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Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 29, 2025

4146_10-k_2025-04-29_9d00d8ba-299b-4501-84bd-22afb6c420e8.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2024

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali 3
Dati di sintesi 4

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2024

Sintesi dei risultati economici e patrimoniali consolidati 7
Scenario di riferimento 8
Commento ai risultati economici e patrimoniali consolidati 30
Commento ai risultati della Capogruppo 38
Altre informazioni 61
Indicatori alternativi di performance 63
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 65

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

Prospetti contabili 68
Note esplicative 73
Attestazione del bilancio consolidato 149
Compensi della società di revisione 150

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024

Prospetti contabili 153
Note esplicative 158
Attestazione del bilancio consolidato 206
Compensi della società di revisione 207

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Il documento ufficiale, conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF – European Single Electronic Format), è disponibile sul sito internet della Società (www.gasplus.it, sezione Investor Relations/Corporate Governance), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" ().

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Ing. Stefano Cao (*) Presidente

Sig. Davide Usberti Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (**) (***) Vicepresidente Amministratore indipendente

Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Dott.sa Maria Saporito (***) Consigliere Amministratore indipendente

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Margherita Usberti Consigliere

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott. Manuel Menis Sindaco Effettivo

Dott.sa Gloria Francesca Marino Sindaco Effettivo

Dott. Silvano Corbella Sindaco Supplente

Dott.sa Maria Gimigliano Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2) EY S.p.A.

(*) Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2024.

(**) Nominato Vice Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2024.

(***) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 25 giugno 2024 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2026. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria del 25 giugno 2024 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2032.

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 var.% 2H2024 2H2023 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 80,67 82,62 (2,4%) 77,32 85,40 (9,5%)
Cambio medio EUR/USD(2) 1,082 1,081 0,1% 1,084 1,082 0,1%
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(3) 34,29 40,60 (15,5%) 39,09 36,77 6,3%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (4) 3,571 3,430 4,1% 3,276 3,867 (15,3%)
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 var.% 2H2024 2H2023 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 214,1 229,2 (6,6%) 104,2 110,7 (5,9%)
Vendite di idrocarburi (MSmce) 258,3 271,1 (4,7%) 124,8 126,5 (1,3%)
Volumi di gas distribuito (MSmc) 191,9 182,7 5,0% 87,3 81,9 6,6%
Numero dipendenti a fine periodo 132 137 (3,6%)
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 var.% 2H2024 2H2023 var. %
Ricavi da vendite 135.327 160.800 (15,8%) 69.625 69.987 (0,5%)
Costi operativi 85.195 90.262 (5,6%) 43.410 41.397 4,9%
EBITDA 50.132 70.538 (28,9%) 26.215 28.590 (8,3%)
% sui ricavi di vendita 37,05% 43,87% 37,65% 40,85%
EBIT 34.951 44.545 (21,5%) 21.756 14.270 52,5%
EBIT Adjusted (8) 26.476 47.098
Risultato operativo 29.860 47.910 (37,7%) 16.665 17.304 (3,7%)
% sui ricavi di vendita 22,07% 29,79% 23,94% 24,72%
Risultato prima delle imposte 20.162 36.698 (45,1%) 12.151 11.623 4,5%
Risultato netto 12.547 49.218 (74,5%) 7.256 9.393 (22,8%)
Risultato netto Adjusted (8) 10.066 26.037
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Investimenti in immobilizzazioni 14.304 24.491
di cui investimenti in esplorazione 355 1.501
Capitale circolante netto (3.529) 14.304
Capitale investito netto (A) + (B) 254.919 279.450
Indebitamento netto (A) 23.827 50.495
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 231.092 228.955
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
ROI (5) 11,18% 18,61%
ROE (6) 5,45% 23,69%
Utile (perdita) per azione
PFN / EBITDA (7)
0,29
0,48
1,13
0,72
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,10 0,22

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: ICIS.

(4) fonte: European Money Markets Institute.

(5) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(6) = Risultato del periodo / patrimonio netto medio.

(7) = Indebitamento netto/ EBITDA.

(8) = Per la definizione dei risultati adjusted si veda il paragrafo "indicatori alternativi di performance".

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI

2024 2023
Riserve di idrocarburi (2P risked) (1)
(in miliardi di metri cubi)
- Italia 3,2 3,3
- Estero 0,6 0,7
Idrocarburi venduti (in milioni di metri cubi) 258 271
Rete gestita (in chilometri) 1.834 1.830
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori Azionisti,

l'anno 2024 rappresenta per il Gruppo un anno di transizione rispetto a due principali variabili, la prima rappresentata dall'assestamento dei prezzi del gas su valori inferiori alle punte di prezzo del 2022 ed ai livelli comunque elevati del 2023 e l'altra dall'avvio, nel corso del mese di marzo del 2025, mediante prove d'esercizio, del principale progetto gas in Italia, il "Progetto Longanesi" (vedasi sezione Sviluppo della Business Unit E&P Italia) con volumi produttivi che, nel prossimo anno, saranno di ordine di grandezza paragonabile alle attuali produzioni complessive del Gruppo stesso.

I risultati economici dell'anno riflettono invece il consistente calo di marginalità dell'attività E&P, calo da considerarsi ormai transitorio grazie all'avvio delle suddette prove d'esercizio nella concessione Longanesi nonché, sia pure per volumi più limitati, agli interventi in corso su altri siti produttivi maturi in Italia che stanno registrando flessioni produttive.

Positivi ed in forte crescita rispetto al 2023 sono stati al contrario i risultati delle Business Unit Network e Retail.

Si segnala infine la forte riduzione dell'indebitamento finanziario netto (-53%), destinato a rimanere su livelli contenuti anche nel prossimo esercizio grazie ai flussi di cassa derivanti dalla messa in produzione della concessione Longanesi in grado di far fronte ai residui investimenti previsti.

SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI

L'EBITDA si è attestato a 50,1 milioni di euro con un calo del 28,9% rispetto al dato del 2023 (70,5 milioni di euro) a fronte di una contrazione delle produzioni di circa il 7% e del prezzo medio del gas di circa il 16%.

L'EBIT ha raggiunto i 35,0 milioni di euro contro i 44,5 milioni di euro del 2023, dopo ammortamenti per 23,7 milioni di euro rispetto ai 23,4 milioni di euro del 2023 e ripristini di valore netti per 8,5 milioni di euro (svalutazioni nette per 2,6 milioni di euro nel 2023).

Il Risultato Operativo (29,9 milioni di euro contro 47,9 milioni di euro del 2023) ha registrato una maggiore flessione in valore assoluto, avendo recepito oneri non ricorrenti per 5,1 milioni di euro a fronte degli oneri per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere. Nel precedente esercizio tale componente includeva, come evento non ricorrente, anche la plusvalenza emersa in occasione della cessione a terzi della partecipazione in Serenissima Gas (3,4 milioni di euro).

A valle del Risultato Operativo gli oneri finanziari netti sono stati in calo (9,7 milioni di euro del 2024 contro 11,2 milioni di euro del 2023) per effetto della progressiva riduzione dell'indebitamento netto e dei tassi d'interesse. Tali oneri comprendono oneri di attualizzazione fondi per 5,6 milioni di euro (6,0 milioni di euro nel 2023).

Le imposte sul reddito hanno assunto un valore negativo di 7,6 milioni di euro rispetto ad un valore positivo di 12,5 milioni di euro del 2023. Si ricorda che le imposte del 2023 avevano recepito un provento non ricorrente di 21,6 milioni di euro, non essendo più dovuto il versamento del contributo straordinario di solidarietà in Romania (già contabilizzato per tale importo nel bilancio 2022) a seguito della modifica della normativa in materia avvenuta a maggio 2023.

L'esercizio 2024 si è chiuso infine con un utile netto di 12,5 milioni di euro contro un utile netto di 49,2 milioni di euro del 2023.

Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, il Gruppo ha confermato la solidità della propria struttura. Al termine del 2024 l'indebitamento finanziario è stato infatti in forte calo (23,8 milioni di euro rispetto ai 50,5 milioni di euro di fine 2023), pur includendo per circa 3,7 milioni di euro gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Gli investimenti, in calo rispetto al dato del 2023 (14,3 milioni di euro contro i 24,5 milioni di euro dell'esercizio precedente), hanno riguardato in prevalenza le attività di sviluppo E&P (10,7 milioni di euro contro 18,8 milioni di euro del 2023) e sono stati finanziati tramite le linee di credito disponibili e il cash flow delle attività operative.

A conferma della consistente patrimonializzazione del Gruppo, il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,10), già peraltro su livelli contenuti anche alla fine del precedente esercizio (0,22), è stato ancora in calo rispetto al dato di fine 2023.

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Gas

L'anno 2024 si è aperto col prezzo del gas, al TTF, in discesa con un minimo a febbraio sotto i 27 Euro MWh e a seguire una risalita sin oltre i 49 Euro MWh. La forte volatilità è imputabile a una serie di fattori, in parte climatici e in parte dovuti a un mercato ancora tendenzialmente corto e non ancora messo in sicurezza rispetto alla sostituzione del gas già proveniente dalla Russia.

I consumi anno su anno nel 2024 si sono mantenuti stabili (61,9 miliardi di mc contro i 61,5 miliardi di mc del 2023) e in pratica ai minimi storici (al netto della crisi del 2014, siamo come serie temporale tornati ai consumi del 1998, 62,6 miliardi di mc) e la più rilevante variazione delle importazioni è stata quella relativa all'importazione di gas russo, in aumento del 97% rispetto al 2023 sino a rappresentare il 9,1% dei consumi domestici.

Il 2025 si è aperto proseguendo la spinta al rialzo (che ha portato a febbraio il prezzo vicino ai 58 Euro MWh) cui ha fatto velocemente seguito un arretramento al di sotto dei 40 Euro. All'impennata ha dato spinta una congiuntura climatica meno mite di quella riscontrata nei due anni precedenti e perciò un consumo nel primo bimestre in aumento dell'8% rispetto al 2024.

L'anno corrente potrebbe continuare a essere improntato da forte volatilità, e ciò anche per l'accrescersi dei volumi da destinare a stoccaggio a seguito dell'aumento dei prelievi invernali. In funzione anzitutto di clima e di concorrenza asiatica sul mercato del GNL il prossimo anno termico potrebbe quindi presentare ancora delle criticità (come anche segnalato dal fatto che l'Unione Europea ha rinviato a data da destinarsi l'embargo sul GNL russo). A seguire e per una serie di fattori lo scenario più richiamato è poi quello di un new normal con ragionevole certezza di approvvigionamento e prezzi in discesa.

L'aspettativa di scenario qui richiamata è poi quella sottesa allo stato corrente dei mercati a futuri, che proiettano un prezzo oscillante intorno ai 40 Euro.

Petrolio

L'anno 2024 ha visto una volatilità di prezzo molto più contenuta rispetto a quella sperimentata sul mercato del gas. Il picco del Brent è stato intorno agli 88 dollari barile e le oscillazioni al ribasso sono arrivate al di sotto dei 67 dollari. L'andamento si è mostrato assai

resiliente ai rischi geopolitici Ucraina, Gaza, Yemen, Iran, ecc.) e a meno di eventi estremi la volatilità dovrebbe potersi contenere nei limiti del 2024.

Il mercato comincia a mostrare potenziali limiti strutturali di espansione, con conseguenti ricadute di prezzo. In Cina per la prima volta l'immatricolazione di auto elettriche ha temporaneamente superato le immatricolazioni di veicoli con motore a combustione interna e la previsione è che anno su anno nel 2025 la Cina contribuirà solo per il 19% alla crescita della domanda mondiale e che i consumi di petrolio in Cina saranno sempre più concentrati sul settore petrolchimico e sempre meno nel settore dei trasporti. Nel breve periodo il resto dell'Asia continuerà ad aumentare significativamente la domanda nel mentre proseguirà il declino dei consumi europei.

La potenziale debolezza si riflette anche su OPEC+, che ha recentemente deciso una ulteriore proroga dei tagli alla produzione correnti. Il taglio attuale anche se conservato potrebbe però non bastare; onde una diffusa previsione di tendenza al ribasso. Il Short Term Energy Outlook di IEA, ad esempio, indica come possibili prezzi di riferimento per il Brent (che nel 2024 su base annuale ha prezzato 81 dollari/barile) 74 dollari per il 2025 e 66 dollari per il 2026.

Una condizione di backwardation del prezzo è comune, seppur per cause diverse, a gas e petrolio e per il petrolio lo scenario di breve prevalente è, al netto di imprevisti, di offerta ragionevolmente più che sufficiente e di conseguente tendenza al ribasso del prezzo

Cambio euro/dollaro

Nel 2024 la media del cambio €/\$ si è attestata a 1,08 mantenendosi sostanzialmente sugli stessi valori medi registrati nel corso del precedente anno.

Durante l'anno le banche centrali delle rispettive aree (BCE e FED) hanno progressivamente adottato politiche monetarie meno restrittive, effettuando una serie di riduzioni dei tassi di interessi e quindi del costo del denaro. Negli ultimi mesi dell'anno, a seguito dell'esito delle elezioni negli Stati uniti, il tasso di cambio ha evidenziato un calo, facendo registrare un forte apprezzamento del dollaro.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, e del gas naturale (TTF).

Grafico 2 – Trend Prezzo del Brent (EUR)

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

ANDAMENTO DEL TITOLO

La quotazione del titolo nel corso del 2024 ha oscillato attorno a Euro 2,50 con un livello massimo prossimo a Euro 3,25 in chiusura del mese di dicembre, assestandosi intorno ad Euro 2,90 nei mesi successivi. Nel corso dell'anno la quotazione ha seguito sostanzialmente l'andamento del mercato.

I volumi medi negoziati nei 12 mesi dell'anno sono rimasti contenuti e pari a circa 71.000 pezzi al giorno.

Il positivo andamento del Gruppo non ha trovato pertanto riscontro nell'andamento della quotazione presumibilmente a causa della bassa liquidità del titolo.

Del resto la capitalizzazione è inferiore al 50% del patrimonio netto e certamente non rappresentativa della redditività conseguita dal Gruppo.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Grafico 4 - Andamento dell'indice di Borsa e del titolo Gas Plus dal 1° gennaio 2024

STRUTTURA DEL GRUPPO

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2024:

Viene di seguito commentata l'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso ai sensi dell'IFRS 8 – Settori operativi).

Business Unit Exploration & Production

Nella seguente tabella sono evidenziati i risultati delle singole società facenti parte della B.U. E&P ed operanti in Italia ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito "GPI") e Società Padana Energia S.r.l. (di seguito "SPE") e in aggregato quelli delle società attive all'estero.

31/12/2024
GPI SPE ESTERO TOTALE
210,8
19,6 26,1 38,4 84,1
5,4 8,7 22,0 36,1
0,1 0,1 0,2 0,4
0,4 9,2 1,1 10,7
40,3 58,5 112,0
2H 2024
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 19,3 27,1 56,3 102,7
Ricavi (mln €) 10,6 13,0 21,8 45,4
EBITDA (mln €) 3,0 4,4 11,5 18,9
Investimenti esplorativi (mln €) - 0,1 0,2 0,3
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,4 4,6 0,8 5,8
31/12/2023
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 45,4 68,6 109,8 223,8
Ricavi (mln €) 27,1 40,7 47,2 115,0
EBITDA (mln €) 12,8 19,2 28,5 60,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 1,4 1,5
Investimenti di sviluppo (mln €) 1,1 16,4 1,3 18,8
2H 2023
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 21,3 32,2 54,9 108,4
Ricavi (mln €) 11,2 15,2 21,3 47,7
EBITDA (mln €) 3,9 6,1 13,5 23,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 1,2 1,3
Investimenti di sviluppo (mln €) - 4,7 1,3 6,0

Italia

Risultati economici

Sotto il profilo dell'andamento economico il 2024, per effetto di prezzi e produzioni su livelli inferiori a quelli del precedente esercizio, è stato caratterizzato da una riduzione dei ricavi (-22,1 milioni di euro) e della marginalità complessiva (-17,9 milioni di euro).

I ricavi hanno infatti raggiunto i 45,7 milioni di euro contro i 67,8 milioni di euro del 2023, mentre l'Ebitda ha raggiunto i 14,1 milioni di euro contro i 32,0 milioni euro del 2023.

Produzione

Al termine del 2024 la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 101,4 MSmce, di cui 41,2 MSmce relativi a GPI e 60,2 MSmce relativi a SPE.

In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata pari a 83,6 MSmc contro 96,7 MSmc del 2023; tale importante decremento è dovuto, come verrà illustrato di seguito, alla contestualità di alcuni fattori contingenti oltre al naturale declino di alcuni campi.

Per la concessione Spilamberto le attività programmate di manutenzione propedeutiche all'installazione di un'isola di compressione hanno comportato la necessità di fermare temporaneamente alcuni pozzi con conseguente riduzione della produzione per consentire le diverse attività di analisi e di implementazione. La conclusione dei lavori di installazione del compressore, che permetterà l'incremento dei livelli produttivi, è attualmente prevista entro l'estate del corrente anno.

Si è registrata una sostanziale riduzione di produzione di una concessione non operata, a causa di una problematica impiantistica per la cui risoluzione sono in corso valutazioni da parte dell'Operatore.

La produzione di petrolio e condensati è stata invece pari a 17,8 MSmce contro 21,9 MSmce del 2023; quest'ultimo decremento è dovuto alla minore produzione della concessione "Mirandola", principalmente per un problema del sistema di pompamento di uno dei pozzi del campo la cui riparazione è stata effettuata all'inizio del 2025 ed anche per il naturale declino del campo.

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc) PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI (Msmce)

2024 2023 Differenza
2024-2023
2024 2023 Differenza
2024-2023
GPI 40,5 47,7 (7,2) GPI
(*)
0,7 0,6 0,1
SPE 43,1 49,0 (5,9) SPE 17,1 21,3 (4,2)
Totale 83,6 96,7 (13,1) Totale 17,8 21,9 (4,1)

* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

Sviluppo

Nel primo semestre del 2024, relativamente al progetto Longanesi, si sono conclusi i lavori per la posa della rete di raccolta che avevano avuto inizio nel quarto trimestre 2023 e sono proseguite le gare per la realizzazione degli impianti di superficie. A tale proposito si segnala che, nel mese di gennaio del 2025, è stato stipulato il contratto d'appalto per l'adeguamento della centrale di trattamento gas di San Potito della concessione "Longanesi" con la società Rosetti Marino S.p.A.. Nel mese di marzo del 2025 si sono concluse le procedure di gara per la realizzazione degli impianti di superficie delle aree pozzo della concessione con l'aggiudicazione alla società Max Streicher S.p.A..

Il 13 marzo 2025 è stata avviata la prova di esercizio di lunga durata con la fase di assestamento produttivo dei relativi impianti, fase in cui le diverse apparecchiature vengono regolate rispetto ai reali parametri produttivi del giacimento. Tale periodo, estremamente importante in quanto rappresenta la transizione da uno stato di simulazione del comportamento del giacimento ad uno di test in campo, è finalizzata alla successiva portata a regime della produzione. Conclusa tale fase di assestamento degli impianti inizierà la produzione a livelli commerciali con progressiva crescita dei volumi, contando di raggiungere già nel primo periodo livelli produttivi di competenza dal Gruppo almeno equivalenti alle attuali produzioni in Italia, leggermente superiori a 230.000 metri cubi giorno.

Sempre nel 2024, sono proseguite le analisi e gli studi necessari alla ripresa della produzione di alcuni giacimenti del parco titoli della Business Unit.

Chiusure Minerarie

Sono proseguite le attività preliminari al ripristino delle aree dei pozzi Palmori 1 e Palmori 4 della concessione Masseria Acquasalsa.

Sono inoltre iniziate le attività di chiusura mineraria dei pozzi del campo Muzza della concessione Recovato.

Infine è stata eseguita la chiusura mineraria del pozzo Bonincontro 1 dell'istanza di concessione

Bonincontro.

Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni sismiche e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.

Patrimonio titoli

Nel secondo semestre del 2024 si segnala, relativamente a GPI, la variazione del patrimonio titoli a seguito della cessazione delle attività mineraria della concessione di coltivazione Monte Verdese, gestita da terzi operatori.

Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione e la loro tipologia diviene pari a 41 di cui 29 concessioni con il Gruppo in veste di operatore e 12 in veste di partner non operatore.

Gruppo operatore Terzi operatori Totale
Istanze di concessione 0 1 1
Concessioni di coltivazione 29* 12 41

* di cui n.10 concessioni di Società Padana Energia S.r.l. e n. 19 concessioni di Gas Plus Italiana S.r.l.

Riserve

Le riserve 2P complessive di idrocarburi al termine del 2024 sono stimate nelle seguenti quantità:

31/12/2023 31/12/2024
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri
cubi)
957,8 2.063,4 3.021,2 939,8 2.044,1 2.983,9
Petrolio e condensati (milioni
metri cubi equivalenti)
6,0 223,4 229,4 6,3 210,8 217,1
Totale idrocarburi (milioni
metri cubi equivalenti)*
963,8 2.286,8 3.250,6 946,1 2.254,9 3.201,0

* Il barile di petrolio ed i condensati sono stati convertiti in metri cubi di gas equivalente utilizzando rispettivamente il coefficiente divisore di 0,00602 e di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, a conclusione del 2024 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P di idrocarburi al 31 dicembre 2024 in 3.201,0 milioni di metri cubi equivalenti. Tale certificazione è stata svolta in linea con gli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

Altre informazioni attinenti alle attività del periodo

Relativamente alla concessione di Garaguso, la cui attività produttiva è ripresa all'inizio del

2019, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, lo stesso Operatore destituito ha impugnato detto lodo dapprima davanti al Tribunale di Milano con esito negativo e successivamente alla Corte di Appello di Milano. Dato il rigetto dell'appello, i ricorrenti hanno successivamente presentato ricorso in Corte di Cassazione, rispetto al quale Gas Plus Italiana S.r.l. ha presentato controricorso. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza.

È inoltre in discussione la valorizzazione di alcune poste con l'operatore Energean relative ad un titolo a mare gestito dallo stesso.

Si rimanda poi a quanto riportato al paragrafo "Sicurezza e Ambiente" in ordine ad alcuni procedimenti amministrativi di natura ambientale ed ai giudizi instaurati.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Estero

Con riferimento alle attività E&P all'estero vengono di seguito riportate quelle relative al progetto Midia Gas Development nel Mar Nero, offshore Romania, (tramite Gas Plus Dacia S.r.l.).

Risultati economici

I ricavi del 2024 sono stati pari a 38,4 milioni di euro (47,2 milioni di euro nel 2023) a fronte di produzioni in lieve crescita rispetto a quelle dell'anno precedente ma di prezzi in calo.

L'Ebitda ha raggiunto i 22,0 milioni di euro (28,5 milioni di euro nel 2023) ed ha scontato oneri fiscali (royalties e windfall tax) per 6,0 milioni di euro (10,0 milioni di euro nel 2023).

Produzione

La produzione è proseguita sui livelli previsti dall'Operatore e, in quota Gas Plus (10%), su base giornaliera è stata pari a circa 0,3 milioni standard metri cubi per una produzione netta complessiva nel secondo semestre 2024 di circa 56,3 milioni di metri cubi, in aumento rispetto alla produzione netta dello stesso semestre del 2023 che ammontava a 54,9 milioni di metri cubi.

La produzione netta totale in quota Gas Plus (10%) per l'anno 2024 è stata di circa 112,0 milioni di metri cubi (produzione lorda di circa 112,8 milioni di metri cubi), in aumento rispetto alla produzione netta totale del 2023 che ammontava a 109,8 milioni di metri cubi (produzione lorda di 110,6 milioni di metri cubi).

Attività del periodo

Nella seconda metà del 2024 sono proseguite le attività operative e gli investimenti mirati

all'ottimizzazione della produzione, il conseguimento degli obiettivi come da programma ed il mantenimento degli attuali livelli produttivi giornalieri ("plateau") dei campi off-shore di Ana e Doina (circa 3 milioni di metri cubi al giorno).

Sono proseguiti gli studi per la valutazione del potenziale minerario inesplorato nel perimetro delle concessioni di Ana e Doina, obiettivo di eventuali future campagne di ricerca.

A tal fine è in corso una rielaborazione di circa 600 km2 di dati di sismica a riflessione 3D esistenti nell'area, la cui interpretazione geologico-geofisica permetterà di individuare le aree maggiormente prospettive in termini di potenziale minerario.

In caso di successo esplorativo e di scoperta commerciale, la produzione potrà essere operata in sinergia con le attuali infrastrutture esistenti sia in mare che a terra.

Nel frattempo, in linea con le vigenti direttive europee in materia, continuano le valutazioni economiche e di fattibilità per progetti nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili e in ambito di riduzione, cattura e stoccaggio di CO2.

Riserve

La stima delle riserve 2P dei due giacimenti, a dicembre 2024 è valutata in 0,6 miliardi di standard metri cubi per la quota del 10% di interesse di Gas Plus e al netto della produzione del periodo 2024 e viene periodicamente certificata da un esperto indipendente.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Business Unit Retail

31/12/2024 31/12/2023 2H 2024 2H 2023
Volumi venduti (MSmc) 47,4 49,8 20,3 20,0
Ricavi (mln €) 44,5 41,8 21,6 18,5
EBITDA (mln €) 7,5 4,2 4,3 2,2

I principali dati economici della Business Unit Retail dell'esercizio 2024 sono i seguenti:

Risultati economici

I ricavi del 2024 si sono attestati a 44,5 milioni di euro rispetto ai 49,8 milioni di euro del 2023,

mentre l'Ebitda ha raggiunto i 7,5 milioni di euro rispetto ai 4,2 milioni di euro del 2023.

Il significativo aumento in termini di marginalità rispetto al precedente esercizio è stato determinato da diversi fattori:

  • l'aumento dei ricavi legato ad un andamento climatico decisamente più freddo nel corso del secondo semestre dell'anno rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente;

  • il miglioramento delle condizioni di approvvigionamento nell'inverno 2024 della materia prima rispetto a quelle del 2023, che scontavano ancora delle forti turbolenze di mercato registrate negli anni precedenti;

  • il mantenimento ed ampliamento, seppur con volumi ancora limitati, dell'attività diretta di approvvigionamento e stoccaggio avviata prodromicamente nel precedente esercizio, i cui risultati però erano stati influenzati dalla prudente politica di copertura effettuata nell'ambito del Gruppo, tipica nell'avvio di una nuova attività;

  • l'effetto di partite positive non ricorrenti (906 migliaia di euro) a seguito delle sessioni di aggiustamento Snam relative ad esercizi precedenti .

A seguito della conclusione con il 31 dicembre 2023 del servizio di tutela del gas per i clienti non vulnerabili viene mantenuto in costante osservazione il mercato nazionale, al fine di monitorare su base mensile le proposte commerciali dei principali concorrenti nel mercato libero e di poter così redigere offerte che, pur mantenendosi competitive, assicurino le migliori performances in termini di marginalità e di mantenimento del parco clienti. Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.

Business Unit Network

La Business Unit Network opera, al 31 dicembre 2024, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 Comuni delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2024 sono i seguenti:

31/12/2024 31/12/2023 2H 2024 2H 2023
Volumi distribuiti (MSmc) 191,9 182,7 87,3 81,9
Ricavi (mln €) 17,7 17,6 8,1 8,9
EBITDA (mln €) 8,9 8,2 4,1 4,1
Investimenti (mln €) 3,0 3,9 1,9 1,6

Risultati economici

I ricavi e l'Ebitda del 2024 (rispettivamente pari a 17,7 milioni di euro e a 8,9 milioni di euro) sono stati in crescita rispetto al precedente esercizio (rispettivamente pari a 17,6 milioni di euro e a 8,2 milioni di euro) per effetto dell'incremento del Vincolo Ricavi (VRT) e del costante monitoraggio dei costi operativi.

Nel corso dell'anno la Business Unit Network ha distribuito circa 191,9 MSmc di gas rispetto ai 182,7 MSmc del 2023. Tali dati risultano in aumento (+5,0%) a causa delle temperature più fredde registrate nel periodo invernale.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Con il "DDL Concorrenza 2022" (approvato con la Legge n. 118/2022), sono previsti interventi destinati alle gare per il servizio di distribuzione gas naturale: in particolare, la principale novità riguarda il riconoscimento, a favore degli Enti concedenti, del valore di rimborso dei cespiti di proprietà pubblica, calcolato tramite l'applicazione delle Linee Guida MISE (DM 22/05/2022).

Al 31 dicembre 2024 sono stati pubblicati 43 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1", la Stazione appaltante ha assegnato, a valle di ampio contenzioso, (con ricorsi presentati da entrambi i partecipanti) l'aggiudicazione definitiva, a cui ha fatto seguito la stipula del nuovo contratto, ad Unareti S.p.A. (gruppo A2A).

Negli ATEM di "Torino 1", "Torino 2", "Belluno", "Valle d'Aosta", "La Spezia" e "Catanzaro-Crotone" le relative Stazioni appaltanti hanno provveduto all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A..

Nell'ATEM di "Napoli 1", a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, è stata confermata l'aggiudicazione a favore della Società 2i Rete Gas S.p.A..

Nell'ATEM di "Udine 2", l'aggiudicazione è stata assegnata all'incumbent AcegasApsAmga S.p.A. (gruppo Hera).

Nell'ATEM di "Rimini", l'aggiudicazione è stata assegnata all'incumbent Adrigas S.p.A.

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decretolegge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito nella legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti.

La Business Unit continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Operazioni di mercato

Nel corso dell'ultimo trimestre del 2024 hanno avuto luogo due importanti operazioni di mercato:

  • Italgas ha sottoscritto il contratto di acquisizione di 2i Rete Gas;
  • Ascopiave, in data 19 dicembre 2024 ha sottoscritto il contratto di acquisizione dal gruppo A2A di un pacchetto di circa 490.000 PdR presenti negli ATEM della regione Lombardia.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici si è conclusa con successo, entro il 31 dicembre 2023, la campagna di sostituzione prevista dall'ARERA di una quota pari all'85% dei misuratori G4 e G6 con smart meters. Ad oggi l'Autorità non ha posto in capo agli esercenti nuovi obblighi. La Business Unit Network prosegue, comunque, sia l'installazione di smart meters gas presso i nuovi PdR, sia la campagna di sostituzione dei restanti contatori tradizionali.

Al 31 dicembre 2024 risultano posati 90.780 G4-G6 elettronici, pari a circa il 92% del totale.

Investimenti

La Business Unit, nel corso dell'anno 2024, ha effettuato investimenti sugli impianti per 3,0 milioni di euro (3,9 milioni di euro nel 2023).

Tee

In data 31 maggio 2021 è stato approvato da parte del Ministero per la Transizione Energetica, il decreto ministeriale contenente l'indicazione dei nuovi obblighi previsti per gli anni 2021-2024, oltre alla rideterminazione degli obblighi previsti per l'anno 2020.

Il Decreto ha previsto una riduzione del 60% degli obblighi 2020 (diminuiti dagli iniziali 28.521 a 11.423 TEE) con un positivo impatto sul conto economico ed ha considerevolmente tagliato gli obblighi 2021-2024.

L'obbligo 2024 è stato fissato a 9.744 titoli; nella seconda parte dell'anno i valori delle transazioni sul mercato organizzato dal GME sono stabilmente scesi sotto il tetto massimo di €/TEE 250,00.

Altre attività e attività non allocate: Business Unit Storage

Risultati economici

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 n. 6, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività relative alle funzioni comuni e servizi centralizzati della capogruppo Gas Plus S.p.A. (nel seguito "Gas Plus", la "Società" o la "Capogruppo"). L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento e pertanto non consegue ancora ricavi. Da segnalare inoltre che la Business Unit non consuntiva significativi valori patrimoniali e significativi costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, dopo aver imputato, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

Attività del periodo

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 90% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Nel corso del 2014 erano stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per

i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.

Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA era stato impugnato da alcuni cittadini del Comune di San Benedetto con ricorso avanti al TAR Lazio, che, con sentenza parziale, ha dichiarato estinto per tardività il ricorso principale contro il decreto VIA, e con successiva sentenza definitiva del 31 gennaio 2025 ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse sul ricorso per motivi aggiunti presentato nel frattempo dagli stessi ricorrenti.

Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, erano state presentate da Gas Plus Storage le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.

In relazione all'istanza di proroga della VIA per il progetto San Benedetto, con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministro della Cultura, del 13 luglio 2022 è stata negata la proroga al termine di efficacia della VIA. All'esito dei giudizi instauratisi avanti i competenti organi di giustizia amministrativa, in relazione ai quali si rimanda per i dettagli a quanto riportato nella relazione semestrale 2024, il provvedimento del MiTE di diniego della proroga della VIA è stato annullato con sentenza confermata definitivamente anche in secondo grado dal Consiglio di Stato nel mese di luglio 2024.

Nel frattempo, in ossequio alla sentenza del tribunale amministrativo, il procedimento volto al rinnovo della validità della VIA per il progetto San Benedetto è stato riavviato e, da ultimo, la Commissione Tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS, con parere n° 41 del 10 gennaio 2025 ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, circa l'istanza di proroga del termine di efficacia della VIA.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche e, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti, di rilevanza energetica nazionale.

RISORSE UMANE

Di seguito si descrive il quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

2024 2023 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4 4 4 4 0 0
Quadri/Impiegati 97 101 102 104 -
5
-3
Operai 31 31,58 31 32,83 0 -1,25
Totale 132 136,58 137 140,83 - 5 -4,25

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
UOMINI 3 9 49 31 92 69,70
DONNE 1 1 38 - 40 30,30
Totale 4 10 87 31 132 100
% per qualifica 3 7,58 65,92 23,50 100

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2024 2023 Δ
HOLDING 33 40 -7
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 1 1 0
OTHER 1 1 0
E&P 26 24 +2
RETAIL 24 24 0
NETWORK 47 47 0
Totale 132 137 -5

Nota: il dato relativo ai Dirigenti comprende una figura che, nell'ambito del Gruppo Gas Plus, ha avuto in essere durante l'anno 2 rapporti di lavoro di tipo part-time al 50%.

Circa il 55% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui circa il 32% con età compresa tra i 40 e i 50 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e

investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2024 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.164 ore (1.621 ore nel 2023). In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente. La differenza di ore tra il 2024 ed il 2023 è motivata dal fatto che si concentrano in determinati anni attività formative previste con cadenza pluriennale.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2024 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati effettuati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Oltre ai corsi di formazione obbligatori per legge, al personale della B.U. Network sono state erogate sessioni di formazione esterna in tema di:

  • conduzione, manutenzione, messa in servizio/messa fuori servizio di apparecchiature per gas in pressione (rinnovo quinquennale delle qualifiche);
  • modalità ispezione reti (ricerca dispersioni);
  • settlement e misura del gas;

con rilascio di specifici attestati custoditi presso gli uffici degli RSPP.

Nell'anno 2024, limitandosi a segnalare le più significative, sono state inoltre sviluppate le seguenti attività:

  • sono stati effettuati sopralluoghi congiunti tra RSPP e Sorveglianti ai fini della sicurezza nei Luoghi di Lavoro;
  • sono stati effettuati audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo;
  • sono state effettuate sessioni di formazione e informazione del personale su tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia in produzione;
  • sono stati aggiornati i DSSC per tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia; sono stati inoltre revisionati/integrati con l'inserimento dei DSS di nuove società di nuovi Sorveglianti ai fini del D. Lgs 624/96;
  • RSPP e Medico Competente di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia con un incontro in presenza hanno analizzato il DVR ed il Piano Sanitario confermandone l'idoneità.

Nel corso dell'anno 2024, nell'ambito delle società del Gruppo, non si sono registrati infortuni.

2019 2021 2012 2023 2024
Nº infortuni 0 0 0 0 0
Nº giomi assenza 0
Ore lavorate 264.701 238 285 249,517 240.764 238.604 226 270
Nº lavoratori 160 155 157 163 154 146
0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
IG 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2024
ESTRAZIONE DI MINERALI ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
INCIDENZA
numero
infortuni 1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA ENERGIA 0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
GAS PLUS 0,0

N.B. Le società Reggente, Gas Plus International Holding e Longanesi Sviluppo non hanno avuto dipendenti nell'anno 2024.

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali il Gruppo Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

Con specifico riferimento alla B.U. E&P Italia è proseguita nell'anno 2024 l'applicazione delle procedure interne, in particolare della procedura "Gestione delle tematiche ambientali".

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, è proseguito il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni

in atmosfera e acustiche, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti.

Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Come già riportato nella relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023, cui si rimanda, si evidenzia che, relativamente ad alcuni siti facenti parte di 3 concessioni di una delle controllate della B.U. E&P Italia, sono in corso procedimenti amministrativi volti all'individuazione del soggetto responsabile di potenziali contaminazioni ai sensi del Codice dell'Ambiente.

Alla luce di approfondite analisi di carattere tecnico e legale i provvedimenti in questione sono stati impugnati dinanzi ai competenti organi di giustizia amministrativa in ordine sia all'attribuzione della responsabilità in capo alla controllata, sia alla portata delle attività richieste dalla Pubblica Amministrazione. Si segnala in particolare che, in relazione ad uno di tali provvedimenti, si è già pronunciato il competente Tribunale Amministrativo con sentenza, non ancora passata in giudicato alla data della presente relazione, escludendo la responsabilità della controllata quale soggetto responsabile della potenziale contaminazione. Anche alla luce di quanto sopra e sulla scorta dei predetti pareri tecnici e legali ottenuti già citati nella relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023, si deve continuare a ritenere del tutto marginale, e addirittura nullo in taluni casi, il potenziale grado di coinvolgimento della controllata in ordine sia nell'attribuzione della responsabilità, sia negli oneri che ne dovessero derivare.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
2023
Risultato di
periodo
2024
Variazione
riserve
2024
Patrimonio
Netto
2024
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 152.318 3.333 (6.887) 148.764
- Contributo al Gruppo delle società controllate 76.489 60.243 (3.509) 133.223
- elisione dividendi infragruppo dell'anno - (51.252) - (51.252)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 224 - 224
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle
minoranze
228.807 12.548 (10.396) 230.959
Interessi di terzi 148 (1) (14) 133
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 228.955 12.547 (10.410) 231.092

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2024 31/12/2023
Ricavi
di vendita
130.991 154.933
Altri ricavi e proventi 4.336 5.867
TOTALE RICAVI 135.327 160.800
Costi per materie prime e materiali di consumo (27.212) (39.353)
Costi per servizi e altri (50.106) (43.247)
Costo del personale (7.877) (7.662)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 50.132 70.538
Ammortamenti (23.656) (23.440)
Ripristini di valore e (Svalutazioni) 8.475 (2.553)
EBIT 34.951 44.545
Proventi e (Oneri) diversi (5.091) 3.365
RISULTATO OPERATIVO 29.860 47.910
Proventi finanziari 639 226
Oneri finanziari (10.337) (11.438)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 20.162 36.698
Imposte sul reddito (7.615) 12.520
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.547 49.218
Attribuibile a:
Gruppo 12.548 49.219
Terzi (1) (1)

I risultati economici dell'esercizio hanno risentito della flessione, soprattutto nella prima parte dell'anno, dei prezzi di vendita degli idrocarburi che ha ridotto i ricavi di vendita dell'area E&P.

I ricavi di vendita sono stati infatti in calo passando da 154.933 migliaia di euro del 2023 a 130.991 migliaia di euro del 2024. Si ricorda che i ricavi di vendita riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati estratti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano a clienti finali, poiché l'attività di distribuzione gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche

a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

Nell'ambito di questa voce i ricavi dell'attività di vendita del gas metano estratto dai giacimenti del Gruppo, per la flessione dei prezzi e delle produzioni, sono passati da 88.819 migliaia di euro del 2023 a 67.223 migliaia di euro del 2024, di cui 28.908 migliaia di euro (42.613 migliaia di euro nel 2023) per attività in Italia e 38.315 migliaia di euro (46.206 migliaia di euro nel 2023) per attività all'estero.

La flessione sia dei prezzi sia delle produzioni ha determinato anche il calo dei ricavi per la vendita di petrolio e condensati che sono passati da 8.532 migliaia di euro del 2023 a 6.010 migliaia di euro del 2024.

I ricavi da vendita gas a clienti finali sono ammontati a 42.506 migliaia di euro contro 39.602 migliaia di euro del 2023, nonostante il lieve calo dei volumi venduti.

Sono stati invece in crescita i ricavi per l'attività di distribuzione gas metano (7.590 migliaia di euro del 2024 contro 6.733 migliaia di euro del 2023), esposti naturalmente al netto della componente infragruppo, grazie anche all'aumento del Vincolo Ricavi (VRT) per effetto della crescita del WACC (dal 5,6% al 6,5%) e della RAB per i nuovi investimenti in contatori elettronici.

Gli altri ricavi e proventi hanno raggiunto l'importo di 4.336 migliaia di euro contro 5.867 migliaia di euro del 2023. Le sue principali componenti sono costituite dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas (in calo di 157 migliaia di euro rispetto al 2023) e dai contributi per l'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), anche quest'ultimi in calo rispetto al 2023 (-1.081 migliaia di euro).

Dal lato dei costi, sono stati in forte riduzione i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 39.353 migliaia di euro del 2023 a 27.212 migliaia di euro del 2024. In questo ambito si è registrata la riduzione dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano (23.478 migliaia di euro contro 33.765 migliaia di euro del 2023) per l'andamento degli scenari dei prezzi energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, quella dei costi per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE) (2.535 migliaia di euro contro 3.553 migliaia di euro del 2023).

Un andamento opposto hanno invece registrato i costi per servizi ed altri, che hanno raggiunto l'importo di 50.106 migliaia di euro contro 43.247 migliaia di euro dell'esercizio precedente. In questo ambito si registra innanzitutto un aumento dei costi per servizi di trasporto gas (7.498 migliaia di euro contro -2.649 migliaia di euro del 2023) che nel precedente esercizio avevano risentito delle diverse disposizioni normative che, per far fronte al caro bollette, già a partire da ottobre 2021 e con interventi aggiuntivi nel corso dell'esercizio 2022 rimasti in vigore seppur parzialmente anche nel corso del 2023, avevano ridotto tali costi attraverso l'azzeramento di alcune componenti degli oneri generali di sistema.

Nell'ambito dei costi per servizi ed altri si è ridotto inoltre l'importo delle royalties (7.426

migliaia di euro contro 10.630 migliaia di euro del 2023) e della Windfall tax per le attività svolte in Romania (831 migliaia di euro contro 3.025 migliaia di euro del 2023), entrambe a causa della flessione dei prezzi degli idrocarburi, e quello degli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per presunte perdite su crediti (passate da 1.049 migliaia di euro del 2023 a 834 migliaia di euro del 2024). Per il dettaglio delle singole componenti della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio 2024.

I costi del personale sono stati pari a 7.877 migliaia di euro contro 7.662 migliaia di euro del 2023 e sono aumentati di 215 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio a seguito delle variazioni dell'organico.

L'EBITDA (Margine operativo lordo) ha riflesso l'andamento delle suddette componenti ed è risultato in diminuzione, passando da 70.538 migliaia di euro del 2023 a 50.132 migliaia di euro del 2024.

Ha registrato una flessione anche l'EBIT che ha assunto un valore pari a 34.951 migliaia di euro rispetto a 44.545 migliaia di euro del 2023, dopo ammortamenti per 23.656 migliaia di euro (23.440 migliaia di euro nel 2023) e, a seguito dei test di impairment, riprese di valore per 11.310 migliaia di euro e svalutazioni per 2.835 migliaia di euro. Nel 2023 erano state contabilizzate riprese di valore per 4.049 migliaia di euro e svalutazioni per 6.602 migliaia di euro.

Il Risultato Operativo si è attestato invece a 29.860 migliaia di euro contro 47.910 migliaia di euro del 2023, dopo oneri diversi per 5.091 migliaia di euro (409 migliaia di euro nel 2023) a fronte degli oneri per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere. Nel 2023 in tale ambito risultava iscritta anche la plusvalenza per la cessione della partecipazione in Serenissima (3.443 migliaia di euro) e i dividendi distribuiti da tale partecipata (331 migliaia di euro).

È stato in calo il saldo negativo della gestione finanziaria, che ha raggiunto l'importo di 9.698 migliaia di euro contro 11.212 migliaia di euro del 2023 a seguito della progressiva riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

In quest'ambito sono stati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (2.228 migliaia di euro contro 3.154 migliaia di euro del 2023) mentre in crescita quelli sulle linee a breve termine (1.460 migliaia di euro contro 1.120 migliaia di euro del 2023).

Hanno invece registrato una riduzione le commissioni su finanziamenti (444 migliaia di euro contro 520 migliaia di euro del 2023).

Sono stati in calo rispetto al 2023 anche gli oneri per attualizzazione fondi (5.574 migliaia di euro contro 6.017 migliaia di euro del 2023) per effetto della riduzione del tasso di attualizzazione.

Gli oneri su prodotti derivati (19 migliaia di euro contro 63 migliaia di euro del 2023), costituiti

dalla componente non efficace dei derivati di copertura sulle commodities, sono rimasti di entità contenuta.

I proventi finanziari sono stati in crescita e sono ammontati a 639 migliaia di euro contro 226 migliaia di euro del 2023.

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate, hanno presentato un saldo negativo complessivamente pari a 7.615 migliaia di euro contro un saldo positivo di 12.520 migliaia di euro del 2023.

Il tax rate del Gruppo si è attestato a circa il 38%, in aumento rispetto ai livelli ordinari per effetto dei maggior dividendi distribuiti dalle società controllate e della conseguente maggior quota soggetta a tassazione.

Nel 2023 l'entità delle imposte aveva risentito delle modifiche apportate, in Romania, al regime del contributo di solidarietà che era stato istituito, a fine 2022, sull'attività di estrazione di idrocarburi e pertanto iscritto nel bilancio consolidato 2022 per l'importo di 21.646 migliaia di euro. L'ambito di applicazione di tale contributo era stato infatti successivamente oggetto di una modifica, apportata nel maggio 2023 in sede di conversione dell'originario provvedimento in materia, che aveva previsto di escludere dal pagamento (sia per il 2022 che per il 2023) i soggetti che avevano iniziato a produrre a partire dal 2022 (come Gas Plus Dacia del Gruppo Gas Plus) e di conseguenza determinato un corrispondente provento non ricorrente da iscrivere a conto economico tra le imposte sul reddito del 2023.

L'esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto di 12.547 migliaia di euro rispetto ad un utile netto di 49.218 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 255.509 252.841
Immobilizzazioni materiali 137.686 140.132
Altre attività e passività non correnti (1.814) (1.445)
Totale 391.381 391.528
Capitale circolante netto
Rimanenze 3.790 4.093
Crediti commerciali 36.871 31.201
Debiti commerciali (30.619) (25.350)
Altri debiti e crediti correnti (13.571) 4.360
Totale (3.529) 14.304
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (128.155) (121.663)
Fondi per benefici ai dipendenti (4.778) (4.719)
Capitale investito netto 254.919 279.450
Patrimonio netto 231.092 228.955
Indebitamento finanziario netto 23.827 50.495
Coperture 254.919 279.450

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato del precedente esercizio (254.919 migliaia di euro contro 279.450 migliaia di euro del 31 dicembre 2023).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 391.381 migliaia di euro contro 391.528 migliaia di euro del 2023 e registra una riduzione complessiva di 147 migliaia di euro.

Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 255.509 migliaia di euro ed aumentano complessivamente di 2.668 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2023, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 137.686 migliaia di euro e si riducono di 2.446 migliaia di euro. L'aumento complessivo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (222 migliaia di euro) è determinata dal saldo tra gli incrementi netti (15.403 migliaia di euro), i ripristini di valore netti (8.475 migliaia di euro) e gli ammortamenti del periodo (23.656 migliaia di euro).

Il saldo tra le altre attività e passività non correnti presenta ancora un valore negativo (-1.814 migliaia di euro contro -1.445 migliaia di euro del 2023). Tale saldo comprende gli anticipi corrisposti per le future gare d'ambito (398 migliaia di euro), la quota non corrente relativa ad alcuni crediti di

imposta (13 migliaia di euro) e depositi cauzionali attivi (338 migliaia di euro) e passivi (2.563 migliaia di euro).

Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo di 3.529 migliaia di euro rispetto ad un saldo positivo di 14.304 migliaia di euro di fine 2023.

Al suo interno sono in calo le rimanenze (3.790 migliaia di euro contro 4.093 migliaia di euro del 2023) e, in particolare, quelle di gas naturale per le minori quantità in giacenza a fine esercizio. Sono in crescita i crediti commerciali (36.871 migliaia di euro contro 31.201 migliaia di euro del 2023), in particolare in ambito Retail per il termine dell'applicazione di alcune agevolazioni che nel passato esercizio avevano, ad esempio, determinato l'azzeramento degli oneri di sistema, e in misura analoga i debiti commerciali (30.619 migliaia di euro contro 25.350 migliaia di euro del 2023).

Il saldo tra gli altri debiti e crediti correnti è di segno negativo (-13.571 migliaia di euro) rispetto ad un saldo positivo di fine 2023 (+4.360 migliaia di euro). Gli altri debiti e crediti correnti comprendono il fair value dei derivati di copertura e, per il restante importo, prevalentemente crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties, ecc.) e nei confronti di enti pubblici, quali la CSEA, che risentono generalmente dell'andamento economico del periodo e/o dell'ultimo esercizio e del differente periodo di liquidazione nel corso dell'anno.

In questo ambito, a differenza del precedente esercizio, è di segno negativo (4.621 migliaia di euro) il fair value netto dei derivati di copertura sulle commodity (fair value positivo per 2.418 migliaia di euro a fine 2023). Tali derivati, che hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, sono stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo sarà pertanto recepito nel conto economico dei successivi periodi unitamente agli effetti economici positivi e negativi che saranno generati dagli elementi coperti.

A seguito del rimborso anticipato del finanziamento i cui tassi d'interesse erano stati oggetto di copertura sono stati estinti, nel corso del quarto trimestre dell'esercizio, i derivati sottoscritti a fronte di tale rischio che a fine 2023 registravano un fair value positivo di 495 migliaia.

Relativamente invece alle componenti di natura tributaria, registrano innanzitutto una forte variazione rispetto al dato di fine 2023 il saldo dell'imposta di consumo che passa da un credito netto di 2.851 migliaia di euro ad un credito netto di 270 migliaia di euro e la posizione netta dell'Iva che passa da un credito netto di 6.033 migliaia di euro ad un credito netto di 1.934 migliaia di euro. Resta a debito il saldo delle imposte sui redditi (775 migliaia di euro contro 4.413 migliaia di euro del 2023).

La voce "altri crediti e debiti correnti" comprende infine i crediti per i contributi a fronte dei titoli di efficienza energetica - TEE - (2.018 migliaia di euro verso 2.634 migliaia di euro del 2023) per

gli obblighi del periodo in capo alla società di distribuzione del Gruppo, e i debiti per royalties e windfall tax sulle produzioni di idrocarburi (3.988 migliaia di euro contro 5.031 migliaia di euro del 2023), in riduzione per i minori prezzi di vendita.

I fondi rischi per oneri e imposte differite nette, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti, dal fondo oneri ambientali e dal fondo imposte differite nette, presentano complessivamente un aumento di 6.492 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (128.155 migliaia di euro contro 121.663 migliaia di euro del 2023). Nell'ambito di questa voce aumenta il saldo positivo tra le imposte differite attive e passive, che risulta pari a 29.312 migliaia di euro contro 27.929 migliaia di euro della fine del precedente esercizio. Anche il fondo smantellamento e ripristino siti risulta in lieve crescita (144.829 migliaia di euro contro 144.304 migliaia di euro del precedente esercizio) per effetto degli oneri di attualizzazione e degli utilizzi del periodo. Non presenta invece variazioni rilevanti il fondo oneri ambientali (-52 migliaia di euro rispetto al 2023). Infine, tale voce include l'accantonamento degli oneri per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere per 5.091 migliaia di euro (0 migliaia di euro nel 2023)

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 4.778 migliaia di euro (4.719 migliaia di euro nel 2023) e risultano in crescita di 59 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2023.

L'indebitamento finanziario netto risulta invece in forte calo rispetto alla fine dello scorso esercizio ed ammonta a 23.827 migliaia di euro contro 50.495 migliaia di euro di fine 2023. Si segnala che il livello dell'indebitamento risente anche degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per 3.668 migliaia di euro, in aumento di 44 migliaia di euro rispetto al 2023.

Nell'ambito dell'indebitamento finanziario si registra un aumento della liquidità che passa da 21.550 migliaia di euro a 29.101 migliaia di euro del 2024.

Rispetto al dato di fine 2023 risulta inoltre in forte calo l'indebitamento finanziario corrente, che passa da 60.555 migliaia di euro a 39.692 migliaia di euro e comprende la parte corrente dei debiti finanziari non correnti per 5.668 migliaia di euro (3.928 migliaia di euro nel 2023). A tale proposito si segnala che, al termine del terzo trimestre, è stato anticipatamente rimborsato il residuo importo (30.182 migliaia di euro) del finanziamento a medio lungo temine in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Sulla base del previsto piano contrattuale di rimborso, al termine del primo semestre, era stato già rimborsato l'importo di 10.436 migliaia di euro.

E' invece in lieve aumento rispetto al dato di fine 2023 l'indebitamento finanziario non corrente che passa da 11.490 migliaia di euro a 13.236 migliaia di euro del 2024 e comprende la quota non

corrente dei finanziamenti assunti nel 2021 sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020) e di quelli assunti nel corso del 2024.

Relativamente all'attuale situazione finanziaria del Gruppo si segnala infine che:

  • nel mese di marzo 2024 Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un contratto di finanziamento per un ulteriore linea di tipo revolving dell'importo 30 milioni di euro e della durata di due anni. Tale finanziamento, al termine dell'esercizio, risulta utilizzato per 15 milioni di euro;
  • nel mese di dicembre 2024 è stata rinnovata linea revolving in essere con Banco BPM, in scadenza all'inizio dello stesso mese di dicembre. Il rinnovo per il successivo triennio ha previsto l'aumento della linea da 15 milioni di euro a 30 milioni di euro. Tale finanziamento, al termine dell'esercizio, risulta utilizzato per 5 milioni di euro;
  • sono state inoltre ottenute due nuove linee a breve termine da BPER e ICCREA dell'importo rispettivamente di 2,5 milioni di euro e 5 milioni di euro. Le linee risultano interamente utilizzate al termine dell'esercizio;
  • nel quarto trimestre dell'esercizio la Banca Popolare di Sondrio ha concesso una linea di anticipazione finanziaria dell'importo di 10 milioni di euro e della durata di un anno. La linea risulta interamente utilizzata al termine dell'esercizio;
  • infine, rimborsato il finanziamento in essere con Intesa San Paolo e Banco BPM, è stato avviato e si è successivamente concluso il processo di rilascio delle garanzie a suo tempo previste dal relativo contratto di finanziamento.

Il patrimonio netto ammonta a 231.092 migliaia di euro contro 228.955 migliaia di euro al 31 dicembre 2023 e presenta un incremento di 2.137 migliaia di euro rispetto al dato di fine esercizio scorso per effetto dell'utile netto conseguito nel periodo e del pagamento dei dividendi deliberati nello scorso mese di giugno (6.536 migliaia di euro), oltreché degli effetti patrimoniali dei derivati di copertura in essere a fine periodo.

Il Gruppo mantiene una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata con un rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,10) che si riduce rispetto al già contenuto dato di fine 2023 (0,22).

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023 Variazione %
Ricavi da vendite 4.229 4.027 5,0%
Costi operativi (6.459) (6.146) 5,1%
EBITDA (2.230) (2.119) 5,2%
EBIT (2.597) (2.442) 6,3%
Risultato operativo 7.764 4.874 59,3%
Risultato prima delle imposte 3.439 798 331,0%
Risultato netto 3.333 381 774,8%
Utile per azione 0,08 0,01
Costi del personale (3.352) (3.365) (0,4%)
Numero di dipendenti 33 40
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Indebitamento netto 146.197 144.236 1,4%
Patrimonio netto 148.764 152.318 (2,3%)
Attivo immobilizzato 297.836 297.732 0,0%

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2024 e nel 2023 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Gas Plus S.p.A.
Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17
Sedi secondarie Porzano di Leno (BS), Via Copernico 13
Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

CONTO ECONOMICO DELLA CAPOGRUPPO

Importi in migliaia di euro

31/12/2024 31/12/2023
Ricavi 4.227 4.019
Altri ricavi e proventi 2 8
Totale Ricavi 4.229 4.027
Costi per materie prime e materiali di consumo
Costi per servizi e altri
(30)
(3.077)
(25)
(2.756)
Costo del personale (3.352) (3.365)
Proventi e (Oneri) diversi 10.361 7.316
Ammortamenti (367) (323)
RISULTATO OPERATIVO 7.764 4.874
Proventi finanziari 6.387 4.285
Oneri finanziari (10.712) (8.361)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.439 798
Imposte sul reddito (106) (417)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 3.333 381
Utile per azione base (importi in Euro) 0,076 0,009
Utile per azione diluito (importi in Euro) 0,076 0,009

Gas Plus S.p.A. fornisce servizi alle proprie controllate nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane. I ricavi dell'esercizio derivano prevalentemente dalle suddette prestazioni a favore delle società controllate.

Nell'esercizio 2024 tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 4.227 migliaia di euro (4.019 migliaia di euro nel 2023), di cui 4.221 migliaia di euro (4.013 migliaia di euro nel 2023) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (come nell'esercizio precedente) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 2 migliaia di euro (8 migliaia di euro nel 2023) costituiti da rimborsi assicurativi e sopravvenienze attive.

Sotto il profilo dei costi, i costi per acquisti sono stati pari a 30 migliaia di euro (25 migliaia di euro nel 2023) mentre i costi per servizi e altri sono stati pari a 3.077 migliaia di euro (2.756 migliaia di euro nel 2023), entrambi in lieve crescita.

I costi del personale sono invece rimasti sostanzialmente in linea con il 2023 (3.352 migliaia di euro contro 3.365 migliaia di euro del 2023) nonostante le variazioni dell'organico.

Come nel 2023 i proventi e (oneri) diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 10.361 migliaia di euro (saldo positivo 7.316 migliaia di euro nel 2023) con un aumento di 3.045 migliaia di euro rispetto al suddetto esercizio.

I proventi diversi sono stati costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture S.r.l. (3.500 migliaia di euro contro 4.000 migliaia di euro del 2023), Società Padana Energia S.r.l. (7.000 migliaia di euro contro 5.000 migliaia di euro del 2023) e Gas Plus Energia S.r.l. (85 migliaia di euro contro 27 migliaia di euro del 2023).

Gli oneri diversi sono invece stati costituiti dalla svalutazione nella partecipazione in Gas Plus Storage (186 migliaia di euro come nel 2023) e da quella in Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione (38 migliaia di euro contro 1.525 migliaia di euro del 2023) a seguito delle perdite conseguite dalle due controllate nell'esercizio.

È stato in lieve aumento il saldo netto negativo tra proventi ed oneri finanziari (4.325 migliaia di euro del 2024 contro 4.076 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

In questo ambito si è registrata un aumento dei proventi e degli oneri finanziari per il maggior valore delle operazioni di copertura sulle commodities effettuate per conto delle controllate. A tale proposito si segnala che nel 2024, cosi come negli esercizi precedenti, la Società ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana, Società Padana Energia, Gas Plus Vendite e Gas Plus Dacia, accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities che sono stati stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con le controparti finanziarie. Tali accordi hanno comportato oneri finanziari per 5.884 migliaia di euro (4.032 migliaia di euro nel 2023) e proventi per 5.844 migliaia di euro (4.035 migliaia di euro nel 2023).

Per quanto concerne invece le altre componenti degli oneri finanziari, a seguito del rimborso anticipato del finanziamento a medio lungo termine, oltreché dei rimborsi precedentemente effettuati sulla base del relativo piano di ammortamento, hanno registrato una forte riduzione gli interessi su linee a medio e lungo termine (da 2.465 migliaia di euro del 2023 a 1.647 migliaia di euro del 2024). Sono risultati invece in lieve crescita gli interessi passivi netti su conti correnti bancari e finanziamenti a breve (832 migliaia di euro contro 543 migliaia di euro del 2023) e gli interessi passivi per rapporti di cash pooling con le società controllate (2.010 migliaia di euro contro 1.193 migliaia di euro del 2023). Sono aumentate anche le commissioni bancarie (da 72 migliaia di euro a 293 migliaia di euro) per effetto della stipula e/o rinnovo di alcuni nuovi finanziamenti.

Dopo imposte sul reddito con un saldo negativo di 106 migliaia di euro (saldo negativo di 417 migliaia di euro nel 2023) l'esercizio 2024 si è chiuso con un utile di 3.333 migliaia di euro contro un utile di 381 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

STATO PATRIMONAILE SINTETICO RCLASSIFICATO DELLA CAPOGRUPPO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 14 20
Immobilizzazioni materiali 643 903
Immobilizzazioni finanziarie 296.983 297.207
Imposte anticipate (differite) nette 196 (398)
Totale 297.836 297.732
Capitale di esercizio netto
Attività di esercizio 4.528 6.920
Passività di esercizio (6.120) (6.858)
Totale (1.592) 62
Fondi per benefici ai dipendenti (1.283) (1.240)
Fondi rischi per oneri - -
Capitale investito netto 294.961 296.554
Patrimonio netto 148.764 152.318
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 146.197 144.236
Coperture 294.961 296.554

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in lieve calo rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (294.961 migliaia di euro contro 296.554 migliaia di euro del 2023).

Il capitale immobilizzato ammonta a 297.836 migliaia di euro (297.732 migliaia di euro nel 2023) e presenta un aumento di 104 migliaia di euro rispetto al 2023.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 14 migliaia di euro (20 migliaia di euro nel 2023) e presentano un decremento netto di 6 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 643 migliaia di euro (903 migliaia di euro nel 2023) e presentano un decremento di 260 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio. L'importo comprende anche gli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha portato all'iscrizione di diritto d'uso pari a 409 migliaia di euro al netto delle variazioni del periodo.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 296.983 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e presentano un decremento netto di 224 migliaia di euro. Il valore delle suddette partecipazioni si decrementa per effetto delle svalutazioni delle partecipazioni in Gas Plus Storage (186 migliaia di euro) e in Gas Plus Netherlands B.V in liquidazione (38 migliaia di euro)

a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio. A seguito di tali operazioni, il valore di iscrizione di dette partecipazioni risulta allineato alla rispettiva quota di patrimonio netto. Inoltre, relativamente alle altre partecipazioni in società controllate, si segnala che non sono emersi indicatori di possibili perdite del relativo valore recuperabile.

Diventa positivo il saldo tra le imposte anticipate e quelle differite che assume un valore di 196 migliaia di euro contro un valore negativo di 398 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo di 1.592 migliaia di euro contro un saldo positivo di 62 migliaia di euro del 2023. In quest'ambito le attività sono passate da 6.920 migliaia di euro a 4.528 migliaia di euro mentre le passività da 6.858 migliaia di euro a 6.120 migliaia di euro. Il saldo negativo è sostanzialmente da attribuire alle minori componenti a credito nei confronti delle controllate conseguenti al regime del consolidato fiscale mondiale e al regime dell'IVA di Gruppo.

I fondi per benefici ai dipendenti risultano in lieve aumento (+43 migliaia di euro) rispetto al dato del precedente esercizio (1.283 migliaia di euro contro 1.240 migliaia di euro del 2023).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 148.764 migliaia di euro (152.318 migliaia di euro nel 2023) e presenta un decremento di 3.554 migliaia di euro per effetto dell'utile conseguito nell'esercizio (+3.333 migliaia di euro), dei dividendi distribuiti nel corso dello stesso periodo (-6.536 migliaia di euro) e delle riserva a copertura dei flussi finanziari dei derivati in essere (-355 migliaia di euro). Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto risulta in lieve aumento rispetto al dato del precedente esercizio ed ammonta a 146.197 migliaia di euro (rispetto a 144.236 migliaia di euro del 2023).

In questo ambito sono risultate in diminuzione le disponibilità liquide (7.235 migliaia di euro contro 11.617 migliaia di euro del 2023) e l'indebitamento finanziario corrente (147.471 migliaia di euro contro 155.443 del 2023). Risulta al contrario in aumento l'indebitamento finanziario non corrente (5.961 migliaia di euro contro 410 migliaia di euro) a seguito dei nuovi finanziamenti.

L'indebitamento corrente comprende la quota utilizzata dei finanziamenti "revolving" con Banco BPM (5.000 migliaia di euro) e con Intesa Sanpaolo (15.000 migliaia di euro) e della linea a breve con la Banca Popolare di Sondrio (10.000 migliaia di euro). Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (115.547 migliaia di euro contro 100.457 migliaia di euro del 2023) in aumento rispetto al 2023 per la maggior liquidità disponibile presso alcune controllate, grazie ai positivi flussi di cassa delle rispettive attività operative, che è stata trasferita alla Capogruppo.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A. esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus (tramite la società controllante Gas Plus S.p.A.) utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria.

L'operatività delle società controllate estere del Gruppo, attive nel settore E&P, viene finanziata direttamente e/o tramite la controllata Gas Plus International Holding S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società Capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l. (insieme alle società incorporate nell'esercizio 2024 GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.), Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2023, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. (cosiddetto "consolidato nazionale"). Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. aveva presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

A seguito degli aggiornamenti in materia di statuto dei diritti del contribuente e come previsto dalle nuove disposizioni vigenti la Società ha valutato autonomamente la sussistenza delle condizioni e l'idoneità degli elementi probatori richiesti dalla legge per il valido rinnovo dell'opzione per il

consolidato mondiale anche per i periodi d'imposta dal 2024 al 2026.

Nel corso del mese di febbraio 2017, Gas Plus S.p.A. aveva presentato il modello IVA 2017 mediante il quale aveva esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l..

A partire dal 1° gennaio 2020, è entrata nel regime IVA di Gruppo la società Rete Gas Fidenza S.r.l., controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l. mentre, a partire dal 1° gennaio 2023, le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. ne sono uscite.

Dal 1° gennaio 2024, Gas Plus Italiana S.r.l. è invece rientrata nel regime IVA di Gruppo.

Attualmente tale regime prosegue tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Gas Plus Italiana S.r.l.. Nel 2024, Rete Gas Fidenza S.r.l. è stata infatti incorporata da GP Infrastrutture S.r.l. e si è estinta.

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2024 e 2023, la società Capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla Capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante (US.Fin S.r.l.).

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETÁ CONTROLLATE

Le principali società direttamente o indirettamente controllate da Gas Plus S.p.A. sono le seguenti:

  • GP Infrastrutture S.r.l., (quota di partecipazionepari all'intero capitale sociale);
  • Gas Plus Italiana S.r.l. (quota di partecipazione pari all'intero capitale sociale);
  • Società Padana Energia S.r.l. (quota di partecipazione pari all'intero capitale sociale);
  • Gas Plus Dacia S.r.l. tramite Gas Plus International Holding S.r.l. e Gas Plus International B.V. (quote di partecipazione pari all'intero capitale sociale);
  • Gas Plus Vendite S.r.l. (quota di partecipazione pari all'intero capitale sociale).

Si rimanda al prospetto delle società controllate contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle principali controllate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali dello stato di residenza.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione di gas metano ed è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 40 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore Retail, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nel 2024 la società, con atto di fusione del 30 dicembre 2024, ha incorporato con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2024 le proprie controllate Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. che si sono pertanto estinte.

Nell'esercizio in esame la società ha proseguito nell'attività di gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per 3 milioni di euro. In termini di volumi, il gas metano complessivamente distribuito nel corso dell'esercizio tramite proprie reti, comprese quelle dell'incorporata Rete Gas Fidenza S.r.l., è risultato pari a circa 191,9 milioni di metri cubi (circa 182,7 milioni di metri cubi nel 2023).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio, con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito.

2024 2023
Valore della produzione 22.562 20.026
Costi della produzione 15.359 14.981
Differenza tra valore e costi della produzione 7.203 5.045
Proventi finanziari 348 484
Oneri finanziari 250 216
Differenza tra oneri e proventi finanziari 98 268
Risultato prima dell'imposte 7.301 5.313
Imposte sul reddito d'esercizio 2.226 1.346
Utile (Perdita) d'esercizio 5.075 3.967

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 31 concessioni di coltivazione e un'istanza di concessione.

Nel 2024 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 0,6 milioni di euro (1,2 milioni di euro nel 2023).

Al termine dell'esercizio 2024 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 946,1 milioni di metri cubi (963,8 milioni di metri cubi nel 2023) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha previsto una rivalutazione complessiva delle riserve gas naturale di circa 25 milioni di metri cubi equivalenti ed una rivalutazione delle riserve di petrolio e condensati di circa un milione di metri cubi.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata invece pari 41,2 milioni di metri cubi (48,3 milioni di metri cubi nel 2023).

I risultati economici dell'ultimo esercizio sono stati penalizzati da oneri non ricorrenti per l'importo di 5,1 milioni di euro, costituiti dai costi previsti per il mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG per il residuo periodo del contratto in essere. I principali dati economici dell'esercizio, con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2024 2023
Valore della produzione 35.418 65.524
Costi della produzione 39.142 57.836
Differenza tra valore e costi della produzione -3.724 7.688
Proventi finanziari 732 311
Oneri finanziari 177 203
Differenza tra proventi ed oneri finanziari 555 108
Risultato prima delle imposte -3.169 7.796
Imposte sul reddito dell'esercizio -872 2.178
Utile(Perdita) d'esercizio -2.297 5.618

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi tramite 10 concessioni di coltivazione.

Nel 2024 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 9,3 milioni di euro (16,4 milioni di euro nel 2023).

Al termine dell'esercizio 2024 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.254,9 milioni di metri cubi (2.286,8 milioni di metri cubi nel 2023) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha riscontrato la rivalutazione delle riserve gas per circa 24 milioni di metri cubi equivalenti e delle relative riserve di petrolio e condensati per 4 milioni di metri cubi equivalenti.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 60,2 milioni di metri cubi (70,3 milioni di metri cubi nel 2023).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio, con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2024 2023
Valore della produzione 37.060 47.100
Costi della produzione 27.366 36.725
Differenza tra valore e costi della produzione 9.694 10.375
Proventi finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 126 337
Oneri finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 473 1.211
Differenza tra oneri e proventi finanziari -347 -874
Risultato prima delle imposte 9.347 9.501
Imposte sul reddito d'esercizio 2.722 2.062
Utile (Perdita) d'esercizio 6.625 7.439

Gas Plus Dacia S.r.l.

Gas Plus Dacia S.r.l. è una società di diritto rumeno che opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite il progetto Midia, nel Mar Nero (per la quota d'interesse del 10%).

Nel 2024 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 1,3 milioni di euro (in linea con il 2023).

La produzione di gas del 2024 è stata pari a 112,8 milioni di metri cubi (110,6 milioni di metri cubi nel 2023).

Al termine dell'esercizio 2024, le riserve 2P rischiate della società sono risultate pari a 0,6

miliardi di metri cubi, al netto della produzione lorda del 2024, e vengono periodicamente certificate da un esperto indipendente.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Dacia S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2024 2023
Valore della produzione 39.185 67.785
Costi della produzione 24.864 27.552
Differenza tra valore e costi della produzione 14.321 40.233
Proventi finanziari 313 1.510
Oneri finanziari 1.305 331
Differenza tra oneri e proventi finanziari -992 1.179
Risultato prima dell'imposte 13.329 41.412
Imposte sul reddito d'esercizio 2.331 2.203
Utile (Perdita) d'esercizio 10.998 39.209

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 49 mila clienti. La società esercita la propria attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda di proprietà di una società del Gruppo (GP Infrastrutture S.r.l.).

Nel 2024 la Società non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2024 hanno raggiunto i 47,4 milioni di metri cubi (49,8 milioni di metri cubi nel 2023) di cui 43,1 milioni di metri cubi (44,2 milioni di metri cubi nel 2023) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 4,3 milioni di metri cubi (5,5 milioni di metri cubi nel 2023) a clienti industriali.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2024 2023
Valore della produzione 44.210 43.085
Costi della produzione 40.047 39.660
Differenza tra valore e costi della produzione 4.163 3.425
Proventi finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 268 105
Oneri finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di atività finanziarie) 839 2.726
Differenza tra oneri e proventi finanziari -571 -2.621
Risultato prima dell'imposte 3.592 804
Imposte sul reddito d'esercizio 1.049 347
Utile (Perdita) d'esercizio 2.543 457

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
    • rischi di credito
    • rischi di liquidità
    • rischi di mercato
  • Rischi connessi al cambiamento climatico.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi operativi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (attività della B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento

dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la maggioranza risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. Network gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. Network riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. Retail può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA. Una delle principali aree di rischio della B.U. Retail è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. Retail riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto e vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. Retail avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.

Rischi normativi e regolatori

I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione del gas (B.U. Network) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività di coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).

In generale, le attività svolte dalle controllate sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.

Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessari

per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto delle disposizioni di legge durante le fasi di esercizio e di smantellamento e ripristino dei siti minerari (ivi incluso l'obbligo di esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale a seguito di eventuali contaminazioni occorse durante l'esecuzione delle attività). Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

In relazione alle attività della B.U. E&P in Italia si segnala in particolare l'intervenuta abolizione, con il DL 17/10/2024 n. 153 (convertito nella Legge 13/12/2024 n. 191), del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PITESAI"), approvato con D.M. n. 548 del 28 dicembre 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 11 febbraio 2022. Quanto sopra dopo l'emissione di numerose sentenze, passate in giudicato, di accoglimento di ricorsi promossi dagli operatori del settore.

Contestualmente all'abolizione del PiTESAI è stata introdotta, sempre con il DL 17/10/2024 n. 153, una nuova disciplina che, se da un lato ha previsto un divieto generalizzato al rilascio di nuovi permessi di ricerca e concessioni per i soli idrocarburi liquidi, fatta eccezione per i titoli già rilasciati alla data di entrata in vigore del decreto, dall'altro ripristina condizioni più equilibrate per la proroga delle concessioni nonché per lo sfruttamento del potenziale minerario e riduce altresì da 12 a 9 miglia la fascia marina costiera entro cui le attività di ricerca e coltivazione risultano interdette, fatte salve le aree marine e costiere protette.

La medesima norma ha altresì ulteriormente aggiornato talune condizioni delle procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas nazionale (la cosiddetta "gas release"), il cui principale elemento di interesse per gli operatori nell'attuale formulazione è rappresentato dalla prospettiva di tempi autorizzativi certi e ravvicinati; la procedura così aggiornata al momento non è ancora stata concretamente attivata, si ritiene per esigenze di messa a punto proprio delle tematiche autorizzative.

Si richiamano infine le ulteriori evoluzioni connesse ad altre normative riguardanti i settori in cui è operativo il Gruppo:

Italia

  • l'art. 37 del D.L. 21/2022, modificato ed integrato dall'art. 55 del D.L. 50/2022, aveva introdotto un contributo di natura straordinaria a carico dei soggetti che esercitavano nel territorio italiano l'attività di produzione e di vendita di energia elettrica e di gas. Il suddetto

contributo era stato stabilito nella misura del 25% (inizialmente nella misura del 10%) dell'incremento del saldo tra le operazioni attive e passive ai fini IVA realizzato nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2021 ed il 30 aprile 2022 rispetto al medesimo periodo del precedente anno. Il relativo versamento era stato effettuato in acconto (nella misura del 40%) entro il 30 giugno 2022 e a saldo (nella misura del 60%) entro il 30 novembre 2022. Relativamente a tale contributo si segnala che a fronte dei previsti versamenti erano state presentate apposite istanze di rimborso all'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale della Lombardia) sollevando profili di illegittimità costituzionale dell'art. 37 del D.L. 21/2022 che aveva istituito tale tributo. Alla scadenza del termine a disposizione dell'Agenzia delle Entrate per rispondere alle suddette istanze di rimborso, in assenza di risposta, si era proceduto all'impugnazione del silenzio-rifiuto ed all'avvio del contenzioso. Nel mese di marzo del 2024 si è tenuta la prima udienza relativa ad uno dei due ricorsi presentati dal Gruppo che è stata rinviata al 16 dicembre del corrente anno, considerato che nel mese di aprile la Corte Costituzionale avrebbe discusso della legittimità della disposizione che aveva istituito il contributo. Con comunicato del 27 giugno 2024 la Corte costituzionale ha reso nel frattempo noto di aver dichiarato l'illegittimità dell'art. 37 del D.L. 21/2022 nella sola parte in cui non aveva escluso dalla base imponibile le accise versate allo Stato ed indicate nelle fatture attive. La relativa sentenza (n. 111/2024 ) è stata poi depositata il 28 giugno 2024. Il 2 gennaio 2025 è stata invece depositata la sentenza relativa all'udienza del 16 dicembre che ha rigettato il ricorso condannando la controllata ricorrente al pagamento delle spese di lite. Le società della B.U. E&P Italia stanno attualmente valutando le eventuali ulteriori iniziative da assumere;

  • l'art 1, commi 115-119, della Legge di Bilancio 2023 aveva introdotto un ulteriore contributo straordinario a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello stato l'attività di produzione di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitavano l'attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, dei soggetti rivenditori di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi. Il contributo che era dovuto solo nel caso in cui almeno il 75% dei ricavi dell'anno 2022 derivasse dalle attività sopra elencate era stato stabilito nella misura del 50% del reddito imponibile ai fine IRES dell'esercizio 2022 che eccedeva per almeno il 10% la media dei redditi imponibili conseguiti nei quattro anni precedenti. L'ammontare massimo dello stesso non poteva superare il 25% del patrimonio netto dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 della società soggetta al versamento. Le società della

B.U. E&P Italia hanno provveduto al versamento di tale contributo nel corso del 2023 e stanno valutando le eventuali iniziative da assumere;

  • al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi per i consumatori finali, in particolare per il settore gas, era stato previsto per tutto il 2022 l'annullamento degli oneri di sistema in bolletta e la riduzione dell'IVA al 5%. Tali misure sono state estese al primo trimestre 2023 dalla Legge di Bilancio 2023 e, successivamente, sino al termine del quarto trimestre 2023;
  • il D.L. Aiuti-bis aveva stabilito il divieto di modifiche unilaterali ai contratti di fornitura di energia sino al 30 aprile 2023. Il D.L. Milleproroghe (n. 198 del 29 dicembre 2022) aveva successivamente esteso tale scadenza al 30 giugno 2023. Tale decreto aveva comunque previsto che la modifica delle condizioni economiche contrattuali in scadenza fosse esclusa dal divieto di modifica prevista dal D.L. Aiuti-bis;
  • in materia di dilazione dei pagamenti delle bollette, il D.L. 21 del 21 marzo 2022 aveva previsto la possibilità di richiedere, da parte dei consumatori finali, la rateizzazione delle fatture relative ai mesi di maggio e giugno sino a 24 mesi. Il D.L. Aiuti-quater (n. 176 del 18 novembre 2022) aveva inoltre previsto la possibilità per le imprese di richiedere la rateizzazione (sino ad un massimo di 36 rate) delle bollette del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 ed il 31 marzo 2023;
  • il Servizio di tutela del gas relativamente ai clienti non vulnerabili si è concluso a fine 2023. Dal 1° gennaio 2024 non è pertanto più possibile far sottoscrivere ai clienti contratti di questo tipo. Il D.L. Aiuti-quater aveva ulteriormente posticipato al 10 gennaio 2024 la fine del mercato tutelato del gas, allineando tale scadenza a quella del settore elettrico. L'ARERA aveva successivamente regolato con le Delibere 100/2023/R/com e 102/2023/R/gas le modalità tramite cui le società di vendita gas dovevavo gestire la rimozione del servizio di tutela e l'identificazione dei clienti vulnerabili.

Romania

  • per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo di vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh ("Price Cap") sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo ritiene al momento che il suddetto obbligo non sia applicabile alla propria controllata Gas Plus Dacia e pertanto sono in corso otto vertenze con le autorità competenti, nella più avanzata delle quali il Tribunale ha accolto l'eccezione di costituzionalità rimettendo la questione alla Corte Costituzionale rumena. Il 29 marzo 2024, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale rumena la "Emergency Governament Ordinance 32/2024" (EGO 32)

che ha emendato la disciplina sino ad oggi in vigore per l'obbligo di vendita a prezzo fisso, prevedendo la modifica del Price Cap a € 24/MWh per il periodo dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2024 e la possibilità di modificare ulteriormente il Price Cap con decisione del Governo in base agli sviluppi del mercato domestico e internazionale del gas. Recentemente, in data 28 febbraio 2025, il governo rumeno ha emesso una nuova ordinanza d'urgenza, la EGO 6/2025, con la quale è stata estesa l'applicazione del Price Cap sino al 31 marzo 2026. Restano tuttavia valide le valutazioni già svolte sulla non applicabilità di tale obbligo alla controllata rumena;

  • la Legge 296/2023 entrata in vigore ad ottobre 2023 prevede che a partire dal 1° gennaio 2024 siano in vigore in Romania due nuovi tributi: (i) la "Minimum Turnover Tax", una imposta generale per tutti i contribuenti (ad esclusione degli intermediari finanziari e delle società di distribuzione, trasporto ed approvvigionamento di elettricità e gas naturale) che hanno registrato un fatturato superiore a 50 milioni di Euro nell'anno precedente, pari ad un'aliquota dell'1% sul fatturato dell'anno, dovuta in sostituzione dell'imposta sul reddito, qualora quest'ultima risulti inferiore; (ii) la "Specific Turnover Tax", un'imposta aggiuntiva per le sole società attive nel settore oil & gas che hanno registrato un fatturato superiore a 50 milioni di Euro nell'anno precedente, pari ad un'aliquota dello 0,5% sul fatturato dell'anno, da applicare negli anni 2024 e 2025. Il testo della norma relativo alla "Specific Turnover Tax" è stato ulteriormente modificato a fine marzo 2024, con la "Emergency Governament Ordinance 31/2024" (EGO 31), ma anche nella più recente formulazione della norma persistono ambiguità che mettono in dubbio l'applicabilità a Gas Plus Dacia di tale imposta. Per questa ragione, con l'ausilio dei consulenti legali rumeni, Gas Plus Dacia ha provveduto a contestare la "Specific Turnover Tax", come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, avanzando prima un "preliminary complaint" al Ministero delle Finanze e poi presentando una richiesta di sospensione della normativa secondaria emanata per l'implementazione della "Specific Turnover Tax". In coerenza e continuità con la posizione assunta nei confronti della "Specific Turnover Tax", all'inizio del 2025 la società, insieme agli altri Partner della Joint Venture, ha impugnato un ulteriore normativa secondaria emessa dal Ministero delle Finanze per implementare la Legge n. 290/2024, che ha esteso l'applicabilità dell'imposta alle società petrolifere e del gas con fatturato inferiore a 50 milioni di euro a partire dal 1° gennaio 2025;
  • sempre nel mese di ottobre 2023 con la "Emergency Governament Ordinance no. 91/2023" (in vigore dal 27 ottobre 2023) è stato modificato il regime delle royalties previsto dalla "Oil Law no. 238/2004". Le aliquote royalties già esistenti, che differiscono in base ai diversi scaglioni di produzione e variano da un minimo del 3,5% ad un massimo del 13%, avevano subito un

aumento passando da un minimo del 4,5% ad un massimo del 15% applicabili già dal 27 ottobre 2023. Tuttavia Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, aveva sostenuto che tali aumenti non fossero loro applicabili poiché il Concession Agreementstipulato con le autorità rumene includeva una clausola di invarianza del regime fiscale e delle royalties per la sua durata. A fine marzo 2024 Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, aveva depositato un'impugnazione contro la lettera con cui l'Autorità Nazionale per la Regolazione Energetica (ANRE) aveva chiesto il pagamento delle royalties aumentate, presentando contestualmente anche motivi di incostituzionalità della EGO 91/2023. A tale proposito si segnala quale ultimo aggiornamento che la vertenza con l'ANRE per il pagamento delle royalties aumentate per il periodo dal 27 ottobre 2023 al 21 luglio 2024 si è risolta favorevolmente per Gas Plus Dacia.

Al di là delle modifiche normative appena citate, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legale, a tutela del proprio patrimonio.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischio su crediti commerciali

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto, che è stato ulteriormente rinnovato sino al mese di aprile del 2028, prevede nei limiti del plafond contrattualmente previsto la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischio su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie. c) rischio su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano

sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine in essere prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio consolidato e separato alla nota Debiti finanziari correnti e non correnti, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, tale rischio afferisce agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza

di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Data l'attuale struttura finanziaria il Gruppo può essere soggetto a tale rischio in misura estremamente contenuta.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi dell'attività di produzione e di vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.

L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2024 e 2023 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Rischi connessi al cambiamento climatico

La transizione energetica è il processo di evoluzione dell'economia globale verso un modello di sviluppo "low carbon", cioè a contenute/zero emissioni nette di gas serra (GHG), attraverso la progressiva sostituzione dei combustibili fossili nel mix energetico con fonti rinnovabili e altri vettori energetici a basso impatto climatico, grazie anche all'impiego su larga scala di tecnologie di abbattimento delle emissioni (es. carbon capture, use and storage).

Considerati i settori di attività del Gruppo, il cambiamento climatico rappresenta un rischio strategico per Gas Plus. A tale proposito, in ogni caso, si segnala che il gas metano è attualmente considerato un elemento fondamentale per accompagnare il sistema energetico verso la decarbonizzazione, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Inoltre il Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas, sulla base

delle attuali previsioni di esplorazione e sfruttamento prevede di utilizzare entro il 2035 oltre l'80% delle riserve gas dei siti che attualmente sono state accertate e sono in produzione e/o si prevede saranno messe in produzione. Tale periodo rientra in quello generalmente previsto per la transizione energetica individuato negli accordi di Parigi. L'effetto delle eventuali mancate produzioni nei periodi successivi al 2035, se non sarà più consentita, è pertanto di entità contenuta.

L'urgenza di agire per mitigare il cambiamento climatico è basata sulle evidenze scientifiche prodotte dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che già nel 2018 aveva raccomandato di limitare l'incremento della temperatura globale a 1,5°C verso l'epoca preindustriale, al fine di evitare conseguenze irreversibili sull'ecosistema, riconoscendo che tale traguardo richiede un'accelerazione nei tempi di realizzazione e un ampliamento nella portata degli obiettivi fissati dai Paesi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Nel corso della COP27 del 2022 è stato inoltre rilevato che, sulla base dei piani di mitigazione e adattamento (NDC) presentati dai Paesi entro settembre 2022, permane un gap emissivo di 20-23 GtCO2 eq al 2030 rispetto alla traiettoria compatibile con l'obiettivo di limitare l'incremento della temperatura media globale a 1,5°C. Le iniziative di decarbonizzazione annunciate o avviate dai governi di molti Paesi al fine di traguardare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, la spinta della società civile, delle ONG e del sistema finanziario, nonché l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e il diffondersi di una crescente sensibilità al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia degli ecosistemi naturali richiedono una partecipata attenzione da parte degli operatori.

A questo scopo Gas Plus, in particolare, ha partecipato ad uno specifico Gruppo di Lavoro su tali tematiche dell'associazione di settore (Assorisorse) unitamente ai principali operatori italiani, la cui attività si è incentrata sui seguenti obiettivi:

  • la predisposizione di un quadro di sintesi relativo alle migliori tecnologie disponibili e pratiche operative per la riduzione, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni di metano;
  • l'analisi delle problematiche relative alla stima delle emissioni, ai monitoraggi e alle misure in campo e alla riconciliazione e rendicontazione dei dati;
  • la promozione di KPI e obiettivi di riduzione univocamente definiti, con dati confrontabili e misure ripetibili;
  • la formulazione di proposte per il superamento dei limiti attuali, in collaborazione con altre Associazioni e istituzioni interessate all'argomento;
  • la predisposizione di un white paper;
  • la disseminazione del lavoro fatto tramite l'organizzazione di eventi e seminari e la partecipazione a conferenze internazionali di settore, quali OMC e Gastech.

Relativamente all'avvio delle attività del settore delle rinnovabili, come già segnalato nel paragrafo relativo alla B.U. E&P Estero nella relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023, nel mese di luglio 2023 è stato avviato il processo di permitting per un power corridor nel Mar Nero rumeno lungo l'infrastruttura già esistente del Progetto MGD, per collegare i futuri parchi eolici offshore alla rete elettrica nazionale Transelectrica (SEN).

ALTRE INFORMAZIONI

Rendicontazione di sostenibilità

Per l'esercizio 2024 il Gruppo non rientra nell'ambito di applicazione della disciplina in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità di cui al D. Lgs. 125/2024 – stante l'assenza dei parametri di cui all'art. 17, comma 1, lett. a) del menzionato decreto – e, pertanto, non è stata predisposta la relazione di rendicontazione di sostenibilità.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime

di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli Amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale, intesa come la capacità del gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nell'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente bilancio.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • la Capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 9 aprile 2025 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle azioni della Società;
  • la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2024, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

I risultati economici del 2025, anche con gli attuali scenari, sono previsti in forte crescita (sia a livello di Ebitda sia a livello di Utile netto).

Le attività E&P, grazie all'avvio della concessione Longanesi, registreranno infatti un aumento dei livelli produttivi quantomeno pari alle attuali produzioni di gas in Italia e tale da lasciar prevedere un target produttivo complessivo sull'anno nell'ordine di 300 milioni di metri cubi.

Le attività Network e Retail confermeranno il positivo andamento del 2024, seppur con risultati in lieve calo.

Gli investimenti riguarderanno prevalentemente l'area E&P in Italia e, in particolare, la realizzazione delle opere di superficie della concessione di Longanesi, sebbene permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche nei progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

Sotto il profilo finanziario, le principali attività operative continueranno a generare flussi positivi di cassa e pertanto, l'indebitamento netto, nonostante i nuovi investimenti e salvo operazioni straordinarie, è previsto in linea con i contenuti livelli di fine 2024.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo e della Capogruppo vengono predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo rispettivamente nel bilancio consolidato e nel bilancio di esercizio.

Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi (IAP) rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento dei risultati del Gruppo e della Capogruppo; tali indicatori sono presentati nel rispetto degli orientamenti l'ESMA (European Security and market Authority) e della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) 1 e sono

1 In tal senso, l'ESMA, in data 5 ottobre 2015, aveva pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415) in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternativi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05- 178b, recepiti nel nostro ordinamento con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, l'ESMA, in data 4 marzo 2021, ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione

da considerarsi come complementari, non sostitutivi, alle informazioni finanziarie contenute nei bilanci predisposti secondo gli IFRS.

Nel seguito sono forniti, in linea con gli orientamenti dell'ESMA richiamati dalla CONSOB, i criteri utilizzati per determinare gli indicatori alternativi di performance e per individuare partite che il management valuta non ricorrenti, non frequenti o inusuali, che sono da escludere e/o evidenziare al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo:

  • Partite o poste non ricorrenti: componenti positive e negative di entità significativa che hanno la caratteristica di non ripetibilità negli esercizi futuri. In applicazione della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, le componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti sono evidenziate, quando significative, distintamente nei commenti del management e nell'informativa finanziaria.
  • Margine operativo lordo o EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti, ripristini di valore e svalutazioni e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.
  • EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti, ripristini di valore e svalutazioni, ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.
  • EBIT ADJUSTED: Risultato operativo al netto di ammortamenti ed al lordo di ripristini di valore e svalutazioni. Nell'anno 2024, quest'ultimi sono costituiti da ripristini di valore e svalutazioni delle attività immateriali relative a concessioni di coltivazione di idrocarburi della B.U. E&P Italia per un ammontare rispettivamente pari a 11,3 milioni di euro e a 2,8 milioni di euro.
  • RISULTATO NETTO ADJUSTED: risultato netto di bilancio al lordo di ripristini di valore e svalutazioni e delle partite non ricorrenti (esposte nell'ambito degli oneri e proventi diversi) e della fiscalità relativa delle voci precedenti e delle imposte di natura non ricorrente. Tali elementi, nel 2024, sono costituti da:
    • i ripristini di valore sopra descritti (11,3 milioni di euro) e la relativa fiscalità differita;

rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo d'attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati orientamenti dell'ESMA sostituiscono anche le raccomandazioni CESR in materia di indebitamento; pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati hanno dovuto presentare, nelle note illustrative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175 e ss. dei suddetti orientamenti ESMA.

  • le svalutazioni sopra descritte (2,8 milioni di euro) e la relativa fiscalità differita;
  • l'accantonamento al fondo costituito a fronte degli oneri per contratti onerosi (5,1 milioni di euro) e la relativa fiscalità differita.
  • Indebitamento finanziario netto: è rappresentata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle componenti relative ai derivati di copertura), dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle compenti relative ai derivati di copertura).
  • Capitale investito netto: è definito come somma delle "Attività correnti", delle "Attività non correnti" e delle "Attività e Passività destinate alla vendita" (se presenti) al netto delle "Passività correnti" e delle "Passività non correnti", escludendo le voci considerate nella determinazione della Posizione Finanziaria Netta.
  • Capitale circolante netto: è dato dalla somma dei Crediti Commerciali, delle Rimanenze, dei Debiti Commerciali e del saldo netto delle altre attività e passività correnti, escludendo le voci considerate nella determinazione dell'Indebitamento Finanziario Netto.
  • ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.
  • ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.
  • Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.
  • Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).
  • Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.
  • Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

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GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Gas Plus S.p.A.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 68
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 69
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 70
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 71
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 72
NOTE ESPLICATIVE 73
1. Informazioni generali 73
2. Forma e contenuto del bilancio 74
3. Area di consolidamento 75
4. Principi contabili e criteri di valutazione 77
5. Utilizzo di stime 99
6. Informativa di settore 103
7. Impairment test ai sensi dello IAS 36 108
8. Immobili, impianti e macchinari 110
9. Diritti d'uso 111
10. Avviamento 112
11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 113
12. Altre attività finanziarie 115
13. Fair value (derivati finanziari attivi e passivi) 115
14. Imposte sul reddito 116
15. Rimanenze 118
16. Crediti commerciali 119
17. Altri crediti 119
18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 120
19. Patrimonio netto 120
20. Debiti finanziari correnti e non correnti 122
21. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 125
22. Fondo per benefici ai dipendenti 126
23. Altri debiti 128
24. Fondi per rischi e oneri 129
25. Debiti commerciali 131
26. Ricavi 131
27. Costi operativi 132
28. Costi per il personale 133
29. Proventi e oneri diversi 133
30. Proventi ed oneri finanziari 133
31. Risultato per azione 134
32. Impegni e rischi 134
33. Rapporti con parti correlate 135
34. Eventi successivi alla data di bilancio 136
35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 136

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in migliaia di Euro Note
31/12/2024
31/12/2023
di cui con di cui con parti
parti correlate correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 8 125.796 126.447
Diritti d'uso 9 11.890 13.685
Avviamento 10 884 884
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 11 254.625 251.957
Altre attività finanziarie 12 749 953
Imposte differite attive 14 40.549 39.504
Totale attività non correnti 434.493 433.430
Attività correnti
Rimanenze 15 3.790 4.093
Crediti commerciali 16 36.871 5 31.201 7
Crediti per imposte sul reddito 14 421 240
Altri crediti 17 14.152 20.943
Fair value (derivati finanziari attivi) 13 - 2.962
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18 29.101 21.055
Totale attività correnti 84.335 80.494
TOTALE ATTIVITÀ 518.828 513.924
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 19 23.353 23.353
Riserve 19 92.795 96.351
Utili a nuovo 19 111.863 69.484
Azioni proprie 19 (9.600) (9.600)
Risultato del periodo 19 12.548 49.219
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 230.959 228.807
Patrimonio netto di Terzi 133 148
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI
TERZI 231.092 228.955
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 20 10.519 8.732
Debiti finanziari per lease 21 2.717 770 2.758 711
Fondo per benefici ai dipendenti 22 4.778 4.719
Passività per imposte differite 14 11.237 11.575
Altri debiti 23 2.563 2.398
Fondi per rischi e oneri 24 157.467 149.592
Totale passività non correnti 189.281 179.774
Passività correnti
Debiti commerciali 25 30.619 65 25.350 8
Debiti finanziari 20 38.741 59.689
Fair value (derivati finanziari passivi) 13 4.621 49
Debiti finanziari per lease 21 951 520 866 446
Altri debiti 23 22.327 14.588
Debiti per imposte sul reddito 14 1.196 4.653
Totale passività correnti 98.455 105.195
TOTALE PASSIVITÀ 287.736 284.969
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 518.828 513.924

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in migliaia di Euro Note 2024 2023
di cui con di cui con
parti parti
correlate correlate
Ricavi di vendita 26 130.991 10 154.933 8
Altri ricavi e proventi 26 4.336 5.867
Totale Ricavi 135.327 160.800
Costi per materie prime e materiali di consumo 27 (27.212) (39.353)
Costi per servizi e altri 27 (50.106) (38) (43.247) (6)
Costo del personale 28 (7.877) (7.662)
Proventi e (oneri) diversi 29 (5.091) 3.365
Ammortamenti 8-9-11 (23.656) (23.440)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 7-8-11 8.475 (2.553)
RISULTATO OPERATIVO 29.860 47.910
Proventi finanziari 30 639 226
Oneri finanziari 30 (10.337) (15) (11.438) (15)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 20.162 36.698
Imposte sul reddito 14 (7.615) 12.520
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 12.547 49.218
Gruppo 12.548 49.219
Terzi (1) (1)
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 31 0,29 1,13

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in migliaia di Euro 2024 2023
Risultato dell'esercizio 12.547 49.218
Altre componenti di conto economico complessivo
che saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge accounting
Imposte
(5.264)
1.373
(1.301)
324
(3.891) (977)
Variazione a patrimonio netto delle attività a fair value a conto economico
complessivo
Imposte
-
-
(3.443)
-
- (3.443)
Differenze di conversione di bilanci esteri 226 (84)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Differenze attuariali sul fondi per benefici ai dipendenti 144 (79)
Imposte (35) 19
109 (60)
Totale variazioni di conto economico complessivo al netto delle imposte (3.556) (4.564)
Totale risultato complessivo al netto delle imposte 8.991 44.654
Attribuibile a:
Gruppo 8.992 44.655
Terzi (1) (1)

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 19, Patrimonio netto.

Gruppo Gas Plus Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Riserve
Riserva
legale
Riserva
sovrap.
Versamenti
c/ capitale
Riserva
di
Riserva
di
Riserva
differenze
Totale
riserve
Utili Azioni Risultato Totale
patrimonio
Totale Totale
Capitale
sociale
azioni copertura
derivati
conversione
cambi
attuariali
fondi
(perdite)
a nuovo
Proprie
(1)
esercizio netto
di Gruppo
patrimonio
di terzi
patrimonio
netto
benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353 4.671 85.605 7.042 1.986 (1.456) (376) 97.472 71.784 (9.600) 3.354 186.363 153 186.516
Destinazione utile - - - - - - - - 3.354 - (3.354) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (2.179) - - (2.179) (5) (2.184)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (32) - - (32) 1 (31)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2023 - - - - - - - - - - 49.219 49.219 (1) 49.218
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - (977) (84) (60) (1.121) (3.443) - - (4.564) - (4.564)
Saldo al 31 dicembre 2023 23.353 4.671 85.605 7.042 1.009 (1.540) (436) 96.351 69.484 (9.600) 49.219 228.807 148 228.955
Destinazione utile - - - - - - - - 49.219 - (49.219) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (6.536) - - (6.536) (14) (6.550)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (304) - - (304) - (304)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2024 - - - - - - - - - - 12.548 12.548 (1) 12.547
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - (3.891) 226 109 (3.556) - - - (3.556) - (3.556)
Saldo al 31 dicembre 2024 23.353 4.671 85.605 7.042 (2.882) (1.314) (327) 92.795 111.863 (9.600) 12.548 230.959 133 231.092

(1) = al 31 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

Gruppo Gas Plus Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in migliaia di Euro 2024 2023
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio
12.547 49.218
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 11.543 12.320
Ammortamenti dei diritti d'uso 1.821 (880)
Ammortamenti delle concessioni e delle altre immobilizzazioni immateriali 10.292 12.000
Ripristini di valore delle attività non correnti (11.310) (4.049)
Svalutazione delle attività non correnti 2.835 6.602
Accantonamento / (utilizzo) altri fondi non monetari 7.248 1.090
(Proventi) e oneri diversi non monetari - (331)
Attualizzazione fondo smantellamento e ripristino siti 5.421 5.857
Altri (proventi) oneri finanziari complessivi 4.277 5.355
(Plusvalenze) / minusvalenze patrimoniali (257) (3.407)
Imposte sul reddito 7.615 (12.520)
Incrementi/decrementi delle attività e passività operative
Variazione rimanenze
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate
738
(4.155)
(904)
19.186
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate 5.269 (26.862)
Oneri di smantellamento e ripristino siti sostenuti (3.686) (210)
Variazione fondi per benefici ai dipendenti 50 (67)
Dividendi incassati - 331
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (3.871) (4.360)
Imposte sul reddito nette pagate (9.387) (17.400)
Variazione delle altre attività e passività operative 10.750 (21.723)
Flussi finanziari netti generati dall'attività operativa 47.740 19.246
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Acquisto beni materiali (11.090) (19.008)
Acquisto beni immateriali (3.214) (5.483)
Vendita beni materiali 492 -
Vendita beni immateriali 140 -
Vendita attività finanziarie non correnti a fair value a conto economico
complessivo - 7.503
Flussi finanziari netti (utilizzati) nell'attività di investimento (13.672) (16.988)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Nuovi finanziamenti bancari 32.500 17.400
Finanziamenti rimborsati (54.546) (25.868)
Rimborso dei debiti per lease (977) (1.030)
Dividendi pagati (6.550) (2.184)
Incasso (rimborso) debiti bancari per cartolarizzazione 2.800 116
Altre variazioni delle passività finanziarie 533 8
Altre variazioni di patrimonio netto - (31)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di finanziamento (26.240) (11.589)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere 218 188
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 8.046 (9.143)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 21.055 30.198
Disponibilità liquide alla fine del periodo 29.101 21.055

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società", "Gas Plus" o la "Capogruppo") è una società per azioni di diritto italiano, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156).

Gas Plus S.p.A. è controllata al 76,08% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede legale in Italia, a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17. La Società ha due sedi secondarie a Fornovo di Taro (PR) e Porzano di Leno (BS). Nel corso del 2024 non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

Il Gruppo Gas Plus (il "Gruppo) opera in Italia e in Europa.

Il Gruppo svolge le seguenti attività:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit Exploration & Production E&P), con riferimento sia alla produzione in Italia (Business Unit E&P Italia), che all'estero (Business Unit E&P Estero);
  • distribuzione di gas naturale (Business Unit Network);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività e attività non allocate, che comprendono lo stoccaggio gas (Business Unit Storage), attività in fase di start up, come meglio descritto nella Relazione sulla Gestione a cui si rimanda, e principalmente le attività relative alle funzioni comuni e servizi centralizzati della Capogruppo.

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025.

Il bilancio consolidato è predisposto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si precisa, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 include:

  • svalutazioni per Euro 2.835 e ripristini di valore per Euro 11.310 relativamente alle attività di alcune concessioni di coltivazione della Business Unit E&P Italia, a seguito delle risultanze emerse dal test di impairment. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36;
  • oneri diversi non ricorrenti per Euro 5.091 iscritti per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere.

Il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2024 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 - duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa come ad esempio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio è stato evidenziato l'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Come descritto all'interno della Relazione sulla Gestione, il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 35, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi,

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;

  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. ed il bilancio delle società sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2024 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta Assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. € 30.730.000 100% 0% 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. € 51.480 85,29% 0% 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. € 34.500.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Società Padana Energia S.r.l. € 20.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus Italiana S.r.l. 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante nell'attività
di trattamento e compressione gas)
Longanesi Sviluppo S.r.l. (1) € 10.000 Società Padana Energia 100% 100%
Milano (operante nell'attività di S.r.l.
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Gas Plus International Holding € 10.000 100% 0% 100%
S.r.l. Milano (holding industriale)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus International 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) Holding S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V. in
liquidazione
€ 18.000 100% 0% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus International B.V. 100% 100%
Bucarest – Romania (operante 122.000.000 (99,9997%)
nell'attività di esplorazione, Gas Plus International
produzione e vendita di gas) Holding S.r.l. (0,0003%)

(1) controllate indirettamente

Con data efficacia contabile dal 1° gennaio 2024, è stata perfezionata la fusione per incorporazione delle controllate GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. in GP Infrastrutture S.r.l.. E' stata inoltre deliberata, in data 1° agosto 2024, dal Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. la fusione per incorporazione di Gas Plus International Holding S.r.l. in Gas Plus S.p.A.. L'atto di fusione è previsto nel corso del 1° semestre 2025.

Nel mese di dicembre 2024 è stata messa in liquidazione volontaria la società controllata olandese Gas Plus Netherlands B.V..

In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute altre variazioni nel corso dell'anno 2024, oltre a quanto indicato in precedenza.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2024.

Per società controllata si intendono tutte le società in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Il Gruppo riconsidera annualmente se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono

riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di conversione cambi. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta o liquidata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

I cambi applicati nella conversione del bilancio della società rumena sono i seguenti:

2024 2023
Medio 31/12 Medio 31/12
Nuovo Leu rumeno 4,9746 4,9743 4,9467 4,9756

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo del costo di acquisizione. Il costo di acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione;
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;
  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;
  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali, rimaste invariate rispetto all'esercizio precedente:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto, così come specificato nel proseguio del documento.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

Inoltre, qualora al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta (tra cui l'avviamento risultante o l'utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli), viene rilevato l'importo provvisorio degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, il quale termina appena ricevute le informazioni su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione o appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni, gli importi provvisori vengono rettificati con effetto retroattivo, così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Tuttavia, il periodo di valutazione non si protrae per oltre un anno dalla data di acquisizione. Al termine del periodo di valutazione, la contabilizzazione per un'aggregazione aziendale viene rivista soltanto per correggere un errore in conformità allo IAS 8, Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che la società controllata GP Infrastrutture S.r.l. gestisce in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, così come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le aliquote d'ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti, rimaste invariate rispetto all'esercizio precedente:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia, i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

La recuperabilità delle attività non finanziarie (immobili, impianti e macchinari, diritti d'uso, avviamento, concessioni e altre immobilizzazioni immateriali) è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit (di seguito anche "CGU") rappresentata dal più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività.

Per ciascuna delle Business Unit del Gruppo sono state identificate le seguenti CGU:

  • Business Unit E&P: le CGU sono costituite dalle singole concessioni di coltivazione 1 detenute dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l., in Italia, e dalla concessione, costituita dai blocchi XVa Midia Shallow e XIII Pelican, detenuta da Gas Plus Dacia S.r.l., in Romania;
  • Business Unit Retail: l'unica CGU è rappresentata dal complesso di attività gestite dalla società controllata Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • Business Unit Network: le CGU sono costituite dai singoli ambiti territoriali di riferimento (ATEM)2 che comprendono le località (i Comuni) oggetto delle singole concessioni di distribuzione gas detenute dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l.;
  • Business Unit Altre attività: l'unica CGU è rappresentata dal complesso di attività residuali e non significative facenti riferimento allo stoccaggio di gas e ai servizi centralizzati.

La definizione delle CGU è operata considerando, tra l'altro, le modalità con cui il management controlla l'attività operativa (ad es. per linee di business) o assume decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività del Gruppo.

1 N. 41 concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2024. 2 N. 11 ATEM al 31 dicembre 2024.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Le CGU possono includere i corporate assets, ossia attività che non generano flussi di cassa autonomi, attribuibili su basi ragionevoli e coerenti. I corporate assets non attribuibili ad una specifica CGU sono allocati ad un aggregato più ampio costituito da più CGU.

Con riferimento all'avviamento, inoltre, la verifica è effettuata, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include l'avviamento stesso.

I diritti d'uso, che generalmente non producono flussi di cassa autonomi, sono allocati alla CGU a cui si riferiscono. I diritti d'uso che non sono specificatamente allocabili alle CGU sono considerati corporate asset.

La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della relativa vita utile al netto dei costi di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e supportabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno.

Per quanto riguarda i prezzi delle commodity, il management assume lo scenario prezzi adottato per le proiezioni economico-finanziarie. In particolare, per i flussi di cassa associati al gas naturale e al petrolio, si basa sulle ipotesi relative all'evoluzione dei fondamentali e, nel breve-medio termine, considera anche le previsioni degli analisti di mercato e, laddove ci sia un sufficiente livello di liquidità e affidabilità, sulla rilevazione dei prezzi a termine desumibili dal mercato.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve sviluppate e da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Ai fini della determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa previsti sono oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) il quale è differenziato in funzione della rischiosità espressa dai settori/business in cui opera l'attività. Sono definiti specifici WACC sulla base di un campione di società comparabili.

Il valore d'uso è determinato al lordo ovvero al netto dell'effetto fiscale in quanto quest'ultimo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'eventuale avviamento a essa attribuito, è superiore al valore recuperabile, la differenza è oggetto di svalutazione ed è attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare. L'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro quota al valore contabile delle attività che costituiscono la CGU, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico; la ripresa di valore è effettuata per un importo pari al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di recuperabilità del relativo valore di iscrizione a bilancio almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripresa di valore.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come

strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Per la svalutazione dei crediti, in particolare, il modello adottato dal Gruppo Gas Plus prevede:

  • l'utilizzo di rating ufficiali (ove presenti), per la determinazione della probabilità di default delle controparti;
  • per la clientela non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione dei rischi della specifica Business Unit;
  • l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse, delle differenti modalità di recupero dei crediti attivabili e della posizione netta insoluta, considerando eventuali debiti commerciali nei confronti delle stesse controparti.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano

significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere

obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi. Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di utilizzo di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere riviste.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la

strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime, mentre la parte non efficace è rilevata tra i proventi ed oneri finanziari. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte efficace e non efficace dei contratti è rilevata tra i proventi ed oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati regolamentati o tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e distribuzione di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in campi in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Costi

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili.

Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Gruppo Gas Plus Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024

(Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

In tale prospettiva, il Gruppo opera principalmente nel settore del gas, che tra le fonti fossili, che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte

nel bilancio del Gruppo possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management del Gruppo.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte, anche attraverso il metodo di ammortamento UOP, è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. Il Gruppo ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevare passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2024

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2024.

I seguenti emendamenti sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024, senza peraltro avere effetti significativi sul bilancio consolidato:

  • emendamenti allo IAS 1, "Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" e "Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants";
  • emendamento all'IFRS 16, "Lease Liability in a Sale and Leaseback";
  • emendamenti allo IAS 7 "Statements of Cash Flows" e all'IFRS 7, "Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements".

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi o emendamenti che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

A partire dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore solo l'emendamento allo IAS 21, "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Allo stato il Gruppo sta analizzando tale emendamento e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi, interpretazioni ed emendamenti:

  • emendamenti all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Classification and Measurement of Financial Instruments", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026;
  • emendamenti all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Contracts Referencing Nature-Dependent Electricity", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
  • principio IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027;
  • principio IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures", che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2027;

Il Gruppo sta analizzando gli emendamenti ed i principi contabili indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio consolidato.

5. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno della B.U. Retail si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva e si basano su assunzioni ed algoritmi di calcolo che interessano anche i sistemi informativi.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalle perizie di primari esperti indipendenti.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e del valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti.

Le aliquote di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definite rapportando la quantità estratta nell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa.

Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione e/o ripristino di valore.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad integrazione del paragrafo Perdita di valore di attività non finanziarie riportato nell'ambito dei Criteri di valutazione, in specifico riferimento all'utilizzo delle stime, si precisa quanto segue.

La recuperabilità delle attività non finanziarie è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato che possono determinare minori performance operative, ridotto utilizzo degli impianti e, per gli asset minerari, significative revisioni in negativo delle stime delle riserve certe e probabili o incrementi significativi delle stime dei costi di sviluppo e produzione.

La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali, l'evoluzione dei prezzi delle commodity, l'evoluzione dei tassi di attualizzazione, le previsioni in merito ai costi di sviluppo e produzione, l'impatto dell'inflazione e dell'evoluzione tecnologica, le previsioni sui profili produttivi e sulle condizioni della domanda e dell'offerta, gli impatti delle modifiche normative e regolamentari, ecc.

I flussi di cassa attesi utilizzati per la determinazione del valore recuperabile sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Nel caso dell'attività mineraria, in particolare, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto principalmente delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché, tra l'altro, dei costi attesi per le riserve sviluppate e da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Ove appropriato, sulla base dei fatti e circostanze, i flussi di cassa attesi sono stimati dalla Direzione tenendo anche conto della probabilità associata allo status della riserva stessa.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento delle attività materiali e del relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati periodicamente anche da esperti indipendenti oltre che su valutazioni che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi possano essere effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti all'eventuale mancato rispetto della normativa ambientale. Tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in costi o passività perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni in relazione alle quali venga accertata la responsabilità della società del Gruppo eventualmente interessata in ordine agli oneri di bonifica e ripristino;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire il fair value. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 erano stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014. Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo - in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gare d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

Infine, si segnala che, con l'approvazione del DDL Concorrenza 2022 (Legge n. 118/2022), il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha il compito di aggiornare il D.M. 226/2011, con particolare riferimento ai criteri di valutazione degli interventi di innovazione tecnologica previsti dal piano di sviluppo degli impianti. Sempre con il DDL Concorrenza viene riconosciuto anche agli Enti Locali il valore di rimborso degli impianti di proprietà degli stessi calcolato attraverso l'applicazione delle Linee Guida.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, sarà riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli Amministratori in sede di determinazione del criterio di

ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

6. Informativa di settore

I settori oggetto di informativa riflettono i settori operativi del Gruppo che sono periodicamente sottoposti a revisione da parte della Direzione aziendale per le decisioni operative strategiche, l'allocazione di risorse e la valutazione dei risultati, ossia le cui informazioni sono considerate utili per i lettori del bilancio consolidato ai sensi dell'IFRS 8.

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • distribuzione di gas naturale (Business Unit Network);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni ed i servizi centralizzati della holding.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo aveva costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2024)

Exploration &
Production
Network Retail Altre attività Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 80.538 11.563 43.140 86 135.327
Vendite infrasettoriali 3.552 6.063 1.400 4.176 (15.191) -
Totale ricavi 84.090 17.626 44.540 4.262 (15.191) 135.327
EBITDA 36.090 8.850 7.542 (2.350) - 50.132
Ammortamenti (18.289) (4.930) (70) (367) - (23.656)
Ripristini di valore (svalutazioni) 8.475 - - - - 8.475
EBIT 26.276 3.920 7.472 (2.717) - 34.951
Proventi e (oneri) diversi - - - (5.091) - (5.091)
Risultati operativi di settore 26.276 3.920 7.472 (7.808) - 29.860
Oneri finanziari netti (9.698)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 20.162
Imposte sul reddito (7.615)
Utile netto dell'esercizio 12.547
Attività e passività
Attivo immobilizzato 315.824 73.060 (1.777) 277.983 (273.709) 391.381
Capitale circolante (4.238) 4.185 144 (3.234) (386) (3.529)
Fondi netti ed altre passività (125.932) (1.512) (384) (5.105) - (132.933)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (52.504) (15.161) (6.515) 98.007 - 23.827
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 10.744 156 - 190 11.090
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) - 2.848 2 9 2.859
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (11.366) (114) (4) (59) (11.543)
Ammortamenti diritto d'uso (1.222) (260) (46) (293) (1.821)
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*) (5.346) (4.556) (20) (15) (9.937)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non
correnti 8.475 - - - 8.475
Attività di esplorazione 355 - - - 355

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2023)

Exploration &
Production
Network Retail Altre attività Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 108.925 11.611 40.205 59 160.800
Vendite infrasettoriali 6.089 5.949 1.548 21.802 (35.388) -
Totale ricavi 115.014 17.560 41.753 21.861 (35.388) 160.800
EBITDA 60.521 8.207 4.250 (2.440) - 70.538
Ammortamenti (18.762) (4.279) (71) (328) - (23.440)
Ripristini di valore (svalutazioni) (2.553) - - - - (2.553)
EBIT 39.206 3.928 4.179 (2.768) - 44.545
Proventi e (oneri) diversi (409) 3.774 - - - 3.365
Risultati operativi di settore 38.797 7.702 4.179 (2.768) - 47.910
Oneri finanziari netti (11.212)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 36.698
Imposte sul reddito 12.520
Utile netto dell'esercizio 49.218
Attività e passività
Attivo immobilizzato 318.409 74.092 (2.060) 278.162 (277.075) 391.528
Capitale circolante 4.858 2.896 4.331 2.535 (316) 14.304
Fondi netti ed altre passività (123.171) (1.586) (426) (1.199) - (126.382)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (62.991) (12.948) 387 126.047 - 50.495
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 18.768 4 17 219 19.008
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) - 3.942 24 16 3.982
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (12.163) (116) (6) (35) (12.320)
Ammortamenti diritto d'uso 1.445 (267) (47) (251) 880
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*) (6.543) (3.896) (18) (42) (10.499)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non
correnti (2.553) - - - (2.553)
Attività di esplorazione 1.501 - - - 1.501

*Esclusa attività di esplorazione

Grazie all'avvio della produzione nei giacimenti gas in Romania avvenuta a metà giugno 2022, a partire dall'esercizio 2022 l'attività della Business Unit E&P si svolge sia sul territorio nazionale che all'estero. Pertanto nella seguente tabella, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023, viene presentata l'informativa di settore secondario per settori geografici di tale Business Unit:

Informativa di settore secondario, per area geografica Business Unit E&P (Esercizio 2024)

Italia Estero Business Unit E&P
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 42.192 38.346 80.538
Vendite infrasettoriali 3.552 - 3.552
Totale ricavi 45.744 38.346 84.090
EBITDA 14.138 21.952 36.090
Ammortamenti (9.782) (8.507) (18.289)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 8.475 - 8.475
EBIT 12.830 13.446 26.276
(Oneri) e proventi diversi - - -
Risultati operativi per area geografica 12.830 13.446 26.276
Attività e passività
Attivo immobilizzato 286.319 29.505 315.824
Capitale circolante (5.496) 1.258 (4.238)
Fondi netti ed altre passività (119.455) (6.477) (125.932)
(Posizione finanziaria netta) / Indebitamento finanziario netto (38.876) (13.628) (52.504)
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 9.672 1.072 10.744
Investimenti in immobiilizzazioni immateriali (*) - - -
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (4.261) (7.105) (11.366)
Ammortamento diritto d'uso (727) (495) (1.222)
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) (4.596) (750) (5.346)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non correnti 8.475 - 8.475
Attività di esplorazione 198 157 355

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore secondario, per area geografica Business Unit E&P (Esercizio 2023)

Italia Estero Business Unit E&P
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 61.728 47.197 108.925
Vendite infrasettoriali 6.089 - 6.089
Totale ricavi 67.817 47.197 115.014
EBITDA 31.982 28.539 60.521
Ammortamenti (8.738) (10.024) (18.762)
Ripristini di valore e (svalutazioni) (2.553) - (2.553)
EBIT 20.691 18.515 39.206
(Oneri) e proventi diversi (409) - (409)
Risultati operativi per area geografica 20.282 18.515 38.797
Attività e passività
Attivo immobilizzato 277.649 40.760 318.409
Capitale circolante 2.892 1.966 4.858
Fondi netti ed altre passività (119.106) (4.065) (123.171)
(Posizione finanziaria netta) / Indebitamento finanziario netto (41.337) (21.654) (62.991)
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 1.340 17.428 18.768
Investimenti in immobiilizzazioni immateriali (*) - - -
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (5.005) (7.158) (12.163)
Ammortamento diritto d'uso 2.090 (645) 1.445
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) (5.738) (805) (6.543)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non correnti (2.553) - (2.553)
Attività di esplorazione 85 1.416 1.501

*Esclusa attività di esplorazione

7. Impairment test ai sensi dello IAS 36

Il Gruppo effettua il test d'impairment al termine di ciascun esercizio e, comunque, tutte le volte in cui si presentano indicatori di possibili perdite di valore delle proprie attività non correnti.

Il test d'impairment del Gruppo si basa sulla stima del valore d'uso. Come riportato in precedenza, le cash generating unit (CGU) sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Il test d'impairment al 31 dicembre 2024 ha riguardato le CGU della B.U. E&P operanti in Italia. In particolare l'analisi recuperabilità è stata effettuata su n. 23 CGU della suddetta Business Unit.

Per quanto concerne le CGU delle restanti Business Unit si segnala invece quanto segue:

  • Business Unit Network: il valore di iscrizione in bilancio dei relativi assets risulta inferiore alla stima degli indennizzi che dovranno essere riconosciuti al gestore uscente in caso di mancata assegnazione delle singole gare d'ambito. Non sono pertanto emersi indicatori che richiedessero l'effettuazione di test di impairment;
  • Business Unit Retail: la Business Unit non ha attività non correnti da assoggettare a test di impairment;
  • Business Unit Altre attività: la Business Unit comprende le attività relative alle funzioni comuni e ai servizi centralizzati della Capogruppo e le iniziative relative all'attività di stoccaggio gas, attualmente in fase di start up, con una limitata esposizione ai rischi di mercato e con un valore di carico delle attività materiali non rilevante. La Business Unit non ha pertanto attività non correnti da assoggettare a test di impairment.

Di seguito vengono pertanto commentati i risultati dei test di impairment e le analisi di sensitività effettuate sulle CGU della Business Unit E&P per le relative attività in Italia.

A livello generale, nel 2024, si sono registrati segnali di miglioramento relativamente ad alcuni indicatori esterni di possibili perdite di valore (è stato in calo, ad esempio, il livello dei tassi di interesse bancari, che si riflette sul tasso di attualizzazione, e del tasso di inflazione), anche se sono rimasti fattori di incertezza geopolitica (derivanti soprattutto dal perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina e dalle recenti politiche economiche statunitensi). In questo contesto i prezzi degli idrocarburi, seppur in calo rispetto al 2022 ed in un quadro di forte incertezza, sono rimasti su livelli elevati, anche nelle previsioni di medio e lungo periodo, e sono stati in grado di compensare gli indicatori di impairment esterni precedentemente evidenziati.

Le società della Business Unit E&P Italia (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.), avendo tuttavia iscritte in bilancio immobilizzazioni in corso e immobilizzazioni il cui valore di carico scontava precedenti svalutazioni, hanno ritenuto di rivedere le proprie precedenti valutazioni. I risultati di tale processo sono stati recepiti nel bilancio consolidato.

Relativamente alle singole CGU che sono attualmente in produzione e/o che il Gruppo intende attualmente riavviare alla produzione è stato rideterminato il valore d'uso delle relative attività considerando i flussi di cassa attesi delle concessioni di coltivazione sulla base delle previsioni di sfruttamento lungo la vita utile residua delle stesse. Tali flussi tengono conto del Budget 2025 del

Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 4 aprile 2025, e per i periodi successivi delle previsioni del management.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa sono state le seguenti:

  • l'adozione di uno scenario energetico che, rispetto a quello adottato nel 2023, riflette un aumento dei prezzi del gas nel breve periodo, come si registra tuttora sul mercato del gas, ed un livello sostanzialmente stabile nei successivi periodi;
  • la considerazione dei soli profili di produzione risultanti dall'ultima perizia dell'esperto indipendente in merito alle riserve già sviluppate e da sviluppare (ossia rese disponibili con i nuovi investimenti nelle concessioni) che si prevede continueranno ad essere utilizzate;
  • l'adozione, da parte del management, di valutazioni in merito ai costi operativi, agli oneri di abbandono e ripristino siti, agli investimenti, coerenti anche in ordine alle principali linee di indirizzo di transizione energetica;
  • la determinazione di royalties ed imposte sulla base delle normative vigenti alla data di riferimento.

I flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) pre-imposte del 8,65% (equivalente ad un tasso post-imposte del 6,57%), in lieve riduzione rispetto al corrispondente tasso del precedente esercizio pari al 9,51% (equivalente ad un tasso post-imposte del 7,22%). Rispetto al 2023 il WACC ha evidenziato un riduzione del tasso risk free e un aumento del Beta levered.

A seguito dei test sono state rilevate svalutazioni per Euro 2.835 e ripristini di valore per Euro 11.310 relativamente alle attività di alcune concessioni di coltivazione della Business Unit E&P Italia.

Al fine di supportare le analisi risultanti dal test di impairment sono state effettuate alcune analisi di sensitività che hanno riguardato, in particolare, l'ipotesi di un aumento del WACC di un punto percentuale e la riduzione di 5 punti percentuali della curva dei prezzi.

Nell'ipotesi di aumento del WACC nella misura sopra esposta le riprese di valore non avrebbero subito variazioni significative mentre le svalutazioni si sarebbero ridotte da 2,8 milioni di euro a 2,0 milioni di euro.

Nell'ipotesi di riduzione della curva dei prezzi nella misura del 10% per ogni anno le riprese di valore si sarebbero ridotte da 11,3 milioni di euro a 9,9 milioni di euro mentre le svalutazioni sarebbero aumentate da 2,8 milioni di euro a 3,6 milioni di euro.

Per quanto concerne gli eventuali effetti del rischio climatico il management ha ritenuto che non fossero significativi per le attività del Gruppo in quanto:

  • il gas metano è attualmente considerato un elemento fondamentale per accompagnare il sistema energetico verso la de-carbonizzazione, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e mitigando gli effetti del cambiamento climatico;
  • il Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas, sulla base delle attuali previsioni di esplorazione e sfruttamento prevede di utilizzare entro il 2035 oltre l'80% delle riserve gas dei siti che attualmente sono state accertate e sono in produzione e/o si prevede saranno messe in produzione. Tale periodo rientra in quello generalmente previsto per la transizione energetica individuato negli accordi di Parigi. L'effetto delle eventuali mancate produzioni nei periodi successivi al 2035, se non sarà più consentita, è pertanto di entità contenuta;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • il Gruppo non ha individuato altre attività, oltre a quelle già svalutate nel 2020, suscettibili di essere abbandonate o cedute a fronte del rischio di riposizionamento strategico connesso alla decarbonizzazione, alla transizione energetica o al rischio climatico.

In merito all'avviamento iscritto nel bilancio consolidato (Euro 884), di entità non significativa, si segnala che lo stesso è emerso, nel 2019, in occasione dell'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l. (attualmente incorporata in GP Infrastrutture S.r.l.) che gestiva il servizio di distribuzione gas metano nel comune di Fidenza - PR - (oltre 12.500 pdr) ed era proprietaria dei relativi impianti.

La relativa concessione di distribuzione è attualmente inclusa nella CGU ATEM Parma ed il valore di bilancio degli assets di tale CGU risulta tuttora ampiamente inferiore alla stima del valore dell'indennizzo che verrà riconosciuto al gestore in caso di mancata assegnazione della gara d'ambito. A fine 2024, la stima di tale indennizzo risultava infatti superiore ad oltre 7 milioni di euro rispetto al valore di bilancio degli assets di tale CGU.

Relativamente all'ATEM di Parma si segnala che non è stato tuttora avviato l'iter per la raccolta dati necessaria alla stesura del bando di gara. Gli impianti del Gruppo (tra cui quello del comune di Fidenza) ricadenti nel suddetto ATEM continueranno pertanto ad essere gestiti in regime di prorogatio per un periodo che si stima non possa essere inferiore ad almeno due anni.

Analizzando, infine, i risultati economici della controllata (Rete Gas Fidenza S.r.l.), intestataria della suddetta concessione, gli stessi hanno evidenziano, dalla data di acquisizione e sino all'incorporazione in GP Infrastrutture S.r.l. avvenuta a fine 2024, un andamento positivo e il costante conseguimento di un utile netto.

Non sono emersi pertanto al momento indicatori che possano far dedurre un'eventuale perdita di valore dell'avviamento iscritto in bilancio.

8. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 125.796 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250
Riclassifica beni in
concessione IFRIC 12
- - (1.312) - - - - (1.312)
Investimenti - - - 2.001 4 227 16.776 19.008
Ammortamenti - (123) - (12.088) (14) (95) - (12.320)
Altre variazioni (2) - - 2.425 - - (2.602) (179)
Saldo finale netto 9.201 1.819 - 57.390 48 316 57.673 126.447
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
9.201 3.693 - 205.385 467 5.489 66.631 290.866
Svalutazioni - (1.874) - (147.995) (419) (5.173) (8.958) (164.419)
Saldo finale netto 9.201 1.819 - 57.390 48 316 57.673 126.447
Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinar
i (E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 9.201 1.819 - 57.390 48 316 57.673 126.447
Investimenti 40 - - 377 61 174 10.438 11.090
Ammortamenti - (122) - (11.296) (18) (107) - (11.543)
Alienazioni (191) - - - - - - (191)
Altre variazioni - - - 8 (2) - (13) (7)
Saldo finale netto 9.050 1.697 - 46.479 89 383 68.098 125.796
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
9.050 3.693 - 205.770 526 5.639 77.056 301.734
Svalutazioni - (1.996) - (159.291) (437) (5.256) (8.958) (175.938)
Saldo finale netto 9.050 1.697 - 46.479 89 383 68.098 125.796

Nell'esercizio 2024, la voce si decrementa per complessivi Euro 651 principalmente per l'effetto congiunto:

  • degli investimenti per Euro 11.090 prevalentemente riferiti al completamento delle attività per la realizzazione della rete di raccolta e della rete di monitoraggio afferente alle aree pozzo nella concessione Longanesi ed a quelle propedeutiche all'installazione degli impianti temporanei occorrenti per l'effettuazione di prove di esercizio (Long Production Test) nella medesima concessione, autorizzate alla fine del mese di giugno 2024;
  • degli ammortamenti per Euro 11.543 riferiti quasi esclusivamente ad attività di estrazione della Business Unit E&P.

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, così come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili, sono stati elaborati secondo le risultanze rinvenienti dalle perizie di primari esperti indipendenti. Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni.

Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

9. Diritti d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 11.890 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Software Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(E&P)
Altri beni Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 54 144 567 35 - 800
Ammortamenti (50) 1.641 (616) (70) (25) 880
Altre variazioni - 613 - - 11 624
Saldo finale netto 88 11.574 1.994 29 - 13.685
Saldo finale lordo 203 17.947 5.007 386 131 23.674
Fondo ammortamento e svalutazioni (115) (6.373) (3.013) (357) (131) (9.989)
Saldo finale netto 88 11.574 1.994 29 - 13.685
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 88 11.574 1.994 29 - 13.685
Nuovi contratti e modifiche contrattuali - 177 682 109 53 1.021
Ammortamenti (51) (1.012) (668) (71) (19) (1.821)
Altre variazioni - (995) - - 26 (995)
Saldo finale netto 37 9.744 2.008 67 34 11.890
Saldo finale lordo 125 17.129 5.689 495 59 23.497
Fondo ammortamento e svalutazioni (88) (7.385) (3.681) (428) (25) (11.607)
Saldo finale netto 37 9.744 2.008 67 34 11.890

La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società italiane della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo.

Nel 2024, la voce si decrementa per complessivi Euro 1.795 principalmente per l'effetto congiunto:

  • dei nuovi contratti di leasing sottoscritti nell'anno e della modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni contratti esistenti per complessivi Euro 1.021;
  • degli ammortamenti dell'anno per Euro 1.821;
  • della variazione netta negativa dei costi di smantellamento e ripristino siti relativa alla voce terreni per Euro 995, in conseguenza dell'aggiornamento delle ipotesi finanziarie prospettiche applicate nel corso del 2024, come meglio descritto nella successiva nota n. 24, Fondi per rischi e oneri.

10. Avviamento

L'avviamento ha un valore netto di Euro 884 al 31 dicembre 2024 (senza variazioni rispetto al 31 dicembre 2023) ed è riferito all'acquisizione della società Rete Gas Fidenza S.r.l. avvenuta nel 2019. La società acquisita, attualmente incorporata in GP Infrastrutture S.r.l., era attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestiva circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.

Il Gruppo ha provveduto alla verifica della recuperabilità di tale posta che dal 1° gennaio 2024 è recepita nel bilancio della società incorporante GP Infrastrutture S.r.l. senza rilevare svalutazioni da apportare al carrying amount iscritto al 31 dicembre 2024. Per una disamina sulla metodologia utilizzata per tale verifica , si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 254.625 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
Concessioni Beni in di
di Costi di concessione distribuzione
coltivazione esplorazione (IFRIC 12) gas e altre Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 190.073 - 69.339 372 259.784
Riclassifica beni in concessione
IFRIC 12 - - 1.312 - 1.312
Investimenti - 1.501 3.849 133 5.483
Ammortamenti (6.524) (1.501) (3.746) (229) (12.000)
Ripristini di valore e (svalutazioni) (2.553) - - - (2.553)
Altre variazioni (33) - (36) - (69)
Saldo finale netto 180.963 - 70.718 276 251.957
Saldo finale lordo 384.429 1.501 124.021 10.082 520.033
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (203.466) (1.501) (53.303) (9.806) (268.076)
Saldo finale netto 180.963 - 70.718 276 251.957
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 180.963 - 70.718 276 251.957
Investimenti - 355 2.732 127 3.214
Ammortamenti (5.331) (355) (4.385) (221) (10.292)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 8.475 - - - 8.475
Alienazioni - - (140) (140)
Altre variazioni - - 1.373 38 1.411
Saldo finale netto 184.107 - 70.298 220 254.625
Saldo finale lordo 384.429 355 127.986 10.247 523.017
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (200.322) (355) (57.688) (10.027) (268.392)
Saldo finale netto 184.107 - 70.298 220 254.625

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2024 hanno un valore netto di Euro 184.107 e sono rappresentate in Italia da 41 concessioni di coltivazione e 1 istanza di concessione.

Inoltre, all'estero, il Gruppo detiene una quota del 10% nelle due concessioni di produzione Ana e Doina nel Mar Nero in Romania.

La voce concessione di coltivazione si incrementa di Euro 2.668 principalmente per l'effetto congiunto:

  • degli investimenti per complessivi Euro 3.214 principalmente relativi alla posa di nuovi tratti di rete e contatori elettronici al servizio degli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l.;
  • degli ammortamenti per Euro 10.292, principalmente relativi alle concessioni di sfruttamento minerario detenute dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l. ed agli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l.;
  • dei ripristini di valore per Euro 11.310 e delle svalutazioni per Euro 2.835 relativamente alle attività di alcune concessioni della Business Unit E&P Italia, emerse in seguito alla verifica di

recuperabilità del valore iscritto. Per maggiori dettagli si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2024, tale valore risulta pari a Euro 96.271.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore. Per maggiori dettagli si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 355 (di cui Euro 157 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 1.501 (di cui Euro 1.416 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2023.

Nel terzo trimestre 2023, nel blocco esplorativo offshore E15c, situato nei Paesi Bassi, nel Mare del Nord, era stato perforato un pozzo esplorativo, che purtroppo aveva dato esito negativo. Nel mese di ottobre 2023, i partners del consorzio hanno quindi rinunciato alla concessione esplorativa.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2023 di Euro 70.718 e al 31 dicembre 2024 di Euro 70.298.

I beni in concessione hanno presentato un decremento complessivo di Euro 420 da attribuire principalmente a:

  • gli investimenti per complessivi Euro 2.732 principalmente relativi alla posa di nuovi tratti di rete e contatori elettronici;
    • gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 4.385.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2024, il Gruppo Gas Plus è titolare di 40 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione.

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara

d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 10 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.

12. Altre attività finanziarie

Le altre attività finanziarie (e altre attività) non correnti sono così dettagliate:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Partecipazioni in altre società
Depositi cauzionali 338 274
Anticipi per gare d'ambito 398 398
Crediti d'imposta 13 281
Totale altre attività finanziarie non correnti 749 953

13. Fair value (derivati finanziari attivi e passivi)

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023 non vi erano in essere attività per fair value non correnti. Al 31 dicembre 2024 non vi erano in essere attività per fair value correnti. Nel seguente prospetto sono dettagliate le attività per fair value correnti in essere al 31 dicembre 2023. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Derivati su commodity - 2.467
Interest rate swap - 495
Totale fair value attivo corrente - 2.962

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto e si riferiscono esclusivamente a derivati su commodity:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Derivati su commodity 4.621 49
Totale fair value passivo corrente 4.621 49

Interest rate swap

Al termine del terzo trimestre 2024 è stato anticipatamente rimborsato il Finanziamento ISP-Banco BPM. Di conseguenza, sono stati liquidati i relativi contratti dell'Interest Rate Swap a copertura del suddetto finaziamento stipulati:

  • in data 24 ottobre 2019, contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati era complessivamente positivo per Euro 495. Tutti i contratti stipulati hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili fino alla data del rimborso del finanziamento.

Derivati su commodity

Nel corso degli esercizi 2024 e 2023, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2024, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente negativo per Euro 4.621, contro un valore complessivamente positivo di Euro 2.418 al 31 dicembre 2023.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso degli esercizi 2024 e 2023 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

14. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte differite attive, relative a:
Fondo abbandono 25.294 28.006
Ammortamenti civilistici eccedenti 5.923 4.839
Svalutazioni civilistiche eccedenti 5.826 5.245
Fondo rischi 1.530 -
Fair value derivati in hedge accounting 1.006 -
Fondo svalutazione crediti 677 589
Fondo per benefici ai dipendenti - 14
Altro 296 811
Totale imposte differite attive 40.549 39.504
Migliaia di Euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione, diritti d'uso ed
impianti E&P (8.403) (8.224)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione gas (2.526) (2.582)
Fair value derivati in hedge accounting - (366)
Altro (308) (403)
Totale imposte differite passive (11.237) (11.575)

Le imposte differite attive si incrementano di Euro 1.045 ed includono principalmente le imposte anticipate accantonate sui fondi di ripristino e smantellamento siti della Business Unit E&P. Le imposte differite passive si decrementano di Euro 338 ed includono principalmente le imposte differite relative ad alcune differenze non deducibili fiscalmente dei valori iscritti tra le concessioni di coltivazione ed i diritti d'uso della Business Unit E&P Italia e le concessioni di distribuzione della Business Unit Network.

I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:

Credito per imposte
anticipate
Passività per imposte
differite
Saldo al 1° gennaio 2024 39.504 (11.575)
Accantonamenti 6.541 (4.422)
Utilizzi (6.554) 4.480
Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo 1.058 280
Saldo al 31 dicembre 2024 40.549 (11.237)

I saldi delle voci di crediti e debiti per imposte sul reddito correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti per imposte correnti 421 240
Debiti per imposte correnti (1.196) (4.653)
Totale crediti e (debiti) per imposte sul reddito (775) (4.413)

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Risultato ante imposte 20.162 36.698
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,82% 28,82%
Imposte teoriche (5.811) (10.576)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti:
Costi non deducibili (1.382) (220)
Quota imponibile dividendi infragruppo (615) (585)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili - 1.083
Contributo di solidarietà Italia - (52)
Provento per insussistenza contributo di solidarietà Romania - 21.579
Altre variazioni in diminuzione 38 604
IRAP non deducibile (529) (132)
IRAP non applicata su valore della produzione estero 684 819
Imposte sul reddito dell'esercizio (7.615) 12.520
Imposte correnti (7.964) (11.468)
Provento per inussistenza contributo di solidarietà Romania - 21.579
Imposte differite 349 2.409
Imposte sul reddito dell'esercizio (7.615) 12.520
Aliquota effettiva d'imposta (37,77%) (34,12%)

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l. (insieme alle società incorporate durante l'anno 2024 GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.), Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., , Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e a partire dall'esercizio 2024, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'IRES di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha verificato la permanenza dei requisiti per l'adozione ai sensi dell'art. 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 dell'istituto del consolidato fiscale mondiale per il triennio 2024-2026 ed ha incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2024 dalle proprie controllate non residenti Gas Plus International B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.. A partire dall'anno 2024, Gas Plus S.p.A. ha valutato di escludere da tale regime fiscale la propria controllata non residente Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione, poiché di non rilevante dimensione.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2024 sono stati pari ad un maggior carico fiscale di Euro 2.176 (contro un maggior carico fiscale complessivo di Euro 2.076 nel bilancio 2023).

Si segnala che il tax rate dell'anno 2023 beneficiava degli effetti della non debenza del contributo di solidarietà in Romania. Con la legge n. 119 del 12 maggio 2023, infatti, era stato riformato il regime del contributo di solidarietà in Romania per le imprese attive nell'estrazione di greggio, gas naturale e carbone, nonché nella raffinazione, quale introdotto con l'Ordinanza Governativa d'Urgenza n. 186 del 28 dicembre 2022. Con tale riforma, erano state escluse dal contributo le imprese che non hanno prodotto idrocarburi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021. Quindi, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. non rientrava più tra i soggetti tenuti al versamento del contributo di solidarietà, avendo avviato la propria attività produttiva in Romania a decorrere dalla metà del giugno 2022. Alla luce di tale modifica normativa, era stato cancellato il debito tributario iscritto al 31 dicembre 2022 tra i debiti per imposte correnti ed era stata inclusa tra le imposte sul reddito la relativa componente positiva non ricorrente per complessivi Euro 21.579.

15. Rimanenze

Migliaia di euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Naturale Altre Totale Gas Naturale Altre Totale
Materie prime, sussidiarie e di consumo - 2.298 2.298 - 2.356 2.356
Prodotti finiti e merci 287 1.271 1.558 1.156 1.082 2.338
Svalutazione magazzino - (66) (66) (501) - (501)
Totale 287 3.503 3.790 655 3.438 4.093

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2024 a Euro 3.790, si dettagliano come segue:

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Le rimanenze di prodotti finiti e merci includono principalmente il gas naturale in stoccaggio presso Stoccaggi Gas Italia S.p.A. della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l. per complessivi 0,9 milioni di standard metri cubi (MSmc) al 31 dicembre 2024 (2,4 milioni Mscm al 31 dicembre 2023) e il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.r.l..

Al 31 dicembre 2024, per allineare il valore di iscrizione delle rimanenze di greggio al valore di mercato è stato stanziato un apposito fondo svalutazione per Euro 66. Al 31 dicembre 2023 era invece stato stanziato un fondo svalutazione relativo al magazzino di gas metano per Euro 501.

16. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2024 a Euro 36.871 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Vendita gas naturale
Utenti civili 13.521 9.962
Utenti industriali 1.031 908
Grossisti 3.358 3.894
Grossisti – estero 4.470 3.317
Vendita greggio 403 1.094
Trattamento gas 850 1.097
Distribuzione gas naturale - società di vendita 4.479 2.727
Altri 12.025 11.135
Totale crediti 40.137 34.134
Fondo svalutazione (3.266) (2.933)
Crediti commerciali netti 36.871 31.201

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti. La voce, al lordo del fondo svalutazione, si incrementa di Euro 6.003 rispetto al 31 dicembre 2023 sostanzialmente per l'incremento dei crediti verso utenti civili dovuto all'andamento climatico più freddo riscontrato negli ultimi mesi dell'anno 2024 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito rappresentata:

Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Fondo finale anno precedente (2.933) (2.236)
Accantonamenti (525) (756)
Altre variazioni 19 1
Utilizzi 173 58
Fondo al 31 dicembre (3.266) (2.933)

Il fondo svalutazione crediti si incrementa per complessivi Euro 333 per effetto congiunto dell'accantonamento dell'anno per Euro 525, del suo rilascio per esubero per Euro 19 e degli utilizzi dell'anno per Euro 173.

17. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2024 a Euro 14.152, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Altri crediti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
IVA 1.934 6.033
Imposta di consumo 270 2.851
Crediti verso CSEA 1.661 2.761
Crediti verso consorzi 4.259 2.735
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 2.018 2.634
Note di credito da ricevere per acquisto gas 2.767 2.608
Ratei e risconti 1.129 624
Altri crediti d'imposta - 43
Crediti diversi 114 654
Totale altri crediti 14.152 20.943

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore, crediti verso società di distribuzione terze e verso la Cassa Conguaglio dei Servizi Energetici (CSEA), crediti per contributi da ricevere dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in relazione all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

La voce si decrementa rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 6.791 principalmente per la riduzione complessiva dei crediti di natura tributaria (minor credito IVA e credito per imposta di consumo).

18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Cassa 8 9
Conti correnti bancari 29.093 21.046
Totale 29.101 21.055

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

19. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2024 e 2023 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società aveva deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione negli esercizi 2024 e 2023 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione negli esercizi 2024 e 2023, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per gli esercizi 2024 e 2023 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • la Riserva legale, i Versamenti in conto capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2023;
  • la Riserva di copertura derivati che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities e su tassi di interesse stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite;
  • la Riserva per differenze attuariali dei fondi per benefici ai dipendenti, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto;
  • la Riserva di conversione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).

Utili a nuovo

Gli utili a nuovo che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Azioni proprie

Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023. Al 31 dicembre 2024, la Società Capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 25 giugno 2024, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 15 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 6.536. Il pagamento è avvenuto alla fine del mese di luglio.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2024, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 3.536 (nell'esercizio 2023 la variazione negativa era di Euro 407);
  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte differite, per una variazione negativa di Euro 355 (nell'esercizio 2023 la variazione era negativa per Euro 570);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione positiva di complessivi Euro 109, al netto delle relative imposte differite (nell'esercizio 2023 la variazione era negativa di Euro 60);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione positiva di Euro 226 (nell'esercizio 2023 la variazione negativa era di Euro 84).

Nel 2023, in questo ambito, in conseguenza della cessione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A, la positiva variazione di fair value iscritta direttamente a patrimonio netto nei precedenti esercizi era stata riclassificata a conto economico per Euro 3.443.

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala che la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities dell'esercizio precedente è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 907, con il corrispondente complessivo impatto delle imposte differite per Euro 254.

20. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

31 dicembre 31 dicembre
Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 2024 2023
Correnti
Scoperti bancari A richiesta 5 5
Banca ISP- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 3.068 268
Finanziamento Revolving Banca ISP Euribor 3m + spread 15.000 -
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 3m + spread 5.000 15.000
Finanziamento BPER Euribor 3m (media mese) + spread 1.629 -
Finanziamento BPS Euribor 3m + spread 10.000 -
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6m + spread - 11.000
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6m + spread - 29.488
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread 4.039 3.928
Totale debiti finanziari correnti 38.741 59.689
Non correnti
Finanziamento BCC Cantu Euribor 3m + spread piano rimborso 4.975 -
Finanziamento BPER Euribor 3m + spread piano rimborso 851 -
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread piano rimborso 4.693 8.732
Totale debiti finanziari non correnti 10.519 8.732
Totale debiti finanziari 49.260 68.421

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha in essere debiti finanziari correnti per 38.741 Euro e debiti finanziari non correnti per 10.519 Euro. Si rimanda al paragrafo "Rischio di liquidita" nella nota n. 35, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri, per l'elenco delle linee di credito disponibili del Gruppo.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 5 Euro, riguardano le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Banca ISP – incassi per crediti cartolarizzati

A fine esercizio il debito per incassi di crediti cartolarizzati ammonta ad Euro 3.068 ed è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Il relativo contratto di cartolarizzazione (stipulato con Intesa Sanpaolo) prevede la cessione pro soluto dei crediti commerciali della B.U. Retail, per un ammontare massimo di 20 milioni di Euro, con plafond rotativo. Nel corso del primo semestre 2023, il relativo contratto è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2028.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Intesa Sanpaolo:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banca ISP

In data 6 marzo 2024, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 30 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 6 marzo 2026.

Alla data del 31 dicembre 2024, tale finanziamento risulta utilizzato per Euro 15 milioni.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3/6m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo.

Il contratto di finanziamento prevede un parametro finanziario (financial covenant) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità ai principi contabili IFRS. Tale parametro finanziario risulta essere il Leverage Ratio (Posizione finanziaria netta / EBITDA) e risulta rispettato alla data del 31 dicembre 2024.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 17 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A., unitamente alle società controllate Società Padana Energia S.r.l. e Longanesi Sviluppo S.r.l. (i beneficiari) hanno stipulato con Banco BPM un nuovo contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 30 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 16 dicembre 2027. Tale contratto sostituisce la precedente linea di tipo revolving dell'importo di Euro 15 milioni rimborsata entro la data di scadenza prevista (1° dicembre 2024).

Alla data del 31 dicembre 2024, tale finanziamento risulta utilizzato per Euro 5 milioni.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2025, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità ai principi contabili IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • Indebitamento finanziario netto/EBITDA;
  • Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto.

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per i beneficiari. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Altri finanziamenti

I contratti di finanziamento con BPER e BCC Cantù sono stati stipulati nel mese di agosto del 2024 ed hanno una durata di 18 mesi con scadenza prevista nel mese di febbraio del 2026.

Tali finanziamenti non prevedono il rispetto di parametri finanziari, né il rilascio di garanzie.

La linea di anticipazione finanziaria con Banca Popolare di Sondrio (BPS) è stata stipulata nel mese di giugno e risulta interamente utilizzata al termine dell'esercizio. Si tratta di una linea a revoca.

Finanziamento ISP-Banco BPM

Il finanziamento stipulato in data 6 agosto 2019 con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, utilizzabile per cassa per un importo complessivo di Euro 107 milioni e, a fine 2023, dell'importo residuo di Euro 40,5 milioni, è stato integralmente e, in parte anticipatamente, rimborsato al termine del terzo trimestre dell'esercizio.

Successivamente è stato avviato il processo di rilascio delle garanzie previste dal contratto, processo che si è concluso entro la fine dell'esercizio.

Finanziamenti D.L. Liquidità ISP e BPM

Nel mese di gennaio 2021, alcune società controllate del Gruppo avevano stipulato dei contratti di finanziamento con Intesa Sanpaolo e Banco BPM per complessivi Euro 20 milioni sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (decreto-legge n. 23 del 8 aprile 2020), convertito nella Legge n. 40 del 5 giugno 2020. In particolare:

  • a) in data 22 gennaio 2021, le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l. avevano stipulato un contratto di finanziamento di 5 milioni di Euro ciascuna con Banco BPM da rimborsare in 20 rate trimestrali posticipate di pari importo a partire dal 22 aprile 2022;
  • b) in data 29 gennaio 2021, le società controllate Gas Plus Vendite S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. avevano stipulato un contratto di finanziamento di 5 milioni di Euro ciascuna con Intesa Sanpaolo da rimborsare in 20 rate trimestrali posticipate di pari importo a partire dal 31 marzo 2022.

Il Gruppo ha regolarmente rimborsato le rate dei finanziamenti in scadenza nell'anno 2024 per complessivi Euro 3,9 milioni.

I contratti di finanziamento prevedono un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3 m su base 360 giorni) ed un margine fisso di 1,50%.

I contratti di finanziamento stipulati con Intesa Sanpaolo prevedono, inoltre, parametri finanziari (financial covenants) da verificare con cadenza annuale sui dati dei bilanci delle singole società controllate redatti in conformità ai principi contabili italiani, a partire dall'esercizio 2021. Tali parametri risultano essere:

  • Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto;
  • Posizione Finanziaria Netta / Margine Operativo Lordo.

Si segnala che al 31 dicembre 2024 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto del Gruppo, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2024 e 2023 è dettagliato come segue:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
A. Disponibilità liquide 29.101 21.055
B. Mezzi equivalenti e disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - 495
D. Liquidità (A + B + C) 29.101 21.550
E. Debito finanziario corrente (1) 34.024 56.627
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 5.668 3.928
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 39.692 60.555
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 10.591 39.005
I. Debito finanziario non corrente (2) 13.236 11.490
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 13.236 11.490
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 23.827 50.495

Note:

(1) Al 31 dicembre 2024 include per Euro 951 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 866 al 31 dicembre 2023).

(2) Al 31 dicembre 2024 include per Euro 2.717 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 2.758 al 31 dicembre 2023).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2023 Variazione
fair value
Altre
variazioni
2024
Debiti finanziari correnti 60.555 (25.098) - 4.235 39.692
Debiti finanziari non correnti 11.490 5.852 - (4.106) 13.236
Fair value attivo corrente (495) 555 (60) - -
Passività nette derivanti da
attività di finanziamento
71.550 (18.691) (60) 129 52.928
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
21.055 8.046 - - 29.101
Indebitamento finanziario netto 50.495 (26.737) (60) 129 23.827

21. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti del Gruppo:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo finale al 31 dicembre 2022 3.854 980 2.874
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 800
Decrementi (960)
Oneri finanziari (70)
Saldo finale al 31 dicembre 2023 3.624 866 2.758
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 1.021
Decrementi (869)
Oneri finanziari (108)
Saldo finale al 31 dicembre 2024 3.668 951 2.717

In applicazione del principio IFRS 16, al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 951 Euro (al 31 dicembre 2023 per Euro 866) e debiti finanziari per lease non correnti per 2.717 Euro (al 31 dicembre 2023 per Euro 2.758). Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della Business Unit E&P Italia.

Nel corso del 2024, i debiti finanziari per lease presentano un incremento complessivo di Euro 44 dovuto a:

  • i nuovi contratti di lease sottoscritti nel periodo e la rimisurazione del debito di alcuni dei contratti in essere, generata da un aggiornamento della componente valutativa dei contratti stessi, relativamente all'esercizio delle opzioni di rinnovo, per una variazione positiva di Euro 1.021;
  • il rimborso dei canoni contrattuali scaduti nell'esercizio e delle disdette dei contratti in essere per Euro 977.

22. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano quasi esclusivamente il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

Il fondo per benefici ai dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 4.778 (al 31 dicembre 2023 era pari ad Euro 4.719) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economicofinanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 sono i seguenti:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Tasso di attualizzazione 3,38% 3,17%
Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,00%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00% 3,00%
Incremento annuo retribuzioni 1,00% 1,00%
Tasso annuo di rotazione del personale 3,00% 3,00%
Tasso annuo di anticipazioni 2,00% 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo per benefici ai dipendenti relativa all'esercizio 2024 e 2023:

Fondi per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 4.623 4.461
Benefici pagati (185) (284)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (185) (284)
Costo del servizio 228 206
Interessi netti 153 161
Subtotale incluso nel conto economico 381 367
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie (82) 115
Variazioni attuariali derivati da cambiamenti nelle assunzioni demografiche 1 -
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (63) (36)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (144) 79
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 4.675 4.623
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili 103 96
Fondi per benefici ai dipendenti 4.778 4.719

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2024, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (64) 62 Tasso di attualizzazione 84 (87)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 773
Entro 2 anni 221
Entro 3 anni 221
Entro 4 anni 314
Entro 5 anni 436

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2024 è di 10,8 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso

l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 103 (Euro 96 al 31 dicembre 2023) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

23. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2024 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti per royalties 3.735 4.936
Debiti verso consorzi 9.354 3.038
Debiti per windfall tax 253 95
Debiti verso il personale 2.311 2.259
Debiti verso istituti di previdenza 1.137 1.102
Debiti verso CSEA 3.017 837
Premi comunali 505 382
Ritenute 383 362
Acconti 318 309
Debiti per canoni di sfruttamento minerario 202 202
Amministratori e sindaci 219 226
Ratei e risconti passivi 282 89
Debiti diversi 611 751
Totale altri debiti 22.327 14.588

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti per canoni di concessione di sfruttamento minerario, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso società di vendita terze e debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

La voce si incrementa rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 7.739 principalmente per effetto:

  • dell'incremento per complessivi Euro 6.316 dei debiti verso consorzi per le attività di chiusura minerarie effettuate in alcune concessioni in cui il Gruppo partecipa come partner nell'ultimo trimestre del 2024 e per le chiamate fondi effettuate dal Gruppo al partner della concessione Longanesi in relazione alle attività di sviluppo svolte nell'ultimo trimestre 2024 e da liquidare ai fornitori nei primi mesi del 2025;
  • dell'incremento per complessivi Euro 2.180 dei debiti verso Cassa Conguaglio dei Servizi Energetici (CSEA), alla luce del venir meno delle disposizioni normative che, per far fronte al caro

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

bollette, avevano previsto l'azzeramento di alcune componenti degli oneri generali di sistema fino al termine dell'esercizio 2023;

  • del decremento per Euro 1.201 dei debiti per le royalties a causa della flessione dei prezzi di vendita.
Altri debiti non correnti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Depositi cauzionali passivi 2.563 2.398
Totale altri debiti non correnti 2.563 2.398

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

24. Fondi per rischi e oneri

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2023 e 2024:

Fondo
smantellamento e
ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo
oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2022 138.041 247 4.889 - 143.177
Rilevazione iniziale e variazione di stima 616 - - - 616
Oneri finanziari per effetto
attualizzazione 5.857 - - - 5.857
Accantonamento nell'esercizio - - 409 - 409
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (210) (247) (10) - (467)
Al 31 dicembre 2023 144.304 - 5.288 - 149.592
Rilevazione iniziale e variazione di stima (1.210) - - - (1.210)
Oneri finanziari per effetto
attualizzazione 5.421 - - - 5.421
Accantonamento nell'esercizio - 2.311 - 5.091 7.402
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (3.686) - (52) - (3.738)
Al 31 dicembre 2024 144.829 2.311 5.236 5.091 157.467

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2024, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 525 per effetto:

  • dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 5.421 (Euro 5.857 nell'esercizio 2023);
  • del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura delle concessioni di coltivazione della Business Unit E&P per Euro 1.210 (incremento di Euro 616 nell'esercizio 2023), in conseguenza principalmente dell'aggiornamento delle ipotesi finanziarie prospettiche applicate nel corso del 2024;
  • della riduzione per Euro 3.686 (Euro 210 nell'esercizio 2023) che si riferisce agli utilizzi e ai relativi oneri sostenuti nell'esercizio per le chiusure minerarie.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

I costi di smantellamento e di ripristino siti sono stati incrementati per effetto dell'inflazione che è stata ipotizzata pari al 2,3% nel 2025 per poi diminuire sino al 2,0% nel 2029 (in riduzione rispetto ai tassi di inflazione utilizzati al 31 dicembre 2023, che erano pari al 2,7% nel 2024 per poi diminuire sino al 2,1% nel 2028 – fonte: Banca Centrale Europea, Survey of Professional Forecasters) e successivamente attualizzati ad un tasso di interesse corrispondente alla curva forward Euribor 6 mesi, che prevede un tasso medio del 2,3% per l'anno 2025 (in diminuzione rispetto al tasso del 3,38% utilizzato in Italia al 31 dicembre 2023) per oscillare tra il 2,0% ed il 2,3% tra il 2026 ed il 2029.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da un esperto indipendente oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dalle valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti. Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali nei siti di produzione del gas della Business Unit E&P Italia. Nel corso dell'esercizio 2024, tale fondo è stato utilizzato per Euro 52 (nell'esercizio 2023 è stato utilizzo per Euro 10 ed incrementato per Euro 409).

Per quanto concerne il fondo per contenziosi, si segnala, infine, che in Romania per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo di vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo ritiene al momento che il suddetto obbligo non sia applicabile alla propria controllata Gas Plus Dacia e pertanto sono in corso otto vertenze con le autorità competenti, nella più avanzata delle quali il Tribunale ha accolto l'eccezione di costituzionalità rimettendo la questione alla Corte Costituzionale rumena. Il 29 marzo 2024, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale rumena la "Emergency Governament Ordinance 32/2024" (EGO 32) che ha emendato la disciplina sino ad oggi in vigore per l'obbligo di vendita a prezzo fisso, prevedendo la modifica del Price Cap a € 24/MWh per il periodo dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2024 e la possibilità di modificare ulteriormente il Price Cap con decisione del Governo in base agli sviluppi del mercato domestico e internazionale del gas. Recentemente, in data 28 febbraio 2025, il governo rumeno ha emesso una nuova ordinanza d'urgenza, la EGO 6/2025, con la quale è stata estesa l'applicazione del Price Cap sino al 31 marzo 2026. Restano tuttavia valide le valutazioni già svolte sulla non applicabilità di tale obbligo alla controllata rumena. Tuttavia, a fronte delle sanzioni, oggetto di suddette controversie con l'autorità nazionale di regolamentazione dell'energia rumene (ANRE), ricevute per il periodo luglio 2022-dicembre 2023 e quelle stimate per l'anno 2024, è stato accantonato un fondo per contenziosi di circa 2,3 milioni di Euro.

Nell'esercizio precedente il fondo era stato utilizzato per Euro 247 per liquidare la controparte a fronte della vertenza conclusa, in cui erano state parti le società controllate Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l., originata dal ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un ex dirigente di Rete Gas Fidenza S.r.l. licenziato per giusta causa.

Infine, gli altri fondi includono l'accantonamento degli oneri per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere per Euro 5.091 (Euro 0 nel 2023).

25. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2024 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Fornitori Italia 29.976 24.900
Fornitori estero 643 450
Totale debiti commerciali 30.619 25.350

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano. Tale voce si incrementa di Euro 5.269 rispetto all'esercizio precedente a causa principalmente dell'aumento dei prezzi del gas naturale.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

26. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 6, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2024 2023
Vendita di gas metano
utenti civili 31.848 30.569
utenti industriali 10.658 9.033
gas prodotto – Italia 28.908 42.613
gas prodotto – estero 38.315 46.206
Vendita greggio 5.798 8.332
Vendita condensati 212 200
Trattamento gas 404 531
Ricavi da consorzi 5.945 9.300
Ricavi per distribuzione gas terzi 10.513 8.428
Cassa perequazione (2.923) (1.695)
Gestione calore e altri 1.313 1.416
Totale ricavi 130.991 154.933
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 172 329
Rimborso canone assicurativo 129 146
Servizi per utenti gas 294 294
Contributo ARERA - Progetto TEE 2.515 3.596
Altri ricavi di gestione 1.226 1.502
Totale altri ricavi e proventi 4.336 5.867
Totale ricavi 135.327 160.800

I ricavi delle vendite di gas metano verso utenti civili ed industriali evidenziano un leggero aumento rispetto al precedente esercizio per un andamento climatico decisamente più freddo nel corso del secondo semestre dell'anno rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

I ricavi delle vendite di gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo si sono ridotti rispetto all'esercizio precedente principalmente per la flessione degli scenari di prezzo.

27. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2024 2023
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (23.478) (33.765)
Costi progetto TEE (2.535) (3.553)
Altri (868) (3.014)
Variazione rimanenze (331) 979
Totale costi per materie prime (27.212) (39.353)
2024 2023
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas (7.498) 2.649
Misurazione / trattamento gas (679) (753)
Amministratori e sindaci (808) (770)
Spese e consulenze professionali (3.789) (3.349)
Assicurazioni (647) (662)
Manutenzioni (4.728) (4.517)
Trattamento reflui e rifiuti (339) (458)
Servizi specialisti E&P (7.783) (6.514)
Riaddebiti servizi da consorzi (5.791) (5.552)
Spese e commissioni bancarie (207) (219)
Altri affitti e locazioni (791) (784)
Royalties Italia (2.280) (3.704)
Royalties estero (5.146)
(6.926)
Windfall tax (831) (3.025)
Canoni concessioni sfruttamento minerario (1.525) (1.746)
Premi e concessioni gas (840)
(799)
Altri servizi (5.590)
(5.069)
Accantonamenti e perdite su crediti (834) (1.049)
Totale costi per servizi ed altri (50.106) (43.247)

Nell'ambito dei costi per materie prime e materiali di consumo si è registrato un andamento in linea con i ricavi, con una consistente riduzione del costo d'acquisto del gas metano legato al decremento del costo di tale materia prima.

La voce costi per servizi ed altri ha registrato un incremento rispetto all'esercizio precedente principalmente per effetto del valore di segno negativo assunto nel 2023 dai costi di "Trasporto / stoccaggio gas" a seguito dell'azzeramento degli oneri di sistema e del permanere fino ad aprile 2023 della componente tariffaria UG2c, prevista dall'ARERA nell'ambito delle modifiche normative volte a contenere gli effetti dei rialzi dei prezzi sugli utenti finali. Si segnala, invece, il decremento dei costi per "Royalties" e "Windfall tax" dovuti dalla B.U. E&P per effetto della flessione dei prezzi di vendita.

28. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2024 2023
Costo del personale
Salari e stipendi (5.428) (5.149)
Oneri sociali (1.995) (2.055)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (454) (458)
Totale costo del personale (7.877) (7.662)

I costi del personale hanno registrato un leggero incremento rispetto all'esercizio precedente a seguito delle variazioni di organico.

Per informazioni aggiuntive circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

29. Proventi e oneri diversi

Proventi e (oneri) diversi 2024 2023
Proventi e (oneri) diversi
Plusvalenze da alienazioni partecipazioni - 3.443
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente - 331
Accantonamento fondo rischi ambientali - (409)
Accantonamento fondo per contratti onerosi (5.091) -
Totale proventi e (oneri) diversi (5.091) 3.365

La voce proventi ed oneri diversi ha un saldo negativo di Euro 5.091 al 31 dicembre 2024 dovuto all'iscrizione di un fondo rischi a fronte degli oneri per il prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere.

Il saldo positivo dell'esercizio 2023 di Euro 3.365 era dovuto a:

  • la riclassifica a conto economico della positiva variazione di fair value iscritta direttamente a patrimonio netto nei precedenti esercizi relativa alla società partecipata Serenissima Gas S.p.A., ceduta nel mese di novembre 2023;
  • l'erogazione dei dividendi per Euro 331 da parte della suddetta partecipata Serenissima Gas S.pA.;
  • l'accantonamento a fondo oneri ambientali per Euro 409 relativamente ad alcuni procedimenti amministrativi in corso in relazione a talune concessioni di una delle controllate della Business Unit E&P Italia.

30. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Proventi (Oneri) finanziari 2024 2023
Proventi finanziari
Interessi attivi bancari 464 -
Proventi finanziari da derivati su commodities 7 33
Proventi finanziari da derivati su tasso di interesse 108 -
Altri proventi finanziari 60 193
Totale proventi finanziari 639 226
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (2.228) (3.154)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (1.460) (1.120)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (5.574) (6.018)
Commissioni su finanziamenti (444) (520)
Oneri finanziari per lease (108) (70)
Oneri finanziari da derivati su commodities (19) (63)
Altri oneri finanziari (211) (215)
Totale oneri finanziari (10.044) (11.160)
Perdite su cambi (293) (278)
Oneri finanziari netti (9.698) (11.212)

Gli oneri finanziari netti hanno registrato un decremento complessivo di Euro 1.514 a causa del progressivo calo dei tassi di interesse.

La voce "Oneri finanziari per attualizzazione fondi" include principalmente gli oneri di attualizzazione del fondo smantellamento ripristino siti calcolati ad un tasso del 3,70% in Italia e del 6,81% in Romania per l'anno 2024, pari alla media annua dei tassi di interesse dei rispettivi Titoli di Stato a 10 anni (nel 2023 tali oneri erano stati calcolati ad un tasso del 4,26% in Italia e del 7,04% in Romania).

31. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Di seguito sono esposti il risultato netto di spettanza e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Utile netto di spettanza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari 12.548 49.219
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile base per azione ordinaria (ammontare in Euro per azione) 0,29 1,13

32. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.r.l.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. (fusa per incorporazione in Società Padana Energia S.r.l. nel mese di dicembre 2020), da ENI il 100% di Società Padana Energia S.r.l.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 9.122. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella:

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 1.513 5.335 2.274 9.122

Si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, aveva introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 (Decreto Semplificazioni) con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare, l'art. 11 ter, punto 12, aveva previsto, a decorrere dal 1° giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.

In relazione alle disposizioni di tale legge, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato sin dal 2019 alcune iniziative sui profili di più immediato impatto. In particolare, nell'esercizio 2019, si ricorda che le società della Business Unit E&P Italia, per la quasi totalità dei siti in cui riveste il ruolo di operatore e senza fare acquiescenza alle novità introdotte dal richiamato art. 11-ter, aveva cautelativamente presentato le istanze per ottenere la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni, ottenendo entro la fine dello stesso anno la formale approvazione da parte degli enti preposti.

Relativamente a tale materia segnaliamo infine che è stato successivamente approvato, nell'ambito dell'iter di conversione in legge del "Decreto Semplificazioni 2020", un emendamento volto a mitigare gli effetti per le piccole e medie concessioni di coltivazione di idrocarburi dell'aumento esponenziale dei canoni di concessione introdotto dalle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, prevedendo un "tetto" pari al 3% del fatturato derivante dall'insieme delle concessioni di ciascuna società nell'anno precedente.

33. Rapporti con parti correlate

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti commerciali 5 7
Debiti commerciali (65) (8)
Debiti per lease correnti (520) (446)
Debiti per lease non correnti (770) (711)
Ricavi 10 8
Costi per servizi e altri (38) (6)
Oneri finanziari per lease (15) (15)

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l..

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2024 Euro 509 rispetto a Euro 482 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 19, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2024, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.l. per l'importo complessivo di Euro 5.125.

34. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre le informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare, si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale, per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo S.p.A. per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 20 milioni di euro. Tale contratto, che nel corso dell'esercizio 2023 è stato ulteriormente rinnovato sino al mese di aprile 2028, prevede, nei limiti del plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

Nella nota n. 16, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 12,7 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per l'acquisto della società Rete Gas Fidenza S.r.l. per 4,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 1,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 3,3 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 0,8 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0,3 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,5 milioni di euro;
  • fideiussione a garanzia del contratto factoring in essere con BCC Factoring per 2,4 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 18,5 milioni di euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 20 milioni di euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione pro-soluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 8,7 milioni di euro per le linee di credito residue sottoscritte con Intesa Sanpaolo e Banco BPM sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (D.L. n. 23 del 8 aprile 2020), interamente erogate nello scorso mese di gennaio 2021;
  • 1,7 milioni di euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 0,3 milioni di euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 2,4 milioni di euro per linee di credito factor;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • 5 milioni di euro per la linea a breve termine del finanziamento bullet in pool con BCC Cantù e banca ICCREA;
  • 2,5 milioni di euro per la linea a breve termine del finanziamento chirografario con BPER banca;
  • 30 milioni di euro per linea Finanziamento Revolving con Banco BPM utilizzabile per cassa, utilizzata per euro 5 milioni al 31 dicembre 2024;
  • 30 milioni di euro per linea Finanziamento Revolving con Intesa Sanpaolo utilizzabile per cassa, utilizzata per euro 15 milioni al 31 dicembre 2024;
  • 10 milioni di euro per linea RCF con Banca Popolare di Sondrio utilizzabile per cassa, interamente utilizzata al 31 dicembre 2024;
  • 21,3 milioni di euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 25 milioni di euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su commodity;
  • 2 milioni di euro per linea su commodity;
  • 0,2 milioni di euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o le esigenze di liquidità delle singole società del Gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Intesa Sanpaolo, al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM e ai contratti di Finanziamento D.L Liquidità stipulati con Intesa Sanpaolo sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Data l'attuale struttura finanziaria il Gruppo può essere soggetto a tale rischio in misura estremamente contenuta.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo. L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2024 e 2023 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

in migliaia di Euro 2024 2023
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
depositi cauzionali fornitori
338 274
-
anticipi per gare d'ambito
398 398
-
crediti d'imposta
13 281
Fair value interest rate swap - 495
Finanziamenti e crediti 41.130 33.936
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 29.101 21.055
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities - 2.467
TOTALE 70.980 58.906

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Vendita gas metano:
Utenti civili 13.521 9.962
Utenti industriali 1.031 908
Grossisti – Italia 3.358 3.894
Grossisti - estero 4.470 3.317
Vendita greggio 403 1.094
Trattamento gas 850 1.097
Distribuzione gas – società di vendita 4.479 2.727
Altri 12.025 11.135
Totale crediti 40.137 34.134

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti commerciali totali 40.137 34.134
Fondo svalutazione crediti (3.266) (2.933)
Crediti commerciali netti 36.871 31.201
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 36.871 30.746
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. - 455
Crediti scaduti da oltre 180 gg. - -
Totale crediti commerciali netti 36.871 31.201

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2028, con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2024 il Gruppo ha riconosciuto a Intesa Sanpaolo una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 311 (per Euro 298 nel corso dell'esercizio 2023).

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2024 e 2023 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2024 2023
Fondo finale anno precedente (2.933) (2.236)
Accantonamenti (525) (756)
Altre variazioni 19 1
Utilizzi 173 58
Fondo al 31 dicembre (3.266) (2.933)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2024

Valore Flussi 0-3 3-6 6-12 1-2 2-5
contabile contrattuali mesi mesi mesi anni anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento BCC Cantù 4.975 5.252 27 60 143 5.022 - -
Finanziamento BPER 2.480 2.551 835 13 848 855 - -
Debiti per lease 3.668 3.668 238 238 475 951 1.442 324
Finanziamento Revolving BPM 5.000 5.052 5.052 - - - - -
Finanziamento Revolving ISP 15.000 15.103 15.103 - - - - -
Finanziamento BPS 10.000 10.065 10.065 - - - - -
Finanziamenti Liquidità D.L. 8.732 9.226 1.102 1.096 2.178 4.292 558 -
Scoperti di c/c bancario 5 5 5 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.068 3.068 3.068 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 46.197 46.197 43.634 - - - - 2.563
Totale 99.125 100.187 79.129 1.407 3.644 11.120 2.000 2.887
di cui:
per capitale 73.468 53.733 1.217 3.286 10.837 1.670 2.725
per interessi 1.551 228 190 358 283 330 162
Contratti su commodities
Flussi in uscita (4.621) (2.038) (1.311) (1.272) - - -
Flussi in entrata - - - - - - -

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Valore Flussi 0-3 3-6 6-12 1-2 2-5 5 anni
contabile contrattuali mesi mesi mesi anni anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 11.000 11.524 188 5.673 5.663 - - -
Finanziamento Capex 29.488 31.359 515 5.408 25.436 - - -
Debiti per lease 3.624 4.729 234 234 398 866 2.787 210
Finanziamento Revolving 15.000 15.211 15.211 - - - - -
Finanziamenti Liquidità D.L. 12.660 13.200 1.056 1.054 2.108 4.214 4.768 -
Scoperti di c/c bancario 5 5 5 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 268 268 268 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 34.533 34.533 32.135 - - - - 2.398
Totale 106.578 110.829 49.612 12.369 33.605 5.080 7.555 2.608
di cui:
per capitale 107.358 48.596 11.630 35.522 4.830 7.277 2.506
per interessi 3.471 1.016 739 1.083 250 278 105
Contratti su commodities
Flussi in uscita (49) (49) - - - - -
Flussi in entrata 2.467 1.560 907 - - - -
Interest rate swap
Flussi in entrata 495 - 329 155 - - -

I flussi futuri indicizzati all'Euribor dei contratti di finanziamento sottoscritti sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
USD RON USD RON
Crediti commerciali/finanziari 301 2.145 440 15.808
Disponibilità liquide 100 3.112 94 2.388
Debiti commerciali/finanziari (684) (479) (667) (112)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (283) 4.778 (133) 18.084

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2024 2023
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,0824 1,0389 1,0813 1,1050
Leu Romeno 4,9746 4,9743 4,9467 4,9756

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2024 2023 2024 2023
USD 26 12 36 6
RON (434) (1.644) (435) (1.496)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2024 2023 2024 2023
USD (31) (15) (19) (22)
RON 531 2.009 531 2.190

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2024 2023
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (52.423) (74.175)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 70.980 58.906
Passività finanziarie (46.702) (32.403)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di Euro 385 (al 31 dicembre 2024 -409 Euro). Se la curva dei tassi interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di Euro 385 (al 31 dicembre 2023 +409 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dall'IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2024, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge negativa pari ad Euro 3.891 (al 31 dicembre 2023 riserva positiva pari a Euro 907), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Prezzo Gas + 10% (2.751) (4) (215) -
Prezzo Gas –
10%
2.751 4 215 -

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura sul prezzo del brent.

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2024 e 2023.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

2024 2023
Debiti finanziari 52.928 71.550
Disponibilità (29.101) (21.055)
Debito Netto 23.827 50.495
Patrimonio Netto 231.092 228.955
Totale Capitale 254.919 279.450
Gearing ratio 9,35% 18,07%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 9

L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a
fair value
Altro
ATTIVO
Altre attività finanziarie non correnti
749 - - - - 749
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 10.519 - - - - 10.519
Debiti per lease non correnti 2.717 - - - - 2.717
Debiti finanziari correnti 38.741 - - - - 38.741
Fair value corrente 4.621 - 4.621 - 4.621 -
Debiti per lease correnti 951 - - - - 951

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale del Gruppo sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

31.12.2024

Valore
contabile
Finan
ziamenti
e crediti
Attività/
passività
finanziarie
fair value a
conto
economico
Attività/
passività
finanziarie
in regime di
hedge
accounting
Attività/
passività
fin. fair
value a
conto
econ.
comple
ssivo
Altre
passività
Costo
amm
ortizzato
Totale
voce
contabile
Fair
value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti
749 749 - - - - - 749 749
Crediti commerciali 36.871 36.871 - - - - - 36.871 36.871
Crediti vs. altri 4.259 4.259 - - - - - 14.152 4.259
Disponibilità liquide 29.101 29.101 - - - - - 29.101 29.101
Totale 70.980 70.980 - - - - - 80.873 70.980
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 10.519 - - - - - 10.519 10.519 10.519
Debiti per lease non correnti 2.717 - - - - - 2.717 2.717 2.717
Debiti vs. altri non correnti 2.563 - - - - 2.563 - 2.563 2.563
Debiti finanziari correnti 38.741 - - - - 33.073 5.668 38.741 38.741
Fair value corrente 4.621 - - 4.621 - - - 4.621 4.621
Debiti per lease correnti 951 - - - - - 951 951 951
Debiti commerciali 30.619 - - - - 30.619 - 30.619 30.619
Debiti vs. altri correnti 13.015 - - - - 13.015 - 22.327 13.015
Totale 103.386 - - 4.621 - 79.270 19.855 112.698 103.386

31.12.2023

Valore
contabile
Finan
ziamenti
e crediti
Attività/
passività
finanziarie
fair value a
conto
economico
Attività/
passività
finanziarie
in regime di
hedge
accounting
Attività/
passività
fin. fair
value a
conto
econ.
comple
ssivo
Altre
passività
Costo
amm
ortizzato
Totale
voce
contabile
Fair
value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti 953 953 - - - - - 953 953
Fair value corrente 2.962 - -
-
2.962
-
-
-
-
-
-
-
2.962 2.962
Crediti commerciali 31.201 31.201 - - - - - 31.201 31.201
Crediti vs. altri 2.735 2.735 - - - - - 20.943 2.735
Disponibilità liquide 21.055 21.055 21.055 21.055
Totale 58.906 55.944 - 2.962 - - - 77.114 58.906
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 8.732 - - - - - 8.732 8.732 8.732
Debiti per lease non correnti 2.758 - - - - - 2.758 2.758 2.758
Debiti vs. altri non correnti 2.398 - - - - 2.398 - 2.398 2.398
Debiti finanziari correnti 59.689 - - - - 15.273 44.416 59.689 59.689
Fair value corrente 49 - - 49 - - - 49 49
Debiti per lease correnti 866 - - - - - 866 866 866
Debiti commerciali 25.350 - - - - 25.350 - 25.350 25.350
Debiti vs. altri correnti 6.785 - - - - 6.785 - 14.588 6.785
Totale 106.627 - - 49 - 49.806 56.722 114.430 106.627

  • -
    -

COMPENSI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi
2024
(Euro migliaia)
Revisione contabile EY S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 95
Revisione contabile EY S.p.A.
Rete EY
Società controllate
Società controllate
79
28
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Società controllate
Società controllate
(1)
(2)
(2)
(3)
6
4
9
11
Totale 232

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

(3) Certificazione tariffe joint ventures.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio separato dell'esercizio al 31 dicembre 2024

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 153
CONTO ECONOMICO 154
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO155
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 156
RENDICONTO FINANZIARIO157
NOTE ESPLICATIVE 158
1. Informazioni societarie 158
2. Forma e contenuto del bilancio 158
3. Principi contabili e criteri di valutazione 159
4. Immobili, impianti e macchinari 174
5. Diritti d'uso 174
6. Immobilizzazioni immateriali 175
7. Partecipazioni in società controllate 176
8. Fair value (derivati finanziari attivi e passivi)180
9. Imposte sul reddito 181
10. Crediti commerciali 182
11. Altri crediti182
12. Attività e passività finanziarie verso società controllate183
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti184
14. Patrimonio netto 184
15. Debiti finanziari correnti e non correnti186
16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti189
17. Fondo per benefici ai dipendenti 190
18. Debiti commerciali 191
19. Altri debiti 191
20. Ricavi 192
21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 192
22. Costi per il personale 193
23. Proventi ed oneri diversi 194
24. Proventi ed oneri finanziari194
25. Impegni e rischi 195
26. Rapporti con parti correlate195
27. Eventi successivi alla data di bilancio 199
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri199
29. Altre informazioni 205

Bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in Euro Note 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
di cui con di cui con
parti correlate parti correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 4 234.566 227.806
Diritti d'uso 5 408.736 674.970
Immobilizzazioni immateriali 6 14.002 19.923
Partecipazioni in società controllate 7 296.982.772 296.982.772 297.206.718 297.206.718
Imposte differite attive 9 459.644 15.330
Totale attività non correnti 298.099.720 298.144.747
Attività correnti
Crediti commerciali 10 1.297.766 1.297.766 1.132.038 1.131.807
Altri crediti 11 3.230.236 2.415.962 5.788.002 3.589.057
Attività finanziarie verso società controllate 12 3.316.486 3.316.486 1.130.581 1.130.581
Fair value (derivati finanziari attivi) 8 4.620.850 4.620.850 2.981.793 19.970
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 7.234.888 11.617.339
Totale attività correnti 19.700.226 22.649.753
TOTALE ATTIVITÀ 317.799.946 320.794.500
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 97.255.217 97.605.655
Utili a nuovo 14 34.422.738 40.577.884
Azioni proprie 14 (9.599.592) (9.599.592)
Risultato del periodo 14 3.332.692 380.795
TOTALE PATRIMONIO NETTO 148.764.057 152.317.744
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 15 5.825.552 -
Debiti finanziari per lease 16 135.822 125.564 410.458 372.371
Fondo per benefici ai dipendenti 17 1.282.578 1.239.584
Passività per imposte differite 9 264.087 413.436
Totale passività non correnti 7.508.039 2.063.478
Passività correnti
Debiti commerciali 28 1.183.866 534.342 1.362.446 602.015
Debiti finanziari 15 31.629.207 55.488.009
Passività finanziarie verso società controllate 12 118.863.503 118.863.503 101.587.860 101.587.860
Fair value (derivati finanziari passivi) 8 4.620.850 2.213.932 2.166.200
Debiti finanziari per lease 16 294.508 249.570 265.164 214.549
Altri debiti 19 4.493.797 2.814.793 1.652.702 249.046
Debiti per imposte sul reddito 9 442.119 3.843.165
Totale passività correnti 161.527.850 166.413.278
TOTALE PASSIVITÀ 169.035.889 168.476.756
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ 317.799.946 320.794.500

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in Euro Note 2024 2023
di cui con parti
correlate
di cui con
parti correlate
Ricavi delle vendite
Altri ricavi e proventi
20
20
4.226.420
2.199
4.226.420 4.018.474
8.213
4.018.474
Totale Ricavi 4.228.619 4.026.687
Costi per materie prime e materiali di
consumo
Costi per servizi e altri
Costo del personale
Proventi ed (oneri) diversi
Ammortamenti
21
21
22
23
4-5-6
(29.752)
(3.076.882)
(3.353.107)
10.361.347
(365.649)
(112.084)
10.361.347
(24.716)
(2.756.378)
(3.365.513)
7.316.104
(322.378)
(112.338)
7.316.104
RISULTATO OPERATIVO 24 7.764.576 5.891.725 4.873.806 691.046
Proventi finanziari
Oneri finanziari
24 6.392.076
(10.717.876)
(2.180.077) 4.284.929
(8.361.099)
(4.719.415)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.438.776 797.636
Imposte sul reddito
RISULTATO DELL'ESERCIZIO
9 (106.084)
3.332.692
(416.841)
380.795

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Importi in Euro 2024 2023
Risultato dell'esercizio 3.332.692 380.795
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR 5.875 (3.544)
Imposte (1.410) 851
4.465 (2.693)
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge
accounting
(466.977) (750.636)
Imposte 112.074 180.153
(354.903) (570.483)
Totale utile (perdita) di conto economico
complessivo al netto delle imposte
(350.438) (573.176)
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte
2.982.254 (192.381)

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023

Riserve Utili Azioni Risultato Totale
Capitale Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Totale (perdite) proprie (1) d'esercizio patrimonio
Importi in Euro Sociale legale sovraprezzo C/ capitale di copertura differenze Riserve a nuovo
azioni derivati attuariali
fondi benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 925.386 (64.576) 98.178.831 51.478.314 (9.599.592) (8.721.784) 154.688.771
Destinazione utile - - -
-
- - - (8.721.784) - 8.721.784 -
Distribuzione dividendi - - - - - - - (2.178.648) - - (2.178.648)
Variazioni altre riserve - - - - - - - 2 - - 2
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2023 - - - - - - - - - 380.795 380.795
Variazioni del risultato
complessivo
- - -
-
(570.483) (2.693) (573.176) - - - (573.176)
Saldo al 31 dicembre 2023 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 354.903 (67.269) 97.605.655 40.577.884 (9.599.592) 380.795 152.317.744
Destinazione utile - - -
-
- - - 380.795 - (380.795) -
Distribuzione dividendi - - - - - - - (6.535.941) - - (6.535.941)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - - - -
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2024 - - - - - - - - - 3.332.692 3.332.692
Variazioni del risultato
complessivo
- - -
-
(354.903) 4.465 (350.438) - - - (350.438)
Saldo al 31 dicembre 2024 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 - (62.804) 97.255.217 34.422.738 (9.599.592) 3.332.692 148.764.057

(1) = al 31 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 31 dicembre 2023

2024 2023
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio 3.332.692 380.795
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 57.666 29.523
Ammortamenti dei diritti d'uso 293.162 251.138
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 14.821 41.717
Svalutazioni partecipazioni in imprese controllate 223.946 1.711.190
Dividendi da società controllate (10.585.293) (9.027.294)
Imposte sul reddito 106.084 416.841
(Proventi) oneri finanziari complessivi 4.325.800 4.076.170
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate (165.728) (136.399)
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate (178.580) 467.924
Variazione fondi per benefici ai dipendenti 8.213 42.849
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate 197.570 (1.808.382)
Dividendi incassati da società controllate 10.585.293 9.027.294
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (4.157.674) (4.375.784)
Incassi (pagamenti) da società controllate per consolidato fiscale 7.771.737 4.689.990
Imposte nette sul reddito pagate (7.028.930) (4.787.620)
Variazione netta altre attività e passività correnti 461.300 169.778
Flussi finanziari netti generati dall'attività operativa 5.262.079 1.169.730
Acquisto di beni materiali (64.426) (205.228)
Acquisto di beni immateriali (8.900) (16.415)
Investimenti in partecipazioni - (1.700.000)
Flussi finanziari netti (utilizzati) nell'attività di investimento (73.326) (1.921.643)
Nuovi finanziamenti bancari 32.500.000 17.400.000
Finanziamenti rimborsati (50.618.182) (17.581.818)
Rimborso per debiti per lease (272.220) (264.187)
Dividendi pagati (6.535.941) (2.178.648)
Variazione netta per attività di cash pooling 15.089.738 10.419.186
Altre variazioni delle passività finanziarie 264.501 316.522
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (9.571.204) 8.111.055
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (4.382.451) 7.359.142
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 11.617.339 4.258.197
Disponibilità liquide alla fine del periodo 7.234.888 11.617.339

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società", "Gas Plus" o la "Capogruppo") è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A. La Società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 76,08% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha sede legale in Italia, a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17. La Società ha due sedi secondarie a Fornovo di Taro (PR) e Porzano di Leno (BS).

Nel corso del 2024 non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio separato. La pubblicazione del bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2024 di Gas Plus S.p.A. è stato redatto in conformità ai princìpi contabili internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di valutazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto con l'intento di presentare la veritiera e corretta situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari. Il bilancio è stato redatto nel rispetto del principio della competenza economica (IAS 1 par. 25 e 26) e nel rispetto della coerenza di presentazione e classificazione delle voci di bilancio (IAS 1 par. 27). Le attività e le passività, i proventi

ed i costi non sono stati soggetti a compensazione se non richiesto o consentito da un principio o da interpretazione (IAS 1 par. 32).

Come descritto all'interno della Relazione sulla Gestione, il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato. Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le aliquote di ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate, rimaste invariate rispetto all'esercizio precedente, sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

In assenza di evidenze differenti, il valore d'uso è fatto almeno pari al patrimonio netto della società partecipata.

Qualora esistano evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

Infine, se successivamente la perdita di valore venga meno o si riduca, viene rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Gli eventuali ripristini di valore e svalutazioni sono rilevati come proventi e oneri diversi nel conto economico.

Le società controllate costituiscono le singole cash generating unit (CGU).

Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Perdita di valore di attività non correnti

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione pre-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni

esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;

  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la

svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al

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diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

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Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziaria al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere riviste.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

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Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Costi

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni in società controllate dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nei principalisettori di attività del gruppo Gas Plus. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

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  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

In tale prospettiva, la Società e le sue imprese controllate operano principalmente nel settore del gas, che è tra le fonti fossili che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio della Società possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management della Società.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. La Società ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevate passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Utilizzo di stime contabili

Come illustrato nei paragrafi della presente Nota, la redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli Amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2024

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2024.

I seguenti emendamenti sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2024, senza peraltro avere effetti significativi sul bilancio separato:

  • emendamenti allo IAS 1, "Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" e "Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants";
  • emendamento all'IFRS 16, "Lease Liability in a Sale and Leaseback";
  • emendamenti allo IAS 7 "Statements of Cash Flows" e all'IFRS 7, "Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements".

Al 31 dicembre 2024, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi o emendamenti che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

A partire dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore solo l'emendamento allo IAS 21, "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Allo stato il Gruppo sta analizzando tale emendamento e valutando se la sua adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi, interpretazioni ed emendamenti:

  • emendamenti all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Classification and Measurement of Financial Instruments", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026;

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • emendamenti all'IFRS 9 e all'IFRS 7 "Contracts Referencing Nature-Dependent Electricity", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
  • principio IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements", che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027;
  • principio IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures", che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2027;

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 234.566 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 5.210 46.891 52.101
Investimenti 4.500 200.728 205.228
Ammortamenti (816) (28.707) (29.523)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 8.894 218.912 227.806
Saldo finale lordo 28.445 1.792.794 1.821.239
Fondo ammortamento (19.551) (1.573.882) (1.593.433)
Saldo finale netto 8.894 218.912 227.806
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 8.894 218.912 227.806
Investimenti - 64.426 64.426
Ammortamenti (967) (56.699) (57.666)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 7.927 226.639 234.566
Saldo finale lordo 28.445 1.857.220 1.885.665
Fondo ammortamento (20.518) (1.630.581) (1.651.099)
Saldo finale netto 7.927 226.639 234.566

La voce immobili, impianti e macchinari si incrementa a seguito dell'acquisto di apparecchiature informatiche per complessivi Euro 51.673 e di arredamento per il rinnovo della sala mensa della sede di Milano per Euro 12.753 e si decrementano a seguito degli ammortamenti dell'esercizio per Euro 57.666.

5. Diritti d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 408.736 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Software Fabbricati Altri beni Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 84.387 772.318 3.198 859.903
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 54.382 11.823 - 66.205
Ammortamenti e svalutazioni (50.308) (197.632) (3.198) (251.138)
Saldo finale netto 88.461 586.509 - 674.970
Saldo finale lordo 204.187 1.459.142 39.963 1.703.292
Fondo ammortamento (115.726) (872.633) (39.963) (1.028.322)
Saldo finale netto 88.461 586.509 - 674.970
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 88.461 586.509 - 674.970
Nuovi contratti e modifiche contrattuali - 3.760 23.168 26.928
Ammortamenti e svalutazioni (51.247) (235.544) (6.371) (293.162)
Saldo finale netto 37.214 354.725 16.797 408.736
Saldo finale lordo 126.551 1.462.902 23.168 1.612.621
Fondo ammortamento (89.337) (1.108.177) (6.371) (1.203.885)
Saldo finale netto 37.214 354.725 16.797 408.736

La voce diritto d'uso si riferisce principalmente al contratto di affitto dell'immobile presso cui ha la sede legale la Società. La voce si decrementa complessivamente per Euro 266.234 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 26.928 per un nuovo contratto di noleggio di un'autovettura e per la modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni altri contratti esistenti;
  • un decremento di Euro 293.162 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

6. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 14.002 al 31 dicembre 2024 e sono dettagliabili come segue:

Licenze
d'uso
software
Marchi e
Licenze
Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 45.225 - 45.225
Investimenti 16.415 - 16.415
Ammortamenti (41.717) - (41.717)
Saldo finale netto 19.923 - 19.923
Saldo finale lordo 2.163.638 8.000 2.171.638
Fondo ammortamento (2.143.715) (8.000) (2.151.715)
Saldo finale netto 19.923 - 19.923
31 dicembre 2024
Saldo iniziale netto 19.923 - 19.923
Investimenti 8.900 - 8.900
Ammortamenti (14.821) - (14.821)
Saldo finale netto 14.002 - 14.002
Saldo finale lordo 2.172.538 8.000 2.180.538
Fondo ammortamento (2.158.536) (8.000) (2.166.536)
Saldo finale netto 14.002 - 14.002

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 5.921 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 8.900 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio;
  • un decremento di Euro 14.821 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

7. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2024 hanno un valore di Euro 296.982.772, come viene evidenziato nella seguente tabella:

Saldo
iniziale
Versamenti soci Svalutazioni Saldo
Finale
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 35.000.016 - - 35.000.016
GP Infrastrutture S.r.l. 65.714.019 - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.417.690 - - 1.417.690
Gas Plus Storage S.r.l. 2.200.014 - (185.507) 2.014.507
Società Padana Energia S.r.l. 162.938.512 - - 162.938.512
Gas Plus International Holding S.r.l. 29.510.000 - - 29.510.000
Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione 174.824 - (38.439) 136.385
Totale 297.206.718 - (223.946) 296.982.772

Negli esercizi 2024 e 2023, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni. Gas Plus S.p.A. ha svalutato le partecipazioni in Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 185.507 ed in Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione per Euro 38.439 al fine di tener conto delle loro perdite conseguite nell'anno 2024.

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al
31 dicembre 2024
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Italiana
S.r.l.
Società Padana
Energia S.r.l.
GP Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus
Vendite S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00% 100,00 % 100,00% 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2024 31.12.2024 31.12.2024 31.12.2024
Attività 117.224 274.526 104.428 29.609
Passività 81.550 99.441 15.820 25.324
Ricavi 35.418 37.060 22.562 44.210
Utile/(perdita) (2.297) 6.625 5.075 2.543
Patrimonio Netto 35.673 175.085 88.608 4.285
Patrimonio Netto di
Competenza
35.673 175.085 88.608 4.285
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2024
35.000 162.939 65.714 1.418

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Dati al
31 dicembre 2024
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Storage
S.r.l.
Gas Plus Energia
S.r.l.
Gas Plus
International
Holding S.r.l.
Gas Plus
Netherlands B.V.
in liquidazione
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00 % 85,29% 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2024 31.12.2024 31.12.2024 31.12.2024
Attività 3.546 579 59.272 152
Passività 1.531 109 519 16
Ricavi 18 187 - -
Utile/(perdita) (186) (5) 29.418 (38)
Patrimonio Netto 2.015 470 58.753 136
Patrimonio Netto di
Competenza
2.015 401 58.753 136
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2024
2.015 252 29.510 136

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai relativi principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore delle attività non correnti e non finanziarie (Impairment test ai sensi dello IAS 36)

La Società verifica ad ogni chiusura di bilancio la presenza di indicatori di perdita di valore delle partecipazioni iscritte in bilancio. Il test di impairment della Società viene quindi effettuato laddove, nel corso dell'esercizio, siano stati identificati degli indicatori di perdita di valore.

A livello generale, nel 2024, si sono registrati segnali di miglioramento relativamente ad alcuni indicatori esterni di possibili perdite di valore (è stato in calo, ad esempio, il livello dei tassi di interesse bancari, che si riflette sul tasso di attualizzazione, e del tasso di inflazione), anche se sono rimasti fattori di incertezza geopolitica (derivanti soprattutto dal perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina e dalle recenti politiche economiche statunitensi). In questo contesto i prezzi degli idrocarburi, seppur in calo rispetto al 2022 ed in un quadro di forte incertezza, sono rimasti su livelli elevati, anche nelle previsioni di medio e lungo periodo, e sono stati in grado di compensare gli indicatori di impairment esterni precedentemente evidenziati.

Infatti, l'andamento di tutte le principali società controllate nei rispettivi settori di attività (prevalentemente nel settore della produzione, distribuzione e vendita di gas metano), è stato positivo sia a livello economico (Ebitda e di utile netto) sia a livello patrimoniale (a fine esercizio il valore di iscrizione delle partecipazioni nelle principali società controllate è stato inferiore al relativo patrimonio netto contabile).

I suddetti indicatori esterni non hanno fatto pertanto emergere indicazioni di possibili perdite di valore delle partecipazioni in società controllate.

Di seguito una breve descrizione sull'andamento di ciascuna delle società controllate nell'esercizio 2024 e le ragioni per cui si è ritenuto di non procedere all'esecuzione dei test di impairment sulle stesse.

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. ha conseguito nell'esercizio 2024 un utile pari a Euro 6.625.061 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 175.085.170 che comprende una riserva di segno negativo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine anno (pari a Euro 700.710). Nel 2024 la controllata ha distribuito dividendi per Euro 7.000.000.

Il differenziale tra il patrimonio netto della società controllata (Euro 175.785.880 senza includere la riserva di cui sopra) e il valore di carico della relativa partecipazione, pari a Euro 162.938.512, risulta positivo e pari a Euro 12.850.068.

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2024 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 2.254,9 milioni di Smc con una leggera rivalutazione rispetto al precedente esercizio.

Non sono emersi pertanto nell'esercizio specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione.

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha conseguito nell'esercizio 2024 una perdita pari a Euro 2.297.093 esclusivamente dovuta ad oneri non ricorrenti per Euro 5.090.837 relativi ad un'attività non più esercitata e, in particolare, al prevedibile mancato utilizzo della capacità di transito sul gasdotto TAG nel residuo periodo del contratto in essere. Positivo è stato al contrario l'andamento nel proprio attuale settore di attività (produzione e esplorazione di gas metano).

Il relativo patrimonio contabile si è attestato all'importo di Euro 35.673.258 che comprende una riserva di segno negativo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine anno (pari a Euro 494.395).

Il differenziale tra il patrimonio netto della società controllata, pari a Euro 36.167.653 senza includere la suddetta riserva, e il valore di carico della relativa partecipazione, pari a Euro 35.000.016, è positivo e pari a Euro 1.167.637.

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2024 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 946,1 milioni di Smc con una leggera rivalutazione rispetto al precedente esercizio.

Alla luce delle delineate circostanze, Gas Plus S.p.A. non ha identificato specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione, né - stanti le caratteristiche dei giacimenti di tale società e del quadro normativo afferente al loro sfruttamento - ha valutato che vi fossero elementi per ritenere che siano venuti meno i presupposti delle precedenti svalutazioni.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile netto di Euro 5.075.155 e con un patrimonio netto di Euro 88.608.019. Nel 2024 la controllata ha distribuito dividendi per Euro 3.500.000.

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore notevolmente inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto (Euro 65.714.019 contro Euro 88.608.019) con un differenziale positivo di Euro 22.894.000.

Relativamente agli assets di tale controllata si segnala che, ai fini delle future gare d'ambito, il valore di iscrizione dei relativi impianti di distribuzione è tuttora sensibilmente inferiore alla stima dell'indennizzo da riconoscere al gestore uscente, indennizzo che viene determinato sulla base del valore industriale residuo (VIR).

Non sussistono, pertanto, indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l..

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile netto di Euro 2.542.818 ed un patrimonio netto di Euro 4.284.561 (Euro 4.417.704 senza includere la riserva di segno negativo a fronte dei derivati in essere a fine anno).

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto, senza includere la suddetta riserva (Euro 1.417.690 contro Euro 4.417.704) con un differenziale positivo di Euro 3.000.014.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l..

Gas Plus Storage S.r.l.

Nel 2024 Gas Plus Storage S.r.l. ha registrato una perdita di Euro 185.507 ed il relativo patrimonio netto ha raggiunto l'importo di Euro 2.014.507. Gas Plus S.p.A. ha, pertanto, svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Gas Plus Energia S.r.l.

Nel 2024 Gas Plus Energia S.r.l. ha registrato una perdita di Euro 5.423. Tuttavia, detta società ha un patrimonio netto di competenza di Gas Plus S.p.A., a fine esercizio, di Euro 400.755 che risulta sensibilmente superiore al valore di iscrizione della relativa partecipazione a bilancio (Euro 251.643). Nel 2024 la controllata ha distribuito dividendi per Euro 100.000.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l..

Gas Plus International Holding S.r.l.

Gas Plus International Holding S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile netto di Euro 29.417.825 e con un patrimonio netto di Euro 58.753.399.

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore che risulta sensibilmente inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto (Euro 29.510.000 contro Euro 58.753.399) con un differenziale positivo di Euro 29.243.399.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Gas Plus International Holding S.r.l..

Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione

Nel 2024 Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione ha realizzato una perdita pari ad Euro 38.439 ed il relativo patrimonio netto ha raggiunto l'importo di Euro 136.385. Gas Plus S.p.A. ha, pertanto, svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata. La società è attualmente in fase di liquidazione volontaria essendosi concluse con esito negativo le attività di esplorazione nei siti in cui la stessa era contitolare.

8. Fair value (derivati finanziari attivi e passivi)

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, non vi erano in essere attività per fair value non correnti. I saldi delle attività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Derivati su commodity - 2.466.747
Derivati su commodity verso società controllate 4.620.850 19.970
Interest rate swap - 495.076
Totale fair value attivo corrente 4.620.850 2.981.793

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Derivati su commodity 4.620.850 47.732
Derivati su commodity verso società controllate - 2.166.200
Totale fair value passivo corrente 4.620.850 2.213.932

Interest rate swap

Al termine del terzo trimestre 2024 è stato anticipatamente rimborsato il finanziamento a medio lungo termine con Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Di conseguenza, sono stati liquidati i relativi contratti dell'Interest Rate Swap a copertura del suddetto finanziamento stipulati:

  • in data 24 ottobre 2019, per l'80% della linea a medio lungo termine;
  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati era complessivamente positivo per Euro 495.076. Tutti i contratti stipulati avevano soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili fino alla data del rimborso del finanziamento.

Derivati su commodity

Nel corso dell'esercizio 2024 e 2023, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2024, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente negativo per Euro 4.620.850, contro un valore complessivamente positivo di Euro 2.419.015 al 31 dicembre 2023.

Derivati su commodity verso società controllate

Gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l. a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo. Al 31 dicembre 2024 il fair value sui contratti per derivati infragruppo è complessivamente positivo per Euro 4.620.850, contro un valore complessivamente negativo di Euro 2.146.230 al 31 dicembre 2023.

9. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Imposte differite attive, relative a:
Fondo per benefici ai dipendenti 32.906 14.640
Ammortamento civilistici eccedenti controllate 425.920 -
Altro 818 690
Totale imposte differite attive 459.644 15.330
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalenze (191.743) (287.615)
Fair value derivato di copertura Interest Rate Swap - (112.074)
Differenze cambi non realizzate società controllate - (13.747)
Dividendi non percepiti controllate (72.344) -
Totale passività per imposte differite (264.087) (413.436)

I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:

Credito per imposte
anticipate
Passività per imposte
differite
Saldo al 1° gennaio 2024 15.330 (413.436)
Accantonamenti 445.724 (72.344)
Utilizzi - 109.619
Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo (1.410) 112.074
Saldo al 31 dicembre 2024 459.644 (264.087)

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023, non vi erano in essere crediti per imposte sul reddito. Al 31 dicembre 2024, la Società ha debiti per imposte pari ad Euro 442.119 (pari ad Euro 3.843.165 al 31 dicembre 2023), legati esclusivamente al debito IRES rinveniente dal calcolo delle imposte correnti del consolidato fiscale nazionale e mondiale per il periodo di imposta 2024.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Risultato ante imposte 3.438.776 797.636
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 29,57%
Imposte teoriche (1.016.846) (235.861)
Costi non deducibili (13.134) (11.604)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 2.413.443 2.058.223
IRAP non deducibile 243.168 322.908
Svalutazioni partecipazioni non deducibili (66.221) (505.999)
Effetto consolidato fiscale mondiale (2.176.152) (2.075.819)
Ammortamenti civilistici eccedenti controllate 425.920 -
Altre variazioni 83.734 31.311
Imposte sul reddito dell'esercizio (106.084) (416.841)
Imposte correnti (1.649.282) (548.599)
Imposte anticipate e differite 1.543.198 131.758
Imposte sul reddito dell'esercizio (106.084) (416.841)
Aliquota effettiva d'imposta 3,08% 52,26%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l. (insieme alle società incorporate durante l'anno 2024 GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.), Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l. e a partire dall'esercizio 2024, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'IRES di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha verificato la permanenza dei requisiti per l'adozione ai sensi dell'art. 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 dell'istituto del consolidato fiscale mondiale per il triennio 2024-2026 ed ha incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2024 dalle proprie controllate non residenti Gas Plus International B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.. A partire dall'anno 2024, Gas Plus S.p.A. ha valutato di escludere da tale regime fiscale la propria controllata non residente Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione, poiché di non rilevante dimensione.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2024 per un maggior carico fiscale di Euro 2.176.152 (contro un maggior carico fiscale complessivo di Euro 2.075.819 nel bilancio 2023).

10. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2024 ad Euro 1.297.766, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti verso controllate 1.294.792 1.129.630
Crediti verso controllanti 381 762
Crediti verso altri parti correlate 2.593 1.415
Altri - 231
Totale crediti 1.297.766 1.132.038
Fondo svalutazione - -
Crediti commerciali netti 1.297.766 1.132.038

I crediti commerciali derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti, risorse umane, tesoreria, societario e legale.

Al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023 non ci sono crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni.

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 1.294.792 (Euro 1.129.630 al 31 dicembre 2023). Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

11. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 3.230.236 al 31 dicembre 2024, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Altri crediti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti per il consolidato fiscale vs società controllate 2.112.902 3.409.712
Crediti IVA 181.727 1.944.086
Crediti per regime IVA di Gruppo vs società controllate 303.060 179.345
Ratei e risconti 601.802 196.095
Acconti a fornitori 30.745 44.797
Altri crediti - 13.967
Totale altri crediti 3.230.236 5.788.002

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime di consolidato fiscale, ratei e risconti.

I crediti per il consolidato fiscale verso società controllate derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2024 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 9, Imposte sul reddito.

I crediti per regime IVA di Gruppo includono il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2024 a seguito dell'adesione al suddetto.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società aveva infatti presentato il Modello IVA 2017, mediante il quale aveva esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Nel mese di giugno 2020, Gas Plus S.p.A., tramite la presentazione del Modello IVA 2020, aveva esteso, a partire dal 1° gennaio 2020, l'adesione al regime IVA di Gruppo alla società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. (società controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.).

A partire dal 1° gennaio 2023, in seguito alla presentazione del Modello IVA 2023, erano fuoriuscite dal regime IVA di Gruppo le società Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Tale regime era proseguito pertanto solo tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. (nel 2024 Rete Gas Fidenza S.r.l. è stata fusa per incorporazione in GP Infrastrutture S.r.l.).

A partire dal 1° gennaio 2024, in seguito alla presentazione del Modello IVA 2024, è rientrata nel regime IVA di Gruppo Gas Plus Italiana S.r.l

12. Attività e passività finanziarie verso società controllate

Le voci attività e passività finanziare verso società controllate derivano dal saldo delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

Le attività e passività finanziarie verso società controllate sono dettagliate nel seguente prospetto:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Attività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria 3.316.486 1.130.581
Passività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria (118.863.503) (101.587.860)
Totale (passività) finanziarie nette verso società controllate (115.547.017) (100.457.279)

Al 31 dicembre 2024, il saldo netto delle attività e passività finanziarie verso società controllate risulta negativo per Euro 115.547.017 (saldo negativo per Euro 100.457.279 al 31 dicembre 2023). La

variazione complessiva è sostanzialmente determinata dai rimborsi dei versamenti in conto capitale della società controllata olandese Gas Plus International B.V. a favore di Gas Plus International Holding S.r.l. per circa 30 milioni di euro che hanno aumentato le disponibilità trasferite a Gas Plus S.p.A. e dal rimborso del finanziamento per 15 milioni di Euro da parte della stessa Gas Plus International Holding S.r.l. alla propria controllata rumena Gas Plus Dacia S.r.l. (controllata non inserita nel sistema di cash pooling) che hanno invece ridotto le disponibilità trasferite a Gas Plus S.p.A..

Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 7.234.888 al 31 dicembre 2024, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Cassa 914 1.517
Conti correnti bancari 7.233.974 11.615.822
Totale 7.234.888 11.617.339

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2024 e 2023, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2024 e 2023 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2024 e 2023, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e i Versamenti in conto capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2023.
  • La riserva di copertura derivati pari ad Euro 0 al 31 dicembre 2024, che accoglieva le variazioni di fair value degli interest rate swap stipulati dalla società, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali fondi benefici dipendenti, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.

Utili a nuovo

La voce Utili a nuovo include, tra gli altri, gli effetti della conversione agli IFRS.

Azioni proprie

Le Azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023. Al 31 dicembre 2024, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 25 giugno 2024, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 15 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 6.535.941. Il pagamento è avvenuto nel mese di luglio 2024.

Variazioni delle altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2024, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 354.903 (nell'esercizio 2023 la variazione negativa era di Euro 570.483);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione positiva di complessivi Euro 4.465, al netto delle imposte anticipate (nell'esercizio 2023 la variazione era negativa di Euro 2.693).

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve, nonché della loro avvenuta utilizzazione negli ultimi tre esercizi:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Natura/descrizione Parziali Importo Possibilità
di
Quota
disponibile
Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
- Utili (perdite) a nuovo 34.422.738
- Azioni proprie (9.599.592)
- Riserva differenze attuariali
fondi benefici dipenden.
(62.804)
Utili (perdite) a nuovo disponibli 24.760.342 A-B-C 24.760.341 10.893.237
- Riserva copertura derivati -
Totale 145.431.365 122.078.363
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 117.407.763

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale B disponibile per copertura perdite C distribuibile ai soci

15. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
A breve
Finanziamento Revolving Banca ISP Euribor + spread 15.000.000 -
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 1/3 m + spread 5.000.000 15.000.000
Finanziamento BPS Euribor 3 m + spread 10.000.000 -
Finanziamento BPER Euribor 3m + spread 1.629.207 -
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread - 11.000.000
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread - 29.488.009
Totale debiti finanziari correnti 31.629.207 55.488.009
A medio/lungo
Finanziamento BCC Cantù Euribor 3m + spread 4.975.000 -
Finanziamento BPER Euribor 3m + spread 850.552 -
Totale debiti finanziari non correnti 5.825.552 -
Totale debiti finanziari 37.454.759 55.488.009

Al 31 dicembre 2024 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari correnti per Euro 31.629.207 (Euro 55.488.009 al 31 dicembre 2023) e debiti finanziari non correnti per Euro 5.825.552 (Euro 0 al 31 dicembre 2023). Si rimanda al paragrafo "Rischio di liquidita" nella nota n. 28, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri, per l'elenco delle linee di credito disponibili della Società.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Finanziamento Revolving Banca ISP

In data 6 marzo 2024, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 30 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 6 marzo 2026.

Alla data del 31 dicembre 2024, tale finanziamento risulta utilizzato per Euro 15 milioni.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3/6m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo.

Il contratto di finanziamento prevede un parametro finanziario (financial covenant) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità ali IFRS. Tale parametro finanziario risulta essere il Leverage Ratio (Posizione finanziaria netta / EBITDA) ed è rispettato alla data del 31 dicembre 2024.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 17 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A., unitamente a Società Padana Energia S.r.l. e Longanesi Sviluppo S.r.l. (i beneficiari) hanno stipulato con Banco BPM un nuovo contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 30 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 16 dicembre 2027. Tale contratto sostituisce la precedente linea di tipo revolving dell'importo di Euro 15 milioni rimborsata entro la data di scadenza prevista (1° dicembre 2024).

Alla data del 31 dicembre 2024, tale finanziamento risulta utilizzato da Gas Plus S.p.A. per Euro 5 milioni.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2025, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • Indebitamento finanziario netto/EBITDA;
  • Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto.

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per i beneficiari. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Altri finanziamenti

I contratti di finanziamento con BPER e BCC Cantù sono stati stipulati nel mese di agosto del 2024 ed hanno una durata di 18 mesi con scadenza prevista nel mese di febbraio del 2026.

Tali finanziamenti non prevedono il rispetto di parametri finanziari, né il rilascio di garanzie.

La linea di anticipazione finanziaria con Banca Popolare di Sondrio (BPS)è stata stipulata nel mese di giugno e risulta interamente utilizzata al termine dell'esercizio. Si tratta di una linea a revoca.

Finanziamento ISP-Banco BPM

Il finanziamento stipulato in data 6 agosto 2019 con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, utilizzabile per cassa per un importo complessivo di Euro 107 milioni e, a fine 2023, dell'importo residuo di 40,5 milioni di euro, è stato integralmente e, in parte anticipatamente, rimborsato al termine del terzo trimestre dell'esercizio.

Successivamente è stato avviato il processo di rilascio delle garanzie previste dal contratto, processo che si è concluso entro la fine dell'esercizio.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto della Società, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2024 e 2023 è dettagliato come segue:

31 dicembre
2024
31 dicembre
2023
A. Disponibilità liquide 7.234.888 11.617.339
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - 495.076
D. Liquidità (A + B + C) 7.234.888 12.112.415
E. Debito finanziario corrente (1) 145.841.525 155.937.667
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 1.629.207 -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 147.470.732 155.937.667
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G -D) 140.235.844 143.825.252
I. Debito finanziario non corrente (2) 5.961.374 410.458
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J+ K) 5.961.374 410.458
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 146.197.218
144.235.710

Note:

(1) Al 31 dicembre 2024 include per Euro 294.508 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 265.164 al 31 dicembre 2023).

(2) Al 31 dicembre 2024 include per Euro 135.822 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 410.458 al 31 dicembre 2023).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Flussi non monetari
31 dicembre
2023
Flussi
monetari
Variazione fair
value
Altre variazioni 31 dicembre
2024
Fair value attivo corrente (2.981.793) - (1.639.057) - (4.620.850)
Attività finanziarie verso società controllate (1.130.581) (2.185.905) - - (3.316.486)
Debiti finanziari non correnti 410.458 5.852.353 - (301.437) 5.961.374
Debiti finanziari correnti 55.753.173 (23.970.535) - 141.077 31.923.715
Passività finanziarie verso società controllate 101.587.860 17.275.643 - - 118.863.503
Fair value passivo corrente 2.213.932 - 2.406.918 - 4.620.850
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento 155.853.049 (3.028.444) 767.861 (160.360) 153.432.106
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11.617.339) 4.382.451 - - (7.234.888)
Indebitamento finanziario netto 144.235.710 1.354.007 767.861 (160.360) 146.197.218

16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti:

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo iniziale al 1° gennaio 2023 873.604 256.073 617.531
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 66.205
Decrementi (257.810)
Oneri finanziari (6.377)
Saldo finale al 31 dicembre 2023 675.622 265.164 410.458
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 26.928
Decrementi (265.165)
Oneri finanziari (7.055)
Saldo finale al 31 dicembre 2024 430.330 294.508 135.822

In applicazione del principio IFRS 16 Lease, al 31 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 294.508 Euro (per 265.164 Euro al 31 dicembre 2023), di cui per 249.570 Euro verso parti correlate (per 214.549 Euro al 31 dicembre 2023) e debiti finanziari per lease non correnti per 135.822 Euro (per 410.458 Euro al 31 dicembre 2023), di cui per 125.564 Euro verso parti correlate (per 372.371 Euro al 31 dicembre 2023). Tali debiti si riferiscono:

  • al contratto di affitto avente ad oggetto il complesso immobiliare destinato alla sede legale della Società;
  • al contratto biennale per l'utilizzo in cloud della licenza del software utilizzato per la redazione del bilancio consolidato e per la gestione dei contratti di noleggio ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 16 Lease;
  • al contratto triennale per l'utilizzo della licenza del software nell'ambito dell'infrastruttura UC (Unified Communications),
  • al contratto di noleggio di un'autovettura aziendale.

17. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1.253.399 (al 31 dicembre 2023 Euro 1.213.572) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 sono i seguenti:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Tasso di attualizzazione 3,38% 3,17%
Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,00%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00% 3,00%
Incremento annuo retribuzioni 1,00% 1,00%
Tasso annuo di rotazione del personale 3,00% 3,00%
Tasso annuo di anticipazioni 2,00% 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2024 e 2023:

Fondo per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 1.213.572 1.129.416
Benefici pagati (62.945) (21.091)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (62.945) (21.091)
Costo del servizio 67.991 60.495
Interessi netti 40.656 41.208
Subtotale incluso nel conto economico 108.647 101.703
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
finanziare
(18.440) 30.448
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
171 -
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 12.394 (26.904)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (5.875) 3.544
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 1.253.399 1.213.572

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2024, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (13.884) 13.560 Tasso di attualizzazione 18.228 (18.901)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 480.269
Entro 2 anni 51.176
Entro 3 anni 52.442
Entro 4 anni 53.554
Entro 5 anni 73.986

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2024 è di 10 anni.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 29.179 (per Euro 26.012 al 31 dicembre 2023) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

18. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2024 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Fornitori Italia 635.388 745.865
Fornitori Italia – società controllate 513.938 594.159
Fornitori Italia – altre parti correlate 20.405 7.856
Fornitori estero 14.135 14.566
Totale debiti commerciali 1.183.866 1.362.446

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

I debiti commerciali verso le società controllate e correlate derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire a sua volta alla società l'erogazione dei servizi centrali. Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2024 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Altri debiti 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti verso il personale 620.482 620.308
Debiti verso istituti di previdenza 380.919 369.081
Ritenute 240.162 222.957
Debiti per il consolidato fiscale verso società controllate 2.405.224 160.762
Debiti per regime IVA di Gruppo verso società controllate 409.569 88.284
Amministratori e sindaci 141.244 147.195
Ratei e risconti passivi 276.228 20.140
Altri 19.969 23.975
Totale altri debiti 4.493.797 1.652.702

Gli altri debitisono prevalentemente costituiti da debiti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime di consolidato fiscale, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

I debiti per consolidato fiscale verso società controllate si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2024 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 9, Imposte sul reddito.

I debiti per regime IVA di Gruppo includono il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2024 nell'ambito del suddetto regime. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 9, Imposte sul reddito.

20. Ricavi

Il dettaglio dei ricavi viene indicato nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Ricavi 2024 2023
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 1.250 1.250
- società controllate 4.222.920 4.012.974
- altre parti correlate 4.250 4.250
Totale ricavi 4.226.420 4.018.474
Rimborsi vari 1.195 782
Sopravvenienze attive 1.004 5.809
Credito d'imposta per imprese non energivore - 1.622
Totale altri ricavi e proventi 2.199 8.213
Totale ricavi 4.228.619 4.026.687

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate, controllante e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Costi per materie prime e materiali di consumo 2024 2023
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (3.762) (3.530)
Carburanti (14.080) (15.575)
Materiale informatico (4.583) (1.294)
Acquisto cellulari (3.551) (495)
Altri acquisti (3.776) (3.822)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (29.752) (24.716)
Costi per servizi ed altri
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (551.924) (526.657)
Spese e consulenze professionali (1.421.256) (1.131.684)
Assicurazioni (47.991) (47.457)
Manutenzioni (243.878) (229.163)
Utenze passive (155.702) (149.918)
Spese e commissioni bancarie (19.840) (20.827)
Altri affitti e locazioni (53.510) (44.394)
Servizi di sanificazione ambientale (25.079) (25.226)
Altri servizi (275.141) (267.795)
Oneri diversi di gestione (282.561) (313.257)
Totale costi per servizi ed altri (3.076.882) (2.756.378)
Totale costi operativi (3.106.634) (2.781.094)

Nel corso dell'esercizio 2024 si è registrato un lieve incremento dei costi per servizi principalmente correlato ai maggiori costi sostenuti per le spese e consulenze professionali.

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2024 2023
Personale
Salari e stipendi (2.510.822) (2.519.221)
Oneri sociali (676.220) (684.960)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (166.065) (161.332)
Totale costo del personale (3.353.107) (3.365.513)

I costi per il personale sono rimasti sostanzialmente in linea con il 2023, nonostante le variazioni dell'organico.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2024 e 2023 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2024 2023
Dirigenti 3 3
Quadri / Impiegati 34 37
Totale 37 40

23. Proventi ed oneri diversi

I proventi ed oneri diversi nell'esercizio 2024 risultano avere un saldo positivo pari a Euro 10.361.347 (nel 2023 il saldo positivo era pari a Euro 7.316.104), come dettagliato nella seguente tabella:

Proventi ed (oneri) diversi 31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non
corrente:
GP Infrastrutture S.r.l. 3.500.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 7.000.000 5.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 85.293 27.294
Totale proventi diversi 10.585.293 9.027.294
Svalutazione di partecipazioni iscritte nell'attivo
non corrente:
Gas Plus Storage S.r.l. (185.507) (186.014)
Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione (38.439) (1.525.176)
Totale oneri diversi (223.946) (1.711.190)
Totale proventi ed (oneri) diversi 10.361.347 7.316.104

I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 10.585.293 (Euro 9.027.294 nel 2023).

Gli oneri diversi pari a Euro 223.946 al 31 dicembre 2024 (Euro 1.711.190 nel 2023) sono dovuti alla svalutazione delle partecipazioni nella società controllata Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 185.507 (Euro 186.014 nel 2023) e nella società controllata Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione per Euro 38.439 (Euro 1.525.176 nel 2023) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio.

24. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2024 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2024 2023
Proventi finanziari
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 173.447 210.719
Interessi attivi su conti correnti bancari 221.072 39.521
Proventi finanziari su derivati su commodity vs controllate e vs terzi 5.883.727 4.034.690
Proventi finanziari su interest rate swap 108.335 -
Totale proventi finanziari 6.386.581 4.284.930
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti non correnti (1.646.651) (2.465.011)
Interessi passivi su finanziamenti correnti (832.101) (542.530)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (2.010.420) (1.192.596)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (40.656) (41.208)
Commissioni su finanziamenti (293.382) (72.137)
Oneri finanziari per lease (7.055) (6.377)
Oneri finanziari su interest rate swap - (240)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso controllate e verso terzi (5.883.727) (4.032.219)
Interessi passivi su debiti tributari (18) (235)
Altri oneri finanziari (3.867) (3.400)
Totale oneri finanziari (10.717.877) (8.355.953)
Utili (perdite) su cambi 5.496 (5.147)
Proventi (Oneri) finanziari netti (4.325.800) (4.076.170)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l.. Il notevole aumento dei proventi ed oneri finanziari è legato alle maggiori operazioni di copertura sulle commodities effettuate nel corso del 2024 per conto delle società controllate. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2024 (saldo positivo di soli Euro 2.471 nel 2023), grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 8, Fair value.

A causa del rimborso anticipato, a fine del terzo trimestre 2024, del principale contratto di finanziamento e del calo dei tassi di interesse, hanno registrato un forte decremento gli interessi sulle linee di finanziamento non correnti, che hanno beneficiato anche degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio del tasso di interesse (minori oneri per Euro 818.360).

Sono invece in lieve aumento gli interessi attivi bancari, per la crescita della liquidità disponibile sui conti correnti e gli interessi passivi sulle linee di finanziamento correnti, per le nuove linee utilizzate e come meglio descritto nella nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

25. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

A seguito dell'integrale rimborso del Finanziamento a medio lungo termine stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM sono state rilasciate le garanzie previste dal relativo contratto. Per quanto concerne invece il nuovo contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Al 31 dicembre 2024, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione per Euro 2 milioni, per conto della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l., a garanzia di un contratto di factoring da quest'ultima stipulato con un istituto bancario.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate, tutte effettuate secondo normali condizioni di mercato. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. 2.593 1.415
Us.Fin. S.r.l. 381 763
Gas Plus Italiana S.r.l. 314.232 251.003
Gas Plus Vendite S.r.l. 217.579 239.921
GP Infrastrutture S.r.l. 280.007 260.521
Gas Plus Energia S.r.l. 7.307 4.805
Reggente S.p.A. 25 340
Società Padana Energia S.r.l. 343.984 235.654
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - (4.468)
Gas Plus International Holding S.r.l. 2.470 4.120
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 22.238
Gas Plus International B.V. 704 293
Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione 1.620 404
Gas Plus Dacia S.r.l. 98.798 92.172
Gas Plus Storage S.r.l. 24.569 22.626
Longanesi Sviluppo S.r.l. 3.497 -
Totale crediti commerciali verso società correlate 1.297.766 1.131.807
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. - 1.273.445
Gas Plus Vendite S.r.l. 495.508 495.002
GP Infrastrutture S.r.l. 1.445.527 822.173
Società Padana Energia S.r.l. - 930.038
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 19.470
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 48.929
Gas Plus International Holding S.r.l. 474.927 -
Totale altri crediti verso società correlate 2.415.962 3.589.057
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. 21 -
Gas Plus Vendite S.r.l. 77 1.198
GP Infrastrutture S.r.l. 353 4.600
Gas Plus Energia S.r.l. 71 -
Gas Plus Storage S.r.l. 1.386.630 1.124.633
Reggente S.p.A. 71 33
Società Padana Energia S.r.l. 1.929.122 -
Gas Plus International Holding S.r.l. 141 117
Totale attività finanziarie verso società controllate 3.316.486 1.130.581
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. 806.191 -
Gas Plus Vendite S.r.l. 257.168 19.970
Società Padana Energia S.r.l. 1.140.288 -
Gas Plus Dacia S.r.l. 2.417.203 -
Totale fair value correnti (derivati finanziari attivi) verso
società controllate 4.620.850 19.970

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. 125.564 372.371
Totale debiti per lease non correnti vs. società correlate 125.564 372.371
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. 20.405 7.856
Gas Plus Italiana S.r.l. 218.852 205.648
Gas Plus Vendite S.r.l. 55.096 12.873
GP Infrastrutture S.r.l. 75.331 61.805
Gas Plus Energia S.r.l. 7.562 8.359
Società Padana Energia S.r.l. 3.519 51.314
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 7.574
Gas Plus International Holding S.r.l. 153.577 243.781
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 2.805
Totale debiti commerciali verso società correlate 534.342 602.015
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
GP Infrastrutture S.r.l. 14.812.183 6.774.292
Gas Plus Italiana S.r.l. 46.809.120 44.688.298
Gas Plus Vendite S.r.l. 7.658.185 2.140.563
Gas Plus Energia S.r.l. 466.167 567.449
Società Padana Energia S.r.l. - 4.658.634
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 7.706.761
Gas Plus International Holding S.r.l. 49.117.848 34.016.418
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 1.035.445
Totale passività finanziarie verso società controllate 118.863.503 101.587.860
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. - 678.001
Società Padana Energia S.r.l. - 774.687
Gas Plus Dacia S.r.l. - 713.512
Totale fair value correnti (derivati finanziari passivi)
verso società controllate - 2.166.200
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. 249.570 214.549
Totale debiti per lease correnti verso società correlate 249.570 214.549
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.827.754 -
Gas Plus Vendite S.r.l. - 88.284
Gas Plus Energia S.r.l. 2.294 3.414
Gas Plus Storage S.r.l. 58.571 58.741
Società Padana Energia S.r.l. 924.349 -
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 2.665
Gas Plus International Holding S.r.l. - 95.783
Longanesi Sviluppo S.r.l. 1.825 159
Totale altri debiti verso società correlate 2.814.793 249.046

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.250 4.250
Us.Fin S.r.l. 1.250 1.250
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.038.846 848.250
Gas Plus Vendite S.r.l. 886.564 908.179
GP Infrastrutture S.r.l. 925.261 852.970
Gas Plus Energia S.r.l. 22.765 24.198
Gas Plus Storage S.r.l. 77.023 76.171
Reggente S.p.A. 7.000 7.000
Società Padana Energia S.r.l. 1.041.572 970.836
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 9.915
Gas Plus International Holding S.r.l. 12.032 11.748
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 78.682
Gas Plus International B.V. 45.903 53.537
Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione 14.023 17.739
Gas Plus Dacia S.r.l. 149.931 153.749
Totale ricavi con società correlate 4.226.420 4.018.474
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. (65.560) (63.886)
Gas Plus Vendite S.r.l. (24.000) (24.000)
GP Infrastrutture S.r.l. (22.524) (24.452)
Totale costi per i servizi e altri (112.084) (112.338)
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
GP Infrastrutture S.r.l. 3.500.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 7.000.000 5.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 85.293 27.294
Totale proventi diversi 10.585.293 9.027.294
Gas Plus Storage S.r.l. (185.507) (186.14)
Gas Plus Netherlands B.V. in liquidazione (38.439) (1.525.176)
Totale oneri diversi (223.946) (1.711.190)
Totale (oneri) e proventi diversi 10.361.347 7.316.104
31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.049.166 115.967
Gas Plus Vendite S.r.l. 285.198 284.190
GP Infrastrutture S.r.l. 654 -
Gas Plus Storage S.r.l. 65.167 50.187
Società Padana Energia S.r.l. 1.565.827 238.064
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 2.638
Gas Plus Dacia S.r.l. 2.925.713 -
Totale proventi finanziari con società controllate 5.891.725 691.046

31 dicembre 2024 31 dicembre 2023
Immobiliare Forlanini S.r.l. (4.208) (5.957)
Gas Plus Italiana S.r.l. (738.404) (1.523.395)
Gas Plus Vendite S.r.l. (336.632) (41.608)
GP Infrastrutture S.r.l. (334.696) (183.052)
Gas Plus Energia S.r.l. (6.728) (1.924)
Società Padana Energia S.r.l. (84.105) (1.511.619)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - (7.976)
Gas Plus International Holding S.r.l. (635.525) (454.818)
Rete Gas Fidenza S.r.l. - (4.041)
Gas Plus Dacia S.r.l. (39.779) (985.025)
Totale oneri finanziari con società controllate (2.180.077) (4.719.415)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di Gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati su commodity infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2024 e 2023.

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2024 compensi per 329 migliaia di euro (contro 310 migliaia di euro nel 2023).

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente alla gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante Us.Fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2024, Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi per l'importo complessivo di Euro 6.535.941, di cui Euro 5.125.026 alla società controllante Us.Fin. S.r.l..

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La funzione Internal Auditsvolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare, si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativa in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 7, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2024, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione per Euro 2 milioni, per conto della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l., a garanzia di un contratto di factoring da quest'ultima stipulato con un istituto bancario.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2024, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 1,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 5 milioni di Euro per la linea a breve termine del finanziamento bullet in pool con BCC Cantù e banca ICCREA;
  • 2,5 milioni di Euro per la linea a breve termine del Finanziamento chirografario con BPER banca;
  • 30 milioni di Euro per linea Finanziamento Revolving Banco BPM utilizzabile per cassa, utilizzata per Euro 5 milioni al 31 dicembre 2024;
  • 30 milioni di Euro per linea Finanziamento Revolving banca Intesa utilizzabile per cassa, utilizzata per Euro 15 milioni al 31 dicembre 2024;
  • 10 milioni di Euro per linea RCF Banca Popolare di Sondrio utilizzabile per cassa, interamente utilizzata al 31 dicembre 2024;
  • 21,3 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 25 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su commodity;
  • 2 milioni di Euro per linea su commodity;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono significative problematiche relative alla gestione del rischio di cambio.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

La quasi totalità delle operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio la Società non è attualmente soggetta a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

I derivati sottoscritti a copertura dei tassi d'interesse del Finanziamento ISP-Banco BPM sono stati estinti nel corso del quarto trimestre dell'esercizio in seguito del rimborso anticipato del finanziamento.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2024 2023
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 3.316.486 1.130.581
Passività finanziarie (150.923.040) (157.751.491)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2024 e 2023, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso istituti bancari.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di 272.723 Euro (al 31 dicembre 2023 pari a Euro 258.533).

Se la curva dei tassi di interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di 272.723 Euro (al 31 dicembre 2023 pari a Euro 258.533).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2024 e 2023, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2024, la Società non è esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto non detiene tali strumenti finanziari.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2024 e 2023.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in Euro):

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale valutato a
fair value
Altro
ATTIVO
Attività finanziarie correnti vs
controllate
3.316.486 - - - - 3.316.486
Fair value attivo corrente 4.620.850 - 4.620.850 - 4.620.850 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 5.825.552 - - - - 5.825.552
Debiti finanziari per lease non
correnti
135.822 - - - - 135.822
Debiti finanziari correnti 31.629.207 - - - - 31.629.207
Passività finanziarie correnti verso
controllate
118.863.503 - - - - 118.863.503
Fair value passivo corrente 4.620.850 - 4.620.850 - 4.620.850 -
Debiti finanziari per lease correnti 294.508 - - - - 294.508

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

31.12.2024

Valore
contabile
Finanziamenti
e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali 1.298 1.298 - - - - - 1.298 1.298
Attività finanziaire correnti vs
controllate
3.316 3.316 - - - - - 3.316 3.316
Fair value attivo corrente 4.621 - 4.621 - - - - 4.621 4.621
Disponibilità liquide 7.235 7.235 - - - - - 7.235 7.235
Totale 16.470 11.849 4.621 - - - - 16.470 16.470
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 5.826 - - - - - 5.826 5.826 5.826
Debiti per lease non correnti 136 - - - - - 136 136 136
Debito finanziari correnti 31.629 - - - - - 31.629 31.629 31.629
Debiti per lease correnti 295 - - - - - 295 295 295
Fair value passivo corrente 4.621 - 4.621 - - - - 4.621 4.621
Debiti commerciali
Passività finanziarie correnti vs.
1.184 - - - - 1.184 - 1.184 1.184
imprese controllate 118.864 - - - - 118.864 - 118.864 118.864
Altri debiti 782 - - - - 782 - 1.653 782
Totale 163.337 - 4.621 - - 120.830 37.886 164.208 163.337

31.12.2023

Totale 162.118 - 2.214 - - 103.741 56.163 162.980 162.118
Altri debiti 791 - - - - 791 - 1.653 791
Passività finanziarie correnti vs.
imprese controllate
101.588 - - - - 101.588 - 101.588 101.588
Debiti commerciali 1.362 - - - - 1.362 - 1.362 1.362
Fair value passivo corrente 2.214 - 2.214 - - - - 2.214 2.214
Debiti per lease correnti 265 - - - - - 265 265 265
Debito finanziari correnti 55.488 - - - - - 55.488 55.488 55.488
Debiti per lease non correnti 410 - - - - - 410 410 410
PASSIVO
Totale 16.862 13.880 2.487 495 - - - 16.862 16.862
Disponibilità liquide 11.617 11.617 - - - - - 11.617 11.617
Fair value attivo corrente 2.982 - 2.487 495 - - - 2.982 2.982
Attività finanziaire correnti vs
controllate
1.131 1.131 - - - - - 1.131 1.131
Crediti commerciali 1.132 1.132 - - - - - 1.132 1.132
ATTIVO
Valore
contabile
Finanziamenti
e crediti
finanziarie al fair
value a conto
economico
finanziarie in
regime di hedge
accounting
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
Attività/ passività Attività/ passività Attività/ passività
finanziarie al fair

  • -
    -

-

  • -
    -
    -

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2024
(Euro migliaia)
Revisione contabile EY S.p.A. Gas Plus S.p.A. 95
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
Gas Plus S.p.A.
(1)
(1)
6
4
Totale 105

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

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- Attestazione conformità covenants finanziari 6.000
- Certificazione tariffe joint ventures 11.000
- Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (Gas Plus) 4.000
- Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (società controllate) 9.000
Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (Gas Plus) 5.000
Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (società controllate) 6.200

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