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Annual Report Aug 5, 2025

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Annual Report

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Bilancio d'esercizio 2024

Gardant S.p.A.

Sede legale: Via Curtatone 3, 00185 Roma Capitale sociale interamente sottoscritto e versato - euro 260.247,00 Codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma 15762951000 REA C.C.I.A.A. RM-1612341

Società appartenente al Gruppo doValue Soggetta all'attività di direzione e coordinamento di doValue S.p.A. www.doValue.it

1. Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione5
2. Contesto macroeconomico di riferimento
7
3. La Società
9
4. Relazione sulla gestione12
5. Schemi di bilancio d'esercizio
21
6. Note illustrative agli schemi di bilancio
26
7. Relazione del Collegio Sindacale72
8. Relazione della Società di Revisione79

Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

1. Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

Consiglio di Amministrazione1

Manuela FRANCHI Presidente
Mirko Gianluca BRIOZZO Amministratore Delegato
Sara Elisabetta PAONI Amministratore
Emily LOMBARDI Amministratore
Paola COLOMBO Amministratore

Collegio Sindacale2

Massimo CREMONA Presidente
Nicola LORITO Sindaco effettivo
Maurizio DE MAGISTRIS Sindaco effettivo
Fabio FORTINI Sindaco supplente
Pamela PETRUCCIOLI Sindaco supplente

Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n.231/20013

Massimo CREMONA Presidente
Nicola LORITO Membro
Maurizio DE MAGISTRIS Membro

Società di revisione

KPMG S.p.A.4

1 Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato nella sua attuale composizione con delibera dell'Assemblea del 22 novembre 2024 e con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

2 Il Collegio Sindacale è stato nominato nella sua attuale composizione con delibera dell'Assemblea del 22 novembre 2024 e con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

3 Con delibera del CdA del 22 novembre 2024 il Collegio Sindacale è stato, inoltre, nominato Organismo di Vigilanza ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.

4 L'incarico alla società di revisione è stato esteso con delibera dell'Assemblea del 27 aprile 2023 ai bilanci 2023, 2024 e 2025.

Contesto macroeconomico di riferimento

2. Contesto macroeconomico di riferimento

Nel 2024, le banche europee hanno beneficiato di tassi di interesse ancora elevati, registrando margini di interesse sostenuti. Nonostante il deterioramento del contesto macroeconomico e l'impatto del costo del denaro su famiglie e piccole e medie imprese ("PMI"), il costo del rischio per il settore bancario è rimasto contenuto. Questo scenario, unitamente a un basso rapporto tra crediti deteriorati ("NPE") e attivi bancari ("NPE ratio"), ha determinato un contesto sfidante per i servicer del credito e gli investitori, con una riduzione delle operazioni di dimensioni significative sul mercato.

Le stime economiche per il 2025 indicano una crescita moderata del PIL in Europa. La Commissione Europea stima un aumento dell'1,5% per l'Unione Europea e dell'1,3% per l'Area Euro. Tuttavia, permangono rischi rilevanti, tra cui una possibile crisi nel settore immobiliare commerciale e un aumento dei tassi di insolvenza, in particolare tra le PMI.

Banca d'Italia ha evidenziato il potenziale deterioramento della qualità del credito nei prossimi due anni. In questo contesto, il Governatore della Banca d'Italia ha ribadito il ruolo chiave dei credit servicer nel preservare la stabilità del sistema finanziario.

In Italia, lo stock complessivo di esposizioni non performing ("NPL") è atteso a circa euro 290 miliardi entro la fine del 2024, con una riduzione di circa euro 71 miliardi rispetto al 2015, grazie all'operato efficace dell'industria italiana degli NPL. Tuttavia, si prevede un moderato incremento del tasso di deterioramento del credito nel 2025, seguito da una flessione nel 2026. Il volume delle transazioni NPL è stimato in diminuzione, con 19 miliardi di euro attesi nel 2024, rispetto ai 23 miliardi di euro del 2023.

In Grecia, le banche proseguiranno il programma Hercules per la cartolarizzazione dei crediti deteriorati, con operazioni previste per euro 15 miliardi nel 2024, sia sul mercato primario che secondario. La crescita economica, stimata al 2,3% nel 2025, e la riduzione della disoccupazione al 9,7% dovrebbero sostenere la capacità di rimborso dei debitori. Tuttavia, permangono incertezze legate alla piena efficacia delle misure di risoluzione e all'impatto di eventuali shock esterni sui settori orientati all'export.

In Spagna, le previsioni indicano una crescita moderata tra lo 0,3% e lo 0,5% nel 2025, trainata dai prestiti al consumo e retail, comparti caratterizzati da un rischio intrinseco superiore del 40% rispetto ai mutui ipotecari. Il volume delle transazioni NPL è stimato tra euro 10 e 13 miliardi sul mercato secondario, con un crescente interesse per le cartolarizzazioni di re-performing loans ("RPL"), funzionali all'ottimizzazione dei requisiti patrimoniali in ottica Basilea IV.

L'attività del Gruppo doValue beneficia di un ampio stock di crediti in gestione,supportato da contratti di lungo termine. Il mercato è sostenuto da tendenze strutturali favorevoli nel medio-lungo periodo, tra cui: l'applicazione di criteri stringenti da parte delle banche nel riconoscimento dei crediti deteriorati (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV) e l'attenzione crescente delle autorità europee (EBA e BCE) sulla qualità degli attivi bancari.

3. La Società

Gardant S.p.A.

Gardant S.p.A. (di seguito anche "Gardant" o la "Società") è stata costituita in data 29 giugno 2020 come CF Holdco S.p.A. e divenuta successivamente Gardant S.p.A. a seguito della scissione da Credito Fondiario S.p.A. ad agosto 2021.

Fino all'acquisto da parte di doValue S.p.A. avvenuto a novembre 2024, la Società ha svolto il ruolo di capogruppo operativa dell'ex Gruppo Gardant, detenendo le partecipazioni nelle società operative Master Gardant S.p.A. (nel seguito anche "Master Gardant"), Special Gardant S.p.A. (nel seguito anche "Special Gardant") e Gardant Investor SGR S.p.A. (nel seguito anche "Gardant Investor" o la "SGR") fornendo servizi di corporate center per le altre società dell'ex Gruppo Gardant. Dal 22 novembre 2024 la Società è entrata a far parte del Gruppo doValue (di seguito anche il "Gruppo doValue" o il "Gruppo") cessando pertanto il proprio ruolo di capogruppo, pur mantenendo intatte le proprie partrecipazioni e la propria operatività.

Gruppo doValue

In data 22 novembre 2024 doValue S.p.A. (nel seguito anche "doValue") ha acquistato il 100% di Gardant S.p.A. e, pertanto, da tale data la Società è parte del Gruppo doValue. doValue S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha la funzione di coordinamento e controllo ed in capo ad essa viene eseguito il consolidamento.

Nella parte D – Altri dettagli informativi, vengono esposti i principali dati economici e patrimoniali della Capogruppo.

Attività

Partecipazioni

La Società detiene – direttamente o indirettamente - e gestisce le seguenti partecipazioni nelle società operative:

  • Master Gardant, e, per il tramite di questa:
    • LeaseCo One S.r.l.;
    • LeaseCo Europa S.r.l.;
  • Special Gardant e, per il tramite di questa:
    • Gardant Bridge S.p.A. (nel seguito anche Gardant Bridge) e, per il tramite di questa, Gardant Bridge Servicing S.p.A. (nel seguito anche "Gardant Bridge Servicing" o "GBS");
    • Gardant Liberty Servicing S.p.A. (nel seguito anche "Gardant Liberty Servicing" o "GLS");
    • alcune società veicolo Legge 130/99;
  • Gardant Investor SGR.

Servizi accentrati di corporate center

Gardant S.p.A. fornisce servizi di corporate center alle società partecipate in ottica sinergica e di efficienza, consentendo di ottimizzare l'operatività delle funzioni e i costi delle stesse. In particolare, la Società fornisce:

sistemi aziendali ICT e supporto help desk;

  • supporto per la sicurezza ICT e la protezione dei dati;
  • supporto centrale HR & Organization;
  • supporto centrale contabile e finanziario;
  • affari legali e societari;
  • sistema di controllo interno;
  • supporto alle attività di special servicing (servicing operation, assistenza legale, monitoraggio e reporting di special servicing);
  • affari generali;
  • marketing & comunicazione;
  • supporto alla gestione di temi ESG.

Il regolamento dei servizi infragruppo è disciplinato da appositi contratti di servizio che definiscono i servizi prestati dalle diverse entità, i livelli di servizio, le condizioni economiche a condizioni di mercato.

Alcune attività di Gardant sono svolte anche con il supporto esterno di provider terzi. Al 31 dicembre 2024 sono gestite in outsourcing le seguenti attività:

  • sistema informatico per la gestione amministrativa e contabile;
  • servizi di facility management per il data center cloud;
  • gestione dei servizi di posta elettronica e di altri applicativi software;
  • predisposizione delle paghe e contributi e connessi rapporti con gli uffici pubblici;
  • gestione dell'archivio e della documentazione cartacea;
  • servizi amministrativi, contabili, di vigilanza e dei controlli interni e audit di Gardant Investor SGR e dei fondi gestiti.

4. Relazione sulla gestione

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2024

Aumento di capitale della Società

L'Assemblea del 5 dicembre 2023 ha deliberato l'aumento del capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di euro 50.247, portando il capitale sociale da euro 210.000 a massimi euro 260.247, mediante l'emissione di massime n. 50.247 azioni ordinarie, con godimento regolare, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione, da offrirsi agli azionisti. L'aumento di capitale ha previsto inoltre un sovrapprezzo azioni pari a massimo euro 50.950.458.

L'aumento di capitale si è concretizzato entro il 27 dicembre 2023 con il versamento di complessivi euro 51.000.705.

Nel mese di gennaio 2024 l'aumento di capitale è stato registrato nel registro delle imprese rendendo quindi giuridicamente efficace l'aumento di capitale.

L'aumento di capitale di Gardant S.p.A. è stato funzionale al rafforzamento patrimoniale di Special Gardant in vista dell'acquisizione (indirettamente) del 70% di Gardant Bridge Servicing, la joint venture con il Gruppo BPER dedicata alla gestione degli NPE del Gruppo BPER.

Rafforzamento patrimoniale della partecipata Special Gardant S.p.A.

In data 3 gennaio 2024 Gardant ha effettuato il rafforzamento patrimoniale di Special Gardant attraverso il versamento in una riserva in conto capitale di euro 48.460.000.

Tale versamento è stato funzionale alla capitalizzazione della controllata Gardant Bridge S.p.A. che, grazie ad essa, ha quindi acquisito il 15 gennaio 2024 il 70% del capitale sociale di Gardant Bridge Servicing.

Acquisto del 70% della joint venture tra l'ex Gruppo Gardant e il Gruppo BPER

In data 15 gennaio 2024 la società Gardant Bridge S.p.A. – come sopra accennato - ha acquistato il 70% delle azioni di Gardant Bridge Servicing S.p.A., la joint venture con il Gruppo BPER per la gestione dei crediti deteriorati originati dal Gruppo BPER, per un importo pari a euro 105 milioni, così come definito negli accordi siglati il 30 novembre 2022 tra Gardant S.p.A., AMCO S.p.A. ed il Gruppo BPER Banca.

Attività di advisory e investimento in Velino SPV S.r.l.

Gardant S.p.A. ha svolto una attività di advisory agendo come fronting nella negoziazione tra la società veicolo Legge 130/99 Velino SPV S.r.l. e talune banche al fine di realizzare una cessione di crediti nei confronti di una controparte con crediti oggetto di ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e articolo 67, comma 3, della medesima legge.

Nell'ambito di tale attività Gardant S.p.A. ha ricevuto la somma di euro 31,7 milioni pegnati e finalizzati all'acquisto dei crediti da parte di Velino SPV S.r.l. In parallelo, la Capogruppo ha sottoscritto l'intero ammontare delle note ABS emesse dalla SPV per un importo di euro 31,8 milioni.

In data 28 febbraio 2024 la società veicolo Legge 130/99 Velino SPV S.r.l. ha esercitato l'opzione di vendita dei crediti acquistati. In data 8 marzo 2024 Gardant, Velino SPV S.r.l. e l'investitore (che aveva depositato le somme presso la Società) hanno sottoscritto un accordo di compensazione con cui le somme depositate presso Gardant S.p.A. sono utilizzate per euro 31,7 milioni per l'acquisto dei crediti dalla SPV stessa.

Di conseguenza l'operazione di cartolarizzazione si è conclusa ed il veicolo Velino SPV S.r.l. è stato liquidato nel mese di dicembre 2024.

Carve – out investimenti in ABS e quote del Fondo Forward al fondo Italian Distressed Debt &Special Situations Fund 2

Ai sensi di quanto concordato tra i precedenti azionisti di Gardant S.p.A. e doValue S.p.A. nell'ambito dell'operazione di cessione del 100% del capitale sociale della Società, Gardant ha apportato tutti gli investimenti in essere alla data del 15 novembre 2024 a Italian Distressed Debt &Special Situations Fund 2 (nel seguito anche "IDD&SS2), un fondo d'investimento chiuso gestito da Gardant Investor SGR.. L'apporto è stato operato al fair value dei titoli, la cui congruità è stata attestata da un terzo indipendente e il valore di apporto è risultato pari ad euro 29.769.500 ricevendo in cambio il 100% delle quote del nuovo fondo.

Distribuzione in natura di parte delle riserve di patrimonio netto distribuibili in favore dei soci

In data 19 novembre 2024 l'assemblea di soci della Società ha deliberato la distribuzione in natura di parte della Riserva sovrapprezzo azioni, per euro 14.884.750, attraverso l'assegnazione ai soci del 50% delle quote del fondo Italian Distressed Debt &Special Situations Fund 2 in possesso della Società a tale data.

L'acquisto del 100% del capitale sociale della Società da parte di doValue S.p.A.

Il data 22 novembre 2024 doValue S.p.A., principale provider in Sud Europa di servizi finanziari strategici, a seguito dell'avveramento di tutte le condizioni sospensive contrattualmente definite negli accordi vincolanti siglati in data 26 aprile 2024, ivi incluse le approvazioni regolamentari previste, ha perfezionato l'acquisto del 100% delle azioni della Società dai preesistenti azionisti di Gardant. A partire da tale data la Società è entrata a far parte del Gruppo doValue.

L'acquisizione ha dato vita ad una società leader in Europa nel settore del credit management, il cui ruolo centrale a sostegno del sistema finanziario e dell'economia, viene rafforzato grazie alla creazione della principale società di gestione del credito in Italia, con prodotti che spaziano dai crediti sub-performing a quelli non performing, una piattaforma informatica all'avanguardia, l'asset management, linee di business diversificate su tutto lo spettro della gestione del credito e contratti a lungo termine con i maggiori gruppi bancari europei.

L'acquisizione consente di disporre di un ampio portafoglio clienti con l'integrazione dei clienti preesistenti di doValue e di quelli del preesistente Gruppo Gardant, ivi inclusi quelli con due dei principali gruppi bancari del Paese (Banco BPM e BPER) e con Elliott, già azionista di Gardant S.p.A. e ora azionista significativo di doValue S.p.A., che rappresenta un ulteriore partner industriale di grande valore per il Gruppo. L'ampliamento della base azionaria di doValue ad un primario operatore del settore creditizio rafforza ulteriormente il profilo e le prospettive del Gruppo doValue come principale operatore indipendente specializzato in credit e asset management nel Sud Europa.

Con l'operazione di acquisto di Gardant da parte di doValue, si è accelerata l'esecuzione del Piano Industriale 2024-2026 del Gruppo doValue, anticipando gli obiettivi di diversificazione dei ricavi e di deleverage. In particolare, la piattaforma UTP e le

capacità di Gardant, con accordi di forward flow sia con il Gruppo Banco BPM, sia con il Gruppo BPER, dotano il Gruppo doValue della scala e del know-how per competere in uno dei segmenti più redditizi del mercato italiano degli NPE.

Inoltre, il Gruppo doValue può fare leva su Gardant Investor SGR, società di gestione del risparmio focalizzata sul credito con una raccolta di euro 745 milioni in diversi fondi alternativi, con uno spettro di investimento che spazia dagli NPE al Direct Lending, per accelerare il lancio del fondo di co-investimento e potenziare il suo modello asset-light e fee-based con un flusso di ricavi più ricorrente.

Andamento economico

I principali risultati economici riclassificati relativi all'esercizio 2024, comparati con quelli dell'esercizio 2023, sono di seguito rappresentati.

Conto Economico Riclassificato
euro migliaia
2024 2023 ∆ vs.
2023
D %
Ricavi per servizi
Interessi attivi da investimenti
Utili (Perdite) da Fair Value
Risultati da partecipazioni
15.208
3.982
(416)
10.659
13.173
3.209
3.083
7.090
2.035
772
(3.499)
3.568
15%
24%
<100%
50%
Ricavi delle vendite e prestazioni 29.433 26.556 2.877 11%
Altri ricavi e proventi 1.567 1.522 45 3%
Ricavi Totali 31.000 28.078 2.923 10%
Ricavi Lordi 31.000 28.078 2.923 10%
Costi del personale
Altre spese amministrative
Altri oneri
(18.316)
(12.794)
(608)
(14.874)
(9.475)
(1.037)
(3.442)
(3.320)
428
23%
35%
-41%
Costi operativi (31.719) (25.386) (6.333) 25%
Ammortamenti e svalutazioni
Proventi e oneri finanziari
(3.395)
(679)
(3.041)
(589)
(354)
(91)
12%
15%
Risultato ante imposte (4.793) (937) (3.856) >100%
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.478 2.206 272 12%
Risultato del periodo (2.315) 1.269 (3.584) <100%
EBITDA (1.033) 1.864 (2.897) <100%
EBITDA Margin (%) n.s. 6,8% n.s. n.s.

Tabella 1: Conto economico riclassificato di Gardant S.p.A.

I ricavi per servizi riguardano principalmente l'attività di corporate center esercitata dalla Società verso altre società del Gruppo e sono pari a euro 15,2 milioni (euro 13,2 milioni nel 2023). L'aumento rispetto al 2023 è da ascriversi principalmente ai servizi offerti, a partire da gennaio 2024, a Gardant Bridge Servicing per un corrispettivo pari a euro 2,8 milioni.

Gli interessi sugli investimenti in titoli e ABS si attestano a euro 4 milioni (euro 3,2 milioni nel 2023). L'aumento di euro 0,8 milioni di interessi è stato determinato dall'effetto netto dei maggiori ricavi originati dall'investimento in Velino SPV S.r.l. (euro 1,4 milioni), controbilanciato per euro 0,6 milioni dai rimborsi avvenuti nel corso del 2024 e dal carve out dei titoli ABS al Fondo IDD&SS2 e successiva distribuzione del 50% delle quote rivenienti, agli azionisti preesistenti della Società.

Il risultato netto della valorizzazione al fair value degli investimenti (i.e. le quote del Fondo IDD&SS2) in essere è negativa per euro 0,4 milioni (euro 3,1 milioni positiva nel 2023) e derivante dalla revisione di fine anno dei business plan degli attivi sottostanti agli

ABS detenuti dal fondo, che tiene conto degli incassi fino alla chiusura dell'esercizio 2024 e delle riviste prospettive di incasso attese.

I dividendi, relativi a Special Gardant, ammontano a euro 10,7 milioni (euro 7,1 milioni nel 2023), registrando un incremento di euro 3,6 milioni per effetto delle migliori performance registrate dalla controllata nel 2023 che hanno portato un miglioramento del risultato e del conseguente dividendo distribuibile.

Gli altri proventi di gestione, pari a euro 1,6 milioni (euro 1,5 milioni nel 2023),sono riferiti per euro 0,5 milioni di proventi derivanti dal recupero di spese amministrative di competenza delle SPV ex Legge 130/99 e per la restante parte dal recupero dei costi sostenuti.

Complessivamente, quindi, i ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano a euro 29,4 milioni (euro 23,6 milioni nel 2023). I costi operativi complessivi si attestano a euro 31,7 milioni (euro 25,4 milioni nel 2023) e sono rappresentati prevalentemente da:

  • costi del personale per complessivi euro 18,3 milioni (euro 14,9 milioni nel 2023), comprensivi dell'effetto dell'aumento del costo medio conseguente al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Credito intervenuto a fine 2023, nonché degli impatti sulla componente variabile di retribuzione connessi all'operazione straordinaria di acquisizione da parte di doValue di Gardant;
  • spese amministrative pari a euro 12,8 milioni (euro 9,5 milioni nel 2023), comprensive delle spese straordinarie e non ricorrenti sostenute nell'ambito dell'operazione straordinaria di acquisizione da parte di doValue di Gardant.

Gli altri oneri di gestione sono pari a euro 0,7 milioni (euro 1 milione nel 2023) ed includono, tra l'altro, l'IVA indetraibile dell'esercizio.

Gli ammortamenti e le svalutazioni, complessivamente pari a euro 3,4 milioni (euro 3 milioni nel 2023), riguardano per euro 1,6 milioni le quote di ammortamento ai sensi dell'IFRS 16 calcolate sui diritti d'uso delle sedi del Gruppo, per euro 0,4 milioni gli ammortamenti dei beni materiali e per euro 1,4 milioni gli ammortamenti sui software in bilancio.

Gli oneri finanziari, complessivamente pari a euro 0,7 milioni (euro 0,6 milioni nel 2023), sono relativi per euro 0,4 milioni agli interessi passivi rilevati ai sensi dell'IFRS 16, per euro 0,5 milioni agli interessi riconosciuti alle società partecipanti al contratto di cash pooling, per euro 0,1 milioni agli interessi su un finanziamento bancario, in parte compensati dagli interessi attivi rivenienti dall'impiego della liquidità.

La fiscalità della Società è positiva per euro 2,5 milioni (euro 2,2 milioni nel 2023) a fronte del compenso per la cessione, nell'ambito del contratto di consolidato fiscale, della perdita fiscale dell'esercizio.

Il risultato netto è negativo per euro 2,3 milioni (positivo per euro 1,3 milioni nel 2023) per effetto dei costi del personale e delle spese amministrative, straordinari e non ripetibili, registrati nell'esercizio e legati all'operazione di aggregazione tra il Gruppo doValue ed il Gruppo Gardant.

Situazione patrimoniale-finanziaria individuale

La situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata di Gardant S.p.A. al 31 dicembre 2024, comparata con quella al 31 dicembre 2023, è di seguito rappresentata.

Stato Patrimoniale Riclassificato
euro migliaia
2024 2023 ∆ vs.
2023
D %
Attività correnti 43.171 71.110 (27.938) -39%
Cassa e disponibilità liquide 28.670 61.176 (32.506) -53%
o.w. Cash Pooling 12.019 - 12.019 n.s.
Crediti commerciali 2.293 4.318 (2.025) -47%
Crediti tributari correnti 10 484 (474) -98%
Altre attività correnti 12.199 5.132 7.067 >100%
Attività non correnti 206.923 213.284 (6.362) -3%
Immobilizzazioni Materiali e Immateriali 11.717 13.173 (1.456) -11%
Partecipazioni 180.159 131.699 48.460 37%
Attività per imposte anticipate 399 334 65 19%
Altre attività finanziarie 14.648 68.079 (53.431) -78%
Forward Fund - 10.366 (10.366) -100%
ABS 14.435 25.713 (11.278) -44%
Depostiti cauzionali 213 181 32 18%
Altre attività non correnti - - - n.s.
Totale Attivo 250.094 284.394 (34.442) -12%
Passività correnti 55.464 70.995 (15.531) -22%
Debiti commerciali 5.750 8.187 (2.437) -30%
Debiti per imposte sul reddito - - - n.s.
Altre passività correnti 49.713 62.808 (13.095) -21%
Passività non correnti 12.982 14.579 (1.597) -11%
Finanziamenti a lungo termine 12.342 13.981 (1.639) -12%
Fondo TFR 636 590 46 8%
Altri debiti non correnti 4 8 (4) -48%
Patrimonio netto 181.648 198.819 (17.172) -9%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 250.094 284.394 (34.300) -12%

Tabella 2: Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato di Gardant S.p.A.

Il totale dell'attivo è pari a euro 250 milioni (euro 284,4 milioni al 31 dicembre 2023).

La principale componente dell'attivo è data dal valore delle partecipazioni nelle società del Gruppo: Master Gardant, Special Gardant e Gardant Investor SGR, che presentano un importo complessivo di euro 180,2 milioni (euro 131,7 milioni al 31 dicembre 2023). L'aumento riflette l'aumento patrimoniale eseguito sulla partecipata Special Gardant per euro 48,5 milioni funzionale all'operazione di acquisto (attraverso la partecipata indiretta Gardant Bridge S.p.A.) del 70% di Gardant Bridge Servicing.

Con l'acquisizione di Gardant S.p.A. da parte di doValue S.p.A. è decaduto il Gruppo Gardant e quindi, per riflesso, la base su cui veniva effettuato l'impairment test a livello consolidato da parte di Gardant S.p.A. Ciò ha comportato la necessità, ai sensi dell'IFRS 36 di procedere, per la predisposizione del bilancio individuale dell'esercizio 2024, alla verifica della recuperabilità del valore delle singole partecipazioni detenute, considerando separatamente ed isolatamente i flussi reddituali e finanziari attesi dalle stesse. Tale analisi non ha evidenziato la sussistenza di perdite durevoli di valore rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in essere al 31 dicembre 2024, consentendo pertanto di confermare gli stessi.

Le immobilizzazioni materiali, pari a euro 10,4 milioni (euro 11,8 milioni al 31 dicembre 2023), riguardano i valori d'uso calcolati ai sensi dell'IFRS 16 sulle sedi ove si svolge l'attività della Società, nonché i mobili e le apparecchiature elettroniche e di telecomunicazione.

Le immobilizzazioni immateriali sono pari a euro 1,4 milioni (stesso importo al 31 dicembre 2023) e rappresentano il valore dei software in uso.

Le attività per imposte anticipate riguardano sia quelle ricevute in scissione da Credito Fondiario S.p.A. nel 2021, che presentano un valore residuo di euro 0,2 milioni, sia quelle da differenze temporanee in dichiarazione dei redditi per euro 0,2 milioni.

Le attività finanziarie sono pari ad euro 14,5 milioni (euro 68,1 milioni al 31 dicembre 2023). La riduzione risente principalmente di due eventi: (i) per euro 31,1 milioni dalla chiusura dell'investimento in Velino SPV S.r.l. a seguito della chiusura della relativa cartolarizzazione; e (ii) dal conferimento degli ABS e delle quote del Fondo Forward nel fondo IDDSS2 e la distribuzione in natura di metà delle quote del fondo agli azionisti preesistenti di Gardant.

Le attività correnti, pari a euro 43 milioni (ero 71 milioni al 31 dicembre 2023) sono composte essenzialmente da:

  • cassa e disponibilità liquide per euro 28,7 milioni (euro 61,2 milioni al 31 dicembre 2023) comprensivi della liquidità riveniente dall'aumento di capitale avvenuto nel mese di dicembre 2023;
  • crediti commerciali per euro 2,2 milioni (euro 4,3 milioni al 31 dicembre 2023);
  • credito verso Special Gardant per le somme messe a disposizione della partecipata in cash pooling per euro 12 milioni (al 31 dicembre 2023 non vi erano crediti a fronte del contratto di cash pooling);
  • credito per le perdite fiscali messe a disposizione nel contratto di consolidato fiscale per euro 7,3 milioni (al 31 dicembre 2023 ammontava ad euro 2,8 milioni);
  • credito IVA verso le società partecipanti al Gruppo IVA Gardant per euro 2,8 milioni (al 31 dicembre 2023 ammontava ad euro 0,4 milioni);
  • credito iscritto a fronte di una cartella esattoriale pagata ma a fronte della quale la Società ha presentato ricorso, per euro 1,3 milioni (non presente nel 2023).

Le passività non correnti, pari a euro 13 milioni (euro 14,6 milioni al 31 dicembre 2023) sono composte essenzialmente da:

  • debiti per canoni ai sensi dell'IFRS 16 per euro 9,7 milioni (euro 11,1 milioni al 31 dicembre 2023);
  • debito per linee di credito ricevuta da banche per euro 0,2 milioni (era euro 1,7 milioni al 31 dicembre 2023);
  • benefici per i dipendenti (Fondo TFR) per euro 0,6 milioni (euro 0,6 milioni al 31 dicembre 2023).

Le passività correnti pari a euro 55,4 milioni (ero 71 milioni al 31 dicembre 2023) sono composte essenzialmente da:

  • debiti commerciali per euro 5,7 milioni (euro 8,2 milioni al 31 dicembre 2023);
  • debiti per le somme ricevute nell'ambito del contratto di cash pooling dalle società dell'ex Gruppo Gardant per euro 34,7 milioni (euro 24,4 milioni al 31 dicembre 2023);
  • debiti nell'ambito del contratto di consolidato fiscale per euro 2,3 milioni;
  • somme da riconoscere al personale ed i relativi connessi contributi per euro 7,5 milioni (euro 4,3 milioni al 31 dicembre 2024);

La diminuzione delle passività correnti è connessa alle somme ricevute per l'operazione con Velino SPV S.r.l. sopra descritta che al 31 dicembre 2023 ammontavano a euro 31,7 milioni.

Il patrimonio netto ammonta a euro 181,6 milioni, comprensivo del risultato d'esercizio.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

La Società non ha eseguito attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2024.

Azioni proprie

La Società non ha detenuto nel 2024 azioni o quote di azioni proprie.

Opzione per il consolidato fiscale nazionale e Gruppo IVA

La Società, al pari delle altre società dell'ex Gruppo Gardant (con la sola esclusione di Gardant Bridge Servicing S.p.A.) ha optato per il regime di consolidato fiscale a partire dal 2021 (rinnovando l'opzione nel 2024). Al suo interno Gardant S.p.A. agisce da consolidante.

Gardant S.p.A. e le società dell'ex Gruppo Gardant che hanno i requisiti per parteciparvi (inclusa Master Gardant) hanno optato per la costituzione del Gruppo IVA, disciplinato dagli articoli da 70-bis a 70-duodecies del DPR n. 633/1972. In dettaglio, con efficacia dal 2 agosto 2021, Gardant S.p.A., a seguito della scissione, ha sostituito Credito Fondiario S.p.A. quale rappresentante del Gruppo IVA che ha continuato, pertanto, ad operare senza interruzione. Per effetto dell'opzione, sia le prestazioni di servizi sia le cessioni di beni tra soggetti partecipanti non sono rilevanti, tranne poche eccezioni, ai fini del tributo. Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi da parte di un soggetto partecipante ad un soggetto esterno, si considerano effettuate dal Gruppo; le cessioni di beni e le prestazioni di servizi da parte di un soggetto esterno ad un soggetto partecipante, si considerano effettuate al Gruppo.

Rapporti con le imprese del Gruppo

Per i rapporti con le imprese del Gruppo si rimanda all'apposita sezione della Nota Integrativa.

Rischi e incertezze

Un resoconto esaustivo dei principali rischi e della loro gestione è contenuto nella Parte D della Nota Integrativa.

La posizione finanziaria della Società è adeguatamente dimensionata considerando l'attività svolta e le previsioni di crescita dei prossimi anni.

La Società non persegue finalità speculative nella propria attività.

I principali rischi e incertezze, considerando il business della Società, sono essenzialmente legate alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso del 2024 la Società ha avviato l'analisi, sotto la direzione ed il coordinamento della Capogruppo doValue S.p.A., dell'integrazione dei modelli di business tra le varie società del Gruppo doValue, ivi incluso lo studio dell'integrazione tra la partecipata Master Gardant e doNext S.p.A., intermediario autorizzato ex art. 106 del TUB e partecipata al 100% da doValue S.p.A. In data 21 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione di Master Gardant ha approvato il progetto di fusione delle due società che sarà sottoposto alla propria assemblea del 15 aprile 2025.

Il Consiglio di Amministrazione della società Special Gardant ha deliberato, in data 19 marzo 2025 la distribuzione di euro 8,5 milioni di riserva sovrapprezzo azioni; la proposta sarà presentata nell'assemblea di detta società partecipata in data 24 aprile 2025.

Sulla base delle informazioni disponibili, non vi sono fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2024 che possano avere degli effetti sui valori patrimoniali, finanziari ed economici esposti.

Continuità aziendale

Gli Amministratori hanno considerato, anche ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2024, adeguata l'adozione del presupposto della continuità aziendale (going concern), non ravvisando dubbi in merito alla possibilità che la Società possa continuare con la propria esistenza ed operatività per un prevedibile futuro, ben oltre i 12 mesi dalla data di predisposizione di detto bilancio d'esercizio.

Attività di direzione e coordinamento

Gardant S.p.A. è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento da parte di doValue S.p.A.

Operazioni con parti correlate

Per le operazioni con parti correlate si rimanda all'apposita parte di Note Illustrative.

5. Schemi di bilancio d'esercizio

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024

(unità di Euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2024 31.12.2023
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 10.381.677 11.792.988
Immobilizzazioni immateriali 2 1.335.134 1.379.513
Partecipazioni 3 180.159.173 131.699.173
Attività fiscali anticipate 4 398.559 333.791
Altre attività finanziarie non correnti 5 14.434.721 67.897.507
Altre attività non correnti 6 213.413 181.357
Totale attività non correnti 206.922.677 213.284.329
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 7 2.150.784 4.318.384
Disponibilità liquide 8 16.592.337 61.175.550
Crediti tributari correnti 9 212.598 973.795
Altre attività correnti 10 24.215.615 4.642.005
Totale attività correnti 43.171.334 71.109.734
TOTALE ATTIVO 250.094.011 284.394.063
(unità di Euro)
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Note 31.12.2024 31.12.2023
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 11 260.247 210.000
Riserva sovrapprezzo azioni 12 176.571.677 140.505.969
Riserve 12 7.091.078 56.834.413
Utile (perdita) dell'esercizio (2.315.350) 1.269.028
Totale patrimonio netto 181.607.652 198.819.410
PASSIVITA'
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti non correnti 13 9.930.038 12.040.722
Benefici a dipendenti 14 636.080 590.490
Passività fiscali differite 4 4.058 7.740
Totale passività non correnti 10.570.176 12.638.952
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti correnti 13 2.412.086 1.946.622
Debiti commerciali 15 5.677.116 8.187.196
Debiti tributari correnti 16 2.038.882 -
Altre Passività correnti 17 47.788.099 62.801.883
Totale passività correnti 57.916.183 72.935.701
TOTALE PASSIVITA' 68.486.359 85.574.653
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 250.094.011 284.394.063

Prospetto di conto economico complessivo d'esercizio al 31 dicembre 2024

(unità di Euro)
CONTO ECONOMICO Note 31.12.2024 31.12.2023
Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni 18 13.717.915 14.682.091
Interessi su investimenti 18 3.808.533 3.161.084
Altri ricavi e proventi 19 2.773.230 5.741.389
Totale ricavi e altri proventi 20.299.678 23.584.564
Costi dei servizi resi 20 (10.391.078) (6.956.087)
Costo del Personale 21 (17.717.487) (14.225.120)
Spese per godimento beni di terzi 22 (3.118.714) (2.773.680)
Ammortamenti, svalutazioni e perdite 23 (3.395.072) (3.040.586)
Altri oneri di gestione 24 (607.321) (4.076.254)
Totale costi (35.229.672) (31.071.726)
Risultato operativo (14.929.996) (7.487.163)
Risultati dalle partecipazioni 25 10.658.839 7.102.442
(Oneri)/Proventi finanziari 26 (521.984) (540.267)
Riprese (Rettifiche) di valore di attività finanziarie - (12.000)
Risultato ante imposte (4.793.141) (936.988)
Imposte sul Reddito 27 2.477.791 2.206.016
Risultato di periodo (2.315.350) 1.269.028
Altre Componenti reddituali al netto delle imposte senza
rigiro a Conto Economico
Piani a benefici definiti (11.658) (152.815)
Copertura di flussi finanziari - -
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (11.658) (152.815)
Redditività Complessiva (2.327.008) 1.116.214

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2024 e 31 dicembre 2023

Variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2024

(unità di Euro)
Voce di Patrimonio netto Saldo al
31.12.2023
Attribuzione del
risultato di esercizio
Emissione nuove
azioni
Variazioni di
riserve
Redditività complessiva di
periodo
Totale 31.12.2024
Capitale sociale 210.000 - 50.247 - - 260.247
Riserve 56.834.413 1.269.028 (51.000.705) - (11.658) 7.091.078
Riserva sovrapprezzo azioni 140.505.969 - 50.950.458 (14.884.750) - 176.571.677
Utile (perdita) dell'esercizio 1.269.028 (1.269.028) - - (2.315.350) (2.315.350)
Totale 198.819.410 - 0 (14.884.750) (2.327.008) 181.607.652

Variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2023

(unità di Euro)
Voce di Patrimonio netto Saldo al
31.12.2022
Attribuzione del
risultato di esercizio
Variazioni di
riserve
Redditività complessiva
di periodo
Totale 31.12.2023
Capitale sociale 210.000 - - - 210.000
Riserve 11.178.905 (4.469.227) 50.277.548 (152.815) 56.834.413
Riserva sovrapprezzo azioni 157.657.733 (17.151.764) - - 140.505.969
Utile (perdita) dell'esercizio (21.620.990) 21.620.990 - 1.269.028 1.269.028
Totale 147.425.648 - 50.277.548 1.116.214 198.819.410

Rendiconto finanziario d'esercizio al 31 dicembre 2024

(unità di Euro)
A. ATTIVITA' OPERATIVA 31.12.2024 31.12.2023
1. Gestione (11.496.235) (3.792.986)
- risultato d'esercizio (+/-) (2.315.350) 1.269.028
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
3.395.072 3.040.586
- dividendi incassati su partecipazioni (10.658.839) (7.102.442)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 415.671 (3.071.330)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) (2.477.791) 2.206.016
- altri aggiustamenti (+/-) 145.002 (134.845)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 22.448.578 (37.371.052)
- crediti commerciali 2.167.600 (533.164)
- altre attività 20.280.977 (36.837.888)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (17.154.187) 34.321.447
- debiti commerciali (2.510.080) 378.370
- altre passività (14.644.107) 33.943.077
4 Altre variazioni 3.254.406 2.665.494
- interessi incassati 3.808.533 3.161.084
- interessi pagati (450.023) (67.613)
- imposte pagate (104.103) (427.977)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (2.947.437) (4.177.097)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 10.723.440 7.102.442
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni 10.658.839 7.102.442
- vendite di attività materiali 64.601 -
- vendite di attività immateriali - -
- rimborso di attività finanziarie - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (50.463.983) (2.008.744)
- acquisti di partecipazioni (48.460.000) -
- distribuzione straordinaria riserve - -
- acquisti di attività finanziarie 0 -
- acquisti di attività materiali (634.175) (726.664)
- acquisti di attività immateriali (1.369.808) (1.282.080)
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (39.740.543) 5.093.698
C. ATTIVITA' FINANZIARIA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - 51.000.705
- emissione/acquisti di strumenti di capitale - -
- incassi derivanti da finanziamenti - -
- Rimborso di passività finanziarie (656.556) (421.955)
- Pagamenti del capitale di passività per leasing (1.238.677) -
- distribuzione dividendi e altre finalità - -
- liquidità da scissione - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività finanziaria (1.895.233) 50.578.750
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (44.583.213) 51.495.351
Riconciliazione
Voci di bilancio 31.12.2024 31.12.2023
- Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 61.175.550 9.680.199
- Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (44.583.213) 51.495.351
- Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 16.592.337 61.175.550

Note illustrative agli schemi di bilancio

6. Note illustrative agli schemi di bilancio

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

I prospetti contabili sono redatti secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e i relativi documenti interpretativi dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione europea (nel seguito congiuntamente "IFRS" o "IAS"). Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto, inoltre, delle disposizioni del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 e delle disposizioni del Codice civile.

Il bilancio è redatto in Euro salvo ove diversamente indicato.

Nel presente bilancio è fornita l'analisi delle principali voci di bilancio.

I prospetti contabili riportano, oltre ai dati contabili al 31 dicembre 2024, le informazioni comparative con i dati del precedente esercizio.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali e le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2024.

Principi generali di redazione

Il bilancio d'esercizio è costituito dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal Prospetto di Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note Illustrative; è inoltre corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione dell'impresa, così come previsto dagli IFRS.

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

I prospetti contabili sono stati redatti nel presupposto della continuità aziendale in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.

La Società non procede a redigere un bilancio consolidato con le proprie controllate in quanto il consolidamento avviene a livello della controllante doValue S.p.A.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'euro come moneta di conto.

Se non diversamente specificato, gli importi del bilancio sono esposti in unità di euro.

Per il Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con specifica separazione delle eventuali attività e passività possedute per la vendita. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico è classificato in base alla natura dei costi; esso è composto da due sezioni, la prima mostra le componenti del risultato dell'esercizio, la seconda, invece, partendo da questo, contiene le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) del periodo, bensì nel patrimonio netto.

Il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Nella redazione del Bilancio è stata data corretta applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • Continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni "fuori bilancio" sono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale, sulla base dei valori di funzionamento, in quanto si hanno le ragionevoli aspettative che la Società continuerà con la sua esistenza operativa per un periodo futuro di almeno 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio d'esercizio. Si ritiene, inoltre, che non siano necessarie ulteriori analisi a supporto di tale postulato oltre all'informativa che emerge dal contenuto del bilancio e dalla relazione sulla gestione.
  • Competenza economica:salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione.
  • Coerenza di presentazione: i criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio sono tenuti costanti da un periodo all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l'affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l'importo delle voci interessate dal mutamento, nonché le motivazioni ed i riflessi patrimoniali, economici e finanziari che ne conseguono.
  • Divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito dagli IFRS, le attività e le passività nonché i costi ed i ricavi non formano oggetto di compensazione.
  • Informativa comparativa: il presente bilancio riporta i dati contabili comparati a quelli relativi all'esercizio precedente.
  • Deroghe eccezionali: se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dagli IFRS è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata. Nelle Note Illustrative sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel presente bilancio non si è fatto ricorso a deroghe.

Il presente bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2025; ai sensi dell'articolo 2435 del Codice civile il bilancio sarà depositato entro 30 giorni presso il Registro delle imprese.

Riclassifiche

Riportiamo nella tabella seguente alcune riclassifiche che sono state apportate alle voci di conto economico al 31 dicembre 2023 al fine di migliorarne l'esposizione.

(Unità di euro)
CONTO ECONOMICO 31/12/2023 Riclassifiche 31/12/2023
Riclassificato
Ricavi delle Vendite e delle prestazioni 17.843.175 (3.161.084) 14.682.091
Interessi su investimenti - 3.161.084 3.161.084
Altri ricavi e proventi 5.905.769 (164.380) 5.741.389
Totale ricavi e altri proventi 23.748.944 (164.380) 23.584.564
Costi dei servizi resi (7.405.557) 449.470 (6.956.087)
Costo del Personale (14.225.120) - (14.225.120)
Spese per godimento beni di terzi (2.773.680) - (2.773.680)
Ammortamenti, svalutazioni e perdite (3.040.586) - (3.040.586)
Altri oneri di gestione (3.791.164) (285.090) (4.076.254)
Totale costi (31.236.107) 164.380 (31.071.727)
Risultato operativo (7.487.163) - (7.487.163)
Risultato delle Partecipazioni 7.102.442 - 7.102.442
(Oneri)/Proventi finanziari (540.267) - (540.267)
Riprese (Rettifiche) di attività finanziarie (12.000) - (12.000)
Risultato ante imposte (936.988) - (936.988)
Imposte sul Reddito 2.206.016 - 2.206.016
Risultato di periodo 1.269.028 - 1.269.028
Altre Componenti del prospetto della Redditività
complessiva
Piani a benifici definiti (152.815) - (152.815)
Copertura di flussi finanziari
Redditività Complessiva 1.116.213 - 1.116.213

Utilizzo di stime contabili

L'applicazione degli IFRS per la redazione del bilancio comporta che la Società effettui su alcune poste patrimoniali delle stime contabili considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima che influenzano il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento.

Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati, inoltre, possono determinare un impatto sui risultati successivi.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio stesso. La redazione del presente bilancio richiede agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, per alcune voci, si fondano su

valutazioni soggettive e su stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono ritenute ragionevoli in determinate circostanze.

In particolare, sono adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2024. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati nell'ottica di continuità aziendale.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • la quantificazione delle rettifiche o riprese di valore delle attività finanziarie valutate al fair value;
  • la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • la valutazione di congruità delle attività immateriali;
  • la valutazione delle partecipazioni.

Valutazione delle partecipazioni

La verifica se vi sia una eventuale perdita durevole di valore di tali attività avviene attraverso una verifica periodica, almeno annuale, dei valori di iscrizione in bilancio rispetto al valore recuperabile o fair value delle partecipazioni.

Al fine dell'impairment testsi è tenuto conto che le partecipazioni sono delle joint venture che traggono il proprio valore intrinseco degli extra-earning futuri attesi dalle società (per la durata della sua vita utile definita dagli accordi in essere e dalla durata dei portafogli in gestione). Oltre a tale valore, ai fini della stima del valore della partecipazione, è stato sommato il valore del Patrimonio Netto delle partecipazioni alla data di valutazione (i.e. 31 dicembre 2024) al fine di tener conto dei profitti già generati dalla società e non ancora distribuiti come dividendi.

Alla luce di ciò, si è anzitutto proceduto a determinare il valore d'uso dei contratti di servicing dei portafogli in gestione da parte delle società partecipate.

In considerazione delle caratteristiche distintive degli asset oggetto di valutazione e delle informazioni disponibili, ai fini della determinazione del valore d'uso di questi contratti si è ritenuto opportuno applicare l'approccio Multi period Excess Earning Method ("MEEM").

Il MEEM prevede di determinare il valore attuale degli extra-earnings e si articola nelle seguenti fasi:

  • a. stima dei flussi di risultato lordi generati dall'intangibile oggetto di valutazione attraverso l'utilizzo di dati prospettici stimati su un orizzonte temporale pari alla durata contrattuale del contratto di servicing e il periodo di run-off;
  • b. rettifica dei flussi di risultato lordi per tener conto:
    • di un livello normale di costi amministrativi necessari alla produzione dei flussi di reddito;
    • dei costi legati all'uso di altri attivi che contribuiscono alla produzione dei flussi di risultato generati dall'intangibile specifico (Contributory Asset Charges) che nel caso specifico corrisponde al costo figurativo attribuibile alla forza lavoro;
    • dell'imposizione fiscale;

  • di ogni altra componente di costo imputabile ai flussi suddetti.
  • c. calcolo del valore attuale dei flussi di risultato netti attribuibili all'intangibile oggetto di valutazione;
  • d. determinazione del beneficio fiscale riconducibile all'ammortamento dell'intangibile oggetto di valutazione ("Tax Amortization Benefit") lungo la vita utile residua.

Il metodo del MEEM è stato sviluppato sulla base dei dati prospettici attesi relativi agli intangible oggetto di stima per il periodo di durata contrattuale (2024-2029) e per il periodo di run-off (fino al 2039).

I flussi di risultati netti sono stati determinati considerando i) il margine commissionale conseguito sui crediti in gestione sulla base della struttura delle fee previste contrattualmente; ii) i costi operativi basati su un livello normale di costi amministrativi, includendo il costo del personale e le spese amministrative; iii) l'imposizione fiscale; iv) il costo figurativo attribuibile all'affitto della forza lavoro ("CaC Workforce").

L'attualizzazione dei flussi è stata effettuata ad un tasso W.A.C.C. che risulta, per gli asset oggetto di valutazione, di fatto coincidere con il costo del capitale proprio costo del capitale proprio ("Ke") calcolato con il metodo del Capital Asset Pricing Model ("CAPM") e stimato pari al tasso di rendimento delle attività prive di rischio ("Rf") – titoli di Stato italiani a lungo termine – incrementato di un premio per il rischio specifico del settore. Tale premio viene calcolato prendendo a riferimento il coefficiente β, che misura il rischio dell'impresa specifica, in relazione alla variabilità del suo rendimento rispetto a quello del mercato, e moltiplicandolo per l'Equity Risk Premium("ERP"). Infine, prudenzialmente è stato aggiunto un rendimento addizionale, specific risk premium ("SRP"). Il tasso utilizzato è stato quindi pari all'11,96%.

W.A.C.C. = Ke
Italy - Risk Free Current 3,5%
β 5Y M Levered - Average 1,36
Equity Risk Premium 5,5%
β x ERP 7,5%
Specific risk premium 1,0%
Ke 11,96%

Dove:

  • Risk Free rate: tasso delle attività prive di rischio calcolato come media a 6 mesi del rendimento lordo dei BTP decennali italiani
  • Coefficiente Beta: misura del rischio sistemico e non diversificabile. Nel caso specifico tale valore è stato determinato in base ai dati storici relativi ad un campione di società quotate comparabili. In particolare si è utilizzato il dato medio a 5 anni con rilevazione mensile.
  • Equity Risk Premium: rendimento medio del mercato, determinato sulla base del differenziale di rendimento di lungo periodo tra i titoli azionari e obbligazionari.
  • Coefficiente di rischio addizionale: addizionale specifico prudenziale.

Prudenzialmente, tenuto conto dell'impossibilità di valorizzare un beneficio fiscale specifico nell'ambito della sola Società, in assenza di sufficienti elementi per poterne attribuire una valorizzazione nell'ambito del più ampio Gruppo doValue, si è ritenuto opportuno non considerare alcun Tax Amortization Benefit nella stima del valore della partecipazione.

Stima di recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

La quasi totalità (euro 315 mila) delle imposte anticipate iscritte in bilancio (euro 399 mila) sono imposte anticipate qualificate rivenienti dall'operazione di scissione del 2021 da Credito Fondiario S.p.A., (ora CF+ S.p.A.), la loro recuperabilità è quindi certa. Per la restante parte delle imposte anticipate, la Società, pur chiudendo diversi esercizi in perdita fiscale, si è vista remunerare nello stesso esercizio l'apporto di detta perdita nell'ambito del consolidato fiscale di Gruppo.

Stima delle attività finanziarie valutate a fair value

Le attività finanziarie valutate a fair value al 31 dicembre 2024 sono relativa alle quote del fondo Italian Distressed Debt & Special Situations Fund 2 le quali sono valutate sulla base del NAV pubblicato dal fondo alla data di chiusura dell'esercizio.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito si riportano i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio individuale.

Si precisa che il presente bilancio d'esercizio individuale è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati al bilancio individuale per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ad eccezione delle modifiche ai principi esistenti di prima adozione al 1° gennaio 2024 di seguito riepilogate:

Nuovi principi contabili e modifiche

Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1)

e

Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1)

Passività del leasing in una vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)

Accordi di "supplier finance" (Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)

L'applicazione di queste modifiche, allo stato attuale, non ha comportato impatti sul presente bilancio d'esercizio individuale al 31 dicembre 2024.

Nuovi principi contabili pubblicati ma non ancora adottati

Per quanto concerne le prescrizioni future, si riportano di seguito le modifiche apportate di recente agli IAS/IFRS che è possibile applicare anticipatamente, ma non obbligatoriamente, a partire dall'esercizio che ha inizio il 1° gennaio 2024.

Data di entrata in vigore Nuovi principi contabili e modifiche
1* gennaio 2025 Assenza di scambiabillità (Modifiche allo IAS 21)
E' possibbile l'adozioe facoltativa/data di entrata Vendita o contribuzione di attività tra un investitore e le sue entità
in vigore rimandata a tempo indefinito collegate o joint venture (Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28)

La società ha deciso di non adottarli anticipatamente per la preparazione del presente bilancio d'esercizio individuale. L'applicazione di questi principi, allo stato attuale, non dovrebbe comportare impatti nel bilancio d'esercizio individuale.

1 - Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono contabilizzate al costo di acquisizione, comprensivo del prezzo di acquisto, i relativi sconti commerciali ed abbuoni, le tasse di acquisto non recuperabili (ad esempio imposta sul valore aggiunto indetraibile ed imposte di registro) e tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene per l'uso ai fini del quale è stato acquistato.

Criteri di classificazione

Gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attività materiali a uso funzionale, sono disciplinate dallo IAS 16, mentre gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) sono disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attività oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi.

Al fine di determinare se un contratto contiene un leasing si fa riferimento all'interpretazione IFRS 16. Immobili, impianti e macchinari sono rilevati come attività quando:

  • è probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti;
  • il costo del bene può essere attendibilmente determinato.

Criteri di valutazione

Le spese successive, relative ad un elemento delle attività materiali già rilevato, sono aggiunte al valore contabile del bene quando è probabile che si godrà di benefici economici futuri eccedenti le prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate. Tutte le altre spese sostenute sono rilevate al costo nell'esercizio di competenza.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali, peraltro tutte di natura strumentale, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita durevole di valore intervenuta nel tempo.

La stima dell'impairment avviene con frequenza annuale.

Criteri di cancellazione

Un elemento delle attività materiali è eliminato dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'ammortamento delle attività materiali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa per l'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.

Di seguito si riporta il tasso di ammortamento che rappresenta la vita utile di ogni classe di attività materiale:

Immobilizzazioni materiali Tasso di ammortamento
Macchine elettroniche e computer 20%
Mobili e arredi 15%
Telefonia e impianti di telecomunicazione 20%

Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.

2 – Leasing

Criteri di iscrizione

Alla data di stipula del contratto, la Società verifica se tale contratto contiene o rappresenta un leasing, ossia se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo. Tale diritto sussiste se si detiene lungo il periodo di utilizzo sia il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'asset, che il diritto di dirigerne l'uso.

Alla data di inizio del contratto di leasing (ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso) la Società rileva, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei pagamenti dovuti in base al contratto.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato.

Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è, inizialmente, rilevato al costo. Successivamente alla rilevazione inziale, il diritto di utilizzo è rettificato per tenere conto delle quote di ammortamento cumulate e delle eventuali perdite di valore cumulate.

La determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno l'opzione di estensione e/o risoluzione prevista dal contratto di leasing è frutto di un processo che comporta giudizi complessi da parte della Direzione Aziendale. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla data di inizio, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico ad esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata.

3 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto. La vita utile residua dei software è calcolata pari a tre anni dall'esercizio di acquisto del software stesso.

Criteri di classificazione

Le "Attività immateriali" ai fini IAS comprendono l'avviamento e le altre attività immateriali disciplinate dallo IAS 38.

Un'attività immateriale viene rappresentata nell'attivo dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria esclusivamente se viene accertato che sia una risorsa:

  • non monetaria;
  • identificabile;
  • priva di consistenza fisica;
  • posseduta per essere utilizzate nella produzione o fornitura di beni e servizi, per affitto a terzi o per fini amministrativi;
  • controllata dall'impresa;
  • dalla quale sono attesi benefici economici futuri.

Criteri di valutazione

Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:

attività immateriali basate sulla tecnologia, quali il software applicativo, che sono ammortizzate in funzione della prevista obsolescenza tecnologica delle stesse e comunque non oltre un periodo massimo di sette anni. In particolare, i costi

sostenuti internamente per lo sviluppo di progetti di software costituiscono attività immateriali e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i) il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile, ii) vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita, iii) è dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri. I costi di sviluppo del software capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo software capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente lungo la vita stimata del relativo prodotto/servizio in modo da riflettere le modalità con cui ci si attende che i benefici economici futuri derivanti dall'attività siano consumati dall'entità dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto;

attività immateriali legate alla clientela rappresentate dalla valorizzazione, in occasione di operazioni di aggregazione, dei rapporti di asset management e del portafoglio assicurativo. Tali attività, a vita definita, sono originariamente valorizzate attraverso l'attualizzazione, con l'utilizzo di un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, dei flussi rappresentativi dei margini reddituali lungo un periodo esprimente la durata residua, contrattuale o stimata, dei rapporti in essere al momento dell'operazione di aggregazione. Esse sono ammortizzate, per i rapporti di asset management, in quote costanti lungo il periodo di afflusso di maggiore significatività dei benefici economici attesi nel caso di rapporti non aventi una scadenza predeterminata e, per i rapporti legati a contratti assicurativi, in quote decrescenti corrispondenti al periodo di durata dei contratti nel caso di rapporti con scadenza definita (vita residua delle polizze).

Avviamento

Infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento.

L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).

Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.

Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'ammortamento delle attività immateriali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilizzo atteso del bene da parte dell'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.

Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.

4 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.

Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali la Società dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti;
  • la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui la Società è esposta.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo, la Società considera i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata, al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la Società ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata, al fine di valutare se la Società ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "preponente agente" (principal - agent).

Laddove le attività rilevanti siano governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Tra le controllate possono essere comprese anche le cosiddette "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti dell'entità (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione della Società ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la società e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui la società possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la società detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.

Le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e collegate sono valutate al costo ridotto per eventuali perdite durevoli di valore.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

5 – Strumenti finanziari

Criteri di iscrizione e di classificazione

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con l'imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'risultato complessivo ("OCI") ("FVTOCI");
  • attività finanziarie valutate al fair value con l'imputazione degli effetti a conto economico ("FVTPL").

La rilevazione iniziale di tali attività avviene al fair value.

Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (modello di business "Held to Collect"). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento delle differenze tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.

L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.

I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria al netto del relativo fondo svalutazione.

Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (modello di business "Held to collect and sale"), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'risultato complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'risultato complessivo, è soggetto di reversal a conto economico all'atto della eliminazione contabile dello strumento. Sono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le eventuali differenze di cambio e le svalutazioni.

Le attività finanziarie che sono detenute per la vendita o i loro flussi di cassa contrattuali non sono composti esclusivamente da capitale e interesse, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected credit loss model".

Le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (Exposure at default); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione (Probability of default); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (Loss given default), definita sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili.

Le svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti sono rilevate nel conto economico, al netto delle eventuali riprese di valore, nella voce "Ammortamenti, svalutazioni e perdite".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi.

6 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. In applicazione del "balance sheet liability method" comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa);
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa).

Criteri di classificazione

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono i saldi delle posizioni fiscali della Società nei confronti dell'amministrazione finanziaria. In particolare, le passività fiscali correnti rappresentano l'onere tributario dovuto per l'esercizio; le attività fiscali correnti accolgono gli acconti e gli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite od altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la Società ha richiesto la compensazione con imposte di esercizi successivi.

Le attività/passività per imposte differite sono classificate come attività/passività non correnti, ai sensi dello IAS 1.56.

Le imposte differite, pertanto, sono rappresentate contabilmente nelle Passività non correnti alla voce "Passività fiscali differite", laddove le stesse siano rappresentative di passività, ovvero siano correlate a poste economiche che diverranno imponibili in periodi d'imposta futuri, mentre sono iscritte nell'Attivo del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra le Attività non correnti, nella voce "Attività fiscali anticipate", nel caso si riferiscano a poste che saranno deducibili in periodi di imposta futuri. La fiscalità "differita", se attiene a operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, è rilevata contabilmente nelle voci di patrimonio netto.

Criteri di valutazione

L'imposta sul reddito delle società e quella regionale sulle attività produttive sono rilevate sulla base di una realistica stima delle componenti negative e positive di competenza dell'esercizio e sono determinate sulla base delle vigenti aliquote per l'IRES e l'IRAP.

Le attività fiscali differite sono contabilizzate soltanto nel caso in cui sussiste la probabilità elevata e concreta di una piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali differite sono di regola sempre contabilizzate.

Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando la Società ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce "Imposte sul reddito"). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene a operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto.

7 - Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

La rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

  • vi è un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Criteri di classificazione

Un accantonamento, se rispetta i requisiti di iscrizione, viene rilevato tra i "Fondi per rischi e oneri".

I fondi includono in particolare gli accantonamenti destinati a fronteggiare, se presenti:

  • il contenzioso legale della Società derivante da un evento passato;
  • ogni altro accantonamento impegnato a fronte di specifici oneri e/o rischi di diversa natura, di cui la Società, contrattualmente o volontariamente ha assunto, in maniera certa, l'impegno a soddisfarne gli effetti;
  • la possibilità di effettuare una stima attendibile dell'ammontare delle obbligazioni nei confronti dei dipendenti.

Criteri di valutazione

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

I fondi che fronteggiano passività il cui regolamento è atteso a distanza di oltre un anno sono rilevati a valori attuali.

Criteri di cancellazione

L'accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione al conto economico, quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando la stessa si estingue.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.

8 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di classificazione

I debiti commerciali ed i finanziamenti a breve e lungo termine ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e le passività derivanti dai contratti di leasing ai sensi dell'IFRS 16.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi, computati in base al tasso di interesse nominale, sono registrati nella voce del conto economico "(Oneri)/Proventi finanziari".

10 – Benefici ai dipendenti

La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale.

La legislazione italiana prevede che, alla data in cui ciascun dipendente risolve il contratto di lavoro con l'azienda, riceva un'indennità denominata trattamento di fine rapporto (TFR), pari alla somma delle quote di TFR accantonate ogni anno di prestazione del servizio. L'importo di tali quote è dato dalla retribuzione annua - stipendio ordinario, escludendo premi, indennità di trasferte, le voci una tantum e conteggiando i periodi di malattia, di gravidanza e di ferie - divisa per 13,5 (che corrisponde, in termini percentuali, al 7,41%). Inoltre, ogni 31 dicembre, il datore di lavoro è tenuto a rivalutare il fondo TFR con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati dell'anno appena trascorso.

Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:

  • "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (ovvero successivamente al 1° gennaio 2007, data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote è contabilizzato tra i costi del personale ed è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • "piano a benefici definiti" per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Le quote in oggetto sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.

Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie, tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto del conto economico complessivo secondo quanto prescritto dallo IAS 19.

11 - Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono la cassa e i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine, con scadenza inferiore a tre mesi.

13 – Azioni proprie

La società non detiene azioni proprie.

14 - Patrimonio netto

Il patrimonio netto ricomprende:

  • capitale sociale;
  • la riserva sovrapprezzo azioni;
  • riserva legale;
  • altre riserve;
  • le perdite di esercizi precedenti non ancora ripianate;
  • il risultato di periodo.

15 - Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:

  • identificazione del contratto, definito come un accordo in cui le parti si sono impegnate ad adempiere alle rispettive obbligazioni;
  • individuazione delle singole obbligazioni di fare ("performance obbligation") contenute nel contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento al cliente dei beni e/o dei servizi;
  • ripartizione del prezzo della transazione a ciascuna "performance obligation", sulla base dei prezzi di vendita della singola obbligazione;
  • riconoscimento dei ricavi nel momento in cui (o man mano che) l'obbligazione di fare risulta adempiuta trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

I ricavi possono essere riconosciuti in un momento preciso (a point in time), quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o nel corso del tempo (over time), a mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. In particolare:

  • gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. La voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati. Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, sono rilevate tra gli interessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti al conto economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi;
  • i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, a meno che sia stata mantenuta la maggior parte dei rischi e benefici connessi con l'attività.

I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio di competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.

A.3 – INFORMATIVA SUL TRASFERIMENTO DI PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati trasferimenti tra diversi portafogli di attività detenuti.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Il fair value (valore equo) rappresenta il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione regolare tra operatori di mercato alla data di valutazione. Si ipotizza di fare riferimento a una ordinaria transazione tra controparti indipendenti in possesso di un ragionevole grado di conoscenza delle condizioni di mercato e dei fatti rilevanti connessi all'oggetto della negoziazione. Nella definizione di fair value è fondamentale l'ipotesi che un'entità sia in condizioni di normale operatività e non abbia urgenza di liquidare o ridurre significativamente una posizione. Il fair value di uno strumento riflette, tra gli altri fattori, la qualità creditizia dello stesso in quanto incorpora il rischio di default della controparte o dell'emittente.

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato secondo una gerarchia di criteri basata sull'origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate. In dettaglio, tale gerarchia assegna massima priorità ai prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi e minore importanza a input non osservabili. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali l'impresa può accedere alla data di valutazione;

  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 che sono osservabili, direttamente o indirettamente, per le attività o passività da valutare;
  • Livello 3: input che non sono basati su dati osservabili sul mercato.

I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Pertanto, qualora sia disponibile un prezzo quotato in un mercato attivo, non si possono seguire approcci valutativi differenti da quello di Livello 1. Inoltre, la tecnica valutativa adottata deve massimizzare l'utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, quindi, affidarsi il meno possibile a parametri soggettivi o "informativa privata".

Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all'interno della gerarchia di fair value deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. A tale fine la significatività degli input deve essere valutata rispetto alla determinazione del fair value nella sua interezza. Tale valutazione richiede un giudizio che deve tener conto dei fattori specifici dell'attività o della passività.

Le tecniche di valutazione utilizzate per la determinazione del fair value sono periodicamente calibrate e validate utilizzando variabili osservabili sul mercato, per assicurare che queste rappresentino le reali condizioni di mercato e per identificare eventuali punti di debolezza delle stesse.

La gerarchia di fair value è stata introdotta nell'IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, sono effettuate sulla base di quanto previsto in materia dall'IFRS 13.

Livello 1

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando il relativo prezzo è:

  • prontamente e regolarmente disponibile da borse valori, MTF, intermediari, information provider, etc.;
  • significativo, ovvero rappresenta operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Per essere considerato di Livello 1 il prezzo, inoltre, deve essere unadjusted e, quindi, non rettificato attraverso l'applicazione di un fattore di aggiustamento (valuation adjustment). Nel caso contrario il fair value measurement dello strumento finanziario sarà di Livello 2.

Livello 2

Uno strumento finanziario è incluso nel Livello 2 quando tutti gli input significativi - differenti dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 - utilizzati per la valutazione dello stesso siano osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.

Gli input di Livello 2 sono i seguenti:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività finanziarie similari;
  • prezzi quotati in mercati non attivi per attività o passività finanziarie identiche o similari;
  • input diversi da prezzi quotati, che sono osservabili direttamente per l'attività o la passività finanziaria (curva dei tassi risk-free, credit spread, volatilità, etc.);
  • input che derivano principalmente oppure sono avvalorati (attraverso la correlazione o altre tecniche) da dati osservabili di mercato (market-corroborated inputs).

Un input è definito osservabile quando riflette le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nel prezzare un'attività o passività finanziaria sulla base di dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto a chi effettua la valutazione. Se una valutazione del fair value utilizza dati osservabili, che richiedono una rettifica significativa basata su input non osservabili, tale valutazione è ricompresa nel Livello 3.

Livello 3

È incluso nel Livello 3 della gerarchia di fair value lo strumento finanziario il cui fair value è stimato attraverso una tecnica valutativa che utilizza input non osservabili sul mercato, neanche indirettamente. Più precisamente, per essere incluso nel Livello 3 è sufficiente che almeno uno degli input significativi utilizzati per la valutazione dello strumento non sia osservabile sul mercato. Tale classificazione, in particolare, deve essere effettuata nel caso in cui gli input utilizzati riflettano assunzioni proprie del valutatore, sviluppate sulla base delle informazioni disponibili.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l'utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.

In assenza di quotazione di un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato la determinazione del fair value è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiettivo di stabilire il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, motivata da normali considerazioni di mercato. Tali valutazioni includono:

  • il riferimento a valori di mercato indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio;
  • le valutazioni effettuate utilizzando anche solo in parte input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore.

Gerarchia di livelli di fair value

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non ci sono stati trasferimenti di attività finanziarie né da un livello di fair value ad un altro né cambiamenti nella classificazione delle attività finanziarie valutate al fair value.

Di seguito si riporta la tabella che mostra la gerarchia di fair value delle attività finanziarie che sono valutate al valore equo in modo ricorrente:

(migliaia di euro)
31.12.2024 31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Altre attività finanziarie non correnti 14.435 67.898

La tabella non comprende strumenti finanziari quali crediti e debiti a breve termine poiché il loro valore di carico è ragionevolmente un'approssimazione del fair value.

La società non ha passività finanziarie valutate al fair value né al 31 dicembre 2024 né al 31 dicembre 2023.

Processi e sensibilità delle valutazioni

Le valutazioni di fair value classificate come Livello 3 hanno riguardato, per le posizioni diverse da quelle a breve, i titoli ABS classificati tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Il metodo di valutazione del fair value relativo alle attività e passività finanziarie è adottato in maniera continuativa nel tempo e varia in funzione di cambiamenti nelle condizioni di mercato o per cambiamenti relativi al soggetto che ha emesso i titoli. La società è dotata di politiche interne che regolano il processo di valutazione e di unità operative a ciò dedicate.

Al fine di ottemperare a quanto richiesto dall'IFRS 13, a seguire sono illustrate le informazioni riguardanti le tecniche di valutazione e gli inputs usati nella misurazione del fair value.

Il modello di valutazione adottato al fine di stimare il fair value di livello 3 è basato sul Discount Cash Flow Model ("DCFM"). Il modello sconta, attraverso un fattore di attualizzazione, i flussi futuri di cassa presenti nei Business Plan relativi agli investimenti. Il fattore di attualizzazione è ottenuto considerando:

  • la curva dei tassi privi di rischio;
  • il tasso di interesse iniziale dell'investimento.

Il modello è impattato dai seguenti inputs non osservabili:

  • la stima dei futuri flussi di cassa presenti nelle future waterfall dei titoli ABS oggetto di investimento;
  • la curva zero risk free che risulta dalla tecnica di bootstrapping applicata ai tassi di interesse privi di rischio quotati sul mercato;
  • lo z-spread come risk premium iniziale che misura la rischiosità implicita dell'investimento e rappresenta lo spread che sommato a ciascun tasso privo di rischio misurato dal mercato eguagli i flussi futuri attesi all'investimento iniziale.

Il fair value cresce o decresce se:

  • i flussi futuri attesi aumentano o diminuiscono;
  • la curva zero risk free cresce o diminuisce;
  • lo z-spread cresce o diminuisce.

Per la valutazione al fair value dei Fondi OICR viene utilizzato il net asset value ("NAV") pubblicato dal fondo alla data di chiusura dell'esercizio. Il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività e le passività del fondo.

Cambiamenti delle attività finanziarie valutate al Livello 3 di fair value

Durante l'esercizio non ci sono stati cambiamenti delle attività finanziarie valutate al fair value nel Livello 3 ad altri livelli e viceversa. Di seguito si riporta la variazione intervenuta nell'esercizio degli strumenti finanziari valutati al fair value nel Livello 3:

(migliaia di euro)
Altre attività finanziarie non correnti
Esistenze iniziali al 31.12.2023 67.898
Profitti/Perdite imputati a Conto Economico 3.393
Profitti/Perdite imputati a Redditività Complessiva -
Acquisti/Emissioni/Vendite/Rimborsi/Distribuzioni (56.856)
Esistenze finali al 31.12.2024 14.435

e la movimentazione del 2023:

(migliaia di euro)
Altre attività finanziarie non correnti
Esistenze iniziali al 31.12.2022 33.207
Profitti/Perdite imputati a Conto Economico 6.244
Profitti/Perdite imputati a Redditività Complessiva -
Acquisti/Emissioni/Vendite/Rimborsi 28.447
Esistenze finali al 31.12.2023 67.898

La riduzione rispetto al 31.12.2023 è relativa al rimborso dei titoli ABS emessi da Lucullo, Simeto e Velino nonché al conferimento dei restanti titoli ABS al Fondo IDDSS2 di cui la Società detiene il 50% delle quote.

Altre informazioni

La Società non si avvale dell'eccezione prevista dal paragrafo 48 dell'IFRS 13 (fair value sulla base della posizione netta) in relazione ad attività e passività finanziarie con posizioni che si compensano con riferimento al rischio di mercato o al rischio di controparte.

PARTE B – INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

ATTIVITA'

ATTIVITA' NON CORRENTI

1 – Immobilizzazioni materiali: immobili, impianti, macchinari

Le immobilizzazioni materiali sono composte da:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali 31.12.2024 31.12.2023
Macchine elettroniche e computer 505 532
Mobili e arredi 507 592
Telefonia e impianti di telecomunicazione 58 58
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 9.041 10.476
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 177 72
Stampanti iscritte ai sensi dell'IFRS 16 94 63
Totale 10.382 11.793

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali Macchine elettroniche
e computer
Mobili e arredi Telefonia e impianti
di telecomunicazione
Immobili iscritti ai
sensi dell'IFRS 16
Autovetture iscritte
ai sensi dell'IFRS 16
Stampanti iscritte ai
sensi dell'IFRS 16
Totale
Esistenze iniziali lorde 1.501 1.003 119 13.741 180 170 16.714
Ammortamenti totali (969) (411) (61) (3.265) (108) (107) (4.921)
Esistenze iniziali nette 532 592 58 10.476 72 63 11.793
Acquisti 188 61 20 65 160 141 635
Vendite - - - - (2) (63) (65)
Ammortamento (215) (146) (20) (1.500) (53) (47) (1.981)
Altre variazioni - - - - - - -
Rimanenze finali lorde 1.689 1.064 139 13.806 338 141 17.177
Ammortamenti totali (1.184) (557) (81) (4.765) (161) (47) (6.795)
Rimanenze finali nette 505 507 58 9.041 177 94 10.382

Le variazioni intervenute nel precedente esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali Macchine elettroniche
e computer
Mobili e arredi Telefonia e impianti
di telecomunicazione
Immobili iscritti ai
sensi dell'IFRS 16
Autovetture iscritte
ai sensi dell'IFRS 16
Stampanti iscritte ai
sensi dell'IFRS 16
Totale
Esistenze iniziali lorde 1.455 993 68 13.162 151 170 15.999
Ammortamenti totali (777) (261) (44) (1.784) (56) (57) (2.979)
Esistenze iniziali nette 678 732 24 11.378 95 113 13.020
Acquisti 56 10 51 94 34 - 245
Vendite (10) - - - - - (10)
Ammortamento (202) (150) (17) (1.481) (52) (50) (1.952)
Altre variazioni 10 - - 485 (5) - 490
Rimanenze finali lorde 1.501 1.003 119 13.741 180 170 16.714
Ammortamenti totali (969) (411) (61) (3.265) (108) (107) (4.921)
Rimanenze finali nette 532 592 58 10.476 72 63 11.793

Gli immobili iscritti ai sensi dell'IFRS16 si riferiscono ai contratti di affitto degli uffici di Roma (con durata dal 24 aprile 2022 al 23 aprile 2030), di Milano e di Genova (due contratti ricevuti a seguito della scissione da Credito Fondiario con scadenza

rispettivamente 31 ottobre 2032 e 31 dicembre 2031) nonché di due immobili ad uso abitativo a Roma (con durata dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026) e Milano (con durata dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2027).

Le autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 si riferiscono a n. 10 contratti di locazione (con scadenza dal 2025 al 2028) mentre le stampanti iscritte ai sensi dell'IFRS 16 si riferiscono ad un contratto di noleggio con decorrenza 1° gennaio 2024 e scadenza 31 dicembre 2026.

Di seguito si riporta l'informativa richiesta dal paragrafo 53 lettera h) dell'IFRS16.

Il "diritto d'uso" relativo agli immobili ottenuti in locazione ammonta a euro 9.041 mila (euro 10.476 mila al 31 dicembre 2023) e corrisponde al valore dei pagamenti futuri attualizzati utilizzando un tasso relativo alla durata dei contratti sottostanti. Durante l'esercizio sono stati ammortizzati per euro 1.500 mila (euro 1.481 mila nel precedente esercizio) e hanno generato interessi passivi per euro 365 mila (euro 394 mila nel precedente esercizio).

La voce include inoltre il diritto d'uso delle autovetture aziendali per totali euro 177 mila (euro 72 mila al 31 dicembre 2023) che sono state ammortizzate per euro 53 mila (euro 52 mila nel precedente esercizio) e hanno generato interessi passivi per euro 6 mila (euro 3 mila nel precedente esercizio) ed il diritto d'uso delle stampanti per euro 94 mila (euro 63 mila al 31 dicembre 2023), ammortizzate per euro 47 mila (euro 50 mila nel precedente esercizio) che hanno generato interessi passivi per euro 9 mila (euro 2 mila nel precedente esercizio).

2 – Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono composte da:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali 31.12.2024 31.12.2023
Software 1.335 1.380
Totale 1.335 1.380

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali Software
Esistenze iniziali lorde 3.623
Riduzioni di valore totali nette (2.243)
Esistenze iniziali nette 1.380
Acquisti 1.369
Vendite -
Ammortamento (1.414)
Altre variazioni -
Rimanenze finali lorde 4.992
Riduzioni di valore totali nette (3.657)
Rimanenze finali nette 1.335

Le variazioni intervenute nel precedente esercizio sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Immobilizzazioni immateriali Software
Esistenze iniziali lorde 2.341
Riduzioni di valore totali nette (1.154)
Esistenze iniziali nette 1.187
Acquisti 1.282
Vendite -
Ammortamento (1.089)
Altre variazioni -
Rimanenze finali lorde 3.623
Riduzioni di valore totali nette (2.243)
Rimanenze finali nette 1.380

3 – Partecipazioni

Le partecipazioni detenute riguardano:

  • il 100% del capitale sociale di Special Gardant per euro 166.909 mila;
  • il 100% del capitale sociale di Master Gardant per euro 8.198 mila;
  • il 100% del capitale sociale di Gardant Investor SGR per euro 5.051 mila.

Nella tabella sottostante sono riportati i dati al 31 dicembre 2024.

(migliaia di euro)
Denominazione Sede Capitale Patrimonio
netto
Utile (perdita)
di periodo
Valore di bilancio
Special Gardant S.p.A. Via Curtatone, 3 Roma 210 123.743 (36.931) 166.909
Master Gardant S.p.A. Via Curtatone, 3 Roma 2.160 9.497 585 8.198
Gardant Investor SGR S.p.A. Via Curtatone, 3 Roma 690 3.956 788 5.051

Nel mese di gennaio 2024 la Società ha operato un versamento a Riserva in conto capitale alla società Special Gardant S.p.A. di euro 48.460 mila aumentando conseguentemente il valore di bilancio della partecipazione.

Relativamente alla recuperabilità del valore delle partecipazioni detenute nelle società si è rilevato un trigger event (valore contabile maggiore del patrimonio netto della società partecipata) per le sole società Gardant Investor SGR S.p.A. e Special Gardant S.p.A.. Per la prima società, la differenza negativa è da attribuire ad un temporaneo disallineamento legato alle perdite registrate nella fase di Start-up; nel 2024 la società ha registrato un utile ed è previsto un utile nel Budget 2025.

Per Special Gardant S.p.A. l'Impairment Test ha evidenziato un valore recuperabile della CGU Special Servicing, corrispondente al perimento di Special Gardant e le sue controllate, maggiore rispetto al valore dell'iscrizione della partecipazione. Ciò considerato, unito al non verificarsi di eventi rilevanti dalla data del Test, non si ritiene che il disallineamento negativo tra il Patrimonio Netto e il valore di iscrizione rappresenti un Trigger Event.

4 – Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite

Di seguito si riporta il dettaglio delle voci in esame.

(migliaia di euro)
Imposte anticipate 31.12.2024 31.12.2023
Imposte anticipate Legge 214/2011 169 316
Imposte anticipate IRAP 2 2
Imposte anticipate IRES 227 16
Totale 399 334
(migliaia di euro)
Imposte differite 31.12.2024 31.12.2023

Imposte differite su IAS19 4 8 Totale 4 8

Si segnala che la maggior parte delle imposte anticipate sono qualificate pertanto il requisito della recuperabilità è sancito per espressa previsione normativa; sulla restante parte pari ad euro 84 mila non ci sono elementi che pongano incertezze sulla recuperabilità di tali poste soprattutto considerando l'apporto nell'ambito del consolidato fiscale degli imponibili negativi della società.

Le variazioni intervenute nell'esercizio e nel precedente esercizio nelle attività per imposte anticipate e nelle passività per imposte differite sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Imposte anticipate 31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale 334 350
Aumenti 211 305
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a conto economico 211 305
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a OCI - -
Nuove imposte o incremento di aliquote fiscali - -
Decrementi (146) (321)
Imposte anticipate rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali - -
Imposte anticipate rigirate nell'esercizio a conto economico (137) (132)
Nuove imposte o diminuzione di aliquote fiscali - (65)
Altre (9) (124)
Importo finale 399 334
(migliaia di euro)
Imposte differite 31.12.2024 31.12.2023
Importo iniziale 8 22
Aumenti - -
Imposte differite rilevate nell'esercizio a conto economico - -
Imposte differite rilevate nell'esercizio a OCI - -
Imposte differite rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali - -
Altre - -
Decrementi (4) (14)
Imposte differite rilevate nell'esecizio riferite ad attività immateriali -
-
Imposte differite rilevate nell'esercizio a OCI (4) (14)
Altre -
-
Importo finale 4 8

5 – Altre attività finanziarie non correnti

Le altre attività finanziarie al 31 dicembre 2024 sono pari a euro 14.435 mila, rispetto a euro 67.898 mila del 31 dicembre 2023.

(migliaia di euro)
Altre attività finanziarie 31.12.2024 31.12.2023
Titoli ABS - 57.532
Quote del Fondo Foward - 10.366
Quote del Fondo IDDSS2 14.435 -
Totale 14.435 67.898

Le attività finanziarie della Società sono rappresentate esclusivamente dalle quote del Fondo IDDSS2 a cui sono stati conferiti i titoli ABS che la società aveva in bilancio e le quote del Fondo Forward. I titoli di Lucullo SPV S.r.l., Simeto SPV S.r.l. e Velino SPV S.r.l. che ammontavano a euro 39.348 mila al 31 dicembre 2023, sono stati rimborsati nel corso dell'esercizio.

6 – Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti ammontano a euro 213 mila (euro 181 mila al 31 dicembre 2023) e si riferiscono a depositi cauzionali costituiti a vario titolo.

ATTIVITA' CORRENTI

7 – Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano, al 31 dicembre 2024, ad euro 2.151 mila (euro 4.318 mila al 31 dicembre 2023) e sono costituiti da crediti per fatture già emesse e da emettere per servizi resi. Tali crediti non sono stati oggetto di svalutazioni nell'esercizio e nel precedente esercizio.

8 – Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide ammontano a euro 16.592 mila (euro 61.176 mila a fine 2023). Comprendono pressoché esclusivamente giacenze di conto corrente presso banche. La diminuzione principale delle disponibilità liquide rispetto alla fine del precedente esercizio è connessa al rafforzamento patrimoniale della partecipata Special Gardant S.p.A. per euro 48.460 mila.

9 – Crediti tributari correnti

I crediti tributari correnti sono così costituiti:

(migliaia di euro)
Crediti tributari correnti 31.12.2024 31.12.2023
IVA a credito - 436
Acconti IRAP - 407
Ritenute su interessi attivi di c/c 76 84
Credito da trasformazione DTA 10 48
Credito IRES consolidato fiscale 127 -
Totale 213 974

La voce al 31 dicembre 2024 è composta prevalentemente dal credito di Gardant verso il consolidato fiscale per le ritenute su interessi attivi apportate.

10 – Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a euro 24.216 mila (euro 4.642 mila al 31 dicembre 2023) e sono composte da:

(migliaia di euro)
Altre attività correnti 31.12.2024 31.12.2023
Risconti attivi 309 528
Crediti verso società del Gruppo per anticipi di spese 100 408
Credito IRES verso GLS 7.231 2.628
Credito IRES verso Master Gardant 68 -
Credito IRES verso Gardant Investor SGR 2 -
Anticipi al personale 10 10
Crediti verso SPV Legge 130/99 8 7
Crediti per liquidazione IVA di gruppo 2.829 425
Altri crediti 1.640 636
Crediti per cash pooling 12.019 -
Totale 24.216 4.642

La voce è prevalentemente composta dai crediti che Gardant ha verso le altre società dell'ex Gruppo Gardant per:

  • il contratto di cash pooling per euro 12.019 mila ( lo scorso esercizio aveva un debito per euro 25.272 mila);
  • il contratto di consolidato fiscale per euro 7.301 mila (euro 2.628 mila al 31 dicembre 2023);
  • il gruppo IVA per euro 2.829 mila (euro 425 mila al 31.12.2023).

PATRIMONIO NETTO

11 – Capitale sociale

Alla data del 31 dicembre 2024 il capitale sociale è pari a euro 260.247, suddiviso in 260.247 azioni ordinarie del valore nominale di 1,00 euro cadauna ed è interamente versato e sottoscritto.

Nel mese di gennaio 2024 si è perfezionato, con il deposito presso il registro delle imprese, l'aumento di capitale sociale deliberato nel 2023. In tale occasione sono state emesse nuove 50.247 azioni ordinarie. L'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea del 5 dicembre 2023 prevedeva anche il versamento di un sovrapprezzo come sotto specificato.

La Società non ha in portafoglio azioni proprie.

12 – Riserve e Riserva Sovrapprezzo Azioni

La movimentazione delle riserve di patrimonio netto e delle riserve di sovrapprezzo azioni nel corso dell'esercizio è riportata negli schemi del presente bilancio.

Si segnala che la Riserva sovrapprezzo azioni, che presenta un saldo al 31 dicembre 2024 di euro 176.572 mila, risulta in aumento rispetto al saldo al 31 dicembre 2023 di euro 36.066 mila a seguito del perfezionamento dell'aumento di capitale sopra richiamato che ha incrementato la riserva di euro 50.950 mila e per effetto della distribuzione della stessa riserva ai soci per euro 14.885 mila. Di seguito si riporta l'informativa richiesta dall'art. 2427 comma 7-bis del Codice civile.

(migliaia di euro)
Voci Saldo 31/12/2024 Possibilità di
utilizzazione
Quota disponibile
Capitale sociale 260
Riserve di capitale:
Sovrapprezzo di emissione 176.572 A,B,C 176.572
Avanzo di fusione - A,B,C -
Riserva conto capitale - A,B,C -
Riserve di utili:
Riserva legale 9.297 A,B 9.245
di cui riserva legale distribuibile 9.245 A,B,C 9.245
Altre riserve (2.219) A,B,C (2.219)
Utile (perdita) dell'esercizio (2.315) (2.315)
Riserve da valutazione 13
Totale 181.608 181.283

A per aumento di capitale B per copertura perdite C per distribuzione ai soci

PASSIVITA'

13 – Finanziamenti

Le passività finanziarie ammontano a euro 12.342 mila al 31 dicembre 2024 (euro 13.987 mila al 31 dicembre 2023).

Nella voce sono presenti i valori attuali dei canoni futuri dei contratti di locazione iscritti ai sensi dell'IFRS 16 pari a euro 11.420 mila (euro 12.414 mila al 31 dicembre 2023) e i debiti verso banche per la restante parte.

(migliaia di euro)
Finanziamenti 31.12.2024 31.12.2023
Debito finanziario da applicazione IFRS16 11.420 12.414
Linea di credito da banche 922 1.573
Totale 12.342 13.987

Le passività finanziarie riguardano per la parte non corrente:

(migliaia di euro)
Finanziamenti a lungo termine 31.12.2024 31.12.2023
Debito finanziario da applicazione IFRS16 9.697 11.131
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 9.523 11.083
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 123 35
Stampanti iscritte IFRS16 51 13
Linea di credito da banche 233 910
Totale 9.930 12.041

I finanziamenti riguardano per la parte corrente:

(migliaia di euro)
Finanziamenti a breve termine 31.12.2024 31.12.2023
Debito finanziario da applicazione IFRS16 1.723 1.283
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 1.617 1.194
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 59 38
Stampanti iscritte IFRS16 47 51
Linea di credito da banche 689 663
Totale 2.412 1.946

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS16 paragrafo 58 e 53 lettera g):

  • i pagamenti futuri non attualizzati ammontano a euro 12.501 mila (euro 13.830 mila al 31 dicembre 2023), di cui euro 12.192 mila riferiti agli immobili (euro 13.689 mila al 31 dicembre 2023), euro 205 mila riferiti alle autovetture aziendali (euro 76 mila al 31 dicembre 2023) ed euro 104 mila riferiti alle stampanti (euro 65 mila al 31 dicembre 2023);
  • di seguito si riporta la tabella che riepiloga le scadenze, per fasce temporali, dei contratti di leasing:
(migliaia di euro)
Fasce temporali 31.12.2024 31.12.2023
Fino a 1 anno 1.723 1.283
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 1.917 1.647
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 1.904 1.820
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 1.943 1.854
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 1.975 1.907
Oltre 5 anni 1.958 3.903
Totale 11.420 12.414

14 – Benefici per i dipendenti

Al 31 dicembre 2024 la voce Benefici per i dipendenti include il Fondo Trattamento di Fine Rapporto per complessivi euro 636 mila (euro 590 mila al 31 dicembre 2023). Tale fondo è calcolato su basi attuariali secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

Il metodo attuariale utilizzato per la valutazione del TFR è il Projected unit credit method (PUCM) che serve a determinare la proporzione dell'aumento dell'impegno dell'azienda che si stima si incrementerà per ogni anno diservizio. In pratica si distribuisce, in modo uniforme, sull'arco di anni della durata del servizio, il pagamento finale o differito (oltre i 12 mesi dalla maturazione).

Il valore da appostare in bilancio, quindi, viene calcolato come valore attuale attuariale della componente dell'importo finale del TFR dovuta al servizio prestato fino alla data di valutazione, di tutti i futuri incrementi che saranno maturati dai dipendenti in servizio.

Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali:

  • Tasso di attualizzazione/sconto Curva Eur Composite AA al 29.11.2024;
  • Tasso di inflazione Curva europea Zero-Coupon Inflation-Indexed Swap al 29.11.2024;
  • Tasso di crescita salariale N/A;
  • Tasso di mortalità atteso, tavole IPS 55;
  • Tasso di disabilità atteso, tavole INPS 2000.

Le variazioni intervenute sono di seguito rappresentate:

(migliaia di euro)
Benefici ai dipendenti 31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 590 554
B. Aumenti 48 36
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 33 20
B.2 Altre variazioni in aumento 15 16
C. Diminuzioni (2) -
C.1 Liquidazioni effettuate - -
C.2 Altre variazioni in diminuzione (2) -
D. Rimanenze finali 636 590

Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una variazione del tasso di sconto dello 0,5% non avrebbe prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.

15 – Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano a euro 5.677 mila (euro 8.187 mila al 31 dicembre 2023) e si riferiscono alle fatture ricevute o da ricevere per acquisto di beni e servizi.

16 – Altre passività correnti

Le altre passività correnti ammontano a euro 47.788 mila (euro 62.802 mila al 31 dicembre 2023) e si riferiscono a:

(migliaia di euro)
Altre passività correnti 31.12.2024 31.12.2023
Contributi da versare 425 460
Imposte e ritenute da versare 633 588
Compensi a organi Sociali 31 28
Somme da corrispondere al personale e relativi contributi 7.512 4.277
Debito IVA verso società del Gruppo IVA 165 59
Debiti per cash pooling 34.722 25.272
Debito IRES verso Special Gardant 822 -
Debito IRES verso Gardant Bridge 1.447 -
Depositi vincolati - 31.706
Altri 2.031 412
Totale 47.788 62.802

La voce è prevalentemente composta dai debiti che Gardant ha verso le altre società dell'ex Gruppo Gardant per:

  • il contratto di cash pooling per euro 34.722 mila (euro 25.272 mila al 31 dicembre 2023);
  • il contratto di consolidato fiscale per euro 2.269 mila;
  • il gruppo IVA per euro 165 mila (euro 59 mila al 31.12.2023).

La voce comprende inoltre il debito per l'azienda per le somme da corrispondere al personale.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

RICAVI

18 – Ricavi delle vendite e prestazioni e Interessi su investimenti

La voce ricavi delle vendite e delle prestazioni risulta dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e prestazioni 31.12.2024 31.12.2023
Variazioni di fair value su investimenti (416) 3.083
Ricavi da contratti:
Fees di corporate servicing per le società del Gruppo 11.334 8.690
Compensi per servizi resi alle società del Gruppo 2.743 2.743
Fees di arrangement - SPV e advisory - 30
Altri ricavi 57 136
Totale Ricavi da contratti 14.134 11.599
Totale 13.718 14.682

Tra i ricavi delle vendite e delle prestazioni tutte le componenti positive di reddito ivi rappresentate sono da contratto tranne la componente di variazione di fair value sugli investimenti.

Tutti i ricavi sono realizzati nel territorio nazionale e non presentano carattere di stagionalità.

La voce Interessi su investimenti è di seguito dettagliata:

(migliaia di euro)
Interessi su investimenti 31.12.2024 31.12.2023
Interessi su investimenti 3.809 3.161

Detti interessi sono tutti relativi agli ABS su cui Gardant ha investito.

Tutti i proventi sono contabilizzati "a point in time" mentre gli oneri derivanti dalla valutazione a fair value degli ABS sono contabilizzati sulla base delle disposizioni dell'IFRS 9.

19 – Altri ricavi e proventi

La voce altri ricavi e proventi risulta dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro)
Altri ricavi e proventi 31.12.2024 31.12.2023
Recupero contributi sul personale 47 51
Altri proventi da titoli 16 -
Recupero costi progetto Bridge - 3.064
Altri ricavi SPV 516 466
Fitti attivi 759 587
Ribaltamento costi vari 1.175 1.510
Altri proventi 260 63
Totale 2.773 5.741

COSTI

20 – Costi dei servizi resi

Nella tabella che segue sono dettagliati i costi per servizi:

(migliaia di euro)
Costi dei servizi resi 31.12.2024 31.12.2023
Agenzie di rating 170 166
Consulenze 1.037 1.336
Costi IT 1.416 1.443
Costo per sviluppo business 775 506
Costi progetto con doValue 3.195 -
Manutenzioni 236 227
Organi sociali 599 649
Polizze 379 364
Postali 566 516
Pubblicità societaria 135 253
Pulizia 187 180
Rappresentanza 166 264
Revisione contabile 74 72
Servizi ricevuti per selezione personale e elaborazione paghe 271 391
Spese notarili 40 33
Supporti esterni all'attività 427 454
Telefoniche 222 121
Minori costi amministrativi anni precedenti (48) (575)
Altri 544 556
Totale 10.391 6.956

21 – Costo del personale

Di seguito il dettaglio delle spese del personale:

(migliaia di euro)
Costo del personale 31.12.2024 31.12.2023
Salari e stipendi 14.045 10.490
Oneri sociali 2.771 2.876
Trattamento di Fine Rapporto 576 446
Ricavo netto dal distacco di personale (309) (152)
Altri costi del personale 634 565
Totale 17.717 14.225

22 – Spese per godimento beni di terzi

Di seguito il dettaglio delle spese per godimento beni di terzi:

(migliaia di euro)
Spese per godimento beni di terzi 31.12.2024 31.12.2023
Canoni annuali prodotti IT 2.606 2.259
Fitti passivi e oneri condominiali 424 450
Noleggio apparecchiature 89 65
Totale 3.119 2.774

23 – Ammortamenti, svalutazioni e perdite

Di seguito è dettagliata la voce ammortamenti e svalutazioni:

(migliaia di euro)
Ammortamenti e Svalutazioni 31.12.2024 31.12.2023
Ammortamento beni materiali 381 369
Ammortamento applicazione IFRS 16 1.600 1.583
Ammortamento software 1.414 1.089
Totale 3.395 3.041

24 – Altri oneri di gestione

Di seguito il dettaglio degli altri oneri di gestione:

(migliaia di euro)
Altri oneri di gestione 31.12.2024 31.12.2023
Altre spese 359 1.063
DTA D.L. 59/2016 122 122
Contributi associativi 44 46
Imposte indirette 82 174
Costi di avvio Gardant Bridge S.p.A. - 2.671
Totale 607 4.076

25 - Risultati dalle partecipazioni

La Società ha ricevuto, nel mese di giugno 2024, il pagamento di un dividendo da Special Gardant pari a euro 10.659 mila (euro 7.102 mila al 31 dicembre 2023).

26 – Oneri e proventi finanziari

La voce accoglie le seguenti grandezze:

(migliaia di euro)
Oneri finanziari 31.12.2024 31.12.2023
Oneri derivanti da adozione IFRS 16 381 399
Interessi da finanziamenti bancari 80 83
Interessi su cash pooling 535 230
Altri interessi e oneri finanziari 18 15
Totale 1.014 727
(migliaia di euro)
Proventi finanziari 31.12.2024 31.12.2023
Interessi attivi su conti correnti 293 140
Interessi su titoli di stato 158 47
Variable return da spv 41 -
Totale 492 187

27 – Imposte

Le imposte risultano così composte:

(migliaia di euro)
Imposte 31.12.2024 31.12.2023
Rigiro a conto economico di imposte anticipate 137 190
Rilevazione imposte anticipate (211) (134)
Rigiro a conto economico di imposte differite - -
IRES sul reddito dell'esercizio (2.446) (2.491)
IRAP sul reddito dell'esercizio - -
IRES anni precedenti 43 (199)
IRAP anni precedenti - 428
Totale (2.478) (2.206)

Le imposte correnti sono state determinate sulla base delle aliquote fiscali vigenti.

La Società ha messo a disposizione, a livello di consolidato fiscale, la propria perdita di esercizio a compensazione dell'imponibile delle altre società derivandone un compenso spettante di euro 2.446 mila.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo in bilancio.

(migliaia di euro)
31/12/2024 31/12/2023
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO (4.793) (937)
Tasso teorico applicabile 24% 24%
Imposte teoriche (1.150) (225)
- Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti (2.430) (1.619)
- Costi non deducibili - differenze permanenti 54 228
- IRAP - -
- Anni precedenti e cambiamenti di aliquota 42 152
- Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita (74) 68
- Contribuzione al consolidato fiscale 1.014 (762)
- Valutazione delle società collegate - -
- Altre differenze 66 (48)
Imposte sul reddito registrate in conto economico (2.478) (2.206)

PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Informativa sui rischi e sulle relative politiche di copertura

L'ex Gruppo Gardant si è dotato di un articolato Sistema dei Controlli Interni ("SCI"), che opera all'interno del modello organizzativo di riferimento, al fine di supportare l'esecuzione sistematica di tutte le attività operative e di business attuate coerentemente alla mission assegnata, alle strategie e agli obiettivi perseguiti. Il Sistema di Controlli Interni, in quanto strumento di presidio rispetto all'assunzione e alla gestione nel continuo dei rischi, riguarda non solo le Funzioni deputate ai controlli, ma coinvolge tutte le Strutture aziendali delle Società del Gruppo, attraverso la definizione, applicazione ed evoluzione di meccanismi, metodologie e strumenti in grado di identificare, misurare/valutare, gestire/mitigare i rischi e assicurare un'adeguata informativa agli Organi aziendali.

La struttura Group Controls, sotto la responsabilità del Chief Controls Officer (CCO), esegue le verifiche su Gardant S.p.A., con particolare riferimento all'ambito investimenti, e presidia/effettua i controlli a livello accentrato sull'operatività di Special Gardant, ivi inclusa l'operatività delle società controllate Gardant Liberty Servicing, Gardant Bridge e Gardant Bridge Servicing. La struttura supporta inoltre le Funzioni di controllo di Master Gardant e Gardant Investor SGR, curando l'armonizzazione dei modelli e dei processi di individuazione, misurazione e monitoraggio dei rischi e garantendo adeguato livello di indipendenza delle stesse nello svolgimento ed esecuzione delle attività di controllo.

La struttura, inoltre, provvede alla gestione accentrata dei controlli in ambito Data Protection & IT Risk, assicurando il presidio integrato dei dati personali trattati da Gardant, nonché di tutte le società dell'ex Gruppo Gardant, in conformità con quanto previsto dal GDPR "Regolamento Europeo di Protezione Dati Personali"; svolge inoltre i controlli di secondo livello sul rischio informatico per tutte le società.

Il supporto alle strutture e risorse dedicate alle attività di controllo interno di ciascuna Società controllata e la struttura dei controlli di Gardant, è assicurata tramite:

  • predisposizione di un framework di gestione dei principali rischi (es.: credito, operativi, di liquidità) identificati a livello di Gruppo, e condiviso con le singole società controllate;
  • allineamento e omogeneizzazione delle metodologie, degli strumenti e delle prassi operative utilizzate in tema di controlli e riflesse anche nell'ambito di supporti normativi e procedure interne;
  • costante monitoraggio ed evoluzione del contesto normativo esterno ed aggiornamento di tutte le Funzioni interessate, sia a livello di Gardant S.p.A. che di società del Gruppo.

La struttura garantisce inoltre i controlli di secondo e terzo livello di Special Gardant, Gardant Liberty Servicing, Gardant Bridge e Gardant Bridge Servicing. tramite l'erogazione dei servizi definiti nel contratto di "Corporate Center".

Group Controls è collocata a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione; informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sulle iniziative intraprese, sulle disfunzioni accertate e sulle relative azioni correttive da intraprendere, nonché sulla reportistica integrata dei rischi.

La struttura Group Controls collabora inoltre con l'Organismo di Vigilanza ai fini dell'espletamento delle sue attività di controllo, portando, all'attenzione dello stesso eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica, con particolare

riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti ai sensi del Decreto e monitorando che le Strutture Aziendali competenti portino a termine le azioni di mitigazione individuate a fronte di tali criticità.

Le attività di Gardant S.p.A. sono esposte ai seguenti rischi:

  • Rischio di Liquidità,
  • Rischio di Credito,
  • Rischio operativo,
  • Rischio tasso di interesse.

Le seguenti sezioni forniscono indicazioni di riferimento sull'incidenza di tali rischi.

Rischio di liquidità

La costituzione dell'ex Gruppo Gardant ha consentito di attivare una gestione centralizzata della liquidità a livello consolidato al fine di ottimizzare l'equilibrio di liquidità complessivo, preservando le peculiarità del business di ciascuna Società controllata.

L'obiettivo è il mantenimento nel tempo di una gestione equilibrata della propria esposizione finanziaria, al fine di garantire la coerenza della struttura del passivo con la composizione dell'attivo di bilancio assicurando allo stesso tempo la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.

La capacità di generare liquidità dalla gestione caratteristica, unitamente alla capacità di indebitamento, consente pertanto di soddisfare in maniera adeguata le necessità operative, di finanziamento del capitale circolante operativo e di investimento, nonché il rispetto dei propri obblighi finanziari.

La gestione della Tesoreria dell'ex Gruppo Gardant è effettuata su un modello frazionato sulle seguenti società:

  • Gardant S.p.A.;
  • Master Gardant S.p.A.;
  • Gardant Investor SGR S.p.A.;
  • Special Gardant S.p.A.;
  • Gardant Liberty Servicing S.p.A.;
  • Gardant Bridge S.p.A.;
  • Gardant Bridge Servicing S.p.A.

Al fine di replicare i vantaggi della gestione accentrata della Tesoreria e per far fronte alla necessità di formalizzare il rapporto finanziario sottostante tra le suddette società (ad esclusione di Gardant Bridge e Gardant Bridge Servicing) è stato attivato un meccanismo di un cash pooling.

La politica finanziaria dell'ex Gruppo Gardant e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate da Gardant S.p.A. A tal riguardo la Società, tramite la struttura Group Controls e con il supporto di Planning&Control e Treasury, effettua un monitoraggio trimestrale del livello di liquidità consolidato dell'ex Gruppo Gardant con l'obiettivo di verificare l'equilibrio di cassa operativa di breve/medio termine e suggerire l'adozione di adeguati presidi al fine di prevenire situazioni di deficit di liquidità. Nello specifico l'analisi del livello consuntivo e prospettico della liquidità avviene rispetto ad un buffer minimo di liquidità da detenere a livello di società appartenenti all'ex Gruppo Gardant, per garantire il funzionamento operativo ordinario.

In presenza di uno scostamento negativo rispetto Liquidity Buffer di riferimento, è stato definito un processo di attivazione di specifici meccanismi di escalation verso gli Organi aziendali e sono state individuate le potenziali remedial action da implementare in base alla gravità e persistenza dello scostamento stesso.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economicofinanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Gardant è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita a breve termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano pari a 2,15 milioni principalmente riconducibili verso controparti appartenenti al gruppo (i.e. crediti intercompany).

Ad ogni data di bilancio, tali crediti sono inoltre sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2024, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari, Gardant ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio. Al 31 dicembre 2024 la liquidità di Gardant è investita in depositi bancari intrattenuti con primari istituti di credito.

In particolare, nel 2024 le controparti che rappresentano più del 10% dei ricavi delle Vendite (pari ad euro 1.372 mila) e dei crediti commerciali (pari ad euro 215 mila) della società sono Special Gardant (euro 5.550 mila di ricavi ed euro 344 mila di crediti commerciali), Master Gardant (euro 2.040 mila di ricavi ed euro 335 mila di crediti commerciali), Gardant Liberty Servicing (euro 2.743 mila di ricavi ed euro 216 mila di crediti commerciali) e Gardant Bridge Servicing (euro 2.654 mila di ricavi).

Nel 2023 le controparti che rappresentano più del 10% dei ricavi (euro 1.468 mila) e dei crediti commerciali (euro 432 mila) della società sono Special Gardant (euro 5.550 mila di ricavi ed euro 377 mila di crediti commerciali), Master Gardant (euro 2.100 mila di ricavi ed euro 301 mila di crediti commerciali), Gardant Liberty Servicing (euro 2.100 mila di ricavi ed euro 204 mila di crediti commerciali) e Gardant Bridge Servicing (euro 3.064 mila di crediti commerciali). .

I crediti commerciali con uno scaduto di oltre 180 giorni ammontano, al 31 dicembre 2024, ad euro 65 mila (euro 36 mila al 31 dicembre 2023). Non sono state operate rettifiche di valore né nell'esercizio né nel precedente esercizio.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse sul conto economico è il rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività (variazione del valore di mercato delle poste di bilancio a seguito di una variazione della curva dei rendimenti).

Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello degli oneri e dei proventi finanziari di Gardant.

La Società non detiene attività finanziarie diverse dalla liquidità presso le banche e utilizza come fonte di provvista:

  • un contratto di finanziamento a medio-lungo termine concesso da Banco Desio mediante una linea di credito con un tasso variabile come remunerazione,
  • una linea revolving concessa da Solution Bank con un tasso variabile come remunerazione,
  • la liquidità intercompany disponibile attraverso il Cash Pooling attivata tra le società appartenenti all'ex Gruppo Gardant (ad esclusione di Gardant Bridge e Gardant Bridge Servicing) con un tasso variabile di remunerazione.

La Società valuta e monitora regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse.

Di seguito si riportano le caratteristiche della passività a tasso variabile presente al 31 dicembre 2024 con il potenziale impatto derivante dalla variazione del cash flow determinato da una variazione della curva forward dei tassi di interesse Euribor:

Δ± CF measured as impact on cash flow in a period of 12 months starting from the reference date (including hedging instrument cash flow) Positive parallel shift Negative parallel shift
Company Variable Interest Liability Outstanding Amount Variable Interest
Rate
Hedging Instrument Hedging
Instrument
Strike
Δ± CF
(Eur+10bps)
Δ± CF Δ± CF
(Eur+50bps) (Eur+100bps)
Δ± CF
(Eur-10bps)
Δ± CF
(Eur-50bps)
Δ± CF
(Eur-100bps)
Gardant S.p.A. Term Loan Facility 921.489,44 Euribor 1M NO HEDGING IN PLACE n.a. -501 -2.505 -5.010 501 2.505 5.010
Δ± CF measured as impact on cash flow starting from the reference date till the maturity of the liability (including hedging instrument cash flo Positive parallel shift Negative parallel shift
Company Variable Interest Liability Outstanding Amount Variable Interest
Rate
Hedging Instrument Hedging
Instrument
Strike
Δ± CF
(Eur+10bps)
Δ± CF Δ± CF
(Eur+50bps) (Eur+100bps)
Δ± CF
(Eur-10bps)
Δ± CF
(Eur-50bps)
Δ± CF
(Eur-100bps)
Gardant S.p.A. Term Loan Facility 921.489,44 Euribor 1M NO HEDGING IN PLACE n.a. -551 -2.754 -5.508 551 2.754 5.508

Rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di reputazione, mentre è compreso il rischio legale, (ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità a leggi o norme oppure dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri delle controparti in una transazione) e il rischio di condotta (ossia il rischio di subire perdite conseguenti un'offerta inappropriata di servizi finanziari ed i derivanti costi processuali, inclusi casi di condotta intenzionalmente inadeguata o negligente).

I controlli di primo livello a fronte di tale rischio sono espletati dalle funzioni operative. Le verifiche di secondo e terzo livello sono a carico della Struttura Group Controls.

Gardant ha inoltre sviluppato una strategia di Business Continuity che prevede l'analisi degli impatti sulla operatività e l'individuazione di alcuni scenari di crisi/disastro, al fine di identificare le soluzioni di continuità più opportune per indirizzare il ripristino dei processi essenziali dal punto di vista organizzativo, logistico e informatico.

La continuità operativa (o Business Continuity) fa riferimento alla disponibilità delle risorse critiche, quali ad esempio informazioni, persone, infrastrutture, tecnologie, reti di comunicazione, locali, che sono necessarie a garantire il funzionamento dei processi aziendali più critici in situazioni di emergenza/crisi. L'improvvisa indisponibilità di queste risorse può provocare l'interruzione dell'operatività, con conseguenti impatti economici, normativi e d'immagine.

Nel Business Continuity Plan (BCP) sono previsti ruoli e/o Comitati per la gestione della continuità operativa che operano sia in situazione di "normalità", al fine di garantire il mantenimento del BCP, sia in situazione di crisi per garantire l'adeguato presidio, coordinamento e controllo delle attività di ripristino e di ritorno alla normalità dei processi impattati.

Altri rischi

Rischio di concentrazione

Il rischio di concentrazione è il rischio che la Società abbia esposizioni concentrate sulla stessa controparte, su controparti appartenenti al medesimo settore economico o alla medesima regione geografica. Circa la concentrazione del rischio in capo alla Società si rimanda a quanto illustrato a proposito del rischio di credito.

Rischio di cartolarizzazione

Il rischio di cartolarizzazione è un particolare rischio di credito e riflette il rischio che la sostanza economica di una cartolarizzazione non sia correttamente riflessa nel risk assessment della Società o nelle decisioni manageriali. La Società ha esposizioni su titoli di cartolarizzazioni in via indiretta in quanto detenendo le quote del fondo IDDSS2.

Rapporti con parti correlate

Nel corso del 2024 sono state realizzate operazioni con parti correlate nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 31 dicembre 2024.

(migliaia di euro)
Voci di bilancio Ex Gruppo Gardant DoValue S.p.A. Altre parti
correlate
Totale Totale voce di
bilancio
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Voci di Stato Patrimoniale
Crediti commerciali 1.178 29 254 1.460 2.151 68%
Altre attività correnti 19.678 - 8 19.686 24.216 81%
Totale Attività 20.855 29 262 21.146 26.367 80%
Debiti commerciali 97 18 70 185 5.677 3%
Altre passività correnti 37.536 - 85 37.621 47.788 79%
Totale Passività 37.633 18 155 37.806 53.465 71%
Voci di Conto Economico
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 14.077 - - 14.077 13.718 103%
Altri ricavi e proventi 1.825 23 61 1.909 2.773 69%
Costi dei servizi resi - (18) (752) (770) (10.391) 7%
Costi del personale 398 6 - 404 (17.717) -2%
(Oneri)/Proventi finanziari (535) - - (535) (522) 102%
Risultati dalle partecipazioni 10.659 - - 10.659 10.659 100%

Di seguito si riepilogano le principali:

Gardant S.p.A. presta servizi di corporate center per le altre società del Gruppo. Tali servizi hanno generato ricavi per euro 14.077 mila (euro 5.550 mila da Special Gardant S.p.A., euro 940 mila da Gardant Investor SGR S.p.A., euro 2.040 mila da Master Gardant S.p.A., euro 2.743 mila da Gardant Liberty Servicing S.p.A., euro 150 mila da Gardant Bridge S.p.A. ed euro 2.654 mila da Gardant Bridge Servicing S.p.A.);

  • Gardant S.p.A. accentra alcune tipologie di costo che vengono ribaltate alle altre società del Gruppo. I ricavi da tali ribaltamenti ammontano principalmente a euro 759 mila per i fitti attivi, euro 281 mila per il recupero di premi assicurativi, euro 770 mila per gli oneri accessori relativi alle porzioni di immobili sub locate alle società ed euro 95 mila per le spese di formazione;
  • nell'ambito di un contratto di Tesoreria accentrata presso Gardant S.p.A., contratto che permette di ottimizzare la gestione delle posizioni di tesoreria delle singole società del Gruppo, la società ha registrato debiti nei confronti delle altre società per euro 34.722 mila (296 mila verso Master Gardant S.p.A., 98 mila verso Gardant Investor SGR S.p.A. e 34.328 mila verso Gardant Liberty Servicing S.p.A.) e crediti nei confronti di Special Gardant S.p.A. per euro 12.019 mila;
  • le Società del Gruppo hanno distaccato personale presso la Società il cui costo complessivo ammonta a euro 327 mila (euro 88 mila verso Special Gardant S.p.A., euro 84 mila verso Gardant Liberty Servicing S.p.A. ed euro 155 mila verso Gardant Investor SGR). La società ha distaccato personale presso le altre società il cui ricavo complessivo ammonta ad euro 636 mila (euro 450 mila verso Master Gardant S.p.A., euro 75 mila verso Gardant Investor SGR, euro 106 mila verso Gardant Bridge Servicing S.p.A. ed euro 5 mila verso doValue S.p.A.).

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Successivamente alla data di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2024, non si sono verificati fatti di particolare rilievo tali da indurre a una modifica dei dati approvati, una rettifica delle risultanze conseguite o fornire una integrazione di informativa. In particolare, nel periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua data di approvazione non si sono verificati fatti di particolare rilievo da incidere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società.

Compensi ad amministratori e sindaci

I compensi complessivi riconosciuti agli amministratori ammontano a euro 498 mila; quelli riconosciuti ai sindaci euro 79 mila. Non sono stati erogati anticipi o crediti ai componenti degli organi sociali.

Compensi alla società di revisione

Il revisore legale della società è KPMG S.P.A il cui corrispettivo spettante per l'anno 2024 per l'attività di revisione contabile è pari a euro 74 mila.

Numero medio del personale dipendente ripartito per categorie

Il numero medio del personale dipendente nel 2024 è risultato il seguente:

  • dirigenti 11
  • quadri direttivi 57
  • altro personale dipendente 38

Informativa di cui al comma 4 dell'articolo 2497-bis del Codice civile

Si riportano di seguito i dati dell'ultimo bilancio approvato della società doValue S.p.A. in qualità di soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497-bis e seguenti del Codice civile.

(unità di euro)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2023 31/12/2022
Attività non correnti:
Attività immateriali 17.438.908 17.907.436
Immobili, impianti e macchinari 13.575.211 17.914.435
Partecipazioni 400.939.089 374.429.019
Attività finanziarie non correnti 56.930.609 123.783.414
Imposte differite attive 53.730.025 59.974.631
Altre attività non correnti 293.727 302.739
Totale attività non correnti 542.907.569 594.311.674
Attività correnti:
Rimanenze 701 54.701
Attività finanziarie correnti 141.788.629 74.692.032
Crediti commerciali 80.191.188 84.066.365
Attività fiscali 4.158.492 4.025.053
Altre attività correnti 6.145.254 6.258.360
Disponibilità liquide e depositi a breve 57.325.611 114.358.453
Totale attività correnti 289.609.875 283.454.964
Attività destinate alla dismissione 10.000 10.000
Totale attività 832.527.444 877.776.638
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280.000 41.280.000
Riserva da valutazione (3.144.270) (1.097.662)
Altre riserve 100.108.831 134.868.962
Azioni proprie (6.095.251) (4.332.158)
Risultato del periodo (2.936.290) 19.470.926
Patrimonio Netto 129.213.020 190.190.068
Totale Patrimonio Netto 129.213.020 190.190.068
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 552.860.403 554.219.913
Altre passività finanziarie non correnti 30.517.088 27.641.371
Benefici ai dipendenti 4.526.995 4.564.347
Fondi rischi e oneri 12.503.395 13.815.818
Imposte differite passive 19.945 19.945
Altre passività non correnti 2.580.263 2.363.830
Totale passività non correnti 603.008.089 602.625.224
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 14.707.082 11.458.064
Altre passività finanziarie correnti 37.213.360 33.450.100
Debiti commerciali 29.976.914 20.459.338
Debiti tributari - 2.245.834
Altre passività correnti 18.408.979 17.348.010
Totale passività correnti 100.306.335 84.961.346
Totale passività 703.314.424 687.586.570
Totale Patrimonio Netto e passività 832.527.444 877.776.638

(unità di euro)

CONTO ECONOMICO 31/12/2023 31/12/2022
Ricavi da contratti con i clienti 111.639.718 141.867.966
Ricavi diversi 31.784.617 31.924.560
Totale ricavi 143.424.335 173.792.526
Costi dei servizi resi (6.601.109) (7.780.356)
Costo del personale (78.813.949) (86.710.992)
Spese amministrative (40.917.745) (41.743.850)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 2.303.804 512.202
Ammortamenti e svalutazioni (13.667.315) (12.413.036)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri (1.731.628) (2.442.136)
Totale costi (139.427.942) (150.578.168)
Risultato operativo 3.996.393 23.214.358
(Oneri)/Proventi finanziari (23.332.538) (21.778.346)
Dividendi e proventi simili 22.453.000 21.612.076
Risultato ante imposte 3.116.855 23.048.088
Imposte sul reddito (6.053.145) (3.577.162)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (2.936.290) 19.470.926
Risultato del periodo (2.936.290) 19.470.926

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

Signori azionisti,

il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2025.

Sono a disposizione in consultazione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 chiude con una perdita di esercizio pari a euro 2.315.350,09.

Con riferimento a detta perdita, si propone di procedere alla sua copertura utilizzando, per un pari importo, la Riserva sovrapprezzo azioni che dopo l'utilizzo presenterebbe un importo residuo di euro 174.256.326,70.

Roma, 19 marzo 2025 Il Consiglio di Amministrazione

7. Relazione del Collegio Sindacale

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8. Relazione della Società di Revisione

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