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CIR Group

Quarterly Report Aug 1, 2025

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Quarterly Report

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Relazione finanziaria semestrale

al 30 giugno 2025

Indice

Organi sociali

Relazione sulla gestione

    1. Sintesi dei principali risultati
    1. Andamento del Gruppo
    1. Andamento dei settori
    1. Impatti del contesto macroeconomico, del conflitto Russia-Ucraina e Gaza-Israele e del cambiamento climatico sull'attività
    1. Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2025
    1. Prevedibile evoluzione della gestione
    1. Gestione dei rischi
    1. Altre informazioni

Bilancio consolidato

  • Prospetti contabili consolidati
  • Note esplicative al bilancio consolidato

Attestazione del bilancio consolidato

Attestazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025 ai sensi dell'art. 154-bis, commi 3 e 4, D.lgs. n. 58/1998

  • Elenco delle partecipazioni al 30 giugno 2025
  • Relazione della società di revisione

CIR S.p.A.

Via Ciovassino, 1 – 20121 Milano – T + 39 02 722701

Capitale sociale € 420.000.000 – R.E.A. n 1950090

Iscrizione R.I. di Milano Monza Brianza Lodi / C.F. / P.I. n. 01792930016

Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento della F.lli De Benedetti S.p.A.

Organi sociali

al 30 giugno 2025

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Onorario CARLO DE BENEDETTI
Vice Presidente Onorario FRANCO DEBENEDETTI
Presidente RODOLFO DE BENEDETTI (*)
Amministratore Delegato
e Direttore Generale
MONICA MONDARDINI (*)
Consiglieri PHILIPPE BERTHERAT (1) (3)
EDOARDO DE BENEDETTI
MARCO DE BENEDETTI
TOMMASO NIZZI (2) (3)

Segretario del Consiglio ANTONIO SEGNI

ELISABETTA OLIVERI (2) FRANCESCA PASINELLI (1) (3) MARIA SERENA PORCARI (1) (2) (4)

COLLEGIO SINDACALE

Presidente GIOVANNI BARBARA
Sindaci Effettivi MARIA MADDALENA GNUDI
FRANCESCO MANTEGAZZA
Sindaci Supplenti ANTONELLA DELLATORRE

MARCO PARDI GAETANO REBECCHINI

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

Segnalazione ai sensi della raccomandazione di cui alla comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997

(*) Poteri come da Corporate Governance

  • (1) Membro del Comitato Nomine e Remunerazione
  • (2) Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (3) Membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate

(4) Lead Independent Director

Relazione sulla gestione

4

Relazione sulla gestione

1. Sintesi dei principali risultati

Nel primo semestre del 2025, il gruppo CIR ha registrato un risultato netto delle attività in continuità pari a € 26,6 milioni, sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2024 (€ 27,7 milioni), e di € 14,2 milioni al netto della quota di terzi (€ 19,8 milioni nel primo semestre 2024).

Le controllate Sogefi e KOS hanno registrato una significativa crescita dei risultati, mentre la gestione del portafoglio di investimenti finanziari ha conseguito un rendimento inferiore a quello particolarmente elevato del primo semestre del 2024.

Al 30 giugno 2025 il gruppo aveva una posizione finanziaria netta (PFN) consolidata ante IFRS 16 positiva per € 190,9 milioni, rispetto a € 202,6 milioni al 31 dicembre 2024; il Free Cash Flow (FCF) ante IFRS 16 è stato pari a € 9,7 milioni, e la diminuzione della PFN consolidata è dovuta agli esborsi per complessivi € 21,4 milioni per dividendi alle minoranze di KOS e Sogefi ed acquisti di azioni proprie da parte di CIR S.p.A.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (inclusa la controllata CIR Investimenti) era pari a € 363,3 milioni, con un incremento di € 22,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, quando la stessa ammontava a € 341,3 milioni.

L'indebitamento finanziario netto consolidato inclusi i debiti IFRS 16, al 30 giugno 2025, era pari a € 606,6 milioni, comprensivi di debiti per diritti d'uso per € 797,5 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 758,0 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2025 era pari a € 793,4 milioni (€ 791,2 milioni al 31 dicembre 2024).

KOS

Nel primo semestre 2025 KOS ha registrato ricavi per € 403,6 milioni, in linea con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente e in crescita del 5,1% a perimetro equivalente (escludendo i ricavi nel primo semestre 2024 derivanti dalla gestione dell'ospedale di Suzzara, che si è conclusa a giugno 2024).

In Italia, le RSA hanno registrato una crescita dei ricavi del 5,8%, grazie all'aumento delle presenze (con un tasso di saturazione passato dal 92,9 % del primo semestre del 2024 al 94,3%), ad un incremento sostenibile delle tariffe e al contributo delle strutture recentemente avviate. Riabilitazione, Psichiatria, Cure non residenziali e Acuti hanno complessivamente riportato un aumento dei ricavi dello 0,5%.

In Germania, i ricavi sono cresciuti dell'9%, con un tasso di saturazione in crescita al 90,6% e un sostenuto aumento delle tariffe concordato con gli enti preposti, in un contesto di persistente incremento del costo del lavoro del personale sanitario.

L'EBIT è ammontato a € 31,1 milioni, pari al 7,7% dei ricavi, in crescita rispetto ad € 27,9 milioni, 6,9% dei ricavi, nel primo semestre 2024.

L'utile netto è stato pari a € 7,9 milioni, rispetto a € 5,0 milioni nel primo semestre 2024.

Il free cash flow ante IFRS16 è stato equilibrato, registrandosi un aumento del capitale circolante per € 23,4 milioni riconducibile all'incremento dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, dovuto alla crescita dei ricavi e all'andamento infra-annuale ricorrente di tali crediti.

L'indebitamento netto ante IFRS16 a fine giugno 2025 ammontava a € 153,5 milioni, rispetto a € 129,6 milioni al 31 dicembre 2024, dopo investimenti in sviluppo per € 2,8 milioni e dividendi per € 21,1 milioni, di cui € 12,2 milioni pagati a CIR.

L'indebitamento netto inclusi i debiti per diritti d'uso, al 30 giugno 2025, ammontava a € 911,5 milioni, rispetto a € 902,2 al 31 dicembre 2024.

Sogefi

I ricavi consolidati del Gruppo Sogefi sono ammontati a € 508,6 milioni rispetto a € 524,1 milioni nel primo semestre 2024, registrando una flessione del 3,0%; a tassi di cambio costanti, i ricavi sono scesi dell'1,2%: -7,5% in Europa a causa della debolezza del mercato, +5,6% in Nord America, +8,3% in Sud America e +9,9% in Cina.

L'EBIT, pari a € 32,7 milioni, è cresciuto rispetto al primo semestre 2024 (€ 27,8 milioni), con un EBIT margin pari al 6,4% del fatturato, rispetto al 5,3% del primo semestre 2024.

L'utile netto delle attività operative in continuità è stato pari a € 19,8 milioni, a fronte di € 10,8 milioni nel primo semestre 2024 (l'utile netto incluse le attività cessate e al netto delle quote di terzi è stato pari a € 18,7 milioni, rispetto ad € 145,8 milioni nel primo semestre 2024, che recepiva l'utile della divisione Filtrazione nei primi cinque mesi dell'anno e la plusvalenza netta realizzata con la sua cessione).

Il free cash flow delle attività in continuità ante IFRS 16 è stato positivo per € 10,7 milioni, a fronte di € 21,9 milioni nel primo semestre 2024. Il minore FCF rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio è dovuto ai flussi non ricorrenti registrati nel 2024 per il saldo dei debiti intercompany da parte della divisione Filtrazione prima della cessione.

L'indebitamento netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2025 era pari a € 19,3 milioni, a fronte di un indebitamento netto di € 9,5 milioni al 31 dicembre 2024, dopo il pagamento di dividendi per complessivi € 17,9 milioni, di cui € 10,7 milioni a CIR.

L'indebitamento netto a fine giugno 2025 inclusi i debiti per diritti d'uso ammontava a € 59,3 milioni, rispetto ad un indebitamento netto al 31 dicembre 2024 pari a € 55,0 milioni.

Gestione finanziaria

Nel primo semestre del 2025 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da elevata volatilità e da una pronunciata debolezza della valuta statunitense, che rispetto all'euro ha perso il 12,2% tra la fine del 2024 e il 30 giugno del 2025.

Il portafoglio di attivi finanziari della capogruppo, gestito prevalentemente dalla controllata CIR Investimenti, ha registrato proventi finanziari netti positivi pari a € 3,2 milioni, con un rendimento dello 0,8%, a fronte di € 17,3 milioni nel primo semestre del 2024 e un rendimento del 4,6%. In particolare, il rendimento degli attivi "prontamente liquidabili" (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari all'1,6%, mentre il portafoglio di Private Equity, in buona parte denominato in dollari, ha registrato una perdita di € 2,3 milioni, -3,9%, a causa dell'evoluzione del tasso di cambio euro/dollaro.

Le tabelle della pagina seguente forniscono l'analisi della contribuzione ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo delle controllate industriali, dell'aggregato delle "holding finanziarie" CIR e CIR Investimenti e delle altre controllate non industriali.

1° semestre
2024
(In milioni di €) Gruppo
KOS
(settore
sanità)
Gruppo Sogefi
(settore
componentistica
per autoveicoli)
Totale
controllate
industriali
CIR e
Holding
Finanziarie
Altre
controllate
Totale
consolidato di
Gruppo
Totale
consolidato
di Gruppo
Ricavi 403,6 508,6 912,2 -- -- 912,2 928,2
Costi della produzione (1) (312,0) (432,8) (744,8) (5,4) -- (750,2) (774,3)
Altri proventi e costi operativi (2) (14,1) (6,3) (20,4) (0,2) -- (20,6) (19,5)
Ammortamenti e svalutazioni (46,4) (36,8) (83,2) (0,1) -- (83,3) (84,9)
EBIT 31,1 32,7 63,8 (5,7) -- 58,1 49,5
Oneri e proventi finanziari netti (3) (16,4) (5,7) (22,1) (2,4) -- (24,5) (22,9)
Dividendi, proventi e oneri da
negoziazione e valutazione titoli (4)
-- -- -- 6,2 -- 6,2 14,0
Rettifiche di valore delle partecipazioni
contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto
-- -- -- -- -- -- --
Imposte sul reddito (6,4) (7,2) (13,6) 0,4 -- (13,2) (12,9)
Risultato delle attività in continuità 8,3 19,8 28,1 (1,5) -- 26,6 27,7
Utile (Perdita) derivante dalle attività
destinate alla dismissione
-- 0,5 0,5 -- -- 0,5 154,1
Risultato di terzi (3,6) (9,0) (12,6) -- -- (12,6) (67,5)
Risultato netto di Gruppo 4,7 11,3 16,0 (1,5) -- 14,5 114,3

Conto economico consolidato per settore di attività

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "variazione delle rimanenze", "costi per acquisto di beni, "costi per servizi", "costi del personale" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto di € (0,3) milioni di elisioni intercompany.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri proventi operativi" e altri costi operativi" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto

dell'elisione di € 0,3 milioni di elisioni intercompany.

3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari" e "oneri finanziari" del conto economico consolidato.

4) La voce corrisponde alla somma delle linee "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Struttura patrimoniale consolidata per settore di attività

30.06.2025 31.12.2024
(in milioni di euro) Gruppo
KOS
(settore
sanità)
Gruppo Sogefi
(settore
componentistica
per autoveicoli)
Totale
controllate
industriali
CIR e
Holding
Finanziarie
Altre
controllate
Totale
consolidato
di Gruppo
Totale
consolidato
di Gruppo
Immobilizzazioni (1) 1.334,6 416,9 1.751,5 7,7 -- 1.759,2 1.792,9
Altre attività e passività non correnti nette (2) (12,6) (44,9) (57,5) 52,9 (0,7) (5,3) (3,7)
Altre passività destinate alla dismissione -- -- -- (2,4) -- (2,4) (2,4)
Capitale circolante netto (3) (60,6) (19,0) (79,6) (4,6) 0,7 (83,5) (101,2)
Capitale investito netto 1.261,4 353,0 1.614,4 53,6 -- 1.668,0 1.685,6
Posizione finanziaria netta (4) (911,5) (58,8) (970,3) 363,3 0,4 (606,6) (615,0)
Patrimonio netto totale 349,9 294,2 644,1 416,9 0,4 1.061,4 1.070,6
Patrimonio netto di terzi 144,0 124,0 268,0 -- -- 268,0 279.4
Patrimonio netto di Gruppo 205,9 170,2 376,1 416,9 0,4 793,4 791,2

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "diritti d'uso", "investimenti immobiliari",

"partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato. 2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee

"altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato. 3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "crediti commerciali" e "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", " titoli", "altre attività finanziarie" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

2. Andamento del Gruppo

I ricavi consolidati del primo semestre 2025 sono ammontati a € 912,2 milioni, in flessione dell'1,7% rispetto a quelli del 2024 (€ 928,2 milioni), ma in crescita dell' 1,4% a perimetro equivalente (escludendo per KOS la gestione dell'ospedale di Suzzara terminata il 30 giugno 2024) e tassi di cambio costanti. KOS ha registrato ricavi stabili e in crescita del 5,1% a perimetro equivalente, mentre Sogefi ha registrato ricavi in flessione del 3,0% e dell'1,2% a tassi di cambio costanti. Da notare che il gruppo registra il 68,8% dei suoi ricavi all'estero.

RICAVI Variazione
(in milioni di €) 1H2025 % 1H2024 % assoluta %
Sanità
Gruppo KOS 403,6 44,2 404,1 43,5 (0,5) (0,1)
Componentistica per autoveicoli
Gruppo Sogefi 508,6 55,8 524,1 56,5 (15,5) (3,0)
Totale ricavi consolidati 912,2 100,0 928,2 100,0 (16,0) (1,7)
di cui: ITALIA 284,2 31,2 298,7 32,2 (14,5) (4,9)
ESTERO 628,0 68,8 629,5 67,8 (1,5) (0,2)

Si riporta qui di seguito una sintesi del conto economico consolidato del semestre, confrontato con quello del primo semestre del 2025.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(in milioni di €)
1H2025 % 1H2024 %
Ricavi 912,2 100,0 928,2 100,0
Margine operativo lordo (EBITDA) consolidato (1) 141,4 15,5 134,4 14,5
Risultato operativo (EBIT) consolidato 58,1 6,4 49,5 5,3
Risultato gestione finanziaria (2) (18,3) (2,0) (8,9) (0,9)
Imposte sul reddito (13,2) (1,4) (12,9) (1,4)
Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione 0,5 -- 154,1 16,6
Risultato netto inclusa la quota di terzi 27,1 3,0 181,8 19,6
Risultato di terzi (12,6) (1,4) (67,5) (7,3)
Risultato netto del Gruppo 14,5 1,6 114,3 12,3

(1) La voce corrisponde alla somma delle linee "risultato operativo" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico consolidato.

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli", "quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del primo semestre 2025 è ammontato a € 141,4 milioni (15,5% dei ricavi), rispetto a € 134,4 milioni nel corrispondente periodo del 2024 (14,5% dei ricavi). L'incremento dell'EBITDA è riconducibile al miglioramento della redditività operativa lorda sia di KOS che di Sogefi, per le ragioni illustrate di seguito, in sede di analisi dei risultati per settore.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 58,1 milioni, rispetto a € 49,5 milioni nel primo semestre 2024, in linea con l'evoluzione dell'EBITDA.

Il saldo consolidato della gestione finanziaria è stato negativo per € 18,3 milioni (a fronte di -€ 8,9 milioni nel primo semestre del 2024):

  • i proventi netti del portafoglio di investimenti finanziari della holding CIR e della controllata CIR Investimenti sono ammontati a € 3,8 milioni, incluso un provento non ricorrente di €0,6 milioni, a fronte di € 17,3 milioni nel corrispondente periodo del 2024;
  • gli interessi passivi netti sui debiti delle controllate sono stati pari a € 10,3 milioni e sono diminuiti di € 3,9 milioni rispetto al primo semestre 2024, grazie alla riduzione dell'indebitamento di Sogefi rispetto al primo semestre del 2024;
  • gli oneri IFRS16 sono ammontati a € 11,8 milioni nel primo semestre 2025, a fronte di € 12,0 milioni nel primo semestre 2024.

Il risultato netto delle attività operative in continuità, prima degli utili di spettanza di terzi, è stato pari a € 26,6 milioni, a fronte di € 27,7 milioni nel 2024. Il risultato netto di Gruppo delle attività in continuità è ammontato a € 14,2 milioni, a fronte di € 19,8 milioni nel primo semestre del 2024 (da notare la maggiore incidenza del risultato di terzi, dovuta all'incremento dei risultati di KOS e Sogefi, in cui CIR detiene una partecipazione del 60% circa, e alla riduzione dei proventi della gestione finanziaria di cui detiene il 100%)

Il risultato netto del Gruppo, incluse le attività cessate e al netto della quota dei terzi, è ammontato a € 14,5 milioni, a fronte di un utile di € 114,3 milioni nel primo semestre 2024, di cui € 94,5 milioni per attività cessate; si ricorda che nel corso del primo semestre 2024 fu ceduta la divisione Filtrazione di Sogefi, realizzando una significativa plusvalenza, e perfezionata la cessione del complesso immobiliare sito in via dell'Orso 8 a Milano, da parte di CIR S.p.A.

Si riporta di seguito la struttura patrimoniale consolidata sintetica del Gruppo CIR al 30 giugno 2025, confrontata con l'analoga situazione al 31 dicembre 2024.

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA
(in milioni di €) (1)
30.06.2025 31.12.2024
Immobilizzazioni 1.759,2 1.792,9
Altre attività e passività non correnti nette (5,3) (3,7)
Attività e passività destinate alla dismissione (2,4) (2,4)
Capitale circolante netto (83,5) (101,2)
Capitale investito netto 1.668,0 1.685,6
Indebitamento finanziario netto (606,6) (615,0)
Patrimonio netto totale 1.061,4 1.070,6
Patrimonio netto di Gruppo 793,4 791,2
Patrimonio netto di terzi 268,0 279,4

(1) I dati in oggetto sono il risultato di una diversa aggregazione degli schemi di bilancio. Per la definizione si rimanda alle note riportate in calce alla tabella "Struttura patrimoniale consolidata per settori di attività" precedentemente esposta.

Il capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2025 ammonta a € 1.668,0 milioni, rispetto a € 1.685,6 milioni al 31 di dicembre del 2024.

Al 30 giugno 2025, prima dell'applicazione del principio IFRS16, la posizione finanziaria netta consolidata ante IFRS 16 ammontava a € 190,9 milioni (rispetto a € 202,6 milioni al 31 dicembre 2024 e € 316,2 milioni al 30 giugno 2024) ed era così articolato:

  • un'eccedenza finanziaria di CIR e della controllata finanziaria CIR Investimenti di € 363,3 milioni, in aumento di € 22 milioni rispetto a € 341,3 milioni al 31 dicembre 2024, grazie all'incasso di dividendi per € 23 milioni dalle controllate KOS e Sogefi;
  • un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali pari a € 172,4 milioni, in aumento di € 33,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024 (€ 138,7 milioni), dopo aver distribuito dividendi per € 39,0 milioni nel corso del semestre e tenuto conto dell'incremento del capitale circolante ricorrente nel corso del primo semestre per entrambi le attività operative..

I debiti finanziari per diritti d'uso, in base al principio IFRS 16, al 30 giugno 2025 ammontavano a € 797,5 milioni e quindi l'indebitamento finanziario netto consolidato complessivo era pari a € 606,6 milioni (€ 615,0 milioni al 31 dicembre 2024).

Viene qui di seguito riportato il rendiconto finanziario consolidato, redatto secondo uno schema "gestionale" che evidenzia le variazioni della posizione finanziaria netta.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1° semestre 1° semestre
in milioni di euro) 2025 2024
Autofinanziamento 83,5 69,0
Variazione del capitale circolante e altre attività e passività non correnti (30,6) (11,9)
FLUSSO GENERATO DALLA GESTIONE 52,9 57,1
Aumenti di capitale -- --
TOTALE FONTI 52,9 57,1
IMPIEGHI
Investimenti netti in immobilizzazioni (41,5) (26,1)
Corrispettivo pagato per aggregazioni aziendali -- --
Pagamento di dividendi (16,0) (19,1)
Acquisto azioni proprie (5,4) (12,0)
TOTALE IMPIEGHI (62,9) (57,2)
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (10,0) (0,1)
FLUSSO/POSIZIONE FINANZIARIA DA ATTIVITA'
DESTINATE ALLA DISMISSIONE (1,7) 334,1
AVANZO/(DISAVANZO) FINANZIARIO (11,7) 334,0
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI INIZIO PERIODO ANTE IFRS16 202,6 (17,8)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI FINE PERIODO ANTE IFRS 16 190,9 316,2
DEBITO RESIDUO EX IFRS 16 (797,5) (848,8)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI FINE PERIODO (606,6) (532,6)

Nel corso del primo semestre 2025 è stato generato un Free cash flow ante IFRS 16 delle attività operative in continuità1 di € 11,4 milioni; nonostante maggiori flussi di autofinanziamento, il FCF è stato inferiore a quello del 2024, pari a € 31,0 milioni, a causa del maggiore assorbimento di capitale circolante e dei maggiori investimenti netti in immobilizzazioni.

Tenuto conto anche delle attività dismesse (-€1,7m) e delle distribuzioni (€21,4m) , il gruppo ha registrato un disavanzo finanziario ante IFRS 16 di €11,7 milioni; nel 2024 era stato registrato un avanzo finanziario complessivo di € 334,0 milioni, che includeva flussi da attività cedute per € 334,1 milioni, di cui €303,1 milioni relativi all'attività Filtrazione di Sogefi, dismessa a fine maggio 2024, e € 31,0 milioni relativi alla cessione del complesso immobiliare sito in via dell'Orso 8, Milano da parte della controllante CIR S.p.A., perfezionata in giugno 2025.

Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2025 era pari a € 793,4 milioni, rispetto a € 791,2 milioni al 31 dicembre 2024, in aumento di € 2,2 milioni.

Al 30 giugno 2025 il Gruppo CIR, impiegava 15.198 dipendenti rispetto ai 15.054 del 31 dicembre 2024.

1 Il Free cash flow ante IFRS 16 delle attività operative in continuità è calcolato sottraendo al "Totale delle Fonti" il "Totale degli impieghi" quest'ultimo ridotto del "Pagamento di dividendi" e dell'"Acquisto di azioni proprie".

3. Andamento dei settori

3.1 Settore della sanità

Il gruppo KOS fornisce servizi sociosanitari, gestendo complessivamente 145 strutture (residenze sanitarie per anziani e centri per la riabilitazione) per un totale di 13.714 posti letto in Italia e Germania. L'articolazione dei servizi è la seguente:

  • Nursing Homes Italia: gestione di residenze per anziani, principalmente con il marchio Anni Azzurri (59 strutture e 6.451 posti letto);
  • Nursing Homes Germania: gestione di residenze per anziani, attraverso la controllata Charleston (53 strutture e 4.575 posti letto);
  • Riabilitazione funzionale e psichiatrica in Italia, principalmente con i marchi Santo Stefano per la riabilitazione e Neomesia per la psichiatria (33 strutture e 2.504 posti letto);
  • Acuti: casa di cura Villa dei Pini nelle Marche, 184 posti letto.

Di seguito sono illustrati i principali indicatori sull'andamento del gruppo KOS nel primo semestre dell'esercizio in corso, confrontati con quelli del corrispondente periodo dell'anno precedente.

(in milioni di €) 01/01-30/06
2025
01/01-30/06
2024
Variazione
assoluta
%
Ricavi 403,6 404,1 (0,5) (0,1)
Risultato netto 7,9 5,0 2,9 n.a.
30/06/2025 31/12/2024 Variazione
Posizione finanziaria netta ante IFRS 16 (153,5) (129,6) (23,9)
Posizione finanziaria netta post IFRS 16 (911,5) (902,2) (9,3)
N. dipendenti 11.879 11.714 165

Nei primi sei mesi del 2025, KOS ha proseguito il proprio percorso di crescita e miglioramento della redditività in atto dal 2022. L'evoluzione registrata nel primo semestre del 2025 è stata positiva e in linea con il trend del 2024, con un incremento ulteriore dei tassi di saturazione, in particolare per le RSA in Italia, e della redditività, nonostante qualche difficoltà in Germania, dove i consistenti incrementi salariali registrati all'inizio dell'esercizio verranno compensati gradualmente attraverso gli adeguamenti delle rette nel corso dei prossimi mesi.

I ricavi del primo semestre del 2025 sono ammontati a € 403,6 milioni, in linea con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente e in crescita del 5,1% a perimetro equivalente (escludendo i ricavi nel primo semestre 2024 derivanti dalla gestione dell'ospedale di Suzzara, la cui gestione in concessione si è conclusa a giugno 2024).

Il settore delle RSA Italia ha registrato ricavi per € 142,2 milioni in aumento del 5,8% rispetto al primo semestre 2024, grazie all'aumento delle presenze nelle strutture già avviate. Il tasso medio di saturazione ha raggiunto il 94,3%, rispetto al 92,9% dello stesso periodo del 2024. Inoltre, la crescita dei ricavi è stata sostenuta anche da incrementi sostenibili delle tariffe e dallo sviluppo delle nuove strutture avviate nel corso del 2024, in particolare a Borgomanero, Campi Bisenzio e Bergamo.

Il settore delle RSA Germania ha registrato un aumento dei ricavi del 9% rispetto al 2024, ad € 132,9 milioni, con un tasso di saturazione al 90,6%, in crescita di 1 p.p. rispetto all'anno precedente, grazie a un sostenuto aumento delle tariffe concordato con gli enti preposti, in un contesto di persistente incremento del costo del lavoro del personale sanitario, ed al contributo di una nuova struttura inaugurata nel 2024 (Lokhöfe, situata a Rosenheim).

Riabilitazione Funzionale, Psichiatria, Acuti e Cure non Residenziali hanno complessivamente registrato ricavi per € 129,1 milioni, in crescita dello 0,5% rispetto all'anno precedente a perimetro equivalente, con tariffe sostanzialmente stabili.

L'EBITDAè stato pari a € 79,0 milioni rispetto a € 76,0 milioni nei primi sei mesi dell'esercizio 2024. Nonostante l'aumento dei costi energetici, la crescita delle presenze nelle RSA Italia, l'incremento delle tariffe e il contributo positivo delle nuove strutture avviate nel corso del 2024 hanno sostenuto l'aumento della redditività.

L'EBIT è ammontato a € 31,1 milioni, in aumento di € 3,2 milioni rispetto all'EBIT del primo semestre 2024 (€ 27,9 milioni); la redditività operativa è passata dal 6,9% del primo semestre 2024 al 7,7% del 2025.

Gli oneri finanziari del periodo sono diminuiti di € 0,7 milioni grazie al calo dei tassi d'interesse, mentre sono state registrate maggiori tasse per € 1,0 milioni.

KOS ha registrato un utile netto di € 7,9 milioni, rispetto a € 5,0 milioni nel primo semestre 2024. Si ricorda che, a causa soprattutto della dinamica degli incrementi delle tariffe in Germania nel corso dell'esercizio, il secondo semestre registra un risultato più che proporzionale rispetto al primo.

Il free cash flow ante IFRS16 è stato equilibrato; si è registrato nel periodo un incremento del capitale circolante per circa € 23,4 milioni, dovuto all'aumento dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, che dovrebbe in larga parte riassorbirsi nel corso del secondo semestre.

La variazione della posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è stata negativa per € 23,9 milioni per effetto, principalmente, della distribuzione di dividendi (€ 21,1 milioni).

Al 30 giugno 2025, KOS presenta un indebitamento finanziario netto ante IFRS16 pari ad € 153,5 milioni, rispetto a € 129,6 milioni al 31 dicembre 2024 e ad € 149,3 milioni al 30 giugno 2024. L'indebitamento netto complessivo, inclusi i debiti ex IFRS 16, ammonta a € 911,5 milioni, rispetto a € 920,7 milioni al 31 dicembre 2024.

Al 30 giugno 2024 KOS aveva linee di credito in eccesso rispetto al fabbisogno per € 88 milioni; i covenants contemplati dai contratti di finanziamento sono stati rispettati e non ci si attende una violazione di tali parametri alle prossime scadenze.

Al 30 giugno 2025 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 344,5 milioni (€ 357,1 milioni al 31 dicembre 2024), in diminuzione di € 12,6 milioni, tenuto conto, in aumento, dell'utile di € 7,9 milioni e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi per € 20,5 milioni.

I dipendenti del gruppo al 30 giugno 2025 erano 11.879, rispetto a 11.714 al 31 dicembre 2024.

3.2 Settore della componentistica per autoveicoli

Sogefi sviluppa e produce componenti per sospensioni e sistemi di gestione dell'aria e del raffreddamento, ed è un partner strategico delle principali case automobilistiche mondiali.

Sogefi è presente in Europa, America del Nord, America Latina, Cina e India e dispone di più di 20 stabilimenti produttivi. Il gruppo è in forte espansione nei mercati extraeuropei, dove realizza oltre il 45% dei ricavi, con particolare focus su Nord America e Asia.

Nel primo semestre del 2025 la produzione mondiale di automobili ha registrato una crescita del 3,1% rispetto al primo semestre del 2024, con un aumento dell'11,9% in Cina e una flessione del 3,8% in Europa e del 4,1% in NAFTA, in linea con il trend già osservato nel 2024. La produzione globale Heavy Duty è risultata stabile rispetto al primo semestre del 2024, ma in Europa è scesa del 7,7%.

In merito alle previsioni per l'intero esercizio 2025, i dati pubblicati da S&P Global (IHS) in luglio 2025 indicano una crescita dello 0,4% per la produzione mondiale di automobili, con una flessione

del 3,6% in Europa e del 3,9% in NAFTA ed una crescita del 3,9% in Cina, del 5,0% in India e del 7,2% in Mercosur.

Va osservato che tali proiezioni risultano particolarmente incerte in questa fase, tenuto conto della difficoltà di prevedere le misure definitive che verranno effettivamente assunte dall'amministrazione americana in materia di dazi, nonché l'impatto macroeconomico e sul settore automotive dei dazi già in vigore.

Di seguito sono illustrati i principali indicatori sull'andamento del gruppo Sogefi nell'esercizio in corso, confrontati con quelli del corrispondente periodo dell'anno precedente.

(in milioni di €) 01/01-30/06
2025
01/01-30/06
2024
Variazione
assoluta
%
Ricavi 508,6 524,1 (15,5) (3,0)
Risultato netto 18,7 145,8 (127,1) n.a.
30/06/2025 31/12/2024 Variazione
Posizione finanziaria netta ante IFRS 16 (19,3) (9,5) (9,8)
Posizione finanziaria netta post IFRS 16 (59,3) (55,0) (4,3)
N. dipendenti 3.306 3.330 (24)

I ricavi del primo semestre 2025 sono ammontati a € 508,6 milioni, in calo del 3% rispetto al primo semestre 2024 e dell'1,2% a cambi costanti e al netto dell'inflazione dell'Argentina.

In Europa, primo mercato del gruppo (54% del totale dei ricavi del primo semestre 2025), il fatturato è sceso del 7,5%, risentendo dell'andamento sfavorevole del mercato, sia per le passenger cars che per l'Heavy Duty; in NAFTA, secondo mercato del gruppo (22% dei ricavi), il fatturato è aumentato del 2,1% e del 5,6% a cambi costanti; performance positiva anche in Cina, con una crescita del 9,9% a cambi costanti, grazie al buon andamento del mercato e allo sviluppo dell'attività anche con costruttori locali, e in Mercosur, con una crescita dell'8,3% a cambi costanti in un mercato positivo nel primo semestre 2025.

Sospensioni ha registrato un calo dei ricavi del 5,1% (-3,5% a cambi costanti), risentendo della debolezza del mercato europeo (che rappresenta il 68% dei ricavi), specialmente nel segmento Heavy Duty; in Cina e Sud America il fatturato a cambi costanti è cresciuto di circa l'8%.

Aria e Raffreddamento ha riportato ricavi pressoché stabili a cambi correnti, -0,7%, e in crescita dell'1,2% a cambi costanti, con una flessione in Europa (-7,1%), regione che rappresenta il 38% dei ricavi, più che compensata da una crescita a cambi costanti del 5,6% in Nord America, primo mercato per la business unit, e del 12% in Cina.

L'EBITDA è ammontato a € 69,5 milioni, in leggero aumento rispetto al primo semestre 2024 (€ 67,0 milioni) malgrado la riduzione del fatturato. L'EBITDA margin è stato pari al 13,7% rispetto al 12,8% del primo semestre 2024. L'incremento è dovuto principalmente al margine di contribuzione, che rappresenta il 30,0% del fatturato rispetto al 29,0% dello stesso periodo del 2024, riflettendo la leggera flessione dei costi per materie prime. I costi fissi sono scesi del 4,1% e la loro incidenza sui ricavi è risultata del 15,6%, sostanzialmente stabile rispetto al primo semestre 2024 (15,7%).

L'EBIT è ammontato a € 32,7 milioni, rispetto a € 27,8 milioni nel primo semestre 2024, e l'incidenza sul fatturato è cresciuta dal 5,3% del primo semestre 2024 al 6,4% dello stesso periodo del 2025.

Il risultato netto delle attività operative è stato positivo per € 19,8 milioni rispetto a € 10,8 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

L'utile netto complessivo (incluse le attività cessate e al netto della quota di terzi) è ammontato a

€ 18,7 milioni, rispetto a € 145,8 milioni nel primo semestre 2024, che recepiva il risultato netto della divisione Filtrazione nei primi cinque mesi dell'anno e la plusvalenza netta realizzata con la cessione.

Il free cash flow operativo delle attività in continuità ante IFRS 16 è stato positivo per € 10,7 milioni (€ 21,9 milioni nel primo semestre 2024). Il minore FCF rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio è dovuto ai flussi non ricorrenti registrati nel 2024 per il saldo dei debiti intercompany da parte della Filtrazione prima della cessione.

La variazione della posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è stata pari a -€ 9,8 ed include la distribuzione di dividendi per € 17,9 milioni, investimenti non ricorrenti pari ad € 0,9 milioni e un flusso negativo di € 1,7 milioni attinente all'attività sospensioni in Messico ceduta nel 2023.

L'indebitamento netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2025 era pari a € 19,3 milioni, a fronte di un indebitamento netto di € 9,5 milioni al 31 dicembre 2024.

L'indebitamento netto, inclusi i debiti per diritti d'uso, ammontava a € 59,3 milioni, rispetto ad € 55,0 milioni al 31 dicembre 2024.

Al 30 giugno 2025 il Gruppo aveva linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 179 milioni.

Al 30 giugno 2025 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 283,2 milioni, rispetto a € 294,6 milioni al 31 dicembre 2024. L'evoluzione riflette, in aumento, l'utile del periodo e, in diminuzione, la distribuzione di dividendi e l'impatto negativo delle differenze di cambio.

I dipendenti del Gruppo Sogefi al 30 giugno 2025 erano 3.306 rispetto a 3.351 al 30 giugno 2024.

3.3 Settore gestione investimenti finanziari

La capogruppo CIR S.p.A., attraverso la controllata CIR Investimenti, gestisce un portafoglio diversificato di investimenti finanziari la cui consistenza al 30 giugno 2025 ammonta a € 419,9 milioni (€ 400,4 milioni al 31 dicembre 2024); esso è composto di assets finanziari prontamente liquidabili (obbligazioni ed hedge funds) e fondi di private equity.

La strategia di impiego è improntata ad una prudente gestione del rischio-rendimento, con un'allocazione preponderante negli asset liquidi a basso rischio e in particolare nel comparto obbligazionario.

Nel primo semestre 2025 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da elevata volatilità e da una pronunciata debolezza della valuta statunitense, che rispetto all'euro ha perso il 12,2% al 30 giugno 2024.

Il portafoglio di investimenti della Società si è mostrato resiliente nel comparto obbligazionario, mentre ha risentito della turbolenza sui mercati nei comparti più correlati ai mercati azionari ed esposti al rischio valutario. Il portafoglio di hedge funds, grazie anche alla copertura del rischio di cambio, ha registrato un rendimento leggermente positivo, mentre il portafoglio private equity ha principalmente subito l'indebolimento del dollaro statunitense.

La gestione degli attivi finanziari ha fatto registrare proventi finanziari netti positivi pari a € 3,2 milioni, a fronte di un contributo di € 17,3 milioni nel primo semestre del 2024. In particolare, gli assets prontamente liquidabili, che al 30 giugno 2025 ammontano a € 363,3 milioni, hanno registrato nel semestre rendimenti per € 5,5 milioni, pari a 1,6% (1,7% nel comparto obbligazionario e 1,4% per gli hedge funds); gli investimenti in fondi di private equity, che al 30 giugno 2025 ammontano ad € 56,1 milioni, nel semestre hanno registrato una perdita di € 2,3 milioni, che corrisponde ad un rendimento di -3,9%, con un impatto del tasso di cambio euro/ dollaro pari a -€4,4 milioni.

4. Impatti del contesto macroeconomico, del conflitto Russia-Ucraina e Gaza-Israele e del cambiamento climatico sull'attività

Con riferimento al contesto macroeconomico, prima dell'adozione da parte dell'amministrazione americana di politiche dirompenti in materia di dazi, si prevedeva un'evoluzione moderatamente positiva delle economie delle principali aree geografiche in cui opera il Gruppo CIR.

A seguito delle decisioni assunte dagli Stati Uniti in merito ai rilevanti dazi aggiuntivi, banche centrali, istituzioni finanziarie e istituti di ricerca hanno rivisto al ribasso le stime per l'economia mondiale.

In relazione ai conflitti Russia-Ucraina e Gaza- Israele, le attività del Gruppo non hanno registrato impatti diretti significativi. Gli impatti indiretti (disponibilità e prezzi delle materie prime e prezzi dell'energia, conseguenti pressioni inflazionistiche, andamento dei mercati finanziari) sono invece stati inizialmente significativi, ma si sono successivamente attenuati.

Infine, con riferimento alla accresciuta significatività e rilevanza dei rischi di medio termine derivanti dal cambiamento climatico le società del Gruppo hanno incorporato nei propri modelli di risk management l'analisi dei potenziali effetti sui propri asset e sul proprio business di tali fattori (inclusi gli impatti delle politiche e regolamentazioni messe in atto a livello internazionale e locale per fare fronte allo stesso) e ne hanno tenuto conto nei rispettivi piani industriali. Nel corso del 2024 è stata aggiornata la valutazione dei rischi climatici fisici sui siti produttivi e sulle strutture in cui il Gruppo opera.

Di seguito vengono illustrati gli impatti specifici dei fattori sopra citati sui diversi settori del Gruppo CIR.

4.1 Impatti sul gruppo KOS

La pandemia Covid-19 ha avuto negli anni precedenti importanti ripercussioni sull'attività del gruppo KOS, operante nel settore sociosanitario. Con il diffondersi della pandemia, KOS ha registrato un calo degli ospiti nelle RSA, il rallentamento delle attività di riabilitazione, a seguito del blocco dell'attività ospedaliera non urgente, e un forte impatto sull'operatività legato alla gestione dell'emergenza sanitaria. Il successivo esaurirsi degli effetti diretti della pandemia ha consentito un graduale ripristino dell'attività in Italia, con le attività Riabilitazione ed Acuti tornate a regime nel 2023 e il settore RSA nel 2024; la ripresa dell'attività in Germania è stata più lenta, ma gli impatti della pandemia possono considerarsi esauriti.

Il gruppo KOS ha risentito del contesto macroeconomico in particolare per quanto riguarda l'elevata inflazione nel 2022 e 2023, che ha comportato significativi incrementi dei costi in Italia e in Germania. Infatti, a partire dal 2021 si è registrato un significativo aumento: i) dei costi del personale, con particolare riferimento alle risorse sanitarie qualificate, dovuto sia all'inflazione generale, sia alla scarsità di tale personale in Italia e Germania; ii) dei costi dell'energia nel 2022, in linea con l'andamento dei mercati, poi in parte rientrato già nel secondo semestre del 2023 e nel corso del 2024, ma in rialzo nuovamente nel primo semestre del 2025; iii) dei costi dei consumi, in particolare dei prodotti alimentari, e iv) degli affitti, sovente indicizzati. La società ha attentamente monitorato i fenomeni in questione e messo in atto diverse azioni al fine di mitigare l'impatto economico-finanziario, basate sul recupero di efficienza operativa e graduali e sostenibili adeguamenti delle tariffe, in linea e compatibili con i provvedimenti assunti dalle regioni. L'impatto del rialzo dei tassi di interesse è stato invece contenuto, grazie alla significativa componente di finanziamenti a tasso fisso.

In merito ai rischi fisici legati al cambiamento climatico, nel corso del 2024 il gruppo KOS ha aggiornato l'analisi dei rischi, considerando un orizzonte temporale di breve termine (2030) e di lungo termine (2050), in linea con i requisiti normativi del Regolamento Tassonomia 852/2020, identificando in alcuni siti rischi di livello elevato, legati principalmente a fenomeni estremi quali

stress termico e idrico, ondate di calore ed in alcuni casi subsidenza del terreno. Questi profili di rischio, tenuto conto anche delle misure di mitigazione poste in essere, non richiedono interventi urgenti e non lasciano presagire la necessità di operare svalutazioni sulle immobilizzazioni, ma potrebbero comportare l'insorgere di costi operativi ad oggi ritenuti non materiali. È stata inoltre considerata la necessità di sostenere maggiori costi ed investimenti per l'efficientamento energetico, che sono stati incorporati nei piani della società, mentre non sono stati identificati rischi di transizione significativi sul modello di business. Nel primo semestre del 2025 le strutture della società non sono state interessate da eventi estremi che abbiano causato danni significativi.

L'impatto dei conflitti Russia-Ucraina e Gaza-Israele sul gruppo KOS è stato marginale, se non per gli effetti indotti sul costo dell'energia e sull'inflazione.

4.2 Impatti sul gruppo Sogefi

Per quanto riguarda il settore automotive, ai fattori di incertezza preesistenti, derivanti principalmente dall'andamento debole dell'economia, dal permanere del conflitto in Ucraina e Medio-Oriente e dalla transizione verso la e-mobility (e in particolare dalla regolazione Green deal in Europa), si sono aggiunti quelli derivanti dai dazi adottati dall'amministrazione americana.

In particolare, con riguardo ai dazi, risulta ad oggi difficile prevedere: i)i dazi che saranno definitivamente applicati, in un quadro in costante evoluzione; ii) gli effetti sul mercato automotive USA, sia in termini di domanda domestica, sia in termini di panorama competitivo; iii) gli impatti sull'esportazione di vetture dall'Europa verso gli USA; iv) le conseguenze sulla disponibilità ed i costi delle materie prime in USA, tenuto conto della complessità della supply chain e dei dazi adottati per alcune materie in particolare.

Nello specifico, per il settore automotive, attualmente l'amministrazione americana ha applicato quanto segue:

  • i) un dazio aggiuntivo del 25% sulle vetture importate da paesi diversi da Messico e Canada (25% circa delle vetture vendute ogni anno in USA), in vigore dal 3 aprile '25;
  • ii) un dazio del 25% sulla componentistica importata (30% dalla Cina), ad eccezione delle parti conformi allo standard USMCA, a partire dal 3 maggio '25;
  • iii) un regime particolare per le importazioni da Canada e Messico (circa 25% delle vetture vendute ogni anno negli Stati Uniti), in vigore dal 3 maggio '25, che comporta l'esenzione dai dazi qualora il prodotto importato sia certificato USMCA2 o, in caso contrario, l'applicazione di un dazio del 25% sul contenuto del prodotto non proveniente dagli Stati Uniti.

Si aggiungono ulteriori dazi non specifici per l'automotive che possono avere un impatto particolarmente significativo sul settore in Nord America, in particolare quelli su acciaio e alluminio (50%).

É ragionevole attendersi che tali dazi, se mantenuti, produrranno un incremento significativo dei prezzi delle automobili negli USA, i) sia importate, per effetto dei dazi al 25%, ii) sia fabbricate localmente, per effetto dell'incremento dei costi di produzione dovuto ai dazi su componenti e materiali importati. Conseguentemente, si potrebbe produrre un declino delle vendite di nuove vetture, tenuto conto della significativa elasticità della domanda al prezzo, dimostrata anche recentemente.

Il calo della domanda del mercato nord-americano avrebbe un impatto negativo sulla produzione nell'area USMCA (Stati Uniti, Messico, Canada) e sulle importazioni in USA. A tal proposito, si

2 Un prodotto è certificato USMCA quando rispetta i seguenti requisiti: a) contenuto proveniente da Stati Uniti, Messico e Canada superiore al 75%; b) percentuale di acciaio e alluminio proveniente dall'area USMCA per almeno il 70%; c) 40%- 45% del valore della manodopera conseguito da una forza lavoro remunerata almeno USD16/ora.

precisa che nel 2024 dall'Europa (EU27) sono state esportate verso gli USA circa 750.000 vetture, circa 6% della produzione UE complessiva.

In merito agli impatti diretti sul gruppo Sogefi, il settore Air & Cooling nel 2024 ha realizzato un fatturato di € 214 milioni nell'area USMCA, vendendo componenti prodotte in Canada e Messico principalmente a General Motor, Ford e Stellantis, di cui il 55% destinate agli stabilimenti produttivi dei clienti in Canada e Messico e il 45% importate dai clienti negli Stati Uniti. Si stima che circa il 70% dei ricavi da componenti esportate in USA sia relativo a prodotti USMCA compliant e quindi, in base alle attuali previsioni, non soggette a dazi.

Poiché Sogefi non realizza direttamente esportazioni verso gli Stati Uniti, provvedendo a tal fine i propri clienti, e non produce in USA, non essendo quindi soggetta ai dazi sulle importazioni dei materiali e componenti ivi praticati, attualmente non sono prevedibili impatti diretti significativi derivanti dai nuovi dazi. Per quanto riguarda gli acquisti, avendo il Canada introdotto contro-dazi sui prodotti in acciaio, le attività produttive di Sogefi in Canada stanno subendo l'incremento dei costi di componenti in acciaio acquistati da fornitori statunitensi, che tuttavia non è allo stato significativo.

A medio termine, Sogefi potrebbe essere esposta ad un rischio di perdita di competitività rispetto a concorrenti installati in USA, dovuta ai dazi che i clienti nord-americani dovranno pagare sui prodotti acquistati da Sogefi in Canada e Messico; tale rischio potrebbe essere mitigato, se non controbilanciato, dagli incrementi dei costi di produzione che potrebbero subire i concorrenti in USA a causa dei dazi su materie prime e componenti importate.

In generale, il Gruppo è comunque esposto ai rischi indiretti che interessano il mercato automotive in relazione ai dazi: se infatti i dazi introdotti dovessero permanere, c'è da attendersi volumi più deboli ed un'accresciuta pressione sui costi di produzione soprattutto nelle regioni USMCA nei mesi a venire.

L'impatto diretto del conflitto Russia-Ucraina sull'attività è risultato non significativo. Infatti, Sogefi aveva un'attività commerciale marginale in Russia che è stata interrotta a partire da marzo 2022 e la filiale russa è stata liquidata nel 2023.

Sogefi, come tutto il settore automotive, ha invece subito gli impatti indiretti della guerra, e in particolare l'incremento dei prezzi dell'energia e delle materie prime. La tendenza si è invertita nel corso del 2023, con una certa stabilizzazione, come già accennato, nel corso del 2024.

Non si prevedono impatti diretti del conflitto in Medio Oriente sull'attività del Gruppo, non avendo Sogefi attività nelle zone coinvolte. Quanto agli impatti indiretti, va rilevato l'incremento dei costi dell'energia nel corso dei mesi di maggio-giugno 2025 nonché il rischio sulla catena di fornitura, relativo in particolare a ritardi nelle consegne dei materiali che transitano nel Canale di Suez e nello stretto di Hormuz. Sogefi monitora attentamente tale rischio adottando le opportune misure di mitigazione (creazione di stock di sicurezza, valutazione di fornitori alternativi). Allo stato attuale non risulta possibile identificare eventuali ulteriori impatti indiretti.

Con riferimento ai rischi climatici fisici e di transizione, nel 2024 Sogefi ha aggiornato il Physical climate risks assessment per valutare l'impatto del cambiamento climatico sui propri siti produttivi locali, considerando un orizzonte temporale di breve termine (2030) e di lungo termine (2050), in linea con i requisiti normativi del Regolamento Tassonomia 852/2020. Dall'analisi dei risultati di tale studio, e tenuto conto delle azioni di mitigazione implementate, non sono stati identificati significativi rischi fisici legati al cambiamento climatico tali da richiedere svalutazioni di attività o interventi strutturali da parte di Sogefi. Nel 2025, inoltre, gli stabilimenti del Gruppo Sogefi non sono stati oggetto di eventi estremi che abbiano causato danni significativi.

Il gruppo, operando nel settore automotive, è inoltre interessato dalla transizione del business dalla produzione e fornitura di componenti per motori a combustione interna a motori elettrici.

Ne deriva la necessità per le attività di produzione di componenti destinati solamente ai motori non elettrici di prevedere lo sviluppo di componenti per veicoli elettrici al fine di preservare i propri volumi di attività. In tal senso la Business Unit Aria e Raffreddamento, a partire dal proprio know-how e dalle proprie tecnologie, ha da tempo sviluppato nuovi prodotti per piattaforme

elettriche, ottenendo già i primi contratti. La Business Unit Sospensioni è solo marginalmente toccata dalla transizione tecnologica in atto sui motori. Resta l'incognita sull'effettiva evoluzione della regolamentazione nei differenti continenti e in particolare in Europa e sui suoi impatti sul mercato automotive. La Società da tempo tiene conto degli impatti derivanti dalla transizione, orientando in tal senso i propri investimenti e tenendone conto nello sviluppo dei propri piani industriali, nonché valutando la necessità di operare svalutazioni sulle immobilizzazioni nell'ambito dello svolgimento degli impairment test o altri interventi.

4.3 Impatti sulla capogruppo e sulla holding finanziaria

Nel primo semestre 2025 il quadro macroeconomico è stato caratterizzato da una pronunciata instabilità, principalmente a causa delle misure di politica economica introdotte o annunciate da parte della nuova amministrazione americana, in particolare in tema di dazi, le quali hanno generato significativa incertezza e volatilità sui mercati finanziari, a cui ha ulteriormente contribuito un quadro geopolitico a sua volta in progressivo deterioramento.

A fronte di un contesto di mercato difficile per i mercati finanziari, il portafoglio di investimenti di CIR e della controllata CIR Investimenti, gestito secondo una strategia prudente caratterizzata da un'allocazione prevalente nei comparti liquidi e a basso rischio, si è dimostrato complessivamente resiliente, grazie al comparto obbligazionario e alle coperture del rischio cambi in essere.

4.4 Impatti sulle stime e le valutazioni contabili

Per quanto riguarda gli impatti sulle stime e le valutazioni contabili, si precisa che le valutazioni nel bilancio consolidato del Gruppo CIR risultano pienamente supportate dai valori calcolati sulla base dei più recenti piani aziendali approvati dalle controllate, che tengono conto degli impatti derivanti nel breve termine dai conflitti in corso e nel lungo termine dal cambiamento climatico, e sulla base di tassi di attualizzazione coerenti con il mutato contesto macroeconomico e finanziario.

Per maggiori dettagli riguardo alle stime e valutazioni contabili si rimanda alle "Note di commento ai prospetti contabili consolidati".

5. Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2025

Per quanto concerne sia la capogruppo, sia le sue controllate KOS e Sogefi, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

6. Prevedibile evoluzione della gestione

Per quanto concerne KOS, ci si attende un ulteriore consolidamento dei livelli di saturazione grazie al progressivo recupero delle regioni non ancora a pieno regime e alla crescita delle strutture in corso di avviamento. In assenza di fatti o circostanze allo stato non prevedibili, i risultati operativi di KOS per il 2025 dovrebbero registrare un significativo miglioramento rispetto a quelli del 2024.

Per quanto concerne Sogefi, la visibilità sull'andamento del mercato automotive nei prossimi mesi è fortemente penalizzata dalle difficoltà di prevedere gli effetti dei dazi.

Sulla base dell'ultima stima di S&P Global (IHS) sulla produzione mondiale di veicoli e assumendo una certa stabilità dei prezzi delle materie prime e dell'energia, Sogefi, per il 2025, conferma la previsione di un calo dei propri ricavi mid-single digit e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell'esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti allo stato non previsti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. non

si può escludere un più significativo abbassamento dei volumi a partire dai prossimi mesi rispetto a quello attualmente previsto, in funzione dei dazi.

Per quanto riguarda la gestione dell'attivo finanziario della holding, in considerazione delle persistenti incertezze legate al contesto geo-politico, macroeconomico e finanziario, ci si attende che i mercati possano essere soggetti ad alta volatilità.

7. Gestione dei rischi

In un contesto caratterizzato da instabilità dei mercati e rapida evoluzione delle dinamiche di business e delle normative, un'attenta ed efficace identificazione e gestione dei rischi e delle opportunità è fondamentale per i) supportare un processo decisionale consapevole e coerente con gli obiettivi strategici e ii) garantire la sostenibilità aziendale e la creazione di valore nel mediolungo termine.

A tal proposito, in coerenza con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, cui la Società ha aderito, e con le best practice nazionali e internazionali riconosciute sul mercato, CIR ha definito le "Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi", che delineano il modello di governance del sistema di gestione dei rischi (identificando i soggetti coinvolti e i loro ruoli e responsabilità), e definiscono il modello operativo, ivi incluse le attività di analisi e reportistica da svolgere con cadenza periodica e i relativi strumenti e metodologie a supporto.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha in particolare identificato i seguenti soggetti/organi coinvolti nello SCIGR:

  • a. il Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del sistema;
  • b. l'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, identificato nel Chief Executive Officer, responsabile dell'implementazione e del mantenimento di un efficace processo di gestione dei rischi.
  • c. il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (di seguito CCRS), istituito all'interno dell'organo di amministrazione, con il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del CdA relative al SCIGR, sulla base delle relazioni delle diverse funzioni e organismi di controllo, nonché del management e all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario;
  • d. la funzione di Risk Management, che ha il compito di supportare l'Amministratore Incaricato nell'identificazione dei rischi, nella definizione dei possibili impatti e nell'elaborazione dele misure di mitigazione;
  • e. i "risk owners" e, più in generale, i componenti del management, nel loro ruolo di soggetti responsabili, ciascuno per quanto di propria competenza e nei termini previsti dall'organizzazione aziendale, dell'identificazione, gestione e monitoraggio dei rischi inerenti all'area di operatività aziendale dagli stessi presidiata.
  • f. il Responsabile della funzione di Internal Audit, incaricato di verificare che il SCIGR sia funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione;
  • g. il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, responsabile di svolgere i compiti previsti dalla normativa e dal sistema di controllo sull'informativa finanziaria;
  • h. l'Organismo di Vigilanza ex art. 6, comma 1, lett. b) del Decreto Legislativo n. 231/2001, articolato in relazione a dimensione, settore, complessità e profilo di rischio dell'impresa;
  • i. il Collegio Sindacale, che vigila, tra l'altro, sull'efficacia del SCIGR;

Per una più completa disanima del SCIGR della Società si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari dell'esercizio 2024, messa a disposizione del mercato nei termini previsti dalla normativa applicabile.

Nel quadro de proprio SCIGR, CIR i) ha adottato e implementato un processo strutturato e formalizzato di "ERM – Enterprise Risk Management", volto all'identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio sistematico dei principali rischi che potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi strategici e di business del Gruppo e alla definizione di adeguati flussi informativi all'interno del Gruppo, e ii) ha istituito la funzione di Risk Manager ("RM"), con il compito di assicurare il corretto svolgimento del processo.

Il framework di ERM è stato oggetto di un'attività di continuo aggiornamento finalizzata ad una maggiore "customizzazione" e all'evoluzione e al miglioramento dello stesso, pur mantenendo un approccio di continuità con le attività svolte in passato. In particolare, il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2025, ha aggiornato la valutazione dei rischi, delle relative misure di mitigazione e delle strategie di risposta al rischio residuo.

Il processo di ERM è presidiato su più livelli: i) il presidio istituito a livello della capogruppo CIR S.p.A., che ha i compiti di assicurare il funzionamento del processo con focus sulla capogruppo e sulla controllata holding finanziaria CIR Investimenti S.p.A., e direcepire le risultanze delle analisi svolte nell'ambito degli analoghi processi istituiti a livello delle controllate Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A.; ii) i presidi istituiti a livello delle due sub-holding, Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A..

Il framework di ERM si ripropone di analizzare e valutare, con cadenza almeno annuale, un ampio portafoglio di rischi, variegato per natura e tipologia, includendo anche tutti i rischi connessi alle tematiche di sostenibilità. I rischi potenzialmente applicabili al business model del Gruppo sono rappresentati nel c.d. Risk Model, e raggruppati in quattro categorie di rischi principali:

  • Rischi Strategici, relativi al contesto esterno e di business o alle decisioni strategiche, che possono influenzare significativamente le performance del Gruppo e/o il raggiungimento degli obiettivi strategici definiti.
  • Rischi Finanziari, legati in generale all'andamento dei mercati finanziari, ed in particolare dei tassi di cambio, dei tassi di interesse, e dei corsi azionari, nonché relativi al rischio di credito/controparte ed alla disponibilità di risorse liquide, che possono incidere sui risultati e sulla sostenibilità dei piani del Gruppo.
  • Rischi Legali e di Compliance, relativi a non conformità a leggi e regolamenti vigenti, e/o a Codici, Politiche e Procedure interne, che possono portare a controversie legali, perdite finanziarie e potenziali effetti negativi sulla reputazione del Gruppo.
  • Rischi Operativi, che possono influenzare l'efficacia/efficienza dei processi di business, compromettendo la creazione di valore.

All'interno delle suddette categorie, vengono identificati i principali rischi cui la società e le sue controllate sono potenzialmente esposte, che sono di seguito rappresentati.

Per misurare la rilevanza dei rischi identificati, e conseguentemente gestirli efficacemente, si effettua una valutazione del rischio inerente basata su due parametri: la probabilità di accadimento dell'evento di rischio (probabilità) e l'impatto potenziale (finanziario/ reputazionale/ operativo /di altro tipo) in caso di accadimento. La valutazione tiene poi conto delle misure adottate per mitigare ogni rischio e perviene quindi all'individuazione del rischio residuo. I rischi prioritari sono gestiti, ai fini della loro mitigazione, tramite la definizione di piani di azione ad hoc e la loro evoluzione è periodicamente monitorata.

I risultati del processo di ERM sono utilizzati anche dalla funzione Internal Audit per la predisposizione del proprio Piano di Audit annuale, che pertanto assume una connotazione riskbased in linea con le best practice, in tal modo indirizzando le attività e le risorse verso quelle aree ritenute più critiche e/o rischiose. Per maggiori dettagli sulle caratteristiche e sul funzionamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi si rimanda alla Relazione Annuale sulla Corporate Governance disponibile sul sito aziendale.

Alla luce delle valutazioni effettuate nel corso del 2025, sono stati individuati i rischi più significativi in relazione alle attività proprie della società, in quanto holding di partecipazioni e di investimenti finanziari, e sono state inoltre recepite le valutazioni di rischio effettuate dalle

controllate operative in relazione alle rispettive attività nei settori socio-sanitario (KOS) e automotive (Sogefi).

L'aggiornamento del framework ERM effettuato nel 2025 è stato svolto in stretto coordinamento con le analisi di doppia rilevanza propedeutiche alla Rendicontazione consolidata di Sostenibilità dell'esercizio 2024, ed in particolare, con l'analisi di materialità finanziaria dei rischi in ambito ambientale, sociale e governance (ESG). I cataloghi rischi di CIR e delle società controllate sono stati integrati con quelli emersi come rilevanti dalle analisi di materialità finanziaria. I gruppi Sogefi e KOS nel corso del 2024 hanno inoltre aggiornato l'analisi dei rischi fisici legati al cambiamento climatico su siti e sulle strutture in cui operano.

7.1 Rischi inerenti alla Capogruppo e alle holding finanziarie

Rischi strategici

Il principale rischio strategico per la società è la possibile diminuzione del valore delle partecipazioni di controllo (KOS e Sogefi) a causa di fattori esogeni avversi quali: l'andamento sfavorevole dei rispettivi settori (socio-sanitario e automotive), in termini di domanda di mercato e/o aumento della competizione; riduzione dei livelli di finanziamento pubblico (per KOS); regolamentazione; incrementi dei prezzi delle materie prime ed energia; rapporti con clienti e fornitori; evoluzioni tecnologiche, anche legate al cambiamento climatico.

La capogruppo CIR S.p.A., al fine di poter mitigare l'impatto di tali rischi, ha definito le procedure volte ad assicurare un efficace monitoraggio gestionale delle società controllate, al fine di poter identificare tempestivamente l'insorgenza di eventuali fattori di rischio, sollecitare l'assunzione delle opportune contromisure e verificarne l'implementazione.

Rischi finanziari

La Società ha identificato come rilevanti:

  • i) Il rischio di perdita di valore del portafoglio di investimenti finanziari detenuti da CIR S.p.A. e dalla holding finanziaria CIR Investimenti S.p.A. a causa di fattori esogeni legati all'andamento negativo dei mercati finanziari (rischi di mercato, di credito/controparte e di evoluzione sfavorevole dei tassi di interesse e di cambio).
  • ii) Il rischio di mancanza di liquidità a breve termine degli investimenti per fare fronte agli impegni finanziari assunti o ad investimenti e/o altri impieghi. Tale rischio potrebbe originare dall'impossibilità di monetizzare, in caso di fabbisogno, gli attivi finanziari detenuti, a causa di un possibile deterioramento delle condizioni di liquidità dei mercati finanziari, ovvero delle condizioni di riscatto previste dai contratti di investimento in fondi.

Il principale fattore di mitigazione è costituito dall'adozione, con frequenza annuale, da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del Chief Financial Officer, di una politica di investimento prudente, basata su criteri di contenimento del Value at Risk (VaR), alta diversificazione del portafoglio e liquidabilità degli asset finanziari detenuti.

Per maggiori dettagli in merito all'esposizione della Società e del Gruppo a tali rischi, si rimanda a quanto riportato al paragrafo "15. Gestione rischi finanziari: informazioni integrative" nelle note esplicative al bilancio consolidato.

Rischi legali e di compliance

I principali rischi in quest'area sono rappresentati dalla gestione della fiscalità, dei processi amministrativo-contabili, dalla compliance con le normative (ad es. in materia di Salute, Sicurezza sul Lavoro, Privacy, ESG), dalla gestione delle informazioni privilegiate.

A mitigazione di questi rischi, la Società ha adottato specifiche procedure in ciascuna area, con l'identificazione di responsabilità, controlli e processi, la cui effettiva applicazione viene periodicamente verificata dalla funzione di Internal Audit.

Rischi operativi

I principali rischi operativi identificati dalla capogruppo riguardano i possibili danni ai propri beni materiali e/o indennizzi verso terzi derivanti dall'attività aziendale (mitigati attraverso la stipula di opportune coperture assicurative), la dipendenza da figure chiave (mitigata dall'adozione di un Piano di Successione) e la sicurezza informatica.

7.2 Rischi inerenti al gruppo KOS

Rischi strategici

In termini strategici, KOS ha identificato come rilevanti:

  • i) I rischi derivanti dalla dipendenza dal settore pubblico; il 59% dei ricavi del Gruppo KOS nel 2024 hanno quale controparte enti pubblici, quali Comuni e Regioni in Italia e fondi di previdenza statale in Germania. Un'eventuale diminuzione della capacità di spesa dello Stato e degli altri Enti, e l'eventuale incapacità per le società del Gruppo KOS di trovare valide alternative ai rapporti oggi in essere con tali enti pubblici, potrebbe pregiudicarne l'attività nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Per ridurre la dipendenza dal settore pubblico, il Gruppo KOS ha sviluppato e continua ad ampliare l'offerta di servizi in regime privatistico.
  • ii) I rischi derivanti dalle condizioni generali dell'economia; l'eventuale restrizione del gettito fiscale conseguente ad una recessione e/o la necessità di reindirizzare la spesa pubblica verso altri capitoli di spesa, potrebbero ridurre le risorse destinate alle regioni ed in generale alla spesa sanitaria, pregiudicando l'attività del Gruppo KOS nonché la sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi operativi

In ambito operativo KOS ha identificato come rilevanti:

  • i) i rischi di interruzione dei sistemi informativi e/o perdita dei dati sensibili dei pazienti causati da attacchi informatici, a fronte dei quali sono state poste in essere misure tecniche di mitigazione e viene erogata formazione specifica al personale;
  • ii) i rischi legati alla dipendenza da figure chiave ed in generale alla retention del personale sanitario ed al reperimento delle competenze professionali necessarie allo svolgimento dell'attività, a fronte dei quali KOS ha avviato specifiche iniziative volte a monitorare ed aumentare la propria attrattività nei confronti del personale;
  • iii) il rischio relativo alla salute e sicurezza della forza lavoro, gestito tramite il coordinamento centrale dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), il monitoraggio degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, gli specifici Audit interni su Salute e Sicurezza;
  • iv) i rischi derivanti dalla gestione dei rapporti di lavoro (contrattazione privata e collettiva con i sindacati e le organizzazioni datoriali);
  • v) i rischi connessi alla gestione della salute e sicurezza dei pazienti, mitigati da opportune procedure e formazione del personale;
  • vi) i rischi connessi all'operatività degli impianti e delle strutture sanitarie derivanti da possibili guasti delle apparecchiature, mancato adeguamento alla normativa applicabile, revoca dei permessi e delle licenze, mancanza di forza lavoro o interruzioni di lavoro, gestiti tramite il monitoraggio dell'obsolescenza del parco

tecnologico, la pianificazione del personale e le procedure operative; vii) il rischio dell'insorgere di nuove epidemie o pandemie che vadano ad impattare sull'operatività dell'azienda, sulla salute e sicurezza dei pazienti e dipendenti e sulla reputazione aziendale, a fronte del quale sono state poste in essere procedure di gestione delle crisi e programmi di formazione del personale.

Per quanto riguarda i rischi connessi al cambiamento climatico, a seguito dell'analisi di rilevanza effettuata da KOS, sono risultati rilevanti:

  • i) I rischi fisici; riguardo a fenomeni cosiddetti acuti (ad esempio tempeste, inondazioni, incendi, ondate di calore…), nel 2024 KOS, supportata da una primaria società di consulenza, ha aggiornato l'analisi dei rischi fisici legati al cambiamento climatico per le proprie strutture sanitarie (Climate Risk Assessment), considerando un orizzonte temporale di breve termine (2030) e di lungo termine (2050), in linea con i requisiti normativi del Regolamento Tassonomia. Dall'analisi dei risultati di tale studio, e considerando che gli eventi climatici acuti verificatisi nel 2024 non hanno avuto impatti su nessuna delle strutture del Gruppo, non si è evidenziata l'esigenza di interventi strutturali da parte della Società e non si prevede alcun impatto significativo sulle voci di bilancio, né un rischio significativo di correzioni rilevanti dei valori contabili degli attivi e delle passività nel bilancio dell'esercizio successivo.
  • ii) I rischi climatici di transizione; essi riguardano, nel caso di KOS, l'adattamento alle normative e alle politiche emergenti in materia di sostenibilità ambientale. La transizione energetica e la crescente regolamentazione in materia ambientale possono comportare il rischio di non conformità normativa e l'aumento dei costi legati ai consumi energetici dovuti all'oscillazione dei prezzi dell'energia.

Rischi legali e di compliance

In materia legale e di compliance le società del Gruppo KOS sono soggette a:

  • i) Rischi connessi al quadro normativo e regolamentare di riferimento, essendo soggette alle normative nazionali in materia: (i) di accesso allo svolgimento delle attività in cui il Gruppo opera; (ii) ambientale (stoccaggio di rifiuti speciali, utilizzo e gestione di sostanze pericolose; (iii) edilizia; (iv) di prevenzione incendi; (v) di sicurezza sui luoghi di lavoro. Non può escludersi che le disposizioni normative, che verranno, di volta in volta, emanate dall'Unione Europea, dalla Repubblica Italiana, dalla Repubblica Tedesca e dalle regioni nelle quali le società del Gruppo operano, possano avere un impatto significativo sulla sostenibilità economica delle prestazioni. Inoltre, il mancato rispetto delle normative potrebbe portare all'irrogazione di sanzioni o, nei casi più gravi all'interruzione dell'attività delle strutture coinvolte, e potrebbe inoltre incidere sulla percezione di qualità e sicurezza del gruppo KOS. Tali rischi sono mitigati tramite la diversificazione delle controparti pubbliche a livello internazionale e regionale, nonché delle attività svolte, la presenza sul territorio e nelle associazioni di categoria, lo svolgimento di audit interni, l'attribuzione delle responsabilità di compliance con gli specifici adempimenti normativi a Funzioni e Direzioni del gruppo, il monitoraggio degli esiti delle ispezioni esterne e il Sistema di whistleblowing.
  • ii) Rischi legati al comportamento inadeguato da parte del personale, non in linea con le policy e le procedure aziendali, come ad es. comportamenti non etici, violenti o discriminatori, nonché negligenza, mancanza di professionalità o violazioni delle norme di sicurezza, che possono compromettere la qualità dell'assistenza fornita, mettendo a rischio la salute e il benessere degli ospiti e dei pazienti, nonché la reputazione del gruppo KOS. Le principali misure di mitigazione includono, oltre all'adozione del Codice Etico e del Canale di Whistleblowing, l'istituzione di Comitati

interni per la prevenzione Maltrattamenti e Aggressioni, l'introduzione del Modello di gestione del rischio clinico e di specifici percorsi di formazione specifica per la gestione anche disciplinare dei comportamenti discriminanti e/o maltrattanti.

iii) Rischi legati al contenzioso, con la possibilità di incorrere in contenziosi e procedimenti giudiziari in ambito giuslavoristico, amministrativo, tributario, civile (ad es. per possibili casi di errori clinici, cadute di pazienti, infortuni, ecc.), da cui potrebbero scaturire sanzioni o obblighi risarcitori per danni. Le principali misure di mitigazione riguardano: la formalizzazione di procedure, l'istituzione di un modello di gestione del rischio clinico, e l'introduzione di specifici percorsi di formazione; la stipula di opportune coperture assicurative, la rivalsa sugli eventuali professionisti coinvolti, nonché la scelta di limitare lo sviluppo di specialità ad alto profilo di rischio di contenziosi.

Rischi finanziari

I principali rischi di carattere finanziario identificati da KOS riguardano

  • i) I rischi legati alla volatilità dei prezzi, in particolare delle commodities energetiche e dei prezzi degli approvvigionamenti, con possibili impatti rilevanti sulla redditività della società, a fronte del quale la società adotta politiche di approvvigionamento diversificato e strategie di copertura;
  • ii) Il rischio di credito, dato dalla concentrazione su alcune controparti pubbliche, peraltro mitigato dall'elevato merito di credito delle stesse, dalla diversificazione su un numero elevato di altre controparti e dall'esposizione anche verso la clientela privata ad alta frammentazione;
  • iii) Il rischio di tasso di interesse, che influenza il costo dei finanziamenti, ritenuto comunque non particolarmente rilevante e ben monitorato e gestito tramite opportune politiche di copertura;
  • iv) Il rischio di liquidità, legato all'indebitamento delle società del gruppo KOS e a possibili difficoltà nel reperimento dei fondi necessari a onorare gli impegni derivanti dalle scadenze dei finanziamenti o di altri pagamenti, gestito tramite la verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali, il mantenimento di adeguate linee di credito con margini di sicurezza rispetto agli impegni previsti e con opportuna diversificazione degli strumenti e delle fonti di reperimento, nonché l'ottimizzazione dell'utilizzo di liquidità, tramite il cash pooling;
  • v) Il rischio di cambio, ritenuto non particolarmente rilevante in ragione della limitata operatività al di fuori dell'area euro e comunque ben monitorato e gestito tramite opportune politiche di copertura.

7.3 Rischi inerenti al gruppo Sogefi

Rischi strategici

In termini strategici, Sogefi ha identificato come rilevanti:

i) I rischi derivanti dal contesto esterno geopolitico, tecnologico e settoriale e dalla politica sui dazi doganali a livello globale, in relazione alla quale non si può escludere un calo del mercato più accentuato di quello attualmente previsto per il 2025 e una conseguente contrazione dei volumi di vendita di Sogefi. Sogefi presidia il rischio attraverso i) un monitoraggio costante del backlog per area geografica/mercato/linea di prodotti; ii) uno stretto rapporto con i Clienti per individuare e anticipare eventuali impatti.

  • ii) I rischi derivanti dal contesto competitivo; il settore automotive a livello globale è caratterizzato da una dinamica concorrenziale particolarmente incentrata sui prezzi di vendita, e i principali costruttori OEM trasferiscono una forte pressione sui prezzi su tutta la catena del valore, comportando pertanto un potenziale rischio per i margini dei prodotti venduti da Sogefi. In tale contesto, la società presta la massima attenzione alla preservazione della propria redditività attraverso i) adeguate strategie di sourcing e una ii) accurata gestione delle relazioni e degli accordi con i propri clienti.
  • iii) I rischi di transizione legati alle normative poste in essere per dare impulso alla decarbonizzazione ed alla riduzione delle emissioni, specialmente in Europa, con impatti sui processi industriali e sull'intera catena del valore. Sogefi monitora attentamente l'evoluzione normativa nelle aree geografiche in cui opera ed il rischio di non essere in grado di rispettare i vincoli normativi in termini di decarbonizzazione ed ha elaborato una roadmap focalizzata sullo sviluppo della gamma di prodotti emobility. Il Gruppo Sogefi ha inoltre posto in essere diverse azioni volte alla riduzione delle emissioni: i) installazione di pannelli solari (con la copertura progressiva di un plant aggiuntivo all'anno); ii) azioni di efficientamento produttivo per ridurre il consumo di energia a parità di produzione; iii) nei processi produttivi, passaggio dal gas all'elettricità/idrogeno quando possibile dal punto di vista operativo e iv) progressivo incremento dell'acquisto di energia verde.
  • iv) I rischi relativi all'innovazione tecnologica dell'azienda, nell'attuale contesto di transizione tecnologica verso la mobilità elettrica; infatti, Sogefi potrebbe i) perdere quote di mercato a causa del mancato sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative richieste dal mercato o a seguito dell'introduzione di nuovi prodotti distintivi da parte dei competitor, e/o ii) incorrere in extra-costi per lo sviluppo dei nuovi prodotti. Al fine di ridurre i rischi legati ad un inefficace adeguamento del business model ai cambiamenti di mercato, normativi e tecnologici, Sogefi prevede investimenti in Ricerca e Sviluppo e pone in essere azioni di monitoraggio e di benchmark di mercato, confrontandosi costantemente con i propri clienti e fornitori.

Rischi operativi

In ambito operativo KOS ha identificato come rilevanti:

  • i) I rischi connessi all'attrazione, ritenzione e sviluppo professionale dei talenti, opportunamente monitorati e presidiati tramite un processo di identificazione e valorizzazione dei talenti, con conseguente sviluppo di appositi piani di retention, la raccolta ed analisi dei feedback sulla soddisfazione dei dipendenti e l'organizzazione di attività di formazione atte a sviluppare e potenziare competenze manageriali e tecniche;
  • ii) Il rischio di incremento del costo del lavoro, con impatto sulla competitività dell'azienda e possibilmente sul turnover, mitigato tramite un dialogo sociale costruttivo per la ricerca di accordi sostenibili, un'attenta gestione della politica retributiva del personale e valorizzazione dei talenti e l'implementazione di misure di retribuzione variabile, legate al conseguimento di obiettivi specifici;
  • iii) Il rischio relativo alla salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento al rischio incendi negli impianti della business unit Sospensioni, presidiato e gestito rafforzando i protocolli e le procedure interne, le attività di esercitazione ed i controlli delle aree potenzialmente a rischio;
  • iv) I rischi sull'affidabilità dei prodotti (in termini di qualità e sicurezza), che potrebbero dare luogo a campagne di richiamo dei veicoli equipaggiati con prodotti Sogefi, tema

anch'esso ben presidiato tramite la stipula di specifici programmi assicurativi, l'applicazione dei principali standard tecnici di riferimento nazionali e internazionali, l'identificazione e monitoraggio di specifici KPIs relativi alla performance in termini di qualità e customer satisfaction e l'ottenimento di certificazioni tecniche per i propri processi produttivi;

  • v) Il rischio di interruzione della supply chain, attentamente presidiato tramite opportune politiche di approvvigionamento, evitando l'eccessiva concentrazione del portafoglio fornitori, monitorando attentamente la solidità operativa e finanziaria degli stessi e diversificando geograficamente le forniture;
  • vi) Il rischio di modifica o cancellazione dei progetti da parte dei clienti, mitigato tramite l'attenta valutazione della solidità della controparte e dei progetti della stessa, lo sviluppo con i nuovi clienti ad alto potenziale di relazioni di partnership, accresciute tutele contrattuali e attento monitoraggio in ambito progettuale;
  • vii) I rischi informatici (sicurezza informatica, guasti o interruzioni di servizio), ben presidiati attraverso attività periodiche di IT risk assessment, volte a indirizzare appropriate azioni di prevenzione e protezione, attività di training e campagne di sensibilizzazione sulla Cyber Security, audit periodici da parte di società esterne sulla sicurezza informatica ed infine la formulazione di specifici Disaster Continuity e Recovery Plan;
  • viii) I rischi relativi all'allineamento tra pianificazione e capacità produttiva (in particolare per i prodotti legati all'e-mobility, in considerazione dell'elevata variabilità della domanda), mitigati attraverso review periodiche della pianificazione degli investimenti e della capacità produttiva, monitoraggio costante dei volumi e della capacità produttiva a livello di singolo stabilimento;
  • ix) I rischi legati al verificarsi di potenziali eventi di crisi, in relazione ai quali Sogefi ha posto in essere un sistema di gestione volto a indirizzare con prontezza i potenziali eventi di crisi e salvaguardare la continuità operativa, che include la predisposizione di indicazioni operative per la gestione di potenziali eventi (e.g. incidenti negli stabilimenti produttivi, disastri naturali, pandemie), flussi informativi con gli stabilimenti produttivi ed un risk assessment e reporting periodico sugli specifici rischi di crisi;
  • x) I rischi fisici connessi all'intensificarsi dei fenomeni connessi al cambiamento climatico ed i relativi impatti sulla catena del valore (ad es. operations, fornitori, clienti e mercati), che rappresentano una delle principali sfide che le aziende si troveranno ad affrontare. Nel 2024 Sogefi, supportata da una primaria società di consulenza, ha aggiornato il Climate Risk Assessment per valutare l'impatto del cambiamento climatico sui propri siti produttivi locali, considerando un orizzonte temporale di breve termine (2030) e di lungo termine (2050), in linea con i requisiti normativi del Regolamento Tassonomia. Dall'analisi dei risultati di tale studio, e considerando che gli eventi climatici acuti verificatisi nel 2024 non hanno avuto impatti su nessuno degli stabilimenti del Gruppo Sogefi, non si è evidenziata l'esigenza di interventi strutturali da parte della Società, non si prevede alcun impatto significativo sulle voci di bilancio, né un rischio significativo di correzioni rilevanti dei valori contabili degli attivi e delle passività nel bilancio dell'esercizio successivo e pertanto il rischio è ritenuto moderatamente rilevante.

Rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati da Sogefi riguardano:

  • i) l'oscillazione dei prezzi delle commodity (materie prime ed energia), i cui costi rappresentano una parte significativa del costo di produzione, e che possono essere oggetto di fluttuazioni, anche significative, che dipendono da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili da Sogefi e difficilmente prevedibili, quali, ad esempio, modifiche nei livelli di domanda, introduzione di nuove leggi o regolamenti, evoluzioni dei tassi di cambio; rischio che la società gestisce attraverso un attento monitoraggio dei costi di produzione ed un dialogo costante con fornitori e clienti per salvaguardare i propri margini;
  • ii) il rischio di cambio, di natura sia traslativa (derivante dal fatto che Sogefi, pur predisponendo i propri bilanci in Euro detiene partecipazioni di controllo in società con valute funzionali diverse dall'Euro), che transattiva (derivante dalla circostanza che il Gruppo Sogefi effettua frequenti operazioni di acquisto e vendita dirette/indirette in valute diverse da quella funzionale), ben monitorato e gestito tramite opportune politiche di copertura.

Rischi legali e di compliance

Il principale rischio in quest'area identificato da Sogefi riguarda la violazione dei principi etici. Il Codice Etico di Sogefi definisce valori ai quali il Gruppo Sogefi si ispira per raggiungere i propri obiettivi e stabilisce regole di condotta vincolanti per gli amministratori, i dipendenti e altri soggetti che hanno rapporti continuativi con le società del gruppo.

La Società ha inoltre adottato un "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231", in linea con le prescrizioni del Decreto stesso, finalizzato ad assicurare correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali. Infine, la società ha formulato un set di policy e procedure, volte ad una gestione sana e consapevole, sottoposte a continuo aggiornamento, e promuove programmi di training dedicati.

8. Altre informazioni

Azioni Proprie

Al 30 giugno 2025 la Capogruppo possedeva n. 40.954.952 azioni proprie, pari al 4,471% del capitale.

Per informazioni di maggior dettaglio in merito alle azioni proprie possedute, si rimanda a quanto riportato a commento del patrimonio netto nelle note esplicative al bilancio.

Definizione degli indicatori di performance

Di seguito sono forniti, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005 e successivo nuovo orientamento dell'ESMA n. 1095/2010/EU del 15 ottobre 2015, i criteri utilizzati per la costruzione dei principali indicatori di performance che il management ritiene utili al fine del monitoraggio dell'andamento del Gruppo.

EBITDA: l'EBITDA è calcolato sommando alla voce "Risultato operativo (EBIT)" la voce "Ammortamenti e svalutazioni".

Si precisa che al 30 giugno 2025 non sono presenti oneri non ricorrenti secondo quanto definito da Consob nella comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Principali rischi e incertezze del Gruppo

I principali fattori di rischio cui il Gruppo CIR è esposto sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli che hanno caratterizzato l'esercizio 2024. Per i rischi e le incertezze legati a fattispecie specifiche si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Andamento dei settori" , nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione" e nel paragrafo "Gestione dei rischi" della presente Relazione.

Rapporti con parti correlate

Relativamente alle operazioni rilevanti con le parti correlate, come richiesto dall'art. 154-ter comma 4 del D.Lsg. 58/98, si rimanda al paragrafo 22 "Altre informazioni" delle Note esplicative al bilancio consolidato al 30 giugno 2025.

Altro

La società CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite ha sede legale in Via Ciovassino n. 1, 20121 Milano, Italia. Non sono presenti altre sedi secondarie.

Il titolo CIR risulta quotato presso la Borsa Italiana, segmento Euronext Milan, indice FTSE Italia Small Cap.

La presente relazione, relativa al periodo 01 gennaio – 30 giugno 2025, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2025.

La società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. (art. 2497-bis del Codice Civile).

Bilancio Consolidato

Prospetti contabili consolidati

Note esplicative al bilancio consolidato

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Prospetti contabili consolidati

    1. Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria
    1. Prospetto del conto economico
    1. Prospetto del conto economico complessivo
    1. Prospetto del rendiconto finanziario
    1. Prospetto della variazione del patrimonio netto

Le note da pagina 36 a 77 sono parte integrante del presente bilancio consolidato intermedio

1. 1. Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria

(in migliaia di euro)
ATTIVITÀ Note 30.06.2025 31.12.2024
ATTIVITÀ NON CORRENTI 1.871.915 1.912.510
ATTIVITÀ IMMATERIALI E AVVIAMENTO (3.a.) 478.875 480.903
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (3.b.) 516.296 526.052
ATTIVITÀ PER IL DIRITTO DI UTILIZZO (3.c.) 759.224 781.175
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (3.d.) 2.197 2.257
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (3.e.) 747 747
ALTRE PARTECIPAZIONI (3.f.) 1.828 1.828
ALTRE ATTIVITÀ (3.g.) 8.473 9.090
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE, INCLUSI GLI STRUMENTI DERIVATI (3.h.) 58.752 63.054
ATTIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE (3.i.) 45.523 47.404
ATTIVITÀ CORRENTI 833.700 847.575
RIMANENZE (4.a.) 88.518 89.300
CREDITI COMMERCIALI (4.b.) 210.433 179.122
ALTRE ATTIVITÀ (4.c.) 58.291 65.351
CREDITI FINANZIARI (4.d.) 15.582 17.144
TITOLI (4.e.) 186.024 159.819
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE, INCLUSI GLI STRUMENTI DERIVATI (4.f.) 168.072 206.237
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (4.g.) 106.780 130.602
ATTIVITA' POSSEDUTE PER LA VENDITA (4.h.) -- --
TOTALE ATTIVITÀ 2.705.615 2.760.085
PASSIVITÀ 30.06.2025 31.12.2024
PATRIMONIO NETTO 1.061.397 1.070.629
CAPITALE SOCIALE (5.a.) 420.000 420.000
RISERVE (5.b.) 195.483 196.842
UTILI (PERDITE) ACCUMULATI (5.c.) 163.503 42.152
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 14.453 132.179
PATRIMONIO ATTRIBUIBILE AI SOCI DELLA CONTROLLANTE GRUPPO 793.439 791.173
PARTECIPAZIONI DI TERZI 267.958 279.456
PASSIVITÀ NON CORRENTI 1.037.917 1.083.558
ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE (6.a.) 187.145 208.402
PASSIVITÀ FINANZIARIE PER IL DIRITTO DI UTILIZZO (6.b.) 735.288 756.242
ALTRE PASSIVITÀ 38.446 40.600
PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE (3.i.) 34.656 35.775
BENEFICI AI DIPENDENTI (6.c.) 35.078 34.828
FONDI (6.d) 7.304 7.711
PASSIVITÀ CORRENTI 603.887 603.484
DEBITI VERSO BANCHE (4.g.) 585 326
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (7.a.) 35.859 35.252
ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE (7.b.) 54.860 61.305
PASSIVITÀ FINANZIARIE PER IL DIRITTO DI UTILIZZO (7.c.) 71.850 71.667
DEBITI COMMERCIALI (7.d.) 237.673 241.359
ALTRE PASSIVITÀ (7.e.) 160.707 139.788
FONDI (6.d.) 42.353 53.787
PASSIVITÀ CORRELATE AD ATTIVITÀ POSSEDUTE PER LA VENDITA (4.h.) 2.414 2.414
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.705.615 2.760.085

2. Prospetto del conto economico

(in migliaia di euro)

Note 1° semestre 1° semestre
2025 2024
RICAVI (8) 912.170 928.182
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (1.570) (1.643)
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (9.a.) (308.310) (326.392)
COSTI PER SERVIZI (9.b.) (130.153) (135.922)
COSTI DEL PERSONALE (9.c.) (309.950) (309.944)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI (9.d.) 3.868 8.333
ALTRI COSTI OPERATIVI (9.e) (24.657) (28.179)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (83.346) (84.956)
RISULTATO OPERATIVO 58.052 49.479
PROVENTI FINANZIARI (10.a.) 6.603 12.886
ONERI FINANZIARI (10.b.) (31.093) (35.743)
DIVIDENDI 20 22
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (10.c.) 1.010 5.166
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (10.d.) (33) (2.256)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE
CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (3.e.) -- --
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE (10.e.) 5.182 11.060
RISULTATO ANTE IMPOSTE 39.741 40.614
IMPOSTE SUL REDDITO (11) (13.196) (12.942)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE IN ESERCIZIO 26.545 27.672
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ OPERATIVE CESSATE (12) 542 154.149
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI 27.087 181.821
- (UTILE)/PERDITA DI TERZI (12.634) (67.552)
- UTILE/(PERDITA) DI GRUPPO 14.453 114.269
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (13) 0,0164 0,1088
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (13) 0,0163 0,1081
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN
ESERCIZIO (in euro)
(13) 0,0301 0,0264
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN
ESERCIZIO (in euro)
(13) 0,0299 0,0262

3. Prospetto del conto economico complessivo

(in migliaia di euro)
1° semestre
2025
1° semestre
2024
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI 27.087 181.821
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO
- UTILI (PERDITE) ATTUARIALI -- 1.372
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE A CONTO
ECONOMICO
-- (347)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO -- 1.025
COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO
- DIFFERENZE DI CAMBIO DA CONVERSIONE DELLE GESTIONI ESTERE (15.275) 4.487
- VARIAZIONE NETTA DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE -- (2.736)
- ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- --
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE RICLASSIFICATE A CONTO
ECONOMICO
-- 656
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POTREBBERO ESSERE RICLASSIFICATE A CONTO ECONOMICO (15.275) 2.407
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (15.275) 3.432
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO 11.812 185.253
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE A:
SOCI DELLA CONTROLLANTE 5.339 116.186
INTERESSENZE DI PERTINENZA DI TERZI 6.473 69.067

4. Prospetto del rendiconto finanziario

(in migliaia di euro)
1° semestre
2025
1° semestre
2024
ATTIVITÀ OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 27.087 181.821
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (542) (154.149)
RETTIFICHE:
- AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 83.346 84.956
- VALUTAZIONE PIANI DI STOCK OPTION/STOCK GRANT 1.171 923
- VARIAZIONE FONDI PER IL PERSONALE, FONDI RISCHI ED ONERI (11.591) (4.993)
- RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (5.182) (11.060)
- PERDITE (PROVENTI) DA CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO (1.038) (2.811)
- ALTRE VARIAZIONI NON MONETARIE (316) (3.148)
- AUMENTO (DIMINUZIONE) DEI CREDITI/DEBITI NON CORRENTI (1.265) (2.513)
- (AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (8.843) (23.154)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 82.827 65.872
di cui:
- interessi incassati (pagati) (2.087) (10.849)
- pagamenti per imposte sul reddito (4.741) (6.164)
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
CORRISPETTIVO PAGATO PER AGGREGAZIONI AZIENDALI (615) --
VARIAZIONE ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE E CREDITI FINANZIARI 3.415 4.637
(ACQUISTO) CESSIONE DI TITOLI 16.562 (152.718)
CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO 4.714 12.421
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (46.462) (43.837)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (22.386) (179.497)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE/(ESTINZIONE) DI ALTRI DEBITI FINANZIARI (27.095) (150.662)
RIMBORSO DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (36.020) (34.342)
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE DEL GRUPPO (5.383) (11.992)
DIVIDENDI PAGATI (16.024) (19.154)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (84.522) (216.150)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE IN
ESERCIZIO
(24.081) (329.775)
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO PERIODO DERIVANTI DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
-- 356.544
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE (24.081) 26.769
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO PERIODO 130.276 149.332
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE PERIODO 106.195 176.101

5. Prospetto della variazione del patrimonio netto

Attribuibile agli azionisti della controllante
(in migliaia di euro) Capitale
emesso
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
da fair
value
Riserva da
conversione
Riserva
stock
option e
stock
grant
Altre
riserve
Utili
(Perdite)
accumulati
Utile
(Perdita)
del
periodo
Totale Terzi Totale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2023 420.000 5.044 25.773 1.166 (38.006) 4.464 299.742 2.640 32.792 753.615 281.236 1.034.851
Aumenti (Riduzioni) di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (19.154) (19.154)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- -- -- -- (6.720) 39.512 (32.792) -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- -- -- -- -- -- (11.992) -- -- (11.992) -- (11.992)
Costo figurativo piani basati su azioni -- -- -- -- -- 655 -- -- -- 655 -- 655
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- (889) (3.116) 4.005 -- -- -- --
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali delle società controllate -- -- -- 1 52 -- 4.732 -- -- 4.785 1.275 6.060
Risultato complessivo del periodo
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- (1.170) -- -- -- -- -- (1.170) (910) (2.080)
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- 2.510 -- -- -- -- 2.510 1.977 4.487
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- 577 -- -- 577 448 1.025
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- 114.269 114.269 67.552 181.821
Totale risultato complessivo del periodo -- -- -- (1.170) 2.510 -- 577 -- 114.269 116.186 69.067 185.253
SALDO AL 30 GIUGNO 2024 420.000 5.044 25.773 (3) (35.444) 4.230 283.223 46.157 114.269 863.249 332.424 1.195.673
SALDO AL 31 DICEMBRE 2024 420.000 5.044 25.773 -- (38.644) 4.782 199.887 42.152 132.179 791.173 279.456 1.070.629
Aumenti (Riduzioni) di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (19.224) (19.224)
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente -- -- 5.291 -- -- -- 269 126.619 (132.179) -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- -- -- -- -- -- -- (5.383) -- (5.383) -- (5.383)
Costo figurativo piani basati su azioni -- -- -- -- -- 694 -- -- -- 694 -- 694
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- (115) -- 115 -- -- -- --
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali delle società controllate -- -- -- -- 24 -- 1.592 -- -- 1.616 1.253 2.869
Risultato complessivo del periodo
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- (9.114) -- -- -- -- (9.114) (6.161) (15.275)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- 14.453 14.453 12.634 27.087
Totale risultato complessivo del periodo -- -- -- -- (9.114) -- -- -- 14.453 5.339 6.473 11.812
SALDO AL 30 GIUGNO 2025 420.000 5.044 31.064 -- (47.734) 5.361 201.748 163.503 14.453 793.439 267.958 1.061.397

Note esplicative al bilancio consolidato

1. Struttura e contenuto del bilancio

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo CIR – Compagnie Industriali Riunite (nel seguito anche il "Gruppo") al 30 giugno 2025 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lsg. 38/05 ed è stato predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, tenuto conto che, sulla base delle più recenti previsioni elaborate dal management, su un orizzonte temporale minimo di 12 mesi le società del Gruppo dispongono della liquidità sufficiente per operare e fare fronte agli impegni assunti, ed inoltre prevedono il rispetto delle clausole contenute nei propri contratti di finanziamento.

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto, in forma sintetica, in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi". Tale bilancio semestrale abbreviato non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al bilancio annuale predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024. Pur non includendo tutte le informazioni richieste per un'informativa di bilancio completa, sono incluse note illustrative specifiche per spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della posizione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio.

Nella predisposizione del presente bilancio consolidato semestrale sono stati applicati gli stessi principi contabili, criteri di rilevazione e misurazione, nonché di consolidamento adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ad eccezione dei nuovi principi contabili in vigore a far data dal 1° gennaio 2025 per cui si rimanda al paragrafo "Principi di consolidamento".

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 include la capogruppo CIR S.p.A. e le società da essa controllate ed è stato predisposto utilizzando dati patrimoniali, economici e finanziari delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci intermedi individuali ("separati" nella terminologia IAS/IFRS), ovvero consolidati per i sottogruppi, esaminati e approvati dai rispettivi organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale finanziaria è strutturata a sezioni contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico presenta i costi operativi classificati per natura;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti economiche rilevate con contropartita il patrimonio netto.
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto presenta separatamente le variazioni derivanti dal risultato economico complessivo, dalle operazioni con azionisti e dalle variazioni nelle interessenze delle controllate.

Si precisa che la classificazione, la forma, l'ordine e la natura delle voci di bilancio non sono cambiati rispetto al bilancio consolidato approvato al 31 dicembre 2024.

I bilanci di ciascuna società all'interno dell'area di consolidamento vengono preparati nella valuta dell'area geografica primaria in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini della presentazione del bilancio consolidato le attività e le passività delle società estere consolidate con valute funzionali diverse dall'euro, incluso l'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione di un'impresa estera, sono convertite ai cambi correnti alla data di chiusura del periodo. I ricavi e proventi e i costi e oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo che approssimano quelli di

svolgimento delle relative operazioni. Le differenze cambio sono rilevate tra le componenti di Conto economico complessivo e presentate nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione". Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti monetari verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti di Conto economico complessivo e presentati nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione".

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2025.

Stime ed assunzioni significative

La redazione del Bilancio Consolidato Semestrale e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti ed includono un considerevole grado di soggettività. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse nel conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In considerazione degli impatti dell'attuale contesto macroeconomico e finanziario e dei conflitti Russia-Ucraina e Gaza-Israele , si evidenzia tuttavia che tali stime si caratterizzano per un elevato grado di incertezza, che potrebbe riflettersi sulle valutazioni e sulla stima dei valori contabili delle attività e delle passività interessate da una maggiore volatilità.

Le voci di bilancio principalmente interessate da un processo valutativo sono:

  • Attività non finanziarie assoggettate ad impairment test. Tale metodologia è caratterizzata da un elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive, con riferimento ai seguenti elementi: i flussi finanziari attesi, determinati tenendo conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, dei flussi finanziari consuntivati negli ultimi esercizi e dei tassi di crescita previsionali e i parametri finanziari utilizzati ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione;
  • Rimanenze;
  • Crediti;
  • Altre attività finanziarie valutate al fair value (inclusi gli strumenti derivati);
  • Recuperabilità delle attività per imposte differite;
  • Accantonamenti e fondi rischi per passività.

Dalle valutazioni effettuate non sono emersi impatti significativi sul bilancio consolidato semestrale. I successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti inerenti alle stime sopra elencate.

1.a. Conversione in euro dei bilanci di società estere

La conversione in euro dei bilanci delle società controllate con valuta funzionale diversa dall'euro viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio per le attività e le passività, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione delle attività e delle passività ai cambi correnti di

fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate nella voce "Riserva da conversione" del patrimonio netto.

1° semestre 2025 1° semestre 2024 2024
Cambio medio 30.06.2025 Cambio medio 30.06.2024 31.12.2024
Dollaro USA 1,0930 1,1720 1,0812 1,0705 1,0389
Sterlina Inglese 0,8423 0,8555 0,8545 0,8464 0,8292
Real Brasiliano 6,2909 6,4384 5,4945 5,8915 6,4253
Peso Argentino 1.391,4393 1.391,4393 975,3883 975,3883 1.070,8061
Renminbi Cinese 7,9258 8,3970 7,8009 7,7748 7,5833
Rupia indiana 94,0734 100,5605 90,0090 89,2495 88,9335
Nuovo Leu Rumeno 5,0040 5,0785 4,9741 4,9773 4,9743
Dollaro Canadese 1,5403 1,6027 1,4685 1,4670 1,4948
Peso Messicano 21,8103 22,0899 18,5185 19,5654 21,5504
Dirham marocchino 10,4603 10,5820 10,8319 10,6550 10,5140

I principali cambi utilizzati sono i seguenti:

1.b. Area e metodologia di consolidamento

Il presente bilancio consolidato è stato redatto utilizzando la stessa metodologia di consolidamento applicata per il bilancio al 31 dicembre 2024.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 ed il bilancio consolidato dell'esercizio precedente del Gruppo derivano dal consolidamento, a tali date, della capogruppo CIR e di tutte le società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, e di quelle escluse è riportato nell'apposita sezione "Elenco delle partecipazioni" del presente bilancio.

1.c. Variazioni dell'area di consolidamento

Le principali variazioni dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente riguardano:

Settore Sanità

Nel corso del mese di maggio il gruppo KOS ha acquisto un ramo d'azienda avente a oggetto l'attività di cura ambulatoriale per tutte le patologie dell'apparato muscolare e scheletrico.

Settore della componentistica per autoveicoli

Nel corso del periodo non intervenute variazioni nell'area di consolidamento:

Altre società

Nel corso del periodo si è ultimato il processo di liquidazione della controllata CIGA Luxembourg S.à.r.l.

2. Principi contabili applicati

Fatta eccezione per quanto riportato di seguito, il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati dal Gruppo al bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2025:

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2025:

• Emendamento allo IAS 21: "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (emesso il 15 Agosto 2023). Tale emendamento al 30 giugno 2025 non ha comportato impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 30 giugno 2025

Il Gruppo non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore:

  • Emendamento all'IFRS 9 e IFRS 7: "Classification and Measurement of Financial Instruments" (emesso il 30 Maggio 2024). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.
  • Miglioramenti annuali agli IFRS Accounting Standards -Volume 11 (emesso il 18 Luglio 2024). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.
  • Emendamento all'IFRS 9 e IFRS 7: "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity" (emesso il 18 Dicembre 2024). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento della presente relazione finanziaria gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo:

  • IFRS 18: "Presentation and Disclosure in Financial Statements" (emesso il 9 Aprile 2024). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2027.
  • IFRS 19: "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures" (emesso il 9 Maggio 2024). Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2027.

Situazione Patrimoniale Finanziaria

3. Attività non correnti

3.a. Attività immateriali e avviamento

Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2024 cessioni di imprese cambio movimenti netti e svalutazioni originario ammortamento 30.06.2025
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi e svalutazioni
Costi di sviluppo capitalizzati
- acquistati -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
- prodotti internamente 150.465 (112.840) 37.625 3.823 -- -- (2.309) 6.088 -- (6.286) 140.561 (101.620) 38.941
Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno 38.778 (33.470) 5.308 -- -- -- (1) (2.798) -- (146) 34.994 (32.631) 2.363
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 48.338 (38.188) 10.150 1.207 -- -- (89) (2.324) -- (1.235) 44.584 (36.875) 7.709
Avviamento 456.812 (39.280) 417.532 -- 657 -- -- -- -- -- 457.469 (39.280) 418.189
Immobilizzazioni in corso e acconti
- acquistati 4.061 -- 4.061 110 -- -- -- (4.061) -- -- 110 -- 110
- prodotti internamente 437 (2.043) (1.606) 1.799 -- -- 40 4.156 - -- 6.431 (2.042) 4.389
Altre 24.210 (16.377) 7.833 -- -- -- (7) -- (21) (631) 23.980 (16.806) 7.174
Totale 723.101 (242.198) 480.903 6.939 657 -- (2.366) 1.061 (21) (8.298) 708.129 (229.254) 478.875

Le attività immateriali e avviamento passano da € 480.903 migliaia al 31 dicembre 2024 a € 478.875 migliaia al 30 giugno 2025.

Le acquisizioni si riferiscono al gruppo Sogefi per € 5.664 migliaia e al gruppo KOS per € 1.275 migliaia.

AVVIAMENTO

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Settore Automotive (Gruppo Sogefi) 49.045 49.045
Settore Sanità (Gruppo KOS) 369.144 368.487
Totale 418.189 417.532

La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per settore di operatività del Gruppo. L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate coerentemente con le modalità con le quali il management della Capogruppo monitora e gestisce i suoi assets, vale a dire sulla base dei settori operativi del Gruppo.

La voce passa da € 417.532 migliaia al 31 dicembre 2024 a € 418.189 migliaia al 30 giugno 2025.

L'incremento della voce si riferisce, nell'ambito del gruppo KOS, all'acquisizione di un ramo d'azienda avente a oggetto l'attività di cura ambulatoriale per tutte le patologie dell'apparato muscolare e scheletrico.

Gli impairment test effettuati sugli avviamenti allocati al Settore Sanità ed al settore Automotive ai fini del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 hanno accertato che non sussistevano perdite di valore.

Nel corso del periodo chiuso al 30 giugno 2025 non sono emersi indicatori specifici di perdita di valore ("trigger events") che, qualora individuati, richiederebbero lo svolgimento di un impairment test. Ai fini della verifica della possibile presenza di perdite di valore al 30 giugno 2025, sono stati considerati indicatori sia di tipo interno che esterno.

Tra gli indicatori esterni sono stati considerati l'andamento della capitalizzazione di mercato delle società quotate del gruppo, anche in rapporto ai rispettivi patrimoni netti.

La capitalizzazione di mercato di Sogefi S.p.A. alla fine del secondo trimestre 2025 era leggermente inferiore (-5%) al valore del patrimonio netto di fine periodo, situazione riscontrata già in passato, con valori di scarto anche sensibilmente maggiori, e come tale già considerata nell'ambito della verifica degli indicatori di perdita di valore. Il valore di mercato di Sogefi S.p.A. è stato condizionato, nel corso degli ultimi anni, dai bassi multipli di mercato del settore automotive, ed in particolare del comparto dei fornitori di componenti per motori a combustione; il multiplo di mercato di Sogefi è storicamente stato ancora inferiore alle medie di settore, a causa delle dimensioni contenute della società rispetto ai concorrenti, delle ridotte dimensioni del flottante e della scarsa liquidità del titolo. Pertanto, il fatto che la capitalizzazione di borsa di Sogefi sia stata per lunghi periodi inferiore al patrimonio netto contabile non è stato considerato di per sé un indicatore di perdita di valore rilevante, come confermato dagli ampi valori di copertura riscontrati in passato in sede di impairment test, sia sulla partecipazione in Sogefi a livello di bilancio separato di CIR S.p.A., che sulla CGU automotive a livello di bilancio consolidato. Anche la capitalizzazione di mercato di CIR S.p.A. alla fine del secondo trimestre 2025 è risultata inferiore di circa il 32% al valore del patrimonio netto di fine periodo, situazione riscontrata già in passato, e come tale già considerata per la verifica della sussistenza di eventuali indicatori di una perdita di valore. Oltre alla bassa liquidità del titolo ed alle ridotte dimensioni del flottante, le ragioni sono da ricercarsi anche nello sconto di holding, normalmente applicato alle società di partecipazioni come CIR, che nel corso del tempo è oscillato, secondo le stime degli analisti, in un range compreso tra 25% e 40%. Pertanto, il fatto che la capitalizzazione di borsa di CIR sia stata per lunghi periodi inferiore al patrimonio netto contabile non è stato considerato di per sé un indicatore di perdita di valore, come confermato dagli ampi valori di copertura riscontrati in passato in sede di impairment test.

Come indicatori interni di possibile perdita di valore sono stati considerati in particolare gli andamenti dei settori Automotive e Sanità, e delle CGU che li compongono, nel primo semestre

2025 rispetto ai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità, approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione, ed utilizzati nel calcolo dei precedenti impairment test.

La performance economica di entrambi i Settori e di tutte le CGU che lo compongono è risultata in linea a tali previsioni e pertanto non è stato ritenuto necessario un aggiornamento dell'impairment test.

Nel corso del periodo chiuso al 30 giugno 2025 non sono pertanto emersi indicatori specifici di perdita di valore ("trigger events") che, qualora individuati, richiederebbero lo svolgimento di un impairment test. Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichino eventuali perdite di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione.

3.b. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo
originario
Fondi
ammortamento 31.12.2024
Saldo Acquisizioni Aggregazioni
cessioni di imprese
Differenze
cambio
Altri
movimenti
Disinvestimenti
netti
Ammortamenti
e svalutazioni
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
30.06.2025
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi
decrementi
costo e svalutazioni
Terreni 29.374 (444) 28.930 - -- -- (34) - - - 29.340 (444) 28.896
Fabbricati strumentali 266.698 (139.975) 126.723 358 -- -- (773) 4.363 - (4.044) 268.777 (142.150) 126.627
Impianti e macchinari 593.690 (439.679) 154.011 5.557 -- -- (4.957) 9.173 (2) (14.899) 578.862 (429.979) 148.883
Attrezzature industriali e commerciali 259.574 (201.687) 57.887 3.973 14 -- (1.970) 5.912 (226) (12.210) 256.180 (202.800) 53.380
Altri beni 205.579 (132.002) 73.577 4.986 -- -- (371) 1.690 (1.308) (6.636) 206.230 (134.292) 71.938
Immobilizzazioni in corso e acconti 85.596 (672) 84.924 25.377 -- -- (2.505) (20.963) (261) - 87.889 (1.317) 86.572
Totale 1.440.511 (914.459) 526.052 40.251 14 - (10.610) 175 (1.797) (37.789) 1.427.278 (910.982) 516.296

Gli immobili, impianti e macchinari passano da € 526.052 migliaia al 31 dicembre 2024 a € 516.296 migliaia al 30 giugno 2025.

Le "Acquisizioni "del periodo si riferiscono per € 28.827 migliaia al gruppo Sogefi e per € 11.381 migliaia al gruppo KOS.

Si segnala che il saldo al 30 giugno 2025 delle voci "Attrezzature industriali e commerciali" e "Immobilizzazioni in corso e acconti" include gli investimenti, rispettivamente per € 29.145 migliaia e per € 35.343 migliaia, effettuati dal gruppo Sogefi nei "Tooling".

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati strumentali 3%
Impianti e macchinari 10-25%
Altri beni:
- Macchine elettroniche d'ufficio 20%
- Mobili e dotazioni 12%
- Automezzi 25%

3.c. Attività per il diritto di utilizzo

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo Incrementi Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti Costo Fondi Saldo
originario Ammortamento 31.12.2024 cessioni di imprese cambio movimenti netti e svalutazioni originario ammortamento 30.06.2025
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi e svalutazioni
Fabbricati strumentali 1.134.809 (362.579) 772.230 13.304 -- -- (2.035) 275 -- (35.076) 1.132.100 (383.402) 748.698
Impianti e macchinari 9.788 (9.630) 158 -- -- -- -- (58) -- (12) 1.317 (1.229) 88
Attrezzature industriali e commerciali 1.707 (1.491) 216 -- -- -- -- (129) (4) (41) 1.022 (980) 42
Altri beni 15.866 (7.295) 8.571 4.010 -- -- (95) (19) -- (2.071) 18.472 (8.076) 10.396
Totale 1.162.170 (380.995) 781.175 17.314 -- -- (2.130) 69 (4) (37.200) 1.152.911 (393.687) 759.224

Le attività per il diritto di utilizzo ammontano a € 759.224 migliaia al 30 giugno 2025 e si riferiscono per € 722.814 migliaia al gruppo KOS, per € 36.373 migliaia al gruppo Sogefi e per € 37 migliaia alla capogruppo CIR S.p.A.

Gli "Incrementi "del periodo si riferiscono per € 16.340 migliaia al gruppo KOS, per € 960 migliaia al gruppo Sogefi e per € 14 migliaia alla capogruppo CIR S.p.A.

3.d. Investimenti immobiliari

Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi Saldo netto Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti Costo Fondi Saldo
originario ammortamenti 31.12.2024 cessioni di imprese finanziari cambio movimenti netti e svalutazioni originario ammortamenti 30.06.2025
(in migliaia di euro) e svalutazioni incrementi decrementi capitalizzati costo e svalutazioni
Immobili 5.832 (3.575) 2.257 -- -- -- -- -- (1) -- (59) 5.832 (3.635) 2.197
Totale 5.832 (3.575) 2.257 -- -- -- -- -- (1) -- (59) 5.832 (3.635) 2.197

Gli investimenti immobiliari passano da € 2.257 migliaia al 31 dicembre 2024 a € 2.197 migliaia al 30 giugno 2025 e per € 2.183 migliaia si riferiscono a immobili non strumentali nell'ambito del gruppo KOS.

Il valore di mercato è significativamente superiore ai valori di bilancio.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione % Fabbricati 3

3.e. Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

(In migliaia di euro) Saldo Incrementi
(Decrementi)
Svalutaz. Dividendi Quota parte
del risultato
Altri Saldo
31.12.2024 Perdita Utile movimenti 30.06.2025
Apokos Rehab PVT Ltd 747 -- -- -- -- -- -- 747
Totale 747 -- -- -- -- -- -- 747

3.f. Altre partecipazioni

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Altre 1.828 1.828
Totale 1.828 1.828

I valori di iscrizione in bilancio corrispondono al costo, ridotto, ove applicabile, per perdite di valore e sono considerati sostanzialmente corrispondenti al fair value delle medesime e si riferiscono, per € 1.825 migliaia, a partecipazioni di minoranza detenute dal gruppo KOS.

3.g. Altre attività

Le "Altre attività" al 30 giugno 2025 ammontavano a € 8.473 migliaia rispetto a € 9.090 migliaia al 31 dicembre 2024, ed erano principalmente composti da:

  • € 2.077 migliaia (€ 1.950 migliaia al 31 dicembre 2024) relativi a depositi cauzionali;
  • € 1.203 migliaia (€ 1.571 migliaia al 31 dicembre 2024), nell'ambito del gruppo Sogefi, comprendenti i crediti fiscali (tra cui quelli relativi all'attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi).

3.h. Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati

Le "Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati" al 30 giugno 2025 ammontano a complessivi € 58.752 migliaia (€ 63.054 migliaia al 31 dicembre 2024) e si riferiscono per € 56.250 migliaia (€ 58.699 migliaia al 31 dicembre 2024) ad investimenti in fondi di "private equity" ed in partecipazioni minoritarie detenuti da CIR S.p.A. e CIR Investimenti S.p.A. La valutazione a fair value di tali investimenti ha comportato adeguamenti positivi a conto economico per € 1.386 migliaia iscritti nella voce 10.e "Rettifiche di valore di attività finanziarie".

La voce include inoltre, nell'ambito del gruppo Sogefi, € 2.502 migliaia (€ 4.355 migliaia al 31 dicembre 2024) di investimenti effettuati dalla controllata argentina Sogefi Suspensions Argentina S.A., in strumenti finanziari obbligazionari dollar-linked con l'obiettivo di mitigare gli effetti della svalutazione della moneta locale.

3.i. Attività e passività per imposte differite

Gli importi sono relativi alle imposte risultanti dalle differenze temporanee deducibili e dai benefici connessi alle perdite fiscali di esercizi precedenti, giudicate recuperabili in un orizzonte temporale ragionevole.

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Ammontare Effetto Ammontare Effetto
delle differenze fiscale delle differenze fiscale
temporanee temporanee
Differenza temporanea passiva da:
- svalutazione attività correnti 12.677 3.041 11.820 2.845
- svalutazione attività immobilizzate 93.682 22.989 99.264 25.255
- rivalutazione passività correnti 17.170 3.984 20.558 4.758
- rivalutazione fondi per il personale 18.196 4.442 19.030 4.630
- rivalutazione fondi per rischi ed oneri 20.424 5.046 18.305 4.551
- perdite fiscali d'esercizi precedenti 26.519 6.021 24.105 5.365
Totale attività per imposte differite 188.668 45.523 193.082 47.404
Differenza temporanea attiva da:
- rivalutazione attività correnti 10.525 2.601 10.522 2.663
- rivalutazione attività immobilizzate 131.507 28.121 136.457 29.268
- svalutazione passività correnti 14.916 3.828 14.503 3.725
- valutazione fondi per il personale 430 106 504 119
Totale passività per imposte differite 157.378 34.656 161.986 35.775
Imposte differite attive nette 10.867 11.629

Relativamente alle imposte differite attive si rileva che le stesse sono state iscritte, a livello di subholding operative, valutandone la recuperabilità nell'ambito dei relativi piani aziendali.

La movimentazione delle "Attività e passività per imposte differite" nel corso del periodo è la seguente:

2025 Saldo al Utilizzo Imposte Differenze Saldo al
31.12.2024 imposte differite differite sorte cambio 30.06.2025
(in migliaia di euro) di esercizi nell'esercizio
precedenti
Attività per Imposte differite:
- a conto economico 34.546 (958) 335 (259) 33.664
- a patrimonio netto 12.858 (6) -- (993) 11.859
Passività per imposte differite:
- a conto economico (21.168) 58 -- 3.055 (18.055)
- a patrimonio netto (14.607) -- -- (1.994) (16.601)
Imposte differite nette 11.629 (906) 335 (191) 10.867

4. Attività correnti

4.a. Rimanenze

Le rimanenze sono così ripartite:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Materie prime, sussidiarie e di consumo 52.720 50.421
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 15.239 14.947
Prodotti finiti e merci 20.559 23.932
Totale 88.518 89.300

La voce si riferisce per € 84.609 migliaia (€ 85.118 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo Sogefi e per € 3.909 migliaia (€ 4.182 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo KOS.

Il valore del magazzino è esposto al netto delle svalutazioni che tengono conto dell'obsolescenza dei prodotti finiti, merci e materie sussidiarie. Il valore del fondo svalutazioni al 30 giugno 2025 ammonta a € 7.292 migliaia (€ 7.138 migliaia al 31 dicembre 2024).

4.b. Crediti commerciali

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Crediti verso clienti 210.433 179.122
Totale 210.433 179.122

La voce si riferisce principalmente per € 98.285 migliaia (€ 84.282 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo Sogefi e per € 112.142 migliaia (€ 94.833 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo KOS.

I "Crediti verso clienti" sono infruttiferi e hanno una scadenza media in linea con le condizioni di mercato.

I crediti commerciali sono registrati al netto di svalutazioni che tengono conto del rischio di credito.

Nel corso del primo semestre 2025 sono stati effettuati, nell'ambito del gruppo Sogefi, accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 478 migliaia e, nell'ambito del gruppo KOS, accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 758 migliaia.

Il fondo svalutazione crediti al 30 giugno 2025 ammonta a € 17.290 migliaia rispetto a € 17.403 migliaia al 31 dicembre 2024.

4.c. Altre attività

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Crediti verso imprese collegate 105 105
Crediti tributari 32.322 30.516
Crediti verso altri 25.864 34.730
Totale 58.291 65.351

La voce si riferisce principalmente per € 41.400 migliaia (€ 47.245 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo Sogefi e per € 12.600 migliaia (€ 12.962 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo KOS.

4.d. Crediti finanziari

I "Crediti finanziari" passano da € 17.144 migliaia al 31 dicembre 2024 a € 15.582 migliaia al 30 giugno 2025. La voce include € 5.912 migliaia (€ 6.868 migliaia al 31 dicembre 2024) relativi a strumenti finanziari emessi a favore del gruppo Sogefi da primarie banche cinesi, su richiesta di alcuni clienti, come corrispettivo delle forniture eseguite dalle controllate cinesi ed € 6.161 migliaia (€ 8.830 migliaia al 31 dicembre 2024) di crediti vantati dal gruppo KOS nei confronti di società di factoring per cessioni pro-soluto.

4.e. Titoli

La voce è composta dalle seguenti categorie di titoli:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Titoli obbligazionari 173.731 147.835
Fondi di investimento ed assimilati 12.293 11.984
Totale 186.024 159.819

Al 30 giugno 2025 la voce ammonta a complessivi € 186.024 migliaia (€ 159.819 migliaia al 31 dicembre 2024) e si riferisce a titoli obbligazionari detenuti dalla controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 173.731 migliaia (€ 147.835 migliaia al 31 dicembre 2024), a quote detenute in fondi di investimento da parte della società controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 12.293 migliaia (€ 11.984 migliaia al 31 dicembre 2024).

La valutazione a fair value della voce "Titoli" ha comportato adeguamenti positivi a conto economico pari a € 1.667 migliaia iscritti nella voce 10.e "Rettifiche di valore di attività finanziarie".

4.f. Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati

La voce pari a € 168.072 migliaia (€ 206.237 migliaia al 31 dicembre 2024) è costituita per € 70.610 migliaia (€ 73.189 migliaia al 31 dicembre 2024) da quote di "hedge funds" e azioni redimibili di società d'investimento detenute da CIR Investimenti S.p.A. La liquidità dell'investimento è funzione dei tempi di riscatto dai fondi che normalmente variano da uno a tre mesi.

La valutazione a fair value di tali fondi ha comportato un adeguamento positivo a conto economico per un importo pari a € 2.129 migliaia. Nel corso del periodo sono stati realizzati utili per un importo pari a € 131 migliaia (€ 118 migliaia nel corrispondente periodo del 2024) iscritti alla voce 10.c "Proventi da negoziazione titoli".

La voce include € 74.461 migliaia (€ 75.061 migliaia al 31 dicembre 2024) relativi alla sottoscrizione, da parte della controllata CIR Investimenti S.p.A., di polizze assicurative a vita intera e polizze di capitalizzazione con rendimenti prevalentemente collegati a gestioni separate assicurative a capitale garantito e, in alcuni casi, a fondi unit linked, con primari istituti

assicurativi. Il rendimento netto nel corso del periodo è stato positivo per un importo pari a € 806 migliaia (negativo per € 2.374 migliaia nel corrispondente periodo 2024).

La voce include inoltre, nell'ambito del gruppo KOS, investimenti della liquidità per € 23.001 migliaia (€ 57.987 migliaia al 31 dicembre 2024) in Time Deposit e Time Deposit Rolling con scadenza a breve (un mese).

4.g. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti e Debiti verso banche

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" passano da € 130.602 migliaia al 31 dicembre 2024, a € 106.780 migliaia al 30 giugno 2025.

I "Debiti verso banche" passano da € 326 migliaia al 31 dicembre 2024, a € 585 migliaia al 30 giugno 2025.

L'analisi della variazione dell'esercizio delle due voci è indicata nel prospetto del rendiconto finanziario.

4.h. Attività possedute per la vendita e passività direttamente correlate alle attività possedute per la vendita

La voce delle passività, pari a € 2.414 migliaia al 30 giugno 2025, si riferisce alla passività stanziata in relazione ad una garanzia specifica rilasciata dal CIR S.P.A. alla controparte acquirente nell'ambito della cessione di GEDI.

In data 23 aprile 2020, CIR S.p.A. ha perfezionato la vendita a Giano Holding S.p.A., veicolo al tempo interamente partecipato da EXOR N.V, della propria partecipazione in GEDI, pari al 43,78% del capitale sociale di quest'ultima. In esecuzione del medesimo accordo, in data 13 luglio 2020 CIR ha reinvestito indirettamente in GEDI acquistando da EXOR una partecipazione pari al 5% del capitale sociale di Giano, divenuta proprietaria nel frattempo dell'intero capitale di GEDI. In conseguenza dell'intervenuta fusione per incorporazione di Giano in GEDI, CIR è divenuta titolare di una partecipazione del 5,19% del capitale sociale di GEDI. Tale quota è stata venduta ad EXOR in data 6 giugno 2024 e pertanto CIR non possiede più alcuna partecipazione in GEDI.

Nell'ambito della prima cessione della propria partecipazione del 43,78% in GEDI, avvenuta nel 2020, CIR ha concesso all'acquirente Giano Holding S.p.A. (e in conseguenza della fusione a GEDI, quale incorporante) una garanzia specifica, accompagnata da un "indennizzo speciale", in relazione ad un procedimento penale, di cui GEDI è venuta a conoscenza in data 21 marzo 2018, per l'ipotesi di reato previsto dall'art. 640, comma 2, n. 1 nei confronti dei soggetti che all'epoca dei fatti rivestivano il ruolo di Amministratore Delegato, Direttore Centrale delle Risorse Umane e Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all'art. 24 del D. Lgs. 231/2001 nei confronti della stessa GEDI e delle sue controllate A. Manzoni & C. S.P.A., Elemedia S.P.A, Gedi News Network S.P.A. e Gedi Printing S.P.A. (le "Società"). L'indagine condotta dalla Procura di Roma riguardava una presunta truffa ai danni dell'INPS in relazione all'accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L. 416/81. Nel contesto del Procedimento si contestano diversi episodi di natura variegata, il cui accertamento potrebbe avere esito diversificato a seconda dei casi.

In virtù della previsione contrattuale di "indennizzo speciale" di cui sopra CIR è tenuta ad indennizzare GEDI per una quota parte corrispondente al 38,6% di talune passività eventualmente sostenute da GEDI in conseguenza del procedimento, per un importo massimo di € 12 milioni. Sulla base dell'analisi delle informazioni di GEDI nel corso del 2023, è stato stanziato un fondo rischi di € 5,9 milioni, con contropartita a conto economico la voce "utile/perdita derivanti da attività operative cessate". In data 11 dicembre 2023, GEDI ha comunicato di avere sostenuto una passività in conseguenza del procedimento, peraltro non ancora concluso, ed ha pertanto richiesto a CIR S.p.A. di essere indennizzata per la quota parte corrispondente al 38,6% di tale passività. CIR ha soddisfatto tale richiesta con il pagamento, a dicembre 2023, di un importo pari ad € 4.820 migliaia e pertanto il

fondo rischi residuo si è ridotto ad € 1.065 migliaia. Nel corso del 2024, sulla base delle ulteriori informazioni in merito al procedimento ricevute da GEDI, il fondo rischi è stato aumentato di un importo pari ad € 1.349 migliaia e pertanto alla data del 30 giugno 2025 era pari a totali € 2.414 migliaia. Nel corso del primo semestre 2025 non ci sono state novità in merito al procedimento, pertanto, l'importo è rimasto invariato. Essendo le informazioni fornite da GEDI suscettibili di variazioni a seconda dell'evoluzione del procedimento non è possibile escludere che l'importo totale dell'indennizzo possa in futuro variare, entro un massimale di € 12 milioni, comprensivi dell'indennizzo già corrisposto.

5. Patrimonio netto

5.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 30 giugno 2025, invariato rispetto al 31 dicembre 2024, ammontava a € 420.000.000,00 e risulta composto da n. 916.059.948 azioni prive di valore nominale rispetto a n. 1.047.207.314 azioni prive di valore nominale al 31 dicembre 2024.

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato.

Al 30 giugno 2025 la Società possedeva n. 40.954.952 azioni proprie (4,471% del capitale) per un valore di € 22.905 migliaia, rispetto a n. 163.169.872 azioni proprie al 31 dicembre 2024 (15,581 % del capitale) per un valore di € 91.043 migliaia.

Si segnala l'annullamento da parte di CIR S.p.A., in data 6 gennaio 2025, di n. 131.147.366 azioni proprie rivenienti dall'Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria su azioni proprie conclusasi in data 20 dicembre 2024.

Il movimento delle azioni proprie nel corso del periodo è stato il seguente:

(in migliaia di euro) Numero azioni Controvalore
Saldo al 31 dicembre 2024 163.169.872 91.043
Incrementi 9.244.940 5.383
Decrementi (312.494) (174)
Annullamento azioni proprie (131.147.366) (73.347)
Saldo al 30 giugno 2025 40.954.952 22.905

I decrementi si riferiscono all'esercizio dei piani di stock grant in essere.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

L'azionista di controllo della Società è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in via Valeggio n. 41 – Torino.

5.b. Riserve

Il dettaglio della voce riserve è riportato di seguito:

(in migliaia di euro) Riserva da
sovrapprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva
stock
option e
stock
grant
Altre
riserve
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2023 5.044 25.773 1.166 (38.006) 4.464 299.742 298.183
Utili portati a nuovo -- -- -- -- (6.720) (6.720)
Adeguamento per operazioni su azioni
proprie
-- -- -- -- -- (11.992) (11.992)
Accredito figurativo stock grant -- -- -- -- 655 -- 655
Movimenti tra riserve -- -- -- -- (889) (3.116) (4.005)
Valutazione al fair value degli strumenti di
copertura
-- -- (1.170) -- -- -- (1.170)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- 1 52 -- 4.732 4.785
Differenze cambio da
conversione
-- -- -- 2.510 -- -- 2.510
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- 577 577
Saldo al 30 giugno 2024 5.044 25.773 (3) (35.444) 4.230 283.223 282.823
Saldo al 31 dicembre 2024 5.044 25.773 -- (38.644) 4.782 199.887 196.842
Utili portati a nuovo -- 5.291 -- -- -- 269 5.560
Adeguamento per operazioni su azioni
proprie
-- -- -- -- -- -- --
Accredito figurativo stock grant -- -- -- -- 694 -- 694
Movimenti tra riserve -- -- -- -- (115) -- (115)
Valutazione al fair value degli strumenti di
copertura
-- -- -- -- -- -- --
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- 24 -- 1.592 1.616
Differenze cambio da
conversione
-- -- -- (9.114) -- -- (9.114)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- --
Saldo al 30 giugno 2025 5.044 31.064 -- (47.734) 5.361 201.748 195.483

La "Riserva da conversione" al 30 giugno 2025, negativa per € 47.734 migliaia, era così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2024 Incrementi Decrementi 30.06.2025
Gruppo Sogefi (38.644) -- (9.090) (47.734)
Gruppo KOS -- -- -- --
Totale (38.644) -- (9.090) (47.734)

La voce "Altre riserve" al 30 giugno 2025 risulta così composta:

(in migliaia di euro)
Riserva da riduzione Capitale Sociale 114.302
Riserva rivalutazione art. 6 D.lgs. 38/2005 5.196
Riserva statutaria 12
Altro 82.238
Totale 201.748

5.c. Utili (perdite) portati a nuovo

Le variazioni degli Utili e (perdite) portati a nuovo sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

6. Passività non correnti

6.a. Altre passività finanziarie

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 59.395 64.312
Altri finanziamenti da banche 127.375 143.683
Altri debiti 375 407
Totale 187.145 208.402

La voce è costituita da finanziamenti a società del gruppo KOS per € 120.748 migliaia e da finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 66.397 migliaia.

Il decremento della voce è riconducibile ai rimborsi effettuati nel corso del semestre dalla controllata KOS S.p.A.

6.b. Passività finanziarie per il diritto di utilizzo

La voce pari a € 735.288 migliaia (€ 756.242 migliaia al 31 dicembre 2024) si riferisce per € 704.330 migliaia a passività finanziarie per il diritto di utilizzo relative a società del gruppo KOS, che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione, per € 30.945 migliaia a società del gruppo Sogefi e per € 13 migliaia alla capogruppo CIR S.p.A.

6.c. Benefici ai dipendenti

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 21.074 21.098
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 14.004 13.730
Totale 35.078 34.828
(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Saldo iniziale 34.828 42.530
Accantonamento per prestazioni di lavoro dell'esercizio 6.359 12.910
Incrementi per interessi finanziari 300 575
Perdite (Utili) attuariali -- (534)
Benefici pagati (1.269) (3.980)
Incrementi/(Decrementi) dovuti a variazioni del perimetro di consolidamento -- (4.285)
Differenze Cambio -- 2
Altre variazioni (5.140) (12.390)
Saldo finale 35.078 34.828

La voce si riferisce principalmente a società del gruppo Sogefi per € 12.905 migliaia, a società del gruppo KOS per € 19.228 migliaia e alla capogruppo CIR S.p.A. per € 2.651 migliaia.

6.d. Fondi

La composizione e la movimentazione della parte non corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia
prodotti
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2024 655 -- 7.056 7.711
Accantonamenti del periodo 89 -- 555 644
Utilizzi/Rilasci (431) -- (436) (867)
Differenze cambio -- -- (172) (172)
Altri movimenti (50) -- 38 (12)
Saldo al 30 giugno 2025 263 -- 7.041 7.304

La voce si riferisce principalmente a società del gruppo Sogefi per € 2.578 migliaia e a società del gruppo KOS per € 4.077 migliaia.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce a riorganizzazioni produttive riguardanti principalmente le controllate europee del gruppo Sogefi.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi di varia natura in capo a diverse società del Gruppo e include passività verso dipendenti e altri soggetti; si riferisce principalmente a società del gruppo KOS per € 4.077 migliaia e a società del gruppo Sogefi per € 2.315 migliaia.

La composizione e la movimentazione della parte corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia
prodotti
Fondo
rischi
diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2024 782 5.811 47.194 53.787
Accantonamenti del periodo -- 448 3.629 4.077
Utilizzi/Rilasci (287) (31) (8.305) (8.623)
Differenze cambio -- (433) (334) (767)
Altri movimenti (44) -- (6.077) (6.121)
Saldo al 30 giugno 2025 451 5.795 36.107 42.353

La voce si riferisce principalmente a società del gruppo Sogefi per € 8.867 migliaia e a società del gruppo KOS per € 32.606 migliaia.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce in particolare a riorganizzazioni produttive riguardanti società del gruppo Sogefi.

Il "Fondo garanzia prodotti" è relativo all'attività del gruppo Sogefi.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi di varia natura in capo a diverse società del Gruppo e include passività verso dipendenti e altri soggetti; si riferisce principalmente a società del gruppo KOS per € 32.606 migliaia e a società del gruppo Sogefi per € 2.621 migliaia.

In particolare, il gruppo KOS è parte in diversi procedimenti civili connessi alla pratica medica e chirurgica, da cui potrebbero scaturire obblighi risarcitori a carico della stessa. Sono state valutate

le potenziali passività che potrebbero derivare dalle vertenze pendenti ed è stato pertanto stanziato in bilancio un fondo a copertura dei rischi di soccombenza nei già menzionati procedimenti. Le cause e i contenziosi possono derivare da problematiche complesse e difficili, soggette a un diverso grado di incertezza e connotate da diversi gradi di giudizio in un ampio arco temporale. La stima che ne deriva è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e medico che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del gruppo. A fronte delle valutazioni fatte, risultano fondi stanziati a bilancio per

Si segnala, al riguardo che i medici operanti presso le strutture del gruppo KOS hanno in essere polizze assicurative a parziale copertura dei rischi connessi alle richieste di risarcimento avanzate dai pazienti o dai loro parenti per danni subiti in occasione di incidenti avvenuti durante la permanenza presso la struttura dovuti sia alle asserite disfunzioni dei servizi sanitari resi dalla struttura sia al personale operante presso le relative strutture.

vertenze nei confronti di terzi e del personale per un importo pari ad € 8.493 migliaia.

Segnaliamo inoltre l'inclusione, nei fondi rischi diversi, di fondi per il personale, principalmente relativi a possibili rinnovi contrattuali, per un importo pari ad € 10.634 migliaia.

7. Passività correnti

7.a. Prestiti obbligazionari

La voce pari a € 35.859 migliaia (€ 35.252 migliaia al 31 dicembre 2024) si riferisce alla parte corrente dei Private Placement emessi da KOS S.p.A. 2017/2025.

7.b. Altre passività finanziarie

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 10.000 10.000
Altri finanziamenti da banche 44.258 47.050
Altri debiti finanziari 602 4.255
Totale 54.860 61.305

La voce si riferisce a finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 8.414 migliaia, a finanziamenti a società del gruppo KOS per € 46.446 migliaia.

7.c. Passività finanziarie per il diritto di utilizzo

La voce pari a € 71.850 migliaia (€ 71.667 migliaia al 31 dicembre 2024) si riferisce a passività finanziarie per il diritto di utilizzo relative a società del gruppo KOS per € 63.224 migliaia, a società del gruppo Sogefi per € 8.606 migliaia e alla capogruppo CIR S.p.A. per € 20 migliaia.

7.d. Debiti commerciali

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Debiti verso fornitori 214.465 216.272
Acconti 23.208 25.087
Totale 237.673 241.359

La voce "Debiti verso fornitori" si riferisce per € 153.560 migliaia (€ 148.107 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo Sogefi e per € 60.676 migliaia (€ 67.229 migliaia al 31 dicembre 2024) al gruppo KOS.

La voce "Acconti" include principalmente le passività iscritte, nell'ambito del gruppo Sogefi, a seguito dell'adozione dell'IFRS 15. Tali passività rappresentano i corrispettivi ricevuti dai clienti per la vendita dei tooling e dei prototipi che verranno riconosciuti a conto economico lungo la vita del prodotto.

7.e. Altre passività

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Debiti verso personale dipendente 73.622 58.886
Debiti tributari 30.790 24.536
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 21.795 23.408
Altri debiti 34.500 32.958
Totale 160.707 139.788

La voce "Debiti verso personale dipendente" si riferisce per € 51.634 migliaia al gruppo KOS e per € 21.590 migliaia al gruppo Sogefi.

La voce "Debiti tributari" si riferisce per € 13.274 migliaia al gruppo KOS e per € 17.190 migliaia al gruppo Sogefi.

La voce "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" si riferisce per € 11.942 migliaia al gruppo KOS e per € 9.741 migliaia al gruppo Sogefi.

La voce "Altri debiti" si riferisce per € 15.504 migliaia al gruppo KOS e per € 13.635 migliaia al gruppo Sogefi.

La voce "Altri debiti" include inoltre l'importo di € 4.197 migliaia relativi al rimborso, richiesto dalla controparte alla controllante CIR S.p.A., della quota di competenza dell'imposta di registro dovuta per le sentenze della vicenda Lodo Mondadori.

Conto economico

8. Ricavi

Ripartizione per settore di attività

(in milioni di euro) 1° semestre 2025 1° semestre 2024 Variazione
importo % importo % %
Componentistica per autoveicoli 508,6 55,8 524,1 56,5 (3,0)
Sanità 403,6 44,2 404,1 43,5 (0,1)
Totale ricavi consolidati 912,2 100,0 928,2 100,0 (1,7)

Ripartizione per area geografica

(in milioni di euro)

1° semestre 2025 Totale
ricavi
Italia Altri Paesi
europei
Nord
America
Sud
America
Asia Altri
Paesi
Componentistica per autoveicoli 508,6 13,7 254,2 126,3 51,7 60,8 1,9
Sanità 403,6 270,5 133,1 -- -- -- --
Totale ricavi consolidati 912,2 284,2 387,3 126,3 51,7 60,8 1,9
Percentuali 100,0% 31,2% 42,4% 13,8% 5,7% 6,7% 0,2%
1° semestre 2024 Totale
ricavi
Italia Altri Paesi
europei
Nord
America
Sud
America
Asia Altri
Paesi
Componentistica per autoveicoli 524,1 16,5 272,1 121,6 48,6 62,8 2,5
Sanità 404,1 282,2 121,9 -- -- -- --
Totale ricavi consolidati 928,2 298,7 394,0 121,6 48,6 62,8 2,5
Percentuali 100,0% 32,2% 42,4% 13,1% 5,2% 6,8% 0,3%

La tipologia dei prodotti commercializzati dal gruppo e dei settori in cui esso opera fa sì che i ricavi seguano un andamento ragionevolmente lineare nel corso dell'anno e non siano soggetti a particolari fenomeni di ciclicità a parità di perimetro di business.

9.a. Costi per acquisto di beni

  1. Costi e proventi operativi

Il costo per l'acquisto di beni passa da € 326.392 migliaia del primo semestre 2024 a € 308.310 migliaia del corrispondente periodo 2025.

La diminuzione della voce è riconducibile principalmente al gruppo Sogefi.

9.b. Costi per servizi

La voce in oggetto passa da € 135.922 migliaia nel primo semestre 2024 a € 130.153 migliaia nel primo semestre 2025, come risulta dalla seguente analisi:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Consulenze tecniche e professionali 42.143 48.007
Lavorazioni esterne 5.387 13.909
Altre spese 82.623 74.006
Totale 130.153 135.922

Il decremento della voce è riconducibile al gruppo Sogefi per € 478 migliaia e al gruppo KOS per € 5.258 migliaia.

9.c. Costi del personale

I costi per il personale ammontano a € 309.950 migliaia nel primo semestre 2025 (€ 309.944 migliaia nel primo semestre 2024) e sono così composti:

Totale 309.950 309.944
Altri costi 10.418 11.022
Valutazione piani di stock option 1.171 923
Trattamento di quiescenza e simili 471 640
Trattamento di fine rapporto 5.888 6.268
Oneri sociali 61.573 62.574
Salari e stipendi 230.429 228.517
(in migliaia di euro) 1° semestre
2025
1° semestre
2024

La media del numero dei dipendenti del gruppo nel primo semestre 2025 è stata di 15.127 unità (15.296 unità nel primo semestre 2024).

9.d. Altri proventi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Contributi in conto esercizio 51 269
Plusvalenze da alienazioni beni 1.194 1.416
Sopravvenienze attive ed altri proventi 2.623 6.648
Totale 3.868 8.333

Il decremento della voce è riconducibile al gruppo Sogefi per € 1.820 migliaia e al gruppo KOS per € 2.470 migliaia.

9.e. Altri costi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Svalutazioni e perdite su crediti 1.694 1.006
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 2.001 3.095
Imposte e tasse indirette 16.505 16.116
Oneri di ristrutturazione 1.050 2.016
Minusvalenze da alienazione beni 1.035 1.372
Sopravvenienze passive ed altri oneri 2.372 4.574
Totale 24.657 28.179

La voce "Oneri di ristrutturazione" si riferisce a costi per piani di ristrutturazione già in corso di attivazione nell'ambito del gruppo Sogefi.

Il decremento della voce è riconducibile essenzialmente al gruppo KOS.

10. Proventi e oneri finanziari

10.a. Proventi finanziari

La voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 1° semestre
2025
1° semestre
2024
Interessi attivi su conti bancari 2.082 4.229
Interessi attivi su titoli 1.645 866
Altri interessi attivi 2.876 3.953
Derivati su tassi di interesse -- 3.434
Differenze cambio attive -- 404
Totale 6.603 12.886

10.b. Oneri finanziari

La voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Interessi passivi su prestiti bancari 6.782 13.438
Interessi passivi su prestiti obbligazionari -- 820
Interessi passivi su debiti finanziari per diritti d'uso 11.794 12.071
Altri interessi 4.601 5.818
Derivati su tassi di interesse -- 64
Differenze cambio passive 5.153 --
Altri oneri finanziari 2.763 3.532
Totale 31.093 35.743

10.c. Proventi da negoziazione titoli

Il dettaglio dei "Proventi da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Altri titoli e altri proventi 1.010 5.166
Totale 1.010 5.166

La voce "Altri titoli e altri proventi" è riferita sostanzialmente ai proventi derivanti dagli investimenti in Private Equity effettuati dalla società CIR Investimenti S.p.A.

10.d. Oneri da negoziazione titoli

Il dettaglio degli "Oneri da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 1° semestre
2025
1° semestre
2024
Altri titoli e altri oneri 33 2.256
Totale 33 2.256

La voce "Altri titoli e altri oneri" è riferita alla controllata CIR Investimenti S.p.A.

10.e. Rettifiche di valore di attività finanziarie

La voce in oggetto, positiva per € 5.182 migliaia (positiva per € 11.060 migliaia nel primo semestre 2024), si riferisce per € 3.796 migliaia alla positiva valutazione a fair value dei "Titoli" e delle "Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati" iscritti nelle attività correnti e per € 1.386 migliaia alla variazione positiva netta della valutazione delle "Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati" e delle "Altre attività" iscritti nelle attività non correnti.

11. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito sono così suddivise:

(in migliaia di euro) 1° semestre 1° semestre
2025 2024
Imposte correnti 12.833 13.715
Imposte differite 490 (774)
Oneri fiscali da esercizi precedenti (127) 1
Totale 13.196 12.942

La voce si riferisce principalmente al gruppo Sogefi per € 7.195 migliaia e al gruppo KOS per € 6.381 migliaia.

L'onere per imposte sul reddito viene rilevato in base alla miglior stima della direzione aziendale dell'aliquota fiscale annuale media ponderata prevista per l'intero esercizio, applicandola all'utile ante imposte del periodo, rettificata al fine di riflettere l'effetto fiscale di alcuni elementi rilevati interamente nel periodo. Pertanto, l'aliquota effettiva del bilancio intermedio può essere diversa da quella stimata dalla direzione aziendale per l'intero esercizio.

Le regole Pillar 2/GloBE sono entrate in vigore in Italia a partire dal 1° gennaio 2024 ad opera del D.Lgs. n. 209/2023 di recepimento della Direttiva n. 2523/2022/UE e trovano applicazione in capo a CIR S.p.A., prevedendo che le entità parte del Gruppo (ovunque localizzate) siano soggette ad un livello di imposizione effettiva sui redditi almeno pari al 15%, da determinare sulla base di un articolato conteggio basato sui dati contabili e fiscali di tali entità. Ove il livello di imposizione sia inferiore al livello minimo, ciò determina l'applicazione di un'imposta minima (c.d. "Top-Up Tax") fino a concorrenza di tale valore del 15%.

Dal punto di vista normativo, si segnala che nel corso del 2024 e del primo semestre 2025 è proseguito il processo di attuazione del D.Lgs. n. 209/2023 mediante l'emanazione di alcuni Decreti Ministeriali con funzione attuativa, procedendo a completare il quadro regolatorio previsto dal legislatore. Rimangono, tuttavia, ancora da emanare alcuni ulteriori provvedimenti necessari per disciplinare specifici profili operativi e procedurali.

Il Gruppo ha effettuato una stima degli impatti derivanti dall'entrata in vigore delle regole Pillar 2/GloBE, con il supporto di un consulente esterno, al fine di identificare il perimetro di applicazione e il potenziale impatto di questa nuova normativa sulle giurisdizioni del proprio perimetro di consolidamento, anche avvalendosi dei cosiddetti CbCR Transitional Safe Harbours ("TSH") applicabili nel triennio 2024-2026 (c.d. "periodo transitorio" o "Transition Period") come previsto dall'art. 39 del D.lgs. n. 209/2023 e dal decreto del 20 maggio 2024 del Ministro dell'Economia e delle Finanze relativo all'attuazione della disciplina sui regimi semplificati.

Sulla base degli attuali dati - per CIR S.p.A. e le sue controllate - la società Fratelli De Benedetti S.p.A. assume il ruolo di "controllante capogruppo" ("Ultimate Parent Entity") mentre le società CIR S.p.A., Sogefi S.p.A. e KOS. S.p.A. assumono il ruolo di "partecipante parzialmente posseduta" ("Partially- Owned Parent Entity" o "POPE").

Inoltre, ai fini della normativa Pillar 2, le società Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A. rivestono lo status di "impresa partecipata in misura minoritaria" ("Minority-Owned Constituent Entity" o "MOCE") e, in relazione alle sue controllate, di "impresa partecipante di minoranza" ("Minority- Owned Parent Entity").

In ossequio alle linee guida OCSE e alla normativa italiana d'implementazione, i test previsti dai CbCR Transitional Safe Harbours sono stati predisposti avvalendosi - in ottica prospettiva - delle informazioni disponibili nella "Rendicontazione Paese per Paese" ("Country-by-Country Report" o "CbCR") della Ultimate Parent Entity per l'esercizio 2024 con un approccio che considera i dati

"aggregati" delle entità parte del Gruppo localizzate nella medesima giurisdizione in cui il medesimo opera (c.d. "jurisdictional blending approach").

Sulla base di tale attività, i Transitional Safe Harbours risultano positivamente riscontrati in tutte le giurisdizioni per CIR S.p.A., incluse le sue controllate al 100%, e per il gruppo KOS.

Per quanto riguarda il gruppo Sogefi i Transitional Safe Harbours risultano positivamente riscontrati per le seguenti giurisdizioni: Argentina, Brasile, Canada, Francia, Germania, India, Messico, Olanda, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia.

In queste giurisdizioni - per il primo semestre 2025 -non si sono verificate variazioni della struttura di business e della legislazione locale, che possano far presumere una variazione nelle conclusioni dei test effettuati, se non per le giurisdizioni in cui operavano le entità del gruppo Sogefi del ramo c.d. "Filtration", oggetto di cessione nel corso del 2024 (con effetti a partire da giugno 2024).

A tal proposito, le giurisdizioni ove erano presenti le entità appartenenti al ramo c.d. "Filtration" sono le seguenti: Francia, Germania, India, Italia, Marocco, Olanda, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Stati Uniti d'America.

Si segnala che, per effetto della cessione del ramo c.d. "Filtration", il Gruppo Sogefi non opera più in Marocco e Svezia.

Sulla base dei dati relativi all'esercizio 2024, ovvero i dati desunti dal Country-by-Country Report di Gruppo integrati dagli ulteriori dati al 31 dicembre 2024 necessari ai fini dei CbCR Transitional Safe Harbours, che rappresentano i dati da ultimo disponibili sul tema GloBE/Pillar 2, le giurisdizioni che non hanno superato alcuno dei test applicabili durante il periodo transitorio e che, quindi, potrebbero determinare l'applicazione dell'imposta integrativa sono, all'interno del gruppo Sogefi, Cina, Italia, Slovenia e Marocco.

Con riferimento alle giurisdizioni Italia e Slovenia, si segnala che, ancorché i CbCR Transitional Safe Harbours non siano stati riscontrati, non è stato stimato alcun importo dovuto a titolo di imposta integrativa, poiché, sulla base di una stima di calcolo effettuato ai sensi delle regole Pillar 2/GloBE, non risulta alcun importo dovuto. Sulla base dei dati disponibili per l'esercizio 2024 (reporting packages predisposti dalle entità controllate ai fini della predisposizione del bilancio consolidato del Gruppo e dati del CbCR), in ottica prospettica e prudenziale, considerando gli "aggiustamenti" che potrebbero avere un impatto sul livello di imposizione effettiva nel 2025, per le entità del Gruppo localizzate in Cina e Marocco l'importo stimato dell'imposta integrativa risulterebbe pari a complessivi € 106 migliaia (di cui € 30 migliaia relativi alla Cina ed € 76 migliaia relativi al Marocco, giurisdizione in cui il gruppo Sogefi non opera più a seguito della cessione del ramo "Filtration"). Gli importi come riportati equivalgono all'impatto stimato per l'esercizio 2024, divisi per la metà a fronte del ragguaglio al semestre.

Tale valore stimato - basato su un approccio prospettico dei dati ad oggi disponibili, come sopra dettagliato - rappresenta la migliore stima ad oggi disponibile in capo al Gruppo sugli impatti attesi dell'articolato set di regole Pillar 2/GloBE per l'esercizio 2025 ed è stato determinato considerando l'ammontare del reddito ante imposte (come risultante dal CbCR per l'esercizio 2024), l'ammontare della "Substance-Based Income Exclusion" e un'aliquota di imposta applicata per il calcolo dell'impatto stimato pari alla differenza tra il 15% e l'aliquota effettiva riscontrata nella singola giurisdizione (ottenuta sulla base del "Simplified effective tax rate test" sopra descritto). Poiché non tutti gli aggiustamenti che sarebbero stati richiesti dalla normativa del Pillar 2/GloBE "a regime" sono stati inclusi nella stima di calcolo, gli effettivi impatti che tale normativa potrebbe avere sui redditi del Gruppo potrebbero divergere dalla iniziale stima effettuata sull'esercizio 2024 e saranno oggetto - per il medesimo esercizio - di determinazione più puntuale all'atto del computo dell'effective tax rate ai sensi delle regole Pillar 2/GloBE.

Infine, si segnala che il Gruppo non ha rilevato alcun effetto ai fini della fiscalità differita derivante dall'entrata in vigore delle regole Pillar 2 a partire dal 1° gennaio 2024.

12. Utile/(Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione

La voce pari a € 542 migliaia si riferisce, nell'ambito del gruppo Sogefi, i valori relativi alla cessione alla divisione Filtrazione ceduta nel mese di maggio 2024.

La voce del primo semestre 2024, pari a € 154.149 migliaia, includeva, nell'ambito del gruppo Sogefi, l'importo di € 136.441 migliaia relativo alla cessione della divisione Filtrazione e l'importo di € 18.877 migliaia relativo alla plusvalenza, al netto degli effetti fiscali, per la cessione di un complesso immobiliare non strumentale, avvenuto nel mese di giugno 2024, effettuata dalla capogruppo CIR S.p.A.

La voce includeva inoltre, in negativo, l'importo di € 1.169 per lo stanziamento di un fondo rischi, relativo ad una garanzia specifica rilasciata dalla capogruppo CIR S.P.A. alla controparte acquirente nell'ambito della cessione GEDI (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 4.h "Attività possedute per la vendita e passività direttamente correlate alle attività possedute per la vendita".

13. Utile per azione

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo, ovvero il risultato derivante dalle attività operative in esercizio o l'utile/(perdita) derivante da attività operative cessate, attribuibili agli Azionisti ordinari, per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante il periodo, escludendo le azioni proprie in portafoglio. L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo, ovvero il risultato derivante dalle attività operative in esercizio o l'utile/(perdita) derivante da attività operative cessate, attribuibili agli Azionisti ordinari, per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, escludendo le azioni proprie in portafoglio e rettificando per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione:

Utile base per azione

1° semestre
2025
1° semestre
2024
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) 14.453 114.269
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0164 0,1088
1° semestre
2025
1° semestre
2024
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
5.339 116.186
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0061 0,1107
1° semestre 1° semestre
2025 2024
Risultato derivante delle attività operative in esercizio attribuibile agli Azionisti
(in migliaia di euro)
26.545 27.672
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0301 0,0264
1° semestre 1° semestre
2025 2024
Utile (perdita) derivante da attività operative cessate attribuibile agli Azionisti
(in migliaia di euro)
542 154.149
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0006 0,1468

Utile diluito per azione

1° semestre 1° semestre
2025 2024
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) 14.453 114.269
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
N° medio di opzioni 7.236.244 6.660.410
Media rettificata di azioni in circolazione 888.422.762 1.056.642.600
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0163 0,1081
1° semestre 1° semestre
2025 2024
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
5.339 116.186
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
N° medio di opzioni 7.236.244 6.660.410
Media rettificata di azioni in circolazione 888.422.762 1.056.642.600
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0060 0,1100
1° semestre
2025
1° semestre
2024
Risultato derivante delle attività operative in esercizio
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
26.545 27.672
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
N° medio di opzioni 7.236.244 6.660.410
Media rettificata di azioni in circolazione 888.422.762 1.056.642.600
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0299 0,0262

1° semestre 1° semestre
2025 2024
Utile (perdita) derivante da attività operative cessate
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
542 154.149
N° medio di azioni ordinarie in circolazione 881.186.518 1.049.982.190
N° medio di opzioni 7.236.244 6.660.410
Media rettificata di azioni in circolazione 888.422.762 1.056.642.600
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0006 0,1459

14. Dividendi pagati

La società nel corso del primo semestre 2025 non ha distribuito dividendi.

15. Gestione dei rischi finanziari: informazioni integrative

Il Gruppo opera in differenti settori dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio di tasso di interesse.

Al fine di minimizzare determinate tipologie di rischi il Gruppo, se necessario, fa ricorso a strumenti finanziari derivati di copertura.

15.a. Rischio di mercato

Rischio di cambio (foreign exchange risk)

Il Gruppo, operando a livello internazionale in particolare nell'ambito del gruppo Sogefi, potrebbe essere soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino il fair value di talune sue attività o passività. Il gruppo Sogefi produce e vende principalmente nell'area dell'euro ma è soggetto a rischio valutario specialmente nei confronti delle valute Sterlina inglese, Real brasiliano, Dollaro statunitense, Peso argentino, Renminbi cinese e Dollaro canadese. Relativamente al rischio di cambio legato alla conversione dei bilanci delle controllate estere, generalmente le società operative, pur essendo attive sia nel proprio mercato interno che all'estero, hanno generalmente una sostanziale convergenza tra le valute di fatturazione attiva e quelle di fatturazione passiva e, in caso di fabbisogno, i mezzi finanziari sono generalmente reperiti localmente.

15.b. Rischio di credito

Il rischio di credito può essere valutato sia in termini commerciali correlati alla tipologia dei clienti, ai termini contrattuali ed alla concentrazione delle vendite, sia in termini finanziari connessi alla tipologia delle controparti utilizzate nelle transazioni finanziarie. All'interno del Gruppo non vi sono significative concentrazioni del rischio di credito.

Sono state da tempo poste in essere adeguate politiche per assicurare che le vendite siano effettuate a clienti con un appropriato merito di credito. Le controparti per i prodotti derivati e le cash transaction sono esclusivamente istituzioni finanziarie con alto livello di rating. Il Gruppo attua inoltre politiche che limitano l'esposizione di credito con le singole istituzioni finanziarie.

Il rischio di credito si presenta differenziato a seconda del settore di attività a cui si fa riferimento. Con riferimento al settore "Componentistica per autoveicoli" non si evidenziano eccessive concentrazioni di rischio di credito in quanto i canali distributivi di "Original Equipment" e "After market" con cui opera sono costituiti da case automobilistiche o da grandi Gruppi d'acquisto senza riscontrare particolari concentrazioni di rischio.

Il rischio di credito nel settore della "Sanità" varia in funzione della natura delle attività svolte dalle società operative, nonché dei loro diversi clienti di riferimento; la concentrazione è mitigata dal fatto che l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti istituzionali e clienti privati. La concentrazione dei crediti è inferiore nel caso della gestione di residenze sanitarie per anziani, i cui ricavi derivano per oltre la metà dalla pluralità degli ospiti presenti nella

struttura e i cui crediti iscritti a bilancio nei confronti di enti pubblici (principalmente ASL e comuni) sono vantati verso una pluralità di soggetti. La concentrazione dei crediti è superiore nel caso delle gestioni di ospedali di riabilitazione o per acuti per il fatto che la quasi totalità dei ricavi di ogni struttura deriva da un unico soggetto istituzionale.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base della tipologia, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

15.c. Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di sufficienti liquidità e titoli negoziabili e la disponibilità di risorse ottenibili tramite un adeguato livello di linee di credito. Il Gruppo pianifica sistematicamente i fabbisogni di cassa e le scadenze degli impegni, al fine di mantenere un corretto equilibrio fra approvvigionamento e impiego delle risorse finanziarie. Le società che presiedono i due più significativi settori di attività gestiscono direttamente ed

autonomamente il rischio di liquidità. Viene assicurato uno stretto controllo sulla posizione finanziaria netta e sulla sua evoluzione di breve, medio e lungo periodo. In generale il Gruppo segue una politica di struttura finanziaria molto prudenziale con ricorso a strutture di finanziamento in gran parte a medio lungo termine. I gruppi operativi gestiscono la tesoreria in modo centralizzato.

15.d. Rischio di tasso di interesse (di fair value e di cash flow)

Il rischio di tasso di interesse dipende dalle variazioni dei tassi sul mercato che possono determinare variazioni dei flussi finanziari di un'attività o passività finanziaria.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo e le società controllate hanno stipulato nel corso degli anni diversi finanziamenti a tasso fisso e contratti IRS con primarie istituzioni finanziarie per coprire il rischio tasso di interesse sui contratti di finanziamento a tasso variabile.

15.e. Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura vengono classificate come:

  • fair value hedge (copertura del valore di mercato) se vengono poste in essere a fronte del rischio di variazione nel valore di mercato dell'attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari) se vengono poste in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti o da un'attività o passività esistente, o da una operazione futura;
  • hedge of a net investment in a foreign operation (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) se vengono poste in essere a fronte del rischio cambi connesso alla conversione del patrimonio di controllate con valuta funzionale diversa da quella del Gruppo.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato sia gli utili e le perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dell'elemento sottostante alla copertura vengono imputati a conto economico.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge (per esempio gli interest rate swap) gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Per gli strumenti classificati come hedge of a net investment in a foreign operation gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Gli strumenti derivati di copertura, in fase di prima rilevazione (hedge accounting), sono accompagnati da una relazione di efficacia (hedging relationship) con cui si designa il singolo strumento come di copertura e si esplicitano i parametri di efficacia della stessa rispetto allo strumento finanziario coperto.

Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura e la parte efficace è imputata a patrimonio netto mentre l'eventuale parte non efficace è imputata a conto economico.

Più in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata "quasi completamente" dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l'80% ed il 125%.

Al 30 giugno 2025 in particolare, il Gruppo aveva in essere i seguenti contratti derivati contabilizzati come di copertura, espressi al valore nozionale:

Copertura cambi:

CIR Investimenti S.p.A.

• vendite a termine per un valore totale di USD 81,8 milioni a copertura degli investimenti in "hedge fund".

Gruppo Sogefi:

  • vendita a termine di USD 0,6 milioni e acquisto di BRL;
  • acquisto a termine di USD 0,8 milioni e vendita di BRL;

15.f. Parametri patrimoniali

Il management modula l'utilizzo del leverage per garantire allo stesso tempo solidità e flessibilità alla struttura patrimoniale e finanziaria, parametrando l'utilizzo delle fonti di finanziamento sull'attività di investimento alla capacità di rimborso in base ai flussi di cassa generati dalle attività operative, e tenendo conto dei vincoli (covenants) presenti nei contratti di finanziamento.

15.g. Clausole contrattuali dei debiti finanziari

Alcuni dei contratti di finanziamento a favore del Gruppo contengono specifiche pattuizioni che prevedono, nel caso di mancato rispetto di determinati covenants economico-finanziari, la possibilità delle banche finanziatrici di rendere i finanziamenti erogati suscettibili di rimborso, qualora la società interessata non ponga rimedio alla violazione dei covenants stessi, nei termini e con le modalità previste dai contratti di finanziamento.

Al 30 giugno 2025 tutte le clausole contrattuali relative a passività finanziarie a medio e lungo termine sono state ampiamente rispettate dal Gruppo.

Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei principali covenants relativi alle posizioni debitorie delle sub-holding operative esistenti alla fine del primo semestre 2025.

Gruppo Sogefi

Il Gruppo Sogefi in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

• rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3.

Al 30 giugno 2025 tali covenant risultano rispettati.

Gruppo KOS

Il Gruppo KOS in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

  • rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5;
  • rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari maggiore o uguale di 3;
  • Loan to value minore del 60%.

Si precisa che ai fini del calcolo dei covenantsla posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA non considerano gli impatti dell'IFRS 16 e si riferiscono alla redditività e al debito "operativi", al netto dei finanziamenti immobiliari.

Al 30 giugno 2025 tali covenant risultano rispettati.

15.h. Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili;
  • il fair value degli strumenti derivati se quotati in un mercato attivo è determinato sulla base di prezzi di mercato; se tali prezzi non sono pubblicati, si fa uso di tecniche valutative diverse a seconda della tipologia di strumento.

In particolare, per la valutazione di alcuni investimenti in strumenti obbligazionari in assenza di un regolare funzionamento del mercato, ovvero di un sufficiente e continuativo numero di transazioni e di uno spread denaro-lettera e volatilità sufficientemente contenuti, la determinazione del fair value di tali strumenti è prevalentemente realizzata tramite l'utilizzo di quotazioni fornite da primari broker internazionali su richiesta della Società, validate mediante confronto con le quotazioni presenti sul mercato, sebbene di numero contenuto, ovvero osservabili per strumenti aventi caratteristiche simili.

Nella valutazione degli investimenti in fondi di investimento, hedge funds e fondi di private equity il fair value viene determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fund administrator alla data di riferimento di bilancio. Nei casi in cui tale informazione non fosse disponibile alla data di predisposizione del bilancio, viene utilizzata l'ultima comunicazione ufficiale disponibile, comunque non oltre i tre mesi precedenti dalla data di chiusura del bilancio, eventualmente validata dalle informazioni successive rese disponibili agli investitori da parte dei gestori dei fondi. Con riferimento alle polizze assicurative di Ramo 1 a capitalizzazione, tali strumenti non possono essere classificati come fair value di livello 1, in quanto non risultano essere quotati e il prezzo non è desumibile da info provider pubblici. Si consideri inoltre che, considerando l'impossibilità da parte dell'investitore/assicurato di vendere a terzi tali strumenti, non sono presenti transazioni che possono identificare lo strumento come "liquido".

Il fair value si configura invece come di livello 2 in quanto, pur non trattandosi di strumenti quotati, la modalità di determinazione del valore di tali strumenti risulta essere la medesima per tutti gli assicurati che investono nello stesso fondo, e basato su informazioni fornite dalla controparte o disponibili sui siti internet delle controparti assicurative.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con l'indicazione se i fair value sono determinati, in tutto o in parte, facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("Livello 1") o sono stimati utilizzando prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi sono desunti da dati osservabili di mercato ("Livello 2") oppure da tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su dati significativi non desumibili dal mercato che comportano, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management ("Livello 3").

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

Categoria di attività e passività finanziarie al 30
giugno 2025
Classificazione Valore
contabile
Fair value
Livello 1
Fair value
Livello 2
Fair value
Livello 3
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 56.250 -- 56.250 --
ATTIVITA' CORRENTI
TITOLI FVTPL 186.024 173.731 12.293 --
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 145.071 -- 145.071 --

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli di gerarchia del fair value.

16. Garanzie e impegni

Al 30 giugno 2025 la situazione delle garanzie e impegni era la seguente:

CIR e holding finanziaria

Impegni contrattuali di indennizzo da parte della capogruppo CIR S.p.A. in relazione alla cessione del gruppo GEDI. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 4.h "Attività possedute per la vendita e passività direttamente correlate alle attività possedute per la vendita"

Impegni per investimenti in fondi di private equity da parte di CIR Investimenti € 13.234 migliaia (€ 16.405 migliaia al 31 dicembre 2024).

Gruppo Sogefi

Impegni per investimenti

Al 30 giugno 2025 esistono impegni vincolanti per investimenti relativi ad acquisti di immobilizzazioni materiali per € 1.250 migliaia (€ 174 migliaia al 31 dicembre 2024).

Garanzie prestate

Il dettaglio delle garanzie è il seguente:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
Fidejussioni a favore di terzi 481 481
Altre garanzie personali a favore di terzi 1.750 1.750
Garanzie reali per debiti iscritti in bilancio 3.160 3.819

Le fidejussioni rilasciate a favore di terzi si riferiscono a garanzie concesse ad alcuni clienti da parte della controllata Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy S.p.A.; le fidejussioni sono iscritte per

un valore pari all'impegno in essere alla data di bilancio. Tali poste evidenziano i rischi, gli impegni e le garanzie prestate dalle società del gruppo a terzi.

La voce "Altre garanzie personali a favore di terzi" è relativa all'impegno della controllata Sogefi HD Suspensions Germany GmbH verso il fondo pensione dipendenti dei due rami di azienda al tempo dell'acquisizione avvenuta nel 1996; tale impegno è coperto dagli obblighi contrattuali della società venditrice che è un primario operatore economico tedesco.

Le "Garanzie reali prestate" si riferiscono alle controllate Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co. Ltd e Sogefi ADM Suspensions Private Limited che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, hanno concesso agli istituti finanziatori garanzie reali sulle immobilizzazioni materiali e crediti commerciali.

Altri rischi

Il gruppo Sogefi al 30 giugno 2025 ha beni e materiali di terzi presso le proprie società per € 1.871 migliaia.

Gruppo KOS

Di seguito la composizione delle fidejussioni bancarie e altre garanzie prestate da KOS S.p.A. e/o dalle società controllate a valere sui fidi di KOS S.p.A. pari a € 29.766 migliaia:

  • fidejussione nell'interesse di KOS S.p.A. per la locazione degli uffici di via Durini per € 46 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di KOS Care S.r.l. per contratti di locazione per € 29.495 migliaia;
  • fidejussione a favore del Comune Sanremo per cauzione oneri urbanizzazione per € 225 migliaia.

Al 30 giugno 2025 gli altri impegni e rischi ammontano a € 1.400 migliaia e riguardano prevalentemente:

  • gare di appalto per € 1.040 migliaia;
  • impegni contrattuali per circa € 360 migliaia.

17. Informativa di settore

I settori di attività coincidono con i gruppi di società di cui CIR S.p.A. detiene il controllo in particolare, nella sanità con il gruppo KOS e nella componentistica per autoveicoli con il gruppo Sogefi.

L'analisi dell'andamento per settore è illustrata nella relazione intermedia sulla gestione, mentre il dettaglio del fatturato per area geografica (settore secondario) è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 8).

18. Società a controllo congiunto

Il Gruppo non detiene partecipazioni in società a controllo congiunto al 30 giugno 2025.

19. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, richiamata dall'ESMA con comunicazione n. ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 30.06.2025 31.12.2024
A. Disponibilità liquide 106.780 130.602
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 168.072 206.237
C. Altre attività finanziarie correnti 201.606 176.963
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 476.458 513.802
E. Debito finanziario corrente 36.444 35.578
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 126.710 132.972
G. Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) 163.154 168.550
H. INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (G) - (D) (313.304) (345.252)
I. Debito finanziario non corrente 922.433 964.644
J. Strumenti di debito -- --
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti -- --
L. Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) 922.433 964.644
M. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (H) + (L) 609.129 619.392
Altre attività finanziarie non correnti (2.502) (4.355)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (come da "Posizione finanziaria netta" risultante
nelle tabelle riportate nella Relazione sulla gestione)
606.627 615.037

A) voce 4.g "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti;

B) voce 4.f "Altre attività finanziarie, inclusi gli strumenti derivati";

C) voce 4.d "Crediti finanziari" e voce 4.e "Titoli";

E) voce 4.g "Debiti verso banche" e voce 7.a "Prestiti obbligazionari";

F) voce 7.b "Altre passività finanziarie" e voce 7.c "Passività finanziarie per il diritto di

utilizzo";

I) voce 6.a "Altre passività finanziarie" e voce 6.b "Passività finanziarie per il diritto di utilizzo".

20. Informativa sui piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

20.a. Piani di incentivazione per i dipendenti al 30 giugno 2025 (CIR)

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock grant della controllante CIR S.p.A.

CIR - Piani di Stock Grant al 30 giugno 2025

Strumenti in circolazione
all'inizio del periodo
Strumenti assegnati nel
corso del periodo
Strumenti esercitati nel
corso del periodo
Strumenti scaduti nel
periodo
Strumenti in circolazione a fine
periodo
Strumenti esercitabili a
fine periodo
Numero Units Valore
Iniziale
Numero
Units
Valore
Iniziale
Numero
Units
Prezzo
medio
ponderato
di esercizio
Numero
Units
Prezzo
medio
ponderato
di esercizio
Numero Units Valore
Iniziale
Scadenza
media
(anni)
Numero
Units
Valore
Iniziale
Piano di Stock Grant 2018 1.428.827 0,4378 - - - - - - 1.428.827 0,4378 2,83 1.428.827 0,4378
Piano di Stock Grant 2019 1.251.158 0,4557 - - - - - - 1.251.158 0,4557 3,83 1.251.158 0,4557
Piano di Stock Grant 2020 1.450.204 0,4066 - - - - - - 1.450.204 0,4066 4,94 1.450.204 0,4066
Piano di Stock Grant 2021 3.110.284 0,4025 - - 97.500 0,4025 - - 3.012.784 0,4025 5,84 1.972.909 0,4025
Piano di Stock Grant 2022 3.914.549 0,3512 - - 139.944 0,3512 - - 3.774.605 0,3512 6,84 1.368.665 0,3512
Piano di Stock Grant 2023 4.423.662 0,3292 - - 75.050 0,3292 - - 4.348.612 0,3292 7,83 293.590 0,3292
Piano di Stock Grant 2024 2.982.130 0,4896 - - - - - - 2.982.130 0,4896 8,84 - -
Piano di Stock Grant 2025 - - 2.703.304 0,4758 - - - - 2.703.304 0,4758 9,83 - -
Totale 18.560.814 0,3948 2.703.304 0,4758 312.494 0,3619 - - 20.951.624 0,4058 6,99 7.765.353 0,4065

20.b. Piani di incentivazione per i dipendenti al 30 giugno 2025 (gruppo Sogefi)

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di diritti esistenti con riferimento ai piani del periodo 2015 – 2025:

30 giugno 2025 31 dicembre 2024
Non esercitati/non esercitabili all'inizio dell'anno 1.677.431 2.503.788
Concessi nel periodo 755.000 718.000
Annullati nel periodo (8.667) (1.089.936)
Esercitati durante il periodo (75.372) (454.421)
Non esercitati/non esercitabili alla fine del periodo 2.348.392 1.677.431
Esercitabili alla fine del periodo 95.334 95.334

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine del periodo" si riferisce all'ammontare totale dei diritti al netto di quelli esercitati o annullati nel periodo in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine del periodo" si riferisce all'ammontare totale dei diritti maturati alla fine del periodo e non ancora sottoscritti.

20.c. Piani di incentivazione per i dipendenti al 30 giugno 2025 (gruppo KOS)

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option del gruppo KOS:

KOS - Piani di Stock Option al 30 giugno 2025

Opzioni in circolazione
all'inizio del periodo
Opzioni assegnate
nel corso del periodo
Opzioni esercitate
nel corso del periodo
Opzioni cessate
nel corso del periodo
Opzioni in circolazione
a fine periodo
Opzioni esercitabili
a fine periodo
Scadenze
opzioni
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo
medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo
medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo
medio
ponderato di
esercizio
Numero Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Scadenza
media
(anni)
Numero
opzioni
Prezzo
medio
ponderato
di esercizio
Vesting
date
Expiry
date
Piano Stock
Option '10 rev
1.404.583 2,52 -- -- -- -- -- -- 1.404.583 2,29 8,0 1.404.583 2,29 31/12/2014 17/05/2033
Piano Stock
Option '16
937.400 8,16 -- -- -- -- -- -- 937.400 8,04 8,0 937.400 8,04 17/05/2023 17/05/2033
Totale 2.341.983 4,78 -- -- -- -- -- -- 2.341.983 4,59 8,0 2.341.983 4,59

21. Attività/Passività potenziali

Passività potenziali

Si ricorda che presso alcune società del Gruppo esistono situazioni di contenzioso a fronte delle quali i rispettivi Amministratori hanno stanziato appositi fondi rischi nella misura ritenuta congrua, anche secondo l'opinione dei propri consulenti, rispetto al probabile verificarsi di passività potenziali significative.

Gruppo KOS

Il gruppo KOS effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati. Le cause e i contenziosi contro il gruppo possono derivare da problematiche legali complesse e difficili, eventualmente soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa e le differenti leggi applicabili. Le stima che ne deriva è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci del gruppo.

Gruppo Sogefi

Nel mese di ottobre 2016 Sogefi S.p.A. ha ricevuto quattro avvisi di accertamento, relativi ai periodi di imposta 2011 e 2012, a seguito di una verifica fiscale effettuata nel primo semestre 2016, contenente i seguenti due rilievi: i) indebita detrazione di € 0,6 milioni di Iva assolta su acquisti di beni e servizi, ii) indebita deducibilità ai fini IRES (e relativa indetraibilità IVA di € 0,2 milioni) dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. per l'importo imponibile complessivo di € 1,3 milioni, più interessi e sanzioni. Gli avvisi sono stati impugnati dalla Società di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Mantova, la quale in data 14 luglio 2017 ha depositato la sentenza n. 119/02/2017 completamente favorevole alla Società. La sentenza è stata parzialmente appellata dall'Agenzia delle Entrate che ha chiesto la conferma dei soli avvisi di accertamento notificati ai fini IVA, rinunciando definitivamente agli avvisi di accertamento emessi ai fini IRES.

La Società ha presentato controdeduzioni contro tale appello parziale. In data 19 novembre 2019 si è tenuta l'udienza presso la Commissione Tributaria regionale della Lombardia che ha accolto la tesi dell'Ufficio.

La sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, sezione distaccata di Brescia (C.T.R. n. 1/26/2020 ) è stata impugnata dalla Società con ricorso per Cassazione in data 30 settembre 2020. L'Ufficio, tramite l'Avvocatura Generale dello Stato, si è costituito con controricorso.

La Società, in data 31 dicembre 2020, nelle more del giudizio di merito, ha provveduto al pagamento di quanto intimato in via provvisoria in base alla sentenza della C.T.R. n. 1/26/2020. Tale importo, pari a € 1,3 milioni, è incluso nella voce "Crediti per imposte".

In data 6 novembre 2024 si è tenuta l'udienza pubblica di trattazione. In data 21 dicembre 2024 la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Società, cassando la sentenza della CTR e rinviando ad altra sezione della Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Lombardia affinché accerti se il

sistema di determinazione del pro rata IVA utilizzato dalla Società "sia in grado di individuare le operazioni realmente assoggettabili a detrazione".

Dopo tale vittoria, in data 19 giugno 2025, la Società ha riassunto il giudizio di fronte la Corte di giustizia Tributaria di secondo Grado della Lombardia, ai sensi dell'art. 63 del D.lgs. 546/1992.

Gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal consulente fiscale, ritengono che il rischio di soccombenza sia possibile, ma non probabile.

Conseguentemente, per tale passività potenziale il gruppo Sogefi non ha accantonato oneri per rischi fiscali nel bilancio al 30 giugno 2025.

22. Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

CIR S.p.A. è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. (art. 2497-bis del Codice civile).

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Per quanto concerne sia la capogruppo, sia le sue controllate KOS e Sogefi, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In data 28 giugno 2021 la Società ha aggiornato la Disciplina delle operazioni con parti correlate (la "Procedura"), in conformità con la novella al "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 prevista dalla Delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020. Tale procedura è pubblicata sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione "Governance".

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta a adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;

2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate ("Operazioni");

3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle Operazioni;

4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

La procedura prevede, tra l'altro, le funzioni del Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, già precedentemente istituito dal Consiglio di Amministrazione. Funzioni e modalità di funzionamento del Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate sono altresì disciplinate nel regolamento di tale comitato.

Sono state identificate come parti correlate i soggetti definiti come tali dai Principi Contabili Internazionali vigenti, che alla data del presente Bilancio includono (i) l'entità controllante diretta di CIR S.p.A., le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate, (ii) le entità controllate, a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A. (per le quali i rapporti infragruppo sono eliminati nel processo di consolidamento) e (iii) le persone che hanno il controllo, il controllo congiunto, che hanno una influenza notevole o sono figure con responsabilità strategiche della Società, nonché' i

loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

Le Operazioni attualmente in essere nel corso del 2025, "non esenti" ai sensi dell'art. 4.1 della Procedura, sono entrambe di Minore Rilevanza ai sensi della Procedura e riguardano: i) l'erogazione liberale per euro 250.000 alla Fondazione Ing. Rodolfo De Benedetti; ii) l'affitto di immobile di proprietà della Società a persona fisica Parte Correlata, con contratto di durata 6+6 anni; iii) l'assunzione a tempo indeterminato, in data 17 marzo 2025, della dott.ssa Alix Debenedetti. Operazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2025.

Si segnalano inoltre le ulteriori Operazioni, "esenti" ai sensi dell'art. 4.1 della Procedura: i contratti di servizio, di affitto, di finanziamento intercompany e di consolidato fiscale aventi quali controparti le società controllate del Gruppo CIR (ed in quanto tali "esenti") e un mandato di gestione di asset finanziari con società parte correlata, di Importo Esiguo ai sensi dell'art. 4.1.v della Procedura (ed in quanto tale "esente").

Di seguito viene riportato il prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate:

(in migliaia di euro) Ricavi Costi per Costi per Altri costi Altri Proventi Oneri Dividendi
acquisto di servizi operativi proventi finanziari finanziari
beni operativi
Imprese controllanti -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese collegate -- -- -- -- -- -- -- --
Imprese a controllo
congiunto -- -- -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- (250) 44 -- -- --
Totale -- -- -- (250) 44 -- -- --

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività correnti Passività correnti
Crediti commerciali Altri crediti Altri debiti
finanziari
Debiti
commerciali
Altri
debiti
Imprese controllanti
-- -- -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- --
Imprese collegate -- 105 -- -- --
Imprese a controllo
congiunto
-- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- --
Totale -- 105 -- -- --

Attestazione del bilancio consolidato

78

  • -
    -
  • -
    -
    -

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

AL 30 GIUGNO 2025

ai sensi dell'Art. 38.2 del D. Lgs. n. 127/91

SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR
CIR INVESTIMENTI S.P.A. Italia 34.126.662,00 CIR S.p.A. 100,00
JUPITER MARKETPLACE S.R.L. Italia 100.000,00 CIR S.p.A. 100,00
GRUPPO KOS
KOS S.P.A. Italia 8.853.458,40 CIR S.p.A. 59,77
OSPEDALE DI SUZZARA S.P.A. – IN LIQUIDAZIONE Italia 120.000,00 KOS S.p.A. 99,90
KOS CARE S.R.L. Italia 2.550.000,00 KOS S.p.A. 100,00
ABITARE IL TEMPO S.R.L. Italia 100.826,00 KOS CARE S.r.l. 54,00
SANATRIX S.R.L. Italia 843.700,00 KOS CARE S.r.l. 98,93
SANATRIX GESTIONI S.R.L. Italia 300.000,00 SANATRIX S.r.l. 99,64
JESILAB S.R.L. Italia 80.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
FIDIA S.R.L. Italia 10.200,00 KOS CARE S.r.l. 60,00
CHARLESTON HOLDING GMBH Germania 25.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
REGENTA BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
ELISABETHENHAUS BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN MBH
Germania 25.600 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM FRIESENHOF GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM GUT HANSING GMBH Germania 50.000 Charleston Holding GmbH 100,00
RDS RESIDENZPARK DIENSTLEISTUNG & SERVICE GMBH Germania 25.000 Wohn- & Pflegezentrum Gut Hansing
GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS TEICHBLICK GMBH Germania 128.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN - NORD MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus
Teichblick GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM BAHNHOF GMBH Germania 51.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
RSG ROTENBURGER SERVICEGESELLSCHAFT AM BAHNHOF
MBH
Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS OTTERSBERG GMBH Germania 51.150,00 Charleston Holding GmbH 100,00
OSW OTTERSBERGER SERVICEGESELLSCHAFT
WÜMMEBLICK MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus
Ottersberg GmbH
100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM SEEHOF GMBH Germania 51.200,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DGS DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT SEEHOF MBH Germania 26.000,00 Wohn- & Pflegezentrum Seehof
GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS SCHWANEWEDE
GMBH
Germania 27.500,00 Charleston Holding GmbH 100,00
PROGUSTO SCHWANEWEDER SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus
Schwanewede GmbH
100,00

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
ALTEN- UND PFLEGEZENTRUM ZU BAKUM GMBH Germania 51.129,00 Charleston Holding GmbH 100,00
APZ ZU BAKUM SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Alten- und Pflegezentrum zu Bakum GmbH 100,00
CURATUM BETEILIGUNGS- UND
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SENIORENDOMIZIL HAUS AM PARK GMBH Germania 50.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
VSG VÖRDER SERVICE GESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Seniorendomizil Haus am Park GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM BURG AUF FEHMARN
GMBH
Germania 25.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
FFH FEHMARNSCHE FLINKE HÄNDE SERVICEGESELLSCHAFT
MBH
Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Burg auf Fehmarn
GmbH
100,00
LANDHAUS GLÜCKSTADT WOHN- & PFLEGEZENTRUM
GMBH
Germania 51.129,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
LH GLÜCKSTADT SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Landhaus Glückstadt Wohn- & Pflegezentrum
GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM GOLDBACH
GMBH
Germania 50.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
GBS GOLDBACH SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegezentrum Haus am Goldbach
GmbH
100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM UP'N KAMP GMBH Germania 26.000,00 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
BSG BÖRDE SERVICEGESELLSHCAFT MBH Germania 25.565,00 Wohn- & Pflegezentrum Up'n Kamp GmbH 100,00
CHARLESTON VOR GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SSB SERVICEGESELLSCHAFT SELSINGER BÖRDE MBH Germania 25.000,00 Charleston VOR GmbH 100,00
CHARLESTON - AMBULANTE DIENSTE GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SENOVUM GMBH Germania 226.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEHEIM LESMONA GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WPH LESMONA SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000,00 Wohn- und Pflegeheim Lesmona GmbH 100,00
SENIOREN- UND PFLEGEHAUS "DRENDEL" BETRIEBS GMBH Germania 30.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEEINRICHTUNG BAD CAMBERG GMBH -
ANNA-MÜLLER-HAUS-
Germania 100.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS KIKRA GMBH Germania 26.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
MPS CATERING GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT - GESELLSCHAFT FÜR SOZIALE DIENSTE UND
GESUNDHEIT MBH
Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT SERVICE GMBH Germania 25.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00
SLW ALTENHILFE LIEBFRAUENHAUS GMBH Germania 50.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
BAYERNSTIFT MOBIL GMBH Germania 25.000,00 BayernStift - Gesellschaft für Soziale Dienste
und Gesundheit mbH
100,00
DIE FRANKENSCHWESTERN GMBH Germania 25.000,00 Bayernstift Mobil GmbH 60,00
BRISA MANAGEMENT GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHNPARK DR. MURKEN GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK KLOSTERGARTEN GMBH Germania 26.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK SCHRIEWESHOF GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK LUISENHOF GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS SENIORENRESIDENZEN GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS PFLEGE- UND BETREUUNGSDIENSTE
GMBH
Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS INTENSIVPFLEGEDIENSTE GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM ESSEN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM MÜLHEIM GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
CHARLESTON DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT RUHR MBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM NEUENSTEIN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
SIG GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GP GMBH Germania 25.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GMBH & CO. IMMOBILIEN VERWALTUNGS KG Germania 5.000,00 Brisa Management GmbH 100,00
QLT.CARE GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM LINDENGARTEN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM DURLANGEN GMBH Germania 25.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
INNTAL PFLEGEHEIME GMBH Germania 25000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
KOS SERVIZI SOCIETÀ CONSORTILE A R.L. Italia 138.000,00 KOS CARE S.r.l. 85,51
KOS S.p.A. 5,35
ABITARE IL TEMPO S.r.l. 4,11
SANATRIX GESTIONI S.r.l. 2,52
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. 1,79
FIDIA S.r.l. 0,36
JESILAB S.r.l. 0,36
100,00

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap.soc.
GRUPPO SOGEFI
SOGEFI S.p.A. (*) Italia 62.461.355,84 CIR S.p.A. 55,60
SOGEFI SUSPENSIONS S.A. Francia 232.902.666,00 SOGEFI S.p.A. 99,999
SOGEFI GESTION S.A.S. Francia 100.000,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SHANGHAI SOGEFI AUTO PARTS Co., Ltd Cina 13.000.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. Francia 54.938.125,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI (SUZHOU) AUTO PARTS CO., Ltd Cina 37.400.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. Canada 67.584.600,00 CAD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING USA INC. U.S.A. 100,00 USD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
S.C. SOGEFI AIR & COOLING S.R.L. Romania 7.087.610,00 RON SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
ATN MOLDS & PARTS S.A.S. Francia 400.000,00 SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS MEXICO S. de R.I. de C.V. Messico 955.920.910,00 MXN SOGEFI AIR & COOLING CANADA
CORP.
100,00
ALLEVARD SPRINGS Ltd Gran
Bretagna
19.000.002,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY GmbH Germania 50.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSION ARGENTINA S.A. Argentina 61.356.535,00 ARP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 89,999
SOGEFI SUSPENSIONS BRASIL Ltda 9,9918
99,99
IBERICA DE SUSPENSIONES S.L. (ISSA) Spagna 10.529.668,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 50.00
SOGEFI SUSPENSION BRASIL Ltda Brasile 37.161.683,00 BRL SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS Limited Gran
Bretagna
4.500.000,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS B.V. Olanda 254.979,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS S.A.S. Francia 5.109.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
S.ARA COMPOSITE S.A.S. Francia 13.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 96,15
SOFEFI ADM SUSPENSIONS Private Limited India 432.000.000,00 INR SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 74,23
SOGEFI SUSPENSIONS HEAVY DUTY ITALY S.p.A. Italia 6.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONS PASSENGER CAR ITALY S.p.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONS EASTERN EUROPE S.R.L. Romania 146.852.960,00 RON SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00

(*) 60,105% al netto delle azioni proprie in portafoglio

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul cap.
soc.
GRUPPO CIR
DEVIL PEAK S.R.L. Italia 115,446,64 JUPITER MARLKETPLACE S.r.l., 41,18
GRUPPO CIR INVESTIMENTI
KTP GLOBAL FINANCE S.C.A. Lussemburgo 566.573,75 CIR INVESTIMENTI S.p.A. 47,55
GRUPPO KOS
APOKOS REHAB PVT LTD India 169.500.000,00 INR KOS S.p.A. 50,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO (*)

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul cap.
soc.
GRUPPO KOS
OSIMO SALUTE S.P.A. Italia 750.000,00 ABITARE IL TEMPO S.r.l. 25,50
GRUPPO CIR INVESTIMENTI
KTP GLOBAL FINANCE MANAGEMENT S.A. Lussemburgo 31.000,00 CIR INVESTIMENTI S.p.A. 46,00

(*) Partecipazioni non significative, non operative o di recente acquisizione, se non diversamente indicato

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede Capitale Imprese %di
legale sociale
Valuta
partecipanti part. sul cap.
soc.
GRUPPO KOS
FONDO SPAZIO SANITÀ Italia 124.848.985 KOS CARE S.r.l.
0,72

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE E IN ALTRE SOCIETÀ NON INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede Capitale Imprese % di
legale sociale Valuta
partecipanti
part. sul cap.
soc.
GRUPPO CIR
FINAL S.A. (in liquidazione) Francia 2.324.847,00
CIR INVESTIMENTI S.p.A.
47,73

Relazione della società di revisione

87

CIR S.P.A. Compagnie Industriali Riunite Via Ciovassino, 1 — 20121 Milano T. + 39 02 72 27 01 [email protected] cirgroup.it

89

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