Annual Report • Aug 5, 2025
Annual Report
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Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".
Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it

INDICE
| CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE | 4 |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 6 |
| BILANCIO DELL'IMPRESA AL 31 DICEMBRE 2023 | 49 |
| 1. PROSPETTI CONTABILI | 51 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 57 |
| 2. POLITICHE CONTABILI | 59 |
| 3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE | 89 |
| 4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO | 117 |
| 5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 127 |
| 6. INFORMATIVA DI SETTORE | 139 |
| 7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 143 |
| 8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 147 |
| 9. ALLEGATI | 151 |
| 10. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL' ESERCIZIO | 153 |
| 11. ATTESTAZIONI E RELAZIONI | 155 |
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO | |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE |
RELAZIONE SULLA GESTIONE

Amministratore Delegato MANUELA FRANCHI
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI
Presidente GIOVANNI CASTELLANETA (2) Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2) GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) NUNZIO GUGLIELMINO (1) GIUSEPPE RANIERI ROBERTA NERI (4) MARELLA IDI MARIA VILLA (2) ELENA LIESKOVSKA (2)
Presidente NICOLA LORITO (6)
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
Alla data di approvazione del presente documento


I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING
doValue fornisce servizi a Banche e Investitori sull'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti; nell'ambito della medesima attività possono essere poi offerti servizi ancillari la cui remunerazione è legata alla tipologia di servizio fornito.
La Società, anche tramite le sue controllate, fornisce servizi nelle seguenti categorie:
| NPL Servicing | Attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari |
|---|---|
| Real Estate Servicing |
Attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui: (1) Gestione delle garanzie immobiliari, ovvero attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari, (2) Sviluppo immobiliare, ovvero analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti e (3) Property management, ovvero presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione |
| UTP Servicing | Attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario), e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece) |

| Early Arrears e performing loans servicing |
Attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi |
|---|---|
| Servizi ancillari | Servizi ancillari di varia natura, inclusi: (1) Due Diligence, ovvero servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero, (2) Master Servicing e Strutturazione, ovvero servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti, servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione e (3) Master Legal, ovvero attività di gestione delle procedure giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non performing, in gestione di doValue su mandato di terzi |
doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.
Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch. Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue di emissione originaria pari ad un nominale di €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. Il rating è stato confermato nel mese di giugno 2023 sia da Fitch, sia da Standard & Poor's, entrambe con outlook "Stabile".
Le banche europee stanno attualmente godendo dei benefici di tassi di interesse eccezionalmente elevati, che hanno portato a un notevole aumento dei margini di interesse netti. Nonostante il continuo deterioramento del contesto macroeconomico e gli alti tassi di interesse che mettono sotto pressione famiglie e PMI, il costo del rischio per le banche europee è rimasto sorprendentemente ai minimi storici. Questo scenario, unito a un basso NPE ratio derivante da un ampio processo di de-risking in tutta l'Europa meridionale realizzato negli anni precedenti, ha creato un panorama difficile per i servicer del debito e gli acquirenti, caratterizzato da una pipeline di operazioni primarie in diminuzione.
Nonostante queste sfide, le previsioni economiche per l'Europa rimangono caute, con una crescita modesta del PIL, una crisi immobiliare commerciale incombente e un aumento dei fallimenti, in particolare tra le PMI. La Banca d'Italia prevede un calo della qualità del credito nei prossimi due anni. In questo contesto, il governatore della Banca d'Italia ha sottolineato il ruolo cruciale dei credit servicer nel mantenere un sistema bancario ed economico solido. Nel frattempo, le grandi banche spagnole gestiscono €71 miliardi di crediti in sofferenza (NPL) nei loro bilanci, con un aumento del 2,3% su base annua rispetto al 2022. La Grecia sta registrando una crescita positiva del PIL, ma le banche sono ancora nel pieno del loro processo di de-risking.
Alla luce di questa situazione, doValue stima che la pipeline di potenziali mandati di servizio per i prossimi 18 mesi in tutta l'Europa meridionale sia di circa 40 miliardi di euro, comprese le transazioni secondarie. Tuttavia, eventuali ulteriori ritardi nelle transazioni primarie previste potrebbero mettere in discussione il ritorno alla crescita nel 2024. Per far fronte a questo problema, la società ha adottato una struttura dei costi flessibile e prevede di apportare ulteriori modifiche per salvaguardare la redditività e la generazione di cassa.
Più in generale, le attività di doValue sono supportate da un sostanziale e contrattuale GBV a lungo termine e sono sostenute da tendenze esterne favorevoli a medio e lungo termine. Tra queste, l'applicazione di norme rigorose da parte delle banche per il riconoscimento dei crediti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV), che incoraggiano un approccio proattivo alla gestione del bilancio.

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali di doValue estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati di doValue al 31 dicembre 2023.
(€/000)
| Principali dati economici | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi lordi | 141.129 | 167.705 | (26.576) | (16)% |
| Ricavi netti | 121.037 | 149.444 | (28.407) | (19)% |
| Costi operativi | (95.512) | (106.805) | 11.293 | (11)% |
| EBITDA | 25.525 | 42.639 | (17.114) | (40)% |
| EBITDA margin | 18% | 25% | (7)% | (29)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.198) | (2.563) | 1.365 | (53)% |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 26.723 | 45.202 | (18.479) | (41)% |
| EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti | 19% | 27% | (8)% | (30)% |
| EBT | 4.709 | 24.660 | (19.951) | (81)% |
| EBT margin | 3% | 15% | (11)% | (77)% |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 | (22.407) | (115)% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.366 | 24.436 | (19.070) | (78)% |
| Principali dati patrimoniali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 57.326 | 114.358 | (57.032) | (50)% |
| Partecipazioni | 400.939 | 374.429 | 26.510 | 7% |
| Attivita' materiali | 13.576 | 17.969 | (4.393) | (24)% |
| Attivita' immateriali | 17.439 | 17.907 | (468) | (3)% |
| Attività finanziarie | 198.720 | 198.475 | 245 | 0% |
| Crediti commerciali | 80.191 | 84.066 | (3.875) | (5)% |
| Attività fiscali | 59.716 | 65.661 | (5.945) | (9)% |
| Passività finanziarie | 635.297 | 626.768 | 8.529 | 1% |
| Debiti commerciali | 29.977 | 20.459 | 9.518 | 47% |
| Passività fiscali | 3.303 | 2.266 | 1.037 | 46% |
| Altre passività | 17.707 | 19.712 | (2.005) | (10)% |
| Fondi rischi e oneri | 12.503 | 13.816 | (1.313) | (10)% |
| Patrimonio netto | 129.214 | 190.190 | (60.976) | (32)% |
Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dalla Società.
| KPIs | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) | 66.016.036 | 70.329.055 |
| Incassi di periodo | 1.398.098 | 1.634.745 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock | 2,5% | 2,4% |
| Staff FTE / Totale FTE | 30,1% | 31,3% |
| EBITDA | 25.525 | 42.639 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.198) | (2.563) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 26.723 | 45.202 |
| EBITDA Margin | 18,1% | 25,4% |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 19,0% | 27,0% |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (8.302) | (4.965) |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.366 | 24.436 |
| Capex | 5.312 | 8.233 |
| EBITDA - Capex 1 |
20.213 | 34.406 |
| Capitale Circolante Netto | 50.214 | 63.607 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (357.102) | (305.698) |

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.
Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica della Società. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA e Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità della Società di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.
Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili.


| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico gestionale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Ricavi di Servicing: | 107.882 | 138.015 | (30.133) | (22)% |
| di cui: Ricavi NPE | 107.882 | 138.015 | (30.133) | (22)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.274 | 1.507 | (233) | (15)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 31.973 | 28.183 | 3.790 | 13% |
| Ricavi lordi | 141.129 | 167.705 | (26.576) | (16)% |
| Commissioni passive NPE | (6.535) | (7.629) | 1.094 | (14)% |
| Commissioni passive Ancillari | (13.557) | (10.632) | (2.925) | 28% |
| Ricavi netti | 121.037 | 149.444 | (28.407) | (19)% |
| Spese per il personale | (74.277) | (83.606) | 9.329 | (11)% |
| Spese amministrative | (21.235) | (23.199) | 1.964 | (8)% |
| Totale "di cui IT" | (7.943) | (9.733) | 1.790 | (18)% |
| Totale "di cui Real Estate" | (1.315) | (1.634) | 319 | (20)% |
| Totale "di cui SG&A" | (11.977) | (11.832) | (145) | 1% |
| Totale costi operativi | (95.512) | (106.805) | 11.293 | (11)% |
| EBITDA | 25.525 | 42.639 | (17.114) | (40)% |
| EBITDA margin | 18% | 25% | (7)% | (29)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.198) | (2.563) | 1.365 | (53)% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 26.723 | 45.202 | (18.479) | (41)% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 19% | 27% | (8)% | (30)% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(13.278) | (11.777) | (1.501) | 13% |
| Accantonamenti netti | (5.520) | (4.925) | (595) | 12% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 139 | 484 | (345) | (71)% |
| EBIT | 6.866 | 26.421 | (19.555) | (74)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(2.809) | (915) | (1.894) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria |
652 | (846) | 1.498 | n.s. |
| EBT | 4.709 | 24.660 | (19.951) | (81)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (8.302) | (6.722) | (1.580) | 24% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 13.011 | 31.382 | (18.371) | (59)% |
| Imposte sul reddito | (7.645) | (5.189) | (2.456) | 47% |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 | (22.407) | (115)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (8.302) | (4.965) | (3.337) | 67% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.366 | 24.436 | (19.070) | (78)% |
Al fine 2023 il Portafoglio Gestito (GBV) da doValue è pari a €66,0 miliardi, con un decremento pari a circa il 6% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 di €70,3 miliardi.
Di seguito si rappresentano le principali variazioni positive intervenute nell'anno 2023:
In decremento del GBV, nel periodo si registrano, tra gli altri elementi, cessioni da parte di un cliente per €0,3 miliardi.

I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito e degli incassi di periodo.

Gli incassi di doValue S.p.A. nel 2023 ammontano a €1,4 miliardi di euro (€1,6 miliardi di euro nel 2022).

Nel 2023, l'economia europea ha mostrato segni di ripresa dopo la pandemia, sostenuta da politiche di stimolo ed investimenti pubblici, come quello intrapreso in Italia relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, persistono sfide come l'inflazione elevata, la volatilità dei mercati finanziari e l'incertezza legata alla politica monetaria della BCE. La transizione verso un'economia verde e digitale continua ad essere un punto focale, mentre le tensioni commerciali e geopolitiche influenzano il panorama economico.
In questo complesso framework doValue ha fatto registrare ricavi lordi pari a €141,1 milioni, con una diminuzione pari al 16% rispetto ai €167,7 milioni del 2022.
I ricavi di Servicing di asset NPE, pari ad €107,9 milioni, evidenziano un decremento del 22% rispetto al 2022. In ambito NPL si segnala che gli incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al Gross Book Value di fine periodo, espressi dall'indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)" si attestano al 2,5%, in linea rispetto al risultato del 2022. L'indicatore assume lo stesso valore, pari al 2,5% anche escludendo i nuovi mandati in gestione, ("incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)").
I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,3 milioni (€1,5 milioni nel 2022) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%.
Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €32,0 milioni (€28,2 milioni a dicembre 2022), che si originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence e servizi legali.
Questi ricavi rappresentano il 23% del totale dei ricavi lordi dell'esercizio ed evidenziano un incremento del 13% rispetto all'anno precedente.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 107.882 | 138.015 | (30.133) | (22)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.274 | 1.507 | (233) | (15)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 31.973 | 28.183 | 3.790 | 13% |
| Ricavi lordi | 141.129 | 167.705 | (26.576) | (16)% |
| Commissioni passive NPE | (6.535) | (7.629) | 1.094 | (14)% |
| Commissioni passive Ancillari | (13.557) | (10.632) | (2.925) | 28% |
| Ricavi netti | 121.037 | 149.444 | (28.407) | (19)% |
I ricavi netti, pari a €121,0 milioni, risultano in diminuzione del 19% circa rispetto ai €149,4 milioni del precedente esercizio.
Le commissioni passive NPE registrano una contrazione pari al 14% e si attestano a €6,5 milioni (€7,6 milioni nel 2022) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.
Le commissioni passive Ancillari si attestano a €13,6 milioni rispetto a €10,6 milioni del 2022 con un incremento pari al 28%, più che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi, evidenziando quindi una minor marginalità globale.
I costi operativi pari a €95,5 milioni, inclusivi di €1,2 milioni di elementi non ricorrenti, evidenziano un decremento complessivo dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando si attestarono a €106,8 milioni.
Più in dettaglio, la diminuzione di €11,3 milioni è imputabile per €9,3 milioni alle spese per i personale e per €2,0 milioni a spese amministrative.
Le spese per il personale si attestano a €74,3 milioni registrando quindi una diminuzione dell'11% circa rispetto a €83,6 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2023 è proseguito il programma di efficientamento del personale dipendente previsto anche nel Business Plan approvato.
Per quanto riguarda le spese amministrative, queste si attestano a €21,2 milioni (contro €23,2 milioni del 2022) con una diminuzione pari a circa il 9% per effetto combinato dei minori costi IT (nella misura di € 1,8 milioni) e dei minori costi relativi al Real Estate (nella misura di € 0,3 milioni) e dei maggiori costi generali e amministrativi (nella misura di €0,1 milioni).
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (74.277) | (83.606) | 9.329 | (11)% |
| Spese amministrative | (21.235) | (23.199) | 1.964 | (9)% |
| di cui: IT | (7.943) | (9.733) | 1.790 | (18)% |
| di cui: Real Estate | (1.315) | (1.634) | 319 | (20)% |
| di cui: SG&A | (11.977) | (11.832) | (145) | 1% |
| Totale costi operativi | (95.512) | (106.805) | 11.293 | (11)% |
| EBITDA | 25.525 | 42.639 | (17.114) | (40)% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.198) | (2.563) | 1.365 | (53)% |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 26.723 | 45.202 | (18.479) | (41)% |
In continuità con i precedenti periodi di rendicontazione, tra i costi operativi dell'esercizio sono stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale di doValue.
Tali elementi non ricorrenti ammontano a €1,2 milioni (pari a €2,6 milioni nel 2022) e si riferiscono principalmente ad oneri legati a consulenze connesse ad operazioni straordinarie mirate allo sviluppo del business.
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €26,7 milioni (€45,2 milioni a dicembre 2022) con un margine del 19% sui ricavi lordi, in diminuzione rispetto al 27% fatto registrare nel periodo di raffronto.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €25,5 milioni, in diminuzione del 40% rispetto a €42,6 milioni consuntivati nel corso del 2022.

L'EBIT della Società si attesta a €6,9 milioni che si raffronta con €26,4 milioni del periodo comparativo.
L'EBT è pari a €4,7 milioni contro €24,7 milioni fatto registrare nell'esercizio precedente. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, il delta fair value relativo alle notes delle cartolarizzazioni Cairo, dei titoli Romeo, Mercuzio SPV e Mexico ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 25.525 | 42.639 | (17.114) | (40)% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (13.278) | (11.777) | (1.501) | 13% |
| Accantonamenti netti | (5.520) | (4.925) | (595) | 12% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 139 | 484 | (345) | (71)% |
| EBIT | 6.866 | 26.421 | (19.555) | (74)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(2.809) | (915) | (1.894) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | 652 | (846) | 1.498 | n.s. |
| EBT | 4.709 | 24.660 | (19.951) | (81)% |
Oltre agli elementi non ricorrenti all'interno dell'EBITDA (€1,2 milioni), l'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €8,3 milioni, principalmente riferibili a costi per l'incentivo all'esodo (€4,1 milioni) e partite legate a un arbitrato in atto per il claim fiscale in Spagna (€2,9 milioni).
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €13,3 milioni rispetto a €11,8 milioni fatti registrare nel precedente esercizio.
Il saldo della voce include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €5,7 milioni (€5,6 milioni nel 2022). Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dalla Società nel periodo e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli accantonamenti netti risultano pari a €5,2 milioni, rispetto ai €4,9 milioni consuntivati nel 2022 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo, dispute legali e accantonamenti prudenziali su crediti.
Il risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value risulta negativo per €2,8 milioni e rileva un costo incrementale rispetto al periodo precedente di circa €1,9 milioni, quando la voce era pari a €0,9 milioni. Tale variazione è riconducibile principalmente alla svalutazione delle notes delle cartolarizzate Cairo e delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).
Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria, positivi per €0,6 milioni, rilevano una variazione positiva di €1,5 milioni rispetto a €-0,8 milioni del 2022. La posta in esame riflette quindi principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo, i dividendi incassati dalle società controllate (in incremento di €0,8 milioni rispetto al 2022) e gli interessi attivi relativi a conti correnti e depositi a termine.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 4.709 | 24.660 | (19.951) | (81)% |
| Imposte sul reddito | (7.645) | (5.189) | (2.456) | 47% |
| Risultato di periodo | (2.936) | 19.471 | (22.407) | (115)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (8.302) | (4.965) | (3.337) | 67% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 5.366 | 24.436 | (19.070) | (78)% |
Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €7,6 milioni contro €5,2 milioni del 2022, in virtù dell'effetto negativo della variazione delle imposte anticipate. Le imposte sul reddito includono, inoltre, la quota di competenza del canone DTA pari a €1,6 milioni.
Il risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €5,4 milioni, rispetto ai €24,4 milioni del 2022. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo è pari a €-2,9 milioni, rispetto ai €19,5 milioni dell'esercizio precedente.
Per il Segment Reporting si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2023, in quanto il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta della Società.
Al termine della presente Relazione sulla gestione, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio.
| Stato patrimoniale gestionale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 57.326 | 114.358 | (57.032) | (50)% |
| Attività finanziarie | 198.720 | 198.475 | 245 | 0% |
| Partecipazioni | 400.939 | 374.429 | 26.510 | 7% |
| Attività materiali | 13.576 | 17.969 | (4.393) | (24)% |
| Attività immateriali | 17.439 | 17.907 | (468) | (3)% |
| Attività fiscali | 59.716 | 65.661 | (5.945) | (9)% |
| Crediti commerciali | 80.191 | 84.066 | (3.875) | (5)% |
| Attività in via di dismissione | 10 | 10 | - | n.s. |
| Altre attività | 4.611 | 4.900 | (289) | (6)% |
| Totale Attivo | 832.528 | 877.775 | (45.247) | (5)% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 562.628 | 564.084 | (1.456) | (0)% |
| Altre passività finanziarie | 72.669 | 62.684 | 9.985 | 16% |
| Debiti commerciali | 29.977 | 20.459 | 9.518 | 47% |
| Passività fiscali | 3.303 | 2.266 | 1.037 | 46% |
| TFR | 4.527 | 4.564 | (37) | (1)% |
| Fondi rischi e oneri | 12.503 | 13.816 | (1.313) | (10)% |
| Altre passività | 17.707 | 19.712 | (2.005) | (10)% |
| Totale Passivo | 703.314 | 687.585 | 15.729 | 2% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 96.965 | 133.771 | (36.806) | (28)% |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) | (1.763) | 41% |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 | (22.407) | (115)% |
| Patrimonio Netto | 129.214 | 190.190 | (60.976) | (32)% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 832.528 | 877.775 | (45.247) | (5)% |
La voce cassa e titoli liquidabili accoglie la liquidità disponibile su conti correnti. Rispetto al 31 dicembre 2022, si evidenzia una riduzione di €57,0 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le attività finanziarie evidenziano un saldo pari a €198,7 milioni, in aumento di €0,2 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 e pari a €198,5 milioni.
Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Al fair value con impatto a CE | 37.037 | 42.126 | (5.089) | (12)% |
| Titoli di debito | 16.484 | 18.145 | (1.661) | (9)% |
| OICR | 20.499 | 23.628 | (3.129) | (13)% |
| Derivati non di copertura | 54 | 353 | (299) | (85)% |
| Al fair value con impatto a OCI | 8.165 | 10.171 | (2.006) | (20)% |
| Titoli di capitale | 8.165 | 10.171 | (2.006) | (20)% |
| Al costo ammortizzato | 153.518 | 146.178 | 7.340 | 5% |
| Crediti relativi al conto corrente intersocietario | 82.061 | 33.935 | 48.126 | 142% |
| Crediti verso clientela | 71.457 | 112.243 | (40.786) | (36)% |
| Totale | 198.720 | 198.475 | 245 | 0% |
La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una variazione in diminuzione complessiva di €5,1 milioni determinata principalmente da un decremento nella componente dei titoli di debito originato da effetti valutativi (€1,6 milioni), oltre che da una riduzione di €3,1 milioni nelle quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), la quale è dovuta per €2,2 milioni all'annullamento e distribuzione delle quote e per €0,9 milioni dal relativo differenziale negativo di fair value.
I derivati non di copertura includono il valore di una opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1; la riduzione di €0,3 milioni trae origine dal differenziale di fair value di tale opzione.
La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,6%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), evidenzia un decremento complessivo di €2,0 milioni riferibile esclusivamente al differenziale di fair value di quest'ultima.
La componente di attività finanziarie "Al costo ammortizzato" registra un incremento di €7,3 milioni determinato principalmente dall'incremento dei crediti verso doValue Spain e doValue

Portugal derivanti dall'operatività di cash pooling parzialmente compensato dai rimborsi avvenuti nell'anno dei finanziamenti attivi erogati in favore di doValue Spain e doValue Greece.
Le partecipazioni sono pari a €400,9 milioni e sono state essenzialmente interessate nel periodo da:
Le attività materiali, pari a €13,6 milioni, evidenziano un decremento di €4,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente per l'effetto combinato della maturazione della quota di competenza dell'ammortamento (€6,3 milioni) e dell'acquisto o proroga di diritti d'uso capitalizzati ai sensi dell'IFRS 16 (€1,1 milioni).
Le attività immateriali passano da €17,9 milioni a €17,4 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €0,5 milioni essenzialmente per l'effetto combinato dovuto sia alla capitalizzazione di costi connessi a progetti IT, che alla maturazione della quota di competenza dell'ammortamento.
Di seguito la composizione delle Attività immateriali:
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Software | 15.151 | 13.577 | 1.574 | 12% |
| Marchi | 52 | 56 | (4) | (7)% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 2.236 | 4.274 | (2.038) | (48)% |
| Totale | 17.439 | 17.907 | (468) | (3)% |
Le attività fiscali di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €59,7 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto a €65,7 milioni al 31 dicembre 2022. La riduzione di €5,9 milioni si riferisce prevalentemente a rilasci e svalutazioni di "Attività per imposte anticipate", di cui €5,2 milioni derivano dalla cancellazione di DTA.
| Attività fiscali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte correnti | 4.158 | 4.025 | 133 | 3% |
| Acconti | - | 4.025 | (4.025) | (100)% |
| Crediti d'imposta | 4.158 | - | 4.158 | n.s. |
| Attività per imposte anticipate | 53.730 | 59.975 | (6.245) | (10)% |
| Svalutazioni su crediti | 40.202 | 49.330 | (9.128) | (19)% |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 13.199 | 4.611 | 8.588 | n.s. |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | - | 326 | (326) | (100)% |
| Altre attività / Altre passività | - | 1.886 | (1.886) | (100)% |
| Accantonamenti | 329 | 3.822 | (3.493) | (91)% |
| Altri crediti di natura fiscale | 1.828 | 1.661 | 167 | 10% |
| Totale | 59.716 | 65.661 | (5.945) | (9)% |
Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali che evidenziano un incremento rispetto ai saldi del 2022 (€1,0 milioni) da riferirsi a maggiori debiti compresi nella voce "Altri debiti di natura fiscale".
(€/000)
| Passività fiscali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 20 | 20 | - | n.s. |
| Altri debiti di natura fiscale | 3.283 | 2.246 | 1.037 | 46% |
| Totale | 3.303 | 2.266 | 1.037 | 46% |
Al 31 dicembre 2023 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €564,1 milioni a €562,6 milioni, con un decremento di €1,5 milioni, principalmente legato all'effetto combinato della riduzione di €5,0 milioni derivante da due operazioni di buy-back delle obbligazioni in essere le quali sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto, con la conseguente rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni e dell'incremento del costo ammortizzato dei bond emessi.
Al 31 dicembre 2023 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:

| (€/000) | |
|---|---|
| --------- | -- |
| Altre passività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per leasing | 13.062 | 16.443 | (3.381) | (21)% |
| Earn-out | 54.668 | 44.648 | 10.020 | 22% |
| Altre passività finanziarie | 4.939 | 1.593 | 3.346 | n.s. |
| Totale | 72.669 | 62.684 | 9.985 | 16% |
Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione di acquisto di doValue Spain per €22,2 milioni (€17,5 al 31 dicembre 2022) ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione, integrata della componente interessi ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €32,5 milioni (€27,2 al 31 dicembre 2022) la quale è legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti saranno dovuti dal 2024.
Le "Altre passività finanziarie" accolgono debiti per cash pooling verso le società controllate doData, doNext e doValue Cyprus.
I fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2022 pari a €13,8 milioni a €12,5 milioni al 31 dicembre 2023. La riduzione di €1,3 milioni è riconducibile all'effetto combinato di nuovi accantonamenti e di utilizzi e rilasci su controversie sia giudiziali che stragiudiziali definite nel periodo.
(€/000)
| Fondi per rischi ed oneri | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali | 5.424 | 4.621 | 803 | 17% |
| Oneri del personale | 599 | 514 | 85 | 17% |
| Altri | 6.480 | 8.681 | (2.201) | (25)% |
| Totale | 12.503 | 13.816 | (1.313) | (10)% |
Le altre passività passano da €19,7 milioni a €17,7 milioni con un decremento pari a €2,0 milioni, dovuto all'effetto di diverse componenti, come sintetizzate nella tabella di seguito esposta.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre passività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione € | Variazione % |
| Debiti relativi al personale | 11.899 | 12.512 | (613) | (5)% |
| Debiti relativi a contratti di servicing | 3.754 | 2.857 | 897 | 31% |
| Risconti passivi e altri debiti | 2.054 | 4.343 | (2.289) | (53)% |
| Totale | 17.707 | 19.712 | (2.005) | (10)% |
Il Patrimonio Netto si attesta a €129,2 milioni, rispetto ai €190,2 milioni del 31 dicembre 2022; l'andamento in riduzione deriva dall'effetto della distribuzione di dividendi (€47,5 milioni), del decremento netto della riserva di stock option contabilizzata ai sensi dell'IFRS 2 (€6,7 milioni) e della riserva di rivalutazione (€2,0 milioni), dall'incremento delle azioni proprie (€1,8 milioni) nonché dal risultato economico negativo di periodo (€2,9 milioni).
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
| Crediti commerciali | 80.191 | 84.066 |
| Debiti commerciali | (29.977) | (20.459) |
| Totale | 50.214 | 63.607 |
Il dato di periodo si attesta a €50,2 milioni in diminuzione del 21% rispetto a dicembre 2022 (€63,6 milioni). Il valore, parametrato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta quindi al 36%, in decremento rispetto a quanto fatto registrare a fine 2022 (38%).
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 57.326 | 114.358 | |
| B | Liquidità (A) | 57.326 | 114.358 | |
| C | Debiti bancari correnti | (105) | (125) | |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (14.602) | (11.333) | |
| E | Finanziamenti correnti | 141.789 | 74.692 | |
| F | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D)+(E) | 184.408 | 177.592 | |
| G | Obbligazioni emesse - non correnti | (552.860) | (554.220) | |
| H | Finanziamenti non correnti | 11.350 | 70.930 | |
| I | Posizione finanziaria netta (F)+(H)+(I) | (357.102) | (305.698) |
La posizione finanziaria netta a fine 2023 si attesta a €357,1 milioni contro €305,7 milioni a fine 2022.
La voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" pari a €57,3 milioni permette l'elasticità di cui la Società necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, a fine 2023, la Società dispone di €107 milioni di linee di credito disponibili a supporto della liquidità totale.
La posizione finanziaria netta corrente è positiva per €184,4 milioni (€177,6 milioni a fine 2022) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva che prevede i rimborsi delle emissioni obbligazionarie a partire dal secondo semestre del 2025.

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica – efficaci dal 27 aprile - per cogliere nuove opportunità professionali.
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato. In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono state erogate indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato.
Il 27 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha cooptato Manuela Franchi come Amministratore Delegato ad interim del Gruppo con l'obiettivo di garantire piena continuità e stabilità nella gestione del Gruppo. Manuela Franchi è nel Top Management di doValue dal 2016, ha seguito la quotazione della società in borsa ed ha nel tempo ricoperto i ruoli di gruppo di Responsabile M&A e IR, CFO, General Manager delle funzioni corporate, COO di doNext, membro del CdA di doValue Greece e doValue Spain.
In seguito ad un processo di valutazione di candidati interni ed esterni attivato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, in data 3 agosto 2023 è stata infine confermata con decisione unanime Manuela Franchi nel suo ruolo di Amministratore Delegato per il Gruppo.
In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di doValue che ha:
Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato in data 23 marzo 2023 di proporre agli Azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2022 pari ad €0,60 per azione (per circa complessivi €47,5 milioni, considerando il numero di azioni proprie possedute dalla Società alla data). Il dividendo, approvato successivamente dell'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2023, è stato pagato in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e record date il 9 maggio 2023).
In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.
In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione.
In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale da parte di AAMH. Tale ultima evenienza si considera remota.
In merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.
In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017. Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.

In data 27 dicembre 2023 è stato firmato un accordo transattivo con un cliente della controllata doValue Spain. Nello specifico tale accordo prevede la liquidazione definitiva di eventuali passività passate, presenti o future derivanti da tale contratto dietro un pagamento da parte del cliente al Gruppo. Tale importo è stato incassato dalla controllata doValue Spain a fine dicembre 2023.
Il 9 ottobre 2023 doValue S.p.A. ha annunciato l'avvio, a decorrere dal 10 ottobre 2023, del programma di acquisto di azioni proprie (c.d. "Buy-back") per un limite massimo di 2.000.000 di azioni, volto a ricostituire la riserva di azioni proprie a servizio del Piano di Incentivazione basato su azioni in essere per il management del Gruppo.
Considerando le azioni proprie già detenute e gli acquisti derivanti dall'operazione di buy-back, al 31 dicembre 2023 la società detiene 1.494.630 azioni.
A fronte di una durata autorizzata di 18 mesi, il programma di riacquisto si è concluso il 2 febbraio 2024. Si veda a questo proposito la sezione "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio".
Nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal Unipessoal Limitada, ne ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative intraprese per ridurne le perdite economiche.
Il 29 dicembre 2023 doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (in seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann). Questa integrazione accelera la strategia di doValue Spain di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti, un segmento di mercato in rapida crescita nella regione e in Europa, ed è coerente con la strategia volta a sviluppare il proprio business attraverso una maggiore diversificazione e una base più ampia di clienti. L'acquisizione avrà un impatto neutro sulla leva finanziaria netta e sulla posizione finanziaria netta di doValue. Team4 ha registrato €3,5 milioni di ricavi netti nel 2022 con €2,5 miliardi di asset under management (GBV) e si prevede che raggiunga €4,2 milioni di ricavi netti nel 2023. Grazie alla sua infrastruttura tecnica e un team di professionisti di alto profilo, Team4 è in grado di servire efficacemente un'ampia ed eterogenea gamma di clienti di alto livello nel mercato spagnolo, sia nel settore finanziario che in quello consumer. Team4 ha sviluppato una piattaforma unica, in grado di gestire in modo efficiente i servizi di recupero crediti, sia in via bonaria sia giudiziale. Il suo software proprietario e la sua solida infrastruttura informatica forniscono una solida base per la gestione e l'ottimizzazione dei processi di riscossione. Si prevede che l'acquisizione genererà sinergie immediate attraverso l'internalizzazione dei servizi di outsourcing che attualmente doValue Spain gestisce avvalendosi di società esterne specializzate nella gestione di crediti non garantiti. L'integrazione consentirà a doValue di espandere la propria base clienti anche verso quelli non bancari, che rappresentano quasi il 25% degli asset gestiti da Team4. In base all'accordo, Team4 continuerà a servire i clienti del Gruppo Arvato e delle multinazionali del Gruppo Arvato che operano in Spagna.

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Dall'inizio del 2023 doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

Si elencano di seguito i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio che doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.
Il Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024 ha deliberato di avviare il processo di chiusura di Adsolum Real Estate S.L., la società nata dalla scissione del ramo d'azienda REO di doValue Spain avvenuta con efficacia dal 1° gennaio 2021. Tale processo prevede l'offboarding del cliente rimanente, la liquidazione delle opzioni fondiarie e il licenziamento collettivo del personale.
Una volta completato l'iter di cui sopra, la società verrà fusa direttamente in doValue Spain, in quanto ad oggi unico azionista, tramite il trasferimento di tutte le attività e passività.
La liquidazione è conseguenza del difficile contesto dei tassi di interesse e delle prospettive normative sugli affitti in Spagna, che includono limiti di aumento degli affitti e restrizioni nei processi di sfratto che non hanno permesso di raggiungere le aspettative di business della società.
Successivamente al 31 dicembre 2023 sono stati deliberati apporti di patrimonio per entrambe le controllate della regione Iberia, rispettivamente per doValue Spain Servicing S.A. e doValue Portugal Unipessoal Limitada, in quanto i rispettivi patrimoni netti risultavano al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
In data 26 febbraio 2024 il tribunale competente di Madrid ha respinto l'opposizione presenta da Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") nei confronti della procedura esecutiva che la condannava a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset. AAMH poteva presentare ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).
Il 16 gennaio 2024 doValue S.p.A. (di seguito "doValue") ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quota-parte del credito che doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain") vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.

In considerazione di quanto precede, come già detto nei "Fatti di rilievo intervenuti nell'esercizio", il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.
Con riferimento all'avviso di accertamento sul rilievo relativo al periodo di imposta 2017 doValue
ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.
Si rimanda inoltre alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative.
In data 20 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2024-2026 di Gruppo che, tra le altre cose, è alla base dei processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
Il nuovo Piano Industriale mira a migliorare la redditività e i flussi di cassa, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione e l'efficienza.
L'elemento di forza del nuovo Piano è un approccio orientato al cliente che si basa sul mantenimento della leadership del Gruppo nell'Europa meridionale, con un forte sviluppo del business nella Regione Ellenica, in Italia e in Spagna. L'obiettivo è quello di diventare il miglior partner dei nostri clienti in tutta la catena del valore del credito, compresa l'integrazione dei servizi immobiliari con la gestione del credito per aumentare i ricavi dei servizi e l'espansione dei servizi a valore.
Il Piano Industriale prevede – tra le altre cose – il mantenimento della propria quota di mercato di rilievo nel Sud Europa (15-20%), una maggiore diversificazione dei ricavi con l'obiettivo di generare il 35-40% dei ricavi da business diversi da NPL, una maggiore efficienza di processo e il mantenimento di una solida struttura di capitale con una leva finanziaria nella parte bassa della forchetta 2,1-2,3x.
Il nuovo Piano Industriale tiene altresì conto del mutato contesto di settore, assumendo flussi di nuovo business più bassi rispetto alla media dell'ultimo triennio, che era a sua volta già impattata da uno scenario macroeconomico poco favorevole.
Il 21 marzo 2024 doValue, Elliott Advisors (UK) Limited ("EAUK") e Tiber Investments S.à r.l. ("Tiber"), una società collegata a fondi gestiti da EAUK, hanno stipulato un accordo non vincolante che identifica i termini chiave per una potenziale aggregazione con Gardant S.p.A. ("Gardant") sulla base del quale le negoziazioni procederanno in esclusiva, con l'obiettivo di finalizzare un accordo vincolante per la potenziale transazione con Gardant.
La transazione prevede potenzialmente l'acquisizione del 100% di Gardant da parte di doValue, anche attraverso un aumento di capitale riservato al venditore, e consentirebbe a doValue di rafforzare la propria posizione patrimoniale e incrementare la propria quota di mercato in Italia insieme a forti partner strategici.
Gardant vanta un'offerta completa di servizi per la gestione del credito lungo l'intero ciclo del valore, concentrata in Italia, con circa 40 miliardi di euro di attivi in gestione (di cui circa 20 miliardi di euro di attivi gestiti tramite special servicing) e circa 500 milioni di euro di fondi in gestione attraverso la sua società di gestione del risparmio dedicata ad alternative assets, Gardant Investor SGR.
La transazione è condizionata al raggiungimento di accordi vincolanti soddisfacenti tra le parti, oltre a tutte le autorizzazioni societarie e regolamentari necessarie.
Si riportano di seguito i principali eventi societari occorsi dopo il 31 dicembre 2023:

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 20 marzo 2024 il nuovo Piano Industriale per il periodo 2024-2026, il quale prevede specifici target finanziari relativi a variabili chiave per il triennio in questione (per maggiori dettagli si rimanda ai "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio").
In particolare, per proteggere la redditività, il Gruppo ha continuato e continuerà a investire in modo significativo. Il progetto doTrasformation di doValue, lanciato nel 2022, è stato ampiamente realizzato, con 18 milioni di euro di risparmi sui costi nel 2023, e sarà accompagnato da ulteriori iniziative di trasformazione lanciate nel 2024. Un elemento chiave dell'ulteriore trasformazione riguarda le iniziative per contenere il previsto aumento della base dei costi, e a questo proposito doValue ha pianificato una riduzione totale netta dell'organico di circa 500 FTE, con 650-700 uscite e 150-200 nuove posizioni per rafforzare le capacità in aree chiave.
Il 2024 è identificato pertanto come un anno di trasformazione e investimenti, finalizzati alla preparazione delle basi per la crescita nei bienni successivi, 2025 e 2026; per cui, i risultati attesi per il 2024 sono da considerare nel contesto dell'esecuzione del programma di trasformazione, con iniziative previste in tutte le aree geografiche di operatività. Si anticipa che l'impatto pieno delle azioni di ottimizzazione dei costi non sarà percepibile nella prima metà dell'anno.
Proseguirà l'impegno verso la diversificazione delle fonti di ricavo, estendendosi oltre il tradizionale segmento degli NPL. Questo approccio rientra nella strategia di ampliamento del portafoglio attività e nel consolidamento della posizione di mercato di doValue.
Circa l'attuale contesto di mercato, la Società prevede quanto segue:
La posizione finanziaria di doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità della Società, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.
I principali rischi e incertezze, considerato il business della Società, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Permangono inoltre elementi di incertezza legati al perdurare di un contesto di tassi d'interesse elevati che sta avendo un impatto negativo sulle transazioni immobiliari.
Il perdurare di tassi d'interesse elevati e l'accentuata volatilità sul mercato dei capitali potrebbe determinare un significativo incremento degli oneri finanziari per la Società con una conseguente riduzione dei flussi di cassa disponibili per gli azionisti.
Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legato a tali circostanze straordinarie, non sono stimabili gli effettivi impatti, diretti e indiretti, sull'attività della Società.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stata redatta la presente Relazione e Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2023, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui la Società si trova esposta:

Con esclusivo riferimento al rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, la Società ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" delle Note Illustrative). La scadenza di agosto 2025 è comunque superiore a 12 mesi rispetto al 31 dicembre 2023; inoltre, si segnala, come già evidenziato nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta, la liquidità della Società al 31 dicembre 2023 pari a €57,3 milioni ed le linee di credito per €107 milioni, a cui si deve aggiungere la cassa che verrà generata entro la scadenza dell'obbligazione di cui sopra.
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2023, in relazione all'indice Ftse Small Cap della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni, con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di doValue Spain e doValue Greece. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Covid-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro Covid-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Small Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Small Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.
Il linea generale, la performance del titolo nel 2023, negativa sin da febbraio, ha risentito principalmente delle prospettive degli analisti circa il settore del credit management services, in un contesto macroeconomico in cui la formazione di NPL nei bilanci degli intermediari finanziari è rallentata – complici il rafforzamento della solidità patrimoniale e delle politiche di risk management nel settore del credito - minando la fiducia nella crescita attuale e futura dei ricavi e di profittabilità degli operatori. In questo contesto il titolo è stato altresì influenzato negativamente dalle vicissitudini negative di alcuni dei suoi competitor che hanno subito forti penalizzazione a causa di una struttura finanziaria particolarmente sbilanciata sul debito.
Ulteriori pressioni negative sul prezzo azionario sono derivate dall'incremento dei tassi d'interesse, che hanno lasciato presagire un rifinanziamento dei bond in scadenza più oneroso ed indiscrezioni e dichiarazioni sulla paventata riforma sugli stralci dei crediti deteriorati nel terzo trimestre del 2023.
Nello specifico, gli eventi che hanno maggiormente influito su una flessione del prezzo sono stati la pubblicazione dei risultati per l'esercizio 2022 a febbraio, il pagamento del dividendo a maggio, la pubblicazione dei risultati di settembre 2023 a novembre dello stesso anno e dei risultati restated di settembre 2023 in applicazione dello IAS34 a gennaio 2024.
Modesti rialzi del prezzo si sono invece registrati in concomitanza della comunicazione dell'esito dell'arbitrato in Spagna a maggio, la sottoscrizione del patto parasociale tra Fortress e Bain Capital a giugno, l'avanzamento del progetto doTransformation a luglio, la presa in carico del portafoglio "Sky" e di nuovi flussi in Spagna tra settembre ed ottobre, l'avvio del programma di riacquisto di azioni proprie ad ottobre, la stipula di un nuovo contratto di servicing in Spagna a dicembre, l'acquisizione di Team4 a fine dicembre, nonché il mandato di servicing legata alla cartolarizzazione del portafoglio "Luzzatti".
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo di IPO (aggiustato per i dividendi pagati) | 6,99 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura | 2,93 | 30/11/2023 |
| Prezzo massimo di chiusura | 14,27 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura del 2023 | 3,42 | 29/12/2023 |
| Numero di azioni in circolazione al 31 dicembre 2023 | 80.000.000 | 29/12/2023 |
| di cui azioni proprie al 31 dicembre 2023 | 1.494.630 | 29/12/2023 |
| Capitalizzazione al 31 dicembre 2023 | 274.000.000 | 29/12/2023 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) al 31 dicembre 2023 | 268.880.892 | 29/12/2023 |

Al 31 dicembre 2023 le azioni di doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.
Al 31 dicembre 2023, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,87% è costituito da n. 1.494.630 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €6,1 milioni detenute da doValue.
L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione della Società. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali di doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano eterodirezione da parte di Avio.
doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2023 risultano in portafoglio n. 1.494.630 azioni proprie, pari all'1,87% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €6,1 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2023 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 28 aprile 2022. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.
Durante l'esercizio sono state acquistate un totale di 667.400 azioni per un controvalore di €2,1 milioni.
Nel corso dell'esercizio la Società ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Il business di doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.
Al 31 dicembre 2023 il numero dei dipendenti della Società è pari a 922 rispetto ai 956 a fine 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2023 doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Roma, lì 21 marzo 2024 Il Consiglio di Amministrazione
| Ricavi NPE di cui: Ricavi da contratti con i clienti Ricavi da co-investimento di cui: (Oneri)/Proventi finanziari |
107.882 107.882 1.274 1.274 31.973 3 3.758 |
138.015 138.015 1.507 1.507 28.183 3 |
|---|---|---|
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | ||
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | ||
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 3.853 | |
| di cui: Ricavi diversi | 26.536 | 24.248 |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 1.676 | 79 |
| Ricavi lordi | 141.129 | 167.705 |
| Commissioni passive NPE | (6.535) | (7.629) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (6.535) | (7.664) |
| di cui: Ricavi diversi | - | 35 |
| Commissioni passive Ancillari | (13.557) | (10.632) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (66) | - |
| di cui: Spese amministrative | (13.437) | (10.632) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (54) | - |
| Ricavi netti | 121.037 | 149.444 |
| Spese per il personale | (74.277) | (83.606) |
| di cui: Costo del personale | (74.301) | (83.799) |
| di cui: Ricavi diversi | 24 | 193 |
| Spese amministrative | (21.235) | (23.199) |
| di cui: Costo del personale | (448) | (652) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (448) | (652) |
| di cui: Spese amministrative | (25.889) | (29.500) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (11.491) | (13.749) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (1.315) | (1.634) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (13.083) | (14.117) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (8) | (17) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | (8) | (17) |
| di cui: Ricavi diversi | 5.110 | 7.001 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | 3.548 | 4.016 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 1.562 | 2.985 |
| di cui: Costi dei servizi resi | - | (31) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | - | (31) |
| Totale "di cui IT" | (7.943) | (9.733) |
| Totale "di cui Real Estate" | (1.315) | (1.634) |
| Totale "di cui SG&A" | (11.977) | (11.832) |
| Totale costi operativi | (95.512) | (106.805) |
Segue

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| EBITDA | 25.525 | 42.639 |
| EBITDA margine | 18% | 25% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (1.198) | (2.563) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 26.723 | 45.202 |
| EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti | 19% | 27% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (13.278) | (11.777) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (13.843) | (12.291) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 565 | 514 |
| Accantonamenti netti | (5.520) | (4.925) |
| di cui: Costo del personale | (4.065) | (2.260) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (1.732) | (2.442) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 125 | (64) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 152 | (159) |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 139 | 484 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 24 | 37 |
| di cui: Ricavi diversi | 115 | 447 |
| EBIT | 6.866 | 26.421 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value | (2.809) | (915) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (2.809) | (915) |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | 652 | (846) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (21.801) | (22.373) |
| di cui: Costi dei servizi resi | - | (85) |
| Dividendi e proventi simili | 22.453 | 21.612 |
| EBT | 4.709 | 24.660 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (8.302) | (6.722) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 13.012 | 31.382 |
| Imposte sul reddito | (7.645) | (5.189) |
| di cui: Spese amministrative | (1.592) | (1.612) |
| di cui: Imposte sul reddito | (6.053) | (3.577) |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 |
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 57.326 | 114.358 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 57.326 | 114.358 |
| Attività finanziarie | 198.720 | 198.475 |
| Attività finanziarie non correnti | 56.931 | 123.783 |
| Attività finanziarie correnti | 141.789 | 74.692 |
| Partecipazioni | 400.939 | 374.429 |
| Partecipazioni | 400.939 | 374.429 |
| Attività materiali | 13.576 | 17.969 |
| Immobili, impianti e macchinari | 13.575 | 17.914 |
| Rimanenze | 1 | 55 |
| Attività immateriali | 17.439 | 17.907 |
| Attività immateriali | 17.439 | 17.907 |
| Attività fiscali | 59.716 | 65.661 |
| Imposte differite attive | 53.730 | 59.975 |
| Altre attività correnti | 1.828 | 1.661 |
| Attività fiscali | 4.158 | 4.025 |
| Crediti commerciali | 80.191 | 84.066 |
| Crediti commerciali | 80.191 | 84.066 |
| Attività in via di dismissione | 10 | 10 |
| Attività destinate alla vendita | 10 | 10 |
| Altre attività | 4.611 | 4.900 |
| Altre attività correnti | 4.317 | 4.597 |
| Altre attività non correnti | 294 | 303 |
| Totale Attivo | 832.528 | 877.775 |
| Passività finanziarie: debiti verso banche | 562.628 | 564.084 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 552.860 | 554.219 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 9.768 | 9.865 |
| Altre passività finanziarie | 72.669 | 62.684 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 4.939 | 1.593 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 30.517 | 27.641 |
| Altre passività finanziarie correnti | 37.213 | 33.450 |
| Debiti commerciali | 29.977 | 20.459 |
| Debiti Commerciali | 29.977 | 20.459 |
| Passività fiscali | 3.303 | 2.266 |
| Debiti tributari | - | 2.246 |
| Imposte differite passive | 20 | 20 |
| Altre passività correnti | 3.283 | - |
| TFR | 4.527 | 4.564 |
| Benefici a dipendenti | 4.527 | 4.564 |
| Fondi rischi e oneri | 12.503 | 13.816 |
| Fondi rischi e oneri | 12.503 | 13.816 |
| Altre passività | 17.707 | 19.712 |
| Altre passività correnti | 15.127 | 17.348 |
| Altre passività non correnti | 2.580 | 2.364 |
| Totale Passivo | 703.314 | 687.585 |
Segue

| 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|
| (€/000) | 31/12/2023 | ||
| Capitale | 41.280 | 41.280 | |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | |
| Riserve | 96.965 | 133.771 | |
| Riserva da valutazione | (3.144) | (1.098) | |
| Altre riserve | 100.109 | 134.869 | |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) | |
| Azioni proprie | (6.095) | (4.332) | |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 | |
| Risultato del periodo | (2.936) | 19.471 | |
| Patrimonio Netto | 129.214 | 190.190 | |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 832.528 | 877.775 | |








PROSPETTI CONTABILI

| (€) | NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 17.438.908 | 17.907.436 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 13.575.211 | 17.914.435 |
| Partecipazioni | 3 | 400.939.089 | 374.429.019 |
| Attività finanziarie non correnti | 4 | 56.930.609 | 123.783.414 |
| Imposte differite attive | 5 | 53.730.025 | 59.974.631 |
| Altre attività non correnti | 6 | 293.727 | 302.739 |
| Totale attività non correnti | 542.907.569 594.311.674 | ||
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 7 | 701 | 54.701 |
| Attività finanziarie correnti | 4 | 141.788.629 | 74.692.032 |
| Crediti commerciali | 8 | 80.191.188 | 84.066.365 |
| Attività fiscali | 9 | 4.158.492 | 4.025.053 |
| Altre attività correnti | 6 | 6.145.254 | 6.258.360 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 10 | 57.325.611 | 114.358.453 |
| Totale attività correnti | 289.609.875 283.454.964 | ||
| Attività destinate alla dismissione | 11 | 10.000 | 10.000 |
| Totale attività | 832.527.444 877.776.638 | ||
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 41.280.000 | 41.280.000 | |
| Riserva da valutazione | (3.144.270) | (1.097.662) | |
| Altre riserve | 100.108.831 | 134.868.962 | |
| Azioni proprie | (6.095.251) | (4.332.158) | |
| Risultato del periodo | (2.936.290) | 19.470.926 | |
| Patrimonio Netto | 12 | 129.213.020 190.190.068 | |
| Totale Patrimonio Netto | 129.213.020 190.190.068 | ||
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 13 | 552.860.403 | 554.219.913 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 14 | 30.517.088 | 27.641.371 |
| Benefici ai dipendenti | 15 | 4.526.995 | 4.564.347 |
| Fondi rischi e oneri | 16 | 12.503.395 | 13.815.818 |
| Imposte differite passive | 5 | 19.945 | 19.945 |
| Altre passività non correnti | 18 | 2.580.263 | 2.363.830 |
| Totale passività non correnti | 603.008.089 602.625.224 | ||
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 13 | 14.707.082 | 11.458.064 |
| Altre passività finanziarie correnti | 14 | 37.213.360 | 33.450.100 |
| Debiti commerciali | 17 | 29.976.914 | 20.459.338 |
| Debiti tributari | 9 | - | 2.245.834 |
| Altre passività correnti | 18 | 18.408.979 | 17.348.010 |
| Totale passività correnti | 100.306.335 | 84.961.346 | |
| Totale passività | 703.314.424 687.586.570 | ||
| Totale Patrimonio Netto e passività | 832.527.444 877.776.638 |

| (€) | NOTE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 21 | 111.639.718 | 141.867.966 |
| Ricavi diversi | 22 | 31.784.617 | 31.924.560 |
| Totale ricavi | 143.424.335 | 173.792.526 | |
| Costi dei servizi resi | 23 | (6.601.109) | (7.780.356) |
| Costo del personale | 24 | (78.813.949) | (86.710.992) |
| Spese amministrative | 25 | (40.917.745) | (41.743.850) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 26 | 2.303.804 | 512.202 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (13.667.315) | (12.413.036) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 28 | (1.731.628) | (2.442.136) |
| Totale costi | (139.427.942) | (150.578.168) | |
| Risultato operativo | 3.996.393 | 23.214.358 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 29 | (23.332.538) | (21.778.346) |
| Dividendi e proventi simili | 30 | 22.453.000 | 21.612.076 |
| Risultato ante imposte | 3.116.855 | 23.048.088 | |
| Imposte sul reddito | 31 | (6.053.145) | (3.577.162) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | (2.936.290) | 19.470.926 | |
| Risultato del periodo | (2.936.290) | 19.470.926 |

(€)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | (2.936.290) | 19.470.926 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
||
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.006.202) | (1.341.485) |
| Piani a benefici definiti | (40.406) | 421.568 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | ||
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (2.046.608) | (919.917) |
| Redditività complessiva | (4.982.898) | 18.551.009 |

| (€) | Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve da Capitale Riserve da utili e/o in sociale valutazione Altre sospensione d'imposta |
Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Totale Patrimonio Netto |
||||
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (1.097.662) | 25.211.070 | 109.657.892 | (4.332.158) | 19.470.926 | 190.190.068 |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | (28.029.503) | - | (19.470.926) (47.500.429) | |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | (2.115.041) | - | (2.115.041) |
| Stock options | - | - | 303.044 | (7.033.672) | 351.948 | - | (6.378.680) |
| Redditività complessiva del periodo | - | (2.046.608) | - | - | - | (2.936.290) | (4.982.898) |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (3.144.270) | 25.514.114 | 74.594.717 | (6.095.251) | (2.936.290) | 129.213.020 |
| (€) | Altre riserve | Totale Patrimonio Netto |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
||
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (177.745) | 50.300.271 | 119.731.474 | (4.678.108) | (534.919) | 205.921.273 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | (534.919) | - | - | 534.919 | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (24.996.001) | (14.552.939) | - | - | (39.548.940) |
| Stock options | - | - | 441.419 | 4.479.357 | 345.950 | - | 5.266.726 |
| Redditività complessiva del periodo |
- | (919.917) | - | - | - | 19.470.926 | 18.551.009 |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (1.097.662) | 25.211.070 | 109.657.892 | (4.332.158) | 19.470.926 | 190.190.068 |

| (€) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Attività operativa | ||
| Risultato di periodo ante imposte | 3.116.855 | 23.048.088 |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: | 10.382.410 | 19.822.585 |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
2.809.059 | 915.231 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 13.419.039 | 12.440.715 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 1.846.062 | 2.491.339 |
| (Oneri)/Proventi finanziari Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti |
20.523.479 (22.453.000) |
20.975.879 (21.612.076) |
| Costi per pagamenti basati su azioni | (5.762.229) | 4.611.497 |
| Variazioni nel capitale circolante: | 12.878.284 | (14.110.872) |
| Variazione dei crediti commerciali | 4.027.270 | (10.943.481) |
| Variazione dei debiti commerciali | 8.851.014 | (3.167.391) |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: | 2.487.087 | 1.834.215 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | (6.548) |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 2.302.440 | 1.837.022 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 184.647 | 3.741 |
| Altre variazioni: | (18.534.160) | (37.000.617) |
| Interessi pagati | (23.989.995) | (23.628.548) |
| Interessi ricevuti | 8.914.593 | 4.900.887 |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (3.458.758) | (18.272.956) |
| Flussi finanziari netti da attivita' operativa | 10.330.476 | (6.406.601) |
| Attivita' di investimento | ||
| Dividendi incassati su partecipazioni | 22.453.000 | 21.612.076 |
| Vendita di rimanenze | 54.000 | - |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | (126.805) | (2.418.326) |
| Acquisto di attività immateriali | (5.651.630) | (7.992.795) |
| Acquisto di società controllate e di rami d'azienda | (21.520.248) | - |
| Flussi finanziari netti da attivita' di investimento | (4.791.683) | 11.200.955 |
| Attivita' di finanziamento | ||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | (2.115.041) | - |
| Distribuzione dividendi e altre finalità | (47.500.429) | (39.548.940) |
| Rimborsi di finanziamenti ricevuti | (4.480.124) | - |
| Incassi di finanziamenti erogati | 41.186.254 | 59.672.508 |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | (5.538.687) | (3.248.855) |
| Variazioni del conto corrente intersocietario | (44.123.608) | (32.171.191) |
| Flussi finanziari netti da attivita' di finanziamento | (62.571.635) | (15.296.478) |
| Flussi finanziari netti del periodo | (57.032.842) | (10.502.124) |
| Riconciliazione | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 114.358.453 | 124.860.577 |
| Flussi finanziari netti del periodo | (57.032.842) | (10.502.124) |
| Cassa e disponibilita' liquide alla fine del periodo | 57.325.611 | 114.358.453 |





| Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione: |
doValue S.p.A. |
|---|---|
| Sede dell'entità: | Italia |
| Forma giuridica dell'entità: | Società per Azioni |
| Paese di registrazione: | Italia |
| Indirizzo della sede legale dell'entità: | Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona |
| Principale luogo di attività: | Italia |
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni: |
Le attività di doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing") |
| Homepage dell'entità che redige il bilancio: | www.dovalue.it |
| Codice LEI dell'entità che redige il bilancio: | 8156007AF7DB5FE05555 |
Il presente Bilancio al 31 dicembre 2023 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:
Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2023.
Il Bilancio d'esercizio è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

Il Bilancio è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2022 e dalla Relazione sulla gestione.
Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società.
Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.
Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.
I valori ivi presenti sono espressi in euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni. Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.
I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio al 31 dicembre 2023 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio d'esercizio.
Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.
Il perdurare di una situazione di significativa incertezza connessa al quadro macroeconomico, indotta principalmente dalla persistente spinta inflattiva e dal conseguente rialzo dei tassi di interesse di mercato, a cui si aggiunge la consapevolezza a livello internazionale del rischio climatico e delle relative misure di contrasto, con impatti non prevedibili sul sistema economico e produttivo, ha imposto a doValue un'attenta analisi e un continuo monitoraggio di tali variabili.
Nello specifico, l'aumento dell'inflazione può avere diversi effetti sul mercato del recupero crediti, di debiti inadempienti o scaduti:
Anche i tassi di interesse influenzano fortemente il mercato del recupero crediti:

In generale, entrambe le grandezze sopra riportate possono influenzare i mercati di riferimento della Società in ottica prospettica e di questo si è tenuto conto inserendone gli andamenti tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026. In particolare, i trend ipotizzati di tasso di interesse e di inflazione prospettica sono stati incorporati a vari livelli:
Nel processo di chiusura al 31 dicembre 2023, tali grandezze hanno influenzato a vario titolo i seguenti punti:
In riferimento ai rischi legati al cambiamento climatico, doValue sta approfondendo le valutazioni sui risvolti potenziali sul business con un obiettivo di monitoraggio continuo.
La funzione di Group Enterprise Risk Management garantisce una gestione integrata dei rischi, agendo da facilitatore della crescita e dello sviluppo del Gruppo grazie all'individuazione e alla mitigazione dei potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.
Per quanto attiene le operazioni, pertanto, doValue valuta la possibilità di impatto dei rischi climatici in relazione, ad esempio, agli immobili in gestione (business REO) e ad oggi ritiene che tale tematica non possa impattare la Società in maniera significativa in quanto il suo business model non include la proprietà degli asset bensì la loro funzione di garanzia collaterale al debito gestito.
Tanto premesso, doValue continuerà a monitorare l'evoluzione dei rischi legati al cambiamento

climatico con un approccio che terrà in considerazione la normativa applicabile ed emergente, nonché il proprio ruolo di operatore a servizio del sistema finanziario.
Nella redazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur nelle incertezze legate all'attuale contesto macroeconomico, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale della Società, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità della Società, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.
Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2023. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

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Con frequenza almeno trimestrale viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore per le partecipazioni in società controllate.
Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore della partecipazione attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.
Ai fini dell'esecuzione dei test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il nuovo piano industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2024. Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle partecipazioni (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie società controllate, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.
doValue, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche nel breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".
Il test è stato condotto a valere sul valore contabile al 31 dicembre 2023 sulle partecipazioni delle controllate doValue Spain e doValue Greece e non ha fatto emergere perdite di valore.
Nello specifico il tasso per l'attualizzazione è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), nella misura del 7,2% per dovalue Spain e del 7,8%per doValue Greece.
Per completezza, si è provveduta anche a realizzare un'analisi di sensitività dei valori ottenuti con il metodo DCF al variare del costo medio del capitale (WACC), del tasso di crescita sostenibile di lungo periodo oltre che dell'EBITDA e dei flussi di cassa. Tale analisi ha confermato che anche in ipotesi di stress non emergono riduzioni di valore.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dalla società tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 18% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2023 ed è pari al 8% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.
La Società presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità della Società di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio della Società si fa rinvio alle "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", sezione "Rischi Operativi – Rischi legali e fiscali".

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Per la predisposizione del presente Bilancio la Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
Relativamente all'Amendment dello IAS 1, al fine di migliorare la disclosure sulle accounting policy e l'informativa sui principi contabili ritenuti rilevanti per la comprensione dei dati di bilancio, è stata effettuata un'analisi in tal senso che ha portato ad una revisione della sezione "Informazioni sulle politiche contabili rilevanti", che fino al Bilancio al 31 dicembre 2022 veniva denominata "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
In data 25 ottobre 2023 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2023, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima e al contesto macroeconomico.
Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2023 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1° gennaio 2024) e per i quali la Società non si è avvalsa, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:
Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

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Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
• Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero
• Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.
Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando la Società è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), La Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando la Società ne ottiene il controllo e cessa quando la Società perde il controllo.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:
Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento. In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment della Società si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendono i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.
Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.
Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.
Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese.
I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".

I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo alla Società nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing della Società, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra la Società ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.
La Società applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente al punto d), la Società non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quantiqualitativi.
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.
Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value la Società ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.
Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:
il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione: 1.

il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 31 dicembre 2023 è pari al 17,7% del capitale della società. 3.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alle partecipazioni di minoranza nella sopraccitata società BidX1 e nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. per l'11,46%, per le quali la Società applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
- | - | 37.037 | - | - | 42.126 |
| Quote OICR | - | - | 20.499 | - | - | 23.628 |
| Titoli di debito | - | - | 16.484 | - | - | 18.145 |
| Derivati non di copertura | - | - | 54 | - | - | 353 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 8.165 | - | - | 10.171 |
| Titoli di Capitale | - | - | 8.165 | - | - | 10.171 |
| Totale | - | - | 45.202 | - | - | 52.297 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 54.668 | - | - | 44.648 |
| Earn-out | - | - | 54.668 | - | - | 44.468 |
| Totale | - | - | 54.668 | - | - | 44.648 |




STATO PATRIMONIALE


| (€/000) | Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 40.204 | 72 | 4.273 | - | - | 44.549 | 34.140 |
| Riduzioni di valore iniziali | (26.626) | (16) | - | - | - | (26.642) | (20.768) |
| Esistenze iniziali nette | 13.578 | 56 | 4.273 | - | - | 17.907 | 13.372 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 9.075 | - | (2.037) | - | - | 7.038 | 10.409 |
| Acquisti | 5.380 | - | 1.778 | - | - | 7.158 | 10.409 |
| Altre variazioni | 3.695 | - | (3.815) | - | - | (120) | - |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (7.502) | (4) | - | - | - | (7.506) | (5.874) |
| Ammortamenti | (7.539) | (4) | - | - | - | (7.543) | (5.874) |
| Altre variazioni | 37 | - | - | - | - | 37 | - |
| Esistenze finali lorde | 49.279 | 72 | 2.236 | - | - | 51.587 | 44.549 |
| Riduzioni di valore finali | (34.128) | (20) | - | - | - | (34.148) | (26.642) |
| Esistenze finali nette | 15.151 | 52 | 2.236 | - | - | 17.439 | 17.907 |
Le variazioni delle esistenze lorde includono gli "acquisti" che nell'esercizio si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €7,1 milioni prevalentemente riferibili agli applicativi di business e gestionali delle posizioni non-performing nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili.
Le "altre variazioni" che impattano le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.
Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente le quote di ammortamento dell'esercizio per €7,5 milioni.

| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettro nici |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Altre | Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 26.115 | 2.021 | 10.756 | - | 553 | 39.445 | 32.483 |
| Riduzioni di valore iniziali | (11.917) | (1.867) | (3.324) | - | (4.423) | (21.531) | (24.989) |
| Esistenze iniziali nette | 14.198 | 154 | 7.432 | - | (3.870) | 17.914 | 7.494 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 1.543 | (57) | (11) | - | 285 | 1.760 | 6.962 |
| Acquisti | 798 | - | 102 | - | 307 | 1.207 | 17.188 |
| di cui: Diritto d'uso | 797 | - | - | - | 284 | 1.081 | 17.071 |
| Altre variazioni | 745 | (57) | (113) | - | (22) | 553 | (10.226) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (3.052) | (47) | (2.652) | - | (348) | (6.099) | 3.458 |
| Ammortamenti | (3.084) | (103) | (2.765) | - | (347) | (6.299) | (6.415) |
| di cui: Diritto d'uso | (2.904) | - | (2.673) | - | (163) | (5.740) | (5.608) |
| Altre variazioni | 32 | 56 | 113 | - | (1) | 200 | 9.873 |
| Esistenze finali lorde | 27.658 | 1.964 | 10.745 | - | 838 | 41.205 | 39.445 |
| Riduzioni di valore finali | (14.969) | (1.914) | (5.976) | - | (4.771) | (27.630) | (21.531) |
| Esistenze finali nette | 12.689 | 50 | 4.769 | - | (3.933) | 13.575 | 17.914 |
Nel corso del 2023 la voce registra un incremento complessivo di €4,3 milioni passando da €17,9 milioni a €13,6 milioni.
Le variazioni delle esistenze lorde, complessivamente pari a €1,8 milioni, sono costituite da nuovi acquisti per €1,2 milioni (di cui €1,1 milioni di diritti d'uso) per lo più riferiti ai fabbricati.
Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €6,3 milioni tra cui €5,7 milioni riferiti a diritti d'uso.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 20.

| Denominazione imprese | Sede legale e operativa |
Paese | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | Disponibilità voti % (2) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | doValue Spain Servicing S.A. | Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 6. | doValue Cyprus Limited (già Altamira Asset Management Cyprus Limited) |
Nicosia | Cipro | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 7. | doValue Special Projects Cyprus Limited (già doValue Cyprus Limited) |
Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + doValue Spain Servicing S.A. |
94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 12. | TEAM 4 Collection and Consulting S.L.U. | Madrid | Spagna | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

| Descrizione | Esistenze iniziali |
Operazioni di aggre gazione aziendale |
Acquisti Costituzioni |
Altre variazioni (Esistenze Lorde) (+/-) |
Vendite | Decrementi di capitale |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) | 3.671 | - | - | - | - | - | 3.671 |
| doData S.r.l. | 539 | - | - | - | - | - | 539 |
| doValue Cyprus Limited | 1 | - | - | - | - | - | 1 |
| doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
159.221 | - | - | 5.111 | - | - | 164.332 |
| doValue Spain Servicing S.A. (già Altamira Asset Management S.A.) |
208.971 | - | 21.520 | (122) | - | - | 230.369 |
| doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
2.026 | - | - | 1 | - | - | 2.027 |
| Esistenze finali | 374.429 | - | 21.520 | 4.990 | - | - | 400.939 |
La voce accoglie esclusivamente Partecipazioni in società controllate.
Nel periodo si rileva un aumento di €26,5 milioni dovuto essenzialmente all'effetto delle variazioni connesse ai seguenti fenomeni:

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dalla Società.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 56.931 | 123.783 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | 37.037 | 42.126 |
| Quote OICR | 20.499 | 23.628 |
| Titoli di debito | 16.484 | 18.145 |
| Derivati non di copertura | 54 | 353 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 11.729 | 71.486 |
| Crediti verso clientela | 11.729 | 71.486 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8.165 | 10.171 |
| Titoli di capitale | 8.165 | 10.171 |
| Attività finanziarie correnti | 141.789 | 74.692 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 141.789 | 74.692 |
| Crediti verso clientela | 59.728 | 40.757 |
| Crediti relativi al conto corrente intersocietario | 82.061 | 33.935 |
| Totale | 198.720 | 198.475 |
Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura.
Le quote di O.I.C.R. sono relative a 23,3 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali pari a €2,2 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni. Il fair value delle quote OICR, determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo, ha fatto rilevare un differenziale negativo di €0,9 milioni rispetto all'esercizio precedente.
I titoli di debito registrano una riduzione di €1,7 milioni di cui €1,6 milioni di origine valutativa derivante dall'applicazione della metodologia Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value. Il saldo residuo dei titoli di debito è rappresentato per €12,3 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), per €2,1 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e per €2,1 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico.
I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Nelle attività finanziarie non correnti al costo ammortizzato il decremento di €59,8 milioni della voce Crediti verso clientela è riferibile all'effetto combinato della classificazione della componente corrente della quota dei finanziamenti attivi di natura intercompany erogati alle controllate doValue Greece (per €22,7 milioni) e doValue Spain (per €37,1 milioni).

La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali doValue ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico:
Per quanto riguarda le attività finanziarie correnti, si registra un incremento di €67,1 milioni per l'effetto combinato delle seguenti variazioni:
Nel corso degli anni doValue ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing di doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.
Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).
Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che doValue ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del D. L. n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del D. L. 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.
La legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha modificato per la quarta volta il piano di deduzione originario. La quota deducibile precedente prevista per il 2024 si riduce dal 18% al 17% cento, differendo l'1% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028; inoltre, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 la quota deducibile si riduce dal 7,7% al 4,7%, differendo il 3% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028.
A seguito della modifica il piano di recupero risulta oggi il seguente: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo

d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 17% (-1%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 4,7% (-3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2028.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizia a "movimentarsi" a partire dal corrente esercizio tramite annulli con impatto economico.
Per effetto del pagamento del canone per la conversione delle DTA in credito di imposta, l'ammontare delle svalutazioni di competenza del 2023 che concorreranno alla perdita fiscale, saranno oggetto di trasformazione in credito di imposta a partire dalla data di invio della dichiarazione dei redditi (IRES e IRAP) entro il 30 settembre 2024. Una parte dello stock delle DTA delle svalutazioni e delle perdite su crediti iscritte al 31 dicembre 2023 per effetto della perdita civilistica verranno trasformate in credito di imposta successivamente all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2023.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate iscritte sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2023 ha quindi tenuto conto del Piano industriale 2024-2026, approvato nel Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, e in generale di stime basate sui più recenti parametri sia endogeni che esogeni.
Al 31 dicembre 2023 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €11,0 milioni prevalentemente relative a perdite fiscali riportabili in futuro derivanti dal reversal delle svalutazioni crediti di cui alla Legge 214/2011. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €17,1 milioni riconducibili principalmente a:
I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

Risultano inoltre €13,8 milioni di DTA non iscritte, di cui €2,4 milioni a fronte di perdite fiscali, €5,2 milioni per DTA svalutate a seguito del test di sostenibilità come sopra indicato ed infine €6,2 milioni di DTA non iscritte principalmente a fronte della quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali potrà essere valutata l'iscrizione in esercizi successivi.
La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 31 dicembre 2023 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 53.401 | 59.659 |
| Svalutazioni su crediti | 40.202 | 49.330 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 13.199 | 4.611 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | - | 3.500 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | - | 326 |
| Spese amministrative | - | 6 |
| Altre attività / passività | - | 1.886 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 329 | 316 |
| Piani a benefici definiti | 329 | 316 |
| Totale | 53.730 | 59.975 |

| (€/000) | Contropartita C.E. |
Contropartita P.N. |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 59.659 | 316 | 59.975 | 62.177 |
| Aumenti | 11.019 | 13 | 11.032 | 2.432 |
| Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 11.019 | 13 | 11.032 | 2.432 |
| - Relative a precedenti esercizi | 366 | - | 366 | 1.005 |
| - Altre | 10.653 | 13 | 10.666 | 1.427 |
| Diminuzioni | (17.277) | - | (17.277) | (4.634) |
| Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (17.148) | - | (17.148) | (4.502) |
| - Rigiri | (11.944) | - | (11.944) | (4.502) |
| - Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | (5.204) | - | (5.204) | - |
| Altre variazioni | (129) | - | (129) | (132) |
| Totale | 53.401 | 329 | 53.730 | 59.975 |
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita P.N. | 20 | 20 |
| Totale | 20 | 20 |

| C.E. | P.N. | 31/12/2023 | Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| - | 20 | 20 | 20 |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | - | - | - |
| - | 20 | 20 | 20 |
| Contropartita | Contropartita | Totale |
Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|
| 294 | 303 |
| 6.145 | 6.258 |
| 1.352 | 1.491 |
| 829 | 750 |
| 1.923 | 2.069 |
| 1.828 | 1.661 |
| 213 | 287 |
| 6.439 | 6.561 |
La voce complessivamente presenta un decremento rispetto al 31 dicembre 2022 di €0,1 milioni principalmente dovuto all'effetto combinato di un aumento dei crediti tributari (per €0,2 milioni) e delle partite relative al personale dipendente (per €0,1 milioni) e una riduzione dei crediti per anticipi (per €0,1 milioni), dei risconti attivi su spese generali (per €0,1 milioni) e delle altre partite (€0,1 milioni).
Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

3
La voce al 31 dicembre 2023 risulta sostanzialmente azzerata rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 che ammontava a €55 mila a seguito della vendita dei due immobili presenti nell'esercizio precedente.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Crediti | 80.709 | 84.793 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 62.417 | 68.168 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 18.292 | 16.625 |
| Accantonamenti | (518) | (727) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (518) | (727) |
| Totale | 80.191 | 84.066 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".
La voce evidenzia un decremento netto di €4,1 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 riconducibile principalmente all'effetto combinato dei minori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo e dell'aumento dei crediti per fatture emesse e non ancora incassate. In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti si attesta al 56%, in incremento con il 48% dell'esercizio precedente.
Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.
Al 31 dicembre 2023 le Attività fiscali si attestano a 4,2 milioni, in riduzione di €0,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 riconducibile alla diminuzione dei Crediti per imposte correnti.
Al 31 dicembre 2023 le Passività fiscali risultano azzerate. Il decremento della voce rispetto al 31 dicembre 2022 (€2,2 milioni).
Il saldo di €57,3 milioni, con un decremento di €57,0 milioni rispetto al saldo di €114,4 milioni al 31 dicembre 2022, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario.

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di una Special Purpose Vehicles (SPV) che la Società sta liquidando o intende cedere a terze parti.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Attività non correnti: | ||
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e joint venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 10 | 30 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 10 | 30 |
| Attività correnti: | ||
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti Disponibilità liquide e depositi a breve |
- - |
- - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 10 | 30 |
| Passività non correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Debiti tributari Altre passività correnti |
- - |
- - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Società ammonta al 31 dicembre 2023 a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.
(€/000)
| (n.di azioni) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse Azioni proprie |
80.000.000 (1.494.630) |
80.000.000 (900.434) |
| Totale azioni in circolazione | 78.505.370 | 79.099.566 |
Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €6,1 milioni rispetto a €4,3 milioni dell'esercizio precedente, con un aumento di €1,8 milioni.
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano un incremento dovuto ad acquisizioni sul mercato pari a 667.400 azioni (per un controvalore di €2,1 milioni) a cui si aggiunge una diminuzione derivante dall'esercizio di 73.204 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €352 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione.
Al 31 dicembre 2023 il numero di azioni proprie è pari al 1,87% del numero delle azioni ordinarie emesse.
| (n.di azioni proprie) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 900.434 | 972.339 |
| Acquisti | 667.400 | - |
| Cessioni per esercizio di performance stock grants | (73.204) | (71.905) |
| Esistenze finali | 1.494.630 | 900.434 |
La riserva da valutazione al 31 dicembre 2023 si attesta ad un valore negativo di -€3,1 milioni, (-€1,1 milioni al 31 dicembre 2022) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale Bidx1.

| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta | 25.514 | 25.211 |
| Riserva legale | 8.256 | 8.256 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 2.304 | 2.304 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 2 | 2 |
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780 | 8.780 |
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.128 | 1.128 |
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 | (9.145) | (9.145) |
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments | 14.189 | 13.886 |
| Altre riserve | 74.595 | 109.658 |
| Riserva straordinaria | 60.388 | 88.417 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103 | 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 44 | 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 4.179 | 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.746 | 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments | 2.135 | 9.169 |
| Totale | 100.109 | 134.869 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €34,8 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

| Importo | Possibilità di Utilizzazione (*) |
Quota Disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate negli ultimi tre esercizi |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Per copertura perdite |
Per altre cause |
||||||
| Capitale sociale | 41.280.000 | ||||||
| Altre riserve | 100.108.831 | 91.118.437 | (534.919) | (67.653.254) | |||
| Riserva legale | 8.256.000 | B | 8.256.000 | - | - | ||
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 43.862 | A, B, C | 43.862 | - | - | ||
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 6.483.557 | A, B, C | (1) | 6.483.557 | - | - | |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.748.727 | A, B, C | 1.748.727 | - | - | ||
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780.082 | - | - | - | |||
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.126.135 | - | - | - | |||
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 |
(9.145.318) | - | - | - | |||
| Riserva da utili a nuovo | 1 | A, B, C | 1 | (534.919) | (24.996.002) | (2) | |
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie | - | - | - | (74.810) | (3) | ||
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments |
14.190.346 | A, B, C | 14.190.346 | - | - | ||
| Riserva straordinaria | 60.387.965 | A, B, C | 54.292.713 | - | (42.582.442) | (2) | |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103.231 | A, B, C | 6.103.231 | - | - | ||
| Riserva connessa a Share Based Payments | 2.134.243 | - | - | - | |||
| Riserva da valutazione | (3.144.270) | 429.146 | - | - | |||
| Riserva da rivalutazione monetaria L.413/91 | 429.146 | A, B, C | (1) | 429.146 | - | - | |
| Riserva da Utili (Perdite) attuariali relative ai piani previdenziali a benefici def. |
(225.728) | - | - | - | |||
| Riserva da rivalutazione attività finanziarie al FVOCI |
(3.347.688) | - | - | - | |||
| Totale | 138.244.561 | 91.547.583 | (534.919) | (67.653.254) | |||
| Quota non distribuibile | - | 8.256.000 | - | - | |||
| Residuo quota distribuibile | - | 83.291.583 | - | (42.582.442) |
(*): A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci
(1) In caso di utilizzo di tali riserve per ripianamento di perdite d'esercizio non si può dar luogo a distribuzione di utili fino a quando le stesse non siano state reintegrate o ridotte in misura corrispondente; la riduzione deve avvenire con deliberazione dell'Assemblea straordinaria senza l'osservanza dei commi 2 e 3 dell'Art. 2445 c.c. La riserva qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni 2 e 3 dell'art. 2445 c.c..
(2) Riserva utilizzata per la distribuzione dei dividendi.
(3) Riserva utilizzata per l'assegnazione di azioni proprie relative ai piani remunerativi in azioni.

| (€/000) | Tasso Interesse % | Scadenza | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 552.860 | 554.219 | ||
| Obbligazione 2020 | 5% | 04/08/2025 | 259.600 | 258.055 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/07/2026 | 293.260 | 296.164 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 14.707 | 11.458 | ||
| Finanziamenti bancari | a vista | 105 | 125 | |
| Debiti relativi al conto corrente intersocietario | a vista | 4.939 | 1.593 | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 01/02/2024 | 5.500 | 5.521 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/01/2024 | 4.163 | 4.219 |
| Totale | 567.567 | 565.677 |
Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2023 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato delle obbligazioni (quota corrente e non corrente) così suddivise:
Le obbligazioni sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo.
Le operazioni di bond buyback sopra citate per complessivi €5,0 milioni sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto. Questo ha determinato quindi la rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.
La voce prestiti e finanziamenti correnti, oltre alla quota corrente dei bond sopra indicata, include €4,9 milioni di debiti relativi al conto corrente intersocietario verso le controllate doNext, doData e doValue Cyprus.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 30.517 | 27.641 |
| Passività per leasing | 10.011 | 11.593 |
| Earn-out | 20.506 | 16.048 |
| Altre passività finanziarie correnti | 37.213 | 33.450 |
| Passività per leasing | 3.051 | 4.850 |
| Earn-out | 34.162 | 28.600 |
| Totale | 67.730 | 61.091 |
La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 20 per la movimentazione del periodo delle passività per leasing.
La passività per Earn-out iscritta per €20,5 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €12,0 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.
La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti ammonta a€22,2 milioni ed è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain che è stata integrata della componente di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,7 milioni (di cui €1,3 milioni già stanziati tra i Fondi rischi e oneri) relativi al lodo arbitrale con Altamira Asset Management Holdings S.L..
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2023.
(€/000)
| Note | 31/12/2023 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| 10 | A | Cassa | 3 | 4 |
| 10 | B | Conti correnti e depositi a breve | 57.323 | 114.354 |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 57.326 | 114.358 | |
| 4 | E | Attività finanziarie correnti | 141.789 | 74.692 |
| 13 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (9.768) | (9.865) |
| 13 | H | Debiti relativi al conto corrente intersocietario | (4.939) | (1.593) |
| 14 | I | Altri debiti finanziari correnti | (37.213) | (33.450) |
| J | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H)+(I) | (51.920) | (44.908) | |
| K | Posizione finanziaria netta corrente (J)+(E)+(D) | 147.195 | 144.142 | |
| 13 | M | Obbligazioni emesse | (552.860) | (554.220) |
| 14 | N | Altri debiti non correnti | (30.516) | (27.640) |
| 4 | O | Finanziamenti non correnti | 11.350 | 70.930 |
| P | Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N)+(O) | (572.026) | (510.930) | |
| Q | Indebitamento finanziario netto (K)+(P) | (424.831) | (366.788) |

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €357,1 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione della Società, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere I e N per un totale di €67,7 milioni.
Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (424.831) | (366.788) |
| B | Altri debiti finanziari correnti | 37.213 | 33.450 |
| C | Altri debiti non correnti | 30.516 | 27.640 |
| D | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 67.729 | 61.090 |
| G | Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) | (357.102) | (305.698) |
All'interno della Società, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale e piani denominati "Premi di anzianità", quest'ultimi classificati tra i Fondi rischi e oneri.
In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 1 anno 3,67% - 5 anni 2,96% - 15 anni 3,34% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% |
| Tasso di inflazione | 1 anno 1,58% - 10 anni 2,13% - 30 anni 2,44% |
| Mortalità | IPS55 |
| Invalidità | INPS 2000 |
| Anticipazione del TFR | 1,50% |
| Percentuale media annua di uscita del personale | 3,78% |
| Requisiti minimi per il collocamento a riposo | Secondo le ultime disposizioni legislative |

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 4.564 | 5.950 |
| Aumenti | 187 | 43 |
| Accantonamento dell'esercizio | 134 | 43 |
| Altre variazioni | 53 | - |
| Decrementi | (224) | (1.429) |
| Liquidazioni effettuate | (224) | (870) |
| Altre variazioni | - | (559) |
| Esistenze finali | 4.527 | 4.564 |
Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €0,04 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.
Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una variazione del tasso di sconto dello 0,5% non avrebbero prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.
(€/000)
| Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Totale fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" |
Passività potenziali per il personale |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|
| Esistenze iniziali | 4.621 | 8.681 | - | 13.302 | 514 | 13.816 | 13.917 |
| Aumenti | 2.835 | 1.045 | - | 3.880 | 115 | 3.995 | 5.645 |
| Accantonamento dell'esercizio | 2.684 | 875 | - | 3.559 | 49 | 3.608 | 5.510 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
151 | 170 | - | 321 | 66 | 387 | 106 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | 29 |
| Diminuzioni | (2.032) | (3.247) | - | (5.279) | (29) | (5.308) | (5.746) |
| Rilascio eccedenze dell'esercizio | (669) | (1.479) | - | (2.148) | - | (2.148) | (3.125) |
| Utilizzo nell'esercizio per pagamenti | (1.363) | (435) | - | (1.798) | (29) | (1.827) | (2.429) |
| Altre variazioni | - | (1.333) | - | (1.333) | - | (1.333) | (192) |
| Esistenze finali | 5.424 | 6.479 | - | 11.903 | 600 | 12.503 | 13.816 |

La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "Accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core della Società in aumento di €0,8 milioni a fronte del minor impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.
La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi diminuisce di €2,2 milioni passando da €8,7 milioni del 31 dicembre 2022 a €6,5 milioni al 31 dicembre 2023 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere | 20.866 | 17.990 |
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare | 9.111 | 2.469 |
| Totale | 29.977 | 20.459 |
Il dato del 2023 si attesta a €30,0 milioni, in incremento di €9,5 milioni (47%) rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2022, variazione riconducibile ad entrambe le categorie di debiti verso fornitori evidenziate.
| Altre passività non correnti 2.580 2.364 Somme da riconoscere a terzi 2.305 2.008 Risconto di contributi pubblici in conto capitale 275 356 Altre passività correnti 18.411 17.348 Somme da riconoscere a terzi 1.449 849 Debiti relativi al personale 8.934 9.856 di cui dipendenti 8.575 8.856 di cui Amministratori e Sindaci 359 1.000 Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 2.965 2.656 |
|---|
| Debiti tributari diversi da imposte sul reddito 3.283 |
| Partite in corso di lavorazione 745 1.381 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale 426 352 |
| Altri ratei / risconti passivi 461 357 |
| Altre partite 148 1.897 |
| Totale 20.991 19.712 |

Al 31 dicembre 2023 la voce si attesta a €21,0 milioni contro €19,7 milioni del 2022, con una diminuzione complessiva di €1,3 milioni.
Relativamente alle altre passività non correnti, in aumento di 0,2 milioni, la principale componente "Somme da riconoscere a terzi" si riferisce all'iscrizione di €2,3 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine.
La voce altre passività correnti evidenzia un incremento complessivo di €1,1 milioni.
I "Debiti relativi al personale" subiscono una riduzione di €0,9 milioni principalmente legata alla liquidazione dei premi MBO relativi al sistema incentivante e degli incentivi all'esodo.
L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 27 aprile 2023 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di retribuzione 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022, mantenendo inalterata la Politica di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica"), la quale era stata approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2022 e che è applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.
La Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.
La Politica triennale ha confermato le principali caratteristiche della precedente politica in materia di remunerazione, pur introducendo i seguenti elementi:
La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.
L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.
Fermo restando il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno, dopo il pagamento del compenso variabile, doValue si riserva il diritto, entro 5 anni dalla data di assegnazione del compenso variabile, di chiedere al beneficiario la restituzione del bonus ("clawback"), in specifici casi di comportamento fraudolento o colpa grave, violazione di leggi o del Codice Etico e delle regole aziendali, ovvero l'attribuzione di un bonus sulla base di dati che successivamente risultino essere manifestamente errati o alterati intenzionalmente. Le condizioni di malus sono applicabili anche nel caso in cui una delle clausole di clawback si verifichi durante il periodo di performance.

3
| Data di assegnazione delle azioni |
Performance period |
Verifica raggiungimento obiettivi |
Erogazione dell'incentivo |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 17/02/2022 | 2021-2023 | 2024 | 2024 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 09/11/2022 | 2022-2024 | 2025 | 2025 |
| Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) | 13/07/2023 | 2023-2025 | 2026 | 2026 |
| Numero azioni assegnate alla data di assegnazione |
Fair value per azione alla data di assegnazione |
Numero di azioni potenzialmente erogabili |
Numero dei beneficiari |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 194.371 | €10,23 | 10.242 | 21 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 297.953 | €7,66 | 297.953 | 26 |
| Piano 2023 (Assemblea del 27/4/2023) | 357.108 | €6,80 | 357.108 | 28 |
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
L'ex Amministratore Delegato del Gruppo, avendo comunicato la sua intenzione di dimettersi volontariamente a partire dal 28 aprile 2023, un anno prima rispetto alla naturale scadenza del suo mandato, in base alla Politica di remunerazione vigente non ha avuto diritto ad alcuna forma di remunerazione, fatta eccezione per la remunerazione fissa maturata fino alla data delle dimissioni. Considerando quanto sopra, qualsiasi altro diritto a quote di retribuzione non ancora pagate o assegnate o per le quali il periodo di maturazione non era completato, è stato pertanto annullato. Coerentemente con la Politica e le disposizioni del contratto, la quota upfront del MBO 2022 aggiudicato è stata pagata dopo l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 che ha approvato il bilancio di esercizio 2022, mentre qualsiasi quota differita del MBO 2022 è stata annullata.
Complessivamente, la quota imputata a conto economico dell'esercizio 2023 che va a ridurre la relativa riserva di patrimonio netto, ammonta a €5,9 milioni.
La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.
I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.
Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.
Generalmente, la Società non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre attività materiali |
Totale 31/12/2023 |
Totale 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 13.916 | - | 2.761 | 238 | 16.915 | 5.792 |
| Aumenti | 1.510 | - | - | 284 | 1.794 | 6.955 |
| Acquisti | 797 | - | - | 284 | 1.081 | 17.071 |
| Altre variazioni | 713 | - | - | - | 713 | (10.116) |
| Diminuzioni | (2.904) | - | (2.673) | (186) | (5.763) | 4.168 |
| Ammortamenti | (2.904) | - | (2.673) | (163) | (5.740) | (5.608) |
| Altre variazioni | - | - | - | (23) | (23) | 9.776 |
| Esistenze finali | 12.522 | - | 88 | 336 | 12.946 | 16.915 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 16.443 | 5.106 |
| Aumenti | 2.399 | 14.979 |
| Nuove passività | 1.081 | 14.745 |
| Oneri finanziari | 325 | 226 |
| Altre variazioni | 993 | 8 |
| Decrementi | (5.780) | (3.642) |
| Pagamenti | (5.538) | (3.248) |
| Altre variazioni | (242) | (394) |
| Esistenze finali | 13.062 | 16.443 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 10.011 | 11.593 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 3.051 | 4.850 |

Gli aumenti per nuove passività, pari a €1,1 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi.
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso | (5.740) | (5.608) |
| Oneri finanziari sulle passività per leasing | (325) | (226) |
| Totale | (6.065) | 5.834 |
La Società inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) Costi per leasing di attività di modesto valore |
(5) - |
(25) - |
| Totale | (5) | (25) |






| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione |
16.376 95.264 |
23.430 118.438 |
| Totale | 111.640 | 141.868 |
La voce, complessivamente, registra una flessione dell'21% rispetto al 31 dicembre 2022. Tale risultato deriva da minori ricavi registrati in entrambe le componenti dei servizi di servicing su mandato (-30%) e dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (-20%).
I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente infatti riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi la Società applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi/Corporate Services Provider | 24.432 | 21.603 |
| Servizi informativi | (10) | - |
| Recupero spese | 5.131 | 7.239 |
| Due diligence & Advisory | 853 | 2.044 |
| Altri ricavi | 1.379 | 1.038 |
| Totale | 31.785 | 31.924 |
La voce in leggera flessione (-0,4%) rispetto al 31 dicembre 2022, accoglie i ricavi da Servizi amministrativi/Corporate Services Provider che includono la linea di business "Master Legal", i Recuperi spese, i ricavi dell'attività di Due diligence & Advisory e Altri ricavi relativi a servizi ancillari.

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato Costi per servizi vari |
(6.601) - |
(7.685) (95) |
| Totale | (6.601) | (7.780) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta complessivamente in riduzione del 15% rispetto al 31 dicembre 2022. La diminuzione della categoria costi per gestione di pratiche in mandato risulta giustificata da minori incassi effettuati tramite la rete esterna.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (77.777) | (75.755) |
| Amministratori e sindaci | 3.892 | (6.679) |
| Altro personale | (4.929) | (4.277) |
| Totale | (78.814) | (86.711) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 900 | 929 |
| a) Dirigenti | 38 | 41 |
| b) Quadri direttivi | 387 | 381 |
| c) Restante personale dipendente | 475 | 507 |
| Altro personale | 14 | 12 |
| Totale | 914 | 941 |
La voce presenta un decremento rispetto all'esercizio precedente (-9%), derivante dall'effetto combinato dell'incremento del costo per "personale dipendente" (3%) e per "altro personale" (15%) e della riduzione dei costi per "amministratori e sindici", la cui componente evidenzia un ammontare positivo dovuto all'effetto del rilascio di compensi variabili differiti precedentemente stanziati a favore del precedente Amministratore Delegato dimessosi il 27 aprile 2023.
Il decremento dei costi del personale dipendente è coerente con il trend in diminuzione del numero medio del personale dipendente (-2,9%).
In linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (complessivamente €4,1 milioni) dei quali €2,7 milioni sono stati erogati nel corso dell'anno al personale dipendente che ha aderito ai piani avviati dalla Società.
Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 15 – Benefici a dipendenti.
4

| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (16.179) | (13.840) |
| Information Technology | (11.696) | (13.749) |
| Servizi Amministrativi e logistici | (6.415) | (6.212) |
| Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza | (812) | (821) |
| Assicurazioni | (1.580) | (1.860) |
| Imposte indirette e tasse | (1.815) | (1.893) |
| Servizi postali, cancelleria | (28) | (12) |
| Spese indirette relative al personale | (780) | (742) |
| Recupero crediti | (836) | (1.681) |
| Utenze | (391) | (589) |
| Pubblicità e marketing | (92) | (172) |
| Altre spese | (294) | (173) |
| Totale | (40.918) | (41.744) |
La voce nel suo complesso rileva un decremento del 2% rispetto all'esercizio precedente, da ascriversi principalmente alla riduzione delle spese IT, di quelle relative al recupero crediti e delle spese per assicurazioni compensate dall'aumento delle consulenze esterne, prevalentemente collegato all'attività di Master Legal, e delle spese per servizi amministrativi e logistici.
| (€/000) 31/12/2023 |
31/12/2022 |
|---|---|
| Recupero di spese - |
(1) |
| Contributi pubblici 647 |
514 |
| Insussistenza di attività (99) |
(29) |
| Altri oneri (6) |
(75) |
| Altri proventi 1.762 |
103 |
| Totale 2.304 |
512 |
Nel 2023 la voce evidenzia un saldo positivo di €2,3 milioni in incremento di 1,8 milioni rispetto all'esercizio precedente da ascriversi essenzialmente alla componente "Altri proventi" che include altri proventi connessi alla gestione delle posizioni.

(€/000)
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Attività immateriali | (7.543) | (5.874) |
| Ammortamenti | (7.543) | (5.874) |
| Immobili, impianti e macchinari | (6.300) | (6.417) |
| Ammortamenti | (6.300) | (6.417) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (238) | 37 |
| Rettifiche di valore | (248) | - |
| Riprese di valore | 10 | 37 |
| Crediti commerciali | 152 | (159) |
| Rettifiche di valore | (28) | (501) |
| Riprese di valore | 180 | 342 |
| Altre attività | 262 | - |
| Riprese di valore | 262 | - |
| Totale | (13.667) | (12.413) |
La voce registra un incremento del 10% rispetto al 31 dicembre 2022, determinato principalmente dai maggiori ammortamenti registrati nelle attività immateriali e dalle rettifiche di valore delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato parzialmente compensato da minori ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari e dalle minori rettifiche di valore rispetto alle riprese di valore dei crediti commerciali.
La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2023 incidono per un importo pari a €5,7 milioni.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.836) | 669 | (2.167) | (1.663) | 1.722 | 59 |
| di cui: Controversie del personale | (23) | 15 | (8) | (27) | 98 | 71 |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(1.044) | 1.479 | 435 | (3.904) | 1.403 | (2.501) |
| Totale | (3.880) | 2.148 | (1.732) | (5.567) | 3.125 | (2.442) |

La voce, il cui saldo netto evidenzia un decremento di €0,7 milioni rispetto a quello dell'esercizio precedente, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, esclusi quelli per benefici per dipendenti (classificati nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2023 la voce evidenzia un saldo negativo di €1,7 milioni (€2,4 milioni al 31 dicembre 2022), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.
In particolare, gli accantonamenti del 2023 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:
I rilasci (€1,5 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.
| (€/000) | 31/12/2023 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 10.867 | 6.804 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 1.274 | 1.507 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 9.139 | 5.087 |
| Proventi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 454 | - |
| Altri proventi finanziari | - | 210 |
| Oneri finanziari | (31.391) | (27.667) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (27.035) | (26.736) |
| Altri oneri finanziari | (4.356) | (931) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
(2.809) | (915) |
| Attività finanziarie - di cui: titoli di debito | (1.619) | (550) |
| Attività finanziarie - di cui: quote OICR | (891) | (652) |
| Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura | (299) | 287 |
| Totale | (23.333) | (21.778) |
I proventi finanziari che si attestano a €10,9 milioni, in aumento di €4,1 milioni rispetto all'esercizio precedente, includono principalmente:

Gli oneri finanziari (€31,4 milioni) in incremento di €3,7 milioni rispetto all'esercizio precedente, comprendono i costi del prestito obbligazionario emesso ad agosto 2020 (€15,7 milioni) e del prestito obbligazionario emesso a luglio 2021 (€11,0 milioni) e gli interessi passivi relativi ai debiti per cash pooling verso le controllate doNext, dodata e doValue Cyprus (complessivamente €0,3 milioni). Gli "altri oneri finanziari" includono invece essenzialmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 (€0,3 milioni), gli interessi per ritardato pagamento del debito per l'Earn out di doValue Spain (€3,3 milioni) e le commissioni passive su linee di credito (€0,6 milioni).
La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE include il delta fair value relativo ai titoli delle cartolarizzazioni Cairo, Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico la cui valutazione al fari value ai sensi dell'IFRS 9 risulta complessivamente negativa per €1,6 milioni, nonché quello relativo alla quota dell'Italian Recovery Fund, la cui valutazione basata sul NAV dell'operazione al 31 dicembre 2023 risulta negativa per €0,9 milioni, e la valutazione al fair value del contratto di opzione connesso all'investimento in Bidx1 negativa per €0,3 milioni.
La voce, pari a €22,5 milioni, accoglie i dividendi incassati dalle partecipate doData per €1,2 milioni, doValue Greece per €20,0 milioni e doValue Greece Real Estate per €1,3 milioni.
Le imposte sul reddito sono calcolate applicando l'aliquota standard delle imposte sui redditi delle società (IRES) pari al 24% e l'imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2023, per la determinazione della aliquota IRAP di doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi è pari al 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario.
La voce, complessivamente, registra:
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | - | (1.670) |
| Variazione imposte esercizi precedenti | 77 | 163 |
| Variazione imposte anticipate | (6.130) | (2.070) |
| Totale | (6.053) | (3.577) |
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €6,1 milioni, in aumento rispetto a €3,6 milioni del 31 dicembre 2022 principalmente per un effetto dell'incremento della variazione delle imposte anticipate (€4,1 milioni) parzialmente compensato dal decremento delle imposte correnti (€1,7 milioni).

Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Piani a benefici definiti | 13 | (133) |
| Totale | 13 | (133) |
Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| 31/12/2023 31/12/2022 |
|---|
| 3.117 23.048 |
| 24% 24% |
| (748) (5.532) |
| 5.355 5.057 |
| (3.882) (3.367) |
| - (900) |
| 442 - |
| (7.220) - |
| - 1.165 |
| (6.053) (3.577) |
Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente pari al 24% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.





RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni della Società si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance della Società. In particolare, la Società ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.


Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
La Società è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio la Società effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.
Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2023, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari la Società ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
La Società ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività della Società.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dalla Società e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, a partire dal secondo trimestre dell'esercizio in corso, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Relativamente ai prestiti obbligazionari in essere, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026, la Società ha iniziato le opportune attività per il rimborso del prestito in scadenza ad agosto 2025 valutando le migliori opzioni a disposizione, tra cui l'emissione di un nuovo bond con scadenza quinquennale o l'utilizzo di cassa assieme a un finanziamento a medio-lungo termine di natura bancaria. La scadenza 2026 verrà affrontata, come da prassi, con un anno di anticipo nel secondo trimestre del 2025.
| (€/000) | A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni |
> 5 anni | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | 4.939 | 9.768 | - | 552.860 | - | 567.567 | 565.677 |
| Finanziamenti bancari | - | 105 | - | - | - | 105 | 125 |
| Debiti relativi al conto corrente intersocietario |
4.939 | - | - | - | - | 4.939 | 1.594 |
| Obbligazioni | - | 9.663 | - | 552.860 | - | 562.523 | 563.958 |
| Altre passività finanziarie | - | 768 | 36.445 | 20.219 | 10.298 | 67.730 | 61.091 |
| Passività per leasing | - | 768 | 2.283 | 9.897 | 114 | 13.062 | 16.443 |
| Earn-out | - | - | 34.162 | 10.322 | 10.184 | 54.668 | 44.648 |
| Debiti commerciali | 8.922 | 179 | 20.876 | - | - | 29.977 | 20.459 |
| Altre passività | 2.067 | 6.272 | 10.070 | 1.933 | 648 | 20.990 | 19.712 |
| Totale | 15.928 | 16.987 | 67.391 | 575.012 | 10.946 | 686.264 | 666.939 |

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
La Società, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione della Società al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di medio periodo con tasso di interesse variabile.
La struttura finanziaria della Società ha beneficiato negli ultimi 4-5 anni di tassi relativamente bassi grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso riducendo al minimo l'esposizione al tasso di interesse. Tuttavia, data la prossima scadenza del prestito obbligazionario 2025, che sarà rifinanziato nel corso del 2024, nel breve termine la struttura finanziaria della Società sarà impattata dalle condizioni sui tassi di interesse a cui verranno emessi gli strumenti con cui verranno rifinanziate le scadenze 2025 e 2026.


Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business della
L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.
doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto la Società, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sulla Società.
La funzione Enterprise Risk Management è stata collocata a livello di Gruppo all'interno dell'area "Group Organization & Enterprise Risk Management", con riporto gerarchico diretto al General Manager Corporate Functions.
Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

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Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.
Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.
La Società opera in un contesto legale e normativo che la espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.
I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili.
In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale ad oggi ancora pendente. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH dovrebbe essere resa nota al più tardi entro l'inizio del mese di maggio 2024.
In merito all'azione esecutiva promossa da doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH, rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione. L'opposizione di AAMH è stata respinta dal tribunale competente di Madrid il 26 febbraio 2024. AAMH poteva presentare

ricorso contro l'ordinanza respingendo l'opposizione entro 20 giorni lavorativi. Tale ricorso non sospende il corso dell'esecuzione, a meno che AAMH non fornisca garanzia per l'intero importo escusso (debito fiscale, interessi e potenziali danni).
Il 16 gennaio 2024 doValue ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn Out di cui sopra, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quotaparte del credito che doValue Spain vanta verso AAMH. Il Tribunale sta attualmente processando il fascicolo. Entro fine marzo 2024 o nel corso del mese di aprile 2024 è attesa una decisione sulla richiesta di rilascio a doValue Spain di questi fondi depositati giudizialmente nell'ambito della procedura esecutiva.
In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni. Tale incasso è ritenuto ad alta probabilità anche in considerazione del fatto che per sospendere l'esecuzione AAMH dovrebbe ricorrere al deposito a garanzia dell'intera somma dovuta in favore del Gruppo doValue ai sensi del lodo arbitrale. Tale ultima evenienza si considera remota.
Inoltre, in merito alla chiusura formale della verifica fiscale che doValue ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.
In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017; la Società ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario.
In considerazione di quanto sopra per entrambi i rilievi, la Società ritiene il rischio di passività possibile e ha ritenuto inoltre congruo rilasciare l'accantonamento che era stato stanziato in bilancio a partire dalla Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023 congruo non effettuare accantonamenti al netto delle spese legali.

Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti di doValue. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
doValue intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
La Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| 565.677 | |
|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 13) 567.567 |
|
| Altre passività finanziarie (Nota 14) 67.730 |
61.091 |
| Debiti commerciali (Nota 17) 29.977 |
20.459 |
| Altre passività (Nota 18) 20.990 |
19.712 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 10) (57.327) |
(114.358) |
| Debito netto (A) 628.937 |
552.581 |
| Patrimonio netto 129.214 |
190.190 |
| Capitale e debito netto (B) 758.151 |
742.771 |
| Gearing ratio (A/B) 83% |
74% |
Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 14 delle Informazioni sullo stato patrimoniale.
| (€/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 14) | 424.831 | 366.788 |
| Debiti commerciali (Nota 17) | 29.977 | 20.459 |
| Altre passività (Nota 18) | 20.990 | 19.712 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 4) | 141.789 | 74.692 |
| Finanziamenti non correnti (Nota 4) | 11.350 | 70.930 |
| Debito netto (A) | 628.937 | 552.581 |

Al 31 dicembre 2023 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote O.I.C.R. da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).








Per l'informativa di Settore si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2023, poiché il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.





RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA


Per questa sezione si rimanda a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2023.





Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www. doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.


Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2023.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Società e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
| Dettaglio dei compensi | 31/12/2023 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 4.144 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 120 |
| Pagamenti basati su azioni | 521 |
| Totale | 4.785 |
Nel corso dell'esercizio sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.
Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2023 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 31 dicembre 2023.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| Voci di Stato Patrimoniale | Società controllate |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale | Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 11.350 | - | 2.056 | 13.406 | 56.931 | 23,6% |
| Attività finanziarie correnti | 141.788 | - | - | 141.788 | 141.789 | 100,0% |
| Crediti commerciali | 12.023 | - | 9.848 | 21.871 | 80.191 | 27,3% |
| Altre attività correnti | 1.574 | - | - | 1.574 | 6.145 | 25,6% |
| Totale Attività | 166.735 | - | 11.904 | 178.639 | 285.056 | 62,7% |
| Debiti commerciali | - | - | 80 | 80 | 29.977 | 0,3% |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 4.939 | - | - | 4.939 | 14.707 | 33,6% |
| Altre passività correnti | 2 | - | - | 2 | - | - |
| Totale Passività | 4.941 | - | 80 | 5.021 | 44.684 | 11,2% |
| Voci di Conto Economico | Società controllate |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale | Totale voce di bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | - | - | 33.726 | 33.726 | 111.640 | 30,2% |
| Attività finanziarie correnti | 7.579 | - | 1.979 | 9.558 | 31.785 | 30,1% |
| Crediti commerciali | (2.626) | - | 677 | (1.949) | (40.918) | 4,8% |
| Altre attività correnti | (2.533) | - | 14 | (2.519) | (78.814) | 3,2% |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 7.262 | - | 401 | 7.663 | (23.333) | n.s. |
| Altre passività correnti | 22.453 | - | - | 22.453 | 22.453 | 100,0% |

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le Società controllate sono relativi a:
Con le predette società controllate vi sono rapporti di fornitura di servizi per attività corporate e per le funzioni di controllo svolte da doValue, sulla base delle quali sono maturati ricavi per €7,6 milioni e rifusione di spese generali e costi IT per €2,5 milioni.
I crediti e debiti commerciali rappresentati nella tabella di cui sopra sono essenzialmente riferibili ai predetti rapporti di prestazione di servizi.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:



| doValue S.p.A. | |||
|---|---|---|---|
| (€) Tipologia di servizi |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
|
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 241.000 | |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 33.000 | |
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 33.000 | ||
| Totale | 283.000 |
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti in doValue.
| (€) Tipo di contributo |
Importo |
|---|---|
| Fondo occupazione | 45.600 |
| Contributi formazione Fondo Banche | 353.812 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 1.252.110 |
| Totale | 1.651.522 |


"Signori Azionisti,
il progetto di Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 21 marzo 2024.
Sono a vostra disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.
Il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 chiude con una perdita pari ad Euro 2.936.289,57. Il Bilancio consolidato, sempre approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 marzo 2024, chiude con una perdita dell'esercizio attribuibile agli Azionisti della Capogruppo di Euro 17.829.640,00.
Con riferimento alla perdita dell'esercizio si propone ai soci di coprirla attraverso l'utilizzo della riserva straordinaria. Inoltre, con riferimento alla proposta ai soci inerenti al dividendo si propone di non distribuirne in coerenza con le previsioni della policy prevista dal nuovo piano triennale del gruppo 2024-2026."
Roma, lì 21 marzo 2024 Il Consiglio di Amministrazione


doValue - Dichiarazione del Dirigente Preposto
I sottoscritti:
Sig. Manuela Franchi in qualità di Amministratore Delegato; .
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'Esercizio, nel corso dell'anno 2023.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 è basata su un modello definito da doValue S.p.A., in coerenza con l"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting, generalmente accettati a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
3.1 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023:
Roma, 21 marzo 2024
Manuela Franchi
Amministratore Delegato
Davide Soffietti Dirigente Preposto alla redazione dei
documenti contabili societari


Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014


EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ev.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli azionisti di doValue S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di dolfalue S.p.A. ("Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
EX S p.A.se. Vin. Veravell. 12 – 2012 X koma
Secondant. Vira 2010-01-01 - 00187 Koma
Copina Securitario 2010-01-01 - 00187 Koma
Porlina Society All Superson on Production onl
A member firm of Ernst & Young Global Limited


As St
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
| Aspetti chiave | Risposte di revisione | |
|---|---|---|
| Stima della quota in maturazione dei ricavi di | ||
| servicing e degli effetti derivanti | ||
| dall'applicazione dei contratti di servicing |
La Società opera prevalentemente nella gestione e recupero di crediti non performing a favore di banche e altre istituzioni finanziarie ed i relativi ricavi vengono rilevati per competenza, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione dell'attività svolta, tenendo conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato.
Tali ricavi, iscritti nel conto economico alla voce "Ricavi da contratti con i clienti", sono riconducibili per circa l'85% all'attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione e per la porzione residua a servizi di servicing su mandato. I suddetti contratti prevedono altresì articolate clausole di diritti e doveri in capo alla Società nei rapporti con le controparti, che possono generare anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
A fine esercizio, parte di tali ricavi è determinata dagli amministratori con un complesso procedimento di stima delle competenze maturate nel periodo, considerando le pattuizioni contrattuali, la dinamica dei recuperi effettivamente operati e le eventuali indennità contrattuali da riconoscere in relazione a particolari eventi o specifiche circostanze. Alla data di chiusura dell'esercizio, la quota di ricavi di servicing privi di una manifesta accettazione della controparte ammonta al 18% del totale delle fatture da emettere e all'8% del "Totale ricavi" del conto economico.
L'informativa relativa ai criteri di iscrizione e valutazione dei ricavi connessi ai contratti di servicing, nonché i rischi e le incertezze legati all'utilizzo di stime, è riportata nella sezione "Politiche contabili" della nota integrativa.
In considerazione della significatività della stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing per il bilancio nel suo complesso e della complessità del sottostante processo di determinazione, abbiamo ritenuto che la stessa rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile.
Le procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno incluso, tra l'altro:


Valutazione delle partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2023 ammontano a Euro 400,9 milioni e rappresentano il 48,2% del totale attivo dello stato patrimoniale.
Gli amministratori verificano con frequenza almeno trimestrale l'esistenza di perdite durevoli di valore per le partecipazioni in società controllate.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione della loro redditività futura. In tale ambito, ai fini della stima dei flussi finanziari futuri, la direzione aziendale ha utilizzato l'informativa prospettica determinata in coerenza con il piano industriale del Gruppo do Value 2024-2026 approvato dagli amministratori il 20 marzo 2024, inclusi i dati previsionali relativi ai contratti di servicing delle singole società partecipate.
l'informativa relativa ai criteri di rilevazione e valutazione delle partecipazioni, nonché ai rischi e alle incertezze legati all'utilizzo delle stime sottese al processo valutativo, è riportata nella sezione Politiche Contabili della nota integrativa.
In considerazione della significatività del valore delle partecipazioni per il bilancio nel suo complesso, del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del loro valore recuperabile abbiamo ritenuto che la valutazione delle stesse rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile.
Le procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave, svolte anche con il supporto di nostri esperti in valutazioni d'azienda, hanno incluso, tra l'altro:


Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Las. 28 febbraio 2005, n. 38 e dell'art. 43 del D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 136 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi. singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:


Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di doValue S.p.A. ci ha conferito in data 17 giugno 2016 l'incarico di revisione legale dei bilanci d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.


Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori di doValue S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio. Ia relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14. c. 2. lettera e). del D. Lgs. 27 gennaio 2010. n. 39. rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 28 marzo 2024
EY S.D. Wassim Abou Said
(Revisore Legale)

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del d. Igs. 58/1998 e dell'articolo 2429, comma 2, del Codice Civile, il Collegio Sindacale di doValue S.p.a. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") dà conto delle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio 2023 e sui relativi esiti, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.
Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti in data 29 aprile 2021 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie, tenuto conto anche delle previsioni in materia di equilibrio tra i generi, e rimarrà in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023.
I Signori Azionisti saranno pertanto chiamati, nell'odierna assemblea, a procedere al rinnovo dell'organo di controllo.
In coerenza con il modello di governance adottato dalla Società, nonché tenuto conto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, in data 29 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Collegio Sindacale le funzioni dell'Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei Decreti Legislativi 58/1998 ("TUF") e 39/2010 e successive integrazioni e modifiche, e delle disposizioni emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo. Il Collegio Sindacale si è altresì attenuto ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché alle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha:

partecipato al periodico scambio di informazioni con il Collegio Sindacale della Società controllata di diritto italiano doNext Spa, agevolato dalla presenza di due sindaci della Capogruppo nell'Organo di Controllo della predetta Società.
Nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio è stato informato dagli Amministratori sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo cui la stessa è a capo, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, TUF. Il Collegio Sindacale dà atto altresì che gli Amministratori hanno previamente informato, ai sensi dell'articolo 2391 del Codice Civile laddove applicabile, sulle operazioni ritenute in potenziale conflitto di interessi che sono state deliberate con osservanza della specifica normativa.
L'acquisizione delle informazioni strumentali all'esercizio dei propri compiti istituzionali è avvenuta altresì mediante incontri con l'Amministratore Delegato della Società e con i Responsabili di Funzione, nonché mediante l'esame dei flussi informativi provenienti dalle strutture aziendali, dalla Società di Revisione e dal Collegio Sindacale della suddetta società controllata di diritto italiano.
Il costante collegamento con le Funzioni Aziendali di Controllo e le altre funzioni con compiti di controllo ha garantito un importante e continuo flusso di informazioni che, integrate da osservazioni dirette e da specifica attività di vigilanza, hanno consentito al Collegio Sindacale di esprimere adeguate valutazioni sulle diverse tematiche oggetto della vigilanza e dei controlli di competenza.
Quanto sopra premesso, di seguito si forniscono le informazioni, tra le altre, richiamate nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025664 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Sulla base delle informazioni ricevute, anche per il tramite della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha monitorato le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dal Gruppo nell'esercizio 2023. In esito alle analisi condotte, il Collegio può ragionevolmente ritenere che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla Legge e allo Statuto ed ai principi di corretta amministrazione e non manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale ed assistite, ove necessario, da strutturati processi di analisi e valutazione anche con il supporto di esperti terzi.
Con particolare riferimento ai fatti di rilievo avvenuti nel periodo, nella Relazione sulla Gestione viene evidenziato quanto segue:
Al 31 dicembre 2023 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €116,4 miliardi, con un decremento marginale pari a circa il 3,4% rispetto a €120,5 miliardi con i quali il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2022.
l nuovi flussi sono pari a circa €9,7 miliardi di cui circa il 18% riferibili al mercato italiano, il 22% alla penisola Iberica e il 60% alla Regione Ellenica.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli on-boarded, nel corso del 2023 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €6,3 miliardi di cui circa €4,5 miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,8 miliardi nella Regione Iberica e circa €1,0 miliardi in Italia. Ai sopracitati flussi, si aggiungono ulteriori €3,4 miliardi rivenienti da clienti esistenti, on-boarded tramite contratti flusso.
Con riferimento al decremento del GBV, nel periodo si registrano cessioni per complessivi €4,3 miliardi e write-off per complessivi €4,5 miliardi.
In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica – efficaci dal 27 aprile - per cogliere nuove opportunità professionali.
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato. In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono state erogate indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato.
Il 27 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha cooptato Manuela Franchi come Amministratore Delegato ad interim del Gruppo con l'obiettivo di garantire piena continuità e stabilità nella gestione del Gruppo.
In seguito ad un processo di valutazione di candidati interni ed esterni attivato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, in data 3 agosto 2023 è stata infine confermata con decisione unanime Manuela Franchi nel suo ruolo di Amministratore Delegato per il Gruppo.
Alla scadenza dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain, prorogata a fine settembre 2023 tramite l'agreement siglato il 26 giugno 2023 con il quale era stato anche definito il prezzo di esercizio dell'opzione, in data 29 settembre è stata ricevuta la notifica per l'esercizio dell'opzione. La formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza di doValue Spain hanno avuto effetto dal 24 ottobre 2023 ("Transfer date"). Pertanto, al 31 dicembre 2023 il Gruppo detiene il 100% di doValue Spain e di doValue Special Projects Cyprus.
Nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal Unipessoal Limitada, ha deliberato l'avvio del processo di vendita della stessa, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonostante le iniziative intraprese per ridurne le perdite economiche.
ll Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024 ha deliberato di avviare il processo di chiusura di Adsolum Real Estate S.L., la società nata dalla scissione del ramo d'azienda REO di doValue Spain avvenuta con efficacia dal 1º gennaio 2021. Tale processo prevede l'offboarding del cliente rimanente, la liquidazione delle opzioni fondiarie e il licenziamento collettivo del personale.
Una volta completato l'iter di cui sopra, la società verrà fusa direttamente in doValue Spain, in quanto ad oggi unico azionista, tramite il trasferimento di tutte le attività e passività.
La liquidazione è conseguenza del difficile contesto dei tassi di interesse e delle prospettive normative sugli affitti in Spagna, che includono limiti di aumento degli affitti e restrizioni nei processi di sfratto che non hanno permesso di raggiungere le aspettative di business della società.

In data 29 dicembre 2023 doValue Spain ha formalizzato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. finalizzata ad accelerare la strategia di espansione delle proprie attività nella gestione dei piccoli crediti non garantiti.
Successivamente al 31 dicembre 2023 sono stati deliberati apporti di patrimonio per entrambe le controllate della regione Iberia, rispettivamente per doValue Spain Servicing S.A. e doValue Portugal Unipessoal Limitada, in quanto i rispettivi patrimoni netti risultavano al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
In data 20 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2024-2026 di Gruppo.
ll nuovo Piano mira a migliorare la redditività e i flussi di cassa, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione e l'efficienza.
Il Piano Industriale prevede – tra le altre cose – il mantenimento della propria quota di mercato di rilievo nel Sud Europa (15-20%), una maggiore diversificazione dei ricavi con l'obiettivo di generare circa il 35-40% dei ricavi da business diversi da NPL, una maggiore efficienza di processo e il mantenimento di una solida struttura di capitale con una leva finanziaria nell'intervallo tra 2,1-2,3x.
ll 21 marzo 2024 doValue, Elliott Advisors (UK) Limited ("EAUK") e Tiber Investments S.à r.l. ("Tiber"), una società collegata a fondi gestiti da EAUK, hanno stipulato un accordo non vincolante che identifica i termini chiave per una potenziale aggregazione con Gardant S.p.A. ("Gardant") sulla base del quale le negoziazioni procederanno in esclusiva, con l'obiettivo di finalizzare un accordo vincolante.
La transazione prevede, potenzialmente, l'acquisizione del 100% di Gardant da parte di doValue, anche attraverso un aumento di capitale riservato al venditore, e consentirebbe a doValue di rafforzare la propria posizione patrimoniale e incrementare la quota di mercato in Italia insieme a forti partner strategici.
l potenziali riflessi dell'operazione straordinaria non sono stati considerati nella elaborazione del nuovo Piano Industriale
Il Collegio non ha riscontrato né ricevuto notizia dalla Società di Revisione, dal Responsabile Internal Audit, dal Responsabile della Direzione Controlli, dai vertici della Società, dal Collegio Sindacale della Società Controllata di diritto italiano di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni con parti correlate sono regolate dalla "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue" ("Policy OPC"),

predisposta ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, nella sua versione più aggiornata, in data 17 giugno 2021.
Con periodicità trimestrale il Collegio Sindacale ha ricevuto la reportistica sulle operazioni con parti correlate del perimetro di gruppo, gestite centralmente dalla Capogruppo, ed ha partecipato alle riunioni del Comitato Rischi Sostenibilità e parti correlate in cui tale reportistica è stata discussa, anche con particolare attenzione alle operazioni escluse.
Il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione Finanziaria Annuale, ha fornito esaustiva illustrazione delle operazioni poste in essere con parti correlate esplicitandone gli effetti economici, patrimoniali e finanziari, nonché delle modalità di determinazione dell'ammontare dei corrispettivi ad esse afferenti, rappresentando che le stesse sono state compiute nell'interesse della Società ed a condizioni di mercato o standard.
Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto che, in conformità alla suddetta policy, l'Amministratore Delegato ha fornito periodicamente l'informativa avente ad oggetto le operazioni compiute con parti correlate dalla Società e dalle società del Gruppo. Sotto il profilo della correttezza procedurale, gli Amministratori aventi un interesse (anche potenziale od indiretto) nell'operazione hanno informato il Consiglio di Amministrazione circa l'esistenza e la natura di tale interesse.
Per parte sua, il Collegio non ha rilevato violazioni di disposizioni di Legge e di statuto ovvero operazioni poste in essere dagli Amministratori che siano manifestamente imprudenti o azardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Per quanto noto al Collegio Sindacale, dette operazioni sono state concluse nell'interesse della Società e non determinano osservazioni in merito alla loro congruità, rientrando nell'ordinaria operatività della Società.
Il Collegio Sindacale è stato informato che su iniziativa del Comitato Parti Correlate è stato svolto, con il supporto di un consulente esterno, un esercizio di valutazione della policy e delle procedure in vigore al fine di verificarne l'adeguatezza ed eventuali ambiti di miglioramento.
La Società di Revisione EY S.p.A. ("EY") ha rilasciato in data odierna le seguenti Relazioni:

La Società di Revisione ha altresì attestato che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, TUF, sono coerenti con il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo, e sono redatte in conformità alla Legge.
Con riferimento alla Relazione sulla gestione, EY ha dichiarato, per quanto concerne l'eventuale presenza di errori significativi, di non avere nulla da rilevare.
Le relazioni di revisione, che non evidenziano né richiami di informativa né rilievi, indicano gli "aspetti chiave" emersi nel corso dell'attività di revisione contabile ai sensi del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 701, già segnalati al Collegio in occasione degli incontri periodici.
Per quanto concerne la relazione di revisione del Bilancio d'Esercizio, gli aspetti chiave della revisione sono rappresentati dalla (i) valutazione delle partecipazioni e (ii) stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing.
Per quanto concerne il Bilancio Consolidato, gli aspetti chiave della revisione sono rappresentati da (i) impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali relative ai contratti di servicing e (ii) stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing.
Con riferimento all'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format), EY ha espresso il giudizio che i bilanci di esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML ed il bilancio consolidato è stato altresì marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del citato Regolamento Delegato. La relazione del Bilancio Consolidato specifica che "Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML".
Nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con la Società di Revisione non sono emersi fatti censurabili a carico degli Amministratori.
In aderenza a quanto previsto dal D.Lgs. 254/2016 attuativo della Direttiva 2014/95/UE, in data 20 marzo, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2023. La Società di Revisione ha rilasciato in data odierna la propria relazione rilevando come non siano emersi elementi tali da far ritenere che la suddetta Dichiarazione non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul processo di predisposizione della Dichiarazione, in linea con le vigenti disposizioni normative.
Nel corso del 2023 e sino alla data della presente Relazione il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c.

Nel corso del 2023 e sino alla data della presente Relazione non sono pervenuti esposti di cui riferire all'Assemblea.
Il Collegio Sindacale segnala che, in allegato al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023, gli Amministratori hanno fornito informazioni analitiche in ordine ai compensi attribuiti alla Società di Revisione e alle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione, come riportato nella tabella seguente:
COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149 DUODIECES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB
| (€) Tipologia di servizi |
doValue S.p.A. | Società controllate | ||
|---|---|---|---|---|
| Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
|
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 241.000 | Network EY | 385.345 |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | Network EY | 75.400 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 33.000 | Network EY | |
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 33.000 | |||
| Totale | 283.000 | 460.745 |
In data 9 novembre 2023, il Consiglio di Amministrazione, su impulso del Collegio Sindacale, ha approvato l'aggiornamento della procedura di Gruppo avente ad oggetto la disciplina della gestione dei rapporti contrattuali con la Società di Revisione e la sua rete nonché dell'affidamento degli incarichi audit e non audit ("NAS"), la cui versione precedente era stata approvata dal medesimo organo in data 31 gennaio 2020, in applicazione dello IESBA Code con particolare riferimento alla parte 4A "Independence for Audit and Review Engagements".
Nel corso dell'esercizio 2023, in ottemperanza alle richiamate disposizioni in materia di revisione legale, il Collegio Sindacale ha preventivamente approvato - previe le verifiche di competenza circa i potenziali rischi per l'indipendenza e le misure di salvaguardia adottate – gli incarichi diversi dalla revisione legale conferiti a EY ed alle società appartenenti al suo network.
Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione EY. A tal riguardo il Collegio evidenzia come non sia emerso alcun aspetto critico e conferma di avere ricevuto la dichiarazione di conferma della propria indipendenza dal Gruppo doValue.
Sulla base della normativa vigente, definita dal Regolamento Europeo n. 537/2014 (di seguito "Regolamento Europeo") recepito in Italia dal D.Lgs. n. 135/2016, l'incarico di revisione legale dei conti, conferito a Ernst & Young S.p.A. dall'Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. in data 17

giugno 2016, verrà a scadere con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 e non sarà più rinnovabile. Il nuovo incarico di revisione legale deve essere affidato dall'Assemblea degli Azionisti su proposta motivata del Collegio Sindacale, nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi dell'art. 19 comma 2, lett. a) del D. Lgs. 39/2010, a seguito di un'apposita procedura di selezione secondo i criteri e le modalità di cui all'art. 16 del Regolamento medesimo. Il Collegio Sindacale di doValue S.p.A. ha ritenuto opportuno avviare nel 2023 la procedura di selezione per l'assegnazione dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2025-2033, in considerazione del divieto previsto dall'art. 5 del suddetto Regolamento Europeo che, per tutelare l'indipendenza del revisore, richiede che questo si astenga dal fornire talune tipologie di servizi diverse dalla revisione legale dei conti già a partire dall'esercizio immediatamente precedente al primo anno di revisione.
Atteso quanto sopra, si è ritenuto opportuno prevedere che l'Assemblea degli Azionisti, chiamata ad approvare il Bilancio d'esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2023, sia altresì chiamata a deliberare relativamente alla scelta del nuovo revisore legale di doValue S.p.A., nonché ad approvarne il compenso e i relativi criteri di adeguamento, su proposta motivata del Collegio.
Conformemente alle disposizioni del citato art. 16 del Regolamento Europeo, trattandosi di affidamento dell'incarico di revisione legale per un Ente di Interesse Pubblico ("EIP") come definito dall'art. 16 del D. Lgs. 39/2010 ("Decreto"), la proposta formulata dal Collegio che verrà sottoposta prevede due possibili alternative di conferimento dell'incarico e indica la preferenza motivata per una delle due. La procedura di selezione e la richiesta di offerta sono state predisposte in conformità alle norme vigenti, specificamente ai criteri stabiliti dall'art. 16 del Regolamento Europeo.
Nel corso dell'esercizio 2023 il Collegio Sindacale ha provveduto a rilasciare il proprio parere quando obbligatorio - in ossequio a previsioni di Legge, dello Statuto e della normativa di Vigilanza.
Tra i pareri espressi e le osservazioni formulate in ossequio a disposizioni o richieste di Vigilanza si segnalano:
Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, incontri con i Responsabili delle Funzioni di Controllo, con l'Amministratore Delegato, nonché mediante le altre attività di vigilanza in precedenza citate.
Dall'attività di vigilanza e dalle informazioni assunte il Collegio Sindacale può ragionevolmente ritenere che l'attività dei predetti Comitati ed Organi sia stata improntata al rispetto dei principi della corretta amministrazione, avendo gli stessi consapevolezza dei rischi e degli effetti delle operazioni compiute. Per quanto riguarda in particolare ai rischi, si rinvia alla disclosure fornita dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione e nelle Note esplicative al Bilancio, paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

Per quanto concerne i procedimenti deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità degli stessi alla Legge e allo Statuto sociale ed ha verificato che le scelte di gestione fossero conformi alla disciplina applicabile, adottate nell'interesse della Società ed adeguatamente supportate da processi di informazione, analisi e verifica, anche con il ricorso, ove ritenuto necessario, dell'attività consultiva dei comitati e a professionisti esterni.
La principale modifica organizzativa a livello di Gruppo intervenuta nel corso del 2023 è stata l'istituzione della nuova unità Organizzativa Group IT Audit a diretto riporto della struttura di Group Internal Audit in ambito Group Control Office.
Il Collegio Sindacale ha preso atto del giudizio positivo sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società e del Gruppo espresso dal Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità in data 19 marzo 2024 nonché dal Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2024.
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio Sindacale ritiene che non vi siano criticità di particolare rilevanza da formulare in relazione alla struttura organizzativa della Società. Non sono state riscontrate particolari carenze ovvero situazioni da riferire in questa sede in ordine all'effettivo funzionamento di Organi, funzioni aziendali, sistemi e procedure.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti. Il Collegio ha altresì verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in conformità con le disposizioni previste dall'articolo 148 comma 3 del TUF e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.
In conformità alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2023 il Collegio Sindacale ha condotto il Processo di Autovalutazione mediante l'elaborazione, la compilazione e la discussione di un questionario avente ad oggetto l'analisi dei profili soggettivi dei suoi membri (composizione quantitativa e qualitativa) nonché il funzionamento dell'organo nel suo complesso (riunioni, attività svolta dal Presidente, flussi informativi, ruolo e compiti di controllo e sorveglianza). Al termine del processo, il Collegio ha redatto la Relazione di autovalutazione, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 gennaio 2024, come peraltro evidenziato nella Relazione sul Governo Societario, dalla quale non sono emerse criticità né in ordine ai singoli componenti effettivi né con riguardo alla composizione e al funzionamento del Collegio.
Per quanto concerne il Processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha preso atto degli esiti del processo di Autovalutazione condotto nel corso del 2023 in aderenza alla Raccomandazione 22 del Codice di Corporate Governance, nonché della predisposizione dell'"Orientamento sulla composizione qualitativa e quantitativa del nuovo Consiglio di Amministrazione ritenuta ottimale" in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024-2026, che ha tenuto conto altresì degli esiti dell'autovalutazione.
Il Collegio ha esaminato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 marzo 2024 su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e la completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.

Come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo.
l'attuale assetto organizzativo delle Funzioni di Gruppo responsabili di garantire il coordinamento trasversale delle attività di controllo locali è così caratterizzato:

Group Enterprise Risk Management, con riporto gerarchico al General Manager Corporate Functions, avente il compito di coordinare la gestione dei rischi strategici, operativi, reputazionali, legali e finanziari cui il Gruppo è esposto attraverso la definizione delle relative linee guida e l'identificazione dei criteri di monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.
In tale contesto, in coerenza con l'evoluzione strategica del modello operativo di gestione delle componenti applicative, infrastrutturali e della sicurezza informatica del Gruppo, caratterizzata da un processo di progressiva centralizzazione con la costituzione di funzioni IT di Gruppo dedicate, nella seconda metà del 2023 la Società ha ampliato la mission della Funzione Group Internal Audit, attribuendo a quest'ultima altresì il ruolo dell'esecuzione centralizzata delle attività di audit in ambito Information Technology sull'intero perimetro del Gruppo doValue. La nuova unità opera in stretto coordinamento con le Funzioni Internal Audit locali nell'identificazione delle priorità di copertura dei rischi informatici e nello svolgimento di tutte quelle attività di controllo che richiedono competenze specialistiche in ambito IT (partecipazione ad incarichi di audit locali, supporto al monitoraggio dei rilievi di natura informatica, etc.).
Ciò premesso, il Sistema dei Controlli Interni risulta essere così strutturato:

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance cui la Capogruppo ha ritenuto di aderire, nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Sulla base delle informazioni acquisite e dell'esame dei Piani di Attività approvati dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto dell'esistenza di un'architettura integrata del sistema dei controlli interni in linea con la connotazione di Gruppo internazionale, che comprende tutte le legal entities.
Il Collegio Sindacale dà altresì atto che il Piano di Audit 2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2024, ha riflesso gli esitività di risk assessment condotta sull'intero Audit Universe del Gruppo doValue, sviluppato sulla base di una mappatura dei processi nelle sue diverse componenti e che ha visto lo stretto coinvolgimento della funzione Internal Audit di Capogruppo e di quelle istituite presso le controllate estere e l'applicazione di una comune metodologia di valutazione dei rischi.
Analogamente, anche i Piani di attività 2024 negli ambiti antiriciclaggio e DPO, approvati sempre in data 20 marzo 2024, hanno tenuto conto in maniera organica di tutte le attività previste dalle rispettive funzioni di controllo così come articolate nell'intero perimetro di Gruppo, secondo logiche di priorità nella mitigazione dei rischi individuati.
Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha discusso e condiviso con la Funzione Internal Audit le modifiche al Piano Annuale 2023, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023, connesse alla necessità di tenere conto di attività non previste a diverso titolo richieste alla Funzione in relazione agli esiti di una visita ispettiva di Banca d'Italia sulla controllata doNext Spa.
Nel periodo di riferimento il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante regolari incontri con le funzioni di controllo e l'analisi dei flussi informativi provenienti dalle medesime e si è attivato per richiedere approfondimenti o stimolare interventi, con il coinvolgimento delle strutture aziendali impattate dagli interventi delle predette funzioni. In tale contesto si inserisce l'esame, nell'ambito delle proprie sedute, dei report prodotti dalle Funzioni Internal Audit e Antiriciclaggio recanti valutazioni negative, rispettivamente, del sistema dei controlli interni o del livello di conformità ai requisiti normativi esaminati. Ciò anche al fine di valutare l'adeguatezza, in termini sia di efficacia che di tempestività, dei piani correttivi definiti dal Management. Medesimo livello di attenzione è stato infine dedicato alle reportistiche trimestrali riportanti gli esiti delle attività di monitoraggio dello stato di risoluzione dei rilievi in essere.
Come evidenziato in premessa, al Collegio Sindacale sono state attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi al D.Lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale è stato costantemente aggiornato circa lo stato di avanzamento del progetto coordinato dalla Funzione Compliance volto a mantenere aggiornato il framework 231, migliorare il framework Anticorruzione e rafforzarne il livello di reciproca integrazione. Il progetto, avviato nel dicembre 2022 e terminato nel secondo semestre del 2023, ha previsto, tra le varie attività, l'aggiornamento del Codice etico di Gruppo, dei Modelli 231 di doValue, doNext e doData rispetto all'evoluzione normativa e societaria, l'integrazione del framework di risk assessment 231 di doValue con quello anticorruzione nonché l'evoluzione del sistema dei controlli e implementazione di Key Risk Indicators Anticorruzione, secondo logiche sinergiche e di razionalizzazione.
Si ricorda infine che la Capogruppo ha ottenuto nel 2022 la certificazione Anticorruzione in linea con gli standard UNI ISO 37001:2016 che si impegna a manutenere e tenere aggiornato. A Ottobre 2023

la Certificazione ISO 37001 è stata, infatti, confermata all'esito dell'audit annuale di mantenimento, che ha portato l'ente certificatore a non rilevare alcuna non conformità.
Il Collegio Sindacale ha preso atto altresì della prosecuzione, nel corso del 2023, del processo di adeguamento e rafforzamento del framework di gestione a livello di Gruppo in ambito data protection, principalmente attraverso l'uniformazione delle metodologie di misurazione e rappresentazione del rischio privacy dei trattamenti, nonché al consolidamento del corpus procedurale di gruppo attraverso l'introduzione nel 2023 di un framework comune di gestione e monitoraggio delle azioni in ambito GDPR (mutuato dal processo già in vigore in Italia per il monitoraggio delle azioni delle funzioni di controllo). A livello Country Italy, Il DPO ha garantito le attività di sorveglianza, coerentemente con la pianificazione approvata dagli Organi, anche attraverso il monitoraggio delle implementazioni volte mitigare i rischi. Periodicamente è stato condiviso con il Collegio il report di monitoraggio dell'action plan GDPR, che evidenzia alcuni punti di miglioramento attinenti principalmente all'area IT Security. In tale contesto il Collegio ha preso atto delle modifiche del Piano DPO 2023 approvate dal CDA a dicembre 2023, che hanno determinato il rinvio di alcune attività di controllo al 2024 a causa dell'intervenuta riduzione di capacity della Funzione. Nelle more di un rafforzamento della struttura, la Società ha attivato una consulenza esterna a supporto del DPO per garantire l'avanzamento delle attività del DPO nella prima metà del 2024.
ll Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione per l'anno 2023 del Responsabile della Funzione di Internal Audit che, sulla base della valutazione delle risultanze degli incarichi di audit e delle ulteriori attività di monitoraggio dei rilievi in essere svolte nel corso dell'anno, ha complessivamente valutato il sistema dei controlli interni come adeguato a mitigare i rischi cui il Gruppo stesso è esposto in ragione del proprio modello di business e della propria articolazione geografica, pur in presenza di taluni ambiti di miglioramento.
Nel complesso, dalle analisi svolte e dalle informazioni acquisite nell'attività di vigilanza, il Collegio dà atto che nella definizione e nell'applicazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, non sono emersi elementi per non ritenere tale sistema complessivamente adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione, nonché per i compiti attribuiti al medesimo sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) periodici incontri con l'Amministratore Delegato, il Group CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione della struttura Finance (ii) acquisizione delle informazioni dal management; (iii) periodici incontri ai fini dello scambio informativo con la Società di Revisione; (iv) analisi delle risultanze delle attività svolte dalla Società di Revisione.
Si segnala che, pur avendo il Gruppo definito il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, è stato redatto il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 in osservanza di tale principio, al fine di avere a disposizione un resoconto intermedio da utilizzare, ove necessario, nel set documentale da predisporre nell'ambito di potenziali operazioni di rifinanziamento. Tale Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 ha tenuto inoltre conto degli elementi informativi emersi successivamente alla

approvazione in data 9 novembre 2023 del precedente Resoconto intermedio di gestione consolidato fino alla data di approvazione dello stesso, il 12 gennaio 2024, che hanno determinato un impatto negativo non monetario sul risultato consolidato di Euro 36,7 milioni, riconducibile all'adeguamento di valore di alcune voci contabili relative ad attività immateriali, parzialmente compensato dall'impatto positivo di un accordo transattivo con un cliente.
In conformità al principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", nel fascicolo di bilancio il Gruppo fornisce informazioni di dettaglio sulle operazioni di business combination. In particolare, relativamente alle operazioni di aggregazione aziendale esterne, in data 29 dicembre 2023 la controllata doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U. (di seguito anche "Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann), al fine di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti. In sede di allocazione del prezzo di acquisizione, non sono stati identificati aggiustamenti di fair value delle attività e passività identificate; pertanto, il bargain, seppur in sede provvisoria, si attesta a €767 mila.
Per quanto concerne gli asset intangibles presenti in bilancio, principalmente riconducibili alle immobilizzazioni immateriali e al goodwill derivanti dalle acquisizioni di doValue Spain e doValue Greece, il Gruppo ha condotto l'esercizio dell'impairment test. Tale verifica, inoltre, è stata predisposta anche per l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a servicer del contratto denominato "Frontier". Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il nuovo piano industriale di Gruppo 2024-2026 approvato in data 20 marzo 2023 dal Consiglio di Amministrazione, che accoglie le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.
A livello di bilancio consolidato, il confronto al 31 dicembre 2023 tra il valore recuperabile e il valore netto contabile residuo delle diverse attività immateriali ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore relative all'acquisizione di doValue Spain, per complessivi Euro 13,4 milioni, riconducibili al contratto di servicing attivo con Santander. Relativamente all'acquisizione doValue Greece e al contratto "Frontier", invece, non sono emerse evidenze di perdita di valore.
Per quanto riguarda il goodwill, si segnala che in sede di redazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo doValue al 30 settembre 2023 "restated", predisposto in conformità allo IAS 34 ed approvato in data 12 gennaio 2024, l'avviamento riconducibile alla CGU Spagna - Portogallo è stato svalutato di Euro 12,5 milioni quale risultante del test di impairment svolto sui saldi al 30 settembre 2023 sulla base dei flussi del preliminare piano industriale 2024-2026 per la Regione Iberia approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024. Il suddetto avviamento è stato sottoposto a nuovo test di impairment al 31 dicembre 2023, non facendo emergere ulteriore necessità di riduzione di valore.
Inoltre, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile della CGU Grecia - Cipro alla data del 31.12.2023 ha evidenziato un'abbondante capienza del valore recuperabile e non comporta emersione di perdite di valore.
Si segnalano inoltre svalutazioni di Euro 12,6 milioni derivanti dalla cancellazione per sopravvenuta irrecuperabilità di DTA per perdita fiscale e differenze temporanee della regione lberia, nonchè Euro 5,2 milioni dalla cancellazione di DTA della Capogruppo doValue.
A livello di bilancio separato, il test di impairment condotto sul valore contabile al 31 dicembre 2023 delle partecipazioni delle controllate doValue Spain e doValue Greece e la correlata analisi di sensitività, non hanno fatto emergere perdite di valore, anche in ipotesi di stress.

Le principali società del Gruppo sono soggette a revisione contabile ai fini del bilancio consolidato (di portata differenziata a seconda della singola specificità della singola società) da parte di Società di Revisione appartenenti alla rete EY, ad eccezione di doNext S.p.A., che nel corso dell'esercizio 2019 ha conferito a BDO Italia S.p.A. l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio per ciascuno dei nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027, essendo cessato il precedente incarico di revisione legale di EY.
Con riferimento agli obblighi di cui alla L. 262/2005, in base al framework definito, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo, e così composto:
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto in relazione al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 previste dall'art. 81-ter del Regolamento Emittenti, approvato dalla Consob con Deliberazione 11971/1999 e successive modifiche. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato la relazione annuale del Dirigente Preposto in ordine alla campagna di certificazione ai sensi della L. 262/05 del bilancio consolidato e individuale al 31 dicembre 2023, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, dalla quale non sono emerse criticità tali da rendere inaffidabile l'informativa contabile e finanziaria.
Ad esito della campagna dei controlli 262 è stato definito un piano di azioni correttive sulla cui regolare esecuzione il Collegio Sindacale svolgerà attività di monitoraggio.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.
In conformità a quanto disposto dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia del sistema di controllo interno della qualità, di revisione interna e di

gestione dei rischi, sulla revisione legale dei conti annuali e consolidati e sull'indipendenza della Società di Revisione.
Come già enunciato nella presente Relazione, il Collegio ha incontrato periodicamente la Società di Revisione, attivando un proficuo scambio di informazioni in conformità a quanto disposto dall'art. 150 TUF. Nel corso dell'incontro avvenuto nel mese di dicembre il Collegio Sindacale ha discusso con EY il piano di revisione per il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato 2023, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative, e l'applicazione dei principi contabili. Il Collegio ha informato la Società di Revisione sulla propria attività e riferito sui fatti rilevanti a conoscenza.
Complessivamente dallo scambio informativo con la Società di Revisione non sono emerse anomalie, criticità od omissioni.
La Società è quotata sul segmento STAR dell'Euronext Milan (EXM).
Sin dalla quotazione la Società ha aderito al Codice di Autodisciplina, e. dal febbraio 2021, al Codice di Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, che ha sostituito il Codice di Autodisciplina delle società quotate; il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di effettiva applicazione delle relative regole di governo societario.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle informazioni fornite nella Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, redatta secondo le istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati gestiti da Borsa Italiana e al TUF, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2024.
Infine, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 gennaio 2024, ha valutato le raccomandazioni pervenute dal Comitato per la Corporate Governance con la comunicazione del 14 dicembre 2023, ed ha ritenuto che doValue è compliant con quanto auspicato dal Comitato; relativamente alle raccomandazioni volte a fornire, nella relazione sul governo societario, informazioni dettagliate in caso di deroga alla tempestività dell'informativa preconsiliare e sulla valutazione della congruità della pubblicazione dell'Orientamento la Società ha posto in essere una serie di iniziative per pervenire ad un sostanziale processo di allineamento.
Inoltre doValue ha proseguito il percorso di integrazione delle proprie strategie di sostenibilità rafforzando l'ESG Governance, i programmi di Diversity & Inclusion, Privacy e Cybersecurity e l'attenzione alle persone e all'ambiente. Il tema della sostenibilità è uno dei pilastri del nuovo Piano Industriale di Gruppo su cui doValue continuerà ad impegnarsi in linea con i migliori standard internazionali.
Signori Azionisti,
richiamando quanto esposto nella presente Relazione, a seguito dell'attività svolta e delle informazioni assunte, non sono emersi fatti censurabili, irregolarità od omissioni che richiedano menzione nella presente Relazione. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione ovvero deliberate o poste in 16

essere non in conformità alla Legge o allo Statuto Sociale, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Attraverso l'attività di vigilanza il Collegio Sindacale ha accertato l'osservanza delle norme di Legge inerenti alla formazione e all'impostazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio Consolidato di Gruppo e delle relative Relazioni degli Amministratori, inclusa la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Sia il Bilancio d'esercizio che il Bilancio Consolidato sono stati redatti nell'ottica della continuità aziendale e senza il ricorso a deroghe nell'applicazione dei principi contabili e criteri di valutazione.
La Società di Revisione, nelle proprie relazioni rilasciate ai sensi dell'art. 14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, ha espresso sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato di Gruppo giudizio positivo, senza rilievi, eccezioni e/o richiami di informativa, sia sul Bilancio d'esercizio che sul Bilancio Consolidato e, per quanto di competenza, ha espresso, in merito alla Relazione sulla Gestione, giudizio positivo relativamente alla coerenza della stessa con il Bilancio ed alla conformità alle norme di Legge.
Al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato previste dall'art. 154-bis TUF, senza osservazioni o esistenza di problematiche e/o anomalie.
Tenuto conto di tutto quanto precede, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale non ritiene che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'articolo 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998 in merito all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e alle materie di propria competenza, non rilevando motivi ostativi all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023, ivi compresa la proposta di copertura della perdita dell'esercizio.
Roma, 28 marzo 2024
Il Collegio Sindacale
Il Presidente Dott. Nicola Lo
I Sindaci Effettivi
Dott. Francesco Mariano Bo
Dott.ssa Chiara Molo

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