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Pininfarina

Annual Report Apr 30, 2025

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Annual Report

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GRUPPO PININFARINA

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024

Pininfarina S.p.A. - Capitale sociale Euro 56.481.931,72 interamente versato Sede sociale in Torino, Via Montecuccoli 9 - Italia Codice fiscale e numero iscrizione Registro Imprese - Ufficio di Torino - 00489110015

La Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 aprile 2025.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

9 GIUGNO 2025

L'Assemblea degli Azionisti è convocata per il giorno 9 giugno 2025 ore 11,00, presso una sala della Pininfarina S.p.A. in Cambiano (Torino), Via Nazionale 30, in unica convocazione.

ORDINE DEL GIORNO

    1. Approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024; presentazione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024; deliberazioni relative.
    1. Destinazione del risultato di esercizio; deliberazioni relative.
    1. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti di cui all'art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998:
    2. a. approvazione della prima sezione ai sensi del comma 3-bis;
    3. b. deliberazione sulla seconda sezione ai sensi del comma 6.
    1. Integrazione del corrispettivo della società di revisione; deliberazioni inerenti e conseguenti.

INDICE

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DELLA CAPOGRUPPO 5
IL GRUPPO PININFARINA 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 9
Principali dati della gestione 9
Overview 10
Principali eventi del 2024 12
Andamento economico e finanziario del Gruppo Pininfarina 14
Andamento settoriale 18
Dati di sintesi delle società del Gruppo 19
Andamento economico e finanziario della Capogruppo Pininfarina S.p.A. 20
Sviluppo del gruppo 25
Valutazione della continuità aziendale 28
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 29
Informazioni richieste dalla Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5 del D. Lgs.
n.58/98
29
Altre relazioni o dichiarazioni previste dalla normativa vigente 30
Evoluzione prevedibile della gestione 30
GRUPPO PININFARINA - BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024 31
Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 32
Conto economico consolidato 33
Conto economico complessivo consolidato 34
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 34
Rendiconto finanziario consolidato 35
Note illustrative 36
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98
Relazione della Società di Revisione
80
81
PININFARINA S.P.A. - BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2024 89
Situazione patrimoniale – finanziaria 90
Conto economico 91
Conto economico complessivo 92
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 92
Rendiconto finanziario 93
Note illustrative 94
Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 136
Relazione del Comitato per il Controllo sulla Gestione 137
Relazione della Società di Revisione 148

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DELLA CAPOGRUPPO

L'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 1° agosto 2024 ha adottato il sistema di amministrazione e controllo monistico.

Consiglio di amministrazione

Presidente * Lucia Morselli (2) (4)
Amministratore Delegato
Vice Presidente
Silvio Pietro Angori (6)
Amministratori Amarjyoti Barua
Sara Dethridge (5)
Peeyush Dubey
Jay Itzkowitz (5)
Manuela Monica Danila Massari (1) (3) (4)
Massimo Miani (1) (2) (3) (4)
Pamela Morassi (2) (5)
Salvatore Providenti (1) (3)

(1) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione

(2) Componente del Comitato Nomine e Remunerazioni

(3) Componente del Comitato Controllo e Rischi

(4) Componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate

(5) Componente del Comitato ESG

(6) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Segretario del consiglio Corrado Druetta
Dirigente preposto alla
redazione dei documenti
contabili societari
Roberta Miniotti
Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

*Poteri

Il Presidente ha per statuto (art.23) la legale rappresentanza della Società di fronte ai terzi ed in giudizio.

IL GRUPPO PININFARINA

LA MISSION

Pininfarina è una design house di fama internazionale, emblema dello stile italiano nel mondo che ha l'obiettivo di ideare oggetti di design che migliorino la qualità della vita delle persone. Con quasi 95 anni di storia, è un partner in grado di offrire servizi di design e prodotti distintivi basati sui valori che costituiscono l'essenza del marchio: purezza, eleganza, innovazione. Le sue attività si concentrano sul design, sui servizi di ingegneria, sulla progettazione e realizzazione di vetture uniche o in piccolissima serie e sulla licenza del marchio Pininfarina.

I VALORI

Purezza, Eleganza e Innovazione sono valori che da sempre caratterizzano il design Pininfarina. A questi si aggiungono principi e valori etici di sostenibilità a cui il Gruppo si ispira: Legalità, Integrità, Rispetto dell'ambiente, Trasparenza, Equità Sociale e Valore della persona. Anche grazie a tali valori, nel corso degli anni, Pininfarina ha saputo conquistare un'immagine pubblica di solida reputazione, che continua a salvaguardare e promuovere in continuità con le iniziative avviate da anni, come ad esempio con l'adozione del Codice Etico già emanato e diffuso dalla Società nel 1993.

L'ECOSISTEMA PININFARINA

Leader nel settore dei servizi di design, il Gruppo Pininfarina nasce nel 1930 e da allora ha contribuito a scrivere la storia dell'industria automobilistica mondiale divenendo l'icona del design italiano nel mondo.

Attraverso un lungo processo di crescita e trasformazione fondato su innovazione e creatività, Pininfarina si è evoluta da azienda artigiana a gruppo internazionale di servizi. Quotato in borsa dal 1987 e parte del Gruppo Mahindra dal 2016, Pininfarina continua ad essere il punto di riferimento del design automobilistico e industriale, profondamente impegnato nella creazione di oggetti unici e di esperienze che uniscano mondo fisico e digitale attraverso l'estetica e la tecnologia.

Il business principale è rappresentato dai servizi di design e ingegneria, produzione di modelli di stile, prototipi, veicoli one off e in serie limitata. In questi ambiti, la Pininfarina sfrutta la forza del suo marchio, l'indiscussa reputazione di designer automobilistico insieme all'eccellente know-how tecnico in specifici segmenti della catena del valore dei servizi di ingegneria industriale, come la produzione di auto su misura e lo sviluppo aerodinamico. In virtù delle competenze riconosciute nel mondo dell'automotive e della mobilità, nel corso degli anni i servizi del Gruppo Pininfarina si sono estesi ad altri settori del design divenendo uno dei marchi più prestigiosi nel campo dei servizi di Architettura, Interior Design e Product Design con centinaia di progetti che raccolgono ogni anno decine di premi tra i più prestigiosi al mondo.

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel 2024 è proseguita l'espansione dell'attività economica globale, seppure con andamenti differenziati tra aree. I consumi continuano a sostenere la crescita negli Stati Uniti; negli altri paesi avanzati, alla persistente debolezza della manifattura si sono aggiunti segnali di rallentamento nei servizi. In Cina la domanda interna risente ancora della crisi del mercato immobiliare. Sulle prospettive dell'economia globale pesano le tensioni internazionali e l'incertezza sulle politiche economiche che saranno intraprese dalla nuova amministrazione statunitense. Secondo le proiezioni pubblicate a dicembre dall'OCSE, nel 2025 il PIL mondiale

crescerebbe del 3,3%, in linea con il 2024. Su queste previsioni gravano però i rischi derivanti dall'acuirsi delle tensioni internazionali.

Secondo le stime di Banca d'Italia l'attività economica in Italia si è mantenuta debole, risentendo come nel resto dell'area dell'euro della persistente fiacchezza della manifattura e del rallentamento dei servizi e la crescita prevista è del 1% in media nel triennio 2025-27.

Nel 2024, il contesto macroeconomico dei settori in cui il Gruppo Pininfarina opera, con un focus strategico nel comparto automobilistico, si è rivelato piuttosto complesso e condizionato da una serie di fattori strutturali e congiunturali. La dinamica economica globale ha risentito di tensioni geopolitiche, inflazione persistente, e difficoltà nel commercio internazionale, elementi che hanno influenzato in modo diretto e indiretto il mercato dell'automotive, pilastro fondamentale per l'attività di Pininfarina.

Nel 2024, il mercato automobilistico globale ha continuato a evolversi rapidamente, spinto da fattori tecnologici, ambientali e geopolitici. Uno degli elementi più rilevanti è stata la crescita costante del settore delle auto elettriche (EV), che ha superato per la prima volta il 20% delle vendite globali di nuove auto. La Cina si è confermata leader indiscussa in questo ambito, sia per volume di vendite sia per capacità produttiva. In questo contesto il mercato europeo delle auto elettriche ha mostrato invece segni di rallentamento, legati anche a politiche di incentivazione meno favorevoli ai consumatori, con dati di penetrazione molto ridotti nei paesi mediterranei (Spagna, Italia e Grecia).

Il settore automobilistico europeo ha continuato ad affrontare un clima di forte incertezza causata dallo scarso interesse dei clienti verso le vetture elettriche che ha determinato un significativo calo delle vendite anche delle vetture con motori tradizionali. Non è un caso che nel corso del 2024, numerosi attori del comparto abbiano espresso preoccupazione per un possibile indebolimento dell'intero sistema industriale europeo. Unitamente alle tensioni geopolitiche e commerciali, ciò ha determinato il rallentamento e in alcuni casi, la sospensione dei programmi di sviluppo di nuove vetture e dunque, il minor ricorso da parte dei costruttori a servizi da terze parti, incidendo negativamente su tutte le aziende legate al design, alla prototipazione e all'ingegneria applicata, come il Gruppo Pininfarina.

Molte case automobilistiche tradizionali hanno accelerato la transizione verso modelli ibridi o completamente elettrici, investendo in ricerca e sviluppo e stringendo alleanze strategiche per assicurarsi forniture di materie prime critiche, come il litio e il cobalto. Tuttavia, le tensioni geopolitiche e l'instabilità delle catene di approvvigionamento hanno continuato a rappresentare una sfida, influenzando i tempi di consegna e i prezzi finali.

Il 2024 ha visto anche un crescente interesse verso le tecnologie di guida autonoma e i servizi di mobilità condivisa, anche se l'adozione su larga scala resta ancora limitata da normative, sicurezza e accettazione pubblica.

In sintesi, il 2024 è stato un anno di trasformazione e adattamento per il mercato automobilistico globale. La sfida principale per il futuro resta coniugare sostenibilità, innovazione e accessibilità, in un contesto in continua evoluzione.

Rispetto ai settori in cui il gruppo Pininfarina opera, il contesto non è privo di elementi di resilienza. Alcuni segmenti, come il design applicato al lusso e alla mobilità sostenibile, hanno continuato a crescere. Aziende con forte know-how nel design innovativo, come il Gruppo Pininfarina, sono riuscite in parte a intercettare queste tendenze, espandendo le collaborazioni sia nel settore automotive tradizionale (sviluppo e produzione di vetture in serie ultra limitata) che al di fuori di questo (architettura, interior design, arredo).

In sintesi, il 2024 è stato per il settore di riferimento del Gruppo Pininfarina un anno di transizione, caratterizzato da difficoltà diffuse ma anche da aree di opportunità.

Guardando al 2025, lo scenario si prospetta influenzato da fattori esterni quali l'evoluzione delle politiche commerciali globali, la stabilizzazione dei prezzi dell'energia e il rafforzamento della domanda, mantenendosi pertanto incerto rispetto all'esercizio concluso.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PRINCIPALI DATI DELLA GESTIONE

Gruppo Pininfarina

(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
assolute
RICAVI TOTALI 91,9 90,4 1,4
MARGINE OPERATIVO LORDO 1 5,5 5,1 0,4
RISULTATO OPERATIVO (3,6) (0,3) (3,3)
Proventi / (oneri) finanziari netti (1,0) (1,4) 0,4
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4,1) (1,6) (2,5)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8,2 8,5 (0,3)
PATRIMONIO NETTO 35,6 36,1 (0,5)

Capogruppo Pininfarina S.p.A.

(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
assolute
RICAVI TOTALI 63,9 66,7 (2,8)
MARGINE OPERATIVO LORDO 1 3,6 5,0 (1,4)
RISULTATO OPERATIVO (4,3) 0,9 (5,2)
Proventi / (oneri) finanziari netti (0,6) (1,1) 0,5
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4,8) (2,8) (2,0)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 7,9 9,2 (1,3)
PATRIMONIO NETTO 43,7 45,1 (1,4)

1 Il Margine operativo lordo equivale al Risultato operativo, al lordo degli ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e riduzione fondi.

OVERVIEW

Il Gruppo Pininfarina chiude l'esercizio 2024 con ricavi totali pari a 91,9 milioni di euro (90,4 milioni nel 2023), un margine operativo lordo lievemente migliorativo rispetto al precedente esercizio ed un risultato operativo fortemente penalizzato dagli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo.

La Pininfarina SpA consuntiva ricavi totali pari a 63,9 milioni di euro, 66,7 milioni di euro nel precedente esercizio, evidenziando gli effetti del rallentamento nel mercato di riferimento. Il risultato operativo è negativo per 4,3 milioni di euro (positivo per 0,9 milioni di euro nel 2023) principalmente a causa dell'accantonamento per una vertenza legale (3,4 milioni di euro) e per crediti non recuperabili (0,9 milioni di euro).

La Pininfarina of America evidenzia un incremento dei ricavi totali di circa il 11,1% con un risultato operativo in linea rispetto al precedente esercizio (1,7 milioni di euro).

La Pininfarina Shanghai espone ricavi totali pari a 6,6 milioni di euro rispetto a 3,1 milioni di euro nell'esercizio a confronto, crescita del 113%, ed un risultato operativo positivo per 0,4 milioni di euro (negativo per 1,3 milioni nel 2023), dimostrando l'efficacia delle azioni di turn around implementate da inizio anno.

La Pininfarina Deutschland consuntiva ricavi totali pari a 15,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al precedente esercizio ed un risultato operativo ancora negativo per 1,3 milioni di euro sebbene in miglioramento rispetto al dato negativo di 1,6 milioni di euro del 2023.

La Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, società non più operativa dal quarto trimestre 2020 e senza personale, ha proceduto anch'essa ad adeguare il valore della partecipazione relativa alla Pininfarina Deutschland GmbH per effetto dell'impairment test condotto sul settore ingegneria ed è in attesa di completare il processo di liquidazione.

In merito al contesto geopolitico, caratterizzato dal conflitto russo-ucraino e dalle tensioni nell'area medio orientale, si segnala un accantonamento nell'apposito fondo svalutazione di 0,9 milioni di euro a fronte della mutata valutazione di recuperabilità di un credito verso un cliente iraniano di competenza della Capogruppo.

Le disponibilità monetarie al 31 dicembre 2024, pari a 24,9 milioni di euro, risultano in riduzione per 2,1 milioni di euro rispetto a quelle del 31 dicembre 2023 principalmente per effetti derivanti dalla dinamica del capitale circolante.

Il debito a medio/lungo termine verso banche, diminuito di 2,7 milioni di euro come risultante tra il pagamento della rata annuale di 3,6 milioni di euro ed il carico degli oneri figurativi di 0,9 milioni di euro, è stato riclassificato nei debiti a breve termine in linea con quanto previsto nell'accordo di riscadenziamento. Le passività finanziarie a breve termine includono 1,5 milioni di euro di debiti per anticipi bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca.

Pininfarina S.p.A. continua tuttora, senza particolari tensioni di cassa, a far fronte alle proprie obbligazioni tra cui quelle relative all'Accordo di riscadenziamento del debito in corso (2016- 2025) con alcuni istituti di credito. Tale accordo, entrato in vigore il 30 maggio 2016, prevede un unico covenant finanziario da rispettare ossia un valore di patrimonio netto consolidato non inferiore a 30 milioni di euro, il rispetto o meno del covenant è valutato al 31 marzo di ogni anno sino alla scadenza del prestito. Alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il vincolo contrattuale è stato rispettato. Un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non comporterebbe comunque una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi attivabili nei sei mesi successivi al momento in cui il parametro non dovesse essere rispettato, oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione. Si ricorda inoltre che le obbligazioni finanziarie della Società, inerenti all'Accordo di riscadenziamento, sono

totalmente garantite dal gruppo Mahindra. Peraltro, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Capogruppo Pininfarina S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi. Per maggiori approfondimenti sul debito finanziario e l'Accordo di riscadenziamento si rinvia alle Note Illustrative - Politiche di gestione del rischio finanziario.

Misure di sostegno e agevolazioni cui il Gruppo ha avuto accesso

In ottemperanza alle raccomandazioni dell'ESMA, pubblicate con il Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020 e richiamate dal Public Statement 32-63-1186 del 29 ottobre 2021, si precisa che nel 2024 la Capogruppo Pininfarina S.p.A. ha avuto accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che ha interessato 37 dipendenti per un totale di 5.811 ore.

Non risultano ulteriori interventi a favore delle altre società del Gruppo.

PRINCIPALI EVENTI DEL 2024

L'anno si apre con i premi Good Design Awards attribuiti dal Chicago Athenaeum a quattro progetti Pininfarina: il people mover Holon, la cabina per fototessere Icona, il trapano Bosch GSR-90C Professional ed il dispositivo di controllo accessi Kronotech KP-10, vincitori nelle categorie Transportation, Safety and Security, e Tools.

Nel mese di gennaio al CES di Las Vegas Pininfarina unisce le forze con AC Future, leader nello sviluppo di soluzioni abitative futuristiche, per presentare un nuovo spazio abitativo mobile, eTH – Electric Transformer House.

BOVET e Pininfarina svelano il loro nuovo gioiello, APERTO 1, perfetta combinazione tra finiture raffinate, innovazione nei materiali e design futuristico.

Pininfarina presenta il design di "Dieci", il suo ultimo branded residence e primo progetto di design realizzato nel fiorente mercato immobiliare di Panama.

Due prestigiosi premi sottolineano il valore di Pininfarina nello yacht design. Nell'ambito dei Robb Report Thailand Best of the Best Yachting Awards 2024, il Princess Y95 si aggiudica il premio "Best Yacht Layout by Brand". Il Princess X80, invece, trionfa nella categoria Custom Yachts ai Motor Boat Awards 2024.

La società svedese Vidde annuncia la motoslitta elettrica Alfa disegnata da Pininfarina.

A fine febbraio Pininfarina è protagonista al Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra dove, nell'ambito del Design District, presenta il crossover elettrico Foxtron Model B disegnato per il gigante tecnologico Foxconn e propone uno spazio esperienziale in cui testare gli strumenti di design all'avanguardia e le competenze olistiche di Pininfarina in materia di stile, aerodinamica e User Interaction.

A marzo, al MIPIM di Cannes, Pininfarina svela le sue nuove iniziative nel settore dell'edilizia e delle residenze brandizzate: Iconic Tower design by Pininfarina, progetto residenziale sviluppato a Dubai per Mered, e il sistema prefabbricato Notch design by Pininfarina.

Nello stesso mese Pininfarina presenta ufficialmente il design di "Unica", un nuovo progetto residenziale che verrà costruito dal developer Vizora nel cuore del distretto di Puerto Madero a Buenos Aires, Argentina.

Ad aprile, in occasione della Milano Design Week, Pininfarina svela il primo progetto di collectible design, la chaise longue Oksýs.

Il 19 aprile, al Circuito Internazionale di Shanghai, prende il via il FORMULA 1 LENOVO CHINESE GRAND PRIX 2024, il cui trofeo porta la firma di Pininfarina, che si aggiudica anche il Platinum A' Design Award 2024.

Morgan Motor Company e Pininfarina presentano Midsummer, barchetta prodotta in soli 50 esemplari, prima auto di serie nella storia a portare il badge Pininfarina Fuoriserie.

Al Concorso d'Eleganza Villa d'Este 2024 premiati due capolavori Pininfarina: la Ferrari 275 GTS del 1966 e la Fiat Dino Aerodinamica Pininfarina del 1967.

Pininfarina annuncia il progetto per Primeclass Pacifico, una serie di cinque lounge aeroportuali di diverse dimensioni situate presso l'aeroporto internazionale Nuevo Pudahuel – Arturo Merino Benítez di Santiago del Cile.

Pininfarina Hybrid Smartwatches by Globics svela Sintesi, il secondo smartwatch ibrido della propria collezione.

In agosto Pininfarina annuncia la sottoscrizione di un importante accordo commerciale da oltre 90 milioni di euro con un importante OEM per attività di sviluppo e produzione.

La concept car Honda HP-X disegnata e costruita da Pininfarina nel 1984 fa il suo debutto in Nord America al Concorso d'Eleganza di Pebble Beach 2024 dopo un accurato restauro eseguito nel workshop Pininfarina di Cambiano.

Nel mese di settembre, in occasione del Salone Auto Torino, Pininfarina espone la hypercar elettrica Battista, la concept car Sergio e un esemplare di Ferrari Testarossa per celebrarne il 40° anniversario.

Al Cannes Yachting Festival, Austin Parker svela la nuova gamma di yacht disegnati da Pininfarina e Fulvio De Simoni Design Studio.

Pininfarina disegna la livrea del nuovo velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell'Aeronautica Militare. Il progetto viene svelato in settembre all'aeroporto militare di Istrana durante la cerimonia per il rientro delle Frecce Tricolori dal loro "North America Tour 2024".

Il Baku City Circuit Operations Company sceglie Pininfarina per realizzare il trofeo ufficiale del Gran Premio d'Azerbaijan 2024. Pininfarina disegna, successivamente, anche il trofeo del Lenovo Grande Prêmio De São Paulo 2024.

FILA e Pininfarina presentano a Nanchino, in Cina, la Collezione FILA Design by Pininfarina svelando la nuova serie di calzature e abbigliamento FILA AERO ispirata a tre modelli iconici di concept cars Pininfarina.

In ottobre Hon Hai Technology Group ("Foxconn") presenta MODEL D, Lifestyle Multipurpose Utility Vehicle (LMUV) progettato in collaborazione con Pininfarina.

Pininfarina Architecture ed Eutropia Architettura, assieme a Weber Architects e a un ampio gruppo interdisciplinare, si aggiudicano il concorso internazionale per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale del complesso dell'ex Manifattura Tabacchi di Torino.

Pininfarina presenta ad Auto e Moto d'Epoca Bologna il suo programma di valorizzazione delle vetture classiche: Pininfarina Classiche.

Vidde Alfa, motoslitta elettrica sviluppata da Vidde e Pininfarina, vince l'Oro nella categoria Circular Design ai German Design Awards 2025.

Nel mese di novembre, durante il China International Import Exhibition, Otis Electric Elevator Company presenta il nuovo ascensore Otis Electric Villa sviluppato dal team di Pininfarina Shanghai.

La Fiat 500 diventa uno Scooter, l'E-Moped 500, progettato in collaborazione con il Centro Stile Fiat e disegnato da Pininfarina, svelato ad Eicma 2024.

Il progetto residenziale di Cyrela by Pininfarina Porto Alegre, in Brasile, viene completato e inaugurato.

ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DEL GRUPPO PININFARINA

Di seguito si riportano gli schemi consolidati di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificati, oltre allo schema della posizione finanziaria netta consolidata, nella configurazione monitorata dal Gruppo, e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Andamento reddituale (conto economico consolidato riclassificato)

(in migliaia di euro) 31.12.2024 % 31.12.2023 % Variazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 91.145 99,2% 87.159 96,4% 3.986
Altri ricavi e proventi 707 0,8% 3.257 3,6% (2.550)
TOTALE RICAVI 91.852 100,0% 90.416 100,0% 1.436
Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di
produzione e altri costi operativi (*)
(43.225) (47,1%) (44.964) (49,7%) 1.739
VALORE AGGIUNTO 48.627 52,9% 45.452 50,3% 3.175
Costo del personale (**) (43.136) (47,0%) (40.350) (44,6%) (2.786)
MARGINE OPERATIVO LORDO 5.491 6,0% 5.102 5,6% 389
Ammortamenti (4.105) (4,5%) (3.766) (4,2%) (339)
(Accantonamenti), riduzioni di fondi,
(svalutazioni), ripristini di valore
(4.947) (5,4%) (1.617) (1,8%) (3.330)
RISULTATO OPERATIVO (3.561) (3,9%) (281) (0,3%) (3.280)
Proventi / (oneri) finanziari netti (967) (1,1%) (1.364) (1,5%) 397
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate
valutate con il metodo del patrimonio netto
11 0,0% 30 0,0% (19)
RISULTATO LORDO (4.517) (4,9%) (1.615) (1,8%) (2.902)
Imposte 389 0,4% 24 0,0% 365
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4.128) (4,5%) (1.591) (1,8%) (2.537)

(*) La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è esposta al netto degli utilizzi del fondo ristrutturazione per euro 38 migliaia nel 2023. Non si sono verificati utilizzi nel 2024.

(**) La voce Costo del personale è riportata al netto dell'utilizzo del fondo ristrutturazione per euro 62 migliaia nel 2023. Non si sono verificati utilizzi nel 2024.

Ai sensi della delibera Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si fornisce la riconciliazione fra i dati di bilancio e gli schemi riclassificati:

  • La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è composta dalle voci Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e Altri costi operativi,
  • La voce (Accantonamenti), riduzioni di fondi, (svalutazioni), ripristini di valore comprende le voci Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri, Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti e Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali, immateriali e diritto d'uso.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni comprensivi delle attività derivanti da contratti e delle royalties ammontano a 91,1 milioni di euro, in aumento di 4,0 milioni di euro rispetto al corrispondente dato dell'esercizio a confronto. Gli altri ricavi e proventi ammontano a 0,7 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2023).

I ricavi totali consolidati a fine esercizio ammontano a 91,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 90,4 milioni di euro di un anno prima (+ 1,6%). L'incremento ha riguardato il settore stile per circa l'1,8%, mentre il settore ingegneria è aumentato rispetto all'esercizio precedente dello 0,6% circa.

I costi operativi, comprensivi delle variazioni delle rimanenze, ammontano a 43,2 milioni di euro (45,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Il valore aggiunto si attesta a 48,6 milioni di euro, in aumento del 7,0% rispetto al precedente esercizio.

Il costo del personale ammonta a 43,1 milioni di euro (40,3 milioni di euro nel 2023). Il personale al 31 dicembre 2024 risultava pari a 486 unità (467 nell'esercizio a confronto).

Il margine operativo lordo è positivo per 5,5 milioni di euro (5,1 milioni di euro nel 2023) quale conseguenza dei risultati positivi afferenti principalmente alla Capogruppo e alle controllate americana e cinese.

Gli ammortamenti ammontano a 4,1 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio precedente (3,8 milioni di euro).

La somma degli accantonamenti, le riduzioni di stima dei fondi, svalutazioni e ripristini di valore risulta negativa per 4,9 milioni di euro (valore negativo di 1,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023) principalmente per effetto di un accantonamento di competenza della Capogruppo.

Il risultato operativo è di conseguenza negativo per 3,6 milioni di euro (negativo per 0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

La gestione finanziaria evidenzia al 31 dicembre 2024 oneri netti per 1,0 milione di euro, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente.

Le imposte positive per 0,4 milioni di euro comprendono 0,5 migliaia di euro per imposte sul reddito relative alla Capogruppo e alla Pininfarina of America, controbilanciate dall'effetto positivo dell'iscrizione di imposte anticipate per 0,9 migliaia di euro da parte della Capogruppo in seguito all'adeguamento al fair value del valore della Collezione Storica (per i cui dettagli si rimanda ai paragrafi successivi).

Il risultato dell'esercizio evidenzia quindi una perdita netta di 4,1 milioni di euro che si confronta con una perdita netta al 31 dicembre 2023 pari a 1,6 milioni di euro.

(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni Immobilizzazioni nette (A) Attività immateriali 715 625 90 Immobili, impianti e macchinari 36.190 31.597 4.593 Attività per diritto d'uso 3.389 3.190 199 Partecipazioni 1.062 1.136 (74) Totale Immobilizzazioni nette (A) 41.356 36.548 4.808 Capitale di esercizio (B) Rimanenze 820 419 401 Attività derivanti dai contratti con i clienti 5.502 4.997 505 Crediti commerciali e altri crediti 18.179 28.044 (9.865) Passività per imposte differite nette (666) (247) (419) Debiti verso fornitori (15.557) (15.540) (17) Passività derivanti da contratto (7.611) (16.390) 8.779 Fondi per rischi e oneri (4.133) (795) (3.338) Altre passività (*) (7.114) (6.749) (365) Totale Capitale di esercizio (B) (10.580) (6.261) (4.319) Capitale investito netto (C = A+B) 30.776 30.287 489 Fondi per benefici ai dipendenti (D) (3.391) (2.739) (652) Fabbisogno netto di capitale (E = C+D) 27.385 27.548 (163) Patrimonio netto (F) 35.629 36.079 (450) Posizione finanziaria netta (G) - Debiti finanziari a m/l termine 1.996 13.017 (11.021) (Disponibilità monetarie nette) / Indebitamento Netto (10.240) (21.548) 11.308 Totale Posizione finanziaria netta (G) (8.244) (8.531) 287 Totale Mezzi propri e mezzi di terzi (H = F+G) 27.385 27.548 (163)

Situazione patrimoniale (situazione patrimoniale – finanziaria consolidata riclassificata)

(*) La voce "Altre passività" si riferisce alle seguenti voci di stato patrimoniale: Altre passività correnti e Debiti per imposte correnti.

Il fabbisogno netto di capitale al 31 dicembre 2024 risulta in calo di circa 0,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

In dettaglio:

  • le immobilizzazioni nette totalizzano complessivamente 41,4 milioni di euro, in netto aumento rispetto al valore dell'esercizio precedente, con un incremento delle immobilizzazioni materiali di 4,6 milioni di euro, inclusivo degli effetti dell'adeguamento al fair value del valore della Collezione Storica per 4,8 milioni di euro, delle attività per diritto d'uso per 0,2 milioni di euro e delle attività immateriali per 0,1 milioni di euro, leggermente compensato dal decremento delle partecipazioni per 0,1 milioni di euro;
  • il capitale di esercizio di decrementa di 4,3 milioni di euro rispetto al valore del 31 dicembre 2023;
  • il fondo per benefici ai dipendenti pari a 3,4 milioni di euro registra un aumento di 0,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per gli effetti derivanti dal Piano LTI avviato nello scorso esercizio.

Il fabbisogno di capitale è finanziato dal patrimonio netto, diminuito di 0,5 milioni di euro passando dai 36,1 milioni di euro del 31 dicembre 2023 ai 35,6 milioni di euro del 31 dicembre 2024 per effetto principalmente della perdita netta consolidata dell'esercizio controbilanciata dall'iscrizione della riserva derivante dall'adeguamento al fair value del

valore della Collezione Storica, e dalla posizione finanziaria netta (dettagliata nella tabella sotto riportata) positiva per 8,2 milioni di euro, in leggero peggioramento rispetto al valore di 8,5 milioni di euro del 31 dicembre 2023 principalmente in seguito alla dinamica del capitale circolante dell'esercizio.

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
Disponibilità liquide 24.919 26.977 (2.058)
Debiti per scoperti bancari (1.471) (843) (628)
Altre passività finanziarie correnti (12.087) (3.578) (8.509)
Passività correnti per diritto d'uso (1.121) (1.008) (113)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 10.240 21.548 (11.308)
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 550 550 -
Passività non correnti per diritto d'uso (2.546) (2.391) (155)
Altre passività finanziarie non correnti - (11.175) 11.175
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (1.996) (13.016) 11.020
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8.244 8.532 (288)

Si riporta di seguito per completezza il prospetto dell'Indebitamento finanziario netto presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla posizione finanziaria netta sopra esposto, invece, le attività sono presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
(A) Disponibilità liquide (24.919) (26.977) 2.058
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (24.919) (26.977) 2.058
(E) Debiti finanziari correnti 13.558 843 12.715
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1.121 4.586 (3.465)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 14.679 5.429 9.250
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (10.240) (21.548) 11.308
(I) Debiti finanziari non correnti 2.546 13.566 (11.020)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 2.546 13.566 (11.020)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (7.694) (7.982) 288

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento finanziario netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano a euro 550 migliaia al 31 dicembre 2024 (stesso ammontare al 31 dicembre 2023).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa 3,7 milioni di euro contro un valore al 31 dicembre 2023 pari a 3,4 milioni di euro.

ANDAMENTO SETTORIALE

Settore Stile

Il settore accoglie, oltre alle attività di stile auto e non auto in tutte le sue accezioni, i servizi di architettura, i proventi derivanti dalla licenza del marchio Pininfarina, i servizi di aerodinamica ed aeroacustica, e i costi associati alla gestione del patrimonio immobiliare della capogruppo Pininfarina S.p.A. I ricavi totali sono risultati pari a 76,8 milioni di euro, in aumento di circa l'1,8% rispetto ai 75,5 milioni di euro del 31 dicembre 2023.

Il risultato operativo di settore è negativo per 2,2 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 1,3 milioni di euro del precedente esercizio.

La gestione operativa è stata impattata negativamente dalle attività relative alla Capogruppo parzialmente compensata dal risultato operativo positivo della Pininfarina of America e della Pininfarina Shanghai.

Settore Ingegneria

Il settore, che si riferisce alle attività di ingegneria in Germania, mostra dei ricavi totali pari a 15,0 milioni di euro, superiori per circa 0,1 milioni di euro rispetto a quelli del 2023.

Il risultato operativo di settore mostra una perdita di 1,3 milioni di euro rispetto alla perdita di 1,6 milioni di euro del 31 dicembre 2023.

DATI DI SINTESI DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO

Pininfarina S.p.A.
(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Totale ricavi 63,9 66,7 (2,8)
Risultato operativo (4,3) 0,9 (5,2)
Risultato netto (4,8) (2,8) (2,0)
Posizione finanziaria netta 7,9 9,2 (1,3)
Patrimonio netto 43,7 45,1 (1,4)
Numero dipendenti 265 266 (1)
Pininfarina Deutschland GmbH
(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Totale ricavi 15,1 15,2 (0,1)
Risultato operativo (1,3) (1,6) 0,3
Risultato netto (1,6) (1,8) 0,2
Posizione finanziaria netta 0,2 (0,5) 0,7
Patrimonio netto 4,7 6,3 (1,6)
Numero dipendenti 134 135 (1)
Pininfarina Shanghai Co Ltd
(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Totale ricavi 6,6 3,1 3,5
Risultato operativo 0,4 (1,3) 1,7
Risultato netto 0,4 (1,3) 1,7
Posizione finanziaria netta 1,2 0,8 0,4
Patrimonio netto 0,3 (0,1) 0,4
Numero dipendenti 51 30 21
Pininfarina of America Corp.
(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Totale ricavi 9,0 8,1 0,9
Risultato operativo 1,7 1,7 -
Risultato netto 1,2 1,3 (0,1)
Posizione finanziaria netta 1,3 1,2 0,1
Patrimonio netto 4,0 3,0 1,0
Numero dipendenti 36 36 -
Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione
(in milioni di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Totale ricavi - - -
Risultato operativo (0,1) (0,1) -
Risultato netto (1,3) (3,1) 1,8
Posizione finanziaria netta 0,1 - 0,1
Patrimonio netto 8,0 9,3 (1,3)
Numero dipendenti - - -

ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO PININFARINA S.P.A.

(in migliaia di euro) 31.12.2024 % 31.12.2023 % Variazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 63.658 99,6% 63.887 95,7% (229)
Altri ricavi e proventi 237 0,4% 2.852 4,3% (2.615)
TOTALE RICAVI 63.895 100,0% 66.739 100,0% (2.844)
Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di
produzione e altri costi operativi
(35.080) (54,9%) (37.909) (56,8%) 2.829
VALORE AGGIUNTO 28.815 45,1% 28.830 43,2% (15)
Costo del personale (*) (25.227) (39,5%) (23.811) (35,7%) (1.416)
MARGINE OPERATIVO LORDO 3.588 5,6% 5.019 7,5% (1.431)
Ammortamenti (2.917) (4,6%) (2.631) (3,9%) (286)
(Accantonamenti), riduzioni di fondi,
(svalutazioni), ripristini di valore
(4.949) (7,7%) (1.485) (2,2%) (3.464)
RISULTATO OPERATIVO (4.278) (6,7%) 903 1,4% (5.181)
Proventi/(oneri) finanziari netti (602) (0,9%) (1.081) (1,6%) 479
Proventi/(oneri) su partecipazioni (769) (1,2%) (3.013) (4,5%) 2.244
RISULTATO LORDO (5.649) (8,8%) (3.191) (4,8%) (2.458)
Imposte 815 1,3% 412 0,6% 403
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4.834) (7,6%) (2.779) (4,2%) (2.055)

Andamento reddituale (conto economico riclassificato)

(*) La voce Costo del personale è riportata al netto dell'utilizzo del fondo ristrutturazione per euro 62 migliaia nel 2023. Non si sono verificati, invece, utilizzi nel 2024.

Ai sensi della delibera Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si fornisce la riconciliazione fra i dati di bilancio e gli schemi riclassificati:

  • La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è composta dalle voci Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e Altri costi operativi,
  • La voce (Accantonamenti), riduzioni di fondi, (svalutazioni), ripristini di valore comprende le voci Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri, Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti e Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali, immateriali e diritto d'uso.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni comprensivi delle variazioni delle attività derivanti da contratto ammontano a 63,7 milioni di euro contro i 63,9 milioni di euro del 2023. Nel dettaglio, il fatturato per prestazioni di servizi è risultato di 57,8 milioni di euro pari al 90,9% del totale (57,5 milioni di euro nel 2023, 90,0% sui ricavi totali), le vendite modelli sono state di 1,2 milioni di euro, corrispondenti all'1,8% della voce (2,9 milioni di euro nel 2023, 4,6% sui ricavi totali), le royalties fatturate ammontano a 4,8 milioni di euro pari al 7,6% del totale (4,0 milioni di euro nel 2023, 6,2% sui ricavi totali). Le esportazioni dirette, comprese le royalties, rappresentano il 92,6% dei ricavi totali (92,1% sui ricavi totali nel 2023), di cui 53,3% nell'ambito dell'Unione Europea e il 39,3% extra UE. I rapporti con le controllate hanno inciso per il 3,3% (11,1% nell'esercizio precedente).

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 0,2 milioni di euro (2,9 milioni di euro nel 2023) e si riferiscono prevalentemente alla plusvalenza realizzate per la cessione dello stabilimento di Beinasco.

I ricavi totali al 31 dicembre 2024 sono risultati quindi pari a 63,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 66,7 milioni di euro del 31 dicembre 2023 (-4,3%).

I costi per acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi sono calati di 2,8 milioni di euro: si è passati infatti da 37,9 a 35,1 milioni di euro, con l'incidenza sui ricavi totali che passa dal 56,8% al 54,9%.

Il valore aggiunto si attesta a 28,8 milioni di euro, pressoché invariato rispetto all'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi totali è del 45,1% contro il 43,2% del 2023.

Il costo del personale, in aumento di 1,4 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, incide sui ricavi totali per il 39,5% contro il 35,7% di un anno prima.

Il margine operativo lordo espone un saldo positivo di 3,6 milioni di euro (5,6% sui ricavi totali) contro un valore di 5,0 milioni di euro dell'esercizio precedente (7,5% sui ricavi totali). Il decremento dei ricavi totali e l'aumento dell'incidenza del costo del personale hanno determinato lo scostamento negativo tra i due esercizi in confronto.

Gli ammortamenti ammontano a 2,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2,6 milioni di euro del 2023. L'incidenza sui ricavi totali è del 4,6% (3,9% un anno prima).

La somma degli accantonamenti, riduzioni di fondi, svalutazioni e ripristini di valore risulta negativa per 4,9 milioni di euro (negativa per 1,5 milioni al 31 dicembre 2023) principalmente per gli effetti combinati degli accantonamenti relativi alla litigation con GreenGT, al fondo perdite a finire su commesse pluriennali e al fondo svalutazione crediti.

Il risultato operativo è negativo di 4,3 milioni euro (-6,7% dei ricavi totali) rispetto ad un valore positivo di 0,9 milioni di euro dell'esercizio precedente (1,4% dei ricavi totali).

L'esercizio 2024 evidenzia oneri finanziari al netto dei proventi finanziari pari a 0,6 milioni di euro, rispetto a 1,1 milioni di euro del 2023. L'incidenza sui ricavi totali è stata dello 0,9% (1,6% nel 2023).

I proventi e oneri su partecipazioni sono negativi per 0,8 milioni di euro (-1,2% sui ricavi totali) e accolgono la svalutazione della partecipazione nella Pininfarina Engineering in liquidazione per 1,2 milioni di euro al netto dei dividendi corrisposti dalla Pininfarina of America per 0,5 milioni di euro e dei ricavi per la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto.

Il risultato netto dell'esercizio è negativo per 4,8 milioni di euro (-7,6% dei ricavi totali), rispetto al valore negativo di 2,8 milioni di euro del 2023 (-4,2% dei ricavi totali).

(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Immobilizzazioni nette (A)
Attività immateriali 715 606 109
Immobili, impianti e macchinari 35.453 31.030 4.423
Attività per diritto d'uso 1.010 637 373
Partecipazioni 11.442 12.762 (1.320)
Totale Immobilizzazioni nette (A) 48.620 45.035 3.585
Capitale di esercizio (B)
Rimanenze 820 419 401
Attività derivanti dai contratti con i clienti 964 1.146 (182)
Crediti commerciali e altri crediti 15.878 27.782 (11.904)
Attività destinate alla vendita - - -
Passività per imposte differite nette (666) (247) (419)
Debiti verso fornitori (11.834) (12.888) 1.054
Passività derivanti da contratto (5.194) (16.397) 11.203
Fondi per rischi e oneri (4.164) (926) (3.238)
Altre passività (5.207) (5.321) 114
Totale Capitale di esercizio (B) (9.403) (6.432) (2.971)
Capitale investito netto (C = A+B) 39.217 38.603 614
Fondi per benefici ai dipendenti (D) (3.391) (2.739) (652)
Fabbisogno netto di capitale (E = C+D) 35.826 35.864 (38)
Patrimonio netto (F) 43.708 45.098 (1.390)
Posizione finanziaria netta (G)
(Attività finanziarie) / Debiti finanziari a m/l termine (2.223) 8.885 (11.108)
(Disponibilità monetarie nette) / Indebitamento Netto (5.659) (18.119) 12.460
Totale Posizione finanziaria netta (G) (7.882) (9.234) 1.352
Totale Mezzi propri e mezzi di terzi (H = F+G) 35.826 35.864 (38)

Situazione patrimoniale (situazione patrimoniale – finanziaria riclassificata)

(*) La voce "Altre passività" si riferisce alle seguenti voci di stato patrimoniale: Altre passività correnti e Debiti per imposte correnti.

Le immobilizzazioni nette ammontano a 48,6 milioni di euro, in aumento di 3,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

Nel dettaglio le immobilizzazioni immateriali aumentano di 0,1 milioni di euro, le attività per diritto d'uso si incrementano di 0,4 milioni di euro e le immobilizzazioni materiali di 4,4 milioni di euro per il saldo netto tra l'incremento di 2,0 milioni di euro, principalmente per l'acquisto di impianti, l'adeguamento al fair value del valore della Collezione Storica di 4,8 milioni di euro, ed il decremento di 2,4 milioni di euro per ammortamenti. Le partecipazioni sono diminuite di 1,3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio in seguito alla svalutazione della partecipazione nella Pininfarina Engineering in liquidazione e all'impatto negativo derivante dall'adeguamento delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e delle altre partecipazioni valutate al fair value con adeguamenti rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Il capitale di esercizio è negativo di 9,4 milioni di euro rispetto ad un valore negativo di 6,4 milioni di euro un anno prima. Il fondo per benefici ai dipendenti è pari a 3,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2023 per 0,7 milioni di euro.

Il fabbisogno netto di capitale si attesta sui valori dell'esercizio precedente ed è finanziato dal patrimonio netto, pari a 43,7 milioni di euro e inferiore di 1,4 milioni di euro rispetto ai 45,1

milioni di euro di fine 2023 per effetto della perdita complessiva dell'esercizio e dell'incremento della Riserva di Rivalutazione conseguente all'adeguamento al fair value del valore della Collezione Storica, e dalla posizione finanziaria netta, che, come esposto nella tabella sottostante, al 31 dicembre 2024 è positiva per 7,9 milioni di euro, evidenziando un peggioramento di 1,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (9,2 milioni di euro) principalmente dovuto alla dinamica del capitale di esercizio.

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
Disponibilità liquide 18.053 21.867 (3.814)
Debiti per scoperti bancari - - -
Altre passività finanziarie correnti (12.087) (3.578) (8.509)
Passività correnti per diritto d'uso (307) (170) (137)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 5.659 18.119 (12.460)
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 2.978 2.810 168
Passività non correnti per diritto d'uso (755) (520) (235)
Altre passività finanziarie non correnti - (11.175) 11.175
Disponibilità nette / (Indebitamento Netto a
medio-lungo termine) 2.223 (8.885) 11.108
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 7.882 9.234 (1.352)

Anche con riferimento ai dati della Capogruppo, si riporta di seguito per completezza il prospetto dell'Indebitamento finanziario netto presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla posizione finanziaria netta sopra esposto, invece, le attività sono presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
(A) Disponibilità liquide (18.053) (21.867) 3.814
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (18.053) (21.867) 3.814
(E) Debiti finanziari correnti 12.087 - 12.087
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 307 3.748 (3.441)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 12.394 3.748 8.646
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (5.659) (18.119) 12.460
(I) Debiti finanziari non correnti 755 11.695 (10.940)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 755 11.695 (10.940)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (4.904) (6.424) 1.520

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano complessivamente a euro 2.978 migliaia al 31 dicembre 2024 (euro 2.810 migliaia al 31 dicembre 2023).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di euro 1.062 migliaia contro un valore al 31 dicembre 2023 pari a euro 690 migliaia.

Raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo con i dati consolidati

Si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 della Pininfarina S.p.A. con gli analoghi valori del gruppo Pininfarina.

Risultato dell'esercizio Patrimonio Netto
(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024 31.12.2023
Bilancio dell'esercizio della Pininfarina SpA (4.834) (2.779) 43.708 45.098
- Contribuzione società controllate (73) (1.855) (2.607) (5.993)
- Storno licenza d'uso marchio in Germania - - (6.749) (6.749)
- Dividendi infragruppo (467) (548) - -
- Svalutazione di partecipazioni 1.246 3.592 1.246 3.592
- Fondo passività per controllata in liquidazione - - 31 131
Bilancio consolidato dell'esercizio del Gruppo
Pininfarina
(4.128) (1.591) 35.629 36.078

Informazioni richieste dalla Delibera Consob n° 15519 del 27 luglio 2006 sugli effetti derivanti dalle operazioni con le parti correlate della Capogruppo

Ai sensi della Delibera Consob n° 15519 del 27 luglio 2006 la Pininfarina S.p.A. ha evidenziato i rapporti economici con parti correlate direttamente nel prospetto di conto economico, cui si rimanda.

Anche i rapporti patrimoniali e finanziari con parti correlate non sono stati inclusi in un prospetto separato poiché evidenziati in apposite voci della situazione patrimonialefinanziaria e del rendiconto finanziario, cui si rimanda. I commenti alle voci sono contenuti nelle Note illustrative al Bilancio consolidato e al Bilancio separato.

SVILUPPO DEL GRUPPO

Governance

Nel corso del 2024, il modello di governo societario della Pininfarina S.p.A. ha subito una trasformazione significativa.

All'inizio dell'esercizio, la Società adottava il sistema di amministrazione e controllo tradizionale, che prevedeva il Consiglio di Amministrazione (quale organo di amministrazione) e il Collegio Sindacale (quale organo di controllo) nominati dall'Assemblea dei Soci.

A far data dal 1° agosto 2024, la Società ha adottato il modello monistico di amministrazione e controllo, disciplinato dagli artt. 2409-sexiesdecies e seguenti del Codice Civile. Secondo tale modello, l'Assemblea dei soci nomina un Consiglio di Amministrazione preposto alla gestione d'impresa, il quale nomina al suo interno un Comitato per il Controllo sulla Gestione quale organo di controllo.

Il sistema monistico, oltre a costituire il sistema di governance più conforme alle best practices internazionali, si caratterizza per una concentrazione delle funzioni di amministrazione e controllo nell'organo amministrativo, favorendo l'operatività sinergica delle due funzioni, razionalizzando l'esercizio dei poteri di gestione e di controllo, assicurando una circolazione più efficiente dei flussi informativi e consentendo di beneficiare delle valutazioni e controlli disposti ex ante da un comitato interno composto da amministratori indipendenti altamente qualificati.

Al Consiglio di Amministrazione resta affidata la gestione degli affari della Società. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce di norma almeno trimestralmente, su convocazione del Presidente o di chi è legittimato ai sensi di legge e a norma di statuto ed è investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, essendo di sua competenza tutto ciò che per legge e per statuto sociale non è espressamente riservato all'Assemblea dei Soci.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno il Comitato Nomine e Remunerazioni, il Comitato Operazioni con Parti Correlate e il Comitato Sostenibilità (ESG), mentre le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono state affidate al Comitato per il Controllo sulla Gestione. I suddetti comitati endoconsiliari sono chiamati a pronunciarsi sulle tematiche di loro competenza e a riferire regolarmente al Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di corporate governance è conforme al Codice di Corporate Governance e alle disposizioni normative che regolano le società quotate italiane, ed è basato, tra l'altro, sui seguenti princìpi:

  • i) l'insieme dei valori riconosciuti e condivisi, così come stabiliti nel Codice Etico;
  • ii) il ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione;
  • iii) l'efficacia e la trasparenza delle scelte gestionali;
  • iv) l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno;
  • v) il corretto trattamento delle informazioni riservate e privilegiate.

Per maggiori informazioni sulla composizione, il funzionamento e le caratteristiche degli organi sociali e del sistema di corporate governance monistico, si rimanda alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'articolo 123-bis TUF relativa all'esercizio 2024 approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Sostenibilità

Il Gruppo Pininfarina ha, da tempo, integrato la sostenibilità al centro della propria strategia aziendale, con un impegno a lungo termine che coniuga crescita economica, responsabilità sociale e rispetto per l'ambiente. Questa visione si traduce in un impegno concreto verso la creazione di soluzioni innovative che non solo riflettono l'eccellenza progettuale, ma anche un equilibrio armonico tra le esigenze economiche e quelle ambientali e sociali, che permetta al Gruppo di continuare a tracciare il futuro dei settori in cui opera ponendosi come punto di riferimento per l'innovazione e la sostenibilità.

In sostanza, il Gruppo Pininfarina continua a perseguire la sua missione di essere non solo un leader nella progettazione, ma anche un modello di sviluppo sostenibile, dimostrando che l'innovazione e la responsabilità sociale ed ambientale possono andare di pari passo.

La decisione di redigere il Bilancio di Sostenibilità, su base volontaria, anche per il 2024 sottolinea ulteriormente questo impegno. Lo scopo di questo documento non è solo quello di illustrare i risultati ottenuti e i propri obiettivi in ambito ESG (Environmental, Social, Governance), ma si propone anche come strumento di adeguata comunicazione e trasparenza verso il mercato e i vari stakeholder.

Risorse umane ed ambiente

Il Gruppo Pininfarina promuove una cultura basata sulla meritocrazia, sul riconoscimento e consapevolezza delle responsabilità attribuite e dell'apporto professionale profuso e si impegna a garantire equità e opportunità di accesso ai medesimi trattamenti retributivi e avanzamenti di carriera, di sviluppo e formazione a tutti i propri dipendenti, indipendentemente dal genere.

A testimonianza dell'impegno del management per promuovere una cultura aziendale sempre più inclusiva nel mese di dicembre la Capogruppo ha superato l'audit periodico di mantenimento della Certificazione per la parità di genere (UNI PdR 125:2022), ottenuta nel corso del 2023.

Nel corso del 2024:

  • state attivate procedure di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria da parte della Capogruppo;
  • non si sono registrati decessi sul lavoro; si sono verificati 2 infortuni sul lavoro di durata superiore a 3 giorni e rtunio in itinere. Non si sono evidenziati addebiti alla Società in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti o cause di mobbing.

Per quanto riguarda gli investimenti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all'ambiente la Società pone la massima attenzione affinché i layout operativi e le macchine/attrezzature di lavoro siano costantemente aggiornati e/o migliorati in base alla normativa vigente.

In generale Pininfarina considera la tutela dell'ambiente e della salute e sicurezza sul lavoro dei propri lavoratori come fattori prioritari per il conseguimento degli obiettivi aziendali. Anche in linea con tale importante impegno, l'azienda si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo le norme UNI EN ISO 14001:2015. Nel 2024 il Sistema di Gestione Ambientale dell'Azienda è stato oggetto di audit di ricertificazione relativamente a tutti gli stabilimenti italiani, da parte di organismo terzo notificato. La verifica ha avuto esito positivo. Nel corso del 2025 si terrà audit di sorveglianza.

Relativamente all'indagine ambientale condotta nel 2011 presso il sito di Grugliasco ceduto nel 2009 alla società Sviluppo Investimenti Territorio S.r.l. (SIT), in aggiornamento rispetto a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione dell'esercizio 2023, si comunica che nel corso

del 2024 è stato presentato agli Enti il Progetto di messa in sicurezza permanente – Variante in corso d'opera al progetto operativo di bonifica, precedentemente approvato con D.D. n. 993 del 17/12/2021 e D.D. n. 151 del 24/02/2022. A valle della successiva richiesta di integrazioni e modifiche da parte degli stessi Enti, il Progetto è stato ulteriormente modificato e sarà trasmesso in versione definitiva nel primo semestre del 2025. Si prevede, in assenza di ulteriori richieste di modifica, il completamento della MISP entro il 2025. I costi di tali attività ed opere, la cui gestione è in carico a Pininfarina quale titolare del procedimento nei confronti degli Enti, come sancito dalla scrittura privata siglata tra le parti in data 11/04/2022, successivamente aggiornata in data 18/07/2024, continueranno ad essere a carico dei Proprietari/Gestori.

Attività di ricerca

Nel corso dell'esercizio non sono state realizzate attività di ricerca.

Altre informazioni

Dalla data di chiusura dell'esercizio 2024 nessuna società del Gruppo ha deliberato la distribuzione di dividendi alla Pininfarina S.p.A.

Le informazioni relative alle sedi secondarie sono esposte nelle Informazioni di carattere generale delle Note illustrative.

La società non detiene azioni della società controllante, per quando riguarda le informazioni relative alle azioni proprie si rimanda alle Note illustrative (Nota 12) del bilancio separato.

Per le informazioni relative alle lettere a) e b) del comma 6 bis) Art. 2428 C.C. si rimanda alle Note illustrative (Nota 32) del bilancio separato.

Inoltre, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione, in data 29 gennaio 2025, ha deliberato di avvalersi del maggior termine di 180 giorni, ai sensi dell'art. 2364 comma 2 del C.C., ai fini dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del bilancio al 31 dicembre 2024, sulla base dell'approvazione del Bilancio consolidato, nonché del completamento dell'adeguamento della corporate governance della Società a seguito dell'adozione del modello monistico di amministrazione e controllo occorso in data 1° agosto 2024.

VALUTAZIONE DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da performance positive del Gruppo che hanno determinato un lieve incremento dei ricavi e del margine operativo lordo rispetto all'esercizio precedente. Il risultato operativo e il risultato netto risultano, tuttavia, negativi e inferiori rispetto alle previsioni prevalentemente a causa di accantonamenti e svalutazioni non monetarie, che, in particolare, hanno impattato negativamente i risultati della Capogruppo Pininfarina S.p.A..

In relazione all'esercizio 2025, si segnala che il clima di incertezza che ha influenzato il comparto automobilistico nel secondo semestre del 2024 sta comportando la revisione delle strategie di prodotto delle maggiori case automobilistiche mondiali con conseguente sospensione o rallentamento dei programmi a discapito di tutta la filiera automotive.

Tale circostanza è riscontrabile anche nel mercato in cui il Gruppo opera dove si registra un rallentamento nella domanda di alcuni servizi direttamente connessi al lancio di nuovi modelli.

In linea con i precedenti esercizi ed alla luce di quanto sopra esposto il Gruppo si mantiene focalizzato nell'individuazione delle azioni necessarie al perseguimento dei seguenti obiettivi:

la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive;

la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;

il mantenimento di risorse finanziarie adeguate alle necessità del Gruppo.

Nonostante in alcune aree geografiche sia riscontrabile una certa stabilità nelle opportunità di business, i dati consuntivati nell'esercizio 2024 confermano la necessità di proseguire, anche con il supporto di advisor esterni, nelle iniziative volte al miglioramento della marginalità, e dei volumi di vendita ed al contenimento dei costi diretti e delle spese generali necessari per garantire l'auto-generazione di risorse finanziarie e ritornare all'utile di esercizio entro breve termine.

Il Gruppo, inoltre, monitora puntualmente il livello di patrimonio netto della Capogruppo per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale e di patrimonio netto consolidato per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il covenant è stato rispettato).

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2024 positiva per 8,2 milioni di euro, rappresentata tra l'altro da 24,9 milioni di euro di disponibilità liquide, da 12,1 milioni di euro di debiti finanziari a breve termine (esposti al costo ammortizzato) e da 1,5 milioni di euro di debiti per scoperti bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca. Si specifica che le disponibilità liquide comprendono una quota pari a 1,2 milioni di euro relativa ad anticipi ricevuti su commesse in corso di svolgimento (rilevati tra le Passività derivanti da contratto) e pertanto di fatto impegnata per il soddisfacimento delle obbligazioni contrattuali assunte con i clienti.

Si ricorda che i debiti finanziari a breve termine sono relativi all'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro. Tale debito, in scadenza a fine 2025, è totalmente garantito dal gruppo Mahindra che ha emesso una fideiussione a prima richiesta a favore degli istituti finanziatori nel caso in cui la Pininfarina S.p.A. non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano risorse finanziarie sufficienti a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina Engineering, atteso entro l'esercizio 2025, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti.

In caso di tensioni finanziarie derivanti da esigenze operative oltreché da esborsi connessi ai contenziosi in essere superiori rispetto a quanto previsto, la Capogruppo potrà inoltre reperire le risorse necessarie anche attraverso l'anticipazione finanziaria dei crediti collegati al principale contratto di produzione in essere.

Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto che, come precedentemente esposto, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Capogruppo Pininfarina S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio. Conseguentemente, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi associati, la Capogruppo potrà farvi fronte avvalendosi di tale supporto finanziario accordato dall'azionista di controllo.

Alla luce di quanto precedentemente esposto, gli Amministratori hanno quindi ritenuto essere venute meno le incertezze significative evidenziate nelle precedenti Relazioni ed hanno utilizzato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente Bilancio.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si informa che in data 29 gennaio 2025, Pininfarina S.p.A. ha avuto conoscenza della sentenza, datata 17 gennaio 2025, relativa al contenzioso civile pendente nei confronti della società GreenGT. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alle relative Note illustrative del Bilancio.

Non si registrano altri fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

INFORMAZIONI RICHIESTE DALLA CONSOB AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5 DEL D. LGS. N.58/98

  • Per il dettaglio della posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina e della Pininfarina S.p.A., con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine, si rimanda rispettivamente a quanto esposto nei paragrafi "Andamento economico e finanziario del Gruppo Pininfarina" e alla sezione "Andamento economico e finanziario della capogruppo Pininfarina S.p.A." del presente documento nei commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria.
  • Non risultano posizioni debitorie scadute relative alla Pininfarina S.p.A. mentre in capo alle controllate Pininfarina Deutschland GmbH e Pininfarina Shanghai risultano debiti scaduti di natura commerciale rispettivamente per 1,2 milioni di euro (di cui l'81% verso il Gruppo Tech Mahindra) e per 0,2 milioni di euro per i quali non sussistono ingiunzioni, controversie o iniziative giudiziali, né sospensione di rapporti di fornitura.
  • I rapporti verso parti correlate del Gruppo Pininfarina e della Pininfarina S.p.A. sono esposti rispettivamente negli schemi primari del Bilancio consolidato e del Bilancio separato e nelle relative Note illustrative (Nota 35 del Bilancio consolidato e Nota 33 del Bilancio separato). Rispetto alla situazione evidenziata nel Bilancio consolidato e nel bilancio separato della Pininfarina S.p.A. al 30 giugno 2024 non si registrano particolari variazioni. Il rapporto tra i ricavi totali consolidati verso parti correlate nel 2024 rispetto ai ricavi totali è stato pari al 3,0% rispetto al 2,8% del primo semestre 2024.

  • Come descritto nel paragrafo "Overview", l'Accordo di riscadenziamento in essere tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti bancari prevede un unico covenant finanziario costituito da un livello minimo di patrimonio netto consolidato (30 milioni di euro) da verificarsi annualmente a partire dal 31 marzo 2018; alla data di verifica del 31 marzo 2024 il covenant è stato rispettato. Non risultano altri indebitamenti del Gruppo con clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie.

  • In data 22 marzo 2024, in occasione dell'approvazione del Progetto di Bilancio 2023, si comunicò al mercato un riferimento all'evoluzione prevedibile della gestione per l'anno 2024 che indicava un valore dei Ricavi totali in aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2023. Pininfarina S.p.A. non ha comunicato al pubblico alcuna informazione previsionale a carattere economico-finanziario ulteriore rispetto alla citata informazione relativa all'evoluzione prevedibile della gestione per l'anno 2024.

ALTRE RELAZIONI O DICHIARAZIONI PREVISTE DALLA NORMATIVA VIGENTE

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In relazione all'art. 123 bis comma 3 del TUF si rende noto che le informazioni sull'adesione ai codici di comportamento (Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari) sono disponibili sul sito internet della società (www.pininfarina.it) nella sezione "Investor Relations", nonché attraverso le altre modalità previste dalla vigente normativa.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

In relazione all'art. 84 quater del Regolamento Emittenti si rende noto che la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti sarà disponibile sul sito internet della società (www.pininfarina.it) nella sezione "Investor Relations", nonché attraverso le altre modalità e nei tempi previsti dalla vigente normativa.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Le previsioni per il 2025, in base alle attuali evidenze dei settori di business in cui il Gruppo Pininfarina si trova ad operare, indicano un valore dei Ricavi totali in aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2024.

L'Amministratore Delegato (Dott. Silvio Pietro Angori)

GRUPPO PININFARINA

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

di cui di cui
(in migliaia di euro) Note 31.12.2024 verso 31.12.2023 verso
parti
correlate
parti
correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (5) 36.190 31.597
Attività per diritto d'uso (6) 3.389 3.190
Attività immateriali (7) 715 625
Partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
(8) 724 714
Partecipazioni in altre imprese (9) 338 422
Attività per imposte anticipate (19) - -
Attività finanziarie non correnti 550 550 550 550
Totale Attività non correnti 41.906 550 37.098 550
Attività correnti
Rimanenze (10) 820 419
Attività derivanti dai contratti con i clienti (20) 5.502 - 4.997 -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali e altri crediti (11) 18.179 350 28.044 549
Disponibilità liquide (12) 24.919 26.977
Totale Attività correnti 49.420 350 60.437 549
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVITÀ 91.326 900 97.535 1.099
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale sociale (13) 56.466 56.466
Altre riserve (13) 50.695 47.071
Utili / (perdite) portate a nuovo (13) (67.405) (65.867)
Utile / (perdita) dell'esercizio (13) (4.128) (1.591)
Patrimonio netto del Gruppo 35.629 - 36.079 -
Patrimonio netto di terzi - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 35.629 - 36.079 -
Passività non correnti
Passività non correnti per diritto d'uso (6) 2.546 2.392
Altre passività finanziarie non correnti (14) - 11.175
Passività per imposte differite (19) 666 247
Fondi per benefici ai dipendenti (15) 3.391 2.739
Totale Passività non correnti 6.603 - 16.553 -
Passività correnti
Passività correnti per diritto d'uso (6) 1.121 1.008
Altre passività finanziarie correnti (14) 13.558 4.421
Altre passività correnti (16) 6.111 6.170
Debiti verso fornitori (17) 15.557 1.220 15.540 955
Passività derivanti da contratto (20) 7.611 67 16.390 116
Debiti per imposte correnti 1.003 579
Fondi per rischi e oneri (18) 4.133 795
Totale Passività correnti 49.094 1.287 44.903 1.071
TOTALE PASSIVITÀ 55.697 1.287 61.456 1.071
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 91.326 1.287 97.535 1.071

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 non è stato predisposto uno schema di Stato Patrimoniale ad hoc in quanto le operazioni con le parti correlate sono già evidenziate nello schema di bilancio. Per i rapporti con altre parti correlate quali Amministratori e Sindaci, nella voce Debiti verso fornitori relativamente agli accertamenti dei debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio sono compresi euro 78.310.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Note 31.12.2024 di cui
verso
parti
correlate
31.12.2023 di cui
verso
parti
correlate
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (20) 91.145 2.529 87.159 3.913
Altri ricavi e proventi (21) 707 200 3.257
TOTALE RICAVI 91.852 2.729 90.416 3.913
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi
variabili di produzione
(22) (32.100) (397) (34.121) (614)
Altri costi operativi (23) (11.125) (40) (10.843)
Costo del personale (24) (43.136) (40.350)
Ammortamenti (25) (4.105) (3.766)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per
rischi e oneri
(26) (3.338) (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
crediti commerciali e altri crediti
(27) (1.609) (1.026)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
attività materiali, immateriali e diritto d'uso
(28) - (102)
TOTALE COSTI (95.413) (437) (90.697) (614)
RISULTATO OPERATIVO (3.561) (281)
Proventi finanziari (29) 424 99
Oneri finanziari (30) (1.391) (1.463)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate
valutate con il metodo del patrimonio
netto
(8) 11 30
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (4.517) (1.615)
Imposte (19) 389 24
Risultato da attività in funzionamento (4.128) (1.591)
Risultato da attività operative cessate - -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4.128) (1.591)
di cui Quota di interessenza del Gruppo (4.128) (1.591)
di cui Quota di interessenza di terzi - -
UTILE / (PERDITA) BASE PER AZIONE (0,05) (0,02)
UTILE / (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (0,05) (0,02)

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico del Gruppo Pininfarina sono stati evidenziati nel prospetto sopra esposto e alla Nota 35.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) (4.128) (1.591)
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 53 29
Variazione fair value Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value (84) 22
Rideterminazione valore Collezione Storica 4.820 2.834
Effetto fiscale (1.345) (791)
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
3.444 2.094
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 233 (144)
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
233 (144)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO (A) + (B) + (C) (451) 359
di cui Quota di interessenza del Gruppo (451) 359
di cui Quota di interessenza di terzi - -
di cui Risultato da attività in funzionamento (451) 359
di cui Risultato da attività operative cessate - -

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Utili /
(perdite)
portate
a nuovo
Utile /
(perdita)
dell'esercizio
PATRIMONIO
NETTO DEL
GRUPPO
Patrimonio
netto di
terzi
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
31 dicembre 2022 56.466 45.150 (60.896) (5.001) 35.719 - 35.719
Destinazione risultato
consolidato dell'esercizio
precedente
- - (5.001) 5.001 - - -
Utile/(perdita)
dell'esercizio complessivo
- 1.921 29 (1.591) 359 - 359
31 dicembre 2023 56.466 47.071 (65.867) (1.591) 36.079 - 36.079
Destinazione risultato
consolidato dell'esercizio
precedente
- - (1.591) 1.591 - - -
Utile/(perdita)
dell'esercizio complessivo
- 3.624 53 (4.128) (451) - (451)
31 dicembre 2024 56.466 50.695 (67.405) (4.128) 35.629 - 35.629

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

di cui di cui
(in migliaia di euro) 31.12.2024 verso
parti
31.12.2023 verso
parti
A) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA correlate correlate
Risultato netto dell'esercizio (4.128) (1.591)
Rettifiche per:
Imposte (389) (24)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il
metodo del patrimonio netto (11) (11) (30) (30)
Proventi e oneri finanziari 967 1.364
Ammortamenti 4.105 3.766
(Riduzioni) accantonamenti di fondi per rischi e oneri 3.338 488
(Riprese di valore) svalutazioni nette di crediti
commerciali e altri crediti
1.609 1.026
(Riprese di valore) svalutazioni nette di attività materiali,
immateriali e diritto d'uso
- 102
(Plusvalenze)/minusvalenze su dismissione
d'immobilizzazioni
(191) (2.426)
Altre rettifiche 966 675
Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle
variazioni di capitale circolante
6.265 3.350
(Incrementi)/Decrementi attività derivanti dai contratti
con i clienti
(505) 2.096
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali e altri
crediti
8.256 199 (10.795) 55
Incrementi/(Decrementi) debiti verso fornitori 17 265 1.907 432
Incrementi/(Decrementi) passività derivanti da contratto (8.779) (49) 10.857 5
(Incremento)/Decremento delle altre voci del circolante (460) 331
Disponibilità liquide generate / (assorbite) dall'attività
operativa
4.794 7.746
Interessi incassati / (Interessi pagati) 114 (369)
(Imposte pagate) (155) (139)
(Utilizzo fondi per rischi e oneri e benefici ai dipendenti) (177) (176)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA (A)
4.576 7.063
B) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(Investimenti in attività immateriali) (360) (176)
(Investimenti in immobili, impianti e macchinari) (2.402) (2.811)
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari e di attività
immateriali
219 6.391
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)
(2.543) 3.404
C) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
(Rimborsi di passività finanziarie) (4.429) (5.778)
Accensione di passività finanziarie 1.471 843
(Rimborso di passività per diritto d'uso) (1.337) (1.256)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
(4.295) (6.191)
EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITÀ
LIQUIDE (D)
204 (98)
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (E = A+B+C+D) (2.058) 4.178
Disponibilità liquide - Valore iniziale (F) 26.977 22.799
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VALORE FINALE (E+F) 24.919 26.977

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 gli effetti derivanti dalle operazioni con parti correlate del Gruppo Pininfarina si riferiscono a rapporti con la controllante PF Holdings B.V., con le società del gruppo Mahindra e con le collegate Goodmind S.r.l. e Signature S.r.l. e sono esposti nella Nota 35.

Note illustrative

1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Il Gruppo Pininfarina (di seguito il "Gruppo") ha il proprio "core-business" nella collaborazione articolata con i costruttori nel settore automobilistico. Esso si pone nei loro confronti come partner globale, offrendo un apporto completo per lo sviluppo dei nuovi prodotti, attraverso le fasi di design, progettazione, sviluppo, industrializzazione e produzione, fornendo queste diverse attività anche separatamente, con grande flessibilità.

La capogruppo Pininfarina S.p.A., quotata alla Borsa Italiana, ha la propria sede sociale a Torino in Via Raimondo Montecuccoli 9.

Il 21,16% del suo capitale sociale è detenuto dal "mercato", tra cui una persona fisica che detiene il 5,81%, il restante 78,84% è di proprietà dei seguenti soggetti:

  • PF Holdings B.V. 78,82%
  • Azioni proprie in portafoglio alla Pininfarina S.p.A. 0,02%.

Alla data di chiusura del Bilancio consolidato, PF Holdings B.V. è controllata da Tech Mahindra Limited, titolare di una partecipazione pari al 60% del capitale sociale. Il restante 40% è di titolarità di Mahindra & Mahindra Limited.

Tech Mahindra Limited, società indiana quotata presso il National Stock Exchange di Mumbai (India), è una public company, specializzata in servizi e soluzioni IT, non soggetta al controllo di alcun azionista rilevante, partecipata inter alia da Mahindra & Mahindra Limited in misura pari al 26% alla data di chiusura del bilancio consolidato.

Mahindra & Mahindra Limited è una società di diritto indiano, con sede legale in India, le cui azioni sono quotate presso la borsa indiana (National Stock Exchange), specializzata nella produzione di autovetture, veicoli commerciali, autobus e trattori.

La Pininfarina S.p.A., pur essendo controllata direttamente da PF Holdings B.V., la quale fa parte del Gruppo Mahindra, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile. PF Holdings B.V. è una mera società veicolo di diritto olandese, priva di qualsiasi struttura operativa; non esiste alcuna procedura autorizzativa o informativa della Società nei rapporti con la controllante e, pertanto, la Società definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici ed operativi disponendo (i) di un'articolata organizzazione in grado di assolvere a tutte le attività aziendali; (ii) di un proprio, distinto, processo di pianificazione strategica e finanziaria; (iii) di capacità propositiva propria in ordine all'attuazione e all'evoluzione del business.

Gli elenchi delle società appartenenti al Gruppo, comprensivi della ragione sociale e dell'indirizzo, sono riportati nelle pagine successive.

Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, valuta funzionale e di presentazione della Capogruppo, presso la quale è concentrata la maggior parte delle attività e del fatturato consolidati, e delle principali società controllate.

I valori sono presentati in migliaia di euro ove non diversamente specificato.

Il presente Bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.A. del 28 aprile 2025. La pubblicazione è stata autorizzata secondo i termini di legge.

2 - PRINCIPI CONTABILI

2.1 Base di presentazione

Il bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2024 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 38/2005.

Per IFRS s'intendono gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretation Committee ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data del Consiglio di Amministrazione che approva il bilancio consolidato e contenuti nei relativi Regolamenti dell'Unione Europea pubblicati a tale data.

Il bilancio consolidato è predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, indicate nella Nota 2.3 "Principi contabili significativi".

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 sono gli stessi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 tenuto conto di quanto indicato nella Nota 2.4 "Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS".

Il bilancio consolidato adotta gli stessi prospetti di bilancio della capogruppo Pininfarina S.p.A., in accordo allo IAS 1 – Presentazione del bilancio, costituiti da:

  • "Situazione patrimoniale finanziaria consolidata", predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente.
  • "Conto economico consolidato" e "Conto economico complessivo consolidato", predisposti in due prospetti separati classificando i costi in base alla loro natura.
  • "Rendiconto finanziario consolidato", determinato attraverso il metodo indiretto previsto dallo IAS 7 – Rendiconto finanziario.
  • "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato".
  • Note illustrative.

I suddetti prospetti presentano ai fini comparativi gli importi riferiti all'esercizio precedente (o al corrispondente periodo). Nel caso in cui nell'esercizio in commento vengano apportate modifiche finalizzate ad una migliore esposizione della consistenza patrimoniale e finanziaria, delle performance operative o dei flussi di cassa del Gruppo, i dati comparativi sono opportunamente riclassificati per garantirne la comparabilità.

Inoltre, in ottemperanza a quanto richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 28 luglio 2006, il Gruppo rappresenta in prospetti contabili separati:

  • L'ammontare della posizione finanziaria netta, dettagliata nelle sue principali componenti con indicazione delle posizioni di debito e di credito verso parti correlate, contenuta nella Nota 38.
  • Gli effetti degli eventi o delle operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero di quelle operazioni o di quei fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività (Nota 38).

I rapporti con parti correlate sono evidenziati direttamente nei prospetti della Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata e del Conto economico consolidato e sono oggetto di specifica informativa in Nota 35.

Valutazione sulla continuità aziendale

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da performance positive del Gruppo che hanno determinato un lieve incremento dei ricavi e del margine operativo lordo rispetto all'esercizio precedente. Il risultato operativo e il risultato netto risultano, tuttavia, prevalentemente a causa di accantonamenti e svalutazioni non monetarie, che, in particolare, hanno impattato negativamente i risultati della Capogruppo Pininfarina S.p.A..

In relazione all'esercizio 2025, si segnala che il clima di incertezza che ha influenzato il comparto automobilistico nel secondo semestre del 2024 sta comportando la revisione delle strategie di prodotto delle maggiori case automobilistiche mondiali con conseguente sospensione o rallentamento dei programmi a discapito di tutta la filiera automotive.

Tale circostanza è riscontrabile anche nel mercato in cui il Gruppo opera dove si registra un rallentamento nella domanda di alcuni servizi direttamente connessi al lancio di nuovi modelli.

In linea con i precedenti esercizi ed alla luce di quanto sopra esposto il Gruppo si mantiene focalizzato nell'individuazione delle azioni necessarie al perseguimento dei seguenti obiettivi:

la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive;

la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;

il mantenimento di risorse finanziarie adeguate alle necessità del Gruppo.

Nonostante in alcune aree geografiche sia riscontrabile una certa stabilità nelle opportunità di business, i dati consuntivati nell'esercizio 2024 confermano la necessità di proseguire, anche con il supporto di advisor esterni, nelle iniziative volte al miglioramento della marginalità, e dei volumi di vendita ed al contenimento dei costi diretti e delle spese generali necessari per garantire l'auto-generazione di risorse finanziarie e ritornare all'utile di esercizio entro breve termine.

Il Gruppo, inoltre, monitora puntualmente il livello di patrimonio netto della Capogruppo per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale e di patrimonio netto consolidato per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il covenant è stato rispettato).

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2024 positiva per 8,2 milioni di euro, rappresentata tra l'altro da 24,9 milioni di euro di disponibilità liquide, da 12,1 milioni di euro di debiti finanziari a breve termine (esposti al costo ammortizzato) e da 1,5 milioni di euro di debiti per scoperti bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca. Si specifica che le disponibilità liquide comprendono una quota pari a 1,2 milioni di euro, relativa ad anticipi ricevuti su commesse in corso di svolgimento (rilevati tra le Passività derivanti da contratto) e pertanto di fatto impegnata per il soddisfacimento delle obbligazioni contrattuali assunte con i clienti.

Si ricorda che i debiti finanziari a breve termine sono relativi all'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro. Tale debito, in scadenza a fine 2025, è totalmente garantito dal gruppo Mahindra che ha emesso una fideiussione a prima richiesta a favore degli istituti finanziatori nel caso in cui la Capogruppo non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano risorse finanziarie sufficienti a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative,

incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina Engineering, atteso entro l'esercizio 2025, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti.

In caso di tensioni finanziarie derivanti da esigenze operative oltreché da esborsi connessi ai contenziosi in essere superiori rispetto a quanto previsto, la Capogruppo potrà inoltre reperire le risorse necessarie anche attraverso l'anticipazione finanziaria dei crediti collegati al principale contratto di produzione in essere.

Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto che, come precedentemente esposto, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Capogruppo Pininfarina S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio. Conseguentemente, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi associati, la Capogruppo potrà farvi fronte avvalendosi di tale supporto finanziario accordato dall'azionista di controllo.

Alla luce di quanto precedentemente esposto, gli Amministratori hanno quindi ritenuto essere venute meno le incertezze significative evidenziate nelle precedenti Relazioni ed hanno utilizzato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente Bilancio.

2.2 Criteri di consolidamento

Area di consolidamento

(a) Società controllate

Il Bilancio consolidato comprende il bilancio della Pininfarina S.p.A. e delle sue imprese controllate, direttamente o indirettamente.

Il Gruppo controlla un'entità quando è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

Il consolidamento dei bilanci delle società controllate è effettuato attraverso il metodo del consolidamento integrale. Tale metodo consiste nell'assunzione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi nel loro ammontare complessivo, prescindendo dall'entità della partecipazione detenuta e nella attribuzione a soci di minoranza, in apposite voci del Bilancio consolidato, della quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro competenza.

Attraverso tale metodo di consolidamento, i crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano acquisizione/perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di Patrimonio netto. La differenza tra il prezzo pagato e la quota di patrimonio netto acquisito è registrata in contropartita al Patrimonio netto del Gruppo come gli Utili/perdite derivanti dalla cessione delle quote a soci di minoranza.

Ai bilanci delle società controllate sono apportate le rettifiche necessarie a rendere omogenei i criteri di valutazione con quelli adottati dal Gruppo.

Ragione sociale Sede Sociale %
possesso
Gruppo
Detenuta tramite Valuta Capitale
sociale
Pininfarina of America
Corp.
501 Brickell Key Drive,
Suite 200,
Miami FL 33131 US
100% Pininfarina S.p.A. USD 10.000
Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
Via Raimondo
Montecuccoli 9,
Torino, Italia
100% Pininfarina S.p.A. EUR 100.000
Pininfarina Deutschland
GmbH
Frankfurter Ring 81,
Monaco, Germania
100% Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
EUR 3.100.000
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
Unit 1, Building 3, Lane
56, Antuo Road,
Anting, 201805,
Jiading district,
Shanghai, Cina
100% Pininfarina S.p.A. CNY 12.583.813

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 le imprese controllate consolidate con il metodo integrale risultavano le seguenti:

La data di chiusura dell'esercizio delle società controllate coincide con la data di chiusura della capogruppo Pininfarina S.p.A.

In data 26 ottobre 2020 l'assemblea dei soci della Pininfarina Engineering S.r.l. ha deliberato la messa in liquidazione della società.

(b) Società collegate

Le società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del Patrimonio netto di seguito descritto.

Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione.

Gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa.

Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Ragione sociale Sede Sociale %
possesso
Gruppo
Detenuta tramite Valuta Capitale
sociale
Goodmind S.r.l. Corso Vittorio
Emanuele II 12,
Torino, Italia
20% Pininfarina S.p.A. EUR 20.000
Signature S.r.l. Via Paolo Frisi 6,
Ravenna, Italia
24% Pininfarina S.p.A. EUR 10.000

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 le società collegate risultavano le seguenti:

La data di chiusura dell'esercizio delle società collegate coincide con la data di chiusura della capogruppo Pininfarina S.p.A.

(c) Altre imprese

Le Partecipazioni in altre imprese sono attività finanziarie valutate al fair value; gli utili e le perdite derivanti da variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto, senza riclassificazione a conto economico in sede di cessione della partecipazione o di riduzione di valore ritenuta definitiva. Gli eventuali dividendi ricevuti da tali partecipate sono imputati al conto economico dell'esercizio.

(d) Variazioni dell'area di consolidamento

Al 31 dicembre 2024 non si sono verificate variazioni nell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2023.

Conversione delle poste in valuta

(a) Valuta di presentazione, conversione dei bilanci redatti in moneta diversa dall'euro

La valuta di presentazione adottata dal Gruppo è l'euro.

Nella tabella seguente sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in una valuta funzionale diversa da quella di presentazione:

Cambio medio Cambio puntuale
Valuta 2024 2023 Variazione 31/12/2024 31/12/2023 Variazione
Dollaro USA – USD 1,08 1,08 0% 1,04 1,11 (6%)
Renminbi (yuan) Cina – CNY 7,79 7,66 2% 7,58 7,85 (3%)

(b) Attività, passività e transazioni in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie in valuta sono convertite in euro usando il tasso di cambio in vigore a tale data. Tutte le differenze cambio sono rilevate nel conto economico, ad eccezione delle differenze derivanti da finanziamenti in valuta estera aventi finalità di copertura di una partecipazione in una società estera, ove presenti, rilevate direttamente a patrimonio netto, al netto del relativo effetto fiscale; solamente al momento della dismissione della partecipazione tali differenze cambio cumulate sono imputate a conto economico.

Le poste non monetarie, contabilizzate al costo storico, sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di determinazione di tale valore.

Nessuna società appartenente al Gruppo esercita la propria attività in economie caratterizzate da elevata inflazione.

2.3 Principi contabili significativi

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti, i macchinari e gli altri beni utilizzati nel processo produttivo sono iscritti in bilancio al costo d'acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo ammortamento ed eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni, i quali non sono soggetti ad ammortamento.

Il costo include tutte le spese direttamente attribuibili all'acquisto, che s'identificano in quelle sostenute per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento.

L'ammortamento dei fabbricati e degli altri cespiti generici è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da distribuire il valore contabile residuo sulla vita economica utile stimata.

Le aliquote d'ammortamento applicate a ciascuna categoria di beni sono indicate nel prospetto seguente:

Vita utile in anni
Categoria Stabilimento Bairo Altri Stabilimenti
Terreni Indefinita Indefinita
Fabbricati 50 33
Macchinari 20 5/10
Impianti 20 10
Arredi e attrezzature 10 8
Attrezzature informatiche - 5
Collezione Storica - Indefinita
Altre - 5

I terreni sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati, bensì sottoposti a impairment test se emergono degli indicatori che evidenziano un valore contabile superiore al valore recuperabile. I costi sostenuti dopo l'acquisto dell'attività sono capitalizzati, solo se è probabile che potranno generare dei benefici economici futuri e il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione, determinate confrontando il valore contabile delle immobilizzazioni materiali con il loro prezzo di vendita, sono iscritte a conto economico. Nel presente paragrafo, nelle note successive e nelle precedenti, il termine impairment indica l'adeguamento del valore contabile al valore recuperabile.

Le attività materiali comprendono, inoltre, le vetture facenti parte della Collezione Storica Pininfarina, valutate secondo il metodo della rideterminazione del valore previsto dallo IAS 16 che prevede un adeguamento del valore contabile degli asset al fair value alla data di riferimento del bilancio e una rideterminazione del fair value stesso, ad intervalli regolari, per far sì che non vi sia mai una differenza significativa tra il fair value di un bene alla chiusura del bilancio ed il suo valore contabile alla medesima data.

In considerazione della loro particolare natura e dell'impossibilità di una precisa determinazione della vita utile, i beni relativi alla Collezione Storica non sono soggetti a processo di ammortamento.

Leasing

All'inizio del contratto il Gruppo valuta se il contratto è, o contiene, un leasing. Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Modello contabile per il locatario

Il Gruppo, ai sensi del principio contabile IFRS 16, in veste di locatario riconosce le attività correlate al diritto d'uso di beni in leasing alla data di inizio del relativo contratto (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio, al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing. Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il Gruppo ammortizza l'attività consistente nel diritto d'uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Per quanto concerne le passività finanziare legate ai leasing, coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 16, il Gruppo in veste di locatario rileva separatamente tra le passività finanziarie anche le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di decorrenza del contratto. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo.

Leasing a breve termine e leasing di attività di modesto valore

Il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di modesto valore e ai leasing a breve termine, comprese le attrezzature informatiche. Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Modello contabile per il locatore

Quando agisce in qualità di locatore, il Gruppo determina alla data di inizio di ciascun leasing se si tratta di un leasing finanziario oppure operativo. I leasing in cui il Gruppo trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante sono classificati come leasing finanziari; in caso contrario, sono classificati come leasing operativi. Per effettuare tale valutazione, il Gruppo considera gli indicatori forniti dall'IFRS 16. Se il contratto contiene componenti leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il

corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15. Il Gruppo contabilizza i ricavi da locazione derivanti da leasing operativi in modo sistematico lungo la durata del contratto e li rileva come Altri ricavi e proventi.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente nell'attivo dello stato patrimoniale solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto, di produzione o al valore di perizia al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le licenze software e le altre licenze assimilabili sono capitalizzate al costo sostenuto, inclusivo della loro messa in uso; esse sono ammortizzate in base alla vita utile stimata, da 3 a 5 anni. I costi associati al mantenimento dei programmi software sono considerati costi dell'esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza. I costi sostenuti per la produzione del software identificabile e controllabile dal Gruppo, tali da produrre con elevata probabilità dei benefici economici futuri maggiori dei costi sostenuti, ove presenti, sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati in base alla loro vita utile non eccedente comunque i tre anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Le attività immateriali a vita utile indefinita, compreso l'avviamento, sono sottoposte a impairment test con cadenza almeno annuale, e comunque ogniqualvolta emergano degli indicatori di una perdita di valore. Gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali oggetto d'ammortamento sono sottoposte a un test d'impairment solo se emergono degli indicatori che facciano presupporre che il loro valore contabile possa eccedere il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra, il fair value di un'attività o di una cash generating unit dedotti i costi di vendita e il valore d'uso ("value in use"), determinato attualizzando i flussi di cassa provenienti dall'attività con riferimento alle previsioni della direzione, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione avviene utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa; tale tasso s'identifica per il Gruppo con il costo medio ponderato del capitale ("WACC").

Quando il valore contabile eccede il valore recuperabile il Gruppo contabilizza una svalutazione a conto economico pari a tale eccedenza. Se, successivamente, vengono meno i presupposti che hanno originato l'impairment, il valore contabile dell'attività o della cash generating unit è ripristinato fino a concorrenza del valore contabile esistente prima della svalutazione, dedotto l'ammortamento dell'esercizio. La svalutazione dell'avviamento non è mai reversibile. Le cash generating units del Gruppo sono identificate coerentemente con la sua struttura organizzativa e il suo business, aggregando quelle attività in grado di generare dei flussi di cassa in entrata autonomi, in accordo con quanto richiesto dallo IAS 36 – Riduzione durevole di valore delle attività, e avendo come limite i due settori oggetto d'informativa identificati in base all'IFRS 8 – Settori operativi: 1) Stile 2) Ingegneria (si rimanda alla Nota 4). Nell'effettuare l'impairment test, il riferimento per valutare la recuperabilità del valore contabile dei complessi immobiliari detenuti dal Gruppo è il fair value, determinato con ricorso alle valutazioni di mercato risultanti dagli archivi dell'Agenzia del Territorio, ed eventualmente da perizie estimative redatte da esperti indipendenti.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di magazzino sono iscritte in bilancio al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale valore di vendita nel corso dell'attività ordinaria, al netto delle spese variabili di vendita. Il costo è determinato, ai sensi dello IAS 2 –

Rimanenze, usando il metodo FIFO ("first-in first-out"). Il costo dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di progettazione, il costo delle materie prime e del lavoro diretto, altri costi diretti e altri costi indiretti allocabili all'attività produttiva in base ad una normale capacità produttiva. Tale configurazione di costo non include gli oneri finanziari. Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

Attività e passività finanziarie

Il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value a cui si aggiungono, nel caso di attività finanziarie non rilevate a conto economico, i costi di transazione.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

La classificazione è basata su due criteri: il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività oppure il criterio 'SPPI' (solely payments of principal and interests) qualora il cash flow degli strumenti contrattuali rappresenti "esclusivamente il pagamento di capitale ed interessi" rispetto al capitale in essere.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione (costo ammortizzato, FVOCI o FVTPL).

Crediti e debiti commerciali

I crediti commerciali e gli altri crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, ridotto delle perdite di valore, fatta eccezione per i crediti detenuti nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali, sia mediante la vendita ("hold to collect and sell").

Tali crediti sono valutati al fair value, con variazioni rilevate direttamente nel conto economico complessivo. Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate applicando l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito.

I debiti commerciali e gli altri debiti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. I crediti ed i debiti in valute estere sono inoltre valutati ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio e gli utili o le perdite derivanti da tale conversione sono imputati a conto economico.

Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono la cassa, i depositi bancari immediatamente disponibili, i depositi vincolati come garanzia e altri investimenti liquidabili entro tre mesi.

Fondi per benefici ai dipendenti

(a) Piani pensionistici

I dipendenti del gruppo Pininfarina beneficiano di piani a contribuzione definita e di piani a benefici definiti; questi ultimi s'identificano con una parte del fondo trattamento di fine rapporto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile e pertanto non sono assistiti da attività specifiche a servizio del piano ("plan assets"). I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che impongono al Gruppo dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione, liberandolo da ogni obbligo legale o implicito a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, d'attività sufficienti a pagare tutti i benefici spettanti ai dipendenti, maturati nel corso dell'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e nei precedenti. Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza. Rientrano in tale categoria i versamenti effettuati al Fondo Cometa e al Previp.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito", basato su un calcolo attuariale determinato con riferimento a variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto di spettanza dei dipendenti italiani del Gruppo è inquadrato nell'ambito dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti come:

  • un piano pensionistico a benefici definiti per la quota accantonata antecedentemente all'entrata in vigore della legge finanziaria n. 296 del 27 dicembre 2006 e dei relativi decreti attuativi;
  • un piano pensionistico a contribuzione definita per le quote maturate successivamente.

La valutazione attuariale per la determinazione del fondo è elaborata in occasione della relazione semestrale e del bilancio annuale. L'ammontare cumulato delle perdite e dei guadagni attuariali, derivanti da variazioni nelle stime effettuate è imputato in una specifica voce del conto economico complessivo. In caso di riduzione o estinzione della passività il Gruppo rileva gli utili o le perdite nel momento in cui queste si manifestano.

(b) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti

Il Gruppo iscrive un costo con contropartita un debito a fronte delle passività che si originano in presenza d'incentivi, bonus e schemi di condivisione dei profitti. Il debito è contabilizzato in presenza di un'obbligazione legale o implicita, quando è probabile che sarà necessario un impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e se può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Dall'esercizio 2023 il Gruppo ha implementato un piano di incentivazione monetaria a lungo termine (Piano LTI) per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027. Il Piano LTI prevede un premio monetario il cui ammontare potrà variare in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi target e la cui erogazione è prevista con riferimento agli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2025 (Payout 2025) e al 31 dicembre 2027 (Payout 2027).

Data la sua natura, il Piano LTI rientra nella categoria degli Altri benefici a lungo termine dello IAS 19 ed è pertanto valutata con l'utilizzo di tecniche attuariali.

(c) Benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro

Il Gruppo rileva una passività con contropartita un costo del personale quando è impegnato in modo comprovabile a interrompere il rapporto di lavoro con un dipendente, o con un gruppo di essi, prima del normale pensionamento, oppure quando è impegnato a erogare dei benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per

incentivare le dimissioni volontarie a fronte di esuberi. Il Gruppo si ritiene impegnato in modo comprovabile a concludere il rapporto di lavoro, quando e solo quando, dispone di un piano formale dettagliato relativo all'estinzione del rapporto di lavoro e non ha delle realistiche possibilità di recesso.

Fondi per rischi e oneri, passività potenziali

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata, d'esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando sono realizzate tutte le seguenti condizioni: (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, o per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. I costi che il Gruppo prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui è definito formalmente il programma, solamente quando è sorta nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. Le passività iscritte nei fondi rischi e oneri sono periodicamente aggiornate per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico ove è stato contabilizzato l'accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le informazioni sulle eventuali passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi sono valutati tenendo conto del corrispettivo specificato nel contratto con il cliente. Il Gruppo rileva i ricavi quando trasferisce il controllo dei beni o dei servizi.

Il Gruppo ha identificato le seguenti performance obligation nei contratti con i propri clienti:

(a) Servizi di stile, ingegneria e operations e (b) Servizi di architettura e design

Nel caso dei servizi di stile e dei servizi di design, i prodotti/servizi vengono realizzati secondo le specifiche del cliente e, se questi decide di interrompere il contratto, il Gruppo ha diritto a richiedere il rimborso dei costi sostenuti fino a quel momento, incrementati di un margine ragionevole.

Le fatture sono emesse secondo le condizioni contrattuali e sono di norma esigibili a 30 giorni. Gli importi non fatturati sono rilevati tra le attività derivanti da contratto.

I ricavi e i relativi costi sono rilevati nel corso del tempo ("over time"), ossia prima che i beni/servizi siano resi disponibili al cliente. I progressi realizzati sono valutati secondo il metodo del cost-to-cost.

(b) Royalties

Le royalties attive sono sostanzialmente legate alla concessione di licenza d'uso del marchio Pininfarina su prodotti di design realizzati dal Gruppo. Sebbene il cliente non abbia il controllo del marchio, egli beneficia economicamente dall'apposizione del brand "Pininfarina". Il beneficio economico condiviso ha condotto il Gruppo a ritenere che si tratti di "diritto d'accesso" e non di "diritto di utilizzo" del marchio e pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(c) Canoni di locazione attivi

Nell'ambito dei servizi di locazione attivi, il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalle prestazioni man mano che il Gruppo le effettua. Pertanto, i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(d) Altre minori

Per quanto riguarda le altre performance obligations minori, il Gruppo valuta caso per caso se sia più adeguata la rilevazione dei ricavi "over time" o in un determinato momento ("at a point in time").

Costi incrementali per l'ottenimento del contratto

Il Gruppo contabilizza come attività i costi incrementali per l'ottenimento del contratto con il cliente, se prevede di recuperarli.

I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che l'entità sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto (per esempio, una commissione di vendita).

Come espediente pratico, il Gruppo rileva i costi incrementali per l'ottenimento del contratto come spesa nel momento in cui sono sostenuti, se il periodo di ammortamento dell'attività che l'entità avrebbe altrimenti rilevato non supera un anno.

L'attività rilevata come costi incrementali per l'ottenimento del contratto è ammortizzata sistematicamente e in modo corrispondente al trasferimento al cliente dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Attività e passività derivanti da contratto

Il Gruppo presenta il contratto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata come attività derivante da contratto o passività derivante da contratto, in funzione del rapporto tra la prestazione svolta e il pagamento del cliente. Il Gruppo presenta separatamente come credito i diritti incondizionati al corrispettivo.

Se il Gruppo adempie l'obbligazione trasferendo beni o servizi al cliente prima che quest'ultimo paghi il corrispettivo o prima che il pagamento sia dovuto, il Gruppo presenta il contratto come attività derivante da contratto, ad esclusione degli importi presentati come crediti. L'attività derivante da contratto è il diritto del Gruppo di ottenere il corrispettivo per beni o servizi da essa trasferiti al cliente. Il Gruppo verifica se l'attività derivante da contratto ha subito una riduzione di valore in conformità all'IFRS 9.

Se il cliente paga il corrispettivo o se il Gruppo ha diritto ad un importo del corrispettivo che è incondizionato (ossia un credito) prima di trasferire al cliente il bene o servizio, il Gruppo presenta il contratto come passività derivante da contratto nel momento in cui è effettuato il pagamento o (se precedente) nel momento in cui il pagamento è dovuto. La passività derivante da contratto è l'obbligazione del Gruppo di trasferire al cliente beni o servizi per i quali il Gruppo ha ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo).

Imposte correnti

Le imposte correnti sono contabilizzate da ciascuna impresa del Gruppo, in base alla stima del proprio reddito imponibile, in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate, alla data di chiusura dell'esercizio in ciascun Paese, tenendo conto degli accordi di consolidato fiscale nazionale, delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

Utile o perdita per azione

L'utile o la perdita base per azione sono calcolati dividendo il risultato netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della capogruppo Pininfarina S.p.A. per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo. L'utile o la perdita

diluita per azione si ottiene rettificando la media ponderata delle azioni in circolazione con tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi un effetto "diluitivo".

2.4 Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2024

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione europea

In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 – Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 – Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione dei principali schemi di bilancio e introduce importanti modifiche con riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:

• classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;

• presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:

  • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
  • determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.

Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:

  • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
  • IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di

acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:

  • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
  • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
  • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

3 - USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SIGNIFICATIVE

Valore recuperabile delle attività materiali e immateriali non correnti

Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività materiali e immateriali non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.

L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività (impairment test) non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene e adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance delle società del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Per l'informativa sulle Cash Generating Unit (CGU) identificate si rimanda alla Nota 4, mentre per l'informativa sulla stima del valore recuperabile e l'esito dell'impairment test si rimanda alla Nota 5.

Per quanto riguarda la determinazione del fair value dei veicoli della Collezione Storica è stata effettuata attraverso la predisposizione di apposite valutazioni da parte di società qualificate ed indipendenti. Per la predisposizione delle valutazioni la stima del valore è stata determinata attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile del fair value. Ad intervalli regolari o in presenza di particolari avvenimenti, la Società procede alla verifica del valore del fair value aggiornando, se necessario, il valore contabile.

Valutazioni riferite alla fiscalità differita

La valutazione delle imposte anticipate e differite è frutto delle stime sulle modalità con le quali il Gruppo attende di recuperarne il valore contabile, valutando in particolare le probabilità di conseguimento di un reddito imponibile o tassabile futuro. Le attività e le passività fiscali differite sono valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno

applicabili nell'esercizio nel quale saranno realizzate le attività o estinte le passività; quindi, sulla base delle aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento del bilancio e sulla base delle modifiche fiscali approvate a tale data.

In conformità a quanto disposto dallo IAS 12, in seguito alla rideterminazione del valore della Collezione Storica, la Società ha rilevato la connessa fiscalità differita. Nello specifico, con riferimento ai beni sui quali si è rilevato un incremento di valore, è stata rilevata la fiscalità differita passiva, in quanto si tratta di differenze temporanee imponibili. Con riferimento ai beni sui quali è emerso un decremento di valore, trattandosi di una differenza temporanea deducibile, la Società ha valutato l'iscrivibilità di attività per imposte anticipate.

Valutazione delle attività e passività derivanti da contratti

Il Gruppo opera in settori di business e con schemi contrattuali generalmente rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere o servizi non ancora conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Recuperabilità dei crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti delle società del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento. Il fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Con specifico riferimento alle posizioni verso controparti che sono o sono state recentemente interessate da tensioni di carattere geopolitico o finanziario, i valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management con il supporto dei propri esperti legali, tenuto conto della solvibilità di detti debitori.

Accantonamenti al fondo per rischi e oneri, passività e attività potenziali

I fondi per rischi e oneri sono delle passività rilevate nel bilancio, di scadenza e ammontare incerti. La loro quantificazione dipende dalle stime degli Amministratori sui costi da sostenere alla data di chiusura del bilancio, per estinguere l'obbligazione.

Le passività e le attività potenziali non sono contabilizzate in bilancio, in accordo rispettivamente ai paragrafi n. 27 e n. 31 dello IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Le passività potenziali derivano da un'obbligazione possibile, frutto di fatti passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti, non totalmente sotto il controllo dell'impresa, oppure da un'obbligazione attuale che deriva da fatti passati ma non è rilevata perché non è probabile un esborso o perché l'importo di quest'ultima non può essere attendibilmente determinato.

Le attività potenziali sono delle attività possibili non rilevate in bilancio, che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa.

Nell'effettuare le proprie stime, gli Amministratori si avvalgono, ove ritenuto necessario, anche dei pareri di consulenti legali ed esperti.

Contabilizzazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto, per la parte maturata prima del 1° gennaio 2007, a seguito della riforma della previdenza complementare, rientra nei piani a benefici definiti previsti dallo IAS 19 – Benefici per i dipendenti. Tali piani definiscono l'ammontare del beneficio pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il quale dipende da diversi fattori quali l'età, gli anni di servizio e il salario. Le stime di tali parametri, pur prudenti e comprovati da serie storiche di dati aziendali, possono essere soggetti a cambiamenti.

La passività del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è determinata dagli Amministratori con l'ausilio di un esperto indipendente iscritto all'Albo nazionale degli attuari.

4 - INFORMATIVA DI SETTORE

Criteri per l'identificazione dei settori

L'individuazione dei settori operativi è operata sulla base degli elementi che il più alto livello decisionale del Gruppo utilizza per prendere le proprie decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla valutazione dei risultati.

Su tali basi, Il Gruppo ha identificato due settori operativi, il Settore Stile e il Settore Ingegneria.

Settore Stile

Il settore accoglie, oltre alle attività di stile auto e non auto in tutte le sue accezioni, i servizi di architettura, i proventi derivanti dalla licenza del marchio Pininfarina, i servizi di aerodinamica ed aeroacustica, e i costi associati alla gestione del patrimonio immobiliare della capogruppo Pininfarina S.p.A.

Le CGU/attività incluse nel settore Stile sono:

  • "Altre attività connesse allo Stile". Si tratta di tutte le altre attività relative allo Stile, effettuate attualmente dalla Pininfarina S.p.A. A tale CGU era attribuito anche l'avviamento;
  • attività connesse alla società controllata Pininfarina Shanghai Co Ltd (CGU);
  • attività connesse alla società controllata Pininfarina of America Corp. (CGU);
  • attività riferibili alla "Galleria del vento";
  • immobile e attività relative al sito di Bairo Canavese, attualmente utilizzato per fini logistici.

Settore Ingegneria

Il settore raggruppa servizi automotive di ingegneria e corrisponde alla CGU Ingegneria Germania, costituita dalla controllata tedesca Pininfarina Deutschland GmbH.

I settori di business in cui opera il Gruppo non sono condizionati da fenomeni di stagionalità.

Il Gruppo valuta l'andamento dei propri settori operativi e l'allocazione delle risorse finanziarie sulla base dei Ricavi e del Risultato operativo.

L'informativa di settore al 31 dicembre 2024, confrontata con l'esercizio precedente, risulta la seguente:

31 dicembre 2024
(in migliaia di euro) Stile Ingegneria Totale
consolidato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 79.245 14.617 93.862
(Ricavi delle vendite e delle prestazioni infrasettoriali) (2.662) (55) (2.717)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni verso terzi 76.584 14.561 91.145
Altri ricavi e proventi 261 446 707
Totale Ricavi 76.845 15.007 91.852
Ammortamenti (3.406) (699) (4.105)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (3.338) - (3.338)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti
commerciali e altri crediti
(1.608) - (1.608)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività
materiali, immateriali e diritto d'uso
- - -
Risultato operativo (2.225) (1.336) (3.561)
Proventi e oneri finanziari (967)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con
il metodo del patrimonio netto
11
Imposte 389
Utile/(Perdita) dell'esercizio (4.128)
(in migliaia di euro) Stile Ingegneria Totale
consolidato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 75.065 14.800 89.865
(Ricavi delle vendite e delle prestazioni infrasettoriali) (2.484) (222) (2.706)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni verso terzi 72.581 14.578 87.159
Altri ricavi e proventi 2.918 339 3.257
Totale Ricavi 75.499 14.917 90.416
Ammortamenti (3.011) (756) (3.766)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (488) - (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti
commerciali e altri crediti
(964) (62) (1.026)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività
materiali, immateriali e diritto d'uso
(102) - (102)
Risultato operativo 1.290 (1.571) (281)
Proventi e oneri finanziari (1.364)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con
il metodo del patrimonio netto
30
Imposte 24
Utile/(Perdita) dell'esercizio (1.591)

Le transazioni infra-settoriali sono effettuate alle normali condizioni di mercato.

Le tabelle sottostanti evidenziano la distribuzione dei ricavi e delle attività non correnti (esclusi gli strumenti finanziari e le imposte anticipate) per area geografica:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
Attività non
correnti
Ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
Attività non
correnti
Italia 4.651 37.902 4.770 32.987
UE 48.242 1.187 37.057 1.295
Extra UE 38.251 1.929 45.332 1.844
Totale 91.145 41.018 87.159 36.126

5 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari evidenzia la seguente movimentazione nel corso degli ultimi due esercizi:

(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati Macchinari Impianti Arredi
attrezzature
Attrezzature
informatiche
Collezione
Storica
Altre In
corso
Totale
Costo storico 12.002 65.017 6.071 68.609 3.993 6.522 - 1.181 350 163.745
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (44.584) (4.946) (65.142) (3.487) (5.651) - (810) - (131.256)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2022
5.366 20.433 1.125 3.467 506 871 - 371 350 32.489
Movimenti 2023
Investimenti - 383 118 1.461 156 327 - 129 237 2.811
Alienazioni nette (1.010) (2.918) - - - - - (37) - (3.965)
Riclassifiche - - - 249 - (1) - 14 (350) (88)
Ammortamenti - (939) (228) (692) (129) (384) - (24) - (2.396)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 2.749 (17) - 2.732
Altri movimenti - (1) - - 2 10 - 3 - 14
Valore netto
contabile finale
4.356 16.958 1.015 4.485 535 823 2.749 439 237 31.597
Costo storico 10.992 48.525 5.986 70.306 4.058 6.848 2.749 1.119 237 150.803
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (31.567) (4.971) (65.821) (3.523) (6.025) - (680) - (119.206)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2023
4.356 16.958 1.015 4.485 535 823 2.749 439 237 31.597
Movimenti 2024
Investimenti - 369 37 1.310 61 275 - 262 129 2.443
Alienazioni nette - - - - - (17) - (11) - (28)
Riclassifiche - 48 - 69 38 41 - - (237) (41)
Ammortamenti - (951) (238) (876) (146) (332) - (48) - (2.591)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 4.820 - - 4.820
Altri movimenti - - - (1) (7) - - (2) - (10)
Valore netto
contabile finale
4.356 16.424 814 4.987 481 790 7.569 640 129 36.190
Costo storico 10.992 47.910 5.549 71.580 4.153 7.147 7.569 1.370 129 156.399
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (31.486) (4.735) (66.593) (3.672) (6.357) - (730) - (120.209)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2024
4.356 16.424 814 4.987 481 790 7.569 640 129 36.190

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2024, pari a 36,2 milioni di euro risulta in aumento rispetto al valore al 31 dicembre 2023 (31,6 milioni di euro) principalmente per effetto dell'adeguamento al fair value del valore della Collezione Storica (4,8 milioni di euro) parzialmente compensato dall'iscrizione degli ammortamenti dell'esercizio (2,6 milioni di euro) per un valore superiore rispetto al valore degli investimenti registrati nello stesso periodo (2,4 milioni di euro, al netto di disinvestimenti e riclassifiche).

Al 31 dicembre 2024 la categoria Terreni e Fabbricati, per complessivi 21,0 milioni di euro accoglie il valore contabile dei complessi immobiliari costituiti dallo stabilimento di produzione localizzato a Bairo Canavese in via Castellamonte n. 6 (TO) e dal centro stile e ingegneria di Cambiano, via Nazionale n. 30 (TO).

Relativamente al sito industriale di Bairo Canavese, iscritto ad un valore contabile pari a 10,5 milioni di euro, di cui 9,9 per terreni e fabbricati e 0,6 per impianti e altre attività materiali, si specifica che lo stabilimento è attualmente utilizzato per fini logistici. Il valore contabile di iscrizione del sito industriale è stato confrontato con il fair value determinato tenuto conto

degli esiti di una valutazione tecnico estimativa dello stabilimento riferita a dicembre 2024, dalla quale è risultato un valore leggermente superiore a quello di libro.

Nel mese di maggio 2024 si è perfezionata la vendita, per 0,2 milioni di euro, di una proprietà localizzata a Beinasco (TO) che era inutilizzata e completamente svalutata.

I terreni e i fabbricati localizzati in Italia sono tutti di proprietà della capogruppo Pininfarina S.p.A.

La voce include, inoltre, Impianti e Macchinari per complessivi 5,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e accoglie gli impianti e i macchinari presso il sito di Cambiano, gli impianti della Galleria del Vento e dello stabilimento di Bairo Canavese, rappresentati da impianti elettrici e di riscaldamento.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio fanno principalmente riferimento alla Capogruppo, nello specifico ad impianti e macchinari afferenti al sito di Cambiano, e alla controllata americana, nello specifico a migliorie su beni di terzi.

All'interno delle attività materiali è inclusa anche la Collezione Storica, del valore di 7.569 migliaia di euro. Si specifica che, nel 2024, le valutazioni effettuate da ulteriori professionisti esterni hanno messo in luce una serie di nuovi fattori che giustificano l'incremento del valore di un veicolo in particolare. Nello specifico, è stato riconosciuto che questa vettura è un esemplare unico, molto ambito dai collezionisti, grazie alla sua rarità, al design esclusivo e al suo legame con il celebre marchio Pininfarina, nonché con il mondo della Formula 1. Questi aspetti hanno determinato un adeguamento al fair value del valore contabile di tale vettura, con un incremento pari a 4.750 migliaia di euro.

La CGU "Altre attività connesse allo Stile", che accoglie il capitale investito netto della Capogruppo, escluse le attività di Bairo Canavese, la Galleria del Vento e le partecipazioni, è stata oggetto di svalutazioni in seguito agli impairment test effettuati negli esercizi 2019 e 2020 e di ripristino di valore nel 2021. Relativamente a tale CGU, i risultati dell'esercizio 2024, così come era già accaduto per l'esercizio 2022 e 2023, sono risultati migliori rispetto a quelli del budget; gli Amministratori hanno pertanto ritenuto di non sottoporre ad impairment test tale CGU in quanto non hanno ravvisato indicatori di potenziale perdita di valore. Al riguardo, si ritiene opportuno sottolineare che la maggior parte del valore contabile della CGU si riferisce ai terreni e all'immobile di Cambiano, per il quale una recente perizia riferita a dicembre 2024 ha confermato un valore recuperabile superiore rispetto al valore contabile dell'intera CGU.

La CGU relativa alla società partecipata cinese (CGU "Altre attività connesse alla società Pininfarina Shanghai") è stata sottoposta ad impairment test nel 2023, in considerazione del fatto che i risultati a consuntivo non erano in linea con quelli previsti a budget. Ad esito del test di impairment, la CGU "Altre attività connesse alla società Pininfarina Shanghai" non è stata svalutata, in quanto il valore recuperabile è risultato superiore al valore contabile. Con riferimento all'esercizio 2024, dal momento che i risultati consuntivati sono stati in linea con i risultati a budget, la CGU non è stata sottoposta ad impairment test.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2024, le CGU "Ingegneria Germania" e "Galleria del Vento" sono state sottoposte a test di impairment all'esito del quale non si è reso necessario effettuare una svalutazione delle attività nette consolidate, anche in considerazione dell'esiguo valore apportato dalle stesse al bilancio consolidato (rispettivamente circa 1,2 milioni di euro e 1,6 milioni di euro).

Il valore d'uso delle CGU in oggetto è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2025 e dal piano 2026-2027 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2024, attualizzati ad un WACC del 9,73% (Ingegneria Germania) e del 7,77%

(Galleria del Vento). Nel calcolo del terminal value è stato considerato un tasso di crescita pari al 2,0% per quanto concerne la CGU "Ingegneria Germania", e un tasso di crescita pari all'1,0% per quanto riguarda la CGU "Galleria del Vento".

I flussi di cassa sono stati determinati con riferimento alle previsioni degli Amministratori, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione è avvenuta utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, il valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

6 - ATTIVITÀ PER DIRITTO D'USO E PASSIVITÀ PER DIRITTO D'USO

Attività per diritto d'uso

Il valore netto delle Attività per diritto d'uso al 31 dicembre 2024 ammonta a 3,4 milioni di euro (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

La voce, derivante dall'applicazione del principio IFRS 16, rappresenta il diritto d'uso dei beni sottostanti i contratti di affitto sottoscritti dalle società del Gruppo prevalentemente per immobili ad uso ufficio.

Passività finanziarie per diritto d'uso

La voce, complessivamente pari a 3,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (3,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023), evidenzia le seguenti scadenze:

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2024
Flussi
finanziari
contrattuali
di cui entro 1
anno
di cui tra 1 e 5
anni
di cui oltre 5
anni
Passività per diritto d'uso 3.667 4.229 1.852 2.049 328

Nel corso del 2024 il Gruppo ha corrisposto canoni per beni in leasing per 1.337 migliaia di euro.

Importi rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Ammortamenti di attività per diritto d'uso (1.209) (1.065)
Interessi passivi sulle passività del leasing (247) (166)
Costi relativi ai leasing a breve termine o di modesto valore (98) (262)
Totale (1.554) (1.494)

7 - ATTIVITÀ IMMATERIALI

Il valore netto delle Attività immateriali al 31 dicembre 2024 ammonta a 0,7 milioni di euro (ammontare in leggero aumento rispetto al 31 dicembre 2023), dopo investimenti (e riclassifiche) per 0,4 milioni di euro ed ammortamenti per 0,3 milioni di euro.

(in migliaia di euro) Licenze Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo storico 7.993 2.773 10.766
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.401) (2.700) (10.101)
Valore netto contabile 31 dicembre 2022 592 73 665
Movimenti 2023
Investimenti 176 - 176
Alienazioni nette - - -
Riclassifiche 88 - 88
Ammortamenti (255) (49) (304)
Ripristini/svalutazioni - - -
Altri movimenti - - -
Valore netto contabile finale 601 24 625
Costo storico 8.257 2.773 11.030
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.656) (2.749) (10.405)
Valore netto contabile 31 dicembre 2023 601 24 625
Movimenti 2024
Investimenti 319 - 319
Alienazioni nette - - -
Riclassifiche 41 - 41
Ammortamenti (249) (20) (269)
Ripristini/svalutazioni - - -
Altri movimenti - (1) (1)
Valore netto contabile finale 712 3 715
Costo storico 8.617 2.773 11.260
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.905) (2.770) (10.675)
Valore netto contabile 31 dicembre 2024 712 3 715

8 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, rappresentate da investimenti in imprese collegate, risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) Goodmind S.r.l. Signature S.r.l. Totale
Partecipazioni in
società collegate
% di possesso a inizio esercizio 20% 24%
Valore a inizio esercizio 158 556 714
Investimenti / (alienazioni) - - -
Rivalutazioni / (Svalutazioni) 4 6 10
Altri movimenti - - -
Valore a fine esercizio 162 562 724
% di possesso a fine esercizio 20% 24%

Goodmind S.r.l. è attiva nel settore dei servizi di comunicazione ad aziende ed enti. Signature S.r.l. opera prevalentemente nel settore degli strumenti di scrittura ("stationery").

9 - PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

La voce Partecipazioni in altre imprese, pari a 338 migliaia di euro (422 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), è costituita dalla partecipazione detenuta nella società maltese Midi Plc (337 migliaia di euro) e da altri investimenti minori.

10 - RIMANENZE

Le Rimanenze includono prevalentemente i materiali vari utilizzati nelle produzioni di vetture e prototipi realizzati presso il sito di Cambiano, oltre a prodotti finiti a marchio Pininfarina e ricambi di vetture di produzione del Gruppo che vengono venduti alle case automobilistiche.

Dii seguito la tabella di dettaglio delle rimanenze:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Materie prime 978 577
Prodotti finiti 89 111
(Fondo svalutazione materie prime) (247) (269)
Totale Rimanenze 820 419

Il fondo svalutazione materie prime, contabilizzato a fronte del rischio d'obsolescenza e lenta movimentazione dei materiali, ha subito la seguente movimentazione nei due esercizi a confronto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore ad inizio esercizio 269 269
Accantonamento - -
Utilizzo (22) -
Valore a fine esercizio 247 269

11 - CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

Il dettaglio dei crediti commerciali risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti Italia 1.678 1.386
Crediti UE 3.524 4.263
Crediti Extra UE 8.844 14.354
(Fondo svalutazione) (1.904) (1.026)
Crediti commerciali verso terzi 12.142 18.977
Crediti commerciali verso parti correlate 350 549
Totale 12.492 19.526

Le principali controparti del Gruppo sono primarie case automobilistiche con standing creditizio elevato. Non esistendo contratti d'assicurazione dei crediti, la massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal loro valore contabile al netto del fondo svalutazione.

Si precisa che il saldo dei crediti verso clienti è composto prevalentemente da saldi in euro.

Nel corso dell'esercizio a causa del contesto geopolitico nell'area mediorientale si è reso necessario integrare il fondo svalutazione crediti di euro 920 migliaia per riflettere l'incertezza sul recupero del credito verso un cliente iraniano della Capogruppo.

Segue la movimentazione del fondo svalutazione:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore a inizio esercizio 1.026 618
Accantonamento 962 461
Utilizzo/Revisione di stima (67) (34)
Altri movimenti (17) (19)
Valore a fine esercizio 1.904 1.026

Per i crediti non oggetto di svalutazione specifica, il Gruppo ha definito una matrice per lo stanziamento che è basata sull'esperienza storica in termini di perdite su crediti, rettificata secondo criteri che tengono conto del diverso rating creditizio di controparte e del diverso ambiente economico.

Al 31 dicembre 2024 il saldo degli Altri crediti pari a 5,7 milioni di euro (8,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023) è principalmente composto dal Credito IVA, di competenza della Capogruppo, in riferimento al quale, in data 10 luglio 2024, ha incassato un rimborso di 4,5 milioni di euro relativo al credito sorto nell'esercizio 2023 e, in data 8 ottobre 2024, un rimborso di 1,4 milioni di euro relativo al credito sorto nel secondo trimestre del 2024.

I Crediti per ritenute d'acconto estere di competenza della Capogruppo, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati completamente svalutati vista la dubbia possibilità pratica di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione. Resta impregiudicata la possibilità della Società di poterli utilizzare qualora in futuro si ripresentassero le condizioni per il loro utilizzo considerando che la scadenza di tali crediti ha un orizzonte sino al 2031. Si specifica che le ritenute d'acconto estere non valorizzate in bilancio la cui possibilità di utilizzo resta impregiudicata ammontano a circa 4,3 milioni di euro.

12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 risultano composte come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Denaro e valori in cassa 4 7
Depositi bancari a breve termine 24.915 26.970
Disponibilità liquide 24.919 26.977

Si segnala che i depositi bancari a breve termine includono:

  • investimenti di liquidità della durata massima di tre mesi per 11 milioni di euro prontamente convertibili in cassa;
  • una somma di 220 migliaia di euro costituite in pegno da parte della Capogruppo presso Intesa Sanpaolo in garanzia della linea di credito concessa dalla Banca alla controllata cinese.

Si rinvia al rendiconto finanziario consolidato per l'illustrazione dettagliata dei flussi di cassa dell'esercizio.

13 - PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale

Il Capitale sociale della capogruppo Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2024 è composto da n. 78.657.878 azioni ordinarie prive di valore nominale. Non sono presenti altre categorie di azioni.

Il capitale sociale è presentato al netto delle azioni proprie in portafoglio, detenute nel rispetto dei limiti imposti dall'art. 2357 del Codice Civile.

Il dettaglio degli azionisti è riportato nella Nota 1.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Migliaia di euro Nr. Azioni Migliaia di euro Nr. Azioni
Azioni ordinarie emesse 56.482 78.673.836 56.482 78.673.836
(Azioni proprie) (16) (15.958) (16) (15.958)
Capitale sociale 56.466 78.657.878 56.466 78.657.878

Altre riserve

Le Altre riserve risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905 22.905 -
Riserva legale 11.296 11.296 -
Riserva di conversione 418 185 233
Riserva rivalutazione "Collezione Storica" 5.518 2.043 3.475
Altre riserve 10.557 10.641 (84)
Altre riserve 50.695 47.071 3.624

La Riserva sovrapprezzo azioni, pari ad euro 22.905.478 e la Riserva legale pari a euro 11.296.386 risultano invariate rispetto all'esercizio precedente.

La Riserva legale, secondo quanto previsto dall'art. 2430 del Codice Civile, è disponibile per eventuali coperture perdite.

La Riserva di conversione accoglie l'effetto cumulato delle differenze di cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle imprese la cui valuta funzionale è differente dall'euro, valuta di presentazione del Gruppo. Tali imprese sono Pininfarina Shanghai Co. Ltd e Pininfarina of America Corp.

La Riserva rivalutazione Collezione Storica, pari ad euro 5.518.205, accoglie, così come richiesto dallo IAS 16, l'incremento del costo storico dei cespiti che sono stati soggetti a rideterminazione del valore esposto al netto del saldo della fiscalità differita passiva iscritta in conseguenza al sorgere di differenze temporanee imponibili.

Le Altre riserve si movimentano per effetto dell'adeguamento a fair value al 31 dicembre 2024 delle Partecipazioni in altre imprese (Nota 9), rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Utili (perdite) portate a nuovo

Al 31 dicembre 2024 le perdite portate a nuovo ammontano a euro 67.405.363, con una variazione in aumento di complessivi euro 1.538.515 rispetto al 31 dicembre 2023 dovuta:

  • alla destinazione per euro 1.591.317 del risultato consolidato 2023;
  • all'effetto dell'esercizio relativo all'applicazione del principio IAS 19 revised, positivo per euro 52.802.

14 - ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le Altre passività finanziare accolgono principalmente la passività residua relativa all'Accordo di riscadenziamento di seguito descritto (pari ad euro 12.087 migliaia al 31 dicembre 2024), oltre ai Debiti per scoperti bancari.

Il 30 maggio 2016 è divenuto efficace il nuovo Accordo di riscadenziamento (l'"Accordo") tra la Pininfarina S.p.A. e i propri Istituti Finanziatori che in sintesi ha comportato quanto segue:

• il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;

  • il riscadenziamento al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

La seguente tabella sintetizza la movimentazione delle Altre passività finanziarie nel corso degli ultimi due esercizi a confronto:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Altri debiti
finanziari
Debiti per
scoperti
bancari
Totale Altri debiti
finanziari
Debiti per
scoperti
bancari
Totale
Valori a inizio esercizio 14.753 843 15.596 17.261 2.200 19.461
Incrementi/Altri movimenti - 1.471 1.471 - 843 843
Oneri figurativi 919 - 919 1.070 - 1.070
Rimborsi/eliminazione
passività
(3.586) (843) (4.429) (3.578) (2.200) (5.778)
Altre variazioni - - - - - -
Valori a fine esercizio 12.087 1.471 13.558 14.753 843 15.596
di cui entro 12 mesi 12.087 1.471 13.558 3.578 843 4.421
di cui oltre 12 mesi - - - 11.175 - 11.175

Il fair value dei debiti ristrutturati era stato determinato, al 30 maggio 2015, attualizzando i flussi finanziari quali risultanti dall'Accordo di riscadenziamento a un tasso del 6,5%, determinato con l'ausilio di un advisor finanziario estraneo all'Accordo di riscadenziamento, come somma 1) della remunerazione degli investimenti privi di rischio e 2) di un "credit spread" attribuito alla Pininfarina S.p.A.

La variazione dei Debiti per scoperti bancari è dovuta alla sottoscrizione da parte della controllata tedesca di un contratto di factoring "pro-solvendo".

L'analisi per scadenza dei flussi finanziari contrattuali è riportata nella Nota 34.

Si allega la movimentazione per singolo istituto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2023
Oneri figurativi Rimborsi/altre
variazioni
31 dicembre
2024
Intesa Sanpaolo S.p.A. 9.550 595 (2.321) 7.824
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 562 35 (137) 460
Bper Banca S.p.A. 2.245 140 (546) 1.840
Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2.396 149 (582) 1.963
Altri debiti finanziari 14.753 919 (3.586) 12.087

Il Gruppo non ha debiti finanziari soggetti al rischio di valuta.

Per l'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato si rinvia al prospetto esposto in Nota 38.

15 - FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I Fondi per benefici ai dipendenti accolgono il valore attuale della passività verso i dipendenti della Capogruppo per la quota di Trattamento di fine rapporto maturata anteriormente al 1° gennaio 2007 nonché quello relativo al Piano LTI riconosciuto a partire dall'esercizio 2023.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale
Valori a inizio esercizio 1.964 775 2.739 2.069 - 2.069
Costo riconosciuto a conto
economico
- 825 825 - 775 775
Costo per interessi riconosciuto a
conto economico
57 - 57 73 - 73
(Utili) perdite attuariali riconosciute
nelle altre componenti di conto
economico complessivo
(32) (21) (53) (29) - (29)
Pagamenti effettuati (177) - (177) (149) - (149)
Valori a fine esercizio 1.812 1.579 3.391 1.964 775 2.739

La movimentazione degli ultimi due esercizi risulta la seguente:

Tra le principali variazioni dell'esercizio nei fondi per benefici a dipendenti si segnalano gli utili attuariali rilevati nel conto economico complessivo (53 migliaia di euro, al lordo del relativo effetto fiscale) e le contribuzioni pagate (177 migliaia di euro).

L'ammontare complessivamente rilevato a conto economico per benefici ai dipendenti nel corso del 2024 è costituito dagli oneri finanziari pari a 57 migliaia di euro e dal costo connesso al Piano LTI per l'attività lavorativa prestata nell'esercizio dal beneficiario per 825 migliaia di euro.

Nella tabella seguente sono state riportate le ipotesi alla base del calcolo attuariale delle passività confrontate con quelle del precedente esercizio:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Tasso d'inflazione annuo 1,70% 1,80%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (TFR) 3,10% 3,05%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (Piano LTI) 2,72% 3,26%

Il tasso di attualizzazione utilizzato si riferisce a rendimenti di mercato relativi a titoli denominati in euro con rating pari a AA.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività applicando al tasso base un decremento e un incremento del 50% per il TFR e per il Piano LTI al termine della quale non sono emersi significativi scostamenti dal valore attuale.

16 - ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Le Altre passività correnti al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 risultavano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Salari e stipendi, verso il personale 3.660 3.816
Verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 967 932
Debiti verso altri 1.243 1.032
Altre passività 241 390
Totale 6.111 6.170

Si evidenzia che rispetto a quanto presentato nel Bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2023, è stata apportata una modifica di esposizione relativa alle altre passività correnti. In particolare, i debiti per imposte correnti di competenza della Capogruppo, pari a 132 migliaia di euro nel 2023 e a 110 migliaia di euro nel 2024, sono stati esclusi dalla voce "altre passività" e sono stati riportati separatamente nella specifica voce "debiti per imposte correnti". Questo cambiamento riguarda esclusivamente la

classificazione contabile e non ha impatto sull'importo complessivo delle passività del Gruppo.

17 - DEBITI VERSO FORNITORI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti verso fornitori terzi 13.743 14.302
Altre passività verso terzi 594 284
Debiti verso fornitori terzi 14.337 14.585
Debiti verso fornitori parti correlate 1.220 955
Totale 15.557 15.540

18 - FONDI PER RISCHI E ONERI E PASSIVITÀ POTENZIALI

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri si sono movimentati come segue nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) Fondo garanzia Fondo perdite a
finire
Fondo per
vertenze legali
Totale
1° gennaio 2024 218 577 - 795
Accantonamento rischi - 490 3.400 3.890
Utilizzi - (251) - (251)
Rilasci - (301) - (301)
31 dicembre 2024 218 515 3.400 4.133

Il Fondo garanzia, invariato a fine esercizio, copre la miglior stima che la Capogruppo ha assunto per contratto e per legge a copertura degli oneri connessi alla garanzia su alcune componenti realizzate ed assemblate sui veicoli del cliente, per un certo periodo decorrente dalla vendita al cliente finale. La stima è determinata con riferimento all'esperienza della società, agli specifici contenuti contrattuali e tecnici del prodotto, ai dati sulla difettosità provenienti dai sistemi di rilevazione statistica del cliente.

Il Fondo perdite a finire accoglie gli effetti derivanti dalla valutazione delle perdite a finire su commesse pluriennali di competenza della Capogruppo.

Con riferimento al contenzioso in essere con la società svizzera GreenGT (GGT) presso il Tribunale Commerciale di Parigi, avente ad oggetto un risarcimento dei danni per mancato adempimento del contratto da parte di Pininfarina S.p.A. con conseguente perdita di opportunità commerciali e danni di immagine, si segnalano i seguenti sviluppi: il Tribunale aveva emesso la sentenza di primo grado in data 9 novembre 2021 rigettando la pretesa del mancato adempimento del contratto e l'asserito danno di immagine ritenendo, tuttavia, Pininfarina S.p.A. responsabile per danni a GGT per un ammontare di circa 2,5 milioni di euro. La Società aveva prontamente presentato istanza di appello al Tribunale. Nel corso dell'udienza tenutati in data 17 gennaio 2025, la Corte di Appello di Parigi (i) ha riconosciuto le ragioni della Società su alcuni assets condivisi; e (ii) ha riconosciuto a GreenGT un risarcimento danni per un ammontare pari a circa 6,2 milioni di euro oltre spese di giudizio. La Società, supportata dai propri consulenti legali ha ritenuto che vi siano sufficienti elementi per procedere ad un ricorso in Cassazione, che è in corso di predisposizione. Tuttavia, in considerazione della sentenza di secondo grado e delle relative argomentazioni, la Capogruppo ha provveduto ad aggiornare le proprie valutazioni circa le probabilità di soccombenza, all'esito delle quali è stato effettuato un accantonamento a fondo vertenze legali per 3.400 migliaia di euro. L'importo accantonato rappresenta la migliore stima possibile effettuata dagli Amministratori, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, dell'onere economico in merito alla vertenza in corso.

Passività potenziali e contenziosi

Si informa che in data 1° agosto 2022 l'Ispettorato del Lavoro ha notificato alla controllata Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione un verbale unico di accertamento relativo a presunte violazioni in materia di adempimenti contributivi per euro 807.200 (comprensivi di sanzioni). In data 31 maggio 2023 è stato notificato anche l'avviso di pagamento. Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione ha presentato, in data 10 luglio 2023, ricorso in opposizione senza pagamento all'avviso di addebito notificato. In data 11 luglio 2023, il Giudice ha accolto l'istanza presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione volta alla sospensione dell'avviso di addebito e ne ha, pertanto, sospeso l'esecutorietà. In data 25 marzo 2024 è avvenuta l'audizione dei testi e il Giudice ha fissato udienza per discussione in data 4 luglio 2024, successivamente rinviata al 24 settembre 2024 e poi al 22 ottobre 2024. Il 4 novembre 2024 è stata notificata la sentenza nella quale il Giudice ha rigettato l'opposizione presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione. La Società, supportata dal parere dei consulenti legali, ha presentato nuova istanza di sospensione contro la sentenza di primo grado. L'udienza di secondo grado è fissata per il 7 maggio 2025. In conformità con i principi contabili di riferimento, gli Amministratori non hanno ritenuto necessario lo stanziamento di tale passività.

Nell'ambito del contenzioso relativo all'utilizzo del marchio Pininfarina e relativo alla Pininfarina Extra S.r.l., incorporata nella Pininfarina S.p.A. il 1° gennaio 2019, sono tuttora pendenti le cause incardinate (i) per opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da Pininfarina S.p.A. nonché (ii) per riassunzione davanti al Giudice competente del procedimento di cui alla sentenza del Tribunale di Fermo integralmente riformata dalla Corte di Appello di Ancona, procedimenti la cui conclusione si prevede nel corso del successivo esercizio. Si segnala al riguardo che, nel mese di marzo 2025, la controparte ha richiesto accesso alla composizione negoziata della crisi con applicazione delle misure protettive di cui agli articoli 18 e 19 CCII.

Non sussistono altre passività potenziali o contenziosi da segnalare.

19 - TASSAZIONE CORRENTE E DIFFERITA

Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate e delle Passività per imposte differite stanziate in bilancio, in conformità a quanto disposto dallo IAS 12, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte anticipate 1.469 544
(Imposte differite) (2.136) (791)
Totale (666) (247)

Le Passività per imposte differite al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 fanno riferimento all'effetto fiscale connesso alla rideterminazione del valore per la Collezione Storica. Stante l'emersione di differenze temporanee imponibili, la Società ha ritenuto ricorressero i presupposti per procedere con la rilevazione di Attività per imposte anticipate su perdite fiscali illimitatamente riportabili a nuovo per 1.469 migliaia di euro. A tal proposito, si segnala la presenza di ulteriori perdite fiscali pregresse illimitatamente riportabili che ammontano ad oltre 100 milioni di euro sulle quali non risultano stanziate Attività per imposte anticipate.

Le imposte stanziate a conto economico negli ultimi due esercizi a confronto risultano le seguenti:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte sul reddito (536) (520)
Imposte correnti (536) (520)
Variazione delle imposte anticipate 925 544
Imposte anticipate 925 544
Imposte sul reddito 389 24

20 - RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi del Gruppo derivano principalmente dalla fornitura di servizi di stile e di ingegneria, nonché dalla vendita di prototipi e vetture speciali.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Vendite 1.173 2.941
Prestazione di servizi 85.146 80.232
Royalties 4.826 3.986
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 91.145 87.159

Disaggregazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti

Nella tabella seguente i ricavi provenienti da contratti con i clienti sono disaggregati per principali linee di prodotti/servizi e per tempistica per la rilevazione dei ricavi.

Principali linee di prodotto/servizi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Servizi di stile 71.758 68.595
Servizi di ingegneria 14.561 14.578
Royalties 4.826 3.986
Totale 91.145 87.159
Tempistica per la rilevazione dei ricavi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Prodotti trasferiti in un determinato momento 9.026 8.039
Prodotti e servizi trasferiti nel corso del tempo 82.119 79.120
Totale 91.145 87.159

Saldi di bilancio relativi ai contratti

La tabella seguente fornisce informazioni sulle attività e sulle passività derivanti da contratto.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Attività derivanti dai contratti con i clienti 5.502 4.997
Passività derivanti da contratti con i clienti (7.611) (16.390)
Attività / (Passività) nette derivanti da contratti con i clienti (2.109) (11.393)

Le attività derivanti da contratto sono rappresentate principalmente dal diritto della Società di ricevere il corrispettivo per il lavoro completato ma non ancora fatturato alla data di chiusura dell'esercizio per prodotti/servizi su ordinazione.

Tali attività sono riclassificate tra i crediti quando il diritto diviene incondizionato. Ciò avviene solitamente quando le società del Gruppo emettono la fattura al cliente.

Le passività derivanti da contratto rappresentano l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto (o per i quali è dovuto) un corrispettivo dal cliente.

21 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Tra le altre fonti di ricavi figurano i proventi elencati nella tabella sottostante:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Contributi per ricerca e formazione 19 10
Indennizzi assicurativi 5 25
Plusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni / partecipazioni 191 2.459
Canoni di locazione 200 -
Altri diversi 292 763
Totale 707 3.257

22 - ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E ALTRI COSTI VARIABILI DI PRODUZIONE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Costi per materie prime e di consumo (13.420) (15.740)
Altri costi variabili di produzione (1.928) (2.538)
Servizi di engineering variabili esterni (16.751) (15.843)
Totale (32.100) (34.121)

Il valore dei Servizi di engineering variabili esterni si riferisce principalmente ai servizi di progettazione e prestazioni tecniche.

23 - ALTRI COSTI OPERATIVI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Spese diverse (11.199) (10.740)
Plusvalenze / (minusvalenze) su cambi 74 (103)
Totale (11.125) (10.843)

24 - COSTO DEL PERSONALE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Salari e stipendi (33.486) (31.242)
Oneri sociali (7.507) (7.312)
Trattamento di fine rapporto (1.318) (1.083)
Altri benefici ai dipendenti (825) (775)
Utilizzo fondo ristrutturazione - 62
Costo del personale (43.136) (40.350)

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto accoglie il costo maturato sia per la parte di piano a contribuzione definita, sia per la parte di interessi maturati sulla parte di piano a benefici definiti (si veda Nota 15) in considerazione della scelta di rappresentazione adottata dal Gruppo.

Il saldo della voce Altri benefici ai dipendenti accoglie il costo maturato nell'esercizio per quanto riguarda il Piano LTI (si veda Nota 15).

Segue il dettaglio della forza lavoro puntuale al 31 dicembre 2024 e il numero medio dei dipendenti ex art. 2427 del Codice Civile, calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Puntuale Medio Puntuale Medio
Dirigenti 24 24 20 20
Impiegati 438 439 422 416
Operai 24 24 25 24
Totale 486 487 467 460

25 - AMMORTAMENTI

La voce Ammortamenti è così composta:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Ammortamento immobili, impianti e macchinari (2.627) (2.397)
Ammortamento attività immateriali (269) (304)
Ammortamento attività per diritto d'uso (1.209) (1.065)
Ammortamenti (4.105) (3.766)

26 - RIDUZIONI (ACCANTONAMENTI) DI FONDI PER RISCHI E ONERI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Accantonamento fondo perdite a finire (490) (575)
Accantonamento fondo garanzia - (165)
Accantonamento fondo ristrutturazione - 48
Accantonamento fondo vertenze legali (3.400) -
Rilasci, utilizzi e revisioni di stima 552 204
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (3.338) (488)

Per maggiori dettagli sugli accantonamenti al fondo rischi ed oneri si rimanda alla Nota 18.

27 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Accantonamento a fondo svalutazione crediti commerciali/altri crediti (1.063) (461)
Perdite su crediti commerciali - (158)
Revisioni di stima fondo svalutazione crediti commerciali 26 -
Svalutazione crediti per ritenute estere (572) (407)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (1.609) (1.026)

L'accantonamento a fondo svalutazione crediti fa riferimento a tre clienti specifici di competenza della Capogruppo, per 1.039 migliaia di euro, e a due di competenza della controllata americana per 24 migliaia di euro.

I crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati svalutati per 572 migliaia di euro vista la dubbia possibilità di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione.

Le revisioni di stima nell'esercizio accolgono la riduzione del fondo stanziato nei precedenti esercizi e relativo ad un cliente della controllata cinese.

28 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI ATTIVITA' MATERIALI, IMMATERIALI E DIRITTO D'USO

Nel corso del 2024 non risultano svalutazioni, né riprese di valore, di attività materiali (immobili, impianti e macchinari) o di attività per diritto d'uso o di attività immateriali.

La svalutazione di attività materiali fatta registrare nel corso del 2023, pari a 102 migliaia di euro, faceva riferimento principalmente al processo di rideterminazione del valore della Collezione Storica.

Confrontando il fair value con il valore contabile netto dei singoli cespiti, si era determinato l'incremento o il decremento da rilevare in bilancio. Così come richiesto dallo IAS 16, per i beni sui quali era emerso un decremento di valore, la Società aveva provveduto a rilevare la perdita direttamente nel conto economico. Complessivamente, le riduzioni di valore ammontavano ad 85 migliaia di euro.

Oltre a quanto appena descritto si era proceduto ad ulteriori svalutazioni di attività materiali per 17 migliaia di euro.

29 - PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari registrati nel 2024, pari a 424 migliaia di euro (99 migliaia di euro nell'esercizio precedente) sono relativi principalmente ad interessi attivi su operazioni di investimento di liquidità di durata inferiore a tre mesi di competenza della Capogruppo.

30 - ONERI FINANZIARI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Interessi passivi su finanziamenti (964) (1.121)
Interessi passivi e commissioni bancarie (180) (176)
Interessi passivi su passività per diritto d'uso (247) (166)
Oneri finanziari (1.391) (1.463)

Gli Interessi passivi sui finanziamenti includono per 919 migliaia di euro l'effetto degli oneri figurativi derivante dalla valutazione della passività al costo ammortizzato e per 45 migliaia di euro gli interessi passivi contabilizzati secondo le condizioni previste dall'Accordo in vigore.

Gli Interessi passivi e commissioni bancarie si riferiscono a interessi sulle linee di credito e a spese bancarie.

Gli Interessi passivi su passività per diritto d'uso sono relativi alla valutazione al costo ammortizzato della passività derivante dai contratti di locazione come previsto dal principio IFRS 16.

31 - UTILE / (PERDITA) PER AZIONE

La perdita "base" per azione ammonta a 0,05 euro nel 2024 (0,02 euro nel 2023) e coincide con la perdita "diluita" per azione in quanto, non essendo più possibile l'esercizio delle stock option per sopravvenuta scadenza del piano nel mese di novembre 2023, non risultano effetti diluitivi.

La perdita "base" per azione (e, secondo quanto sopra esposto, la perdita "diluita" per azione) è calcolata dividendo la perdita netta consolidata attribuibile ai soci della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio, pari a 78.657.878 nel 2023 e nel 2024.

32 - FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si informa che in data 29 gennaio 2025, Pininfarina S.p.A. ha avuto conoscenza della sentenza, datata 17 gennaio 2025, relativa al contenzioso civile pendente nei confronti della società GreenGT. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla Nota 18.

Non si registrano altri fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

33 - STRUMENTI FINANZIARI E GERARCHIA DEL FAIR VALUE

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, si riportano in tabella le tipologie di strumenti finanziari presenti nel Bilancio consolidato, con l'indicazione dei criteri di valutazione adottati:

31 dicembre 2024
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (9) - - 338 338
Attività finanziarie non correnti 550 - - 550
Crediti commerciali e altri crediti (11) 18.179 - - 18.179
Disponibilità liquide (12) 24.919 - - 24.919
Totale attività finanziarie 43.648 - 338 43.986

Totale passività finanziarie 38.893 - - 38.893
Debiti verso fornitori (17) 15.557 - - 15.557
Altre passività correnti (16) 6.111 - - 6.111
Altre passività finanziarie correnti (14) 13.558 - - 13.558
Passività correnti per diritto d'uso (6) 1.121 - - 1.121
Passività non correnti per diritto
d'uso
(6) 2.546 - - 2.546
31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (9) - - 422 422
Attività finanziarie non correnti 550 - - 550
Crediti commerciali e altri crediti (11) 28.044 - - 28.044
Disponibilità liquide (12) 26.977 - - 26.977
Totale attività finanziarie 55.571 - 422 55.993
Passività non correnti per diritto
d'uso
(6) 2.392 - - 2.392
Altre passività finanziarie non
correnti
(14) 11.175 - - 11.175
Passività correnti per diritto d'uso (6) 1.008 - - 1.008
Altre passività finanziarie correnti (14) 4.421 - - 4.421
Altre passività correnti (16) 6.170 - - 6.170
Debiti verso fornitori (17) 15.540 - - 15.540
Totale passività finanziarie 40.706 - - 40.706

L'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede che la classificazione degli strumenti finanziari all'interno della gerarchia del fair value, così come definita nel principio IFRS 13, avvenga in base alla qualità delle fonti usate nella loro valutazione:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identiche attività e passività.
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, che sono però osservabili direttamente o indirettamente. Non sono presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale-finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato le Partecipazioni in altre imprese, principalmente rappresentate dall'investimento nella società maltese Midi Plc (pari a 336 migliaia di euro) quotata presso la borsa di Malta. Tale investimento è stato classificato a Livello 1, tenuto conto del prezzo di borsa a fine periodo ritenuto rappresentativo del fair value in ragione delle transazioni occorse in prossimità di tale data. La variazione del fair value di tale investimento è rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Per gli strumenti finanziari rappresentati da Attività finanziarie non correnti, Disponibilità liquide, Crediti commerciali e altri crediti, Passività per diritto d'uso, Debiti verso fornitori e Altre passività correnti si ritiene che il valore contabile di tali voci rappresenti un'approssimazione ragionevole del fair value.

Il fair value delle Altre passività finanziarie, pari a 12.216 migliaia di euro (14.999 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), è stato determinato con il supporto di un valutatore indipendente attraverso un modello di valutazione (Livello 3) che ha previsto:

  • l'individuazione dei flussi finanziari generati dai debiti residui sia in termini di quote interessi che di quote capitale; tali flussi sono calcolati sulla base dei tassi di interesse e del relativo piano di ammortamento;
  • l'attualizzazione di tali flussi finanziari applicando un tasso ritenuto rappresentativo del tasso di mercato che le società del gruppo avrebbero ottenuto qualora avessero sottoscritto passività con caratteristiche similari (ammontare, scadenze) alla data di riferimento del bilancio, inclusivo di uno spread che rappresenti obiettivamente l'affidabilità creditizia del Gruppo.

34 - POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito.

  • Rischio di Mercato: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato incorpora le seguenti altre tipologie di rischio:
    • o Rischio di Valuta: il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio.
    • o Rischio di Tasso d'interesse: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato.
    • o Rischio di Prezzo: è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni che determinano il rischio di tasso d'interesse o il rischio di valuta), sia nel caso in cui le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo emittente, sia nel caso in cui esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato.
  • Rischio di Credito: è il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione.
  • Rischio di Liquidità: rappresenta il rischio che un'entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

Rischio di valuta

Il Gruppo ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Pur operando in un ambiente internazionale, esso è limitatamente esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio delle seguenti valute contro l'euro: il Dollaro statunitense (USD) e lo Yuan Cinese (CNY).

Rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso di interesse è connesso alla variabilità dei tassi di mercato rispetto ai quali sono parametrati gli interessi passivi che vengono liquidati sui finanziamenti in essere.

L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziatori, efficace dal 30 maggio 2016 al 31 dicembre 2025, ha definito un tasso contrattuale pari a 0,25% per anno, base 360 gg.

Qualora l'Euribor 6M nel relativo periodo di interessi sia superiore al 4%, il tasso contrattuale sarà maggiorato della differenza tra l'Euribor 6M e il 4%.

Il Gruppo al momento non ritiene necessario coprire la quota del debito soggetta a rischio di tasso di interesse.

Segue la scomposizione dell'indebitamento tra tasso fisso e tasso variabile:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 % 31 dicembre 2023 %
- A tasso fisso 13.558 100% 15.596 100%
- A tasso variabile - - - -
Indebitamento finanziamento lordo verso terzi 13.558 100% 15.596 100%

Rischio di prezzo

Il Gruppo, fornendo prevalentemente servizi di Stile e Ingegneria, data la tipologia prevalente di acquisti, non è esposto al rischio di prezzo sulle commodities in maniera significativa.

Rischio di credito

Il Gruppo risulta esposto al rischio di credito, definito come la probabilità che si verifichi una riduzione di valore di una posizione creditizia verso controparti commerciali e finanziarie. Con riferimento alle operazioni commerciali, i programmi più significativi del Gruppo hanno come controparte un numero contenuto di clienti, la maggior parte dei quali qualificabili come di primario standing creditizio. A livello di Gruppo, risulta una particolare concentrazione di rischio di credito nell'area asiatica (Iran, India e Cina).

I rischi legati alla controparte, per i contratti con Paesi con i quali non esistono usuali rapporti commerciali, vengono analizzati e valutati in sede di offerta al fine di evidenziare e mitigare eventuali rischi di solvibilità.

Il Gruppo, operando principalmente con controparti di elevato standing creditizio, non è soggetto ad un significativo credit risk sulle proprie posizioni aperte di crediti commerciali.

Tuttavia, in seguito al deterioramento del contesto geopolitico nell'area mediorientale si è reso necessario integrare il fondo svalutazione crediti di 920 migliaia di euro per riflettere l'incertezza sul recupero del credito verso un cliente iraniano della Capogruppo. A quanto appena descritto si segnalano altre tre posizioni oggetto di copertura specifica a fondo svalutazione crediti per 194 migliaia di euro sulla controllata cinese, per 394 migliaia di euro sulla Capogruppo e per 24 migliaia di euro sulla controllata americana.

Per maggiori informazioni relative alla suddivisione dei crediti per area geografica si rinvia alla Nota 11.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

L'approccio del Gruppo nella gestione della liquidità prevede che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze prefissate, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri di finanziamento al di sopra delle condizioni di mercato. Generalmente il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide sufficienti a coprire i costi operativi previsti nel breve termine, compresi quelli relativi ai debiti finanziari. Restano esclusi da quanto sopra gli effetti potenziali derivanti da circostanze estreme non ragionevolmente prefigurabili, quali le calamità naturali.

L'obiettivo della strategia finanziaria del Gruppo è mantenere un profilo di scadenze delle passività ben bilanciato al fine di ridurre il rischio di dover rifinanziare il proprio indebitamento. Il Gruppo storicamente ha sempre fatto fronte con regolarità alle proprie obbligazioni ed è stato capace di rifinanziare il proprio debito prima della scadenza.

L'Accordo di riscadenziamento sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziari del 14 dicembre 2015 entrato in vigore il 30 maggio 2016 ha comportato in sintesi:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento dal 2016 al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

Ne consegue che il rischio di liquidità è direttamente correlato nel medio/lungo periodo alla realizzazione degli obiettivi dei piani strategici elaborati dagli Amministratori.

La tabella seguente evidenzia il valore contabile e il valore lordo senza effetto di attualizzazione dei flussi finanziari contrattuali alla data di chiusura dell'esercizio dei debiti finanziari di derivanti dall'Accordo di riscadenziamento di competenza della Capogruppo e del contratto di factoring relativo alla controllata tedesca.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2024
Flussi finanziari
contrattuali
entro
1 anno
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Accordo di riscadenziamento 12.087 12.839 12.839 - -
Debiti per scoperti bancari 1.471 1.471 1.471 - -
Totale 13.558 14.310 14.310 - -

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo detiene disponibilità liquide pari a euro 24.919 migliaia.

Peraltro, come precedentemente esposto, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Capogruppo Pininfarina S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio. Conseguentemente, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi associati, la Capogruppo potrà farvi fronte avvalendosi di tale supporto finanziario accordato dall'azionista di controllo.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che il nuovo Accordo di riscadenziamento tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti Finanziatori efficace dal 30 maggio 2016, contenga delle disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.

Nell'Accordo di riscadenziamento sottoscritto è previsto che, a partire dalla data di verifica che cade il 31 marzo di ogni anno, il parametro finanziario dovrà essere almeno pari al Patrimonio Netto Minimo Consolidato equivalente a 30 milioni di euro. Tale verifica dovrà essere effettuata sino al termine del finanziamento previsto nel 2025.

Il gruppo Mahindra ha emesso fidejussione a prima richiesta a favore degli Istituti Finanziatori nel caso in cui la Pininfarina S.p.A. non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il parametro finanziario sopra citato risultava rispettato. Si ricorda comunque che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non avrebbe comportato una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione.

Rischio di business/mercato

L'andamento dei settori/mercati in cui la Società e il Gruppo operano è influenzato negativamente dal perdurare del ciclo economico negativo della filiera automotive a livello mondiale, ulteriormente acuito dal conflitto in Ucraina e dalla situazione geopolitica nel Medio Oriente.

In questo contesto il Gruppo deve misurarsi con le sfide lanciate dal cambiamento tecnologico che sta attraversando il mondo della mobilità e non solo, proponendo servizi tradizionali abbinati ad esperienze digitali.

Complessivamente la Società ed il Gruppo stanno riorientando le risorse disponibili verso attività con una impronta strategica focalizzata sulle linee di servizio che si ritiene abbiano maggiori potenzialità in termini di rafforzamento dei rapporti commerciali e della marginalità nel medio periodo.

Rischio di climate change

Nel corso del 2024, la Capogruppo ha proseguito con le analisi per la valutazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici avviate nell'anno precedente, integrando tale tema all'interno di un più ampio processo aziendale di gestione ambientale.

Contestualmente, la Capogruppo ha implementando misure di adattamento al cambiamento climatico, tra le quali sono certamente da annoverare le seguenti:

• verifica fitostatica delle alberature del sito di Cambiano, con lo scopo di prevenire e gestire potenziali danni economici all'asset e/o a carico dei lavoratori in caso di eventi metereologici estremi. Nei prossimi anni un'analisi di vulnerabilità, ed eventuali interventi di miglioramento strutturale, potranno essere previsti in relazione agli edifici più significativi dal punto di vista produttivo e/o a maggior rischio per la presenza di personale;

• sottoscrizione di una polizza assicurativa a copertura dei danni alle immobilizzazioni materiali, causate da calamità naturali (sono escluse per il momento le frane che, tuttavia, nel contesto aziendale non costituiscono rischio significativo).

In generale, si ritiene che gli impatti futuri derivanti da questo rischio, considerando il modello di business adottato, non saranno significativi.

35 - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta nella tabella che segue una sintesi delle operazioni effettuate con le parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo. Tali operazioni sono regolate in base alle condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Le stesse non sono qualificabili come operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della suddetta comunicazione.

Commerciali Finanziari Operativi Finanziari
(in migliaia di euro) Crediti Debiti Crediti Debiti Ricavi Costi Proventi Oneri
Signature S.r.l. 64 99 550 - 74 180 - -
Tech Mahindra Ltd 32 1.128 - - 18 225 - -
Tech Mahindra (Americas)
Inc
- - - - - 28 - -
Born Group - - - - - 4 - -
Tech Mahindra (Shanghai)
Co Ltd
105 - - - 236 - - -
Mahindra & Mahindra Ltd - - - - 50 - - -
Mahindra Holidays &
Resort India Limited
- - - - 186 - - -
Automobili Pininfarina
GmbH
149 60 - - 2.165 - - -
Totale 350 1.287 550 - 2.729 437 - -

Le operazioni infragruppo si riferiscono a:

  • Signature S.r.l.: contratto di finanziamento, acquisto materiale dello store e royalties di competenza di Pininfarina S.p.A. e vendita di beni con Pininfarina S.p.A.;
  • Tech Mahindra Ltd: servizi di architettura di competenza di Pininfarina S.p.A. e prestazioni di servizi con Pininfarina Deutschland GmbH;
  • Tech Mahindra (Americas) Inc: affitto spazi uso ufficio da parte di Pininfarina of America Corp. A partire dal mese di aprile;
  • Born Group: affitto spazi uso ufficio da parte di Pininfarina of America Corp. Nei mesi di gennaio e febbraio;
  • Tech Mahindra (Shanghai) Co. Ltd.: servizi di design di competenza di Pininfarina Shanghai Co. Ltd;
  • Mahindra & Mahindra Ltd: brand licence e prestazione di servizi di competenza della Pininfarina S.p.A.;
  • Mahindra Holidays & Resorts India Ltd: servizi di architettura di competenza della Pininfarina S.p.A.;
  • Automobili Pininfarina GmbH: prestazioni di servizi generali, di stile ed ingegneria, distacco di personale, affitto uffici e officina di competenza della Pininfarina S.p.A e affitto spazi uso ufficio di competenza della Pininfarina Deutschland GmbH.

36 - COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Amministratori 436 560
Sindaci 50 89
Totale 486 650

I compensi ai sindaci rappresentano principalmente quanto corrisposto a tale titolo fino al 31 luglio 2024, prima dell'adozione del modello monistico di amministrazione e controllo.

Al 31 dicembre 2024, il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo Pininfarina è pari a circa 1,3 milioni di euro.

Si precisa che, per quanto concerne le componenti variabili di remunerazione, i parametri finanziari oggetto di misurazione sono (i) Ricavi Totali, (ii) Margine Operativo Lordo, (iii) Patrimonio Netto.

37 - COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE EX ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

In allegato il prospetto sui corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla Deloitte & Touche S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete in ossequio all'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob.

(in migliaia di euro) Erogatore del servizio Destinatario del servizio Corrispettivo
2024
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Pininfarina S.p.A. (1) 161
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (2) 13
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Pininfarina S.p.A. (3) 51
Totale 225
  • (1) comprende per 21 migliaia di euro i corrispettivi per l'esame limitato della Dichiarazione Non Finanziaria e per 39 migliaia di euro i servizi di revisione contabile del reporting package consolidato al 31 marzo 2024 ai fini del Bilancio Consolidato del gruppo Tech Mahindra.
  • (2) comprende i corrispettivi per la revisione del bilancio della Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione.
  • (3) comprende i servizi relativi ad attività di supporto metodologico nella gap analysis inerente alla Dichiarazione Non Finanziaria.

38 - ALTRE INFORMAZIONI

Posizione finanziaria netta consolidata

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
Disponibilità liquide 24.919 26.977 (2.058)
Debiti per scoperti bancari (1.471) (843) (628)
Altre passività finanziarie correnti (12.087) (3.578) (8.509)
Passività correnti per diritto d'uso (1.121) (1.008) (113)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 10.240 21.548 (11.308)
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 550 550 -
Passività non correnti per diritto d'uso (2.546) (2.391) (155)
Altre passività finanziarie non correnti - (11.175) 11.175
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (1.996) (13.016) 11.020
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8.244 8.532 (288)

Indebitamento Finanziario Netto Consolidato

(Orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021)

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
(A) Disponibilità liquide (24.919) (26.977) 2.058
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (24.919) (26.977) 2.058
(E) Debiti finanziari correnti 13.558 843 12.715
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1.121 4.586 (3.465)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 14.679 5.429 9.250
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (10.240) (21.548) 11.308
(I) Debiti finanziari non correnti 2.546 13.566 (11.020)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 2.546 13.566 (11.020)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (7.694) (7.982) 288

Il prospetto dell'"Indebitamento finanziario netto" è sopra presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto, avendo come oggetto l'"Indebitamento finanziario netto", evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla "Posizione finanziaria netta", sopra esposto, le attività sono invece presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento finanziario netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano a euro 550 migliaia al 31 dicembre 2024 (stesso ammontare al 31 dicembre 2023).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa 3,7 milioni di euro contro un valore al 31 dicembre 2023 pari a 3,4 milioni di euro.

Operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio il Gruppo non ha effettuato operazioni significative non ricorrenti.

Operazioni atipiche e inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio il Gruppo Pininfarina non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

ELENCO IMPRESE CONSOLIDATE

Impresa controllante

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale
sociale
Valuta Quota '%
consolidata
di Gruppo
Imprese partecipanti % di
partecipazione
sul capitale
Pininfarina S.p.A. Via Raimondo Montecuccoli
9,
Torino, Italia
Italia 56.481.932 Euro 100

Impresa controllante consolidate con il metodo integrale

Controllate italiane
Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
Via Raimondo Montecuccoli
9,
Torino, Italia
Italia 100.000 Euro 100 Pininfarina S.p.A. 100
Controllate estere
Pininfarina of America
Corp.
501 Brickell Key Drive, Suite
200,
Miami FL 33131 US
USA 10.000 USD 100 Pininfarina S.p.A. 100
Pininfarina Deutschland
GmbH
Frankfurter Ring 81,
Monaco, Germania
Germania 3.100.000 Euro 100 Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
100
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
Unit 1, Building 3, Lane 56,
Antuo Road, Anting, 201805,
Jiading district, Shanghai,
Cina
Cina 12.583.813 CNY 100 Pininfarina S.p.A. 100

Impresa valutate con il metodo del patrimonio netto

Goodmind S.r.l. Corso Vittorio Emanuele II 12,
Torino, Italia
20.000 Euro 20 Pininfarina S.p.A. 20
Signature S.r.l. Via Paolo Frisi 6, Ravenna,
Italia
10.000 Euro 24 Pininfarina S.p.A. 24

DATI SINTETICI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO (dati secondo i principi contabili IAS/IFRS)

(in milioni di euro) Pininfarina
Engineering S.r.l.
in liquidazione
Pininfarina
Deutschland
GmbH
Pininfarina of
America Corp.
Pininfarina
Shanghai Co Ltd
2024
Ricavi - 15,1 9,0 6,6
Risultato Netto (1,3) (1,6) 1,2 0,4
Patrimonio netto 8,0 4,7 4,0 0,3
Posizione Finanziaria netta 0,1 0,2 1,3 1,2
2023
Ricavi - 15,2 8,1 3,1
Risultato Netto (3,1) (1,8) 1,3 (1,3)
Patrimonio netto 9,3 6,3 3,0 (0,1)
Posizione Finanziaria netta - (0,5) 1,2 0,8I

L'Amministratore Delegato Dott. Silvio Pietro Angori

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

  • ◊ I sottoscritti Silvio Pietro Angori, in qualità di Amministratore Delegato e Roberta Miniotti, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Pininfarina S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.
  • ◊ Si attesta, inoltre, che Il bilancio consolidato:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

La relazione finanziaria annuale consolidata comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

28 aprile 2025

L'Amministratore Delegato

Dott. Silvio Pietro Angori

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dott.ssa Roberta Miniotti

Valutazione dell'appropriatezza del presupposto della continuità aziendale
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Conformemente a quanto previsto dai principi di redazione
dell'informativa finanziaria, nella predisposizione del bilancio
consolidato gli Amministratori hanno valutato se esistono eventi e
circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che
può far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo
Pininfarina di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
Gli Amministratori indicano che le previsioni di cassa elaborate per i
prossimi 12 mesi evidenziano risorse finanziarie sufficienti a far fronte
alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, nonche al
pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti, relative
all'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di
riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro.
Gli Amministratori segnalano che, in caso di tensioni finanziarie
derivanti da esigenze operative oltreché da esborsi connessi ai
contenziosi in essere superiori rispetto a quanto previsto, la
Capogruppo potrà inoltre reperire le risorse necessarie anche
attraverso l'anticipazione finanziaria dei crediti collegati al principale
contratto di produzione in essere.
Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori evidenziano di avere
altresì tenuto conto che nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo
ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Pininfarina
S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio.
Gli stessi indicano che, qualora dovessero emergere fabbisogni
finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai
possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi
associati, la Capogruppo potra farvi fronte avvalendosi di tale supporto
finanziario accordato dall'azionista di controllo.
All'esito delle valutazioni effettuate, gli Amministratori hanno ritenuto
essere venute meno le incertezze significative evidenziate nelle
precedenti relazioni finanziarie ed hanno predisposto il bilancio
consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2024 nel
presupposto della continuità aziendale.
In considerazione della significatività delle predette valutazioni
effettuate dagli Amministratori ai fini della determinazione dei criteri di
redazione del bilancio, nonché della rilevanza dell'informativa sulla
continuità aziendale, abbiamo considerato tali valutazioni un aspetto
chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al
31 dicembre 2024.

Procedure di
revisione svolte
Il paragrafo "Valutazione sulla continuità aziendale" della Nota 2.1
"Base di presentazione" del bilancio consolidato e il paragrafo
"Valutazione della continuità aziendale" della relazione sulla gestione
riportano l'informativa in merito agli elementi che gli Amministratori
hanno considerato nella propria valutazione della sussistenza del
presupposto della continuità aziendale.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione della Società e analisi delle
valutazioni effettuate dagli Amministratori e dalla Direzione
relativamente alla capacità della Società e del Gruppo di continuare
ad operare come un'entità in funzionamento;
· analisi dei dati previsionali per l'esercizio 2025 approvati dal
Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2024 e della
ragionevolezza delle assunzioni sottostanti;
· analisi delle previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i
12 mesi successivi alla data di approvazione del progetto di bilancio
e della ragionevolezza delle principali ipotesi e assunzioni alla base
delle stesse, incluse le analisi di sensitività;
· esame degli scostamenti tra i dati previsionali e i dati consuntivi al 31
dicembre 2024 al fine di acquisire informazioni in merito all'efficacia
del processo di stima adottato dagli Amministratori;
· analisi della lettera di supporto finanziario rilasciata alla Capogruppo
dall'azionista di controllo e analisi circa la capacità finanziaria di tale
soggetto di fare fronte a tale impegno;
· analisi dei verbali delle sedute degli organi sociali della Società;
· esame dei calcoli predisposti dagli Amministratori in merito ai
parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento in essere;
· analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento
del bilancio;
· esame dell'informativa di bilancio fornita dagli Amministratori in
relazione al presupposto della continuità aziendale.

Stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali
Descrizione Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo Pininfarina
dell'aspetto chiave
della revisione
include fondi per rischi ed oneri per complessivi Euro 4.133 migliaia, di
cui Euro 3.400 migliaia stanziati a fine esercizio con riferimento a una
controversia legale di competenza della Capogruppo in corso con una
società svizzera.
Al riguardo, gli Amministratori forniscono informativa relativamente agli
sviluppi occorsi ad inizio 2025, quando è stata pronunciata la sentenza
di secondo grado con la quale, inter alia, la Corte di Appello di Parigi ha
riconosciuto alla controparte svizzera il diritto ad un risarcimento danni
per un ammontare pari a circa 6,2 milioni di euro oltre spese di giudizio.
La Capogruppo, supportata dai propri consulenti legali ha ritenuto che
vi siano sufficienti elementi per procedere ad un ricorso in Cassazione.
Tuttavia, in considerazione della sentenza di secondo grado e delle
relative argomentazioni, gli Amministratori hanno provveduto ad
aggiornare le proprie valutazioni circa le probabilità di soccombenza,
all'esito delle quali è stato effettuato il menzionato accantonamento
per Euro 3.400 migliaia. Gli Amministratori riferiscono che l'importo
accantonato rappresenta la loro migliore stima, sulla base delle
informazioni disponibili, dell'onere economico in merito alla vertenza in
corso.
La valutazione dei fondi per rischi ed oneri stanziati a fronte dei
contenziosi in essere è un'attività di stima complessa, caratterizzata da
un elevato livello di incertezza, nella quale gli Amministratori formulano
stime sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e sui tempi
di chiusura degli stessi. Per tali ragioni, abbiamo considerato la stima
dei fondi rischi ed oneri per controversie legali un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre
2024.
La Nota 18 fornisce l'informativa in merito al contenzioso legale in
essere e alle relative valutazioni effettuate degli Amministratori.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione della Società e comprensione
del processo seguito dagli Amministratori e dalla Direzione per lo
sviluppo delle stime nella determinazione degli stanziamenti;
· analisi dei pareri legali predisposti dai consulenti incaricati dalla
Capogruppo;
· ottenimento ed esame delle risposte alle richieste di informazioni ai
legali incaricati dalla Capogruppo;

84

-

-

-

-

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-

PININFARINA S.P.A.

Bilancio separato al 31 dicembre 2024

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

di cui di cui
(in migliaia di euro) Note 31.12.2024 verso
parti
31.12.2023 verso
parti
correlate correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (4) 35.453 31.030
Attività per diritto d'uso (5) 1.010 637
Attività immateriali (6) 715 606
Partecipazioni (7) 11.442 12.762
Attività per imposte anticipate (18) - -
Attività finanziarie non correnti (8) 2.978 2.978 2.810 2.810
Totale Attività non correnti 51.598 2.978 47.845 2.810
Attività correnti
Rimanenze (9) 820 419
Attività derivanti dai contratti con i clienti (19) 964 1.146
Attività finanziarie correnti (8) - - - -
Crediti commerciali e altri crediti (10) 15.878 5.149 27.782 4.795
Disponibilità liquide (11) 18.053 21.867
Totale Attività correnti 35.715 5.149 51.214 4.795
Attività destinate alla vendita
TOTALE ATTIVITÀ
-
87.313
8.127 -
99.059
7.605
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale sociale (12) 56.466 56.466
Altre riserve (12) 50.277 46.886
Utili / (perdite) portate a nuovo (12) (58.202) (55.475)
Utile / (perdita) dell'esercizio (12) (4.834) (2.779)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 43.708 - 45.098 -
Passività non correnti
Passività non correnti per diritto d'uso (5) 755 520
Altre passività finanziarie non correnti (13) - 11.175
Passività per imposte differite (18) 666 247
Fondi per benefici ai dipendenti (14) 3.391 2.739
Totale Passività non correnti 4.812 - 14.681 -
Passività correnti
Passività correnti per diritto d'uso (5) 307 170
Altre passività finanziarie correnti (13) 12.087 - 3.578 -
Altre passività correnti (15) 5.120 5.189
Debiti verso fornitori (16) 11.834 160 12.888 223
Passività derivanti da contratto (19) 5.194 67 16.397 124
Debiti per imposte correnti 87 132
Fondi per rischi e oneri (17) 4.164 926
Totale Passività correnti 38.793 227 39.280 347
TOTALE PASSIVITÀ 43.605 227 53.961 347
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 87.313 227 99.059 347

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 non è stato predisposto uno schema di Stato Patrimoniale ad hoc in quanto le operazioni con le parti correlate sono già evidenziate nello schema di Bilancio. Per i rapporti con altre parti correlate quali Amministratori e Sindaci, nella voce Debiti verso fornitori relativamente agli accertamenti dei debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio sono compresi euro 78.310.

CONTO ECONOMICO

(in migliaia di euro) Note 31.12.2024 di cui
verso
parti
correlate
31.12.2023 di cui
verso
parti
correlate
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (19) 63.658 4.396 63.887 10.856
Altri ricavi e proventi (20) 237 - 2.852 -
TOTALE RICAVI 63.895 4.396 66.739 10.856
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi
variabili di produzione
(21) (27.471) (570) (30.642) (622)
Altri costi operativi (22) (7.609) (196) (7.267) (2)
Costo del personale (23) (25.227) - (23.811) -
Ammortamenti (24) (2.917) - (2.631) -
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi
e oneri
(25) (3.338) (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti
commerciali e altri crediti
(26) (1.611) (895)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività
materiali, immateriali e diritto d'uso
(27) - (102)
TOTALE COSTI (68.173) (766) (65.836) (624)
RISULTATO OPERATIVO (4.278) 903
Proventi finanziari (28) 478 108 140 65
Oneri finanziari (29) (1.080) (1.221)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (7) (769) 467 (3.013) 548
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (5.649) (3.191)
Imposte (18) 815 412
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (4.834) (2.779)

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico della Pininfarina S.p.A. sono stati evidenziati nel prospetto sopra esposto e alla Nota 33.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in migliaia di euro) 31.12.2024 31.12.2023
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) (4.834) (2.779)
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 53 29
Variazione fair value Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value (84) 22
Rideterminazione valore Collezione Storica 4.820 2.834
Effetto fiscale (1.345) (791)
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
3.444 2.094
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
- -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO (A) + (B) + (C) (1.390) (685)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(in migliaia di euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Utili /
(perdite)
portate a
nuovo
Utile /
(perdita)
dell'esercizio
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
31 dicembre 2022 56.466 44.822 (49.485) (6.020) 45.783
Destinazione risultato consolidato
dell'esercizio precedente
- - (6.020) 6.020 -
Utile/(perdita) dell'esercizio complessivo - 2.065 29 (2.779) (685)
31 dicembre 2023 56.466 46.886 (55.475) (2.779) 45.098
Destinazione risultato consolidato
dell'esercizio precedente
- - (2.779) 2.779 -
Utile/(perdita) dell'esercizio complessivo - 3.391 53 (4.834) (1.390)
31 dicembre 2024 56.466 50.277 (58.202) (4.834) 43.708

RENDICONTO FINANZIARIO

di cui di cui
(in migliaia di euro) 31.12.2024 verso 31.12.2023 verso
parti
correlate
parti
correlate
A) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA
Risultato netto dell'esercizio (4.834) (2.779)
Rettifiche per:
Imposte (815) (412)
Proventi e oneri su partecipazioni 769 769 3.013 (548)
Proventi e oneri finanziari 602 (108) 1.081 (65)
Ammortamenti 2.917 2.631
(Riduzioni) accantonamenti di fondi per rischi e oneri 3.338 488
(Riprese di valore) svalutazioni nette di crediti
commerciali e altri crediti
1.611 895
(Riprese di valore) svalutazioni nette di attività materiali,
immateriali e diritto d'uso
- 102
(Plusvalenze)/minusvalenze su dismissione
d'immobilizzazioni
(191) (2.426)
Altre rettifiche 893 639
Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle
variazioni di capitale circolante
4.289 3.232
(Incrementi)/Decrementi attività derivanti dai contratti
con i clienti
182 533
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali e altri
crediti
10.293 (354) (12.692) (1.531)
Incrementi/(Decrementi) debiti verso fornitori (1.054) (63) 2.838 181
Incrementi/(Decrementi) passività derivanti da contratto (11.203) (57) 10.850 -
(Incremento)/Decremento delle altre voci del circolante (470) 536
Disponibilità liquide generate / (assorbite) dall'attività
operativa
2.037 5.297
Interessi incassati / (Interessi pagati) 342 (86)
(Imposte pagate) (155) -
(Utilizzo fondi per rischi e oneri e benefici ai dipendenti) (277) (137)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA (A)
1.947 5.074
B) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(Investimenti in attività immateriali) (360) (175)
(Investimenti in immobili, impianti e macchinari) (1.976) (2.634)
(Investimenti in partecipazioni) - - (1.200) (1.200)
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari e di attività
immateriali
191 6.390
Dividendi incassati 467 467 548 548
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)
(1.678) 2.929
C) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
(Rimborsi di finanziamenti) (3.586) (3.578)
(Rimborso di passività per diritto d'uso) (329) (240)
(Variazione delle attività finanziarie) (168) (168) (530) (530)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE /
(ASSORBITE) DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
(4.083) (4.348)
EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI SULLE
DISPONIBILITÀ LIQUIDE (D)
- -
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (E = A+B+C+D) (3.814) 3.655
Disponibilità liquide - Valore iniziale (F) 21.867 18.212
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VALORE FINALE (E+F) 18.053 21.867

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 gli effetti derivanti dalle operazioni con parti correlate della Pininfarina S.p.A. si riferiscono a rapporti con la controllante PF Holdings B.V., con le società del gruppo Mahindra e con le società controllate e con le società collegate Goodmind S.r.l. e Signature S.r.l. e sono esposti nella Nota 33.

Note illustrative

1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Pininfarina S.p.A. (di seguito la "Società" o la "Capogruppo") ha il proprio "core-business" nella collaborazione articolata con i costruttori nel settore automobilistico. Esso si pone nei loro confronti come partner globale, offrendo un apporto completo per lo sviluppo dei nuovi prodotti, attraverso le fasi di design, progettazione, sviluppo, industrializzazione e produzione, fornendo queste diverse attività anche separatamente, con grande flessibilità.

La capogruppo Pininfarina S.p.A., quotata alla Borsa Italiana, ha la propria sede sociale a Torino in Via Raimondo Montecuccoli 9.

Il 21,16% del suo capitale sociale è detenuto dal "mercato", tra cui una persona fisica che detiene il 5,005%, il restante 78,84% è di proprietà dei seguenti soggetti:

  • PF Holdings B.V. 78,82%
  • Azioni proprie in portafoglio alla Pininfarina S.p.A. 0,02%.

Alla data di chiusura del presente bilancio, PF Holdings B.V. è controllata da Tech Mahindra Limited, titolare di una partecipazione pari al 60% del capitale sociale. Il restante 40% è di titolarità di Mahindra & Mahindra Limited.

Tech Mahindra Limited, società indiana quotata presso il National Stock Exchange di Mumbai (India), è una public company, specializzata in servizi e soluzioni IT, non soggetta al controllo di alcun azionista rilevante, partecipata inter alia da Mahindra & Mahindra Limited in misura pari al 26% alla data di chiusura del presente bilancio.

Mahindra & Mahindra Limited è una società di diritto indiano, con sede legale in India, le cui azioni sono quotate presso la borsa indiana (National Stock Exchange), specializzata nella produzione di autovetture, veicoli commerciali, autobus e trattori.

La Pininfarina S.p.A., pur essendo controllata direttamente da PF Holdings B.V., la quale fa parte del Gruppo Mahindra, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile. PF Holdings B.V. è una mera società veicolo di diritto olandese, priva di qualsiasi struttura operativa; non esiste alcuna procedura autorizzativa o informativa della Società nei rapporti con la controllante e, pertanto, la Società definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici ed operativi disponendo (i) di un'articolata organizzazione in grado di assolvere a tutte le attività aziendali; (ii) di un proprio, distinto, processo di pianificazione strategica e finanziaria; (iii) di capacità propositiva propria in ordine all'attuazione e all'evoluzione del business.

La valuta di presentazione del bilancio separato è l'Euro, che corrisponde anche alla valuta funzionale della Pininfarina S.p.A.

I valori sono presentati in migliaia di euro ove non diversamente specificato.

Il presente bilancio separato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.A. del 28 aprile 2025. La pubblicazione è stata autorizzata secondo i termini di legge.

2 - PRINCIPI CONTABILI

2.1 Base di presentazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2024 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 38/2005.

Per IFRS s'intendono gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretation Committee ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data del Consiglio di Amministrazione che approva il bilancio separato e contenuti nei relativi Regolamenti dell'Unione Europea pubblicati a tale data.

Il bilancio separato è predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, indicate nella Nota 2.2 "Principi contabili significativi".

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2024 sono gli stessi adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2023 tenuto conto di quanto indicato nella Nota 2.3 "Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS".

In accordo allo IAS 1 – Presentazione del bilancio, il bilancio separato è costituito dai seguenti documento:

  • "Situazione patrimoniale finanziaria", predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente.
  • "Conto economico" e "Conto economico complessivo", predisposti in due prospetti separati classificando i costi in base alla loro natura.
  • "Rendiconto finanziario", determinato attraverso il metodo indiretto previsto dallo IAS 7 Rendiconto finanziario.
  • "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".
  • Note illustrative.

I suddetti prospetti presentano ai fini comparativi gli importi riferiti all'esercizio precedente (o al corrispondente periodo). Nel caso in cui nell'esercizio in commento vengano apportate modifiche finalizzate ad una migliore esposizione della consistenza patrimoniale e finanziaria, delle performance operative o dei flussi di cassa della Società, i dati comparativi sono opportunamente riclassificati per garantirne la comparabilità.

Inoltre, in ottemperanza a quanto richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 28 luglio 2006, la Società rappresenta in prospetti contabili separati:

  • L'ammontare della posizione finanziaria netta, dettagliata nelle sue principali componenti con indicazione delle posizioni di debito e di credito verso parti correlate, contenuta nella Nota 36.
  • Gli effetti degli eventi o delle operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero di quelle operazioni o di quei fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività (Nota 36).

I rapporti con parti correlate sono evidenziati direttamente nei prospetti della Situazione patrimoniale – finanziaria e del Conto economico e sono oggetto di specifica informativa in Nota 33.

Valutazione sulla continuità aziendale

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato da performance positive del Gruppo che hanno determinato un lieve incremento dei ricavi e del margine operativo lordo rispetto all'esercizio precedente. Il risultato operativo e il risultato netto risultano, tuttavia, negativi prevalentemente a causa di accantonamenti e svalutazioni non monetarie, che, in particolare, hanno impattato negativamente i risultati della Capogruppo.

In relazione all'esercizio 2025, si segnala che il clima di incertezza che ha influenzato il comparto automobilistico nel secondo semestre del 2024 sta comportando la revisione delle strategie di prodotto delle maggiori case automobilistiche mondiali con conseguente sospensione o rallentamento dei programmi a discapito di tutta la filiera automotive.

Tale circostanza è riscontrabile anche nel mercato in cui la Società e il Gruppo operano dove si registra un rallentamento nella domanda di alcuni servizi direttamente connessi al lancio di nuovi modelli.

In linea con i precedenti esercizi ed alla luce di quanto sopra esposto il Gruppo si mantiene focalizzato nell'individuazione delle azioni necessarie al perseguimento dei seguenti obiettivi:

la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive;

la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;

il mantenimento di risorse finanziarie adeguate alle necessità del Gruppo.

Nonostante in alcune aree geografiche sia riscontrabile una certa stabilità nelle opportunità di business, i dati consuntivati nell'esercizio 2024 confermano la necessità di proseguire, anche con il supporto di advisor esterni, nelle iniziative volte al miglioramento della marginalità, e dei volumi di vendita ed al contenimento dei costi diretti e delle spese generali necessari per garantire l'auto-generazione di risorse finanziarie e ritornare all'utile di esercizio entro breve termine.

La Società, inoltre, monitora puntualmente il livello di patrimonio netto per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale e di patrimonio netto consolidato per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il covenant è stato rispettato).

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2024 positiva per 7,9 milioni di euro, rappresentata tra l'altro da 18,1 milioni di euro di disponibilità liquide, da 3,0 milioni di euro di crediti verso parti correlate e da 12,1 milioni di euro di debiti finanziari a breve termine (esposti al costo ammortizzato). Si specifica che le disponibilità liquide comprendono una quota pari a 1,2 milioni di euro, relativa ad anticipi ricevuti su commesse in corso di svolgimento (rilevati tra le Passività derivanti da contratto) e pertanto di fatto impegnata per il soddisfacimento delle obbligazioni contrattuali assunte con i clienti.

Si ricorda che i debiti finanziari a breve termine sono relativi all'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro. Tale debito, in scadenza a fine 2025, è totalmente garantito dal gruppo Mahindra che ha emesso una fideiussione a prima richiesta a favore degli istituti finanziatori nel caso in cui la Pininfarina non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano risorse finanziarie sufficienti a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina

Engineering, atteso entro l'esercizio 2025, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti.

In caso di tensioni finanziarie derivanti da esigenze operative oltreché da esborsi connessi ai contenziosi in essere superiori rispetto a quanto previsto, la Capogruppo potrà inoltre reperire le risorse necessarie anche attraverso l'anticipazione finanziaria dei crediti collegati al principale contratto di produzione in essere.

Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto che, come precedentemente esposto, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Società per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio. Conseguentemente, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi associati, la Società potrà farvi fronte avvalendosi di tale supporto finanziario accordato dall'azionista di controllo.

Alla luce di quanto precedentemente esposto, gli Amministratori hanno quindi ritenuto essere venute meno le incertezze significative evidenziate nelle precedenti Relazioni ed hanno utilizzato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente Bilancio.

2.2 Principi contabili significativi

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti, i macchinari e gli altri beni utilizzati nel processo produttivo sono iscritti in bilancio al costo d'acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo ammortamento ed eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni, i quali non sono soggetti ad ammortamento.

Il costo include tutte le spese direttamente attribuibili all'acquisto, che s'identificano in quelle sostenute per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento.

L'ammortamento dei fabbricati e degli altri cespiti generici è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da distribuire il valore contabile residuo sulla vita economica utile stimata.

Le aliquote d'ammortamento applicate a ciascuna categoria di beni sono indicate nel prospetto seguente:

Vita utile in anni
Categoria Stabilimento Bairo Altri Stabilimenti
Terreni Indefinita Indefinita
Fabbricati 50 33
Macchinari 20 5/10
Impianti 20 10
Arredi e attrezzature 10 8
Attrezzature informatiche - 5
Collezione Storica - Indefinita
Altre - 5

I terreni sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati, bensì sottoposti a impairment test se emergono degli indicatori che evidenziano un valore contabile superiore al valore recuperabile. I costi sostenuti dopo l'acquisto dell'attività sono capitalizzati, solo se è probabile che potranno generare dei benefici economici futuri e il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione, determinate confrontando il valore contabile delle immobilizzazioni materiali con il loro prezzo di vendita, sono iscritte a conto economico. Nel presente paragrafo, nelle note successive e nelle precedenti, il termine impairment indica l'adeguamento del valore contabile al valore recuperabile.

Le attività materiali comprendono, inoltre, le vetture facenti parte della Collezione Storica Pininfarina valutate secondo il metodo della rideterminazione del valore previsto dallo IAS 16, che prevede un adeguamento del valore contabile degli asset al fair value alla data di riferimento del bilancio e una rideterminazione del fair value stesso, ad intervalli regolari, per far sì che non vi sia mai una differenza significativa tra il fair value di un bene alla chiusura del bilancio ed il suo valore contabile alla medesima data.

In considerazione della loro particolare natura e dell'impossibilità di una precisa determinazione della vita utile, i beni relativi alla Collezione Storica non sono soggetti a processo di ammortamento.

Leasing

All'inizio del contratto la Società valuta se il contratto è, o contiene, un leasing. Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Modello contabile per il locatario

La Società, ai sensi del principio contabile IFRS 16, in veste di locatario riconosce le attività correlate al diritto d'uso di beni in leasing alla data di inizio del relativo contratto (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono

misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio, al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing. Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, la Società ammortizza l'attività consistente nel diritto d'uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Per quanto concerne le passività finanziare legate ai leasing, coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 16, la Società in veste di locatario rileva separatamente tra le passività finanziarie anche le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di decorrenza del contratto. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società.

Leasing a breve termine e leasing di attività di modesto valore

La Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di modesto valore e ai leasing a breve termine, comprese le attrezzature informatiche. La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Modello contabile per il locatore

Quando agisce in qualità di locatore, la Società determina alla data di inizio di ciascun leasing se si tratta di un leasing finanziario oppure operativo. I leasing in cui la Società trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante sono classificati come leasing finanziari; in caso contrario, sono classificati come leasing operativi. Per effettuare tale valutazione, la Società considera gli indicatori forniti dall'IFRS 16. Se il contratto contiene componenti leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15. La Società contabilizza i ricavi da locazione derivanti da leasing operativi in modo sistematico lungo la durata del contratto e li rileva come Altri ricavi e proventi.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente nell'attivo dello stato patrimoniale solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto, di produzione o al valore di perizia al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte a verifica annuale, o più frequentemente se necessario, di recuperabilità del valore iscritto (impairment test) anche in assenza di indicatori di perdita di valore. Tale verifica è condotta a livello di unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit) alla quale è imputata l'attività immateriale stessa.

Le licenze software e le altre licenze assimilabili sono capitalizzate al costo sostenuto, inclusivo della loro messa in uso; esse sono ammortizzate in base alla vita utile stimata, da 3 a 5 anni. I costi associati al mantenimento dei programmi software sono considerati costi dell'esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza. I costi sostenuti per la produzione del software identificabile e controllabile dal Gruppo, tali da produrre con elevata probabilità dei benefici economici futuri maggiori dei costi sostenuti, ove presenti, sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati in base alla loro vita utile non eccedente comunque i tre anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Le attività immateriali a vita utile indefinita, compreso l'avviamento, sono sottoposte a impairment test con cadenza almeno annuale, e comunque ogniqualvolta emergano degli indicatori di una perdita di valore. Gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali oggetto d'ammortamento sono sottoposte a un test d'impairment solo se emergono degli indicatori che facciano presupporre che il loro valore contabile possa eccedere il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra, il fair value di un'attività o di una cash generating unit dedotti i costi di vendita e il valore d'uso ("value in use"), determinato attualizzando i flussi di cassa provenienti dall'attività con riferimento alle previsioni della direzione, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione avviene utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa; tale tasso s'identifica per la Società con il costo medio ponderato del capitale ("WACC").

Quando il valore contabile eccede il valore recuperabile la Società contabilizza una svalutazione a conto economico pari a tale eccedenza. Se, successivamente, vengono meno i presupposti che hanno originato l'impairment, il valore contabile dell'attività o della cash generating unit è ripristinato fino a concorrenza del valore contabile esistente prima della svalutazione, dedotto l'ammortamento dell'esercizio. La svalutazione dell'avviamento non è mai reversibile. Le cash generating units della Società sono identificate coerentemente con la sua struttura organizzativa e il suo business, aggregando quelle attività in grado di generare dei flussi di cassa in entrata autonomi, in accordo con quanto richiesto dallo IAS 36 – Riduzione durevole di valore delle attività.

Nel dettaglio le CGU/attività identificate dalla Società sono le seguenti:

  • "Altre attività connesse allo Stile". Si tratta di tutte le altre attività relative allo Stile, effettuate attualmente dalla Società. A tale CGU era attribuito anche l'avviamento;
  • attività riferibili alla "Galleria del vento";
  • immobile e attività relative al sito di Bairo Canavese, attualmente utilizzato per fini logistici;
  • partecipazione nella Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, il cui equity value corrisponde all'equity value della sua partecipazione in Pininfarina Deutschland GmbH;
  • partecipazione in Pininfarina Shanghai Co. Ltd;
  • partecipazione in Pininfarina of America Corp.

Nell'effettuare l'impairment test, il riferimento per valutare la recuperabilità del valore contabile dei complessi immobiliari detenuti dalla Società è il fair value, determinato con ricorso alle valutazioni di mercato risultanti dagli archivi dell'Agenzia del Territorio, ed eventualmente da perizie estimative redatte da esperti indipendenti.

Partecipazioni

Le partecipazioni includono gli investimenti in società controllate e in società collegate, oltre ad investimenti in altre partecipazioni valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le imprese controllate sono società nelle quali la Pininfarina S.p.A. esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27 – Bilancio separato e dall'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tale controllo è basato sul potere esercitato dalla Società nelle entità oggetto di investimento,

sull'esposizione o sui diritti ai rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento della società con tali entità e sulla capacità della società stessa di esercitare il proprio potere per influenzare i suddetti rendimenti variabili.

Nel bilancio separato della Pininfarina S.p.A. le partecipazioni in imprese controllate sono valutate al costo d'acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.

Le società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del Patrimonio netto di seguito descritto.

Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione.

Gli utili o le perdite di pertinenza della Società sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa.

Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione della Società nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

In presenza di obiettive evidenze di una perdita di valore, il valore contabile della partecipazione è confrontato con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Non possedendo partecipazioni in imprese controllate o collegate quotate in un mercato attivo, il fair value è determinato con riferimento a un accordo di vendita vincolante. Il valore d'uso è corrispondente al valore attuale dei flussi finanziari futuri generati dalla società, attualizzati utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici del settore in cui la stessa opera, al netto della posizione finanziaria netta. I flussi di cassa sono determinati con riferimento ad assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione dei flussi finanziari così determinati avviene utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la Pininfarina S.p.A. è impegnata a adempiere a obbligazioni legali, contrattuali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi che hanno originato le svalutazioni, il valore della partecipazione è ripristinato nei limiti del costo originario, con imputazione dell'effetto a conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di magazzino sono iscritte in bilancio al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale valore di vendita nel corso dell'attività ordinaria, al netto delle spese variabili di vendita. Il costo è determinato, ai sensi dello IAS 2 – Rimanenze, usando il metodo FIFO ("first-in first-out"). Il costo dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di progettazione, il costo delle materie prime e del lavoro diretto, altri costi diretti e altri costi indiretti allocabili all'attività produttiva in base ad una normale capacità produttiva. Tale configurazione di costo non include gli oneri finanziari. Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

Attività e passività finanziarie

La Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value a cui si aggiungono, nel caso di attività finanziarie non rilevate a conto economico, i costi di transazione.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

La classificazione è basata su due criteri: il modello di business della Società per la gestione delle attività oppure il criterio 'SPPI' (solely payments of principal and interests) qualora il cash flow degli strumenti contrattuali rappresenti "esclusivamente il pagamento di capitale ed interessi" rispetto al capitale in essere.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione (costo ammortizzato, FVOCI o FVTPL).

Crediti e debiti commerciali

I crediti commerciali e gli altri crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, ridotto delle perdite di valore, fatta eccezione per i crediti detenuti nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali, sia mediante la vendita ("hold to collect and sell").

Tali crediti sono valutati al fair value, con variazioni rilevate direttamente nel conto economico complessivo. Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate applicando l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito.

I debiti commerciali e gli altri debiti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. I crediti ed i debiti in valute estere sono inoltre valutati ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio e gli utili o le perdite derivanti da tale conversione sono imputati a conto economico.

Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono la cassa, i depositi bancari immediatamente disponibili e altri investimenti liquidabili entro tre mesi.

Fondi per benefici ai dipendenti

(a) Piani pensionistici

I dipendenti della Pininfarina beneficiano di piani a contribuzione definita e di piani a benefici definiti; questi ultimi s'identificano con una parte del fondo trattamento di fine rapporto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile e pertanto non sono assistiti da attività specifiche a servizio del piano ("plan assets"). I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che impongono al Gruppo dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione, liberandolo da ogni obbligo legale o implicito a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, d'attività sufficienti a pagare tutti i benefici spettanti ai dipendenti,

maturati nel corso dell'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e nei precedenti. Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza. Rientrano in tale categoria i versamenti effettuati al Fondo Cometa e al Previp.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, la Società utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito", basato su un calcolo attuariale determinato con riferimento a variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto di spettanza dei dipendenti della Società è inquadrato nell'ambito dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti come:

  • un piano pensionistico a benefici definiti per la quota accantonata antecedentemente all'entrata in vigore della legge finanziaria n. 296 del 27 dicembre 2006 e dei relativi decreti attuativi;
  • un piano pensionistico a contribuzione definita per le quote maturate successivamente.

La valutazione attuariale per la determinazione del fondo è elaborata in occasione della relazione semestrale e del bilancio annuale. L'ammontare cumulato delle perdite e dei guadagni attuariali, derivanti da variazioni nelle stime effettuate è imputato in una specifica voce del conto economico complessivo. In caso di riduzione o estinzione della passività il Gruppo rileva gli utili o le perdite nel momento in cui queste si manifestano.

(b) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti

La Società iscrive un costo con contropartita un debito a fronte delle passività che si originano in presenza d'incentivi, bonus e schemi di condivisione dei profitti. Il debito è contabilizzato in presenza di un'obbligazione legale o implicita, quando è probabile che sarà necessario un impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e se può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Dall'esercizio 2023 la Società ha implementato un piano di incentivazione monetaria a lungo termine (Piano LTI) per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027.

Il Piano LTI prevede un premio monetario il cui ammontare potrà variare in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi target e la cui erogazione è prevista con riferimento agli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2025 (Payout 2025) e al 31 dicembre 2027 (Payout 2027).

Data la sua natura, il Piano LTI rientra nella categoria degli Altri benefici a lungo termine dello IAS 19 ed è pertanto valutata con l'utilizzo di tecniche attuariali.

(c) Benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro

La Società rileva una passività con contropartita un costo del personale quando è impegnato in modo comprovabile a interrompere il rapporto di lavoro con un dipendente, o con un gruppo di essi, prima del normale pensionamento, oppure quando è impegnato a erogare dei benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare le dimissioni volontarie a fronte di esuberi. Il Gruppo si ritiene impegnato in modo comprovabile a concludere il rapporto di lavoro, quando e solo quando, dispone di un piano formale dettagliato relativo all'estinzione del rapporto di lavoro e non ha delle realistiche possibilità di recesso.

Fondi per rischi e oneri, passività potenziali

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata, d'esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando sono realizzate tutte le seguenti condizioni: (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli

accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, o per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. I costi che il Gruppo prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui è definito formalmente il programma, solamente quando è sorta nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. Le passività iscritte nei fondi rischi e oneri sono periodicamente aggiornate per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico ove è stato contabilizzato l'accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le informazioni sulle eventuali passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi sono valutati tenendo conto del corrispettivo specificato nel contratto con il cliente. La Società rileva i ricavi quando trasferisce il controllo dei beni o dei servizi.

La Società ha identificato le seguenti performance obligation nei contratti con i propri clienti:

(a) Servizi di stile, ingegneria e operations e (b) Servizi di architettura e design

Nel caso dei servizi di stile e dei servizi di design, i prodotti/servizi vengono realizzati secondo le specifiche del cliente e, se questi decide di interrompere il contratto, la Società ha diritto a richiedere il rimborso dei costi sostenuti fino a quel momento, incrementati di un margine ragionevole.

Le fatture sono emesse secondo le condizioni contrattuali e sono di norma esigibili a 30 giorni. Gli importi non fatturati sono rilevati tra le attività derivanti da contratto.

I ricavi e i relativi costi sono rilevati nel corso del tempo ("over time"), ossia prima che i beni/servizi siano resi disponibili al cliente. I progressi realizzati sono valutati secondo il metodo del cost-to-cost.

(b) Royalties

Le royalties attive sono sostanzialmente legate alla concessione di licenza d'uso del marchio Pininfarina su prodotti di design realizzati dalla Società. Sebbene il cliente non abbia il controllo del marchio, egli beneficia economicamente dall'apposizione del brand "Pininfarina". Il beneficio economico condiviso ha condotto il Gruppo a ritenere che si tratti di "diritto d'accesso" e non di "diritto di utilizzo" del marchio e pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(c) Canoni di locazione attivi

Nell'ambito dei servizi di locazione attivi, il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalle prestazioni man mano che la Società le effettua. Pertanto, i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(d) Altre minori

Per quanto riguarda le altre performance obligations minori, la Società valuta caso per caso se sia più adeguata la rilevazione dei ricavi "over time" o in un determinato momento ("at a point in time").

Costi incrementali per l'ottenimento del contratto

La Società contabilizza come attività i costi incrementali per l'ottenimento del contratto con il cliente, se prevede di recuperarli.

I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che l'entità sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto (per esempio, una commissione di vendita).

Come espediente pratico, la Società rileva i costi incrementali per l'ottenimento del contratto come spesa nel momento in cui sono sostenuti, se il periodo di ammortamento dell'attività che l'entità avrebbe altrimenti rilevato non supera un anno.

L'attività rilevata come costi incrementali per l'ottenimento del contratto è ammortizzata sistematicamente e in modo corrispondente al trasferimento al cliente dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Attività e passività derivanti da contratto

La Società presenta il contratto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata come attività derivante da contratto o passività derivante da contratto, in funzione del rapporto tra la prestazione svolta e il pagamento del cliente. La Società presenta separatamente come credito i diritti incondizionati al corrispettivo.

Se la Società adempie l'obbligazione trasferendo beni o servizi al cliente prima che quest'ultimo paghi il corrispettivo o prima che il pagamento sia dovuto, la Società presenta il contratto come attività derivante da contratto, ad esclusione degli importi presentati come crediti. L'attività derivante da contratto è il diritto della Società di ottenere il corrispettivo per beni o servizi da essa trasferiti al cliente. La Società verifica se l'attività derivante da contratto ha subito una riduzione di valore in conformità all'IFRS 9.

Se il cliente paga il corrispettivo o se la Società ha diritto ad un importo del corrispettivo che è incondizionato (ossia un credito) prima di trasferire al cliente il bene o servizio, la Società presenta il contratto come passività derivante da contratto nel momento in cui è effettuato il pagamento o (se precedente) nel momento in cui il pagamento è dovuto. La passività derivante da contratto è l'obbligazione della Società di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo).

Imposte correnti

Le imposte correnti sono contabilizzate in base alla stima del proprio reddito imponibile, in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate, alla data di chiusura dell'esercizio in ciascun Paese, tenendo conto degli accordi di consolidato fiscale nazionale, delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

2.3 Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2024

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti significativi sul bilancio separato della Società.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione

di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio separato della Società.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio separato della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione europea

In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 – Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 – Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la presentazione dei principali schemi di bilancio e introduce importanti modifiche con riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:

  • classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
  • presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).

Il nuovo principio inoltre:

  • richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
  • introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
  • introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l'eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).

Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo nuovo principio sul bilancio separato della Società.

In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al

raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:

  • chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l'assessment del SPPI test;
  • determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un'entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.

Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.

Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato "Annual Improvements Volume 11". Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:

  • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
  • IAS 7 Statement of Cash Flows.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio separato della Società.

In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendment to IFRS 9 and IFRS 7". Il documento ha l'obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:

  • un chiarimento riguardo all'applicazione dei requisiti di "own use" a questa tipologia di contratti;
  • dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
  • dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un'entità.

La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

3 - USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SIGNIFICATIVE

Valore recuperabile delle attività materiali (incluse le partecipazioni) e immateriali non correnti

La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività materiali (incluse le partecipazioni) e immateriali non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.

L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività (impairment test) non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene e adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance delle società del gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Per l'informativa sulla stima del valore recuperabile e l'esito dell'impairment test si rimanda alla Nota 7.

Per quanto riguarda la determinazione del fair value dei veicoli della Collezione Storica è stata effettuata attraverso la predisposizione di apposite valutazioni da parte di società qualificate ed indipendenti. Per la predisposizione delle valutazioni la stima del valore è stata determinata attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile del fair value. Ad intervalli regolari o in presenza di particolari avvenimenti, la Società procede alla verifica del valore del fair value aggiornando, se necessario, il valore contabile.

Valutazioni riferite alla fiscalità differita

La valutazione delle imposte anticipate e differite è frutto delle stime sulle modalità con le quali la Società attende di recuperarne il valore contabile, valutando in particolare le probabilità di conseguimento di un reddito imponibile o tassabile futuro. Le attività e le passività fiscali differite sono valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale saranno realizzate le attività o estinte le passività; quindi, sulla base delle aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento del bilancio e sulla base delle modifiche fiscali approvate a tale data.

In conformità a quanto disposto dallo IAS 12, in seguito alla rideterminazione del valore della Collezione Storica, la Società ha rilevato la connessa fiscalità differita. Nello specifico, con riferimento ai beni sui quali si è rilevato un incremento di valore, è stata rilevata la fiscalità differita passiva, in quanto si tratta di differenze temporanee imponibili. Con riferimento ai beni sui quali è emerso un decremento di valore, trattandosi di una differenza temporanea deducibile, la Società ha valutato l'iscrivibilità di attività per imposte anticipate.

Valutazione delle attività e passività derivanti da contratti

La Società opera in settori di business e con schemi contrattuali generalmente rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere o servizi non ancora

conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Recuperabilità dei crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento. Il fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Con specifico riferimento alle posizioni verso controparti che sono o sono state recentemente interessate da tensioni di carattere geopolitico o finanziario, i valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management con il supporto dei propri esperti legali, tenuto conto della solvibilità di detti debitori.

Accantonamenti al fondo per rischi e oneri, passività e attività potenziali

I fondi per rischi e oneri sono delle passività rilevate nel bilancio, di scadenza e ammontare incerti. La loro quantificazione dipende dalle stime degli Amministratori sui costi da sostenere alla data di chiusura del bilancio, per estinguere l'obbligazione.

Le passività e le attività potenziali non sono contabilizzate in bilancio, in accordo rispettivamente ai paragrafi n. 27 e n. 31 dello IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Le passività potenziali derivano da un'obbligazione possibile, frutto di fatti passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti, non totalmente sotto il controllo dell'impresa, oppure da un'obbligazione attuale che deriva da fatti passati ma non è rilevata perché non è probabile un esborso o perché l'importo di quest'ultima non può essere attendibilmente determinato.

Le attività potenziali sono delle attività possibili non rilevate in bilancio, che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o al non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa.

Nell'effettuare le proprie stime, gli Amministratori si avvalgono, ove ritenuto necessario, anche dei pareri di consulenti legali ed esperti.

Contabilizzazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto, per la parte maturata prima del 1° gennaio 2007, a seguito della riforma della previdenza complementare, rientra nei piani a benefici definiti previsti dallo IAS 19 – Benefici per i dipendenti. Tali piani definiscono l'ammontare del beneficio pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il quale dipende da diversi fattori quali l'età, gli anni di servizio e il salario. Le stime di tali parametri, pur prudenti e comprovati da serie storiche di dati aziendali, possono essere soggetti a cambiamenti.

La passività del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è determinata dagli Amministratori con l'ausilio di un esperto indipendente iscritto all'Albo nazionale degli attuari.

4 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2024 ammonta a 30,6 milioni di euro (31,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023) ed ha subito la seguente movimentazione del corso degli ultimi due esercizi:

(in migliaia di
euro)
Terreni Fabbricati Macchinari Impianti Arredi
attrezzature
Attrezzature
informatiche
Collezione
Storica
Altre In
corso
Totale
Costo storico 12.002 64.967 6.071 68.305 2.390 4.994 - 684 350 159.763
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(6.636) (44.535) (4.947) (64.838) (2.222) (4.326) - (348) 0 (127.852)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2022
5.366 20.432 1.124 3.467 168 668 - 336 350 31.911
Movimenti 2023
Investimenti - 382 120 1.461 145 174 - 115 237 2.634
Alienazioni
nette
(1.010) (2.917) - - - - - (37) - (3.964)
Riclassifiche - - - 249 - - - 13 (350) (88)
Ammortamenti - (939) (229) (692) (42) (283) - (10) - (2.195)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 2.749 (17) - 2.732
Valore netto
contabile finale
4.356 16.958 1.015 4.485 271 559 2.749 400 237 31.030
Costo storico 10.992 48.471 5.986 70.003 2.496 5.168 - 610 237 143.963
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(6.636) (31.513) (4.971) (65.518) (2.225) (4.609) - (210) - (115.682)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2023
4.356 16.958 1.015 4.485 271 559 2.749 400 237 31.030
Movimenti 2024
Investimenti - 369 37 1.310 2 171 - - 129 2.018
Alienazioni
nette
- - - - - - - - - -
Riclassifiche - 47 - 69 38 41 - - (237) (42)
Ammortamenti - (951) (238) (876) (57) (219) - (32) - (2.373)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 4.820 - - 4.820
Altri movimenti - 1 - (1) - - - - - -
Valore netto
contabile finale
4.356 16.424 814 4.987 254 552 7.569 368 129 35.453
Costo storico 12.001 47.856 5.550 71.278 2.536 5.379 7.569 610 129 152.908
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(7.645) (31.432) (4.736) (66.291) (2.282) (4.827) - (242) - (117.455)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2024
4.356 16.424 814 4.987 254 552 7.569 368 129 35.453

Al 31 dicembre 2024 le categorie Terreni e Fabbricati, per complessivi 20,8 milioni di euro accoglie il valore contabile dei complessi immobiliari costituiti dallo stabilimento di produzione localizzato a Bairo Canavese in via Castellamonte n. 6 (TO), dal centro stile e ingegneria di Cambiano, via Nazionale n. 30 (TO).

Relativamente al sito industriale di Bairo Canavese, iscritto ad un valore contabile pari a 10,5 milioni di euro, di cui 9,9 per terreni e fabbricati e 0,6 per impianti e altre attività materiali, si specifica che lo stabilimento è attualmente utilizzato per fini logistici. Il valore contabile di iscrizione del sito industriale è stato confrontato con il fair value determinato tenuto conto degli esiti di una valutazione tecnico estimativa dello stabilimento riferita a dicembre 2024, dalla quale è risultato un valore leggermente superiore a quello di libro.

Nel mese di maggio 2024 si è perfezionata la vendita, per 0,2 milioni di euro, di una proprietà localizzata a Beinasco (TO) che era inutilizzata e completamente svalutata.

I terreni e i fabbricati localizzati in Italia sono tutti di proprietà della capogruppo Pininfarina S.p.A.

La voce include, inoltre, Impianti e Macchinari per complessivi 5,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e accoglie gli impianti e i macchinari presso il sito di Cambiano, gli impianti della Galleria del Vento e dello stabilimento di Bairo Canavese, rappresentati da impianti elettrici e di riscaldamento.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio fanno riferimento principalmente ad impianti afferenti al sito di Cambiano.

All'interno delle attività materiali è inclusa anche la Collezione Storica, del valore di 7.569 migliaia di euro. Si specifica che, nel 2024, le valutazioni effettuate da ulteriori professionisti esterni hanno messo in luce una serie di nuovi fattori che giustificano l'incremento del valore di un veicolo in particolare. Nello specifico, è stato riconosciuto che questa vettura è un esemplare unico, molto ambito dai collezionisti, grazie alla sua rarità, al design esclusivo e al suo legame con il celebre marchio Pininfarina, nonché con il mondo della Formula 1. Questi aspetti hanno determinato un adeguamento al fair value del valore contabile di tale vettura, con un incremento pari a 4.750 migliaia di euro.

In linea con quanto fatto lo scorso anno, per quanto riguarda la CGU "Altre attività connesse allo Stile", che accoglie il capitale investito netto della Società escluse le attività di Bairo Canavese, della Galleria del Vento e le partecipazioni, considerando i risultati fatti registrare nell'esercizio 2024 e ricordando che gli assets principali della CGU, su cui non risulta allocato avviamento, sono rappresentati dai terreni e dagli immobili di Cambiano, per i quali una recente perizia riferita a dicembre 2024 ha confermato che i fair value sono complessivamente superiori ai relativi valori contabili, gli Amministratori non hanno ravvisato indicatori di potenziale perdita di valore e, pertanto, non hanno sottoposto ad impairment test tale CGU.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2024, la CGU "Galleria del Vento" è stata sottoposta a test di impairment all'esito del quale non si è reso necessario effettuare una svalutazione. Il valore d'uso della CGU è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2025 e dal piano 2026-2027 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2024, attualizzato ad un WACC del 7,77%. Nel calcolo del terminal value è stato considerato un tasso di crescita pari all'1,0%.

5 - ATTIVITÀ PER DIRITTO D'USO E PASSIVITÀ PER DIRITTO D'USO

Attività per diritto d'uso

Il valore netto delle Attività per diritto d'uso al 31 dicembre 2024 ammonta a 1,0 milione di euro (0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

La voce, derivante dall'applicazione del principio IFRS 16, rappresenta il diritto d'uso dei beni sottostanti i contratti di affitto sottoscritti dalla Società.

Passività finanziarie per diritto d'uso

La voce, complessivamente pari a 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (euro 690 migliaia al 31 dicembre 2023), evidenzia le seguenti scadenze:

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2024
Flussi
finanziari
contrattuali
di cui entro
1 anno
di cui tra 1 e
5 anni
di cui oltre
5 anni
Passività per diritto d'uso 1.062 1.158 475 557 127

Nel corso del 2024 la Società ha corrisposto canoni per beni in leasing per 329 migliaia di euro.

Importi rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Ammortamenti di attività per diritto d'uso (293) (179)
Interessi passivi sulle passività per diritto d'uso (40) (34)
Costi relativi ai leasing a breve termine o di modesto valore (47) (76)
Totale (380) (289)

6 - ATTIVITÀ IMMATERIALI

Il valore netto delle Attività immateriali al 31 dicembre 2024 ammonta a 0,7 milioni di euro, in leggero aumento rispetto all'esercizio precedente, in conseguenza di investimenti (e riclassifiche) pari ad euro 0,4 milioni e ammortamenti dell'esercizio per 0,3 milioni di euro.

7 - PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni evidenziano nel 2024 la seguente movimentazione:

(in migliaia di euro) Società
controllate
Società
collegate
Altre Totale
Partecipazioni
Valore a inizio esercizio 11.626 714 422 12.762
Investimenti - - - -
Rivalutazioni/(Svalutazioni) rilevate a conto economico (1.246) 10 - (1.236)
Rivalutazioni/(Svalutazioni) rilevate nelle altre
componenti del conto economico complessivo
- - (84) (84)
Alienazioni - - - -
Altri movimenti - - - -
Valore a fine esercizio 10.380 724 338 11.442

Le partecipazioni in imprese controllate risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) Pininfarina
Engineering
S.r.l. in
liquidazione
Pininfarina
Shanghai Co.
Ltd
Pininfarina of
America Corp.
Totale
Partecipazioni
in società
controllate
% di possesso a inizio esercizio 100% 100% 100%
Valore a inizio esercizio 9.217 2.401 8 11.626
Investimenti - - - -
Rivalutazioni / (Svalutazioni) (1.246) - - (1.246)
Alienazioni - - - -
Valore a fine esercizio 7.971 2.401 8 10.380
% di possesso a fine esercizio 100% 100% 100%
Attività nette al 31 dicembre 2024 8.032 260 3.998
Risultato netto al 31 dicembre 2024 (1.325) 359 1.217

Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione

La società, costituita nel 2018 e per la quale nel mese di ottobre 2020 l'assemblea dei soci ha deliberato la messa in liquidazione volontaria, è controllata al 100% dalla Pininfarina S.p.A. e soggetta alla sua direzione e coordinamento.

Al 31 dicembre 2024 la consistenza patrimoniale di tale società, non più operativa dal quarto trimestre 2020 e senza personale, era sostanzialmente rappresentata dall'investimento nella controllata Pininfarina Deutschland, società che fornisce prevalentemente servizi d'ingegneria in outsourcing e annovera tra i principali clienti i gruppi BMW, Porsche, Bosch, Daimler e Magna.

L'esercizio 2024 si è chiuso per la controllata tedesca con ricavi totali di 15,1 milioni di euro (15,2 milioni di euro nel 2023) e una perdita d'esercizio pari a 1,6 milioni di euro contro quella dell'esercizio precedente pari a 1,8 milioni di euro.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2024 dalla Pininfarina Deutschland, il valore delle partecipazioni di Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione in Pininfarina Deutschland GmbH e, indirettamente, di Pininfarina S.p.A. in Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, è stato sottoposto a test di impairment all'esito del quale si è reso necessario effettuare una svalutazione per 1,246 milioni di euro (ad entrambi i livelli).

Dall'analisi dei risultati emerge un incremento significativo in termini di ricavi lungo il periodo coperto dal piano, nonché un significativo incremento della marginalità. Tenuto conto, del mancato raggiungimento degli obiettivi di piano negli ultimi esercizi e degli obiettivi del test di impairment e in coerenza con quanto fatto nei precedenti esercizi, per l'effettuazione dell'impairment test si sono considerati i flussi espliciti del triennio 2025-2027.

Il valore d'uso della controllata indiretta Pininfarina Deutschland è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2025 e dal piano 2026-2027 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2024, attualizzati ad un WACC del 9,72% che riflette le valutazioni correnti di mercato, il valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

Nel calcolo del terminal value è stato considerato un tasso di crescita pari al 2%, in linea con le stime previste per l'inflazione.

Tenuto conto della situazione finanziaria della controllata tedesca, ai fini del calcolo della posizione finanziaria netta sono stati considerati anche tutti i debiti commerciali, per la maggior parte scaduti, nei confronti della Pininfarina S.p.A.

In coerenza con le valutazioni precedenti, nel calcolo del valore recuperabile si è tenuto conto del valore del diritto di sfruttamento del marchio Pininfarina da parte della controllata sul mercato tedesco così come contrattualmente riservatole.

I flussi di cassa sono stati determinati con riferimento alle previsioni degli Amministratori, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche.

Pininfarina Shanghai Co. Ltd

L'esercizio 2024 si è chiuso con un valore della produzione di 6,6 milioni di euro in netto miglioramento rispetto al dato consuntivato nel 2023 pari a 3,1 milioni di euro, e un utile d'esercizio pari 0,4 milioni di euro, contro una perdita dell'esercizio precedente pari a 1,3 milioni di euro.

In considerazione delle performance positive consuntivate nel 2024, il valore della partecipazione non è stato sottoposto a test di impairment.

Pininfarina of America Corp.

La società, dedicata alla vendita di servizi di stile per i clienti americani, ha chiuso l'esercizio 2024 con ricavi totali di 9,0 milioni di euro (8,1 milioni di euro nel 2023) e un utile netto pari a 1,2 milioni di euro (1,3 milioni di euro nel 2023).

Non si ravvisa l'esigenza di procedere all'effettuazione del test di impairment, tenuto conto sia dei risultati passati sia dei risultati prospettici.

Le partecipazioni in imprese collegate risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) Goodmind S.r.l. Signature S.r.l. Totale
Partecipazioni in
società collegate
% di possesso a inizio esercizio 20% 24%
Valore a inizio esercizio 158 556 714
Investimenti / (alienazioni) - - -
Rivalutazioni / (Svalutazioni) 4 6 10
Altri movimenti - - -
Valore a fine esercizio 162 562 724
% di possesso a fine esercizio 20% 24%

Goodmind S.r.l. è attiva nel settore dei servizi di comunicazione ad aziende ed enti. Signature S.r.l. opera prevalentemente nel settore degli strumenti di scrittura ("stationery").

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 338 migliaia di euro, sono costituite dalla partecipazione detenuta nella società maltese Midi Plc (337 migliaia di euro) e da altri investimenti minori.

Il dettaglio dei Proventi/(oneri) su partecipazioni rilevati a conto economico negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2024
31 dicembre
2023
Quota di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il metodo del
patrimonio netto
10 30
Dividendi 467 549
Svalutazione partecipazioni in controllate e collegate (1.246) (3.592)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (769) (3.013)

I dividendi incassati sono riferiti alla controllata Pininfarina of America Corp.

8 - ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le attività finanziarie al 31 dicembre 2024 risultano rappresentate da finanziamenti non correnti concessi alla controllata indiretta Pininfarina Deutschland GmbH, alla controllata diretta Pininfarina Shanghai Co. Ltd e alla collegata Signature S.r.l.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

(in migliaia di euro) Pininfarina
Deutschland
GmbH
Signature Srl Pininfarina
Shanghai Co.
Ltd
Totale
Valore ad inizio esercizio 1.725 550 535 2.810
Incrementi - - 141 141
Interessi attivi 81 - 27 108
Incassi (81) - (81)
Altri movimenti - - -
Valore a fine esercizio 1.725 550 703 2.978

I finanziamenti nei confronti della Pininfarina Deutschland e della Pininfarina Shanghai sono regolati a normali tassi di mercato.

Il finanziamento verso la collegata Signature S.r.l. è infruttifero ed è stato erogato per finanziarne la fase di start up.

9 - RIMANENZE

Le Rimanenze includono prevalentemente i materiali vari utilizzati nelle produzioni di vetture e prototipi realizzati presso il sito di Cambiano, oltre a prodotti finiti a marchio Pininfarina e ricambi di vetture di produzione che vengono venduti alle case automobilistiche.

Di seguito la tabella di dettaglio dei magazzini e dei relativi fondi svalutazione:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Materie prime 978 577
Prodotti finiti 89 111
(Fondo svalutazione materie prime) (247) (269)
Totale Rimanenze 820 419

Il fondo svalutazione materie prime, contabilizzato a fronte del rischio d'obsolescenza e lenta movimentazione dei materiali, ha subito la seguente movimentazione nel corso degli ultimi due esercizi:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore ad inizio esercizio 269 269
Accantonamento - -
Utilizzo (22) -
Valore a fine esercizio 247 269

10 - CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

Il dettaglio dei crediti commerciali risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti Italia 1.680 1.386
Crediti UE 1.083 2.423
Crediti Extra UE 5.806 12.599
(Fondo svalutazione) (1.629) (691)
Crediti commerciali verso terzi 6.940 15.717
Pininfarina of America Corp. 358 117
Pininfarina Deutschland GmbH 2.541 2.577
Pininfarina Shanghai Co. Ltd 2.006 1.579
Automobili Pininfarina GmbH 150 370
Mahindra&Mahindra Ltd - 60
Tech Mahindra Ltd 32 1
Signature Srl 63 90
Crediti commerciali verso parti correlate 5.149 4.795
Totale 12.089 20.512

Le principali controparti della Società sono primarie case automobilistiche con standing creditizio elevato. Non esistendo contratti d'assicurazione dei crediti, la massima esposizione al rischio di credito per la Società è rappresentata dal loro valore contabile al netto del fondo svalutazione.

Si precisa che la Società non ha effettuato alcuna cessione di credito e che il saldo dei crediti verso clienti è composto prevalentemente da saldi in euro.

L'incremento del Fondo svalutazione crediti è principalmente relativo allo stanziamento prudenziale a fronte della mutata valutazione di recuperabilità di un credito verso un cliente iraniano, in conseguenza al contesto geopolitico caratterizzato dal conflitto russo-ucraino e dalle tensioni nell'area medio orientale.

Segue la movimentazione del fondo svalutazione:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Valore a inizio esercizio 691 297
Accantonamento 938 394
Utilizzo/Revisione di stima - -
Altri movimenti - -
Valore a fine esercizio 1.629 691

Per i crediti non oggetto di svalutazione specifica, la Società ha definito una matrice per lo stanziamento che è basata sull'esperienza storica in termini di perdite su crediti, rettificata secondo criteri che tengono conto del diverso rating creditizio di controparte e del diverso ambiente economico.

Al 31 dicembre 2024 il saldo degli Altri crediti, confrontato con il saldo del precedente esercizio, è così composto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Credito IVA 2.497 6.224
Credito Ires e ritenute d'acconto 217 114
Acconto Irap 155 -
Ratei / risconti attivi 871 540
Crediti verso Inail e Inps 9 7
Crediti verso dipendenti - 13
Altri crediti 8 129
Anticipi a fornitori 32 243
Totale altri crediti verso terzi 3.789 7.270
Totale altri crediti 3.789 7.270

Al 31 dicembre 2024 il saldo degli Altri crediti pari a 3,8 milioni di euro (7,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023) è principalmente composto dal Credito IVA, in riferimento al quale la Società, in data 10 luglio 2024, ha incassato un rimborso di 4,5 milioni di euro relativo al credito sorto nell'esercizio 2023 e, in data 8 ottobre 2024, un rimborso di 1,4 milioni di euro relativo al credito sorto nel secondo trimestre del 2024.

I Crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati completamente svalutati vista la dubbia possibilità pratica di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione. Resta impregiudicata la possibilità della società di poterli utilizzare qualora in futuro si ripresentassero le condizioni per il loro utilizzo considerando che la scadenza di tali crediti ha un orizzonte sino al 2031. Si specifica che le ritenute d'acconto estere non valorizzate in bilancio la cui possibilità di utilizzo resta impregiudicata ammontano a circa 4,3 milioni di euro.

11 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 risultano composte come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Denaro e valori in cassa 3 7
Depositi bancari a breve termine 18.050 21.860
Disponibilità liquide 18.053 21.867

Si segnala che i depositi bancari a breve termine includono:

  • investimenti di liquidità della durata massima di tre mesi per 11 milioni di euro prontamente convertibili in cassa;
  • una somma di 220 migliaia di euro costituite in pegno da parte della Società presso Intesa Sanpaolo in garanzia della linea di credito concessa dalla Banca alla controllata cinese.

Si rinvia al rendiconto finanziario per l'illustrazione dettagliata dei flussi di cassa dell'esercizio.

12 - PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale

Il Capitale sociale della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2024 è composto da n. 78.657.878 azioni ordinarie prive di valore nominale. Non sono presenti altre categorie di azioni. Il capitale sociale è presentato al netto delle azioni proprie in portafoglio, detenute nel rispetto dei limiti imposti dall'art. 2357 del Codice Civile.

Il dettaglio degli azionisti è riportato nella Nota 1.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Migliaia di euro Nr. Azioni Migliaia di euro Nr. Azioni
Azioni ordinarie emesse 56.482 78.673.836 56.482 78.673.836
(Azioni proprie) (16) (15.958) (16) (15.958)
Capitale sociale 56.466 78.657.878 56.466 78.657.878

Altre riserve

Le Altre riserve risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905 22.905 -
Riserva legale 11.296 11.296 -
Riserva rivalutazione "Collezione Storica" 5.518 2.043 3.475
Altre riserve 10.558 10.642 (84)
Altre riserve 50.277 46.886 3.391

La Riserva sovrapprezzo azioni, pari ad euro 22.905.478 e la Riserva legale pari a euro 11.296.386 risultano invariate rispetto all'esercizio precedente.

La Riserva legale, secondo quanto previsto dall'art. 2430 del Codice Civile, è disponibile per eventuali coperture perdite.

La Riserva rivalutazione Collezione Storica, pari ad euro 5.518.205, accoglie, così come richiesto dallo IAS 16, l'incremento del costo storico dei cespiti che sono stati soggetti a rideterminazione del valore esposto al netto del saldo della fiscalità differita passiva iscritta in conseguenza al sorgere di differenze temporanee imponibili.

Le Altre riserve si movimentano per effetto dell'adeguamento a fair value al 31 dicembre 2024 delle Partecipazioni in altre imprese (Nota 7), rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Utili (perdite) portate a nuovo

Al 31 dicembre 2024 le perdite portate a nuovo ammontano a euro 58.201.558, con una variazione in aumento di complessivi euro 2.726.404 rispetto al 31 dicembre 2023 dovuta:

  • alla destinazione per euro 2.779.206 del risultato dell'esercizio 2023;
  • all'effetto dell'esercizio relativo all'applicazione del principio IAS 19 revised, positivo per euro 52.802.

Descrizione Valore al 31
dicembre 2024
(in euro)
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Quota non
distribuibile
Capitale sociale 56.465.974
Altre riserve 50.277.284
Riserve di capitale
Riserva di rivalutazione 2.646.208 A,B,C 2.646.208 -
Riserva di rivalutazione "Collezione
Storica"
5.518.205 A,B,C 5.518.205 -
Riserve di utili
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905.478 A,B,C 22.905.478 -
Riserva legale 11.296.386 B 11.296.386 11.296.386
Riserva da fusione 5.277.015 A,B,C 5.277.015 -
Riserva futuro aumento capitale 155.760 B - -
Altre 2.478.231 B 2.462.816 15.415
Utili/ (Perdite) portate a nuovo (58.201.558)
Risultato dell'esercizio (4.834.107) A,B,C
Totale 43.707.593 50.106.108 11.311.802

Informativa sulla possibilità di utilizzazione delle riserve di patrimonio netto

A: per aumento di capitale, B: per copertura perdite, C: per distribuzione ai soci

Le Riserve di rivalutazione, se utilizzate a copertura di perdite, salvo delibera dell'assemblea straordinaria di non ricostituzione, devono essere ricostituite. La loro distribuzione deve essere assoggettata alle disposizioni di cui all'art. 2445, commi 2 e 3, del Codice Civile.

La Riserva legale è interamente disponibile per eventuali coperture perdite.

La voce Altre non è distribuibile per l'importo di euro 15.415, pari all'ammontare del valore delle azioni proprie in portafoglio detenute dalla società al 31 dicembre 2024, come disposto dall'art. 2357-ter, 3°comma del Codice Civile.

13 - ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le Altre passività finanziare accolgono principalmente la passività residua relativa all'Accordo di riscadenziamento (l'"Accordo") divenuto efficace il 30 maggio 2016 tra la Pininfarina S.p.A. e i propri Istituti Finanziatori che in sintesi ha comportato quanto segue:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

La seguente tabella sintetizza la movimentazione delle Altre passività finanziarie nel corso degli ultimi due esercizi:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Accordo di
Riscadenziamento
Altre
passività
finanziarie
verso
parti
correlate
Totale Accordo di
Riscadenziamento
Altre
passività
finanziarie
verso
parti
correlate
Totale
Valori a inizio esercizio 14.753 - 14.753 17.261 73 17.334
Incrementi - - - - - -
Oneri figurativi 919 - 919 1.070 - 1.070
Rimborsi/eliminazione
passività
(3.586) - (3.586) (3.578) (73) (3.651)
Altre variazioni - - - - - -
Valori a fine esercizio 12.087 - 12.087 14.753 - 14.753
di cui entro 12 mesi 12.087 - 12.087 3.578 - 3.578
di cui oltre 12 mesi - - - 11.175 - 11.175

Il fair value dei debiti ristrutturati era stato determinato, al 30 maggio 2015, attualizzando i flussi finanziari quali risultanti dall'Accordo di riscadenziamento a un tasso del 6,5%, determinato con l'ausilio di un advisor finanziario estraneo all'Accordo di riscadenziamento, come somma 1) della remunerazione degli investimenti privi di rischio e 2) di un "credit spread" attribuito alla Pininfarina S.p.A.

L'analisi per scadenza dei flussi finanziari contrattuali è riportata nella Nota 32.

Si allega la movimentazione per singolo istituto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2023
Oneri figurativi Rimborsi/altre
variazioni
31 dicembre
2024
Intesa Sanpaolo S.p.A. 9.550 595 (2.321) 7.824
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 562 35 (137) 460
Bper Banca S.p.A. 2.245 140 (546) 1.840
Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2.396 149 (582) 1.963
Altri debiti finanziari 14.753 919 (3.586) 12.087

La Società non ha debiti finanziari soggetti al rischio di valuta.

Per l'Indebitamento Finanziario Netto (ESMA) si rinvia al prospetto esposto in Nota 36.

14 - FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I Fondi per benefici ai dipendenti accolgono il valore attuale della passività verso i dipendenti per la quota di Trattamento di fine rapporto maturata anteriormente al 1° gennaio 2007 nonché quello relativo al Piano LTI riconosciuto a partire dall'esercizio 2023 all'Amministratore Delegato.

La movimentazione degli ultimi due esercizi risulta la seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale
Valori a inizio esercizio 1.964 775 2.739 2.069 - 2.069
Costo riconosciuto a conto
economico
- 825 825 - 775 775
Costo per interessi riconosciuto a
conto economico
57 - 57 73 - 73
(Utili) perdite attuariali riconosciute
nelle altre componenti di conto
economico complessivo
(32) (21) (53) (29) - (29)
Pagamenti effettuati (177) - (177) (149) - (149)
Valori a fine esercizio 1.812 1.579 3.391 1.964 775 2.739

Tra le principali variazioni dell'esercizio nei fondi per benefici a dipendenti si segnalano gli utili attuariali rilevati nel conto economico complessivo (53 migliaia di euro, al lordo del relativo effetto fiscale) e le contribuzioni pagate (177 migliaia di euro).

L'ammontare complessivamente rilevato a conto economico per benefici ai dipendenti nel corso del 2024 è costituito dagli oneri finanziari pari a 57 migliaia di euro e dal costo connesso al Piano LTI per l'attività lavorativa prestata nell'esercizio dal beneficiario per 825 migliaia di euro.

Nella tabella seguente sono state riportate le ipotesi alla base del calcolo attuariale delle passività confrontate con quelle del precedente esercizio:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Tasso d'inflazione annuo 1,70% 1,80%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (TFR) 3,10% 3,05%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (Piano LTI) 2,72% 3,26%

Il tasso di attualizzazione utilizzato si riferisce a rendimenti di mercato relativi a titoli denominati in euro con rating pari a AA.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività applicando al tasso base un decremento e un incremento del 50% per il TFR e per il Piano LTI al termine della quale non sono emersi significativi scostamenti dal valore attuale.

15 - ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Le Altre passività correnti al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 risultavano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Salari e stipendi, verso il personale 3.139 3.409
Verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 959 933
Debiti verso altri 1.022 847
Totale 5.120 5.189

Si evidenzia che rispetto a quanto presentato nel Bilancio separato di Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2023, è stata apportata una modifica di esposizione relativa alle altre passività correnti. In particolare, i debiti per imposte correnti di competenza della Società, pari a 132 migliaia di euro nel 2023 e a 110 migliaia di euro nel 2024, sono stati esclusi dalla voce "altre passività" e sono stati riportati separatamente nella specifica voce "debiti per imposte correnti". Questo cambiamento riguarda esclusivamente la classificazione contabile e non ha impatto sull'importo complessivo delle passività della Società.

16 - DEBITI VERSO FORNITORI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti verso fornitori terzi 11.674 12.665
Debiti verso fornitori parti correlate 160 223
Totale Debiti verso fornitori 11.834 12.888

Il saldo al 31 dicembre 2024 si riferisce a debiti che saranno pagati entro 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

17 - FONDI PER RISCHI E ONERI E PASSIVITÀ POTENZIALI

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri si sono movimentati come segue nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) Fondo
garanzia
Fondo perdite
a finire
Fondo
passività
controllata in
liquidazione
Fondo per
vertenze
legali
Totale
1° gennaio 2024 218 577 132 - 926
Accantonamento rischi - 490 - 3.400 3.890
Utilizzi - (251) (100) - (351)
Rilasci - (302) - - (302)
Altri movimenti - - - - -
31 dicembre 2024 218 514 32 3.400 4.164

Il Fondo garanzia, invariato a fine esercizio, copre la miglior stima che la Società ha assunto per contratto e per legge a copertura degli oneri connessi alla garanzia su alcune componenti realizzate ed assemblate sui veicoli del cliente, per un certo periodo decorrente dalla vendita al cliente finale. La stima è determinata con riferimento all'esperienza della società, agli specifici contenuti contrattuali e tecnici del prodotto, ai dati sulla difettosità provenienti dai sistemi di rilevazione statistica del cliente.

Il Fondo perdite a finire accoglie gli effetti derivanti dalla valutazione delle perdite a finire su commesse pluriennali di competenza della Società.

Il Fondo passività per controllata in liquidazione rappresenta la miglior stima della passività derivante dalla messa in liquidazione della Pininfarina Engineering S.r.l. Tale fondo era stato costituito al fine di coprire a pieno gli impegni ragionevolmente prevedibili sulla base degli accordi sindacali collettivi, delle previsioni di legge, degli accordi individuali sottoscritti e, considerata la naturale evoluzione di queste procedure, l'eventuale mancata adesione al piano previsto dagli accordi collettivi da parte dei lavoratori che manifestassero la propria contrarietà all'accordo, oltre che le altre spese operative prevedibili nell'esercizio successivo. Nel corso dell'esercizio il fondo è stato utilizzato per euro 100 migliaia.

Con riferimento al contenzioso in essere con la società svizzera GreenGT (GGT) presso il Tribunale Commerciale di Parigi, avente ad oggetto un risarcimento dei danni per mancato adempimento del contratto da parte di Pininfarina S.p.A. con conseguente perdita di opportunità commerciali e danni di immagine, si segnalano i seguenti sviluppi: il Tribunale aveva emesso la sentenza di primo grado in data 9 novembre 2021 rigettando la pretesa del mancato adempimento del contratto e l'asserito danno di immagine ritenendo, tuttavia, Pininfarina S.p.A. responsabile per danni a GGT per un ammontare di circa 2,5 milioni di euro. La Società aveva prontamente presentato istanza di appello al Tribunale. Nel corso dell'udienza tenutati in data 17 gennaio 2025, la Corte di Appello di Parigi (i) ha riconosciuto le ragioni della Società su alcuni assets condivisi; e (ii) ha riconosciuto a GreenGT un risarcimento danni per un ammontare pari a circa 6,2 milioni di euro oltre spese di giudizio. La Società, supportata dai propri consulenti legali ha ritenuto che vi siano sufficienti elementi per procedere ad un ricorso in Cassazione, che è in corso di predisposizione. Tuttavia, in considerazione della sentenza di secondo grado e delle relative argomentazioni, la Capogruppo ha provveduto ad aggiornare le proprie valutazioni circa le probabilità di soccombenza, all'esito delle quali è stato effettuato un accantonamento a fondo vertenze legali per 3.400 migliaia di euro. L'importo accantonato rappresenta la migliore stima possibile effettuata dagli Amministratori, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, dell'onere economico in merito alla vertenza in corso.

Passività potenziali e contenziosi

Si informa che in data 1° agosto 2022 l'Ispettorato del Lavoro ha notificato alla controllata Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione un verbale unico di accertamento relativo a presunte violazioni in materia di adempimenti contributivi per euro 807.200 (comprensivi di sanzioni). In data 31 maggio 2023 è stato notificato anche l'avviso di pagamento. Pininfarina

Engineering S.r.l. in liquidazione ha presentato, in data 10 luglio 2023, ricorso in opposizione senza pagamento all'avviso di addebito notificato. In data 11 luglio 2023, il Giudice ha accolto l'istanza presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione volta alla sospensione dell'avviso di addebito e ne ha, pertanto, sospeso l'esecutorietà. In data 25 marzo 2024 è avvenuta l'audizione dei testi e il Giudice ha fissato udienza per discussione in data 4 luglio 2024, successivamente rinviata al 24 settembre 2024 e poi al 22 ottobre 2024. Il 4 novembre 2024 è stata notificata la sentenza nella quale il Giudice ha rigettato l'opposizione presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione. La Società, supportata dal parere dei consulenti legali, ha presentato nuova istanza di sospensione contro la sentenza di primo grado. L'udienza di secondo grado è fissata per il 7 maggio 2025. In conformità con i principi contabili di riferimento, gli Amministratori non hanno ritenuto necessario lo stanziamento di tale passività.

Nell'ambito del contenzioso relativo all'utilizzo del marchio Pininfarina e relativo alla Pininfarina Extra S.r.l., incorporata nella Pininfarina S.p.A. il 1° gennaio 2019, sono tuttora pendenti le cause incardinate (i) per opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da Pininfarina S.p.A. nonché (ii) per riassunzione davanti al Giudice competente del procedimento di cui alla sentenza del Tribunale di Fermo integralmente riformata dalla Corte di Appello di Ancona, procedimenti la cui conclusione si prevede nel corso del successivo esercizio. Si segnala al riguardo che, nel mese di marzo 2025, la controparte ha richiesto accesso alla composizione negoziata della crisi con applicazione delle misure protettive di cui agli articoli 18 e 19 CCII.

Non sussistono altre passività potenziali o contenziosi da segnalare.

18 - TASSAZIONE CORRENTE E DIFFERITA

Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate e delle Passività per imposte differite stanziate in bilancio, in conformità a quanto disposto dallo IAS 12, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte anticipate 1.469 544
(Imposte differite) (2.136) (791)
Totale (666) (247)

Le Passività per imposte differite al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 fanno riferimento all'effetto fiscale connesso alla rideterminazione del valore per la Collezione Storica. Stante l'emersione di differenze temporanee imponibili, la Società ha ritenuto ricorressero i presupposti per procedere con la rilevazione di Attività per imposte anticipate su perdite fiscali illimitatamente riportabili a nuovo per 1.469 migliaia di euro. A tal proposito, si segnala la presenza di ulteriori perdite fiscali pregresse illimitatamente riportabili che ammontano ad oltre 100 milioni di euro sulle quali non risultano stanziate Attività per imposte anticipate.

Le imposte stanziate a conto economico negli ultimi due periodi a confronto risultano le seguenti:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte sul reddito (86) (132)
Riduzione/(Incremento) accant. esercizio precedente (24) -
Imposte correnti (110) (132)
Variazione delle imposte anticipate 925 544
Imposte anticipate 925 544
Imposte sul reddito 815 412

19 - RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi della Società derivano principalmente dalla fornitura di servizi di stile e di ingegneria, nonché dalla vendita di ricambi e prototipi.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Vendite Italia 57 280
Vendite UE 430 1.004
Vendite extra UE 686 1.657
Vendite 1.173 2.941
Prestazioni di servizi Italia 3.412 3.598
Prestazioni di servizi UE 33.262 21.274
Prestazioni di servizi extra UE 21.166 32.621
Prestazione di servizi 57.840 57.493
Royalties Italia 1.418 1.645
Royalties UE 270 212
Royalties extra UE 3.139 2.129
Royalties 4.827 3.986
Variazione delle attività derivanti da contratto (182) (533)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 63.658 63.887

Disaggregazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti

Nella tabella seguente i ricavi provenienti da contratti con i clienti sono disaggregati per principali linee di prodotti/servizi e per tempistica per la rilevazione dei ricavi.

Principali linee di prodotto/servizi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Servizi di stile 58.831 59.901
Royalties 4.827 3.986
Totale 63.658 63.887
Tempistica per la rilevazione dei ricavi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Prodotti trasferiti in un determinato momento - -
Prodotti e servizi trasferiti nel corso del tempo 63.658 63.887
Totale 63.658 63.887

Saldi di bilancio relativi ai contratti

La tabella seguente fornisce informazioni sulle attività e sulle passività derivanti da contratto.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Attività derivanti dai contratti con i clienti 964 1.146
Passività derivanti da contratti con i clienti (5.194) (16.397)
Attività / (Passività) nette derivanti da contratti con i clienti (4.230) (15.251)

Le attività derivanti da contratto sono rappresentate principalmente dal diritto della Società di ricevere il corrispettivo per il lavoro completato ma non ancora fatturato alla data di chiusura dell'esercizio per prodotti/servizi su ordinazione. Tali attività sono riclassificate tra i crediti quando il diritto diviene incondizionato. Ciò avviene solitamente quando la Società emette la fattura al cliente.

Le passività derivanti da contratto rappresentano l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto (o per i quali è dovuto) un corrispettivo dal cliente.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è data dalla conclusione delle attività di sviluppo relative ad un progetto di produzione di serie limitate e dal completamento della progettualità di alcuni servizi di stile.

L'importo aggregato del prezzo delle operazioni assegnato alle obbligazioni di fare non ancora adempiute alla fine dell'esercizio è pari a 68,9 milioni di euro.

Come consentito dall'IFRS 15, non si forniscono informazioni sulle performance obligation residue al 31 dicembre 2024 aventi una durata originale attesa pari o uguale a un anno.

L'importo di 16,4 milioni di euro rilevato nelle passività derivanti da contratto ad inizio esercizio è stato contabilizzato tra i ricavi nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 per una quota pari a 14,6 milioni di euro.

20 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Contributi per ricerca e formazione 19 10
Indennizzi assicurativi 5 24
Incrementi d'immobilizzazioni per lavori interni - 124
Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni 191 2.459
Altri diversi 22 235
Totale 237 2.852

Il conto relativo alle plusvalenze è composto da quella generatesi in seguito alla vendita dello stabilimento di Beinasco.

21 - ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E ALTRI COSTI VARIABILI DI PRODUZIONE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Costi per materie prime e di consumo (12.867) (15.533)
Altri costi variabili di produzione (1.665) (2.204)
Servizi di engineering variabili esterni (12.960) (12.915)
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti 21 10
Totale (27.471) (30.642)

Il valore dei Servizi di engineering variabili esterni si riferisce principalmente ai servizi di progettazione e prestazioni tecniche.

22 - ALTRI COSTI OPERATIVI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Servizi e consulenze (3.476) (3.044)
Spese viaggio (761) (744)
Altri per il personale (583) (536)
Servizi generali e altre spese (491) (436)
Compensi amministratori e sindaci (478) (640)
Imposte indirette e tasse (478) (634)
Assicurazioni (392) (323)
Spese di pubblicità e comunicazione (250) (150)
Pulizie e smaltimento rifiuti (219) (263)
Altre spese (204) (234)
Spese postelegrafoniche (111) (116)
Contributi associativi (93) (89)
Noleggi (69) (45)
Plusvalenze / (minusvalenze) su cambi (4) (13)
Totale (7.609) (7.267)

La voce servizi e consulenze include prevalentemente gli oneri per consulenze informatiche, amministrative e commerciali.

La voce servizi generali e altre spese include i costi per i servizi generali, i costi per garanzie e per le spese per conciliazioni giudiziali.

Si precisa che la voce noleggi accoglie prevalentemente il costo dei leasing operativi esclusi dallo scope IFRS 16 o per mancanza di diritto d'uso o per effetto dell'applicazione dell'espediente pratico sui contratti di breve termine o su beni avente modico valore unitario.

23 - COSTO DEL PERSONALE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Salari e stipendi (17.608) (16.691)
Oneri sociali (5.540) (5.372)
Trattamento di fine rapporto (1.254) (1.035)
Altri benefici ai dipendenti (825) (775)
Utilizzo fondo ristrutturazione - 62
Costo del personale (25.227) (23.811)

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto accoglie il costo maturato sia per la parte di piano a contribuzione definita, sia per la parte di interessi maturati sulla parte di piano a benefici definiti (si veda Nota 14) in considerazione della scelta di rappresentazione adottata dalla Società.

Il saldo della voce Altri benefici ai dipendenti accoglie il costo maturato nell'esercizio per quanto riguarda il Piano LTI (si veda Nota 14).

Segue il dettaglio della forza lavoro puntuale al 31 dicembre 2024 e il numero medio dei dipendenti ex art. 2427 del Codice Civile, calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Puntuale Medio Puntuale Medio
Dirigenti 18 18 19 19
Impiegati 223 231 222 205
Operai 24 24 25 24
Totale 265 273 266 248

24 - AMMORTAMENTI

La voce Ammortamenti è così composta:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Ammortamento immobili, impianti e macchinari (2.373) (2.195)
Ammortamento attività immateriali (251) (257)
Ammortamento attività per diritto d'uso (293) (179)
Ammortamenti (2.917) (2.631)

25 - RIDUZIONI (ACCANTONAMENTI) DI FONDI PER RISCHI E ONERI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Accantonamento fondo perdite a finire (490) (575)
Accantonamento fondo garanzia - (165)
Accantonamento fondo ristrutturazione - 48
Accantonamento fondo vertenze legali (3.400) -
Rilasci, utilizzi e revisioni di stima 552 204
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (3.338) (488)

Per maggiori dettagli sugli accantonamenti al fondo rischi ed oneri si rimanda alla Nota 17.

26 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Accantonamento a fondo svalutazione crediti
commerciali/altri crediti
(1.038) (488)
Svalutazione crediti per ritenute estere (572) (407)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e
altri crediti
(1.611) (895)

L'accantonamento a fondo svalutazione crediti fa riferimento allo stanziamento prudenziale necessario per riflettere l'incertezza sul recupero del credito verso due clienti della Società.

I crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati svalutati per 572 migliaia di euro vista la dubbia possibilità di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione.

27 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI ATTIVITÀ MATERIALI, IMMATERIALI E DIRITTO D'USO

Nel corso del 2024 non risultano svalutazioni, né riprese di valore, di attività materiali (immobili, impianti e macchinari) o di attività per diritto d'uso o di attività immateriali.

La svalutazione di attività materiali fatta registrare nel corso del 2023, pari a 102 migliaia di euro, faceva riferimento principalmente al processo di rideterminazione del valore della Collezione Storica.

Confrontando il fair value con il valore contabile netto dei singoli cespiti, si era determinato l'incremento o il decremento da rilevare in bilancio. Così come richiesto dallo IAS 16, per i beni sui quali era emerso un decremento di valore, la Società aveva provveduto a rilevare la perdita direttamente nel conto economico. Complessivamente, le riduzioni di valore ammontavano a 85 migliaia di euro.

Oltre a quanto appena descritto si era proceduto ad ulteriori svalutazioni di attività materiali per 17 migliaia di euro.

28 - PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari registrati nel 2024 pari a 478 migliaia di euro (140 migliaia di euro nell'esercizio precedente) sono relativi principalmente ad interessi attivi su operazioni di investimento di liquidità di durata inferiore a tre mesi e ad interessi maturati sui finanziamenti alle controllate tedesche e cinesi.

29 - ONERI FINANZIARI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Interessi passivi su finanziamenti (964) (1.121)
Interessi passivi e commissioni bancarie (76) (66)
Interessi passivi su passività per diritto d'uso (40) (34)
Oneri finanziari (1.080) (1.221)

Gli Interessi passivi sui finanziamenti includono per 919 migliaia di euro l'effetto degli oneri figurativi derivante dalla valutazione della passività al costo ammortizzato e per 45 migliaia di euro gli interessi passivi effettivamente pagati.

Gli Interessi passivi e commissioni bancarie si riferiscono a interessi sulle linee di credito e a spese bancarie.

Gli Interessi passivi su passività per diritto d'uso sono relativi alla valutazione al costo ammortizzato della passività derivante dai contratti di locazione come previsto dal principio IFRS 16.

30 - FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si informa che in data 29 gennaio 2025, Pininfarina S.p.A. ha avuto conoscenza della sentenza, datata 17 gennaio 2025, relativa al contenzioso civile pendente nei confronti della società GreenGT. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla Nota 17.

Non si registrano altri fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

31 - STRUMENTI FINANZIARI E GERARCHIA DEL FAIR VALUE

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, si riportano in tabella le tipologie di strumenti finanziari presenti nel bilancio separato, con l'indicazione dei criteri di valutazione adottati:

31 dicembre 2024
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (7) - - 338 338
Attività finanziarie non correnti (8) 2.978 - - 2.978
Crediti commerciali e altri crediti (10) 15.878 - - 15.878
Disponibilità liquide (11) 18.053 - - 18.053
Totale attività finanziarie 36.909 - 338 37.247
Passività non correnti per diritto (5) 755 - - 755
d'uso
Passività correnti per diritto d'uso (5) 307 - - 307
Altre passività finanziarie correnti (13) 12.087 - - 12.087
Altre passività correnti (15) 5.120 - - 5.120
Debiti verso fornitori (16) 11.834 - - 11.834
Totale passività finanziarie 30.103 - - 30.103

31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (7) - - 422 422
Attività finanziarie non correnti (8) 2.810 - - 2.810
Crediti commerciali e altri crediti (10) 27.782 - - 27.782
Disponibilità liquide (11) 21.867 - - 21.867
Totale attività finanziarie 52.459 - 422 52.881
Passività non correnti per diritto
d'uso
(5) 520 - - 520
Altre passività finanziarie non
correnti
(13) 11.175 - - 11.175
Passività correnti per diritto d'uso (5) 170 - - 170
Altre passività finanziarie correnti (13) 3.578 - - 3.578
Altre passività correnti (15) 5.189 - - 5.189
Debiti verso fornitori (16) 12.888 - - 12.888
Totale passività finanziarie 33.520 - - 33.520

L'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede che la classificazione degli strumenti finanziari all'interno della gerarchia del fair value, così come definita nel principio IFRS 13, avvenga in base alla qualità delle fonti usate nella loro valutazione:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identiche attività e passività.
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, che sono però osservabili direttamente o indirettamente. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale-finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato le Partecipazioni in altre imprese, principalmente rappresentate dall'investimento nella società maltese Midi Plc (pari a 366 migliaia di euro) quotata presso la borsa di Malta. Tale investimento è stato classificato a Livello 1, tenuto conto del prezzo di borsa a fine esercizio ritenuto rappresentativo del fair value in ragione delle transazioni occorse in prossimità di tale data. La variazione del fair value di tale investimento è rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Per gli strumenti finanziari rappresentati da Attività finanziarie non correnti, Disponibilità liquide, Crediti commerciali e altri crediti, Passività per diritto d'uso, Debiti verso fornitori e Altre passività correnti si ritiene che il valore contabile di tali voci rappresenti un'approssimazione ragionevole del fair value.

Il fair value delle Altre passività finanziarie, pari a 12.216 migliaia di euro (14.999 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), è stato determinato con il supporto di un valutatore indipendente attraverso un modello di valutazione (Livello 3) che ha previsto:

• l'individuazione dei flussi finanziari generati dai debiti residui sia in termini di quote interessi che di quote capitale; tali flussi sono calcolati sulla base dei tassi di interesse e del relativo piano di ammortamento;

• l'attualizzazione di tali flussi finanziari applicando un tasso del 6,18%, ritenuto rappresentativo del tasso di mercato che le società del gruppo avrebbero ottenuto qualora avessero sottoscritto passività con caratteristiche similari (ammontare, scadenze) alla data di riferimento del bilancio, inclusivo di uno spread che rappresenti obiettivamente l'affidabilità creditizia della Società.

32 - POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito.

  • Rischio di Mercato: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato incorpora le seguenti altre tipologie di rischio:
    • o Rischio di Valuta: il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio.
    • o Rischio di Tasso d'interesse: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato.
    • o Rischio di Prezzo: è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni che determinano il rischio di tasso d'interesse o il rischio di valuta), sia nel caso in cui le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo emittente, sia nel caso in cui esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato.
  • Rischio di Credito: è il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione.
  • Rischio di Liquidità: rappresenta il rischio che un'entità abbia difficoltà a adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

Rischio di valuta

La Società ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in Euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Pur operando in un ambiente internazionale, esso è limitatamente esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio delle seguenti valute contro l'Euro: il Dollaro statunitense (USD) e lo Yuan Cinese (CNY).

Rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso di interesse è connesso alla variabilità dei tassi di mercato rispetto ai quali sono parametrati gli interessi passivi che vengono liquidati sui finanziamenti in essere.

L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziatori, efficace dal 30 maggio 2016 al 31 dicembre 2025, ha definito un tasso contrattuale pari a 0,25% per anno, base 360 gg.

Qualora l'Euribor 6M nel relativo periodo di interessi sia superiore al 4%, il tasso contrattuale sarà maggiorato della differenza tra l'Euribor 6M e il 4%.

La Società al momento non ritiene necessario coprire la quota del debito soggetta a rischio di tasso di interesse, stante l'attuale situazione dei parametri Euribor.

Segue la scomposizione dell'indebitamento tra tasso fisso e tasso variabile:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2024
% 31 dicembre
2023
%
- A tasso fisso 12.087 100% 14.753 100%
- A tasso variabile - - - -
Indebitamento finanziamento lordo 12.087 100% 14.753 100%

Rischio di prezzo

La Società, fornendo prevalentemente servizi di Stile e Ingegneria, data la tipologia prevalente di acquisti, non è esposta al rischio di prezzo sulle commodities in maniera significativa.

Rischio di credito

La Società risulta esposta al rischio di credito, definito come la probabilità che si verifichi una riduzione di valore di una posizione creditizia verso controparti commerciali e finanziarie. Con riferimento alle operazioni commerciali, i programmi più significativi della Società hanno come controparte un numero contenuto di clienti, la maggior parte dei quali qualificabili come di primario standing creditizio. A livello di gruppo, risulta una particolare concentrazione di rischio di credito nell'area asiatica (Iran, India e Cina).

I rischi legati alla controparte, per i contratti con Paesi con i quali non esistono usuali rapporti commerciali, vengono analizzati e valutati in sede di offerta al fine di evidenziare e mitigare eventuali rischi di solvibilità.

Tuttavia, in seguito al deterioramento del contesto geopolitico nell'area mediorientale si è reso necessario integrare il fondo svalutazione crediti di 920 migliaia di euro per riflettere l'incertezza sul recupero del credito verso un cliente iraniano della Capogruppo.

Per maggiori informazioni relative alla suddivisione dei crediti per area geografica si rinvia alla Nota 10.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità riguarda la capacità della Società di adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

L'approccio della Società nella gestione della liquidità prevede che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze prefissate, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri di finanziamento al di sopra delle condizioni di mercato. Generalmente la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide sufficienti a coprire i costi operativi previsti nel breve termine, compresi quelli relativi ai debiti finanziari. Restano esclusi da quanto sopra gli effetti potenziali derivanti da circostanze estreme non ragionevolmente prefigurabili, quali le calamità naturali.

L'obiettivo della strategia finanziaria della Società è mantenere un profilo di scadenze delle passività ben bilanciato al fine di ridurre il rischio di dover rifinanziare il proprio indebitamento. La Società storicamente ha sempre fatto fronte con regolarità alle proprie obbligazioni ed è stata capace di rifinanziare il proprio debito prima della scadenza.

L'Accordo di Riscadenziamento con gli Istituti Finanziari del 14 dicembre 2015 entrato in vigore il 30 maggio 2016 ha comportato in sintesi:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento dal 2016 al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

Ne consegue che il rischio di liquidità è direttamente correlato nel medio/lungo periodo alla realizzazione degli obiettivi dei piani strategici elaborati dagli Amministratori.

La tabella seguente evidenzia il valore contabile e il valore lordo senza effetto di attualizzazione dei flussi finanziari contrattuali alla data di chiusura dell'esercizio dei debiti finanziari della Società.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2024
Flussi finanziari
contrattuali
entro 1
anno
tra 1 e
5 anni
oltre 5
anni
Accordo di riscadenziamento 12.087 12.839 12.839 - -
Totale 12.087 12.839 12.839 - -

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società detiene disponibilità liquide pari a euro 18.053 migliaia.

Peraltro, come precedentemente esposto, nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Pininfarina S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio. Conseguentemente, qualora dovessero emergere fabbisogni finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi associati, la Società potrà farvi fronte avvalendosi di tale supporto finanziario accordato dall'azionista di controllo.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che il nuovo Accordo di riscadenziamento tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti Finanziatori efficace dal 30 maggio 2016, contenga delle disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.

Nell'Accordo di riscadenziamento sottoscritto è previsto che, a partire dalla data di verifica che cade il 31 marzo di ogni anno, il parametro finanziario dovrà essere almeno pari al Patrimonio Netto Minimo Consolidato equivalente a 30 milioni di euro. Tale verifica dovrà essere effettuata sino al termine del finanziamento previsto nel 2025.

Il gruppo Mahindra ha emesso fidejussione a prima richiesta a favore degli Istituti Finanziatori nel caso in cui la Pininfarina S.p.A. non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Alla data del 31 marzo 2024 e, sulla base del preconsuntivo al 31 marzo 2025, il parametro finanziario sopra citato risultava rispettato. Si ricorda comunque che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non avrebbe comportato una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione.

Rischio di business/mercato

L'andamento dei settori/mercati in cui la Società e il Gruppo operano è influenzato negativamente dal perdurare del ciclo economico negativo della filiera automotive a livello mondiale, ulteriormente acuito dal conflitto in Ucraina e dalla situazione geopolitica nel Medio Oriente.

In questo contesto il Gruppo deve misurarsi con le sfide lanciate dal cambiamento tecnologico che sta attraversando il mondo della mobilità e non solo, proponendo servizi tradizionali abbinati ad esperienze digitali.

Complessivamente la Società ed il Gruppo stanno riorientando le risorse disponibili verso attività con una impronta strategica focalizzata sulle linee di servizio che si ritiene abbiano maggiori potenzialità in termini di rafforzamento dei rapporti commerciali e della marginalità nel medio periodo.

Rischio di climate change

Nel corso del 2024, la Società ha proseguito con le analisi per la valutazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici avviate nell'anno precedente, integrando tale tema all'interno di un più ampio processo aziendale di gestione ambientale.

Contestualmente, la Società ha implementando misure di adattamento al cambiamento climatico, tra le quali sono certamente da annoverare le seguenti:

• verifica fitostatica delle alberature del sito di Cambiano, con lo scopo di prevenire e gestire potenziali danni economici all'asset e/o a carico dei lavoratori in caso di eventi metereologici estremi. Nei prossimi anni un'analisi di vulnerabilità, ed eventuali interventi di miglioramento strutturale, potranno essere previsti in relazione agli edifici più significativi dal punto di vista produttivo e/o a maggior rischio per la presenza di personale;

• sottoscrizione di polizza assicurativa a copertura dei danni alle immobilizzazioni materiali, causate da calamità naturali (sono escluse per il momento le frane che, tuttavia, nel contesto aziendale non costituiscono rischio significativo).

In generale, si ritiene che gli impatti futuri derivanti da questo rischio, considerando il modello di business adottato, non saranno significativi.

33 - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta nella tabella che segue una sintesi delle operazioni effettuate con le parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo. Tali operazioni sono regolate in base alle condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Le stesse non sono qualificabili come operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della suddetta comunicazione.

Commerciali Finanziari Operativi Finanziari
(in migliaia di euro) Crediti Debiti Crediti Debiti Ricavi Costi Proventi Oneri
Signature Srl 63 99 550 - 73 175 - -
Pininfarina Deutschland
GmbH
2.541 - 1.725 - 337 55 81 -
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
2.005 61 703 - 428 515 27 -
Pininfarina of America
Corp.
358 - - - 1.338 21 467 -
Tech Mahindra Ltd 32 7 - - 18 - - -
Mahindra&Mahindra
Limited
- - - - 50 - - -
Mahindra Holidays & Resort
India Limited
- - - - 186 - - -
Automobili Pininfarina
GmbH
150 60 - - 1.966 - - -
Totale 5.149 227 2.978 - 4.396 766 575 -

Le operazioni infragruppo si riferiscono a:

  • Signature S.r.l.: contratto di finanziamento, acquisto materiale dello store, vendita di beni e royalties;
  • Pininfarina Deutschland GmbH: contratto di finanziamento e prestazioni di servizi di stile;
  • Pininfarina Shanghai Co. Ltd: contratto di finanziamento, prestazioni di servizi di stile e architettura, attività di consulenza strategica e riaddebito costi;
  • Pininfarina of America Corp.: riaddebito costi, attività di supporto architettura e design services, distacco di personale, royalties e dividendi;
  • Tech Mahindra Ltd: servizi di architettura;
  • Mahindra&Mahindra Ltd: brand licence e prestazione di servizi;
  • Mahindra Holidays & Resorts India Ltd: servizi di architettura;
  • Automobili Pininfarina GmbH: prestazioni di servizi generali, di stile ed ingegneria, distacco di personale, affitto uffici e officina.

34 - COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Amministratori 436 560
Sindaci 42 80
Totale 478 640

I compensi ai sindaci rappresentano quanto corrisposto a tale titolo fino al 31 luglio 2024, prima dell'adozione del modello monistico di amministrazione e controllo.

Al 31 dicembre 2024, il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società è pari a circa 1,3 milioni di euro.

Nei Debiti verso fornitori sono inclusi debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio per 78 migliaia di euro.

Si precisa che, per quanto concerne le componenti variabili di remunerazione, i parametri finanziari oggetto di misurazione sono (i) Ricavi Totali, (ii) Margine Operativo Lordo, (iii) Patrimonio Netto.

35 - COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE EX ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

In allegato il prospetto sui corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla Deloitte & Touche S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete in ossequio all'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob.

(in migliaia di euro) Erogatore del servizio Corrispettivo 2024
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. (1) 161
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. (2) 51
Totale 212
  • (1) comprende per 21 migliaia di euro i corrispettivi per l'esame limitato della Dichiarazione Non Finanziaria e per 39 migliaia di euro i servizi di revisione contabile del reporting package consolidato al 31 marzo 2024 ai fini del Bilancio Consolidato del gruppo Tech Mahindra.
  • (2) comprende i servizi relativi ad attività di supporto metodologico nella gap analysis inerente alla Dichiarazione Non Finanziaria.

36 - ALTRE INFORMAZIONI

Posizione finanziaria netta

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
Disponibilità liquide 18.053 21.867 (3.814)
Debiti per scoperti bancari - - -
Altre passività finanziarie correnti (12.087) (3.578) (8.509)
Passività correnti per diritto d'uso (307) (170) (137)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 5.659 18.119 (12.460)
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 2.978 2.810 168
Passività non correnti per diritto d'uso (755) (520) (235)
Altre passività finanziarie non correnti - (11.175) 11.175
Indebitamento Netto a medio-lungo termine 2.223 (8.885) 11.108
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 7.882 9.234 (1.352)

Indebitamento Finanziario Netto

(Orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021)

31.12.2024 31.12.2023 Variazione
(A) Disponibilità liquide (18.053) (21.867) 3.814
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (18.053) (21.867) 3.814
(E) Debiti finanziari correnti 12.087 - 12.087
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 307 3.748 (3.441)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 12.394 3.748 8.646
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (5.659) (18.119) 12.460
(I) Debiti finanziari non correnti 755 11.695 (10.940)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 755 11.695 (10.940)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (4.904) (6.424) 1.520

Il prospetto dell'"Indebitamento finanziario netto" è sopra presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto, avendo come oggetto l'"Indebitamento finanziario netto", evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla "Posizione finanziaria netta", sopra esposto, le attività sono invece presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano complessivamente a euro 2.978 migliaia al 31 dicembre 2024 (euro 2.810 migliaia al 31 dicembre 2023).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa euro 1.062 migliaia contro un valore al 31 dicembre 2023 pari a euro 690 migliaia.

Operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio la Società non ha effettuato operazioni significative non ricorrenti.

Operazioni atipiche e inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio Pininfarina S.p.A. non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

Informazioni relative al centro di competenza Architettura

I servizi di architettura compresi nel settore stile al 31 dicembre 2024 hanno consuntivato un fatturato pari a 5.172 migliaia di euro, di cui 318 migliaia di euro verso clienti nazionali e 4.854 migliaia di euro verso clienti UE e EXTRA UE, costi interni ed esterni per 3.818 migliaia di euro.

37 - PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

L'esercizio 2024 presenta una perdita di bilancio ammontante a euro 4.834.107, la cui copertura Vi proponiamo di rinviare a futuri esercizi.

Torino, 28 aprile 2025

L'Amministratore Delegato Dott. Silvio Pietro Angori

Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

  • ◊ I sottoscritti Silvio Pietro Angori, in qualità di Amministratore Delegato e Roberta Miniotti, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Pininfarina S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato al 31 dicembre 2024.
  • ◊ Si attesta, inoltre, che Il bilancio separato:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione finanziaria annuale comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposta.

28 aprile 2025

L'Amministratore Delegato

Dott. Silvio Pietro Angori

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dott.ssa Roberta Miniotti

Nome Cognome Carica Ruolo
Salvatore Providenti Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Massimo Miani Consigliere indipendente Membro del Comitato
Manuela
Monica Danila
Massarı Consigliere indipendente Membro del Comitato

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alutazione dell'appropriatezza del presupposto della continuità aziendale
escrizione
ell'aspetto chiave
ella revisione
Conformemente a quanto previsto dai principi di redazione
dell'informativa finanziaria, nella predisposizione del bilancio
d'esercizio gli Amministratori hanno valutato se esistono eventi e
circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che
può far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo
Pininfarina di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
Gli Amministratori indicano che le previsioni di cassa elaborate per i
prossimi 12 mesi evidenziano risorse finanziarie sufficienti a far fronte
alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, nonche al
pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti, relative
all'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di
riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro.
Gli Amministratori segnalano che, in caso di tensioni finanziarie
derivanti da esigenze operative oltreché da esborsi connessi ai
contenziosi in essere superiori rispetto a quanto previsto, la Società
potrà inoltre reperire le risorse necessarie anche attraverso
l'anticipazione finanziaria dei crediti collegati al principale contratto di
produzione in essere.
Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori evidenziano di avere
altresi tenuto conto che nel mese di marzo 2025 l'azionista di controllo
ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente la Pininfarina
S.p.A. per i successivi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio.
Gli stessi indicano che, qualora dovessero emergere fabbisogni
finanziari non coperti dai flussi operativi attesi, anche connessi ai
possibili esiti negativi dei contenziosi in essere e degli esborsi ad essi
associati, la Società potra farvi fronte avvalendosi di tale supporto
finanziario accordato dall'azionista di controllo.
All'esito delle valutazioni effettuate, gli Amministratori hanno ritenuto
essere venute meno le incertezze significative evidenziate nelle
precedenti relazioni finanziarie ed hanno predisposto il bilancio
d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2024 nel presupposto
della continuità aziendale.
In considerazione della significatività delle predette valutazioni
effettuate dagli Amministratori ai fini della determinazione dei criteri di
redazione del bilancio, nonchè della rilevanza dell'informativa sulla
continuità aziendale, abbiamo considerato tali valutazioni un aspetto
chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al

Il paragrafo "Valutazione sulla continuità aziendale" della Nota 2.1
"Base di presentazione" del bilancio d'esercizio e il paragrafo
"Valutazione della continuità aziendale" della relazione sulla gestione
riportano l'informativa in merito agli elementi che gli Amministratori
hanno considerato nella propria valutazione della sussistenza del
presupposto della continuità aziendale.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione della Società e analisi delle
valutazioni effettuate dagli Amministratori e dalla Direzione
relativamente alla capacità della Società e del Gruppo di continuare
ad operare come un'entità in funzionamento;
· analisi dei dati previsionali per l'esercizio 2025 approvati dal
Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2024 e della
ragionevolezza delle assunzioni sottostanti;
· analisi delle previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i
12 mesi successivi alla data di approvazione del progetto di bilancio
e della ragionevolezza delle principali ipotesi e assunzioni alla base
delle stesse, incluse le analisi di sensitività;
· esame degli scostamenti tra i dati previsionali e i dati consuntivi al 31
dicembre 2024 al fine di acquisire informazioni in merito all'efficacia
del processo di stima adottato dagli Amministratori;
· analisi della lettera di supporto finanziario rilasciata alla Società
dall'azionista di controllo e analisi circa la capacità finanziaria di tale
soggetto di fare fronte a tale impegno;
· analisi dei verbali delle sedute degli organi sociali della Società;
· esame dei calcoli predisposti dagli Amministratori in merito ai
parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento in essere;
· analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento
del bilancio;
· esame dell'informativa di bilancio fornita dagli Amministratori in
relazione al presupposto della continuità aziendale.

Stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali
Descrizione Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 della Pininfarina S.p.A.
dell'aspetto chiave include fondi per rischi ed oneri per complessivi Euro 4.164 migliaia, di
della revisione cui Euro 3.400 migliaia stanziati a fine esercizio con riferimento a una
controversia legale in corso con una società svizzera.
Al riguardo, gli Amministratori forniscono informativa relativamente agli
sviluppi occorsi ad inizio 2025, quando è stata pronunciata la sentenza
di secondo grado con la quale, inter alia, la Corte di Appello di Parigi ha
riconosciuto alla controparte svizzera il diritto ad un risarcimento danni
per un ammontare pari a circa 6,2 milioni di euro oltre spese di giudizio.
La Società, supportata dai propri consulenti legali ha ritenuto che vi
siano sufficienti elementi per procedere ad un ricorso in Cassazione.
Tuttavia, in considerazione della sentenza di secondo grado e delle
relative argomentazioni, gli Amministratori hanno provveduto ad
aggiornare le proprie valutazioni circa le probabilità di soccombenza,
all'esito delle quali è stato effettuato il menzionato accantonamento
per Euro 3.400 migliaia. Gli Amministratori riferiscono che l'importo
accantonato rappresenta la loro migliore stima, sulla base delle
informazioni disponibili, dell'onere economico in merito alla vertenza in
corso.
La valutazione dei fondi per rischi ed oneri stanziati a fronte dei
contenziosi in essere è un'attività di stima complessa, caratterizzata da
un elevato livello di incertezza, nella quale gli Amministratori formulano
stime sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e sui tempi
di chiusura degli stessi. Per tali ragioni, abbiamo considerato la stima
dei fondi rischi ed oneri per controversie legali un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre
2024.
La Nota 17 fornisce l'informativa in merito al contenzioso legale in
essere e alle relative valutazioni effettuate degli Amministratori.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione della Società e comprensione
del processo seguito dagli Amministratori e dalla Direzione per lo
sviluppo delle stime nella determinazione degli stanziamenti;
· analisi dei pareri legali predisposti dai consulenti incaricati dalla
Società;
· ottenimento ed esame delle risposte alle richieste di informazioni ai
lagali incarinati dalla Sociata.

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Recuperabilità del valore di iscrizione della partecipazione nella controllata Pininfarina
Engineering S.r.l. in liquidazione
Descrizione
dell'aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 della Pininfarina S.p.A.
include partecipazioni in imprese controllate per complessivi Euro
della revisione 10.380 migliaia, tra cui la Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione
iscritta per Euro 7.971 migliaia, che detiene a sua volta il controllo della
Pininfarina Deutschland GmbH.
Le performance negative consuntivate nell'esercizio dalla controllata
indiretta Pininfarina Deutschland GmbH hanno condotto gli
Amministratori a sottoporre a test di impairment il valore della predetta
partecipazione, stimandone il valore recuperabile facendo riferimento
al valore d'uso determinato mediante il metodo di attualizzazione dei
flussi finanziari attesi.
Poiché la consistenza patrimoniale della Pininfarina Engineering S.r.l. in
liquidazione è sostanzialmente rappresentata dalla partecipazione di
controllo in Pininfarina Deutschland GmbH, il test di impairment è stato
svolto mediante la stima del valore d'uso della controllata indiretta.
All'esito del test di impairment, gli Amministratori hanno rilevato una
svalutazione di Euro 1.246 migliaia.
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore
recuperabile sono basati su assunzioni complesse che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con
riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri e alla
determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione della significatività del relativo valore contabile, della
soggettività delle stime attinenti alla determinazione dei flussi di cassa
e delle variabili chiave del modello di impairment, la recuperabilità del
valore della partecipazione nella società controllata Pininfarina
Engineering S.r.l. in liquidazione è stata ritenuta un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre
2024.
La Nota 7 al bilancio riporta l'informativa relativa alle valutazioni
espresse dagli Amministratori circa l'esistenza di indicatori di riduzione
di valore e la determinazione del valore recuperabile, ivi inclusa
l'illustrazione delle variabili chiave utilizzate ai fini del test di
impairment.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di nostri esperti:
· comprensione del processo adottato nella predisposizione del test
di impairment approvato dal Consiglio di Amministrazione della
Societa;
· analisi delle proiezioni economico-finanziarie della controllata
indiretta Pininfarina Deutschland GmbH e della ragionevolezza delle
ipotesi adottate nella predisposizione delle stesse;
· esame degli scostamenti tra i dati previsionali e i dati consuntivi al 31
dicembre 2024 al fine di acquisire informazioni in merito all'efficacia
del processo di stima adottato dagli Amministratori;
· esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e dei
relativi parametri, anche attraverso il confronto con dati e
informazioni esterni:
· analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento
del bilancio;
· esame dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione alle
partecipazioni in imprese controllate e al test di impairment.
Responsabilità degli Amministratori e del Comitato per il Controllo sulla Gestione per il

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