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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement May 14, 2025

4404_10-k_2025-05-14_5ef95113-20d0-4450-a6b8-b220d672fb37.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

0

Organi di amministrazione e controllo 1
Area di consolidamento al 31 dicembre 2024 2
Relazione sulla Gestione consolidata al 31 dicembre 2024 3
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 15
Conto Economico Consolidato 16
Rendiconto Finanziario Consolidato 18
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato 19
Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 20
1. Informazioni generali 20
2. Principi di redazione 20
3. Principi di consolidamento 21
4. Criteri di redazione 23
5. Sintesi dei principali principi contabili 25
6. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 44
7.
Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata e del Conto
Economico consolidato 47
7.1 Attività non correnti 47
7.2 Attività correnti 54
7.3 Patrimonio netto 57
7.4 Passività non correnti 58
7.5 Passività correnti 61
7.6 Impegni e passività potenziali 63
7.7 Conto Economico Consolidato 64
7.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 71
7.9 La gestione del rischio finanziario 72
7.10 Rapporti con parti correlate 77
7.11 Altre informazioni 79

Organi di amministrazione e controllo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente e Amministratore Delegato
Amministratore Delegato
Consigliere con delega alle Attività Industriali
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere indipendente
Consigliere Indipendente
Consigliere Indipendente
Consigliere Indipendente
Consigliere Indipendente

L'assemblea dei soci del 4 marzo 2024 ha approvato, tra le altre, l'adozione del modello di amministrazione e controllo monistico. Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'assemblea del 10 maggio 2024, terminerà il proprio mandato con l'approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.

SOCIETA' DI REVISIONE

EY S.p.A.

La revisione legale è stata affidata alla società EY S.p.A. fino ad approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2026.

EURONEXT GROWTH ADVISOR

Equita SIM S.p.A.

SEDE LEGALE E DATI SOCIETARI

MASI AGRICOLA S.p.A. Via Monteleone 26 - Località Gargagnago 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale euro 43.082.549,04 i.v. Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

* Membri del Comitato di Controllo sulla Gestione con presidente Angelo Pappadà.

Area di consolidamento al 31 dicembre 2024

Relazione sulla Gestione consolidata al 31 dicembre 2024

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Il management di Masi valuta le proprie performance anche sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. In particolare, l'EBITDA, considerato anche in una versione rettificata dagli elementi non ricorrenti, e l'EBIT sono utilizzati come principali indicatori di redditività, in quanto permettono di analizzare la marginalità del Gruppo, mentre la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo viene monitorata dal management con uno specifico indicatore gestionale di Posizione finanziaria netta, nel quale non sono considerati gli impatti finanziari dei diritti d'uso, prevalentemente relativi ai contratti per la locazione degli immobili e la gestione dei vigneti nei quali viene condotta l'attività operativa e, in quanto tali, meno soggetti a variabilità di periodo. Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015, che recepisce gli orientamenti ESMA/2015/1415 in tema di indicatori alternativi di performance, le componenti di ciascuno di tali indicatori:

  • 1) l'EBT è ottenuto aggiungendo al risultato di periodo le imposte sul reddito, così come riportate negli schemi di bilancio; EBIT è ottenuto aggiungendo al risultato ante imposte l'effetto del risultato dell'area finanziaria, inteso come sommatoria di oneri e proventi finanziari, del saldo delle differenze cambio attive e passive e della quota di pertinenza del risultato di società collegate;
  • 2) l'EBITDA Reported è ottenuto aggiungendo all'EBIT gli ammortamenti e svalutazioni, così come riportati negli schemi di bilancio (dove viene identificato come Risultato operativo lordo);
  • 3) l'EBITDA Adjusted è ottenuto rettificando l'EBITDA Reported degli elementi ritenuti non ricorrenti nell'analisi della performance del Gruppo effettuata dal management;
  • 4) l'EBITDA margin è ottenuto dal rapporto tra l'EBITDA ed i ricavi, sia per la versione Reported che Adjusted;
  • 5) l'Indebitamento finanziario netto è determinato così come definito dai nuovi Orientamenti ESMA del 4 marzo 2021;
  • 6) la Posizione finanziaria netta è ottenuta isolando dall'Indebitamento finanziario netto le passività per i diritti d'uso e rappresenta l'indicatore gestionale con il quale il management monitora la struttura finanziaria del Gruppo.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI

Si presentano di seguito in forma sintetica i principali dati economici consolidati. Tali risultati sono direttamente desumibili dai prospetti di bilancio, corredati dalle note esplicative e dalla presente relazione sulla gestione consolidata.

(in migliaia di euro) Esercizio 2024 % Esercizio 2023 %
Ricavi netti 66.841 100,0% 66.431 100,0%
EBITDA Adjusted 6.722 10,1% 7.235 10,9%
EBITDA Reported 6.073 9,1% 7.235 10,9%
EBIT 1.786 2,7% 2.983 4,5%
Risultato netto del periodo (1.070) (1,6)% 650 1,0%

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Le società incluse nel bilancio consolidato sono:

Masi Agricola S.p.A. (Capogruppo)
Masi Wine Experience S.r.l.
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A.
Società Agricola Stra' del Milione S.r.l.
Possessioni di Serego Alighieri S.r.l.
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l.
Canevel Spumanti S.p.A.
Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l.
Masi Wine Bar Munich GmbH

Le società appartenenti al gruppo operano principalmente nel settore vitivinicolo.

La capogruppo Masi Agricola S.p.A. svolge la propria attività nelle seguenti unità locali:

  • Sant'Ambrogio di Valpolicella, Via Monteleone n. 26, dove si trova la sede legale, la direzione generale, il settore commerciale e di pubbliche relazioni e le cantine di affinamento;
  • Sant'Ambrogio di Valpolicella, Via Stazione Vecchia n. 472, dove si trova una cantina di affinamento;
  • Marano di Valpolicella, Via Cà de Loi n. 2, dove si trova la sede amministrativa, il settore di vinificazione, la lavorazione del vino e l'imbottigliamento;
  • Negrar, Via San Marco, dove si trova un fruttaio per appassimento delle uve;
  • Negrar, Via Cà Righetto n. 10, dove si trova un fruttaio per appassimento delle uve;
  • Grosseto, località Cinigiano, dove si trova attività viticola e di vinificazione;
  • Rovereto (TN), Via Unione n. 43, dove si trova attività di vinificazione e lavorazione del vino;
  • Oppeano, località Mazzantica dove si trova in outsourcing il magazzino e il settore della logistica;
  • Lazise, Via Cà Nova Delaini 1, dove si trova attività di cantina e un fruttaio per appassimento uve;
  • Pozzolengo (BS), Località Marangona n. 3, lavorazione del vino e imbottigliamento;
  • Livorno, Via delle Colline Livornesi 100, Località Guastigge, Colle Salvetti, dove si trova in outsourcing un magazzino per il prodotto finito;
  • Montecalvo Versiggia (PV) dove si trova attività di produzione vini da tavola e stoccaggio.

Il modello di business

Masi Agricola è un'azienda vitivinicola radicata in Valpolicella Classica che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Grazie all'utilizzo di uve e metodi autoctoni, e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi è oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini e in particolare i suoi Amaroni sono pluripremiati dalla critica internazionale.

Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l'alta qualità e l'efficienza con l'attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie.

Il Gruppo può contare su una forte vocazione internazionale: è presente in circa 140 Paesi, con una quota di esportazione di circa il 68% del fatturato complessivo.

Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2024 circa 67 milioni di euro con un EBITDA margin adjusted del 10%.

Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista; allargamento dell'offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche aggregando altre aziende vitivinicole; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto. Il tutto configura un'azienda che presidia l'omnicanalità distributiva non solo per la sua imprescindibilità dal punto di vista del

posizionamento di marca nel mondo contemporaneo, ma anche per la sua valenza di mitigazione del rischio di business.

Sostenibilità

In ogni fase della filiera produttiva, Masi fonda la propria attività su valori sociali, etici e ambientali, guardando positivamente al futuro. La cura ed il rispetto dell'ambiente sono parte della cultura e della filosofia di Masi. Il sentimento che ci guida è la riconoscenza verso la nostra terra: da sempre ci dà i suoi frutti, è nostro dovere ricambiare la sua ricchezza e generosità.

Nel rispetto dell'ambiente Masi predilige l'utilizzo di acque piovane per l'irrigazione, sostanze naturali per la concimazione, antiparassitari naturali, pratiche agronomiche che consentono di migliorare il sistema piantaambiente, favorendo la biodiversità volta ad ottenere una maggior presenza di organismi utili al controllo naturale dei parassiti della vite. Tramite il "Progetto Uve di Qualità" queste attenzioni sono estese a tutti i vigneti da noi gestiti e di proprietà dei viticoltori conferenti. Per una più rispettosa lavorazione delle uve e del vino, dopo la raccolta le uve vengono fatte appassire su graticci di bambù, materiale ecosostenibile e lavabile che garantisce la sanità dei grappoli. Un sistema di filtrazione all'avanguardia evita l'uso di coadiuvanti e materiale inerte, sensori per illuminazione e climatizzazione evitano sprechi energetici, le acque residue vengono opportunamente depurate prima dello scarico. Nel processo di produzione, Masi non utilizza prodotti di derivazione animale o contenenti alcun tipo di allergeni ("Vegan Friendly").

In tema di packaging, Masi ha aderito a diversi progetti e attività eco-sostenibili: l'utilizzo di imballi prodotti con legno proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile e certificata, la riduzione della quantità di cartone utilizzato per gli imballi, attraverso un attento studio di redesign; utilizzo di bottiglie più leggere per alcune linee di prodotto; adesione a progetti di riciclo e rilavorazione di materiali di scarto, come ad esempio Rafcycle.

L'attività di trasformazione è condotta nel rispetto di una dichiarata politica ambientale e di standard internazionali, come attestato dalla certificazione ISO 14001 relativa alla gestione ambientale: il 15% circa del fabbisogno energetico viene autoprodotto tramite pannelli solari, l'energia acquistata proviene in parte da fonti rinnovabili, i sistemi di riscaldamento dell'acqua per uso civile e industriale sono alimentati a energia solare e gas metano. In tutte le strutture viene gestita la raccolta differenziata dei materiali di scarto, che vengono destinati al riciclo. Il costante aggiornamento tecnologico nelle strutture è sempre attuato anche in vista del miglioramento dell'efficienza energetica.

Ai fini della sostenibilità sociale Masi ha implementato e certificato, in conformità agli standard internazionali ISO 45001, il Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, per garantire che i propri collaboratori possano operare in luoghi non solo conformi alle normative vigenti, ma anche piacevoli e salubri.

Ormai svariati anni fa Masi è stata selezionata per rappresentare il Veneto in un'importante iniziativa del Ministero dell'Ambiente, volta a confermare il vino italiano come "una delle componenti meglio identificate della nostra cultura di gestione e protezione dell'ambiente rurale e del paesaggio agrario, associate alla sicurezza dei prodotti e alla salute dei consumatori". Il progetto ("VIVA") prevede la misurazione delle performance di sostenibilità della filiera vite-vino, a partire dal calcolo delle "impronte" dell'acqua e del carbonio. Esso propone un indicatore per misurare l'impatto ambientale del vigneto. Si tratta di uno strumento di analisi relativo alla gestione del vigneto, gas serra, risorse idriche, economiche, umane e sociali, e capacità di valorizzare il territorio.

Recentemente è stata infine raggiunta la certificazione del sistema di gestione della sicurezza alimentare secondo lo standard ISO 22000: l'obiettivo principale di questa norma è garantire la sicurezza dei prodotti per il consumatore finale e la certificazione del sistema di gestione garantisce che tutti i pericoli e i rischi per la sicurezza alimentare sono ben identificati e gestiti.

Significativa, ai fini della vocazione alla sostenibilità, l'adozione nel 2024 dello status di società benefit e del modello statutario Masi Green Governance.

Fatti di rilievo del periodo

Il 4 marzo 2024 l'Assemblea straordinaria dei soci ha approvato: i) l'adozione dello status di società benefit e la modifica dell'art. 3 dello Statuto al fine di integrare l'oggetto sociale con ulteriori attività aventi finalità di beneficio comune, legate alla promozione della crescita delle proprie persone, alla promozione e valorizzazione dei prodotti della Società, alla promozione della Cultura Veneta, alla salvaguardia, alla cura e al recupero del patrimonio paesaggistico, del territorio e dell'ambiente; ii) l'adozione del modello di amministrazione e controllo monistico, sistema che risulta più funzionale alle esigenze di Masi e a supportarne gli obiettivi strategici e di crescita, nonché a favorire l'engagement con gli azionisti e gli altri stakeholder, in quanto caratterizzato, data la coincidenza delle funzioni di amministrazioni e controllo in un unico organo, da una semplificazione della struttura organizzativa, degli iter decisionali e di monitoraggio e dei relativi flussi informativi, nonché da una maggior efficienza della gestione e dei controlli; iii) la modifica del meccanismo di voto applicabile per la nomina del Consiglio di Amministrazione; iv) alcune modifiche statutarie nell'ottica di ottimizzare e razionalizzare talune regole organizzative e di funzionamento della Società. Le delibere assunte si inquadrano nel progetto di sostenibilità "Masi Green Governance", elaborato dalla Società per l'implementazione di un sistema di governance più efficiente e in linea con i migliori standard internazionali, lungo tre direttrici di sostenibilità: ambientale, sociale e del governo societario. Il diritto di recesso spettante agli azionisti della Società in conseguenza delle summenzionate delibere assembleari, il cui periodo di esercizio si è concluso il 22 marzo 2024, è stato validamente esercitato per un totale di n. 700 azioni, pari al 0,002% del capitale sociale per un controvalore complessivo, calcolato sulla base del valore di liquidazione determinato in euro 4,48 per ciascuna azione, pari ad Euro 3 migliaia circa, azioni che al 30 giugno 2024 sono già state ricollocate sul mercato.

Il 15 marzo 2024 Red Circle Investments S.r.l., quale venditrice, e Sandro Boscaini, Bruno Boscaini e Mario Boscaini, quali acquirenti, hanno sottoscritto un contratto di compravendita con il quale la venditrice ha alienato agli acquirenti n. 3.215.568 azioni di cui era titolare, rappresentative del 10% del capitale azionario di Masi Agricola S.p.A. In considerazione dell'uscita di Red Circle Investments S.r.l. dalla compagine azionaria della Società, in pari data sono stati definiti, con rinuncia di tutte le parti alle rispettive pretese, tutti i giudizi pendenti1 .

Nel corso delle fiere Prowein di Düsseldorf e Vinitaly di Verona, il Gruppo Masi ha presentato ai mercati internazionali diverse novità-prodotto: a) nuovo format del Rosa dei Masi 2023, significativamente rinnovato in termini varietali e di packaging per una collocazione in ambito sempre più lifestyle; b) Moxxé del Re Brut 2020, spumante Metodo Classico Pinot Nero Oltrepò Pavese DOCG, nato a seguito dell'acquisizione della tenuta "Casa Re"; c) restyling del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Setàge, punto di riferimento della produzione Canevel, con una nuova bottiglia personalizzata e distintiva e il logo con un lettering più leggero e contemporaneo, oltre ad altri aggiornamenti del packaging (collare e logo Setàge); d) Canevel San Biagio Brut Nature Valdobbiadene DOCG, spumantizzato "sur lie" come vuole la tradizione locale.

A Vinitaly si è inoltre tenuto il XXXIV Seminario Masi, dal titolo "I grandi cru di Amarone. Degustazione orizzontale e verticale alla scoperta dei terroir della Valpolicella e degli effetti dell'emergenza climatica".

A ottobre la Masi Wine Experience, il nostro progetto enoturistico, ha ricevuto un nuovo importante riconoscimento grazie a Monteleone21: l'innovativo centro polifunzionale nel cuore della Valpolicella ha vinto nella categoria "Pratiche Sostenibili nell'Enoturismo" del prestigioso concorso Best of Wine Tourism, promosso dalle Great Wine Capitals (GWC)e dalla Camera di Commercio di Verona. Il riconoscimento celebra le imprese

1 Giudizi di cui ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 21 giugno 2023, 4 agosto 2023 e 12 dicembre 2023 reperibili su https://www.masi.it/it/investor-relations/comunicati-stampa-finanziari.

vitivinicole che dimostrano un "impegno esemplare nello sviluppo di attività enoturistiche accessibili e responsabili e per l'attenzione alla loro sostenibilità ambientale". Monteleone21 verrà aperto al pubblico nelle prossime settimane.

In termini di premi e riconoscimenti di prodotto da segnalare, tra i tanti, possiamo citare a mero titolo esemplificativo i 99/100 assegnati dalla Guida Essenziale ai Vini d'Italia di Doctor Wine all'Amarone Classico Campolongo di Torbe 2015, a cui non sono mancate diverse altre attestazioni da parte di critici di grande calibro, tra cui James Suckling e Vinous.com (95/100), Wine Spectator e Sarah Heller MW per Club Oenologique (93/100). Anche il Mazzano Amarone Classico 2015 ha ottenuto valutazioni eccellenti, ricevendo ad esempio 95/100 da Wine Spectator e ottenendo la Medaglia d'Oro (95/100) al Decanter World Wine Awards. Un altro grande protagonista è stato il Vaio Armaron Amarone Classico 2016, che ha ottenuto tra gli altri 96/100 da Doctor Wine, 95/100 dalla Guida Oro Veronelli (Tre Stelle Oro), Vinous.com, Wine Enthusiast e Decanter. Inoltre, 94/100 da Falstaff e Club Oenologique, 93/100 da James Suckling e 92/100 al Decanter World Wine Awards. Per l'annata 2017, il punteggio di 92/100 da James Suckling e il mantenimento delle Tre Stelle Oro 94/100 da Guida Veronelli hanno ulteriormente sottolineato la continuità qualitativa della produzione. Anche la Riserva Costasera 2018 si è distinta a livello internazionale, ottenendo tra gli altri, 95/100 da Wine Enthusiast e Doctor Wine, 93/100 da James Suckling e Club Oenologique. A livello nazionale, ha ottenuto 5 grappoli da Bibenda e Tre Stelle Oro dalla Guida Veronelli, consolidando la sua posizione tra i migliori Amaroni disponibili sul mercato.

L'annata 2019 del Costasera Amarone Classico ha raccolto 94/100 da Wine Enthusiast e 93/100 da James Suckling. Campofiorin 2020 ha ricevuto, sempre come esempio, 92/100 da James Suckling. Masi Tupungato Corbec 2020 ha ottenuto 93/100 da James Suckling.

Andamento della produzione

In tutti i siti italiani del Gruppo l'inverno 2023-2024 è stato caratterizzato da temperature sopra alla media e piovosità inferiore alla media: ciò ha comportato condizioni ideali per l'appassimento delle uve destinate alla produzione di Amarone e infatti la pigiatura ha confermato un'ottima qualità del prodotto.

Per quanto invece riguarda il settore viticolo, la stagione vegetativa 2024 ci ha dato purtroppo una visione plastica dei cambiamenti climatici in atto e di un trend irreversibile: fenomeni estremi, variazioni imprevedibili e anticipazioni di vendemmia. In queste condizioni fa la differenza la vocazione delle aree storiche e collinari, dove le situazioni pedologiche, la maggiore escursione termica giorno/notte, lo storico matrimonio dei terreni con le proprie varietà di elezione, assieme al tradizionale allevamento, nel nostro caso a pergola, riescono a mitigare gli impatti negativi. Questo è comprovato anche da recenti studi del Gruppo Tecnico Masi con il team del Prof. Brancadoro dell'Università Statale di Milano. Alla fine, la vendemmia 2024 si è rivelata di buona qualità, ma purtroppo tutt'altro che abbondante.

L'inverno 2024-2025 si è contraddistinto per ottimi valori di temperatura, ventilazione e umidità ai fini dell'appassimento delle uve, pigiate tra fine gennaio e inizio febbraio con eccellenti risultati qualitativi.

Situazione del settore e della Società rispetto al settore

Dopo un 2023 complicato, anche il 2024 è stato indubbiamente un anno pesante per il settore vincolo:

  • a) nell'esercizio in corso si è notata una generalizzata riduzione dei consumi di vini nei vari Paesi serviti. Tale fenomeno sembra derivare principalmente dalla diminuzione della capacità di spesa dei consumatori, a seguito dell'impatto dell'inflazione (sia effettiva che percepita) sui redditi;
  • b) soprattutto nel primo trimestre è continuato il fenomeno di de-stocking iniziato a fine 2022 da parte della rete distributiva, in particolare all'estero. Gli operatori della filiera distributiva hanno cercato in tutti i modi di comprimere i loro stock, preoccupati dalla caduta dei consumi, dall'incertezza indotta anche da una serie di accadimenti e rischi a livello geopolitico (conflitti bellici in essere e/o temuti, elezioni varie etc.), dagli elevati tassi di interesse, da una maggiore cautela delle banche nell'erogazione del credito;
  • c) si è accentuata la strategia comunicativa e legislativa contro il consumo di alcool e del vino in particolare posta in essere da molti Paesi europei;
  • d) oltre alla continua diminuzione dei litri di vino pro capite consumati nei principali Paesi del mondo, negli ultimi anni è aumentata la competizione nei confronti del vino da parte di bevande alcoliche alternative, come i cocktail o i c.d. "ready to drink", soprattutto presso il pubblico più giovane;
  • e) i vini di fascia premium e ultrapremium sono risultati maggiormente penalizzati di quanto non siano quelli nel segmento entry;
  • f) i vini veneti, e prevalentemente i rossi, hanno sofferto in misura superiore al mercato, in particolare in Canada e in Scandinavia.

Per quanto specificamente riguarda la nostra Società, si è accentuata la pressione sulla marginalità derivante dai costi delle materie prime uva e vino. Per l'Amarone in particolare temiamo che anche nei prossimi due esercizi non sarà semplice riversare sui prezzi di vendita gli incrementi del costo della materia prima avvenuti negli ultimi anni, a seguito sia delle politiche consortili del "sistema-Valpolicella" volte a mantenere artificiosamente elevati i costi dell'uva mediante riduzione delle quantità di uva appassibile ricavabili dai vigneti in fase di vendemmia, sia del mantenimento di transazioni a prezzi ingiustificatamente elevati nel mercato dello sfuso, nell'evidente ed erronea convinzione degli operatori che il mercato del prodotto finito consenta di consumare le quantità in modo economicamente onorevole, sia infine a una significativamente maggiore onerosità dell'attività viticola, in termini di più elevati costi di coltivazione e minori quantità di uva ottenuta, anche a causa delle epidemie patologiche in atto in molte parti del vigneto-Italia, denominate "Mal dell'Esca" e "Flavescenza Dorata".

Per il secondo anno consecutivo, inoltre, la Società non è purtroppo risultata assegnataria della maggior parte dei contributi OCM per la promozione nei mercati extra-europei richiesti al Ministero dell'Agricoltura nell'ambito del c.d. "programma nazionale", unitamente agli altri membri dell'Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi. A nostro giudizio la mancata assegnazione è fondata su elementi di valutazione del Ministero non condivisibili e in applicazione di parametri non condivisibili, né chiari, penalizzando non solo Masi, ma appunto molte aziende eccellenti del vino italiano aderenti al citato Istituto.

Fatte queste premesse, relativamente a un esercizio in cui possiamo peraltro immaginare che molta parte dei bilanci delle aziende del vino risulterà fortemente penalizzata, riteniamo che il nostro Gruppo abbia mitigato il

décalage potenzialmente conseguibile grazie a una serie di strategie sviluppate da qualche anno e che consentono di accrescere la nostra resilienza aziendale, come ad esempio:

  • la sempre maggiore apertura del portfolio a vini bianchi, rosati e spumanti: si veda ad esempio anche il recente sbarco in Oltrepò Pavese con l'acquisto della tenuta Casa Re e il conseguente lancio dello spumante Metodo Classico Moxxé del Re, come pure lo sviluppo di Canevel Spumanti a Valdobbiadene, che anche nel 2024 ha continuato a crescere, raggiungendo livelli di ricavi e redditività mai conseguiti finora;

  • la convinta insistenza sul progetto Masi Wine Experience, volto a creare e mantenere un contatto sempre più diretto con il consumatore finale, con particolare riferimento all'enoturismo presso le tenute, attività che ha registrato una crescita anche nel 2024, e all'edificazione del nuovo visitor center Monteleone21 in Valpolicella;

  • il fattore green e la sostenibilità a tutto tondo, che anche nel 2024 ha conseguito uno step-up mediante l'adozione del già commentato modello statutario Masi Green Governance e dello status di società benefit.

In questa fase, peraltro, il conto economico è penalizzato anche dal fatto che le suesposte attività strategiche risultano ancora in fieri e in parte più o meno rilevante stanno ancora assorbendo costi, o richiedono un capitale investito non ancora produttivo del ROI tipico della fase di maturità. In sostanza, stiamo costruendo per il futuro e certamente le turbolenze avvenute a vari livelli e per svariate ragioni nei mercati negli ultimi anni non agevolano lo sviluppo di tali progetti.

Commenti ai dati di bilancio

Analisi dei ricavi consolidati

Ripartizione delle vendite per area geografica:

(migliaia di euro) Esercizio
2024
% Esercizio
2023
% Delta Delta %
Italia 21.191 31,7% 21.034 31,7% 157 0,7%
Altri paesi europei 20.604 30,8% 22.071 33,2% (1.467) (6,6)%
Americhe 22.505 33,7% 20.189 30,4% 2.317 11,5%
Resto del mondo 2.541 3,8% 3.138 4,7% (596) (19,0)%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 66.841 100,0% 66.431 100,0% 410 0,6%

Vale la pena ricordare che l'andamento dei ricavi consolidati nel corso dell'esercizio di bilancio ha avuto accelerazione crescente: partiti con un primo trimestre a -15,7% rispetto all'anno precedente, il primo semestre ha chiuso a -8,8%, dopo un secondo trimestre essenzialmente in linea; il secondo semestre ha quindi segnato un +10%, anche in questo caso con un quarto trimestre (+11,6%) meglio del terzo.

Commentando la ripartizione geografica, le Americhe hanno visto il Canada (storicamente il nostro più volumetrico mercato export) in grande recupero sull'esercizio precedente, in particolare nell'ultimo trimestre,

grazie all'apertura regolamentare per gli alcolici del canale private retail nella provincia dell'Ontario, finora ad esclusiva distribuzione monopolistica.

Come già commentato, continua la crescita delle controllate Canevel Spumanti e Masi Wine Experience.

Ricavi riclassificati secondo il posizionamento commerciale del prodotto (in percentuale)2 :

Esercizio 2024 Esercizio 2023
Top Wines 26,9% 29,4%
Premium Wines 45,5% 44,9%
Classic Wines 27,6% 25,7%

La solvibilità della clientela e l'incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità.

Esaminando l'aspetto della stagionalità occorre ricordare che negli ultimi esercizi la maggioranza dei ricavi è stata realizzata nel secondo semestre. Nell'esercizio di bilancio tale stagionalità è risultata peraltro molto attenuata.

Analisi dei risultati operativi e netti consolidati

(in migliaia di euro) Esercizio
2024
% sui
ricavi
Esercizio
2023
% sui
ricavi
Ricavi 66.841 100,0% 66.431 100,0%
Costo di acquisto e produzione del venduto (26.665) (39,9)% (26.342) (39,7)%
Margine Industriale lordo 40.176 60,1% 40.089 60,3%
Costi per servizi* (23.117) (34,6)% (23.160) (34,9)%
Costi per il personale (10.979) (16,4)% (10.621) (16,0)%
Altri costi operativi (598) (0,9)% (594) (0,9)%
Altri ricavi e proventi 1.240 1,9% 1.521 2,3%
EBITDA Adjusted 6.722 10,1% 7.235 10,9%
Costi per servizi non ricorrenti* (649) (1,0)% 0 0,0%
EBITDA Reported 6.073 9,1% 7.235 10,9%
Ammortamenti (4.272) (6,4)% (4.197) (6,3)%
Svalutazioni (14) (0,0)% (55) (0,1)%
EBIT 1.786 2,7% 2.983 4,5%
Proventi finanziari 278 0,4% 565 0,9%
Oneri finanziari (2.941) (4,4)% (1.570) (2,4)%
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 0 0,0% 49 0,1%
Utili (perdite) su cambi 467 0,7% (521) (0,8)%
Risultato prima delle imposte (410) (0,6)% 1.506 2,3%
Imposte sul reddito (660) (1,0)% (856) (1,3)%
Risultato del periodo (1.070) (1,6)% 650 1,0%

* i costi per servizi, includendo anche quelli non ricorrenti distinti ai fini dell'analisi delle performance, corrispondono al valore dello schema di bilancio

2 Con riferimento a un tendenziale posizionamento di fascia-prezzo retail a scaffale in Italia, si intende: Top Wines: vini con prezzo per bottiglia superiore a 30 euro; Premium Wines: vini con prezzo per bottiglia tra i 12 e 30 euro; Classic Wines: vini con prezzo per bottiglia tra 8 e 12 euro.

Il margine industriale lordo, i costi per servizi (questi ultimi depurati dagli oneri non ricorrenti collegati al progetto di evoluzione dell'assetto societario che ha portato, tra l'altro, all'adozione statutaria dello status di società benefit e del paradigma di governance Masi Green Governance (MGG) descritto nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo") e gli altri costi operativi risultano sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

I costi per il personale aumentano del 3,4% circa. Non risultano particolari aumenti di organico da segnalare.

Gli altri ricavi e proventi diminuiscono da euro 1.521 migliaia a euro 1.240 migliaia, per effetto di minori contribuiti percepiti.

L'EBITDA Adjusted, calcolato escludendo i costi per servizi non ricorrenti collegati al progetto MGG, passa da euro 7.235 migliaia a euro 6.722 migliaia (EBITDA Adjusted margin pari al 10,1%), mentre l'EBITDA Reported si attesta a euro 6.073 migliaia.

L'EBIT passa da euro 2.983 migliaia a euro 1.786 migliaia, dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per euro 4.286 migliaia.

Proventi e oneri finanziari, proventi e oneri da partecipazioni, utili e perdite su cambi: passano da un onere netto di euro 1.477 migliaia a un onere netto di euro 2.196 migliaia. L'incremento degli oneri finanziari deriva dal combinato effetto dei maggiori tassi di interesse passivi e del maggiore utilizzo dell'indebitamento finanziario netto.

Il risultato netto consolidato si attesta quindi su una perdita di euro 1.070 migliaia, contro un utile di euro 650 migliaia nell'esercizio precedente.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Si riporta di seguito lo schema dello stato patrimoniale riclassificato "a capitale investito":

(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Delta
Immobilizzazioni immateriali 15.374 15.283 91
Immobilizzazioni materiali 83.691 76.137 7.554
Attività agricole e biologiche 7.121 6.410 711
Attività per diritti d'uso 8.358 8.086 272
Altre attività nette non correnti 220 203 16
Attivo fisso netto 114.764 106.119 8.644
Crediti verso clienti 11.995 9.444 2.550
Rimanenze 60.457 60.039 418
Debiti verso fornitori (12.924) (13.042) 118
CCN operativo commerciale 59.527 56.441 3.087
Altre attività 3.239 3.162 77
Altre passività (4.266) (4.989) 722
CCN 58.500 54.614 3.886
Fondi rischi e oneri (52) (52) 0
TFR (722) (787) 66
Imposte differite (694) (163) (531)
Capitale investito netto 171.795 159.730 12.064
Posizione finanziaria netta 27.209 15.960 11.249
Passività per leasing 8.870 8.594 276
Indebitamento finanziario netto 36.079 24.553 11.526
Patrimonio netto consolidato 135.716 135.177 539
Totale fonti di finanziamento 171.795 159.730 12.064

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 ammonta a euro 27.209 migliaia, contro euro 15.960 migliaia al 31 dicembre 2023.

Con riferimento allo stato patrimoniale è opportuno sottolineare i seguenti elementi:

  • a) l'incremento dell'attivo fisso netto riflette soprattutto l'avanzamento degli investimenti riferiti alla nuova "cantina aperta" Masi Monteleone21 a Gargagnago e (in misura minore) all'ampliamento della cantina di Valgatara;
  • b) l'aumento del capitale circolante netto commerciale è generato essenzialmente dai crediti commerciali, per effetto dell'andamento infraperiodale dei ricavi (che nel 2024 sono risultati molto più concentrati nel secondo semestre). A fine 2024 alcune posizioni specifiche sono peraltro state oggetto di cessione pro soluto, per un valore sostanzialmente in linea con quanto fatto a fine 2023. Relativamente alle rimanenze va evidenziato il netto rientro nel secondo semestre, dopo che al 30 giugno scorso avevano subito una significativa espansione (oltre euro 5 milioni) per effetto di un eccezionale approvvigionamento di Amarone effettuato, al fine di ricostituire la fisiologica copertura delle vendite dei prossimi esercizi;
  • c) la diminuzione delle altre passività deriva principalmente dal pagamento effettuato per l'acquisizione della società Casa Re Srl in Oltrepò Pavese.
(in migliaia di euro) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Risultato netto (1.070) 650
Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti 4.272 4.197
Altre rettifiche non monetarie applicazione Ias 21 e 29 1.570 (2.959)
Altre rettifiche (imposte, interessi passivi, dividendi incassati, accantonamento
fondi, altre rettifiche non monetarie etc.)
323 (924)
5.095 965
Variazione capitale circolante netto (3.886) 211
Cashflow attività operativa 1.209 1.176
Investimenti netti (11.494) (7.494)
Free cashflow (10.285) (6.319)
Dividendi (965) (1.929)
Altri movimenti di patrimonio netto 0 0
Attività per diritti d'uso 0 0
Variazione di posizione finanziaria netta (11.249) (8.248)
Posizione finanziaria netta iniziale (15.960) (7.712)
Posizione finanziaria netta finale (27.209) (15.960)

Di seguito il rendiconto finanziario nella forma del free cashflow statement:

(in migliaia di Euro) 31.12.2024 31.12.2023
Indebitamento finanziario netto iniziale (24.553) (17.063)
Indebitamento finanziario netto finale (36.079) (24.553)

A seguire la composizione della Posizione finanziaria netta:

(in migliaia di Euro) 31.12.2024 31.12.2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14.751 23.680
Passività finanziarie non correnti (19.120) (29.524)
Passività finanziarie correnti (23.922) (15.994)
Titoli 1.081 5.878
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (27.209) (15.960)
Passività fin. non correnti per leasing (7.739) (7.654)
Passività fin. correnti per leasing (1.131) (939)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (36.079) (24.553)

L'indebitamento finanziario del Gruppo include delle linee a medio/lungo termine verso Unicredit e Minibond Unicredit, sulle quali insistono dei covenant finanziari: al 31 dicembre 2024 uno dei due parametri previsti non è risultato rispettato. La Società ha ottenuto la lettera di consenso da parte dell'Istituto di credito alla richiesta di waiver presentata: tuttavia, secondo le previsioni dei principi contabili applicati, nello schema di bilancio la quota a medio/lungo termine non è stata classificata secondo le scadenze contrattuali attualmente vigenti, ma tra le passività correnti.

Peraltro, negli ultimi 5 anni l'edificazione di Monteleone21 e l'ampliamento della cantina di Valgatara sono stati finanziati con linee di credito chirografarie a medio termine, tra cui quelle appena indicate. Al termine del ciclo di investimenti e dato il contesto di mercato, la Società intende ridefinire la propria struttura finanziaria per ottimizzare il bilanciamento delle scadenze delle fonti rispetto alla tipologia e caratteristiche degli investimenti effettuati, pertanto con un allungamento delle scadenze dell'esposizione in essere. A tal fine sono state attivate specifiche interlocuzioni con il sistema bancario, tuttora in corso. Si riscontra una positiva attitudine verso la Società e i suoi programmi.

Esposizione del Gruppo a rischi e incertezze

Per un'analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo, si rimanda a quanto indicato nelle Note esplicative.

Informazioni attinenti all'ambiente e al personale

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente.

Alle società del nostro Gruppo non sono state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola delle imprese appartenenti al Gruppo. Non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola. Non si sono registrati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti né cause di mobbing. Le società del gruppo hanno mantenuto i sistemi di sicurezza del personale al livello standard richiesto dalla legislazione vigente.

Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Si rimanda al relativo paragrafo delle Note esplicative per il dettaglio delle stesse.

Eventi successivi alla chiusura del periodo e prevedibile evoluzione della gestione

Il nostro Presidente, Dott. Sandro Boscaini, conosciuto internazionalmente come "Mister Amarone", ha ricevuto il prestigioso "Lifetime Achievement Award of the Year 2024" dalla rivista americana Wine Enthusiast. Il riconoscimento alla carriera è stato conferito durante la serata di gala del 25° anniversario dei Wine Star Awards, tenutasi il 27 gennaio scorso a San Francisco alla presenza di oltre 500 illustri rappresentanti del mondo internazionale del vino, tra cui produttori, importatori, distributori e altri protagonisti del trade. Nella motivazione ufficiale del premio, Wine Enthusiast ha sottolineato che "Sandro Boscaini ha rivoluzionato il concetto di vino italiano nel mondo, senza mai smettere di sperimentare, innovare e guardare al futuro", affermando che "l'innovazione è fonte di ottimismo".

Sempre a gennaio 2025, per il secondo anno consecutivo il Masi Wine Bar di Monaco di Baviera si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento della Guida "Top Italian Restaurants" del Gambero Rosso, dedicata alle più autentiche esperienze enogastronomiche italiane all'estero. Il Masi Wine Bar di Monaco è stato definito un autentico piccolo tempio del vino italiano, con oltre 50 etichette provenienti da molteplici regioni e una selezione di vecchie annate di Amarone. L'atmosfera elegante si fonde con un design contemporaneo e, secondo la guida ai ristoranti italiani, è "il luogo ideale per una pausa all'insegna del relax, sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail".

Guardando all'apertura del 2025, i mercati nell'insieme non sembrano presentare particolari segni di ripresa, rimanendo molto cauti i canali sia ho.re.ca che retail. La view più condivisa dagli operatori di settore immagina la persistenza di questa attitudine per il prosieguo del 2025. Troppe incertezze, anche collegate a criticità geopolitiche internazionali (ad esempio la "guerra dei dazi" tra USA e resto del Mondo, i conflitti bellici ancora pesantemente in corso in Ucraina e Palestina, la corsa al riarmo internazionale etc.) rendono molto cauti sia i consumatori che la filiera distributiva.

Attività di ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2024 l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo si è svolta in continuità con gli esercizi precedenti.

Altre informazioni

Masi Agricola S.p.A. non possiede azioni proprie o azioni o quote di società controllanti, né direttamente né per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui
Note 31.12.2024 di cui
parti
31.12.2023 parti
correlate correlate
Attività non-correnti
Avviamento 7.1.1 14.824.606 0 14.824.606 0
Immobilizzazioni immateriali 7.1.2 549.048 0 458.392 0
Immobilizzazioni materiali 7.1.3 83.691.341 0 76.136.843 0
Attività agricole e biologiche 7.1.4 7.120.887 0 6.409.902 0
Attività per diritti d'uso 7.1.5 8.358.184 69.933 8.086.432 104.900
Partecipazioni 7.1.6 68.115 0 68.123 0
Altre attività finanziarie non correnti 7.1.7 19.401 0 5.911.480 0
Rimanenze di magazzino non correnti 7.1.8 33.606.347 0 31.749.403 0
Altre attività non correnti 7.1.9 132.000 132.000 102.000 102.000
Attività per imposte anticipate 7.1.10 862.404 0 1.040.250 0
Totale Attività non correnti 149.232.332 144.787.430
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 7.2.1 26.850.416 0 28.289.355 0
Crediti commerciali 7.2.2 11.994.534 198.818 9.444.353 245.743
Crediti tributari 7.2.3 241.815 0 596.021 0
Altre attività correnti 7.2.4 2.852.628 0 2.223.737 0
Altre attività finanziarie correnti 7.2.5 1.225.178 0 341.906 0
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti 7.2.6 14.751.421 0 23.679.895 0
Totale Attività correnti 57.915.992 64.575.268
Totale Attività 207.148.324 209.362.698
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549
Riserva legale 5.412.637 5.372.643
Altre riserve 82.554.002 82.211.988
Patrimonio netto di gruppo 131.049.187 130.667.179
Patrimonio netto di terzi 4.666.953 4.510.105
Totale Patrimonio netto 7.3 135.716.141 135.177.284
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 7.4.1 19.119.502 0 29.524.013 0
Passività fin. non correnti per leasing 7.4.1 7.739.233 35.282 7.654.144 70.346
Fondi rischi ed oneri non correnti 7.4.2 52.206 0 52.206 0
Passività nette per benefici a
dipendenti
7.4.3 721.650 0 787.237 0
Altri debiti e passività non correnti 7.4.4 101.241 0 124.029 0
Passività per imposte differite 7.4.5 1.556.869 0 1.203.299 0
Totale Passività non-correnti 29.290.702 39.344.927
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 7.5.1 23.921.708 0 15.994.003 0
Passività fin. correnti per leasing 7.5.1 1.130.766 35.065 939.417 34.847
Debiti commerciali 7.5.2 12.923.973 1.255 13.042.395 1.710
Altri debiti e passività correnti 7.5.3 3.960.723 184.914 4.862.358 204.914
Debiti tributari 7.5.4 204.312 0 2.314 0
Totale Passività correnti 42.141.481 34.840.488
Totale Passività 71.432.183 74.185.414
Totale Patrimonio netto e Passività 207.148.324 209.362.698

Conto Economico Consolidato

Note 2024 di cui parti
correlate
2023 di cui parti
correlate
Ricavi 66.841.283 415.326 66.431.396 522.588
Costo di acquisto e produzione del venduto 26.665.218 300
26.341.968
42.713
Margine Industriale lordo 7.7.1 40.176.066 40.089.428
Costi per servizi 7.7.2 23.765.651 1.380.692 23.159.983 1.295.863
Costi per il personale 7.7.3 10.978.937 1.669.183 10.621.442 1.659.071
Altri costi operativi 7.7.4 598.272 0 594.470 0
Altri ricavi e proventi 7.7.5 1.239.673 1.620 1.521.042 1.940
Risultato operativo lordo 6.072.879 7.234.575
Ammortamenti 7.7.6 4.272.175 34.967 4.196.768 34.967
Svalutazioni e accantonamenti 7.7.6 14.287 0 54.858 0
Risultato operativo 1.786.418 2.982.949
Proventi finanziari 7.7.7 277.597 0
565.372
0
Oneri finanziari 7.7.7 2.940.852 635
1.570.312
848
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 7.7.8 0 0 49.049 49.500
0
Utili (perdite) su cambi 7.7.9 467.299 0
(521.352)
Risultato prima delle imposte (409.538) 1.505.706
Imposte sul reddito 7.7.10 660.384 855.534
Risultato dell'esercizio (1.069.922) 650.172
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo (1.231.094) 610.591
Azionisti di minoranza 161.173 39.582
Utile per azione (0,03) 0,02
Utile diluito per azione (0,03) 0,02

Conto economico complessivo consolidato 2024 2023
Utile/(perdita) dell'esercizio (1.069.922) 650.172
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Differenze di conversione di bilanci esteri (302.212) (4.210.429)
(302.212) (4.210.429)
Utile/(perdita) da cash flow hedges
Effetto fiscale
(275.710)
66.170
(678.460)
162.830
(209.540) (515.629)
Attività finanziarie designate al fair value 64.440 40.220
Effetto fiscale (15.466) (9.653)
48.974 30.567
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
(462.778) (4.695.492)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti 23.699 (13.792)
Effetto fiscale (5.688) 3.310
18.011 (10.482)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
18.011 (10.482)
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto delle
imposte
(444.767) (4.705.974)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte (1.514.688) (4.055.801)
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo (1.671.537) (4.071.808)
Azionisti di minoranza 156.849 16.007
(1.514.688) (4.055.801)

Rendiconto Finanziario Consolidato

note 2024 2023
Risultato netto (1.069.922) 650.172
Ammortamenti 7.7.6 4.272.175 4.196.768
Rettifiche per elementi non monetari 7.7.6 – 7.4.3 (122.711) 80.225
Imposte sul reddito 7.7.10 660.384 855.534
Oneri finanziari netti di competenza 7.7.7 - 7.7.8 – 7.7.9 2.273.396 1.477.243
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 6.013.322 7.259.942
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze 7.1.8 - 7.2.1 (418.005) (5.932.243)
Crediti commerciali 7.2.2 (2.564.468) 4.202.203
Debiti commerciali 7.5.2
7.1.10 – 7.2.3 - 7.2.4 -
(118.422) 361.651
Altre attività e passività 7.2.5 - 7.4.4 - 7.4.5 -
7.5.3 - 7.5.4
(680.336) 439.626
FLUSSI ASSORBITI DA MOVIMENTI DI CAPITALE
CIRCOLANTE NETTO (B) (3.781.230) (928.764)
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (417.542) (707.170)
Interessi incassati (pagati) (2.024.058) (1.405.403)
Dividendi incassati 0 90.000
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (2.441.600) (2.022.573)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA
(A+B)
(209.508) 4.308.605
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali 7.1.3 – 7.1.4 (11.415.728) (7.674.287)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 7.1.3 – 7.1.4 154.139 316.284
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 7.1.2 (216.088) (152.666)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie 7.1.6 - 7.1.7 - 7.1.9 4.776.831 2.198.312
FLUSSI ASSORBITI DALLA GESTIONE DI
INVESTIMENTO (C) (6.700.846) (5.312.357)
FLUSSI ASSORBITI DALLA GESTIONE OPERATIVA E
DI INVESTIMENTO (A+B+C)
(6.910.354) (1.003.752)
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine 7.4.1 – 7.5.1 (11.476.805) (7.721.546)
Incremento (decremento) debiti finanziari a breve 0 0
termine
Accensione finanziamenti 7.4.1 – 7.5.1 9.000.000 9.252.866
Dividendi pagati (964.535) (1.929.069)
Pagamenti di passività per leasing (1.292.971) (1.255.461)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(D) (4.734.311) (1.653.211)
Effetti non monetari applicazione Ias 21 Ias 29 (E) 2.716.191 (1.908.042)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE
DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D+E) (8.928.474) (4.565.005)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 23.679.895 28.244.900
Disponibilità liquide alla fine del periodo 7.2.6 14.751.421 23.679.895

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

Note Capitale
Sociale
Riserva di
traduzione
Altre
riserve
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 01.01.2023 43.082.549 (6.500.718) 93.343.104 4.420.490 134.345.426 4.492.409 138.837.836
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 4.420.490 (4.420.490) 0 0 0
Dividendi 0 0 (1.929.069) 0 (1.929.069) 0 (1.929.069)
Conversione bilanci in valuta 7.3 0 (4.210.429) 2.324.270 0 (1.886.159) (1.642) (1.887.801)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 0 (11.301) 0 (11.301) 819 (10.482)
Variazioni di fair value 0 0 (462.310) 0 (462.310) (22.752) (485.062)
Altre variazioni 0 0 0 0 0 1.689 1.689
Utile d'esercizio 0 0 0 610.591 610.591 39.582 650.172
Saldo al 31.12.2023 43.082.549 (10.711.148) 97.685.185 610.591 130.667.179 4.510.105 135.177.284
Note Capitale
Sociale
Riserva di
traduzione
Altre
riserve
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 01.01.2024 43.082.549 (10.711.148) 97.685.185 610.591 130.667.179 4.510.105 135.177.284
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 610.591 (610.591) 0 0 0
Dividendi 0 0 (964.535) 0 (964.535) 0 (964.535)
Conversione bilanci in valuta 7.3 0 (302.212) 3.018.402 0 2.716.189 0 2.716.189
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 0 17.164 0 17.164 847 18.011
Variazioni di fair value 0 0 (155.714) 0 (155.714) (5.147) (160.862)
Altre variazioni 0 0 0 0 0 (25) (25)
Utile d'esercizio 0 0 0 (1.231.094) (1.231.094) 161.173 (1.069.922)
Saldo al 31.12.2024 43.082.549 (11.013.360) 100.211.092 (1.231.094) 131.049.187 4.666.953 135.716.141

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024

1. Informazioni generali

Il Gruppo Masi (il Gruppo) fa capo alla società controllante Masi Agricola S.p.A. (d'ora in poi la Capogruppo, Masi Agricola o la Società), società iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

La pubblicazione del bilancio consolidato di Masi Agricola per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 29 aprile 2025. Nel mese di giugno 2015 il Gruppo Masi è stato ammesso alla quotazione in Borsa Italiana sul mercato Euronext Growth Milan (ex Aim Italia/Mercato alternativo del capitale), un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita presente in Italia dal 2009.

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

2. Principi di redazione

Il bilancio consolidato del Gruppo è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Il bilancio consolidato è così composto:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico consolidato che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico di Gruppo rispetto alla suddivisione per settore di attività e di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario consolidato redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il presente bilancio consolidato è espresso in euro, valuta funzionale adottata dalla Capogruppo e tutti i valori sono arrotondati all'unità di euro, salvo quando diversamente indicato.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, redatti dagli organi amministrativi delle singole società consolidate, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri adottati dal Gruppo.

Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio consolidato del Gruppo Masi Agricola è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Masi Agricola S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2024.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, allo stesso tempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Denominazione sociale Attività Sede Valuta Capitale sociale
(unità di valuta)
Quota %
posseduta
Masi Wine Experience S.r.l. Turistica Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 30.000 100%
Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. Turistica Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 100.000 60%
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. Industriale Mendoza (ARGENTINA) Pesos 37.327.000 100%
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. Industriale Rovereto (TN) Euro 12.000 100%
Società agricola Strà del Milione S.r.l.* Industriale Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 10.000 100%
Canevel Spumanti S.p.A. Industriale Valdobbiadene (TV) Euro 780.000 60%
Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l. Industriale Refrontolo (TV) Euro 25.000 60%
Masi Wine Bar Munich GmbH Turistica Monaco (GERMANIA) Euro 100.000 100%

L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento è il seguente:

Le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale che prevede l'assunzione linea per linea di tutte le voci dei prospetti contabili, a prescindere dalla percentuale di possesso.

Le società estere sono consolidate utilizzando prospetti di bilancio appositamente predisposti secondo gli schemi adottati dalla Capogruppo e redatti secondo principi contabili comuni, in accordo con gli International Financial Reporting Standards.

Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza positiva è iscritta alla voce dell'attivo non corrente Avviamento. Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale - finanziaria e nel conto economico.

Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Si segnala che a gennaio 2024 si è finalizzata l'acquisizione della società agricola Casa Re Srl. Tale società è stata oggetto di primo consolidamento già nel 2023, in quanto l'operazione di acquisto, sebbene formalmente conclusa nel 2024, si è realizzata sostanzialmente nell'esercizio precedente a seguito del concretizzarsi delle condizioni sospensive pattuite. In ottemperanza alle disposizioni dell'Ifrs 3 la contabilizzazione iniziale dell'aggregazione aziendale è avvenuta in modo provvisorio. Durante il periodo di valutazione, l'acquirente ha verificato che non sono sorti nuovi fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data nonché non ha proceduto alla rilevazione di attività o passività aggiuntive non avendo ottenuto nuove informazioni su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero determinato la rilevazione di tali attività e passività a partire da tale data. L'acquisizione di Casa Re è quindi ora rappresentata a titolo definitivo.

Si segnala inoltre che nel corso del 2024 la controllata Società Agricola Casa Re S.r.l. è stata oggetto di fusione per incorporazione nella incorporante Società Agricola Strà del Milione S.r.l.* Essendo tale operazione annoverabile tra quelle "under common control", così come definite dall'Ifrs3

L ha dato luogo alla fusione senza alcun aumento di capitale, con l'annullamento senza concambio delle partecipazioni dei soci. Gli effetti contabili e fiscali della fusione sono stati retrodatati alla data del 1° gennaio 2024; il risultato economico della Società Agricola Casa Re S.r.l. maturato fino alla data di effetto della fusione è stato imputato nell'incorporante e consolidato nel bilancio, dopo l'annullamento dei rapporti patrimoniali e gli effetti economici derivanti dalle operazioni effettuate tra le società fuse.

Si rileva inoltre l'acquisto dal socio di minoranza del 30% delle quote della controllata Masi Wine Bar Monaco Gmbh.

Si precisa che le società Premium Wine Selection S.r.l., partecipata dalla società controllante al 30%, e Venezianische Weinbar Ag, partecipata dalla società controllante al 30%, non sono incluse nel perimetro di

consolidamento, ma vengono valutate al costo, in quanto le partecipazioni detenute non rientrano nella definizione di controllo sopra descritta, né tantomeno in quella di collegamento.

Le quote di partecipazione in Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. ed in Società agricola Strà del Milione S.r.l., evidenziate nel prospetto di cui sopra, si riferiscono alla somma delle partecipazioni detenute direttamente dalla Capogruppo e delle partecipazioni detenute dalla controllata Masi Wine Experience S.r.l., tenuto conto della percentuale di controllo di queste ultime da parte della Capogruppo.

A partire dal 1° luglio 2018 l'economia argentina è considerata iperinflazionata in base ai criteri stabiliti dallo "IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate". Ciò a seguito della valutazione di una serie di elementi qualitativi e quantitativi, tra i quali la presenza di un tasso di inflazione cumulato maggiore del 100% nell'arco dei 3 anni precedenti. Ai fini della predisposizione del presente bilancio consolidato e in accordo con quanto disposto dallo IAS 29, talune voci delle situazioni patrimoniali della società partecipata in Argentina sono state rimisurate applicando l'indice generale dei prezzi al consumo storici, al fine di riflettere le modifiche apportate al potere di acquisto del peso argentino alla data di chiusura del bilancio. Per una disamina più approfondita del tema si rinvia al successivo paragrafo 5.h) Conversione delle poste in valuta / Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29.

4. Criteri di redazione

4.1 Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2024 o successivamente

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 sono omogenei a quelli adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023.

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni, applicabili per la prima volta ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2024. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

Modifiche all' IFRS 16 - Lease Liability in a Sale and Leaseback

Le modifiche all'IFRS 16 specificano i requisiti che un venditore-locatore utilizza nel determinare la passività per leasing che deriva da una transazione di sale and lease back, per assicurarsi che il venditore – locatore non contabilizzi un'utile od una perdita che si riferisce al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.

La modifica non ha avuto impatti sul bilancio del Gruppo.

Modifiche allo IAS 1 - Classification of Liabilities as Current or Non-current

Le modifiche dello IAS 1 specificano i requisiti per classificare una passività come corrente o non corrente. Le modifiche chiariscono:

  • cosa si intende per diritto di postergazione alla scadenza;
  • che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio;
  • la classificazione non è impattata dalla probabilità con l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione;
  • solamente se un derivato implicito in una passività è convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla classificazione.

Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.

Le modifiche non hanno avuto impatto sulla classificazione delle passività del Gruppo.

Supplier Finance Arrangements – Modifiche allo IAS 7 e IFRS 7

Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario ed all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative chiariscono le caratteristiche degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) e richiedono di fornire informativa aggiuntiva di tali accordi. I requisiti di informativa introdotti hanno l'intenzione di assistere gli utilizzatori dei bilanci nel comprendere gli effetti degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) sulle passività e flussi di cassa di un'entità e la sua esposizione al rischio di liquidità

Le modifiche non hanno avuto impatto sulla classificazione delle passività del Gruppo.

4.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements

Ad Aprile 2024, lo IASB ha emesso l'IFRS 18, che sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio. L'IFRS 18 introduce nuovi requisiti per la presentazione del prospetto di conto economico, inclusi specifici totali e subtotali. Ulteriormente, le entità dovranno classificare tutti i costi ed i ricavi all'interno del prospetto di conto economico all'interno di quattro categorie: operativa, investimento, finanziamento, imposte sul reddito ed attività operative cessate, dove le prime tre categorie sono nuove.

Il principio richiede inoltre di dare informativa sulla base della nuova definizione degli indicatori di performance definiti dal management (management-defined performance measures (MPMs)), subtotali di costi e ricavi, e include nuove disposizioni per l'aggregazione e disaggregazione delle informazioni finanziare sulla base dei ruoli identificati dei prospetti di bilancio "primari" (Primary Financial Statements – PFS) e delle note.

Inoltre, modifiche sono state introdotte allo IAS 7 Rendiconto finanziario, che includono il cambiamento del punto di partenza per la determinazione dei flussi di cassa della gestione operativa sulla base del metodo indiretto; dall'utile o perdita all'utile o perdita operativi e la rimozione della facoltà per classificazione dei flussi di cassa dai

dividendi e degli interessi. Ulteriormente, sono state apportate modifiche consequenziali a molteplici altri principi contabili.

L'IFRS 18, e le modifiche agli altri principi, sono effettivi per gli esercizi che incominciano al o successivamente il 1° gennaio 2027, ma l'applicazione anticipata è permessa salvo darne informativa. L'IFRS 18 si applicherà retrospettivamente.

Il Gruppo sta al momento lavorando per identificare gli impatti che le modifiche avranno sui propri prospetti di bilancio e sulle note al bilancio.

IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures

A Maggio 2024, lo IASB ha emanato l'IFRS 19, che permette alle entità eligibili di optare per una riduzione dei propri requisiti di informativa pur continuando ad applicare le disposizioni per la rilevazione, misurazione e presentazione negli altri IFRS accounting standards. Per essere eligibile, alla fine dell'esercizio, un'entità deve essere una controllata così come definito all'interno dell'IFRS 19, non può avere una "public accountability" e deve avere una controllante (ultima od intermedia) che prepara il bilancio consolidato, disponibile al pubblico, predisposto in accordo agli IFRS accounting standards.

L'IFRS 19 diventerà effettivo per gli esercizi che incominciano al o successivamente il 1° Gennaio 2027, con la possibilità di applicazione anticipata.

In quanto le azioni del Gruppo sono quotate pubblicamente, il Gruppo non è eleggibile per l'applicazione dell'IFRS 19.

5. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a

controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio consolidato ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto consolidato. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate. Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando

tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

Il Gruppo ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei Paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si

ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.

Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Conversione delle poste in valuta

Il bilancio consolidato è presentato in euro che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per misurare le voci comprese nei singoli bilanci. Il Gruppo utilizza il metodo del consolidamento diretto; l'utile o la perdita riclassificati a conto economico al momento della cessione di una controllata estera rappresentano l'importo che emerge dall'utilizzo di questo metodo.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e le passività delle società, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio, in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni. Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. All'atto della dismissione di una gestione estera, la parte di conto economico complessivo riferita a tale gestione estera è iscritta nel conto economico.

Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29

Per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro), in particolare relativamente alla controllata argentina Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A., sono stati utilizzati i tassi di seguito rappresentati, desunti dai dati da Banca d'Italia:

Euro/Valuta al 31 dicembre 2024 al 29 dicembre 2023
Peso Argentina 1070,8061 892,9239

Con riferimento all'Argentina si segnala un significativo incremento dei livelli di inflazione che hanno determinato un aumento dell'indice di inflazione superiore al 100% su base cumulativa triennale. Per tale motivo a partire dal 1° luglio 2018, il Gruppo ha applicato lo IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate in relazione alla controllata argentina. Il citato principio si applica ai bilanci di società la cui moneta funzionale è la moneta di un'economia iperinflazionata e definisce, essenzialmente, i criteri di misurazione, presentazione e disclosure. In tali circostanze, al fine di riflettere in bilancio la perdita di potere di acquisto della moneta funzionale locale, le poste non monetarie e le poste del patrimonio netto sono rimisurate applicando un indice di inflazione espressione del generale andamento dei prezzi nel periodo di iperinflazione.

Gli effetti contabili di tale rimisurazione alla data sono stati rilevati:

  • L'effetto derivante dall'adeguamento all'indice generale rivisto al 31 dicembre 2024 dei saldi ai 31 dicembre 2023 di attività e passività non monetarie e del patrimonio netto, in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

  • L'effetto relativo alla rimisurazione delle medesime poste non monetarie, del patrimonio netto, nonché delle componenti di Conto Economico rilevate nel 2024, in contropartita al Conto Economico tra gli utili/perdite su cambi.

Per tenere poi conto dell'impatto dell'iperinflazione anche sul corso monetario della valuta locale, i saldi del conto economico espressi in valuta iperinflazionata sono stati convertiti in euro (valuta funzionale del Gruppo) applicando, come previsto dallo IAS 21, il tasso di cambio finale anziché quello medio del periodo, con la finalità di riportare tali ammontari ai valori correnti.

Di seguito si riporta la variazione dell'indice generale dei prezzi al consumo al 31 dicembre 2024:

Periodo Variazione indice generale dei prezzi al consumo
cumulati
Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 117,8%

Gli effetti derivanti dall'applicazione dello Ias 29 impattano direttamente a patrimonio netto al 31 dicembre 2024 per positivi euro 2.844 migliaia cui vanno a sommarsi gli effetti a conto economico, cumulativamente per applicazione dello Ias 29 e dello Ias 21, pari ad una perdita di euro 855 migliaia.

Operazioni e saldi

Fatta eccezione per quanto sopra esposto in merito alla conversione delle poste derivanti dal bilancio della controllata argentina ed espresse in pesos argentini, le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.

Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico, con l'eccezione degli elementi monetari che costituiscono parte della copertura di un investimento netto in una gestione estera. Tali differenze sono rilevate nel conto economico complessivo fino alla cessione dell'investimento netto, e solo allora l'ammontare complessivo è riclassificato nel conto economico.

Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'essi essere rilevati nel prospetto di conto economico complessivo.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).

i) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

j) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

k) Immobili impianti e macchinari, aliquote ammortamento

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti, con una aliquota dimezzata nell'anno in cui il bene diventa disponibile per l'uso, e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Attività materiali e agricole e biologiche Aliquota media
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques 20%
Botti e serbatoi legno e acciaio: 15% - 6,6%
Impianti di vigneti 5%

macchinari per vigneto 9%
altri beni
- mobilio 12%
- macchine ufficio 20%
- automezzi 25%
- arredamenti 10%
- biancheria 40%
- altre attrezzature 25%
- impianti generici 8%
- impianti specifici 12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

l) Attività agricole e biologiche

Il Gruppo svolge attività agricola e applica lo IAS 41 Agricoltura alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1° gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

m) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

Il Gruppo in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente al Gruppo tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

Il Gruppo in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

n) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

o) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Masi Agricola S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024
----------------------------------------------------------------- --
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto
Migliorie su beni di terzi Durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

p) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto "solely payments of principal and interest (SPPI)"). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. Il Gruppo determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie, e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono

rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Perdita di valore di attività finanziaria

Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.

Le perdite attese sono rilevate in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month ECL). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi (''Lifetime ECL'').

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.

Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, il Gruppo applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando le informazioni disponibili.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita da IFRS 9.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. Successivamente, in caso di escussione, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

q) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre

componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica, ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Prima del 1 ° gennaio 2018, il Gruppo ha designato tutti i contratti a termine come strumenti di copertura. Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni del fair value dei derivati sono stati rilevati direttamente a conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture di flussi finanziari, che sono stati rilevati in OCI e successivamente rigirati a conto economico quando la voce di copertura influenza il conto economico.

A partire dal 1 ° gennaio 2018, il Gruppo designa solo la componente spot dei contratti a termine come strumento di copertura. La componente forward è cumulativamente rilevata in OCI in una voce separata.

Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la

rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

r) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

s) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento ed immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo.

t) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa

sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino a adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui il Gruppo non è ancora impegnato, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

u) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore.

Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità del Gruppo.

v) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

w) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

x) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR per le società italiane del Gruppo rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR delle società italiane del Gruppo, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di

conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

y) Utile (perdita) per azione

Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione e dell'utile (perdita) diluito per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione.

L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni nel 2024 e n. 32.151.156 azioni nel 2023), escluse le azioni proprie.

L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, escluse le azioni proprie, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto non sussistono azioni con potenziale effetto diluitivo.

z) Rendiconto finanziario

Con riferimento al rendiconto finanziario, secondo le disposizioni di IAS 7, il Gruppo ha optato per le seguenti impostazioni:

  • il Gruppo presenta il rendiconto finanziario secondo il metodo indiretto;
  • il Gruppo ha riconciliato il risultato netto dell'esercizio con i flussi di cassa netti dalle attività operative;
  • il Gruppo ha deciso di classificare gli interessi ricevuti e pagati come flussi di cassa derivanti da attività operative.

6. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio consolidato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività.

Imposte differite attive

Le Imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle Imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dell'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti, al fine di ricondurre il valore dei crediti al loro presumibile valore di realizzo. La Società applica l'approccio semplificato e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo un criterio per lo stanziamento basato sull'esperienza storica della Società relativamente alle perdite su crediti, rettificato anche per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. L'ammontare delle perdite attese è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Periodo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Gli ammortamenti dei beni a vita utile definita delle immobilizzazioni materiali, del diritto d'uso, delle immobilizzazioni immateriali richiedono una valutazione discrezionale da parte degli amministratori, che a ogni data di bilancio viene rivista al fine di verificare che gli importi iscritti siano rappresentativi della miglior stima dei costi che eventualmente saranno affrontati dalla Società e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono rivisti ed aggiornati.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono il Gruppo coinvolto in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo al Gruppo e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Stime in seguito all'applicazione dell'IFRS 16

In seguito all'applicazione dell'IFRS16, sono state effettuate stime contabili significative in relazione a:

  • identificazione della durata dei contratti di affitto, con particolare riferimento alla valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile;
  • definizione del tasso di sconto, per tutti i contratti per i quali non è presente un tasso di interesse implicito.

7. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata e del Conto Economico consolidato

7.1 Attività non correnti

7.1.1 Avviamento

L'avviamento, pari ad euro migliaia 14.825, è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato la capogruppo Masi Agricola S.p.A. (CGU 1) nel 2006, pari ad euro migliaia 13.510, dal goodwill originato dall'acquisizione Masi Tupungato (CGU 1) per euro migliaia 444 e dal goodwill originato dall'acquisizione da parte del Gruppo del 60% del capitale sociale delle realtà afferenti al Gruppo Canevel (CGU 2) a fine 2016, pari ad euro migliaia 871.

Le CGU sono state identificate come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, applicando tassi di attualizzazione che riflettono le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Per entrambe le CGU, il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2025 al 2029, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC), ipotizzando un g rate pari a 1.8.

I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC), definito come il costo medio del capitale che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato) di ogni CGU.

Sulla base dei dati sopra esposti:

  • per la CGU 1, il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 7,22% (pari a 8,06% nell'esercizio precedente);
  • per la CGU 2, il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 8,23% (pari a 9,05% nell'esercizio precedente).

La variazione rispetto al precedente esercizio scaturisce dal mutato scenario economico e relativi effetti in termini di tassi di interesse.

Dal test di impairment effettuato non è quindi emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per le CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane superiore al capitale investito nella stessa. Non si ottengono effetti svalutativi apportando variazioni fino al 5% del tasso di attualizzazione e al fatturato/Ebitda del flusso di cassa terminale.

Per la CGU 1 una variazione alternativamente in aumento del 12% del Wacc o in diminuzione del 12,05% dell'Ebitda del flusso terminale renderebbero il valore d'uso uguale al valore contabile.

Per la CGU 2 una variazione alternativamente in aumento del 26,7% del Wacc o in diminuzione del 29,2% dell'Ebitda del flusso terminale renderebbero il valore d'uso uguale al valore contabile.

Considerando i progetti strategici in corso, ampliamente descritti nella sezione immobilizzazioni materiali e in relazione sulla gestione relativamente a Monteleone 21 e cantina storica Valgatara, ed ai fini dell'adozione di una più specifica metodica di valutazione del capitale investito e determinazione del valore d'uso si è provveduto ad implementare nell'esercizio 2024 un secondo test di impairment che supporti la valutazione dei beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate assets come definiti dallo Ias 36), che contribuiscono ai futuri flussi finanziari sia dell'unità generatrice di flussi finanziari Masi Agricola S.p.A., sia delle altre unità generatrici di flussi finanziari del gruppo.

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 7,31%, ipotizzando un g rate pari a 1,8.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per il capitale investito netto del gruppo nel suo complesso, in base alla quale il valore d'uso rimane superiore al capitale investito nella stessa. Non si ottengono effetti svalutativi apportando variazioni fino al 5% del tasso di attualizzazione e al fatturato/Ebitda del flusso di cassa terminale.

Una variazione alternativamente in aumento del 15,5% del Wacc o in diminuzione del 16,7% dell'Ebitda del flusso terminale renderebbero il valore d'uso uguale al valore contabile.

7.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 117.063 169.569 (52.506)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 180.705 194.918 (14.213)
Immobilizzazioni in corso 251.280 93.905 157.375
Totale 549.048 458.392 90.656

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di
brevetto
industr. e
d'utilizzo opere
ingegno
Concessioni,
licenze,
marchi e
diritti simili
Immobilizzazioni
in corso
Altre Totale
Costo storico a inizio periodo 1.620.252 645.193 93.905 16.116 2.375.466
Incrementi periodo 30.978 27.735 157.375 0 216.088
Decrementi periodo (142.212) (53.991) 0 0 (196.202)
Costo storico a fine periodo 1.509.018 618.938 251.280 16.116 2.395.351
Fondo Ammortamento a inizio periodo (1.450.683) (450.276) 0 (16.116) (1.917.074)
Incrementi periodo (83.484) (41.948) 0 0 (125.432)
Decrementi periodo 142.212 53.991 0 0 196.202
Fondo Ammortamento a fine periodo (1.391.955) (438.233) 0 (16.116) (1.846.303)
Valore netto contabile a fine periodo 117.063 180.705 251.280 0 549.048

Le principali variazioni registrate nell'esercizio riguardano:

  • lo sviluppo e le personalizzazioni del software di ERP e del software di business intelligence e reporting, di cui alcune in fase di implementazione a fine esercizio;
  • il deposito di nuovi marchi e il rinnovo di quelli esistenti, registrati fra le Concessioni, licenze, marchi e diritti simili.

Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.

7.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Terreni e Fabbricati 49.605.029 49.022.232 582.797
Impianti e macchinari 4.100.475 4.672.469 (571.995)
Attrezzature industriali e commerciali 3.855.147 4.013.645 (158.499)
Altri beni 673.500 665.309 8.191
Immobilizzazioni in corso 25.457.191 17.763.188 7.694.003
Totale 83.691.341 76.136.843 7.554.497

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
61.529.873 17.352.037 12.890.373 4.312.289 17.763.188 113.847.760
439.819 182.889 255.131 115.004 7.768.607 8.761.450
1.526.904 0 1.468.368 397.748 64.814 3.457.835
(258.297) 0 (242.711) (69.525) (64.228) (634.760)
0 (79.235) (77.396) (344.235) (75.190) (576.056)
63.238.299 17.455.691 14.293.765 4.411.282 25.457.191 124.856.228
(12.507.641) (12.679.568) (8.876.728) (3.646.980) 0 (37.710.917)
(832.812) (751.484) (632.619) (228.900) 0 (2.445.814)
(352.437) 0 (1.187.157) (242.097) 0 (1.781.691)
59.620 0 200.824 40.954 0 301.397
0 75.835 57.061 339.241 0 472.137
(13.633.270) (13.355.217) (10.438.619) (3.737.782) 0 (41.164.887)
49.605.029 4.100.475 3.855.147 673.500 25.457.191 83.691.341

Le principali variazioni registrate nel periodo, oltre agli ammortamenti e all'effetto della ri-misurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino, vengono descritte di seguito.

Le variazioni in aumento nella voce Terreni e fabbricati riguardano principalmente:

  • l'acquisto di due nuovi terreni agricoli situati a Monteforte D'Alpone (euro 159 migliaia) e a Montecalvo Versiggia (euro 80 migliaia);
  • lavori di rifacimento pavimentazione della strada interna della cantina di Lazise per euro 32 migliaia.

L'incremento della voce Impianti e Macchinari deriva principalmente:

  • dagli acquisti effettuati dalla Canevel Spumanti per l'impianto di raccolta acque di lavorazione cantina e dai lavori di adeguamento dell'impianto di imbottigliamento per complessivi euro 62 migliaia;
  • dai costi sostenuti dalla Capogruppo per la realizzazione/rifacimento di impianti elettrici per euro 47 migliaia, per l'acquisto di un sistema di umidificazione barricaia per euro 19 migliaia e di una vasca di sgrondo per euro 10 migliaia.

Gli investimenti nelle Attrezzature industriali e commerciali sono principalmente relativi alle nuove attrezzature acquistate da Masi Wine Bar Monaco per il rinnovo del locale sito in Monaco di Baviera.

Gli Altri beni materiali si movimentano principalmente per l'acquisto di macchine d'ufficio elettroniche e mobili d'ufficio.

Gli incrementi delle Immobilizzazioni in corso sono dovuti principalmente al prosieguo dei lavori relativi alla costruzione del nuovo Visitor Center "Monteleone21" per un ammontare pari a 6,4 milioni di euro, e all'ampliamento della Cantina di Valgatara per euro 1,1 milioni di euro.

La nuova cantina Masi Monteleone 21 a Gargagnago ha la finalità di aprire le porte di Masi e dell'intera Valpolicella Classica ad accogliere visitatori attraverso un nuovo, strategico tassello della Masi Wine Experience comunicando la marca e arricchendola di significati lifestyle adeguandosi a benchmark internazionali, supportata da un ampliamento dell'area produttiva (bottaia, appassimento monumentale) ed ottimizzazioni degli uffici aziendali. La finalità del progetto è perseguita in ottica sostenibile a 360° ai fini della mitigazione dell'impatto ambientale.

L'ampliamento della cantina di Valgatara persegue la finalità di espandere la capacità di pigiatura, stoccaggio, incremento del livello tecnologico dei processi migliorando i parametri qualità-sicurezza-sostenibilità con un'area di intervento di circa 6.500mq.

I progetti sono basati sul rispetto ecologico-ambientale ed estetico-paesaggistico. Gli edifici saranno sormontati da vegetazione per assicurare continuità visiva con il vigneto e generare un sistema di termoregolazione con conseguente risparmio energetico nonché ampia superfice a pannelli fotovoltaici per incrementare l'energia prodotta in loco.

Per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dalla Società si rimanda alla Relazione sulla Gestione consolidata.

L'effetto netto dell'inflazione crescente e del delta cambi in peggioramento rispetto ai saldi di apertura della controllata argentina Masi Tupungato Vigneti La Arboleda trasversalmente a tutte le categorie di cespiti, ha portato un incremento del valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali della stessa di circa euro 1,3 milioni di euro.

Oltre all'effetto dell'ammortamento, i decrementi principali dell'esercizio si sono registrati fra gli impianti e macchinari, le attrezzature industriali e altri beni a seguito di vendite e sostituzioni.

Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio e agli effetti sulla controllata argentina, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citati.

7.1.4 Attività agricole e biologiche

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Impianti di vigneto 7.120.887 6.409.902 710.985
Totale 7.120.887 6.409.902 710.985

Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 12.707.341 12.707.341
Incrementi periodo 868.276 868.276
Inflazione 1.450.482 1.450.482
Delta Cambi (242.904) (242.904)
Decrementi (50.220) (50.220)
Costo storico a fine periodo 14.732.975 14.732.975
Fondo Ammortamento a inizio periodo (6.297.438) (6.297.438)
Incrementi periodo (550.292) (550.292)
Inflazione (919.985) (919.985)
Delta Cambi 155.628 155.628
Fondo Ammortamento a fine periodo (7.612.087) (7.612.087)
Valore netto contabile a fine periodo 7.120.887 7.120.887

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

La movimentazione principale dell'esercizio, oltre all'effetto della rimisurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino descritto al precedente paragrafo (pari a un incremento di circa euro 443 migliaia), è relativa agli investimenti negli impianti di vigneto effettuati dalla Capogruppo a Monteforte d'Alpone e in Toscana e dalle controllate Strà del Milione, Le Vigne di Canevel e Canevel Spumanti in Veneto, Lombardia e Friuli .

7.1.5 Attività per diritti d'uso

Si riporta di seguito il dettaglio delle attività per diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione.

Attività per diritti d'uso 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Terreni e Fabbricati 7.454.888 7.655.845 (200.957)
Impianti e macchinari 220.316 45.869 174.447
Attrezzature industriali e commerciali 160.089 62.681 97.408
Altri beni 522.891 322.037 200.854
Totale 8.358.184 8.086.432 271.752

Si riportano di seguito il totale degli effetti registrati nel prospetto di conto economico consolidato:

Attività per diritti d'uso 31 dic 2024 31 dic 2023
Ammortamenti sulle attività per diritti d'uso 1.150.637 1.116.831
Interessi passivi per leasing 171.897 161.840
Costi di locazione - leasing a breve termine (1.292.971) (1.255.461)

Il totale dei flussi di cassa in uscita relativi ai leasing contabilizzati in ottemperanza delle disposizioni dell'IFRS 16 al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 1.292,9 migliaia (Euro 1.255,4 migliaia al 31 dicembre 2023).

7.1.6 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Altre imprese 68.115 68.123 (8)
Totale 68.115 68.123 (8)

Partecipazioni in altre imprese

Altre imprese 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Venezianische Weinbar AG 1 1 0
Altre partecipazioni minoritarie 41.114 41.122 (8)
Totale 68.115 68.123 (8)
Altre imprese Città o
Stato Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a
bilancio 31
dic 2024
Premium Wine
Selection Srl
Verona 90.000 24.171 1.205.037 30% 361.511 27.000
Venezianische
Weinbar AG
Svizzera 107.991 1.713.673 100.096 30% 30.029 1
Totale 27.001

Si precisa che i valori sono stati desunti dagli ultimi bilanci disponibili, ovvero i bilanci chiusi al 31 dicembre 2023.

Relativamente ai dati di Venezianische Weinbar AG di cui alla tabella sopra riportata, i cambi di conversione utilizzati sono a livello patrimoniale il cambio puntuale al 29/12/2023, mentre a livello economico il cambio medio annuale 2023.

Si segnala che nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambi di destinazione e su nessuna esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con le altre società partecipate.

Relativamente alle Altre partecipazioni minoritarie, la voce ammonta ad euro 41.114 e non ha subito variazioni significative rispetto all'esercizio precedente.

7.1.7 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
titoli 0 5.878.473 (5.878.473)
52

Totale 19.401 5.911.480 (5.892.079)
verso altri 13.809 13.767 42
verso altre imprese partecipate 1 1 0
strumenti finanziari derivati 5.590 19.238 (13.648)
Altre attività finanziarie non correnti - Titoli 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Obbligazioni 0 2.566.910 (2.566.910)
Fondi comuni 0 3.311.563 (3.311.563)
Totale 0 5.878.473 (5.878.473)

Gli investimenti di liquidità in titoli sono scaturiti dalla necessità sorta nel corso del 2021 di impiegare temporaneamente la liquidità al fine di tutelarsi dai tassi di rendimento negativi applicati dagli istituti bancari sulle giacenze di conto corrente. Nel corso del periodo si è proceduto alla:

  • dismissione di titoli in fondi comuni di investimento, con effetti non significativi a conto economico, per nominali euro 3.400.000;

  • dismissione di titoli obbligazionari, con effetti non significativi a conto economico, per nominali euro 1.550.000; - riclassifica di titoli obbligazionari per euro 1.080.961 da Altre attività finanziarie non correnti ad Altre attività finanziarie correnti in ragione della dismissione degli stessi nel corso del primi mesi del 2025.

Gli strumenti finanziari derivati si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su tassi di interesse per la quota del sottostante oltre l'esercizio successivo.

Le attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

7.1.8 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 33.606.347 31.749.403 1.856.944
Totale 33.606.347 31.749.403 1.856.944

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e di semilavorati, classificati come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo. Per maggiori approfondimenti in relazione alla movimentazione della voce si rimanda alla relazione sulla gestione.

7.1.9 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti verso altre imprese partecipate 132.000 102.000 30.000
Totale 132.000 102.000 30.000

I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection S.r.l.

7.1.10 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad euro 862.404 (euro 1.040.250 al 31 dicembre 2023) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.

7.2 Attività correnti

7.2.1 Rimanenze di magazzino

Rimanenze di magazzino 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 3.754.610 4.740.525 (985.914)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 11.401.785 9.807.430 1.594.355
Prodotti finiti e merci 10.534.793 13.139.819 (2.605.026)
Acconti 1.159.228 601.581 557.647
Totale 26.850.416 28.289.355 (1.438.939)

La voce include:

  • I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
  • Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato la cui immissione sul mercato è prevista nei successivi 12 mesi;
  • Prodotti confezionati;
  • Acconti corrisposti ai conferenti.

Per maggiori approfondimenti in relazione alla movimentazione della voce si rimanda alla relazione sulla gestione.

7.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
verso clienti terzi 11.795.870 9.198.968 2.596.902
crediti lordi 12.507.810 9.956.697 2.551.113
fondo svalutazione crediti (711.940) (757.730) 45.789
verso altre imprese partecipate 198.665 245.386 (46.721)
Totale 11.994.534 9.444.353 2.550.181

I crediti commerciali non maturano interessi. L'incremento del monte crediti è sostanzialmente correlato all'andamento infraperiodale dei ricavi (che nel 2024 sono risultati molto più concentrati nel secondo semestre).

L'adeguamento al presumibile valore di realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2024 31 dic 2023
Fondo a inizio periodo (757.730) (801.889)
Accantonamenti (14.287) (54.858)
Utilizzi 60.076 99.018
Fondo a fine periodo (711.940) (757.730)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2024.

Crediti commerciali
- Suddivisione per area geografica
Italia Area Cee Extracee 31 dic 2024
verso clienti terzi - lordi 5.655.153 1.839.057 5.013.601 12.507.810
verso altre imprese partecipate 45.000 153.665 0 198.665
Totale crediti commerciali lordi 5.700.153 1.992.721 5.013.601 12.706.475
Fondo svalutazione crediti (711.940)
Totale 11.994.534

7.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Erario IRES 240.051 563.069 (323.018)
Erario IRAP 1.764 32.952 (31.188)
Totale 241.815 596.021 (354.206)

7.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Crediti verso altri 1.362.002 911.332 450.669
Ratei attivi 214.206 185.194 29.012
Risconti attivi 1.276.420 1.127.211 149.209
Totale 2.852.628 2.223.737 628.890

Fra i Crediti verso altri sono contabilizzati Anticipi a fornitori, crediti per rimborsi assicurativi da ricevere, crediti verso Enasarco e crediti IVA.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dall'incremento del credito IVA e dai maggiori anticipi a fornitori.

Si segnala che al 31 dicembre 2024 vi sono risconti aventi durata superiore a 5 anni da parte della Capogruppo pari ad euro 37 migliaia.

7.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Strumenti finanziari derivati 144.217 341.906 (197.690)
Titoli 1.080.961 0 1.080.961
Totale 1.225.178 341.906 883.272

Gli strumenti finanziari derivati si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su tassi di interesse per la quota del sottostante entro l'esercizio successivo e valute.

La voce titoli rappresenta l'investimento in titoli obbligazionari e in Fondi comuni di investimento / Sicav / Sicaf / ETF, valutati al mark to market comunicato dalle banche di riferimento. In conformità al principio IFRS9, l'adeguamento al mark to market viene rappresentato a bilancio sulla base dell'orizzonte temporale di investimento previsto il che comporta una distinta contabilizzazione dei fair value sulla base della natura del titolo, Fair Value Through Profit and Loss o Fair Value Through Other Comprehensive Income.

Gli investimenti di liquidità in titoli sono scaturiti dalla necessità sorta nel corso del 2021 di impiegare temporaneamente la liquidità al fine di tutelarsi dai tassi di rendimento negativi applicati dagli istituti bancari sulle giacenze di conto corrente. Per quanto riguarda la movimentazione dei Titoli intervenuta nel corso dell'esercizio si rimanda al paragrafo 7.1.7 Altre attività finanziarie non correnti.

7.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Depositi bancari e postali 14.735.655 23.500.988 (8.765.333)
Assegni 7.108 168.218 (161.110)
Denaro e valori in cassa 8.658 10.689 (2.032)
Totale 14.751.421 23.679.895 (8.928.474)

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

7.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto del Gruppo è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 5.412.637 5.372.643 39.994
Altre riserve 82.554.002 82.211.988 342.014
Patrimonio netto di gruppo 131.049.187 130.667.179 382.008
Patrimonio di terzi 4.666.953 4.510.105 156.849
Totale Patrimonio netto 135.716.141 135.177.284 538.857

Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 1.533.691 1.533.691 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 31.074.481 0
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.648.348 6.648.348 0
Riserva attuariale 77.046 59.061 17.986
Riserva per utili su cambi 218.637 0 218.637
Riserva per conversione EURO (11.013.360) (10.711.148) (302.212)
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi 10.576 278.052 (267.476)
Riserva per attività finanziarie valutate al FVTOCI (81.715) (130.393) 48.678
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 424.757 0
Riserva di cost of hedging (92.101) (150.037) 57.936
Utili/(Perdita) a nuovo 32.992.670 30.582.520 2.410.150
Risultato d'esercizio (1.231.094) 610.591 (1.841.685)
Totale 82.554.002 82.211.988 342.014

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, per una disamina della quale si rinvia al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Fra le riserve di rivalutazione è compresa la Riserva di riallineamento ex art. 110 D.L. 104 del 2020 (riserva in sospensione d'imposta), vincolata, pari al valore del riallineamento della differenza fra il (minore) valore fiscale ed i (maggiori) valori contabili dei fabbricati che erano stati precedentemente oggetto di rivalutazione civilistica nel 2006, resa possibile dal versamento di un'imposta sostitutiva pari al 3%.

La riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi si riferisce alla rilevazione di cash flow hedge attinente gli strumenti derivati di copertura dei tassi di interesse Interest Rate Swap ed Interest Rate Collar che, in ottemperanza all'IFRS 9, accoglie le variazioni di valore intrinseco rilevate alla data di valutazione (hedging

instrument vs hedged item), differentemente dalla componente attribuibile al time value dello strumento di copertura che è invece sospesa nella riserva cost of hedging.

7.4 Passività non correnti

7.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
verso banche 19.119.502 22.596.584 (3.477.081)
per obbligazioni 0 6.927.429 (6.927.429)
per leasing 7.739.233 7.654.144 85.089
Totale 26.858.735 37.178.157 (10.319.422)

Passività finanziarie non correnti verso banche

La situazione complessiva dei debiti per finanziamenti al 31 dicembre 2024 è la seguente:

  • nei confronti delle banche, per un totale di euro 36.113.781, di cui 19.119.502 scadenti oltre l'esercizio: sono afferenti alla Capogruppo per euro 31.932.936 (di cui la quota non corrente è pari a euro 16.549.634) e alle altre Società del Gruppo Masi per euro 4.180.844 (di cui non correnti per euro 2.569.869).

Se ne riporta di seguito il dettaglio al 31 dicembre 2024:

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2024 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 2.434.783 2.434.783 0 0
Unicredit 2020 -1 6.250.000 2.404.178 2.404.178 0 0
Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) 2.850.000 570.000 570.000 0 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 2.150.000 430.000 430.000 0 0
Credem 3.000.000 337.944 337.944 0 0
MPS Banca Verde 4.650.000 833.690 322.269 511.421 0
Intesa San Paolo 2022 8.000.000 6.400.000 1.600.000 4.800.000 0
Credem 2022 5.000.000 4.092.615 966.805 3.125.810 0
Intesa San Paolo 2023 - 1 5.000.000 4.750.000 1.000.000 3.750.000 0
Credem 2023 - 1 2.000.000 1.679.728 317.325 1.362.403 0
Unicredit 2024 - 1 5.000.000 5.000.000 5.000.000 0 0
Unicredit 2024 - 2 3.000.000 3.000.000 0 3.000.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 3/4 1.500.000 322.222 322.222 0 0
Friuladria 2020 1.000.000 416.542 203.526 213.015 0
Monte dei Paschi di Siena 2021 1.000.000 503.749 250.930 252.818 0
Unicredit 2022 1.000.000 600.000 200.000 400.000 0
Intesa San Paolo 2023 - 2 1.000.000 950.000 200.000 750.000 0
Credem 2023 - 2 500.000 388.332 198.903 189.429 0
Credit Agricole 2024 1.000.000 1.000.000 235.394 764.606 0
totale debiti verso banche 36.113.781 16.994.278 19.119.502 0
Masi Agricola S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024
Totale 36.113.781 16.994.278 19.119.502 0
(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Di seguito la situazione all'anno precedente:

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2023 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 3.043.478 3.043.478 0 0
Unicredit 2020 -1 6.250.000 3.595.499 3.595.499 0 0
Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) 2.850.000 1.140.000 570.000 570.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 2.150.000 860.000 430.000 430.000 0
Banco BPM 3.000.000 757.886 757.886 0 0
Credem 3.000.000 1.010.356 672.412 337.944 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.141.781 308.091 833.690 0
Intesa San Paolo 2022 8.000.000 8.000.000 1.600.000 6.400.000 0
Credem 2022 5.000.000 5.000.000 939.060 4.060.940 0
Intesa San Paolo 2023 - 1 5.000.000 5.000.000 250.000 4.000.000 750.000
Credem 2023 - 1 2.000.000 1.976.197 293.651 1.336.132 346.414
Intesa San Paolo 2020 - 3/4 1.500.000 644.444 322.222 322.222 -
Friuladria 2020 1.000.000 610.614 194.075 416.539 -
Monte dei Paschi di Siena 2021 1.000.000 752.805 249.056 503.749 -
Unicredit 2022 1.000.000 800.000 200.000 600.000 -
Intesa San Paolo 2023 - 2 1.000.000 1.000.000 50.000 800.000 150.000
Credem 2023 - 2 500.000 500.000 111.045 388.955 0
Unicredit 2023 350.000 362.891 12.891 0 350.000
totale debiti verso banche 36.195.951 13.599.368 21.000.170 1.596.414
Sace Simest - 1/2/3 350.904 26.990 26.990 0 0
totale debiti verso altri 26.990 26.990 0 0
Totale 36.222.941 13.626.357 21.000.170 1.596.414

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
12/06/2017 Unicredit Rimborso in 11 anni dal 01/07/17 14.000.000 Imm. Prov. VR
23.300.000

Passività finanziarie non correnti per leasing

Le passività finanziarie non correnti per leasing rappresentano la quota oltre l'esercizio delle passività originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases. Al 31 dicembre 2024 tali passività ammontano a euro 7.739 migliaia. Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività finanziarie per leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per le locazioni. Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti,

viene usato il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

7.4.2 Fondi rischi e oneri non correnti

La voce accoglie il Fondo indennità suppletiva di clientela, cioè la stima delle indennità da corrispondere agli agenti per l'interruzione del rapporto d'agenzia, pari ad euro 52.206.

7.4.3 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti della passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dal Trattamento di Fine Rapporto determinato su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2024 31 dic 2023
Fondo TFR a inizio periodo 787.237 750.568
Accantonamenti 52.800 62.746
Oneri finanziari 24.688 27.119
Indennità liquidate (81.765) (52.813)
Versamento a fondi (37.644) (8.278)
Trasferimenti 0 0
(Utile) / Perdita attuariale (23.665) 7.894
Fondo TFR a fine periodo 721.650 787.237

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Capogruppo, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento dei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche sulle singole società del Gruppo Masi e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella seguente tabella:

Basi Tecniche-Economiche 31 dic 2024 31 dic 2023
Tasso annuo teorico di attualizzazione 3,380% 3,170%
Tasso annuo di inflazione 2,000% 2,000%
Tasso annuo di incremento TFR 3,000% 3,000%
Tasso annuo di incremento salariale* 0,500% 0,500%

*applicato per la valutazione del TFR delle Società del Gruppo con meno di 50 dipendenti

7.4.4 Altri debiti e passività non correnti

Altri debiti e passività non correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
strumenti finanziari derivati passivi 101.241 124.029 (22.787)
Totale 101.241 124.029 (22.787)

Gli altri debiti e passività non correnti si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su tassi di interesse in essere a fine esercizio per la quota del sottostante oltre l'esercizio successivo.

7.4.5 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad euro 1.556.869 (euro 1.203.299 al 31 dicembre 2023) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio).

Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.

7.5 Passività correnti

7.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
verso banche 16.994.278 13.599.368 3.394.911
per obbligazioni 6.927.429 1.977.671 4.949.759
verso altri finanziatori 0 416.964 (416.964)
per leasing 1.130.766 939.417 191.348
Totale 25.052.473 16.933.420 8.119.053

I saldi sopraesposti rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie riportate al precedente paragrafo 7.4.1 Passività finanziarie non correnti, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

Nel presente bilancio la Società ha provveduto a riclassificare tra le passività correnti l'intero debito residuo a medio/lungo termine verso Unicredit (2017, 2020, 2024-1) a seguito dello sforamento di uno dei 2 covenant previsti nel contratto di mutuo, ancorché abbia ricevuto ad oggi lettera di consenso da parte dell'Istituto di credito alla richiesta di waiver presentata dalla Società.

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

Passività finanziarie correnti per obbligazioni

Riportiamo di seguito la suddivisione per scadenza del Prestito obbligazionario emesso dalla Controllante nel primo semestre 2021 per complessivi euro 12.000.000, rimborsabili in 7 anni con scadenza Marzo 2028. La contabilizzazione è avvenuta in ottemperanza al criterio del costo ammortizzato al fine di un corretto trattamento dei costi accessori all'operazione.

Nel presente bilancio la Società ha provveduto a riclassificare tra le passività correnti l'intero debito residuo per obbligazioni, a seguito di sforamento di uno dei 2 covenant previsti nel contratto ancorché abbia ricevuto ad oggi lettera di consenso da parte dell'Istituto di credito alla richiesta di waiver presentata dalla Società.

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2024 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Minibond Unicredit 12.000.000 6.927.430 6.927.430 0 0
totale Prestito obbligazionario 6.927.430 6.927.430 0 0

7.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
verso fornitori terzi 12.922.718 13.042.395 (119.676)
verso altre imprese partecipate 1.255 0 1.255
Totale 12.923.973 13.042.395 (118.422)

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2024 per area geografica.

Debiti commerciali per area geografica Italia Area CEE Area Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 10.704.915 403.513 1.814.291 12.922.718
verso altre imprese partecipate 1.255 0 0 1.255
Totale 10.706.169 403.513 1.814.291 12.923.973

7.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 160.215 20.713 139.502
Totale altre passività correnti - finanziarie 160.215 20.713 139.502
Acconti 112.287 68.649 43.638
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 884.618 828.184 56.434
Altri debiti 2.058.506 3.144.121 (1.085.615)
Ratei passivi 292.836 294.605 (1.769)
Risconti passivi 452.262 506.087 (53.825)
Totale altri debiti correnti 3.800.508 4.841.646 (1.041.138)
Totale 3.960.723 4.862.358 (901.636)

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su tassi di interesse in essere a fine esercizio per la quota del sottostante entro l'esercizio successivo.

La voce Acconti accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti relativi a forniture di beni e servizi non ancora effettuate.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI, INAIL e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2025.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente il debito verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati e i debiti verso amministratori. Il decremento rispetto al precedente esercizio deriva dal fatto che nel 2023 la voce accoglieva anche il debito verso la precedente proprietà della neo-acquisita Casa Re S.r.l. per la quota parte del prezzo di acquisizione da versare.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. L'importo dei Risconti passivi è sostanzialmente allineato allo scorso esercizio.

7.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Debiti IRES 132.079 2.251 129.827
Debiti IRAP 72.233 63 72.170
Totale 204.312 2.314 201.998

7.6 Impegni e passività potenziali

Si riportano di seguito gli impegni del Gruppo in essere al 31 dicembre 2024, non risultanti dalla situazione patrimoniale – finanziaria.

Fidejussioni a favore di altre imprese:

  • Revo Insurance Spa (fusa in Elba Assicurazione Spa) con beneficiario Avepa per euro 2.961.602 in coobbligo con Istituto del Vino Grandi Marchi e le altre società facenti parte i progetti OCM promozioni nei mercati;
  • Accredited Insurance Limited con beneficiario Avepa per euro 46.041 in co-obbligo con Confagri e le altre società facenti parte i progetti OCM promozioni nei mercati;
  • Generali Italia Spa con beneficiario AVEPA per euro 119.068 per bando OCM Vino Azione B "investimenti";
  • Generali Italia Spa con beneficiario ARTEA per euro 98.716 per i progetti di ristrutturazione vigneti;
  • Generali Italia Spa con beneficiario il Comune di Marano per euro 462.481 per oneri vari;
  • Generali Italia Spa con beneficiario il Comune di Sant'Ambrogio per euro 128.000 per oneri urbanizzazione;
  • Generali Italia Spa e Istituti di Credito con beneficiario l'Agenzia delle Dogane per euro 25.000 per copertura Accise spedizioni CEE;

  • Generali Italia Spa con beneficiario il Comune di Valdobbiadene (TV) per euro 9.485 per concessioni edilizie;
  • Generali Italia Spa con beneficiario Avepa per euro 10.303 per bando OCM Ristrutturazione Vigneti;
  • Unicredit Banca per oneri su Visitor Center per euro 50.000.

Impegni assunti dal Gruppo:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per euro 6.527.089.

7.7 Conto Economico Consolidato

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata e nella Relazione sulla Gestione.

L'informativa di settore secondo l'IFRS 8 non risulta applicabile in quanto il gruppo opera prevalentemente nel settore della produzione e distribuzione di vini di pregio.

7.7.1 Margine industriale

Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Ricavi 66.841.283 66.431.396 409.888
vendite prodotti 64.078.070 64.279.673 (201.603)
vendite accessori e altri 2.763.213 2.151.723 611.490
Costo di acquisto e produzione del venduto (26.665.218) (26.341.968) (323.249)
Margine industriale lordo 40.176.066 40.089.428 86.638

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Italia 21.190.954 21.034.293 156.661
Resto d'Europa 20.603.593 22.070.625 (1.467.033)
Americhe 22.505.345 20.188.830 2.316.515
Resto del mondo 2.541.392 3.137.648 (596.256)
Totale Ricavi 66.841.283 66.431.396 409.888

7.7.2 Costi per servizi

La voce Costi per servizi si riferisce principalmente a provvigioni riconosciute alla forza vendite, a spese per conduzione agraria, a consulenze, compensi agli amministratori, costi di manutenzione e riparazione ed utenze. Se ne riporta di seguito la movimentazione e composizione dettagliata:

Costi per servizi Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Spese commerciali 9.908.691 9.961.597 (52.905)
Spese e consulenze legali e commerciali 3.696.392 3.187.533 508.859
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 1.905.822 1.973.345 (67.523)

Compensi agli amministratori 1.969.183 1.904.178 65.005
Spese di manutenzione e riparazione 1.396.508 1.456.182 (59.674)
Utenze 1.010.748 996.814 13.934
Trasporti 831.109 807.204 23.905
Spese telefoniche 239.748 239.795 (47)
Spese di viaggio e trasferta 635.280 656.110 (20.830)
Assicurazioni 441.507 443.213 (1.707)
Canoni locazione 265.378 220.556 44.822
Compensi a sindaci 74.156 125.630 (51.474)
Spese di rappresentanza 78.392 81.749 (3.357)
Altri 1.312.736 1.106.075 206.661
Totale 23.765.651 23.159.983 605.668

Si segnala che per il 2024 il 76 % del valore dei Costi per servizi è afferente alla Capogruppo.

I costi per servizi incrementano da euro 23.160 migliaia a euro 23.766 migliaia, principalmente per effetto di oneri non ricorrenti collegati al progetto di evoluzione dell'assetto societario che ha portato, tra l'altro, all'adozione statutaria dello status di società benefit e del paradigma di governance Masi Green Governance.

Per una disamina dell'andamento dei Costi per servizi si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

7.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Salari e stipendi 7.757.935 7.556.565 201.370
Oneri sociali 2.333.932 2.355.549 (21.617)
Oneri per programmi a benefici definiti 556.970 528.389 28.581
Altri costi 330.100 180.938 149.162
Totale 10.978.937 10.621.442 357.496

Per una più attenta analisi dei costi del personale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Dati sull'occupazione

Si riporta di seguito il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2024 e medio dell'anno, comparato con l'esercizio precedente:

Organico 31 dic 2024 31 dic 2023 Variazione
Dirigenti 7 7 0
Quadri 11 10 1
Impiegati 90 92 (2)
Operai 48 49 (1)
Altri 6 0 6
Totale 162 158 4
Organico medio Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Dirigenti 7 7 0
Quadri 11 8 3
Impiegati 94 94 0
Operai 59 54 5
Altri 4 5 (1)
Totale 175 168 7

7.7.4 Altri costi operativi

La voce è composta come segue:

Altri costi operativi Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Minusv. alienazione beni 8.090 28.801 (20.711)
Imposte e tasse indirette 176.956 166.244 10.711
Insussistenze passive 253.054 208.072 44.982
Altri 160.172 191.353 (31.180)
Totale 598.272 594.470 3.802

La voce comprende le spese del Gruppo per imposte e tasse indirette, insussistenze passive, minusvalenze da alienazione beni, erogazioni liberali e note spese indeducibili.

7.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi nel corso dell'esercizio sono variati come dettagliato nella seguente tabella:

Altri ricavi e proventi Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
contributi in conto esercizio 540.645 718.110 (177.466)
OCM 197.404 211.491 (14.086)
a fondo perduto 307.870 468.200 (160.330)
fotovoltaico 35.370 38.420 (3.050)
Altri ricavi 699.028 802.931 (103.903)
altri ricavi - OCM 72.451 225.986 (153.535)
altri ricavi 245.035 76.021 169.014
sopravvenienze attive 178.883 403.718 (224.835)
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 172.404 52.771 119.633
plusvalenze da alienazione beni 18.410 24.748 (6.338)
altri servizi 368 14.575 (14.207)
proventi immobiliari 11.478 5.113 6.366
Totale 1.239.673 1.521.042 (281.369)

I Contributi in conto esercizio si riferiscono principalmente ai contributi per l'agricoltura, per progetti OCM (Organizzazione Comune del mercato vitivinicolo) e fotovoltaico. I primi sono afferenti ai contributi ricevuti dalla Controllante e dalle controllate società agricola Le Vigne di Canevel, Strà del Milione e Canevel Spumanti; i contributi OCM in conto esercizio sono principalmente afferenti alla Controllante e accolgono i contributi ricevuti nell'esercizio a sostegno delle spese promozionali e degli investimenti riguardanti il settore vitivinicolo.

Gli altri ricavi – OCM accolgono il riconoscimento finale di contributi afferenti esercizi precedenti a seguito della chiusura dell'iter valutativo da parte dell'ente erogatore. In rapporto all'esercizio precedente, il Gruppo ha beneficiato nell'anno di minori contributi.

L'incremento dei rimborsi assicurativi deriva principalmente dal riconoscimento, a favore della controllante, di rimborsi assicurativi per allagamento per euro 128 migliaia.

Le sopravvenienze attive sono principalmente relative al rimborso assicurativo per danni da grandine ricevuto dalla controllata società agricola Le Vigne di Canevel per euro 117 migliaia e dalla controllata Strà del Milione per euro 27 migliaia.

7.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata. La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative relative alle Attività non correnti esposte ai punti 7.1.2, 7.1.3, 7.1.4 e 7.1.5.

Ammortamenti Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Ammortamenti immateriali 125.432 197.764 (72.332)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno 83.484 155.847 (72.364)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 41.948 41.917 32
Ammortamenti materiali 2.445.814 2.380.085 65.729
Terreni e Fabbricati 832.812 823.027 9.784
Impianti e macchinario 751.484 766.799 (15.316)
Attrezzature industriali e commerciali 632.619 580.755 51.863
Altri beni 228.900 209.503 19.397
Ammortamenti attività agricole 550.292 502.088 48.204
Impianti di vigneti 550.292 502.088 48.204
Ammortamenti diritti d'uso 1.150.637 1.116.831 33.805
Leasing IFRS 16 1.150.637 1.116.831 33.805
Totale 4.272.175 4.196.768 75.406

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie è composta e movimentata come segue:

Svalutazioni e accantonamenti Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 14.287 54.858 (40.571)
Totale 14.287 54.858 (40.571)

La Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante comprende gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo, pari ad euro 14.287 (contro euro 54.858 del 2023) – si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.

7.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e (oneri) finanziari Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Proventi finanziari 277.597 565.372 (287.774)
proventi diversi da altri 183.558 374.097 (190.539)
rivalutazioni di strumenti finanziari 94.039 191.274 (97.235)
Oneri finanziari (2.940.852) (1.570.312) (1.370.540)
svalutazioni di strumenti finanziari (28.392) 0 (28.392)
interessi e altri oneri vs altri (2.548.311) (1.175.242) (1.373.070)
interessi da obbligazioni (192.251) (233.231) 40.980
interessi da passività fin. per leasing (171.897) (161.840) (10.058)
Totale (2.663.255) (1.004.940) (1.658.314)

Negli Interessi e altri oneri verso altri e gli interessi da obbligazioni confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari e gli interessi del prestito obbligazionario (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7.4.1 Passività finanziarie non correnti).

7.7.8 Proventi da partecipazioni

Proventi e (oneri) da partecipazioni Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
Proventi da partecipazioni 0 50.738 (50.738)
altre imprese partecipate 0 50.738 (50.738)
Oneri da partecipazioni 0 (1.689) 1.689
svalutazioni di partecipazioni 0 (1.689) 1.689
Totale 0 49.049 (49.049)

7.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
utili su cambi 854.111 604.171 249.940
perdite su cambi (386.812) (1.125.523) 738.711
Totale 467.299 (521.352) 988.651

Gli effetti sono riconducibili al volume di affari nelle valute nelle quali opera la società, il cui andamento del tasso di cambio è riportato a seguire:

31 dic 2024 29 dic 2023
Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio

1,4948 1,4821 1,4642 1,4595
1,0389 1,0824 1,1050 1,0813
11,7950 11,6290 11,2405 11,4248
11,4590 11,4325 11,0960 11,4788

7.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito Esercizio 2024 Esercizio 2023 Variazione
imposte correnti 670.502 896.233 (225.731)
imposte differite (anticipate) 4.828 59.360 (54.531)
imposte es. precedenti (14.946) (100.059) 85.113
Totale 660.384 855.534 (195.150)

Le imposte relative ad esercizi precedenti si riferiscono al minor carico fiscale effettivo rilevato in sede di dichiarazione relativa all'annualità 2023.

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare. Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2024 31 dic 2023
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale
Attività per Imposte anticipate 3.627.535 862.404 4.133.558 1.040.250
Perdite su cambi 0 0 6.920 1.661
Compensi amministratori 68.661 16.479 79.763 19.143
Svalutazione crediti 240.720 57.773 240.720 57.773
Ammortamento marchi 21.992 6.136 17.061 4.760
Mtm Irs 313.199 75.168 305.150 73.236
Mtm Titoli 107.520 25.805 171.570 41.177
Effetti FTA 1.610 449 2.190 611
Perdite fiscali 2.381.395 571.535 2.896.855 749.760
Altro 492.438 109.060 413.329 92.129
Passività per Imposte differite 5.457.858 1.556.869 4.403.422 1.203.299
utili su cambi 0 0 144.058 34.573

dividendi non corrisposti 8.850 2.124 8.850 2.124
Effetti FTA 294.535 82.175 281.817 78.627
Mtm Irs 197.378 47.371 484.520 113.761
Allocazione a vigneti Canevel 1.015.467 243.712 1.107.782 265.868
Iperinflazione Argentina e altro 3.941.627 1.181.487 2.376.395 708.346

7.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si segnalano di seguito i contributi incassati nell'anno 2024:

Da parte della Controllante:

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 173.184 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, per il progetto "Veneto Wine Culture in the world 2024" (REG. UE n. 1308/2013 - Bando biennale 2023/2024) e da Confagri Wine Promotion Soc. Cons. a rl per il progetto "Top Italian Wines 2024" (REG. UE n. 1308/2013 - Bando biennale 2023/2024);

  • Contributo fotovoltaico per euro 29.471 dal GSE relativamente al contributo incentivante e scambio sul posto su pannelli fotovoltaici di Valgatara, Negrar e di Cinigiano;

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 60.110 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, a saldo del progetto " Veneto Wine Culture in the World 2021" per chiusura controlli da parte di Agecontrol;

  • Credito d'imposta per Art Bonus per Euro 19.500 (DL 83/2014 art. 1);

  • Contributo da Avepa di Euro 108.242 come anticipo per la domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2024/2025 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50);

  • Contributi Agricoli per Domanda Unica, ricevuti da AVEPA per euro 27.415 (Reg. (UE) 2021/2115 e 2021/2116, DM 660087/2022, DGRV n. 117/2024, 118/2024 e 119/2024);

  • Contributi per piano formativo per euro 3.820 da Fondimpresa.

Da parte delle Controllate:

  • Contributi per assicurazione antigrandine per euro 72.470 da AGEA (Reg. (UE) 1308/2013 art. 49);

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 24.220 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, "Veneto Wine Culture in the world 2023" (REG. UE n. 1308/2013 - Bando biennale 2023/2024) e nuovo progetto Nazionale 2024/2025 (REG. UE n. 1308/2013 – regolamento 2021/2115 – ID Nazionale 15);

  • Contributo fotovoltaico per euro 5.899 dal GSE relativamente al contributo incentivante su pannelli fotovoltaici di Valdobbiadene;

  • Contributi Agricoli per Domanda Unica, ricevuti da AVEPA per euro 22.842 (Reg. (UE) 2021/2115 e 2021/2116, DM 660087/2022, DGRV n. 117/2024, 118/2024 e 119/2024);

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 12.341 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, a saldo del progetto "Veneto Wine Culture in the World 2021" per chiusura controlli da parte di Agecontrol;

  • Contributo da Avepa di Euro 10.303 a saldo per la domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2023/2024 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50);

  • Contributo da Avepa di Euro 21.200 come anticipo della domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2023/2024 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50) per i vigneti di San Pietro;

  • Contributo da Agea di Euro 2.158 a saldo della domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2021/2022 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50) per i vigneti in Valpolicella (Loc. Pol);

  • Contributo da Agea di Euro 4.192 a saldo della domanda per il Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Misura Investimento Azione B – bando biennale 2022/2023 (Reg. UE n. 1308/2013 art. 50) per i vigneti in Valpolicella (Loc. Pol);

  • Contributo da Regione Lombardia per Euro 5.918 relativo alla misura 80.1.1. – P.S.R. 2014/2020 Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28).

7.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie del Gruppo comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. Il Gruppo detiene inoltre contratti derivati. Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

Il Gruppo non è esposto a significative concentrazioni dei rischi. Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di liquidità

Il Gruppo è esposto al rischio di incontrare delle difficoltà a reperire i fondi necessari per soddisfare gli obblighi connessi con le passività finanziarie, ovvero con il loro rimborso secondo le previsioni contrattuali, oltre che le dinamiche operative legate alla gestione del ciclo economico delle proprie rimanenze, alla gestione delle altre poste del proprio capitale circolante netto e a quella dei significativi investimenti in corso di esecuzione.

Una gestione prudente del rischio di liquidità viene perseguita monitorando i flussi di cassa e la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo, le necessità di finanziamento e la liquidità disponibile nel Gruppo, con l'obiettivo di garantire una valida gestione delle risorse finanziarie, incluse le eventuali temporanee eccedenze di liquidità, degli affidamenti disponibili, della realizzo di attività finanziarie non strategiche o liquidabili e della possibilità di sottoscrizione di idonee linee di credito. Si segnala che alcuni finanziamenti a medio-lungo termine in essere prevedono il rispetto di parametri economico/finanziari (covenants) da calcolarsi annualmente sulla base delle risultanze di bilancio. Il rischio che il Gruppo abbia difficoltà a far fronte ai suoi impegni per passività finanziarie è collegato all'andamento del fatturato, alla rilevanza degli investimenti in esecuzione e alle eventuali tempestive azioni correttive: considerando l'attuale posizione finanziaria netta e la struttura del capitale circolante, risulta moderato. Il Gruppo controlla sistematicamente il rischio di liquidità analizzando una apposita reportistica, la situazione economica congiunturale e le incertezze che periodicamente caratterizzano i mercati finanziari. Per tale ragione vengono intraprese azioni tese a generare risorse finanziare con la gestione operativa e a mantenere un adeguato livello di liquidità disponibile al fine di garantire la normale operatività e affrontare le decisioni strategiche dei prossimi anni. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile e all'eventuale ricorso a prestiti bancari, ovvero alla rimodulazione o rifinanziamento di quelli esistenti.

In particolare, in occasione dell'ultimazione del significativo investimento per il nuovo Visitor Center Monteleone 21, il Gruppo ha valutato la necessità di adeguare la propria posizione finanziaria, nell'ottica di identificare una struttura di finanziamenti a medio-lungo termine che sia coerente alla solida capacità di generazione di flussi di cassa del business. Sono pertanto state attivate delle interlocuzioni con le banche di sistema, che da anni supportano le esigenze finanziarie del Gruppo Masi, per finalizzare una nuova manovra che possa consentire una rimodulazione delle scadenze dei rimborsi attualmente previsti, oltre che un allungamento delle scadenze di medio periodo. Sulla scorta delle positive interlocuzioni in essere, nell'ambito delle quali il Gruppo ha già ottenuto il rilascio dei waiver sul mancato rispetto dei covenant finanziari, il management è confidente sulla possibilità di poter addivenire ad un ridisegno della propria struttura finanziaria al più tardi nel secondo semestre dell'esercizio. Nel frattempo, il Consiglio di Amministrazione continua nel periodico monitoraggio delle disponibilità finanziarie esistenti, tra liquidità, linee affidate e possibilità di attingere a smobilizzi di capitale circolante e ha verificato la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni finanziari assunti nell'orizzonte temporale di almeno 12 mesi, secondo le previsioni dei principi contabili e della normativa applicabile.

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali il Gruppo opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che il Gruppo ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio puntuale di fine periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni. Una più attenta disamina sul caso Argentina è stata effettuata al paragrafo 5.h) Conversione delle poste in valuta / Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29, dove sono stati descritti gli effetti contabilizzati nel bilancio sul tema in oggetto.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2023 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali il Gruppo risulta maggiormente esposto. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'euro nei confronti di tali valute, il Gruppo sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

Le società del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari del Gruppo.

La politica del Gruppo è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine il Gruppo ha stipulato dei contratti di Interest Rate Swap (IRS) ed Intersest Rate Collar (IRC), per i primi a fronte dei quali il Gruppo paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi

a tasso variabile incassati dal Gruppo, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Lo strumento di copertura IRC rappresenta invece la combinazione fra l'acquisto di un'opzione cap e la contestuale vendita di un'opzione floor consentendo di contenere le oscillazioni del parametro benchmark all'interno un corridoio, delimitato dal livello strike del cap e, in basso, dal livello strike del floor. Mediante la sottoscrizione degli IRS ed IRC il Gruppo raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta del Gruppo non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti del Gruppo sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno del Gruppo.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

In aggiunta, negli ultimi mesi le scelte di politica doganale degli Usa hanno comportato una spirale crescente di incertezza in materia di dazi doganali, con conseguente variabilità nei mercati sia per l'annuncio di misure molto stringenti, sia per le contromisure adottate da altri Paesi, oltre che per le repentine modifiche in termini di sospensione degli incrementi annunciati o l'avvio di negoziazioni internazionali ad hoc su specifiche categorie merceologiche. Il management di Masi monitora con attenzione l'evoluzione di queste dinamiche, spesso non prevedibili, identificando canali di dialogo con la propria catena distributiva, considerato il peso rilevante dell'export per il gruppo, che ha da anni una vocazione internazionale nei mercati di destinazione delle proprie produzioni. Ancorché ad oggi non sia facilmente identificabile l'impatto sui comportamenti di consumo dei clienti finali, il management monitora con attenzione l'andamento dei mercati, sia per i prodotti a più lunga lavorazione, sia per i vini normalmente consumati nella stagione, anche per comprendere l'impatto che tali restrizioni doganali potrebbero comportare nell'eccesso di offerta da parte dei produttori italiani e francesi sui mercati europei.

Rischio di attacchi digitali

Il Gruppo è soggetto al rischio di attacchi digitali solitamente finalizzati all'accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni sensibili, nonché all'estorsione di denaro agli utenti o all'interruzione dei normali processi aziendali. L'implementazione di misure di cybersecurity efficaci è particolarmente impegnativa oggi perché ci sono più dispositivi che persone e gli hacker stanno diventando sempre più innovativi.

Il Gruppo persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo della struttura informatica e informativa, compresi i dispositivi, i portali e i siti istituzionali, i siti aziendali, le firma digitali e la relativa manutenzione e aggiornamento e mantenimento nel tempo delle prestazioni e delle condizioni di sicurezza. Il Gruppo persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo dei dati personali, e delle informazioni aziendali, al fine di permettere lo svolgimento delle attività, anche con i soggetti esterni, garantendo l'integrità, il trattamento previsto, la disponibilità la conservazione e la cancellazione e distruzione degli stessi.

Tutto ciò è reso possibile tramite la protezione dell'infrastruttura informatica attraverso sistemi di difesa da attacchi esterni e prevenzione delle intrusioni informatiche, con soluzioni tecniche e software dedicati, costantemente monitorati e aggiornati alle nuove minacce.

L'esecuzione periodica di test di sicurezza informatica e delle informazioni su supporti removibili, secondo uno specifico piano di sorveglianza e controllo, come presidio contro le minacce cyber e per rilevare le vulnerabilità del sistema informatico e dei luoghi fisici, garantiscono l'efficienza e l'efficacia delle procedure poste in essere nell'ottica anche del continuo miglioramento.

Queste misure sono integrate con la gestione di un altro aspetto fondamentale per la sicurezza dei dati e la prevenzione dei delitti informatici, rappresentato dalle misure comportamentali che deve essere tenuto da ciascun utente.

La Controllante ha definito l'organizzazione dell'infrastruttura Hardware e Software di Gruppo, per la protezione dei dati e delle informazioni, e cura il mantenimento nel tempo dei livelli di sicurezza e prestazione.

Rischio di Export Compliance

Il Gruppo opera estensivamente a livello internazionale dovendo pertanto assicurare un controllo puntuale delle transazioni effettuate al fine di verificare gli adempimenti di Export Controls, ovvero l'insieme dei controlli che devono essere condotti nell'ambito di una qualsiasi transazione finalizzati a verificare l'eventuale coinvolgimento diretto e/o indiretto di Soggetti Listati e/o risorse o fondi riconducibili a Soggetti Listati sottoposti a misure restrittive.

Al fine di rispettare le normative internazionali, la Società e il Gruppo operano costantemente secondo principi di corretta gestione dell'Export Compliance.

Sistematico è quindi il controllo delle cosiddette "Misure Restrittive" e cioè delle restrizioni commerciali e finanziarie adottate dall'Unione Europea, da ogni singolo Stato membro dell'Unione Europea, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti d'America, dalle Nazioni Unite, e da ogni altra giurisdizione rilevante, anche per effetto di disposizioni contrattuali, per la Società e il Gruppo nei confronti di certi Paesi terzi, di singoli soggetti (persone fisiche e giuridiche), prodotti (inclusi software e tecnologie) e servizi (inclusa l'assistenza tecnica) o settori industriali.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

31 dic 2024 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la vendita
Attività
finanz. al fair
value rilevate
a conto
economico
Attività
finanziarie
al FVTOCI
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
13.810 0 0 5.590 0 19.401 19.401
Altre attività non correnti 132.000 0 0 0 0 132.000 132.000
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
14.847.162 0 0 0 0 14.847.162 14.847.162
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 144.217 1.080.961 1.225.178 1.225.178
Totale attività finanziarie 14.992.972 0 0 149.807 1.080.961 16.223.740 16.223.740
31 dic 2023 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la vendita
Attività
finanz. al fair
value rilevate
a conto
economico
Attività
finanziarie
al FVTOCI
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
13.768 0 0 3.311.563 2.586.148 5.911.480 5.911.480
Altre attività non correnti 102.000 0 0 0 0 102.000 102.000
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
11.668.090 0 0 0 0 11.668.090 11.668.090
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 312.477 29.429 341.906 341.906
Totale attività finanziarie 11.783.859 0 0 3.624.040 2.615.577 18.023.476 18.023.476

Passività finanziarie

31 dic 2024 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz. al
fair value rilevate
a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 26.858.735 0 0 26.858.735 26.858.735
Passività finanziarie correnti 25.052.473 0 0 25.052.473 25.052.473
Debiti commerciali e altri debiti
correnti
16.724.481 160.215 0 16.884.696 16.884.696
Altri debiti e passività non
correnti
0 101.241 0 101.241 101.241
Totale passività finanziarie 68.635.690 261.456 0 68.897.146 68.897.146

31 dic 2023 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz. al
fair value rilevate
a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 37.178.157 0 0 37.178.157 37.178.157
Passività finanziarie correnti 16.933.420 0 0 16.933.420 16.933.420
Debiti commerciali e altri debiti
correnti
17.884.041 20.713 0 17.904.753 17.904.753
Altri debiti e passività non
correnti
0 124.029 0 124.029 124.029
Totale passività finanziarie 71.995.618 144.741 0 72.140.359 72.140.359

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair Value al 31 dicembre 2023, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione 31 dic 2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 19.401 5.590 0 13.810
Altre attività non correnti 132.000 0 0 132.000
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
14.847.162 0 0 14.847.162
Altre attività finanziarie correnti 1.225.178 1.225.178 0 0
Totale attività finanziarie 16.223.740 1.230.768 0 14.992.972
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 26.858.735 0 0 26.858.735
Passività finanziarie correnti 25.052.473 0 0 25.052.473
Debiti commerciali e altri debiti
correnti
16.884.696 160.215 0 16.724.481
Altri debiti e passività non correnti 101.241 101.241 0 0
Totale passività finanziarie 68.897.146 261.456 0 68.635.690

7.10 Rapporti con parti correlate

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c.)

Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

(i) Acquisto di beni (ii) Prestazione di servizi.

In riferimento all'IFRS 24, all'art. 2391 bis C.C. e alla delibera CONSOB n. 17221 del 12/03/2010, si evidenzia che il Gruppo ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro3 .

Le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico consolidato.

Parti correlate - debiti e crediti (euro/000) 2024 2023
a) Società partecipate
debiti 1 0
crediti 331 347
b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti strategici
debiti 235 287
crediti 0 0
immobilizzazioni 70 105
c) Stretti familiari dei soggetti b)
debiti 20 24
d) Società collegate ai soggetti b) e c)
debiti 0 2
Parti correlate - costi e ricavi (euro/000) 2024 2023
a) Società partecipate
ricavi della capogruppo 411 518
altri ricavi della capogruppo 2 2
costi della capogruppo 17 62
dividendi percepiti dalla capogruppo 0 50
b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti strategici
ricavi 4 4
costo del personale 1.315 1.327
compenso amministratori 1.332 1.183
compenso sindaci 32 90
costi per diritti d'uso 36 36
c) Stretti familiari dei soggetti b)
compenso amministratori 0 0
costo del personale 354 332
0 0
d) Società collegate ai soggetti b) e c)
ricavi 0 1
costi per servizi 0 3

3 Periodo comparativo adeguato in ottemperanza alla normativa di riferimento.

7.11 Altre informazioni

7.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Capogruppo ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento e delle Controllate con CdA e collegio sindacale in carica.

Compensi spettanti agli Amministratori,
ai Sindaci ed alla Società di revisione
2024
Amministratori 1.968.961
Collegio sindacale 53.374
Attività di revisione contabile: 188.650
servizi di revisione contabile prestati dal revisore della Capogruppo 97.150
altri servizi di attestazione contabile prestati dal revisore della Capogruppo 79.500
servizi di revisione contabile prestati da altri revisori 12.000
Totale 2.210.985

7.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Capogruppo ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa del Gruppo.

7.11.3 Eventi successivi alla chiusura del periodo e prevedibile evoluzione della gestione

Si rimanda a quanto riportato in Relazione sulla gestione.

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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