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Anima Holding

Annual Report May 9, 2025

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Annual Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO

AL 31 MARZO 2025

ANIMA HOLDING S.P.A.

MILANO –CORSO GARIBALDI, 99 -ITALIA CODICE FISCALE E PARTITA IVA 05942660969 REAMILANO N. 1861215 CAPITALE SOCIALE EURO 7.421.605,63 I.V.

CARICHE SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maria Patrizia Grieco (indipendente)

VICE PRESIDENTE Fabio Corsico

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Alessandro Melzi d'Eril

CONSIGLIERI (1)

Paolo Braghieri (indipendente) Karen Sylvie Nahum (indipendente) Costanza Torricelli (indipendente) Francesco Valsecchi (indipendente) Gianfranco Venuti Maria Cristina Vismara (indipendente) Giovanna Zanotti (indipendente)

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Enrico Maria Bosi

COLLEGIO SINDACALE (2)

PRESIDENTE Maurizio Tani SINDACI Gabriele Camillo Erba Claudia Rossi

SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A.

(1) Marco Tugnolo ha rassegnato le dimissioni come Consigliere con efficacia dal 14 aprile 2025

(2) Mariella Tagliabue ha rassegnato le dimissioni come Presidente del Collegio sindacale con efficacia dal 1° aprile 2025

Relazione intermedia sulla gestione consolidata
Quadro generale di riferimento 2
Fatti di rilievo avvenuti nel
I trimestre 2025
per il Gruppo Anima
5
Operazioni con Parti Correlate …… 7
Principali rischi e incertezze 8
Altre informazioni ……. 12
L'attività del Gruppo e i risultati
al 31 marzo 2025
15
Evoluzione prevedibile della gestione 18
Prospetti Contabili Consolidati 20
Nota integrativa Consolidata ……………………………………………………………………………………………………………….
Parte A –
Politiche contabili
25
Parte B –
Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 37
Parte C –
Informazioni sul Conto Economico Consolidato
49
Parte D –
Altre informazioni sul Bilancio Abbreviato
55

Relazione intermedia sulla gestione consolidata

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 ("Resoconto Intermedio") del Gruppo Anima (il "Gruppo") presenta un risultato netto positivo pari a circa Euro 71,8 milioni. Il Gruppo è attivo nella istituzione, sviluppo, promozione e gestione di prodotti finanziari a marchio "Anima", "Gestielle" e "Kairos", nonché nell'erogazione di servizi di gestione individuale sia per la clientela c.d. "retail", "private" che "istituzionale" e nella gestione di prodotti alternativi c.d. "illiquidi", in particolare di fondi di "private capital" e di fondi immobiliari rivolti alla clientela principalmente istituzionale.

Il patrimonio gestito dal Gruppo Anima al 31 marzo 2025 è pari a circa Euro 202 miliardi, comprensivo per circa Euro 1 miliardo di patrimonio amministrato.

Al 31 marzo 2025, il Gruppo ha come società capogruppo Anima Holding S.p.A. (di seguito "Anima Holding" o la "Società"), società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a cui viene attribuito il ruolo di indirizzo e coordinamento strategico del Gruppo.

L'area di consolidamento al 31 marzo 2025 include, oltre alla controllante Anima Holding, le seguenti società:

  • Anima SGR S.p.A. ("Anima SGR") controllata diretta al 100%;
  • Anima Alternative SGR S.p.A. ("Anima Alternative") controllata diretta al 100%;
  • Castello SGR S.p.a. ("Castello SGR") controllata diretta all'80%;
  • Vita S.r.l. ("Vita Srl") controllata all'60,84% (tramite Castello SGR che detiene il 76,05%);
  • Kairos Partners SGR S.p.A, ("Kairos SGR") controllata diretta al 100%.

Il Resoconto Intermedio è redatto su base volontaria, a seguito delle modifiche alla disciplina delle relazioni finanziarie periodiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 25 del 15 febbraio 2016.

Il Resoconto Intermedio comprende la Relazione intermedia sulla gestione consolidata, il Bilancio consolidato abbreviato ("Bilancio abbreviato") e l'attestazione prevista dall'art. 154bis comma 2 del D.Lgs. 58/1998 (TUF).

I prospetti contabili consolidati sono stati preparati sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2025 approvate dagli Organi Amministrativi delle società incluse nell'area di consolidamento del Gruppo.

Si segnala che il presente Resoconto Intermedio non è assoggettato a revisione legale.

Il Resoconto Intermedio è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IAS" e "IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea e in particolare è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 del citato IAS 34, il Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere il presente Resoconto Intermedio in forma abbreviata.

Il Resoconto Intermedio al 31 marzo 2025 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale. Per tale motivo è necessario leggere il presente Resoconto Intermedio unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

I criteri di rilevazione e valutazione adottati per la preparazione del Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025 sono quelli utilizzati per la redazione del Bilancio consolidato 2024, integrati con i principi contabili omologati dall'Unione Europea applicabili a partire dal 1° gennaio 2025.

Offerta pubblica di acquisto

Si è concluso in data 4 aprile 2025 il periodo di adesione all'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società (cfr. comunicato stampa "Offerta Pubblica d'Acquisto volontaria da Banco BPM Vita" del 8 novembre 2024 e "Documento di Offerta - Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria Totalitaria promossa da Banco BPM Vita S.p.A." del 14 marzo 2025 ). Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 13 marzo u.s. (cfr. comunicato stampa "Avvenuta approvazione del comunicato dell'Emittente in relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria promossa da Banco BPM Vita S.p.A." del 13 marzo 2025) ha approvato il "Comunicato dell'Emittente" redatto ai sensi dell'articolo 103, commi 3 e 3-bis, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato e dell'articolo 39 del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato. All'esito della predetta riunione, il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base del contenuto della Fairness Opinion e del Parere degli Amministratori Indipendenti, all'unanimità dei presenti, ha ritenuto congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo di Euro 7,00 (cum dividendo) per azione della Società portato in adesione all'OPA.

I risultati definitivi di adesione all'OPA evidenziano complessive n° 221.067.954 azioni della Società, rappresentative del 67,976% del capitale sociale; pertanto, tenuto conto della partecipazione già detenuta da Banco BPM nel capitale sociale della Società (pari al 21,973%), in data 11 aprile 2025 Banco BPM (anche per il tramite di Banco BPM Vita) ha acquisito il controllo di Anima Holding, detenendo complessive n. 292.527.616 azioni rappresentative dell'89,949% del capitale sociale della Società.

Infine, si ricorda inoltre che, con riferimento all'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria, promossa da UniCredit S.p.A. in data 25 novembre 2024 ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF ed avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM, il periodo di adesione è compreso tra il 28 aprile 2025 e il 23 giugno 2025.

L'azionariato

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del D.Lgs. n. 58/98 e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del presente Resoconto Intermedio da parte del Consiglio di Amministrazione, Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM") risulta essere l'unico azionista detentore di una partecipazioni rilevante in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), con la poc'anzi indicata quota pari all'89,949%.

QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO

Scenario macroeconomico

Nel primo trimestre, la resilienza dell'economia sulle due sponde dell'Atlantico ha mostrato qualche tentennamento a causa dell'incertezza politica.

Negli Stati Uniti, la crescita ha evidenziato basi solide e dinamiche costruttive. Il PIL annualizzato si è attestato a +2,4% nel 2024. La domanda interna per consumi e investimenti è stata il principale motore della crescita, sebbene in rallentamento. Il mercato del lavoro resta resiliente, con una disoccupazione marginalmente incrementata a 4,2% a marzo, ma con un consolidamento degli occupati e dei salari. La fiducia dei consumatori, sostenuta dal reddito reale disponibile e dai risparmi, ha espresso valori positivi, seppure con segnali di debolezza. Gli indicatori ISM (Institute for Supply Management) e PMI (Purchasing Managers' Index) hanno registrato collocazioni in area espansiva per manifattura, servizi e dato composito. Per quanto riguarda l'inflazione, gli indicatori CPI (Consumer Price Index) hanno mostrato un lieve rallentamento nelle dinamiche dei prezzi, mentre l'indicatore PCE (Personal Consumers Expenditures) – che monitora le spese per consumi personali - a febbraio si è collocato in linea con le attese (+2,5%). La Federal Reserve ha mantenuto un approccio attendista, mantenendo i tassi nella fascia di riferimento a 4,25%-4,50%.

In Area Euro, il PIL annualizzato ha registrato +1,2%, confermando una fase di indebolimento dello slancio. La domanda aggregata, a gennaio, ha visto il rallentamento dei consumi privati e degli investimenti fissi. A febbraio, le vendite al dettaglio hanno registrato una leggera ripresa. Il PIL reale si è contratto in Germania e Francia, espanso in Spagna ed è stato nel complesso quasi invariato in Italia. Gli indicatori ciclici (PMI) hanno confermato il posizionamento del settore manifatturiero nel quadrante recessivo, mentre l'indice dei servizi e il dato composito indicano un'espansione anemica e la fiducia dei consumatori rimane negativa. Le pressioni sui prezzi si sono attenuate. Il tasso di disoccupazione a febbraio si è confermato al minimo storico del 6,1%, anche se la crescita dell'occupazione ha rallentato. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di 25 punti base a fine gennaio, a marzo e ad aprile, riducendo l'interesse sui depositi a 2,25% e quello di finanziamento principale a 2,40%.

In Cina, il PIL nel 2024 ha registrato una crescita del 5%, mentre produzione industriale e vendite al dettaglio hanno segnato valori positivi e le dinamiche commerciali sono state contraddistinte da dati eterogenei, con fasi alterne e volatilità. L'attività immobiliare è rimasta debole, fiaccata dalla flessione di vendite e prezzi. Il contesto generale dell'inflazione rimane molto debole: le dinamiche dei prezzi a febbraio hanno registrato deflazioni sia nelle rilevazioni al consumo sia in quelle alla produzione. In questo contesto, la Banca Popolare Cinese ha confermato il proprio approccio espansivo.

Andamento dei mercati finanziari

Fra i principali fattori che hanno condizionato i mercati finanziari nel primo trimestre del 2025 vi sono le implicazioni delle politiche commerciali dell'amministrazione USA, le prospettive globali di crescita, le azioni delle Banche Centrali e le tensioni geopolitiche. In particolare, gli annunci di nuovi dazi da parte del Presidente Donald Trump hanno causato rilevanti perturbazioni nei listini.

Da inizio anno alla fine del primo trimestre, i mercati azionari hanno registrato performance eterogenee, complessivamente in calo. L'entrata in vigore dei dazi nei confronti di Canada, Messico e Cina ha innescato le reazioni dei Paesi coinvolti, innalzando l'avversione al rischio degli investitori. L'indice azionario globale ha perso circa il 3% in valuta locale (MSCI World Local). A livello di singole aree, gli indici azionari hanno registrato ritorni di circa +12% in Italia, +7% in Area Euro e +6% in Europa, +5% in UK, -5% negli USA, -5% in Giappone, +2% circa per i Mercati Emergenti. La migliore performance settoriale, a livello globale, è stata segnata dal comparto dell'energia.

Gli indici obbligazionari hanno registrato rendimenti eterogenei nel primo trimestre, complessivamente al margine della soglia positiva: in valuta locale, sui comparti governativi globali l'indice total return ha registrato un risultato di +0,75% da inizio anno. Gli indici delle obbligazioni societarie investment grade ed high yield hanno registrato un +1,7% circa, mentre i titoli governativi dei Paesi emergenti in valuta forte hanno segnato un +1,3% circa. Al 31 marzo 2025, le emissioni sulle scadenze a 2 e 10 anni hanno registrato valori prossimi a 2,05% e 2,74% per il Bund, a 3,89% e 4,2% per US Treasury; a 3,87% per il BTP a 10 anni. Lo spread BTP-Bund si è attestato in area 113 punti base. Il cambio euro-dollaro, al 31 marzo, si è posizionato a 1,0812, a +4,47% da inizio anno.

L'oro ha acquisito valore (+12,8% circa da inizio anno) e si è stabilito sopra il livello 2.300 USD/oncia. Le quotazioni delle materie prime a tratti hanno beneficiato della resilienza delle economie sviluppate, a tratti hanno sofferto fasi di indebolimento. Le quotazioni del petrolio per Brent e WTI al 31 marzo si sono collocate rispettivamente a 74,74 e 71,48 USD/barile.

Nei giorni immediatamente successivi la chiusura del trimestre, il susseguirsi di annunci sui dazi da parte degli USA e le risposte di una parte dei Paesi colpiti dai dazi stessi hanno creato forti tensioni sui mercati finanziari internazionali, con un iniziale fortissimo ribasso, in parte recuperato nelle sedute successive. La volatilità e l'incertezza sull'evolversi della situazione restano molto elevate. L'oro ha prolungato il suo trend di rafforzamento.

Prospettive

Nel 2025, la crescita delle principali economie potrebbe calare con intensità e velocità differenti. La previsione di un ribilanciamento dei rischi individua fattori di ribasso per gli USA e di rialzo per l'Europa, ma il quadro macroeconomico, nel breve termine, rimane offuscato.

Negli Stati Uniti, l'economia poggia su basi solide e rimane orientata lungo un percorso di moderato rallentamento, ma i rischi potrebbero aumentare a causa dell'incertezza politica. Si ritiene che la probabilità di una recessione si attesti intorno al 45%. La spesa dei consumatori continuerà ad essere il principale motore di crescita, sebbene ci si attenda un rallentamento. Sebbene i margini di profitto aziendali rimangano solidi, non si prevede che siano sufficienti ad assorbire completamente gli effetti inflazionistici della nuova ed ampia struttura tariffaria bilaterale.

In Area Euro, le prospettive di crescita rimangono deboli nel breve e medio termine a causa dell'incertezza sul quadro degli scambi commerciali. La produzione industriale e le vendite al dettaglio continuano a mostrare segnali incerti. In prospettiva, la capacità di spesa dei consumatori potrebbe essere influenzata dall'incerta propensione al risparmio, mentre l'allentamento graduale delle condizioni finanziarie e del credito potrebbe favorire, seppur modestamente, la crescita. Le dinamiche del mercato del lavoro mostrano segnali di rallentamento, con prospettive che potrebbero influire sulla fiducia delle famiglie. Considerando la minore domanda esterna e la protratta debolezza della domanda interna nei prossimi trimestri, le previsioni di crescita del Pil annuo dell'Eurozona per il 2025 si collocano al di sotto del potenziale.

In Cina, nel 2025, la crescita sarà condizionata dal sostegno fornito dalle Autorità e dalle politiche commerciali USA. È prevedibile che l'attività economica si possa indebolire, sia in conseguenza di ulteriori aumenti tariffari, sia perché la domanda interna rimane scarsa. Permangono gli ostacoli strutturali relativi alla spesa al consumo e al settore immobiliare.

La politica monetaria sulle due sponde dell'Atlantico dovrebbe proseguire l'allentamento delle pregresse restrizioni, ma prima di riprendere (Fed) o continuare (BCE) le azioni, le Banche centrali punteranno ad acquisire maggiore chiarezza sulle future mosse di Trump e manterranno entrambe un approccio dipendente dai dati.

In Cina, ci si attende una prosecuzione dell'allentamento di politica monetaria ed un potenziamento degli stimoli fiscali anche nel 2025. La Banca Popolare Cinese ("PBoC") dovrebbe mantenersi accomodante sostenendo l'economia con tagli dei tassi e riduzioni del coefficiente di riserva obbligatoria, ribadendo il proprio impegno indirizzato al sostegno monetario e a supportare l'economia reale. Inoltre, appare plausibile che la PBoC consenta allo Yuan di indebolirsi nei confronti del dollaro USA.

I mercati azionari globali rimangono focalizzati sull'andamento del quadro macroeconomico e dei fondamentali, sulle condizioni finanziarie, sulla consistenza dei flussi di liquidità, sulle dinamiche geopolitiche e tariffarie. La stagione degli utili prelude a una flessione significativa delle stime (molte aziende stanno ritirando le "guidance" a causa dell'incertezza che permea i mercati) e non si intravvedono fattori di rialzo sostanziali.

Gli impatti delle iniziative protezionistiche USA pongono rischi importanti e diffusi: in attesa di maggiore chiarezza, appare consigliabile un approccio prudenziale sull'equity, riducendo ulteriormente l'esposizione al rischio, operando con selettività, concentrandosi sui temi settoriali e privilegiando temi quelli difensivi e meno esposti alla guerra commerciale.

Nel settore obbligazionario governativo, la possibile variabilità dei dati in entrata, in funzione delle attese su inflazione, crescita e politica monetaria, ascrive moderato valore ai rendimenti governativi. Il mantenimento di un atteggiamento costruttivo sui titoli di Stato prende le mosse dalla crescente incertezza che permea il contesto commerciale globale ed i mercati azionari e porta a privilegiare le emissioni dell'Euro-area (in relazione alla sua stabilità politica) rispetto a quelle statunitensi.

Relativamente alle obbligazioni societarie si suggerisce un buon livello di diversificazione, indirizzando la selezione su emittenti di elevata qualità. L'appeal complessivo della classe è limitato, suggerendo un approccio di particolare cautela.

Il cambio euro-dollaro resta condizionato dal flusso di notizie proveniente da Fed e BCE, anche se l'imposizione di dazi potrebbe generare effetti sfavorevoli.

Mercato M&A e del private equity in Italia

Le incertezze legate al quadro geopolitico in rapido mutamento, legato alle guerre tuttora in atto e all'insediamento della nuova amministrazione americana hanno frenato solo in parte le operazioni di M&A nel 2025.

Secondo un'analisi condotta da KPMG ("Mercato M&A in Italia: 1° trimestre 2025", KPMG – 01 aprile 2025), il primo trimestre del 2025 registra una sostanziale tenuta del mercato M&A in Italia. Nonostante una contrazione nel numero delle operazioni chiuse (-23% rispetto ai primi tre mesi del 2024, con 310 operazioni chiuse rispetto a 403), i controvalori sono sostanzialmente stabili (-2,7% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, Euro 15,3 miliardi contro Euro 15,8 miliardi).

In questo contesto, come riporta una recente analisi dell'Osservatorio Private Equity Monitor dell'Università Carlo Cattaneo – LIUC ("PEM: a marzo sono 28 i nuovi investimenti annunciati", AIFI-LIUC – 9 aprile 2025), nel primo trimestre 2025 le operazioni condotte da fondi di private equity in Italia (a cui è fortemente correlato il segmento del private debt) hanno fatto registrare 108 operazioni concluse, in aumento rispetto all'anno precedente (+4%, 104 operazioni nel 2024) e al 2023 (+25%, con 83 operazioni concluse).

Mercato immobiliare

Nel primo trimestre del 2025, il mercato immobiliare italiano ha mostrato segnali di ripresa, trainati da una crescente fiducia degli acquirenti e da una lieve diminuzione dei tassi di interesse sui mutui. Le previsioni per l'intero anno indicano un incremento delle compravendite del 5,7%, con un totale di circa 760mila transazioni, superando i livelli pre-pandemia.

La Lombardia ha confermato il suo ruolo di leader nel mercato, con oltre 165mila transazioni. Inoltre, il segmento delle seconde case ha visto una crescita significativa, soprattutto nelle località montane e balneari, sia per uso personale che come investimento per locazioni brevi.

Le prospettive rimangono positive. Si prevede un ulteriore aumento degli investimenti internazionali, in particolare nei settori degli uffici, della logistica e dell'hospitality. Milano continua ad attrarre capitali esteri.

La sostenibilità è diventata un fattore chiave. La direttiva europea "Case Green" spinge per la ristrutturazione di edifici meno efficienti, promuovendo l'adozione di standard energetici più elevati. Entro il 2030, gli edifici dovranno raggiungere almeno la classe energetica E, incentivando l'uso di tecnologie come pannelli solari e materiali ecologici.

Il risparmio gestito

In base alla Mappa provvisoria al 31 marzo 2025 pubblicata da Assogestioni, il mercato italiano del risparmio gestito evidenzia un patrimonio totale che si assesta a quota Euro 2.493,4 miliardi, in diminuzione di circa Euro 15,5 miliardi rispetto a Euro 2.508,9 miliardi rilevati alla fine del 2024.

Al 31 marzo 2025, il saldo provvisorio della raccolta del risparmio gestito del trimestre risulta positivo per circa Euro 6,8 miliardi (raccolta negativa per circa Euro 4,6 miliardi al 31 marzo 2024). In particolare, le gestioni collettive registrano una raccolta positiva da inizio anno pari a circa Euro 7,3 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio registrano una raccolta negativa pari a circa Euro 0,5 miliardi.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL I° TRIMESTRE 2025 PER IL GRUPPO ANIMA

Crisi geopolitica - Impatti sul Gruppo

Con riferimento all'evoluzione del contesto geopolitico e al perdurare del conflitto bellico sul fronte est-europeo derivante dall'invasione militare della Russia in Ucraina, in ottemperanza anche alle raccomandazioni dell'European Securities and Markets Autority ("ESMA"), il Gruppo ha continuato a monitorare le indicazioni dell'Unione Europea in materia di restrizioni e sanzioni economiche impartite alla Federazione Russa, pur non avendo evidenziato effetti rilevanti (diretti ed indiretti – attuali e prevedibili) sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica derivanti dal conflitto in Ucraina.

Anche con riferimento alle tensioni e alle ostilità in Medio Oriente, sulla base degli elementi e delle informazioni disponibili, regolarmente monitorati, non si prevedono conseguenze di particolare rilievo sull'attività e sulla redditività complessiva della Società e del Gruppo.

Delibere Assembleari e modifiche intervenute negli organi sociali di Anima Holding

In data 31 marzo 2025, l'Assemblea degli Azionisti della Società in sede ordinaria ha deliberato di:

  • approvare il Bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2024 e la destinazione dell'utile d'esercizio pari a Euro 184.884.289 prevedendo (i) il pagamento di un dividendo pari ad Euro 0,45 per azione, che sarà pagabile a partire dal 21 maggio 2025 (stacco della cedola n° 11 il 19 maggio 2025 e record date il 22 maggio 2025) e (ii) l'attribuzione a riserva legale di Euro 25.960 e ad altre riserve di Euro 38.511.211;
  • approvare la Politica sulla Remunerazione contenuta nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione ed esprimere parere favorevole sulla Sezione II della Relazione stessa.

Con riferimento agli organi sociali si evidenzia inoltre che:

  • in data 24 febbraio 2025 la Presidente del Collegio Sindacale Dott.sa Mariella Tagliabue ha comunicato le sue dimissioni dalla carica, con efficacia dal 1° aprile 2025. Le dimissioni sono motivate dalla volontà di perseguire nuove opportunità professionali. A partire dal 1° aprile 2025 è subentrato nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Maurizio Tani, componente della medesima lista di minoranza presentata all'Assemblea degli Azionisti del 21 marzo 2023 (cfr. comunicato stampa "Dimissioni della Presidente del Collegio Sindacale e subentro Sindaco supplente" del 25 febbraio 2025);

  • in data 14 aprile 2025 il Consigliere Marco Tugnolo ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica con decorrenza immediata (cfr. comunicato stampa "Dimissioni del consigliere Tugnolo" del 14 aprile 2025). Le dimissioni sono una conseguenza dell'uscita di FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l.) dall'azionariato di Anima Holding a seguito dell'adesione all'OPA promossa da BBPM Vita. Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di effettuere le determinazioni conseguenti nel corso delle prossime riunioni.

Variazione del capitale sociale

In data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano LTIP 24-26 per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del presente Resoconto intermedio da parte del Consiglio di Amministrazione, il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Accelerazione Piani LTIP

Si ricorda che l'annuncio della promozione dell'OPA (a seguito della comunicazione effettuata ai sensi dell'art. 102, comma 3 del TUF e dell'art. 37-ter, comma 3 del Regolamento Emittenti con cui BBPM Vita, in data 26 novembre 2024), in linea con le previsioni dei rispettivi regolamenti, aveva comportato l'accelerazione i) del piano di incentivazione a lungo termine 2021-2023 "LTIP 21-23" (approvato in data 31 marzo 2021 dall'Assemblea ordinaria degli azionisti della Società) e (ii) del piano di incentivazione a lungo termine 2024-2026 "LTIP 24-26" (approvato in data 28 marzo 2024 dall'Assemblea ordinaria della Società) (congiuntamente i "Piani") e la maturazione dei diritti attribuibili ai Beneficiari con conseguente rilevazione dell'onere complessivo dei Piani nell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2024 (per maggiori dettagli sui Piani LTIP si rimanda alla Nota integrativa consolidata "Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024).

Si informa che in data 12 febbraio 2025, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari i complessivi n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale.

Pertanto, al 31 marzo 2025 la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Società controllate

Si informa che in data 25, 26 e 27 marzo 2025 le rispettive Assemblea degli azionisti delle controllate Anima Alternative, Castello SGR, Anima SGR, Kairos SGR e Vita Srl hanno approvato il bilancio d'esercizio di ciascuna società chiuso al 31 dicembre 2024 e la destinazione del risultato d'esercizio conseguito. In particolare:

  • con riferimento ad Anima Alternative è stata deliberata la distribuzione di un dividendo per un ammontare pari a circa Euro 2,8 milioni (destinando Euro 0,1 milioni a riserva legale);

  • per Anima SGR e Kairos SGR è stata deliberata la distribuzione integrale del risultato realizzato per complessivi Euro 253,2 milioni (con riferimento ad Anima SGR pari a circa Euro 252,5 milioni e con riferimento a Kairos SGR di circa Euro 0,8 milioni);

  • l'Assemblea degli azionisti di Castello SGR ha deliberato di riportare a nuovo l'utile dell'esercizio 2024 pari a circa Euro 2 milioni;

  • con riferimento a Vita Srl è stato deliberato di riportare a nuovo la perdita dell'esercizio 2024, per un importo pari a Euro 0,5 milioni.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Procedura per le Operazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di una procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura"), disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations – Corporate Governance.

La Procedura, in attuazione del Regolamento Consob, recante disposizioni in materia di operazioni con Parti Correlate (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche apportate dalla delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 in vigore dal 1° luglio 2021), assicura la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate realizzate direttamente o per il tramite di società controllate. In particolare, essa disciplina i seguenti aspetti:

  • rinvio diretto ai principi contabili internazionali per la definizione di "parte correlata" e di "operazioni con parti correlate";
  • ruolo e competenza del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • verifica dei requisiti di indipendenza degli esperti incaricati dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • processo di istruttoria, deliberazione e informazione agli Organi sociali per le operazioni realizzate con Parti Correlate;
  • informazione al mercato per le operazioni con Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione della Società approva, con il preventivo parere favorevole rilasciato dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (composto esclusivamente da Amministratori indipendenti) la rivisitazione della Procedura.

Nel periodo di riferimento del presente Resoconto Intermedio, la Società e il Gruppo hanno intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalla Procedura.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel periodo gennaio-marzo 2025, non sono state effettuate operazioni qualificabili come di "maggiore rilevanza", di "minore rilevanza" e non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali.

Le transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente le attività commerciali a supporto della distribuzione dei prodotti gestiti dal Gruppo, le deleghe di gestione ricevute, i rapporti di deposito di conto corrente/depositi a scadenza ("time deposit") e custodia titoli per la gestione della liquidità, i servizi di postalizzazione ricevuti, i compensi riconosciuti ai componenti del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre agli importi derivanti dai meccanismi di aggiustamento prezzo riferiti alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 dal Gruppo con il gruppo Banco BPM e con il gruppo Poste, così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società).

Si rinvia alla Nota integrativa consolidata "Parte D – Altre informazioni – Sezione 6 – Operazioni con Parti Correlate" del Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025 per un completo dettaglio sulle operazioni con Parti Correlate effettuate nel periodo in esame.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

I principali rischi d'impresa

I risultati economici del Gruppo dipendono da una molteplicità di fattori e in particolare dalle performance dei prodotti finanziari gestiti, dalla capacità di offrire prodotti che si adattino alle varie esigenze di investimento della clientela e dall'abilità di mantenere e sviluppare sia la propria clientela, sia quella delle reti distributive di cui il Gruppo si avvale, anche mediante una continua ed attenta attività di assistenza prestata direttamente ai clienti e alle strutture delle reti distributive.

Il mancato mantenimento della qualità della gestione operativa, ovvero l'incapacità di applicare la stessa con successo alle nuove iniziative, potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità del Gruppo di mantenere, consolidare e ampliare la propria clientela e quella delle reti distributive di cui si avvale.

Il Gruppo si avvale, per la distribuzione dei propri prodotti di risparmio gestito, principalmente di reti distributive terze. Questo comporta che tali reti distributive collochino anche prodotti promossi da operatori concorrenti. Inoltre, qualora i collocatori terzi cedano parti rilevanti del proprio network distributivo o vi siano variazioni degli assetti azionari e/o di governance degli stessi collocatori, tali eventi potrebbero determinare effetti negativi in termini di raccolta netta e conseguentemente sui ricavi del Gruppo.

Con riferimento alla clientela di tipo istituzionale, la relazione non è tipicamente intermediata da reti distributive: fattore determinante è quindi la capacità del Gruppo di trovare in modo autonomo tale tipologia di clientela, caratterizzata da un elevato livello di sofisticazione e conoscenza in ambito finanziario; è quindi necessario che il Gruppo sia in grado di fornire, sia in termini di prodotti, sia in termini di servizio, un livello qualitativo adeguato alla tipologia di clientela a cui si rivolge. Carenze su questi aspetti potrebbero comportare difficoltà o rallentamenti nello sviluppo commerciale del Gruppo.

I proventi derivanti dall'attività di gestione dei prodotti sono rappresentati prevalentemente dalle commissioni di gestione e dalle commissioni di incentivo (ove contrattualmente previste), che rappresentano la maggior parte dei ricavi del Gruppo.

Con riferimento ad Anima SGR e Kairos SGR , le commissioni di gestione e di incentivo sono collegate al valore di mercato degli attivi gestiti (asset under management – "AuM") e al risultato della gestione dei prodotti. In particolare, le commissioni di gestione sono calcolate periodicamente come percentuale del patrimonio del singolo prodotto. Eventuali riduzioni di patrimonio dei prodotti, che possono derivare sia dall'andamento negativo dei mercati finanziari sia dai deflussi netti di raccolta, potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni. Inoltre, con taluni partner con i quali sono stati formalizzati accordi di lungo termine (quali ad esempio Banco BPM e Poste), sono previsti KPI di performance che, se non rispettati, potrebbero causare una riduzione degli AuM e conseguentemente delle commissioni di gestione.

La commissione di incentivo, invece, viene applicata ai prodotti e corrisposta a favore delle società di gestione quando il rendimento del prodotto stesso, in un determinato periodo, supera la performance

di un indice di riferimento o un valore prestabilito o un obiettivo di rendimento. In particolare, per taluni fondi la commissione di incentivo è dovuta se il valore della quota del fondo aumenta e il valore raggiunto risulta superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza. Pertanto, il conseguimento delle commissioni di incentivo, così come il loro ammontare, sono fortemente condizionati dal rendimento conseguito dai fondi e dagli altri prodotti gestiti: fattore che a sua volta risente, oltre che della qualità della gestione, anche dell'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Ulteriore elemento di incertezza relativo alla possibilità di conseguire commissioni di incentivo deriva da evoluzioni normative qualora venissero introdotte condizioni più stringenti in materia.

Con riferimento ai prodotti FIAgestiti daAnima Alternative, le commissioni di gestione sono collegate, oltre che al valore degli impegni a sottoscrivere dei clienti, anche al patrimonio del FIA effettivamente investito. Eventuali riduzioni di patrimonio derivanti da rilevanti svalutazioni degli asset in portafoglio potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni di gestione percepite. Dato che gli investimenti effettuati da Anima Alternative si rivolgono verso strumenti illiquidi non quotati, l'ammontare delle commissioni di gestione percepite è fortemente dipendente anche dalla capacità di fare scouting e origination sugli investimenti. Una scarsa capacità di individuare nuove opportunità di investimento che vadano a buon fine potrebbe quindi ridurre l'ammontare delle commissioni di gestione che saranno percepite dal Gruppo.

Ove contrattualmente previste, ulteriori tipologie di ricavi legate all'andamento della performance dei prodotti FIA vengono tipicamente percepite al termine del ciclo di vita dei prodotti stessi. È tuttavia necessario che si verifichino i presupposti per la loro applicazione: tipicamente è richiesto che il risultato della gestione del prodotto, sull'intero arco di vita dello stesso, sia superiore ad una determinata soglia. Il conseguimento di tale tipologia di ricavi, così come il loro ammontare, sarà quindi fortemente condizionato dalla qualità della gestione, dall'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Con riferimento ai FIA gestiti da Castello SGR, la struttura commissionale varia generalmente in funzione della tipologia e della strategia di investimento ed è definita nel regolamento dei fondi. Di norma le commissioni sono calcolate come percentuale del Valore Complessivo delle Attività del Fondo ("GAV") con definizione di importi minimi e, in taluni casi, determinate in misura fissa. Eventuali riduzioni di patrimonio dei fondi, che possono derivare sia dalle variazioni in diminuzione del valore di mercato degli immobili presenti nei portafogli dei fondi stessi sia dall'ordinario processo di dismissione, potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni.

Un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo può derivare dall'accadimento di eventi originati da cause di natura operativa (errori umani, frodi, processi organizzativi, tecnologia ed eventi esterni avversi). L'impatto di tali rischi, sia pur dimensionato alle specifiche attività svolte dal Gruppo, può essere mitigato dall'adozione di adeguati presidi di controllo.

L'immagine e la reputazione costituiscono un notevole punto di forza di tutte le società del Gruppo; una percezione negativa dell'immagine sul mercato da parte di Clienti, Controparti, Azionisti, Investitori o Autorità di vigilanza, derivante ad esempio dalla perdita di personale chiave, dal calo delle performance dei prodotti offerti, sia in termini assoluti sia rispetto ai parametri di riferimento ovvero verso la concorrenza, dalla violazione da parte dei gestori della normativa di settore e/o dall'eventuale insorgere di procedimenti giudiziari, tributari o arbitrali nei confronti delle società del Gruppo, indipendentemente dalla fondatezza delle pretese avanzate, così come l'eventuale erogazione di sanzioni da parte delle competenti autorità di vigilanza, potrebbe comportare un danno, anche significativo, all'immagine e alla reputazione di cui il Gruppo gode nel settore di riferimento e, più in generale, alla fiducia riposta nel Gruppo dai relativi clienti e reti distributive terze, con possibili effetti negativi sulle prospettive di crescita del Gruppo stesso, nonché sui ricavi e sui suoi risultati operativi.

Si evidenzia, inoltre, che l'attività di gestione del risparmio è soggetta a una significativa e mutevole regolamentazione. Le autorità regolamentari che sovrintendono all'attività svolta dalle società del Gruppo sono, per l'Italia, Consob, Banca d'Italia, Unità di Informazione Finanziaria e Covip e le equivalenti Autorità dei Paesi in cui opera il Gruppo. Tale esteso e penetrante contesto regolamentare rende particolarmente importanti i presidi organizzativi ed i sistemi di controllo per la gestione del rischio di non-conformità normativa (Compliance). Si segnala che, nel corso degli ultimi anni, alcune

società del Gruppo sono state oggetto di accertamenti ispettivi di natura ordinaria da parte delle Autorità competenti.

Particolare considerazione è posta dal Gruppo alla valutazione delle attività immateriali; con specifico riferimento alle stime contabili, si segnala l'attenzione del Gruppo sulle attività di stima del valore recuperabile dell'avviamento ("impairment test") da effettuarsi almeno annulmente in fase di predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36; tale principio prevede altresì la verifica dell'esistenza di indicatori di perdite di valore ("trigger events") anche per le altre attività immateriali a vita utile definita.

Al 31 marzo 2025 sono state svolte analisi al fine di verificare l'eventuale presenza di trigger events e la conseguente necessità di procedere ad una nuova determinazione del valore recuperabile della Cash Generating Unit ("CGU") identificata ai fini dell'impairment test, rimasta invariata rispetto a quella individuata nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024. Le assunzioni alla base di tale analisi sono state le medesime di quelle utilizzate ai fini del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024, al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.

Dalle suddette analisi non sono emersi fattori di criticità tali da incidere in modo significativo sul valore recuperabile della CGU e, pertanto, in sede di redazione del Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025 non è stato eseguito il c.d. "impairment test" volto a determinare il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla CGU.

Rischi climatici

Il Gruppo è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività in ambito di sostenibilità ed ha pertanto attuato una serie di misure interne che permettono di considerare strategicamente e preventivamente tali rischi. A tal fine, ha valutato ed integrato, all'interno del proprio modello di gestione dei rischi, anche quelli correlati all'Environmental, Social, Governance ("ESG"). In tale ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • rischio fisico indica l'impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, e si distingue a sua volta in:
    • o rischio fisico acuto: se causato da eventi metereologici estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;
    • o rischio fisico cronico: se provocato da mutamenti graduali del clima quali l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse.
  • rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di gas serra per favorire la transizione economica verso attività meno dannose per il clima. Il rischio di transizione si distingue a sua volta in:
    • o normativo rischio derivante dall'introduzione di nuove e improvvise normative in ambito ambientale;
    • o tecnologico rischio derivante dall'adozione di innovazioni tecnologiche a minore impatto ambientale;
    • o di mercato rischio derivante dal mutamento delle preferenze dei consumatori e, di conseguenza, di adeguamento alla crescente richiesta di prodotti o investimenti a minore intensità di carbonio.

Con riferimento al rischio fisico, sia acuto che cronico, il Gruppo è scarsamente esposto ai rischi diretti sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di tali rischi sui portafogli gestiti. In particolare, gli asset in portafoglio potrebbero essere esposti ai seguenti rischi fisici:

  • rischi di subire danni materiali o un calo della produttività come conseguenza dei cambiamenti climatici;
  • rischio legale derivante da danni ambientali.

Di conseguenza, i potenziali impatti negativi per il Gruppo potrebbero concretizzarsi in:

  • perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione;
  • perdita di competitività, con conseguente perdita di quote di mercato e riduzione degli AuM in gesitone;
  • danno reputazionale e perdita di credibilità presso i propri Clienti con potenziale conseguente riduzione degli AuM in gestione.

Pertanto, il Gruppo si adopera costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati ai propri investimenti.

Con riferimento al rischio di transizione, il Gruppo potrebbe essere esposto ai seguenti rischi diretti:

  • rischi di compliance per non conformità a normative in ambito ambientale e relative sanzioni;
  • rischi di mercato e reputazionali derivanti dal mancato allineamento alle aspettative degli Stakeholder in ambito di tutela ambientale e limitazione degli impatti negativi, con potenziale conseguente riduzione degli AuM in gestione.

Inoltre, con riferimento agli asset in portafoglio, potrebbero subire indirettamente le conseguenze dei seguenti rischi di transizione:

• rischi legati all'incremento dei costi operativi e di transizione a tecnologie e modelli di business più sostenibili per aziende ad alto impatto ambientale;

• rischi legati all'incremento del costo dell'utilizzo di energia non rinnovabile.

Di conseguenza, i potenziali impatti negativi per il Gruppo potrebbero concretizzarsi in:

  • perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione;
  • multe o sanzioni derivanti dal mancato adeguamento normativo;
  • perdita di competitività, con conseguente perdita di quote di mercato e riduzione degli AuM in gestione;
  • danno reputazionale e perdita di credibilità presso i propri Clienti con potenziale riduzione degli AuM in gesitone.

Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e internazionali per poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua costantemente la propria offerta di prodotti alle richieste ed esigenze della propria clientela.

Si precisa infine che, considerando le caratteristiche specifiche dell'operatività del Gruppo e la natura dei rischi climatici sopra richiamati, non si segnalano impatti rilevanti (ai sensi del principio contabile IAS 1) nel Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025.

Decreto Legislativo n. 231 – 2001

Si ricorda che, con il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001 (di seguito, il "D.Lgs. 231/01") è stata introdotta la disciplina della "Responsabilità degli Enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato". In particolare, tale disciplina si applica agli enti forniti di personalità giuridica, alle società ed alle associazioni anche prive di personalità giuridica. Tale responsabilità amministrativa è, tuttavia, esclusa se la società ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione dei reati, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi; tali modelli possono essere adottati sulla base di codici di comportamento o linee guida elaborati dalle associazioni rappresentative delle società (tra cui l'Associazione Italiana dei Gestori del Risparmio "Assogestioni" e l'Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt "AIFI") e comunicati al Ministero della Giustizia.

I Consigli di Amministrazione della Società e delle società controllate regolamentate hanno deliberato l'adozione dei rispettivi "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01" (i "Modelli"). I Modelli si compongono di (i) una "Parte Generale" contenente la descrizione della realtà aziendale, dei suoi aspetti di governance e di assetto organizzativo, la definizione della metodologia adottata per l'individuazione delle attività a rischio, la definizione dell'Organismo di Vigilanza nonché dei relativi compiti, i criteri di aggiornamento del Modello al fine di garantirne la costante adeguatezza alla struttura organizzativa interna e al framework normativo-regolamentare e (ii) una "Parte Speciale" costituita da Allegati, che contiene la descrizione delle fattispecie di reato ed illecito amministrativo rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, l'individuazione delle aree e attività potenzialmente

a rischio di commissione di reati e la definizione dei protocolli di controllo in relazione a ciascuna Unità Organizzativa delle società del Gruppo, i flussi informativi, nonché le principali fonti deontologiche e comportamentali su cui è basata la costruzione e il funzionamento dei Modelli rappresentate dal Codice Etico e di Comportamento e dal Codice Disciplinare.

Si segnala inoltre che i Modelli sono stati integrati nel corso del 2024 (per Kairos SGR, nel primo trimestre del 2025), al fine di recepire gli aggiornamenti normativi intervenuti al D.Lgs. 231/01.

Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e di curarne l'aggiornamento è stato affidato ad un Organismo di Vigilanza ex D. Lgs 231/01 indipendente, istituito dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive società.

Infine, si segnala che le informazioni sugli obiettivi e sulle politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi in generale sono dettagliatamente illustrate nella Nota integrativa consolidata "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2024, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,96% del capitale sociale; il controvalore delle azioni detenute, iscritto nella riserva negativa di Patrimonio Netto e comprensivo degli oneri/proventi accessori, era pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716.

Come segnalato nel precedente paragrafo "Accelerazione Piani LTIP", in data 12 febbraio 2025, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dall'aumento di capitale.

Pertanto, alla data di approvazione del presente Bilancio abbreviato, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Infine, si conferma che al 31 marzo 2025 le società controllate incluse nel perimetro di consolidamento non detengono in portafoglio né azioni proprie, né azioni della Società.

Attività del Gruppo in ambito di Sostenibilità

Il Gruppo Anima, nel suo ruolo di primario asset manager italiano, accompagna investitori retail ed investitori istituzionali nella scelta delle migliori soluzioni di investimento.

Le tematiche ambientali, sociali e di governo societario (ESG) sono sempre più al centro dell'attenzione degli investitori, nella piena consapevolezza che la sostenibilità debba essere il valore cardine delle scelte di politica economica così come in quelle individuali.

In questo contesto, tali tematiche assumono per il Gruppo un'importanza fondamentale, anche in considerazione del delicato ambito di attività in cui opera (gestione del risparmio).

Governance, sistemi di gestione e Politiche di sostenibilità

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha affidato al proprio Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità anche le funzioni propositive e consultive di supporto in materia di sostenibilità. In ambito di corporate governance, il Gruppo ha inoltre da tempo adottato un Codice Etico e di Comportamento, un Codice Disciplinare e un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01.

Il Gruppo si è dotato di una Politica di Sostenibilità, al fine di formalizzare i valori e i principi che orientano il Gruppo nel modo di operare e nella conduzione dei rapporti sia al proprio interno che nei confronti dei terzi. Inoltre, il Gruppo si è dotato di una "Politica in Materia di Diversità e Inclusione" in coerenza con i propri valori fondanti, nella quale si impegna formalmente a riconoscere e sostenere l'importanza di comportamenti atti a valorizzare la diversità e l'inclusione, nella convinzione che da questi derivino tangibili effetti positivi sul luogo di lavoro che, a loro volta, produrranno un miglioramento della complessiva performance aziendale.

Le società di gesitone del risparmio del Gruppo hanno elaborato, ciascuna per i propri ambiti di attività, una Politica ESG che definisce il loro approccio agli investimenti responsabili.

In parallelo, si segnala che, al pari della Società, al 31 marzo 2025 tutte le SGR del Gruppo hanno adottato un sistema di gestione conforme con le norme "ISO 14001 – Sistema di gestione ambientale" e "ISO 45001 – Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro", oltre a un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 37001 - Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione".Inoltre, Castello SGR è dotata di un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 9001 – Sistema di Gestione della Qualità".

Per ulteriori approfondimenti sulle certificazioni e sulle Politiche in ambito di Sostenibilità si rimanda all'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Rendicontazione e Piano di sostenibilità

Con riferimento alla rendicontazione di informazioni non finanziarie, dal 2021 al 2023 il Gruppo ha pubblicato il proprio Rapporto di Sostenibilità volontario ("Rapporto"), volto a illustrare il percorso intrapreso sulla base di un progetto di crescita ESG, che parte dall'integrazione nella strategia di business di aspetti ambientali, sociali e di governance. Il Rapporto è stato finora redatto in conformità ai Sustainability Reporting Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative ("GRI") – secondo l'opzione "in accordance". I documenti, redatti su base volontaria, sono stati sottoposti a esame limitato ("Limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Tutte le edizioni del Rapporto sono disponibili nella sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 ha recepito in Italia la Corporate Sustainability Reporting Directive ("CSRD"), che disciplina la nuova normativa europea sulla rendicontazione non finanziaria. Con riferimento al Gruppo Anima, considerando il perimetro di consolidamento e il numero dei dipendenti del Gruppo, l'obbligo di rendicontazione secondo la CSRD dovrebbe entrare in vigore nel 2025 (per il bilancio 31/12/2025 che sarà pubblicato nel 2026). Anima Holding ha già avviato il processo di adeguamento alla nuova normativa per poter far fronte alle richieste della CSRD.

Si segnala che la Società pubblicherà nel corso del mese di maggio 2025 un'informativa di sostenibilità riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 24 di natura volontaria e conforme agli standard ESRS. In questo ambito si evidenzia che è stata finalizzata, tra le altre attività, la gap analysis delle richieste degli standard ESRS rispetto ai presidi presenti nel Gruppo Anima, utile a comprendere le priorità, le responsabilità interne e i processi da implementare al fine di garantire la completa compliance e preparazione alla nuova Direttiva Europea CSRD.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, il 19 dicembre 2023, ha rielaborato un nuovo Piano di Sostenibilità 2024-2028 (disponibile nell'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità – Strategia di sostenibilità" del sito internet istituzionale), documento che definisce le linee di indirizzo strategico in ambito ESG che il Gruppo intende perseguire nei prossimi anni, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Piano individua gli obiettivi ESG in due ambiti principali:

  • Corporate suddiviso in quattro macroaree di intervento (Ambiente, Comunità, Personale, Governance & Risk management);
  • Investimenti Responsabili & Prodotti relativo alle attività di gestione del risparmio delle società operative del Gruppo.

Adesione a iniziative

Per quanto riguarda le iniziative internazionali in ambito ESG, la Società:

  • aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo, che mira a mobilitare un movimento globale di imprese e stakeholder tramite la promozione di Dieci Princìpi relativi ai diritti umani e dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente e alla lotta alla corruzione, nonché dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs);
  • sostiene il Fondo per l'Ambiente Italiano FAI attraverso l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor;

  • è associata a Valore D, la prima associazione italiana di imprese che promuove l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva attraverso la partecipazione, la collaborazione e il dialogo tra le aziende associate;
  • compila dal 2023 il questionario CDP (Carbon Disclosure Project), per il quale ha ricevuto un rating complessivo pari a B – corrispondente al livello Management – che identifica le aziende che intraprendono azioni coordinate sulle questioni ambientali.
  • Con riferimento a Kairos SGR e Anima SGR, si segnala che le società:
  • aderiscono in qualità di investitori a CDP (Carbon Disclosure Project), organizzazione che promuove attività di engagement che incentivino e guidino le aziende in un percorso per diventare leader nella trasparenza e nell'azione ambientale;
  • sono associate al Forum per la Finanza Sostenibile associazione che promuove la conoscenza e la pratica dell'investimento sostenibile e responsabile in Italia con l'obiettivo di incoraggiare l'inclusione dei criteri ESG nei prodotti e nei processi finanziari;
  • hanno adottato la "Politica di Impegno" e prendono in considerazione i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità all'interno di un apposito documento ("Dichiarazione sugli effetti negativi per la sostenibilità (PAI)").

Anima SGR inoltre:

  • è associata all'Institutional Investors Group on Climate Change ("IIGCC") organismo europeo per la collaborazione tra investitori sul tema del cambiamento climatico con l'intento di supportare la comunità degli investitori nella realizzazione di un reale e significativo progresso verso un futuro net-zero e resiliente entro il 2030;
  • aderisce a Farm Animal Investment Risk & Return - FAIRRInitiative, una rete di investitori impegnata a sensibilizzare il mercato sui rischi e le opportunità in ambito ambientale, sociale e di governance nel settore alimentare;
  • è membro della Investor Alliance for Human Rights di Interfaith Center on Corporate Responsibility - ICCR, iniziativa non-profit focalizzata sulla responsabilità degli investitori di rispettare i diritti umani e di dare impulso all'applicazione di pratiche di business responsabile.

Tutte le SGR del Gruppo sono infine firmatarie dei Principles for Responsible Investment ("PRI") e, come tali, si impegnano a:

  • incorporare aspetti relativi ad ambiente, società e governance nell'analisi degli investimenti e nei processi decisionali, tenendo sempre conto delle specificità di ogni singola operazione;
  • operare come investitore attivo nelle imprese oggetto di investimento (le "Imprese Target"), integrando, secondo le modalità più adeguate in base al ruolo di volta in volta ricoperto nella specifica transazione, nelle sue attività di engagement anche le questioni ESG;
  • richiedere, ove possibile, un'adeguata comunicazione sulle tematiche ESG da parte delle Imprese Target;
  • promuovere l'accettazione e l'implementazione dei PRI nel settore finanziario;
  • collaborare con gli operatori e gli enti del settore per migliorare l'efficacia nell'attuazione dei PRI; - rendicontare periodicamente le attività e i progressi compiuti nell'attuazione dei PRI.

In conseguenza dell'incorporazione dei principi del PRI all'interno dei processi di investimento, le SGR del Gruppo prendono in considerazione, oltre ai consueti parametri, anche criteri ambientali, sociali e di governance; alcuni emittenti sono inoltre stati esclusi dall'universo investibile e un apposito Comitato ESG, nel caso di Anima SGR e Castello SGR, è stato istituito al fine di monitorare costantemente il profilo ESG dei fondi.

L'impegno del Gruppo in ambito di investimenti responsabili è evidenziato nella sezione "Anima Holding/Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

L'ATTIVITA' DEL GRUPPO E I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2025

Informazioni sull'andamento della gestione

Le masse gestite dal Gruppo Anima al 31 marzo 2025, pari a circa Euro 202 miliardi (comprensive di circa Euro 1 miliardo riferiti a patrimoni amministrati), sono in diminuzione di circa Euro 2,2 miliardi (- 1%) rispetto agli AuM al 31 dicembre 2024 (pari a circa Euro 204,2 miliardi).

Tale variazione è principalmente riconducibile, per circa Euro 2,2 miliardi, all'andamento negativo dei mercati finanziari.

Conto Economico Consolidato Riclassificato al 31 marzo 2025

Il conto economico consolidato riclassificato evidenzia, in forma scalare, la formazione dell'utile netto del periodo attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Si ricorda che i dati comparativi al 31 marzo 2024 non beneficiano della contribuzione di Kairos SGR, entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo il 2 maggio 2024 e di Vita, costituita il 24 gennaio 2024 ma diventata operativa dal 6 agosto 2024 a seguito del conferimento del ramo da Halldis S.p.A.. Si rappresentano, inoltre, gli aggiustamentiall'utilenetto civilistico consolidato alfinedi neutralizzare i principali effetti suquest'ultimo derivantida costi e ricavi di naturanonricorrente e/ononmonetaria e/o non attinenti alla gestione caratteristica del Gruppo, al netto dei rispettivi effetti fiscali.

I suddetti margini sono identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti ESMA (European Securities and Markets Authority) del 5 ottobre 2015.

Si precisa che gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono stati riclassificati nel Conto Economico Consolidato Riclassificato, in continuità con le analisi gestionali utilizzate dal Gruppo.

Valori Euro/000 31/03/2025 31/03/2024 A% 2025
vs 2024
Commissioni nette di gestione 87.278 80.010 વે જેવ
Commissioni di incentivo 29.403 26.944 9%
Altri ricavi 17.944 14.899 20%
Totale Ricavi 134.625 121.853 10%
Costi del personale (25.543) (17.789) 4406
Costi amministrativi (14.744) (11.068) 33 %
Totale Costi Operativi (40.286) (28.857) 40%
EBITDA Adjusted 94.339 92.996 1%
Costi straordinari (6.418) (2.938) 11896
Altri costi e ricavi 32.335 335 n.s.
Rettifiche di valore nette attività materiali e immateria (11.077) (11.418) -396
EBIT 109.178 78.975 38%
Proventi / Oneri Finanziari Netti 721 1.994 -6496
Dividendi 0 0 n.a
Utile ante imposte 109.899 80.969 36%
Imposte (38.062) (28.081) 36 %
Utile netto consolidato 71.837 52.888 36%
Aggiustamenti netti effetto fiscale (9.926) 10.075 n.s.
Utile netto consolidato normalizzato 61.911 62.963 -2%

La Società definisce l'EBITDA(Earnings before interest and taxes, depreciation and amortization) Adjusted come la differenza fra il totale ricavi e il totale costi operativi del conto economico riclassificato.

Al 31 marzo 2025, l'EBITDA Adjusted di Gruppo è pari a circa Euro 94,3 milioni, in aumento di circa Euro 1,3 milioni rispetto al corrispondente periodo al 31 marzo 2024 (circa Euro 93 milioni).

  • I principali fattori che hanno caratterizzato l'andamento dell'EBITDA Adjusted nel periodo sono:
  • "Commissioni nette di gestione", pari a circa Euro 87,3 milioni, superiori rispetto al precedente periodo di riferimento per circa Euro 7,3 milioni (+9%);
  • "Commissioni di incentivo" pari a circa Euro 29,4 milioni (circa Euro 26,9 milioni al 31 marzo 2024) con un incremento di circa Euro 2,5 milioni;
  • "Altri ricavi", pari a circa Euro 17,9 milioni (circa Euro 14,9 milion i al 31 marzo 2024), voce che comprende i riaddebiti per diritti fissi e altre commissioni, tra cui quelle per l'attività di controllo calcolo NAV;
  • il "Totale Costi Operativi", pari a circa Euro 40,3 milioni (circa Euro 28,9 milioni al 31 marzo 2024), risulta superiore rispetto al medesimo dato osservato nel periodo precedente per complessivi Euro 11,4 milioni, variazione principalmente ascrivibile al contributo di Kairos SGR, nonché alla risultante della dinamica riscontrata con riferimento:
    • "Costi del Personale", pari a Euro 25,5 milioni, in crescita rispetto al dato al 31 marzo 2024 di circa Euro 7,7 milioni, principalmente per l'aumento del numero di risorse in forza al Gruppo;
    • "Costi Amministrativi", pari a Euro 14,7 milioni al 31 marzo 2025, risultano superiori di circa Euro 3,6 milioni rispetto al medesimo dato osservato nel periodo precedente.

Per quanto concerne l'EBIT (Earnings before interest and taxes), che rappresenta il margine della gestione prima del contributo della gestione finanziaria (Proventi / Oneri Finanziari Netti oltre a dividendi incassati) al lordo delle imposte, il saldo al 31 marzo 2025 risulta pari a circa Euro 109 milioni, superiore per complessivi Euro 30,2 milioni rispetto a quanto osservato nel periodo precedente. Tale dinamica è riconducibile principalmente all'effetto netto derivante da una variazione in aumento per maggiori ricavi straordinari ascrivibili (i) all'indennizzo complessivo riconosciuto ad Anima Holding e ad Anima SGR con riferimento agli accordi sottoscritti, da ultimo nel corso del 2020, con il gruppo Banco BPM e correlato alla minore raccolta netta cumulata rispetto al risultato minimo atteso per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 28 febbraio 2025 e (ii) da maggiori costi sostenuti a seguito dell'OPA promossa da BBPM Vita.

L'utile netto consolidato di Gruppo relativo al 2025 è pari a circa Euro 71,8 milioni è in aumento di circa Euro 19 milioni rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio (pari a circa Euro 52,9 milioni).

In virtù della natura non ordinaria, il calcolo dell'utile netto normalizzato al 31 marzo 2025, pari a circa Euro 61,9 milioni, in linea rispetto al dato osservato nel medesimo periodo dell'anno precedente, ha previsto la sterilizzazione dei sopracitati elementi straordinari.

Di seguito si fornisce una riconciliazione fra l'utile netto consolidato e l'utile netto consolidato normalizzato:

Valori Euro/000 31/03/2025 31/03/2024
Utile netto consolidato 71.837 52.888
Ammortamenti Intangibili 10.301 10.612
Ammortamenti costi capitalizzati sui finanziamenti રેકે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આ 373
Altri proventi ed oneri (31.499) 124
Variazione fondi rischi ed oneri 396 0
Costi straordinari operativi 5.435 ਰੇਵੇਰ
Costi LTIP 983 1.978
Utile da compravendita crediti fiscali (371) 0
Effetti fiscali degli aggiustamenti 4.473 (3.972)
Totale Netto aggiustamenti (9.926) 10.075
Utile netto consolidato normalizzato 61.911 62.963

L'utile netto consolidato normalizzato è stato calcolato rettificando l'utile netto consolidato al 31 marzo 2025 principalmente delle seguenti voci (i) ammortamenti degli asset intangibili a vita utile

definita, (ii) altri ricavi straordinari ascrivibili all'indennizzo relativo agli accordi poc'anzi descritti con il Gruppo Banco BPM e (iii) altri costi straordinari, fra i quali i costi sostenuti a seguito dell'OPA promossa da BBPM Vita.

Indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2025

L'indebitamento finanziario netto è calcolato come il totale dei debiti finanziari al netto delle disponibilità liquide, includendo debiti e crediti di natura finanziaria ed escludendo quelli di natura commerciale. Nell'indebitamento finanziario netto sono, inoltre, inclusi i crediti verso gli OICR gestiti e relativi alle commissioni di performance maturate e incassate nei primi giorni del mese successivo al periodo di riferimento. In aggiunta, si precisa che lo schema relativo all'indebitamento finanziario netto è identificabile quale "Indicatore Alternativo di Performance" ai sensi delle indicazioni Consob ed ESMA sopra richiamate.

Per quanto concerne il prospetto di calcolo della posizione finanziaria netta, come di seguito rappresentato, risulta redatto secondo quanto indicato dall'ESMA in data 4 Marzo 2021 in tema di "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto". Il documento ha quale obiettivo quello di stabilire prassi di vigilanza uniformi, efficienti ed efficaci tra le autorità competenti nella valutazione della completezza, della comprensibilità e della coerenza delle informazioni contenute nei prospetti informativi, nonché assicurare l'applicazione comune, uniforme e coerente degli obblighi di informativa stabiliti dal Regolamento delegato (UE) 2019/980. Una volta approvata la normativa a livello europeo, il documento è stato recepito dalla Consob con un richiamo di attenzione del 29 aprile 2021.

€/mln 31/03/2025 31/12/2024 31/03/2024
A Disponibilità liquide (468,5) (306,9) (241,7)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide (420,7) (420,2) (127,1)
C Altre attività finanziarie correnti
- di cui Time Deposit
- di cui Crediti per commissioni di performance
- di cui Altro
(112,0)
(106,4)
(5,3)
(0,4)
(156,0)
(122,6)
(33,4)
(0,01)
(336,2)
(328,2)
(8,0)
(0,01)
D Liquidità (A + B + C) (1.001,2) (883,1) (704,9)
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente)
152,8 4,1 87,1
- di cui Ratei passivi per interessi su strumenti di debito 6,41 4,07 6,41
- di cui Dividendi da pagare 146,3 - 79,5
- di cui: Altro 0,0 - 1,2
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 152,8 4,1 87,1
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (848,5) (879,1) (617,8)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito)
- di cui Finanziamento Bancario
43,8
-
44,3
-
31,9
-
- di cui Passività per Derivati di copertura - - -
- di cui Debiti netti per contratti di locazione (IFRS 16) 24,8 25,5 18,0
- di cui Passività per opzione acquisto 20% Castello SGR 14,6 14,4 13,9
- di cui Passività per opzione acquisto 24% VITA Srl 4,5 4,4 -
J Strumenti di debito
- di cui Prestito Obbligazionario 10/2026
- di cui Prestito Obbligazionario 04/2028
582,8
283,6
299,2
582,7
283,6
299,1
582,3
283,4
298,9
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0,5 0,5 0,5
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 627,2 627,6 614,7
M Totale indebitamento finanziario (H + L) (221,3) (251,5) (3,1)

Le variazioni delle disponibilità liquide a livello consolidato sono principalmente riconducibili alla (i) liquidità generata dalla gestione caratteristica alla quale si aggiunge (ii) una maggiore disponibilità riconducibile alla presenza di debiti commerciali verso i collocatori, (iii) il saldo delle componenti

reddituali che non hanno avuto manifestazione finanziaria e (iv) il debito verso gli azionisti per il dividendo rilevato a valere sul risultato dell'esercizio 2024 della Società, pari a circa Euro 146,3 milioni. Infine, si ricorda che nella voce "I - Debito finanziario non corrente" sono esposte anche le passività finanziarie derivanti (i) dall'obbligazione della Società ad acquistare le Azioni di Minoranza di Castello SGR (20%) per effetto di un accordo di Put e Call (Euro 14,6 milioni) e (ii) dall'obbligazione di Castello SGR ad acquistare il 21% della partecipazione di Vita Srl detenute da Halldis S.p.A. (Euro 4,5 milioni) anch'essa per effetto di specifico accordo.

* * *

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Gruppo ha realizzato un'importante diversificazione in termini di tipologia di clientela servita e quindi di fonti di ricavo, con un beneficio complessivo dal punto di vista della riduzione del profilo di rischio delle attività gestite nel loro complesso.

Ai fini della crescita e dello sviluppo, particolare attenzione continuerà ad essere dedicata alla valorizzazione dei canali dei Partner strategici e allo sviluppo e gestione di prodotti dedicati agli investitori retail e istituzionali, facendo leva anche sulle competenze delle società di nuova acquisizione.

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

BILANCIO CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 31.03.2025

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Voci dell'attivo 31/03/2025 31/12/2024
10. Cassa e disponibilità liquide 468.539 306.883
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 97.301 119.217
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 97.301 119.217
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 367.223 342.278
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 257.636 259.860
70. Partecipazioni 21 8
80. Attività materiali 26.215 27.776
90. Attività immateriali 1.545.542 1.556.185
di cui:
- avviamento 1.168.200 1.168.200
100. Attività fiscali 25.987 29.715
a) correnti 6.522 6.386
b) anticipate 19.465 23.329
120. Altre attività 85.001 48.017
TOTALE ATTIVO 2.873.465 2.689.939
Voci del passivo e el patrimonio netto 31/03/2025 31/12/2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 807.209 800.757
a) Debiti 219.397 215.543
b) Titoli in circolazione 587.812 585.214
60. Passività fiscali 147.917 112.840
a) correnti 75.086 38.309
b) differite 72.831 74.531
80. Altre passività 291.984 81.112
90. Trattamento di fine rapporto del personale 6.732 6.634
100. Fondi per rischi e oneri: 9.973 27.691
a) impegni e garanzie rilasciate 27 24
c) altri fondi per rischi e oneri 9.946 27.667
110. Capitale 7.422 7.292
120. Azioni proprie (-) (44.529)
140. Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652
150. Riserve 610.977 574.062
160. Riserve da valutazione 115.111 91.855
170. Utile (Perdita) d'esercizio 71.954 227.922
180. Patrimonio di pertinenza di terzi 16.534 16.651
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.873.465 2.689.939

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Voci 31/03/2025 31/03/2024
10. Commissioni attive 328.360 322.347
20. Commissioni passive (194.355) (200.722)
30. COMMISSIONI NETTE 134.005 121.625
50. Interessi attivi e proventi assimilati 3.553 4.854
60. Interessi passivi e oneri assimilati (3.032) (2.998)
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 386
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 386
Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con
100. impatto a conto economico 849 460
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 849 460
110. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 135.761 123.941
120. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (277) (130)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (277) (130)
130. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 135.484 123.811
140. Spese amministrative: (45.171) (30.950)
a) spese per il personale (27.413) (20.028)
b) altre spese amministrative (17.758) (10.922)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (396) 3
160. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.709) (1.057)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (10.840) (11.114)
180. Altri proventi e oneri di gestione 32.518 277
190. COSTI OPERATIVI (25.598) (42.841)
200. Utili (Perdite) delle partecipazioni 13
240. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 109.899 80.970
250. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (38.062) (28.080)
260. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 71.837 52.890
280. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 71.837 52.890
290. Utili (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi (117) (15)
300. Utili (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 71.954 52.905
Utile base per azione - euro 0,227 0,167
Utile diluito per azione - euro 0,221 0,163

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Valori in euro migliaia

Voci 31/03/2025 31/03/2024
10. Utile (Perdita) d'esercizio 71.837 52.890
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 23.255 13.281
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 23.255 13.281
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 95.093 66.171
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (117) (15)
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 95.210 66.186

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Esistenze
al 31.12.24
Modifica
saldi
Esistenze
al 01.01.25
Allocazione risultato di periodo
precedente
Variazioni Variazioni di periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività
complessiva
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto del Gruppo
Patrimonio
netto di Terzi
apertura Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
di riserve Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti
di capitale
Altre
variazioni
al 31.03.2025 al 31.03.2025 al 31.03.2025 al 31.03.2025
Capitale 7.292 7.292 130 7.422 7.422 -
Sovrapprezzo emissioni 787.652 787.652 787.652 787.652 -
Riserve: 590.732 590.732 81.498 - (130) - - - (44.529) - 627.571 610.977 16.594
a) di utili 683.958 683.958 38.537 (130) 1.995 724.360 724.360 -
b) altre (93.226) (93.226) 42.961 (46.524) (96.789) (113.383) 16.594
Riserve da valutazione 91.913 91.913 23.255 115.168 115.111 58
Strumenti di capitale - - - -
Azioni proprie (44.529) (44.529) 44.529 - - -
Utile (Perdita) di esercizio 227.845 227.845 (81.498) (146.347) - 71.837 71.837 71.954 (117)
Patrimonio netto 1.660.905 - 1.660.905 - (146.347) - - - - - -
95.092
1.609.650 1.593.116 16.534
Patrimonio netto del gruppo 1.644.254 - 1.644.254 - (146.347) - - - - - 95.209 1.593.116 - -
Patrimonio netto di terzi 16.651 - 16.651 - - - - - - - (117) 16.534 - -
Esistenze Modifica Esistenze
al 01.01.24
Allocazione risultato di periodo Variazioni di periodo Redditività Patrimonio Patrimonio Patrimonio
al 31.12.23 saldi precedente Variazioni Operazioni sul patrimonio netto complessiva netto netto del Gruppo netto di Terzi
apertura Riserve Dividendi di riserve Emissione Acquisto Distribuzione Variazioni Altre al 31.03.2024 al 31.03.2024 al 31.03.2024 al 31.03.2024
e altre nuove azioni straordinaria strumenti variazioni
destinazioni azioni proprie dividendi di capitale
Capitale 7.292 7.292 7.292 7.292 -
Sovrapprezzo emissioni 787.652 787.652 787.652 787.652 -
Riserve: 533.375 533.375 69.753 - - - - - 2.141 - 605.269 589.373 15.896
a) di utili 630.437 630.437 90.675 - 721.112 721.112 -
b) altre (97.062) (97.062) (20.922) 2.141 (115.843) (131.739) 15.896
Riserve da valutazione 12.671 12.671 13.281 25.952 25.913 39
Strumenti di capitale - - - -
Azioni proprie (48.757) (48.757) - - (48.757) (48.757) -
Utile (Perdita) di esercizio 149.288 149.288 (69.753) (79.535) - 52.890 52.890 52.905 (15)
Patrimonio netto 1.441.521 - 1.441.521 - (79.535) - - - - - 2.141 66.171 1.430.297 1.414.378 15.919
Patrimonio netto del gruppo 1.425.808 - 1.425.808 - (79.535) - - - - - 1.919 66.186 1.414.378 - -
Patrimonio netto di terzi 15.713 - 15.713 - - - - - - - 221 (15) 15.919 - -

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO Valori in euro migliaia

A. ATTIVITÀ OPERATIVA Importo
31/03/2025 31/03/2024
1. Gestione 103.271 93.045
- risultato del periodo (+/-) 71.837 52.890
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) (814)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) 277 130
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 12.548 12.171
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (17.718) 189
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 37.116 25.578
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) 24 2.087
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (12.311) (69.101)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 22.730 (3.026)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.944 (66.436)
- altre attivita' (36.984) 362
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 71.075 48.454
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.452 35.205
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 64.623 13.249
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 162.035 72.398
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 3
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali 3
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
- operazioni di aggragazione aziendale
2. Liquidità assorbita da (374) (218)
- acquisti di partecipazioni (171)
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali (8) (79)
- acquisti di attività immateriali (196) (140)
- acquisti di società controllate e rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (374) (215)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
- vendita/acquisto di controllo di terzi
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 161.661 72.182

RICONCILIAZIONE

Importo
31/03/2025 31/03/2024
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 306.883 169.485
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 161.661 72.182
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo * 468.544 241.667

(*) Si segnala che il saldo esposto comprende Euro 5 migliaia di liquidità di conto corrente sottostante una gestione patrimoniale detenuta dalla Società.

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A- POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente bilancio consolidato abbreviato di Anima Holding al 31 marzo 2025 ("Bilancio abbreviato"), in applicazione del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, in vigore al momento di approvazione del presente Bilancio abbreviato. Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

L'applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (c.d. "Framework")", con particolare riguardo ai principi di prevalenza della sostanza sulla forma, di competenza, nonché ai concetti di rilevanza e significatività dell'informazione.

Il contenuto del presente Bilancio abbreviato è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 del citato IAS 34, il Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere il presente bilancio consolidato in forma abbreviata.

Il presente Bilancio abbreviato non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del bilancio consolidato annuale, per tale motivo è necessario leggerlo unitamente al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.

Il Bilancio abbreviato è redatto secondo gli stessi principi e metodi contabili utilizzati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, a cui si fa rinvio, integrati con i principi contabili omologati dall'Unione Europea applicabili a partire dal 1° gennaio 2025.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio abbreviato è costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto), dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato e dalla nota integrativa consolidata ed è stato predisposto sulla base delle istruzioni "Il bilancio degli Intermediari IFRS diversi dagli Intermediari bancari" ("le Istruzioni di redazione"), utilizzando gli schemi di bilancio e di nota integrativa delle Società di Gestione del Risparmio, emanate da Banca d'Italia, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del D. Lgs. n. 136/2015, con il Provvedimento del 17 novembre 2022 e successive integrazioni.

Le Istruzioni di redazione stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della nota integrativa.

Si richiamano inoltre i documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter di cui si è tenuto conto anche nella redazione del presente Bilancio abbreviato, laddove applicabili; tra i più significativi per il Gruppo si segnalano:

  • Pubblic Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024);
  • il Discussion paper n. 1/2022 "Impairment test dei non financial assets (IAS 36) a seguito della guerra in Ucraina" pubblicato il 29 giugno 2022 dall'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV"), che riprende i contenuti Public Statement del 13 maggio 2022 dell'ESMA (oggetto del Richiamo di attenzione di Consob del 19 maggio 2022) e fornisce indicazioni operative per trattare l'incertezza dell'attuale contesto nell'ambito dell'eventuale esercizio dell'impairment test;

• il documento "Recommendations on Accounting for Goodwill" emesso dall'International Organization of Securities Commissions ("IOSCO" - organizzazione internazionale che riunisce le Autorità di Vigilanza sui mercati finanziari) del dicembre 2023, richiamato anche da Consob, contenente raccomandazioni sulla contabilizzazione dell'avviamento destinate agli emittenti, agli audit committee (ai responsabili delle attività di governance dell'impresa) e ai revisori legali. Le raccomandazioni intendono contribuire a migliorare l'affidabilità, la fedele rappresentazione e la trasparenza dell'informativa finanziaria sull'avviamento così come contabilizzato e rappresentato nei bilanci.

Il Bilancio abbreviato è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, che appare appropriata alla luce dell'andamento economico e delle prospettive aziendali, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e di significatività dell'informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Non sono stati rilevati eventi o circostanze che risultino essere significativi e che possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

Gli schemi riportano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati patrimoniali di raffronto riferiti al 31 dicembre 2024, mentre per la situazione economica il raffronto è con i valori al 31 marzo 2024. In particolare si evidenzia che i dati economici comparativi non considerano la contribuzione di Kairos SGR, entrata nel perimetro di consolidamento dal 2 maggio 2024, data di acquisizione.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il Bilancio abbreviato è redatto utilizzando l'Euro come moneta di conto.

Se non diversamente specificato, gli importi del Bilancio abbreviato sono esposti in migliaia di Euro.

Nello stato patrimoniale consolidato, nel conto economico consolidato e nel prospetto della redditività consolidata complessiva non sono stati indicati i conti che presentano saldi a zero in entrambi i periodi confrontati. Analogamente, nella nota integrativa consolidata non sono state presentate le sezioni e/o le tabelle che non contengono alcun valore.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

In relazione al rendiconto finanziario consolidato, come previsto dallo IAS 7 paragrafi 45 e 46, la riconciliazione considera le voci di cassa e di conto corrente (a vista e non a vista) di inizio e fine periodo quale aggregato relativo al cosiddetto "cash equivalent".

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio abbreviato

Alla data del 6 maggio 2025, data di approvazione del presente Bilancio abbreviato da parte del Consiglio di Amministrazione di Anima Holding S.p.A. (di seguito "Anima Holding", la "Capogruppo", l'"Emittente" o la "Società"), non sono intervenuti eventi che comportino rettifiche o che richiedano una modifica di valori di attività e passività ovvero menzione nella nota integrativa consolidata. Si segnala che:

  • in data 1° aprile 2025 è subentrato nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale della Società il dott. Maurizio Tani, in sostituzione della dott.ssa Mariella Tagliabue che aveva comunicato in data 24 febbraio 2025 le sue dismissioni (cfr. comunicato stampa "Dimissioni della Presidente del Collegio Sindacale e subentro Sindaco supplente" del 25 febbraio 2025);
  • in data 4 aprile 2025 si è concluso il periodo di adesione all'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società. I risultati definitivi di adesione all'OPA evidenziano complessive n° 221.067.954 azioni della Società, rappresentative del 67,976% del capitale sociale; pertanto, tenuto conto della partecipazione già detenuta da Banco BPM nel capitale sociale della Società (pari al 21,973%), in data 11 aprile 2025 Banco BPM (anche per il tramite di Banco BPM Vita) ha acquisito il controllo di Anima Holding, detenendo complessive n. 292.527.616 azioni rappresentative dell'89,949% del capitale sociale della Società;

• in data 14 aprile 2025 il Consigliere Marco Tugnolo ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica con decorrenza immediata. Le dimissioni sono una conseguenza dell'uscita di FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l.) dall'azionariato di Anima Holding a seguito della sua adesione all'OPA promossa da BBPM Vita (cfr. comunicato stampa "Dimissioni del consigliere Tugnolo" del 14 aprile 2025).

Sezione 4 – Altri aspetti

In relazione all'informativa richiesta dallo IAS 10 riguardo la pubblicazione dell'informativa finanziaria, si informa che il presente Bilancio abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 6 maggio 2025.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato Patrimoniale consolidato e nel Conto Economico consolidato, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate nel Bilancio abbreviato. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • o l'eventuale identificazione e quantificazione delle perdite per riduzione di valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali iscritti nell'attivo del Bilancio abbreviato;
  • o la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei relativi accantonamenti, con specifico riferimento alle passività stimate verso il personale, ai contenziosi legali e fiscali, oltre alla stima degli oneri del personale correlata alla componente di remunerazione variabile;
  • o le stime e assunzioni relative alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • o le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità anticipata;
  • o le stime e le assunzioni relative alla determinazione del valore attuariale del TFR;
  • o le stime e le assunzioni relative al numero di units connesse ai piani di incentivo a lungo termine e alla determinazione del loro fair value;
  • o le stime e le assunzioni sulla recuperabilità degli importi iscritti tra i risconti attivi relativi alle commissioni una tantum pagate ai collocatori;
  • o le stime connesse alla determinazione degli impegni relativi alle garanzie prestate dalla controllata Anima SGR per i comparti dei fondi pensione che prevedono la restituzione del capitale;
  • o le stime relative alla determinazione delle commissioni attive dei FIA immobiliari nei casi in cui il parametro di riferimento previsto per il calcolo delle stesse non risulti ancora puntualmente quantificabile (totale attivo del fondo);
  • o le stime e le assunzioni relative alla valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • o l'allocazione del prezzo di acquisto nell'ambito delle operazioni di aggregazione aziendale (Purchase Price Allocation – "PPA").

Particolare considerazione è posta dal Gruppo alla valutazione delle attività immateriali; con specifico riferimento alle stime contabili, si segnala l'attenzione del Gruppo sulle attività di stima del valore recuperabile dell'avviamento ("impairment test") da svolgere ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36, che prevede altresì la verifica dell'esistenza di indicatori di perdite di valore ("trigger events") anche per le altre attività immateriali a vita utile definita.

Al 31 marzo 2025 sono state svolte analisi al fine di verificare l'eventuale presenza di trigger events e la conseguente necessità di procedere ad una nuova determinazione del valore recuperabile della Cash Generating Unit ("CGU") identificata ai fini dell'impairment test, rimasta invariata rispetto a quella individuata nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024. Le assunzioni alla base di tale analisi sono state le medesime di quelle utilizzate ai fini del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024, al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti, integrate anche alla luce del contesto di riferimento della crisi geopolitica e dei suoi impatti sul Gruppo (al riguardo si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel I° trimestre 2025 per il Gruppo Anima - Crisi geopolitica - Impatti sul Gruppo" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata). Dalle suddette analisi non sono emersi fattori di criticità tali da incidere in modo significativo sul valore recuperabile della CGU e, pertanto, in sede di redazione del presente Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025 non è stato eseguito il c.d. "impairment test" volto a determinare il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla CGU.

Rischi

Shock di natura esogena, come le instabilità del contesto geopolitico con le correlate conseguenze, potrebbero avere impatti importanti sulla redditività del Gruppo, soprattutto in termini di riduzione dei ricavi. Tali eventi sono per loro natura improvvisi e con dinamiche non prevedibili e proprio per questa loro imprevedibilità nelle loro modalità di manifestazione sono difficilmente modellizzabili ex ante.

A causa dell'incertezza relativa all'ambito e alla portata degli eventi esogeni di questa natura, la reazione dei sistemi economici e finanziari è tipicamente una immediata riduzione dell'esposizione al rischio, indipendentemente dalla valutazione effettiva degli impatti economici dello shock, con conseguenti crash di mercato e incremento prociclico dei rischi sistemici. In tali eventi, la riduzione dei ricavi può derivare: (i) dalla svalutazione degli Asset under Management ("AuM") sui quali vengono calcolate le commissioni, (ii) dalle maggiori difficoltà nella generazione di commissioni legate all'andamento della performance dei prodotti, qualora contrattualmente previste, (iii) dalla riduzione della raccolta netta dovuta al clima di incertezza generato sia dallo shock che dalla reazione dei mercati finanziari.

Dal punto di vista operativo, il Gruppo ha un piano di continuità aziendale che può essere prontamente attivato in caso di necessità al fine di garantire la continuità operativa del business. Le caratteristiche del business, le dimensioni aziendali e le tecnologie in uso consentono inoltre una risposta agile, veloce ed efficace anche in caso di situazioni di particolare emergenza, facendo ampio e tempestivo ricorso a modalità di lavoro da remoto e garantendo la piena continuità operativa. La presenza di una gamma di prodotti ampiamente diversificata sia in termini di mercati, sia in termini di strategie, con una presenza significativa di soluzioni a ritorno assoluto/flessibili e a basso rischio, consente di ridurre l'impatto di eventuali shock di mercato sullo stock di AuM. Inoltre, l'elevata presenza di investitori istituzionali, tipicamente orientati verso prodotti a rischio medio-basso, contribuisce a proteggere lo stock di AuM da potenziali shock di mercato. Infine, il modello di business commerciale focalizzato sulla vicinanza e sull'affiancamento continuo a collocatori e clienti consente, anche in situazioni di particolare incertezza, di avere un contatto diretto con loro, finalizzato a supportare in modo razionale i loro processi decisionali.

Con riferimento alle attività conferite in outsourcing a fornitori terzi, le società del Gruppo, in particolare quelle operative, hanno verificato le modalità di attivazione dei rispettivi piani di emergenza, richiedendo e ottenendo comunicazioni e aggiornamenti periodici sulle condizioni di prestazione delle attività. Il Gruppo è dotato di un sistema di monitoraggio continuativo e di valutazione periodica dell'operato degli outsourcer che tiene conto dei livelli di continuità, efficacia ed efficienza dei servizi svolti, anche al fine di reagire prontamente alle mutate condizioni dell'ambiente operativo. Tale presidio è stato recentemente adeguato, anche al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'aggiornamento del Regolamento di attuazione degli art. 4 undecies e 6 comma 1b) e c-bis) del TUF che recepisce gli orientamenti ESMA in materia di esternalizzazione a fornitori di servizi cloud. Nel corso del 2024 sono state progressivamente implementate le nuove strutture organizzative di Gruppo, che hanno previsto il rafforzamento di Anima Holding con particolare riferimento alla

gestione unitaria dei rischi d'impresa, anche alla luce delle acquisizioni di Castello SGR e Kairos SGR. Per tale motivo, sullla Società è attiva la nuova Direzione Rischi, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, che è coordinata dal Group Chief Risk Officer ("CRO"). La Direzione Rischi svolge un coordinamento metodologico dei presidi di rischio adottati dalle diverse società del Gruppo e monitora che i rischi di impresa siano compatibili con il raggiungimento degli obiettivi dei Piani pluriennali e dei budget annuali nonché coerenti con il risk appetite espresso dal Consiglio di Amministrazione di ciascuna società del Gruppo per le diverse categorie di esposizione al rischio (rischi finanziari, operativi, reputazionali, di conformità, legali, ecc...).

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nel prospetto che segue sono indicate le partecipazioni incluse nell'area di consolidamento integrale del presente Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025:

Sede Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
Denominazione impresa operativa
legale
rapporto
(a)
Impresa
partecipante
Quota % voti % (b)
Anima SGR S.p.A. Milano –
Italia
Milano –
Italia
1 Anima Holding
S.p.A.
100%
Anima Alternative S.p.A. Milano –
Italia
Milano –
Italia
1 Anima Holding
S.p.A.
100%
Castello SGR S.p.A. Milano –
Italia
Milano –
Italia
1 Anima Holding
S.p.A.
80%
Kairos Partners SGR S.p.A. Milano –
Italia
Milano –
Italia
1 Anima Holding
S.p.A.
100%
Vita S.r.l. Milano –
Italia
Milano –
Italia
1 Castello SGR
S.p.A.
76,05%

a) Tipo di rapporto: 1=maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

b) Ove differente dalla quota % di partecipazione è indicata la disponibilità dei voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Rispetto al 31 dicembre 2024 l'area di consolidamento non ha subito alcuna variazione.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Le politiche contabili adottate per la predisposizione del presente Bilancio abbreviato al 31 marzo 2025, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono rimaste invariate rispetto a quelle adottate per il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024, al quale si fa pertanto rinvio.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dall'IFRS 7 - paragrafo 12 B, si attesta che nel corso dell'esercizio il Gruppo non ha effettuato alcun trasferimento di attività finanziarie tra portafogli come definiti dal principio IFRS9.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA

La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13, paragrafi 91 e 92.

La gerarchia del fair value deve essere applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale.

Il paragrafo 24 dell'IFRS 13 definisce fair value (valore equo) il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato, nel mercato principale.

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l'utilizzo di prezzi quotati per strumenti similari o di modelli valutativi interni.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni.

Di seguito sono indicate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari nei tre livelli della gerarchia del fair value.

Livello 1

In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare aggiustamenti, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando:

a) i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa oppure tramite un operatore, un intermediario, una società di settore o attraverso servizi di quotazione, enti autorizzati o autorità di regolamentazione;

b) i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.

Si definisce Attivo, un mercato in cui le operazioni relative ad attività e passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Dalla definizione si evince che il concetto di mercato attivo è proprio del singolo strumento finanziario oggetto di valutazione e non del mercato di quotazione; di conseguenza, la circostanza che uno strumento finanziario sia quotato in un mercato regolamentato non è di per sé condizione sufficiente perché tale strumento possa essere definito come quotato in un mercato attivo.

Livello 2 e 3

Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è determinata in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livello; quando, ai fini della valutazione di uno strumento, sono utilizzati input appartenenti a livelli diversi, allo strumento oggetto di valutazione viene attribuito il livello al quale appartiene l'input significativo di livello più basso.

Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore.

Gli input di livello 2 sono i seguenti:

  • prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire mercati in cui:
    • − ci sono poche transazioni;

− i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo e tra i diversi market maker o poca informazione è resa pubblica;

e inoltre siano rilevabili:

  • − input di mercato osservabili (ad es.: tassi di interesse o curve di rendimento osservabili sui diversi buckets, volatilità, etc.);
  • − input che derivano principalmente da dati di mercato osservabili la cui relazione è avvalorata da parametri tra cui la correlazione.

Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.

Sono classificati nel livello 3 tutti gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo quando, pur disponendo di dati osservabili, si rendono necessari aggiustamenti significativi sugli stessi basati su dati non osservabili, la stima si basa su assunzioni interne alla società circa i futuri cash flow e l'aggiustamento per il rischio della curva di sconto.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Al 31 marzo 2025, gli elementi patrimoniali valutati su base ricorrente al fair value sono costituiti:

  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate da quote di OICVM, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (valori di riferimento pubblicati quotidianamente);
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, rappresentate da titoli di capitale, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (titolo quotato su Borsa Italiana);
  • da "Subscriber shares" della Sicav Anima Funds rappresentative del valore nominale (che da Statuto non attribuiscono alcun diritto/obbligo a partecipare agli utili o alle perdite) con classificazione del fair value riferito allo strumento finanziario nel livello 2;
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate principalmente dalle seguenti quote di fondi d'investimento alternativo ("FIA") chiusi, riservati e di diritto italiano, tutte con classificazione del fair value nel livello 3:
    • o FIA promossi e gestiti da Anima Alternative (i) Anima Alternative 1 ("AA1") e (ii) Anima Alternative 2 ("AA2"), la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo Net Asset Value (NAV) riportato nel report IPEV (International Private Equity & Venture Capital Valuation) approvato e pubblicato con cadenza trimestrale;
    • o FIA chiusi riservati di diritto italiano gestiti da Kairos SGR e da una SGR terza, la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo valore quota reso disponibile dalla società di gestione;
    • o FIA immobiliari promossi e gestiti da Castello SGR, la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo valore quota reso disponibile dalla società di gestione.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Nella tabella che segue le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività misurate al fair value Totale 31.12.2024
L1 Totale 31.03.2025
L2
L3 Totale L1 L2 L3 Totale
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 53.422
10
43.869 97.301 77.936 10 41.271 119.217
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione -
b) attività finanziarie designate al fair value -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 53.422 10 43.869 97.301 77.936 10 41.271 119.217
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 367.223 367.223 342.278 342.278
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 420.645 10 43.869 464.524 420.214 10 41.271 461.495

Legenda: L1=Livello 1; L2=Livello 2; L3=Livello 3;

Nel corso del periodo di riferimento non si sono verificati trasferimenti dalle attività/passività finanziarie tra il livello 1 ed il livello 2 di fair value in riferimento all'IFRS 13 paragrafo 93 lettera c.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Totale di cui:
a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 41.271 41.271
2. Aumenti 2.608 2.608
2.1. Acquisti 2.123 2.123
2.2. Profitti imputati a: 485 485
2.2.1. Conto Economico 485 485
− di cui plusvalenze 485 485
2.2.2. Patrimonio netto 0
2.3. Trasferimenti da altri livelli 0
2.4. Altre variazioni in aumento 0
3. Diminuzioni (10) (10)
3.1. Vendite 0 0
3.2. Rimborsi 0 0
3.3. Perdite imputate a: (10) (10)
3.3.1. Conto Economico (10) (10)
− di cui minusvalenze (10) (10)
3.3.2. Patrimonio netto 0 0
3.4. Trasferimenti ad altri livelli 0 0
3.5. Altre variazioni in diminuzione 0 0
4. Rimanenze finali 43.869 43.869

Nella tabella gli importi sono riferiti alla movimentazione delle quote del FIA, principalmente gestiti da Anima Alternative e Castello SGR, in portafoglio effettuate nel periodo di riferimento.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livello di fair value.

Nella tabella che segue, le attività e passività finanziarie non valutate al fair value, o valutate al fair value su base non ricorrente, sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 257.636 249.122 8.514 259.860 254.090 5.770
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0
Totale 257.636 249.122 8.514 259.860 254.090 5.770
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (807.209) (587.812) (200.375) (19.021) (800.757) (585.214) (196.733) (18.810)
2. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0
Totale (807.209) (587.812) (200.375) (19.021) (800.757) (585.214) (196.733) (18.810)

Legenda: VB= Valore di Bilancio; L1=Livello 1; L2=Livello 2; L3=Livello 3;

A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

In merito a quanto richiesto dal paragrafo 28 del Principio IFRS 7, la casistica non risulta applicabile.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazione di aggregazione di Kairos SGR

Il 2 maggio 2024 Anima Holding ha acquisito da Kairos Investment Management S.p.A. una quota pari al 100% del capitale sociale di Kairos SGR, ad un prezzo provvisorio pari a Euro 19,3 milioni.

Kairos è uno dei marchi più prestigiosi dell'asset e wealth management in Italia, con una gamma di prodotti e servizi orientati a una clientela ad alto potenziale private e istituzionale.

Come descritto nel paragrafo "Aggregazioni aziendali" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, l'acquisizione del controllo di Kairos SGR si configura come una business combination, da contabilizzarsi in base all'IFRS 3 applicando il "metodo dell'acquisizione". Pertanto, come prevede l'IFRS 3, alla data dell'acquisizione è necessario procedere a:

  • identificare l'acquirente e la data dell'acquisizione;
  • determinare il costo dell'acquisizione;
  • allocare il costo dell'acquisizione (PPA) rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili della società acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione. Devono inoltre essere iscritte eventuali attività immateriali ancorché non già rilevate dal soggetto acquisito.

Nell' operazione di acquisizione di Kairos SGR l'acquirente è Anima Holding, che il 2 maggio 2024, data in cui si è perfezionata l'operazione e previo ottenimento delle autorizzazioni previste dalle Autorità di Vigilanza, ha acquisito il controllo di Kairos SGR ai sensi dell'IFRS 10, con conseguente obbligo di includerla nel perimetro di consolidamento accogliendo il risultato economico della società a partire da tale data.

Per effettuare l'operazione di aggregazione aziendale, Anima Holding ha sostenuto costi pari a circa Euro 0,8 milioni (per consulenze ed imposte indirette) che sono stati rilevati nel conto economico consolidato per circa Euro 0,5 milioni nell'esercizio 2023 e circa Euro 0,3 milioni nell'esercizio 2024, come richiesto dall'IFRS 3.

Successivamente alla data del closing, sono state verificate talune clausole contrattuali che hanno determinato un aggiustamento in riduzione del prezzo corrisposto dalla Società di circa Euro 0,7 milioni.

Con riferimento all'allocazione del costo di acquisizione e alla rilevazione al fair value di attività e passività acquisite e di potenziali nuovi attività intangibili non già iscritte nel bilancio di Kairos SGR, il Gruppo si è avvalso della facoltà prevista dal paragrafo 45 dell'IFRS 3 che concede al soggetto acquirente 12 mesi dalla data di acquisizione per completare in via definitiva il processo di PPA.

Il costo dell'acquisizione, pari al corrispettivo trasferito alla data di acquisizione al netto degli aggiustamenti prezzo, per un importo di circa Euro 18,6 milioni è pertanto il valore complessivo da allocare ai sensi dell'IFRS 3.

Definito il costo dell'acquisizione complessivo, è stato possibile determinare un badwill provvisorio pari a circa Euro 8,7 milioni (calcolato considerando il Patrimonio Netto di Kairos SGR alla data del closing pari a circa Euro 27,3 milioni e rilevato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024), che sarà eventualmente rettificato in sede di PPA per tenere in considerazione il fair value delle attività e passività acquisite.

Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl

In data 24 gennaio 2024, Castello SGR ha costituito la società Vita Srl, con l'obiettivo di creare una piattaforma per la gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione (c.d. settore Multifamily o Build-to-Rent).

In data 25 luglio 2024 ha avuto luogo l'aumento di capitale di Vita Srl, a seguito del quale sono entrati all'interno della compagine sociale della controllata indiretta Compass Rock Real Estate Ltd (2,95% quota liberata in contanti) e Halldis S.p.A. (41% quota liberata il 6 agosto attraverso il conferimento del ramo d'azienda operativo, attivo nella gestione professionale di immobili residenziali destinati alla

locazione). In data 6 agosto 2024 Halldis S.p.A. ha contestualmente ceduto a Castello SGR una quota pari al 20% del capitale sociale di Vita Srl per un corrispettivo in contanti pari a Euro 2,6 milioni (cfr. comunicato stampa "Il Gruppo Anima acquisisce le attività di Halldis" del 7 agosto 2024). A seguito di tale operazione, al 31 marzo 2025, Castello SGR detiene il 76,05% del capitale di Vita Srl.

Si evidenzia che il conferimento del ramo d'azienda si configura come una business combination, da contabilizzarsi in base all'IFRS 3 applicando il "metodo dell'acquisizione".

Pertanto, si è determinato che la data di acquisizione che identifica il momento a partire dalla quale i risultati del ramo acquisito sono inclusi linea per linea nella situazione contabile di Vita Srl, è stata il 6 agosto 2024.

Inoltre, per completare l'operazione, sono stati sostenuti costi per circa Euro 0,3 milioni (relativi a consulenze), che sono stati rilevati nel conto economico di Vita Srl nell'esercizio 2024.

Il valore economico attribuito al ramo conferito è stato di circa Euro 3,3 milioni, che ha comportato la rilevazione di un avviamento provvisorio pari a circa Euro 2,6 milioni, ammontare determinato considerando il valore netto delle attività e passività conferite al 6 agosto 2024 pari a circa Euro 0,7 milioni. Il Gruppo si è avvalso della facoltà prevista dal paragrafo 45 dell'IFRS 3 che concede al soggetto acquirente 12 mesi dalla data di acquisizione per completare in via definitiva il processo di PPA.

Inoltre, sempre in data 6 agosto 2024, Castello SGR ha sottoscritto un patto parasociale con Halldis S.p.A. nell'ambito del quale è disciplinata l'opzione di Acquisto e di Vendita del residuale 21% del capitale sociale di Vita Srl detenuto da Halldis S.p.A. ("quota di minoranza").

In particolare, in forza dell'opzione di vendita, Castello SGR ha riconosciuto a Halldis S.p.A. il diritto di venderle le quota di minoranza in suo possesso, obbligandosi pertanto irrevocabilmente ad acquistare le azioni stesse da Halldis S.p.A.; specularmente, tramite l'opzione di acquisto, Castello SGR si è assicurata il diritto all'acquisto della quota di minoranza detenuta da Halldis S.p.A., con corrispondente obbligo di vendita a carico di quest'ultima. Entrambe le opzioni prevedono la corresponsione di un prezzo in denaro.

Le opzioni possono essere esercitate dai rispettivi aventi diritto su base discrezionale a partire dal 5° anniversario dalla sottoscrizione del patto parasociale (7 agosto 2029).

Al 31 marzo 2025, per effetto delle opzioni di Acquisto e Vendita, è stata evidenziata nel presente Bilancio abbreviato l'obbligazione assunta da Castello SGR attraverso la rilevazione di una passività finanziaria quantificata in circa Euro 4,5 milioni (importo iscritto nella voce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) debiti").

Informativa sui settori operativi (IFRS 8)

L'attività del Gruppo Anima, riconducibile alle società controllate operative Anima SGR, Anima Alternative, Kairos SGR e Castello SGR e sua controllata, ciascuna specializzata nella promozione e gestione di prodotti finanziari, fa riferimento ad un unico settore operativo. Infatti, la natura dei prodotti e servizi offerti, la struttura dei processi di gestione ed operativi nonché la tipologia della clientela non presentano aspetti di differenziazione tali da determinare rischi o benefici diversi ma, al contrario, presentano molti aspetti similari e di correlazione tra loro.

Tutte le società del Gruppo, pur operando in piena autonomia sotto la direzione ed il coordinamento di Anima Holding, sono individuate sotto un'unica CGU, complessivamente dedicata alla gestione del risparmio e in grado di generare flussi di reddito e di cassa, con un'esposizione dei risultati e delle performance aziendali che non prevede un reporting separato ("segment reporting").

Conseguentemente, le informazioni contabili non sono state presentate in forma distinta per settori operativi, coerentemente con il sistema di reporting interno utilizzato dal management e basato sui dati contabili delle suddette società utilizzati per la redazione del Bilancio consolidato redatto secondo criteri IAS/IFRS.

Analogamente, non vengono fornite informazioni in merito a ricavi da clienti e attività non correnti distinti per area geografica, né informazioni circa il grado di dipendenza dai clienti medesimi, in quanto ritenute di scarsa rilevanza informativa dal management.

Pertanto, essendoci di fatto un unico settore oggetto di informativa, per quanto riguarda le informazioni in merito ai ricavi da clienti distinti per prodotto/servizio si può fare riferimento al

dettaglio delle commissioni attive riportato nell'ambito delle informazioni sul conto economico della presente Nota integrativa consolidata.

Utile per azione

L'utile per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto consolidato dell'esercizio di riferimento per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione (con esclusione delle azioni detenute in portafoglio dalla Società).

31.03.2025 31.03.2024
Media ponderata azioni (numero) 317.558.201 317.558.201 (*)
Risultato (euro) 71.954.000 52.905.000
Utile base per azione (euro) 0,22658524 0,16659938
Media ponderata azioni diluita (numero) 325.215.817 325.215.817 (*)
Risultato (euro) 71.954.000 52.905.000
Utile diluito per azione (euro) 0,221250002 0,16267659

(*) Il dato riferito al 31 marzo 2024 è riesposto per tenere in considerazione le operazioni sul capitale che hanno avuto luogo nel corso del periodo di riferimento del Bilancio abbreviato (così come previsto dallo IAS 33).

La media ponderata delle azioni diluite tiene conto degli effetti diluitivi derivanti dal LTIP 21-23 (approvato in data 31 marzo 2021 dall'Assemblea ordinaria della Società) e dal LTIP 24-26 (approvato in data 28 marzo 2024 dall'Assemblea ordinaria della Società), dell'accelerazione degl istessi a seguito della promozione dell'OPA e la conseguente attribuzione delle azioni proprie ai dipendenti (si rinvia a quanto riportato nel paragrafo "Accelerazione Piani LTIP" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 31 marzo 2025).

Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – Direttiva 2022/2464

Il 5 gennaio 2023, è entrata in vigore la Direttiva Corporate Sustainability Reporting ("CSRD") che disciplina, per talune imprese, l'obbligo di integrare nella relazione sulla gestione che accompagna i bilanci anche le informazioni di sostenibilità. La CSRD modifica la Non-Financial Reporting Directive – Direttiva 2014/95/UE ("NFRD"), concernente l'obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario per gli Enti di Interesse Pubblico ("EIP") di grandi dimensioni. L'introduzione della CSRD amplia notevolmente il perimetro delle aziende coinvolte nella redazione dell'informativa di sostenibilità rispetto alla NFRD, dalle circa 12.000 attuali a oltre 40 mila a livello europeo.

Le tempistiche di applicazione della CSRD variano in base alla categoria di riferimento in cui si collocano le aziende, in particolare negli esercizi:

  • 2024 (bilanci pubblicati da gennaio 2025) saranno soggette agli obblighi le grandi società europee (EIP) con oltre 500 dipendenti (già soggette a NFRD);
  • 2025 (bilanci pubblicati da gennaio 2026) saranno soggette agli obblighi le grandi società europee (quotate e non quotate);
  • 2026 (bilanci pubblicati da gennaio 2027) saranno soggette agli obblighi le PMI quotate sui mercati regolamentati UE;
  • 2028 (bilanci pubblicati da gennaio 2029) saranno soggette agli obblighi le società extra UE che generino nell'UE un fatturato ≥ Euro 150 milioni e che abbiano almeno una controllata/ branch in UE.

Le società soggette alla CSRD dovranno presentare relazioni secondo gli European Sustainability Reporting Standards ("ESRS"). Gli standard sono stati sviluppati dall'European Financial Reporting Advisory Group ("EFRAG"), un organismo indipendente che riunisce varie parti interessate. Il 22 dicembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'UE il Regolamento UE 2023/2772 riguardante gli ESRS. Tra le novità, la CSRD richiede che le informazioni di sostenibilità divulgate dalle società siano sottoposte ad attività di "assurance" e doppia materialità, secondo l'approccio inside-out (l'impatto delle attività aziendali sulle persone e sull'ambiente) e outside-in (l'impatto finanziario dei fattori di sostenibilità sui risultati dell'azienda). In Italia, la Direttiva CSRD è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024.

Con riferimento al Gruppo Anima, considerando il perimetro di consolidamento e il numero dei dipendenti del Gruppo, l'obbligo di rendicontazione secondo la CSRD dovrebbe entrare in vigore nel 2025 (per il bilancio 31/12/2025 che sarà pubblicato nel 2026). La Società ha tuttavia già avviato il processo di adeguamento alla nuova normativa per poter far fronte alle richieste della CSRD, anche alla luce dell'evoluzione normativa in corso e degli sviluppi relativi all'assetto proprietario del Gruppo. La Società pubblicherà inoltre nel mese di maggio 2025 un'informativa di sostenibilità riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 24 di natura volontaria e conforme agli standard ESRS. In questo ambito si segnala che è stata finalizzata, tra le altre attività, la gap analysis delle richieste degli standard ESRS rispetto ai presidi presenti nel Gruppo Anima, utile a comprendere le priorità, le responsabilità interne e i processi da implementare al fine di garantire la completa compliance e preparazione alla nuova Direttiva Europea CSRD.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

31.03.2025 31.12.2024
Cassa contanti 18 19
Depositi e conti correnti a vista 468.521 306.864
Totale 468.539 306.883

Nella tabella sono rappresentati sia il denaro contante presente nella cassa sia i depositi di conto corrente a vista aperti presso primari istituti di credito. Si ricorda che il Gruppo ha investito parte della liquidità disponibile in depositi a scadenza ("time deposit") esposti nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"(per un importo pari a circa Euro 106,4 milioni).

Sezione 2-Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico-Voce 20

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - - 23.849 - -
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito - 23.849
2. Titoli di capitale 2 2
3. Quote di O.I.C.R. 53.422 10 43.867 54.087 10 41.269
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale 53.422 10 43.869 77.936 10 41.271

Legenda:

L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

Le quote di OICR detenute si riferiscono principalmente a (i) quote di Fondi gestiti da Anima SGR per circa Euro 50 milioni, (ii) quote di OICVM e di FIA istituiti o gestiti da Kairos SGR per circa Euro 4,5 milioni, (iii) quote dei FIA gestiti da Anima Alternative per circa Euro 20,6 milioni, (iv) quote dei FIA immobiliari gestiti da Castello SGR per circa Euro 21,1 milioni e (v) quote di un FIA gestito da una SGR terza per circa Euro 1 milione.

La variazione della voce, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuta (i) alla riduzione dei BOT detenuti da Anima SGR giunti a scadenza per nominali Euro 24 milioni, (ii) al saldo netto positivo tra sottoscrizioni/rimborsi di OICVM e FIA, per un importo complessivo pari a circa Euro 0,9 milioni e (iii) all'oscillazione positiva del fair value/utili-perdite da realizzo degli OICR, FIA per un importo complessivo pari a circa Euro 0,8 milioni.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito -
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale 367.223 342.278
3. Finanziamenti
Totale 367.223 342.278

Legenda: L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

La voce accoglie il fair value al 31 marzo 2025 di circa n° 50,3 milioni di azioni di Banca Monte deiPaschi di Siena S.p.A. ("BMPS") detenute dalla Società. L'incremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto alla variazione positiva di fair value evidenziata al 31 marzo 2025, pari a circa Euro 24,9 milioni.

Si ricorda che i titoli classificati in questa voce determinano la contabilizzazione delle variazioni di fair value dell'esercizio in una riserva di patrimonio netto, nello specifico "160. Riserva da valutazione", in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica

Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
Fair Value
Valore di bilancio
Valore di bilancio Fair Value
Dettaglio/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Crediti per servizio di gestioni di patrimoni 145.270 3.918 141.724 7.464 132.173 3.369 130.427 5.115
1.1 gestione di OICR 119.503 3.918 115.958 7.464 101.894 3.369 100.148 5.115
1.2 gestione individuale 18.710 18.710 22.998 22.998
1.3 gestione di fondi pensione 7.055 7.055 7.281 7.281
2. Crediti per altri servizi 1.591 541 1.050 1.147 492 655
2.1 consulenze 541 541 492 492
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri 1.050 1.050 655 655
3. Altri crediti: 106.857 106.857 123.171 123.171
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi a scadenza e conti correnti 106.352 106.352 122.613 122.613
3.3 altri 504 504 558 558
4. Titoli di debito
Totale 253.718 3.918 249.122 8.514 256.491 3.369 254.090 5.770

Nella tabella sopra rappresentata nella voce "1. Crediti per servizio di gestione di patrimoni" sono classificati (i) i crediti per le commissioni di gestione e di performance che il Gruppo vanta principalmente nei confronti dei fondi da esso istituiti, (ii) i crediti per le commissioni derivanti dalle deleghe di gestione e (iii) i crediti per le commissioni derivanti dall'attività di gestione di patrimoni a favore di clientela istituzionale, retail e fondi pensione.

La variazione in aumento della voce per un importo netto di circa Euro 13,1 milioni rispetto all'esercizio precedente, è principalmente attribuibile a (i) maggiori crediti per commissioni correlate ai prodotti gestiti per circa Euro 43,2 milioni (principalmente derivanti da maggiori crediti per commissioni di collocamento registrate da Anima SGR per circa Euro 36,4 milioni), al netto di (ii) minori crediti riferiti

a commissioni di performance realizzate dal Gruppo per circa Euro 20,9 milioni e (iii) minori crediti derivanti dalle ritenute fiscali ed imposte sostitutive calcolate sul risultato dei prodotti gestiti per circa Euro 9,1 milioni. I crediti sono stati incassati prevalentemente entro il mese successivo alla data di riferimento del presente Bilancio abbreviato.

Nella voce "2. Crediti per altri servizi" sono rappresentati principalmente i crediti derivanti dalle attività di "order routing" e "securities lending" effettuate dalla controllata Anima Alternative per circa Euro 1 milioni e dall'attività di "Advisory" a favore della clientela per circa Euro 0,5 milioni.

Nella voce "Altri crediti" sono classificati (i) nella sottovoce "3.2 depositi a scadenza e conti correnti" i time deposit aperti con primari istituti di credito, per un importo pari a circa Euro 106,4 milioni (in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2024 di circa Euro 16,2 milioni) e (ii) nella sottovoce "3.3 altri" i crediti finanziari iscritti in relazione a contratti di sublocazione di attività costituite da diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, per circa Euro 0,5 milioni.

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
Attività valutate al
costo
Attività valutate al
fair value
Attività valutate al
costo
Attività valutate al
fair value
1. Avviamento 1.168.200 1.168.200
2. Altre attività immateriali 377.342 - 387.985 -
2.1 Generate internamente - -
2.2 Altre 377.342 387.985
di cui software e altre 4.976 5.296
di cui intangibili 372.366 382.689
Totale 1.545.542 1.556.185

Nel prospetto che segue è riepilogata la composizione delle attività immateriali iscritte nel presente Bilancio abbreviato del Gruppo:

Avviamento da PPA ex Gestielle Sgr 31.03.2025
421.951
31.12.2024
421.951
Avviamento da PPA ex Prima Sgr 304.736 304.736
Avviamento da PPA Anima Sgr 316.738 316.738
Avviamento da PPA Compendio Scisso BPF 44.327 44.327
Avviamento PPA ex Aperta SGR e ex Lussemburgo Gestioni SA 17.711 17.711
Avviamento da PPA Castello Sgr 59.944 59.944
Avviamento provvisorio Vita S.r.l. 2.793 2.793
TOTALE AVVIAMENTO CONSOLIDATO 1.168.200 1.168.200
ALTRE ATTIVITA' IMMATERALI
Intangibili
Intangibili PPA Anima Sgr 112.121 112.121
- di cui Intangibili bilancio Anima Sgr 17.745 17.745
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (98.269) (97.736)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (131) (533)
Valore Residuo intangibili PPA Anima Sgr 13.721 13.852
Intangibili PPA ex Gestielle Sgr 380.341 380.341
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (177.492) (152.136)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (6.252) (25.356)
Valore Residuo intangibili PPA ex Gestielle Sgr 196.596 202.849
Intangibili PPA Compendio Scisso BPF 106.875 106.875
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (43.947) (36.808)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (1.756) (7.139)
Valore Residuo intangibili PPA Compendio Scisso BPF 61.172 62.928
Intangibili PPA Castello Sgr 11.272 11.272
- di cui Intangibili bilancio Castello Sgr 2.329 2.329
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (3.932) (1.220)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (451) (2.712)
Valore Residuo intangibili PPA Castello Sgr 6.890 7.341
Totale Intangibili consolidati da PPA 278.379 286.970
Intangibili riferiti ai Mandati di Gestione 138.750 138.750
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (45.046) (38.105)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (1.711) (6.941)
Valore Residuo intangibili riferiti ai Mandati di Gestione 91.993 93.704
Marchio Kairos SGR 1.944 1.963
Marchio Vita srl (Halldis) 49 53
Totale Intangibili 372.365 382.689
Altre attività immateriali consolidate 4.976 5.296
TOTALE ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI 377.342 387.985
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI CONSOLIDATE 1.545.542 1.556.185

Le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dagli avviamenti, ammontano complessivamente a Euro 1.168,2 milioni. Durante il primo trimestre del 2025 non si sono registrate variazioni.

Le attività intangibili a vita utile definita sono costituite da:

  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di Purchase Price Allocation ("PPA") di Anima SGR avvenuta nel 2011, nei quali si sostanziava la relazione con la clientela acquista (completamente ammortizzata) ed il "Marchio", quest'ultimo iscritto per un valore residuo di circa Euro 13,7 milioni e con vita utile stimata definita sulla base della durata di Anima SGR come previsto dallo statuto; il valore di tale intangibile era stato quantificato sulla base dei costi di pubblicità sostenuti dalla società nei 7 anni precedenti all'acquisizione e rivalutati ad un tasso del 2%;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata sulla ex Aletti Gestielle SGR S.p.A. ("Gestielle SGR" – società poi incorporata in Anima SGR), nei quali si sostanzia la relazione con la clientela acquisita per un valore residuo di Euro 196,6 milioni; in particolare, tenuto conto delle specificità delle acquisizioni in esame e della prassi ormai consolidata nel settore dell'asset management, è stato identificato l'intangibile "Customer Relationship" il cui valore è dato dal margine commissionale netto lungo la durata economica del rapporto acquisito, distinguendo la redditività netta associabile alle differenti tipologie di fondi gestiti. I volumi utilizzati come base di partenza per la valutazione dell'intangibile, sono stati quelli relativi agli AUM dei fondi gestiti da Gestielle SGR alla data di acquisizione, ovvero al 28 dicembre 2017; la vita utile stimata per tale intangibile è stata definita in quindici anni, con ammortamento in quote costanti;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata con riferimento alla scissione parziale del ramo d'azienda di BancoPosta Fondi SGR ("Compendio Scisso" – scissione a favore di Anima SGR), per un valore residuo pari a Euro 61,2 milioni; in particolare è stato identificato l'intangibile "Accordo Operativo", il cui valore è stato determinato sulla base dei flussi finanziari attesi, generati dalle masse in gestione (AuM), lungo la durata dell'Accordo Operativo, stipulato in data 6 marzo 2018 tra Poste Italiane, BancoPosta Fondi SGR, Poste Vita, Anima Holding e Anima SGR. La vita utile di tale attività immateriale è stata stimata in quindici anni, con ammortamento in quote costanti;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata con riferimento all'acquisizione di Castello SGR avvenuta in data 19 luglio 2023, per un valore residuo pari a Euro 6,9 milioni; in particolare, sono stati individuati 57 intangibili a vita utile definita relativi alle "Customer Relationship" connesse al rapporto di clientela sottostante le masse gestite dai fondi immobiliari di Castello SGR, il cui valore è stato determinato considerando il margine commissionale netto generato dalle masse in gestione lungo la durata dei singoli fondi immobiliari considerati. Come richiesto dai principi contabili internazionali, sono stati analizzati solo i fondi attivi prima della data di acquisizione, mentre in relazione alla vita utile delle Customer Relationship è stata considerata la durata residua per ciascun fondo. Si segnala che, l'ammortamento totale riportato in tabella è calcolato come la sommatoria degli ammortamenti specifici di ciascun fondo;
  • mandati per la gestione in delega degli attivi derivanti dalle attività di impresa assicurativa ("Mandati di Gestione") acquisiti dalla controllata Anima SGR da Banca Aletti S.p.A. il 29 giugno 2018 per un valore residuo di Euro 92 milioni circa. In particolare, tenuto conto della specificità dell'acquisizione in esame, il valore dell'attività intangibile (pari al prezzo corrisposto a Banca Aletti), è stato determinato sulla base delle masse trasferite ad Anima SGR alla data di acquisto (pari a circa Euro 9,4 miliardi). La vita utile stimata per tale intangibile è stata definita in venti anni, con ammortamento in quote costanti. Si informa che su tale intangibile, così come previsto dagli accordi sottoscritti in sede di acquisto (integrati/modificati nel corso del 2020), è stato rilevato nel corso dell'esercizio 2024 un aggiustamento prezzo da corrispondere alla controparte per circa Euro 231 migliaia.

Si ricorda che, per le operazioni di acquisizione riferite alla ex Gestielle SGR, al Compendio Scisso e ai Mandati di Gestione, gli accordi definiti (come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020) prevedono, in linea con la prassi di operazioni analoghe, specifici meccanismi di protezione e garanzia (ad esempio meccanismi di aggiustamento prezzo, meccanismi di earn-in / earn-out, mantenimento di determinati livelli di quote di mercato da parte delle controparti dei prodotti gestiti dal Gruppo, meccanismi di verifica della performance dei prodotti gestiti dal Gruppo e rimedi in caso di underperformance degli stessi). Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società.

Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, al 31 marzo 2025 il Gruppo ha verificato la presenza di eventuali indicatori di perdite di valore ("trigger events") dell'avviamento e delle attività immateriali a vita utile definita, considerando sia fattori interni che esterni.

Sulla base delle analisi svolte e considerando anche l'entità della differenza positiva tra il valore recuperabile della CGU Anima rispetto ai valori contabili dell'avviamento emersi dall'impairment test svolto al 31 dicembre 2024, si ritiene che non vi siano indicatori interni ed esterni che facciano presumere la presenza di perdite di valore sull'avviamento allocato alla CGU Anima e sulle attività immateriali a vita utile definita. Pertanto, in sede di redazione del Bilancio abbreviato, non è stato eseguito l'impairment test volto a determinare il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alla CGU Anima.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Le attività e passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali delle singole società del Gruppo nei confronti delle rispettive Amministrazioni finanziarie.

Si ricorda che la Società ha aderito, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex art. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale") con le controllate Anima SGR e Anima Alternative ("IRES di Gruppo"). Per tale motivo nello stato patrimoniale vengono rappresentate nelle "Attività fiscali correnti" o nelle "Passività fiscali correnti" il saldo netto tra gli acconti versati e le imposte di competenza dell'esercizio in relazione all'IRES di Gruppo.

10.1 Attività fiscali correnti e anticipate: composizione

Voce 100 a) "Attività fiscali correnti"

31.03.2025 31.12.2024
IRAP 1.657 1.657
IRES 4.864 4.729
Totale 6.522 6.386

Si evidenzia che nelle attività fiscali correnti i valori sopra riportati accolgono principalmente il saldo di periodo della posizione fiscale, ai fini IRES e IRAP della controllata Kairos SGR.

Voce 100 b) "Attività fiscali anticipate"

31.03.2025 31.12.2024
Accantonamenti a fondi rischi 2.579 7.741
Affrancamento avviamento 842 842
Affrancamento avviamento Castello
SGR
13.357 13.357
Ammortamento ex Aperta SGR e Aletti
Gestielle SGR
359 359
Altre 2.327 1.030
Totale 19.464 23.329

Le attività per imposte anticipate presentano un saldo pari a circa Euro 19,5 milioni (circa Euro 23,3 milioni al 31 dicembre 2024) e ricomprendono principalmente (i) le imposte differite attive, per circa Euro 13,3 milioni, rilevate dalla Società in seguito all'esercizio – effettuato a giugno 2024 - dell'opzione di riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili ("Affrancamento") - ai sensi dell'art. 15, comma 10, D.L. 29 novembre 2008, n. 185 - in relazione al valore dell'avviamento implicito nell'acquisto della partecipazione in Castello SGR (al riguardo si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio per il Gruppo Anima – Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008" della Relazione sulla gestione consolidata che accompagna il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024) e (ii) le imposte antipate inserite nella sottovoce "accantonamento a fondo rischi" per circa Euro 2,6 milioni, correlate allo stanziamento della retribuzione variabile dell'anno accantonata nella voca "100 - Fondi per rischi e oneri".

10.2 Passività fiscali correnti e differite: composizione

31.03.2025 31.12.2024
IRAP 24.214 10.387
IRES 50.872 27.922
Totale 75.086 38.309

Voce 60 a) "Passività fiscali correnti"

Si evidenzia che nelle passività fiscali correnti il saldo IRAP sopra riportato, pari a circa Euro 24,2 milioni, è riveniente da Anima SGR per circa Euro 11,5 milioni, da Anima Alternative per circa Euro 0,2 milioni e dalla Società per circa Euro 12,5 milioni.

Ai fini IRES, si evidenzia che il saldo sopra esposto, pari a circa Euro 50,9 milioni, deriva principalmente dal debito per l'IRES di Gruppo, quantificata sulla base imponibile dell'esercizio precedente e del periodo di riferimento al netto degli acconti versati, delle società che aderiscono al Consolidato fiscale nazionale.

Voce 70 b) "Passività fiscali differite"

31.03.2025 31.12.2024
Avviamenti 7.595 7.595
Attività immateriali per PPA 63.682 65.682
Azioni MPS 1.485 1.186
Altre 69 68
Totale 72.831 74.531

Le passività per imposte differite presentano un saldo pari a circa Euro 72,8 milioni (circa Euro 74,5 milioni al 31 dicembre 2023) e ricomprendono principalmente (i) le imposte differite passive residue riferite alle attività intangibili a vita utile definita individuate nei processi di PPA e in relazione alle diverse aggregazioni aziendali effettuate dal Gruppo (si rinvia a quanto illustrato nelle Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90 della presente nota integrativa per il dettaglio delle aggregazioni effettuate) e (ii) la fiscalità differita IRES quantificata sul delta fair value positivo delle azioni di BMPS in portafoglio, valorizzate dalla Società nella voce "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

Dettaglio/Valori 31.03.2025 31.12.2024
1. Attività per crediti verso l'Erario 20.583 21.769
Istanza di rimborso IRES per deduzione IRAP 161 161
Crediti verso l'erario per IVA 22 45
Bollo Virtuale 9.093 9.967
Altri crediti verso Erario 11.306 11.596
2. Crediti diversi 64.418 26.248
Ratei e risconti attivi 19.580 13.697
Risconti per commiss. una tantum pagate ai collocatori 3.144 2.774
Crediti per istanze rimb. IRES da deduz. IRAP 1.291 1.291
Crediti per indenizi da ex soci 3.304 3.304
Altre attività 36.207 4.232
Migliorie su beni di terzi 891 950
Totale 85.001 48.017

Nella voce "Altre attività" sono rappresentati: (i) crediti verso l'Erario per circa Euro 20,6 milioni, (ii) risconti e ratei per circa Euro 19,6 milioni, (iii) risconti per commissioni una tantum pagate ai collocatori per i Fondi Forza, Capitale Più e per la Sicav Anima Funds per circa Euro 3,1 milioni, (iv) crediti derivanti dalle istanze di rimborso IRES per mancata deduzione dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (ai sensi dell'art. 2 comma 1-quater, Decreto Legge n. 201/2011), relativa ai periodi d'imposta 2004–2011 effettuate di concerto con la ex società consolidante Banca Monte dei Paschi di Siena, per circa Euro 1,3 milioni, (v) crediti dovuti da ex soci per indennizzi ai sensi degli accordi sottoscritti dalla Società nel dicembre 2010 per circa Euro 3,3 milioni, (vi) attività per migliorie su beni di terzi per Euro 0,9 milioni e (vii) altre attività per circa Euro 36,2 milioni. L'incremento di quest'ultima sottovoce è principalmente riveniente dall'indennizzo complessivo valorizzato per circa Euro 31,8 milioni riconosciuto ad Anima Holding e Anima SGR con riferimento agli accordi sottoscritti, da ultimo nel corso del 2020, con il gruppo Banco BPM e correlato alla minore raccolta netta cumulata rispetto al risultato minimo atteso per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 28 febbraio 2025. Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e al documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicato in data 21 maggio 2020, disponibile sul sito della Società.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

Dettaglio/Valori 31.03.2025 31.12.2024
1. Debiti verso reti di vendita: 171.585 167.258
1.1 per attività di collocamento OICR 167.506 163.132
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.526 1.565
1.3 per attività di collocamento fondi pensione 2.553 2.561
2. Debiti per attività di gestione: 3.420 3.356
2.1 per gestioni proprie 1.412 1.292
2.2 per gestioni ricevute in delega 2.003 2.062
2.3 per altro 5 2
3. Debiti per altri servizi 0 0
4. Altri debiti 44.392 44.929
4.1 pronti contro termine 0 0
4.2 Debiti per leasing 25.325 26.090
4.3 Altri debiti 19.068 18.839
Totale 219.397 215.543
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2 200.376 196.733
Fair value - livello 3 19.021 18.810
Totale fair value 219.397 215.543

I valori indicati nella voce "1. Debiti verso reti di vendita" sono riconducibili quasi interamente alle commissioni da riconoscere ai distributori dei prodotti istituiti e gestiti dal Gruppo; tali commissioni verranno pagate quasi interamente nel corso del secondo trimestre del 2025. L'aumento di circa Euro 4,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2024 è principalmente dovuto a maggiori debiti per commissioni di collocamento e mantenimento riferiti agli OICR gestiti dal Gruppo da riconoscere ai distributori dei prodotti.

Nella voce "2. Debiti per attività di gestione", sono evidenziati i debiti riconducibili principalmente alle commissioni da riconoscere ai distributori delle Sicav promosse e/o gestite dal Gruppo.

La voce "4. Altri debiti – 4.2 Debiti per leasing" è costituita dal debito residuo, al 31 marzo 2025, in relazione ai diritti d'uso iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16.

La voce "4. Altri debiti – 4.3 altri" comprende (i) la passività finanziaria, pari a circa Euro 14,6 milioni, rilevata a seguito dell'acquisizione di Castello SGR e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che la Società prevede di corrispondere a OCM OPPS Xb Investements (Castello) S.a.r.l. a seguito dell'esercizio dell'opzione put per gli effetti dell'Accordo di put e call per l'acquisto del 20% di Castello SGR e (ii) la passività finanziaria, pari a circa Euro 4,5 milioni, rilevata a seguito della sottoscrizione da parte di Castello SGR del patto parasociale con Halldis S.p.a. e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che la controllata Castello SGR prevede di corrispondere a Halldis S.p.a., a seguito dell'esercizio dell'opzione put riferita al 21% del capitale di Vita Srl e disciplinata nell'ambito del patto parasociale.

1.2Composizione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato": "Titoli in circolazione"

Titoli 31.03.2025 31.12.2024
Fair value Fair value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Titoli 587.812 565.532 585.214 564.037
- obbligazioni 587.812 565.532 585.214 564.037
- altri titoli
Totale 587.812 565.532 585.214 538.320

Legenda

VB= Valore di bilancio; L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

La voce "Titoli – obbligazioni" è costituita da titoli obbligazionari emessi dalla Società in data 23 ottobre 2019 ("Prestito Obbligazionario 2026") e in data 22 aprile 2021 ("Prestito Obbligazionario 2028").

Il Prestito Obbligazionario 2026 è esposto nel Bilancio abbreviato al costo ammortizzato per un ammontare pari a circa Euro 285,3 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato per l'emissione (al netto della parte riacquistata in data 10 giugno 2020) per circa Euro 282,4 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 marzo 2025 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 3,3 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro 0,4 milioni.

Con riferimento, invece, al Prestito Obbligazionario 2028, quest'ultimo è esposto nel Bilancio abbreviato al costo ammortizzato, per un ammontare pari a circa Euro 302,5 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato per l'emissione per circa Euro 298,2 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 marzo 2025 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 5,2 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro 1 milioni.

Per ulteriori dettagli sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028 si rinvia alla "Parte D - Altre Informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura -3.1 Rischi finanziari" della presente Nota Integrativa consolidata.

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione delle "Altre passività"

Dettaglio/Valori 31.03.2025 31.12.2024
Debiti verso fornitori per fatture e fatture da ricevere 20.723 16.260
Debiti verso il personale ed enti previdenziali 32.085 18.894
Ritenute e imposte sostitutive da versare (Redditi OICR/FP/GP) 67.630 29.124
Altre passività verso l'Erario (Irpef, Iva, altro) 10.079 3.311
Debiti per imposta di bollo Virtuale 2.401 2.214
Debiti verso ex soci per partite pregresse 8.835 8.835
Debito verso gli Azionisti per dividendi 146.347
Ratei e risconti passivi 1.401 171
Debiti diversi 2.483 2.303
Totale 291.983 81.112

Nella voce "Altre passività" sono, tra l'altro, ricompresi: (i) debiti verso fornitori, (ii) debiti verso gli Enti previdenziali e il personale dipendente, sottovoce in aumento principalmente per la rilevazione della componente di remunerazione variabile dell'esercizio 2024 ancora da pagare che era stata accantonata a fine dello scorso anno nella voce "100. Fondi per rischi e oneri – c) altri fondi per rischi e oneri", (iii) i debiti per ritenute e imposte sostitutive da versare all'erario principalmente per conto dei prodotti gestiti, (iv) i debiti derivanti da rapporti di consolidato fiscale pregressi e dagli accordi sottoscritti dalla Società nel dicembre del 2010 con ex soci e (v) il debito verso gli Azionisti per il dividendo a valere sul risultato della Società dell'esercizio 2024, che sarà pagabile a partire dal 21 maggio 2025 (stacco della cedola n° 12 il 19 maggio 2025 e record date il 20 maggio 2025).

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 "Fondi per rischi e oneri": composizione

Voci/Valori Totale 31.03.2025 Totale 31.12.2024
1. Fondi su impegni e garanzie rilasciate 27 24
2. Fondi di quiescenza aziendali
3. Altri fondi per rischi ed oneri 9.946 27.667
3.1 controversie legali e fiscali 930 539
3.2 oneri per il personale 9.016 27.128
3.3 altri
Totale 9.972 27.691

La voce "100 - Fondi per rischi e oneri" presenta un saldo pari a circa Euro 10 milioni (Euro 27,7 milioni al 31 dicembre 2024). La sottovoce "3.2 oneri per il personale" accoglie la stima della componente variabile degli oneri del personale accantonata nel periodo per circa Euro 7,7 milioni. La contrazione della sottovoce si giustifica per il rilascio dell'accantonamento effettuato a fine 2024 della componente variabile della remunerazione del personale dipendente e degli Amministratori (per l'intero valore presente nella voce al 31 dicembre 2024, pari a circa Euro 27,1 milioni). Nel corso del primo trimestre 2025, si segnalano inoltre ulteriori accantonamenti effettuati, per un importo complessivo di circa Euro 1,4 milioni, relativi principalmente ad accordi transattivi straordinari in via di definizione con il personale dipendente.

Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

Tipologie 31.03.2025 31.12.2024
1. Capitale 7.422 7.292
1.1 Azioni ordinarie 7.422 7.292
1.2 Altre azioni 0

Al 31 marzo 2025 il capitale sociale è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Si ricorda che in data 17 febbraio 2025 è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, per nominali Euro 129.795,91 (si rinvia a quanto indicato al nel paragrafo "Variazione del capitale sociale" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 31 marzo 2025).

Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

11.2 Composizione delle "Azioni proprie"

Tipologie 31.03.2025 31.12.2024
1. Azioni proprie - (44.529)
1.1 Azioni ordinarie - (44.529)
1.2 Altre azioni 0

Al 31 dicembre 2024, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,96% del capitale sociale; il controvalore delle azioni detenute, iscritto nella riserva negativa di Patrimonio Netto e comprensivo degli oneri/proventi accessori, era pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716.

Come in precedenza segnalato nel paragrafo "Accelerazione Piani LTIP" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 31 marzo 2025 al quale si rimanda per maggiori dettagli, in data 12 febbraio 2025, dopo aver verificato le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal sopracitato aumento di capitale.

Pertanto, si conferma che al 31 marzo 2025 la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

11.4 Composizione dei "Sovrapprezzi di emissione"

Tipologie 31.03.2025 31.12.2024
Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652

Sezione 12 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voci 180

12.1 Composizione della voce 180 "Patrimonio di pertinenza di terzi"

Voci/Valori 31/03/2025 31/12/2024
5. Riserve 16.594 16.670
6. Riserve da Valutazione 58 58
7. Utile (Perdita) dell'esercizio (117) (77)
Totale 16.534 16.651

La voce fornisce l'evidenza del patrimonio netto di pertinenza di terzi per un importo pari a circa Euro 16,5 milioni, detenuto da (i) OCM OPPS Xb Investements (Castello) S.a.r.l. per il 20% del patrimonio netto di Castello SGR e (ii) Halldis S.p.A. per il 21% e Compass Rock per il 2,95% del patrimonio netto di Vita Srl.

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

I dati comparativi al 31 marzo 2024 riportati nella presente sezione economica non considerano la contribuzione di Kairos SGR in quanto la controllata è entrata nel Gruppo a partire dal 2 maggio 2024, data di acquisizione.

Sezione 1 – Commissioni attive e passive – Voci 10 e 20

1.1 "Commissioni attive e passive"

31.03.2025 31.03.2024
SERVIZI Comm. Attive Comm.
Passive
Comm. Nette Comm. Attive Comm.
Passive
Comm. Nette
A. GESTIONI DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
- Commissioni di gestione 163.135 (109.444) 53.692 149.000 (102.920) 46.080
- Commissioni di incentivo 22.907 (86) 22.821 18.947 (159) 18.788
- Comm. di sottoscriz./rimborso 28.740 (28.581) 159 23.065 (22.793) 272
- Commissioni di switch -
- Altre commissioni 66.441 (49.049) 17.392 87.208 (68.859) 18.349
Totale commissioni da fondi comuni 281.224 (187.161) 94.063 278.220 (194.731) 83.489
1.2 Gestioni individuali 0
- Commissioni di gestione 11.798 (1.462) 10.336 10.387 (1.467) 8.920
- Commissioni di incentivo 66 - 66
- Comm. di sottoscriz./rimborso 8 (8) - 6 (6)
- Altre commissioni 9 - 9
8
8
Totale commissioni da gestioni individuali 11.882 (1.470) 10.411 10.401 (1.473) 8.928
1.3 Fondi pensione aperti 0
- Commissioni di gestione 4.789 (2.549) 2.240 4.054 (2.153) 1.901
- Commissioni di incentivo 54 (44) 10
- Comm. di sottoscriz./rimborso 0
- Altre commissioni - 42 (38) 4
Totale commissioni da fondi pensione aperti 4.843 (2.594) 2.250 4.096 (2.191) 1.905
2. Gestioni ricevute in delega 0
- Commissioni di gestione 17.979 (1.999) 15.981 18.076 (2.029) 16.047
- Commissioni di incentivo 6.516 - 6.516 8.156 8.156
- Altre commissioni 570 (134) 436 773 (289) 485
Totale commissioni da gestioni ricevute in delega 25.066 (2.132) 22.933 27.006 (2.318) 24.688
TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A) 323.015 (193.357) 129.658 319.723 (200.713) 119.010
B. ALTRI SERVIZI -
- Consulenza 562 (6) 556 151 (9) 142
- Altri servizi 4.784 (993) 3.791 2.473 2.473
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) 5.346 (998) 4.348 2.624 (9) 2.615
328.361 (194.355) 134.005 322.347 (200.722) 121.625

Al 31 marzo 2025, le commissioni nette complessive hanno registrato un incremento rispetto al precedente periodo diriferimento di circa Euro 12,4 milioni riconducibile principalmente a (i) maggiori commissioni di incentivo per circa Euro 2,4 milioni, (ii) maggiori commissioni di gestione nette per circa Euro 9,3 milioni, (iii) maggiori altre commissioni attive per circa Euro 0,6 milioni.

Il contributo di Kairos SGR alle voce commissioni nette è pari a Euro 10,3 milioni.

I proventi derivanti dall'attività di gestione dei prodotti sono rappresentati prevalentemente dalle commissioni di gestione e dalle commissioni di incentivo (ove contrattualmente previste), che rappresentano la maggior parte dei ricavi del Gruppo. Le commissioni di gestione e di incentivo sono

prevalentemente collegate al valore di mercato degli AuM e al risultato della gestione degli stessi prodotti. In particolare, le commissioni di gestione sono calcolate periodicamente come percentuale del patrimonio (NAV/GAV/commitment), del singolo prodotto; la commissione di incentivo, invece, viene applicata a taluni prodotti e corrisposta a favore delle società di gestione del Gruppo quando il rendimento del prodotto stesso, in un determinato periodo, supera la performance di un indice di riferimento o un valore prestabilito o un obiettivo di rendimento. In particolare, per taluni fondi la commissione di incentivo è dovuta alle società di gestione del Gruppo se il valore della quota del fondo aumenta e il valore raggiunto è superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza. Pertanto, il conseguimento delle commissioni di incentivo, così come il loro ammontare, sono fortemente condizionati dal rendimento conseguito dai fondi e dagli altri prodotti gestiti: fattore che a sua volta risente, oltre che della qualità della gestione, anche dell'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Le commissioni attive di gestione da fondi comuni non alternativi (OICVM), vengono generalmente incassate con periodicità mensile, mentre quelle derivanti da gestioni individuali, da gestioni ricevute in delega e da gestione di FIA con periodicità mensile/trimestrale/semestrale.

Sezione 3 – Interessi – Voci 50 e 60

3.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Voci/Forme tecniche Titoli di debito PCT Depositi e conti correnti Altre operazioni Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 183 0 0 0 183 204
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 183 0 0 0 183 204
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.003 2 1.005 3.176
3.1 Crediti verso banche 1.003 1.003 3.173
3.2 Crediti verso società finanziarie 0 0
3.3 Crediti verso clientela 2 2 3
5. Altre attività 0 7 7
7. Altro: Cassa e disponibilità liquide 2.358 2.358 1.474
Totale 183 3.361 10 3.553 4.854
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

Gli importi iscritti nella sottovoce "1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value – Titoli di debito" si riferiscono agli interessi attivi maturati nel corso del periodo in relazione ai BOT detenuti in portafoglio dal Gruppo.

La sottovoce "3.1 Crediti verso banche – Depositi e conti correnti" si riferisce agli interessi attivi generati dalla liquidità investita attraverso la sottoscrizione dei time deposit, mentre nella sottovoce "7 Altro: Cassa e disponibilità liquide - Depositi e conti correnti" trovano esposizione gli interessi attivi generati dalla liquidità del Gruppo depositata presso conti correnti bancari e postali.

La contribuzione di Kairos alla voce è pari a circa Euro 0,5 milioni derivante da interessi maturati sui conti correnti bancari

3.2 Composizione degli "Interessi passivi e oneri assimilati"

Voci/Forme tecniche Finanziamenti PCT
Titoli
Depositi e conti correnti
Altre operazioni
Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (218) 0 (2.598) (216) (3.032) (2.995)
1.1 Debiti (218) (216) (434) (280)
1.2 Titoli in circolazione (2.598) (2.598) (2.615)
7. Altro: Cassa e disponibilità liquide 0 (3)
Totale (218) (2.598) (216)
(3.032)
(2.998)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (218) (218) (150)

Nella sottovoce "1.1 Debiti – Finanziamenti" sono evidenziati gli interessi passivi maturati nel corso dell'esercizio in esame in relazione ai debiti per leasing iscritti in all'applicazione del principio contabile IFRS 16 per un importo di circa Euro 0,2 milioni.

Nella sottovoce "1.1 Debiti – Altre operazioni" sono evidenziati gli interessi di attualizzazione delle passività finanziarie rilevate a seguito dell'operazione (i) di acquisizione di Castello SGR e (ii) di conferimento del ramo di azienda in Vita Srl, per un valore complessivo di circa Euro 0,2 milioni.

Nella sottovoce "1.2 Titoli in circolazione – Titoli" sono rappresentati gli interessi passivi determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) e maturati nel corso del periodo sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028, complessivamente per circa Euro 2,6 milioni.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Spese per il personale: composizione

Voci Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
1. Personale dipendente (25.978) (19.321)
a) salari e stipendi (17.872) (11.840)
b) oneri sociali (3.942) (3.093)
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali (380) (286)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (219) (82)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1.153) (795)
- a contribuzione definita (1.153) (795)
- a benefici definiti
h) altri benefici a favore dei dipendenti (2.412) (3.225)
2. Altro personale in attività (142) (57)
3. Amministratori e Sindaci (1.261) (667)
4. Personale collocato a riposo -
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 44 17
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società (77) -
Totale (27.413) (20.028)

La voce "Spese per il personale" evidenzia un saldo di circa Euro 27,4 milioni (circa Euro 20 milioni al 31 marzo 2024) e comprende (i) costi complessivi riferiti al personale dipendente, agli Amministratori ed al Collegio Sindacale e (ii) costi riferiti alla componente di remunerazione variabile (anche correlata alle commissioni di incentivo generate sui prodotti gestiti) e ad accordi transattivi straordinari in via di definizione. Si ricorda che nella sottovoce "h) altri benefici a favore dei dipendenti", nel precedente periodo di riferimento al 31 marzo 2024, erano tra l'altro contabilizzati i costi riferiti ai piani di LTIP per un importo di circa Euro 2,1 milioni (in merito si rimanda alla Nota integrativa Consolidata "Parte A – Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan "LTIP"" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 per i dettagli e i principi contabili adottati).

Il contributo di Kairos SGR alla voce "Spese per il personale" è pari a circa Euro 6,8 milioni.

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"

Totale Totale
Voci 31.03.2025 31.03.2024
Consulenze (5.533) (1.058)
Locazione immobili e oneri gestione (575) (444)
Servizi di outsourcing (2.018) (1.931)
Spese di marketing e comunicazione (1.565) (1.343)
Costo per Infoprovider (3.319) (2.667)
Costi per telefonia e sistemi informatici (2.448) (1.786)
Altri costi di funzionamento (2.299) (1.693)
Totale (17.757) (10.922)

La voce "Altre spese amministrative" evidenzia un saldo di circa Euro 17,8 milioni (Euro 10,9 milioni al 31 marzo 2024); l'incremento rilevato nel trimestre rispetto al precedente periodo di riferimento è da attribuirsi principalmente a maggiori (i) costi per consulenze per circa Euro 4,5 milioni, prevalentemente di natura straordinaria anche correlati all'OPA, (ii) costi riferiti ai sistemi informatici e agli nfoprovider per circa Euro 1,3 milioni e (iii) altri costi di funzionamento per circa Euro 0,6 milioni. Il contributo complessivo alla voce "Altre spese amministrative" da parte di Kairos SGR è pari a circa Euro 1,7 milioni.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
31.03.2025
1. Attività immateriali diverse dall'avviament (10.840) (10.840)
1.1 di proprietà (10.840) (10.840)
- generate internamente -
- altre (10.840) (10.840)
1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing -
Totale (10.840) (10.840)

Nella tabella sono rappresentati gli ammortamenti delle attività immateriali, che comprendono (i) gli ammortamenti del periodo di riferimento riconducibili alle attività intangibili a vita utile definita per circa Euro 10,3 milioni e (ii) all'ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali (software) per circa Euro 0,5 milioni.

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 180

Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
860 52
26 78
0 172
32.614 1.943
33.499 2.245
Oneri Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
Oneri relativi ai prodotti gestiti (871) (81)
Minusvalenza alienazione cespiti - (3)
Oneri vari (52) (270)
Oneri per migliorie su beni di tezi (58) (357)
Totale (981) (711)
Totale netto 32.518 1.534

Le sottovoci "Proventi – Proventi vari relativi ai prodotti gestiti" si riferisce principalmente al recupero per l'imposta di bollo sulla rendicontazione inviata alla clientela evidenziata da Kairos SGR. La sottovoce "Proventi - Proventi vari" accoglie in particolare il provento riveniente dall'indennizzo

complessivo riconosciuto al Gruppo Anima con riferimento agli accordi sottoscritti, da ultimo nel corso del 2020, con il gruppo Banco BPM e correlato alla minore raccolta netta cumulata rispetto al risultato minimo atteso per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 28 febbraio 2025, valorizzato per circa Euro 31,8 milioni. Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e al documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicato in data 21 maggio 2020, disponibile sul sito della Società.

La sottovoce "Oneri – Oneri relativi ai prodotti gestiti" si riferisce principalmente all'imposta di bollo sulla rendicontazione inviata alla clientela evidenziata da Kairos SGR.

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 250

18.1 Composizione delle "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Voci Totale 31.03.2025 Totale 31.03.2024
1. Imposte correnti (36.749) (29.507)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (0) -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
4. Variazioni delle imposte anticipate (3.313) (655)
di cui relative a precedenti esercizi
5. Variazioni delle imposte differite 2.000 2.082
di cui relative a precedenti esercizi
Imposte di competenza dell'esercizio (38.062) (28.080)

Nella voce "Imposte correnti", pari a circa Euro 36,7 milioni, sono ricomprese l'imposta IRES (per circa Euro 24,3 milioni ) e l'IRAP (per circa Euro 12,4 milioni) di competenza del periodo di riferimento evidenziate dalle società del Gruppo .

Il rapporto tra la voce "250. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" e la voce "240. Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte" è di circa il 34,63% (circa il 34,68% al 31 marzo 2024).

PARTE D- ALTRE INFORMAZIONI SUL RESOCONTO INTERMEDIO CONSOLIDATO

Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni, mentre le società controllate svolgono l'attività tipica delle società di Gestione del Risparmio.

Si segnala che la società del Gruppo si avvalgono di differenti banche depositarie per le varie gamme di fondi offerti e, in particolare:

in relazione ai fondi comuni di diritto italiano OICVM, i FIA chiusi e il fondo pensione Arti & Mestieri di BNP Paribas;

  • per i FIA immobiliari di Société Générale Securities Services S.p.A., Caceis Bank Italy Branch, BFF Bank S.p.A., State Street International Bank GmbH e BNP Paribas;

  • per Anima Investment Sicav (SICAV di diritto lussemburghese, precedentemente denominata "Gestielle Investment Sicav") e Anima Funds Plc (SICAV di diritto irlandese) per le quali Anima SGR agisce in qualità di Management Company rispettivamente, BNP Paribas e State Street quali banche depositarie;

  • per Kairos International Sicav, Kairos Alternative Investment S.A. Sicav e Kairos Multi Strategy Fund S.A. Sicav-RAIF (SICAV di diritto lussemburghese), per le quali Kairos SGR agisce in qualità di Management Company, di BNP Paribas.

1.rmazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi

1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)

Si ricorda che, per le operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 con il Gruppo Banco BPM e con il Gruppo Poste, gli accordi definiti (così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020) prevedono, in linea con la prassi di operazioni analoghe, specifici meccanismi di protezione e garanzia (ad esempio meccanismi di aggiustamento prezzo, meccanismi di earn-in / earn-out, mantenimento di determinati livelli di quote di mercato da parte delle controparti dei prodotti gestiti dal Gruppo, meccanismi di verifica della performance dei prodotti gestiti dal Gruppo e rimedi in caso di underperformance degli stessi).

Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo al 31 marzo 2025 ha sottoscritto i seguenti impegni:

  • FIA chiuso AA1, gestito da Anima Alternative: importo sottoscritto Euro 15 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 13,2 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 1,8 milioni;
  • FIA chiuso AA2, gestito da Anima Alternative: importo sottoscritto Euro 10,3 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 4,6 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 5,8 milioni;
  • FIA Immobiliare GEM Fund, gestito da Castello SGR: importo sottoscritto Euro 10,5 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 8,4 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 2,1 milioni;
  • HIIP Sicaf S.p.A., società gestita da Castello SGR: importo complessivo impegnato circa Euro 5,1 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 2,4 milioni e pertanto residuano impegni complessivi per circa Euro 2,7 milioni;
  • FIA chiuso Kairos Ventures ESG One, gestito da Kairos SGR: importo complessivo impegnato Euro 100 migliaia, di cui sono stati richiamati Euro 51,7 migliaia e pertanto residuano impegni pari a Euro 48,3 migliaia;
  • Castello SGR ha in essere impegni per un importo complessivo di circa Euro 2,9 milioni, costituiti principalmente da liquidità depositata su c/c intestati alla controllata ma di pertinenza di n. 16 fondi liquidati, vincolata presso il depositario sino al completamento del processo di liquidazione degli stessi.

Infine, si segnala che al 31 marzo 2025 (i) la Società ha in essere una fidejussione di Euro 0,575 milioni, rilasciata al proprietario dell'immobile di Corso Garibaldi 99 – Milano e (ii) Castello SGR ha rilevato due fidejussioni per un valore complessivo pari a Euro 0,155 milioni, rilasciate ai proprietari degli immobili della sede di Milano e Roma, tutte correlate ai contratti di locazione in essere.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni di carattere qualitativo sull'organizzazione del governo dei rischi, sui relativi processi e funzioni chiave e sulle modalità di gestione e monitoraggio sono rimaste invariate rispetto a quelle descritte nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024; si fa pertanto rinvio alla Nota integrativa consolidata "Parte D Altre informazioni sul Resoconto Intermedio Consolidato – Sezione 3 Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 per una completa informativa.

3.1 Rischi finanziari

L'informativa è prevista dall'art. 2428 C.C. e dai principi contabili IAS 32 e IFRS 7. I rischi finanziari comprendono:

  • il rischio di liquidità, connesso alla difficoltà di smobilizzare un'attività in tempi rapidi e ad un prezzo di mercato, ovvero di accedere tempestivamente alle risorse finanziarie necessarie all'azienda a costi sostenibili;
  • il rischio di credito, cioè il rischio di incorrere in perdite a causa dell'inadempienza o dell'insolvenza della controparte;
  • il rischio di mercato, legato ad oscillazioni del valore di attività/passività a seguito di variazioni delle condizioni di mercato (prezzo, tasso, cambio, commodity).

Il Gruppo è esposto a tutti i tre rischi sopra menzionati. In particolare, tale esposizione è essenzialmente riconducibile alla gestione della liquidità delle società del Gruppo, sia in relazione al rimborso dell'indebitamento sottoscritto dalla Società, sia in relazione alle eccedenze di risorse finanziarie rispetto ai fabbisogni attesi di liquidità generati dall'operatività ordinaria, ovvero il portafoglio di proprietà del Gruppo.

Gestione liquidità aziendale: indebitamento

Al 31 marzo 2025 la Società presenta la seguente struttura debitoria:

Tipologia Valore Nominale Esposizione Debitoria
al 31.03.2025
Prestito Obbligazionario 2026 283.978 285.337
Prestito Obbligazionario 2028 300.000 302.475
Totale indebitamento 583.978 587.812

Il profilo di scadenza della struttura nominale debitoria risulta essere:

Scadenza Prestito
Obbligazionario 2026
Prestito
Obbligazionario 2028
Totale
inferiore a 6 mesi -
inferiore a 1 anno -
tra 1 e 3 anni 283.978 283.978
tra 3 e 5 anni 300.000 300.000
oltre 5 anni -
Totale 283.978 300.000 583.978

Il Prestito Obbligazionario 2026 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 23 ottobre 2019, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,459%, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,75% (cfr. comunicato stampa del 17 ottobre 2019). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,38 milioni.

Si ricorda che in data 10 giugno 2020 è avvenuto il regolamento dell'offerta di riacquisto parziale avente ad oggetto le obbligazioni emesse dalla Società per un importo nominale complessivo di Euro 16,02 milioni.

Al 31 marzo 2025, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2026 è pari a Euro 283,98 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2026 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero, escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati. La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE (multilateral trading facility, o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è attualmente assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd.. Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
quotatazione
Rating Valuta Valore
Nominle
Valore IAS di
bilancio
Cedola Data
scadenza
Anima Holding S.p.A. XS2069040389 MTF BBB Euro 283.978 285.337 Annuale
tasso fisso
1,75%
23/10/2026

Il Prestito Obbligazionario 2028 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 22 aprile 2021, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,408, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,5% (cfr. comunicato stampa del collocamento obbligazionario del 15 aprile 2021). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,224 milioni.

Al 31 marzo 2025, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2028 è pari a Euro 300 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2028 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero (escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati). La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE (multilateral trading facility o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è attualmente assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd. Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
Rating
quotatazione
Valuta Valore Valore IAS di Cedola Data
Nominle bilancio scadenza
Anima Holding S.p.A. XS2331921390 MTF BBB Euro 300.000 302.475 Annuale
tasso fisso
22/04/2028
1,5%

In merito a ulteriori clausole correlate all'indebitamento del Gruppo, si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" - disponibile sul sito internet della Società (sezione Corporate Governance) redatta sulla base di quanto previsto dall'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza, ai sensi del quale gli emittenti devono annualmente fornire al mercato una serie di informazioni, dettagliatamente individuate dalla norma in oggetto.

Gestione liquidità aziendale: eccedenza risorse finanziarie

In materia di gestione della liquidità aziendale, le società del Gruppo investono le eccedenze di risorse finanziarie in (i) OICR, prevalentemente in OICVM e in FIA chiusi riservati istituiti e/o gestiti da società principalmente appartenenti al Gruppo. (ii) in emissioni governative a breve termine in Euro e (iii) in depositi bancari e postali a vista e in time deposit.

I rischi finanziari del portafoglio di proprietà sono gestiti attraverso la definizione di limitazioni operative finalizzate alla mitigazione del rischio che tale portafoglio può assumere. Tali limitazioni sono espresse (i) in termini di tipologie di investimenti ammessi, (ii) in termini di ammontare e (iii) in termini di limite massimo di rischio (identificato come volatilità) che può essere assunto.

I Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo deliberano annualmente in merito alle caratteristiche ed ai limiti operativi riguardanti gli investimenti in strumenti finanziari ed in depositi bancari e/o postali. L'attività di controllo è svolta dalle funzioni di Risk Management preposte.

L'investimento in OICVM è rappresentato da prodotti istituiti e/o gestiti dal Gruppo, selezionati secondo gli obiettivi di rendimento ed i limiti di rischio stabiliti dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Tale tipologia di investimento è caratterizzata da un elevato livello di liquidità e dal ridotto rischio diretto di credito, in quanto gli OICVM detenuti hanno un proprio patrimonio separato. I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono riconducibili essenzialmente al rischio di mercato degli investimenti effettuati, che risulta comunque compatibile con il profilo prudente che caratterizza la strategia di investimento della liquidità aziendale del Gruppo.

I rischi derivanti dall'investimento in OICVM sono monitorati mediante la verifica del rispetto dei limiti deliberati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. In particolare, i limiti di rischio stabiliti in termini di volatilità sono monitorati con il modello di rischio in uso presso la società controllata Anima SGR. Per quanto sopra, unitamente alla natura diversificata degli investimenti in OICVM, il Gruppo non ritiene rappresentativa l'analisi di sensitività rispetto ai rischi di mercato a cui è esposta.

Gli investimenti in emissioni governative in Euro sono rappresentati da titoli emessi dallo Stato italiano (BOT) con duration massima di 12 mesi. I rischi derivanti da tale investimento sono monitorati mediante la verifica del rispetto dei limiti deliberati dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, i limiti di rischio stabiliti in termini di volatilità sono monitorati anche in questo caso con il modello di rischio in uso presso Anima SGR.

Il Gruppo può inoltre investire nei FIA chiusi immobiliari riservati istituiti e/o gestiti principalmente da società appartenenti al Gruppo. Viste le caratteristiche, specialmente in termini di illiquidità, di questa tipologia di investimenti, l'ammontare ad essi destinato viene autorizzato specificatamente dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Dal punto di vista della liquidità, tale tipologia di investimenti è caratterizzata infatti da un orizzonte temporale di lungo periodo, senza la possibilità di richiedere un rimborso anticipato rispetto alla scadenza del fondo. Nell'ambito del rischio di mercato, per questi strumenti rappresenta un elemento mitigante l'esposizione minoritaria a investimenti di natura azionaria e la strategia di investimento di lungo periodo, che viene riflessa anche nella valorizzazione dei sottostanti. Può essere rilevante la presenza del rischio di credito nei confronti delle società che vengono finanziate da questi strumenti di investimento: la mitigazione avviene principalmente tramite tecniche di diversificazione implementate dal gestore dei FIA e un'attenta fase di analisi preventiva.

Infine, gli investimenti in depositi bancari e postali e in time deposit (questi ultimi sottoscrivibili con scadenza non superiore a 12 mesi) sono, per loro natura, caratterizzati da un elevato livello di liquidità e assenza di rischio di mercato. I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono sostanzialmente riconducibili al rischio di credito e sono regolarmente monitorati nonché mitigati anche tramite limiti finalizzati al frazionamento del rischio.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Si segnala che la Società ha inoltre acquisito n° 50.290.691 azioni ordinarie di BMPS, per un valore complessivo al 31 marzo 2025 pari a Euro 367,2 milioni, (i) aderendo nell'ottobre 2022, all'aumento di capitale della banca con la sottoscrizione di n° 12,5 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione e (ii) con l'acquisto avvenuto in data 13 novembre 2024 dal MEF di n° 37.790.691 azioni ordinarie nell'ambito della procedura accelerata di raccolta ordini riservata a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri.

I titoli azionari di BMPS sono stati classificati contabilmente tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", voce che accoglie gli strumenti finanziari valutati al fair value con la rilevazione delle variazioni dello stesso in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento, in quanto tali azioni non sono detenute per finalità di negoziazione e non sono

qualificabili di controllo esclusivo, collegamento e controllo congiunto. La finalità dell'investimento è stata definita dal Consiglio di Amministrazione della Società.

3.2 Rischi operativi

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni e pertanto l'esposizione ai rischi operativi è dunque limitata ai processi amministrativi, in parte effettuati anche per le società del Gruppo.

Il presidio e il monitoraggio articolato dei rischi operativi sono invece previsti all'interno delle società di gestione del risparmio del Gruppo. Le esposizioni individuali ai rischi operativi vengono poi raccordate a livello di Gruppo dalla Direzione Rischi, nell'ambito delle sue attività di Enterprise Risk Management.

Con riferimento in particolare ad Anima SGR (che gestisce la maggior parte degli AuM del Gruppo), la controllata provvede al monitoraggio dei rischi operativi alla quale è esposta sulla base di un processo formalizzato nella procedura operativa denominata "Gestione dei Rischi di Impresa". La responsabilità dell'attività è attribuita alla funzione di Risk Management. Il processo si articola nelle fasi di (i) mappatura dei rischi, (ii) analisi degli eventi di rischio (limitatamente agli eventi di natura operativa), (iii) valutazione dei rischi, (iv) gestione dei rischi e (v) monitoraggio delle azioni di mitigazione.

La metodologia di rilevazione dei rischi aziendali e la predisposizione delle informazioni ad essi collegate si fondano sul risk reporting: quest'ultimo fornisce ai vertici aziendali una visione sintetica ed immediata dei rischi a cui Anima SGR risulta maggiormente esposta e, contemporaneamente, dei processi sui quali detti rischi si concentrano. La rappresentazione della situazione di rischio è proposta attraverso una matrice che riporta i processi caratteristici dell'azienda ed i rischi (categorie di rischio) ad essi intrinseci, valorizzati in base al peso ed al numero di risk gap ad essi collegati. Tali risk gap sono identificati e valutati nel corso delle verifiche condotte dalle funzioni di controllo interne o dagli altri organi di controllo.

Il peso di ogni risk gap (scoring) è attribuito sulla base di una stima dei livelli di significatività, inteso come entità della perdita conseguibile e di probabilità di accadimento dell'evento negativo sotteso. Il report è poi completato da tabelle di analisi dei risk gap in essere e delle relative azioni correttive.

Inoltre, Anima SGR, per quanto riguarda l'analisi degli eventi di rischio operativo dell'anno 2024, ha provveduto al censimento dei dati circa le perdite operative.

Per quanto concerne i servizi affidati a terze parti, nel rispetto delle norme sulle esternalizzazioni delle funzioni operative essenziali o importanti previste dal Regolamento della Banca d'Italia di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis) del TUF, il Gruppo affida in outsourcing a società terze, sulla base di appositi contratti, lo svolgimento di alcuni servizi rilevanti che riguardano principalmente attività amministrativo-contabili di back-office ed attività informatiche inerenti i prodotti gestiti, ivi compreso quelle relative al fondo pensione Arti & Mestieri, nonché per i FIA immobiliari attività di asset, property e facility management e per i FIA di Credito attività di gestione e recupero dei crediti.

Al fine di monitorare il mantenimento di elevati standard di efficienza dei processi esternalizzati, sono stati stipulati appositi Service Level Agreement ("SLA") con gli outsourcer; in tali contratti sono indicati i presidi posti in essere dal fornitore ed i livelli quali-quantitativi del servizio che l'outsourcer deve garantire attraverso il raggiungimento di specifici obiettivi (KPI). Con riferimento ai servizi informatici esternalizzati sono previste specifiche clausole in ordine ai piani di Disaster Recovery e Business Continuity Plan implementati dagli outsourcer, al fine di garantire la continuità del servizio, la conservazione, la sicurezza e l'integrità dei dati.

Tali contratti prevedono inoltre specifiche clausole che consentono al Gruppo di rivalersi sui fornitori in caso di danni economici derivanti da anomalie nelle prestazioni.

In caso di mutamenti (i) della normativa di riferimento, (ii) dei sistemi informativi, o (iii) dell'organizzazione interna degli outsourcer, è prevista la revisione della contrattualistica, al fine di mantenerla aggiornata e adeguata al nuovo contesto di riferimento.

In ogni caso si evidenzia che, il mancato rispetto di tali livelli minimi di servizio ivi individuati da parte degli outsourcer, potrebbe determinare effetti pregiudizievoli sull'operatività del Gruppo e conseguenti danni reputazionali.

Con riferimento a tali rischi, si precisa che il Gruppo ha posto in essere i presidi richiesti dalla normativa applicabile per la verifica del rispetto degli SLA stipulati con gli outsourcer.

Con riferimento ai sistemi informatici, si ricorda che il Gruppo è dotato di piani di Disaster Recovery e Business Continuity Plan implementati al fine di garantire la continuità dell'operatività, la conservazione, la sicurezza e l'integrità dei dati societari.

Inoltre, il Gruppo svolge, in particolare attraverso Anima SGR che accentra buona parte delle attività di Information Technology ("IT") e la Capogruppo Anima Holding anche tramite il supporto di consulenti esterni specializzati, un constante monitoraggio del livello di sicurezza dei sistemi IT per fronteggiare eventuali attacchi di pirateria provenienti dall'esterno o dall'interno dell'azienda, oltre ad una proattiva verifica della presenza di nuovi vettori di attacco.

In particolalre, il servizio di Cyber Security effettua attività di monitoraggio ed analisi dei sistemi al fine di rilevare, proteggere ed in caso di incidente effettuare il ritorno all'operatività mitigando al massimo i rischi informatici. Tali attività sono attribuite alla responsabilità del Chief Information Security Officer ("CISO"), che opera presso la Direzione Rischi di Anima Holding e svolge in modalità di outsourcing le sue attività di monitoraggio a favore della Società e di tutte le società di gestione del risparmio del Gruppo. Il servizio di Sicurezza Informatica ha inoltre il compito di proporre le strategie ai vertici aziendali e la rendicontazione periodica verso gli organi e le strutture aziendali di Gruppo.

Nel corso del periodo si sono svolte regolari attività di monitoraggio e indirizzo del Comitato di Cyber Security e sono proseguite le verifiche (sia da parte delle strutture interne sia con il ricorso a specifiche consulenze esterne) della complessiva postura di sicurezza informatica, anche attraverso simulazioni di attacco o penetration test su ambiti o applicativi specifici. Si rammenta che all'interno del Gruppo è in corso di svolgimento il progetto per la conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento (EU) 2022/2554 del Parlamento Europeo e del Consiglio in tema di resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Digital Operational resilience Act, o "DORA"), la cui piena efficacia è decorsa dal 17 gennaio 2025. Anche per tale motivo, il Gruppo ha acquisito le competenze necessarie tramite l'assunzione di una figura professionale con il ruolo di ICT Risk Manager e la definizione di un Servizio di ICT Risk Management, anch'esso – dal 1° gennaio 2025 – inserito nella citata Direzione Rischi di Anima Holding.

Infine, si conferma che il Gruppo ha in essere una specifica polizza assicurativa per coprire i rischi di natura informatica derivanti da possibili azioni esterne.

ALTRI RISCHI: RISCHI AMBIENTALI

Il Gruppo è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività in ambito di sostenibilità ed ha pertanto attuato una serie di misure interne che permettono di considerare strategicamente e preventivamente tali rischi. A tal fine il Gruppo ha valutato ed integrato, all'interno del proprio modello di gestione dei rischi, anche quelli correlati all'Environmental, Social, Governance ("ESG"). In tale ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • rischio fisico indica l'impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, e si distingue a sua volta in:
    • o rischio fisico acuto: se causato da eventi metereologici estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;
    • o rischio fisico cronico: se provocato da mutamenti graduali del clima quali l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse;
  • rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di gas serra per favorire la transizione economica verso attività meno dannose per il clima. Il rischio di transizione si distingue a sua volta in:
    • o normativo rischio derivante dall'introduzione di nuove e improvvise normative in ambito ambientale;

  • o tecnologico rischio derivante dall'adozione di innovazioni tecnologiche a minore impatto ambientale;
  • o di mercato rischio derivante dal mutamento delle preferenze dei consumatori e, di conseguenza, di adeguamento alla crescente richiesta di prodotti o investimenti a minore intensità di carbonio.

Con riferimento al rischio fisico, sia acuto che cronico, il Gruppo è scarsamente esposto ai rischi fisici diretti sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di tali rischi sui portafogli gestiti. Tale eventualità potrebbe concretizzarsi sotto forma di perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione e delle relative commissioni, oltre a potenziali impatti reputazionali derivanti da performance poco soddisfacenti. Per tale ragione, il Gruppo si adopera costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati ai propri investimenti.

Con riferimento al rischio di transizione, il Gruppo potrebbe essere esposto a tali rischi soprattutto con riferimento all'ambito dell'evoluzione normativa e dei cambiamenti nelle preferenze del mercato. Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e internazionali per poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua costantemente la propria offerta di prodotti alle richieste ed esigenze della propria clientela.

Si precisa infine che al 31 marzo 2025, considerando le caratteristiche specifiche dell'operatività del Gruppo e la natura dei rischi climatici sopra richiamati, non si segnalano impatti rilevanti (ai sensi del principio contabile IAS 1) nel presente Resoconto Intermedio Consolidato.

3.3 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

DERIVATI DI NEGOZIAZIONE

Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di negoziazione.

LE COPERTURE CONTABILI

Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di copertura.

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

4.1.rmazioni di natura qualitativa

Al 31 marzo 2025 il capitale sociale della Società è interamente sottoscritto e versato e risulta essere pari a Euro 7.421.605,63 diviso in n. 325.215.817 azioni prive dell'indicazione del valore nominale. Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del D.Lgs. n. 58/98 e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del presente Resoconto Intermedio da parte del Consiglio di Amministrazione, Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM") risulta essere l'unico azionista detentore di una partecipazioni rilevante in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), con una quota pari all'89,949%.

Anima Holding non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, né titoli o valori similari.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori 31.03.2025 31.12.2024
1. Capitale 7.422 7.292
2. Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652
3. Riserve 627.571 590.732
- di utili 683.984 683.958
a) legale 1.484 1.458
d) altre 682.500 682.500
- altre (56.412) (93.226)
4. (Azioni proprie) - (44.529)
5. Riserve da valutazione 115.169 91.913
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
115.404 92.148
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (235) (235)
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (perdita) d'esercizio 71.837 227.845
Totale 1.609.650 1.660.905

Si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti della Società, in data 31 marzo 2025, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari ad Euro 0,45 per azione, che sarà pagabile a partire dal 21 maggio 2025 (stacco della cedola n° 12 il 19 maggio 2025 e record date il 20 maggio 2025).

Sezione 6 – Operazioni con Parti Correlate 6.rmazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La tabella che segue riporta l'ammontare dei compensi dell'esercizio maturati dagli Organi di Amministrazione e Controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Collegio Sindacale Consiglio di
Amministrazione -
Comitati
Dirigenti con
respons.
Strategica
Totale al 31.03.2025
Benefici a breve termine (1) 127 1.027 595 1.749
Benefici successivi al rapporto di lavoro (2) 37 37
Altri benefici a lungo termine
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Pagamenti in azioni (3) - -
Totale 127 1.027 632 1.786

(1) Include i compensi fissi e variabili, i contributi per oneri sociali a carico del Gruppo e i benefici in natura.

(2) Include la contribuzione aziendale al fondo pensione e l'accantonamento al TFR nelle misure previste dai regolamenti aziendali e dalla legge.

(3) Il valore esposto è riferito alla parte variabile della retribuzione a lungo termine di competenza dell'esercizio derivante dalla partecipazione dei Dirigenti con responsabilità Strategiche ai piani di LTIP, quantificati come definito nelle "Parte A Politiche contabili - A2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni –LTIP" del Bilancio consolidato al 31dicembre 2024.

Alla data di riferimento del presente Bilancio abbreviato non sono state rilasciate garanzie a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti Strategici.

6.2 Informazioni sulle transazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di Procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura") disponibile sul sito internet di Anima Holding all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations – Corporate Governance.

Nel periodo di riferimento il Gruppo ha intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalle procedure da essa approvata che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel corso del primo trimestre 2025, non sono state effettuate operazioni qualificabili come di "maggiore rilevanza", di "minore rilevanza" e non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali.

Le transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente le attività commerciali a supporto della distribuzione dei prodotti gestiti dal Gruppo, le deleghe di gestione ricevute, i rapporti di deposito di conto corrente/time deposit e custodia titoli per la gestione della liquidità, i servizi di postalizzazione ricevuti, i compensi riconosciuti ai componenti del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre agli importi derivanti dai meccanismi di aggiustamento prezzo e riferiti alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 dal Gruppo con il gruppo Banco BPM e con il gruppo Poste, così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società).

STATO PATRIMONIALE Gruppo Banco BPM Gruppo
Poste
Italiane
FSI Totali
correlate
ATTIVO
10 Cassa e disponibilità liquide 73.071 2 - 73.073
40 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.154 12.176 - 16.330
a) per gestione di patrimoni 3.851 11.989 - 15.840
b) altri crediti 303 188 - 491
120 Altre attività 31.809 0 - 31.809
Totale attivo 109.034 12.178 - 121.212
PASSIVO
10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- per distribuzione prodotti
80 Altre passività
(85.145)
(85.145)
(34)
-
-
(687)
-
-
(18)
(85.145)
(85.145)
(740)
Totale passivo (85.179) (687) (18) (85.885)
CONTO ECONOMICO
10 Commissioni attive
3.483 7.027 - 10.511
20 Commissioni passive (99.872) - - (99.872)
50 Interessi attivi su depositi e conti correnti 13 - - 13
140a Spese per il personale (18) (6) (18) (43)
140b Altre spese amministrative (1) (800) - (801)
180 Altri proventi e oneri di gestione 31.783 186 - 31.968
TOTALE CONTO ECONOMICO (64.613) 6.407 (18) (58.224)

Milano, 6 maggio 2025

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

Anima Holding S.p.A. Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Dichiarazione ai sensi dell'art. 154-Bis, comma secondo, del D.Lgs. 58/98

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari Enrico Maria Bosi

Dichiara

Ai sensi del comma 2, articolo 154 bis del "Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente documento "Resoconto Intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025" corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Milano, 6 maggio 2025

il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

f.to Enrico Maria Bosi

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