AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Bff Bank

Interim / Quarterly Report Aug 8, 2025

4232_ir_2025-08-08_6311211c-bcc2-4bd5-acbc-4a98b115f6cb.pdf

Interim / Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2025

2025

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

INDICE

Il Gruppo BFF 3
Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore 4
Struttura del Gruppo 8
Organi Sociali alla data del 30 giugno 2025 9
Azionariato 10
Relazione sulla Gestione Consolidata 12
Contesto operativo ed eventi significativi 13
Andamento della gestione 19
Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio 32
Evoluzione prevedibile della gestione 32
Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia
di assunzione, gestione e copertura dei rischi
33
Controlli interni 35
Altre informazioni 37
Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2025 40
Stato Patrimoniale Consolidato 41
Conto Economico Consolidato 42
Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva 42
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 43
Rendiconto Finanziario Consolidato 44
Note Esplicative Consolidate 45
Parte A – Politiche Contabili 47
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 55
Parte C – Informazioni sul Conto Economico Consolidato 75
Parte D – Redditività Consolidata Complessiva 85
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 86
Parte F – Informazioni sul Patrimonio Consolidato 103
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda 107
Parte H – Operazioni con Parti Correlate 108
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 109
Parte L – Informativa di settore 111
Parte M – Informativa sul leasing 113
Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. al 30 giugno 2025 114
Stato Patrimoniale Individuale 115
Conto Economico Individuale 116
Prospetto della Redditività Complessiva Individuale 116
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Individuale 117
Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione

Relazione della Società di Revisione 120

Relazione della Società di Revisione

01 Il Gruppo BFF

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili

Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

1985-2009

Nasce BFF e si afferma nel mercato di riferimento

Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.

2010-2014

Resilienza durante le crisi, inizia il processo di internazionalizzazione e di trasformazione in banca

Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010, in Portogallo nel 2014.

L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.

Diventa banca nel 2013.

2015-2020

Quotazione e leadership europea

BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).

L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.

Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).

Un Gruppo con una capacità unica di generare valore per i propri azionisti, le proprie persone e la comunità MODELLO DI BUSINESS SCALABILE MANAGEMENT TEAM CON ELEVATA ESPERIENZA BUSINESS SOSTENIBILE FUNDING AMPIO E DIVERSIFICATO ORGANIZZAZIONE ALLINEATA CON LE ESIGENZE DEGLI SHAREHOLDER

Dal 2021

Leader nella finanza specializzata

BFF è l'unica piattaforma pan-europea, presente in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.

Nel 2021, grazie alla fusione con DEPObank, afferma la propria leadership anche nei securities services, come unica banca depositaria italiana, e nei servizi di pagamento, distribuiti a oltre

100 banche e PSP in Italia.

Nel 2023, nell'ambito del nuovo piano industriale, conferma la volontà di crescere nel proprio core business e proseguire il percorso di creazione di valore nei confronti dei propri azionisti e di tutti gli stakeholder.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

BFF 2028: ever more a bank like no other

BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Modello di Business

Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.

In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.

Di seguito una rappresentazione dei servizi offerti e dei relativi benefici a favore della clientela.

Il modello di business descritto si basa su valori di riferimento, quali:

  • ▶ onestà,
  • ▶ trasparenza,
  • ▶ rispetto per le persone,
  • ▶ valorizzazione delle risorse,

che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

  • L'ottimizzazione della liquidità e della gestione del circolante delle aziende private che operano con la Pubblica Amministrazione.
  • La pianificazione e il mantenimento di un tempo di incasso target, a prescindere dai tempi di pagamento effettivi della Pubblica Amministrazione.
  • Il miglioramento dei ratio di bilancio, grazie alla possibilità di deconsolidare a titolo definitivo l'esposizione verso gli enti pubblici.
  • La riduzione dei costi operativi, grazie agli accordi revolving per la cessione dei crediti e un Business Model integrato che unisce i servizi di factoring pro soluto e di gestione del credito, per garantire le migliori performance possibili sui crediti.
  • I finanziamenti diretti degli enti pubblici nell'Europa centro-orientale, con soluzioni di vendor finance e di prestiti per investimenti di medio-lungo termine.
  • L'operatività multi-country, per una migliore e più efficiente gestione del rischio paese e dell'esposizione vantata dalle multinazionali verso i 9 stati europei in cui il Gruppo opera.

  • La riduzione strutturale dei costi per il cliente, grazie ai servizi di outsourcing che garantiscono il costante adeguamento e il rispetto del framework normativo senza l'aggravio economico delle evolutive che solitamente ne consegue.
  • ▶ Un unico interlocutore "one stop shop" per tutti i servizi di back office, a vantaggio di un'efficienza dei costi e di gestione.
  • Le soluzioni personalizzate in tempi rapidi, grazie all'elevata flessibilità e alla agilità nel gestire le esigenze dei clienti.

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

* Payment Services Providers

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Mission

Operare con onestà e trasparenza rispettando e valorizzando le persone, mantenendo la leadership nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei mercati di riferimento e con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa.

Vision

Essere leader nella specialty finance, grazie ad una value proposition unica nei mercati di riferimento: una banca altamente specializzata e sostenibile come nessun'altra.

Valori

Meritocrazia, ownership, ricerca dell'eccellenza (miglioramento continuo), orientamento al risultato, rispetto.

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

BFF Banking Group, al 30 giugno 2025, include, oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Denominazioni imprese Sede legale e operativa Tipo di rapporto(1) Rapporto di partecipazione Disponibilità di Voti %(2)
Impresa partecipante Quota %
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano. Viale Scarampo 15 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia - Via C. Zima 4 1 BFF Bank S.pA. 100% 100%
3. SPV Project 2214 Milano - Corso Vittorio Emanuele II 24/22 4 BFF Bank S.pA. 0% 0%
4. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid - Paseo de la Castellana 81 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Polska S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
6. BFF Medfinance S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Česká republika s.r.o. Prague - Roztylská 1860/1 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava - Mostova 2 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. Komunalny Fundusz Inwestycyjng Zamknięty Warsaw - Plac Dąbrowskiego 1 4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. MEDICO Niestandaryzowany Sekurytyzacyjny Fundusz Inwestycyjny Zamknięty Warsaw - Plac Dąbrowskiego 1 4 BFF Polska S.A. 100% 100%
12. Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. Łodz - Jana Kilińskiego 66 4 BFF Polska S.A. 99% 99%
13. Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspolnik sp.k. Łodz - Jana Kilińskiego 66 4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

Legenda: (1) Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria. distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo

La disponibilità di voto riportata ai punti 10 e 11 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 12 e 13 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.

BFF Bank possiede, inoltre, una partecipazione in Unione Fiduciaria S.p.A. pari al 24% delle azioni emesse, che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

Da novembre 2024, la Banca ha sottoscritto il 33% del capitale sociale, pari a 6.600 euro, del nuovo studio legale "PB & Partners Società tra Avvocati a responsabilità limitata" (di seguito la "STA"). Il 19 giugno 2025, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha approvato l'iscrizione della STA presso il registro speciale delle società tra avvocati. A partire dal mese di luglio 2025, la STA è pienamente operativa.

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Struttura del Gruppo

Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp. k.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Organi Sociali alla data del 30 giugno 2025

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Ranieri De Marchis
Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri
Vice Presidente Anna Kunkl
Consiglieri Alexia Ackermann
Guido Cutillo
Domenico Gammaldi
Mimi Kung
Susana Mac Eachen
Piotr Enryk Stepniak

Il Consiglio di Amministrazione è in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2026.

RUOLO DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E REQUISITI DI INDIPENDENZA

NOME CARICA RICOPERTA IN BFF ESECUTIVO NON ESECUTIVO INDIPENDENZA
Ranieri de Marchis Presidente
Anna Kunkl Vicepresidente
Massimiliano Belingheri Amministratore Delegato
Alexia Ackermann Consigliere
Guido Cutillo Consigliere
Domenico Gammaldi Consigliere
Mimi Kung Consigliere
Susana Mac Eachen Consigliere
Piotr Enryk Stepniak Consigliere

La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere e assicura la presenza di un congruo numero di Amministratori non esecutivi e/o indipendenti, raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione approvato dal Consiglio, da ultimo, in data 27 giugno 2023 e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Simone Scettri
Sindaci effettivi Simona Elena Pesce
Vittorio Dell'Atti
Sindaci supplenti Carlo Carrera
Francesca Masotti

Il Collegio sindacale è in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2026.

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Giuseppe Manno

Semestrale Abbreviato

Bilancio Consolidato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Composizione dei Comitati endoconsiliari alla data del 31 dicembre 2024

COMITATO PER LE REMUNERAZIONI

NOME QUALIFICA RUOLO
Guido Cutillo Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Mimi Kung Consigliere indipendente Membro del Comitato
Susana Mac Eachen Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E CON SOGGETTI COLLEGATI

NOME QUALIFICA RUOLO
Anna Kunkl Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Alexia Ackermann Consigliere indipendente Membro del Comitato
Guido Cutillo Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO NOMINE

NOME QUALIFICA RUOLO
Mimi Kung Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Susana Mac Eachen Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

COMITATO CONTROLLO E RISCHI(*)

NOME QUALIFICA RUOLO
Alexia Ackermann Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Mimi Kung Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla Relazione Consolidata di Sostenibilità. Inoltre, a partire dal 2023, al fine di recepire le previsioni introdotte dalle Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali ESG pubblicate da Banca d'Italia in data 8 aprile 2022 in linea con analoghe iniziative della BCE e integrate in data 24 novembre 2022, il Comitato Controllo e Rischi supporta il Consiglio di Amministrazione anche nell'approvazione delle linee strategiche e delle politiche in materia di sostenibilità, incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, concorrendo ad assicurare il miglior presidio dei rischi e tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per gli stakeholder della Banca

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Azionariato

BFF rappresenta una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso, con un flottante pari alla quasi totalità del capitale sociale. Alla data del 30 giugno 2025, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 6,2%, in aumento rispetto al 6,0% al 31 dicembre 2024. Al 30 giugno 2025 la Banca non detiene azioni proprie.

Totali numero di azioni emesse 188.447.386

  • Fonte: CONSOB ed informazioni detenute da BFF. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 30/06/2025.
  • (1) Alla data del 20/09/2024, Artisan Partners Limited Partnership deteneva 9,4 milioni di azioni, per una quota pari al 5,0% del capitale sociale della Banca.
  • (2) (i) Alla data del 30/06/2025 ai sensi della normativa Market Abuse Regulation, Massimiliano Belingheri Soggetto Rilevante della Banca e le sue Persone Strettamente Legate, risultano beneficiari (direttamente o indirettamente) di una partecipazione complessiva di 11,4 milioni di azioni pari al 6,1% del capitale sociale della Banca. Ulteriori 90.211 azioni, da un precedente esercizio di stock options, verranno assegnate quando BFF potrà nuovamente acquistare azioni proprie. La rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 5 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate.

(ii) Alla data 10/03/2023, ai sensi della normativa sugli assetti proprietari, the Bali Trust deteneva indirettamente 9,0 milioni di azioni BFF pari al 4,8% del capitale sociale della Banca. The Bali Trust è un trust irrevocabile riconducibile a Massimiliano Belingheri e ai suoi eredi.

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. 02 Relazione sulla Gestione

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Contesto operativo ed eventi significativi

Contesto economico-internazionale

Il primo semestre è stato caratterizzato dall'avvio di aggressive politiche commerciali e fiscali negli Stati Uniti, che condizioneranno la crescita globale non solo nel 2025 ma anche negli anni a venire. L'Amministrazione Trump, infatti, ritenendo che il crescente deficit commerciale americano costituisca un problema, ha annunciato e in parte varato una serie di dazi nei confronti del resto del mondo. Inoltre, la Camera USA ha approvato a fine maggio il "Big Beautiful Bill Act" , approvato dal Senato a luglio che, in base alle stime del Congressional Budget Office, dovrebbe aumentare il deficit pubblico di 3.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio, lasciandolo costantemente al di sopra del 6% del Pil.

La straordinaria incertezza creata dalle minacce dei dazi, ancorché usati come strumento negoziale, rischia di frenare l'economia globale - specialmente quella statunitense - causando una diminuzione della fiducia tanto tra gli imprenditori, preoccupati per la contrazione che possono subire sia i margini che le vendite, quanto tra le famiglie, che temono l'aumento dell'inflazione. Ad oggi, questi effetti sono stati in parte nascosti dall'aumentata domanda tesa ad anticipare l'entrata in vigore delle misure protezionistiche e dal calo del prezzo del petrolio (riflesso dell'aspettativa di un calo della domanda di greggio, in particolare dalla Cina), ma potrebbero diventare più evidenti nella seconda metà dell'anno. In questo scenario, la Federal Reserve ha mantenuto fermi i tassi ufficiali al 4,25% - 4,50%, in attesa di capire il reale impatto dei dazi su crescita e inflazione e se e in che misura la politica fiscale verrà allentata. La BCE, invece, confortata dal raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ha proseguito nella riduzione dei tassi di riferimento iniziata a giugno del 2024, abbassando il tasso sui depositi di un punto percentuale, al 2,00%.

Economia europea

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'UNIONE EUROPEA

Indicatori 2023 2024 Previsioni di consensus
2025 2026
Pil Reale (var. annua) 0,6% 1,1% 1,2% 1,4%
Tasso di Inflazione (var. annua) 6,2% 2,5% 2,2% 2,0%
Tasso di Disoccupazione 6,7% 6,6% 6,6% 6,6%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 2,6% 3,4% 2,9% 2,7%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -3,5% -3,2% -3,4% -3,3%

Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 17/7/2025.

Nella prima metà dell'anno, al netto delle distorsioni causate dal forte aumento della domanda USA volta ad anticipare i dazi, la ripresa dell'economia europea è proseguita, beneficiando del miglioramento della domanda di famiglie e imprese determinato dal graduale miglioramento dei redditi reali e dalla condotta espansiva della politica monetaria. Sono, proprio per le potenziali distorsioni su indicate, da valutare con cautela alcuni recenti indicatori congiunturali, apparentemente positivi ma inficiati dal balzo delle importazioni statunitensi. Tra questi, la crescita del Pil dello 0,6% nel primo trimestre, trainata dalle esportazioni di beni; eclatante, in proposito, il caso dell'Irlanda, dove il Pil è aumentato del 7,4% su base trimestrale e del 20,0% rispetto ad un anno prima. Allo stesso modo, rimane da valutare la effettiva sostenibilità della ripresa della produzione industriale europea, che - tra l'altro - appare modesta in Germania. Nel secondo semestre la crescita dovrebbe risultare frenata dalle misure protezionistiche USA e da un minor contributo dei servizi, osservando che la fiducia degli imprenditori del settore è scesa ai minimi degli ultimi quattro anni sui timori di rallentamento della domanda. Complessivamente, in base alle stime di consensus, si prevede che nel 2025 la crescita del Pil si attesti all'1,2%, dall'1,1% del 2024, per portarsi all'1,4% nel 2026.

L'inflazione a maggio è scesa al 2,2%, dal 2,7% di dicembre, beneficiando della diminuzione dei prezzi dell'energia e del calo del dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco) dal 2,9% al 2,4%. In media gli analisti stimano che l'inflazione debba rimanere su un percorso discendente, portandosi dal 2,5% del 2024 al 2,2% nel 2025 e al 2,0% nel 2026.

La Banca Centrale Europea, alla luce del calo dell'inflazione, del raffreddamento degli indicatori sul costo del lavoro e delle preoccupazioni per l'impatto negativo che i dazi statunitensi possono avere sulla già lenta crescita economica, ha ridotto i tassi di interesse ufficiali per quattro volte, ognuna di un quarto di punto, portando in particolare il tasso sui depositi al 2,00%. Per la fine dell'anno gli operatori si attendono almeno un ulteriore taglio.

Sui mercati obbligazionari, le yield curve hanno decisamente aumentato la loro inclinazione positiva, riflettendo, da un lato, le attese per una condotta accomodante delle politiche monetarie, dall'altro, l'innalzamento dei rischi-Paese conseguenza della maggior espansività delle politiche fiscali negli Stati Uniti e in Germania. A fronte di rendimenti a due anni in diminuzione di 52 bps sul Treasury e di 22 bps sul Bund, i tassi a trent'anni sono rimasti stabili sui bond USA e sono saliti di 50 bps su quelli tedeschi. Da notare che, nonostante i timori di rialzo dei prezzi causati dai dazi, le aspettative inflazionistiche implicite nei Treasury e nei Bund a lungo termine non sono aumentate.

In Italia, diversi fattori, tra cui il controllo dei conti pubblici (che ha consentito a Standard & Poor's di rivedere il rating del nostro debito da BBB a BBB+) hanno determinato la flessione dello spread Btp-Bund a dieci anni di 29 bps a 87 bps.

Il minor risk-premium richiesto dagli investitori per acquistare titoli di Stato italiani, permettendo ai rendimenti dei Btp di scendere di 35 bps sulla scadenza biennale e di 58 bps su quella decennale, ha determinato un andamento positivo del nostro mercato obbligazionario, che in base all'indice MTS generale si è apprezzato del 2,0%.

Le politiche di bilancio in corso di implementazione sono lievemente espansive e, in base alle stime di consensus, quest'anno dovrebbero portare il deficit pubblico dell'UE al 3,4% del Pil dal 3,2% del 2024.

Per quanto pertiene la spesa pubblica la Commissione Europea stima per quest'ultima un incremento del 4,1% nel 2025 e del 3,6% nel 2026, per un'incidenza sul Pil in crescita dal 49,2% nel 2024 al 49,6% nel 2025 e al 49,7% nel 2026. In riferimento ai Paesi in cui BFF opera, la spesa pubblica dovrebbe crescere del 4,0% nel 2025 e del 3,2% nel 2026, per un peso sul Pil che, dal 51,0% nel 2024, dovrebbe salire al 51,4% nel 2025 e 2026. Gli aumenti maggiori dovrebbero essere messi a segno dalla Polonia (+8,9% nel 2025 e +7,1% nel 2026), dalla Slovacchia (+8,8% nel 2025 e +6,3% nel 2026), dalla Croazia (+8,8% nel 2025 e +5,4% nel 2026) e dal Portogallo (+7,1% nel 2025 e +6,3% nel 2026).

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Consolidate

Note Esplicative Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

LE PROSPETTIVE DELLA SPESA PUBBLICA NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Paesi Spesa Pubblica 2024
(mld. euro)
Spesa Pubblica 2024
(% Pil)
Var. 2024/2023 Spesa Pubblica 2025
(mld. euro)
Spesa Pubblica 2025
(% Pil)
Var. 2025/2024 Spesa Pubblica 2026
(mld. euro)
Spesa Pubblica 2026
(% Pil)
Var. 2026/2025
Unione Europea (27 Paesi) 8.747 49,2 3,8% 9.109 49,6 4,1% 9.438 49,7 3,6%
Paesi BFF 4.395,9 51,0 3,5% 4.571,6 51,4 4,0% 4.718,2 51,4 3,2%
Francia 1.667 57,1 3,6% 1.705 57,6 2,3% 1.743 57,5 2,2%
Italia 1.109 50,6 -3,1% 1.144 51,0 3,1% 1.168 50,8 2,1%
Spagna 723 45,4 6,2% 760 45,6 5,2% 788 45,6 3,7%
Polonia 418 49,4 18,7% 455 50,2 8,9% 488 50,6 7,1%
Repubblica Ceca 137 43,0 -1,6% 143 43,1 4,6% 148 42,5 2,9%
Portogallo 122 42,8 7,7% 131 44,0 7,1% 139 45,0 6,3%
Grecia 114 48,0 2,3% 118 47,5 3,5% 123 47,6 4,1%
Slovacchia 61,7 47,1 3,5% 67,1 48,5 8,8% 71,4 49,1 6,3%
Croazia 44,1 48,0 21,4% 48,0 49,1 8,8% 50,6 49,2 5,4%

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Spring 2025 e Eurostat.

Nell'ambito della spesa pubblica, per il business di BFF hanno particolare rilievo l'andamento della spesa per beni e servizi e degli investimenti.

Nell'Unione Europea la spesa pubblica per beni e servizi è cresciuta del 6,2% nel 2024, con un incremento dei consumi intermedi e delle prestazioni sociali in natura rispettivamente pari al 5,9% e al 6,5%. Nei Paesi in cui BFF è presente, la crescita è stata meno dinamica rispetto a quella dell'Unione Europea, attestandosi al 4,6%, principalmente a causa di un più contenuto aumento delle prestazioni sociali in natura (+3,8%), penalizzate dal calo in Grecia (-9,6%) e in Italia (-5,8%); i consumi intermedi sono invece cresciuti del 5,2%. L'aumento della spesa pubblica per beni e servizi è stato, invece, particolarmente consistente in Polonia (+18,4%), Slovacchia (+12,6%) e Croazia (+9,1%).

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Paesi Consumi Intermedi 2024
(mld. euro)
Consumi Intermedi 2024
(% Pil)
Var. yoy Prestazioni Sociali in
Natura 2024 (mld. euro)
Prestazioni Sociali
in Natura 2024 (% Pil)
Var. yoy Spesa Pubbl. per Beni
e Serv. 2024 (mld. euro)
Spesa Pubbl. per Beni
e Serv. 2024 (% Pil)
Var. yoy
Unione Europea (27 Paesi) 1.108,8 6,2 5,9% 972,5 5,5 6,5% 2.081,4 11,7 6,2%
Paesi BFF 494,7 5,7 5,2% 329,0 3,8 3,8% 823,7 9,6 4,6%
Francia 161,1 5,5 2,2% 185,8 6,4 3,9% 346,9 11,9 3,1%
Italia 128,2 5,8 6,7% 51,0 2,3 -5,8% 179,2 8,2 2,8%
Spagna 88,8 5,6 3,5% 42,7 2,7 4,2% 131,5 8,3 3,8%
Polonia 56,8 6,7 14,0% 19,6 2,3 33,6% 76,4 9,0 18,4%
Repubblica Ceca 18,6 5,8 4,1% 11,5 3,6 7,0% 30,1 9,4 5,1%
Portogallo 14,9 5,2 7,3% 5,2 1,8 11,5% 20,2 7,1 8,4%
Grecia 12,3 5,2 -0,5% 6,4 2,7 -9,6% 18,7 7,9 -3,9%
Slovacchia 7,5 5,7 11,7% 4,9 3,7 13,9% 12,4 9,4 12,6%
Croazia 6,5 7,1 6,4% 1,9 2,1 19,1% 8,4 9,2 9,1%

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati Eurostat.

La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Gli investimenti pubblici hanno accresciuto il loro peso sull'economia, grazie all'RRF, ai fondi strutturali dell'UE e agli investimenti decisi dai Governi. In base alle stime della Commissione, nell'Unione Europea la loro incidenza sul Pil dovrebbe essere salita dal 3,6% del 2024 al 3,8% nel 2025 e nel 2026. Nei Paesi in cui BFF è presente, il loro peso è stimato mantenersi su livelli superiori, passando dal 3,8% del 2024 al 4,0% nel 2025-2026. Ciò dovrebbe avvenire a seguito di una crescita consistente nel 2025 (pari nell'UE al 9,0% e nei Paesi in cui BFF opera al 9,5%) e più moderata nel 2026 (rispettivamente del 3,4% e del 3,3%). In particolare, andamenti decisamente brillanti e nettamente superiori a quelli dell'UE sono stimati per il Portogallo (+42,8% nel 2025 e +17,9% nel 2026), la Slovacchia (+49,7% nel 2025 e +7,1% nel 2026), la Spagna (+16,3% nel 2025 e +3,7% nel 2026) e la Polonia (+11,6% nel 2025 e +8,4% nel 2026).

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

LE PROSPETTIVE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Paesi Inv. Pubblici 2024
(mld. euro)
Inv. Pubblici 2024
(% Pil)
Var. 2024/2023 Inv. Pubblici 2025
(mld. euro)
Inv. Pubblici 2025
(% Pil)
Var. 2025/2024 Inv. Pubblici 2026
(mld. euro)
Inv. Pubblici 2026
(% Pil)
Var. 2026/2025
Unione Europea (27 Paesi) 640,0 3,6 5,2% 697,9 3,8 9,0% 721,6 3,8 3,4%
Paesi BFF 327,6 3,8 5,4% 358,8 4,0 9,5% 370,6 4,0 3,3%
Francia 125,6 4,3 3,9% 127,3 4,3 1,4% 127,3 4,2 0,0%
Italia 76,7 3,5 13,5% 85,2 3,8 11,1% 89,6 3,9 5,2%
Spagna 43,0 2,7 -3,0% 50,0 3,0 16,3% 51,8 3,0 3,7%
Polonia 41,4 4,9 8,2% 46,2 5,1 11,6% 50,1 5,2 8,4%
Repubblica Ceca 15,0 4,7 -2,6% 16,3 4,9 8,8% 16,0 4,6 -2,0%
Portogallo 7,7 2,7 10,7% 11,0 3,7 42,8% 13,0 4,2 17,9%
Grecia 8,8 3,7 0,6% 10,4 4,2 18,7% 9,8 3,8 -6,0%
Slovacchia 4,7 3,6 7,8% 7,1 5,1 49,7% 7,6 5,2 7,1%
Croazia 4,7 5,1 8,1% 5,3 5,4 12,7% 5,4 5,2 1,3%

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Spring 2025 e Eurostat.

Il mercato del Factoring in Europa

Il mercato del factoring europeo, in termini di turnover, è cresciuto dello 0,6% nel 2024, attestandosi a 2.480 miliardi di euro1 e, secondo le stime elaborate da Grand View Research2 , dovrebbe accelerare a un tasso di crescita annuo composto del 9,2% nel periodo 2025-2030.

Dopo il rallentamento osservato negli ultimi anni, si prevede infatti che il mercato del factoring in Europa torni a crescere a ritmi più sostenuti, stimolato da vari fattori, quali (1) la riduzione dei tassi di interesse, derivante da una condotta espansiva della politica monetaria, (2) lo sviluppo tecnologico, la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale, che svolgeranno un ruolo chiave nello sviluppo dei servizi di factoring e nella loro diffusione migliorando l'efficienza operativa, semplificando i processi e consentendo un maggiore presidio dei rischi, e (3) la crescente domanda di liquidità delle imprese, causata dall'incertezza generata dalle tensioni geopolitiche e commerciali.

Con riferimento al mercato italiano del factoring3 , i dati relativi ai primi 5 mesi del 2025 mostrano un turnover pari a 107,4 miliardi di euro (di cui il 18% in pro-solvendo e l'82% in pro-soluto), in aumento dello 0,8% rispetto al periodo gennaio-maggio 2024, al netto degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi (operatività che tuttavia è ormai in esaurimento). Tale risultato è stato trainato principalmente dall'andamento delle attività di factoring internazionale, che a fine marzo contribuivano per il 26% al turnover complessivo, con un tasso di crescita del 20,3%. Nello stesso periodo l'outstanding si attestava a 57,2 miliardi di euro (di cui il 25% in pro-solvendo e il 75% in pro-soluto), in crescita del 2,6% rispetto allo scorso anno. Gli anticipi e i corrispettivi pagati sono stati pari a 45,3 miliardi di euro (+5,5% rispetto a maggio 2024). Il rapporto tra anticipi e outstanding si è attestato al 79%, registrando un significativo incremento rispetto al 76% di un anno fa.

Sulla base delle stime contenute nel Rapporto ForeFact4 che raccoglie le valutazioni degli operatori del settore, le aspettative sul mercato italiano del factoring per il 2025 prevedono una crescita sia dei volumi (+2,4%), sia dell'outstanding (+1,9%) e degli impieghi medi (1,7%). Si prevede, perciò, un consolidamento del settore, nonostante il perdurare dell'elevata incertezza a livello macroeconomico - in particolare a causa dei rischi legati all'impatto dei dazi annunciati dagli Stati Uniti - e un'attività economica che resta debole.

Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la Pubblica amministrazione italiana5 , nel primo trimestre del 2025 è stata registrata una crescita del turnover del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un ammontare complessivo di 4,8 miliardi di euro, pari al 7,3% dei volumi di factoring in Italia. Il monte crediti in essere verso gli enti pubblici a marzo 2025 è stato pari a 7,0 miliardi di euro (di cui il 26% in pro-solvendo e il 74% in pro-soluto), in calo del 5,6%. I crediti scaduti sono risultati pari a 2,8 miliardi di euro, di questi 2,2 miliardi di euro scaduti da oltre un anno, in relazione ai tempi di pagamento notoriamente lunghi degli enti pubblici. Sulla base della ripartizione dell'outstanding per tipologia di debitore, i crediti verso il settore sanitario risultano pari al 33,2% del totale e quelli verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici al 66,8%.

L'incidenza dei crediti non performing sul totale delle esposizioni lorde verso la PA si è attestata al 23,9%. Tale quota è molto più elevata rispetto a quella dei crediti privati, per i quali lo scaduto rappresenta il 2,5% delle esposizioni lorde. In ragione dei tempi di pagamento notoriamente lunghi del settore pubblico, della complessità delle procedure amministrative e dei vincoli normativi e burocratici italiani, l'applicazione della nuova definizione di default, in particolare per quanto riguarda il calcolo delle esposizioni scadute da oltre 90 giorni, ha generato un aumento della frequenza con cui i crediti verso la Pubblica amministrazione sono classificati come deteriorati, non giustificato dall'effettivo basso rischio sottostante.

La rilevanza delle esposizioni deteriorate per il factoring verso la Pubblica amministrazione appare significativa anche in relazione al sistema bancario nel suo complesso: pur rappresentando le esposizioni per factoring verso la PA una quota marginale (0,4%) del totale dei prestiti bancari, quelle deteriorate costituiscono oltre l'80% dei prestiti bancari deteriorati verso la PA deteriorati6 .

In tale scenario, la quota di mercato di BFF nei confronti della PA7 si attesta al 38,6% in termini di outstanding pro-soluto e al 19,9% in termini di turnover complessivo (pro-soluto e pro-solvendo).

1 Fonte: EUF 10th European Factoring Summit

2 Grand View Research - Europe Factoring Services Market Size & Outlook, 2024-2030

3 Assifact - Statistiche mensili, maggio 2025

4 Fonte: Assifact - ForeFact 2025, n. 3.

5 Fonte: Assifact - Statistiche trimestrali, marzo 2025.

6 Fonte: Assifact, La definizione di default nel factoring e la PA, febbraio 2025.

7 Fonte: Report interni. La quota di mercato relativa all'outstanding è calcolata usando il valore del mercato relativo ai crediti pro-soluto verso la pubblica amministrazione (amministrazioni centrali e locali, enti sanitari e di previdenza); la quota di mercato sul turnover è, invece, calcolata usando il valore del mercato che comprende sia i crediti pro-soluto sia quelli pro-solvendo (non essendo disponibile il dettaglio) e al netto dei crediti tributari e fiscali.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Il mercato dei Securities Services

BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent, custodia e regolamento titoli.

Nei primi cinque mesi del 2025 il controvalore del risparmio gestito in Italia, a cui è strettamente legato l'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, si è portato a 2.521 miliardi di euro, in aumento dello 0,6% rispetto a fine 2024, beneficiando dell'andamento positivo dei mercati azionari europei e dell'aumento della raccolta netta di 10,0 miliardi, ma frenato dal deciso deprezzamento del dollaro.

L'INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO

Gestioni Raccolta netta gen.-mag.
2025* mln. euro (A)
(A)/ Patrim. gestito
dic. 2024
Raccolta netta I trim.
2025 mln. euro (B)
(B)/ Patrim. gestito
dic. 2024
Patrimonio gestito
mag. 2025* mln. euro
Patrim. gestito
mag. 2025/ dic. 2024
Patrimonio gestito
mar. 2025 mln. euro
Patrimonio gestito
mar. 2025/ dic. 2024
Patrimonio gestito
dic. 2024 mln. euro
Gestioni collettive 9.558 0,7% 19.167 1,4% 1.353.533 0,2% 1.341.328 -0,7% 1.350.369
Fondi aperti 8.394 0,7% 11.312 0,9% 1.279.573 0,1% 1.267.957 -0,8% 1.277.772
Fondi di diritto italiano 7.283 2,6% 16.076 5,7% 293.004 3,2% 287.021 1,1% 283.897
Fondi di diritto estero 1.111 0,1% -4.764 -0,5% 986.568 -0,7% 980.936 -1,3% 993.876
Armonizzati (Ucits) 11.098 0,9% 1.219.650 -0,8% 1.229.117
Alternativi 213 0,4% 48.308 -0,7% 48.655
Fondi chiusi 1.164 1,6% 7.855 10,8% 73.961 1,9% 73.371 1,1% 72.597
Gestioni di portafoglio 408 0,0% 13.909 1,2% 1.167.076 1,1% 1.146.543 -0,7% 1.154.219
Gestioni patrimoniali retail 4.745 2,9% 7.416 4,6% 164.400 2,1% 161.097 0,1% 160.960
Gestioni patrimoniali istituzionali -4.337 -0,4% 6.493 0,7% 1.002.676 0,9% 985.446 -0,8% 993.259
Gestioni di prodotti assicurativi 178 0,0% 707.931 -1,5% 718.630
Gestioni di patrimoni previdenziali 3.464 2,8% 123.698 -0,3% 124.076
Altre Gestioni 2.850 1,9% 153.817 2,2% 150.553
Totale risparmio gestito 9.966 0,4% 33.076 1,3% 2.520.609 0,6% 2.487.871 -0,7% 2.504.588

* Dati provvisori.

Analizzando i dati disaggregati sulla raccolta netta, si osserva che la crescita è stata trainata dai fondi aperti (+8,4 miliardi di euro) - specialmente da quelli di diritto italiano (+7,3 miliardi di euro) - dalle gestioni patrimoniali retail (+4,7 miliardi di euro) e dai fondi chiusi (+1,2 miliardi di euro), mentre a limitarla sono intervenute le gestioni patrimoniali istituzionali (-4,3 miliardi di euro). Rispetto a dicembre 2024, l'incremento è stato del 2,9% per le gestioni patrimoniali retail, del 2,6% per i fondi aperti di diritto italiano, dell'1,6% per i fondi chiusi e dello 0,1% per i fondi aperti di diritto estero, mentre la flessione è stata dello 0,4% per le gestioni patrimoniali istituzionali.

Tra i fondi aperti, i dati del primo trimestre indicano che sono cresciuti sia i fondi armonizzati (11,1 miliardi di euro, +0,9% da fine 2024) che quelli alternativi (+213 milioni di euro, +0,4%).

Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine maggio a 1.280 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 50,8% del totale), 74,0 miliardi per i fondi chiusi (2,90%), 164,4 miliardi di euro per le gestioni di portafoglio retail (6,5%) e 1.002,7 miliardi di euro per le gestioni di portafoglio istituzionali (39,8%). Rispetto alla fine dello scorso anno, il controvalore gestito è aumentato del 3,2% per i fondi aperti di diritto italiano, del 2,1% per le gestioni patrimoniali retail, dell'1,9% per i fondi chiusi e dello 0,9% per le gestioni patrimoniali istituzionali, mentre è diminuito dello 0,7% per i fondi aperti di diritto estero.

Tra le gestioni di portafoglio istituzionali, il patrimonio previdenziale - rilevante per il business di BFF - nel primo trimestre ha lievemente ripiegato a 123,7 miliardi di euro (-0,3%), pur in presenza di un aumento della raccolta netta (+3,5 miliardi di euro, in crescita del 2,8% rispetto alla fine del 2024).

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Il mercato dei Pagamenti in Italia

In linea con quanto osservato negli ultimi anni, anche nella prima metà del 2025 trova conferma l'incremento dei volumi dei pagamenti digitali diversi dalle carte di pagamento (es. bonifici ed incassi), con particolare riferimento ai bonifici istantanei.

L'effetto del Regolamento sui pagamenti istantanei (IPR), entrato in vigore nel 2024, si sta progressivamente manifestando nel 2025, spinto dall'obbligo per le banche europee di offrire il servizio di pagamenti istantanei, almeno in ricezione, dal 9 gennaio 2025. Il prossimo 9 ottobre entrerà in vigore l'obbligo per tutte le banche europee di fornire il servizio anche in spedizione e, pertanto, si prevede un ulteriore fase di crescita.

Nell'ambito delle novità previste dal citato Regolamento IPR, BFF Bank ha sviluppato specifici servizi di intermediazione ed attivato in tramitazione oltre 60 Banche, IMEL ed Istituti di pagamento tra il 2024 e la prima metà del 2025, con prospettive di ulteriore crescita nella seconda metà dell'anno. Il volume dei bonifici istantanei in questa prima parte dell'anno ha registrato un incremento superiore al 280% rispetto all'anno precedente. Una parte dei bonifici ordinari gestiti dalle banche e da BFF vengono - per contro - sostituiti con i nuovi bonifici istantanei; al momento il tasso di sostituzione risulta pari al 3%.

Riguardo agli altri cambiamenti normativi in corso per il settore dei pagamenti, si ricorda che le Autorità Europee sono in procinto di approvare le seguenti due normative:

  • 1. Direttiva sui sistemi di pagamento (PSD3) e relativo Regolamento (PSR);
  • 2. Regolamento sull'Open Finance (FIDA).

Queste due iniziative del Legislatore hanno lo scopo di modificare in modo significativo il mercato dei pagamenti nei prossimi anni, aprendo ulteriori sfide competitive nel settore e perseguendo gli obiettivi indicati dalla Commissione Europea con la Strategia dei Pagamenti al dettaglio del 2020.

La proposta di aggiornamento della direttiva PSD, oltre ad affrontare i temi della sicurezza nella tratta "customer to bank", mira ad armonizzare le norme di partecipazione e vigilanza per gli Istituti di Pagamento (categoria che ingloberà gli attuali Istituti di Pagamento e gli IMEL). Altre importanti novità riguardano l'integrazione all'interno della PSD3 della seconda direttiva sulla moneta elettronica e la revisione dei requisiti per l'autorizzazione all'attività di Prestatori di Servizi di Pagamento. Il percorso di definizione della PSD e relativo PSR è in fase di conclusione: la Commissione dovrebbe licenziare il testo entro la fine del 2025.

Anche il regolamento sull'Open Finance (FIDA) sta proseguendo il suo iter approvativo: la previsione di apertura del sistema a soggetti terzi abilitati, ma diversi dai PSP anche su servizi non strettamente legati ai pagamenti, potrebbe rappresentare una svolta per il possibile ingresso di nuovi attori, che potranno offrire servizi competitivi (es. informazioni su investimenti, polizze assicurative e valutazioni finanziarie personali). Tra i principali temi ancora in discussione vi è quello dell'accesso al mercato delle Big Tech internazionali. Nonostante alcuni PSP Europei abbiano richiesto negli scorsi mesi un rinvio di tale regolamento per sovrapposizione con altre direttive e progetti, la Commissione ne ha riaffermato la necessità.

Sta proseguendo con enfasi istituzionale il progetto di Euro Digitale dove è stata anche pubblicata la prima versione del rulebook. La proposta di Euro Digitale delinea i principi fondamentali sul funzionamento della valuta digitale della BCE che, nelle intenzioni, dovrebbe affiancare il contante, avere le stesse peculiarità di gratuità per gli utenti finali e facilitare sia l'inclusione finanziaria che l'accesso ai pagamenti digitali. BFF fa parte dei gruppi di lavoro ABI, ABILab e Banca d'Italia che presidiano l'evoluzione del progetto in ambito interbancario; BFF ha inoltre partecipato ai tavoli di lavoro allo scopo di favorire ed ottimizzare l'accesso e la funzionalità dei nuovi servizi legati all'Euro Digitale degli attuali PSP clienti (Banche, IMEL ed Istituti di Pagamento).

Il progetto dell'Euro Digitale è stato lanciato nell'ottobre 2021 e il Consiglio Direttivo della BCE ha completato nell'autunno del 2023 l'indagine in corso sulle caratteristiche tecniche e sulle relative modalità di distribuzione, e ha avviato una fase di preparazione al fine di sviluppare e sperimentare la nuova moneta. È ipotizzabile che l'impianto normativo dell'Euro Digitale e il rulebook definitivo saranno conclusi entro il 2025 per poi avviare la fase di sperimentazione che dovrebbe durare due anni.

Con l'Euro Digitale ogni cittadino europeo potrà detenere un borsellino digitale "digital wallet" legato ad un conto di pagamento, con cui effettuare operazioni, sia offline che online, con un limite di spesa gestito operativamente dal proprio PSP che erogherà il servizio di wallet. Le operazioni online offrirebbero lo stesso livello di protezione dei mezzi di pagamento digitali esistenti, mentre i pagamenti offline assicurerebbero un elevato livello di riservatezza e protezione dei dati per gli utenti.

Le banche e gli altri PSP in tutta l'UE distribuirebbero l'Euro Digitale ai cittadini e alle imprese, fornendo gratuitamente alle persone fisiche i servizi di base in Euro Digitale. Ai PSP che erogheranno l'Euro Digitale resta la possibilità di applicare una fee per i pagamenti verso i merchant e offrire servizi a valore aggiunto a pagamento per sviluppare l'innovazione. Gli esercenti in tutta la zona Euro sarebbero tenuti ad accettare l'Euro Digitale, eccezion fatta per i piccolissimi esercenti che potranno scegliere di non accettare pagamenti digitali.

BFF, dato il suo ruolo di collettore e intermediatore per molte banche e PSP, potrebbe svolgere un ruolo importante per garantire la interoperabilità e la raggiungibilità della nuova valuta digitale, ivi compresa una maggiore efficienza ed efficacia nella eventuale distribuzione e rendicontazione.

Va infine data evidenza dell'estensione dell'area SEPA con l'ingresso di nuovi Paesi come Albania, Kossovo, Moldova, Macedonia del Nord e il futuro ingresso della Serbia; l'ampliamento dell'area SEPA apre nuove opportunità verso mercati poco presidiati.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Eventi significativi del Gruppo

Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del primo semestre 2025.

In data 21 gennaio 2025, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha pubblicato una sentenza in cui conferma che lo Stato italiano ha l'obbligo di garantire il pagamento dei crediti dovuti dai debitori pubblici, ivi inclusi i comuni in dissesto, in presenza di decisioni giudiziarie che rimangono esecutive. In data 28 maggio 2025 la Corte Europea ha emesso un ulteriore provvedimento che ha condannato lo Stato italiano entro tre mesi dalla data di emissione della sentenza a garantire con mezzi adeguati l'esecuzione dei provvedimenti giudiziari interni pendenti, liquidando altresì ulteriori importi a titolo di danno morale e di spese legali.

Il 10 febbraio 2025, al fine di rafforzare la propria struttura manageriale in vista delle opportunità delineate nel piano strategico, la Società ha annunciato un'importante revisione della propria organizzazione. Le modifiche hanno riguardato in particolare la prima linea di riporto all'Amministratore Delegato, con l'obiettivo di migliorare ancor più l'efficienza operativa e supportare la crescita futura della Società. In conseguenza della revisione organizzativa, il Gruppo ha visto l'ingresso di Daniele Di Febo in qualità di Group Compliance & AML Director, ruolo precedentemente ricoperto da Michela Della Penna, a cui è stata assegnata la posizione di Corporate Affairs Secretary Director. A Piergiorgio Bicci, precedentemente CFO, è stato affidato il nuovo ruolo di Vice President, Head of Countries, con il compito di garantire un'efficace guida dei diversi paesi nell'attuazione del piano strategico, facendo leva sulla sua profonda conoscenza del business e dei processi.

Il 17 febbraio 2025, a completamento della revisione di cui sopra, BFF ha annunciato l'ingresso nel Gruppo, a decorrere dal 25 febbraio, di Giuseppe Sica, per assumere il ruolo di Vice President, Finance & Administration (CFO).

Il 17 aprile l'Assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio d'esercizio 2024, e la proposta di destinazione del risultato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 a riserva legale per 211,8 mila euro ed a utili a nuovo per 159.984,6 mila euro. L'Assemblea ha inoltre approvato la Politica di Remunerazione 2025, la Severance, il Piano di Incentivazione a Lungo-termine "Incentive Plan 2025", il Piano di Stock Grant e la proposta del Consiglio di Amministrazione di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie.

In data 8 Maggio 2025, la Banca d'Italia (il "Regolatore") ha notificato a BFF e all'Amministratore Delegato l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie a conclusione dei procedimenti sanzionatori avviati a seguito dell'ispezione condotta dal Regolatore tra l'11 settembre 2023 e il 12 gennaio 2024.

Il 27 maggio 2025 BFF ha comunicato la conferma da parte dell'agenzia di rating Moody's dei rating della Banca, a seguito della modifica dell'outlook del rating Baa3 del Governo italiano a positivo da stabile e della modifica del Macro Profile dell'Italia a "Strong" da "Strong-".

Come ulteriormente illustrato nella sezione "Obbligazioni e Rating" di questa Relazione sulla Gestione, il 18 giugno 2025 l'agenzia di rating DBRS Morningstar ("DBRS") ha confermato i Rating di BFF, con il Long-Term Issuer Rating a BB (high) e il Rating sui Depositi a Lungo Termine nella categoria Investment Grade a BBB (low), entrambi con Outlook Stabile.

Nel corso del primo semestre BFF ha ottenuto l'autorizzazione della Banca d'Italia per la raccolta dei depositi in Grecia. L'attività di raccolta è operativa da luglio 2025.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Andamento della gestione

KEY HIGHLIGHTS

Performance operativa

Utile netto normalizzato del primo semestre 2025 pari a 75,3 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto a 71,0 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno scorso, con l'utile netto normalizzato del secondo trimestre 2025 in aumento del 37% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Utile ante imposte della BU F&L pari a 82,3 milioni di euro, +21% rispetto a giugno 2024. Crediti verso la Clientela a 5,9 miliardi di euro, + 5% rispetto al primo semestre del 2024. Il primo semestre 2025 è stato il più alto di sempre in termini di crediti verso la clientela e di volumi di Gruppo.

Significativo aumento delle riserve off-balance rispetto a giugno 2024: ammontare pari a 561 milioni di euro, + 93 milioni di euro rispetto a giugno 2024.

Ampia liquidità con un Coefficiente Crediti/Depositi al 67%, con i depositi della BU Transaction Services in aumento di 1,7 miliardi di euro, +31% rispetto allo stesso periodo del 2024. Mark to market del portafoglio di titoli obbligazionari pari a 47,7 milioni di euro, in aumento di 124 milioni di euro rispetto a giugno 2024.

CET1 ratio al 14,3% e TCR al 17,4% con una generazione di capitale di 245 bps da giugno 2024, di cui 207 bps generati nel primo semestre del 2025.

114 milioni di euro di capitale in eccesso rispetto al 12% CET1 target, di cui 75 milioni di euro relativi al risultato normalizzato del primo semestre 2025.

Past due

Past due totale a 1,6 miliardi di euro, in riduzione di 177 milioni di euro (-10% rispetto a dicembre 2024), nonostante 419 milioni di euro di nuovi volumi netti acquistati da debitori in past due.

Fatture contagianti in riduzione di 41 milioni di euro, -12% rispetto al 31 dicembre 2024, e di 122 milioni di euro, -29% rispetto al 30 giugno 2024.

40% di riduzione del past due nel primo semestre 2025, escludendo nuovi volumi e nuovi debitori in past due.

Altre informazioni rilevanti

Rinnovato il contratto ICT con Nexi fino al 2032; maggiore flessibilità strategica e ownership della proprietà intellettuale.

Ottenuta un'ulteriore sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo su altri tre Comuni in dissesto a maggio 2025.

Presentato ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per crediti che rappresentano circa 65 milioni di euro di fatture, di cui circa 40 milioni di euro vantati verso Comuni Italiani in dissesto e circa 25 milioni di euro in past due.

Ottenuta autorizzazione della Banca d'Italia per la raccolta dei depositi in Grecia, pienamente operativa da luglio 2025.

A luglio 2025 ricorrono i 40 anni dalla fondazione di BFF avvenuta a luglio del 1985.

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

8 Conto economico normalizzato al fine di eliminare gli impatti derivanti da alcune poste straordinarie del periodo, per il cui dettaglio si rimanda alla nota successiva.

9 Include gli utili e le perdite delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

(€ milioni)
CONTO ECONOMICO NORMALIZZATO8 30.06.2025 30.06.2024 %
Ricavi Factoring & Lending 204,3 218,0 -6%
Ricavi Payments 32,9 32,5 1%
Ricavi Security Services 13,4 11,8 13%
Ricavi Corporate Center 97,2 136,1 -29%
di cui Portafoglio Titoli HTC 69,3 102,2 -32%
Totale Ricavi9 347,7 398,4 -13%
Costo del denaro10 (149,2) (201,1) -26%
Totale Ricavi netti 198,6 197,3 1%
Costi operativi incl. Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali (94,7) (91,3) 4%
Cost/income ratio (%) 48% 46% 2bps
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (0,9) (6,3) -86%
Utile ante imposte normalizzato 103,0 99,7 3%
di cui F&L 82,3 68,0 21%
di cui Payments 18,9 21,0 -10%
di cui Security Services 5,1 3,5 43%
di cui Corporate Center (3,2) 7,1 -145%
Utile del semestre normalizzato 75,3 71,0 6%
Utile del semestre reported11 70,4 161,8 -56%

Nel corso del primo semestre 2025 il Gruppo, in linea con quanto stabilito nel piano industriale, ha continuato a concentrarsi sul consolidamento e sullo sviluppo dei propri core business, sull'offerta di nuovi prodotti e servizi e sulla spinta sul proprio ruolo di "banca di secondo livello".

Sul fronte del funding, si è continuato a concentrarsi sulla diversificazione delle fonti di finanziamento nonché sull'ottimizzazione del costo della raccolta attraverso l'utilizzo della provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments - cresciuta del 31% anno su anno - e dal conto deposito online, raccolto da fine giugno anche in Grecia.

Nel primo semestre 2025 i ricavi totali netti si mostrano stabili rispetto allo stesso periodo del 2024, nonostante una minore contribuzione del Corporate Center.

Il risultato prima delle imposte normalizzato mostra un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie ad una buona performance delle BU Factoring & Lending, +21%, e Security Services, +43%, parzialmente compensata da una minore contribuzione del Corporate Center e della BU Payments.

L'utile netto normalizzato aumenta del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con l'utile netto del secondo trimestre significativamente in aumento sia rispetto al primo trimestre del 2025, +15%, sia rispetto al secondo trimestre del 2024, +37%.

Si ricorda che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della BU Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.

10 Incluso il risultato netto delle attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi d'interesse e alle valute.

11 L'utile di periodo reported include alcune poste straordinarie. Nel primo semestre 2025 tali poste si riferiscono al costo delle Stock Options per 2,0 milioni di euro, all'ammortamento dei customer contracts pari a 0,9 milioni di euro, alla sanzione imposta da Bankit a seguito dell'ispezione conclusa nel 2024 pari a 1,5 milioni di euro e ad altri costi non ricorrenti per 0,5 milioni di euro. Nel primo semestre2024 tali poste si riferiscono: al cambio nel valore degli asset, incluso il cambio relativo agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per (94,3) milioni di euro, al costo delle Stock Options per 2,5 milioni di euro, all'aggiustamento dell'accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per (0,6) milioni di euro, all'ammortamento dei customer contracts pari a 0,9 milioni di euro e ad altri costi non ricorrenti per 0,7 milioni di euro.

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2025 21

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

CONTO ECONOMICO DEL GRUPPO

Risultato Reported del periodo

In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU del Gruppo, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 70,4 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato del primo semestre 2025 e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.

Risultato Normalizzato del periodo

Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 30 giugno2025 il risultato economico normalizzato del Gruppo si attesterebbe ad 75,3 milioni di euro, +6% rispetto allo stesso periodo del 2024.

I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato del Gruppo possono così riassumersi:

  • ▶ I ricavi della BU F&L pari a 204,3 milioni di euro si riducono rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (218,0 milioni di euro), per effetto di maggiori riscadenziamenti12 pari a -19 milioni di euro (-11,2 milioni di euro nel primo semestre del 2024), e a fronte di plusvalenze lievemente inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (10,5 milioni di euro e 11,8 milioni di euro nel primo semestre del 2025 e 2024, rispettivamente). La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" sugli incassi degli interessi di mora è stata, pertanto, pari a - 8,4 milioni di euro nel primo semestre del 2025 rispetto a 0,6 milioni di euro nel primo semestre 2024. Nel 2025 i riscadenziamenti, pari a 12,7 milioni nel primo trimestre e 6,2 milioni di euro nel secondo trimestre, hanno evidenziato un trend in riduzione. Si segnala che l'utile ante imposte normalizzato della BU F&L si attesta a 82,3 milioni di euro in aumento del 21% rispetto al primo semestre del 2024 e con lo yield lordo sui crediti medi che diminuisce in maniera significativamente inferiore (-0,74%) rispetto ai tassi di riferimento ECB/MRO (-1,35%).
  • ▶ I ricavi delle BU Payments e Securities Services, rispetto al primo semestre 2024, sono aumentati del 1%, a 32,9 milioni di euro e del 13%, a 13,4 milioni di euro, rispettivamente. L'aumento dei ricavi della BU Securities Services è dovuto all'acquisizione di nuovi clienti ed all'aumento dei volumi.
  • ▶ Il cost/income ratio si è attestato al 48%, in leggero aumento rispetto al primo semestre del 2024 (46%), principalmente a causa dei maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica del Gruppo al fine di liberare, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi. Si sottolinea che nel 2025 le remunerazioni variabili saranno assegnate solo successivamente alla rimozione dei divieti imposti da Banca d'Italia.

Di seguito la tabella di riconciliazione tra risultato reported e risultato normalizzato.

Aggiustamenti - €mln 30.06.2025 30.06.2024 YoY %
Gruppo BFF - Risultato economico Reported 70,4 161,8 -56%
Stock Options & Stock Grant 2,0 2,5
Costi di M&A ed altri costi non ricorrenti 0,5 0,7
Accordo transattivo con l'Amministratore Delegato - (0,6)
Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank 0,9 0,9
Sanzione amministrativa applicata da Bankit 1,5
Cambi nel valore degli asset, inclusi quelli relativi agli interessi di mora
e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro")13
- (94,3)
Gruppo BFF - Risultato economico normalizzato 75,3 71,0 6%

Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, vengono commentati i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 30 giugno 2025 e 2024.

12 I riscadenziamenti saranno riconosciuti come ricavi nei trimestri successivi.

13 Include l'effetto del riscadenziamento dei crediti fiscali in base all'art. 4-bis del Decreto Legge n.39 del 29 marzo 2024.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

STATO PATRIMONIALE DI GRUPPO

Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del primo semestre 2025 il Gruppo ha continuato a concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi legati alle varie forme di provvista, mantenendone comunque un'elevata diversificazione, e sul miglioramento dei rendimenti delle varie forme di impiego.

I Crediti verso la Clientela si attestano a 5,9 miliardi di euro, +5% anno rispetto al primo semestre del 2024. Il primo semestre 2025 è stato il più alto di sempre in termini di crediti verso la clientela di Gruppo.

Il Portafoglio titoli HTC si è ridotto del 7% anno su anno a 4,6 miliardi di euro.

Il mark-to market del portafoglio HTC è aumentato di 124 milioni di euro rispetto a giugno 2024.

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa euro 7,2 miliardi rispetto ad euro 5,5 miliardi del 30 giugno 2024. L'aumento della raccolta del dipartimento Transaction Sercvices ha consentito una riduzione dei depositi on-line, -39%, e dei Repos, -13%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il coefficiente Crediti/Depositi si è attestato al 67%.

Impieghi

Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 5,9 miliardi di euro in aumento del 5% rispetto al 30 giugno 2024.Il primo semestre 2025 è stato il più alto di sempre in termini di crediti verso la clientela di Gruppo.

I mercati internazionali rappresentano oggi circa il 38,7% del totale dei crediti alla clientela. Rispetto al 30 giugno 2024, l'Italia ha mostrato un aumento del 5% mentre la Spagna si è ridotta del 20% anche a causa di una iniezione di liquidità per circa 12 miliardi di euro avvenuta nel primo semestre 2025.

La Francia ha dato un contributo significativo alla crescita del Gruppo.

Portafoglio Crediti (€ mln) 30.06.25(**) 30.06.24(**)
Italia 3.601 3.429
Spagna 385 482
Polonia 1.014 976
Slovacchia 214 248
Portogallo 285 248
Grecia 267 213
Francia 109 15
Altri Paesi (Croazia, e Repubblica Ceca) 1 3
Totale 5.875 5.612
(**) inclusi crediti "Ecobonus" per 190,3 milioni di euro secondo il business model HTC (281,5 milioni al 30 giugno 2024 ) e 213,2 milioni di euro secondo
il business model trading (65,6 milioni di euro al 30 giugno 2024), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet"
relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per euro 764 milioni (702 milioni di euro al 30 giugno
2024).

Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 4,6 miliardi di euro rispetto a 4,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 e 5,0 miliardi al 30 giugno 2024.

La riduzione rispetto a giugno 2024 è dovuta principalmente a titoli giunti a scadenza nel corso del 2024 e non reinvestiti.

Si segnala che il mark-to-market del portafoglio di titoli obbligazionari pari, al 30 giugno 2025, a 47,7 milioni di euro, è risultato in aumento di 124 milioni di euro rispetto a giugno 2024.

PORTAFOGLIO TITOLI HTC (€ mld)

(*) Inclusi crediti fiscali "Ecobonus" per euro 404 milioni, che sono contabilizzati nella voce «Altre Attività» e la quota dei fondi "Indennizzi forfettari" e "Interessi di mora" transitati a conto economico per euro 764 milioni.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Qualità del credito ai fini prudenziali

Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata - inter alia - all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, il Gruppo Bancario classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.

In merito alla qualità del credito si evidenzia che i crediti deteriorati netti sono pari a 1.731,4 milioni di euro al 30 giugno 2025, in riduzione rispetto ai 1.904,2 milioni di euro del 31 dicembre 2024.

Come già ricordato in sede di redazione del Bilancio 2024, la classificazione delle attività deteriorate segue la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del Gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 30 giugno 2025 a 1.764,5 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 33,1 milioni di euro, sono per il 96% relative a relativo a controparti pubbliche e distinte nelle seguenti categorie.

Sofferenze

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.

Al 30 giugno 2025, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 107,4 milioni di euro. Di queste, 97,7 milioni di euro, pari al 91,0% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario che prevede il ritorno in bonis una volta che si chiude la procedura di risanamento.

Le sofferenze lorde ammontano a 127,8 milioni di euro (115,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), e le relative rettifiche di valore sono pari a 20,4 milioni di euro (14,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 di Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.

A tal proposito si rammenta che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso nel corso del tempo plurime pronunce che sanciscono la responsabilità dello Stato per l'inadempimento da parte degli enti pubblici dell'obbligo di pagamento dei crediti oggetto di titoli giudiziali definitivi e il correlato diritto del soggetto creditore di ottenere la corresponsione delle relative somme, anche in pendenza di una procedura di dissesto finanziario. In particolare, in esito a 4 ricorsi depositati dalla Banca, nell'anno 2025 sono stati emessi due provvedimenti (rispettivamente in data 21 gennaio 2025 e 28 maggio 2025) che confermano il precitato principio di diritto, e che hanno condannato lo Stato italiano entro tre mesi dalla data di emissione della sentenza a garantire con mezzi adeguati l'esecuzione dei provvedimenti giudiziari interni pendenti, liquidando altresì ulteriori importi a titolo di danno morale e di spese legali.

Pertanto, in presenza di sentenza CEDU i principali vantaggi riguardano:

  • ▶ la possibilità di dare efficacia al recupero dei crediti, grazie al fatto che la sentenza definitiva della CEDU obbliga lo Stato italiano a garantire - contrariamente alle preclusioni ex lege - l'esecuzione dei titoli giudiziali definitivi;
  • ▶ la possibilità di considerare i crediti come garantiti dallo Stato in caso di sentenza definitiva favorevole della CEDU (RWA 0%);
  • ▶ la potenziale riduzione delle deduzioni da calendar provisioning ridotte a 0% per i primi sette anni.

Inadempienze probabili

L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Al 30 giugno 2025, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 76,2 milioni di euro (in riduzione rispetto ai 78,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), e le relative rettifiche sono pari a 9,3 milioni di euro (9,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024) per un importo netto di 66,9 milioni di euro (68,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

Si sottolinea che, una quota significativa di queste esposizioni nette pari a circa 50,9 milioni di euro è relativa a ospedali pubblici polacchi, che la Banca ha prudenzialmente classificato come inadempienze probabili in quanto hanno intrapreso procedure di ristrutturazione, a cui la Banca ritiene non abbiano diritto, e che, di per sé, non sono rappresentative di un effettivo deterioramento dell'asset quality.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Esposizioni scadute deteriorate

Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail).

Al 30 giugno 2025, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente, per l'intero Gruppo Bancario, a 1.557,1 milioni di euro (1.734,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024): le esposizioni lorde ammontano complessivamente a 1.560,5 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 3,4 milioni di euro. Il 97,5% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche.

Rispetto al 31 dicembre 2024 si evidenzia:

  • ▶ una riduzione del 40% dei past due grazie agli incassi;
  • ▶ una riduzione delle fatture contagianti (circa 41 milioni di euro);
  • ▶ nuovi past due quasi completamente dovuti all'effetto contagio;
  • ▶ circa 840 ricorsi per decreti ingiuntivi presentati in Italia entro la fine di luglio 2025, nei confronti di debitori che rappresentano circa l'82% delle esposizioni in past due dell'Italia e circa il 64% delle esposizioni past due totali del Gruppo.
  • ▶ il ricorso alla Corte Europea per i diritti dell'uomo per posizioni che rappresentano circa 25 milioni di euro di fatture in past due.
(valori in migliaia di euro)
Tipologia 30.06.2025 31.12.2024
Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto
Esposizioni deteriorate acquistate in bonis (stage 3) 1.761.313 (32.914) 1.728.399 1.927.009 (25.855) 1.901.154
Esposizioni deteriorate acquistate deteriorate (stage 3) 3.172 (197) 2.975 3.192 (197) 2.996
Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) 3.784.064 (1.553) 3.782.510 3.567.102 (1.619) 3.565.484
Totale 5.548.548 (34.665) 5.513.884 5.497.303 (27.670) 5.469.633

Si evidenzia infine che in seguito alla riclassificazione del credito effettuata il 30 giugno 2024 (e sulla base di criteri poi applicati anche ad altro operatore specializzato sul factoring PA) i crediti past due del Gruppo BFF al 30 giugno 2025 rappresentano il 28,6% dei prestiti scaduti/ deteriorati del sistema bancario italiano14.

Totale Esposizioni Past Due (€m)

(*) Le fatture contagianti sono al valore nominale.

(**) Non include 423 milioni di euro relativi a nuovi acquisti su debitori in past due, acquistati ed incassati nel periodo.

14 Fonte: Banca d'Italia "Banche ed Istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori". Aggiornato al 31 marzo 2025.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Provvista

Sul fronte del passivo sono proseguite (i) l'ottimizzazione delle fonti di funding attraverso la gestione della raccolta dei depositi on-line, da luglio 2025 iniziata anche in Grecia e (ii) la definizione della struttura delle liabilities dedicate al rispetto dei requisiti regolamentari (i.e. MREL) che alla data può contare sulle due emissioni obbligazionarie Social senior unsecured-preferred realizzate nel corso del 2024 per un ammontare complessivo di 600 milioni di euro e con scadenza al 20 marzo 2029 e al 30 marzo 2028, entrambe con opzione di rimborso anticipato a favore dell'Issuer un anno prima della scadenza dei Titoli.

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa euro 7,2 miliardi rispetto ad euro 5,5 miliardi del 30 giugno 2024. Si rileva un aumento della raccolta sia del Securities Services di circa 1,7 miliardi di euro (euro 4,4 miliardi di euro al 30 giugno 2025 e 2,7 miliardi al 30 giugno 2024), grazie all'allocazione delle attività dei clienti ed alle compagne commerciali poste in essere dal Gruppo, sia del Payments di circa 0,04 miliardi di euro (da 2,76 miliardi di euro del 30 giugno 2024 a 2,80 miliardi di euro del 30 giugno 2025).

L'aumento della raccolta del dipartimento Transaction Services ha consentito, come sotto evidenziato, una riduzione dei depositi on-line, -39%, e dei Repos, -13%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il Gruppo ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito online rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto, in Polonia con Lokata Facto ed infine in Grecia con Facto Prothesmiaki.

Al 30 giugno 2025 la raccolta complessiva del conto deposito on-line ammonta complessivamente a nominali 1,6 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al 30 giugno 2024 di circa 1,0 miliardo di euro in conseguenza della strategia di raccolta della Banca.

Il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 30 giugno 2025 ammonta complessivamente a 750 milioni di euro (relativi all'emissione AT1 e alle nuove emissioni obbligazionarie Social Senior Preferred) contro 450 milioni di euro al 30 giugno 2024.

I Repos sono in riduzione rispetto al dato registrato al 30 giugno 2024 e pari ad euro 1,9 miliardi.

Il Leverage Ratio si è attestato al 6,1% grazie all'aumento del patrimonio netto, con un coefficiente Crediti/Depositi al 67% rispetto al 69% nel primo semestre 2024.

Infine, si sottolinea che BFF continua a non avere finanziamenti con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).

Patrimonio Netto, Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali

BFF Banking Group continua a mantenere la propria solidità patrimoniale.

Il Patrimonio netto al 30/06/2025 ammonta a euro 944 milioni mentre i Fondi propri di BFF Banking Group, alla stessa data, ammontano a 852,9 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022.

La politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF prevede che venga distribuito l'ammontare di utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio, in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, (nel rispetto di tutti gli altri indicatori regolamentari correnti e prospettici), con una frequenza di distribuzione semestrale, con un pagamento sulla base degli utili consolidati normalizzati del primo semestre, e uno sulla base degli utili consolidati normalizzati di fine anno. Si ricorda che è ancora in essere il divieto temporaneo alla distribuzione di utili prodotti a partire dall'esercizio 2024, come già evidenziato in sede di Bilancio 2024.

I coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, che includono l'utile netto del primo semestre del 2025 e beneficiano di un rischio operativo più basso a seguito dell'entrata in vigore della nuova CRR3 dal 1° gennaio 2025, si attestano rispettivamente al 14,3%, 17,4% e 17,4%, con una generazione di capitale di 245 bps da giugno 2024, di cui 207 bps generati nel primo semestre del 2025 e ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore, pari al 9,7% per il coefficiente CET1 SREP e del 13,2% per il Total Capital Ratio SREP. I coefficienti sono anche superiori rispetto al CET1 ratio target del 12,0% e Total Capital Ratio del 15% nonostante il livello raggiunto dai past due a seguito della nuova classificazione del portafoglio e grazie alla capitalizzazione degli utili dell'esercizio 2024 e del primo semestre 2025. Si segnala che l'indicatore di Leva Finanziaria si è attestata al 6,1% rispetto al 6,3% del 31 dicembre 2024.

Si ricorda, infine, che in data 25 settembre 2024 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2023 per BFF Banking Group, confermando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per il Gruppo BFF Bank e definendo i requisiti MREL, obbligatori per BFF dal 1° gennaio 2025, che risultano rispettati.

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2025 26

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Obbligazioni e Rating

In data 27 maggio 2025, l'agenzia di rating Moody's ha confermato i Rating di BFF, a seguito della sua recente modifica dell'Outlook del rating "Baa3" del Governo italiano a positivo da stabile e della modifica del Macro Profile dell'Italia a "Strong" da "Strong–".

In sintesi, i Rating assegnati a BFF da Moody's sono i seguenti:

  • ▶ il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF pari a "ba3",
  • ▶ il Rating Emittente di Lungo termine pari a "Ba3", Outlook stabile,
  • ▶ Il Rating Senior Unsecured Debt pari a "Ba3", Outlook stabile,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine pari a "Baa3", Outlook stabile,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine pari a "Prime-3".

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito internet del Gruppo.

In data 18 giugno 2025, l'agenzia di rating DBRS Morningstar ("DBRS"), a seguito della Revisione Annuale, ha confermato i Rating del Gruppo, con il Long-Term Issuer Rating a "BB (high)" e il Rating sui Depositi a Lungo Termine nella categoria Investment Grade a "BBB (low)", entrambi con Outlook stabile.

In particolare, l'agenzia di rating DBRS ha confermato a BFF i seguenti rating:

  • Long-Term Issuer Rating: "BB (high)", Outlook stabile,
  • Short-Term Issuer Rating: "R-3", Outlook stabile,
  • Long-Term Senior Debt: "BB (high)", Outlook stabile,
  • Short-Term Debt: "R-3", Outlook stabile,
  • Long-Term Deposits: "BBB (low)", Outlook stabile,
  • Short-Term Deposits: "R-2 (middle)", Outlook stabile.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di DBRS, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo.

In data 27 giugno 2025, a completamento del processo di revisione dei Rating della Banca, DBRS ha pubblicato il Rating Report, riprendendo i temi già delineati nella Press Release del 18 giugno.

Per ulteriori dettagli, si rimanda al sito di DBRS.

Per quanto attiene gli strumenti obbligazionari emessi da BFF, si ricorda che le emissioni in essere al 30 giugno 2025 sono:

  • ▶ il prestito obbligazionario Additional Tier 1 emesso nel gennaio 2022 per un ammontare pari a 150 milioni di euro, a cui l'agenzia di rating Moody's al momento dell'emissione ha attribuito un merito di credito pari a "B2" e il cui rating alla data risulta essere pari a "B3" in relazione al downgrade deciso da Moody's nel mese di novembre 2024;
  • ▶ il prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro e con scadenza il 20 marzo 2029 e con rimborso anticipato a favore dell'Issuer in data 20 marzo 2028 a un tasso fisso del 4.750% annuo, a cui l'agenzia di rating Moody's al momento dell'emissione ha attribuito un merito di credito pari a "Ba2". A seguito dell'azione di rating di Moody's nel corso del mese di novembre 2024 l'emissione ha subito un downgrade a "Ba3";
  • ▶ il prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro e con scadenza il 30 marzo 2028 e con rimborso anticipato a favore dell'Issuer in data 30 marzo 2027 a un tasso fisso del 4.875% annuo. Al prestito obbligazionario è stato attribuito un rating al momento dell'emissione pari a "Ba2" da parte di Moody's e pari a "BB (high)" da DBRS. A seguito dell'azione di rating di Moody's nel corso del mese di novembre 2024, l'emissione ha subito un downgrade a "Ba3".

Per i rating ESG si rimanda al paragrafo "Tematiche ESG" all'interno di questa Relazione sulla Gestione consolidata.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Andamento del titolo

Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 - Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari". Il prezzo dell'azione BFF al 30 giugno 2025 era pari a 9,31 euro, con un incremento del 98% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 30 giugno 2025, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 4,39 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 3o giugno 2025 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 264%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 163%.

Total return dall'IPO, con dividendi reinvestiti(*)

(*) Alla data del 30 giugno 2025 il titolo BFF fa parte, tra gli altri, dei seguenti indici FTSE: NBIM Custom FTSE Global Benchmark ITALY Index; EMEA Monitored; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus Index; CalPERS Custom FTSE Global Benchmark ITALY Index; FTSE RAFI Custom RPMI All-World 3000 Concentrated Index; FTSE Italia All-Share Financials Index; FTSE Italia All-Share Financial Services Index; FTSE Italia All Share Mid Cap Index - Specialty Finance; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI Index; FTSE Italia PIR PMI Cap Index (WI); Russell RAFI Global Small Cap Portfolio; FTSE RAFI All World 3000 Index; FTSE RAFI All World 3000 Index - QSR; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net Index; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Index - QSR; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Index; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500 Index; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500 Net Index; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500 Index - QSR; FTSE Shariah Exclusion List; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance; Universe ITALY Index. 6-apr-176-mag-176-giu-176-lug-176-ago-176-set-176-ott-176-nov-176-dic-176-gen-186-feb-186-mar-186-apr-186-mag-186-giu-186-lug-186-ago-186-set-186-ott-186-nov-186-dic-186-gen-196-feb-196-mar-196-apr-196-mag-196-giu-196-lug-196-ago-196-set-196-ott-196-nov-196-dic-196-gen-206-feb-206-mar-206-apr-206-mag-206-giu-206-lug-206-ago-206-set-206-ott-206-nov-206-dic-206-gen-216-feb-216-mar-216-apr-216-mag-216-giu-216-lug-216-ago-216-set-216-ott-216-nov-216-dic-216-gen-226-feb-226-mar-226-apr-226-mag-226-giu-226-lug-226-ago-226-set-226-ott-226-nov-226-dic-226-gen-236-feb-236-mar-236-apr-236-mag-236-giu-236-lug-236-ago-236-set-236-ott-236-nov-236-dic-236-gen-246-feb-246-mar-246-apr-246-mag-246-giu-246-lug-246-ago-246-set-246-ott-246-nov-246-dic-246-gen-256-feb-256-mar-256-apr-256-mag-256-giu-25

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

BU Factoring & Lending - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring pro-soluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.

Attualmente, il Gruppo svolge queste attività in 9 paesi quali Italia, Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.

Il portafoglio crediti è risultato pari a euro 5,9 miliardi al 30 giugno 2025 e, quindi, in aumento del 5% rispetto al 30 giugno 2024 (5,6 miliardi di euro) così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in aumento rispetto al primo semestre dell'anno precedente (euro 4.201 milioni al 30 giugno 2025 rispetto ad euro 3.810 milioni al 30 giugno 2024, +10% anno su anno) in buona parte dei Paesi. Si ricorda che il primo semestre 2025 è stato il più alto di sempre in termini di crediti verso la clientela e di volumi di Gruppo. In termini di volumi, si conferma la performance positiva dell'Italia (+17%) e della Polonia (+41%), con il Portogallo che ritorna a crescere (+9% anno su anno rispetto al -6% registrato nel primo trimestre 2025 rispetto al primo trimestre 2024). La Francia ha raggiunto un livello di volumi simili a quelli della Grecia, con un forte potenziale derivante dalla eventuale prossima apertura della branch.

I DSO registrati da BFF sull'attività di factoring e gestione del credito per conto terzi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in quasi tutti i paesi ad eccezione di Grecia, Francia e Slovacchia. In Grecia, l'incremento dei DSO è principalmente dovuto all'aumento delle spese delle Pubbliche Amministrazioni, che, nonostante la liquidità ricevuta, ha comportato ritardi nelle autorizzazioni dei pagamenti delle forniture.

In Francia, l'incremento registrato è da attribuirsi principalmente all'aumento degli acquisti effettuati nel periodo (+295% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In Slovacchia, i DSO rimangono alti soprattutto a causa dello stock di crediti in contenzioso e per i quali i tempi di conclusione dell'iter giudiziario stanno diventando più lunghi.

DSO - giorni (dati BFF, Acquisti e Gestione, Pubblico e Privato):

30.06.2025 30.06.2024
ITALIA 158 146
SPAGNA 91 108
PORTOGALLO 132 125
GRECIA 316 218
FRANCIA 219 166
SLOVACCHIA 1.094 786

Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") sono pari rispettivamente a euro 1.060 milioni e euro 265 milioni e complessivamente sono in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La tabella sotto riportata evidenzia anche le quote non ancora transitate a Conto Economico al 30 giugno 2025 e al 30 giugno 2024.

Lo yield lordo sui crediti verso la clientela si è ridotto rispetto al primo semestre del 2024 attestandosi su un 6,8%, -0,74% diminuendo significativamente meno del tasso di riferimento (-1,35% ECR MRO rate).

Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili grazie all'elevato standing della clientela servita, dell'esposizione verso controparti pubbliche e del processo di origination e monitoraggio del credito.

€mln 30.06.25 30.06.2024
Fondo Interessi di Mora 1.060 916
Fondo Indennizzi forfettari 265 253
Fondo Interessi di Mora non transitato a conto
economico
469 380
Fondo Indennizzi forfettari non transitato
a conto economico
91 87
Yield lordo sui crediti verso la clientela %
(al netto dei c.d. "40 euro")
6,8% 7,6%

Gli interessi attivi normalizzati che si sono attestati a 193,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto 205,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2024, sono stati influenzati soprattutto dalla riduzione del tasso LPI, passato dal 12,5% del primo semestre 2024 al 11,15% del primo semestre 2025. Inoltre, la forbice "riscadenzamenti/plusvalenze sugli incassi degli interessi di mora è stata pari a - 8,4 milioni di euro nel primo semestre del 2025 rispetto a 0,6 milioni di euro nel primo semestre 2024. Nel 2025 i riscadenziamenti, pari a 12,7 milioni nel primo trimestre e 6,2 milioni di euro nel secondo trimestre, hanno evidenziato un trend in riduzione.

Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati, inclusi negli Altri Ricavi, includono gli impatti economici derivanti dall'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") che nel corso del primo semestre del 2025 ha portato ad un impatto pari a 7,8 milioni di euro rispetto ai 9,0 milioni di euro nello stesso periodo del 2024.

Il Totale dei Ricavi Netti normalizzati, al lordo del costo del funding, pertanto, si è attestato sui 204,3 milioni di euro, rispetto a 218,0 milioni di euro nello stesso periodo del 2024, per effetto dei fenomeni descritti precedentemente.

Per effetto della riduzione dei tassi che ha negativamente impattato i ricavi, il costo del funding della BU Factoring & Lending si è parimenti ridotto.

L'Utile Ante Imposte Normalizzato è passato da 68 milioni di euro del primo semestre 2024 a 82,3 milioni di euro nei primi sei mesi del 2025, con una crescita del 21% anno su anno.

€ mln (valori normalizzati) 30.06.25 30.06.24
Interessi Attivi 193,5 205,1
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" (8,4) 0,6
Plusvalenze 10,5 11,8
Riscadenziamenti (19,0) (11,2)
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 10,9 12,9
Totale ricavi netti 204,3 218,0

VOLUMI

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

BU Securities Services - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Securities Services è la business unit che si occupa dei servizi di banca depositaria per i fondi di investimento e gli Enti Previdenziali e attività a essi collegate quali global custody, fund accounting e transfer agent, rivolgendosi a gestori, fondi pensioni, fondi comuni, fondi alternativi, banche e altre istituzioni finanziarie (i.e. SIM), con un focus sul mercato domestico.

Nel primo semestre 2025 i Fund Services hanno registrato un aumento delle masse gestite, soprattutto grazie alle azioni commerciali nell'ambito dei Fondi di Investimento Alternativi (FIA) - i cui patrimoni sono cresciuti del 18.8% - e dalla parziale migrazione di Cassa Forense in cui in questa prima fase è avvenuta la migrazione degli asset da BNP Paribas per oltre 4 mld €. Tuttavia, la crescita è stata limitata fino ad ora dalla mancata pubblicazione - su cui si sono registrati progressi nel mese di luglio - del Regolamento sugli Investimenti per le Casse di Previdenza che, tra le altre cose, introduce l'obbligo di dotarsi di una banca depositaria per gli Enti Previdenziali Privatizzati. Un ulteriore ambito di sviluppo è rappresentato dai Fondi Sanitari sempre più interessati ai servizi di banca depositaria, nonostante l'assenza di obblighi normativi, ma propensi a privilegiare un operatore bancario, come BFF, focalizzato a efficientare la remunerazione della liquidità e alla gestione dei pagamenti. Tuttavia, l'area Securities Services ha risentito negativamente dei divieti apposti dal Regolatore: diverse iniziative commerciali, seppur già pianificate, sono infatti slittate o sono state messe in standby da parte della clientela.

Nel settore della previdenza complementare BFF detiene il primo posto per quota di mercato in termini di numero di clienti fondi pensione serviti nelle attività di depositaria.

Tale leadership è consolidata grazie all'offerta di servizi a valore aggiunto, tra cui l'applicativo di reporting di portafogli, il Look Through, ESG e, soprattutto, il servizio di calcolo del NAV. Quest'ultimo servizio rende BFF l'unico operatore a fornire questa prestazione non solo per i fondi pensione aperti, ma anche per i fondi negoziali e preesistenti, distinguendosi nel panorama nazionale per completezza e innovazione dell'offerta.

Lato Global Custody i buoni risultati registrati nel primo semestre 2025 sono frutto del consolidamento di iniziative strategiche volte: i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale, ii) a un allargamento anche a nuovi operatori finanziari (SIM, ecc.) attraverso l'offerta dei servizi specialistici a valore aggiunto, oltre che alla proposizione di servizi di Issuing e Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate anche estera e iii) a cogliere le opportunità derivanti anche dagli interventi normativi, a titolo di esempio SHID II, Emir Refit, ECMS, CSDR, Segnalazioni SFTR che da un lato hanno rappresentato un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro hanno permesso di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che hanno contribuito ad un ulteriore incremento dei ricavi di BFF nel corso del primo semestre.

I principali indicatori della BU Securities Services hanno mostrato degli andamenti generalmente positivi rispetto all'anno precedente.

Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 77,2 miliardi di euro in rialzo del 20% rispetto al 30 giugno 2024 (64,2 miliardi di euro) grazie al flusso positivo di nuovi asset acquisiti, iniziato nella seconda metà del 2024. Si evidenzia che gli AUD sono tornati ai livelli precedenti all'uscita di Arca. Gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody sono risultati pari a 141,0 miliardi di euro in rialzo del 18% rispetto al 30 giugno 2024.

Il saldo dei depositi della clientela mostra un incremento del +62% rispetto a giugno 2024, grazie all'allocazione degli asset dei clienti ed alle iniziative commerciali poste in essere.

30.06.25 30.06.24
Banca Depositaria (AuD, €mln) 77.243 64.202
Global Custody (AuC, €mln) 141.003 119.065
Depositi - Saldo Finale (€mln) 4.362 2.699

I ricavi netti normalizzati aumentano del 13% grazie a nuovi clienti e ad un aumento dei volumi.

L'utile ante imposte normalizzato della BU aumenta a 5,1 milioni di euro, +43%, rispetto a 3,5 milioni di euro nel primo semestre del 2024, principalmente per effetto dell'aumento dei ricavi.

€mln (valori normalizzati) 30/06/25 30/06/24
Commissioni nette 13,3 11,8
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 0,1 0,0
Totale ricavi netti 13,4 11,8

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

BU Payments - Principali KPI e Risultati Economici

La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate, assegni ed effetti, ha come clienti banche medio-piccole, Istituti di Pagamento, IMEL, corporate medio-grandi e clienti istituzionali. L'attività è concentrata su clientela prevalentemente domestica. La BU Payments supporta la gestione del Fondo di Garanzia per le PMI dello Stato, in collaborazione con la mandante MCC Banca del Mezzogiorno.

BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti specializzati per large corporate e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti in crescita, grazie alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento.

Nel primo semestre del 2025 la BU ha registrato performance in linea con le aspettative per pagamenti digitali e, principalmente, nell'ambito nella tramitazione di banche, Imel e istituti di pagamento. Buone performance si sono registrate anche nel settore dei regolamenti delle carte internazionali e dei pagamenti corporate e PA. L'irrobustimento della struttura operativa sta consentendo a BFF di migliorare anche il proprio ruolo di banca di servizio, vista anche l'acquisizione di nuova clientela e la prospettiva di incremento atteso dei volumi per i prossimi anni. Si segnala, inoltre, il rinnovo del contratto ICT con Nexi fino al 2032 e la firma di un accordo con Nexi ed EquensWorldline per la tramitazione domestica, che assicura a BFF la proprietà intellettuale di applicativi critici. Infine, BFF diventerà il provider esclusivo di EquensWorldline per i servizi di settlement delle carte.

La flessione strutturale degli strumenti di pagamento tradizionali e domestici (assegni circolari, effetti CIT, RIBA, MAV ecc.), l'annunciata evoluzione di BI-COMP da parte di Banca d'Italia ed il cambiamento infrastrutturale in corso di Bancomat, potranno favorire BFF nell'acquisizione di nuove banche clienti, che ragionevolmente non troveranno più conveniente gestire in proprio questo perimetro di operazioni.

Parallelamente BFF sta focalizzando l'attenzione anche nella ricerca di soluzioni innovative, volte ad aumentare la propria base di clientela e l'ampliamento e l'ottimizzazione del portafoglio servizi.

Si conferma il trend degli scorsi anni per il mercato dei pagamenti, che continua a registrare gli effetti dell'evoluzione e della digitalizzazione a livello di sistema, dell'aggregazione bancaria e della maggiore competitività di nuovi operatori entrati in questo segmento per effetto delle politiche del settore da parte delle Autorità europee.

La presenza sul mercato dei pagamenti di questi nuovi operatoti (Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech) rappresenta un catalizzatore positivo di crescita del comparto, dove BFF ha saputo posizionarsi in modo autorevole e robusto, sviluppando specifici servizi a supporto degli obblighi regolamentari imposti dalle normative, consentendo di continuare a crescere nel settore di elezione dei servizi di intermediazione e di regolamento.

L'obbligatorietà per i PSP di inviare e ricevere pagamenti istantanei e la revisione in atto della Direttiva sui Pagamenti (PSD) stanno concretizzando le auspicate previsioni di crescita del comparto, prospettando ulteriori e nuove opportunità di mercato anche in un futuro prossimo.

La prevista estensione dell'area SEPA ai nuovi Paesi balcanici e dell'Est Europa può aprire a BFF Bank la prospettiva di ampliare il perimetro dei propri servizi di intermediazione nel prossimo futuro; anche a mitigazione eventuale dei possibili effetti negativi rivenienti dal processo di aggregazione bancaria domestica.

I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto allo scorso anno, hanno mostrato andamenti positivi.

Il numero delle transazioni è cresciuto del 1% raggiungendo quota 450 milioni di operazioni grazie soprattutto ai settori SEPA e dei pagamenti istantanei.

Il saldo dei depositi, pari 2.804 milioni di euro mostra un lieve incremento, +2%, rispetto ai 2.762 milioni di euro al 30 giugno 2024.

30.06.25 30.06.24
Transazioni (n° oper. €mln) 450 444
Depositi - Saldo Finale (€mln) 2.804 2.762

I ricavi netti normalizzati sono risultati sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre del 2024 e pari a 32,9 milioni di euro.

L'utile ante imposte normalizzato della BU si attesta a 18,9 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

€mln (valori normalizzati) 30.06.25 30.06.24
Commissioni nette 27,7 26,6
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 5,2 5,9
Totale ricavi netti 32,9 32,5

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Costi operativi

Il Gruppo ha continuato a mantenere un forte focus sul controllo dei costi e a migliorare, laddove possibile, la propria efficienza operativa mantenendo un cost/income ratio pari al 48% nel primo semestre 2025 in aumento rispetto al 46% nel primo semestre 2024, principalmente, per via degli investimenti effettuati e finalizzati a migliorare i processi, migliorare l'infrastruttura tecnologica del Gruppo e accompagnare la crescita del Gruppo nei propri core business.

I costi della BU Factoring & Lending pari a 24,3 milioni di euro, hanno mostrato un incremento del 3% rispetto al primo semestre 2024. I costi della BU Payments sono aumentati del 1% rispetto al primo semestre 2024. I costi della BU Securities Services hanno mostrato un incremento del 6% dovuto ai maggiori costi per l'upgrade dei sistemi ICT.

Gli Altri Costi aumentano del 4% rispetto al primo semestre 2024e si attestano a 41,2 milioni di euro.

In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata. I contributi vengono di solito richiesti e contabilizzati nella seconda metà dell'anno.

In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo. Nel 2024 il resolution fund non è stato pagato a seguito del raggiungimento dei target del Single Resolution Board.

Si sottolinea che nel 2025 le remunerazioni variabili saranno assegnate solo successivamente alla rimozione dei divieti imposti da Banca d'Italia.

Factoring & Lending (24,3) (23,5)
Payments (17,8) (17,5)
Security Services (11,5) (10,8)
Other (41,2) (39,5)

COST / INCOME RATIO

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Eventi successivi alla chiusura del periodo

Non si sono verificati, successivamente alla chiusura del primo semestre, eventi significativi da segnalare. In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura del primo semestre 2025 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

Evoluzione prevedibile della gestione

Come da ultimo piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 giugno 2023 ("BFF 2028" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo nel corso della seconda metà del 2025 (così come, tra l'altro, confermati in sede di approvazione del Budget 2025 e in continuità con l'anno precedente) e negli anni successivi prevedono di:

  • 1. Sviluppare il core business, in cui il Gruppo è leader di mercato riprendendo la traiettoria di crescita parzialmente interrotta specie in ambito Factoring & Lending in Italia e Portogallo nel corso del 2024;
  • 2. Investire ulteriormente nell'infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestendo i rischi operativi e per beneficiare di ulteriori efficienze;
  • 3. Continuare a offrire al personale del Gruppo opportunità di crescita e di sviluppo, mantenendo un forte allineamento degli incentivi con i propri stakeholder;
  • 4. Ottimizzare ulteriormente il funding e il capitale;
  • 5. Fornire agli azionisti rendimenti in termini di capitale e dividendi ai vertici del mercato, con un capitale superiore al target del CET1 del 12%;
  • 6. Mantenere il basso profilo di rischio del Gruppo, gestendo in modo efficiente il past due e il calendar provisioning e specie alla luce degli elementi emersi a seguito dell'ispezione di Banca d'Italia che ha portato a rivedere strategicamente in modo consistente sia l'approccio commerciale che la gestione del credito;
  • 7. Aumentare ulteriormente il proprio impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per tutti gli stakeholder, insieme a obiettivi di raggiungimento della carbon neutrality e al raddoppio degli investimenti in iniziative a impatto sociale.

Si ricorda, infine, che in data 10 febbraio 2025 il Gruppo, pur confermando la strategia stabilita in sede di definizione del Piano Industriale, ha annunciato al mercato una parziale revisione dei propri target finanziari, indicando un ritardo di circa un anno nel raggiungimento dei propri target.

Per il 2026 il Gruppo prevede un utile netto di circa 240 milioni di euro, un ROTE superiore al 40% e, per il periodo 2023-2026, dividendi cumulati superiori a 560 milioni di euro, assumendo la rimozione delle restrizioni da parte di Banca d'Italia.

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi

Gestione dei rischi e rispondenza alla normativa sulla vigilanza prudenziale

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013 e successivi aggiornamenti.

Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).

La regolamentazione in essere al 30 giugno 2025 si basa su tre pilastri.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia dell'"Esposizione originaria";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2024" (inviato a Banca d'Italia il 18 aprile 2025) sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.

3° Pilastro - L'informativa al pubblico

Secondo quanto stabilito dal Regolamento CRR, le banche pubblicano le informazioni richieste almeno su base annua e, con cadenza semestrale, le Metriche Principali. Spetta agli stessi enti creditizi valutare la necessità di fornire con maggior frequenza le informazioni richieste, alla luce delle caratteristiche rilevanti dell'attività in essere e di elementi suscettibili di rapidi cambiamenti. Le linee guida indicano un contenuto minimo coerente con la rilevanza dell'ente segnalante, con particolare riferimento ai requisiti di capitale, composizione e adeguatezza patrimoniale, leverage ratio, esposizione ai rischi e caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha approvato una procedura dedicata, denominata "Procedura per l'Informativa al Pubblico (III Pilastro)".

La procedura prevede che l'Informativa al Pubblico debba essere:

  • ▶ approvata dal Consiglio di Amministrazione prima della sua diffusione;
  • ▶ pubblicata sul sito internet www.bffgroup.com (Sezione: https://investor.bff.com/it/pillar-iii in lingua italiana e https://investor.bff.com/en/pillar-iii in lingua inglese) almeno una volta all'anno e semestralmente per quanto riguarda le Metriche Principali, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio e, quindi, entro trenta giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci.

Si segnala inoltre che, in riferimento a quanto disposto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo pubblica sul sito bff.com l'informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting) entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio e che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo opera.

Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Consolidate

Note Esplicative Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Informativa inerente al Calendar Provisioning e al Past Due

Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).

Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.

Al 30 giugno 2025 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta pari a circa 13,7 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2024 quando risultava pari a circa 2,2 milioni di euro. La Banca, considerando che il ritardato pagamento e la conseguente classificazione a non-performing per le esposizioni creditizie non è univocamente sintomatico di un effettivo deterioramento del rischio di credito, ritiene che l'eventuale calendar provisioning sarà rilasciato nel corso del tempo sulla base degli incassi delle esposizioni creditizie.

In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 14 agosto 2020 ha pubblicato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. Detta nota di chiarificazione è stata poi emendata il 15 ottobre 2020, il 15 febbraio 2021 e il 23 settembre 2022.

Il Gruppo BFF ha ricevuto, in data 29 aprile 2024, dalla Banca d'Italia il report recante gli esiti degli accertamenti ispettivi di follow-up conclusi il 12 gennaio 2024, contenente la formalizzazione di un rilievo di conformità sulla classificazione dei crediti pubblici, a prescindere dalla rappresentazione di un rischio di credito collegato, che si fondano su un'interpretazione degli orientamenti EBA della nuova Definizione di Default su tali crediti pubblici - in particolare riguardante l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia - differente da quella adottata da BFF. BFF Bank non è stata l'unica banca oggetto di rilievi di conformità relativi a regole e prassi adottate per la mitigazione degli effetti degli orientamenti EBA sull'applicazione della Definizione di Default. In seguito alla riclassificazione del credito effettuata il 30 giugno 2024 (e sulla base di criteri poi applicati anche ad altro operatore specializzato sul factoring PA) i crediti past due del Gruppo BFF al 30 giugno 2025 rappresentano il 28,6% dei prestiti scaduti/ deteriorati del sistema bancario italiano.

Si rammenta che, come già evidenziato anche nel Bilancio 2024, la classificazione delle attività deteriorate segue la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Monitoraggio e presidio della liquidità

Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dalle tensioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina, dal conflitto israelo-palestinese, e in genere da diffuse criticità a livello internazionale tra cui si può annoverare anche la "guerra dei dazi" introdotta nel corso del primo semestre dall'amministrazione statunitense, il Gruppo ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori superiori rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).

Il Gruppo adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità. In particolare, (i) effettua, qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione.

In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori gestionali, non si sono rilevate particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità del Gruppo di far fronte a potenziali situazioni di stress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.

Inoltre, il Gruppo aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2025. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Controlli interni

Il Gruppo BFF, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.

Pertanto, in linea con la normativa di riferimento e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Gruppo BFF si è dotato di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.

L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni del Gruppo Bancario all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.

Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni del Gruppo, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo nel corso dell'esercizio:

  • I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili delle medesime strutture operative.
  • I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli, Risk Management e Compliance & AML, sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La Funzione Risk Management e la Funzione Compliance & AML - organizzativamente e funzionalmente autonome e distinte -riportano gerarchicamente al Consiglio d'Amministrazione e funzionalmente all'Amministratore Delegato e sono indipendenti dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettate a verifica da parte della stessa. I compiti e le rispettive responsabilità sono disciplinati all'interno dei pertinenti regolamenti delle medesime funzioni di controllo.
  • I controlli di terzo livello e le attività di revisione interna sono, invece, svolte dalla Funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

FUNZIONI DI CONTROLLO

Risk Management

Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati. In particolare, nel corso del 2024 e del primo semestre 2025, il RAF è stato aggiornato principalmente al fine di: (i) rafforzare i percorsi di escalation previsti al superamento delle soglie degli indicatori del RAF, in linea con le raccomandazioni formulate dalla Banca d'Italia nel Rapporto Ispettivo, nell'ambito del più ampio progetto di ridisegno dell'assetto di governo e rafforzamento del sistema dei controlli interni prevedendo un ruolo più attivo del Comitato Controllo e Rischi e un maggiore coinvolgimento degli Organi Sociali, (ii) valutare e recepire le raccomandazioni interne fornite dal CdA, dal CCR e dalla Funzione Internal Audit; (iii) rivedere la metodologia per la calibrazione delle soglie degli indicatori di rischio con conseguente ulteriore revisione/rafforzamento del processo di escalation, (iv) rafforzare il sistema di indicatori con l'inclusione di Indicatori di Monitoraggio per garantire una misurazione più ampia e tempestiva dei diversi profili di rischio.

In particolare, durante il primo semestre dell'anno, la Funzione ha effettuato principalmente il processo ICAAP/ILAAP, aggiornato le soglie e le metriche di gestione dei rischi in linea con le previsioni strategiche del Gruppo, rivisto il Contingency Funding Plan e il Recovery Plan. Inoltre, la Funzione ha provveduto a sviluppare specifiche attività e ad aggiornare i propri framework in ambito di risoluzione, in coerenza con le richieste pervenute da Banca d'Italia.

Compliance e Anti Money Laundering (AML)

La Funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca e per il Gruppo - anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali - valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.

La Banca d'Italia ha effettuato negli ultimi mesi del 2024 accertamenti tematici sui presìdi di mitigazione dei rischi di riciclaggio approntati dal sistema bancario con riguardo al processo di monitoraggio transazionale della clientela. Gli accertamenti, che hanno interessato BFF e altri selezionati istituti bancari, hanno portato - nel corso del mese di febbraio 2025 - a riscontrare alla banca rilievi di sola natura gestionale. Il piano di remediation è in corso e procede in linea con le tempistiche previste.

Più in generale la Funzione Compliance & AML è stata interessata da alcuni interventi di natura organizzativa quali (i) l'ingresso di un nuovo responsabile della Funzione che vanta una ultraventennale esperienza in ambito compliance e antiriciclaggio con incarichi direttivi presso istituzioni finanziarie di primo piano quali J.P.Morgan, Barclays, American Express e UBS, (ii) il riposizionamento della funzione a diretto riporto gerarchico del CdA, mantenendo in capo all'AD, il riporto funzionale, in coerenza con le previsioni del Codice di Corporate Governance ed in ultimo (iii) un rafforzamento dell'organico di due unità nel team AML e di una nel team Compliance.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili

Relazione della Società di Revisione

Funzione Internal Audit

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, per la Capogruppo, le succursali estere e le altre società del Gruppo con cui sono in essere contratti di servicing, nell'ambito dei quali è regolamentata l'erogazione del servizio di audit. Altresì, la Funzione Internal Audit di Capogruppo esercita direzione e coordinamento nei confronti della funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska S.A. che riporta funzionalmente al Responsabile della funzione di Capogruppo. Il Group Internal Audit Charter approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina e alla regolamentazione interna.

La funzione Internal Audit ha svolto, nel corso del primo semestre 2025, le attività di verifica in coerenza con il Piano di audit 2025, redatto secondo una logica risk based, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2024, svolgendo altresì l'attività di follow-up dei rilievi emessi e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.

In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture della Capogruppo, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. In tale ambito, nel corso del semestre la funzione ha svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione e ai processi ICAAP e ILAAP. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale della funzione Internal Audit - Valutazione del Sistema dei Controlli Interni" e dalla "Relazione sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).

Il Responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).

ALTRE FUNZIONI E ORGANI DEPUTATE AI CONTROLLI

Nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio a livello di Gruppo, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile.

In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato della Capogruppo, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio consolidato e alla relazione semestrale: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e del bilancio semestrale; la conformità dei documenti ai princìpi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo a livello consolidato e delle singole Controllate incluse nel perimetro di consolidamento; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione e della relazione intermedia sulla gestione.

Si fa, inoltre, presente che, in linea con la normativa vigente e in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo di recepimento della Corporate Social Responsability Directive (D.lgs 125/2024), attuativo che recepisce integralmente la Direttiva (UE) 2464/2022 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, è stato previsto l'ampliamento dei poteri del Dirigente Preposto anche alla rendicontazione di sostenibilità. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato, la conformità della rendicontazione di sostenibilità ai requisiti normativi introdotti con la Corporate Sustainability Reporting Directive e con il Regolamento I (UE) 2020/852.

Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001

La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di Assifact e ABI.

Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commettibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza. La Banca ha altresì adottato un Codice Etico che definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività della Banca e del Gruppo BFF, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto. Inoltre, la Banca ha in essere una procedura Whistleblowing e ha adottato una specifica Policy Anticorruzione.

La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione in relazione al Decreto, soprattutto in caso di aggiornamenti della relativa normativa di riferimento.

In data 26 giugno 2025 è stato nominato il nuovo Presidente dell'Organismo di Vigilanza a seguito delle dimissioni volontarie del Presidente in carica. Gli altri componenti dell'Organismo di Vigilanza sono rimasti invariati. Inoltre, a marzo 2025 è stato modificato il Regolamento dell'Organismo di Vigilanza in ottica di semplificazione e allineamento al Modello.

L'Organismo di Vigilanza riferisce semestralmente al Consiglio di Amministrazione l'esito delle attività svolte.

Nell'ambito del Gruppo, in tema di responsabilità amministrativa, è presente la seguente configurazione:

▶ le controllate italiane BFF Immobiliare Srl e BFF Techlab Srl hanno un loro Modello di organizzazione, gestione e controllo ed un Organismo di Vigi-

▶ la controllata spagnola BFF Finance Iberia ha adottato un proprio Modello organizzativo conforme all'art. 31 bis del Codice penale spagnolo, strutturato in modo similare al Modello della Banca e dispone di un proprio auto-

  • lanza monocratico;
  • nomo Organismo di Vigilanza monocratico;

▶ la controllata polacca BFF Polska e le sue subsidiaries hanno adottato specifiche linee guida a presidio delle tematiche "anticorruzione", con l'individuazione di un Organismo monocratico a ciò preposto, rappresentato dal responsabile della funzione Compliance & AML di BFF Polska.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana - e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") - in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.

In data 25 luglio 2024 la Banca ha approvato l'aggiornamento del Regolamento OPC e della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, per meglio chiarire la corretta interpretazione di una specifica previsione, al fine di renderla coerente con la ratio normativa ivi sottesa.

Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.

Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.

Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance - procedure e regolamenti - operazioni con soggetti collegati.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Nota Integrativa.

Esercizio della facoltà di deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi, ai sensi degli art. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti

La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni sull'adesione ai codici di comportamento ai sensi dell'art. 89-bis, del Regolamento Emittenti

La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate - come definito dal Comitato per la Corporate Governance - costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana - approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.

Attività di ricerca e sviluppo

In linea con quanto espresso nel vigente Piano Industriale del Gruppo, le progettualità identificate hanno continuato a perseguire nel corso del 2025 quali obiettivi principali lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni, volta al contenimento dei rischi e al costante miglioramento dei servizi, e il potenziamento dei sistemi informatici e dell'infrastruttura tecnologica.

In particolare, si riportano le iniziative a maggior rilievo:

▶ Nel corso del primo semestre è proseguito il progetto strategico e pluriennale di trasformazione in ottica data-driven, con l'obiettivo di valorizzare i dati come leva centrale per migliorare i processi operativi e decisionali del Gruppo BFF. Durante il primo semestre 2025, sono state avviate le prime attività operative nelle aree considerate prioritarie, con particolare attenzione a tre ambiti: (1) avvio della costruzione di una base dati unica e di strumenti di reportistica avanzata, con l'obiettivo di migliorare qualità e tempestività delle informazioni, partendo dal perimetro Italia; (2) scelta configurazione della nuova piattaforma tecnologica in cloud; (3) progressiva definizione e attivazione del modello operativo per il governo e la gestione della piattaforma

▶ Nel mese di giugno è stato completato il lancio del prodotto Conto Deposito in Grecia, primo paese a beneficiare della nuova piattaforma pan-europea di Core Banking dedicata alla gestione del servizio di Time Deposit. L'iniziativa rientra in un più ampio progetto di razionalizzazione delle soluzioni informatiche a supporto del prodotto, con l'obiettivo di garantire

▶ Prosegue il progetto pluriennale volto a realizzare un'innovativa piattaforma di Gruppo a supporto del core business del Factoring & Lending, attraverso la revisione e rimodulazione dei processi sottostanti, e gli investimenti nei sistemi informativi e nei processi in essere volti a gestire nuove tipologie di servizi ancillari al factoring pro-soluto richiesti dalla clientela

  • maggiore efficienza e scalabilità.
  • nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera.

Operazioni atipiche ed inusuali

Il Gruppo non ha effettuato, nel corso del primo semestre 2025, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Azioni proprie

Al 30 giugno 2025, la Banca non detiene azioni proprie. In base alla normativa vigente, per il personale non dipendente o non più dipendente, titolare del diritto a ricevere azioni della Banca in forza di opzioni assegnate a valere dei piani di incentivazione, l'assegnazione di azioni può avvenire esclusivamente tramite utilizzo di azioni proprie, non essendo ammesso in questi casi il ricorso ad azioni di nuova emissione (come invece consentito ai dipendenti in forza). Si sottolinea che, in forza dei divieti imposti da Banca d'Italia, BFF non può al momento effettuare acquisti di azioni proprie e, pertanto, non può onorare i propri impegni nei confronti dei soggetti che hanno già esercitato i propri diritti o che dovessero esercitarli prima della rimozione dei divieti imposti dal Regolatore. Sulla base degli esercizi fatti al 30 giugno 2025 BFF deve ancora consegnare n. 91.171 azioni proprie.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Tematiche Climate-Related

Nella definizione dei contenuti delle note di commento si è tenuto peraltro conto delle indicazioni contenute nell'8° aggiornamento del 17 novembre 2022 della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia, nonché relativa al documento dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting", pubblicato in ottobre 2024.

Nella Parte A della Note esplicative vengono riportati i principali rischi e incertezze in ambito rischio climatico per BFF e le caratteristiche e gli aspetti di rischio correlati agli strumenti finanziari. Nella parte E trovano illustrazione le principali tematiche correlate ai rischi ESG (Environmental, Social and Governance) e al rischio climatico. Gli aspetti più strettamente strategici, nonché gli aggiornamenti sulle attività inerenti ai progetti e i principali obiettivi conseguiti in ambito ESG, vengono invece illustrati nel paragrafo seguente "Tematiche ESG".

Tematiche ESG

Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group

BFF Banking Group pone particolare attenzione ai temi legati alla sostenibilità, valutando gli impatti, i rischi e le opportunità che il business e i propri comportamenti generano in termini ambientali, sociali e di buona governance.

BFF redige, già dal 2019, il Reporting di Sostenibilità, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.

Nel corso del 2024, il Gruppo ha rivisto il processo di rendicontazione di sostenibilità, in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 125/2024, il quale recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD) e, di conseguenza, le fasi ed i risultati dell'analisi di doppia materialità. Tale processo ha portato all'identificazione ed aggiornamento degli impatti (prospettiva "Inside-Out" o materialità d'impatto), rischi ed opportunità (prospettiva "Outside-In" o materialità finanziaria), associati alle questioni di sostenibilità previste dagli standard di rendicontazione europei ESRS", con l'obiettivo di identificare le questioni di sostenibilità più rilevanti per il Gruppo, in considerazione del contesto in cui opera BFF.

Alla luce delle attività svolte sono state identificate le questioni di sostenibilità rilevanti, che sono risultate per lo più in linea con quanto emerso dalle precedenti analisi di materialità. Questo processo ha permesso di consolidare il framework su cui misurare, nel medio termine, gli avanzamenti e su cui costruire anche una declinazione sempre più quantitativa delle metriche di valutazione delle dimensioni ESG ("Environment, Social, Governance"), nonché della dimensione culturale e di creazione di valore in questo ambito.

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

La strategia ESG

In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Relazione consolidata di sostenibilità 2024, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.

Il Piano "Ever more a BFF like no other", presentato a giugno 2023, conferma tra l'altro, tale impegno, dichiarando obiettivi altrettanto sfidanti per l'orizzonte temporale del Piano stesso.

In ambito Environment, infatti, sono stati definiti importanti obiettivi di riduzione della propria carbon footprint delle own operations (buildings) entro il 2026. Per fare ciò, BFF ha previsto una serie di azioni volte ad assicurarne il raggiungimento ed il miglioramento delle performance ambientali del Gruppo, alcune delle quali già avviate nel corso del primo semestre 2025. In tale contesto giova menzionare l'inaugurazione ufficiale di Casa BFF avvenuta nei primi mesi del 2025, che grazie alle sue caratteristiche, quali il flying carpet, è diventata il manifesto dei valori ambientali e di sostenibilità di BFF e generando energia da fonte rinnovabile per soddisfare circa il 65% del fabbisogno dell'edificio. Tale progetto rappresenta l'elemento distintivo della strategia del Gruppo di riduzione delle proprie emissioni, i cui benefici si potranno osservare nel 2026 (reporting year 2025). Il Gruppo ha avviato inoltre, già a partire dal 2023, le attività per l'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel business, nell'operatività e nei processi del credito di Gruppo, individuando, altresì, interventi maggiormente strutturati al fine di definire il processo target di risk management dei rischi climatici e ambientali e le diverse modalità e metodologie di intervento. Al fine di consolidare il proprio impegno in materia di cambiamenti climatici e per una maggiore trasparenza nei confronti dei propri stakeholder, BFF ha avviato le attività per la redazione del suo primo Climate Report a livello di Gruppo, in conformità con le linee guida del TCFD. Il Gruppo prevede la pubblicazione del suo primo Climate Report nel 2026.

In ambito Social, in data 3 aprile 2025 la Banca ha inaugurato il museo BFF Gallery, situato all'interno della sede centrale della Banca a Milano. Il museo ha l'obiettivo di promuovere la conoscenza dell'arte e della cultura italiana, anche a partire delle opere appartenenti alla collezione BFF, creando un sistema virtuoso e aperto di scambio e condivisione di conoscenze, che favorisca il dialogo e offra al pubblico una programmazione completa, accessibile, e di alto valore scientifico. BFF continua, inoltre, a ribadire il valore del proprio capitale umano, promuovendo una cultura aziendale basata su meritocrazia, responsabilità e rispetto, e si impegna a generare benessere per la comunità in cui opera, promuovendo tutte le azioni necessarie a sostenere l'implementazione dei Piani Strategico e Operativo di Fast Forward Foundation. Infine, con riferimento alle emissioni obbligazionarie Social realizzate, BFF riferisce annualmente, e fino alla scadenza delle obbligazioni, sull'allocazione dei proventi delle obbligazioni in essere e sull'impatto relativo delle attività a livello di categoria, sulla base del portafoglio allocato. Il primo Social Bond Report è stato sviluppato in accordo con quanto stabilito dal Social Bond Framework, reso pubblico e disponibile sul sito di BFF a settembre 2023. In merito si fa presente che nel corso del primo semestre 2025, al fine di garantire trasparenza e responsabilità nel tracciamento dell'uso dei proventi e dei corrispondenti benefici sociali, è stato rilasciato il primo Report - disponibile sul sito web della Banca - che sarà aggiornato annualmente fino alla scadenza delle obbligazioni.

Sul piano della Governance, infine, il Gruppo continua a mantenere i migliori standard di mercato e prosegue il percorso teso a garantire un'elevata accountability agli stakeholder tramite il miglioramento di rating e indici ESG (sia in termini di score che di copertura), oltreché tramite il mantenimento di alti livelli di trasparenza; a tal proposito giova sottolineare che BFF ha redatto nel corso del primo semestre del 2025 la "Politica di ESG Procurement", la quale definisce gli impegni e le regole per la valutazione della propria catena di fornitura, secondo criteri ESG.

ESG Rating

BFF ha proseguito nella costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati e un aumento della copertura. Tale approccio ha portato all'ottenimento di upgrade di diversi ESG risk rating, che rappresenta per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel suo percorso di crescita sostenibile.

Il Gruppo BFF ha attualmente i seguenti rating di sostenibilità:

CDP

Il 7 febbraio 2025 la società di rating Carbon Disclosure Project (CDP), ha valutato le performance del Gruppo BFF con una valutazione pari a C (su una scala da A a F). La valutazione del Gruppo testimonia il percorso intrapreso in termini di integrazione dei fattori climatici nel business, nell'operatività e nel risk framework del Gruppo e pone le basi per il continuo rafforzamento degli impegni e dei presidi adottati.

Sustainalytics

Nel corso del 2024, la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo, ha migliorato l'ESG risk rating di BFF passando da 17 a 15, confermando, pertanto, la collocazione del Gruppo nella categoria "Low Risk".

MSCI

Il 24 gennaio 2025 MSCI - primaria società internazionale di rating ESG che analizza circa tremila aziende a livello globale - ha confermato il rating ESG di BFF AA.

Standard Ethics

In data 17 dicembre 2024 Standard Ethics Ltd. ("Standard Ethics") - agenzia indipendente di rating di sostenibilità - ha rivisto al rialzo il Corporate Standard Ethics Rating (SER) della Banca a "EE-" dal precedente "E+" assegnando un Outlook "Stabile".

S&P Global Corporate Sustainability Assessment (CSA)

In data 18 dicembre 2024, S&P Global, che fornisce un rating ESG sulla base di un questionario annuale chiamato Corporate Sustainability Assessment (CSA), ha attribuito a BFF Bank uno score pari a 35/100.

Worst Best
0 35 50 100

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

03 Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2025

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2025 41

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

30.06.2025 31.12.2024
11.332.246 10.661.212
1.321.116 1.342.119
9.406.108 8.709.179
605.022 609.914
4.748 139
788
174.992 166.690
4.746 2.794
170.246 163.896
714.055 388.397
3.544 3.372
47.578 54.804
75 258
6.189 6.937
41.314 47.609
23.974 21.085
150.000 150.000
487.854 282.329
66.277 66.277
145.104 145.006
(3.570)
70.414 215.680
13.221.575 12.151.421

Relazione della Società di Revisione

Stato Patrimoniale Consolidato

(Valori in migliaia di euro)
Voci dell'attivo 30.06.2025 31.12.2024
10. Cassa e disponibilità liquide 748.063 153.689
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 178.776 179.319
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 122 1.504
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 178.655 177.815
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 143.738 141.442
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.196.234 10.667.127
a) crediti verso banche 1.097.573 602.651
b) crediti verso clientela 10.098.661 10.064.476
50. Derivati di copertura - 303
70. Partecipazioni 13.846 13.690
90. Attività materiali 105.393 104.750
100. Attività immateriali 74.270 77.519
di cui
- avviamento 30.957 30.957
110. Attività fiscali 99.196 101.071
a) correnti 39.498 40.250
b) anticipate 59.698 60.821
130. Altre attività 662.060 712.511
TOTALE DELL'ATTIVO
13.221.575
12.151.421

(Valori in migliaia di euro)

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2025 31.12.2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.332.246 10.661.212
a) debiti verso banche 1.321.116 1.342.119
b) debiti verso clientela 9.406.108 8.709.179
c) titoli di circolazione 605.022 609.914
20. Passività finanziarie di negoziazione 4.748 139
40. Derivati di copertura 788 -
60. Passività fiscali 174.992 166.690
a) correnti 4.746 2.794
b) differite 170.246 163.896
80. Altre passività 714.055 388.397
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.544 3.372
100. Fondo per rischi e oneri: 47.578 54.804
a) impegni e garanzie rilasciate 75 258
b) quiescenza e obblighi simili 6.189 6.937
c) altri fondi per rischi e oneri 41.314 47.609
120. Riserve da valutazione 23.974 21.085
140. Strumenti di capitale 150.000 150.000
150. Riserve 487.854 282.329
160. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
170. Capitale 145.104 145.006
180. Azioni proprie - (3.570)
200. Utile (Perdita) di periodo 70.414 215.680

TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 13.221.575 12.151.421

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Conto Economico Consolidato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 270.260 431.032
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 258.425 419.309
20. Interessi passivi e oneri assimilati (145.726) (198.122)
30. Margine di interesse 124.534 232.910
40. Commissioni attive 53.529 54.257
50. Commissioni passive (11.481) (14.591)
60. Commissioni nette 42.048 39.666
70. Dividendi e proventi simili 11.792 13.334
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 7.783 1.470
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 233
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 233
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value
con impatto a conto economico
(3.977) (3.988)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (3.977) (3.988)
120. Margine di intermediazione 182.179 283.625
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (1.274) (3.315)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.274) (3.315)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 180.905 280.310
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 180.905 280.310
190. Spese amministrative: (92.530) (89.024)
a) spese per il personale (39.541) (41.538)
b) altre spese amministrative (52.989) (47.486)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 392 (3.019)
a) impegni e garanzie rilasciate 183 333
b) altri accantonamenti netti 209 (3.352)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (2.594) (2.324)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (5.379) (4.989)
230. Altri oneri/proventi di gestione 15.560 44.690
240. Costi operativi (84.551) (54.666)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 406 1.550
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 96.760 227.194
300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (26.346) (65.413)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 70.414 161.781
330. Utile (Perdita) del periodo 70.414 161.781
350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 70.414 161.781
Utile per azione base 0,37 0,87
Utile per azione diluito 0,37 0,86

Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
10. Utile (Perdita) del periodo 70.414 161.781
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 7 32
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 7 32
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2.882 1.674
110. Copertura di investimenti esteri (456) (413)
120. Differenze di cambio 1.149 806
130. Copertura dei flussi finanziari
140. Strumenti di copertura (elementi non designati)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.190 1.281
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
180. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 2.889 1.706
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 73.303 163.487
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
230. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 73.303 163.487

Relazione della Società di Revisione

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di euro)

Al 30.06.2025 Esistenze al
31.12.2024
Modifica saldi
Esistenze al
apertura
01.01.2025
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni del periodo Patrimonio netto
del Gruppo
Riserve Dividendi e altre Variazioni Operazioni sul patrimonio netto Redditività al 30.06.2025
destinazioni di riserve Emissione
nuove azioni
Acquisto
azioni proprie
Acconti su
dividendi
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Stock options Variazioni
interessenze
partecipative
consolidata
complessiva
al 30.06.2025
Capitale:
a) azioni ordinarie 145.006 145.006 99 145.104
b) altre azioni - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277 66.277
Riserve: - - -
a) di utili 273.548 273.548 215.680 (10.419) 478.808
b) altre 8.781 8.781 (872) 1.137 9.046
Riserve da valutazione 21.085 21.085 2.889 23.974
Strumenti di capitale 150.000 150.000 150.000
Acconti su dividendi - - -
Azioni proprie (3.570) (3.570) 3.570 -
Utile (Perdita) d'esercizio 215.680 215.680 (215.680) 70.414 70.414
Patrimonio netto del Gruppo 876.807 876.807 -
-
(7.721) 99 - - - - - 1.137 - 73.303 943.624

(Valori in migliaia di euro)

Al 30.06.2024 Esistenze al
31.12.2023
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01.01.2024
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni del periodo Patrimonio netto
del Gruppo
Riserve Dividendi e altre
Variazioni
destinazioni
di riserve
Operazioni sul patrimonio netto Redditività al 30.06.2024
Emissione
nuove azioni
Acquisto
azioni proprie
Acconti su
dividendi
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Stock options Variazioni
interessenze
partecipative
consolidata
complessiva
al 30.06.2024
Capitale:
a) azioni ordinarie 143.947 143.947 487 144.434
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277 66.277
Riserve:
a) di utili 268.055 268.055 15.997 (7.501) 276.551
b) altre 9.706 9.706 77 56 9.840
Riserve da valutazione 7.993 7.993 (461) 1.706 9.238
Strumenti di capitale 150.000 150.000 150.000
Acconti su dividendi (54.451) (54.451) 54.451 -
Azioni proprie (4.377) (4.377) 725 (3.652)
Utile (Perdita) del periodo 171.662 171.662 (70.448) (101.214) 161.781 161.781
Patrimonio netto del Gruppo 758.812 758.812 - (101.214) (7.160) 487 - - - - - 56 - 163.487 814.469

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Rendiconto Finanziario Consolidato

Metodo indiretto

(Valori in migliaia di euro)
Importo
30.06.2025 30.06.2024
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione 104.643 231.970
- risultato del periodo (+/-) 70.414 161.781
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/
passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 788 308
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 1.274 154
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 7.974 7.313
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 392 (3.019)
- ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in riassicurazione
(-/+)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 26.346 65.414
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto
fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (2.546) 19
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (485.320) 9.175
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 911 -
- attività finanziarie designate al fair value 3.139 (1.737)
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (1.115)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (521.147) (42.438)
- altre attività 31.777 54.464
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 980.131 (230.162)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 662.612 (164.176)
- passività finanziarie di negoziazione 4.609 659
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 312.910 (66.645)
4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi e dalle cessioni in
riassicurazione
- contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-)
- cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 599.453 10.983

SEGUE

(Valori in migliaia di euro)

Importo
30.06.2025 30.06.2024
B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - -
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da (5.336) (20.723)
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali (3.222) (19.149)
- acquisti di attività immateriali (2.114) (1.574)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (5.336) (20.723)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità - (101.214)
- vendita/acquisto di controllo di terzi -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista - (101.214)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 594.117 (110.954)

Riconciliazione

(Valori in migliaia di euro)

Voci di bilancio Importo
30.06.2025 30.06.2024
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 153.689 257.208
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 594.117 (110.954)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 257 122
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 748.063 146.376
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 153.689 257.208
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 594.117 (110.954)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 257 122
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 748.063 146.376

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Consolidate

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Signori Azionisti,

le Note esplicative consolidate sono suddivise nelle seguenti parti:

Parte A – Politiche Contabili

Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

Parte C – Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Parte D – Redditività Consolidata Complessiva

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F – Informazioni sul Patrimonio Consolidato

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Parte H – Operazioni con Parti Correlate

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte L – Informativa di settore

Parte M – Informativa sul leasing

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Relazione della Società di Revisione

Parte A – Politiche Contabili

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio semestrale consolidato abbreviato (di seguito il "bilancio consolidato semestrale") al 30 giugno 2025 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/ IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio consolidato.

L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato semestrale (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.

In particolare, il presente bilancio consolidato semestrale è stato redatto in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi", che richiede di evitare la ripetizione di informazioni che sono già state rilevate nell'ultimo Bilancio annuale anche in riferimento alle politiche contabili utilizzate in continuità con l'esercizio precedente, ad eccezione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni applicabili per gli esercizi che cominciano dal 1 gennaio 2025, come indicato nella Sezione 2, Principi generali di redazione.

Il bilancio consolidato semestrale è stato redatto utilizzando le medesime politiche contabili già in uso per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Pur non includendo tutte le informazioni richieste per il bilancio completo secondo gli IFRS, le Note esplicative consolidate, come previsto dallo IAS 34, presentano un'informativa semplificata in grado di spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio annuale.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato semestrale è stato predisposto in conformità alle disposizioni di Banca d'Italia dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.

Il bilancio consolidato semestrale è costituito dallo Stato patrimoniale Consolidato, dal Conto economico Consolidato, dal Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Consolidato, dal Rendiconto finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative Consolidate ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs. N. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato semestrale è redatto in migliaia di euro, dove non espresso diversamente, e presenta anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente per quanto riguarda lo stato patrimoniale ed il primo semestre 2024 per quanto riguarda il conto economico.

La valutazione delle voci del bilancio consolidato semestrale è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposto il Gruppo, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa dello stesso nel prevedibile futuro.

Principi contabili emendamenti e interpretazioni applicati dal 2025 o emendati e non ancora omologati

Alla data del presente bilancio consolidato semestrale risultano omologati e applicabili dal 1° gennaio 2025 le modifiche allo IAS 21 "Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere". Le modifiche chiariscono come un'entità deve valutare se una valuta è scambiabile e come stimare il tasso di cambio a pronti quando una valuta non è scambiabile. Le modifiche non hanno impatti sul bilancio consolidato semestrale della Banca.

lo IASB ha, inoltre, emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi ed applicabili a partire dai bilanci che iniziano a partire dal 1° gennaio 2026:

-

▶ Modifiche all'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" ed all'IFRS 7 "Informativa sugli strumenti finanziari" relative alla classificazione degli strumenti finanziari. Il documento è stato pubblicato dallo IASB il 30 maggio 2024 e la data di entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2026;

▶ IFRS 18 "Presentazioni ed informazioni integrative nel bilancio" ed IFRS19 "Entità controllate senza public accountability: informazioni integrative". I documenti sono stati pubblicati dallo IASB il 9 aprile 2024 ed il 9 maggio 2024 e la loro entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2027.

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non significativi. In merito all'IFRS 18 la Banca sta valutando gli effetti che l'applicazione del principio avrà sulla presentazione delle voci di bilancio.

Si evidenzia che il 9 luglio 2025 sono state omologate le modifiche agli International Financial Reporting Standard (IFRS) 1, 7, 9 e 10 e al Principio contabile internazionale (IAS) n. 7.

Le modifiche apportate hanno quale obiettivo l'adeguamento ai miglioramenti annuali "Annual Improvements to IFRS Accounting Standards - Volume 11", pubblicati dallo IASB il 18 luglio 2024, quali, i) IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard, ii) IFRS 7 Strumenti finanziari: Informazioni integrative, iii) IFRS 9 Strumenti finanziari, iv) IFRS 10 Bilancio consolidato e v) IAS 7 Rendiconto finanziario. Nello specifico, i miglioramenti annuali mirano a i) razionalizzare e precisare i principi esistenti, ii) affrontare questioni non urgenti, per eventuali incoerenze riscontrate nei Principi contabili IFRS, iii) correggere incoerenze riscontrate nei Principi contabili IFRS, e iv) introdurre precisazioni terminologiche.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Di seguito sono rappresentati i criteri adottati da BFF Banking Group per la definizione dell'area e dei relativi principi di consolidamento.

Società controllate

Le società controllate sono quelle su cui BFF Banking Group ha il controllo. BFF Banking Group controlla una società quando è esposto alla variabilità dei suoi risultati e ha la capacità d'influenzare tali risultati attraverso il suo potere sulla società stessa. Generalmente, si presume l'esistenza del controllo quando la società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche i diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili.

Tutte le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale, dalla data in cui il controllo è stato trasferito a BFF Banking Group; sono, invece, escluse dal consolidamento a partire dalla data in cui tale controllo viene a cessare.

Gli schemi di bilancio delle società consolidate integralmente sono predisposti secondo i princìpi IAS/IFRS, utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • ▶ le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto consolidato e del Conto economico consolidato;
  • ▶ gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, eccetto che per le perdite, che non sono eliminate qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Sono inoltre eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • ▶ i bilanci delle imprese operanti in aree aventi moneta di conto diversa dall'euro sono convertiti in euro, applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo, e alle voci di Conto economico i cambi medi del periodo;
  • ▶ le differenze di cambio da conversione dei bilanci di queste imprese, derivanti dall'applicazione dei tassi di cambio di fine periodo per le poste patrimoniali, e dal tasso di cambio medio del periodo per le poste di Conto economico, sono imputate alla voce Riserve da valutazione del Patrimonio netto, così come le differenze di cambio sui Patrimoni netti delle partecipate. Tutte le differenze di cambio vengono riversate nel Conto economico nell'esercizio in cui la partecipazione viene dismessa.

Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi) rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata al Conto economico.

Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso dell'esercizio di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato semestrale a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato semestrale fino alla data in cui il controllo è cessato.

BFF Banking Group al 30 giugno 2025 include oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Denominazioni imprese Sede legale e operativa Tipo di rapporto (1) Rapporto di partecipazione Disponibilità
di Voti % (2)
Impresa partecipante Quota %
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano - Viale Scarampo 15 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia - Via C. Zima 4 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
3. SPV Project 2214 Milano - Corso Vittorio Emanuele II 24/28 4 BFF Bank S.p.A. 0% 0%
4. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid - Paseo de la Castellana 81 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Polska S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
6. BFF Medfinance S.A. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Česká republika s.r.o. Prague - Roztylská 1860/1 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava - Mostova 2 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz - Jana Kilińskiego 66 1 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. Komunalny Fundusz Inwestycyjng Zamknięty Warsaw - Plac Dąbrowskiego 1 4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. MEDICO Niestandaryzowany Sekurytyzacyjny
Fundusz Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw - Plac Dąbrowskiego 1 4 BFF Polska S.A. 100% 100%
12. Kancelaria Prawnicza Karnowski i Wspólnik sp.k. Łodz - Jana Kilińskiego 66 4 BFF Polska S.A. 99% 99%
13. Restrukturyzacyjna Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz -Jana Kilińskiego 66 4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

Legenda: (1) Tipo di rapporto: (2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria. distinguendo tra effettivi e potenziali

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria o percentuali di quote. 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria 3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo

La disponibilità di voto riportata ai punti 10 e 11 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

BFF Bank possiede, inoltre, una partecipazione pari al 24% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Da novembre 2024, la Banca ha, inoltre, sottoscritto il 33% del capitale sociale, pari a 6.600 euro, del nuovo studio legale "PB & Partners Società tra Avvocati a responsabilità limitata". In data 19 giugno 2025, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha approvato l'iscrizione della STA presso il registro speciale delle società tra avvocati. A partire dal mese di luglio 2025, la STA è pienamente operativa.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio Consolidato

Non ci sono eventi significativi occorsi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2025. In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra il 30 giugno 2025 e la data di approvazione del presente bilancio non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

Sezione 5 – Altri aspetti

Delibere Assembleari

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 17 aprile 2025, ha deliberato, in particolare:

  • ▶ di approvare il bilancio al 31 dicembre 2024;
  • ▶ di destinare euro 211.816 a Riserva Legale ed euro 159.984.604 a Riserva Utili portati a nuovo;
  • ▶ di approvare la nuova "Politica di remunerazione e incentivazione 2025 a favore dei componenti degli Organi di Supervisione Strategica, Gestione e Controllo, e del Personale del Gruppo BFF Banking Group" inclusa nella sezione I della Relazione del Consiglio di Amministrazione;
  • ▶ di approvare le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica o conclusione del rapporto di lavoro, ivi compresi i limiti a tali compensi;
  • ▶ di approvare la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell'art 125 ter, comma 6, del D.Lgs. N. 58/1998;
  • ▶ di autorizzare il Piano di Stock Grant (il "Piano AUT") ed il Piano di Incentivazione a Lungo-termine 2025 "Incentive Plan 2025" (il "Piano LTIP", insieme al Piano AUT, i "Piani"). L'attuazione di entrambi i Piani è subordinata alla revoca dell'obbligo imposto dalla Banca d'Italia alla Società di astenersi temporaneamente dal deliberare o effettuare la corresponsione della parte variabile delle remunerazioni;
  • ▶ di revocare la precedente autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie della Banca concessa dall'Assemblea il 18 aprile 2024, non eseguita al 17 aprile 2025. L'Assemblea ha deliberato, altresì, di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte, e per un periodo di 18 mesi dal 17 aprile 2025, per il perseguimento delle finalità di cui alla Relazione illustrativa sull'Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 9.025.553,90 rappresentative del 5% delle n. 188.339.598 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca, pari a 145.021.490,38 euro (al 12 marzo 2025).

Rischi, incertezze e impatti del conflitto Russia e Ucraina e della guerra israelo – palestinese

Nel corso del periodo chiuso al 3o giugno del 2025, si segnala ancora il protrarsi delle tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, scoppiato agli inizi del 2022, che sta avendo riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale. Inoltre, la banca ha posto attenzione anche agli effetti derivanti dalla guerra israelo-palestinese; tuttavia, si evidenzia che l'esposizione del Gruppo nei confronti di soggetti posti in Israele e nei paesi potenzialmente impattati dalle recenti tensioni in Medio Oriente risulta trascurabile.

Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi.

  • ▶ Con riferimento al rischio di credito derivante da impatti sulle imprese finanziate che hanno una significativa operatività commerciale con la Russia, la Bielorussia o l'Ucraina o che sono maggiormente esposte alla variazione dei prezzi delle materie prime, la Banca ha effettuato una specifica valutazione individuando solo talune controparti che potrebbero potenzialmente subire un impatto dall'aumento del prezzo delle materie prime. In tale ambito, sono state poste in essere attività di monitoraggio aggiuntive. Inoltre, non sono stati identificati clienti con significativa operatività commerciale con Russia, Bielorussia o Ucraina.
  • ▶ In merito all'operatività in titoli, la Banca non detiene titoli emessi da emittenti particolarmente esposti ai rischi derivanti dal contesto geo-politico attuale e al conflitto.
  • ▶ Con riferimento alla redditività, si segnala che le commissioni relative alla Banca depositaria sono calcolate sulla base degli AuM dei fondi e, pertanto, la svalutazione di tali titoli nel portafoglio dei fondi ha inciso in maniera irrilevante rispetto, ad esempio, alle volatilità normali di mercato.
  • ▶ Con riferimento ai rischi operativi relativi ad attacchi cyber, si rileva che la Banca non ha registrato attacchi di tale natura direttamente riconducibili e, inoltre, non vi è alcuna operatività nei paesi interessati dal conflitto.

Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze.

Il conflitto Russia-Ucraina non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio della Banca, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, con l'aggiornamento annuale degli scenari macroeconomici, la Funzione Risk Management di Gruppo monitora l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento modello IFRS 9 conseguente allo scenario macro-economico prospettico").

Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti già intrapresi negli anni passati, in ottica di continuità, anche nel corso del 2025:

▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring & Lending le evidenze del primo semestre 2025 rilevano un andamento complessivo dei volumi di factoring e di finanziamenti alla clientela superiori allo scorso anno, sostenuto - in termini assoluti - principalmente da Italia, Francia e

▶ La BU Securities Services continua a registrare una buona performance a seguito delle iniziative commerciali in capo ai fondi FIA e grazie ai servizi

  • Polonia.
  • specialistici offerti alla clientela istituzionale.

▶ Si conferma il trend di crescita della BU Payments riscontrato negli scorsi anni con maggiore enfasi nel mondo dei pagamenti elettronici/digitali. Il comparto Assegni ed Effetti segue l'andamento decrescente che si registra a livello di sistema, dovuto al sempre minor utilizzo di questi strumenti di pagamento da parte dei cittadini e imprese (trend riscontrabile dalle statistiche periodiche sul Sistema dei Pagamenti pubblicate da Banca d'Italia).

In merito agli aspetti commerciali, non si rilevano particolari impatti correlati alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e della guerra israelo-palestinese.

▶ Liquidità: l'attuale scenario macroeconomico è caratterizzato da un elevato grado di incertezza, influenzato dal perdurare del conflitto Russia-Ucraina, dell'instabilità Israelo-Palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, con ripercussioni anche sul sistema creditizio. In tale contesto, la Banca ha focalizzato l'attenzione sui presìdi necessari per il monitoraggio

(i) qualora ritenuto necessario, si riserva di effettuare analisi di stress più frequenti e più dettagliate nonché con impatti crescenti e variabili;

(ii) mantiene un'importante quota di asset disponibili per far fronte a im-

- della posizione di liquidità, e in particolare:

  • previste esigenze di liquidità;
  • ratori di mercato e banche di relazione;
  • la Pubblica Amministrazione.

(iii)monitora i mercati anche per il tramite del continuo confronto con ope-

(iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori del-

Non si rilevano particolari impatti, inoltre, correlati alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e della guerra israelo-palestinese, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Tematiche climate-related

Per la predisposizione del bilancio consolidato semestrale, il Gruppo BFF ha considerato le raccomandazioni di ESMA, contenute nel documento "European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports" pubblicato nell'ottobre 2024. In particolare, per quanto riguarda le tematiche legate al clima, ESMA ha sottolineato l'importanza di riflettere questi aspetti nei bilanci finanziari nella misura in cui risultino materiali, richiamando anche le indicazioni fornite dallo IASB, che ha evidenziato esempi di potenziali implicazioni finanziarie derivanti dai rischi climatici.

Tra le priorità di ESMA vi è la necessità di agevolare gli investitori nell'individuazione delle informazioni sugli aspetti climatici, promuovere la coerenza tra informativa finanziaria e quella non finanziaria (redatta ai sensi del D.lgs. n. 125/24 e dei nuovi principi ESRS) ed infine, dove ritenuto opportuno, riportare nei bilanci informazioni finanziarie rilevanti sugli aspetti climatici nonché come sono stati integrati i rischi climatici nelle stime contabili svolte.

Data la rilevanza crescente dei rischi ESG, e in particolare dei rischi climatici, il Gruppo BFF dedica una costante attenzione a queste tematiche, sia nel contesto del proprio framework complessivo di gestione del rischio sia nell'analisi delle poste di bilancio potenzialmente impattate.

In particolare, le linee guida EBA Guidelines on the management of environmental, social and governance (ESG) risks hanno introdotto specifici requisiti relativi all'integrazione dei rischi ESG nei processi interni e nella gestione del rischio da adottare in conformità alla Direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD VI):infatti specificano il contenuto dei piani che gli istituti bancari devono predisporre al fine di monitorare e affrontare i rischi finanziari derivanti dai fattori ESG, compresi quelli derivanti dal processo di adeguamento verso l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nell'UE entro il 2050.

In particolare, per le istituzioni Large, tra cui rientra BFF, permane l'obbligo di svolgere una valutazione della materialità (Materiality Assessment) con cadenza annuale. Inoltre, sono stati introdotti nuovi driver di rischio, con particolare attenzione ai rischi ambientali non legati al clima, come la biodiversità. Un altro focus importante riguarda la gestione dei dati e dei processi IT, con l'obiettivo di garantire la coerenza dei dati ESG, anche quando provengono da provider esterni, assicurandosi che il dato utilizzato sia chiaro e comprensibile, includendo la metodologia sottostante e la costruzione di eventuali score.

L'approccio per identificare i rischi segue un modello olistico già adottato da BFF, che si basa su quattro principali driver di analisi: esposizione, portafoglio, settore e scenario. Per il monitoraggio, sono stati definiti KRIs indicators da inserire nel RAF, con le relative soglie e un processo di escalation. Inoltre, è stata elaborata una lista di indicatori da integrare nei processi di monitoraggio, per garantire una gestione efficace dei rischi e una visione strategica solida.

In tale contesto, in linea anche con il piano Bankit, la Funzione Risk Management ha previsto una specifica progettualità (per gli ambiti di competenza) che prevede entro il 2025 l'allineamento alla normativa di riferimento (e.g. piano Banca d'Italia, Linee guida EBA, CRR).

Revisione legale dei conti

L'Assemblea dei soci di BFF Bank S.p.A. tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Consolidate

Note Esplicative Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Il bilancio consolidato semestrale è stato redatto utilizzando le medesime le politiche contabili già in uso per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Tali politiche contabili, a cui si rimanda, includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

Nell'ambito della redazione del bilancio consolidato semestrale, la Banca ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nei prospetti contabili.

Le valutazioni significative della Banca nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca e del Gruppo.

In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del bilancio consolidato semestrale, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal conflitto Russia - Ucraina, gli attuali valori iscritti nel bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2025 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:

  • ▶ il grado di recuperabilità e i prevedibili tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti acquistati pro soluto, a cui BFF ha diritto, che sono fondati sull'analisi di serie storiche aziendali pluriennali;
  • ▶ le perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, mediante l'utilizzo di modelli valutativi;
  • ▶ gli oneri registrati in base a valori previsionali, non ancora effettivi alla data di redazione del presente Bilancio consolidato;
  • ▶ i fondi del personale basati su ipotesi attuariali, e i fondi per rischi e oneri;
  • ▶ la recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ▶ l'eventuale impairment delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali: alla luce dei risultati al 30 giugno 2025 non si ravvedono elementi (trigger events) che possano impattare la valorizzazione delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali a vita utile definita iscritti nel bilancio consolidato semestrale.

Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione - coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte - sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate - ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia - nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti categorie ("stage") sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte, tenuto conto dei "criteri di staging allocation";
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multiperiodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'expected credit losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale ("initial recognition") dello strumento stesso.

Nel corso del primo semestre 2025 sono state aggiornate le serie storiche dei parametri di rischio PD e LGD allungando le medesime fino al 31 dicembre 2024.

IFRS 9 – Aggiornamento modello IFRS conseguente allo scenario macro-economico prospettico

Come già menzionato la Funzione Risk Management ha aggiornato gli scenari macroeconomici per il condizionamento prospettico delle PD considerando gli ultimi aggiornamenti macroeconomici pubblicati dall'EBA a gennaio 2025 in sede di stress test.

Lo scenario previsivo baseline presuppone una moderata crescita economica sull'intero orizzonte temporale dal 2025 al 2027: relativamente al PIL si prevede una crescita moderata e sostenuta, senza picchi o cali bruschi, riflettendo una ripresa economica graduale e una certa resilienza del sistema economico europeo. L'inflazione, dopo aver superato il target a breve termine, dovrebbe gradualmente convergere verso l'obiettivo a medio termine definito dalle banche centrali, senza forti oscillazioni. I tassi di interesse dovrebbero mantenersi su livelli moderati, riflettendo le politiche monetarie espansive in atto e la graduale normalizzazione attesa, non sono previste strette monetarie aggressive.

Si prevede una situazione finanziaria relativamente stabile, con un accesso al credito che non dovrebbe subire restrizioni significative. Le banche dovrebbero mantenere un livello di capitale adeguato a sostenere la crescita economica.

Nello scenario avverso si fa riferimento alla possibile riduzione delle transazioni commerciali internazionali per effetto (i) dell'imposizione di dazi e politiche commerciali sempre più orientate verso l'interno a livello globale e (ii) all'escalation nel conflitto fra Russia e Ucraina e in quello mediorientale. Questi fattori causano un aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime e conseguentemente delle pressioni inflazionistiche, interruzioni nella catena di approvvigionamento ed effetti negativi sui consumi privati e sugli investimenti, oltre a una contrazione dell'economia mondiale con un calo sostenuto del PIL dell'UE nel periodo 2025-2027.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • ▶ Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;
  • ▶ Livello 2: input diversi da prezzi quotati inclusi nel Livello 1 che sono osservabili direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi), per le attività o passività da valutare;
  • ▶ Livello 3: input non osservabili per l'attività o la passività.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).

Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura dell'esercizio di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).

In particolare:

  • ▶ i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato rettificati per tener conto del rischio di controparte;
  • ▶ i contratti derivati, costituti da Overnight Interest Rate Swap (OIS) sono valutati sulla base di modelli valutativi di mercato che utilizzano come parametri prevalenti i tassi di mercato, rettificati per tener conto del rischio di controparte. Tale rischio include, ove rilevanti, sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del merito di credito dell'emittente stesso (own credit risk);
  • ▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. Il Gruppo non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e

input utilizzati

Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.

Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 30 giugno 2025 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività del Gruppo nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sugli accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.

Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.

Con riferimento al patrimonio immobiliare, che dal 31 dicembre 2024, viene misurato al fair value, le valutazioni sono effettuate da esperti indipendenti e sono basate sulla metodologia dei "flussi di Cassa Scontati" (o Discounted Cash Flow). Nell'ambito della suddetta metodologia, i parametri valutativi (in primis, canoni di locazione e tassi di attualizzazione) impiegati vengono stimati in coerenza con le best practice di settore e sono basati su indagini di mercato relative a contesti immobiliari comparabili a quelli oggetto di valutazione.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Al 30 giugno 2025 il Gruppo non possiede strumenti finanziari classificati a

livello 3 di fair value.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Al 30 giugno 2025, così come nel 2024, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".

A.4.5 Gerarchia del fair value

Informativa di natura quantitativa

Relazione della Società di Revisione

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 30.06.2025 31.12.2024
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 2 178.774 2 179.317
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 2 120 2 1.502
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 178.654 177.815
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 15.511 128.226 13.211 128.231
3. Derivati di copertura 303
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 15.513 307.000 13.213 307.851
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 4.748 139
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura 788
Totale - 5.536 - - 139 -

Relazione della Società di Revisione

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valor in migliaia di euro)

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate
al fair value su base non ricorrente
30.06.2025 31.12.2024
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.196.234 4.632.470 6.611.457 10.667.127 4.585.397 6.072.284
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - -
Totale 11.196.234 4.632.470 6.611.457 10.667.127 4.585.397 - 6.072.284
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.332.246 623.155 - 10.727.224 10.661.212 613.716 10.051.298
2. Passività associate ad attività in via di dismissione -
Totale 11.332.246 623.155 - 10.727.224 10.661.212 613.716 - 10.051.298

Legenda: VB = Valore di Bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il Gruppo non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

Euro 748.063 mila

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
a) Cassa 166 183
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 621.035 10.486
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 126.862 143.020
Totale 748.063 153.689

Al 30 giugno 2025, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 621,0 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2024 pari a 10,5 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere al 30 giugno 2025 presso banche terze per un ammontare di 126,9 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 109,5 milioni di euro a BFF Bank, per 16,9 milioni di euro a BFF Polska Group, per 374 mila euro a BFF Finance Iberia, per 10 mila euro all'SPV Project 2224 e 110 mila euro a BFF Techlab.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

Euro 178.776 mila

La voce in oggetto è composta nel seguente modo:

  • ▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 122 mila euro (1.504 mila al 31 dicembre 2024), che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui il Gruppo è esposto;
  • ▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 178,7 milioni di euro (euro 177,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024), che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dal 2022, dal Fondo Ingenii, di cui al 30 giugno 2025 la Capogruppo ha sottoscritto quote per corrispondenti 147 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi. La voce comprende anche il valore delle notes del veicolo di cartolarizzazione Dioniso, sottoscritte nel 2024 e pari a 5,1 milioni di euro a fine giugno 2025.

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori
Totale
Totale
30.06.2025
31.12.2024
L1
L2
L3
L1
L2
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2
1
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale (A)
2
1
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
120
1.503
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
(Valori in migliaia di euro)
L3
2.3 altri
Totale (B)
2
120
-
1.503
-
Totale (A+B)
2
120
1
1.503
-

Legenda L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/ emittenti/controparti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 2 1
a) Banche
b) Altre società finanziarie:
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie 2 1
d) Altri emittenti
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale A 2 1
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali
b) Altre 120 1.503
Totale B 120 1.503
Totale (A+B) 122 1.504

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 5.123 5.372
1.1 Titoli strutturati -
1.2 Altri titoli di debito 5.123 5.372
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R. 173.532 172.443
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale 178.655 177.815

L3 = Livello 3

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
1. Titoli di capitale
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito 5.123 5.372
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie 5.123 5.372
3. Quote di O.I.C.R. 173.532 172.443
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 178.655 177.815

Il Gruppo BFF Relazione sulla

Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Voce 30

Euro 143.738 mila

  • Al 30 giugno 2025, la voce in oggetto comprende:
  • ▶ la quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro;
  • ▶ altre partecipazioni minori pari a circa 18,7 milioni di euro.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2024 è dovuta principalmente all'adeguamento al fair value delle partecipazioni pari a 2,2 milioni di euro.

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 15.511 128.227 - 13.211 128.231 -
3. Finanziamenti
Totale 15.511 128.227 - 13.211 128.231 -

Legenda L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
1. Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 143.738 141.442
a) Banche 125.618 125.598
b) Altri emittenti: 18.120 15.844
- altre società finanziarie 16.150 13.874
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie 1.970 1.970
- altri
3. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 143.738 141.442

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Relazione della Società di Revisione

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40

Euro 11.196.234 mila

La voce in oggetto è composta come segue:

▶ crediti verso banche pari a 1.097.573 mila euro;

▶ crediti verso la clientela pari a 10.098.661 mila euro, in cui è incluso anche il portafoglio titoli Held to Collect - HTC per un valore pari a 4.584.778 mila euro.

Crediti verso banche

Euro 1.097.573 mila

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Valore di Bilancio Fair Value Valore di Bilancio Fair Value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche Centrali 241.837 241.837 32.051 32.051
1. Depositi a scadenza 16.277 X X X 16.153 X X X
2. Riserva obbligatoria 225.560 X X X 15.898 X X X
3. Pronti contro termine X X X - X X X
4. Altri X X X - X X X
B. Crediti verso banche 855.736 855.736 570.600 570.600
1. Finanziamenti 855.736 855.736 570.600
1.1. Conti correnti - X X X - X X X
1.2. Depositi a scadenza 13.543 X X X 22.500 X X X
1.3. Altri finanziamenti: 842.193 X X X 548.100 X X X
- Pronti contro termine attivi 543.274 X X X 405.474 X X X
- Finanziamenti per leasing 298.919 X X X - X X X
- Altri - X X X 142.626 X X X
2. Titoli di debito - -
2.1. Titoli strutturati - -
2.2. Altri titoli di debito - -
Totale 1.097.573 1.097.573 602.651 602.651

Legenda L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Al 30 giugno 2025, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 225,6 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 16.277 mila euro.

I "Crediti verso Banche - depositi a scadenza" si riferiscono per 13,5 milioni di euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".

La voce "Crediti verso Banche - Pronti contro termine", pari a 543,3 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement

(GMRA) con altre banche.

I "Crediti verso banche - Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.

Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Crediti verso la clientela

Euro 10.098.661 mila di cui titoli Held to Collect per 4.584.778 mila euro

La voce si riferisce a finanziamenti erogati alla clientela per 5.513,9 milioni di euro, in prevalenza crediti verso debitori relativi all'attività di factoring e per 4.584,8 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.

I crediti verso clientela di BFF Banking Group sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.

I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo di BFF Bank e BFF Finance Iberia si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora almeno su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio e trimestralmente, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare le percentuali di riconoscimento nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica. Si ricorda che nel 2024 il Gruppo ha proceduto ad incrementare la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora dal 50% al 65%,

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo nei casi in cui vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.

In relazione ai crediti deteriorati, l'ammontare netto complessivo riferito a BFF Banking Group è pari a 1.731,4 milioni di euro. Di questi 107,4 milioni di euro si riferiscono a sofferenze (di cui 97,7 milioni di euro relativi a Comuni e Province in dissesto, di cui 3,0 milioni di euro acquistati già deteriorati) e 66,9 milioni di euro a inadempienze probabili. Le esposizioni scadute risultano pari a 1.557,1 milioni di euro, di cui il 97,5% relativo a controparti pubbliche.

Si rammenta che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha confermato, con la sentenza pubblicata in data 21 gennaio 2025, che lo Stato italiano ha l'obbligo di garantire il pagamento dei crediti dovuti dai debitori pubblici, ivi inclusi i comuni in dissesto, in presenza di decisioni giudiziarie che rimangono esecutive. In data 28 maggio 2025 la Corte Europea ha emesso un ulteriore provvedimento che ha condannato lo Stato italiano entro tre mesi dalla data di emissione della sentenza a garantire con mezzi adeguati l'esecuzione dei provvedimenti giudiziari interni pendenti, liquidando altresì ulteriori importi a titolo di danno morale e di spese legali.

Nella voce confluiscono altresì le spese forfettarie di recupero dei crediti (40 euro). Il D.Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. È fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito.".

L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 6 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora a partire dal 31 dicembre 2022, il Gruppo ha deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi.

Anche in merito alle spese di recupero, l'aggiornamento delle serie storiche precedentemente citato ha portato ad incrementare, nel corso del 2024, la percentuale di riconoscimento dal 50% al 65%.

Si ricorda, infine, che nel periodo tra il 2015 ed il 2024, la percentuale di recupero degli interessi di mora e del credito 40 euro non è mai stata inferiore al 70%, attestandosi su una percentuale media ponderata del 77,7% - significativamente al di sopra del 65% attualmente utilizzata. Pertanto, ai soli fini informativi, il Gruppo ha considerato che una variazione della percentuale di riconoscimento delle suddette poste di un +/-10% possa essere rilevante ai sensi dello IAS1.129 b): il +10%, infatti, darebbe indicazione degli effetti derivanti da un sostanziale allineamento della percentuale di riconoscimento ai livelli emersi dalle evidenze delle serie storiche e, di contro, il -10% fornirebbe una indicazione degli effetti derivanti da una cospicua erosione delle % di incasso. Tali variazioni comporterebbero un impatto non ricorrente di ca. euro +/-116 milioni di euro.

I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 4.584,8 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.

Al 30 giugno 2025, tale portafoglio è composto principalmente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e ai fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 4.596,5 milioni di euro, con un fair value pari a 4.632,5 milioni di euro e una differenza positiva, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 47,7 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

Relazione della Società di Revisione

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Euro 10.098.661 mila

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 3.782.510 1.728.399 2.975 5.513.884 3.565.484 1.901.154 2.996 5.469.633
1.1 Conti correnti 11.744 41 X X X 1.316 460 X X X
1.2 Pronti contro termine attivi 42.324 X X X 54.656 X X X
1.3 Mutui X X X X X X
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 4 X X X 17 X X X
1.5 Finanziamenti per leasing 78 X X X 163 X X X
1.6 Factoring 1.955.325 1.357.668 2.975 X X X 1.909.880 1.507.547 2.996 X X X
1.7 Altri finanziamenti 1.773.034 370.690 X X X 1.599.453 393.147 X X X
2. Titoli di debito 4.584.778 4.632.470 4.594.843 4.585.397
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di debito 4.584.778 4.632.470 4.594.843 4.585.397
Totale 8.367.288 1.728.399 2.975 4.632.470 - 5.513.884 8.160.327 1.901.154 2.996 4.585.397 - 5.469.633

Legenda L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La composizione della voce è la seguente:

▶ L'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente, per BFF Banking Group, a 1.955.325 mila euro.

  • tra questi, i crediti acquistati a titolo definitivo "in bonis", iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato", sono pari a 1.620.912 mila euro per BFF Bank e a 305.084 mila euro per la controllata BFF Finance Iberia;
  • contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero;
  • si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 15.507 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 493 mila per spese di recupero;
  • le operazioni di factoring "in bonis" pro soluto, relative a BFF Polska Group, ammontano complessivamente a 14.735 mila euro.

▶ Gli altri finanziamenti "in bonis" verso la clientela risultano pari a 1.773.034 mila euro e comprendono principalmente:

  • (i) crediti per interessi di mora maturati per 177.482 mila euro circa, di cui 139.625 relativi a BFF Bank e 37.857 riferiti alla controllata spagnola; tale importo, già transitato a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti, si riferisce ai soli interessi di mora maturati. Di conseguenza, quindi, dei 590,4 milioni di euro per interessi di mora transitati a Conto economico, riferiti al fondo in essere al 30 giugno 2025, 177,5 milioni di euro si riferiscono alla voce in oggetto, mentre la restante parte, confluisce per 277,6 milioni nella voce "factoring" e per 135,3 milioni tra gli altri finanziamenti deteriorati, principalmente in past due;
  • (ii) spese di recupero per 87.540 mila euro di cui 59.708 mila relativi a BFF Bank, 27.374 mila riferiti alla controllata spagnola e 459 mila relativi a BFF Central Europe; tale importo, unitamente a 82.397 mila euro classificati tra i crediti deteriorati e a circa 3.847 mila euro acquistati sotto al valore nominale risulta già transitato a conto economico

e si riferisce alle spese di recupero già maturate sui crediti acquistati a titolo definitivo.

(iii)depositi cauzionali per circa 199,3 milioni di euro funzionali alle attività di regolamento connesse con l'operatività tipica delle aree di business Securities Services e Banking Payments.

(iv) depositi cauzionali per l'operatività in essere con Cassa Compensazione e Garanzia per 185,9 milioni di euro;

(v) le operazioni di finanziamento effettuate da BFF Polska Group per 995.412 mila euro.

  • ▶ I pronti contro termine attivi pari a 42.324 mila euro. Si tratta di esposizioni sorte in relazione a contratti con clienti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA).
  • ▶ I finanziamenti in Conto corrente, pari a 11.744 mila euro, e che sono rappresentati dagli utilizzi delle linee, funzionali alle esigenze di servizio, riconosciute a Fondi e Sgr per i quali vengono svolti i servizi di Banca Depositaria (nell'ambito dell'offerta di servizi propria dell'unità di business Securities Services) o da clientela corporate a cui vengono erogati servizi di incasso e pagamento (nell'ambito dell'offerta di servizi assicurati dalla Direzione Banking Payments).
  • ▶ Le operazioni di leasing finanziario "in bonis", effettuate da BFF Polska Group per 78 mila euro.
  • ▶ Le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 1.731.373 mila euro contro i 1.904.150 mila di euro al 31 dicembre 2024.
  • (i) Le sofferenze sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 30 giugno 2025, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 107.353 mila euro, di cui 2.975 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 97.702 mila euro e rappresentano il 91,0% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 127.791 mila euro (115.093 mila euro al 31 dicembre 2024), svalutate per 20.438 mila euro (14.204 mila euro al 31 dicembre 2024). La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momen-

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili

Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

to del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 128.844 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 21.490 mila euro. Con riferimento alla Banca, al 30 giugno 2025 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 101.335 mila euro, di cui 97.702 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. Di tale importo, 2.975 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari. Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 16.677 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 11.322 mila euro, risultano pari a 5.355 mila euro.

  • (ii) Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 30 giugno 2025, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 76.224 mila euro (78.142 milioni di euro al 31 dicembre 2024), di cui 68.936 mila euro relative a BFF Polska Group (70.291 mila di euro al 31 dicembre 2024), 3.747 mila euro alla Banca (4.310 mila di euro al 31 dicembre 2024) e 3.541 mila euro (3.541 mila di euro al 31 dicembre 2024) a BFF Finance Iberia. Si sottolinea che, una quota significativa di queste esposizioni nette pari a circa 50,9 milioni di euro è relativa a ospedali pubblici polacchi, che la Banca ha prudenzialmente classificato come inadempienze probabili in quanto hanno intrapreso procedure di ristrutturazione, a cui la Banca ritiene non abbiano diritto, e che, di per sé, non sono rappresentative di un effettivo deterioramento dell'asset quality.
  • (iii)Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 1.557.105 mila euro (1.734.483 mila euro al 31 dicembre 2024). Si riferiscono alla Banca per 1.394.405 mila euro, alla controllata spagnola per 12.218 mila euro e a BFF Polska Group per 150.482 mila euro. Il 97,5% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Il past due totale risulta in contrazione di 177 milioni di euro (-10% rispetto a dicembre 2024), nonostante 419 milioni di euro nuovi volumi netti acquistati da debitori in past due.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate segue la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del Gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Fair value

La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.

Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)

Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off parziali
complessivi*
Primo Stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite
o originate
di cui: Strumenti con
basso rischio di credito
stadio stadio stadio
Titoli di debito 4.586.807 - - - 2.029 - - -
Finanziamenti 4.754.429 127.213 1.761.313 3.172 1.402 156 32.914 197
Totale 30.06.2025 9.341.235 127.213 1.761.313 3.172 3.431 156 32.914 197 -
Totale 31.12.2024 8.721.285
-
45.223 1.927.009 3.192 3.379 151 25.855 197 -

* Valore da esporre a fini informativi.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Sezione 5 – Derivati di copertura - Voce 50

Pari a zero

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Valori in migliaia di euro)
Fair Value
30.06.2025
VN
30.06.2025
Fair Value
31.12.2024
VN
31.12.2024
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri 303 88.275
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - - - - 303 88.275

Legenda: VN = Valore Nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 7 – Partecipazioni - Voce 70

Euro 13.846 mila

L'importo rappresenta il valore della partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 24% del capitale di quest'ultima, nonché la partecipazione nei due studi legali associati Polacchi, in cui BFF Polska è socio accomandante ed in uno studio legale associato Italiano in cui BFF ha una partecipazione di minoranza pari al 33% per un valore di euro 7 mila. In merito a quest'ultimo, in data 19 giugno 2025, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati ha approvato l'iscrizione della STA presso il registro speciale delle società tra avvocati. A partire dal mese di luglio 2025, la STA è pienamente operativa.

Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede operativa Tipo di rapporto Rapporto di partecipazione Disponibilità
voti %
Impresa
partecipante
Quota %
A. Imprese controllate
in modo congiunto
B. Imprese sottoposte
a influenza notevole
1. Unione Fiduciaria Milano (Italia) Milano (Italy) Diritto di voto
in Assemblea
BFF Bank S.p.A. 24% 24%
2.PB & Partners Società
tra avvocati
Milano (Italia) Milano (Italy) Altre forme
di controllo
BFF Bank S.p.A. 33% 33%
C. Imprese controllate
in via esclusiva
3. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i
Wspólnik sp.k.
Łodz (Polonia) Łodz (Polonia) Altre forme
di controllo
BFF Polska S.A. 99% 99%
4. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik
sp.k.
Łodz (Polonia) Łodz (Polonia) Altre forme di
controllo
Debt-Rnt sp. Z
O.O
99% 99%

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 9 – Attività materiali - Voce 90

Euro 105.393 mila

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
1. Attività di proprietà 97.963 99.415
a) terreni 30.602 30.602
b) fabbricati 59.604 60.614
c) mobili 5.296 5.334
d) impianti elettronici 1.830 2.090
e) altre 631 775
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 7.430 5.335
a) terreni - -
b) fabbricati 6.458 4.696
c) mobili -
d) impianti elettronici 3 -
e) altre 969 639
Totale 105.393 104.750
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Sezione 10 – Attività immateriali - Voce 100

Euro 74.270 (di cui euro 30.957 mila relativi ad avviamenti)

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Durata definita Durata
indefinita
Durata definita Durata
indefinita
A.1 Avviamento X 30.957 X 30.957
A.2 Altre attività immateriali 43.313 - 46.562 -
di cui: software 17.737 18.955
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 43.313 - 46.562 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 43.313 30.957 46.562 30.957

La voce è principalmente composta dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e, nell'ultimo trimestre 2022, della BFF Techlab (ex MC3 - Informatica) pari a 83 mila euro, nonché dai "Customer Contract" pari a 15.091 mila euro.

Oltre agli avviamenti e ai customer contracts, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile che per tutto il Gruppo Bancario è non superiore a quattro anni.

Relativamente agli avviamenti a vita utile indefinita iscritti in bilancio e in linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, alla fine del 2024 è stato effettuato il test di impairment degli avviamenti iscritti in bilancio relativi a BFF Polska Group, BFF Iberia (ex IOS Finance) e BFF Techlab (ex MC3 - Informatica) al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi. Il test di impairment non ha rilevato perdite di valori dell'avviamento.

Al 30 giugno 2025 non sono stati individuati indicatori che evidenziassero rischi che il valore contabile delle attività immateriali iscritte in bilancio fosse inferiore al loro valore recuperabile.

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Al 30 giugno 2025, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 39.498 mila euro e 4.746 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Euro 59.698 mila

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

11.2 Passività per imposte differite: composizione

Euro 170.246 mila

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.

Sezione 13 – Altre attività - Voce 130

13.1 Altre attività: composizione

Euro 662.060 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio 30.06.2025 31.12.2024
Depositi cauzionali 4.676 2.726
Fatture emesse e da emettere 13.623 20.608
Flussi di pagamento da accreditare 103.613 117.373
Altri crediti 111.531 87.175
Ratei e risconti attivi 25.075 21.017
Crediti Ecobonus 403.542 463.612
Totale 662.060 712.511

I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato semestrale.

I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.

Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.

Al 30 giugno 2025 la voce dei crediti ecobonus, pari a 403,5 milioni di euro, accoglie sia i crediti acquistati con operazioni di factoring secondo il business model HTC pari 190,3 milioni di euro e sia quelli acquistati in accordo con il business model "trading" pari a 213,2 mili0ni di euro, crediti iscritti e valutati secondo il metodo del fair value. In particolare, i "crediti Ecobonus acquistati secondo il modello HTC", sono relativi a crediti acquistati dalla Capogruppo con operazioni di factoring pro-soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, tali crediti vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS".

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili

Relazione della Società di Revisione

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

Euro 11.332.246 mila

Al 30 giugno 2025 la voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ debiti verso banche pari a 1.321.116 mila di euro;
  • ▶ debiti verso la clientela pari a 9.406.108 mila di euro;
  • ▶ titoli in circolazione pari a 605.022 mila euro.

Debiti verso banche

Euro 1.321.116 mila

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 2.288 X X X 2.401 X X X
2. Debiti verso banche 1.318.828 X X X 1.339.718 X X X
2.1 Conti correnti e depositi
a vista
934.931 X X X 716.161 X X X
2.2 Depositi a scadenza 185.475 X X X 177.651 X X X
2.3 Finanziamenti 7.079 X X X 212.849 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 6.086 X X X 212.849 X X X
2.3.2 Altri 993 X X X X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di
propri strumenti patrimoniali
- X X X X X X
2.5 Debiti per leasing - X X X X X X
2.6 Altri debiti 191.343 X X X 233.057 X X X
Totale 1.321.116 - - - 1.342.119 - - -

Legenda: VB = Valore di Bilancio

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per circa 934,9 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.

Debiti verso clientela

Euro 9.406.108 mila

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
VB
Fair Value
VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 5.266.787 X X X 4.100.334 X X X
2. Depositi a scadenza 1.465.447 X X X 2.491.495 X X X
3. Finanziamenti 2.059.060 X X X 1.483.840 X X X
3.1 pronti contro termine passivi 1.930.819 X X X 1.349.472 X X X
3.2 altri 128.241 X X X 134.367 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Debiti per leasing 7.870 X X X 6.067 X X X
6. Altri debiti 606.944 X X X 627.443 X X X
Totale 9.406.108 8.709.179
Legenda: VB = Valore di Bilancio

L1 = Livello 1

Al 30 giugno 2025, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 5.267 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" passivi per 1.931 milioni di euro.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda, Polonia e Grecia per un totale di 1.624 milioni di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 2.763 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2024.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.

I debiti per leasing, che ammontano a 7,9 milioni di euro a livello di Gruppo, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.

L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" delle Note Esplicative.

L3 = Livello 3

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Titoli

Euro 605.022 mila

1.3 Passività finanziarie al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia titoli/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
VB Fair Value VB
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 605.022 623.155 609.914 613.716
1.1 strutturate 605.022 623.155 609.914 613.716
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale 605.022 623.155 - 609.914 613.716

Legenda: VB = Valore di Bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

I titoli in circolazione rappresentano i prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo, a valere del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) da 2,5 miliardi di euro, costituito dall'Emittente, e destinato unicamente a investitori istituzionali qualificati in Italia e all'estero, ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato. Tali emissioni, coerenti con il piano di funding della Banca, sono state realizzate in ottica requisiti MREL, obbligatori per BFF dal 1° gennaio 2025.

In particolare, il saldo al 30 giugno 2025 è relativo ai seguenti prestiti obbligazionari:

  • social unsecured senior preferred - valore nominale complessivo di 300 milioni di euro, collocato in data 8 aprile 2024 con cedola a tasso fisso del 4,750% annuo pagabile annualmente, con scadenza al 20 marzo 2029 e opzione di rimborso anticipato al quarto anno, in data 20 marzo 2028, collocata a un reoffer yield pari al 4,775% (corrispondente a uno spread di 190 punti base sul tasso mid-swap di riferimento);
  • social unsecured senior preferred valore nominale complessivo di 300 milioni di euro, collocato in data 22 ottobre 2024 con cedola a tasso fisso del 4,875% annuo pagabile annualmente, con scadenza al 30 marzo 2028 e opzione di rimborso anticipato in data 30 marzo 2027, collocata a un reoffer yield pari al 4,95% (corrispondente a uno spread di 262,2 punti base sul tasso mid-swap di riferimento).

In relazione alle emissioni obbligazionarie Social realizzate, BFF riferisce annualmente, e fino alla scadenza delle obbligazioni, sull'allocazione dei proventi delle obbligazioni in essere e sull'impatto relativo delle attività a livello di categoria, sulla base del portafoglio allocato. Il primo Social Bond Report è stato sviluppato in accordo con quanto stabilito dal Social Bond Framework, reso pubblico e disponibile sul sito di BFF a settembre 2023.

Si fa presente che nel corso del primo semestre 2025, al fine di garantire trasparenza e responsabilità nel tracciamento dell'uso dei proventi e dei corrispondenti benefici sociali, è stato rilasciato il primo Report - disponibile sul sito web della Banca - che sarà aggiornato annualmente fino alla scadenza delle obbligazioni.

ISS Corporate ha effettuato la Limited Assurance in merito alla congruità del Report in base a quanto stabilito dal Social Bond Framework, confermando l'allineamento del Report al Framework di cui sopra e ai principi ICMA e rilasciando una limited assurance positiva.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione - Voce 20

Euro 4.748 mila

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
VN Fair Value Fair VN Fair Value Fair
L1 L2 L3 Value* L1 L2 L3 Value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X X
3.1.2 Altre obbligazioni X X
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X X
3.2.2 Altri X X
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 4.748 139
1.1 Di negoziazione X 4.748 - X X 139 X
1.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
1.3 Altri X X X X
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione X X X X
2.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
2.3 Altri X X X X
Totale (B) X - 4.748 - X X - 139 - X
Totale (A+B) X - 4.748 - X X - 139 - X

Legenda: VN = Valore Nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

*Fair value = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.

La voce accoglie il fair value negativo al 30 giugno 2025 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio e tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto.

Sezione 4 – Derivati di copertura - Voce 40

Euro 788 mila

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
VN Fair Value
Fair
Value*
VN
Fair Value
Fair
Value*
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 89.119 - 788 - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - 788 - - - - - -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - -
1) Fair value - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - -
Totale (B) - - - - - - - -
Totale (A+B) - 788 - - - - - -

Legenda: VN = Valore Nozionale

Sezione 6 – Passività fiscali - Voce 60

Euro 170.246 mila

Si veda "Sezione 11 Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 8 – Altre Passività - Voce 80

Euro 714.055 mila

8.1 Altre passività: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Debiti verso fornitori 15.917 21.790
Fatture da ricevere 37.295 35.445
Debiti verso l'Erario 4.754 8.297
Debiti verso enti previdenziali 1.492 2.214
Debiti verso dipendenti 14.253 16.119
Incassi in attesa di imputazione 64.612 63.056
Flussi di pagamento pervenuti da addebitare 494.905 191.862
Altri debiti 70.583 43.692
Ratei e risconti passivi 10.245 5.922
Totale 714.055 388.397

I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi.

La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 30 giugno 2025, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.

Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.

I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato semestrale.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

Euro 3.544 mila

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

La passività iscritta in bilancio al 30 giugno 2025, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Capogruppo è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 30 giugno 2025.

Ipotesi attuariali

Tasso annuo di attualizzazione

Il tasso d'attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato calcolato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 5 -7 in linea con la duration del collettivo in esame ed è risultato essere pari al 2,91%.

Altre ipotesi attuariali

Tasso d'incremento del TFR pari al 3%.

Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali. Il tasso utilizzato per la valutazione è stato pari al 3%.

Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

  • ▶ Decesso: ISTAT 2022;
  • ▶ Inabilità: Tavole INPS 2000 distinte per età e sesso;
  • ▶ Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO adeguati al D.L. n. 4/2019.

Frequenze annue di turnover e anticipazioni

  • Dirigenti: 0% frequenza anticipazione e 27,0% frequenza turnover;
  • Quadri: 0,6% frequenza anticipazione e 7,3% frequenza turnover;
  • Impiegati 2,1% frequenza anticipazione e 3,4% frequenza turnover.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

Euro 47.578 mila

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
75 258
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali 6.189 6.937
4. Altri fondi per rischi ed oneri
4.1 controversie legali e fiscali
4.2 oneri per il personale
4.3 altri 41.314 47.609
Totale 47.578 54.804

A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate da BFF Polska alla sua clientela, sulla base delle regole di impairment previste dal principio contabile internazionale IFRS 9.

La voce "Fondo di quiescenza", si riduce di euro 748 mila euro. La diminuzione è dovuta ai pagamenti effettuati nel 2025 e relativi a quote di bonus differiti riferiti agli anni precedenti al 2024, ed è stata parzialmente compensata dagli accantonamenti dei patti di non concorrenza di competenza del periodo. Si ricorda che i bonus del 2025 saranno assegnati solo successivamente alla rimozione dei divieti imposti da Banca d'Italia.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente ai patti di non concorrenza sottoscritti con i manager di BFF Banking Group, pari a 4,0 milioni di euro nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 2,0 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Alla data del 30 giugno 2025 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPO bank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 141 mila euro.

Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% o il 40% del bonus di competenza di ogni esercizio verrà liquidato dai tre ad un massimo di 6 anni successivi, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.

Si riportano di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:

Patto di Non Concorrenza

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 5/10+ rilevato al 30 giugno 2025 e pari a 2,77%/3,70%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.

Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche ed economiche utilizzate:

Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza dimissioni volontarie 13,50%
Frequenza Claw back 0,00%
Frequenza di revoca del mandato per AD 0,00%
Incremento annuo retributivo 2,00%
Tasso di inflazione 2,00%
Aliquota di contribuzione (Cash e SF) 27,00%

Bonus differito

Tasso di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione, in linea con la duration dei piani, è stato, in media pari al 2,35%.

Mortalità ed invalidità

Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.

Frequenza di dimissioni e licenziamento

Pari al 14,3%.

10.6 Fondi per rischi e oneri – Altri Fondi

Gli altri fondi pari a 41,3 milioni di euro si riferiscono a:

  • ▶ contenziosi passivi per i quali la Banca ha stimato un probabile rischio di soccombenza al termine della controversia, per circa 40,5 milioni di euro;
  • ▶ accantonamenti connessi all'eventuale risarcimento di danni per errori operativi come da contratto con la clientela per circa 0,8 milioni euro.

Sezione 13 – Patrimonio del Gruppo - Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Euro 943.624 mila

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologie 30.06.2025 31.12.2024
1. Capitale 145.104 145.006
1.1 Azioni ordinarie 145.104 145.006
2. Azioni Proprie - (3.570)

13.2 Capitale – Numero azioni della Capogruppo: variazioni annue

(Valori in unità)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 188.319.458
- interamente liberate 188.319.458
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-) -391.426
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 187.928.032
B. Aumenti 519.354
B.1 Nuove emissioni -
- a pagamento: -
- operazioni di aggregazioni di imprese -
- conversione di obbligazioni -
- esercizio di warrant -
- altre -
- a titolo gratuito: -
- a favore dei dipendenti 127.928
- a favore degli amministratori -
- altre -
B.2 Vendita di azioni proprie -
B.3 Altre variazioni 391.426
C. Diminuzioni -
C.1 Annullamento -
C.2 Acquisto di azioni proprie -
C.3 Operazioni di cessione di imprese -
C.4 Altre variazioni -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 188.447.386
D.1 Azioni proprie (+) -
D.2 Azioni esistenti alla fine del periodo 188.447.386
- interamente liberate 188.447.386
- non interamente liberate

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).

(Valori in migliaia di euro) Quota derivante tassa extra profitti Quota in sospensione d'imposta Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi (*) Per copertura perdite Per altre ragioni

30.06.2025 Quota
Possibilità
disponibile
di utilizzo
Quota
derivante
tassa extra
profitti
Quota in
sospensione
d'imposta
Riepilogo delle
utilizzazioni effettuate
nei tre esercizi (*)
(a) Per
copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 145.104
Riserve 487.854
- Riserva legale (**) 29.001 B 26.196
- Riserva straordinaria 89 A, B, C 89
- Riserva utili portati a nuovo (***) 449.718 A, B, C 449.718 24.402 50.387 122.199
- Riserve per stock option e
strumenti finanziari
8.156 A
- Altre riserve 890
Riserve da valutazione 23.974
- Titoli HTCS 7.889
- Altre 16.085
Riserva azioni proprie -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 A, B, C 66.277
Totale Capitale Sociale e Riserve 723.210 516.084 24.402 76.583 122.199

(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 122.199 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 23.761 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2023, 2024 e dei primi 6 mesi del 2025, l'utilizzo per 22.040 mila euro (al netto dell'effetto fiscale) per il pagamento delle cedola di interessi e degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 76.398 mila euro;

(**) di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro;

(***) di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili

Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:

(Valori in migliaia di euro)
Legali Utili portati a
nuovo
Altre Totale
A. Esistenze iniziali 28.789 244.758 8.781 282.329
B. Aumenti 212 215.468 1.137 216.817
B.1 Attribuzioni di utili 212 215.468 - 215.680
B.2 Altre variazioni - - 1.137 1.137
C. Diminuzioni - (10.419) (872) (11.291)
C.1 Utilizzi - - - -
- copertura perdite - - - -
- distribuzione - - - -
- trasferimento a capitale - - - -
C.2 Altre variazioni - (10.419) (872) (11.291)
D. Rimanenze finali 29.001 449.807 9.046 487.854

Riserva Utili portati a nuovo

La riserva utili portati a nuovo aumenta per 215,5 milioni di euro per effetto dell'attribuzione a riserva della quota di utili dell'esercizio 2024, come da delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2025;

Le diminuzioni della riserva di utili per 10,4 milioni di euro sono relative (i) al pagamento delle cedole di interessi dello strumento "Additional Tier 1", (ii) al pagamento delle ritenute sugli esercizi delle stock option da parte dei beneficiari, e (iii) all'esercizio delle stock option e delle assegnazioni di azioni relativamente al sistema d'incentivazione per la parte differita.

Altre riserve

Le altre riserve sono principalmente:

  • ▶ aumentate per 1,1 milioni di euro per effetto dell'accantonamento relativo alle parti di remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker), in ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 della Circolare n. 285 del 2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti secondo cui una parte deve essere corrisposta in strumenti finanziari;
  • ▶ diminuite per 0,9 milioni di euro per effetto dell'esercizio delle stock option o per assegnazioni di azioni relativamente al sistema di incentivazione e patti di non concorrenza della Capogruppo.

Vincolo fiscale di sospensione d'imposta

Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPObank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2021 , ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:

  • ▶ "Riserva per utili a nuovo" per 50.387 mila euro;
  • ▶ "Riserva legale" per 26.196 mila euro.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Al 30 giugno 2025 non si segnalano variazioni rispetto al 31 dicembre 2024. La voce rappresenta esclusivamente lo strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale

Si segnala che la Capogruppo ha provveduto nel corso del semestre al pagamento delle cedole di interessi maturate per 4,4 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 793.673 20.001 813.674 420.051
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni
pubbliche
65.163 20.000 85.163 49.192
c) Banche 195.871 195.871 132
d) Altre società finanziarie 522.572 522.572 365.932
e) Società non finanziarie 10.068 1 10.069 4.795
f) Famiglie
2. Garanzie finanziarie
rilasciate
3.603 5.823 9.426 6.480
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni
pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie 89 89 89
e) Società non finanziarie 3.514 5.823 9.337 6.390
f) Famiglie

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)
30.06.2025 31.12.2024
Altre garanzie rilasciate 35.846 35.846
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 2.641 2.641
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
e) Società non finanziarie 35.846 35.846
f) Famiglie
Altri impegni 154 154
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 59 59
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
e) Società non finanziarie 154 154
f) Famiglie

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli Importo Importo
30.06.2025 31.12.2024
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.173.903 1.940.935
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 119.284.659
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli)
31.859.212
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 7.592
2. altri titoli 31.851.621
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 82.602.821
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 35.279
2. altri titoli 82.567.541
c) titoli di terzi depositati presso terzi 107.646.500
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4.822.626
4. Altre operazioni

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Parte C – Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Euro 270.260 mila (di cui 258.425 mila euro relativi ad interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo)

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
1. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico:
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1.2.Attività finanziarie designate al fair
value
1.3. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
211 - - 211 184
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - X - -
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
3.1 Crediti verso banche 8.749 6.223 X 14.972 13.239
3.2 Crediti verso clientela 60.571 190.672 X 251.243 411.933
4. Derivati di copertura X X - - -
5. Altre attività X X 3.832 3.832 5.673
6. Passività finanziarie X X X 1 3
Totale 69.531 196.895 3.832 270.260 431.032
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 3 X 3 9

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Capogruppo e delle sue controllate, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.

Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 251,2 milioni di euro (411,9 milioni di euro nel primo semestre del 2024), e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity", addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio, relativi a BFF Bank e BFF Finance Iberia.

Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, si ricorda che nel primo semestre del 2024, il Gruppo ha incrementato la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora dal 50% al 65%, riconoscendo un provento non ricorrente relativo agli interessi di mora, per un importo pari ad euro 112,1 milioni. Escludendo il provento non ricorrente, gli interessi attivi verso la clientela al 30 giugno 2025 si riducono di 48,6 milioni di euro, -16%. La diminuzione è principalmente legata ad (i) una minore contribuzione per 33 milioni di euro del portafoglio HTC ed (ii) a maggiori riscadenziamenti pari a -19 milioni di euro (-11,2 milioni di euro nel primo semestre del 2024), a fronte di plusvalenze lievemente inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (10,5 milioni di euro e 11,8 milioni di euro nel primo semestre del 2025 e 2024, rispettivamente). La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze sugli incassi degli interessi di mora è stata, pertanto, pari a - 8,4 milioni di euro nel primo semestre del 2025 rispetto a 0,6 milioni di euro nel primo semestre 2024.

Nessuna variazione è stata apportata alle stime sulle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, che prevedono giorni stimati di incasso pari a 2100 giorni.

L'importo comprende, inoltre, gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dal portafoglio di BFF Polska Group, per un ammontare complessivo di 57,9 milioni di euro.

Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 60,6 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati da BFF Bank a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect).

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Euro 145.726 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche 23.104 X X 23.104 90.465
1.3 Debiti verso clientela 105.114 X X 105.114 100.960
1.4 Titoli in circolazione X 14.552 X 14.552 2.948
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X 2.003 2.003 2.886
5. Derivati di copertura X X 953 953 862
6. Attività finanziarie X X X - -
Totale 128.218 14.552 2.956 145.726 198.122
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 497 X X 497 426

Gli interessi passivi sono passati da 198,1 milioni di euro nel primo semestre 2024 a 145,7 milioni di euro nel primo semestre 2025. La riduzione è riconducibile principalmente ad una riduzione dei tassi d'interesse rispetto al primo semestre del 2024.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso BFF Bank e intestati a controparte bancaria.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online di BFF Bank ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank, "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia e, a partire da luglio 2025, "Facto Prothesmiaki" proposto dalla succursale in Grecia agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.

Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 14.522 mila (2.948 mila euro nel primo semestre 2024), che aumentano per effetto dell'emissione dei due prestiti obbligazionari senior per un valore di 600 milioni di euro, in data 8 aprile e 22 ottobre 2024. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Euro 53.529 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi/Valori Totale
30.06.25
Totale
30.06.24
a) Strumenti finanziari
1. Collocamento titoli
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini
per conto dei clienti
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 30 35
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive - -
f) Custodia e amministrazione 14.908 13.448
1. Banca depositaria 10.148 8.779
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 4.760 4.669
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - -
SEGUE

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia servizi/Valori Totale
30.06.25
Totale
30.06.24
i) Servizi di pagamento 34.041 35.284
1. Conti correnti - -
2. Carte di credito 708 821
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 2.060 3.874
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 10.180 9.256
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 21.094 21.333
j) Distribuzione di servizi di terzi
1. Gestioni di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi
3. Altri prodotti
di cui: gestioni di portafogli individuali
k) Finanza strutturata
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
m) Impegni a erogare fondi
n) Garanzie finanziarie rilasciate 735 615
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento - -
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 3.814 4.875
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 53.529 54.257

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento.

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Individuali di BFF Bank S.p.A.

2.2 Commissioni passive: composizione

Euro 11.481 mila

(Valori in migliaia di euro)
Servizi/Valori Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
a) Strumenti finanziari - -
di cui: negoziazione di strumenti finanziari - -
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
Proprie - -
Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento 969 815
c) Gestione di portafogli collettivi - -
d) Custodia e amministrazione 2.095 2.197
e) Servizi di incasso e pagamento 6.962 8.910
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento 304 2.282
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione 2 2
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute 8 8
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
j) Negoziazione di valute 0 1
k) Altre commissioni passive 1.445 2.658
Totale 11.481 14.591

La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Euro 11.792 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Proventi Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
5.264 7.046
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
6.528 6.288
D. Partecipazioni
Totale 11.792 13.334

Al 3o giugno 2025 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro (5,7 milioni di euro nel primo semestre 2024), la cui quota azionaria sottoscritta dalla Capogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" nonché i dividendi percepiti dal Fondo Ingenii, pari a 5,1 milioni di euro (5,9 milioni di euro nel primo semestre del 2024) e, relativamente al 2024, la quota dei dividendi del fondo Italiano di investimento pari a 1,1 milioni di euro, le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

Euro 7.783 mila

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Euro 7.783 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto [(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 95 11.573 84 - 11.584
1.1 Titoli di debito 95 361 84 372
1.2 Titoli di capitale -
1.3 Quote di O.I.C.R. -
1.4 Finanziamenti 11.212 11.212
1.5 Altre -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X (3.802)
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari: -
- Su titoli di debito e tassi di interesse -
- Su titoli di capitale e indici azionari -
- Su valute e oro X X X X x
- Altri -
4.2 Derivati su crediti -
di cui: coperture naturali connesse con
la fair value option
X X X X -
Totale 95 11.573 84 - 7.783

Al 30 giugno 2025, la voce accoglie principalmente il risultato positivo derivante dall'operatività di compravendita factoring dei crediti fiscali ecobonus rientranti nel business model "trading" e classificati nella voce 130 "Altre attività" dell'attivo di Stato patrimoniale, per un ammontare pari a 11,2 milioni di euro (4,4 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno scorso).

Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

Euro 0 mila

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Euro 0 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti reddituali Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
1.1 Crediti verso banche
1.2 Crediti verso clientela - - - 454 (221) 233
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
2.1 Titoli di debito - - - - - -
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) - - - 454 (221) 233
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività (B)

Il Gruppo BFF Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Sezione 7 – Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate a fair value con impatto a Conto economico - Voce 110

Euro (3.977) mila

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value.

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni / Componenti
reddituali
Plusvalenze
(A)
Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) -(C+D)]
1. Attività finanziarie - - (3.977) - (3.977)
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (3.977) - (3.977)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
X X X X -
Totale - - (3.977) - (3.977)

La voce in oggetto si riferisce alla rivalutazione delle quote di OICR detenute dalla Capogruppo all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento e Fondo Ingenii.

Relazione della Società di Revisione

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

Euro (1.274) mila

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
Write-Off Other Write-Off Altre acquisite o
originate
A. Crediti verso banche (1) 189 188 (1)
- Finanziamenti (1) 189 188 (1)
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela (170) 99 42 1.483 (1.462) (3.314)
- Finanziamenti (15) (44) (109) (2.762) 99 42 1.483 (1.307) (3.340)
- Titoli di debito (155) (155) 27
Totale (170) (45) (109) (2.762) 288 42 1.483 (1.274) (3.315)

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Sezione 12 – Spese amministrative - Voce 190

Euro 92.530 mila

12.1 Spese per il personale: composizione

Euro 39.541 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di spesa/Settori Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
1) Personale dipendente 37.948 40.715
a) salari e stipendi 24.299 26.674
b) oneri sociali 7.030 7.290
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali 1 1
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.163 996
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi
simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti 199 260
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
2.822 3.360
i) altri benefici a favore dei dipendenti 2.433 2.134
2) Altro personale in attività 279 119
3) Amministratori e Sindaci 1.315 704
Totale 39.541 41.538

La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di Gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti del Gruppo di competenza del primo semestre 2025, pari a circa 2.667 mila euro al lordo delle imposte con contropartita in parte la relativa riserva di Patrimonio netto in parte la voce 80 del passivo di Stato patrimoniale "Altre passività". La riduzione è dovuta principalmente al mancato stanziamento della retribuzione variabile in seguito ai divieti imposti da Banca d'Italia, parzialmente compensato dall'aumento dell'organico.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Euro 52.989 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Spese legali 2.559 2.412
Prestazioni per elaborazione dati 8.721 7.124
Prestazioni esterne per gestione crediti 392 406
Emolumenti a Organismo di Vigilanza 6 27
Spese legali per crediti in gestione 62 190
Spese notarili 102 87
Spese notarili da recuperare 426 365
Spese di rappresentanza e erogazioni liberali 2.525 2.032
Spese di manutenzione 5.503 3.658
Iva indetraibile 5.586 5.110
Altre imposte 3.100 3.159
Consulenze 9.451 10.860
Spese gestione sede 1.672 2.030
Resolution Fund e FITD 26 22
Altre spese 12.857 10.004
Totale 52.989 47.486

Le altre spese amministrative al 30 giugno 2025 ammontano a 53,0 milioni di euro in aumento rispetto al dato registrato nell'esercizio precedente.

La variazione di 5,5 milioni è dovuta principalmente a costi IT sostenuti allo scopo di supportare la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica del Gruppo per 2,2 milioni di euro ed alla sanzione amministrativa, per 1,5 milioni di euro, applicata da Banca d'Italia a conclusione dei procedimenti sanzionatori avviati a seguito dell'ispezione condotta dal Regolatore tra l'11 settembre 2023 e il 12 gennaio 2024.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 200

Euro 392 mila

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Euro 183 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Fondo per rischi impegni e garanzie 183 333
Totale 183 333

13.3 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Euro 209 mila

L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Altri fondi 209 (3.352)
Totale 209 (3.352)

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210

Euro 2.594 mila

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 0,8 milioni di euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 220

Euro 5.379 mila

La voce si riferisce agli ammortamenti del periodo relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts" per 1,3 milioni di euro.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione - Voce 230

Euro 15.560 mila

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

Euro (1.644) mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Sopravvenienze passive (1.097) (369)
Arrotondamenti e abbuoni passivi (1) (23)
Altri oneri (526) (105)
Oneri per fondi di garanzia - -
Oneri per imposte di registro (20) (254)
Riduzione di valore dei cespiti - -
Totale (1.644) (751)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Euro 17.204 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo 712 467
Recupero spese legali gestione 383 405
Altri recuperi 227 206
Sopravvenienze attive 779 2.450
Recupero spese notarili cedenti 592 1.330
Altri proventi 14.511 40.583
Totale 17.204 45.441

La voce si riduce di euro 28.237 mila. Si precisa che nel primo semestre del 2024, il Gruppo ha incrementato la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") dal 50% al 65%, riconoscendo un provento non ricorrente relativo al credito 40 euro, per un importo pari ad euro 25,7 milioni. Escludendo il provento straordinario la voce si riduce di 2,5 milioni di euro.

Al 30 giugno 2025 la voce accoglie l'importo di competenza dell'esercizio pari a 7,8 milioni di euro (9 milioni di euro al 30 giugno 2024). La riduzione è dovuta principalmente al diverso mix dei volumi e conseguentemente al diverso ticket medio delle fatture acquistate.

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 300

Euro 26.346 mila

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Valori in migliaia di euro)

Componenti reddituali/Settori Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
1. Imposte correnti (-) 18.967 26.277
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - 341
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1.781 521
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 5.598 38.274
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) 26.346 65.413

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Numero medio azioni in circolazione 188.074.139 186.797.656
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 981.890 1.975.663
Numero medio azioni diluite 189.056.029 188.773.318

25.2 Altre informazioni

(Valori in unità, dove non diversamente specificato)

Utile netto consolidato del periodo (in migliaia di euro) 70.414 167.781
Numero medio azioni in circolazione 188.074.139 186.797.656
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 981.890 1.975.663
Numero medio azioni diluite 189.056.029 188.773.318
Utile per azione base (in unità di euro) 0,37 0,87
Dettaglio Totale
30.06.2025
Totale
30.06.2024
Utile netto consolidato del periodo (in migliaia di euro) 70.414 167.781
Numero medio azioni in circolazione 188.074.139 186.797.656
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 981.890 1.975.663
Numero medio azioni diluite 189.056.029 188.773.318
Utile per azione base (in unità di euro) 0,37 0,87
Utile per azione diluito (in unità di euro) 0,37 0,86

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Parte D – Redditività Consolidata Complessiva

Prospetto analitico della Redditività Consolidata Complessiva

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
10. Utile (Perdita) d'esercizio 70.414 161.781
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 7 32
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 9 44
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi
110. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto
economico
(2) (12)
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 2.882 1.674
120. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value (682) (617)
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
130. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni 1.149 806
140. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
150. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
160. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value 2.296 1.876
b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
170. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
180. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
200. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
210. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 120 (391)
220. Totale altre componenti reddituali 2.889 1.706
230. Redditività complessiva (Voce 10+190) 73.303 163.487
240. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
250. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della Capogruppo 73.303 163487

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Note Esplicative Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

BFF Banking Group si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.

In tale ottica, il Gruppo ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Tali politiche definiscono:

  • ▶ la governance dei rischi e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di gestione;
  • ▶ l'individuazione dei rischi a cui il Gruppo è esposto, le metodologie di misurazione e di stress testing, i flussi informativi che sintetizzano le attività di monitoraggio;
  • ▶ il processo annuale di assessment sull'adeguatezza del capitale interno e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità;
  • ▶ le attività di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale prospettica, legate al processo di pianificazione strategica.

È rimessa agli Organi aziendali della Banca, in qualità di Capogruppo di BFF Banking Group, la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.

In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.

A livello di Gruppo, la Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.

La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

  • ▶ collaborare con gli Organi aziendali nella definizione del complessivo sistema di gestione dei rischi e del complessivo quadro di riferimento inerente all'assunzione e al controllo dei rischi di Gruppo (Risk Appetite Framework);
  • ▶ assicurare adeguati processi di Risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;
  • ▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;
  • ▶ presiedere al funzionamento del processo di gestione del rischio e verificarne il rispetto;
  • ▶ monitorare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure assunte per rimediare alle eventuali carenze riscontrate nel sistema di gestione del rischio;
  • ▶ presentare agli Organi aziendali relazioni periodiche sull'attività svolta, e fornire loro consulenza in materia di gestione del rischio.
  • ▶ La collocazione organizzativa della Funzione Risk Management si conforma al principio di separatezza tra Funzioni Aziendali di Controllo e Strutture Aziendali della Capogruppo prescritto dalle vigenti Disposizioni di Vigilanza.

A tutela della sua indipendenza, la Funzione Risk Management riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione e funzionalmente all'Amministratore Delegato, ed è separata, sotto il profilo organizzativo, dalla Funzione di Intenal Audit e dalla Funzione Compliance & AML.

La Funzione Risk Management non è, inoltre, coinvolta nei processi decisionali di assunzione dei rischi.

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
107.353 66.915 1.557.105 1.111.120 8.353.741 11.196.234
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie
designate al fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
5.123 5.123
5. Attività finanziare in corso
di dismissione
Totale 30.06.2025 107.353 66.915 1.557.105 1.111.120 8.358.864 11.201.357
Totale 31.12.2024 100.888 68.778 1.734.483 1.077.854 7.690.496 10.672.500

Relazione della Società di Revisione

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Deteriorate
Non deteriorate
Totale (esposizione
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.764.485 33.111 1.731.373 9.468.448 3.587 9.464.861 1.196.235
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - -
3. Attività finanziarie designate al fair value X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value X X 5.123 5.123
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - -
Totale 30.06.2025 1.764.485 33.111 1.731.373 9.468.448 3.587 9.469.984 11.201.358
Totale 31.12.2024 1.930.201 26.052 1.904.150 - 8.766.508 3.530 8.768.350 10.672.500

* Valore da esporre a fini informativi

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 120
2. Derivati di copertura -
Totale 30.06.2025 - - 120
Totale 31.12.2024 - - 1.805

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

(Valori in migliaia di euro)

Voci di bilancio/ Tipologia di entità strutturata Portafoglio contabile dell'attivo Totale attività
(A)
Portafoglio contabile del
passivo
Totale passività (B) Valore contabile netto
(C = B-A)
Esposizione massima al
rischio di perdita
(D)
Differenza tra esposizione
al rischio di perdita e valore
contabile
(E = D-C)
OICR Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
173.531 173.531 207.333 33.801

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale

1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività principale del Gruppo Bancario in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV - Titolo I, Capo V, artt. 1260-1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. Il Gruppo offre prevalentemente factoring pro-soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, il Gruppo ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).

Inoltre, il Gruppo Bancario, allo scopo di diversificare il proprio business e la propria presenza geografica, comprende le società di BFF Polska Group, che svolgono, in prevalenza, attività di fornitura di servizi finanziari ad aziende operanti nel settore sanitario e a enti della pubblica amministrazione, nei paesi in cui operano.

Attualmente, l'attività di factoring pro-soluto rappresenta circa il 59,9% di tutte le esposizioni verso la clientela del Gruppo escludendo la componente titoli.

Impatti derivanti dalla crisi Ucraina-Russia

In relazione al conflitto Ucraina - Russia, scoppiato nel corso del 2022, il Gruppo BFF non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente quali (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa e sostanzialmente bilanciate. BFF, inoltre, ha un solo conto corrente denominato in UAH (Grivnie ucraine), intrattenuto con Bank of New York, non movimentato nel corso del primo semestre 2025 e con un saldo passivo trascurabile (controvalore di qualche decina di euro).

A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, il Gruppo BFF ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Group. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dal Gruppo Bancario, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.

I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2023 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".

Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.

A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dal Gruppo si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.

-

-

Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione non attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:

▶ il rischio di credito in senso stretto: rischio di default delle controparti verso cui il Gruppo vanta un credito e che risulta piuttosto contenuto tenuto conto della natura delle controparti verso cui il Gruppo è esposto, per la maggior parte non soggette a procedure concorsuali o ad altre procedure che possano minare la sostanziale solvibilità delle medesime;

▶ il rischio di "dilution": rischio identificabile nella possibilità che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effetto di compensazioni o abbuoni derivanti da resi e/o per controversie/contestazioni in materia di qualità del prodotto o del servizio o di altro tipo;

▶ il rischio di "factorability": rischio connesso alla natura e alle caratteristiche del rapporto commerciale oggetto di "fattorizzazione"/cessione, che influisce sull'attitudine dei crediti ceduti ad autoliquidarsi (e.g. rischio di pagamenti diretti dal debitore al cedente potenzialmente insolvente);

▶ il rischio di ritardato pagamento: rischio di variazione dei tempi di incasso dei crediti ceduti rispetto a quanto previsto dal Gruppo.

Il Gruppo, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

  • ▶ istruttoria;
  • ▶ delibera;
  • ▶ erogazione;
  • ▶ monitoraggio e revisione;
  • ▶ contenzioso.

Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.

Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.

In via residuale il Gruppo offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring

"pro solvendo".

Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che le società del Gruppo vantano verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.

Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per BFF Banking Group, in quanto ricompreso solo all'interno del portafoglio prodotti di BFF Polska S.A..

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Con specifico riferimento a BFF Polska, si precisa che essa opera in Polonia, e attraverso le sue controllate in Slovacchia e in Repubblica Ceca.

Le attività che BFF Polska S.A. svolge, si sviluppano prevalentemente in tre settori:

  • ▶ attività di finanziamento del capitale circolante dei fornitori della pubblica amministrazione;
  • ▶ finanziamento di crediti presenti e futuri del settore pubblico e sanitario;
  • ▶ finanziamento di investimenti del settore pubblico e sanitario.

Anche rispetto alle forme tecniche specifiche di BFF Polska S.A. e delle sue controllate, l'obiettivo della gestione del rischio di credito del Gruppo è quello di costruire un robusto e bilanciato portafoglio di attività finanziarie per ridurre al minimo il rischio di esposizioni deteriorate e allo stesso tempo generare il margine di profitto previsto e il valore atteso del portafoglio crediti. Come regola generale, il Gruppo Bancario, entra in rapporti con clienti dotati di un adeguato merito di credito e, se necessario, richiede adeguate garanzie per attenuare il rischio di perdite finanziarie derivanti da eventuali situazioni di inadempienza dei clienti.

Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.

Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.

La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.

In tale ottica, il Gruppo utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.

In particolare, BFF Banking Group applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:

▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional government or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";

  • ▶ 20% alle (i) esposizioni verso amministrazioni regionali e autorità locali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea, denominati e finanziati nella locale valuta, (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 1, (iii) alle esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico;
  • ▶ 50% alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 2, in cui rientrano le esposizioni verso gli organismi del settore pubblico polacco e slovacco;
  • ▶ 100% alle (i) esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 3, 4 e 5 (tra cui Italia, Portogallo, Grecia); si segnala che DBRS, il 3 maggio 2019, ha migliorato il rating della Repubblica greca portandolo da BH a BBL migliorandone così la classe di merito (da 5 a 4), ma non la percentuale di assorbimento che rimane al 100% e (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi in cui l'amministrazione centrale è priva di rating, ossia non è associata alcuna classe di merito di credito (tra cui Repubblica Ceca e Croazia);
  • ▶ dal 20% al 150% per i crediti verso intermediari vigilati, a seconda della durata originaria e alla classe di merito dell'intermediario determinata da una ECAI o determinata in base all'articolo 121 della CRR per gli intermediari privi di rating;
  • ▶ 75% alle esposizioni al dettaglio e piccole e medie imprese;
  • ▶ 100% alle esposizioni verso i debitori privati unrated (i.e. imprese), Fondi e SGR; per i debitori privati con rating si applicano ponderazioni diverse sulla base delle valutazioni del merito di credito rilasciate da S&P Global Ratings;
  • ▶ 100% alle attività materiali, partecipazioni, e organismi di investimento collettivo e altre attività;
  • ▶ 150% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche inferiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 100% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche sono pari o superiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 250% alle attività fiscali differite non dedotte dai fondi propri.

BFF Banking Group mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.

In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 30 giugno 2025, risulta essere, per BFF Banking Group, pari a 332,9 milioni di euro.

Con l'entrata in vigore dell'aggiornamento della CRR III, dal 1° gennaio 2025 alcune ponderazioni hanno subito alcune modifiche: l'impatto per il Gruppo di tali modifiche non è significativo.

Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.

In particolare:

▶ si definisce "grande esposizione" ogni posizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile, così come definito nella CRR II

- (pari al capitale di classe 1);

▶ i gruppi bancari sono tenuti a contenere ciascuna posizione di rischio entro il limite del 25% del Capitale ammissibile, con esclusione delle esposizioni verso soggetti bancari o gruppi bancari per i quali il limite è pari al valore massimo tra il 25% del capitale ammissibile e 150 milioni di euro.

In considerazione del fatto che il Gruppo ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.

Valutazione qualitativa del credito

Il Gruppo effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenza richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate BFF Banking Group.

Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito

riportate:

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "valuta-

- zione collettiva");

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche.

Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

L'approccio adottato dal Gruppo prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default - PD, Loss Given Default - LGD, Exposure at Default - EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.

Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "svalutazione collettiva")

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti bucket sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione / controparte;
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multi-periodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'Expected Credit Losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'initial recognition dello strumento stesso.

Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business del Gruppo in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.

I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:

▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito sostituendo quindi il criterio della "perdita subita" (incurred loss), che legava le svalutazioni all'insorgere di un "fatto nuovo" che dimostrasse la dubbia esigibilità dei flussi di cassa originariamente concordati. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;

  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL devono essere prese in considerazione le informazioni forward-looking e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multi-periodali funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multi-periodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:

  • ▶ PD Multi-periodali;
  • ▶ LGD Multi-periodali;
  • ▶ EAD Multi-periodali.

Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche (c.d. "svalutazioni specifiche")

Il Gruppo ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Per le esposizioni non-performing (stage 3) classificate in Past Due o in Sofferenza per dissesto finanziario, a ogni redazione del bilancio o delle situazioni finanziarie intermedie, viene effettuata una rettifica di valore specifica calcolata su base collettiva, utilizzando una probabilità di default che può variare tra quella prevista per i crediti in bonis in stage 2 ed il 100%. Tale probabilità di default viene identificata sulla base di una valutazione puntuale/analitica (c.d. case-by-case assessment) effettuata dalla funzione credit evaluation e, nel caso la rettifica di valore calcolata non risultasse adeguata, per difetto o per eccesso, può essere imputata puntualmente dalla stessa. In caso di mancata adozione del case-by-case assessment, che comunque non potrà portare ad un coverage rate inferiore a quello previsto per le esposizioni in stage 2, il livello finale di rettifica attribuito sarà pari al valore dell'impairment restituito dal modello di calcolo collettivo.

I crediti deteriorati BFF Banking Group sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 1.731.373 mila euro di cui:

▶ sofferenze per 107.353 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 127.791 mila euro con rettifica di valore pari a 20.438 mila euro);

▶ inadempienze probabili per 66.915 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 76.224 mila euro con rettifica di valore pari a 9.309 mila euro);

▶ esposizioni scadute deteriorate per 1.557.105 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 1.560.469 mila euro con rettifica di valore pari a 3.365 mila

-

  • euro).

In riferimento alle politiche adottate nell'ambito delle svalutazioni, BFF Polska Group e BFF Finance Iberia inoltrano alla Capogruppo apposita reportistica periodica, al fine di permettere alle corrispondenti funzioni della controllante di esercitare il riporto funzionale rispetto alle attività svolte in quest'ambito, e consentire la verifica della correttezza delle conclusioni.

Misurazione delle perdite attese

Nel corso del secondo semestre 2024 il framework IFRS9 è stato oggetto di una attività evolutiva in relazione: i) alla risoluzione del finding della Banca d'Italia presente nel rapporto ispettivo pervenuto alla Banca in data 29/04/2024 nel quale l'Autorità di Vigilanza evidenziava la necessità di ricalibrare il parametro PD tenendo presente il corretto dimensionamento della categoria dei past due derivante dalla riclassificazione attuata su data contabile del 30 giugno 2024, ii) all'aggiornamento delle serie storiche sottostanti la stima dei parametri di rischio e iii) l'aggiornamento dello scenario macro economico che si riflettono sulla componente forward looking delle curve di PD lifetime.

Lo scenario previsivo presuppone che, seppure in un contesto di elevata incertezza, in particolare sulle politiche commerciali della nuova amministrazione statunitense e per le tensioni geopolitiche in essere in Europa (guerra Russo - Ucraina), la crescita della domanda estera si consolidi, ma su valori nettamente inferiori a quelli medi del ventennio precedente la pandemia. Sulla base dei contratti futures, i prezzi del petrolio diminuirebbero nel corso del triennio e quelli del gas naturale rimarrebbero sostanzialmente stabili. L'occupazione continuerebbe a crescere, sia pur a ritmi inferiori a quelli del prodotto. Il tasso di disoccupazione è previsto mantenersi sostanzialmente stabile nel triennio 2025-27.

L'incertezza macroeconomica si mantiene comunque elevata e deriva principalmente dallo scenario internazionale con perduranti tensioni connesse con i conflitti in corso: per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese origi-

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

natosi negli ultimi mesi del 2023, in considerazione dei risultati delle analisi svolte dalla Banca, al momento, non si ravvedono elementi critici tali da porre in essere ulteriori attività di monitoraggio dei rischi di suddetto conflitto.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 1.731.373 mila euro e comprendono:

▶ Le sofferenze sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 30 giugno 2025, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 107.353 mila euro, di cui 2.975 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 97.702 mila euro e rappresentano il 91,0% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 127.791 mila euro (115.093 mila euro al 31 dicembre 2024), svalutate per 20.438 mila euro (14.204 mila euro al 31 dicembre 2024). La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 128.844 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 21.490 mila euro. Con riferimento alla Banca, al 30 giugno 2025 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 101.335 mila euro, di cui 97.702 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. Di tale importo, 2.975 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari. Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 16.677 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 11.322 mila euro, risultano pari a 5.355 mila euro.

▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 30 giugno 2025, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 76.224 mila euro (78.142 migliaia di euro al 31 dicembre 2024), di cui 68.936 mila euro relative a BFF Polska Group (70.291 mila di euro al 31 dicembre 2024), 3.747 mila euro alla Banca (4.310 mila di euro al 31 dicembre 2024) e 3.541 mila euro (3.541 mila di euro al 31 dicembre 2024) a BFF Finance Iberia. Si sottolinea che, una quota significativa di queste esposizioni nette pari a circa 50,9 milioni di euro è relativa a ospedali pubblici polacchi, che la Banca ha prudenzialmente classificato come inadempienze probabili in quanto hanno intrapreso procedure di ristrutturazione, a cui la Banca ritiene non abbiano diritto, e che, di per sé, non sono rappresentative di un effettivo deterioramento dell'asset quality.

▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 1.557.105 mila euro (1.734.483 mila euro al 31 dicembre 2024). Si riferiscono alla Banca per 1.394.405 mila euro, alla controllata spagnola per 12.218 mila euro e a BFF Polska Group per 150.482 mila euro. Il 97,5% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Il Past due totale risulta in contrazione di 177 milioni di euro (-10% rispetto a dicembre 2024), nonostante 419 milioni di euro nuovi volumi netti acquistati da debitori in past due.

In merito ai Comuni e Province in dissesto, si ricorda che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha confermato, con la sentenza pubblicata in data 21 gennaio 2025, che lo Stato italiano ha l'obbligo di garantire il pagamento dei crediti dovuti dai debitori pubblici, ivi inclusi i comuni in dissesto, in presenza di decisioni giudiziarie che rimangono esecutive. In data 28 maggio 2025 la Corte Europea ha emesso un ulteriore provvedimento che ha condannato lo Stato italiano entro tre mesi dalla data di emissione della sentenza a garantire con mezzi adeguati l'esecuzione dei provvedimenti giudiziari interni pendenti, liquidando altresì ulteriori importi a titolo di danno morale e di spese legali.

Si rammenta, infine, che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del Gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

C. Operazioni di cartolarizzazione Informazioni di natura qualitativa

Informativa sull'operazione con "TeamSystem S.p.A.- Invoice Trading PA."

Strategie, processi e obiettivi

La Capogruppo BFF ha avviato un progetto con il partner Teamsystem S.p.A. al fine di estendere la propria operatività alle piccole e medie imprese tramite una piattaforma digitale di invoice trading. La Banca ha aderito al progetto attraverso la partecipazione ad un Fondo d'Investimento Alternativo ("FIA" - Fondo FPAM1) riservato all'acquisto di crediti verso le Pubbliche Amministrazioni. Il Fondo, istituito in data 6 marzo 2023, gestito da TeamSystem Capital at Work SGR S.p.A., ha come scopo l'incremento del valore del proprio patrimonio attraverso operazioni di investimento aventi ad oggetto l'acquisto, la sottoscrizione e/o la vendita di Titoli ABS emessi dal veicolo di cartolarizzazione "SPV Project 2214 S.r.l." il cui sottostante è rappresentato da Crediti PA/SSN acquistati da imprese cedenti.

Caratteristiche dell'operazione

BFF ha sottoscritto le quote del fondo in data 11 luglio 2023; successivamente si è proceduto con l'avvio dell'operatività, con l'acquisto della prima fattura e l'emissione delle notes da parte del veicolo a inizio settembre 2023. L'operazione di cartolarizzazione è stata realizzata per mezzo del veicolo costituito da Zenith Service S.p.A. che acquista crediti commerciali vantati nei confronti di Enti PA e SSN ed emette in base alla normativa italiana D.Lgs. 130/99 le notes in modalità partly paid. TeamSystem Capital at Work SGR S.p.A. ha assunto il ruolo di Portfolio Manager nella struttura dell'operazione, ed in particolare è delegato a svolgere le attività di verifica e coerenza fra Politica di Investimento del Fondo e i singoli Crediti PA che verranno acquistati nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione.

A livello consolidato il veicolo rientra nel perimetro di consolidamento contabile di BFF Banking Group, ma non prudenziale.

Al 30 giugno 2025, il veicolo non aveva in portafoglio alcun credito.

Descrizione del profilo di rischio

L'investimento nel Fondo comporta un grado di rischio tipico dell'investimento in un FIA, principalmente connesso alle possibili variazioni del valore e della redditività dei beni nei quali è investito il patrimonio del Fondo.

Per mitigare la rischiosità connessa all'investimento, è stata attentamente valutata la Politica di Investimento del fondo e i limiti di investimento riportati nel Regolamento del Fondo.

In particolare, di seguito si riportano sinteticamente le principali guidelines:

▶ i Crediti PA sottostanti ai Titoli ABS in cui il Patrimonio del Fondo è investito debbono essere certi, liquidi ed esigibili alla scadenza indicata in fattura;

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

  • ▶ il Fondo non può investire in Titoli ABS aventi come sottostante Crediti PA per i quali, al momento dell'acquisto, i relativi debitori ceduti si trovino in un comprovato stato di insolvenza e, in particolare:
  • (iv)Crediti PA riferiti a debitori che dovessero risultare sottoposti a dissesto, predissesto o in riequilibrio, liquidazione coatta amministrativa o altra procedura concorsuale applicabile;
  • (v) Crediti PA che dovessero riferirsi a esposizioni creditizie e/o a debitori classificati in stato di default ai sensi dell'art. 178 del Regolamento (UE) 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, nonché delle disposizioni attuative e/o delle linee guida interpretative di tale disposizione (past due, utp, sofferenze).
  • ▶ i Crediti PA sottostanti i Titoli ABS dovranno altresì avere le seguenti caratteristiche:
  • (i) importo minimo per singola fattura 5.000 euro;
  • (ii) credito in bonis ovvero scaduto da non più di 30 giorni;
  • (iii)durata non superiore a 90 giorni, dove per durata si intende la durata dei termini di pagamento della fattura (da calcolarsi come differenza tra data di emissione della fattura e data di scadenza della fattura);
  • (iv) essere crediti pecuniari derivanti da o relativi a contratti di fornitura e/o di carattere commerciale regolati dalla legge italiana che siano stati sottoscritti/eseguiti da una Impresa Cedente;
  • (v) essere relativi a prestazioni già eseguite escludendo acconti e/o crediti relativi al settore immobiliare e soggetti all'accertamento dello stato avanzamento lavori.

Informativa sull'operazione "Dioniso - Fire S.p.A"

La Capogruppo BFF ha in essere una collaborazione con il partner Fire S.p.A. relativamente all'investimento in una cartolarizzazione che ha come obiettivo l'acquisto di portafogli di crediti classificati in default.

L'oggetto dell'acquisto sono portafogli di crediti classificati in default originati da banche o società di credito al consumo derivanti da finanziamenti in qualsiasi forma concessi da detti soggetti o da cessioni di crediti di tale tipologia realizzate nel contesto di operazioni di cartolarizzazione. Fire ricopre il ruolo di Special Servicer, mentre il ruolo di Master Servicer è stato assegnato a Centotrenta Servicing. L'SPV ex lege 130 ha acquisito i crediti in oggetto, inserendoli in un comparto denominato "NPLs". Le note emesse sono state acquistate da BFF e Fire come segue:

  • ▶ BFF: 100% note senior e 5% della junior
  • ▶ Fire 95% delle note junior.

Si segnala che BFF ricopre il ruolo di sponsor dell'operazione.

In generale i crediti NPE acquistati rispettano i requisiti previsti dal dall'art. 269 bis Regolamento UE 2013/575 ("CRR"), in materia di ponderazione dei crediti, che consente una ponderazione del 100% della nota Senior nel caso che i crediti cartolarizzati siano acquistati con uno sconto non inferiore al 50%.

1.2 Rischi di mercato

  • 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo portafoglio di negoziazione di vigilanza
  • 1.2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse è il rischio, attuale e prospettico, di un impatto negativo sul valore economico del capitale proprio dell'ente o sul margine di interesse dello stesso, tenendo conto delle variazioni del valore di mercato, derivante da movimenti avversi dei tassi di interesse che incidono sugli strumenti sensibili ai tassi di interesse. Si compone di diverse componenti, fra i quali i più rilevanti sono:

  • ▶ il rischio di differenza dei rendimenti (gap risk): rischio che nasce dalla struttura per scadenze degli strumenti sensibili al tasso di interesse derivante da differenze nella tempistica delle loro variazioni di tasso, e comprende sia le variazioni della struttura per scadenze dei tassi di interesse che si verificano in modo consistente su tutta la curva dei rendimenti (rischio parallelo) che quelle che risultano differenziate per periodo (rischio non parallelo);
  • ▶ il rischio di base (basis risk): rischio derivante dall'impatto delle variazioni relative dei tassi di interesse su strumenti sensibili al tasso di interesse, che sono simili in termini di scadenze ma sono prezzati utilizzando indici di tassi d'interesse diversi;
  • ▶ il rischio di opzione (option risk): rischio derivante da opzioni (integrate ed esplicite), in cui la Banca o la sua controparte e possono modificare il livello e la tempistica dei propri flussi di cassa, riguarda sia le c.d opzioni automatiche integrate o esplicite, in cui il titolare dell'opzione eserciterà la stessa se questo sia nel suo interesse finanziario e delle c.d. opzioni integrate comportamentali, nei casi in cui le variazioni dei tassi di interesse possano condizionare il comportamento del cliente rispetto all'esercizio dell'opzione stessa.

Come sopra accennato, l'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: in termini di variazione del valore economico e in termini di variazione degli utili. In particolare:

▶ la misurazione in termini di valore economico permette di quantificare gli effetti nel lungo termine delle variazioni dei tassi di interesse. Infatti, tale misurazione esprime in maniera completa gli effetti della predetta variazione sulle poste sensibili agli shift dei tassi di interesse e, quindi, fornisce indicazioni funzionali alle scelte strategiche e sui livelli di capitalizzazione ritenuti adeguati in un orizzonte temporale di lungo termine;

▶ la misurazione in termini di risultato economico permette di quantificare gli effetti, nel breve termine, sul margine di interesse della banca derivanti da variazioni dei tassi di interesse e, conseguentemente, sull'adeguatezza

patrimoniale.

Il processo di governo del rischio di tasso di Interesse delGruppo BFF è accentrato nella Capogruppo ma gestito a livello consolidato.

Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini sia di sensitivity del valore economico che del margine di interesse è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).

A seguito delle modifiche normative introdotte dal 48° aggiornamento della Circolare 285 Banca d'Italia del 18 giugno 2024, la Banca ha proceduto all'adeguamento delle metodologie di computo e quantificazione del rischio tasso sia nella prospettiva del valore economico che in quella del margine di interesse. In particolare, la Banca ha scelto di basarsi su quanto previsto dalla c.d. metodologia standardizzata (S-SA) descritta nel Regolamento UE 857/2024, con la sola eccezione del trattamento dei c.d. wholesale financial non-maturity deposits, per i quali, vista la natura operational e la significativa persistenza e stabilità degli stessi, si ritiene opportuno adottare la medesima metodologia (e conseguentemente le stesse soglie in termini di quota massima della componente "core" e massima maturity comportamentale) adottata per i wholesale non -financial non-maturity deposits. Così come previsto dalla normativa, la Banca procede alla distribuzione dei depositi a vista nelle diverse fasce temporali, differenziata per categorie di raccolta, sulla base di una metodologia sviluppata dalla Banca stessa (c.d. trend di Hodrick-Prescott) che tiene conto della persistenza storica di tali categorie di depositi. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.

La Banca, in coerenza con quanto previsto dal 48° aggiornamento della Circolare 285, per la determinazione del capitale interno si basa sugli scenari di shocks EBA dei tassi d'interesse prescritti dal Regolamento UE 856/2023, prendendo in considerazione lo scenario peggiore. La Banca misura, inoltre, l'indice di rischiosità relativo al valore economico, calcolato come rapporto fra lo scenario peggiore e il Tier 1 capital, al fine di verificare il rispetto del limite normativo pari al 15%.

La Banca infine, in accordo con quanto previsto dalle Guidelines EBA, esegue opportune analisi per quantificare e monitorare a livello consolidato l'esposizione del Gruppo Bancario al Credit Spread Risk nel Banking Book (CSRBB), ovvero il rischio legato alle variazioni degli spread di credito su strumenti finanziari detenuti in portafoglio, non rilevato da un altro framework prudenziale esistente come l'IRRBB o dal rischio di credito/di default atteso, che influisce sia sul valore economico del capitale proprio sia sui proventi da interessi netti.

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili

Il CSRBB considera la combinazione di due elementi:

  • ▶ le variazioni del «differenziale creditizio di mercato» o «prezzo di mercato del rischio di credito» (distinto dal differenziale creditizio idiosincratico), che rappresenta il premio per il rischio di credito richiesto dagli operatori di mercato per una determinata qualità del credito;
  • ▶ le variazioni del «differenziale di liquidità del mercato», che rappresenta il premio di liquidità che stimola la propensione del mercato per gli investimenti e la presenza di acquirenti e venditori disponibili.

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

L'esposizione al rischio di cambio - determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza - viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.

Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency forward, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.

Informazioni di natura quantitativa

Il portafoglio delle attività del Gruppo è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n° 575/2013 - CRR).

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Valori in migliaia di euro)
Voci Valute
Dollari USA Sterline Yen Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre valute
A. Attività finanziarie 44.856 7.259 2.267 1.602 7.134 1.060.545
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale 1.049 207
A.3 Finanziamenti a banche 43.007 7.259 2.26 680 7.134 45.588
A.4 Finanziamenti a clientela 800 922 1.014.750
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività 2 2.163
C. Passività finanziarie 331.886 62.986 62.036 13.369 33.898 478.337
C.1 Debiti verso banche 79.031 5.931 851 5.210 6.447 7.033
C.2 Debiti verso clientela 252.855 57.055 61.185 8.159 27.451 471.304
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività 45 2 49.254
E. Derivati finanziari 296.838 56.948 73.836 11.780 27.216 705.716
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 296.838 56.948 73.836 11.780 27.216 705.716
+ posizioni lunghe 291.686 56.331 66.802 11.778 26.989 91.363
+ posizioni corte 5.152 617 7.034 2 227 614.353
Totale attività 336.543 63.589 69.069 13.380 34.126 1.154.071
Totale passività 337.083 63.605 69.070 13.371 34.125 1.141.944
Sbilancio (+/-) (540) (16) (2) 9 1 12.127

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Relazione della Società di Revisione

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

L'operatività eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (forward), viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività con cui il Gruppo gestisce il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi del Gruppo espressi in valuta diversa da Euro e in particolare quelli in Zloty polacchi, Corone ceche. Si precisa che BFF Bank Group non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo il Gruppo ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali.

(Valori in migliaia di euro)
Senza accordi di
compensazione
30.06.2025 31.12.2024
Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati
Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 197.165 178.606
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 197.165 178.606
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 12 12
a) Opzioni 12 12
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 710.945 665.377
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 710.945 665.377
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 908.122 843.995

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro) Senza accordi di compensazione

30.06.2025 31.12.2024
Over the counter Mercati organizzati Mercati organizzati
Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 120 1.502
f) Futures
g) Altri
Totale 120 1.502
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 4.748 139
f) Futures
g) Altri
Totale 4.748 139

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Al 30 giugno 2025 la Capogruppo operava in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali forward, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo operava anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Valori in migliaia di euro)
Senza accordi di
compensazione
Attività sottostanti/ Tipologie derivati Totale Totale
30.06.2025 31.12.2024
Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati
Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Titoli di debito e tassi d'interesse -
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari -
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 89.118 88.275
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 89.118 88.275
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale 89.118 88.275

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie derivati Totale Totale
30.06.2025 31.12.2024
Over the counter Over the counter Mercati organizzati
Controparti centrali
Senza controparti centrali
Controparti centrali Senza controparti centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate Swap
c) Cross currency swap
d) Equity Swap
e) Forward 303
f) Futures
g) Altri
Totale 303
1. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate Swap
c) Cross currency swap
d) Equity Swap
e) Forward 788
f) Futures
g) Altri
Totale 788 -

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):

  • ▶ "rischio di liquidità", il rischio corrente o potenziale che l'ente non sia in grado di gestire efficacemente il proprio fabbisogno di liquidità nel breve termine;
  • ▶ "rischio di funding", il rischio che l'ente non disponga di fonti di finanziamento stabili nel medio e lungo termine, con conseguente rischio corrente o potenziale di non poter far fronte ai propri obblighi finanziari senza un aumento eccessivo dei costi di finanziamento.

Il Gruppo, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei Rischi di Gruppo" e di un sistema regole fissate nella normativa di governo con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:

  • ▶ gli obiettivi strategici del Gruppo;
  • ▶ gli obiettivi di rischio/rendimento definiti nell'ambito del "Risk Appetite Framework";
  • ▶ i processi di monitoraggio e le strategie da adottare in caso si verifichi uno stato di tensione o crisi di liquidità, come definito nel documento "Contingency Funding Plan".

Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità di Gruppo" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei Rischi di Gruppo", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.

Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio - LCR e Net Stable Funding Ratio - NSFR, che di tipo gestionale, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo del Gruppo ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa del Gruppo.

Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, il Gruppo ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:

  • ▶ separazione tra i processi di gestione della liquidità e i processi di controllo del rischio di liquidità;
  • ▶ sviluppo dei processi di gestione e controllo del rischio di liquidità, coerentemente con la struttura gerarchica, e mediante un processo di deleghe;
  • ▶ condivisione delle decisioni e della chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo e operativi;
  • ▶ conformità dei processi di gestione e di monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale.

Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo ma gestito a livello consolidato. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza.

Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera la Banca, mediante la movimentazione del conto pooling intrattenuto presso la Banca d'Italia, determina la quota di titoli eligible ritenuta adeguata a garantire il credito infragiornaliero, riuscendo a far fronte alle obbligazioni in uscita, per conto proprio e dei propri clienti.

Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.

La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità del Gruppo.

La Funzione Risk Management identifica gli scenari che potrebbero incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica del Gruppo. A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione

nell'ambito della definizione degli scenari di stress:

▶ scenari di mercato/sistemici (market driven), si riferiscono a eventi di stress esogeni al Gruppo, quali situazioni di incertezza sui mercati finanziari e/o politici che comportano una difficoltà di accesso al mercato;

▶ scenari idiosincratici (bank specific), che riguardano eventi di stress endogeni al Gruppo tipicamente collegati a una perdita reputazionale con even-

  • tuale peggioramento del merito creditizio;
  • Gruppo.

▶ scenari combinati, ovvero gli scenari di mercato e idiosincratici elaborati in un unico framework per valutare l'effetto complessivo dello stress sul

La posizione di liquidità del Gruppo è oggetto di costante attività di controllo e monitoraggio di primo e secondo livello. Tali attività si sono ulteriormente intensificate a partire dal mese di maggio 2024 al fine di evidenziare potenziali tensioni successive alle comunicazioni rese al mercato da parte della Banca a partire dal 9 maggio 2024, e tale presidio rafforzato è stato mantenuto per l'intero primo semestre 2025. Tale monitoraggio ha comunque confermato la sostanziale solidità della liquidità del Gruppo grazie al mantenimento di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta.

A partire dal 2° Trimestre 2024, gli indicatori regolamentari di liquidità di Gruppo hanno risentito, con diversa intensità (inferiore per l'indicatore di breve periodo Liquidity Coverage Ratio -LCR, più significativa per l'indicatore di medio-lungo periodo Net Stable Funding Ratio -NSFR), dell'incremento delle posizioni classificate in past due, che nel computo di detti indicatori hanno un trattamento penalizzante rispetto alle posizioni classificate in bonis. Nonostante ciò, i valori registrati si sono mantenuti costantemente su un livello significativamente superiore ai limiti regolamentari.

Alla data del 30 giugno 2025, in particolare, l'indicatore NSFR risulta in lieve incremento rispetto al 31 dicembre 2024, posizionandosi su un livello pari a 143,46%, per l'incremento della raccolta Transaction Services di natura operational, solo in parte compensato dal calo della raccolta da conto deposito. Anche l'indicatore LCR risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2024, mantenendosi su un livello elevato (249,54%).

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Relazione della Società di Revisione

1.5 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Nel Gruppo Bancario, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo - errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo - nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).

Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dal Gruppo si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.

Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dal Gruppo si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.

La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

▶ Identificazione dei rischi operativi all'interno delle procedure aziendali (mappa dei rischi operativi per controlli): l'attività consiste nell'individuazione del rischio operativo attraverso un'approfondita analisi dei processi organizzativi aziendali e la mappatura dei rischi potenziali. L'approccio di valutazione è espresso dall'owner di processo/attività - indicato all'interno delle procedure - mediante un'analisi prevalentemente qualitativa, che consente l'identificazione delle attività a rischio, dei controlli, del livello di rischiosità collegato a ogni attività a rischio mappata nelle procedure operative e, quindi, delle azioni da intraprendere al fine di rendere il processo quanto più presidiato;

  • Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì al Gruppo di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;
  • Risk Self Assessment (RSA): il Gruppo effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;
  • ▶ Identificazione dei rischi operativi connessi al rischio informatico: annualmente, inoltre, al fine di determinare l'esposizione al rischio ICT, la Banca ha definito un modello specifico per la valutazione del rischio informatico, in coerenza con la normativa nazionale ed europea, che risponde alle esigenze di individuazione dei rischi specifici inerenti alla sfera ICT, interni o dipendenti dagli outsourcer, e di miglior qualificazione del rischio operativo tramite la valutazione degli elementi specifici caratteristici dei trattamenti automatici delle informazioni;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi all'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti: il Gruppo, altresì, valuta i rischi operativi connessi con l'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti, e mitiga il conseguente insorgere del rischio operativo attraverso il coinvolgimento preventivo delle Funzioni aziendali di Controllo e la definizione di policy e di regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi alle Operazioni di Maggior rilievo (OMR): la valutazione della rischiosità derivante da una OMR si traduce nella valutazione della coerenza del profilo di rischio della OMR con la propensione al rischio definita nel RAF.

La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso la componente dell'indicatore di attività calcolata (BIC) conformemente all'articolo 313 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR).

Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo del Gruppo calcolato al 99,9° percentile.

La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, il Gruppo monitora anche i seguenti rischi specifici:

-

▶ rischio di Riciclaggio, riguardante il rischio che le controparti finanziarie, commerciali, fornitori, partner, collaboratori e consulenti della Banca possano avere implicazioni in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali;

▶ rischio di Compliance, concernente il rischio di sanzioni legali e amministrative, perdite finanziarie rilevanti o perdite di reputazione dovute al mancato rispetto non solo delle leggi e dei regolamenti ma anche di standard interni e di condotta applicabili all'attività aziendale. Per tale fattispecie di rischio, periodicamente, viene aggiornata la relativa metodologia di valutazione, sviluppata con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca, secondo un approccio risk based. In particolare, per le norme rilevanti che non prevedono l'istituzione di presìdi specialistici (i.e., privacy, salute e sicurezza sul lavoro), la Funzione Compliance fornisce consulenza ex ante alle strutture della Banca, e valuta ex post l'adeguatezza delle misure organizzative e delle attività di controllo adottati. Per quanto attiene alle normative presidiate da funzioni specialistiche, la Funzione Compliance svolge un presidio indiretto, collaborando con tali funzioni specialistiche nella definizione delle metodologie di valutazione del rischio compliance oltreché nella mappatura dei rischi e dei relativi presìdi di controllo (c.d. Compliance Risk Control Matrix).

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, il Gruppo adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.

La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Gestione del rischio climatico

Il Risk Appetite Framework ("RAF") rappresenta il quadro che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il Business Model e con il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli, sia in condizioni di normale operatività che di stress.

Al fine dell'identificazione, gestione e monitoraggio dei fattori di rischio ambientali, sociali e di governance (Environment, Social e Governance - ESG) la Banca ha intrapreso un percorso di integrazione degli stessi all'interno del RAF, sia attraverso la previsione di taluni indicatori, sia attraverso la revisione delle metodologie di monitoraggio degli altri rischi tradizionali, attualmente con particolare riferimento al Rischio Operativo, Strategico e Reputazionale.

A tal fine la Banca ha svolto un'analisi dei rischi climatici e ambientali, riconoscendo che tali rischi possono avere impatti diretti e indiretti sulle diverse fattispecie di rischio. Questi effetti si manifestano sul valore economico degli asset finanziari e sull'ambiente operativo in cui la Banca opera, determinando possibili variazioni del valore degli asset aziendali (ad esempio impieghi, raccolta, ecc.) in seguito alla transizione economica del Paese o al verificarsi di eventi naturali estremi. La crescente spinta verso un'economia sostenibile o il verificarsi di eventi fisici estremi potrebbero alterare la capacità reddituale, patrimoniale e di liquidità delle singole controparti, compromettendo potenzialmente il loro merito creditizio e la disponibilità di fondi, con ripercussioni sulle dinamiche finanziarie complessive.

Tuttavia, è necessario premettere che - in considerazione del particolare business model del Gruppo BFF, caratterizzato da esposizioni prevalentemente concentrate verso le Pubbliche Amministrazioni dei Paesi in cui il Gruppo stesso opera - il profilo di rischio relativo ai fattori ESG assume connotazioni differenti rispetto ai gruppi bancari tradizionali. Ad esempio, con riferimento al rischio di credito, eventuali eventi climatici estremi (e.g. alluvioni, terremoti, frane) potrebbero non avere un effetto peggiorativo sul profilo di rischio in quanto le Pubbliche Amministrazioni potrebbero aver accesso a finanziamenti straordinari e quindi una maggiore capacità finanziaria nel ripagare i propri debiti.

Ciò premesso, l'obiettivo della Banca è consistito nell'identificare i canali attraverso i quali i rischi climatici e ambientali possano impattare i tradizionali rischi finanziari, al fine di anticipare gli effetti sui diversi parametri di rischio monitorati. In particolare, in linea con i principi e le linee guida definiti dall'EBA e dalle Autorità di Vigilanza europea e nazionale, e in particolare con le Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali emanate dalla Banca d'Italia nel 2022, sono stati presi in considerazione:

  • ▶ il Rischio fisico, il quale indica l'impatto finanziario dei cambiamenti climatici, compresi eventi meteorologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione;
  • ▶ il Rischio di Transizione, il quale indica la perdita finanziaria in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale.

La Banca ha condotto un primo esercizio di analisi volto a valutare i rischi prudenziali connessi ai cambiamenti climatici. Tale analisi è stata condotta su tutte le linee di business del Gruppo in modo da intercettare i rischi derivanti da eventi connessi al clima. Sono state considerate tutte le Legal Entity del Gruppo utilizzando dati relativi alla natura fisica del territorio (per provincia, regione, distretto o per paese).

L'analisi dei rischi ha tenuto in considerazione la complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo, la natura delle attività svolte e il grado di esposizione ai rischi climatici, e ha permesso di identificare le aree (in termini di linee di business e di categoria di rischio tradizionale impattata) potenzialmente più esposte. Su di esse, la Banca ha effettuato analisi di classificazione e quantificazione.

In particolare, il framework complessivo ha previsto le seguenti fasi:

  • ▶ identificazione dei rischi tradizionali maggiormente impattati dai fattori di rischio C&E, attraverso la definizione dei Canali di trasmissione;
  • ▶ valutazione dell'esposizione ai fattori di rischio ESG rispetto ai rischi "tradizionali" sulla base degli esiti dell'analisi dei canali di trasmissione;
  • ▶ esercizio di stress, ossia la stima dell'impatto sui parametri di rischio finanziario derivante da fattori climatico ambientali di transizione e fisico rispetto alle controparti maggiormente esposte.

Con riferimento alla prima fase, la Banca ha individuato i seguenti principali canali di trasmissione del rischio, grazie alla quale sono stati identificati i principali rischi impattati:

  • ▶ Rischio di credito: in generale, gli effetti del rischio fisico e di transizione sulle controparti potrebbero comportare una riduzione della loro capacità di onorare i debiti, con una conseguente revisione al ribasso del merito creditizio e un aumento della probabilità di default, impattando negativamente sul calcolo dell'impairment e delle perdite attese (i.e. ECL, secondo i requisiti dell'IFRS 9)1; con riferimento alle esposizione della Pubblica Amministrazione, al contrario, eventi di natura climatica estremi potrebbero comportare tempistiche di pagamento più rapide e una capacità finanziaria maggiore, in considerazione di possibili maggiori finanziamenti da parte dello Stato in ragione delle calamità naturali;
  • ▶ Rischio strategico: le controparti cedenti potrebbero subire un incremento dei costi o una riduzione della produzione, determinando un impatto sul volume di attività legato al business di factoring della Banca, con possibili riduzioni nelle operazioni di acquisto di fatture; anche in tale ambito, gli effetti di eventuali eventi legati a calamità naturali potrebbero, di contro, avere invece effetti positivi in quanto il factoring si è dimostrato un prodotto anticiclico;
  • ▶ Rischio di liquidità: a causa di eventi fisici, i depositanti con conti deposito svincolabili potrebbero decidere di ritirare i fondi, provocando un significativo deflusso di liquidità e compromettendo il Liquidity Coverage Ratio (LCR) della Banca;
  • ▶ Rischio operativo: gli effetti dei rischi fisici e di transizione sulle strutture operative potrebbero danneggiare la continuità operativa, con un impatto sulle attività quotidiane della Banca;
  • ▶ Rischio reputazionale: un crescente orientamento ESG da parte degli stakeholder potrebbe influenzare la percezione della Banca, con un impatto negativo sulla sua reputazione qualora non siano rispettate le aspettative legate alla sostenibilità e alla gestione dei rischi ambientali.

1 Per quanto attiene il rischio di credito impatti diretti per il rischio fisico potrebbero portare anche a una riduzione delle tempistiche di pagamento, questo accade quando, ad esempio, a fronte di un evento climatico su un comune o una regione interviene lo stato con finanziamenti straordinari.

Il Gruppo BFF

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Grazie a questa analisi, sono stati individuati i seguenti rischi:

Driver Cluster impattato Impatti diretti per rischio di transizione e/o rischio fisico Impatti indiretti
Rischio di credito ▶ Rischio fisico
▶ Rischio di transizione
F&L (debitori ceduti PA e non PA) ▶ Aumento o riduzione delle tempistiche di pagamento per effetto della transizione e/o eventi climatici con conseguente variazione
dell'outstanding e delle posizioni classificate a default; effetti su RWA e capitale (e.g. per Calendar Provisioning) oltre che su rettifiche di valore
▶ Rischio di liquidità
▶ Rischio strategico
▶ Rischio di leva finanziaria
Rischio strategico ▶ Rischio fisico
▶ Rischio di transizione
F&L (cedenti) ▶ Variazione volumi prospettici di fatture cedute a BFF, per effetto dell'impatto del rischio fisico e/o del rischio di transizione sui cedenti ▶ Rischio di credito
▶ Rischio di liquidità
▶ Rischio di concentrazione
▶ Rischio IRRBB
Rischio di liquidità ▶ Rischio fisico Conti deposito ▶ Chiusura anticipata conti deposito per impatto del rischio fisico (ipotesi di bank run) ▶ n.a.
Rischio operativo
(incl. ICT e legale)
▶ Rischio fisico
▶ Rischio di transizione
BFF ▶ Maggiori perdite operative / aumento costi e spese a causa della rinegoziazione dei contratti di fornitura
(e.g. fornitori che ritardano la transizione) o di eventi fisici acuti che minano l'operatività della Banca (e.g. data center danneggiati)
▶ Rischio strategico
▶ Rischio reputazionale
Rischio reputazionale ▶ Rischio fisico
▶ Rischio di transizione
BFF (Azionisti, investitori e finanziatori,
clienti e debitori, Autorità di Vigilanza)
▶ Perdita di clientela e di investitori/ finanziatori, quindi diminuzione dei volumi/ raccolta, dunque diminuzione degli utili causato
dal greenwashing o da un rating ESG non adeguato
▶ Eventuali sanzioni dall'AdV per mancato rispetto delle norme
▶ Rischio strategico
▶ Rischio operativo
▶ Rischio di liquidità

Con riferimento alla seconda fase, a seconda che il rischio considerato sia quantificabile o meno, la Banca ha adottato due strategie al fine della valutazione dell'esposizione ai fattori di rischio ESG. In particolare:

  • ▶ per i rischi non misurabili, sono state avviate le attività di integrazione dei questionari di autovalutazione prodotti dalle Strutture aziendali, al fine dell'identificazione sia attuale che prospettica delle principali vulnerabilità. Alla fine del 2024 sono state aggiornate, ed approvate in CdA, le metodologie relative al Rischio Strategico e al Rischio Reputazionale. Per quanto concerne l'integrazione del questionario RSA del Rischio Operativo, le attività sono state concluse nel corso del 2025 per l'integrazione nel resoconto ICAAP;
  • ▶ per i rischi quantificabili, la Banca ha provveduto ad un'attività di stima quantitativa e classificazione del portafoglio di Gruppo.

Con riferimento a questi ultimi, l'attività di classificazione è stata realizzata attraverso l'elaborazione di una matrice che integra i rischi fisici e di transizione, con l'obiettivo di identificare le controparti maggiormente vulnerabili agli impatti climatici e ambientali. Questa matrice è stata costruita utilizzando gli score di rischio fisico (ThinkHazard!) e di transizione forniti da provider esterni assegnati alle controparti in portafoglio, tenendo conto della loro posizione geografica e del settore di appartenenza.

La matrice congiunta calcola un punteggio complessivo di rischio expert-based, combinando i livelli di rischio per singoli fattori fisici (nelle righe) e di transizione (nelle colonne), riducendo la scala da quattro categorie a una suddivisione in tre livelli ("Alto", "Medio", "Basso").

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Rdt Alto Medio Basso Molto Basso Totale
RF €.mln % €.mln % €.mln % €.mln % €.mln %
Alto
Madio
Basso
Molto Basso
Totale
Alto Medio Basso Totale
Rischio congiunto €.mln % €.mln % €.mln % €.mln %
Categoria 1
Categoria 2
Totale

Tale matrice è stata elaborata in coerenza a ciascun esercizio di stress (terza fase) e considerando, in base al potenziale rischio valutato, una vista differente. In coerenza con i canali di trasmissioni ritenuti maggiormente plausibili e impattanti per il Gruppo, nell'ambito del Resoconto ICAAP/ ILAAP 2024 sono stati elaborati i seguenti stress test:

  • ▶ Rischio di credito: conduzione di un esercizio di stress consistente nell'applicazione di un meccanismo expert-based di downgrade della classe di rating dei debitori considerati maggiormente esposti a fattori di rischio fisico e di transizione;
  • ▶ Rischio strategico: conduzione di un esercizio di stress applicato sul valore delle fatture acquistate da cedenti, ipotizzando una diminuzione del relativo outstanding, per effetto di una contrazione del fatturato delle controparti a causa del manifestarsi di effetti negativi relativi al rischio di transizione;
  • ▶ Rischio di liquidità: conduzione di un esercizio di stress sulla liquidità raccolta tramite conti deposito, per i quali si ipotizza uno scenario di run-off causato dal manifestarsi di eventi legati al rischio fisico.

Inoltre, in coerenza con il Piano d'azione elaborato dalla Banca al fine dell'allineamento alle Aspettative di Banca d'Italia descritto in precedenza, è stato individuato un primo set di metriche di monitoraggio volte a catturare l'esposizione del Gruppo verso i fattori di rischio ESG.

Gli indicatori sono stati selezionati in base al modello di business del Gruppo e agli esiti delle analisi condotte rispetto sia ai canali di trasmissione, che alle analisi di quantificazione e stress. Tali metriche sono monitorate nell'ambito della reportistica del Tabelau de Bord, redatto trimestralmente ed approvato da parte del CdA.

Si evidenzia infine che, considerando il quadro normativo in evoluzione, la Banca valuterà le integrazioni necessarie al proprio framework al fine di allinearsi alle nuove aspettative normative delle Autorità di Vigilanza, incluse le Linee Guida sulla gestione dei rischi ESG (EBA/GL/2025/01) e quelle in consultazione per le Analisi di Scenario ESG (EBA/GL/2025/02), che entreranno in vigore l'11 gennaio 2026.

In sintesi, la Banca ha sviluppato e continuerà a rafforzare un processo di gestione dei rischi climatici e ambientali, al fine di garantire la resilienza e la sostenibilità del suo business in un contesto economico sempre più influenzato dai cambiamenti climatici e dalle politiche di transizione globale.

Per ulteriori aspetti di dettaglio rispetto alla gestione dei fattori di rischio ESG da parte della Banca, si rimanda a quanto descritto all'interno della "Relazione consolidata di sostenibilità 2024 di BFF Banking Group".

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese

Informazioni di natura qualitativa

Il bilancio consolidato semestrale riflette l'aggregazione degli elementi patrimoniali di BFF Bank S.p.A., di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group, di BFF Immobiliare, del veicolo di cartolarizzazione SpV Project 2214 e di BFF Techlab.

Tali società non presentano ulteriori e rilevanti elementi di rischio, rispetto a quanto già riportato nei paragrafi precedenti.

Semestrale Abbreviato

Bilancio Consolidato Note Esplicative Consolidate

Parte F – Informazioni sul Patrimonio Consolidato

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento prudenziale coincide con il perimetro contabile e prevede al vertice BFF Bank S.p.A.

Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio netto del Gruppo Bancario è composto dall'aggregazione di Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, Acconti su dividendi, Strumenti di capitale, Azioni proprie, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio delle società che lo compongono.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Valori in migliaia di euro)

Voci del patrimonio netto Consolidato prudenziale Imprese di assicurazione Altre imprese Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale
1. Capitale 145.104 145.104
2. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
3. Riserve 487.854 487.854
3.5 Acconto su dividendi (-) - -
4. Strumenti di capitale 150.000 150.000
5. (Azioni proprie) (0) (0)
6. Riserve da valutazione: 23.974 23.974
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.531 10.531
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri (6.401) (6.401)
- Copertura dei flussi finanziari
- Strumenti di copertura [elementi non designati]
- Differenze di cambio 4.600 4.600
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 275 275
- Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione 12.717 12.717
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del Gruppo e di terzi 70.414 70.414
Totale 943.624 943.624

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

-

Sezione 2 – I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Ambito di applicazione della normativa

La determinazione dei Fondi propri ha recepito - a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 - il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2025 prevede al vertice BFF Bank S.p.A..

Fondi propri bancari

Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.

La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.

Il Gruppo valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.

I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.

I principali elementi che compongono i Fondi propri del Gruppo sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:

  • ▶ Capitale Sociale versato;
  • ▶ riserve (riserva legale, riserva straordinaria, riserva utili esercizi precedenti, riserva per stock option e riserva per strumenti finanziari);
  • ▶ eventuale quota di utile del periodo non distribuita;
  • ▶ riserve da valutazione (riserva di transizione ai principi IAS e al principio IFRS 9, riserva utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti, riserva di valutazione dei titoli HTC&S);
  • ▶ eventuali interessi di minoranza computabili nel calcolo del CET1.

Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento nonché alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II, nonché gli effetti del Calendar Provisioning.

Il Capitale di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi nel corso dell'esercizio precedente.

I Fondi propri, nel corso del 2025, sono stati influenzati principalmente:

  • ▶ dalla capitalizzazione dell'utile consolidato di Gruppo pari a 70,4 milioni di euro;
  • ▶ dalle deduzioni aggiuntive dovute al calendar provisioning per 7,1 milioni di euro;
  • ▶ dal pagamento delle cedole relative all'emissione Additional Tier 1 per 4,4 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella che segue sono riportati i Fondi propri relativi al Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
789.218 722.401
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (342) (335)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio (A +/- B)
788.876 722.065
D. Elementi da dedurre dal CET1 (85.980) (83.561)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi
di minoranza oggetto di disposizioni transitorie
- -
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
(C - D +/- E)
702.896 638.504
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1)
al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
150.000 150.000
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi
da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
- -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) 150.000 150.000
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre
e degli effetti del regime transitorio
- -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi
da filiazioni e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
- -
P. Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - -
Q. Totale Fondi Propri (F + L + P) 852.896 788.504

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Adeguatezza patrimoniale

Informazioni di natura qualitativa

Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale di Gruppo, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.

Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier 1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.

In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).L'esposizione complessiva ai rischi del Gruppo, alla data del 30 giugno 2025, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

In relazione al Gruppo Bancario, al 30 giugno 2025 il CET1 si attesta al 14,3%, Tier 1 Capital ratio e Total Capital Ratio si attestano al 17,4%.

1° Pilastro – L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

Rischio di credito

Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.

Rischio di controparte

Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.

Rischio operativo

Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.

Il Gruppo, per la misurazione del rischio operativo, ha applicato il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013. Con l'entrata in vigore della CRR III al 1° gennaio 2025 il metodo "Base" è sostituito dalla componente dell'indicatore di attività calcolata conformemente all'articolo 313 del Regolamento (UE) n. 575/2013. Tale calcolo, di maggior complessità operativa, è pari alla somma delle seguenti componenti moltiplicata per coefficienti fissi determinati in base all'indicatore di attività (BI):

  • ▶ ILDC = la componente interessi, contratti di leasing e dividendi (ILDC), espressa in miliardi di EUR;
  • ▶ SC = la componente servizi (SC), espressa in miliardi di EUR;
  • ▶ FC = la componente finanziaria (FC), espressa in miliardi di EUR.

Dalle prime simulazioni effettuate utilizzando il nuovo metodo non si evince un impatto significativo per il Gruppo.

In continuità con il framework di Operational Risk Management applicato, la Banca utilizza un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. I risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2024 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2024.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, il Gruppo si avvale del metodo "Standard".

2° Pilastro – Il Resoconto ICAAP/ILAAP

La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.

BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 17 aprile 2025. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.

Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50% comprensivi del Conservation Buffer pari al 2,50% a cui si aggiungono le componenti Countercyclical Capital Buffer ("CCyB") e Systemic Risk Buffer ("SyRB").

BFF

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella seguente sono indicati, alla data di riferimento, i requisiti patrimoniali relativi al perimetro del Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
30.06.2025 31.12.2024 30.06.2025 31.12.2024
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 13.184.544 11.979.560 4.153.725 4.284.007
1. Metodologia standardizzata 13.179.422 11.974.187 4.147.743 4.277.776
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni 5.123 5.372 5.981 6.231
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 332.298 342.721
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 649 35
B.3 Rischio di regolamento -
B.4 Rischi di mercato 201 409
1. Metodologia standard 201 409
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo 59.709 74.009
1. Metodo base 59.709 74.009
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali 392.857 417.173
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 4.910.717 5.214.662
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate
(CET1 capital ratio) (%)
14,31% 12,24%
C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio) (%)
17,37% 15,12%
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate
(Total capital ratio) (%)
17,37% 15,12%

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti Imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate nel semestre

Al 30 giugno 2025, non sono in corso operazioni straordinarie di aggregazioni aziendali, rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura del semestre

Successivamente al 30 giugno 2025, non sono state effettuate operazioni di aggregazione rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Relazione della Società di Revisione

Parte H – Operazioni con Parti Correlate

Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:

  • ▶ le società appartenenti al Gruppo BFF;
  • ▶ le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • ▶ I dirigenti con responsabilità strategiche di BFF;
  • ▶ i familiari stretti dei "dirigenti con responsabilità strategiche" e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dal Gruppo con riferimento al 30 giugno 2025, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio. Si segnala che il Gruppo non ha società controllate e non consolidate integralmente o joint venture. Il Gruppo possiede partecipazioni in alcune società collegate. I rapporti tra il Gruppo e tali società sono indicati nella tabella sotto riportata. Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori del Gruppo e con altre parti correlate del Gruppo, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

Amministratori e Dirigenti con
responsabilità strategiche (*)
Altre parti correlate Totale parti correlate Voce di bilancio Incidenza sulla voce
di bilancio
Voce rendiconto
finanziario
Incidenza sulla voce
di Rendiconto Finanziario
Impatto delle transazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Crediti verso clientela
Al 30 giugno 2025 - 28.222 28.222 10.098.661 0,3% (521.147) -5,4%
Partecipazioni
Al 30 giugno 2025 - 13.846 13.846 13.846 100,0% - -
Altre attività
Al 30 giugno 2025 - 396 396 662.060 0,1% 31.777 1,2%
Debiti verso clientela
Al 30 giugno 2025 - (182) (182) (9.406.108) 0,0% 662.612 0,0%
Fondo per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili
Al 30 giugno 2025 (1.898) - (1.898) (6.189) 30,7% 312.910 -0,6%
Altre passività
Al 30 giugno 2025 (6.902) (118) (7.019) (714.055) 1,0% 312.910 -2,2%
Riserve
Al 30 giugno 2025 (505) (505) (487.854) 0,1%
Impatto delle transazioni sul conto economico consolidato
Interessi attivi e proventi assimilati
Al 30 giugno 2025 731 731 270.260 0,3%
Interessi passivi e oneri assimilati
Al 30 giugno 2025 (8) (8) (145.726) 0,0%
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Al 30 giugno 2025 272 272 7.783 3,5%
Spese amministrative: a) spese per il personale
Al 30 giugno 2025 (3.551) (3.551) (39.541) 9,0%
Spese amministrative: b) altre spese amministrative
Al 30 giugno 2025 (633) (633) (52.989) 1,2%
Altri oneri e proventi di gestione
Al 30 giugno 2025 60 60 15.560 0,4%
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Al 30 giugno 2025 406 406 406 100,0%

Note: (* ) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione.

Al 30 giugno 2025 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 8.633.700 opzioni assegnate e non ancora esercitate di cui n. 4.825.200 esercitabili in azioni della Capogruppo. Qualora il prezzo raggiungesse i 15 euro, la dilution sarebbe pari a 0,9%.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Relazione della Società di Revisione

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

Piano di Stock Option 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • ▶ oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • ▶ destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
  • (i) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
  • (ii) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • ▶ modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale del Gruppo Bancario e nelle disposizioni di legge

Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:

  • ▶ le opzioni assegnate in ciascuna tranche iniziano a maturare a partire dal dodicesimo mese successivo all'assegnazione, a sua volta subordinata a una serie di condizioni dettagliate nel piano, che presuppongano:
  • (i) il perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione; e
  • (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 30 giugno 2025 tutte le opzioni assegnate, che hanno maturato il periodo di vesting, sono state esercitate. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2024 era pari a 2.000 opzioni.

Piano di Stock Option 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • ▶ oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • ▶ destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio - nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano - tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • ▶ modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 30 giugno 2025 il numero di stock option assegnate e non ancora esercitate è pari a 1.678.700, di cui hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 1.418.700 opzioni. Al 31 dicembre 2024 il numero di opzioni assegnate era pari a 2.763.450, di cui avevano maturato il periodo di vesting ed erano esercitabili 2.485.450 opzioni.

Si precisa che nel corso del 2025 alcuni soggetti hanno esercitato opzioni assegnate loro a valere sul Piano 2020, maturando il diritto a ricevere azioni proprie non di nuova emissione della Banca. Si sottolinea che, in forza dei divieti imposti da Banca d'Italia, BFF non può al momento effettuare acquisti di azioni proprie e, pertanto, onorare i propri impegni nei confronti dei soggetti su indicati che hanno già esercitato i propri diritti. A fronte dell'obbligo di BFF di consegnare azioni proprie, è stato rilevato un debito di euro 846 mila pari al numero di azioni da consegnare a seguito degli esercizi sopra indicati, valorizzato al prezzo del titolo al 30 giugno 2025. La passività è stata classificata all'interno della voce 80 del passivo dello stato patrimoniale "Altre Passività", con contropartita i) la voce 150 "riserve" per la parte corrispondente al valore della passività alla data di esercizio delle opzioni e ii) la voce 190a) "Spese del Personale" per la parte corrispondente al delta fair value del titolo tra la data d'esercizio delle opzioni ed il 30 giugno 2025. La passività sarà adeguata in base al prezzo del titolo BFF ad ogni data di bilancio e fino al momento dell'acquisto delle azioni proprie.

La consegna delle azioni, in un momento successivo alla data di esercizio delle opzioni, potrebbe esporre i beneficiari al rischio di un maggior pagamento di imposte qualora il momento impositivo sia identificato nella data d'assegnazione e non in quello d'esercizio. A tal proposito in data 24 giugno 2025, la Banca ha presentato domanda d'interpello in merito alla corretta interpretazione e applicazione del combinato disposto degli artt. 50, comma 1, 51, comma 3, e 9, comma 4, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 ("TUIR") in materia di determinazione del reddito di lavoro dipendente e assimilato, con riferimento al reddito maturato relativamente alla quota di azioni che la Banca non è riuscita ad assegnare a seguito del divieto di acquisto di azioni proprie imposto da Banca d'Italia.

Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Piano d'incentivazione a lungo termine BFF Banking Group "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

  • ▶ Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche assegnabili entro il 31 dicembre 2024. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled;
  • ▶ Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire al completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Con riferimento all'Incentive Plan 2022, si precisa che sono state assegnate solo due delle tre tranche. Al 30 giugno 2025 risultano assegnate e non ancora esercitabili 6.955.000 opzioni di cui 3.146.500 in modalità equity settled (Opzioni A) e 3.808.500 in modalità cash settled (phantom share). A luglio 2025 hanno maturato il periodo di vesting e sono diventate esercitabili 234.000 Opzioni A e 1.190.800 Opzioni B, per le quali risultano raggiunti al 100% i target di performance definiti come condizioni di vesting. Al 31 dicembre 2024 risultavano assegnate due delle tre tranche per un totale di 7.404.400 opzioni di cui 3.246.500 in modalità equity settled (Opzioni A) e 4.175.500 in modalità cash settled (phantom share), non ancora esercitabili.

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

ટેટ PAYM CC Totale
2.563 6.091 36.755 232.910
106.793
11.765 26.642 (447) 39.666
13.334 13.334
(2.956) 1.470
233 233
(4.201) (3.988)
14.328 32.733 42.718 283.625
94 (3.315)
14.328 32.733 42.812 280.310
14.328 32.733 42.812 280.310
(10.417) (16.902) (38.259) (89.024)
(82) (53) (2.263) (3.656)
106 (3.019)
(1.097) (1.436) (3.494) (7.313)
(600) (743) (1.342)
31 5.854 2.400 44.690
25.727
(11.483) (12.484) (39.247) (54.666)
O O 1.250 1.550
2.846 20.249 4.816 227.194

Parte L – Informativa di settore

L'informativa di Settore del Gruppo si articola, in coerenza con le aree di business individuate al fine di monitorare e analizzare i risultati del Gruppo, in sezioni rappresentative delle tre BU che offrono prodotti/servizi alla clientela:

  • BU Factoring & Lending che offre prodotti quali factoring pro-soluto, lending e gestione del credito principalmente nei riguardi dei fornitori del settore pubblico e di enti della pubblica amministrazione;
  • BU Securities Services che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi ad essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e banche e dei vari fondi di investimento quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi;
  • BU Payments che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti e ha che come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi.

Per i commenti e per i dettagli alle voci elencate, si rimanda alle sezioni specifiche contenute nell'Andamento della Gestione.

Di seguito i dati economici per BU al 30 giugno 2025 e 2024:

(valori in migliaia di euro)
I Semestre 2025 FL SS PAYM CC Totale
Margine d'interesse 86.281 2.725 3.713 31.813 124.534
Commissioni nette 1.643 13.250 27.656 (501) 42.048
Dividendi e proventi simili - - - 11.792 11.792
Risultato netto dell'attività di negoziazione 11.238 - - (3.455) 7.783
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico
(318) - - (3.659) (3.977)
Margine di intermediazione 98.843 15.976 31.370 35.990 182.179
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito
relativo a:
(1.899) 491 - 134 (1.274)
Risultato netto della gestione finanziaria 96.944 16.467 31.370 36.124 180.905
Risultato netto della gestione finanziaria
e assicurativa
96.944 16.467 31.370 36.124 180.905
Spese amministrative (23.996) (10.786) (17.067) (40.680) (92.530)
di cui non ricorrente (550) (99) (75) (3.733) (4.457)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 75 - 40 277 392
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/
Immateriali
(831) (1.419) (1.516) (4.209) (7.974)
di cui non ricorrente - (598) (741) 0 (1.339)
Altri oneri/proventi di gestione 9.278 101 5.225 956 15.560
di cui non ricorrente - - - (423) (423)
Costi operativi (15.474) (12.104) (13.318) (43.655) (84.551)
Utili (Perdite) delle partecipazioni 251 - - 155 406
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte
81.721 4.363 18.052 (7.376) 96.760

(valori in migliaia di euro)

I Semestre 2024 FL SS PAYM CC Totale
Margine d'interesse 187.502 2.563 6.091 36.755 232.910
di cui non ricorrente 106.793 106.793
Commissioni nette 1.705 11.765 26.642 (447) 39.666
Dividendi e proventi simili - - - 13.334 13.334
Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.426 - - (2.956) 1.470
Utile/perdita da cessione o riacquisto di: - - - 233 233
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico
213 - - (4.201) (3.988)
Margine di intermediazione 193.846 14.328 32.733 42.718 283.625
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito
relativo a:
(3.409) - - 94 (3.315)
Risultato netto della gestione finanziaria 190.437 14.328 32.733 42.812 280.310
Risultato netto della gestione finanziaria e
assicurativa
190.437 14.328 32.733 42.812 280.310
Spese amministrative (23.446) (10.417) (16.902) (38.259) (89.024)
di cui non ricorrenti (1.258) (82) (53) (2.263) (3.656)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.125) - - 106 (3.019)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali/
Immateriali
(1.286) (1.097) (1.436) (3.494) (7.313)
di cui non ricorrente (600) (743) (1.342)
Altri oneri/proventi di gestione 36.404 31 5.854 2.400 44.690
di cui non ricorrente 25.727 25.727
Costi operativi 8.547 (11.483) (12.484) (39.247) (54.666)
Utili (Perdite) delle partecipazioni 300 0 0 1.250 1.550
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte
199.284 2.846 20.249 4.816 227.194

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Di seguito i principali KPI monitorati dal Gruppo su geografica

Crediti verso la clientela
eTurnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno
30.06.2025 30.06.2024
Crediti verso la clientela (*) 5.875 5.612
Italia 3.601 3.429
Spagna 385 482
Polonia 1014 976
Slovacchia 214 248
Portogallo 285 248
Grecia 267 213
Francia 109 15
Repubblica Ceca 1 2
Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno 4.201 3.810
Italia 2.263 1.941
Spagna 838 1.055
Polonia 586 416
Slovacchia 1 6
Portogallo 250 230
Grecia 132 127
Francia 129 33
Repubblica Ceca 1 2

(*) I crediti verso la clientela includono crediti Ecobonus per 403,5 milioni di euro (347,1 milioni di euro al 30 giugno 2024) classificati nella voce di stato patrimoniale "Altre Attività".

BU Securities Services

Ammontari gestiti e depositi 30.06.2025 30.06.2024
Banca Depositaria (AuD, €m) 77.243 64.202
Global Custody (AuC, €m) 141.003 119.065
Depositi - Saldo Finale (€m) 4.362 2.699

BU Payments

Operazioni effettuate e depositi 30.06.2025 30.06.2024
Transazioni (n° oper. m) 450 444
Depositi - Saldo Finale (€m) 2.804 2.762

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Parte M – Informativa sul leasing

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.

Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.

L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • ▶ il bene identificato deve essere rappresentato come un asset avente natura di diritto d'uso, nell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita di una passività finanziaria;
  • ▶ il valore di prima iscrizione della passività finanziaria è pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici stabiliti tra le parti per poter disporre del bene, lungo la durata contrattuale che si ritiene ragionevolmente certa; il valore di prima iscrizione del diritto d'uso è pari a quello della passività finanziaria a meno di alcune partite riconducibili, a titolo esemplificativo, a costi diretti iniziali per l'ottenimento del contratto; e in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati, da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione ove espressamente previsto oppure al costo del funding di periodo, nonché dal pagamento dei canoni periodici.

Sezione 1 – Locatario

Informazioni qualitative

Nel corso del 2018, BFF Banking Group ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza il Gruppo non ha applicato retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.

Informazioni quantitative

Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali", per BFF Banking Group, al 30 giugno 2025 ed al 31 dicembre 2024.

(Valori in migliaia di euro)
Diritti d'uso
30.06.2025
Diritti d'uso
31.12.2024
BFF Bank 4.133 3.025
BFF Finance Iberia 1.287 338
BFF Polska Group 1.820 1.851
BFF Techlab 190 121
Totale BFF Banking Group 7.430 5.335

Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B delle Note esplicative.

Sezione 2 – Locatore

Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF Polska Group.

Informazioni quantitative

Fasce temporali Totale
30.06.2025
Totale
31.12.2024
Pagamenti da ricevere
per leasing
Pagamenti da ricevere
per leasing
Fino a 1 anno 80 126
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 41
Da oltre 2 anno fino a 3 anni
Da oltre 3 anno fino a 4 anni -
Da oltre 4 anno fino a 5 anni -
Da oltre 5 anni -
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 80 167
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-) (6) (8)
Valore residuo non garantito (-)
Finanziamenti per leasing 74 159

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

05 Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A. al 30 giugno 2025

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Stato Patrimoniale Individuale

(Valori in unità di euro)
Voci dell'attivo 30.06.2025 31.12.2024
10. Cassa e disponibilità liquide 730.683.397 137.363.828
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 179.869.816 180.397.656
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 121.569 1.806.330
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 179.748.247 178.591.326
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 143.737.650 141.441.909
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.867.572.475 10.353.292.615
a) crediti verso banche 1.097.573.214 602.651.024
b) crediti verso clientela 9.769.999.261 9.750.641.591
70. Partecipazioni 231.875.450 229.882.153
80. Attività materiali 51.253.917 52.384.595
90. Attività immateriali 41.289.282 44.102.820
di cui
- avviamento - -
100. Attività fiscali 94.186.893 94.753.396
a) correnti 38.291.032 38.259.346
b) anticipate 55.895.861 56.494.050
120. Altre attività 637.819.571 689.455.742
TOTALE DELL'ATTIVO 12.978.288.452 11.923.074.714

(Valori in unità di euro)

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2025 31.12.2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.285.572.411 10.617.859.414
a) debiti verso banche 1.320.355.802 1.342.118.859
b) debiti verso la clientela 9.360.194.005 8.665.827.010
c) titoli in circolazione 605.022.604 609.913.545
20. Passività finanziarie di negoziazione 5.535.919 138.658
60. Passività fiscali 164.243.984 159.336.595
a) correnti - -
b) differite 164.243.984 159.336.595
80. Altre passività 689.165.177 345.441.769
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.369.196 3.209.462
100. Fondo per rischi e oneri 47.158.969 54.419.577
a) impegni e garanzie rilasciate 155.899 432.647
b) quiescenza e obblighi simili 5.981.463 6.680.076
c) altri fondi 41.021.607 47.306.854
110. Riserve da valutazione 9.782.812 7.530.438
130. Strumenti di capitale 150.000.000 150.000.000
140. Riserve 367.271.333 217.229.119
150. Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.277.204
160. Capitale 145.104.487 145.005.983
170. Azioni proprie - (3.569.925)
180. Utile (Perdita) del periodo 44.806.961 160.196.420

TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 12.978.288.452 11.923.074.714

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Conto Economico Individuale

(Valori in unità di euro)
Voci 30.06.2025 30.06.2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 230.477.077 391.774.312
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 222.596.782 382.703.132
20. Interessi passivi e oneri assimilati (144.707.780) (197.156.780)
30. Margine di interesse 85.769.297 194.617.532
40. Commissioni attive 53.599.439 54.315.378
50. Commissioni passive (11.468.267) (14.577.265)
60. Commissioni nette 42.131.172 39.738.113
70. Dividendi e proventi simili 11.791.856 13.334.352
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 5.720.879 (81.595)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 233.330
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 233.330
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
(3.659.141) (4.201.166)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (3.659.141) (4.201.166)
120. Margine di intermediazione 141.754.063 243.640.566
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (685.688) (788.433)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (685.688) (788.433)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 141.068.375 242.852.133
160. Spese amministrative: (83.902.072) (80.753.880)
a) spese per il personale (34.688.050) (36.077.619)
b) altre spese amministrative (49.214.021) (44.676.261)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 486.038 (3.047.721)
a) impegni e garanzie rilasciate 276.945 304.157
b) altri accantonamenti netti 209.093 (3.351.878)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (2.793.646) (1.915.549)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.919.120) (4.302.535)
200. Altri oneri/proventi di gestione 14.386.861 43.854.411
210. Costi operativi (76.741.939) (46.165.274)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 64.326.436 196.686.859
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (19.519.476) (60.030.404)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 44.806.961 136.656.455
300. Utile (Perdita) del periodo 44.806.961 136.656.455

Prospetto della Redditività Complessiva Individuale

(Valori in unità di euro)

Voci 30.06.2025 30.06.2024
10. Utile (Perdita) del periodo 44.806.961 136.656.455
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 6.700 31.946
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 6.700 31.946
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2.245.673 1.311.758
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio 55.576 30.381
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.190.098 1.281.376
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 2.252.374 1.343.703
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 47.059.334 138.000.158

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Individuale

(Valori in unità di euro)
Al 30.06.2025 Esistenze al
Modifica saldi
31.12.2024
apertura
Esistenze al
01.01.2025
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo Patrimonio
netto al
Dividendi
e altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Operazioni sul patrimonio netto Redditività 30.06.2025
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Acconti su
dividendi
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options
complessiva
al 30.06.2025
Capitale:
a) azioni ordinarie 145.005.983 145.005.983 98.505 145.104.488
b) altre azioni -
Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.277.204 66.277.204
Riserve
a) di utili 208.448.314 208.448.314 160.196.420 (10.419.362) 358.225.372
b) altre 8.780.805 8.780.805 (871.988) 1.137.145 9.045.962
Riserve da valutazione 7.530.438 7.530.438 2.252.374 9.782.812
Strumenti di capitale 150.000.000 150.000.000 150.000.000
Acconti su dividendi -
Azioni proprie (3.569.925) (3.569.925) 3.569.925 -
Utile (Perdita) d'esercizio 160.196.420 160.196.420 (160.196.420) 44.806.961 44.806.961
Patrimonio netto 742.669.239 742.669.239 - - (7.721.426) 98.505 - - - - - 1.137.145 47.059.334 783.242.797
(Valori in unità di euro)
Al 30.06.2024 Esistenze al
Modifica saldi
31.12.2023
apertura
Esistenze al
01.01.2024
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo Patrimonio
netto al
Riserve Dividendi Variazioni di Operazioni sul patrimonio netto Redditività 30.06.2024
e altre
destinazioni
riserve Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Acconti su
dividendi
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivati
su proprie
azioni
Stock
options
complessiva
al 30.06.2024
Capitale:
a) azioni ordinarie 143.946.902 143.946.902 486.754 144.433.657
b) altre azioni - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.277.204 66.277.204
Riserve
a) di utili 243.717.965 243.717.965 (24.304.531) (7.962.449) 211.450.985
b) altre 9.706.486 9.706.486 77.134 56.206 9.839.826
Riserve da valutazione 6.468.520 6.468.520 1.343.703 7.812.224
Strumenti di capitale 150.000.000 150.000.000 150.000.000
Acconti su dividendi (54.451.025) (54.451.025) 54.451.025 -
Azioni proprie (4.377.295) (4.377.295) 725.180 (3.652.115)
Utile (Perdita) di periodo 131.360.488 131.360.488 (30.146.494) (101.213.993) 136.656.456 136.656.456
Patrimonio netto 692.649.246 692.649.246 - (101.213.993) (7.160.135) 486.754 - - - - - 56.206 138.000.158 722.818.237

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

06 Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei Documenti Contabili e Societari

Il Gruppo Relazione sulla Gestione Consolidata

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Note Esplicative Consolidate

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti:
  • Massimiliano Belingheri, in qualità di Amministratore Delegato,
  • Giuseppe Manno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BFF Bank S.p.A.,

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2025.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 si è basata su di un modello interno definito da BFF Bank S.p.A., sviluppato in coerenza con i modelli Internal ControlIntegrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission (COSO) che rappresenta un framework per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che: 3.1 Il Bilancio Consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
  • luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
    • e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.

europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19

3.2 La Relazione intermedia sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione intermedia sulla Gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 05 agosto 2025

MASSIMILIANO BELINGHERI L'Amministratore Delegato

GIUSEPPE MANNO Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

07 Relazione della Società di Revisione

Relazione sulla Gestione Consolidata Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Note Esplicative Consolidate

Prospetti Contabili Individuali di BFF Bank S.p.A.

Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.