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Telecom Italia Rsp

Annual / Quarterly Financial Statement May 7, 2025

4448_rns_2025-05-07_323b2a9c-b1f6-4966-ad31-09651ac361fb.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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ALLEGATI AL COMUNICATO STAMPA

Gruppo TIM - Schemi 2
Gruppo TIM - Conto economico separato consolidato 2
Gruppo TIM - Conto economico complessivo consolidato 3
Gruppo TIM - Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 4
Gruppo TIM - Rendiconto finanziario consolidato 6
Gruppo TIM - Movimenti del patrimonio netto consolidato 8
Gruppo TIM - Indebitamento finanziario netto 9
Gruppo TIM - Variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato 10
Gruppo TIM - Informazioni per settore operativo 11
Domestic 11
Brasile 11
Gruppo TIM - Personale 12
Gruppo TIM - Impatto sulle singole voci del conto economico separato consolidato degli eventi e
operazioni di natura non ricorrente
13
Gruppo TIM - Struttura del debito, emissioni obbligazionarie e obbligazioni in scadenza 14
Gruppo TIM - Contenziosi e azioni giudiziarie pendenti 16
Gruppo TIM - Indicatori alternativi di performance 22

7 maggio 2025

GRUPPO TIM – SCHEMI

Gli schemi di Conto Economico Separato Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Situazione Patrimoniale–Finanziaria Consolidata, di Rendiconto Finanziario Consolidato, Movimenti del Patrimonio Netto Consolidato nonché l'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato del Gruppo TIM, nel seguito presentati, sono coerenti con gli schemi di bilancio consolidato inclusi nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 di TIM e nella relazione finanziaria semestrale. Tali schemi non sono stati oggetto di verifica da parte della società di revisione.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2024 al quale si rimanda, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

GRUPPO TIM - CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Variazioni
(a-b)
(a) (b) assolute %
Ricavi 3.276 3.764 (488) (13,0)
Altri proventi operativi 42 34 8 23,5
Totale ricavi e proventi operativi 3.318 3.798 (480) (12,6)
Acquisti di materie e servizi (1.919) (1.688) (231) (13,7)
Costi del personale (383) (695) 312 44,9
Altri costi operativi (141) (192) 51 26,6
Variazione delle rimanenze (2) 28 (30)
Attività realizzate internamente 68 149 (81) (54,4)
Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/
(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di
attività non correnti (EBITDA)
941 1.400 (459) (32,8)
Ammortamenti (735) (1.172) 437 37,3
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
3 (2) 5
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti (7) 7
Risultato operativo (EBIT) 209 219 (10) (4,6)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e
Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto
(7) (5) (2) (40,0)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
Proventi finanziari 228 300 (72) (24,0)
Oneri finanziari (501) (796) 295 37,1
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività
in funzionamento
(71) (282) 211 74,8
Imposte sul reddito 11 (43) 54
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento (60) (325) 265 81,5
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
(21) (17) (4) (23,5)
Utile (perdita) del periodo (81) (342) 261 76,3
Attribuibile a:
Soci della Controllante (124) (400) 276 69,0
Partecipazioni di minoranza 43 58 (15) (25,9)

GRUPPO TIM - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) è di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Utile (perdita) del periodo (a)
(81)
(342)
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre
componenti di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 4 8
Effetto fiscale
(b)
4
8
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali
Effetto fiscale
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con
il metodo del patrimonio netto:
(c)
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(d)
Totale altre componenti che non saranno successivamente
riclassificate nel conto economico separato consolidato
(e=b+c+d)
4 8
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre
componenti di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 4 (3)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (4) 10
Effetto fiscale
(f)
7
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (1) 56
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 77 (110)
Effetto fiscale (19)
(g)
57
14
(40)
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere 137 (39)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto
economico separato consolidato
Effetto fiscale
(h)
137
(39)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con
il metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(i)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(k=f+g+h+i)
194 (72)
Totale altre componenti del conto economico complessivo
consolidato
(m=e+k)
198 (64)
Utile (perdita) complessivo del periodo (a+m)
117
(406)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 22 (449)
Partecipazioni di minoranza 95 43

GRUPPO TIM - SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 31.3.2025 31.12.2024 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 11.061 11.030 31
Attività immateriali a vita utile definita 5.902 6.011 (109)
16.963 17.041 (78)
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 4.263 4.560 (297)
Diritti d'uso su beni di terzi 3.311 3.467 (156)
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
265 265
Altre partecipazioni 145 150 (5)
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione
attiva
37 40 (3)
Altre attività finanziarie non correnti 548 646 (98)
Crediti vari e altre attività non correnti 1.739 1.795 (56)
Attività per imposte anticipate 527 513 14
3.261 3.409 (148)
Totale Attività non correnti 27.798
(a)
28.477 (679)
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 223 297 (74)
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 4.115 4.146 (31)
Crediti per imposte sul reddito 113 124 (11)
Attività finanziarie correnti
Crediti finanziari correnti per contratti di locazione
attiva
32 44 (12)
Titoli diversi dalle partecipazioni, altri crediti finanziari
e altre attività finanziarie correnti
2.275 1.651 624
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.227 2.924 (697)
4.534 4.619 (85)
Sub-totale Attività correnti 8.985 9.186 (201)
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
di natura finanziaria 117 117
di natura non finanziaria 1.053 1.053
1.170 1.170
Totale Attività correnti 10.155
(b)
9.186 969
Totale Attività
(a+b)
37.953 37.663 290

(milioni di euro) 31.3.2025 31.12.2024 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 11.975 11.957 18
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
1.348 1.404 (56)
Totale Patrimonio netto 13.323
(c)
13.361 (38)
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti per contratti di
finanziamento e altri
8.223 8.728 (505)
Passività finanziarie non correnti per contratti di
locazione passiva
2.481 2.421 60
Fondi relativi al personale 194 200 (6)
Passività per imposte differite 62 61 1
Fondi per rischi e oneri 464 485 (21)
Debiti vari e altre passività non correnti 777 896 (119)
Totale Passività non correnti 12.201
(d)
12.791 (590)
Passività correnti
Passività finanziarie correnti per contratti di
finanziamento e altri
4.003 3.870 133
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione
passiva
490 523 (33)
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 6.886 7.074 (188)
Debiti per imposte sul reddito 44 44
Sub-totale Passività correnti 11.423 11.511 (88)
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute
di natura finanziaria 594 594
di natura non finanziaria 412 412
1.006 1.006
Totale Passività correnti 12.429
(e)
11.511 918
Totale Passività 24.630
(f=d+e)
24.302 328
Totale Patrimonio netto e passività 37.953
(c+f)
37.663 290

GRUPPO TIM - RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento (60) (325)
Rettifiche per:
Ammortamenti 735 1.172
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) 7
Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite) (43) 29
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(3) 1
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
7 5
Variazione dei fondi relativi al personale 12 24
Variazione delle rimanenze 2 (26)
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti netti (10) 148
Variazione dei debiti commerciali (464) (558)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 12 34
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività 143 (113)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
331 398
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi
per cassa
(547) (1.053)
Contributi in conto impianti incassati
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (18) (8)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati
attivi di copertura e non)
(1)
4 415
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di
rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
1 1
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
(560) (645)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (188) (86)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente)
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (199) (1.297)
Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non 5 2
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate)
Dividendi pagati (35) (39)
Variazioni di possesso in imprese controllate (2) (1)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
(c)
(419) (1.421)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(d)
(33) 45
Flusso monetario complessivo
(e=a+b+c+d)
(681) (1.623)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
(f)
2.924 2.912
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g)
17 (4)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
(h=e+f+g)
2.260 1.285

(1) La voce include investimenti su titoli negoziabili per 564 milioni di euro nel primo trimestre 2025 (610 milioni di euro nel primo trimestre 2024) e rimborsi di titoli negoziabili per 562 milioni di euro nel primo trimestre 2025 (747 milioni nel primo trimestre 2024) relativi a TIM S.A. e a Telecom Italia Finance S.A..

Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Acquisti di attività immateriali (217) (248)
Acquisti di attività materiali (234) (655)
Acquisti di diritti d'uso su beni di terzi (146) (245)
Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di
terzi per competenza
(598) (1.149)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti
d'uso su beni di terzi
50 96
Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di
terzi per cassa
(547) (1.053)

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (12) (7)
Interessi pagati (324) (626)
Interessi incassati 81 122
Dividendi incassati

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.914 2.835
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
10 77
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
2.924 2.912
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.227 1.215
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
33 70
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
2.260 1.285

GRUPPO TIM - MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Movimenti dal 1° gennaio 2024 al 31 marzo 2024

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
attività
finanziarie
valutate al
fair value
rilevato
nelle altre
componenti
di conto
economico
complessivo
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve
e utili
(perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31
dicembre 2023
11.620 575 (22) (80) (1.959) (79) 3.591 13.646 3.867 17.513
Movimenti di
patrimonio netto
del periodo:
Dividendi deliberati (94) (94)
Utile (perdita)
complessivo del
periodo
15 (40) (24) (400) (449) 43 (406)
Assegnazione
azioni proprie per
LTI
4 (4)
Altri movimenti (6) (6)
Saldo al 31 marzo
2024
11.624 575 (7) (120) (1.983) (79) 3.187 13.197 3.810 17.007

Movimenti dal 1° gennaio 2025 al 31 marzo 2025

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
attività
finanziarie
valutate al
fair value
rilevato
nelle altre
componenti
di conto
economico
complessivo
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve
e utili
(perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31
dicembre 2024
11.624 (6) (76) (2.439) (66) 2.920 11.957 1.404 13.361
Movimenti di
patrimonio netto
del periodo:
Dividendi deliberati (152) (152)
Utile (perdita)
complessivo del
periodo
4 57 85 (124) 22 95 117
Altri movimenti (4) (4) 1 (3)
Saldo al 31 marzo
2025
11.624 (2) (19) (2.354) (66) 2.792 11.975 1.348 13.323

GRUPPO TIM - INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

(milioni di euro) 31.3.2025 31.12.2024 Variazione
(a) (b) (a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni 7.065 7.527 (462)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.158 1.201 (43)
Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione
passiva 2.481 2.421 60
10.704 11.149 (445)
Passività finanziarie correnti (*)
Obbligazioni 2.714 2.401 313
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.289 1.469 (180)
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva 490 523 (33)
4.493 4.393 100
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
594 594
Totale debito finanziario lordo 15.791 15.542 249
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva (37) (40) 3
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti (548) (646) 98
(585) (686) 101
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.558) (1.539) (19)
Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva (32) (44) 12
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti (717) (112) (605)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (2.227) (2.924) 697
(4.534) (4.619) 85
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(117) (117)
Totale attività finanziarie (5.236) (5.305) 69
Indebitamento finanziario netto contabile 10.555 10.237 318
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/
attività finanziarie
(109) (111) 2
Indebitamento finanziario netto rettificato 10.446 10.126 320
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 15.477 15.189 288
Totale attività finanziarie rettificate (5.031) (5.063) 32
(*) di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni 2.714 2.401 313
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.000 991 9
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva 471 474 (3)

GRUPPO TIM - VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Variazione
(a) (b) (a-b)
EBITDA 941 1.400 (459)
Investimenti industriali di competenza (457) (913) 456
Variazione del capitale circolante netto operativo: (348) (528) 180
Variazione delle rimanenze 2 (26) 28
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti netti (10) 148 (158)
Variazione dei debiti commerciali (554) (698) 144
Variazione di debiti per licenze di telefonia mobile / spectrum
Altre variazioni di crediti/debiti operativi 214 48 166
Variazione dei fondi relativi al personale 12 24 (12)
Variazione dei fondi operativi e altre variazioni (4) 47 (51)
Operating Free Cash Flow netto 144 30 114
% sui Ricavi 4,4 0,8 3,6pp
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni 1 1
Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori
Investimenti finanziari (20) (9) (11)
Pagamento dividendi (35) (39) 4
Incrementi di contratti di leasing (141) (235) 94
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi (207) (765) 558
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato delle attività in funzionamento
(258) (1.017) 759
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle
attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute
(62) 29 (91)
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
(320) (988) 668

Equity Free Cash Flow

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Variazione
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
(320) (988) 668
Impatto per locazioni finanziarie (nuove operazioni di leasing e/o i
rinnovi e/o le proroghe (-) / eventuali disdette/estinzioni anticipate di
operazioni di leasing (+))
176 150 26
Pagamento delle licenze TLC e per l'utilizzo di frequenze
Impatto finanziario derivante da operazioni di acquisizione e/o
cessioni di partecipazioni
20 9 11
Pagamento dei dividendi e Change in Equity 35 39 (4)
Equity Free Cash Flow (89) (790) 701

GRUPPO TIM - INFORMAZIONI PER SETTORE OPERATIVO

Domestic

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Variazioni
(a-b)
(a) (b) assolute %
Ricavi 2.245 2.639 (394) (14,9)
EBITDA 445 867 (422) (48,7)
% sui Ricavi 19,8 32,9 (13,1)pp
EBIT (5) 10 (15)
% sui Ricavi (0,2) 0,4 (0,6)pp
Personale a fine periodo (unità) (°) 17.087 (*)17.751 (664) (3,7)

(°) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 91 unità al 31 marzo 2025 (63 unità al 31 dicembre 2024). (*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2024.

Brasile

(milioni di euro) (milioni di reais) Variazioni
1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
assolute %
(a) (b) (c) (d) (c-d) (c-d)/d
Ricavi 1.038 1.134 6.394 6.096 298 4,9
EBITDA 495 535 3.052 2.876 176 6,1
% sui Ricavi 47,7 47,2 47,7 47,2 0,5pp
EBIT 214 211 1.318 1.135 183 16,1
% sui Ricavi 20,6 18,6 20,6 18,6 2,0pp
Personale a fine periodo (unità) 9.182 (*)9.123 59 0,6

(*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2024.

GRUPPO TIM - PERSONALE

Consistenza media retribuita del personale

(unità equivalenti) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Variazione
(a) (b) (a-b)
Consistenza media retribuita–Italia 14.228 33.251 (19.023)
Consistenza media retribuita–Estero 8.802 8.925 (123)
Totale consistenza media retribuita 23.030 42.176 (19.146)
Discontinued Operations - Sparkle 623 639 (16)
Totale consistenza media retribuita–comprese Discontinued Operations (1) 23.653 42.815 (19.162)

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 54 unità medie in Italia nel primo trimestre 2025; 4 unità medie in Italia nel primo trimestre 2024.

Organico a fine periodo

(unità) 31.3.2025 31.12.2024 Variazione
(a) (b) (a-b)
Organico – Italia 17.045 17.521 (476)
Organico – Estero 9.237 9.366 (129)
Totale organico a fine periodo 26.282 26.887 (605)
Discontinued Operations - Sparkle 677 677
Totale organico a fine periodo - comprese Discontinued Operations (1) 26.959 26.887 72

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 91 unità in Italia al 31.3.2025; 63 unità in Italia al 31.12.2024..

Organico a fine periodo - dettaglio per Business Unit

(unità) 31.3.2025 31.12.2024 Variazione
(a) (b) (a-b)
Domestic 17.087 17.751 (664)
Brasile 9.182 9.123 59
Altre attività 13 13
Totale 26.282 26.887 (605)

GRUPPO TIM – IMPATTO SULLE SINGOLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO DEGLI EVENTI E OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DME/RM/9081707 del 16 settembre 2009, vengono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sulle singole voci di Conto Economico Separato Consolidato degli eventi e operazioni non ricorrenti:

(milioni di euro) 1° Trimestre
2025
1° Trimestre
2024
Acquisti di materie e servizi, Variazione delle rimanenze:
Acquisti di materie e servizi - Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non
ricorrenti e altri oneri
(7) (15)
Costi del personale:
Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri (31) (52)
Altri costi operativi:
Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a potenziali passività
ad essi correlati, altri accantonamenti e oneri
(1) (12)
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e
Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(39) (79)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti:
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 1
Impatto su Risultato operativo (EBIT) (38) (79)
Proventi finanziari:
Altri proventi finanziari (2)
Oneri finanziari:
Altri oneri finanziari (7) (11)
Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
(45) (92)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti 1
Proventi/(Oneri) connessi ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute
(35) (1)
Impatto sull'Utile (perdita) del periodo (79) (93)

GRUPPO TIM - STRUTTURA DEL DEBITO, EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE E OBBLIGAZIONI IN SCADENZA

Revolving Credit Facility

Nella tabella sottostante sono riportate le linee di credito committed(*):

(miliardi di euro) 31.3.2025 31.12.2024
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – aprile 2030 3,0 4,0
Totale 3,0 4,0

(*) Ai sensi del contratto firmato le Banche sono impegnate a provvedere i fondi a chiamata (con un preavviso di almeno 3 giorni). Trattandosi di una linea "Committed", le banche non hanno meccanismi per non onorare la richiesta di fondi avanzata dalla Società, fatte salve le clausole di cancellazione obbligatoria anticipata standard di mercato (Scadenza naturale del contratto, Cambio di controllo, Borrower Illegality, Events of default, ognuna come definita nel contratto).

In data 31 marzo 2025, TIM ha sottoscritto un accordo di modifica della Revolving Credit Facility esistente, con efficacia dal 4 aprile 2025, estendendone la scadenza al 4 aprile 2030 e riducendone l'importo da 4 miliardi di euro a 3 miliardi di euro.

Obbligazioni

Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel corso del primo trimestre 2025 si segnala quanto segue:

(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di rimborso
Rimborsi
TIM Brasil 5.000 milioni di BRL CDI+2,3% BRL 294 27/1/2025

Il valore nominale di rimborso dei prestiti obbligazionari in scadenza nei 18 mesi successivi al 31 marzo 2025 emessi da TIM S.p.A., TIM Brasil e TIM S.A. è pari a 3.423 milioni di euro, come di seguito dettagliato:

TIM S.p.A:

  • 1.000 milioni di euro, scadenza 15 aprile 2025;
  • 1.000 milioni di euro, scadenza 30 settembre 2025;
  • 375 milioni di euro, scadenza 28 gennaio 2026;
  • 678 milioni di euro, scadenza 25 maggio 2026;

BU Brasile:

  • 1.765 milioni di reais (pari a 284 milioni di euro al 31/3/25), suddivisi in scadenze trimestrali a partire da aprile 2025;
  • 533 milioni di reais (pari a 86 milioni di euro al 31/3/25), scadenza giugno 2026.

I titoli obbligazionari emessi da TIM S.p.A., Telecom Italia Finance S.A. e Telecom ltalia Capital S.A. non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/EBITDA, EBITDA/Interessi, ecc.) né clausole che comportino il rimborso anticipato automatico dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM; inoltre, il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..

Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati.

Nella documentazione dei prestiti concessi a TIM sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad esempio, la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.

Nei contratti di finanziamento TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad esso applicabili - tra le quali rientrano, a discrezione degli investitori, l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata per cassa e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo - sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo a meno che non sussistano specifiche condizioni. Il verificarsi di tale event

of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.

In particolare, con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), in data 19 maggio 2021 TIM aveva sia sottoscritto un finanziamento per un ammontare pari a 230 milioni di euro a supporto dei progetti per la digitalizzazione del Paese, interamente rimborsato in via anticipata in data 15 novembre 2024, sia ampliato il finanziamento firmato nel 2019 (per un importo iniziale pari a 350 milioni di euro) per un importo addizionale pari a 120 milioni di euro.

Inoltre, in data 5 maggio 2023 TIM ha sottoscritto un nuovo finanziamento con la BEI per un ammontare di 360 milioni di euro, garantito parzialmente da SACE.

Pertanto, alla data del 31 marzo 2025 il totale nominale dei finanziamenti in essere con la BEI è pari a 830 milioni di euro.

I finanziamenti con la BEI contengono, inter alia, i seguenti covenants e impegni:

  • nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo TIM, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo TIM comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);
  • TIM si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo TIM diverse da TIM, e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e irrevocabilmente garantito da TIM, sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo TIM;
  • "Clausola per inclusione", ai sensi della quale, nel caso in cui TIM si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari (e anche alcune clausole più stringenti, tra cui, ad esempio, cross default ed impegni di limitazione alla vendita di beni) che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere qualora reputi, a proprio ragionevole giudizio, che tali modifiche possano avere conseguenze negative sulla capacità finanziaria di TIM, la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI.

Alcuni contratti di finanziamento concessi ad alcune società del Gruppo TIM in essere al 31 marzo 2025 contengono obblighi di rispettare determinati indici finanziari, nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.

Si segnala, infine, che al 31 marzo 2025, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato né si prevedono difficoltà nel rispetto dei covenants nel prossimo futuro.

GRUPPO TIM - CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 31 marzo 2025, nonché quelli chiusi nel corso del periodo.

Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 327 milioni di euro.

Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura della presente Informativa finanziaria e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potesse pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.

Infine, relativamente ai procedimenti con l'Autorità Antitrust, si rammenta che in base all'art. 15, comma 1, della Legge n. 287/1990 ("Norme per la tutela della concorrenza e del mercato"), l'Autorità ha la facoltà di comminare una sanzione amministrativa commisurata al fatturato del Gruppo, nei casi di infrazioni ritenute gravi.

a) Principali contenziosi e azioni giudiziarie pendenti

Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2024:

  • Colt Technology Services, COMM 3000, Eutelia e Clouditalia Telecomunicazioni (connessi al procedimento Antitrust A428);
  • Fatturazione a 28 giorni;
  • Procedimento Antitrust I820;
  • Procedimento Antitrust I857;
  • Wind Tre S.p.A. I857;
  • Procedimento Antitrust I874;
  • Servizio Universale;
  • Contenzioso per "Conguagli su canoni di concessione" per gli anni 1994-1998;
  • Brasile arbitrato Opportunity;
  • Iliad (vincoli di durata e costi di recesso);
  • Fastweb (migrazione ATM Ethernet).

Contenziosi fiscali e regolatori internazionali

Al 31 marzo 2025 le società della Business Unit Brasile risultano coinvolte in contenziosi di natura fiscale o regolatoria il cui esito è valutato di possibile soccombenza per un ammontare complessivo di circa 22,7 miliardi di reais (22,3 miliardi di reais al 31 dicembre 2024), corrispondenti a circa 3,7 miliardi di euro al 31 marzo 2025.

Sono di seguito evidenziate le principali tipologie di contenzioso, classificate in base all'imposta cui fanno riferimento.

Imposte federali

In relazione all'imposizione a livello federale, si segnalano i seguenti filoni vertenziali:

  • disconoscimento degli effetti fiscali di operazioni di fusione tra società facenti parte del gruppo TIM Brasil;
  • diniego del beneficio fiscale territoriale SUDENE, in ragione di pretese irregolarità nella gestione e nella rendicontazione del beneficio stesso;
  • contestazioni in ordine alle compensazioni con le perdite fiscali pregresse;
  • ulteriori contestazioni in ordine alla deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento;
  • assoggettamento ad imposizione sul reddito di talune tipologie di differenze di cambio;
  • assoggettamento a ritenute alla fonte di talune tipologie di pagamenti effettuati verso l'estero (ad esempio, i pagamenti per roaming internazionale);
  • ulteriori contestazioni in ordine alle compensazioni effettuate tra imposte a debito e posizioni fiscali creditorie delle società del gruppo. A tale riguardo, si fa presente che nel corso del terzo e quarto trimestre del 2024, è stato presentato un ricorso a fronte di una contestazione relativa all'utilizzo in compensazione con le imposte dovute dei crediti PIS e COFINS, derivanti dall'esclusione dell'ICMS dalle rispettive basi di calcolo. L'importo in questione, classificato come rischio possibile, ammonta a circa 1,6 miliardi di reais.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 5 miliardi di reais (5,1 miliardi di reais al 31 dicembre 2024).

Imposte statali

Nell'ambito del prelievo statale, si segnalano molteplici contestazioni in materia di ICMS, ed in particolare:

  • contestazioni riguardanti l'abbattimento della base imponibile del tributo, a fronte di sconti concessi ai clienti, oltre a contestazioni in merito all'utilizzo dei crediti fiscali dichiarati dalle società del gruppo, a fronte della restituzione di terminali telefonici dati in comodato, ed a seguito della rilevazione di frodi da sottoscrizione ai danni delle società;
  • assoggettamento ad ICMS di talune tipologie di canoni, maturati a favore delle società del gruppo e da queste classificati come corrispettivi per servizi diversi da quelli di telecomunicazione;
  • contestazioni sull'utilizzo del beneficio fiscale "PRO-DF" originariamente concesso da taluni Stati, e successivamente dichiarato incostituzionale (la contestazione si riferisce all'effettiva spettanza del credito per ICMS, dichiarato dalla società TIM Celular, ora incorporata in TIM S.A., sulla base delle predette disposizioni agevolative);
  • contestazioni relative all'utilizzo dei crediti per ICMS, rilevati dalle società del gruppo in esito alle acquisizioni di immobilizzazioni materiali, ed in relazione alle somministrazioni di energia elettrica a favore delle società, oltre che in applicazione delle disposizioni in materia di sostituzione d'imposta;
  • sanzioni irrogate alle società del gruppo per irregolarità negli adempimenti dichiarativi;
  • contestazioni dei crediti per ICMS in relazione alla procedura di sostituzione d'imposta, prevista nei casi di acquisto e distribuzione di apparati tra Stati diversi;
  • contestazioni dei crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti prepagati, come anticipazione delle successive ricariche.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 11,6 miliardi di reais (11,1 miliardi di reais al 31 dicembre 2024).

Imposte municipali

Tra i contenziosi con un grado di rischio classificato come "possibile", vi sono alcune controversie relative alle imposte comunali (Municipal Taxes) il cui importo complessivo ammonta a circa 1,9 miliardi di reais (circa 1,9 miliardi di reais al 31 dicembre 2024).

FUST e FUNTTEL

Le principali contestazioni in materia di contribuzioni all'ente regolatorio (Anatel), e in particolare in termini di FUST e FUNTTEL, riguardano l'assoggettamento a tali prelievi dei ricavi da interconnessione.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 4,2 miliardi di reais (4,2 miliardi di reais al 31 dicembre 2024).

Procedimento Golden Power

Nell'agosto 2017 la Presidenza del Consiglio ha avviato nei confronti di TIM (ed anche di Vivendi) un procedimento volto a verificare l'esistenza in capo a TIM dell'obbligo di notificare, ai sensi della disciplina c.d. "Golden Power", l'acquisto da parte di Vivendi del controllo societario di TIM e degli attivi strategici da questa detenuti. Nel settembre 2017, il procedimento in questione si è concluso con l'affermazione dell'esistenza di tale obbligo in capo a TIM con decorrenza dal 4 maggio 2017 (data dell'Assemblea degli Azionisti che ha rinnovato gli organi sociali di TIM).

Per l'effetto di tale decisione della Presidenza del Consiglio, è stato avviato un nuovo procedimento amministrativo per la irrogazione in capo a TIM della sanzione pecuniaria prevista dalla disciplina Golden Power per inottemperanza al citato obbligo di notifica. Tale procedimento si è concluso in data 8 maggio 2018 con l'irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a 74,3 milioni di euro.

La Presidenza del Consiglio ha inoltre esercitato i poteri Golden Power con decreti del 16 ottobre 2017 e 2 novembre 2017. La Società, essendo convinta di disporre di argomentazioni giuridiche volte a dimostrare che nessun obbligo di notifica del controllo di Vivendi su di essa gravava, ha presentato distinti ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica per richiedere l'annullamento del provvedimento di accertamento del 28 del settembre 2017, del decreto di esercizio dei poteri speciali del 16 ottobre 2017 e del decreto di esercizio dei poteri speciali del 2 novembre 2017, e dinanzi al TAR Lazio contro il citato provvedimento dell'8 maggio 2018 che ha irrogato la sanzione pecuniaria, con richiesta di sospensione in via cautelare dell'efficacia dello stesso. Quanto al ricorso al TAR Lazio contro il provvedimento dell'8 maggio 2018 che ha irrogato la sanzione pecuniaria, il TAR, accogliendo nel luglio 2018 l'istanza cautelare della Società, ha sospeso il pagamento della sanzione. Successivamente, con sentenza non definitiva del maggio 2019, il TAR Lazio anche in ragione della "originalità" della distinzione del procedimento tra atto di accertamento del 28 settembre 2017 e decreto sanzionatorio dell'8 maggio 2018: (i) ha accolto la richiesta TIM di provvedimenti provvisori per la sospensione dell'ammenda condizionata all'offerta della garanzia; (ii) concesso la sospensione del procedimento al fine di attendere la sentenza definitiva nella causa (pregiudiziale) pendente dinanzi al Presidente della Repubblica avverso l'atto di accertamento del 28 settembre 2017 in; (iii) respinto le eccezioni processuali sollevate dalle amministrazioni resistenti.

Si segnala, altresì, il rilascio a maggio 2018 di una fideiussione a favore della Presidenza del Consiglio di 74,3 milioni di euro, richiesta per la presentazione da parte di TIM dinanzi al TAR Lazio dell'istanza di sospensione cautelare della riscossione della sanzione irrogata per l'asserita violazione dell'art. 2 del D.L. 15/3/2012, n. 21 (Golden Power). Tale fideiussione è stata successivamente rinnovata fino al 30 novembre 2025.

In data 13 settembre 2023, è stato tramesso a TIM l'avviso di perenzione ultraquinquennale del ricorso ai sensi dell'articolo 82 c.p.a., essendo decorsi cinque anni dalla data di deposito del medesimo. TIM ha pertanto chiesto la fissazione dell'udienza pubblica di discussione del ricorso. Detta udienza pubblica è stata fissata per il 10 gennaio 2024. Successivamente all'udienza il TAR con ordinanza 709 del 15 gennaio 2024, ha confermato la sospensione propria del giudizio, come già disposto con sentenza non definitiva del 23 maggio 2019 n. 6310,

nonché la sospensione dell'esecuzione del provvedimento alle condizioni previste dalla menzionata pronuncia, il tutto in attesa decisione del procedimento straordinario avverso il provvedimento di accertamento del 28 settembre 2017.

Con parere n. 1259/2024 reso nel procedimento straordinario avverso il provvedimento di accertamento del 28 settembre 2017, il Consiglio di Stato ha concordato con l'opinione espressa dal TAR Lazio nella sentenza non definitiva del maggio 2019, ritenendo inammissibile il ricorso in quanto l'atto impugnato non è qualificabile come provvedimento ma come atto infraprocedimentale inerente al procedimento sanzionatorio (impugnato con ricorso al TAR Lazio). Sicché, con atto del 5 dicembre 2024, TIM ha chiesto in via cautelativa al TAR Lazio la prosecuzione del giudizio avverso il decreto sanzionatorio, salva la possibilità di ulteriore sospensione in attesa della decisione del Consiglio di Stato sui procedimenti straordinari avverso i decreti di esercizio dei poteri speciali ancora pendenti, e/o in attesa del decreto della Presidenza della Repubblica che recepirà il citato parere del Consiglio di Stato n. 1259/2024. L'udienza avanti al TAR è stata fissata per il 19 marzo 2025. All'esito dell'udienza la causa è stata trattenuta per la decisione, riservandosi il Collegio se sospendere o definire il giudizio.Inoltre, TIM impugnava dinanzi al TAR Lazio e poi appellava dinanzi al Consiglio di Stato il provvedimento con il quale Consob, il 13 settembre 2017, affermava l'esistenza del controllo di Vivendi su TIM. Nel dicembre 2020 il Consiglio di Stato, con sentenza definitiva, ha accolto il ricorso di TIM ed annullato il provvedimento di Consob, significativa premessa dell'intero procedimento successivo della Presidenza del Consiglio relativo all'obbligo di notifica Golden Power del quale s'è detto sopra. In data 14 giugno 2021, la Consob ha presentato ricorso straordinario dinanzi la Corte di Cassazione per motivi giurisdizionali; TIM si è costituita in giudizio, eccependo l'illegittimità e inammissibilità del ricorso. A seguito della Camera di Consiglio che si è tenuta l' 11 ottobre 2022, il 24 gennaio 2023 è stata pubblicata l'ordinanza con la quale la Corte di Cassazione dichiara improcedibile il ricorso di Consob con conseguente condanna alle spese di lite.

Procedimento Antitrust A514

Nel mese di giugno 2017 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato il procedimento A514 nei confronti di TIM per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell'art. 102 del "Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea". Il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alla rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l'AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l'ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii) accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti.

A seguito dell'avvio del procedimento, nel mese di luglio 2017 è stata svolta un'ispezione da parte dei funzionari dell'Autorità presso alcune sedi di TIM. Il 2 novembre 2017 TIM ha depositato una memoria difensiva nella quale, a supporto della correttezza del proprio operato, sono state confutate tutte le ipotesi di illegittimità dei comportamenti asseritamente tenuti da TIM e formanti oggetto del procedimento.

In data 14 febbraio 2018, AGCM ha deliberato di estendere l'oggetto del procedimento per la verifica di ulteriori condotte, concernenti la strategia dei prezzi wholesale di TIM sul mercato dei servizi di accesso all'ingrosso a banda larga e ultralarga, e l'utilizzo di informazioni privilegiate riguardanti la clientela degli operatori alternativi.

In data 5 luglio 2018, TIM ha depositato una proposta di impegni che, ove accettata definitivamente dall'Autorità, comporterebbe la chiusura dell'istruttoria senza accertamento di alcun illecito e irrogazione di sanzione. Gli impegni sono stati ritenuti preliminarmente ammissibili dall'Autorità che li ha sottoposti a market test nei mesi di agosto e settembre.

Il 30 ottobre 2018 TIM ha formulato le proprie repliche rispetto alle osservazioni dei terzi ed ha integrato la proposta di impegni con modifiche accessorie. Con provvedimento notificato in data 4 dicembre 2018, l'AGCM ha definitivamente respinto la proposta di impegni, ritenendoli non idonei alla luce delle contestazioni sollevate.

In data 4 marzo 2019, TIM ha chiesto ad AGCM la proroga del termine di chiusura del procedimento (inizialmente fissato al 31 maggio 2019).

Il 10 aprile 2019 AGCM ha deliberato una proroga del termine di conclusione del procedimento al 30 settembre 2019. Il 17 maggio 2019 AGCM ha comunicato a TIM le risultanze istruttorie (CRI). Nella CRI, AGCM conferma sostanzialmente l'impianto accusatorio ipotizzato nei provvedimenti di avvio ed estensione del procedimento.

Il 12 giugno 2019 AGCM ha esteso i termini per il deposito della memoria finale di TIM al 20 settembre 2019 e per l'audizione finale al 25 settembre 2019.

Il 18 settembre 2019 AGCM ha deliberato una nuova proroga del termine di conclusione del procedimento fissandolo al 28 febbraio 2020.

Il 6 marzo 2020 è stato notificato a TIM il provvedimento di chiusura dell'istruttoria: AGCM ha deliberato la sussistenza di un abuso di posizione dominante di TIM, accertando che TIM ha posto in essere una strategia anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra-larga. La sanzione irrogata a TIM per l'illecito anticoncorrenziale è pari a 116.099.937,60 euro.

Il 25 giugno 2020 TIM ha inviato ad AGCM la c.d. relazione di ottemperanza come prescritto nel dispositivo del provvedimento finale.

La Società ha comunque provveduto a maggio 2021 al pagamento della sanzione.

TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio il suddetto provvedimento sanzionatorio. Con sentenza 1963/2022 del 28 febbraio 2022, il ricorso di TIM è stato respinto; nei confronti della decisione del TAR, TIM ha proposto appello al Consiglio di Stato.

Nell'agosto 2022, Irideos ha notificato atto di intervento ad opponendum rispetto al ricorso principale di TIM.

La relativa udienza di discussione è stata fissata per il 25 maggio 2023. Ad esito dell'udienza il Consiglio di Stato ha disposto una Consulenza Tecnica di Ufficio su tre quesiti in ordine alla redditività dell'investimento nelle zone bianche. Il giorno 11 ottobre 2023 si è regolarmente svolto il giuramento dei CTU in Consiglio di Stato che hanno chiesto una proroga dei termini di conclusione. Secondo i nuovi termini concessi dal Consiglio di Stato, la CTU si è conclusa a maggio 2024, con il deposito della relazione finale.

All'udienza pubblica del 10 ottobre 2024 la causa è stata trattenuta in decisione; Open Fiber ha richiesto la pubblicazione anticipata del dispositivo. Il Consiglio di Stato il 25 ottobre 2024 ha pubblicato il dispositivo della sentenza con cui ha respinto le istanze, anche istruttorie, delle parti e accolto in parte l'appello e, in parziale riforma della sentenza impugnata, ha accolto il ricorso di primo grado limitatamente alla commisurazione della sanzione irrogata, che va ridotta del 25%; per il resto, ha respinto l'appello e confermato il provvedimento impugnato in relazione a tutti gli altri profili di censura. Il 13 novembre 2024 è stata pubblicata la sentenza e TIM ha dato avvio alle procedure necessarie ad ottenere la restituzione parziale della sanzione per un importo pari a 29.024.984,40 euro, cui vanno aggiunti gli interessi legali decorrenti dalla data di pagamento sino alla data di effettiva restituzione. In data 27 febbraio 2025 l'AGCM ha notificato al MIMIT il nulla osta per il pagamento nei confronti di TIM del suddetto importo a seguito dell'avvenuta rideterminazione in euro 87.074.953,20 da parte dell'Autorità della sanzione irrogata nei confronti di TIM per la condotta accertata con il provvedimento n. 28162 del 25 febbraio 2020. Su istanza di TIM il MIMIT ha provveduto alla restituzione della citata somma di euro 29.024.984,40 e dei relativi interessi pari ad euro 2.664.864.94.

Open Fiber

Nel mese di marzo 2020 Open Fiber (OF) ha convenuto in giudizio TIM dinanzi al Tribunale di Milano, avanzando una pretesa risarcitoria pari a 1,5 miliardi di euro per danni causati da un presunto abuso di posizione dominante escludente nei confronti di OF. Le presunte condotte contestate consistono in: (i) investimenti pre-emptive in reti FTTC nelle aree bianche; (ii) avvio di azioni legali pretestuose per ostacolare le gare Infratel; (iii) repricing strumentale di alcuni servizi all'ingrosso; (iv) offerte commerciali di lock-in sul mercato retail; (v) comunicazione di informazioni false all'AGCOM, in sede di approvazione di un'offerta wholesale, e diffusione di voci circa un interesse di TIM ad acquisire OF; (vi) discriminazione nelle condizioni di accesso alle infrastrutture passive di TIM. TIM si è costituita in giudizio contestando le argomentazioni di OF. Enel S.p.A. è intervenuta nel giudizio chiedendo di condannare TIM al risarcimento di tutti i danni patiti e patendi dalla stessa Enel e da OF, senza tuttavia quantificarli. Nel corso di causa, Open Fiber ha rideterminato il danno asseritamente subito portandolo a 2,6 miliardi di euro oltre interessi e rivalutazione monetaria. Open Fiber ha inoltre chiarito che a suo dire tale danno sarebbe tuttora in divenire. Enel ha poi quantificato il danno asseritamente subito in 228 milioni di euro circa oltre interessi. Il 19 ottobre 2022 si è tenuta l'udienza per l'ammissione dei mezzi istruttori al termine della quale il giudice si è riservato. Con ordinanza del 17 luglio 2023 il Tribunale di Milano ha sciolto la riserva e rinviato all'udienza del 3 aprile 2024 per la precisazione delle conclusioni. All'udienza del 3 aprile, il Giudice ha disposto l'acquisizione della CTU resa nel giudizio di impugnazione da parte di TIM dinanzi al Consiglio di Stato, della sentenza sfavorevole del TAR relativa al provvedimento sanzionatorio comminato nell'ambito del procedimento A514, rinviando la causa all'udienza del 12 giugno 2024, all'esito della quale il Giudice si è riservato.

Il Collegio con ordinanza notificata il 5 luglio, ha ritenuto, ai fini dell'assunzione della delibera sull'eventuale sospensione del giudizio richiesta da TIM, di invitare le Parti a precisare le conclusioni, fissando la relativa udienza al 18 settembre 2024, disponendo la trattazione scritta ed invitando le parti a rinunciare ai termini per il deposito delle memorie conclusionali. Tale udienza è stata sostituita dal solo deposito di note scritte. Il Tribunale di Milano, in accoglimento dell'istanza proposta da TIM ha disposto la sospensione del giudizio fino alla definizione del giudizio dinanzi al Consiglio di Stato.

A seguito della pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, avvenuta il 13 novembre 2024, il successivo 18 novembre 2024, Open Fiber ha richiesto la riassunzione del giudizio, con contestuale istanza di fissazione di udienza. L'udienza per la prosecuzione del giudizio è stata fissata al 20 maggio 2025.

Irideos

Nel mese di gennaio 2022 Irideos ha convenuto in giudizio TIM dinanzi al Tribunale di Roma, avanzando una richiesta di risarcimento dei danni asseritamente subiti in conseguenza delle condotte illecite di TIM sanzionate dall'AGCM con il provvedimento conclusivo del procedimento A514 (azione c.d. follow on). La richiesta risarcitoria è pari a 23.204.079,87 euro per danni provocati dai comportamenti anticoncorrenziali posti in essere da TIM dal 2017 al 2019 (con effetti anche negli anni successivi) nel mercato dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa a banda larga e ultra-larga (mercato wholesale) e nel mercato dei servizi di telecomunicazione al dettaglio su rete fissa a banda larga e ultra-larga (mercato retail). TIM si è costituita in giudizio contestando le argomentazioni di controparte. All'udienza del 1° giugno 2022, il giudice istruttore ha (i) assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie istruttorie con decorrenza dal 15 febbraio 2023 e (ii) rinviato la causa all'udienza del 7 giugno 2023. L'udienza per l'assunzione dei mezzi di prova è stata fissata al 5 ottobre 2023. Il Giudice, preso atto della richiesta di rinvio di Irideos, motivato dalla pendenza del giudizio sul Provvedimento A514 dinanzi al Consiglio di Stato, ha rinviato le parti all'udienza del 10 ottobre 2024, ulteriormente rinviata al 13 marzo 2025. In tale data il Giudice ha disposto un ulteriore rinvio, fissando l'udienza al 22 ottobre 2025.

Procedimento Antitrust I850

Con decisione del 15 dicembre 2020 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un'istruttoria nei confronti delle società Telecom Italia S.p.A., Fastweb S.p.A., Teemo Bidco S.r.l., FiberCop S.p.A., Tiscali Italia S.p.A. e KKR & Co. Inc. per accertare l'esistenza di eventuali violazioni dell'articolo 101 del TFUE relativa all'offerta di coinvestimento.

Più precisamente l'istruttoria riguarda i contratti che regolano la costituzione e il funzionamento di FiberCop e gli accordi di fornitura con Fastweb e Tiscali. AGCM intende verificare che tali accordi non creino ostacoli alla concorrenza tra gli operatori nel medio e lungo termine e siano volti ad assicurare il rapido ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazione fissa del Paese.

Il 6 agosto 2021 TIM ha presentato ad AGCM una proposta di impegni al fine di risolvere le preoccupazioni concorrenziali oggetto dell'istruttoria ed addivenire alla conclusione del procedimento senza l'irrogazione di alcuna sanzione.

Il 7 settembre 2021 AGCM ha giudicato gli impegni suddetti non manifestamente infondati e ne ha disposto la pubblicazione sul sito internet dell'Autorità a partire dal 13 settembre 2021; ha preso così avvio il c.d. market test che si è concluso il 13 ottobre 2021, data entro la quale tutti i soggetti interessati hanno trasmesso ad AGCM le loro osservazioni in merito agli impegni in questione.

Il 14 dicembre 2021 AGCM ha prorogato il termine di conclusione del procedimento, inizialmente previsto per il 31 dicembre 2021, fissandolo al 15 febbraio 2022.

E proprio nella sua adunanza del 15 febbraio 2022 AGCM ha infine deliberato l'approvazione degli impegni in quanto ritenuti idonei a far venire meno i presunti profili anticoncorrenziali oggetto dell'istruttoria.

Come previsto nel dispositivo del provvedimento finale, il 22 aprile 2022 TIM ha inviato ad AGCM una prima relazione sulle misure adottate per adempiere agli impegni assunti.

L'11 maggio 2022 AGCM ha comunicato a TIM la presa d'atto delle misure illustrate nell'ambito della relazione suddetta.

Il 31 gennaio 2023 TIM ha inviato ad AGCM una seconda relazione sullo stato di attuazione degli impegni assunti.

Il 30 gennaio 2024 TIM ha inviato ad AGCM la prevista relazione annuale sullo stato di attuazione degli impegni assunti.

Con ricorso notificato ad aprile 2022 Open Fiber ha impugnato presso il TAR Lazio, previa richiesta di adozione di misure cautelari, il suddetto provvedimento AGCM n. 3002 con cui è stato chiuso il procedimento rendendo obbligatori gli impegni che secondo la ricorrente non sarebbero idonei a rimuovere i profili anticoncorrenziali individuati con il provvedimento di avvio dell'istruttoria.

Ad esito dell'udienza cautelare dello scorso 1° giugno 2022, il TAR ha rigettato la richiesta e fissato il merito al 26 gennaio 2023. All'udienza del 26 gennaio dopo ampia discussione, il giudice si è riservato. Con sentenza del 14 aprile 2023, il TAR ha dichiarato infondato e respinto il ricorso di Open Fiber, che il 10 luglio 2023 ha impugnato la sentenza del TAR al Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato ha fissato, per la discussione del ricorso in oggetto, l'udienza del 14 novembre 2024, rinviata al 10 aprile 2025 in ragione di quanto palesato dall'appellante in ordine ad un possibile intervento dell'AGCM che potrebbe far venir meno l'interesse al ricorso di prime cure. La causa all'udienza del 10 aprile 2025 è stata trattenuta in decisione.

Il 17 dicembre 2024, in accoglimento delle istanze avanzate da TIM e da FiberCop, AGCM ha deliberato la revoca degli impegni resi vincolanti dall'Autorità con delibera n. 30002 del 15 febbraio 2022 nell'ambito del procedimento in questione.

Secondo l'Autorità, a partire dal 1° luglio 2024 sono venute meno le preoccupazioni concorrenziali inerenti l'ipotesi iniziale di intesa restrittiva della concorrenza a seguito del perfezionamento del processo di scorporo delle infrastrutture di rete fissa di TIM.

Il provvedimento di revoca degli impegni di cui alla delibera n. 30002 del 15 febbraio 2022 è stato impugnato innanzi al TAR Lazio da Open Fiber, Fastweb e Iliad.

Iliad (winback)

Con atto di citazione notificato nel corso del primo trimestre 2020, Iliad Italia S.p.A. ha convenuto TIM dinanzi al Tribunale di Milano per presunte condotte anticoncorrenziali, adottate anche tramite il marchio Kena Mobile, asseritamente volte ad ostacolarne l'ingresso ed il consolidamento nel mercato della telefonia mobile in Italia, avanzando pretese risarcitorie per almeno 71,4 milioni di euro.

TIM si è costituita in giudizio sia contestando integralmente le richieste di Iliad Italia S.p.A. sia proponendo a sua volta domanda riconvenzionale ai sensi dell'art. 2598 c.c., con riferimento alle condotte denigratorie poste in essere da Iliad Italia S.p.A. nei confronti di TIM, e formulando simmetricamente richiesta risarcitoria di danni. Nella prima memoria istruttoria Iliad ha aggiornato le proprie pretese risarcitorie portandole a 242,8 milioni di euro e successivamente a 292,8 milioni di euro

Il giudizio si è chiuso con sentenza del 25 settembre 2023 senza riconoscimento di danno in favore di Iliad, la domanda riconvenzionale di TIM è stata dichiarata inammissibile.

Con atto di citazione in appello notificato il 15 dicembre 2023 Iliad ha chiesto la parziale riforma della sentenza di primo grado chiedendo tra le altre cose la condanna di TIM all'integrale risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito da Iliad, per un importo non inferiore a 292,8 milioni di euro.

In data 17 aprile 2024 TIM si è costituita in giudizio presentando anche appello incidentale. All'udienza dell'8 maggio 2024 il Giudice si è riservato di decidere sulle istanze istruttorie. Con provvedimento del 29 maggio 2024 il Giudice, a scioglimento della riserva assunta all'udienza dell'8 maggio 2024, rilevato che parte appellante risultava aver riprodotto in appello parte dei documenti prodotti in primo grado esclusivamente su chiavetta USB e che tuttavia la suddetta chiavetta USB non era consultabile, in quanto protetta da una password che non risultava comunicata, ritenuto di dover procedere all'acquisizione della password e al conseguente accesso alla chiavetta USB nel contraddittorio tra le parti, ha rinviato per la comparizione delle parti all'udienza dell'11 settembre 2024. All'udienza dell'11 settembre 2024, il Giudice si è riservato di decidere sulle istanze istruttorie.

Con ordinanza del 14 ottobre 2024 è stata fissata l'udienza del 30 aprile 2025 per la rimessione della causa in decisione. Nell'udienza del 30 aprile 2025 il Consigliere Istruttore, dato atto del deposito degli scritti conclusivi, ha rimesso la causa al Collegio per la decisione. Si attende quindi la sentenza.

Iliad (INWIT)

Con atto di citazione notificato a luglio 2022 Iliad Italia S.p.A. ha convenuto Telecom, Vodafone e Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. ("INWIT") dinanzi al Tribunale di Milano, per accertare l'asserita illiceità delle condotte di INWIT, Telecom e Vodafone consistenti nel rifiuto di consentire alla stessa Iliad di realizzare degli upgrade ai

propri sistemi di trasmissione della telefonia mobile installati su infrastrutture di proprietà di INWIT. Per l'effetto di tali condotte, Iliad ha chiesto che Telecom sia condannata, in solido con INWIT e Vodafone, al risarcimento dei danni asseritamente subiti, che si è riservata di quantificare in corso di causa. L'udienza di prima comparizione si è svolta il 5 aprile 2023, il Giudice si è riservato sull'eccezione di nullità dell'atto di citazione sollevata da TIM. L'udienza di prima comparizione è stata differita all'11 ottobre 2023 a seguito dell'accoglimento dell'eccezione di nullità dell'atto di citazione sollevata da TIM. All'udienza il Giudice ha fissato tre date per lo scambio di memorie tra le parti: 10 novembre 2023, 11 dicembre 2023 e 2 gennaio 2024. All'esito dell'udienza per la discussione sugli eventuali mezzi istruttori del 24 settembre 2024 il Giudice ha rinviato la causa per gli stessi incombenti all'udienza del 21 gennaio 2025. . All'udienza del 21 gennaio 2025 le parti hanno chiesto di comune accordo il rinvio della causa; la nuova udienza è fissata in data 23 settembre 2025.

VAS (Servizi a Valore Aggiunto) - Sequestro della Procura di Milano

In data 24 aprile 2024 è stata celebrata l'udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Milano. La Corte era chiamata a pronunciarsi sull'impugnazione presentata da TIM avverso il provvedimento del GIP di Milano con cui veniva disposto ai danni della Società il sequestro sotto dettagliato.

All'esito della discussione, il Tribunale del Riesame di Milano, in accoglimento dell'impugnazione proposta dalla Società, con provvedimento depositato il 26 aprile 2024, ha:

  • disposto l'annullamento del decreto di sequestro in favore della TIM per un importo di 248.941.282,30 euro; e
  • ordinato l'integrale restituzione di quanto in precedenza sequestrato a TIM.

In particolare si riepiloga di seguito gli elementi che hanno condotto al citato sequestro da parte della Procura di Milano.

In data 29 febbraio 2024, era stato notificato a TIM un provvedimento di sequestro che era stato emesso in data 8 febbraio 2024 dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano, col quale era stato disposto il sequestro preventivo delle somme giacenti sui conti correnti intestati alla Società, per un importo complessivo di 248.941.282,30 euro.

Il provvedimento aveva ad oggetto una asserita frode informatica (art.640-ter cod.pen.) nel settore dei c.d. "VAS" (i.e. Servizi a Valore Aggiunto) erogati da società terze chiamate CSP (i.e. "Content Service Provider").

TIM non è indagata nel procedimento in oggetto, e che il reato in contestazione non rientra tra quelli che, ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001, potrebbero astrattamente costituire presupposto di illecito amministrativo, imputabile alla Società.

Con specifico riferimento a TIM, l'evidenza di un possibile fenomeno fraudolento nel settore emergeva solo nel 2019, in ragione del significativo numero di disconoscimenti di servizi VAS registrati in tale anno.

In tale periodo, la Società ha denunciato detti eventi alla Procura della Repubblica di Roma, nel cui procedimento, attualmente in fase di archiviazione, è stato confermato il ruolo della Società quale persona offesa vittima del reato.

Inoltre, la Società ha prontamente effettuato tutte le azioni necessarie finalizzate a neutralizzare il fenomeno delle illecite attivazioni dei servizi VAS.

La Procura di Milano, in data 10 marzo 2025, ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini dal quale risulta confermato che TIM non è indagata ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001.

b) Altre informazioni

Vivendi S.E.

In data 15 dicembre 2023, TIM S.p.A. ha ricevuto la notifica di un ordinario atto di citazione da parte dell'azionista Vivendi, nel quale viene contestata la legittimità della delibera consiliare del 5 novembre 2023 di approvazione dell'operazione di cessione delle attività relative alla rete fissa di TIM e delle partecipazioni detenute in FiberCop S.p.A. e Telenergia S.r.l. ("NetCo"), da parte di Optics BidCo S.p.A. (società controllata da KKR). Vivendi non ha formulato alcuna richiesta cautelare, né ha chiesto di inibire in via d'urgenza l'esecuzione della delibera e degli atti negoziali conseguenti. La Società si è costituita nel giudizio per contestare la fondatezza delle argomentazioni e delle richieste formulate da Vivendi, confermando la legittimità delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione e degli accordi sottoscritti con Optics BidCo.

Con sentenza del 14 gennaio 2025 il Tribunale di Milano ha dichiarato il ricorso proposto da Vivendi inammissibile per difetto di interesse ad agire e difetto di legittimazione ad agire, condannando parte attrice a rimborsare circa euro 40.000 a TIM per le spese legali sostenute. La sentenza è stata impugnata da Vivendi con atto di citazione notificato in data 13 febbraio 2025 e la prima udienza di comparizione, in origine fissata per il 10 luglio 2025, è stata rinviata d'ufficio dalla Corte d'Appello al 10 settembre 2025; TIM potrà, quindi, costituirsi in giudizio entro il 21 luglio 2025.

GRUPPO TIM - INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

In aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS Accounting Standards, il Gruppo TIM utilizza nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della propria gestione economica e della propria situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori rappresentano, infatti, un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit).

Tali indicatori, che sono presentati nelle relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS Accounting Standards. Poiché queste misure non sono definite dagli IFRS Accounting Standards, il loro calcolo può differire dagli indicatori alternativi pubblicati da altre società. Per questo motivo, la comparabilità tra le società può essere limitata.

Gli indicatori alternativi di performance normalmente utilizzati sono nel seguito illustrati:

■ EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento

    • Oneri finanziari
  • Proventi finanziari
  • +/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
  • +/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto

EBIT- Risultato Operativo

  • +/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
  • +/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
    • Ammortamenti

EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti

  • Nel presente documento, a seguito dell'operazione di cessione di NetCo avvenuta in data 1° luglio 2024, al fine di fornire una migliore comprensione dell'andamento del business, sono esposte le informazioni economico finanziarie organiche, relative all'andamento della gestione del primo trimestre 2024, rielaborate sulla base di informazioni gestionali. Tali informazioni organiche sono predisposte simulando l'operazione di separazione della rete fissa, con la creazione della componente NetCo e la conseguente definizione del nuovo perimetro del Gruppo TIM come se la stessa fosse avvenuta all'inizio del periodo di riferimento (1° gennaio). Pertanto, per tutti i dati organici la definizione "like-for-like" viene utilizzata per evidenziare sia le informazioni organiche (Business Unit Brasile) sia le informazioni organiche come sopra ricostruite (TIM S.p.A., Business Unit Domestic, Gruppo TIM), simulando per il primo trimestre 2024, l'impatto della relazione fra TIM e NetCo/FiberCop, regolata dal Master Service Agreement (MSA).
  • Variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui Ricavi, sull'EBITDA e sull'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento, delle differenze cambio e degli eventi e operazioni di natura non ricorrente. Il Gruppo TIM presenta la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico esclusa la componente non ricorrente".
  • EBITDA margin e EBIT margin: TIM ritiene che tali margini rappresentino degli utili indicatori della capacità del Gruppo, nel suo complesso e a livello di Business Unit, di generare profitti attraverso i suoi ricavi. L'EBITDA margin e l'EBIT margin misurano, infatti, la performance operativa di un'entità analizzando le percentuali dei ricavi che diventano, rispettivamente, EBITDA e EBIT.
  • Indebitamento Finanziario Netto: TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di far fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Il Gruppo TIM presenta una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimonialefinanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto il Gruppo TIM presenta, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'Indebitamento finanziario netto rettificato esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti dell'IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie

L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:

E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato
D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie
C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile
B) Attività Finanziarie
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie non correnti
A) Debito Finanziario lordo
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie non correnti

■ Equity Free Cash Flow (EFCF): tale indicatore rappresenta il Free Cash Flow disponibile per la remunerazione del capitale proprio, per il rimborso del debito e per la copertura degli eventuali investimenti finanziari e dei pagamenti di licenze e frequenze. L'indicatore, in particolare, evidenzia la variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato senza considerare gli impatti derivanti dal pagamento dei dividendi, dalle variazioni di capitale (change in equity), dalle attività di acquisizione/ cessione di partecipazioni, dagli esborsi per acquisti di licenze e frequenze, dalle variazioni in aumento/ diminuzione del debito relativo alle passività per locazioni finanziarie (nuove operazioni di leasing, rinnovi e/ o proroghe, disdette/estinzioni anticipate di operazioni di leasing).

L'Equity Free Cash Flow viene determinato come segue:

  • Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato delle attività in funzionamento
  • +/- Impatto per locazioni finanziarie (nuove operazioni di leasing e/o i rinnovi e/o le proroghe (-) / eventuali disdette/ estinzioni anticipate di operazioni di leasing (+))
  • Pagamento delle licenze TLC e per l'utilizzo di frequenze
  • +/- Impatto finanziario derivante da operazioni di acquisizione e/o cessioni di partecipazioni
  • Pagamento dei dividendi e Change in Equity
  • Equity Free Cash Flow
  • Investimenti industriali (al netto delle licenze di TLC): questa misura finanziaria rappresenta le attività di investimento industriale al netto degli investimenti per competenza relativi alle licenze di TLC per l'utilizzo delle frequenze.
  • Flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow OFCF) e flusso di cassa della gestione operativa (al netto delle licenze): queste misure finanziarie rappresentano il flusso di cassa disponibile per rimborsare il debito (compresi i debiti per leasing) e per coprire eventuali investimenti finanziari e, nel caso dell'OFCF, i pagamenti delle licenze e delle frequenze.

Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) e il flusso di cassa della gestione operativa (al netto delle licenze) sono calcolati come segue:

EBITDA
  • Investimenti industriali di competenza

+/- Variazione del capitale circolante netto operativo (Variazione delle rimanenze, Variazione dei crediti commerciali e altri crediti netti, Variazione dei debiti commerciali, Variazione di debiti per licenze di telefonia mobile / spectrum, Altre variazioni di crediti/debiti operativi, Variazione dei fondi relativi al personale, Variazione dei fondi operativi e altre variazioni)

Operating Free Cash Flow

  • Pagamento delle licenze di TLC e per l'utilizzo delle frequenze

Flusso di cassa della gestione operativa (al netto delle licenze)

Indicatori alternativi di performance After Lease

A seguito dell'adozione dell'IFRS 16, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

  • EBITDA After Lease ("EBITDA-AL"), calcolato rettificando l'EBITDA Organico al netto delle partite non ricorrenti degli importi connessi al trattamento contabile dei contratti di leasing;
  • Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, calcolato escludendo dall'Indebitamento finanziario netto rettificato le passività nette connesse al trattamento contabile dei contratti di leasing. TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria;
  • Equity Free Cash Flow After Lease, calcolato escludendo dall'Equity Free Cash Flow i fabbisogni relativi ai canoni di leasing. Tale indicatore viene determinato come segue:

  • Equity Free Cash Flow

  • Quota capitale dei canoni di leasing

Tale indicatore rappresenta un utile indicatore della capacità di generazione di Free Cash Flow.

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