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Annual / Quarterly Financial Statement Aug 5, 2025

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Annual / Quarterly Financial Statement

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Bilancio individuale Esercizio 2023

Special Gardant S.p.A. Sede legale: Via Curtatone 3, 00185 Roma Capitale sociale interamente sottoscritto e versato - euro 210.000,00 Codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma 15759561002 REA C.C.I.A.A. RM-1612099 Appartenente al "Gruppo Gardant" Società con unico socio soggetta a direzione e coordinamento di Gardant S.p.A.

www.gardant.eu

Rating

1. Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione 6
2. Contesto macroeconomico di riferimento 8
3. La società 14
4. Relazione sulla gestione 24
5. Schemi di bilancio 32
6. Note illustative 37
Relazione del Collegio Sindacale…………………………………………………………………………………………………………………64
Relazione della Società di Revisione …………………………………………………………………………………………………………70

Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

1. Cariche sociali, organismo di vigilanza e società di revisione

Consiglio di Amministrazione1

Flavio VALERI Presidente
Mirko Gianluca BRIOZZO Amministratore Delegato
Paola COLOMBO Amministratore

Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza2

Massimo CREMONA Presidente
Roberta BATTISTIN Sindaco effettivo
Corrado GATTI Sindaco effettivo
Fabio FORTINI Sindaco supplente
Pamela PETRUCCIOLI Sindaco supplente

Società di revisione

KPMG S.p.A.3

1 Il Consiglio di Amministrazione nella sua attuale composizione è stato nominato con delibera dell'Assemblea del 28 aprile 2022 con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

2 Il Collegio Sindacale è stato nominato nella sua attuale composizione con delibera dell'Assemblea del 28 aprile 2022 con scadenza del mandato alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. L'Organismo di Vigilanza è stato nominato con delibera del 26 luglio 2021 ma è divenuto operativo dal 30 marzo 2022.

3 La società di revisione è stata nominata in sede di costituzione della società ed il mandato è stato rinnovato, ad aprile 2023, per i bilanci 2023, 2024 e 2025.

Contesto macroeconomico di riferimento

2. Contesto macroeconomico di riferimento4

Contesto internazionale

Lo scenario macroeconomico globale registrato nel 2023 si presenta frammentato.

In termini generali le economie di numerose aree del mondo si presentano indebolite rispetto agli anni precedenti: l'Europa ha risentito degli impatti negativi dei livelli elevati di inflazione e della stretta monetaria, i paesi emergenti hanno registrato una più lenta crescita dell'economia rispetto alle attese, con la Cina che ha mostrato una forte crisi nel settore immobiliare, facendo contrarre l'intera attività economica del paese. Parallelamente gli Stati Uniti hanno evidenziato una significativa crescita del PIL, con un'economia trainata dalla ripresa dei consumi delle famiglie e dal rialzo degli investimenti e consumi, con le imprese che hanno potuto usufruire delle riduzioni fiscali introdotte con l'Inflation Reduction Act e che non hanno ancora sofferto pienamente gli effetti dei tassi elevati di politica monetaria, ad eccezione di quelle operanti nel settore delle costruzioni.

Dopo il significativo rimbalzo successivo alla pandemia da Covid, l'attività manifatturiera mondiale ha subito una sostanziale battuta d'arresto per effetto di diversi fattori: lo spostamento dei consumi dai beni ai servizi, come quelli turistici, l'indebolimento dell'industria europea, che gravita intorno a quella tedesca, le condizioni più difficili per la domanda, soprattutto di investimenti, a causa della stretta sul credito e del graduale esaurirsi delle politiche emergenziali. Ciò si è riflesso in un calo del commercio mondiale di beni, frenato in modo particolare dall'elevata incertezza geoeconomica, dal rafforzamento del dollaro (valuta di riferimento di buona parte degli scambi) e dal moltiplicarsi delle barriere commerciali (oltre tre mila nel 2022, da meno di mille nel 2019).5

Il volume degli scambi commerciali si è contratto per effetto dell'inasprimento delle condizioni monetarie e finanziarie, in particolare per i beni d'investimento. Sugli scambi internazionali hanno agito come freno l'elevato costo del credito, le interruzioni nelle catene globali di distribuzione e gli aumenti dei prezzi dell'energia, anche per effetto dei conflitti bellici in corso.

Per quanto attiene le politiche monetarie, nel terzo trimestre del 2023 si è verificato un inasprimento delle condizioni nei mercati finanziari internazionali, alimentato anche dalla revisione delle attese di un rapido allentamento della politica monetaria, e nel mese di dicembre la Federal Reserve e la Bank of England hanno lasciato invariati i tassi di riferimento, comunicando che l'orientamento della politica monetaria rimarrà restrittivo finché l'inflazione non sarà tornata su livelli compatibili con i propri obiettivi. L'orientamento della politica monetaria della Banca del Giappone è rimasto invece accomodante.

Le prospettive di evoluzione macroeconomica internazionale per il 2024 sono ad oggi incerte: da un lato sono preponderanti i rischi al ribasso, dovuti soprattutto all'ampliamento delle tensioni geopolitiche legate alle guerre in corso, alla maggiore frammentazione produttiva internazionale e alle possibili ripercussioni sui prezzi delle commodity, ma dall'altro esistono anche fattori che potrebbero portare ad un'evoluzione positiva delle prospettive macroeconomiche, come ad esempio un maggior traino dalla robusta crescita degli Stati Uniti e una frenata più rapida dell'atteso dell'inflazione globale e, quindi, un allentamento

5 Fonte: Confindustria, Rapporto di Previsione – Centro Studi Confindustria, Autunno 2023

4 Tutti i dati riportati in questa sezione sono tratti dalle seguenti fonti: ISTAT rapporto annuale (luglio 2023); ISTAT: le prospettive per l'economia italiana nel 2023- 2024; Banca d'Italia: Bollettino economico n.1/2024; Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate (giugno 2023); Osservatorio Nomisma: Rapporto sul mercato immobiliare giugno 2023.

anticipato della stretta della politica monetaria, che potrebbero compensare i rischi di contrazione a cui farebbero pensare gli altri indicatori.

Area Euro

L'andamento dell'Eurozona è rimasto sostanzialmente stabile nel 2023, soprattutto per effetto delle condizioni di finanziamento più rigide e degli effetti dell'alta inflazione sul potere d'acquisto delle famiglie. Sulla base dei dati attualmente disponibili sul 2023, il prodotto interno lordo è stimato attestarsi a +0,5% per l'intero anno, in base a quanto registrato nei primi tre trimestri dell'anno. Tra le principali economie europee, la crescita nella prima parte dell'anno è stata sostenuta soprattutto dalla buona performance di Spagna (+0,6% nel I trimestre e +0,5% nel II trimestre) e Francia (0,0% e +0,5%); anche l'Italia ha trainato la crescita dell'Area a inizio anno, ma ha contribuito a frenarla nel trimestre primaverile. Negativa, invece, la performance della Germania, dove il PIL è diminuito marginalmente nel I trimestre (-0,1%) ed è rimasto stabile in quello successivo (0,0%), per effetto di fattori contingenti e strutturali. Confrontando il livello del PIL dell'Eurozona al II trimestre 2023 con quello dello stesso periodo nel 2022, si rileva un aumento di +0,5%, con una positiva crescita tendenziale registrata dai principali partner europei, con +2,2% della Spagna, +1,0% della Francia e +0,3% dell'Italia.6

I consumi nominali delle famiglie sono cresciuti, con tassi diversi nei diversi Paesi, ma ad essi si sono contrapposti la stagnazione degli investimenti fissi, la variazione negative delle scorte, la crescita dell'inflazione.

Nel III trimestre 2023 i salari medi in Europa sono cresciuti del 4,7% (4,4% nel II trimestre 2023).

Anche gli investimenti hanno mostrato un andamento eterogeneo tra i vari Paesi. Cresciuti, nell'Eurozona, di +0,4% nel trimestre invernale e di +0,1% in quello primaverile.

Da notare l'emergere di una forte diversificazione a livello settoriale: il valore aggiunto dell'industria è sceso (-1,1% nel I trimestre, -0,3% nel II trimestre), e in prospettiva non sembra migliorare. Quello delle costruzioni ha iniziato a mostrare i primi segni di indebolimento (+2,1% nel I trimestre e -0,5% nel II), ancora sotto i livelli pre-pandemia (-0,9%) ed è atteso in peggioramento, risentendo della rigidità delle condizioni di finanziamento. Ha mostrato una certa resilienza, invece, il settore dei servizi (+0,5% e +0,2%), seppure con un ritmo tendente verso il basso, anche nel trimestre estivo.

Questa fase di rallentamento dell'economia è attesa protrarsi anche nella prima parte del 2024. Nella seconda metà, l'inflazione più contenuta e la riduzione attesa dei tassi di interesse dovrebbero contribuire a creare condizioni più favorevoli per imprese e famiglie.

Con riferimento agli aspetti monetari, l'inflazione nell'Area Euro è diminuita e nel mese di dicembre 2023 e si è attestata al 2,9% su base annuale. L'inflazione di fondo, ossia la crescita dei prezzi al netto delle componenti volatili, è parimenti scesa attestandosi al 3,4%. La decrescita dell'inflazione dovrebbe proseguire, secondo le previsioni dell'Eurosistema, anche nel 2024 per rientrare al 2% nel settembre del 2025.

6 Fonte: Confindustria, Rapporto di Previsione – Centro Studi Confindustria, Autunno 2023

In luglio e settembre 2023 il Consiglio direttivo della BCE ha aumentato di complessivi 50 punti base i tassi di interesse ufficiali. Il Consiglio attualmente ritiene che i tassi di riferimento abbiano raggiunto livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2%.

Gli incrementi dei tassi hanno continuato a trasmettersi al costo dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni. La crescita dei prestiti alle aziende è stata negativa fino a ottobre 2023. Solo nel mese di novembre la dinamica dei prestiti è tornata a crescere in Italia, Germania e soprattutto in Francia.

La crescita dei tassi ha portato ad un incremento dei rendimenti sui titoli pubblici, con crescite differenti all'interno dell'Area Euro il differenziale dei tassi sui titoli di Stato italiani ha registrato infatti un incremento rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi.

Italia

Dopo una significativa volatilità osservata nella prima parte del 2023, nel III trimestre dell'anno il prodotto interno lordo italiano ha registrato un lievissimo incremento. Sulla base delle informazioni disponibili alla data di redazione della presente relazione di bilancio, su base annua la crescita del PIL nel 2023 è stimata, a fine dicembre 2023, dello 0,7% con un andamento del PIL sostanzialmente stazionario, pari allo 0,1%, nell'ultimo trimestre del 2023.

La produzione industriale nel 2023 in Italia è diminuita nel IV trimestre, proseguendo in una tendenza negativa già iniziata nel 2022. Su tale dinamica hanno inciso la debolezza della domanda ed i costi ancora alti dell'energia. Inoltre, l'elevato costo dei finanziamenti ha frenato la spesa per investimenti, soprattutto nel comparto manifatturiero.

La spesa delle famiglie è aumentata dello 0,7% in termini reali nel III trimestre dell'anno. I consumi sono cresciuti nei beni durevoli (soprattutto nel comparto delle autovetture) e di servizi mentre i consumi di beni non durevoli ha registrato una contrazione. Nel IV trimestre le previsioni sono di una spesa sostanzialmente stazionaria.

Nonostante la debolezza del ciclo economico, nel III trimestre il numero degli occupati è cresciuto (+0,3%) anche se in maniera più contenuta rispetto al primo semestre del 2023. L'occupazione è aumentata sensibilmente nelle costruzioni e, più moderatamente, nei servizi.

Le retribuzioni contrattuali orarie nel settore privato, escludendo il settore agricolo, sono aumentate, nel III trimestre del 2023, del 3% su base annua. La dinamica retributiva dovrebbe intensificarsi nel 2024 per effetto dei rinnovi contrattuali sia nel settore manifatturiero, sia in quello dei servizi.

L'inflazione armonizzata al consumo è diminuita nel mese di dicembre 2023, dello 0,5% sui dodici mesi precedenti, registrando il valore più basso da gennaio 2021. Il calo tendenziale dei prezzi dei beni energetici si è accentuato, godendo del raffronto con i prezzi eccezionalmente alti del 2022. La componente di fondo si è contratta in maniera decisa al 3%, dal picco avutosi a febbraio 2023 (5,5%). Secondo Banca d'Italia, in Italia l'inflazione è stimata scendere marcatamente nel 2024.

Settore del credito in Italia e i gestori di crediti

Nel 2023 la variazione dei prestiti alle aziende è stata negativa fino a ottobre tornando positiva a novembre.

Nel III trimestre del 2023 il flusso di nuovi prestiti deteriorati in rapporto al totale dei finanziamenti è rimasto stabile all'1,1%; l'indicatore è sceso per i prestiti alle imprese (1,5%), rispecchiando l'irrigidimento dei criteri di offerta e l'indebolimento della domanda di prestiti, e leggermente aumentato per quelli alle famiglie (0,9%), dove i criteri di offerta applicati dagli intermediari

sono rimasti invariati, dopo il progressivo irrigidimento osservato a partire dal secondo trimestre del 2022, mentre la domanda si è ridotta sia nel comparto dei prestiti per l'acquisto di abitazioni sia in quello per finalità di consumo.

Poiché i criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie sono divenuti più stringenti sia in Italia, sia nell'Area Euro, in risposta al maggiore rischio percepito dagli intermediari, alla minore disponibilità a tollerarlo e – in misura più contenuta – a un peggioramento delle condizioni di raccolta bancaria, le banche sembrano in generale sempre meno disponibili a erogare nuovi finanziamenti. In questo ambito si creano spazi di mercato per nuovi operatori di mercato, tra cui i fondi d'investimento specializzati nel lending e nuovi investitori privati che operano singolarmente o nell'ambito di club deals su specifiche operazioni.

Per quanto riguarda il settore dei crediti deteriorati, questo ha confermato nel 2023 uno scenario di contrazione, con volumi di nuovi crediti deteriorati ai minimi storici da 10 anni.

Secondo l'Osservatorio sugli NPL di Banca Ifis lo stock complessivo di crediti classificati come Non Performing Loans è passato dai 361 miliardi di euro del 2015, quasi tutti sui bilanci delle banche, ai 303 miliardi di euro del 2023. Di questo, circa 245 miliardi di euro rappresentano crediti ceduti a operatori specializzati, principalmente nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Ciò significa che i bilanci delle banche sono stati quasi interamente depurati dei crediti NPL, sebbene tali posizioni siano ancora presenti sul sistema economico nell'ambito di Special Pourpose Vehicles di cartolarizzazione, ove le notes junior e/o mezzanine sono detenute da investitori terzi, nazionali o esteri.

Il comparto delle operazioni di cartolarizzazioni delle sofferenze, che in Europa ha vissuto un boom nel 2018 grazie all'Italia, è sostanzialmente fermo, con poche operazioni realizzate nel 2023, anche per effetto del mancato rinnovo delle garanzie pubbliche ("Gacs"). Si registrano invece segnali di crescente interesse per il comparto delle operazioni che hanno per oggetto i crediti classificati come Unikely to Pay o Stage 2, che complessivamente rappresentano oltre 200 miliardi di euro sui bilanci bancari e che sono costantemente monitorati nella loro evoluzione in quanto potrebbero rappresentare la nuova frontiera di operatività dei credit servicer e dei credit investor.

In tale contesto, le previsioni sono di uno scenario caratterizzato da una contenuta crescita dei crediti deteriorati sui bilanci delle banche e di un mercato secondario delle transazioni che peserà per oltre il 50% sul volume complessivo.

Nel contesto quindi di un comparto della gestione di crediti Non Performing Loans ormai di dimensioni considerevoli e non necessariamente più circoscritto al settore bancario o a quello di realtà vigilate dalle banche centrali nazionali, su impulso del Parlamento Europeo (Direttiva (UE) 2021/2167 (così detta Secondary Market Directive o SMD) i Paesi membri stanno intervenendo nel settore dei gestori di crediti deteriorati puntando ad eliminare gli ostacoli al trasferimento dei crediti stessi posti a livello nazionale, liberalizzandone, per esempio, la cessione da parte degli enti creditizi ai così detti "acquirenti di crediti" (persone fisiche e giuridiche che esercitano l'attività di acquisto su base professionale e favorendo l'attività di due diligence da parte dei potenziali acquirenti). L'obiettivo annunciato è quello di favorire la competizione anche su base transnazionale, per favorire l'ingresso di nuovi player. Al tempo stesso vengono aumentati i presidi sul mercato dei crediti e le tutele in favore dei debitori ceduti. In particolare, viene creato un regime autorizzativo e di vigilanza minimo applicabile ai "gestori di crediti" e disciplinati i rapporti tra acquirenti, gestori, e se del caso, i fornitori di servizio di gestione dei crediti.

In particolare, per le cartolarizzazioni è prevista una flessibilità per i singoli Paesi di mantenere le specificità nazionali in materia di cartolarizzazioni, lasciando impregiudicata la gestione di crediti deteriorati realizzata – in base al diritto nazionale – nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione a condizione che: (i) non influisca sul livello di tutela garantita ai consumatori dalla direttiva; (ii) assicuri che le autorità competenti ricevano comunque dai gestori di crediti le informazioni necessarie all'esercizio della vigilanza.

In Italia, di particolare rilievo per il settore vi è l'esercizio da parte della Banca d'Italia della discrezionalità di imporre che l'acquirente dei crediti in sofferenza sarebbe sempre tenuto a nominare un gestore di crediti in sofferenza (una banca o intermediario finanziario di cui all'articolo 106 TUB o un soggetto comunque sottoposto alla vigilanza regolamentare) per l'esercizio dell'attività di gestione dei crediti. Tale soggetto sarebbe responsabile dell'adempimento di tutti gli obblighi previsti dalla nuova disciplina, compresi quelli di informativa, e dovrebbe essere regolamentato e monitorato dalla stessa Banca d'Italia.

Mercato immobiliare in Italia

In base all'ultima edizione dell'Indagine sull'Andamento del mercato Immobiliare di FIMAA Confcommercio, nei primi sei mesi del 2023 il mercato immobiliare in Italia ha registrato una fisiologica frenata dopo il boom registrato post pandemia, con una flessione delle compravendite del 12,5% e dei mutui del 31% su base annua.

Anche l'Agenzia delle Entrate ha certificato che le vendite di case sono scese nei tre mesi da aprile a giugno 2023 del 16% per effetto della situazione di incertezza e dell'aumento continuo dei tassi di interesse, che rendono sempre meno accessibili i mutui e poco sostenibili le rate mensili: nel secondo trimestre del 2023, sono state infatti vendute 184 mila abitazioni, circa 35 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Le compravendite di abitazioni sono diminuite del 17,2% nei comuni capoluogo, registrando una flessione (circa 12 mila abitazioni scambiate) rispetto al II trimestre 2022, e del 15,4% nei comuni minori.

L'Osservatorio sul mercato Immobiliare 2023 di Nomisma, pubblicato a novembre 2023, stima un calo del numero di compravendite pari al 14,6% su base annua nel 2023 rispetto al 2022 (dato ancora in fase di analisi per tutto il 2023), con un numero di transazioni attese entro la fine dell'anno 2023 di circa 670 mila, rispetto alle 784 mila del 2022.

La frenata del mercato immobiliare italiano, iniziata nel secondo semestre 2022, si è fatta più intensa nel 2023 e minaccia di estendersi al 2024, con una previsione di contrazione del 9% sul 2023, a causa del ridotto potere di acquisto reale delle famiglie italiane e delle crescenti difficoltà di accesso al credito di queste.

L' Osservatorio sul mercato Immobiliare 2023 di Nomisma ha infatti analizzato le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani e ha evidenziato che l'erosione del potere di acquisto delle famiglie italiane, associata alle difficoltà di accesso al credito, penalizza le prospettive del comparto ancorché l'interesse all'acquisto si mantiene su livelli straordinariamente elevati.

I prezzi delle case, nonostante la contrazione della compravendita, hanno continuato a salire, registrando un +0,5% per le abitazioni nuove e +0,8% per quelle già esistenti nel II trimestre. Di contro, le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finalizzare l'acquisto di una casa fanno crescere l'interesse per il mercato degli affitti. Nell'ultimo anno, infatti, il 7,3% della domanda si è spostata dall'acquisto all'affitto accentuando la pressione su un comparto già saturo. Nel II semestre dell'anno il parziale spostamento di interesse verso il mercato degli affitti ha portato ad una vera e propria ascesa dei canoni (+2,1%).

Entrando nel dettaglio e considerando le compravendite residenziali, se nel 2022 si era registrato un rallentamento della crescita (+4,7% annuo), nel primo semestre 2023 la flessione tendenziale (primo semestre 2023/primo semestre 2022) si è attestata al 12,5% per un totale di 50 mila scambi in meno.

Special Gardant S.p.A.

La Società ha per oggetto l'attività di gestione, incasso, sollecito e recupero di crediti insoluti per conto terzi, nonché di ogni ulteriore attività connessa o strumentale alla gestione e al recupero dei crediti.

Oltre alla gestione diretta di crediti, la Società opera anche attraverso un modello di joint venture con partner bancari, con i quali, in forza di accordi di servizio, collabora in ottica di lungo termine nella gestione di crediti UtP ed NPL, anche mediante la presenza di piattaforme co-partecipate nelle quali sono valorizzate risorse umane e tecnologiche di entrambe.

In particolare, il Gruppo Gardant ha perfezionato un accordo nel 2017 con il Gruppo Carige (ora incorporato nel Gruppo BPER), nel 2018 con il Gruppo Banco BPM, e nel 2022 con il Gruppo BPER (in cui nel 2022 è stato integrato il Gruppo Carige).

Partnership con il Gruppo Banco BPM

Nel 2018 il Gruppo Gardant ed il Gruppo Banco BPM hanno siglato un accordo di partnership sui crediti NPL che include, tra l'altro, la creazione di una joint-venture, Gardant Liberty Servicing S.p.A. La partnership ha consentito di sviluppare nel tempo anche diverse altre iniziative congiunte tra i due gruppi, ampliando l'originario perimetro di collaborazione anche a nuove cartolarizzazioni, posizioni UtP, leasing, real estate, in forza dei benefici che la collaborazione ha tangibilmente portato ad entrambe i partner.

Gardant Liberty Servicing – di cui Special Gardant detiene il 70% e Banco BPM S.p.A. (di seguito anche "Banco BPM") il 30% – è dotata di licenza ex art. 115 TULPS e svolge l'attività di special servicer su un totale di masse gestite al 31 dicembre di euro 8,8 miliardi.

Partnership con il Gruppo BPER

A novembre 2022 Gardant S.p.A. ha raggiunto un accordo con il Gruppo BPER per la costituzione di una partnership strategica per la gestione di crediti deteriorati originati dal Gruppo BPER Banca, dedicata alla gestione e recupero di uno stock iniziale di crediti classificati sia a UtP sia a NPL del Gruppo BPER, di una parte dei portafogli UtP e NPL ceduti, nell'ambito della stessa operazione, a società controllate da fondi di Elliott e ad AMCO S.p.A. e, nei prossimi 10 anni, il 50% dei nuovi flussi di UtP ed il 90% dei nuovi flussi di NPL.

A seguito dell'implementazione di tali accordi, il 15 gennaio 2024 è entrata a far parte del Gruppo Gardant la piattaforma Gardant Bridge Servicing S.p.A., di cui Special Gardant ha acquisito in pari data il 70% da BPER S.p.A. (di seguito anche "BPER"), che ha mantenuto il 30%. La joint venture, dotata di licenza ex art. 115 TULPS, svolge l'attività di special servicer su un totale di masse gestite, in sede di avvio, di circa 3 miliardi di nominale.

Il Gruppo Gardant

Il Gruppo Gardant, di cui la Società fa parte, è un primario gruppo di servizi attivo in Italia nel settore dell'asset management e debt purchasing, fornendo servizi nella gestione dei crediti, anche in logica di full servicing, a istituzioni bancarie e finanziarie e a investitori istituzionali specializzati nel settore del credito, sia nazionali sia internazionali.

Nato dalla scissione da Credito Fondiario S.p.A. (ora CF+ S.p.A., nel seguito anche "Credito Fondiario" o la "Banca") nel 2021, ha da questo acquisito tutte le attività di asset management, debt purchasing e del credit servicing sviluppate nei dieci anni di precedente operatività, ovvero da quando l'attuale top management del Gruppo, ancora presente ed operativo in ruoli chiave, affiancato da nuovi ulteriori manager di consolidata esperienza e capacità, aveva acquisito da una importante banca d'affari internazionale l'allora Credito Fondiario - Fonspa Bank - realtà operativa nel settore dei mutui residenziali -, trasformandola completamente e rendendola, in pochi anni, in una realtà di riferimento nel settore della gestione del credito deteriorato.

Il management del Gruppo ha saputo valorizzare il proprio know how siglando alcune importanti partnership a lungo termine con alcuni primari gruppi bancari, riconoscendone professionalità, efficacia del proprio modello operativo e capacità di conseguire performance significative. In particolare il Gruppo, oltre alle partnership con il Gruppo Banco BPM ed il Gruppo Carige (oggi incorporato nel Gruppo BPER) nella gestione degli NPL, siglate rispettivamente nel 2018 e 2017 e che già prevedevano accordi di collaborazione decennali, a novembre 2022 ha siglato un accordo quadro con il Gruppo BPER per la realizzazione di un'importante joint venture operativa nella gestione degli NPL e degli UtP del Gruppo BPER con un contratto di servizio decennale, il cui perfezionamento complessivo si è concluso in data 15 gennaio 2024.

Al 31 dicembre 2023, le principali società del Gruppo Gardant sono le seguenti:

  • Gardant S.p.A. (di seguito anche "Gardant" o la "Capogruppo" già "CF HoldCo S.p.A."), la Capogruppo che incorpora tutte le strutture centralizzate e varie unità di business, incluso capital markets e portfolio monitoring;
  • Gardant Investor SGR S.p.A. (di seguito anche "Gardant Investor SGR" o la "SGR"), la società di asset management di fondi di investimento alternativi, costituita e autorizzata anch'essa nel contesto della scissione, effettivamente operativa dagli ultimi mesi dell'anno 2021 con l'avvio della raccolta e degli investimenti di due fondi di investimento alternativi, il Fondo Forward e il Fondo Italian Distressed & Special Situations Fund ("IDSS");
  • Master Gardant S.p.A. (di seguito anche "Master Gardant"), società ex 106 del TUB, specializzata in attività di master servicing per veicoli di cartolarizzazione;
  • Special Gardant S.p.A. (di seguito anche "Special Gardant"), società ex art. 115 del TULPS, specializzata nelle attività di gestione di attivi cartolarizzati, nonché di crediti deteriorati per conto di banche;
  • Gardant Liberty Servicing S.p.A. (di seguito anche "Gardant Liberty Servicing"), società ex art. 115 del TULPS, joint-venture con il Gruppo Banco BPM, specializzata nello special servicing di posizioni deteriorate originate dal Gruppo Banco BPM, attiva dal 2018;
  • Gardant Bridge S.p.A. (di seguito anche "Gardant Bridge") società costituita nel 2023 quale società holding nell'ambito del progetto di joint venture con il Gruppo BPER.

Completano la composizione del Gruppo anche alcune società veicolo Legge 130/99, alcune società immobiliari e alcune Re.O.Co. e LeaseCo.

Figura 2: Struttura del Gruppo Gardant al 31 dicembre 2024

In data 15 gennaio 2024, come già sopra ricordato, nell'ambito delle attività di implementazione degli accordi di partnership siglati a fine 2022, attraverso i quali il Gruppo Gardant ed il Gruppo BPER hanno avviato una fattiva collaborazione nella gestione dei crediti deteriorati originati dal Gruppo BPER, sono state perfezionate, tra le altre, le seguenti operazioni:

  • l'acquisto da parte di Gardant Bridge del 70% di Gardant Bridge Servicing S.p.A. (già Bridge Servicing S.p.A., conferitaria dei rami d'azienda di BPER Banca S.p.A., dedicati alla gestione dei crediti classificati come UtP ed NPL del Gruppo BPER);
  • l'ingresso nel capitale di Gardant Bridge del partner industriale FBS Next S.p.A., con il 4,1%, al fine di sancire, anche dal punto di vista societario, gli accordi di collaborazione tra il Gruppo Gardant e FBS Next S.p.A. nella gestione di specifici cluster di posizioni NPL del Gruppo BPER.

A seguito di tali operazioni, è stata variata da gennaio 2024 anche la struttura e composizione del Gruppo Gardant.

Per quanto attiene alla localizzazione geografica, il Gruppo al 31 dicembre 2023 è presente in sette principali città italiane. La sede legale ed operativa è a Roma, vi è un ufficio di rappresentanza e altra primaria sede operativa a Milano, ed altri 5 uffici nelle città ove vi è la maggiore concentrazione dei portafogli gestiti: Genova, Verona, Bergamo, Lodi, Napoli.

Con l'acquisizione della maggioranza di Gardant Bridge Servicing S.p.A., a partire da gennaio 2024 il Gruppo ha ampliato la propria rete di uffici in Italia, portando da sette a diciassette le sedi operative in cui il Gruppo è presente.

Figura 3: dislocazione geografica del Gruppo al 31 dicembre 2023 e al 15 gennaio 2024

Il Gruppo è dotato di una cultura aziendale che vede nella sostenibilità, nell'assunzione di responsabilità sociale, nell'attenzione alle persone e all'ambiente un elemento fondante, da trasporre in regole di comportamento interno chiare ed incisive, finalizzate a promuovere e integrare - nel processo decisionale e nella operatività - le tematiche ambientali, sociali e di governance connesse al business e all'attività del Gruppo, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile.

La sfida del Gruppo Gardant in questo senso è stata quella di integrare il rispetto per i principi ambientali, sociali e di governance (Enviromental, Social, Governance - "ESG") e di investimento responsabile (Sustainable and Responsible Investment - "SRI") nella grande varietà di attività portate avanti dal Gruppo.

Nello specifico il Gruppo è dotato di:

  • Policy ESG, che delinea l'impegno e i relativi ruoli e responsabilità all'interno del Gruppo per l'integrazione dei fattori ESG in diversi aspetti della propria operatività e del proprio business;
  • Sustainable and Responsible Investment Policy, con la quale ha definito l'approccio del Gruppo nell'ambito degli investimenti e dell'asset management, in termini di condotta responsabile e di integrazione dei criteri di sostenibilità, in coerenza con le priorità definite dal Gruppo;
  • ESG Master Plan, che declina su base pluriennale le azioni concrete per la messa a terra dei principi e degli obiettivi esposti nelle policy.

Una disclosure dell'approccio ESG del Gruppo è contenuta nel Report di Sostenibilità che la Capogruppo Gardant S.p.A. redige su base annuale e volontaria, a ulteriore testimonianza della convinzione di includere la sostenibilità già in sede di set up della nuova configurazione del Gruppo. Il report è predisposto sulla base delle linee guida del "Global Reporting Initiative" (GRI), secondo l'opzione "Referenced".

Aree di attività della Società

La Società svolge l'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale dei crediti garantiti da ipoteca o chirografi, in bonis o deteriorati, di origine bancaria, istituzionale, in leasing.

L'attività è svolta grazie ad una organizzazione del lavoro strutturata in gruppi interni dedicati a specifici cluster o a specifici portafogli, al fine di beneficiare di competenze specialistiche, e ad una infrastruttura tecnologica all'avanguardia.

L'attività è svolta sia nei sette uffici operativi e di co-working dislocati in tutto il territorio nazionale, sia mediante il ricorso a forme di lavoro flessibile di smart working.

A supporto dell'attività di special servicing, Special Gardant gestisce anche LeaseCo, fornendo attività di consulenza per l'individuazione delle opportunità di investimento e servizi di asset management sugli assets repossessed.

L'Area Real Estate Asset Management ("REAM") svolge attività di analisi, gestione, commercializzazione e vendita del patrimonio immobiliare derivante da:

  • acquisti di portafogli leasing;
  • partecipazione delle ReoCo in azioni esecutive e fallimenti;
  • attività di servicing per terze parti.

Le attività svolte dall'Area REAM possono essere sintetizzate come segue:

  • analisi al fine di identificare la miglior strategia di recupero (tempistiche e ammontare del recupero) sulla base delle caratteristiche dell'immobile (tipologia, ubicazione, stato di occupazione, mercato, etc.);
  • azione esecutiva volta ad ottenere la riappropriazione del bene;
  • commercializzazione del bene che avviene attraverso il coordinamento di una rete di Area Manager e Advisor commerciali distribuiti su tutto il territorio nazionale;
  • formalizzazione della vendita del bene (una volta che i termini dell'offerta sono stati approvato dal Comitato) fino alla sottoscrizione dell'atto notarile.

Special Gardant gestisce al momento 660 immobili (circa 0,7 milioni di metri quadri).

Attivi in gestione

Al 31 dicembre 2023 le masse in gestione da parte si Special Gardant sono pari a euro 11,6 miliardi, sia relative alle cartolarizzazioni in gestione, sia alle ulteriori masse di crediti deteriorati classificati in sofferenza, date in gestione alla Società da banche.

Masse gestite (in euro miliardi)

Figura 4: andamento degli assets under special servicing della Società (miliardi di euro)

Le capacità di gestione dei crediti sono evidenti nel tempo, con una crescita delle performance che ha portato la Società a volumi di incasso più che triplicati in sei anni (3,5x), a fronte di una crescita delle masse gestite di 2,3x. Come si evince dal grafico a seguire, anche nel 2023 gli incassi continuano a crescere: nel corso del 2023 sono stati realizzati incassi per euro 527 milioni (euro 470 milioni nel 2022) con un incremento del 12%.

Collection (in euri milioni

Figura 5: andamento delle collections della Società (milioni di euro)

Nel corso del 2023 sono stati realizzati incassi per euro 527 milioni (euro 470 milioni nel 2022) con un incremento del 12%.

Risorse e strumenti

Al fine di sviluppare le attività di business, SG fonda la propria forza su:

  • Sistemi di Information & Communication Technology (ICT) del Gruppo, all'avanguardia e in continua innovazione;
  • Risorse umane di elevata professionalità, esperienza e valore.

Information & Communication Technology

Il Gruppo Gardant ha mantenuto una posizione di leadership nell'ambito dell'Information Technology ("IT") e della Data Science applicate al settore del credit management durante il 2023, continuando ad avanzare con determinazione nell'innovazione tecnologica e nella valorizzazione dei dati come leva strategica per lo sviluppo. L'attuazione di una strategia IT coesa e in linea con gli obiettivi di business, perseguita con costanza fin dalla fondazione del Gruppo, si è rivelata un elemento chiave nel raggiungimento dei traguardi prefissati.

Il 2023 è stato caratterizzato dal consolidamento delle infrastrutture informatiche del Gruppo, seguendo la strategia di adottare metodologie all'avanguardia e potenziare le piattaforme esistenti. Il rafforzamento dell'infrastruttura IT, attraverso l'integrazione di nuove tecnologie e l'ottimizzazione delle risorse gestite nei data center, ha garantito un livello superiore di sicurezza, scalabilità e affidabilità nelle operations informatiche. L'ottenimento della Certificazione UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017, senza che siano state rilevate non conformità da parte del Certificatore, ha confermato l'efficacia del sistema di gestione della sicurezza delle informazioni di Gardant nei servizi informatici offerti.

In termini di progetti realizzati, anche nell'ambito IT, il 2023 è stato segnato dai necessari sviluppi per il lancio della joint-venture Gardant Bridge Servicing S.p.A. Le infrastrutture tecnologiche sono state potenziate con la creazione di reti sicure e ad alta velocità per distribuire i servizi informatici nelle nuove sedi territoriali del Gruppo, realizzate con apparecchiature e strumentazioni di alta qualità. Contestualmente, sono stati ottimizzati ulteriormente gli applicativi software proprietari del Gruppo per la gestione dei crediti conferiti in gestione, sia NPL che UtP. Sono state implementate soluzioni di integrazione e sincronizzazione dei dati per garantire un interscambio affidabile tra le piattaforme informatiche del Gruppo Gardant e del Gruppo BPER Banca, con standard per la formattazione dei dati e meccanismi di monitoraggio per garantire l'interoperabilità e l'integrità delle informazioni condivise.

Nell'ambito della Data Science e degli Advanced Analytics, il Gruppo ha compiuto importanti progressi nella propria capacità di analisi, sfruttando al meglio il patrimonio informativo a sua disposizione. Il ruolo fondamentale del Data Gardant Lab si è manifestato attraverso la promozione di partnership strategiche e collaborazioni con entità di rilievo nel panorama tecnologico, consentendo l'accesso a risorse e competenze di alto profilo. Tra le principali iniziative, spicca la collaborazione siglata con un leader nel campo dell'intelligenza artificiale applicata ai settori industriali caratterizzati da elevata intensità documentale. Questa partnership rappresenta un investimento strategico mirato a migliorare la capacità del Gruppo di analizzare grandi volumi di documentazione cartacea e digitale in modo rapido, accurato ed efficiente. Tra le iniziative condotte, la realizzazione di modelli basati su un approccio "alternative data" si è dimostrato essenziale per integrare i dati disponibili con nuove fonti informative: il Gruppo ha sfruttato una vasta gamma di fonti dati non convenzionali, come dati geospaziali ed ambientali, per arricchire analisi e modelli con nuova informazione a valore aggiunto.

Risorse umane

Al 31 dicembre 2023 il numero di dipendenti di Special Gardant è complessivamente pari a n. 98.

Tutti i rapporti di lavoro dipendente di Special Gardant sono disciplinati dal contratto collettivo nazionale del credito. La localizzazione geografica dei dipendenti di Special Gardant è distribuita nelle tre delle sette città in cui opera il Gruppo. In ciascuna città è presente un solo ufficio operativo.

Rating

Le performance realizzate nell'attività di gestione e recupero di crediti in bonis, UtP e NPL, merito anche di una piattaforma di gestione dei crediti deteriorati, sviluppata da professionisti del settore, di strumenti informatici e organizzativi all'avanguardia e di un approccio costruttivo e strutturato, sono state valutate da due primarie agenzie di rating, Fitch Ratings e S&P con un giudizio di eccellenza che riflette:

capacità di definire e realizzare una sostanziale crescita del business;

  • qualità del management team del Gruppo Gardant;
  • organizzazione funzionale, supportata da un efficiente modello di governance;
  • continuo focus sullo sviluppo di sistemi ICT;
  • abilità di gestire portafogli complessi.

In data 21 luglio 2023 Fitch Ratings ha confermato i rating 'CSS2+' e 'RSS2+' rispettivamente per le attività di Commercial e Residential Special Servicer. È stato inoltre confermato anche il rating a 'MS2+' per l'attività di master servicer di crediti garantiti da ipoteca e unsecured in Italia. L'agenzia ha inoltre rimosso il Rating Watch Evolving dalle attività del Gruppo.

In data 7 febbraio 2023 l'agenzia di rating Standard & Poor ha confermato il rating Above Average complessivo master servicer e special servicer del Gruppo nella gestione di mutui ipotecari residenziali, prestiti ipotecari commerciali e titoli garantiti da attività. L'outlook è confermato Stabile.

Rating Agency Special Servicer Rating
S&P Above Average
Fitch Ratings RSS2+ / CSS2+

Tabella 6: Rating

Nuova partnership con il Gruppo BPER

Il principale evento che ha caratterizzato l'esercizio 2023 di Special Gardant riguarda l'implementazione della partnership strategica con il Gruppo BPER.

In data 30 novembre 2022 Gardant S.p.A. aveva raggiunto un accordo con il Gruppo BPER per la costituzione di una partnership strategica per la gestione e recupero di crediti deteriorati classificati sia a UtP sia a NPL, originati dal Gruppo BPER Banca, che coniuga competenze professionali, industriali, informatiche e relazionali dei due partner.

La partnership strategica si è concretizzata mediante la creazione di una joint venture tra il Gruppo BPER e il Gruppo Gardant, Gardant Bridge Servicing S.p.A., di cui Gardant Bridge S.p.A. controllata da Special Gardant, il 15 gennaio 2024 ha acquisito il 70%. Gardant Bridge Servicing S.p.A. in data 15 gennaio 2024, ha firmato due contratti di servicing decennali con BPER Banca S.p.A. e Banco di Sardegna S.p.A. per la gestione di:

  • uno stock iniziale di crediti in sofferenza per nominali euro 1,1 miliardi oltre che al 90% delle nuove sofferenze che le due banche origineranno nei prossimi 10 anni; e
  • uno stock iniziale di crediti classificati UtP per nominali euro 1,2 miliardi oltre che al 50% dei nuovi crediti che le due banche matureranno nei prossimi 10 anni.

Nell'ambito delle attività realizzative del progetto di partnership, nel primo semestre 2023 il Gruppo BPER ha ceduto un portafoglio prevalentemente UtP a Loira SPV S.r.l. e crediti in sofferenza ad AMCO. Special Gardant ha ottenuto il mandato di servicing su entrambi i portafogli. Con l'acquisizione del 70% della joint venture i contratti con Loira SPV S.r.l. e AMCO saranno trasferiti a Gardant Bridge Servicing S.p.A. rispettivamente dal 1° febbraio 2024 e 1° marzo 2024.

In data 4 aprile 2023 la Società ha costituito la società Gardant Bridge S.p.A. partecipata, inizialmente, al 100% da Special Gardant con un capitale sociale di euro 50.000. Nel corso del mese di giugno è stato poi operato un versamento di euro 300 mila a titolo di riserva in conto capitale. Detta partecipata è la holding della joint venture con il Gruppo BPER.

In vista dell'acquisizione del 70% del capitale della nuova joint venture avvenuta in data 15 gennaio 2024 la Società, in data 3 gennaio 2024 la Capogruppo Gardant S.p.A. ha effettuato il rafforzamento patrimoniale della Società attraverso il versamento in una riserva in conto capitale di euro 48.460.000

In data 3 gennaio 2024, la Società ha effettuato un versamento in conto capitale in Gardant Bridge S.p.A. di euro 2.350.000 e in data 9 gennaio 2024, l'Assemblea di Gardant Bridge S.p.A. ha deliberato un aumento di capitale a pagamento, in forma scindibile, per un importo massimo complessivo pari a euro 59.400.000, mediante emissione di massime n. 1.188.000 nuove azioni da sottoscriversi come segue: (i) per un ammontare pari a euro 56.860.000 mediante emissione di n. 1.137.200 nuove azioni di categoria A da offrire in opzione ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, del codice civile a Special Gardant S.p.A.; e (ii) per un ammontare pari a euro 2.540.000 mediante emissione di n. 50.800 nuove azioni di categoria B – previa parziale rinuncia, per la parte di aumento riservata, di Special Gardant del diritto di opzione alla stessa spettante ai sensi dell'articolo 2441, comma 1 del codice civile – a FBS Next S.p.A.

La Società ha eseguito l'aumento del capitale sociale della partecipata: (i) per euro 46.110.000 mediante versamento in denaro; e (ii) per euro 10.750.000 mediante compensazione con il credito di pari importo che la Società vantava nei confronti del Gruppo BPER a seguito della risoluzione del contratto di servicing sugli originali crediti di Carige poi confluiti nel Gruppo BPER.

Principali indicatori economico, patrimoniali, finanziari e dimensionali

La tabella che segue presenta i principali dati di Special Gardant al 31 dicembre 2023:

11,6 miliardi
526,7 milioni
123,6 milioni
16 milioni
10,7 milioni
# 98

Tabella 5: Dati finanziari della Società

Informazioni sull'andamento della gestione nell'esercizio

Masse in gestione

Al 31 dicembre 2023 le masse in gestione da parte si Special Gardant sono pari a euro 11,6 milioni, in crescita rispetto alle masse in gestione al 31 dicembre 2022. I nuovi mandati ottenuti da Loira SPV S.r.l. (portafoglio originato dal Gruppo BPER di nominali euro 466 milioni, cartolarizzato nell'ambito del progetto di partnership con il Gruppo BPER), da BCC NPL 2018 (euro 671 milioni di nominale) e da AMCO (per crediti acquistati da quest'ultima dal Gruppo BPER per nominali euro 577,4 milioni, oltre a un mandato di subservicing di euro 106 milioni nominali hanno più che compensato la contrazione derivante da incassi e write – off sui portafogli in gestione.

Le capacità di gestione dei crediti sono evidenti nel tempo, con una crescita delle performance che ha portato la Società a volumi di incasso più che triplicati in sei anni (3,5x), a fronte di una crescita delle masse gestite di 2,5x. Anche le collections del 2023 sono in significativa crescita rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+12%), confermando quindi anche per l'anno in corso un andamento molto positivo dei risultati dell'attività operativa della Società.

Analisi dell'andamento economico

Si riporta nel seguito la situazione economica del 2023 riclassificata e comparata con i risultati registrati nell'esercizio precedente.

Conto Economico
K EUR
ACT FY23 ACT FY22 D vs. ACT
22
D %
Ricavi per servizi 477 477 - 0%
Commissioni nette 27.234 25.133 2.100 8%
Interessi attivi da investimenti
Utili (Perdite) da Fair Value
16
-
-
-
16
-
n.s.
n.s.
Risultati da partecipazioni 4.884 4.282 603 14%
Ricavi delle vendite e prestazioni 32.611 29.892 2.719 9%
Ricavi Totali 34.920 31.961 2.959 9%
Ricavi Lordi 41.191 35.075 6.117 17%
Costi del personale (10.640) (9.662) (978) 10%
Altre spese amministrative (7.945) (8.015) 70 -1%
Altri oneri
Costi operativi
(372)
(18.956)
(260)
(17.937)
(112)
(1.020)
43%
6%
Ammortamenti e svalutazioni (2.466) (2.661) 195 -7%
Proventi e oneri finanziari (687) (952) 265 -28%
Risultato ante imposte 12.811 10.412 2.399 23%
Imposte sul reddito dell'esercizio (2.152) (3.310) 1.157 -35%
Risultato del periodo 10.659 7.102 3.556 50%
Risultato di terzi - - - n.s.
Risultato di gruppo 10.659 7.102 3.556 50%
EBITDA 15.964 14.025 1.939 14%
EBITDA Margin (%) 38,8% 40,0% -1,2% -3%

Tabella 7: Conto economico riclassificato di Special Gardant al 31 dicembre 2023

Tra le principali componenti di ricavo si evidenziano le commissioni nette di special servicing sono pari a euro 27,2 milioni, in crescita rispetto agli euro 25,1 milioni nel 2022, e riflettono commissioni di outsourcing di parte del processo di recupero, pari a euro 6,3 milioni, (euro 3,1 milioni nel 2022)

I ricavi per servizi sono rappresentati dal compenso per le prestazioni offerte dalla Società alla controllata Gardant Liberty Servicing per euro 0,5 milioni.

I costi operativi nell'anno sono risultati pari a euro 19 milioni (euro 17,9 milioni nel 2022), di cui:

  • costi del personale per euro 10,6 milioni, in aumento rispetto ai 9,7 milioni di euro del 2022 per effetto dei rinnovi contrattuali intervenuti durante l'esercizio;
  • spese amministrative per euro 7,9 milioni, relative principalmente ai costi di corporate center della Capogruppo (euro 5,6 milioni) e altri servizi resi dalle società del Gruppo per euro 0,7 milioni.

Gli ammortamenti e le svalutazioni, pari a euro 2,5 milioni e in linea 2022, riguardano:

  • per euro 1,4 milioni l'ammortamento dell'intangible iscritto in bilancio relativo alla piattaforma di gestione di crediti deteriorati acquisiti nell'ambito dell'operazione di partnership con l'ex Gruppo Carige (confluito nel 2022 nel Gruppo BPER);
  • per euro 0,7 milioni relativi ai fees maturate su portafogli in gestione in cui sono stati rilevati degli under-performance event.

Gli oneri finanziari si riferiscono prevalentemente agli interessi passivi sulla linea di credito in essere e ammontano, al 31 dicembre 2023, a euro 1,7 milioni. La variazione (positive) di fair value del derivato (Interest Rate Swap) su detto finanziamento al 31 dicembre 2023 è di euro 1,1 milioni, generando pertanto un saldo netto della gestione finanziaria pari a Euro 0,7 milioni.

Il costo per imposte dirette è pari a euro 2,1 milioni (euro 3,3 milioni nel 2022). Tale costo tiene conto del rigiro a conto economico delle imposte anticipate ricevute in sede di scissione sull'affrancamento del maggior valore della partecipazione in Gardant Liberty Servicing pari a euro 4,6 milioni compensato dal ricavo per le perdite fiscali poste a disposizione del consolidato fiscale di Gruppo, che al 31 dicembre 2023 sono pari a euro 1,7 milioni e dall'iscrizione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee per euro 0,8 milioni. 2023 2022 Dvs. Attività correnti 30.668 31.576 (908) -3%

L'EBITDA del 2023 è pari a euro 16 milioni (euro 14 nel 2022), con un EBITDA margin del 39% circa.

L'utile del 2023 è stato pari a Euro 10,7 milioni, +14% rispetto al 2022 in cui si era attestato a Euro 7,1 milioni.

Analisi della situazione patrimoniale-finanziaria

Nel seguito si presenta la situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023 comparata con quella al 31 dicembre 2022.

Il costo per imposte dirette è pari a euro 2,1 milioni (euro 3,3 milioni nel 2022). Tale costo tiene conto del rigiro a conto economico
delle imposte anticipate ricevute in sede di scissione sull'affrancamento del maggior valore della partecipazione in Gardant Liberty
Servicing pari a euro 4,6 milioni compensato dal ricavo per le perdite fiscali poste a disposizione del consolidato fiscale di Gruppo,
che al 31 dicembre 2023 sono pari a euro 1,7 milioni e dall'iscrizione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee per
L'utile del 2023 è stato pari a Euro 10,7 milioni, +14% rispetto al 2022 in cui si era attestato a Euro 7,1 milioni.
Nel seguito si presenta la situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023 comparata con quella al 31 dicembre 2022.
Balance sheet
K EUR
2023 2022 D vs.
ACT 22
D %
Attività correnti 30.668 31.576 (908) -3%
Cassa e disponibilità liquide 6.612 12.325 (5.713) -46%
o.w. Cash Pooling 11 2.228 (2.217) -100%
Crediti commerciali 22.049 17.604 4.445 25%
Crediti tributari correnti
Altre attività correnti
112
1.895
206
1.441
(94)
454
-46%
31%
o.w. Intercompany 26 - 26 n.s.
Attività non correnti 125.147 130.848 (5.701) -4%
Immobilizzazioni Materiali e Immateriali15.366 17.074 (1.707) -10%
Partecipazioni 89.962 89.624 338 0%
Attività per imposte anticipate
Altre attività finanziarie
19.814
5
24.145
5
(4.331)
-
-18%
0%
Totale Attivo 155.815 162.423 (6.608) -4%
Debiti commerciali 2.639 2.122 516 24%
o.w. Intercompany 608 970 (363) -37%
Debiti per imposte sul reddito - - - n.s.
Altre passività correnti 5.514 3.991 1.522 38%
Finanziamenti a lungo termine
Fondo TFR
22.943
526
33.039
498
(10.096)
28
-31%
6%
Fondo imposte e tasse - 181 (181) -100%
Fondo rischi ed oneri - - - n.s.
Altri debiti non correnti 632 825 (193) -23%
Patrimonio netto 123.562 121.766 1.796 1%
Totale Passivo 155.815 162.423 (6.608) -4%

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata di Special Gardant al 31 dicembre 2023

Tra le attività non correnti si evidenziano:

  • attività finanziarie pari a euro 90 milioni complessivi, rappresentate dalla partecipazione in Gardant Liberty Servicing, in Gardant Bridge e dalle partecipazioni nei veicoli Legge 130/99 del Gruppo, in crescita di euro 0,3 milioni principalmente per la costituzione di Gardan Bridge in corso d'anno;
  • immobilizzazioni immateriali che includono intangible per euro 6,3 milioni e il residuo dell'avviamento della piattaforma di gestione dell'ex Gruppo Carige (oggi confluito nel Gruppo BPER) per euro 7,6 milioni, nonché il valore d'uso delle porzioni di immobili in locazione per euro 1,5 milioni;
  • attività fiscali, ovvero:
    • Deferred Tax Assets "DTA" per euro 18,7 milioni, derivanti dall'affrancamento fiscale dei valori di avviamento e intangible iscritti a suo tempo da Credito Fondiario sulla partecipazione in Gardant Liberty Servicing;
    • DTA su perdite pregresse e ACE, anche esse recepite in sede di scissione da Credito Fondiario per complessivi euro 0,4 milioni;
    • DTA relative alla Legge 2014,2011 per euro 0,3 milioni;
    • DTA su differenze temporanee da dichiarazione dei redditi per euro 0,4 milioni.

Tra le attività correnti si evidenziano:

  • crediti commerciali per euro 22 milioni (euro 17,6 milioni al 31 dicembre 2022), che sono composti dalle fatture emesse e da incassare e le fatture da emettere relative alle commissioni sull'attività di recupero. Su detto aggregato sono state operate rettifiche di valore per euro 1,7 milioni a fronte di fees subordinate nell'incasso a seguito del verificarsi di uderperfomance events su alcuni portafogli;
  • disponibilità liquide, per euro 6,6 milioni (euro 12,3 milioni al 31 dicembre 2022), depositate quasi interamente nei conti correnti bancari di istituti di primario standing.

Per quanto riguarda il passivo, questo è prevalentemente costituito dai finanziamenti, complessivamente pari ad euro 22,9 milioni (euro 33 milioni al 31 dicembre 2022), rappresentati dal debito residuo in linea capitale e interessi sulla linea di credito in essere verso una primaria banca italiana, per euro 22,1 milioni (euro 33,1 milioni a fine 2022) parzialmente ridotto dal valore positivo del contratto di copertura sulla linea di credito, che ammonta a euro 0,9 milioni (euro 2 milioni al 31 dicembre 2022). La voce di bilancio include anche il debito residuo per i canoni ai sensi dell'IFRS 16, da corrispondere sui contratti di fitto e di leasing per euro 1,4 milioni (euro 1,9 milioni a fine 2022).

Gli altri elementi del passivo riguardano prevalentemente:

  • somme da corrispondere al personale e relativi contributi per euro 4,1 milioni;
  • debiti commerciali per euro 2,6 milioni corrispondenti a fatture ricevute o da ricevere;
  • passività fiscali differite per euro 0,6 milioni calcolate sull'avviamento della piattaforma acquisita a suo tempo con la partnership sui crediti deteriorati dell'ex Gruppo Carige;
  • Fondo Trattamento di Fine Rapporto per euro 0,5 milioni.

Il patrimonio netto ammonta a euro 123,6 milioni (euro 121,8 milioni a fine 2022) comprensivo dell'utile dell'esercizio.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

La Società non ha eseguito attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2023.

Azioni proprie

La Società non ha detenuto nel corso del 2023 azioni o quote di azioni proprie.

Rapporti con le imprese del Gruppo

Gli impatti economici e patrimoniali dei rapporti con parti correlate sono esposti nelle Note Illustrative.

Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2023 e prevedibile evoluzione della gestione

Sulla base delle informazioni disponibili, non vi sono fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2023 che possano avere un impatto straordinario sulla gestione e sui risultati della Società al 31 dicembre 2023.

Nel corso dei prossimi 12 mesi proseguirà l'attività di gestione dei crediti deteriorati dei portafogli cartolarizzati e delle posizioni di crediti deteriorati.

Nel periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la data di approvazione non si sono verificati fatti di particolare rilievo tali da incidere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

Considerazioni sulla continuità aziendale

Gli Amministratori hanno considerato, anche ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, adeguata l'adozione del presupposto della continuità aziendale (going concern), non ravvisando dubbi in merito alla possibilità che la Società possa continuare con la sua esistenza operativa per un prevedibile futuro, ben oltre i 12 mesi dalla data di predisposizione del bilancio.

5. Schemi di bilancio

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023
(unità di euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2023 31.12.2022
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 1.457.780 1.736.929
Immobilizzazioni immateriali 2 13.908.339 15.336.642
Partecipazioni 3 89.962.010 89.624.009
Attività per imposte anticipate 4 19.813.962 24.145.054
Altre attività finanziarie non correnti 5 900.549 1.952.505
di cui con parti correlate - -
Altre attività non correnti 6 5.032 5.032
Totale attività non correnti 126.047.672 132.800.171
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 7 20.090.588 15.889.094
di cui con parti correlate 3.045.821 4.421.689
Crediti tributari 8 111.061 205.551
6 3.865.059 5.384.383
Altre attività correnti
di cui con parti correlate 2.128.059 3.626.425
Disponibilità liquide 9 6.600.907 10.096.483
Totale attività correnti 30.667.614 31.575.511
Totale attività 156.715.286 164.375.682
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31.12.2023 31.12.2022
PATRIMONIO NETTO
Capitale 10 210.000 210.000
Riserva legale 10 3.422.687 3.422.687
Riserva sovrapprezzo azioni 10 95.696.827 95.696.827
Altre riserve 10 13.573.835 15.333.959
Utile (perdita) dell'esercizio
Totale patrimonio netto
10.658.839
123.562.188
7.102.442
121.765.915
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti non correnti 11 12.494.124 23.718.729
Passività per imposte anticipate 12 631.757 825.229
Benefici a dipendenti 13 525.967 498.099
Totale passività non correnti 13.651.847 25.042.057
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali 14 2.638.679 2.129.414
Finanziamenti correnti 11 11.349.059 11.272.854
Debiti tributari correnti 12 - 181.386
Altri debiti
Totale passività correnti
15 5.513.512
19.501.250
3.984.056
17.567.711

Prospetto di conto economico complessivo al 31 dicembre 2023

Prospetto di conto economico complessivo al 31 dicembre 2023
(unità di euro)
CONTO ECONOMICO Note 31.12.2023 31.12.2022
Ricavi 17 36.618.049 30.458.048
di cui con parti correlate 10.330.311 10.333.106
Altri proventi 17 420.864 334.938
di cui con parti correlate 94.203 -
Totale ricavi e altri proventi 37.038.913 30.792.986
Costi per servizi 18 (13.787.283) (11.075.142)
Spese per godimento beni di terzi 19 (459.162) (116.645)
Spese del personale 20 (10.577.376) (9.602.529)
Ammortamenti e svalutazioni 21 (3.388.060) (2.660.858)
di cui non ricorrenti - -
Altri oneri di gestione 22 (229.483) (255.899)
Risultato operativo 8.597.549 7.081.912
Risultati dalle partecipazioni 23 4.884.437 4.281.907
Oneri finanziari 24 (670.763) (951.679)
Rettifiche di valore su partecipazioni - -
di cui non ricorrenti - -
Risultato ante imposte 12.811.223 10.412.141
Imposte 25 (2.152.384) (3.309.699)
Risultato di periodo 10.658.839 7.102.442
Altre componenti del prospetto della redditività complessiva:
Copertura di flussi finanziari (1.271.911) 1.955.305
Utile (perdita) attuariale TFR (149.484) 170.806
9.237.444 9.228.553

Rendiconto finanziario

Rendiconto finanziario
(unità di euro)
A. ATTIVITA' OPERATIVA 31.12.2023 31.12.2022
1. Gestione 10.958.406 13.238.617
- risultato d'esercizio (+/-) 10.658.839 7.102.442
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali 1.726.905 1.650.273
- (+/-)
accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
1.673.155 1.010.585
- dividendi incassati su partecipazioni (4.884.437)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.152.384 3.309.699
- altri aggiustamenti (+/-) (368.440) 165.618
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.070.126) 4.955.048
- crediti commerciali (5.862.649) (6.423.205)
- altre attività 3.792.522 11.378.253
3.
-
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
debiti commerciali
(9.795.398)
509.265
(11.773.803)
1.175.587
- finanziamenti (11.148.399) (13.176.624)
- altre passività 843.737 227.235
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (907.119) 6.419.862
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 4.884.437 4.289.912
-
-
vendite di partecipazioni
dividendi incassati su partecipazioni
-
4.884.437
8.005
4.281.907
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (370.452) (1.962.251)
- acquisti di partecipazioni (350.000) -
- acquisti di attività materiali (20.452) (1.962.251)
-
-
acquisti di attività immateriali
acquisti di rami d'azienda
-
-
-
-
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento 4.513.985 2.327.661
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissione/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (7.102.442) -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (7.102.442) -
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (3.495.576) 8.747.524
Voci di bilancio 31.12.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 10.096.483 1.348.959
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
(3.495.576)
6.600.907
8.747.523
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 6.600.907 10.096.483

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023

(unità di euro)
Voce di Patrimonio netto Totale 31.12.2022 Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2023
Attribuzione del
risultato di
esercizio
precedente
Distribuzione
dividendi
Variazioni di riserve Redditività
complessiva
dell'esercizio
Totale
31.12.2023
Capitale sociale 210.000 - 210.000 - - - - 210.000
Riserva legale 3.422.687 - 3.422.687 - - - - 3.422.687
Riserva sovrapprezzo 95.696.827 - 95.696.827 - - - - 95.696.827
Altre riserve 15.333.959 - 15.333.959 - - (338.729) (1.421.395) 13.573.835
Risultato d'esercizio 7.102.442 - 7.102.442 - (7.102.442) - 10.658.839 10.658.839
Totale 121.765.915 -
121.765.914
- (7.102.442) (338.729) 9.237.444 123.562.188

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto al 31 dicembre 2022

(unità di euro)
Voce di Patrimonio netto Saldo al 31.12.2021 Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2022
Attribuzione del
risultato di
esercizio
precedente
Distribuzione
dividendi
Variazioni di riserve Redditività
complessiva
dell'esercizio
Totale
31.12.2022
Capitale sociale 210.000 - 210.000 - - - 210.000
Riserva legale 3.422.687 - 3.422.687 - - - 3.422.687
Riserva sovrapprezzo 95.696.827 - 95.696.827 - - - 95.696.827
Altre riserve 19.002.232 - 19.002.232 (6.133.114) 338.730 2.126.111 15.333.959
Risultato d'esercizio (6.133.114) - (6.133.114) 6.133.114 - 7.102.442 7.102.442
Totale 112.198.632 -
112.198.632
- -
338.730
9.228.553 121.765.915

6. Note illustrative

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sintesi dei principi contabili

Il Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale, o di altro genere che potessero segnalare criticità circa le capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi.

Il presente bilancio è redatto secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e i relativi documenti interpretativi dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 (nel seguito congiuntamente "IFRS" o "IAS"). Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto, inoltre, delle disposizioni del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 e delle disposizioni del Codice civile.

La Società ha optato per l'adozione dei principi contabili internazionali in coerenza con i principi contabili adottati dalla Capogruppo Gardant S.p.A.

Il Bilancio è redatto in euro. Tutti gli importi sono in euro salvo ove diversamente indicato.

Il Bilancio è costituito dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal Prospetto del Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note Illustrative; è, inoltre, corredato dalla relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione dell'impresa, così come previsto dagli IFRS.

Per il Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con specifica separazione delle eventuali attività e passività possedute per la vendita. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico è classificato in base alla natura dei costi; esso è composto da due sezioni, la prima mostra le componenti del risultato dell'esercizio, la seconda, invece, partendo da questo, contiene le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) del periodo, bensì nel patrimonio netto.

Il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Nella redazione del bilancio è stata data corretta applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1; in particolare:

Continuità aziendale. Le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni c.d. "fuori bilancio" sono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale, sulla base dei valori di funzionamento, in quanto si hanno le ragionevoli aspettative che la Società continuerà con la sua esistenza operativa per un periodo futuro di almeno 12 mesi dalla data

di chiusura del bilancio d'esercizio. Si ritiene, inoltre, che non siano necessarie ulteriori analisi a supporto di tale postulato oltre all'informativa che emerge dal contenuto del bilancio e dalla relazione sulla gestione.

  • Competenza economica. Salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione.
  • Coerenza di presentazione. I criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio sono tenuti costanti da un periodo all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e l'affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento, il nuovo criterio – nei limiti del possibile – viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l'importo delle voci interessate dal mutamento, nonché le motivazioni ed i riflessi patrimoniali, economici e finanziari che ne conseguono.
  • Divieto di compensazione. Eccetto quanto disposto o consentito dagli IFRS, le attività e le passività nonché i costi ed i ricavi non formano oggetto di compensazione.
  • Informativa comparativa. il presente bilancio riporta i dati contabili comparati a quelli relativi all'esercizio precedente.
  • Deroghe eccezionali. Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dagli IFRS è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata. Nelle Note Illustrative sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel presente bilancio non si è fatto ricorso a deroghe.

Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Successivamente alla data di chiusura del bilancio al 31 dicembre 2023, non si sono verificati fatti di particolare rilievo tali da indurre a una modifica dei dati approvati, una rettifica delle risultanze conseguite o fornire una integrazione di informativa. In particolare, nel periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua data di approvazione non si sono verificati fatti di particolare rilievo da incidere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società.

Altri aspetti

Si segnala che nel corso dell'esercizio sono state effettuate delle riclassifiche di alcune voci di bilancio al 31 dicembre 2022 per rendere coerente il confronto con l'esercizio corrente. In particolare, le riclassifiche sono le seguenti:

  • euro 1.952.505 dalla voce di Stato Patrimoniale Passivo Finanziamenti non correnti alla voce di Stato Patrimoniale Attivo Altre attività finanziarie non correnti, importo riconducibile al fair value del derivato IRS;
  • per euro 11.110.000 dalla voce di Stato Patrimoniale Passivo Finanziamenti non correnti alla voce di Stato Patrimoniale Passivo Finanziamenti correnti, riconducibile alle rate del finanziamento in scadenza entro i 12 mesi.

Utilizzo di stime contabili

L'applicazione degli IFRS per la redazione del bilancio comporta che la società effettui su alcune poste patrimoniali delle stime contabili considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima che influenzano il

valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento.

Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati, inoltre, possono determinare un impatto sui risultati successivi.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono la quantificazione dei fondi del personale, la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione al fair value del derivato.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio.

Società di Revisione

Il bilancio d'esercizio della società è sottoposto alla revisione legale da parte della società KPMG S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 26 aprile 2023.

L'incarico di revisione avrà la durata di tre esercizi con riferimento ai bilanci con chiusura dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2025.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito si riportano i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio.

1 – Leasing

Criteri di iscrizione

Alla data di stipula del contratto, la Società verifica se tale contratto contiene o rappresenta un leasing, ossia se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo. Tale diritto sussiste se si detiene lungo il periodo di utilizzo sia il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'asset, che il diritto di dirigerne l'uso.

Alla data di inizio del contratto di leasing (ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso) la Società rileva, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei pagamenti dovuti in base al contratto.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato.

Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è, inizialmente, rilevato al costo. Successivamente alla rilevazione inziale, il diritto di utilizzo è rettificato per tenere conto delle quote di ammortamento cumulate e delle eventuali perdite di valore cumulate.

La determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno l'opzione di estensione e/o risoluzione prevista dal contratto di leasing è frutto di un processo che comporta giudizi complessi da parte della Direzione Aziendale. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla data di inizio, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico ad esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata.

2 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Criteri di classificazione

Le "Attività immateriali" ai fini IAS comprendono l'avviamento, regolato dall' IFRS 3, e le altre attività immateriali disciplinate dallo IAS 38.

Un'attività immateriale viene rappresentata nell'attivo del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria esclusivamente se viene accertato che sia una risorsa:

  • non monetaria;
  • identificabile;
  • priva di consistenza fisica;
  • posseduta per essere utilizzate nella produzione o fornitura di beni e servizi, per affitto a terzi o per fini amministrativi;
  • controllata dall'impresa;
  • dalla quale sono attesi benefici economici futuri.

Criteri di valutazione

Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

In particolare, tra le attività immateriali sono incluse attività immateriali basate sulla tecnologia, quali il software applicativo, che sono ammortizzate in funzione della prevista obsolescenza tecnologica delle stesse e comunque non oltre un periodo massimo di sette anni. In particolare, i costi sostenuti internamente per lo sviluppo di progetti di software costituiscono attività immateriali e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i) il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile, ii) vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita, iii) è dimostrabile che l'attività è in grado di produrre benefici economici futuri. I costi di sviluppo del software capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo software capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente lungo la vita stimata del relativo prodotto/servizio in modo da riflettere le modalità con cui ci si attende che i benefici economici futuri derivanti dall'attività siano consumati dall'entità dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dal Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'ammortamento delle attività immateriali è ripartito sistematicamente, in quote costanti, lungo la vita utile del bene. La vita utile di un bene viene definita in termini di utilizzo atteso del bene da parte dell'impresa. Qualora la vita utile di un bene si presentasse, in sede di revisione periodica, notevolmente difforme dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi è rettificata.

Le eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali sono registrate se un elemento ha subito delle perdite di valore ai sensi dello IAS 36. Il valore svalutato è ripristinato totalmente o parzialmente, se i motivi della svalutazione vengono meno in un esercizio successivo, iscrivendo il ripristino di valore fra i proventi straordinari.

Avviamento

Infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento.

L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).

Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.

Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.

Immobilizzazioni immateriali da operazioni di aggregazione aziendale

Le aggregazioni aziendali sono disciplinate dal principio contabile l'IFRS 3.

Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale.

A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e allo stesso tempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che, per tutte le operazioni di aggregazione, venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Per le modalità di determinazione del fair value degli strumenti finanziari, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Informativa sul fair value", con l'accortezza che, in presenza di azioni quotate su mercati attivi, il fair value è rappresentato dalla quotazione di Borsa alla data dell'acquisizione o, in mancanza, dall'ultima quotazione disponibile.

Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari.

L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dall' IFRS 9.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Le attività immateriali rilevate in sede di aggregazioni aziendali hanno riguardato contratti si servicing apportati dalla piattaforma di recupero crediti oggetto di acquisizione.

Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.

Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali la Società dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti;
  • la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui la Società è esposta.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo, la Società considera i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata, al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la Società ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata, al fine di valutare se la Società ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "preponente agente" (principal agent).

Laddove le attività rilevanti siano governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Tra le controllate possono essere comprese anche le cosiddette "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti dell'entità (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione della Società ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la società e uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui la società possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali la società detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali.

Le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e collegate sono valutate al costo ridotto per eventuali perdite durevoli di valore.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

4 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano, pertanto, il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. In applicazione del "balance sheet liability method" comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa);
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri, secondo la vigente disciplina tributaria, sul reddito di impresa).

Criteri di classificazione

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono i saldi delle posizioni fiscali della società nei confronti dell'amministrazione finanziaria. In particolare, le passività fiscali correnti rappresentano l'onere tributario dovuto per l'esercizio; le attività fiscali correnti accolgono gli acconti e gli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite od altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la banca ha richiesto la compensazione con imposte di esercizi successivi.

Le attività/passività per imposte differite sono classificate come attività/passività non correnti, ai sensi dello IAS 1 paragrafo 56.

Le imposte differite, pertanto, sono rappresentate contabilmente nelle Passività non correnti alla voce "Passività fiscali differite", laddove le stesse siano rappresentative di passività, ovvero siano correlate a poste economiche che diverranno imponibili in periodi d'imposta futuri, mentre sono iscritte nell'Attivo del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra le Attività non correnti, nella voce "Attività fiscali anticipate", nel caso si riferiscano a poste che saranno deducibili in periodi di imposta futuri. La fiscalità "differita", se attiene a operazioni che hanno interessato il patrimonio netto, è rilevata contabilmente nelle voci di patrimonio netto.

Criteri di valutazione

L'imposta sul reddito delle società e quella regionale sulle attività produttive sono rilevate sulla base di una realistica stima delle componenti negative e positive di competenza dell'esercizio e sono determinate sulla base delle vigenti aliquote per l'IRES e l'IRAP. Le attività fiscali differite sono contabilizzate soltanto nel caso in cui sussiste la probabilità elevata e concreta di una piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei futuri redditi imponibili attesi. Le passività fiscali differite sono di regola sempre contabilizzate.

Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando la Banca ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene a operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto.

5 – Crediti commerciali, Disponibilità liquide e Altre attività correnti

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti commerciali derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci del Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

I crediti commerciali sono iscritti al loro valore nominale che rappresenta il prezzo della transazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti commerciali sono svalutati laddove vi siano aspettative di perdite durevoli di valore, ovvero che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento.

Le disponibilità liquide sono iscritte al valore nominale e comprendono i saldi presenti sui conti correnti bancari.

6 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di classificazione

I Finanziamenti ed i Debiti commerciali ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con la clientela.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi, computati in base al tasso di interesse nominale sono registrati nella voce del conto economico "interessi passivi e oneri assimilati".

7 - Strumenti derivati

Criteri di iscrizione, classificazione e valutazione

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi quelli impliciti, sono attività e passività valutate a fair value.

La qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura tale da operare la compensazione delle relative variazioni di valore e che tale capacità di compensazione non sia inficiata dal livello del rischio di credito di controparte; (ii) la definizione di un hedge ratio coerente con gli

obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei rischi di cassa degli strumenti oggetto di copertura, le variazioni di fair value dei derivati considerati efficaci sono inizialmente rilevate nella riserva patrimoniale afferente alle altre componenti dell'risultato complessivo e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

8 - Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

La rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

  • vi è un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Criteri di classificazione

Un accantonamento, se rispetta i requisiti di iscrizione, viene rilevato tra i "Fondi per rischi e oneri".

I fondi includono in particolare gli accantonamenti per i premi di fedeltà al personale.

Criteri di valutazione

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

I fondi che fronteggiano passività il cui regolamento è atteso a distanza di oltre un anno sono rilevati a valori attuali.

Criteri di cancellazione

L'accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione al conto economico, quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando la stessa si estingue.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.

Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per il personale sono inseriti nella voce del conto economico "Costo del Personale".

9 – Benefici ai dipendenti

La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale. Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:

  • "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (ovvero successivamente al 1° gennaio 2007, data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote è contabilizzato tra i costi del personale ed è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • "piano a benefici definiti" per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Le quote in oggetto sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.

Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie, tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva secondo quanto prescritto dallo IAS 19.

10 - Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

11 - Patrimonio netto

Il patrimonio netto ricomprende:

  • capitale sociale;
  • la riserva sovrapprezzo azioni;
  • riserva legale;
  • altre riserve;

  • le perdite di esercizi precedenti non ancora ripianate.
  • Risultato di esercizio.

12 - Riconoscimento dei ricavi e dei costi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa e sono rilevati nel momento in cui viene trasferito il controllo dei beni o servizi al cliente, ad un ammontare che rappresenta l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto. In particolare, la rilevazione dei ricavi avviene tramite l'applicazione di un modello che deve soddisfare i seguenti criteri:

  • identificazione del contratto, definito come un accordo in cui le parti si sono impegnate ad adempiere alle rispettive obbligazioni;
  • individuazione delle singole obbligazioni di fare ("performance obligation") contenute nel contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento al cliente dei beni e/o dei servizi;
  • ripartizione del prezzo della transazione a ciascuna "performance obligation", sulla base dei prezzi di vendita della singola obbligazione;
  • riconoscimento dei ricavi nel momento in cui (o man mano che) l'obbligazione di fare risulta adempiuta trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

I ricavi possono essere riconosciuti in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o nel corso del tempo, a mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. In particolare:

  • gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato.
  • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;

I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio di competenza.

I costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.

PARTE B – INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Attivo

1 – Immobilizzazioni materiali

PARTE B – INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
Attivo
1 – Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali ammontano a euro 1.458 mila.
La movimentazione della presente voce può essere così riassunta:
(unità di euro)
Immobilizzazioni materiali 31.12.2022 Acquisti Ammortamenti Altre variazioni 31.12.2023
Immobili iscritti ai sensi dell'IFRS 16 1.655 - (269) 1.386
Autovetture iscritte ai sensi dell'IFRS 16 82 - (30) 20 72
Totale 1.737 -
(299)
20 1.458

2 – Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali – pari a euro 13.908 mila - sono relative al valore dell'avviamento e dell'intangibile sui contratti ereditati in scissione, iscritti sulla piattaforma di recupero crediti Gerica (acquistata da Credito Fondiario dal Gruppo Cassa di Risparmio di Genova).

3 – Partecipazioni

  • Gardant Liberty Servicing per euro 89.600 mila;
  • Le società veicolo ex Legge 130/99, per complessivi euro 12 mila.
ereditati in scissione, iscritti sulla piattaforma di recupero crediti Gerica (acquistata da Credito Fondiario dal Gruppo Cassa di
Risparmio di Genova).
Il valore residuo dell'intangibile sui contratti è pari a euro 6.308 mila mentre il valore dell'avviamento è pari a euro 7.600 mila.
Sull'intangibile è stato operato un ammortamento nel corso dell'esercizio per euro 1.428 mila.
3 – Partecipazioni
Le partecipazioni acquisite in sede di scissione riguardano le società partecipate direttamente ovvero:

Gardant Liberty Servicing per euro 89.600 mila;
Le società veicolo ex Legge 130/99, per complessivi euro 12 mila.
Nel corso del 2023 è stata acquisita la seguente partecipazione:
Gardant Bridge S.p.A., costituita ad aprile 2023, con un valore complessivo di euro 350 mila.
(unità di euro)
Nome società Sede Capitale PN Risultato
d'esercizio
Valore di
bilancio
Gardant Bridge S.p.A. Via Curtatone 3, Roma 50.000 232.006 (117.994) 350.000
Gardant Liberty Servicing S.p.A. Via Curtatone 3, Roma 150.000 32.672.701 12.602.148 89.600.000

Nome società Sede Capitale PN Risultato
d'esercizio
(unità di euro)
Valore di
bilancio
Aurelia SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 6.000
Bramito SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Celio SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Cosmo SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 136.655 - 1
Leviticus SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Lucullo SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 11.342 - 1
New Levante SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Ponente SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Pop NPL 2020 SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
Tevere SPV Srl Via Curtatone 3, Roma 10.000 10.000 - 1
6.000
Tiberina SPV Srl
Vette SPV Srl
Via Curtatone 3, Roma
Via Curtatone 3, Roma
10.000
10.000
10.000
10.000
-
-

4 – Imposte anticipate

Le imposte anticipate, pari a complessivi euro 19.814 mila, riguardano le DTA ex Legge 214/2011 per euro 291 mila e le DTA da perdite pregresse per euro 365 mila. Inoltre, la Società ha ricevuto in sede di scissione le DTA da affrancamento dei valori relativi alla partecipazione di Gardant Liberty Servicing per euro 28.180 (stornate per euro 383 mila a seguito del probability test condotto con riferimento alla data del 31 dicembre 2021). Il valore residuo al 31 dicembre 2023 di dette DTA da affrancamento è di euro 18.739 a seguito del rigiro a conto economico di DTA per euro 4.529 mila. Infine, sono state iscritte DTA su differenze temporanee per complessivi euro 419 mila.

5 – Altre attività finanziarie non correnti

La Società ha ricevuto da una primaria banca italiana una linea di credito sulla quale è stato contrattualizzato un Interest Rate Swap ("IRS") che al 31 dicembre 2023 presenta un valore positivo di euro 901 mila. Tale valore, essendo l'IRS di copertura del tipo cash flow hedging, è stato rilevato, come contropartita, in una apposita riserva di patrimonio di pari importo.

6 – Altre attività correnti e non correnti

Le altre attività correnti sono composte principalmente dai crediti verso la Capogruppo Gardant S.p.A. per le somme in cash pooling per euro 11 mila, dal credito verso BPER Banca per euro 1.715 mila e dal credito IRES verso Gardant Liberty Servicing per euro 1.848 mila.

Le altre attività non correnti sono composte per euro 5 mila da depositi cauzionali.

7 – Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano ad euro 20.091 mila e riguardano le fatture emesse o da emettere per l'attività di recupero crediti. Tali crediti sono sottoposti a svalutazioni per euro 1.678 mila relativamente alle fee subordinate nel pagamento per effetto del sorgere dei trigger di underperformance event.

8 – Crediti tributari

I crediti tributari della Società sono composti principalmente dall'acconto IRAP versato per euro 108 mila.

9 – Disponibilità liquide

La voce include le disponibilità liquide depositate sui conti correnti bancari per euro 6.601 mila.

PASSIVO

10 – Patrimonio Netto

Il patrimonio netto ammonta a euro 123.562 mila e risulta composto da:

  • capitale sociale per euro 210 mila;
  • riserva legale per euro 3.423 mila;
  • riserva straordinaria per euro 11.998 mila;
  • riserva sovrapprezzi di emissione per euro 95.697 mila;
  • riserve negative da FTA degli IAS/IFRS per euro 3.665 mila;
  • riserva da valutazione per euro 689 mila;
  • riserva in c/capitale per euro 4.359 mila;
  • altre riserve per euro 192 mila;
  • utile di competenza dell'esercizio per euro 10.659 mila.

11 – Finanziamenti correnti e non correnti

La Società ha ricevuto da una primaria banca italiana una linea di credito che al 31 dicembre 2023 presenta un valore residuo in linea capitale di euro 22.132 mila.

Le passività legate alla contabilizzazione, ai sensi dell'IFRS 16, delle autovetture e degli immobili ammontano a euro 1.711 mila di cui la parte a lungo termine ammonta a euro 1.472 mila e la parte a breve termine a euro 239 mila.

12 – Passività per imposte anticipate e debiti tributari correnti

Le passività per imposte anticipate sono riferite al valore dell'avviamento della piattaforma di recupero crediti sorto nell'ambito della partnership con l'ex Gruppo Carige( che può essere ammortizzato fiscalmente in 18 anni). Dette imposte ammontano a euro 414 mila.

La voce accoglie anche le DTL calcolate sulla valutazione attuariale TFR per euro 3 mila e le DTL sul fair value dell'IRS per euro 215 mila.

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto di Lavoro a favore dei dipendenti ammonta a euro 526 mila ed è valutato attuarialmente come previsto dallo IAS 19.

L'ammontare del Fondo è passato da euro 498 mila al 31 dicembre 2022 ad euro 526 mila al 31 dicembre 2023 per effetto di accantonamenti per euro 359 mila e utilizzi per euro 331 mila.

14 – Debiti commerciali

La voce accoglie i debiti verso fornitori per fatture ricevute ancora da pagare al 31 dicembre 2023 e gli accantonamenti per fatture da ricevere per complessivi euro 2.639 mila.

15 – Altri debiti

Si riportano di seguito gli elementi principali che costituiscono la voce al 31 dicembre 2023:

  • somme da corrispondere al personale e relativi contributi per euro 4.201 mila;
  • imposte, contributi e ritenute per euro 890 mila;
  • debiti verso società del Gruppo per euro 248 mila;
  • altri debiti per euro 174 mila.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

17 – Ricavi

I ricavi della Società riguardano prevalentemente le commissioni riconosciute per l'attività di recupero crediti svolta in ossequio ai mandati di special servicing ottenuti dalle società gestite.

L'ammontare di detti ricavi al 31 dicembre 2023 è di euro 36.618 mila, prevalentemente costituito da commissioni di performance calcolate in percentuale sugli incassi. Oltre alle fee sulla gestione dei contratti di special servicing, tra i ricavi vi sono anche i compensi percepiti per i servizi resi alla partecipata Gardant Liberty Servicing per euro 477 mila.

Costi

18 – Costi per servizi

I costi per servizi possono essere così riepilogati:

I ricavi della Società riguardano prevalentemente le commissioni riconosciute per l'attività di recupero crediti svolta in ossequio
L'ammontare di detti ricavi al 31 dicembre 2023 è di euro 36.618 mila, prevalentemente costituito da commissioni di performance
calcolate in percentuale sugli incassi. Oltre alle fee sulla gestione dei contratti di special servicing, tra i ricavi vi sono anche i
compensi percepiti per i servizi resi alla partecipata Gardant Liberty Servicing per euro 477 mila.
Natura dei ricavi
Costi per servizi
2021
31.12.2023
(migliaia di euro)
31.12.2022
Servizi di corporate dalla Capogruppo 5.550 5.516
Servizi di supporto all'attività da Master Gardant
Spese gestione immobili
688
-
847
440
Costi IT 4 -
Consulenze 32 67
Supporto amministrativo all'attività di recupero crediti 6.271 3.104
Supporti esterni all'attività 310 234
Revisione contabile 46 41
Organi sociali 62 59
Spese notarili 277 172
Polizze 93 98
Retainer fees su operazioni straordinarie - 220
Oneri bancari
Altri
3
451
27
249

19 – Spese per godimento beni di terzi

La voce accoglie gli oneri accessori relativi alle sedi sociali (euro 317 mila) e canoni per prodotti IT (euro 142 mila).

20 – Spese del personale

Le spese del personale sono di seguito dettagliate:

2021 (migliaia di euro)
Spese del personale 31.12.2023 31.12.2022
Salari e stipendi 8.683 7.669
Oneri sociali 2.399 2.274
Trattamento di Fine Rapporto 359 440
Ricavo netto dal distacco di personale (1.305) (1.054)
Altri costi del personale 441 274
Totale 10.577 9.603
2021 (migliaia di euro)
Ammortamenti e svalutazioni 31.12.2023 31.12.2022
Ammortamento applicazione IFRS 16 299 222
1.428 1.428
Ammortamento intangible
Svalutazione crediti commerciali
Totale
1.661
3.388
1.011
2.661

21 – Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e le svalutazioni includono:

2021 (migliaia di euro)
Ammortamenti e svalutazioni 31.12.2023 31.12.2022
Totale 3.388 2.661

Gli intangible sui contratti iscritti sulla stessa piattaforma di gestione acquisita in occasione della partnership con il Gruppo Carige sono oggetto di ammortamento la cui quota del 2023 è pari a euro 1.428 mila.

22 – Altri oneri di gestione

La voce ammonta a euro 229 mila ed accoglie principalmente il canone DTA (euro 116 mila), riaddebito costi vari da Gardant (euro 20 mila) e altri oneri (euro 65 mila).

23 – Risultati dalle partecipazioni

La Società ha ricevuto, nel mese di giugno 2023, il pagamento di un dividendo da Gardant Liberty Servicing pari a euro 4.884 mila.

24 – Oneri finanziari

Gli oneri finanziari netti ammontano a euro 671 mila e riguardano:

La voce ammonta a euro 229 mila ed accoglie principalmente il canone DTA (euro 116 mila), riaddebito costi vari da Gardant (euro
La Società ha ricevuto, nel mese di giugno 2023, il pagamento di un dividendo da Gardant Liberty Servicing pari a euro 4.884 mila.
Oneri finanziari 2021
31.12.2023
(migliaia di euro)
31.12.2022
Oneri derivanti da adozione IFRS 16 59 43
Interessi da finanziamenti bancari 1.743 917
Differenziali su derivati (1.079) (3)
Interessi attivi bancari (52) (5)

Le imposte al 31 dicembre 2023 possono essere così dettagliate:

2021 (migliaia di euro)
Imposte 31.12.2023 31.12.2022
Rigiro a conto economico di imposte anticipate (843) -
Rigiro a conto economico di imposte differite 4.678 4.708
IRES sul reddito dell'esercizio (1.655) (1.398)
IRAP sul reddito dell'esercizio - -
IRAP da anni precedenti (52) -
IRES da anni precedenti 45 -
Imposte da credito d'imposta (21) -

La Società ha rilevato imposte relative ad IRAP di anni precedenti emerse in sede di liquidazione dell'imposta in dichiarazione per euro 52 mila.

La Società ha messo a disposizione, a livello di consolidato fiscale, la propria perdita fiscale a compensazione dell'imponibile della società Gardant Liberty Servicing, con un compenso spettante di euro 1.848 mila.

Nel corso dell'esercizio sono state rigirate a conto economico le DTA da affrancamento di Gardant Liberty Servicing per euro 4.529 mila.

Inoltre, sono state iscritte DTA su differenze temporanee per euro 758 mila.

Parte D – ALTRE INFORMAZIONI

Informativa sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Gestione dei rischi

Special Gardant, in quanto società controllata del Gruppo Gardant, si avvale di Gardant S.p.A., per il tramite della struttura Group Controls, per l'espletamento delle attività di controllo e gestione dei rischi.

L'obiettivo dell'esternalizzazione in Capogruppo di tali servizi è quello di garantire un'efficiente gestione e di beneficiare delle economie di scala disponibili a livello di Gruppo attraverso lo svolgimento delle attività di presidio del rischio all'interno del modello organizzativo consolidato di riferimento.

Le attività di Special Gardant sono esposte ai seguenti rischi:

  • Rischio di Liquidità,
  • Rischio di Credito,
  • Rischio operativo,
  • Rischio tasso di interesse.

Le seguenti sezioni forniscono indicazioni di riferimento sull'incidenza di tali rischi.

Rischio di liquidità

Si definisce rischio di liquidità la possibilità che la Società non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi a condizioni economiche sostenibili (funding liquidity risk) oppure a causa dell'incapacità di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk).

Gli obiettivi dell'attività di gestione e monitoraggio della liquidità del Gruppo sono la stabilità strutturale a breve termine, il finanziamento della crescita e la mitigazione del rischio di liquidità.

La costituzione del Gruppo ha consentito di attivare una gestione centralizzata della liquidità a livello consolidato al fine di ottimizzare l'equilibrio di liquidità complessivo, preservando le peculiarità del business di ciascuna Società controllata.

Obiettivo del Gruppo è il mantenimento nel tempo di una gestione equilibrata della propria esposizione finanziaria, al fine di garantire la coerenza della struttura del passivo con la composizione dell'attivo di bilancio assicurando allo stesso tempo la necessaria flessibilità operativa attraverso l'utilizzo della liquidità generata dalle attività operative correnti e il ricorso a finanziamenti bancari.

Al tal fine è stato attivato un meccanismo di un cash pooling di Gruppo.

La politica finanziaria del Gruppo e la gestione dei relativi rischi finanziari sono guidate e monitorate a livello centrale. A tal riguardo, Special Gardant beneficia del monitoraggio trimestrale del livello di liquidità consolidato del Gruppo, effettuato dalla Capogruppo per tramite di Group Controls, con l'obiettivo di verificare l'equilibrio di cassa operativa di breve/medio termine e suggerire l'adozione di adeguati presidi al fine di prevenire situazioni di deficit di liquidità.

Nello specifico l'analisi del livello consuntivo e prospettico della liquidità avviene rispetto ad un buffer minimo di liquidità da detenere a livello di Gruppo per garantire il funzionamento operativo ordinario.

In presenza di uno scostamento negativo rispetto liquidity buffer di riferimento, è stato definito un processo di attivazione di specifici meccanismi di escalation verso gli organi aziendali e sono state individuate le potenziali remedial action da implementare in base alla gravità e persistenza dello scostamento stesso.

Rischio di credito

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente generando una perdita finanziaria.

Special Gardant è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, pari a euro 20 milioni, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione dei contratti di special servicing, ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Per quanto riguarda i crediti di natura non commerciale sono riconducibili a i) credito verso la Capogruppo rinveniente dall'operatività in cash pooling e ii) liquidità depositata sui conti correnti presso primarie banche.

Ad ogni data di bilancio, tali crediti sono inoltre sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2023, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche, istituzioni finanziarie e importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999. Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con banche e istituzioni finanziarie, Special Gardant ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio. Al 31 dicembre 2023 la liquidità di Special Gardant è investita in depositi bancari intrattenuti con primari istituti di credito.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse sul conto economico è il rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività (variazione del valore di mercato delle poste di bilancio a seguito di una variazione della curva dei rendimenti).

Special Gardant utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari direttamente e indirettamente mediante il cash pooling di gruppo. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello degli oneri e dei proventi finanziari.

La Società non detiene attività finanziarie diverse dalla liquidità presso le banche e utilizza come fonte di provvista un contratto di finanziamento e medio-lungo termine concesso da Banco BPM per un accordato di 50 milioni di euro erogati mediante un'unica

linea di credito con un tasso variabile come remunerazione. Per effetto della stipula di un IRS le variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato non incidono sul livello dei connessi oneri finanziari.

La Società valuta e monitora regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse.

Rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Non rientrano in questo ambito i rischi strategici e di reputazione, mentre è compreso il rischio legale, (ossia il rischio derivante da violazioni o dalla mancanza di conformità a leggi o norme oppure dalla poca trasparenza in merito ai diritti e ai doveri delle controparti in una transazione) e il rischio di condotta (ossia il rischio di subire perdite conseguenti un'offerta inappropriata di servizi finanziari ed i derivanti costi processuali, inclusi casi di condotta intenzionalmente inadeguata o negligente).

I controlli di primo livello a fronte di tale rischio sono espletati dalle funzioni operative. Le verifiche di secondo e terzo livello sono a carico della Struttura Group Controls di Capogruppo.

Special Gardant, tramite il framework di operational risk definito dalla Capogruppo mira a rafforzare il processo di raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection) caratterizzandolo con un approccio strettamente bottom-up, al fine di consentire la rilevazione e il censimento delle perdite generate o potenziali derivanti da eventi di rischio operativo.

Special Gardant ha inoltre sviluppato una strategia di continuità operativa (Business Continuity) che prevede l'analisi degli impatti sulla operatività e l'individuazione di alcuni scenari di crisi/disastro, al fine di identificare le soluzioni di continuità più opportune per indirizzare il ripristino dei processi essenziali dal punto di vista organizzativo, logistico e informatico.

La continuità operativa fa riferimento alla disponibilità delle risorse critiche, quali ad esempio informazioni, persone, infrastrutture, tecnologie, reti di comunicazione, locali, che sono necessarie a garantire il funzionamento dei processi aziendali più critici in situazioni di emergenza/crisi. L'improvvisa indisponibilità di queste risorse può provocare l'interruzione dell'operatività, con conseguenti impatti economici, normativi e d'immagine.

Nel Business Continuity Plan (BCP) sono previsti ruoli e/o comitati per la gestione della continuità operativa che operano sia in situazione di "normalità", al fine di garantire il mantenimento del BCP, sia in situazione di crisi per garantire l'adeguato presidio, coordinamento e controllo delle attività di ripristino e di ritorno alla normalità dei processi impattati.

Rapporti con parti correlate

Rapporti con parti correlate (migliaia di euro)
Parte correlata Crediti Debiti Costi Ricavi
Gardant S.p.A. 55 2.263 6.021 100
Master Gardant S.p.A. 6 231 688 65
Gardant Liberty Servicing S.p.A. 2.403 - 9 1.682
Gardant Investor SGR S.p.A. - - - -
Gardant Bridge S.p.A. 250 - - -
Banca CF+ 188 - - 340
Società veicolo 61 - - 447
2.963 2.493 6.718 2.634
(migliaia di euro)
Parte correlata Crediti Debiti Costi Ricavi
(migliaia di euro)
2.963 2.493 6.718 2.634
(migliaia di euro)
Gardant S.p.A. 2.248 2.379 6.003 -
Master Gardant S.p.A. 7 458 847 68
Gardant Liberty Servicing S.p.A. 2.102 13 97 1.540
Gardant Investor SGR S.p.A. - - - -
Banca CF+ 348 7 - 522
Società veicolo 325 - - 417

Di seguito si riepilogano le principali:

  • la Capogruppo Gardant S.p.A. presta servizi di corporate center per tutte le società del Gruppo. La Società ha corrisposto nel periodo euro 5.550 mila per tali servizi;
  • la Società ha trasferito, nell'ambito di un contratto di Tesoreria accentrata presso la Capogruppo, euro 11 mila. Tale contratto permette di ottimizzare la gestione delle posizioni di tesoreria delle singole società del Gruppo;
  • la Società ha messo a disposizione, a livello di consolidato fiscale, la propria perdita fiscale a compensazione dell'imponibile della società Gardant Liberty Servicing S.p.A., con un compenso spettante di euro 1.848 mila;
  • la Società ha in essere un contratto di servizi con la società Gardant Liberty Servicing S.p.A. che ha generato ricavi per euro 476 mila;
  • la Società ha in essere un contratto di assistenza amministrativa con la società Master Gardant S.p.A. che ha generato un costo di euro 734 mila;
  • le società del Gruppo hanno distaccato personale presso la Società il cui costo complessivo ammonta a euro 9 mila. La società ha distaccato personale presso le altre società del Gruppo il cui ricavo complessivo ammonta a euro 1.313 mila (84 mila verso la Capogruppo, euro 24 mila verso Master Gardant S.p.A. e euro 1.205 mila verso Gardant Liberty Servicing S.p.A.).

I compensi complessivi riconosciuti ai sindaci nel 2023 sono pari a euro 62 mila; gli amministratori non hanno compenso ma solo un rimborso spese.

Ai membri degli Organi Sociali non sono stati erogati anticipi o crediti.

Importo totale dei corrispettivi spettanti alla società di revisione

La revisione della società è affidata a KPMG S.p.A. a cui spetta un compenso annuo di euro 46 mila.

Numero medio del personale dipendente ripartito per categoria

Il numero medio del personale dipendente al 31 dicembre 2023 è risultato il seguente:

Dirigenti 7
Quadri direttivi 52
Altro personale dipendente 38

Numero e valore nominale delle azioni della società

La società ha emesso complessive 210.000 azioni del valore nominale di euro 1 ciascuna. Il capitale sociale risulta interamente versato.

La Società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, warrants, opzioni o titoli o valori simili ad azioni. La Società non ha emesso strumenti finanziari.

Finanziamenti da Soci

La Società non ha ricevuto finanziamenti da Soci.

Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio

Non ci sono stati eventi successivi alla chiusura dell'esercizio che abbiamo prodotto effetti patrimoniali, economici o finanziari tali da comportare rettifiche sul presente bilancio.

Informativa di cui al comma 4 dell'articolo 2497-bis del Codice civile

Si riportano di seguito i dati dell'ultimo bilancio approvato della società Gardant S.p.A. in qualità di soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497-bis e seguenti del Codice civile.

Informativa di cui al comma 4 dell'articolo 2497-bis del Codice civile
Si riportano di seguito i dati dell'ultimo bilancio approvato della società Gardant S.p.A. in qualità di soggetto che esercita attività
di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497-bis e seguenti del Codice civile.
(unità di Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2022 31/12/2021
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 13.019.339 5.148.710
Immobilizzazioni immateriali 2 1.186.898 680.381
Partecipazioni 3 131.711.173 131.711.173
Attività per imposte anticipate 4 349.867 358.291
Altre attività finanziarie non correnti 5 33.207.265 38.310.311
di cui con parti correlate
Altre attività non correnti 5 178.458 20.000
Totale attività non correnti 179.653.000 176.228.866
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali 6 3.785.220 2.895.069
di cui con parti correlate
Crediti tributari 7 1.070.441 3.180.431
Altre attività correnti 8 4.256.407 4.435.675
di cui con parti correlate
Disponibilità liquide 9 9.680.196 13.825.481
Totale attività correnti 18.792.265 24.336.655
Totale attività 198.445.265 200.565.521
(unità di Euro)
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Note 31/12/2022 31/12/2021
PATRIMONIO NETTO
Capitale 10 210.000 210.000
Riserva legale 10 9.296.799 9.296.799
Riserva sovrapprezzo azioni 10 157.657.733 157.657.733
PATRIMONIO NETTO
Capitale 10 210.000 210.000
Riserva legale 10 9.296.799 9.296.799
Riserva sovrapprezzo azioni 10 157.657.733 157.657.733
Altre riserve 10 1.882.107 35.504.282
Utile (perdita) dell'esercizio (21.620.990) (34.536.556)
Totale patrimonio netto 147.425.648 168.132.257
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti non correnti 11 11.865.024 4.553.384
Benefici a dipendenti 12 554.259 662.264
Debiti tributari non correnti 22.209 -
Totale passività non correnti 12.441.491 5.215.648
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali 13 7.808.826 3.828.261
Finanziamenti correnti 11 819.692 467.794
Altri debiti 14 29.949.609 22.921.560
Totale passività correnti 38.578.126 27.217.615
Totale passività e Patrimonio Netto 198.445.265 200.565.521
Note illustrative

(unità di Euro)
CONTO ECONOMICO Note 31/12/2022 31/12/2021
Ricavi 15 1.022.224 (23.637.462)
di cui con parti correlate 10.881.283 3.874.708
Altri proventi 16 4.586.710 620.993
di cui con parti correlate 727.633 598.282
Totale ricavi e altri proventi 5.608.934 (23.016.469)
Costi per servizi 17 (12.095.744) (3.749.898)
Spese per godimento beni di terzi 18 (3.171.150) (963.730)
Spese del personale 19 (11.457.993) (4.488.610)
Ammortamenti e svalutazioni 20 (2.438.501) (1.335.039)
Altri oneri di gestione 21 (590.199) (182.220)
Risultato operativo (24.144.654) (33.735.967)
Oneri finanziari 22 (515.595) (3.635.389)
di cui non ricorrenti 0 (42.756.086)
Risultato ante imposte (24.660.249) (37.371.356)
Imposte 23 3.039.258 2.834.800
Utile (perdita) dell'esercizio (21.620.990) (34.536.556)
Altre componenti del prospetto della
redditività complessiva:
Utile (perdita) attuariale TFR 191.224 17.546
(21.429.766) (34.519.010)

Signori azionisti,

il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2024.

Sono a vostra disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 chiude con un utile dell'esercizio pari a euro 10.658.839.

Con riferimento a detto utile, si propone di destinarlo interamente a dividendo.

Roma, 19 marzo 2024 Il Consiglio di Amministrazione

Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della Società di Revisione

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