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Ascopiave

Quarterly Report May 8, 2025

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2025

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice

Area e criteri di consolidamento 53
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 55
Criteri di valutazione 55
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 56
Attività non correnti 56
Attività correnti 62
anticipata ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2025 52
Nuovi principi contabili non omologati dall'Unione Europea e non applicabili in via
obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2025 52
Principi contabili rilevanti 52
Principi contabili pubblicati dallo IASB ed omologati dall'UE applicabili
Prospetti di Bilancio 51
Criteri generali di redazione ed attestazione di conformità agli IFRS 51
Informazioni societarie 51
NOTE ESPLICATIVE 51
Rendiconto finanziario consolidato 50
Prospetti delle variazioni di patrimonio netto consolidato 49
Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre del conto economico complessivo 48
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 47
Prospetti del Resoconto intermedio di gestione 46
Andamento della gestione – Gli investimenti 45
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 43
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 41
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 40
Indicatori di performance 39
39
Stagionalità dell'attività 38
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2025
Altre informazioni 38
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 32
Andamento inflazionistico e tassi di interesse 31
Evoluzione prevedibile della gestione 31
Azioni proprie 30
Distribuzione dividendi 30
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre l'esercizio 2025 . 30
Ambiti territoriali 27
Contenziosi 17
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 26
delle reti 16
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2025 15
Rapporti con parti correlate e collegate 14
Corporate Governance e Codice Etico 13
Controllo della società 12
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Premessa 8
Organi sociali ed informazioni societarie 5
INFORMAZIONI GENERALI 5

Patrimonio netto consolidato 67
Passività non correnti 68
Passività correnti 72
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 77
Ricavi 77
Proventi e oneri finanziari 81
Imposte 82
Componenti non ricorrenti 82
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 82
Impegni e rischi 83
Fattori di rischio ed incertezza 83
Gestione del Capitale 86
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 87
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 90
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 90
Conto economico complessivo consolidato 91
Rendiconto Finanziario consolidato 92
Indebitamento finanziario netto consolidato 93
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2025
94
Obiettivi e politiche del Gruppo 94

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Cecconato Nicola * Presidente del Consiglio di Amministrazione 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
e Amministratore delegato
Pietrobon Greta Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Quarello Enrico Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Novello Cristian Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Monti Federica Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Zoppas Giovanni ** Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025

(*) Cecconato Nicola è stato nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023;

(**) Zoppas Giovanni è stato nominato Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Moro Barbara Sindaco effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025

Comitati endoconsiliari

Comitato per il Controllo e Rischi

Soggetto carica data inizio data fine
Novello Cristian Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato per le Remunerazioni

Soggetto carica data inizio data fine
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Novello Cristian Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato Sostenibilità

Soggetto carica data inizio data fine
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Quarello Enrico Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

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Società di Revisione KPMG S.p.A.

Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 % dei ricavi 2024 % dei ricavi
Ricavi 54.790 100,0% 47.440 100,0%
Margine operativo lordo (EBITDA*) 29.630 54,1% 23.325 49,2%
Risultato operativo 17.422 31,8% 10.875 22,9%
Utile netto del periodo 9.300 17,0% 6.692 14,1%

*Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Capitale circolante netto 198.122 210.794
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.102.311 1.099.008
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (66.465) (64.412)
Capitale investito netto 1.233.968 1.245.390
Posizione finanziaria netta (366.620) (387.602)
Patrimonio netto totale (867.348) (857.789)
Fonti di finanziamento (1.233.968) (1.245.390)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primo trimestre
(migliaia di Euro ) 2025 2024
Risultato netto 9.300 6.692
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa 36.646 (7.302)
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività di investimento (15.328) (15.155)
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività finanziaria (19.583) (12.774)
Incremento (decremento) nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.736 (35.231)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 34.183 52.083
Effetto su disponibilità liquide e mezzi equivalenti delle differenze di conversione 1.736 (35.231)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 35.919 16.851

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre dell'esercizio 2025 con un utile netto consolidato di 9,3 milioni di Euro (6,7 milioni di Euro al 31 marzo 2024), con un incremento pari a 2,6 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2025 ammonta a 867,3 milioni di Euro (857,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2024), ed il capitale investito netto a 1.234,0 milioni di Euro (1.245,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2024).

Nel corso del primo trimestre dell'anno 2025 il Gruppo ha realizzato investimenti per 15,3 milioni di Euro (15,2 milioni di Euro nel primo trimestre 2024), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas, nonché nell'attività di installazione di misuratori elettronici, per 11,9 milioni di Euro (13,5 milioni di Euro nel primo trimestre 2024). Al termine del periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per 2,6 milioni di Euro (1,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2024).

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2024 Ascopiave ed il Gruppo Hera hanno stipulato l'atto di cessione da parte di Ascopiave del 25% del capitale di EstEnergy con la conseguente classificazione della partecipazione in attività possedute per la vendita; conseguentemente i risultati economici conseguiti dal Gruppo EstEnergy sono stati iscritti per la quota di competenza del Gruppo sino al 30 settembre 2024, mentre non risultano contabilizzati nell'esercizio 2025.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 301 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per 14.730 chilometri e fornendo il servizio a circa 870.700 utenti.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 29 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Il Gruppo opera altresì nell'ambito della cogenerazione e gestione calore, nonché nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di circa 930 km.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 607 milioni di metri cubi, con un incremento dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2025 ha una lunghezza di 14.730 chilometri, in aumento di 12 chilometri rispetto al 31 dicembre 2024.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 84,1 MW, hanno prodotto 33,7 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un decremento del 29,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, quest'ultimo caratterizzato da una significativa piovosità.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo trimestre 2025 si attestano a 54,8 milioni di Euro, contro i 47,4 milioni di Euro registrati nel primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 17,4 milioni di Euro, in aumento di 6,5 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato, pari a 9,3 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 2,6 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 366,6 milioni di Euro, in diminuzione di 21,0 milioni di Euro rispetto ai 387,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2024.

La diminuzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto, dei proventi da partecipazioni, del risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 22,4 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 13,9 milioni di Euro, e dall'attività di investimento, che ha assorbito risorse per 15,3 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2025 è risultato pari a 0,42 (0,48 al 31 marzo 2024).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2025.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 31 marzo 2025 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,060 Euro per azione, con un incremento di 11,1 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2025 (2,755 Euro per azione, riferita al 2 gennaio 2025).

La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2025 risultava pari a 717,30 milioni di Euro1 (644,63 milioni di Euro2 al 30 dicembre 2024).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2025 ha registrato un miglioramento della performance (+11,1%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share e l'indice settoriale FTSE Italia Utenze hanno evidenziato un incremento rispettivamente del 10,0% e del 7,4%, mentre l'indice FTSE Italia Star ha registrato una riduzione del 5,5%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2025:

Dati azionari e borsistici 31.03.2025 30.12.2024
Utile per azione (Euro) 0,04 0,17
Patrimonio netto per azione (Euro) 4,01 3,92
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,060 2,750
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,060 2,885
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,680 2,170
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 717,30 644,63
N. di azioni in circolazione 216.437.856 216.437.856
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.411.575 234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.973.719 17.973.719

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acinque, Hera ed Iren) al 31 marzo 2025 risultava pari a 20,5 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

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2 Elaborazione interna.

Controllo della società

Alla data del 31 marzo 2025 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A.

Ascopiave S.p.A. rientra nell'elenco aggiornato delle "Piccole Medie Imprese" (PMI) ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. w-quater. 1) del d.lgs. n. 58/1998 (TUF), pubblicato sul sito istituzionale di Consob, come risulta dalla Determina Consob n. 105 del 22 maggio 2024. Pertanto, ai sensi dell'art. 120 del TUF, nel grafico che segue vengono esposti gli azionisti rilevanti di Ascopiave S.p.A. che detengono una partecipazione sul capitale votante superiore al 5%.

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2025 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance, apportando continui miglioramenti al sistema di controllo e di gestione del rischio, al fine di contribuire al successo sostenibile della società.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance, facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 154-bis comma 5-ter del TUF, introdotto dall'art. 12 D.lgs. n. 125/2024, l'Amministratore delegato ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, a far data dall'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 attestano, con apposita relazione, che la Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è redatta conformemente agli standard di rendicontazione previsti dalla normativa di riferimento. In particolare, si informa altresì che la Funzione Compliance ha supportato il Dirigente Preposto, in collaborazione con la Funzione Sostenibilità, facenti parte della Direzione Affari Legali e Societari, nonché in coordinamento con il Responsabile Internal Auditing, nella predisposizione di una nuova procedura amministrativa, integrata nella compliance ex L. 262/2005, allo scopo di descrivere le attività, i presidi di controllo e i relativi responsabili coinvolti nel processo di redazione della Rendicontazione di Sostenibilità consolidata del Gruppo Ascopiave redatta ai sensi del D.Lgs. n. 125/2024. Allo scopo, inoltre, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le società controllate adottano un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave, documento aggiornato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 10 settembre 2021.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nella riunione del 30 luglio 2024, ha adottato l'ultimo aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo di Ascopiave S.p.A., conseguito sia alle novità normative, nel frattempo succedutesi, sia alle sopravvenute variazioni nella struttura societaria e di Gruppo.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

In data 9 novembre 2023, a seguito della sopravvenuta vigenza del D.Lgs. 24/2023, attuativo della Direttiva UE 2019/1937 sul "Whistleblowing", Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello di organizzazione, gestione e controllo).

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali.

Si ricorda che il Modello 231 (Parte Generale) e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Nel corso del primo trimestre 2025 è proseguita l'attività di redazione e adozione, nonché di periodico aggiornamento dei modelli di organizzazione gestione e controllo di tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave. In particolare, a seguito delle operazioni straordinarie infragruppo, efficaci a far data dalle ore 23.59 del 31 dicembre 2024, nel corso del primo trimestre 2025 è stato avviato l'ulteriore aggiornamento dei modelli delle società interessate, in modo da permettere l'allineamento dei medesimi alla situazione societaria sopravvenuta.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio: Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio: Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. alla controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2025 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato. Per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

31.03.2025 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 53 174 11 0 0 53 0 0 11 0
Totale controllanti 53 174 11 0 0 53 0 0 11 0
Cogeide 33 0 0 0 0 399 202 0 0 0
Totale società collegate 33 0 0 0 0 399 202 0 0 0
Totale 176 174 16 0 0 541 202 0 16 0

Si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2024 la capogruppo Ascopiave ha esercitato l'opzione di vendita in essere sulla partecipazione detenuta in EstEnergy S.p.A.. L'operazione si perfezionerà nel corso dell'esercizio 2025 e conseguentemente il valore della partecipazione, misurato al 30 settembre 2024 mediante la valutazione con il metodo del patrimonio netto, è stato oggetto di riclassifica alla voce "attività possedute per la vendita" in ottemperanza ai dettami del principio contabile internazionale IFRS 5 ed i rapporti con la stessa intrattenuti non sono esplicitati nella tabella sovrastante.

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2025

Patti parasociali – aggiornamento dei diritti di voto

In data 7 gennaio 2025, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave ha informato che è stata pubblicata nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020.

Ascopiave ha comunicato che tale aggiornamento ha esclusivamente ad oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto delle intervenute maggiorazioni dei diritti di voto, come comunicati da Ascopiave in data 7 giugno 2024 e in data 5 luglio 2024.

Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Teleborsa S.r.l., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Piano strategico 2025-2028

In data 13 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2025-2028 del Gruppo. Il piano delinea un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili, valorizzando l'impatto delle iniziative di investimento già avviate e con un'alta visibilità. Tra queste, l'acquisizione dal Gruppo A2A di alcune concessioni di distribuzione del gas in Lombardia, che dovrebbe perfezionarsi a luglio del 2025 e che consentirà ad Ascopiave di rafforzare ulteriormente la sua presenza in un business regolato e con una significativa stabilità dei margini reddituali.

Lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi remunerativa e in crescita.

Highlights economico finanziari

  • EBITDA al 2028: 161 milioni di euro (+ 66 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2024);
  • Risultato netto al 2028: 41 milioni di euro (+ 9 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2024);
  • Investimenti netti 2025-2028: 871 milioni di euro;
  • Disinvestimenti di partecipazioni di minoranza 2025-2028: 288 milioni di euro;
  • Posizione finanziaria netta al 2028: 690 milioni di euro;
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2028: 0,76;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 15 centesimi per azione per l'esercizio 2024, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2028.

Il piano si basa su quattro pilastri strategici fondamentali: crescita nei core business, diversificazione in settori sinergici, efficienza economica ed operativa e innovazione.

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo aziendale sostenibile, integrando gli aspetti della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, evolvendo un proficuo rapporto con gli altri stakeholder rilevanti.

Gara per alienazione della partecipazione societaria della Provincia di Treviso in Acantho S.p.A.

In data 24 febbraio 2025, a seguito delle risultanze dell'Asta pubblica per la vendita dell'intera quota di partecipazione azionaria della Provincia di Treviso detenuta in Acantho S.p.A., Ascopiave S.p.A. è risultata aggiudicataria provvisoria al prezzo complessivo di 3,4 milioni di Euro.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020 e determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024. Per tutte le società di distribuzione obbligate del Gruppo si segnala che nella sessione di novembre 2023 è stato completato l'obiettivo 2021, mentre, nella sessione di maggio 2024, è stata rispettata la quota minima dell'obiettivo 2023. Si segnala che il quantitativo di titoli assegnati alle società di distribuzione del Gruppo per l'esercizio 2023 (maggio 2023 - giugno 2024) è pari 68.675 certificati mentre, per l'esercizio 2024 è pari a 76.867 certificati. Si segnala che nel corso della sessione di novembre 2024 è stato completato per tutte le società l'obiettivo 2022 ed è stato coperto il 30% dell'obiettivo 2024.

Alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione gli organi deputati alla definizione degli obiettivi di efficienza e risparmio energetico non hanno ancora reso noti i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2025-2028. Il Gruppo ha conseguentemente effettuato una stima interna degli obiettivi che potrebbero essere assegnati alle società di distribuzione del Gruppo quantificando in 19.217 titoli la quota parte del primo trimestre 2025.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925);
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.

La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

Rispetto alla procedura negoziata dei paragrafi precedenti non si segnalano nuovi accordi o variazioni della normativa di riferimento.

Contenziosi

Sono di seguito descritti i contenziosi pendenti nelle società del Gruppo. I contenziosi che hanno evidenziato impatti economici valutati probabili hanno determinato la rilevazione di appositi fondi mentre gli altri contenziosi non hanno generato impatti nel bilancio del Gruppo. Si segnala l'assenza di accantonamenti significativi in relazione ai contenziosi in essere.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2025 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2025 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI GAS

Alla data del 31 marzo 2025 sono pendenti:

AP RETI GAS - COMUNE DI SOVIZZO

Un giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente ha richiesto il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65 migliaia/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas S.p.A. al pagamento di Euro 65 migliaia/anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposto appello (RG 95/2022).

La prima udienza è stata celebrata il 16 maggio 2022 e l'udienza per la precisazione delle conclusioni si è tenuta il 12 giugno 2023.

Con Sentenza del 12 dicembre 2023, la Corte d'Appello di Venezia ha rigettato il ricorso di AP Reti Gas, confermando la Sentenza di primo grado.

La Società ha provveduto al pagamento del dovuto, ma ha altresì proposto ricorso per Cassazione.

AP RETI GAS - COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A., rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di

GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A. La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Analogamente, il Comune di Fossalta di Portogruaro, in data 11 agosto 2022, ha trasmesso la Delibera di GC n. 37/2022 (adottata a marzo) relativa all'approvazione della stima del VIR (a LG), che supera la precedente Delibera n. 85/2020. Anche se la differenza con il precedente valore (di cui all'impugnata Delibera 85/2020) è minimale (meno di un migliaio di euro), la Società ha dovuto procedere all'impugnativa con motivi aggiunti, debitamente depositata e notificata nei termini.

Relativamente al contenzioso con il Comune di Teglio Veneto, il TAR ha disposto la "verificazione", per accertare se i criteri negoziali sono completi (quindi utilizzabili per l'aggiornamento delle stime). A tal riguardo ha nominato CTU il Prof. Ing. Marella del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA) presso l'Università degli Studi di Padova, mentre la società e il Comune hanno individuato i propri CTP. L'udienza di discussione riferita all'esito della verificazione è stata fissata per il 09 ottobre 2024.

Il verificatore, all'esito degli approfondimenti svolti, ha stabilito, in sintesi che: "Dall'atto integrativo dell'originaria convenzione sottoscritto il 1° dicembre 2011 e dalla relazione di stima acquisita al protocollo generale del Comune di Teglio Veneto n. 8309 del 18 dicembre 2009 – sono desumibili tutti gli elementi metodologici per il calcolo e la verifica del valore di rimborso (con possibilità di adeguare il valore di rimborso, anche a seguito di eventuali aggiornamenti dello stato di consistenza) ad eccezione dell'effettiva consistenza dei tratti di rete interessati da opere di protezione, che non è stata indicata. Detto aspetto, in ogni caso, influisce in misura molto limitata, inferiore al 2%, sulla valorizzazione della rete".

Per i conteziosi con i Comuni di Fossalta di Portogruaro e Concordia Sagittaria il TAR ha fissato udienza ex art 72 bis CPA (sentenza semplificata) per il 22 maggio 2024, poi spostata al 19 novembre 2024. In vista dell'udienza, AP Reti Gas ha depositato le proprie memorie finali, richiamando esplicitamente le conclusioni della verificazione di Teglio Veneto, al fine di sottolineare l'assoluta omogeneità della regolazione negoziale e peritale.

Con Sentenza n. 2913/2024, il TAR ha accolto il ricorso di AP Reti Gas, annullando il provvedimento impugnato del Comune di Teglio Veneto, ripartendo al 50% le spese per la verificazione.

Analogamente, con Sentenza n. 2/2025, il TAR, estendendo le risultanze della verificazione svolta nel giudizio con il Comune di Teglio Veneto, ha accolto il ricorso di AP Reti Gas, annullando i provvedimenti impugnati del Comune di Concordia Sagittaria e compensando le spese del giudizio.

Relativamente all'analogo contenzioso con Fossalta di Portogruaro, il TAR, con Ordinanza n. 2992/2024, ha disposto la verificazione, da eseguirsi a cura del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA) presso l'Università degli Studi di Padova (lo stesso già incaricato per il contenzioso con Teglio Veneto). AP Reti Gas indicherà il medesimo CTP già indicato nella verificazione disposta nel caso di Teglio Veneto. Le attività peritali sono in corso.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI GAS

Alla data del 31 marzo 2025 sono pendenti:

AP RETI GAS - ANAC DELIBERE 214 E 215 / 2022 e DELIBERA 584/2023

Un ricorso al TAR Lazio – Roma (R.G. 7980/2022), promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento delle Deliberazioni ANAC n. 214 e 215 del 2022, a mezzo delle quali, l'Autority, in asserita esecuzione della Sentenza n. 2607/2022 del TAR Lazio, ha sostanzialmente riprodotto quanto sancito nei Comunicati del Presidente, annullati per incompetenza del medesimo Tribunale.

In precedenza, infatti, AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), aveva chiesto ed ottenuto l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, estendeva gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo. ANAC, tuttavia, in asserito adempimento della Sentenza, ha sostanzialmente riprodotto il contenuto dei provvedimenti cassati dal TAR in due deliberazioni (n. 214 e 215 del 2022).

I provvedimenti sono quindi stati impugnati, per gran parte, riproponendo le censure "di merito" già predisposte nel

primo giudizio e non vagliate da TAR, non perché ritenute infondate, ma perché il Tribunale, ai sensi del CPA, ha ritenuto assorbente ed esaustiva la pronuncia di incompetenza.

Con la Delibera 584/2023, ANAC ha formalmente abrogato le Delibere 214 e 215, salvo riproporre una disciplina del tutto analoga, pur con delle peculiarità. Con ricorso per motivi aggiunti a valere anche nelle forme del ricorso autonomo, notificato a fine febbraio 2024, entro i termini di impugnativa, la Società ha impugnato detto ultimo provvedimento.

Allo stato, non ci sono ulteriori atti processuali.

ASCOPIAVE / AP RETI GAS - ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e DELIBERA 117/2021/R/gas (oltre al connesso procedimento di accesso agli atti)

Un ricorso al TAR Lombardia – Milano (R.G. 522/2020), promosso nei confronti dell'ARERA da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti del 24 maggio 2021, è stata altresì impugnata la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". Le Società hanno infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere ulteriormente lesivo per le società di distribuzione del Gruppo.

Allo stato non ci sono ulteriori atti processuali.

ASCO POWER - PROVINCIA DI BRESCIA E COMUNITA' MONTANA DI VALLE TROMPIA

Un ricorso al TAR Lombardia – Brescia (R.G. 828/2023), promosso da Morina S.R.L. (nel frattempo fusa per incorporazione in Asco Renewables S.p.A., a sua volta fusa in Asco Power S.p.A.), nei riguardi della Provincia di Brescia e della Comunità Montana di Valle Trompia per l'accertamento che:

  • in ragione del loro mancato esercizio, la Comunità Montana di Valle Trompia è decaduta dalla titolarità della concessione idroelettrica rilasciata dalla Provincia di Brescia con propria determinazione dirigenziale n. 3099 del 3 agosto 2010 e dall'autorizzazione unica ex art. 12 del D.Lgs. 387/2003, rilasciata dalla stessa Provincia con propria determinazione dirigenziale n. 4501 del 24 luglio 2014;
  • in conseguenza, il preventivo consenso della Comunità Montana di Valle Trompia non è necessario per la voltura dei due citati provvedimenti, in capo alla sola società Morina S.r.l..

La società, per l'effetto, ha altresì chiesto la disapplicazione o l'annullamento del provvedimento della Provincia di Brescia, prot. n. 159684/2023 del 22 agosto 2023 (che richiama la contitolarità della concessione).

La Provincia e la Comunità Montana si sono costituite in giudizio per resistere all'azione della società.

Con Sentenza n. 916/2024 il TAR ha dichiarato inammissibile la domanda di accertamento della decadenza di Comunità Montana della Valle Trompia dalla titolarità della concessione e dell'autorizzazione unica rilasciate dalla Provincia di Brescia, respingendo il ricorso per le restanti domande formulate da Asco Renewables, condannando altresì la società alla refusione delle spese del giudizio.

In estrema sintesi, la pronuncia del Tribunale deriva dal fatto che, prima del ricorso, la società non aveva formalmente chiesto alla Provincia di sancire la decadenza della concessione in capo alla Comunità Montana. Asco Renewables ha quindi provveduto in tal senso con un'apposita istanza trasmessa il 19 dicembre 2024 (ad oggi non ancora riscontrata).

ASCO POWER - COMUNITA' MONTANA DI VALLE TROMPIA (concessione idroelettrica Torrente Mella)

In connessione con il precedente, un giudizio presso il Tribunale di Brescia (RG 13537/2024), avviato con ricorso ex art. 281 undecies cpc dalla Comunità Montana di Valle Trompia (CMVT) nei riguardi di Asco Renewables S.p.A. (ex Morina, ora Asco Power S.p.A.) per accertare la intervenuta risoluzione dell'Accordo del 21 marzo 2007, quindi l'estromissione della società dalla concessione idroelettrica del Torrente Mella, rilasciata all'allora Morina ed alla CMVT dalla Provincia di Brescia con propria determinazione dirigenziale n. 3099 del 3 agosto 2010 e dall'autorizzazione unica ex art. 12 del D.Lgs. 387/2003, rilasciata dalla stessa Provincia con propria determinazione dirigenziale n. 4501 del 24 luglio 2014.

____________________________________________________________________________________________

Asco Renewables (ora Asco Power) si è regolarmente costituita.

All'udienza del 27 marzo 2025, il Giudice ha concesso i termini per la presentazione di note difensive, rinviando la trattazione della causa all'udienza del 05 giugno 2025.

ASCO POWER - EXTRA PROFITTI (Provvedimenti Agenzia delle Entrate e altri Enti)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lazio – Roma (R.G. 10986/22), avviato da Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A. (notificato il 16 settembre 2022), nei riguardi dei provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate (Provvedimento del Direttore n. 221978/2022, Risoluzione n. 29/E del 20 giugno 2022, Circolare n. 22/E /2022) e altri Enti (es. connesso Parere ARERA), attuativi di quanto previsto dall'art. 37 del D.L. 21/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 51/2022 e successivamente ulteriormente modificato dal D.L. 50/2022, a propria volta convertito con modificazioni dalla Legge 91/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

Al pari, in taluni ricorsi proposti da atre società avanti alla Commissione Tributaria, è stata sollevata altresì la questione di giurisdizione c/o la Corte di Cassazione.

L'udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito si è svolta il 4 aprile 2023.

Il TAR ha disposto il rinvio al 18 luglio 2023. All'esito dell'udienza, il TAR, con Ordinanza del 18 luglio 2023, ha disposto la sospensione del giudizio, in virtù:

  • (i) della pendenza, davanti alla Corte di Cassazione, di giudizi aventi a oggetto la questione di giurisdizione del Giudice Amministrativo nella materia del contendere e
  • (ii) della pendenza, davanti alla Corte Costituzionale, di giudizi aventi a oggetto la legittimità costituzionale della normativa posta a base degli atti e provvedimenti impugnati.

Con Sentenza a S.U. n. 29702/2023, la Corte di Cassazione ha stabilito la giurisdizione del Giudice Amministrativo.

Con la Sentenza n. 111/2024, depositata il 27 giugno 2024, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 37, comma 3, del D.L. 21/2022, nella parte in cui include le accise nella base di calcolo del contributo straordinario.

Alla luce delle pronunce citate, il 30 luglio 2024 i legali della società hanno presentato l'istanza di fissazione udienza, per la prosecuzione del Giudizio. Allo stato, l'udienza non risulta calendarizzata.

Va poi segnalata l'Ordinanza del 20 febbraio 2025 della Corte Costituzionale, con la quale, nel contesto di un altro giudizio, riferito alla Legge di Bilancio 2023 (197/2022), la Consulta ha rimesso alla Corte di Giustizia UE la questione pregiudiziale della compatibilità del cd "contributo di solidarietà" (previsto dalla medesima Legge di Bilancio) nella parte in cui la misura viene imposta a tutti gli operatori energetici (quindi anche le imprese che producono energia elettrica da fonte rinnovabile). Nella medesima Ordinanza, si indica, tra l'altro, che: "Altro profilo di contrasto con gli artt. 3 e 53 Cost. risiederebbe nella duplicazione di imposta conseguente alla contestuale applicazione, per quattro mesi (da gennaio ad aprile del 2022), del contributo straordinario di cui all'art. 37 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 …".

ASCO POWER - DECRETO AIUTI (Delibera ARERA n. 266/2022 e Comunicato GSE del 07 luglio 2022)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lombardia Milano (R.G. 1774/22), avviato da Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A. (notificato il 08 settembre 2022), avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE del 07 luglio 2022, attuativi dell'art. 15 bis del D.L. 4/2022, convertito con Legge 25/2022, e modificato con D.L. 115/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 142/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

Con Sentenza n. 2676/2022 del 23 novembre 2022, il TAR ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato la Delibera ARERA 266/2022 e gli atti conseguenti del GSE. Le motivazioni del provvedimento sono state pubblicate il 09 febbraio 2023.

A titolo prudenziale, (all'epoca) in attesa delle motivazioni anzidette, in data 06 dicembre 2022, la Società, unitamente alle altre parti ricorrenti, ha depositato c/o il TAR Lombardia – Milano un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, conseguente alla sopravvenuta vigenza del Regolamento UE 2022/1854, per l'annullamento di tutti i provvedimenti conseguenti alla Delibera 266/2022, nonché per accertare il difetto dei presupposti per l'applicazione dell'art. 15 bis del DL 4/2022 e per la conseguente nullità di tutti gli atti applicativi emanati dall'ARERA e dal GSE. Si sono altresì riproposte le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

La Sentenza n. 2676/2022 è stata impugnata da ARERA al Consiglio di Stato (RG 10025/22), con richiesta di sospensiva della Sentenza di primo grado. Con provvedimento del 17 gennaio 2023, il CdS ha accolto l'istanza cautelare e ha quindi sospeso l'esecutività del dispositivo impugnato.

A seguito della pubblicazione delle motivazioni della Sentenza di primo grado, in data 21 marzo 2023, è stata discussa l'istanza di revoca dell'ordinanza cautelare. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha confermato la sospensione dell'esecuzione della Sentenza e fissato l'udienza pubblica di discussione nel merito al 05 dicembre 2023.

All'esito dell'udienza, il Consiglio di Stato (investito dell'impugnativa della Sentenza del TAR Lombardia – Milano n. 2676/2022) ha accolto la richiesta della società e ha rinviato l'udienza pubblica, in attesa della decisione della Corte di Giustizia UE. L'udienza del 29 ottobre 2024 è stata ulteriormente rinviata a data da destinarsi in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia UE.

Rispetto all'ulteriore giudizio instaurato al TAR Lombardia – Milano, con Ordinanza del 17 luglio 2023 il Tribunale ha, a sua volta, sospeso il giudizio in attesa della pronuncia pregiudiziale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea rispetto ai quesiti formulati dal medesimo TAR in una precedente ordinanza del 7 luglio (adottata nell'ambito di un giudizio con oggetto del tutto analogo).

La Corte di Giustizia Europea, in merito alla questione di compatibilità dell'art. 15 bis del DL 4/2022 con il Regolamento UE 2022/1854, ha fissato l'udienza dibattimentale per il giorno 11 luglio 2024, poi rinviata al 6 novembre 2024.

In data 06 febbraio 2025 sono state rese note le conclusioni dell'Avvocatura Generale c/o la Corte di Giustizia UE. In sostanza, l'Avvocato Generale ritiene che l'art. 15 bis del D.L. 4/2022 non sia incompatibile con il diritto UE (Direttiva UE 2019/944, Direttiva UE 2018/2001 e Regolamento 1854/2022) per il fatto che il tetto sui ricavi di mercato ottenuti dalla vendita di energia sia stato calcolato sulla base della media dei prezzi praticati sul mercato degli ultimi 10 anni dal 2010 al 2020, a condizione che siano rispettate le condizioni di cui all'art. 8, paragrafo 2, lettere b) e c) del Regolamento UE 1854/2022 ovverosia che il tetto sui ricavi:

1) non comprometta i segnali di investimento;

2) assicuri la copertura degli investimenti e dei costi di esercizio.

Si è in attesa della Sentenza della Corte di Giustizia UE.

ASCO POWER - AVVISI DI PAGAMENTO CANONI DEMANIALI GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE ANNO 2023

Un giudizio al Tribunale Superiore Delle Acque Pubbliche (R.G. 136/2023), promosso da Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A., con ricorso del 16 giugno 2023, contro Regione Lombardia, per l'annullamento della Delibera della Giunta della Regione Lombardia del 12 aprile 2023 n. XII/136 "Determinazioni in merito all'aggiornamento della componente fissa del canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l'anno 2023 in applicazione dell'art. 20, comma 2, della legge regionale 8 aprile 2020, n. 5 e s.m.i.", pubblicata sul Boll. Uff. Regione Lombardia, S.O. n. 16 del 18 aprile 2023 e degli atti conseguenti (es. Avviso di scadenza canone utenza acqua pubblica 2023).

In estrema sintesi, la società contesta le modalità di adeguamento al tasso di inflazione e conseguentemente l'entità del canone richiesto.

La prima udienza si è svolta il 17 aprile 2024.

Nel frattempo, è pervenuta la richiesta di pagamento del canone 2024. La società, in data 17 ottobre 2024, ha proposto ricorso per motivi aggiunti contro detti ulteriori avvisi di pagamento.

La società, inoltre, ha comunque provveduto al pagamento dei canoni (2023 e 2024) nella misura asseritamente dovuta dalla Regione, accompagnando il versamento con un'apposita comunicazione di non acquiescenza, evidenziando il perdurare della contestazione, quindi del contenzioso, in essere.

La prossima udienza è fissata per il 23 aprile 2025.

ASCO POWER - IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA DI RIASSEGNAZIONE CONCESSIONE DI GRANDE DERIVAZIONE IDROELETTRICA "CODERA RATTI-DONGO"

Un giudizio al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (RG 118/2024), promosso da Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A., con ricorso del 21 giugno 2024, contro Regione Lombardia, per l'annullamento degli atti di gara relativi alla riassegnazione concessione di grande derivazione idroelettrica "Codera Ratti-Dongo", con richiesta di sospensiva della procedura.

La società ha contestato due clausole (ritenute escludenti): la prima relativa ad uno dei requisiti richiesti (gestione impianto con potenza superiore a 10 Mw) che appare ultroneo rispetto alle caratteristiche proprie degli impianti oggetto della gara, la seconda concernente l'introduzione della condizione in forza della quale, per la stipula del

contratto, l'aggiudicatario dovrebbe rinunciare a tutti i contenziosi aventi ad oggetto canoni demaniali in essere con la Regione Lombardia.

Il Tribunale Superiore ha fissato l'udienza al 4 settembre 2024. Nella stessa sono stati trattati anche i ricorsi proposti da altri operatori (A2A e Edison).

All'udienza, il Consigliere Relatore ha riunito tutti i giudizi relativi alla gara, chiedendo ai difensori dei ricorrenti se fossero disponibili a rinunziare alle istanze cautelari a fronte di uno sforzo del Giudice ad accorciare i tempi dei giudizi, con la fissazione a breve dell'udienza di trattazione del merito. I legali della società hanno ritenuto di aderire alla proposta.

Il Tribunale ha respinto l'istanza cautelare "ribadita" da un'altra ricorrente, fissando l'udienza per la discussione del merito il 27 novembre 2024.

Nel frattempo, la società ha chiesto la proroga del termine di presentazione delle offerte (fissata negli atti di gara al 18 ottobre 2024), fornendo le motivazioni del caso. La Regione, tuttavia, ha respinto l'istanza.

Le Parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali a fine novembre. La Società, in particolare, si è spesa per sottolineare le peculiari argomentazioni in forza delle quali permane l'interesse ad una pronuncia di merito, nonostante la mancata partecipazione alla gara di Codera Ratti Dongo.

AP RETI GAS - RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Vicenza (R.G. 339/2020), avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza S.p.A. (ora fusa in AP Reti Gas S.p.A.), per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia - CPL), promosso da Ariston Cavi S.p.A.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

L'udienza di precisazione delle conclusioni si è svolta l'11 maggio 2023.

Con Sentenza del 16 ottobre 2023, il Tribunale di Treviso, ha accolto la domanda di Ariston Cavi, ritenendo provata l'entità del danno ex adverso lamentato. La pronuncia ha altresì accolto la domanda di manleva di AP Reti Gas Vicenza, con condanna di CPL anche alla refusione delle spese di lite. L'esito del Giudizio, quindi, può ritenersi positivo.

La Sentenza è passata in giudicato. Pertanto, dalla prossima relazione trimestrale il caso non sarà più incluso tra i contenziosi pendenti.

ASCO POWER - FIN ENERGY S.A. (Aumento di capitale di Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (R.G. 5768/22), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A., nei riguardi della stessa società, con ricorso notificato il 03 agosto 2022, che contesta l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci di Asco EG del 27 maggio 2022, mediante l'impugnazione della relativa delibera.

La Società, ritenendo la pretesa infondata, si è costituita nei termini.

Le prime due udienze si sono svolte il 21 dicembre 2022 e il 19 luglio 2023.

L'udienza di escussione dei testi si è svolta il 12 ottobre 2023.

Il Giudice ha assegnato i termini per il deposito delle comparse conclusionali e le memorie di replica, rispettivamente, per il 17 giugno 2024 e l'8 luglio 2024.

Con Sentenza del 02 ottobre 2024, il Tribunale di Venezia ha respinto integralmente le pretese di Fin-Energy, condannando quest'ultima alla refusione delle spese processuali a favore di Asco EG.

Fin-Energy, con atto di citazione del 28 febbraio 2025 (per l'udienza a ruolo del 11 giugno 2025), ha appellato la Sentenza c/o la Corte d'Appello di Venezia.

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La società si è costituita in giudizio per la conferma della Sentenza di primo grado.

ASCO POWER - FIN ENERGY S.A. (Delibera assembleare di fusione per incorporazione di Asco Renewables in Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (RG 1456/2025), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG S.p.A., (ora Asco Power S.p.A.), nei riguardi della stessa società, con atto di citazione notificato il 13 gennaio 2025 per l'udienza del 27 maggio 2025, richiedendo la nomina di un rappresentante della Società ex art. 78 cod. proc. civ. (considerato che gli attuali legali rappresentanti di Asco EG S.p.A. sono espressione di Ascopiave S.p.A.) e l'annullamento o la dichiarazione di nullità, o comunque l'invalidità della deliberazione adottata il 14 ottobre 2024 dall'assemblea straordinaria dei soci di Asco EG S.p.A., di approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Asco Renewables S.p.A. in Asco EG S.p.A..

Nel merito, Fin Energy contesta il rapporto di cambio, sostenendo che la quota azionaria a suo favore dovesse essere pari al 12,3%, al posto del 9,8% previsto nel progetto di fusione, approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 ottobre 2024. La differenza (2,5%), secondo la prospettazione di Fin Energy, avrebbe un controvalore di circa 4,45 milioni di euro.

La società, ritenendo le pretese infondate, si è costituita in giudizio per resistere all'azione attorea.

ASCO POWER - RICHIESTA RISARCIMENTO EX AMMINISTRATORE

Un giudizio presso il Tribunale delle Imprese di Venezia (RG 7212/2024), avviato da un componente del Consiglio di Amministrazione di Eusebio Energia S.R.L. (ora Asco Power S.p.A.) con ricorso ex art. 281 undesdecies cpc, con il quale lo stesso, ritenendo illegittime le modalità con le quali è stato cessato dalla carica, ha convenuto Asco EG, quale avente causa di Eusebio Energia, per il riconoscimento del mancato guadagno nel periodo 01 gennaio 2014 – 30 giugno 2016, quantificato in Euro 500.000, oltre CP ed IVA.

La società si è costituita in giudizio, contestando la pretesa, con argomentazioni sia procedurali che di merito. L'udienza è stata fissata per il 06 febbraio 2025.

Con Sentenza n. 784 del 12 febbraio 2025, il Tribunale, confermando la posizione della società, ha dichiarato il ricorso improponibile (stante un precedente giudicato che aveva riconosciuto la giurisdizione arbitrale), condannando l'attore alle spese (Euro 17.500, oltre oneri).

ASCO POWER - PROVINCIA DI VERBANO CUSIO OSSOLA (Impugnativa Ordinanza Ingiunzione)

Un giudizio presso il Tribunale di Verbania (R.G. 64/2023, poi 161/2023), avviato da Sangineto Energie S.R.L. (poi fusa in Asco Renewables S.p.A., ora Asco Power S.p.A.) con la notifica del ricorso ex art. 22 della Legge 689/1981, nei riguardi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, per l'annullamento e/o la declaratoria di nullità e/o la revoca, previa sospensione, dell'Ordinanza ingiunzione della medesima Provincia del 10 gennaio 2023, prot. n. 299, Rep. n. 1/2023, con la quale l'Ente pretende da Sangineto Energie (quale avente causa di Sant'Anna S.R.L.), nonché da Fusio S.R.L., EVA Renewables Assets S.p.a. e dall'Ing. S. B., in solido tra loro, il pagamento dell'importo di Euro 1.248.000,00, quale somma derivante della sanzione di Euro 1.600,00 (pari al minimo edittale) moltiplicata per 780 violazioni (di cui risulta la notifica di 778 verbali) asseritamente accertate dai Carabinieri forestali (tra il 23 settembre 2015 ed il 05 aprile 2016), relative allo stoccaggio del materiale di risulta dei lavori di realizzazione di una galleria di derivazione a servizio dell'impianto idroelettrico nei Comuni di Falmenta, Gurro e Cavaglio Spoccia.

La Società contesta sia l'inclusione nel perimetro dei soggetti debitori, sia il quantum richiesto, sia la stessa legittimazione della procedura adottata per l'irrogazione della sanzione.

Il Tribunale di Verbania ha fissato l'udienza di discussione il 23 maggio 2023, poi rinviata al 21 giugno 2023.

Con provvedimento del 06 novembre 2023, il Tribunale ha sospeso l'efficacia esecutiva dell'ordinanza emessa dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, prot. n. 299, del 10 gennaio 2023, Rep. n. 1/2023 nei confronti (tra gli altri) di Sangineto Energie. Ha quindi rinviato la discussione e la decisione all'udienza del 9 luglio 2024, poi ulteriormente rinviata all'8 ottobre 2024.

Con istanza del 2 febbraio 2024 la Provincia ha chiesto al Giudice di assegnare alle Parti, ai sensi e per gli effetti dell'art. 101 comma 2 c.p.c., un termine per depositare osservazioni e documenti in ordine alla questione sollevata d'ufficio dall'Ill.mo Giudice, in merito alla qualità di proprietaria della Sant'Anna S.r.l. del terreno/cantiere interessato dalla realizzazione dell'impianto idroelettrico e delle relative terre e rocce da scavo.

La Società, oltre a segnalare l'avvenuta fusione di Sangineto Energie in Asco Renewables, ha replicato sostenendo l'inammissibilità dell'istanza della Provincia, oltre a ribadire l'infondatezza, nel merito, delle pretese dell'Ente.

In vista dell'udienza del 8 ottobre 2024 i legali della Provincia hanno chiesto al Giudice il rinvio della trattazione dell'udienza dell'8 ottobre per tentare una definizione in via bonaria della questione. I legali delle altre parti, compresi quelli della società, hanno aderito all'istanza. In conseguenza, l'udienza è stata rinviata al 15 novembre 2024.

La paventata intesa, tuttavia, non è stata raggiunta, con la conseguente prosecuzione del giudizio.

Con Sentenza del 23 dicembre 2024, il Tribunale di Verbania ha accolto la domanda di Asco Renewables e conseguentemente, ha annullato l'Ordinanza ingiunzione prot. n. 299, rep n. 1/2023, del 10 gennaio 2023 emessa dalla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, compensando le spese del giudizio.

ASCO POWER - NOTIFICA ORDINANZE INGIUNZIONE DELLA REGIONE VENETO PER FORNITURA ENERGIA ELETTRICA GRATUITA

Un giudizio, da instaurarsi nei riguardi della Regione Veneto, promosso da Asco Power S.p.A., per l'annullamento delle Ordinanze Ingiunzione, relative alle annualità 2021, 2022 e 2023, con le quali l'Ente ha richiesto il pagamento del valore dell'energia elettrica da fornire gratuitamente per la concessione idroelettrica dell'impianto di Collicello.

La società sta predisponendo gli atti di causa, contestando i provvedimenti anzidetti, in quanto, come più volte evidenziato alla Regione Veneto, l'adempimento relativo è stato rivolto alla Provincia Autonoma di Trento, Ente che, all'epoca, risultava legittimato a pretenderlo.

Da segnalare che, per quanto noto, tra i due Enti è tuttora pendente un contenzioso in merito alla titolarità dei "proventi" del medesimo impianto.

PROCEDIMENTI RELATIVI AD ILLECITI AMMINISTRATIVI EX D.LGS. 231/2001

Alla data del 31 marzo 2025 sono pendenti:

ASCO POWER - AVVISO DI CONCLUSIONE DELLE INDAGINI DELLA PdR DI BRESCIA

Un procedimento amministrativo ex D.Lgs. 231/2001 nei riguardi di Asco EG S.p.A., ora Asco Power S.p.A. (esclusivamente) quale avente causa di Eusebio Energia, conseguente al reato di "inquinamento ambientale" di cui all'art. 452-bis c.p. contestato all'allora AD (oltre al legale rappresentante dell'impresa appaltatrice cui era affidata la gestione dell'impianto di Isola e Mantelera), reso noto alla società a seguito della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, in data 06 novembre 2024.

I fatti contestati (compresi tra marzo 2020 e marzo 2021) sono riferiti al periodo precedente all'acquisizione di Eusebio Energia da parte di Ascopiave S.p.A..

Quest'ultima, pertanto, è del tutto estranea alla vicenda concreta che ha condotto alla contestazione anzidetta. Inoltre, nessuno degli attuali amministratori, né altri dipendenti del Gruppo, è coinvolto nelle indagini e/o, men che meno, nei provvedimenti conseguenti.

Asco EG ha depositato l'"Istanza per consenso all'applicazione della sanzione su richiesta, ex art. 63 D.Lgs. 231/2001" c/o la competente Procura della Repubblica di Brescia. Questa prevede la sola sanzione pecuniaria, indicata in complessivi Euro 58.800,00, con esclusione di sanzioni interdittive e della confisca per insussistenza delle condizioni indicate dall'art. 13 D.lgs. 231/2001, dato che la società non ha tratto dalla condotta contestata alcun maggiore profitto. Allo stato si è in attesa di riscontro.

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Con decorrenza 01 gennaio 2024, Asco Renewables ha fuso per incorporazione le società Eosforo S.R.L., Morina S.R.L. e Sangineto Energie S.R.L., nonché Asco Energy S.p.A.

Con decorrenza dalle ore 23.59 del giorno 31 dicembre 2024:

  • Asco Renewables è stata fusa per incorporazione in Asco EG S.p.A., che, contestualmente, ha mutato la propria ragione sociale in Asco Power S.p.A.;
  • Salinella Eolico S.r.l. ha variato la propria denominazione in Asco Wind & Solar S.r.l.;
  • ha avuto efficacia il progetto di fusioni e scissioni infragruppo, che ha ridotto la compagine delle società di distribuzione alle sole AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Nord Ovest S.p.A. (ex Romeo Gas S.p.A.).

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ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c., al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze servite in regime di Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del medesimo.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito (ad origine, limitatamente alle utenze con CA > 500 smc/anno, ora con CA > 5000 smc/anno – vedasi infra), l'avvio delle azioni legali d'urgenza.

Attualmente, sono:

  • n. 0 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 4 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 1 pratica con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);
  • n. 0 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso) [NB in ragione della Delibera 379-2024-R-gas, di cui si dirà infra, il riferimento è alle utenze con consumo annuo "CA" superiore a 5.000 smc].

Con la Deliberazione n. 379-2024-R-gas, ARERA ha introdotto modifiche alla regolazione estremamente rilevanti. In estrema sintesi, il limite di prelievo oltre il quale il distributore è tenuto ad avviate le azioni giudiziali (per l'accesso forzoso al misuratore) è stato variato, da 500 smc/anno a ben 5.000 smc/anno. Ciò determinerà, nella sostanza, il quasi azzeramento delle relative pratiche. La Delibera prevede altresì l'abbandono dei procedimenti in corso (non già decisi).

Pertanto, il numero annuo delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2025, per AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Nord Ovest S.p.A., è stimabile approssimativamente tra 1 e 3 azioni.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente, nel corso del 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza, supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, le quali hanno proceduto con la presentazione del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Nel mese di ottobre 2024 è stato comunicato il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da Ascopiave ed Asco Energy.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. (quest'ultima fusa in EstEnergy S.p.A. con decorrenza 1° ottobre 2022) da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014. Con sentenza n. 577/2023 resa dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto la società ha ottenuto l'annullamento definitivo degli atti accertativi, sentenza non impugnata dalla soccombente Agenzia delle Entrate.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 15 novembre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, discusso in data 12 luglio 2024, poi rigettato dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto con sentenza n. 751/2024, che ha condannato l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite.

In data 23 dicembre 2021 sono stati notificati ad Ascotrade S.p.A. gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso. Il 04 luglio 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Venezia ha depositato la sentenza n. 315/2023 nella quale ha accettato il ricorso, prevedendo l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 2 febbraio 2024 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, discusso in data 12 luglio 2024, poi rigettato dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto con sentenza n. 752/2024, che ha condannato l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite.

In data 13 dicembre 2023 è stato notificato ad EstEnergy (in seguito alla fusione di Ascotrade S.p.A.) l'avviso di accertamento relativo all'Ires, Irap e Iva per l'anno d'imposta 2019, per il quale è stato presentato ricorso. Ad oggi non è ancora stata fissata udienza per la trattazione del ricorso. Infine, in data 31 dicembre 2024 è stato notificato l'avviso di accertamento relativo all'Ires, Irap e Iva per l'anno d'imposta 2020.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Evoluzione normativa

A partire dal 2011 il quadro normativo del settore è stato notevolmente incrementato con l'emanazione del Decreto del 19 gennaio 2011 che ha individuato gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), seguito dal cd Decreto Tutela Occupazionale del 21 aprile 2011, attuativo del comma 6, dell'art. 28 del D.Lgs. 23 maggio 2000, n. 164 e dal Decreto 18 dicembre 2011, che ha individuato i Comuni facenti parte di ogni Ambito.

Di fondamentale interesse è poi il Decreto 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), recante il regolamento concernente i criteri di gara e i punteggi conseguenti alla valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Il Gruppo Ascopiave, come peraltro molti altri operatori, aveva accolto con sostanziale favore il quadro regolamentare pocanzi sintetizzato, ritenendo che lo stesso, in esordio alquanto chiaro e coerente, potesse creare opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

In seguito, tuttavia, il contesto disciplinare è stato ulteriormente modificato.

Il D.L. 145/2013, convertito con modifiche, nella Legge 9/2014, ha riformato la disciplina sulla determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

La Legge 9/2014 ha modificato l'articolo 15 del D.Lgs. 164/2000, prevedendo che:

  • a. il rimborso a carico del nuovo gestore fosse calcolato (anzitutto) nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle Linee Guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla Legge 98/2013;
  • b. in ogni caso, dal valore di rimborso (VR o VIR) venissero detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente;
  • c. ove il VR risulti maggiore del dieci per cento della RAB di località, l'ente locale concedente, prima della pubblicazione del bando di gara, deve trasmettere ad ARERA le relative valutazioni di dettaglio in modo da consentire all'Autority di espletare una verifica di congruità (cd scostamento VIR / RAB).

Il 6 giugno 2014, ai sensi delle anzidette previsioni normative, è stato pubblicato il Decreto 22 maggio 2014 di approvazione delle "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" chiamate a definire i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti, in assenza di una compiuta regolazione negoziale e/o ad integrazione di quegli aspetti non previsti nelle convenzioni o nei contratti.

Le "Linee Guida" presentavano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito applicativo, estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci gli accordi sul VR stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida non attuavano ed anzi si ponevano in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011 all'epoca vigente (in difformità alla previsione normativa che rimandava all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, faceva esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011).

In considerazione di detti profili di presunta illegittimità Ascopiave S.p.A., unitamente ad altri primari operatori, ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi le Linee Guida) con ricorso al TAR Lazio, nell'ambito del quale è stata sollevata questione di legittimità sia costituzionale che comunitaria, riferita soprattutto all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina per quanto concerne la detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014 e il limite di efficacia delle pregresse intese tra gestori e comuni.

Successivamente, con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", l'Autorità di settore ha disciplinato le modalità di verifica dello scostamento VIR / RAB.

Con la Legge n. 116/2014 (di conversione, con modifiche, del D.L. 91/2014) è stata introdotta una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del D.Lgs. 164/2000, confermando che il valore di rimborso deve essere calcolato, anzitutto, nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, (ma) purché questi ultimi siano stati stipulati prima

della data di entrata in vigore del DM 226/2011 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò "avallando" la retroattività dell'applicazione delle Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato il Decreto 106/2015, di modifica del DM 226/2011. La novella, in particolare, ha introdotto:

    1. una parziale modifica delle disposizioni sul VR da applicarsi nei casi di assenza di specifici accordi tra le parti. Nella sostanza, si riprende in larga parte quanto già previsto dalle Linee Guida;
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli Enti locali, elevata dal 5%, all'attuale 10% delle principali componenti (non tutte) del Vincolo dei Ricavi Tariffari (VRT);
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici, relativi agli investimenti di efficienza energetica da includere nell'offerta, concernenti la valorizzazione degli importi riconoscibili agli Enti locali ed il riconoscimento tariffario (parziale) della copertura dei relativi costi.

La Legge 21/2016 di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" ha previsto l'ultima proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara, regolando anche le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed abrogando le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nella sostanza, ad oggi, le scadenze anzidette sono state ampiamente disattese.

Negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti, tuttavia, non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, in tema di preventivo esame di ARERA sia dei VR, sia dello scostamento VIR-RAB, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati. Inoltre, la maggior parte dei bandi si discostata, anche in modo significativo dai criteri di valutazione delle offerte.

Nella sostanza, la standardizzazione del processo di gara, prevista dalla normativa regolamentare ha incontrato serie difficoltà ad imporsi.

La Legge 124/2017 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità al fine di ridurre le tempistiche e semplificare il procedimento di verifica. In particolare:

  • all'Ente locale concedente è data possibilità di certificare (anche tramite un idoneo soggetto terzo) che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee Guida e ciò conclude l'iter qualora lo scostamento VIR-RAB aggregato d'Ambito non superi l'8 per cento e lo scostamento VIR-RAB del Comune interessato non superi il 20 per cento;
  • se il valore delle immobilizzazioni nette di località è disallineato rispetto alle medie di settore come definite dell'Autorità, il valore rilevante ai fini del calcolo dello scostamento VIR-RAB è determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti da ARERA (oggi articolo24 della RTDG);
  • si prevede che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, ove questi siano redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che, in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti dagli articoli 13, 14 e 15 del Decreto 226/11 (se non nei limiti previsti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni subcriteri).

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Nel frattempo, l'art. 1, comma 453 delle Legge 232/2016 ha sancito l'interpretazione autentica dell'art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, nel senso che il gestore uscente resta obbligato al pagamento del canone di concessione, ove previsto dal contratto di concessione originario.

Rispetto alla durata del cd "periodo transitorio", per i rapporti concessori precedenti alla vigenza del D.Lgs. 164/2000, considerandosi tutte le proroghe previste dai provvedimenti succedutisi nel tempo, unitamente a quelle facoltative attribuibili dai Comuni sino alla vigenza del D.Lgs. 93/2011, sono stati individuati due termini alternativi di scadenza "ope legis", al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2010 a seconda, rispettivamente, che la concessione fosse stata, o meno, attribuita con una procedura comparativa, anche estremamente semplificata.

In assenza dell'individuazione del nuovo gestore d'ambito, successivamente alla scadenza dei termini anzidetti, in forza del combinato disposto degli art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, 24, comma 4 del D.Lgs. 93/2011 e 37, comma 2 del D.L. 83/2012, i gestori uscenti sono obbligati a proseguire nell'ordinaria gestione del servizio, senza soluzione di continuità.

Ad oggi, il quadro normativo è stato ulteriormente integrato e modificato dalla Legge 118/2022, la quale, all'art. 6, da un lato, ha previsto la possibilità per i Comuni di cedere, in occasione della gara d'ambito, le tratte di loro

proprietà con valorizzazione a VIR, determinato in applicazione delle Linee Guida, mentre dall'altro, ha previsto il rinnovo del DM 226/2011. Questo, tuttavia, nonostante il termine di sei mesi previsto dalla Legge 118/2022, non è ancora stato riformato.

L'estrema proliferazione normativa successiva al DM 226/2011, spesso sguarnita dalla necessaria sistematicità e seguita da svariati contenziosi, ha sostanzialmente impedito l'attuazione del sistema per ATEM ipotizzato sin dall'introduzione dell'art. 46-bis del D.L. 159/2007 (convertito, con modificazioni, nella Legge 222/2007). Solo pochissimi Ambiti, infatti, hanno visto completato l'iter di gara. Tra questi, si segnalano Milano 1, Aosta, Udine 2 e Belluno (rispetto a quest'ultimo si rimanda a quanto precisato nel seguito).

Gare di interesse

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Atem di Belluno, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio (a procedura aperta) nel dicembre 2016.

A settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha presentato la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati fatti oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. La pronuncia è stata poi confermata dal Consiglio di Stato, con Sentenza del 22 gennaio 2019.

All'esito del vaglio delle offerte, AP Reti Gas S.p.A. è risultata la migliore offerente per la parte tecnica, ma si è classificata seconda nel punteggio complessivo, alle spalle di Italgas Reti S.p.A.

AP Reti Gas, ritenendo sussistere molteplici profili di incongruità nell'offerta dell'aggiudicatario, ha impugnato l'esito della gara, ma i ricorsi (di primo grado al TAR Veneto e di appello al Consiglio di Stato) non hanno trovato accoglimenti.

Il passaggio di gestione a favore di Italgas Reti è avvenuto il primo febbraio 2024.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Atem Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha pubblicato il bando di gara (a procedura ristretta).

All'epoca, in detto Ambito, le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. gestivano il servizio in 28 Comuni, per un totale di oltre 80.000 utenze. In seguito, il perimetro di gestione si è implementato a seguito dell'ingresso nel Gruppo di Romeo Gas S.p.A.

AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A., in via prudenziale volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto al contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti (es. indicazione dei valori di rimborso, disciplinare di gara, ecc.), hanno impugnato il bando di gara, con ricorso al TAR Veneto, notificato il 16 gennaio 2019.

Con Sentenza n. 667/2019 del 3 giugno 2019, il TAR ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso sul presupposto che i contenuti degli atti di gara dovranno essere necessariamente integrati dalla Stazione Appaltante nel proseguo della procedura.

La pronuncia è da ritenersi positiva per le ricorrenti, consentendo di superare l'oggettiva preoccupazione che la procedura di gara potesse cristallizzarsi e proseguire sulla base di valori non corretti. Per tale ragione la stessa non è stata fatta oggetto di impugnativa.

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In seguito, dopo alcune proroghe, l'iter di gara è stato ed è attualmente sospeso.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre l'esercizio 2025

Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2025

Si è riunita in data 17 aprile 2025, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2024, da cui risultano un margine operativo lordo consolidato pari a Euro 103,4 milioni e un utile netto consolidato pari a Euro 36,5 milioni.

L'Assemblea ha deliberato di destinare l'utile di esercizio 2024 pari a Euro 28.402.936,91 a distribuzione di dividendi e di approvare la distribuzione di una quota parte della riserva disponibile "Fondo di riserva straordinaria" per un ammontare stimato pari ad Euro 4.062.741,49 e, comunque, tale da consentire la distribuzione di un dividendo complessivo pari ad Euro 0,15 lordi per ogni azione che risulterà in circolazione (escluse le azioni proprie in portafoglio alla record date), per un ammontare totale, calcolato tenendo in considerazione il numero di azioni proprie detenuto dalla Società alla data del 6 marzo 2025, di Euro 32.465.678,40 (di cui Euro 28.402.936,91 derivante dall'utile di esercizio ed Euro 4.062.741,49 da una quota parte della riserva disponibile "Fondo di riserva straordinaria"). Il dividendo ordinario è stato pagato il giorno 7 maggio 2025 con stacco della cedola in data 5 maggio 2025 (record date il 6 maggio 2025).

Inoltre, l'Assemblea ha approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2025) e ha espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024).

Infine, l'Assemblea ha approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, per la parte non eseguita.

In data 5 maggio 2025 il verbale dell'Assemblea è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede della società e diffuso e stoccato nel sistema "eMarket Storage" di Teleborsa S.r.l. e pubblicato sul sito internet www.gruppoascopiave.it entro i termini di legge.

Distribuzione dividendi

In data 17 aprile 2025, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,15 per azione con stacco della cedola in data 5 maggio 2025, record date il 6 maggio 2025 e pagamento il giorno 7 maggio 2025.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2025 possiede 17.973.719 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.987 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2025 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2025 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio 2025 e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite.

In merito ai risultati economici, vista la sostanziale definitezza e stabilità del quadro regolatorio, si prevedono, a parità di perimetro, e senza considerare l'effetto dei conguagli tariffari ai sensi della deliberazione ARERA 87/2025/R/gas, risultati in parziale diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio precedente, soprattutto per effetto della riduzione dei ricavi tariffari indotta dalla diminuzione del tasso di rendimento sul capitale riconosciuto (dal 6,5% del 2023 al 5,9% del 2025) disposto da ARERA per tener conto dell'andamento dei parametri di mercato.

Il consolidamento, a partire dal secondo semestre dell'esercizio, dei risultati delle attività che verranno acquisite dal Gruppo A2A dovrebbe tuttavia ampiamente compensare questo effetto.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, si segnala che essa dovrebbe beneficiare dell'entrata in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico da 9,9 MW di potenza nominale, che verrà completato e gestito dalla società Asco Wind & Solar S.r.l..

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave incasserà i dividendi distribuiti da EstEnergy e da Hera Comm che verranno deliberati con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2024. Entro il mese di luglio vi sarà il trasferimento delle quote di partecipazione attualmente detenute in EstEnergy a favore del socio Hera Comm, a seguito dell'esercizio dell'opzione di vendita, come in precedenza descritto. L'operazione comporterà l'emergere di una plusvalenza contabile che influenzerà i risultati dell'anno.

Si precisa che i risultati effettivi del 2025 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Andamento inflazionistico e tassi di interesse

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato dai fattori generatisi negli anni precedenti. Nel 2022 infatti si è ravvivata la spirale inflazionistica avviatasi già nel 2021 a causa di disallineamenti generatisi tra domanda ed offerta quando la pandemia ha iniziato ad affievolirsi. L'avvio del conflitto Russo-Ucraino, tutt'ora perdurante, aveva significativamente influenzato l'andamento dei prezzi delle commodity energetiche rinvigorendo l'andamento inflazionistico già crescente. L'incremento dei prezzi della materia prima gas naturale ha infatti influenzato i prezzi della materia prima energia i cui effetti si sono rapidamente traslati sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia. In particolare, tra i più sensibili rispetto all'andamento delle commodity, hanno reagito i beni alimentari, settore già in parte colpito dalla contrazione della produzione Ucraina e dalle ridotte esportazioni russe. Nel corso dell'esercizio 2022 Federal Reserve e Banca Centrale Europea, come le altre banche centrali del mondo, hanno avviato un processo di innalzamento dei tassi di interesse al fine frenare la corsa dell'inflazione e, nel contempo, cercare di scongiurare una frenata eccessivamente violenta da determinare una recessione nei rispettivi paesi. L'andamento inflazionistico ha presentato una significativa decelerazione rispetto all'anno precedente, evidenziando però percentuali di crescita ancora rilevanti. Le contromisure introdotte dalle banche centrali e dagli organi di governo hanno iniziato a manifestare effetti apprezzabili già nel corso dell'esercizio 2023, al termine del quale, l'inflazione si attestava al 5,7%, evidenziando una significativa contrazione rispetto all'anno precedente. La BCE ha gradualmente aumentato il saggio di riferimento sino al raggiungimento di un plateau del 4,5%. Tasso di interesse sostanzialmente confermato sino a settembre 2024 quando, la Banca Centrale Europea, a fronte dei segnali positivi riscontrati dall'andamento dell'indice dei prezzi al consumo, ha annunciato il primo dei successivi tagli effettuati (al termine dell'esercizio il tasso di riferimento era pari al 3,4%). Nel bollettino economico n.1 del 2025 Banca D'Italia evidenziava come i mercati si attendessero un ulteriore riduzione di 75 punti base nel

corso del 2025. Nel corso dei primi mesi dell'anno, infatti, la Banca Centrale Europea ha progressivamente ridotto i tassi di interesse traguardando nel mese di aprile un tasso di interesse principale per i depositi del 2,5%. Le previsioni effettuati da diversi enti preposti evidenziano per l'anno 2025 possibili riduzioni al 2% o anche inferiori.

I principali rischi per l'economia globale, e che maggiormente potrebbero influenzare le stime descritte, comprendono l'intensificazione delle tensioni commerciali, del protezionismo e l'evoluzione dei conflitti geopolitici.

Il management del Gruppo continua a monitorare, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, gli impatti in termini di performance così da poter intervenire con eventuali misure correttive volte a mitigare gli effetti che potrebbero riflettersi sull'esecuzione del business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Il Gruppo Ascopiave si impegna a sviluppare una cultura di gestione dei rischi integrata e proattiva, al fine di proteggere il valore per gli azionisti, sostenere la continuità aziendale e promuovere decisioni informate, contribuendo al successo sostenibile della società.

Il Gruppo Ascopiave persegue i propri obiettivi strategici definiti nel Piano Industriale o Strategico mantenendo un prudente orientamento di approccio al rischio. A tal fine, il Gruppo si è dotato di una struttura organizzativa e di un risk management framework adeguati a garantire un'idonea gestione dei rischi ai quali risulta esposto.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo è costituito dall'insieme delle regole, procedure e strutture organizzative finalizzate ad una effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, al fine di contribuire al successo sostenibile della Società.

Il processo di Enterprise Risk Management risulta quindi essere integrato negli assetti organizzativi e di governo societario del Gruppo Ascopiave con l'obiettivo di promuovere costantemente la cultura e la gestione dei rischi a livello aziendale, nel rispetto dell'autonomia gestionale delle società controllate del Gruppo Ascopiave.

Le principali categorie di rischi a cui il gruppo è potenzialmente esposto possono essere ricondotte alle seguenti:

  • Rischi di indirizzo strategico: sono i rischi connessi al Piano Strategico, al piano di investimenti, alle operazioni di M&A;
  • Rischi Finanziari: sono i rischi connessi con la gestione della liquidità, i tassi di interesse, il rating creditizio, i derivati, ecc.;
  • Rischi Operativi: sono i rischi connessi alla proprietà degli assets e all'esercizio di attività di business, a processi e procedure e alla gestione del capitale umano;
  • Rischi Legal & Compliance: sono i rischi connessi alla gestione dell'evoluzione normativo-regolamentare, alla gestione di contenziosi e al framework organizzativo e di governance;
  • Rischi HR/Organizzazione: sono i rischi connessi alla gestione del capitale umano;
  • Rischi HSE: sono i rischi connessi alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro e alle tematiche ambientali.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2025 il Gruppo Ascopiave detiene 301 concessioni di distribuzione di gas naturale.

In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate.

Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

A fronte di questo rischio il Gruppo effettua un monitoraggio dell'evoluzione normativa (nazionale, regionale, locale) e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara e si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle gare ATEM.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9/2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.

In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di:

  • a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento;
  • b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Il Gruppo effettua un monitoraggio dell'evoluzione normativa, anche con il supporto di professionisti esterni, e si è dotato di una struttura organizzativa dedicata al tema delle gare d'ambito.

Rischio di Transizione

Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

Essendo il Gruppo Ascopiave attivo nel settore dell'energia, tali modifiche potrebbero influenzare ricavi e redditività degli investimenti attesi.

Per mitigare il possibile impatto del rischio il Gruppo si è dotato di strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione e partecipa attivamente a consultazioni indette dagli Enti regolatori mediante anche le associazioni di categoria. Inoltre, investe in tecnologia, come ad esempio la tecnologia CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy) per il monitoraggio preventivo delle condotte e l'individuazione delle dispersioni, ed è impegnato in attività di trasformazione della rete in infrastrutture digitali per abilitare la distribuzione di gas diversi dal metano, quali ad esempio l'idrogeno, il biometano e e-gas. Oltre a queste misure il Gruppo negli ultimi anni ha iniziato un percorso di differenziazione entrando nel settore delle energie rinnovabili. Attualmente il Gruppo gestisce impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica e sta sviluppando progetti per la produzione di energia solare.

RISCHI FINANZIARI

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti.

Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine del primo trimestre risulta pari a circa il 1,3% (4,1% al 31 dicembre 2024) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Il Gruppo si è dotato di un processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, e di controllo e reporting dei Rischi Finanziari. La pianificazione finanziaria, effettuata su un orizzonte temporale annuo, è svolta almeno su base settimanale, a volte anche con aggiornamenti infrasettimanali.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione.

Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. A fronte di questi rischi il Gruppo ha implementato apposite misure tecniche, organizzative e procedurali tra le quali la gestione di incidenti ed emergenze e sviluppato piani di manutenzione preventiva. Inoltre, sono state sviluppate attività di innovazione tecnologica come l'utilizzo della tecnologia Picarro CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy), attualmente la più avanzata e performante per la ricerca dispersioni.

Il Gruppo ha poi stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti che contribuiscono a limitare gli eventuali effetti negativi causati da incidenti e/o interruzione di servizio.

Rischi connessi alla cyber security

Sono i rischi di indisponibilità/perdita di Riservatezza e/o di Integrità delle informazioni in conseguenza di attacchi informatici che vengono condotti verso le aziende con crescente frequenza e complessità.

Il Gruppo si è dotato di un insieme di misure tecniche, organizzative e procedurali per proteggere il proprio patrimonio informativo e lavora costantemente per garantire la protezione dei sistemi informatici e dei dati, svolgendo attività di prevenzione, rilevazione e interventi contro potenziali cyber attacchi.

Tutti gli utilizzatori dei sistemi informativi fruiscono periodicamente di formazione specifica su rischi cyber, vulnerabilità comuni, phishing e spam, erogata tramite una piattaforma digitale.

Vengono inoltre svolti periodicamente dei Vulnerability Assesment e Penetration Test al fine di valutare l'efficacia dei sistemi adottati, intraprendendo le azioni correttive necessarie per aumentare la sicurezza dei sistemi gestiti.

Si segnala che le società del Gruppo interessate dalla direttiva NIS 2 hanno provveduto alla registrazione nella piattaforma ACN entro i termini di legge.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili.

A fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione.

L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.

Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati. Per presidiare questo rischio il gruppo si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle attività e al monitoraggio della regolamentazione in materia.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione.

Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo. Per mitigare questo rischio il gruppo si è dotato di strutture organizzative tecniche e gestionali preposte al monitoraggio dell'avanzamento degli investimenti.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento.

Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Il Gruppo si è dotato di strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione. L'evoluzione normativa è quindi costantemente monitorata per permettere una rapida comprensione degli effetti e l'attuazione delle necessarie modifiche organizzative, tecniche o di processo per garantire la compliance con leggi, norme e regolamenti.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività.

La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01). A fronte di questi rischi il Gruppo ha adottato e mantiene costantemente aggiornati il Codice Etico ed il Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 ("Modello 231").

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa applicabile, la compliance con leggi, norme e regolamenti è attentamente monitorata dalle apposite strutture organizzative.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza.

Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti.

Il Gruppo si è dotato di un Sistema HSEQ in compliance con gli standard di riferimento, certificato secondo norme internazionali per gli aspetti di qualità salute e sicurezza (45001), che prevede verifiche di conformità svolte da parte di ente certificatore.

Vengono inoltre eseguite periodiche verifiche di conformità sul sistema di gestione 45001 con audit interni e monitoraggio continuo e attività di formazione informatizzata dei corsi su tematiche HSE e sistema di gestione.

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System).

Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2025-2028, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima".

Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Governance

La gestione strategica degli aspetti inerenti al "climate change", così come la governance di tutti gli aspetti della sostenibilità, spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa applicabile.

Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance.

Anche a tal fine, in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale, al Principio I, promuove il "successo sostenibile".

Il Gruppo Ascopiave nell'anno 2021 ha istituito altresì il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica".

Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Strategy

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Peraltro, sul fronte dei processi produttivi e di distribuzione, lo sforzo costante

di migliorare l'efficienza energetica sta portando benefici in termini di minore energia utilizzata a parità di attività, con conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.

Il Piano Strategico 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2024, conferma gli indirizzi strategici indicati nei piani strategici pubblicati nei due anni precedenti, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici.

Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi", nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo.

La crescita nei comparti diversificati potrà avvenire attraverso lo sviluppo di competenze interne, la partecipazione a procedure competitive, acquisizioni aziendali o, infine, la costituzione di partnership con soggetti esperti.

Il fenomeno del cambiamento climatico costringe le aziende a promuovere l'innovazione e trovare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica all'interno del proprio business. A tale proposito, Ascopiave ha raggiunto dei risultati apprezzabili sul fronte dell'efficienza energetica, implementando delle soluzioni organizzative e tecnologiche funzionali sia al miglioramento della qualità e affidabilità del servizio, sia al contenimento dei costi.

Risk Management

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. In linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Metrics & Targets

Per quanto riguarda le metriche utilizzate dal Gruppo, ad oggi è possibile fare riferimento al capitolo "Energy management e emissioni" della relazione finanziaria annuale dell'anno precedente dove vengono ampliamente descritti gli indicatori relativi ai consumi di energia, alle emissioni in atmosfera, all'utilizzo delle risorse idriche e alla produzione e gestione dei rifiuti. Le metriche utilizzate per la rendicontazione degli indicatori seguono i GRI Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative.

I «Sustainable Development Goals» individuati da Ascopiave tramite dialogo con gli Stakeholders sono gli elementi su cui il Gruppo baserà il proprio percorso di crescita sostenibile. Il percorso di sostenibilità intrapreso da Ascopiave si ispira ai Sustainable Development Goals (SDGs) connessi da un lato alle proprie attività di business (SDG 6, 7, 8 e 9) e dall'altro all'impatto e agli effetti che il Gruppo esercita sui territori in cui opera (SDG 11, 12 e 13).

In tale contesto, la strategia di Ascopiave recepisce il concetto di assunzione di responsabilità che l'Agenda 2030 richiede ad ogni realtà, non solo per quanto svolto a livello di business, ma anche in qualità di attivatore di cambiamenti in un'ottica di creazione di sistemi sostenibili sia a livello locale che globale.

In linea con le raccomandazioni del TCFD è stata realizzata, partendo da considerazioni prettamente qualitative, un'analisi preliminare dei rischi-opportunità generali e specifici del Gruppo.

L'identificazione dei rischi, e la loro imputabilità, potrebbe risultare difficoltosa a causa di una conoscenza limitata delle questioni legate al clima e/o la tendenza a concentrarsi principalmente sui rischi a breve termine.

È stata pertanto realizzata una prima macro-distinzione tra rischio fisico e di transizione:

  • Il rischio fisico, ossia il rischio derivante dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, è legato a variazioni di lungo termine (rischio cronico) e da eventi metereologici estremi (rischio acuto). Tali rischi espongono il Gruppo al danneggiamento o distruzione del "capitale materiale" quale fabbricati industriali, impianti e infrastrutture, a potenziali interruzioni delle forniture essenziali, ed alla potenziale contrazione della capacità produttiva e distributiva;
  • Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

In particolare, vi è una crescente incertezza sul futuro ruolo del gas naturale con potenziale impatto su ricavi e redditività degli investimenti attesi.

A fronte di questo rischio il Gruppo ha definito un percorso di diversificazione delineando un percorso di crescita sostenibile nel campo delle energie rinnovabili.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità; infatti, lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. A seguito delle acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché degli investimenti effettuati nel medesimo ambito, il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità.

Il Gruppo, sino al 30 settembre 2024, risultava significativamente esposto agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica. A seguito della stipula dell'atto di cessione da parte di Ascopiave del 25% del capitale di EstEnergy, con la conseguente classificazione della partecipazione in attività possedute per la vendita, il Gruppo non risulta più esposto alla stagionalità derivante da questo settore.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2025

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo trimestre
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2025 2024 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 301 300 1 0,3%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 14.730 14.714 16 0,1%
Numero di PDR 870.743 872.791 -2.048 -0,2%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 607,3 596,6 10,7 1,8%
Primo trimestre
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 2025 2024 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 29 29 0 0,0%
Potenza installata (MW) 84,1 84,1 0,0 0,0%
Volumi di energia elettrica prodotti (GWh) 33,7 47,6 -13,9 -29,2%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel corso del primo trimestre dell'anno i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 607,3 milioni di metri cubi, in aumento dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al 31 marzo 2025 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 870.743.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2025 ha una lunghezza di 14.730 chilometri, in aumento di 16 chilometri rispetto al 31 marzo 2024.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 84,1 MW, hanno prodotto 33,7 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un decremento del 29,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 % dei ricavi 2024 % dei ricavi
Ricavi 54.790 100,0% 47.440 100,0%
Costi operativi 25.161 45,9% 24.115 50,8%
Margine operativo lordo 29.629 54,1% 23.325 49,2%
Ammortamenti 12.208 22,3% 12.450 26,2%
Accantonamento rischi su crediti 0 0,0% 0 0,0%
Risultato operativo 17.421 31,8% 10.875 22,9%
Proventi finanziari 78 0,1% 175 0,4%
Oneri finanziari 4.104 7,5% 4.641 9,8%
Quota utile/(perdita) su partecipazioni contabilizzate 0 0,0% 2.779 5,9%
con il metodo del Patrimonio netto
Utile anteimposte 13.394 24,4% 9.187 19,4%
Imposte del periodo 4.096 7,5% 2.495 5,3%
Utile da attività operative 9.300 17,0% 6.692 14,1%
Risultato netto da attività possedute per la vendita al
netto effetto fiscale 0 0,0% 0 0,0%
Utile/(perdita) del periodo 9.300 17,0% 6.692 14,1%
Utile del periodo di Gruppo 9.283 16,9% 6.546 13,8%
Utila del periodo di pertinenza di Terzi 17 0,0% 146 0,3%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo trimestre dell'esercizio 2025 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 54.790 migliaia, in crescita del 15,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Ricavi da trasporto del gas 42.700 34.211
Ricavi per servizi di allacciamento 251 227
Ricavi da servizi di distribuzione 1.174 1.096
Ricavi da servizi generali a società partecipate 473 608
Ricavi per contributi ARERA 4.766 4.089
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 4.601 5.935
Altri ricavi 826 1.276
Ricavi 54.790 47.440

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 33.806 migliaia ad Euro 42.301 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 8.495 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione di conguagli tariffari, pari ad Euro 8.441 migliaia, deliberati nel corso del primo trimestre dell'esercizio da ARERA (Deliberazioni ARERA 87/2025/R/gas e 98/2025/R/gas) per la rideterminazione dei costi operativi del periodo regolatorio 2020-2024 in ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato, Sezione Seconda, n. 10185/2023, n. 10293/2023, n. 10294/2023, n. 10295/2023 e n. 1450/2024.

Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (al 31 marzo 2025 pari a 399 migliaia e al 31 marzo 2024 pari a 405 migliaia) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati all'art. 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche risultano, al termine del primo trimestre dell'esercizio, pari ad Euro 4.650 migliaia ed evidenziano una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.503 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalle minori quantità di energia prodotta nel periodo di riferimento,

collegato ad una minore regolarità delle precipitazioni piovose. Il differenziale tra i ricavi qui commentati e quelli esposti in tabella è riferito ai ricavi iscritti per la maturazione dei Certificati GO riconosciuti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il risultato operativo conseguito nel primo trimestre 2025 ammonta ad Euro 17.422 migliaia, registrando un incremento di Euro 6.547 migliaia (+60%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La crescita del risultato operativo è dovuta ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 8.495 migliaia;
  • decremento dei ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili per Euro 1.503 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 22 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 466 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 466 migliaia, è dovuta a:

  • minori ricavi per Euro 313 migliaia;

  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 476 migliaia;

  • minor costo del personale per Euro 81 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 241 migliaia.

L'utile netto consolidato del primo trimestre 2025, attestandosi ad Euro 9.300 migliaia, registra un incremento pari ad Euro 2.608 migliaia (+39%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 6.547 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 97 migliaia;
  • minori oneri finanziari per Euro 537 migliaia;
  • minor risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 2.779 migliaia;
  • maggiori imposte per Euro 1.600 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 38,9% del primo trimestre dell'esercizio 2024 all'attuale 30,6%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 35.919 34.183
Attività finanziarie correnti 1.254 1.568
Obbligazioni in circolazione a breve termine (7.607) (7.606)
Passività finanziarie correnti (724) (885)
Debiti verso banche e finanziamenti (103.708) (101.688)
Posizione finanziaria netta a breve (74.866) (74.429)
Attività finanziarie non correnti 2.257 2.249
Finanziamenti a medio e lungo termine (216.311) (229.824)
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (71.069) (78.805)
Passività finanziarie non correnti (6.630) (6.792)
Posizione finanziaria netta a medio lungo (291.754) (313.172)
Posizione finanziaria netta (366.620) (387.602)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dei periodi di riferimento è il seguente:

L'indebitamento finanziario netto monitorato dal Gruppo passa da Euro 387.602 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 366.620 migliaia del 31 marzo 2025, registrando un decremento di Euro 20.982 migliaia.

La posizione finanziaria netta ESMA, che esclude i crediti di natura finanziaria non correnti e le attività su strumenti finanziari derivati su tassi d'interesse, ha evidenziato una variazione positiva pari ad Euro 21.310 migliaia, passando da Euro 390.602 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 369.292 migliaia del 31 marzo 2025.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.03.2025 31.12.2024
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (366.620) (387.602)
Crediti finanziari non correnti 2.257 2.249
Attività su strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 414 751
Posizione finanziaria netta ESMA (369.292) (390.602)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Risultato netto dell'esercizio 9.300 6.692
Minusvalenze / (Plusvalenze) 656 0
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari 0 (29)
Risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto 0 (2.779)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti 12.416 12.450
(a) Autofinanziamento 22.372 16.334
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 13.938 (23.975)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata / (assorbita) dall'attività operativa = (a) + (b) 36.309 (7.641)
(d) Variazione della posizione finanziaria assorbita dall'attività di investimento (15.328) (15.155)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria 0 0
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 20.982 (22.796)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 36.309 migliaia (+), è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 22.372 migliaia (+) e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 13.938 migliaia (+), collegate alla gestione del capitale circolante netto.

La gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 13.938 migliaia (+), è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha generato risorse finanziarie per Euro 13.501 migliaia (+), dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 4.840 migliaia (+) e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 7.158 migliaia (+).

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel trimestre:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Rimanenze di magazzino (6.697) (8.252)
Crediti e debiti commerciali 1.490 (63.610)
Crediti e debiti operativi 18.708 33.268
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 0 640
Fondo TFR e altri fondi (42) (139)
Imposte di competenza 4.096 2.495
Crediti e debiti tributari (3.617) 11.623
Variazione capitale circolante netto 13.938 (23.975)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 15.328 migliaia (-) ed è relativa principalmente ad interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale e allo sviluppo di impianti nel settore delle energie rinnovabili (eolico, fotovoltaico e altri impianti green energy).

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre 2025 il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 15.328 migliaia, in aumento di Euro 172 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento registrato è principalmente spiegato dai maggiori investimenti realizzati dalle società attive nel settore delle energie rinnovabili (+1.270 migliaia), a fronte dei minori investimenti effettuati nella distribuzione gas (-1.602 migliaia).

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del trimestre, pari ad Euro 11.928 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 5.381 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 3.815 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.732 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 2.579 migliaia. Essi sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la manutenzione ed il potenziamento di impianti idroelettrici per Euro 464 migliaia, per la realizzazione di impianti fotovoltaici per Euro 1.879 migliaia e per la costruzione di altri impianti green energy (un impianto di produzione di idrogeno, una stazione di ricarica elettrica e una stazione di rifornimento di idrogeno) per Euro 195 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati sono risultati pari ad Euro 821 migliaia. Essi sono relativi principalmente all'acquisto di materiale hardware e licenze software per Euro 283 migliaia, all'acquisto di automezzi aziendali per Euro 225 migliaia, all'acquisto di attrezzature per Euro 140 migliaia, nonché a migliorie e/o manutenzioni straordinarie sulle sedi aziendali per Euro 172 migliaia.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Allacciamenti 3.815 4.037
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.763 5.519
Misuratori 2.732 3.440
Manutenzioni e Impianti di riduzione 618 533
Investimenti metano 11.928 13.530
Impianti di produzione energia idroelettrica 464 243
Parchi Eolici 42 648
Impianti di produzione energia fotovoltaica 1.879 212
Altri impianti green energy 195 205
Investimenti in energie rinnovabili 2.579 1.309
Terreni e Fabbricati 172 27
Attrezzature 140 114
Arredi 1 11
Automezzi 225 31
Hardware e Software 283 135
Altri investimenti 0 0
Altri investimenti 821 317
Investimenti 15.328 15.155

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2025

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Attività
Attività non correnti
Avviamento (1) 61.727 61.727
Attività immateriali (2) 727.367 725.693
Immobili, impianti e macchinari (3) 162.828 161.897
Partecipazioni in imprese collegate (4) 8.216 8.216
Partecipazioni in altre imprese (4) 97.256 97.256
Altre attività non correnti (5) 6.029 5.695
Attività finanziarie non correnti (6) 2.257 2.249
Attività per imposte anticipate (7) 38.888 38.524
Attività non correnti 1.104.568 1.101.257
Attività correnti
Rimanenze (8) 13.715 7.017
Crediti commerciali (9) 70.274 63.057
Crediti verso CSEA (10) 37.768 32.678
Altre attività correnti (11) 13.827 9.604
Attività finanziarie correnti (12) 840 816
Attività per imposte correnti (13) 491 491
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (14) 35.919 34.183
Attività su strumenti finanziari derivati (15) 428 828
Attività possedute per la vendita (16) 202.389 202.389
Attività correnti 375.651 351.063
Attività 1.480.219 1.452.320
Passività e patrimonio netto
Patrimonio netto
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.987) (55.987)
Riserve 669.761 633.718
Utile del periodo di Gruppo 9.283 35.823
Patrimonio netto di Gruppo (17) 857.468 847.966
Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi (17) 9.879 9.823
Patrimonio netto (17) 867.348 857.789
Passività non correnti
Fondi (18) 1.488 1.385
Passività per benefici ai dipendenti (19) 4.009 4.051
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (20) 71.069 78.805
Finanziamenti a medio e lungo termine (21) 216.311 229.824
Altre passività non correnti (22) 44.156 41.875
Passività finanziarie non correnti (23) 6.630 6.792
Passività per imposte differite (24) 16.812 17.101
Passività non correnti 360.476 379.833
Passività correnti
Obbligazioni in circolazione a breve termine (25) 7.607 7.606
Debiti verso banche e finanziamenti (26) 103.708 101.688
Debiti commerciali (27) 74.141 65.433
Passività per imposte correnti (28) 9.365 4.538
Debiti verso CSEA (29) 36.516 19.591
Altre passività correnti (30) 20.035 14.125
Passività finanziarie correnti (31) 724 885
Passività su strumenti finanziari derivati (32) 298 832
Passività correnti 252.395 214.698
Passività 612.871 594.531
Passività e patrimonio netto 1.480.219 1.452.320

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre del conto economico complessivo

(migliaia di Euro) 2025 2024
Ricavi (33) 54.790 47.440
Totale costi operativi 25.160 24.115
Costi acquisto materie prime (34) 797 787
Costi per servizi (35) 12.834 11.931
Costi del personale (36) 5.031 5.112
Altri costi di gestione (37) 6.773 6.370
Altri proventi (38) 274 83
Ammortamenti (39) 12.208 12.450
Risultato operativo 17.422 10.875
Proventi finanziari (40) 78 175
Oneri finanziari (40) 4.104 4.641
Quota utile/(perdita) su partecipazioni contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (40) 0 2.779
Utile ante imposte 13.395 9.187
Imposte del periodo (41) 4.096 2.495
Utile del periodo 9.300 6.692
Utile del periodo di Gruppo 9.283 6.546
Utile del periodo di pertinenza di Terzi 17 146
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico:
- fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale 240 (397)
- fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al netto
dell'effetto fiscale 0 731
Risultato del conto economico complessivo 9.540 7.025
Risultato attribuibile al Gruppo 9.483 6.915
Risultato attribuibile a partecipazioni di Terzi 57 110
utile netto diluito per azione 0,043 0,030

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetti delle variazioni di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
pertinenza di
terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2025 234.412 46.882 (55.987) 149 429.285 157.402 35.823 847.966 9.823 857.789
Risultato del periodo 9.283 9.283 17 9.300
Fair value derivati 200 200 40 240
Totale risultato conto economico complessivo (0) 200 (0) 9.283 9.483 57 9.540
Destinazione risultato 2024 35.823 (35.823) (0) (0)
Piani di incentivazione (0) 20 20 20
Saldo al 31 marzo 2025 234.412 46.882 (55.987) 149 429.506 193.225 9.283 857.468 9.879 867.348
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali
IAS 19
Altre riserve Utili a
Nuovo
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto delle
minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2024 234.412 46.882 (55.424) (239) 425.544 157.402 36.176 844.753 9.529 854.282
Risultato del periodo 6.546 6.546 146 6.692
Fair value derivati (362) (362) (36) (397)
Fair value derivati società collegate 731 731 731
Totale risultato conto economico complessivo 369 (0) 6.546 6.915 110 7.025
Destinazione risultato 2023 36.176 (36.176) (0) (0)
Saldo al 31 marzo 2024 234.412 46.882 (55.424) (239) 425.912 193.578 6.546 851.668 9.639 861.307

Rendiconto finanziario consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro ) 2025 2024
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto 9.300 6.692
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (assorbite) dalla gestione operativa:
Imposte sul reddito 4.096 2.495
Oneri (proventi) finanziari netti 4.027 4.467
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di 20 0
capitale
Ammortamenti e svalutazioni 12.208 12.450
Minusvalenze (plusvalenze) nette da realizzo di immobilizzazioni 656 640
Variazione non monetaria dei benefici a dipendenti (42) (121)
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie 208 (18)
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 0 (2.779)
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti commerciali (7.217) (57.940)
Altre attività (4.223) 10.455
Altre attività non correnti (334) 383
Crediti /debiti verso CSEA 11.836 33.997
Rimanenze (6.697) (8.252)
Debiti commerciali 8.708 (5.669)
Altre passività 4.062 (1.590)
Altre passività non correnti 2.281 1.647
Interessi (pagati) / Incassati (2.241) (4.159)
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa 36.646 (7.302)
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO:
Investimenti in attività immateriali e avviamento (11.795) (14.283)
Investimenti in immobili, impianti e macchinari (3.533) (872)
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività di investimento (15.328) (15.155)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE:
Incremento (riduzione) netta linee di credito (89) 449
(Rimborso) / accensione passività finanziarie per leasing (336) (325)
Assunzioni di Finanziamenti passivi 20.000 51.000
Rimborsi di Finanziamenti passivi (39.157) (63.899)
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività finanziaria (19.583) (12.774)
Incremento (decremento) nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.736 (35.231)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 34.183 52.083
Effetto su disponibilità liquide e mezzi equivalenti delle differenze di conversione 1.736 (35.231)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 35.919 16.851

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 marzo 2025 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, è detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante è distribuita tra altri azionisti privati.

Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 all'Euronext Milan – Segmento Euronext STAR Milan – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'8 maggio 2025.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 301 Comuni (301 Comuni al 31 dicembre 2024), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.730 chilometri (14.710 chilometri al 31 dicembre 2024) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa nella misura del 18,33% al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia.

Il Gruppo è attivo nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico gestendo 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dalla potenza complessiva installata di 84,1 MW.

Criteri generali di redazione ed attestazione di conformità agli IFRS

Il presente Rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 è stato redatto in conformità agli "International Financial Reporting Standards" ("IFRS"), così come omologati dall'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale ed è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

Prospetti di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione dei prospetti di bilancio, si segnala che nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, le attività e le passività sono presentate con il criterio di distinzione "corrente/non corrente", nel Conto Economico complessivo consolidato i costi sono presentati per natura, e nel rendiconto finanziario consolidato i flussi finanziari dell'attività operativa sono determinati utilizzando il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria.

I principi contabili adottati nella redazione del presente resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 sono conformi con quelli utilizzati per la redazione del bilancio annuale del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ad eccezione dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni che sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2025 che tuttavia non hanno evidenziato impatti per il Gruppo.

Principi contabili rilevanti

Principi contabili pubblicati dallo IASB ed omologati dall'UE applicabili obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2025

Di seguito sono indicati i nuovi principi contabili applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il 1° gennaio 2024 e la cui applicazione anticipata è consentita. Tuttavia, il Gruppo ha deciso di non adottarli anticipatamente per la preparazione del presente bilancio consolidato.

Documenti omologati dall'UE al 31 dicembre 2024:

Titolo documento Data Data di entrata in Data di Regolamento UE e
emissione vigore omologazione data di pubblicazione
Impossibilità di cambio
(Modifiche allo IAS 21)
Agosto 2023 1° Gennaio 2025 12 Novembre 2024 (UE) 2024/2862
13 Novembre 2024

Nuovi principi contabili non omologati dall'Unione Europea e non applicabili in via anticipata ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2025

Titolo documento Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata in
vigore del documento
IASB
Data di prevista
omologazione
da parte dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral
accounts
Gennaio 2014 1° Gennaio 2016 Processo di omologazione
sospeso in attesa del nuovo
principio contabile sui
"rate-regulated activities".
IFRS 18 Presentazione e
informazioni integrative nel bilancio
Aprile 2024 1° Gennaio 2027 TBD
IFRS 19 Entità controllate senza
'public accountability':
informazioni integrative
Maggio 2024 1° Gennaio 2027 TBD
Amendments
Sale or contribution of assets
between an investor and its
associate or joint venture
(Amendments to IFRS 10 and IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB
sull'equity method
Processo di omologazione
sospeso in attesa della
conclusione del progetto
IASB sull'equity method
Modifica alla classificazione e
valutazione degli strumenti
finanziari
(Modifiche all'IFRS 9 e IFRS 7)
Maggio 2024 1° Gennaio 2026 TBD
Annual improvements – Volume 11
(Amendments to IAS 7 and IFRS 1, 7,
9, 10)
Luglio 2024 1° Gennaio 2026 TBD
Contracts referencing nature
dependent electricity (Amendments
to IFRS 9 and IFRS 7)
Dicembre 2024 1° Gennaio 2026 TBD

Area e criteri di consolidamento

Nel resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il tra il corrispettivo trasferito (incrementato del valore assegnato alle eventuali partecipazioni di terzi non oggetto di acquisizione) ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method) oppure per un valore complessivo pari al fair value che include anche l'avviamento di loro competenza (cd. full goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il corrispettivo trasferito e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo.

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, o con maggiore frequenza in presenza di indicatori di riduzione di valore, a impairment test.

L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione del resoconto intermedio di gestione sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2025 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Capitale sociale
Sede legale
versato
Quota di
pertinenza
del gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Nord Ovest S.p.A Pieve di Soligo (TV) 27.664.637 100,00% 100,00% 0,00%
Cart Acqua S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 50.000 100,00% 100,00% 0,00%
Asco Power S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 87.257.532 90,20% 90,20% 0,00%
Asco Wind & Solar S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 100,00% 0,00% 100,00%
Green Factory S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 90,00% 0,00% 90,00%
Società collegate contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 18,33% 0,00% 18,33%

(1) Partecipate tramite Asco Power S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

Si segnala che a decorrere dal 31 dicembre 2024 hanno avuto efficacia alcune operazioni straordinarie di fusione e scissione che hanno interessato le società: AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.R.L., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Romeo Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A.. Nello specifico, le operazioni straordinarie di fusione sono state:

    1. fusione, per incorporazione, delle società AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed AP Reti Gas Nord Est S.R.L. in AP Reti Gas S.p.A.;
    1. fusione, per incorporazione, delle società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Serenissima Gas S.p.A. in Romeo Gas S.p.A. che, in seguito, ha assunto la nuova ragione sociale di AP Reti Gas Nord Ovest S.p.A.

Nel momento immediatamente successivo alla fusione, AP Reti Gas S.p.A. ha scisso i rami d'azienda aventi ad oggetto le concessioni per la distribuzione del gas naturale nel nord ovest a favore di Romeo Gas S.p.A., mentre Romeo Gas S.p.A. ha scisso quelli nel nord est a favore di AP Reti Gas S.p.A..

Si segnala inoltre che, nell'ambito della stessa operazione, entrambe le società hanno inoltre scisso i rami immobiliari a favore della capogruppo Ascopiave S.p.A. determinando una conseguente riduzione del valore delle partecipazioni iscritti dalla stessa.

In data 16 dicembre 2024 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione delle società Asco Renewables S.p.A. nella società Asco EG S.p.A. che, a sua volta, ha assunto la nuova denominazione: Asco Power S.p.A..

In data 16 dicembre 2024 e con effetto dal 31 dicembre 2024, l'Assemblea della società della Società Salinella Eolico S.r.l. ha modificato la propria denominazione sociale in "Asco Wind & Solar S.r.l..

In data 6 dicembre 2024 l'Assemblea dei Soci della società Cart Acqua S.r.l. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione nella società controllante Ascopiave S.p.A.. Il verbale dell'Assemblea dei Soci è stato depositato ed iscritto presso il competente Registro Imprese in data 11 dicembre 2024. Si segnala che alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione il processo non è completato.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 2.328 (3.792) 831.356 188.427 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. 38.813 10.388 510.172 77.352 IFRS
Cart Acqua S.r.l. 87 (31) 3.796 (248) Ita Gaap
Green Factory S.r.l. (29) 10 12.820 Ita Gaap
Asco Power S.p.A. 4.007 269 99.443 (36.090) Ita Gaap
Asco Wind & Solar S.r.l. 974 125 3.335 35.262 Ita Gaap
AP Reti Gas Nord Ovest S.p.A. 11.178 2.804 114.089 7.379 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2025 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 61.727 migliaia al 31 marzo 2025, risulta invariato rispetto al 31 dicembre 2024.

L'importo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999, ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Gli avviamenti rilevati in relazione all'attività di distribuzione del gas naturale risultano complessivamente pari ad Euro 54.506 migliaia.

Nella voce avviamenti risultano iscritti anche i plusvalori risultanti dalle acquisizioni di attività operanti nel settore della produzione di energia da fonte rinnovabile per complessivi Euro 7.220 migliaia.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e dalle attività di generazione elettrica da fonti rinnovabili (CGU energie rinnovabili).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Distribuzione gas naturale 54.506 54.506
Produzione energia da fonti rinnovabili 7.220 7.220
Avviamento 61.727 61.727

Come richiesto dallo IAS 36, la Società deve valutare ad ogni data di riferimento del bilancio se esiste una indicazione che un'attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esiste una qualsiasi indicazione di ciò, l'entità deve stimare il valore recuperabile dell'attività.

Il Gruppo nella valutazione degli elementi esterni ed interni dai quali possano derivare elementi di una perdita di valore ha considerato quali elementi esterni eventuali deliberazioni ARERA in materia di regolazione tariffaria, eventuali variazioni dei valori di rimborso delle reti in concessione e le variazioni del tasso di attualizzazione (WACC). La valutazione effettuata su elementi interni ha considerato gli scostamenti della performance rispetto al budget.

In relazione agli elementi sopra indicati si evidenzia che non sono emersi trigger events e conseguentemente gli amministratori non hanno ritenuto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Attività immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

31.03.2025 31.12.2024
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 14.184 (9.008) 5.176 14.119 (8.629) 5.490
Concessioni, licenze, marchi e diritti 19.019 (16.620) 2.399 19.084 (16.625) 2.459
Altre immobillizzazioni immateriali 13.862 (7.222) 6.640 13.861 (7.059) 6.802
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 1.371.113 (687.319) 683.794 1.368.729 (681.711) 687.018
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 28.676 0 28.676 23.455 0 23.455
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 682 0 682 469 0 469
Attività immateriali 1.447.535 (720.168) 727.367 1.440.237 (714.544) 725.693

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2024 31.03.2025
Valore Variazione Decremento Riclassifiche Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo del periodo fondi netto
contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.490 (0) 313 5.176
Concessioni, licenze, marchi e diritti 2.459 (0) 60 2.399
Altre immobillizzazioni immateriali 6.802 1 163 6.640
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 687.018 2.980 (1.145) 3.380 8.928 489 683.794
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 23.455 8.601 (0) (3.380) 0 28.676
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 469 213 0 682
Attività immateriali 725.693 11.795 (1.145) 0 9.464 489 727.367

31.12.2023 31.03.2024 (migliaia di Euro) Valore netto contabile Variazione del periodo Decremento Ammortamenti del periodo Decremento fondi ammortamento Valore netto contabile Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.655 (0) 0 253 5.401 Concessioni, licenze, marchi e diritti 2.693 0 0 90 2.604 Altre immobillizzazioni immateriali 7.076 14 0 72 7.017 Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 649.509 17.202 (1.020) 9.326 409 656.774 Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 39.498 (2.961) (0) 0 0 36.537 Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 196 87 0 0 283 Attività immateriali 704.627 14.342 (1.021) 9.742 409 708.616

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio le attività immateriali risultano pari ad Euro 727.367 migliaia, registrando un incremento rispetto al 31 dicembre 2024 pari ad Euro 1.674 migliaia.

Gli investimenti sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento del periodo sono pari ad Euro 313 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso.

Nel corso del trimestre di riferimento la voce non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento del periodo sono pari ad Euro 60 migliaia.

Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali hanno registrato investimenti poco significativi e le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 163 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione negativa netta complessiva pari ad Euro 3.224 migliaia. Il decremento evidenziato dalla voce è principalmente spiegato dalle quote di ammortamento del periodo, pari ad Euro 8.928 migliaia, e dai decrementi netti rilevati, pari ad Euro 656 migliaia, principalmente correlati alla dismissione dei contatori. I decrementi descritti sono stati in parte compensati dagli investimenti effettuati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso di esercizi precedenti ma divenuti operativi nel corso dell'esercizio di riferimento. Gli investimenti effettuati risultano pari ad Euro 2.980 migliaia mentre, nel corso del periodo, sono stati messi in esercizio investimenti effettuati in esercizi precedenti per complessivi Euro 3.380 migliaia.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario e la durata della concessione qualora quest'ultima preveda la devoluzione gratuita dei beni.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati alla data del 31 marzo 2025.

La voce ha registrato un incremento netto pari ad Euro 5.221 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di software gestionali correlati al core business della distribuzione del gas naturale e non ultimati al termine del periodo. Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 213 migliaia.

3. Immobili, impianti e macchinari

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine al termine dei periodi considerati:

31.03.2025 31.12.2024
Costo Fondo Fondo Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento svalutazione netto storico ammortamento svalutazione netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 63.880 (23.039) (265) 40.576 62.953 (22.688) (265) 40.001
Impianti e macchinari 197.088 (108.743) (1.132) 87.213 197.445 (106.789) (1.132) 89.524
Attrezzature industriali e commerciali 6.435 (4.879) 0 1.556 6.146 (4.695) 1.451
Altri beni 25.878 (22.539) 0 3.339 25.555 (22.252) 3.302
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 18.720 0 (55) 18.666 15.868 0 (55) 15.814
Diritti d'uso 16.282 (4.804) 11.478 16.297 (4.492) 11.805
Immobili, impianti e macchinari 328.284 (164.004) (1.451) 162.828 324.264 (160.915) (1.451) 161.897

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2024 31.03.2025
Valore Variazione Riclassifiche Ammortamenti Valore
netto del periodo del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 40.001 263 668 355 40.576
Impianti e macchinari 89.524 137 (668) 1.780 87.213
Attrezzature industriali e commerciali 1.451 148 43 1.556
Altri beni 3.302 262 225 3.339
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 15.814 2.852 0 18.666
Diritti d'uso 11.805 13 340 11.478
Immobili, impianti e macchinari 161.897 3.675 0 2.744 162.828
31.12.2023 31.03.2024
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Valore
netto del periodo del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 36.671 2 310 36.363
Impianti e macchinari 60.862 32.243 (29) 1.771 91.364
Attrezzature industriali e commerciali 883 114 37 960
Altri beni 3.308 89 241 3.157
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 41.665 (31.608) 0 10.056
Diritti d'uso 13.085 32 350 12.767
Immobili, impianti e macchinari 156.475 872 (29) 2.708 154.668

La voce Immobili, impianti e macchinari passa da Euro 161.897 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 162.828 migliaia del 31 marzo 2025 evidenziando un incremento pari ad Euro 931 migliaia.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici, nonché a terreni e fabbricati in cui sono ubicati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato investimenti pari ad Euro 263 migliaia e le quote di ammortamento sono pari ad Euro 355 migliaia. Gli investimenti realizzati sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto e la manutenzione straordinaria di fabbricati.

Impianti e macchinari

La voce accoglie principalmente i valori contabili degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili gestiti dal Gruppo, in particolare idroelettrici ed eolici.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 137 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 1.780 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 148 migliaia. La stessa accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione e all'attività di misura. Le quote di ammortamento del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 43 migliaia.

Altri beni

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 262 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di veicoli aziendali e di hardware. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 225 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente i costi sostenuti per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché, con minore rilevanza, interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici, non ultimati alla data di chiusura del periodo.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato un incremento netto pari ad Euro 2.852 migliaia principalmente correlato agli investimenti realizzati per la costruzione di impianti fotovoltaici ed altri impianti green (un impianto di produzione di idrogeno, una stazione di ricarica elettrica e una stazione di rifornimento di idrogeno).

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali quali. locazione di immobili, noleggio di automezzi ed autocarri, ed in particolare sull'impianto di produzione di energie da fonte idroelettrica per la cui realizzazione è stato sottoscritto un contratto di leasing che ne costituisce la quota maggioritaria.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 13 migliaia e le quote di ammortamento del periodo sono pari ad Euro 340 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2024 Decrementi Valutazione a
patrimonio netto
31 marzo 2025
Partecipazioni in imprese collegate 8.216 8.216
Partecipazioni in altre imprese 97.256 0 97.256
Partecipazioni 105.472 0 0 105.472

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce partecipazioni non ha rilevato variazioni.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 8.216 8.216
Partecipazioni in imprese collegate 8.216 8.216
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 53.331 53.331
Partecipazione in Acinque S.p.A. 21.623 21.623
Partecipazione in Acantho S.p.A. 22.301 22.301
Partecipazione in Banca Prealpi SanBiagio Credito Coop. 1 1
Partecipazione A2A SECURITY 1 1
Partecipazioni in altre imprese 97.256 97.256
Partecipazioni 105.472 105.472

Partecipazioni in imprese collegate

Alla data del 31 marzo 2025, la voce partecipazioni in imprese collegate, pari a Euro 8.216 migliaia, accoglie la partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide S.p.A..

Nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2024, la capogruppo Ascopiave S.p.A., ha esercitato l'opzione di vendita in essere sulla partecipazione azionaria del 25% detenuta in EstEnergy S.p.A. determinando la riclassifica del valore sino a quella data misurato tra le "attività possedute per la vendita", in ottemperanza ai dettami del principio contabile internazionale IFRS 5. Si segnala che la cessione si perfezionerà nel corso dell'esercizio 2025.

Partecipazioni in altre imprese

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2025 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 97.256 migliaia, invariate rispetto all'esercizio precedente.

La voce accoglie le partecipazioni costituite per Euro 53.331 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, il cui valore è stato oggetto di riduzione nel 2022 per Euro 669 migliaia, per Euro 21.623 migliaia dal 5% del capitale sociale di Acinque S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020 e per Euro 3.300 migliaia nell'esercizio 2023 e, per Euro 22.301 migliaia dall'11,35% del capitale sociale di Acantho S.p.A..

Con riferimento a quest'ultima si ricorda che il Gruppo Hera ed il Gruppo Ascopiave hanno approvato il 27 luglio 2023, nelle Assemblee straordinarie delle controllate Acantho e Asco TLC, la fusione per incorporazione di quest'ultima in Acantho. La fusione, realizzata con efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1° gennaio 2023, ha avuto efficacia con decorrenza dal 1° ottobre 2023 e, a seguito dell'operazione, i soci di Acantho detengono le seguenti quote: Hera S.p.A. 70,16%, Con.AMI 16,84%, Ascopiave 11,35%, Provincia di Treviso 1,65%.

La voce accoglie inoltre partecipazioni residue pari ad Euro 2 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella A2A SECURITY per Euro 1 migliaia.

Le partecipazioni in altre imprese rientrano nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value e le variazioni di fair value successive alla prima iscrizione sono imputate nel conto economico complessivo (FVOCI). Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta in Hera Comm.

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Al termine del primo trimestre dell'esercizio, tali opzioni non risultano valorizzate in bilancio in quanto il fair value delle stesse risulta inferiore all'attuale valore recuperabile delle partecipazioni.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Depositi cauzionali 1.455 1.076
Altri crediti 4.574 4.619
Altre attività non correnti 6.029 5.695

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2025 le attività non correnti registrano un incremento complessivo rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 334 migliaia.

I crediti non correnti iscritti al termine del periodo considerato sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.455 migliaia e ad altri crediti per Euro 4.574 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.257 2.249
Attività finanziarie non correnti 2.257 2.249

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.249 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 2.257 migliaia del trimestre di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 8 migliaia.

La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata. La posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Attività per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Attività per imposte anticipate 38.888 38.524
Attività per imposte anticipate 38.888 38.524

Le attività per imposte anticipate passano da Euro 38.524 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 38.888 migliaia al termine del trimestre di riferimento, registrando un incremento di Euro 364 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2025 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

31 marzo 2025 31 dicembre 2024
(migliaia di Euro) Valore Lordo F.do Valore netto Valore Lordo F.do Valore netto
Svalutazione Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 8.034 (39) 7.995 7.055 (39) 7.016
Titoli efficienza energetica 5.720 0 5.720 1 0 1
Rimanenze 13.754 (39) 13.715 7.056 (39) 7.017

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2025 le rimanenze risultano pari ad Euro 13.715 migliaia e registrano un incremento pari ad Euro 6.698 migliaia rispetto al 31 dicembre 2024.

L'incremento è principalmente spiegato dall'acquisto di titoli di efficienza energetica acquistati dal gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione (+Euro 5.719 migliaia rispetto al 31 dicembre 2024).

Le rimanenze di combustibili e materiale a magazzino registrano un incremento pari ad Euro 979 migliaia. I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso, il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Crediti vers clienti 42.957 29.246
Crediti per fatture da emettere 27.872 34.366
Fondo svalutazione crediti (555) (556)
Crediti commerciali 70.274 63.057

I crediti commerciali passano da Euro 63.057 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 70.274 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 7.217 migliaia. La variazione è principalmente correlata alla distribuzione dei consumi di gas naturale che vede una concentrazione maggiore nel primo trimestre dell'esercizio. I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 555 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo. La variazione è dovuta all'utilizzo del fondo per Euro 1 migliaia per l'eliminazione di crediti inesigibili già oggetto di svalutazione in anni precedenti.

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La movimentazione del fondo svalutazione crediti è riportata nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Fondo svalutazione crediti iniziale 556 597
utilizzi (1) (41)
Fondo svalutazione crediti finale 555 556

La tabella di seguito riportata evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 42.957 29.246
- fondo svalutazione crediti commerciali (555) (556)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 42.402 28.690
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 39.352 27.237
- scaduti entro 6 mesi 2.232 1.242
- scaduti da 6 a 12 mesi 453 176
- scaduti oltre 12 mesi 920 591

10. Crediti verso CSEA

La tabella seguente evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Crediti verso CSEA 37.768 32.678
Crediti verso CSEA 37.768 32.678

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2025, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 37.768 migliaia e sono costituiti prevalentemente da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e per contributi sicurezza per complessivi Euro 31.797 migliaia, da saldi di perequazione per Euro 5.248 migliaia e da crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale per Euro 723 migliaia.

I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino alla data del 31 marzo 2025 ma non ancora consegnati alla stessa data.

Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 marzo 2025 pari ad Euro 248 (Euro 248,99 al 31 dicembre 2024).

11. Altre attività correnti

La tabella seguente evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Crediti per consolidato fiscale 166 218
Risconti attivi annuali 1.604 1.699
Anticipi a fornitori 7.340 1.434
Ratei attivi annuali 32 10
Credito IVA 1.799 3.570
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 2.846 2.634
Altre attività correnti 13.827 9.604

Le altre attività correnti passano da Euro 9.604 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 13.827 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 4.223 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dall'incremento della voce "anticipi a fornitori" (+Euro 5.906 migliaia), parzialmente compensata dalla diminuzione dei crediti IVA (-Euro 1.770 migliaia). L'incremento registrato dagli anticipi a fornitori è principalmente spiegato dai versamenti effettuati al Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica.

12. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Altre attività finanziarie correnti 840 816
Attività finanziarie correnti 840 816

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento pari ad Euro 24 migliaia, passando da Euro 816 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 840 migliaia del trimestre di riferimento.

Si segnala inoltre che al termine del periodo di riferimento la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 136 migliaia, al credito verso il comune di Santorso per Euro 108 migliaia e del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 162 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

13. Attività per imposte correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Crediti IRAP 202 202
Crediti IRES 100 100
Altri crediti tributari 189 189
Attività per imposte correnti 491 491

Al termine del primo trimestre 2025 le attività per imposte correnti non rilevano variazioni rispetto all'esercizio precedente.

La voce accoglie principalmente il residuo credito degli acconti IRAP ed IRES.

Si segnala che la voce altri crediti tributari, invariata rispetto all'esercizio precedente, include l'iscrizione di crediti d'imposta chiesti a rimborso per Euro 91 migliaia e crediti d'imposta su dividendi per Euro 98 migliaia.

14. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Depositi bancari e postali 35.906 34.171
12
Denaro e valori in cassa 13
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 35.919 34.183

Le disponibilità liquide passano da Euro 34.183 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 35.919 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 1.736 migliaia.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso del trimestre si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 31.03.2025 31.12.2024
A Disponibilità liquide 35.919 34.183
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 840 816
- di cui parti correlate 0 0
D Liquidità (A)+(B)+(C) 36.758 34.999
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma (50.724) (45.885)
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (61.315) (64.294)
- di cui parti correlate 0 0
G Indebitamento finanziario corrente (E)+(F) (112.039) (110.180)
H Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(G) (75.280) (75.180)
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e
gli strumenti di debito) (294.011) (315.421)
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) (294.011) (315.421)
M Totale Indebitamento finanziario netto (H)+(L) (369.292) (390.602)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 390.602 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 369.292 migliaia del 31 marzo 2025, registrando un decremento di Euro 21.310 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti e le attività su strumenti finanziari derivati su tassi d'interesse, ha evidenziato una variazione positiva pari ad Euro 20.982 migliaia, passando da Euro 387.602 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 366.620 migliaia del 31 marzo 2025.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 31.03.2025 31.12.2024
Posizione finanziaria netta ESMA (369.292) (390.602)
Crediti finanziari non correnti 2.257 2.249
Attività su strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 414 751
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (366.620) (387.602)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2025" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025.

15. Attività su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Attività correnti su derivati per energia elettrica 14 76
Attività correnti su derivati per tassi di interesse 414 751
Attività su strumenti finanziari derivati 428 828

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative per Euro 14 migliaia ai contratti di copertura sul prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici ed eolici della società Asco Power S.p.A., mentre, per Euro 414 migliaia ai contratti di copertura sui tassi di interesse.

Si segnala che le attività esposte accolgono il fair value dei contratti derivati in essere nonché la quota maturata al termine del periodo ma non ancora liquidata alla data di chiusura dello stesso per Euro 14 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo Resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2025, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del sottostante:

# Controparte Tipologia
strumento
Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 24-gen-25 24-gen-25 20-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 25.000.000 € 277
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 6.000.000 € 66
3 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 1M 6-mar-15 6-mar-15 27-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 2.285.655 € 72
4 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 11-nov-24 1-apr-25 30-giu-25 Sell/Short 8.736 Mwh 12
Totali 426

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

16. Attività possedute per la vendita

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Attività possedute per la vendita 202.389 202.389
Attività possedute per la vendita 202.389 202.389

Alla data del 31 marzo 2025 la voce accoglie il valore della partecipazione rilevata al 30 settembre 2024 e valutata con il metodo del patrimonio netto di EstEnergy S.p.A.. Nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2024 infatti, la capogruppo Ascopiave S.p.A., ha esercitato l'opzione di vendita in essere sulla partecipazione azionaria del 25% detenuta sulla stessa determinando la riclassifica del valore sino a quella data misurato tra le "attività possedute per la vendita" in ottemperanza ai dettami del principio contabile internazionale IFRS 5. Si segnala che la cessione si perfezionerà nel corso dell'esercizio 2025.

Patrimonio netto consolidato

17. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2025 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.987) (55.987)
Riserve e utili a nuovo 622.881 586.837
Utile del periodo di Gruppo 9.283 35.823
Patrimonio netto di Gruppo 857.468 847.966
Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi 9.879 9.824
Patrimonio netto 867.348 857.789

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2025 è pari ad Euro 867.348 migliaia ed evidenzia un incremento rispetto all'esercizio 2024 pari ad Euro 9.559 migliaia.

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo trimestre 2025, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate, dalla movimentazione delle riserve di hedge accounting correlate a strumenti derivati per Euro 240 migliaia.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine del primo trimestre 2025 rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società attive nei settori idroelettrico ed eolico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti e dei prezzi dell'energia elettrica. La stessa, al 31 marzo 2025 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 244 migliaia al netto dell'effetto fiscale.

Si segnala che alla data del 31 marzo 2025 Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.973.719 azioni proprie, pari al 7,6676%, del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.987 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su strumenti finanziari derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Passività non correnti

18. Fondi

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 873 770
Altri fondi rischi ed oneri 615 615
Fondi 1.488 1.385

I fondi passano da Euro 1.385 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.488 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento di Euro 103 migliaia correlato alla movimentazione del fondo di trattamento quiescenza e obblighi simili che accoglie gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Fondi rischi ed oneri al 1° gennaio 2025 1.385
Accantonamenti fondi rischi ed oneri 103
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2025 1.488

19. Passività per benefici ai dipendenti

La passività per benefici ai dipendenti passa da Euro 4.051 migliaia al 1° gennaio 2025 ad Euro 4.009 migliaia del 31 marzo 2025, registrando un decremento pari ad Euro 42 migliaia.

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2025 4.051
Liquidazioni (414)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 372
Passività per benefici ai dipendenti al 31 marzo 2025 4.009

20. Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Prestito obbligazionario Pricoa 71.069 78.805
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 71.069 78.805

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 31 marzo 2025 ha in essere un primo collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 25 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 8 anni, ed un secondo di importo residuo di 54,4 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e

durata media di 6 anni, con l'iscrizione di Euro 7.778 migliaia tra i debiti per obbligazioni in circolazioni a breve termine.

I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari (PFN/Ebitda < 4,5x, PFN/Equity < 1,25x e RAB ≥ 450 milioni di Euro, con possibilità di sforamento in presenza di particolari operazioni straordinarie), da verificarsi semestralmente, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.

La variazione in diminuzione è spiegata dal pagamento delle rate scadute nel corso del trimestre di riferimento.

21. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato, con l'applicazione del criterio del costo ammortizzato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Mutui passivi Banca Prealpi San Biagio 3.508 3.723
Mutui passivi Unicredit Spa 4.762 4.740
Mutui passivi BNL 10.000 11.250
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 17.391 18.314
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 22.964 23.960
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 53.854 57.831
Mutui passivi MEDIOBANCA 49.898 49.889
Mutui passivi BPER 8.177 9.788
Mutui passivi ICCREA 27.436 29.031
Mutui passivi BANCO BPM 7.518 9.025
MUTUI Banca Popolare dell'Alto Adige 10.803 12.273
Finanziamenti a medio e lungo termine 216.311 229.824
Quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine 53.708 56.688
Totale Finanziamenti 270.019 286.512

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2025 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di: Intesa Sanpaolo per Euro 70.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 50.000 migliaia, di Credit Agricole per Euro 31.000 migliaia, di Cassa Centrale Banca per Euro 21.096 migliaia, di BPER per Euro 14.572 migliaia, di Volksbank per Euro 13.653 migliaia, di Banco BPM per Euro 13.500 migliaia, di Iccrea Banca per Euro 12.831 migliaia, di BNL per Euro 12.500 migliaia, di Unicredit per Euro 5.000 migliaia, della BCC Prealpi-Sanbiagio per Euro 4.364 migliaia e dal debito della controllata Asco Wind & Solar nei confronti di Iccrea Banca per Euro 22.401 migliaia, passano complessivamente da Euro 286.512 migliaia del 31 dicembre 2024 ad Euro 270.019 migliaia al 31 marzo 2025, con un decremento di Euro 16.493 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del trimestre. In particolare, si riportano di seguito i dettagli del debito residuo nominale dei singoli contratti:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel dicembre 2023 per complessivi Euro 80.000 migliaia con scadenza dicembre 2028, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 60.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 16.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e PFN/PN, da verificarsi semestralmente sui dati consolidati
    • di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati. Il contratto prevede inoltre la comunicazione di KPI ESG aventi ad oggetto la riduzione di emissioni di gas Scope 1 e Scope 2, la percentuale di investimenti allineati alla Tassonomia EU delle attività Eco-Sostenibili e la percentuale di riduzione delle emissioni fuggitive di gas sulla rete ispezionata, che possono avere un impatto sul margine futuro applicato al finanziamento.
    • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2024 per complessivi Euro 50.000 migliaia con scadenza dicembre 2029, pari al debito residuo al 31 marzo 2025, non prevede l'iscrizione di debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda, PFN/PN e valore minimo di RAB, da verificarsi semestralmente a partire dal 30 giugno 2025 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Il contratto prevede inoltre la comunicazione di KPI ESG

aventi ad oggetto la riduzione di emissioni di gas Scope 1 e Scope 2 e la percentuale di investimenti allineati alla Tassonomia EU delle attività Eco-Sostenibili, che possono avere un impatto sul margine futuro applicato al finanziamento.

  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nel giugno 2024 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2029, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 27.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e valore minimo di RAB, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati. Il contratto prevede inoltre la comunicazione di KPI ESG aventi ad oggetto la riduzione di emissioni di gas Scope 1 e Scope 2, la percentuale di investimenti allineati alla Tassonomia EU delle attività Eco-Sostenibili e la percentuale di riduzione delle emissioni fuggitive di gas sulla rete ispezionata, che possono avere un impatto sul margine futuro applicato al finanziamento.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza settembre 2030, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 21.096 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.678 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e valore minimo di RAB, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • Il finanziamento con BPER, erogato nel settembre 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2027, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 14.572 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.394 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e PFN/PN, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Volksbank, erogato nel maggio 2024 per complessivi Euro 15.000 migliaia con scadenza luglio 2029, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 13.653 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.842 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede la verifica di covenant finanziari.
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel maggio 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2027, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 13.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e PFN/PN, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato nel giugno 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza marzo 2027, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 12.831 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.379 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede la verifica di covenant finanziari.
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia con scadenza febbraio 2030, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 12.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e valore minimo di RAB, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel dicembre 2024 per complessivi Euro 10.000 migliaia con scadenza dicembre 2029, pari al debito residuo al 31 marzo 2025, non prevede l'iscrizione di debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e PFN/PN, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Unicredit, erogato nel dicembre 2024 per complessivi Euro 5.000 migliaia con scadenza dicembre 2029, pari al debito residuo al 31 marzo 2025, non prevede l'iscrizione di debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il covenant finanziario previsto dal contratto è PFN/Ebitda, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultava rispettato. Il contratto prevede inoltre la comunicazione di KPI ESG aventi ad oggetto la riduzione di emissioni di gas Scope 1 e Scope 2 e la percentuale di investimenti allineati alla Tassonomia EU delle attività Eco-Sostenibili, che possono avere un impatto sul margine futuro applicato al finanziamento.

  • il finanziamento con BCC Prealpi SanBiagio/Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia con scadenza febbraio 2030, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 4.364 migliaia, con l'iscrizione di Euro 856 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il contratto non prevede la verifica di covenant finanziari.
  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 10.000 migliaia con scadenza marzo 2027, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 4.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/Ebitda e valore minimo di RAB, da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato con la formula del project finance alla società controllata Salinella Eolico nel luglio 2023 per un importo di Euro 24.522 migliaia con scadenza giugno 2040, presenta un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 22.401 migliaia, con l'iscrizione di Euro 1.145 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. I covenant finanziari previsti dal contratto sono PFN/PN e il DSCR, da verificarsi annualmente sui dati della società stessa, che al 31 dicembre 2024 risultavano rispettati.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con BNL nel 2017, avente debito residuo di Euro 12.500 migliaia, la Capogruppo ha ceduto alla banca finanziatrice una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con Iccrea Banca dalla controllata Asco Wind & Solar, è stato concesso alla banca un pegno sul 100% delle quote della controllata, oltre che sui conti correnti del progetto.

22. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Depositi cauzionali 2.228 2.277
Risconti passivi pluriennali 40.488 38.158
Altri debiti 1.440 1.440
Altre passività non correnti 44.156 41.875

Le altre passività non correnti passano da Euro 41.875 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 44.156 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 2.281 migliaia.

I risconti passivi pluriennali iscritti alla data del 31 marzo 2025 hanno registrato un incremento pari ad Euro 2.330 migliaia. Gli stessi, sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas o alla rete di distribuzione e sono collegati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al 31 marzo 2025 hanno registrato un decremento pari ad Euro 49 migliaia e sono riferiti ai depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

23. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Passività per Leasing oltre i 12 mesi 6.630 6.792
Passività finanziarie non correnti 6.630 6.792

Le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 6.792 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 6.630 migliaia al termine del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 162 migliaia dovuta principalmente al pagamento delle rate relative ai contratti di leasing operativi.

24. Passività per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Passività per imposte differite 16.812 17.101
Passività per imposte differite 16.812 17.101

Le passività per imposte differite passano da Euro 17.101 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 16.812 migliaia del trimestre di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 289 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti di distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2025 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

25. Obbligazioni in circolazione a breve termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Prestito obbligazionario Pricoa quota a breve termine 7.607 7.606
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.607 7.606

Le obbligazioni in circolazione a breve termine rappresentano la quota del collocamento obbligazionario Pricoa Capital Group con scadenza entro i 12 mesi, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Obbligazioni in circolazione a lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

26. Debiti verso banche e finanziamenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Debiti verso banche 50.000 45.000
Quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine 53.708 56.688
Debiti verso banche e finanziamenti 103.708 101.688

I debiti verso banche passano da Euro 101.688 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 103.708 migliaia del trimestre di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 2.020 migliaia.

La voce è il risultato della somma dei saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

27. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Debiti vs/ fornitori 27.999 19.878
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 46.142 45.556
Debiti commerciali 74.141 65.433

I debiti commerciali passano da Euro 65.433 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 74.141 del trimestre di riferimento, evidenziando un incremento di Euro 8.708 migliaia.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del periodo di riferimento.

Al termine del periodo la voce accoglie, per Euro 16.293.251, il debito iscritto in relazione all'attuazione dell'art. 15 bis del Decreto Sostegni Ter (Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4), con efficacia sino al 30 giugno 2023 ed ancora in essere in quanto pende un contenzioso avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE, in merito all'attuazione di tale Decreto. Al fine di meglio comprendere lo status della lite si rinvia al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data del 31 marzo 2025.

Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del primo trimestre 2025 è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2025 pari ad Euro 249 (Euro 249,23 alla data del 31 dicembre 2024).

28. Passività per imposte correnti

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Debiti IRAP 1.552 551
Debiti IRES 7.814 3.987
Passività per imposte correnti 9.365 4.538

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Le passività per imposte correnti, passando da Euro 4.538 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 9.365 migliaia del trimestre di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 4.827 migliaia.

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario.

29. Debiti verso CSEA

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Debiti verso CSEA 36.516 19.591
Debiti verso CSEA 36.516 19.591

Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 36.516 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 16.925 migliaia.

La voce è composta dai debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali relativamente alle componenti tariffarie addebitate alle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale della Società e che bimestralmente sono versate alla Cassa stessa come sancito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

30. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Anticipi da clienti 639 572
Debiti per consolidato fiscale 0 40
Debiti verso enti previdenziali 1.124 1.615
Debiti verso il personale 5.763 4.638
Debiti per IVA 5.391 3
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 740 1.451
Risconti passivi annuali 1.507 1.234
Ratei passivi annuali 3.020 3.046
Altri debiti 1.851 1.525
Altre passività correnti 20.035 14.125

Le altre passività correnti passano da Euro 14.125 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 20.035 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 5.910 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dall'incremento dei debiti verso il personale (+Euro 1.125 migliaia) e dei debiti IVA (+Euro 5.388 migliaia). Gli stessi sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dei debiti verso enti previdenziali (-Euro 491 migliaia) e dei debiti verso l'Erario per ritenute alla fonte (-Euro 712 migliaia).

Proventi/ricavi differiti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2025. Alla data del 31 marzo 2025 la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 67 migliaia .

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2025 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2025 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 1.125 migliaia passando da Euro 4.638 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 5.391 migliaia del periodo di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA risultano pari ad Euro 5.391 migliaia e registrano un incremento, rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 5.388 migliaia principalmente collegato alla dinamica delle liquidazioni IVA.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito. Al termine del periodo di riferimento la voce ha evidenziato una riduzione pari ad Euro 26 migliaia.

Altri debiti

Al termine del periodo di riferimento, la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 1.851 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 326 migliaia.

31. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Passività per leasing entro 12 mesi 724 885
Passività finanziarie correnti 724 885

Le passività finanziare correnti passano da Euro 885 migliaia dell'esercizio 2024 ad Euro 724 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 161 migliaia.

Esse rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

32. Passività su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Passività per derivati su energia elettrica 298 832
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 298 832

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative ai contratti di copertura sul prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società Asco Power S.p.A.. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Si segnala altresì che le passività esposte accolgono il fair value dei contratti derivati in essere nonché la quota maturata al termine del periodo ma non ancora liquidata alla data di chiusura dello stesso per Euro 32 migliaia.

Le passività su derivati sottoscritti dalla Capogruppo sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2025, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia
strumento
Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 12-apr-24 1-gen-25 31-dic-25 Sell/Short 26.280 Mwh 238
2 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 11-nov-24 1-lug-24 30-set-25 Sell/Short 2.208 Mwh 6
3 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 15-nov-24 1-ott-25 31-dic-25 Sell/Short 8.836 Mwh 22
Totali 266

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

33. Ricavi

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle poste che compongono la voce, per categorie di attività, al termine dei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Ricavi da trasporto del gas 42.700 34.211
Ricavi per servizi di allacciamento 251 227
Ricavi da servizi di distribuzione 1.174 1.096
Ricavi da servizi generali a società partecipate 473 608
Ricavi per contributi ARERA 4.766 4.089
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 4.601 5.935
Altri ricavi 826 1.276
Ricavi 54.790 47.440

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal gruppo Ascopiave è realizzata in Italia e al termine dei primi tre mesi dell'esercizio, attestandosi ad Euro 54.790 migliaia, registrano un aumento pari ad Euro 7.350 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio posto a confronto (Euro 47.440 migliaia) principalmente spiegato dall'aumento dei ricavi da trasporto del gas (+ Euro 8.489 migliaia) e dei ricavi da contributi ARERA (+ Euro 677 migliaia). Tali incrementi sono stati in parte compensati dalla diminuzione della voce ricavi da centrali eoliche-idroelettriche (- Euro 1.334 migliaia) e dalla voce altri ricavi (- Euro 449 migliaia).

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio la voce ricavi da trasporto del gas risulta pari ad Euro 42.700 migliaia e rileva un incremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 8.489 migliaia. Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione di conguagli tariffari, pari ad Euro 8.441 migliaia, deliberati nel corso del primo trimestre dell'esercizio da ARERA (Deliberazioni ARERA 87/2025/R/gas e 98/2025/R/gas) per la rideterminazione dei costi operativi del periodo regolatorio 2020-2024 in ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato, Sezione Seconda, n. 10185/2023, n. 10293/2023, n. 10294/2023, n. 10295/2023 e n. 1450/2024.

I ricavi conseguiti per servizi resi in qualità di distributori del gas naturale, attestandosi ad Euro 1.174 migliaia, registrano un incremento rispetto ai primi tre mesi posti a confronto di Euro 78 migliaia.

I ricavi conseguiti da servizi resi ad altre società partecipate evidenziano un decremento pari ad Euro 135 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 473 migliaia al 31 marzo 2025. La voce accoglie i ricavi conseguiti in relazione alla prestazione di servizi amministrativi e finanziari, tecnici, informatici e di facility resi ad altre società partecipate, in particolare, collegate.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2025 i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 4.601 migliaia ed evidenziano un decremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.334 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla minore piovosità registrata nel periodo di riferimento.

La voce altri ricavi passa da Euro 1.276 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2024, ad Euro 826 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando una diminuzione pari ad Euro 449 migliaia. Il decremento è in parte spiegato dai minori ricavi realizzati dalla vendita di certificati GO (- Euro 169 migliaia).

34. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Acquisti di altri materiali 797 787
Costi acquisto materie prime 797 787

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio di riferimento i costi sostenuti per l'acquisto di materie prime si attestano ad Euro 797 migliaia, in aumento di Euro 10 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale, all'acquisto dell'odorizzante, nonché all'acquisto del gas naturale finalizzato al funzionamento degli impianti di cogenerazione e fornitura calore gestiti dal Gruppo.

35. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Costi di lettura contatori 726 647
Manutenzioni e riparazioni 618 649
Servizi di consulenza 934 577
Servizi commerciali e pubblicità 58 25
Utenze varie 1.004 784
Compensi ad amministratori e sindaci 306 452
Assicurazioni 386 363
Spese per il personale 148 105
Altre spese di gestione 301 449
Costi per godimento beni di terzi 8.352 7.880
Costi per servizi 12.834 11.931

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2025 sono pari ad Euro 12.834 migliaia, in aumento di Euro 903 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 726 migliaia, evidenziano un incremento rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente pari ad Euro 79 migliaia (Euro 647 migliaia al 31 marzo 2024).

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 649 migliaia del periodo posto a confronto, ad Euro 618 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2025, evidenziando un decremento pari ad Euro 31 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi sostenuti per i canoni software e per la manutenzione ordinaria degli impianti di distribuzione del gas naturale e di produzione di energia elettrica.

Al termine del primo trimestre di riferimento i costi sostenuti per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 934 migliaia, evidenziano un incremento di Euro 357 migliaia rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente.

Al termine del periodo di riferimento i costi per utenze ammontano ad Euro 1.004 migliaia, evidenziando un incremento pari ad Euro 220 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica.

I costi per godimento beni di terzi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio evidenziano un incremento di Euro 473 migliaia rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici presenti nei territori degli stessi Enti.

36. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Salari e stipendi 5.934 5.628
Oneri sociali 1.902 1.810
Trattamento di fine rapporto 372 344
Altri costi 8 2
Totale costo del personale 8.216 7.784
Costo del personale capitalizzato (3.185) (2.672)
Costi del personale 5.031 5.112

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, in particolare immobilizzazioni immateriali in regime di concessione ed immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione. Gli stessi, sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 7.784 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2024, ad Euro 8.216 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 433 migliaia.

Si segnala che al 31 marzo 2025 risultano iscritti i costi maturati nell'esercizio per piani di incentivazione a lungo termine per Euro 137 migliaia e piani di incentivazione a breve termine per Euro 164 migliaia.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 514 migliaia passando da Euro 2.672 migliaia del periodo posto a comparazione, ad Euro 3.185 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato un decremento complessivo pari ad Euro 81 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi posti a confronto:

Descrizione 31.03.2025 31.03.2024 Variazione
Dirigenti (medio) 14 13 1
Impiegati (medio) 304 311 -7
Operai (medio) 181 178 3
Totale personale dipendente medio 498 502 -4

37. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Contributi associativi e ARERA 174 296
Minusvalenze 695 639
Sopravvenienze caratteristiche 27 2
Altre imposte 480 498
Altri costi 137 263
Costi per appalti 480 546
Titoli di efficienza energetica 4.779 4.124
Altri costi di gestione 6.773 6.370

Gli altri costi di gestione passano da Euro 6.370 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2024 ad Euro 6.773 migliaia

del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 403 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (+ Euro 655 migliaia) parzialmente compensati dalla diminuzione dei costi per contributi associativi ARERA (- Euro 122 migliaia) e dei costi operativi di gestione (- Euro 126 migliaia).

I costi iscritti al termine del trimestre di riferimento per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2025 (periodo regolamentare giugno 2024 - maggio 2025). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2025 pari ad Euro 249 (Euro 252,50 al 31 marzo 2024).

38. Altri proventi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Altri proventi 274 83
Altri proventi 274 83

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2025 gli altri proventi operativi rilevano un incremento pari ad Euro 191 migliaia passando da Euro 83 migliaia del periodo posto a confronto ad Euro 274 migliaia del trimestre di riferimento. L'incremento registrato è principalmente spiegato dai maggiori risarcimenti incassati da assicurazioni (+ Euro 98 migliaia).

39. Ammortamenti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Immobilizzazioni immateriali 9.464 9.742
Immobilizzazioni materiali 2.404 2.358
Ammortamenti diritti d'uso 340 350
Ammortamenti 12.208 12.450

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio gli ammortamenti hanno registrato un decremento pari ad Euro 241 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente passando da Euro 12.450 migliaia del 31 marzo 2024, ad Euro 12.208 migliaia del periodo di riferimento.

Proventi e oneri finanziari

40. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Interessi attivi bancari e postali 50 110
Altri interessi attivi 15 65
Distribuzione dividendi da società partecipate (0) (0)
Proventi finanziari 78 175
Interessi passivi bancari 293 742
Interessi passivi su mutui 2.890 3.172
Altri oneri finanziari 921 728
Oneri finanziari 4.104 4.641
Quota utile/(perdita) su partecipazioni contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto
0 2.779
Quota utile/(perdita) su partecipazioni
contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
0 2.779
Totale (oneri)/proventi finanziari netti (4.027) (1.688)

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2025, la voce oneri e proventi finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 4.027 migliaia, in peggioramento di Euro 2.339 migliaia rispetto al saldo negativo del periodo di confronto (- Euro 1.688 migliaia). La variazione è principalmente spiegata dall'assenza di quote di utile di società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (- Euro 2.779 migliaia), tale effetto è stato in parte compensato dal miglioramento del saldo netto di proventi ed oneri finanziari (+ Euro 440 migliaia).

La voce società consolidate con il metodo del patrimonio netto evidenzia una variazione pari ad Euro 2.779 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Nel corso del quarto trimestre dell'esercizio precedente, infatti, la capogruppo Ascopiave S.p.A., ha esercitato l'opzione di vendita in essere sulla partecipazione azionaria del 25% detenuta in EstEnergy S.p.A.. Si segnala che il valore della partecipazione al 31 marzo 2025, misurato al 30 settembre 2024 mediante la valutazione con il metodo del patrimonio netto, è stato oggetto di riclassifica alla voce "attività possedute per la vendita" in ottemperanza ai dettami del principio contabile internazionale IFRS 5, in continuità con il 31 dicembre 2024.

Imposte

41. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue evidenzia la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Imposte correnti IRES 3.838 2.008
Imposte correnti IRAP 1.000 716
Imposte (anticipate)/differite (750) (236)
Imposta sostitutiva 7 7
Imposte del periodo 4.096 2.495

Le imposte maturate passano da Euro 2.495 migliaia del periodo precedente ad Euro 4.096 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 1.600 migliaia. L'incremento è in parte spiegato dalla maggior base imponibile conseguita.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2025 2024
Utile ante-imposte 13.395 9.187
Imposte del periodo 4.096 2.495
Incidenza sul risultato anteimposte 30,6% 27,2%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2025 è pari al 30,6% mentre, al termine del periodo di confronto risultava pari al 27,2%. Il tax rate, calcolato normalizzando i risultati ante imposte dei periodi interessati degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto passa dal 38,9% del 31 marzo 2024 al 30,6% del 31 marzo 2025.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti in questo resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre 2025 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Alla data del 31 marzo 2025, il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Patronage su linee di credito 8.067 8.067
Su esecuzione lavori 10.603 10.580
Su concessione distribuzione 6.130 6.085
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 454 454
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 120
Su occupazione spazi ed aree pubbliche 106 106
Su impianti di produzione energia rinnovabile 7.201 7.943
Totale 32.681 33.355

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 8.045 7.886
Totale 8.045 7.886

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è inoltre soggetto al rischio di liquidità, poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili che, in ragione della loro continua fluttuazione, non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso. Il Gruppo, inoltre, gestisce il proprio fabbisogno di liquidità tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili nonché tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione di tasso fisso.

I finanziamenti bancari a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 marzo 2025 pari ad Euro 270.971 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2025 ed il 30 giugno 2040.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2025 ed il 2029, ed al 31 marzo 2025 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 210.556 migliaia (Euro 224.565 migliaia al 31 dicembre 2024), di cui Euro 29.000 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2025 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con Credit Agricole – Friuladria e Mediobanca e al leasing della controllata Asco Power con Intesa Sanpaolo, dettagliati nel paragrafo n. 15 "Attività su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 414 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL e Cassa Centrale Banca, oltre al finanziamento sottoscritto dalla controllata Salinella Eolico con Iccrea Banca, con debito residuo al termine del periodo di Euro 60.361 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del 31 marzo 2025 di Euro 79.444 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari, che al 31 dicembre 2024, ultima data di verifica, risultavano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 20 "Obbligazioni in circolazione a lungo termine", n. 21 "Finanziamenti a medio e lungo termine" e n. 25 "Obbligazioni in circolazione a breve termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile:

I trim 2025
Posizione Finanziaria Netta media 2025 (377.111)
Tasso medio attivo 1,13%
Tasso medio passivo 3,12%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 3,13%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 5,12%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,63%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 2,62%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (378.971)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (376.646) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis (1.860) (1.860)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 465 465

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alla Posizione Finanziaria Netta media di ciascun trimestre del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.860 migliaia ed un miglioramento di Euro 465 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Per maggiori informazioni, si fa rinvio a quanto riportato nel paragrafo "9. Crediti commerciali".

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System).

Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2024-2027, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima". Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance ed in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale, al Principio I, promuove il "successo sostenibile". Lo stesso anno è stato altresì istituito il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica".

Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici. Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi", nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo.

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. In linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31 marzo 2025 31 dicembre 2024
Posizione finanziaria netta a breve 74.866 74.429
Posizione finanziaria netta a lungo 291.754 313.172
Posizione finanziaria netta 366.620 387.602
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.987) (55.987)
Riserve 679.640 643.543
Utile netto non distribuito 9.283 35.823
Patrimonio netto totale 867.348 857.789
Totale fonti di finanziamento 1.233.968 1.245.390
Rapporto posizione finanziaria netta/patrimonio
netto
0,42 0,45

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2025 risulta pari a 0,42, evidenziando una diminuzione rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2024.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, diminuita di Euro 20.982 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio, mentre, il Patrimonio Netto, ha subito un incremento di Euro 9.559 migliaia, variazioni dovute agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2025 e del 31 dicembre 2024 risultano essere le seguenti:

31 marzo 2025
(migliaia di Euro) A B C D Totale
Partecipazioni 105.472 105.472
Altre attività non correnti 4.862 4.862
Attività finanziarie non correnti 2.257 2.257
Crediti commerciali e altre attività correnti 112.925 112.925
Attività finanziarie correnti 840 840
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 35.919 35.919
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 428 428
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 71.069 71.069
Finanziamenti a medio e lungo termine 216.311 216.311
Altre passività non correnti 3.668 3.668
Passività finanziarie non correnti 6.630 6.630
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.607 7.607
Debiti verso banche e finanziamenti 103.708 103.708
Debiti commerciali e altre passività correnti 128.546 128.546
Passività finanziarie correnti 724 724
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 298 298
31 dicembre 2024
(migliaia di Euro) A B C D Totale
Partecipazioni 105.472 105.472
Altre attività non correnti 4.483 4.483
Attività finanziarie non correnti 2.249 2.249
Crediti commerciali e altre attività correnti 102.207 102.207
Attività finanziarie correnti 816 816
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 34.183 34.183
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 828 828
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.805 78.805
Finanziamenti a medio e lungo termine 229.824 229.824
Altre passività non correnti 3.717 3.717
Passività finanziarie non correnti 6.792 6.792
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.606 7.606
Debiti verso banche e finanziamenti 101.688 101.688
Debiti commerciali e altre passività correnti 97.343 97.343
Passività finanziarie correnti 885 885
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 832 832

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa.

Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre dell'esercizio 2025 e del primo trimestre dell'esercizio 2024.

3M 2025
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2025
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 49.222 4.962 606 0 54.790
Ricavi intragruppo tra segmenti 769 19 1.661 0 (2.450) (0)
Ricavi del segmento 49.991 4.981 2.267 0 (2.450) 54.790
3M 2024
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2024
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 40.312 6.534 594 0 47.440
Ricavi intragruppo tra segmenti 2.511 23 1.167 0 (3.701) 0
Ricavi del segmento 42.824 6.557 1.761 0 (3.701) 47.440

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 53 174 11 0 0 53 0
0
11 0
Totale controllanti 53 174 11 0 0 53 0 0 11 0
Cogeide 33 0 0 0 0 399 202 0 0 0
Totale società collegate 33 0 0 0 0 399 202 0 0 0
Totale 176 174 16 0 0 541 202 0 16 0

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società collegate

Si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2024 la capogruppo Ascopiave ha esercitato l'opzione di vendita in essere sulla partecipazione detenuta in EstEnergy S.p.A.. L'operazione si perfezionerà nel corso dell'esercizio 2025 e conseguentemente il valore della partecipazione, misurato al 30 settembre 2024 mediante la valutazione con il metodo del patrimonio netto, è stato oggetto di riclassifica, al 31 dicembre 2024, alla voce "attività possedute per la vendita" in ottemperanza ai dettami del principio contabile internazionale IFRS 5.

- verso Cogeide S.p.A.:

  • o I ricavi sono relativi a servizi di cartografia e consulenza relativi alla rete idrica con Cart Acqua S.r.l.;
  • o I dividendi sono deliberati dall'assemblea dei Soci;

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

A
B
C
D
Totale
%
A
B
C
D
Totale
%
(migliaia di Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento
61.727
0
0
0
0
0
0,0%
61.727
0
0
0
0
0
0,0%
Attività immateriali
727.367
0
0
0
0
0
0,0%
725.693
0
0
0
0
0
0,0%
Immobili, impianti e macchinari
162.828
0
0
0
0
0
0,0%
161.897
0
0
0
0
0
0,0%
Partecipazioni in imprese collegate
8.216
0
0
8.216
0
8.216
100,0%
8.216
0
0
8.216
0
8.216 100,0%
Partecipazioni in altre imprese
97.256
0
0,0%
97.256
0
0,0%
Altre attività non correnti
6.029
0
0
0
0
0
0,0%
5.695
0
0
0
0
0
0,0%
Attività finanziarie non correnti
2.257
0
0
0
0
0
0,0%
2.249
0
0
0
0
0
0,0%
Attività per imposte anticipate
38.888
0
0
0
0
0
0,0%
38.524
0
0
0
0
0
0,0%
1.104.568
Attività non correnti
0
0
8.216
0
8.216
0,7%
1.101.257
0
0
8.216
0
8.216
0,7%
Attività correnti
0
0
0,0%
0
0
0,0%
13.715
Rimanenze
0
0
0
0,0%
7.017
0
0
0
0,0%
70.274
Crediti commerciali
53
0
33
0
86
0,1%
63.057
51
0
14.683
0
14.733
23,4%
37.768
Crediti verso CSEA
0
0
0
0
0,0%
32.678 174
174
0,5%
13.827 174
Altre attività correnti
0
0
0
174
1,3%
9.604
0
0
0
0
0,0%
840
Attività finanziarie correnti
0
0
0
0
0
0,0%
816
0
0
0
0
0
0,0%
491
Attività per imposte correnti
0
0
0
0
0
0,0%
491
0
0
0
0
0
0,0%
35.919
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
0
0
0
0
0
0,0%
34.183
0
0
0
0
0
0,0%
428
Attività su strumenti finanziari derivati
0
0
0
828
0
0
0,0%
202.389
Attività possedute per la vendita
202.389
202.389
202.389
375.651 227
Attività correnti
0 202.422
0
260
0,1%
351.063 224
0 217.072
0 14.907
4,2%
1.480.219 227
Attività
0 210.638
0
8.476
0,6%
1.452.320 224
0 225.288
0 23.123
1,6%
0,0%
0,0%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
0
0
0
0,0%
234.412
Capitale sociale
0
0
0
0
0
0,0%
234.412
0
0
0
0
0
0,0%
(55.987) (0)
Azioni proprie
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(55.987) (0) (0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
669.761
Riserve
0
0
0
0
0
0,0%
633.719
0
0
0
0
0
0,0%
9.283
Utile del periodo di Gruppo
35.823
857.468
Patrimonio netto di Gruppo
0
0
0
0
0
0,0%
847.966
0
0
0
0
0
0,0%
9.879
Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi
0
0
0
0
0
0,0%
9.824
0
0
0
0
0
0,0%
867.348
Patrimonio netto
0
0
0
0
0
0,0%
857.789
0
0
0
0
0
0,0%
Passività non correnti
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
0
0
0
0,0%
1.488
Fondi
0
0
0
0
0
0,0%
1.385
0
0
0
0
0
0,0%
4.009
Passività per benefici ai dipendenti
0
0
0
0
0
0,0%
4.051
0
0
0
0
0
0,0%
71.069
Obbligazioni in circolazione a lungo termine
78.805
216.311
Finanziamenti a medio e lungo termine
0
0
0
0
0
0,0%
229.824
0
0
0
0
0
0,0%
44.156
Altre passività non correnti
0
0
0
0
0
0,0%
41.875
0
0
0
0
0
0,0%
6.630
Passività finanziarie non correnti
0
0
0
0
0
0,0%
6.792
0
0
0
0
0
0,0%
16.812
Passività per imposte differite
0
0
0
0
0
0,0%
17.101
0
0
0
0
0
0,0%
360.476
Passività non correnti
0
0
0
0
0
0,0%
379.833
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
0
0
0
0,0%
0
0
0
0
0
0,0%
Passività correnti
7.607
Obbligazioni in circolazione a breve termine
7.606
103.708
Debiti verso banche e finanziamenti
0
0
0
0
0
0,0%
101.688
0
0
0
0
0
0,0%
74.141
Debiti commerciali
11
0
0
0
11
0,0%
65.433
21
0
0
0
21
0,0%
9.365
Passività per imposte correnti
0
0
0
0
0,0%
4.538
0
0
0
0
0,0%
36.516
Debiti verso CSEA
0
0
0
0
0
0,0%
19.591
0
0
0
0
0
0,0%
20.035
Altre passività correnti
0
0
0
0
0
0,0%
14.125
0
0
0
0
0
0,0%
724
Passività finanziarie correnti
0
0
0
0
0
0,0%
885
0
0
0
0
0
0,0%
298
Passività su strumenti finanziari derivati
0
0
832
0
0
0,0%
0
Passività connesse ad attività possedute per la vendita
0
Passività correnti
252.395
11
0
0
0
11
0,0%
214.698
21
0
0
0
21
0,0%
Passività
612.871
11
0
0
0
11
0,0%
594.531
21
0
0
0
21
0,0%
Passività e patrimonio netto
1.480.219
11
0
0
0
11
0,0%
1.452.320
21
0
0
0
21
0,0%
31.03.2025 di cui correlate 31.12.2024 di cui correlate

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate* e a controllo congiunto

D altri parti correlate

*si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio Ascopiave S.p.A. ha esercitato l'opzione di vendita sulle rimanenti quote azionarie della collegata EstEnergy S.p.A. e, conseguentemente, dal 1° ottobre 2024 il valore della partecipazione iscritto al 30 settembre 2024 è stato riclassificato tra le attività possedute per la vendita. Il perfezionamento della cessione avverrà nell'esercizio 2025.

Conto economico complessivo consolidato

Primo
trimestre
Primo
trimestre
di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 2025 A B C D Totale % 2024 A B C D Totale %
Ricavi 54.790 53 0 399 0 452 0,8% 47.440 30 61 18.047 0 18.137 38,2%
Totale costi operativi 25.160 11 0 0 142 153 0,6% 24.115 20 5 1.063 323 1.410 5,8%
Costi acquisto materie prime 797 0 0 0 0 0 0,0% 787 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 12.834 11 0 0 142 153 1,2% 11.931 20 5 1.063 221 1.307 11,0%
Costi del personale 5.031 0 0 0 0 0 0,0% 5.112 0 0 0 103 103 2,0%
Altri costi di gestione 6.773 0 0 0 0 0 0,0% 6.370 0 0 0 0,0%
Altri proventi 274 0 0 0 0 0 0,0% 83 0 0 0 0 0 0,0%
- di cui non ricorrente 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti 12.208 0 0 0 0 0 0,0% 12.450 0 0,0%
Risultato operativo 17.422 42 (0) 399 (142) 299 1,7% 10.875 10 56 16.984 (323) 16.727 153,8%
Proventi finanziari 78 0 0 0 0 0 0,0% 175 0 0 0 0 0 0,0%
Oneri finanziari 4.104 0 0 0 0 0 0,0% 4.641 0 0 0 0 0 0,0%
Quota utile/(perdita) su parteciapzioni contabilizzate con il metodo del PN (0) (0) (0) 2.779 2.779 2.779 100,0%
Utile ante imposte 13.395 42 (0) 399 (142) 299 2,2% 9.187 10 56 19.763 (323) 19.506 212,3%
Imposte del periodo 4.096 2.495
Utile del periodo 9.300 6.692
Utile del periodo di Gruppo 9.283 0 0 0 0 0 0,0% 6.546 0 0 0 0 0 0,0%
Utile del periodo di pertinenza di Terzi 17 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 146 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico: (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
- fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale 240 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (397) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
- fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al netto
dell'effetto fiscale
(0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 731 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Risultato del conto economico complessivo 9.540 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 7.025 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato attribuibile al Gruppo 9.483 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 6.915 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Risultato attribuibile a partecipazioni di Terzi 57 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 110 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
utile netto diluito per azione 0,043 0,030

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate* e a controllo congiunto

D altri parti correlate

*si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio Ascopiave S.p.A. ha esercitato l'opzione di vendita sulle rimanenti quote azionarie della collegata EstEnergy S.p.A. e, conseguentemente, dal 1° ottobre 2024 il valore della partecipazione iscritto al 30 settembre 2024 è stato riclassificato tra le attività possedute per la vendita. Il perfezionamento della cessione avverrà nell'esercizio 2025. Conseguentemente i dati economici con parti correlate esposti in comparazione evidenziano i rapporti intercorsi sino al 30 settembre 2024, mentre, non risultano esposti in quelli del periodo di riferimento.

Rendiconto Finanziario consolidato

Primo trimestre di cui correlate Primo trimestre di cui correlate
(migliaia di Euro ) 2025 A B C D Totale % 2024 A B C D Totale %
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto 9.300 6.692
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (assorbite) dalla gestione operativa:
Imposte sul reddito 4.096 0 2.495 0
Oneri (proventi) finanziari netti 4.027 0 4.467 0
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di
capitale
20 0 0 0
Ammortamenti e svalutazioni 12.208 0 12.450 0
Minusvalenze (plusvalenze) nette da realizzo di immobilizzazioni 656 0 640 0
Variazione non monetaria dei benefici a dipendenti (42) 0 (121) 0
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie 208 0 (18) 0
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 0 0 0 (2.779) (2.779) (2.779)
0 0
Variazioni nelle attività e passività: 0 0
Crediti commerciali (7.217) 2 0 (14.650) 0 (14.647) (57.940) 17 86 (7.315) (7.212)
Altre attività (4.223) 0 0 0 0 0 10.455 0
Altre attività non correnti (334) 0 383 0
Crediti /debiti verso CSEA 11.836 0 33.997 0
Rimanenze (6.697) 0 (8.252) 0
Debiti commerciali 8.708 10 0 0 0 10 (5.669) 41 (59) 61.035 61.017
Altre passività 4.062 0 (1.590) 0
Altre passività non correnti 2.281 0 1.647 0
Interessi (pagati) / Incassati (2.241) 0 (4.159) 0
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa 36.646 12 0 (14.650) 0 (14.637) (7.302) 58 (2.752) 53.720 0 51.026
0 0
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO: 0 0
Investimenti in attività immateriali e avviamento (11.795) 0 (14.283) 0
Investimenti in immobili, impianti e macchinari (3.533) 0 (872) 0
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività di investimento (15.328) 0 (15.155) 0
0 0
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE: 0 0
Incremento (riduzione) netta linee di credito (89) 0 449 0
(Rimborso) / accensione passività finanziarie per leasing (336) 0 (325) 0
Assunzioni di Finanziamenti passivi 20.000 0 51.000 0
Rimborsi di Finanziamenti passivi (39.157) 0 (63.899) 0
Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività finanziaria (19.583) 0
0
(12.774) 0
0
Incremento (decremento) nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.736 0 (35.231) 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 34.183 0 52.083 0
Effetto su disponibilità liquide e mezzi equivalenti delle differenze di conversione 1.736 (0) (35.231) (0)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 35.919 0 16.851 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate* e a controllo congiunto

D altri parti correlate

*si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio Ascopiave S.p.A. ha esercitato l'opzione di vendita sulle rimanenti quote azionarie della collegata EstEnergy S.p.A. e, conseguentemente, dal 1° ottobre 2024 il valore della partecipazione iscritto al 30 settembre 2024 è stato riclassificato tra le attività possedute per la vendita. Il perfezionamento della cessione avverrà nell'esercizio 2025.

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2025 A B C D Totale % 31.12.2024 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 35.919 0 0% 34.183 0
0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0
0%
C Altre attività finanziarie correnti 840 0 0% 816 0
0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0
0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 36.758 0 0 0 0 0 0% 34.999 0 0 0 0 0
0%
E eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (50.724) 0 0% (45.885) 0
0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0
0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0
0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (61.315) 0 0% (64.294) 0
0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0
0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (112.039) 0 0 0 0 0 0% (110.180) 0 0 0 0 0
0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (75.280) 0 0 0 0 0 0% (75.180) 0 0 0 0 0
0%
I strumenti di debito) (294.011) 0 0% (315.421) 0
0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0
0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0
0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (294.011) 0 0 0 0 0 0% (315.421) 0 0 0 0 0
0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (369.292) 0 0 0 0 0 0% (390.602) 0 0 0 0 0
0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Bim Piave Nuove energie S.r.l.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • EstEnergy S.p.A. (Gruppo), collegata*

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

*si segnala che nel corso del quarto trimestre dell'esercizio Ascopiave S.p.A. ha esercitato l'opzione di vendita sulle rimanenti quote azionarie della collegata EstEnergy S.p.A. e, conseguentemente, dal 1° ottobre 2024 il valore della partecipazione iscritto al 30 settembre 2024 è stato riclassificato tra le attività possedute per la vendita. Il perfezionamento della cessione avverrà nell'esercizio 2025.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2025

Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2025

Si è riunita in data 17 aprile 2025, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2024, da cui risultano un margine operativo lordo consolidato pari a Euro 103,4 milioni e un utile netto consolidato pari a Euro 36,5 milioni.

L'Assemblea ha deliberato di destinare l'utile di esercizio 2024 pari a Euro 28.402.936,91 a distribuzione di dividendi e di approvare la distribuzione di una quota parte della riserva disponibile "Fondo di riserva straordinaria" per un ammontare stimato pari ad Euro 4.062.741,49 e, comunque, tale da consentire la distribuzione di un dividendo complessivo pari ad Euro 0,15 lordi per ogni azione che risulterà in circolazione (escluse le azioni proprie in portafoglio alla record date), per un ammontare totale, calcolato tenendo in considerazione il numero di azioni proprie detenuto dalla Società alla data del 6 marzo 2025, di Euro 32.465.678,40 (di cui Euro 28.402.936,91 derivante dall'utile di esercizio ed Euro 4.062.741,49 da una quota parte della riserva disponibile "Fondo di riserva straordinaria"). Il dividendo ordinario è stato pagato il giorno 7 maggio 2025 con stacco della cedola in data 5 maggio 2025 (record date il 6 maggio 2025).

Inoltre, l'Assemblea ha approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2025) e ha espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2024).

Infine, l'Assemblea ha approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, per la parte non eseguita.

In data 5 maggio 2025 il verbale dell'Assemblea è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede della società e diffuso e stoccato nel sistema "eMarket Storage" di Teleborsa S.r.l. e pubblicato sul sito internet www.gruppoascopiave.it entro i termini di legge.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership nel settore. Tale obiettivo di crescita potrà essere realizzato tramite operazioni di M&A o l'aggiudicazione delle gare per l'affidamento del servizio. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la propria capacità di generazione elettrica attraverso la realizzazione di nuovi impianti, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2025-2028 approvato il 13 febbraio 2025.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad EstEnergy. Questa società, che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave ha formalizzato a fine dicembre 2024 l'esercizio dell'opzione di vendita sull'intera partecipazione detenuta nella società, anche con l'obiettivo di utilizzare i relativi proventi per finanziare delle nuove opportunità di investimento, tra cui l'acquisizione delle attività di distribuzione del gas dal Gruppo A2A.

____________________________________________________________________________________________

Pieve di Soligo, 8 maggio 2025

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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