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Buzzi Unicem

Interim / Quarterly Report Aug 6, 2025

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Interim / Quarterly Report

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025

Buzzi S.p.A. Sede in Casale Monferrato (AL) - Via Luigi Buzzi 6 Capitale sociale euro 123.636.658,80 Registro delle Imprese di Alessandria-Asti 00930290044

SIAMO UN GRUPPO MULTI-REGIONALE INTERNAZIONALE, FOCALIZZATO SU CEMENTO E CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO.

OPERIAMO CON CORRETTEZZA, COERENZA, VISIONE DI LUNGO PERIODO, AZIONARIATO STABILE E MANAGEMENT DEDICATO. L'ATTENZIONE AI COLLABORATORI, ALLA SICUREZZA SUL LAVORO E ALLE RELAZIONI CON I TERRITORI SONO ALLA BASE DEL NOSTRO AGIRE QUOTIDIANO.

CREIAMO VALORE ATTRAVERSO UN PROFONDO KNOW-HOW, INNOVAZIONE DI PROCESSO, IMPIANTI EFFICIENTI ED ECOLOGICAMENTE COMPATIBILI, OFFRENDO AI NOSTRI CLIENTI PRODOTTI DI ALTA QUALITÀ SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI

Chi siamo

Indice

Relazione intermedia sulla gestione 4
Illustrazione dei risultati 5
Gestione del rischio e descrizione dei principali rischi 18
Operazioni con parti correlate 19
Evoluzione prevedibile della gestione 19
Indicatori alternativi di performance 20
Bilancio consolidato semestrale abbreviato 21
Conto economico consolidato 22
Conto Economico complessivo consolidato 23
Stato patrimoniale consolidato 24
Rendiconto finanziario consolidato 26
Variazioni di patrimonio netto consolidato 27
Note ai prospetti contabili semestrali consolidati 28
Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato 70
Relazione della società di revisione 71

Relazione intermedia sulla gestione

5
18
19
19
20

ILLUSTRAZIONE DEI RISULTATI

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Nel corso del primo semestre 2025, l'attività economica globale ha rallentato, penalizzata dalla prolungata incertezza sulle politiche commerciali internazionali, dalle persistenti tensioni geopolitiche e dal protrarsi di conflitti in diverse aree del mondo. Nei mesi invernali, i timori sui dazi hanno contribuito ad un temporaneo slancio degli scambi internazionali, per effetto di una campagna acquisti anticipata da parte degli Stati Uniti che, tuttavia, ha perso vigore già a partire dal bimestre aprile-maggio. In primavera, il comparto manufatturiero ha mostrato un andamento piuttosto volatile, mentre il terziario, dopo una fase di iniziale debolezza, ha ripreso a crescere con ritmi simili a quelli del primo trimestre. In tale contesto, i prezzi del greggio hanno interrotto il calo osservato in apertura d'anno, risentendo dell'escalation del conflitto tra Israele e Iran. Al contrario, le quotazioni del gas naturale in Europa, pur soggette a marcate fluttuazioni, hanno chiuso il trimestre in flessione. Alla luce dei recenti sviluppi congiunturali, in giugno, l'OCSE ha rivisto nuovamente al ribasso le previsioni per il 2025, stimando una crescita del prodotto mondiale pari al 2,9%.

In Stati Uniti, l'economia si è contratta in apertura dell'anno per la prima volta dal 2022, come conseguenza del momentaneo ma significativo incremento delle importazioni. Se, in primavera, si stima che l'attività abbia ripreso ad espandersi, segnali meno positivi arrivano dai consumi privati che mostrano una dinamica piuttosto debole. Il processo di disinflazione ha subito una battuta d'arresto in maggio, sebbene gli effetti della politica commerciale restino per ora contenuti, e la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di riferimento nel periodo, sulla scia di un ancora robusto mercato del lavoro e di una forte incertezza sulle prospettive economiche del paese.

Anche nell'area Euro, le aspettative sui dazi americani hanno sostenuto la domanda estera ad inizio anno, permettendo uno sviluppo dell'attività economica nei mesi invernali superiore alle aspettative (+0.6%), con Italia e Germania tra i principali mercati beneficiari. Il settore manifatturiero, infatti, ha evidenziato una marcata accelerazione nel primo trimestre, per poi rallentare in primavera, mentre i servizi hanno confermato un andamento favorevole sull'intero semestre. In giugno l'inflazione è lievemente aumentata al 2%, mentre la componente di fondo è rimasta stabile al 2,3%, in linea con le aspettative della Banca Centrale Europea che ha proseguito ad allentare la stretta monetaria con due ribassi dei tassi in aprile e giugno.

In Italia, il quadro congiunturale si è confermato in moderata espansione nel primo trimestre, grazie al contributo positivo sia della domanda estera che dei consumi domestici. Il valore aggiunto si è rafforzato nell'industria e nel terziario, mentre gli investimenti hanno sofferto in chiusura del semestre a causa del persistente clima di incertezza.

Guardando ai paesi emergenti, in Brasile l'economia ha registrato un solido avvio d'anno, grazie prevalentemente ai settori meno ciclici come l'agricoltura, oltre che alla resilienza dei consumi privati. Le stime più recenti, tuttavia, segnalano una dinamica in progressiva attenuazione nel commercio, nell'industria e nei servizi, affiancata da indicatori di fiducia piuttosto contenuti. In Messico, invece, la stagnante domanda domestica e la scarsa vivacità del settore industriale hanno frenato la crescita economica del paese. In tale scenario, le principali banche centrali in America Latina hanno implementato politiche monetarie divergenti nel trimestre, con tassi di interesse in riduzione in Messico, per due sedute consecutive, e condizioni di accesso al credito in peggioramento in Brasile, con due rialzi dei tassi di interesse in maggio e giugno.

ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO

A partire da fine 2024, il perimetro di consolidamento del gruppo ha subito importanti variazioni, che hanno generato un contributo netto positivo ai risultati del periodo in esame. Si ricorda, infatti, che ad ottobre dello scorso anno, Buzzi ha, da un lato, acquisito il rimanente 50% del capitale nella joint venture brasiliana, dall'altro ceduto i propri attivi in Ucraina. Oltre alle citate e già note operazioni straordinarie, in gennaio, Buzzi ha poi dato esecuzione all'accordo di partnership strategica in Alpe-Adria con il gruppo austriaco Wietersdorfer, attraverso la vendita della cementeria di Fanna ad Alpacem Zement Italia e la sottoscrizione di un aumento di capitale per acquisire una partecipazione del 25% in Alpacem Zement Austria. Inoltre, nel corso del primo semestre, il gruppo ha fatto il suo ingresso nel mercato degli Emirati Arabi attraverso l'acquisto di una partecipazione di controllo in Gulf Cement Company, società quotata alla borsa valori di Abu Dhabi.

Al netto di tali variazioni di perimetro, le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2025 sono moderatamente aumentate, riflettendo un andamento piuttosto sommesso della domanda in Stati Uniti, più che compensato dalla ripresa dei consumi in Europa Centrale ed Orientale. Peraltro, il contributo netto positivo delle operazioni straordinarie ha permesso alle nostre consegne di cemento di chiudere il semestre in deciso rafforzamento (+23,7%), a 14,9 milioni di tonnellate. La produzione di calcestruzzo preconfezionato si è invece attestata a 4,8 milioni di metri cubi, in crescita del 3,7% rispetto al 2024.

Il fatturato consolidato è così passato da 2.053,6 a 2.187,4 milioni (+6,5% rispetto al 2024). Nei primi sei mesi dell'anno, le oscillazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto abbastanza limitato (-1,6 milioni), mentre le modifiche al perimetro di consolidamento hanno inciso favorevolmente per 116,2 milioni. A cambi e perimetro costante, il giro d'affari sarebbe rimasto sostanzialmente in linea con i risultati dello scorso anno (+0,9%).

Guardando alle diverse regioni, in Italia, il fatturato è stato pari a 402,5 milioni, registrando una flessione del 2,9%, dettata dal deconsolidamento della cementeria di Fanna. Al netto di ciò, infatti, i ricavi sarebbero migliorati del 2,7%, riflettendo un resiliente andamento della domanda e dei prezzi medi di vendita.

In Stati Uniti, invece, la debolezza dei volumi e la svalutazione del dollaro, seppur ancora contenuta, hanno penalizzato il giro d'affari che si è attestato a 787,1 milioni (-5,9% rispetto all'esercizio precedente).

In Europa Centrale, il recupero dei consumi, rispetto ai livelli particolarmente depressi di inizio 2024, si è contrapposto ad un più sfidante confronto lato prezzi di vendita. Il fatturato è cresciuto quindi in maniera contenuta (+1,8%), raggiungendo i 471,9 milioni nel semestre.

In Europa Orientale, nonostante il deconsolidamento degli asset in Ucraina, i ricavi si sono mantenuti stabili, pari a 346,6 milioni, grazie primariamente al solido sviluppo delle consegne in tutti i paesi di presenza; a parità di perimetro e tassi di cambio, il fatturato sarebbe aumentato del 12,7%.

Il contributo al fatturato derivante dal consolidamento linea per linea del Brasile (per l'intero periodo) e degli Emirati Arabi Uniti (dal mese di maggio) è stato rispettivamente di 164,8 e 21,1 milioni.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 526,0 milioni, in diminuzione del 4,8% rispetto ai 552,7 milioni dell'anno precedente. Il dato del periodo in esame comprende oneri non ricorrenti netti per 0,4 milioni (erano 4,5 milioni di proventi netti nel 2024). Escludendo tali componenti, il margine operativo lordo ricorrente è passato da 548,3 a 526,3 milioni, con un'incidenza sul fatturato del 24,1% (26,7% nel 2024). La redditività caratteristica del primo semestre si è rafforzata in Europa Orientale, Belgio e Paesi Bassi, beneficiando di minori costi energetici e della migliorata leva operativa. Al contrario, l'incremento dei costi di produzione ha inciso negativamente sui margini in Italia, Germania e Stati Uniti. Le variazioni di perimetro hanno influito positivamente per 29,7 milioni, mentre le fluttuazioni dei tassi cambio hanno avuto un'incidenza poco rilevante.

Dopo ammortamenti per 160,1 milioni (127,3 milioni nel 2024), il risultato operativo è stato pari a 365,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 425,4 milioni del 2024. Nell'esercizio si riportano proventi finanziari netti in forte incremento, da 29,8 a 120,9 milioni, per effetto delle differenze attive di cambio sui finanziamenti in dollari, e, in misura minore, dell'utile provvisorio da combinazione con Gulf Cement Company (EAU). Al contrario, il risultato delle partecipazioni valutate ad equity è passato da 76,3 a 59,9 milioni. Il risultato prima delle imposte si è attestato quindi a 546,0 milioni (535,4 milioni nell'esercizio precedente). Dopo imposte sul reddito per 156,3 milioni (113,5 milioni 2024) il conto economico ha chiuso con un utile netto di 389,8 milioni, rispetto a 421,9 milioni del primo semestre 2024.

A fine periodo la posizione finanziaria netta attiva consolidata ammonta a 691,2 milioni (erano 755,2 milioni a fine 2024). Nel semestre in esame il gruppo ha pagato dividendi agli azionisti della società per 123,7 milioni e sostenuto spese in conto capitale per complessivi 377,9 milioni, di cui 158,5 milioni riferiti ad investimenti in partecipazioni, che comprendono l'acquisto della residua quota di minoranza in Nacional Cimentos Paraíba in Brasile, l'acquisizione della partecipazione di controllo in Gulf Cement Company negli Emirati Arabi, oltre che la quota del 25% in Alpacem Zement Austria. L'acquisto delle minoranze in Brasile era già compreso nella posizione finanziaria netta di fine 2024 e l'investimento in Austria rientra nel più ampio accordo di partnership strategica in Alpe-Adria, che ha contestualmente previsto la cessione da parte di Buzzi dello stabilimento di Fanna ad Alpacem Cementi Italia. Gli investimenti volti al miglioramento delle performance ambientali e alla decarbonizzazione dei processi produttivi, fra i quali rientrano gli interventi per incrementare la produzione di cementi a minor contenuto di clinker, il maggior utilizzo di combustibili alternativi e la produzione in-house di energia elettrica rinnovabile, sono stati pari a circa 42,7 milioni.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2025, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, si è attestato a 6.611,5 milioni, contro 6.605,9 milioni di fine 2024; il rapporto passività/patrimonio netto è rimasto stabile al 31% rispetto al dicembre 2024.

ITALIA

L'attività economica ha registrato una modesta crescita nella prima parte dell'anno, tuttavia in attenuazione verso la chiusura del semestre. I consumi domestici hanno beneficiato del migliorato potere di acquisto, grazie al favorevole andamento dell'occupazione e delle retribuzioni reali, ma la fiducia delle famiglie resta penalizzata dal clima di forte incertezza. Le esportazioni hanno accelerato nei mesi invernali, per effetto dell'approvvigionamento anticipato promosso dagli Stati Uniti, in vista dell'introduzione dei nuovi dazi. In primavera poi, la domanda estera si è ridimensionata, mentre il comparto dei servizi ha mostrato lievi segnali di ripresa. Gli investimenti, dopo un avvio d'anno particolarmente vivace, hanno rallentato nel secondo trimestre, anche a causa di un limitato grado di utilizzo degli impianti manifatturieri. L'inflazione ha recentemente stazionato al di sotto del 2% (1,7% a giugno) e le ultime proiezioni macroeconomiche puntano ad una crescita del PIL per il 2025 pari allo 0,6%.

Il mercato delle costruzioni ha fornito un solido contributo all'espansione dell'economia nella prima metà dell'anno, supportato principalmente dall'attuazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e più in generale al comparto non residenziale.

In tale contesto, le nostre vendite di cemento nel primo semestre sono risultate in calo del 9,4%, risentendo dell'uscita dal perimetro dello stabilimento di Fanna (PN). Al netto di tale effetto, le consegne hanno infatti riportato una dinamica piuttosto stabile, mentre i volumi di calcestruzzo preconfezionato sono cresciuti del 5,8% e i prezzi medi di vendita si sono confermati in lieve miglioramento anno su anno. Il fatturato delle attività italiane si è dunque attestato a 402,5 milioni, in flessione del 2,9% rispetto all'esercizio precedente (414,4 milioni nel 2024). Il margine operativo lordo è invece passato da 107,9 a 84,0 milioni (-22,2%). Senza considerare la riduzione del perimetro di attività, , i ricavi sarebbero cresciuti del 2,7% mentre la contrazione del margine sarebbe stata più contenuta (-17,0%). Una certa inflazione dei costi fissi e la loro maggiore incidenza sono state le principali cause di tale peggioramento. Nel periodo in esame sono stati sostenuti oneri non ricorrenti pari a 0,4 milioni (in linea con il 2024), al netto dei quali il margine operativo lordo ricorrente è passato da 108,3 a 84,3 milioni. Inoltre, la redditività del periodo sconta spese legali e professionali pari a circa 7 milioni, direttamente attribuibili all'aggregazione aziendale con Gulf Cement Company (EAU).

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 402,5 414,4 -2,9%
Margine operativo lordo 84,0 107,9 -22,2%
Margine operativo lordo ricorrente 84,3 108,3 -22,1%
% sui ricavi netti 20,9 26,1
Investimenti 65,4 26,0 n.s.
Addetti a fine periodo (numero) 1.497 1.558

STATI UNITI D'AMERICA

Nel primo trimestre, l'economia americana si è contratta a causa del sostanziale peggioramento della bilancia commerciale. Le preoccupazioni relative all'inasprimento dei dazi, infatti, hanno portato ad una campagna di acquisti anticipati dall'estero, pesando sulle esportazioni nette del periodo. Tale dinamica ha tuttavia perso vigore in primavera, riportando le stime di crescita economica in territorio positivo. I consumi delle famiglie e gli investimenti privati hanno mostrato un solido sviluppo nella prima metà del 2025 e il mercato del lavoro, pur in raffreddamento, rimane ancora robusto. La nuova politica nei confronti degli scambi internazionali sembra avere avuto impatti ancora limitati sull'andamento congiunturale del paese, al netto dei recentissimi dati sull'inflazione che hanno registrato un'accelerazione dei prezzi al consumo in giugno (+2,7%). In tale scenario, si prevede una crescita del PIL per il 2025 pari al 1,6%.

Gli investimenti in edilizia sono diminuiti, limitati dallo sfavorevole sviluppo nel settore privato. Il segmento residenziale si è confermato particolarmente fragile, ancora in forte difficoltà per il perdurare delle stringenti condizioni di accesso al credito. Al contrario, l'edilizia pubblica ha proseguito il suo trend di crescita, mostrando tuttavia tassi piuttosto contenuti.

Guardando ai nostri volumi di vendita, il deciso rallentamento osservato nel primo trimestre si è protratto nei tre mesi successivi, seppur con una dinamica in sequenziale miglioramento. Anche in primavera la debolezza della domanda è stata affiancata da condizioni metereologiche avverse, principalmente nel mese di maggio, portando le consegne di cemento a chiudere il semestre in flessione del 6,0% rispetto al livello del 2024. La produzione di calcestruzzo preconfezionato, presente essenzialmente in Texas, ha mostrato invece una flessione meno evidente (-3,1%). I prezzi di vendita del cemento hanno mantenuto i livelli invernali, confermando un lieve incremento anno su anno. Il fatturato è stato così pari a 787,1 milioni di euro, in riduzione (-5,9%) rispetto ai 836,5 milioni del 2024, mentre il margine operativo lordo è passato da 280,2 a 235,1 milioni di euro (-16,1%), evidenziando un peggioramento della redditività caratteristica. I costi unitari di produzione, infatti, hanno riportato un andamento abbastanza sfavorevole, dettato dall'aumento delle voci fisse. La svalutazione del dollaro (-1,1%), inoltre, ha inciso negativamente sulla traduzione dei risultati in euro. A parità del tasso di cambio, i ricavi sarebbero diminuiti del 4,9% e la flessione del margine operativo lordo sarebbe stata del 15,2%.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 787,1 836,5 -5,9%
Margine operativo lordo 235,1 280,2 -16,1%
% sui ricavi netti 29,9 33,5
Investimenti 127,4 118,9 +7,1%
Addetti a fine periodo (numero) 2.395 2.359

GERMANIA

I dati del primo trimestre evidenziano ancora una generalizzata debolezza dell'attività economica, nonostante la modesta accelerazione del PIL rispetto al trimestre precedente (+0,4%). Anche in Germania, i timori legati al possibile aumento dei dazi americani hanno portato ad un incremento delle esportazioni in apertura d'anno. I consumi domestici sono cresciuti, grazie primariamente al settore privato, mentre la spesa pubblica ha rallentato in primavera. Gli investimenti hanno mostrato una dinamica favorevole e il valore aggiunto è aumentato nel comparto manifatturiero. Il settore industriale si è confermato in rafforzamento anche nei mesi primaverili, quando invece il terziario ha risentito di un andamento piuttosto sommesso. A giugno il tasso di inflazione annuo è sceso al 2% mentre le più aggiornate proiezioni macroeconomiche stimano una crescita del PIL per il 2025 dello 0,4%.

L'attività edile è rimasta fiacca nella prima parte dell'anno, ma i più recenti indicatori di frequenza hanno mostrato qualche segnale di miglioramento. Per la prima volta dal 2022, in maggio, la fiducia delle imprese è tornata in territorio positivo e nel mese successivo il segmento infrastrutturale ha finalmente oltrepassato la soglia di espansione. Il mercato resta tuttavia penalizzato dall'ancora difficile congiuntura nel residenziale.

I nostri volumi di vendita di cemento e calcestruzzo preconfezionato hanno ripreso a crescere nel semestre, rispettivamente del 3,8% e del 3,2%, beneficiando anche del favorevole confronto con un inizio 2024 piuttosto difficile. I prezzi medi di vendita, principalmente a causa dell'effetto di trascinamento, hanno contribuito negativamente ai risultati del periodo in esame e il fatturato si è così confermato in linea con il livello dello scorso anno e pari a 388,2 milioni (388,0 nel 2024). Il margine operativo lordo ha registrato una decisa contrazione (-31,5%), passando da 73,9 a 50,7 milioni. Si ricorda tuttavia che nello scorso esercizio il risultato aveva beneficiato di proventi non ricorrenti pari a 4,9 milioni. Al netto di tale componente, il margine operativo lordo ricorrente si è comunque ridotto del 26,6%, sotto il peso dei maggiori costi unitari legati alla fornitura di materie prime e di energia elettrica.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 388,2 388,0 +0,1%
Margine operativo lordo 50,7 73,9 -31,5%
Margine operativo lordo ricorrente 50,7 69,0 -26,6%
% sui ricavi netti 13,1 17,8
Investimenti 22,5 32,0 -29,7%
Addetti a fine periodo (numero) 1.726 1.741

LUSSEMBURGO E PAESI BASSI

In Lussemburgo, dopo la ripresa di fine 2024, l'attività economica ha subito un'inattesa flessione ad inizio anno, dettata da un'elevata volatilità nel settore finanziario e da una certa debolezza nel comparto industriale. Il mercato del lavoro ha ristagnato, mentre le più favorevoli condizioni di accesso al credito incoraggiano le richieste di mutui e prestiti al consumo. Di conseguenza, il mercato delle costruzioni ha finalmente ripreso a crescere anche grazie al supporto dei sussidi pubblici. L'inflazione ha chiuso il semestre con un tasso del 2,2%, in aumento a causa del rincaro dei prodotti petroliferi, e per il 2025 si stima una crescita del Pil del 2,1%

Nei Paesi Bassi, il prodotto ha sorpreso al rialzo rispetto alle stime preliminari, registrando un tasso del +2,2% anno su anno. La più vivace dinamica è attribuibile ad una maggiore spesa delle famiglie oltre che all'ulteriore rafforzamento della bilancia commerciale. La revisione ha poi confermato il contributo positivo degli investimenti e il significativo ruolo della spesa pubblica a sostegno della crescita economica del paese. L'inflazione è diminuita nel mese di giugno (+3,0%), mentre le ultime previsioni puntano ad un'espansione del PIL dell'1,3% nel 2025.

Nel corso del secondo trimestre, le nostre consegne di cemento e calcestruzzo preconfezionato hanno continuato la ripresa rispetto ai ridotti livelli di attività del 2024, in conseguenza all'aumento delle esportazioni, mentre la domanda domestica permane piuttosto debole. La prima metà dell'anno si è dunque chiusa con volumi di vendita in miglioramento del 19,5% nel settore cemento e del 10,4% nel segmento calcestruzzo. Pur non avendo subito variazioni materiali in primavera, i prezzi medi di vendita del cemento risultano in peggioramento anno su anno. Il fatturato si è attestato a 99,4 milioni, +11,5% rispetto agli 89,1 milioni del 2024, nonostante il deconsolidamento delle attività di calcestruzzo preconfezionato, basate in Francia, cedute lo scorso anno. A parità di condizioni il giro d'affari sarebbe cresciuto del 14,8%. Al contrario, tale riduzione di perimetro non ha avuto impatti significativi sul margine operativo lordo che è passato da 4,7 a 19,0 milioni, beneficiando di una migliorata leva operativa.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 99,4 89,1 +11,5%
Margine operativo lordo 19,0 4,7 n.s.
% sui ricavi netti 19,1 5,3
Investimenti 2,4 3,1 -20,7%
Addetti a fine periodo (numero) 270 269

POLONIA

Nel corso del primo trimestre, l'economia si è espansa del 3,2% anno su anno, in lieve decelerazione rispetto ai tassi registrati al termine del 2024. Se gli investimenti hanno infatti segnato un importante rimbalzo, i consumi privati, invece, che avevano guidato la crescita del quarto trimestre, hanno rallentato nei primi mesi dell'anno. Tuttavia, l'ancora solida dinamica della spesa domestica ha contribuito all'aumento delle importazioni, mentre sulla bilancia commerciale ha continuato a pesare la debole domanda estera. Il valore aggiunto si è rafforzato soprattutto nel settore dei trasporti, della logistica e nei servizi pubblici, come sanità ed istruzione. In tale contesto, l'inflazione è leggermente salita in giugno attestandosi al 4,1%, mentre gli analisti si aspettano un incremento del PIL del 3,2% per il 2025.

L'attività edile ha mostrato un lieve rialzo in inverno, ma con segnali contrastanti. I nuovi investimenti hanno guidato il mercato, mentre i progetti di rinnovamento sono risultati in contrazione. Inoltre, i dati relativi alle vendite del settore puntano ad un favorevole sviluppo esclusivamente nell'ingegneria civile e nei lavori altamente specializzati.

Nel secondo trimestre, le nostre spedizioni di cemento si sono confermate in decisa ripresa rispetto ai livelli non particolarmente brillanti di inizio 2024, chiudendo i primi sei mesi dell'anno in forte rialzo (+43,7%). L'andamento delle consegne ha infatti beneficiato, non solo della resilente domanda domestica e del buon meteo, ma anche di un ribilanciamento della strategia commerciale che ha portato i prezzi medi di vendita in valuta locale a registrare una contrazione periodo su periodo. Anche i volumi di calcestruzzo preconfezionato hanno riportato un andamento favorevole, seppur con tassi più contenuti (+10,6%).

Il fatturato è stato dunque pari a 98,4 milioni, contro i 73,1 milioni del 2024 (+34,7%), e il margine operativo lordo è passato da 12,7 a 26,9 milioni. L'apprezzamento dello zloty (+2,0%) ha inciso limitatamente sulla traduzione dei risultati in euro. La redditività caratteristica ha recuperato terreno, attestandosi al 27,3%, sotto la spinta dei più alti livelli di produzione e dei minori costi energetici.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 98,4 73,1 +34,7%
Margine operativo lordo 26,9 12,7 n.s.
% sui ricavi netti 27,3 17,3
Investimenti 2,8 4,9 -43,7%
Addetti a fine periodo (numero) 349 350

REPUBBLICA CECA E SLOVACCHIA

L'attività economica in Repubblica Ceca ha mostrato un dinamico sviluppo in aperura d'anno, sospinto da una forte ripresa dei consumi privati, conseguenza del robusto mercato del lavoro e del migliorato potere di acquisto delle famiglie. Anche la spesa pubblica ha contribuito positivamente, seppur con un ritmo in decelerazione; le esportazioni sono aumentate e il valore aggiunto si è espanso nel comparto industriale così come nel terziario. I dati più recenti, tuttavia, segnalano un possibile rallentamento nel breve termine, con gli indicatori di fiducia in calo ad aprile. I prezzi al consumo hanno subito un rialzo nel mese di giugno, con un'inflazione annua che si è attestata al 2,9%, e si prevede che nel 2025 il PIL possa crescere dell'1,9%.

In tale contesto, l'attività di costruzione ha recuperato terreno, riflettendo un solido andamento sia nell'edilizia residenziale e commerciale che nel segmento dell'ingegneria civile. Anche se il valore complessivo dei progetti autorizzati risulta in calo, i permessi per gli edifici non residenziali e le infrastrutture di trasporto hanno mostrato un incremento. Il settore abitativo invece continua a registrare risultati maggiormente volatili.

Le vendite di cemento, in linea con il primo trimestre, sono moderatamente cresciute in primavera, chiudendo così il semestre in miglioramento del 2,7%, con prezzi di vendita, in valuta locale, in lieve rafforzamento anno su anno. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha invece osservato un andamento più vivace, con volumi in aumento del 9,0%. Il giro d'affari è stato dunque pari a 100,6 milioni, +4,6% rispetto ai 96,2 milioni del 2024 e il margine operativo lordo è passato da 28,3 a 33,3 milioni (+17,6%). La corona ceca non ha registrato oscillazioni materiali nel periodo, mentre la redditività caratteristica si è rafforzata dal 29,4% al 33,1%, grazie al ribasso delle quotazioni energetiche e alla minor incidenza dei costi fissi di produzione.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 100,6 96,2 +4,6%
Margine operativo lordo 33,3 28,3 +17,6%
% sui ricavi netti 33,1 29,4
Investimenti 5,8 6,8 -15,1%
Addetti a fine periodo (numero) 654 660

BRASILE

L'attività economica brasiliana ha continuato a crescere nel primo trimestre, grazie principalmente al vivace andamento del settore agricolo che ha beneficiato delle favorevoli condizioni metereologiche. I dati sul comparto industriale, invece, segnalano una certa debolezza nella manifattura e nell'edilizia, mentre la dinamica è stata piuttosto stagnante nei servizi. I consumi delle famiglie sono tornati in espansione, supportati dal robusto mercato del lavoro e dall'ancora solida attività creditizia, seppur in attenuazione. Le stime più recenti indicano una graduale moderazione dei tassi di crescita, alla luce dei ritardati effetti di trasmissione della politica monetaria che dovrebbero intensificarsi nei prossimi trimestri. L'inflazione ha accelerato in primavera, portandosi sul +5.4% in giugno, con rincari nei trasporti, nel residenziale e nelle comunicazioni. In tale scenario, le ultime proiezioni macroeconomiche puntano ad un rialzo del PIL del 2,1% nel 2025.

Dopo un primo trimestre brillante, le vendite di cemento hanno rallentato nel periodo tra aprile e giugno, anche a causa di un confronto meno favorevole nella parte centrale dell'anno. Le consegne hanno dunque chiuso il semestre in contenuto aumento (+1,8%) rispetto allo scorso esercizio, mentre i prezzi di vendita in valuta locale non hanno registrato variazioni di rilievo. Nonostante il resiliente andamento della domanda, il fatturato è passato da 186,9 a 164,8 milioni (-11,8%) e il margine operativo lordo si è fermato a 36,0 milioni, in contrazione rispetto ai 44,5 milioni del 2024. Si tratta di un confronto proforma, riferito all'intero periodo, ma occore tenere presente che il consolidamento effettivo è avvenuto solo a decorrere dal 3 ottobre 2024. La traduzione dei risultati in euro è stata fortemente penalizzata dalla svalutazione del real brasiliano (-14,5%), mentre la redditività caratteristica ha lievemente risentito di un peggioramento dei costi fissi.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 164,8 - n.s.
Margine operativo lordo 36,0 - n.s.
% sui ricavi netti 21,8 -
Investimenti 76,6 - n.s.
Addetti a fine periodo (numero) 1.199 -

EMIRATI ARABI UNITI

L'attività economica negli Emirati Arabi Uniti si è confermata resiliente con un tasso di crescita del PIL previsto per il 2025 del 4,0%, grazie principalmente ai settori non petroliferi. Tale dinamica risulta infatti guidata dal turismo, dall'edilizia e dai servizi finanziari, mercati che stanno beneficiando delle nuove riforme in ambito aziendale e dell'elevato livello di investimenti esteri in entrata nel paese. Durante i primi quattro mesi del 2025, invece, la produzione di idrocarburi ha registrato una lieve flessione. Il mercato immobiliare residenziale continua a mostrare un solido sviluppo, con vendite in crescita del 17% e le unità pronte all'uso in aumento del 5,2% su base annua. L'inflazione nel primo trimestre ha accelerato (+1,4%) riflettendo un rincaro dei prezzi al consumo abbastanza generalizzato che tuttavia non ha riguardato i trasporti, le comunicazioni e pochi altri settori minori.

Il gruppo ha iniziato ad operare in questa regione in seguito all'acquisizione di una quota di controllo in Gulf Cement Company, una società per azioni quotata alla Borsa Valori di Abu Dhabi, con sede nell'Emirato di Ras Al Khaimah. Dopo il successo dell'Offerta Pubblica di Acquisto, tali attività sono state incluse nel nostro perimetro di consolidamento a partire dal mese di maggio e, nel semestre in esame, hanno contribuito per 21,1 milioni al fatturato e per 2,9 milioni al margine operativo lordo consolidato.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 21,1 - n.s.
Margine operativo lordo 2,9 - n.s.
% sui ricavi netti 13,7 -
Investimenti 2,4 - n.s.
Addetti a fine periodo (numero) 435 -

RUSSIA

Le stime preliminari sul primo trimestre sembrano indicare un sostanziale rallentamento dell'attività economica, in contrazione rispetto al trimestre precedente ma ancora in crescita anno su anno, grazie all'andamento del terziario e del comparto manifatturiero legato alla guerra. I consumi avrebbero perso vigore, così come il mercato delle costruzioni. Le entrate pubbliche derivanti dal settore petrolifero sono state inoltre tagliate significativamente, per riflettere la recente volatilità delle quotazioni. Seppur in moderata attenuazione, l'inflazione resta elevata, chiudendo il semestre con un tasso del 9,4% annuo. Le ultime proiezioni indicano un aumento del PIL dell'1,0% nel 2025.

In ottemperanza alle sanzioni adottate dalle istituzioni europee nei confronti della Russia, già dal mese di maggio 2022 Buzzi ha interrotto ogni coinvolgimento nelle attività operative delle società controllate operanti in loco. Di conseguenza le decisioni afferenti all'investimento possono essere prese solo attraverso l'assemblea degli azionisti e sono limitate a quelle che, in base al codice commerciale della Russia, spettano a tale organo, nonché a decisioni di natura straordinaria così come definite nello statuto. Le informazioni a nostra disposizione riguardo l'andamento della domanda e del mercato delle costruzioni sono pertanto molto limitate. A fine giugno, il valore patrimoniale delle attività nette in Russia ammonta a 483,5 milioni di euro.

Nel periodo in esame, i ricavi netti si sono attestati a 147,6 milioni, in miglioramento rispetto ai 132,5 milioni del precedente esercizio (+11,4%), mentre il margine operativo lordo è passato da 42,8 a 38,3 milioni (-10,6%). L'effetto cambio (+3,2%) ha inciso favorevolmente sulla traduzione dei risultati in euro; a parità di cambio, i ricavi sarebbero infatti aumentati del 7,9% e il margine operativo lordo sarebbe diminuito del 13,4%.

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024 25/24
Ricavi netti 147,6 132,5 +11,4%
Margine operativo lordo 38,3 42,8 -10,6%
% sui ricavi netti 25,9 32,3
Investimenti 26,7 32,9 -19,0%
Addetti a fine periodo (numero) 1.958 1.856

MESSICO

(valutazione al patrimonio netto)

Nel primo trimestre dell'anno l'economia nazionale ha mostrato una dinamica debole, con un tasso di crescita appena superiore alla soglia di recessione e trainato principalmente dal settore agricolo. La domanda interna è rimasta fiacca, soprattutto per quanto riguarda i consumi di beni, sia di produzione nazionale sia importati, mentre lievi segnali positivi sono arrivati dalla spesa per servizi. Gli investimenti si sono contratti, anche nell'industria delle costruzioni. Gli indicatori congiunturali evidenziano inoltre un prolungato rallentamento dell'attività manifatturiera nella prima parte del 2025, con nuovi ordini rinviati o in calo, complice anche l'introduzione dei dazi statunitensi. In linea con le aspettative di mercato, l'inflazione a fine semestre è stata pari al 4,3% e per l'intero anno gli analisti stimano un tasso di crescita del PIL pari allo 0,4%.

I volumi di vendita di cemento della nostra joint venture, già in calo nel primo trimestre, hanno ulteriormente decelerato in primavera, anche penalizzati dalle sfavorevoli condizioni meteorologiche del mese di giugno, chiudendo quindi la prima metà dell'anno in flessione del 6,6%. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato un'evoluzione ancor più negativa (-18,4%), mentre i prezzi medi di vendita, in valuta locale, risultano in rafforzamento anno su anno.

Il fatturato, riferito al 100% della joint venture, è stato dunque pari a 452,8 milioni di euro, in riduzione del 18,0% rispetto all'esercizio precedente, e il margine operativo lordo si è attestato a 214,1 milioni, (254,5 milioni del 2024). Si evidenzia che i risultati in esame hanno sofferto della significativa svalutazione del peso messicano (-17,8%); a parità di cambio, infatti, la flessione del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stata più contenuta e pari rispettivamente al 3,4% e allo 0,9%. La dinamica prezzo-costo è migliorata nel semestre, permettendo di raggiungere una marginalità del 47,3%.

La quota di utile riferita al Messico, compresa nella voce di bilancio in cui confluiscono le valutazioni al patrimonio netto, ammonta a 49,2 milioni (64,3 milioni nel 2024).

GESTIONE DEL RISCHIO E DESCRIZIONE DEI PRINCIPALI RISCHI

Buzzi ha definito un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali. Le società comprese nel perimetro di valutazione dei rischi sono la capogruppo Buzzi SpA e le principali controllate, fra le quali, da giugno 2025, Gulf Cement Company PSC, società recentemente acquisita negli Emirati Arabi Uniti.

I rischi sono valutati in considerazione della probabilità di accadimento e impatto economico, in accordo a criteri standard, prendendo in considerazione la loro rilevanza. Vengono analizzate qui di seguito le categorie relative ai rischi che sottendono l'attività operativa delle nostre aziende.

In generale i rischi riflettono l'instabilità dell'attuale quadro politico, economico e finanziario. In ottemperanza alle sanzioni adottate dalle istituzioni europee nei confronti della Russia, già dal mese di maggio 2022 Buzzi ha interrotto ogni coinvolgimento nelle attività operative delle società controllate in Russia. In questo contesto il gruppo e in particolare la controllata tedesca Dyckerhoff monitorano l'evoluzione, al fine di agire tempestivamente per mitigare i rischi di procedure sanzionatorie e i possibili impatti diretti e indiretti.

Il rischio paese Russia permane elevato, e con esso quello relativo alle nostre partecipazioni che operano direttamente in quel territorio.

I rischi sono rilevati con riferimento a un orizzonte temporale di breve - medio e lungo termine. Le principali categorie di rischi a breve - medio termine a cui il gruppo è esposto sono: rischi geopolitici e socio-economici, rischi valutari e rischi operativi.

Rischi geopolitici e socio-economici: per le nostre società che operano in Russia permangono i rischi di esproprio o danni agli impianti.

Rischi valutari: sul fronte valutario rischio di impatti negativi derivanti dalla conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera. Nella valutazione dei rischi si è ipotizzata un'oscillazione del 10% delle valute locali contro l'euro rispetto ai cambi di budget. I rischi valutari sono ulteriormente illustrati alla nota 4 del bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Rischi operativi legati alle materie prime e ai costi energetici: rischi di minor disponibilità di materie prime (sottoprodotti) di processi industriali, quali gesso sintetico e loppa. Rischio di aumento del costo dei combustibili e dell'energia elettrica a causa della volatilità dei mercati.

A seguito delle azioni di contenimento già attuate, o previste, nonché degli accantonamenti contabili ove necessario, i rischi residui rappresentano una frazione contenuta del patrimonio netto. Le simulazioni su potenziali accadimenti contemporanei di più rischi forniscono impatti e probabilità di accadimento molto limitati.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono presentate nella nota 46 del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto di forte incertezza, l'andamento dei primi sei mesi del 2025, per il gruppo nel suo complesso, ha beneficiato di una resiliente evoluzione delle consegne e dei prezzi di vendita. Tuttavia, l'atteso incremento dei costi di produzione nei maggiori paesi di presenza ha penalizzato la redditività caratteristica, sebbene il semestre abbia confermato solidi risultati operativi.

Guardando al prossimo futuro, per la seconda metà dell'anno, non ci aspettiamo sostanziali discontinuità nelle principali tendenze che hanno finora caratterizzato la domanda nei nostri mercati di riferimento. In Italia, infatti, al netto dei cambiamenti nel perimetro, riteniamo che i recenti sviluppi siano del tutto coerenti con la prevista stabilizzazione delle consegne per l'anno in corso, grazie all'ancora evidente supporto dei progetti edilizi legati al PNRR. In Stati Uniti, invece, migliorate le condizioni meteo, prevediamo di poter recuperare solo in parte la debole dinamica delle consegne, a causa del prolungato rallentamento nel settore delle costruzioni. Nonostante il protrarsi del difficile contesto congiunturale, la ripresa in Europa Centrale dovrebbe perdurare nei trimestri a seguire, seppure con ritmi meno vivaci. Tra i paesi dell'Europa Orientale, in Polonia, il secondo semestre presenta una base di comparazione sicuramente più sfidante, ma le prospettive della domanda si confermano ottimiste nel residenziale così come nelle infrastrutture. Anche in Repubblica Ceca, i consumi dovrebbero continuare ad espandersi moderatamente. In America Latina, le ultime proiezioni sull'anno puntano a qualche punto percentuale di crescita nel mercato in Brasile, mentre ci aspettiamo che l'attività edilizia resti sottotono in Messico.

In conclusione, sebbene le previsioni più recenti indichino prospettive leggermente più ottimiste in Europa, il quadro congiunturale delineatosi in Stati Uniti negli ultimi mesi ha necessariamente messo in discussione la resilienza della domanda nel paese. Il nuovo scenario e, in misura maggiore, le ampie fluttuazioni nei tassi di cambio del dollaro e del real brasiliano ci portano ad aggiornare le aspettative per l'anno in corso. Alla luce delle considerazioni sopra esposte e delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento, prevediamo di conseguire per l'intero esercizio 2025 un margine operativo lordo ricorrente compreso tra 1.100 - 1.200 milioni.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Buzzi utilizza nell'informativa finanziaria alcuni indicatori alternativi di performance che, pur essendo molto diffusi, non sono definiti o specificati dai principi contabili applicabili per la redazione del bilancio annuale o delle relazioni intermedie di gestione.

In conformità alla Comunicazione Consob n. 92543/2015 e gli orientamenti ESMA/2015/1415 comunichiamo di seguito la definizione di tali indicatori.

  • Margine operativo lordo: saldo parziale di bilancio, per il calcolo del quale si rinvia al prospetto di conto economico consolidato.

- Margine operativo lordo ricorrente: è calcolato partendo dal saldo parziale di bilancio denominato Margine operativo lordo, apportando allo stesso le seguenti rettifiche (proventi e oneri non ricorrenti):

  • oneri di ristrutturazione, nell'ambito di piani definiti e rilevanti
  • svalutazioni/rivalutazioni di attività correnti, esclusi i crediti commerciali, superiori a 1 milione di euro
  • accantonamenti/rilasci a fondi rischi legali, fiscali, ambientali superiori a 1 milione di euro
  • costi di smantellamento superiori a 1 milione di euro
  • plusvalenze/minusvalenze da cessione di cespiti e immobili non strumentali superiori a 3 milioni di euro
  • altri oneri o proventi rilevanti di natura non ordinaria superiori a 3 milioni di euro, ovvero riferibili a eventi significativi non riconducibili all'andamento ordinario della gestione

La riconciliazione tra il margine operativo lordo e il margine operativo lordo ricorrente, per i periodi posti a confronto, è la seguente:

(milioni di euro) 1° Sem 2025 1° Sem 2024
Margine operativo lordo 526,0 552,7
Altri proventi - (4,9)
Altri oneri 0,4 0,4
Margine operativo lordo ricorrente 526,3 548,3
  • Risultato operativo: saldo parziale di bilancio, per il calcolo del quale si rinvia al prospetto di conto economico consolidato.

  • Posizione finanziaria netta: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria e corrisponde alla differenza tra le passività e le attività finanziarie, sia a breve sia a lungo termine; rientrano in tali voci tutte le passività o attività fruttifere d'interesse e quelle a esse collegate, quali gli strumenti finanziari derivati e i ratei.

  • Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria e corrisponde alla differenza tra le passività finanziarie, sia a breve sia a lungo termine, e le attività finanziarie a breve termine. Quindi comprende tutte le passività, una parte delle attività fruttifere d'interesse e le voci collegate, quali gli strumenti finanziari derivati e i ratei. L'indicatore è conforme alla Comunicazione Consob n. 92543/2015 e agli orientamenti ESMA32-382-1138.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato

Conto economico consolidato 22
Conto economico complessivo consolidato 23
Stato patrimoniale consolidato 24
Rendiconto finanziario consolidato 26
Variazioni di patrimonio netto consolidato 27
Note ai prospetti contabili semestrali consolidati 28
Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato 70
Relazione della società di revisione 71

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(migliaia di euro) Nota 1° sem 2025 1° sem 2024
Ricavi netti 8 2.187.420 2.053.579
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati (25.091) (18.288)
Altri ricavi operativi 9 24.926 27.987
Materie prime, sussidiarie e di consumo 10 (786.900) (723.022)
Servizi 11 (500.388) (443.005)
Costi del personale 12 (328.159) (308.204)
Altri costi operativi 13 (45.835) (36.341)
Margine operativo lordo 525.973 552.706
Ammortamenti 14 (160.090) (127.314)
Risultato operativo 365.883 425.392
Risultati delle società collegate
e a controllo congiunto valutate al patrimonio netto 15 59.919 76.261
Plusvalenze / (Minusvalenze) da realizzo partecipazioni 16 (654) 3.950
Proventi finanziari 17 169.660 89.165
Oneri finanziari 17 (48.793) (59.394)
Utile prima delle imposte 546.015 535.374
Imposte sul reddito 18 (156.258) (113.507)
Utile del periodo 389.757 421.867
Attribuibile a:
Azionisti della società 386.312 421.749
Azionisti terzi 3.445 118
(euro)
Utile per azione 19
base 2,134 2,280

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(migliaia di euro) Nota 1° sem 2025 1° sem 2024
Utile del periodo 389.757 421.867
Voci che non saranno riclassificate nel conto economico
Utili (perdite) attuariali su benefici successivi al rapporto di lavoro 7.987 17.165
Variazioni nel valore equo delle partecipazioni 25 65 261
Imposte sul reddito relative alle voci che non saranno riclassificate (2.420) (4.829)
Totale voci che non saranno riclassificate nel conto economico 5.632 12.597
Voci che potranno essere riclassificate successivamente nel conto economico
Differenze di conversione 33 (290.721) 124.811
Differenze di conversione riferite alle società collegate
e a controllo congiunto valutate al patrimonio netto
33 (13.190) (25.292)
Totale voci che potranno essere riclassificate successivamente nel conto
economico (303.911) 99.519
Altre componenti di conto economico complessivo, dopo imposte (298.279) 112.116
Totale conto economico complessivo del periodo 91.478 533.983
Attribuibile a:
Azionisti della società 89.939 533.861
Azionisti terzi 1.539 122

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(migliaia di euro) Nota 30.06.2025 31.12.2024
Attività
Attività non correnti
Avviamento 20 868.189 872.789
Altre attività immateriali 20 130.068 132.141
Attività in diritto d'uso 21 81.610 74.318
Immobili, impianti e macchinari 22 3.821.532 3.806.019
Investimenti immobiliari 23 18.644 16.841
Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto 24 541.075 467.616
Partecipazioni al valore equo 25 14.757 10.649
Attività fiscali differite 156.606 179.944
Attività per piani a benefici definiti 36 2.482 2.787
Crediti e altre attività non correnti 26 58.113 60.542
5.693.076 5.623.646
Attività correnti
Rimanenze 27 868.638 881.904
Crediti commerciali 28 667.212 585.021
Altri crediti 29 163.780 151.954
Disponibilità liquide 30 1.273.097 1.410.439
2.972.727 3.029.318
Attività possedute per la vendita 31 1.895 35.471

|--|

Totale Attività 8.667.698 8.688.435

(migliaia di euro) Nota 30.06.2025 31.12.2024
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti della società
Capitale sociale 32 123.637 123.637
Sovrapprezzo delle azioni 458.696 458.696
Altre riserve 33 9.099 326.883
Utili portati a nuovo 6.251.475 5.971.501
Azioni proprie (280.830) (278.107)
6.562.077 6.602.610
Patrimonio netto di terzi 34 49.470 3.453
Totale Patrimonio netto 6.611.547 6.606.063
Passività
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 35 324.480 328.386
Debiti per locazioni 21 60.993 55.207
Benefici per i dipendenti 36 221.725 244.550
Fondi per rischi e oneri 37 92.914 94.910
Passività fiscali differite 416.652 475.769
Altri debiti non correnti 38 4.090 4.657
1.120.854 1.203.479
Passività correnti
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 35 174.511 195.163
Finanziamenti a breve termine 35 18.520 7.214
Quota corrente dei debiti per locazioni 21 23.075 21.595
Debiti commerciali 39 374.545 337.568
Debiti per imposte sul reddito 40 128.547 72.916
Fondi per rischi e oneri 37 30.928 24.326
Altri debiti 41 185.171 218.554
935.297 877.336
Passività possedute per la vendita 31 - 1.557
Totale Passività 2.056.151 2.082.372
Totale Patrimonio netto e Passività 8.667.698 8.688.435

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(migliaia di euro) Nota 1° sem 2025 1° sem 2024
Flusso monetario da attività operative
Cassa generata dalle operazioni 42 460.273 423.487
Interessi passivi pagati (13.837) (10.469)
Imposte sul reddito pagate (92.175) (69.826)
Flusso monetario netto generato dalle attività operative 354.261 343.192
Flusso monetario da attività d'investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 20 (973) (904)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 22 (218.434) (216.714)
Acquisto di imprese controllate,
al netto delle disponibilità liquide acquisite (113.863) -
Investimenti in altre partecipazioni 25 (44.594) (8.501)
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali e immateriali 5.181 5.513
Prezzo di realizzo partecipazioni 32.074 5.000
Variazione dei crediti finanziari 10.365 38.474
Dividendi delle partecipazioni 17, 24 5.764 50.884
Interessi attivi incassati 30.904 27.349
Flusso monetario netto generato (assorbito)
dalle attività d'investimento
(293.576) (98.899)
Flusso monetario da attività di finanziamento
Accensione di finanziamenti a lungo termine 35 - 149.527
Rimborsi di finanziamenti a lungo termine 35 (10.187) (50.210)
Variazione netta dei finanziamenti a breve termine 35 (645) 149
Rimborsi di debiti per locazioni 21 (13.326) (10.453)
Variazione degli altri debiti finanziari 18.835 13.734
Acquisto azioni proprie
32 (2.723) (52.460)
Dividendi pagati ad azionisti della società 43 (123.714) (107.398)
Dividendi pagati ad azionisti terzi (80) (92)
Flusso monetario netto generato (assorbito)
dalle attività di finanziamento (131.840) (57.203)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide (71.155) 187.090
Disponibilità liquide iniziali 1.410.439 1.120.712
Differenze di conversione (66.183) 24.786
Variazione area di consolidamento (4) (912)

VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Attribuibile agli azionisti della società
(migliaia di euro) Capitale
Sociale
Sovra
prezzo
delle
azioni
Altre
riserve
Utili
portati a
nuovo
Azioni
proprie
Totale Patrimo
nio netto
di terzi
Totale
Patrimo
nio netto
Saldi al 1 gennaio 2024 123.637 458.696 50.455 5.124.484 (130.917) 5.626.355 5.673 5.632.028
Utile del periodo - - - 421.749 - 421.749 118 421.867
Altre componenti di conto
economico complessivo,
dopo imposte
Totale conto economico
- - 99.699 12.413 - 112.112 4 112.116
complessivo
dell'esercizio
- - 99.699 434.162 - 533.861 122 533.983
Dividendi deliberati - - - (110.961) - (110.961) (103) (111.064)
Acquisto quote
di minoranza
- - - 872 - 872 - 872
Acquisto azioni proprie - - - - (52.774) (52.774) - (52.774)
Altri movimenti - - (1.135) (2.479) - (3.614) (7) (3.621)
Saldi al 30 giugno 2024 123.637 458.696 149.019 5.446.078 (183.691) 5.993.739 5.685 5.999.424
Saldi al 1 gennaio 2025 123.637 458.696 326.883 5.971.501 (278.107) 6.602.610 3.453 6.606.063
Utile del periodo - - - 386.312 - 386.312 3.445 389.757
Altre componenti di conto
economico complessivo,
dopo imposte
- - (301.939) 5.566 - (296.373) (1.906) (298.279)
Totale conto economico
complessivo
dell'esercizio
- - (301.939) 391.878 - 89.939 1.539 91.478
Dividendi deliberati - - - (126.717) - (126.717) (80) (126.797)
Acquisto quote
di minoranza
- - - 555 - 555 - 555
Acquisto azioni proprie - - - - (2.723) (2.723) - (2.723)
Altri movimenti - - (15.845) 14.258 - (1.587) 44.558 42.971
Saldi al 30 giugno 2025 123.637 458.696 9.099 6.251.475 (280.830) 6.562.077 49.470 6.611.547

NOTE AI PROSPETTI CONTABILI SEMESTRALI CONSOLIDATI

1. INFORMAZIONI GENERALI

Buzzi SpA ("la società") e le sue controllate (nell'insieme "il gruppo" o "Buzzi") producono, distribuiscono e vendono cemento, calcestruzzo preconfezionato e aggregati naturali. Il gruppo gestisce impianti industriali in diversi paesi, che rappresentano lo sbocco naturale per le sue merci e servizi. Le attività sono situate principalmente in Italia, Stati Uniti d'America, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Russia e Messico.

Buzzi SpA è una società per azioni organizzata secondo l'ordinamento giuridico italiano. La sede legale e amministrativa è situata in Italia a Casale Monferrato (AL), in Via Luigi Buzzi 6. La società è quotata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana.

Buzzi SpA è controllata da Fimedi SpA, che direttamente e indirettamente, tramite la propria controllata Presa SpA, possiede il 53,037% delle azioni. Fimedi SpA ha sede legate in Torino (TO), Corso Re Umberto 10.

Il consiglio di amministrazione ha approvato la pubblicazione della presente relazione semestrale in data 5 agosto 2025.

2. FORMA E CONTENUTO

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D.Lgs. 58/1998 e predisposto nel rispetto dei principi contabili internazionali (IFRS), secondo l'informativa prevista dal documento IAS 34 Bilanci intermedi. Esso dovrebbe essere letto unitamente al bilancio consolidato della società chiuso al 31 dicembre 2024.

La redazione di un bilancio intermedio richiede l'effettuazione, da parte della direzione, di giudizi, stime e assunzioni che influenzano l'applicazione dei principi contabili, i valori delle attività e delle passività iscritte, gli importi dei ricavi e dei costi di periodo. I risultati effettivi possono essere diversi da quelli stimati. Nella redazione del presente bilancio intermedio, i giudizi significativi effettuati dalla direzione nell'applicazione dei principi contabili di gruppo sono gli stessi del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024, con l'eccezione della variazione nelle stime che sono necessarie per la determinazione delle imposte sul reddito del periodo.

La società non evidenzia nei prospetti di conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario l'ammontare delle posizioni con parti correlate, distintamente dalle voci di riferimento (ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006). Tale indicazione non sarebbe significativa per la rappresentazione della posizione patrimoniale ed economica del gruppo; inoltre, le operazioni con parti correlate sono riportate nella nota 46 del presente bilancio consolidato semestrale.

Ove necessario, le voci di bilancio esposte nel presente fascicolo sono state oggetto di alcuni adattamenti e integrazioni rispetto alle pubblicazioni effettuate in precedenza, al fine di fornire una migliore rappresentazione della situazione patrimoniale ed economica del gruppo.

Conversione delle valute estere

La situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico di tutte le società del gruppo la cui valuta funzionale è diversa dalla valuta di presentazione sono stati convertiti utilizzando i seguenti tassi di cambio:

Finale Medio
(euro 1 = Valuta) 30 giugno
2025
31 dicembre
2024
1° sem 2025 1° sem 2024
Dollaro USA 1,1720 1,0389 1,0927 1,0813
Corona ceca 24,7460 25,1850 25,0016 25,0149
Hryvnia ucraina n.a. n.a. n.a. 42,1980
Rublo russo* 91,6160 118,1839 95,0961 98,1917
Zloty polacco 4,2423 4,2750 4,2313 4,3169
Fiorino ungherese 399,8000 411,3500 404,5722 389,7571
Real brasiliano 6,4384 6,4253 6,2913 5,4922
Dirham Emirati Arabi** 4,3042 n.a. 4,1856 n.a.
Peso messicano 22,0899 21,5504 21,8035 18,5089
Dinaro algerino 151,6252 140,8920 145,6799 145,4194

* fonte: Bloomberg

** il cambio medio si riferisce al periodo maggio-giugno 2025

3. PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili adottati sono coerenti con i criteri d'iscrizione e valutazione utilizzati nella stesura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 al quale si rinvia per maggiori dettagli, a eccezione di quanto esposto nel seguito del presente paragrafo.

Alcuni processi valutativi, in particolare la determinazione di eventuali riduzioni durevoli di valore delle attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi sia indicazione di impairment che richieda un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Analogamente, le valutazioni attuariali riferite alla determinazione dei benefici per i dipendenti sono normalmente elaborate solo in occasione della predisposizione del bilancio annuale.

La presente Relazione finanziaria semestrale è redatta in conformità allo IAS 34. Le imposte sul reddito sono pertanto iscritte utilizzando l'aliquota che sarebbe applicabile all'utile o alla perdita attesi per l'intero esercizio.

Principi, emendamenti e interpretazioni applicati nel 2025

I seguenti principi, emendamenti e interpretazioni non sono rilevanti per il gruppo e/o non hanno comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio intermedio.

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere (emendamenti): Assenza di convertibilità (con efficacia 1 gennaio 2025). Gli emendamenti specificano quando una valuta è scambiabile e, in caso negativo, come determinare il tasso di cambio.

Principi, emendamenti e interpretazioni che non sono ancora efficaci e che non sono stati applicati anticipatamente

IFRS 10 Bilancio consolidato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture (emendamenti): vendita o conferimento di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. L'utile (o la perdita) completo viene rilevato quando un'operazione si riferisce a un settore di attività (che si trovi o no all'interno di una controllata). Un utile o perdita parziale si iscrive quando un'operazione coinvolge beni che non costituiscono un settore di attività, anche se tali beni si trovano in una controllata. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea hanno rinviato a tempo indeterminato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

IFRS 9 e IFRS 7 Modifiche ai requisiti di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari (emendamenti con efficacia dal 1 gennaio 2026): risolve le questioni identificate durante la revisione post-implementazione dei requisiti di classificazione e valutazione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari". Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno completato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

IFRS 18 Presentazione e informativa di bilancio: comprende i requisiti per tutte le società che applicano gli IFRS per la presentazione e l'informativa di bilancio (con efficacia dal 1 gennaio 2027). Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno completato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

IFRS 19 Controllate senza responsabilità pubblica (con efficacia dal 1 gennaio 2027): specifica gli obblighi informativi ridotti che una società può applicare al posto degli obblighi informativi previsti da altri principi contabili IFRS. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno completato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

Modifiche agli IFRS 9 e IFRS 7 (emendamenti efficaci dal 1 gennaio 2026): chiarisce i requisiti per l'esenzione "uso proprio" e introduce nuovi obblighi di disclosure finanziaria. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno completato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

Modifiche annuali agli standard contabili IFRS Volume 11 (emendamenti efficaci dal 1 gennaio 2026): include una serie di modifiche a cinque standard contabili internazionali (IFRS 1, IFRS 7, IFRS 9, IFRS 10 e IAS 7), finalizzate a migliorare la chiarezza e la coerenza dei principi contabili. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno completato il processo di omologazione necessario per l'applicazione dell'emendamento e la data di efficacia.

Gli eventuali impatti derivanti dall'applicazione di tali nuovi principi/emendamenti sono in fase di valutazione.

4. GESTIONE DEL RISCHIO

4.1 Fattori di rischio finanziario

Le attività di Buzzi sono esposte a diversi tipi di rischi finanziari, quali il rischio di mercato (compresi valuta e prezzo), il rischio di credito e il rischio di liquidità. Il gruppo utilizza, talvolta, strumenti finanziari derivati per coprire determinate esposizioni al rischio. Il servizio centrale di tesoreria e finanza, in stretta collaborazione con le unità operative del gruppo, svolge le attività di gestione del rischio volte a identificare, valutare ed eventualmente coprire i rischi finanziari sopra identificati.

Il seguente bilancio consolidato intermedio non comprende tutte le informazioni integrative di gestione del rischio finanziario richieste per il bilancio annuale; pertanto, esso dovrebbe essere letto unitamente al bilancio consolidato della società chiuso al 31 dicembre 2024.

Da fine anno a oggi non ci sono state variazioni organizzative nel servizio di gestione del rischio o nelle relative procedure.

4.2 Determinazione del valore equo

Di seguito un'analisi degli strumenti finanziari rilevati in bilancio al valore equo. I diversi livelli sono definiti come segue:

  • quotazioni del prezzo (non rettificate) pubblicate in mercati attivi per attività o passività identiche (livello 1);
  • utilizzo di dati diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili per l'attività o la passività sia direttamente (prezzi) sia indirettamente (derivati dai prezzi) (livello 2);
  • utilizzo di dati e ipotesi riferiti all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (input non osservabili) (livello 3).

La seguente tabella presenta le attività valutate al valore equo al 30 giugno 2025:

(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività
Crediti e altre attività non correnti 11.079 1.168 - 12.247
Partecipazioni al valore equo - - 14.757 14.757
Altri crediti 3.586 - - 3.586
Totale Attività 14.665 1.168 14.757 30.590

La seguente tabella presenta le attività valutate al valore equo al 31 dicembre 2024:

(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività
Crediti e altre attività non correnti 12.164 1.278 - 13.442
Partecipazioni al valore equo - - 10.649 10.649
Totale Attività 12.164 1.278 10.649 24.091

Nel primo semestre 2025 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli di fair value.

I crediti e altre attività non correnti sono costituiti da depositi a garanzia dei piani previdenziali a contribuzione definita negli Stati Uniti. Queste attività sono classificate come livello 1 o livello 2 nella gerarchia del valore equo, con contropartita in conto economico.

Le partecipazioni comprese nella voce di bilancio partecipazioni al valore equo sono tutte iscritte al valore equo attraverso il conto economico complessivo (OCI) e rientrano nel livello 3. Quando non è disponibile un piano pluriennale, la valutazione al patrimonio netto contabile è considerata come la migliore approssimazione del valore equo (nota 25).

Il gruppo possiede diversi strumenti finanziari che non sono valutati al valore equo nello stato patrimoniale. Per la maggior parte di questi strumenti (crediti commerciali, al netto del relativo fondo svalutazione, debiti commerciali, altri crediti, altri debiti) si ritiene che il valore contabile approssimi il loro valore equo. Il valore equo delle passività finanziarie a lungo termine, riportato nelle note per completezza d'informativa, si ottiene scontando i flussi di cassa contrattuali futuri al tasso d'interesse di mercato che si applica attualmente agli analoghi strumenti finanziari del gruppo.

4.3 Altri rischi

Per quanto riguarda gli altri rischi, si rimanda all'apposito capitolo della relazione sulla gestione.

5. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Nel mese di gennaio 2025 si è concluso l'acquisto del 100% della holding ETP Paraíba Participações SA, che deteneva il residuo 15% delle quote in Nacional Cimentos Paraíba SA, operazione già contabilizzata al 31 dicembre 2024 nell'ambito del primo consolidamento delle attività brasiliane (nota 41).

Il 31 gennaio 2025 si è chiuso l'accordo tra Alpacem Cementi Italia, società italiana appartenente al gruppo austriaco Wietersdorfer Alpacem, e Buzzi Unicem Srl per la cessione di Fanna Cementi Srl, società nella quale sono state conferite le attività dell'omonimo stabilimento sito in provincia di Pordenone. L'operazione prevedeva, oltre alla cessione di Fanna, anche la sottoscrizione da parte di Buzzi di un aumento di capitale per acquisire una partecipazione del 25% nella Alpacem Zement Austria GmbH. Tale nuova società collegata rientra tra quelle pertanto valutate col metodo del patrimonio netto.

Il 10 marzo 2025 Buzzi SpA, tramite TC Mena Holdings Ltd (TC Mena), controllata al 90% e costituita secondo le norme dell'Abu Dhabi Global Market, ha acquisito il 37,6% di partecipazione in Gulf Cement Company PSC, società per azioni quotata alla Borsa Valori di Abu Dhabi (ADX), con sede nell'Emirato di Ras Al Khaimah, appartenente agli Emirati Arabi Uniti. Contestualmente TC Mena ha presentato un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria rivolta a tutti gli azionisti della società. L'offerta si è conclusa in data 8 maggio, portando la percentuale di possesso indiretto di Buzzi SpA al 57,6% (nota 47). Le due società sono state consolidate col metodo integrale.

A seguito del conflitto Russia-Ucraina, che ha determinato l'imposizione di sanzioni alla Russia da parte delle istituzioni europee, dal 2022 abbiamo cessato qualsiasi coinvolgimento operativo nell'attività svolta dalla controllata SLK Cement, pur continuando a mantenere il controllo dal punto di vista dei principi contabili, in conformità a IFRS 10 - Bilancio consolidato.

6. STAGIONALITÀ DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA

La domanda di cemento, calcestruzzo preconfezionato e altri materiali per l'edilizia è stagionale, poiché le condizioni meteorologiche influenzano i livelli di attività nel settore delle costruzioni. Buzzi solitamente deve affrontare una riduzione delle vendite nel primo e nel quarto trimestre, che riflette gli effetti del periodo invernale, e tendenzialmente realizza un incremento delle vendite nel secondo e terzo trimestre, che riflette gli effetti del periodo estivo.

7. SETTORI OPERATIVI

Il più alto livello decisionale operativo si identifica con gli amministratori esecutivi, che esaminano le informazioni gestionali del gruppo per valutarne i risultati e allocare le risorse. La direzione ha individuato i settori operativi secondo tali rendiconti interni. Gli amministratori esecutivi considerano la gestione per area geografica d'attività e analizzano in modo unitario i risultati dei prodotti "cemento" e "calcestruzzo e aggregati", giacché le due attività, integrate verticalmente tra loro, sono strettamente interdipendenti. In particolare, il calcestruzzo costituisce essenzialmente un mercato di sbocco del cemento e non richiede, al più alto livello decisionale operativo, l'evidenza di risultati separati. Gli amministratori esecutivi valutano l'andamento economico dei settori operativi oggetto di informativa adottando come riferimento principale la nozione di risultato operativo. Gli oneri finanziari netti e le imposte sul reddito non rientrano nel conto economico di settore analizzato dagli amministratori esecutivi.

La determinazione dei risultati economici è predisposta in maniera coerente con quella utilizzata nella stesura del bilancio.

Il settore denominato Europa Centrale comprende Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi. Il settore denominato Europa Orientale comprende Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina (limitatamente al primo semestre 2024) e Russia.

Gli Emirati Arabi rappresentano un nuovo settore operativo in virtù dell'acquisizione del controllo di Gulf Cement Company avvenuta nel corso del primo semestre del 2025.

Poste
non
allocate
Europa Europa Emirati e Messico
(migliaia di euro) Italia USA Centrale Orientale Brasile Arabi rettifiche Totale 100%
Ricavi di settore 402.502 787.137 471.931 346.554 164.768 21.105 (6.577) 2.187.420 452.767
Ricavi intrasettori (6.577) - - - - - 6.577 - -
Ricavi netti da terzi 395.925 787.137 471.931 346.554 164.768 21.105 - 2.187.420 452.767
Margine operativo lordo 83.969 235.078 69.661 98.382 35.995 2.888 - 525.973 214.106
Ammortamenti (15.748) (75.105) (26.123) (18.407) (22.363) (2.361) 17 (160.090) (17.278)
Risultato operativo 68.223 159.972 43.532 79.981 13.632 526 17 365.883 196.828

1° sem 2025

1° sem 2024

iche Totaleessico1

Poste
non
Europa Europa allocate e Messico Brasile
(migliaia di euro) Italia USA Centrale Orientale rettifiche Totale 100% 100%
Ricavi di settore 414.407 836.492 463.672 346.451 (7.443) 2.053.579 552.404 186.877
Ricavi intrasettori (7.443) - - - 7.443 - - -
Ricavi netti da terzi 406.964 836.492 463.672 346.451 - 2.053.579 552.404 186.877
Margine operativo lordo 107.882 280.090 78.646 86.088 - 552.706 254.542 44.548
Ammortamenti (15.576) (71.393) (24.521) (15.785) (39) (127.314) (18.086) (12.127)
Risultato operativo 92.306 208.697 54.125 70.303 (39) 425.392 236.456 32.421

8. RICAVI NETTI

I ricavi da contratti con clienti derivano da beni trasferiti in un determinato momento e da prestazioni di servizi, la cui ripartizione per mercati viene illustrata di seguito:

1° sem 2025
Cemento e aggregati
(migliaia di euro) e clinker naturali Totale
Italia 217.126 178.799 395.925
Stati Uniti d'America 627.455 159.682 787.137
Germania 221.094 152.755 373.849
Lussemburgo e Paesi Bassi 55.071 43.011 98.082
Polonia 66.875 31.557 98.432
Repubblica Ceca e Slovacchia 33.859 66.642 100.501
Brasile 164.768 - 164.768
Emirati Arabi 21.105 - 21.105
Russia 147.621 - 147.621
1.554.974 632.446 2.187.420
1° sem 2024
(migliaia di euro) Cemento
e clinker
e aggregati
naturali
Totale
Italia 241.499 165.465 406.964
Stati Uniti d'America 667.611 168.881 836.492
Germania 220.764 153.995 374.759
Lussemburgo e Paesi Bassi 48.699 40.214 88.913
Polonia 46.955 26.121 73.076
Repubblica Ceca e Slovacchia 33.738 62.362 96.100
Ucraina 42.795 1.943 44.738
Russia 132.537 - 132.537
1.434.598 618.981 2.053.579

L'aumento del 6,5% rispetto al 2024 è dovuto alla variazione dell'area di consolidamento per 5,7%, e alla congiuntura di mercato per 0,9%, oltre a una variazione negativa nei tassi di cambio di 0,1%.

9. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce accoglie i proventi derivanti dalla gestione sia ordinaria sia non ricorrente, non attribuibili ad attività di vendita di beni e prestazioni di servizi caratteristici.

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Recuperi spese 4.284 3.314
Risarcimento danni 1.661 2.375
Affitti attivi 3.694 3.640
Plusvalenze su alienazione immobili, impianti e macchinari 3.856 4.841
Proventi da attività accessorie 5.948 3.197
Altri 5.483 10.620
24.926 27.987

La riga plusvalenze su alienazione immobili, impianti e macchinari comprende importi relativi alle cessioni di alcuni terreni, fabbricati e altri cespiti minori, situati principalmente in Repubblica Ceca e Stati Uniti.

Nel 2024 la riga altri comprendeva, tra altre cose, la vendita di Eco point, titoli assegnati per la conservazione dell'ambiente in Germania, per 4.900 migliaia di euro.

10. MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Materie prime, materiali ausiliari e di consumo 474.031 418.300
Prodotti finiti e merci 26.051 29.403
Energia elettrica 146.847 143.617
Combustibili 121.751 114.260
Altri beni 18.220 17.442
786.900 723.022

L'incremento della voce è riferibile principalmente alle variazioni nell'area di consolidamento per 57.301 migliaia di euro.

11. SERVIZI

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Trasporti 280.258 247.333
Manutenzioni e prestazioni di terzi 108.828 101.831
Assicurazioni 8.732 8.289
Legali e consulenze professionali 15.374 8.631
Godimento beni di terzi 9.813 7.740
Spese viaggio 4.184 3.567
Altri 73.199 65.614
500.388 443.005

Le spese legali e consulenze professionali includono 6.956 migliaia di euro riferiti ai costi direttamente attribuibili all'aggregazione aziendale.

12. COSTI DEL PERSONALE

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Salari e stipendi 245.882 229.594
Oneri sociali e per piani a contributi definiti 76.726 70.576
Trattamento fine rapporto e oneri per piani a benefici definiti 3.785 5.407
Altri benefici a lungo termine 560 259
Altri 1.206 2.368
328.159 308.204

L'incremento della voce è principalmente riferibile alla variazione dell'area di consolidamento, per un totale di 9.960 migliaia di euro, in particolare l'ingresso di Nacional Cimentos Participações SA (Brasile) e Gulf Cement Company (Emirati Arabi Uniti), al netto e la vendita delle società ucraine.

Il numero medio dei dipendenti nel periodo è il seguente:

(numero) 1° sem 2025 1° sem 2024
Impiegati e dirigenti 4.023 3.744
Operai e intermedi 6.141 5.954
10.164 9.698

L'apporto dovuto alla variazione del perimetro di consolidamento corrisponde a 248 unità.

13. ALTRI COSTI OPERATIVI

Possono derivare dalla gestione sia ordinaria sia non ricorrente e si compongono come segue:

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Svalutazione crediti 5.054 (536)
Accantonamenti per rischi e oneri 6.283 4.010
Contributi associativi 3.388 3.747
Imposte indirette e tasse 22.867 21.601
Minusvalenze su alienazione immobili, impianti e macchinari 564 677
Altri 7.679 6.842
45.835 36.341

14. AMMORTAMENTI

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Attività immateriali 7.987 1.950
Attività in diritto d'uso 13.235 11.139
Immobili, impianti e macchinari 138.868 114.225
160.090 127.314

Le Attività immateriali e gli Immobili, impianti e macchinari includono gli ammortamenti sui plusvalori iscritti in sede di allocazione provvisoria del prezzo pagato per l'acquisizione integrale di Nacional Cimentos Participações SA per 11.235 migliaia di euro.

15. RISULTATI DELLE SOCIETÀ COLLEGATE E A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO

La voce comprende la quota di risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e le eventuali svalutazioni, illustrate nel dettaglio qui di seguito:

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Collegate
Société des Ciments de Hadjar Soud EPE SpA (968) 342
Société des Ciments de Sour El Ghozlane EPE SpA 1.452 2.184
Laterlite SpA 3.467 2.232
Alpacem Cement dd 2.588 2.251
Alpacem Zement GmbH 861 -
Altre collegate 1.854 1.760
9.254 8.769
Joint venture
Corporación Moctezuma, SAB de CV 49.202 64.319
Altre a controllo congiunto 1.463 3.173
50.665 67.492
59.919 76.261

16. PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO PARTECIPAZIONI

La voce si riferisce alla cessione della partecipazione in Fanna Cementi Srl; nell'esercizio precedente si riferiva alla plusvalenza sulla cessione della partecipazione nella controllata Beton Du Ried Sas.

17. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Proventi finanziari
Interessi attivi su liquidità 38.830 37.578
Interessi attivi su attività al servizio benefici per i dipendenti 6.435 6.610
Utile da acquisizione 36.976 -
Valutazione strumenti finanziari derivati - 25.720
Differenze attive di cambio 86.002 16.355
Dividendi da partecipazioni 10 -
Altri proventi 1.407 2.902
169.660 89.165
Oneri finanziari
Interessi passivi su debiti verso banche (11.625) (11.623)
Interessi passivi su benefici per i dipendenti (11.111) (11.589)
Interessi passivi su debiti per locazioni (1.792) (1.336)
Effetto attualizzazione passività (647) (814)
Differenze passive di cambio (17.700) (25.887)
Altri oneri (5.918) (8.145)
(48.793) (59.394)
Oneri finanziari netti 120.867 29.771

Il forte incremento dei proventi finanziari netti rispetto al periodo precedente deriva principalmente dalle differenze attive di cambio sui finanziamenti in dollari, e, in misura minore, dall'iscrizione dell'utile provvisorio generatosi dal primo consolidamento integrale di Gulf Cement Company (nota 47), al netto del venir meno dell'opzione per l'acquisto del residuo 50% di Nacional Cimentos Participações SA (strumento finanziario derivato).

18. IMPOSTE SUL REDDITO

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Imposte correnti 150.032 112.592
Imposte differite 2.234 884
Imposte relative a esercizi precedenti 3.992 31
156.258 113.507

Le imposte correnti comprendono 24.864 migliaia di euro ritenute alla fonte sui dividendi distribuiti principalmente dalle società statunitensi.

19. UTILE PER AZIONE

Base

L'utile per azione base è calcolato dividendo il risultato netto attribuibile agli azionisti della società per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo, escluse le azioni proprie.

<
1° sem 2025
1° sem 2024
Utile netto attribuibile agli azionisti della società migliaia di euro 386.312 421.749
Numero medio ponderato delle azioni 181.027.797 184.944.368
Utile per azione euro 2,134 2,280

Diluito

Il calcolo dell'utile per azione diluito si effettua ipotizzando la conversione di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo e modificando di conseguenza la media ponderata delle azioni in circolazione. Siccome non esistono strumenti finanziari in circolazione aventi tali caratteristiche, l'utile per azione base e diluito coincidono in entrambi i periodi.

20. AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Altre attività immateriali
Brevetti
industriali,
licenze e altri
Attività
in corso
(migliaia di euro) Avviamento diritti simili e acconti Altro Totale
Al 1 gennaio 2025
Costo storico 1.124.967 102.548 4.430 85.547 192.525
Fondo ammortamento e svalutazioni (252.178) (45.988) - (14.396) (60.384)
Valore netto 872.789 56.560 4.430 71.151 132.141
1° semestre 2025
Valore netto di apertura 872.789 56.560 4.430 71.151 132.141
Differenze di conversione (4.600) 4.672 (12) 22 4.682
Incrementi - 502 411 - 913
Ammortamenti - (1.669) - (6.318) (7.987)
Riclassifiche - 537 (219) 1 319
Valore netto di chiusura 868.189 60.602 4.610 64.856 130.068
Al 30 giugno 2025
Costo storico 1.120.405 111.873 4.610 85.439 201.922
Fondo ammortamento e svalutazioni (252.216) (51.271) - (20.583) (71.854)
Valore netto 868.189 60.602 4.610 64.856 130.068

Al 30 giugno 2025, la voce brevetti industriali, licenze e altri diritti simili comprende concessioni di escavazione (30.643 migliaia di euro), licenze industriali (21.018 migliaia di euro), licenze per software applicativi utilizzati per l'automazione di impianti e d'ufficio (3.480 migliaia di euro), diritti di brevetto industriale (5.461 migliaia di euro).

La colonna altro comprende le liste clienti relative alle aggregazioni aziendali avvenute in Italia e in Brasile, per un valore rispettivamente di 18.623 e 44.950 migliaia di euro.

Le differenze di conversione relative all'avviamento si riferiscono principalmente alla CGU Stati Uniti (impatto sfavorevole per 3.921 migliaia di euro) e alla CGU Brasile (impatto sfavorevole per 735 migliaia di euro).

L'avviamento al 30 giugno 2025 ammonta a 868.189 migliaia di euro e la sua composizione è di seguito illustrata:

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Italia 76.753 76.753
Stati Uniti d'America 37.815 41.736
Germania 129.995 129.995
Lussemburgo 69.104 69.104
Polonia 88.173 88.117
Repubblica Ceca/Slovacchia 105.944 105.944
Brasile 360.405 361.140
868.189 872.789

Al 30 giugno 2025, la società ha valutato la presenza di eventuali indicatori di perdite di valore sulle CGU del gruppo.

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, non sono stati rilevati indicatori tali da richiedere la verifica del valore recuperabile delle attività e pertanto non è stato necessario procedere ad alcun test.

21. ATTIVITÀ IN DIRITTO D'USO E DEBITI PER LOCAZIONI

Terreni e Impianti e Attrezzature
industriali e
(migliaia di euro) fabbricati macchinari commerciali Altro Totale
Al 1 gennaio 2025
Costo storico 49.246 9.765 106.008 22.598 187.617
Fondo ammortamento e svalutazioni (23.378) (5.858) (71.678) (12.385) (113.299)
Valore netto 25.868 3.907 34.330 10.213 74.318
1° semestre 2025
Valore netto di apertura 25.868 3.907 34.330 10.213 74.318
Differenze di conversione 5 75 (4.023) (287) (4.230)
Incrementi e altro 5.374 4.374 11.738 3.106 24.592
Variazione area di consolidamento - - - 514 514
Estinzioni (185) (4) (20) (159) (368)
Ammortamenti (2.927) (598) (6.883) (2.827) (13.235)
Riclassifiche 64 2 - (47) 19
Valore netto di chiusura 28.199 7.756 35.142 10.513 81.610
Al 30 giugno 2025
Costo storico 53.308 14.251 105.314 23.889 196.762
Fondo ammortamento e svalutazioni (25.109) (6.495) (70.172) (13.376) (115.152)
Valore netto 28.199 7.756 35.142 10.513 81.610

I debiti per locazioni iscritti tra le passività al 30 giugno 2025 ammontano a 84.068 migliaia di euro.

22. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Attrezzature Immobilizzazioni

Immobiliz
Attrezzature zazioni in
Terreni e Impianti e industriali e corso e
(migliaia di euro) fabbricati macchinari commerciali acconti Altro Totale
Al 1 gennaio 2025
Costo storico 3.393.914 5.533.075 540.591 391.690 181.449 10.040.719
Fondo ammortamento e
svalutazioni (1.403.891) (4.337.496) (357.449) (6.488) (129.376) (6.234.700)
Valore netto 1.990.023 1.195.579 183.142 385.202 52.073 3.806.019
1° semestre 2025
Valore netto di apertura 1.990.023 1.195.579 183.142 385.202 52.073 3.806.019
Differenze di conversione (157.442) (36.996) 3.922 (9.434) (4.274) (204.224)
Incrementi 5.580 39.438 37.615 130.688 1.082 214.403
Variazione area
di consolidamento 2.687 66.959 74.410 - 568 144.624
Cessioni e altro (418) (248) (393) 2.886 (2) 1.825
Ammortamenti (26.256) (86.246) (20.491) - (5.881) (138.874)
Riclassifiche 10.555 51.056 9.118 (77.497) 4.529 (2.239)
Valore netto di chiusura 1.824.728 1.229.542 287.323 431.845 48.094 3.821.532
Al 30 giugno 2025
Costo storico 3.226.106 5.694.990 778.034 436.425 178.974 10.314.529
Fondo ammortamento e
svalutazioni (1.401.378) (4.465.448) (490.711) (4.580) (130.880) (6.492.997)
Valore netto 1.824.728 1.229.542 287.323 431.845 48.094 3.821.532

Gli investimenti del primo semestre 2025 ammontano a 214.403 migliaia di euro. Nel rendiconto finanziario e nella relazione sulla gestione, gli investimenti sono indicati secondo il criterio del pagamento effettivo (218.434 migliaia di euro).

Le differenze di conversione, negative per 204.224 migliaia di euro, riflettono principalmente il rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro (254.769 migliaia di euro), compensato dall'indebolimento rispetto al rublo (54.238 migliaia di euro). Nel primo semestre 2024 le differenze di conversione erano state complessivamente positive per 79.683 migliaia di euro.

La variazione area di consolidamento si riferisce ai cespiti della controllata Gulf Cement Company, acquisita nel primo semestre 2025 (nota 47).

23. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Al 1 gennaio
Costo storico 19.827 20.215
Fondo ammortamento e svalutazioni (2.986) (2.691)
Valore netto 16.841 17.524
Differenze di conversione (170) 66
Incrementi - 4
Variazione area di consolidamento 1.913 -
Cessioni e altro (356) (716)
Svalutazioni - (37)
Riclassifiche 416 -
Al 31 dicembre 18.644 16.841
Costo storico 21.630 19.827
Fondo ammortamento e svalutazioni (2.986) (2.986)
Valore netto 18.644 16.841

La variazione area di consolidamento si riferisce ai cespiti della controllata Gulf Cement Company, acquisita nel primo semestre 2025 (nota 47).

24. PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE E A CONTROLLO CONGIUNTO

Gli importi iscritti nello stato patrimoniale sono i seguenti:

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Imprese collegate valutate col metodo del patrimonio netto 236.419 205.434
Imprese a controllo congiunto valutate col metodo
del patrimonio netto 304.656 262.182
541.075 467.616

Sull'incremento netto di 73.459 migliaia di euro hanno influito: in aumento il risultato netto pro-quota delle partecipate per 59.919 migliaia di euro; in diminuzione l'eliminazione dei dividendi ricevuti, pari a 8.746 migliaia di euro e le differenze di conversione per 13.190 migliaia di euro.

L'incremento residuo deriva dalla sottoscrizione di una quota del 25% nel capitale di Alpacem Zement Austria GmbH (40.000 migliaia di euro), nell'ambito dell'operazione di cessione dello stabilimento di Fanna, a fine gennaio.

Di seguito sono distintamente elencate le società collegate al 30 giugno 2025 che, secondo gli amministratori, sono significative per il gruppo. Queste collegate hanno un capitale sociale costituito solo da azioni ordinarie detenute direttamente o indirettamente dalla società.

La sede legale corrisponde anche alla sede operativa principale.

Sede
operativa/ % di Valore Metodo
Nome della società sede legale partecipazione di carico di valutazione
Société des Ciments
de Hadjar Soud EPE SpA Algeria 35,0 39.758 patrimonio netto
Société des Ciments
de Sour El Ghozlane EPE SpA Algeria 35,0 37.241 patrimonio netto
Alpacem Cement dd Slovenia 25,0 41.443 patrimonio netto
Alpacem Zement Austria GmbH Austria 25,0 40.861 patrimonio netto
Laterlite SpA Italia 33,3 39.836 patrimonio netto

24.2 Imprese a controllo congiunto

Di seguito è riportata l'unica società a controllo congiunto 30 giugno 2025 che, secondo gli amministratori, è significativa per il gruppo:

Sede operativa/ % di Valore Metodo
Nome della società sede legale partecipazione di carico di valutazione
Corporación Moctezuma, SAB de CV Messico 33,0 287.410 patrimonio netto

25. PARTECIPAZIONI AL VALORE EQUO

Si tratta di investimenti in società controllate non consolidate e in altre imprese, tutte non quotate.

(migliaia di euro) Imprese
controllate
Altre
imprese
Totale
Al 1 gennaio 2025 449 10.200 10.649
Differenze di conversione - (169) (169)
Incrementi - 3.775 3.775
Variazione area di consolidamento - 437 437
Variazioni di valore equo - 65 65
Al 30 giugno 2025 449 14.308 14.757

Gli incrementi si riferiscono all'investimento in Queens Carbon Inc. in Stati Uniti per 1.922 migliaia di euro e all'acquisizione di Casa dos Ventos SA in Brasile per 1.853 migliaia di euro.

26. CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Finanziamenti a terzi e leasing 4.134 4.564
Finanziamenti a imprese collegate e a controllo congiunto 8.695 4.710
Finanziamenti a clienti 6.428 10.135
Crediti per vendita di partecipazioni 211 -
Crediti tributari 4.661 5.024
Attività finanziarie non correnti 2.498 -
Crediti verso dipendenti 1.543 1.247
Depositi cauzionali attivi 16.113 17.222
Altri 13.830 17.640
58.113 60.542

I finanziamenti a terzi e leasing sono principalmente fruttiferi e adeguatamente garantiti.

I finanziamenti a clienti sono costituiti da prestiti fruttiferi di interessi concessi ad alcuni clienti in Stati Uniti, a condizioni di mercato.

I depositi cauzionali rappresentano essenzialmente investimenti monetari vincolati per garantire il pagamento di benefici nell'ambito di piani pensionistici negli Stati Uniti per 12.247 migliaia di euro, oltre a depositi assicurativi.

27. RIMANENZE

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Materie prime, sussidiarie e di consumo 507.353 499.175
Semilavorati 136.634 142.258
Prodotti finiti e merci 100.962 124.168
Acconti 1.533 634
Diritti di emissione 122.156 115.669
868.638 881.904

Gli aumenti e le diminuzioni che hanno interessato le varie categorie sono stati determinati dall'andamento e dai ritmi di produzione e di vendita, dal prezzo dei fattori consumati, nonché dalle variazioni intervenute nei tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci esteri.

L'importo indicato è al netto di un fondo obsolescenza per totali 44.322 migliaia di euro (43.140 migliaia nell'esercizio precedente).

28. CREDITI COMMERCIALI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Crediti commerciali 666.934 583.715
Meno: Fondo svalutazione crediti (18.268) (16.146)
Crediti commerciali, netto 648.666 567.569
Altri crediti commerciali:
Verso imprese collegate 18.524 17.424
Verso imprese controllanti 22 28
667.212 585.021

I crediti commerciali non sono fruttiferi e hanno generalmente scadenza compresa fra 20 e 150 giorni.

L'incremento di 82.191 migliaia di euro dei crediti netti verso clienti è riconducibile al primo consolidamento integrale di Gulf Cement Company per 23.390 migliaia di euro, nonché alla stagionalità dell'attività.

29. ALTRI CREDITI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Crediti tributari 98.028 92.606
Crediti verso istituti previdenziali 980 510
Finanziamenti a imprese controllate non consolidate e collegate 3.037 1.853
Finanziamenti a clienti 362 -
Crediti verso fornitori 14.755 10.656
Crediti verso dipendenti 521 452
Crediti per vendita di partecipazioni 117 8.000
Altre attività finanziarie correnti 5.013 1.438
Finanziamenti a terzi e leasing 85 92
Ratei attivi per interessi 6.292 3.174
Altri ratei e risconti attivi 18.117 18.773
Altri 16.473 14.400
163.780 151.954

La riga crediti tributari accoglie gli acconti periodici delle imposte dirette e l'eventuale posizione a credito per imposta sul valore aggiunto (17.436 migliaia di euro). Sono altresì compresi gli importi dovuti dalla controllante Fimedi SpA alle società italiane che aderiscono al consolidato fiscale ai fini dell'imposta sul reddito nazionale (nota 46).

Tra i crediti verso fornitori sono compresi principalmente anticipi su forniture di gas, energia elettrica e altri servizi.

30. DISPONIBILITÀ LIQUIDE

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Cassa e depositi bancari 886.225 719.685
Depositi a breve termine 386.872 690.754
1.273.097 1.410.439

Circa 62% del totale di 1.273.097 migliaia di euro è detenuto dalle società operative estere (77,9% nel 2024). A fine periodo, il tasso di interesse medio su depositi e titoli a breve termine è 6,16% (5,51% nel 2024), con i tassi medi degli investimenti e depositi in euro a 1,85%, in dollari americani a 4,12% e in altre valute a 9,92%. Tali titoli e depositi hanno una scadenza media inferiore a 60 giorni.

31. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POSSEDUTE PER LA VENDITA

Nel 2024 gli importi si riferivano principalmente alle attività e passività nette dello stabilimento di Fanna (PN), riclassificate a fronte dell'accordo per la cessione alla collegata Alpacem Cementi Italia SpA, siglato il 4 agosto 2023 e concluso a fine gennaio 2025.

Il saldo a fine periodo include terreni, impianti e immobili minori in Italia e Germania.

32. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è pari a 123.637 migliaia di euro, suddiviso in n. 192.626.154 azioni ordinarie senza valore nominale.

Nel corso del 2025 il numero di azioni in circolazione si è modificato a fronte dell'acquisto di n. 47.690 azioni proprie per un controvalore di 1.700 migliaia di euro. Al 30 giugno 2025 il numero di azioni in circolazione è il seguente:

(numero di azioni) 30.06.2025 31.12.2024
Azioni emesse 192.626.154 192.626.154
Meno: Azioni proprie (11.601.276) (11.553.586)
Azioni in circolazione a fine periodo 181.024.878 181.072.568

33. ALTRE RISERVE

Totale

La voce include riserve di varia natura, elencate e descritte nella tabella che segue:

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Differenze di conversione (440.322) (138.344)
Riserve di rivalutazione 88.286 88.286
Avanzo di fusione 249.177 249.177
Altre 111.958 127.764
9.099 326.883

La riserva differenze di conversione accoglie le differenze di cambio generatesi a partire dal primo consolidamento dei bilanci espressi in valuta estera. La variazione netta negativa di 301.978 migliaia di euro risulta da due fenomeni opposti: diminuzione per l'indebolimento del dollaro (391.586 migliaia di euro), del peso messicano (6.358 migliaia euro), del dinaro algerino (5.964 migliaia di euro), del dirham emiratino (2.130 migliaia di euro) e del real basiliano (651 migliaia di euro); aumento per il rafforzamento del rublo russo (101.775 migliaia di euro) e delle altre valute in Europa Orientale (2.936 migliaia di euro).

34. PATRIMONIO NETTO DI TERZI

Il saldo a fine periodo si incrementa di 44.179 migliaia di euro per il primo consolidamento integrale di GCC, posseduta al 57,56% (nota 47). La parte residua si riferisce principalmente a Cimalux SA per 2.898 migliaia di euro.

35. FINANZIAMENTI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Finanziamenti a lungo termine
Finanziamenti assistiti da garanzie reali 8.084 12.091
Finanziamenti non assistiti da garanzie reali 316.396 316.295
324.480 328.386
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine
Finanziamenti assistiti da garanzie reali 9.345 15.218
Finanziamenti non assistiti da garanzie reali 165.166 179.945
174.511 195.163
Finanziamenti a breve termine
Debiti verso banche 12.095 2.478
Ratei passivi per interessi 6.425 4.736
18.520 7.214

Nei primi sei mesi dell'esercizio non sono stati accesi nuovi finanziamenti.

La seguente tabella evidenzia il valore contabile dei finanziamenti iscritti in bilancio e il confronto con il loro valore equo:

31.12.2024
(migliaia di euro) Valore
contabile
30.06.2025
Valore
equo
Valore
contabile
Valore
equo
Finanziamenti a tasso variabile
Finanziamenti assistiti da garanzie reali 6.269 6.501 8.050 9.709
Finanziamenti non assistiti da garanzie reali 349.385 363.459 349.242 362.031
Finanziamenti a tasso fisso
Finanziamenti assistiti da garanzie reali 11.161 11.110 19.259 16.647
Finanziamenti non assistiti da garanzie reali 132.176 137.192 146.998 151.367
498.991 518.262 523.549 539.754

Il valore equo si basa sui flussi di cassa attualizzati ai tassi di finanziamento correnti per il gruppo ed è riconducibile al livello 2 della relativa gerarchia.

36. BENEFICI PER I DIPENDENTI

Le obbligazioni per benefici ai dipendenti sono dettagliate qui di seguito:

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Per categoria
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro:
Piani pensionistici 154.296 169.554
Piani di assistenza sanitaria 49.977 56.938
Trattamento fine rapporto 8.940 9.563
Altri benefici a lungo termine 8.512 8.495
221.725 244.550

Le attività per piani a benefici definiti, pari a 2.482 migliaia di euro, esposte separatamente tra le attività, si riferiscono a una specifica situazione creatasi negli Stati Uniti, ovvero una differenza positiva tra il valore equo delle attività al servizio del piano e l'obbligazione verso una determinata categoria di dipendenti.

Il valore dei piani pensionistici è iscritto al netto del valore equo delle attività a servizio degli stessi ed è riconducibile al livello 2 della relativa gerarchia.

37. FONDI PER RISCHI E ONERI

Ripristino
cave e rischi
Controversie
legali e
(migliaia di euro) ambientali Antitrust fiscali Altri rischi Totale
Al 1 gennaio 2025 68.291 7.346 18.289 25.310 119.236
Accantonamenti 1.180 - 7.340 6.597 15.117
Effetto attualizzazione 584 - - - 584
Rilascio di fondi inutilizzati (326) - (416) (488) (1.230)
Utilizzi del periodo (877) - (937) (4.306) (6.120)
Differenze di conversione (1.085) 57 (724) (1.993) (3.745)
Al 30 giugno 2025 67.767 7.403 23.552 25.120 123.842

Il fondo antitrust si riferisce alla probabile sanzione in Polonia (settore cemento), a seguito della decisione della Corte Suprema di rimandare il caso del 2015 alla Corte d'Appello (nota 45).

Gli altri rischi comprendono accantonamenti per 5.898 migliaia di euro e utilizzi per 3.957 migliaia di euro, riferiti a indennizzi non coperti da assicurazione, quali indennità al personale e risarcimenti in caso di incidenti.

38. ALTRI DEBITI NON CORRENTI

(numero di azioni) 30.06.2025 31.12.2024
Debiti per acquisto di partecipazioni 40 41
Debiti verso soci di minoranza (società di persone) 1.205 1.352
Debiti verso dipendenti 526 542
Altri 2.319 2.722
4.090 4.657

Gli altri debiti non correnti scadono tutti entro 5 anni, con l'eccezione di quelli verso soci di minoranza, la cui scadenza è indeterminata. Si ritiene che il valore contabile della voce approssimi il suo valore equo.

39. DEBITI COMMERCIALI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Debiti verso fornitori 372.237 336.457
Altri debiti commerciali:
Verso imprese collegate 2.308 1.111
374.545 337.568

I debiti commerciali non sono fruttiferi e hanno generalmente scadenza non superiore a 90 giorni.

40. DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO

La voce rappresenta le passività fiscali del gruppo, al netto di acconti, ritenute e crediti d'imposta.

41. ALTRI DEBITI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Acconti 8.350 6.115
Debiti per acquisto partecipazioni - 64.455
Debiti verso istituti previdenziali 17.797 21.000
Debiti verso dipendenti 44.909 48.923
Debiti verso clienti 6.671 7.457
Altri ratei e risconti passivi 21.846 16.231
Debiti tributari 41.257 20.988
Debiti finanziari verso erario 17.196 17.189
Altri 27.145 16.196
185.171 218.554

La voce debiti per acquisto partecipazioni a fine 2024 si riferiva al perfezionamento dell'acquisto di una residua partecipazione di minoranza (ETP Paraíba Participações SA) all'interno del gruppo Nacional Cimentos Participações SA, avvenuto nella prima parte del 2025.

I debiti verso clienti sono rappresentati dalle passività contrattuali, ossia dagli anticipi a breve termine ricevuti a seguito della vendita di prodotti, e dagli sconti sul volume regolati attraverso una transazione separata col cliente.

La riga debiti tributari comprende l'imposta sul valore aggiunto per 25.392 migliaia di euro (6.889 migliaia di euro a fine 2024).

I debiti finanziari verso erario riguardano principalmente il contenzioso in essere con il comune di Guidonia (RM) in tema di Ici ed Imu (nota 45).

42. CASSA GENERATA DALLE OPERAZIONI

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Utile prima delle imposte 546.015 535.374
Rettifiche per:
Ammortamenti 160.090 127.314
Risultati delle partecipazioni al patrimonio netto (59.919) (76.261)
Plusvalenze patrimoniali (2.638) (8.114)
Variazione netta fondi e benefici per i dipendenti (8.475) (13.935)
Oneri finanziari netti (120.867) (29.771)
Altri oneri senza manifestazione monetaria (3.992) (2.568)
Variazioni del capitale d'esercizio:
Rimanenze 10.843 (7.361)
Crediti commerciali e altre attività (75.990) (94.899)
Debiti commerciali e altre passività 15.206 (6.292)
Cassa generata dalle operazioni 460.273 423.487

43. DIVIDENDI

I dividendi deliberati nel 2025 e nel 2024 sono stati rispettivamente 126.717 e 110.961 migliaia di euro (70 e 60 centesimi per azione).

44. IMPEGNI

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Garanzie prestate 9.814 7.491
Altri impegni e garanzie 172.529 171.839
182.343 179.330

Le garanzie prestate comprendono impegni fidejussori verso istituti di credito a favore di società partecipate.

Alla data di bilancio gli impegni assunti per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari ammontano a 172.529 migliaia di euro (171.839 migliaia a dicembre 2024).

45. VERTENZE LEGALI E PASSIVITÀ POTENZIALI

I rischi legali a cui è esposta Buzzi derivano dalla varietà e dalla complessità delle norme e dei regolamenti a cui è soggetta l'attività industriale del gruppo, soprattutto in materia di ambiente, sicurezza, responsabilità prodotto, imposte e concorrenza. Esistono pertanto reclami e contestazioni pendenti nei confronti del gruppo e riconducibili al normale svolgimento dell'attività aziendale. Pur non essendo possibile prevedere oppure determinare con precisione l'esito di ciascun procedimento, la direzione ritiene che la conclusione definitiva degli stessi non avrà un impatto sfavorevole rilevante sulla condizione finanziaria del gruppo. Laddove è probabile che occorra un esborso di risorse per adempiere le obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il gruppo effettua specifici accantonamenti a fondi per rischi e oneri.

Procedimenti fiscali

A seguito della verifica effettuata dall'Agenzia delle Entrate nel 2016, relativa all'anno 2012, e ai controlli sugli anni successivi (dal 2013 al 2018), la stessa Agenzia ha notificato avvisi di accertamento i) relativi agli esercizi dal 2012 al 2018 contenenti rilievi all'imposta sul reddito delle società (IRES) e ii) relativi agli esercizi dal 2012 al 2016 e per il 2018 contenenti rilievi sull'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Il maggior imponibile contestato negli avvisi di accertamento riguarda principalmente il mancato addebito di una royalty alle società controllate estere di Buzzi in USA e Germania, per l'utilizzo del marchio aziendale.

Ai fini IRES il maggior imponibile accertato per i sette esercizi ammonta a circa 97,8 milioni di euro. Ai fini IRES, in ogni anno fino al 2017, la perdita fiscale dichiarata è superiore agli importi contestati; pertanto, non sono dovute né maggior IRES né interessi e sanzioni.

Le riprese sul 2018 ai fini IRES ammontano ad euro 11,1 milioni di euro, di cui 10,2 milioni di euro per royalties su marchio, 0,6 milioni di euro per interessi su finanziamento e 0,3 milioni di euro per cessione di prodotti finiti. Le riprese ai fini IRAP 2018 ammontano ad euro 10,5 milioni di euro, pari alla somma delle riprese relative a royalties su marchio e cessione di prodotti finiti.

Il maggior imponibile IRES 2018 di 11,1 milioni di euro, al netto delle perdite pregresse utilizzabili si riduce ad euro 2,2 milioni di euro, equivalente ad una maggiore IRES di circa 0,5 milioni di euro. Ai fini IRAP l'accertamento comporta invece la richiesta, per i soli esercizi 2012, 2013 e 2014, di maggiori imposte e interessi per circa 2,0 milioni di euro; per gli esercizi 2015, 2016 e 2018 l'imponibile negativo dichiarato è superiore agli importi contestati, quindi, per questi esercizi non sono dovuti né maggior IRAP né interessi e sanzioni.

Si segnala che la società, per gli esercizi oggetto di contenzioso, ha sempre presentato la documentazione sui prezzi di trasferimento con il relativo riconoscimento da parte dell'Agenzia delle Entrate della non applicazione delle sanzioni: pertanto ad eccezione di rilievi minimi relativi all'annualità 2012 non riguardanti i rapporti infragruppo, nessuna sanzione è stata comminata dall'Agenzia stessa.

La società ha presentato ricorso avverso gli avvisi di accertamento riferiti agli anni dal 2012 al 2018 nei termini di legge. La società ha, per gli anni in contenzioso dal 2012 al 2017, richiesto l'avvio delle "Procedure amichevoli" (MAP) previste dalle convenzioni in vigore con i Paesi interessati, ritenendo che gli elementi di difesa siano fondati e consistenti e il rischio di soccombenza remoto. La società richiederà l'avvio della MAP, in relazione al rilievo sulle royalties, anche per l'annualità 2018.

A seguito della conclusione della "procedura amichevole" (MAP) con gli Stati Uniti per gli esercizi dal 2012 al 2016, l'Agenzia delle Entrate in data 26 novembre 2021 ha comunicato che le autorità competenti italiana e statunitense hanno concordato di rideterminare le rettifiche operate dall'amministrazione fiscale italiana in misura sensibilmente più favorevole rispetto ai rilievi formulati in sede di accertamento, con parziale riconoscimento di tale aggiustamento da parte dell'autorità statunitense. La società ha deciso di accettare tale accordo, ma l'esecuzione dello stesso con gli Stati Uniti sarà effettuata a conclusione della procedura amichevole ancora in essere sugli stessi temi con la Germania. La società ha quindi provveduto ad accantonare al fondo rischi e oneri la maggiore imposta derivante dall'accettazione dell'accordo (2012-2016) con gli Stati Uniti, mantenendo nel contempo e sino alla

definitiva conclusione della vertenza l'iscrizione, effettuata negli esercizi precedenti, del credito per le somme versate a titolo provvisorio in pendenza di giudizio.

Fra il 2015 e il 2023 il Comune di Guidonia Montecelio (Roma) ha notificato a Buzzi alcuni avvisi di accertamento relativi a maggiore ICI, IMU e TASI, oltre a sanzioni e interessi, concernenti gli anni dal 2008 al 2022, per un importo complessivo che ammonta a circa 30,5 milioni di euro. Il Comune basa la sua richiesta sull'assunto che i terreni di proprietà adibiti a cava siano assimilabili, ai fini dei tributi locali, alle aree fabbricabili. Ritenendo non fondata tale richiesta e considerato, in subordine, che i valori venali dei suddetti terreni presi a riferimento per il calcolo dell'imposta sono del tutto incongrui, la Società ha impugnato dinanzi alle competenti Corti di Giustizia Tributaria tutti gli atti impositivi ricevuti. La Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Roma e quella di II Grado del Lazio hanno depositato diverse sentenze anche recenti di segno sfavorevole alla società che Buzzi, ritenendo di avere valide motivazioni, ha impugnato e/o ha intenzione di impugnare. Al riguardo, sono intervenute le prime pronunce della Corte di Cassazione e l'esito è stato parzialmente positivo, nella misura in cui i giudizi sono stati rimessi alla Corte di Giustizia Tributaria di II Grado per rideterminare l'effettivo valore di mercato di tutti i terreni ed è stata sancita l'applicabilità della sola sanzione per omessa dichiarazione, con applicazione del cumulo giuridico delle sanzioni da continuazione. I giudizi di riassunzione dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di II Grado sono stati ritualmente proposti ed hanno avuto esito negativo per la società per le annualità 2008 e 2009 e parzialmente positivo per le annualità 2012,2013, 2014, 2015 per le quali si è ancora in attesa delle motivazioni. Con riferimento ad alcune delle annualità per le quali Buzzi è risultata soccombente all'esito del giudizio di primo o di secondo grado, il Comune ha ingiunto il pagamento provvisorio di un importo di circa 4,9 milioni di euro, che la società ha provveduto a versare integralmente. Buzzi, in ogni caso, ha richiesto e intende richiedere il rimborso degli importi versati a titolo provvisorio che, a seguito dei relativi giudizi di impugnazione, sono risultati o risulteranno non dovuti. Buzzi ha comunque interamente iscritto in bilancio le maggiori imposte, con i relativi interessi e sanzioni, nella misura dovuta, per tutti gli anni in cui i ricorsi sono stati respinti. La società, infine, mantiene iscritti in bilancio gli importi richiesti, sempre dal Comune di Guidonia Montecelio, con gli avvisi di accertamento immediatamente esecutivi.

In Brasile, sono in corso diversi procedimenti contro Companhia Nacional de Cimento – CNC, Companhia de Cimento da Paraíba – CCP e Companhia de Cimento Campeão Alvorada – CCA, società controllate locali, derivanti dall'annullamento da parte dell'Agenzia delle Entrate federale e di alcuni Stati Brasiliani di crediti relativi a imposte su alcuni prodotti industrializzati e immobilizzazioni acquisite nel periodo dal 2013 al 2023, in particolare petcoke, refrattari, nastri trasportatori, sfere per la macinazione e parti di impianti. L'importo totale oggetto della controversia ammonta a 20,4 milioni di euro. Le società hanno presentato le loro difese e/o ricorsi, a seconda della fase del procedimento, chiedendo anche l'annullamento di procedimenti amministrativi già conclusi con esito sfavorevole. Queste cause sono state intentate nel 2015 e poi fra il 2021 ed il 2024, le Agenzia delle Entrate Federali e Statali hanno presentato la propria difesa e il Tribunale di primo grado non ha ancora emesso una decisione. Le società considerano il rischio di decisioni sfavorevoli possibile, ma non probabile; quindi, non hanno registrato alcun accantonamento in bilancio.

Nel 2021, a seguito dell'acquisizione di tutte le filiali del gruppo CRH in Brasile, Companhia Nacional de Cimento – CNC è subentrata a CRH come convenuta in alcune cause e procedimenti amministrativi avviati dall'Agenzia Mineraria Brasiliana per esigere importi aggiuntivi di tassazione sulle attività di esplorazione mineraria svolte dalla società nel periodo dal 1991 al 2013. L'imposta richiesta deriva da una divergenza di interpretazione delle disposizioni di legge relative alla fase del processo produttivo minerario considerata come l'ultima fase di lavorazione e precedente alla trasformazione industriale ai fini del calcolo dell'imposta. L'importo totale oggetto dei procedimenti è di 5,4 milioni di euro. Tutti i procedimenti amministrativi in corso hanno avuto decisioni favorevoli all'Agenzia delle Entrate e la società ha presentato ricorsi che non sono ancora stati esaminati dalla Seconda Istanza Amministrativa. Vi sono anche tre cause in cui CCA chiede l'annullamento di precedenti procedimenti amministrativi già chiusi con esito sfavorevole. Nella più rilevante di queste, un perito giudiziario ha già emesso un rapporto che la società considera favorevole, poiché la fase della produzione mineraria considerata ai fini del calcolo dell'imposta, pur non essendo esattamente quella considerata dalla società, è comunque molto vicina ad essa. Un accantonamento registrato al momento dell'inizio delle attività di CRH in Brasile è comunque stato mantenuto in bilancio.

Procedimenti Antitrust

Relativamente alla sanzione antitrust di 59,8 milioni di euro comminata il 7 agosto 2017 a Buzzi e altre imprese cementiere per aver dato vita a un'asserita intesa anticoncorrenziale, protrattasi dal mese di giugno del 2011 fino al mese di gennaio 2016, si rileva che, in data 21 dicembre 2023, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha dichiarato inammissibile il ricorso per la richiesta di risarcimento presentato da Buzzi il 22 maggio 2020; la decisione della Corte è definitiva e non può essere oggetto di ulteriori ricorsi. In relazione ai comportamenti sanzionati dall'AGCM, Buzzi ha ricevuto diverse lettere di richieste di risarcimento, a cui ha sempre risposto rigettando ogni addebito. Ad oggi, la società ha in corso procedimenti per il risarcimento dei danni dovuti in conseguenza dell'asserito sovrapprezzo pagato a seguito dell'intesa sanzionata dall'AGCM, per una somma totale pari a circa 24 milioni di euro, oltre a tre atti di citazione (relativi a una pluralità di ricorrenti) per un totale complessivo di circa 109 milioni di euro, di cui imputabili direttamente a Buzzi circa 13 milioni di euro. In data 25 giugno 2025 la Corte di Appello di Milano ha pronunciato sentenza favorevole a Buzzi in rifermento ad uno di questi procedimenti promossi da una pluralità di ricorrenti con richiesta totale di circa 76 milioni di euro di cui circa 9 milioni riferibili direttamente a Buzzi; i termini per un eventuale ricorso in Cassazione del ricorrente sono ancora pendenti. La società, come detto, ritiene di aver agito in piena conformità alla disciplina antitrust e si è, pertanto, costituita in giudizio per dimostrare la sua estraneità a ogni violazione.

Contro la decisione dell'Autorità Antitrust della Polonia, conclusa infliggendo sanzioni a 6 produttori, tra cui alla controllata Dyckerhoff Polska per un importo pari a circa 15 milioni di euro, è stato proposto appello avanti alla Corte Regionale di Varsavia che si è pronunciata nel dicembre 2013 riducendo la sanzione a circa 12,3 milioni di euro. La società controllata Dyckerhoff Polska ha proposto appello contro la rideterminazione della sanzione. La Corte di Appello, a seguito di un procedimento di consultazione con la Corte Costituzionale polacca, ha riassunto il procedimento a gennaio 2018 e in data 27 marzo 2018 ha deciso di ridurre ulteriormente la sanzione a circa 7,5 milioni di euro, che sono stati interamente pagati. La società, valutate anche le motivazioni scritte della sentenza, ha impugnato la decisione di fronte alla Suprema Corte. In data 29 luglio 2020 la Suprema Corte ha annullato la decisione della Corte di Appello e rimandato il caso alla stessa Corte per una riconsiderazione della sanzione. In conseguenza di tale decisione la sanzione pagata è stata rimborsata alla società, ma sulla base delle motivazioni della Corte Suprema si ritiene probabile l'imposizione di una nuova sanzione per un importo simile. La società ha quindi iscritto a bilancio un fondo pari alla sanzione rimborsata. In data 21 maggio 2021, la Corte d'Appello ha ritenuto di rinviare il procedimento alla Corte Regionale di Varsavia per ulteriore istruttoria. La decisione è stata appellata dall'Autorità Antitrust Polacca e poi deferita dalla Suprema Corte con decisione del 15 marzo 2023 alla Corte di Giustizia Europea per la valutazione di una contestazione di Cemex Polonia sulla composizione della Corte stessa. La Corte di Giustizia Europea ha ritenuto la questione inammissibile e rinviato il procedimento alla Suprema Corte polacca che, risolto il tema della sua composizione, si dovrà ora pronunciare sull'appello della Autorità Antitrust Polacca.

Procedimenti Ambientali

Relativamente ai provvedimenti sulla bonifica della rada di Augusta (SR), delle aree a terra e delle relative acque di falda, Buzzi si è in passato attivata legalmente con una serie di procedimenti presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia – sezione di Catania – e il Consiglio Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana (CGARS) contro l'allora Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e numerosi soggetti pubblici e privati, che si sono poi chiusi per carenza di interesse a seguito delle pronunce favorevoli ottenute. In particolare, il Tar Sicilia, Catania, con sentenza 11 settembre 2012, non appellata dall'ente, ha riconosciuto la completa estraneità della società alla contaminazione della rada di Augusta e, sulla base di tale pronuncia, il Ministero alla fine del 2017 ha diffidato le altre società che operano sulla rada di Augusta, con eccezione di Buzzi, alla bonifica della rada.

Inoltre, il CGARS, con sentenza 15 novembre 2018, ha stabilito la necessità di rideterminare correttamente le responsabilità delle società operanti sulla rada di Augusta, facendo proprio riferimento alle diverse posizioni, tra cui quella di Buzzi. Anche a seguito di tale sentenza, non sono seguiti ulteriori coinvolgimenti della Società in relazione alla bonifica della rada, rispetto alla quale l'assenza del nesso causale con il ciclo produttivo della cementeria di Augusta pare ormai consolidata.

Eventuali potenziali criticità paiono, pertanto, circoscritte al coinvolgimento di Buzzi nella bonifica delle aree a terra e della falda, in relazione alle quali la società ha portato avanti in proprio, qualificandosi come proprietario incolpevole della contaminazione, gli adempimenti procedimentali finalizzati alla caratterizzazione, all'analisi di rischio e alla bonifica e/o messa in sicurezza permanente delle aree a terra e delle porzioni di falda interessate. Tali adempimenti, su cui il Ministero dell'Ambiente si è pronunciato positivamente, con prescrizioni, anche tramite conferenze di servizi decisorie, che la società non ha contestato, sono in corso senza che durante le attività di monitoraggio siano emerse nuove significative criticità.

In attesa degli sviluppi inerenti alle suddette azioni, in considerazione del fatto che Buzzi ha sinora curato su base volontaria il procedimento di bonifica e che è in corso il procedimento di analisi di rischio della falda, sebbene non siano emerse negli ultimi anni specifiche determinazioni da parte della Pubblica Amministrazione, si è deciso di mantenere un fondo rischi per 1,5 milioni di euro.

Negli Stati Uniti d'America esistono numerose cause legali e rivendicazioni intentate contro Lone Star Industries, Inc. (LSI) riguardanti materiali contenenti silice o asbesto venduti o distribuiti dalla società o da sue controllate in passato e principalmente utilizzate nel settore delle costruzioni e in altre industrie. I ricorrenti affermano che l'uso di tali materiali ha causato malattie professionali. LSI ha mantenuto una copertura assicurativa per la responsabilità prodotto durante la maggior parte del tempo in cui ha venduto o distribuito i prodotti contenenti silice e asbesto. Inoltre, tra il 2009 e il 2010, LSI ha concluso una transazione con le sue principali compagnie assicurative, che definisce la responsabilità fra le parti e la suddivisione dei relativi costi fino alla modifica o alla risoluzione degli accordi sulla base di quanto previsto dagli accordi stessi. LSI e i suoi assicuratori stanno negoziando possibili modifiche ai loro accordi transattivi. Gli assicuratori continuano a rispettare le previsioni della transazione e nessuno di loro ha chiesto la risoluzione dell'accordo in essere. Una stima dell'ammontare delle richieste di risarcimento relative all'utilizzo di materiali contenenti silice o asbesto coinvolge numerose variabili non prevedibili che possono incidere sulla corretta determinazione della quantificazione e della tempistica di tali richieste. Inoltre, LSI ha esaurito il massimale previsto da alcune delle coperture assicurative. La società ha comunque mantenuto un fondo rischi per gli importi che non si prevede siano coperti da assicurazione.

Altri procedimenti legali

La nostra controllata lussemburghese Cimalux SA è stata citata in giudizio dal curatore fallimentare di una partecipazione ceduta nel dicembre 2008 per un rimborso di 0,5 milioni di euro quale parte del prezzo di vendita pagato alla stessa Cimalux. La domanda, avanzata anche nei confronti del notaio che aveva redatto il contratto di compravendita nel 2008, si basa sull'asserita nullità del contratto di vendita stesso in quanto concluso durante il periodo di contestazione dell'insolvenza. Il Tribunale di primo grado ha respinto la domanda nei confronti di Cimalux, ma ha accolto la domanda nei confronti del notaio che ha presentato ricorso. Anche il Curatore Fallimentare ha presentato ricorso. Contrariamente a quanto deciso dal giudice di primo grado, la Corte di Appello il 6 gennaio 2025 ha obbligato Cimalux a ripagare all'acquirente il prezzo di vendita oltre agli interessi dal 9 dicembre 2009 e i costi del procedimento di insolvenza, dichiarando fra l'altro anche la prescrizione dell'azione di regresso di Cimalux nei confronti del Notaio. La società ha proposto ricorso in Cassazione e provvisoriamente pagato su un conto dedicato quanto richiesto.

Nel 2021, a seguito dell'acquisizione da parte di Companhia Nacional de Cimento – CNC, una delle nostre filiali locali, di tutte le controllate del gruppo CRH in Brasile, CNC è subentrata a CRH come convenuta in una causa intentata nel 2013 da un'associazione di categoria dei lavoratori. La causa riguarda il pagamento di importi relativi a lavoro pericoloso, insalubre e notturno a beneficio di alcuni dipendenti dell'ex CRH, a partire dal 2008 per un totale di 1,0 milioni di euro. Il Tribunale di Primo Grado ha respinto le richieste relative al lavoro notturno e ha accolto quelle relative al lavoro pericoloso e insalubre. Il Tribunale di Secondo Grado ha confermato la decisione del Primo Grado e sia l'attore che il convenuto hanno presentato ricorso al Tribunale di Terzo Grado, che non ha ancora emesso la propria decisione.

46. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In Buzzi sono concentrate le competenze professionali, le risorse umane e le attrezzature che permettono di prestare assistenza ad altre entità controllate e collegate.

Buzzi intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale con numerose società collegate e/o a controllo congiunto, che consistono principalmente sia nella vendita, sia nell'acquisto di prodotti finiti, semilavorati, materie prime e servizi di trasporto nei confronti di entità operanti nel settore cemento, calcestruzzo preconfezionato e servizi. Inoltre la capogruppo fornisce, su richiesta, alle medesime entità servizi di assistenza tecnica e progettuale. Le cessioni di beni sono negoziate a condizioni di mercato e le prestazioni di servizi sulla base del costo remunerato. Esistono anche alcuni rapporti di natura finanziaria con società partecipate e controllanti, che parimenti sono regolati a tassi di mercato.

Il rapporto con la controllante Fimedi SpA e le sue controllate o altre entità sottoposte a influenza notevole da soggetti che detengono una quota significativa dei diritti di voto in Fimedi SpA, consiste nella prestazione di servizi di assistenza amministrativa, fiscale, societaria, gestione del personale ed elaborazione dati, per importi poco significativi.

La società e le sue controllate italiane Buzzi Unicem Srl e Unical SpA, aderiscono al consolidato fiscale nazionale, con Fimedi SpA nel ruolo di società consolidante.

Si riassumono qui di seguito le principali operazioni intercorse con parti correlate e i relativi saldi alla data di bilancio:

(migliaia di euro) 1° sem 2025 in % voce
di bilancio
1° sem 2024 in % voce
di bilancio
Cessioni di beni e prestazioni di servizi: 31.498 1,4 33.071 1,6
società collegate e controllate non consolidate 19.944 21.357
società a controllo congiunto 11.459 11.562
società controllanti 15 14
altre parti correlate 80 138
Acquisti di beni e prestazioni di servizi: 43.368 3,3 45.224 3,8
società collegate e controllate non consolidate 42.664 44.922
società a controllo congiunto 88 79
altre parti correlate 616 223
Proventi finanziari: 38 - 2.015 2,3
società collegate e controllate non consolidate 36 36
società a controllo congiunto 2 1.979
Crediti commerciali: 18.196 2,7 19.044 2,8
società collegate e controllate non consolidate 10.148 11.473
società a controllo congiunto 7.984 7.501
società controllanti 14 14
altre parti correlate 50 56
Crediti finanziari: 5.738 21,0 229.332 91,4
società collegate e controllate non consolidate 5.466 2.441
società a controllo congiunto 272 226.891
Altri crediti: 42.996 22,1 43.495 16,5
società collegate e controllate non consolidate 2.217 4.096
società a controllo congiunto 770 6.818
società controllanti 40.009 32.581
Debiti commerciali: 5.009 1,3 5.676 1,8
società collegate e controllate non consolidate 4.843 5.548
società a controllo congiunto 82 46
altre parti correlate 84 82
Altri debiti: 1 0,0 23.955 15,8
società collegate e controllate non consolidate 1 1
società controllanti - 23.954
Dividendi distribuiti: 71.515 56,4 61.200 55,2
società controllanti 71.515 61.200
Garanzie prestate: 1.500 16.987
società a controllo congiunto 1.500 16.987

I dirigenti con responsabilità strategiche sono rappresentati dagli amministratori (esecutivi o meno) e dai sindaci. Il Consiglio di Amministrazione individua il perimetro dei dirigenti con responsabilità strategiche nelle figure dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale e del Chief Technology Officer (CTO).

Le loro retribuzioni, non comprese nella precedente tabella, sono qui di seguito esposte:

(migliaia di euro) 1° sem 2025 1° sem 2024
Salari e altri benefici a breve termine 2.172 1.592
Benefici successivi al rapporto di lavoro 534 102
2.706 1.694

47. AGGREGAZIONI AZIENDALI

Buzzi SpA, tramite TC Mena Holdings Ltd, una controllata al 90% appositamente costituita secondo le leggi di Abu Dhabi Global Market, ha acquisito, il 13 marzo 2025, il 37,6% del capitale sociale di Gulf Cement Company PSC, società per azioni pubblica, costituita nell'Emirato di Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti, le cui azioni sono quotate alla Borsa di Abu Dhabi (ADX).

Contestualmente, TC Mena ha presentato un'offerta pubblica di acquisto agli azionisti residui della Gulf Cement Company PSC, con un prezzo iniziale per azione offerto di 0,56 dirham, poi aumentato a 0,75 Dirham. A fine aprile 2025 l'offerta si è conclusa con esito positivo, poiché l'adesione è stata pari al 26,4% del capitale sociale della Gulf Cement Company PSC, superando quindi la soglia minima di accettazione, mentre la data di regolamento è stata fissata l'8 maggio 2025.

Gulf Cement Company PSC gestisce uno stabilimento a ciclo completo situato a Ras Al Khaimah, con una capacità produttiva annua di circa 2,4 milioni di tonnellate, e produce cemento sia per il mercato interno degli Emirati Arabi Uniti, sia per l'esportazione.

Poiché l'aggregazione aziendale è da considerare unitariamente come l'insieme delle due operazioni effettuate sul mercato, in virtù di tale offerta, Buzzi SpA ha acquisito, indirettamente, il 57,56% di Gulf Cement Company PSC.

L'acquisto è stato finanziato tramite liquidità disponibili e linee di credito esistenti in capo alla controllante.

Tenuto conto della complessità dell'acquisizione e delle tempistiche, l'utile derivante dalla differenza tra il corrispettivo versato e le attività nette acquisite è stato iscritto, in via provvisoria, a conto economico, come previsto dal principio contabile IFRS 3.

In conformità con quanto stabilito da IFRS 3, la determinazione definitiva del valore equo dell'aggregazione aziendale sarà completata entro 12 mesi dalla data di acquisizione del controllo, anche in relazione ai processi di valutazione ancora in corso. L'operazione, contabilizzata al cambio dell'8 maggio, ha comportato la rilevazione di un utile provvisorio a conto economico pari a 36.976 migliaia di euro, di cui 33.278 migliaia di euro di pertinenza del gruppo, generato dalla differenza positiva fra il pro-quota del patrimonio netto della controllata alla data dell'acquisizione e il corrispettivo pagato, come dettagliatamente illustrato nella tabella sotto riportata.

Di seguito sono riportate le informazioni salienti relative all'investimento in Gulf Cement Company PSC alla data di acquisizione del controllo:

(migliaia di euro) 08/05/2025
Corrispettivo pagato 38.912
Totale corrispettivo [A] 38.912
Immobili, impianti e macchinari 145.138
Investimenti immobiliari 1.913
Crediti e altre attività non correnti 670
Rimanenze 25.300
Crediti commerciali 24.632
Altri crediti 7.806
Disponibilità liquide 169
Debiti per locazioni (337)
Benefici per i dipendenti (1.972)
Finanziamenti a breve termine (10.823)
Quota corrente dei debiti per locazioni (121)
Debiti commerciali (61.655)
Altri debiti (12.071)
Totale delle attività nette identificabili (100%) [B] 118.649
Meno: Interessenza di terzi [C] (42.761)
Avviamento/(Utile da acquisizione) [A] - [B] - [C] (36.976)
Attribuibile a:
Azionisti della società (33.278)
Azionisti terzi (3.698)

I costi direttamente attribuibili all'aggregazione aziendale iscritti a conto economico ammontano a 6.956 migliaia di euro.

Se l'acquisizione sopra illustrata fosse avvenuta in data 1 gennaio 2025, i ricavi netti consolidati sarebbero stati 2.235.093 migliaia di euro e l'utile netto 386.183 migliaia di euro.

Per quanto riguarda l'aggregazione aziendale NCPAR, avvenuta nel quarto trimestre del 2024, le risultanze definitive saranno definitive entro i 12 mesi successivi all'acquisizione.

48. ALTRE INFORMAZIONI

Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Come riportato nella relazione sulla gestione il primo semestre 2025 è stato influenzato da eventi e operazioni significative non ricorrenti, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, con impatto netto negativo sul margine operativo lordo pari a 356 migliaia di euro.

L'acquisizione della società Gulf Cement Company non ha avuto impatti sul margine operativo lordo ed è illustrata nella nota 47.

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Si precisa che nel corso del primo semestre 2025 Buzzi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta di gruppo al 30 giugno 2025 è la seguente:

(migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Disponibilità e attività finanziarie a breve:
Disponibilità liquide 1.273.097 1.410.439
Altri crediti finanziari correnti 14.906 14.557
Debiti finanziari a breve:
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine (174.511) (195.163)
Quota corrente dei debiti per locazioni (23.075) (21.595)
Finanziamenti a breve termine (18.520) (7.214)
Altri debiti finanziari correnti (17.196) (81.644)
Disponibilità netta a breve 1.054.701 1.119.380
Debiti finanziari a lungo termine:
Finanziamenti a lungo termine (324.480) (328.386)
Debiti per locazioni a lungo termine (60.993) (55.207)
Altri debiti finanziari non correnti (40) (41)
Disponibilità nette (Indebitamento finanziario netto) 669.188 735.746
Attività finanziarie a lungo termine:
Altri crediti finanziari non correnti 21.966 19.409
Posizione finanziaria netta positiva 691.154 755.155

L'indebitamento finanziario netto è in linea con le indicazioni fornite dagli orientamenti emessi da ESMA e recepiti dalla Consob con Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.

Componenti di posizione finanziaria netta

Di seguito la riconciliazione delle componenti di posizione finanziaria netta non identificabili direttamente dalle voci riportate nello schema di stato patrimoniale:

(migliaia di euro) Nota 30.06.2025 31.12.2024
Altri crediti finanziari correnti 14.906 14.557
Finanziamenti a imprese controllate non consolidate e collegate 29 3.037 1.853
Finanziamenti a clienti 29 362 -
Crediti per vendita di partecipazioni 29 117 8.000
Finanziamenti a terzi e leasing 29 85 92
Ratei attivi per interessi 29 6.292 3.174
Altre attività finanziarie correnti 29 5.013 1.438
Altri debiti finanziari correnti (17.196) (81.644)
Debiti per acquisto partecipazioni 41 - (64.455)
Debiti finanziari verso erario 41 (17.196) (17.189)
Altri crediti finanziari non correnti 21.966 19.409
Finanziamenti a terzi e leasing 26 4.134 4.564
Finanziamenti a imprese collegate e a controllo congiunto 26 8.695 4.710
Finanziamenti a clienti 26 6.428 10.135
Crediti per vendita di partecipazioni 26 211 -
Attività finanziarie non correnti 26 2.498 -
Altri debiti finanziari non correnti (40) (41)
Debiti per acquisto di partecipazioni 41 (40) (41)

49. FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Non sono intervenuti eventi significativi successivi alla data di riferimento del bilancio. Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile, si rimanda all'apposito capitolo della relazione sulla gestione.

Casale Monferrato, 5 agosto 2025

p. il Consiglio di Amministrazione Presidente Veronica Buzzi

% di
Società parteci % di
Denominazione Sede Capitale partecipante pazione voto
Imprese incluse nel consolidamento col metodo integrale
Buzzi SpA Casale Monferrato (AL) EUR 123.636.659
Buzzi Unicem Srl Casale Monferrato (AL) EUR 120.000.000 Buzzi SpA 100,00
Unical SpA Casale Monferrato (AL) EUR 130.235.000 Buzzi SpA 100,00
Buzzi Gestione Immobili Srl Casale Monferrato (AL) EUR 3.000.000 Buzzi SpA 100,00
Alamo Cement Company San Antonio US USD 200.000 Buzzi SpA 100,00
Buzzi SpA 51,50
RC Lonestar Inc. Wilmington US USD 10 Dyckerhoff GmbH 48,50
Buzzi Participações LTDA Recife BR BRL 1.000 Buzzi SpA 100,00
Buzzi SpA 50,65 50,00
Nacional Cimentos Participações SA Recife BR BRL 852.549.180 Buzzi Participações LTDA 49,35 50,00
Buzzi Unicem Algérie Sàrl i. L. Ouled Fayet - Alger DZ DZD 3.000.000 Buzzi SpA 70,00
Dyckerhoff GmbH Wiesbaden DE EUR 105.639.816 Buzzi SpA 100,00
Dyckerhoff Beton GmbH & Co. KG Wiesbaden DE EUR 18.000.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
Dyckerhoff Basal B.V. Nieuwegein NL EUR 63.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
GfBB prüftechnik GmbH & Co. KG Flörsheim DE EUR 50.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
Cimalux SA Esch-sur-Alzette LU EUR 29.900.000 Dyckerhoff GmbH 98,81
Dyckerhoff Polska Sp zoo Nowiny PL PLN 70.000.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
Cement Hranice as Hranice CZ CZK 510.219.300 Dyckerhoff GmbH 100,00
ZAPA beton as Praha CZ CZK 300.200.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
OOO SLK Cement Suchoi Log RU RUB 30.625.900 Dyckerhoff GmbH 100,00
Dyckerhoff Beton
Dyckerhoff Gravières et Sablières Seltz SAS Seltz FR EUR 180.000 GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Beton
Dyckerhoff Kieswerk Trebur GmbH & Co. KG Trebur-Geinsheim DE EUR 2.093.513 GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Beton
Dyckerhoff Kieswerk Leubingen GmbH Erfurt DE EUR 101.000 GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Transportbeton Thüringen Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG Erfurt DE EUR 100.000 GmbH & Co. KG 95,00
TC Mena Holdings LTD Abu Dhabi UAE AED 73.450.021 Buzzi SpA 90,00
Gulf Cement Company PSC Ras Al Khaimah UAE AED 410.548.410 TC Mena Holdings LTD 64,13

(segue)

% di
Denominazione Sede Capitale Società
partecipante
parteci
pazione
Imprese incluse nel consolidamento col metodo integrale (segue)
Dyckerhoff Beton Rheinland-Pfalz Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG Neuwied DE EUR 795.356 GmbH & Co. KG 70,97
Dyckerhoff Beton
TBG Lieferbeton GmbH & Co. KG Odenwald Reichelsheim DE EUR 306.900 GmbH & Co. KG 66,67
ZAPA beton SK sro Bratislava SK EUR 11.859.396 ZAPA beton as
Cement Hranice as
99,97
0,03
OOO CemTrans Suchoi Log RU RUB 185.000.000 OOO SLK Cement 100,00
OOO "DYLOG"
Dyckerhoff Transportbeton Schmalkalden
Suchoi Log RU RUB 410.000.000 OOO SLK Cement
Dyckerhoff Transportbeton
100,00
GmbH & Co. KG Erfurt DE EUR 512.000 Thüringen GmbH & Co. KG 67,55
MegaMix Basal BV Nieuwegein NL EUR 27.228 Dyckerhoff Basal BV 100,00
Betonmortel Centrale Groningen (B.C.G.) BV Groningen NL EUR 42.000 Dyckerhoff Basal BV 66,03
ZAPA beton HUNGÁRIA kft Zsujta HU HUF 6.000.000 ZAPA beton SK sro 100,00
Alamo Concrete Products Company San Antonio US USD 1 Alamo Cement Company 100,00
Alamo Transit Company San Antonio US USD 1 Alamo Cement Company 100,00
Buzzi Unicem USA Inc. Wilmington US USD 10 RC Lonestar Inc. 100,00
Midwest Material Industries Inc. Wilmington US USD 1 RC Lonestar Inc. 100,00
Lone Star Industries Inc. Wilmington US USD 10 RC Lonestar Inc. 100,00
River Cement Company Wilmington US USD 100 RC Lonestar Inc. 100,00
River Cement Sales Company Wilmington US USD 100 RC Lonestar Inc. 100,00
Signal Mountain Cement Company Wilmington US USD 100 RC Lonestar Inc. 100,00
Heartland Cement Company Wilmington US USD 100 RC Lonestar Inc. 100,00
Heartland Cement Sales Company Wilmington US USD 10 RC Lonestar Inc. 100,00
Hercules Cement Company LLC Wilmington US USD n/a RC Lonestar Inc. 100,00
Midwest Material
Buzzi Unicem Ready Mix, LLC Nashville US USD n/a Industries Inc.
Midwest Material
100,00
RED-E-MIX, LLC Springfield US USD n/a Industries Inc. 100,00
Midwest Material
RED-E-MIX Transportation, LLC Springfield US USD n/a Industries Inc. 100,00
Utah Portland Quarries Inc. Salt Lake City US USD 378.900 Lone Star Industries Inc. 100,00
Rosebud Real Properties Inc. Wilmington US USD 100 Lone Star Industries Inc. 100,00
CCS Cimento de Sergipe SA Aracaju BR BRL 3.336.245 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
Mineração Delta do Paraná SA Recife BR BRL 5.769.139 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
Agroindustrial Árvore Alta SA Recife BR BRL 728.000 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
Agroindustrial Delta de Minas SA Recife BR BRL 14.168.557 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
Companhia Nacional de Cimento - CNC Recife BR BRL 1.089.939.078 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
Nacional Cimentos Paraíba SA Recife BR BRL 248.961.131 Nacional Cimentos Participações SA 100,00
ETP Paraiba Participações SA Recife BR BRL 25.489.662 Nacional Cimentos Paraíba SA 100,00
CCA Holding SA Belo Horizonte BR BRL 909.525.105 Companhia Nacional de
Cimento - CNC
100,00
Nacional Cimentos Paraíba SA 85,00
CCP Holding SA Recife BR BRL 288.216.389 ETP Paraiba Participações SA 15,00
Companhia de Cimento Campeão Alvorada – CCA Belo Horizonte BR BRL 868.331.350 CCA Holding SA 100,00
Companhia de Cimento da Paraíba - CCP Recife BR BRL 315.676.175 CCP Holding SA 100,00
Mineração Nacional SA Recife BR BRL 16.369.893 CCP Holding SA 100,00
(segue)
% di
Società parteci % di
Denominazione Sede Capitale partecipante pazione voto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto
Fresit BV Amsterdam NL EUR 6.795.000 Buzzi SpA 50,00
Presa International BV Amsterdam NL EUR 7.900.000 Buzzi SpA 50,00
Cementi Moccia SpA Napoli EUR 7.398.300 Buzzi Unicem Srl 50,00
E.L.M.A. Srl Sinalunga (SI) EUR 15.000 Unical SpA 50,00
Beaumont Bulk Solutions LLC Dover DE USD n/a River Cement Sales Company 50,00
Lichtner-Dyckerhoff Beton Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG Berlin DE EUR 200.000 GmbH & Co. KG 50,00
ZAPA UNISTAV sro Brno CZ CZK 20.000.000 ZAPA beton as 50,00
EKO ZAPA beton sro Praha CZ CZK 1.008.000 ZAPA beton as 50,00
Fresit BV 51,51
Corporación Moctezuma, SAB de CV Mexico MX MXN 171.376.652 Presa International BV 15,16
Corporación Moctezuma,
Cementos Moctezuma, SA de CV Mexico MX MXN 2.421.712.753 SAB de CV 100,00
Nacional Cimentos
Nacional Empreendimentos SA Recife BR BRL 77.821.677 Participações SA 74,50 49,00
Cantagalo Empreendimentos SA Recife BR BRL 248.267 Nacional Empreendimentos SA 100,00
Delta de Arcos SA Recife BR BRL 2.136.668 Nacional Empreendimentos SA 100,00
Delta de Matozinhos SA Recife BR BRL 1.314.836 Nacional Empreendimentos SA 100,00
Mineração Bacupari SA Recife BR BRL 38.685.178 Nacional Empreendimentos SA 100,00
Mineração Delta de Sergipe SA Aracaju BR BRL 1.147.939 Nacional Empreendimentos SA 100,00
Nacional Empreendimentos SA 85,00
Delta da Paraíba SA Recife BR BRL 19.352.808 ETP Paraiba Participações SA 15,00
Ravenswaarden BV Zutphen NL EUR 18.000 Dyckerhoff Basal BV 50,00
Eljo Holding BV Groningen NL EUR 45.378 Dyckerhoff Basal BV 50,00
Megamix-Randstad BV Gouda NL EUR 90.756 Dyckerhoff Basal BV 50,00

(segue)

Denominazione Sede Capitale Società
partecipante
% di
parteci
pazione
Partecipazioni in imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Hinfra Srl Casale Monferrato (AL) EUR 10.000 Buzzi SpA 60,00
Société des Ciments de Sour El Ghozlane
EPE SpA
Sour El Ghozlane DZ DZD 1.900.000.000 Buzzi SpA 35,00
Société des Ciments de Hadjar Soud
EPE SpA
Azzaba DZ DZD 1.550.000.000 Buzzi SpA 35,00
Laterlite SpA Solignano (PR) EUR 22.500.000 Buzzi SpA 33,33
Alpacem Cementi Italia SpA San Vito al Tagliamento
(PN)
EUR 2.000.000 Buzzi SpA 25,00
Fanna Cementi Srl Fanna (PN) EUR 10.000.000 Alpacem Cementi Italia SpA 100,00
Calcestruzzi Faure Srl Salbertrand (TO) EUR 53.560 Unical SpA 24,00
Edilcave Srl Villar Focchiardo (TO) EUR 72.800 Unical SpA 20,00
Alpacem Cement dd Anhovo SL EUR 36.818.921 Buzzi SpA 25,00
Alapcem Zement Austria GmbH Klagenfur AT EUR 1.000.000 Buzzi SpA 25,00
CI4C GmbH & Co. KG Heidenheim an der Brenz
DE
EUR 40.000 Dyckerhoff GmbH 25,00
Projektgesellschaft Warstein-Kallenhardt
Kalkstein mbH
Warstein DE EUR 25.200 Dyckerhoff GmbH 25,00
Köster/Dyckerhoff
Vermögensverwaltungs GmbH
Warstein DE EUR 25.000 Dyckerhoff GmbH 24,90
Köster/Dyckerhoff
Grundstücksverwaltungs GmbH & Co. KG
Warstein DE EUR 10.000 Dyckerhoff GmbH 24,90
Nordenhamer Transportbeton GmbH & Co. KG Nordenham DE EUR 322.114 Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG
51,59
BLD Betonlogistik Deutschland GmbH Rommerskirchen DE EUR 25.200 Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG
50,00
Lichtner-Dyckerhoff Beton Verwaltungs GmbH Berlin DE EUR 25.000 Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG
50,00
TRAMIRA Transportbetonwerk
Minden-Ravensberg GmbH & Co. KG
Minden-Dankersen DE EUR 1.000.000 Dyckerhoff Beton
GmbH & Co. KG
50,00
Transass SA Schifflange LU EUR 50.000 Cimalux SA 41,00
SA des Bétons Frais Schifflange LU EUR 2.500.000 Cimalux SA 41,00
Bétons Feidt SA Luxembourg LU EUR 2.500.000 Cimalux SA 30,00
Houston Cement Company LP Houston US USD n/a Alamo Cement Company
Dyckerhoff Beton
20,00
Rheinland-Pfalz
BLRP Betonlogistik Rheinland-Pfalz GmbH Rommerskirchen DE EUR 25.000 GmbH & Co. KG 50,00
BLN Beton Logistiek Nederland BV Heteren NL EUR 26.000 Dyckerhoff Basal BV 50,00
Van Zanten Holding BV Leek NL EUR 18.151 Dyckerhoff Basal BV 25,00
Louisville Cement Assets Transition Company West Palm Beach US USD n/a Lone Star Industries Inc. 25,00

(segue)

% di
Società parteci
Denominazione Sede Capitale partecipante pazione
Altre partecipazioni in imprese controllate valutate al valore equo
GfBB prüftechnik Verwaltungs GmbH Flörsheim DE EUR 25.600 Dyckerhoff GmbH 100,00
Dyckerhoff Beton Verwaltungs GmbH Wiesbaden DE EUR 46.100 Dyckerhoff GmbH 100,00
Lieferbeton Odenwald Verwaltungs GmbH Flörsheim DE EUR 25.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
Grey 2024 LLC Kyiv UA UAH 40.000 Dyckerhoff GmbH 100,00
Dyckerhoff Kieswerk Trebur-Geinsheim Dyckerhoff Beton
Trebur Verwaltungs GmbH DE EUR 25.000 GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Beton
SIBO-Gruppe Verwaltungsgesellschaft mbH Lengerich DE EUR 26.000 GmbH & Co. KG 100,00
MKB Mörteldienst Köln-Bonn Dyckerhoff Beton
Verwaltungsgesellschaft mbH Neuss DE EUR 25.000 GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Beton Rheinland-Pfalz Dyckerhoff Beton
Verwaltungs GmbH Neuwied DE EUR 26.000 GmbH & Co. KG 70,97
Dyckerhoff Beton
Nordenhamer Transportbeton GmbH Nordenham DE EUR 25.565 GmbH & Co. KG 56,60
Dyckerhoff Transportbeton Thüringen Verwaltungs Dyckerhoff Transportbeton
GmbH Erfurt DE EUR 25.565 Thüringen GmbH & Co. KG 100,00
Dyckerhoff Transportbeton Schmalkalden Dyckerhoff Transportbeton
Verwaltungs GmbH Erfurt DE EUR 25.600 Thüringen GmbH & Co. KG 67,58
Compañia Cubana de Cemento Portland, SA Havana CU CUP 100 Lone Star Industries Inc. 100,00
Transports Mariel, SA Havana CU CUP 100 Lone Star Industries Inc. 100,00
Compañia Cubana de
Proyectos Industries de Jaruco, SA Havana CU CUP 186.700 Cemento Portland, SA 100,00

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81 TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

I sottoscritti Pietro Buzzi, in qualità di amministratore delegato, ed Elisa Bressan, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Buzzi SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2025.

Si attesta, inoltre, che:

  • a) il bilancio consolidato semestrale abbreviato
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • b) la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Casale Monferrato, 5 agosto 2025

Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Buzzi Elisa Bressan

RELAZIONE DI REVISIONE CONTABILE LIMITATA SUL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Agli Azionisti di Buzzi SpA

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dalle variazioni di patrimonio netto consolidato e dalle relative note ai prospetti contabili semestrali consolidati di Buzzi SpA e controllate ("Gruppo Buzzi") al 30 giugno 2025. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

PricewaterhouseCoopers SpA

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Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pel-venuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Buzzi al 30 giugno 2025 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) emanato dall'International Accounting Standards Board e adottato daH'Unione Europea.

Torino, 6 agosto 2025

PricewaterhouseCoopers SpA

Piero De Lorenzi (Revisore legale)

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