolution Board (SRB) ha annunciato che nel 2025, analogamente al 2024, non verrà richiesto alcun contributo al sistema, salvo esigenze specifiche; il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) ha raggiunto il livello obiettivo entro il 3 luglio 2024, pertanto nel corso del 2025 valuterà se i mezzi finanziari disponibili sono diminuiti al di sotto del target level e, in esito a tale esame, eventualmente procederà alla raccolta di ulteriori contribuzioni; infine con riferimento al Fondo di garanzia assicurativa dei rami vita si precisa che è in fase di predisposizione lo Statuto del Fondo che conterrà, tra l'altro, la disciplina di dettaglio in merito alle contribuzioni dovute.

Coerentemente con le istruzioni Consob, di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato di periodo della Capogruppo con il consolidato:
| Prospetto di raccordo tra utile e patrimonio individuale e consolidato | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | Utile (Perdita) di periodo |
||||||
| Saldo come da bilancio Capogruppo | 11.095,3 | 882,8 | |||||
| di cui riserve da valutazione della Capogruppo | 58,1 | ||||||
| Effetto del consolidamento delle imprese controllate | 9,6 | 9,0 | |||||
| Effetto del consolidamento delle imprese controllate congiuntamente e collegate | 155,2 | 32,7 | |||||
| storno dividendi del periodo | - | (30,1) | |||||
| storno svalutazioni partecipazioni | 192,0 | - | |||||
| altre rettifiche | 9,4 | (2,1) | |||||
| riserve da valutazione di controllate e collegate | 8,8 | - | |||||
| Bilancio consolidato | 11.470,3 | 892,4 | |||||
| di cui riserve da valutazione | 66,9 |

Di seguito si forniscono (i) lo schema di stato patrimoniale riclassificato al 30 giugno 2025 comparato con i saldi risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2024 e (ii) lo schema di evoluzione trimestrale dello stesso a partire dal primo trimestre dell'anno precedente.
| Stato Patrimoniale consolidato riclassificato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 12 2024 | Variazioni | |||||
| Attività | 30 06 2025 | ass. | % | |||
| Cassa e disponibilità liquide | 12.618,3 | 14.029,9 | (1.411,6) | -10,1% | ||
| Finanziamenti banche centrali | 643,9 | 565,5 | 78,4 | 13,9% | ||
| Finanziamenti banche | 1.716,3 | 2.068,3 | (352,0) | -17,0% | ||
| Finanziamenti clientela | 80.530,0 | 77.309,6 | 3.220,4 | 4,2% | ||
| Attività in titoli | 18.966,7 | 17.447,4 | 1.519,3 | 8,7% | ||
| Derivati | 2.729,0 | 2.406,4 | 322,6 | 13,4% | ||
| Partecipazioni | 673,6 | 672,3 | 1,3 | 0,2% | ||
| Attività materiali e immateriali | 2.251,1 | 2.297,7 | (46,6) | -2,0% | ||
| di cui: avviamento | 7,9 | 7,9 | - | 0,0% | ||
| Attività fiscali | 2.660,7 | 2.538,0 | 122,7 | 4,8% | ||
| Altre attività | 2.784,5 | 3.266,6 | (482,1) | -14,8% | ||
| Totale dell'Attivo | 125.574,1 | 122.601,7 | 2.972,4 | 2,4% |
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| Passività | 30 06 2025 | 31 12 2024 | ass. | % |
| Raccolta diretta | 94.508,6 | 93.971,9 | 536,7 | 0,6% |
| a) Debiti verso Clientela | 84.228,4 | 83.544,3 | 684,1 | 0,8% |
| b) Titoli emessi | 10.280,2 | 10.427,6 | (147,4) | -1,4% |
| Debiti verso Banche centrali | 8.008,5 | 8.510,9 | (502,4) | -5,9% |
| Debiti verso Banche | 2.250,4 | 1.301,0 | 949,4 | 73,0% |
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa | 2.234,0 | 1.617,9 | 616,1 | 38,1% |
| Derivati | 1.382,4 | 1.346,2 | 36,2 | 2,7% |
| Fondi a destinazione specifica | 972,2 | 1.006,7 | (34,5) | -3,4% |
| a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | 72,0 | 72,4 | (0,4) | -0,6% |
| b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | 154,4 | 149,9 | 4,5 | 3,0% |
| c) Fondi di quiescenza | 3,2 | 3,3 | (0,1) | -3,0% |
| d) Altri fondi | 742,6 | 781,1 | (38,5) | -4,9% |
| Passività fiscali | 14,5 | 6,6 | 7,9 | n.s. |
| Altre passività | 4.733,0 | 3.191,2 | 1.541,8 | 48,3% |
| Patrimonio netto di Gruppo | 11.470,3 | 11.649,0 | (178,7) | -1,5% |
| a) Riserve da valutazione | 66,9 | 60,4 | 6,5 | 10,8% |
| d) Riserve | 3.057,5 | 2.184,3 | 873,2 | 40,0% |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | - | 0,0% |
| h) Utile (Perdita) di periodo | 892,4 | 1.950,8 | (1.058,4) | -54,3% |
| Patrimonio di pertinenza terzi | 0,2 | 0,3 | (0,1) | -33,3% |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 125.574,1 | 122.601,7 | 2.972,4 | 2,4% |

| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 09 2024 | 30 06 2024 | 31 03 2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| 12.618,3 | 13.128,4 | 14.029,9 | 13.734,3 | 17.692,0 | 16.003,5 |
| 643,9 | 660,0 | 565,5 | 588,8 | 566,4 | 832,4 |
| 1.716,3 | 1.920,6 | 2.068,3 | 2.264,8 | 2.670,9 | 2.313,0 |
| 80.530,0 | 78.630,9 | 77.309,6 | 76.649,0 | 77.974,7 | 78.422,9 |
| 18.966,7 | 19.023,8 | 17.447,4 | 17.800,6 | 18.398,6 | 18.175,7 |
| 2.729,0 | 2.613,2 | 2.406,4 | 2.578,3 | 2.909,0 | 2.734,6 |
| 673,6 | 677,0 | 672,3 | 744,3 | 708,1 | 739,1 |
| 2.251,1 | 2.274,1 | 2.297,7 | 2.330,7 | 2.356,0 | 2.423,1 |
| 7,9 | 7,9 | 7,9 | 7,9 | 7,9 | 7,9 |
| 2.660,7 | 2.584,0 | 2.538,0 | 2.517,5 | 2.523,8 | 2.153,0 |
| 2.784,5 | 3.067,7 | 3.266,6 | 3.270,6 | 2.901,0 | 2.978,0 |
| 125.574,1 | 124.579,7 | 122.601,7 | 122.478,9 | 128.700,5 | 126.775,3 |
| Passività | 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 09 2024 | 30 06 2024 | 31 03 2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta | 94.508,6 | 94.594,2 | 93.971,9 | 91.249,4 | 96.521,6 | 92.718,1 |
| a) Debiti verso Clientela | 84.228,4 | 84.887,3 | 83.544,3 | 82.159,5 | 86.180,1 | 83.204,1 |
| b) Titoli emessi | 10.280,2 | 9.706,9 | 10.427,6 | 9.089,9 | 10.341,5 | 9.514,0 |
| Debiti verso Banche centrali | 8.008,5 | 8.010,2 | 8.510,9 | 9.016,4 | 12.009,7 | 11.629,3 |
| Debiti verso Banche | 2.250,4 | 1.854,4 | 1.301,0 | 1.226,5 | 1.114,1 | 1.304,4 |
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
2.234,0 | 1.676,3 | 1.617,9 | 3.216,5 | 2.932,7 | 5.164,3 |
| Derivati | 1.382,4 | 1.370,6 | 1.346,2 | 1.341,0 | 1.353,6 | 1.396,7 |
| Fondi a destinazione specifica | 972,2 | 1.014,1 | 1.006,7 | 945,3 | 934,8 | 1.012,1 |
| a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. |
72,0 | 72,5 | 72,4 | 70,1 | 70,1 | 72,0 |
| b) Fondo impegni e garanzie rilasciate |
154,4 | 149,3 | 149,9 | 131,4 | 129,5 | 138,0 |
| c) Fondi di quiescenza | 3,2 | 3,2 | 3,3 | 3,1 | 3,2 | 3,3 |
| d) Altri fondi | 742,6 | 789,1 | 781,1 | 740,7 | 732,0 | 798,8 |
| Passività fiscali | 14,5 | 30,7 | 6,6 | 6,9 | 5,9 | 9,9 |
| Altre passività | 4.733,0 | 3.980,3 | 3.191,2 | 4.211,6 | 3.032,7 | 3.232,8 |
| Patrimonio del Gruppo | 11.470,3 | 12.048,6 | 11.649,0 | 11.264,9 | 10.795,0 | 10.307,1 |
| a) Riserve da valutazione | 66,9 | 46,9 | 60,4 | 64,5 | 1,3 | 25,8 |
| d) Riserve | 3.057,5 | 4.135,1 | 2.184,3 | 2.181,0 | 2.181,0 | 2.495,1 |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 |
| h) Utile (Perdita) di periodo | 892,4 | 413,1 | 1.950,8 | 1.565,9 | 1.159,2 | 332,7 |
| Patrimonio di pertinenza terzi | 0,2 | 0,3 | 0,3 | 0,4 | 0,4 | 0,6 |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto |
125.574,1 | 124.579,7 | 122.601,7 | 122.478,9 | 128.700,5 | 126.775,3 |
Al 30 giugno 2025 i volumi di Raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 200,4 mld di euro, evidenziando un aumento di 2,2 mld di euro rispetto al 31 marzo 2025, grazie alla crescita della Raccolta Indiretta (+2,3 mld di euro), a fronte di un livello della Raccolta Diretta sostanzialmente stabile.
L'aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2024 (+3,2 mld di euro) grazie alla crescita sia della Raccolta Indiretta (+2,7 mld di euro) sia della Raccolta Diretta (+0,5 mld di euro).
Nei primi cinque mesi del 2025 la raccolta diretta bancaria ha mostrato una crescita lenta ma costante, segnando un incremento del +1% a maggio rispetto a dicembre 2024; riportando i volumi sui livelli del maggio 2024.
L'analisi degli aggregati evidenzia una ricomposizione delle masse verso fonti interne di provvista. In particolare, si osserva una spinta positiva determinata dall'aumento dei depositi dei residenti, cresciuti nei 5 mesi dell'anno di circa 28,4 mld di euro (pari a +1,4% rispetto alla fine del 2024 e +3,6% su base annua). Parallelamente, si rileva un allentamento del ricorso al funding sistemico, grazie alla conclusione dei rimborsi dei prestiti erogati dall'Eurosistema (TLTRO3) e, seppur in misura minore, una contrazione delle obbligazioni, con rimborsi netti per circa 600 mln di euro.
La dinamica dei depositi si conferma pertanto positiva, sostenuta soprattutto dalla componente a vista, mentre le altre forme tecniche di raccolta scontano gli effetti della riduzione dei rendimenti; si rileva, infatti, la crescita dei conti correnti passivi (+1,7% a maggio rispetto al dato di fine 2024), mentre si riducono le forme più remunerative, quali i depositi con durata prestabilita (che segnano un -4,6% rispetto al dato di fine 2024 ed un -6,1% a/a); i depositi rimborsabili con preavviso, dopo una fase di flessione, mostrano una moderata crescita del +1% da inizio anno.
Più nel dettaglio dei settori di clientela, la crescita della raccolta è trainata dalla crescita dei depositi del settore produttivo non finanziario, che a maggio 2025 sono saliti del +1,1% da inizio anno e del +4,6% a/a. Più contenuta, invece, la dinamica dei depositi delle famiglie consumatrici, che risultano sostanzialmente invariati (+0,2%) rispetto ai livelli di fine 2024 ed in crescita del 2,8% se misurate su 12 mesi. Il saldo positivo dei depositi dei residenti è rafforzato, infine, dalla componente del settore finanziario e della Pubblica Amministrazione.
A maggio il tasso d'interesse sui depositi di società non finanziarie e famiglie si attesta a ca 0,70%, in progressiva diminuzione (-19 bps) dallo scorso dicembre: il tasso sui conti correnti presenta una dinamica simile con un calo di 14 bps sul dato di fine anno che lo porta, a maggio, su un valore prossimo allo 0,32%, mentre quello sui depositi con durata stabilita si riduce di oltre 22 bps attestandosi a maggio sul 2,79%. Per quanto riguarda le obbligazioni, il tasso medio sulle consistenze è diminuito, attestandosi al 2,81% circa dal 2,94% di fine 2024 (-13 bps).
Sul mercato del risparmio gestito, i primi cinque mesi dell'anno hanno mostrato una raccolta netta positiva per 9,9 mld di euro. I fondi hanno registrato un saldo netto positivo di raccolta per 8,3 mld di euro e le gestioni patrimoniali retail hanno mostrato una raccolta netta positiva per 4,7 mld di euro. A livello di categorie, i risparmiatori hanno indirizzato le proprie scelte prevalentemente sui fondi obbligazionari (+9,2 mld di euro di raccolta netta da gennaio a maggio); mentre hanno segnato una fase di smobilizzo la classe dei fondi bilanciati (-5,6 mld di euro), azionari (-938 mln di euro) e flessibili (-816 mln di euro). Il patrimonio gestito totale a fine maggio si è attestato a 2.520 mld di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre dell'anno. Per il mercato assicurativo vita, nei primi cinque mesi dell'anno, è stata registrata nuova produzione per 41,7 mld di euro, rispetto ai 36,7 mld di euro dello stesso periodo dell'anno precedente, una crescita, dunque, del 14% circa. Sul canale distributivo degli sportelli bancari e postali, nei primi cinque mesi del 2025, si è assistito ad una crescita sul collocamento dei prodotti ibridi (+78,3% a/a), delle unit classiche (+67,4% a/a) e delle soluzioni tradizionali (+3,2% a/a). Con riferimento ai canali di collocamento dei prodotti assicurativi vita, nei primi cinque mesi dell'anno, i consulenti finanziari hanno intermediato un volume d'affari in crescita del 24,8% a/a mentre gli sportelli bancari e postali hanno registrato un +15,2% a/a. Andamento in flessione invece per il canale agenziale (-3,6% a/a).
| Raccolta complessiva da clientela | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | ||||||||||
| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 30 06 2024 | Ass. | % | Ass. | % | Ass. | % | ||||
| Raccolta diretta | 94.508,6 | 94.594,2 | 93.971,9 | 96.521,6 | (85,6) | -0,1% | 536,7 | 0,6% | (2.013,0) | -2,1% | ||
| Raccolta indiretta | 105.895,3 | 103.598,5 | 103.237,8 | 99.878,7 | 2.296,8 | 2,2% | 2.657,5 | 2,6% | 6.016,6 | 6,0% | ||
| Raccolta complessiva |
200.403,9 | 198.192,7 | 197.209,7 | 196.400,3 | 2.211,2 | 1,1% | 3.194,2 | 1,6% | 4.003,6 | 2,0% |
I volumi di Raccolta Diretta si sono attestati a 94,5 mld di euro e risultano sostanzialmente stabili rispetto ai valori di fine marzo 2025. La crescita dei conti correnti (+2,0 mld di euro) e delle obbligazioni (+0,6 mld di euro) è stata

bilanciata dalla diminuzione di pronti contro termine (-2,5 mld di euro) e, in misura minore, delle altre forme di raccolta diretta (-0,2 mld di euro) 9 , mentre i depositi a scadenza si sono mantenuti in linea con il 31 marzo 2025.
L'aggregato risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 (+0,5 mld di euro). La crescita, in questo caso, interessa i conti correnti (+0,6 mld di euro) e i depositi a scadenza (+0,4 mld di euro), mentre si pongono in lieve flessione i PCT (- 0,2 mld di euro), le obbligazioni (-0,1 mld di euro) e le altre forme di raccolta (-0,1 mld di euro). La dinamica delle obbligazioni è da ricondurre all'esercizio, nel primo trimestre del 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata di un'obbligazione subordinata Tier 2 (400 mln di euro) e di un'obbligazione di tipo senior (750 mln di euro), nonché a operazioni di funding bilaterale con sottostanti titoli di propria emissione per 500 mln di euro. Nel secondo trimestre impattano l'emissione di un'obbligazione senior preferred per 500 mln di euro, a fronte del rimborso per scadenza di analoga obbligazione per 750 mln di euro, e l'emissione di un european covered bond per 750 mln di euro.
| Raccolta Diretta | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia | 30 06 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 | Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | ||||||
| 31 03 2025 | Ass. | % | Ass. | % | Ass. | % | ||||||
| Conti Correnti | 67.752,8 | 65.735,5 | 67.180,3 | 66.640,1 | 2.017,3 | 3,1% | 572,5 | 0,9% | 1.112,7 | 1,7% | ||
| Depositi a scadenza |
7.573,7 | 7.546,3 | 7.151,0 | 7.714,8 | 27,4 | 0,4% | 422,7 | 5,9% | (141,2) | -1,8% | ||
| Pronti Contro Termine passivi |
6.577,5 | 9.101,2 | 6.800,1 | 9.179,2 | (2.523,7) | -27,7% | (222,6) | -3,3% | (2.601,7) | -28,3% | ||
| Obbligazioni | 10.280,2 | 9.706,9 | 10.427,6 | 10.341,6 | 573,3 | 5,9% | (147,4) | -1,4% | (61,4) | -0,6% | ||
| Altre forme di Raccolta Diretta |
2.324,4 | 2.504,3 | 2.412,9 | 2.645,9 | (179,9) | -7,2% | (88,5) | -3,7% | (321,4) | -12,1% | ||
| Totale | 94.508,6 | 94.594,2 | 93.971,9 | 96.521,6 | (85,6) | -0,1% | 536,7 | 0,6% | (2.013,0) | -2,1% |
La Raccolta Indiretta si è attestata a 105,9 mld di euro, in crescita di 2,3 mld di euro rispetto al 31 marzo 2025, sia sul risparmio amministrato (+1,2 mld di euro) sia sul risparmio gestito (+1,1 mld di euro); la positiva dinamica è da ricondurre a flussi netti ed effetto mercato positivi.
Nel confronto con il 31 dicembre 2024 si assiste ad una crescita della raccolta indiretta di 2,7 mld di euro, sia per l'aumento del risparmio amministrato (+1,9 mld di euro), sia per la crescita del risparmio gestito (+0,8 mld di euro). Entrambe le componenti beneficiano di flussi netti positivi; positivo anche l'effetto mercato sulla componente del risparmio amministrato.
| Raccolta indiretta | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30 06 2024 | Var. Q/Q | Var. 31/12 | Var. Y/Y | |||||||||
| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Ass. | % | Ass. | % | Ass. | % | ||||
| Risparmio gestito | 60.681,3 | 59.624,0 | 59.924,0 | 58.554,5 | 1.057,3 | 1,8% | 757,3 | 1,3% | 2.126,7 | 3,6% | ||
| Fondi | 30.585,2 | 29.697,2 | 29.580,7 | 28.235,3 | 888,0 | 3,0% | 1.004,5 | 3,4% | 2.350,0 | 8,3% | ||
| Gestioni Patrimoniali |
5.457,0 | 5.291,1 | 5.376,7 | 5.302,3 | 165,9 | 3,1% | 80,3 | 1,5% | 154,7 | 2,9% | ||
| Bancassurance | 24.639,0 | 24.635,6 | 24.966,6 | 25.017,0 | 3,4 | 0,0% | (327,5) | -1,3% | (377,9) | -1,5% | ||
| Risparmio amministrato |
45.214,0 | 43.974,6 | 43.313,8 | 41.324,2 | 1.239,4 | 2,8% | 1.900,2 | 4,4% | 3.889,8 | 9,4% | ||
| Titoli di Stato | 19.928,7 | 19.596,3 | 19.843,9 | 18.977,6 | 332,4 | 1,7% | 84,8 | 0,4% | 951,1 | 5,0% | ||
| Altri | 25.285,3 | 24.378,3 | 23.469,9 | 22.346,6 | 907,0 | 3,7% | 1.815,4 | 7,7% | 2.938,7 | 13,2% | ||
| Totale | 105.895,3 | 103.598,5 | 103.237,8 | 99.878,7 | 2.296,8 | 2,2% | 2.657,5 | 2,6% | 6.016,6 | 6,0% |
9 I volumi riferiti alle operazioni di funding bilaterale, aventi come sottostante titoli di propria emissione, in precedenza rendicontati tra le altre forme di raccolta diretta, sono rappresentati a partire dalla presente Relazione finanziaria semestrale all'interno della voce "Obbligazioni". I dati dei periodi comparativi al 31/03/25 e al 31/12/24 sono stati pertanto riesposti.

Al 30 giugno 2025 i Finanziamenti Clientela del Gruppo si sono attestati a 80,5 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2025 (+1,9 mld di euro), sui mutui (+1,1 mld di euro), sugli altri finanziamenti (+0,6 mld di euro) e, in misura minore, sui PCT (+0,2 mld di euro); risultano invece sostanzialmente stabili i conti correnti e i crediti deteriorati.
Nel confronto con il 31 dicembre 2024, l'aggregato risulta in crescita (+3,2 mld di euro), principalmente per effetto dello sviluppo dei mutui (+2,5 mld di euro). Si pongono in aumento anche gli altri finanziamenti (+0,5 mld di euro), i conti correnti (+0,2 mld di euro) e i PCT (+0,2 mld di euro), mentre calano i crediti deteriorati (-0,1 mld di euro).
Con riferimento alle specifiche misure a sostegno del sistema produttivo previste in seguito alla pandemia da Covid-19, si evidenzia che sono stati complessivamente erogati, da inizio pandemia, finanziamenti garantiti dallo Stato (in applicazione del Decreto Legge c.d. "Liquidità" n. 23 dell'8 aprile 2020), per un ammontare di 11,5 mld di euro, dei quali 9,4 mld di euro con garanzia fornita dal Fondo di Garanzia, 2,0 mld di euro da SACE e circa 0,1 mld di euro da ISMEA. Al 30 giugno 2025 il valore lordo residuo dei suddetti finanziamenti è pari a 3,6 mld di euro, di cui 0,5 mld di euro classificati tra i crediti non performing, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2024 pari a 4,8 mld di euro a causa dei rimborsi intervenuti nel periodo.
Il mercato del credito bancario a clientela ordinaria conferma, nei primi mesi del 2025, la fase di debolezza con una sostanziale invarianza dei volumi di maggio rispetto a dicembre 2024; tuttavia emergono alcuni segnali di ripresa.
I finanziamenti al settore privato (al netto dei pct con controparti centrali e corretti per le esposizioni cedute e cancellate) non registrano differenze significative a maggio rispetto al dato di fine 2024, ma determinano un incremento del +0,7% tendenziale su base annua. Il credito al settore produttivo segue una dinamica analoga, manifestando una contrazione su base annua sempre più contenuta (-1,4% a maggio dal -2,1% di febbraio a/a). Diverso il quadro per il credito alle famiglie, che ha proseguito nei primi mesi dell'anno la crescita già avviata a metà del 2024, con un flusso netto positivo di +5,4 mld di euro corrispondente ad un incremento del +1% a maggio su dicembre e +1,5% su base annua.
Questa crescita è sostenuta da diversi fattori: da un lato, il rinnovato dinamismo del mercato immobiliare, con una ripresa dei mutui per acquisto abitazione, favorita dalla flessione dei tassi di interesse; dall'altro, il credito al consumo che mostra una dinamica espansiva, nonostante la maggiore vischiosità dei tassi: l'aggregato, trainato dalla spesa in beni durevoli da parte delle famiglie, registra un incremento del +1,8% da inizio anno e supera il +4% su base annua.
L'indagine sul credito bancario (Bank Lending Survey di luglio 2025 - principali risultati per le Banche Italiane) per il secondo trimestre dell'anno, indica che i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni sono rimasti invariati, mentre quelli per il credito al consumo sono stati irrigiditi; i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono stati lievemente allentati, insieme con termini e condizioni generali resi più favorevoli dalla riduzione dei tassi interesse praticati. Nel primo semestre del 2025 gli intermediari hanno segnalato un allentamento dei criteri di offerta per il settore dei servizi.
L'effetto del calo dei tassi di politica monetaria si sta trasmettendo coerentemente ai tassi bancari. In particolare, calano i tassi d'interesse sulle consistenze dei prestiti soprattutto sullo stock di prestiti alle imprese non finanziarie (4,16% a maggio con -60 bps rispetto a dicembre 2024) ma anche quelli alle famiglie (4,01% a maggio, -14 bps rispetto a dicembre). Sulle nuove operazioni a imprese, il tasso medio regredisce di quasi 26 bps dai valori di fine 2024, collocandosi al 3,66% a maggio rispetto al 4,40% di dicembre. Sulle nuove operazioni a famiglie è ancora in diminuzione il tasso sui prestiti per acquisto abitazioni, che si attesta al 3,17% a maggio ( -6 bps circa rispetto a dicembre) mentre subisce un leggero aumento quello sul credito al consumo, che supera l'8,54% (+11 bps rispetto a dicembre).
Nei primi mesi dell'anno lo stock di sofferenze nei bilanci bancari a residenti in Italia non ha registrato particolari tensioni e sembra stabilizzato su livelli storicamente contenuti; complessivamente la qualità del portafoglio crediti è rimasta su livelli di fine 2024.
| emarket sdir scorage |
|---|
| CERTIFIED |
| Finanziamenti clientela | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | |||||||||
| Tipologia | 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 | Ass. | % | Ass. | % | Ass. | % | |
| Conti Correnti | 2.870,0 | 2.832,4 | 2.658,9 | 2.634,4 | 37,6 | 1,3% | 211,1 | 7,9% | 235,6 | 8,9% | |
| Mutui | 53.172,5 | 52.041,2 | 50.705,4 | 51.578,9 | 1.131,3 | 2,2% | 2.467,1 | 4,9% | 1.593,6 | 3,1% | |
| Altri finanziamenti | 15.483,2 | 14.890,3 | 15.023,4 | 14.658,9 | 592,9 | 4,0% | 459,8 | 3,1% | 824,3 | 5,6% | |
| Pronti contro termine | 7.251,3 | 7.028,6 | 7.035,2 | 7.225,3 | 222,7 | 3,2% | 216,1 | 3,1% | 26,0 | 0,4% | |
| Crediti deteriorati | 1.753,0 | 1.838,4 | 1.886,7 | 1.877,2 | (85,4) | -4,6% | (133,7) | -7,1% | (124,2) | -6,6% | |
| Totale | 80.530,0 | 78.630,9 | 77.309,6 | 77.974,7 | 1.899,1 | 2,4% | 3.220,4 | 4,2% | 2.555,3 | 3,3% | |
| Primo stadio (stage 1) | 69.481,6 | 66.962,3 | 65.222,1 | 65.936,8 | 2.519,3 | 3,8% | 4.259,5 | 6,5% | 3.544,8 | 5,4% | |
| Secondo stadio (stage 2) | 9.148,8 | 9.619,2 | 10.058,6 | 9.975,2 | (470,4) | -4,9% | (909,8) | -9,0% | (826,4) | -8,3% | |
| Terzo stadio (stage 3) | 1.749,8 | 1.835,2 | 1.883,2 | 1.873,3 | (85,4) | -4,7% | (133,4) | -7,1% | (123,5) | -6,6% | |
| Impaired acquisiti/originati |
2,0 | 2,1 | 2,2 | 2,7 | (0,1) | -4,8% | (0,2) | -9,1% | (0,7) | -25,9% | |
| Finanziamenti bonis valutati al fair value |
145,8 | 210,2 | 141,3 | 184,3 | (64,4) | -30,6% | 4,5 | 3,2% | (38,5) | -20,9% | |
| Finanziamenti deteriorati valutati al fair value |
2,0 | 1,9 | 2,2 | 2,5 | 0,1 | 5,3% | (0,2) | -9,1% | (0,5) | -20,0% |
| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. Q/Q | Var. 31.12 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
| Esposizione lorda |
69.637,8 | 9.523,6 | 82.616,3 | 67.075,7 | 9.983,1 | 80.754,1 | 65.334,1 | 10.408,1 | 79.456,9 | ||||
| Rettifiche | 156,2 | 374,8 | 2.234,1 | 113,4 | 363,9 | 2.335,3 | 112,0 | 349,5 | 2.290,8 | ||||
| Esposizione netta |
69.481,6 | 9.148,8 | 80.382,2 | 66.962,3 | 9.619,2 | 78.418,8 | 65.222,1 | 10.058,6 | 77.166,1 | ||||
| Coverage ratio | 0,2% | 3,9% | 2,7% | 0,2% | 3,6% | 2,9% | 0,2% | 3,4% | 2,9% | 0,0% | 0,3% | 0,0% | 0,5% |
| Incidenza % crediti clientela al costo ammortizzato |
86,4% | 11,4% | 100,0% | 85,4% | 12,3% | 100,0% | 84,5% | 13,0% | 100,0% | 1,0% | -0,9% | 1,9% | -1,6% |
L'esposizione lorda dei crediti classificati nel primo stadio, pari a 69,6 mld di euro al 30 giugno 2025, registra un aumento sia rispetto al 31 marzo 2025 (pari a 67,1 mld di euro) sia al 31 dicembre 2024 (pari a 65,3 mld di euro). La dinamica del primo semestre 2025 è da ricondurre prevalentemente al flusso delle nuove erogazioni del periodo.
Le posizioni classificate nel secondo stadio, la cui esposizione lorda ammonta al 30 giugno 2025 a 9,5 mld di euro, risultano in calo rispetto ai 10,0 mld di euro del 31 marzo 2025 e ai 10,4 mld di euro del 31 dicembre 2024.
Il livello di copertura dei finanziamenti clientela al costo ammortizzato, pari al 2,7%, risulta in lieve flessione sia rispetto al 31 marzo 2025 sia rispetto al 31 dicembre 2024, entrambi pari al 2,9%, principalmente dovuto alla riduzione del peso dei crediti deteriorati.

Nelle tabelle di seguito riportate, i Finanziamenti Clientela Deteriorati sono rappresentati da tutte le esposizioni per cassa, sotto forma di finanziamenti verso la clientela, qualunque sia il portafoglio contabile di appartenenza.
Il Totale Finanziamenti Clientela Deteriorati del Gruppo al 30 giugno 2025 è risultato pari a 3,5 mld di euro in termini di esposizione lorda, con trend in calo rispetto al 31 marzo 2025 (pari a 3,6 mld di euro) e al 31 dicembre 2024 (pari a 3,7 mld di euro). In particolare:
Al 30 giugno 2025 l'esposizione netta in termini di Finanziamenti Clientela Deteriorati del Gruppo si è attestata a 1,8 mld di euro, sostanzialmente stabile sia rispetto al 31 marzo 2025 (pari a 1,8 mld di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 1,9 mld di euro).
| Finanziamenti verso clientela | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Finanziamenti scaduti deteriorati |
Totale finanziamenti clientela deteriorati |
Finanziamenti in bonis |
Totale finanziamenti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | 1.303,9 | 2.099,4 | 56,4 | 3.459,7 | 79.308,2 | 82.767,9 | |
| 30 06 2025 | Rettifiche | 861,5 | 829,0 | 16,2 | 1.706,7 | 531,2 | 2.237,9 |
| Esposizione netta | 442,4 | 1.270,4 | 40,2 | 1.753,0 | 78.777,0 | 80.530,0 | |
| Coverage ratio | 66,1% | 39,5% | 28,7% | 49,3% | 0,7% | 2,7% | |
| Incidenza % crediti clientela |
0,5% | 1,6% | 0,0% | 2,2% | 97,8% | 100,0% | |
| 31 03 2025 | 31 03 2025 | 31 03 2025 | 31 03 2025 | 31 03 2025 | 31 03 2025 | ||
| Esposizione lorda | 1.364,3 | 2.212,0 | 65,4 | 3.641,7 | 77.269,8 | 80.911,5 | |
| 31 03 2025 | Rettifiche | 898,7 | 885,8 | 18,8 | 1.803,3 | 477,3 | 2.280,6 |
| Esposizione netta | 465,6 | 1.326,2 | 46,6 | 1.838,4 | 76.792,5 | 78.630,9 | |
| Coverage ratio | 65,9% | 40,0% | 28,7% | 49,5% | 0,6% | 2,8% | |
| Incidenza % crediti clientela |
0,6% | 1,7% | 0,1% | 2,3% | 97,7% | 100,0% | |
| 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | ||
| Esposizione lorda | 1.320,8 | 2.240,6 | 99,0 | 3.660,4 | 75.883,8 | 79.544,2 | |
| 31 12 2024 | Rettifiche | 878,2 | 869,5 | 26,0 | 1.773,7 | 460,9 | 2.234,6 |
| Esposizione netta | 442,6 | 1.371,1 | 73,0 | 1.886,7 | 75.422,9 | 77.309,6 | |
| Coverage ratio | 66,5% | 38,8% | 26,3% | 48,5% | 0,6% | 2,8% | |
| Incidenza % crediti clientela |
0,6% | 1,8% | 0,1% | 2,4% | 97,6% | 100,0% | |
| Esposizione lorda | 1.534,6 | 2.113,8 | 89,8 | 3.738,2 | 76.572,2 | 80.310,4 | |
| 30 06 2024 | Rettifiche | 1.035,4 | 804,9 | 20,7 | 1.861,0 | 474,7 | 2.335,7 |
| Esposizione netta | 499,2 | 1.308,9 | 69,1 | 1.877,2 | 76.097,5 | 77.974,7 | |
| Coverage ratio | 67,5% | 38,1% | 23,1% | 49,8% | 0,6% | 2,9% | |
| Incidenza % crediti clientela | 0,6% | 1,7% | 0,1% | 2,4% | 97,6% | 100,0% |
Al 30 giugno 2025 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,3%, sostanzialmente in linea rispetto al valore registrato al 31 marzo 2025 (pari al 49,5%). Tutte le componenti presentano variazioni lievi: la percentuale di copertura delle Sofferenze passa dal 65,9% al 66,1%, quella delle Inadempienze probabili dal 40,0% al 39,5%, quella dei Finanziamenti scaduti deteriorati rimane stabile al 28,7%.
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 (pari al 48,5%). A livello di singoli stati amministrativi, risultano in crescita le percentuali di copertura delle Inadempienze probabili (il cui coverage passa dal 38,8% al 39,5%) e dei Finanziamenti scaduti deteriorati (che passa dal 26,3% al 28,7%); in lieve riduzione, invece, la percentuale di copertura delle Sofferenze (il cui coverage passa dal 66,5% al 66,1%).
| ass/% | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Totale crediti deteriorati |
Crediti in bonis |
Totale crediti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | (60,4) | (112,6) | (9,0) | (182,0) | 2.038,4 | 1.856,4 | |
| Q/Q | % | -4,4% | -5,1% | -13,8% | -5,0% | 2,6% | 2,3% |
| ass. | (16,9) | (141,2) | (42,6) | (200,7) | 3.424,4 | 3.223,7 | |
| 31.12 | % | -1,3% | -6,3% | -43,0% | -5,5% | 4,5% | 4,1% |
| ass. | (230,7) | (14,4) | (33,4) | (278,5) | 2.736,0 | 2.457,5 | |
| Y/Y | % | -15,0% | -0,7% | -37,2% | -7,5% | 3,6% | 3,1% |
| Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Totale crediti deteriorati |
Crediti in bonis |
Totale crediti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Q/Q | 0,2% | -0,6% | 0,0% | -0,2% | 0,1% | -0,1% |
| 31.12 | -0,4% | 0,7% | 2,5% | 0,9% | 0,1% | -0,1% |
| Y/Y | -1,4% | 1,4% | 5,7% | -0,5% | 0,0% | -0,2% |

Relazione Finanziaria Semestrale
| Dinamica finanziamenti clientela deteriorati |
30 06 2025 | 2°Q 2025 | 1°Q 2025 | 30 06 2024 | Var. 2°Q 2025/ 1°Q 2025 totale esposizioni deteriorate |
Var. Y/Y totale esposizioni deteriorate |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale esposizioni deteriorate |
di cui Sofferenze | Totale esposizioni deteriorate |
di cui Sofferenze | Totale esposizioni deteriorate |
di cui Sofferenze | Totale esposizioni deteriorate |
di cui Sofferenze | ass. | % | ass. | % | |
| Esposizione Lorda Iniziale |
3.660,4 | 1.320,8 | 3.641,7 | 1.364,3 | 3.660,4 | 1.320,8 | 3.484,9 | 1.383,4 | (18,7) | -0,5% | 175,5 | 5,0% |
| Ingressi da crediti in bonis |
419,7 | 24,2 | 238,0 | 20,1 | 181,7 | 4,1 | 653,8 | 25,8 | 56,3 | 31,0% | (234,1) | -35,8% |
| Uscite verso crediti in bonis |
(174,6) | - | (133,6) | - | (41,0) | - | (104,9) | (0,3) | (92,6) | n.s. | (69,7) | 66,4% |
| Incassi (inclusi realizzi per cessioni) |
(348,5) | (144,8) | (189,5) | (84,8) | (159,0) | (60,0) | (299,1) | (48,9) | (30,5) | 19,2% | (49,4) | 16,5% |
| Cancellazioni (incluse perdite da cessioni) |
(138,2) | (121,0) | (96,7) | (80,8) | (41,5) | (40,2) | (48,5) | (31,3) | (55,2) | n.s. | (89,7) | n.s. |
| +/- Altre variazioni | 40,9 | 224,7 | (0,2) | 85,1 | 41,1 | 139,6 | 52,0 | 205,9 | (41,3) | n.s. | (11,1) | -21,3% |
| Esposizione Lorda Finale |
3.459,7 | 1.303,9 | 3.459,7 | 1.303,9 | 3.641,7 | 1.364,3 | 3.738,2 | 1.534,6 | (182,0) | -5,0% | (278,5) | -7,5% |
| Rettifiche iniziali | (1.773,7) | (878,2) | (1.803,3) | (898,7) | (1.773,7) | (878,2) | (1.711,3) | (941,6) | (29,6) | 1,7% | (62,4) | 3,6% |
| Rettifiche / Riprese di periodo |
(123,4) | (29,4) | (66,8) | (24,3) | (56,6) | (5,1) | (197,3) | (46,1) | (10,2) | 18,0% | 72,4 | -37,0% |
| +/- Altre variazioni | 190,4 | 46,1 | 163,4 | 61,5 | 27,0 | (15,4) | 47,6 | (47,7) | 136,4 | n.s. | 144,3 | n.s. |
| Rettifiche finali | (1.706,7) | (861,5) | (1.706,7) | (861,5) | (1.803,3) | (898,7) | (1.861,0) | (1.035,4) | 96,6 | -5,4% | 154,3 | -8,3% |
| Esposizione netta finale |
1.753,0 | 442,4 | 1.753,0 | 442,4 | 1.838,4 | 465,6 | 1.877,2 | 499,2 | (85,4) | -4,6% | (124,2) | -6,6% |

Al 30 giugno 2025 le Attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 19,0 mld di euro, sostanzialmente stabili rispetto al 31 marzo 2025 (-0,3%) con variazioni contenute su tutte le componenti dell'aggregato. In particolare: +0,1 mld di euro sulle attività finanziarie detenute per la negoziazione, -0,1 mld di euro sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, -0,1 mld di euro sui titoli verso clientela al costo ammortizzato e +0,1 mld di euro sui titoli verso banche al costo ammortizzato; sostanzialmente stabili le altre componenti. Si segnala che il valore di mercato dei titoli presenti nei crediti verso clientela e banche al costo ammortizzato è pari rispettivamente a 9.629,3 mln di euro e 699,6 mln di euro (con minusvalenze implicite rispettivamente per 278,9 mln di euro e 84,0 mln di euro).
L'aggregato risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 (+1,5 mld di euro) soprattutto in relazione alla crescita registrata sulla componente di negoziazione (+2,3 mld di euro), parzialmente compensata dalla flessione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-0,4 mld di euro) e dei titoli verso clientela al costo ammortizzato (-0,3 mld di euro). Risultano sostanzialmente stabili le altre componenti.
Le Passività finanziarie di negoziazione per cassa si attestano al 30 giugno 2025 a 2,2 mld di euro e risultano in aumento sia rispetto al 31 marzo 2025 (pari a 1,7 mld di euro) sia rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2024 (pari a 1,6 mld di euro).
Al 30 giugno 2025 la Posizione netta in derivati, positiva per 1,3 mld di euro, risulta sostanzialmente stabile sia rispetto al 31 marzo 2025 (positiva per 1,2 mld di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2024 (positiva per 1,1 mld di euro).
| Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 ass. |
% | ass. | % | ass. | % | ||
| Attività in titoli | 18.966,7 | 19.023,8 | 17.447,4 | 18.398,6 | (57,1) | -0,3% | 1.519,3 | 8,7% | 568,1 | 3,1% | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
6.017,7 | 5.872,4 | 3.764,4 | 4.815,6 | 145,3 | 2,5% | 2.253,3 | 59,9% | 1.202,1 | 25,0% | |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
288,8 | 300,5 | 312,7 | 228,6 | (11,7) | -3,9% | (23,9) | -7,6% | 60,2 | 26,3% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.967,5 | 2.095,9 | 2.337,4 | 2.447,0 | (128,4) | -6,1% | (369,9) | -15,8% | (479,5) | -19,6% | |
| Attività in via di dismissione | 0,9 | 27,5 | 57,6 | 0,0 | (26,6) | - 96,7% |
(56,7) | -98,4% | 0,9 | n.s. | |
| Crediti verso clientela al costo ammortizzato |
9.908,2 | 10.015,5 | 10.237,7 | 10.203,7 | (107,3) | -1,1% | (329,5) | -3,2% | (295,5) | -2,9% | |
| Crediti verso banche al costo ammortizzato |
783,6 | 712,0 | 737,6 | 703,7 | 71,6 | 10,1% | 46,0 | 6,2% | 79,9 | 11,4% | |
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
(2.234,0) | (1.676,3) | (1.617,9) | (2.932,7) | (557,7) | 33,3% | (616,1) | 38,1% | 698,7 | -23,8% | |
| Posizioni nette in derivati | 1.346,6 | 1.242,6 | 1.060,2 | 1.555,4 | 104,0 | 8,4% | 286,4 | 27,0% | (208,8) | -13,4% | |
| Altre attività/passività finanziarie |
18.079,3 | 18.590,1 | 16.889,7 | 17.021,3 | (510,8) | -2,7% | (131,6) | -0,8% | 1.058,0 | 6,2% |
| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
|
| Titoli di debito | 18.377,7 | - | 18.421,9 | - | 16.877,8 | - | 17.898,5 | - | |
| Titoli di capitale e O.I.C.R. |
589,0 | - | 601,9 | - | 569,6 | 500,1 | - | ||
| Debiti | - | 2.234,0 | - | 1.676,3 | - | 1.617,9 | - | 2.932,7 | |
| Totale | 18.966,7 | 2.234,0 | 19.023,8 | 1.676,3 | 17.447,4 | 1.617,9 | 18.398,6 | 2.932,7 |

Al 30 giugno 2025, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 4,1 mld di euro in impiego, in diminuzione rispetto agli impieghi interbancari netti di 5,3 mld di euro e 6,1 mld di euro, rispettivamente al 31 marzo 2025 e al 31 dicembre 2024. La variazione rispetto al trimestre precedente (-1,2 mld di euro) è imputabile principalmente agli impieghi a vista presso banche centrali (depo facility).
Sulla variazione rispetto al fine anno precedente (-2,0 mld di euro) influiscono principalmente: (i) nei rapporti con banche, l'aumento della raccolta e la riduzione degli impieghi, (ii) nei rapporti con banche centrali, la flessione del saldo netto impiegato in depo facility.
| Rapporti interbancari | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | ||||||||
| 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 | Ass. | % | Ass. | % | Ass. | % | |
| Finanziamenti attivi verso banche |
1.716,3 | 1.920,6 | 2.068,3 | 2.670,9 | (204,3) | -10,6% | (352,0) | -17,0% | (954,6) | -35,7% |
| Finanziamenti passivi verso banche |
2.250,4 | 1.854,4 | 1.301,0 | 1.114,1 | 396,0 | 21,4% | 949,4 | 73,0% | 1.136,3 | n.s. |
| Conti correnti e depositi a vista presso banche (Cassa) |
1.327,3 | 825,1 | 1.656,9 | 1.315,7 | 502,2 | 60,9% | (329,6) | -19,9% | 11,6 | 0,9% |
| Posizione netta banche | 793,2 | 891,3 | 2.424,2 | 2.872,5 | (98,1) | -11,0% | (1.631,0) | -67,3% | (2.079,3) | -72,4% |
| Finanziamenti attivi verso banche centrali |
643,9 | 660,0 | 565,5 | 566,4 | (16,1) | -2,4% | 78,4 | 13,9% | 77,5 | 13,7% |
| Finanziamenti passivi verso banche centrali |
8.008,5 | 8.010,2 | 8.510,9 | 12.009,7 | (1,7) | 0,0% | (502,4) | -5,9% | (4.001,2) | -33,3% |
| Conti correnti e depositi a vista presso banche centrali (Cassa) |
10.660,0 | 11.726,7 | 11.617,9 | 15.764,5 | (1.066,7) | -9,1% | (957,9) | -8,2% | (5.104,5) | -32,4% |
| Posizione netta banche centrali |
3.295,4 | 4.376,5 | 3.672,5 | 4.321,2 | (1.081,1) | -24,7% | (377,1) | -10,3% | (1.025,8) | -23,7% |
| Posizione interbancaria netta |
4.088,6 | 5.267,8 | 6.096,7 | 7.193,7 | (1.179,2) | -22,4% | (2.008,1) | -32,9% | (3.105,1) | -43,2% |
Al 30 giugno 2025 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di Counterbalancing Capacity non impegnata pari a 31,0 mld di euro, in flessione rispetto al 31 marzo 2025 (pari a 31,6 mld di euro) e al 31 dicembre 2024 (pari a 33,0 mld di euro).
La voce Altre Attività include il valore dei diamanti, pari a 47,3 mln di euro, oggetto dell'azione di ristoro avviata dalla Capogruppo nel corso del 2018 che ha previsto il riconoscimento alla clientela di un corrispettivo fino a un importo pari a quello da quest'ultima originariamente pagato a Diamond Private Investment per l'acquisto delle pietre, con contestuale cessione delle stesse alla Banca e perfezionamento di idonea transazione.
Nell'aggregato sono altresì ricompresi i crediti d'imposta connessi con il Decreto Legge "Rilancio" (D.L. 34/2020), che ha introdotto misure fiscali di incentivazione a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (cd. Superbonus/Ecobonus/Sismabonus). Nel dettaglio, al 30 giugno 2025 il valore nominale dei crediti d'imposta complessivamente acquistati ammonta a 3.247 mln di euro (3.186 mln di euro e 3.125 mln di euro rispettivamente al 31 marzo 2025 ed al 31 dicembre 2024). Tenuto conto dei crediti finora compensati, pari a 1.830 mln di euro, il valore nominale residuo al 30 giugno 2025 ammonta a 1.417 mln di euro. Il corrispondente valore di bilancio, esposto nella voce di stato patrimoniale "Altre attività" in base al costo ammortizzato, che tiene conto del prezzo di acquisto, e delle competenze nette maturate al 30 giugno 2025, ammonta a 1.268 mln di euro (1.613 mln di euro e 1.805 mln di euro rispettivamente al 31 marzo 2025 ed al 31 dicembre 2024).

Si evidenzia altresì che la Capogruppo, alla data del 30 giugno 2025, ha ricevuto richieste di cessione di ulteriori crediti per un ammontare complessivo di circa 836 mln di euro, attualmente in corso di verifica/lavorazione. L'ammontare complessivo dei crediti acquistati e delle richieste di cessione in corso di lavorazione – queste ultime opportunamente corrette per fattorizzare l'incidenza delle pratiche abbandonate e/o rifiutate dalla Banca -, è in linea con la stima della capienza fiscale complessiva (c.d. "Tax Capacity") ovvero dei versamenti tributari/contributivi che il Gruppo prevede di effettuare e che sono disponibili per la compensazione con i crediti fiscali da "Bonus Edilizi". La suddetta valutazione tiene altresì conto della significativa contrazione della "Tax Capacity" prospettica stimata indotta dalle modifiche alle regole sottese all'utilizzo dei crediti fiscali acquistati introdotte dalla legge n. 67 del 23 maggio 2024 che ha convertito in legge, con modificazioni, il D.L. n. 39/2024 (c.d. decreto agevolazioni fiscali).
Al 30 giugno 2025 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 11,5 mld di euro, che si compara ai 12,0 mld di euro al 31 marzo 2025, con la differenza da ricondursi al combinato effetto del pagamento, nel mese di maggio, del dividendo 2024 per un importo pari a 1.083,4 mln di euro, e dell'utile registrato nel secondo trimestre.
Rispetto al 31 dicembre 2024 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi, al 30 giugno 2025, è inferiore di 0,2 mld di euro, anche in questo caso, quale conseguenza dell'utile del primo semestre 2025 e della distribuzione del dividendo 2024.
| Stato Patrimoniale riclassificato | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. 31.12 | Var. Y/Y | |||||||||
| Patrimonio Netto | 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 06 2024 | ass. | % | ass. | % | ass. | % | |
| Patrimonio netto di Gruppo |
11.470,3 | 12.048,6 | 11.649,0 | 10.795,0 | (578,3) | -4,8% | (178,7) | -1,5% | 675,3 | 6,3% | |
| a) Riserve da valutazione |
66,9 | 46,9 | 60,4 | 1,3 | 20,0 | 42,6% | 6,5 | 10,8% | 65,6 | n.s. | |
| d) Riserve | 3.057,5 | 4.135,1 | 2.184,3 | 2.181,0 | (1.077,6) | -26,1% | 873,2 | 40,0% | 876,5 | 40,2% | |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | - | 0,0% | - | 0,0% | - | 0,0% | |
| h) Utile (Perdita) di periodo |
892,4 | 413,1 | 1.950,8 | 1.159,2 | 479,3 | n.s. | (1.058,4) | -54,3% | (266,8) | -23,0% | |
| Patrimonio di pertinenza terzi |
0,2 | 0,3 | 0,3 | 0,4 | (0,1) | -33,3% | (0,1) | -33,3% | (0,2) | -50,0% | |
| Totale Patrimonio Netto del Gruppo e di pertinenza di Terzi |
11.470,5 | 12.048,9 | 11.649,3 | 10.795,4 | (578,4) | -4,8% | (178,8) | -1,5% | 675,1 | 6,3% |

In esito alla conclusione dello SREP condotto con riferimento ai dati al 31 dicembre 2023 e tenuto conto anche di informazioni pervenute successivamente a tale data, con l'invio a dicembre 2024 della SREP Decision 2024, la BCE ha richiesto alla Capogruppo di mantenere, a partire dal 1° gennaio 2025, su base consolidata, un livello di TSCR pari a 10,50% che include un requisito minimo di Pillar 1 ("P1R") dell'8% ai sensi dell'art. 92 del CRR e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 ("P2R") del 2,50%, che dovrà essere rispettato almeno per il 56,25% con CET1 e per almeno il 75% con Tier 1.
Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), la BCE si aspetta che la Capogruppo si adegui su base consolidata ad un requisito dell'1,15%, da soddisfare interamente con Capitale Primario di Classe 1 in aggiunta al requisito complessivo di capitale (OCR). La non osservanza di tale linea guida di capitale non equivale comunque al mancato rispetto dei requisiti di capitale.
Infine, si segnala che, a partire dal 1° gennaio 2019 il Capital Conservation Buffer (CCB) è pari al 2,5%, e che a partire dal 1° gennaio 2024 il Gruppo non è più tenuto al rispetto dell'O-SII Buffer non essendo stato identificato per gli anni 2024 e 2025 dalla Banca d'Italia come istituzione a rilevanza sistemica nazionale autorizzata in Italia. Inoltre, a partire dal 31 dicembre 2024 il Gruppo è tenuto al rispetto del Systemic Risk Buffer (SyRB), pari all'1% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il SyRB è stato introdotto dalla Banca d'Italia secondo un regime graduale che prevedeva l'applicazione di un coefficiente pari allo 0,5% dal 31 dicembre 2024 fino al 29 giugno 2025 e pari al 1% a partire dal 30 giugno 2025.
Di conseguenza, il Gruppo deve rispettare a livello consolidato al 30 giugno 2025 i seguenti requisiti:
I suddetti ratio comprendono, oltre al P2R, il 2,5% in termini di Capital Conservation Buffer, lo 0,023% in termini di Countercyclical Capital Buffer (CCyB)10 e 0,76% in termini di Systemic Risk Buffer.
10 Calcolato considerando l'esposizione al 30 giugno 2025 nei vari paesi in cui il Gruppo MPS opera e i requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali.

Categorie/Valori 30 06 2025 31 12 2024 Variazioni su 31 12 2024 ass. % FONDI PROPRI Common Equity Tier 1 (CET1) 8.996,4 8.847,4 149,0 1,68% Tier 1 (T1) 8.996,4 8.847,4 149,0 1,68% Tier 2 (T2) 1.019,8 1.112,1 (92,3) -8,30% Total capital (TC) 10.016,2 9.959,5 56,7 0,57% ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE Rischio di credito e di controparte 36.469,1 36.675,0 (205,9) -0,56% Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 491,3 261,6 229,7 87,81% Rischi di mercato 2.070,9 1.840,2 230,7 12,54% Rischio operativo 6.832,7 9.613,4 (2.780,7) -28,93% Totale attività di rischio ponderate 45.864,0 48.390,2 (2.526,2) -5,22% COEFFICIENTI DI VIGILANZA CET1 capital ratio 19,62% 18,28% 1,33% Tier1 capital ratio 19,62% 18,28% 1,33% Total capital ratio 21,84% 20,58% 1,26%
Al 30 giugno 2025 il livello patrimoniale del Gruppo, su base transitional, si presenta come da tabella seguente:
Rispetto al 31 dicembre 2024, il CET1 registra un incremento complessivo pari a +149 mln di euro.
Tale variazione è essenzialmente riconducibile all'inclusione nel CET1 di una quota del risultato di periodo al 30 giugno 2025 parzialmente compensata dalle deduzioni relative alle DTA (Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee).
Il Tier 2 registra un decremento di - 92 mln di euro rispetto a fine dicembre 2024, ascrivibile per - 91 mln di euro al minor apporto degli strumenti subordinati di Tier 2 e per - 1 mln di euro al decremento del contributo al Tier 2 dell'eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese.
Il Total Capital Ratio riflette pertanto un incremento complessivo dei fondi propri pari a +57 mln di euro.
Gli RWA registrano una riduzione di 2,5 mld di euro essenzialmente legati all'introduzione delle nuove disposizioni del Regolamento (UE) 2024/1623 ("CRR3"). In particolare, si rileva una riduzione significativa degli RWA dei rischi di operativi (-2,8 mld di euro) riconducibile all'utilizzo del metodo standardizzato in luogo dell'Advanced Measurement Approach (l'applicazione dei modelli interni non è più consentita dalle regole prudenziali). Si registra, inoltre, sempre per effetto dell'introduzione del CRR3, un lieve decremento degli RWA AIRB legato al venire meno dell'applicazione dello scaling factor, quasi totalmente compensato dai nuovi crediti erogati nei primi sei mesi dell'anno. Si rileva altresì un incremento del rischio CVA (+0,2 mld di euro), determinato dall'applicazione del nuovo metodo "basic approach" introdotto dal CRR3, e dei rischi di mercato11 (+0,2 mld di euro), mentre sostanzialmente stabile permane Il rischio di credito standard.
Al 30 giugno 2025 la Capogruppo, su base consolidata, rispetta quindi tutti i requisiti patrimoniali compresi quelli relativi alla P2G.
Al 30 giugno 2025 il Gruppo, su base transitional, presenta un leverage ratio del 6,92% superiore al minimo regolamentare del 3%.
11 Per quanto riguarda il nuovo framework dei rischi di mercato, il Regolamento Delegato (UE) 2024/2795 ha posticipato al 1° gennaio 2026 la data di applicazione della Fundamental Review of the Trading Book (FRTB), finora introdotta in Europa solo per finalità di reporting. Si fa presente, tuttavia, che in data 12 giugno 2025 la Commissione Europea ha adottato un nuovo atto delegato che posticipa di un ulteriore anno, al 1° gennaio 2027, l'applicazione del FRTB.

Ai sensi dell'articolo 45 della Direttiva 2014/59/UE, così come successivamente modificata, le banche devono rispettare in qualsiasi momento un requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (il MREL) allo scopo di assicurare che, in caso di applicazione del bail-in, abbiano passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di Capitale primario di classe 1 previsto per l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa.
Con lettera del 29 novembre 2024 la Capogruppo ha ricevuto da Banca d'Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione, la decisione SRB/EES/2024RPC/57 del Comitato di Risoluzione Unico sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili.
A partire dal 29 novembre 2024, la Capogruppo deve rispettare, su base consolidata, un MREL pari al 23,59% in termini di TREA, a cui va sommato il Requisito Combinato di Riserva di Capitale (CBR) pari al 3,28%%, e il 6,43% in termini di LRE. A questi si aggiungono gli ulteriori requisiti di MREL subordinato, da soddisfarsi con fondi propri e strumenti subordinati, pari a 13,99% di TREA, a cui va aggiunto il CBR, e 6,43% di LRE.
Al 30 giugno 2025 il Gruppo presenta valori superiori ai requisiti:
Al riguardo, si evidenzia che le strategie di funding del Gruppo si pongono l'obiettivo di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie – il costante soddisfacimento dei requisiti MREL.

Le metodologie di determinazione del fair value non sono variate rispetto all'esercizio 2024 e pertanto si rimanda, per una lettura esaustiva, all'informativa fornita nella sezione A.4 "Informativa sul Fair Value" della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2024.
| Attività/passività finanziarie | 30 06 2025 | 31 12 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico di cui |
5.771,5 | 2.493,4 | 433,8 | 8.698,7 | 3.514,5 | 2.564,8 | 453,5 | 6.532,8 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
5.771,5 | 2.490,6 | - | 8.262,1 | 3.514,5 | 2.562,1 | - | 6.076,6 | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 2,8 | 433,8 | 436,6 | - | 2,7 | 453,5 | 456,2 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.792,0 | 9,7 | 165,8 | 1.967,5 | 2.162,4 | 9,4 | 165,6 | 2.337,4 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 484,6 | - | 484,6 | - | 94,2 | - | 94,2 | |
| 4. Attività materiali | - | - | 1.704,2 | 1.704,2 | - | - | 1.738,3 | 1.738,3 | |
| Totale attività | 7.563,5 | 2.987,7 | 2.303,8 | 12.855,0 | 5.676,9 | 2.668,4 | 2.357,4 | 10.702,7 | |
| 1. Passività finanziarie di negoziazione | 2.215,2 | 1.129,2 | 1,0 | 3.345,4 | 1.619,1 | 985,1 | 1,5 | 2.605,7 | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value |
- | 124,6 | - | 124,6 | - | 119,7 | - | 119,7 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 271,1 | - | 271,1 | - | 358,4 | - | 358,4 | |
| Totale passività | 2.215,2 | 1.524,9 | 1,0 | 3.741,1 | 1.619,1 | 1.463,2 | 1,5 | 3.083,8 |
Nel corso del primo semestre 2025 per alcune attività finanziarie, in particolare titoli azionari per oltre 5 mln di euro e titoli obbligazionari per circa 1mln di euro, si è verificato un peggioramento, da livello 1 a livello 2 del livello di fair value. Con riferimento agli strumenti finanziari che hanno registrato un miglioramento del livello di fair value, passando dal livello 2 al livello 1 della gerarchia, si segnala che tale dinamica ha interessato soprattutto titoli azionari per un valore di circa 33 mln di euro e titoli obbligazionari per circa 1 mln di euro.
Le suddette variazioni nel livello di fair value sono essenzialmente riconducibili rispettivamente al peggioramento/miglioramento delle condizioni di liquidità dei titoli (misurate in termini di ampiezza di bid-ask del prezzo quotato) tale da consentire, secondo quanto disposto dalla policy di Gruppo in materia di valorizzazione degli strumenti finanziari, i trasferimenti di livello.
Per gli strumenti derivati OTC, in accordo con il principio contabile IFRS 13, il Gruppo calcola un aggiustamento dei valori, ottenuti utilizzando i modelli di valutazione sulla base di tassi risk free, per tener conto del merito di credito delle singole controparti. Tale correttivo, noto come Credit Value Adjustment (i.e. CVA), viene stimato per tutte le posizioni in derivati OTC con controparti istituzionali e commerciali non collateralizzate e con controparti aventi contratto di Credit Support Annex (CSA) fuori standard di mercato. La metodologia si basa sul calcolo della perdita attesa gestionale legata al rating della controparte e stimata sulla duration della posizione. L'esposizione include la componente di variazione creditizia futura rappresentata dagli add-on.
Nel calcolo del CVA vengono utilizzate delle misure di probabilità "market consistent" al fine di cogliere le aspettative del mercato rivenienti dalle quotazioni dei CDS, considerando anche le informazioni storiche disponibili all'interno del Gruppo. Al 30 giugno 2025 la rettifica per il correttivo CVA è pari a circa 3,1 mln di euro.
In maniera speculare e sul medesimo perimetro il Gruppo calcola l'aggiustamento del valore dei derivati OTC per tener conto del proprio merito di credito (DVA). Al 30 giugno 2025 il valore del DVA ammonta complessivamente a 2,2 mln di euro.


| 30 06 2025 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value | ||||
| con impatto a conto economico | Attività finanziarie | |||
| Totale | Di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività materiali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 453,5 | 453,5 | 165,6 | 1.738,3 |
| 2. Aumenti | 31,0 | 31,0 | 0,3 | 10,1 |
| 2.1 Acquisti | - | - | - | - |
| 2.2 Profitti imputati a: | 6,4 | 6,4 | 0,2 | 8,0 |
| 2.2.1 Conto Economico | 6,4 | 6,4 | - | 6,1 |
| - di cui plusvalenze | 4,1 | 4,1 | - | 6,1 |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | - | 0,2 | 1,8 |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | 24,6 | 24,6 | 0,1 | 2,1 |
| 3. Diminuzioni | 50,7 | 50,7 | 0,1 | 44,2 |
| 3.1 Vendite | 1,2 | 1,2 | 0,1 | 0,6 |
| 3.2 Rimborsi | 30,5 | 30,5 | - | - |
| 3.3 Perdite imputate a: | 17,3 | 17,3 | - | 8,7 |
| 3.3.1 Conto Economico | 17,3 | 17,3 | - | 8,7 |
| - di cui minusvalenze | 17,3 | 17,3 | - | 8,7 |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | - | - | 0,1 |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | 1,7 | 1,7 | - | 34,9 |
| 4. Rimanenze finali | 433,8 | 433,8 | 165,8 | 1.704,2 |
Si riportano di seguito i principali importi segnalati nella colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" in corrispondenza della riga
Le Attività materiali valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà ad uso strumentale e ad uso investimento. Si riportano di seguito i principali importi segnalati:
• "2.2.1 Profitti imputati a conto economico di cui plusvalenze" pari a circa 6,1 mln di euro, si riferiscono per 2,2 mln di euro ad investimenti immobiliari classificati tra le attività non correnti in via di dismissione nel corso del primo semestre 2025 e valutati al prezzo atteso di cessione, per 3,4 mln di euro a riprese di valore su immobili classificati IAS 16 oggetto di precedente svalutazione a conto economico ed infine per 0,5 mln di euro a rivalutazioni di immobili classificati IAS 40 in seguito a perizie effettuate al 30 giugno 2025;

| 30 06 2025 | |
|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
|
| 1. Esistenze iniziali | 1,5 |
| 2. Aumenti | 1,5 |
| 2.1 Emissioni | - |
| 2.2 Perdite imputate a: | 1,5 |
| 2.2.1 Conto Economico | 1,5 |
| - di cui minusvalenze | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - |
| 3. Diminuzioni | 2,0 |
| 3.1 Rimborsi | - |
| 3.2 Riacquisti | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | 2,0 |
| 3.3.1 Conto Economico | 2,0 |
| - di cui plusvalenze | 0,6 |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - |
| 4. Rimanenze finali | 1,0 |
Il Gruppo non ha rilevato "day one proft/loss" ai sensi del B.5.1.2A dell'IFRS 9 su strumenti finanziari, non viene quindi fornita l'informativa ai sensi del paragrafo 28 dell'IFRS 7 e di altri paragrafi IAS/IFRS ad esso collegabili.

Nelle tabelle che seguono si riporta rispettivamente per gli strumenti finanziari di Livello 2 e 3, il portafoglio contabile, un riepilogo delle tipologie di strumenti in essere presso il Gruppo, l'evidenza delle relative tecniche di valutazione e degli input utilizzati.
| Fair value Livello 2 30 06 2025 |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
obbligatoriamente valutate al fair Altre attività finanziarie value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura | Passività finanziarie di negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura | Tipologie | Tecnica di valutazione |
Input utilizzati |
| Titoli di | 233,9 | 2,8 | 1,3 | X | - | 124,6 | X | Bonds Bonds Strutturati |
Discounted Cash Flow Discounted Cash Flow |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield), Curve Inflazione Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield), Curve Inflazione + parametri necessari per valorizzare la componente |
| debito | Notes Notes |
Discounted Cash Flow Prezzo di mercato |
opzionale Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield) Prezzo di mercato |
|||||||
| Titoli di capitale |
15,0 | - | 8,4 | X | X | X | X | Azioni/Partecipazioni Partecipazioni |
Prezzo di mercato Discounted cash flow |
Prezzo di mercato, transazioni recenti, perizie, report gestori Prezzi azioni ,beta settore, tasso risk free |
| Partecipazioni | Net asset adjusted |
Carrying Amount Asset/Liabilities | ||||||||
| Derivati finanziari 2.239,9 |
X | X | 484,6 | 986,1 | X | 271,1 | IRS/Asset/Currency Swaps Equity swaps Forex Singlename Plain Forex Singlename Exotic Equity Singlename Plain Equity Singlename Exotic Equity Multiname Plain Equity Multiname Exotic Tasso Plain Operazioni in valuta |
Discounted Cash Flow Discounted Cash Flow Option Pricing Model Option Pricing Model Option Pricing Model Option Pricing Model Option Pricing Model Option Pricing Model Option Pricing Model Prezzo di |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi(yield), Curve Inflazione, Tassi di cambio, Correlazione Tassi Prezzi Azioni, Curva dei tassi, Tassi di Cambio Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex (Superficie) Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie), Parametri Modelli Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie), Parametri Modelli, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity Curva dei tassi, Curve Inflazione, prezzi obbligazioni, Tassi di cambio, Volatilità Tasso, Correlazioni tassi Prezzo di mercato, Swap Point |
|
| Derivati | 1,7 | X | - | 123,8 | - | Default swaps | mercato * Discounted |
Curve CDS, Curva Dei Tassi | ||
| creditizi Totale |
Cash Flow | |||||||||
| attività | 2.490,6 | 2,8 | 9,7 | 484,6 | X | X | X | |||
| Totale passività |
X | X | X | X | 1.129,2 | 124,6 | 271,1 |
*prezzi per strumenti fnanziari identici quotati in mercati non attivi (IFRS 13 par.82 lett b.).

| Voci | obbligatoriamente valutate al Altre attività finanziarie fair value |
Fair value Livello 3 30 06 2025 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Passività finanziarie di negoziazione |
Tipologie | Tecnica di valutazione |
Input non osservabili | Range (media ponderata) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | 36,4 | - | - | Notes Strumenti Finanziari |
Discounted Cash Flow |
Tasso di attualizzazione | 10,4% |
| Partecipativi | Credit Model | Fair value asset | 0-12,5 Eur/mln | ||||
| Partecipazioni | Discounted Cash Flow |
Basi di Liquidità/Equity Risk Premium/Beta |
20%/8%/0,4 | ||||
| Titoli di capitale | 1,2 | 165,8 | Partecipazioni | Costo/Patrimonio Netto |
Fair value asset | 0-12,7 €/mln | |
| Finanziamenti | 147,8 | X | Finanziamenti | Discounted Cash Flow Discounted Cash |
NPE spread | 1,92% - 2,13% | |
| - | Finanziamenti | Flow | LGD | 0,12% /72,79% | |||
| Finanziamenti | Discounted Cash Flow |
PD | 0,07% / 41,74% | ||||
| Finanziamenti | Discounted Cash Flow |
PE spread | 0,04% / 0,99% | ||||
| Fondo Chiuso Riservato | Pricing esterno (Nav Rettificato) |
Nav da rendiconto di gestione |
5,4 €/mln | ||||
| Quote di O.I.C.R. | 248,4 | X | Fondi chiusi immobiliari | Pricing esterno (Nav Rettificato) |
Nav da rendiconto di gestione |
8,5 €/mln | |
| X | Fondi Private Equity | Nav Investor report | Rendiconto di gestione, scheda tecnica asset detenuti in portafoglio |
0,04-9,60 €/mln | |||
| Fondi Alternativi di Investimento |
Discounted Cash Flow |
Tasso di attualizzazione | 8,33%- 10,53% | ||||
| Derivati Finanziari |
X | X | 1,0 | IR/Asset/Currency Swaps |
Discounted Cash Flow |
Surrender Rate | Nessuna dinamica/Volatilità Stocastica |
| Totale attività | 433,8 | 165,8 | X | ||||
| Totale passività | X | X | 1,0 |
Di seguito si descrivono gli strumenti finanziari di livello 3 che mostrano una sensitivity rilevante rispetto alle variazioni di input non osservabili.
All'interno della colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" nella categoria "Titoli di debito" valutati attraverso il metodo del Discount Cash Flow figurano sia le tranche mezzanine che junior riferite alla cartolarizzazione di un portafoglio di crediti classificati a sofferenza denominata "Siena NPL" per 20,4 mln di euro. Per tale posizione la variazione del tasso di attualizzazione (+/-1%) e dei flussi delle distribuzioni attese (+/-10%), determinerebbero un range di valori di 18,4 – 19,3 mln di euro e di 19,9 – 17,7 mln di euro rispettivamente.
Da segnalare in questa stessa categoria anche circa 13,2 mln di euro riferiti a taluni strumenti finanziari partecipativi acquisiti dal Gruppo in base ad accordi di ristrutturazione del credito per i quali non si è proceduto all'analisi di sensitivity in quanto il valore unitario delle singole esposizioni è al di sotto delle soglie di materialità minima stabilite dal Gruppo.
Sempre all'interno della colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono presenti i finanziamenti (147,8 mln di euro) che sono valutati obbligatoriamente al fair value. I parametri non osservabili sono la Probabilità di Default (PD), la Loss Given Default (LGD) e lo spread distinto per attività performing e non. La variazione di tali parametri, rispettivamente del 10%, 5% ,1%, 1% determinerebbe un impatto sul fair value pari a circa -4,8 mln di euro.
L'importo prevalente delle quote di O.IC.R. si riferisce per 114,9 mln di euro a quote di fondi ricevute in cambio della cessione di crediti non performing (Back2bonis, IDEA CCR I, II, Clessidra e Efesto). La variazione del tasso di attualizzazione (+/-1%) e dei flussi delle distribuzioni attese (+/-10%), determinerebbe i seguenti range di valori 113,1 – 116,8 mln di euro e 126,2 – 103,6 mln di euro rispettivamente.
All'interno della categoria degli OICR rientra altresì il totale dei conferimenti, fatto a partire dal giugno 2016, al Fondo Italia Recovery Fund (Ex Atlante due) per un valore di bilancio di 5,4 mln di euro determinato sulla base dell'ultimo NAV disponibile.
Sempre nella categoria OICR rientrano infine fondi di private equity e fondi chiusi immobiliari per 128,1 mln di euro, di cui 88,0 mln di euro corrispondono alle posizioni del Fondo Etrusco Distribuzione (82,9 mln di euro) e del Fondo Democrito (5,1 mln di euro). Per tali posizioni la variazione della probabilità di default (+/-1%) e dei tassi di recovery (+/- 10%), determinerebbero un range di valori di 88,2 – 87,9 mln di euro rispettivamente. Per le restanti posizioni non è stato possibile elaborare alcuna analisi quantitativa di sensitività del fair value rispetto al cambiamento degli input non osservabili, in quanto il fair value è frutto di un modello i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione e per i quali non si dispone delle informazioni necessarie per un'analisi di sensitivity.
All'interno del portafoglio contabile delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" rientra la partecipazione nel capitale di Banca d'Italia (137,5 mln di euro), valutata attraverso il metodo del Discounted Cash Flow. Tale partecipazione è stata valutata con la metodologia individuata dal Comitato di Esperti all'interno del documento "Un aggiornamento del valore delle quote di capitale della Banca d'Italia". Tale documento, oltre a dettagliare le tecniche di valutazione adottate per pervenire al risultato finale, individuava i seguenti parametri entity specifc: il beta con il mercato, l'equity risk premium e la base di liquidità. La valorizzazione di tale partecipazione trova conferma, peraltro, in transazioni di mercato effettuate negli ultimi anni da parte di alcune banche. I range dei possibili valori assegnabili ai suddetti parametri causano le seguenti variazioni di valore: circa -9 mln di euro per ogni 100 bps di aumento dell'equity risk premium, circa -14 mln di euro per ogni 10 punti % di aumento del beta con il mercato e di circa -16mln di euro per ogni 10 punti % di aumento della base di liquidità.
Nella stessa categoria rientrano i titoli di capitale rappresentativi di tutte le partecipazioni valutate al fair value che non hanno avuto la possibilità di essere valutate secondo un modello market based. Tali posizioni ammontano a circa 28,3 mln di euro. Per tali posizioni non si è proceduto ad un'analisi di sensitivity per le medesime motivazioni sopra riportate con riferimento agli OICR.
Tra le passività finanziarie di negoziazione rientrano i derivati finanziari (circa 0,9 mln di euro) venduti alla clientela per una corretta gestione del lapse risk inerenti i flussi commissionali derivanti dal collocamento di talune polizze unit linked. Per tali posizioni non si è proceduto ad un'analisi di sensitivity in quanto non ritenute materiali dal Gruppo.
| 30 06 2025 | 31 12 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/passività finanziarie non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Valore di bilancio |
Totale fair value |
Valore di bilancio |
Totale fair value |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 93.140,0 | 92.263,7 | 90.525,9 | 89.901,3 | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.176,0 | 1.090,0 | 1.128,7 | 80,4 | |
| Totale attività | 94.316,0 | 93.353,7 | 91.654,6 | 89.981,7 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 103.742,5 | 104.041,0 | 102.751,4 | 103.074,2 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | 978,7 | 978,7 | 976,7 | 976,7 | |
| Totale passività | 104.721,2 | 105.019,7 | 103.728,1 | 104.050,9 |
Con riferimento al par. 93 lett. (i) dell'IFRS 13 si segnala che il Gruppo non detiene attività non finanziarie valutate al fair value il cui uso corrente non rappresenta il miglior uso possibile.
Con riferimento al par. 96 dell'IFRS 13 si segnala che il Gruppo non applica la c.d. portfolio exception prevista dal par. 48 dell'IFRS 13.
In merito alle attività in via di dismissione nei livelli di fair value sono state indicate le sole attività valutate al fair value o al fair value al netto dei costi di vendita.

Le strategie di governo dei rischi sono definite in coerenza con il modello di business del Gruppo, con gli obiettivi a medio termine del Piano Industriale 2024-2028 e con i vincoli esterni di natura normativa e regolamentare.
Le politiche relative all'assunzione, gestione, copertura, monitoraggio e controllo dei rischi sono definite dal CdA della Capogruppo. In particolare, il CdA definisce e approva periodicamente gli indirizzi strategici in materia di governo dei rischi ed esprime quantitativamente il livello complessivo di propensione al rischio di tutto il Gruppo.
Il CdA della Capogruppo definisce, infatti, il "Risk Appetite Framework" (RAF) complessivo per tutto il Gruppo e approva almeno annualmente il "Group Risk Appetite Statement" (RAS).
Il processo di Governo del RAF è accentrato nella Capogruppo che ne delinea il perimetro di interesse a livello di Gruppo e ne definisce l'articolazione sulle Società del Gruppo, in funzione dei rischi assunti, delle caratteristiche dimensionali e di complessità operativa di ciascuna entità legale. Nel RAF sono definiti i ruoli di organi e funzioni aziendali coinvolte nella definizione della "propensione al rischio" e le procedure da attivare nel caso in cui sia necessario ricondurre il livello di rischio verso l'obiettivo o entro i limiti prestabiliti.
Il RAS rappresenta un momento fondamentale in termini di definizione della strategia di rischio del Gruppo. Il RAS è il documento formale che contiene la dichiarazione esplicita degli obiettivi/limiti di rischio/rendimento (complessivo, per tipologia e declinati sulle singole società/unità di business) che la banca intende assumere per perseguire le sue strategie. Con il RAS, quindi, vengono individuati gli obiettivi/vincoli di rischio e declinati gli indicatori anche per Business Unit/Legal Entity (c.d. "cascading down" del Risk Appetite). Ciò muove nella direzione di accrescere la Risk Culture di Gruppo e responsabilizzare pienamente tutte le Unità Organizzative rilevanti al rispetto e al perseguimento degli obiettivi di propensione al rischio, come richiesto dalle normative e suggerito anche dalle best practice.
Il Processo di Risk Appetite è strutturato in modo da essere coerente con i processi ICAAP e ILAAP e con i processi di Pianificazione e Budget e di Recovery, sia in termini di governo, ruoli, responsabilità, metriche, metodologie di stress test e monitoraggio dei key risk indicators.
Per maggiori informazioni si rimanda anche al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 disponibile nella sezione Investor Relations del sito www.mps.it.

Il Capitale Interno Complessivo (o Capitale Interno Complessivamente Assorbito) è inteso come l'ammontare gestionale di risorse patrimoniali minime necessarie alla copertura delle perdite economiche dovute al verificarsi di eventi inattesi generati dall'esposizione simultanea alle diverse tipologie di rischio.
Relativamente alle metodologie di misurazione del Capitale Interno, rispetto a quanto evidenziato nella Nota Integrativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024, non si segnalano modifiche metodologiche rilevanti.
L'approccio utilizzato per la quantificazione e integrazione dei risks-to-capital, verso cui il Gruppo risulta essere esposto, è quello denominato Pillar 1 Plus. Tale approccio prevede che, ai requisiti di Pillar 1 per il Rischio di Credito e Controparte (che già includono i requisiti relativi a Rischio Emittente sul Portafoglio Bancario, Rischio Partecipazione e Rischio Immobiliare) e per il Rischio Operativo, vengano aggiunti (evitando double counting) i requisiti calcolati attraverso modelli interni relativi ai Rischi di Mercato sia del Portafoglio di Negoziazione, sia del Portafoglio Bancario nonché il Rischio di Tasso di Interesse del Portafoglio Bancario (Rischio Finanziario), il Rischio Spread Creditizio e il Rischio Emittente del Banking Book, il Rischio Concentrazione, e il Rischio di Business/Strategico ed il Rischio Modello.
Il Capitale Interno Complessivo è calcolato senza considerare la diversificazione inter-rischio, quindi sommando direttamente i contributi di capitale interno per i singoli rischi (approccio Building Block). Tale approccio tende ad assimilare le indicazioni presenti nelle linee guida SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) pubblicate dall'EBA.

Il Gruppo procede inoltre a gestire e quantificare nel continuo il Rischio di Liquidità (risks-to-liquidity, come definito all'interno delle Linee Guida SREP) tramite metodologie interne e policy di natura organizzativa.

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, alla data della presente Relazione finanziaria semestrale, sono rappresentati dal rischio di credito, rischio di mercato (incluso il rischio di tasso sul banking book e il rischio emittente), rischio operativo (ivi compresi rischio legale e cyber risk) e rischio di liquidità.
Si segnalano inoltre altri rischi ed incertezze connessi ai potenziali esiti degli esercizi di stress test regolamentari e al contesto economico-politico.
Di seguito si rappresentano più in dettaglio i rischi classificati a rilevanza alta nonché altri rischi specifici cui il Gruppo è esposto.
L'attività creditizia rappresenta il core business del Gruppo e la principale componente di rischio, costituendo circa la metà delle attività di rischio ponderate totali del Gruppo medesimo (e più della metà delle attività di rischio ponderate di primo pilastro). La classificazione quale rischio alto è rimasta invariata rispetto all'anno precedente, soprattutto in funzione della persistente incertezza sul quadro macroeconomico generale e di settore.
Nel dettaglio, il perdurare delle tensioni geopolitiche internazionali derivanti dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, con impatto negativo in termini di sicurezza e costi sul commercio internazionale, e le tensioni sul commercio internazionale dovuti all'incremento dei dazi imposti dall'amministrazione statunitense potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità della clientela del Gruppo di onorare gli impegni assunti e determinare, di conseguenza, un significativo peggioramento della qualità del credito della Capogruppo e/o del Gruppo, con possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Capogruppo e/o del Gruppo.
Inoltre, la presenza di eventi di insolvenza delle controparti dovuti al mutato scenario macroeconomico potrebbe rendere necessario aumentare gli accantonamenti con effetti negativi sui risultati del Gruppo.
In tale contesto il Gruppo nel 2025 ha continuato a monitorare il portafoglio crediti operanti nei settori maggiormente impattati dall'incremento del rischio geo-politico, mentre, sui crediti non performing, ha proseguito le attività finalizzate al contenimento dello stock degli NPL.
Il rischio di mercato rimane un rischio rilevante a cui il Gruppo è esposto data la potenziale volatilità delle sottostanti variabili, in un contesto generale di incertezza caratterizzato ancora da uno scenario geopolitico avverso, con il protrarsi della guerra in Ucraina e dei conflitti in Medio Oriente, e dall'instabilità globale generata dai dazi annunciati dagli Stati Uniti ad aprile. Nonostante il tasso di inflazione sia prossimo al tasso obiettivo della BCE, permane il rischio di recessione in UE, con ricadute sui consumi e sulle imprese e di conseguenza sui mercati finanziari, a causa delle incertezze geopolitiche e sui dazi sopra citate e dal rafforzamento dell'euro. Le politiche monetarie hanno mantenuto un sentiero accomodante nel corso dell'anno, con il rischio, in caso di inasprimento del contesto geopolitico, di un rallentamento nella discesa dei tassi. In miglioramento lo spread BTP-Bund, ai minimi dal 2010, in virtù di un contesto di stabilità politica, crescita economica moderata ma costante e riforme strutturali nell'ambito del PNRR.
In particolare, il riferimento al rischio di mercato è riconducibile alle esposizioni sovereign sia del trading book, sia del banking book, anche se la tendenza nel corso dell'anno, sulla componente di banking book in FVOCI (Fair Value through Other Comprehensive Income), ha evidenziato una contrazione delle esposizioni complessive concentrate sui titoli governativi italiani, con maggior diversificazione di portafoglio verso titoli governativi europei core. Tra i punti di attenzione si evidenzia l'esposizione e concentrazione in titoli di stato italiani in termini di rischio emittente, per posizioni in prevalenza classificate al costo ammortizzato, e la relativa vulnerabilità del portafoglio a fronte di cambiamenti sfavorevoli delle condizioni di mercato, in particolare sui tassi di interesse e sul credit spread Italia, per i titoli in FVOCI. In tale ambito, come condizione di maggior stabilità patrimoniale, si segnala la decisione del Gruppo di applicare il filtro prudenziale temporaneo alle posizioni in FVOCI in titoli di Stato fino a dicembre 202512 .
12 Cfr. art. 468 del Regolamento (UE) 2020/873, in merito alla facoltà, reintrodotta dalla nuova normativa prudenziale "CRR3", di sterilizzare dal Patrimonio di Vigilanza gli effetti positivi e negativi della riserva OCI sui titoli di Stato, precedentemente in vigore da giugno 2020 fino a dicembre 2022 nell'ambito delle misure in risposta alla pandemia.

La strategia implementata dal Gruppo nell'ambito della gestione del rischio di tasso ha ridotto l'esposizione alle variazioni dei tassi di interesse perseguendo un duplice obiettivo: da un lato, l'ottimizzazione e la tutela del margine di interesse; dall'altro, la salvaguardia del valore economico del capitale nel medio-lungo periodo.
Nel corso del primo semestre dell'esercizio, le attività realizzate si sono concentrate prevalentemente sulle operazioni di copertura dell'attivo commerciale e del passivo cartolare. Tali interventi sono stati finalizzati al conseguimento e al mantenimento di un adeguato livello di sensitivity in termini di variazione sia del margine prospettico sia del valore economico del capitale.
Eventuali adeguamenti alla strategia saranno valutati e implementati qualora l'evoluzione del contesto macroeconomico ne evidenziasse la necessità.
Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, ivi compreso il rischio legale, di condotta ed il rischio IT e di Sicurezza. La classificazione quale rischio alto è rimasta, in via conservativa, invariata rispetto all'anno precedente nonostante il trend positivo delle sentenze civili e penali registratosi a partire dall'ultimo trimestre 2023, avuto riguardo soprattutto alle contestazioni di natura legale riferite agli aumenti di capitale e alle cessioni di crediti non performing, per cui le incertezze sono legate all'esito delle contestazioni ancora pendenti per presunte violazioni di clausole contrattuali (Representations & Warranties).
Il Gruppo ha utilizzato il modello interno AMA per la determinazione del requisito patrimoniale fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il progetto di riforma di Basilea 4, con la pubblicazione del Regolamento Europeo 2024/1623, che ha radicalmente modificato la metodologia di calcolo degli RWA di rischio operativo eliminando la possibilità di utilizzare modelli interni ed introducendo un nuovo unico metodo di calcolo standardizzato, definito SA (Standardized Approach).
Il metodo standard determina il requisito patrimoniale in funzione della dimensione del business (BI – Business Indicator) attraverso la media triennale di determinate voci economiche, ponderate con coefficienti regolamentari differenziati per scaglioni.
In considerazione della centralità del sistema informativo e delle innovazioni tecnologiche a supporto del proprio piano strategico, tra le altre componenti del rischio operativo, il Gruppo presta particolare attenzione al rischio ICT e di sicurezza, anche in ragione dell'evoluzione del contesto normativo, delle evoluzioni tecnologiche e delle incertezze legate al continuo cambiamento del panorama delle minacce esterne. Tali rischi sono governati con uno specifico framework, recentemente adeguato alle previsioni del Regolamento Europeo DORA, ed attivando continui monitoraggi ed interventi di mitigazione su specifiche aree di rischio. Nell'ambito del rafforzamento della risk culture vengono effettuati interventi di formazione e sensibilizzazione del personale sul cyber risk.
In generale, nel corso del primo semestre 2025, il profilo di liquidità del Gruppo si è mantenuto su livelli di assoluta robustezza.
Relativamente al funding risk, la sostenibilità del profilo di finanziamento (inteso come capacità di finanziare le attività bancarie con risorse stabili) si mantiene alta, come evidenziano i livelli degli indicatori di liquidità di medio/lungo termine.
Con riferimento allo short term liquidity risk, dopo aver sperimentato, nel passato, fasi di stress sulla liquidità, il Gruppo ha mantenuto, negli ultimi anni, indicatori di liquidità a breve termine su livelli molto elevati. Alla data del 30 giugno 2025 l'ammontare complessivo delle aste con BCE è pari a 8 mld di euro (4 mld di euro MRO e 4 mld di euro di LTRO) in riduzione rispetto agli 8,5 mld di euro di fine dicembre 2024.
A prescindere dai livelli di adeguatezza, la classificazione di tale rischio resta comunque "alta", in ragione della specifica natura del rischio di liquidità, in quanto le crisi sistemiche e/o idiosincratiche possono svilupparsi in maniera improvvisa (cd. fast moving), con potenziali immediate e forti ripercussioni sia sui comportamenti della clientela che sull'accesso ai mercati.

Nell'ambito delle attività di vigilanza prudenziale, la BCE, in cooperazione con l'EBA e le altre Autorità di Vigilanza competenti, effettua periodicamente esercizi di stress test sulle banche vigilate al fine di verificare la resilienza delle banche rispetto a scenari macroeconomici di base e stressati. L'impatto di tali esercizi dipende dalle metodologie di valutazione, dagli scenari di stress e dall'esito delle attività di quality assurance presi a riferimento dall'Autorità di Vigilanza. Il Gruppo Montepaschi è pertanto esposto alle incertezze derivanti dagli esiti di tali esercizi, consistenti nella possibilità di incorrere in un potenziale inasprimento dei requisiti patrimoniali da soddisfare, qualora i risultati evidenzino una particolare vulnerabilità del Gruppo medesimo agli scenari di stress ipotizzati dalle suddette Autorità di Vigilanza. Si ricorda che il Gruppo è stato inserito nel campione delle banche chiamate ad effettuare l'EBA EU-wide Stress Test 2025, i cui risultati finali sono stati pubblicati da EBA/ECB il 1° agosto 2025 e dalla Banca MPS sul suo sito istituzionale.
I risultati del Gruppo sono influenzati dal contesto economico generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dall'andamento dell'economia in Italia in quanto Paese in cui il Gruppo opera quasi esclusivamente.
In una fase di relativo rallentamento del ciclo globale, il contesto resta complesso e caratterizzato da un'elevata incertezza, legata all'evoluzione delle tensioni geopolitiche e delle politiche commerciali internazionali. La prosecuzione dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, unitamente alle misure tariffarie all'importazione introdotte dagli USA, in un quadro ancora in evoluzione fatto di annunci, sospensioni e negoziati bilaterali, influenzano le prospettive di crescita internazionali e domestiche con potenziali impatti sulla dinamica di business del Gruppo. Un'eventuale intensificazione delle politiche protezionistiche, fino a configurare una vera propria guerra commerciale potrebbe contribuire ad accrescere ulteriori tensioni diplomatiche globali e accelerare i processi di frammentazione degli attuali assetti di governance mondiale, con effetti sugli scambi internazionali, sulla tenuta del ciclo economico complessivo e sulla stabilità dei mercati. L'acuirsi dei conflitti in corso, con ricadute sui mercati energetici e sulle rotte commerciali, rappresenta un rischio per il processo di moderazione dell'inflazione globale in atto e può condizionare il processo di distensione monetaria operato dalle Banche Centrali. Qualora la ricomposizione dei prezzi risultasse meno marcata del previsto, anche a causa di effetti inflattivi legati ai dazi, le Autorità potrebbero essere indotte a mantenere i tassi di riferimento su livelli elevati più a lungo, con possibili effetti di rallentamento sull'economia ed alimentando tensioni sui mercati finanziari.
Politiche commerciali fortemente protezionistiche da parte degli Stati Uniti, un loro ipotetico e progressivo disimpegno dalle politiche climatiche, sanitarie e di difesa, un controllo più rigido dei flussi migratori ed un minor contenimento dei conti pubblici americani con conseguente deterioramento del debito federale, potrebbero avere ricadute negative sulla crescita globale nel medio termine. In Europa, sebbene le elezioni tedesche abbiano ridimensionato il rischio di una deriva nazionalista della Germania, permangono difficoltà nel raggiungimento di un consenso su dossier strategici quali la risposta ai dazi americani, i rapporti commerciali con la Cina, il sostegno all'Ucraina, le politiche fiscali e il completamento dell'unione bancaria e dei mercati dei capitali. L'assenza di una politica estera e di sicurezza comune pienamente operativa potrebbe limitare la capacità dell'Unione Europea in modo tempestivo e coordinato ad eventuali shock esterni, compresi quelli militari. Ulteriori fattori di rischio per lo scenario economico globale derivano dal rallentamento dell'economia cinese, condizionata dalla crisi del mercato immobiliare domestico, dalle possibili tensioni valutarie internazionali, dalle frizioni tra USA e Cina nell'area del Pacifico, dall'espansione dei conflitti regionali in Medio Oriente e dal rischio di un ritorno del terrorismo internazionale.
A livello domestico, un'attuazione parziale o ritardata delle misure previste dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbe comportare un minore sostegno alla crescita, in un contesto di domanda interna ancora moderata. La restrizione richiesta alla politica fiscale nazionale, alla luce dell'entrata in vigore della riforma delle regole di bilancio comunitarie e l'avanzamento del percorso di rientro dal disavanzo eccessivo per l'Italia, potrebbe pesare sul reddito disponibile delle famiglie e sugli utili delle aziende. Contestualmente, una politica di bilancio percepita come non pienamente in linea con l'obiettivo della sostenibilità dei conti pubblici, in un contesto di inferiore crescita attesa, potrebbe influenzare negativamente la percezione del rischio-Paese, alimentando il rialzo dello spread ed inasprendo le condizioni di finanziamento. Dal lato dell'attività, con particolare riferimento ad alcuni settori economici, l'Italia potrebbe subire maggiormente le ricadute negative degli incrementi tariffari verso i mercati americani a causa dei forti legami commerciali con gli Stati Uniti. Transizione climatica, innovazione tecnologica e le dinamiche demografiche acquisiranno inoltre sempre più importanza nelle decisioni dei policy maker con impatti non trascurabili sulle dinamiche economiche nazionali. Qualora tali rischi determinino un ristagno o un andamento
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recessivo dell'economia italiana nel medio periodo, la dinamica dei principali aggregati bancari potrebbe essere condizionata negativamente con impatti potenzialmente rilevanti sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Banca e del Gruppo. In particolare, potrebbe manifestarsi per il settore bancario una contrazione della domanda di credito, una diminuzione della raccolta da clientela principalmente con riferimento alle imprese, rallentamento dell'attività bancaria ordinaria, deterioramento del portafoglio crediti con contestuale aumento degli stock di crediti deteriorati e delle situazioni di insolvenza, deterioramento dei ricavi e aumento delle rettifiche su crediti, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Nuove pressioni inflazionistiche potrebbero inoltre comportare un incremento dei costi di funzionamento.
Si noti infine che eventuali scostamenti significativi tra le effettive dinamiche macroeconomiche e quelle assunte nei processi di pianificazione pluriennale potrebbero determinare ricadute sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria prospettica del Gruppo.
Le metodologie avanzate (AIRB), basate sui rating interni, sono da tempo utilizzate nell'ambito del processo di definizione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP). Più precisamente, il Gruppo adotta stime interne della PD, della LGD e dell'EAD per il portafoglio imprese ed esposizioni al dettaglio su Banca MPS e Widiba. In linea generale, tali modelli interni, oltre che per le finalità segnaletiche, sono utilizzati in diversi processi gestionali per finalità operative del Gruppo.
A partire dal 2025 è entrato in vigore il framework segnaletico CRR3, che ha introdotto, tra l'altro, il modello "Foundation Interest Rate Based (FIRB)", per le controparti Large Corporate, caratterizzato dall'utilizzo di stime interne per la PD e dall'utilizzo di griglie standard per la LGD. I dati sottostanti ai grafici del presente paragrafo sono stati quindi elaborati coerentemente al nuovo framework; anche i dati comparativi riferiti a dicembre 2024 sono stati opportunamente rielaborati per garantire l'omogeneità diacronica delle rilevazioni.
La qualità del credito rientra in un processo di monitoraggio mensile finalizzato a garantire il rispetto delle soglie stabilite sia nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF) sia nelle Politiche Creditizie al fine di assicurare coerenza nel continuo tra il profilo di rischio effettivo del Gruppo (risk profle) e la propensione al rischio deliberata ex-ante dal CdA.
Il Gruppo è da sempre attento all'acquisizione di strumenti a maggior tutela del credito che determinino una riduzione del rischio di credito. A tale fine sono acquisite, quando ritenute necessarie, le garanzie tipiche dell'attività bancaria.
Il grafico di seguito riportato evidenzia la distribuzione della qualità creditizia del portafoglio del Gruppo al 30 giugno 2025 per esposizione a rischio (EAD REG) e Capitale Regolamentare (CAP REG). Dalla rappresentazione grafica che segue si evidenzia che circa il 59% (59% al 31 dicembre 2024) delle esposizioni a rischio è erogato verso clientela di qualità elevata e buona (sono escluse le posizioni in attività finanziarie). Si precisa che la gradazione di cui sotto include anche le esposizioni verso le banche, gli enti governativi e gli istituti finanziari e bancari non vigilati, non ricomprese nei modelli AIRB. La qualità viene misurata in termini di probabilità di default assegnata alla clientela attraverso i modelli AIRB del Gruppo MPS. Per le controparti non AIRB si attribuisce comunque una valutazione di standing creditizio utilizzando i rating ufficiali laddove presenti oppure opportuni valori internamente determinati.


I grafici di seguito riportati evidenziano la distribuzione della qualità creditizia del portafoglio del Gruppo MPS (BMPS e Widiba) al 30 giugno 2025 a confronto con fine 2024 per Exposure at Default Regolamentare (EAD REG) e Capitale Regolamentare (CAP REG) dei portafogli Corporate e Retail in bonis.


I grafici di seguito riportati evidenziano la distribuzione dell'EAD REG e CAP REG per tipologia di clientela del Gruppo MPS al 30 giugno 2025 a confronto con fine 2024.


Relativamente alle metodologie di misurazione del Rischio di Controparte si evidenziano alcune variazioni metodologiche rispetto al 2024:

Di seguito viene riportata l'esposizione al rischio di credito sovrano in titoli di stato, finanziamenti e derivati creditizi detenuta dal Gruppo al 30 giugno 2025.
Le esposizioni sono ripartite per categoria contabile di appartenenza.
| FINANZIAMENTI | DERIVATI SU CREDITI |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PAESE | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie di negoziazione |
||
| Nominale | Valore di mercato= valore netto di bilancio |
Nominale | Valore di mercato= valore di bilancio |
Valore di bilancio |
Valore di bilancio |
Nominale | |
| Argentina | 0,4 | - | - | - | - | - | - |
| Belgio | - | - | 33,0 | 23,7 | - | - | - |
| Francia | - | - | 200,0 | 194,9 | 10,2 | - | - |
| Italia | 2.638,2 | 2.375,0 | 867,0 | 856,1 | 8.151,6 | 1.515,4 | 1.417,3 |
| Messico | 0,1 | - | 15,0 | 12,0 | - | - | - |
| Perù | - | - | 2,0 | 1,7 | - | - | - |
| Portogallo | 0,3 | 0,2 | 19,6 | 10,6 | 2,8 | - | - |
| Romania | - | - | 30,0 | 25,9 | - | - | - |
| Spagna | - | - | - | - | 653,2 | - | - |
| Stati Uniti D'America |
264,8 | 249,7 | 44,1 | 32,2 | - | - | - |
| Rep. Sudafricana | - | - | 5,0 | 5,2 | - | - | - |
| Altri paesi | - | 0,1 | - | - | - | - | - |
| Totale 30 06 2025 | 2.903,8 | 2.625,0 | 1.215,7 | 1.162,3 | 8.817,8 | 1.515,4 | 1.417,3 |
| Totale 31 12 2024 | 1.841,2 | 1.573,2 | 1.691,7 | 1.589,7 | 9.087,5 | 1.528,1 | 1.475,9 |
Al 30 giugno 2025, la durata residua delle esposizioni verso la componente più rilevante del debito sovrano (Titoli governativi italiani) è pari a 6,49 anni. L'esposizione complessiva, su finanziamenti e titoli di debito, ammonta a 14.120,5 mln di euro, quasi interamente detenuta nei confronti dell'Italia. Le esposizioni verso l'Italia sono quasi totalmente classificate nel livello 1 della gerarchia del fair value, a meno di 403,1 mln di euro classificati nel livello 2 e riconducibili prevalentemente a titoli governativi.

Il Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (PNV) del Gruppo - o Trading Book - risulta costituito dall'insieme dei Portafogli di Negoziazione di Vigilanza gestiti dalla Capogruppo (BMPS), in particolare dalla Direzione Chief Financial Offcer (CFO) e dalla Direzione Chief Commercial Offcer Large Corporate & Investment Banking (CCO LCIB o LCIB). I PNV delle controllate sono chiusi ai rischi di mercato. L'operatività in derivati, intermediati a favore della clientela è accentrata presso la direzione LCIB.
I rischi di mercato del trading book vengono monitorati per finalità gestionali in termini di Value-at-Risk (VaR). Il Comitato Finanza e Liquidità di Gruppo ha il compito di indirizzare e coordinare il complessivo processo di gestione della finanza proprietaria di Gruppo, assicurando la coerenza tra gli interventi gestionali delle diverse business unit.
Il Portafoglio di Negoziazione del Gruppo è oggetto di monitoraggio e reporting giornaliero da parte della funzione di Risk Management della Capogruppo, sulla base di sistemi proprietari. Il VaR gestionale viene calcolato in maniera autonoma rispetto alle funzioni operative, servendosi del modello interno di misurazione dei rischi implementato dalla suddetta funzione, in linea con le principali best practices internazionali. Per sole finalità segnaletiche, in tema di Rischi di Mercato, il Gruppo si avvale della metodologia standardizzata.
I limiti operativi definiti per l'attività di negoziazione sono espressi per ciascun livello di delega in termini di VaR diversificato tra fattori di rischio e portafogli, di stop loss mensile ed annua e di stress. Inoltre, il rischio di credito del trading book, oltre ad essere ricompreso nelle elaborazioni VaR e nei rispettivi limiti per la parte di rischio di credit spread, viene assoggettato anche a specifici limiti operativi di rischio emittente e concentrazione obbligazionaria, che prevedono massimali nozionali per tipologie di guarantor e classi di rating.
Periodicamente, informazioni sui rischi di mercato vengono veicolate al Comitato Gestione Rischi e agli Organi Apicali nell'ambito dei flussi informativi con i quali l'Alta Direzione e gli Organi di Vertice vengono informati in merito al profilo di rischio complessivo del Gruppo.
Per i dettagli metodologici in merito al modello interno si rimanda alla Nota Integrativa consolidata di Bilancio al 31 dicembre 2024 (Parte E – Informazione sui rischi e relative politiche di copertura – Sezione 2 – Rischi di Mercato).
***
Nel corso del primo semestre 2025 i rischi di mercato del Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza del Gruppo hanno mostrato, in termini di VaR, un andamento determinato dall'operatività della direzione LCIB della Capogruppo, prevalentemente per attività di primary dealer su titoli governativi italiani (comparti credit spread e interest rate, con hedge mediante swap e long futures) e, nell'ultima parte del semestre, per trading direzionale sul comparto tasso, per attività di client driven collegate alla strutturazione di prodotti di bancassurance (comparto equity) ed ai derivati negoziati con la clientela corporate e istituzionale (comparti interest rate, forex e commodity). Trascurabile il contributo dei portafogli della Direzione CFO al VaR complessivo.
Il VaR di Gruppo è rimasto su livelli medi inferiori rispetto all'anno precedente, in virtù del mantenimento di un generale processo di contenimento dei rischi, con una volatilità più marcata nel secondo trimestre in prevalenza per temporaneo aumento di esposizione di trading direzionale su derivati tasso, chiuso prima della fine del semestre.
Alla data del 30 giugno 2025 l'intero comparto dei titoli valutati al costo ammortizzato, con relative coperture contabili, ha una sensitivity al tasso di interesse di circa -3,77 mln di euro per bps di cui -2,82 mln di euro per bps il solo comparto governativo italiano, a questo si aggiunge una sensitivity al credit spread Italia di circa -5,65 mln di euro per bps. Alla stessa data l'intero comparto governativo ha una minusvalenza implicita di 272 mln di euro, di cui 188 mln di euro del solo comparto governativo italiano. Per le posizioni in titoli FVOCI, con relative coperture contabili, vi è una sensitivity al tasso di interesse di circa -0,74 mln di euro per bps di cui -0,24 mln di euro per bps il comparto governativo italiano. La sensitivity al credit spread Italia per questa categoria contabile ammonta a circa -0,30 mln di euro per bps.
La detenzione media di titoli sovrani italiani nei portafogli di trading di Gruppo si mantiene su livelli sostanzialmente stabili (media nel primo semestre dell'anno di 3,11 mld di euro in termini nominali), su livelli superiori rispetto alla media del 2024 (pari a 1,08 mld di euro), con alcuni temporanei aumenti di esposizione in concomitanza delle aste per l'attività di primary dealer già citata.
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CCO - LCIB; 95.8% CFO; 4.2%
VaR Gruppo Montepaschi Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza VaR Breakdown per Banca: 30.06.2025 Con riferimento alle direzioni della Capogruppo, CCO LCIB contribuisce al 30 giugno 2025 per il 95,8% al rischio complessivo, il CFO per il 4,2%.


In termini di composizione del VaR per risk factor, il portafoglio di Gruppo risulta per il 34,4% costituito da fattori di rischio di tipo credit spread (CS VaR), per il 30,6% dai fattori di rischio di tipo azionario (EQ VaR), per il 23,5% da fattori di rischio di tipo tasso (IR VaR), per l'8,5% dai fattori di rischio di tipo cambio (FX VaR) e per il restante 3% dai fattori di rischio commodity (CO VaR).

| g Gruppo Montepaschi VaR PNV 99% 1 day in EUR/mln |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| VaR | Data | |||||
| Fine Periodo | 2,73 | 30/06/2025 | ||||
| Minimo | 1,42 | 03/02/2025 | ||||
| Massimo | 4,58 | 13/06/2025 | ||||
| Media | 2,21 |
Nel corso del primo semestre del 2025 il VaR del PNV di Gruppo ha oscillato tra un minimo di 1,42 mln di euro del 3 febbraio 2025 ed un massimo di 4,58 mln di euro del 13 giugno 2025, registrando un valore medio di 2,21 mln di euro, in riduzione rispetto all'anno precedente. Il VaR PNV al 30 giugno 2025 è pari a 2,73 mln di euro.
Il Gruppo ha implementato una struttura di test retrospettivi compliant con l'attuale normativa per i Rischi di Mercato nel proprio sistema di gestione del rischio.
Alla luce delle attuali disposizioni normative, la funzione Risk Management ha ritenuto opportuno effettuare il test seguendo le metodologie del backtesting effettivo, integrandolo nei sistemi di reporting gestionale di Gruppo.
Per i dettagli metodologici in merito al backtesting del modello VaR si rimanda alla Nota Integrativa consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2024 (Parte E – Informazione sui rischi e relative politiche di copertura – Sezione 2 – Rischi di Mercato).
Nel grafico che segue si evidenziano i risultati del backtesting effettivo del Modello interno per i Rischi di Mercato, relativi al Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza del Gruppo per il 2024 e per il primo semestre del 2025:

Dal test retrospettivo non si rilevano eccezioni nel primo semestre del 2025.

Al 30 giugno 2025 le posizioni in titoli su prodotti strutturati di credito diverse dalle cartolarizzazioni proprie hanno un valore di bilancio di 26,9 mln di euro rispetto ai 31,0 mln di euro del 31 marzo 2025.
Con riferimento alla classificazione di Vigilanza, le posizioni in titoli su prodotti strutturati di credito sono allocate in prevalenza nel Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (95,0% del totale, detenute dalla direzione LCIB - Large Corporate & Investment Banking). La classificazione contabile prevalente fa riferimento alla categoria "attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" (95,0%), seguita dalla categoria "attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (5,0%).
Come tipologia di sottostante ceduto prevalgono i mutui commerciali (79,6%) rispetto alle utility (2,9%) e i non performing loans (17,5%).
Da un punto di vista geografico i crediti ceduti derivano principalmente dall'Italia (97,1%).
In termini di rischio dei prodotti strutturati di credito si rileva che il 60,7% delle esposizioni in termini di valore nominale è costituito da titoli Investment Grade (con rating fino a BBB- compreso); le senior tranche sono le prevalenti (57,8%) seguite dalle tranche mezzanine (42,2%), non sono presenti tranche junior.

Banca MPS e Banca Widiba adottano le modalità di profilazione della clientela e le regole per determinare gli indicatori sottostanti il profilo di rischio del cliente, utilizzando il questionario MiFID in coerenza con la direttiva MiFID II (2014/65/EU) che, insieme alla MiFIR o Markets in Financial Instruments Regulation (regolamento EU n. 600/2014) regolano il mercato dei prodotti finanziari.
Nel quadro delle indicazioni normative contenute nel Regolamento Delegato UE 2021/1253 che prevede modifiche al Regolamento delegato (UE) 2017/565 integrativo della Direttiva MiFID II, gli intermediari effettuano una valutazione delle preferenze di sostenibilità dei propri clienti. Il questionario di profilazione della clientela raccoglie il grado di preferenza del cliente rispetto alla tematica della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (preferenze ESG).
I grafici sottostanti riportano la distribuzione al 30 giugno 2025 degli indicatori Obiettivo di Investimento, Orizzonte Temporale e Interesse Sostenibilità rilasciati dai clienti Privati del gruppo che hanno compilato integralmente il questionario MiFID e che detengono posizioni in prodotti di investimento.


Clientela "Privati" - Interesse Sostenibilità
I portafogli con proposta formalizzata di consulenza "avanzata" in ottica di asset allocation ottimale detenuti dalla Clientela "Privati" si confermano a fine giugno 2025 distribuiti prevalentemente sulle macro-classi di asset allocation consigliate di lungo termine.

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Per rischio di liquidità si intende il rischio che il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, certi o previsti con ragionevole certezza. Normalmente vengono individuate due manifestazioni del rischio di liquidità: (i) il rischio che il Gruppo non sia in grado, nel breve (liquidity) e/o nel lungo termine (funding), di far fronte ai propri impegni di pagamento e alle proprie obbligazioni in modo efficiente; (ii) il rischio che il Gruppo non sia in grado di liquidare un'attività senza incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa profondità del mercato di riferimento e/o in conseguenza del timing con cui è necessario realizzare l'operazione.
Il rischio di liquidità viene gestito e monitorato nell'ambito del processo di valutazione interna dell'adeguatezza della liquidità (ILAAP – Internal Liquidity Adequacy Assessment Process) che rappresenta il processo con cui il Gruppo identifica, misura, monitora, mitiga e rendiconta il proprio profilo di rischio di liquidità. Nell'ambito di tale processo il Gruppo procede ad un'autovalutazione annuale circa l'adeguatezza del framework complessivo di gestione e misurazione del rischio di liquidità che include, inoltre, governance, metodologie, sistemi informativi, strumenti di misurazione e reporting. I risultati della valutazione di adeguatezza del profilo di rischio e dell'autovalutazione complessiva sono rendicontati, almeno annualmente, agli Organi aziendali e portati a conoscenza dell'Autorità di Vigilanza.
Il governo della liquidità è accentrato presso la Capogruppo. L'attività di monitoraggio e controllo del rischio di liquidità è condotta su base giornaliera/settimanale (liquidità di breve termine) e mensile (liquidità strutturale) e si pone l'obiettivo di monitorare l'evoluzione del profilo di rischio verificandone l'adeguatezza rispetto al Risk Appetite Framework e ai limiti operativi previsti. In particolare, il Gruppo utilizza un sistema di monitoraggio che include indicatori di liquidità sia di breve termine, sia di lungo termine. A tal fine sono utilizzate sia metriche regolamentari (LCR, NSFR) sia metriche elaborate internamente e che includono l'utilizzo di modelli di stima di parametri comportamentali e/o opzionali.
Il Gruppo ha adottato da diversi anni un Liquidity Risk Framework inteso come l'insieme di strumenti, metodologie, assetti organizzativi e di governance che assicura sia la compliance rispetto alle normative nazionali e internazionali sia un adeguato governo del rischio di liquidità nel breve (Liquidità Operativa) e nel medio/lungo periodo (Liquidità Strutturale), in condizioni di normale corso degli affari e di turbolenza. Il modello di riferimento del Rischio di Liquidità per il Gruppo Montepaschi è di tipo "accentrato" e prevede la gestione delle riserve di liquidità di breve e dell'equilibrio finanziario di medio/lungo periodo a livello di Capogruppo garantendo la solvibilità su base consolidata e individuale delle Controllate.
La gestione della Liquidità Operativa di Gruppo ha l'obiettivo di assicurare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento per cassa nell'orizzonte temporale di breve termine. La condizione essenziale per la normale continuità operativa dell'attività bancaria è il mantenimento di uno sbilancio sostenibile tra flussi di liquidità in entrata e in uscita nel breve termine. Dal punto di vista gestionale la metrica di riferimento in tale ambito è la differenza tra il flusso netto cumulato di cassa e la Counterbalacing Capacity, ovvero la riserva di liquidità che permette di fronteggiare condizioni di stress di breve termine oltre alla misura regolamentare del Liquidity Coverage Ratio (LCR) - Atto Delegato. Dal punto di vista del brevissimo termine, il Gruppo adotta il sistema di analisi e di monitoraggio della liquidità Intraday con l'obiettivo di garantire il normale sviluppo della giornata di tesoreria della banca e la sua capacità di far fronte ai propri impegni di pagamento infra-giornalieri.
La gestione della Liquidità Strutturale di Gruppo mira ad assicurare l'equilibrio finanziario della struttura per scadenze sull'orizzonte temporale superiore all'anno, a livello sia di Gruppo sia di singola Società. Il mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività a medio/lungo termine è finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di raccolta a breve termine sia attuali sia prospettiche. Le metriche di riferimento sono i gap ratio che misurano sia il rapporto tra il totale della raccolta e degli impieghi con scadenze oltre 1 anno, sia il rapporto tra raccolta e impieghi commerciali (indipendentemente dalle scadenze o per scadenze superiori ai 3 anni), oltre alla misura regolamentare del Net Stable Funding Ratio (NSFR) secondo i dettami della cd. CRR2, a partire da giugno 2021. Il Gruppo ha inoltre definito e formalizzato il framework di gestione e monitoraggio dell'Asset Encumbrance con l'obiettivo di analizzare:

non eligible in operazioni bilaterali).
La posizione di liquidità viene monitorata sia in condizioni di normale corso degli affari che sotto scenari di stress di natura specifica e/o sistemica secondo l'impianto di Liquidity Stress Test Framework. Gli esercizi hanno il duplice obiettivo di evidenziare tempestivamente le principali vulnerabilità della Banca al rischio di liquidità e di consentire una prudenziale determinazione dei livelli di sorveglianza, da applicare alle metriche di misurazione del Rischio di Liquidità nell'ambito dell'annuale Risk Appetite Statement.
Nel corso del primo semestre 2025, il profilo di liquidità e funding del Gruppo si è mostrato superiore ai limiti di rischio regolamentari e interni.
Alla data del 30 giugno 2025, il Gruppo risulta adeguato dal punto di vista sia della Liquidità Operativa, in quanto registra un LCR pari a 168,7%, sia della Liquidità Strutturale, grazie ad un NSFR che si attesta a 131,6%. Si fa inoltre presente che la posizione netta di liquidità a un mese rapportata all'attivo consolidato di Gruppo è pari a 24,3%.
Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio bancario deriva principalmente dall'attività caratteristica esercitata in qualità di intermediario impegnato nel processo di trasformazione delle scadenze. In particolare, costituiscono fonte di rischio di tasso da "fair value" le emissioni di prestiti obbligazionari a tasso fisso, l'erogazione di mutui e impieghi commerciali a tasso fisso e la raccolta mediante conti correnti a vista mentre costituiscono fonte di rischio di tasso di interesse da flussi di cassa le attività/passività finanziarie a tasso variabile.
Il Gruppo adotta un sistema di governo e gestione del rischio di tasso, noto come IRRBB Framework, che si avvale di:
Nell'ambito del modello definito, la struttura Finanza Tesoreria e Capital Management (FTCM) della Capogruppo ha la responsabilità, in accentrato, della gestione operativa del rischio di tasso e liquidità di Gruppo nel suo complesso.
Con riferimento al monitoraggio del rischio di tasso di interesse, alla data del presente documento, in particolare le misure di rischio utilizzate internamente sono la variazione del margine di interesse atteso a 1 anno e la variazione del valore economico dell'equity.
La sensitivity del valore economico del Gruppo Italia nel corso del primo semestre del 2025 presenta un profilo di esposizione a rischio per un rialzo dei tassi. La sensitivity negativa del valore economico a rischio, per una variazione parallela (parallel shift) delle curve dei tassi di +100 bps, registra nel 2Q 2025 un valore medio pari a -390,0 mln di euro, con un minimo di -349,8 mln di euro ed un valore massimo pari a -471,0 mln di euro, coincidente con il livello di fine 1Q 2025. La riduzione di sensitivity negativa tra il dato di fine 2Q 2025 e quello di fine 2024, pari a 7,2 mln di euro, è riconducibile alla nuova attività in hedge accounting che mitiga gli effetti dell'evoluzione del portafoglio commerciale.
La sensitivity del margine di interesse di Gruppo Italia a 1 anno (Margin Sensitivity) nel corso del primo semestre dell'anno 2025 presenta un'esposizione al rischio a fronte di un ribasso della curva dei tassi. La sensitivity negativa del margine di interesse, per una variazione parallela (parallel shift) delle curve dei tassi di -100 bps, registra nel 2Q 2025 un valore medio pari a -140,9 mln di euro, con un valore massimo pari a -157,5 mln di euro e con un minimo di -120,9 mln di euro. L'incremento di sensitivity negativa tra il dato di fine 2Q 2025 e quello di fine 2024, pari a -43,3 mln di euro, è legato in prevalenza all'effetto delle nuove coperture in hedge accounting sulle esposizioni attive a tasso fisso, queste ultime finalizzate alla gestione della sensitivity sul valore economico.

| IRRBB Sensitivity (mln di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Metrica | Scenario di | [Gen-25; Giu-25] | ||||
| shock | 30 06 2025 | 31 12 2024 | Min. | Max. | Media | |
| EVE | +100 bps | -381 | -388 | -350 | -471 | -390 |
| EVE | -100 bps | 275 | 294 | 237 | 373 | 280 |
| NII | +25 bps | 33 | 28 | 31 | 38 | 33 |
| NII | -25 bps | -39 | -28 | -29 | -39 | -35 |
| NII | +100 bps | 133 | 104 | 106 | 137 | 121 |
| NII | -100 bps | -158 | -114 | -121 | -158 | -141 |
Nota: Min e Max sono da intendersi sempre riferiti al valore assoluto
Al 30 giugno 2025 i limiti regolamentari in termini di Supervisory Outlier Test per EVE e NII risultano rispettati. Si evidenzia che le misure di rischio in questione non considerano il contributo della controllata Monte Paschi Banque S.A., classificata quale discontinued operations ai sensi dell'IFRS 5.
Il sistema di misurazione interno è sviluppato in modo autonomo e indipendente dalla funzione Risk Management di Capogruppo, che periodicamente relaziona sull'entità dei rischi del portafoglio e sulla loro evoluzione nel tempo. Le risultanze vengono regolarmente portate all'attenzione del Comitato Gestione Rischi e degli Organi di Vertice della Capogruppo.
Il Gruppo, autorizzato all'utilizzo del modello interno AMA per la determinazione del relativo requisito patrimoniale, dal 1° gennaio 2025 determina il requisito patrimoniale di Vigilanza di Rischio Operativo secondo il nuovo modello standard entrato in vigore con la modifica dell'impianto di Basilea e più specificamente con la pubblicazione del Regolamento (UE) 2024/1623 nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea nel mese di giugno 2024. Le nuove norme modificano le modalità di calcolo, nonché i criteri di rappresentazione dei principali aggregati del comparto.
Il Gruppo MPS mantiene il sistema di gestione dei rischi operativi già in essere composto da un insieme di normative e procedure per l'identificazione, la valutazione e la misurazione, la gestione e la mitigazione, il monitoraggio e la reportistica dei rischi operativi nel Gruppo e nelle società controllate. Inoltre, effettua con regolarità analisi di stress per i rischi operativi, tra queste, si annovera l'esercizio di stress test per l'intero Gruppo, teso a verificare, attraverso l'utilizzo di un modello statistico-econometrico, l'impatto in termini di perdite operative, nonché le ripercussioni conseguenti sul capitale a rischio, dei cambiamenti nei fattori macroeconomici sottostanti, o cambiamenti nelle componenti idiosincratiche di rischio operativo.
Al 30 giugno 2025 le perdite operative contabilizzate nel primo semestre risultano in riduzione rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del 2024. Il Requisito Regolamentare, invece, è in riduzione rispetto a dicembre 2024 (- 29%) a seguito della nuova metodologia standard di calcolo, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 che determina il requisito regolamentare a partire dai dati di bilancio dell'ultimo triennio (2022-2024).

Al 30 giugno 2025 risultavano pendenti:
Tali importi, in accordo allo IAS 37, comprendono l'insieme delle vertenze, richieste stragiudiziali e rischi contrattuali per i quali il rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza è stato valutato possibile o probabile e, quindi, non include le vertenze per le quali il rischio è stato valutato remoto. I suddetti rischi sono stati oggetto di specifica ed attenta analisi da parte del Gruppo, in particolare in presenza di gradiente di rischio probabile e qualora sia possibile effettuare una stima attendibile del relativo ammontare, si è provveduto a disporre specifici e congrui accantonamenti al Fondo per Rischi e Oneri. Ferma restando l'alea di incertezza che caratterizza ogni contenzioso, la stima delle obbligazioni che potrebbero emergere dalle controversie – e pertanto l'entità degli accantonamenti eventualmente costituiti – deriva dalle valutazioni previsionali circa l'esito del giudizio. Tali valutazioni previsionali vengono in ogni caso effettuate sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima e aggiornate nel corso del giudizio. La complessità delle situazioni e delle operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi implicano significativi elementi di giudizio che possono interessare sia l'an sia il quantum nonché i relativi tempi di manifestazione della passività. Al riguardo, per quanto le stime condotte dal Gruppo siano ritenute robuste, attendibili e conformi ai dettami dei principi contabili di riferimento, non si può quindi escludere che gli oneri che emergeranno dalla definizione delle vertenze possano rivelarsi diversi, anche per importi significativi, rispetto a quelli accantonati.
All'interno del suddetto aggregato si evidenziano:
Al 30 giugno 2025 risultavano pendenti:
Di seguito sono illustrate le informazioni principali delle cause che hanno la maggiore rilevanza per macrocategoria o individualmente.
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 30 giugno 2025 è pari a 164,2 mln di euro (209,0 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 71,7 mln di euro (in riduzione rispetto al fondo di 79,7 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 30 giugno 2025 è pari a 23,2 mln di euro (64,9 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 11,1 mln di euro (in diminuzione rispetto al fondo di 13,9 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 30 giugno 2025 è pari a 30,9 mln di euro (32,4 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 15,7 mln di euro (in diminuzione di 0,3 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2024).

Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 30 giugno 2025 è pari a 60,1 mln di euro (134,7 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 35,2 mln di euro (in diminuzione rispetto al fondo di 40,8 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
Al 30 giugno 2025, la Capogruppo è esposta a vertenze civili, agli effetti delle sentenze derivanti dai procedimenti penali infra descritti con riferimento alle informazioni finanziarie diffuse negli esercizi passati. Il petitum complessivo alla medesima data per questa tipologia di richieste è quantificabile in 1.157 mln di euro ed è suddiviso come segue (dati in mln di euro):
| Tipologia | 30 06 2025 | 31 03 2025 | 31 12 2024 |
|---|---|---|---|
| Contenzioso civile | 674 | 674 | 674 |
| Costituzioni Parte Civile pp 955/16 | - | - | 160 |
| Costituzioni Parte Civile pp 33714/16 e pp 29877/22 | 483 | 509 | 509 |
| Totale Contenzioso | 1.157 | 1.183 | 1.343 |
Con riferimento ai procedimenti penali si rileva:
Di seguito i principali aggiornamenti per le vertenze in essere al 30 giugno 2025.
Le controparti (i "Fondi"), con citazione notificata il 22 novembre 2017, hanno convenuto in giudizio innanzi al Tribunale di Milano la Capogruppo, nonché Nomura International ("Nomura"), Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori chiedendo di accertare e dichiarare: (i) una presunta responsabilità della Capogruppo ai sensi dell'articolo 94 TUF e 2935 c.c. per gli illeciti compiuti nei confronti degli attori; (ii) una presunta responsabilità dei convenuti Mussari e Vigni in relazione agli investimenti effettuati dai Fondi nel 2012 sulla base delle informazioni non veritiere; (iii) una presunta responsabilità dei convenuti Viola, Profumo e Salvadori in relazione agli investimenti effettuati dai Fondi successivamente al 2012 e infine (iv) una presunta responsabilità di Nomura ai sensi dell'articolo 2043 c.c..
Su questi presupposti i Fondi hanno chiesto la condanna in solido dei convenuti al risarcimento del danno patrimoniale pari a 423,9 mln di euro per Alken Funds Sicav e 10 mln di euro per minori commissioni di gestione e danni reputazionali della società di gestione Alken Luxembourg SA, nonché la condanna dei convenuti al risarcimento dei danni non patrimoniali, previo accertamento del reato di false comunicazioni sociali. La Capogruppo si è costituita nei termini articolando le proprie difese; nel giudizio sono altresì intervenute quattro persone fisiche che hanno reclamato danni per complessivi circa 0,7 mln di euro. Con sentenza del 7 luglio 2021, il Tribunale di Milano ha rigettato tutte le domande dei Fondi, che sono stati condannati a rifondere alla Banca le spese di lite. È stata accolta parzialmente la domanda di un solo interveniente, nei cui riguardi la Capogruppo è stata condannata al pagamento della somma di circa 52 mila euro (per capitale e interessi) in solido con Nomura e in parte con il Dott. Antonio Vigni e l'Avvocato Giuseppe Mussari. Tanto la Capogruppo che Nomura che i Fondi hanno proposto appello (questi ultimi per un petitum
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Con atto di citazione notificato in data 11 marzo 2019 i Fondi York e York Lussemburgo hanno convenuto in giudizio innanzi al Tribunale di Milano – Sezione specializzata in materia di impresa – la Capogruppo, il dr. Alessandro Profumo, il dr. Fabrizio Viola, il dr. Paolo Salvadori e Nomura International PLC chiedendo la condanna in via solidale dei convenuti al risarcimento dei danni patrimoniali quantificati in complessivi 186,7 mln di euro e non patrimoniali da liquidarsi in via equitativa ex art. 1226 cc, oltre interessi e rivalutazione.
La pretesa degli attori ha ad oggetto le perdite subite nell'ambito delle operazioni di investimento in Banca MPS per complessivi 520,3 mln di euro effettuate tramite acquisto di azioni (investimento di 41,4 mln di euro da parte di York Lussemburgo) e tramite acquisti sintetici di contratti di equity swap, il cui valore era legato all'andamento dell'azione MPS nel rapporto 1:1 (investimento di 478,9 mln di euro da parte dei Fondi York). Le controparti hanno dedotto di avere dismesso i due investimenti sopra descritti con perdite pari a circa 5,5 mln di euro nel primo investimento e 181,2 mln di euro nel secondo, perdite che secondo le controparti sarebbero state causate da comportamento illecito dei vertici della Banca che avrebbero falsato la rappresentazione finanziaria nei bilanci, alterando in modo determinante gli assunti posti a base della valutazione degli strumenti finanziari emessi dalla Capogruppo.
La Capogruppo si è regolarmente costituita.
Con sentenza del 16 maggio 2024, il Tribunale di Milano ha respinto tutte le domande dei Fondi, che sono stati condannati al pagamento delle spese legali pari ad 240 mila euro oltre al versamento della somma di 120 mila euro ex art. 96 cpc in favore di ogni convenuto.
In data 17 giugno 2024 i Fondi hanno proposto appello avverso la citata sentenza; la Capogruppo si è regolarmente costituita in giudizio in vista della prima udienza fissata al 22 gennaio 2025. Alla detta udienza, dato atto del decesso del Dott. Salvadori, la causa è stata dichiarata interrotta. Con ricorso notificato in data 28 febbraio 2025 i Fondi hanno riassunto il giudizio e alla prima udienza del 25 giugno 2025 è stata ammessa la produzione documentale chiesta dagli attori e dalla Banca convenuta di alcuni provvedimenti intervenuti nei procedimenti penali in tema di crediti deteriorati, dopo di che i Fondi hanno reiterato le loro richieste istruttorie, già contenute negli atti di causa, sulle quali il Giudice si è riservato.
In relazione al procedimento penale n. 33714/16 pendente avanti l'A.G. di Milano, la Capogruppo era stata originariamente coinvolta quale responsabile amministrativo ex D. Lgs. n. 231/2001 con riguardo ad un'ipotesi di false comunicazioni sociali (ex art. 2622 c.c.) relativa ai bilanci 2012, 2013, 2014 e alla semestrale 2015 in ragione dell'asserita sopravvalutazione dei cc.dd. crediti deteriorati.
Il 4 maggio 2018, la posizione della Banca è stata archiviata dal pubblico ministero per infondatezza della notizia di reato (provvedimento confermato anche dalla Procura Generale il 15 marzo 2019).
Il 25 luglio 2019, il GIP del Tribunale di Milano, pur prendendo atto dell'archiviazione del procedimento nei confronti della Capogruppo, quale ente responsabile ex D. Lgs. n. 231/2001 ha ordinato il proseguimento delle indagini nei confronti delle persone fisiche indagate (i.e. presidente del consiglio di amministrazione, amministratore delegato e presidente del collegio sindacale pro tempore) che sono proseguite inizialmente nelle forme dell'incidente probatorio in occasione del quale sono stati nominati dal GIP due periti che, il 30 aprile 2021, hanno depositato il proprio elaborato.
Successivamente, nell'ambito di ulteriori indagini, il Pubblico Ministero ha disposto due nuove consulenze tecniche che, pur rilevando alcuni presunti errori di contabilizzazione, sono giunte a conclusioni significativamente difformi rispetto a quelle della perizia disposta d'ufficio dal GIP nell'ambito dell'incidente probatorio.
Il 16 settembre 2022 è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis c.p.p. nei confronti di tre ex esponenti della Banca (n. 2 presidenti del Consiglio di Amministrazione ed un amministratore

delegato) e di un ex Dirigente (preposto alla redazione dei documenti contabili societari). Anche la Banca, nonostante la precedente archiviazione, è stata destinataria del medesimo avviso quale responsabile amministrativo ex D. Lgs. 231/01.
In data 14 dicembre 2022 è stata emessa richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei predetti esponenti e dell'ex dirigente; in data 12 dicembre 2022 la posizione della Banca quale responsabile amministrativo ex Modello 231 è stata invece stralciata.
Alle persone fisiche vengono contestati i reati di false comunicazioni sociali (ex art. 2622 c.c.) e manipolazione del mercato (ex art. 185 TUF) con riferimento ai bilanci 2013-2014-2015 ed alle relazioni semestrali 2015-2016 nonché di falso in prospetto (ex art. 173-bis TUF) in relazione ai prospetti informativi 2014-2015.
All'udienza preliminare si sono costituite le parti civili per un totale complessivo di oltre 5.000 nominativi. La maggior parte delle predette parti civili hanno chiesto la citazione di Banca Monte di Paschi di Siena quale responsabile civile ed all'udienza del 10 novembre 2023 la Banca si è costituita.
All'udienza del 22 aprile 2024 il Giudice per l'Udienza Preliminare (GUP) ha dato lettura dell'ordinanza concernente le questioni sulle costituzioni di parte civile, disponendo l'esclusione prevalentemente per vizi di forma di quasi 300 parti civili con un petitum, laddove quantificato, di circa 12 mln di euro.
All'udienza del 20 giugno 2024 la Giudice dell'Udienza Preliminare, assegnataria dello stralcio riveniente dal provvedimento di imputazione coatta relativo al Procedimento Penale n. 29877/2022 (cfr. infra), ha pronunciato un'ordinanza con cui si è espressa favorevolmente alla riunione dei due procedimenti ritenendo sussistenti i presupposti di legge. I predetti procedimenti sono stati, per l'effetto riuniti all'udienza del 20 gennaio 2025. A detta udienza il Giudice per le indagini preliminari ha disposto un supplemento di indagine per quanto concerne un'ipotesi di truffa ai danni dello Stato con riferimento all'operazione di ricapitalizzazione precauzionale. Le indagini sono tutt'ora in corso.
Alla successiva udienza del 28 febbraio 2025, il Pubblico Ministero ha richiesto l'emissione di "sentenza di non luogo a procedere" per tutte le persone fisiche in relazione ai capi di imputazione sia del procedimento penale 33714/16 sia del riunito procedimento penale 29877/22, ad eccezione del capo di imputazione relativo alle false comunicazioni sociali, con riferimento al bilancio relativo all'esercizio 2015 e alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, per il quale il Pubblico Ministero ha richiesto il rinvio a giudizio dell'ex Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'ex Amministratore Delegato e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
All'esito dell'ultima udienza preliminare del 6 giugno 2025, la Giudice dell'Udienza Preliminare ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere: i) nei confronti di cinque nominativi, un dipendente tutt'ora in servizio, un ex dipendente e numero tre ex esponenti della Banca destinatari dell'imputazione coatta di cui al procedimento penale n. 29877/2022 RGNR (concernente ipotesi di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato con riferimento alla novestrale e al bilancio 2016, nonché alla semestrale e al bilancio 2017) per impossibilità di formulare una ragionevole previsione di condanna; ii) nei confronti di due ex esponenti della Banca e di un ex Dirigente per il reato di false comunicazioni sociali contestato nel procedimento n. 33714/2016 RGNR limitatamente al bilancio 2014, per intervenuta prescrizione.
La GUP ha viceversa disposto il rinvio a giudizio nei confronti di tre ex esponenti della Banca e di un ex Dirigente in relazione a tutti i restanti capi di imputazione contestati nel procedimento 33714/2016 RGNR, e in particolare per i reati di false comunicazioni sociali, con riferimento alla semestrale e al bilancio 2015, nonché alla semestrale 2016; falso in prospetto, con riferimento ai prospetti informativi 6 giugno 2014 e 22 maggio 2015; manipolazione del mercato, con riferimento ai comunicati di approvazione dei bilanci, 2013, 2014 e 2015, nonché delle relazioni semestrali 2015 e 2016 e con riferimento ai prospetti informativi 6 giugno 2014 e 22 maggio 2015.
All'udienza del 18 luglio 2025 la GUP ha disposto la formazione del fascicolo del dibattimento inserendo, oltre ai documenti previsti per legge, anche l'elaborato peritale assunto in fase di incidente probatorio.
La prima udienza dibattimentale è stata fissata per il 16 ottobre 2025 innanzi al Tribunale Collegiale di Milano.
In data 28 maggio 2024 alcuni dipendenti, ex dipendenti ed ex esponenti della Capogruppo hanno ricevuto un'ordinanza ai sensi degli articoli 409 e 410 c.p.p. in merito alla tematica dei "crediti deteriorati", inerente l'asserita non tempestiva contabilizzazione di perdite pregresse. Tale ordinanza, de facto, estende il periodo coperto dal procedimento penale 33174/2016, in essere sullo stesso tema, inerente i bilanci intercorrenti dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2016, ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2017. Tale ordinanza ha intimato ai Pubblici

Ministeri di procedere all'imputazione coatta di cinque persone fisiche. Con la richiesta di rinvio a giudizio, i Pubblici Ministeri hanno presentato, contestualmente, istanza di riunione di tale procedimento con quello principale (cfr. supra PP33714/2016).
All'udienza preliminare, tenutesi in data 23 luglio 2024 e 23 settembre 2024, si sono costituite circa n.2.080 parti civili, di cui circa n.1.900 già costituite nel pp 33714/2016, con contestuale richiesta di citazione della Capogruppo e di Consob quale responsabile civile.
Alla udienza del 28 novembre 2024 la Capogruppo si è costituita quale responsabile civile ed alla successiva udienza del 19 dicembre 2024 il Giudice ha emesso l'ordinanza disponendo: i) l'esclusione di Consob quale responsabile civile, (ii) l'esclusione di 20 parti civili per vizi formali.
All'udienza del 20 gennaio 2025 la GUP ha poi disposto la riunione dei due procedimenti. (cfr. supra PP33714/2016).
All'esito dell'ultima udienza del 6 giugno 2025 la Giudice dell'Udienza Preliminare ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei dipendenti, ex dipendenti ed ex esponenti della Capogruppo, destinatari dell'ordinanza di imputazione coatta, per impossibilità di formulare una ragionevole previsione di condanna.
* * *
Taluni detentori di Titoli FRESH 2008 con scadenza al 2099, con atto notificato il 15 novembre 2017, hanno convenuto in giudizio dinanzi alla Corte di Lussemburgo la Capogruppo, la società Mitsubishi UFJ Investors Services & Banking Luxembourg SA (che ha sostituito la Banca emittente il prestito obbligazionario Banca di New York Mellon Luxembourg), la società inglese JP Morgan Securities PLC e la società americana JP Morgan Chase Bank N.A. (che hanno stipulato un contratto swap con l'emittente il prestito obbligazionario) affinché: (i) sia accertata l'inapplicabilità del Decreto Burden Sharing ai detentori di Titoli FRESH 2008 e, conseguentemente, per sentir affermare che le dette obbligazioni non possono essere convertite forzatamente in azioni, (ii) sia affermata la validità e efficacia delle predette obbligazioni in conformità ai termini e alle condizioni della loro emissione, in quanto disciplinate dalla legge del Lussemburgo, e, infine, (iii) sia affermato che la Capogruppo non ha diritto, in assenza della conversione dei Titoli FRESH 2008, a ottenere da parte di JP Morgan il pagamento di 49,9 mln di euro in danno dei detentori di Titoli FRESH 2008. Il Tribunale di Lussemburgo, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha respinto le domande formulate dalla Capogruppo per la sospensione del procedimento fino alla pronuncia degli organi di giustizia internazionale relativamente alle eccezioni pregiudiziali formulate dalla Capogruppo; ha, invece, accolto l'eccezione di incompetenza del Tribunale adito in relazione alla domanda avente ad oggetto il contratto di usufrutto stipulato dalla Capogruppo con JP Morgan Securities PLC e JP Morgan Chase nel contesto dell'operazione di aumento del capitale sociale del 2008. In relazione al richiamato contratto di usufrutto, il Tribunale lussemburghese si è riservato in attesa della decisione del Tribunale Italiano; al contrario, ha dichiarato la propria competenza in relazione al contratto di swap stipulato dalla Capogruppo con le medesime controparti nel contesto dell'operazione di aumento di capitale sociale del 2008. La Corte del Lussemburgo, all'udienza del 4 aprile 2025 del giudizio d'appello promosso dai detentori dei Titoli Fresh e dalla Capogruppo, ha sospeso la propria decisione richiedendo alle parti costituite di argomentare più ampiamente le loro pretese entro la fine del corrente anno.
Si segnala che, a seguito dell'avvio del procedimento in questione, da parte dei portatori dei Titoli FRESH 2008 la Capogruppo, in data 19 aprile 2018, ha avviato una causa innanzi al Tribunale di Milano contro JP Morgan Securities Ltd JP Morgan Chase Bank N.A. London Branch, nonché nei riguardi del rappresentante dei portatori dei Titoli FRESH 2008 e Mitsubishi Investors Services & Banking Luxembourg SA per sentir accertare che il giudice italiano è l'unico ad avere giurisdizione e competenza a decidere in merito al contratto di usufrutto e del company swap agreement stipulati dalla Capogruppo con le prime due convenute nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale 2008. Conseguentemente la Capogruppo ha chiesto:
La prima udienza si era tenuta il 18 dicembre 2018 ed il giudice istruttore, considerata la pregiudizialità della questione di giurisdizione sollevata dalle parti convenute e la pendenza di una controversia avente il medesimo petitum e la medesima causa petendi dinanzi al Tribunale lussemburghese, aveva concesso alle parti termini per replicare unicamente alle eccezioni di rito e rinviato all'udienza del 16 aprile 2019 per la valutazione della questione controversa. Alla successiva udienza del 2 luglio 2019, la causa era stata trattenuta in decisione e con ordinanza del 2 dicembre

2019, il Tribunale di Milano aveva ordinato la sospensione del procedimento in attesa della decisione del predetto Tribunale lussemburghese. Avverso la predetta ordinanza, la Capogruppo aveva proposto regolamento necessario di competenza innanzi la Corte di Cassazione. Quest'ultima, con provvedimento del 31 marzo 2021, ha respinto il ricorso della Capogruppo.
Nel frattempo, i detentori dei titoli Fresh hanno impugnato nel novembre 2022 la sentenza di primo grado emessa dalla Corte del Lussemburgo, contro la quale la Banca ha proposto a sua volta appello incidentale.
Parallelamente la Capogruppo – sulla base della sentenza emessa dalla Corte di Lussemburgo - ha presentato al Tribunale di Milano un ricorso per la riassunzione del giudizio ivi instaurato nel 2018, ma il Tribunale di Milano, con ordinanza dell'11 gennaio 2024, lo ha dichiarato inammissibile, evidenziando che la sospensione del procedimento italiano era stata disposta a suo tempo (02.12.2019) fino al passaggio in giudicato della decisione del Tribunale lussemburghese, decisione che, tuttavia, essendo stata oggetto, come sopra cennato, sia di appello principale che di appello incidentale, non è divenuta definitiva, con ciò dovendosi pertanto ritenere ancora in essere i presupposti che avevano a suo tempo indotto il giudice italiano a mantenere il giudizio sospeso.
In caso di esito favorevole del contenzioso, i Titoli FRESH 2008 saranno cancellati e la Capogruppo incasserà anche l'importo di 49,9 mln di euro registrando un corrispondente provento economico.
In caso di esito sfavorevole del contenzioso, non potrà essere applicato il principio di condivisione degli oneri (i.e. burden sharing) e pertanto gli obbligazionisti manterranno il diritto di ricevere la cedola (pari a Euribor 3M+425bps su un nozionale di 1 mld di euro) a condizione che la Capogruppo generi utili distribuibili e paghi dividendi.
L'eventuale esito sfavorevole del contenzioso potrebbe produrre effetti unicamente a decorrere dalla distribuzione di dividendi effettuata nel maggio 2024 a valere sull'utile 2023. Si segnala che, alla data della presente Relazione finanziaria semestrale, oltre al contenzioso ivi descritto, non sono pervenute ulteriori richieste di alcun tipo. In ogni caso allo stato attuale del contenzioso, la Capogruppo considera nullo ogni diritto degli obbligazionisti FRESH 2008 ai sensi dell'applicazione dell'articolo 22 comma 4 del D.Lgs. 237/2016 e del capital defciency event registrato al 30 giugno 2017 ed ha pertanto determinato i ratios patrimoniali e l'utile per azione al 30 giugno 2025 (in continuità con quanto agito al 31 dicembre 2024) senza tener conto della cedola del FRESH 2008.
Tale causa, ove la Capogruppo è stata convenuta insieme ad altri istituti di credito e società con citazione del 27 giugno 2007, ha ad oggetto l'accertamento dei pretesi danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dalla società attrice a seguito di una presunta illegittima segnalazione in centrale rischi. Il relativo petitum risulta pari a 157 mln di euro. Con la domanda viene chiesta la condanna in solido tra gli istituti convenuti, ciascuno in ragione ed in proporzione del relativo operato. La difesa della Capogruppo è stata impostata sul fatto che la gravissima situazione finanziaria in cui versava la società giustificava appieno le iniziative assunte dalla stessa Capogruppo.
In data 5 giugno 2018 è stato dichiarato il fallimento della società, ragione che ha indotto la curatela alla riassunzione. All'esito dell'istruttoria, in cui è stata espletata CTU, la causa è stata trattenuta in decisione il 6 ottobre 2022, dopo di che il Tribunale di Salerno con sentenza dell'11 novembre 2022, ha accertato e liquidato il solo danno non patrimoniale, pari a 20 mila euro per ciascun istituto di credito (quindi per complessivi 100 mila euro), oltre interessi e spese di lite. L'esborso riferibile alla Banca è di circa 34 mila euro. La causa relativa all'appello interposto dal Fallimento si è tenuta l'11 luglio 2024, per l'acquisizione della relazione tecnica di ufficio svolta in primo grado. Attualmente il giudizio è stato rinviato all'udienza del 25 settembre 2025 per la precisazione delle conclusioni; la Corte ha rimesso alla fase decisoria ogni valutazione circa la rinnovazione della CTU richiesta da controparte.
In data 9 settembre 2024, la società Renova Red ha citato in giudizio la Capogruppo innanzi al Tribunale di Siena per far accertare l'inadempimento da parte della convenuta all'accordo quadro in materia di eco bonus stipulato nel settembre 2021 tra Banca MPS e la società attrice per un nominale complessivo di circa 76 mln di euro.
La tesi di controparte è che la Capogruppo abbia proceduto ad acquistare solo in minima parte i crediti previsti dal sopra indicato contratto quadro, rifiutandosi poi immotivatamente di acquistare i successivi a far data dal novembre del 2021. Ciò avrebbe costretto Renova Red ad individuare altri intermediari sul mercato con cui perfezionare le successive cessioni solo a distanza di sei mesi, con un ingente pregiudizio in termini di danno patrimoniale e non patrimoniale, stimato da parte attrice in circa 32 mln di euro.
Successivamente alla prima udienza di comparizione delle parti del 29 aprile 2025, il Giudice, sciogliendo la riserva, ha respinto le istanze istruttorie formulate dalla Capogruppo ed ammesso la Consulenza tecnica d'ufficio rinviando all'udienza del 2 ottobre 2025 per il conferimento dell'incarico peritale.
La Banca ha depositato istanza di modifica e revoca della menzionata ordinanza istruttoria, in seguito respinta dal Magistrato di causa con provvedimento del 23 maggio 2025.
Con atto di citazione notificato il 15 luglio 2016 Riscossione Sicilia S.p.A (oggi ADER, subentrata a titolo universale in tutti i rapporti giuridici di Riscossione Sicilia a far data dal 1° ottobre 2021, ai sensi dell'art. 76 D.L. n. 73/2021 convertito con L. n. 106/2021) aveva convenuto in giudizio innanzi al Tribunale di Palermo la Capogruppo, chiedendone la condanna al pagamento della complessiva somma di 106,8 mln di euro.
Con sentenza n.2350/22, depositata in data 30 maggio 2022, il Tribunale di Palermo, in sostanziale adesione alle conclusioni della consulenza tecnica d'ufficio, ha respinto le domande proposte da Riscossione Sicilia e, in accoglimento della domanda riconvenzionale proposta dalla Banca, ha condannato quest'ultima a corrispondere alla Banca la somma di circa 2,9 mln di euro oltre agli interessi legali e alle spese del giudizio.
Detta sentenza è stata appellata il 27 dicembre 2022 con citazione innanzi alla Corte d'Appello di Palermo. La Banca si è costituita con comparsa depositata il 13 aprile 2023 spiegando appello incidentale. Al momento la causa risulta rinviata per la precisazione delle conclusioni al 7 novembre 2025.
In data 17 luglio 2018, l'Assessorato dell'Economia della Regione Siciliana notificava alla Capogruppo ordinanza di ingiunzione ex art. 2 R.D. n. 639/1910 e di restituzione ai sensi dell'articolo 823, comma 2, c.c. della somma di 68,6 mln di euro circa. Integrato il contradditorio nei confronti di Riscossione Sicilia S.p.A., con sentenza n. 3649/2021, pubblicata in data 4 ottobre 2021 e notificata in data 5 ottobre 2021, il Tribunale di Palermo ha respinto l'opposizione della Capogruppo avverso la ridetta Ordinanza, con contestuale condanna della stessa al pagamento delle spese di lite. Avverso detta decisione la Capogruppo ha proposto impugnazione dinanzi la Corte di Appello di Palermo. Con ordinanza depositata in data 11 febbraio 2022, la Corte di Appello ha ordinato l'integrazione del contraddittorio nei confronti di ADER, in qualità di successore di Riscossione Sicilia S.p.A., fissando per la nuova comparizione l'udienza collegiale del 1°luglio 2022; attualmente la causa è stata rinviata all'udienza del 18 dicembre 2025 per la precisazione delle conclusioni.
Nell'ulteriore e distinto giudizio amministrativo (RG 2201/2018) promosso dalla Capogruppo innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia per la declaratoria di nullità e l'annullamento dell'ordinanza d'ingiunzione ex art. 2 R.D. N. 639/1910, con sentenza del 17 novembre 2023 n. 3043 il Tribunale ha accolto il ricorso della Capogruppo, annullando il provvedimento impugnato limitatamente alla domanda spiegata in via alternativa dall'Assessorato, ritenendo non suscettibile di tutela possessoria ex art. 823 comma 2, c.c. il diritto dell'Assessorato in quanto integrante un diritto di credito e non un diritto di natura reale, e compensando le spese. La sentenza non è stata impugnata ed è passata in giudicato.
A seguito della notifica alla Capogruppo in data 21 settembre 2022 di cartella esattoriale portante il credito dell'Assessorato di cui alla sentenza n. 3649/2021, con citazione del 21 novembre 2022 la Capogruppo ha promosso nei confronti di ADER e dell'Assessorato altro giudizio di opposizione all'esecuzione e alla cartella esattoriale come atto esecutivo ex art. 615 cpc innanzi al Tribunale di Siena (RG 2737/2022), anche al fine di ottenere la sospensiva della esecutorietà del titolo. Tale procedimento si è concluso con sentenza del 13 dicembre 2023, che ha rigettato l'opposizione della Capogruppo, condannandola alle spese per 91,6 mila euro; con citazione del 21 giugno 2024 detta sentenza è stata impugnata innanzi alla Corte d'Appello di Firenze che ha rinviato la causa per la rimessione in decisione all'udienza del 20 gennaio 2026.
Le altre iniziative adottate dalla Capogruppo per reagire alla pretesa creditoria dell'Assessorato di cui alla sentenza n. 3649/2021- e precisamente l'istanza innanzi alla Corte dei Conti avanzata in data 21 novembre 2022 ai sensi dell'art. 172 co 1 lett. d) del codice di giustizia contabile per dichiarare nulli gli atti per il recupero delle somme e l'istanza del 16 novembre 2022 ai sensi della legge n. 228/2012 per ottenere la sospensione della riscossione della somma portata dalla cartella esattoriale - non hanno avuto buon esito e pertanto, il 27 gennaio 2023, in stretta ottemperanza alla cartella esattoriale, che nelle voci di dettaglio del credito dell'Ente impositore contemplava gli interessi al tasso legale,
è stato disposto il pagamento della complessiva somma di 74 mln di euro, ad integrale pagamento del ruolo emesso dalla Regione Sicilia.
Infine, sono in corso le iniziative necessarie per il recupero del predetto credito di circa 68,6 mln di euro da ADER, nei cui confronti la Capogruppo ha titolo, quale successore universale di Riscossione Sicilia S.p.A.
Con atto di citazione notificato in data 21 dicembre 2021 Nuova Idea S.r.l. ha convenuto in giudizio la Capogruppo innanzi al Tribunale di Caltanissetta al fine di sentirla dichiarare tenuta a risarcire la totalità dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, patiti dalla società come conseguenza del protesto di una cambiale di circa 3 mila euro domiciliata presso la filiale di Caltanissetta, che secondo la prospettazione attorea sarebbe stato elevato per fatto e colpa esclusivi della Capogruppo.
Sostiene parte attrice che l'illegittimo protesto ha costituito l'unico antecedente causale di una concatenazione di eventi descritti in citazione che hanno comportato la netta riduzione delle proprie quote di partecipazione ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) aggiudicatario di appalto di servizi con ASL Napoli 1 Centro, chiedendo conseguentemente, in via principale, la condanna della Banca a corrispondere in suo favore l'importo di 57,3 mln di euro a titolo di mancato guadagno nonché un importo pari a 2,8 mln di euro a titolo di lucro cessante, e così complessivamente 60,1 mln di euro, oltre al risarcimento dei danni all'immagine sociale ed alla reputazione commerciale da liquidarsi in via equitativa.
Con sentenza del Tribunale di Caltanissetta n. 26, pubblicata l'8 gennaio 2025, si è definito il primo grado di giudizio con la condanna della Banca al pagamento di 2,8 mln di euro a titolo di risarcimento per il danno subito da Nuova Idea S.r.l., con compensazione integrale delle spese di lite. Il Tribunale ha ritenuto sussistente un nesso causale tra il mancato pagamento della cambiale da parte di Banca MPS e la marginalizzazione della società nell'appalto pubblico ottenuto in RTI. In data 17 febbraio 2025, la Banca ha proposto appello avverso la sentenza n. 26/2025 emessa dal Tribunale di Caltanissetta, formulando contestualmente istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva e dell'esecuzione della medesima ai sensi degli artt. 283 e 351 c.p.c. Con ordinanza resa in data 22 maggio 2025, la Corte d'Appello di Caltanissetta ha accolto l'istanza cautelare, disponendo la sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza impugnata.
La prima udienza per la trattazione del merito del giudizio di secondo grado è stata fissata per il giorno 17 settembre 2025.
Nel febbraio 2020, il Fallimento Italtrading ha citato in giudizio la ex controllata MPS Leasing & Factoring, quale responsabile civile del danno ai sensi dell'art. 2049 c.c. cagionato per il tramite di un ex dipendente, consistente nella irregolare rilevazione in bilancio di minori debiti verso il sistema bancario e contestualmente in minori crediti verso le controllate e verso taluni clienti. Ciò in violazione del disposto dell'art. 2423 c.c., comportando un occultamento della perdita del capitale sociale e, quindi, un aggravamento del dissesto. La richiesta risarcitoria è stata quantificata in 132,8 mln di euro.
Nel corso del giudizio, in cui la ex controllata si è costituita, a seguito delle conclusioni rassegnate dalla procedura concorsuale la richiesta si è ridotta a 63 mln di euro con richiesta di provvisionale di 6 mln di euro.
Con sentenza del 19 maggio 2023, il Tribunale di Milano ha assolto l'ex dipendente dalle imputazioni contestategli, con conseguente effetto liberatorio per Banca MPS, subentrata in forza di incorporazione a MPS L&F. È pendente giudizio di appello presso la Corte d'Appello di Milano promosso lo scorso ottobre dal Fall. Italtrading. In data 4 luglio 2024 si è svolta la prima udienza del processo di appello. Il Procuratore Generale si è rimesso alla Corte attesa la natura esclusivamente civilistica della questione.
La Corte ha rinviato all'udienza del 3 novembre 2025.
Con atto di citazione notificato alla Banca il 23 dicembre 2022 la Società Italiana per Condotte D'Acqua S.p.A. in A.S. ha convenuto in un giudizio risarcitorio) gli Istituti di credito in concorso con le società di factoring (n. 32 controparti), la società di revisione, i componenti del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza della società in bonis, per

All'udienza del 22 aprile 2024 alcune parti hanno fatto istanza di chiamata in causa di terzi; nell'autorizzare le chiamate in causa invocate, il Giudice ha rinviato la causa per la prima udienza di comparizione in febbraio e successivamente al 1° luglio 2025 per i medesimi incombenti, nell'attesa della prova del perfezionamento della notifica dell'atto di citazione in rinnovazione a Banco Do Brasil S.A..
A tale udienza il Giudice ha disposto un ulteriore rinvio per i medesimi incombenti di prima udienza al 18 novembre 2025, in attesa della prova attestante la notifica dell'atto a Banco Do Brasil S.A..
Nel mentre è stata dichiarata l'estinzione del rapporto processuale limitatamente ai soggetti che hanno concluso accordi transattivi con Condotte (tra cui la società di revisione) e per i convenuti a cui non è stato notificato l'atto di riassunzione. Allo stato non è possibile stimare gli effetti di tale transazione parziale sulla residua posizione debitoria degli altri coobbligati, dipendendo tali effetti dall'eventuale accertamento della rispettiva quota di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti.
Con sentenza n. 14832/2022 del 4 ottobre 2022, il Tribunale di Roma ha accertato la responsabilità di diversi istituti di credito, tra cui la ex controllata MPS Capital Services S.p.A (oggi fusa per incorporazione nella Capogruppo), convenuti in solido per concorso ex art. 2055 c.c. nella mala gestio degli amministratori della Privilege Yard S.p.A ex art. 2393 c.c. e conseguentemente condannato gli stessi al pagamento a titolo di risarcimento del danno cagionato al patrimonio della Privilege Yard S.p.A. di una somma, quantificabile in applicazione del criterio dei netti patrimoniali, pari a 57,1 mln di euro, oltre spese di lite ed oneri di legge.
Di concerto con le altre Banche, originariamente in pool, è stato deliberato di procedere con il pagamento spontaneo, benché con riserva di ripetizione all'esito dell'appello, mediante pagamento nella misura concordata di un quinto per ciascuna banca, dell'importo di condanna maggiorato di spese, competenze ed onorari.
Tutte le Banche, inclusa la ex controllata, hanno promosso autonomamente appello. L'udienza di prima comparizione tenutasi nel febbraio 2024 è stata rinviata per precisazione delle conclusioni al novembre 2025.
Lo scorso 15 aprile 2025 è stata presentata una proposta di concordato fallimentare con assuntore, in analisi da parte dei legali che assistono le banche del pool, condizionato alla definizione di un accordo con le banche per la chiusura del giudizio di appello pendente.
In data 10 luglio 2025 tutte le Banche hanno sottoscritto apposito nulla osta alla Proposta Concordataria e si attende l'omologa definitiva per la retrocessione a favore delle Banche di quota parte dell'originario esborso.
La causa, con petitum pari a 37,5 mln di euro, è stata promossa dalla B.M. 124 S.R.L. - assuntore del concordato fallimentare della Barbero Metalli Spa in JV con BeCause – nei confronti degli amministratori e revisori contabili della società, nonché dei diversi istituti di credito in solido, per avere contribuito allo stato di decozione della società mediante concessione abusiva di credito.
La parte istante chiede la condanna degli amministratori, revisori e banche in solido fra loro per circa 37,5 mln di euro quale maggior perdita registrata dalla società, e in subordine la condanna per 22,9 mln di euro, quale controvalore di singole operazioni rovinose poste in essere dalla società ed espressamente enucleate nell'atto di citazione (l'apporto indicato per la Capogruppo consisterebbe nell'avere anticipato 8,8 mln di euro alla società dal 2009).
Il 13 settembre, in ragione del mancato buon fine di proposta conciliativa avanzata, il Giudice ha disposto l'apertura dell'istruttoria della causa mediante espletamento della consulenza tecnica. In data 4 dicembre 2024 ha giurato il CTU e la Banca ha nominato il proprio consulente tecnico di parte.
In data 4 dicembre 2024 il CTU ha giurato e la Capogruppo ha nominato il proprio consulente tecnico di parte. La prossima udienza è fissata per l'8 ottobre 2025 per l'esame dell'elaborato peritale.

Nel giugno 2020 è stata notificata una citazione da parte della la curatela del fallimento della Isoldi Holding S.p.A. in liquidazione contro diversi istituti di credito (tra cui la Capogruppo) sul presupposto di una responsabilità solidale delle banche con l'organo amministrativo di Isoldi Holding S.p.A. in liquidazione per aver concorso alla commissione di atti dispositivi del patrimonio sociale, all'artificiale sopravvivenza della società nonostante il suo dissesto e all'aggravamento di esso, identificate in:
La prima udienza di comparizione si è celebrata il 16 febbraio 2023 e il giudice si è riservato sulle diverse richieste istruttorie formulate dalle parti senza concedere il rinvio di sei mesi richiesto dal Fallimento per la definizione di un concordato fallimentare e la conseguente prosecuzione della causa da parte dell'assuntore fallimentare. In data 9 gennaio 2024 il Giudice ha sciolto la riserva riconoscendo, in via preliminare, la legittimazione del cessionario a proseguire nel giudizio iniziato dal Fallimento e ammettendo CTU in ordine alle due macro-operazioni indicate in citazione. La causa, prevista in gennaio 2025, è stata poi differita in quanto si sono aperte delle trattative che hanno portato alla definizione extragiudiziale della vertenza giudiziaria pendente con Fallimento della Isoldi Holding (già Isoldi Spa), oggi BeCause. La Capogruppo ha liquidato, il 13 febbraio 2025, la somma concordata al netto delle spese di CTU ancora da liquidarsi ed è stata formalizzata l'estromissione dal giudizio.
Con provvedimento del 12 aprile 2025 è stata dichiarata l'estinzione parziale del giudizio limitatamente alla posizione processuale di Banca MPS.
La causa, con petitum pari a 42,2 mln di euro, è stata promossa nei confronti dei diversi istituti di credito in solido per avere contribuito allo stato di decozione della società mediante concessione abusiva di credito.
In particolare per la posizione della ex controllata MPS Capital Services S.p.a. (fusa per incorporazione nella Capogruppo) si lamenta la connivenza con la mala gestio degli amministratori nell'aver fatto ricorso al credito in uno stato di crisi dell'impresa ormai irrimediabile non in vista di una ristrutturazione aziendale, ma al solo scopo di proseguire l'attività e la gestione sociale senza far emergere all'esterno tale stato di crisi, così ritardando la dichiarazione di fallimento, e provocando danno alla Società e ai creditori mediante concessione di finanziamento ipotecario in data 4 agosto 2011.
Stante il tenore delle richieste, non emerge la quantificazione della quota parte di rischio in capo alla ex controllata MPS Capital Services S.p.A., chiamata in solido con gli altri convenuti al pagamento dell'intera somma chiesta in ristoro.
In data 3 febbraio 2022 il Giudice ha sciolto la riserva rinviando la causa all'udienza del 31 ottobre 2022 per l'ammissione dei mezzi istruttori. La Curatela ha chiesto la nomina di un CTU. All'udienza il Fallimento ha insistito nella richiesta di CTU economico-finanziaria e contabile e nella richiesta di emissione dell'ordine di esibizione avente ad oggetto l'istruttoria svolta dalle banche prima della concessione dei finanziamenti alla Parrini.
Nominato il CTU lo scorso febbraio, la Capogruppo ha nominato il proprio CTP. La prossima udienza è fissata per il 20 ottobre 2025 per l'esame dell'elaborato peritale. È stato concesso un termine per valutare una eventuale soluzione transattiva con rinvio udienza esame CTU al 25 gennaio 2026.
Con atto di citazione notificato in data 2 novembre 2018, la Berloni Immobiliare Srl e Berloni Marcello convenivano in giudizio davanti al Tribunale di Pesaro (R.G. 2923/2018) la Capogruppo unitamente ad altri 7 istituti bancari e finanziari, all'asseveratore e società redattrice, al fine di ottenere la declaratoria di nullità e/o annullamento di tutti gli atti posti in essere in esecuzione del piano di risanamento e dell'accordo di finanziamento raggiunti tra le Banche

convenute e le società del Gruppo Berloni (finanziamento, iscrizioni ipotecarie, pegni, conferimento di quote, ecc.), oltre che la condanna dei convenuti in solido al risarcimento dei danni, sia di natura patrimoniale che non patrimoniale, asseritamente subiti. La domanda risarcitoria complessiva viene quantificata in 53,5 mln di euro e la Capogruppo si è costituita in giudizio. Nel maggio 2019 la Berloni Immobiliare srl ha depositato rinuncia agli atti. Il giudizio è proseguito per un petitum di circa 30 mln di euro. Nel novembre 2022 è stata disposta CTU volta a verificare la "manifesta inidoneità" del piano di risanamento elaborato. Il giudizio è stato assunto in decisione con provvedimento del 3 ottobre 2024.
In data 12 marzo 2025 è stata pubblicata la sentenza di rigetto integrale di tutte le domande attoree e condanna di controparte alle spese a favore di ogni convenuto. Il legale della Capogruppo ha provveduto a notificare la sentenza in data 13 marzo 2025 e sta verificando il passaggio in giudicato della sentenza, a seguito della notifica della stessa da parte di tutti gli altri convenuti. La sentenza ha acquisito l'autorità del giudicato a far data dal 9 maggio 2025.
Con atto di citazione notificato in data 11 novembre 2016, la procedura di Amministrazione Straordinaria Impresa S.p.A. ha convenuto in giudizio la Capogruppo, insieme con altre banche partecipanti ad un pool (ns. quota 36,48%), per accertare e dichiarare la responsabilità delle medesime, dei componenti del Consiglio di Amministrazione di Impresa S.p.A., e della società di revisione e condannarle al risarcimento del danno, in via solidale, asseritamente subito dalla società nella misura di 166,9 mln di euro.
Secondo quanto contestato, le banche, in concorso con i sindaci, gli amministratori ed i revisori, finanziando l'acquisizione del ramo infrastrutture di B.T.P. Spa da parte di Impresa Spa avrebbero causato il dissesto di quest'ultima. La Capogruppo si è costituita in giudizio.
All'udienza del 7 gennaio 2023, il Giudice ha ammesso la CTU, depositata il successivo 29 marzo 2024. Sulla base dell'elaborato, l'operazione contestata avrebbe generato uno squilibrio delle fonti di finanziamento della società, determinando l'insostenibilità del debito e la conseguente insolvenza di Impresa Spa, quantificando il relativo danno in 86,1 mln di euro e rilevando come il merito creditizio non sarebbe stato adeguatamente vagliato dalle banche finanziatrici all'epoca dell'erogazione.
All'udienza del 22 aprile 2024 il Giudice ha verbalizzato le eccezioni delle parti e concesso termine per le note al 31 maggio 2024. Depositate le note autorizzate nei termini concessi, si è in attesa di provvedimento del Giudice a scioglimento della riserva.
Con atto notificato in data 11 febbraio 2025 Unieco Società Cooperativa in Liquidazione Coatta Amministrativa, in persona del Commissario Liquidatore, ha citato gli amministratori ed ex amministratori sociali, i sindaci e le banche finanziatrici dell'accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis L.F. del 2013. Il punto centrale dell'azione avversaria verte sulla concreta fattibilità del piano di ristrutturazione presentato da UNIECO chiedendo di: (a) accertare e dichiarare la responsabilità solidale ex art. 2055 c.c. dei convenuti per avere causato ad Unieco Società Cooperativa, oggi in liquidazione coatta amministrativa ed ai suoi creditori un danno allo stato quantificabile in 55,5 mln di euro, o nella diversa somma (maggiore o minore) che dovesse risultare all'esito del giudizio; (b) per l'effetto, condannare i convenuti, in solido tra loro, a pagare ad Unieco Società Cooperativa, in LCA, la predetta somma, maggiorata degli interessi e della rivalutazione monetaria. Viene richiesta inoltre la rifusione dei compensi e delle spese di lite, oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15% sui compensi, e oltre accessori.
La prima udienza, prevista il 21 luglio 2025 presso il Tribunale-Sez. Imprese di Bologna, è stata differita al 27 novembre 2025.
Al 30 giugno 2025 risultavano pendenti controversie passive con un petitum complessivo, ove quantificato, di circa 35,8 mln di euro. In particolare:
Di seguito sono illustrate le informazioni della principale vertenza in essere al 30 giugno 2025.
L'operazione di cessione del ramo "back offce" di Banca MPS a Fruendo, risalente al 1° gennaio 2014 per n.1064 risorse, è stata dichiarata illegittima in tutti i gradi di giudizio e ha determinato la riammissione in Capogruppo di 452 ricorrenti (in data 1° aprile 2020), contestualmente distaccati alla società.
Occorre, inoltre, segnalare che nel caso di trasferimento del ramo di azienda ritenuto illegittimo, la Cassazione, con riferimento all'obbligo retributivo gravante sul cedente, si è pronunciata in senso difforme all'indirizzo consolidatosi nel tempo dinanzi alla stessa Suprema Corte. Infatti, con numerose pronunce emesse a partire dal luglio 2019 è stato affermato che, nell'ipotesi in cui la cessione del rapporto di lavoro, nel più ampio contesto del trasferimento di ramo di azienda, venga dichiarata illegittima, sul datore di lavoro cedente, che non riammetta in servizio i lavoratori, gravi ugualmente l'obbligo retributivo in aggiunta a quello adempiuto dal datore cessionario, non ritendendosi applicabile al caso di specie il principio liberatorio del pagamento eseguito da parte di quest'ultimo.
In base a tale mutato indirizzo giurisprudenziale (cosiddetta "doppia retribuzione"), alla data di riferimento della presente Relazione finanziaria semestrale n. 24 lavoratori interessati dall'operazione di cessione del ramo e destinatari delle sentenze a loro favorevoli sopra indicate, hanno convenuto la Capogruppo in giudizio al fine di richiedere la retribuzione asseritamente dovuta. I procedimenti giudiziali sono stati incardinati dinanzi ai Tribunali di Siena, Firenze, Mantova e Roma con udienze ad oggi fissate tra ottobre 2025 e marzo 2026.
L'andamento del contenzioso, nelle sue diverse fasi, ha dato avvio a trattative per la conciliazione delle vertenze che hanno portato al perfezionamento, ad oggi, di n. 351 transazioni.
Con riferimento al filone "appalto illecito", un primo gruppo di ricorsi di lavoratori Fruendo (52 poi ridottisi a 32 a seguito di rinunce/conciliazioni) era stato respinto in primo grado dal Tribunale di Siena il 25 gennaio 2019. Detta sentenza è stata impugnata da n. 16 lavoratori dinanzi alla Corte d'Appello di Firenze Sez. Lavoro che ha, viceversa, accertato l'illegittimità dell'appalto, ordinando la riammissione in servizio di n. 14 lavoratori (in quanto relativamente a n.2 lavoratori è stata dichiarata la cessazione della materia del contendere a seguito di rinunce/conciliazioni), a cui è stato dato corso con decorrenza 1° marzo 2022. La Suprema Corte di Cassazione ha definito il giudizio in senso sfavorevole alla Banca con ordinanza del 17 maggio 2024.
Sono state, peraltro, avviate ulteriori azioni per l'accertamento della illiceità dell'appalto che coinvolgono attualmente n.30 lavoratori di Fruendo, tutte radicate c/o il Tribunale di Siena – sez. Lavoro:
Al 30 giugno 2025 risultavano pendenti contestazioni fiscali con un petitum complessivo, ove quantificato, di circa 31,9 mln di euro. In particolare:
Nel corso dei precedenti esercizi, il Gruppo ha avviato un importante piano di destocking dei crediti non performing con lo scopo di ridurre sensibilmente il proprio NPE ratio. Nell'ambito di operazioni di cessione di portafogli di crediti non
performing sono previsti indennizzi da riconoscere alle controparti cessionarie qualora le dichiarazioni e garanzie (R&W) rilasciate non risultino veritiere.
A riguardo si segnala l'operazione di cartolarizzazione effettuata dal Gruppo nel dicembre 2017 in favore di Siena NPL che ha determinato la cancellazione di sofferenze per un'esposizione lorda di oltre 22 mld di euro, le cui R&W sono giunte a scadenza il 31 luglio 2021. Alla data di riferimento della presente Relazione finanziaria semestrale sono state analizzate tutte le richieste pervenute entro la scadenza, di queste ne sono state valutate come fondate e pagate una percentuale contenuta.
Si segnalano, altresì, (i) l'operazione di scissione "Hydra-M" dell'esercizio 2020 riguardante 7,2 mld di euro di crediti lordi deteriorati le cui R&W sono giunte a scadenza il 1° dicembre 2022 e per la quale tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (ii) l'operazione di cessione "Fantino" dell'esercizio 2022 riguardante 0,9 mld di euro di crediti deteriorati le cui dichiarazioni e garanzie sono spirate tra il 28 ottobre 2023 (Intrum Spa) ed il 20 maggio 2024 (Amco Spa ed Illimity Spa); tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (iii) l'operazione di cessione "Mugello" dell'esercizio 2023 riguardante 0,2 mld di euro di crediti deteriorati, le cui dichiarazioni sono giunte a scadenza nel primo trimestre del 2025; ad oggi è stato notificato un numero modesto di richieste di indennizzo; tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (iv) l'operazione di cessione "Bricks" dell'esercizio 2024 perfezionatasi mediante la sottoscrizione di tre contratti di cessione con differenti cessionari e riguardante complessivamente 0,3 mld di euro di crediti deteriorati, le cui dichiarazioni e garanzie scadranno tra dicembre 2025 e il primo trimestre del 2026; ad oggi non sono state notificate richieste di indennizzo (v) l'operazione di cessione "Small Gem" perfezionatasi nel primo semestre 2025 mediante la sottoscrizione di un contratto di cessione riguardante complessivamente 44 mln di euro di crediti deteriorati, le cui dichiarazioni e garanzie scadranno il 23 settembre 2026; ad oggi non sono state notificate richieste di indennizzo.
Il petitum complessivo di queste operazioni al 30 giugno 2025 è pari a 269,4 mln di euro, di cui 58,3 mln di euro classificati a rischio di soccombenza "probabile" e circa 211,1 mln di euro a rischio di soccombenza "possibile.
Per alcune delle operazioni citate permane un rischio limitatamente a quella parte di richieste già analizzate e ritenute non indennizzabili dal Gruppo oltre, ove presente, alla componente residuale di richieste da analizzare.
In generale i fondi rischi per questo tipo di operazioni, qualora i claims non siano completamente analizzati e/o non è ancora maturata la data di scadenza, sono determinati anche tramite il ricorso a tecniche statistiche per tener conto del complessivo rischio atteso.

In considerazione della crescente importanza dei fattori di rischio ESG nella regolamentazione, nelle politiche governative, nella sensibilità degli stakeholders e a seguito anche di specifiche iniziative promosse da parte della BCE, in modo particolare sui Climate related and Environmental Risks – C&E Risks, il Gruppo porta avanti una serie di attività relative all'integrazione dei fattori di rischio C&E nel framework di risk management e nei processi di governance e strategici del Gruppo.
Il processo di identificazione, verifica di materialità e rilevanza dei rischi E-climate nel breve, medio e lungo periodo, propedeutico alla definizione del Risk Appetite Statement del Gruppo è stato effettuato in sostanziale continuità con le assunzioni adottate per il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 e per i cui dettagli si rinvia pertanto al par. "Rischi ESG" contenuto nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo MPS.
Per quanto attiene invece i Rischi E-non climate - ovvero rischi riferiti a "Risorse Idriche", "Economia Circolare", "Inquinamento" e "Biodiversità ed Ecosistemi" - il processo di identificazione e verifica di materialità è stato integrato per il RAS 2025 con l'analisi dei fattori di rischio ambientali non climatici, nelle due prospettive di rischio fisico e rischio di transizione a valere sui rischi finanziari primari del Gruppo (rischio di credito, operativo, di mercato e di liquidità). Gli indicatori di sintesi, rischio di transizione E-non climate (Risorse idriche, Economia Circolare, Inquinamento e Biodiversità ed Ecosistemi) e rischio fsico E-non climate (Risorse idriche e Biodiversità ed Ecosistemi), risultano complessivamente materiali per i rischi di credito e, come tali, sono stati proposti ed approvati come KRI RAS 2025 per il perimetro Aziende non finanziarie. Rispettivi limiti operativi sono stati declinati sulle strutture organizzative maggiormente coinvolte nell'operatività/perimetro interessati.
Si riporta di seguito una sintesi delle attività di analisi effettuate dal Gruppo nel corso dell'esercizio, mirate a identificare l'esposizione dei portafogli creditizi ai fattori ambientali/climatici, per i fattori di rischio risultati materiali e sottoposti a regolare monitoraggio come KRI RAS nel corso del primo semestre 2025.
Per quanto attiene al rischio di transizione climatico - inteso come la perdita finanziaria in cui può incorrere un'azienda, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale - relativamente alla clientela imprese, il Gruppo quantifica l'esposizione al suddetto rischio delle controparti (o delle rispettive singole esposizioni creditizie) attraverso un indicatore settoriale, calcolato internamente, che esprime il rischio di transizione del soggetto finanziato e della rispettiva attività produttiva. Ad un maggior valore dell'indicatore corrisponde pertanto una minore distanza dalla piena sostenibilità ambientale dell'attività e del relativo finanziamento e, conseguentemente, un minor rischio di transizione per la controparte o il portafoglio considerato.
Fra gli aspetti che più incidono sul rischio di transizione/credito delle imprese produttive, un particolare rilievo assumono gli obiettivi, e connessi rischi, legati al cambiamento climatico, derivanti dall'impatto che le attività umane (produttive e non) hanno su tale fenomeno, attraverso soprattutto le emissioni di GHG (Gas climalteranti o Green House Gases) rilasciate in atmosfera.
Per cogliere in modo più puntuale la portata specifica degli aspetti di rischio e strategici legati al cambiamento climatico ed alla sua mitigazione attraverso il processo di transizione energetica e di riduzione delle emissioni di GHG, il Gruppo utilizza uno specifico indicatore di rischio di transizione "emissiva", definito Transition Exposure Coeffcient o TEC CCM (di Climate Change Mitigation).
L'indicatore si focalizza sui fattori di rischio specificatamente connessi alla riduzione delle emissioni di GHG e dunque alla transizione energetica; ed è pertanto rappresentativo della quota di un'esposizione esposta al rischio transizione. Per il calcolo del TEC CCM, il Gruppo integra elementi valutati a livello di settore di attività economica di un'azienda, con elementi specifici di ciascun cliente raccolti attraverso un questionario somministrato ai clienti aziende. Le esposizioni sono inoltre classificate in classi di rischio di transizione13 .
Sul TEC CCM si basa il KRI RAS, su cui sono definiti e calati sulle strutture responsabili rispettivi limiti operativi. Gli obiettivi in termini di contenimento del TEC medio di portafoglio risulteranno più adatti ad indirizzare i piani di riduzione
13 Il TEC CCM è suddiviso in cinque range qualitativi al fine di classificare le posizioni di un determinato perimetro in classi di rischio distinte in Molto Alto, Alto, Medio, Basso e Molto Basso.

delle emissioni di GHG "finanziate" incorporati nelle strategie dell'iniziativa Net Zero Banking Alliance ed in generale al percorso utile a rendere sostenibile in ottica CCM gli assets della Banca.
Al 30 giugno 2025, la misura complessiva a livello Gruppo di esposizione al rischio di transizione, (misura inserita come KRI in ambito RAS 2025), risulta pari al 43% come si evince dalla tabella e dal grafico che seguono, che riportano la distribuzione degli impieghi in perimetro (39,78 mld di euro) sulle classi di TEC CCM.
| Gruppo Montepaschi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori in milioni di EUR | |||||||
| Livello Rischio Trans. CCM | GCA credito |
Esp. Rischio Trans. CCM |
TEC medio | ||||
| 0 - TEC Nullo | 4.366 | - | 0,0% | ||||
| 1 - Molto Basso | 2.133 | 202 | 9,5% | ||||
| 2 - Basso | 3.486 | 779 | 22,4% | ||||
| 3 - Medio | 16.223 | 6.690 | 41,2% | ||||
| 4 - Alto | 10.542 | 6.894 | 65,4% | ||||
| 5 - Molto Alto | 3.031 | 2.543 | 83,9% | ||||
| Totale complessivo | 39.781 | 17.107 | 43,0% |
Rischio Transizione Impieghi per classe di TEC CCM: 30/06/2025 (rispetto a totale con TEC non nullo, pari a 35,4 €mld)

Per la clientela privata, le etichette di performance energetica (APE in Italia, EPC in ambito europeo) degli immobili a garanzia dei mutui costituiscono l'indicatore più significativo che approssima l'impatto emissivo e più in generale la attitudine verso il tema della mitigazione del cambiamento climatico per i crediti ipotecari. Al fine di identificare il rischio di transizione, il Gruppo pone al momento tale rischio in diretta relazione alle caratteristiche degli immobili a garanzia dei mutui, fornendo proxy di allineamento alla transizione, tramite le caratteristiche di efficienza energetica.
Il livello di performance energetica degli immobili a garanzia dei mutui residenziali, e le correlate informazioni di consumo e di emissioni di GHG vengono raccolte obbligatoriamente alla stipula per i nuovi mutui a partire dall'aprile 2023.
Al 30 giugno 2025 circa il 52,1% del debito residuo dei mutui residenziali garantiti da immobili risulta coperta dall'etichetta energetica effettiva (49,7% al 31 marzo 2025).
Alla medesima data, la componente di mutui coperti da etichetta energetica, risulta distribuita per livelli di APE secondo la tabella ed il grafico che seguono.

| Valori in milioni di EUR | ||
|---|---|---|
| Livello Etichetta "APE" | saldo posizioni | % |
| A | 1.213,24 | 3,7% |
| B | 527,63 | 1,6% |
| C | 764,49 | 2,3% |
| D | 1.557,60 | 4,8% |
| E | 2.725,49 | 8,3% |
| F | 4.349,77 | 13,3% |
| G | 5.889,67 | 18,0% |
| Totale mutui coperti da APE | 17.027,88 | 52,1% |
| APE non rilevata | 15.671,62 | 47,9% |
| Totale complessivo | 32.699,50 | 100,0% |


Il "canale di trasmissione" degli impatti del rischio fisico climatico sulle aziende riguarda i danni che eventi di rischio fisico acuto (frane, alluvioni, precipitazioni atmosferiche uragani, incendi) possano provocare agli asset produttivi aziendali, eventualmente comportando interruzioni dell'attività prolungate ed in grado di compromettere il funzionamento regolare dell'azienda con conseguenze di perdita di redditività o addirittura di chiusura e fallimento.
Esiste poi un'altra modalità di trasmissione degli eventi fisici/climatici alla redditività prospettica ed alla solvibilità di un'azienda produttiva, che transita dalla variazione graduale ma inesorabile delle condizioni in cui l'unità produttiva opera, che ne può compromettere il contesto o il modello di business. In questo caso si parla di rischio fisico cronico, legato ad esempio all'aumento delle temperature o della frequenza di precipitazioni, condizioni che potrebbero compromettere il processo produttivo soprattutto nei settori di attività più dipendenti o esposti a tali condizioni (es. agricoltura o attività svolte all'aperto, come costruzioni ecc.).
Al 30 giugno 2025, il 21.8% degli impieghi per cassa e per firma verso imprese non finanziarie (portafoglio che ammonta a circa 39,78 mld di euro), risulta esposto a rischio fisico (acuto o cronico) "alto" o "molto alto".
Nei grafici che seguono è rappresentata la distribuzione sugli impieghi ad imprese non finanziarie dei livelli del rischio fisico in generale e poi dei principali fattori di rischio fisico acuto (frana ed alluvione) ed infine il rischio sismico14 (terremoto).

Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo monitora l'esposizione dei portafogli creditizi ai fattori di rischio fisico. In particolare, il focus è stato posto sul rischio della clientela privata, con un'analisi rivolta agli immobili a garanzia dei mutui residenziali, in base all'ubicazione degli immobili stessi. L'esposizione dei crediti in perimetro è stata mappata geolocalizzando il bene immobile, ed agganciando in tal modo la zona opportuna della mappatura dei fattori di rischio applicabili (in base a localizzazione puntuale per cella censuaria per gli immobili già presenti nei sistemi, in base a mappe ISPRA per immobili relativi a nuove operazioni di mutuo) per i rischi idro-geologici o griglia specifica per gli altri rischi.
I fattori di rischio analizzati, che possono arrecare danno da eventi fisici acuti ad un immobile sono Frana, Alluvione, Vento Incendio (diffusamente considerati come climate-related) oltre al rischio sismico che è monitorato pur se non riferibile al cambiamento climatico.
I dati utilizzati per la determinazione delle mappe di rischiosità a breve, medio e lungo termine e del corrispondente Key Risk Indicator (KRI) RAS monitorato trimestralmente durante l'esercizio, sono stati recuperati da Data-Provider specializzati e da basi dati pubbliche ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Al 30 giugno 2025, il 16,1% (17,3% al 31 marzo 2025) della complessiva esposizione residua in mutui residenziali pari a 32,69 mld di euro presentava immobili a garanzie ubicati in zone geografiche (comuni) a rischio "alto" o "molto alto" per almeno uno fra i rischi "frana" ed "alluvione", "vento", "incendio".
Nei grafici sottostanti si riporta la distribuzione degli impieghi in mutui residenziali per livello di rischiosità dell'ubicazione dei relativi immobili a garanzia, per i fattori di rischio monitorati.
14 Il rischio sismico non è considerato come rischio connesso al cambiamento climatico (climate-related) ma è comunque monitorato a latere del rischio fisico climatico, come ulteriore potenziale fattore di rischio naturale.


Le analisi e il processo seguito per i rischi climatici sono stati estesi anche ai rischi che possono scaturire dal degrado degli ecosistemi e dalla perdita di biodiversità (rischi ambientali non climatici).
In analogia con quanto effettuato per i rischi Climate, il Gruppo MPS ha stimato per ciascun settore economico un indicatore TEC o coefficiente di esposizione al rischio di transizione non climatico, a partire dai quattro temi tassonomici ambientali non climatici: Protezione e uso dell'acqua e delle risorse marine, Economia circolare, Inquinamento ed Ecosistemi e Biodiversità.
Al 30 giugno 2025, la misura complessiva a livello Gruppo di esposizione al rischio di transizione ambientale non climatica, (misura inserita come KRI in ambito RAS 2025), risulta pari al 14,6% come si evince dalla tabella che segue, che riporta per gli impieghi in perimetro (39,78 mld di euro), oltre al valore del KRI complessivo, il dettaglio del KRI sui fattori di rischio monitorati.
| g Gruppo Montepaschi Valori in milioni di EUR |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione ai rischi E-nonC | |||||
| Perimetro complessivo 39.780,8 |
|||||
| KRI rischi di transizione | 14,6% | ||||
| Risorse idriche | 11,7% | ||||
| Economia circolare | 21,3% | ||||
| Inquinamento | 17,0% | ||||
| Biodiversità | 11,0% |

Per quanto riguarda il rischio fisico ambientale delle imprese, derivante sostanzialmente da una elevata dipendenza dai servizi ecosistemici sulla base dell'attività economica svolta e della relativa zona geografica di ubicazione, è stato introdotto un indicatore dell'esposizione che tiene conto degli item Risorse Idriche e Biodiversità.
Al 30 giugno 2025, il 42,7% degli impieghi per cassa e per firma verso imprese non finanziarie, portafoglio che ammonta complessivamente a circa 39,78 mld di euro, risulta esposto a rischio ambientale non climatico "alto" o "molto alto", come si evince dalla tabella che segue che riporta per gli impieghi in perimetro (39,78 mld di euro), oltre al valore del KRI complessivo, il dettaglio del KRI sui fattori di rischio monitorati.
| g Gruppo Montepaschi |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori in milioni di EUR | ||||||
| Esposizione ai rischi E-nonC | ||||||
| Perimetro complessivo 39.780,8 |
||||||
| KRI rischi fisici eco-sistemici | 42,7% | |||||
| Risorse Idriche | 52,1% | |||||
| Altri eco-sist. e Biodiv. | 23,8% |

Il Gruppo, dal momento che esercita l'attività bancaria e presta servizi di investimento, è soggetto ad un'articolata regolamentazione ed alla vigilanza in particolare da parte della BCE, Banca d'Italia e di CONSOB, ciascuna per gli aspetti di competenza. Di seguito si riportano le principali attività avviate dagli Organi di Vigilanza sorte nel semestre o con significativi aggiornamenti rispetto a quanto pubblicato nel Bilancio 2024.
Nel corso del secondo semestre 2024 la Banca è stata inclusa in una verifica Deep Dive sul processo di digital transformation, al fine di verificare l'aderenza della strategia/processi implementati alle aspettative della Vigilanza. In data 23 maggio 2025 la Capogruppo ha ricevuto la Feedback Letter di BCE sugli esiti delle verifiche, in cui sono segnalati due fnding, che la Banca provvederà ad indirizzare nel corso del 2025 attraverso specifiche azioni di rimedio, e cinque punti di attenzione che saranno anch'essi debitamente indirizzati dalla Banca.
Nel corso del mese di dicembre 2024 BCE ha avviato un'attività ispettiva on-site per l'approvazione dell'istanza di autorizzazione presentata dalla Banca per l'applicazione di material model change in ambito dei modelli di rischio credito. L'attività è terminata con l'exit meeting tenutosi a fine giugno 2025, preceduto dall'invio del draft del rapporto ispettivo. La Capogruppo rimane in attesa del rapporto ispettivo finale, a cui seguirà l'avvio del processo di formalizzazione della "decision" da parte dalla BCE.
Nel mese di febbraio 2025 BCE ha avviato una ispezione in loco in materia di internal governance e risk management, con l'obiettivo di verificare i relativi processi di governo e gestione del rischio implementati dalla Capogruppo. L'attività è terminata nel mese di maggio 2025, la Capogruppo è in attesa di ricevere il rapporto ispettivo.
Nel corso del 2022 la BCE aveva comunicato alla Banca l'esito della Thematic Review in ambito rischi climatici ed ambientali e successivamente aveva reso noto le proprie aspettative di allineamento entro il 2024 alle linee guida BCE del 2020 sui rischi climatici ed ambientali.
In data 16 giugno 2025 la BCE ha inviato una draft feedback letter in relazione all'esito dell'assessment svolto sulle attività implementate dalla Capogruppo al 31 dicembre 2024, a cui farà seguito la versione definitiva.
La Capogruppo è stata selezionata da BCE a partecipare allo stress test 2024 sulla cyber resiliency, finalizzato a valutare la resilienza operativa digitale degli enti significativi al materializzarsi di una grave minaccia di sicurezza informatica. BCE ha comunicato alla Capogruppo l'esito dell'esercizio nel corso del mese di luglio 2024 segnalando cinque fnding: uno è stato chiuso alla fine del 2024 mentre i restanti saranno chiusi entro dicembre 2025, in linea con le aspettative dalla BCE.
Nel corso del secondo semestre del 2024 la Banca è stata inclusa in una verifica Targeted Review sulla "Cyber Resilience", la Capogruppo ha risposto al questionario nel mese di ottobre 2024 ed è in attesa di ricevere l'esito finale delle verifiche da parte di BCE.
Nel corso del mese di ottobre 2024 la Banca è stata inclusa in una verifica Deep Dive sui crediti UTP, con focus sui processi di governo e monitoraggio e con specifica credit fle review; in data 27 maggio 2025 la Capogruppo ha ricevuto la follow up letter in cui sono stati segnalati quattro fnding; in data 26 giugno 2025 il CdA della Capogruppo ha approvato il piano delle azioni di rimedio per indirizzare i suddetti fnding entro il 30 settembre 2025, in linea con le scadenze indicate dalla Vigilanza.

Nel corso del mese di ottobre 2024 BCE ha avviato una verifica Targeted Review sui processi di outsourcing implementati dalla Banca; in data 15 maggio 2025 la Banca ha ricevuto una comunicazione sull'esito delle verifiche in cui sono stati segnalati 6 fnding; in data 26 giugno 2025 il CdA della Capogruppo ha approvato il piano delle azioni di rimedio per indirizzare i suddetti fnding nel corso del 2025, entro le scadenze indicate dalla Vigilanza.
Nel periodo novembre 2024-marzo 2025 BCE ha svolto un'attività ispettiva in loco in materia di rischio credito e controparte riferita al segmento SME, con i principali obiettivi di verificare la conformità ai principi IFRS 9, esaminare i processi del credito ed eseguire una specifica credit quality review. In data 12 giugno 2025 la BCE ha inviato il rapporto ispettivo dell'attività svolta, in cui sono stati segnalati otto fnding; la Capogruppo è in attesa di ricevere la lettera di follow up con indicazione delle azioni di rimedio attese.
In data 4 novembre 2024 la Banca ha ricevuto l'esito della Targeted Review in materia di funding plan, svolta nel corso del secondo semestre del 2023, in cui sono stati sollevati tre fnding; la Banca ha successivamente implementato le azioni di rimedio richieste, entro con le scadenze indicate.
La Capogruppo è stata selezionata per partecipare all'esercizio EBA EU-Wide Stress Test 2025, in corso di svolgimento nel primo semestre 2025, mirato a valutare la resilienza del settore bancario europeo; l'esito dell'esercizio è atteso essere pubblicato nel mese di agosto 2025.
Nel mese di ottobre 2024 è stata avviata da Banca d'Italia una visita ispettiva sportellare volta ad indagare il rispetto delle disposizioni attuative della Direttiva 2014/92/UE (Payment Accounts Directive – PAD) su 12 filiali selezionate all'interno di 4 regioni (Toscana, Lombardia, Puglia e Calabria). La visita si è conclusa nel dicembre 2024 e in data 7 aprile 2025 la Capogruppo ha ricevuto il rapporto finale dalla Banca d'Italia; dall'ispezione non sono emerse criticità ma solo richieste di modifiche al processo per aumentare il livello di conformità alla normativa PAD. In data 8 maggio il CdA della Capogruppo ha approvato il piano di interventi inviato tramite PEC alla Vigilanza in data 14 maggio.
In data 30 maggio 2025, a conclusione del procedimento sanzionatorio avviato da Consob in data 12 settembre 2024 per violazione all'art. 9 del Regolamento UE 648/2012 (Reg.to EMIR) in relazione ad alcuni errori nelle segnalazioni relative ai contratti derivati, l'Autorità ha notificato l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di 75 mila euro nei confronti della Banca che ha già adottato e attuato misure idonee a superare le problematiche sollevate.
In data 19 maggio 2025 è stata avviata da Banca d'Italia un'ispezione presso la Capogruppo con oggetto "adeguatezza degli assetti di governo, organizzativi e di controllo nel presidio dei temi di tutela dei clienti" la cui parte on-site si è conclusa entro la scadenza pianificata del 1° agosto 2025. La Vigilanza comunicherà in seguito gli esiti della visita ispettiva.

Conformemente a quanto previsto dal principio IFRS 8, i segmenti operativi sono stati individuati in base ai principali settori di business in cui il Gruppo opera. Conseguentemente, adottando il cosiddetto "business approach", i dati reddituali e patrimoniali consolidati sono scomposti e riaggregati sulla base dei criteri quali l'area di business presidiata, la struttura operativa di riferimento, la rilevanza e la strategicità dell'attività svolta, i cluster di clientela servita.
Si segnala che a partire dal 30 giugno 2024, come più ampiamente descritto nel paragrafo "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" a cui si rinvia, i costi ed i ricavi nonché gli attivi e i passivi riferiti alla contribuzione consolidata della controllata MP Banque, sono ricompresi linea per linea nelle singole voci economiche e patrimoniali di pertinenza all'interno del Corporate Center.
Sulla base dei criteri di rendicontazione del Gruppo, che tengono conto anche degli assetti organizzativi e di quanto sopra rappresentato, sono quindi definiti i seguenti segmenti operativi:
Nei paragrafi successivi vengono mostrati i risultati economico-patrimoniali per ciascun segmento operativo individuato.

Nella tabella seguente sono riportati i principali aggregati economici e patrimoniali che hanno caratterizzato i segmenti operativi del Gruppo al 30 giugno 2025:
| SEGMENT REPORTING Segmenti Commerciali |
Corporate | Totale | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Principali settori di business |
Retail banking | Wealth Management |
Corporate Banking | Large Corp. & Investment Banking |
Center | Gruppo Montepaschi |
||||||
| (milioni di euro) | 30/06/25 | Var. % Y/Y |
30/06/25 | Var. % Y/Y |
30/06/25 | Var. % Y/Y |
30/06/25 | Var. % Y/Y |
30/06/25 | Var.% Y/Y |
30/06/25 | Var. % Y/Y |
| AGGREGATI ECONOMICI | ||||||||||||
| Totale Ricavi | 1.023,3 | -14,9% | 91,6 | -3,6% | 585,4 | -11,5% | 161,1 | -12,8% | 192,6 | n.s. | 2.054,0 | 1,2% |
| Oneri operativi | (579,5) | 2,1% | (55,0) | -4,6% | (194,7) | -3,3% | (46,0) | 27,1% | (67,9) | 8,6% | (943,0) | 2,0% |
| Risultato Operativo Lordo | 443,9 | -30,1% | 36,6 | -2,1% | 390,7 | -15,1% | 115,1 | -22,5% | 124,7 | n.s. | 1.111,0 | 0,5% |
| Costo del credito clientela / Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
(27,1) | -64,2% | 0,7 | n.s. | (145,2) | 76,3% | 2,0 | n.s. | (5,3) | -79,9% | (174,9) | -16,2% |
| Risultato Operativo Netto | 416,8 | -25,5% | 37,3 | 3,6% | 245,5 | -35,0% | 117,2 | -6,9% | 119,4 | n.s. | 936,1 | 4,3% |
| 30/06/25 | Var. % 31/12 |
30/06/25 | Var.% 31/12 |
30/06/25 | Var.% 31/12 |
30/06/25 | Var. % 31/12 |
30/06/25 | Var. % 31/12 |
30/06/25 | Var. % 31/12 |
|
| AGGREGATI PATRIMONIALI |
||||||||||||
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela (*) |
34.298 | 5,8% | 525 | 7,2% | 30.939 | 3,9% | 4.622 | 3,5% | 11.080 | -0,1% | 81.464 | 4,1% |
| Raccolta diretta | 45.162 | 1,0% | 3.194 | 5,2% | 21.442 | 5,3% | 4.052 | -9,5% | 20.659 | -3,4% | 94.509 | 0,6% |
| Raccolta indiretta | 63.295 | 2,5% | 16.986 | 3,4% | 6.351 | 4,9% | 8.693 | 5,9% | 10.571 | -1,9% | 105.895 | 2,6% |
| Risparmio Gestito | 47.673 | 1,3% | 11.273 | 2,0% | 1.162 | 0,6% | 37 | -2,2% | 537 | -10,3% | 60.681 | 1,3% |
| Risparmio Amministrato | 15.622 | 6,3% | 5.713 | 6,3% | 5.189 | 6,0% | 8.656 | 5,9% | 10.034 | -1,4% | 45.214 | 4,4% |
(*) Il valore esposto nel Gruppo così come quello nei segmenti commerciali è rappresentato dai Finanziamenti vivi lordi verso clientela, non inclusivi quindi dei fondi rettificativi.

| Aree di business | Clienti |
|---|---|
| Retail MPS • Raccolta del risparmio e offerta di prodotti assicurativi. • Erogazione creditizia. • Servizi di consulenza finanziaria. • Servizi di pagamento elettronici. Banca Widiba |
I clienti del Retail Banking sono circa 3,4 mln e includono circa 239.100 clienti esclusivi di Banca Widiba. Il totale dei clienti di Banca Widiba, compresi quindi anche quelli condivisi con la Capogruppo, è pari a circa 261.600 di cui circa 113.600 sul canale della rete dei consulenti finanziari, circa 103.800 sul canale Self, circa 44.200 clienti migrati dalla rete di filiali MPS. |
| • Prodotti e Servizi di banking, conto deposito, carte e sistemi di pagamento evoluti; operatività della clientela in modalità self attraverso i canali digitali della banca o in modalità assistita con il supporto di un Consulente Finanziario. • Piattaforma online completamente personalizzabile che si avvale di una rete di 576 Consulenti Finanziari presenti su tutto il territorio. |
Ripartizione per tipologia Valore - 78,2% Premium - 14,2% Widiba - 7,6% |
| • Raccolta del Risparmio e Servizio di Consulenza globale e pianificazione finanziaria attraverso la piattaforma evoluta WISE e le competenze della rete dei consulenti finanziari. • Mutui, fidi e prestiti personali. • Interazione innovativa tramite pc, smartphone, tablet, Watch e TV. |
Ripartizione geografica Nord Est - 17,4% Nord Ovest - 15,6% Centro - 35,6% Sud - 31,4% |
Al 30 giugno 2025 la Raccolta Complessiva del Retail Banking è risultata pari a 108,5 mld di euro, in aumento di 1,5 mld di euro rispetto ai livelli di marzo 2025 e di 2,0 mld di euro su fine anno 2024. In maggior dettaglio:
Relativamente all'attività creditizia, Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Retail Banking si attestano a 34,3 mld di euro, in crescita sia rispetto a marzo 2025 (+0,9 mld di euro) sia rispetto dicembre 2024 (+1,9 mld di euro).

| Retail Banking - Aggregati patrimoniali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 31/03/25 | 31/12/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. 31/12 |
Var. % 31/12 |
| Raccolta diretta | 45.162 | 44.819 | 44.717 | 343 | 0,8% | 445 | 1,0% |
| Risparmio Gestito | 47.673 | 46.811 | 47.080 | 862 | 1,8% | 592 | 1,3% |
| Risparmio Amministrato | 15.622 | 15.355 | 14.693 | 267 | 1,7% | 930 | 6,3% |
| Raccolta indiretta da clientela | 63.295 | 62.166 | 61.773 | 1.129 | 1,8% | 1.522 | 2,5% |
| Raccolta complessiva | 108.457 | 106.984 | 106.490 | 1.472 | 1,4% | 1.967 | 1,8% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 34.298 | 33.380 | 32.409 | 918 | 2,8% | 1.889 | 5,8% |

Per quanto concerne i risultati economici, al 30 giugno 2025 il Retail Banking ha realizzato Ricavi complessivi pari a 1.023 mln di euro, in calo del 14,9% rispetto al 30 giugno 2024, principalmente a causa dell'impatto della flessione dei tassi sul margine di interesse, nonostante la forte crescita delle Commissioni Nette. All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il Retail Banking ha conseguito un Risultato Operativo Lordo pari a 444 mln di euro (635 mln di euro al 30 giugno 2024). Il Costo del credito si attesta a -27 mln di euro (-76 mln di euro il dato al 30 giugno 2024).
Il Risultato Operativo Netto al 30 giugno 2025 è positivo per 417 mln di euro.
Le componenti non operative si attestano a -4 mln di euro, rispetto al valore di -5 mln di euro del 30 giugno 2024.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte risulta pari a 412 mln di euro (554 mln di euro il risultato al 30 giugno 2024).
Il cost income del Segmento Operativo è pari a 56,6% (a fronte di 47,2% del 30 giugno 2024).
| emarket sdir scorage |
|---|
| CERTIFIED |
| Retail Banking - Aggregati economici | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | ||||||||
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 30/06/24 | Ass. | % | ||||
| Margine di interesse | 462,3 | 698,6 | -236,4 | -33,8% | ||||
| Commissioni nette | 539,7 | 480,5 | 59,2 | 12,3% | ||||
| Altri ricavi della gestione finanziaria e assicurativa | 27,7 | 23,5 | 4,2 | 17,9% | ||||
| Altri proventi e oneri di gestione | (6,3) | (0,2) | -6,2 | n.s. | ||||
| Totale Ricavi | 1.023,3 | 1.202,5 | -179,2 | -14,9% | ||||
| Oneri operativi | (579,5) | (567,3) | -12,1 | 2,1% | ||||
| Risultato Operativo Lordo | 443,9 | 635,2 | -191,3 | -30,1% | ||||
| Costo del credito clientela /Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
(27,1) | (75,7) | 48,6 | -64,2% | ||||
| Risultato Operativo Netto | 416,8 | 559,5 | -142,7 | -25,5% | ||||
| Componenti non operative | (4,5) | (5,2) | 0,8 | -14,5% | ||||
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 412,3 | 554,3 | -142,0 | -25,6% |

Banca Widiba SpA: al 30 giugno 2025 la Raccolta Complessiva di Banca Widiba è risultata pari a 11,4 mld di euro, in crescita di 0,3 mld di euro rispetto al 31 marzo 2025 (+3,1%) e di 0,4 mld di euro sul fine anno 2024 (+3,8%). Gli incrementi riguardano tutti i comparti della raccolta; in particolar modo, nel secondo trimestre, sono più accentuati sul Risparmio Gestito. Anche nel secondo trimestre si registrano flussi netti di raccolta positivi e pari complessivamente a 145 mln di euro (di cui 70 mln di euro sul Risparmio Gestito e 12 mln di euro sul Risparmio Amministrato). I flussi netti di raccolta nel semestre si attestano quindi a 369 mln di euro, trainati dal canale della rete dei consulenti finanziari ed evidenziando una migliore performance commerciale rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Gli impatti degli andamenti dei mercati finanziari sull'evoluzione degli stock di raccolta risultano sostanzialmente neutri nel semestre, recuperando integralmente nel secondo trimestre l'effetto mercato negativo registrato nei primi tre mesi dell'anno.
Per quanto riguarda i risultati economici, al 30 giugno 2025 Banca Widiba ha realizzato Ricavi complessivi pari a 46,9 mln di euro in flessione di 18,9 mln di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-28,7%), per effetto del calo del Margine di Interesse (-21,4 mln di euro, di cui -27,4 mln di euro per i minori tassi sulle poste infragruppo attive con MPS – Tesoreria e le operazioni in IRS di copertura mutui); le Commissioni Nette, pari a 12,6 mln di euro, si attestano in crescita di 2,6 mln di euro rispetto all'anno precedente (+26,6%), evidenziando un deciso rialzo su tutti i comparti delle commissioni attive lorde (in particolare sul Risparmio Gestito) assorbito solo parzialmente da maggiori commissioni passive sulla rete dei consulenti finanziari, in coerenza con l'andamento dei proventi lordi.
121
Il Risultato Operativo Lordo si attesta a 16,2 mln di euro (in calo di 18,5 mln di euro, -53,3% per effetto principalmente delle sopracitate dinamiche sul margine di interesse), assorbendo il dato degli Oneri Operativi (30,7 mln di euro, in calo di 0,4 mln di euro, -1,3%, rispetto al primo semestre 2024).
In relazione a un Costo del credito pari a 1,7 mln di euro, superiore di 0,8 mln di euro rispetto all'anno precedente, il Risultato Operativo Netto è pari a 14,5 mln di euro, con un decremento di 19,3 mln di euro rispetto al 2024 (-57,1%).
Le componenti non operative includono accantonamenti netti pari a 0,6 mln di euro su alcune poste del fondo rischi e oneri, 1,0 mln di euro per oneri relativi all'operazione Eurovita e una ripresa di valore di 0,1 mln di euro relativa al fondo di garanzia rami Vita.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 13,1 mln di euro, in calo rispetto all'anno precedente (-15,1 mln di euro, -53,5%). L'Utile netto del semestre si attesta a 8,7 mln di euro, in flessione rispetto al primo semestre 2024 (-9,8 mln di euro, -53,0%).
| Aree di business | Clienti | |||
|---|---|---|---|---|
| • Raccolta del risparmio, erogazione creditizia, offerta di prodotti assicurativi servizi finanziari e non a favore di clientela private. • Servizi e prodotti rivolti alla clientela di elevato standing in materia di gestione patrimoniale e pianificazione finanziaria, |
I clienti private sono circa 37.700. | |||
| Ripartizione per tipologia | ||||
| Private - 93,9% | ||||
| Family Office - 6,1% | ||||
| consulenza su servizi non strettamente finanziari (tax planning, real estate, art & |
||||
| legal advisory). | Ripartizione geografica | |||
| • Servizi fiduciari e trust (tramite la controllata MPS Fiduciaria). |
Nord Est - 21,4% | |||
| Nord Ovest - 19,6% | ||||
| Centro - 38,1% | ||||
| Sud - 21,0% |
Al 30 giugno 2025 la Raccolta Complessiva del Wealth Management è risultata pari a 20,2 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2025 (+0,5 mld di euro) e rispetto al 31 dicembre 2024 (+0,7 mld di euro). In maggior dettaglio:
Relativamente all'attività creditizia, i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela risultano sostanzialmente stabili sia rispetto al 31 marzo 2025, sia rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 0,5 mld di euro.
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Wealth Management - Aggregati Patrimoniali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 31/03/25 | 31/12/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. 31/12 |
Var. % 31/12 |
| Raccolta diretta | 3.194 | 3.131 | 3.037 | 63 | 2,0% | 157 | 5,2% |
| Risparmio Gestito | 11.273 | 11.021 | 11.052 | 252 | 2,3% | 221 | 2,0% |
| Risparmio Amministrato | 5.713 | 5.498 | 5.373 | 215 | 3,9% | 340 | 6,3% |
| Raccolta indiretta da clientela | 16.986 | 16.518 | 16.425 | 468 | 2,8% | 561 | 3,4% |
| Raccolta complessiva | 20.180 | 19.649 | 19.463 | 531 | 2,7% | 717 | 3,7% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 525 | 520 | 489 | 4 | 0,8% | 35 | 7,2% |

Per quanto concerne i risultati economici, al 30 giugno 2025 il Wealth Management ha realizzato Ricavi complessivi pari a 92 mln di euro, in calo di 3 mln rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli oneri operativi, in calo del 4,6% rispetto all'anno precedente, il Wealth Management ha conseguito un Risultato Operativo Lordo pari a 37 mln di euro (37 mln di euro il risultato al 30 giugno 2024). Includendo il Costo del credito, pari a 0,7 mln di euro, il Risultato Operativo Netto è pari a 37 mln di euro.
Le componenti non operative si attestano a -0,2 mln di euro (+0,1 mln di euro al 30 giugno 2024).
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 37 mln di euro (36 mln di euro il risultato al 30 giugno 2024).
Il cost income del Segmento Operativo è pari a 60,1% (a fronte di 60,7% al 30 giugno 2024).

| Wealth Management - Aggregati economici | ||||
|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | ||||
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 30/06/24 | Ass. | % |
| Margine di interesse | 20,5 | 30,0 | (9,5) | -31,6% |
| Commissioni nette | 65,9 | 59,7 | 6,1 | 10,2% |
| Altri ricavi della gestione finanziaria e assicurativa | 6,2 | 5,3 | 0,9 | 16,3% |
| Altri proventi e oneri di gestione | (1,0) | (0,1) | (0,9) | n.s. |
| Totale Ricavi | 91,6 | 95,0 | (3,4) | -3,6% |
| Oneri operativi | (55,0) | (57,6) | 2,6 | -4,6% |
| Risultato Operativo Lordo | 36,6 | 37,4 | (0,8) | -2,1% |
| Costo del credito clientela /Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
0,7 | (1,4) | 2,1 | n.s. |
| Risultato Operativo Netto | 37,3 | 36,0 | 1,3 | 3,6% |
| Componenti non operative | (0,2) | 0,1 | (0,3) | n.s. |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 37,1 | 36,1 | 1,0 | 2,7% |

MPS Fiduciaria: al 30 giugno 2025 la controllata ha realizzato un utile di periodo pari a 0,42 mln di euro (0,39 mln di euro al 30 giugno 2024).

Nel Corporate Banking confluiscono i risultati economico/patrimoniali della clientela imprese (segmenti PMI, corporate client e small business) e della filiale estera.

Al 30 giugno 2025, la Raccolta Complessiva del Corporate Banking è risultata pari a 27,8 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2025 di 1,4 mld di euro, per effetto dell'incremento della Raccolta Diretta (+1,3 mld di euro) mentre rimane stabile la Raccolta Indiretta. L'aggregato risulta in crescita anche rispetto a fine anno 2024 (+1,4 mld di euro), per effetto dell'aumento della Raccolta Diretta (+1,1 mld di euro) e della Raccolta Indiretta (+0,3 mld di euro).
Relativamente all'attività creditizia, al 30 giugno 2025 i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Corporate Banking sono risultati pari a 30,9 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2025 (+ 0,5 mld di euro) e rispetto al 31 dicembre 2024 (+1,2 mld di euro).
| Corporate Banking - Aggregati Patrimoniali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 31/03/25 | 31/12/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. 31/12 |
Var. % 31/12 |
| Raccolta diretta | 21.442 | 20.106 | 20.364 | 1.336 | 6,6% | 1.078 | 5,3% |
| Risparmio Gestito | 1.162 | 1.155 | 1.156 | 7 | 0,6% | 6 | 0,6% |
| Risparmio Amministrato | 5.189 | 5.109 | 4.896 | 79 | 1,5% | 292 | 6,0% |
| Raccolta indiretta da clientela | 6.351 | 6.264 | 6.052 | 86 | 1,4% | 299 | 4,9% |
| Raccolta complessiva | 27.792 | 26.370 | 26.416 | 1.423 | 5,4% | 1.376 | 5,2% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 30.939 | 30.443 | 29.774 | 496 | 1,6% | 1.165 | 3,9% |
Relazione Finanziaria Semestrale

Sul fronte reddituale, al 30 giugno 2025 il Corporate Banking ha realizzato Ricavi pari a 585 mln di euro (-11,5% rispetto all'anno precedente). All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il Risultato Operativo Lordo risulta pari a 391 mln di euro (460 mln di euro al 30 giugno 2024).
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 246 mln di euro (378 mln di euro al 30 giugno 2024) a fronte di un Costo del credito pari a -145 mln di euro (rispetto a -82 mln di euro al 30 giugno 2024).
Le componenti non operative sono pari a -7 mln di euro, rispetto al valore di +2 mln di euro del 30 giugno 2024.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 238 mln di euro (380 mln di euro il risultato al 30 giugno 2024).
Il cost income del Corporate Banking si attesta al 33,3% (pari a 30,4% al 30 giugno 2024).
| Corporate Banking - Aggregati Economici | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | ||||||
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 30/06/24 | Ass. | % | ||
| Margine di interesse | 368,0 | 448,9 | (80,9) | -18,0% | ||
| Commissioni nette | 208,2 | 201,1 | 7,1 | 3,5% | ||
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 12,2 | 10,9 | 1,2 | 11,4% | ||
| Altri proventi e oneri di gestione | (2,9) | 0,5 | (3,4) | n.s. | ||
| Totale Ricavi | 585,4 | 661,4 | (76,0) | -11,5% | ||
| Oneri operativi | (194,7) | (201,3) | 6,6 | -3,3% | ||
| Risultato Operativo Lordo | 390,7 | 460,1 | (69,4) | -15,1% | ||
| Costo del credito clientela /Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
(145,2) | (82,4) | (62,8) | 76,3% | ||
| Risultato Operativo Netto | 245,5 | 377,7 | (132,2) | -35,0% | ||
| Componenti non operative | (7,4) | 2,1 | (9,5) | n.s. | ||
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 238,1 | 379,8 | (141,7) | -37,3% |


Nel Large Corporate e Investment Banking confluiscono i risultati economico/patrimoniali della clientela Large Corporate, delle business unit Corporate Finance e Investment Banking e Global Market.
| Aree di business | Clienti |
|---|---|
| • Intermediazione creditizia finalizzata al seguimento specialistico; fornitura di prodotti e servizi tailor made in ottica di coverage team; cross fertilization delle competenze tra risorse del gruppo e di prodotti e servizi finanziari alle imprese, anche attraverso la collaborazione strategica con soggetti istituzionali. • Finanza d'impresa - credito a medio e lungo termine, corporate finance e finanza strutturata. |
Circa 1.200 i clienti Grandi Gruppi della Capogruppo, direttamente seguiti dal Large Corporate & Investment Banking |
La Raccolta Complessiva del Large Corporate &Investment Banking al 30 giugno 2025 è risultata pari a 12,7 mld di euro, in crescita di 0,7 mld di euro rispetto al 31 marzo 2025, di cui 0,3 mld di euro sulla Raccolta Diretta e 0,4 mld di euro sulla Raccolta Indiretta. L'aggregato risulta stabile rispetto a fine dicembre 2024, per effetto dell'aumento della Raccolta Indiretta (+0,5 mld di euro) compensato dal calo la Raccolta Indiretta (-0,4 mld di euro).
Relativamente all'attività creditizia, al 30 giugno 2025 i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Large Corporate & Investment Banking sono risultati pari a 4,6 mld di euro, in aumento sia rispetto al 31 marzo (+0,3 mld di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2024 (+0,2 mld di euro).
| Large Corporate e Investment Banking | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 31/03/25 | 31/12/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. 31/12 |
Var. % 31/12 |
| Raccolta diretta | 4.052 | 3.721 | 4.477 | 332 | 8,9% | (425) | -9,5% |
| Risparmio Gestito | 37 | 38 | 38 | (1) | -2,5% | (1) | -2,2% |
| Risparmio Amministrato | 8.656 | 8.247 | 8.173 | 409 | 5,0% | 483 | 5,9% |
| Raccolta indiretta da clientela | 8.693 | 8.284 | 8.210 | 408 | 4,9% | 482 | 5,9% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 4.622 | 4.372 | 4.465 | 250 | 5,7% | 157 | 3,5% |
Sul fronte reddituale, al 30 giugno 2025 il Large Corporate & Investment Banking ha realizzato Ricavi pari a 161 mln di euro (-12,8% rispetto al 30 giugno 2024). All'interno dell'aggregato:

Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in crescita del 27,1% rispetto al 30 giugno 2024, il Risultato Operativo Lordo risulta pari a 115 mln di euro (149 mln di euro al 30 giugno 2024).
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 117 mln di euro (126 mln di euro al 30 giugno 2024), a fronte di un Costo del credito pari a 2 mln di euro (pari a -23 mln di euro al 30 giugno 2024).
Le componenti non operative sono pari a -0,2 mln di euro, rispetto a un valore sostanzialmente nullo del corrispondente periodo del 2024.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 117 mln di euro (+126 mln di euro il risultato al 30 giugno 2024).
Il cost income del Large Corporate&Investment Banking si attesta al 28,5% (pari a 19,6% al 30 giugno 2024).
| Large Corporate & Investment Banking - Aggregati economici | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | |||||
| (milioni di euro) | 30/06/25 | 30/06/24 | Ass. | % | |
| Margine di interesse | 66,0 | 86,5 | (20,5) | -23,7% | |
| Commissioni nette | 38,2 | 38,0 | 0,2 | 0,6% | |
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 57,0 | 60,2 | (3,2) | -5,4% | |
| Altri proventi e oneri di gestione | (0,1) | 0,0 | (0,1) | n.s. | |
| Totale Ricavi | 161,1 | 184,7 | (23,6) | -12,8% | |
| Oneri operativi | (46,0) | (36,2) | (9,8) | 27,1% | |
| Risultato Operativo Lordo | 115,1 | 148,6 | (33,4) | -22,5% | |
| Costo del credito clientela /Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
2,0 | (22,7) | 24,7 | n.s. | |
| Risultato Operativo Netto | 117,2 | 125,9 | (8,7) | -6,9% | |
| Componenti non operative | (0,2) | 0,0 | (0,2) | n.s. | |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 117,0 | 125,9 | (8,9) | -7,1% |
Il Corporate Center comprende:
Per quanto riguarda la clientela Non Performing gestita centralmente dalla Non Performing Loans Unit, al 30 giugno 2025, i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela sono pari a 1,4 mld di euro; il contributo ai risultati economici del Corporate

Center è risultato pari a +0,2 mln di euro di Ricavi, -26 mln di euro di Oneri Operativi e -19 mln di euro di Costo del Credito.
Per quanto riguarda l'attività di finanza, le vendite di titoli realizzate nei primi sei mesi del 2025 ammontano, in termini di valore nominale, a 2.090 mln di euro, di cui 1.028 mln di euro classificati a costo ammortizzato e 1.062 mln di euro classificati a fair value con impatto sulla redditività complessiva; sono invece scaduti titoli per nominali 120 mln di euro, classificati nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. A compensazione, sono stati riacquistati titoli per nominali 1.703 mln di euro circa, di cui 945 mln di euro classificati a costo ammortizzato e la restante parte classificati a fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Nonostante un contesto di elevata incertezza legata alle misure tariffarie statunitensi e alle tensioni geopolitiche, l'avvio d'anno caratterizzato da una crescita economica più tonica delle attese e da tassi d'interesse in moderazione, giustificano, per i prossimi mesi, prospettive di una ripresa del credito lievemente più dinamica rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Pur in uno scenario di espansione moderata del PIL, la domanda di finanziamento delle imprese, se pur debole, potrà beneficiare nei prossimi mesi dello stimolo derivante dalla crescita degli investimenti in macchinari e attrezzature legati al PNRR. I prestiti alle famiglie sono attesi crescere in maniera più decisa, confermando gli ultimi dati congiunturali, favoriti dal miglioramento delle condizioni di mercato.
Per l'anno in corso si confermano le attese di una rischiosità del credito contenuta in linea con uno scenario macroeconomico che, nonostante la crescita moderata dell'economia, rimane nel complesso positivo. Pertanto il costo del rischio è previsto rimanere sostanzialmente stabile su livelli storicamente bassi con un lieve aumento legato alla migrazione di crediti alle attività produttive da stadi di criticità più lievi.
La raccolta diretta è prevista in moderata crescita nei prossimi mesi sostenuta dalla tenuta della raccolta a vista e dalla crescita delle obbligazioni bancarie. Al contrario i depositi vincolati sono attesi in contrazione a seguito di un contesto di tassi più bassi. Nel complesso, la ricchezza finanziaria delle famiglie dovrebbe continuare a ricomporsi a favore dei prodotti gestiti, mentre la componente liquida dovrebbe progressivamente ridursi come quota del portafoglio.
Con il taglio dei tassi di policy intervenuto nella prima metà dell'anno e la contrazione della forbice bancaria a fronte di una modesta dinamica dei volumi intermediati, il margine d'interesse è atteso ridursi nel 2025 pur rimanendo su livelli sostenuti rispetto al pre-Covid. La componente commissionale è attesa in crescita, trainata dai ricavi da distribuzione dei prodotti di investimento con flussi di raccolta positivi e crescita delle masse in gestione.
Sul fronte dei costi, il settore dovrebbe confermare il percorso di riduzione contenuta ma costante, legata a iniziative di contenimento e anche al venir meno di oneri sistemici; tuttavia, in un'industria in cui i temi legati a digitalizzazione e intelligenza artificiale sono divenuti cruciali, le spese IT continueranno a crescere per finanziare la trasformazione e lo sviluppo di servizi più aderenti alle mutate esigenze della clientela e alla sicurezza informatica. Il ROE del settore è previsto ancora elevato seppur su livelli più contenuti rispetto al biennio 2023-24.
In tale scenario, nel 2025, il mix dei ricavi del Gruppo beneficerà della positiva dinamica delle commissioni attive, attese in crescita soprattutto nell'ambito della gestione del risparmio e della protezione, supportate dall'attuazione di mirate iniziative commerciali previste dal Piano Industriale 2024-2028; il margine di interesse, in coerenza con le dinamiche del sistema, risentirà dello scenario di mercato e, in particolare, della flessione dei tassi.
Gli oneri operativi sono attesi incrementarsi nel 2025 principalmente per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro ("CCNL") del settore creditizio e finanziario.
Nonostante la perdurante incertezza del ciclo economico, non sono attese tensioni sul costo del credito.
La posizione di capitale è prevista rimanere su livelli elevati.
Si evidenzia che l'evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo MPS sopra rappresentata non tiene conto degli impatti attesi dall'annunciata operazione di Offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria sulle azioni ordinarie di Mediobanca. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche, obiettivi e benefici dell'operazione si rinvia alla sezione dedicata disponibile sul sito della Capogruppo e al paragrafo "Eventi rilevanti del primo semestre" della Relazione intermedia sulla gestione.

In conformità alle previsioni normative di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i (di seguito anche il "Regolamento Consob" o "Regolamento Consob n. 17221/2010"), dell'art. 53 TUB e sue disposizioni attuative (Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte terza, Capitolo 11 "Attività di rischio e conflitti di interessi nei confronti di soggetti collegati") è stato costituito il "Comitato per le Operazioni con Parti Correlate", composto da un numero di amministratori indipendenti compreso tra tre e cinque, il quale svolge le funzioni previste dallo Statuto e dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari in materia di operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
La "Direttiva di Gruppo in tema di Gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" (di seguito la "Direttiva di Gruppo"), affiancata dal "Regolamento di Gruppo in tema di Gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" (di seguito il "Regolamento di Gruppo"), approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e del Collegio Sindacale, contiene previsioni e procedure interne in materia di parti correlate, allineate alle disposizioni del Regolamento Consob in vigore. La Direttiva di Gruppo è stata da ultimo aggiornata il 1° luglio 2025 per adeguamenti al vigente assetto organizzativo aziendale della Banca MPS.
La Direttiva di Gruppo definisce il modello organizzativo adottato dal Gruppo MPS (princìpi e responsabilità) per il processo di gestione degli adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari e, in particolare, disciplina a livello di Gruppo MPS principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse con taluni soggetti vicini ai centri decisionali della Capogruppo.
All'interno della Direttiva di Gruppo sono definite tra l'altro:
Rilevano ai fini della Direttiva di Gruppo le operazioni concluse con i soggetti del Perimetro di Gruppo che comportano l'assunzione di attività di rischio, il trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni, indipendentemente dalla previsione di un corrispettivo. Quanto alla tipologia delle operazioni, le stesse sono classificate dettagliatamente nel citato Regolamento di Gruppo, come:
Le previsioni e le procedure applicabili alle operazioni con parti correlate, nelle versioni tempo per tempo vigenti, sono pubblicate sul sito internet www.gruppomps.it nella sezione "Corporate Governance - Operazioni con le parti correlate".
131

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo deliberò formalmente già dall'esercizio 2016 l'inclusione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (di seguito "MEF") e delle relative società controllate dirette e indirette all'interno del perimetro delle parti correlate su base discrezionale ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di Gruppo, con l'esclusione dalla normativa prudenziale. A seguito del completamento della manovra di ricapitalizzazione precauzionale della Capogruppo e della relativa acquisizione da parte del MEF della qualifica di azionista di controllo dall'agosto 2017, la Capogruppo, in data 18 dicembre 2017, ha ricevuto comunicazione dall'Autorità di Vigilanza in merito alle modalità della conseguente applicazione dei limiti alle attività di rischio previsti dalla normativa prudenziale, ai sensi dell'art. 53 TUB e sue disposizioni attuative (Circ. Banca d'Italia n. 263/06, Titolo V, Cap. 5), mediante l'applicazione alla Capogruppo del c.d. approccio "a silos" per il calcolo dei limiti di riferimento.
A partire dal 27 dicembre 2024 il MEF ha acquisito la qualifica di azionista con influenza notevole in conseguenza delle variazioni nella compagine societaria e nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo intervenute rispettivamente nei mesi di novembre e dicembre 2024. L'informativa sulle parti correlate al 30 giugno 2025 tiene conto del perimetro relativo alla nuova qualifica del MEF ed include pertanto le società direttamente ed indirettamente controllate dallo stesso e le società sottoposte a controllo congiunto; l'informativa non tiene conto delle società collegate direttamente ed indirettamente detenute dal MEF, che erano state incluse nel perimetro al 31 dicembre 2024 in virtù dell'esistenza della relazione di controllo per la quasi totalità dell'esercizio 2024.
Con riferimento al perimetro relativo al MEF, la Capogruppo si è avvalsa dell'esenzione prevista dal par. 25 dello IAS 24 in materia di disclosure delle transazioni e dei saldi dei rapporti in essere con government-related entities. Tra le principali operazioni effettuate con il MEF e con le società da questo controllate si segnalano, oltre a operazioni di finanziamento, titoli di Stato italiani iscritti nei portafogli "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un nominale di 867,0 mln di euro, "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", per un nominale di 2.638,2 mln di euro, e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un nominale di 7.834,2 mln di euro.
Di seguito vengono commentate le operazioni effettuate dalla Capogruppo con le parti correlate nel corso del primo semestre 2025, che risultano più rilevanti in termini di importo.
In data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la partecipazione della Capogruppo, sino a massimi 140,0 mln di USD, quale quota di partecipazione ad un'operazione in pool di complessivi 1,7 mld di USD, utilizzabili come Buyer's Credit e finalizzata al finanziamento parziale di due navi da crociera commissionate a FINCANTIERI S.p.A., con CDP S.p.A. quale co-finanziatore, assistito, inter alia, da polizza assicurativa SACE S.p.A. a copertura del 100% del finanziamento e con l'intervento di SIMEST S.p.A. ai fini dell'eventuale stabilizzazione del tasso di interesse. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 per l'intervento di: (i) CDP S.p.A., società controllata dal MEF, in qualità di co-finanziatore; (ii) SACE S.p.A., controllata in via totalitaria dal MEF, in qualità di società garante mediante rilascio di polizza assicurativa; (iii) SIMEST S.p.A., controllata diretta di CDP S.p.A., a sua volta controllata dal MEF, quale società interveniente ai fini dell'eventuale stabilizzazione del tasso di interesse, e (iv) FINCANTIERI S.p.A., società controllata da CDP Equity S.p.A., la quale è controllata da CDP S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
Sempre in data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha deliberato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la concessione, inter alia, di un finanziamento fino ad un massimo di 50,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo ad un finanziamento in pool di complessivi 355,0 mln di euro, al quale partecipa anche CDP S.p.A. e assistito da garanzia SACE con copertura fino al 70%, pari a 20,3 mln di euro per la quota della Capogruppo. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. (partecipante al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A., (garante), è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 27 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha deliberato di approvare un'operazione di maggiore rilevanza relativa all'approvazione di una delibera quadro pari a 1,0 mld di euro per l'operatività della Capogruppo con SACE S.p.A. ("DQSACEFUTURO2025"), finalizzata all'ottenimento delle garanzie finanziarie rilasciate da SACE nell'ambito della Convenzione SACE Futuro 2025 (denominata da SACE "Convenzione Garanzia Growth Standard"). Tale convenzione ha unificato l'operatività prevista

dalle convenzioni "SACE Green New Deal 2024" e "Garanzia Futuro 2024", che hanno terminato il periodo di accumulo al 31 marzo 2025. La Garanzia SACE Futuro 2025 copre il 70% dell'importo finanziato quale importo massimo cumulato delle Garanzie Futuro 2025 rilasciate da SACE, a fronte dell'ammontare complessivo dei finanziamenti nel periodo di validità. I finanziamenti garantiti dalla Convenzione SACE Futuro 2025 sono mirati a sostenere lo sviluppo delle imprese sui mercati globali e del "made in Italy" nell'innovazione tecnologica e nei processi di digitalizzazione, supportando gli investimenti nelle infrastrutture, nelle filiere strategiche e nelle aree economicamente svantaggiate, nei progetti di investimento per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile, con un focus particolare sulle iniziative collegate al PNRR. La DQSACEFUTURO2025 è valida per un periodo di 12 mesi dalla data di sottoscrizione tra le parti dei termini e condizioni particolari applicabili ai finanziamenti, ed opera limitatamente a Banca MPS e non a livello di Gruppo. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF ed in data 3 aprile 2025 è stato pubblicato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 17221/2010, a cui si rinvia per maggiori dettagli.
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 sono state concluse con SACE S.p.A., a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, operazioni di rilascio di Garanzie SACE Futuro al 70%, a garanzia di linee di credito a medio-lungo termine per i rispettivi importi massimi garantiti da SACE S.p.A., rispettivamente di 35,0 mln di euro (con garanzia di 24,5 mln di euro), 30,0 mln di euro (con garanzia di 21,0 mln di euro) e 30,0 mln di euro (con garanzia di 21,0 mln di euro). Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
Nel corso del primo trimestre 2025 sono state perfezionate con SACE S.p.A. due polizze assicurative, con copertura pari rispettivamente al 60% e al 50% del rischio di mancato pagamento, relativo ad operazioni di conferma dei crediti documentari rispettivamente in euro ed in dollari statunitensi, concluse da clientela della Capogruppo con banche estere, per un valore rispettivamente pari a circa 10,2 mln di euro e 11,3 mln di USD. Le operazioni concluse con SACE S.p.A. rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
Il 13 giugno 2025 è stata conclusa con SACE S.p.A., a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, un'operazione di rilascio di Garanzia SACE al 60%, a garanzia di linea di credito di 36,7 mln di euro quale partecipazione ad un finanziamento in pool garantito da SACE S.p.A. con garanzia di 22,0 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 17 giugno 2025 il Comitato Credito ha deliberato, a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, la sottoscrizione di un finanziamento in pool di complessivi massimi 50,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo a linee di credito in pool di complessivi 150,0 mln di euro, al quale partecipa anche CDP S.p.A. con una quota di 20 mln di euro ed assistito da garanzia SACE per la copertura del 70% della quota della Capogruppo, pari a 35,0 mln di euro. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. (partecipante al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A. (garante) è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 24 giugno 2025 il Comitato Credito ha deliberato, a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, la partecipazione ad un finanziamento in pool di massimi 25,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo a linee di credito in pool di complessivi 270,0 mln di euro, al quale partecipa anche CDP S.p.A. con una quota di 28 mln di euro, ed assistita da garanzia SACE per la copertura minima complessiva del 50% della quota della Capogruppo. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. (partecipante al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A. (garante) è controllata in via totalitaria dal MEF.
Nel mese di giugno 2025, sono state concluse, a favore di clientela della Banca, diverse operazioni di finanziamento a medio-lungo termine con rilascio di garanzia SACE "Convenzione Garanzia Growth Standard" al 70%, nell'ambito delle iniziative a valere sulla DQSACEFUTURO2025 sopra descritta, consistenti in: due operazioni di 15,0 mln di euro (con garanzia SACE di 10,5 mln di euro), ed altre operazioni rispettivamente di: 20,0 mln di euro (con garanzia SACE di 14,0 mln di euro), 21,0 mln di euro (con garanzia SACE di 14,7 mln di euro) e 25,0 mln di euro (con garanzia SACE di 17,5 mln di euro). Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
Nel corso del secondo trimestre 2025 sono state perfezionate con SACE S.p.A. due polizze assicurative, con copertura del 50% del rischio di mancato pagamento, relativamente ad operazioni di conferma di crediti documentari in dollari statunitensi, concluse da clientela della Capogruppo con banche estere, per un valore rispettivamente di circa 20,5 mln di USD e 13,9 mln di USD. Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.

In data 6 gennaio 2025 è stato sottoscritto l'accordo quadro per la gestione del programma di rimborso delle spese mediche per l'anno 2025 a favore del personale in servizio della Capogruppo e del personale iscritto al Fondo Solidarietà della Capogruppo, attraverso polizza assicurativa con POSTE ASSICURA S.p.A., per il tramite di CASPIE (Cassa di assistenza sanitaria iscritta all'anagrafe dei Fondi Sanitari), per un valore complessivo massimo di 31,6 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto POSTE ASSICURA S.p.A. è controllata di Poste Italiane S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
In data 5 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato a favore di SAIPEM S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti: (i) l'incremento da 135,0 mln di euro a 175,0 mln di euro della linea di credito promiscua a revoca in essere, utilizzabile fino all'intero importo per rilascio di crediti di firma Italia/estero e per il rilascio di impegni per crediti documentari; (ii) la conferma della linea di credito di firma in pool con altri istituti di credito di 650,0 mila euro; (iii) la conferma della linea risk limit pro soluto di 2,5 mln di euro; (iv) la partecipazione della Capogruppo, con una quota massima di 75,0 mln di euro, alla linea di credito revolving credit facility 2025 in pool di complessivi 600,0 mln di euro. Successivamente il 4 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato: (i) l'incremento da 175,0 a 204,0 mln di euro della citata linea di credito promiscua a revoca in essere; (ii) la riduzione da 75,0 a 46,0 mln di euro della quota di partecipazione della Capogruppo alla citata linea di credito revolving credit facility 2025 di complessivi 600,0 mln di euro. Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SAIPEM S.p.A. è controllata indirettamente dal MEF, tramite le società ENI S.p.A. e CDP Equity S.p.A., a loro volta controllate dal MEF.
In data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di ENEL S.p.A. l'adesione della Capogruppo ad una linea di credito multi borrower sustainability linked revolving credit facility in pool, di importo complessivo tra 10,0 e 13,5 mln di euro, durata 5 anni. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto ENEL S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di FERROVIE DELLO STATO S.p.A. la revisione ordinaria degli affidamenti per complessivi 170,0 mln di euro, con conferma delle seguenti linee di credito: (i) linea di credito promiscua a revoca di 20,0 mln di euro; (ii) plafond risk limit pro soluto di 125,0 mln di euro, a valere su cedenti terze parti, assistito da polizza assicurativa con copertura pari al 95%, e (iii) plafond notional limit pro solvendo di 25,0 mln di euro, a valere verso cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto FERROVIE DELLO STATO S.p.A. è controllata totalitaria dal MEF.
Sempre in data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di ANAS S.p.A. la revisione ordinaria degli affidamenti, per l'importo complessivo di 205,0 mln di euro; l'operazione prevede la conferma delle seguenti linee di credito in essere: (i) 120,0 mln di euro utilizzabili tramite apertura di credito in conto corrente; (ii) 20,0 mln di euro di crediti di firma, utilizzati per il rilascio di una garanzia estera; (iii) 40,0 mln di euro di credito risk limit pro soluto, utilizzabile a valere su cedenti e fornitori terze parti, e (iv) 25,0 mln di euro di notional risk limit pro solvendo. Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto ANAS S.p.A. è controllata totalitaria da Ferrovie dello Stato S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
Sempre in data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la concessione di un finanziamento fino a 30,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo ad un finanziamento in pool di complessivi 135,0 mln di euro, al quale partecipano anche CDP S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. La concessione del finanziamento in pool è subordinata alla concessione di garanzia SACE al 50%. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. e controllante indiretto di Mediocredito Centrale S.p.A. (partecipanti al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A., (garante), è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 4 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di due società appartenenti a gruppo cliente della Capogruppo non parte correlata la concessione di due finanziamenti ipotecari fino a complessivi 30,0 mln di euro, quali quote di partecipazione della Capogruppo a due finanziamenti in pool di complessivi 143,4 mln di euro, al quale partecipa anche AMCO ASSET MANAGEMENT COMPANY S.p.A.. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto AMCO ASSET MANAGEMENT COMPANY S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 11 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di BIDCO SPARKLE S.p.A. (società da costituirsi) la partecipazione della Capogruppo, con una quota pari a massimi 125,0 mln di euro ad un debt package di complessivi 675,0 mln di euro, articolato nelle seguenti linee: (i) term loan facility di complessivi 450,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo pari a 83,3 mln di euro; (ii) capex facility di complessivi 200,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo

pari a 37,0 mln di euro; (iii) revolving credit facility di complessivi 25,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo pari a 4,6 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto BIDCO SPARKLE S.p.A. (società da costituirsi) sarà controllata con una quota pari al 70% dal MEF.
In data 18 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di POSTE ITALIANE S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti di complessivi 120,0 mln di euro: (i) la conferma della linea di credito promiscua di complessivi 20,0 mln di euro utilizzabile per traenze a termine e rilascio di fideiussioni Italia; (ii) nuova concessione risk limit pro soluto di 30,0 mln di euro a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera, assistita da polizza assicurativa con copertura pari al 95% del plafond risk limit; (iii) plafond di 70,0 mln di euro per operatività di natura finanziaria, quale limite operativo interno. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto POSTE ITALIANE S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 27 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato a favore di AUTOSTRADE PER L'ITALIA S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti, la conferma, inter alia, dei seguenti affidamenti: (i) linea di credito promiscua di 20,0 mln di euro utilizzabile come apertura di credito in conto corrente; (ii) plafond notional limit pro solvendo di 20,0 mln di euro, a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera; (iii) plafond risk limit pro soluto di 20,0 mln di euro, a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera, assistiti da copertura assicurativa integrale. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto AUTOSTRADE PER L'ITALIA S.p.A. è controllata indirettamente da CDP Equity S.p.A., a sua volta controllata da CDP S.p.A., quest'ultima a sua volta controllata dal MEF.
In data 24 aprile 2025 è stata autorizzata, a favore di SO.G.I.N. S.p.A., la revisione ordinaria degli affidamenti a revoca in essere per complessivi 19,9 mln di euro, con conferma delle due linee di credito promiscue in essere, rispettivamente di 18,9 mln di euro (utilizzabile per rilascio di crediti di firma), e di 1,0 mln di euro (utilizzabile per operazioni di copertura di rischio tasso di cambio). L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SO.G.I.N. S.p.A. è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 29 aprile 2025 il Comitato Credito ha autorizzato, a favore di TERNA S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti, l'incremento del plafond risk limit pro soluto da 14,8 a 30,0 mln di euro, a valere su cedenti terze parti; il plafond risk limit risulta assistito da polizza assicurativa con copertura integrale ed è prevista la facoltà di utilizzo promiscuo da parte di TERNA S.p.A. ed altre società inserite nel perimetro di consolidamento integrale della stessa. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto TERNA S.p.A. è controllata indirettamente da CDP S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
In data 4 giugno 2025 è stata autorizzata, a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, la partecipazione ad un finanziamento a medio-lungo termine di 32,1mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo a linee di credito in pool di complessivi 96,5 mln di euro, al quale partecipa anche CDP S.p.A. con una quota di 32,1 mln di euro. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. (partecipante al finanziamento in pool).
In data 18 giugno 2025, nell'ambito del collocamento di Covered Bond, con scadenza 5 anni, perfezionato dalla Capogruppo per un ammontare complessivo pari a 750,0 mln di euro, CDP S.p.A. - ai sensi dell'art. 5, comma 8-ter del Decreto-Legge n° 269/2003, convertito nella Legge n° 326/2003, in conformità con l'art. 6, comma 1 lettera b) del Decreto-Legge n° 102/2013 - ha sottoscritto tale emissione per un importo pari a 180,0 mln di euro. Il residuo importo è stato collocato presso altri investitori istituzionali. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto CDP S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 8 maggio 2025 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha deliberato a favore di IMMOBILIARE NOVOLI S.p.A. e della controllata SANDONATO S.r.l, appartenenti al GRUPPO NOVOLI, di approvare l'adesione della Capogruppo ad un Accordo di Risanamento ("Accordo") ex art. 56 del Codice della Crisi di Impresa e dell'Insolvenza ("CCII"), proposto dal GRUPPO NOVOLI in esecuzione del piano industriale 2025-2028 ("Piano"), ad esito di una procedura di composizione negoziata della crisi ex art. 12 e seguenti del CCII. La manovra finanziaria di adesione al citato Accordo prevede per la Capogruppo la rinuncia ad una quota del proprio credito per complessivi 10,0 mln di euro, con previsione di distribuzione di earn-out a fine Piano, a ristoro integrale del credito stralciato. L'esposizione complessiva della Capogruppo, oggetto di manovra di risanamento, è pari a complessivi 80,9 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, in quanto IMMOBILIARE NOVOLI S.p.A. è controllata congiunta della Capogruppo che detiene una partecipazione pari al 50% del capitale sociale, e SANDONATO S.r.l. è controllata totalitaria dalla citata IMMOBILIARE NOVOLI S.p.A..

Nelle seguenti tabelle sono riepilogati i saldi patrimoniali ed economici al 30 giugno 2025 in essere con le joint ventures, le società collegate, i dirigenti con responsabilità strategiche e altre parti correlate.
Rispetto all'informativa inclusa nella Relazione finanziaria al 31 dicembre 2024 si evidenzia quanto segue:
| Valori al 30 06 2025 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| joint venture |
società collegate |
dirigenti con responsabilità strategica |
altre parti correlate |
Perimetro MEF |
totale | % su voce bilancio |
||||||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | 3,8 | - | - | 4.585,5 | 4.589,3 | 55,55% | |||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 16,0 | 16,0 | 3,67% | |||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 875,8 | 875,8 | 44,51% | |||||
| Crediti verso banche al costo ammortizzato | - | - | - | - | 7,8 | 7,8 | 0,25% | |||||
| Crediti verso clientela al costo ammortizzato | 47,3 | 63,5 | 2,6 | 111,2 | 9.437,2 | 9.661,8 | 10,74% | |||||
| Altre attività | - | - | - | - | 1.323,1 | 1.323,1 | 38,33% | |||||
| Totale attivo | 47,3 | 67,3 | 2,6 | 111,2 | 16.245,4 | 16.473,8 | ||||||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
5,2 | 79,7 | 4,0 | 34,9 | 2.666,6 | 2.790,4 | 2,69% | |||||
| Passività finanziarie di negoziazione | - | 1,0 | - | - | 116,7 | 117,7 | 3,52% | |||||
| Altre passività | - | 3,7 | - | 0,1 | 4,0 | 7,8 | 0,17% | |||||
| Totale passivo | 5,2 | 84,4 | 4,0 | 35,0 | 2.787,3 | 2.915,9 | ||||||
| Garanzie rilasciate e impegni | 12,1 | 26,1 | 0,2 | 15,3 | 1.844,0 | 1.897,7 | n.a. |

| Valori al 30 06 2025 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| joint venture |
società collegate |
dirigenti con responsabilità strategica |
altre parti correlate |
Perimetro MEF |
totale | % su voce bilancio |
||||||
| Interessi attivi e proventi assimilati | 0,1 | 1,1 | - | 2,0 | 221,9 | 225,1 | 11,42% | |||||
| Interessi passivi e oneri assimilati | - | (0,1) | - | (0,2) | (25,6) | (25,9) | 2,92% | |||||
| Commissioni attive | - | 107,5 | - | - | 12,0 | 119,5 | 13,00% | |||||
| Commissioni passive | - | (0,2) | - | - | (0,7) | (0,9) | 0,75% | |||||
| Dividendi | - | - | - | - | 0,5 | 0,5 | 3,77% | |||||
| Risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | - | - | - | 0,5 | 0,5 | -4,88% | |||||
| Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
7,9 | - | - | 0,2 | 1,7 | 9,8 | -6,43% | |||||
| Costi operativi | - | (1,6) | (5,6) | - | (8,6) | (15,8) | 1,58% |

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-
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Agli Azionisti della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA e controllate ("Gruppo Monte dei Paschi di Siena") al 30 giugno 2025. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n° 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Monte dei Paschi di Siena al 30 giugno 2025 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea.
Firenze, 6 agosto 2025
PricewaterhouseCoopers SpA
Marco Palumbo (Revisore legale)

Relazione Finanziaria Semestrale
Raccordi tra gli schemi di Conto Economico e Stato Patrimoniale riclassificati ed i relativi prospetti contabili

| Voci dello schema di Conto Economico | 30/06/25 | Riclassifica dei dividendi afferenti ad operazioni su titoli di proprietà |
Riclassifica quota parte Utile delle Partecipazioni |
Recuperi delle imposte di bollo e recuperi spesa su clientela |
Oneri operazioni straordinarie | Canone DTA | Oneri Ristrutturazione (Esodo Personale) | Oneri Ristrutturazione (Chiusura Filiali) | Oneri connessi a Commitment e Piano industriale |
Recuperi personale | Costo del credito | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: MP Banque |
30/06/25 | Voci dello schema di Conto Economico Riclassificato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.971,1 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
12,2 14,1 |
1.094,1 1.985,3 |
Margine di interesse | ||
| di cui interessi attivi calcolati con il | 1.655,0 | - | 4,0 | 1.659,0 | |||||||||||
| 20 | metodo dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati |
(889,3) | - | - | (1,9) | (891,2) | |||||||||
| - | - | - | - | - | - | - | - | 4,1 | 802,5 | Commissioni nette | |||||
| 40 50 |
Commissioni attive Commissioni passive |
919,0 (120,6) |
- | - - |
4,2 (0,1) |
923,3 (120,7) |
|||||||||
| 70 | Dividendi | 12,9 | (4,0) | 32,7 | - | - | 41,6 | Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni |
|||||||
| 4,0 | - | - | - | - | - | - | 15,1 | 0,1 | 113,1 | Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
|||||
| 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 66,2 | 4,0 | 0,1 | 70,3 | ||||||||||
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo |
37,8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 37,8 | ||
| ammortizzato | 43,2 | - | - | 43,2 | |||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
(5,2) | - | - | (5,2) | |||||||||||
| complessiva c) passività finanziarie |
(0,2) | - | - | (0,2) | |||||||||||
| 110 | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(10,0) | - | - | - | - | - | - | - | 15,1 | - | 5,0 | |||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value |
0,8 | - | - | 0,8 | |||||||||||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
(10,8) | 15,1 | - | 4,2 | |||||||||||
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | (0,5) | - | - | (0,5) | Risultato netto dell'attività di copertura | |||||||||
| 230 | Altri oneri/proventi di gestione | 122,9 | (117,2) | - | (2,5) | - | (0,0) | 3,2 | Altri proventi/oneri di gestione | ||||||
| 190 | Spese amministrative: a) spese per il personale |
(1.017,8) (646,8) |
- | - | 117,2 | 6,9 | 28,7 | 8,9 8,9 |
0,0 - |
1,7 | 2,5 2,3 |
- - |
(12,0) (4,8) |
(863,8) (640,4) |
Spese amministrative: a) spese per il personale |
| b) altre spese amministrative | (371,0) | 117,2 | 6,9 | 28,7 | 0,0 | 1,7 | 0,2 | - | (7,2) | (223,4) | b) altre spese amministrative | ||||
| - | - | - | - | - | - | 0,5 | - | - | (1,1) | (79,2) | Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali |
||||
| 210 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali |
(45,7) | - | 0,5 | - | (1,0) | (46,2) | ||||||||
| 220 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività | (32,9) | - | (0,1) | (33,0) | ||||||||||
| 130 | immateriali Rettifiche/riprese di valore nette per rischio |
(150,9) | - | - | - | - | - | - | - | (19,9) | 0,3 | (175,1) | Costo del credito clientela | ||
| di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
(150,2) | (0,9) | 0,2 | (150,9) | 130a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato clientela |
||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
(0,7) | 0,7 | - | 0,0 | |||||||||||
| complessiva | - | 0,0 | 100a) finanziamenti valutati al costo | ||||||||||||
| (15,1) | (15,1) | ammortizzato clientela 110b) finanziamenti e titoli |
|||||||||||||
| - | (4,6) | 0,1 | (4,5) | 200a) accantonamenti netti impegni e garanzie rilasciate |
|||||||||||
| 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
(4,6) | - | - | (4,6) | 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
|||||||||
| 0,2 | 0,2 | Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
|||||||||||||
| 160 | Premi netti | - | - | - | 0,0 | ||||||||||
| 170 | Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa |
- | - | - | 0,0 | ||||||||||
| 200 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(30,4) | - | - | - | - | - | - | - | 4,6 | (0,0) | (25,8) | Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
||
| a) impegni e garanzie rilasciate | (4,6) | 4,6 | 0,0 | ||||||||||||
| 250 | b) altri accantonamenti netti Utili (Perdite) delle partecipazioni |
(25,8) 32,7 |
(32,7) | - - |
(0,0) - |
(25,8) 0,0 |
Altri utili (perdite) da partecipazioni | ||||||||
| - | (8,9) | (0,5) | (5,7) | - | (15,1) | Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum | |||||||||
| (6,9) | (6,9) | Oneri operazioni straordinarie Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e |
|||||||||||||
| - | 0,0 | schemi similari | |||||||||||||
| 260 | Risultato netto della valutazione al fair value | (2,7) | - - |
(28,7) - |
- | - - |
(28,7) (2,7) |
Canone DTA Risultato della valutazione al fair value di |
|||||||
| 280 | delle attività materiali e immateriali Utili (Perdite) da cessione di investimenti |
- | - | - | - | 0,0 | attività materiali e immateriali Utili (Perdite) da cessione di investimenti |
||||||||
| 290 | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
857,2 | - | - | - | - | - | - | (4,0) | - | 3,7 | 856,8 | Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte |
||
| 300 | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
35,2 | - | 0,2 | 35,5 | Imposte sul reddito di periodo | |||||||||
| 310 | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte |
892,4 | - | - | - | - | - | - | (4,0) | - | 3,9 | 892,3 | Utile (Perdita) al netto delle imposte | ||
| 320 | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte |
(0,1) | 4,0 | - | (3,9) | 0,0 | |||||||||
| 330 | Utile (Perdita) di periodo | 892,3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 892,3 | Utile (Perdita) di periodo | ||
| 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
(0,1) | - | - | (0,1) | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
|||||||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |
892,4 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 892,4 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |
Relazione Finanziaria Semestrale
| Voci dello schema di Conto Economico | 30/06/24 | Rimborsi clientela | Riclassifica dei dividendi afferenti ad operazioni su titoli di proprietà |
Riclassifica quota parte Utile delle Partecipazioni | Riclassifica accantonamento ai fondi BRRD e DGSD |
Recuperi delle imposte di bollo e recuperi spesa su clientela |
Canone DTA | Oneri Ristrutturazione (Esodo Personale) | Oneri Ristrutturazione (Chiusura Filiali) | Oneri connessi a Commitment e Piano industriale | Costo del credito | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: MP Banque |
30/06/24 | Voci dello schema di Conto Economico Riclassificato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Interessi attivi e proventi assimilati | 2.427,2 | - - |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
18,2 20,1 |
1.172,2 2.447,3 |
Margine di interesse | |
| di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo |
1.989,9 | - | |||||||||||||
| 20 | Interessi passivi e oneri assimilati | (1.273,2) | - | - | (1,9) | (1.275,1) | |||||||||
| 40 | Commissioni attive | 842,8 | 1,2 1,2 |
- | - | - | - | - | - | - | - - |
4,4 4,5 |
735,8 848,5 |
Commissioni nette | |
| 50 | Commissioni passive | (112,5) | - | - | - | (0,1) | (112,6) | ||||||||
| 70 | Dividendi | 17,0 | (4,4) | 27,6 | - | - | 40,2 | Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni |
|||||||
| 4,4 | - | - | - | - | - | - | 9,3 | 0,1 | 74,8 | Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
|||||
| 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 78,1 | 4,4 | - | 82,5 | ||||||||||
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | (10,8) | - | - | - | - | - | - | - | (0,8) | 0,1 | (11,5) | |||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
(10,3) | (0,8) | - | (11,1) | |||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
0,1 | - | 0,1 | 0,2 | |||||||||||
| c) passività finanziarie | (0,6) | - | - | (0,6) | |||||||||||
| 110 | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(6,3) | - | - | - | - | - | - | - | 10,1 | - | 3,8 | |||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value b) altre attività finanziarie |
4,1 | - | - | 4,1 | |||||||||||
| obbligatoriamente valutate al fair value | (10,4) | - | 10,1 | - | (0,3) | ||||||||||
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | 1,6 | - | - | 1,6 | Risultato netto dell'attività di copertura | |||||||||
| 230 190 |
Altri oneri/proventi di gestione Spese amministrative: |
108,3 (1.048,6) |
- - |
- | - | 75,3 | (102,1) 102,1 |
30,6 | 8,8 | - 2,8 |
0,2 | - - |
(0,1) (11,6) |
6,1 (840,6) |
Altri proventi/oneri di gestione Spese amministrative: |
| a) spese per il personale | (613,3) | 8,8 | 1,2 | - | (4,8) | (608,2) | a) spese per il personale | ||||||||
| b) altre spese amministrative | (435,3) | 75,3 | 102,1 | 30,6 | 1,6 | 0,2 | - | (6,9) | (232,4) | b) altre spese amministrative | |||||
| - | - | - | - | - | - | - | 0,3 | - | - | (1,1) | (84,3) | Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali |
|||
| 210 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali |
(50,4) | - | 0,3 | - | (1,1) | (51,1) | ||||||||
| 220 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali |
(33,3) | - | - | (33,3) | ||||||||||
| 130 | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di | (217,8) | - | - | - | - | - | - | - | - | 19,9 | (1,2) | (204,0) | Costo del credito clientela | |
| credito di: a) attività finanziarie valutate al costo |
(218,3) | 5,2 | (1,5) | (214,6) | 130a) attività finanziarie valutate al costo | ||||||||||
| ammortizzato b) attività finanziarie valutate al fair value |
0,5 | (0,5) | - | - | ammortizzato clientela | ||||||||||
| con impatto sulla redditività complessiva | 100a) finanziamenti valutati al costo | ||||||||||||||
| 0,8 (10,1) |
0,8 (10,1) |
ammortizzato clientela 110b) finanziamenti e titoli |
|||||||||||||
| 24,5 | 0,4 | 24,9 | 200a) accantonamenti netti impegni e garanzie | ||||||||||||
| 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza | (4,9) | - | - | (4,9) | rilasciate 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza |
|||||||||
| cancellazioni | cancellazioni Rettifiche di valore deterioramento titoli e |
||||||||||||||
| 160 | Premi netti | - | (4,7) - |
- | (4,7) - |
finanziamenti banche | |||||||||
| 170 | Saldo altri proventi/oneri della gestione | - | - | - | - | ||||||||||
| 200 | assicurativa Accantonamenti netti ai fondi per rischi e |
11,0 | (1,2) | - | - | - | - | - | - | - | (24,5) | - | (14,8) | Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | |
| oneri a) impegni e garanzie rilasciate |
24,5 | (24,5) | - | ||||||||||||
| b) altri accantonamenti netti | (13,5) | (1,2) | - | (14,8) | |||||||||||
| 250 | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 23,8 | (27,6) | - | - | (3,8) | Altri utili (perdite) da partecipazioni | ||||||||
| (8,8) | (3,1) | (29,5) | - | (41,4) | Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi |
||||||||||
| (75,3) | - | (0,1) | (75,4) | similari | |||||||||||
| Risultato netto della valutazione al fair value | (30,6) | - | (30,6) | Canone DTA Risultato della valutazione al fair value di attività |
|||||||||||
| 260 280 |
delle attività materiali e immateriali Utili (Perdite) da cessione di investimenti |
(19,3) (6,1) |
- | - | - - |
(19,3) (6,1) |
materiali e immateriali Utili (Perdite) da cessione di investimenti |
||||||||
| 290 | Utile (Perdita) della operatività corrente al | 726,5 | - | - | - | - | - | - | (29,3) | - | 8,6 | 705,8 | Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | ||
| lordo delle imposte Imposte sul reddito di periodo dell'operatività |
|||||||||||||||
| 300 | corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al |
454,2 | - | (1,0) | 453,2 | Imposte sul reddito di periodo | |||||||||
| 310 | netto delle imposte Utile (Perdita) delle attività operative cessate |
1.180,7 | - | - | - | - | - | - | (29,3) | - | 7,6 | 1.159,1 | Utile (Perdita) al netto delle imposte | ||
| 320 | al netto delle imposte | (21,6) | 29,3 | - | (7,6) | - | |||||||||
| 330 | Utile (Perdita) di periodo | 1.159,1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.159,1 | Utile (Perdita) di periodo | ||
| 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della |
(0,1) 1.159,2 |
0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | - 0,0 |
- 0,0 |
(0,1) 1.159,2 |
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della |
| capogruppo | capogruppo |

| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Attivo | 30/06/25 | Finanziamenti clientela | Derivati di negoziazione | Titoli | Finanziamenti banche centrali Crediti vs banche @ AC - |
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
Adeguamento di valore att. finanziarie oggetto di copertura generica |
30/06/25 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Attivo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 11.794,3 | - | - | 824,0 | 12.618,3 | Cassa e disponibilità liquide | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a | 8.698,7 | (147,9) | (2.244,4) | 12.659,4 | - | 0,9 | - | 18.966,7 | Attività in titoli |
| conto economico | - | 12.659,4 | 0,9 | 12.660,3 | |||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.262,1 | - | (2.244,4) | - | - | 6.017,7 | |||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | ||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
436,6 | (147,9) | - | - | 288,7 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto | 1.967,5 | - | (1.967,5) | - | - | ||||
| sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
93.140,0 | 147,9 | - | (10.691,9) | - | 294,2 | |||
| - | - | 642,5 | 1,4 | 643,9 | Finanziamenti banche centrali | ||||
| a) crediti verso banche | 3.141,8 | - | (783,6) | (642,5) | 0,6 | 1.716,3 | Finanziamenti banche | ||
| b) crediti verso clientela | 89.998,2 | 147,9 | (9.908,3) | 292,2 | 80.530,0 | Finanziamenti clientela | |||
| Derivati di copertura | 484,6 | - | 2.244,4 | - | - | 2.729,0 | Derivati | ||
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(677,1) | - | - | - | 677,1 | - | |||
| Partecipazioni | 673,6 | - | - | - | 673,6 | Partecipazioni | |||
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | - | - | ||||
| Attività materiali | 2.073,5 | - | - | 44,5 | 2.118,0 | Attività materiali | |||
| Attività immateriali | 131,4 | - | - | 1,6 | 133,0 | Attività immateriali | |||
| -di cui avviamento | 7,9 | - | - | - | 7,9 | -di cui avviamento | |||
| Attività fiscali | 2.659,7 | - | - | 1,0 | 2.660,7 | Attività fiscali | |||
| a) correnti | 93,2 | - | - | - | 93,2 | a) correnti | |||
| b) anticipate | 2.566,5 | - | - | 1,0 | 2.567,5 | b) anticipate | |||
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
1.176,0 | - | - | - (1.176,0) |
2.784,5 0,0 |
Altre attività 120 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
|||
| Altre attività | 3.451,9 | - | - | 9,7 | (677,1) | 2.784,5 | 130 Altre attività | ||
| Totale dell'attivo | 125.574,1 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 125.574,1 | Totale dell'attivo |

| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Passivo |
30/06/25 | Debiti verso banche centrali | Debiti verso banche | Derivati di negoziazione | Passività finanziarie designate al fair value | Trattamento di fine rapporto del personale | Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione |
Patrimonio netto di Gruppo | 30/06/25 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Passivo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Passività finanziarie valutate al costo | 103.742,5 | - | - | - | 124,6 | - | 900,4 | 94.508,6 | Raccolta diretta | |
| ammortizzato | |||||||||||
| a) debiti verso banche | 10.258,4 | (8.008,5) | (2.249,9) | 0,0 | |||||||
| b) debiti verso la clientela | 83.328,4 | 899,9 | 84.228,4 | a) Debiti verso Clientela | |||||||
| c) titoli in circolazione | 10.155,7 | 8.008,5 | 124,6 | 10.280,2 8.008,5 |
b) Titoli emessi Debiti verso Banche centrali |
||||||
| 2.249,9 | 0,5 | 2.250,4 | Debiti verso Banche | ||||||||
| 20 | Passività finanziarie di negoziazione | 3.345,3 | (1.111,3) | 2.234,0 | Passività finanziarie di negoziazione per cassa | ||||||
| 30 | Passività finanziarie designate al fair value | 124,6 | (124,6) | - | |||||||
| 1.382,4 | Derivati | ||||||||||
| 40 | Derivati di copertura | 271,1 | 271,1 | Derivati di copertura | |||||||
| Adeguamento di valore delle passività | 1.111,3 | 1.111,3 | Derivati passivi negoziazione | ||||||||
| 50 | finanziarie oggetto di copertura generica | - | - | ||||||||
| (+/-) | |||||||||||
| 60 | Passività fiscali | 13,4 | - | - | - | - | - | 1,0 | 14,5 | Passività fiscali | |
| a) correnti | 9,0 | 9,0 | a) correnti | ||||||||
| b) differite Passività associate ad attività in via di |
4,4 | 1,0 | 5,4 | b) differite | |||||||
| 70 | dismissione | 978,7 | (978,7) | - | |||||||
| 80 | Altre passività | 4.658,7 | 40,1 34,2 |
4.733,0 - 40,1 4.692,9 |
Altre passività Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività (civilistico) |
||||||
| 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | 69,3 | (69,3) | (0,0) | |||||||
| 100 | Fondi per rischi e oneri: | 900,0 | - | - | - | - | 69,3 | 2,9 | 972,2 | Fondi a destinazione specifica | |
| 69,3 | 2,7 | 72,0 | a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | ||||||||
| a) impegni e garanzie rilasciate | 154,3 | 0,1 | 154,4 | b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | |||||||
| b) quiescenza e obblighi simili | 3,2 | 3,2 | c) Fondi di quiescenza | ||||||||
| c) altri fondi per rischi e oneri | 742,5 | 0,1 | 742,6 | d) Altri fondi | |||||||
| 120 | Riserve da valutazione | 66,9 | (66,9) | - | |||||||
| 150 | Riserve | 3.057,5 | (3.057,5) | - | |||||||
| 11.470,3 | Patrimonio netto di Gruppo | ||||||||||
| 66,9 | 66,9 | a) Riserve da valutazione | |||||||||
| - | b) Azioni rimborsabili | ||||||||||
| - | c) Strumenti di capitale | ||||||||||
| 3.057,5 | 3.057,5 | d) Riserve | |||||||||
| - | e) Sovrapprezzi di emissione | ||||||||||
| 170 | Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | f) Capitale | |||||||
| - | - | g) Azioni proprie (-) | |||||||||
| 892,4 | 892,4 | h) Utile (Perdita) di periodo | |||||||||
| 180 | Azioni proprie (-) | - | - | - | |||||||
| 190 | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 0,2 | 0,2 | Patrimonio di pertinenza terzi | |||||||
| 200 | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 892,4 | (892,4) | - | |||||||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 125.574,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 125.574,1 | Totale del Passivo e del Patrimonio netto |

| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Attivo | 31/12/24 | Finanziamenti clientela | Derivati di negoziazione | Titoli | Finanziamenti banche centrali Crediti vs banche @ AC - |
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
Adeguamento di valore att. finanziarie oggetto di copertura generica |
31/12/24 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Attivo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Cassa e disponibilità liquide | 13.249,4 | - | - | 780,5 | 14.029,9 | Cassa e disponibilità liquide | |||
| 20 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
6.532,8 | (143,6) | (2.312,2) | 13.312,8 | - | 57,6 | - | 17.447,4 | Attività in titoli |
| 13.312,8 | 57,6 | 13.370,4 | ||||||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.076,6 | - | (2.312,2) | - | - | 3.764,4 | ||||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | ||||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
456,2 | (143,6) | - | - | 312,6 | |||||
| 30 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.337,4 | - | (2.337,4) | - | - | ||||
| 40 | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.526,0 | 143,6 | - | (10.975,4) | - | 249,2 | |||
| - | - | 560,8 | 4,7 | 565,5 | Finanziamenti banche centrali | |||||
| a) crediti verso banche | 3.365,9 | - | (737,6) | (560,8) | 0,8 | 2.068,3 | Finanziamenti banche | |||
| b) crediti verso clientela | 87.160,1 | 143,6 | (10.237,8) | 243,7 | 77.309,6 | Finanziamenti clientela | ||||
| 50 | Derivati di copertura | 94,2 | - | 2.312,2 | - | - | 2.406,4 | Derivati | ||
| 60 | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(411,5) | - | - | - | 411,5 | - | |||
| 70 | Partecipazioni | 672,3 | - | - | - | 672,3 | Partecipazioni | |||
| 80 | Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | - | - | ||||
| 90 | Attività materiali | 2.109,1 | - | - | 31,1 | 2.140,1 | Attività materiali | |||
| 100 | Attività immateriali | 156,1 | - | - | 1,5 | 157,6 | Attività immateriali | |||
| -di cui avviamento | 7,9 | - | - | - | 7,9 | -di cui avviamento | ||||
| 110 | Attività fiscali | 2.536,9 | - | - | 1,1 | 2.538,0 | Attività fiscali | |||
| a) correnti | 104,3 | - | - | - | 104,3 | a) correnti | ||||
| b) anticipate | 2.432,6 | - | - | 1,1 | 2.433,7 | b) anticipate | ||||
| - | 3.266,6 | Altre attività | ||||||||
| 120 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.128,7 | - | - | (1.128,7) | 0,0 | 120 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
|||
| 130 | Altre attività | 3.670,3 | - | - | 7,8 | (411,5) | 3.266,6 | 130 Altre attività | ||
| Totale dell'attivo | 122.601,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 122.601,7 | Totale dell'attivo |
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Passivo | 31/12/24 | Debiti verso banche centrali | Debiti verso banche | Derivati di negoziazione | Passività finanziarie designate al fair value | Trattamento di fine rapporto del personale | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione |
Patrimonio netto di Gruppo | 31/12/24 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Passivo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 102.751,4 | 912,7 | 93.971,9 | Raccolta diretta | |||||||
| a) debiti verso banche | 9.811,3 | (8.510,9) | (1.300,4) | (0,0) | ||||||||
| b) debiti verso la clientela | 82.632,2 | 912,1 | 83.544,3 | a) Debiti verso Clientela | ||||||||
| c) titoli in circolazione | 10.307,9 | 119,7 | 10.427,6 | b) Titoli emessi | ||||||||
| 8.510,9 | 8.510,9 | Debiti verso Banche centrali | ||||||||||
| 1.300,4 | 0,6 | 1.301,0 | Debiti verso Banche | |||||||||
| 20 | Passività finanziarie di negoziazione | 2.605,7 | (987,8) | 1.617,9 | Passività finanziarie di negoziazione per cassa | |||||||
| 30 | Passività finanziarie designate al fair value | 119,7 | (119,7) | - | ||||||||
| 40 | Derivati di copertura | 358,4 | 1.346,2 358,4 |
Derivati Derivati di copertura |
||||||||
| 987,8 | 987,8 | Derivati passivi negoziazione | ||||||||||
| 50 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie | (0,7) | 0,7 | - | ||||||||
| 60 | oggetto di copertura generica (+/-) Passività fiscali |
5,6 | 1,0 | 6,6 | Passività fiscali | |||||||
| a) correnti | 1,3 | 1,3 | a) correnti | |||||||||
| b) differite | 4,3 | 1,0 | 5,3 | b) differite | ||||||||
| 70 | Passività associate ad attività in via di dismissione | 976,7 | (976,7) | - | ||||||||
| 3.191,2 | Altre passività | |||||||||||
| (0,7) | 36,1 | (0,7) 36,1 |
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Passività associate a gruppi di attività in via di |
|||||||||
| 80 | Altre passività | 3.132,0 | 23,8 | 3.155,8 | dismissione Altre passività (civilistico) |
|||||||
| 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | 69,7 | (69,7) | (0,0) | ||||||||
| 100 | Fondi per rischi e oneri: | 933,9 | 69,7 | 3,0 | 1.006,6 | Fondi a destinazione specifica | ||||||
| 69,7 | 2,7 | 72,4 | a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | |||||||||
| a) impegni e garanzie rilasciate | 149,6 | 0,2 | 149,8 | b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | ||||||||
| b) quiescenza e obblighi simili | 3,3 | 3,3 | c) Fondi di quiescenza | |||||||||
| c) altri fondi per rischi e oneri | 781,0 | 0,1 | 781,1 | d) Altri fondi | ||||||||
| 120 | Riserve da valutazione | 60,4 | (60,4) | - | ||||||||
| 150 | Riserve | 2.184,3 | (2.184,3) | - | ||||||||
| 11.649,0 | Patrimonio netto di Gruppo | |||||||||||
| 60,4 | 60,4 | a) Riserve da valutazione | ||||||||||
| - | b) Azioni rimborsabili | |||||||||||
| - | c) Strumenti di capitale | |||||||||||
| 2.184,3 | 2.184,3 | d) Riserve | ||||||||||
| - | e) Sovrapprezzi di emissione | |||||||||||
| 170 | Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | f) Capitale | ||||||||
| - 1.950,8 |
- 1.950,8 |
g) Azioni proprie (-) h) Utile (Perdita) di periodo |
||||||||||
| 180 | Azioni proprie (-) | - | - | - | ||||||||
| 190 | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 0,3 | 0,3 | Patrimonio di pertinenza terzi | ||||||||
| 200 | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 1.950,8 | (1.950,8) | 0,0 | ||||||||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 122.601,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 122.601,7 | Totale del Passivo e del Patrimonio netto | |




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