Governance Information • Apr 30, 2025
Governance Information
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ai sensi dell'articolo 123-bis TUF
(modello di amministrazione e controllo tradizionale)
Emittente: Ratti S.p.A. Società Benefit Via Madonna n. 30 - 22070 - Guanzate (CO) Sito Web: www.ratti.it
Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2024 Data di approvazione della Relazione: 29 aprile 2025


| Glossario 3 | |
|---|---|
| 1. Profilo dell'emittente 4 | |
| 2. Informazioni sugli assetti proprietari (ex art. 123-bis, comma 1, tuf) alla data del 21.03.2024 5 | |
| 3. Compliance (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), prima parte, tuf) 8 | |
| 4. Consiglio di amministrazione 9 4.1. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 9 |
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| 4.2. NOMINA E SOSTITUZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA L), PRIMA PARTE, TUF)12 | |
| 4.3. COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D) E D-BIS), TUF) 15 | |
| 4.4. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D, TUF)18 4.5. RUOLO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 21 4.6. CONSIGLIERI ESECUTIVI 22 |
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| 4.7. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI E LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 27 | |
| 5. Gestione delle informazioni societarie 28 | |
| 6. Comitati interni al consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), tuf) 29 | |
| 7. Autovalutazione e successione degli amministratori – comitato nomine 30 7.1 AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI 30 7.2 COMITATO PER LE NOMINE 31 |
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| 8. Remunerazioni degli amministratori – comitato remunerazioni 31 8.1 REMUNERAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI31 8.2 COMITATO REMUNERAZIONI 32 |
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| 9. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - comitato controllo e rischi 33 9.1 CHIEF EXECUTIVE OFFICER37 |
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| 9.2 COMITATO CONTROLLO E RISCHI37 | |
| 9.3. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT 39 9.4 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS. 231/2001 40 |
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| 9.5. REVISORE 42 | |
| 9.6. DIRIGENTE PREPOSTO E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI42 | |
| 9.7. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI43 | |
| 10. Interessi degli amministratori e operazioni con parti correlate 43 | |
| 11. Collegio sindacale 45 | |
| 11.1 NOMINA E SOSTITUZIONE 45 | |
| 11.2 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), E D-BIS) TUF)46 11.3 RUOLO49 |
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| 12. Rapporti con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti 51 | |
| 13. Assemblee 52 | |
| 14. Ulteriori pratiche di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), seconda parte, tuf) 54 | |
| 15. Cambiamenti dalla chiusura dell'esercizio di riferimento 54 |

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|---|---|
| TARI | CERTIFIED |
| 16. Considerazioni sulla lettera del presidente del comitato per la corporate governance 54 | |
|---|---|
| allegato 1 56 | |
| ELENCO DEGLI ALTRI INCARICHI RICOPERTI DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 56 | |
| ELENCO DEGLI ALTRI INCARICHI RICOPERTI DAI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE57 |


| Codice / Codice CG | Il Codice di Corporate Governance delle società quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance. |
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|---|---|---|---|
| Cod. civ. / c.c. | Il Codice civile. | ||
| Comitato / Comitato CG / Comitato per la Corporate Governance |
Il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quotate, promosso, oltre che da Borsa Italiana S.p.A., da ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria. |
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| Consiglio | Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente. | ||
| Emittente o Società | L'emittente azioni quotate cui si riferisce la Relazione. | ||
| Esercizio | L'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione. | ||
| Relazione | La relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF. |
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| ESRS | i principi di rendicontazione di sostenibilità definiti nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 della Commissione del 31 luglio 2023 |
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| Regolamento Emittenti Consob | Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999, come successivamente modificato, in materia di emittenti. |
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| Regolamento Mercati Consob | Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati, come successivamente modificato. |
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| Regolamento Operazioni Parti Correlate Consob o Regolamento OPC |
Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente modificato. |
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| Relazione sulla remunerazione | La relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti che le società quotate sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 81-quater Regolamento Emittenti Consob. |
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| Testo Unico della Finanza / TUF | Il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato e integrato. |
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| Market Abuse Regulation / MAR | Il Regolamento UE n. 596/2014, come successivamente integrato e attuato. |

L'Emittente, fondata nel 1945 e con sede in Guanzate (CO), svolge attività di creazione, produzione e vendita nell'ambito del settore tessile e, in particolare, opera nell'ideazione, produzione e commercializzazione di tessuti stampati, uniti e tinto in filo per abbigliamento, camiceria, cravatteria, intimo, borse, mare ed arredamento, e nella realizzazione e distribuzione di prodotti confezionati, principalmente accessori donna e uomo (quali foulards, cravatte, sciarpe). Della propria tradizione, Ratti custodisce l'esperienza artigianale, volta alla continua ricerca dell'eccellenza espressa in ogni sua forma. Ratti gestisce e controlla l'intero ciclo produttivo: dall'idea creativa che si sviluppa attorno ad un disegno, alla progettazione del tessuto fino alle fasi di nobilitazione e confezione, nell'ambito di strutture che rappresentano quanto di più innovativo e specializzato esista nel comparto. Una produzione che racconta tutta la qualità e il lusso di un'eccellenza italiana, per definire, attraverso ogni singolo passaggio, tessuti e accessori apprezzati e richiesti dalle maison di tutto il mondo. All'interno di questo contesto, Ratti ha intrapreso un percorso di lungo termine volto alla piena integrazione della sostenibilità nelle strategie di sviluppo del business, ed è una società certificata in accordo con gli standard internazionali SA8000 - ISO 14001 - ISO 45001 - OEKO TEX Standard 100 - ISO 50001 - ISO 9001 - GOTS - RCS - FSC - GRS – OCS – RAF – European Flax - Autorizzazione AEOF - Laboratorio accreditato secondo ISO/IEC 17025 (Tabella accreditamento Banche Dati ~ Accredia - Laboratori di prova, n 2064L)
Ratti S.p.A. SB è una società con azioni quotate sul Mercato Euronext Milan (EXM) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. dal 1989.
L'Emittente è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380-bis e seguenti del Codice civile, con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nella guida e nella gestione della Società e del Gruppo. Ai sensi dell'articolo 21 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per il raggiungimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto quelli che la legge riserva in modo tassativo all'Assemblea.
Modalità di nomina, funzioni, poteri e responsabilità del Consiglio di Amministrazione, del Presidente, del Vice Presidente e Amministratore Delegato sono descritti nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione, disponibile sul sito internet www.ratti.it, alla sezione "Investitori–Corporate Governance-Procedure e codici", e in altre sezioni nella presente Relazione.
All'interno del Consiglio sono presenti più comitati: il Comitato Esecutivo che assicura alla Società un agile processo decisionale; il Comitato Controllo e Rischi ed il Comitato per la Remunerazione, con un ruolo consultivo e propositivo. In considerazione della attuale compagine azionaria della Società, non è stato ritenuto necessario costituire un Comitato Nomine.
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo funzionamento.
Il sistema di corporate governance e il modello organizzativo di Ratti S.p.A. SB sono in linea con i principi e le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance adottato dall'Emittente e con le disposizioni normative che regolano le società quotate italiane, secondo le best practice di corporate governance.
In aderenza ai Principi dell'articolo 1 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB, nel perseguirne il "successo sostenibile" e nell'affrontare il problema di come l'azienda possa avere successo di fronte ad una realtà economica e sociale che sta subendo profondi e rapidi cambiamenti, gioca un ruolo centrale nella definizione, su proposta dell'Amministratore Delegato, delle politiche e delle strategie di sostenibilità, nell'identificazione di obiettivi annuali e di medio-lungo termine e nella verifica dei relativi risultati. Su tali tematiche il

Consiglio di Amministrazione esamina e/o approva, su proposta dell'Amministratore Delegato, iniziative strategiche ed obiettivi, progetti rilevanti ed il loro stato di avanzamento.
Nel 2017 Ratti ha istituito il Comitato di Sostenibilità, creato per dare impulso ai temi di sostenibilità. Nel 2019 ha assunto la denominazione, la natura e le funzioni di "Gruppo di Lavoro sulla sostenibilità". Il Gruppo di Lavoro sulla Sostenibilità, coordinato dall'Head of Sustainability di Ratti S.p.A. SB, riporta all'Amministratore Delegato della Società ed ha il compito di progettare e realizzare azioni in ambito di sostenibilità sociale e ambientale.
Allo scopo di integrare saldamente l'obiettivo sostenibile, da tempo perseguito da Ratti, all'interno delle strategie aziendali, l'Assemblea straordinaria del 28 aprile 2022 ha deliberato di far assumere a Ratti S.p.A. la qualifica di "Società Benefit" ai sensi della Legge 208/2015, apportando le conseguenti esplicitazioni ed integrazioni nello Statuto Sociale. Nel dettaglio: sono state introdotte nell'oggetto sociale le specifiche finalità di beneficio comune che la Società persegue e intende continuare a perseguire (articolo 2 dello Statuto Sociale); è stata inserita la dicitura "Società Benefit" e l'acronimo "SB" nella denominazione sociale (articolo 1 dello Statuto Sociale); è stato inserito l'obbligo per l'organo amministrativo di bilanciare l'interesse dei soci con il perseguimento delle finalità di beneficio comune e le disposizioni relative ossia la nomina del soggetto responsabile e l'obbligo di redazione della relazione annuale relativa al perseguimento del beneficio comune. L'Emittente provvede a redigere annualmente la Relazione concernente il perseguimento del beneficio comune (ai sensi dell'art. 1 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208, comma 382), Relazione che – per l'esercizio 2023 – era acclusa in forma estesa alla Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, e in forma ridotta al Bilancio Societario. A partire dall'esercizio 2024 sarà parte del Bilancio Sociale.
Ratti, quale emittente quotato, fino all'esercizio 2023 ha pubblicato la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario ("DNF") predisposta ai sensi del D.lgs. n. 254/2016 su base obbligatoria; le relazioni sono disponibili sul sito internet della Società www.ratti.it, sezione "Innovability-Sostenibilità-Bilancio di Sostenibilità".
Dall'esercizio 2024, la Società pubblica la rendicontazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125, che recepisce in la Direttiva (UE) 2464/2023 sulla rendicontazione di sostenibilità societaria, segnando il passaggio dalla DNF alla dichiarazione di sostenibilità nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio.
La Società rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, in quanto la capitalizzazione media di Ratti S.p.A. SB registrata nel corso dell'esercizio 2024 è stata pari a 58,5 milioni di Euro. Ai sensi dell'art. 120, comma 2, del TUF la soglia ai fini degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti è pari al 5%.
La Società rientra nella definizione di "società grande" e, in considerazione dell'attuale composizione dell'azionariato, di "società a proprietà concentrata" ai sensi del Codice di Corporate Governance.
Il capitale sociale sottoscritto e versato alla data del 31 dicembre 2024 ammonta a complessivi Euro 11.115.000, ed è composto esclusivamente da n. 27.350.000 azioni ordinarie, cui spettano i diritti previsti dalla legge e dallo Statuto sociale.
| N° azioni | % rispetto al c.s. |
Quotato (indicare i mercati) / non quotato |
Diritti e obblighi | |
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 27.350.000 | 100 | Euronext Milan | Previsti dalla legge e dallo statuto sociale |

Non esistono altre categorie di azioni né altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.
Ogni azione dà diritto ad un voto.
I diritti e gli obblighi degli azionisti sono quelli previsti dagli articoli 2346 e seguenti del Codice civile. Per ulteriori informazioni, si veda, inoltre, la sezione 13 della presente Relazione.
Non esistono restrizioni a cedere e trasferire le azioni della Società eventualmente possedute dai componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e da alti Dirigenti, salvo quanto di seguito indicato.
Si segnala che ai sensi del patto parasociale stipulato in data 3 novembre 2009 tra Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l., pubblicato ai sensi dell'articolo 122 del TUF e degli articoli 129 e 130 del Regolamento Emittenti Consob, nonché dei successivi accordi per il rinnovo dello stesso, l'ultimo dei quali sottoscritto in data 24 novembre 2021 e pubblicato in data 26 novembre 2021, Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l. si erano impegnati a non trasferire a terzi le azioni ordinarie di Ratti S.p.A. SB da essi possedute sino al 5 marzo 2024; decorsa tale data da ultimo citata, gli effetti di tale patto parasociale sono definitivamente cessati, come comunicato rispettivamente in data 15 febbraio e 8 marzo 2024 .
Alla data della presente Relazione gli azionisti che detengono, direttamente o indirettamente, partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale dell'Emittente, anche tramite strutture piramidali o di partecipazione incrociata, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'articolo 120 del TUF e dalle ulteriori informazioni in possesso della Società, sono riportati nella tabella che segue:
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
|---|---|---|---|
| Trenora S.r.l. | Marzotto S.p.A. | 34,374 | 34,374 |
| Faber Five S.r.l. | Faber Five S.r.l. | 34,655 | 34,655 |
| Donatella Ratti | DNA 1929 S.r.l. | 16,520 | 16,520 |
Si segnala che non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.
Non sono previsti specifici meccanismi di esercizio dei diritti di voto per i dipendenti quando il diritto di voto non è esercitato direttamente da questi ultimi, in quanto alla data del 31 dicembre 2023 non erano in vigore piani di partecipazione ai dipendenti.
Non esistono restrizioni al diritto di voto.

Si segnala che il patto parasociale - avente ad oggetto n. 18.802.600 azioni ordinarie di Ratti S.p.A. SB, rappresentanti complessivamente il 68,748% del capitale della Società - stipulato in data 3 novembre 2009 da Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l., ai sensi dell'articolo 122, comma 5, lettera d), del TUF, divenuto efficace dal 5 marzo 2010 e più volte prolungato sino al 5 marzo 2024, decorsa tale ultima data ha cessato definitivamente i propri effetti, atteso che il 15 febbraio 2024 le suddette due società hanno preso atto dell'impossibilita di addivenire ad un suo rinnovo, come da relative comunicazioni rispettivamente datate 15 febbraio e 8 marzo 2024.
Per ulteriori informazioni in merito alla cessazione degli effetti del su citato patto tra Faber Five S.r.l. e Marzotto S.p.A. è possibile consultare gli avvisi pubblicati ai sensi di legge su "Il Sole 24 Ore", rispettivamente in data 16 febbraio e 8 marzo 2024.
Si segnala l'esistenza di un ulteriore patto parasociale, ai sensi dell'articolo 122, comma 5, lettera d), del TUF stipulato in data 26 luglio 2018 da Marzotto S.p.A., Faber Five S.r.l. e Sergio Tamborini, nel quale detti soci si sono impegnati a far sì che Sergio Tamborini fosse nominato dall'Assemblea della Società, come Amministratore e dal Consiglio di Amministrazione della Società, come Amministratore Delegato, per i tre esercizi 2019-2020-2021. In data 3 marzo 2022 il patto tra Marzotto S.p.A., Faber Five S.r.l. e Sergio Tamborini è stato rinnovato per un ulteriore triennio fino all'assemblea di approvazione di bilancio dell'esercizio 2024.
Ratti S.p.A. SB opera anche quale licenziataria in esclusiva per la produzione, commercializzazione e distribuzione di tessuti e accessori maschili e femminili.
Si evidenzia che taluni contratti prevedono, in caso di modifica sostanziale della composizione azionaria del licenziatario, la facoltà per il licenziante di recedere dal contratto medesimo.
Si evidenzia inoltre che:
Si segnala che lo statuto della Società non deroga alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104, commi 1 e 2, del TUF, e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

L'Assemblea non ha autorizzato il Consiglio all'acquisto di azioni proprie ai sensi degli articoli 2357 e seguenti del Codice civile.
Alla data della presente Relazione, l'Emittente non detiene azioni proprie in portafoglio.
La Società non è soggetta ad alcuna attività di direzione e coordinamento da parte di società o altri enti ai sensi dell'art. 2497-bis c.c., ciò in quanto, in conformità al Codice di Corporate Governance, tutte le operazioni di particolare rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario della Società e del Gruppo sono riservate all'esame collegiale ed all'approvazione esclusiva del Consiglio di Amministrazione della Società del quale, tra l'altro, fanno parte due amministratori indipendenti ai sensi della raccomandazione 5 dello stesso Codice di Corporate Governance. La competenza professionale e l'autorevolezza degli amministratori non esecutivi e degli indipendenti costituiscono un'ulteriore garanzia che tutte le decisioni del Consiglio siano adottate nell'esclusivo interesse della Società ed in assenza di direttive ed ingerenze di terzi portatori di interessi estranei a quelli della Società e del Gruppo. Ratti S.p.A. SB svolge invece attività di indirizzo, coordinamento e controllo sulle società controllate ai sensi dell'art. 2497 c.c..
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Si precisa quanto segue:
Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aderito e si è conformato per il proprio sistema di corporate governance al Codice di Autodisciplina delle società quotate, sostituito a partire dall'esercizio 2021 dal nuovo Codice di Corporate Governance, documento accessibile al pubblico sul sito web del Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A. alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf.
L'Emittente e le sue controllate aventi rilevanza strategica non sono soggette a disposizioni di legge non italiane che ne influenzino la struttura di corporate governance.

Il Consiglio di Amministrazione, quale organo investito della funzione di supervisione strategica, delibera sugli indirizzi di carattere strategico e ne verifica di continuo l'attuazione, perseguendo il successo sostenibile della Società.
In conformità alle previsioni dello Statuto Sociale, del Codice di Corporate Governance e del Regolamento del Consiglio di Amministrazione da ultimo aggiornato in data 22 marzo 2023 e consultabile all'indirizzo www.ratti.it, il Consiglio di Amministrazione, oltre ad esercitare i poteri e ad adempiere ai doveri di cui alle disposizioni del Codice civile, tra l'altro:
(i) esamina ed approva i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo che ad essa fa capo, monitorandone periodicamente l'attuazione; definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo, ne verifica la corretta attuazione e promuove tempestivamente le misure correttive, anche sottoponendole – se di competenza- all'Assemblea, garantendo altresì la chiara distinzione di compiti e funzioni nonché la prevenzione dei conflitti di interesse;
(ii) definisce la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società;
(iii) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; ne approva i sistemi contabili e di rendicontazione (reporting);
(iv) delibera in merito alle operazioni della Società e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente stesso ed ancorché dette operazioni possano rientrare nei poteri degli organi delegati, questi provvedono ad informare compiutamente i componenti del Consiglio di Amministrazione prima dell'esecuzione dell'operazione;
(v) al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, ha adottato una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (per i dettagli si rinvia alla successiva sezione 5);
(vi) promuove, nelle forme più opportune, il dialogo con gli azionisti e gli stakeholder rilevanti per la Società ed adotta una politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti.
In merito al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Consiglio di Amministrazione:
(i) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate siano correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione della Società coerente con gli obiettivi strategici individuati;
(ii) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione del rischio rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto;
(iii) approva i piani di lavoro predisposti dai Responsabili delle funzioni di Compliance, di Internal Audit e di Risk Management ed esamina le relazioni periodiche predisposte da dette funzioni;
(iv) valuta i risultati esposti dal revisore legale nell'eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.
Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, elabora e sottopone all'Assemblea, con periodicità almeno annuale, la Politica in materia di remunerazione e incentivazione ed è responsabile della sua corretta attuazione. In tale ambito, (i) definisce i sistemi di remunerazione e incentivazione per i consiglieri esecutivi, i direttori generali, il personale dipendente individuato come più rilevante, i responsabili ed il personale di livello più elevato delle funzioni aziendali di controllo, (ii) assicura che detti sistemi siano coerenti con le scelte complessive della Società in termini di assunzione dei rischi, strategie, obiettivi di lungo periodo.

Il Consiglio esamina ed approva preventivamente le operazioni della Società che siano attribuite alla sua esclusiva competenza dalla legge, dall'articolo 21 dello Statuto sociale, o da appositi Regolamenti approvati dal Consiglio stesso, nonché quelle che non rientrano tra i compiti assegnati all'Amministratore Delegato, se nominato, al Direttore Generale, e/o ad altri organi delegati.
Il Consiglio della Società, quale capogruppo del Gruppo Ratti, assume anche le decisioni concernenti l'assunzione e la cessione di partecipazioni da parte delle società controllate appartenenti al Gruppo Ratti.
Al Consiglio di Amministrazione spetta la determinazione della suddivisione del compenso globale deliberato in sede assembleare, spettante al Consiglio di Amministrazione stesso.
Il Consiglio di Amministrazione valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute di volta in volta dall'Amministratore Delegato confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati.
Gli Amministratori riferiscono tempestivamente con periodicità almeno trimestrale, ai sensi dell'art. 150 del TUF, al Collegio Sindacale sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.
La sostenibilità del business nel medio-lungo termine e le relative sfide sono temi centrali nella strategia di Ratti ed in questo ambito si collocano le attività ESG, il cui indirizzo e coordinamento sono affidati alla Capogruppo Ratti S.p.A. SB. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB definisce le scelte strategiche del Gruppo in merito agli obblighi di reporting espressi dal D.lgs. 125/2024 che recepisce la Normativa Europea CSRD, sulla base della conoscenza dei processi delle altre società del Gruppo e del Sistema integrato di gestione dei rischi, al fine di fornire una linea di comportamento da seguire nelle attività operative del Gruppo.
Il Gruppo Ratti è dotato di un apposito processo per l'identificazione e valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità secondo la metodologia definita dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) in connessione ai temi indicati dal D.lgs. 125/2024. La lista e la descrizione dei rischi assumono come punto di partenza l'analisi dei rischi strategici e dei rischi mappati all'interno del Sistema di Gestione Integrato (qualità, ambiente, efficientamento energetico, salute e sicurezza, responsabilità sociale, chemical management system, ambito doganale), tramite una valutazione di natura prevalentemente qualitativa. A questa mappatura iniziale, sono stati aggiunti nel 2022 alcuni ulteriori rischi ESG identificati tramite l'analisi di doppia materialità. Il processo, che dal 2024 avviene secondo la metodologia definita dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), in evoluzione rispetto agli Standard GRI utilizzati negli anni precedenti, ha identificato gli impatti materiali effettivi e potenziali di natura economica, sociale e ambientale da cui possono derivare rischi e opportunità, la cui rilevanza è misurata in funzione della magnitudo e della probabilità di accadimento. La definizione di tali rischi è basata sull'analisi dei competitors e di aziende affini al settore che a loro volta hanno pubblicato una Dichiarazione Non Finanziaria o un Bilancio di sostenibilità nel 2023, sull'analisi del contesto competitivo anche attraverso i report di settore di primarie società di consulenza, nonché sulle indicazioni contenute nelle Linee Guida degli Standard ESRS che prevedono il coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni. La medesima valutazione di natura qualitativa è stata usata per definire la probabilità che tali rischi si verifichino generando impatti negativi rilevanti per il Gruppo Ratti e per i suoi stakeholder.
La valutazione dei rischi in connessione ai temi del D.lgs. 254/2016 è effettuata per le società del Gruppo rilevanti, tenuto conto della dimensione e della natura dell'attività. Tale analisi viene effettuata con cadenza annuale, sulla base della conoscenza dei processi, delle eventuali misure di mitigazione dei rischi adottate, delle attività di verifica svolte, di segnalazioni ricevute e delle eventuali evidenze emerse durante lo svolgimento dell'attività ordinaria.
Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato in data 12 dicembre 2024, previo parere favorevole del Comitato Controllo Rischi della Società, la procedura che disciplina le Operazioni con Parti Correlate, ai sensi dell'art. 2391-bis del Cod. civ., del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, ed aggiorna e sostituisce la procedura datata 1 dicembre 2010, già in precedenza aggiornata in data 29 luglio 2021 e successive

modifiche. Per maggiori informazioni in merito a tale procedura – disponibile anche sul sito internet www.ratti.it – si rinvia alla sezione 10 della presente Relazione.
Ai sensi dell'articolo 17 dello Statuto sociale dell'Emittente, fino a contraria deliberazione dell'Assemblea, gli Amministratori non sono vincolati dall'articolo 2390 del Codice civile.
Gli Amministratori stessi devono ad ogni modo segnalare al Consiglio di Amministrazione eventuali criticità determinate dall'assunzione di incarichi che comportino attività in concorrenza con la Società.
In data 29 luglio 2021, continuando il processo di adeguamento al nuovo Codice di Corporate Governance, il Consiglio ai sensi della raccomandazione 3, art. 1 dello stesso Codice ha adottato la Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti, per i cui dettagli si rinvia alla sezione 12.
Per le ulteriori attribuzioni al Consiglio in materia di composizione, funzionamento, nomina e autovalutazione, politica di remunerazione, sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, si rinvia alle sezioni dedicate.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
1 Principi che richiedono di comunicare i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione direzione e controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti.
2 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti riguardanti i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione, direzione e controllo: a) l'identificazione degli organi di amministrazione, direzione e controllo (quali una commissione del consiglio o simili) o l'identità delle persone preposte alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità all'interno di un organo; b) il modo in cui le responsabilità di ciascun organo o persona in materia di impatti, rischi e opportunità sono riportate nella missione dell'impresa, nei mandati dei consigli e nelle altre politiche collegate; c) una descrizione del ruolo della dirigenza nei processi, nei controlli e nelle procedure di governance utilizzati per monitorare, gestire e controllare gli impatti, i rischi e le opportunità, tra cui: i. se tale ruolo è delegato a una posizione o a una commissione specifica a livello di dirigenza e come viene esercitato il controllo su tale posizione o commissione; ii. informazioni sulle linee gerarchiche per gli organi di amministrazione, direzione e controllo; iii. se sono applicati controlli e procedure dedicati alla gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e, in caso affermativo, in che modo sono integrati con altre funzioni interne; ed) il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo e l'alta dirigenza controllano la definizione degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, e i progressi compiuti nel loro conseguimento.
3 Principio che richiede di indicare il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati in merito alle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento.
4 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti: a) se, da chi e con che frequenza gli organi di amministrazione, direzione e controllo, e i rispettivi comitati, sono informati in merito agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti15, l'attuazione del dovere di diligenza nonché i risultati e l'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontarli; b) in che modo gli organi di amministrazione, direzione e controllo tengono conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità nel controllare la strategia dell'impresa, le sue decisioni in merito a operazioni importanti, nonché il suo processo di gestione del rischio, e se ha preso in considerazione compromessi associati a detti impatti, rischi e opportunità; e c) un elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e controllo durante il periodo di riferimento.

Ai sensi dell'articolo 16 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero variabile da un minimo di tre ad un massimo di undici componenti, nominati dall'Assemblea, la quale determina di volta in volta il numero all'atto della nomina.
Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia composto da più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza prescritti dalla disciplina applicabile.
Lo Statuto della Società non prevede dei requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli previsti dall'art. 148, comma 3 del TUF, né dei requisiti di onorabilità diversi da quelli previsti dalle disposizioni normative applicabili. Non sono previsti requisiti di professionalità per l'assunzione della carica di amministratore. Ad ogni modo, il Regolamento del Consiglio di Amministrazione, oltre a rimandare ai requisiti di indipendenza previsti dalla normativa applicabile, richiama puntualmente le ipotesi previste dal Codice di Corporate Governance in cui un amministratore "non appare di norma indipendente", definendo anche il concetto di "significativa remunerazione aggiuntiva"5.
L'amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e, in ogni caso, decade dalla carica.
Gli amministratori durano in carica tre esercizi (salvo minor periodo stabilito dall'Assemblea all'atto della nomina), decadono e si sostituiscono a norma di legge, e sono rieleggibili.
Ai sensi dell'articolo 17 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione avviene, nel rispetto della disciplina inerente all'equilibrio tra generi, sulla base di liste di candidati presentate dai soci nelle quali i candidati sono elencati secondo un numero progressivo. Ogni lista include un numero di candidati non superiore al numero di componenti da eleggere.
Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, ovvero l'eventuale diversa percentuale prevista dalla normativa vigente. A tale proposito, si segnala che la soglia di partecipazione da ultimo determinata dalla Consob per Ratti ai sensi dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti Consob, con Determinazione dirigenziale n. 123 del 28 gennaio 2025, è pari al 2,5%.
Lo statuto della Società non prevede la possibilità per il Consiglio di Amministrazione uscente di presentare una lista di candidati per il rinnovo del consiglio medesimo, e non prevede che, ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si tenga conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti pari almeno alla metà di quella richiesta dallo statuto per la presentazione delle stesse.
Le liste dei candidati, sottoscritte da coloro che le presentano, devono essere depositate presso la sede legale della società almeno venticinque giorni prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione.
In allegato alle liste devono essere fornite una descrizione dei curricula professionali dei soggetti designati e le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità,
5 In base al Regolamento del Consiglio di Amministrazione, per "significativa remunerazione aggiuntiva" deve intendersi quanto segue: (1) in caso di prima nomina, per "significativa remunerazione aggiuntiva" deve intendersi una remunerazione annuale lorda aggiuntiva che sia superiore al 100% del compenso annuale fisso lordo previsto per la carica; (2) in caso di avvenuta nomina, per "significativa remunerazione aggiuntiva" deve intendersi una remunerazione annuale lorda aggiuntiva che sia superiore al 100% della sommatoria tra (i) l'ultimo compenso annuale fisso lordo percepito dall'Amministratore in ragione di tale carica, (ii) gli eventuali gettoni presenza e (iii) l'ultimo compenso annuale variabile lordo percepito dall'Amministratore per la sua eventuale partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI
l'inesistenza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità, l'esistenza dei requisiti eventualmente prescritti dalla legge e dai regolamenti per i componenti del Consiglio di Amministrazione nonché l'eventuale menzione dell'idoneità a qualificarsi come indipendenti ai sensi della normativa vigente. La nomina è in ogni caso preceduta dalla presentazione, da parte di ciascun designato, di una dichiarazione circa l'inesistenza, a suo carico, delle cause di ineleggibilità previste dall'articolo 2382 del codice civile e di interdizioni dall'ufficio di amministratore adottate nei suoi confronti in uno Stato membro dell'Unione europea.
Al fine di comprovare la titolarità del numero delle azioni necessarie alla presentazione delle liste, i soci devono presentare entro il termine previsto dalla disciplina applicabile per la pubblicazione delle liste da parte della società, presso la sede sociale, l'apposita certificazione rilasciata ai sensi della vigente normativa da un intermediario finanziario abilitato comprovante la titolarità, al momento del deposito presso la società della lista, del numero di azioni necessario alla presentazione stessa.
Le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente.
Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate. Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione è espresso dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti, e che non sia collegata in alcun modo con coloro che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.
Ogni candidato può essere inserito in una sola lista a pena di ineleggibilità. Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista. Alla elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione si procede come segue: al termine della votazione, i voti ottenuti dalle liste sono divisi per numeri interi progressivi da uno al numero degli amministratori da eleggere.
I quozienti così ottenuti sono attribuiti ai candidati di ciascuna lista, secondo l'ordine della stessa previsto. Quindi, i quozienti attribuiti ai candidati delle varie liste vengono disposti in un'unica graduatoria decrescente.
Risultano eletti, fino a concorrenza del numero degli amministratori fissato dall'Assemblea, coloro che hanno ottenuto i quozienti più elevati, fermo restando che dovrà comunque essere nominato amministratore il candidato elencato al primo posto della seconda lista che ha ottenuto il maggior numero di voti. Pertanto, qualora il suddetto candidato non abbia ottenuto il quoziente necessario per essere eletto, non risulterà eletto il candidato della prima lista che ha ottenuto il quoziente più basso ed il consiglio verrà completato con la nomina del candidato elencato al primo posto della seconda lista che ha ottenuto il maggior numero di voti.
Nel caso in cui per completare l'intero Consiglio di Amministrazione più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun amministratore o che abbia eletto il minor numero di amministratori. Nel caso in cui nessuna di tali liste abbia ancora eletto un amministratore ovvero tutte abbiano ottenuto lo stesso numero di amministratori, nell'ambito di tali liste risulta eletto il candidato di quella che abbia ottenuto il maggior numero di voti.
In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, risultando eletto il candidato che ottiene la maggioranza semplice dei voti.
Qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina inerente all'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina inerente all'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.


Qualora sia stata presentata una sola lista, l'Assemblea esprime il proprio voto su di essa e qualora la stessa ottenga la maggioranza relativa, risultano eletti amministratori i candidati elencati in ordine progressivo, fino a concorrenza del numero fissato dall'Assemblea. Il candidato indicato al primo posto della lista risulta eletto il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Anche nel caso di presentazione di una sola lista, resta fatta salva la procedura di sostituzione prevista per il caso di presentazione di più liste, qualora con i candidati eletti dall'unica lista non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina inerente all'equilibrio tra generi.
In mancanza di liste, il Consiglio di Amministrazione viene nominato dall'Assemblea con le maggioranze di legge, fermo il rispetto della disciplina inerente all'equilibrio tra generi.
In caso di cessazione dalla carica, per qualunque causa, di uno o più amministratori, quelli rimasti in carica provvedono alla loro sostituzione mediante cooptazione di un nuovo amministratore appartenente alla medesima lista di quello cessato.
L'elezione di amministratori, nominati ai sensi dell'articolo 2386 del Codice civile, è effettuata dall'Assemblea con le maggioranze di legge; gli amministratori così nominati scadono insieme con quelli in carica all'atto della loro nomina.
Il Consiglio di Amministrazione sceglie fra i suoi componenti il Presidente, se questo non è nominato dall'Assemblea, e può eleggere uno o più Vice Presidenti. Il Consiglio può nominare un segretario scelto anche all'infuori dei suoi componenti. In caso di assenza o di impedimento del Presidente, il Consiglio è presieduto dal Vice Presidente più anziano di età presente, ed in assenza di questi, dall'amministratore più anziano di età.
Ai sensi dell'articolo 18 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, il Consiglio si raduna, anche in luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia, tutte le volte che il Presidente lo giudica necessario, o quando ne è fatta domanda scritta da due dei suoi membri; il Consiglio può essere altresì convocato da ciascun membro del Collegio Sindacale, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Le adunanze del Consiglio e quelle del Comitato Esecutivo, ove nominato, possono essere tenute anche per video o tele conferenza a condizione che ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e che ciascuno dei partecipanti sia in grado di intervenire in tempo reale durante la trattazione degli argomenti esaminati, nonché di ricevere, trasmettere e visionare documenti. Sussistendo queste condizioni, la riunione si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente ed il segretario.
La convocazione del Consiglio si fa con avviso al domicilio di ciascun componente del Consiglio e di ciascun sindaco effettivo, mediante lettera raccomandata spedita almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza; la convocazione può avere luogo anche con telegramma, telefax, messaggio di posta elettronica, o altro strumento informatico con prova di ricevimento.
In caso d'urgenza, la convocazione può avvenire con un preavviso inferiore, comunque almeno 24 ore prima della data fissata per l'adunanza. Il Consiglio può tuttavia validamente deliberare, anche in mancanza di formale convocazione, ove siano presenti tutti i suoi membri e tutti i sindaci effettivi.
Ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, per la validità delle deliberazioni del Consiglio è necessaria la presenza effettiva della maggioranza degli amministratori in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti dei presenti. A parità di voti prevarrà il partito cui accede il Presidente. Ai sensi dell'articolo 20, delle deliberazioni del Consiglio, anche se assunte in adunanza tenute per video o tele conferenza, si fa constatare nell'apposito libro con verbale da redigersi dal segretario.
Il Consiglio, ai sensi dell'articolo 22 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, può delegare le proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo composto da almeno tre dei suoi membri, e/o ad uno o più amministratori delegati determinando le loro attribuzioni e retribuzioni.

Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, i compensi spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono stabiliti dall'Assemblea, la quale può determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche. Il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, determina il compenso degli amministratori investiti di particolari cariche. Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni dell'ufficio.
Ai sensi dell'articolo 24 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, la rappresentanza della società spetta al Presidente del Consiglio di Amministrazione, o, in caso di assenza o di impedimento dello stesso, al Vice Presidente con facoltà di promuovere azioni ed istanze giudiziarie ed amministrative in ogni grado ed in qualunque sede, anche per giudizi di cassazione e revocazione nominando avvocati e procuratori alle liti. La rappresentanza della società, nei limiti dei poteri loro conferiti, spetta pure, disgiuntamente fra loro e disgiuntamente dal Presidente, al o agli amministratori delegati se nominati.
Ai sensi dell'articolo 21 dello Statuto sociale dell'Emittente il Consiglio di Amministrazione può assumere deliberazioni concernenti la fusione nei casi previsti dagli articoli 2505, 2505-bis del Codice civile, l'istituzione o soppressione di sedi secondarie, gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.
Si evidenzia che, tenuto conto delle dimensioni della società e della composizione del suo azionariato, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario adottare un piano di successione degli amministratori esecutivi.
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha determinato in dieci il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e ha nominato attraverso il meccanismo del voto di lista i componenti del Consiglio sulla base delle due liste presentate dagli azionisti Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l. (Lista di maggioranza – n. 18.785.000 azioni possedute, pari al 68,684% - n. 19.160.000 voti ottenuti, pari al 78,48% dei votanti) e dall'azionista DNA 1929 S.r.l. (Lista di minoranza – n. 4.518.305 azioni possedute, pari al 16,52%, n. 5.036.412 voti ottenuti, pari al 20,63% dei votanti).
I Consiglieri sono stati nominati dall'Assemblea per gli esercizi 2022-2023-2024, sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024.
Alla data della presente Relazione il Consiglio di Amministrazione della Società risulta così composto:
In conformità al disposto dell'art. 144-decies del Regolamento Emittenti Consob, i curricula con le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore, sono disponibili sul sito internet della Società www.ratti.it, alla sezione "Investitori–Informazioni per gli Azionisti-Assemblee" (documenti: Lista candidati nomina Consiglio di Amministrazione Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l.; Lista candidati nomina Consiglio di Amministrazione DNA 1929 S.r.l.). L'elenco delle cariche ricoperte in altre società è riportato nell'Allegato 1 alla presente Relazione.

Nella riunione del 28 aprile 2022, in ottemperanza all'articolo 4 del Codice di Corporate Governance ed alle relative raccomandazioni, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato una valutazione complessiva sul proprio funzionamento, dimensione e composizione, esprimendo una valutazione positiva in ordine al numero degli amministratori, alla composizione ed alle competenze del Consiglio e ritenendo altresì che il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi (7 su 10) assicurino agli stessi un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consigliari e garantiscano un efficace monitoraggio della gestione della Società. In particolare, detta valutazione ha rilevato che la composizione del Consiglio è conforme alle previsioni statutarie in termini di diversità di genere ed è conforme al Codice di Corporate Governance per quanto riguarda la presenza di amministratori indipendenti e che il Consiglio stesso presenta adeguate competenze e professionalità tanto di carattere imprenditoriale economico e finanziario, tanto in ambito legale-societario, anche con specifico riferimento al settore produttivo, al mercato e al territorio di riferimento dell'Emittente.
Per quanto concerne il funzionamento del Consiglio di Amministrazione, esso si attiene - nell'esercizio delle proprie funzioni - a quanto previsto nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione adottato in data 29 luglio 2021 (ed aggiornato in data 22 marzo 2023).
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica da |
In carica fino a |
Lista presentatori ** |
Lista *** |
Esec. | Non esec. |
Ind. Cod. |
Ind. TUF |
N. altri incarichi **** |
Partecip. * |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Donatella Ratti |
1957 | 29.04.1997 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | m | X | - | 7/7 | |||
| Vice Presidente | Antonio Favrin |
1938 | 23.12.2009 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 2 | 7/7 | |||
| Amministratore Delegato |
Sergio Tamborini |
1959 | 23.12.2009 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 1 | 7/7 | |||
| Amministratore | Andrea Guaccero |
1970 | 28.04.2022 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 5 | 7/7 | |||
| Amministratore | Federica Favrin • |
1974 | 28.04.2010 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 3 | 6/7 | |||
| Amministratore | Pierantonio Regeni • |
1972 | 28.04.2022 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | X | X | - | 7/7 | |
| Amministratore | Massimo Caspani • |
1956 | 28.04.2022 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | m | X | X | X | - | 7/7 | |
| Amministratore | Davide Favrin | 1971 | 24.04.2014 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 5 | 7/7 | |||
| Amministratore | Giovanna Lazzarotto |
1967 | 24.04.2014 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | M | X | 1 | 6/7 | |||
| Amministratore | Cristina Marchesini |
1967 | 28.04.2022 | 28.04.2022 | Ass.appr.bil. 31.12.2024 |
A | X | - | 6/7 |
La seguente tabella riporta la composizione del Consiglio di Amministrazione:
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Nessuno
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5% N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 7
NOTE
• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).
(*) Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.
(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (indicando "Azionisti") ovvero dal CdA (indicando "CdA"). (***) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").
(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.
(*****) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):

Con riferimento ai criteri di diversità, la Società ha modificato in data 18 marzo 2020 il proprio Statuto ai sensi della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, degli articoli 147-ter e 148 del TUF, prevedendo che il genere meno rappresentato ottenga un numero di componenti in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi degli organi di amministrazione e di controllo. Da allora la previsione viene puntualmente rispettata in occasione della nomina di detti organi sociali.
Inoltre, tenuto conto delle caratteristiche operative e dimensionali della Società, la composizione del Consiglio di Amministrazione risulta adeguata per competenze e professionalità, tra cui: conoscenza dell'economia del territorio e del relativo contesto di mercato; conoscenza del settore tessile e del relativo mercato; competenza in materie economico-aziendali; competenza in materie giuridiche.
La Società non ha adottato una specifica politica in materia di diversità ai sensi dell'art. 123-bis comma 2, lett. d-bis del TUF, in considerazione del fatto che l'attuale composizione degli organi sociali tiene già conto degli aspetti come sopra descritti.
Per quanto concerne l'adozione di misure atte a promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale, il Consiglio di Amministrazione il 14 novembre 2018 ha approvato il Codice Etico di Gruppo, aggiornato successivamente in data 18 ottobre 2023, pubblicato nel sito internet www.ratti.it, che prevede, tra gli altri aspetti, l'impegno a offrire le medesime opportunità di lavoro e crescita professionale ai dipendenti o candidati, sulla base delle specifiche qualifiche professionali, e ad assicurare un sistema di selezione, di gestione e di sviluppo del personale basato esclusivamente su criteri di competenza e merito. Il controllo della corretta applicazione delle norme previste dal Codice è demandato al Comitato Etico istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione nel 2018. All'interno dell'organizzazione aziendale e, dunque, nella gestione delle proprie risorse, la Società e più in generale, il Gruppo si basano su diversità e multiculturalità. L'eterogeneità dell'organico rappresenta anche uno strumento prezioso per comprendere e rispondere al meglio alle esigenze peculiari dei diversi clienti e mercati. La volontà della Società di rispettare tali valori è ribadita anche all'interno del sopra citato Codice Etico. A conferma di quanto sopra, si segnala che al 31 dicembre 2024, la presenza femminile si attestava al 68,3% dell'organico complessivo del Gruppo. Inoltre, le retribuzioni di base degli inquadramenti professionali apicali (dirigenti e quadri) non presentavano al 31 dicembre 2024 sostanziali disparità di trattamento tra uomini e donne.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi
6 Principi che richiedono di comunicare la composizione e la diversità degli organi di amministrazione, direzione e controllo.
7 Principio che richiede in particolare di fornire le seguenti informazioni sulla composizione e la diversità dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa a) il numero di membri con e senza incarichi esecutivi; b) la rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori; c) l'esperienza relativa ai settori, ai prodotti e alle aree geografiche dell'impresa; d) le percentuali ripartite per genere e altri aspetti della diversità di cui l'impresa tiene conto. La diversità di genere all'interno del consiglio di amministrazione è calcolata come rapporto medio tra i membri maschili e femminili; e) la percentuale di membri indipendenti.
8 Principi che richiedono di comunicare le competenze e le capacità degli organi di amministrazione, direzione e controllo sulle questioni di sostenibilità o l'accesso a tali competenze e capacità.
9 Principio che richiede in particolare di includere una descrizione del modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo determinano se sono disponibili o saranno sviluppate capacità e competenze adeguate per controllare le questioni di sostenibilità, tra cui: a) le competenze in materia di sostenibilità che gli organi, nel loro insieme, possiedono direttamente o di cui possono avvalersi, ad esempio attraverso il ricorso ad esperti o la formazione; e b) in che modo tali competenze sono attinenti agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti dell'impresa.

del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
Gli amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenuto conto delle cariche da essi ricoperte in altre società. Gli amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla loro carica. Essi deliberano con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo primario della creazione di valore per gli azionisti.
Tenuto conto della natura e delle dimensioni delle società in cui gli incarichi sono ricoperti e, in alcuni casi, dell'appartenenza al Gruppo di tali società, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non esprimere in via generale un orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore nella Società.
In data 29 luglio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha adottato il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione" allo scopo di conformare le regole di governo societario afferenti al predetto organo ai principi sanciti dal Codice di Corporate Governance; detto Regolamento del Consiglio è stato successivamente aggiornato in data 22 marzo 2023 Se non diversamente specificato, le disposizioni concernenti il funzionamento del Consiglio di Amministrazione si applicano, ove compatibili, anche al Comitato esecutivo ed ai Comitati istituiti dal Consiglio nel proprio ambito con funzioni propositive e consultive.
Il Regolamento è disponibile sul sito internet della società www.ratti.it, sezione "Investitori-Corporate Governance-Procedure e codici".
I principali contenuti riguardano: la composizione, l'attività, i doveri dei componenti del Consiglio di Amministrazione, il ruolo e le competenze del Presidente e del Vice Presidente, i requisiti degli amministratori indipendenti, i doveri degli amministratori non esecutivi, la nomina e l'attività del segretario, il trattamento delle informazioni societarie, l'istituzione e funzionamento dei comitati interni, gli interessi degli amministratori, la valutazione del consiglio di amministrazione e i rapporti con gli azionisti.
10 Principio che richiede in particolare di fornire specifiche informazioni sulla diversità dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa: a) il numero di membri con e senza incarichi esecutivi; b) la rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori; c) l'esperienza relativa ai settori, ai prodotti e alle aree geografiche dell'impresa; d) le percentuali ripartite per genere e altri aspetti della diversità di cui l'impresa tiene conto. La diversità di genere all'interno del consiglio di amministrazione è calcolata come rapporto medio tra i membri maschili e femminili; e) la percentuale di membri indipendenti.
11 Principio che richiede all'impresa di rendere noto quanto segue: a) se dispone di politiche specifiche volte a eliminare la discriminazione, comprese le molestie, e a promuovere le pari opportunità e altre soluzioni a sostegno della diversità e dell'inclusione; b) se i seguenti motivi di discriminazione sono specificamente contemplati nella politica: la razza e l'origine etnica, il colore della pelle, il sesso, l'orientamento sessuale, l'identità di genere, la disabilità, l'età, la religione, le opinioni politiche, l'ascendenza nazionale o l'estrazione sociale, nonché qualsiasi altra forma di discriminazione contemplata dalla normativa dell'UE e dal diritto nazionale; c) se l'impresa ha assunto specifici impegni politici relativi all'inclusione e/o ad azioni positive per le persone appartenenti a gruppi particolarmente a rischio di vulnerabilità nella forza lavoro propria e, in tal caso, quali sono tali impegni; e d) se e in che modo tali politiche sono attuate mediante procedure specifiche per garantire che la discriminazione sia evitata, attenuata e affrontata una volta rilevata, nonché per sostenere la diversità e l'inclusione in generale.

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce di regola con cadenza almeno trimestrale su invito del Presidente o di chi ne fa le veci, sulla base di un calendario definito entro la fine di ciascun esercizio sociale, nonché ogni qualvolta se ne manifesti la necessità ovvero quando ne facciano richiesta due dei suoi membri od un membro del Collegio Sindacale. La comunicazione della convocazione deve essere inoltrata a tutti gli amministratori e sindaci effettivi almeno tre (3) giorni prima della data fissata per l'adunanza, salvi i casi di urgenza per i quali è ammesso un preavviso più breve (24 ore).
Le riunioni del Consiglio di Amministrazione possono tenersi per audioconferenza o videoconferenza, a condizione che ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e sia in grado di intervenire in tempo reale durante la trattazione degli argomenti esaminati nonché di ricevere, trasmettere e visionare documenti.
Al fine di garantire un efficiente ed efficace svolgimento dei lavori consiliari e dei Comitati Consiliari di norma i componenti del Consiglio di Amministrazione saranno presenti presso gli uffici della sede legale, eventuali altri collegamenti potranno essere attivati, in accordo con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, solo in casi eccezionali e motivati.
Qualora il Presidente lo reputi opportuno, anche su richiesta di uno o più amministratori, può chiedere che i dirigenti e i manager della Società e quelli delle società del gruppo che ad essa fanno capo, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.
Il Consiglio organizza i propri lavori ed opera in modo da garantire un efficiente ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. Nella predisposizione dell'ordine del giorno e nella conduzione del dibattito consiliare assicura che siano trattate con priorità le questioni a rilevanza strategica garantendo che ad esse sia dedicato tutto il tempo necessario. Il potere di proposta delle delibere consiliari è assegnato in via ordinaria all'Amministratore Delegato; ciascun Consigliere può comunque formulare proposte da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente si adopera affinché la documentazione relativa agli argomenti iscritti all'ordine del giorno sia portata a conoscenza degli amministratori e dei sindaci con congruo anticipo rispetto alla data della riunione consiliare in modo che ognuno possa dedicare il tempo necessario per lo svolgimento diligente dei loro compiti. Più in particolare, in via ordinaria, gli argomenti iscritti all'ordine del giorno di carattere informativo e/o deliberativo verranno inviati 3 (tre) giorni di calendario precedenti la data fissata per la riunione; per argomenti che presuppongono particolari ragioni di riservatezza, si prevedrà un (1) giorno di calendario precedente la data fissata per la riunione. Per iniziative di carattere straordinario, invece, la valutazione è rimessa, caso per caso, al Presidente del Consiglio di Amministrazione.
In particolare, per ogni argomento posto all'ordine del giorno viene predisposta in via alternativa, o una relazione illustrativa della proposta di deliberazione ovvero una reportistica quando trattasi di dati economici/patrimoniali/statistici. Nel caso in cui la documentazione messa a disposizione sia voluminosa, la stessa può essere utilmente corredata da un documento che ne sintetizzi i punti più significativi e rilevanti ai fini delle decisioni all'ordine del giorno, fermo restando che tale documento non può essere considerato in alcun modo sostitutivo della documentazione trasmessa ai consiglieri.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione provvede affinché analoghe informazioni siano trasmesse ai componenti il Collegio Sindacale.
Di ogni seduta del Consiglio viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente della riunione e dal Segretario (o dal Notaio nei casi previsti dalla vigente normativa). Tali verbali sono sottoposti all'approvazione del primo Consiglio successivo; nel frattempo le deliberazioni assunte possono essere rese esecutive.
I verbali delle riunioni consiliari rimangono disponibili (unitamente ai relativi allegati e alla documentazione acquisita agli atti dei verbali stessi) per la consultazione a richiesta dei Consiglieri e dei componenti il Collegio Sindacale.
Per l'organizzazione dei propri lavori, il Consiglio di Amministrazione si avvale del supporto del Segretario del Consiglio nonché della Direzione Amministrazione Finanza Controllo.

Su incarico del Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Segretario del Consiglio e la Direzione Amministrazione Finanza Controllo assicurano, a seguito di decisioni del Consiglio ovvero in adempimento a prescrizioni normative, specifici adempimenti quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, comunicazioni a Consob, al Registro Imprese, a Borsa Italiana nonché tutti quelli che si rendono necessari in conformità alla normativa tempo per tempo vigente.
Nel corso dell'esercizio 2024 il Consiglio di Amministrazione si è riunito n. 7 volte con una durata media di circa due ore per ciascuna riunione. A tali riunioni consiliari intercorse nel 2024, in particolare, hanno partecipato i seguenti manager aziendali: il Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo (che ricopre anche le cariche di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e Investor Relator) a tutte le riunioni.
Con riferimento alle suddette riunioni consiliari dell'anno 2024, di seguito è riportata illustrazione - in forma tabellare - attestante il rispetto dei congrui termini di invio pre-consiliare della documentazione da trattare, così come previsto nel regolamento del Consiglio di Amministrazione:
| Data CdA | Data invio | giorni invio pre-consiliare |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| 21/03/2024 | 15/03/2024 | 6 | |||
| 15/05/2024 | 09/05/2024 | 6 | |||
| 30/07/2024 | 26/07/2024 | 4 | |||
| 23/09/2024 | 12/09/2024 | 11 | |||
| 17/10/2024 | 11/10/2024 | 6 | |||
| 14/11/2024 | 08/11/2024 | 6 | |||
| 12/12/2024 | 09/12/2024 | 3 | |||
Nel corso dell'esercizio il Consiglio di Amministrazione:
Per l'esercizio 2025 in corso sono previste almeno n. 7 riunioni del Consiglio. Alla data della presente Relazione si è già tenuta una riunione in data odierna.
Il calendario dei principali eventi societari del 2025 inizialmente comunicato al Mercato e a Borsa Italiana in data 13 dicembre 2024 secondo le prescrizioni regolamentari e pubblicato sul sito internet della Società www.ratti.it, alla sezione "Investitori-Calendario finanziario", prevedeva quanto segue:
| 20.03.2025 | CdA -Presentazione Progetto di bilancio al 31.12.2024; |
|---|---|
| 29.04.2025 | Assemblea - Approvazione del Bilancio d'esercizio al 31.12.2024; |
| 15.05.2025 | CdA - Presentazione dei dati delle vendite al 31.03.2025; |
| 25.09.2025 | CdA - Presentazione Relazione finanziaria semestrale al 30.06.2025; |
| 13.11.2025 | CdA - Presentazione dei dati delle vendite al 30.09.2025. |
Successivamente, il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 21 febbraio 2025, ha deliberato di avvalersi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31.12..2024, come consentito dall'art. 2364, comma 2 del Codice civile e in conformità all'art. 8 dello Statuto sociale. Tale decisione è stata assunta in ragione della maggiore complessità cui il Gruppo ha dovuto far fronte in seguito alla migrazione dei sistemi informativi al nuovo ERP SAP S/4 Hana, la cui adozione – pur rappresentando un passaggio

strategico fondamentale per l'ottimizzazione dei processi aziendali – ha tuttavia comportato la necessità di tempi aggiuntivi per garantire la completa e corretta implementazione del progetto di bilancio. In conseguenza a quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato – nella suddetta riunione del 21 febbraio – il seguente aggiornamento del calendario finanziario 2025 (comunicato al Mercato e a Borsa Italiana in pari data 21.02.2025):
| 29.04.2025 | CdA - Presentazione Progetto di bilancio al 31.12.2024 e Presentazione dati vendite al 31.03.2025; |
|---|---|
| 10.06.2025 | Assemblea - Approvazione del Bilancio d'esercizio al 31.12.2024; |
| 25.09.2025 | CdA - Presentazione Relazione finanziaria semestrale al 30.06.2025; |
| 13.11.2025 | CdA - Presentazione dei dati delle vendite al 30.09.2025. |
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione promuove l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario e si pone quale interlocutore degli organi con funzione di controllo e dei comitati interni.
Al Presidente competono i poteri previsti dalla normativa protempore vigente in aggiunta ai poteri che il Consiglio di Amministrazione decide espressamente di delegare.
Nel corso dell'esercizio il Presidente del Consiglio di Amministrazione:
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
12 Principi che richiedono di comunicare le competenze e le capacità degli organi di amministrazione, direzione e controllo sulle questioni di sostenibilità o l'accesso a tali competenze e capacità.
13 Principio che richiede in particolare di includere una descrizione del modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo determinano se sono disponibili o saranno sviluppate capacità e competenze adeguate per controllare le questioni di sostenibilità, tra cui: a) le competenze in materia di sostenibilità che gli organi, nel loro insieme, possiedono direttamente o di cui possono avvalersi, ad esempio attraverso il ricorso ad esperti o la formazione; e b) in che modo tali competenze sono attinenti agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti dell'impresa.

Il Segretario del Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto è stato previsto nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione del 29 luglio 2021 (successivamente aggiornato il 22 marzo 2023) e su proposta del Presidente, viene nominato e revocato dal Consiglio di Amministrazione sulla base dei criteri di professionalità e competenza.
Il Segretario può essere scelto sia tra i dipendenti della Società, sia al di fuori della Società medesima; quando ritenuto opportuno può essere scelto anche tra i componenti dello stesso Consiglio di Amministrazione. In ogni caso il Segretario scelto possiede adeguati requisiti di professionalità ed indipendenza di giudizio ed ha maturato un'adeguata esperienza presso la segreteria societaria di società quotate ovvero essere esperto nel campo del diritto concernente le società quotate ed i mercati regolamentati.
A tal riguardo, tenuto conto dei requisiti richiesti, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione consigliare del 28 aprile 2022, ha nominato quale Segretario del Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB l'Amministratore Giovanna Lazzarotto.
In caso di assenza del Segretario il Consiglio, volta a volta, nomina chi deve sostituirlo su proposta del Presidente. La documentazione di supporto distribuita ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale viene conservata agli atti del Consiglio.
Nel corso dell'esercizio il Segretario ha assistito il Presidente nelle attività connesse al corretto funzionamento del Consiglio di Amministrazione e ha fornito ai Consiglieri, con imparzialità di giudizio, assistenza e consulenza giuridica in materia di Corporate Governance e in relazione ai diritti, poteri, doveri e adempimenti degli stessi per assicurare il regolare esercizio delle loro attribuzioni; ha supportato, con la Direzione Amministrazione e Finanza, l'organizzazione dei lavori del Consiglio e di ogni seduta ha redatto apposito verbale.
Il modello di delega adottato dalla Società è tale per cui il Presidente ed il Vice Presidente esercitano un ruolo di coordinamento, mentre all'Amministratore Delegato è demandata la gestione esecutiva della Società e del Gruppo, e ciò in linea con il principio di separare la gestione dell'impresa dalla carica di presidenza. Coerentemente con detta impostazione non si è ritenuto necessario procedere alla nomina di un lead Independent director.
In data 28 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Sergio Tamborini Amministratore Delegato dell'Emittente, fino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2024, affidandogli, in aggiunta e rafforzamento agli obblighi di cui agli artt. 2380 bis e 2381 c.c., il compito e la responsabilità di definire le strategie generali di Ratti S.p.A. SB, con esclusione dell'ambito di attuazione degli indirizzi di gestione dell'organizzazione aziendale fissati dal Consiglio di Amministrazione della Società e con compiti di supervisione dell'attività amministrativa, fiscale e finanziaria di Ratti, curando che ne venga perseguito il miglior interesse, svolgendo in particolare le seguenti mansioni, nei limiti degli specifici poteri che gli saranno attribuiti dal consiglio di amministrazione:

infra-annuali, in ottemperanza e conformità alle norme di legge di volta in volta applicabili, nonché alle linee guida, prassi e procedure aziendali.;
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato quanto segue:
Le suddette funzioni saranno dall'Amministratore Delegato esercitate in piena autonomia e discrezionalità, con l'assunzione da parte dello stesso di ogni responsabilità penale che dovesse derivare dalla eventuale violazione di obblighi vigenti in materia di sicurezza, tutela ambientale e salute dei lavoratori ed a lui conferiti con la presente delibera.
La Società resterà impegnata, sia nei confronti dell'Amministratore Delegato che dei soggetti che saranno dallo stesso successivamente delegati, a tenere sollevato ed indenne ciascuno di loro da ogni eventuale costo e spesa in cui dovesse incorrere conseguentemente all'assunzione delle responsabilità in materia;
• di conferire inoltre a Sergio Tamborini la funzione di assicurare il rispetto della normativa in materia di tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, di cui al Regolamento UE n. 2016/679 ("GDPR") e al D.lgs. 196/2003 e successive modifiche/integrazioni. In tale ambito, potrà nominare, se lo riterrà opportuno, uno o più "Responsabili" per il trattamento dei dati personali scegliendo tra soggetti che per esperienza, capacità ed affidabilità forniscano idonee garanzie del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento e sicurezza dei dati, attribuendo loro i necessari poteri.

Si segnala che per quanto riguarda la delega relativa al potere di acquistare, vendere e permutare merci e macchinari ed in genere ogni altra cosa mobile, acquistare, vendere e permutare automezzi, fissando le condizioni ed i prezzi anche in via di transazione, nonché esigere e pagare i corrispettivi, i poteri conferiti all'Amministratore Delegato dovranno essere esercitati in conformità a e nei limiti di quanto contenuto nei Piani strategici e nei Budget approvati dal Consiglio di Amministrazione e potranno essere esercitati con firma singola, per atti di importo non superiore a Euro 500.000 (cinquecentomila/00), con firma congiunta a quella del Direttore Amministrazione Finanza e Controllo della Società, per atti di importo superiore a Euro 500.000 (cinquecentomila/00). Il tutto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia, dallo Statuto sociale, dal Codice di Corporate Governance e dagli adempimenti degli obblighi informativi stabiliti dall'art. 150, comma 1, D.lgs. 58/1998, dalla "Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate" adottata dalla Società in data 1° dicembre 2010 e aggiornata il 29 luglio 2021, nonché nei limiti dei Piani strategici e dei Budget approvati dal Consiglio di Amministrazione.
All'Amministratore Delegato è stata conferita anche la Procura notarile per rappresentare la Società, sia in Italia che all'estero, sottoscrivendo in nome e per conto della Società, denunce, certificazioni, dichiarazioni ed ogni altra documentazione prevista dalla normativa amministrativa, fiscale e finanziaria, tra cui le certificazioni di cui all'art. 7-bis del D.P.R. 29/9/1973, n. 600 e successive modificazioni ed integrazioni, con facoltà di sub-delega.
In data 28 aprile 2022 l'Assemblea dell'Emittente ha nominato Donatella Ratti quale Presidente della Società, fino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2024; il successivo Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente dell'Emittente Donatella Ratti, i seguenti compiti:
In particolare, per ogni argomento posto all'ordine del giorno viene predisposta in via alternativa, una relazione illustrativa della proposta di deliberazione ovvero una reportistica quando trattasi di dati economici/patrimoniali/statistici. Nel caso in cui la documentazione messa a disposizione sia voluminosa, la stessa può essere utilmente corredata da un documento che ne sintetizzi i punti più significativi e rilevanti ai fini delle decisioni all'ordine del giorno, fermo restando che tale documento non può essere considerato in alcun modo sostitutivo della documentazione trasmessa ai consiglieri.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione provvede affinché analoghe informazioni siano trasmesse ai componenti il Collegio Sindacale.

supervisionare l'attività amministrativa, fiscale e finanziaria sottoscrivendo in nome e per conto della Società, denunce, certificazioni, dichiarazioni ed ogni altra documentazione prevista dalla normativa, amministrativa, fiscale e finanziaria, tra cui le certificazioni di cui all'art. 7-bis del D.P.R. 29/9/1973, n. 600 e successive modificazioni ed integrazioni, con facoltà di sub-delega.
In data 28 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Antonio Favrin quale Vice Presidente della Società, fino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2024, attribuendo allo stesso i seguenti compiti:
Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2022 ha deliberato:
Nello scorso esercizio 2024 si sono tenute n. 2 riunioni del Comitato Esecutivo.
Per l'esercizio in corso non ci sono stati cambiamenti nella composizione del comitato e ad oggi si sono tenute n. 3 riunioni.

L'Amministratore Delegato riferisce al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe a lui conferite alla prima riunione utile e comunque con periodicità almeno trimestrale e con modalità idonee a permettere ai consiglieri di esprimersi con consapevolezza sugli argomenti sottoposti al loro esame.
Qualora debbano essere compiute operazioni di particolare rilievo, ancorché rientranti nei poteri del Presidente e Amministratore Delegato, questi provvedono ad informare compiutamente i componenti il Consiglio di Amministrazione prima dell'esecuzione dell'operazione.
Inoltre, per quanto riguarda la conoscenza delle diverse unità di business in cui è articolata la Società, l'Amministratore Delegato fornisce – ogniqualvolta ciò si renda necessario - ampia informativa in sede consigliare sulla loro organizzazione, gestione ed evoluzione.
Il Comitato Esecutivo informa il Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe conferite alla prima riunione utile.
Nel corso dell'esercizio tutti gli organi delegati hanno riferito al Consiglio di Amministrazione circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite alla prima riunione consiliare utile.
Non vi sono altri consiglieri esecutivi.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
16 Principio che richiede di specificare il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati in merito alle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento.
17 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti: a) se, da chi e con che frequenza gli organi di amministrazione, direzione e controllo, e i rispettivi comitati, sono informati in merito agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, l'attuazione del dovere di diligenza nonché i risultati e l'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati pe affrontarli; b) in che modo gli organi di amministrazione, direzione e controllo tengono conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità nel controllare la strategia dell'impresa, le sue decisioni in merito a operazioni importanti, nonché il suo processo di gestione del rischio, e se ha preso in considerazione compromessi associati a detti impatti, rischi e opportunità; e c) un elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e controllo durante il periodo di riferimento.
14 Principi che richiedono di comunicare i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione direzione e controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti.
15 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti riguardanti i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione, direzione e controllo: a) l'identificazione degli organi di amministrazione, direzione e controllo (quali una commissione del consiglio o simili) o l'identità delle persone preposte alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità all'interno di un organo; b) il modo in cui le responsabilità di ciascun organo o persona in materia di impatti, rischi e opportunità sono riportate nella missione dell'impresa, nei mandati dei consigli e nelle altre politiche collegate; c) una descrizione del ruolo della dirigenza nei processi, nei controlli e nelle procedure di governance utilizzati per monitorare, gestire e controllare gli impatti, i rischi e le opportunità, tra cui: i. se tale ruolo è delegato a una posizione o a una commissione specifica a livello di dirigenza e come viene esercitato il controllo su tale posizione o commissione; ii. informazioni sulle linee gerarchiche per gli organi di amministrazione, direzione e controllo; iii. se sono applicati controlli e procedure dedicati alla gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e, in caso affermativo, in che modo sono integrati con altre funzioni interne; e d) il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo e l'alta dirigenza controllano la definizione degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, e i progressi compiuti nel loro conseguimento.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto sociale "almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia composto da più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza prescritti dalla disciplina applicabile".
Il Consiglio di Amministrazione procede in conformità al Codice di Corporate Governance alla verifica dell'indipendenza dei propri componenti qualificati in tal modo con riferimento alle indicazioni fornite da ciascun amministratore, sia sulla base dei criteri di indipendenza di cui all'art. 148, comma 3 del TUF, sia sulla base dei parametri indicati dal Codice.
Tale verifica viene condotta durante i lavori del Consiglio di Amministrazione alla presenza del Collegio Sindacale e replicata annualmente.
In occasione della nomina da parte dell'Assemblea del 28 aprile 2022, sulla base delle dichiarazioni presentate, sono stati qualificati quali Amministratori indipendenti i consiglieri non esecutivi Pierantonio Regeni e Massimo Caspani.
L'Amministratore Pierantonio Regeni è in possesso di qualificate competenze e professionalità in ambito amministrativo e finanziario, da tempo opera presso società del settore calzaturiero, settore affine - per svariate ragioni - a quello in cui opera la Società e si interessa anche dei temi legati alla sostenibilità; l'Amministratore Massimo Caspani, notaio in possesso di qualificate competenze e professionalità in ambito legale-societario, è un profondo conoscitore della realtà economico-industriale del distretto serico comasco.
Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2024, nell'ambito della sua verifica annuale, si è proceduto alla valutazione della sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo a ciascuno dei due consiglieri qualificati in tal modo. Il Consiglio di Amministrazione, con l'astensione di entrambi i citati Consiglieri, tenuto conto delle competenze apportate dai consiglieri Caspani e Regeni nella dialettica del Consiglio di Amministrazione, nonché del costante impegno, della professionalità e dell'indipendenza di giudizio, ha confermato che lo status di amministratori indipendenti può essere loro attribuito.
Il numero di Amministratori indipendenti e le loro competenze sono adeguati alle esigenze dell'impresa e al funzionamento del Consiglio, nonché alla costituzione dei relativi comitati.
Il Collegio Sindacale in apposita riunione ha verificato positivamente la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri.
Si precisa che gli Amministratori indipendenti, al di fuori dei Consigli di Amministrazione, Comitati Remunerazione, Comitati Controllo e Rischi non si sono riuniti, in assenza degli altri Amministratori.
Pur in mancanza di un espresso impegno in tal senso, tutti gli Amministratori indipendenti hanno mantenuto la loro indipendenza fino alla data odierna.
La Società, come già espresso al punto 4.6, non ha designato un amministratore indipendente quale lead independent director in quanto non ci sono i presupposti della Raccomandazione 13 del Codice.

Il Consiglio di Amministrazione, a seguito e per effetto dell'emanazione del Regolamento (UE) n. 596/2014 in tema di Market Abuse Regulation (MAR) e della normativa tecnica, c.d. "di secondo livello", rappresentata dai Regolamenti di esecuzione n. 2016/347 e n. 2016/523 del 10 marzo 2016 e del Regolamento di esecuzione n. 2016/1055 del 29 giugno 2016, aventi applicazione dal 3 luglio 2016, ha approvato – in data 01 ottobre 2018 - una nuova versione della "Procedura per la gestione delle informazioni privilegiate", che sostituisce la procedura previgente adottata nel novembre 2007.
Tale Procedura regola la gestione ed il trattamento delle Informazioni Privilegiate riguardanti la Società e le sue controllate, nonché l'istituzione, tenuta e aggiornamento del registro delle persone che hanno accesso a dette informazioni.
Tale Registro riporta l'elenco delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero in ragione delle funzioni svolte per conto della Società, hanno accesso su base regolare od occasionale a informazioni su circostanze o eventi su strumenti finanziari che non sono ancora state rese pubbliche, concernenti direttamente o indirettamente Ratti S.p.A. SB ovvero altre società appartenenti al Gruppo che, se rese pubbliche, potrebbero avere un effetto significativo sui prezzi di tali strumenti finanziari.
Il Registro è istituito e tenuto dalla Società in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari pro-tempore vigenti.
La Procedura per la gestione delle informazioni privilegiate è disponibile sul sito della Società all'indirizzo internet www.ratti.it, alla sezione "Investitori–Corporate Governance-Procedure e codici".
Il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza al Regolamento (UE) n. 596/2014 (MAR), alla Direttiva 2014/57/UE, al Regolamento di esecuzione (UE) 2016/523 e al Regolamento Delegato (UE) 2016/522, aventi applicazione dal 3 luglio 2016, ha approvato - in luglio 2018 la "Procedura per la comunicazione delle operazioni su strumenti finanziari effettuate da soggetti rilevanti e da persone strettamente legate ad essi [Internal Dealing]", che sostituisce la procedura previgente adottata nel luglio 2012.
Tale Procedura prevede il divieto per i soggetti qualificati come rilevanti di compiere operazioni su azioni o altri titoli dell'Emittente nei 30 giorni di calendario precedenti la comunicazione al mercato di dati infra-annuali o di bilancio. Inoltre, per gli stessi soggetti rilevanti, vi è l'obbligo, a fronte della nuova disciplina, di notificare tempestivamente all'Emittente e all'Autorità di vigilanza, entro 3 giorni lavorativi, tutte le operazioni effettuate una volta che sia stato raggiunto - nell'arco di un anno civile - un importo complessivo di Euro 20.000 (soglia innalzata ai sensi della Delibera Consob 19925/2017), con obblighi pertanto più stringenti rispetto alla normativa previgente.
Il Consiglio di Amministrazione vigila nel rispetto delle prescrizioni contenute nella suddetta Procedura.
Nel corso dell'esercizio 2024 sono state comunicate operazioni ai sensi della suddetta procedura.
La Procedura per la comunicazione delle operazioni su strumenti finanziari effettuate da soggetti rilevanti e da persone strettamente legate ad essi [Internal Dealing] è disponibile sul sito della Società all'indirizzo internet www.ratti.it, alla sezione "Investitori–Corporate Governance-Procedure e codici".
La Società si attiene inoltre ai principi emanati in materia da Consob e da Borsa Italiana S.p.A..
Per la trasmissione e lo stoccaggio delle Informazioni Regolamentate, Ratti S.p.A. SB si avvale del sistema di diffusione eMarket SDIR e del meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE disponibile all'indirizzo gestiti da Teleborsa S.r.l. con sede in Piazza di Priscilla 4, Milano.
Per maggiori informazioni sul sistema di corporate governance di Ratti si rinvia al sito internet della Società www.ratti.it, alla sezione "Investitori–Corporate Governance-Procedure e codici".

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, in conformità a quanto previsto dal Codice, ha istituito al proprio interno due comitati con compiti istruttori, consultivi e propositivi, il Comitato Controllo e Rischi (che svolge anche le funzioni del Comitato della Procedura OPC) ed il Comitato per la Remunerazione, entrambi composti da tre amministratori non esecutivi di cui due indipendenti.
Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione adottato il 29 luglio 2021, ed aggiornato il 22 marzo 2023, definisce anche le regole di funzionamento dei comitati.
I lavori di ciascun Comitato sono coordinati da un Presidente scelto tra i componenti del Comitato stesso.
Nello svolgimento delle proprie funzioni, i Comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio.
La Società fornisce adeguata informativa, nell'ambito della relazione sul governo societario, sull'istituzione e sulla composizione dei Comitati, sul contenuto dell'incarico ad essi conferito nonché, in base alle indicazioni fornite da ogni Comitato, sull'attività effettivamente svolta nel corso dell'esercizio. Precisa inoltre il numero, la durata media delle riunioni tenutesi e la relativa percentuale di partecipazione di ciascun membro del Consiglio e dei Comitati.
I termini previsti per l'invio preventivo dell'informativa e le modalità di tutela della riservatezza dei dati e delle informazioni fornite in modo da non pregiudicare la tempestività e la completezza dei flussi informativi contenuti nel Regolamento si applicano anche ai Comitati. Anche durante l'anno 2024, i documenti costituenti informativa preemdoconsiliare sono stati in tutti i casi inviati nel rispetto del termine generale previsto dal Regolamento consiliare.
Tutte le riunioni dei Comitati interni al Consiglio sono regolarmente verbalizzate.
I compiti dei Comitati ad oggi istituiti - stabiliti dalla deliberazione con la quale detti comitati sono stati costituiti - sono meglio descritti nelle rispettive sezioni.
Il Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB ha istituito con delibera a ottobre 2018 il Comitato Etico di Gruppo con lo scopo di rafforzare il ruolo del Codice Etico, garantendo la coerenza dell'applicazione dei Principi Etici del Gruppo e di esaminare e gestire eventuali segnalazioni di violazione del Codice Etico o richieste di chiarimento. A tal proposito, la Società è dotata di una procedura, valida per tutte le società del Gruppo, che identifica le modalità operative e le regole da seguire nella gestione delle eventuali segnalazioni di violazioni che potrebbero provenire dai soggetti destinatari del Codice Etico di Gruppo.
Il Comitato Etico di Gruppo, almeno due volte all'anno, fornisce al Consiglio di Amministrazione l'informativa in merito alle segnalazioni o pareri richiesti e su base occasionale agli altri organi di controllo ove applicabile.
Il Comitato attualmente in carica è composto da un Amministratore indipendente (Pierantonio Regeni), che ne è il presidente, da un Sindaco Effettivo (Matteo Montorfano, subentrato a Giulia Pusterla in data 24 maggio 2024), dal responsabile della funzione Internal Audit (Ylenia D'Alia subentrata a Vittorio Stefano Zuccotti in data 17 ottobre 2024) e dal responsabile Affari Legali (Fabrizio Ciofalo).
Nel corso del 2024 il Comitato Etico si è riunito 3 volte per una durata media di circa 60 minuti per ciascuna riunione. Presenza membri agli incontri: Pierantonio Regeni (3/3), Giulia Pusterla (1/1), Matteo Montorfano (2/2), Vittorio Stefano Zuccotti (2/2), Ylenia D'Alia (1/1) e Fabrizio Ciofalo (2/3). Per l'esercizio 2025 sono pianificate almeno n. 3 riunioni, oltre a quelle necessarie per gestire adeguatamente eventuali segnalazioni, di cui una svoltasi alla data della presente Relazione (29 aprile).
Le riunioni del Comitato Etico vengono regolarmente verbalizzate.

| C.d.A. | Comitato Esecutivo | Comitato OPC | Comitato Controllo e Rischi (***) Comitato Remunerazione Comitato Nomine | Comitato Etico | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | (*) | (**) | (*) | (**) | (*) | (**) | (*) | (**) | (*) | (**) | (*) | (**) |
| Presidente Vice Presidente |
Donatella Ratti Antonio Favrin |
/ / |
P M |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
n.a. n.a. |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere |
Sergio Tamborini Anndrea Guaccero Federica Favrin Pierantonio Regeni Massimo Caspani Davide Favrin Giovanna Silvia Lazzarotto Cristina Marchesini |
/ n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
M n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. 7/7 7/7 7/7 n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. M P M n.a. n.a. n.a. |
n.a. 1/1 n.a. 1/1 1/1 n.a. n.a. n.a. |
n.a. M n.a. M P n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. 3/3 n.a. n.a. n.a. n.a. |
n.a. n.a. n.a. P n.a. n.a. n.a. n.a. |
| AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO | |||||||||||||
| nessuno | |||||||||||||
| N. riunioni svolte durante l'Esercizio: | / | n.a. | 7 | 1 | n.a. | 3 |
NOTE
(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni
cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del comitato: "P": presidente; "M": membro. (***) il Comitato Controllo Rischi svolge anche le funzioni del Comitato della Procedura OPC.
Il Consiglio di Amministrazione, con cadenza almeno triennale - in vista di ogni suo rinnovo - si sottopone ad un processo di autovalutazione.
Il processo di autovalutazione è svolto al fine di valutare l'efficacia dell'attività del Consiglio di Amministrazione ed esprimere una valutazione sul concreto funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati nonché sulla loro dimensione e composizione nonché sul contributo apportato da ciascun Amministratore, tenendo conto delle caratteristiche professionali, di esperienza e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. Il Consiglio, di volta in volta, valuta l'opportunità che, per il compimento di tale attività, la Società si faccia eventualmente assistere da una società di consulenza esterna indipendente.
Il Presidente assicura che il processo di autovalutazione sia svolto con efficacia, le modalità di conduzione siano coerenti rispetto al grado di complessità dei lavori del Consiglio e che siano adottate le misure correttive previste per far fronte alle eventuali carenze riscontrate.
Da ultimo, in data 14 novembre 2024 , nell'ambito dell'autovalutazione del funzionamento del Consiglio stesso, effettuata senza l'assistenza di consulenti esterni, è stato preso atto principalmente che la composizione dell'organo amministrativo è conforme alle previsioni statutarie in termini di diversità di genere ed al Codice di Corporate Governance per quanto riguarda la presenza di amministratori indipendenti, e che i membri del Consiglio risultano tutti dotati di competenze ed esperienze specifiche, diversificate e complementari tra loro (di carattere imprenditoriale, economico - finanziario e legale-societario). Sulla base di detti apporti professionali qualificati, ciascun componente del presente Consiglio di Amministrazione ha espresso una valutazione complessivamente positiva sul funzionamento, sulla dimensione e composizione del Consiglio di Amministrazione ed ha ritenuto adeguato il numero dei Consiglieri indipendenti.
I componenti del Consiglio, per le specifiche competenze che ciascuno di essi esprime, tenuto conto delle caratteristiche operative e dimensionali della Società, hanno dimostrato: (a) di essere consapevoli dei poteri e degli obblighi inerenti alle funzioni che sono chiamati a svolgere; b) di possedere professionalità adeguate al ruolo da ricoprire; c) di possedere altresì competenze diffuse ed opportunamente diversificate (conoscenza dell'economia del territorio e del relativo contesto di mercato; conoscenza del settore tessile e del relativo mercato; competenza in

materie economico-aziendali; competenza in materie giuridiche); d) di dedicare tempo e risorse adeguate all'incarico ricoperto.
In definitiva, Il Consiglio non ha definito un piano per la successione del Chief Executive Officer e/o degli amministratori esecutivi.
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 28 aprile 2022, tenuto conto di quanto indicato nell'articolo 4 Raccomandazioni 19 e 23 del Codice di Corporate Governance, in considerazione dell'attuale composizione dell'azionariato della Società caratterizzato da un significativo grado di concentrazione della proprietà, non ha ritenuto necessario costituire un Comitato per le proposte di nomina degli Amministratori, tenuto conto altresì che l'istituto del comitato nomine nasce storicamente in sistemi caratterizzati da un elevato grado di dispersione dell'azionariato e che soprattutto in presenza di assetti proprietari diffusi, esso svolge una funzione di particolare rilievo nell'identificazione dei candidati alla carica di amministratore.
Per tutte le informazioni riguardanti la Remunerazione degli amministratori della Società si fa rinvio alla Relazione sulla remunerazione redatta dall'Emittente ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
Si precisa che per quanto riguarda la politica di remunerazione sono stati tenuti in considerazione: l'obiettivo degli organi della Società di perseguirne il successo sostenibile nel lungo periodo e l'importanza di fidelizzare adeguatamente il personale sul piano della remunerazione personale.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
18 Principio che richiede di divulgare le informazioni riguardanti l'integrazione delle proprie prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione.
19 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti sugli eventuali sistemi di incentivazione e politiche di remunerazione collegati a questioni di sostenibilità destinati ai membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa: a) una descrizione delle caratteristiche principali dei sistemi di incentivazione; b) se le prestazioni sono valutate rispetto a obiettivi e/o impatti legati alla sostenibilità e, in tal caso, quali; c) se e in che modo le metriche di prestazione relative alla sostenibilità siano considerate indici di riferimento di prestazione o se siano inserite nelle politiche di remunerazione; d) la quota della remunerazione variabile che dipende da obiettivi e/o impatti collegati alla sostenibilità; e e) il livello in seno all'impresa in cui sono approvate e aggiornate le condizioni dei sistemi di incentivazione.


In data 28 febbraio 2010 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha istituito al proprio interno il Comitato Remunerazioni, composto, ai sensi del Codice, da amministratori non esecutivi e in maggioranza indipendenti, con Coordinatore scelto tra gli indipendenti.
Gli amministratori si astengono dalla partecipazione alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione.
Il Comitato Remunerazioni in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2022 ed è composto dai seguenti Consiglieri: Andrea Guaccero (Amministratore non esecutivo e non indipendente, con qualificate competenze e professionalità in ambito legale e societario e conoscitore del mondo tessile, sia per il settore arredo che per quello dell'abbigliamento), Massimo Caspani (Amministratore non esecutivo e indipendente, con qualificate competenze e professionalità in ambito legale-societario e profondo conoscitore della realtà economico-industriale del distretto serico comasco) e Pierantonio Regeni (Amministratore non esecutivo e indipendente, con qualificate competenze e professionalità in ambito amministrativo e finanziario, da tempo opera presso società del settore calzaturiero, settore affine - per svariate ragioni - a quello in cui opera Ratti, nonché conoscitore dei temi legati alla sostenibilità).
Nel corso dell'esercizio 2024 il Comitato si è riunito una volta, per la durata media di circa 1 ora, con la partecipazione di tutti i componenti.
La riunione del Comitato, presieduta dal Coordinatore, è stata regolarmente verbalizzata e successivamente portata a conoscenza del Consiglio di Amministrazione.
Alla suddetta riunione non hanno partecipato altri amministratori e non hanno assistito i componenti del Collegio Sindacale.;
Alla data della presente Relazione, per l'esercizio 2025, si è già svolta una riunione in data 15 aprile 2025.
Al Comitato Remunerazioni è stato attribuito il compito di: valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli amministratori delegati; formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in materia; presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono eventuali particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, monitorando l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso, e verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance.
Nello svolgimento delle sue funzioni il Comitato ha la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Non si è finora avvalso di consulenti esterni, in quanto ritenuto non necessario.
Il Comitato non dispone di risorse finanziarie specificatamente deliberate per l'assolvimento dei propri compiti.
Nel corso dell'esercizio 2024 sono state svolte le seguenti attività:
ha confermato la politica di remunerazione adottata dalla Società, così come deliberato nella seduta consigliare del 28 aprile 2022, per quanto riguarda: gli Amministratori che rivestono particolari cariche, il Direttore Generale, i Dirigenti con responsabilità strategiche, gli Amministratori non esecutivi, gli Amministratori componenti del Comitato Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi, gli Amministratori membri dell'Organismo di Vigilanza, il Collegio Sindacale.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) di Ratti S.p.A. SB, è rappresentato dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi, includendo tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo, che contribuiscono a migliorare la conduzione dell'impresa in coerenza agli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Il SCIGR concorre ad assicurare l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne (sia operative che amministrative).
La responsabilità del SCIGR compete al Consiglio di Amministrazione che provvede, avvalendosi allo scopo dell'assistenza del Comitato Controllo e Rischi, a definire le linee di indirizzo e a verificarne periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali vengano correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti e monitorati. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Amministratore Delegato - con il compito di dare attuazione agli indirizzi formulati dal Consiglio di Amministrazione tramite la progettazione, la gestione e il monitoraggio del SCIGR -, l'Internal Auditor – incaricato di verificare che il SCIGR sia funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione e di svolgere attività di risk management -, l'Organismo di Vigilanza – deputato a vigilare sul funzionamento ed osservanza del Modello Organizzativo ex D.lgs. 231/2001. L'Organo di Controllo, nominato dall'assemblea degli azionisti, vigila sull'efficacia del SCIGR. Tali Organi (vedere par. 9.7) sono coordinatati fra di loro al fine di massimizzare l'efficienza e l'efficacia del SCIGR.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
20 Indicatori che richiedono di comunicare i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione direzione e controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti.

Il SCIGR comprende l'intero processo di controllo sulla informativa finanziaria.
La Società da tempo aderisce alle indicazioni della Legge n. 262/2005 finalizzate essenzialmente a:
Il modello di controllo amministrativo-contabile di Ratti S.p.A. SB rappresenta l'insieme delle procedure e strumenti organizzativi finalizzati ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa finanziaria.
A tal fine, la Società ha adottato un approccio metodologico in linea con le best practice di generale accettazione per le fasi di progettazione, implementazione e monitoraggio del suddetto modello di controllo amministrativo – contabile. In estrema sintesi, l'allineamento alle prescrizioni della Legge n. 262/2005 si è concretizzato attraverso i seguenti step operativi:
21 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti riguardanti i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione, direzione e controllo: a) l'identificazione degli organi di amministrazione, direzione e controllo (quali una commissione del consiglio o simili) o l'identità delle persone preposte alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità all'interno di un organo; b) il modo in cui le responsabilità di ciascun organo o persona in materia di impatti, rischi e opportunità sono riportate nella missione dell'impresa, nei mandati dei consigli e nelle altre politiche collegate; c) una descrizione del ruolo della dirigenza nei processi, nei controlli e nelle procedure di governance utilizzati per monitorare, gestire e controllare gli impatti, i rischi e le opportunità, tra cui: i. se tale ruolo è delegato a una posizione o a una commissione specifica a livello di dirigenza e come viene esercitato il controllo su tale posizione o commissione; ii. informazioni sulle linee gerarchiche per gli organi di amministrazione, direzione e controllo; iii. se sono applicati controlli e procedure dedicati alla gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e, in caso affermativo, in che modo sono integrati con altre funzioni interne; e d) il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo e l'alta dirigenza controllano la definizione degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, e i progressi compiuti nel loro conseguimento.
22 Principio che richiede di indicare il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati in merito alle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento.
23 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti: a) se, da chi e con che frequenza gli organi di amministrazione, direzione e controllo, e i rispettivi comitati, sono informati in merito agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, l'attuazione del dovere di diligenza nonché i risultati e l'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati pe affrontarli; b) in che modo gli organi di amministrazione, direzione e controllo tengono conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità nel controllare la strategia dell'impresa, le sue decisioni in merito a operazioni importanti, nonché il suo processo di gestione del rischio, e se ha preso in considerazione compromessi associati a detti impatti, rischi e opportunità; e c) un elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e controllo durante il periodo di riferimento..

Le fasi progettuali sopra elencate, si fondano sul modello "Internal Control-Integrated Framework" emesso dal "Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission" (COSO).
Il citato modello di riferimento, basato sulle componenti del sistema di controllo interno (Ambiente di controllo, Valutazione del rischio, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione e Monitoraggio) rilevanti per conseguire i summenzionati obiettivi in tema di informativa finanziaria, favorisce tra l'altro l'individuazione di opportunità di coordinamento e lo sviluppo di sinergie con altre attività, quali, a titolo esemplificativo, quelle condotte dall'Organismo di Vigilanza di Ratti S.p.A. SB ai fini della compliance al D.lgs. n. 231/2001.
A regime, le fasi del sistema controllo interno implementato in relazione al processo di informativa finanziaria possono essere ricondotte alle seguenti macro-categorie di attività:
L'effettiva implementazione delle attività connesse alle suddette categorie spetta al Dirigente Preposto nell'ambito delle deleghe di funzione e dei poteri attribuitigli dal Consiglio di Amministrazione.
Di seguito sono descritte, in sintesi, le principali attività previste dal modello adottato e ricomprese nelle sopraelencate macro-categorie.
Questa fase comprende la definizione/aggiornamento del perimetro di analisi e monitoraggio (c.d. identificazione della "large portion" e dei processi rilevanti), la mappatura dei processi amministrativo-contabili, l'identificazione e la valutazione dei rischi inerenti, e la rilevazione e la valutazione del disegno dei controlli atti a mitigare i rischi stessi.
Il Dirigente Preposto con cadenza annuale definisce il perimetro, in termini di società e processi del Gruppo da inserire nel perimetro di analisi, adottando parametri quantitativi integrati da elementi di natura qualitativa, al fine di comprendere le aree che presentano maggiori rischi potenziali rispetto agli obiettivi di controllo sull'informativa finanziaria. Attraverso l'attività in oggetto, vengono identificati i conti rilevanti ed i processi ad essi collegati (c.d. "processi alimentanti") sui quali saranno successivamente svolte le attività di rilevazione e valutazione dei rischi potenziali e dei relativi controlli a livello di processo o della singola transazione.
Le attività di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria, vengono rilevate considerando sia i possibili rischi di errore non intenzionale, sia i rischi di attività improprie, o fraudolente, prevedendo la progettazione ed il monitoraggio di presidi e di controlli atti a garantire la copertura di tali tipologie di rischi, nonché il coordinamento con i protocolli di controllo implementati nell'ambito di altre componenti del complessivo sistema di controllo interno (in particolare, con l'attività di monitoraggio sul "Modello 231" adottato dalla Società).
Con riferimento all'identificazione e valutazione dei controlli, l'approccio adottato tiene in considerazione sia i controlli di natura manuale sia i cosiddetti controlli automatici a livello di sistemi applicativi e gli IT general controls (con particolare riferimento agli aspetti correlati alla "sicurezza informatica", fisica e logica).
Il modello di controllo contabile e amministrativo prevede, in linea con la best practice di riferimento, che l'attività di rilevazione dei processi, rischi e controlli sia oggetto di aggiornamenti periodici, che si rendono necessari a fronte di cambiamenti rilevanti intervenuti nei processi amministrativo-contabili del Gruppo.

Sulla base delle risultanze dell'attività di rilevazione dei processi, rischi e controlli, il Dirigente Preposto procede alla definizione ed all'aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili, e garantisce la loro adeguatezza rispetto al sistema di controllo interno monitorando le diverse fasi del processo di definizione o aggiornamento delle procedure stesse.
In particolare, il processo di aggiornamento delle procedure amministrativo-contabili è coordinato con l'attività di valutazione del disegno dei controlli e con il monitoraggio continuo dell'operatività degli stessi.
Il Dirigente Preposto effettua un monitoraggio periodico dell'adeguatezza e dell'applicazione delle procedure amministrativo-contabili, con riferimento particolare a quelle che riguardano la formazione del bilancio d'esercizio, del bilancio consolidato, del bilancio consolidato semestrale abbreviato, nonché di ogni altro atto o comunicazione di carattere finanziario per cui vengono richieste le attestazioni e dichiarazioni di cui ai commi 2 e 5 dell'art. 154-bis del TUF, al fine di accertare l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure stesse.
A questo scopo, vengono annualmente pianificate ed eseguite specifiche attività di verifica (testing) per accertare la corretta esecuzione da parte delle funzioni aziendali dei controlli previsti dalle procedure amministrativo-contabili. L'attività in questione prende in considerazione i cosiddetti "controlli-chiave", ovvero i controlli più significativi che impattano sugli obiettivi di compliance con i postulati ("assertion") di bilancio.
Da un punto di vista metodologico, l'attività di pianificazione ed esecuzione dei test si articola nelle seguenti fasi:
I risultati dell'attività di testing possono originare delle "eccezioni", o "gap", qualora l'attività di verifica evidenzi la mancata applicazione, o l'inefficacia, dei controlli-chiave previsti dalle procedure. A fronte di ciascun "gap" saranno definite e concordate con i referenti aziendali di processo delle "azioni correttive", la cui effettiva implementazione sarà oggetto di monitoraggio da parte del Dirigente Preposto.
Con riferimento agli aspetti organizzativi del modello di controllo amministrativo-contabile sono state definite specifiche attività di reporting fra il Dirigente Preposto e gli organi societari di amministrazione e controllo nonché le Direzioni e/o Funzioni aziendali che, anche al di fuori della Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, svolgono attività con un impatto sul processo di formazione, redazione e diffusione del bilancio d'esercizio, del bilancio consolidato, del bilancio consolidato semestrale abbreviato, dei resoconti intermedi di gestione e, più in generale, dell'informativa soggetta ad attestazione/dichiarazione da parte del Dirigente Preposto.
Il Consiglio di Amministrazione è periodicamente informato dalle strutture organizzative che compongono il SCIGR sull'adeguatezza dello stesso e una volta all'anno si riunisce per valutare i rischi e l'adeguatezza del sistema al loro monitoraggio e gestione avendo come riferimento le caratteristiche dell'impresa e il profilo di rischio assunto.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato nel CEO (Chief Executive Officer) il soggetto incaricato per l'istituzione ed il mantenimento del SCIGR.
Il Chief Executive Officer:
Il Consiglio di Amministrazione ha costituito nel febbraio 2001 il Comitato per il Controllo Interno, il quale a seguito delle indicazioni previste nel nuovo Codice di Autodisciplina è stato rinominato Comitato Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi attualmente in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione il 28 aprile 2022 ed è composto dai Consiglieri Pierantonio Regeni e Massimo Caspani (Amministratori indipendenti), Federica Favrin (Amministratore non indipendente con competenze in materia contabile e finanziaria). Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha nominato il consigliere Pierantonio Regeni presidente del Comitato Controllo e Rischi.
Nel corso del 2024 il Comitato Controllo e Rischi si è riunito n. 8 volte per una durata media di due ore per riunione (Presenza membri agli incontri: Pierantonio Regeni (8/8), Massimo Caspani (8/8), Federica Favrin (8/8). Alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi intercorse nel 2024 ha partecipato il presidente del Collegio Sindacale. Inoltre, al fine di approfondire potenziali rischi sottesi a specifiche attività dell'Emittente, hanno partecipato alle riunioni del CCR – su invito di quest'ultimo – i seguenti manager aziendali: l'Internal Audit a n. 6riunioni; il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo in data 15 maggio 2024; il Responsabile Supply Chain in data 30 luglio 2024; l'Amministratore Delegato in data 10 ottobre e 12 dicembre 2024; i Responsabili della Business Unit Luxe in data 14 novembre 2024e il Chief Legal Officer in ogni riunione..
Per l'esercizio 2025 sono previste n. 6 riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Alla data della presente Relazione, per l'esercizio 2025 è stata svolta una riunione in data 29 aprile 2025.
24 Principio che richiede di divulgare le caratteristiche principali dei propri sistemi interni di controllo e gestione del rischio.
25 Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti: a) l'ambito, le caratteristiche principali e gli elementi dei processi e dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio in relazione alla rendicontazione di sostenibilità; b) l'approccio seguito nella valutazione del rischio, compresa la metodologia di prioritizzazione dei rischi; c) i principali rischi individuati e le rispettive strategie di mitigazione, compresi i relativi controlli; d) una descrizione del modo in cui l'impresa integra le risultanze della valutazione del rischio e dei controlli interni per quanto riguarda il processo di rendicontazione di sostenibilità nelle funzioni e nei processi interni pertinenti; e e) una descrizione della rendicontazione periodica delle risultanze di cui alla lettera d) agli organi di amministrazione, direzione e controllo.

Il Comitato per il Controllo e Rischi vigila sull'osservanza e sul periodico aggiornamento delle regole di "Corporate Governance" e più specificatamente:
Nel corso delle riunioni del 2024, il Comitato Controllo e Rischi ha svolto (oltre alla consueta supervisione sui sistemi di controllo in generale e sugli aspetti concernenti il D.lgs. 231/2001 e la Legge 262/2005), le seguenti attività:
Il Comitato Controllo e Rischi ha inoltre verificato il periodico aggiornamento delle regole di Corporate governance, l'adeguatezza dei principi contabili utilizzati e la loro omogeneità al fine della redazione del bilancio di Ratti S.p.A. SB

con particolare riferimento al bilancio consolidato, ha esaminato le relazioni periodiche dell'Internal Audit e monitorato la sua attività.
Le riunioni del Comitato Controllo e Rischi vengono regolarmente verbalizzate. Il Comitato Controllo e Rischi relaziona al Consiglio – in merito al suo operato – almeno 2 volte all'anno.
Il Comitato Controllo e Rischi nell'esercizio delle sue funzioni ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Il Comitato Controllo e Rischi si avvale altresì della collaborazione dell'Internal Audit.
La Società ha istituito la funzione di Internal Audit, finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione, il CEO, il Comitato Controllo e Rischi ed il management aziendale, nell'adempimento dei propri compiti relativi al SCIGR.
Su proposta del CEO, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Ylenia D'Alia, (subentrata a Vittorio Stefano Zuccotti), responsabile della funzione Internal Audit, con il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo SCIGR.
La retribuzione del Responsabile Internal Audit è stabilita in coerenza con le politiche retributive aziendali.
Il responsabile della funzione Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa, ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione, al quale periodicamente sottopone relazioni sulla propria attività e sul SCIGR, trasmettendole ai presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e Rischi e al CEO.
Il Consiglio di Amministrazione approva il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e il CEO.
Il responsabile dell'Internal Audit ha svolto, nel corso dell'esercizio 2024, la propria attività finalizzata all'attuazione del "Piano di Audit" approvato dal Consiglio di Amministrazione, riferendo periodicamente del proprio operato al Comitato Controllo e Rischi, al CEO e al Collegio Sindacale. Il responsabile Internal Audit ha predisposto relazioni periodiche trasmesse al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi, al CEO e al Consiglio di Amministrazione contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, sul rispetto dei piani definiti nonché sulla valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Le principali attività espletate dall'Internal Audit nell'anno 2024 sono state:


L'Emittente nel mese di marzo 2006 ha approvato il "Modello organizzativo di gestione e controllo", ai sensi del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, al fine di definire un sistema di controllo interno all'organizzazione aziendale tale da consentire la gestione dei processi correlati ai reati presupposto per evitarne la commissione e per salvaguardare la Società.
In relazione ai vari aggiornamenti normativi apportati nel tempo al D.lgs. 231/2001 e alle mutate condizioni aziendali/organizzative, il "Modello organizzativo di gestione e controllo" di Ratti S.p.A. SB è stato successivamente aggiornato a novembre 2009, ottobre 2013, ottobre 2014, novembre 2018 ed ottobre 2023.
Il "Modello organizzativo di gestione e controllo" individua i processi e le aree aziendali a rischio reato (D.lgs. 231/2001) e rileva i meccanismi di controllo posti in atto dalla Società nell'ambito di tali attività per prevenire la commissione dei medesimi.
Il "Modello organizzativo di gestione e controllo" si compone di quattordici parti oltre allegati:
Le parti speciali sono ugualmente strutturate e prevedono la descrizione delle fattispecie di reato, dei destinatari della parte speciale, dei principi generali di comportamento nelle aree di attività a rischio, delle attività sensibili, dei protocolli di controllo a presidio delle aree di rischio/processi sensibili aziendali e, infine, dei compiti dell'Organismo di Vigilanza.
Allegati: il Modello si completa con gli allegati "l'elenco e descrizione dei reati previsti dal D.lgs. 231/2001", "Codice Etico Gruppo Ratti", "Codice Fornitori Gruppo Ratti", "Policy Anticorruzione Gruppo Ratti" e "Referral Integrity Policy Gruppo Ratti", che ne costituiscono parte integrante.
Il Codice Etico esplicita i principi e i valori che caratterizzano la gestione delle attività del Gruppo Ratti e a cui devono attenersi tutti i soggetti che agiscono in nome e per conto del Gruppo Ratti e che a vario titolo e livello intrattengono rapporti con le diverse società. In particolare, il Codice sancisce le norme di comportamento a cui i destinatari devono attenersi nella gestione dei rapporti con i terzi, di omaggi e regalie, delle risorse umane, delle risorse naturali e ambientali, delle informazioni e dei conflitti di interesse, nonché i principi caratterizzanti i valori del Gruppo.

Costituisce il codice di condotta, espressione dei principi e dei valori del Gruppo Ratti, a cui i fornitori di Ratti devono attenersi nello svolgimento delle proprie attività, con particolare riferimento ai requisiti della responsabilità in materia di condizioni di lavoro, normativa e protezione ambientale, gestione degli affari, rispetto della proprietà intellettuale, delle informazioni riservate e protezione dei dati personali.
Definisce ruoli, responsabilità, modalità operative e principi comportamentali in materia di anticorruzione che il personale aziendale è tenuto a rispettare nello svolgimento delle proprie attività, al fine di garantire la compliance alla normativa anticorruzione vigente, assicurando il mantenimento dei più elevati livelli di integrità, correttezza, trasparenza e onestà. Il Gruppo Ratti vieta la dazione, promessa, offerta, richiesta o ricezione, direttamente o indirettamente, di denaro o altre utilità, caratterizzata dall'intento di influenzare, indebitamente, le azioni di una controparte, pubblica o privata. Inoltre, per rafforzare i presidi anticorruzione, la Società ha predisposto un documento denominato "Referral Integrity Policy", che ha lo scopo di definire ruoli, responsabilità, modalità operative e principi comportamentali a cui attenersi nell'ambito del processo di selezione e assunzione dei soggetti segnalati, assicurando il mantenimento dei livelli di integrità, correttezza, trasparenza e onestà.
All'Organismo di Vigilanza spetta il compito di vigilare costantemente sull'osservanza, l'efficacia, l'attuazione del "Modello Organizzativo di Gestione e Controllo", nonché in merito al suo aggiornamento rispetto a modifiche della struttura o della normativa.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che, nella sua composizione attuale determinata con nomina del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2022, include un Amministratore indipendente (Pierantonio Regeni), il Presidente del Collegio Sindacale (Matteo Montorfano, subentrato a Giulia Pusterla in data 24 maggio 2024) e la responsabile della funzione Internal Audit (Ylenia D'Alia). In data 11 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il consigliere Pierantonio Regeni presidente dell'Organismo di Vigilanza.
In ottemperanza alla legge n. 179/2017 (disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.).Il 27 settembre 2023, il Consiglio di Amministrazione di Ratti S.p.A. SB, in applicazione al D.lgs. 24/2023 (riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali) ha (i) approvato una specifica policy Whistleblowing, che prevede tra l'altro la possibilità per i segnalanti di effettuare le segnalazioni attraverso una specifica piattaforma, e (ii) nominato l'Organismo di Vigilanza quale soggetto incaricato della gestione delle segnalazioni.
Nel corso del 2024 l'Organismo di Vigilanza si è riunito n. 7 volte per una durata media di circa 2 ore per riunione. Presenza membri agli incontri dell'OdV: Pierantonio Regeni (7/7), Giulia Pusterla (3/3), Matteo Montorfano (subentrato in data 24 maggio 2024 a Giulia Pusterla - 4/4), Vittorio Stefano Zuccotti (5/5) e Ylenia D'Alia (subentrata a Vittorio Stefano Zuccotti in data 18 ottobre 2024 – 3/3).
Per l'esercizio 2025 sono previste n. 6 riunioni dell'Organismo di Vigilanza. Alla data della presente Relazione, per l'esercizio 2025, si è riunito n. 2 volte (13 gennaio e 29 aprile 2025) e alcuni suoi componenti hanno partecipato alla riunione periodica ex art. 35 D.lgs. 231/01 sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro tenutasi nel corrente mese di marzo 2025.
Il "Modello Organizzativo di Gestione e Controllo – parte generale", il "Codice Etico di Gruppo", il "Codice Fornitori di Gruppo", la "Policy Anticorruzione di Gruppo", la Policy Whistleblowing e la "Procedura per la Gestione di Segnalazioni e Denunce riguardanti Violazioni del Codice Etico di Gruppo" sono disponibili sul sito dell'Emittente www.ratti.it nella sezione "Investitori-Corporate Governance-Procedure e codici-2023".
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi

del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
Ai sensi dell'articolo 27 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, la revisione legale dei conti della Società è esercitata da una società di revisione iscritta nell'apposito registro.
La revisione legale è esercitata dalla Società di revisione DELOITTE & TOUCHE S.p.A., con sede legale in Milano, via Santa Sofia n. 28, iscritta nell'albo speciale delle società di revisione, nominata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020, il cui incarico ha la durata sino alla revisione del bilancio al 31 dicembre 2028.
Ai sensi dell'articolo 26 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente il Consiglio di Amministrazione nomina, previo parere del Collegio Sindacale, un preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avente i requisiti di professionalità ai sensi di legge. Il Consiglio conferisce al preposto alla redazione dei documenti contabili societari adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuiti a tale soggetto ai sensi di legge e di regolamento. Al preposto alla redazione dei documenti contabili societari si applicano le disposizioni che regolano la responsabilità degli amministratori in relazione ai compiti loro affidati, salve le azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la società.
In conformità alla Legge 262/2005 sulla tutela del risparmio e sulla disciplina dei mercati ed ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, il Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2023 ha nominato quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, Lorenzo Zampetti, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, avente i requisiti di professionalità, ai sensi di legge e di statuto. Il Consiglio di Amministrazione ha conferito al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuiti ai sensi di legge e di regolamento.
Il Dr. Lorenzo Zampetti ricopre anche il ruolo di Responsabile della Rendicontazione di Sostenibilità.
Il Consiglio di Amministrazione non ha adottato misure aggiuntive rispetto alle procedure interne applicate anche ai sensi del D. Lgs. 231/01 ritenendole adeguate a garantire efficacia ed imparzialità di giudizio delle varie funzioni coinvolte nei sistemi di controllo aziendale.
26 Principio che precisa gli obblighi di informativa che consentono ai fruitori delle dichiarazioni sulla sostenibilità dell'impresa di comprendere la strategia e l'approccio, i processi e le procedure dell'impresa, nonché le sue prestazioni in materia di condotta (par. 1). In base al par. 2, il principio si concentra sulle seguenti questioni, collettivamente denominate in quella sede «condotta delle imprese o questioni relative alla condotta delle imprese»: a) l'etica aziendale e la cultura d'impresa, compresi la lotta alla corruzione attiva e passiva, la protezione degli informatori e il benessere degli animali; b) la gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento, in particolare per quanto riguarda i ritardi di pagamento alle piccole e medie imprese; c) le attività e gli impegni dell'impresa relativi all'esercizio della sua influenza politica, comprese le sue attività di lobbying.

L'Emittente, al fine di massimizzare l'efficienza del SCIGR ed il coordinamento delle attività dei soggetti coinvolti, ha definito ed implementato una specifica segregazione delle attività di controllo, come dettagliato nei paragrafi precedenti, e instaurato diverse prassi organizzative orientate ad assicurare la massima efficacia del sistema, quali:
Il Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2024, previo parere favorevole del Comitato Controllo Rischi della Società, ha approvato la nuova procedura che disciplina le Operazioni con Parti Correlate, ai sensi dell'art. 2391-bis del Cod. civ., del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, ed aggiorna e sostituisce la procedura datata 1 dicembre 2010, già in precedenza aggiornata in data 29 luglio 2021 e successive modifiche.
La Procedura, in conformità al Regolamento OPC Consob, stabilisce le regole che disciplinano l'individuazione, l'approvazione e l'esecuzione delle Operazioni con Parti Correlate poste in essere dalla Società, direttamente ovvero per il tramite di società controllate, al fine di assicurarne la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale.
Il Collegio Sindacale vigila sulla conformità della Procedura ai principi indicati nel Regolamento OPC e sull'osservanza delle regole procedurali e sostanziali ivi contenute, e ne riferisce all'Assemblea.
Ai fini dell'applicazione della Procedura, l'identificazione delle Parti Correlate è operata dalla Società alla stregua dei criteri individuati dai principi contabili internazionali adottati secondo la procedura di cui all'art. 6 del regolamento (CE) n. 1606/2002 di volta in volta in vigore.
Per Operazione con Parte correlata si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi od obbligazioni fra Parti correlate, indipendentemente dal fatto che vi sia stato pattuito un corrispettivo.
Nello specifico, la Procedura individua la disciplina applicabile a quattro categorie di Operazioni con Parti Correlate: le "Operazioni di Importo Esiguo", le "Operazioni di Maggior Rilevanza", le "Operazioni di Minore Rilevanza" e le "Operazioni Ordinarie".
Prima del compimento di qualsiasi operazione, qualificabile come OPC, l'organo o il Dirigente preposto al compimento dell'operazione deve informare tempestivamente la Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Società comunicando tutti gli elementi principali della potenziale operazione (parte correlata, natura dell'operazione, motivazione dell'operazione, presumibile valore dell'operazione).

La Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo informa senza indugio gli Amministratori indipendenti membri del Comitato Controllo e Rischi per valutare la natura dell'operazione.
Qualora l'operazione sia da considerare un'OPC, la Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo informa tempestivamente il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Delegato della Società, nonché il Comitato Controllo e Rischi, condividendo con gli stessi tutte le informazioni disponibili, per dare corso all'iter procedurale disciplinato dalla Procedura. Fatta la sola eccezione del diverso organo competente a deliberare sulle OPC e degli obblighi informativi previsti dall'art. 5 del Regolamento OPC, la Società si avvale della facoltà di applicare la Procedura, sia per le OPC di maggiore che di minore rilevanza, seguendo l'iter come disciplinato nella Procedura.
Con periodicità almeno trimestrale il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale vengono aggiornati in merito alle OPC di minore e maggiore rilevanza.
I verbali delle deliberazioni di approvazione delle OPC recano adeguata motivazione in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni per la Società.
In aggiunta ai casi per i quali lo stesso Regolamento OPC prevede l'esclusione dell'applicazione della relativa disciplina, la Società si avvale delle esenzioni di seguito indicate, previste, in via opzionale, dal Regolamento OPC.
In particolare, sono escluse dalla disciplina contenuta nella presente Procedura, fermo restando quanto previsto dal Regolamento OPC:
a) i piani di compensi basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art 114-bis del D.lgs. 58/98 (TUF), e le relative operazioni esecutive;
b) le deliberazioni, diverse da quelle indicate al comma 1 dell'art. 13 del Regolamento OPC, in materia di remunerazione degli amministratori e consiglieri investiti di particolari cariche nonché degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, a condizione che:
i. la società abbia adottato una politica di remunerazione approvata dall'assemblea;
ii. nella definizione della politica di remunerazione sia stato coinvolto un comitato costituito esclusivamente da amministratori o consiglieri non esecutivi in maggioranza indipendenti;
iii. la remunerazione assegnata sia individuata in conformità con tale politica e quantificata sulla base di criteri che non comportino valutazioni discrezionali;
c) le OPC ordinarie che siano concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard ovvero le operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria, concluse ad analoghe condizioni a quelle usualmente praticate nei confronti di parti terze non correlate per operazioni di corrispondente natura, entità e rischio, ovvero basate su tariffe regolamentate o su prezzi imposti, ovvero quelle praticate a soggetti con cui la Società sia obbligata per legge a contrarre ad un determinato corrispettivo;
d) le operazioni con o tra società controllate dalla Società, anche congiuntamente, e le operazioni con società collegate, qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi di altre Parti correlate della Società. Non si considerano interessi significativi quelli derivanti dalla mera condivisione di uno o più Amministratori o di altri Dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate o collegate.
Il componente del Consiglio di Amministrazione che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, informa tempestivamente ed in modo esauriente gli altri Consiglieri e il Collegio Sindacale circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse. Se si tratta dell'Amministratore Delegato, deve astenersi dal compiere l'operazione investendo della stessa l'organo collegiale.
Per l'attività svolta dal Comitato Controllo e Rischi si rimanda alla Sezione 9.2.
La Procedura è consultabile sul sito internet dell'Emittente www.ratti.it, nella sezione "Investitori–Corporate Governance-Procedure e codici", a cui si rinvia per ogni dettaglio.

Ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto sociale vigente dell'Emittente, il Collegio Sindacale è costituito da tre sindaci effettivi e due supplenti.
L'Assemblea ordinaria elegge il Collegio Sindacale e ne determina il compenso. Alla minoranza è riservata l'elezione di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente.
La nomina del Collegio Sindacale, salvo quanto previsto al penultimo comma dell'articolo 25 dello Statuto, avviene, nel rispetto della disciplina inerente all'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dai soci nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. Ciascuna lista contiene un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere.
Sulla base della disciplina vigente hanno diritto di presentare una lista i soci che, da soli o insieme ad altri soci, rappresentano almeno il 2,5% delle azioni con diritto di voto nell'Assemblea ordinaria, percentuale confermata, per la Società, dalla Consob con Determinazione dirigenziale n. 123 del 28 gennaio 2025.
Le liste dei candidati, sottoscritte da coloro che le presentano, devono essere depositate presso la sede legale della società almeno venticinque giorni prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione, ovvero l'eventuale diverso termine previsto dalla normativa vigente.
In allegato alle liste devono essere fornite una descrizione del curriculum professionale dei soggetti designati e le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla legge o dallo statuto per la carica.
Dovrà inoltre essere depositata, entro il termine previsto dalla disciplina applicabile per la pubblicazione delle liste da parte della Società, l'apposita certificazione rilasciata da un intermediario abilitato ai sensi di legge comprovante la titolarità, al momento del deposito presso la Società della lista, del numero di azioni necessario alla presentazione stessa.
Le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato nella lista stessa in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente.
Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate. Ogni candidato può essere inserito in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Non possono, altresì, essere eletti sindaci coloro che non siano in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme applicabili o che già rivestano la carica di sindaco effettivo in oltre cinque società con titoli quotati nei mercati regolamentati italiani, con esclusione delle società controllate da "Ratti S.p.A. SB". Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
Alla elezione dei membri del Collegio Sindacale si procede come segue: dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, due membri effettivi ed uno supplente; dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti dopo la prima e che non sia collegata, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la prima sono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, il restante membro effettivo e l'altro membro supplente; nel caso in cui più liste abbiano ottenuto lo stesso numero di voti, si procede ad una nuova votazione di ballottaggio tra tali liste da parte di tutti i soci presenti in Assemblea, risultando eletti candidati della lista che ottenga la maggioranza semplice dei voti.
Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina inerente all'equilibrio tra generi, si provvederà, nell'ambito dei candidati alla carica di sindaco effettivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, alle necessarie sostituzioni, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati.

Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato tra i sindaci eletti dalla minoranza. In caso di morte, rinuncia o decadenza di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato. Nell'ipotesi di sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale, la presidenza è assunta dall'altro membro supplente tratto dalla lista cui apparteneva il presidente cessato, fermo il rispetto della disciplina inerente all'equilibrio tra generi; qualora non sia possibile procedere alle sostituzioni secondo i suddetti criteri, verrà convocata un'Assemblea per l'integrazione del Collegio Sindacale che delibererà a maggioranza relativa.
Quando l'Assemblea deve provvedere alla sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale, ovvero ai sensi di legge, alla nomina dei sindaci effettivi e/o dei supplenti necessari per l'integrazione del Collegio Sindacale, si procede come segue:
Qualora sia stata presentata una sola lista, l'Assemblea esprime il proprio voto su di essa; qualora la lista ottenga la maggioranza relativa, risultano eletti sindaci effettivi i primi tre candidati in ordine progressivo e sindaci supplenti il quarto ed il quinto candidato.
La presidenza del Collegio Sindacale spetta alla persona indicata al primo posto nella lista presentata. In caso di morte, rinuncia o decadenza di un sindaco e nell'ipotesi di sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale subentrano, rispettivamente, il sindaco supplente ed il sindaco effettivo nell'ordine risultante dalla numerazione progressiva indicata nella lista stessa. Anche nel caso di presentazione di una sola lista, resta fatta salva la procedura di sostituzione prevista per il caso di presentazione di più liste, qualora con i candidati eletti dall'unica lista non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina inerente all'equilibrio tra generi.
In mancanza di liste, il Collegio Sindacale ed il suo presidente vengono nominati dall'Assemblea con le maggioranze di legge, fermo il rispetto della disciplina inerente all'equilibrio tra generi. I sindaci uscenti sono rieleggibili.
Il Collegio Sindacale deve riunirsi almeno ogni 90 giorni. Il Collegio Sindacale è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei Sindaci e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è composto da cinque membri, nominati dall'Assemblea Ordinaria della Società tenutasi in data 27 aprile 2023, attraverso il meccanismo del voto di lista così come prevedono le regole di governance adottate dalla Società e recepite dell'articolo 25 dello Statuto sociale, e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2025.
Sono stati inizialmente nominati quale componenti del Collegio Sindacale: Giulia Pusterla (Presidente), Marco Salvatore e Federica Casalvolone quali Sindaci Effettivi; Luca Angelo Pandolfi e Matteo Montorfano quali Sindaci Supplenti.
I componenti del Collegio Sindacale sono stati eletti dalle due liste presentate dagli azionisti Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l. (Lista di maggioranza – n. 18.802.600 azioni possedute, pari al 68,748% - n. 19.450.546 voti ottenuti, pari al 79,162% dei votanti), e dall'azionista DNA 1929 S.r.l. (Lista di minoranza – n. 4.518.305 azioni possedute, pari al 16,52% n. 5.039.903 voti ottenuti, pari al 20,512% dei votanti), e depositate presso la Società in data 31 marzo 2023.

In data 24 maggio 2024, in ragione di un'ulteriore opportunità professionale occorsale, la Dott.sa Giulia Pusterla ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di Presidente del Collegio Sindacale. In particolare, le ragioni delle dimissioni sono da ravvisarsi nella necessità di ottemperare, a seguito della sua nomina quale Sindaco Effettivo in un'altra società quotata, agli obblighi inerenti alla limitazione del cumulo degli incarichi di cui all'art. 148-bis del d.lgs. 58/1998.
Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto è subentrato nella carica di Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Matteo Montorfano, che resterà in carica fino all'Assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.
L'Emittente, nella composizione dell'attuale Collegio Sindacale, rispetta di fatto, nella sua composizione, sia l'equilibrio tra i generi che l'adeguata competenza e professionalità dei membri del Collegio, ove risultano adeguatamente rappresentate le competenze manageriali e professionali e sono presenti diverse fasce di età e di anzianità in carica.
In conformità al disposto dell'art. 144-decies del Regolamento Emittenti Consob, i curricula con le caratteristiche personali e professionali dei Sindaci e la relativa documentazione sono disponibili sul sito internet dell'Emittente: www.ratti.it alla sezione "Società–Investitori–Informazioni per gli Azionisti-Assemblee" (Lista candidati nomina Collegio Sindacale presentata da Marzotto S.p.A. e Faber Five S.r.l. e Lista candidati nomina Collegio Sindacale presentata da DNA 1929 S.r.l.).
| Carica | Componenti | Anno di | Data di prima | In carica da | In carica fino a | Lista | Indipendenza da | Partecipazione alle | N. altri incarichi |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| nascita | nomina * | ** | Codice | riunioni | **** | ||||
| *** | |||||||||
| Presidente | Matteo | 1969 | 27.04.2023 | 27.04.2023 | Ass.appr.bil. | m | X | 3/3 | - |
| Montorfano | 31.12.2024 | ||||||||
| Sindaco | Marco | 1965 | 28.04.2020 | 27.04.2023 | Ass.appr.bil. | M | X | 8/8 | 7 |
| Effettivo | Salvatore | 31.12.2025 | |||||||
| Sindaco | Federica | 1971 | 27.04.2023 | 27.04.2023 | Ass.appr.bil. | M | X | 8/8 | 78 |
| Effettivo | Casalvolone | 31.12.2025 | |||||||
| Sindaco | Luca Angelo | 1973 | 27.04.2023 | 27.04.2023 | Ass.appr.bil. | M | X | n.a. | n.a. |
| Supplente | Pandolfi | 31.12.2025 |
| SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Giulia Pusterla | 1960 | 27.04.2023 | 27.04.2023 | 24.05.2024 | m | X | 5/5 | n.a. |
| Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5% delle azioni. | |||||||||
| Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 8 |
NOTE
* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'emittente.
** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144 quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
n.a.: non applicabile.
Nel corso del 2024 il Collegio Sindacale si è riunito n. 8 volte (per una durata media di circa 2 ore).
Alle riunioni del Collegio Sindacale hanno partecipato il Chief Legal Officer della Società e, in ragione degli argomenti trattati, l'Amministratore Delegato, il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Internal Audit, il Responsabile dei Sistemi Informativi, il Credit Manager, l'Head of Sustainability.
Per l'esercizio in corso sono state pianificate n. 6 riunioni. Alla data della presente Relazione si sono già tenute n. 3 riunioni del Collegio Sindacale in data 13 gennaio, 20 marzo e 24 aprile 2025.

Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
Con riferimento ai criteri di diversità, la Società ha modificato in data 18 marzo 2020 il proprio statuto ai sensi della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, degli articoli 147-ter e 148 del TUF, prevedendo che il genere meno rappresentato ottenga un numero di componenti in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi degli organi di amministrazione e di controllo. Da allora la previsione viene puntualmente rispettata in occasione della nomina di detti organi sociali.
La Società, ancorché non abbia adottato una specifica politica in materia di diversità ai sensi dell'art. 123-bis comma 2, è impegnata nel garantire - in tutte le attività aziendali - la parità di trattamento e di opportunità tra i generi e più in generale, la promozione e tutela dei valori di inclusione e rispetto delle diversità. In tal senso, la Società intende dotarsi, nel prossimo futuro, di una politica per la promozione della diversità e dell'inclusione che formalizzi gli impegni già di fatto perseguiti dall'Emittente.
La scelta dei candidati deve tenere comunque conto dei criteri dettati dal Regolamento sui requisiti di professionalità e onorabilità dei sindaci di società quotate, approvato con decreto del Ministro della Giustizia del 30 marzo 2000, n. 162.
Per quanto concerne le informazioni sulla Rendicontazione di Sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione "Investitori-Bilanci e Relazioni-2025"):
27Principi che richiedono di comunicare la composizione e la diversità degli organi di amministrazione direzione e controllo.
28 Principio che richiede in particolare di fornire le seguenti informazioni sulla composizione e la diversità dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa: a) il numero di membri con e senza incarichi esecutivi; b) la rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori; c) l'esperienza relativa ai settori, ai prodotti e alle aree geografiche dell'impresa; d) le percentuali ripartite per genere e altri aspetti della diversità di cui l'impresa tiene conto. La diversità di genere all'interno del consiglio di amministrazione è calcolata come rapporto medio tra i membri maschili e femminili; e) la percentuale di membri indipendenti.
29 Principi che richiedono di comunicare le competenze e le capacità degli organi di amministrazione, direzione e controllo sulle questioni di sostenibilità o l'accesso a tali competenze e capacità.
30 Principio che richiede di includere una descrizione del modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo determinano se sono disponibili o saranno sviluppate capacità e competenze adeguate per controllare le questioni di sostenibilità, indicando specifiche informazioni al riguardo.
31 Principio che richiede in particolare di fornire le seguenti informazioni sulla diversità dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa: a) il numero di membri con e senza incarichi esecutivi; b) la rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori; c) l'esperienza relativa ai settori, ai prodotti e alle aree geografiche dell'impresa; d) le percentuali ripartite per genere e altri aspetti della diversità di cui l'impresa tiene conto. La diversità di genere all'interno del consiglio di amministrazione è calcolata come rapporto medio tra i membri maschili e femminili; e) la percentuale di membri indipendenti


I nominati sindaci hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF come richiamato dall'art. 147-ter, comma 4, del TUF e dalla Raccomandazione 9 dell'art. 2 del Codice di Corporate Governance, informazione resa nota al mercato mediante il comunicato diffuso in occasione della nomina da parte dell'Assemblea degli Azionisti.
A tale riguardo, atteso il fatto che gli stessi componenti del Collegio Sindacale non intrattengono, né hanno di recente intrattenuto, neppure indirettamente, con l'Emittente o con soggetti legati all'Emittente stesso, relazioni tali da condizionarne attualmente l'autonomia di giudizio, il Collegio Sindacale ha ravvisato la permanenza, in capo ai suoi stessi membri, del requisito dell'indipendenza.
Nel corso della riunione del Collegio Sindacale tenutosi in data 22 luglio 2024, nell'ambito della sua verifica annuale, dopo aver considerato tutte le informazioni messe a disposizione da ciascun componente, è stata valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo a ciascuno dei componenti, in quanto non sono intervenuti fatti modificativi dell'anzidetta condizione di indipendenza.
Il Collegio ha inoltre verificato con esito positivo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri amministratori.
La Società ritiene che i requisiti richiesti dalle normative in vigore, le previsioni statutarie relative alla composizione dell'organo di controllo e le modalità di nomina, siano un adeguato presidio in funzione dell'indipendenza e della professionalità del Collegio Sindacale, senza necessità di definire ulteriori criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle circostanze rilevanti ai sensi del Codice di Corporate Governance ai fini della valutazione di indipendenza dei Sindaci.
L'ammontare degli emolumenti dei Sindaci su base annua è determinato in misura fissa dall'Assemblea degli Azionisti, in virtù della loro indipendenza, dell'impegno richiesto, della rilevanza del ruolo ricoperto nonché delle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società, pur non escludendosi la possibilità di stabilire un tetto massimo omnicomprensivo per l'intero Collegio Sindacale.
Detti importi sono già comprensivi della eventuale partecipazione ai vari Comitati.
Ai Sindaci spetta inoltre il rimborso delle spese sostenute per la carica.
Il componente del Collegio Sindacale che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, informa tempestivamente ed in modo esauriente gli altri componenti e il Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
I compiti del Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2403 del Codice civile e dell'art. 149 TUF consistono nell'obbligo di vigilare:

Si ricorda inoltre che, nelle società quotate, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 39/2010, vigila in merito:
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, è stato periodicamente aggiornato sull'attività del Comitato Controllo e Rischi e sull'attività del responsabile della funzione di Internal Audit nell'ambito delle verifiche periodiche effettuate dal Collegio stesso.
Per quanto riguarda le principali attività svolte dal Collegio Sindacale nel corso del 2024 si rimanda alla Relazione redatta ai sensi dell'art. 153 del TUF.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione Investitori-Bilanci e Relazioni-2025):
32 Principi che richiedono di comunicare i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione direzione e controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti.
33Principio che richiede in particolare di divulgare le informazioni seguenti riguardanti i ruoli e le responsabilità degli organi di amministrazione, direzione e controllo: a) l'identificazione degli organi di amministrazione, direzione e controllo (quali una commissione del consiglio o simili) o l'identità delle persone preposte alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità all'interno di un organo; b) il modo in cui le responsabilità di ciascun organo o persona in materia di impatti, rischi e opportunità sono riportate nella missione dell'impresa, nei mandati dei consigli e nelle altre politiche collegate; c) una descrizione del ruolo della dirigenza nei processi, nei controlli e nelle procedure di governance utilizzati per monitorare, gestire e controllare gli impatti, i rischi e le opportunità, tra cui: i. se tale ruolo è delegato a una posizione o a una commissione specifica a livello di dirigenza e come viene esercitato il controllo su tale posizione o commissione; ii. informazioni sulle linee gerarchiche per gli organi di amministrazione, direzione e controllo; iii. se sono applicati controlli e procedure dedicati alla gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità e, in caso affermativo, in che modo sono integrati con altre funzioni interne; e d) il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo e l'alta dirigenza controllano la definizione degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, e i progressi compiuti nel loro conseguimento..
34 Principio che richiede di indicare il modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati in merito alle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento.
35Principio che richiede in particolare di divulgare specifiche informazioni al riguardo.

La Società ha adottato:
Questa Politica persegue l'obiettivo di elevare il livello di trasparenza e di dialogo tra gli Azionisti della Società e l'Emittente, quale strumento funzionale a favorire la creazione di valore nel lungo termine.
Detti documenti – entrambi consultabili sul sito www.ratti.it - costituiscono parte integrante del complesso delle normative interne dell'Emittente e, per quanto in questa sede non espressamente disciplinato, trovano applicazione le norme di legge, regolamentari e statutarie pro tempore vigenti ed applicabili, a cui espressamente si rinvia.
In applicazione di quanto sopra, la Società a tal riguardo ha istituito un'apposita sezione nell'ambito del proprio sito internet – www.ratti.it, sezione "Investitori", facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione, in modo tempestivo e con continuità, le informazioni che rivestono rilievo per i propri azionisti. La responsabilità della funzione Investor Relations è attribuita al Dr. Lorenzo Zampetti, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, nonché Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
I riferimenti che consentono i contatti con la Società – peraltro indicati nel sito internet www.ratti.it – sono i seguenti: Ratti S.p.A. SB Via Madonna, n. 30 - 22070 Guanzate (CO) Tel. 031 35351 - Fax 031 3535607 E-mail: [email protected], [email protected]
Sul sito sono presenti tutte le informazioni principali relative alla Società, ai suoi organi ed il suo azionariato. Sono inoltre disponibili: tutti i comunicati stampa diffusi al mercato; gli avvisi stampa pubblicati su un quotidiano a diffusione nazionale; i bilanci e le relazioni finanziarie periodiche; le relazioni annuali di Corporate Governance; tutte le informazioni relative all'Assemblea (ivi compresa la documentazione relativa agli argomenti posti all'ordine del giorno); le comunicazioni ai sensi degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti Consob (c.d. "internal dealing"), ed ogni altro documento la cui pubblicazione sul sito internet è prevista dalla normativa vigente.
Più in generale, la Società considera un proprio specifico interesse instaurare e mantenere un dialogo continuativo, non solo con la generalità degli azionisti ma anche con riferimento a tutte le altre categorie di stakeholders che si rapportano con la Società stessa. Le relazioni con gli azionisti e con gli altri stakeholders sono intrattenute esclusivamente dalle funzioni aziendali a ciò deputate, nel rispetto delle norme, della Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti, nonché della Procedura per la Gestione delle Informazioni Privilegiate riguardanti la Società.
Il Consiglio favorisce e facilita la partecipazione degli Azionisti alle assemblee e si adopera al fine di rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci.
Alle assemblee, di norma, partecipano tutti gli Amministratori. In particolare, il Consiglio riferisce in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si adopera per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché questi possano assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.

Nello specifico, il Consiglio considera l'Assemblea degli Azionisti il momento più importante di incontro, confronto e dialogo tra gli azionisti e il top management dell'Emittente,
Per ciò che concerne gli stakeholders generalmente intesi (ossia non necessariamente coincidenti con gli azionisti), la Società garantisce la possibilità di interagire con essa stessa - ponendo domande, richiedendo informazioni e comunicando le proprie opinioni - tramite l'UFFICIO INVESTOR RELATOR, Via Madonna, n. 30 – 22070 Guanzate. + 39 031 3535671, e-mail: [email protected].
L'Investor Relator, di concerto con le altre funzioni aziendali, si adopererà per garantire che sia fornito tempestivo riscontro a tutte le richieste appropriate formulate dagli azionisti e dagli altri stakeholders, nel rispetto delle disposizioni aziendali in materia di market abuse e della relativa normativa in vigore per le società quotate.
Inoltre, con riferimento alle eventuali interlocuzioni di particolare rilevanza con azionisti/stakeholders, l'Investor Relator si adopera per darne informazione all'Amministratore Delegato e/o al Presidente del Consiglio di Amministrazione, affinché questi possano valutare l'opportunità di trasmettere l'informativa al Consiglio di Amministrazione stesso entro la prima riunione utile.
Per quanto concerne le informazioni sulla rendicontazione di sostenibilità inerenti ai contenuti del presente paragrafo, l'Emittente elenca di seguito i riferimenti ai relativi paragrafi della dichiarazione di sostenibilità predisposta ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 e contenuta nella relazione sulla gestione societaria del bilancio d'esercizio (disponibile sul sito www.ratti.it, sezione Investitori-Bilanci e Relazioni-2025):
Ai sensi di legge e dell'articolo 11 dello Statuto sociale, il diritto di intervento e la rappresentanza in Assemblea sono regolati dalla legge.
Più precisamente, hanno diritto di intervenire all'assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto attestato dalla comunicazione prevista dalla normativa vigente pervenuta alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'assemblea in prima o unica convocazione, ovvero il diverso termine stabilito dalle applicabili disposizioni regolamentari vigenti. Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Società oltre i termini indicati nel presente comma, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.
Tenuto conto della composizione dell'azionariato della Società non si è ritenuto opportuno modificare lo Statuto in materia di maggiorazione del voto o di emissione di azioni a voto plurimo, ai sensi degli artt. 127-quinquies e 127-sexies del TUF.
36 Principio che richiede di indicare le modalità con cui si tiene conto degli interessi e delle opinioni dei portatori di interessi nella strategia e nel modello aziendale.
37 Principio che richiede in particolare di divulgare una descrizione sintetica di quanto segue: a) il coinvolgimento dei portatori di interessi, tra cui: i. i principali portatori di interessi dell'impresa; ii. se esiste un loro coinvolgimento e per quali categorie di portatori di interessi; iii. come è organizzato; iv. con quale finalità; e v. in che modo l'impresa tiene conto del risultato; b) la comprensione da parte dell'impresa degli interessi e delle opinioni dei principali portatori di interessi in quanto collegati alla strategia e al modello aziendale dell'impresa, nella misura in cui sono stati analizzati nel corso del processo di dovere di diligenza dell'impresa e/o del processo di valutazione della rilevanza; c) se del caso, modifiche alla sua strategia e/o al suo modello aziendale, tra cui: i. il modo in cui l'impresa ha modificato o prevede di modificare la propria strategia e/o il modello aziendale per tenere conto degli interessi e delle opinioni dei portatori di interessi; ii. eventuali ulteriori misure in corso di pianificazione e il calendario previsto; e iii. se è probabile che tali misure modifichino il rapporto con i portatori di interessi e le loro opinioni; e d) se e in che modo gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati in merito alle opinioni e agli interessi dei portatori di interessi coinvolti per quanto riguarda gli impatti dell'impresa legati alla sostenibilità.

Ai sensi dell'art. 83-sexies del TUF sono legittimati ad intervenire all'Assemblea coloro che risultano titolari del diritto di voto al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata in prima o unica convocazione, e per i quali sia pervenuta alla Società la relativa comunicazione effettuata dall'intermediario. Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale termine non avranno diritto di partecipare e di votare in Assemblea. La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto.
I titolari di azioni non ancora dematerializzate potranno partecipare all'Assemblea soltanto previa consegna dei propri certificati azionari ad un soggetto autorizzato di cui all'art. 12 del Provvedimento Banca d'Italia e Consob del 22 febbraio 2008 ("Disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione") in tempo utile per la loro immissione nel sistema di dematerializzazione e per la successiva comunicazione di cui al paragrafo precedente.
Ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto sociale ogni soggetto legittimato ad intervenire in Assemblea può farsi rappresentare da altra persona, anche non socio, mediante delega scritta. Un modulo di delega è disponibile, ai sensi dell'art. 125-quater, comma b) del TUF, sul sito internet della Società all'indirizzo www.ratti.it, nonché presso la sede sociale in Guanzate (CO), via Madonna n. 30.
La Società può designare, dandone espressa indicazione nell'avviso di convocazione, per ciascuna Assemblea uno o più soggetti ai quali gli aventi diritto possono conferire una delega, con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno, con le modalità previste dalla normativa applicabile.
Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF gli azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da loro stessi proposti. Delle eventuali integrazioni all'elenco delle materie che l'Assemblea dovrà trattare a seguito delle indicazioni predette richieste è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assemblea. L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da loro predisposta.
Ai sensi dell'art. 127-ter del TUF gli azionisti possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, ma comunque il termine non può essere anteriore a cinque giorni di mercato aperto precedenti la data dell'assemblea, ovvero alla data indicata nell'articolo 83-sexies, comma 2, qualora l'avviso di convocazione preveda che la società fornisca, prima dell'assemblea, una risposta alle domande pervenute. In tale caso le risposte saranno fornite almeno due giorni prima dell'assemblea anche mediante pubblicazione sul sito internet della società. Le domande dovranno pervenire mediante invio a mezzo raccomandata presso la sede sociale o a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo di posta certificata [email protected]; la titolarità del diritto di voto può essere attestato anche successivamente all'invio delle domande purché entro il terzo giorno successivo alla data indicata nell'art. 83-sexies, comma 2 TUF.
L'Assemblea è ordinaria o straordinaria ai sensi di legge.
L'Assemblea ordinaria:

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI
L'Assemblea straordinaria delibera sulle modificazioni dello statuto, sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia espressamente attribuite dalla legge alla sua competenza esclusiva.
L'Assemblea può essere convocata, anche fuori dalla sede sociale, purché in Italia e, salvo diversa previsione di legge, prevede la partecipazione fisica dei soci.
Ad ogni modo, lo Statuto conferisce alla Società la facoltà di nominare un rappresentante designato cui gli aventi diritto, qualora lo desiderino, possono conferire una delega con istruzioni di voto (art. 12 Statuto); in senso opposto, lo Statuto stesso non ammette la possibilità che l'Assemblea si svolga esclusivamente tramite rappresentante designato (ossia derogando al diritto dei Soci di partecipare fisicamente all'Assemblea), salvo diversa previsione di legge.
Data la natura dell'attività sociale e le particolari esigenze che ne conseguono, l'Assemblea ordinaria che approva il bilancio può essere convocata dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 8 dello Statuto, entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale.
Si evidenzia che in data 24 aprile 2013 l'Assemblea ha adottato uno specifico Regolamento Assembleare, così come raccomandato dal Codice, al fine di disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento delle Assemblee e di garantire, in ogni caso, il diritto di ciascun socio a prendere la parola sugli argomenti in discussione. Il documento è disponibile sul sito internet della Società, alla sezione "Investitori–Corporate Governance- Procedure e codici".
Nel corso dell'esercizio in data 29 aprile 2024 si è tenuta l'Assemblea ordinaria avente ad oggetto:
Alla suddetta riunione hanno partecipato sei Amministratori e tutti i Sindaci.
Il Consiglio di Amministrazione ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata della Società e si è adoperato per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari affinché gli stessi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.
Il verbale integrale dell'Assemblea del 29 aprile 2024 è disponibile sul sito internet www.ratti.it, sezione "Investitori-Informazioni per gli azionisti-Assemblee".
L'Emittente non adotta pratiche di governo societario ulteriori a quelle previste dalle norme legislative o regolamentari e descritte nella presente Relazione. Tutte le pratiche di governo societario seguite dall'Emittente sono state illustrate compiutamente nei paragrafi che precedono.
Fatto salvo quanto descritto nella presente Relazione non è avvenuto nessun cambiamento nella struttura di corporate governance a far data dalla chiusura dell'esercizio.
Le raccomandazioni per il 2025 contenute nella lettera del 17 dicembre 2024 a firma del Presidente del Comitato per la Corporate Governance, sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione (ivi inclusi i relativi Consiglieri indipendenti) e del Collegio Sindacale.

In merito a tali raccomandazioni, il Consiglio di Amministrazione riscontra e segnala quanto segue:
Guanzate, 29 aprile 2025
Ratti S.p.A. SB per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato Sergio Tamborini

| CONSIGLIERI | SOCIETA' | CARICA AL 31/12/2024 | |
|---|---|---|---|
| Donatella Ratti | - | - | |
| Antonio Favrin | Trenora S.r.l. | Presidente CdA | |
| Marzotto S.p.A. | Presidente CdA | ||
| Sergio Tamborini | Herno S.p.A. | Amministratore CdA | |
| Andrea Guaccero | Smart Bank S.p.A. in a.s. e Cirdan Group S.p.A. in a.s. | co-Commissario straordinario | |
| Veneto Banca in 1.c.a. (nomina di Banca d'Italia) | Presidente del Comitato di sorveglianza | ||
| Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, prima in | Componente del Comitato di | ||
| risoluzione ora in 1.c.a. (nomina di Banca d'Italia) | sorveglianza | ||
| Orconsult Capital Management Italia S.p.A. SIM in 1.c.a. | Commissario Liquidatore | ||
| (nomina di Banca d'Italia) | |||
| Fondo comune di investimento immobiliare speculativo | Liquidatore | ||
| chiuso denominato "H1", in liquidazione a norma | |||
| dell'art. 57, comma 6-bis, TUF (nomina di Banca d'Italia) | |||
| Pierantonio Regeni | - | - | |
| Federica Favrin | Trenora S.r.l. | Amministratore CdA | |
| Marzotto S.p.A. | Amministratore CdA | ||
| Granlatte Soc. Coop. Agricola a rl | Amministratore CdA | ||
| Massimo Caspani | - | - | |
| Davide Favrin | Trenora S.r.l. | Amministratore CdA | |
| Marzotto S.p.A. | Vice Presidente e Amministratore | ||
| Delegato CdA | |||
| Marzotto Wool Manufacturing S.r.l. | Presidente CdA | ||
| Marzotto Lab S.r.l. | Presidente CdA | ||
| Nova Mosilana a.s. | Membro del Supervisory Board | ||
| Giovanna Lazzarotto | Trenora S.r.l. | Amministratore CdA | |
| Cristina Marchesini | - | - |

| SINDACI EFFETTIVI | SOCIETA' | CARICA AL 31/12/2024 | |
|---|---|---|---|
| Matteo Montorfano | - | - | |
| Marco Salvatore | BorgWarner Morse Systems Italy S.r.l. | Presidente Collegio Sindacale | |
| Intermonte Partners SIM S.p.A. | Sindaco Effettivo | ||
| Intermonte SIM S.p.A. | Sindaco Effettivo | ||
| Kryalos S.G.R. S.p.A. | Presidente Collegio Sindacale | ||
| Lemar S.p.A. | Revisore Legale | ||
| Nuova Fourb S.r.l. | Presidente Collegio Sindacale | ||
| Matec Industries S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | ||
| Federica Casalvolone | Fratelli Fila S.p.A. | Sindaco | |
| S.p.A. Pettinatura Italiana | Revisore Legale | ||
| Tollegno Holding S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Lanza Pierino S.p.A. in liquidazione | Sindaco Supplente | ||
| Sacma S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Società Aeroporto Cerrione S.r.l. (S.A.C.E) | Sindaco | ||
| Aurea Filcrosa S.r.l. | Sindaco Supplente | ||
| Immobiliare Friuli S.r.l. | Revisore Unico | ||
| F72 S.r.l. | Curatrice fallimentare | ||
| Lanificio Ermenegildo Zegna e figli S.p.A. | Sindaco | ||
| Sella Leasing S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Assoservizi Biella S.r.l. | Sindaco | ||
| Tollegno Power S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Officine Gaudino S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Appia S.r.l. in liquidazione | Liquidatrice | ||
| Immobiliare Lanificio Maurizio Sella S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Sella Broker S.p.A. | Sindaco | ||
| Beta S.p.A. | Sindaco | ||
| DI.VE' S.p.A. | Sindaco Supplente | ||
| Finind S.p.A. | Sindaco | ||
| A.T.A.P. Azienda trasporti automobilistici pubblici | Sindaco Supplente | ||
| delle province di Biella e Vercelli S.p.A. | |||
| Maurizio Sella Società in accomandita per azioni | Sindaco | ||
| Tenute Sella Società Agricola A.r.l. | Sindaco | ||
| Viscotex di Biasia Gino & C. S.a.s. | Curatrice fallimentare | ||
| Matabele S.a.s. di Brigo Maurizio e C. | Curatrice fallimentare | ||
| Valdoropak S.r.l. | Curatrice fallimentare | ||
| Crab Medicina Ambiente S.r.l. | Sindaco | ||
| Filatura Fontanella S.p.A. in liquidazione | Sindaco Supplente | ||
| Deltapack S.r.l. | Curatrice fallimentare | ||
| Selban S.p.A. | Sindaco |

Newport S.p.A. Sindaco F.A.B. di Remo Puatto e C. S.a.s. Curatrice fallimentare Cordar S.p.A. Biella Servizi Sindaco Supplente Azienda Italia S.p.A. Sindaco Supplente Lanificio Fratelli Fila S.p.A. Sindaco Supplente Fin.Ma S.r.l. Curatrice fallimentare De.Fra Market S.n.c. di Rava Walter & C. Curatrice fallimentare Lavorazioni Metalli F.P.G. S.r.l. Curatrice fallimentare Annatre S.a.s. di Destefanis Gianni & C. Socio accomandatario d'opera Manifattura di Valduggia S.p.A. Sindaco Supplente Barnero Barazzotto S.r.l. Amministratore Associazione Tessile e Salute Impresa Sociale in Sindaco liquidazione IN.CO Industria Confezioni S.p.A. Sindaco I.S.A. Impresa Servizi Ambientali di Mattia Marazzato Curatrice fallimentare Ferman S.r.l Curatrice fallimentare Enersel S.p.A. Sindaco Estensi S.r.l. Revisore Legale Ethel S.r.l. Amministratore Unico Pettinatura di Verrone S.r.l. Sindaco Tintoria di Verrone S.r.l. Sindaco Anchorage S.r.l. in liquidazione Liquidatrice Numeraria S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale Residenza Weissmatten S.r.l. Amministratore Unico Centrico S.p.A. Sindaco Consorzio di Vigilanza Sella S.C.P.A. Sindaco Frigatti, Marchesi & Boggio Casero S.T.P. S.p.A. Sindaco Supplente Filatura Tollegno 1900 S.r.l. Sindaco Supplente Area S.r.l. Consigliere Delegato Baratti & Milano S.r.l. Revisore Legale Tizeta S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale GR Generale Ristorazione S.r.l. Revisore Unico Elah Dufour S.p.A. Revisore Unico Ezi S.p.A. Sindaco General Finance S.p.A. Consigliere La Collina dei Ciliegi S.r.l. Revisore Legale La Collina dei Ciliegi Invest S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale Sella Venture Partners Società di Gestione del Sindaco Supplente Risparmio S.p.A. Altea 1947 S.r.l. Sindaco Mit Partners S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale Servizi e Seta S.r.l. Sindaco Airaga Rubinetterie S.p.A. Sindaco Supplente Coalescent Labs S.p.A. Sindaco Supplente

| Sintesi S.p.A. | Sindaco Supplente |
|---|---|
| Croda Italiana S.p.A. | Sindaco Supplente |
| Consorzio Liguria Solidale Cooperativa Sociale | Sindaco |
| Impresa Sociale | |
| P & P Italia S.p.A. | Curatrice fallimentare |
| F2 S.r.l. | Sindaco |
| La Collina dei Ciliegi Società Agricola S.r.l. | Revisore Legale |
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