Quarterly Report • May 13, 2025
Quarterly Report
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Resoconto intermedio di gestione Gruppo Monte dei Paschi di Siena 31 Marzo 2025

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. Capitale sociale: € 7.453.450.788,44 interamente versato Iscritta al Registro delle Imprese di Arezzo – Siena, numero di iscrizione e codice fiscale 00884060526 Gruppo IVA MPS – Partita IVA 01483500524 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Iscritta all'Albo delle banche al n. 5274 Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari

| RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE 3 | |
|---|---|
| Risultati in sintesi4 | |
| Executive summary 7 | |
| Azionariato9 | |
| Informazioni sul titolo BMPS10 | |
| Contesto di riferimento 11 | |
| Eventi rilevanti dei primi tre mesi del 202514 | |
| Eventi rilevanti successivi alla chiusura dei primi tre mesi del 2025 15 | |
| Piano Industriale di Gruppo 2024-2028 15 | |
| SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO ABBREVIATO 17 | |
| Stato patrimoniale consolidato 18 | |
| Conto economico consolidato20 | |
| Prospetto della redditività complessiva consolidata22 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato – 31 marzo 202523 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato – 31 marzo 202424 | |
| Rendiconto fnanziario consolidato – metodo indiretto25 | |
| NOTE ILLUSTRATIVE 26 | |
| Politiche contabili27 | |
| Criteri gestionali di riclassifcazione dei dati economici e patrimoniali 38 | |
| Conto economico riclassifcato42 | |
| Stato Patrimoniale riclassifcato50 | |
| Informativa sui rischi 70 | |
| Risultati per Segmento Operativo 93 | |
| Prospettive ed evoluzione prevedibile della gestione106 Informazioni sulle transazioni con parti correlate 107 |
|
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI 112 | |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 113 |

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Di seguito sono rappresentati i principali valori economici e patrimoniali del Gruppo Montepaschi al 31 marzo 2025, calcolati sulla base dei prospetti contabili riclassificati, le cui modalità di costruzione sono illustrate nella sezione "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" del presente Resoconto, e confrontati con quanto rilevato rispettivamente nello stesso periodo dell'anno precedente e a fine anno precedente. Sono, inoltre, rappresentati gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) individuati dagli amministratori per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo. Gli IAP, costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nei capitoli Conto economico riclassificato e Stato Patrimoniale riclassificato, sono basati sui dati di contabilità, corrispondenti a quelli utilizzati nei sistemi interni di performance management e di reporting direzionale e coerenti con le metriche maggiormente diffuse nel settore bancario, a garanzia della comparabilità dei valori presentati. Gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e, pur essendo calcolati su dati di bilancio, non sono soggetti a revisione contabile completa o limitata.
I suddetti indicatori tengono conto degli Orientamenti emessi dall'ESMA il 5 ottobre 2015, che Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza (Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015), e sono divenuti applicabili dal 3 luglio 2016. Con riferimento al contesto conseguente al conflitto militare fra Russia e Ucraina si segnala che, in coerenza con le indicazioni ESMA, non sono stati introdotti nuovi indicatori, né sono state apportate modifiche agli indicatori normalmente utilizzati. Si evidenzia che per ciascun IAP è fornita evidenza della definizione e dei metodi di calcolo; le grandezze utilizzate sono tracciabili attraverso le informazioni contenute nelle tabelle che seguono o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella presente Relazione intermedia sulla gestione. Detti schemi sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione adottati nell'esercizio precedente, più dettagliatamente illustrati nella sezione "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" del presente Resoconto intermedio di gestione.
| VALORI ECONOMICI e PATRIMONIALI | |||
|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | |||
| VALORI ECONOMICI (mln di euro) | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Var. |
| Margine di interesse | 543,0 | 587,0 | -7,5% |
| Commissioni nette | 397,9 | 365,3 | 8,9% |
| Altri ricavi della gestione finanziaria | 66,2 | 53,1 | 24,7% |
| Altri proventi e oneri di gestione | 0,1 | 7,4 | -98,6% |
| Totale Ricavi | 1.007,3 | 1.012,8 | -0,5% |
| Oneri operativi | (472,1) | (462,0) | 2,2% |
| Costo del credito clientela | (91,0) | (105,7) | -13,9% |
| Altre rettifiche di valore | 3,6 | (0,8) | n.s. |
| Risultato operativo netto | 447,7 | 444,3 | 0,8% |
| Componenti non operative | (50,4) | (108,1) | -53,4% |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 413,1 | 332,7 | 24,2% |
| UTILE (PERDITA) PER AZIONE (euro) | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Var. |
| Utile (Perdita) base per azione (basic EPS) | 0,328 | 0,264 | 24,2% |
| Utile (Perdita) diluito per azione (diluted EPS) | 0,328 | 0,264 | 24,2% |
| DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI (mln di euro) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. |
| Totale Attivo | 124.579,7 | 122.601,7 | 1,6% |
| Finanziamenti clientela | 78.630,9 | 77.309,6 | 1,7% |
| Raccolta Diretta | 94.594,2 | 93.971,9 | 0,7% |
| Raccolta Indiretta | 103.598,5 | 103.237,8 | 0,3% |
| di cui Risparmio Gestito | 59.624,0 | 59.924,0 | -0,5% |
| di cui Risparmio Amministrato | 43.974,6 | 43.313,8 | 1,5% |
| Patrimonio netto di Gruppo | 12.048,6 | 11.649,0 | 3,4% |
| STRUTTURA OPERATIVA | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. |
| Numero Dipendenti - dato puntuale | 16.678 | 16.727 | (49) |
| Numero Filiali Rete Commerciale Italia | 1.258 | 1.312 | (54) |

| INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE | ||||
|---|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | ||||
| INDICATORI DI REDDITIVITA' CONSOLIDATA (%) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. | |
| Cost/Income ratio | 46,9 | 46,3 | 0,6 | |
| R.O.E. (su patrimonio medio) | 13,9 | 18,0 | -4,1 | |
| Return on Assets (RoA) ratio | 1,3 | 1,6 | -0,3 | |
| ROTE (Return on tangible equity) | 14,1 | 18,3 | -4,2 | |
| INDICI DI QUALITA' DEL CREDITO (%) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. | |
| Net NPE ratio | 2,3 | 2,4 | -0,1 | |
| Gross NPL ratio | 3,8 | 3,8 | n.s. | |
| Tasso di variazione dei finanziamenti deteriorati | (0,4) | 3,0 | -3,4 | |
| Finanziamenti clientela in sofferenza / Finanziamenti clientela | 0,6 | 0,6 | n.s. | |
| Finanziamenti clientela al costo ammortizzato stadio 2 / Finanziamenti clientela performing al costo ammortizzato |
12,6 | 13,4 | -0,8 | |
| Coverage finanziamenti clientela deteriorati | 49,5 | 48,5 | 1,0 | |
| Coverage finanziamenti clientela in sofferenza | 65,9 | 66,5 | -0,6 | |
| Provisioning | 0,46 | 0,53 | -0,07 | |
| Texas ratio | 26,6 | 27,6 | -1,0 |
Cost/Income ratio: rapporto tra gli Oneri operativi (Spese amministrative e Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali) e Totale ricavi (per la composizione dell'aggregato cfr. schema del Conto economico riclassificato).
Return On Equity (ROE): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" e la media tra il Patrimonio netto di Gruppo (comprensivo dell'Utile e delle Riserve da valutazione) di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Return On Asset (ROA): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" ed il Totale attivo di fine periodo.
Return On Tangible Equity (ROTE): rapporto tra il Risultato netto di periodo "annualizzato" e la media tra il Patrimonio netto tangibile1 di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Net NPE Ratio: rapporto tra le esposizioni deteriorate nette verso la clientela e il totale delle esposizioni nette verso la clientela, entrambe al netto delle attività in via di dismissione (esclusi i titoli governativi).
Gross NPL Ratio2 : incidenza lorda dei crediti deteriorati calcolata come rapporto tra i Finanziamenti clientela e banche3 deteriorati lordi, al netto delle attività in via di dismissione, e il totale Finanziamenti clientela e banche lordi, al netto delle attività in via di dismissione.
Tasso di variazione dei finanziamenti clientela deteriorati: rappresenta il tasso di crescita annuale dei Finanziamenti clientela lordi non performing basato sulla differenza tra stock annuali.
Coverage finanziamenti clientela deteriorati e coverage finanziamenti clientela in sofferenza: il coverage ratio sui Finanziamenti clientela deteriorati e sui Finanziamenti clientela in sofferenza è calcolato come rapporto tra i relativi Fondi rettificativi e le corrispondenti Esposizioni lorde.
Provisioning: rapporto tra il Costo del credito clientela annualizzato e la somma dei Finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing.
Texas Ratio: rapporto tra i Finanziamenti clientela deteriorati lordi e la somma, al denominatore, dei relativi fondi rettificativi e del Patrimonio netto tangibile.
1Patrimonio netto contabile del Gruppo comprensivo del risultato di periodo, depurato dell'avviamento e delle altre attività immateriali. 2 EBA Risk Dashboard.
3 I Finanziamenti banche includono i conti correnti e i depositi a vista presso banche e banche centrali classificati nella voce "Cassa" dell'attivo patrimoniale.

| INDICATORI REGOLAMENTARI | |||
|---|---|---|---|
| GRUPPO MONTEPASCHI | |||
| RATIO PATRIMONIALI (%) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. |
| Common Equity Tier 1 (CET1) ratio - phase in | 19,7 | 18,3 | 1,4 |
| Common Equity Tier 1 (CET1) ratio - fully loaded | 19,6 | 18,2 | 1,4 |
| Total Capital ratio - phase in | 22,1 | 20,6 | 1,5 |
| Total Capital ratio - fully loaded | 22,0 | 20,5 | 1,5 |
| MREL-TREA (total risk exposure amount) | 27,4 | 28,5 | -1,1 |
| MREL-LRE (leverage ratio exposure) | 9,6 | 11,2 | -1,6 |
| INDICE DI LEVA FINANZIARIA (%) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. |
| Indice di leva finanziaria - transitional definition | 6,9 | 7,2 | -0,3 |
| Indice di leva finanziaria - fully phased | 6,9 | 7,2 | -0,3 |
| RATIO DI LIQUIDITA' (%) | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Var. |
| LCR | 156,4 | 166,5 | -10,1 |
| NSFR | 129,8 | 134,1 | -4,3 |
| Asset encumbrance ratio | 25,8 | 22,6 | 3,2 |
| Loan to deposit ratio | 83,1 | 82,3 | 0,8 |
| Counterbalancing capacity a pronti (mld di euro) | 31,6 | 33,0 | -1,4 |
Nella determinazione dei ratios patrimoniali la versione "phase-in" (o "transitional") rappresenta l'applicazione delle regole di calcolo secondo il quadro normativo in vigore alla data di riferimento, mentre la versione "fully loaded" non incorpora nel calcolo gli effetti del filtro prudenziale relativo alla Riserva Other Comprehensive Income sui titoli di Stato. In ogni caso tale indicatore incorpora gli effetti del regime transitorio introdotto dalla CRR3 sulle attività ponderate per il rischio.
Common equity Tier 1 (CET1) ratio: rapporto tra Capitale primario di classe 1 e le Attività ponderate per il rischio complessive.
Total Capital ratio: rapporto tra Fondi propri e le Attività ponderate per il rischio complessive.
MREL-TREA: determinato come il rapporto tra la somma di Fondi propri e Passività ammissibili e l'importo delle Attività ponderate per il rischio complessive.
MREL-LRE: determinato come il rapporto tra la somma di Fondi propri e Passività ammissibili e l'importo delle esposizioni complessive di leva finanziaria.
Indice di leva finanziaria: calcolato come rapporto tra il Capitale di classe 1 (Tier 1) e le esposizioni complessive, secondo quanto previsto dall'art. 429 del Regolamento 575/2013.
Liquidity Coverage Ratio (LCR): indicatore di liquidità di breve termine corrispondente al rapporto tra l'ammontare degli High Quality Liquidity Asset (attività liquide di elevata qualità) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di riferimento.
Net Stable Funding Ratio (NSFR): indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi e corrisponde al rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
Asset encumbrance ratio: rapporto tra il totale del valore contabile delle attività vincolate e delle garanzie reali ricevute riutilizzate e il totale delle attività e garanzie totali ricevute disponibili.
Loan to deposit ratio: rapporto tra Finanziamenti clientela netti e la Raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli emessi).
Counterbalancing capacity a pronti: sommatoria di poste certe e libere da qualsiasi impegno utilizzabili dal Gruppo per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità, costituite da attivi finanziari e commerciali eligible ai fini delle operazioni di rifinanziamento con BCE e da attivi conferiti in MIC (mercato interbancario collateralizzato) e non utilizzati, cui viene prudenzialmente applicato lo scarto di garanzia (haircut) pubblicato giornalmente dalla BCE.
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Si riepiloga qui di seguito la dinamica dei principali aggregati economici e patrimoniali del Gruppo registrata al 31 marzo 2025.

schemi similari, nulli nel presente trimestre (-75 mln di euro al 31 marzo 2024); il Canone DTA, pari a -14 mln di euro (-15 mln di euro al 31 marzo 2024); il Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali, pari a +2 mln di euro (risultato nullo al 31 marzo 2024); gli Utili/perdite da cessioni di investimenti, con risultato nullo al 31 marzo 2025 (-6 mln di euro al 31 marzo 2024).
La Raccolta complessiva si pone in aumento anche rispetto al 31 marzo 2024 (+5,4 mld di euro) grazie alla crescita sia della Raccolta Diretta (+1,9 mld di euro) sia della Raccolta Indiretta (+3,5 mld di euro). La crescita della Raccolta Diretta interessa i conti correnti (+1,3 mld di euro), i depositi a scadenza (+0,2 mld di euro), i PCT (+0,3 mld di euro) e le altre forme di raccolta (+0,9 mld di euro). Risultano in flessione, invece, le obbligazioni (- 0,8 mld di euro). La dinamica della Raccolta Indiretta rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è legata sia all'aumento del risparmio amministrato (+2,0 mld di euro), sia alla crescita del risparmio gestito (+1,5 mld di euro). Entrambe le componenti beneficiano principalmente di un effetto mercato positivo; positivi anche i flussi netti, soprattutto sulle componenti dei fondi e del risparmio amministrato.
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati risulta sostanzialmente stabile rispetto al 31 marzo 2024 (pari al 49,5%). A livello di singoli stati amministrativi, la dinamica è riferibile alle Inadempienze probabili (il cui coverage passa dal 37,8% al 40,0%) e alla percentuale di copertura dei Finanziamenti scaduti deteriorati (che passa dal 21,3% al 28,7%); in lieve riduzione, invece, la percentuale di copertura delle Sofferenze (il cui coverage passa dal 67,8% al 65,9%).
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 marzo 2025 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato a 19,7% (rispetto al 17,9% del 31 marzo 2024 e al 18,3% del 31 dicembre 2024), e il Total Capital Ratio è risultato pari a 22,1% (rispetto al 21,3% del 31 marzo 2024 e al 20,6% del 31 dicembre 2024) deducendo dal capitale i dividendi maturati nel corso del primo trimestre assumendo un payout ratio del 75% dell'utile ante imposte.

Al 31 marzo 2025 il capitale sociale della Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è pari a 7.453.450.788,44 euro, suddiviso in 1.259.689.706 azioni ordinarie.
Secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute ai sensi della normativa vigente in materia di partecipazioni rilevanti (art. 120 TUB), nonché sulla base di quanto risultante al riguardo dal sito istituzionale della CONSOB, i soggetti che alla data del 31 marzo 2025 possiedono, direttamente e/o indirettamente, azioni ordinarie rappresentative di una percentuale superiore al 3% del capitale sociale dell'Emittente e che non ricadono nei casi di esenzione previsti dall'art. 119-bis del Regolamento Emittenti sono i seguenti:
| Dichiarante | % di azioni possedute sul capitale sociale ordinario |
|---|---|
| Ministero dell'Economia e delle Finanze | 11,731% |
| Delfin Sàrl | 9,780% |
| Gruppo Francesco Gaetano Caltagirone (*) | 5,026% |
| Banco BPM S.p.A. | 5,003% |
| Anima Holding S.p.A. | 3,992% |
* Partecipazioni detenute tramite: Ausonia S.r.l., Esperia 15 S.r.l., MK 87 S.p.A., Istituto Finanziario 2012 S.p.A., Gamma S.r.l., Azufn S.p.A., VM 2006 S.r.l., Mantegna 87 S.r.l., Calt 2004 S.r.l., Finanziaria Italia 2005 S.p.A..
Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute nel corso del primo trimestre 2025:
• in data 6 gennaio 2025, Delfin Sàrl ha comunicato di aver incrementato la propria quota di partecipazione nel capitale sociale della Banca dal 3,509% al 9,780%.
Successivamente alla chiusura del primo trimestre 2025:
(i) in data 11 aprile 2025, è divenuta efficace l'acquisizione di Anima Holding S.p.A. da parte di Banco BPM S.p.A.; a seguito di tale operazione la partecipazione detenuta da Banco BPM S.p.A. nel capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è complessivamente pari all'8,996%.
(ii) in occasione dell'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. tenutasi in data 17 aprile 2025, risultano le seguenti certificazioni relative a quote superiori al 3% del capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena, da parte dei seguenti Azionisti:
Inoltre, si rappresenta che durante lo svolgimento dell'Assemblea del 17 aprile 2025 il rappresentante del socio Miria Asset Management LTD, ha dichiarato che tale società detiene in aggregato partecipazioni superiori al 3%.
4 Partecipazioni detenute tramite: Ausonia S.r.l., Esperia 15 S.r.l., Istituto Finanziario 2012 S.p.A., Gamma S.r.l., Azufin S.p.A., VM 2006 S.r.l., Mantegna 87 S.r.l., Calt 2004 S.r.l., Finanziaria Italia 2005 S.p.A., Immako S.r.l., Romana Partecipazioni 2000 S.r.l., M.K. 87 S.p.A., Viapar S.r.l., Finced S.r.l., Pantheon 2000 S.p.A..
5 Le quote azionarie di Banco BPM e Anima si riferiscono alla "record date" dell'8 aprile 2025, data antecedente la data di efficacia dell'acquisizione di Anima da parte di Banco BPM (11 aprile 2025).

L'azione BMPS ha chiuso il primo trimestre 2025 ad un valore pari a 7,30 euro con una crescita nel periodo pari al +7,3%, mentre l'indice di settore FTSE All Share Banks ha mostrato un aumento del +24,8% e il FTSE MIB ha registrato un incremento del +11,3%. Sempre nell'arco del trimestre, il volume medio di titoli MPS scambiati giornalmente si è attestato a circa 19,3 mln di euro.
| RIEPILOGO STATISTICO QUOTAZIONI (dal 31/12/2024 al 31/03/2025) | ||
|---|---|---|
| Media | 6,87 | |
| Minima | 6,16 | |
| Massima | 7,82 |
Nel corso del primo trimestre, il 31 gennaio 2025, l'agenzia di rating Moody's ha rivisto i rating della Banca, confermandoli, e ha migliorato l'outlook in positivo sui rating di lungo termine del debito senior unsecured e dei depositi. La decisione ha fatto seguito all'annuncio della Banca del 24 gennaio 2025 di lanciare un'offerta pubblica di scambio volontaria sulle azioni di Mediobanca.
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short term Debt |
Long-term Debt (Senior Unsecured) |
Long-term Deposits |
Outlook (Senior Unsecured/ Deposits) |
Baseline Credit Assessment |
Subordinated Debt |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Moody's | 31/01/25 | P (NP) | Ba2 | Baa3 | Positivo | ba2 | Ba3 |
Nel corso del primo trimestre 2025 l'agenzia di rating non ha effettuato alcun aggiornamento dei rating della Banca. L'ultima azione di rating rimane quella del 25 ottobre 2024, con il rialzo dei rating e il cambiamento dell'outlook in positivo da stabile.
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short-term Issuer Default Rating |
Long-term Issuer Default Rating |
Outlook (Long term IDR) |
Long- term Deposits |
Viability rating | Subordinated Debt |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fitch | 25/10/24 | B | BB+ | Positivo | BBB- | bb+ | BB |
Nel corso del primo trimestre 2025 l'agenzia di rating non ha effettuato alcun aggiornamento dei rating della Banca.
| Agenzia di rating |
Data ultima revisione |
Short-term Issuer Rating |
Long-term Issuer Rating |
Long-term Deposits |
Subordinated Debt |
Outlook | Intrinsic Assessment |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Morningstar DBRS |
15/04/24 | R-3 | BB (high) | BBB (low) | BB (low) | Positivo | BB (high) |

Successivamente, il 3 aprile 2025, l'agenzia di rating Morningstar DBRS ha annunciato un nuovo upgrade dei rating della Banca, portando in area investment grade a "BBB (low)" il Long-Term Issuer rating, il Long-Term Senior Debt rating e, contestualmente, il Long-Term Deposit rating è stato portato a "BBB". La valutazione Intrinsic Assessment è ora a "BBB (low)". L'outlook è stato confermato in positivo.
La decisione di migliorare i rating considera i risultati raggiunti dalla Banca in tutti gli ambiti, tra cui il rafforzamento della capacità di generare capitale e i solidi buffer patrimoniali, punti di forza che, secondo l'agenzia, garantiscono alla Banca la flessibilità sia per attraversare le varie fasi del ciclo economico che per poter avere un ruolo attivo nel processo di consolidamento in corso nel sistema bancario italiano.
Nel primo trimestre del 2025 l'economia globale ha mostrato segnali di rallentamento condizionata dalle nuove misure protezionistiche americane che hanno determinato un contesto di forte incertezza. A inizio aprile l'amministrazione statunitense ha infatti annunciato nuovi aumenti tariffari verso quasi tutti gli altri paesi, commisurati al loro avanzo commerciale nei confronti degli USA, per poi sospendere per tre mesi parte degli stessi con l'esclusione delle misure verso la Cina. Pechino, pesantemente colpita dai dazi ha reagito imponendo tariffe elevate sui prodotti americani; l'UE ha invece momentaneamente sospeso misure ritorsive. In tale contesto, la crescita si è indebolita negli Stati Uniti, è rimasta moderata in Area Euro e non si è rafforzata in Cina. Le quotazioni energetiche di petrolio e gas naturale si sono ridotte riflettendo le prospettive di rallentamento economico. Oltre alle possibili ricadute di un'escalation tariffaria e alle tensioni sui mercati finanziari/valutari persistono sulle prospettive di crescita globale i rischi geopolitici legati all'Ucraina e al Medio Oriente.
Negli Stati Uniti, nel primo trimestre dell'anno la crescita ha registrato un'inaspettata contrazione congiunturale (-0,3% t/t preliminare). I consumi si sono affievoliti, risentendo della maggiore incertezza economica derivante dalla politica commerciale; le importazioni hanno invece registrato un rialzo allo scopo di anticipare l'introduzione dei dazi. La fiducia delle imprese manifatturiere si è collocata appena al di sopra della soglia che segnala espansione economica; quella delle famiglie si è deteriorata riflettendo un aumento delle attese d'inflazione, nonostante a marzo l'indice generale dei prezzi e l'indicatore core6 abbiano rallentato rispettivamente al 2,4% e al 2,8% a/a. Sul mercato del lavoro la disoccupazione è rimasta su livelli bassi (al 4,2% in marzo) ma la domanda e l'offerta di lavoro hanno risentito della riduzione dell'occupazione nel settore pubblico.
In Area Euro, nel primo trimestre 2025, il Pil ha leggermente accelerato su base congiunturale (+0,4% t/t preliminare) sostenuto da consumi positivi a fronte di investimenti stagnanti. I servizi hanno mostrato crescita ed il ciclo industriale ha segnato un parziale recupero, ma la fiducia manifatturiera ha segnalato debolezza condizionata dall'incertezza indotta dalle politiche tariffarie USA. Le costruzioni hanno registrato modesta espansione beneficiando della ripresa del mercato immobiliare di alcuni paesi, favorita dall'allentamento delle condizioni di finanziamento. In un contesto di tensioni commerciali accentuate, l'evoluzione della domanda estera è risultata incerta. Nei primi mesi dell'anno, la ricomposizione dei prezzi è proseguita con l'inflazione che è scesa in prossimità del 2% a/a, mostrando un rallentamento nella componente legata ai servizi. Sul mercato del lavoro, la disoccupazione ha toccato nuovi minimi intorno al 6%.
A marzo la Commissione UE ha annunciato la proposta di un nuovo piano, denominato ReArm Europe, finalizzato ad aumentare le capacità di difesa dell'Unione, che potrebbe consentire fino a 800 miliardi di euro di maggiori spese militari nei prossimi quattro anni7 . Nello stesso mese in Germania sono state approvate modifiche costituzionali che consentono al governo tedesco di indebitarsi per le spese per la difesa eccedenti l'1% del PIL; è stata inoltre decisa la costituzione di un fondo da 500 miliardi di euro in dodici anni per investimenti in infrastrutture.
Tra i paesi emergenti, in Cina, nel primo trimestre dell'anno il Pil ha registrato una solida espansione su base annua (+5,4% preliminare) grazie al balzo delle esportazioni, salite in vista dell'entrata in vigore dei dazi USA, e all'accelerazione della produzione industriale. Tuttavia, la crescita ha rallentato su base congiunturale, l'inflazione si è mantenuta negativa in marzo ed il comparto immobiliare ha confermato la debolezza. Il governo di Pechino ha fissato l'obiettivo di crescita
6 Indice depurato dalle componenti di prezzo dei beni alimentari ed energetici (tipicamente più volatili).
7 Nel piano viene prevista tra l'altro: i) la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia nazionale del Patto di Stabilità e Crescita per aumentare la spesa per la difesa; ii) la concessione di presiti UE ai paesi membri per iniziative di public procurement congiunte; iii) la possibilità di reindirizzare verso le spese per la difesa i fondi di coesione di cui dispone uno Stato membro.

annua del PIL al 5% ed ha varato nuove misure di stimolo a sostegno dei consumi interni e dei progetti infrastrutturali. In India, la crescita si è mantenuta sostenuta confermando le aspirazioni del paese al ruolo di potenziale hub produttivo globale favorito anche dalla forte espansione del proprio ceto medio. In Russia gli squilibri economici e le pressioni inflazionistiche hanno iniziato ad incidere e la crescita ha rallentato. Dalla metà di febbraio e ancor più da aprile, dopo l'inasprimento dei dazi americani e le successive misure ritorsive cinesi, il dollaro si è indebolito verso le principali valute.
In Italia il PIL è aumentato dello 0,3% (preliminare) rispetto all'ultimo trimestre 2024 grazie alla tenuta dei consumi, mentre gli investimenti in beni strumentali hanno registrato una riduzione. L'attività è stata sostenuta dai servizi; la manifattura ha segnato un miglioramento, ma in prospettiva è attesa subire le ripercussioni delle nuove tariffe e l'instabilità del contesto internazionale. Nelle costruzioni, lo stimolo fornito dalla progressiva realizzazione delle opere del PNRR ha compensato la riduzione nel comparto abitativo. Le esportazioni di beni sono cresciute nei primi mesi del 2025 ma sono attese risentire dell'incremento dei dazi, anche se composizione settoriale, posizionamento e profittabilità delle imprese italiane operanti sul mercato USA potrebbero mitigarne le ricadute sfavorevoli nel breve periodo. L'occupazione ha segnato nuovi rialzi a inizio anno e la disoccupazione è scesa sotto al 6%. Il rincaro invernale dell'energia ha fatto risalire lievemente l'inflazione, al 2% a/a in aprile (dato provvisorio); anche la componente di fondo ha mostrato un'accelerazione (al +2,1% a/a dall'1,7% di marzo).
Tra i provvedimenti di rilievo adottati dal Governo nel primo trimestre dell'anno si segnalano:
Inoltre, il 9 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025 da inviare alla Commissione UE dopo l'esame del Parlamento. Il Documento di finanza pubblica, recependo le novità introdotte dalla riforma della governance economica europea, presenta un'articolazione differente rispetto a quella dei precedenti documenti e prevede nello specifico che ciascuno Stato membro presenti, entro il 30 aprile di ogni anno, alla Commissione una relazione annuale sui progressi compiuti nell'attuazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine, nell'attuazione delle riforme e degli investimenti nel contesto del semestre europeo e, se del caso, nell'attuazione dell'insieme di riforme e investimenti che giustifica una proroga del periodo di aggiustamento. Il DFP contiene, tra l'altro: i) l'analisi del conto economico e del conto di cassa delle amministrazioni pubbliche nell'anno precedente e degli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi programmatici; ii) le previsioni tendenziali a legislazione vigente, almeno per il triennio successivo; iii) un'indicazione delle previsioni a politiche invariate per i principali aggregati del conto economico delle amministrazioni pubbliche riferite almeno al triennio successivo; iv) le previsioni tendenziali, almeno per il triennio successivo, del saldo di cassa del settore statale e le indicazioni sulle correlate modalità di copertura v) l'individuazione di regole generali sull'evoluzione della spesa pubblica; vi) le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle previsioni dei conti dei principali settori di spesa, almeno per il triennio successivo.
Lo scorso 27 marzo è stata pubblicata la sesta Relazione sullo stato di attuazione del PNRR. Secondo le stime riportate, al 31 dicembre 2024 la spesa effettiva è stata pari a quasi 64 mld di euro, circa la metà delle risorse finora ricevute attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza e un terzo di quelle assegnate.
In ambito europeo i) è stata presentata la bussola europea per la competitività, che sulla scorta delle priorità indicate nella Relazione Draghi delinea una chiara cornice strategica per orientare i lavori UE compresi quelli volti alla creazione di un' Europa primo continente ad impatto climatico zero; ii) è stato presentato il Programma dell'UE per il 2025, che illustra, tra l'altro, il percorso per realizzare un'Europa forte e unita e quello verso la semplificazione; iii) è stato approvato il primo pacchetto Omnibus, che semplifica le norme sulla sostenibilità, con l'obiettivo di stimolare la competitività e liberare capacità di investimento aggiuntivo, attualmente in fase di approvazione in Consiglio europeo e in Italia in esame presso la commissione politiche UE del Senato.
Dopo un avvio d'anno positivo, da inizio febbraio i listini hanno subito l'escalation delle tensioni commerciali con la volatilità dei mercati globali che è notevolmente aumentata. Il calo delle quotazioni americane ha scontato i timori di rallentamento economico domestico mentre i listini europei hanno beneficiato di una revisione al rialzo sulla crescita attesa dell'Area Euro, sostenuta dal programma di spese infrastrutturali tedesco e dal piano di riarmo europeo. Da inizio anno sino al 31 marzo 2025 il FTSE Mib ha guadagnato oltre il +11% e l'Euro Stoxx oltre il +7%. L'S&P500 ha perso quasi il -5% ed il Nikkei il -11% ca. Lo Shanghai Shenzhen CSI 300 cinese ha contenuto le perdite (-1% ca.) grazie all'interesse degli investitori per l'AI cinese e il raggiungimento del target governativo sulla crescita. Ad inizio aprile i listini globali hanno registrato nuove forti correzioni dopo l'imposizione americana di dazi reciproci differenziali, cui sono seguiti parziali recuperi dopo la sospensione statunitense sulle tariffe per i paesi più collaborativi (Cina esclusa).
Nel primo trimestre 2025 i tassi di interesse a lungo termine dei paesi considerati risk-free hanno mostrato andamenti divergenti. Il rendimento del treasury decennale è sceso riflettendo le incertezze legate alle ricadute delle politiche commerciali USA; i rendimenti europei sono saliti, con il Bund in accelerazione dopo gli annunci sui piani di spesa militare europea ed infrastrutturale tedesco. Al 31 marzo 2025 il decennale USA si è attestato al 4,21%, quello tedesco al 2,74% e quello italiano al 3,87%, rispettivamente -36, +37 e +35 punti base rispetto ai livelli di fine 2024. Lo spread BTP-Bund ha chiuso il trimestre attestandosi a ca. 113 punti base, in flessione di -3 punti rispetto alla chiusura 2024. Tuttavia, ad inizio aprile con l'escalation tariffaria, i rendimenti treasury a lunga scadenza hanno registrato un forte rialzo sulle possibili vendite di titoli americani da parte di investitori esteri più colpiti dai dazi (ie. Cina) e le liquidazioni forzate di posizioni da parte degli hedge fund. Lo spread BTP-Bund è risalito avvicinando i 130 punti base. Tra le agenzie di rating, S&P's ha aumentato il rating dell'Italia a BBB+ (da BBB), con outlook stabile; Fitch ha confermato il giudizio dell'Italia a BBB con outlook positivo.
Nel meeting di marzo, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi sui Fed funds nel range 4,25%-4,50%, confermando cautela in attesa di avere maggiore chiarezza sugli impatti delle politiche commerciali e nonostante gli inviti all'azione da parte del Governo. L'Autorità ha ribadito come al momento non ci siano le condizioni per avviare un ciclo di tagli, sottolineando come la politica monetaria risulti già meno restrittiva e l'economia rimanga solida, ma nelle sue previsioni più recenti ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita ed al rialzo quelle di inflazione e disoccupazione. Nonostante la maggioranza dei membri FOMC prospetti ancora due tagli dei tassi di riferimento nell'anno, i mercati, con l'acuirsi delle tensioni tariffarie pesano i rischi di una recessione USA attendendosi una numerosità maggiore per i tagli della Fed.
La BCE, dopo aver tagliato a marzo di 25 punti base i tassi di riferimento, ad aprile, con decisione unanime, ha operato un'ulteriore riduzione di 25 punti base portando il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,40%, quello sui depositi presso la BCE al 2,25% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,65%. L'autorità ha ribadito che il processo deflazionistico sta continuando in linea con le attese, mentre sono aumentati i rischi al ribasso sulla crescita a seguito delle tensioni commerciali; in ambito valutario l'Istituto ha sottolineato come non abbia alcun target sul tasso di cambio, pur riconoscendo come l'apprezzamento della valuta abbia un effetto negativo sull'inflazione. BCE intende orientare le prossime decisioni di politica monetaria secondo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione.
È continuata la ricomposizione del bilancio BCE: i portafogli dell'APP (Asset Purchase Programme) e del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l'Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

In data 23 gennaio 2025, il Consiglio di Amministrazione di Banca MPS ha approvato il lancio di un'Offerta Pubblica di Scambio volontaria (l'Offerta) su tutte le azioni ordinarie di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario Società per Azioni ("Mediobanca"). L'Offerta resta condizionata all'ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e alle condizioni indicate nella comunicazione al mercato del 24 gennaio 2025 e ulteriormente precisate nel Documento di Offerta.
In data 13 febbraio 2025, la Capogruppo ha depositato presso la Consob il Documento di Offerta. In pari data, Banca MPS ha provveduto a presentare alle competenti autorità: (i) le istanze per l'ottenimento delle autorizzazioni richieste dalla normativa di settore in relazione all'Offerta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 102, comma 4 del TUF e dell'articolo 37 ter, comma 1, lettera b), del Regolamento Emittenti, e (ii) le notifiche/comunicazioni in materia antitrust e golden power.
L'Offerta è subordinata all'approvazione del Documento di Offerta da parte di Consob, che sarà pubblicato al termine dell'istruttoria svolta dall'Autorità ai sensi dell'articolo 102, comma 4, del TUF, che potrà intervenire solo a seguito dell'ottenimento delle sopra citate ulteriori autorizzazioni e dell'approvazione, in esercizio della delega, dell'aumento di capitale al servizio dell'Offerta da parte del Consiglio di Amministrazione di BMPS.
Con riferimento alle autorizzazioni si segnala che, in data 1° aprile 2025 la Banca Centrale Europea ha autorizzato la computabilità quale capitale primario di classe 1, delle nuove azioni emesse al servizio dell'Offerta e le modifiche statutarie concernenti la delega al Consiglio di Amministrazione per il suddetto aumento di capitale, subordinatamente all'approvazione di tali modifiche statutarie da parte dell'Assemblea di BMPS. Inoltre, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il non esercizio dei poteri speciali ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012 n. 21, convertito nella Legge 11 maggio 2012, n. 56 (cosiddetto golden power).
In data 2 aprile 2025, la Capogruppo ha altresì depositato presso la Consob il Documento informativo, predisposto ai sensi dell'Art. 70 del Regolamento Emittenti.
In data 17 aprile 2025 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti ha deliberato, con il voto favorevole dell'86% del capitale presente, il conferimento della delega al Consiglio di Amministrazione per l'aumento di capitale al servizio dell'Offerta.
L'Offerta Pubblica di Scambio è attesa sia completata entro il terzo trimestre del 2025.
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Inoltre, nel corso del trimestre sono intervenuti i seguenti eventi rilevanti:
In data 3 gennaio 2025 Banca MPS ha comunicato l'esercizio, in data 22 gennaio 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione subordinata Tier 2 denominata "€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes". Successivamente, il 10 febbraio 2025 ha comunicato l'esercizio, in data 2 marzo 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata dell'obbligazione di tipo senior denominata "€ 750.000.000 Fixed to Floating Rate Callable Senior Notes due 2 March 2026". Entrambe le azioni sono effettuate in coerenza con il funding plan e hanno ottenuto le autorizzazioni rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
In data 28 febbraio 2025 Standard Ethics ha elevato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Banca MPS a "EE+", dal precedente "EE". L'agenzia di rating ha confermato che l'upgrade a "EE+" (Very Strong) porta al raggiungimento del rating atteso di lungo periodo e l'outlook si mantiene positivo.

In data 17 aprile 2025 si è tenuta l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti nella quale sono stati deliberati l'approvazione del Bilancio d'esercizio 2024, il pagamento del dividendo, la relazione sulla politica in materia di remunerazione, il sistema incentivante 2025 e l'integrazione del Consiglio di Amministrazione con la nomina quali Consiglieri degli amministratori già cooptati in data 27 dicembre 2024. L'Assemblea ha altresì deliberato, con il voto favorevole dell'86% del capitale presente, il conferimento della delega al Consiglio di Amministrazione per l'aumento di capitale al servizio dell'offerta pubblica di scambio volontaria da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario Società per Azioni. Sono state inoltre approvate le modifiche agli articoli 14 e 15 dello statuto aventi ad oggetto rispettivamente le modalità di svolgimento delle assemblee e le modalità di presentazione delle liste e di gestione della procedura di cooptazione di consiglieri in corso di mandato.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 5 agosto 2024 ha approvato il Piano Industriale per il periodo 2024-2028, "A Clear and Simple Commercial Bank Revolving Around Costumers, Combining Technology With Human Touch" che mira ad una Banca in grado di soddisfare con successo le esigenze in termini di evoluzione dei clienti, attraverso un processo di innovazione aziendale e tecnologica sostenuto da un ampio piano di investimenti, valorizzando appieno le risorse talentuose, migliorando ulteriormente la sostenibilità del business, rafforzando il bilancio e concentrandosi su distribuzione e creazione di valore per tutti gli stakeholders. Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024.
In termini di target economici, il risultato del primo trimestre del 2025 si pone al di sopra degli obiettivi di Piano grazie, in particolare, ai maggiori ricavi e ai minori oneri operativi, in un contesto di rigoroso governo della spesa e continua focalizzazione sulle azioni di ottimizzazione dei costi. Sul fronte del credito, gli obiettivi sia di destocking ordinario, sia di ripristino in performing, in aggiunta ai contributi delle operazioni di cessione (finalizzate nell'ultima parte dell'anno precedente), hanno consentito di mantenere il Gross NPE ratio sui livelli del Piano, con un livello di costo lievemente al di sotto delle attese di Piano (nonostante il contesto di incertezza del quadro macroeconomico). In conseguenza delle dinamiche economiche sopra descritte, gli indicatori di redditività (Cost income, ROE, ROTE), sono risultati più che in linea al Piano. Il Gruppo ha altresì raggiunto al 31 marzo 2025 un CET1 ratio pari a 19,6% (fully loaded), al di sopra del Piano e tra i migliori livelli del sistema bancario.
Per la messa a terra delle azioni di Piano sono state avviate le progettualità strategiche con la definizione di un rigoroso processo di governance, volto a monitorare attività e risultati.
La Liquidity and Funding Strategy di Gruppo 2025-2027, definisce le linee guida dell'attività di gestione della liquidità e del funding del Gruppo con un orizzonte temporale pluriennale, a supporto dello sviluppo e degli obiettivi delineati nel Piano. Essa delinea, per ciascuna delle scadenze prospettiche, a partire dal piano commerciale e dall'evoluzione attesa dello sbilancio da esso determinato, le modalità di reperimento della cassa e della counterbalancing capacity necessarie per la funzionalità dei processi nel breve termine, al contempo garantendo l'equilibrio strutturale nel profilo di funding e lo sviluppo del business nel medio/lungo termine. Il profilo delle scadenze nell'orizzonte temporale 2025-2027 è rappresentato principalmente dalle aste BCE che, al 31 marzo 2025, si sono attestate a 8 mld di euro (8,5 mld di euro al 31 dicembre 2024, 13 mld di euro al 31 dicembre 2023) costituite da aste LTRO pari a 4,5 mld di euro e aste MRO pari a 3,5 mld di euro. Nel periodo 2025-2027, le altre scadenze sono rappresentate dai bond istituzionali, per circa 5 mld di euro da rimborsare, di cui:

Nel mese di gennaio 2025, è stata esercitata la call del titolo subordinato Tier 2 di nominale pari a 0,4 mld di euro emesso nel gennaio 2020, con scadenza originaria 2030; nel mese di marzo 2025, inoltre, è stata esercitata la call del titolo senior unsecured di nominale pari a 0,8 mld di euro emesso nel febbraio 2023, con scadenza originaria 2026. Nel corso dell'anno potrà essere altresì esercitata la call di un ulteriore titolo subordinato Tier 2 emesso a settembre 2020, con scadenza originaria anch'essa fissata nel 2030, di nominale pari a 0,3 mld di euro; nel 2026 potrà infine essere esercitata la call di un senior unsecured di 0,5 mld di euro (la cui scadenza finale è nel 2027). L'esercizio delle call citate avrà luogo in funzione della convenienza economica in termini di spread/tasso di sostituzione e della situazione di liquidità/patrimoniale e sarà comunque soggetto alle autorizzazioni preventive da parte delle autorità di Vigilanza competenti (SRB/BCE).
A fronte delle scadenze previste, la strategia di funding del Gruppo si pone l'obiettivo di mantenere gli indicatori di liquidità su livelli adeguati, ampiamente superiori ai limiti normativi, nonché di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie pubbliche – il soddisfacimento degli obiettivi fissati in termini di indicatori di liquidità e MREL. La Liquidity and Funding Strategy di Gruppo 2025-2027 richiederà comunque una declinazione annuale, tempo per tempo, che rappresenterà con maggior livello di dettaglio le azioni effettive da intraprendere nel corso dell'anno di riferimento e le autorizzazioni alle strutture operative per la loro realizzazione.
L'informativa sui Commitment rivisti dalla Commissione Europea e resi pubblici in data 3 ottobre 2022 è riportata nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 a cui si fa rinvio.
Al 31 marzo 2025 la Capogruppo è in attesa della chiusura formale dei commitment da parte della Commissione Europea, a seguito del rilascio del report del Monitoring Trustee basato sui dati finanziari dell'ultimo trimestre del 2024. La Capogruppo risulta sostanzialmente conforme agli impegni assunti.

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| Voci dell'attivo | 31 03 2025 | 31 12 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 12.336,8 | 13.249,4 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
8.575,6 | 6.532,8 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.063,0 | 6.076,6 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
512,6 | 456,2 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.095,9 | 2.337,4 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 91.494,5 | 90.525,9 |
| a) crediti verso banche | 3.283,4 | 3.365,8 | |
| b) crediti verso clientela | 88.211,1 | 87.160,1 | |
| 50. | Derivati di copertura | 422,7 | 94,2 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(632,4) | (411,5) |
| 70. | Partecipazioni | 677,0 | 672,3 |
| 90. | Attività materiali | 2.088,4 | 2.109,1 |
| 100. | Attività immateriali | 143,5 | 156,1 |
| -di cui avviamento | 7,9 | 7,9 | |
| 110. | Attività fiscali | 2.583,0 | 2.536,9 |
| a) correnti | 80,5 | 104,3 | |
| b) anticipate | 2.502,5 | 2.432,6 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.105,0 | 1.128,7 |
| 130 | Altre attività | 3.689,7 | 3.670,4 |
| Totale dell'attivo | 124.579,7 | 122.601,7 |

| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31 03 2025 | 31 12 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 103.436,8 | 102.751,4 |
| a) debiti verso banche | 9.864,2 | 9.811,3 | |
| b) debiti verso la clientela | 83.986,8 | 82.632,2 | |
| c) titoli in circolazione | 9.585,8 | 10.307,9 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 2.736,0 | 2.605,7 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 121,1 | 119,7 |
| 40. | Derivati di copertura | 310,9 | 358,4 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(0,1) | (0,7) |
| 60. | Passività fiscali | 29,7 | 5,6 |
| a) correnti | 25,4 | 1,3 | |
| b) differite | 4,3 | 4,3 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 975,6 | 976,7 |
| 80. | Altre passività | 3.909,5 | 3.132,0 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 69,9 | 69,7 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri: | 941,4 | 933,9 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 149,2 | 149,6 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 3,2 | 3,3 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 789,0 | 781,0 | |
| 120. | Riserve da valutazione | 46,9 | 60,4 |
| 150. | Riserve | 4.135,1 | 2.184,3 |
| 170. | Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 0,3 | 0,3 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 413,1 | 1.950,8 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 124.579,7 | 122.601,7 |
| Voci | 31 03 2025 | 31 03 2024* | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.008,7 | 1.232,0 |
| di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 839,8 | 1.014,0 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (472,5) | (654,3) |
| 30. | Margine di interesse | 536,2 | 577,7 |
| 40. | Commissioni attive | 454,3 | 419,1 |
| 50. | Commissioni passive | (58,3) | (56,8) |
| 60. | Commissioni nette | 396,0 | 362,3 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 1,6 | 4,9 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 37,2 | 44,8 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 0,5 | (0,4) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 11,5 | (12,7) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 9,8 | (12,1) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1,7 | - | |
| c) passività finanziarie | - | (0,6) | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(9,8) | (7,6) |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 0,9 | 2,0 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (10,7) | (9,6) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 973,2 | 969,0 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (76,0) | (111,5) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (75,5) | (111,6) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(0,5) | 0,1 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (1,0) | (2,2) |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 896,2 | 855,3 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 896,2 | 855,3 |
| 190. | Spese amministrative: | (511,1) | (561,7) |
| a) spese per il personale | (323,4) | (307,9) | |
| b) altre spese amministrative | (187,7) | (253,8) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (24,4) | 13,0 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 0,4 | 16,2 | |
| b) altri accantonamenti netti | (24,8) | (3,2) | |
| 210. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (22,8) | (25,5) |
| 220. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (15,6) | (16,7) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 58,7 | 57,9 |
| 240. | Costi operativi | (515,2) | (533,0) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 14,7 | 15,3 |
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
2,0 | - |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6,1) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 397,7 | 331,5 |
| 300. | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | 15,4 | (3,5) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 413,1 | 328,0 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | 4,7 |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 332,7 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | - | - |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 413,1 | 332,7 |

| 31 03 2025 | 31 03 2024* | |
|---|---|---|
| Utile (Perdita) per azione base | 0,328 | 0,264 |
| Dell'operatività corrente | 0,328 | 0,260 |
| Delle attività operative cessate | (0,000) | 0,004 |
| Utile (Perdita) per azione diluito | 0,328 | 0,264 |
| Dell'operatività corrente | 0,328 | 0,260 |
| Delle attività operative cessate | (0,000) | 0,004 |
* I dati del conto economico 2024 sono stati riesposti per tener conto della classifcazione della controllata Monte Paschi Banque S.A. quale "discontinued operations" in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5.

| Voci | 31 03 2025 | 31 03 2024 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 332,7 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
0,4 | 6,9 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 0,9 | 1,9 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
(0,5) | (1,9) |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | 2,4 |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | 4,5 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (13,9) | (9,1) | |
| 120. | Differenze di cambio | (1,0) | 0,5 |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari | (4,5) | (0,1) |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1,6 | (2,1) |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
(10,0) | (7,4) |
| 200. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (13,5) | (2,2) |
| 210. | Redditività complessiva (Voce 10+200) | 399,6 | 330,5 |
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | - |
| 230. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 399,6 | 330,5 |

| Allocazione risultato | Variazioni del periodo | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Esistenze al 31 12 2024 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01 01 2025 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissione di nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva al 31 03 2025 |
Totale Patrimonio netto al 31 03 2025 |
Patrimonio netto del Gruppo al 31 03 2025 |
Patrimonio netto di terzi al 31 03 2025 |
|
| Capitale: | 7.454,0 | - | 7.454,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,0 | 7.453,4 | 0,6 |
| a) azioni ordinarie | 7.454,0 | - | 7.454,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,0 | 7.453,4 | 0,6 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riserve: | 2.183,0 | - | 2.183,0 | 1.950,6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.133,6 | 4.135,1 | (1,5) |
| a) di utili | 2.186,2 | - | 2.186,2 | 1.950,6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.136,8 | 4.138,3 | (1,5) |
| b) altre | (3,2) | - | (3,2) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (3,2) | (3,2) | - |
| Riserve da valutazione |
61,7 | - | 61,7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (13,5) | 48,1 | 46,9 | 1,2 |
| Utile (Perdita) di periodo |
1.950,6 | - | 1.950,6 | (1.950,6) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 413,1 | 413,1 | 413,1 | - |
| Totale Patrimonio netto |
11.649,3 | - | 11.649,3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 399,6 | 12.048,8 | 12.048,5 | 0,3 |
| Patrimonio netto del Gruppo |
11.649,0 | - | 11.649,0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 399,6 | 12.048,5 | 12.048,5 | X |
| Patrimonio netto di terzi |
0,3 | - | 0,3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,3 | X | 0,3 |
Al 31 marzo 2025 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a 12.048,8 mln di euro, contro i 11.649,3 mln di euro del 31 dicembre 2024, con un incremento netto complessivo di 399,5 mln di euro. Tale andamento è dovuto: (i) all'utile di periodo pari a 413,1 mln di euro e (ii) alla variazione netta negativa delle riserve da valutazione pari a 13,5 mln di euro, le cui componenti di dettaglio sono rappresentate nel prospetto della redditività complessiva a cui si rinvia.
Resoconto intermedio di gestione

| Allocazione | Variazioni del periodo | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| risultato esercizio precedente |
Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||
| 2023 12 Esistenze al 31 |
Modifica saldi apertura | 01 2024 Esistenze al 01 |
Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione di nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva al 31 03 2024 |
Totale Patrimonio netto 31 03 2024 Al |
Patrimonio netto del Gruppo al 31 03 2024 |
Patrimonio netto di terzi 31 03 2024 al |
|
| Capitale: | 7.454,1 | - | 7.454,1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,1 | 7.453,5 | 0,6 |
| a) azioni ordinarie | 7.454,1 | - | 7.454,1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.454,1 | 7.453,5 | 0,6 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riserve: | 444,2 | - | 444,2 | 2.051,6 | - | (2,0) | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.493,9 | 2.495,1 | (1,1) |
| a) di utili | 576,3 | - | 576,3 | 2.051,6 | - | (2,0) | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.625,9 | 2.627,2 | (1,2) |
| b) altre | (132,1) | - | (132,1) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (132,1) | (132,1) | - |
| Riserve da valutazione | 29,2 | - | 29,2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (2,2) | 27,0 | 25,8 | 1,2 |
| Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) di periodo |
2.051,6 | - | 2.051,6 | (2.051,6) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 332,7 | 332,7 | 332,7 | - |
| Totale Patrimonio netto |
9.979,1 | - | 9.979,1 | - | - | (2,0) | - | - | - | - | - | - | - | 330,5 | 10.307,6 | 10.307,0 | 0,6 |
| Patrimonio netto del Gruppo |
9.978,5 | - | 9.978,5 | - | - | (2,0) | - | - | - | - | - | - | - | 330,5 | 10.307,0 | 10.307,0 | X |
| Patrimonio netto di terzi |
0,7 | - | 0,7 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 0,6 | X | 0,6 |
Al 31 marzo 2024 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a 10.307,6 mln di euro, contro i 9.979,1 mln di euro del 31 dicembre 2023, con un incremento netto complessivo di 328,5 mln di euro. Tale andamento è dovuto principalmente: (i) all'utile di periodo pari a 332,7 mln di euro e (ii) alla variazione netta negativa delle riserve da valutazione pari a 2,2 mln di euro, le cui componenti di dettaglio sono rappresentate nel prospetto della redditività complessiva a cui si rinvia.

| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 31 03 2025 | 31 03 2024 |
|---|---|---|
| 1. Gestione | 850,4 | 498,7 |
| risultato di periodo | 413,1 | 332,7 |
| plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) |
141,3 | (182,2) |
| plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | (0,5) | 0,4 |
| rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) | 112,0 | 152,9 |
| rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immat. (+/-) | 36,4 | 42,7 |
| accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 27,2 | (11,1) |
| imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) | (15,4) | 3,5 |
| rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
0,4 | - |
| altri aggiustamenti | 135,9 | 159,8 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (3.035,5) | (2.420,8) |
| attività finanziarie detenute per la negoziazione | (2.121,3) | (1.014,6) |
| altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | (67,1) | (67,4) |
| attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 259,5 | 56,6 |
| attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (983,4) | (1.710,3) |
| altre attività | (123,2) | 314,9 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 1.275,3 | 3.610,6 |
| passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 672,7 | 522,4 |
| passività finanziarie di negoziazione | 133,8 | 3.355,7 |
| passività finanziarie designate al fair value | 1,4 | 1,2 |
| altre passività | 467,4 | (268,7) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (909,8) | 1.688,5 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 31 03 2025 | 31 03 2024 |
| 1. Liquidità generata da | - | 0,1 |
| vendite di attività materiali | - | 0,1 |
| 2. Liquidità assorbita da | (2,8) | (2,4) |
|---|---|---|
| acquisti di attività materiali | (1,8) | (2,2) |
| acquisti di attività immateriali | (1,0) | (0,2) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (2,8) | (2,3) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | 31 03 2025 | 31 03 2024 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | - | - |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA nel periodo | (912,6) | 1.686,2 |
| Voci di bilancio | 31 03 2025 | 31 03 2024 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 13.249,4 | 14.317,3 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | (912,6) | 1.686,2 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 12.336,8 | 16.003,5 |


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Il Resoconto intermedio di gestione del Gruppo Monte dei Paschi di Siena al 31 marzo 2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 maggio 2025, comprende la Relazione intermedia sulla gestione ed il Bilancio consolidato intermedio abbreviato ed è redatto, in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e le relative interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee adottati dall'Unione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ed in vigore al 31 marzo 2025.
Ai fini della redazione del presente Bilancio consolidato intermedio abbreviato sono state adottate le disposizioni del principio IAS 34 "Bilanci intermedi", per ottemperare agli eventuali obblighi di aggiornamento del Documento di Offerta predisposto nell'ambito dell'operazione di Offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria sulle azioni ordinarie di Mediobanca più ampiamente descritta nel paragrafo degli "Eventi rilevanti del periodo" incluso all'interno della Relazione intermedia sulla gestione. Come consentito dallo IAS 34, ci si è avvalsi della facoltà di predisposizione dell'informativa trimestrale nella versione sintetica in luogo dell'informativa completa prevista per il bilancio consolidato annuale. La redazione del presente Bilancio consolidato intermedio abbreviato non modifica la definizione di periodo intermedio per tale informativa finanziaria, che rimane il semestre.
Il Bilancio consolidato intermedio abbreviato, predisposto utilizzando l'Euro quale moneta di conto, è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note illustrative; gli schemi del Bilancio consolidato intermedio abbreviato e le Note illustrative, salvo quanto diversamente indicato, sono redatti in milioni di euro.
Per la predisposizione degli schemi del Bilancio consolidato intermedio abbreviato sono state applicate le disposizioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti, da ultimo l'8° aggiornamento pubblicato in data 17 novembre 2022.
Gli schemi del Bilancio consolidato intermedio abbreviato presentano, oltre agli importi del periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto al 31 dicembre 2024 per lo stato patrimoniale consolidato e al primo trimestre 2024 per:
Come illustrato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, in data 13 giugno 2024 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato un accordo di esclusiva con un fondo di private equity per la cessione della controllata Monte Paschi Banque S.A., il cui perfezionamento è atteso entro la fine del 2025. A partire dalla Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 la partecipata in esame è stata classificata come unità operativa in dismissione ("discontinued operations"), ai sensi del principio contabile IFRS 5. In particolare, nello stato patrimoniale al 31 marzo 2025 le attività e correlate passività della controllata risultano esposte nelle voci di stato patrimoniale consolidato "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione", senza alcuna riesposizione dei saldi comparativi. Con riferimento al conto economico, il contributo della partecipata è stato esposto nella voce 320 del conto economico "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" sia per i primi tre mesi del 2025 sia per il periodo precedente posto a confronto, che è stato pertanto riesposto rispetto a quanto originariamente pubblicato. Nel dettaglio, il contributo positivo di Monte Paschi Banque S.A., pari, al 31 marzo 2024, a 4,7 mln di euro, che nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 risultava rappresentato nelle diverse voci del conto economico per effetto del consolidamento "linea per linea", è stato ricondotto nella suddetta voce di conto economico. Sotto il profilo valutativo, l'applicazione del criterio di valutazione previsto dal principio IFRS 5 ha comportato sul patrimonio netto contabile e sul risultato economico del Gruppo al 31 marzo 2025 un impatto negativo rispettivamente di circa 39,4 mln di euro (di cui circa 36,4 mln di euro rilevati al 31 dicembre 2024) e circa 3,0 mln di euro.
Il Bilancio consolidato intermedio abbreviato al 31 marzo 2025 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico del periodo, la variazione del patrimonio netto e i flussi di cassa generati.
I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato intermedio abbreviato, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione, cancellazione e rilevazioni delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi sono rimasti invariati rispetto a quanto applicato al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
Resoconto intermedio di gestione
Il Resoconto intermedio al 31 marzo 2025 è corredato della dichiarazione del Dirigente preposto, ai sensi del comma 2 dell'art. 154 bis del TUF.
Il Bilancio consolidato intermedio abbreviato al 31 marzo 2025 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2025 e di quelli applicabili negli esercizi successivi.
Il Regolamento (UE) 2024/2862 del 12 novembre 2024 ha omologato l'emendamento allo IAS 21 "The effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability", pubblicato dallo IASB in data 15 agosto 2023. L'emendamento chiarisce quando una valuta è convertibile o meno in un'altra valuta, come stimare il tasso di cambio nel caso in cui la valuta non sia convertibile e l'informativa da fornire in nota integrativa.
La modifica entra in vigore dal 1° gennaio 2025 ed è consentita l'applicazione anticipata.
Dal citato emendamento non sono derivati impatti significativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
La fattispecie non è presente alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato intermedio abbreviato al 31 marzo 2025.
Lo IASB ha pubblicato in data 9 aprile 2024 l'IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statement", che sostituisce lo IAS 1 "Presentation of Financial Statements". Il nuovo principio stabilisce i requisiti per la presentazione e l'informativa nei bilanci con l'obiettivo di rendere le informazioni più trasparenti e comparabili e per far sì che rappresentino fedelmente le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e le spese dell'entità. Le principali novità rispetto allo IAS 1 sono:
Il nuovo principio comporta inoltre modifiche limitate ad altri principi, tra cui, allo IAS 7 "Statement of Cash Flows", allo IAS 33 "Earnings per Share" e allo IAS 34 "Interim Financial Reporting".
L'applicazione decorre dal 1° gennaio 2027; ai sensi dello IAS 34 l'entità sarà tenuta a presentare il proprio conto economico in conformità ai requisiti dell'IFRS 18 al primo semestre 2027.
Il Gruppo sta valutando gli impatti delle nuove disposizioni tenuto conto che le suddette modifiche, intervenendo sulla presentazione del conto economico e sulla disclosure di bilancio, dovranno trovare opportuno coordinamento con la Circolare n. 262 di Banca d'Italia, ossia la circolare che disciplina gli schemi di bilancio e le regole di compilazione del bilancio bancario.
Lo IASB ha pubblicato in data 9 maggio 2024 l'IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures". Il nuovo principio consente alle società controllate che applicano i principi contabili internazionali, in costanza di determinate condizioni, di fornire un'informativa di bilancio ridotta alleggerendo in questo modo gli oneri per la preparazione del bilancio. Per poter applicare il principio la controllata: i) non deve avere "responsabilità pubblica" ossia non deve avere strumenti ammessi alla negoziazione in un mercato pubblico o non deve detenere attività, a titolo fiduciario, per un ampio gruppo di persone e ii) deve avere una controllante, finale o intermedia, che redige il bilancio consolidato ai sensi dei

principi contabili internazionali. L'applicazione dell'IFRS 19 è facoltativa per le società controllate idonee e decorre dal 1° gennaio 2027.
Non è atteso un effetto significativo sul bilancio del Gruppo dall'adozione di questo principio.
Lo IASB ha pubblicato il 30 maggio 2024 l'emendamento all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments". Le modifiche ai due principi chiariscono alcuni degli aspetti critici su classificazione e valutazione degli strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS 9 emersi dalla post implementation review del principio. In particolare, i temi affrontati riguardano:
Con tali modifiche all'IFRS 9 – Strumenti fnanziari, lo IASB ha anche introdotto ulteriori requisiti di informativa, al fine di migliorare la trasparenza a beneficio degli investitori, per quanto concerne gli strumenti di capitale per i quali è stata esercitata l'opzione per la rilevazione nel prospetto della redditività complessiva delle variazioni di fair value (OCI election) e gli strumenti finanziari con caratteristiche contingenti, ad esempio caratteristiche legate a obiettivi ESG-linked. Le modifiche entrano in vigore per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2026.
Il Gruppo sta valutando i potenziali impatti delle nuove disposizioni.
Lo IASB ha pubblicato in data 18 luglio 2024 il documento "Annual Improvements Volume 11" che contiene chiarimenti, semplificazioni, correzioni e modifiche minori ai principi contabili IFRS volti a migliorarne la coerenza. I principi contabili interessati sono:
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2026, con applicazione anticipata ammessa a conclusione del processo di omologazione europea. Le modifiche, in considerazione della loro natura limitata, non rivestono particolare interesse per il Gruppo.
Infine, in data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS9 e all'IFRS7 "Contracts Referencing Nature dependent Electricity" con l'obiettivo di includere nell'informativa di bilancio anche una disclosure specifica per questa tipologia di contratti.
I contratti dipendenti dalla natura sono caratterizzati da termini contrattuali che espongono l'azienda alla variabilità della quantità di elettricità sottostante poiché la fonte di generazione dell'elettricità dipende da condizioni naturali non controllabili (ad. esempio vento, sole, ecc..) e possono essere sia contratti di "buy or sell" sia strumenti finanziari che
29
fanno riferimento all'elettricità. Tali contratti sono spesso strutturati come accordi di acquisto di energia ("PPA") a lungo termine che:
Una caratteristica unica di questi PPA è che le fonti dipendenti dalla natura determinano se e quanta elettricità viene generata dall'impianto di riferimento in un dato momento. Gli emendamenti pubblicati dallo IASB riguardano:
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2026. È consentita l'applicazione anticipata. In particolare, le modifiche relative all'esenzione per "uso proprio" si applicano in modo retrospettivo ai sensi dello IAS 8 mentre le modifiche relative al trattamento dell'hedge accounting si applicano prospetticamente alle relazioni designate alla data prima applicazione o successivamente.
Dal citato emendamento non si attendono impatti significativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. In particolare, lo scenario macroeconomico di riferimento continua a presentare significativi elementi di incertezza. I delicati equilibri geopolitici, l'inasprimento della politica commerciale statunitense, la crisi del mercato immobiliare cinese, le pressioni al rialzo delle quotazioni del gas naturale potrebbero, infatti, ostacolare la crescita dell'economia, traducendosi in un deterioramento della fiducia di famiglie e imprese. La domanda interna potrebbe altresì risentire di condizioni monetarie e finanziarie ancora restrittive, nonché del progressivo ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni non compensato dall'impulso fornito dalle opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Ulteriore fonte di incertezza è rappresentata dagli effetti conseguenti al cambiamento climatico, le cui manifestazioni stanno diventando sempre più frequenti e di grave impatto.
Tali incertezze influenzano le stime del presente Resoconto, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, ad oggi non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte. Al riguardo si evidenzia che le stime potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, della disponibilità di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.
Di seguito si illustrano gli aspetti di novità e gli affinamenti nei processi valutativi che sono stati introdotti nel corso del primo trimestre 2025, rinviando alle specifiche sezioni di nota integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 per un'informativa di dettaglio sui processi valutativi condotti.

In data 6 marzo 2025 la BCE ha pubblicato il periodico aggiornamento delle previsioni macroeconomiche per l'area Euro predisposto dal proprio staff con il contributo delle singole banche centrali nazionali. L'economia dell'area dell'euro è atteso che rallenti la prevista ripresa - dopo una crescita lievemente inferiore alle attese alla fine del 2024 - a causa dei livelli persistentemente elevati di incertezza sul piano geopolitico e delle politiche economiche e commerciali.
Nel dettaglio, si prevede che il tasso di incremento medio annuo del PIL in termini reali sia pari allo 0,9% nel 2025 e che salga all'1,2% nel 2026 e all'1,3% nel 2027. Rispetto alle proiezioni di dicembre 2024 il mutato contesto macroeconomico, caratterizzato da una forte incertezza sulle politiche sia interne che commerciali, ha determinato una revisione al ribasso dei dati relativi all'esportazione e, in misura minore, agli investimenti per cui le prospettive per la crescita del PIL sono state riviste al ribasso di 0,2 punti percentuali sia per il 2025 sia per il 2026, mentre sono invariate per il 2027.
L'inflazione complessiva misurata sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC), si pone al 2,3% nel 2025, in rialzo di 0,2% rispetto a dicembre a causa di ipotesi di prezzi più elevati delle materie prime energetiche e del deprezzamento dell'euro, ed all'1,9% nel 2026 (invariato rispetto a dicembre); sono state corrette lievemente al ribasso invece per il 2027 in ragione delle prospettive leggermente meno favorevoli per la componente energetica alla fine dell'orizzonte temporale considerato.
Le proiezioni macroeconomiche relative all'Italia, che non sono parte dell'esercizio congiunto dell'Eurosistema, a differenza di quelle di giugno e dicembre, sono state rilasciate da Banca d'Italia nel documento "Proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana" pubblicato il 4 aprile e confermate nel Bollettino economico dell'11 aprile 2025. Le proiezioni di crescita, rispetto alle quelle pubblicate lo scorso dicembre, sono riviste al ribasso, rispecchiando ipotesi più sfavorevoli sul contesto internazionale connesse con l'inasprimento delle politiche commerciali (dovute agli effetti dei dazi annunciati il 2 aprile dagli Stati Uniti) in parte bilanciate dall'espansione dei consumi e degli investimenti; si prevede, nel presupposto che non vi siano misure ritorsive da parte dell'Unione europea e delle altre economie, un aumento del PIL dello 0,6% nell'anno in corso (0,8% nelle previsioni di dicembre 2024), dello 0,8% e dello 0,7% rispettivamente nel 2026 e nel 2027 (1,1% e 0,9% a dicembre 2024).
Le previsioni di inflazione, pressoché invariate rispetto a dicembre, vedono un'inflazione al consumo - pari all' 1,1% nella media del 2024 - che si collocherebbe all'1,6% nell'anno in corso (1,5% a dicembre 2024), ed all'1,5% e 2,0% rispettivamente nel 2026 e nel 2027 (dati invariati rispetto a dicembre 2024).
Ciò premesso, nel seguito si riportano le informazioni relative ai principali indicatori macroeconomici e finanziari inclusi negli scenari "baseline", "severo ma plausibile" e "best", riferite al periodo 2025-2027, dei modelli IFRS 9 usati per la determinazione dello staging e delle perdite su crediti in prospettiva forward looking.

| Scenario | Anno | Prodotto Interno lordo |
Tasso di disoccupazione |
Indice dei prezzi al consumo |
Tasso d'interesse interbancario a 3 mesi |
Tasso d'interesse Eurirs 10y (%) |
Tasso d'interesse sui Btp a 10 anni |
Tasso d'interesse a breve termine sui prestiti a famiglie e imprese |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Baseline | 2025 | 0,65% | 5,96% | 2,01% | 2,05% | 2,17% | 3,34% | 4,10% |
| Resoconto | 2026 | 0,71% | 5,81% | 2,07% | 2,02% | 2,37% | 3,52% | 3,81% |
| Intermedio di |
2027 | 0,53% | 5,58% | 2,04% | 2,44% | 3,01% | 4,05% | 3,89% |
| gestione | AVG | 0,63% | 5,78% | 2,04% | 2,17% | 2,51% | 3,64% | 3,93% |
| Severo | 2025 | 0,11% | 6,14% | 3,03% | 2,54% | 2,50% | 3,98% | 4,47% |
| plausibile Resoconto |
2026 | 0,14% | 6,44% | 2,26% | 2,51% | 2,72% | 4,31% | 4,26% |
| Intermedio | 2027 | 0,13% | 6,74% | 1,77% | 2,46% | 3,01% | 4,53% | 4,02% |
| di gestione |
AVG | 0,13% | 6,44% | 2,35% | 2,50% | 2,74% | 4,28% | 4,25% |
| Best | 2025 | 1,32% | 5,86% | 1,69% | 2,06% | 2,30% | 3,35% | 4,10% |
| Resoconto | 2026 | 1,38% | 5,42% | 1,60% | 2,32% | 2,63% | 3,45% | 4,02% |
| Intermedio di gestione |
2027 | 1,04% | 4,86% | 1,69% | 2,48% | 3,23% | 3,91% | 3,93% |
| AVG | 1,25% | 5,38% | 1,66% | 2,29% | 2,72% | 3,57% | 4,01% |
Il Gruppo, al fine di riflettere nelle proprie stime la maggior incertezza del recente periodo, ha effettuato l'aggiornamento degli scenari macroeconomici rispetto a quelli utilizzati al 31 dicembre 2024.
Il set di scenari macroeconomici previsionali utilizzati per il presente Resoconto Intermedio di gestione, basato sulle previsioni formulate da provider esterno nel mese di gennaio 2025 ed approvato dal Cda della Capogruppo nella seduta del 6 marzo 2025, risulta essere maggiormente conservativo sia rispetto agli scenari adottati dal Gruppo al 31 dicembre 2024 sia rispetto alle sopracitate previsioni macroeconomiche 2025-27 fornite da Banca d'Italia. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato, la rilevazione di maggiori accantonamenti per 11,6 mln di euro.
Inoltre, sempre al fine di allineare maggiormente le previsioni triennali al mutato contesto macroeconomico, per la stima dell'ECL è stato adottato il trattamento asimmetrico considerando i soli scenari "Baseline" e "Severo Ma Plausibile" ponderati rispettivamente al 66,6% e 33,3% - in sostituzione dei 3 scenari "Best", "Baseline" e "Severo Ma Plausibile" ponderati rispettivamente al 21,05%, 52,63% e 26,32% - utilizzati per le stime al 31 dicembre 2024. L'adozione di tale approccio ha comportato maggiori rettifiche per complessivi 12,9 mln di euro.
In tema di management overlay il Gruppo ha deciso di operare, ai fini del presente Resoconto Intermedio di gestione, in sostanziale continuità metodologica rispetto a quanto agito ai fini del Bilancio al 31 dicembre 2024. Si ricorda che, al 31 dicembre 2024, erano stati adottati dei "post-model adjustment" agli esiti delle metodologie di stima della ECL, nel quadro della flessibilità consentita dal principio IFRS 9 ed alla luce della maggiore prudenza necessaria per i rischi emergenti derivanti dal contesto corrente e prospettico. Gli overlays si sono resi necessari per integrare i risultati dei modelli in produzione, per meglio cogliere le incertezze e i rischi insiti nelle previsioni nonché gli scostamenti osservati/previsti rispetto alle serie storiche di lungo periodo.
Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni creditizie al 31 marzo 2025 insistono elementi di prudenza per circa 79,9 mln di euro, in incremento di 10,7 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2024.
La variazione in aumento rispetto al 31 dicembre 2024 è riconducibile all'introduzione del management overlay riferito all'asimmetria degli scenari sopra descritta. Restano invece confermati, e sostanzialmente invariati, i management overlays adottati al 31 dicembre 2024 per i cui dettagli si rinvia al par. "Metodi per la misurazione delle perdite attese" contenuto nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.
Resta fermo il carattere transitorio dei suddetti management overlays legati al recepimento in ambito IFRS 9 di fne tuning al framework modellistico, in aggiunta alla considerazione che i risultati derivanti dai citati modelli sono influenzati da scenari macroeconomici in buona parte dipendenti da fenomeni non del tutto consolidati e comunque ancora soggetti ad estrema variabilità ed incertezza.

La determinazione delle perdite attese sui crediti implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento al modello utilizzato per la misurazione delle perdite e dei relativi parametri di rischio, ai trigger ritenuti espressivi di un significativo deterioramento del credito, alla selezione degli scenari macroeconomici. In particolare, l'inclusione dei fattori forward looking risulta essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto richiede di formulare previsioni macroeconomiche, di selezionare scenari e relative probabilità di accadimento, nonché di definire un modello in grado di esprimere la relazione tra i citati fattori macroeconomici ed i tassi di inadempimento delle esposizioni oggetto di valutazione.
Al fine di valutare come i fattori forward looking possano influenzare le perdite attese si ritiene ragionevole effettuare un'analisi di sensitività nel contesto di differenti scenari basati su previsioni coerenti nell'evoluzione dei diversi fattori macroeconomici. Le innumerevoli interrelazioni tra i singoli fattori macroeconomici sono, infatti, tali da rendere scarsamente significativa un'analisi di sensitività delle perdite attese basata sul singolo fattore macroeconomico. Di seguito viene pertanto presentata una tabella che evidenzia la sensitivity per i principali portafogli creditizi del Gruppo costituiti da crediti per cassa verso clientela appartenenti ai segmenti corporate e retail delle due banche (Banca MPS e Widiba), che rappresentano la quasi totalità dell'esposizione lorda complessiva di Gruppo, al netto dei crediti classificati nel portafoglio delle attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
L'analisi mostra, in linea con il medesimo approccio adoperato per l'esercizio 2024, l'impatto per ogni stadio di rischio sulle esposizioni lorde, sulle rettifiche e sul coverage ratio nelle ipotesi di utilizzo di un peso pari al 100% rispettivamente degli scenari baseline, severo ma plausibile e best in luogo dello scenario definito ponderato - in quanto basato sulle ponderazioni che il Gruppo ha attribuito a ciascun scenario8 - utilizzato dal Gruppo ai fini della stima degli stadi di rischio e delle rettifiche di valore riferite al 31 marzo 2025.
Lo scenario ponderato utilizzato per le valutazioni contabili al 31 marzo 2025 si colloca, in termini di avversità, tra il severo ma plausibile ed il best. In particolare, per le esposizioni non deteriorate:
L'analisi di sensitivity delle rettifiche delle esposizioni deteriorate vedrebbe un incremento nello scenario severo ma plausibile di 23,02 mln di euro circa (+1,42%), una leggera riduzione di circa 1,52 mln di euro -0,09%) e una riduzione di 25,01 mln di euro (-1,54%) rispettivamente negli scenari baseline e best.
8 Lo scenario ponderato è stato determinato utilizzando una ponderazione del 21,05%, 52,6% e 26,32% rispettivamente per gli scenari Best, Baseline e Severo ma plausibile.
| Scenari (Delta in € /mln) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ponderato | best | Severo Plausibile |
Baseline | |||
| STAGE 1 Esposizione lorda | 64.685,4 | 388,1 | (707,0) | 39,0 | ||
| di cui CORPORATE | 36.003,6 | 346,7 | (677,3) | 37,7 | ||
| di cui RETAIL | 28.681,8 | 41,4 | (29,7) | 1,3 | ||
| STAGE 1 Rettifiche | 100,4 | (1,9) | 0,0 | 0,3 | ||
| di cui CORPORATE | 71,9 | (0,7) | (0,7) | 0,2 | ||
| di cui RETAIL | 28,5 | (1,2) | 0,7 | 0,1 | ||
| STAGE 1 coverage ratio (%) | 0,16% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| di cui CORPORATE | 0,20% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| di cui RETAIL | 0,10% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | ||
| STAGE 2 Esposizione lorda | 10.404,9 | (388,1) | 707,0 | (39,0) | ||
| di cui CORPORATE | 7.634,1 | (346,7) | 677,3 | (37,7) | ||
| di cui RETAIL | 2.770,8 | (41,4) | 29,7 | (1,3) | ||
| STAGE 2 Rettifiche | 320,2 | (34,0) | 44,8 | (3,9) | ||
| di cui CORPORATE | 259,7 | (28,0) | 39,2 | (3,5) | ||
| di cui RETAIL | 60,4 | (6,0) | 5,6 | (0,4) | ||
| STAGE 2 coverage ratio (%) | 3,08% | -0,22% | 0,21% | -0,03% | ||
| di cui CORPORATE | 3,40% | -0,22% | 0,19% | -0,03% | ||
| di cui RETAIL | 2,18% | -0,19% | 0,18% | -0,01% | ||
| STAGE 3 Esposizione lorda | 3.496,4 | - | - | - | ||
| di cui CORPORATE | 2.661,8 | - | - | - | ||
| di cui RETAIL | 834,6 | - | - | - | ||
| STAGE 3 Rettifiche | 1.621,6 | (25,0) | 23,0 | (1,5) | ||
| di cui CORPORATE | 1.331,5 | (13,1) | 12,0 | (0,8) | ||
| di cui RETAIL | 290,1 | (11,9) | 11,0 | (0,7) | ||
| STAGE 3 coverage ratio (%) | 46,38% | -0,72% | 0,66% | -0,04% | ||
| di cui CORPORATE | 50,02% | -0,49% | 0,45% | -0,03% | ||
| di cui RETAIL | 34,77% | -1,43% | 1,32% | -0,09% | ||
| TOTALE Rettifiche | 2.042,2 | (60,9) | 67,8 | (5,1) | ||
| di cui CORPORATE | 1.663,1 | (41,8) | 50,5 | (4,1) | ||
| di cui RETAIL | 379,1 | (19,1) | 17,3 | (1,0) |
Non è tuttavia possibile escludere che un deterioramento della situazione creditizia dei debitori, anche in conseguenza dei possibili effetti negativi sull'economia correlati al contesto macroeconomico, possa comportare la rilevazione di ulteriori perdite, anche significative, rispetto a quelle considerate al 31 marzo 2025.
In conformità allo IAS 36, a ogni data di bilancio o relazione infrannuale, il Gruppo MPS verifica per gli investimenti partecipativi e per l'avviamento iscritti nell'attivo patrimoniale, che non esistano obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle suddette attività.
Con specifico riferimento alle partecipazioni, la metodologia adottata dal Gruppo MPS prevede il ricorso alternativamente ad un set di indicatori in base a diversi fattori, riferiti alla partecipata, tra i quali la tipologia di business, la quotazione sul mercato ed obiettivi di budget. La presenza di indicatori di impairment comporta la rilevazione di una svalutazione nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione. Il valore recuperabile ai sensi del principio IAS 36 è identificato come il valore più alto tra il suo fair value, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, pari al valore attuale dei flussi di cassa futuri che l'azienda si attende dall'uso continuativo dell'asset e dalla sua dismissione al termine della vita utile dello stesso.
Le valutazioni eseguite dal Gruppo alla data del 31 marzo 2025 hanno evidenziato la tenuta dei triggers e valori recuperabili superiori ai valori di Bilancio, non sono pertanto state eseguite rettifiche sul valore contabile delle partecipazioni.
Con riferimento all'avviamento, quest'ultimo è allocato integralmente alla CGU di Widiba, società controllata soggetta alla verifica della presenza di indicatori di impairment sulla base della metodologia sopra descritta. La valutazione eseguita per la partecipazione fornisce pertanto un riscontro di un'eventuale riduzione di valore dell'avviamento. Si segnala che, al 31 marzo 2025, dall'analisi svolta non sono emersi elementi (o trigger events) tali da rendere necessario l'aggiornamento dell'impairment test, rispetto a quanto già sviluppato in occasione della chiusura del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Il Gruppo adotta il criterio della rideterminazione di valore per la valutazione del patrimonio immobiliare ad uso funzionale ai sensi dello IAS 16 e del fair value per gli immobili di investimento ai sensi dello IAS 40, per la valutazione successiva all'iscrizione iniziale. Il metodo della rideterminazione del valore prevede che le attività ad uso funzionale, il cui fair value possa essere attendibilmente misurato, siano iscritte ad un valore rideterminato, pari al loro fair value alla data della rideterminazione di valore, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite per riduzione di valore accumulate. Per gli immobili detenuti a scopo di investimento, il Gruppo ha scelto il metodo di valutazione al fair value, secondo il quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value.
Il fair value degli immobili, siano essi ad uso funzionale che di investimento, viene determinato attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società qualificate ed operanti nello specifico settore in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation, che garantiscono che il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13 e che i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.
Il Gruppo esegue la valutazione del patrimonio immobiliare con periodicità semestrale sia per gli investimenti immobiliari sia per gli immobili ad uso funzionale. L'intero patrimonio immobiliare è stato sottoposto a valutazione in data 31 dicembre 2024. In considerazione della sostanziale stabilità dei parametri finanziari e immobiliari alla base delle valutazioni e in assenza di cambiamenti delle condizioni generali degli immobili, non sono stati rilevati eventi atti a generare alla data del 31 marzo 2025 variazioni significative rispetto alle valutazioni effettuate in data 31 dicembre 2024.
In conformità alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 12 ed alla comunicazione dell'ESMA del 15 luglio 2019 l'iscrizione iniziale delle DTA ed il successivo mantenimento in bilancio richiedono un giudizio di probabilità in merito alla recuperabilità dei valori iscritti. Tale valutazione è stata effettuata in sostanziale continuità con le assunzioni adottate per il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024. Per maggiori informazioni, in generale, circa l'approccio metodologico utilizzato dal Gruppo nella valutazione delle imposte anticipate si rinvia al par. 11.8 "Altre informazioni" della Nota integrativa consolidata – Parte B del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo MPS.
L'esercizio valutativo condotto ha determinato una complessiva rivalutazione di DTA per 144,0 mln di euro con i seguenti impatti sui conti del Gruppo:
Per effetto della predetta valutazione il Gruppo presenta al 31 marzo 2025 DTA non iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale per complessivi 1.443,5 mln di euro (1.587,5 mln di euro al 31 dicembre 2024).
Tale ammontare costituisce per il Gruppo un asset potenziale, imprescrittibile secondo la normativa fiscale vigente, fatte salve le limitazioni alla riportabilità, in caso di operazioni straordinarie, previste agli artt. 172 e 173 del D.P.R. n. 917/1986; la relativa rilevazione nell'attivo dello stato patrimoniale sarà valutata alle future date di bilancio in funzione delle prospettive reddituali del Gruppo.
Il modello di probability test in uso nel Gruppo MPS include alcuni dati di input le cui oscillazioni di valore possono incidere in misura rilevante sul risultato finale della valutazione delle DTA iscrivibili in bilancio. Si tratta, nello specifico, di:
Di seguito si forniscono alcune indicazioni circa la sensitività dei risultati del modello di valutazione ipotizzando una variazione, sia in aumento che in diminuzione, di ciascuno dei dati di input sopra elencati. Gli effetti rappresentati in tabella si riferiscono allo scostamento che si sarebbe verificato sulla voce imposte del conto economico al 31 marzo 2025, rispetto a quanto effettivamente contabilizzato, modificando la singola variabile nella misura indicata.
35
Resoconto intermedio di gestione
| Dati di input variabili modello | Variazione in diminuzione |
Impatto economico DTA della variazione in diminuzione (€/mln) |
Variazione in aumento |
Impatto economico DTA della variazione in aumento (€/mln) |
|---|---|---|---|---|
| Reddito medio tendenziale di Gruppo (cap) | -100 mln | -140,5 | +100 mln | 140,5 |
| Tasso di sconto dei risultati prospettici | -1% | 157,7 | +1% | -140,0 |
| Aliquota IRES | -1% | -86,7 | +1% | 86,7 |
Il principio IFRS 16, in analogia con quanto accade per gli asset di proprietà, indica che le attività per i diritti d'uso acquisiti mediante contratti di leasing devono essere sottoposti alla verifica dell'eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un'attività.
Al fine di individuare eventi o situazioni che potrebbero comportare perdite durevoli di valore, il principio IAS 36 richiede di far riferimento ad indicatori provenienti da:
Nel corso del primo trimestre non si sono manifestati indicatori che potrebbero determinare la rilevazione di perdite di valore significative con riferimento alle attività per diritti d'uso al 31 marzo 2025.
Il Bilancio consolidato intermedio abbreviato al 31 marzo 2025 è stato redatto ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale.
Dopo aver valutato l'evoluzione prospettica della posizione patrimoniale e della posizione di liquidità, con riferimento alle indicazioni fornite nell'ambito del Documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e del Documento n. 4 del 3 marzo 2010, emanati congiuntamente da Banca d'Italia, Consob e ISVAP e successivi aggiornamenti, gli Amministratori ritengono che vi sia la ragionevole aspettativa che il Gruppo continui ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile e pertanto ritengono appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente bilancio consolidato intermedio abbreviato.

| Denominazione imprese | Sede | Sede | Tipo di rapporto (*) |
Rapporto di partecipazione |
Disponib. Voti % |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | Impresa partecipante Quota % |
(**) | |||||
| A | Imprese | |||||||
| A.0 | BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.a. | Siena | Siena | |||||
| A.1 Consolidate integralmente | ||||||||
| A.1 | MONTE PASCHI FIDUCIARIA S.p.a. | Siena | Siena | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.2 | WISE DIALOG BANK S.p.a. - WIDIBA | Milano | Milano | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.3 | MPS TENIMENTI POGGIO BONELLI E CHIGI SARACINI SOCIETA' AGRICOLA S.p.a. |
Castelnuovo Berardenga (SI) |
Castelnuovo Berardenga (SI) |
1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.4 | G.IMM ASTOR S.r.l. | Lecce | Lecce | 1 | A.0 | 52,00 | ||
| A.5 | AIACE REOCO S.r.l. in liquidazione | Siena | Siena | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.6 | MAGAZZINI GENERALI FIDUCIARI DI MANTOVA S.p.a. |
Mantova | Mantova | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| A.7 | MONTE PASCHI BANQUE S.A. (***) | Parigi | Parigi | 1 | A.0 | 100,00 | ||
| 7.1 | MONTE PASCHI CONSEIL FRANCE SOCIETE PAR ACTIONS SEMPLIFIEE |
Parigi | Parigi | A.7 | 100,00 | |||
| 7.2 | IMMOBILIERE VICTOR HUGO S.C.I. | Parigi | Parigi | A.7 | 100,00 | |||
| A.8 | MPS COVERED BOND S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 90,00 | ||
| A.9 | MPS COVERED BOND 2 S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 90,00 | ||
| A.10 | CIRENE FINANCE S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 1 | A.0 | 60,00 | ||
| A.11 | SIENA MORTGAGES 07-5 S.p.a. | Conegliano | Conegliano | 2 | A.0 | 7,00 | ||
| A.12 | SIENA PMI 2016 S.r.l. | Conegliano | Conegliano | 2 | A.0 | 10,00 | ||
(*) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = altre forme di controllo
(**) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
(***) La partecipata Monte Paschi Banque S.A è classificata come unità operativa in dismissione (discontinued operations) ai sensi del principio contabile IFRS 5.
Il bilancio consolidato intermedio abbreviato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Capogruppo e delle sue controllate dirette e indirette. In particolare, l'area di consolidamento – come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS – include tutte le società controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall'operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo, dallo status di società in attività o in liquidazione, dal fatto che l'investimento sia costituito da un'operazione di merchant banking. Nell'area di consolidamento rientrano tutte le tipologie di entità, indipendentemente dalla loro natura, per le quali rileva il concetto di controllo introdotto dall'IFRS 10. Sono consolidate anche entità strutturate, quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.
Per quanto riguarda i metodi di consolidamento si fa rinvio alla "Nota integrativa consolidata" del Bilancio al 31 dicembre 2024, Parte A "Politiche contabili".
Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2024 non si segnala nessuna variazione.

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.
Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05. I dettagli analitici di tali aggregazioni e riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Si evidenzia che a partire dal 30 giugno 2024, in considerazione delle trattative in essere con un potenziale acquirente, la controllata Monte Paschi Banque S.A. (nel seguito MP Banque) è stata classificata come un'unità operativa in dismissione e quindi valutata tenendo conto del prezzo di cessione atteso, inferiore al suo valore netto contabile, ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IFRS 5. Alla data di riferimento del presente Resoconto la valutazione di MP Banque secondo il citato principio ha comportato la rilevazione a conto economico di un impatto di -3,0 mln di euro (al lordo del relativo effetto fiscale) rilevato tra gli oneri di ristrutturazione; escludendo tale effetto, la controllata ha contribuito in modo positivo all'utile di Gruppo per circa 2,9 mln di euro. Pertanto, al 31 marzo 2025, per consentire la continuità con i commenti pubblicati e agevolare la comprensione degli andamenti economici e patrimoniali rispetto ai corrispondenti periodi di confronto, i costi ed i ricavi nonché gli attivi e i passivi riferiti alla contribuzione consolidata della controllata MP Banque, ancorché classificata come unità operativa in dismissione ai sensi del principio contabile IFRS 5, sono ricompresi linea per linea nelle singole voci economiche e patrimoniali di pertinenza.
Si segnala, infine, che i dati patrimoniali ed economici del primo trimestre 2025 e i dati comparativi del primo e terzo trimestre 2024 riferiti alle collegate assicurative AXA MPS Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA MPS Assicurazioni Vita S.p.A. sono da queste stimati utilizzando proxy o modelli di calcolo semplificati, stante la maggiore onerosità delle elaborazioni contabili in vigenza dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9.

La voce incorpora, inoltre, le imposte indirette e tasse e altre spese recuperate dalla clientela (57,4 mln di euro) e il recupero di oneri sostenuti per la formazione (0,2 mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 230 "Altri oneri/proventi di gestione", nonché la quota di costo relativa alla controllata MP Banque per 3,4 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte".
39



| Conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | |||||||
| GRUPPO MONTEPASCHI | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Ass. | % | |||
| Margine di interesse | 543,0 | 587,0 | (44,0) | -7,5% | |||
| Commissioni nette | 397,9 | 365,3 | 32,6 | 8,9% | |||
| Margine intermediazione primario | 940,9 | 952,3 | (11,4) | -1,2% | |||
| Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni | 16,1 | 19,0 | (2,9) | -15,3% | |||
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
49,6 | 34,4 | 15,2 | 44,2% | |||
| Risultato netto dell'attività di copertura | 0,5 | (0,4) | 0,9 | n.s. | |||
| Altri proventi/oneri di gestione | 0,1 | 7,4 | (7,3) | -98,6% | |||
| Totale Ricavi | 1.007,3 | 1.012,8 | (5,5) | -0,5% | |||
| Spese amministrative: | (433,7) | (419,7) | (14,0) | 3,3% | |||
| a) spese per il personale | (321,3) | (304,6) | (16,7) | 5,5% | |||
| b) altre spese amministrative | (112,4) | (115,1) | 2,7 | -2,3% | |||
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali | (38,4) | (42,4) | 4,0 | -9,4% | |||
| Oneri Operativi | (472,1) | (462,0) | (10,1) | 2,2% | |||
| Risultato Operativo Lordo | 535,2 | 550,8 | (15,6) | -2,8% | |||
| Costo del credito clientela | (91,0) | (105,7) | 14,7 | -13,9% | |||
| Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche | 3,6 | (0,8) | 4,4 | n.s. | |||
| Risultato operativo netto | 447,7 | 444,3 | 3,4 | 0,8% | |||
| Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (24,7) | (4,0) | (20,7) | n.s. | |||
| Altri utili (perdite) da partecipazioni | - | 0,0 | - | n.s. | |||
| Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum | (6,7) | (7,7) | 1,0 | -13,0% | |||
| Oneri operazioni straordinarie | (6,6) | - | (6,6) | n.s. | |||
| Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari | - | (75,0) | 75,0 | n.s. | |||
| Canone DTA | (14,4) | (15,3) | 0,9 | -5,9% | |||
| Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali | 2,0 | - | 2,0 | n.s. | |||
| Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6,1) | 6,1 | n.s. | |||
| Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | 397,3 | 336,2 | 61,1 | 18,2% | |||
| Imposte sul reddito di periodo | 15,8 | (3,5) | 19,3 | n.s. | |||
| Utile (Perdita) al netto delle imposte | 413,1 | 332,7 | 80,4 | 24,2% | |||
| Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 332,7 | 80,4 | 24,2% | |||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | n.s. | |||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 413,1 | 332,7 | 80,4 | 24,2% |

| Evoluzione trimestrale conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2025 |
Esercizio 2024 |
|||||||||
| GRUPPO MONTEPASCHI | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | 3°Q 2024 | 2°Q 2024 | 1°Q 2024 | |||||
| Margine di interesse | 543,0 | 588,0 | 595,6 | 585,2 | 587,0 | |||||
| Commissioni nette | 397,9 | 373,5 | 356,0 | 370,5 | 365,3 | |||||
| Margine intermediazione primario | 940,9 | 961,5 | 951,6 | 955,7 | 952,3 | |||||
| Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni | 16,1 | 25,7 | 26,8 | 21,2 | 19,0 | |||||
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
49,6 | 14,8 | 25,6 | 40,3 | 34,4 | |||||
| Risultato netto dell'attività di copertura | 0,5 | (0,3) | (2,3) | 2,0 | (0,4) | |||||
| Altri proventi/oneri di gestione | 0,1 | (5,3) | 4,9 | (1,3) | 7,4 | |||||
| Totale Ricavi | 1.007,3 | 996,3 | 1.006,7 | 1.017,9 | 1.012,8 | |||||
| Spese amministrative: | (433,7) | (432,2) | (425,1) | (420,9) | (419,7) | |||||
| a) spese per il personale | (321,3) | (311,1) | (309,5) | (303,6) | (304,6) | |||||
| b) altre spese amministrative | (112,4) | (121,1) | (115,6) | (117,3) | (115,1) | |||||
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali | (38,4) | (44,6) | (42,3) | (42,0) | (42,4) | |||||
| Oneri Operativi | (472,1) | (476,8) | (467,4) | (462,9) | (462,0) | |||||
| Risultato Operativo Lordo | 535,2 | 519,5 | 539,3 | 555,0 | 550,8 | |||||
| Costo del credito clientela | (91,0) | (109,3) | (96,3) | (98,3) | (105,7) | |||||
| Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche | 3,6 | (1,1) | (0,9) | (3,9) | (0,8) | |||||
| Risultato operativo netto | 447,7 | 409,2 | 442,2 | 452,8 | 444,3 | |||||
| Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (24,7) | (31,9) | (21,7) | (10,8) | (4,0) | |||||
| Altri utili (perdite) da partecipazioni | - | 2,8 | 0,0 | (3,8) | 0,0 | |||||
| Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum | (6,7) | (14,2) | (16,5) | (33,7) | (7,7) | |||||
| Oneri operazioni straordinarie | (6,6) | - | - | - | - | |||||
| Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari | - | (2,2) | 0,1 | (0,4) | (75,0) | |||||
| Canone DTA | (14,4) | (15,3) | (15,3) | (15,3) | (15,3) | |||||
| Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali |
2,0 | (9,1) | 1,0 | (19,3) | - | |||||
| Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 8,9 | 0,8 | 0,1 | (6,1) | |||||
| Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | 397,3 | 348,2 | 390,5 | 369,6 | 336,2 | |||||
| Imposte sul reddito di periodo | 15,8 | 36,6 | 16,2 | 456,8 | (3,5) | |||||
| Utile (Perdita) al netto delle imposte | 413,1 | 384,8 | 406,7 | 826,4 | 332,7 | |||||
| Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 384,8 | 406,7 | 826,4 | 332,7 | |||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | - | (0,1) | - | (0,1) | - | |||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 413,1 | 384,9 | 406,7 | 826,5 | 332,7 |

Al 31 marzo 2025 il Gruppo ha realizzato Ricavi complessivi per 1.007 mln di euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-0,5%).
La crescita delle Commissioni Nette (+8,9%) e degli Altri Ricavi della Gestione Finanziaria (+24,7%) ha quasi integralmente compensato la contrazione del Margine di Interesse (-7,5%), penalizzato dalla riduzione dei tassi di interesse, e la flessione degli Altri Proventi e Oneri di Gestione.
I Ricavi del primo trimestre 2025 risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+1,1%) grazie alla positiva dinamica registrata dalle Commissioni Nette, dagli Altri Ricavi della Gestione Finanziaria e dagli Altri Proventi e Oneri di Gestione, mentre il margine di interesse ha registrato una flessione del 7,7% rispetto al quarto trimestre 2024, a causa della citata riduzione dei tassi di interesse.
In relazione alla rappresentazione dei ricavi per ciascuno dei segmenti operativi individuati secondo le previsioni del principio IFRS8 si rimanda al capitolo dei "Risultati per Segmento Operativo" del presente Resoconto intermedio di gestione.
Il Margine di Interesse al 31 marzo 2025 è risultato pari a 543 mln di euro, in calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (- 7,5%, pari a -44,0 mln di euro). La flessione è stata registrata sui rapporti con clientela al costo ammortizzato (-79,0 mln di euro) e, in misura minore, sui rapporti con le banche al costo ammortizzato (-8,9 mln di euro), mentre sono risultati in aumento, in particolare, gli interessi sui rapporti con banche centrali (+13,7 mln di euro) e quelli sui portafogli di negoziazione (+14,2 mln di euro). In maggior dettaglio, il margine sui rapporti con clientela ha risentito della dinamica dei tassi di interesse, che ha comportato minori interessi attivi, solo in parte compensati dal minor costo della raccolta.
Il Margine di Interesse del primo trimestre 2025 risulta in diminuzione rispetto al trimestre precedente (-7,7%, pari a -45,0 mln di euro); nei rapporti con clientela (-41 mln di euro) l'efficace gestione del costo della raccolta ha consentito di contenere gli effetti legati alla riduzione dei tassi attivi.
| Voci | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 03 2025 | 31 03 2024 | ass. | % | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | ass. | % | |
| Rapporti con la clientela al costo ammortizzato |
459,4 | 538,4 | (79,0) | -14,7% | 459,4 | 500,8 | (41,4) | -8,3% |
| Rapporti con le banche al costo ammortizzato |
18,5 | 27,4 | (8,9) | -32,5% | 18,5 | 27,9 | (9,4) | -33,7% |
| Rapporti con banche centrali | 35,1 | 21,4 | 13,7 | 64,0% | 35,1 | 39,7 | (4,6) | -11,6% |
| Titoli di stato e altri emittenti non bancari al costo ammortizzato |
72,8 | 67,4 | 5,4 | 8,0% | 72,8 | 74,1 | (1,3) | -1,8% |
| Titoli in circolazione emessi | (109,5) | (115,4) | 5,9 | -5,1% | (109,5) | (113,8) | 4,3 | -3,8% |
| Derivati di copertura | 2,8 | 1,1 | 1,7 | n.s. | 2,8 | 1,7 | 1,1 | 64,7% |
| Portafogli di negoziazione | 23,5 | 9,3 | 14,2 | n.s. | 23,5 | 16,3 | 7,2 | 44,2% |
| Portafogli valutati al fair value | 2,0 | 1,8 | 0,2 | 11,1% | 2,0 | 1,9 | 0,1 | 5,3% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
10,1 | 9,9 | 0,2 | 2,0% | 10,1 | 10,3 | (0,2) | -1,9% |
| Altre attività e passività | 28,3 | 25,7 | 2,6 | 10,1% | 28,3 | 29,1 | (0,8) | -2,7% |
| Margine interesse | 543,0 | 587,0 | (44,0) | -7,5% | 543,0 | 588,0 | (45,0) | -7,7% |
| di cui: interessi attivi su attività fnanziarie impaired |
21,7 | 26,3 | (4,6) | -17,5% | 21,7 | 27,1 | (5,4) | -19,9% |
Le Commissioni Nette al 31 marzo 2025, pari a 398 mln di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell'anno precedente (+8,9%, pari a +32,6 mln di euro). Il positivo andamento è stato registrato sia sulle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+15,0%, pari a +27,7 mln di euro) sia sull'attività bancaria commerciale (+2,7%, pari a +4,8 mln di euro). Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l'apporto delle componenti di distribuzione e gestione portafogli (+23,9 mln di euro), di intermediazione e collocamento titoli e valute (+3,6 mln di euro) e delle altre commissioni di intermediazione/gestione e consulenza (+1,7 mln di euro). Nell'area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni su finanziamenti (+5,7 mln di euro), le commissioni su garanzie (+2,4 mln di euro) e le altre commissioni nette (+2,2 mln di euro), parzialmente compensate da una flessione sul fronte del servizio bancomat e carte di credito (-4,0 mln di euro). Il risultato del primo trimestre dell'esercizio 2025 è
superiore rispetto al trimestre precedente (+6,5%), grazie all'effetto combinato di maggiori proventi registrati sull'attività di gestione/intermediazione e consulenza (+21,0%, pari a +36,9 mln di euro) e di una flessione sul comparto dell'attività bancaria commerciale (-6,3%, pari a -12,5 mln di euro).
| Servizi / Valori | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Variazione Y/Y | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | Variazione Q/Q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | ass. | % | |||||
| Finanziamenti | 64,2 | 58,5 | 5,7 | 9,7% | 64,2 | 66,1 | (1,9) | -2,9% |
| Conti correnti | 52,5 | 54,0 | (1,5) | -2,8% | 52,5 | 53,8 | (1,3) | -2,4% |
| Servizi di incasso e pagamento | 29,5 | 29,5 | - | 0,0% | 29,5 | 36,8 | (7,3) | -19,8% |
| Servizio Bancomat e carte di credito |
17,5 | 21,5 | (4,0) | -18,6% | 17,5 | 18,1 | (0,6) | -3,3% |
| Garanzie rilasciate e ricevute | 9,1 | 6,7 | 2,4 | 35,8% | 9,1 | 9,3 | (0,2) | -2,2% |
| Altre commissioni nette | 12,1 | 9,9 | 2,2 | 22,2% | 12,1 | 13,4 | (1,3) | -9,7% |
| Attività bancaria commerciale | 185,0 | 180,2 | 4,8 | 2,7% | 185,0 | 197,5 | (12,5) | -6,3% |
| Distribuzione e gestione portafogli |
138,7 | 114,8 | 23,9 | 20,8% | 138,7 | 123,8 | 14,9 | 12,0% |
| Distribuzione di prodotti assicurativi |
54,8 | 54,6 | 0,2 | 0,4% | 54,8 | 48,9 | 5,9 | 12,1% |
| Consulenti finanziari | (16,5) | (14,9) | (1,6) | 10,7% | (16,5) | (17,8) | 1,3 | -7,3% |
| Intermediazione e collocamento titoli e valute |
27,8 | 24,2 | 3,6 | 14,9% | 27,8 | 13,8 | 14,0 | n.s. |
| Altre commissioni intermediazione/gestione e consulenza |
8,2 | 6,5 | 1,7 | 26,2% | 8,2 | 7,3 | 0,9 | 12,3% |
| Attività di gestione/ intermediazione e consulenza |
212,9 | 185,2 | 27,7 | 15,0% | 212,9 | 176,0 | 36,9 | 21,0% |
| Commissioni nette | 397,9 | 365,3 | 32,6 | 8,9% | 397,9 | 373,5 | 24,4 | 6,5% |
Di seguito si riporta l'apertura delle commissioni attive per ciascuno dei segmenti operativi individuati.
| SEGMENT REPORTING | Segmenti Commerciali | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Principali settori di business | Retail banking | Wealth Management |
Corporate banking |
Large Corp. & Investment Banking |
Corporate Center |
Totale Gruppo Montepaschi |
|
| 31/03/25 | 31/03/25 | 31/03/25 | 31/03/25 | 31/03/25 | 31/03/25 | ||
| Attività bancaria commerciale | 103,6 | 3,1 | 97,6 | 16,0 | 2,8 | 223,0 | |
| Attività di gestione/intermediazione e consulenza |
182,6 | 31,0 | 6,3 | 8,9 | 4,5 | 233,3 | |
| Commissioni attive | 286,2 | 34,1 | 103,9 | 24,9 | 7,3 | 456,3 |
Le Commissioni Attive del Gruppo riferite ai segmenti commerciali derivano per il 49,0% dall'attività bancaria tradizionale e per il 51,0% da attività di gestione/intermediazione e consulenza.
Più in dettaglio, alle commissioni attive generate dall'attività bancaria commerciale contribuiscono per il 47,0% il Retail banking, per il 44,3% il Corporate banking, per il 7,2% il Large Corporate & Investment banking e per l'1,4% il Wealth Management.
Per quanto riguarda, invece, l'attività di gestione/intermediazione e consulenza contribuiscono per il 79,8% il Retail banking, per il 13,5% il Wealth Management, per il 2,7% il Corporate banking, e per il 3,9% il Large Corporate & Investment banking.
I Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 16 mln di euro e risultano in calo di 3 mln di euro rispetto al 31 marzo 2024, in relazione principalmente alla minore contribuzione degli OICR e delle partecipazioni non di collegamento. Il risultato del primo trimestre 2025 si pone in flessione rispetto al trimestre precedente (-10 mln di euro) per il minor apporto delle società assicurative e degli OICR.
45

Il Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 31 marzo 2025 ammonta a 50 mln di euro, in crescita sia rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell'anno precedente (+15 mln di euro) sia rispetto al quarto trimestre 2024 (+35 mln di euro). Dall'analisi dei principali aggregati emerge quanto segue:
| Voci | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Variazione Y/Y | Variazione Q/Q | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | ass. | % | ||||
| Attività finanziarie di negoziazione | (21,9) | 34,3 | (56,2) | n.s. | (21,9) | (7,7) | (14,2) | n.s. | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 12,6 | (2,6) | 15,2 | n.s. | 12,6 | 18,2 | (5,6) | -30,8% | |
| Effetti cambio | 5,0 | 4,5 | 0,5 | 11,1% | 5,0 | 8,6 | (3,6) | -41,9% | |
| Strumenti derivati | 41,7 | 9,8 | 31,9 | n.s. | 41,7 | (1,3) | 43,0 | n.s. | |
| Risultato di negoziazione | 37,4 | 46,0 | (8,6) | -18,7% | 37,4 | 17,8 | 19,6 | n.s. | |
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
0,7 | 1,2 | (0,5) | -41,7% | 0,7 | (4,2) | 4,9 | n.s. | |
| Cessione/riacquisto (esclusi i finanziamenti clientela al costo ammortizzato) |
11,5 | (12,8) | 24,3 | n.s. | 11,5 | 1,2 | 10,3 | n.s. | |
| Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
49,6 | 34,4 | 15,2 | 44,2% | 49,6 | 14,8 | 34,8 | n.s. |
Contribuiscono alla formazione dei Ricavi anche le voci:

Al 31 marzo 2025 gli Oneri Operativi sono risultati pari a 472 mln di euro, in crescita rispetto al primo trimestre 2024 (+2,2%, pari a 10,1 mln di euro) e in calo rispetto al trimestre precedente (-1,0%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:
| Tipologia | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Variazione Y/Y | 1°Q 2025 | 4°Q | Variazione Q/Q | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | 2024 | ass. | % | |||||
| Salari e stipendi | (228,1) | (218,1) | (10,0) | 4,6% | (228,1) | (222,1) | (6,0) | 2,7% | |
| Oneri sociali | (62,2) | (59,5) | (2,7) | 4,5% | (62,2) | (58,1) | (4,1) | 7,1% | |
| Altri oneri del personale | (31,0) | (27,0) | (4,0) | 14,8% | (31,0) | (30,9) | (0,1) | 0,3% | |
| Spese per il personale | (321,3) | (304,6) | (16,7) | 5,5% | (321,3) | (311,1) | (10,2) | 3,3% | |
| Imposte | (56,8) | (51,3) | (5,5) | 10,7% | (56,8) | (69,8) | 13,0 | -18,6% | |
| Spese mobiliari, immobiliari e di sicurezza |
(21,9) | (20,6) | (1,3) | 6,3% | (21,9) | (19,4) | (2,5) | 12,9% | |
| Spese generali di funzionamento |
(40,7) | (41,6) | 0,9 | -2,2% | (40,7) | (41,0) | 0,3 | -0,7% | |
| Spese per servizi ICT | (27,5) | (29,5) | 2,0 | -6,8% | (27,5) | (30,0) | 2,6 | -8,3% | |
| Spese legali e professionali | (14,7) | (13,2) | (1,5) | 11,4% | (14,7) | (20,8) | 6,0 | -29,3% | |
| Costi indiretti del personale | (1,4) | (1,1) | (0,3) | 27,3% | (1,4) | (1,5) | 0,1 | -6,7% | |
| Assicurazioni | (4,1) | (4,0) | (0,1) | 2,5% | (4,1) | (4,1) | - | 0,0% | |
| Pubblicità, sponsorizzazioni e promozioni |
(0,7) | (0,5) | (0,2) | 40,0% | (0,7) | (1,3) | 0,6 | -46,2% | |
| Altre | (2,2) | (3,5) | 1,3 | -37,1% | (2,2) | (2,9) | 0,7 | -24,1% | |
| Recuperi spese | 57,6 | 50,2 | 7,4 | 14,7% | 57,6 | 69,8 | (12,2) | -17,5% | |
| Altre spese amministrative | (112,4) | (115,1) | 2,7 | -2,3% | (112,4) | (121,1) | 8,6 | -7,2% | |
| Immobilizzazioni materiali | (22,8) | (25,7) | 2,9 | -11,3% | (22,8) | (26,5) | 3,7 | -14,0% | |
| Immobilizzazioni immateriali | (15,6) | (16,7) | 1,1 | -6,6% | (15,6) | (18,1) | 2,5 | -13,8% | |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali |
(38,4) | (42,4) | 4,0 | -9,4% | (38,4) | (44,6) | 6,2 | -13,9% | |
| Oneri operativi | (472,1) | (462,0) | (10,1) | 2,2% | (472,1) | (476,8) | 4,7 | -1,0% |
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Lordo del Gruppo è pari a 535 mln di euro, in flessione del 2,8% rispetto al 31 marzo 2024 (pari a 551 mln di euro) e in crescita del 3,0% rispetto al trimestre precedente (pari a 520 mln di euro).
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Al 31 marzo 2025 il Gruppo ha contabilizzato un Costo del Credito Clientela pari a 91 mln di euro, in calo rispetto ai 106 mln di euro rilevati nello stesso periodo dell'anno precedente e rispetto ai 109 mln di euro del trimestre precedente, principalmente per i minori flussi di default.
Al 31 marzo 2025 il Tasso di Provisioning, espresso come rapporto tra il Costo del Credito Clientela annualizzato e la somma dei Finanziamenti Clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un trend in miglioramento, attestandosi a 46 bps (53 bps al 31 dicembre 2024 e 54 bps al 31 marzo 2024).
| Voci | 31 03 2025 | 31 03 2024 | Variazione Y/Y | 1°Q 2025 | 4°Q 2024 | Variazione Q/Q | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | ass. | % | |||||
| Finanziamenti verso clientela al costo ammortizzato |
(89,8) | (119,3) | 29,5 | -24,7% | (89,8) | (87,9) | (1,9) | 2,2% |
| Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
(1,0) | (2,2) | 1,2 | -54,5% | (1,0) | (2,9) | 1,9 | -65,5% |
| Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti verso la clientela al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | ||
| Variazione netta di valore finanziamenti valutati obbligatoriamente al fair value |
(0,7) | (0,5) | (0,2) | 40,0% | (0,7) | - | (0,7) | |
| Accantonamenti netti impegni e garanzie rilasciate |
0,5 | 16,3 | (15,8) | -96,9% | 0,5 | (18,5) | 19,0 | n.s. |
| Costo del credito clientela | (91,0) | (105,7) | 14,7 | -13,9% | (91,0) | (109,3) | 18,3 | -16,7% |
Il Risultato Operativo Netto del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 448 mln di euro, in crescita sia rispetto al risultato di 444 mln di euro registrato nel primo trimestre 2024 sia rispetto ai 409 mln di euro del trimestre precedente.
Alla formazione del Risultato di periodo concorrono anche le seguenti voci:
9 Con riferimento al contributo annuale dovuto al Fondo di Risoluzione Unico, il Single Resolution Board (SRB) ha annunciato che nel 2025, analogamente al 2024, non verrà richiesto alcun contributo al sistema, salvo esigenze specifiche; il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) ha raggiunto il livello obiettivo entro il 3 luglio 2024, pertanto nel corso del 2025 valuterà se i mezzi finanziari disponibili sono diminuiti al di sotto del target level e, in esito a tale esame, eventualmente procederà alla raccolta di ulteriori contribuzioni; infine con riferimento al Fondo di garanzia assicurativa dei rami vita si precisa che è in fase di predisposizione lo Statuto del Fondo che conterrà, tra l'altro, la disciplina di dettaglio in merito alle contribuzioni dovute.

Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l'Utile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo è pari a 397 mln di euro, in crescita sia rispetto al dato di 336 mln di euro registrato nel corrispondente periodo del 2024 sia rispetto a quello registrato nel quarto trimestre 2024, pari a 348 mln di euro.
Le Imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 16 mln di euro (-4 mln di euro il contributo al 31 marzo 2024) imputabile principalmente alla rivalutazione delle DTA, al netto della fiscalità relativa al risultato economico del trimestre.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l'Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 413 mln di euro al 31 marzo 2025, in crescita sia rispetto al trimestre 2024 (pari a 333 mln di euro) sia rispetto al trimestre precedente (pari a 385 mln di euro).
Coerentemente con le istruzioni Consob, di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato di periodo della Capogruppo con il consolidato:
| Prospetto di raccordo tra utile e patrimonio individuale e consolidato | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | Utile (Perdita) di periodo |
||||||
| Saldo come da bilancio Capogruppo | 11.673,5 | 393,3 | |||||
| di cui riserve da valutazione della Capogruppo | 48,3 | ||||||
| Effetto del consolidamento delle imprese controllate | 5,4 | 5,9 | |||||
| Effetto del consolidamento delle imprese controllate congiuntamente e collegate | 167,2 | 14,7 | |||||
| storno dividendi incassati nell'esercizio | - | - | |||||
| storno svalutazioni partecipazioni | 193,1 | - | |||||
| altre rettifiche | 10,8 | (0,8) | |||||
| riserve da val. di controllate e collegate | (1,4) | - | |||||
| Bilancio consolidato | 12.048,6 | 413,1 | |||||
| di cui riserve da valutazione | 46,9 |

Di seguito si forniscono (i) lo schema di stato patrimoniale riclassificato al 31 marzo 2025 comparato con i saldi risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2024 e (ii) lo schema di evoluzione trimestrale dello stesso a partire dal primo trimestre dell'anno precedente.
| 31 03 2025 31 12 2024 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|
| ass. | % | ||
| 13.128,4 | 14.029,9 | (901,5) | -6,4% |
| 660,0 | 565,5 | 94,5 | 16,7% |
| 1.920,6 | 2.068,3 | (147,7) | -7,1% |
| 78.630,9 | 77.309,6 | 1.321,3 | 1,7% |
| 19.023,8 | 17.447,4 | 1.576,4 | 9,0% |
| 2.613,2 | 2.406,4 | 206,8 | 8,6% |
| 677,0 | 672,3 | 4,7 | 0,7% |
| 2.274,1 | 2.297,7 | (23,6) | -1,0% |
| 7,9 | 7,9 | - | 0,0% |
| 2.584,0 | 2.538,0 | 46,0 | 1,8% |
| 3.067,7 | 3.266,6 | (198,9) | -6,1% |
| 124.579,7 | 122.601,7 | 1.978,0 | 1,6% |
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| Passività | 31 03 2025 | 31 12 2024 | ass. | % |
| Raccolta diretta | 94.594,2 | 93.971,9 | 622,3 | 0,7% |
| a) Debiti verso Clientela | 85.892,2 | 84.049,4 | 1.842,8 | 2,2% |
| b) Titoli emessi | 8.702,0 | 9.922,5 | (1.220,5) | -12,3% |
| Debiti verso Banche centrali | 8.010,2 | 8.510,9 | (500,7) | -5,9% |
| Debiti verso Banche | 1.854,4 | 1.301,0 | 553,4 | 42,5% |
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa | 1.676,3 | 1.617,9 | 58,4 | 3,6% |
| Derivati | 1.370,6 | 1.346,2 | 24,4 | 1,8% |
| Fondi a destinazione specifica | 1.014,1 | 1.006,7 | 7,4 | 0,7% |
| a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | 72,5 | 72,4 | 0,1 | 0,1% |
| b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | 149,3 | 149,9 | (0,6) | -0,4% |
| c) Fondi di quiescenza | 3,2 | 3,3 | (0,1) | -3,0% |
| d) Altri fondi | 789,1 | 781,1 | 8,0 | 1,0% |
| Passività fiscali | 30,7 | 6,6 | 24,1 | n.s. |
| Altre passività | 3.980,3 | 3.191,2 | 789,1 | 24,7% |
| Patrimonio netto di Gruppo | 12.048,6 | 11.649,0 | 399,6 | 3,4% |
| a) Riserve da valutazione | 46,9 | 60,4 | (13,5) | -22,4% |
| d) Riserve | 4.135,1 | 2.184,3 | 1.950,8 | 89,3% |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | - | 0,0% |
| h) Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 1.950,8 | (1.537,7) | -78,8% |
| Patrimonio di pertinenza terzi | 0,3 | 0,3 | - | 0,0% |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 124.579,7 | 122.601,7 | 1.978,0 | 1,6% |

| Attività | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 09 2024 | 30 06 2024 | 31 03 2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 13.128,4 | 14.029,9 | 13.734,3 | 17.692,0 | 16.003,5 |
| Finanziamenti banche centrali | 660,0 | 565,5 | 588,8 | 566,4 | 832,4 |
| Finanziamenti banche | 1.920,6 | 2.068,3 | 2.264,8 | 2.670,9 | 2.313,0 |
| Finanziamenti clientela | 78.630,9 | 77.309,6 | 76.649,0 | 77.974,7 | 78.422,9 |
| Attività in titoli | 19.023,8 | 17.447,4 | 17.800,6 | 18.398,6 | 18.175,7 |
| Derivati | 2.613,2 | 2.406,4 | 2.578,3 | 2.909,0 | 2.734,6 |
| Partecipazioni | 677,0 | 672,3 | 744,3 | 708,1 | 739,1 |
| Attività materiali e immateriali | 2.274,1 | 2.297,7 | 2.330,7 | 2.356,0 | 2.423,1 |
| di cui: avviamento | 7,9 | 7,9 | 7,9 | 7,9 | 7,9 |
| Attività fiscali | 2.584,0 | 2.538,0 | 2.517,5 | 2.523,8 | 2.153,0 |
| Altre attività | 3.067,7 | 3.266,6 | 3.270,6 | 2.901,0 | 2.978,0 |
| Totale dell'Attivo | 124.579,7 | 122.601,7 | 122.478,9 | 128.700,5 | 126.775,3 |
| Passività | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 30 09 2024 | 30 06 2024 | 31 03 2024 |
| Raccolta diretta | 94.594,2 | 93.971,9 | 91.249,4 | 96.521,6 | 92.718,1 |
| a) Debiti verso Clientela | 85.892,2 | 84.049,4 | 82.159,5 | 86.180,1 | 83.204,1 |
| b) Titoli emessi | 8.702,0 | 9.922,5 | 9.089,9 | 10.341,5 | 9.514,0 |
| Debiti verso Banche centrali | 8.010,2 | 8.510,9 | 9.016,4 | 12.009,7 | 11.629,3 |
| Debiti verso Banche | 1.854,4 | 1.301,0 | 1.226,5 | 1.114,1 | 1.304,4 |
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa | 1.676,3 | 1.617,9 | 3.216,5 | 2.932,7 | 5.164,3 |
| Derivati | 1.370,6 | 1.346,2 | 1.341,0 | 1.353,6 | 1.396,7 |
| Fondi a destinazione specifica | 1.014,1 | 1.006,7 | 945,3 | 934,8 | 1.012,1 |
| a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | 72,5 | 72,4 | 70,1 | 70,1 | 72,0 |
| b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | 149,3 | 149,9 | 131,4 | 129,5 | 138,0 |
| c) Fondi di quiescenza | 3,2 | 3,3 | 3,1 | 3,2 | 3,3 |
| d) Altri fondi | 789,1 | 781,1 | 740,7 | 732,0 | 798,8 |
| Passività fiscali | 30,7 | 6,6 | 6,9 | 5,9 | 9,9 |
| Altre passività | 3.980,3 | 3.191,2 | 4.211,6 | 3.032,7 | 3.232,8 |
| Patrimonio del Gruppo | 12.048,6 | 11.649,0 | 11.264,9 | 10.795,0 | 10.307,1 |
| a) Riserve da valutazione | 46,9 | 60,4 | 64,5 | 1,3 | 25,8 |
| d) Riserve | 4.135,1 | 2.184,3 | 2.181,0 | 2.181,0 | 2.495,1 |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 |
| h) Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 1.950,8 | 1.565,9 | 1.159,2 | 332,7 |
| Patrimonio di pertinenza terzi | 0,3 | 0,3 | 0,4 | 0,4 | 0,6 |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 124.579,7 | 122.601,7 | 122.478,9 | 128.700,5 | 126.775,3 |

Al 31 marzo 2025 i volumi di Raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 198,2 mld di euro, evidenziando una crescita di 1,0 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2024, sia sulla Raccolta Diretta (+0,6 mld di euro) sia sulla Raccolta Indiretta (+0,4 mld di euro).
L'aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 marzo 2024 (+5,4 mld di euro) grazie alla crescita sia della Raccolta Diretta (+1,9 mld di euro) sia della Raccolta Indiretta (+3,5 mld di euro).
La quota di mercato10 del Gruppo sulla raccolta diretta si è attestata al 3,36% (dato aggiornato a febbraio 2025), in flessione rispetto a dicembre 2024 (pari a 3,45%), mentre la quota di mercato sui depositi a vista è pari al 4,60%, da confrontarsi con il 4,71% di dicembre 2024.
Su base annua, la raccolta complessiva ha segnato una variazione (negativa) del -2,9% che riflette principalmente il rimborso dei fondi della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refnancing Operations, TLTRO3), che si è concluso a dicembre 2024. La dinamica dei depositi dei residenti è invece rimasta robusta +1,67% (tasso di variazione a 12 mesi) indotta anche dalla debolezza dei consumi
Tuttavia, nei primi mesi del 2025, la raccolta da clientela ordinaria ha registrato una flessione di ca l'1% rispetto alla fine del 2024. Il calo è attribuibile, principalmente, alla contrazione dei depositi del settore privato non finanziario.
Nel dettaglio, i depositi del settore produttivo (società non finanziarie e famiglie produttrici), sono calati del -5,8% nel primo bimestre rispetto al dicembre 2024 (ca -30 mld di euro da inizio anno); anche i depositi delle famiglie consumatrici, dopo una crescita media di ca il +1% nel secondo semestre 2024, sono diminuiti di circa 8 mld di euro nei primi mesi dell'anno (-0,7% a febbraio rispetto a dicembre 2024).
Analizzando le varie forme tecniche si evidenzia una riduzione marcata dei depositi a vista (circa -38 mld di euro a febbraio rispetto a dicembre 24), mentre si osserva una crescita delle consistenze di strumenti finanziari più remunerativi quali i depositi a durata stabilita e le obbligazioni. Di conseguenza, i conti correnti passivi hanno mostrato una variazione negativa (-2,8% a febbraio rispetto alla fine del 2024), mentre i depositi con durata prestabilita e le obbligazioni hanno registrato rispettivamente un aumento del +0,7% e del +0,6% nel primo bimestre 2025 rispetto ai volumi di dicembre 2024.
La raccolta obbligazionaria ha rallentato il proprio ritmo di crescita, con un incremento delle consistenze del +5,6% di febbraio 2025 a/a.
In seguito all'allentamento della politica monetaria, l'andamento dei tassi passivi ha tracciato un calo costante a partire dalla seconda metà del 2024: a febbraio 2025 il tasso d'interesse sui depositi di società non finanziarie e famiglie si è attestato allo 0,82% (-20 bps rispetto allo stesso periodo del 2024); il tasso sui conti correnti è calato al livello di 0,39% (-16 bps su 12 mesi); quello sui depositi con durata stabilita ha riportato il calo maggiore attestandosi al 3,08% (con un una riduzione di -37 bps su 12 mesi (di cui -16 bps nel solo primo bimestre del 2025). Sulle obbligazioni il tasso medio sulle consistenze si è stabilizzato al 2,81% a febbraio con una variazione di -13 bps dal massimo raggiunto a settembre 2024 e di ca -3 bps rispetto al dato di fine anno.
Sul mercato del risparmio gestito, i dati provvisori di febbraio, hanno mostrato una raccolta netta positiva: i fondi hanno registrato un saldo netto di raccolta per 2,6 mld di euro e le gestioni patrimoniali retail hanno presentato una raccolta netta positiva di 1,8 mld di euro da inizio anno. A livello di categorie, i risparmiatori hanno indirizzato le proprie scelte prevalentemente sui fondi obbligazionari (+3,7 mld di euro di raccolta netta da gennaio a febbraio); mentre hanno segnato una fase di smobilizzo le classi dei fondi bilanciati (-1 mld di euro) degli azionari (-893 mln di euro) e dei flessibili (- 169 mln di euro). Il patrimonio gestito totale da inizio anno si è attestato a 2.538 mld di euro, in aumento rispetto al quarto trimestre 2024 (2.508 mld di euro). Per il mercato assicurativo vita, nei primi due mesi dell'anno, è stata registrata nuova produzione per 16,4 mld di euro, rispetto ai 13,8 mld di euro dello stesso periodo dell'anno precedente, una crescita, dunque, del 19% circa. Sul canale distributivo degli sportelli bancari e postali, a febbraio 2024, si è assistito ad una significativa crescita sul collocamento delle unit classiche (+112% a/a.) e delle soluzioni ibride (+104%), mentre i prodotti tradizionali, hanno registrato sviluppi ben più contenuti con un +4,4% tendenziale. Con riferimento ai canali di collocamento dei prodotti assicurativi vita, nel primo bimestre dell'anno si è assistito ad un incremento del volume d'affari sul canale dei consulenti finanziari, che ha registrato un +26,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Analogo andamento positivo sul canale bancario (22,1% a/a) mentre in moderata decrescita quello agenziale (-3,5% a/a).
10 Depositi e PCT (esclusi PCT con controparti centrali) da clientela ordinaria residente e obbligazioni, al netto dei riacquisti, collocate a clientela ordinaria residente come primo prenditore.

| Raccolta complessiva da clientela | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni Q/Q | Variazioni. Y/Y | |||||||
| 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | Ass. | % | Ass. | % | ||
| Raccolta diretta | 94.594,2 | 93.971,9 | 92.718,1 | 622,3 | 0,7% | 1.876,1 | 2,0% | |
| Raccolta indiretta | 103.598,5 | 103.237,8 | 100.085,9 | 360,7 | 0,3% | 3.512,6 | 3,5% | |
| Raccolta complessiva | 198.192,7 | 197.209,7 | 192.804,0 | 983,0 | 0,5% | 5.388,7 | 2,8% |
I volumi di Raccolta Diretta si sono attestati a 94,6 mld di euro e risultano in aumento rispetto ai valori di fine dicembre 2024 (+0,6 mld di euro). La crescita dei PCT (+2,3 mld di euro), dei depositi a scadenza (+0,4 mld di euro) e delle altre forme di raccolta (+0,6 mld di euro) ha più che compensato la diminuzione di conti correnti (-1,4 mld di euro) e obbligazioni (-1,2 mld di euro). La dinamica delle obbligazioni è da ricondurre all'esercizio, nel primo trimestre del 2025, dell'opzione di rimborso integrale in via anticipata di un'obbligazione subordinata Tier 2 (400 mln di euro) e di un'obbligazione di tipo Senior (750 mln di euro).
L'aggregato risulta in aumento anche rispetto al 31 marzo 2024 (+1,9 mld di euro). La crescita, in questo caso, interessa i conti correnti (+1,3 mld di euro), i depositi a scadenza (+0,2 mld di euro), i PCT (+0,3 mld di euro) e le altre forme di raccolta (+0,9 mld di euro). Risultano in flessione, invece, le obbligazioni (-0,8 mld di euro).
| Raccolta Diretta da Clientela | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. Y/Y | ||||||||||
| Tipologia | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31/03/24 | Ass. | % | Ass. | % | ||||
| Conti Correnti | 65.735,5 | 67.180,3 | 64.458,6 | (1.444,8) | -2,2% | 1.276,9 | 2,0% | ||||
| Depositi a scadenza | 7.546,3 | 7.151,0 | 7.353,0 | 395,3 | 5,5% | 193,3 | 2,6% | ||||
| Pronti Contro Termine passivi |
9.101,2 | 6.800,1 | 8.769,3 | 2.301,1 | 33,8% | 331,9 | 3,8% | ||||
| Obbligazioni | 8.702,0 | 9.922,5 | 9.514,0 | (1.220,5) | -12,3% | (812,0) | -8,5% | ||||
| Altre forme di Raccolta Diretta |
3.509,2 | 2.918,0 | 2.623,2 | 591,2 | 20,3% | 886,0 | 33,8% | ||||
| Totale | 94.594,2 | 93.971,9 | 92.718,1 | 622,3 | 0,7% | 1.876,1 | 2,0% |
La Raccolta Indiretta si è attestata a 103,6 mld di euro, in crescita di 0,4 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2024, grazie al risparmio amministrato (+0,7 mld di euro); sostanzialmente stabile il risparmio gestito (-0,3 mld di euro). Il risparmio amministrato beneficia sia di flussi netti che di un effetto mercato positivi.
Nel confronto con il 31 marzo 2024 si assiste ad una crescita della raccolta indiretta di 3,5 mld di euro, sia per l'aumento del risparmio amministrato (+2,0 mld di euro), sia per la crescita del risparmio gestito (+1,5 mld di euro). Entrambe le componenti beneficiano principalmente di un effetto mercato positivo, positivi anche i flussi netti, soprattutto sulle componenti dei fondi e del risparmio amministrato.
| Raccolta indiretta | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. Y/Y | ||||||||||
| 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | Ass. | % | Ass. | % | |||||
| Risparmio gestito | 59.624,0 | 59.924,0 | 58.111,6 | (300,1) | -0,5% | 1.512,4 | 2,6% | ||||
| Fondi | 29.697,2 | 29.580,7 | 27.690,4 | 116,5 | 0,4% | 2.006,8 | 7,2% | ||||
| Gestioni Patrimoniali | 5.291,1 | 5.376,7 | 5.155,1 | (85,6) | -1,6% | 136,0 | 2,6% | ||||
| Bancassurance | 24.635,6 | 24.966,6 | 25.266,0 | (331,0) | -1,3% | (630,4) | -2,5% | ||||
| Risparmio amministrato | 43.974,6 | 43.313,8 | 41.974,3 | 660,8 | 1,5% | 2.000,3 | 4,8% | ||||
| Titoli di Stato | 19.596,3 | 19.843,9 | 18.743,5 | (247,6) | -1,2% | 852,8 | 4,5% | ||||
| Altri | 24.378,3 | 23.469,9 | 23.230,8 | 908,3 | 3,9% | 1.147,5 | 4,9% | ||||
| Totale | 103.598,5 | 103.237,8 | 100.085,9 | 360,7 | 0,3% | 3.512,6 | 3,5% |

Al 31 marzo 2025 i Finanziamenti Clientela del Gruppo si sono attestati a 78,6 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2024 (+1,3 mld di euro), soprattutto sui mutui (+1,3 mld di euro) e, in misura minore, sui conti correnti (+0,2 mld di euro); sostanzialmente stabili le altre componenti.
Nel confronto con il 31 marzo 2024, l'aggregato risulta in lieve crescita (+0,2 mld di euro). L'aumento degli altri finanziamenti (+0,3 mld di euro) e dei conti correnti (+0,2 mld di euro) ha più che compensato la flessione dei PCT (-0,2 mld di euro); sostanzialmente stabili i mutui e i crediti deteriorati.
La quota di mercato11 del Gruppo risulta pari al 4,42% (dato aggiornato a febbraio 2025), in aumento rispetto a dicembre 2024 (pari a 4,37%).
Continuano gli effetti della riduzione dei tassi ufficiali anche sul costo dei finanziamenti per famiglie e imprese.
Nei primi mesi dell'anno i finanziamenti al settore privato (al netto dei pct con controparti centrali e corretti per le esposizioni cedute e cancellate) hanno continuato a ridursi ma in misura minore rispetto alla discesa media del 2024 riportando un -0,28% a gennaio e -0,04% a febbraio su base annua, segnale di una graduale stabilizzazione del mercato creditizio. I prestiti alle società non finanziarie proseguono nella loro dinamica negativa, ma evidenziano un rallentamento della contrazione rispetto al passato (ca. -2,1% a febbraio a/a rispetto al -3,8% dello stesso periodo dell'anno precedente); questo andamento riflette una combinazione di diversi fattori: i) domanda di credito ancora debole da parte delle imprese riconducibile principalmente alla stagnazione degli investimenti in beni strumentali ed al ridimensionamento del comparto edilizio; ii) criteri di offerta sui prestiti alle imprese rimasti invariati; iii) un maggior ricorso, da parte delle aziende, a fonti di finanziamento alternative (debito di mercato ed utilizzo della liquidità accumulata) con conseguente minore ricorso al debito bancario.
In maggiore contrazione risultano, invece, i prestiti alle famiglie produttrici (- 6,2% a febbraio a/a e -1% da inizio anno).
Il credito alle famiglie è tornato a crescere negli ultimi mesi ed ha segnato un +0,7% a febbraio a/a guidato dall'accelerazione dei mutui. Infatti, i mutui per l'acquisto di abitazioni hanno confermato il trend positivo con un +1% a febbraio a/a, favorito dalla riduzione dei tassi di interesse. Il credito al consumo mantiene una dinamica vitale, proseguendo nel percorso di crescita progressiva dei mesi precedenti. Nelle attese degli intermediari intervistati a marzo nell'indagine trimestrale sul credito bancario (BLS - Bank Lending Survey - del 15 aprile 2025) le politiche di offerta nel secondo trimestre del 2025 dovrebbero rimanere invariate per i prestiti alle società non finanziarie e per mutui alle famiglie, mentre si prospetta un lieve irrigidimento per i prestiti al consumo.
Con riferimento ai tassi d'interesse sulle consistenze dei prestiti, si registra una progressiva riduzione anche nei primi mesi del 2025 con il tasso sui prestiti alle imprese non finanziarie al 4,48% a febbraio ( -28 bps da dicembre 2024) e il tasso sui prestiti alle famiglie al +4,10% a febbraio, (con -6 bps ca. da dicembre 2024).
Sulle nuove operazioni a imprese a febbraio il tasso medio è sceso di ulteriori -41 bps rispetto ai valori di fine 2024, collocandosi al 4,0%. Sulle nuove operazioni a famiglie, il tasso sui prestiti per acquisto abitazioni è rimasto sostanzialmente invariato a febbraio (+7 bps rispetto a dicembre 2024), attestandosi al 3,18%, mentre quello sul credito al consumo si è portato a 8,72% (con un incremento di +28 bps ca. dalla fine dell'anno).
11 Prestiti a clientela ordinaria residente, comprensivi di sofferenze e al netto dei PCT con controparti centrali.

| Var. Q/Q | Var. Y/Y | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | Ass. | % | Ass. | % |
| Conti Correnti | 2.832,4 | 2.658,9 | 2.668,4 | 173,5 | 6,5% | 164,0 | 6,1% |
| Mutui | 52.041,2 | 50.705,4 | 52.047,0 | 1.336,3 | 2,6% | (5,8) | 0,0% |
| Altri finanziamenti | 14.890,3 | 15.023,4 | 14.628,1 | (133,5) | -0,9% | 262,2 | 1,8% |
| Pronti contro termine | 7.028,6 | 7.035,2 | 7.241,3 | (6,6) | -0,1% | (212,7) | -2,9% |
| Crediti deteriorati | 1.838,4 | 1.886,7 | 1.838,1 | (48,4) | -2,6% | 0,3 | 0,0% |
| Totale | 78.630,9 | 77.309,6 | 78.422,9 | 1.321,3 | 1,7% | 208,0 | 0,3% |
| Primo stadio (stage 1) | 66.962,3 | 65.222,1 | 66.929,3 | 1.740,2 | 2,7% | 33,0 | 0,0% |
| Secondo stadio (stage 2) | 9.619,2 | 10.058,6 | 9.458,5 | (439,4) | -4,4% | 160,7 | 1,7% |
| Terzo stadio (stage 3) | 1.835,2 | 1.883,2 | 1.834,5 | (48,0) | -2,5% | 0,7 | 0,0% |
| Impaired acquisiti/originati | 2,1 | 2,2 | 2,7 | (0,1) | -4,5% | (0,6) | -22,2% |
| Finanziamenti bonis valutati al fair value | 210,2 | 141,3 | 196,0 | 68,9 | 48,8% | 14,2 | 7,2% |
| Finanziamenti deteriorati valutati al fair value | 1,9 | 2,2 | 1,9 | (0,3) | -13,6% | - | 0,0% |
| 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | Var. Q/Q | Var. 31.12 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti clientela performing al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Totale fin. clientela al costo ammortizzato |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
Primo stadio (stage 1) |
Secondo stadio (stage 2) |
| Esposizione lorda |
67.075,7 | 9.983,1 | 80.754,1 | 65.334,1 | 10.408,1 | 79.456,9 | 67.028,5 | 9.832,1 | 80.493,5 | ||||
| Rettifiche | 113,4 | 363,9 | 2.335,3 | 112,0 | 349,5 | 2.290,8 | 99,2 | 373,6 | 2.268,5 | ||||
| Esposizione netta |
66.962,3 | 9.619,2 | 78.418,8 | 65.222,1 | 10.058,6 | 77.166,1 | 66.929,3 | 9.458,5 | 78.225,0 | ||||
| Coverage ratio | 0,2% | 3,6% | 2,9% | 0,2% | 3,4% | 2,9% | 0,1% | 3,8% | 2,8% | 0,0% | 0,2% | 0,1% | -0,2% |
| Incidenza % crediti clientela al costo ammortizzato |
85,4% | 12,3% | 100,0% | 84,5% | 13,0% | 100,0% | 85,6% | 12,1% | 100,0% | 0,9% | -0,7% | -0,2% | 0,2% |
L'esposizione lorda dei crediti classificati nel primo stadio, pari a 67,1 mld di euro al 31 marzo 2025, registra un aumento rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 65,3 mld di euro) mentre risulta sostanzialmente stabile rispetto al 31 marzo 2024 (pari a 67,0 mld di euro). La dinamica del primo trimestre 2025 rispetto alla fine dell'anno precedente è da ricondurre prevalentemente agli sviluppi commerciali del periodo.
Le posizioni classificate nel secondo stadio, la cui esposizione lorda ammonta al 31 marzo 2025 a 10,0 mld di euro, risultano in calo rispetto ai 10,4 mld di euro del 31 dicembre 2024 e sostanzialmente in linea con il livello registrato al 31 marzo 2024 (pari a 9,8 mld di euro).
Stabile il livello di copertura dei crediti performing, pari al 2,9% (come al 31 dicembre 2024).

Nelle tabelle di seguito riportate, i Finanziamenti Clientela Deteriorati sono rappresentati da tutte le esposizioni per cassa, sotto forma di finanziamenti verso la clientela, qualunque sia il portafoglio contabile di appartenenza.
Il Totale Finanziamenti Clientela Deteriorati del Gruppo al 31 marzo 2025 è risultato pari a 3,6 mld di euro in termini di esposizione lorda, con trend in calo rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 3,7 mld di euro) e al 31 marzo 2024 (pari a 3,6 mld di euro). In particolare:
Al 31 marzo 2025 l'esposizione netta in termini di Finanziamenti Clientela Deteriorati del Gruppo si è attestata a 1,8 mld di euro, sostanzialmente stabile sia rispetto al 31 dicembre 2024 sia rispetto al 31 marzo 2024.
| Finanziamenti verso clientela | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Finanziamenti scaduti deteriorati |
Totale finanziamenti clientela deteriorati |
Finanziamenti in bonis |
Totale finanziamenti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | 1.364,3 | 2.212,0 | 65,4 | 3.641,7 | 77.269,8 | 80.911,5 | |
| 31 03 2025 | Rettifiche | 898,7 | 885,8 | 18,8 | 1.803,3 | 477,3 | 2.280,6 |
| Esposizione netta | 465,6 | 1.326,2 | 46,6 | 1.838,4 | 76.792,5 | 78.630,9 | |
| Coverage ratio | 65,9% | 40,0% | 28,7% | 49,5% | 0,6% | 2,8% | |
| Incidenza % crediti clientela | 0,6% | 1,7% | 0,1% | 2,3% | 97,7% | 100,0% | |
| 31 12 2024 |
31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | 31 12 2024 | ||
| Esposizione lorda | 1.320,8 | 2.240,6 | 99,0 | 3.660,4 | 75.883,8 | 79.544,2 | |
| 31 12 2024 | Rettifiche | 878,2 | 869,5 | 26,0 | 1.773,7 | 460,9 | 2.234,6 |
| Esposizione netta | 442,6 | 1.371,1 | 73,0 | 1.886,7 | 75.422,9 | 77.309,6 | |
| Coverage ratio | 66,5% | 38,8% | 26,3% | 48,5% | 0,6% | 2,8% | |
| Incidenza % crediti clientela | 0,6% | 1,8% | 0,1% | 2,4% | 97,6% | 100,0% | |
| 31 03 2024 |
31 03 2024 | 31 03 2024 | 31 03 2024 | 31 03 2024 | 31 03 2024 | ||
| Esposizione lorda | 1.459,5 | 2.100,8 | 78,7 | 3.639,0 | 77.057,5 | 80.696,5 | |
| 31 03 2024 | Rettifiche | 989,3 | 794,8 | 16,8 | 1.800,9 | 472,7 | 2.273,6 |
| Esposizione netta | 470,2 | 1.306,0 | 61,9 | 1.838,1 | 76.584,8 | 78.422,9 | |
| Coverage ratio | 67,8% | 37,8% | 21,3% | 49,5% | 0,6% | 2,8% | |
| Incidenza % crediti clientela | 0,6% | 1,7% | 0,1% | 2,3% | 97,7% | 100,0% |
Al 31 marzo 2025 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,5%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2024, quando era pari al 48,5%. In particolare, le percentuali di copertura delle Inadempienze probabili e dei Finanziamenti scaduti deteriorati risultano in aumento, passando rispettivamente dal 38,8% al 40,0% e dal 26,3% al 28,7%, mentre la percentuale di copertura delle Sofferenze risulta in lieve flessione, passando dal 66,5% al 65,9%.
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati risulta stabile rispetto al 31 marzo 2024 (pari al 49,5%). A livello di singoli stati amministrativi, risulta in crescita la percentuale di copertura delle Inadempienze probabili (il cui coverage passa dal 37,8% al 40,0%) e dei Finanziamenti scaduti deteriorati (che passa dal 21,3% al 28,7%); in lieve riduzione, invece, la percentuale di copertura delle Sofferenze (il cui coverage passa dal 67,8% al 65,9%).

| ass/% | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Totale crediti deteriorati |
Crediti in bonis |
Totale crediti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | 43,5 | (28,6) | (33,6) | (18,7) | 1.386,0 | 1.367,3 | |
| Q/Q | % | 3,3% | -1,3% | -33,9% | -0,5% | 1,8% | 1,7% |
| ass. | (95,2) | 111,2 | (13,3) | 2,7 | 212,3 | 215,0 | |
| Y/Y | % | -6,5% | 5,3% | -16,9% | 0,1% | 0,3% | 0,3% |
| Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Totale crediti deteriorati |
Crediti in bonis |
Totale crediti clientela |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Q/Q | -0,6% | 1,2% | 2,5% | 1,1% | 0,0% | 0,0% |
| Y/Y | -1,9% | 2,2% | 7,4% | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
| Dinamica finanziamenti clientela deteriorati |
1°Q 2025 | 31 12 2024 | 4°Q 2024 | 31 03 2024 | Var. 1°Q 2025/ 4°Q 2024 totale esposizioni deteriorate |
Var.Y/Y totale esposizioni deteriorate |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| esposizioni deteriorate Totale |
di cui Sofferenze | esposizioni deteriorate Totale |
di cui Sofferenze | esposizioni deteriorate Totale |
di cui Sofferenze | esposizioni deteriorate Totale |
di cui Sofferenze | ass. | % | ass. | % | |
| Esposizione Lorda Iniziale |
3.660,4 | 1.320,8 | 3.484,9 | 1.383,4 | 3.880,7 | 1.587,2 | 3.484,9 | 1.383,4 | (220,3) | -5,7% | 175,5 | 5,0% |
| Ingressi da crediti in bonis |
181,7 | 4,1 | 1.315,7 | 85,5 | 336,8 | 39,1 | 343,9 | 5,2 | (155,1) | -46,1% | (162,2) | -47,2% |
| Uscite verso crediti in bonis |
(41,0) | - | (179,3) | (0,9) | (19,3) | - | (72,2) | - | (21,7) | n.s. | 31,2 | -43,2% |
| Incassi (inclusi realizzi per cessioni) |
(159,0) | (60,0) | (754,1) | (221,7) | (315,3) | (150,7) | (143,7) | (28,0) | 156,3 | -49,6% | (15,3) | 10,6% |
| Cancellazioni (incluse perdite da cessioni) |
(41,5) | (40,2) | (91,1) | (50,3) | (31,1) | (10,6) | (26,5) | (22,4) | (10,4) | 33,4% | (15,0) | 56,6% |
| +/- Altre variazioni |
41,1 | 139,6 | (115,7) | 124,8 | (191,4) | (144,2) | 52,6 | 121,3 | 232,5 | n.s. | (11,5) | -21,9% |
| Esposizione Lorda Finale |
3.641,7 | 1.364,3 | 3.660,4 | 1.320,8 | 3.660,4 | 1.320,8 | 3.639,0 | 1.459,5 | (18,7) | -0,5% | 2,7 | 0,1% |
| Rettifiche iniziali | (1.773,7) | (878,2) | (1.967,2) | (1.108,6) | (1.936,4) | (1.085,3) | (1.967,2) | (1.108,6) | 162,7 | -8,4% | 193,5 | -9,8% |
| Rettifiche / Riprese di periodo |
(56,6) | (5,1) | (375,7) | (71,1) | (103,6) | 6,4 | (108,3) | (27,3) | 47,0 | -45,4% | 51,7 | -47,7% |
| +/- Altre variazioni |
27,0 | (15,4) | 569,2 | 301,5 | 266,3 | 200,7 | 274,6 | 146,6 | (239,3) | -89,9% | (247,6) | -90,2% |
| Rettifiche finali | (1.803,3) | (898,7) | (1.773,7) | (878,2) | (1.773,7) | (878,2) | (1.800,9) | (989,3) | (29,6) | 1,7% | (2,4) | 0,1% |
| Esposizione netta finale |
1.838,4 | 465,6 | 1.886,7 | 442,6 | 1.886,7 | 442,6 | 1.838,1 | 470,2 | (48,3) | -2,6% | 0,3 | 0,0% |

Al 31 marzo 2025 le Attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 19,0 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2024 (+1,6 mld di euro) in relazione soprattutto all'aumento delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (+2,1 mld di euro), con una lieve flessione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-0,2 mld di euro) e dei titoli verso clientela al costo ammortizzato (-0,2 mld di euro); sostanzialmente stabili le altre componenti. Si segnala che il valore di mercato dei titoli presenti nei crediti verso clientela e banche al costo ammortizzato è pari rispettivamente a 9.584,8 mln di euro e 623,9 mln di euro (con minusvalenze implicite rispettivamente per 430,7 mln di euro e 88,1 mln di euro).
L'aggregato risulta in aumento anche rispetto al 31 marzo 2024 (+0,8 mld di euro) soprattutto in relazione alla crescita registrata sulla componente di negoziazione (+1,1 mld di euro), parzialmente compensata dalla flessione registrata sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-0,3 mld di euro). Risultano sostanzialmente stabili le altre componenti.
Le Passività finanziarie di negoziazione per cassa si attestano al 31 marzo 2025 a 1,7 mld di euro e risultano sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 1,6 mld di euro) e in flessione rispetto al valore registrato al 31 marzo 2024 (pari a 5,2 mld di euro).
Al 31 marzo 2025 la Posizione netta in derivati, positiva per 1,2 mld di euro, risulta sostanzialmente stabile sia rispetto al 31 dicembre 2024 (positiva per 1,1 mld di euro) sia rispetto al 31 marzo 2024 (positiva per 1,3 mld di euro).
| Voci | 31 03 2025 31 12 2024 31 03 2024 | Variazioni Q/Q | Variazioni Y/Y | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ass. | % | ass. | % | ||||||
| Attività in titoli | 19.023,8 | 17.447,4 | 18.175,7 | 1.576,4 | 9,0% | 848,1 | 4,7% | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
5.872,4 | 3.764,4 | 4.803,3 | 2.108,0 | 56,0% | 1.069,1 | 22,3% | ||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
300,5 | 312,7 | 228,6 | (12,2) | -3,9% | 71,9 | 31,5% | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.095,9 | 2.337,4 | 2.411,7 | (241,5) | -10,3% | (315,8) | -13,1% | ||
| Attività in via di dismissione | 27,5 | 57,6 | 0,0 | (30,1) | -52,3% | 27,5 | n.s. | ||
| Crediti verso clientela al costo ammortizzato | 10.015,5 | 10.237,7 | 10.049,9 | (222,2) | -2,2% | (34,4) | -0,3% | ||
| Crediti verso banche al costo ammortizzato | 712,0 | 737,6 | 682,2 | (25,6) | -3,5% | 29,8 | 4,4% | ||
| Attività in via di dismissione | 27,5 | 57,6 | 0,0 | (30,1) | -52,3% | 27,5 | n.s. | ||
| Passività finanziarie di negoziazione per cassa | (1.676,3) | (1.617,9) | (5.164,3) | (58,4) | 3,6% | 3.488,0 | -67,5% | ||
| Posizioni nette in derivati | 1.242,6 | 1.060,2 | 1.337,9 | 182,4 | 17,2% | (95,3) | -7,1% | ||
| Altre attività/passività finanziarie | 18.590,1 | 16.889,7 | 14.349,3 | 1.700,4 | 10,1% | 4.240,8 | 29,6% |
| 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
Attività in titoli | Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
Attività in titoli |
Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
|
| Titoli di debito | 18.421,9 | - | 16.877,7 | - | 17.623,4 | - | |
| Titoli di capitale e O.I.C.R. | 601,9 | - | 569,7 | - | 552,3 | - | |
| Debiti | - | 1.676,3 | - | 1.617,9 | - | 5.164,3 | |
| Totale | 19.023,8 | 1.676,3 | 17.447,4 | 1.617,9 | 18.175,7 | 5.164,3 |

Al 31marzo 2025, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 5,3 mld di euro in impiego, in diminuzione rispetto agli impieghi interbancari netti di 6,1 mld di euro e 5,6 mld di euro, rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 31 marzo 2024. La variazione rispetto al trimestre precedente (-0,8 mld di euro) è imputabile principalmente agli impieghi a vista presso banche.
Sulla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-0,4 mld di euro) influiscono principalmente: (i) la riduzione della raccolta con banche centrali (-3,6 mld di euro di cui 3,0 mld di euro per la scadenza dell'ultima tranche di TLTRO nel giugno 2024 e 0,6 mln di euro per la flessione del livello di raccolta MRO/LTRO), (ii) la riduzione della depo facility (-2,0 mld di euro) e (iii) la sopra citata riduzione degli impieghi a vista con banche (-0,9 mld di euro).
| Rapporti interbancari | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. Y/Y | ||||||
| 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | Ass. | % | Ass. | % | |
| Finanziamenti attivi verso banche | 1.920,6 | 2.068,3 | 2.313,0 | (147,7) | -7,1% | (392,4) | -17,0% |
| Finanziamenti passivi verso banche | 1.854,4 | 1.301,0 | 1.304,4 | 553,4 | 42,5% | 550,0 | 42,2% |
| Conti correnti e depositi a vista presso banche (Cassa) | 825,1 | 1.656,9 | 1.684,3 | (831,8) | -50,2% | (859,2) | -51,0% |
| Posizione netta banche | 891,3 | 2.424,2 | 2.692,9 | (1.532,9) | -63,2% | (1.801,6) | -66,9% |
| Finanziamenti attivi verso banche centrali | 660,0 | 565,5 | 832,4 | 94,5 | 16,7% | (172,4) | -20,7% |
| Finanziamenti passivi verso banche centrali | 8.010,2 | 8.510,9 | 11.629,3 | (500,7) | -5,9% | (3.619,1) | -31,1% |
| Conti correnti e depositi a vista presso banche centrali (Cassa) |
11.726,7 | 11.617,9 | 13.730,6 | 108,8 | 0,9% | (2.003,9) | -14,6% |
| Posizione netta banche centrali | 4.376,5 | 3.672,5 | 2.933,7 | 704,0 | 19,2% | 1.442,8 | 49,2% |
| Posizione interbancaria netta | 5.267,8 | 6.096,7 | 5.626,6 | (828,9) | -13,6% | (358,8) | -6,4% |
Al 31 marzo 2025 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di Counterbalancing Capacity non impegnata pari a 31,6 mld di euro, in flessione rispetto al 31 dicembre 2024 (pari a 33,0 mld di euro) ma superiore rispetto al 31 marzo 2024 (pari a 29,6 mld di euro).
La voce Altre Attività include il valore dei diamanti, pari a 53,5 mln di euro, oggetto dell'azione di ristoro avviata dalla Capogruppo nel corso del 2018 che ha previsto il riconoscimento alla clientela di un corrispettivo fino a un importo pari a quello da quest'ultima originariamente pagato a Diamond Private Investment per l'acquisto delle pietre, con contestuale cessione delle stesse alla Banca e perfezionamento di idonea transazione.
Nell'aggregato sono altresì ricompresi i crediti d'imposta connessi con il Decreto Legge "Rilancio" (D.L. 34/2020), che ha introdotto misure fiscali di incentivazione a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (cd. Superbonus/Ecobonus/Sismabonus). Nel dettaglio, al 31 marzo 2025 il valore nominale dei crediti d'imposta complessivamente acquistati ammonta a 3.186 mln di euro (3.125 mln di euro al 31 dicembre 2024). Tenuto conto dei crediti finora compensati, pari a 1.408 mln di euro, il valore nominale residuo al 31 marzo 2025 ammonta a 1.778 mln di euro. Il corrispondente valore di bilancio, esposto nella voce di stato patrimoniale "Altre attività" in base al costo ammortizzato, che tiene conto del prezzo di acquisto, e delle competenze nette maturate al 31 marzo 2025, ammonta a 1.613 mln di euro (1.805 mln di euro al 31 dicembre 2024).
Si evidenzia altresì che la Capogruppo, alla data del 31 marzo 2025, ha ricevuto richieste di cessione di ulteriori crediti per un ammontare complessivo di circa 854 mln di euro, attualmente in corso di verifica/lavorazione. L'ammontare complessivo dei crediti acquistati e delle richieste di cessione in corso di lavorazione – queste ultime opportunamente corrette per fattorizzare l'incidenza delle pratiche abbandonate e/o rifiutate dalla Banca -, è in linea con la stima della capienza fiscale complessiva (c.d. "Tax Capacity") ovvero dei versamenti tributari/contributivi che il Gruppo prevede di effettuare e che sono disponibili per la compensazione con i crediti fiscali da "Bonus Edilizi". La suddetta valutazione tiene altresì conto della significativa contrazione della "Tax Capacity" prospettica stimata indotta dalle modifiche alle regole sottese all'utilizzo dei crediti fiscali acquistati introdotte dalla legge n. 67 del 23 maggio 2024 che ha convertito in legge, con modificazioni, il D.L. n. 39/2024 (c.d. decreto agevolazioni fiscali).

Al 31 marzo 2025 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 12,0 mld di euro in aumento di 400 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2024, principalmente per effetto del risultato positivo registrato nel trimestre.
Rispetto al 31 marzo 2024 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi, al 31 marzo 2025, risulta in aumento di 1,7 mld di euro, per l'effetto combinato dei risultati economici conseguiti nei successivi trimestri e della distribuzione nel maggio 2024 del dividendo 2023, pari a 315 mln di euro.
| Stato Patrimoniale riclassificato | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Q/Q | Var. Y/Y | ||||||
| Patrimonio Netto | 31 03 2025 | 31 12 2024 | 31 03 2024 | ass. | % | ass. | % |
| Patrimonio netto di Gruppo | 12.048,6 | 11.649,0 | 10.307,1 | 399,6 | 3,4% | 1.741,5 | 16,9% |
| a) Riserve da valutazione | 46,9 | 60,4 | 25,8 | (13,5) | -22,4% | 21,1 | 81,8% |
| d) Riserve | 4.135,1 | 2.184,3 | 2.495,1 | 1.950,8 | 89,3% | 1.640,0 | 65,7% |
| f) Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | 7.453,5 | - | 0,0% | - | 0,0% |
| h) Utile (Perdita) di periodo | 413,1 | 1.950,8 | 332,7 | (1.537,7) | -78,8% | 80,4 | 24,2% |
| Patrimonio di pertinenza terzi | 0,3 | 0,3 | 0,6 | - | 0,0% | (0,3) | (0,5) |
| Totale Patrimonio Netto del Gruppo e di pertinenza di Terzi |
12.048,9 | 11.649,3 | 10.307,7 | 399,6 | 3,4% | 1.741,2 | 16,9% |

Le metodologie di determinazione del fair value non sono variate rispetto all'esercizio 2024 e pertanto si rimanda, per una lettura esaustiva, all'informativa fornita nella sezione A.4 "Informativa sul Fair Value" della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2024.
| Attività/passività finanziarie | 31 03 2025 | 31 12 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| 1.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico di cui |
5.625,5 | 2.440,2 | 509,9 | 8.575,6 | 3.514,5 | 2.564,8 | 453,5 | 6.532,8 |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 5.625,5 | 2.437,5 | - | 8.063,0 | 3.514,5 | 2.562,1 | - | 6.076,6 |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 2,7 | 509,9 | 512,6 | - | 2,7 | 453,5 | 456,2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.919,9 | 10,5 | 165,5 | 2.095,9 | 2.162,4 | 9,4 | 165,6 | 2.337,4 |
| 3. Derivati di copertura | - | 422,7 | - | 422,7 | - | 94,2 | - | 94,2 |
| 4. Attività materiali | - | - | 1.717,9 | 1.717,9 | - | - | 1.738,3 | 1.738,3 |
| Totale attività | 7.545,4 | 2.873,4 | 2.393,3 | 12.812,1 | 5.676,9 | 2.668,4 | 2.357,4 | 10.702,7 |
| 1. Passività finanziarie di negoziazione | 1.677,8 | 1.056,9 | 1,3 | 2.736,0 | 1.619,1 | 985,1 | 1,5 | 2.605,7 |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | 121,1 | - | 121,1 | - | 119,7 | - | 119,7 |
| 3. Derivati di copertura | - | 310,9 | - | 310,9 | - | 358,4 | - | 358,4 |
| Totale passività | 1.677,8 | 1.488,9 | 1,3 | 3.168,0 | 1.619,1 | 1.463,2 | 1,5 | 3.083,8 |
Nel corso del primo trimestre 2025 per alcune attività finanziarie, in particolare titoli azionari per circa 3 mln di euro, si è verificato un peggioramento, da livello 1 a livello 2 del livello di fair value. Con riferimento agli strumenti finanziari che hanno registrato un miglioramento del livello di fair value, passando dal livello 2 al livello 1 della gerarchia, si segnala che tale dinamica ha interessato titoli azionari per un valore di circa 32 mln di euro.
Le suddette variazioni nel livello di fair value sono essenzialmente riconducibili rispettivamente al peggioramento/miglioramento delle condizioni di liquidità dei titoli (misurate in termini di ampiezza di bid-ask del prezzo quotato) tale da consentire, secondo quanto disposto dalla policy di Gruppo in materia di valorizzazione degli strumenti finanziari, i trasferimenti di livello.
Per gli strumenti derivati OTC, in accordo con il principio contabile IFRS 13, il Gruppo calcola un aggiustamento dei valori, ottenuti utilizzando i modelli di valutazione sulla base di tassi risk free, per tener conto del merito di credito delle singole controparti. Tale correttivo, noto come Credit Value Adjustment (i.e. CVA), viene stimato per tutte le posizioni in derivati OTC con controparti istituzionali e commerciali non collateralizzate e con controparti aventi contratto di Credit Support Annex (CSA) fuori standard di mercato. La metodologia si basa sul calcolo della perdita attesa gestionale legata al rating della controparte e stimata sulla duration della posizione. L'esposizione include la componente di variazione creditizia futura rappresentata dagli add-on.
Nel calcolo del CVA vengono utilizzate delle misure di probabilità "market consistent" al fine di cogliere le aspettative del mercato rivenienti dalle quotazioni dei CDS, considerando anche le informazioni storiche disponibili all'interno del Gruppo. Al 31 marzo 2025 la rettifica per il correttivo CVA è pari a circa 3,7 mln di euro.
| 31 03 2025 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie valutate al fair |
Attività materiali |
|||
| Totale | Di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
value con impatto sulla redditvità complessiva |
|||
| 1. Esistenze iniziali | 453,5 | 453,5 | 165,6 | 1.738,3 | |
| 2. Aumenti | 82,9 | 82,9 | - | 2,6 | |
| 2.1 Acquisti | - | - | - | - | |
| 2.2 Profitti imputati a: | 1,7 | 1,7 | - | 1,9 | |
| 2.2.1 Conto Economico | 1,7 | 1,7 | - | 1,9 | |
| - di cui plusvalenze | 1,7 | 1,7 | - | 1,9 | |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | - | - | - | |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | 81,2 | 81,2 | - | 0,7 | |
| 3. Diminuzioni | 26,5 | 26,5 | 0,1 | 23,0 | |
| 3.1 Vendite | - | - | 0,1 | - | |
| 3.2 Rimborsi | 13,4 | 13,4 | - | - | |
| 3.3 Perdite imputate a: | 12,3 | 12,3 | - | - | |
| 3.3.1 Conto Economico | 12,3 | 12,3 | - | - | |
| - di cui minusvalenze | 12,3 | 12,3 | - | - | |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | - | - | - | |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | 0,8 | 0,8 | - | 23,0 | |
| 4. Rimanenze finali | 509,9 | 509,9 | 165,5 | 1.717,9 |
Si riportano di seguito i principali importi segnalati nella colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" in corrispondenza della riga
Le Attività materiali valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà ad uso strumentale e ad uso investimento. Si riportano di seguito i principali importi segnalati:

| 31 03 2025 | |
|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
|
| 1. Esistenze iniziali | 1,5 |
| 2. Aumenti | 0,8 |
| 2.1 Emissioni | - |
| 2.2 Perdite imputate a: | 0,8 |
| 2.2.1 Conto Economico | 0,8 |
| - di cui minusvalenze | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - |
| 3. Diminuzioni | 1,0 |
| 3.1 Rimborsi | - |
| 3.2 Riacquisti | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | 1,0 |
| 3.3.1 Conto Economico | 1,0 |
| - di cui plusvalenze | 0,2 |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - |
| 4. Rimanenze finali | 1,3 |
Il Gruppo non ha rilevato "day one proft/loss" ai sensi del B.5.1.2A dell'IFRS 9 su strumenti finanziari, non viene quindi fornita l'informativa ai sensi del paragrafo 28 dell'IFRS 7 e di altri paragrafi IAS/IFRS ad esso collegabili.

Nelle tabelle che seguono si riporta rispettivamente per gli strumenti finanziari di Livello 2 e 3, il portafoglio contabile, un riepilogo delle tipologie di strumenti in essere presso il Gruppo, l'evidenza delle relative tecniche di valutazione e degli input utilizzati.
| Fair value Livello 2 31 03 2025 |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
obbligatoriamente valutate al fair value Altre attività finanziarie |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura | Passività finanziarie di negoziazione | Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura | Tipologie | Tecnica di valutazione |
Input utilizzati |
| Bonds | Discounted Cash Flow |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield), Curve Inflazione | ||||||||
| Titoli di debito |
234,2 | 2,7 | 1,4 | X | - | 121,1 | X | Bonds Strutturati | Discounted Cash Flow |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield), Curve Inflazione + parametri necessari per valorizzare la componente opzionale |
| Notes | Discounted Cash Flow |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi (yield) | ||||||||
| Notes | Prezzo di mercato | Prezzo di mercato | ||||||||
| Titoli di | Azioni/Partecipazioni | Prezzo di mercato | Prezzo di mercato, transazioni recenti, perizie, report gestori |
|||||||
| capitale | 12,8 | - | 9,1 | X | X | X | X | Partecipazioni Partecipazioni |
Discounted cash flow Net asset adjusted |
Prezzi azioni, beta settore, tasso risk free Carrying Amount Asset/Liabilities |
| IRS/Asset/Currency Swaps |
Discounted Cash Flow |
Curva dei tassi, Curve CDS, Basi(yield), Curve Inflazione, Tassi di cambio, Correlazione Tassi |
||||||||
| 2.189,6 | X | Equity swaps | Discounted Cash Flow |
Prezzi Azioni, Curva dei tassi, Tassi di Cambio | ||||||
| 422,7 | Forex Singlename Plain |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex | |||||||
| Forex Singlename Exotic |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex (Superficie) |
||||||||
| Derivati | Equity Singlename Plain |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity |
|||||||
| finanziari | X | 942,4 | X | 310,9 | Equity Singlename Exotic |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie),Parametri Modelli |
|||
| Equity Multiname Plain |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity |
||||||||
| Equity Multiname Exotic |
Option Pricing Model | Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie), Parametri Modelli, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity |
||||||||
| Tasso Plain | Option Pricing Model | Curva dei tassi, Curve Inflazione, prezzi obbligazioni, Tassi di cambio, Volatilità Tasso, Correlazioni tassi |
||||||||
| Operazioni in valuta | Prezzo di mercato * | Prezzo di mercato, Swap Point | ||||||||
| Derivati creditizi |
1,0 | X | - | 114,5 | - | Default swaps | Discounted Cash Flow |
Curve CDS, Curva Dei Tassi | ||
| Totale attività |
2.437,5 | 2,7 | 10,5 | 422,7 | X | X | X | |||
| Totale passività |
X | X | X | X | 1.056,9 | 121,1 | 310,9 |
*prezzi per strumenti fnanziari identici quotati in mercati non attivi (IFRS 13 par.82 lett b.).
| emarket sdir scorage |
|---|
| CERTIFIED |
| Fair value Livello 3 31 03 2025 |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Altre attività finanziarie fair value |
obbligatoriamente valutate al sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al fair value con impatto Passività finanziarie di negoziazione |
Tipologie | Tecnica di valutazione | Input non osservabili | Range (media ponderata) |
||
| Notes | Discounted Cash Flow | Tasso di attualizzazione | 11% | |||||
| Titoli di debito | 44,1 | - | - | Strumenti Finanziari Partecipativi | Credit Model | Fair value asset | 0-18,6 Eur/mln | |
| Titoli di capitale | 1,3 | 165,5 | Partecipazioni | Discounted Cash Flow | Basi di Liquidità/Equity Risk Premium/Beta |
20%/8%/0,4 | ||
| Partecipazioni | Costo/Patrimonio Netto | Fair value asset | 0-12,7 €/mln | |||||
| Finanziamenti | 212,1 | - | X | Finanziamenti Finanziamenti Finanziamenti Finanziamenti |
Discounted Cash Flow Discounted Cash Flow Discounted Cash Flow Discounted Cash Flow |
NPE spread LGD PD PE spread |
1,92% - 2,13% 0,12% /73,77% 0,07% / 41,74% 0,01% / 1,05% |
|
| Fondo Chiuso Riservato | Pricing esterno | Fair value asset | 5,4 €/mln | |||||
| Fondi chiusi immobiliari | Pricing esterno ( Relaz di gestione) |
Fair value asset | 8,5 €/mln | |||||
| Quote di O.I.C.R. | 252,4 | X | X | Fondi Private Equity | Nav Investor report | Rendiconto di gestione, scheda tecnica asset detenuti in portafoglio |
0,28-15,90 €/mln | |
| Fondi Alternativi di Investimento | Discounted Cash Flow | Tasso di attualizzazione | 8,81%- 11,01% | |||||
| Derivati Finanziari | X | X | 1,3 IR/Asset/Currency Swaps | Discounted Cash Flow | Surrender Rate | Nessuna dinamica/Volatilità Stocastica |
||
| Totale attività | 509,9 | 165,5 | X | |||||
| Totale passività | X | X | 1,3 |
Di seguito si descrivono gli strumenti finanziari di livello 3 che mostrano una sensitivity rilevante rispetto alle variazioni di input non osservabili.
All'interno della colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" nella categoria "Titoli di debito" valutati attraverso il metodo del Discount Cash Flow figurano sia le tranche mezzanine che junior riferite alla cartolarizzazione di un portafoglio di crediti classificati a sofferenza denominata "Siena NPL" per 21,5 mln di euro. Per tale posizione la variazione del tasso di attualizzazione (+/-1%) e dei flussi delle distribuzioni attese (+/-10%), determinerebbero un range di valori di 20,8 – 21,8 mln di euro e di 22,4 – 20,1 mln di euro rispettivamente.
Da segnalare in questa stessa categoria anche circa 18,6 mln di euro riferiti a taluni strumenti finanziari partecipativi acquisiti dal Gruppo in base ad accordi di ristrutturazione del credito per i quali non si è proceduto all'analisi di sensitivity in quanto il valore unitario delle singole esposizioni è al di sotto delle soglie di materialità minima stabilite dal Gruppo.
Sempre all'interno della colonna "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono presenti i finanziamenti (212,1 mln di euro) che sono valutati obbligatoriamente al fair value. I parametri non osservabili sono la Probabilità di Default (PD), la Loss Given Default (LGD) e lo spread distinto per attività performing e non. La variazione di tali parametri, rispettivamente del 10%, 5% ,1%, 1% determinerebbe un impatto sul fair value pari a circa -9,2 mln di euro.
L'importo prevalente delle quote di O.IC.R. si riferisce per 118,6 mln di euro a quote di fondi ricevute in cambio della cessione di crediti non performing (Back2bonis, IDEA CCR I, II e Nuova Finanza, Clessidra e Efesto). La variazione del tasso di attualizzazione (+/-1%) e dei flussi delle distribuzioni attese (+/-10%), determinerebbe i seguenti range di valori 116,6 – 120,8 mln di euro e 130,2 – 107,1 mln di euro rispettivamente.
All'interno della categoria degli OICR rientra altresì il totale dei conferimenti, fatto a partire dal giugno 2016, al Fondo Italia Recovery Fund (Ex Atlante due) per un valore di bilancio di 5,4 mln di euro determinato sulla base dell'ultimo NAV disponibile.
Sempre nella categoria OICR rientrano infine fondi di private equity e fondi chiusi immobiliari per 128,4 mln di euro, di cui 88,0 mln di euro corrispondono alle posizioni del Fondo Etrusco Distribuzione (82,9 mln di euro) e del Fondo Democrito (5,1 mln di euro). Per tali posizioni la variazione della probabilità di default (+/-1%) e dei tassi di recovery (+/-10%), determinerebbero un range di valori di 88,2 – 87,9 mln di euro rispettivamente. Per le restanti posizioni non è stato possibile elaborare alcuna analisi quantitativa di sensitività del fair value rispetto al cambiamento degli input non osservabili, in quanto il fair value è frutto di un modello i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione e per i quali non si dispone delle informazioni necessarie per un'analisi di sensitivity.

All'interno del portafoglio contabile delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" rientra la partecipazione nel capitale di Banca d'Italia (137,5 mln di euro), valutata attraverso il metodo del Discounted Cash Flow. Tale partecipazione è stata valutata con la metodologia individuata dal Comitato di Esperti all'interno del documento "Un aggiornamento del valore delle quote di capitale della Banca d'Italia". Tale documento, oltre a dettagliare le tecniche di valutazione adottate per pervenire al risultato finale, individuava i seguenti parametri entity specifc: il beta con il mercato, l'equity risk premium e la base di liquidità. La valorizzazione di tale partecipazione trova conferma, peraltro, in transazioni di mercato effettuate negli ultimi anni da parte di alcune banche. I range dei possibili valori assegnabili ai suddetti parametri causano le seguenti variazioni di valore: circa -8 mln di euro per ogni 100 bps di aumento dell'equity risk premium, circa -18 mln di euro per ogni 10 punti % di aumento del beta con il mercato e di circa -18 mln di euro per ogni 10 punti % di aumento della base di liquidità.
Nella stessa categoria rientrano i titoli di capitale rappresentativi di tutte le partecipazioni valutate al fair value che non hanno avuto la possibilità di essere valutate secondo un modello market based. Tali posizioni ammontano a circa 35,6 mln di euro. Per tali posizioni non si è proceduto ad un'analisi di sensitivity per le medesime motivazioni sopra riportate con riferimento agli OICR.
Tra le passività finanziarie di negoziazione rientrano i derivati finanziari (circa 1,3 mln di euro) inseriti per una corretta gestione del lapse risk inerenti i flussi commissionali derivanti dal collocamento di talune polizze unit linked. Per tali posizioni non si è proceduto ad un'analisi di sensitivity in quanto non ritenute materiali dal Gruppo.
| Attività/passività finanziarie non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
31 03 2025 | 31 12 2024 | ||
|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio |
Totale fair value |
Valore di bilancio |
Totale fair value |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 91.494,5 | 90.295,4 | 90.525,9 | 89.901,3 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.105,0 | 1.103,6 | 1.128,7 | 1.128,7 |
| Totale attività | 92.599,5 | 91.399,0 | 91.654,6 | 91.029,9 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 103.436,8 | 103.724,8 | 102.751,4 | 103.074,2 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | 975,6 | 975,6 | 976,7 | 976,7 |
| Totale passività | 104.412,4 | 104.700,4 | 103.728,1 | 104.050,9 |
Con riferimento al par. 93 lett. (i) dell'IFRS 13 si segnala che il Gruppo non detiene attività non finanziarie valutate al fair value il cui uso corrente non rappresenta il miglior uso possibile.
Con riferimento al par. 96 dell'IFRS 13 si segnala che il Gruppo non applica la c.d. portfolio exception prevista dal par. 48 dell'IFRS 13.
In merito alle attività in via di dismissione nei livelli di fair value sono state indicate le sole attività valutate al fair value o al fair value al netto dei costi di vendita.

In esito alla conclusione dello SREP condotto con riferimento ai dati al 31 dicembre 2023 e tenuto conto anche di informazioni pervenute successivamente a tale data, con l'invio a dicembre 2024 della SREP Decision 2024, la BCE ha richiesto alla Capogruppo di mantenere, a partire dal 1° gennaio 2025, su base consolidata, un livello di TSCR pari a 10,50% che include un requisito minimo di Pillar 1 ("P1R") dell'8% ai sensi dell'art. 92 del CRR e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 ("P2R") del 2,50%, che dovrà essere rispettato almeno per il 56,25% con CET1 e per almeno il 75% con Tier 1.
Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), la BCE si aspetta che la Capogruppo si adegui su base consolidata ad un requisito dell'1,15%, da soddisfare interamente con Capitale Primario di Classe 1 in aggiunta al requisito complessivo di capitale (OCR). La non osservanza di tale linea guida di capitale non equivale comunque al mancato rispetto dei requisiti di capitale.
Infine, si segnala che, a partire dal 1° gennaio 2019 il Capital Conservation Buffer (CCB) è pari al 2,5%, e che a partire dal 1° gennaio 2024 il Gruppo non è più tenuto al rispetto dell'O-SII Buffer non essendo stato identificato per gli anni 2024 e 2025 dalla Banca d'Italia come istituzione a rilevanza sistemica nazionale autorizzata in Italia. Inoltre, a partire dal 31 dicembre 2024 il Gruppo deve rispettare il Systemic Risk Buffer (SyRB), pari all'1% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia, che deve essere raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5% delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5% entro il 30 giugno 2025.
Di conseguenza, il Gruppo deve rispettare a livello consolidato al 31 marzo 2025 i seguenti requisiti:
I suddetti ratio comprendono, oltre al P2R, il 2,5% in termini di Capital Conservation Buffer, lo 0,025% in termini di Countercyclical Capital Buffer (CCyB)12 e 0,38% in termini di Systemic Risk Buffer.
12 Calcolato considerando l'esposizione al 31 marzo 2025 nei vari paesi in cui il Gruppo MPS opera e i requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali.
Resoconto intermedio di gestione
| Variazioni su 31 12 2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | 31 03 2025 | 31 12 2024 | ass. | % | |
| FONDI PROPRI | |||||
| Common Equity Tier 1 (CET1) | 8.908,2 | 8.847,4 | 60,8 | 0,69% | |
| Tier 1 (T1) | 8.908,2 | 8.847,4 | 60,8 | 0,69% | |
| Tier 2 (T2) | 1.061,0 | 1.112,1 | (51,1) | -4,59% | |
| Total capital (TC) | 9.969,2 | 9.959,5 | 9,7 | 0,10% | |
| ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE | |||||
| Rischio di credito e di controparte | 35.777,0 | 36.675,0 | (898,0) | -2,45% | |
| Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 592,3 | 261,6 | 330,7 | 126,41% | |
| Rischi di mercato | 1.978,3 | 1.840,2 | 138,1 | 7,50% | |
| Rischio operativo | 6.832,7 | 9.613,4 | (2.780,7) | -28,93% | |
| Totale attività di rischio ponderate | 45.180,3 | 48.390,2 | (3.209,9) | -6,63% | |
| COEFFICIENTI DI VIGILANZA | |||||
| CET1 capital ratio | 19,72% | 18,28% | 1,43% | ||
| Tier1 capital ratio | 19,72% | 18,28% | 1,43% | ||
| Total capital ratio | 22,07% | 20,58% | 1,48% |
Al 31 marzo 2025 il livello patrimoniale del Gruppo, su base transitional, si presenta come da tabella seguente:
Rispetto al 31 dicembre 2024, il CET1 registra un incremento complessivo pari a + 61mln di euro.
Tale variazione è essenzialmente riconducibile all'inclusione nel CET1 del risultato di periodo al 31 marzo 2025, al netto del dividendo maturato nel primo trimestre assumendo un pay out ratio del 75% dell'utile ante imposte, in parte compensata dall'incremento delle deduzioni relative alle DTA (Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee).
Il Tier 2 registra un decremento di - 51 mln di euro rispetto a fine dicembre 2024, ascrivibile per - 45 mln di euro al minor apporto degli strumenti subordinati di Tier 2 e per - 5 mln di euro al decremento del contributo al Tier 2 dell'eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese.
Il Total Capital Ratio riflette pertanto un incremento complessivo dei fondi propri pari a +10 mln di euro.
Gli RWA registrano una riduzione di 3,2 mld di euro essenzialmente legati all'introduzione delle nuove disposizioni del Regolamento (UE) 2024/1623 ("CRR3"). In particolare, si rileva una riduzione significativa degli RWA dei rischi di operativi (-2,8 mld di euro) riconducibile all'utilizzo del metodo standardizzato in luogo dell'Advanced Measurement Approach (l'applicazione dei modelli interni non è più consentita dalle regole prudenziali). Si registra, inoltre, sempre per effetto dell'introduzione del CRR3, un decremento degli RWA AIRB legato al venire meno dell'applicazione dello scaling factor, in parte compensato dai nuovi crediti erogati nei primi tre mesi dell'anno. Si rileva altresì un incremento del rischio CVA (+0,3 mld di euro), determinato dall'applicazione del nuovo metodo "basic approach" introdotto dal CRR3, mentre sostanzialmente stabili rimangono il rischio di credito standard e i rischi di mercato13 (+0,1 mld di euro).
Al 31 marzo 2025 la Capogruppo, su base consolidata, rispetta quindi tutti i requisiti patrimoniali compresi quelli relativi alla P2G.
Al 31 marzo 2025 il Gruppo, su base transitional, presenta un leverage ratio del 6,94% superiore al minimo regolamentare del 3%.
13 Per quanto riguarda il nuovo framework dei rischi di mercato, si precisa che l'applicazione della Fundamental Review of the Trading Book (FRTB), finora introdotta in Europa solo per finalità di reporting, è stata posticipata al 1° gennaio 2026 dal Regolamento Delegato (UE) 2024/2795.

Ai sensi dell'articolo 45 della Direttiva 2014/59/UE, così come successivamente modificata, le banche devono rispettare in qualsiasi momento un requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (il MREL) allo scopo di assicurare che, in caso di applicazione del bail-in, abbiano passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di Capitale primario di classe 1 previsto per l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa.
Con lettera del 29 novembre 2024 la Capogruppo ha ricevuto da Banca d'Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione, la decisione SRB/EES/2024RPC/57 del Comitato di Risoluzione Unico sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili.
A partire dal 29 novembre 2024, la Capogruppo deve rispettare, su base consolidata, un MREL pari al 23,59% in termini di TREA, a cui va sommato il Requisito Combinato di Riserva di Capitale (CBR) pari al 2,89%, e il 6,43% in termini di LRE. A questi si aggiungono gli ulteriori requisiti di MREL subordinato, da soddisfarsi con fondi propri e strumenti subordinati, pari a 13,99% di TREA, a cui va aggiunto il CBR, e 6,43% di LRE.
Al 31 marzo 2025 il Gruppo presenta valori superiori ai requisiti:
Al riguardo, si evidenzia che le strategie di funding del Gruppo si pongono l'obiettivo di garantire – per quanto riguarda in particolare i piani di emissioni obbligazionarie – il costante soddisfacimento dei requisiti MREL.

Le strategie di governo dei rischi sono definite in coerenza con il modello di business del Gruppo, con gli obiettivi a medio termine del Piano Industriale 2024-2028 e con i vincoli esterni di natura normativa e regolamentare.
Le politiche relative all'assunzione, gestione, copertura, monitoraggio e controllo dei rischi sono definite dal CdA della Capogruppo. In particolare, il CdA definisce e approva periodicamente gli indirizzi strategici in materia di governo dei rischi ed esprime quantitativamente il livello complessivo di propensione al rischio di tutto il Gruppo.
Il CdA della Capogruppo definisce, infatti, il "Risk Appetite Framework" (RAF) complessivo per tutto il Gruppo e approva almeno annualmente il "Group Risk Appetite Statement" (RAS).
Il processo di Governo del RAF è accentrato nella Capogruppo che ne delinea il perimetro di interesse a livello di Gruppo e ne definisce l'articolazione sulle Società del Gruppo, in funzione dei rischi assunti, delle caratteristiche dimensionali e di complessità operativa di ciascuna entità legale. Nel RAF sono definiti i ruoli di organi e funzioni aziendali coinvolte nella definizione della "propensione al rischio" e le procedure da attivare nel caso in cui sia necessario ricondurre il livello di rischio verso l'obiettivo o entro i limiti prestabiliti.
Il RAS rappresenta un momento fondamentale in termini di definizione della strategia di rischio del Gruppo. Il RAS è il documento formale che contiene la dichiarazione esplicita degli obiettivi/limiti di rischio/rendimento (complessivo, per tipologia e declinati sulle singole società/unità di business) che la banca intende assumere per perseguire le sue strategie. Con il RAS, quindi, vengono individuati gli obiettivi/vincoli di rischio e declinati gli indicatori anche per Business Unit/Legal Entity (c.d. "cascading down" del Risk Appetite). Ciò muove nella direzione di accrescere la Risk Culture di Gruppo e responsabilizzare pienamente tutte le Unità Organizzative rilevanti al rispetto e al perseguimento degli obiettivi di propensione al rischio, come richiesto dalle normative e suggerito anche dalle best practice.
Il Processo di Risk Appetite è strutturato in modo da essere coerente con i processi ICAAP e ILAAP e con i processi di Pianificazione e Budget e di Recovery, sia in termini di governo, ruoli, responsabilità, metriche, metodologie di stress test e monitoraggio dei key risk indicators.
Per maggiori informazioni si rimanda anche al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 disponibile nella sezione Investor Relations del sito www.mps.it.
Il Capitale Interno Complessivo (o Capitale Interno Complessivamente Assorbito) è inteso come l'ammontare gestionale di risorse patrimoniali minime necessarie alla copertura delle perdite economiche dovute al verificarsi di eventi inattesi generati dall'esposizione simultanea alle diverse tipologie di rischio.
Relativamente alle metodologie di misurazione del Capitale Interno, rispetto a quanto evidenziato nella Nota Integrativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024, non si segnalano modifiche metodologiche rilevanti.
L'approccio utilizzato per la quantificazione e integrazione dei risks-to-capital, verso cui il Gruppo risulta essere esposto, è quello denominato Pillar 1 Plus. Tale approccio prevede che, ai requisiti di Pillar 1 per il Rischio di Credito e Controparte (che già includono i requisiti relativi a Rischio Emittente sul Portafoglio Bancario, Rischio Partecipazione e Rischio Immobiliare) e per il Rischio Operativo, vengano aggiunti (evitando double counting) i requisiti calcolati attraverso modelli interni relativi ai Rischi di Mercato sia del Portafoglio di Negoziazione, sia del Portafoglio Bancario nonché il Rischio di Tasso di Interesse del Portafoglio Bancario (Rischio Finanziario), il Rischio Spread Creditizio e il Rischio Emittente del Banking Book, il Rischio Concentrazione, e il Rischio di Business/Strategico ed il Rischio Modello.
Il Capitale Interno Complessivo è calcolato senza considerare la diversificazione inter-rischio, quindi sommando direttamente i contributi di capitale interno per i singoli rischi (approccio Building Block). Tale approccio tende ad assimilare le indicazioni presenti nelle linee guida SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) pubblicate dall'EBA.


Il Gruppo procede inoltre a gestire e quantificare nel continuo il Rischio di Liquidità (risks-to-liquidity, come definito all'interno delle Linee Guida SREP) tramite metodologie interne e policy di natura organizzativa.

Le metodologie avanzate (AIRB), basate sui rating interni, sono da tempo utilizzate nell'ambito del processo di definizione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP). Più precisamente, il Gruppo adotta stime interne della PD, della LGD e dell'EAD per il portafoglio imprese ed esposizioni al dettaglio su Banca MPS e Widiba. In linea generale, tali modelli interni, oltre che per le finalità segnaletiche, sono utilizzati in diversi processi gestionali per finalità operative del Gruppo.
La qualità del credito rientra in un processo di monitoraggio mensile finalizzato a garantire il rispetto delle soglie stabilite sia nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF) sia nelle Politiche Creditizie al fine di assicurare coerenza nel continuo tra il profilo di rischio effettivo del Gruppo (risk profle) e la propensione al rischio deliberata ex-ante dal CdA.
Il Gruppo è da sempre attento all'acquisizione di strumenti a maggior tutela del credito che determinino una riduzione del rischio di credito. A tale fine sono acquisite, quando ritenute necessarie, le garanzie tipiche dell'attività bancaria.
Il grafico di seguito riportato evidenzia la distribuzione della qualità creditizia del portafoglio del Gruppo al 31 marzo 2025 per esposizione a rischio (EAD REG) e Capitale Regolamentare (CAP REG). Dalla rappresentazione grafica che segue si evidenzia che circa il 59% (59% al 31 dicembre 2024) delle esposizioni a rischio è erogato verso clientela di qualità elevata e buona (sono escluse le posizioni in attività finanziarie). Si precisa che la gradazione di cui sotto include anche le esposizioni verso le banche, gli enti governativi e gli istituti finanziari e bancari non vigilati, non ricomprese nei modelli AIRB. La qualità viene misurata in termini di probabilità di default assegnata alla clientela attraverso i modelli AIRB del Gruppo MPS. Per le controparti non AIRB si attribuisce comunque una valutazione di standing creditizio utilizzando i rating ufficiali laddove presenti oppure opportuni valori internamente determinati.


I grafici di seguito riportati evidenziano la distribuzione della qualità creditizia del portafoglio del Gruppo MPS (BMPS e Widiba) al 31 marzo 2025 a confronto con fine 2024 per Exposure at Default Regolamentare (EAD REG) e Capitale Regolamentare (CAP REG) dei portafogli Corporate e Retail in bonis.

I grafici di seguito riportati evidenziano la distribuzione dell'EAD REG e CAP REG per tipologia di clientela del Gruppo MPS al 31 marzo 2025 a confronto con fine 2024.


Relativamente alle metodologie di misurazione del Rischio di Controparte si evidenziano alcune variazioni metodologiche rispetto al 2024:

Di seguito viene riportata l'esposizione al rischio di credito sovrano in titoli di stato, finanziamenti e derivati creditizi detenuta dal Gruppo al 31 marzo 2025.
Le esposizioni sono ripartite per categoria contabile di appartenenza.
| TITOLI DI DEBITO | FINANZIAMENTI | DERIVATI SU CREDITI |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PAESE | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie di negoziazione |
|||
| Nominale | Valore di mercato= valore netto di bilancio |
Nominale | Valore di mercato= valore di bilancio |
Valore di bilancio |
Valore di bilancio | Nominale | |
| Argentina | 0,5 | - | - | - | - | - | - |
| Belgio | - | - | 8,0 | 2,7 | - | - | - |
| Francia | - | - | 138,0 | 128,5 | 10,5 | - | - |
| Italia | 3.224,9 | 2.931,3 | 1.122,0 | 1.090,8 | 8.248,7 | 1.564,6 | 1.484,7 |
| Messico | 0,1 | - | 15,0 | 11,6 | - | - | - |
| Peru' | - | - | 2,0 | 1,6 | - | - | - |
| Portogallo | 0,3 | 0,2 | 19,6 | 10,5 | 2,8 | - | - |
| Romania | - | - | 30,0 | 25,5 | - | - | - |
| Spagna | - | - | - | - | 655,0 | - | - |
| Stati Uniti D'America | 277,5 | 268,9 | 46,3 | 36,1 | - | - | - |
| Rep. Sudafricana | - | - | 5,0 | 5,1 | - | - | - |
| Totale 31 03 2025 | 3.503,3 | 3.200,4 | 1.385,9 | 1.312,4 | 8.917,0 | 1.564,6 | 1.484,7 |
| Totale 31 12 2024 | 1.841,2 | 1.573,2 | 1.691,7 | 1.589,7 | 9.087,5 | 1.528,1 | 1.475,9 |
Al 31 marzo 2025, la durata residua dell'esposizione verso la componente più rilevante del debito sovrano (Titoli governativi italiani) è pari a 6,27 anni. L'esposizione complessiva, su finanziamenti e titoli di debito, ammonta a 14.994,4 mln di euro, quasi interamente detenuta nei confronti dell'Italia. Le esposizioni verso l'Italia sono quasi totalmente classificate nel livello 1 della gerarchia del fair value, a meno di 427,6 mln di euro classificati nel livello 2 e riconducibili prevalentemente a titoli governativi.
Il Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (PNV) del Gruppo - o Trading Book - risulta costituito dall'insieme dei Portafogli di Negoziazione di Vigilanza gestiti dalla Capogruppo (BMPS), in particolare dalla Direzione Chief Financial Offcer (CFO) e dalla Direzione Chief Commercial Offcer Large Corporate & Investment Banking (CCO LCIB o LCIB). I PNV delle controllate sono chiusi ai rischi di mercato. L'operatività in derivati, intermediati a favore della clientela è accentrata presso la direzione LCIB.
I rischi di mercato del trading book vengono monitorati per finalità gestionali in termini di Value-at-Risk (VaR). Il Comitato Finanza e Liquidità di Gruppo ha il compito di indirizzare e coordinare il complessivo processo di gestione della finanza proprietaria di Gruppo, assicurando la coerenza tra gli interventi gestionali delle diverse business unit.
Il Portafoglio di Negoziazione del Gruppo è oggetto di monitoraggio e reporting giornaliero da parte della funzione di Risk Management della Capogruppo, sulla base di sistemi proprietari. Il VaR gestionale viene calcolato in maniera autonoma rispetto alle funzioni operative, servendosi del modello interno di misurazione dei rischi implementato dalla suddetta funzione, in linea con le principali best practices internazionali. Per sole finalità segnaletiche, in tema di Rischi di Mercato, il Gruppo si avvale della metodologia standardizzata.
I limiti operativi definiti per l'attività di negoziazione sono espressi per ciascun livello di delega in termini di VaR diversificato tra fattori di rischio e portafogli, di stop loss mensile ed annua e di stress. Inoltre, il rischio di credito del trading book, oltre ad essere ricompreso nelle elaborazioni VaR e nei rispettivi limiti per la parte di rischio di credit spread, viene assoggettato anche a specifici limiti operativi di rischio emittente e concentrazione obbligazionaria, che prevedono massimali nozionali per tipologie di guarantor e classi di rating.
75
Resoconto intermedio di gestione
Periodicamente, informazioni sui rischi di mercato vengono veicolate al Comitato Gestione Rischi e agli Organi Apicali nell'ambito dei flussi informativi con i quali l'Alta Direzione e gli Organi di Vertice vengono informati in merito al profilo di rischio complessivo del Gruppo.
Per i dettagli metodologici in merito al modello interno si rimanda alla Nota Integrativa consolidata di Bilancio al 31 dicembre 2024 (Parte E – Informazione sui rischi e relative politiche di copertura – Sezione 2 – Rischi di Mercato).
***
Nel corso del primo trimestre 2025 i rischi di mercato del Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza del Gruppo hanno mostrato, in termini di VaR, un andamento determinato dall'operatività della direzione LCIB della Capogruppo, prevalentemente per attività di primary dealer su titoli governativi italiani (comparti credit spread e interest rate, con hedge mediante swap e long futures), per attività di client driven collegate alla strutturazione di prodotti di bancassurance (comparto equity) ed ai derivati negoziati con la clientela corporate e istituzionale (comparti interest rate, forex e commodity). Trascurabile il contributo dei portafogli della Direzione CFO al VaR complessivo.
Il VaR di Gruppo è rimasto su livelli medi inferiori rispetto all'anno precedente, in virtù del mantenimento di un generale processo di contenimento dei rischi, con una volatilità molto limitata nel primo trimestre dell'anno.
Alla data del 31 marzo 2025 l'intero comparto dei titoli valutati al costo ammortizzato, con relative coperture contabili, ha una sensitivity al tasso di interesse di circa -3,67 mln di euro per bps di cui -2,80 mln di euro per bps il solo comparto governativo italiano, a questo si aggiunge una sensitivity al credit spread Italia di circa -5,28 mln di euro per bps. Alla stessa data l'intero comparto governativo ha una minusvalenza implicita di 542 mln di euro, di cui 324 mln di euro del solo comparto governativo italiano. Per le posizioni in titoli FVOCI, con relative coperture contabili, vi è una sensitivity al tasso di interesse di circa -0,59 mln di euro per bps di cui -0,18 mln di euro per bps il comparto governativo italiano. La sensitivity al credit spread Italia per questa categoria contabile ammonta a circa -0,24 mln di euro per bps.
La detenzione media di titoli sovrani italiani nei portafogli di trading di Gruppo è in crescita (media nel primo trimestre dell'anno di 2,98 mld di euro in termini nominali), su livelli superiori rispetto alla media del 2024 (pari a 1,08 mld di euro), con alcuni temporanei aumenti di esposizione in concomitanza delle aste per l'attività di primary dealer già citata.



| VaR | Data | |
|---|---|---|
| Fine Periodo | 1.70 | 31/03/2025 |
| Minimo | 1.42 | 03/02/2025 |
| Massimo | 2.15 | 27/03/2025 |
| Media | 1.72 |
Con riferimento alle direzioni della Capogruppo, CCO LCIB contribuisce al 31 marzo 2025 per il 93% al rischio complessivo, il CFO per il 7%.
In termini di composizione del VaR per risk factor, il portafoglio di Gruppo risulta per il 37,7% costituito da fattori di rischio di tipo credit spread (CS VaR), per il 24,1% dai fattori di rischio di tipo cambio (FX VaR), per il 18,2% da fattori di rischio di tipo tasso (IR VaR), per il 17,3% dai fattori di rischio di tipo azionario (EQ VaR), e per il restante 2,7% dai fattori di rischio commodity (CO VaR).
Nel corso del primo trimestre del 2025 il VaR del PNV di Gruppo ha oscillato tra un minimo di 1,42 mln di euro del 3 febbraio 2025 ed un massimo di 2,15 mln di euro del 27 marzo 2025, registrando un valore medio di 1,72 mln di euro, in riduzione rispetto all'anno precedente. Il VaR PNV al 31 marzo 2025 è pari a 1,70 mln di euro.

Il Gruppo ha implementato una struttura di test retrospettivi compliant con l'attuale normativa per i Rischi di Mercato nel proprio sistema di gestione del rischio.
Alla luce delle attuali disposizioni normative, la funzione Risk Management ha ritenuto opportuno effettuare il test seguendo le metodologie del backtesting effettivo, integrandolo nei sistemi di reporting gestionale di Gruppo.
Per i dettagli metodologici in merito al backtesting del modello VaR si rimanda alla Nota Integrativa consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2024 (Parte E – Informazione sui rischi e relative politiche di copertura – Sezione 2 – Rischi di Mercato).
Nel grafico che segue si evidenziano i risultati del backtesting effettivo del Modello interno per i Rischi di Mercato, relativi al Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza del Gruppo per il primo trimestre del 2025:

Dal test retrospettivo non si rilevano eccezioni nel primo trimestre del 2025.
Al 31 marzo 2025 le posizioni in titoli su prodotti strutturati di credito diverse dalle cartolarizzazioni proprie hanno un valore di bilancio di 31,0 mln di euro rispetto ai 25,7 mln di euro del 31 dicembre 2024.
Con riferimento alla classificazione di Vigilanza, le posizioni in titoli su prodotti strutturati di credito sono allocate in prevalenza nel Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (95,7% del totale, detenute dalla direzione LCIB - Large Corporate & Investment Banking). La classificazione contabile prevalente fa riferimento alla categoria "attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" (95,7%), seguita dalla categoria "attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (4,3%).
Come tipologia di sottostante ceduto prevalgono i mutui commerciali (68,7%) rispetto alle utility (16,1%) e i non performing loans (15,2%).
Da un punto di vista geografico i crediti ceduti derivano principalmente dall'Italia (83,9%).
In termini di rischio dei prodotti strutturati di credito si rileva che il 52,7% delle esposizioni in termini di valore nominale è costituito da titoli Investment Grade (con rating fino a BBB- compreso); le senior tranche sono le prevalenti (63,7%) seguite dalle tranche mezzanine (36,3%), non sono presenti tranche junior.

Banca MPS e Banca Widiba adottano le modalità di profilazione della clientela e le regole per determinare gli indicatori sottostanti il profilo di rischio del cliente, utilizzando il questionario MiFID in coerenza con la direttiva MiFID II (2014/65/EU) che, insieme alla MiFIR o Markets in Financial Instruments Regulation (regolamento EU n. 600/2014) regolano il mercato dei prodotti finanziari.
Nel quadro delle indicazioni normative contenute nel Regolamento Delegato UE 2021/1253 che prevede modifiche al Regolamento delegato (UE) 2017/565 integrativo della Direttiva MiFID II, gli intermediari effettuano una valutazione delle preferenze di sostenibilità dei propri clienti. Il questionario di profilazione della clientela raccoglie il grado di preferenza del cliente rispetto alla tematica della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (preferenze ESG).
I grafici sottostanti riportano la distribuzione al 31 marzo 2025 degli indicatori Obiettivo di Investimento, Orizzonte Temporale e Interesse Sostenibilità rilasciati dai clienti Privati del gruppo che hanno compilato integralmente il questionario MiFID e che detengono posizioni in prodotti di investimento.


I portafogli con proposta formalizzata di consulenza "avanzata" in ottica di asset allocation ottimale detenuti dalla Clientela "Privati" si confermano a fine marzo 2025 distribuiti prevalentemente sulle macro-classi di asset allocation consigliate di lungo termine.


Per rischio di liquidità si intende il rischio che il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, certi o previsti con ragionevole certezza. Normalmente vengono individuate due manifestazioni del rischio di liquidità: (i) il rischio che il Gruppo non sia in grado, nel breve (liquidity) e/o nel lungo termine (funding), di far fronte ai propri impegni di pagamento e alle proprie obbligazioni in modo efficiente; (ii) il rischio che il Gruppo non sia in grado di liquidare un'attività senza incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa profondità del mercato di riferimento e/o in conseguenza del timing con cui è necessario realizzare l'operazione.
Il rischio di liquidità viene gestito e monitorato nell'ambito del processo di valutazione interna dell'adeguatezza della liquidità (ILAAP – Internal Liquidity Adequacy Assessment Process) che rappresenta il processo con cui il Gruppo identifica, misura, monitora, mitiga e rendiconta il proprio profilo di rischio di liquidità. Nell'ambito di tale processo il Gruppo procede ad un'autovalutazione annuale circa l'adeguatezza del framework complessivo di gestione e misurazione del rischio di liquidità che include, inoltre, governance, metodologie, sistemi informativi, strumenti di misurazione e reporting. I risultati della valutazione di adeguatezza del profilo di rischio e dell'autovalutazione complessiva sono rendicontati, almeno annualmente, agli Organi aziendali e portati a conoscenza dell'Autorità di Vigilanza.
Il governo della liquidità è accentrato presso la Capogruppo. L'attività di monitoraggio e controllo del rischio di liquidità è condotta su base giornaliera/settimanale (liquidità di breve termine) e mensile (liquidità strutturale) e si pone l'obiettivo di monitorare l'evoluzione del profilo di rischio verificandone l'adeguatezza rispetto al Risk Appetite Framework e ai limiti operativi previsti. In particolare, il Gruppo utilizza un sistema di monitoraggio che include indicatori di liquidità sia di breve termine, sia di lungo termine. A tal fine sono utilizzate sia metriche regolamentari (LCR, NSFR) sia metriche elaborate internamente e che includono l'utilizzo di modelli di stima di parametri comportamentali e/o opzionali.
Il Gruppo ha adottato da diversi anni un Liquidity Risk Framework inteso come l'insieme di strumenti, metodologie, assetti organizzativi e di governance che assicura sia la compliance rispetto alle normative nazionali e internazionali sia un adeguato governo del rischio di liquidità nel breve (Liquidità Operativa) e nel medio/lungo periodo (Liquidità Strutturale), in condizioni di normale corso degli affari e di turbolenza. Il modello di riferimento del Rischio di Liquidità per il Gruppo Montepaschi è di tipo "accentrato" e prevede la gestione delle riserve di liquidità di breve e dell'equilibrio finanziario di medio/lungo periodo a livello di Capogruppo garantendo la solvibilità su base consolidata e individuale delle Controllate.
La gestione della Liquidità Operativa di Gruppo ha l'obiettivo di assicurare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento per cassa nell'orizzonte temporale di breve termine. La condizione essenziale per la normale continuità operativa dell'attività bancaria è il mantenimento di uno sbilancio sostenibile tra flussi di liquidità in entrata e in uscita nel breve termine. Dal punto di vista gestionale la metrica di riferimento in tale ambito è la differenza tra il flusso netto cumulato di cassa e la Counterbalacing Capacity, ovvero la riserva di liquidità che permette di fronteggiare condizioni di stress di breve termine oltre alla misura regolamentare del Liquidity Coverage Ratio (LCR) - Atto Delegato. Dal punto di vista del brevissimo termine, il Gruppo adotta il sistema di analisi e di monitoraggio della liquidità Intraday con l'obiettivo di garantire il normale sviluppo della giornata di tesoreria della banca e la sua capacità di far fronte ai propri impegni di pagamento infra-giornalieri.
La gestione della Liquidità Strutturale di Gruppo mira ad assicurare l'equilibrio finanziario della struttura per scadenze sull'orizzonte temporale superiore all'anno, a livello sia di Gruppo sia di singola Società. Il mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività a medio/lungo termine è finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di raccolta a breve termine sia attuali sia prospettiche. Le metriche di riferimento sono i gap ratio che misurano sia il rapporto tra il totale della raccolta e degli impieghi con scadenze oltre 1 anno, sia il rapporto tra raccolta e impieghi commerciali (indipendentemente dalle scadenze o per scadenze superiori ai 3 anni), oltre alla misura regolamentare del Net Stable Funding Ratio (NSFR) secondo i dettami della cd. CRR2, a partire da giugno 2021. Il Gruppo ha inoltre definito e formalizzato il framework di gestione e monitoraggio dell'Asset Encumbrance con l'obiettivo di analizzare:
La posizione di liquidità viene monitorata sia in condizioni di normale corso degli affari che sotto scenari di stress di natura specifica e/o sistemica secondo l'impianto di Liquidity Stress Test Framework. Gli esercizi hanno il duplice obiettivo

di evidenziare tempestivamente le principali vulnerabilità della Banca al rischio di liquidità e di consentire una prudenziale determinazione dei livelli di sorveglianza, da applicare alle metriche di misurazione del Rischio di Liquidità nell'ambito dell'annuale Risk Appetite Statement.
Nel corso del primo trimestre 2025, il profilo di liquidità e funding del Gruppo si è mostrato superiore ai limiti di rischio regolamentari e interni.
Alla data del 31 marzo 2025, il Gruppo risulta adeguato dal punto di vista sia della Liquidità Operativa, in quanto registra un LCR pari a 156,4%, sia della Liquidità Strutturale, grazie ad un NSFR che si attesta a 129,8%. Si fa inoltre presente che la posizione netta di liquidità a un mese rapportata all'attivo consolidato di Gruppo è pari a 24,5%.
Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio bancario deriva principalmente dall'attività caratteristica esercitata in qualità di intermediario impegnato nel processo di trasformazione delle scadenze. In particolare, costituiscono fonte di rischio di tasso da "fair value" le emissioni di prestiti obbligazionari a tasso fisso, l'erogazione di mutui e impieghi commerciali a tasso fisso e la raccolta mediante conti correnti a vista mentre costituiscono fonte di rischio di tasso di interesse da flussi di cassa le attività/passività finanziarie a tasso variabile.
Il Gruppo adotta un sistema di governo e gestione del rischio di tasso, noto come IRRBB Framework, che si avvale di:
Nell'ambito del modello definito, la struttura Finanza Tesoreria e Capital Management (FTCM) della Capogruppo ha la responsabilità, in accentrato, della gestione operativa del rischio di tasso e liquidità di Gruppo nel suo complesso.
Con riferimento al monitoraggio del rischio di tasso di interesse, alla data del presente documento, in particolare le misure di rischio utilizzate internamente sono la variazione del margine di interesse atteso a 1 anno e la variazione del valore economico dell'equity.
La sensitivity del valore economico del Gruppo Italia nel corso del primo trimestre del 2025 presenta un profilo di esposizione a rischio per un rialzo dei tassi. La sensitivity negativa del valore economico a rischio, per una variazione parallela (parallel shift) delle curve dei tassi di +100 bps, registra nel 1Q 2025 un valore medio pari a -414,2 mln di euro, con un minimo di -369,2 mln di euro ed un valore massimo pari a -471,0 mln di euro, coincidente con il livello di fine trimestre. L'incremento di sensitivity negativa tra il dato di fine 1Q 2025 e quello di fine 2024, pari a -82,9 mln di euro, è legato principalmente all'incremento delle esposizioni attive a tasso fisso.
La sensitivity del margine di interesse di Gruppo Italia a 1 anno (Margin Sensitivity) nel corso del primo trimestre dell'anno 2025 presenta un'esposizione al rischio a fronte di un ribasso della curva dei tassi. La sensitivity negativa del margine di interesse, per una variazione parallela (parallel shift) delle curve dei tassi di -100 bps, registra nel 1Q 2025 un valore medio pari a -126,2 mln di euro, con un valore massimo pari a -135,5 mln di euro e con un minimo di -120,9 mln di euro, coincidente con il livello di fine Gennaio 2025. L'incremento di sensitivity negativa tra il dato di fine 1Q 2025 e quello di fine 2024, pari a -21,3 mln di euro, è legato in prevalenza all'effetto time value sui finanziamenti a tasso variabile.
Resoconto intermedio di gestione
| IRRBB Sensitivity (mln di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Scenario di | [Gen-25; Mar-25] | |||||
| Metrica | shock | 31 03 2025 | 31 12 2024 | Min. | Max. | Media |
| EVE | +100 bps | -471 | -388 | -369 | -471 | -414 |
| EVE | -100 bps | 373 | 294 | 257 | 373 | 307 |
| NII | +25 bps | 32 | 28 | 31 | 32 | 32 |
| NII | -25 bps | -34 | -28 | -29 | -34 | -31 |
| NII | +100 bps | 116 | 104 | 106 | 116 | 110 |
| NII | -100 bps | -136 | -114 | -121 | -136 | -126 |
Nota: Min e Max sono da intendersi sempre riferiti al valore assoluto
Al 31 marzo 2025 i limiti regolamentari in termini di Supervisory Outlier Test per EVE e NII risultano rispettati. Si evidenzia che le misure di rischio in questione non considerano il contributo della controllata Monte Paschi Banque S.A., classificata quale discontinued operations ai sensi dell'IFRS 5.
Il sistema di misurazione interno è sviluppato in modo autonomo e indipendente dalla funzione Risk Management di Capogruppo, che periodicamente relaziona sull'entità dei rischi del portafoglio e sulla loro evoluzione nel tempo. Le risultanze vengono regolarmente portate all'attenzione del Comitato Gestione Rischi e degli Organi di Vertice della Capogruppo.
Il Gruppo, autorizzato dal 2008 all'utilizzo del modello interno AMA per la determinazione del relativo requisito patrimoniale, dal 1° gennaio 2025 determina il requisito patrimoniale di Vigilanza di Rischio Operativo secondo il nuovo modello standard entrato in vigore con la modifica dell'impianto di Basilea e più specificamente con la pubblicazione del Regolamento (UE) 2024/1623 nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea nel mese di giugno 2024. Le nuove norme modificano le modalità di calcolo, nonché i criteri di rappresentazione dei principali aggregati del comparto.
Il Gruppo MPS mantiene il sistema di gestione dei rischi operativi già in essere composto da un insieme di normative e procedure per l'identificazione, la valutazione e la misurazione, la gestione e la mitigazione, il monitoraggio e la reportistica dei rischi operativi nel Gruppo e nelle società controllate. Inoltre, effettua con regolarità analisi di stress per i rischi operativi, tra queste, si annovera l'esercizio di stress test per l'intero Gruppo, teso a verificare, attraverso l'utilizzo di un modello statistico-econometrico, l'impatto in termini di perdite operative, nonché le ripercussioni conseguenti sul capitale a rischio, dei cambiamenti nei fattori macroeconomici sottostanti, o cambiamenti nelle componenti idiosincratiche di rischio operativo.
Al 31 marzo 2025 le perdite operative contabilizzate nel primo trimestre risultano in lieve aumento rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del 2024. Il Requisito Regolamentare, invece, è in riduzione rispetto a dicembre 2024 (- 29%) a seguito della nuova metodologia standard di calcolo, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025.

Al 31 marzo 2025 risultavano pendenti:
Tali importi, in accordo allo IAS 37, comprendono l'insieme delle vertenze, richieste stragiudiziali e rischi contrattuali per i quali il rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza è stato valutato possibile o probabile e, quindi, non include le vertenze per le quali il rischio è stato valutato remoto. I suddetti rischi sono stati oggetto di specifica ed attenta analisi da parte del Gruppo, in particolare in presenza di gradiente di rischio probabile e qualora sia possibile effettuare una stima attendibile del relativo ammontare, si è provveduto a disporre specifici e congrui accantonamenti al Fondo per Rischi e Oneri. Ferma restando l'alea di incertezza che caratterizza ogni contenzioso, la stima delle obbligazioni che potrebbero emergere dalle controversie – e pertanto l'entità degli accantonamenti eventualmente costituiti – deriva dalle valutazioni previsionali circa l'esito del giudizio. Tali valutazioni previsionali vengono in ogni caso effettuate sulla base delle informazioni disponibili al momento della stima. La complessità delle situazioni e delle operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi implicano significativi elementi di giudizio che possono interessare sia l'an sia il quantum nonché i relativi tempi di manifestazione della passività. Al riguardo, per quanto le stime condotte dal Gruppo siano ritenute robuste, attendibili e conformi ai dettami dei principi contabili di riferimento, non si può quindi escludere che gli oneri che emergeranno dalla definizione delle vertenze possano rivelarsi diversi, anche per importi significativi, rispetto a quelli accantonati.
All'interno del suddetto aggregato si evidenziano:
Al 31 marzo 2025 risultavano pendenti:
La variazione del perimetro delle principali vertenze in essere al 31 marzo 2025, rispetto a quanto riportato nell'informativa resa nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, è ascrivibile al contenzioso promosso nel primo trimestre 2025 da Unieco Società Cooperativa in Liquidazione Coatta Amministrativa per i cui dettagli si rinvia al paragrafo dedicato.
Di seguito sono illustrate le informazioni principali delle cause che hanno la maggiore rilevanza per macrocategoria e le evoluzioni significative occorse nel corso del primo trimestre 2025 delle vertenze singolarmente rilevanti, rinviando per il pregresso e per l'illustrazione puntuale delle singole vertenze rilevanti alla Nota integrativa consolidata del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 31 marzo 2025 è pari a 170,8 mln di euro (209,0 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 73,3 mln di euro (in riduzione rispetto al fondo di 79,7 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 31 marzo 2025 è pari a 24,2 mln di euro (64,9 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 11,8 mln di euro (in diminuzione rispetto al fondo di 13,9 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
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Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 31 marzo 2025 è pari a 31,3 mln di euro (32,4 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 16,4 mln di euro (in aumento di 0,4 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2024).
Il petitum complessivo di queste vertenze alla data del 31 marzo 2025 è pari a 66,0 mln di euro (134,7 mln di euro al 31 dicembre 2024), mentre i fondi stanziati sono pari a 41,4 mln di euro (in aumento rispetto al fondo di 40,8 mln di euro in essere al 31 dicembre 2024).
Al 31 marzo 2025, la Capogruppo è esposta a vertenze civili, agli effetti delle sentenze derivanti dai procedimenti penali (33714/16 e 29877/22) con riferimento alle informazioni finanziarie diffuse negli esercizi passati. Il petitum complessivo alla medesima data per questa tipologia di richieste è quantificabile in 1.183 mln di euro ed è suddiviso come segue (dati in mln di euro):
| Tipologia | 31/03/25 | 31/12/24 |
|---|---|---|
| Contenzioso civile | 674 | 674 |
| Costituzioni Parte Civile pp 955/16 | - | 160 |
| Costituzioni Parte Civile pp 33714/16 e pp 29877/22 | 509 | 509 |
| Totale Contenzioso | 1.183 | 1.343 |
Con riferimento ai procedimenti penali si rileva la definizione del PP 955/16. Nel dettaglio, il petitum di 160 mln di euro ad esso riferito, si è estinto a seguito della sentenza della V sezione della Corte di Cassazione del 20 febbraio 2025 che ha rigettato i ricorsi della Procura Generale e della parte civile Bluebell Capital Partners, confermando la sentenza della Corte di Appello di Milano dell'11 dicembre 2023 di assoluzione degli imputati e della Capogruppo.
Di seguito i principali aggiornamenti per le vertenze in essere al 31 marzo 2025.
All'udienza del 20 gennaio 2025 il procedimento penale n. 33714/16 è stato riunito al procedimento penale n. 29877/2022. A detta udienza il Giudice per le indagini preliminari ha disposto un supplemento di indagine per quanto concerne un'ipotesi di truffa ai danni dello Stato con riferimento all'operazione di ricapitalizzazione precauzionale. Le indagini sono tutt'ora in corso. Alla successiva udienza del 28 febbraio 2025, il Pubblico Ministero ha richiesto l'emissione di "sentenza di non luogo a procedere" per tutte le persone fisiche in relazione ai capi di imputazione sia del procedimento penale 33714/16 sia del riunito procedimento penale 29877/22, ad eccezione del capo di imputazione relativo alle false comunicazioni sociali, con riferimento al bilancio relativo all'esercizio 2015 e alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, per il quale il Pubblico Ministero ha richiesto il rinvio a giudizio dell'ex Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'ex Amministratore Delegato e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Ad esito dell'udienza dell'8 maggio 2025, in cui la difesa della Capogruppo e le difese di talune persone fisiche hanno proceduto alla discussione, la Giudice per l'udienza preliminare ha fissato due ulteriori udienze per il 4 e 6 giugno 2025.
La Corte del Lussemburgo, all'udienza del 4 aprile 2025 del giudizio d'appello promosso dai detentori dei Titoli Fresh e dalla Capogruppo, ha sospeso la propria decisione richiedendo alle parti costituite di argomentare più ampiamente le loro pretese.

Il giudizio è pendente innanzi la Corte d'Appello di Milano. All'udienza del 7 aprile 2025, sentito un teste, la Corte ha rinviato al 15 luglio 2025.
Alla prima udienza di comparizione delle parti prevista per il 29 aprile 2025 il Giudice si è riservato.
Di concerto con le altre banche, originariamente in pool, è stato deliberato di procedere con il pagamento spontaneo, benché con riserva di ripetizione all'esito dell'appello, mediante pagamento nella misura concordata di un quinto per ciascuna banca, dell'importo (maggiorato di spese, competenze ed onorari) di condanna in solido per concorso ex art. 2055 c.c. nella mala gestio degli amministratori della Privilege Yard S.p.A ex art. 2393 c.c..
Tutte le Banche, inclusa la ex controllata MPS Capital Services S.p.A (oggi fusa per incorporazione nella Capogruppo), hanno promosso autonomamente appello. L'udienza di prima comparizione tenutasi nel febbraio 2024 è stata rinviata per precisazione delle conclusioni al novembre 2025.
Lo scorso 15 aprile 2025 è stata presentata una proposta di concordato fallimentare con assuntore, in analisi da parte dei legali che assistono le banche del pool, condizionato alla definizione di un accordo con le banche per la chiusura del giudizio di appello pendente.
In data 4 dicembre 2024 il CTU ha giurato e la Capogruppo ha nominato il proprio consulente tecnico di parte. La prossima udienza è fissata per l'8 ottobre 2025 per l'esame dell'elaborato peritale.
La Capogruppo ha liquidato, il 13 febbraio 2025, la somma concordata al netto delle spese di CTU ancora da liquidarsi ed è stata formalizzata l'estromissione dal giudizio.
Nominato il CTU lo scorso febbraio, la Capogruppo ha nominato il proprio CTP. La prossima udienza è fissata per il 20 ottobre 2025 per l'esame dell'elaborato peritale.
In data 12 marzo 2025 è stata pubblicata la sentenza di rigetto integrale di tutte le domande attoree e condanna di controparte alle spese a favore di ogni convenuto. Il legale della Capogruppo ha provveduto a notificare la sentenza in data 13 marzo 2025 e sta verificando il passaggio in giudicato della sentenza, a seguito della notifica della stessa da parte di tutti gli altri convenuti.
Con atto notificato in data 11 febbraio 2025 Unieco Società Cooperativa in Liquidazione Coatta Amministrativa, in persona del Commissario Liquidatore, ha citato gli amministratori ed ex amministratori sociali, i sindaci e le banche finanziatrici dell'accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis L.F. del 2013. Il punto centrale dell'azione avversaria verte sulla concreta fattibilità del piano di ristrutturazione presentato da UNIECO chiedendo di: (a) accertare e dichiarare la responsabilità solidale ex art. 2055 c.c. dei convenuti per avere causato ad Unieco Società Cooperativa, oggi in liquidazione coatta amministrativa ed ai suoi creditori un danno allo stato quantificabile in 55,51 mln di euro, o nella diversa somma (maggiore o minore) che dovesse risultare all'esito del giudizio; (b) per l'effetto, condannare i convenuti,
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La prima udienza è prevista il 21 luglio 2025 presso il Tribunale-Sez. Imprese di Bologna.
Al 31 marzo 2025 risultavano pendenti controversie passive con un petitum complessivo, ove quantificato, di circa 38,3 mln di euro. In particolare:
Di seguito sono illustrate le informazioni della principale vertenza in essere al 31 marzo 2025.
Al 31 marzo 2025 risultavano pendenti contestazioni fiscali con un petitum complessivo, ove quantificato, di circa 35,5 mln di euro. In particolare:
Nel corso dei precedenti esercizi, il Gruppo ha avviato un importante piano di destocking dei crediti non performing con lo scopo di ridurre sensibilmente il proprio NPE ratio. Nell'ambito di operazioni di cessione di portafogli di crediti non performing sono previsti indennizzi da riconoscere alle controparti cessionarie qualora le dichiarazioni e garanzie (R&W) rilasciate non risultino veritiere.
A riguardo si segnala l'operazione di cartolarizzazione effettuata dal Gruppo nel dicembre 2017 in favore di Siena NPL che ha determinato la cancellazione di sofferenze per un'esposizione lorda di oltre 22 mld di euro, le cui R&W sono giunte a scadenza il 31 luglio 2021. Alla data di riferimento del presente Resoconto sono state analizzate tutte le richieste pervenute entro la scadenza, di queste ne sono state valutate come fondate e pagate una percentuale contenuta.
Si segnalano, altresì, (i) l'operazione di scissione "Hydra-M" dell'esercizio 2020 riguardante 7,2 mld di euro di crediti lordi deteriorati le cui R&W sono giunte a scadenza il 1° dicembre 2022 e per la quale tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (ii) l'operazione di cessione "Fantino" dell'esercizio 2022 riguardante 0,9 mld di euro di crediti deteriorati le cui dichiarazioni e garanzie sono spirate tra il 28 ottobre 2023 (Intrum Spa) ed il 20 maggio 2024 (Amco Spa ed Illimity Spa); tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (iii) l'operazione di cessione "Mugello" dell'esercizio 2023 riguardante 0,2 mld di euro di crediti deteriorati, le cui dichiarazioni sono giunte a scadenza nel primo trimestre del 2025; ad oggi è stato notificato un numero modesto di richieste di indennizzo; tutti i claims pervenuti sono stati analizzati e pagati ove ritenuti fondati; (iv) l'operazione di cessione "Bricks" dell'esercizio 2024 perfezionatasi mediante la sottoscrizione di tre contratti di cessione con differenti cessionari e riguardante complessivamente 0,3 mld di euro di crediti deteriorati, le cui dichiarazioni e garanzie scadranno tra dicembre 2025 e il primo trimestre del 2026; ad oggi non sono state notificate richieste di indennizzo.
Il petitum complessivo di queste operazioni al 31 marzo 2025 è pari a 271,3 mln di euro, di cui 63,5 mln di euro classificati a rischio di soccombenza "probabile" e circa 207,8 mln di euro a rischio di soccombenza "possibile".
Per tutte le operazioni citate permane un rischio limitatamente a quella parte di richieste già analizzate e ritenute non indennizzabili dal Gruppo oltre, ove presente, alla componente residuale di richieste da analizzare.
In generale i fondi rischi per questo tipo di operazioni, qualora i claims non siano completamente analizzati e/o non è ancora maturata la data di scadenza, sono determinati anche tramite il ricorso a tecniche statistiche per tener conto del complessivo rischio atteso.

In considerazione della crescente importanza dei fattori di rischio ESG nella regolamentazione, nelle politiche governative, nella sensibilità degli stakeholders e a seguito anche di specifiche iniziative promosse da parte della BCE, in modo particolare sui Climate related and Environmental Risks – C&E Risks, il Gruppo porta avanti una serie di attività relative all'integrazione dei fattori di rischio C&E nel framework di risk management e nei processi di governance e strategici del Gruppo.
Il processo di identificazione, verifica di materialità e rilevanza dei rischi E-climate nel breve, medio e lungo periodo, propedeutico alla definizione del Risk Appetite Statement del Gruppo è stato effettuato in sostanziale continuità con le assunzioni adottate per il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 e per i cui dettagli si rinvia pertanto al par. "Rischi ESG" contenuto nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo MPS.
Per quanto attiene invece i Rischi E-non climate - ovvero rischi riferiti a "Risorse Idriche", "Economia Circolare", "Inquinamento" e "Biodiversità ed Ecosistemi" - il processo di identificazione e verifica di materialità è stato integrato per il RAS 2025 con l'analisi dei fattori di rischio ambientali non climatici, nelle due prospettive di rischio fisico e rischio di transizione a valere sui rischi finanziari primari del Gruppo (rischio di credito, operativo, di mercato e di liquidità). Gli indicatori di sintesi, rischio di transizione E-non climate (Risorse idriche, Economia Circolare, Inquinamento e Biodiversità ed Ecosistemi) e rischio fsico E-non climate (Risorse idriche e Biodiversità ed Ecosistemi), risultano complessivamente materiali per i rischi di credito e, come tali, sono stati proposti ed approvati come KRI RAS 2025 per il perimetro Aziende non finanziarie. Rispettivi limiti operativi sono stati declinati sulle strutture organizzative maggiormente coinvolte nell'operatività/perimetro interessati.
Si riporta di seguito una sintesi delle attività di analisi effettuate dal Gruppo nel corso dell'esercizio, mirate a identificare l'esposizione dei portafogli creditizi ai fattori ambientali/climatici, per i fattori di rischio risultati materiali e sottoposti a regolare monitoraggio come KRI RAS nel corso del primo trimestre 2025.
Per quanto attiene al rischio di transizione climatico - inteso come la perdita finanziaria in cui può incorrere un'azienda, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale - relativamente alla clientela imprese, il Gruppo quantifica l'esposizione al suddetto rischio delle controparti (o delle rispettive singole esposizioni creditizie) attraverso un indicatore settoriale, calcolato internamente, che esprime il rischio di transizione del soggetto finanziato e della rispettiva attività produttiva. Ad un maggior valore dell'indicatore corrisponde pertanto una minore distanza dalla piena sostenibilità ambientale dell'attività e del relativo finanziamento e, conseguentemente, un minor rischio di transizione per la controparte o il portafoglio considerato.
Fra gli aspetti che più incidono sul rischio di transizione/credito delle imprese produttive, un particolare rilievo assumono gli obiettivi, e connessi rischi, legati al cambiamento climatico, derivanti dall'impatto che le attività umane (produttive e non) hanno su tale fenomeno, attraverso soprattutto le emissioni di GHG (Gas climalteranti o Green House Gases) rilasciate in atmosfera.
Per cogliere in modo più puntuale la portata specifica degli aspetti di rischio e strategici legati al cambiamento climatico ed alla sua mitigazione attraverso il processo di transizione energetica e di riduzione delle emissioni di GHG, il Gruppo utilizza uno specifico indicatore di rischio di transizione "emissiva", definito Transition Exposure Coeffcient o TEC CCM (di Climate Change Mitigation).
L'indicatore si focalizza sui fattori di rischio specificatamente connessi alla riduzione delle emissioni di GHG e dunque alla transizione energetica; ed è pertanto rappresentativo della quota di un'esposizione esposta al rischio transizione. Per il calcolo del TEC CCM, il Gruppo integra elementi valutati a livello di settore di attività economica di un'azienda, con elementi specifici di ciascun cliente raccolti attraverso un questionario somministrato ai clienti aziende. Le esposizioni sono inoltre classificate in classi di rischio di transizione14 .
Sul TEC CCM si basa il KRI RAS, su cui sono definiti e calati sulle strutture responsabili rispettivi limiti operativi. Gli obiettivi in termini di contenimento del TEC medio di portafoglio risulteranno più adatti ad indirizzare i piani di riduzione
14 Il TEC CCM è suddiviso in cinque range qualitativi al fine di classificare le posizioni di un determinato perimetro in classi di rischio distinte in Molto Alto, Alto, Medio, Basso e Molto Basso.

delle emissioni di GHG "finanziate" incorporati nelle strategie dell'iniziativa Net Zero Banking Alliance ed in generale al percorso utile a rendere sostenibile in ottica CCM gli assets della Banca.
Al 31 marzo 2025, la misura complessiva a livello Gruppo di esposizione al rischio di transizione, (misura inserita come KRI in ambito RAS 2025), risulta pari al 42,8% come si evince dalla tabella e dal grafico che seguono, che riportano la distribuzione degli impieghi in perimetro (39,05 mld di euro) sulle classi di TEC CCM.
| g Gruppo Montepaschi Valori in milioni di EUR |
|||
|---|---|---|---|
| Livello Rischio Trans. CCM | GCA credito Esp. Rischio Trans. CCM |
TEC medio | |
| 0 - TEC Nullo | 4.338 | - | 0,0% |
| 1 - Molto Basso | 2.110 | 202 | 9,6% |
| 2 - Basso | 3.560 | 797 | 22,4% |
| 3 - Medio | 15.709 | 6.458 | 41,1% |
| 4 - Alto | 10.503 | 6.873 | 65,4% |
| 5 - Molto Alto | 2.832 | 2.369 | 83,6% |
| Totale complessivo | 39.051 | 16.699 | 42,8% |

Per la clientela privata, le etichette di performance energetica (APE in Italia, EPC in ambito europeo) degli immobili a garanzia dei mutui costituiscono l'indicatore più significativo che approssima l'impatto emissivo e più in generale la attitudine verso il tema della mitigazione del cambiamento climatico per i crediti ipotecari. Al fine di identificare il rischio di transizione, il Gruppo pone al momento tale rischio in diretta relazione alle caratteristiche degli immobili a garanzia dei mutui, fornendo proxy di allineamento alla transizione, tramite le caratteristiche di efficienza energetica.
Il livello di performance energetica degli immobili a garanzia dei mutui residenziali, e le correlate informazioni di consumo e di emissioni di GHG vengono raccolte obbligatoriamente alla stipula per i nuovi mutui a partire dall'aprile 2023.
Al 31 marzo 2025 circa il 49,7% del debito residuo dei mutui residenziali garantiti da immobili risulta coperta dall'etichetta energetica effettiva (47,4% a fine 2024).
Alla medesima data, la componente di mutui coperti da etichetta energetica, risulta distribuita per livelli di APE secondo la tabella ed il grafico che seguono.

| Valori in milioni di EUR | |||
|---|---|---|---|
| Livello Etichetta "APE" | saldo posizioni | % |
|---|---|---|
| A | 1.120,2 | 3,5% |
| B | 485,8 | 1,5% |
| C | 706,5 | 2,2% |
| D | 1.413,2 | 4,4% |
| E | 2.479,4 | 7,8% |
| F | 4.005,2 | 12,6% |
| G | 5.586,0 | 17,6% |
| Totale mutui coperti da APE | 15.796,3 | 49,7% |
| APE non rilevata | 15.969,0 | 50,3% |
| Totale complessivo | 31.765,3 | 100,0% |


Rischio fisico climatico Imprese non finanziarie
Il "canale di trasmissione" degli impatti del rischio fisico climatico sulle aziende riguarda i danni che eventi di rischio fisico acuto (frane, alluvioni, precipitazioni atmosferiche uragani, incendi) possano provocare agli asset produttivi aziendali, eventualmente comportando interruzioni dell'attività prolungate ed in grado di compromettere il funzionamento regolare dell'azienda con conseguenze di perdita di redditività o addirittura di chiusura e fallimento.
Esiste poi un'altra modalità di trasmissione degli eventi fisici/climatici alla redditività prospettica ed alla solvibilità di un'azienda produttiva, che transita dalla variazione graduale ma inesorabile delle condizioni in cui l'unità produttiva opera, che ne può compromettere il contesto o il modello di business. In questo caso si parla di rischio fisico cronico, legato ad esempio all'aumento delle temperature o della frequenza di precipitazioni, condizioni che potrebbero compromettere il processo produttivo soprattutto nei settori di attività più dipendenti o esposti a tali condizioni (es. agricoltura o attività svolte all'aperto, come costruzioni ecc.).
Al 31 marzo 2025, il 21.4% degli impieghi per cassa e per firma verso imprese non finanziarie (portafoglio che ammonta a circa 39,05 mld di euro), risulta esposto a rischio fisico (acuto o cronico) "alto" o "molto alto".
Resoconto intermedio di gestione
Nei grafici che seguono è rappresentata la distribuzione sugli impieghi ad imprese non finanziarie dei livelli del rischio fisico in generale e poi dei principali fattori di rischio fisico acuto (frana ed alluvione) ed infine il rischio sismico15 (terremoto).

Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo monitora l'esposizione dei portafogli creditizi ai fattori di rischio fisico. In particolare, il focus è stato posto sul rischio della clientela privata, con un'analisi rivolta agli immobili a garanzia dei mutui residenziali, in base all'ubicazione degli immobili stessi. L'esposizione dei crediti in perimetro è stata mappata geolocalizzando il bene immobile, ed agganciando in tal modo la zona opportuna della mappatura dei fattori di rischio applicabili (in base a localizzazione puntuale per cella censuaria per gli immobili già presenti nei sistemi, in base a mappe ISPRA per immobili relativi a nuove operazioni di mutuo) per i rischi idro-geologici o griglia specifica per gli altri rischi.
I fattori di rischio analizzati, che possono arrecare danno da eventi fisici acuti ad un immobile sono Frana, Alluvione, Vento Incendio (diffusamente considerati come climate-related) oltre al rischio sismico che è monitorato pur se non riferibile al cambiamento climatico.
I dati utilizzati per la determinazione delle mappe di rischiosità a breve, medio e lungo termine e del corrispondente Key Risk Indicator (KRI) RAS monitorato trimestralmente durante l'esercizio, sono stati recuperati da Data-Provider specializzati e da basi dati pubbliche ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Al 31 marzo 2025, il 17,3% (17,6% a fine 2024) della complessiva esposizione residua in mutui residenziali pari a 31,76 mld di euro presentava immobili a garanzie ubicati in zone geografiche (comuni) a rischio "alto" o "molto alto" per almeno uno fra i rischi "frana" ed "alluvione", "vento", "incendio".
Nei grafici sottostanti si riporta la distribuzione degli impieghi in mutui residenziali per livello di rischiosità dell'ubicazione dei relativi immobili a garanzia, per i fattori di rischio monitorati.
15 Il rischio sismico non è considerato come rischio connesso al cambiamento climatico (climate-related) ma è comunque monitorato a latere del rischio fisico climatico, come ulteriore potenziale fattore di rischio naturale.


Le analisi e il processo seguito per i rischi climatici sono stati estesi anche ai rischi che possono scaturire dal degrado degli ecosistemi e dalla perdita di biodiversità (rischi ambientali non climatici).
In analogia con quanto effettuato per i rischi Climate, il Gruppo MPS ha stimato per ciascun settore economico un indicatore TEC o coefficiente di esposizione al rischio di transizione non climatico, a partire dai quattro temi tassonomici ambientali non climatici: Protezione e uso dell'acqua e delle risorse marine, Economia circolare, Inquinamento ed Ecosistemi e Biodiversità.
Al 31 marzo 2025, la misura complessiva a livello Gruppo di esposizione al rischio di transizione ambientale non climatica, (misura inserita come KRI in ambito RAS 2025), risulta pari al 14,2% come si evince dalla tabella che segue, che riporta per gli impieghi in perimetro (39,05 mld di euro), oltre al valore del KRI complessivo, il dettaglio del KRI sui fattori di rischio monitorati.
Valori in milioni di EUR
| Esposizione ai rischi E-nonC | |
|---|---|
| Perimetro complessivo | 39.051,2 |
| KRI rischi di transizione | 14,2% |
| Risorse idriche | 11,3% |
| Economia circolare | 21,1% |
| Inquinamento | 16,5% |
| Biodiversità | 10,8% |

Per quanto riguarda il rischio fisico ambientale delle imprese, derivante sostanzialmente da una elevata dipendenza dai servizi ecosistemici sulla base dell'attività economica svolta e della relativa zona geografica di ubicazione, è stato introdotto un indicatore dell'esposizione che tiene conto degli item Risorse Idriche e Biodiversità.
Al 31 marzo 2025, il 42.8% degli impieghi per cassa e per firma verso imprese non finanziarie, portafoglio che ammonta complessivamente a circa 39,05 mld di euro, risulta esposto a rischio ambientale non climatico "alto" o "molto alto", come si evince dalla tabella che segue che riporta per gli impieghi in perimetro (39,05 mld di euro), oltre al valore del KRI complessivo, il dettaglio del KRI sui fattori di rischio monitorati.
| g Gruppo Montepaschi |
|
|---|---|
| Valori in milioni di EUR | |
| Esposizione ai rischi E-nonC | |
| Perimetro complessivo | 39.051,2 |
| KRI rischi fisici eco-sistemici | 42,8% |
| Risorse Idriche | 52,1% |
| Altri eco-sist. e Biodiv. | 24,1% |

Conformemente a quanto previsto dal principio IFRS 8, i segmenti operativi sono stati individuati in base ai principali settori di business in cui il Gruppo opera. Conseguentemente, adottando il cosiddetto "business approach", i dati reddituali e patrimoniali consolidati sono scomposti e riaggregati sulla base dei criteri quali l'area di business presidiata, la struttura operativa di riferimento, la rilevanza e la strategicità dell'attività svolta, i cluster di clientela servita.
Si segnala che a partire dal 30 giugno 2024, come più ampiamente descritto nel paragrafo "Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economici e patrimoniali" a cui si rinvia, i costi ed i ricavi nonché gli attivi e i passivi riferiti alla contribuzione consolidata della controllata MP Banque, sono ricompresi linea per linea nelle singole voci economiche e patrimoniali di pertinenza all'interno del Corporate Center. I dati comparativi (patrimoniali ed economici) sono stati conseguentemente riesposti al fine di consentire un confronto omogeneo.
Sulla base dei criteri di rendicontazione del Gruppo, che tengono conto anche degli assetti organizzativi e di quanto sopra rappresentato, sono quindi definiti i seguenti segmenti operativi:
Nei paragrafi successivi vengono mostrati i risultati economico-patrimoniali per ciascun segmento operativo individuato.

Nella tabella seguente sono riportati i principali aggregati economici e patrimoniali che hanno caratterizzato i segmenti operativi del Gruppo al 31 marzo 2025:
| SEGMENT REPORTING | Segmenti Commerciali | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Principali settori di business |
Retail banking | Corporate Large Corp. & Wealth Center Corporate Banking Investment Management Banking |
Totale Gruppo Montepaschi |
|||||||||
| (milioni di euro) | 31/03/25 | Var. % Y/Y |
31/03/25 | Var. % Y/Y |
31/03/25 | Var. % Y/Y |
31/03/25 | Var. % Y/Y |
31/03/25 | Var. % Y/Y |
31/03/25 | Var. % Y/Y |
| AGGREGATI ECONOMICI | ||||||||||||
| Totale Ricavi | 526,5 | -12,9% | 47,5 | -0,8% | 297,3 | -9,0% | 84,3 | -10,2% | 51,8 | n.s. | 1.007,3 | -0,5% |
| Oneri operativi | (290,4) | 0,8% | (27,5) | -4,3% | (97,8) | 1,8% | (23,1) | 27,2% | (33,4) | 7,4% | (472,1) | 2,2% |
| Risultato Operativo Lordo | 236,1 | -25,4% | 20,0 | 4,6% | 199,5 | -13,5% | 61,2 | -19,1% | 18,5 | n.s. | 535,2 | -2,8% |
| Costo del credito clientela / Rettifche di valore deterioramento titoli e fnanziamenti banche |
(18,7) | -60,4% | 0,4 | 19,1% | (54,7) | 75,6% | 4,2 | n.s. | (18,6) | 32,2% | (87,4) | -17,9% |
| Risultato Operativo Netto | 217,4 | -19,3% | 20,4 | 4,8% | 144,8 | -27,4% | 65,4 | 6,6% | (0,1) | -99,9% | 447,7 | 0,8% |
| 31/03/25 | Var. % 31/12 |
31/03/25 | Var. % 31/12 |
31/03/25 | Var. % 31/12 |
31/03/25 | Var. % 31/12 |
31/03/25 | Var. % 31/12 |
31/03/25 | Var. % 31/12 |
|
| AGGREGATI PATRIMONIALI | ||||||||||||
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela (*) |
33.380 | 3,0% | 520 | 6,3% | 30.443 | 2,2% | 4.372 | -2,1% | 10.832 | -2,3% | 79.547 | 1,7% |
| Raccolta diretta | 44.819 | 0,2% | 3.131 | 3,1% | 20.106 | -1,3% | 3.721 | -16,9% | 22.818 | 6,7% | 94.594 | 0,7% |
| Raccolta indiretta | 62.166 | 0,6% | 16.518 | 0,6% | 6.264 | 3,5% | 8.284 | 0,9% | 10.366 | -3,8% | 103.599 | 0,3% |
| Risparmio Gestito | 46.811 | -0,6% | 11.021 | -0,3% | 1.155 | -0,1% | 38 | 0,3% | 600 | 0,3% | 59.624 | -0,5% |
| Risparmio Amministrato | 15.355 | 4,5% | 5.498 | 2,3% | 5.109 | 4,4% | 8.247 | 0,9% | 9.766 | -4,1% | 43.975 | 1,5% |
(*) Il valore esposto nel Gruppo così come quello nei segmenti commerciali è rappresentato dai Finanziamenti vivi lordi verso clientela, non inclusivi quindi dei fondi rettificativi.

| Aree di business | Clienti | |||
|---|---|---|---|---|
| Retail MPS • Raccolta del risparmio e offerta di prodotti assicurativi. • Erogazione creditizia. • Servizi di consulenza finanziaria. • Servizi di pagamento elettronici. |
I clienti del Retail Banking sono circa 3,4 mln e includono circa 240.700 clienti esclusivi di Banca Widiba. Il totale dei clienti di Banca Widiba, compresi quindi anche quelli condivisi con la Capogruppo, è pari a circa 263.600 di cui circa 114.000 sul canale della rete dei consulenti finanziari, circa 105.000 sul canale Self, circa 44.600 clienti migrati dalla rete di filiali MPS. |
|||
| Banca Widiba • Prodotti e Servizi di banking, conto deposito, carte e sistemi di pagamento evoluti; operatività della clientela in modalità self attraverso i canali digitali della banca o in modalità assistita con il supporto di un Consulente Finanziario. • Piattaforma online completamente personalizzabile che si avvale di una rete di 576 consulenti finanziari presenti su tutto il territorio. • Raccolta del Risparmio e Servizio di Consulenza globale e pianificazione finanziaria attraverso la piattaforma evoluta WISE e le competenze della rete dei consulenti finanziari. • Mutui, fidi e prestiti personali. • Interazione innovativa tramite pc, smartphone, tablet, Watch e TV. |
Al 31 marzo 2025 la Raccolta Complessiva del Retail Banking è risultata pari a 107,0 mld di euro, in aumento di 0,5 mld di euro su fine anno 2024 e di 4,4 mld di euro rispetto ai livelli di marzo 2024. In maggior dettaglio:
Relativamente all'attività creditizia, Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Retail Banking si attestano a 33,4 mld di euro, in crescita sia rispetto a dicembre 2024 (+1,0 mld di euro) sia rispetto al 31 marzo 2024 (+1,4 mld di euro).

| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/12/24 | 31/03/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. Y/Y |
Var. % Y/Y |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta | 44.819 | 44.717 | 43.411 | 102 | 0,2% | 1.408 | 3,2% |
| Risparmio Gestito | 46.811 | 47.080 | 45.251 | (270) | -0,6% | 1.559 | 3,4% |
| Risparmio Amministrato | 15.355 | 14.693 | 13.934 | 662 | 4,5% | 1.421 | 10,2% |
| Raccolta indiretta da clientela | 62.166 | 61.773 | 59.185 | 393 | 0,6% | 2.981 | 5,0% |
| Raccolta complessiva | 106.984 | 106.490 | 102.596 | 495 | 0,5% | 4.388 | 4,3% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 33.380 | 32.409 | 32.025 | 971 | 3,0% | 1.355 | 4,2% |

Per quanto concerne i risultati economici, al 31 marzo 2025 il Retail Banking ha realizzato Ricavi complessivi pari a 526 mln di euro, in calo del 12,9% rispetto al primo trimestre 2024, principalmente a causa dell'impatto della flessione dei tassi sul margine di interesse. All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il Retail Banking ha conseguito un Risultato Operativo Lordo pari a 236 mln di euro (316 mln di euro al 31 marzo 2024). Il Costo del credito si attesta a -19 mln di euro (-47 mln di euro il dato al 31 marzo 2024).
Le componenti non operative si attestano a -3 mln di euro, rispetto al valore di -5 mln di euro del 31 marzo 2024.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte risulta pari a 215 mln di euro (265 mln di euro il risultato al 31 marzo 2024).
Il cost income del Segmento Operativo è pari a 55,2% (a fronte di 47,6% del 31 marzo 2024).

| Retail Banking -Aggregati economici | ||||
|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | ||||
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/03/24 | Ass. | % |
| Margine di interesse | 251,5 | 354,6 | (103,1) | -29,1% |
| Commissioni nette | 263,3 | 237,7 | 25,5 | 10,7% |
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 12,6 | 12,9 | (0,3) | -2,4% |
| Altri proventi e oneri di gestione | (0,9) | (0,8) | (0,1) | 12,0% |
| Totale Ricavi | 526,5 | 604,4 | (78,0) | -12,9% |
| Oneri operativi | (290,4) | (288,0) | (2,4) | 0,8% |
| Risultato Operativo Lordo | 236,1 | 316,5 | (80,4) | -25,4% |
| Costo del credito clientela /Rettifche di valore deterioramento titoli e fnanziamenti banche |
(18,7) | (47,2) | 28,5 | -60,4% |
| Risultato Operativo Netto | 217,4 | 269,2 | (51,9) | -19,3% |
| Componenti non operative | (2,6) | (4,5) | 2,0 | -43,8% |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 214,8 | 264,7 | (49,9) | -18,8% |

Banca Widiba SpA: al 31 marzo 2025 la Raccolta Complessiva di Banca Widiba è risultata pari a 11,1 mld di euro, confermando sostanzialmente il livello di inizio anno (+0,7%); l'aggregato si pone in crescita di +0,9 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024 (+8,5%), con incrementi su tutti i comparti. La dinamica del primo trimestre risente degli impatti non favorevoli dovuti agli andamenti dei mercati finanziari (si stima un effetto mercato negativo di circa -131 mld di euro concentrato nel mese di marzo); particolarmente positivi, invece, sono risultati i flussi netti di raccolta, pari a +224 mln di euro, trainati dalla Raccolta Indiretta (+125 mln di euro sul Risparmio Amministrato e +82 mln di euro sul Risparmio Gestito), che evidenzia una migliore performance commerciale rispetto al primo trimestre dell'anno precedente.
Per quanto riguarda i risultati economici, al 31 marzo 2025 Banca Widiba ha realizzato Ricavi complessivi pari a 25,3 mln di euro in flessione di -8,2 mln di euro (-24,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per effetto del calo del Margine di Interesse (-9,7 mln di euro, -33,9%, di cui -11,9 mln di euro per i minori tassi sulle poste infragruppo attive con MPS – Tesoreria e le operazioni in IRS di copertura mutui); le Commissioni Nette, pari a 6,7 mln, si attestano in crescita di +1,6 mln di euro (+31,8%) rispetto al primo trimestre del 2024, evidenziando un deciso rialzo su tutti i comparti delle commissioni attive lorde (in particolare sul Risparmio Gestito), bilanciato solo parzialmente da maggiori commissioni passive sulla Rete dei consulenti finanziari, in coerenza con l'andamento dei proventi lordi.
Il Risultato Operativo Lordo si attesta a 10,2 mln di euro (in calo di -8,6 mln di euro, -45,7% per effetto principalmente delle sopracitate dinamiche sul margine di interesse), assorbendo il dato degli Oneri Operativi (15,1 mln di euro, solo lievemente più alti del primo trimestre 2024, +0,4 mln di euro, +2,6%).
In relazione a un Costo del credito pari a 1,0 mln di euro, superiore di +0,6 mln di euro rispetto all'anno precedente, il Risultato Operativo Netto è pari a 9,2 mln di euro, con un decremento di -9,2 mln di euro rispetto al 2024 (-50,0%).
Resoconto intermedio di gestione
Le componenti non operative includono accantonamenti netti pari a 0,08 mln di euro su alcune poste del fondo rischi e oneri, 0,5 mln di euro per oneri relativi all'operazione Eurovita e una ripresa di valore di 0,1 mln di euro relativa al fondo di garanzia rami Vita.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 8,7 mln di euro, in calo rispetto all'anno precedente (- 4,3 mln di euro, -33,2%).

Al 31 marzo 2025 la Raccolta Complessiva del Wealth Management è risultata pari a 19,6 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2024 (+0,2 mld di euro) e in aumento di 1,2 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024. In maggior dettaglio:
Relativamente all'attività creditizia, i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela risultano sostanzialmente stabili sia rispetto al 31 dicembre 2024, sia rispetto al 31 marzo 2024, attestandosi a 0,5 mld di euro.

| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/12/24 | 31/03/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. Y/Y |
Var. % Y/Y |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta | 3.131 | 3.037 | 2.747 | 93 | 3,1% | 384 | 14,0% |
| Risparmio Gestito | 11.021 | 11.052 | 10.556 | (32) | -0,3% | 465 | 4,4% |
| Risparmio Amministrato | 5.498 | 5.373 | 5.168 | 125 | 2,3% | 330 | 6,4% |
| Raccolta indiretta da clientela | 16.518 | 16.425 | 15.723 | 93 | 0,6% | 795 | 5,1% |
| Raccolta complessiva | 19.649 | 19.463 | 18.470 | 186 | 1,0% | 1.179 | 6,4% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 520 | 489 | 479 | 31 | 6,3% | 42 | 8,7% |

Per quanto concerne i risultati economici, al 31 marzo 2025 il Wealth Management ha realizzato Ricavi complessivi pari a 48 mln di euro, in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli oneri operativi, in calo del 4,3% rispetto all'anno precedente, il Wealth Management ha conseguito un Risultato Operativo Lordo pari a 20 mln di euro (19 mln di euro il risultato al 31 marzo 2024). Includendo il Costo del credito, pari a 0,4 mln di euro mln di euro, il Risultato Operativo Netto è pari a 20 mln di euro.
Le componenti non operative si attestano a -0,1 mln di euro (+0,1 mln di euro al 31 marzo 2024).
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 20 mln di euro (19 mln di euro il risultato al 31 marzo 2024).
Il cost income del Segmento Operativo è pari a 57,9% (a fronte di 60,1% del primo trimestre 2024).

| Wealth Management -Aggregati economici | ||||
|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | ||||
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/03/24 | Ass. | % |
| Margine di interesse | 11,0 | 15,1 | (4,1) | -26,9% |
| Commissioni nette | 33,8 | 29,9 | 3,9 | 13,0% |
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 2,8 | 3,0 | (0,2) | -6,0% |
| Altri proventi e oneri di gestione | (0,1) | (0,1) | 0,0 | 36,4% |
| Totale Ricavi | 47,5 | 47,9 | (0,4) | -0,8% |
| Oneri operativi | (27,5) | (28,8) | 1,2 | -4,3% |
| Risultato Operativo Lordo | 20,0 | 19,1 | 0,9 | 4,6% |
| Costo del credito clientela /Rettifche di valore deterioramento titoli e fnanziamenti banche |
0,4 | 0,3 | 0,1 | 19,1% |
| Risultato Operativo Netto | 20,4 | 19,4 | 0,9 | 4,8% |
| Componenti non operative | (0,1) | 0,1 | (0,2) | n.s. |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 20,2 | 19,5 | 0,7 | 3,8% |



MPS Fiduciaria: al 31 marzo 2025 la controllata ha realizzato un utile di periodo pari a 0,17 mln di euro (0,13 mln di euro al 31 marzo 2024).

Nel Corporate Banking confluiscono i risultati economico/patrimoniali della clientela imprese (segmenti PMI, corporate client e small business), della filiale estera.

Al 31 marzo 2025, la Raccolta Complessiva del Corporate Banking è risultata pari a 26,4 mld di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2024, per effetto dell'incremento della Raccolta Indiretta (+0,2 mld di euro) compensato dal calo della Raccolta Diretta (-0,3 mld di euro). L'aggregato risulta in calo di 0,8 mld di euro rispetto a fine marzo 2024, per effetto del calo della Raccolta Diretta (-1,0 mld di euro) solo in parte compensato dalla crescita della Raccolta Indiretta (+0,2 mld di euro). Relativamente all'attività creditizia, al 31 marzo 2025 i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Corporate Banking sono risultati pari a 30,4 mld di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2024 (+ 0,7 mld di euro) ma in flessione rispetto al 31 marzo 2024 (-0,7 mld di euro).

| Corporate Banking -Aggregati Patrimoniali | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/12/24 | 31/03/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. Y/Y |
Var. % Y/Y |
| Raccolta diretta | 20.106 | 20.364 | 21.113 | (258) | -1,3% | (1.007) | -4,8% |
| Risparmio Gestito | 1.155 | 1.156 | 1.687 | (1) | -0,1% | (532) | -31,5% |
| Risparmio Amministrato | 5.109 | 4.896 | 4.382 | 213 | 4,4% | 727 | 16,6% |
| Raccolta indiretta da clientela | 6.264 | 6.052 | 6.069 | 212 | 3,5% | 196 | 3,2% |
| Raccolta complessiva | 26.370 | 26.416 | 27.181 | (46) | -0,2% | (811) | -3,0% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 30.443 | 29.774 | 31.192 | 670 | 2,2% | (749) | -2,4% |

Sul fronte reddituale, al 31 marzo 2025 il Corporate Banking ha realizzato Ricavi pari a 297 mln di euro (-9,0% rispetto all'anno precedente). All'interno dell'aggregato:
Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in aumento dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il Risultato Operativo Lordo risulta pari a 199 mln di euro (231 mln di euro al 31 marzo 2024).
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 145 mln di euro (200 mln di euro al 31 marzo 2024) a fronte di un Costo del credito pari a -55 mln di euro (rispetto a -31 mln di euro al 31 marzo 2024).
Le componenti non operative sono pari a -6 mln di euro, rispetto al valore di +3 mln di euro del 31 marzo 2024.
Il cost income del Corporate Banking si attesta al 32,9% (pari a 29,4% al 31 marzo 2024).

| Var. Y/Y | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/03/24 | Ass. | % |
| Margine di interesse | 189,7 | 223,5 | (33,8) | -15,1% |
| Commissioni nette | 102,7 | 99,7 | 2,9 | 3,0% |
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 6,5 | 5,4 | 1,1 | 20,7% |
| Altri proventi e oneri di gestione | (1,6) | (1,8) | 0,2 | -10,9% |
| Totale Ricavi | 297,3 | 326,8 | (29,5) | -9,0% |
| Oneri operativi | (97,8) | (96,1) | (1,7) | 1,8% |
| Risultato Operativo Lordo | 199,5 | 230,7 | (31,2) | -13,5% |
| Costo del credito clientela /Rettifche di valore deterioramento titoli e fnanziamenti banche |
(54,7) | (31,1) | (23,5) | 75,6% |
| Risultato Operativo Netto | 144,8 | 199,5 | (54,8) | -27,4% |
| Componenti non operative | (5,8) | 2,9 | (8,7) | n.s. |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 139,0 | 202,4 | (63,5) | -31,4% |

PMI - 42,2%
Corporate Client - 19,6%
Small Business - 38,2%

Nel Large Corporate e Investment Banking confluiscono i risultati economico/patrimoniali della clientela Large Corporate, delle business unit Corporate Finance e Investment Banking e Global Market.
| Aree di business | Clienti |
|---|---|
| • Intermediazione creditizia finalizzata al seguimento specialistico; fornitura di prodotti e servizi tailor made in ottica di coverage team; cross fertilization delle competenze tra risorse del gruppo e di prodotti e servizi finanziari alle imprese, anche attraverso la collaborazione strategica con soggetti istituzionali. • Finanza d'impresa - credito a medio e lungo termine, corporate fnance e finanza strutturata. |
Circa 1.050 i clienti Grandi Gruppi della Capogruppo, direttamente seguiti dal Large Corporate & Investment Banking. |
La Raccolta Complessiva del Large Corporate &Investment Banking al 31 marzo 2025 è risultata pari a 12,0 mld di euro, in calo di 0,7 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2024, di cui -0,8 mld di euro sulla Raccolta Diretta mentre risulta stabile la Raccolta Indiretta. L'aggregato risulta in crescita rispetto a fine marzo 2024 (+0,3 mld di euro), per effetto dell'aumento della Raccolta Diretta (+0,5 mld di euro) mentre risulta in calo la Raccolta Indiretta (-0,2 mld di euro).
Relativamente all'attività creditizia, al 31 marzo 2025 i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela del Large Corporate & Investment Banking sono risultati pari a 4,4 mld di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2024 e in aumento di 0,4 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024.
| Large Corporate e Investment Banking | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/12/24 | 31/03/24 | Var. Ass. Q/Q |
Var. % Q/Q |
Var. Ass. Y/Y |
Var. % Y/Y |
| Raccolta diretta | 3.721 | 4.477 | 3.197 | (757) | -16,9% | 524 | 16,4% |
| Risparmio Gestito | 38 | 38 | 37 | 0 | 0,3% | 1 | 1,5% |
| Risparmio Amministrato | 8.247 | 8.173 | 8.489 | 74 | 0,9% | (242) | -2,9% |
| Raccolta indiretta da clientela | 8.284 | 8.210 | 8.526 | 74 | 0,9% | (242) | -2,8% |
| Raccolta complessiva | 12.005 | 12.688 | 11.723 | (683) | -5,4% | 282 | 2,4% |
| Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela | 4.372 | 4.465 | 3.955 | (93) | -2,1% | 417 | 10,5% |
Sul fronte reddituale, al 31 marzo 2025 il Large Corporate & Investment Banking ha realizzato Ricavi pari a 84 mln di euro (-10,2% rispetto al 31 marzo 2024). All'interno dell'aggregato:

• gli Altri Ricavi della Gestione Finanziaria e Assicurativa sono stati pari a 32 mln di euro, in crescita di 4 mln di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (pari a 28 mln di euro), grazie alla positiva dinamica registrata dalle attività di finanza della BU Global Markets.
Considerando l'impatto degli Oneri Operativi, in crescita del 27,2% rispetto al 31 marzo 2024, il Risultato Operativo Lordo risulta pari a 61 mln di euro (76 mln di euro al 31 marzo 2024).
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 65 mln di euro (61 mln di euro al 31 marzo 2024), a fronte di un Costo del credito pari a 4 mln di euro (pari a -14 mln di euro al 31 marzo 2024).
Le componenti non operative sono pari a -0,1 mln di euro, rispetto ai 0,1 mln di euro del corrispondente periodo del 2024.
Il Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 65 mln di euro (+61 mln di euro il risultato al 31 marzo 2024).
Il cost income del Large Corporate&Investment Banking si attesta al 27,4% (pari a 19,3% al 31 marzo 2024).
| Large Corporate & Investment Banking -Aggregati economici | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. Y/Y | |||||||
| (milioni di euro) | 31/03/25 | 31/03/24 | Ass. | % | |||
| Margine di interesse | 31,1 | 43,1 | (12,0) | -27,8% | |||
| Commissioni nette | 21,6 | 22,7 | (1,1) | -4,9% | |||
| Altri ricavi della gestione fnanziaria e assicurativa | 31,6 | 28,0 | 3,5 | 12,7% | |||
| Altri proventi e oneri di gestione | (0,0) | (0,0) | 0,0 | -10,8% | |||
| Totale Ricavi | 84,3 | 93,8 | (9,6) | -10,2% | |||
| Oneri operativi | (23,1) | (18,1) | (4,9) | 27,2% | |||
| Risultato Operativo Lordo | 61,2 | 75,7 | (14,5) | -19,1% | |||
| Costo del credito clientela /Rettifche di valore deterioramento titoli e fnanziamenti banche |
4,2 | (14,4) | 18,5 | n.s. | |||
| Risultato Operativo Netto | 65,4 | 61,3 | 4,1 | 6,6% | |||
| Componenti non operative | (0,1) | 0,1 | (0,2) | n.s. | |||
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 65,2 | 61,4 | 3,9 | 6,3% |
Il Corporate Center comprende:
Per quanto riguarda la clientela Non Performing gestita centralmente dalla Non Performing Loans Unit, al 31 marzo 2025, i Finanziamenti "vivi" lordi verso clientela sono pari a 1,5 mld di euro; il contributo ai risultati economici del Corporate Center è risultato pari a -2 mln di euro di Ricavi, -13 mln di euro di Oneri Operativi e -24 mln di euro di Costo del Credito.
Per quanto riguarda l'attività di finanza, le vendite di titoli realizzate nei primi tre mesi del 2025 ammontano a 534 mln di euro su attività finanziarie valutate al fair value e 400 mln di euro su attività classificate a costo ammortizzato; sono invece scaduti titoli per 63 mln di euro circa classificati al fair value. A compensazione, sono stati riacquistati titoli per 328 mln di euro circa classificati a fair value e 295 mln di euro classificati a costo ammortizzato.

Nei prossimi trimestri, in un contesto di elevata incertezza legata alle misure tariffarie statunitensi e crescita economica modesta, la riduzione dei tassi di interesse, attesa proseguire nel breve termine, potrebbe accrescere l'appetibilità dei prestiti bancari. I prestiti alle famiglie potranno continuare ad espandersi con la domanda di mutui sostenuta dalla riduzione dei tassi; il credito al consumo dovrebbe crescere a ritmi inferiori a causa del costo ancora elevato dell'indebitamento. Per le imprese, la domanda di credito potrà subire il rimborso dei prestiti pandemici sebbene la riduzione dei tassi e la ripresa degli investimenti strumentali possa attenuarne la contrazione. Nel medio periodo anche i prestiti a imprese potrebbero tornare a crescere trainati dagli investimenti in macchinari e attrezzature legati al PNRR.
La maggiore incertezza a livello globale, anche in termini di rischio geopolitico potrà determinare una spinta per gli indicatori di rischiosità del credito, in particolare per gli intermediari più esposti verso imprese esportatrici, ma su livelli che rimarranno comunque storicamente modesti e gestibili per il settore.
La raccolta bancaria è attesa in moderata crescita con l'aumento delle obbligazioni e la raccolta sull'estero, così come i depositi vincolati sostenuti dall'aumento dei rendimenti sul medio e lungo termine, mentre i depositi in conto corrente potranno risentire della riduzione del costo opportunità delle posizioni più liquide dati i tassi più bassi. Nei prossimi anni, gli investimenti in titoli di Stato dovrebbero rimanere positivi, ma le famiglie tenderanno a diversificare verso i prodotti di risparmio gestito. Le attività liquide diminuiranno in quota, mentre titoli di debito, fondi comuni e riserve tecniche cresceranno nel portafoglio.
Con i tagli dei tassi di policy previsti e la riduzione della forbice bancaria, è attesa una flessione dei ricavi da intermediazione. Nell'anno in corso, la contrazione del margine d'interesse potrà essere mitigata da una crescita del credito rivista in moderato rialzo e dal maggior contributo degli interessi cedolari sul portafoglio titoli grazie a rendimenti governativi più elevati; successivamente il margine potrà stabilizzarsi. Il recupero delle commissioni nette nel breve periodo sarà condizionato dalla maggiore volatilità sui mercati finanziari che indirizzerà le scelte di investimento delle famiglie verso prodotti percepiti più sicuri e titoli di Stato; in seguito, è attesa una ricomposizione dei portafogli verso il risparmio gestito, con effetti positivi sulle commissioni. Nel breve periodo i costi del settore bancario, al netto delle componenti non ricorrenti, sono attesi in crescita in seguito alla prosecuzione degli investimenti ESG e in capitale umano, e quelli in IT e intelligenza artificiale al fine di migliorare l'efficienza dei processi, rispondere alle esigenze della clientela, contribuire alla gestione del rischio. Nonostante il contesto più difficoltoso, il ROE del settore è atteso ancora elevato seppure in riduzione dai livelli molto positivi degli ultimi anni.
In tale scenario, nel 2025, il mix dei ricavi del Gruppo beneficerà della positiva dinamica delle commissioni attive, attese in crescita soprattutto nell'ambito della gestione del risparmio e della protezione, supportate dall'attuazione di mirate iniziative commerciali previste dal Piano Industriale 2024-2028; il margine di interesse, in coerenza con le dinamiche del sistema, risentirà dello scenario di mercato e, in particolare, della flessione dei tassi.
Gli oneri operativi sono attesi incrementarsi nel 2025 principalmente per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro ("CCNL") del settore creditizio e finanziario e per gli investimenti in ambito tecnologico da porre in essere per abilitare la trasformazione digitale del Gruppo.
Nonostante la perdurante incertezza del ciclo economico, non sono attese tensioni sul costo del credito.
La posizione di capitale è prevista rimanere su livelli elevati.
Si evidenzia che l'evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo MPS sopra rappresentata non tiene conto degli impatti attesi dall'annunciata operazione di Offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria sulle azioni ordinarie di Mediobanca. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche, obiettivi e benefici dell'operazione si rinvia al paragrafo "Eventi rilevanti dei primi tre mesi del 2025" della Relazione intermedia sulla gestione.

In conformità alle previsioni normative di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i (di seguito anche il "Regolamento Consob" o "Regolamento Consob n. 17221/2010"), dell'art. 53 TUB e sue disposizioni attuative (Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte terza, Capitolo 11 "Attività di rischio e conflitti di interessi nei confronti di soggetti collegati") è stato costituito il "Comitato per le Operazioni con Parti Correlate", composto da un numero di amministratori indipendenti compreso tra tre e cinque, il quale svolge le funzioni previste dallo Statuto e dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari in materia di operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
La "Direttiva di Gruppo in tema di Gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" (di seguito la "Direttiva di Gruppo"), affiancata dal "Regolamento di Gruppo in tema di Gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" (di seguito il "Regolamento di Gruppo"), approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato per le operazioni con Parti Correlate e del Collegio Sindacale, contiene previsioni e procedure interne in materia di parti correlate, allineate alle disposizioni del Regolamento Consob in vigore. La Direttiva di Gruppo è stata da ultimo aggiornata il 3 luglio 2024 per adeguamenti al vigente assetto organizzativo aziendale della Banca MPS.
La Direttiva di Gruppo definisce il modello organizzativo adottato dal Gruppo MPS (princìpi e responsabilità) per il processo di gestione degli adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari e, in particolare, disciplina a livello di Gruppo MPS principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse con taluni soggetti vicini ai centri decisionali della Capogruppo.
All'interno della Direttiva di Gruppo sono definite tra l'altro:
Rilevano ai fini della Direttiva di Gruppo le operazioni concluse con i soggetti del Perimetro di Gruppo che comportano l'assunzione di attività di rischio, il trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni, indipendentemente dalla previsione di un corrispettivo. Quanto alla tipologia delle operazioni, le stesse sono classificate dettagliatamente nel citato Regolamento di Gruppo, come:
Le previsioni e le procedure applicabili alle operazioni con parti correlate, nelle versioni tempo per tempo vigenti, sono pubblicate sul sito internet www.gruppomps.it nella sezione "Corporate Governance - Operazioni con le parti correlate".
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo deliberò formalmente già dall'esercizio 2016 l'inclusione del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") e delle relative società controllate dirette e indirette all'interno del perimetro delle parti correlate su base discrezionale ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di Gruppo, con l'esclusione dalla normativa
107

prudenziale. A seguito del completamento della manovra di ricapitalizzazione precauzionale della Capogruppo e della relativa acquisizione da parte del MEF della qualifica di azionista di controllo dall'agosto 2017, la Capogruppo, in data 18 dicembre 2017, ha ricevuto comunicazione dall'Autorità di Vigilanza in merito alle modalità della conseguente applicazione dei limiti alle attività di rischio previsti dalla normativa prudenziale, ai sensi dell'art. 53 TUB e sue disposizioni attuative (Circ. Banca d'Italia n. 263/06, Titolo V, Cap. 5), mediante l'applicazione alla Capogruppo del c.d. approccio "a silos" per il calcolo dei limiti di riferimento.
A partire dal 27 dicembre 2024 il MEF ha acquisito la qualifica di azionista con influenza notevole in conseguenza delle variazioni nella compagine societaria e nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo intervenute rispettivamente nei mesi di novembre e dicembre 2024. L'informativa sulle parti correlate al 31 marzo 2025 tiene conto del perimetro relativo alla nuova qualifica del MEF, pertanto include le società direttamente ed indirettamente controllate dallo stesso, le società sottoposte a controllo congiunto, e non tiene conto delle società collegate direttamente ed indirettamente detenute dal MEF. Si precisa che queste ultime erano state incluse nel perimetro al 31 dicembre 2024 in virtù dell'esistenza della relazione di controllo per la quasi totalità dell'esercizio 2024.
Con riferimento al perimetro relativo al MEF, la Capogruppo si è avvalsa dell'esenzione prevista dal par. 25 dello IAS 24 in materia di disclosure delle transazioni e dei saldi dei rapporti in essere con government-related entities. Tra le principali operazioni effettuate con il MEF e con le società da questo controllate si segnalano, oltre a operazioni di finanziamento, titoli di Stato italiani iscritti nei portafogli "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un nominale di 1.122,0 mln di euro, "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", per un nominale di 3.224,9 mln di euro, e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un nominale di 7.942,2 mln di euro.
Di seguito vengono commentate le operazioni effettuate dalla Capogruppo con le parti correlate nel corso del primo trimestre 2025, che risultano più rilevanti in termini di importo.
In data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la partecipazione della Capogruppo, sino a massimi 140,0 mln di USD, quale quota di partecipazione ad un'operazione in pool di complessivi 1,7 mld di USD, utilizzabili come Buyer's Credit e finalizzata al finanziamento parziale di due navi da crociera commissionate a FINCANTIERI S.p.A., con CDP S.p.A. quale co-finanziatore, assistito, inter alia, da polizza assicurativa SACE S.p.A. a copertura del 100% del finanziamento e con l'intervento di SIMEST S.p.A. ai fini dell'eventuale stabilizzazione del tasso di interesse. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 per l'intervento di: (i) CDP S.p.A., società controllata dal MEF, in qualità di co-finanziatore; (ii) SACE S.p.A., controllata in via totalitaria dal MEF, in qualità di società garante mediante rilascio di polizza assicurativa; (iii) SIMEST S.p.A., controllata diretta di CDP S.p.A., a sua volta controllata dal MEF, quale società interveniente ai fini dell'eventuale stabilizzazione del tasso di interesse, e (iv) FINCANTIERI S.p.A., società controllata da CDP Equity S.p.A., la quale è controllata da CDP S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
Sempre in data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha deliberato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la concessione, inter alia, di un finanziamento fino ad un massimo di 50,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo ad un finanziamento in pool di complessivi 355,0 mln di euro, al quale partecipa anche CDP S.p.A. e assistito da garanzia SACE con copertura fino al 70%, pari a 20,3 mln di euro per la quota della Capogruppo. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. (partecipante al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A., (garante), è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 27 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha deliberato di approvare un'operazione di maggiore rilevanza relativa all'approvazione di una delibera quadro pari a 1,0 mld di euro per l'operatività della Capogruppo con SACE S.p.A. ("DQSACEFUTURO2025"), finalizzata all'ottenimento delle garanzie finanziarie rilasciate da SACE nell'ambito della Convenzione SACE Futuro 2025 (denominata da SACE "Convenzione Garanzia Growth Standard"). Tale convenzione ha unificato l'operatività prevista dalle convenzioni "SACE Green New Deal 2024" e "Garanzia Futuro 2024", che hanno terminato il periodo di accumulo al 31 marzo 2025. La Garanzia SACE Futuro 2025 copre il 70% dell'importo finanziato quale importo massimo cumulato delle Garanzie Futuro 2025 rilasciate da SACE, a fronte dell'ammontare complessivo dei finanziamenti nel periodo di validità. I finanziamenti garantiti dalla Convenzione SACE Futuro 2025 sono mirati a sostenere lo sviluppo delle imprese sui mercati globali e del "made in Italy" nell'innovazione tecnologica e nei processi di digitalizzazione, supportando gli

investimenti nelle infrastrutture, nelle filiere strategiche e nelle aree economicamente svantaggiate, nei progetti di investimento per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile, con un focus particolare sulle iniziative collegate al PNRR. La DQSACEFUTURO2025 è valida per un periodo di 12 mesi dalla data di sottoscrizione tra le parti dei termini e condizioni particolari applicabili ai finanziamenti, ed opera limitatamente a Banca MPS e non a livello di Gruppo. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF ed in data 3 aprile 2025 è stato pubblicato il Documento Informativo, redatto ai sensi dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 17221/2010, a cui si rinvia per maggiori dettagli.
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 sono state concluse con SACE S.p.A., a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata, operazioni di rilascio di Garanzie SACE Futuro al 70%, a garanzia di linee di credito a medio-lungo termine per i rispettivi importi massimi garantiti da SACE S.p.A., rispettivamente di 35,0 mln di euro (con garanzia di 24,5 mln di euro), 30,0 mln di euro (con garanzia di 21,0 mln di euro) e 30,0 mln di euro (con garanzia di 21,0 mln di euro). Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
Nel corso del primo trimestre 2025 sono state perfezionate con SACE S.p.A. due polizze assicurative, con copertura pari rispettivamente al 60% e al 50% del rischio di mancato pagamento, relativo ad operazioni di conferma dei crediti documentari rispettivamente in euro ed in dollari statunitensi, concluse da clientela della Capogruppo con banche estere, per un valore rispettivamente pari a circa 10,2 mln di euro e 11,3 mln di USD. Le operazioni concluse con SACE S.p.A. rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SACE S.p.A. è società controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 6 gennaio 2025 è stato sottoscritto l'accordo quadro per la gestione del programma di rimborso delle spese mediche per l'anno 2025 a favore del personale in servizio della Capogruppo e del personale iscritto al Fondo Solidarietà della Capogruppo, attraverso polizza assicurativa con POSTE ASSICURA S.p.A., per il tramite di CASPIE (Cassa di assistenza sanitaria iscritta all'anagrafe dei Fondi Sanitari), per un valore complessivo massimo di 31,6 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto POSTE ASSICURA S.p.A. è controllata di Poste Italiane S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
In data 5 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato a favore di SAIPEM S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti: (i) l'incremento da 135,0 mln di euro a 175,0 mln di euro della linea di credito promiscua a revoca in essere, utilizzabile fino all'intero importo per rilascio di crediti di firma Italia/estero e per il rilascio di impegni per crediti documentari; (ii) la conferma della linea di credito di firma in pool con altri istituti di credito di 650,0 mila euro; (iii) la conferma della linea risk limit pro soluto di 2,5 mln di euro; (iv) la partecipazione della Capogruppo, con una quota massima di 75,0 mln di euro, alla linea di credito revolving credit facility 2025 in pool di complessivi 600,0 mln di euro. Successivamente il 4 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato: (i) l'incremento da 175,0 a 204,0 mln di euro della citata linea di credito promiscua a revoca in essere; (ii) la riduzione da 75,0 a 46,0 mln di euro della quota di partecipazione della Capogruppo alla citata linea di credito revolving credit facility 2025 di complessivi 600,0 mln di euro. Le operazioni rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto SAIPEM S.p.A. è controllata indirettamente dal MEF, tramite le società ENI S.p.A. e CDP Equity S.p.A., a loro volta controllate dal MEF.
In data 11 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di ENEL S.p.A. l'adesione della Capogruppo ad una linea di credito multi borrower sustainability linked revolving credit facility in pool, di importo complessivo tra 10,0 e 13,5 mln di euro, durata 5 anni. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto ENEL S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di FERROVIE DELLO STATO S.p.A. la revisione ordinaria degli affidamenti per complessivi 170,0 mln di euro, con conferma delle seguenti linee di credito: (i) linea di credito promiscua a revoca di 20,0 mln di euro; (ii) plafond risk limit pro soluto di 125,0 mln di euro, a valere su cedenti terze parti, assistito da polizza assicurativa con copertura pari al 95%, e (iii) plafond notional limit pro solvendo di 25,0 mln di euro, a valere verso cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto FERROVIE DELLO STATO S.p.A. è controllata totalitaria dal MEF.
Sempre in data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di ANAS S.p.A. la revisione ordinaria degli affidamenti, per l'importo complessivo di 205,0 mln di euro; l'operazione prevede la conferma delle seguenti linee di credito in essere: (i) 120,0 mln di euro utilizzabili tramite apertura di credito in conto corrente; (ii) 20,0 mln di euro di crediti di firma, utilizzati per il rilascio di una garanzia estera; (iii) 40,0 mln di euro di credito risk limit pro soluto, utilizzabile a valere su cedenti e fornitori terze parti, e (iv) 25,0 mln di euro di notional risk limit pro solvendo. Le operazioni rientrano

nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto ANAS S.p.A. è controllata totalitaria da Ferrovie dello Stato S.p.A., a sua volta controllata dal MEF.
Sempre in data 25 febbraio 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di clientela della Capogruppo non parte correlata la concessione di un finanziamento fino a 30,0 mln di euro, quale quota di partecipazione della Capogruppo ad un finanziamento in pool di complessivi 135,0 mln di euro, al quale partecipano anche CDP S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. La concessione del finanziamento in pool è subordinata alla concessione di garanzia SACE al 50%. L'operazione rientra nell'ambito di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010, sia in quanto il MEF è socio di maggioranza di CDP S.p.A. e controllante indiretto di Mediocredito Centrale S.p.A. (partecipanti al finanziamento in pool), sia in quanto SACE S.p.A., (garante), è controllata in via totalitaria dal MEF.
In data 4 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di due società appartenenti a gruppo cliente della Capogruppo non parte correlata la concessione di due finanziamenti ipotecari fino a complessivi 30,0 mln di euro, quali quote di partecipazione della Capogruppo a due finanziamenti in pool di complessivi 143,4 mln di euro, al quale partecipa anche AMCO ASSET MANAGEMENT COMPANY S.p.A.. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto AMCO ASSET MANAGEMENT COMPANY S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 11 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di BIDCO SPARKLE S.p.A. (società da costituirsi) la partecipazione della Capogruppo, con una quota pari a massimi 125,0 mln di euro ad un debt package di complessivi 675,0 mln di euro, articolato nelle seguenti linee: (i) term loan facility di complessivi 450,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo pari a 83,3 mln di euro; (ii) capex facility di complessivi 200,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo pari a 37,0 mln di euro; (iii) revolving credit facility di complessivi 25,0 mln di euro, quota parte della Capogruppo pari a 4,6 mln di euro. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto BIDCO SPARKLE S.p.A. (società da costituirsi) sarà controllata con una quota pari al 70% dal MEF.
In data 18 marzo 2025 il Comitato Credito ha autorizzato a favore di POSTE ITALIANE S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti di complessivi 120,0 mln di euro: (i) la conferma della linea di credito promiscua di complessivi 20,0 mln di euro utilizzabile per traenze a termine e rilascio di fideiussioni Italia; (ii) nuova concessione risk limit pro soluto di 30,0 mln di euro a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera, assistita da polizza assicurativa con copertura pari al 95% del plafond risk limit; (iii) plafond di 70,0 mln di euro per operatività di natura finanziaria, quale limite operativo interno. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto POSTE ITALIANE S.p.A. è società controllata dal MEF.
In data 27 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato a favore di AUTOSTRADE PER L'ITALIA S.p.A., nell'ambito della revisione ordinaria degli affidamenti, la conferma, inter alia, dei seguenti affidamenti: (i) linea di credito promiscua di 20,0 mln di euro utilizzabile come apertura di credito in conto corrente; (ii) plafond notional limit pro solvendo di 20,0 mln di euro, a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera; (iii) plafond risk limit pro soluto di 20,0 mln di euro, a valere su cedenti oggetto di positiva valutazione e delibera, assistiti da copertura assicurativa integrale. L'operazione rientra nel campo di applicazione del Regolamento Consob n. 17221/2010 in quanto AUTOSTRADE PER L'ITALIA S.p.A. è controllata indirettamente da CDP Equity S.p.A., a sua volta controllata da CDP S.p.A., quest'ultima a sua volta controllata dal MEF.
Nelle seguenti tabelle sono riepilogati i saldi patrimoniali ed economici alla data di riferimento del presente Resoconto intermedio di gestione in essere con le società collegate, i dirigenti con responsabilità strategiche e altre parti correlate.
Rispetto all'informativa inclusa nella Relazione finanziaria al 31 dicembre 2024 si evidenzia quanto segue:

| Valori al 31 03 2025 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| joint venture |
società collegate |
dirigenti con responsabilità strategica |
altre parti correlate |
Perimetro MEF |
Totale | % su voce bilancio |
|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 3,8 | - | - | 4.567,5 | 4.571,3 | 56,70% |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 16,0 | 16,0 | 3,13% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 1.110,3 | 1.110,3 | 52,97% |
| Crediti verso banche al costo ammortizzato | - | - | - | - | 8,3 | 8,3 | 0,25% |
| Crediti verso clientela al costo ammortizzato | 45,6 | 62,9 | 2,4 | 111,3 | 9.557,8 | 9.780,0 | 11,09% |
| Altre attività | - | - | - | - | 1.652,6 | 1.652,6 | 44,79% |
| Totale attivo | 45,6 | 66,7 | 2,4 | 111,3 | 16.912,5 | 17.138,5 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
6,0 | 77,9 | 3,1 | 34,4 | 2.690,3 | 2.811,7 | 2,72% |
| Passività finanziarie di negoziazione | - | 3,9 | - | - | 103,3 | 107,2 | 3,92% |
| Altre passività | 0,1 | 1,0 | 0,1 | 0,0 | 4,1 | 5,3 | 0,13% |
| Totale passivo | 6,1 | 82,8 | 3,2 | 34,4 | 2.797,7 | 2.924,2 | |
| Garanzie rilasciate e impegni | 41,1 | 26,1 | 0,2 | 15,3 | 1.824,8 | 1.907,5 | n.a. |
| Valori al 31 03 2025 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| joint venture |
società collegate |
dirigenti con responsabilità strategica |
altre parti correlate |
Perimetro MEF |
Totale | % su voce bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 0,4 | 0,6 | 0,0 | 1,0 | 113,8 | 115,8 | 11,47% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | - | (0,1) | (0,0) | (0,1) | (13,3) | (13,5) | 2,86% |
| Commissioni attive | 0,0 | 53,3 | 0,0 | 0,0 | 5,6 | 58,9 | 12,97% |
| Commissioni passive | - | (0,1) | (0,0) | (0,0) | (5,7) | (5,8) | 10,02% |
| Dividendi | - | - | - | - | 0,4 | 0,4 | 27,09% |
| Risultato netto delle altre attività e passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | - | - | - | 0,5 | 0,5 | -4,98% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
3,3 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | (0,1) | 3,2 | -4,38% |
| Costi operativi | (0,0) | (0,3) | (1,8) | (0,0) | (4,2) | (6,3) | 1,23% |

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Massimo Clarelli, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Siena, 08/05/2025
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Nicola Massimo Clarelli



Al Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato intermedio abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA e sue controllate ("Gruppo Monte dei Paschi di Siena") al 31 marzo 2025. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato intermedio abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato intermedio abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto in conformità all'International Standard on Review Engagements 2410, "Review of Interim Financial Information Performed by the Independent Auditor of the Entity". La revisione contabile limitata del bilancio consolidato intermedio abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità agli International Standards on Auditing e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato intermedio abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo Monte dei Paschi di Siena al 31 marzo 2025, non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.


Il bilancio consolidato intermedio abbreviato presenta ai fini comparativi i dati corrispondenti al 31 marzo 2024, che non sono stati sottoposti a revisione contabile, né completa né limitata.
Firenze, 9 maggio 2025
PricewaterhouseCoopers SpA
Marco Palumbo (Revisore legale)

Resoconto intermedio di gestione

Raccordi tra gli schemi di Conto Economico e Stato Patrimoniale riclassificati ed i relativi prospetti contabili
Resoconto intermedio di gestione

| Voci dello schema di Conto Economico | 31/03/25 | Riclassifica dei dividendi afferenti ad operazioni su titoli di proprietà | Riclassifica quota parte Utile delle Partecipazioni | Recuperi delle imposte di bollo e recuperi spesa su clientela | Oneri operazioni straordinarie | Canone DTA | Oneri Ristrutturazione (Esodo Personale) | Oneri Ristrutturazione (Chiusura Filiali) | Oneri Operazione di Cartolarizzazione, Ricapitalizzazione e Commitment |
Recuperi personale | Costo del credito | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: MP Banque |
31/03/25 | Voci dello schema di Conto Economico Riclassificato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Interessi attivi e proventi assimilati di cui interessi attivi calcolati con il metodo |
1.008,7 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
6,8 7,8 |
543,0 1.016,5 |
Margine di interesse | ||
| 20 | dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati |
839,8 (472,5) |
- | - - |
2,2 (1,0) |
842,0 (473,5) |
|||||||||
| 40 | Commissioni attive | 454,2 | - | - | - | - | - | - | - | - - |
2,0 2,1 |
397,9 456,3 |
Commissioni nette | ||
| 50 | Commissioni passive | (58,3) | - | - | (0,1) | (58,4) | |||||||||
| 70 | Dividendi | 1,6 | (0,2) | 14,7 | - | - | 16,1 | Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni |
|||||||
| 0,2 | - | - | - | - | - | - | 10,5 | 0,0 | 49,6 | Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
|||||
| 80 100 |
Risultato netto dell'attività di negoziazione Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: |
37,2 11,5 |
0,2 - |
- | - | - | - | - | - | - | - | 0,0 - |
37,4 11,5 |
||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 9,8 | - | - | 9,8 | |||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1,7 | - | - | 1,7 | |||||||||||
| c) passività finanziarie | - | - | - | - | |||||||||||
| 110 | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(9,8) | - | - | - | - | - | - | - | 10,5 | - | 0,7 | |||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value |
0,9 | - | - | 0,9 | |||||||||||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
(10,7) | 10,5 | - | (0,2) | |||||||||||
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | 0,5 | - | - | 0,5 | Risultato netto dell'attività di copertura | |||||||||
| 230 190 |
Altri oneri/proventi di gestione Spese amministrative: |
58,7 (511,1) |
- | - | (57,4) 57,4 |
6,6 | 14,4 | 3,1 | - 0,0 |
0,0 | (1,4) 1,4 |
- - |
(0,0) (5,6) |
0,1 (433,7) |
Altri proventi/oneri di gestione Spese amministrative: |
| a) spese per il personale | (323,4) | 3,1 | - | 1,2 | - | (2,2) | (321,3) | a) spese per il personale | |||||||
| b) altre spese amministrative | (187,7) | 57,4 | 6,6 | 14,4 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | - | (3,4) | (112,4) | b) altre spese amministrative Rettifiche di valore nette su attività |
||||
| 210 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (22,8) | - | - | - - |
- | - | - | 0,5 0,5 |
- | - - |
(0,5) (0,5) |
(38,5) (22,8) |
materiali ed immateriali | |
| 220 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (15,6) | - | (0,0) | (15,6) | ||||||||||
| 130 | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: |
(76,0) | - | - | - | - | - | - | - | (13,7) | (0,3) | (91,0) | Costo del credito clientela | ||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (75,5) | (4,1) | (0,4) | (80,0) | 130a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato clientela |
||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(0,5) | 0,5 | - | - | 100a) finanziamenti valutati al costo | ||||||||||
| - (10,5) |
- (10,5) |
ammortizzato clientela 110b) finanziamenti e titoli |
|||||||||||||
| - | 0,4 | 0,1 | 0,5 | 200a) accantonamenti netti impegni e garanzie rilasciate |
|||||||||||
| 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
(1,0) | - | - | (1,0) | 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
|||||||||
| 3,6 | 3,6 | Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
|||||||||||||
| 160 | Premi netti | - | - | - | - | ||||||||||
| 170 200 |
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
- (24,4) |
- | - | - | - | - | - | - | - (0,4) |
- 0,0 |
- (24,8) |
Altri accantonamenti netti ai fondi per | ||
| a) impegni e garanzie rilasciate | 0,4 | (0,4) | - | rischi e oneri | |||||||||||
| b) altri accantonamenti netti | (24,8) | - | 0,0 | (24,8) | |||||||||||
| 250 | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 14,7 | (14,7) | - | - | - | Altri utili (perdite) da partecipazioni | ||||||||
| - (6,6) |
(3,1) | (0,5) | (3,0) | - | (6,6) (6,6) |
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum Oneri operazioni straordinarie |
|||||||||
| - | (14,4) | - - |
- (14,4) |
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari Canone DTA |
|||||||||||
| 260 | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
2,0 | - | - | - | - | 2,0 | Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali |
|||||||
| 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle |
- | - | - | - | - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) di periodo al lordo delle |
||||||||
| 290 | imposte | 397,7 | - | - | - | - | - | - | (3,0) | 0,0 | 2,5 | 397,3 | imposte | ||
| 300 310 |
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle |
15,4 413,1 |
- | - | - | - | - | - | (3,0) | - 0,0 |
0,4 2,9 |
15,8 413,1 |
Imposte sul reddito di periodo Utile (Perdita) al netto delle imposte |
||
| 320 | imposte Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto |
(0,0) | 3,0 | - | (2,9) | 0,0 | |||||||||
| 330 | delle imposte Utile (Perdita) di periodo |
413,1 | - | - | - | - | - | - | - | 0,0 | - | 413,1 | Utile (Perdita) di periodo | ||
| 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
|||||||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |
413,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 413,1 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |

| Voci dello schema di Conto Economico | 31/03/24 | Rimborsi clientela | Riclassifica dei dividendi afferenti ad operazioni su titoli di proprietà |
Riclassifica quota parte Utile delle Partecipazioni | Riclassifica accantonamento ai fondi BRRD e DGSD | Recuperi delle imposte di bollo e recuperi spesa su clientela | Canone DTA | Oneri Ristrutturazione (Esodo Personale) | Oneri Ristrutturazione (Chiusura Filiali) | Oneri Operazione di Cartolarizzazione, Ricapitalizzazione e Commitment |
Costo del credito | 31/03/24 | Voci dello schema di Conto Economico Riclassificato | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | 587,0 | Margine di interesse | ||||
| 10 | Interessi attivi e proventi assimilati di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo |
1.242,2 1.017,3 |
- | - - |
1.242,2 | |||||||||
| 20 | Interessi passivi e oneri assimilati | (655,2) | - | - | (655,2) | |||||||||
| 0,8 | - | - | - | - | - | - | - | - | 365,3 | Commissioni nette | ||||
| 40 | Commissioni attive | 421,3 | 0,8 | - | 422,1 | |||||||||
| 50 | Commissioni passive | (56,8) 4,9 |
- | - | - | (56,8) | ||||||||
| 70 | Dividendi | (1,2) | 15,3 | - | 19,0 | Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni | ||||||||
| 1,2 | - | - | - | - | - | - | 8,8 | 34,4 | Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti |
|||||
| 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 44,8 | 1,2 | - | 46,0 | |||||||||
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | (12,8) | - | - | - | - | - | - | - | - | (12,8) | |||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (12,2) | - | (12,2) | |||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | |||||||||||
| c) passività finanziarie | (0,6) | - | (0,6) | |||||||||||
| 110 | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(7,6) | - | - | - | - | - | - | - | 8,8 | 1,2 | |||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | 2,0 | - | 2,0 | |||||||||||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (9,6) | - | 8,8 | (0,8) | ||||||||||
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | (0,4) | - | (0,4) | Risultato netto dell'attività di copertura | |||||||||
| 230 | Altri oneri/proventi di gestione | 57,6 | - | (50,2) | - | - | 7,4 | Altri proventi/oneri di gestione | ||||||
| 190 | Spese amministrative: | (567,5) | - | - | - | 75,0 | 50,2 | 15,3 | 4,5 | 2,8 | 0,1 | - | (419,7) | Spese amministrative: |
| a) spese per il personale b) altre spese amministrative |
(310,2) (257,3) |
75,0 | 50,2 | 15,3 | 4,5 | 1,2 1,6 |
0,1 | - - |
(304,6) (115,1) |
a) spese per il personale b) altre spese amministrative |
||||
| - | - | - | - | - | - | - | 0,3 | - | - | (42,4) | Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali | |||
| 210 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (26,0) | - | 0,3 | - | (25,7) | ||||||||
| 220 | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (16,7) | - | - | (16,7) | |||||||||
| 130 | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (111,8) | - | - | - | - | - | - | - | - | 8,3 | (105,7) | Costo del credito clientela | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (111,9) | 0,9 | (111,0) | 130a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato clientela |
||||||||||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
0,1 | (0,1) | - | |||||||||||
| - | - | 100a) finanziamenti valutati al costo ammortizzato clientela | ||||||||||||
| (8,8) | (8,8) | 110b) finanziamenti e titoli | ||||||||||||
| 16,3 | 16,3 | 200a) accantonamenti netti impegni e garanzie rilasciate | ||||||||||||
| 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (2,2) | - (0,8) |
(2,2) (0,8) |
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche |
|||||||||
| 160 | Premi netti | - | - | - | ||||||||||
| 170 | Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa | - | - | - | ||||||||||
| 200 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 13,1 | (0,8) | - | - | - | - | - | - | - | (16,3) | (4,0) | Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 16,3 | (16,3) | - | |||||||||||
| b) altri accantonamenti netti | (3,2) | (0,8) | - | (4,0) | ||||||||||
| 250 | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 15,3 | (15,3) | (4,5) | (3,1) | (0,1) | - - |
0,0 (7,7) |
Altri utili (perdite) da partecipazioni Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum |
|||||
| (75,0) | - | (75,0) | Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari | |||||||||||
| (15,3) | - | (15,3) | Canone DTA | |||||||||||
| 260 | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali |
- | - | - | - | Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali |
||||||||
| 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6,1) | - | - | (6,1) | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | ||||||||
| 290 | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 336,2 | - | - | - | - | - | - | - | 0,0 | 336,2 | Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte | ||
| 300 | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (3,5) | - | (3,5) | Imposte sul reddito di periodo | |||||||||
| 310 | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 332,7 | - | - | - | - | - | - | - | 0,0 | 332,7 | Utile (Perdita) al netto delle imposte | ||
| 320 | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | - | |||||||||
| 330 | Utile (Perdita) di periodo | 332,7 | - | - | - | - | - | - | - | 0,0 | 332,7 | Utile (Perdita) di periodo | ||
| 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | |||||||||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 332,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 332,7 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo |
Resoconto intermedio di gestione
| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Attivo | 31/03/25 | Finanziamenti clientela | Derivati di negoziazione | Titoli | Finanziamenti banche centrali Crediti vs banche @ AC - |
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
Adeguamento di valore att. finanziarie oggetto di copertura generica |
31/03/25 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Attivo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 12.336,8 | - | - | 791,6 | 13.128,4 | Cassa e disponibilità liquide | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a | 8.575,6 | (212,2) | (2.190,5) | 12.823,4 | - | 27,5 | - | 19.023,8 | Attività in titoli |
| conto economico | |||||||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.063,0 | - - |
(2.190,5) | 12.823,4 - |
27,5 - |
12.850,9 5.872,5 |
|||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | ||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
512,6 | (212,2) | - | - | 300,4 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.095,9 | - | (2.095,9) | - | - | ||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 91.494,5 | 212,2 | - | (10.727,5) | - | 232,5 | |||
| - | - | 651,3 | 8,7 | 660,0 | Finanziamenti banche centrali | ||||
| a) crediti verso banche | 3.283,4 | - | (712,0) | (651,3) | 0,7 | 1.920,6 | Finanziamenti banche | ||
| b) crediti verso clientela | 88.211,1 | 212,2 | (10.015,5) | 223,1 | 78.630,9 | Finanziamenti clientela | |||
| Derivati di copertura | 422,7 | - | 2.190,5 | - | - | 2.613,2 | Derivati | ||
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(632,4) | - | - | - | 632,4 | - | |||
| Partecipazioni | 677,0 | - | - | - | 677,0 | Partecipazioni | |||
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | - | - | ||||
| Attività materiali | 2.088,4 | - | - | 40,6 | 2.129,0 | Attività materiali | |||
| Attività immateriali | 143,5 | - | - | 1,6 | 145,1 | Attività immateriali | |||
| -di cui avviamento | 7,9 | - | - | - | 7,9 | -di cui avviamento | |||
| Attività fiscali | 2.583,0 | - | - | 1,0 | 2.584,0 | Attività fiscali | |||
| a) correnti | 80,5 | - | - | - | 80,5 | a) correnti | |||
| b) anticipate | 2.502,5 | - | - | 1,0 | 2.503,5 | b) anticipate | |||
| - | 3.067,6 | Altre attività | |||||||
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
1.105,0 | - | - | (1.104,9) | 0,0 | 120 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
|||
| Altre attività | 3.689,7 | - | - | 10,1 | (632,4) | 3.067,5 | 130 Altre attività | ||
| Totale dell'attivo | 124.579,7 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 124.579,7 | Totale dell'attivo |

| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Passivo | 31/03/25 | Debiti verso banche centrali | Debiti verso banche | clientela Titoli in circolazione - |
Derivati di negoziazione | Passività finanziarie designate al fair value | Trattamento di fine rapporto del personale | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione |
Patrimonio netto di Gruppo | 31/03/25 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Passivo | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 103.436,8 | - | - | - | - | 121,1 | - | - | 900,9 | 94.594,2 | Raccolta diretta | |
| a) debiti verso banche | 9.864,2 | (8.010,2) | (1.854,0) | (0,0) | |||||||||
| b) debiti verso la clientela | 83.986,8 | 1.004,9 | 900,5 | 85.892,2 | a) Debiti verso Clientela | ||||||||
| c) titoli in circolazione | 9.585,8 | (1.004,9) | 121,1 | 8.702,0 | b) Titoli emessi | ||||||||
| 8.010,2 | 8.010,2 | Debiti verso Banche centrali | |||||||||||
| 1.854,0 | 0,4 | 1.854,4 | Debiti verso Banche | ||||||||||
| 20 | Passività finanziarie di negoziazione | 2.736,0 | (1.059,7) | 1.676,3 | Passività finanziarie di negoziazione per cassa | ||||||||
| 30 | Passività finanziarie designate al fair value | 121,1 | (121,1) | - | |||||||||
| 1.370,6 | Derivati | ||||||||||||
| 40 | Derivati di copertura | 310,9 | 310,9 | Derivati di copertura | |||||||||
| 1.059,7 | 1.059,7 | Derivati passivi negoziazione | |||||||||||
| 50 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(0,1) | 0,1 | - | |||||||||
| 60 | Passività fiscali | 29,7 | - | - | - | - | - | - | - | 1,0 | 30,7 | Passività fiscali | |
| a) correnti | 25,4 | 25,4 | a) correnti | ||||||||||
| b) differite | 4,3 | 1,0 | 5,3 | b) differite | |||||||||
| 70 | Passività associate ad attività in via di dismissione | 975,6 | (975,6) | - | |||||||||
| 3.980,3 | Altre passività | ||||||||||||
| (0,1) | (0,1) | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
|||||||||||
| 80 | Altre passività | 3.909,5 | 39,1 31,8 |
39,1 3.941,3 |
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività (civilistico) |
||||||||
| 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | 69,9 | (69,9) | 0,0 | |||||||||
| 100 | Fondi per rischi e oneri: | 941,4 | - | - | - | - | - | 69,9 | - | 2,9 | 1.014,1 | Fondi a destinazione specifica | |
| 69,9 | 2,6 | 72,5 | a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. | ||||||||||
| a) impegni e garanzie rilasciate | 149,2 | 0,1 | 149,3 | b) Fondo impegni e garanzie rilasciate | |||||||||
| b) quiescenza e obblighi simili c) altri fondi per rischi e oneri |
3,2 789,0 |
0,1 | 3,2 789,1 |
c) Fondi di quiescenza d) Altri fondi |
|||||||||
| 120 | Riserve da valutazione | 46,9 | (46,9) | - | |||||||||
| 150 | Riserve | 4.135,1 | (4.135,1) | - | |||||||||
| 12.048,6 | Patrimonio netto di Gruppo | ||||||||||||
| 46,9 | 46,9 | a) Riserve da valutazione | |||||||||||
| - | b) Azioni rimborsabili | ||||||||||||
| - | c) Strumenti di capitale | ||||||||||||
| 4.135,1 | 4.135,1 | d) Riserve | |||||||||||
| - | e) Sovrapprezzi di emissione | ||||||||||||
| 170 | Capitale | 7.453,5 | 7.453,5 | f) Capitale | |||||||||
| - | - | g) Azioni proprie (-) | |||||||||||
| 413,1 | 413,1 | h) Utile (Perdita) di periodo | |||||||||||
| 180 | Azioni proprie (-) | - | - | - | |||||||||
| 190 | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 0,3 | 0,3 | Patrimonio di pertinenza terzi | |||||||||
| 200 | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 413,1 | (413,1) | - | |||||||||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 124.579,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 124.579,7 | Totale del Passivo e del Patrimonio netto |
Resoconto intermedio di gestione
| Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Attivo | 31/12/24 | Finanziamenti Altre attività finanziarie @ FVTPLM - banche |
Finanziamenti clientela | Derivati di negoziazione | Titoli | Finanziamenti banche centrali Crediti vs banche @ AC - |
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
Adeguamento di valore att. finanziarie oggetto di copertura generica |
31/12/24 | Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Attivo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Cassa e disponibilità liquide | 13.249,4 | - | - | 780,5 | 14.029,9 | Cassa e disponibilità liquide | ||||
| 20 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a | 6.532,8 | - | (143,6) | (2.312,2) | 13.312,8 | - | 57,6 | - | 17.447,4 | Attività in titoli |
| conto economico | 13.312,8 | 57,6 | 13.370,4 | ||||||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.076,6 | - | (2.312,2) | - | - | 3.764,4 | |||||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |||||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
456,2 | - | (143,6) | - | - | 312,6 | |||||
| 30 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.337,4 | - | (2.337,4) | - | - | |||||
| 40 | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.526,0 | - | - | 227,1 | ||||||
| - | - | 560,8 | 4,7 | 565,5 | Finanziamenti banche centrali | ||||||
| a) crediti verso banche | 3.365,9 | - | - | (737,6) | (560,8) | 0,8 | 2.068,3 | Finanziamenti banche | |||
| b) crediti verso clientela | 87.160,1 | 143,6 | (10.237,8) | 221,6 | 77.287,5 | Finanziamenti clientela | |||||
| 50 | Derivati di copertura | 94,2 | - | 2.312,2 | - | - | 2.406,4 | Derivati | |||
| 60 | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
(411,5) | - | - | - | 411,5 | - | ||||
| 70 | Partecipazioni | 672,3 | - | - | - | 672,3 | Partecipazioni | ||||
| 80 | Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | - | - | |||||
| 90 | Attività materiali | 2.109,1 | - | - | 31,1 | 2.140,1 | Attività materiali | ||||
| 100 | Attività immateriali | 156,1 | - | - | 1,5 | 157,6 | Attività immateriali | ||||
| -di cui avviamento | 7,9 | - | - | - | 7,9 | -di cui avviamento | |||||
| 110 | Attività fiscali | 2.536,9 | - | - | 1,6 | 2.538,6 | Attività fiscali | ||||
| a) correnti | 104,3 | - | - | - | 104,3 | a) correnti | |||||
| b) anticipate | 2.432,6 | - | - | 1,6 | 2.434,3 | b) anticipate | |||||
| - | 3.288,1 | Altre attività | |||||||||
| 120 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
1.128,7 | - | - | (1.107,1) | 21,6 | 120 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
||||
| 130 | Altre attività | 3.670,3 | - | - | 7,8 | (411,5) | 3.266,6 | 130 Altre attività | |||
| Totale dell'attivo | 122.601,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 122.601,7 | Totale dell'attivo |
| emarket sdir storage |
|---|
| CERTIFIED |
| Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto Passività associate a gruppi di attività in via di Passività finanziarie designate al fair value Trattamento di fine rapporto del personale clientela Debiti verso banche centrali Patrimonio netto di Gruppo di copertura generica (+/-) Derivati di negoziazione Debiti verso banche Titoli in circolazione - dismissione 31/12/24 Voci dello schema di Stato Patrimoniale - Passivo |
31/12/24 Voci dello schema di Stato Patrimoniale Riclassificato - Passivo |
|---|---|
| 10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 102.751,4 912,7 |
93.971,9 Raccolta diretta |
| a) debiti verso banche 9.811,3 (8.510,9) (1.300,4) |
(0,0) |
| b) debiti verso la clientela 82.632,2 505,1 912,1 |
84.049,4 a) Debiti verso Clientela |
| c) titoli in circolazione 10.307,9 (505,1) 119,7 |
9.922,5 b) Titoli emessi |
| 8.510,9 | 8.510,9 Debiti verso Banche centrali |
| 1.300,4 0,6 |
1.301,0 Debiti verso Banche |
| 20 Passività finanziarie di negoziazione 2.605,7 (987,8) |
1.617,9 Passività finanziarie di negoziazione per cassa |
| 30 Passività finanziarie designate al fair value 119,7 (119,7) |
- |
| 1.346,2 Derivati |
|
| 40 Derivati di copertura 358,4 987,8 |
358,4 Derivati di copertura 987,8 Derivati passivi negoziazione |
| Adeguamento di valore delle passività finanziarie 50 (0,7) 0,7 oggetto di copertura generica (+/-) |
- |
| 60 Passività fiscali 5,6 1,0 a) correnti 1,3 |
6,6 Passività fiscali 1,3 a) correnti |
| b) differite 4,3 1,0 |
5,3 b) differite |
| 70 Passività associate ad attività in via di dismissione 976,7 (976,7) |
- |
| 3.191,2 Altre passività |
|
| (0,7) | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di (0,7) copertura generica (+/-) |
| 36,1 | 36,1 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione |
| 80 Altre passività 3.132,0 23,8 |
3.155,8 Altre passività (civilistico) |
| 90 Trattamento di fine rapporto del personale 69,7 (69,7) |
(0,0) |
| 100 Fondi per rischi e oneri: 933,9 69,7 3,0 |
1.006,6 Fondi a destinazione specifica |
| 69,7 2,7 |
72,4 a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub. |
| a) impegni e garanzie rilasciate 149,6 0,2 |
149,8 b) Fondo impegni e garanzie rilasciate |
| b) quiescenza e obblighi simili 3,3 |
3,3 c) Fondi di quiescenza |
| c) altri fondi per rischi e oneri 781,0 0,1 |
781,1 d) Altri fondi |
| 120 Riserve da valutazione 60,4 (60,4) |
- |
| 150 Riserve 2.184,3 (2.184,3) |
- |
| 11.649,0 Patrimonio netto di Gruppo |
|
| 60,4 | 60,4 a) Riserve da valutazione |
| - b) Azioni rimborsabili |
|
| 2.184,3 | - c) Strumenti di capitale 2.184,3 d) Riserve |
| - e) Sovrapprezzi di emissione |
|
| 170 Capitale 7.453,5 |
7.453,5 f) Capitale |
| - | - g) Azioni proprie (-) |
| 1.950,8 | 1.950,8 h) Utile (Perdita) di periodo |
| 180 Azioni proprie (-) - - |
- |
| 190 Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 0,3 |
0,3 Patrimonio di pertinenza terzi |
| 200 Utile (Perdita) di periodo (+/-) 1.950,8 (1.950,8) |
0,0 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto 122.601,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 |
122.601,7 Totale del Passivo e del Patrimonio netto |




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