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Annual Report Aug 5, 2025

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Annual Report

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Bilancio d'esercizio 2024

Special Gardant S.p.A. Sede legale: Via Curtatone 3, 00185 Roma Capitale sociale interamente sottoscritto e versato - euro 210.000,00 Codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma 15759561002 REA C.C.I.A.A. RM-1612099 Appartenente al "Gruppo doValue"

Società con unico socio soggetta a direzione e coordinamento di doValue S.p.A. www.doValue.it

9,8 miliardi

431,6

milioni

Assets under special servicing

Cash collections

Patrimonio netto

Ricavi lordi

EBITDA

Dipendenti

123,7 milioni

46,6 milioni

18,8 milioni

HCs

1. Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione6
2. Contesto macroeconomico di riferimento
8
3. La società
10
4. Relazione sulla gestione12
5. Schemi di bilancio
20
6. Note illustative25
7. Relazione del Collegio Sindacale………………………………………………………………………………………………………68

Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

Consiglio di Amministrazione1

Manuela FRANCHI Presidente
Mirko Gianluca BRIOZZO Amministratore Delegato
Paola COLOMBO Amministratore

Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza2

Massimo CREMONA Presidente
Roberta BATTISTIN Sindaco effettivo
Corrado GATTI Sindaco effettivo
Fabio FORTINI Sindaco supplente
Pamela PETRUCCIOLI Sindaco supplente

Società di revisione

KPMG S.p.A.3

1 L'assemblea dei soci del 22 novembre 2024 ha nominato il Consiglio di Amministrazione della Società che rimarrà in carica sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

2 Il Collegio sindacale è stato nominato nell'Assemblea del 27 giugno 2024 con scadenza mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026. Con delibera della stessa Assemblea è stato, inoltre, nominato anche l'Organismo di vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/2001.

3 La società di revisione è stata nominata in sede di costituzione della società ed il mandato è stato rinnovato, ad aprile 2023, per i bilanci 2023, 2024 e 2025.

Contesto macroeconomico di riferimento

Contesto macroeconomico di riferimento

Nel 2024, le banche europee hanno beneficiato di tassi di interesse elevati, registrando un notevole aumento dei margini di interesse netti. Nonostante un contesto macroeconomico in deterioramento e l'impatto dei tassi elevati su famiglie e PMI, il costo del rischio per le banche europee è rimasto basso. Questo scenario, insieme a un basso rapporto di crediti deteriorati ("NPE") derivante da un ampio processo di de-risking nel Sud Europa negli anni precedenti, ha creato un panorama sfidante per i servicer del debito e gli acquirenti, caratterizzato da una diminuzione delle operazioni primarie.

Le previsioni economiche per l'Europa nel 2025 indicano una crescita moderata del PIL. La Commissione Europea prevede un aumento dell'1,5% nell'Unione Europea e dell'1,3% nell'area dell'euro. Tuttavia, permangono rischi significativi, tra cui una potenziale crisi nel settore immobiliare commerciale e un aumento dei fallimenti, specialmente tra le PMI.

Banca d'Italia ha evidenziato la possibilità di un calo della qualità del credito nei prossimi due anni. In questo contesto, il Governatore di Banca d'Italia ha sottolineato il ruolo cruciale dei credit servicer nel mantenere la solidità del sistema bancario ed economico.

Secondo gli ultimi rapporti di mercato, lo stock complessivo di Non Performing Loans ("NPL") in Italia dovrebbe attestarsi a euro 290 miliardi entro la fine del 2024, con una riduzione di circa euro 71 miliardi rispetto al 2015. Questo calo è attribuibile all'efficace operato dell'industria italiana degli NPL. Tuttavia, si prevede un moderato aumento del tasso di deterioramento del credito nel 2025, seguito da una riduzione nel 2026. Inoltre, il volume delle transazioni NPL è atteso in diminuzione, con euro 19 miliardi stimati nel 2024, rispetto agli euro 23 miliardi del 2023.

In generale, le attività del Gruppo doValue sono supportate da un sostanziale e contrattuale Gross Book Value (GBV) a lungo termine e sono sostenute da tendenze esterne favorevoli nel medio-lungo termine. Tra queste, l'applicazione di norme rigorose da parte delle banche per il riconoscimento dei crediti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV), che incoraggiano un approccio proattivo nella gestione del bilancio.

La Società

Special Gardant S.p.A.

Special Gardant S.p.A. ("Special Gardant" o la "Società") è stata costituita in data 24 giugno 2020 come CF Special Servicing S.p.A. ed è controllata al 100% da Gardant S.p.A. (di seguito anche "Gardant").

La Società ha per oggetto l'attività di gestione, incasso, sollecito e recupero di crediti insoluti, per conto di terzi, condotta qualunque sia la modalità di contatto con il debitore, nonché di ogni ulteriore attività comunque connessa o strumentale alla gestione e al recupero dei crediti, nel rispetto delle norme vigenti.

Special Gardant detiene le partecipazioni di maggioranza in due joint venture con due primari gruppi bancari italiani. In particolare:

  • la partecipazione diretta del 70% in Gardant Liberty Servicing (nel seguito anche "Gardant Liberty Servicing" o "GLS"), la joint venture con il Gruppo Banco BPM per la gestione degli NPL;
  • la partecipazione indiretta in Gardant Bridge Servicing (nel seguito anche "Gardant Bridge Servicing" o "GBS"), per il tramite di Gardant Bridge S.p.A. (di cui Special Gardant detiene il 95,9% del capitale) che a propria volta detiene il 70% della joint venture con il Gruppo BPER per la gestione degli NPL e degli UtP.

Il Gruppo doValue

In data 22 novembre 2024 doValue S.p.A. ha acquistato il 100% di Gardant S.p.A. e, pertanto, da tale data la Società è parte del Gruppo doValue. La società doValue S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha la funzione di coordinamento e controllo ed in capo ad essa viene eseguito il consolidamento. Nella parte D – Altre Informazioni, vengono esposti i principali dati economici e patrimoniali della Capogruppo.

Aree di attività della Società

La Società svolge l'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale dei crediti garantiti da ipoteca o chirografi, in bonis o deteriorati, di origine bancaria, istituzionale, in leasing.

L'attività è svolta grazie ad una organizzazione del lavoro strutturata in gruppi interni dedicati a specifici cluster o a specifici portafogli, al fine di beneficiare di competenze specialistiche, e ad una infrastruttura tecnologica all'avanguardia.

A supporto dell'attività di special servicing, Special Gardant gestisce anche alcune LeaseCo, fornendo attività di consulenza per l'individuazione delle opportunità di investimento e servizi di asset management sugli assets repossessed.

L'Area Real Estate Asset Management ("REAM") svolge attività di analisi, gestione, commercializzazione e vendita del patrimonio immobiliare.

Attivi in gestione

Al 31 dicembre 2024 Special Gardant gestisce euro 9,8 miliardi di crediti deteriorati di diverse asset class e status.

Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione

Principali indicatori economico, patrimoniali, finanziari e dimensionali

La tabella che segue presenta i principali dati di Special Gardant al 31 dicembre 2024:

Principali dati finanziari e di struttura (euro ove non diversamente specificato)
Attività creditizie in gestione / servicing (valore nominale) 9,8 miliardi
Incassi realizzati sulle attività in gestione 431,6 milioni
Patrimonio netto 123,7 milioni
EBITDA 18,8 milioni
Dipendenti (numero) # 94

Tabella 1: Principali indicatori economico, patrimoniali, finanziari e dimensionali della Società

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2024

In data 3 gennaio 2024 la Società ha ricevuto un versamento in conto capitale di euro 48,5 milioni finalizzato all'aumento di capitale e ripatrimonializzazione della partecipata Gardant Bridge S.p.A. (nel seguito anche "Gardant Bridge") in vista dell'acquisto, da parte di quest'ultima, del 70% delle azioni della società Gardant Bridge Servicing S.p.A. (nel seguito anche "Gardant Bridge Servicing" o "GBS"), la joint-venture con il Gruppo BPER.

In data 3 gennaio 2024 la Società ha, infatti, effettuato un versamento a riserva capitale di euro 2,4 milioni e, in pari data, ha anche effettuato il versamento destinato all'aumento di capitale della partecipata per euro 46,1 milioni.

L'aumento di capitale si è concluso in data 15 gennaio 2024, data in cui la Società ha compensato il proprio residuo debito per l'aumento di capitale della partecipata, per euro 10,8 milioni, con il credito di pari importo nato dal diritto di ricevere dal Gruppo BPER l'indennizzo per la chiusura del contratto con la Società per la gestione dei crediti della ex Banca Carige poi assorbito in BPER Banca.

In data 15 gennaio 2024, infine,sono state completate le operazioni realizzative della partnership tra il Gruppo BPER e l'ex -Gruppo Gardant mediante:

  • la creazione della piattaforma di servicing Gardant Bridge Servicing S.p.A., partecipata al 70% da Gardant Bridge S.p.A., e al 30% da BPER Banca;
  • la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad UtP, sia a NPL, di titolarità di BPER Banca S.p.A. e Banco di Sardegna S.p.A.

L'acquisizione del 70% delle azioni della Gardant Bridge Servicing S.p.A. da parte di Gardant Bridge S.p.A. è stata realizzata ad un prezzo di euro 105,3 milioni.

In data 22 novembre 2024, a seguito dell'acquisizione del 100% del capitale sociale di Gardant S.p.A. da parte di doValue S.p.A., la Società è entrata a far parte del Gruppo doValue essendo controllata indirettamente da doValue S.p.A. per il tramite di Gardant S.p.A.

Con l'acquisizione di Gardant S.p.A. da parte di doValue S.p.A. è decaduto il Gruppo Gardant e quindi, per riflesso, la base su cui veniva effettuato l'impairment test a livello consolidato da parte di Gardant S.p.A., che consentiva la valorizzazione specifica di avviamenti e intangibiles relativi alle partecipazioni ed all'avviamento ex-Carige nell'ambito di una Cash Generating Unit Special Servicing identificata nell'aggregato tra Special Gardant, GB, GBS e GLS (nel seguito anche "CGU Special Servicing"). Ciò ha comportato la necessità, ai sensi dell'IFRS 36 di procedere, per la predisposizione del bilancio individuale dell'esercizio 2024, alla verifica della recuperabilità del valore delle singole partecipazioni in GB e GLS e dell'avviamento ex-Carige non più nel complesso della vecchia CGU Special Servicing, bensì considerando separatamente ed isolatamente i flussi reddituali e finanziari attesi delle singole partecipate GLS e GB e dell'avviamento ex-Carige. Tale analisi ha portato alla necessità di svalutare, oltre al valore dell'intangibile iscritto sul contratto con la Società per la gestione dei crediti della ex Banca Carige poi assorbito in BPER Banca di cui sopra, anche il valore dell'avviamento, di euro 7,6 milioni, iscritto a seguito all'acquisto della piattaforma di recupero crediti acquistata da Credito Fondiario S.p.A. da Banca Carige S.p.A. e trasferita alla Società in sede di scissione del 2021, e ad adeguare il valore della partecipazione in Gardant Liberty Servicing S.p.A. ad euro 51,8 milioni, rispetto al precedente valore di carico di euro 89,6 milioni.

Informazioni sulla gestione

Crediti in gestione

Al 31 dicembre 2024 i crediti in gestione da parte di Special Gardant sono pari a euro 9,8 miliardi, per Euro 0,6 miliardi inferiori rispetto al dato di fine 2023. La riduzione è connessa quasi esclusivamente al trasferimento a Gardant Bridge Servicing della gestione dei portafogli in gestione ad interim da parte di Special Gardant fino all'inizio del 2024, ante avvio dell'operatività della joint venture con il Gruppo BPER.

Gli incassi effettivi del 2024 derivanti dalla gestione ordinaria delle posizioni di credito sono risultati pari ad euro 431,6 milioni (euro 527 milioni nel 2023), comprensivi del portafoglio in gestione ad interim).

Analisi dell'andamento economico

Si riporta nel seguito la situazione economica del 2024 riclassificata e comparata con i risultati registrati nell'esercizio precedente.

Conto Economico
Riclassificato
2024 2023 ∆ vs.
2023
∆ %
Ricavi per servizi 1.068 477 591 >100%
Commissioni nette 21.407 27.234 (5.827) -21%
Commissioni attive SS 24.909 33.504 (8.595) -26%
Commissioni passive SS (3.502) (6.271) 2.769 -44%
Interessi attivi da investimenti - - - n.s.
Risultati da partecipazioni 4.411 4.884 (474) -10%
Ricavi delle vendite e
prestazioni
26.886 32.594 (5.709) -18%
Altri ricavi e proventi 10.179 2.310 7.869 >100%
Ricavi Totali
Ricavi Lordi
37.065
40.567
34.904
41.175
2.161
(608)
6%
-1%
Costi del personale (10.348) (10.640) 292 -3%
Altre spese amministrative (7.630) (7.945) 315 -4%
Altri oneri (240) (372) 131 -35%
Costi operativi (18.219) (18.956) 738 -4%
Ammortamenti e svalutazioni (53.632) (2.466) (51.166) >100%
Proventi e oneri finanziari (231) (671) 440 -66%
Risultato ante imposte (35.016) 12.811 (47.828) <100%
Imposte sul reddito dell'esercizio (1.915) (2.152) 238 -11%
Risultato del periodo (36.931) 10.659 (47.590) <100%
EBITDA 18.846 15.948 2.898 18%
EBITDA Margin (%) 46,5% 38,7% 7,7% 20%

Tabella 2: Conto economico riclassificato di Special Gardant S.p.A.

Le commissioni lorde di special servicing sono risultate pari a euro 24,9 milioni, in diminuzione rispetto agli euro 33,5 milioni nel 2023, per effetto del trasferimento a Gardant Bridge Servicing della gestione dei portafogli in gestione da Special Gardant ad interim fino all'inizio del 2024, ante avvio dell'operatività della joint venture con il Gruppo BPER e di un differente mix degli incassi rispetto ai diversi cluster per i quali sono previsti differenti livelli commissionali.

Le commissioni di outsourcing sono pari a euro 3,5 milioni (euro 6,3 milioni nel 2023), in riduzione rispetto all'esercizio precedente in quanto parte del portafoglio gestito ad interim nel 2023, era stato attribuito a soggetti terzi. Al netto delle commissioni di outsourcing, le commissioni nette si attestano a euro 21,4 milioni (euro 27,2 milioni del 2023).

Contribuiscono alla determinazione dell'ammontare complessivo dei ricavi della Società anche i dividendi dalla partecipata Gardant Liberty Servicing, pari a euro 4,4 milioni (euro 4,9 milioni nel primo semestre 2023).

Nel 2024, come illustrato anche nel successivo paragrafo Fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2024 la Società ha percepito un indennizzo di euro 9 milioni a compensazione della chiusura del contratto di servicing decennale con la ex Banca Carige (ora assorbita in BPER Banca).

I ricavi per servizi sono rappresentati dal compenso per le prestazioni offerte dalla Società alle controllate Gardant Liberty Servicing e Gardant Bridge Servicing per euro 1,1 milioni (euro 0,5 milioni nel 2023).

I costi operativi sono pari a euro 18,2 milioni (euro 19 milioni al 31 dicembre 2023), di cui:

costi del personale per euro 10,3 milioni (euro 10,6 milioni nel 2023) per effetto dell'uscita netta di 6 risorse nel corso dell'anno;

spese amministrative per euro 7,6 milioni (euro 7,9 milioni nel 2023), relative principalmente ai costi di corporate center riconosciuti a Gardant S.p.A. (euro 5,5 milioni, come nel 2023) e altri servizi resi dalle società dell'ex Gruppo Gardant per euro 0,7 milioni (euro 0,7 milioni anche al 31 dicembre 2023).

Gli ammortamenti e le svalutazioni, pari a euro 53,6 milioni (euro 2,5 milioni nel 2023) riguardano:

  • per euro 37,8 milioni la svalutazione della partecipazione in Gardant Liberty Servicing S.p.A.;
  • per euro 6,3 milioni il write off dell'intangible iscritto in bilancio relativo alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati dell'ex Gruppo Carige (acquisita nel 2018 e denominata "Gerica");
  • per euro 7,6 milioni il write off dell'avviamento iscritto in bilancio relativo alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati dell'ex Gruppo Carige;
  • per euro 0,9 milioni delle perdite su crediti di esercizi precedenti;
  • per euro 0,7 milioni rettifiche di valore su special servicing fee trattenute in sede di pagamento delle fatture dei portafogli in cui si sono verificati eventi di under performance contrattualmente disciplinati;
  • per euro 0,3 milioni riguardano gli ammortamenti iscritti ai sensi dell'IFRS 16 per i canoni di locazione delle sedi in cui opera la Società.

Gli oneri finanziari si riferiscono prevalentemente agli interessi passivi sulla linea di credito bancario, estinta a novembre 2024 in occasione dell'acquisto di Gardant S.p.A. da parte di doValue S.p.A. Gli interessi passivi ammontano a euro 1,1 milioni e sono stati parzialmente compensati dalle variazioni positive di fair value del derivato (Interest Rate Swap) legato al suddetto finanziamento, per euro 0,5 milioni, ed al provento derivante dalla chiusura del derivato stesso pari a euro 0,5 milioni. Tra gli oneri finanziari sono iscritti anche euro 0,1 milioni relativi ai canoni di locazione iscritti ai sensi dell'IFRS 16.

Le imposte sono pari a euro 1,9 milioni (euro 2,2 milioni al 31 dicembre 2023).

L'EBITDA è pari a euro 18,8 milioni (euro 15,9 milioni nel 2023).

Il risultato lordo ante imposte è negativo e pari a euro 36,9 milioni (nel 2023 la Società aveva conseguito un utile di euro 10,7 milioni). Ove si escludessero le svalutazioni della partecipazione in Gardant Liberty Servicing S.p.A. e dell'avviamento della piattaforma acquistata da Banca Carige S.p.A. la Società avrebbe evidenziato un utile di euro 8,5 milioni.

Analisi della situazione patrimoniale

Nel seguito si presenta la situazione patrimoniale al 31 dicembre 2024 comparata con quella al 31 dicembre 2023.

Stato Patrimoniale
Riclassificato
2024 2023 ∆ vs.
2023
∆ %
Attività correnti 17.557 30.668 (13.111) -43%
Cassa e disponibilità liquide 316 6.612 (6.295) -95%
o.w. Cash Pooling - 11 (11) -100%
Crediti commerciali 13.074 22.049 (8.975) -41%
Crediti tributari correnti 101 112 (11) -9%
Altre attività correnti 4.065 1.895 2.170 >100%
Attività non correnti 129.103 125.147 3.955 3%
Immobilizzazioni Materiali e
Immateriali 1.181 15.366 (14.185) -92%
Partecipazioni 111.372 89.962 21.410 24%
Attività per imposte anticipate 16.545 19.814 (3.269) -17%
Altre attività finanziarie 5 5 - 0%
Totale Attivo 146.660 155.815 (9.155) -6%
Passività correnti 20.821 8.152 12.669 >100%
Debiti commerciali 1.998 2.639 (640) -24%
o.w. Intercompany 681 608 74 12%
Altre passività correnti 18.823 5.514 13.309 >100%
Passività non correnti 2.095 24.100 (22.006) -91%
Financial liabilities 1.495 22.943 (21.447) -93%
Fondo TFR 565 526 39 8%
Altri debiti non correnti 0 632 (632) -100%
Patrimonio netto 123.743 123.562 181 0%
Totale Passivo e Patrimonio
Netto
146.660 155.815 (9.155) -6%

Tabella 3: Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato di Special Gardant

Il Totale delle Attività di Special Gardant ammonta a euro 146,7 milioni, di cui euro 111,4 milioni (euro 90 milioni a fine 2023), rappresentate dalle partecipazioni in Gardant Liberty Servicing, in Gardant Bridge e dalle partecipazioni in diversi veicoli di cartolarizzazione ex Legge 130/99. L'incremento verificatosi nel corso del 2024 è ascrivibile all'aumento della dotazione patrimoniale della società Gardant Bridge funzionale all'acquisizione della partecipazione in Gardant Bridge Servicing, in parte compensato dalla svalutazione della partecipazione in Gardant Liberty Servicing.

Nelle immobilizzazioni materiali e immateriali, pari a euro 1,1 milioni (euro 15,4 milioni nel 2023), sono inclusi i valori d'uso delle porzioni di immobili in locazione (euro 1,3 milioni a fine 2023). La diminuzione rispetto al valore del 2023 è da ascriversi alla svalutazione dell'avviamento della piattaforma di gestione dell'ex Gruppo Carige (oggi confluito nel Gruppo BPER) per euro 7,6 milioni ed al write off del contratto decennale con l'ex Gruppo Carige per euro 6,3 milioni.

Le Altre componenti non correnti legate alle attività per imposte anticipate sono relative a:

  • Deferred Tax Assets "DTA" per euro 14,1 milioni (euro 18,7 milioni al 31 dicembre 2023), relativa all'affrancamento fiscale dei valori di avviamento e intangible iscritti a suo tempo da Credito Fondiario S.p.A. sulla partecipazione in Gardant Liberty Servicing;
  • DTA su perdite pregresse e ACE per complessivi euro 0,4 milioni (stesso importo al 31 dicembre 2023), anche esse recepite in sede di scissione da Credito Fondiario;
  • DTA relative alla Legge 214/2011 per euro 0,2 milioni (euro 0,3 milioni al 31 dicembre 2023);

DTA da differenze temporanee rilevate sulla fiscalità dell'esercizio per euro 1,9 milioni (euro 0,4 milioni al 31 dicembre 2023.

Le Attività correnti sono relative a:

  • crediti commerciali per euro 13,1 milioni (euro 22 milioni al 31 dicembre 2023), composti principalmente dalle fatture emesse e da incassare e le fatture da emettere relative alle commissioni sull'attività di recupero;
  • disponibilità liquide per euro 0,3 milioni (euro 6,6 milioni al 31 dicembre 2023), depositate in conti correnti bancari di istituti di primario standing.

Le Altre attività correnti, pari a euro 4,1 milioni (euro 1,9 milioni a fine 2023), comprendono il credito verso società del Gruppo ai sensi del consolidato fiscale per euro 2,7 milioni (euro 1,9 milioni al 31 dicembre 2023), il credito iscritto a fronte del pagamento di una cartella esattoriale da recuperare per euro 1,3 milioni e per crediti verso le società del Gruppo per euro 0,1 milioni.

Le Passività non correnti ammontano ad euro 2,1 milioni di cui:

  • debito residuo per i canoni ai sensi dell'IFRS 16, da corrispondere sui contratti di fitto e di leasing, è pari a euro 1,5 milioni (euro 1,7 milioni a fine 2023);
  • Fondo Trattamento di Fine Rapporto di euro 0,6 milioni (euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2023).

Le passività correnti hanno subito una riduzione di euro 21,4 milioni rispetto all'esercizio 2023 in virtù del rimborso integrale del finanziamento bancario avvenuto a novembre 2024.

Le Passività correnti riguardano:

  • debiti commerciali per euro 2 milioni (euro 2,6 milioni a fine 2023) corrispondenti a fatture ricevute o da ricevere;
  • debito nei confronti di Gardant S.p.A. per le somme ricevute nell'ambito del contratto di cash pooling dell'ex Gruppo Gardant, per euro 12 milioni (non presente a fine 2023);
  • somme da corrispondere al personale e relativi contributi per euro 4,3 milioni (euro 4,2 milioni al 31 dicembre 2023);
  • debiti di funzionamento della Società per la parte restante.

Il Patrimonio netto ammonta a euro 123,7 milioni (euro 123,6 milioni a fine 2023) comprensivo dell'aumento di capitale versato da Gardant S.p.A. a gennaio 2024 e al netto della perdita dell'esercizio.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la fine dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

All'inizio del 2025 tra i mandati di special servicing, Special Gardant ha ricevuto in affidamento nuove masse in gestione da Amco, che si aggiungono a quanto già gestito per AMCO dal Gruppo doValue tramite doValue e Gardant. Il portafoglio è composto da crediti sia UTP che NPL, prevalentemente corporate, costituite sia da posizioni secured che unsecured.

Il CdA della Società del 19 marzo 2025 ha deliberato di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea del 24 aprile 2024, la distribuzione di euro 8,5 milioni della riserva sovrapprezzo azioni.

Principali rischi e incertezze

Un resoconto esaustivo dei principali rischi e della loro gestione è contenuto nella Parte D delle Note Illustrative.

La posizione finanziaria della Società è adeguatamente dimensionata al 31 dicembre 2024 considerando l'attività svolta.

La Società non persegue finalità speculative nella propria attività.

I principali rischi e incertezze, considerando il business della Società, sono essenzialmente legate alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e dell'alto livello dei tassi di interessi.

Alla data di predisposizione del bilancio, non sono stimabili gli effettivi impatti, sia diretti che indiretti, della congiuntura macroeconomica sull'attività della Società.

Considerazioni sulla continuità aziendale

Gli Amministratori hanno considerato, anche ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2024, adeguata l'adozione del presupposto della continuità aziendale (going concern), non ravvisando dubbi in merito alla possibilità che la Società possa continuare con la sua esistenza operativa per un prevedibile futuro, ben oltre i 12 mesi dalla data di predisposizione del bilancio.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

La Società non ha eseguito attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2024.

Azioni proprie

La Società non ha detenuto nel corso del 2024 azioni o quote di azioni proprie.

Opzione per il consolidato fiscale nazionale e Gruppo IVA

La Società, al pari delle altre società dell'ex Gruppo Gardant (con la sola esclusione di Gardant Bridge Servicing S.p.A.) ha optato per il regime di consolidato fiscale a partire dal 2021 (rinnovando l'opzione nel 2024), al cui interno Gardant S.p.A. agisce da consolidante.

Gardant S.p.A. e le società dell'ex Gruppo Gardant che hanno i requisiti per parteciparvi (inclusa Master Gardant S.p.a.) hanno optato per la costituzione del Gruppo IVA, disciplinato dagli articoli da 70-bis a 70-duodecies del DPR n. 633/1972. Con efficacia dal 2 agosto 2021, Gardant S.p.A., a seguito della scissione, ha sostituito Credito Fondiario S.p.A. quale rappresentante del Gruppo IVA che ha continuato, pertanto, ad operare senza interruzione. Per effetto dell'opzione, sia le prestazioni di servizi sia le cessioni di beni tra soggetti partecipanti non sono rilevanti, tranne poche eccezioni, ai fini del tributo. Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi da parte di un soggetto partecipante ad un soggetto esterno, si considerano effettuate dal Gruppo; le cessioni di beni e le prestazioni di servizi da parte di un soggetto esterno ad un soggetto partecipante, si considerano effettuate al Gruppo.

Rapporti con le imprese del Gruppo

Gli impatti economici e patrimoniali dei rapporti con parti correlate sono esposti nelle Note Illustrative.

Schemi di bilancio

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024

(unità di euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2024 31.12.2023
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 1.181.005 1.457.780
Immobilizzazioni immateriali 2 - 13.908.339
Partecipazioni 3 111.372.011 89.962.010
Attività per imposte anticipate 4 16.544.522 19.813.962
Altre attività finanziarie non correnti 5 - 900.549
Altre attività non correnti 6 5.032 5.032
Totale attività non correnti 129.102.570 126.047.672
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 7 13.074.243 20.090.588
Disponibilità liquide 8 310.719 6.600.907
Crediti tributari correnti 9 102.005 111.061
Altre attività correnti 10 4.069.967 3.865.058
Totale attività correnti 17.556.934 30.667.614
Totale attività 146.659.504 156.715.286
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31.12.2024 31.12.2023
PATRIMONIO NETTO
Capitale 11 210.000 210.000
Riserva sovrapprezzo azioni 12 95.696.827 95.696.827
Riserva legale 12 3.422.687 3.422.687
Riserve 12 61.344.963 13.573.835
Utile (perdita) dell'esercizio (36.931.160) 10.658.839
Totale patrimonio netto 123.743.317 123.562.188
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti non correnti 13 1.170.496 12.486.424
Benefici a dipendenti 14 565.431 525.966
Fondi Rischi ed Oneri 15 33.945 -
Imposte differite passive 4 238 631.757
Totale passività non correnti 1.770.110 13.644.147
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti correnti 13 324.739 11.356.760
Debiti commerciali 16 1.973.380 2.638.679
Debiti tributari correnti - -
Altre passività correnti 17 18.847.958 5.513.512
Totale passività correnti 21.146.077 19.508.951
Totale passività 22.916.187 33.153.098
Totale passività e patrimonio netto 146.659.504 156.715.286

Prospetto di conto economico complessivo al 31 dicembre 2024

(unità di euro)
CONTO ECONOMICO Note 31.12.2024 31.12.2023
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 18 35.622.027 36.618.049
Altri ricavi e proventi 19 396.478 326.724
Totale ricavi e altri proventi 36.018.505 36.944.773
Costi dei servizi resi 20 (10.691.020) (13.613.964)
Costi del personale 21 (10.285.480) (10.577.376)
Spese per godimento beni di terzi 22 (342.365) (459.162)
Altri oneri di gestione 23 (264.137) (308.662)
Ammortamenti, svalutazioni e perdite 24 (15.797.793) (3.388.060)
Accantonamenti fondi rischi 25 (33.945) -
Totale costi (37.414.740) (28.347.224)
Risultato operativo (1.396.235) 8.597.549
(Oneri)/Proventi finanziari 26 (230.871) (670.763)
Risultati dalle partecipazioni 27 4.410.752 4.884.437
Rettifiche di valore su partecipazioni 28 (37.800.000) -
Risultato ante imposte (35.016.354) 12.811.223
Imposte sul Reddito 29 (1.914.806) (2.152.384)
Risultato di periodo (36.931.160) 10.658.839
Altre Componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a Conto Economico
Copertura di flussi finanziari (680.593) (1.271.911)
Piani a benefici definiti (8.279) (149.484)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (688.872) (1.421.395)
Redditività complessiva (37.620.032) 9.237.444

Rendiconto finanziario al 31 dicembre 2024

(unità di euro)
31.12.2024 31.12.2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 14.322.506 10.958.406
- risultato d'esercizio (+/-) (36.931.160) 10.658.839
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
14.215.097 1.726.905
- dividendi incassati su partecipazioni (4.410.752) (4.884.437)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 39.416.641 1.673.155
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 1.914.806 2.152.384
- altri aggiustamenti (+/-) 117.874 (368.440)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 5.718.811 (3.149.591)
- crediti commerciali 5.433.649 (5.862.649)
- altre attività 285.162 2.713.058
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 13.811.506 3.082.767
- debiti commerciali (665.299) 509.265
- altre passività 14.476.805 2.573.502
4. Altre variazioni (643.255) (688.700)
- interessi incassati 459.639 1.079.464
- interessi pagati (1.102.893) (1.633.669)
- imposte pagate - (134.495)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 33.209.569 10.202.882
B.
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 4.410.752 4.884.437
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni 4.410.752 4.884.437
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- rimborso di attività finanziarie - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (59.239.985) (370.452)
- acquisti di partecipazioni (59.210.001) (350.000)
- distribuzione straordinaria riserve - (20.452)
- acquisti di attività finanziarie - -
- acquisti di attività materiali (29.984) -
- acquisti di attività immateriali - -
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (54.829.233) 4.513.985
C.
ATTIVITA' FINANZIARIA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissione/acquisti di strumenti di capitale 48.460.000 -
- incassi derivanti da finanziamenti - -
- Rimborso di passività finanziarie (22.225.000) (11.110.000)
- Pagamenti di capitale di passività per leasing (246.685)
- distribuzione dividendi e altre finalità (10.658.839) (7.102.442)
- liquidità da scissione - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività finanziaria 15.329.476 (18.212.442)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (6.290.188) (3.495.576)
Voci di bilancio 31.12.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 6.600.907 10.096.483
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (6.290.188) (3.495.576)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 310.719 6.600.907

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024

(unità di euro)
Voce di Patrimonio netto Totale 31.12.2023 Attribuzione del risultato di
esercizio precedente
Distribuzione
dividendi
Variazioni di riserve Redditività complessiva
dell'esercizio
Totale 31.12.2024
Capitale sociale 210.000 - - - - 210.000
Riserva sovrapprezzo 95.696.827 - - - - 95.696.827
Riserve 16.996.522 - - 48.460.000 (688.872) 64.767.650
Risultato d'esercizio 10.658.839 - (10.658.839) - (36.931.160) (36.931.160)
Totale 123.562.188 - (10.658.839) 48.460.000 (37.620.032) 123.743.317

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023

(unità di euro)
Voce di Patrimonio netto Totale 31.12.2022 Attribuzione del risultato di
esercizio precedente
Distribuzione
dividendi
Variazioni di riserve Redditività complessiva
dell'esercizio
Totale 31.12.2023
Capitale sociale 210.000 - - - - 210.000
Riserva sovrapprezzo 95.696.827 - - - - 95.696.827
Riserve 18.756.646 - - (338.729) (1.421.395) 16.996.522
Risultato d'esercizio 7.102.442 - (7.102.442) - 10.658.839 10.658.839
Totale 121.765.915 - (7.102.442) (338.729) 9.237.444 123.562.188

Note illustrative agli schemi di bilancio

Note illustrative agli schemi di bilancio

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

I prospetti contabili sono redatti secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e i relativi documenti interpretativi dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione europea (nel seguito congiuntamente "IFRS" o "IAS"). Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto, inoltre, delle disposizioni del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 e delle disposizioni del Codice civile.

Il bilancio è redatto in Euro salvo ove diversamente indicato.

Nel presente bilancio è fornita l'analisi delle principali voci di bilancio.

I prospetti contabili riportano, oltre ai dati contabili al 31 dicembre 2024, le informazioni comparative con i dati del precedente esercizio.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali e le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2024.

Principi generali di redazione

Il bilancio d'esercizio è costituito dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal Prospetto di Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note Illustrative; è inoltre corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione dell'impresa, così come previsto dagli IFRS.

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

I prospetti contabili sono stati redatti nel presupposto della continuità aziendale in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.

La Società non procede a redigere un bilancio consolidato con le proprie controllate in quanto il consolidamento avviene a livello della controllante doValue S.p.A.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'euro come moneta di conto.

Se non diversamente specificato, gli importi del bilancio sono esposti in unità di euro.

Per il Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con specifica separazione delle eventuali attività e passività possedute per la vendita. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico è classificato in base alla natura dei costi; esso è composto da due sezioni, la prima mostra le componenti del risultato dell'esercizio, la seconda, invece, partendo da questo, contiene le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) del periodo, bensì nel patrimonio netto.

Il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Nella redazione del Bilancio è stata data corretta applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • Continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni "fuori bilancio" sono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale, sulla base dei valori di funzionamento, in quanto si hanno le ragionevoli aspettative che la Società continuerà con la sua esistenza operativa per un periodo futuro di almeno 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio d'esercizio. Si ritiene, inoltre, che non siano necessarie ulteriori analisi a supporto di tale postulato oltre all'informativa che emerge dal contenuto del bilancio e dalla relazione sulla gestione.
  • Competenza economica: salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione.
  • Coerenza di presentazione: i criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio sono tenuti costanti da un periodo all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l'affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l'importo delle voci interessate dal mutamento, nonché le motivazioni ed i riflessi patrimoniali, economici e finanziari che ne conseguono.
  • Divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito dagli IFRS, le attività e le passività nonché i costi ed i ricavi non formano oggetto di compensazione.
  • Informativa comparativa: il presente bilancio riporta i dati contabili comparati a quelli relativi all'esercizio precedente.
  • Deroghe eccezionali: se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dagli IFRS è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata. Nelle Note Illustrative sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel presente bilancio non si è fatto ricorso a deroghe.

Il presente bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2025; ai sensi dell'articolo 2435 del Codice civile il bilancio sarà depositato entro 30 giorni presso il Registro delle imprese.

Utilizzo di stime contabili

L'applicazione degli IFRS per la redazione del bilancio comporta che la Società effettui su alcune poste patrimoniali delle stime contabili considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima che influenzano il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento.

Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati, inoltre, possono determinare un impatto sui risultati successivi.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio stesso. La redazione del presente bilancio richiede agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, per alcune voci, si fondano su valutazioni soggettive e su stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono ritenute ragionevoli in determinate circostanze.

In particolare, sono adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2024. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati nell'ottica di continuità aziendale.

Per la loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate, per quanto ragionevoli, possono non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare e, pertanto, i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • la valutazione del valore delle partecipazioni;
  • la stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate;
  • la quantificazione dei fondi rischi e oneri.

Valutazione delle partecipazioni

La verifica se vi sia una eventuale perdita durevole di valore di tali attività avviene attraverso una verifica periodica, almeno annuale, dei valori di iscrizione in bilancio rispetto al valore recuperabile o fair value delle partecipazioni.

Al fine dell'impairment testsi è tenuto conto che le partecipazioni sono delle joint venture che traggono il proprio valore intrinseco degli extra-earning futuri attesi dalle società (per la durata della sua vita utile definita dagli accordi in essere e dalla durata dei portafogli in gestione). Oltre a tale valore, ai fini della stima del valore della partecipazione, è stato sommato il valore del Patrimonio Netto delle partecipazioni alla data di valutazione (i.e. 31 dicembre 2024) al fine di tener conto dei profitti già generati dalla società e non ancora distribuiti come dividendi.

Alla luce di ciò, si è anzitutto proceduto a determinare il valore d'uso dei contratti di servicing dei portafogli in gestione da parte delle società partecipate.

In considerazione delle caratteristiche distintive degli asset oggetto di valutazione e delle informazioni disponibili, ai fini della determinazione del valore d'uso di questi contratti si è ritenuto opportuno applicare l'approccio Multi period Excess Earning Method ("MEEM").

Il MEEM prevede di determinare il valore attuale degli extra-earnings e si articola nelle seguenti fasi:

  • stima dei flussi di risultato lordi generati dall'intangibile oggetto di valutazione attraverso l'utilizzo di dati prospettici stimati su un orizzonte temporale pari alla durata contrattuale del contratto di servicing e il periodo di run-off;
  • rettifica dei flussi di risultato lordi per tener conto:
    • di un livello normale di costi amministrativi necessari alla produzione dei flussi di reddito;
    • dei costi legati all'uso di altri attivi che contribuiscono alla produzione dei flussi di risultato generati dall'intangibile specifico (Contributory Asset Charges) che nel caso specifico corrisponde al costo figurativo attribuibile alla forza lavoro;
    • dell'imposizione fiscale;
    • di ogni altra componente di costo imputabile ai flussi suddetti.
  • calcolo del valore attuale dei flussi di risultato netti attribuibili all'intangibile oggetto di valutazione;
  • determinazione del beneficio fiscale riconducibile all'ammortamento dell'intangibile oggetto di valutazione ("Tax Amortization Benefit") lungo la vita utile residua.

Il metodo del MEEM è stato sviluppato sulla base dei dati prospettici attesi relativi agli intangibles oggetto di stima per il periodo di durata contrattuale (2024-2029) e per il periodo di run-off (fino al 2039).

I flussi di risultati netti sono stati determinati considerando i) il margine commissionale conseguito sui crediti in gestione sulla base della struttura delle fee previste contrattualmente; ii) i costi operativi basati su un livello normale di costi amministrativi, includendo il costo del personale e le spese amministrative; iii) l'imposizione fiscale; iv) il costo figurativo attribuibile all'affitto della forza lavoro ("CaC Workforce").

L'attualizzazione dei flussi è stata effettuata ad un tasso W.A.C.C. che risulta, per gli asset oggetto di valutazione, di fatto coincidere con il costo del capitale proprio costo del capitale proprio ("Ke") calcolato con il metodo del Capital Asset Pricing Model ("CAPM") e stimato pari al tasso di rendimento delle attività prive di rischio ("Rf") – titoli di Stato italiani a lungo termine – incrementato di un premio per il rischio specifico del settore. Tale premio viene calcolato prendendo a riferimento il coefficiente β, che misura il rischio dell'impresa specifica, in relazione alla variabilità del suo rendimento rispetto a quello del mercato, e moltiplicandolo per l'Equity Risk Premium ("ERP"). Infine, prudenzialmente è stato aggiunto un rendimento addizionale, specific risk premium ("SRP"). Il tasso utilizzato è stato quindi pari all'11,96%.

W.A.C.C. = Ke
Italy - Risk Free Current 3,5%
β 5Y M Levered - Average 1,36
Equity Risk Premium 5,5%
β x ERP 7,5%
Specific risk premium 1,0%
Ke 11,96%

Dove:

  • Risk Free rate: tasso delle attività prive di rischio calcolato come media a 6 mesi del rendimento lordo dei BTP decennali italiani
  • Coefficiente Beta: misura del rischio sistemico e non diversificabile. Nel caso specifico tale valore è stato determinato in base ai dati storici relativi ad un campione di società quotate comparabili. In particolare, si è utilizzato il dato medio a 5 anni con rilevazione mensile.
  • Equity Risk Premium: rendimento medio del mercato, determinato sulla base del differenziale di rendimento di lungo periodo tra i titoli azionari e obbligazionari.
  • Coefficiente di rischio addizionale: addizionale specifico prudenziale.

Prudenzialmente, tenuto conto dell'impossibilità di valorizzare un beneficio fiscale specifico nell'ambito della sola Società, in assenza di sufficienti elementi per poterne attribuire una valorizzazione nell'ambito del più ampio Gruppo doValue, si è ritenuto opportuno non considerare alcun Tax Amortization Benefit nella stima del valore della partecipazione.

Stima di recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

La maggior parte delle imposte (euro 14.092 mila) anticipate iscritte in bilancio riguarda quelle connesse all'affrancamento del valore di avviamento e intangibile iscritto nel bilancio consolidato di Credito Fondiario S.p.A. (oggi CF+) sul maggior valore pagato a fronte dell'acquisto del 70% del capitale sociale di Gardant Liberty Servicing S.p.A. e ricevute dalla Società in sede di scissione dalla banca del 1 agosto 2021. Tale fiscalità si riduce, a partire dall'esercizio 2022 per effetto del fisiologico riversamento delle differenze temporanee.

Le perdite fiscali che conseguono le variazioni in diminuzione sulle suddette grandezze hanno trovato contestuale riconoscimento nell'ambito del contratto di consolidato fiscale.

E' stato, inoltre, effettuato un probability test che ha evidenziato che non vi sono ragioni per avere incertezze sulla futura recuperabilità di detti importi.

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio della Società.

Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio. Società di Revisione

Il bilancio d'esercizio della Società è sottoposto alla revisione legale da parte della società KPMG S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 26 aprile 2023. L'incarico riguarda i bilanci 2023, 2024 e 2025.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito si riportano i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio individuale.

Si precisa che il presente bilancio d'esercizio individuale è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati al bilancio individuale per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ad eccezione delle modifiche ai principi esistenti di prima adozione al 1° gennaio 2024 di seguito riepilogate:

Nuovi principi contabili e modifiche
Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1)
e
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1)
Passività del leasing in una vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)
Accordi di "supplier finance" (Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)

L'applicazione di queste modifiche, allo stato attuale, non ha comportato impatti sul presente bilancio d'esercizio individuale al 31 dicembre 2024.

Nuovi principi contabili pubblicati ma non ancora adottati

Per quanto concerne le prescrizioni future, si riportano di seguito le modifiche apportate di recente agli IAS/IFRS che è possibile applicare anticipatamente, ma non obbligatoriamente, a partire dall'esercizio che ha inizio il 1° gennaio 2024.

Data di entrata in vigore Nuovi principi contabili e modifiche
1* gennaio 2025 Assenza di scambiabillità (Modifiche allo IAS 21)
E' possibbile l'adozioe facoltativa/data di entrata Vendita o contribuzione di attività tra un investitore e le sue entità
in vigore rimandata a tempo indefinito collegate o joint venture (Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28)

La società ha deciso di non adottarli anticipatamente per la preparazione del presente bilancio d'esercizio individuale.

L'applicazione di questi principi, allo stato attuale, non dovrebbe comportare impatti nel bilancio d'esercizio individuale.

1 - Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono contabilizzate al costo di acquisizione, comprensivo del prezzo di acquisto, i relativi sconti commerciali ed abbuoni, le tasse di acquisto non recuperabili (ad esempio imposta sul valore aggiunto indetraibile ed imposte di registro) e tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene per l'uso ai fini del quale è stato acquistato.

Criteri di classificazione

Gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attività materiali a uso funzionale, sono disciplinate dallo IAS 16, mentre gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) sono disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attività oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi.

Al fine di determinare se un contratto contiene un leasing si fa riferimento all'interpretazione IFRS 16. Immobili, impianti e macchinari sono rilevati come attività quando:

  • è probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti;
  • il costo del bene può essere attendibilmente determinato.

Criteri di valutazione

Le spese successive, relative ad un elemento delle attività materiali già rilevato, sono aggiunte al valore contabile del bene quando è probabile che si godrà di benefici economici futuri eccedenti le prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate. Tutte le altre spese sostenute sono rilevate al costo nell'esercizio di competenza.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali, peraltro tutte di natura strumentale, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita durevole di valore intervenuta nel tempo.

La stima dell'impairment avviene con frequenza annuale.

Criteri di cancellazione

Un elemento delle attività materiali è eliminato dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'ammortamento delle attività materiali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa per l'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.

Di seguito si riporta il tasso di ammortamento che rappresenta la vita utile di ogni classe di attività materiale:

Immobilizzazioni materiali Tasso di ammortamento
Macchine elettroniche e computer 20%
Mobili e arredi 15%
Telefonia e impianti di telecomunicazione 20%

Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.

2 – Leasing

Criteri di iscrizione

Alla data di stipula del contratto, la Società verifica se tale contratto contiene o rappresenta un leasing, ossia se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo. Tale diritto sussiste se si detiene lungo il periodo di utilizzo sia il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'asset, che il diritto di dirigerne l'uso.

Alla data di inizio del contratto di leasing (ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso) la Società rileva, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei pagamenti dovuti in base al contratto.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato.

Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è, inizialmente, rilevato al costo. Successivamente alla rilevazione inziale, il diritto di utilizzo è rettificato per tenere conto delle quote di ammortamento cumulate e delle eventuali perdite di valore cumulate. La determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno l'opzione di estensione e/o risoluzione prevista dal contratto di leasing è frutto di un processo che comporta giudizi complessi da parte della Direzione Aziendale. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla data di inizio, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico ad esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata.

3 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Criteri di classificazione

Le "Attività immateriali" ai fini IAS comprendono l'avviamento e le altre attività immateriali disciplinate dallo IAS 38.

Un'attività immateriale viene rappresentata nell'attivo del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria esclusivamente se viene accertato che sia una risorsa:

  • non monetaria;
  • identificabile;
  • priva di consistenza fisica;
  • posseduta per essere utilizzate nella produzione o fornitura di beni e servizi, per affitto a terzi o per fini amministrativi;
  • controllata dall'impresa;
  • dalla quale sono attesi benefici economici futuri.

Criteri di valutazione

Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:

  • attività immateriali basate sulla tecnologia, quali il software applicativo, che sono ammortizzate in funzione della prevista obsolescenza tecnologica delle stesse e comunque non oltre un periodo massimo di sette anni. In particolare, i costi sostenuti internamente per lo sviluppo di progetti di software costituiscono attività immateriali e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i) il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile, ii) vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita, iii) è dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri. I costi di sviluppo del software capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo software capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente lungo la vita stimata del relativo prodotto/servizio in modo da riflettere le modalità con cui ci si attende che i benefici economici futuri derivanti dall'attività siano consumati dall'entità dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto;
  • attività immateriali legate alla clientela rappresentate dalla valorizzazione, in occasione di operazioni di aggregazione, dei rapporti di asset management e del portafoglio assicurativo. Tali attività, a vita definita, sono originariamente valorizzate attraverso l'attualizzazione, con l'utilizzo di un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, dei flussi rappresentativi dei margini reddituali lungo un periodo esprimente la durata residua, contrattuale o stimata, dei rapporti in essere al momento dell'operazione di aggregazione. Esse sono ammortizzate, per i rapporti di asset management, in quote costanti lungo il periodo di afflusso di maggiore significatività dei benefici economici attesi nel caso di rapporti non aventi una scadenza predeterminata e, per i rapporti legati a contratti assicurativi, in quote

decrescenti corrispondenti al periodo di durata dei contratti nel caso di rapporti con scadenza definita (vita residua delle polizze).

Infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento:

  • l'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill);
  • qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico;
  • con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento ("Cash Generating Unit". L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'ammortamento delle attività immateriali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilizzo atteso del bene da parte dell'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.

Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.

4 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.

Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali la Società dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti;

la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui la Società è esposta.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo, la Società considera i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata, al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la Società ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata, al fine di valutare se la Società ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "preponente agente" (principal - agent).

Laddove le attività rilevanti siano governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Tra le controllate possono essere comprese anche le cosiddette "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti dell'entità (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione della Società ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la società e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui la società possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la società detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.

Le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e collegate sono valutate al costo ridotto per eventuali perdite durevoli di valore.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

5 – Strumenti finanziari

Criteri di iscrizione e di classificazione

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con l'imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'risultato complessivo ("OCI") ("FVTOCI");
  • attività finanziarie valutate al fair value con l'imputazione degli effetti a conto economico ("FVTPL").

La rilevazione iniziale di tali attività avviene al fair value.

Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (modello di business "Held to Collect"). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento delle differenze tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.

L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.

I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria al netto del relativo fondo svalutazione.

Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (modello di business "Held to collect and sale"), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'risultato complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'risultato complessivo, è soggetto di reversal a conto economico all'atto della eliminazione contabile dello strumento. Sono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le eventuali differenze di cambio e le svalutazioni.

Le attività finanziarie che sono detenute per la vendita o i loro flussi di cassa contrattuali non sono composti esclusivamente da capitale e interesse, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected credit loss model".

Le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (Exposure at default); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione (Probability of default); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (Loss given default), definita sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili.

Le svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti sono rilevate nel conto economico, al netto delle eventuali riprese di valore, nella voce "Ammortamenti, svalutazioni e perdite".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.

6 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. In applicazione del "balance sheet liability method" comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa);
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa).

Criteri di classificazione

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono i saldi delle posizioni fiscali della Società nei confronti dell'amministrazione finanziaria. In particolare, le passività fiscali correnti rappresentano l'onere tributario dovuto per l'esercizio; le attività fiscali correnti accolgono gli acconti e gli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite od altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la Società ha richiesto la compensazione con imposte di esercizi successivi.

Le attività/passività per imposte differite sono classificate come attività/passività non correnti, ai sensi dello IAS 1.56.

Le imposte differite, pertanto, sono rappresentate contabilmente nelle Passività non correnti alla voce "Passività fiscali differite", laddove le stesse siano rappresentative di passività, ovvero siano correlate a poste economiche che diverranno imponibili in periodi d'imposta futuri, mentre sono iscritte nell'Attivo del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra le Attività non correnti, nella voce "Attività fiscali anticipate", nel caso si riferiscano a poste che saranno deducibili in periodi di imposta futuri. La fiscalità "differita", se attiene a operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, è rilevata contabilmente nelle voci di patrimonio netto.

Criteri di valutazione

L'imposta sul reddito delle società e quella regionale sulle attività produttive sono rilevate sulla base di una realistica stima delle componenti negative e positive di competenza dell'esercizio e sono determinate sulla base delle vigenti aliquote per l'IRES e l'IRAP. Le attività fiscali differite sono contabilizzate soltanto nel caso in cui sussiste la probabilità elevata e concreta di una piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali differite sono di regola sempre contabilizzate.

Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando la Società ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce "Imposte sul reddito"). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene a operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto.

7 – Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

La rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

  • vi è un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Criteri di classificazione

Un accantonamento, se rispetta i requisiti di iscrizione, viene rilevato tra i "Fondi per rischi e oneri".

I fondi includono in particolare gli accantonamenti destinati a fronteggiare, se presenti:

  • il contenzioso legale della Società derivante da un evento passato;
  • ogni altro accantonamento impegnato a fronte di specifici oneri e/o rischi di diversa natura, di cui la Società, contrattualmente o volontariamente ha assunto, in maniera certa, l'impegno a soddisfarne gli effetti;
  • la possibilità di effettuare una stima attendibile dell'ammontare delle obbligazioni nei confronti dei dipendenti.

Criteri di valutazione

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

I fondi che fronteggiano passività il cui regolamento è atteso a distanza di oltre un anno sono rilevati a valori attuali.

Criteri di cancellazione

L'accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione al conto economico, quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando la stessa si estingue.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.

8 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di classificazione

I debiti commerciali ed i finanziamenti a breve e lungo termine ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e le passività derivanti dai contratti di leasing ai sensi dell'IFRS 16.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi, computati in base al tasso di interesse nominale, sono registrati nella voce del conto economico "(Oneri)/Proventi finanziari".

9 - Strumenti derivati

Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti, sono attività e passività valutate a fair value.

La qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazione non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; (ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei rischi di cassa degli strumenti oggetto di copertura, le variazioni di fair value dei derivati considerati efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva patrimoniale afferente le altre componenti del risultato complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

10 – Benefici ai dipendenti

La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale.

La legislazione italiana prevede che, alla data in cui ciascun dipendente risolve il contratto di lavoro con l'azienda, riceva un'indennità denominata trattamento di fine rapporto (TFR), pari alla somma delle quote di TFR accantonate ogni anno di prestazione del servizio. L'importo di tali quote è dato dalla retribuzione annua - stipendio ordinario, escludendo premi, indennità di trasferte, le voci una tantum e conteggiando i periodi di malattia, di gravidanza e di ferie - divisa per 13,5 (che corrisponde, in termini percentuali, al 7,41%). Inoltre, ogni 31 dicembre, il datore di lavoro è tenuto a rivalutare il fondo TFR con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati dell'anno appena trascorso.

Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:

  • "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (ovvero successivamente al 1° gennaio 2007, data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote è contabilizzato tra i costi del personale ed è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • "piano a benefici definiti" per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Le quote in oggetto sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.

Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie, tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto del conto economico complessivo secondo quanto prescritto dallo IAS 19.

11 - Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

12 - Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa e i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine, con scadenza inferiore a tre mesi.

13 – Azioni proprie

La società non detiene azioni proprie.

14 - Patrimonio netto

Il patrimonio netto ricomprende:

  • capitale sociale;
  • la riserva sovrapprezzo azioni;
  • riserva legale;
  • altre riserve;

  • le perdite di esercizi precedenti non ancora ripianate;
  • il risultato di periodo.

15 - Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:

  • identificazione del contratto, definito come un accordo in cui le parti si sono impegnate ad adempiere alle rispettive obbligazioni;
  • individuazione delle singole obbligazioni di fare ("performance obbligation") contenute nel contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento al cliente dei beni e/o dei servizi;
  • ripartizione del prezzo della transazione a ciascuna "performance obligation", sulla base dei prezzi di vendita della singola obbligazione;
  • riconoscimento dei ricavi nel momento in cui (o man mano che) l'obbligazione di fare risulta adempiuta trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.
  • I ricavi possono essere riconosciuti in un momento preciso (a point in time), quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o nel corso del tempo (over time), a mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. In particolare:
  • gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. La voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati. Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, sono rilevate tra gli interessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti al conto economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi;
  • i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, a meno che sia stata mantenuta la maggior parte dei rischi e benefici connessi con l'attività.

I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio di competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.

A.3 – INFORMATIVA SUL TRASFERIMENTO DI PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati trasferimenti tra diversi portafogli di attività detenuti.

A.4 – INFORMATIA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Il fair value (valore equo) rappresenta il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione regolare tra operatori di mercato alla data di valutazione. Si ipotizza di fare riferimento a una ordinaria transazione tra controparti indipendenti in possesso di un ragionevole grado di conoscenza delle condizioni di mercato e dei fatti rilevanti connessi all'oggetto della negoziazione. Nella definizione di fair value è fondamentale l'ipotesi che un'entità sia in condizioni di normale operatività e non abbia urgenza di liquidare o ridurre significativamente una posizione. Il fair value di uno strumento riflette, tra gli altri fattori, la qualità creditizia dello stesso in quanto incorpora il rischio di default della controparte o dell'emittente.

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato secondo una gerarchia di criteri basata sull'origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate. In dettaglio, tale gerarchia assegna massima priorità ai prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi e minore importanza a input non osservabili. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali l'impresa può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 che sono osservabili, direttamente o indirettamente, per le attività o passività da valutare;
  • Livello 3: input che non sono basati su dati osservabili sul mercato.

I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Pertanto, qualora sia disponibile un prezzo quotato in un mercato attivo, non si possono seguire approcci valutativi differenti da quello di Livello 1. Inoltre, la tecnica valutativa adottata deve massimizzare l'utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, quindi, affidarsi il meno possibile a parametri soggettivi o "informativa privata".

Per le attività e passività non quotate in mercati attivi, la collocazione all'interno della gerarchia di fair value deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. A tale fine la significatività degli input deve essere valutata rispetto alla determinazione del fair value nella sua interezza. Tale valutazione richiede un giudizio che deve tener conto dei fattori specifici dell'attività o della passività.

Le tecniche di valutazione utilizzate per la determinazione del fair value sono periodicamente calibrate e validate utilizzando variabili osservabili sul mercato, per assicurare che queste rappresentino le reali condizioni di mercato e per identificare eventuali punti di debolezza delle stesse.

La gerarchia di fair value è stata introdotta nell'IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, sono effettuate sulla base di quanto previsto in materia dall'IFRS 13.

Livello 1

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando il relativo prezzo è:

  • prontamente e regolarmente disponibile da borse valori, MTF, intermediari, information provider, etc.;
  • significativo, ovvero rappresenta operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Per essere considerato di Livello 1 il prezzo, inoltre, deve essere unadjusted e, quindi, non rettificato attraverso l'applicazione di un fattore di aggiustamento (valuation adjustment). Nel caso contrario il fair value measurement dello strumento finanziario sarà di Livello 2.

Livello 2

Uno strumento finanziario è incluso nel Livello 2 quando tutti gli input significativi - differenti dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 - utilizzati per la valutazione dello stesso siano osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.

Gli input di Livello 2 sono i seguenti:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività finanziarie similari;
  • prezzi quotati in mercati non attivi per attività o passività finanziarie identiche o similari;
  • input diversi da prezzi quotati, che sono osservabili direttamente per l'attività o la passività finanziaria (curva dei tassi risk-free, credit spread, volatilità, etc.);
  • input che derivano principalmente oppure sono avvalorati (attraverso la correlazione o altre tecniche) da dati osservabili di mercato (market-corroborated inputs).

Un input è definito osservabile quando riflette le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel prezzare un'attività o passività finanziaria sulla base di dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto a chi effettua la valutazione.

Se una valutazione del fair value utilizza dati osservabili, che richiedono una rettifica significativa basata su input non osservabili, tale valutazione è ricompresa nel Livello 3.

Livello 3

È incluso nel Livello 3 della gerarchia di fair value lo strumento finanziario il cui fair value è stimato attraverso una tecnica valutativa che utilizza input non osservabili sul mercato, neanche indirettamente. Più precisamente, per essere incluso nel Livello 3 è sufficiente che almeno uno degli input significativi utilizzati per la valutazione dello strumento non sia osservabile sul mercato. Tale classificazione, in particolare, deve essere effettuata nel caso in cui gli input utilizzati riflettano assunzioni proprie del valutatore, sviluppate sulla base delle informazioni disponibili.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l'utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.

In assenza di quotazione di un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato la determinazione del fair value è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiettivo di stabilire il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, motivata da normali considerazioni di mercato. Tali valutazioni includono:

  • il riferimento a valori di mercato indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio;
  • le valutazioni effettuate utilizzando anche solo in parte input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore.

Gerarchia di livelli di fair value

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non ci sono stati trasferimenti di attività finanziarie né da un livello di fair value ad un altro, né cambiamenti nella classificazione delle attività finanziarie valutate al fair value.

La tabella non comprende strumenti finanziari quali crediti e debiti a breve termine poiché il loro valore di carico è ragionevolmente un'approssimazione del fair value.

Di seguito si riporta la tabella che mostra la gerarchia di fair value delle attività finanziarie che sono valutate al valore equo in modo ricorrente:

(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Altre attività finanziarie - - - - - 901

Nel corso del 2024 è stato effettuato un early unwinding dell'Interest Rate Swap presente alla fine del precedente esercizio.

Processi e sensibilità delle valutazioni

La tecnica di valutazione adottata per calcolare il fair value degli Interest rate swap è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati. Le stime dei flussi finanziari futuri a tasso variabile si basano sui tassi swap quotati, prezzi dei future e tassi interbancari. I flussi finanziari stimati sono attualizzati secondo una curva di rendimento ricavata da fonti simili che riflette il tasso interbancario di riferimento applicato dai partecipanti del mercato per la valutazione degli swap sui tassi di interesse. La stima del fair value è soggetta a rettifica del rischio di credito che riflette il rischio di credito del Gruppo e della controparte. Quest'ultimo viene calcolato sulla base degli spread del credit default swap corrente o dei prezzi delle obbligazioni.

Cambiamenti delle attività finanziarie valutate al Livello 3 di fair value

Durante l'esercizio non ci sono stati cambiamenti delle attività finanziarie valutate al fair value nel Livello 3 ad altri livelli e viceversa. Di seguito si riporta la variazione intervenuta negli strumenti finanziari valutati al fair value nel Livello 3:

(migliaia di euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31.12.2024 31.12.2023
Esistenze iniziali 901 1.953
Profitti/Perdite imputati a Conto Economico (543) 5
Profitti/Perdite imputati a Redditività Complessiva (358) (1.057)
Acquisti/Emissioni/Vendite/Rimborsi - -
Esistenze finali - 901

Altre informazioni

La Società non si avvale dell'eccezione prevista dal paragrafo 48 dell'IFRS 13 (fair value sulla base della posizione netta) in relazione ad attività e passività finanziarie con posizioni che si compensano con riferimento al rischio di mercato o al rischio di controparte.

PARTE B - INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

ATTIVITA'

ATTIVITA' NON CORRENTI

1 - Immobilizzazioni materiali: immobili, impianti, macchinari

Le immobilizzazioni materiali sono composte da:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali 31.12.2024 31.12.2023
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 1.118 1.386
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 63 72
Totale 1.181 1.458

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali Immobili iscritti ai
sensi dell'IFRS 16
Autovetture iscritte ai
sensi dell'IFRS 16
Totale
Esistenze iniziali lorde 1.887 126 2.013
Ammortamenti totali (501) (54) (555)
Esistenze iniziali nette 1.386 72 1.458
Acquisti - 30 30
Vendite - - -
Ammortamento (268) (39) (307)
Altre variazioni - - -
Rimanenze finali lorde 1.887 156 2.043
Ammortamenti totali (769) (93) (862)
Rimanenze finali nette 1.118 63 1.181

Le variazioni intervenute nel precedente esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali Immobili iscritti ai
sensi dell'IFRS 16
Autovetture iscritte ai
sensi dell'IFRS 16
Totale
Esistenze iniziali lorde 1.887 106 1.993
Ammortamenti totali (232) (24) (256)
Esistenze iniziali nette 1.655 82 1.737
Acquisti - 20 20
Vendite - - -
Ammortamento (269) (30) (299)
Altre variazioni - - -
Rimanenze finali lorde 1.887 126 2.013
Ammortamenti totali (501) (54) (555)
Rimanenze finali nette 1.386 72 1.458

Gli immobili iscritti ai sensi dell'IFRS16 si riferiscono ai contratti di affitto degli uffici di Roma (con durata dal 24 aprile 2022 al 23 aprile 2030) e degli uffici di Genova (un contratto ricevuto a seguito della scissione da Credito Fondiario con scadenza 31 dicembre 2025).

Le autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 si riferiscono a n. 6 contratti di locazione con scadenza dal 2025 al 2028.

Di seguito si riporta l'informativa richiesta dal paragrafo 53 lettera h) dell'IFRS16.

Il "diritto d'uso" relativo agli immobili ottenuti in locazione ammonta a euro 1.118 mila (euro 1.386 mila al 31 dicembre 2023) e corrisponde al valore dei pagamenti futuri attualizzati utilizzando un tasso relativo alla durata dei contratti sottostanti. Durante l'esercizio sono stati ammortizzati per euro 268 mila (euro 269 mila nel precedente esercizio) e hanno generato interessi passivi per euro 51 mila (euro 56 mila nel precedente esercizio).

La voce include, inoltre, il diritto d'uso delle autovetture aziendali per euro 63 mila (euro 72 mila al 31 dicembre 2023) che sono state ammortizzate per euro 39 mila (euro 30 mila nel precedente esercizio) e hanno generato interessi passivi per euro 4 mila (in linea con il precedente esercizio).

2 - Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono state azzerate nel corso del 2024:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali 31.12.2024 31.12.2023
Avviamento - 7.600
Intangible - 6.308
Totale - 13.908

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali Avviamento Intangible Totale
Esistenze iniziali lorde 7.600 9.760 17.360
Riduzioni di valore totali nette - (3.452) (3.452)
Esistenze iniziali nette 7.600 6.308 13.908
Acquisti - - -
Vendite - - -
Ammortamento - (6.308) (6.308)
Altre variazioni (7.600) - (7.600)
Rimanenze finali lorde - 9.760 9.760
Riduzioni di valore totali nette - (9.760) (9.760)
Rimanenze finali nette - - -

Le variazioni intervenute nel precedente esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali Avviamento Intangible Totale
Esistenze iniziali lorde 7.600 9.760 17.360
Riduzioni di valore totali nette - (2.023) (2.023)
Esistenze iniziali nette 7.600 7.737 15.336
Acquisti - - -
Vendite - - -
Ammortamento - (1.428) (1.428)
Altre variazioni - - -
Rimanenze finali lorde 7.600 9.760 17.360
Riduzioni di valore totali nette - (3.452) (3.452)
Rimanenze finali nette 7.600 6.308 13.908

L'avviamento e l'intangible, azzerati nel corso del 2024, erano relativi ai contratti ereditati in scissione da Credito Fondiario iscritti sulla piattaforma di recupero crediti ex-Carige.

Le partecipazioni riguardano le società partecipate direttamente, ovvero:

  • Gardant Liberty Servicing per euro 51.800 mila;
  • Gardant Bridge S.p.A. per euro 59.560 mila;
  • le società veicolo ex Legge 130/99 per complessivi euro 12 mila.

Nella tabella sottostante sono riportati i dati al 31 dicembre 2024 delle società partecipate.

(unità di euro)
Nome società Sede Capitale PN Risultato
d'esercizio
Valore di
bilancio
Gardant Bridge S.p.A. Via Curtatone 3, Roma 1.238.000 54.900.630 (7.081.376) 59.560.000
Gardant Liberty Servicing S.p.A. Via Curtatone 3, Roma 150.000 39.373.210 13.010.258 51.800.000
(unità di euro)
Nome società Sede Capitale PN Risultato Valore di
d'esercizio bilancio
Aurelia SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 6.000
Bramito SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Celio SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Cosmo SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 136.655 - 1
Leviticus SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Loira SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 9.865 - 1
Lucullo SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 11.342 - 1
New Levante SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Ponente SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Pop NPL 2020 SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Tevere SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Tiberina SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 6.000
Vette SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1

Relativamente alla recuperabilità del valore delle partecipazioni detenute nelle società si è rilevato un trigger event (valore contabile maggiore del patrimonio netto della società partecipata) per le società Gardant Bridge S.p.A. e Gardant Liberty Servicing S.p.A.. Per la prima società, la differenza negativa è da attribuire ad un temporaneo disallineamento legato alle perdite registrate nella fase di Start-up. Per la società Gardant Liberty Servicing S.p.A., a seguito dell'impairment test, si è proceduto alla svalutazione del valore della partecipazione per euro 37.800 mila.

4 – Imposte differite attive e passive

Di seguito si riporta il dettaglio delle voci in esame:

(migliaia di euro)
Attivtà per imposte anticipate 31.12.2024 31.12.2023
Imposte anticipate da affrancamento del maggior valore
di Liberty Servicing
14.092 18.739
Imposte anticipate Legge 214/2011 156 291
Imposte anticipate su perdite pregresse 365 365
Imposte anticipate IRAP 276 2
Imposte anticipate IRES 1.656 417
Totale 16.545 19.814
(migliaia di euro)
Imposte differite passive 31.12.2024 31.12.2023
Imposte differite IRES - 551
Imposte differite IRAP - 78
DTL su TFR - 3
Totale -
632

Le attività per imposte anticipate, pari a complessivi euro 16.545 mila, riguardano le DTA ex Legge 214/2011 per euro 156 mila e le DTA da perdite pregresse per euro 365 mila. Inoltre, la Società ha ricevuto in sede di scissione le DTA da affrancamento dei valori relativi alla partecipazione di Gardant Liberty Servicing per euro 28.180 (stornate per euro 383 mila a seguito del probability test condotto con riferimento alla data del 31 dicembre 2021). Il valore residuo al 31 dicembre 2024 di dette DTA da affrancamento è di euro 14.092 mila. Infine, sono state iscritte DTA su differenze temporanee per complessivi euro 1.932 mila.

E' stato, inoltre, effettuato un probability test che ha evidenziato che non vi sono ragioni per avere incertezze sulla futura recuperabilità di detti importi.

Le passività per imposte differite erano riferite principalmente al valore dell'avviamento della piattaforma di recupero crediti ex-Carige, azzerate nel 2024; rimane un' imposta differita sulla valutazione del tfr pari a euro 238 (euro 2.852 al 31 dicembre 2023).

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Imposte anticipate 31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale 19.814 24.145
Aumenti 1.665 540
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a conto economico 1.665 389
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a OCI - -
Imposte anticipate rilevate a conto economico e relative ad esercizi precedenti - 151
Nuove imposte o incremento di aliquote fiscali - -
Altre - -
Decrementi (4.934) (4.871)
Imposte anticipate rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali (4.647) (4.529)
Imposte anticipate rilevate a conto economico (186) (107)
Imposte anticipate rilevate a conto economico e relative ad esercizi precedenti - (155)
Nuove imposte o diminuzione di aliquote fiscali - (60)
Altre (101) (20)
Importo finale 16.545 19.814

(migliaia di euro)
Imposte differite 31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale 632 825
Aumenti 149 368
Imposte differite rilevate nell'esercizio a conto economico 149 4
Imposte differite rilevate nell'esercizio a OCI - 215
Imposte differite rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali - 149
Altre - -
Decrementi (781) (561)
Imposte differite rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali (563) (549)
Imposte differite rilevate nell'esercizio a OCI (218) (12)
Altre - -
Importo finale - 632

5 - Altre attività finanziarie non correnti

(migliaia di euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31.12.2024 31.12.2023
Valore dei derivati di copertura di fair value - 901
Totale - 901

La voce, al 31 dicembre 2023, accoglieva il valore di un Interest Rate Swap ("IRS") contrattualizzato con riferimento ad una linea di credito ricevuta da una primaria banca italiana. A novembre 2024 tale linea di credito è stata estinta e si è provveduto alla chiusura anticipata del derivato.

6 – Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti ammontano a euro 5 mila (in linea con il 31 dicembre 2023) e si riferiscono a depositi cauzionali.

ATTIVITA' CORRENTI

7 - Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano, al 31 dicembre 2024, a euro 13.074 mila (euro 20.091 mila al 31 dicembre 2023) e riguardano le fatture emesse o da emettere per l'attività di recupero crediti.

Di seguito si riporta l'informazione relativa al valore lordo ed alla rispettiva svalutazione:

(migliaia di euro)
2024
Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto
Crediti commerciali 15.021 (1.947) 13.074
Totale 15.021 (1.947) 13.074
(migliaia di euro)
2023
Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto
Crediti commerciali 21.769 (1.678) 20.091
Totale 21.769 (1.678) 20.091

8 - Disponibilità liquide

La voce Disponibilità liquide ammonta a euro 311 mila (euro 6.601 mila al 31 dicembre 2023) ed include la liquidità disponibile presso i conti correnti bancari.

9 – Crediti tributari correnti

I crediti tributari correnti della Società sono così costituiti:

(migliaia di euro)
Crediti tributari correnti 31.12.2024 31.12.2023
Acconto IRAP - 108
Credito da trasformazione DTA 101 -
Crediti verso Erario per ritenute su interessi 1 3
Totale 102 111

10 – Altre attività correnti

Le altre attività correnti sono composte da:

(migliaia di euro)
Altre attività correnti 31.12.2024 31.12.2023
Credito IRES verso GLS 1.866 1.848
Credito IRES verso Gardant 822 -
Crediti verso altre società del Gruppo 11 269
Risconti attivi 15 10
Crediti verso Carige - 1.715
Altre attività 1.356 23
Totale 4.070 3.865

La voce è composta prevalentemente dal credito derivante dall'apporto che la società fa della propria base imponibile negativa al consolidato fiscale, euro 2.688 mila (euro 1.848 al 31 dicembre 2023).

PATRIMONIO NETTO

11 - Capitale sociale

Alla data del 31 dicembre 2024, il capitale sociale della Società è pari a euro 210.000, suddiviso in 210.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1,00 euro cadauna ed è interamente versato e sottoscritto. La Società non ha in portafoglio azioni proprie.

12 – Riserve

La movimentazione delle riserve di patrimonio netto nel corso dell'esercizio è riportata negli schemi del presente bilancio.

Di seguito si riporta l'informativa richiesta dall'art. 2427 comma 7-bis del Codice civile.

(migliaia di euro)
Voci Saldo 31/12/2024 Possibilità di
utilizzazione
Quota disponibile
Capitale sociale 210
Riserve di capitale:
Sovrapprezzo di emissione 95.697 A,B,C 95.697
Avanzo di fusione - A,B,C -
Riserva conto capitale 52.819 A,B,C 52.819
Riserve di utili:
Riserva legale 3.423 A,B 3.381
di cui riserva legale distribuibile 3.381 A,B,C 3.381
Altre riserve 8.525 A,B,C 8.525
Utile (perdita) dell'esercizio (36.931) (36.931)
Riserve da valutazione 1
Totale 123.743 123.491

A per aumento di capitale B per copertura perdite C per distribuzione ai soci

PASSIVITA'

13 - Finanziamenti

I finanziamenti al 31 dicembre 2024 sono composti dalle passività legate alla contabilizzazione ai sensi dell'IFRS 16 delle autovetture e degli immobili ed ammontano ad euro 1.495 mila di cui la parte a lungo termine ammonta ad euro 1.170 mila e la parte a breve termine a euro 325 mila.

Al 31 dicembre 2023 la voce accoglieva anche una linea di credito che la Società aveva ricevuto da una primaria banca italiana e che è stata estinta nel corso del 2024.

I finanziamenti riguardano per la parte corrente:

(migliaia di euro)
Finanziamenti a breve termine 31.12.2024 31.12.2023
Debito finanziario da applicazione IFRS16 325 239
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 291 209
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 34 30
Linea di credito da banche - 11.118
Totale 325 11.357

I finanziamenti riguardano per la parte non corrente:

(migliaia di euro)
Finanziamenti a lungo termine 31.12.2024 31.12.2023
Debito finanziario da applicazione IFRS16 1.170 1.472
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 1.138 1.429
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 32 43
Linea di credito da banche - 11.014
Totale 1.170 12.486

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS16 paragrafo 58 e 53 lettera g):

  • i pagamenti futuri non attualizzati ammontano a euro 1.626 mila (euro 1.893 mila al 31 dicembre 2023), di cui euro 1.556 mila riferiti agli immobili (euro 1.816 mila al 31 dicembre 2023) ed euro 70 mila riferiti alle autovetture aziendali (euro 77 mila al 31 dicembre 2023).
  • di seguito si riporta la tabella che riepiloga le scadenze dei contratti di leasing per fasce temporali:
(migliaia di euro)
Fasce temporali 31.12.2024 31.12.2023
Fino a 1 anno 325 239
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 272 317
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 265 265
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 269 257
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 277 268
Oltre 5 anni 87 364
Totale 1.495 1.711

14 - Benefici a dipendenti

Al 31 dicembre 2024 la voce Benefici a dipendenti include il Fondo Trattamento di Fine Rapporto per complessivi euro 565 mila (euro 526 mila al 31 dicembre 2023). Tale Fondo è calcolato su basi attuariali secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

Il metodo attuariale utilizzato per la valutazione del TFR è il Projected unit credit method (PUCM) che serve a determinare la proporzione dell'aumento dell'impegno dell'azienda che si stima si incrementerà per ogni anno diservizio. In pratica si distribuisce, in modo uniforme, sull'arco di anni della durata del servizio, il pagamento finale o differito (oltre i 12 mesi dalla maturazione).

Il valore da appostare in bilancio, quindi, viene calcolato come valore attuale attuariale della componente dell'importo finale del TFR dovuta al servizio prestato fino alla data di valutazione, di tutti i futuri incrementi che saranno maturati dai dipendenti in servizio.

Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:

  • Tasso di attualizzazione/sconto Curva Eur Composite AA al 29.11.2024;
  • Tasso di inflazione Curva europea Zero-Coupon Inflation-Indexed Swap al 29.11.2024;
  • Tasso di crescita salariale N/A;
  • Tasso di mortalità atteso, tavole IPS 55;
  • Tasso di disabilità atteso, tavole INPS 2000.

Le variazioni intervenute sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Benefici ai dipendenti 31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 526 498
B. Aumenti 39 34
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 28 18
B.2 Altre variazioni in aumento 11 16
C. Diminuzioni - (6)
C.1 Liquidazioni effettuate - (6)
C.2 Altre variazioni in diminuzione - -
D. Rimanenze finali 566 526

Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una variazione del tasso di sconto dello 0,5% non avrebbe prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.

15 – Fondi rischi e oneri

Al 31 dicembre 2024 la voce ammonta ad euro 34 mila ed accoglie gli accantonamenti effettuati nell'esercizio per spese legali maturate su cause in essere.

16 - Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano a euro 1.973 mila (euro 2.639 mila al 31 dicembre 2023) e si riferiscono alle fatture ricevute o da ricevere per acquisto di beni o prestazioni di servizi.

17 – Altre passività correnti

Le altre passività correnti ammontano a euro 18.848 mila (euro 5.513 mila al 31 dicembre 2023) e si riferiscono a:

(migliaia di euro)
Altre passività correnti 31.12.2024 31.12.2023
Contributi da versare 348 433
Imposte e ritenute da versare 369 457
Compensi a organi Sociali 25 23
Somme da corrispondere al personale e relativi contributi 4.307 4.201
Debiti verso società del Gruppo 12.253 248
Altri 1.546 151
Totale 18.848 5.513

La voce è prevalentemente composta dalle somme da corrispondere al personale per euro 4.307 mila (euro 4.201 al 31 dicembre 2023) ed al debito verso Gardant, la ex capogruppo, generato nell'ambito del contratto di cash pooling.

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

RICAVI

18 – Ricavi delle vendite e delle prestazioni

La voce ricavi delle vendite e delle prestazioni risulta dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 31.12.2024 31.12.2023
Fees di special servicing 23.580 34.309
Compensi per servizi resi alle società del Gruppo 2.925 477
Altre commissioni 82 118
Altri ricavi 9.035 1.715
Totale 35.622 36.618

I ricavi riguardano prevalentemente le commissioni riconosciute alla Società per l'attività di recupero crediti svolta in ossequio ai mandati di special servicing ottenuti dalle società gestite. L'ammontare di detti ricavi al 31 dicembre 2024 è di euro 23.580 mila. Nel corso dell'esercizio la Società ha percepito, inoltre, un indennizzo di euro 9.035 mila a compensazione della chiusura del contratto di servicing decennale con la ex Banca Carige (ora assorbita in BPER Banca).

19 – Altri ricavi e proventi

La voce altri ricavi e proventi risulta dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro)
Altri ricavi e proventi 31.12.2024 31.12.2023
Recupero contributi sul personale 40 40
Ribaltamento costi vari 266 284
Altri ricavi* 90 3
Totale 396 327

*Nel saldo del 2023 è stato riclassificato nel 2024 nella voce "Altri oneri di gestione" l'importo di euro 94 mila relativo ad un conto di sopravvenienze attive.

COSTI

20 - Costi dei servizi resi

Nella tabella che segue sono dettagliati i costi dei servizi resi:

Natura dei ricavi 2021 (migliaia di euro)
Costi dei servizi resi 31.12.2024 31.12.2023
Servizi di corporate da Gardant 5.550 5.550
Servizi di supporto all'attività da Master Gardant 743 688
Costi IT 5 4
Consulenze 234 225
Supporto amministrativo all'attività di recupero crediti 3.502 6.271
Supporti esterni all'attività 75 310
Revisione contabile 46 46
Organi sociali 62 62
Spese notarili 55 276
Polizze 69 93
Pubblicità societaria 75 66
Oneri bancari 3 3
Altri* 272 20
Totale 10.691 13.614

*Nel saldo del 2023 è stato riclassificato nel 2024 l'importo di euro 174 mila relativi ai minori costi amministrativi anni precedenti precedentemente classificati nella voce "Altri oneri di gestione".

La voce è prevalentemente composta dai costi maturati nell'ambito del contratto corporate con la ex capogruppo Gardant S.p.A. (euro 5.550 mila sia al 31.12.2024 che al 31.12.2023) e per le commissioni passive che la società paga agli special servicer esterni (euro 3.502 mila al 31 dicembre 2024 e euro 6.271 al 31.12.2023).

Di seguito il dettaglio dei costi del personale:

2021 (migliaia di euro)
Costi del personale 31.12.2024 31.12.2023
Salari e stipendi 8.686 8.683
Oneri sociali 2.586 2.399
Trattamento di Fine Rapporto 472 359
Ricavo netto dal distacco di personale (1.916) (1.305)
Altri costi del personale 458 441
Totale 10.285 10.577

22- Spese per godimento beni di terzi

Di seguito il dettaglio delle spese per godimento beni di terzi:

2021 (migliaia di euro)
Spese per godimento beni di terzi 31.12.2024 31.12.2023
Canoni annuali prodotti IT 33 142
Oneri condominiali 309 317
Totale 342 459

23 - Altri oneri di gestione

Di seguito il dettaglio degli altri oneri di gestione:

2021 (migliaia di euro)
Altri oneri di gestione 31.12.2024 31.12.2023
Imposte indirette 29 30
DTA D.L. 59/2016 115 116
Contributi associativi 17 10
Riaddebito costi vari da Gardant 5 20
Perdite operativi - 11
Altre Spese* 98 122
Totale 264 309

*Nel 2024, il saldo 2023 ha subito le seguenti variazioni:

  • 174 mila relativi ai minori costi amministrativi anni riclassificati nella voce "Costi dei servizi resi";
  • 94 mila relativi alle sopravvenienze attive precedentemente classificati nella voce "Altri ricavi e proventi".

24 – Ammortamenti, svalutazioni e perdite

Gli ammortamenti, le svalutazioni e le perdite includono:

2021 (migliaia di euro)
Ammortamenti, svalutazioni e perdite 31.12.2024 31.12.2023
Ammortamento applicazione IFRS 16 307 299
Ammortamento intangible 6.308 1.428
Rettifica di valore avviamento 7.600 -
Svalutazione crediti commerciali 674 1.661
Perdite su crediti commerciali 909 -
Totale 15.798 3.388

L'incremento della voce è dovuto alla cancellazione, nel corso del 2024, dell'avviamento e dell'intangible iscritti in bilancio al 31 dicembre 2023 sulla piattaforma di recupero crediti ex-Carige.

25 – Accantonamenti fondo rischi

Al 31 dicembre 2024 la voce ammonta ad euro 34 mila ed accoglie gli accantonamenti effettuati nell'esercizio per spese legali maturate su cause in essere.

26 – Oneri e proventi finanziari

La voce accoglie le seguenti grandezze:

2021 (migliaia di euro)
Oneri finanziari 31.12.2024 31.12.2023
Oneri derivanti da adozione IFRS 16 55 59
Interessi da finanziamenti bancari 1.141 1.744
Oneri bancari 8 -
Interessi passivi su conti correnti 35 -
Totale 1.239 1.803
2021 (migliaia di euro)
Proventi finanziari 31.12.2024 31.12.2023
Differenziali attivi su derivati 453 1.079
Interessi attivi su conti correnti 12 52
Altri interessi e proventi finanziari 0 1
Risultato di chiusura del derivato 543 -
Totale 1.008 1.132

27 - Risultati dalle partecipazioni

La Società ha ricevuto, nel mese di giugno 2024, il pagamento di un dividendo da Gardant Liberty Servicing pari a euro 4.411 mila (euro 4.884 mila nel 2023).

28 – Rettifiche di valore su partecipazioni

Nel 2024 la società ha effettuato una rettifica di valore sulla partecipazione in Gardant Liberty Servicing S.p.A. per euro 37.800 mila. L'impairment test condotto sulla partecipazione ha, infatti, evidenziato una perdita di valore che è stata ritenuta durevole. Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto riportato nella relazione della gestione.

Le imposte sul reddito risultano così composte:

2021 (migliaia di euro)
Imposte 31.12.2024 31.12.2023
Rigiro a conto economico di imposte anticipate 4.833 4.845
Rilevazione imposte anticipate (1.665) (440)
Rigiro a conto economico di imposte differite (563) (549)
Rilevazione imposte differite 149 153
IRES sul reddito dell'esercizio (822) (1.850)
IRAP sul reddito dell'esercizio - -
IRES anni precedenti (17) 45
IRAP anni precedenti - (52)
Totale 1.915 2.152

Le imposte correnti sono state determinate sulla base delle aliquote fiscali vigenti.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo in bilancio.

(migliaia di euro)
31.12.2024 31.12.2023
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO (35.016) 12.811
Tasso teorico applicabile 24% 24%
Imposte teoriche (8.404) 3.075
- Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti (1.006) (1.136)
- Costi non deducibili - differenze permanenti 9.080 107
- IRAP - -
- Anni precedenti e cambiamenti di aliquota (17) (7)
- Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita 2.754 3.835
- Apporto al consolidato fiscale 474 (71)
- Valutazione delle società collegate - -
- Altre differenze (966) (3.650)
Imposte sul reddito registrate in conto economico 1.915 2.152

PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Informativa sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Special Gardant, in quanto società controllata del Gruppo doValue, si avvale di Gardant S.p.A., per il tramite della struttura Group Controls, per l'espletamento delle attività di controllo e gestione dei rischi.

L'obiettivo dell'esternalizzazione di tali servizi è quello di garantire un'efficiente gestione e di beneficiare delle economie di scala disponibili a livello di Gruppo attraverso lo svolgimento delle attività di presidio del rischio all'interno del modello organizzativo consolidato di riferimento.

Le attività di Special Gardant sono esposte ai seguenti rischi:

Rischio di Liquidità,

  • Rischio di Credito,
  • Rischio operativo,
  • Rischio tasso di interesse.

Le seguenti sezioni forniscono indicazioni di riferimento sull'incidenza di tali rischi.

Rischio di liquidità

Si definisce rischio di liquidità la possibilità che la Società non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi a condizioni economiche sostenibili (funding liquidity risk) oppure a causa dell'incapacità di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk).

Gli obiettivi dell'attività di gestione e monitoraggio della liquidità sono la stabilità strutturale a breve termine, il finanziamento della crescita e la mitigazione del rischio di liquidità.

La costituzione dell'ex Gruppo Gardant ha consentito di attivare una gestione centralizzata della liquidità a livello consolidato al fine di ottimizzare l'equilibrio di liquidità complessivo, preservando le peculiarità del business di ciascuna Società controllata.

L'obiettivo è il mantenimento nel tempo di una gestione equilibrata della propria esposizione finanziaria, al fine di garantire la coerenza della struttura del passivo con la composizione dell'attivo di bilancio assicurando allo stesso tempo la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari. Al tal fine, per l'ex Gruppo Gardant, è stato attivato un meccanismo di un cash pooling.

La politica finanziaria e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate a livello centrale. A tal riguardo Special Gardant beneficia del monitoraggio trimestrale del livello di liquidità consolidato dell' ex Gruppo Gardant, effettuato dalla Gardant S.p.A., per tramite di Group Controls, con l'obiettivo di verificare l'equilibrio di cassa operativa di breve/medio termine e suggerire l'adozione di adeguati presidi al fine di prevenire situazioni di deficit di liquidità.

Nello specifico l'analisi del livello consuntivo e prospettico della liquidità avviene rispetto ad un buffer minimo di liquidità da detenere a livello di ex Gruppo Gardant per garantire il funzionamento operativo ordinario.

In presenza di uno scostamento negativo rispetto Liquidity Buffer di riferimento, è stato definito un processo di attivazione di specifici meccanismi di escalation verso gli Organi aziendali e sono state individuate le potenziali remedial action da implementare in base alla gravità e persistenza dello scostamento stesso.

Rischio di credito

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente generando una perdita finanziaria.

Special Gardant è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, pari a 13 milioni, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione dei contratti di special servicing,

ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Ad ogni data di bilancio, tali crediti sono, inoltre, sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2024, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche, istituzioni finanziarie e importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999. Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Al 31 dicembre 2024, se si eccettua l'indennizzo ricevuto a fronte della chiusura dei contratti di servicing stipulati con la ex Banca Carige S.p.A. (euro 9 milioni) non sono presenti controparti verso cui la Società ha maturato ricavi superiori al 10% del totali dei ricavi dell'esercizio.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziarie, Special Gardant ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio. Al 31 dicembre la liquidità di Special Gardant è investita in depositi bancari intrattenuti con primari istituti di credito.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse sul conto economico è il rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività (variazione del valore di mercato delle poste di bilancio a seguito di una variazione della curva dei rendimenti).

Special Gardant utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari direttamente e indirettamente mediante il cash pooling dell'ex gruppo Gardant. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello degli oneri e dei proventi finanziari.

La Società non detiene attività finanziarie diverse dalla liquidità presso le banche.

Al 31 dicembre 2024 la Società non detiene indebitamento verso intermediari finanziari, si evidenzia inoltre che in data 22 novembre 2024, data del cambio controllo, è stato completato il rimborso integrale del finanziamento a medio-lungo termine concesso da Banco BPM per un accordato iniziale di euro 50 milioni, di cui outstanding residuo alla data pari a euro 16,67 milioni, attraverso l'utilizzo della liquidità disponibile del cash pooling dell'ex Gruppo Gardant.

La Società valuta e monitora regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse.

Rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di reputazione, mentre è compreso il rischio legale, (ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità a leggi o norme oppure dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri delle controparti in una transazione) e il rischio di condotta (ossia il rischio di subire

perdite conseguenti un'offerta inappropriata di servizi finanziari ed i derivanti costi processuali, inclusi casi di condotta intenzionalmente inadeguata o negligente).

I controlli di primo livello a fronte di tale rischio sono espletati dalle funzioni operative. Le verifiche di secondo e terzo livello sono a carico della Struttura Group Controls di Gardant S.p.A.

Special Gardant, tramite il framework di operational risk definito, mira a rafforzare il processo di raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection) caratterizzandolo con un approccio strettamente bottom-up, al fine di consentire la rilevazione e il censimento delle perdite generate o potenziali derivanti da eventi di rischio operativo.

Special Gardant ha inoltre sviluppato una strategia di Business Continuity che prevede l'analisi degli impatti sulla operatività e l'individuazione di alcuni scenari di crisi/disastro, al fine di identificare le soluzioni di continuità più opportune per indirizzare il ripristino dei processi essenziali dal punto di vista organizzativo, logistico e informatico.

La continuità operativa (o Business Continuity) fa riferimento alla disponibilità delle risorse critiche, quali ad esempio informazioni, persone, infrastrutture, tecnologie, reti di comunicazione, locali, che sono necessarie a garantire il funzionamento dei processi aziendali più critici in situazioni di emergenza/crisi. L'improvvisa indisponibilità di queste risorse può provocare l'interruzione dell'operatività, con conseguenti impatti economici, normativi e d'immagine.

Nel Business Continuity Plan (BCP) sono previsti ruoli e/o Comitati per la gestione della continuità operativa che operano sia in situazione di "normalità", al fine di garantire il mantenimento del BCP, sia in situazione di crisi per garantire l'adeguato presidio, coordinamento e controllo delle attività di ripristino e di ritorno alla normalità dei processi impattati.

Altri rischi

Rischio di concentrazione

Il rischio di concentrazione è il rischio che la Società abbia esposizioni concentrate sulla stessa controparte, su controparti appartenenti al medesimo settore economico o alla medesima regione geografica. Circa la concentrazione del rischio in capo alla Società si rimanda a quanto illustrato a proposito del rischio di credito.

Rischio di cartolarizzazione

Il rischio di cartolarizzazione è un particolare rischio di credito e riflette il rischio che la sostanza economica di una cartolarizzazione non sia correttamente riflessa nel risk assessment della Società o nelle decisioni manageriali. La Società non ha esposizioni su titoli di cartolarizzazioni.

Concentrazione del rischio di credito

I crediti commerciali con uno scaduto di oltre 180 giorni ammontano, al 31 dicembre 2024, a euro 4.072 mila (euro 3.590 mila al 31 dicembre 2023) e sono svalutati per euro 1.702 mila (euro 1.522 mila al 31 dicembre 2023).

Le altre rettifiche su crediti per euro 245 mila (euro 156 mila al 31 dicembre 2023) sono state operate sui crediti con uno scaduto inferiore a 180 giorni.

Rapporti con parti correlate

Nel corso del 2024 sono state realizzate operazioni con parti correlate nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 31 dicembre 2024.

(migliaia di euro)
Voci di bilancio Ex Gruppo Gardant DoValue S.p.A. Altre parti Totale Totale voce di Incidenza % sulla
correlate bilancio voce di bilancio
Voci di Stato Patrimoniale
Crediti commerciali 2.080 - 3.556 5.636 13.074 43%
Altre attività correnti 2.699 - - 2.699 4.070 66%
Totale Attività 4.779 - 3.556 8.334 17.144 49%
Debiti commerciali 687 - - 687 1.973 35%
Altre passività correnti 12.274 - - 12.274 18.848 65%
Totale Passività 12.960 - - 12.960 20.821 62%
Voci di Conto Economico
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.962 - 7.275 10.237 35.622 29%
Altri ricavi e proventi - - 194 194 396 49%
Costi dei servizi resi (6.362) - - (6.362) (10.691) 60%
Costi del personale 1.886 - - 1.886 (10.285) -18%
Spese per godimento beni di terzi (309) - - (309) (342) 90%
Altri oneri di gestione (5) - - (5) (264) 2%
Ammortamenti, svalutazioni e perdite (269) - - (269) (15.798) 2%
(Oneri)/Proventi finanziari (76) - - (76) (231) 33%
Risultati dalle partecipazioni 4.411 - - 4.411 4.411 100%

Di seguito si riepilogano le principali:

  • la Società ha corrisposto euro 5.550 mila per i servizi di corporate center svolti da Gardant S.p.A. ed euro 743 mila per l'attività di assistenza amministrativa svolta da Master Gardant S.p.A.;
  • nell'ambito di un contratto di Tesoreria accentrata presso Gardant S.p.A., la Società ha un debito di euro 12.019 mila e, sulle somme depositate, ha maturato interessi passivi per euro 35 mila ed interessi attivi per euro 10 mila;
  • la Società ha messo a disposizione, a livello di consolidato fiscale, la propria perdita fiscale a compensazione dell'imponibile della società Gardant S.p.A. con un compenso spettante di euro 822 mila;
  • la Società ha in essere un contratto di servizi con la società Gardant Liberty Servicing S.p.A. che ha generato ricavi per euro 477 mila;
  • la Società ha distaccato personale presso le altre società del Gruppo il cui ricavo complessivo ammonta a euro 1.920 mila (88 mila verso Gardant S.p.A., 25 mila verso Master Gardant S.p.A., 1.266 mila verso Gardant Liberty Servicing S.p.A. e 541 mila verso Gardant Bridge Servicing S.p.A.). Master Gardant S.p.A. ha distaccato personale verso la Società con un costo di euro 4 mila;
  • la Società ha registrato fees di special servicing per euro 7.275 mila verso le società veicolo del Gruppo e per euro 1.857 mila verso Gardant Bridge Servicing S.p.A..

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Successivamente alla data di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2024, non si sono verificati fatti di particolare rilievo tali da indurre a una modifica dei dati approvati, una rettifica delle risultanze conseguite o fornire una integrazione di informativa. In particolare, nel periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua data di approvazione non si sono verificati fatti di particolare rilievo da incidere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società.

Compensi ad amministratori e sindaci

I compensi complessivi riconosciuti ai sindaci sono pari a euro 62 mila; gli Amministratori non hanno compenso ma solo un rimborso spese.

Ai membri degli Organi Sociali non sono stati erogati anticipi o crediti.

Compensi alla società di revisione

La revisione della società è affidata a KPMG S.p.A. a cui spetta un compenso annuo di euro 46 mila.

Numero medio del personale dipendente ripartito per categorie

Il numero medio del personale dipendente nel 2024 è risultato il seguente:

  • Dirigenti 8
  • Quadri direttivi 52
  • Altro personale dipendente 36

Bilancio Consolidato della Capogruppo

Il bilancio della Società è consolidato nel bilancio del Gruppo doValue da parte di doValue S.p.A. che ha sede in Verona, Viale dell'Agricoltura, 7.

Informativa di cui al comma 4 dell'articolo 2497-bis del Codice civile

Si riportano di seguito i dati dell'ultimo bilancio approvato della società doValue S.p.A. in qualità di soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497-bis e seguenti del Codice civile.

STATO PATRIMONIALE

(unità di euro)

31/12/2023 31/12/2022
Attività non correnti:
Attività immateriali 17.438.908 17.907.436
Immobili, impianti e macchinari 13.575.211 17.914.435
Partecipazioni 400.939.089 374.429.019
Attività finanziarie non correnti 56.930.609 123.783.414
Imposte differite attive 53.730.025 59.974.631
Altre attività non correnti 293.727 302.739
Totale attività non correnti 542.907.569 594.311.674
Attività correnti:
Rimanenze 701 54.701
Attività finanziarie correnti 141.788.629 74.692.032
Crediti commerciali 80.191.188 84.066.365
Attività fiscali 4.158.492 4.025.053
Altre attività correnti 6.145.254 6.258.360
Disponibilità liquide e depositi a breve 57.325.611 114.358.453
Totale attività correnti 289.609.875 283.454.964
Attività destinate alla dismissione 10.000 10.000
Totale attività 832.527.444 877.776.638
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280.000 41.280.000
Riserva da valutazione (3.144.270) (1.097.662)
Altre riserve 100.108.831 134.868.962
Azioni proprie (6.095.251) (4.332.158)
Risultato del periodo (2.936.290) 19.470.926
Patrimonio Netto 129.213.020 190.190.068
Totale Patrimonio Netto 129.213.020 190.190.068
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 552.860.403 554.219.913
Altre passività finanziarie non correnti 30.517.088 27.641.371
Benefici ai dipendenti 4.526.995 4.564.347
Fondi rischi e oneri 12.503.395 13.815.818
Imposte differite passive 19.945 19.945
Altre passività non correnti 2.580.263 2.363.830
Totale passività non correnti 603.008.089 602.625.224
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 14.707.082 11.458.064
Altre passività finanziarie correnti 37.213.360 33.450.100
Debiti commerciali 29.976.914 20.459.338
Debiti tributari - 2.245.834
Altre passività correnti 18.408.979 17.348.010
Totale passività correnti 100.306.335 84.961.346
Totale passività 703.314.424 687.586.570
Totale Patrimonio Netto e passività 832.527.444 877.776.638

CONTO ECONOMICO

(unità di euro)

31/12/2023 31/12/2022
Ricavi da contratti con i clienti 111.639.718 141.867.966
Ricavi diversi 31.784.617 31.924.560
Totale ricavi 143.424.335 173.792.526
Costi dei servizi resi (6.601.109) (7.780.356)
Costo del personale (78.813.949) (86.710.992)
Spese amministrative (40.917.745) (41.743.850)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 2.303.804 512.202
Ammortamenti e svalutazioni (13.667.315) (12.413.036)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri (1.731.628) (2.442.136)
Totale costi (139.427.942) (150.578.168)
Risultato operativo 3.996.393 23.214.358
(Oneri)/Proventi finanziari (23.332.538) (21.778.346)
Dividendi e proventi simili 22.453.000 21.612.076
Risultato ante imposte 3.116.855 23.048.088
Imposte sul reddito (6.053.145) (3.577.162)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (2.936.290) 19.470.926
Risultato del periodo (2.936.290) 19.470.926

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

Signori Azionisti,

il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2025.

Sono a disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 chiude con una perdita pari a euro 36.931.159,58.

Con riferimento a detta perdita, si propone di procedere alla sua copertura con l'utilizzo della Riserva sovrapprezzo azioni che dopo tale utilizzo presenterà un saldo di euro 58.765.667,85.

Roma, 19 marzo 2025 Il Consiglio di Amministrazione

Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della Società di Revisione

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